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INDUSTRIA 4.0
ANNO ZERO PER LA SERVITIZATION ITALIANA
Molti i vantaggi del modello della servitizzazione, sia per chi lo propone sia per chi lo fruisce. Ma non mancano criticità.
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incari dei costi energetici, ritardi nelle consegne: le imprese industriali italiane nella congiuntura attuale affrontano difficoltà non da poco. Dinamiche che, tra le altre cose, hanno l’effetto di rafforzare l’interesse per il digitale e per le tecnologie che abilitano il paradigma Industria 4.0. Se oggi le soluzioni più adottate in questo ambito sono il monitoraggio da remoto e la fabbrica connessa (cioè l’Industrial IoT), gli ambiti di innovazione sono innumerevoli e mostrano tutti prospettive di crescita importanti, come emerge dai risultati della “Smart Manufacturing Survey 2022” di The Innovation Group e ContactValue. La trasformazione digitale richiederebbe però anche lo sviluppo di nuovi modelli di business: uno su tutti, quello della servitizzazione, o servitization, ossia il passaggio da modelli basati sul concetto di prodotto a nuovi paradigmi che vedono il sistema prodotto-servizio come un tutt’uno. Nel campo industriale questo può significare la cessione di una macchina da parte di un fornitore a un cliente attraver34 |
LUGLIO 2022
so un contratto di servizio. Si tratta di una transizione che ha difficoltà a farsi strada in Italia a causa del perdurare di approcci tradizionali. Ma è la naturale evoluzione per un comparto industriale che è sempre più connesso e collaborativo. Obiettivi come risparmio energetico, competitività, sostenibilità aziendale possono oggi essere raggiunti con un salto in avanti verso l’innovazione e la digitalizzazione. “La servitization è il processo con cui le aziende trasformano strategia, capacità, competenze e processi interni, con l’obiettivo di creare valore nel passaggio dalla vendita del prodotto alla vendita di un sistema “prodotto-servizio”, spiega Giuditta Pezzotta, professore associato dell’Università degli Studi di Bergamo. “In un’ottica relazionale con il cliente, il valore non si crea più solo all’atto di vendita ma sempre di più si parla di value in use, ovvero della possibilità di creare valore durante l’intero ciclo di vita del prodotto”. Un modello di servitization impatta su ogni singolo aspetto del business di un’impresa industriale. L’azienda produttrice di macchinari si posiziona
come erogatore di servizi verso i clienti finali e alla stregua di un intermediario finanziario. Il cliente può usufruire della macchina pagando in base all’utilizzo e con un contratto di servizio pluriennale. I molti vantaggi della servitizzazione
Dal punto di vista dei produttori industriali, i benefici di un approccio più spinto alla servitization sono molteplici, e non riconducibili soltanto alla vendita aggiuntiva di servizi collegati al prodotto (servizi oggi già molto diffusi, di assistenza tecnica, monitoraggio, manutenzione preventiva e predittiva, formazione dei tecnici). La connettività e la raccolta di dati legati all’impiego delle macchine permettono, infatti, alle imprese industriali di avvantaggiarsi di un’enorme ricchezza di informazioni, ad esempio sul grado di utilizzo dei sistemi, su consumi e fonti energetiche, sui materiali utilizzati, sul costo dei fattori produttivi. Diventa così possibile risolvere, in ottica di manutenzione predittiva, alcune delle problematiche che potrebbero insorgere durante l’intero ciclo di vita della macchina, ma anche anticipare soluzioni che vanno incontro alle esigenze del cliente. Inoltre, i nuovi servizi che nascono dalla disponibilità dei dati di produzione possono favorire il raggiungimento di obiettivi di riduzione dei consumi energetici, di efficienza e sostenibilità ambientale. La cosiddetta service economy, come noto, permette di comprendere come migliorare continuamente e di sviluppare e lanciare servizi innovativi molto più rapidamente del tempo richiesto per la produzione di un nuovo modello di macchina industriale. Altro punto di forza importante è la relazione di partnership di lungo periodo che si instaura con i clienti, grazie all’approccio fortemente customer-oriented. Dalla comprensione delle esigenze del cliente si arriva all’attivazione di processi che creano valore condiviso nel tempo. In settori molto compe-