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24 Morgana

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l mondo della magia è arrivato fino a Sarre. Accettando l'invito di Don Eliseo, è arrivato, in un pomeriggio di vento, il prete salesiano mago Sales con la sua valigia piena di meravigliosi oggetti magici che hanno incantato bambini e adulti. Lo spettacolo del pomeriggio di sabato 3 marzo 2012, fatto nel salone parrocchiale, è stato molto apprezzato e il salone era gremito, del resto non capita tutti i giorni di avere un mago che ci fa visita. Bambini e adulti attentissimi hanno visto cose spettacolari: un ombrello si è trasformato in “foulard”, una bottiglia è sparita in un foglio di giornale, ghirlande che da bianche sono diventate colorate in un nano secondo lasciando a bocca aperta tutti gli spettatori. C'è stata anche una inaspettata nevicata finale che ha imbiancato i presenti, sedie e pavimento compresi. A Sarre non è

VITA DELLA PARROCCHIA

Giovedì 15 marzo 2012

Invitato dal parroco don Eliseo Gerbaz

Il «Mago Sales» incanta i bambini di Sarre una novità la neve, come invece lo può essere per qualche bambino africano che non l'ha mai vista, ma anche a Sarre non si è mai visto nevicare al chiuso, mai neanche nel salone parrocchiale, cose da maghi appunto. Il mago Sales ha spiegato di essere principalmente un prete, ha avuto la vocazione a 19 anni, ma aveva anche la passione per la magia e ha pensato così di abbinare le due cose diventando un prete mago ponendosi l'obiettivo, come scopo di vita, di regalare sorrisi a tutte le persone che lo avrebbero incontrato. Essendo un prete salesiano, quindi dell'ordine di Don Bosco, ha sot-

■ Il Mago Sales mostra alcuni degli oggetti magici presenti nella sua meravigliosa valigia tolineato il fatto che anche a Don Bosco piace-

a cura di Don Paolo Quattrone

l Vangelo di Giovanni (Gv 3,14-21) ci ricorda che Gesù si è fatto uomo ed è sceso sulla terra per salvare tutti, perché nessuno andasse perduto, ed è venuto ad indicarci la via della salvezza come un faro che nella notte indica la via del porto ad una nave. Gesù è la luce del mondo venuta per illuminarci il cammino, per indicarci la via giusta, solo che più volte nella storia e ancora oggi, molti uomini hanno preferito e preferiscono seguire le tenebre. Il tempo della Quaresima potremmo viverlo come un momento per fermarci e guardare dove sto andando, è il tempo per innamorarci della luce e disaffezionarci alle tenebre. Molti artisti hanno amato la luce, in modo particolare vanno citati gli impressionisti i quali hanno desiderato esprimere nelle loro opere la poesia dell’attimo che passa, della luce che sfiora e cambia le cose. L’intento degli impressionisti era quello di cogliere l’attimo luminoso delle cose, il brivido della luce che cambia continuamente e che fa mutare in ogni istante la percezione della realtà. Erano talmente innamorati di tutto ciò che hanno saputo co-

gliere che anche l’ombra ha colore, ha una vita. Questa profonda attenzione per l’osservazione della luce e del volerne fissare sulla tela la poeticità, ci riporta al Vangelo di Domenica: permetto alla luce di Cristo di illuminare i miei passi? Certamente io posso camminare anche al buio ma farò più fatica, inciamperò, cadrò, andrò a sbattere, perché viaggiare al buio quando Dio ci offre la luce, un punto di riferimento per guardare con altri occhi la mia esistenza? Gli impressionisti amavano ammirare quanto la luce potesse cambiare in pochi istanti la percezione delle cose, vi cito ad esempio le numerose versioni della Cattedrale di Rouen, che Claude Monet dipinge verso la fine del 1890, riprodotta nelle diverse ore del giorno e in diverse condizioni climatiche. Il soggetto è sempre lo stesso ma è la luce che rende ogni dipinto diverso ed unico, che rende sempre originale la stessa facciata della Cattedrale. Così se io metto tutti i pezzi della mia esistenza, le gioie, le preoccupazioni, i problemi, le vicende quotidiane, le fatiche, gli affetti, il lavoro… sotto la

di essere principalmente un prete, ha avuto la vocazione a 19 anni, ma aveva anche la passione per la magia e ha pensato così di abbinare le due cose diventando un prete mago ponendosi l'obiettivo, come scopo di vita, di regalare sorrisi a tutte le persone che lo avrebbero incontrato.

Letture d’arte: Cattedrale di Rouen, fine 1890

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Il mago ❝ Sales ha spiegato

luce di Dio, guarderò con altri occhi la mia vita, imparerò a ringraziare, imparerò a considerare anche i problemi e le contrarietà con un altro spirito. Perché pregare, perché leggere ogni tanto il Vangelo? Perché la preghiera e la Parola di Dio mi aiutano a guardare con altri occhi la realtà, non sarò né pessimista e neanche ottimista bensì una persona di speranza, che guarda con molta onestà alla realtà che sta vivendo, sapendo però che non sta camminando da sola, che c’è Qualcuno che dà forza, coraggio, fiducia. Pregare, ascoltare la Parola di Dio, partecipare al sacramento dell’Eucaristia, ricevere il Sacramento della Confessione, significa mettere la mia vita sotto la luce di Dio, imparare a guardare con altri occhi anche le cose che devo fare ogni giorno, le persone che ho accanto e che incontro ogni giorno e che a volte banalizzo o non apprezzo. Significa guardare sotto la luce misericordiosa del Signore i miei errori, vuol dire osservare la vita da un altro punto di vista, ritrovare una direzione, ritrovare colore e poesia in ciò che vivo ogni giorno.

vano le magie e faceva giochetti di prestigio, e proprio Don Bosco, che aveva tanto lavorato per istituire le case oratorio, voleva che fossero all'insegna dell'allegria. La sera, all'oratorio del Montan, nonostante fosse già un po' stanco, Mago Sales ha regalato un momento di allegria anche ai ragazzi venuti per l'oratorio serale e agli adulti presenti, offrendo, oltre alle sue

magie, anche qualche pillola di saggezza: siate persone vere, perché alla fine non vi verrà chiesto se nella vostra vita siete stati credenti, ma se siete stati credibili. Nelle S.Messe celebrate ha un po' raccontato la sua missione: regalare un sorriso in cambio di un gesto di solidarietà per tutti quei bambini che lui nel mondo incontra e che farà sorridere non solo con un

attimo di magia, ma anche con gesti concreti per una vita migliore fatta di cibo, di scuola, di speranza, gesti che hanno potuto avere concretezza con il nostro sorriso e la nostra solidarietà. Comunque sia l'opinione di chi l'ha incontrato rimane di certo che è riuscito nel suo intento perché sia grandi che piccoli presenti al suo spettacolo erano alla fine contenti, soddisfatti e... sorridenti! Grande magia!!!

■ Salone parrocchiale strapieno per lo spettacolo del prete salesiano

Religiosità a cura di

■ Vesan dessous - cappella

Cesare Cossavella


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