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Direttore Antonella Italiano
inAspromonte
DIFENDI LA MONTAGNA
Giglio di San Giovanni, fiumara Furrajna - Samo (Aspromonte orientale). Foto di Gioacchino Mollica
pag. 2 - 3
di BRUNO CRIACO
Dalla centrale di Saline. Dalla diga sul Menta. Dalle opere incompiute della Bovalino-Bagnara. Dall’ecomostro di Cardeto Nord. Dai bivacchi selvaggi di: pasquetta, ferragosto, primo maggio. Dagli incendi. Dai dissesti idrogeologici. L’Aspromonte è un giglio che va difeso, anche da noi stessi
La testimonianza
Ombre e luci
L’altra faccia della montagna
Africo nuovo
Paolo Rocca. Acchiappare la luna...
E mi disse: «Mi chiamo Gianluca»
di Gianni Favasuli
di Cosimo Sframeli pag. 5
pag. 4
Roghudi antica
Don Rafele, il re del piccolo borgo di Alfonso Picone pag. 9
Tra i boschi
Le abitudini dello scoiattolo
di Leo Criaco
Sant’Agata del Bianco
Un set per Tibi e Tascia di Domenico Stranieri
pag. 7
La nostra storia
Genialità e subordinazione Vino greco e genti di Calabria
Foto di Pietro Velasi
Aspromonte greco
Aspromonte orientale
di Pino Macrì
pag. 12-13
pag. 19
Luglio 2014 numero 011
La riflessione
Il bambino e il cane
di Antonella Italiano
V
i voglio raccontare una storia. Vincenzo era un bambino di pochi anni e, come tutti i bambini suppongo, desiderava un cane; di quelli grandi con il muso rotondo, e il pelo morbido e talmente folto da poggiarci la testa sopra, nei pomeriggi stanchi, e dormirci. Vincenzo era un bimbo felice, ma un cane non l’aveva mai avuto e Dio, per fargli una sorpresa, andò a scegliere tra tutti gli esemplari quello più bello. Lo prese e, in una piovosa mattina di gennaio, lo donò al bimbo in attesa. Anche il cane, suppongo, desiderava un padrone. Qualcuno da rincorrere e da aspettare, una mano che gli porgesse un pezzo di biscotto, delle carezze garbate tra il collo e le orecchie. Dio lo capì subito, e riuscì a dar gioia ad entrambi. Ora il cane e Vincenzo giocano insieme nella loro eterna primavera. E il bimbo non è più solo. E il cane ha finalmente un padrone.
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