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Direttore Antonella Italiano
inAspromonte
Maggio 2014 numero 009
LA BANDIERA DI MIO Nella foto (archivio Enzo Stranieri) manifestazione del cinquantenario della strage di Casignana del 1922. Oltre a Pasquino Crupi presenti anche Giacomo Mancini e Antonio Guarasci (Presidente della Regione Calabria)
PADRE
Il 21 settembre 1922 a Casignana (RC), nell’ambito delle lotte contadine per la conquista delle terre, avvenne un eccidio dove persero la vita tre persone. Tra queste il vice-sindaco Pasquale Micchia, che teneva tra le mani una bandiera socialista. Qualche settimana fa è stato esaudito l’ultimo desiderio del figlio Antonio: essere seppellito con la vecchia bandiera del padre
Cinema e cultura
La nostra storia
Tra i boschi
Qualcuno dice che sia ancora là
La testimonianza
pag. 11
La risposta
IL POPOLO ASPROMONTANO
O
pag. 22
di Cosimo Sframeli
pag. 2 - 3
di Antonella Italiano
di Giovanni Scarfò
L’Arma e le confessioni di un killer
di DOMENICO STRANIERI
Bovalino Superiore Il crudele conte Quaranta servizio e foto di Pino Macrì
pag. 20 - 21
Un montagna vestita di ginestra. Le specie, gli usi servizio e foto di Leo Criaco
pag. 12 - 13
ggi è necessario chiarire. Questo mi rende felice: vuol dire che ci siamo ancora, e che siamo tanti. Il caro Francesco Talia mi ha scritto una lettera, pubblicata a pagina 24 di questo numero, sottolineando che esaltare siti abbandonati come Africo o Casalinuovo vuol dire dimenticare le grandi sofferenze in cui ha vissuto la sua povera gente. Sempre in questo numero, l’ingegnere Macrì, nel suo affascinante pezzo su un conte bovalinese marca un aspetto convergente:
pag. 2-3