Beverage Machines n.2 - Aprile/Maggio 2019

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2 Aprile/Maggio 2019

Anno XXIII n° 2 Aprile/Maggio 2019

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Primo piano

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La birra, in Italia piace tutto l’anno

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Mercato

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Cresce il mercato dell’export per il vino italiano Il futuro del settore vino è nel Calice 4.0 Alcolici e analcolici: i trend globali delle bevande Le dinamiche del mercato globale del packaging di lusso Brand del lusso e la sfida della sostenibilità

20 22

Smart Production Solutions, la nuova frontiera dell’automazione Soluzioni dalle Aziende

Coordinamento editoriale

26 28 29 30

Una fabbrica intelligente per una produzione conforme a Industria 4.0 Una marca moderna e contemporanea per un vino ‘quotidiano’ Distillerie Franciacorta entra a far parte di Stock Università della Birra, esprimere le potenzialità del mercato birrario

Marketing e Vendita

32 34 35 36 37

Tecnologia 4.0 per la tappatura e i sistemi di controllo e ispezione Più digitale, più elettricità nel futuro dell’industria Le capsule Bio Organic premiate con il Quality Award 2019 Le novità del 2019 di San Benedetto Centrifugati e succhi per un pieno di energia e salute

38 40

Maggiore produttività e qualità per il più grande birrificio al mondo Acqua in vetro, senza intoppi sino allo scaffale del supermercato

42 44 45 46 48 48

L’acciaio da imballaggio pioniere della sostenibilità Salute, gusto e ambiente sostengono il “made in vetro” I consumatori italiani votano contro il packaging non sostenibile Junker, la raccolta differenziata a portata di smartphone Aumenta il Contributo Ambientale per gli imballaggi vetro Un nuovo toolkit per spiegare gli imballaggi flessibili e la sostenibilità

Eventi

58 60 61

Una seconda edizione che convince per ricchezza di contenuti e offerta 53 edizioni, costante aumento della qualità e del numero di buyer Anteprime, innovazione e tendenze per il packaging di lusso

News

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In primo piano Breaking news

4 Dossier SPS Italia Aziende e strategie

16 Focus

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Case History Ambiente

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ITALIAN BEVERAGE TECHNOLOGIES

ANNO XXIII • APRILE-MAGGIO 2019

Stefano Legnani stefano.legnani@innovativepress.eu Gisella Bertini

Direttore Responsabile

Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Chiara Bezzi, Chiara Riccardi

Redazione

Produzione tecnica Impaginazione grafica

Margherita Sola Valentina Piazza

Stampa e confezione

Arti Grafiche Boccia - Salerno

Costo produzione copia € 1,50 Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 4 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 40 euro - Europa 70 euro

Gestione Editoriale

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Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 - Fax 0227000692 info@innovativepress.eu

IL NETWORK Rassegna dell’imballaggio

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Rassegna Grafica

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Editore

Aut. Trib. di Milano n. 40 del 14/02/75 Iscrizione al ROC n. 5836 © BEMA-EDITRICE Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. 2 Aprile/Maggio 2019

Anno XXIII n° 2 Aprile/Maggio 2019

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PRIMO PIANO

LA BIRRA in Italia piace tutto l’anno

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Secondo i dati del “AssoBirra Monitor”, si sono registrate vendite in crescita del 6% nell’ultimo trimestre 2018, con i mesi di ottobre, novembre e dicembre a segnare incrementi dal 4% al 9% sui risultati mensili 2017. Il Presidente AssoBirra Cason: “In un contesto in cui gli italiani iniziano a informarsi e saperne di più, apprezzando le qualità della birra, la destagionalizzazione è figlia della varietà dell’offerta e della costante crescita della cultura birraria in Italia”.

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on più solo picchi in estate, ora le vendite di birra crescono anche nei mesi freddi: + 6% negli ultimi tre mesi del 2018 rispetto all’anno precedente. A fotografare l’evoluzione dei consumi e la crescita di una cultura birraria nel Paese è l’ultima edizione di AssoBirra Monitor, il report quadrimestrale sull’andamento delle vendite nel Paese delle imprese aderenti ad AssoBirra, l’associazione confindustriale che raccoglie circa 40 associati tra grandi, medi e piccoli birrifici insieme con le 2 malterie, rappresentativa di più del 90% della produzione nazionale e del 71% di birra immessa al consumo nel nostro Paese. I dati non tengono conto dell’import e delle relative vendite provenienti da importazioni di aziende non associate. L’incremento registrato in questi tre mesi è significativo se si tiene conto dell’eccezionalità dei periodi freddi, considerati “fuori stagione” per il consumo di birra. In particolare ottobre registra il dato più alto del trimestre con +9% sul 2017 e 935.212 ettolitri di birra venduti, seguito da novembre con una crescita del 4%. Chiude dicembre con +6% sui risultati mensili del 2017.

SAGGIARE NUOVE BIRRE A CASA “I dati sulle vendite dell’ultimo trimestre del 2018 - afferma Michele Cason, Presidente di AssoBirra -, sono sicuramente la testimonianza che è in atto una vera e propria destagionalizzazione della birra dovuta a diversi fattori. Innanzitutto l’apprezzamento degli italiani per

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l’accresciuta varietà dell’offerta a cui si aggiunge un cambiamento delle modalità di consumo e un crescente desiderio di conoscenza dell’universo birrario. Oggi il 43% degli italiani mostra una propensione alla sperimentazione di birre nuove, non conosciute, con livelli di consumo che toccano quota 61% nei locali (ristoranti, pizzerie, pub, bar) durante i pasti e del 64% a casa propria durante la cena, con impatti economici positivi sul canale Ho.Re.Ca, sulla GDO e sulla distribuzione tradizionale. Si va nella direzione – conclude Cason – di un consumo che si allarga ad altri luoghi, contesti, situazioni e di una maggiore consapevolezza delle caratteristiche della birra, dei suoi processi produttivi e del legame col territorio”. Gli ultimi trend rilevati si iscrivono in un periodo storico che ha visto nel 2017 crescere i consumi di birra dell’1,6% rispetto all’anno precedente, con una concentrazione delle vendite del 55% nel periodo tra maggio e settembre ed un’incidenza dell’ultimo trimestre che nel 2017 è stata pari al 19%.

SEMPRE PIÙ AMATA DAGLI ITALIANI In Italia è in atto una primavera della birra, testimoniata dall’ampliamento dell’offerta di prodotto e dall’aumento dei consumi. Oggi più di tre italiani su quattro consumano birra, con valori in crescita negli ultimi cinque anni, e parallelamente cresce anche la voglia di saperne di più, dichiarata dalla metà dei nostri connazionali che apprezzano le proprietà di questa bevanda naturale. A dirlo sono i risultati della

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BIRRA

ricerca “Gli italiani e la birra” condotta da AstraRicerche per AssoBirra che evidenziano come nell’immaginario collettivo degli italiani siano ben chiari i plus della bevanda: il 40% degli intervistati, infatti, pensa che sia adatta a un’alimentazione sana e ben il 52% la reputa una bevanda facilmente digeribile. Alla birra viene riconosciuto anche un effetto antiossidante dal 39% degli intervistati, con valori omogenei tra uomini e donne.

Curiose, consumatrici consapevoli, particolarmente attente agli abbinamenti con il cibo: quando si parla di birra le donne italiane sono delle vere esploratrici del gusto. È questo il profilo femminile emerso dalla ricerca “Gli Italiani e la birra”. Quello tra le donne e la birra è un binomio consolidato: secondo i dati della ricerca, infatti, il 70% delle donne italiane consuma birra e il 30% di loro lo fa almeno due volte a settimana. Dati in linea con i trend nazionali che hanno visto negli ultimi cinque anni una crescita generale dei consumi di birra del 44,5%; aumento che ha riguardato ben il 42% delle intervistate. Quali i motivi per cui le donne italiane consumano birra? L’apprezzamento femminile ha le sue radici nel gusto, che per il 58% di loro è la ragione principale per scegliere questa bevanda, altri fattori importanti nella scelta sono le possibilità di abbinamento con i cibi (48%) e il fatto che sia una bevanda che unisce, crea condivisione (37%). La “birra del cuore” delle donne italiane ha caratteristiche marcatamente diverse da quelle maschili: il 55% delle donne preferisce infatti birre dal sapore leggero (38% uomini), l’80% apprezza una birra leggermente alcolica e – a sorpresa - molto frizzante (39%). Interessante osservare come le donne italiane, pur apprezzando e consumando già birra abitualmente, siano sempre in cerca di informazioni e novità su questo argomento. Dall’indagine di AstraRicerche emerge, infatti, un forte desiderio di conoscenza sulla birra: rispetto a quanto ne sa adesso il 51% delle intervistate vorrebbe in futuro saperne un po’ di più e ben il 30% desidera saperne molto di più, acquisendo un livello di conoscenza “da esperto”.

BEVANDA NATURALE E POCO CALORICA Non tutti sanno che la birra deriva da un alimento base come i cereali e apporta al nostro organismo sostanze utili dal punto di vista nutritivo ed energetico. La birra, infatti, è costituita da acqua per circa il 90-93% e contiene minerali utili, come il potassio e il magnesio, microelementi come lo zinco, il selenio, il cloro, vitamine idrosolubili (B2, B3 e folati), fibre e poco alcol. Se consumata moderatamente, quindi, è in grado di apportare sostanze nutritive a basso contenuto calorico. Un

bicchiere di birra chiara da 250cc, infatti, contiene meno di 85kcal, un quantitativo inferiore rispetto a tante bevande di consumo quotidiano. Tuttavia su questa celebre bevanda persistono ancora alcune convinzioni negative, veri e propri falsi miti: dalla ricerca emerge che il 63% degli italiani è convinto che la birra gonfi e il 55% ritiene che faccia ingrassare, convinzione radicata specialmente tra le donne (58%) e i giovani (60%). L’origine della fama di bevanda ingrassante è dovuta probabilmente al fatto che la birra è spesso associata, specialmente in alcuni Paesi del Nord Europa, a pietanze molto ricche e grasse o viene assunta in quantità elevate. Al contrario, un consumo moderato nell’ambito di un’alimentazione corretta e bilanciata, come la dieta mediterranea, rende la birra perfetta per l’accompagnamento ai cibi.

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LE DONNE ITALIANE E LA BIRRA

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PRIMO PIANO

BIRRA PERONI record di produzione e riduzione emissioni CO2 Per la prima volta nella storia, Birra Peroni ha superato quota 6 milioni di ettolitri prodotti. Un risultato positivo che si riflette anche sui 2,1 milioni di ettolitri per l’export, con 71 mercati internazionali in cui Birra Peroni è presente. Le performance industriali vanno di pari passo con il rispetto dell’ambiente e la sempre maggiore sostenibilità degli stabilimenti di Roma, Bari e Padova.

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RISPETTO DELL’AMBIENTE E MAGGIORE SOSTENIBILITÀ

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n anno da record per Birra Peroni. Nel 2018, per la prima volta nella sua storia, il birrificio italiano, nato nel 1846, ha superato quota 6 milioni di ettolitri prodotti, un aumento del 6,4% rispetto al 2017 quando la produzione si era attestata sui 5,6 milioni di ettolitri. In quattro anni, dunque, la produzione complessiva è aumentata del 19,46% a fronte di una riduzione della CO2 emessa dell’11,94%. Degli oltre 6 milioni di ettolitri prodotti nel corso dell’ultimo anno, più di 2,1 milioni sono stati destinati all’export (in aumento dell’11% rispetto al 2017) nei 71 mercati internazionali in cui Birra Peroni è presente con i suoi brand. Primo tra questi è la Gran Bretagna che assorbe circa il 60% delle esportazioni complessive. “Il record raggiunto nel corso dell’ultimo anno è un risultato storico per la nostra azienda” ha detto Roberto Cavalli, Integrated Supply Chain Director Italy and Europe di Birra Peroni. “A distanza di oltre 170 anni dalla fondazione, Birra Peroni continua a rappresentare una grande esperienza industriale italiana capace di essere presente e distinguersi non solo sul mercato domestico, ma anche sulla scena internazionale. Le nostre performance industriali vanno di pari passo con il rispetto dell’ambiente e la sempre maggiore sostenibilità dei nostri stabilimenti di Roma, Bari e Padova. Vogliamo continuare a creare lavoro e sviluppo economico per le comunità e nei territori nei quali siamo presenti ed operiamo e, attraverso investimenti mirati, vogliamo farlo in modo sempre più attento e sostenibile”.

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In particolare, nel 2018 lo stabilimento di Roma ha registrato il più forte incremento di produzione degli ultimi anni superando per la prima volta la soglia dei 2,5 milioni di ettolitri, un aumento del 10,7% rispetto al 2017. Anche lo stabilimento di Bari ha conosciuto il più grande aumento della produzione degli ultimi anni: il sito pugliese, infatti, ha per la prima volta superato la quota di 1,8 milioni di ettolitri, in crescita del 5,6% rispetto allo scorso anno. Produzione in crescita anche per lo stabilimento di Padova, dove nel 2018 sono stati prodotti quasi 1,7 milioni di ettolitri (+1,2% rispetto al 2017). L’aumento della produzione registrato nel corso degli ultimi anni coincide con un deciso miglioramento delle performance ambientali, a cominciare dalla riduzione della CO2 emessa dai tre stabilimenti per ogni ettolitro di birra prodotto. Nello specifico, anche grazie ai recenti investimenti realizzati nei tre siti produttivi, Birra Peroni ha diminuito la CO2 complessivamente emessa, passando dai 5,19 kg CO2/Hl del 2015 a 4,57 kg CO2/Hl del 2018 (-11,94%). Positivi i risultati anche per quanto riguarda i consumi di energia elettrica, energia termica e di acqua negli ultimi 4 anni. In particolare, lo stabilimento di Roma ha fatto registrare -16,9% di energia elettrica prodotta, -25,6% di energia termica e -14,1% per il consumo di acqua. A Bari la diminuzione dell’energia elettrica è stata dell’8,7%, quella dell’energia termica pari al 27,9% e il consumo di acqua è diminuito del 14,1%. A Padova, infine, il consumo di energia elettrica è scesa del 2,4%, l’energia termica del 2,6% e il consumo di acqua ha registrato una diminuzione del 2,7%.

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BIRRA

CARLSBERG ITALIA contrasta l’impatto dei cambiamenti climatici Carlsberg Italia, proprietaria del Birrificio di Induno Olona, condivide con il Comune di Varese i risultati del suo piano di adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito del progetto europeo LIFE IRIS.

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arlsberg Italia ha tenuto, presso il Palazzo Comunale di Varese, il convegno dal titolo: “Un’industria resiliente al cambiamento climatico” in cui la filiale italiana del Gruppo danese ha presentato il suo piano di adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito del progetto europeo LIFE IRIS, cofinanziato dalla Commissione Europea. “Abbiamo scelto di aderire a LIFE IRIS poiché riteniamo che le aziende abbiano l’obbligo di impegnarsi per contribuire a contrastare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, che hanno un impatto sempre maggiore sulle nostre attività”, ha affermato Alberto Frausin, Amministratore Delegato di Carlsberg Italia, a margine dell’evento.

Carlsberg Italia è l’unica azienda del settore agroalimentare ad aver aderito all’innovativo progetto quadriennale LIFE IRIS, nato con l’obiettivo di sviluppare la consapevolezza delle conseguenze dei cambiamenti climatici sul settore dell’industria. Il progetto è stato coordinato da Ervet SpA, la società della Regione Emilia - Romagna che svolge funzioni di agenzia di sviluppo nell’ambito delle scelte strategiche e di pianificazione della Regione. Sulla base di un’analisi condotta in fase di partenza, Carlsberg Italia ha individuato i principali fattori di rischio per il territorio e per l’Azienda, dovuti ai cambiamenti climatici e, conseguentemente, ha identificato una serie di azioni resilienti nell’ambito delle proprie attività. In particolare, i pericoli maggiori emersi dall’analisi sono stati: ondate di calore e di freddo, siccità e precipitazioni estreme. In linea con l’analisi effettuata, l’azienda ha adottato cinque azioni per rispondere a queste potenziali criticità e contribuire alla preservazione del territorio, delle proprie attività e dei propri lavoratori: - l’installazione dell’impianto di pastorizzazione flash, che contribuisce alla riduzione dell’umidità e della temperatura nel luogo di lavoro oltre a produrre un minor impatto ambientale calcolato in un 10/15% di

Alberto Frausin, AD di Carlsberg Italia, con i sindaci di Varese e Induno Olona

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risparmio energetico, in riduzioni del 10% nelle emissioni di CO2 e del 10% nel fabbisogno idrico di processo; - il programma “Open Air Job”, che dà la possibilità ai dipendenti di svolgere alcune delle proprie attività lavorative all’interno del parco adiacente il Birrificio, con conseguente impatto positivo sulla qualità delle attività lavorative; - lo studio idrogeologico sui possibili impatti dei cambiamenti climatici sul bacino idrico della Valganna con l’obiettivo di raccogliere dati per definire le curve di esaurimento delle sorgenti; attraverso la definizione di alcuni interventi quali la rimozione delle tubazioni dismesse all’interno del tratto coperto del Fiume Olona, il posizionamento di un’asta idrometrica e l’installazione di una briglia per il trattenimento dei detriti l’Azienda si è messa nelle condizioni di reagire al meglio ad eventuali futuri episodi di precipitazioni estreme; - la realizzazione di alcuni interventi indicati da un agronomo,mirati alla salvaguardia delle piante presenti nel parco del Birrificio; lo studio ha mappato gli interventi da effettuare classificandoli in improrogabili, urgenti e necessari; - sensibilizzazione dei fornitori di Carlsberg Italia sulle criticità del rapporto tra l’Azienda e il territorio: l’attività riguarda in particolare il miglioramento della conoscenza del territorio aziendale, della sua struttura e dislocazione degli impianti, delle figure tecniche di fabbrica con le quali cooperare e intervenire (squadre di manutenzione, responsabili tecnici), delle aree sensibili e punti critici quali l’alveo del fiume tombinato, la diga a monte dello Stabilimento, le cantine di fermentazione, i punti di accesso al fiume. Le azioni implementate dall’azienda si inseriscono in un percorso improntato alla sostenibilità e all’attenzione al territorio che Carlsberg Italia ha intrapreso già da alcuni anni adottando la strategia del Gruppo,Together Towards ZERO,con la quale sta contribuendo al raggiungimento di alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) definiti dalle Nazioni Unite.

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IL PROGETTO LIFE IRIS E IL RUOLO DI CARLSBERG ITALIA

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PRIMO PIANO

UN SOLO STAMPO MA INFINITE POSSIBILITÀ PER HEINEKEN RUSSIA Un solo stampo ma infinite possibilità di personalizzazione: questo è ciò che offre ITM, la soluzione a inserti sviluppata da PET Engineering, che ha consentito a Heineken Russia di immettere nel mercato due nuovi packaging a un costo più contenuto e con un investimento che si prefigura ancor più moderato nel futuro. La nuova shape dei brand di Heineken Russia 3 Medvedya, uno dei brand nazionali russi più conosciuti, Okhota e Okckoe, si rivela semplice ed eye-catching e, allo stesso tempo, flessibile grazie alla possibilità di cambiarne facilmente l’estetica e il formato attraverso l’applicazione di inserti intercambiabili: questo intervento consente di inserire nuove decorazioni, di spostare e ridimensionare la zona etichetta e, in ultima, di modificare il volume, anche in previsione di futuri down-sizing ai formati da 1.30l e 1.25l. Una sola shape che darà vita a infinite varianti, utile nel caso di inserimento in porfolio di nuove SKU, con costi di implementazione contenuti: per Heineken Russia, infatti, non si renderà più necessario l’acquisto di nuovi set di stampi per rinnovare l’immagine dei propri prodotti ma di semplici inserti con un risparmio che sarà tanto più importante quanto più numerose saranno le varianti implementate. Inoltre, utilizzando la stessa shape e mantenendole dimensioni di massima invariate non si renderanno più necessarie costose operazioni di cambio formato in linea. I 115 set di stampi forniti ad Heineken (1 set = 1 stampo + 2 inserti), e smistati in 7 stabilimenti russi, sono stati dotati di componenti compositi più leggeri e lubrificant-free e lavorati, per un maggiore durabilità, con l’applicazione del ceramic-coating che assicura elevata resistenza all’usura combinata con un basso coefficiente di frizione, maggiore resistenza alla corrosione e un’azione antibatterica e di self-cleaning.

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RESTYLING INTERNAZIONALE PER LA BOTTIGLIA NASTRO AZZURRO

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Nastro Azzurro rinnova la sua immagine a livello globale con una nuova bottiglia e un nuovo bicchiere dal design più moderno e ricercato che enfatizza i suoi tratti iconici – come la sinuosità delle sue forme, la base esagonale del bicchiere e dell’etichetta e la firma in rilievo di Giovanni Peroni. Un’altra novità riguarda l’introduzione dell’icona del mais Nostrano nel design della bottiglia, l’ingrediente che ha reso unico e riconoscibile il suo gusto nel tempo. Questo nuovo simbolo, disegnato a mano, sottolinea l’eccellenza e la qualità di Nastro Azzurro. In particolare, per quanto riguarda i dettagli del design della nuova bottiglia, italianità e forme classiche richiamano gli stili bodoni, novarese e palatino. Il dettaglio e la lavorazione di ogni singolo segno raccontano una storia di autenticità, eleganza e unicità. Il lettering è radicato nella storia del brand e si ispira ai loghi utilizzati in questi anni, incluso quello originario del 1963. La presenza dell’oro richiama il “calore” dell’Italia e la reintroduzione del simbolo dell’alchimia e la forma esagonale al centro rimandano alle origini del birrificio Birra Peroni. Dall’incisione originale, nelle prime bottiglie, fino alla forma dell’etichetta che ha introdotto Nastro Azzurro nel mercato italiano, l’esagono ha avuto un ruolo importante nel marchio Peroni. Il nuovo Crest è radicato nella storia del marchio e prende ispirazione da quello originale. Il Simbolo del Mais Nostrano mette in risalto l’elemento differenziante in termini di prodotto e di gusto: l’alta qualità e le caratteristiche organolettiche di questa varietà esclusiva di mais conferiscono a Nastro Azzurro quel gusto secco e rinfrescante, particolarmente apprezzato in tutto il mondo. Questo nuovo simbolo si ispira ai codici visivi degli spirits ed è stato disegnato a mano. Ricorda una corona d’alloro proprio per richiamare l’autenticità del patrimonio italiano. C’è un nastro blu come legame semiotico al brand. La firma e il nastro blu stilizzato sono un’interpretazione grafica del dettaglio del vetro della bottiglia e del bicchiere. La forma del nastro richiama uno stile moderno e attuale e fa riferimento alla forma esagonale della bottiglia.

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BIRRA

KHS: INGEGNERIA COMPATTA, EFFICIENTE E AD ALTE PRESTAZIONI Ingegneria innovativa e ad alte prestazioni per la gamma a bassa capacità: KHS USA ha presentato i suoi sistemi compatti ed efficienti alla BrewExpo America di quest’anno, organizzata nell’ambito della Craft Brewers Conference. KHS ha puntato i riflettori sulla collaudata riempitrice di lattine Innofill Can C e sul sistema di pulizia totalmente automatico Innopro Craft CIP Skid. Con lo sviluppo di Innopro Craft CIP Skid, KHS fornisce un nuovo sistema per la fornitura di soluzioni di risciacquo e pulizia dei suoi sistemi di riempimento di lattine, bottiglie o fusti. “Questo sistema CIP ben si adatta alle esigenze della gamma a bassa capacità”, ha affermato Rick Feuling, product manager di Filling and Process Technology presso KHS USA, Inc. Il sistema ha un’opzione di impostazione automatica delle ricette. Si possono produrre circa 230 litri di sostanza caustica al minuto per igienizzare tubazioni e filler dell’impianto con un massimo di 60 valvole. Innopro Craft CIP Skid ha a disposizione anche un sistema CIP di riscaldamento totalmente automatico, che include il dosaggio di prodotti chimici in base alla concentrazione appropriata della ricetta. Questo accorcia i processi di pulizia e li rende più sicuri e semplici. “Con questo sistema efficace e flessibile, i produttori di bevande possono risparmiare risorse come acqua ed energia durante il funzionamento”, ha affermato Feuling. La versione ulteriormente sviluppata del filler Innofill Can C si distingue per la presenza di 27 valvole di riempimento e sei stazioni di aggraffatura per la produzione di formati contenenti tra 150 ml e 1 litro. Ciò aumenta la capacità di riempimento di lattine da 330 ml, ad esempio da 15.600 a 20.100 all’ora. Adatto sia per la birra che per i mercati delle bevande gasate analcoliche (CSD), questa soluzione convince per la tecnologia, per il design compatto ed anche per i rapidi tempi di installazione. Poiché su Innofill Can C le stazioni di riempimento e di aggraffatura, il collettore della valvola, il rivestimento e l’armadio di comando, formano un’unità a sé stante pronta per la produzione, tutto ciò che deve essere fatto in fase di installazione è il collegamento di cavi elettrici, tubazioni e trasportatori. “Oltre al crescente numero di birrifici artigianali, i birrifici di medie dimensioni chiedono anche una variante economica per la gamma di media capacità”, ha sottolineato Feuling.

Un impianto di pastorizzazione ‘flash’ a ridotto impatto ambientale che taglia del 15% i consumi energetici, del 10% quelli idrici e riduce del 10% le emissioni di CO2. La novità è stata introdotta da Carlsberg Italia presso il proprio Birrificio di Induno Olona. Ecco di cosa si tratta: il processo di pastorizzazione garantisce la stabilizzazione del prodotto in modo che il gusto, la componente aromatica e la qualità della birra appena uscita dalle linee di produzione arrivino inalterate al consumatore finale. Il pastorizzatore flash comporterà un notevole miglioramento nelle performance ambientali grazie alla riduzione dei tempi necessari per il completamento del processo. La birra raggiungerà 71°C in 20 secondi, garantendo l’abbattimento dei microrganismi potenzialmente dannosi per il prodotto e standard elevati in termini di qualità e proprietà organolettiche. Oltre all’impianto di pastorizzazione flash è stato inaugurato anche il Negozio del Birrificio progettato dallo studio Baukuh di Milano in linea con le indicazioni della Direttiva UE 2010/31 e del Decreto “Requisiti Minimi” riguardo gli edifici a consumo quasi zero. I materiali utilizzati nella costruzione sono pochi, semplici, in larga misura riciclabili e durevoli. L’involucro edilizio presenta livelli di isolamento capaci di ridurre le dispersioni termiche invernali e, all’inverso, attenuare il picco di calore estivo, filtrando l’energia termica irradiata dalle ampie superfici vetrate. La struttura impiega tecnologie ad alta efficienza energetica per la climatizzazione, la produzione di acqua calda sanitaria e l’illuminazione. L’impianto a LED, per esempio, è programmato per adattare automaticamente l’intensità luminosa alle condizioni di luce ambientale. Allo stesso modo, la climatizzazione durante la stagione invernale ed estiva avviene mediante un impianto idronico in pompa di calore capace di sfruttare l’aria di condensazione come fonte rinnovabile, produrre acqua calda sanitaria e modulare il suo apporto durante la giornata. Il ricorso all’energia elettrica di rete è pressoché nullo grazie all’impianto fotovoltaico sistemato su una pensilina esterna.

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BIRRA PIÙ GREEN CON IL ‘PASTORIZZATORE FLASH’

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PRIMO PIANO

BIRRA

UNA BEVUTA DI QUALITÀ E SOSTENIBILE CON RPC BEBO Una gamma di famose birre artigianali francesi può ora essere gustata nei bicchieri in polipropilene della serie Eco-Line da 25cl realizzati da RPC Bebo Bouxwiller. Con sede a Carpentras in Provenza, La Brasserie Artisanale du Mont Ventoux, sotto la guida del suo fondatore, il signor Alexandre De Zordi, e con l’arrivo dell’investitore partner Rhône Rive Gauche, negli ultimi due anni ha ampliato la produzione da 500 a 3.500 ettolitri. I bicchieri Eco-Line consentono ai clienti di gustare le loro birre preferite quando e dove vogliono. Il peso più leggero dei bicchieri, la maneggevolezza e il bordo liscio assicurano un’esperienza di consumo di qualità. Altrettanto importante, i bicchieri Eco-Line offrono diversi importanti vantaggi in termini di sostenibilità. Il loro peso, inferiore rispetto a un bicchiere di birra standard, fornisce una preziosa riduzione di materiale, il che significala possibilità di poter caricare più prodotti su ciascun pallet, garantendo risparmi nelle emissioni di CO2 durante il trasporto. I bicchieri in polipropilene offrono un’eccellente trasparenza, mentre la stampa in alta risoluzione del logo de La Brasserie Artisanale du Mont Ventoux crea una completa personalizzazione. La gamma di bicchieri Eco-Line è disponibile in quattro misure da 25 cl a 50 cl.

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ANCHE PER “BIRRA AMARCORD” VA “TUTTO LISCIO”

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Birra Amarcord si conferma la birra del cinema. Il birrificio romagnolo è infatti partner della produzione del film “Tutto Liscio”, pellicola diretta da Igor Maltagliati con Maria Grazia Cucinotta, Ivano Marescotti e Piero Maggiò. Elena Bagli, titolare di Birra Amarcord insieme al fratello Andrea, ha così motivato questa importante collaborazione: “Da anni sosteniamo festival legati al cinema, soprattutto sul territorio, ma per la prima volta, con ‘Tutto Liscio’, abbiamo deciso di investire direttamente nella produzione di un film. È stata un’avventura davvero incredibile. È un mondo che non ti aspetti”. Ha poi proseguito: “Tutto Liscio è un film in cui si ride e dove la romagnolità è al centro. Un film che mostra l’identità della Romagna, per nulla nostalgico, anzi, rappresenta anche un passaggio generazionale necessario, un passaggio che anche noi conosciamo, in quanto birrificio familiare. Quando ci hanno chiesto di sostenere la produzione del film, non abbiamo esitato un solo istante. Volevamo, con questo sostegno, proseguire il nostro percorso di valorizzazione dell’arte e della cultura. Ci piacevano inoltre i messaggi che il film voleva comunicare, come quello dell’avere un sogno e portarlo avanti con perseveranza, grazie anche al lavoro di squadra con la propria famiglia e con gli amici di una vita”. Il birrificio nato a Rimini conferma con questa collaborazione dunque il suo amore per il Cinema. Fin dalla nascita, nel 1997, Birra Amarcord ha scelto di legarsi al cinema e all’arte, prima chiamandosi come il film di Federico Fellini più amato e conosciuto nel mondo: Amarcord, poi scegliendo come immagine delle sue birre i personaggi creati per il film dallo sceneggiatore e poeta romagnolo Tonino Guerra. “Le nostre birre della Linea Classica, Gradisca, Midòna, Volpina e Tabachèra, così come lo stesso “nome” che portiamo, sono un omaggio al regista riminese Fellini, per cui nei nostri progetti futuri, rimanendo in ambito cinematografico/artistico, ci sono tanti eventi ed attività legati al prossimo centenario di Fellini”.

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Dove c’è energia, c’è AB La COGENERAZIONE AB aiuta a stare in forma.

Nel settore plastico, ad esempio…

Gli impianti di cogenerazione AB sono partner dell’industria della plastica sia nella produzione di preforme, sia per sviluppare l’efficienza energetica nelle filiere di processo. L’energia AB aiuta a stare in forma: riduce il peso di specifici costi e restituisce forza al conto economico delle aziende. www.gruppoab.com

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MERCATO

CRESCE L’EXPORT per il vino italiano Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat emerge che tutti i mercati principali sono positivi, registrando crescite a doppia cifra in valore in Francia, e un ottimo trend in Polonia, Australia e Corea del Sud. Segnali positivi anche dall’Italia, le cui esportazioni superano i 6,2 miliardi di Euro.

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uperano i 6,2 miliardi di euro le esportazioni di vino italiano nel 2018 per una crescita in valore del +3,3% rispetto al 2017 (a fronte di un calo del -8,1% in quantità). Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat, in termini di valore le esportazioni hanno segno positivo in tutti i principali mercati di destinazione: dal +4% di USA e Germania, fino al +10,1% della Francia e il +7,5% della Svezia. Nella “Top ten” si riscontra un lieve flessione solo per Giappone (-0,6%) e Danimarca (-5,9%). Proseguendo, anche Cina e Russia mostrano un freno per l’export vinicolo made in Italy (-2,4%), mentre trend relativi importanti si riscontrano in Polonia (+23,3%), Australia (+18,5%), Corea del Sud (+14,6%). Il 61% dell’export vinicolo italiano in valore è destinato in Europa (+3,2%), il 31% in America (+3,3%), il 7% in Asia (+2,4%).

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MINORE VOLUME, MAGGIORE PREZZO In termini di quantità si registra un calo del -8,1% del totale export vinicolo made in Italy 2018. La flessione soprattutto nel mercato dei paesi europei in cui, considerata la crescita del +3,2% in valore, si è riusciti ad affermare un prezzo decisamente più alto del prodotto esportato: dal -9,6% in Germania, al -8,4% in Regno Unito e addirittura al -18,3% in Francia, sono evidenti le flessioni in

volume rispetto ai buoni risultati in termini di valore. Mediamente stabile il volume esportato in America, anche se gli Stati Uniti presentano un +1,5%. “I dati riportano un risultato evidente per il quale Federdoc sta lavorando da alcuni anni - commenta il presidente Riccardo Ricci Curbastro -, ed è sicuramente una buona notizia, perché indica che c’è un aumento nella remunerazione del vino made in Italy che interessa tutta la filiera a partire dai viticoltori che sono il primo baluardo del sistema dei vini a denominazione. Un trend che si registra già da alcuni anni, e che i dati del 2018 confermano in maniera importante, dovuto all’impegno e alla valorizzazione portata avanti dall’azione delle imprese e dei Consorzi di tutela”. “La crescita dell’export del vino italiano è un risultato importante - commenta Ambrogio Manzi, direttore dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna - e lo è soprattutto alla luce di un dato che evidenzia l’affermarsi del valore riconosciuto alle nostre produzioni in tutto il mondo che significa una maggiore remunerazione per le filiere. Parte di questo successo è da attribuire ai numerosi progetti OCM che aaffermare il valore del nostro vino nei mercati maturi e a sostenere lo sviluppo nelle nuove piazze altrimenti difficili da raggiungere”.

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VINO

IL FUTURO DEL SETTORE VINO è nel calice 4.0

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el 2018 la produzione globale di vino è cresciuta del 14% raggiungendo i 282 milioni di ettolitri. La medaglia d’oro nel podio dei produttori va all’Italia, seguita da Francia, Spagna e Stati Uniti. I paesi che stanno crescendo più velocemente sono invece Cina, Argentina e Brasile. Conquistiamo inoltre la medaglia di bronzo per i consumi globali di vino (l’Italia rappresenta il 9% del totale) dopo Francia (11%) e USA (14%). Un settore frammentato in cui le imprese puntano a realizzare prodotti premium e/o di nicchia: i margini del comparto sono infatti aumentati ad un tasso medio annuo del 6,2% nell’ultimo quinquennio. Ciò vale anche per le aziende italiane che nel 2018 hanno esportato vino per un valore di 6,2 miliardi di euro registrando una crescita di del +3,3% rispetto al 2017 a fronte di un calo dell’8,1% in volumi. Un settore strategico per l’Italia, una filiera che occupa circa 1 milione e 300 mila addetti. “Si crede che quello del vino sia un settore conservatore e tardivo nell’approccio alle tecnologie - dichiara Giulio Busoni, Partner Porsche Consulting responsabile del settore Consumer Goods - in realtà sono diversi i segnali di fermento del settore verso la trasformazione digitale”.

con il progetto “PV-Sensing” sensori di nuova concezione vengono utilizzati per il monitoraggio dei parametri agronomici del suolo, della superficie delle foglie, dell’umidità e della rugiada a cui è esposta la pianta. Dati che, grazie ad un modello previsionale, consentono di ottimizzare i trattamenti fitosanitari del vigneto. Numerose sono inoltre le start up che stanno nascendo nel settore vino: da quelle come “Wineta” che puntano ad influenzare gli acquisti grazie ad un algoritmo in grado di raccomandare il vino in linea con propri gusti personali, a quelle che gestiscono la vendita come “Goot”, una APP che consente di accedere a tutti i vini disponibili nelle enoteche di zona e di riceverli in un’ora. Altre, come “10-wine”, propongono nuovi modelli di consumo, in questo caso mutuato dal settore del caffè: ricariche monodose per un consumo casalingo di qualità e variegato, un bicchiere di vino come la tazzina del caffè. “In questo contesto i produttori italiani devono cogliere principalmente due trend globali: l’importanza della qualità lungo tutta la filiera e la personalizzazione sia del prodotto che delle modalità di consumo - continua Busoni -. Da un lato tecnologie quali IoT e sensoristica applicate in fase produttiva consentono ai produttori di migliorare sempre di più la qualità del prodotto, dall’altro, applicazioni digitali a supporto della vendita consentono d’intercettare ed integrare nel proprio processo di innovazione le nuove esigenze di consumo quali ad esempio quello monodose. La rivoluzione digitale - conclude Busoni - è la chiave per mantenere e consolidare nel tempo la posizione di leadership globale nel settore vitivinicolo”.

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Dalla vigna, per migliorare la qualità del prodotto, al supporto alla vendita, con il riconoscimento delle esigenze di consumo, le nuove tecnologie guidano la crescita del comparto: la ricetta Porsche Consulting per mantenere la leadership globale nel settore vitivinicolo.

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LO SGUARDO ALLA TRASFORMAZIONE DIGITALE In Francia nella regione di Bordeaux l’utilizzo dell’IoT per la mappatura del vigore vegetativo ha consentito di risparmiare dal 10 al 30% sui costi per la fertilizzazione, mentre in California droni e mappature satellitari vengono adoperate per monitorare lo stato di salute dei terreni di produzione. Ci sono esempi in questo senso anche in Italia:

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MERCATO

ALCOLICI E ANALCOLICI i trend globali delle bevande Ogni anno appaiono sullo scaffale una miriade di prodotti nell’ambito delle bevande, dalle bevande alcoliche all’acqua in bottiglia. Questo è probabilmente il risultato diretto di un bricolage di tendenze e storie identificabili all’interno dell’universo delle bibite. Ecco quello che emerge da Euromonitor.

è chiamato “intelligente” perché è prodotto utilizzando i principi del ciclo idrologico. Un buon precursore del futuro è il lancio delle buste surgelate Coca-Cola in Giappone, Paese che vanta numerosi prodotti di questo genere meritevoli di essere testati. E tanti altri dovremo aspettarci.

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CURIOSO PER MESTIERE

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produttori scommettono molto sulla creazione di prodotti che forniscono un’esperienza. L’acqua in bottiglia è il cavallo in testa alla corsa dei soft drink. L’esperienza dell’idratazione sta diventando estremamente importante, sia perché permette di sperimentare il prodotto stesso, sia perché contribuisce a creare uno stato di entusiasmo nel consumatore coinvolto. Coca-Cola Europe, ad esempio, sta introducendo Oasis Aftershock all’interno della sua gamma di acqua aromatizzata. La commercializzazione di questi prodotti è chiara. I sapori hanno lo scopo di offrire ai consumatori un’opzione calda e una fredda. Il lampone speziato è aromatizzato con peperoncino, mentre il Chilled Cherry è pensato per essere più fresco. Si prevede che la dualità dell’esperienza offerta possa creare dinamismo all’interno del mercato mondiale dell’acqua in bottiglia in seguito al calo delle vendite di carbonati. Robinsons Refresh’d e Glacéau Smartwater sono altri esempi di creazione di una storia o di un’esperienza rivolta al consumatore alla ricerca di un motivo per scambiare il proprio acquisto. Glacéau

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L’interesse per le varianti artigianali è sicuramente presente, ma la domanda più pertinente è: chi sono le persone che comprano in questo settore? Il problema principale con la birra artigianale è la mancanza di conoscenza e probabilmente, a volte, la coperta di oscurità che circonda i non iniziati. La scelta in questo caso non va a vantaggio della categoria, poiché molti consumatori sono interessati e curiosi ma non abbastanza da virare troppo lontano dalla loro birra normale. Anche i profili di gusto sono una considerazione importante quando si effettua la scelta per l’acquisto. Mentre ci sono decine di nuovi lanci sul mercato, due esempi particolari colpiscono particolarmente a causa di ciò che rappresentano. Guinness ha lanciato due nuove birre: Open Gate, quella che definiscono la birra capace di colmare il divario tra le tradizionali e l’esperienza artigianale. Ciò per rendere più facile la scelta a coloro che sono rimasti un po’ confusi dall’ampia scelta di marche, varianti e sapori sconosciuti. Seconda introduzione è stata la birra artigianale non alcolica di Braxzz, che attinge e sfrutta il consumo ridotto di alcol in tutto il mondo. Sarà interessante vedere come il panorama delle categorie prenderà forma nei prossimi anni.

L’AGENDA DELLE ETICHETTE PULITE Salute e benessere vendono. Questa non è più una tendenza ma è trascesa in una scelta di vita. Le persone si stanno abituando a pagare di più per una variante più sana, anche accettando gusti e consistenze diverse, purché ci siano dei benefici. I consumatori ora accettano di più una “salsiccia” fatta di soia o un biscotto vegano senza glutine, e i prodotti stanno lavorando per attingere al sano mantra vivente. È diventato estremamente importante ottenere la messaggistica on-pack e l’etichettatura sul punto. Negli ultimi due mesi ci sono state molte notizie commerciali e di settore su questo argomento, ma il punto chiave è che l’obiettivo è quello di raccontare la storia di un prodotto migliore così da ottenere il giusto mix di ingredienti, un elenco più breve e più pulito rispetto alle tradizionali spiegazioni sul retro del pacchetto.

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BEVANDE

L’aroma rimane una tattica chiave utilizzata per differenziarsi all’interno della categoria. Per esempio, Perrier ha lanciato una variante di pesca insieme alle varianti di lime, arancio, pompelmo rosa, mela verde, fragola e anguria negli Stati Uniti. Tuttavia, si potrebbe sostenere che la funzionalità è il nuovo sapore, poiché più marche si differenziano in base alle loro qualità funzionali piuttosto che al gusto. Gli aromi sono ora scelti per accentuare il messaggio di funzionalità di un prodotto. Il melograno è un gusto popolare a causa dei suoi elevati benefici antiossidanti, nonostante sia sufficiente includerne solo una minima quantità. Gli ingredienti funzionali migliorano il profilo nutrizionale di un prodotto, in cui ora è normale trovare proteine o fibre aggiunte per trasmettere funzionalità. I produttori stanno investendo in nuove varianti, anche se il segmento di consumatori che acquista tali prodotti è ancora di nicchia. Ad esempio, la Naked Juice Green Machine di Pepsi contiene un ingrediente interessante: la spirulina. La Spirulina è una micro alga verde-blu utilizzata per le sue elevate proprietà antiossidanti, vitaminiche e proteiche, nonostante i costi elevati di approvvigionamento. Un’altra aggiunta interessante, propagandato come il prossimo grande ingrediente per le bevande è lo zenzero. Lo zenzero, un ingrediente antico in alcune parti del mondo e coltivato per i suoi benefici medicinali e per le sue virtù digestive e anti-infiammatorie, ora sta diventando noto anche per la sua versatilità. Oggi viene usato infatti anche in aggiunta a un’ampia varietà di bevande, come il caffè, tè, il succo d’arancia, l’acqua potenziata e le bevande funzionali. Cascara è un termine usato per descrivere la buccia essiccata di un chicco

di caffè che veniva tipicamente scartato. Ma Cascara è piena di antiossidanti, motivo per cui ora viene usata come ingrediente. La lista continua, però, questi prodotti si rivolgono ad una fascia di consumatori alta e non alla portata di tutti. Sarebbe interessante vedere la democratizzazione della salute e del benessere per le masse, immettendo sul mercato produttori e varianti migliori a prezzi accessibili.

EVOLUZIONE NEL PACKAGING Il packaging era solo una protezione del prodotto, progettato per essere ergonomicamente fattibile e visivamente piacevole. L’imballaggio deve essere sostenibile, avere una messaggistica responsabile (e succinta), sottoscrivere uno standard di etichette pulite e di alta qualità, essere molto pratico e abbastanza stravagante per i millennial. Questo è davvero un livello molto alto, tuttavia ci sono prodotti in lizza per raggiungere questo obiettivo. Prova ne è l’ambizione di Nestlé e Danone, marchi che si prefiggono di rendere il 100% del loro imballaggio riciclabile o riutilizzabile con un PET a base biologica. Anche Pernod Ricard ha annunciato la sua collaborazione con Loliware, la società che produce Lolistraws, una paglia biodegradabile che funziona e si presenta come la sua controparte in plastica, ma è interamente realizzata con materiali a base di alghe.

“O” COME ORGANICO Le bevande organiche si stanno ritagliando una nicchia all’interno dello spazio “salute e benessere”, a tal punto che segue una tendenza diversa, una storia diversa. Con il calo delle vendite di carbonati globali, ha iniziato a farsi strada un crescente interesse per i carbonati organici senza aromi artificiali. Gusto Organic ha lanciato la propria linea di bevande biologiche per sfruttare il vantaggio dei primi entranti nei carbonati organici. La categoria delle bevande energetiche offre anche prodotti “più puliti”. Le varianti bio di yerba mate e di caffè verde biologico sono prodotte da una società chiamata Mamma Chia per sfruttare non solo la caffeina, ma anche antiossidanti, vitamine e minerali naturali. Organics di Red Bull ha avuto un’evoluzione sorprendente in questa direzione, giungendo anche a un’estensione di linea organica premium. Anche il marchio premium di acqua frizzante San Pellegrino ha aggiunto, in tutto il Canada, due tè biologici a base di estratto di tè biologico, zucchero di canna e concentrato di succo di frutta. Le bevande organiche stanno riscuotendo un grande interesse, utile soprattutto a bilanciare i portafogli aziendali nel mondo delle tasse post zucchero.

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FUNZIONALITÀ: IL NUOVO SAPORE?

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Fonte: Euromonitor

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MERCATO

Le dinamiche del mercato globale del packaging di lusso l crescente numero di articoli sugli scaffali di vendita al dettaglio in tutto il mondo sta spingendo alla ricerca di materiali più attraenti e capaci di differenziare i prodotti nel mercato globale degli imballaggi di lusso. I materiali distintivi sono uno dei fattori principali che contribuiscono a migliorare l’identità del marchio.

influenzando la crescita del mercato. L’aumento della domanda di beni di lusso nei paesi emergenti contribuisce alle vendite anche degli imballaggi di lusso. La crescita esponenziale del settore dei beni di lusso che comprende prodotti come cosmetici e profumi, orologi e gioielli, bevande, moda, pelletteria, tabacco, dolciumi e borse è in grado di creare nuove opportunità di investimento. Si prevede che il mercato globale degli imballaggi di lusso raggiungerà valori di oltre 21 miliardi di dollari entro il 2024, crescendo a un CAGR del 5% circa nel 2018-2024.

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LA DINAMICA

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l crescente investimento nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione specializzata contribuisce ad aumentare la redditività nel mercato globale. L’imballaggio innovativo consente ai marchi di attrarre il target di consumatori e può aiutare a creare un’identità di marca, integrare l’equità del marchio e influenzare le decisioni dei consumatori nel mercato. Creando una confezione multisensoriale, il prodotto è in grado di agire sui consumatori e favorire le loro preferenze. I marchi di lusso dipendono dall’imballaggio per promuovere un’immagine di alta qualità, eleganza e raffinatezza per i loro prodotti. Diverse sono le tecnologie impiegate per imballare ed etichettare beni di lusso per prevenire contraffazioni e manomissioni sul mercato. La crescente attenzione ai packaging personalizzati e l’incorporazione di tecniche e innovazioni uniche supportano i buyer nella competizione sul mercato. La crescente consapevolezza delle pratiche di sostenibilità e dei driver demografici ed economici sta

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L’introduzione di nuove tecnologie che guidano le innovazioni trasformerà il mercato globale degli imballaggi di lusso. La crescente proliferazione della stampa 3D consente ai produttori di trasformare i progetti in prodotti in poche ore e una serie di nuovi prodotti è destinata ad invadere gli scaffali mentre i marchi si sperimentano per differenziare ulteriormente i loro prodotti sul mercato. La crescente applicazione di codifica e marcatura prevede la stampa di codici di identificazione (ID) e di risposta rapida (QR) sui prodotti. Questi codici sono progettati per aiutare i consumatori a conoscere la storia di un marchio, che in effetti migliora l’impegno e arricchisce l’esperienza del consumatore. L’uso della stampa digitale su una vasta gamma di trame e finiture in cartone consente alle aziende di creare campagne di marketing e pubblicità innovative. L’introduzione di tecnologie anti-contraffazione che offrono diversi tipi di protezione, tra cui codifica, imballaggio a prova di manomissione, tracciabilità e altri metodi, promuove la sicurezza del marchio sul mercato. Mentre l’integrazione di tecnologie di etichette come ologrammi, carte di sicurezza, taggants e tecnologia RFID (radio frequency identification) potrà rivoluzionare il mercato globale degli imballaggi di lusso.

SEGMENTI E QUOTE DEL MERCATO L’introduzione di cartone di alta qualità e multistrato sta favorendo la domanda di imballaggi di lusso. Il mercato globale del packaging di lusso è suddiviso in carta e cartone, plastica, vetro, metallo, legno e altro. Il segmento della carta e del cartone ha conquistato la maggiore quota di mercato nel 2018, crescendo a un CAGR di oltre il 4% durante il periodo di previsione. L’uso crescente di una varietà di sostanze per intensificare le prestazioni dei supporti,

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PACKAGING DI LUSSO

come ad esempio la resistenza al calore o al grasso, la stampabilità e le qualità di finitura, sta spingendo la crescita di questo segmento. Le quattro principali varietà di substrati utilizzate nelle scatole pieghevoli sono il cartone sbiancato solido (SBB), il cartone pieghevole (FBB), il cartone grezzo non sbiancato (SUB) e il cartone truciolare bianco (WLC). Il cartone è una soluzione duratura, leggera, versatile, liscia ed economica che ha applicazioni nel settore della cosmetica, delle calzature, dell’abbigliamento e alimentare. I marchi di lusso utilizzano cartoncini di qualità e multistrato di alta qualità per cosmetici, profumi, cibi gourmet, vini, liquori e prodotti di intrattenimento. Lo sviluppo di materiali riciclabili per promuovere la sostenibilità rivoluzionerà il mercato. Proprietà come inerzia chimica, riciclabilità, riusabilità e sterilità consentono l’utilizzo di materiali in vetro in tutti i settori. Nel mercato globale del packaging di lusso, il metallo offre prestazioni di modellatura avanzate e diverse finiture decorative, goffratura e debossing.

DAL PUNTO DI VISTA DEGLI UTILIZZATORI La digitalizzazione e la personalizzazione si concentrano in particolare nel settore dei cosmetici e dei profumi. I segmenti degli utilizzatori finali di imballaggi di lusso si suddividono in cosmetici e profumi, bevande alcoliche di alta qualità, articoli di moda e di pelletteria, cibi e bevande gourmet, orologi e gioielli, dolciumi, tabacco e altri. I cosmetici e i profumi è uno dei segmenti in più rapida crescita, con un CAGR di circa il 7% durante il periodo di previsione. Il vetro è uno dei materiali più usati in questo settore. Il crescente uso di tecniche di finitura come quelle metalliche, nonché diversi colori, modelli, effetti di stampa e materiali sta spingendo la crescita di questo segmento. La tendenza all’innovazione ha portato all’introduzione di una varietà di imballaggi come pennelli e applicatori di forma unica, sfere a rulli, contagocce, materiali riutilizzabili. La crescente attenzione alla digitalizzazione e il desiderio di maggiore personalizzazione portano all’uso dei social media per le attività di promozione e marketing. La crescente domanda di marchi di alcolici premium in conseguenza dell’aumento del reddito disponibile in tutti i paesi sta guidando la domanda di imballaggi in questo segmento premium. Marchi come LVMH, Kering e Richemont sono invece i più grandi consumatori di moda e articoli in pelle per imballaggi di lusso.

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LE AREE DEL LUSSO L’Europa occidentale contribuirà per oltre il 79% al fatturato di beni di lusso nel mercato globale degli imballaggi di lusso. Il mercato del packaging di lusso è suddiviso geograficamente in APAC, Europa, Nord America, America Latina e MEA. L’Europa ha conquistato la quota di mercato maggiore nel 2018, crescendo a un CAGR di oltre il 4% durante il periodo di previsione. L’aumento degli acquisti basati sul turismo sta guidando la crescita della regione europea. Paesi come l’Italia, la Francia, la Germania, il Regno Unito e la Spagna sono i maggiori contribuenti del mercato europeo. L’Europa occidentale contribuisce per oltre il 79% del fatturato al mercato dei beni di lusso. La regione è anche il più grande produttore di prodotti e soluzioni di imballaggio flessibile nel mercato degli imballaggi di lusso. La crescente domanda di orologi e gioielli, vodka e vini premium, articoli e accessori moda e prodotti del tabacco incoraggerà i venditori a introdurre nuove soluzioni nel mercato europeo. La crescita del settore duty-free e dei viaggi al dettaglio contribuirà al crescente fatturato nel mercato europeo. La crescente domanda di alimenti e bevande confezionati, prodotti per l’igiene personale e per la cura della persona, prodotti dolciari, prodotti del tabacco e bevande alcoliche sta guidando la crescita della regione APAC. Gli Stati Uniti hanno contribuito ai maggiori ricavi nella regione nordamericana. I paesi chiave profilati nel rapporto sono Cina, Giappone, India, Regno Unito, Germania, Francia, Stati Uniti e Canada.

ANALISI DEI FORNITORI CHIAVE Il mercato globale degli imballaggi di lusso è molto frammentato e offre enormi opportunità ai nuovi attori di entrare ed espandersi nelle regioni emergenti. Il crescente reddito della classe media e lo sviluppo delle infrastrutture stanno creando nuove vie per i principali fornitori che operano nel mercato. La presenza di venditori internazionali diversificati e di attori locali intensificherà la concorrenza. Le migliori aziende stanno sviluppando nuove tecnologie per ottenere un vantaggio competitivo. Il crescente utilizzo della tecnologia di realtà aumentata (AR) per attrarre clienti da parte dei rivenditori incoraggerà i venditori a diversificare il proprio portafoglio di prodotti in questo mercato degli imballaggi di lusso.

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MERCATO

PACKAGING DI LUSSO

Brand del lusso e la sfida della sostenibilità I brand del lusso che non soddisfano le aspettative dei consumatori in termini di sostenibilità non sfruttano appieno il potenziale di business: è questo il risultato che emerge da un nuovo Libro Bianco, Sustainability in Luxury Packaging - compilato da Asia Pulp & Paper (APP) sulla base di uno studio commissionato all’Istituto di Ricerca Smithers Pira.

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a ricerca rivela che il 78% dei consumatori pagherebbe un sovraprezzo per un prodotto di lusso se il packaging fosse prodotto in maniera sostenibile. Tuttavia, le imprese del lusso corrono il rischio di vedere ridotti i propri profitti se non comunicano e promuovono in maniera adeguata il proprio impegno in termini di sostenibilità. Infatti, un quarto dei consumatori (26%) ammette che prima dell’acquisto di un prodotto di lusso non controlla se il brand sia sostenibile perché non saprebbe come scoprirlo. Questo risultato fa emergere che, sebbene molti marchi del lusso si adoperino per mettere a regime un sistema di approvvigionamento responsabile lungo tutta la filiera, non sempre questo impegno viene comunicato in maniera efficace nei confronti dei consumatori.

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LE ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI

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La ricerca evidenzia che la maggioranza dei consumatori (71%) si aspetta che i brand del lusso siano sostenibili e che utilizzino degli imballaggi sostenibili. Le imprese del settore che non ritengono strategico o non sono in grado di soddisfare queste aspettative potrebbero incorrere in perdite economiche, considerando che un quarto dei consumatori (24%) decide di non acquistare un prodotto se un marchio non è in grado di provare la propria sostenibilità. Tra i principali driver di scelta dei prodotti di lusso - che vedono al top la qualità (93%), seguita dalle caratteristiche di prodotto che riflettano la propria personalità (80%) - fa la sua comparsa, al terzo posto, il packaging sostenibile, con il 72% dei consumatori che viene influenzato da questo fattore all’atto d’acquisto di un prodotto di lusso.

all’acquisto di un prodotto perché eccessivamente imballato. Tuttavia, questo è un aspetto da cui le imprese del lusso possono anche trarre vantaggio: il 13% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver acquistato un prodotto di lusso a seguito di una recensione online positiva che menzionava il packaging. La ricerca rivela, inoltre, che più della la metà degli intervistati considera la carta (62%) e il cartone (63%) eco-compatibili. Al contrario, la plastica e il metallo sono i materiali considerati meno sostenibili.

PERSONALIZZAZIONE VS SOSTENIBILITÀ

IL CONFRONTO EUROPEO

Lo studio rivela anche che i consumatori sono più disposti a pagare di più per beni di lusso prodotti in maniera sostenibile (67%), che per un packaging personalizzato (63%): questo rappresenta un’enorme opportunità per i brand del lusso per trovare nuove modalità e soluzioni che soddisfino i consumatori. Tuttavia, la personalizzazione rimane cruciale, ancora di più se si fa riferimento al segmento dei Millennial, per i quali l’espressione di sé stessi e della e propria identità determina la propensione verso un brand. Il 75% dei consumatori del Regno Unito infatti, vuole che il prodotto di lusso rifletta la propria personalità. Il crescente bisogno dei marchi di interagire con i propri clienti tramite i social media ne ha incrementato lo scrutinio. Su questo fronte, la ricerca rivela che il 14% dei consumatori ha postato commenti negativi riguardanti un determinato brand perché insoddisfatti del packaging. Allo stesso modo, nella decisione d’acquisto, uno su cinque (21%) ammette di confrontare i packaging tra i vari prodotti di lusso, e sempre un consumatore su cinque (21%) ha deciso di non procedere

La ricerca fa emergere che, in termini di standard di qualità dei prodotti di lusso, gli italiani sono in testa, con otto consumatori su 10 (80%) che pongono molta enfasi sulla qualità del prodotto. I consumatori italiani sono anche i più propensi a controllare le etichette di un prodotto per verificarne la sostenibilità (37%), rispetto al 26% nel Regno Unito e al 22% in Francia. Liz Wilks, Asia Pulp & Paper, ha dichiarato: “La nostra ricerca dimostra quanto, per i consumatori, packaging e sostenibilità stiano diventando sempre più importanti nel processo d’acquisto di un prodotto di lusso. La sostenibilità del prodotto è fondamentale, ma lo è altrettanto il territorio da cui il prodotto proviene. Packaging e prodotto ormai viaggiano sempre di più di pari passo nella mente dei consumatori, che sono più consapevoli degli impegni di un brand verso un approccio sostenibile, l’approvvigionamento responsabile e la conservazione dell’habitat. È importante quindi che sia i brand del lusso, sia l’industria del packaging includano questi tre elementi nelle loro comunicazioni”.

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Technological integration is in our dna

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DOSSIER

SMART PRODUCTION SOLUTIONS la nuova frontiera dell’automazione Dal 28 al 30 maggio la nona edizione di SPS Italia: la fiera per l’industria intelligente, digitale e flessibile riconosciuta come punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano. Automazione, digitale e software, robotica e meccatronica tra i trend 2019.

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PS Italia è la fiera per l’industria intelligente, digitale e flessibile organizzata da Messe Frankfurt Italia. Appuntamento annuale per confrontarsi sui temi più sfidanti dell’industria di domani, riconosciuto come punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano. “Anche quest’anno la fiera è in crescita. Abbiamo 6 padiglioni al completo con oltre 800 espositori. La manifestazione negli anni ha triplicato i propri risultati diventando il contest ideale per la contaminazione di competenze ed esperienze di innovazione”, spiega Donald Wich, AD di Messe Frankfurt Italia. “Nei padiglioni 3, 5 e 6 ci sarà tutto il meglio delle tecnologie per l’automazione e soluzioni software al servizio della digitalizzazione della fabbrica,

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prodotti e applicazioni innovative. Nei padiglioni 4, 7 e 4.1 invece il percorso dedicato alla Digital Transformation del manifatturiero, denominato District 4.0, che metterà in mostra progetti legati alle aree di rinnovamento attraverso le nuove tecnologie e la digitalizzazione dei processi.” continua Francesca Selva, Vice President Marketing & Events Messe Frankfurt Italia. Cos’è District 4.0 Una fiera nella fiera. Il distretto dedicato alla fabbrica 4.0 sarà un percorso diviso in aree tematiche: Automazione Avanzata, Digital&Software, Competence Academy e Robotica&Meccatronica. All’interno di ogni area espositiva il visitatore troverà demo funzionanti e soluzioni meccatroniche articolate che integreranno diverse componenti IT e OT, a testimonianza del fatto che la trasformazione avanzata dell’industria richiede lo sviluppo di una conoscenza sempre più condivisa e una maturazione di competenze più ampie rispetto al passato. La caratteristica principale delle demo e delle soluzioni esposte è che, partendo da una case history reale, riusciranno a mettere in mostra le potenzialità di una tecnologia e non di un singolo prodotto, e allo stesso tempo sapranno evidenziare quali sono le competenze e le skill necessarie alle aziende per poter implementare le applicazioni più innovative.

ROBOTICA E DIGITALIZZAZIONE SPECIAL GUEST Quello della robotica è uno dei filoni della prossima edizione con un intero padiglione che ospiterà i più significativi player del comparto e demo per vedere dal vivo interessanti soluzioni applicative. E’ un matrimonio - quello tra robot e automazione - che non poteva che avvenire a SPS Italia, dove si è già celebrata l’unione tra automazione e IT. Un tema introdotto già in occasione della conferenza stampa di presentazione di dicembre, con la presenza di TeoTronico, il robot pianista che sul palco si è sfidato con un pianista umano, proponendo alla platea uno spunto di riflessione sull’evoluzione del rapporto tra uomo e robot (relazione che evolve sempre di più all’insegna della collaborazione). Le demo applicative dei principali player di questo settore saranno nel padiglione 4.1 e i rappresentanti delle stesse aziende saranno coinvolti in un Osservatorio, svolto con il Politecnico di Milano e curato dal prof. Giambattista Gruosso del Dip. Elettronica Informazione e Bioingegneria, volto a studiare il mercato, le sue sfide e le potenzialità con un focus su mercati verticali. Nel 2019 tale focus sarà il Packaging in ambito Pharma e Beauty. Lo studio sarà di tipo qualitativo e verrà realizzato attraverso una serie di interviste alle aziende chiave, per capire il

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posizionamento della Robotica in tali settori, capirne le esigenze e le prospettive e verrà presentato a Milano nel mese di novembre. Non mancherà il tema della trasformazione digitale, introdotto già da alcune edizioni, all’insegna dell’incontro (e confronto) tra mondo IT e OT. Continua quel cammino comune che porta alla digitalizzazione delle fabbriche e a un’integrazione sempre più profonda tra i due mondi. La trasformazione digitale è una grande sfida per tutte le imprese che mirano all’efficienza operativa, alla riduzione dei costi e in generale ad una maggiore competitività e crescita, per questo motivo in fiera il visitatore avrà modo di confrontarsi con i principali player del mondo digitale, con fornitori di software industriale e con installazioni di casi reali presenti sul mercato. SPS Italia ha nel proprio DNA la digitalizzazione del settore manifatturiero e si conferma nuovamente la piattaforma privilegiata per la trasformazione del modo di lavorare delle fabbriche.

FORMAZIONE E COMPETENZE 4.0

CONVEGNI SCIENTIFICI IN FIERA SPS Italia ha l’opportunità di avvalersi del contributo di un Comitato Scientifico fatto di università, esperti di settore, responsabili di automazione, utilizzatori finali e costruttori di macchine provenienti da alcune delle maggiori realtà produttive italiane che, con incontri periodici, mette a punto i temi dei convegni scientifici della fiera che riconoscono crediti formativi professionali ai partecipanti. L’attenzione per la prossima edizione è stata posta su automazione avanzata (l’evoluzione dei linguaggi di programmazione, l’integrazione tra robotica e PLC, le reti real-time, le normative per l’integrazione delle macchine e la modellistica sono alcuni dei temi sui quali si focalizzerà il “call for paper” che sarà lanciato a breve); Digitale (advanced analytics, cloud, big data, intelligenza artificiale, cyber security e realtà aumentata); meccatronica (nuovi ausili ergonomici per gli operatori, sistemi di trasporto a carrelli indipendenti, nuovi motori ad alta efficienza e componentistica intelligente). Beverage Machines

L’evoluzione del capitale umano è condizione imprescindibile perché abbia un senso l’evoluzione delle tecnologie. Per questo nell’edizione 2019 di SPS Italia - e in tutto il percorso di avvicinamento alla manifestazione, organizzato con ANIE Automazione e altre importanti realtà associative - è al centro il tema della formazione e delle competenze. Il ‘tour’ dei territori, ha toccato Cernobbio con un incontro per la filiera del comparto tessile, Milano con focus

su Pharma 4.0, Bologna (20 marzo) con una Tavola Rotonda sulle macchine per il Packaging e infine Torino (10 aprile) per discutere di Automotive e Aerospace. In tutti questi incontri ampio spazio è stato dedicato agli studenti degli istituti tecnici e degli ITS del territorio, con una sessione pomeridiana esclusivamente a loro dedicata. In fiera a Parma, invece, ci sarà una vera e propria Competence Academy, sviluppata insieme a università, centri di ricerca, istituzioni, Digital Innovation Hub e Competence Center. Molte inoltre le iniziative per una formazione attiva, durante i tre giorni, a partire dal progetto in collaborazione con Fondazione Cariplo che prevede vede il coinvolgimento dei 76 Istituti Tecnici del “Progetto SI” che si distinguono per la qualità dei propri laboratori grazie all’intervento di importanti aziende sponsor del settore dell’automazione. Per i ragazzi di questi Istituti SPS Italia sarà una piattaforma di formazione e nel District 4.0 verranno formati e preparati per una visita guidata della fiera. Per completare la filiera e supportare le iniziative di formazione rivolte non solo agli studenti, ma anche ai professori, alcune associazioni di riferimento come Aidam e ANIE Automazione, contribuiranno con i loro associati a proporre applicazioni, percorsi tematici e iniziative di formazione legate alla meccatronica e alla componentistica intelligente. Un progetto realizzato in collaborazione con Didacta, che a ottobre completerà il ciclo formativo che comincia a SPS Italia, e patrocinato dal MIUR.

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DOSSIER B&R, LE SFIDE IN PRODUZIONE E LE TECNOLOGIE ABILITANTI A SPS Italia B&R presenta, in anteprima nazionale, tutte le novità che permettono di soddisfare le esigenze della manifattura intelligente: qualità garantita e una produzione dinamica e personalizzata, efficiente e sostenibile. Sotto i riflettori quest’anno a Parma vediamo le tecnologie per realizzare macchine adattive e massimizzare la competitività in produzione. Il sistema di visione B&R – integrato ovviamente,così come tutte le parti in movimento della macchina – rende semplice per i costruttori di macchine garantire qualità e produttività sempre più elevate. Numerose postazioni dimostrative permettono di comprendere come la gestione di sensori e illuminatori integrati e controllati nell’unico ambiente di sviluppo della macchina consenta di realizzare facilmente e rapidamente applicazioni di visione con prestazioni inedite, senza essere esperti. I sistemi di trasporto di ultima generazione, anch’essi integrati, dove i carrelli indipendenti corrono lungo le linee produttive sincronizzandosi con le altre parti in movimento, reagendo in modo intelligente e portando a una produzione ottimizzata e personalizzata,a tempi e costi da produzione di massa. Una demo speciale mostra le potenzialità in produzione di una soluzione collaborativa tra sistemi trak, robot e uomo. All’interno dell’area SPS dedicata alla Robotica e Meccatronica (District 4.0, stand A023) è possibile vedere uno di questi sistemi di trasporto intelligenti anche in versione “gemello digitale”, con una demo interattiva di realtà virtuale dove, direttamente dalla realtà simulata con visore e joistick, è possibile non soltanto vedere cosa accade, ma definire i setpoint per le variabili di sistema e simulare il ciclo produttivo reale. E quando tutto è integrato le informazioni sono disponibili per tutti gli attori della catena produttiva che possono utilizzarle per apprendere e migliorare. Tutto da scoprire l’Asset performance Monitor, la prima app B&R basata sulla piattaforma cloud ABB Ability. Tale strumento permette di osservare in ogni momento cosa succede sulle macchine, ovunque esse siano installate nel mondo, e di intervenire all’occorrenza in modo tempestivo, fornendo all’industria livelli inediti di servizio e assistenza. Per gli utenti finali l’app è inoltre un modo pratico e immediato per osservare, comprendere i processi e intraprendere azioni migliorative perseguendo sempre la massima competitività.

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SIEMENS, TECNOLOGIE AL SERVIZIO DELLA DIGITAL ENTERPRISE

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Riduzione del time-to-market, flessibilità, qualità ed efficienza, il tutto in sicurezza. Sono queste le esigenze delle imprese manifatturiere italiane alle quali Siemens risponde con un portfolio di prodotti, soluzioni e servizi in mostra aSPS Italia 2019. Numerose le novità nel mondo Simatic, che si riconferma il motore dell’innovazione tecnologica al servizio della fabbrica 4.0. Con SimaticS7-1500 TM NPU (Neural Processing Unit) un’unità di elaborazione basata su un chip di intelligenza artificiale, Siemens rende le macchine ancora più “intelligenti” e polifunzionali grazie alle capacità di apprendere autonomamente attraverso la propria rete neurale. Altre novità in ambito di raccolta ed elaborazione del dato vicino alla loro sorgente (edge computing) anche grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Grazie alla piattaforma Simatic Edge, che dispone di connettività integrata all’automazione a livello macchina, è possibile acquisire ed elaborare i dati in locale on edgead altissima frequenza; è inoltre garantita una gestione integrata di Data Analitycs anche grazie a diverse nuoveEdge Apps che opereranno su MindSphere, il sistema operativo per l’IoT, aperto e basato su cloud, di Siemens. Anche la famiglia dei pannelli mobile si arricchisce con il nuovo Simatic KTP700F hand weel, particolarmente adatto a operazioni di regolazione manuale. Così come si arricchisce la famiglia dei PC industriali, con l’introduzione del nuovo Simatic IPC 127E, la soluzione ottimale per acquisizione dati a bordo macchina, Edge Computing e trasferimento dati al cloud. Il nuovo Simatic IPC 1047E è invece pensato per l’utilizzo sia in architetture Datacenter che come hosting per macchine virtuali. Disponibile infine su Tablet Simatic IPC ITP1000 l’applicazione SARA per la Realtà Aumentata. Per quanto riguarda le macchine di produzione, con la nuova libreria di sicurezza Simatic Safe Kinematics, è possibile monitorare, in sicurezza, il movimento di una cinematica predefinita (oggetto tecnologico Kinematics) fino ad un massimo di 4 assi interpolati. È possibile controllare sia la velocità di determinati punti sulla cinematica, come il Tool Center Point (TCP), sia le zone di lavoro e di protezione. Con Sinamics S210, Siemens conferma il sistema di servo-azionamento monoasse, quale soluzione dalle alte prestazioni e dinamica per applicazioni di motion control. Sinamics S120 permette il comando dei servomotori dedicati Simotics1FK2 con altezza d’asse fino a 100 mm. Semplice, intuitivo e, grazie all’ultima versione del software di programmazione Start drive integrata nel TIA Portal, consente di ottenere il massimo rendimento e tutti i vantaggi dell’unico ambiente comune di programmazione di Siemens. La sicurezza di rete sviluppata da Siemens, infine, prevede l’utilizzo di router e firewall industriali come gli Scalance S e SC-600 per segmentare la rete di produzione e proteggere ciascuno dei suoi cluster, oltre all’utilizzo di VPN per l’accesso cifrato e protetto da remoto.

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RITTAL, SOLUZIONI RIPROGETTATE PER L’INDUSTRIA 4.0

Soluzioni ad hoc per l’industria alimentare Il nuovo armadio di grandi dimensioni VX25 di Rittal offre ai costruttori di quadri e apparecchiature elettriche un significativo valore aggiunto grazie a caratteristiche quali alta efficienza, facilità di montaggio ed elevati livelli di sicurezza. Vantaggi disponibili anche nelle versioni in acciaio inox 100% e NEMA 4X, che Rittal ha reso conformi ai più severi requisiti di protezione dalla corrosione, per l’impiego in ambienti esposti a polveri, spruzzi e getti d’acqua. Oltre al telaio, alle porte, alle parti piane e al fondo, anche le parti esterne, come le cerniere a 180° e le varianti della maniglia Comfort, sono realizzate in acciaio inox. Se entrambi gli armadi in acciaio e acciaio inox sono forniti di serie con grado di protezione IP 55 e NEMA 12, la versione opzionale NEMA 4X, corrispondente al grado di protezione IP66, offre una protezione ancora maggiore anche in condizioni difficili. Qualora fosse poi necessario equipaggiare gli armadi VX25 in acciaio inox con una tecnologia di raffreddamento a risparmio energetico per l’uso in ambienti gravosi, i condizionatori Rittal Blue e+ in acciaio inossidabile sono la soluzione ideale. Per l’industria alimentare, inoltre, Rittal offre soluzioni perfette per produzioni a elevato grado d’igiene nei processi, soprattutto in quelli di lavorazione a ciclo aperto, dove sono necessarie guarnizioni altamente resistenti a detergenti e disinfettanti ed è fondamentale che macchine e impianti siano dotati di armadi, cassette di derivazione e contenitori di comando ottimizzati in termini igienici. Rittal Hygienic Design (HD) aumenta l’igiene sugli impianti, riduce l’uso di mezzi di pulizia e disinfezione ottimizzando nei risultati, contribuisce a incrementare la produttività e riduce i rischi di contaminazione, aumentando l’efficienza energetica. Le cassette di derivazione e gli armadi compatti della serie HD vantano caratteristiche superficiali ideali per una pulizia efficace in tempi rapidi. Numerosi accessori compatibili, come i distanziali da parete e i bocchettoni passacavi specifici per applicazioni igieniche, completano infine la gamma per essere conformi a verifiche ispettive da parte di IFS 6 (International Food Standard) e di terze parti.

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La digitalizzazione e l’automazione nell’era dell’Industria 4.0 stanno ponendo nuove sfide nel settore degli armadi industriali. In combinazione con l’introduzione della gamma di condizionatori Blue e+ e del sistema di armadi di grandi dimensioni VX25, tutti i principali prodotti Rittal sono stati riprogettati: dall’ingegneria all’ordinazione, fino all’automazione, Rittal fornisce soluzioni efficaci end-to-end lungo l’intera catena del valore per la costruzione dei quadri elettrici. Il gemello digitale dell’armadio reale fornisce dati di elevata qualità per l’intero processo di progettazione, configurazione e produzione. Con il lancio di AX e KX, anche i nuovi armadietti compatti e i contenitori di piccole dimensioni sono ora parte integrante di questo processo. Le due nuove gamme di armadi offrono funzionalità migliorate e nuove opportunità per la creazione del valore. Il risparmio di tempo inizia già alla consegna: le parti piane possono essere rimosse singolarmente, eliminando la necessità del tradizionale smontaggio. Anche l’installazione di porte e chiusure a filo, solitamente possibile senza utensili, è resa più semplice. Il supporto di montaggio a parete ora può essere avvitato rapidamente dall’esterno dell’armadietto compatto o del contenitore di piccole dimensioni, mantenendone inalterato il grado di protezione. Un ulteriore vantaggio è il maggior spazio disponibile offerti da AX e KX. La struttura modulare di AX e KX, le aperture ottimizzate e le piastre passacavi maggiorate creano mediamente fino a un terzo di spazio in più per i cavi. Inoltre, i rilievi integrati nelle pareti laterali consentono di incorporare in modo semplice, preciso e veloce le guide di allestimento interno. La sicurezza è una priorità assoluta in tutti gli armadi Rittal. Quando i componenti vengono installati negli AX e KX, il loro grado di protezione viene mantenuto senza limitazioni. I contenitori di piccole dimensioni KX da 150 mm x 150 mm x 80 mm sono ideali quando si devono installare pochi componenti in cassette di derivazione e contenitori per sistemi bus. Gli armadietti compatti AX sono disponibili con profondità comprese tra 120 mm e 350 mm e con dimensioni massime di 1000 mm x 1400 mm. Per tutti i modelli è possibile scegliere tra le varianti in lamiera d’acciaio con verniciatura a polverizzazione elettrostatica o acciaio inox.

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DOSSIER PIÙ FLESSIBILITÀ E SICUREZZA CON LE SOLUZIONI PILZ A SPS Italia 2019, Pilz Italia presenterà le nuove soluzioni atte a ottimizzare i processi. Con PITmode Fusion, l’azienda offre un sistema combinato per la selezione della modalità operativa e l’autorizzazione all’accesso. Il sistema modulare è caratterizzato da una maggiore flessibilità per la selezione della modalità operativa sicura fino al PLd e da un controllo delle autorizzazioni di accesso a impianti e macchinari. In questo modo, PITmode fusion consente una selezione efficiente della modalità operativa e una gestione dei permessi di accesso coprendo sia le specifiche di “safety” che quelle di “security”. Il nuovo PITmode fusion consiste in un’unità di lettura PITreader con tecnologia RFID e Web server integrato ed una Safe Evaluation Unit (SEU). Il suo design modulare consente al PITmode di essere integrato nella progettazione delle console di controllo esistenti. Gli utenti autorizzati ricevono la corretta abilitazione della macchina secondo la propria formazione attraverso una chiave a transponder RFID codificata. È possibile selezionare fino a cinque modalità operative sicure, come la modalità automatica, l’intervento manuale in condizioni limitate o la modalità di manutenzione. La chiave viene inserita nel PITreader installato nella console di controllo, la SEU rileva la modalità operativa specificata e assicura una commutazione funzionalmente sicura. Le chiavi RFID vengono lette e configurate nel PITreader. Pilz presenta, inoltre, un monitoraggio delle aree più flessibile ed efficiente con le nuove versioni Light e Master/Slave del laser scanner di sicurezza PSENscan: i laser scanner di sicurezza Pilz sono ora adatti anche per applicazioni verticali come la protezione di accessi. Inoltre, con PSENscan è ora possibile progettare applicazioni con maggiore flessibilità, grazie alle funzionalità di muting integrate, riducendo al minimo i tempi di inattività e ottimizzando i costi. PSENscan, a breve, potrà anche essere collegato in serie fino ad un massimo di 4 laser scanner e in futuro potrà abilitare fino a 70 configurazioni commutabili da configurare, nonché il monitoraggio simultaneo di fino a tre zone separate. Gli interruttori di sicurezza codificati PSENcode combinano la massima protezione da manipolazione con il minimo ingombro grazie alla tecnologia del transponder RFID. Ora offrono una nuova soluzione per applicazioni critiche in termini di spazio, dove gli ingombri sono un fattore chiave. Con un’altezza di circa 3 mm, il nuovo attuatore “low profile” di PSENcode è attualmente l’attuatore con spessore inferiore al mondo. Per garantire lo scambio di dati nella produzione in rete, infine, Pilz offre il nuovo modulo IO Link Master PSS u2 ES 4 IOL per il sistema I/O remoto PSSuniversal 2. La tecnologia IO Link, standard in tutto il mondo secondo IEC 61131-9, supporta una diagnostica avanzata secondo lo spirito dell’Industria 4.0. Gli utenti possono salvare le configurazioni dei propri dispositivi come sensori e/o attuatori e i relativi dati di processo nel modulo master PSS u2 ES 4 IOL.

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SCHNEIDER ELECTRIC CONNETTE L’INDUSTRIA CON ECOSTRUXURE

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L’azienda presenta molte innovazioni per il settore industriale introdotte in EcoStruxure la sua piattaforma digitale aperta, interoperabile e abilitata dall’IoT – e numerose nuove soluzioni che aumentano l’efficienza energetica e operativa, la produttività, la profittabilità ,sia per i costruttori di macchine, sia per gli end user. L’approccio EcoStruxure si è rivelato vincente per “scardinare” i silo tecnologici che impedivano di dispiegare al 100% il potenziale del digitale, consentendo di realizzare una connettività realmente pervasiva, in grado di supportare le applicazioni più innovative che sfruttano data analytics, apps, servizi, e tecnologie emergenti quali la realtà aumentata e virtuale: offerte software e piattaforme che saranno presentate in un grande “wall” centrale presso lo stand. Per quanto riguarda l’automazione di macchina, Schneider Electric presenterà un PLC innovativo, con spiccate caratteristiche di connettività e comunicazione, abbinate a funzionalità di motion controller, Modicon M262, il controllo e una “batteria” di software pensati per permettere agli OEM di realizzare macchine e servizi innovativi, da integrare nell’offerta ai loro clienti finali, tra i quali il nuovo software EcoStruxure Machine SCADA Expert, che si affianca alla proposta EcoStruxure Machine Advisor recentemente introdotta, per abilitare i costruttori di macchine alla vendita di nuovi servizi a valore aggiunto. Molto innovativa anche la soluzione TeSys Island, nuovo sistema di partenze motore intelligenti, in grado rendere disponibili un’ampia serie di dati del carico che viene gestito. Nell’ambito dei dispositivi IIoT, che abilitino la raccolta e fruibilità dei dati, si segnala IIoT Edge Box – soluzione dedicata alla gestione di connettività IIoT a livello di edge, che integra HMI e PC Industriale. Non mancheranno le proposte integrate di robotica e motion per il packaging e il material working e una ricca scelta di componenti: i nuovi pulsanti Harmony, gli HMI Magelis, i variatori di velocità Altivar, i nuovi moduli safety universali Preventa XPSei sensori Telemecanique Sensors tra cui la soluzione XIOT, basta su Sigfox, per inviare dati sul cloud anche in assenza di alimentazione da rete elettrica e in assenza di una rete industriale. Nell’ambito del controllo di processo, i visitatori potranno esplorare le offerte applicative per segmenti quali life science, food & beverage, gestione del ciclo idrico integrato, includendo anche le proposte di Eurotherm by Schneider Electric; protagonista a livello di controllo sarà M580S, evoluzione dell’ePAC M580 che integra ora funzionalità di controllo safety e si presenta in una versione ridondata. I visitatori potranno interagire con una control room che presenterà le ultime novità dei software Scada, Hybrid DCS e soluzioni di supporto alla manutenzione come EcoStruxure Maintenance Advisor. Un ulteriore aspetto è la cybersecurity: un tema di vitale importanza, per il quale l’azienda propone un approccio end-to-end basato su concetti di defence in depth.

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COLLABORAZIONE TRA DANFOSS DRIVES E BECKOFF AUTOMATION Programmazione e funzionalità avanzate per azionamenti e sistemi di controllo CA, grazie a soluzioni innovative sviluppate congiuntamente da Danfoss Drives e Beckhoff Automation. I system integrator e gli OEM possono ora approfittare di nuove opportunità di risparmio di tempo e risorse, grazie alla profonda integrazione dei nostri rispettivi prodotti. Eliminazione degli sprechi per risparmiare tempo ed energia. In questo senso, i costruttori di macchine e ed i System integrator possono ora commissionare e programmare i propri convertitori di frequenza Danfoss VLT® in modo più rapido e semplice, tramite il software di automazione TwinCAT. Non sarà più necessario operare su più piattaforme, basta un unico tool di programmazione grazie all’integrazione plug-and-play tra la piattaforma software Beckhoff TwinCAT e gli inverter Danfoss VLT®. Flessibilità: scegli i componenti migliori per prestazioni ottimali. Un sistema aperto è infatti importante per system integrator e OEM, poiché devono sempre avere la possibilità di scegliere componenti ottimali da integrare nella realizzazione delle proprie soluzioni: diverse tecnologie motore, bus di campo e sistemi di automazione. Danfoss Drives è orgogliosa di offrire il massimo livello di libertà di scelta e una facile integrazione di qualsiasi produttore di drives. Il supporto della piattaforma Beckhoff tramite l’integrazione di TwinCAT rappresentala novità che si aggiunge alla gamma Danfoss Drives di soluzioni complete e aperte sulla compatibilità di sistema. L’esigenza di sostenibilità mantenendo la competitività si sta intensificando. La collaborazione Beckhoff-Danfoss porta innovazione ai clienti di entrambe le società affinché possano continuare ad ottenere risultati di efficienza ottimali. Innovazione costante, eliminazione degli sprechi e maggiore efficienza si traducono direttamente in risparmio energetico e attenzione per il nostro ambiente.

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Phoenix Contact propone PLCnext Technology, una soluzione basata sul sistema operativo Linux real-time, in cui ogni controllore PLCnext incorpora un ambiente runtime IEC61131. Inoltre, PLCnext Technology consente di creare le applicazioni in ogni ambiente di sviluppo noto. Per tool come Microsoft Visual Studio, Eclipse e Matlab Simulink sono disponibili plug-in che provvedono alla configurazione dei compilatori (architettura ARM o x86) e all’installazione di vari filtri di esportazione. PLCnext Technology si caratterizza per la schedulazione completamente separata dall’ambiente runtime ed organizzata come componente Linux, permettendo, in questo modo, di strutturare i programmi desiderati in processi, inserendoli in un contesto temporale da qualsiasi tool. Ad esempio, l’utente può eseguire il tempo di ciclo e la sequenza di esecuzione di un programma IEC61131, C++ e Matlab Simulink in un’unica operazione oppure rinunciare all’utilizzo dello schedulatore se intende implementare programmi che non devono essere processati in tempo reale. Questo è il caso di protocolli che non trasmettono in tempo reale quali MQTT o Modbus/TCP o l’elaborazione di client di banche dati come Redis o SQL. L’introduzione del concetto di Global Data Space (GDS) consente al programmatore di scambiare dati di processo attraverso le porte definite nel GDS tra i processi e i programmi, eliminando la necessità di utilizzare semafori, blocco di risorse o altre tecniche di programmazione per trasferire dati in modo coerente da un processo all’altro. Inoltre, Global Data Space (GDS) include un’interfaccia che permette alle applicazioni in esecuzione al di fuori dell’ambito real-time di scrivere e leggere dati nel GDS, creando un collegamento semplice tra l’ambiente real-time e quello non real-time. Tutti i canali di comunicazione verso il tool di progettazione PLC Next Engineer sono completamente crittografati. Inoltre, l’integrità delle informazioni è convalidata tramite certificati. In occasione di SPS Italia, i riflettori saranno puntati sul nuovo PLCnext Store, il software store per la propria piattaforma di controllo aperta PLCnext. PLCnext Store rende disponibile una grande varietà di app per ogni esigenza applicativa, dalle librerie software per una programmazione più rapida fino alle app con funzionalità che non richiedono alcuna esperienza di programmazione. Lo store offre applicazioni software (app) con le quali l’utente può ampliare il proprio controllore PLCnext Control con nuove funzioni tecniche. L’apertura dello store consente a Phoenix Contact, ma anche a sviluppatori terzi, di proporre per la vendita le proprie applicazioni sviluppate. Ciò rende lo store interessante, non solo per gli utenti programmatori di PLC, ma anche per i fornitori di software. La semplicità di accesso alle applicazioni software ed un ridotto sforzo di programmazione velocizzano lo sviluppo delle applicazioni. La crescita dinamica dell’offerta di app consente di creare soluzioni innovative e di aumentare la versatilità e le possibilità applicative delle soluzioni per l’automazione.

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PLCNEXT TECHNOLOGY, I CONCETTI INNOVATIVI DI PHOENIX CONTACT

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AZIENDE E STRATEGIE

Una fabbrica intelligente per una produzione conforme a Industria 4.0

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Il nuovo stabilimento Rittal di Haiger, situato nella regione dell’Assia, è realizzato secondo i principi di Industria 4.0. Con un investimento totale di 250 milioni di euro, il più grande nella storia della società, Rittal sta costruendo il più moderno sito produttivo al mondo di armadietti compatti e piccoli contenitori, conforme ai criteri di Industria 4.0. I processi di produzione altamente automatizzati, insieme al vicino centro di distribuzione, consentono di evadere gli ordini senza interruzioni, garantendo la disponibilità continua di prodotti e accessori standard.

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ittal mette in pratica la teoria di Industria 4.0. Il fornitore leader mondiale in soluzioni per armadi industriali, distribuzione di corrente, climatizzazione e infrastrutture IT, oltre ai relativi software e servizi, sta creando una Smart Factory nel suo nuovo stabilimento, il più moderno impianto produttivo al mondo di armadi compatti e contenitori di piccole dimensioni. “L’impianto sarà completamente allineato con i principi di elevata efficienza di Industria 4.0”, afferma il professor Friedhelm Loh, Owner and CEO del the Friedhelm Loh Group. “Il nuovo stabilimento di produzione garantirà anche la competitività futura dei nostri clienti, oltre che della nostra azienda”. L’investimento complessivo di 250 milioni di euro rappresenta un’ottima prospettiva per l’economia regionale e per i 290 posti di lavoro del nuovo stabilimento di Haiger. In piena consapevolezza abbiamo deciso di plasmare il nostro futuro insieme alla popolazione locale che

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ci ha resi quelli che siamo oggi”. Nei nuovi capannoni di 24.000 metri quadrati, più di 100 nuove macchine ad alta tecnologia saranno presto utilizzate per produrre giornalmente circa 9.000 armadietti compatti AX e contenitori di piccole dimensioni KX. L’impianto lavorerà circa 35.000 tonnellate di acciaio all’anno.

PRODUZIONE NELLA SMART FACTORY Le macchine del sito di Haiger saranno sempre più automatizzate, producendo pezzi singoli e gruppi di componenti con un’efficienza eccezionale. Mentre in passato i singoli processi di taglio, bordatura, saldatura e verniciatura erano sequenziali e indipendenti l’uno dall’altro, nella nuova era i lavoratori, le macchine e i materiali saranno sempre più integrati in un unico sistema. Al termine del processo, le singole parti saranno assemblate automaticamente e verrà applicato

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RITTAL

i sistemi possono imparare e acquisire intelligenza solo se vengono istruiti sistematicamente dagli esseri umani”, spiega il Professor Loh. Rittal affina attivamente le competenze digitali della sua forza lavoro attraverso corsi di formazione tenuti presso la Loh Academy. Le nuove tecnologie miglioreranno anche l’ambiente di lavoro. L’impianto di Haiger sarà silenzioso, pulito ed efficiente dal punto di vista energetico. Ad esempio, il calore residuo del nuovo impianto di verniciatura sarà recuperato e riutilizzato per sgrassare i componenti o per riscaldare i capannoni. Anche il consumo efficiente dell’acqua è una priorità assoluta. L’acqua di processo verrà depurata in un circuito chiuso e riutilizzata.

CREAZIONE DI VALORE DIGITALE PER IL CLIENTE

un codice QR che consente l’identificazione del prodotto anche nel processo di lavorazione del cliente. Le macchine e i mezzi di movimentazione comunicheranno tra loro e con i sistemi di controllo attraverso moderne reti di comunicazione conformi ai requisiti di Industria 4.0. I materiali e i componenti saranno movimentati da 20 sistemi di trasporto con guida automatizzata, così come l’imballaggio, la marcatura e il trasferimento al centro di distribuzione. Sistemi di “apprendimento” basati sulla conoscenza consentiranno di effettuare una manutenzione predittiva, prevenendo i guasti e riducendo al minimo i tempi di inattività del sofisticato processo produttivo. La gestione e l’evasione automatizzata degli ordini garantirà la disponibilità costante di prodotti e accessori standard nel Global Distribution Center, chiudendo la catena di processo digitale end-to-end, dalla configurazione e ingegnerizzazione da parte del cliente alla spedizione del prodotto finale.

NUOVO AMBIENTE DI LAVORO AD HAIGER

LA TRASFORMAZIONE DIGITALE È DECISIVA L’impianto di Haiger è un progetto pilota per l’implementazione pratica di Industria 4.0. Fortemente pionieristico, servirà come modello di business per Rittal a livello internazionale e sarà il punto di riferimento per i prodotti e i servizi in ambito IIoT (Industrial Internet of Things). I condizionatori Blue e+, integrati nei sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia attraverso l’interfaccia IIoT, aumenteranno l’efficienza energetica dei processi. L’intero parco macchine fornirà costantemente i dati dei sistemi di controllo e dei relativi stati operativi. I sistemi di produzione del nuovo stabilimento saranno una fonte inesauribile di dati utilizzabili per ottimizzarne il funzionamento. In futuro, queste informazioni saranno raccolte in un edge data center locale e analizzate con potenti applicazioni sviluppate dalla consociata Innovo, ponendo così le basi per l’Industrial Analytics. Beverage Machines

La nuova era della produzione industriale comporterà anche importanti cambiamenti per i lavoratori. Ci sarà una riduzione delle attività manuali più faticose, come il sollevamento e il trasporto. L’attenzione si sposterà invece sul controllo, il monitoraggio e la messa a punto dei processi. “L’esperienza e le competenze specialistiche dei dipendenti sono una delle chiavi del successo delle fabbriche intelligenti:

Rittal produrrà i nuovi armadietti compatti AX e i contenitori di piccole dimensioni KX nel suo nuovo impianto. La digitalizzazione sta però ponendo anche nuove sfide per quanto riguarda i requisiti di prodotto, il suo ambiente e la sua disponibilità. Rittal ha quindi rivisto completamente la sua offerta, allineandola ai dettami di Industria 4.0. Rittal fornisce un supporto efficace per l’intera catena del valore nella produzione di quadri elettrici: dalla progettazione all’ordinazione fino all’automazione. Il gemello digitale dell’armadio reale fornisce dati di elevata qualità per l’intero processo di progettazione, configurazione e produzione. Dopo il lancio delle unità di climatizzazione Blue e+ e degli armadi di grandi dimensioni VX25, i prodotti AX e KX sono ora parte integrante di questo moderno approccio.

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AZIENDE E STRATEGIE

FRESCHELLO

Una marca moderna e contemporanea per un vino ‘quotidiano’ Un’indagine condotta da CFI Group su scala nazionale profila per Freschello un consumatore moderno e up-to-date oltre a un posizionamento distintivo anche per il segmento non-consumer. Questo si traduce, per il prodotto dell’azienda Cielo e Terra di Montorso Vicentino, in oltre 7 milioni di bottiglie vendute, che lo confermano il Brand del vino in bottiglia di vetro da 75 cl più venduto nella GDO.

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ormato, colore, denominazione di origine, prezzo e regione di appartenenza. Sono questi i criteri applicati dai consumatori alla scelta del vino al supermercato, canale che negli ultimi anni ha assistito ad una costante premiumizzazione della domanda. La GDO ha risposto riscoprendo l’italianità, intesa sia come valore assoluto, con un’attenzione più focalizzata sul prodotto nostrano, che nell’incremento dei vitigni sempre più diffusi anche in aree non tradizionalmente vocate. In questo scenario, a un anno dal restyling della gamma e con l’obiettivo di rispondere in maniera sempre più puntuale alle richieste dei consumatori italiani, Freschello ha scelto di esplorare nel dettaglio il giudizio del proprio pubblico attraverso un’importante ricerca di mercato quali-quantitativa. Condotta su scala nazionale dal team italiano di CFI Group, l’indagine ha analizzato ad ampio spettro sia i

consumatori di Freschello che quelli di vino quotidiano che non ne fanno uso. Il quadro risultante ha sintetizzato il generale apprezzamento dei valori-chiave della marca - leggerezza, versatilità, convenienza, sicurezza - e la conferma di un posizionamento riconosciuto e specifico tra le marche di vino “quotidiano” che individua in Freschello l’essenza moderna e contemporanea tra gli elementi più fortemente caratterizzanti della marca. Il profilo del consumatore di Freschello che ne è emerso lo delinea come più giovane, istruito e social rispetto alla media di categoria. Le evidenze acquisite hanno contribuito a un’ulteriore messa a punto del restylilng che ha interessato colori e tappature - ora uniformate, tutte in sughero anche per la linea dei Frizzanti - e all’ampliamento della proposta con l’inserimento in gamma del nuovo Spumante Bio Extra-Dry e del formato Magnum per lo Spumante.

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FRESCHELLO BIO, ANCHE LA NATURA FESTEGGIA

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La sostenibilità ambientale ha conquistato tanti aspetti della nostra vita, non certo per moda ma per necessità, così la produzione di vini green è cresciuta a dismisura generando una certa confusione. Quando un vino si può definire biologico? Se in precedenza si poteva parlare solamente di “vino prodotto con uve da agricoltura biologica”, oggi è tutta la produzione del vino a essere regolata da norme ben precise. In particolare possono fregiarsi del logo Bio i produttori che utilizzano solamente uve coltivate con metodi di agricoltura biologici, quindi senza sostanze chimiche di sintesi e senza Ogm e che effettuano la vinificazione utilizzando solo i prodotti enologici e i processi autorizzati, evitando l’aggiunta di sostanze chimiche usate abitualmente per correggere il vino. Un grande passo avanti per produrre secondo natura, senza nulla togliere alla qualità e alla piacevolezza del prodotto. In tal senso, la gamma si arricchisce di Freschello Bio, uno spumante biologico Extra Dry ottenuto con metodo charmat (o Martinotti) da uve Garganega e Chardonnay coltivate secondo i protocolli BIO, un vino pensato per un piacere quotidiano. “Freschello Bio. Vivere leggeri”, così recita il claim a sottolineare le aspettative di leggerezza e il piacere che i vini propongono. È questo il mondo di Freschello, un fedele compagno che anima la quotidianità degli italiani con momenti di semplice piacere e gratificante leggerezza.

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AZIENDE E STRATEGIE

STOCK / DISTILLERIE FRANCIACORTA

Accordo storico tra due leader nei liquori Distillerie Franciacorta entra a far parte di Stock, produttore storico nel settore del beverage e fra i più conosciuti a livello mondiale, che ha acquisito il ramo d’azienda che si occupa di grappe, liquori e vini.

INCREMENTARE LA PRESENZA INTERNAZIONALE

FOCALIZZARE LA MISSION NELLE CREME La famiglia Gozio, con Franciacorta Creme Spa, proseguirà quindi nelle intese commerciali in essere, in linea con la propria tradizionale serietà e competenza e con un ulteriore impegno per lo sviluppo e l’innovazione. Inoltre la Famiglia Gozio continuerà nella conduzione della Cantina Castello di Gussago la Santissima con la produzione e imbottigliamento dei vini di cui Stock avrà la distribuzione esclusiva. L’ingresso in Stock punta al rafforzamento reciproco delle due aziende. “Questa operazione ci permetterà di focalizzare la mission aziendale nel settore delle Creme con un significativo rafforzamento delle nostre strutture ed un ampliamento della gamma di prodotti per l’industria dolciaria”.

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tock s.r.l, storico produttore di liquori conosciuto a livello internazionale, ha annunciato l’acquisizione di Distillerie Franciacorta S.p.A., azienda fondata nel 1901 a Gussago in Franciacorta e con una lunga tradizione in particolare nel segmento delle grappe. Obiettivo dell’operazione è la valorizzazione della storia e del knowhow dell’azienda, i cui marchi saranno mantenuti e potenziati, in un’ottica di continuità con la proprietà storica, nell’importante contesto a vocazione vitivinicola del territorio di Franciacorta. La grande tradizione di Distillerie Franciacorta e le importanti competenze del suo personale, in particolare nel segmento delle grappe, ma anche nei vini e nei liquori, costituiscono elementi strategici che, uniti alla struttura organizzativa e commerciale di Stock, permetteranno alla nuova realtà di consolidare il posizionamento sul mercato quale top player del settore.

in Franciacorta”. Le molteplici sinergie e la complementarietà delle reti commerciali delle due aziende consentiranno di dare una spinta maggiore alla crescita di tutti i brand, attraverso una graduale integrazione, con il contributo della proprietà storica, che affiancherà il nuovo management per un periodo di 4 anni. La forte presenza del gruppo Stock sui mercati esteri, inoltre, permetterà di incrementare la diffusione dei brand di Gussago fuori dai confini nazionali, con una più forte spinta all’internazionalizzazione. L’operazione è divenuta effettiva a partire dal 6 maggio 2019. Gli advisor coinvolti nell’operazione per conto di Stock sono stati Studio Legale Bird&Bird nella persona di Francesco Barbieri, Partners S.p.A. con Michele Preda e Gianluca Cinti per gli aspetti strategici e M&A, eGrant Thornton in qualità di advisor finanziario. Distillerie Franciacorta è stata assistita da Studio Seccamani Mazzoli, dallo studio legale Mendolia & Partners, e dai professionisti Professor Bini e Professor Galli.

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“Questa operazione costituisce un importante investimento di Stock sul territorio italiano, – sottolinea Michael Kennedy, Amministratore Delegato di Stock S.r.l. – un primo passo di un progetto a lungo termine che intende consolidare e far crescere ancora di più la presenza di Stock in Italia, e che consentirà a entrambe le aziende di sviluppare con maggiore forza i rispettivi brand, valorizzando la produzione locale sul territorio di Franciacorta. Con questa operazione, Stock e Distillerie Franciacorta potranno diventare, insieme, il più rilevante player in Italia nel settore delle grappe, con un forte presidio della fascia premium sia per quanto riguarda i distillati, sia per quanto riguarda i vini prodotti

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AZIENDE E STRATEGIE

HEINEKEN

Università della Birra Esprimere le potenzialità del mercato birrario È stata inaugurata a Milano la sede dell’Università della Birra, il polo di formazione professionale promosso da Heineken Italia che propone percorsi mirati di approfondimento in ambito birrario, dalla duplice e distintiva valenza culturale e professionale.

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alla passione e dalla conoscenza della birra, elementi fondativi di Heineken Italia, nasce l’Università della Birra, un innovativo polo di eccellenza didattica che intende contribuire in modo fattivo alla crescita del settore birrario. L’Università della Birra si posiziona come un centro di divulgazione di conoscenze pensato per generare cultura, valore e opportunità di business per tutta la filiera di riferimento attraverso la condivisione di saperi e contenuti e la costruzione di solide competenze. Un modello formativo nuovo, unico nel suo genere, che nasce come risultato di un percorso di crescita della vocazione birraria nel nostro Paese, con l’obiettivo di favorire e accompagnare le potenzialità di crescita del mercato della birra in Italia. Oltre 1000 metri quadrati, aule attrezzate e spazi per favorire non solo la didattica e lo studio, ma anche la condivisione di idee, esperienze e conoscenze. Un luogo progettato per essere funzionale alla missione di Università della Birra: divulgare know how e competenze di alto livello per gli operatori del settore e stimolare concrete opportunità di business per il mondo dell’Ho.Re.Ca., del Canale Moderno e dell’intera filiera. La sede si trova in via dei Canzi 19 a Milano, in un ex complesso industriale nel quartiere di Lambrate che comprende parte dello stabilimento di una storica tipografia completamente recuperato, nel pieno spirito di rinascita di un’area che ha trovato un nuovo inserimento nel tessuto urbano e nel contesto sociale della città. Dotata di tutte le più avanzate tecnologie (lavagne interattive, tablet, visori 3D…) per favorire sia l’apprendimento on-site sia la teledidattica attraverso una piattaforma di e-learning dedicata per una fruizione personalizzata dei corsi, la struttura affianca alle due aule attrezzate destinate alle lezioni frontali (da 20 posti cadauna), una saletta tasting per le degustazioni e le analisi sensoriali, una dedicata alle materie prime, uno spazio riservato agli impianti tecnici per comprenderne il funzionamento e la manutenzione e un’area preposta alla spillatura dove

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apprendere tutte le regole per servire una birra in maniera corretta. E ancora: una biblioteca tematica in continuo sviluppo adibita allo studio e alla consultazione, una sala workshop e un’altra destinata al co-working, oltre ad accoglienti aree comuni pensate per stimolare la condivisione e il networking. Una struttura sviluppata per favorire l’apprendimento ma anche un luogo di incontro e di confronto, un hub aperto dove condividere idee, sapere, esperienze. E, ovviamente, passione birraria.

A CHI SI RIVOLGE I percorsi di studio dell’Università della Birra sono rivolti agli operatori del mercato attivi sia nel canale Ho.Re.Ca. (distributori e punti di consumo) sia nella distribuzione moderna (buyer) e a tutti i dipendenti del Gruppo Heineken Italia, desiderosi di ampliare il proprio know-how e di incrementare le opportunità di business. Il programma di formazione è implementato grazie al patrimonio di conoscenze di Heineken, dall’expertise dei suoi collaboratori maturata sul campo giorno dopo giorno, dal background di chi già propone formazione interna per la forza vendita e per i canali di distribuzione. Il tutto integrato grazie al contributo di eccellenza fornito da professionisti e accademici, specialisti delle singole tematiche affrontate, chiamati a qualificare le lezioni in qualità di visiting professor e a implementare nuovi programmi di studio. L’offerta formativa copre tutte le discipline che costituiscono “l’Arte della Birra” secondo Heineken Italia, proponendo percorsi di apprendimento sia teorici sia pratici e anche attraverso l’e-learning e il digitale, con un approccio stimolante e dinamico. La didattica è strutturata su tre pilastri formativi: • Cultura birraria: per conoscere tutti i segreti e le tecniche produttive di un prodotto dalla storia millenaria e in continua evoluzione. • Competenze Commerciali (Sales Capability): per acquisire le dinamiche di un sistema di vendita professionale. • Gestione aziendale: per migliorare le competenze manageriali degli imprenditori del settore attraverso un programma di alta formazione sviluppato con rigore accademico in collaborazione con la LIUC Business School della LIUC Università Cattaneo di Castellanza (Varese). In tal senso, il contributo della LIUC Business School al progetto di formazione didattica e scientifica a favore degli imprenditori e professionisti nel settore in cui opera Heineken, si concretizza attraverso la progettazione, il coordinamento scientifico, l’ideazione di contenuti e materiali didattici e la conduzione delle giornate formative in aula.

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FOCUS

FT SYSTEM - AROL

Tecnologia 4.0 per la tappatura e i sistemi di controllo e ispezione FT System e Arol insieme hanno sviluppato Robo QCS, un sistema di controllo e ispezione non distruttivo che consente di monitorare l’efficienza dell’intero processo produttivo.

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rol e FT System – dalla cui unione è nato il Gruppo Arol – sia che si parli di macchine capsulatrici, come nel caso di Arol, o di sistemi di ispezione e controllo, come per FT System, hanno come obiettivo comune la soddisfazione del cliente attraverso gli alti livelli di qualità e di affidabilità delle proprie macchine e tecnologie. Per meglio rispondere agli standard qualitativi sempre più alti dell’industria del beverage il reparto di R&D del gruppo ha integrato le migliori soluzioni di tappatura ai sistemi di ispezione più efficaci, così da monitorare l’intero processo di riempimento e di chiusura, digitalmente e in tempo reale, accedendo di fatto all’era dell’industria 4.0. È stato quindi sviluppato il progetto del Robo QCS, un sistema di controllo non distruttivo che consente di monitorare l’efficienza dell’intero processo produttivo, integrabile con le altre macchine della linea per uno scambio sinergico dei dati e delle informazioni, di facile utilizzo così come perfettamente adattabile alle macchine tappatrici Arol, ad esempio all’Equatorque.

informazioni statistiche inerenti la produzione e un’analisi delle prestazioni di lavoro di riempimento e tappatura, così da poter pianificare una manutenzione mirata o “predittiva”. Il gruppo pinza brevettato consente di estrarre la bottiglia dalla linea senza ulteriori nastri trasportatori, di reinserire in linea le bottiglie senza tavoli di accumulo bottiglie, di ridurre la quantità totale di spazio occupato e rendere il sistema un’architettura riconfigurabile sulle esigenze del cliente. La versione standard di Robo QCS consente di misurare la coppia di rimozione, l’angolo di chiusura del tappo e il volume di riempimento. Uno dei maggiori vantaggi è la riduzione dei costi che avviene attraverso l’identificazione delle parti difettose (la specifica valvola di riempimento, la testa del tappatore o altro dispositivo monitorato), l’azione predittiva nella prevenzione di eventi difettosi, la minimizzazione delle interruzioni della produzione, l’ottimizzazione delle ore di lavoro nonché un maggior livello di qualità del prodotto del cliente.

ROBO QCS, NUOVO SISTEMA DI CONTROLLO

EQUATORQUE, IL TAPPATORE VERSATILE

Questo nuovo sistema di controllo e ispezione non distruttivo offre una soluzione unica per monitorare automaticamente le prestazioni della linea [CP e CPK] e allo stesso tempo per avere tutte le

Nella gamma delle soluzioni Arol, Equatorque è una capsulatrice versatile, adatta all’applicazione di tappi di diversi formati e tipologie, come i modelli “sport” e “flat” e ideale per l’industria delle bevande e delle acque minerali. Essa è dotata di motori brushless con movimento rotatorio che oltre ad applicare il tappo permettono di orientarlo correttamente. I dati raccolti vengono registrati e memorizzati nel PLC. Velocità di produzione fino a 1.320 BPM/79.200 BPH. La versione in acciaio inossidabile consente un lavaggio completo della tappatrice. Tra i suoi vantaggi si annovera la possibilità di regolazione remota della coppia di chiusura mentre la macchina è in funzione, il ricorso ad un segnale di scarto utile per pilotare altri dispositivi on-line e la coppia di chiusura costante durante l’intero ciclo di produzione. Inoltre, il sistema stop & go fa sì che le interruzioni della produzione (se presenti) non compromettano la corretta chiusura delle bottiglie già in “fase applicativa”.

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FOCUS

SCHNEIDER ELECTRIC

Più digitale, più elettricità nel futuro dell’industria Schneider Electric ha aperto le porte del suo Innovation Hub di Stezzano (BG) per mostrare ai propri ospiti il valore della piattaforma e delle tecnologie innovative EcoStruxure IT e per scoprire il nuovo ruolo sempre più centrale dell’IT e della protezione dell’alimentazione elettrica in tutti i settori: dall’industria al retail.

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chneider Electric sta vivendo una trasformazione a 360 gradi, che offre nuove opportunità per la continuità operativa e per offrire una migliore esperienza ai clienti: un cambiamento che si riflette anche nella nuova organizzazione aziendale strategica, al cui interno la divisione IT oggi si chiama “Secure Power”. L’appuntamento è stato anche l’occasione per incontrare Carlos Loscalzo, che di recente ha assunto il ruolo di Vice Presidente della divisione Secure Power, e Maurizio Semeraro, Business Development Manager. L’evento è poi proseguito con una visita esclusiva che dall’Innovation Hub, luogo in cui si possono sperimentare tutte le potenzialità di EcoStruxure nei diversi settori, ha condotto all’impianto produttivo sito sempre a Stezzano. Qui sono state applicate tutte le tecnologie Schneider Electric di smart manufacturing, con il supporto delle piattaforme connesse in cloud per monitorare l’infrastruttura IT, adottare soluzioni di realtà aumentata e di power monitoring innovativo.

LA VISIONE STRATEGICA Due sono le macrotendenze che stanno caratterizzando il mercato in tutti gli abiti: l’urbanizzazione e l’industrializzazione. Con l’aumento delle persone che vivono in città, cresce la domanda di servizi, con un conseguente consumo maggiore di energia. L’industrializzazione, invece, ci sta portando verso una realtà sempre più smart, collaborativa e flessibile. Tutto questo ha un impatto a livello di digitalizzazione, di consumo energetico e di gestione dell’energia. Il futuro sarà, quindi, sempre più elettrico: si stima che nel 2040 il consumo di elettricità sarà raddoppiato rispetto al volume attuale, ed è fondamentale essere pronti per la gestione di simili quantità di energia. Inoltre, il 70% delle risorse energetiche sarà di origine rinnovabile, grazie all’eolico, al fotovoltaico e ad altre tecnologie. I dispositivi connessi alla rete aumenteranno di 10 volte. Entro il 2020, circa 40-50 miliardi di dispositivi saranno collegati alla rete: non sono smartphone e computer, ma anche a livello residenziale, di infrastrutture, data center e industriale, con macchine, sensori e altri dispositivi intelligenti. “Schneider ha una chiara visione strategica e si posiziona tra la fase di produzione dell’energia e quella di utilizzo. Il nostro obiettivo è quello di rendere

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l’energia più connessa. Infatti, oggi tutti i componenti che fanno parte del nostro portfolio sono collegabili alla rete”, spiega Carlos Loscalzo. Un altro punto importante per il futuro dell’energia elettrica è la sostenibilità. Schneider, infatti, propone già soluzioni pensate per una società più pulita perché l’azienda è consapevole del fatto che l’alto consumo di energia elettrica richiede necessariamente lo sviluppo di sistemi di gestione efficienti e sostenibili. Con il motto “Specialista globale nella gestione dell’energia e nell’automazione”, Schneider Electric investe annualmente il 5% del proprio fatturato in R&D per lo sviluppo di nuove soluzioni per rendere l’energia più connessa, sicura e affidabile. Nel 2018, l’azienda ha registrato un fatturato di 26 miliardi di euro, di cui il 30% nell’industria manifatturiera e 14% nel mondo dei data center. “Il presente è già digitale, come dimostra la diffusione di Internet of Things, Big Data e Intelligenza Artificiale”, continua Loscalzo. “Perciò, il futuro sarà elettrico: più il mondo è digitalizzato, maggiore bisogno avremo di data center, con conseguente consumo di energia”.

LA NUOVA PIATTAFORMA ECOSTRUXURE È in quest’ottica che Schneider Electric ha introdotto EcoStruxure IT, l’evoluzione Datacenter Management as a Service (DMaaS). In un mondo sempre connesso, è fondamentale proteggere i dati e le informazioni critiche mantenendo l’infrastruttura del data center sempre al passo con le nuove complessità introdotte dall’IoT e da nuovi ambienti IT che si estendono dall’on-premise al cloud fino all’edge. Con la nuova generazione di EcoStruxure IT, è possibile: aggregare e analizzare le grandi quantità di dati ottenute dai device connessi dell’infrastruttura data center dei clienti tramite una connessione protetta e crittografata; applicare algoritmi su grandi set di dati – raccolti anche da diversi data center che operano nelle più diverse condizioni ambientali – per prevedere rischi quali guasti e superamento delle soglie di raffreddamento, moltiplicando la capacità di intelligence nel tempo grazie alla progressiva crescita del set di dati a disposizione.

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FOCUS

KYMBO

Le capsule Bio Organic premiate con il Quality Award 2019 Le capsule Bio Organic di Kimbo sono state premiate dai consumatori con il Quality Award 2019, a conferma della qualità intrinseca di un prodotto realizzato con le più avanzate tecnologie, nel rispetto delle persone e dell’ambiente.

UN CAFFÈ CORPOSO Per Kimbo Bio Organic questo importante riconoscimento conferma, ancora una volta, tutto il piacere autentico e inconfondibile di questa nuova miscela prodotta utilizzando caffè 100% proveniente da piantagioni con agricoltura biologica del Nicaragua, Perù, India e Tanzania. Il blend, che fa parte della linea Kimbo Espresso di capsule compatibili insieme a Intenso, Napoli e Armonia, è pensato per i palati alla ricerca di un espresso equilibrato, dalla dolcezza ben definita ed elegante. Si distingue, infatti, per un aroma floreale con sentori

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speziati e di mandorle con un livello di intensità 8 che lo rende perfetto a fine pasto o in ogni momento in cui si desidera assaporare tutto il piacere di un ottimo caffè espresso anche a casa propria. Ogni capsula conserva alla perfezione 5,8 grammi di caffè, tra le più alte grammature disponibili, capace di garantire un caffè più corposo, proprio come piace agli italiani. Ciascuna capsula è autoprotetta, offrendo una conservazione ottimale al caffè e garantendone una qualità assoluta. Le capsule, disponibili in pratici astucci da dieci, sono studiate per conservare inalterate tutte le caratteristiche e le peculiarità di ogni miscela, accuratamente studiata dagli esperti di Kimbo.

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imbo si è aggiudicato per il terzo anno consecutivo un importante riconoscimento: il Quality Award 2019 per le capsule Kimbo Bio Organic compatibili con le macchine ad uso domestico Nespresso (marchio non di proprietà di Kimbo). Un premio che conferma l’alta qualità del prodotto e va ad aggiungersi a quelli assegnati nel 2017 e nel 2018 all’intera linea Kimbo Espresso di capsule compatibili scelta dai consumatori tra i migliori prodotti. Il Quality Award rappresenta l’unico riconoscimento italiano attribuito ai prodotti alimentari tramite il coinvolgimento diretto di ben 300 consumatori che con uno specifico blind test analizzano alcuni componenti, che vanno dal gradimento complessivo al sapore, dalla consistenza all’odore, facendo della qualità intrinseca del prodotto l’unico strumento utile al fine della valutazione complessiva. Il premio, firmato Marketing Consulting, azienda con forte esperienza in analisi di laboratorio con i consumatori, sia a livello nazionale che internazionale, è attribuito ai prodotti alimentari di qualità sulla base di rigorosi test di laboratorio, condotti direttamente con i consumatori. Quest’anno tra i premiati numerosi grandi marchi evergreen, già protagonisti delle passate edizioni, ma anche novità di mercato e tanti prodotti in linea con le ultime tendenze di consumo. Durante la cerimonia di premiazione, Kimbo è stata premiata tra le migliori 28 aziende appartenenti alle 42 categorie merceologiche selezionate.

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FOCUS

SAN BENEDETTO

Le novità del 2019 nelle acque minerali e nel tè Il Gruppo Acqua Minerale San Benedetto ha recentemente svelato le novità che nel 2019 andranno ad affiancare le già note referenze. Ci aspetta un anno dove la lattina è protagonista e vi è grande attesa per le tante novità della linea “Antica Fonte della Salute Millennium Water”.

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n occasione dello scorso Vinitaly, la più importante manifestazione dedicata al mondo del vino e dei distillati, Acqua Minerale San Benedetto ha partecipato esponendo le principali referenze e ha presentato le novità 2019. “La partecipazione per il terzo anno consecutivo ad un contesto non convenzionale per un’azienda di beverage analcolico come il Vinitaly, è dettata dal ruolo sempre più importante che l’out of home e la ristorazione gourmet sta avendo nelle nostre strategie commerciali - ha dichiarato Vincenzo Tundo, direttore marketing del Gruppo Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. -. Inoltre, il carattere premium e internazionale del Salone coincide con le nostre strategie di sviluppo. Per San Benedetto, il Vinitaly ha assunto il ruolo di una vetrina di eccellenza rivolta ai buyer di tutto il mondo”. Presso lo stand, il tema del green, molto caro a San Benedetto, è stato coniugato con la modernità ispirandosi al mood urban chic. Al suo interno era presente “The Black Corner”: il bar premium in cui assaggiare le novità 2019 servite da un bartender professionista per un’esperienza glamour di gusto e freschezza. Uno spazio elegante ed esclusivo pensato per degustare le eccellenze Antica Fonte della Salute Millennium Water, Indian Black Tea e la gamma Schweppes.

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LATTINA PROTAGONISTA

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Grande attesa per il nuovo formato di Acqua Minerale in lattina da 25 cl di Antica Fonte della Salute - Millennium Water, caratterizzato da un design raffinato e orientato alla sostenibilità. La più prestigiosa creazione di San Benedetto è stata presentata anche nell’elegante formato in vetro da 33 cl che va ad affiancare quello da 65 cl e le nuove shape in PET da 40 e 25 cl. Rimanendo in tema lattina, è stato svelato il nuovo formato dell’Acqua Minerale San Benedetto in lattina Sleek “Single serve” 33 cl: un

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look elegante e prezioso che rimanda agli scintillanti ghiacciai delle montagne dolomitiche, simbolo di purezza e leggerezza. Realizzata completamente in alluminio, la lattina è sicura, pratica, funzionale e 100% riciclabile. Con questo nuovo formato, San Benedetto amplia ulteriormente la propria gamma di prodotti rispondendo all’alta richiesta di acqua minerale in lattina soprattutto all’estero, mercato in cui l’azienda si sta sempre più affermando. Stesso formato anche per il restyling della linea di bibite gassate “Passione Italiana”. In particolare, i gusti Clementina, Limone e Chinotto garantiscono un’esperienza di gusto superiore grazie a materie prime di provenienza italiana.

LA PREZIOSITÀ DEL THÈ Nel 2019 particolare attenzione verrà dedicata anche al Thè grazie alla linea San Benedetto Indian Black Tea: un prodotto di grande qualità e capace di coinvolgere tutti i sensi del consumatore grazie all’elegante confezione in vetro da 25 cl, al sapore intenso e al delicato profumo delle foglie di thè nero 100% indiano e della frutta. Il nuovo Thè, proposto nei gusti Limone e Pesca, si presenta in un prezioso scrigno rivestito di decori floreali e raffinati giochi di trasparenze. E a proposito di thè, anche per il 2019 San Benedetto prevede una nuova Limited Edition della lattina sleek da 33 cl, disegnata dagli studenti di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti. Un design innovativo e trendy dedicato ai consumatori più giovani e moderni. Per le Bibite Zero, la nuova bottiglia da 40 cl si presenta più pratica e funzionale, mantenendo sempre un carattere moderno e originale. Dedicata al fuori casa e al consumo on the go, sarà disponibile nei gusti Allegra e Limone. Novità anche per gli sportivi: Energade 0.5 L avrà il nuovo gusto Frutti Rossi con Goji. Infine, per Schweppes, prodotto e distribuito da San Benedetto su autorizzazione di Schweppes Int. Limited, sarà presentato il restyling 2019 della linea vetro 0,18 ow e confermata la presenza della linea Schweppes Premium Mixer con le sue inconfondibili toniche aromatizzate pensate per la mixability.

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FOCUS

YOGA

Centrifugati e succhi per un pieno di energia e salute

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a oltre 70 anni Yoga è un marchio affidabile e premiato dal consumatore per l’ampia gamma di nettari, succhi e bevande a base frutta in formati originali e innovativi. Per la primavera presenta due novità. I nuovi centrifugati Yoga sono un incontro d’amore e di bontà tra la frutta più buona e la verdura fresca; un incontro arricchito ancor di più dalle proprietà delle spezie naturali. Oggi è sempre più diffusa la domanda di prodotti salutari con un particolare interesse rivolto agli ingredienti naturali, alla loro qualità e alle percentuali in essi contenuti. Yoga, marchio da sempre attento alle esigenze in termini di nutrizione dei nuovi consumatori, grazie allo spirito innovativo che gli è proprio, incontra questi desideri con i nuovi Centrifugati Yoga, un esplosivo mix di benessere ricco di frutta, verdure e spezie senza zuccheri aggiunti, senza coloranti e conservanti, dal look accattivante della bottiglia in vetro da 680 ml che ne preserva la qualità e la conservazione. Un pieno di energia e salute con tutta la bontà che da sempre contraddistingue il marchio Yoga. I centrifugati Yoga sono proposti in tre speciali combinazioni, uniche sul mercato e tutte da scoprire, ideali in ogni momento della giornata con una composizione al 100% di solo frutta, spezie e verdura: • Curcuma: un centrifugato ricco di papaya, una preziosa alleata dell’organismo, e di arancia combinate alle eccezionali qualità della curcuma e carota. • Chia: un centrifugato a base di frutti rossi e rabarbaro, una vera e propria esplosione di gusto con l’aggiunta della chia, importante fonte di energia per il corpo umano. • Zenzero: un centrifugato di ananas, kiwi e cetriolo che esprime vivacità e benessere grazie alla freschezza della frutta esotica e alle virtù uniche dello zenzero.

SUCCHI MONODOSE PER BAMBINI Oggi Yoga conferma la propria strategia vincente nel segmento monodose bambino ampliando la propria offerta e rivolgendosi a quei

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genitori particolarmente attenti al benessere dei propri figli, in virtù di una maggiore consapevolezza ed informazione alimentare. Per questo Yoga risponde al bisogno di nutrirsi bene e con gusto presentando la novità Yoga Optimum Senza Zuccheri Aggiunti, la nuova linea di succhi che contiene il 99% di frutta ed è caratterizzata dall’inconfondibile bontà che da sempre contraddistingue i succhi della tradizione Yoga. La nuova linea Yoga Optimum Senza Zuccheri Aggiunti è 100% senza conservanti e coloranti, con tanta frutta adatta per l’alimentazione dei bambini, con solo gli zuccheri presenti naturalmente nella frutta. Le quattro nuove referenze sono composte da una percentuale di frutta ancora più alta rispetto alla ricetta classica per esaltare la bontà e il sapore dei gusti preferiti dai bambini: • Pera (costituita dal 99% di frutta, di cui il 70% di Pera Italiana): dal gusto morbido e vellutato, la referenza più amata per la pausa merenda. • Pesca (costituita dal 99% di frutta, di cui il 70% di Pesca Italiana): un’esplosione di dolcezza e cremosità. • Albicocca (costituita dal 99% di frutta, di cui il 50% di Albicocca Italiana): un concentrato di frutta e benessere, da portare sempre con sé. • ACE (costituita dal 99% di frutta): uno squisito mix di gusto, vitamine della frutta e delle carote. Yoga Optimum Senza Zuccheri Aggiunti è una promessa di bontà perché esalta il gusto grazie all’altissimo contenuto di frutta rispetto alla ricetta storica di Yoga Optimum Classico, già presente sul mercato e punto di riferimento per i succhi dedicati ai bambini. Il brik monodose è ideale per il consumo fuori casa e grazie alle pratiche confezioni singole da 200 ml, si può avere sempre con sé tutta la bontà della frutta da bere. Le linee Centrifugati Yoga e Yoga Optimum Senza Zuccheri Aggiunti sono disponibili nei punti vendita della Grande distribuzione e della Distribuzione organizzata.

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Yoga presenta due novità che rispondono alla domanda di prodotti salutari e di attenzione al benessere dei bambini, con un particolare interesse rivolto agli ingredienti naturali, alla loro qualità e alle percentuali in essi contenuti.

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CASE HISTORY

SIEMENS E CONSTELLATION BRANDS

Maggiore produttività e qualità per il più grande birrificio al mondo Constellation Brands, da importatore, è divenuto uno dei principali produttori e distributori mondiali di alcolici, vino e birra in USA, Messico, Canada, Nuova Zelanda e Italia. Dopo l’acquisizione del birrificio Nava, l’azienda si è affidata a Siemens per aggiornare la rete industriale così da garantire un controllo della produzione e della catena di fornitura.

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solo una poche miglia dal confine con gli Stati Uniti. Tramite linee ferroviarie si garantisce l’approvvigionamento delle materie prime, soprattutto riso, orzo, malto e mais, dove si trovano mescolate con l’acqua. Dopo la fabbricazione della birra, sedici le linee di confezionamento provvedono all’imbottigliamento in lattine, bottiglie e fusti da pallettizzare e caricare sui treni che li portano al mercato.

ESPANDERE LA CAPACITÀ DELL’IMPIANTO Secondo il vicepresidente dei sistemi di produzione, Chris Renken, il birrificio e l’imbottigliamento del Grupo Modelo Nava sono stati considerati all’avanguardia quando furono costruiti, ma il nuovo obiettivo era quello di estendere la capacità produttiva annuale da 8,5 a 20 milioni di ettolitri, corrispondente ad un aumento del 250 per cento in tre anni, per soddisfare le attese di crescita del mercato.

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onstellation Brands, Inc. (CBI) è tra i principali produttori e distributori mondiali di alcolici, vino e birra, che operano negli Stati Uniti, Messico, Canada, Nuova Zelanda e Italia. In qualità di terza azienda produttrice di birra degli Stati Uniti, i suoi noti brand, come Corona, Modelo e Pacifico, sono tra i più importanti e in rapida crescita negli USA. Ma prima del 2013, CBI è stato un importatore e non aveva mai prodotto una bottiglia di birra. Di recente, l’azienda ha acquisito dal Grupo Modelo i diritti del marchio USA e un’enorme fabbrica di birra Nava in Messico. In questo modo CBI è entrata definitivamente nello sfidante mondo della grande distribuzione su larga scala e nelle operazioni di fabbricazione e imbottigliamento della birra. Da allora, il birrificio Nava è diventato il più grande del mondo nel suo genere con un’annuale capacità produttiva di quasi 27,5 milioni di ettolitri. Le sue attività coprono 885 acri vicino a Piedras Negras, in Messico,

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SOLUZIONE DI RETE COMPLETA E STANDARDIZZATA Renken ha perciò deciso di affidarsi a Siemens Professional Services for Industrial Networks, un team di esperti di networking. La rete dell’impianto è stata così potenziata e ampliata con più di 4.000 dispositivi di produzione, più di 1.500 Sinamic G120. “Eravamo sicuri che Siemens avrebbe potuto aiutarci a progettare e implementare un modello di rete standardizzato che ci sarebbe poi servito come modello di rete standard per la fabbrica di birra Nava e per tutte le esigenze future”. Il team di Siemens, insieme a Renken, ha valutato l’attuale rete dell’impianto e ha poi progettato un modello di rete target sicuro, resiliente e ridondante. Il modello sarebbe stato implementato per tre reti separate, ciascuna per una funzione operativa distinta dell’impianto - produzione di birra, imballaggio e servizi di pubblica utilità - e funzionalmente separata dalla CBI enterprise network. Il nuovo design di rete è stato ottimizzato per l’automazione, altamente segmentato con reti locali virtuali (VLAN) per la sicurezza e la resilienza. Ognuna delle tre reti di impianto dispone di reti di controllo e di funzionamento separate su anelli in fibra da un gigabit su Profinet Industrial Ethernet utilizzando il protocollo di ridondanza ad alta velocità (HRP) per garantire la resilienza e la disponibilità della rete. All’interno di questi anelli ci sono tre strati: un accesso floor-level con switch gestiti Scalance XC200 interconnessi a Siemens Simatic S7 200, 300, e a 400 PLC, ET200SP I/O remoto, server WinCC e HMI. A sua volta, gli anelli si collegano tramite switch gestiti Scalance 307-3LD ad un livello superiore di distribuzione dei dati. Questi quindi si collegano a uno strato centrale che utilizza uno switch gestito Scalance XM408-8C Layer 3 per collegarsi in modo sicuro alla rete centrale industriale dell’impianto CBI. A ulteriore salvaguardia dei collegamenti degli OEM sono stati utilizzati Moduli di sicurezza Scalance S602 e S623 con firewall integrati. “I moduli di sicurezza Scalance sono stati importanti per garantire una gestione sicura delle connessioni tunnel VPN alle apparecchiature per il monitoraggio delle prestazioni, in base alle condizioni di manutenzione e diagnostica remota”, sottolinea

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Renken. La gestione della rete è garantita dal software Siemens Sinema Server, che è stato progettato per sofisticate applicazioni industriali quali la fabbrica di birra Nava. Con più di 200 interruttori e altri dispositivi di rete da esso gestiti, il software fornisce una completa visibilità operativa della rete dell’impianto con caratteristiche come riconoscimento automatico della topologia, monitoraggio di rete 24x7, e funzioni complete di diagnostica e reportistica. La diagnostica di rete è integrata nel WinCC dell’impianto. I sistemi HMI/SCADA possono emettere avvisi ed errori attraverso l’interfaccia OPC integrata. I registri eventi egli allarmi vengono catturati anche per i controlli delle prestazioni. Un altro grande progetto era quello di aggiornare la rete wireless a supporto dell’impianto di veicoli a guida laser (LGV), 78 dei quali operano nella produzione e 48 nelle spedizioni. La flotta LGV è la più grande nel settore alimentare e delle bevande al mondo. A tal fine, è stata implementata una rete wireless Scalance, utilizzando punti di accesso Scalance W770 e W780 sugli LGV che comunicano su banda da 5 GHz per evitare interferenze.

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L’espansione doveva avvenire contestualmente alle attività dell’impianto che continuava la sua produzione. Gli standard di rete esistenti dell’impianto non fornivano però la segregazione e la disponibilità necessarie. “Inoltre, le sei linee di confezionamento, tutte le linee di confezionamento con veicoli per il trasporto automatico a guida laser,e il nostro magazzino ad alta densità operavano su un’unica rete flat Layer 2”, continua Renken.

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CASE HISTORY

KHS E PETERSTALER

Acqua in vetro, senza intoppi sino allo scaffale del supermercato La tedesca Peterstaler Mineralquellen GmbH, dopo aver investito in una nuova linea di riempimento per bottiglie di vetro nel 2015, ha recentemente deciso di lanciare nuove bottiglie di vetro per la sua acqua minerale. Ora Peterstaler riempie le nuove bottiglie grazie a un progetto sviluppato da KHS.

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clienti sullo sviluppo di nuove bottiglie in PET, nel segmento dei contenitori in vetro, invece, il design era già stato predisposto. Peterstaler aveva deciso di proporre una nuova bottiglia di vetro sviluppata dalla Società Tedesca dei Produttori di Acque Minerali (GDB). “C’è un deciso ritorno al vetro, con un aumento della quantità utilizzata in particolare nell’industria delle acque minerali”, afferma Wolfgang Sum, responsabile tecnico di Peterstaler Mineralbrunnen. “Un’attenzione sempre maggiore viene rivolta alla qualità, al valore e all’aspetto regionale. A causa del maggior peso da trasportare e dei maggiori costi che ciò comporta, l’imbottigliamento in vetro paga solo (per le consegne) se entro un raggio di 200 km dal nostro stabilimento”. Questo era un altro motivo per espandere il portafoglio aziendale.

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d oggi KHS ha sviluppato oltre 14.000 bottiglie in PET e 7.000 modelli di preforme mediante il suo programma Bottles & Shapes ™. Il fornitore di sistemi ha ora ampliato il suo programma di consulenza specialistica per la progettazione di contenitori includendo anche bottiglie di vetro e lattine. In particolare, i cambi di formato in linea, veloci e affidabili, sono un fattore importante per gli imbottigliatori. KHS assicura proprio questo quando vengono lanciati nuovi prodotti, e lo ha fatto anche con il nuovo progetto della tedesca Peterstaler Mineralquellen GmbH di Bad Peterstal-Griesbach nella Foresta Nera, che ha deciso di lanciare nuove bottiglie di vetro per la sua acqua minerale. Questo particolare progetto è stato affrontato da una diversa angolazione; solitamente KHS collabora strettamente con i suoi

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IL CLIENTE HA BISOGNO DI INCONTRARE Al momento del lancio del nuovo formato della bottiglia, l’attenzione principale era rivolta ai desideri e alle esigenze del consumatore. “C’è un numero crescente di famiglie single, ad esempio, e molte persone non vogliono più trascinare pesanti casse”, afferma Sum. Per raggiungere questo gruppo target, Peterstaler ha deciso di imbottigliare i suoi prodotti nei nuovi contenitori noti come ‘GBD pool bottle’, una bottiglia da un litro in cassette da sei per le persone che vivono da sole. “Questo tipo di cassa è pratico e facile da tenere e trasportare”, afferma Sum. L’impianto di imbottigliamento dell’acqua minerale riempie anche bottiglie da 0,5 e 0,7 litri. Nel 2015 Peterstaler ha investito in una nuova linea di riempimento di bottiglie di vetro del fornitore di sistemi di Dortmund. Il desiderio di nuovi formati di bottiglie ha coinvolto nuovamente gli esperti di KHS nell’autunno del 2017 che hanno implementato il progetto nel contesto del programma di consulenza Bottles & Shapes ™. “In questo caso significava adattare la linea alla bottiglia e convertirla in modo che le casse piene d’acqua arrivassero senza problemi allo scaffale del supermercato”, spiega Armin Wille, responsabile del Service Sales di KHS.

UNA LINEA ADATTATA ALLE NUOVE BOTTIGLIE UNA LUNGA PARTNERSHIP Accanto ai cambi rapidi e al basso consumo energetico, il servizio e la manutenzione giocano un ruolo fondamentale anche per Peterstaler. “Così tante cose dipendono dalle persone. Quando abbiamo firmato il contratto per il sistema, ho affermato che stavamo entrando in una nuova partnership”, afferma Sum. Peterstaler è totalmente soddisfatta di questa partnership. “Il prossimo anno sarò con la società da 30 anni, e le macchine di KHS sono sempre state presenti. Questo dice tutto”, sottolinea Sum. L’imbottigliatore di acque minerali non gestisce l’impianto di Dortmund solo sulla sua linea per il vetro, ma anche per stirare e soffiare gli stampi per le sue bottiglie in PET –anche in questo caso basandosi sul collaudato programma Bottles and Shapes ™. “Abbiamo progettato la nostra prima bottiglia in PET insieme nel 2004”, ci spiega Armin Wille. Nel corso degli anni KHS ha continuato a sviluppare questi contenitori per Peterstaler. “Qui, grazie al peso leggero, siamo stati in grado di realizzare notevoli risparmi sulle quantità di materiali utilizzati dal cliente e quindi anche sui costi”, sottolinea Wille.

BOTTLE & SHAPES Il Gruppo KHS ha ampliato il suo programma Bottles and Shapes ™ e ora applica il suo programma di consulenza specialistica per la progettazione e l’ottimizzazione di contenitori anche alle bottiglie di vetro e alle lattine. L’azienda discute le idee con i clienti, dà consigli sui singoli progetti e allo stesso tempo identifica potenziali aree di miglioramento lungo l’intera linea di produzione. Durante il processo gli esperti KHS effettuano valutazioni tecniche dettagliate con i loro partner globali e verificano se lattine o bottiglie di vetro possono essere riempite su macchine esistenti senza problemi. Il programma offre una gestione interdisciplinare del progetto dall’immissione dell’ordine alla messa in servizio. I nuovi componenti sono realizzati appositamente per adattarsi alle linee esistenti. Tutte le necessarie conversioni del sistema KHS assicurano che i nuovi prodotti possano essere introdotti senza intoppi. La pianificazione integrata fornita da Bottles and Shapes ™ di KHS consente un lancio senza problemi di nuovi prodotti e un time to market affidabile.

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Utilizzando le nuove bottiglie è stato necessario riadattare l’intera linea, dalla decassettatrice e il sistema di trasporto delle bottiglie attraverso la riempitrice sino all’etichettatrice e all’incassettatrice. La prima bottiglia è stata poi riempita nella primavera del 2018. Oltre ad adattare l’hardware, KHS ha anche riprogrammato il software dell’intero sistema, così da rendere possibile il cambio formato in tempi brevi con la pressione di un solo pulsante. “L’operatore ora interviene il meno possibile e sa esattamente cosa deve fare per garantire che il risultato di riempimento sia sempre lo stesso”, afferma Sum. Ad esempio, al momento il tempo di passaggio dall’ultimo bottiglia da 0,7 litri alla prima bottiglia da un litro che lascia l’etichettatrice ammonta a circa 45 minuti. Peterstaler è stata anche convinta dalla sostenibilità della linea KHS. “La nostra principale fonte di calore per il sistema di lavaggio delle bottiglie è ancora alimentata a nafta. Qui risparmiamo fino al 35% e abbiamo bisogno di meno acqua dolce, producendo così meno acqua di scarico. Anche il nostro consumo di energia elettrica è stato ridotto fino al 55%”, dice Sum.

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TYSSENKRUPP

L’acciaio da imballaggio pioniere della sostenibilità L’acciaio da imballaggio è da anni all’avanguardia sul fronte del riciclo, anche rispetto ad altri materiali quali la plastica, il vetro, l’alluminio e il cartone. Azienda di riferimento nel campo delle tecnologie per l’acciaio da imballaggio, thyssenkrupp prosegue con la ricerca nell’ambito delle nuove proprietà dei materiali e dei processi produttivi.

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n base alla ricerca effettuata da cyclos HTP per conto di thyssenkrupp, una lattina da 0,5 litri in banda stagnata è riciclabile al 91%. Inoltre, processi di imballaggio e il materiale stesso offrono il massimo livello di protezione e conservazione, pertanto le lattine non necessitano di raffreddamento in produzione o durante il trasporto.

LA CATENA DEL VALORE

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L’acciaio da imballaggio nel 2016 ha raggiunto in Europa (UE con Norvegia e Svizzera) un tasso di riciclo pari al 79,5%, che corrisponde a un incremento rispetto all’anno precedente pari al 2%.

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Nel 2016 in Italia è stato riciclato il 76,1% dell’acciaio da imballaggio. “Questo è possibile, tra gli altri aspetti, grazie alle sue proprietà magnetiche che consentono di separarlo facilmente da altri rifiuti, siano essi domestici o di altra natura. Inoltre, l’acciaio da imballaggio è un materiale ‘permanente’, riciclabile praticamente all’infinito senza perdita di qualità”, sottolinea Nicole Korb, responsabile thyssenkrupp della comunicazione e dello sviluppo dei mercati presso la sede di Andernach. Ogni articolo in acciaio prodotto ex novo contiene pertanto una percentuale crescente di acciaio riciclato. Il riciclo delle lattine riduce le emissioni e consente di risparmiare fino al 76% dell’energia necessaria alla produzione. Naturalmente questo può funzionare a fronte di collegamenti funzionali che colmino le lacune all’interno della catena del valore, garantendo una fuoriuscita dal ciclo il più possibile limitata. “Quale uno dei maggiori produttori di acciaio da imballaggio, ci assumiamo da diversi anni questa responsabilità. In Germania, ad esempio, completiamo e sosteniamo attivamente la catena di riciclo grazie alla nostra affiliata DWR (società tedesca per il riciclo della banda stagnata), impegnandoci inoltre con l’azienda non profit KBS (operatore nell’ambito del sistema di riciclo degli imballaggi in metallo)”, spiega Korb. Un altro aspetto della sostenibilità è la notevole capacità delle scatole in acciaio di conservare cibi e bevande: una percentuale superiore di imballi in banda stagnata destinati al consumo alimentare comporta minor spreco di cibo dovuto a scarti (concreti o ipotizzati).

IL RUOLO DI THYSSENKRUPP Azienda di riferimento nel campo delle tecnologie per l’acciaio da imballaggio, thyssenkrupp prosegue con la ricerca nell’ambito delle nuove proprietà dei materiali e dei processi produttivi. Dal 1985, per esempio, il peso della lattina standard due pezzi da 0,33 litri è stato ridotto di oltre un terzo, raggiungendo i 22 grammi. Nel caso

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delle scatole alimentari tre pezzi il risparmio può essere ancora maggiore: la riduzione dello spessore della parete a una frazione di millimetro dagli anni ’70 in poi ha consentito di dimezzare il peso delle scatole, rendendole più efficienti nell’impiego del materiale. Con nuovi prodotti a marchio rasselstein, tra cui Solidflex, HighFormability o Ultra-Low-Earingsteel, thyssenkrupp è all’avanguardia nello sviluppo che consente di configurare l’acciaio da imballaggio, dotato di specifiche caratteristiche, esattamente in base alle esigenze del singolo cliente. Lo stabilimento di Andernach è in grado di fornire oltre 6.000 diverse specifiche: la gamma prodotti include acciai da imballaggio di massima resistenza ed elevata duttilità, acciai altamente malleabili per geometrie di scatola complesse nonché tipologie di banda stagnata estremamente omogenee e isotropiche per chiusure e imbutiture multilivello detta DRD (drawn and redrawn), stampate in distorsione. Una produzione sostenibile e responsabile implica tuttavia aspetti che vanno oltre il prodotto in sé e il suo riutilizzo. Nel 2010 thyssenkrupp ha aderito al Codice di condotta dell’Associazione Nazionale Tedesca Responsabili Gestione Materiali, Acquisti e Logistica (BME), impegnandosi così a operare insieme a fornitori e partner commerciali in conformità ai principi etici contemplati dal Codice stesso. Le istituzioni UE hanno formalmente aderito al pacchetto di misure sull’economia circolare che contempla obiettivi di riciclo e altri requisiti per tutti i materiali, acciaio da imballaggio compreso, che gli Stati membri dovranno convertire in legge nazionale. “Quali pionieri dell’economia di ciclo chiuso, naturalmente sosteniamo tali norme e ci riteniamo posizionati in modo ottimale non solo per affrontare le sfide future, ma anche in termini di sostenibilità”, conclude Korb.

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Salone europeo dell’imballaggio, dei processi e delle tecnologie European trade fair for packaging, processing and technology

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ASSOVETRO

Salute, gusto e ambiente sostengono il “made in vetro” Nei dati Assovetro 2018, un trend positivo che sfrutta anche il successo del Made in Italy, soprattutto di vino e “bollicine”. L’85% degli italiani ritiene il vetro il packaging più sicuro per cibi e bevande e l’81% il più sostenibile.

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alute, gusto e ambiente sono i tre driver che spingono il “made in vetro”. Anno dopo anno, infatti, la produzione di bottiglie e vasetti di vetro aumenta costantemente proprio per rispondere ai bisogni di sicurezza alimentare e alla domanda di sostenibilità ambientale dei consumatori. E a questo trend positivo è stato anche di aiuto il successo del Made in Italy: sono infatti sempre di più le bottiglie di vino e spumante, rigorosamente in vetro, esportate all’estero. L’export di vino è passato dai 2,5 miliardi del 2000 agli oltre 6 miliardi del 2017, con un vero e proprio boom delle “bollicine” il cui export nello stesso periodo è aumentato del 566,2% in valore e del 264,8% in quantità. Questi i numeri che confermano la tendenza positiva del vetro nei primi 10 mesi del 2018: la produzione di bottiglie di vetro, packaging top per vino e birra, è aumentata del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017 (oltre tre milioni di tonnellate di bottiglie prodotte), con un tasso medio di incremento della produzione tra il 2014 e il 2017 del 2%. In aumento, del 7%, anche l’export di bottiglie nei 10 mesi e un balzo in avanti lo ha fatto anche l’import di bottiglie, +25%, a dimostrare la richiesta sempre crescente di contenitori in vetro per bevande. Stabile la produzione di vasi alimentari, +0,2% nei primi 10 mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma il tasso medio annuo di incremento tra il 2014 e il 2017 è stato del 4,5%. L’aggiornamento dei dati di produzione del packaging in vetro è stato fornito da Assovetro, l’Associazione nazionale dei produttori di vetro aderente a Confindustria: “I dati degli ultimi anni - spiega Marco Ravasi, Presidente della sezione contenitori in vetro di Assovetro confermano che il vetro è riconosciuto come “il custode” migliore di cibi e bevande. Questo materiale infatti garantisce la sicurezza alimentare, è campione di economia circolare, e preserva inalterato il gusto di ciò che contiene. Da non dimenticare poi il contributo che dà all’economia italiana in termini di occupazione e PIL”.

degli alimenti. Tutte caratteristiche, queste, che lo rendono uno dei materiali più sicuri dal punto di vista igienico sanitario, tanto che l’85% degli italiani considera il packaging in vetro il più sicuro per il cibo e per le bevande. Il vetro vince anche in sostenibilità ambientale: riciclabile al 100% per infinite volte e reimpiegato nello stesso processo produttivo è un modello di riferimento per l’economia circolare che punta a ridurre il prelievo di materie prime dall’ambiente, minimizzare la produzione di rifiuti, valorizzare la durata dei prodotti. Con gli alti numeri di raccolta differenziata, 83%, e di riciclo, 72,8%, il vetro ha convinto gli italiani, che, per l’81%, lo ritengono il packaging più sostenibile. E non solo: più di 6 italiani su 10 considerano il vetro l’imballaggio “più amico del mare” perché è un materiale inerte e non rilascia sostanze chimiche pericolose, né si dissolve in microparticelle dannose per l’ecosistema marino.

L’INDUSTRIA ITALIANA DEL PACKAGING IN VETRO L’industria dei contenitori in vetro con 18 vetrerie e 40 stabilimenti è presente in quasi tutte le regioni d’Italia, da Nord a Sud, con una maggiore concentrazione al Nord. Conta 8.300 addetti, il 97% con contratto a tempo indeterminato, e altri 14.000 occupati indiretti e nell’indotto. Il fatturato è valutato in 2 miliardi di euro l’anno.

SALUTE E AMBIENTE GLI ATOUT DEL VETRO E proprio il vetro possiede alcune caratteristiche importanti per la sicurezza alimentare. Si tratta della trasparenza, della totale assenza di cessione di sostanze agli alimenti contenuti, della protezione e conservazione nel tempo del gusto e delle caratteristiche organolettiche

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PRO CARTON

I consumatori italiani contro il packaging non sostenibile Oltre nove consumatori italiani su dieci (il 94%) ritengono che il governo debba emanare una normativa volta a obbligare le aziende a indicare il livello di ecocompatibilità delle confezioni dei rispettivi prodotti

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li italiani eco-consapevoli chiedono maggiore trasparenza sulla sostenibilità del packaging, con il 94% dei consumatori convinto che le confezioni dei prodotti dovrebbero includere informazioni più dettagliate circa la sostenibilità dei materiali di imballaggio utilizzati. La tendenza è in linea con il crescente orientamento del pubblico verso la sostenibilità ed è supportata dal fatto che quasi la metà (il 49%) dei consumatori italiani ha ridotto l’acquisto di prodotti confezionati con materiali non sostenibili e che 9 acquirenti su 10 prediligono imballaggi facilmente riciclabili. Con quasi la metà (il 49%) degli italiani che scarta i prodotti a causa del packaging, appare evidente che i produttori di merci di largo consumo devono impegnarsi maggiormente per soddisfare le aspettative degli acquirenti.

GLI OVER 50 I PIÙ CRITICI in cartone o plastica per lo stesso prodotto, l’89% degli intervistati ha dichiarato di preferire il cartone. Tuttavia, è la generazione dei millennial a causare il maggiore impatto, dal momento che il 55% degli italiani intervistati di età compresa tra 19 e 29 anni ha dichiarato di essere passato a un altro brand nell’ultimo anno per motivi legati al packaging, tra cui l’uso eccessivo di materiali di imballaggio e la rispettiva sostenibilità.

TASSARE IL PACKAGING NON SOSTENIBILE Gli acquirenti italiani supportano anche l’introduzione di una tassa per obbligare commercianti e brand ad adottare soluzioni di imballaggio più ecologiche. La proposta ha incontrato il favore della maggior parte degli intevistati, con un 49% che si è dichiarato molto d’accordo e un ulteriore 25% che ha affermato di essere d’accordo. Per quanto riguarda il resto, solo il 12% degli italiani si è dichiarato in disaccordo con la tassa sulla sostenibilità del packaging.

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Quando si parla di packaging sostenibile, gli italiani over 50 sembrano essere i più critici nei confronti di commercianti e brand. In base ai risultati del sondaggio European Consumer Packaging Perceptions, che ha coinvolto 7.000 consumatori in 7 paesi europei, il 66% degli italiani di età compresa tra 50 e 60 anni ritiene che si dovrebbe fare di più per introdurre sul mercato confezioni ecosostenibili. Inoltre, in linea con l’impatto prodotto dalla recente copertura mediatica in termini di packaging, di fronte alla scelta di una confezione

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ITALIA, LA MENO “ECOLOGICA” IN EUROPA

Il 94% dei consumatori italiani desidera che le confezioni riportino informazioni più dettagliate sul livello di ecocompatibilità degli imballaggi.

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55% degli italiani intervistati di età compresa tra 19 e 29 anni ha dichiarato di essere passato a un altro brand nell’ultimo anno per motivi legati al packaging.

I consumatori italiani sono tuttavia ancora un po’ indietro rispetto a quelli di altri paesi europei in termini di impegno a favore del packaging ecocompatibile. Nonostante il 75% dichiari che le rispettive decisioni di acquisto sono influenzate dalle confezioni dei prodotti, i consumatori spagnoli (81%), tedeschi e polacchi (77%) sono ancora più propensi a basare i propri acquisti sulle credenziali ambientali del packaging. Tony Hitchin, Direttore generale di Pro Carton, ha così commentato lo studio: “La ricerca evidenzia la rapida evoluzione dell’atteggiamento dei consumatori da quando il dibattito sulla sostenibilità è divenuto attuale nel 2017. Commercianti e brand sono consapevoli della necessità di soddisfare le aspettative di consumatori e governi in termini di una maggiore sostenibilità dei rispettivi packaging”.

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TETRA PAK E GIUNKO

Junker la raccolta differenziata a portata di smartphone Grazie alla collaborazione tra Tetra Pak e Giunko nasce Junker, un’applicazione che indica per ogni Comune la corretta modalità di conferimento dei cartoni di latte, succhi e altri alimenti.

confezioni Tetra Pak diventa così ancora più rapido e pratico, consentendo il recupero dei materiali e il loro impiego per la realizzazione di nuovi prodotti in un’ottica di piena circolarità. L’utilizzo della app è estremamente semplice: dopo aver inquadrato con la fotocamera dello smartphone il codice a barre presente sul prodotto, l’applicazione individua tutti i materiali che lo compongono e, per ognuno di essi, indica la corretta modalità di smaltimento in base alla località in cui ci si trova.

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COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI CITTADINI

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etra Pak e Giunko insieme per le informazioni sui cartoni Tetra Pak® all’interno di Junker, l’app gratuita che aiuta in modo semplice e veloce i cittadini a fare correttamente la raccolta differenziata, riconoscendo prodotti e materiali. Junker è l’unica app in Europa in grado di offrire questo servizio ed è stata di recente inserita nel Libro Bianco delle Buone Pratiche di Economia Circolare del Parlamento Europeo. L’applicazione fornisce agli utenti informazioni sul packaging per oltre un milione di prodotti specifici e mille categorie di materiali generici, indicandone la corretta modalità di smaltimento in base alle regole del Comune in cui l’utente è localizzato. Se il prodotto non è presente nel database, è sufficiente inviare una foto per ricevere un feedback in pochi minuti. Una funzionalità intuitiva che garantisce la massima usabilità e la partecipazione degli utilizzatori e in pochi passaggi produce un vantaggio informativo e ambientale per l’intera comunità. Per le confezioni Tetra Pak è disponibile, inoltre, la ricerca per simbolo, che consente di riconoscere l’imballaggio e ottenere le informazioni corrette di conferimento, compresi i punti su mappa. Il riciclo delle

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“Questa collaborazione è un’opportunità per rendere sempre più informati e consapevoli i cittadini sulla riciclabilità delle nostre confezioni - sottolinea Lorenzo Nannariello, Circular Economy Expert di Tetra Pak -. Grazie a questa app possiamo veicolare a un pubblico sempre più ampio di consumatori, in modo semplice e immediato, le informazioni necessarie sul conferimento dei nostri cartoni e proporre idee e buone pratiche che contribuiscono alla realizzazione di una concreta economia circolare”. “Junker nasce dalla volontà di aiutare i cittadini a riconoscere e differenziare correttamente qualsiasi tipo di packaging, riducendo così gli errori di conferimento e favorendo il riciclo delle materie prime - spiega Noemi De Santis, fondatrice di Giunko -. Ma risultati significativi possono essere ottenuti solo grazie al coinvolgimento attivo dei cittadini, che chiedono un servizio semplice e di facile utilizzo. In quest’ottica, la collaborazione con Tetra Pak è particolarmente importante per una categoria di prodotti tra le più ricercate nel nostro database”.

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BREAKING NEWS

AUMENTA IL CONTRIBUTO AMBIENTALE PER GLI IMBALLAGGI VETRO Conai aumenta il Contributo Ambientale per l’avvio a riciclo degli imballaggi in vetro. Dal 1° luglio 2019, crescerà dagli attuali 24,00 €/tonnellata ai 27,00 €/tonnellata. Il Consiglio di Amministrazione CONAI, sentito il parere del Consorzio per il Recupero del Vetro, ha deliberato la rimodulazione del Contributo Ambientale per gli imballaggi vetro. Ciò al fine di assicurare le risorse economiche necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di riciclo/recupero dei rifiuti di imballaggio su tutto il territorio nazionale. La motivazione dell’aumento va fatta risalire allo straordinario incremento della raccolta differenziata di 155.000 tonnellate registrata nel 2017 (in tutto il triennio precedente 2014-16 era stata 144.000 tonnellate) che è continuata nel 2018 e che ha saturato la capacità nazionale di trattamento. L’aumento dell’offerta di quantitativi di rifiuti di imballaggio in vetro, non sempre di qualità, conferiti soprattutto dalle regioni del Sud, e la domanda cedente da parte degli impianti di trattamento hanno determinato una generale contrazione dei prezzi delle aste. L’effetto concomitante dei minori ricavi dalle aste e dei maggiori esborsi per corrispettivi da versare ai Comuni ha fatto emergere l’esigenza di variare il Contributo Ambientale da 24 euro/ton a 27 euro/ton a partire dal 1 luglio 2109. Tale variazione avrà effetto, con la stessa decorrenza, anche sul Contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) che passerà da 64,00 a 65,00 €/tonnellata. Resteranno invece invariate le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in Euro) per i prodotti alimentari imballati (0,16%) e per i prodotti non alimentari imballati (0,08%). Il sistema CONAI-Consorzi di Filiera e i riciclatori indipendenti hanno contribuito a garantire nel 2017 l’avvio a riciclo del 67,5% dei rifiuti di imballaggio, per un totale di 8,8 milioni di tonnellate.

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UN NUOVO TOOLKIT PER IMBALLAGGI FLESSIBILI E SOSTENIBILITÀ

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Flexible Packaging Europe (FPE) presenta un nuovo toolkit online incentrato sulla sostenibilità degli imballaggi flessibili. I gruppi target principali sono le persone che lavorano nei settori degli imballaggi flessibili e dei prodotti confezionati con imballaggi flessibili, ma anche il pubblico in generale. Un nuovo toolkit è stato realizzato da Flexible Packaging Europe (FPE), che messo insieme e creato format visuali per spiegare gli imballaggi flessibili e la sostenibilità. È disponibile gratuitamente sul sito web dell’associazione, per chiunque sia interessato al tema. “Con il nostro pacchetto divulgativo di informazioni vogliamo enfatizzare come gli imballaggi flessibili vadano a supporto del consumo e della produzione sostenibili di cibo. Gli imballaggi flessibili offrono di fatto numerosi vantaggi in termini di sostenibilità, specie se si considera il quadro generale: questo è supportato da fatti scientifici” spiega Jean-Paul Duquet, Direttore della Sostenibilità di FPE . “Eppure la sostenibilità nel packaging rimane una tema complesso e noi abbiamo provato a ridurne la complessità mettendo a disposizione una panoramica di tipo pratico, con fatti e cifre a livello europeo per quanto riguarda temi rilevanti e moto dibattuti, quali l’economia circolare o lo spreco di cibo. Infografiche facili e intuitive ad esempio che gli imballaggi flessibili sono progettati per minimizzare di fatto l’uso dei materiali da imballaggio e come questo contribuisca a preservare beni di valore e a ridurre i rischi di spreco. “Molto spesso, l’imballaggio flessibile è più efficiente, in termini di risorse, delle tipologie di imballaggio alternative: serve alla medesima finalità pur con un minore consumo di materiale e di risorse energetiche lungo l’intero ciclo di vita,” aggiunge Duquet. “Noi abbiamo creato uno strumento utile per i diversi tipi di utenza, aiutandoli a capire meglio e spiegando loro più diffusamente il ruolo degli imballaggi flessibili nella sostenibilità”. Il toolkit include, scaricabili: infografiche, poster, una scheda tecnica e un’utile guida tascabile. Le informazioni sono attualmente disponibili in cinque lingue: inglese, tedesco, francese, italiano e spagnolo (seguiranno a breve polacco e turco). Si tratta di una fonte di informazioni molto comprensibile e accessibile per quanto riguarda la sostenibilità degli imballaggi flessibili. Per accedere al toolkit online: flexpack-europe.org

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SALONE INTERNAZIONALE MACCHINE PER ENOLOGIA E IMBOTTIGLIAMENTO

LEADER IN WINE & BEVERAGE TECHNOLOGY

ORGANIZED BY

28 a EDIZIONE

19-22 novembre 2019 Fiera Milano (Rho) info@simei.it / simei.it

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BREAKING NEWS

SI AMPLIA IL CONSORZIO PER IL BIORICICLO DI PET Carbios, società all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni bio-industriali in grado di rinnovare il ciclo vitale dei polimeri plastici e tessili, e L’Oréal, società attiva nel settore beauty, a nome di tutto il Consorzio, hanno annunciato un’importante collaborazione con Nestlé Waters (presente in Italia attraverso il Gruppo Sanpellegrino), PepsiCo e Suntory Beverage & Food Europe. Carbios ha sviluppato una tecnologia sostenibile che utilizza enzimi altamente specifici per il riciclo di una gamma molto ampia di materie prime plastiche in PET e fibre in poliestere. Questo processo innovativo dà vita a un PET riciclato equivalente a un PET vergine, che può essere utilizzato nella produzione di bottiglie o di altre tipologie di imballaggio. Il Consorzio nasce originariamente da una collaborazione tra Carbios e L’Oréal finalizzata a introdurre sul mercato, su scala industriale, l’avanzata tecnologia di riciclo progettata e sviluppata da Carbios. Impegnate a contribuire allo sviluppo sostenibile con soluzioni innovative, Nestlé Waters, PepsiCo e Suntory Beverage & Food Europe si sono unite al Consorzio con l’obiettivo di sostenere un’economia circolare della plastica che utilizza l’innovativa e avanzata tecnologia di riciclo a base di enzimi ideata da Carbios. Secondo i termini dell’accordo quadriennale, i partner del Consorzio si impegnano a introdurre sul mercato la tecnologia di riciclo del PET firmata Carbios e aumentare la disponibilità di plastica riciclata di alta qualità, per mantenere gli impegni presi in termini di sostenibilità ambientale. La collaborazione prevede obiettivi tecnici intermedi e assistenza per una fornitura efficiente di plastiche in PET completamente riciclate, adatte al consumo e idonee alla distribuzione su mercati globali. Il processo ideato da Carbios scompone i rifiuti plastici in PET nei componenti originari, che a loro volta possono essere utilizzati per produrre plastiche in PET di alta qualità. Questa tecnologia, che è stata brevettata, offre la possibilità di riciclare ripetutamente le plastiche in PET, agevolando così l’introduzione di nuovi prodotti realizzati interamente in PET riciclato. La stessa Carbios si è recentemente guadagnata un primato mondiale utilizzando la tecnologia enzimatica per la produzione di bottiglie in PET interamente realizzate con plastica riciclata. Questo approccio biologico consente di processare qualunque tipologia di plastica in PET (trasparente, colorata, opaca, multistrato) e fibra in poliestere. Il procedimento richiede una quantità limitata di calore, ed esclude totalmente l’utilizzo di pressione e solventi: consente quindi di ridurre l’impatto ambientale rendendo questa soluzione estremamente competitiva per aumentare le percentuali di plastica riciclata su scala mondiale. L’avanzata tecnologia di riciclo di Carbios rappresenta una soluzione sostenibile e responsabile in grado di creare un’economia circolare della plastica e delle fibre usate.

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23° VINITALY DESIGN INT’L PACKAGING COMPETITION

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“Il tema del packaging è sempre più centrale, con il design che integra la comunicazione del vino”, questo lo spirito del Vinitaly Design Int’l Packaging Competition, espresso dal presidente di giuria Cristiano Seganfreddo dopo l’assegnazione dei premi della 23^ edizione del concorso. La competizione, organizzata da Veronafiere/Vinitaly ha lo scopo di evidenziare il miglior abbigliaggio dei vini, dei distillati, dei liquori, delle birre e degli oli extra vergine d’oliva (bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, collarino, ecc.) premiando e stimolando lo sforzo delle aziende al continuo miglioramento della propria immagine. “Veronafiere promuove una nuova visione del vino, perché la progettazione dell’immagine risponde sia alle richieste del consumatore, sia delle cantine di promuovere in maniera adeguata i propri prodotti anche sui social e in mercati diversi tra loro per cultura e sensibilità”, spiega Seganfreddo. Per questo, ha concluso Seganfreddo, “occorre abbandonare i facili riferimenti al passato”, come ha fatto la cantina siciliana Palmento Costanzo, vincitrice del premio speciale ‘Etichetta dell’anno 2019’, che con il suo ‘Etna Rosso Contrada Santo Spirito 2015’ ha proposto “un legame non convenzionale e retorico” con l’Etna. I campioni iscritti al 23° Vinitaly Design International Packaging Competition sono stati 255, distribuiti nelle 13 categorie previste dal regolamento, con l’aggiunta, da quest’anno, della birra e della categoria vermouth e altri vini aromatizzati. Nuovo anche il premio “Etichetta GDO”, assegnato alla bottiglia che secondo la giuria meglio risponde all’esigenza di emergere sullo scaffale della grande distribuzione. Vincitore 2019 è il ‘Montepulciano d’Abruzzo doc Costa del Mulino 2015’ della Cantina Frentana in provincia di Chieti. Oltre al presidente di giuria Cristiano Seganfreddo, innovatore e imprenditore creativo, esperto internazionale di design, la commissione dell’edizione 2019 del concorso è stata composta da: Alessandra Corsi (direttore marketing GDO), Luca Fois (designer), Paolo Massobrio (giornalista) e Chiara Tomasi (designer).

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UECOOP, DALLE CANTINE DELLE COOP 3,8 MILIARDI DI BOTTIGLIE Oggi le cooperative del vino raggruppano decine di migliaia di viticoltori, costruiscono stabilimenti di imbottigliamento di ultima generazione, hanno punti di vendita a proprio marchio ed esportano in tutto il mondo Oltre 3,8 miliardi di bottiglie nascono in un anno nelle cantine delle cooperative italiane per un valore che supera i 4 miliardi di euro. È quanto emerge da un’elaborazione di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, in occasione del Vinitaly 2019. Partendo spesso da una dimensione quasi artigianale, oggi le cooperative del vino raggruppano decine di migliaia di viticoltori, costruiscono stabilimenti di imbottigliamento di ultima generazione, hanno punti di vendita a proprio marchio ed esportano in tutto il mondo dove quelle di maggiori dimensioni – sottolinea Uecoop su dati Mediobanca – realizzano il 43,8% del loro fatturato grazie a un vigneto italiano che garantisce il 17% dalla produzione mondiale. In questi anni le cantine delle cooperative sono cresciute di dimensioni senza tralasciare un continuo miglioramento della qualità con più di 1 bottiglia su 2 (54,9%) dedicata a vini Docg e Doc, tanto che nell’arco di una generazione sono triplicate le produzioni di alto livello con una quota residuale dell’8,5% per i vini comuni. Una crescita che ha portato le cooperative a differenziare i canali di vendita, dalla grande distribuzione ai grossisti, con più di 1 bottiglia su 4 di grandi vini acquistata direttamente dai consumatori nelle cantine, nei wine bar o nelle enoteche mentre 1/3 viene bevuto al ristorante. “Il popolo del vino – conclude Uecoop – è sempre più fatto da appassionati competenti e consapevoli con un numero crescente che ci tiene ad essere informato sulle caratteristiche dei vini, che magari partecipa a corsi per sommelier e acquista nei negozi specializzati, si ritrova nei wine bar e in vacanza visita le cantine delle cooperative del vino da nord a sud dell’Italia”.

Secondo i dati del Consorzio C.D.A., associazione di imprese operanti nel settore della distribuzione di bevande e prevalentemente focalizzate sul mercato Horeca, i numeri del settore vino degli ultimi tre mesi (dicembre 2018 – febbraio 2019), tenendo conto dei circa 50 mila punti vendita diffusi su tutto il territorio nazionale, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il mondo del vino in Italia segna un trend a valore del 3,60%, mentre sui volumi registra un –1,78%. Se si prende in considerazione solamente il canale Ho.Re. Ca, la tendenza è del 6,19% a valore e dello 0,01% a volume. Inoltre, il progressivo annuo è dell’8,01% e dell’1,40% sui volumi. Parlando dei diversi settori del fuori casa, il canale Convivio ristorazione marca un trend a valore dell’8,26% e dell’1,40% a volume. Il Consumo bar segna 2,65% a valore e -2,23% sui volumi, mentre il Tempo Libero serale fa registrare una tendenza del 13,50% a valore e del 4,40% a volume. Entrando invece nello specifico delle differenti tipologie, i vini bianchi segnano un trend del 3,55% a valore e del -2,39% a volume, mentre i rossi del 5,00% e del -1,73%. I vini rosati registrano un +15,26% a valore con un -3,56% a volume. La categoria degli spumanti si divide in secchi e dolci: i primi registrano un +1,64% a valore e un +1,00% sui volumi, i secondi invece -17,00% e -20,98%. A differenza dello Champagne che segna una tendenza dell’8,36% e dell’1,95%. Per concludere, tutti gli altri vini speciali marcano -3,63% a valore e -2,75% sui volumi.

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I NUMERI DEL SETTORE VINO

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BREAKING NEWS

IL CRUASÈ DI TENUTA MAZZOLINO PER UN BRINDISI “IN ROSA” Quando la semantica racconta l’essenza di un vino: il Cruasè di Tenuta Mazzolino – un pinot nero vinificato in rosa – la cui denominazione nasce dalla crasi di Cru e Rosè. Dall’Oltrepò, uno Spumante Rosé con struttura e profumi invidiabili, che racconta un mix elegante tra la forza delle uve rosse e la piacevole freschezza dei bianchi. Per quel che riguarda l’estetica, il Cruasè si presenta con una nuance rosa salmone chiaro - brillante e cristallino con sfumature ramate - e un’etichetta raffinata con tocchi dorati. Un vino raro e originale, dal carattere deciso. Al naso si rivela intenso e complesso: un bouquet ampio con profumi di piccola frutta - mora, ribes e il lampone. Al palato morbido, piacevole, delicato e molto equilibrato, deciso e rigoroso. L’effervescenza fine e setosa si accompagna a un gusto che è la materializzazione delle sensazioni olfattive.

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IL GRUPPO IMA COMPLETA L’OFFERTA DEI MACCHINARI PER IL SETTORE COFFEE

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IMA ha perfezionato, con la famiglia Spreafico, il closing per l’acquisto del 70% del capitale della società Spreafico Automation S.r.l., avente sede a Calolziocorte (Lecco), importante player nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine automatiche per il riempimento e la preparazione delle capsule di caffè (single serve) e prodotti solubili. IMA ha inoltre perfezionato, con i sig.ri A. Bianchi e N. Bustamante, il closing per l’acquisto del 61,45% del capitale della società Tecmar S.A., avente sede a Mar del Plata (Argentina), importante player nel mercato latino americano nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine automatiche per il confezionamento nei settori caffè e food. Il completamento delle operazioni rappresenta un significativo rafforzamento del Gruppo IMA nel settore del caffè. L’operazione Spreafico prevede un intervento finanziario di IMA pari a circa 11,7 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro versati al closing e la restante parte da versarsi entro fine maggio che, sulla base dei risultati raggiunti dalla società nel prossimo triennio, potrà arrivare fino a 15,5 milioni di euro. Ad IMA viene inoltre concessa un’opzione di acquisto, sul restante 30%, esercitabile in Aprile 2028. Spreafico presenta al closing una posizione finanziaria netta positiva pari a circa 0,3 milioni di euro e ha realizzato, nell’esercizio concluso il 31 dicembre 2018, ricavi di vendita pari a circa 17 milioni di euro e un EBITDA superiore a 3 milioni di euro, con buone prospettive di crescita, anche grazie al supporto complessivo che IMA potrà fornire alla società tramite l’integrazione della stessa nell’organizzazione del Gruppo IMA. L’operazione Tecmar prevede un intervento finanziario di IMA pari a circa 1,7 milioni di euro, di cui 1,4 milioni di euro versati al closing e la restante parte da versarsi entro l’11 maggio 2019. IMA ha inoltre sottoscritto contratti di opzione Put & Call sul restante 38,55%, esercitabili successivamente all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. La Tecmar presenta al closing una posizione finanziaria netta positiva pari a circa 1,2 milioni di euro, ed ha realizzato nell’esercizio concluso il 31 dicembre 2018 ricavi di vendita pari a circa 4,5 milioni di euro e un EBITDA di circa 0,5 milioni di euro, con buone prospettive di crescita, anche grazie al supporto complessivo che IMA potrà fornire alla società tramite l’integrazione della stessa nell’organizzazione del Gruppo IMA.

VANITY E COOL, LE ICONICHE BOTTIGLIE DI ACQUA RECOARO Recoaro, acqua del Veneto da sempre legata al suo territorio d’origine e promotrice dei maggiori eventi di rilievo della regione, ha partecipato anche quest’anno, in qualità di sponsor e fornitore ufficiale, a Sorsi d’Autore, manifestazione che si svolge all’interno di “Vinitaly & the City”, l’evento fuori salone che si tiene nel cuore di Verona in occasione dell’importante appuntamento fieristico di Vinitaly. Giunto ormai alla sua ventunesima edizione, Sorsi d’Autore è un evento che si pone come obiettivo quello di valorizzare il territorio veneto attraverso il connubio ideale tra cultura e gastronomia, e quindi perfettamente in linea con i valori del brand. Durante il ricco palinsesto di eventi all’interno delle prestigiose Ville Venete, Acqua Recoaro ha avuto modo di sottolineare al meglio il binomio cibo e territorio: i partecipanti hanno avuto infatti la possibilità di degustare le eccellenze enogastronomiche del territorio, esaltate al meglio dal gusto unico dall’Acqua Recoaro servita nelle sue bottiglie più iconiche, Vanity e Cool.

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PROCESSING

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PACKAGING

LABELLING

END-OF-LINE

LOGISTICS

SAFETY

INGREDIENTS

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BREAKING NEWS

LUXINO, IL LESSINI DURELLO DI CASA DEFRÀ Casa Defrà ha presentato “Luxino” Lessini Durello Doc,il nuovo spumante della linea che interpreta con fedeltà e intensità le migliori espressioni del territorio compreso fra i Colli Berici e i Monte Lessini. Ottenuto da uve Durella posizionate sui Colli della Lessinia, in zona precollinare di origine vulcanica tra le province di Vicenza e Verona, Luxino Lessini Durello Doc esprime con grande personalità la mineralità vulcanica tipica del terroir da cui proviene, ambienti di alta collina che salgono fino a 1.700 metri e creano uno spettacolare scenario paesaggistico. Tra i “vaj”, le grandi vallate che scendono dall’altopiano dei Lessini, si è creato un ecosistema fondato sulla biodiversità naturale. I Monti Lessini con i loro terreni vulcanici così ricchi di sostanze minerali, il clima fresco e la decisa escursione termica, pongono le condizioni ideali per la creazione di spumanti vigorosi, freschi, vivaci. L’uva Durella è una varietà autoctona di origini antiche (viene segnalata già alla fine del ’200 negli Statuti di Costozza), sembra addirittura preistoriche come testimoniano alcuni fossili della zona di Bolca e prende il nome verosimilmente dallo spessore e dalla consistenza delle sue bucce. In epoca moderna, nel 1905, il conte Giulio da Schio racconta del Durello – e delle sue “uve zuccherine” – riportando della sua diffusione sulle colline di Arzignano nel volume “Enologia e Viticoltura della provincia di Vicenza”. Dal legame tra questo antico vitigno e lo straordinario “terroir” nasce uno Spumante Brut fresco e profumato, con delicate note minerali,“Luxino” proprio come veniva chiamato nell’antichità il Monte Lessino, territorio montano, luminoso ed incontaminato, dedicato allora principalmente ai pascoli. La dimora in un terreno tanto ricco di residuo fossile racconta la forte mineralità del vino che si presta, per la sua spiccata acidità, ad una spumantizzazione dai tratti subito riconoscibili e dal perlage fine e persistente.

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NUOVA ACQUA PLOSE GOURMET, PREZIOSA DENTRO E FUORI

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Fonte Plose dedica ai professionisti del mondo Ho.Re.Ca la sua ultima novità di prodotto che quest’anno riguarda Acqua Plose, con un restyling di etichetta e un ampliamento della linea per valorizzare la qualità. La nuova bottiglia della linea Acqua Plose Gourmet, dedicata alla ristorazione, è rinnovata nel design e nei colori e impreziosita nei materiali. La nuova etichetta Aqua Plose attinge ancora alla sfera valoriale e territoriale distintiva dell’azienda, ispirandosi alle cime del Monte Plose dove si trova la sorgente, mentre il design, i materiali e una nuova tecnica di stampa utilizzati proiettano verso l’alto la bottiglia in vetro e le danno lustro per enfatizzare le caratteristiche di un’acqua di prestigio, raffinata e di prima qualità. Un restyling che mette a disposizione dei ristoratori una bottiglia preziosa dentro e fuori, in grado di valorizzare ulteriormente la loro scelta consapevole a favore di Acqua Plose. La linea Gourmet è proposta nei formati da 0,25l, 0,50l e 0,75l – naturale e frizzante – vetro a rendere. La seconda novità coinvolge la tradizionale bottiglia di Acqua Plose da mezzo litro che prende nuova forma e si adatta al design delle etichette per integrare la linea vetro a rendere per la ristorazione. L’introduzione di un formato aggiuntivo è volta a fornire a ristoratori e gestori di locali la possibilità di essere più flessibili e sostenibili proponendo Acqua Plose anche nel formato intermedio in vetro, ideale in pausa pranzo e per chi mangia solo, incentivandola buona pratica della raccolta del vetro.

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TEL QUEL, LE PROPRIETÀ DI FRUTTA E VERDURA IN ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO Nasce San Benedetto Tel Quel, un nuovo modo di assaporare tutte le proprietà e le caratteristiche di frutta e verdura in quattro gusti che sorprendono per il loro aroma, la loro freschezza e la loro originalità. Con questo nuovo prodotto San Benedetto soddisfa le esigenze dei consumatori di prodotti naturali che seguono uno stile di vita salutare mettendo insieme gusto e benessere. Tel Quel è la proposta pronta da bere ad alto contenuto di frutta e frutta e verdura in acqua minerale naturale San Benedetto che unisce le proprietà funzionali e organolettiche delle materie prime in un mix originale con i soli zuccheri naturalmente contenuti negli ingredienti. È disponibile in quattro gusti: due mix di frutta, Ananas Mix, un succo dolce e dissetante con tutta la bontà dell’ananas e la freschezza della mela e Frutti Rossi con lampone, fragola e uva per un succo vellutato e profumato; due mix frutta e verdura, Frutti Rossi e verdura con barbabietola e carote nere dal gusto originale e deciso e Mix Frutta e pomodoro un blend sorprendente con melograno, mela e pomodoro dall’aroma fresco e delicato. È la piccola pausa di benessere che si caratterizza per la sua freschezza ed il gusto unico, senza aggiunta di zuccheri e senza edulcoranti adatto a ogni momento della giornata anche in virtù del formato comodo e pratico in PET da 0.22 L. Grazie alla sua bottiglia tascabile, è perfetto per un break in ufficio, in palestra o per una ricca merenda ed è la valida alternativa a frutta e verdure fresche, frullati e centrifughe.

Berlin Packaging, protagonista nella fornitura di contenitori e chiusure in vetro, plastica e metallo, ha annunciato oggi l’acquisizione di Verrerie Calvet, un’azienda di packaging con sede nella posizione strategica di Aimargues, nel cuore della regione gastronomica della Francia meridionale. Verrerie Calvet vanta una vasta esperienza nel confezionamento di vino, distillati, olio d’oliva, alimenti in salamoia, condimenti e salse gourmet. L’azienda è da oltre 20 anni un importante fornitore di packaging. Lo scorso anno, ha lavorato con oltre 1.700 aziende in Francia e in Europa. Verrerie Calvet è specializzata nella produzione di bottiglie e vasi in vetro, oltre a una vasta gamma di contenitori in metallo, chiusure, scatole e sacchetti speciali per il trasporto e la spedizione di vino e olio. Inoltre, offre servizi di personalizzazione e decorazione del vetro comprensivi di un servizio di serigrafia realizzato internamente. Berlin Packaging è un’azienda valutata 2,6 miliardi di dollari che fornisce contenitori rigidi e servizi a clienti di ogni tipo, in tutto il mondo e in tutti i settori industriali. L’azienda ha la propria sede centrale nel Nord America, dove è attiva dal 1898. Berlin Packaging opera in Europa attraverso Bruni Glass, con sede centrale a Milano e altre sedi e magazzini in Italia, in Francia e in Spagna, e Bruni Erben, con stabilimenti e magazzini in Inghilterra, Scozia e Sudafrica. Verrerie Calvet sarà integrata nell’organizzazione di Bruni Glass e gestita in collaborazione con il team di Bruni Glass in Francia, che ha i propri uffici e magazzini a Nizza. Tutte le linee di prodotti di Verrerie Calvet sono ora disponibili per i clienti di Berlin Packaging, Bruni Glass e Bruni Erben. Anche i clienti di Verrerie Calvet potranno usufruire dei prodotti e dei servizi offerti da Berlin e Bruni, tra cui una vasta gamma di contenitori in vetro e dueteam specializzati in innovazione e design situati in due continenti. “Siamo entusiasti di entrare a far parte della famiglia Berlin Packaging e di collaborare con i nostri nuovi colleghi di Bruni Glass. Siamo orgogliosi di quanto abbiamo costruito e siamo certi che questa nuova partnership offrirà maggiori opportunità ai nostri clienti e ai nostri dipendenti”, hanno dichiarato Stéphane Eric Calvet, Responsabili di Verrerie Calvet. I fratelli Calvet, così come i dipendenti di Verrerie Calvet, continueranno a lavorare per l’azienda. Sono già stati intrapresi piani di investimento e di crescita. “L’unione con Verrerie Calvet potenzia la nostra rete aziendale in Francia e in tutta Europa. L’azienda vanta un team competente e un’eccellente offerta di prodotti e servizi. Le nostre attività in Francia hanno registrato anno per anno una crescita a due zeri e mi aspetto grandi cose dal nostro futuro insieme”, ha dichiarato Paolo Recrosio, Managing Director di Bruni Glass, a Berlin Packaging company. Verrerie Calvet rappresenta la nona acquisizione di Berlin dal 2010, la terza in Europa dal 2016.

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VERRERIE CALVET ENTRA IN BERLIN PACKAGING

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BREAKING NEWS

SUCCHI SKIPPER SENZA ZUCCHERI IN UN BRIK CHE DIVENTA GIOCO Succhi con troppi zuccheri, con coloranti e conservanti e con una percentuale di frutta troppo bassa, solo un ricordo! Skipper, brand del Gruppo Zuegg, lancia sul mercato i nuovi succhi in formato 3x200 ml con una ricetta mai vista prima che stravolge il concetto di succo, ma soprattutto un nuovo brik che diventa un gioco sempre a portata di mano. I nuovi succhi Skipper sono infatti senza zuccheri aggiunti, contengono solo quelli naturalmente contenuti nella frutta e hanno in media solo 30kcalcirca per 100ml. La qualità del gusto è data da un’alta percentuale di frutta presente in un brik gioioso e “formato bambino”. I nuovi succhi si presentano in un cluster con un design semplice – solo frutta illustrata - e in materiale écru che richiama la naturalità esaltata non solo a livello di ricetta ma anche di packaging, a conferma della costante attenzione che il brand Skipper ha per coloro che desiderano dissetare la mente e il corpo in modo leggero, fresco e sano. I tre brik che compongono il cluster, diventano un gioco allegro e spensierato per i bambini: le “facce da frutta” disegnate sul brik si trasformano in vere e proprie tessere di un puzzle che i bambini possono comporre divertendosi e appassionandosi a un gioco semplice ma coinvolgente. Anche le mamme, sempre più attente alla nutrizione dei propri figli, possono trovare nel nuovo succo Skipper un alleato naturale perfettamente in linea con le esigenze nutrizionali dei propri figli: più frutta, senza zuccheri aggiunti, no coloranti né conservanti. I nuovi succhi Skipper 3x200 ml sono disponibili in 8 gusti (pera, pesca, mela, ace, frutti di bosco, albicocca, ananas e banana/pera/mela).

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GUSTO E BENESSERE CON I SUCCHI E TÈ FONTE PLOSE

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La gamma dei tè freddi Tea Collection e dei succhi e nettari di frutta BioPlose costituisce un’autentica fonte di benessere naturale: solo ingredienti bio, niente conservanti e coloranti artificiali, ricchi di gusto e proprietà naturali. Fonte Plose, già nota per la sua Acqua Plose, propone per le migliori pasticcerie e caffè una golosa linea di prodotti 100% biologici ideali per soddisfare i gusti più diversi, dalla prima colazione e in ogni momento della giornata, per accompagnare in modo leggero e naturale la pasticceria di qualità. Mirtillo, mela, pera, pesca, albicocca, arancia-carota, pompelmo, arancia, ananas, melagrana: questi i frutti selezionati da Fonte Plose per offrire succhi e nettari unici nel gusto e allo stesso tempo salutari. I succhi e nettari BioPlose sono 100% biologici, senza conservanti, coloranti e OGM. Non contengono zuccheri aggiunti ma solo lo zucchero naturalmente presente nella frutta stessa. Tutti gli ingredienti, rigorosamente certificati biologici, sono scelti accuratamente rifornendosi da aziende che operano nel rispetto dell’ambiente e dei cicli della natura, per garantire gli standard qualitativi che caratterizzano tutta la produzione Fonte Plose. Ogni materia prima è studiata con attenzione dai tecnici e utilizzata in modo tale da mantenere quanto più inalterato possibile il gusto e le proprietà nutritive di ciascun frutto. Freschi e super dissetanti, dall’originale design e imbottigliati rigorosamente in vetro per un gusto ancora più unico, i the freddi Tea Collection spaziano dai classici the alla pesca, tè al limone e tè verde fino ai più “moderni” tè bianco & zenzero e the bianco & superfrutti. Nel segno di BioPlose, sono anch’essi biologici, senza conservanti, coloranti e OGM, né zuccheri aggiunti.

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EVENTI

CRAFT BEER ITALY

Una seconda edizione che convince per ricchezza di contenuti e offerta 74 fornitori di tecnologie, materie prime, packaging e marketing da 12 paesi e oltre 900 visitatori hanno varcato i portoni del MiCo Lab di Milano per la seconda edizione dell’unico evento B2B in Italia dedicato interamente al comparto della birra artigianale.

I VINCITORI DEL BEST CRAFT BEER LABEL

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a seconda edizione di Craft Beer Italy ha offerto a tutti i partecipanti una piattaforma di incontro e scambio con esperti e colleghi sugli ultimi sviluppi e le tendenze future del settore. Gli espositori sono stati soddisfatti della qualità dei visitatori, birrifici, beer firm e brew pub e del carattere esclusivamente B2B della manifestazione, che, prendendo le distanze dai numerosi festival birrai, vuole invece lasciare spazio a incontri commerciali mirati e formazione professionale. I visitatori, oltre a visitare le aziende presenti nell’area espositiva, hanno riempito le due sale conferenze partecipando con entusiasmo ai 33 interventi altamente tecnici che spaziavano dalla fermentazione primaria all’imbottigliamento conto terzi, dall’etichettatura alle birre analcoliche fino alla presentazione ufficiale del Report 2018 dell’Osservatorio sulla birra artigianale ObiArt. Gli interventi sono stati curati dai due celebri istituti di ricerca partner della manifestazione Doemens e VLB Berlin, dall’associazione di categoria Unionbirrai, da aziende leader del settore e rappresentanti del mondo brassicolo italiani e internazionali di grande spessore che hanno condiviso le loro esperienze con i colleghi.

Il concorso Best Craft Beer Label, promosso da NürnbergMesse Italia Srl e sponsorizzato da Tic Tac Stampa, ha premiato le tre migliori etichette di birra artigianale per bellezza, eco-sostenibilità, ricchezza di informazioni e chiarezza per il consumatore. Sono saliti sul podio la Vetra Pils del Birrificio Vetra (1° classificato), Tangie di Ritual Lab (2° classificato) e al terzo posto a pari merito la Tiramisù e la Barrel #2 del Birrificio Lambrate. Il premio della giuria popolare #LabelBeer è invece andato alla beer firm salentina Skipa Bread Beer con l’etichetta L’Originale. Lo sponsor Tic Tac Stampa, azienda italiana attiva nel mondo della stampa digitale, crede fortemente nelle potenzialità dei birrifici artigianali tanto da aver adottato anche dei materiali dedicati alle loro etichette e ha offerto a vincitori e partecipanti forti sconti per la stampa delle loro etichette.

BEER SOMMELIER DOEMENS Il Campionato Italiano dei Beer Sommelier Doemens ha visto poi la vittoria di Giovanna Merloni, birraia marchigiana di IBEER, che ha battuto gli altri cinque candidati nella presentazione di una birra “a sorpresa” davanti alla giuria. Oltre a vincere il titolo di Campionessa Italiana, Giovanna rappresenterà l’Italia al Campionato Mondiale dei Beer Sommelier Doemens. Al secondo posto un’altra donna, Ingrid Facchinelli di Bolzano, mentre il terzo posto è invece andato a Daniele Vivian, agente di Birra Ingross. Accanto all’organizzatore NuernbergMesse Italia, ancora una volta ci sono stati i partner Doemens e VLB Berlin, l’associazione di categoria Unionbirrai e anche MoBI, Movimento Birra, che ha dedicato per la prima volta un forum apposito e gratuito al mondo degli homebrewer, culla dei birrai di domani.

4 AREE DEGUSTAZIONE TEMATICHE Tutto esaurito anche alle aree degustazione, una piacevole parentesi tra un incontro nell’area espositiva e una conferenza, che quest’anno sono state capitanate dai Sommelier di Doemens e dell’associazione culturale Le Donne della Birra, nonché dai Beer Taster dell’associazione di categoria Unionbirrai. I partecipanti sono stati guidati attraverso la storia e le caratteristiche organolettiche di stili brassicoli specifici (pils, sour beer, IGA e IPA) e su tematiche quali cereali e frumento, bassa fermentazione ed evoluzione degli stili. Ultimo ma non meno importante, Craft Beer Italy 2019 ha ospitato sia la prima edizione del concorso per etichette di birra artigianale Best Craft Beer Label sia la finale del Campionato Italiano Beer Sommeliers Doemens.

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www.host.fieramilano.it

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EVENTI

VINITALY

53esima edizione costante aumento in qualità e numero dei buyer L’edizione 2019 di Vinitaly si è conclusa registrando 125mila visitatori da 145 nazioni e la partecipazione di 33mila Buyer esteri. Per quattro giorni sono state presenti 4.600 aziende espositrici da 35 nazioni su 100mila metri quadrati netti espositivi. Molto bene anche “Vinitaly and the City”, che ha accolto 80mila appassionati e wine lover tra Verona e i tre borghi storici della provincia: Bardolino, Valeggio sul Mincio e Soave.

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l 53° Vinitaly si è chiuso registrando un numero di presenze in linea con l’edizione precedente, ma aumentando invece la qualità e il numero dei buyer esteri accreditati, che quest’anno hanno registrato un aumento del 3%. “È stato il Vinitaly più grande di sempre con 4.600 aziende, 130 in più dell’anno scorso, e 100mila metri quadrati espositivi netti, ma siamo già al lavoro per migliorare ancora – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. Continua la focalizzazione sulla selezione di visitatori verso una presenza sempre più professionale e internazionale. A riprova, sono aumentate di 20mila, per un totale di 80mila, le presenze di wine lover al fuori salone di Vinitaly and the City. Registriamo molta soddisfazione da parte degli espositori e questo significa che la svolta intrapresa nel 2016 è la direzione da seguire. Dopo quella in Brasile, abbiamo lanciato la nuova piattaforma di promozione Wine To Asia attiva dal 2020 in Cina, a Shenzhen. Inoltre, il ruolo guida per il sistema vitivinicolo è stato confermato dall’attenzione istituzionale, con la visita di numerose alte cariche dello Stato”. “Una delle cifre anche di questa edizione di Vinitay è stata di sicuro l’internazionalità, con l’ulteriore incremento del 3% dei top buyer presenti tra i padiglioni – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Merito delle ulteriori risorse investite sull’attività di incoming, con la selezione e gli inviti da 50 paesi target e la collaborazione con Agenzia ICE. Nella top five delle provenienze degli operatori primeggiano gli Stati Uniti (+2% sul 2018), seguiti da Germania (+4%), Regno Unito (+9%), Cina (+3%) e Canada (+18%). Su questo fronte molte bene il Giappone (+11%):

un risultato che, sommato agli altri registrati dal Far East, supporta la nostra scelta di creare un nuovo strumento di promozione permanente dedicato all’Asia. Ma questo è stato anche un Vinitaly sempre più digital e connesso che ha certificato la centralità nella nostra community globale della Directory online in nove lingue che conta più di 4.500 aziende e 18mila vini (aumentati del 20%) e ha registrato oltre 1 milione di visite nelle ultime due settimane, senza dimenticare il debutto della geolocalizzazione nei padiglioni, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta”.

LA FORZA DELLA SINERGIA Ad integrare e ampliare l’offerta di Vinitaly, si sono svolte come ogni anno in contemporanea Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull’agroalimentare di qualità ed Enolitech, il salone internazionale dedicato a tutta la filiera tecnologica applicata alla vitivinicoltura, all’olivicoltura e al beverage. Enolitech è rivolto specificatamente agli operatori di settore: dagli esperti delle tecnologie dedicate a tutte le fasi del ciclo produttivo ai referenti delle cantine vitivinicole, dei frantoi, dei birrifici e del mondo del beverage in senso più ampio, passando attraverso gli operatori in campo, gli enologi e gli addetti alla logistica e ai servizi. A questi, quest’anno si è affiancata la Vinitaly Design che ha proposto prodotti e accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino e all’esperienza sensoriale: dall’oggettistica per la degustazione e il servizio, agli arredi per cantine, enoteche e ristoranti, sino al packaging personalizzato.

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EVENTI

PACKAGING PREMIÈRE

Anteprime e tendenze per il packaging di lusso Milano accoglie la terza edizione di Packaging Première, il salone dedicato al packaging di lusso, che torna quest’anno dal 28 al 30 maggio nei nuovi e più ampi spazi di Fieramilanocity per presentare le anteprime e offrire uno spazio per comprendere le tendenze del settore dei prodotti di alta gamma.

SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE L’evento, inaugurato nel 2017, punta oggi ad aumentare gli espositori e i visitatori stranieri. “Ogni anno notiamo un interesse crescente da parte di aziende estere. Il primo anno gli espositori stranieri si attestavano per circa il 25%, ci piacerebbe che tale cifra raggiungesse il 40-50% nel lungo periodo, al fine di affermare il concetto di un salone internazionale con sede a Milano”, sottolinea Pier Paolo Ponchia, organizzatore di Packaging Première. “Per questa terza edizione siamo in crescita sia come numero di espositori, sono stati già infatti superati quelli dello scorso anno, sia come superficie espositiva, senza ovviamente perdere di vista l’obiettivo di selezionare solo aziende di qualità”. Fra gli espositori, italiani e stranieri, che esporranno per la prima volta a Packaging Première, troviamo aziende che operano in settori meno rappresentati nelle passate edizioni come quello dei tessuti e dei materiali da rivestimento,

oppure quello del packaging primario in plastica e vetro e dei suoi rispettivi complementi, così da creare un maggior equilibrio tra i vari settori merceologici.

FOCUS SUL DESIGN Anche quest’anno l’arte e il design rivestiranno un ruolo fondamentale. Il design rappresenta un elemento essenziale della fiera: numerosi designer traggono infatti ispirazione da questo evento per creare materiali innovativi e nuovi prodotti. Se l’anno scorso la Paper Art Gallery aveva presentato opere di rinomati artisti della carta, l’Art Gallery di quest’anno darà spazio ad artisti che utilizzano vari materiali quali legno, plastica e vetro, per creare delle opere d’arte. Per curare l’immagine coordinata di questa terza edizione è stato scelto Lorenzo Petrantoni, artista di fama internazionale che crea illustrazioni attraverso l’assemblaggio di immagini recuperate dai vecchi dizionari di fine ottocento, periodo storico che lo ha profondamente appassionato e che influenza tutta la sua produzione.

GLI EVENTI NELL’EVENTO Nei numerosi convegni che si alterneranno durante i tre giorni di manifestazione, ampio spazio verrà dedicato sia agli espositori, che potranno così illustrare case history di successo, che alla ricerca, con la presentazione di un importante studio di settore a cura di Smithers Pira, un’autorità mondiale nel settore del packaging.

DA MATERIA PRIMA A FORMA D’ARTE

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ackaging Première è l’unico evento in Italia dedicato al packaging di lusso, che si pone come punto d’incontro tra designer, produttori e brand internazionali che riconoscano nel packaging le potenzialità di una comunicazione esclusiva e attenta ai cambiamenti in atto nel panorama dei prodotti d’alta gamma. Dominato dalle forti personalità dei brand, il packaging di lusso si esprime in forme originali, basandosi su una filiera produttiva progettata per perseguire l’eccellenza della lavorazione dalle materie prime fino al prodotto finito.

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Arte e design sono elementi intrinseci di Packaging Première, che si pone come punto d’incontro tra designer, produttori e brand internazionali attenti alle potenzialità di comunicazione del packaging. Il tema scelto per l’Art Gallery di questa edizione è Metamorphosi, che scaturisce dalla forma ed essenza stesse delle opere. Legno, plastica e vetro: la materia si trasforma in arte, per mano dell’artista che la ama, la conosce profondamente e le offre una seconda vita in nuove forme. La fonte d’ispirazione degli artisti declinata in varie realtà interpretative trova una grande attinenza con i materiali primari di utilizzo del packaging presenti a Packaging Première, trasformati e nobilitati attraverso un costante lavoro di ricerca e osservazione da parte tutta la filiera coinvolta. Tra gli artisti presentati alla Art Gallery di questa edizione, troviamo: - Agnese Del Gamba: PET riciclato per dare forma ad opere scultoree, gioielli e abiti; - Francesca Meana: carta abbinata a diversi materiali, che divengono elemento creativo - Daniele Papuli: vinile, materiali di derivazione sintetica e carta che si traducono in materiali in design; - Alessandro Rametta: prendendo ispirazione dalla figura leggendaria di Efesto, è specializzato nella lavorazione di metalli quali rame, acciaio, bronzo e ferro; - Simone Crestani: sculture che nascono dalla lavorazione del vetro soffiato; - Giorgio Rastelli: sculture lignee, morbide e ammiccanti, oltre la materia.

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AGENDA

Milanocity, 28-30 maggio 2019 Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it

Parma, 28-30 maggio 2019 Fiera per l’automazione e digitale per l’industria www.spsitalia.it

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Bologna, 25 giugno 2019 Tecnologie per l’industria del futuro www.smartvisionforum.it

Norimberga, 24-26 settembre 2019 Fiera europea per packaging, processo e tecnologie www.fachpack.de

Milano-Rho, 18-22 ottobre 2019 Fiera per le attrezzature del cibo e del caffè WWW.host.fieramilano.it

Monaco, 30 settembre-2 ottobre 2019 Il premier show per il packaging creativo www.luxepack.com/fr/

Düsseldorf, 16-23 ottobre 2019 Fiera delle materie plastiche e della gomma www.k-tradefair.it

Parma, 22-25 ottobre 2019 Fiera del processo e del packaging alimentare www.cibustec.it

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Bruxelles, 24-27 settembre 2019 Fiera per le tecnologie delle etichette www.labelexpo-europe.com

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Milano, 19-22 novembre 2019 Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento www.simei.it

Rimini, 15-18 febbraio 2020 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

VINITALY Verona, 19-22 aprile 2020 Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com

INTERPACK Duesseldorf, 7-13 maggio 2020 Fiera internazione per il processo e l’imballaggio www.interpack.com

Shanghai, 23-26 ottobre 2019 Mostra tecnologie e packaging progettati per l’e-commerce www.epacktech.com

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