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ECCELLENZE
UN CLOUD CHE CALZA ALLA PERFEZIONE
La grande catena di negozi di scarpe ha migliorato prestazioni e capacità di gestione della propria infrastruttura IT grazie alle soluzioni di Ibm.
Vendere scarpe al giorno d’oggi non è semplice: i clienti (e soprattutto le clienti) sono esigenti e sempre più ricercano un vasto assortimento, ma si aspettano anche di ottenere consulenza e un'accurata personalizzazione dell'esperienza di shopping. Primadonna, retailer italiano di calzature da donna presente in 18 Paesi con 400 negozi, desiderava accelerare l’espansione sui mercati internazionali della propria linea moda, garantendo rapidità di acquisto, personalizzazione del prodotto e grande attenzione alla customer satisfaction. Voleva, inoltre, modernizzare i processi chiave, come le vendite e l'assistenza clienti. Per ottenere tutto ciò l’azienda aveva bisogno di una trasformazione tecnologica, che la dotasse di una infrastruttura IT di livello enterprise, altamente efficiente, sicura e attiva sempre, senza interruzioni di servizio: ha dunque scelto di affidarsi al cloud pubblico di Ibm. La nuova soluzione è stata messa in campo insieme a BlueIT, partner di Ibm, e la migrazione dal precedente ambiente cloud è stata realizzata in tempi rapidi, senza modificare i carichi delle applicazioni in uso. “Maggiore trasparenza contrattuale, migliori livelli di servizio e velocità operativa proposta sono stati i fattori di successo della nostra soluzione”, sottolinea Enrico Sponsiello, sales leader di BlueIT. Primadonna si affida ora a un'architettura cloud ibrida, costituita da un'infrastruttura privata nel cloud pubblico Ibm, basata su server bare metal. Vengono impiegate macchine certificate Sap per carichi di lavoro con risorse dedicate, gestite in ambiente Vmware, così da garantire il più efficiente impiego della capacità di calcolo e storage e la qualità dei livelli di servizio. La soluzione adotta anche servizi cloud pubblici multi-tenant e servizi di piattaforma cloud per attività di analisi dei dati. “Oltre a gestire l'infrastruttura IT con un modello di governance collaudato”, spiega Alessandro La Volpe, vice president Ibm Cloud per l’Italia, “sono stati introdotti nel progetto elementi di innovazione per offrire un ricco catalogo di risorse e servizi cloud, con una significativa riduzione dei tempi e dei costi di implementazione”. “Ci siamo posti l'obiettivo di aumentare la soddisfazione delle nostre ‘primedonne’, la nostra clientela femminile”, racconta Valerio Tatarella, Ceo & founder di Primadonna. “Lo facciamo garantendo velocità di acquisto, personalizzazione del prodotto ed estrema attenzione alla soddisfazione del cliente. Sappiamo che la fidelizzazione delle nostre clienti è influenzata dall'assortimento settimanale di numerose nuove disponibilità in negozio e dalla consulenza di stile che viene offerta sia dal personale di vendita sia dal nostro servizio di customer care sui canali social e aziendali. Ibm ci permette di raggiungere questo obiettivo attraverso un'infrastruttura flessibile, sicura e sempre attiva”.
LA SOLUZIONE
Primadonna ha spostato la propria infrastruttura IT in un ambiente certificato Sap su Ibm Cloud for Vmware. L’infrastruttura IT viene resa disponibile attraverso il data center Ibm Cloud di Milano, con backup replicati nei due siti europei di Amsterdam e Francoforte, mentre il piano di disaster recovery si affida al servizio Ibm Cloud Object Storage. Oltre ai servizi infrastrutturali, viene utilizzato il PaaS (Platform-as-a-Service) per attività di analytics.
I CONTI CON LA P.A. SI SALDANO ALLA CASSA
La catena della Gdo ha integrato in tutti i suoi punti vendita la piattaforma tecnologica sviluppata da Satispay per pagoPA.
Comprare pane, latte e verdure e allo stesso tempo pagare una multa: all’Esselunga si può fare, grazie al sistema della Pubblica Amministrazione pagoPA e a Satispay. Da tempo la catena della grande distribuzione fondata da Bernardo Caprotti e oggi portata avanti dalla figlia Marina include tra i propri sistemi di pagamento quello sviluppato dalla ex startup milanese, nata nel 2013 e diventata oggi una realtà da oltre 16 milioni di euro di fatturato, la cui app ha raggiunto quota un milione di utenti attivi. Ma ora c’è di più: Esselunga ha anche scelto di integrare l’interfaccia tecnologica sviluppata da Satispay per consentire pagamenti attraverso pagoPA, il sistema della Pubblica Amministrazione che permette ai cittadini di saldare online versamenti fiscali, rette, multe, bollo dell’auto, ticket sanitari e altre prestazioni. Oltre che tramite Web, ora è possibile servirsi di pagoPA alla cassa dell’Esselunga, grazie appunto alla soluzione “business to business” sviluppata da Satispay per gli operatori della grande distribuzione organizzata. L’interfaccia è già attiva su tutti i punti vendita della catena e consente di effettuare al costo di 1,50 euro a bollettino i pagamenti elettronici pagoPA finora eseguibili solo online. La semplicità è uno dei punti forti della soluzione: per il cliente è sufficiente presentare alla cassa il bollettino da pagare e procedere con la transazione (utilizzando a scelta contanti, carta di credito o di debito o bancomat), mentre al cassiere è richiesto semplicemente di acquisire con lo scanner il co-
LA SOLUZIONE
Esselunga utilizza la versione “business”, specifica per la Gdo, dell’interfaccia tecnologica sviluppata da Satispay per consentire pagamenti attraverso pagoPA. Il sistema abilita le transazioni attraversi l’acquisizione del QR impresso sui bollettini che il cliente presenta alla cassa del supermercato. dice QR del bollettino, operazione che autorizza il pagamento. L'importo della transazione pagoPA viene incluso nello scontrino della spesa, che ha dunque valore di quietanza dell’avvenuto pagamento. Per Satispay la soddisfazione è doppia, economica e morale: “Poter integrare la nostra interfaccia con pagoPA nella catena leader della Gdo”, ha commentato Dario Brignone, cofondatore e Cto dell'azienda, “ci permette di contribuire a dare ulteriore slancio alla digitalizzazione del Paese e questo è per noi motivo di orgoglio. Oltre a rappresentare una nuova leva di crescita per la nostra società, è infatti il contributo alla diffusione dei pagamenti digitali della Pubblica Amministrazione ad averci spinto verso questo sviluppo, oggi pronto ad essere portato a tutta la Grande Distribuzione”.
IL SEGRETO DELLA VELOCITÀ È RACCHIUSO NEI DATABASE
La banca digitale nata nel 2018 utilizza il servizio cloud di MongoDB per numerose attività, riuscendo a gestire dati eterogenei e in continuo divenire.
Èuna banca, ma per molti versi assomiglia a una startup: un’azienda giovane e multiculturale, in cui lavorano 500 persone provenienti da una ventina di Paesi, un’azienda che fin da subito ha considerato la tecnologia come elemento portante. Parliamo di illimity Bank, fondata nel 2018 da Corrado Passera. Illimity è una banca di nuova generazione, che ha saputo fare dei dati degli utenti la propria vera ricchezza. Lo ha fatto grazie a una tecnologia di database (e più precisamente grazie a un Dbms, Database Management System, un software che permette di creare, gestire e interrogare gli archivi digitali) di tipo non relazionale: MongoDB. Anziché ordinare i contenuti in tabelle, come fanno i database relazionali classici, questa tecnologia permette di trattare i dati in modo più dinamico e gestendo differenti tipi di documento. Proprio di questo necessitava illimity, avendo a che fare con numerose informazioni amorfe e in continuo divenire, come quelle associate al comportamento della clientela e dei mercati. Alla banca, inoltre, serviva una tecnologia che la aiutasse a rispettare le stringenti regole del settore in merito a sicurezza, privacy e continuità delle operazioni. “Il nostro obiettivo principale era trovare un partner in grado di governare un’innovativa soluzione di gestione dei dati e anticipare le esigenze dei nostri clienti: MongoDB è la tecnologia che si è distinta dal gruppo. Ed è anche un ottimo partner in termini di ricerca, sviluppo e maturità”, illustra Filipe Teixeira, Cio di illimity. Gli fa eco Renzo Rognoni, senior architect della banca,
spiegando: “Conoscevamo MongoDB, così come i suoi competitor, e dopo una serratissima due diligence, durata tre mesi, l’abbiamo scelta perché è una tecnologia unica sul mercato, originale ma allo stesso tempo sicura e affidabile, rivoluzionaria ma di caratura industriale”. Diversi i fattori determinanti nella scelta: la sicurezza di un backup continuo, l’appoggio a più regioni geografiche per garantire resilienza, la profondità dei log di audit (che consentono di tracciare qualunque operazione fatta da chiunque in qualsiasi momento). Nel dettaglio, è stata adottata la versione cloud del database, gestita da MongoDB sfruttando i maggiori provider mondiali di infrastruttura “as a service”. Tra gli ambiti in cui l’approccio NoSQL sta funzionando c’è quello della gestione dei crediti deteriorati (Npl): poiché solitamente venduti da diverse banche ed estratti da sistemi legacy diversi, per essi non è possibile definire un modello di dati fisso, mentre il singolo frame di dati è relazionale. MongoDB permette di gestire l'associazione relazionale con funzionalità di aggregazione e trattando non dati strutturati in tabelle bensì diversi tipi di documento. Nelle attività euristiche per l’acquisizione dei crediti, invece, il Dbms consente di trovare risultati utili in pochi giorni anziché dopo mesi di calcoli. Il vantaggio della velocità ha riguardato anche i servizi di Internet e mobile banking, costruiti da zero e lanciati nel giro di un anno. “MongoDB sta offrendo a illimity la semplicità, flessibilità e scalabilità di cui ha bisogno”, sintetizza Rognoni. “Il nostro staff dedica decisamente meno tempo alla gestione del database, l’accesso alle informazioni è facile e immediato, e la formula in cloud su Microsoft Azure ci consente di guardare alla crescita senza preoccupazioni. Tutto in conformità ai più severi standard di sicurezza e privacy dei dati, come il Gdpr. MongoDB è anche multi-region ed è naturalmente pronto per supportare le attività transazionali, cosa che i database relazionali non possono garantire”.
LA SOLUZIONE
Il servizio cloud MongoDB Atlas, in questo caso appoggiato a Microsoft Azure, viene usato dalla banca per la gestione dei crediti deterioriati, per la ricerca di nuovi clienti, per brainstorming, formazione, velocizzazione dei processi. Si sta lavorando per applicarlo ad attività di analytics.
NELL’AMMINISTRAZIONE, DIGITALE È MEGLIO
Grazie alle soluzioni di Siav, la cooperativa gestisce da remoto ogni fase del ciclo di fatturazione passiva legata ai servizi e ha ottenuto benefici di velocità ed efficienza.
Ridurre il più possibile il consumo di carta grazie alla digitalizzazione dei processi di lavoro, per diventare un’azienda più ecologista ma anche più efficiente: è questa una delle trasformazioni intraprese da Unicoop Tirreno, una delle sette cooperative del sistema Coop. Un realtà che trova casa fra Toscana, Lazio e Umbria, articolata su 94 supermercati, e che conta 3.600 dipendenti e 600mila soci. Da anni la società ha avviato una collaborazione con Siav (azienda specializzata in fornitura di software, soluzioni in cloud e servizi informatici per la dematerializzazione e la gestione documentale), che ha aiutato Unicoop Tirreno a ottimizzare vari processi dell’area amministrativa e della gesti risorse umane: con la piattaforma Archiflow vengono gestiti la fatturazione elettronica, il protocollo
interno e i fascicoli dei dipendenti, fra le altre cose. Nel 2019 è poi partito un nuovo progetto finalizzato a ottimizzare i processi interni anche dal punto di vista organizzativo. Rivisitando tutti i meccanismi organizzativi dell’area amministrativa, la cooperativa ha deciso di utilizzare Archiflow non solo per la parte di automazione dei flussi di invio e ricezione delle fatture, ma anche per i flussi approvativi interni. Adottando il modulo Task on Demand di Archiflow, Unicoop Tirreno ha potuto trasformare il modo in cui gestisce numerosi processi, all’insegna della semplificazione, dell’automazione e della condivisione rapida di informazioni e procedure: il modulo permette di assegnare attività e scadenze, definendo i compiti da svolgere, le persone incaricate, le tempistiche e le tappe del processo.
LA SOLUZIONE
Il modulo Task on Demand di Archiflow viene utilizzato da Unicoop Tirreno per automatizzare le procedure di approvazione interne ai flussi di lavoro di Unicoop Tirreno. Il programma permette di gestire i processi in modalità collaborativa, di segnalare scadenze e proprietà, di richiedere autorizzazioni, di definire in modalità self-service obiettivi e tempistiche. Tutti questi elementi possono essere condivisi tra colleghi da remoto.
Inoltre consente di collaborare a distanza tramite vari strumenti, assegnando attività e compiti a partire da email, da schede Archiflow o da zero. I dipendenti gestiscono queste azioni in modalità self-service, attraverso un’interfaccia che non richiede competenze tecniche per essere utilizzata. “Non c’è neanche una fattura sulla mia scrivania”, assicura Fabrizio Pitti, responsabile amministrativo di Unicoop Tirreno. “L’obbligo di legge della fatturazione elettronica, partito nel gennaio 2019, ci ha spinto a utilizzare la nuova modalità per gestire le approvazioni con Archiflow in logica full digital”. L’attivazione del modulo Task on Demand di Siav ha permesso di ottenere maggiore velocità ed efficienza, oltre ad aver preservato la piena operatività dei dipendenti di Unicoop Tirreno durante il lockdown di primavera.
LOMBARDIA DIGITAL SUMMIT
dove: https://www.theinnovationgroup.it/events/ lombardia-digital-summit/?reg=1&lang=it
quando: 19 novembre
perché partecipare: l’evento online è la quinta tappa del progetto “Digital Summit Territoriali”, promosso da The Innovation Group. Si discuterà delle soluzioni già realizzate in ambito pubblico e privato e di come incentivare nuove iniziative digitali per infrastrutture, trasporti, smart city, sanità, economia circolare.
MICROSOFT DYNAMICS 365 VIRTUAL TRAINING DAY
dove: https://mktoevents.com/ Microsoft+Event/212199/157-GQE-382
quando: 19-20 e 25-26 novembre
perché partecipare: è un’occasione per imparare a utilizzare al meglio due tra gli applicativi di relationship management (Crm) ed enterprise resource planning (Erp) più diffusi. Il training online, gratuito, dà accesso al test di certificazione per Dynamics 365.
In vista di possibili variazioni, suggeriamo ai lettori di consultare i siti Web degli organizzatori.
AWS RE: INVENT
dove: https://reinvent.awsevents.com/
quando: 30 novembre - 18 dicembre
perché partecipare: anziché dover andare a Las Vegas, quest’anno per seguire l’annuale conferenza di Amazon Web Services è sufficiente collegarsi in streaming. L’evento (spalmato su più giorni) prevede keynote, annunci di prodotto, sessioni tecniche e di certificazione.
SMART CITY NOW
dove: http://www.smartcitynow.it/
quando: 25-26 novembre
perché partecipare: anche in questa quarta edizione (digitale) la conferenza e fiera vuol essere un punto d’incontro e di confronto tra aziende e Pubblica Amministrazione sui temi dell’innovazione urbana.
ITALIAN LIFESTYLE INNOVATION: THE CEO PERSPECTIVE
dove: https://www.theinnovationgroup.it/events/italianlifestyle-innovation-the-ceo-perspective/?reg=1&lang=it
quando: 10 dicembre
perché partecipare: per comprendere come sono cambiati i modelli di consumo dopo la prima ondata di covid-19 e quali strategie possono aiutare l’Italia a ripartire.