Beverage Machines n.4 - Novembre/Dicembre 2022

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BEVERAGE MACHINES Anno XXVI | N. 4 | Novembre/Dicembre 2022
Beverage Technologies

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BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022
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Sommario

Primo Piano

4 Acque minerali: dimensioni, dinamiche e nuovi trend 8 San Benedetto, tra sostenibilità e innovazione 9 Ferrarelle conferma la strategia di sostenibilità 10 Acqua Panna, il valore di un ecosistema 11 Simpl-Cut, ventata di novità per le mineral waters 12 Acqua minerale Maniva, ora disponibile anche in brick

Market

14 Rising beverage consumption drives investments

Focus 18 Digitalizzazione: più veloce, più efficiente

Trends&More 24 Il futuro del packaging è nella capacità di innovare! 28 Wine & Design, è questione di etichetta

Dossier

30 Un brindisi con le eccellenze del beverage

Aziende&Strategie 34 Gruppo Della Toffola, dall’uva alla bottiglia! 36 Distillerie Berta, il successo di un’intuizione 38 Innova Group, 50 anni di attività e record di fatturato

Prodotti &Tecnologie

40 Marcatura laser su alluminio, le considerazioni di Nimax sul processo

41 Labrenta, tappi dal valore aggiunto 42 Flexicap di Omas, dinamicità ed eccellenza

Case History

44 Flussi di lavoro automatizzati con soluzioni Rittal ed Eplan

Packaging Design

46 Berlin Packaging premia i giovani talenti!

Beverage&Ambiente

48 Le strategie di Aliplast per una plastica più green

50 Nasce l’Osservatorio sull’etichetta ambientale del packaging

51 Plastic Tax, misura sostenibile o rischio per il settore?

Eventi

58 Ecomondo 2022, un’edizione dai grandi numeri

60 BBTech expo, si avvicina l’edizione 2023

61 In aumento gli espositori di Fruit Logistica

Direttore Responsabile Stefano Legnani

Coordinamento editoriale Chiara Riccardi chiara.riccardi@innovativepress.eu

Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu

Redazione

Chiara Bezzi Silvia Ballabio

decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 40 � - Europa 70 �

Redazione

Innovative Press S.r.l. Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 Fax 0227000692 info@innovativepress.eu www.innovativepress.eu

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ANNO XXVI | N. 4 NOVEMBRE/DICEMBRE 2022
BEVERAGE MACHINES BM
BEVERAGE TECHNOLOGIES
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Rassegna Grafica Rassegna dell’imballaggio Food Machines FM Beverage Machines è parte del NETWORK Abbonamenti
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10/11/2020
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Primo Piano

ACQUE MINERALI dimensioni, dinamiche e nuovi trend

I l mercato delle acque minerali italiane sembra resistere (almeno per ora) alla negativa congiuntura economica che sta caratterizzando l’Italia e l’Europa e che vede il potere di acquisto dei consuma tori sempre più eroso dalla crescente inflazione.

Non a caso, quasi 1 consumatore su 3 sceglie l’acqua minerale da acquistare per il consumo domestico in base alla presenza di offerte e promozioni. È uno degli elementi che emerge da un’indagine di Mineral Water Monitor, l’Osservatorio Nomisma delle acque mi nerali, che ha coinvolto 1.000 acquirenti italiani di acqua confezionata con l’o biettivo di capire il modello di consumo e i nuovi trend di mercato, tra i quali le acque funzionali e le fonti alternative all’acqua in bottiglia.

I l mercato I nterno Nel 2020 i consumi di acqua minerale in Italia hanno registrato una contrazione del 3,7% in volume rispetto al preceden te anno, dinamica da ricondursi principal mente al calo delle vendite nell’HORECA, canale duramente colpito da chiusure e restrizioni e che, prima dell’emergenza Covid, rappresentava a volume il 15% dei consumi nazionali. Con il graduale ritorno alla normalità, l’allentamento del le limitazioni per il contenimento della pandemia e la ripresa dei flussi turistici, nel 2021 i consumi di acqua in bottiglia nei ristoranti e nei bar della Penisola hanno cominciato a riprendere quota e il mercato è tornato a crescere, superando nel complesso i 136 milioni di ettolitri (+4,9% rispetto al 2020).

L’espansione dei consumi non sembra arrestarsi nel 2022. Secondo i dati di NielsenIQ, le vendite di acqua minerale nel canale off-trade italiano (Iper+Su per+lsp+Discount) hanno registrato una crescita del +6,4% in valore e del +4,7% nel periodo gennaio-maggio 2022 rispet to allo stesso periodo del 2021.

Il mercato delle acque minerali italiane sembra quindi resistere (almeno per ora) alla negativa congiuntura economica e alla crescente inflazione. Tuttavia, qua si 1 consumatore su 3 sceglie l’acqua minerale da acquistare per il consumo domestico in base alla presenza di of ferte e promozioni.

I prossimi mesi potrebbero non essere rosei e diverse sono le incognite che incombono sul mercato a causa dell’at tuale congiuntura economica. Si pensi

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Dal Mineral Water Monitor emerge che, nonostante lo scenario attuale, il mercato italiano delle acque minerali ha continuato a correre nel primo semestre del 2022.

– oltre al già citato incremento dei prez zi – anche alle previsioni di consumo al ribasso degli italiani relativamente alla spesa per prodotti alimentari e bevande, con le riduzioni più pesanti che interes seranno i consumi fuori casa. Tale calo si paleserà soprattutto nei mesi autun nali quando finirà l’effetto trainante di vacanze e turismo per i consumi away from home.

I l crescente I nteresse verso le acque funz Ional I

In tale scenario, non si arresta la vendi ta in Italia delle acque funzionali, ossia quelle acque arricchite di elementi utili all’organismo come vitamine e minerali, ma anche acido ialuronico ed estratti di erbe e frutta. Nei primi mesi del 2022 tali prodotti hanno mostrato una crescita in GDO di oltre il +20% in valore rispetto al 2022 (fonte: NielsenIQ).

“Tra i nuovi trend di consumo del com parto vi rientrano sicuramente le acque arricchite di vitamine e minerali. Seb bene rappresentino ancora una nicchia (meno dell’1% delle vendite in valore di acqua imbottigliata), le acque funzionali continuano a registrare tassi di cresci ta a doppia cifra” spiega Emanuele Di Faustino, Senior Project Manager di No misma. “Al momento solo il 4% degli ita liani le consuma, ma la consumer base è destinata ad ampliarsi in futuro con il 13% che dichiara che vorrebbe provare le acque funzionali nei prossimi mesi. È ad aver maggiore interesse verso questa tipologia di acque sono principalmente le donne, over 40 e con capacità di spesa medio-alta” conclude Di Faustino.

e xport I tal I ano

dI acque m I neral I L’Italia è un esportatore netto di acqua minerale grazie alla presenza di nume rose sorgenti naturali nel territorio e di brand noti a livello internazionale parti colarmente apprezzati dai consumatori esteri.

A discapito di uno scenario di mercato estremamente complesso e pieno di insidie, l’export italiano di acqua mine rale ha registrato nel 2022 una forte

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Fonte: Consumer Survey Nomisma Mineral Water Monitor e dati NielsenlQt ESPORTAZIONI ITALIANE DI ACQUA MINERALE I TREND 2022 NEI TOP MERCATI Fonte: Nomisma Mineral Water Monitor su dati Istat e Eurostat CONSUMI DI ACQUA MINERALE IN ITALIA IL RUOLO DELLE ACQUE FUNZIONALI

espansione. Secondo le analisi di Mine ral Water Monitor di Nomisma, dopo il timido +1% segnato nel 2021 (variazione a valori sull’anno precedente) a causa di una contrazione della domanda che ha interessato alcuni dei principali mer cati di destinazione delle acque italiane (Stati Uniti su tutti), il primo trimestre di quest’anno evidenzia una forte ripresa delle esportazioni: +33% rispetto allo stesso periodo del 2021. “In forte spolvero le esportazioni Made in Italy negli USA (+46% nel I trimestre

Le confezioni

Primo Piano

2022), mercato dove l’Italia detiene una market share del 36%, grazie soprattut to all’export di acqua minerale frizzante (89% dell’export totale italiano a valore), e nel Regno Unito (+77%). Bene anche Germania (+12%) e Svizzera (+23%) men tre è stazionario l’export verso la Francia. Quest’ultimo Paese, oltre a rappresenta re la seconda destinazione delle vendite di acque italiane oltre i confini nazionali, è – al pari del vino – il principale nostro competitor sui mercati internazionali”, conclude Emanuele Di Faustino.

Le acque minerali in commercio sono normalmente confezionate in PET o vetro, ultimamente in certi contesti si notano sempre più spesso confezione in poliaccoppiato. Vediamo insieme quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ogni tipologia. PET: la plastica è diventata il principale materiale per la confezione di bottiglie di acqua minerale negli ultimi 20 anni. Le bottiglie in PET in Italia rappresentano l’82% del mercato. Uno degli aspetti da considerare ai fini qualitativi e di una buona conservazione è lo spessore. L’acqua minerale in bottiglia di plastica, nonostante la sua indiscussa comodità e praticità, oggi è anche al centro di un forte dibattito per la produzione sempre crescente di rifiuti. Attualmente le bottiglie si possono riciclare senza problemi, dipende solo dalla volontà del consumatore farlo. La riduzione del peso della bottiglia è un primario obiettivo dell’industria, anche per ridurre l’impatto ambientale, considerando che in Italia il 46% delle bottiglie è avviato a riciclo, lontano dai livelli dei Paesi più virtuosi come la Germania (95%) ove vige un sistema di vuoto a rendere ancora assente in Italia. L’uso del PET riciclato (R-PET) è comunque atteso in aumento in Italia. L’alternativa è rappresentata dalle bottiglie biodegradabili in Bio-PET di origine vegetale, purché non origini sottrazione di materie prime all’uso alimentare.

Vetro: una soluzione sostenibile è certamente il vetro, oltre a offrire anche una prestazione molto elevata in fatto di conservazione. Certamente si tratta di una materiale più fragile e pesante, quindi meno adatto in determinate occasioni.

Poliaccoppiato: dai vagoni dell’alta velocità alle apparizioni durante alcuni eventi sportivi, capita sempre più spesso di vedere le bottigliette di plastica da mezzo litro sostituite con i brick. Le confezioni di poliaccoppiato sono composte da materiale a più strati, come ad esempio polietilene vegetale, strato adesivo impermeabile, cartoncino e alluminio che protegge il liquido da luce, ossigeno e odori. Per chiuderle, tappi di plastica. Sarà dunque necessario prestare molta più attenzione nella fase di smaltimento.

I formati

La forma della bottiglia di acqua minerale deve essere ergonomica in modo da facilitare l’impugnatura della mano ed è disponibile in diversi formati, più piccoli come le bottiglie da 0,25, 0,33 o 0,50 l o più grandi da 1, 1,5 o 2 l. I formati più piccoli sono generalmente utilizzati da bar e distributori automatici, mentre quelle più grandi sono tra i diffusi per uso casalingo. Esistono anche dei formati speciali, meno popolari in Italia rispetto ad altri paesi, come i contenitori da 5, 6 e 8 l.

“In un mercato che da anni sta subendo profondi cambiamenti a causa del Covid e dell’incerto scenario macro-economico a seguito del conflitto in Ucraina, per le aziende è prioritario disporre di validi strumenti di monitoraggio. Tenere sotto controllo le evoluzioni del mercato e dei canali di riferimento, nonché i cambia menti delle esigenze dei consumatori, è infatti fondamentale per poter rispon dere con strategie adeguate” dichiara Di Faustino. “È con questi obiettivi che è nato e opera Mineral Water Monitor, l’Osservatorio Nomisma sulle acque mi nerali e termali”.

l’o sservator Io L’Osservatorio si avvale della solida esperienza di Nomisma in tema di analisi e comprensione dei trend economici e di mercato nel settore Food & Bevera ge, della presenza di un team di lavoro multidisciplinare, di un ampio portafoglio di strumenti di analisi e del supporto scientifico di esperti. Grazie a tutte queste competenze, è in grado di offrire numerosi servizi on-demand: analisi di market intelligence volte a dimensionare e fotografare i trend dei diversi mercati mondiali; consumer e trade survey per valutare i cambiamenti nei modelli di consumo, il posizionamento di brand op pure il lancio di nuovi prodotti; analisi di impatto; social media e web analysis. ‹

Fonte: Nomisma Monitor – Indagine realizzata con il supporto di Emanuele di Faustino, Senior Project Manager di Nomisma

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Scegli

Primo Piano

L’attenzione all’ambiente di San Benedetto è nata quando ancora non era necessario essere sostenibili per essere sul mercato ed è stata sempre più valorizzata grazie allo sviluppo di tecnologie innovative.

questo senso è con l’Ambassador Vitto rio Brumotti. Il claim “Proteggi la Natura con Noi” rappresenta un punto di parten za per raccontare al grande pubblico la filosofia green dell’azienda e il percorso virtuoso rivolto a ridurre l’impatto am bientale. Scegliendo la Linea Ecogreen, il consumatore ha la possibilità di recitare un ruolo da protagonista nel proteggere l’ambiente e mantenere pura e inconta minata l’acqua per le generazioni future. Inoltre, San Benedetto è stata la prima realtà industriale italiana ad avviare nel 2009 un accordo volontario con il Mini stero dell’Ambiente, rinnovato fino ad oggi, per rilevare e valutare le emissio ni di anidride carbonica, introducendo processi di miglioramento per ridurre

SAN BENEDETTO tra sostenibilità e innovazione

L’innovazione ha sempre caratterizzato la storia di San Benedetto attraverso un nuovo modo di fare impresa basato sull’ampiezza della visione strategica, co stante ricerca della qualità e di elementi di distintività rispetto alla concorrenza. Inoltre, la tecnologia e l’innovazione di servizio, di prodotto e di processo hanno permesso all’azienda di assumere un ruolo di riferimento: non solo per quanto riguarda il successo sul mercato, ma anche per le idee e le loro applicazioni in grado di soddisfare i reali bisogni dei consumatori e della distribuzione.

I l costante processo

dI I nnovaz Ione

Alla fine degli anni ’70 l’azienda ha intro dotto l’innovazione del “one way packa ging” con il passaggio dal “vetro a rende re” al “vetro a perdere” che ha permesso una prima espansione a livello naziona le; nel 1980 nasce la bottiglia in PET, San Benedetto è stata una tra le prime aziende in Italia ad utilizzarla nell’acqua minerale rivoluzionando il mercato; nel ’93 viene realizzato un impianto d’imbot

tigliamento completamente in asettico per la produzione di bibite non gassa te, garantendo sempre più la sicurezza dei prodotti; nel ’98 è stato realizzato il primo tappo “Push&Pull” totalmente asettico e richiudibile andando incontro alle richieste di un mercato ancora più dinamico e che vede i consumi “on the go” parte integrante del quotidiano. Que sta grande fonte d’innovazione nasce nel reparto di ricerca e sviluppo interno all’azienda: una struttura dedicata alla realizzazione di contenitori in PET e tappi che è in grado di seguire tutto il proces so di realizzazione e d’imbottigliamento dei contenitori.

I l percorso

verso la sosten I b I l I tà Nel 2008, quando San Benedetto inizia a parlare di sostenibilità, lo scenario si presentava tutt’altro che semplice. Con il passare del tempo, tuttavia, il consuma tore ha sempre apprezzato l’attenzione all’ambiente e la ricerca di prodotti a basso impatto ambientale. L’ultima campagna di comunicazione in

le emissioni di CO2eq. La ricerca conti nua di nuove tecnologie e l’attenzione al miglioramento e all’ottimizzazione dei processi industriali ha dato vita nel 2010 alla bottiglia da 1L Easy: il primo forma to sul mercato di Acqua Minerale “CO 2 Impatto Zero”. Sulla scia del successo del formato 1L Easy, nel 2012 è stata presentata la Linea Ecogreen: un’intera generazione di botti glie con il 100% del le emissioni di CO 2 equivalenti compen sate attraverso l’ac quisto di crediti per finanziare progetti di riduzione dei gas ef fetto serra. Ecogreen è stata inoltre la pri ma linea di prodotti in Italia a ricevere dal Ministero dell’Am biente la validazione nel Programma per la valutazione dell’im pronta ambientale. ‹

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Primo Piano

F

errarelle Società Benefit, tra le prime cinque aziende nel settore delle acque minerali in Italia, annuncia di aver siglato un accordo con Aloxe, il gruppo indipendente di riferimento in Europa specializzato nella produzione di plastica PET riciclato, relativo alla Business Unit di Presenzano (CE), con l’obiettivo di continuare a sostenerne uno sviluppo virtuoso e ancor più innovativo. Coerentemente con la propria vocazione di impresa responsabile, è confermato che non verrà impattato in alcun modo il livello oc cupazionale del sito casertano né verranno modificate le condizioni contrattuali dei lavo ratori. L’operazione, inoltre, pone solide basi per una forte partnership tra le due realtà tramite un contratto di fornitura di plastica R-PET della durata di ben 10 anni. Ferra

Per una maggiore valorizzazione e lo sviluppo delle tecnologie R-PET, Ferrarelle Società Benefit ha siglato un accordo con Aloxe, una realtà di riferimento a livello europeo nella produzione di plastica riciclata. Inoltre, dall’annuale Relazione d’Impatto di Ferrarelle emerge che l’azienda ha superato la soglia del total break even.

che genera più valore nella società rispetto a quanto ne assorbe”.

Le evidenze emerse dalla Relazione d’Im patto 2021 testimoniano l’impegno di lunga data di Ferrarelle Società Benefit nel rendere la sostenibilità ambientale, sociale ed eco nomica un asset trasversale del proprio modo di fare impresa. Una scelta che ha premiato l’azienda anche in termini di per formance economiche, con ricavi nell’anno 2021 pari a 221 milioni di euro, in crescita dell’8,5% rispetto all’anno precedente, e che dimostra che è possibile crescere in manie ra virtuosa. La Relazione d’Impatto evidenzia in particolare un ottimo punteggio ottenuto nelle attività rivolte ai propri dipendenti, ad esempio con le oltre 4.700 ore di formazio ne erogate solo nell’ultimo anno. Sempre

FERRARELLE conferma la strategia di sostenibilità

relle Società Benefit, infatti, continuerà ad investire in soluzioni di packaging riciclato, con l’ambizione di raggiungere nei prossimi 5 anni la soglia del 50% di R-PET utilizzato sul totale dei volumi immessi sul mercato: già oggi l’azienda è la realtà del beverage ad utilizzare in media più plastica riciclata R-PET nelle proprie confezioni dell’intero mercato, con il 37%.

plastIca rIcIclata, un mercato In crescIta Il settore della plastica riciclata è carat terizzato da costanti e rapide innovazioni tecnologiche, che necessitano di uno spe cifico focus industriale per garantirne uno sviluppo virtuoso e competitivo. Per questo motivo, Ferrarelle - che da anni si impegna concretamente nel rendere la sostenibilità ambientale un asset strategico del proprio modo di fare impresa – è lieta di aver trovato in Aloxe il partner ideale.

“Crediamo fortemente nello sviluppo di soluzioni e tecnologie che permettano un

utilizzo responsabile dei materiali plastici, fondamentali nel nostro business, e questa operazione costituisce per noi un’azione di valore volta a raggiungere questo obiettivo”, dichiara Marco Pesaresi, direttore generale di Ferrarelle Società Benefit.

la r elazIone d’Impatto Sempre a testimonianza del suo impegno per l’ambiente, Ferrarelle Società Benefit ha pubblicato la sua Relazione d’Impatto annuale, la prima da quando è diventata Società Benefit nel 2021. “Il documento analizza le performance dell’azienda se condo il Benefit Impact Assessment (BIA), articolato in cinque aree di impatto: go vernance, clienti, comunità, ambiente e lavoratori”, spiega Cristina Miele, direttrice amministrazione & finanza e responsabile aziendale della Società Benefit. “Sulla ba se della misurazione dei risultati raggiunti, Ferrarelle Società Benefit ha ottenuto un punteggio di 80.5 superando la soglia del total break even, diventando così una realtà

nell’ultimo anno, l’azienda ha lavorato anche per aumentare la diversità di genere al suo interno: il 44,4% dei nuovi ingressi tra gli impiegati è donna, un aumento del 20,6% che conferma l’impegno di Ferrarelle Società Benefit in questa direzione e su cui molto è ancora da fare.

Il progetto grafico della Relazione d’Impatto è stato realizzato da Nicolò Canova, giovane artista italiano, che ha scelto di raccontare tutto ciò che vive in un bicchiere di Ferrarel le: un oggetto attraverso il quale osservare l’impegno dell’azienda per l’ambiente e le comunità, descritto proprio tra le pagine del documento. ‹

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121 specie di vertebrati – tra cui 11 specie di anfibi, 10 di rettili, 66 di uc celli e 34 di mammiferi – odonati e insetti impollinatori popolano la tenuta di Acqua Panna, anticamente utilizzata come riserva di caccia dalla famiglia Medici e rimasta incontaminata nel corso degli ultimi cin que secoli. Questa è una delle evidenze emerse dallo studio e dal monitoraggio della flora e della fauna della riserva di 1.300 ettari a Scarperia, nel Mugello, dove sgorga Acqua Panna, diventata un vero e proprio laboratorio “a cielo aperto” sulla biodiversità. La tenuta si caratterizza anche per una variegata tipologia di vegetazione: boschi di faggio, boschi misti di latifoglie, boschi di origine artificiale e praterie di tipo polifita caratterizzate da specie erbacee

Primo Piano

Il progetto di ricerca, tutela e conservazione della biodiversità della riserva di Acqua Panna, che si inserisce nel progetto “La fonte della biodiversità di Acqua Panna” di Sanpellegrino, mostra il grande valore naturalistico di quest’area. Con questa iniziativa, il gruppo incrementa ulteriormente il proprio impegno nel raffor zamento di questo ecosiste ma.

l’anidride carbonica, in perfetta armonia con la tutela della biodiversità.

la tutela deglI ImpollInatorI Migliorare le condizioni di vita degli insetti impollinatori è la prima di un’articolata se rie di iniziative che verranno sviluppate da Sanpellegrino per tutelare la biodiversità della riserva di Acqua Panna. I risultati del centimetro e del monitoraggio degli eco sistemi locali effettuato da Federparchi ha permesso, infatti, di identificare nuove azioni da mettere in campo per rafforzare ulteriormente il suo ecosistema. Primo fra tutti il progetto ‘Good Bee’ che si concretizza con l’inaugurazione del primo

ACQUA PANNA il valore di un ecosistema

foraggere a ciclo annuale e con numero si tipi di orchidee. I risultati dell’attività di ricerca sono parte del progetto “La fonte della biodiversità di Acqua Panna”, nato dalla collaborazione avviata nel 2020 tra Sanpellegrino, Federparchi e la Scuola Sant’Anna di Pisa. Lo studio condotto da Federparchi, ha permesso di individuare numerose specie vegetali e rappresentanti di tutti i gruppi vertebrati consentendo di individuare una serie di azioni da mette re in campo per proteggere ulteriormente quest’area di grande valore naturalistico e rafforzare il suo ecosistema.

rIsultatI posItIvI

Il progetto di ricerca, tutela e conservazione della riserva di Acqua Panna ha eviden ziato una buona qualità dell’ambiente e un’elevata eterogeneità dell’ecosistema del territorio, ad esempio registrando la presenza di 66 specie di uccelli, anche specie minacciate, rare e protette come l’averla capirossa e il torcicollo valutate co me “specie in pericolo” sul territorio nazio nale. Inoltre, sono state individuate anche presenze di averla piccola, re di quaglie,

succiacapre e tottavilla, uccelli con stato di conservazione non soddisfacente a livello nazionale ed europeo ed è emersa, fra gli anfibi, la presenza della salamandrina dagli occhiali, del tritone crestato e, probabil mente, dell’ululone appenninico, specie di interesse comunitario, considerate in stato di conservazione sfavorevole e con popolazione in declino in Italia. Tra le pri orità emerse figura anche la necessità di tutelare gli insetti impollinatori. Contestualmente la Scuola Sant’Anna di Pisa ha realizzato uno studio per valutare l’impronta ecologica della riserva e valoriz zare ulteriormente il suo capitale naturale per ridurre – tramite attività di insetting –

Bee Hotel, una struttura in legno, canne di bambù, corteccia e legno forati che funge da rifugio per api e farfalle diurne, la cui sopravvivenza è seriamente messa in pe ricolo dai cambiamenti climatici, dall’uso dei pesticidi e dall’agricoltura intensiva. Negli ultimi decenni, in Europa il numero di impollinatori ha subìto un importante declino mettendo a rischio l’80% dei fiori selvatici e delle colture delle zone tempe rate e oltre il 70% delle colture agricole in Italia, per un valore stimato di circa 2 miliardi di euro l’anno. Dall’impollinazione dipendono, infatti, la produzione agricola per la nostra alimentazione e la vita stessa di tutte le specie viventi. ‹

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Simpl-Cut ™ sta rivoluzionando il mercato dell’etichettatura roll-fed. Le tradizionali etichettatrici alimentate a bobina notoria mente possono causare tempi di fermo macchina, dovuto alla frequente pulizia del tamburo che trasferisce le etichette dopo il taglio. Nelle etichettatrici tradizionali rollfed, la colla si accumula sul tamburo, per questo la macchina va messa fuori servizio e pulita. Inoltre, il tempo di configurazione delle lame da taglio è lungo ed è necessaria una notevole esperienza per sostituirle in modo ottimale.

Simpl-Cut utilizza un processo all’avanguar dia per risolvere ciascuno di questi problemi. La tecnologia brevettata Simpl-Cut ottimizza il processo di etichettatura, eliminando vir tualmente i tempi di fermo macchina dovuti

Primo Piano

Simpl-Cut ™ ha già vinto due International Awards: primo premio ai Technology Excellence Award 2021 di PMMI al Pack Expo di Las Vegas e vincitrice degli Innovation Awards di Dja zagro 2022.

fattore chiave per garantire il successo di Simpl-Cut. “Questo è davvero un prodotto globale”, afferma Smith. “L’adozione è stata particolarmente forte in Europa occidentale, Sud America, Messico e Stati Uniti. Com prendiamo chiaramente l’importanza del servizio e del supporto locale e abbiamo effettuato investimenti significativi nella rete

SIMPL-CUT ventata di novità per le mineral waters

alla manutenzione e riducendo i costi affron tando tre aree principali: - uno dei vantaggi più evidenti del sistema Simpl-Cut, come suggerisce il nome, è la semplicità del sistema di taglio. A differen za delle tradizionali etichettatrici a bobina che utilizzano lame a contrasto per tagliare l’etichetta, Simpl-Cut utilizza lame fisse su un tamburo rotante per tagliare l’etichetta in modo molto semplice. Le lame fisse sono contenute in una cartuccia che può essere sostituita e pronta per funzionare in meno di dieci secondi. Il processo di sostituzione e impostazione delle lame può invece richiede re ore nelle tradizionali etichettatrici a bobina; - nella Simpl-Cut la colla viene applicata prima del taglio dell’etichetta, eliminandola colla sul tamburo. Nelle etichettatrici tra dizionali a bobina, la colla viene applicata dopo il taglio dell’etichetta, provocando un notevole accumulo di colla sul tamburo che deve essere pulito spesso dal personale di manutenzione;

- Simpl-Cut, ottimizza il processo di eti chettatura utilizzando un solo tamburo per trasferire e tagliare l’etichetta, mentre le etichettatrici tradizionali roll-fed richiedono due tamburi separati per ciascuna funzione.

Questa caratteristica rivoluzionaria riduce si gnificativamente la manutenzione, migliora i tempi di attività e consente cambi di formato molto più rapidi.

una rIvoluzIone globale

“La risposta dei nostri clienti è stata ecce zionale”, afferma Scott Smith, Senior Vice President of Business Development di Pro Mach, il gruppo di riferimento a livello globale nel packaging di cui P.E. Labellers è parte. “I problemi che la tecnologia Simpl-Cut sta risolvendo sono universali, quindi questi sistemi vengono acquistati da un’ampia varietà di clienti, dai gruppi multinazionali produttori di bibi te alle aziende locali che ope rano nel beve rage e mineral waters”.

P.E. Labellers ha una vasta rete di vendita e assisten za in tutto il mondo e questo è un altro

aftermarket per essere in grado di supporta re i nostri clienti in tutto il mondo”.

Una delle prime aziende ad adottare la tec nologia Simpl-Cut negli Stati Uniti è stata Silver Springs Water. Secondo il presidente Kane Richmond la tecnologia Simpl-Cut è il futuro dell’etichettatura Roll-fed. “Silver Springs è un cliente di P.E. da molti anni. Abbiamo visto la tecnologia Simpl-Cut su bito dopo il suo rilascio e ci è piaciuta la semplicità del tamburo singolo, il tempo di configurazione ridotto e il sistema di cam bio rapido delle lame di taglio. L’abbiamo apprezzata così tanto che abbiamo ordinato subito varie macchine Simpl-Cut. Mi aspetto che questo sia lo standard per l’etichet tatura a bobna in futuro”. Altri famosi marchi di acqua minerale naturale e bevande sono stati tra i primi a beneficiarne. Top player del mercato che hanno scelto Simpl-Cut: Spumador, parte del gruppo Refresco, Volvic, marchio del gruppo Danone, Solar Coca Cola, Ferrarelle, Polar, Ovitale, Arca Continental e molti altri. ‹

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Si chiama Smile-Box il nuovo packaging multistrato per l’acqua minerale alcalina pH8 di Maniva, società della provincia di Brescia che dal 1998 si occupa d’imbotti gliamento di acque minerali. Lo Smile-Box è un brick, progettato insieme a Tetra Pak, prodotto utilizzando prevalentemente mate riali vegetali, come la carta certificata FSC e la plastica vegetale ricavata dalla canna da zucchero, impiegata per confezionare il tappo e alcuni strati protettivi interni. Protetta dalla luce e confezionata in ambiente asettico, l’acqua preserva le proprie caratteristiche. I brick sono disponibili nei due formati da 1 litro, con ergonomia pensata per la versata e più adatto al consumo familiare, e da ½ litro, che con il suo tappo inclinato è adatto alla bevuta direttamente dalla confezione e al

Primo Piano

Lo scorso giugno ha debuttato una confezione rivoluzionaria per l’acqua minerale alcalina pH8 di Maniva: accanto ai tradizionali contenitori in vetro e PET, l’acqua è ora disponibile in due brick chiamati Smile-Box, progettati con Tetra Pak. Fondamentali per il progetto anche gli impianti forniti da Baumer e KBB.

ACQUA MINERALE MANIVA ora disponibile anche in brick

consumo on-the-go. L’Acqua Maniva in brick è stata scelta come acqua ufficiale di COP 27, il vertice delle Nazioni Unite sul clima che si è tenuto in Egitto a metà novembre. Realizzare un brick per l’acqua minerale è stata una sfida ambiziosa, pienamente superata grazie anche grazie agli impianti forniti da Baumer e KBB.

un progetto ambIzIoso

Per conoscere meglio il progetto degli Smi le-Box abbiamo parlato con Michele Pelizzari, Responsabile di produzione del Gruppo Ma

niva. “Siamo imbottigliatori di acque minerali ed una nostra attenzione è salvaguardare l’ambiente. La materia prima con cui andia mo a creare i contenitori viene fornita da Tetra Pak, materiale multistrato, composto in gran parte da carta e plastica di origine vegetale, in grado di proteggere le qualità dell’acqua minerale dall’ambiente esterno, come luce e calore”.

Nell’ambito del progetto Smile-Box, in parti colare per il confezionamento secondario, il Gruppo Maniva ha scelto di affidarsi a Bau mer, società specializzata in incartonatrici,

fardellatrici e macchine combinate. Per il progetto Smile-Box Baumer ha fornito a Ma niva una incartonatrice wrap around. “Le caratteristiche che ci hanno maggior mente colpito della macchina di Baumer – dichiara Pelizzari – sono la robustezza e la flessibilità nel cambio formato. L’esi genza era produrre vari formati secondari, in base alle esigenze dei clienti, ed avere cambi formato rapidi. Attualmente abbiamo tre formati secondari sul mezzo litro (3x2, 4x3 e 6x4) e due sul litro (3x2 e 4x3). Con Baumer abbiamo customizzato la macchina

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in modo che potesse lavorare un brick dalla forma particolare, quasi ottagonale. Non essendo il classico brick squadrato è diffi cile da gestire e da movimentare. La sfida è stata vinta al 100%. La macchina di Baumer prende i brick, li separa, li inserisce nelle scatole e le chiude. Nella fase successiva, il robot pallettizzatore di KBB crea un pallet in base ai formati richiesti e il pallet viene

infine inviato all’avvolgitore”. Dal punto di vista tecnico uno degli aspetti che hanno convinto Maniva nella scelta è stata la U shape dell’ingresso della macchina. “Altri fornitori ci proponevano un ingresso che oc cupava molto spazio e ci sacrificava nella zona di pallettizzazione e avvolgitura. Baumer ci ha proposto questo ingresso a forma di U grazie al quale abbiamo potuto compattare al massimo l’inscatolatrice. Baumer è l’unico fornitore che abbiamo trovato che utilizza questo tipo di ingresso con una ruota che gira, dove il prodotto non viene quasi mai toccato perché è sempre accompagnato sul nastro da trasporto”.

IncartonatrIce

flessIbIle e compatta

“Per il progetto Smile-Box abbiamo fornito una incartonatrice che in automatico racco glie i brick in varie confezioni, avvolgendoli in un cartoncino molto leggero, fino a 2-2,5 mm di spessore. Il progetto è stato definito nell’ultimo trimestre del 2021 e l’impianto è stato consegnato a giugno 2022, rispet tando le tempistiche indicate”. Per quanto riguarda le caratteristiche tecni

ACQUA BRILLANTE LANCIA

IL NUOVO GRANDE FORMATO

Acqua Brillante, nata con un marchio storico che risale al 1954, emblema di tradizione e sinonimo di intensa freschezza, è preparata ancora oggi a partire da una ricetta segreta che le conferisce il suo gusto caratteristico, leggermente amarognolo e intensamente dissetante. Perfetta da sorseggiare da sola o con una scorza di limone che ne esalta il retrogusto, è da sempre protagonista del consumo al bar che l’ha resa nel tempo un evergreen mai passato di moda. Quest’anno la celebre tonica arriva anche nelle case degli italiani grazie al nuovo formato da 90 cl. Il nuovo formato mantiene la sua grafica inconfondibile, essenziale ed elegante, caratterizzata dall’azzurro dello sfondo e dall’intramontabile calice baloon in stile Liberty che racchiude il logo. La stessa scritta di “Acqua Brillante” in corsivo classico mixato a un più contemporaneo maiuscolo conferisce alla bibita un’aura ricercata ma allo stesso tempo moderna e chic. Acqua Brillante ha da sempre accompagnato, non solo la storia degli italiani, ma anche momenti epici di convivialità come l’aperitivo, i cocktail più freschi, frizzanti e ricercati. Oggi, tutta l’esperienza di Acqua Brillante Recoaro può essere vissuta a casa come al bar, valorizzando ogni momento di consumo con il suo gusto distintivo. Per accompagnare il lancio del nuovo formato è stata creata una campagna ad hoc volta a valorizzare gli aspetti caratteristici di questo brand. La campagna digital, partita a settembre sui canali social del brand, celebra il nuovo formato che diventa protagonista di simpatici e divertenti reel in cui si invita a festeggiare insieme i momenti più intimi e indimenticabili a casa con gli amici o semplicemente in famiglia.

che delle macchine, Massimo Pavani, Senior Sales di Baumer, racconta: “L’impianto è una incartonatrice wrap around che avvolge il prodotto in automatico e in continuo. Le confezioni vengono alimentate dalla linea e all’interno della nostra macchina vengono accolte in un foglio steso di cartone che poi si avvolge attorno alla confezione. La confe zione viene chiusa con dei punti applicati con una colla alimentare e riciclabile. In pochissi mi secondi la confezione si stabilizza e viene portata in pallettizzazione. Questa macchina può adoperare qualsiasi tipo di cartoncino, a partire da quelli di spessori estremamente sottili, ai pressati passando fino ai carton cini riciclabili. Altro aspetto importante è la compattezza di layout. La nostra macchina, oltre ad essere estremamente compatta, ga rantisce performance elevate in uno spazio limitato, ed ha un ingresso alla macchina particolare, a 90° che permette di lavorare qualsiasi tipo di prodotto: da quelli conici a quelli quadrati, dai brick alle bottiglie. L’ali mentazione può venire da tre flussi diversi. Questo ha consentito in uno spazio ridotto di inserire la nostra confezionatrice tra le macchine Tetra Pak a monte e il pallettizza tore a valle”. ‹

FERRARELLE MAXIMA STUPISCE CON UN LOOK TOTAL BLACK

Una frizzantezza decisa, bolle 100% naturali e un gusto unico e inconfondibile: questi sono i caratteri distintivi di Ferrarelle Maxima da 1,5 L. Una novità in casa Ferrarelle Società Benefit – tra le prime cinque aziende nel settore delle acque minerali in Italia – con la quale l’azienda entra nel segmento delle acque frizzanti della GDO, con una proposta unica in gusto e naturalezza. Ferrarelle Maxima è l’acqua decisamente frizzante con bolle 100% naturali, perché rinforzata con CO2 naturale della sua sorgente. Un nuovo modo di bere frizzante grazie al fine perlage e all’assenza di gas artificiale. L’origine naturale delle sue bolle, infatti, garantisce un sapore distintivo, con vivacità e gusto ad ogni sorso. Una referenza premiata anche al Superior Taste Award – certificazione riconosciuta dall’International Taste Institute di Bruxelles – risultando l’acqua frizzante italiana con il punteggio più alto. Ferrarelle Maxima risponde, così, alla richiesta sempre più forte da parte dei consumatori di prodotti in grado di coniugare l’unicità del gusto, l’alta qualità e la naturalezza. Una proposta già apprezzata in hotel, bar e ristoranti – grazie alle numerose e persistenti bolle che la rendono ideale da abbinare ad una grande varietà di piatti – e che Ferrarelle rende ora disponibile a tutti i consumatori, direttamente sugli scaffali dei supermercati. Una scelta di gusto ma anche di stile, grazie al packaging total black, il colore dell’eleganza per eccellenza, per valorizzarne la premiumness e il carattere deciso, che rende il sapore di Ferrarelle Maxima inconfondibile e perfetto da gustare in ogni momento della giornata.

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NOVITÀ dal mondo delle acque minerali

According to Euromonitor International, the global sales volume of soft drinks will increase by 19 percent to 848 billion liters by 2026 and the global volume sales of alcoholic beverages are expected to grow by 10 per cent to just under 270 billion liters in 2025.

ness in the coming years. Sugar-free or reduced-sugar beverages are in vogue. In some European countries, a sugar tax has already been implemented - for example in France, Portugal, the United Kingdom and Ireland. Tea-based beverages and energy drinks continue to gain popularity - sales in these two categories will grow by 18 and 29 percent respectively by 2026.

Within the Europe region, Germany, Italy, France, Russia and Turkey were the top individual markets in 2021. They are fol lowed in order by Spain, the United King dom, Poland, Ukraine and Romania.

Sales of alcoholic beverages are expected to increase by a total of 8 percent to 74 bil lion liters by 2025, according to Euromon itor International. Germany was also the

RISING BEVERAGE CONSUMPTION drives investments

According to the VDMA Food Processing and Packaging Machinery Association, the global sales volume of soft drinks will increase by 19 percent to 848 billion liters by 2026. The machinery association refers to data from the British market research institute Euromonitor International. In the case of alcoholic beverages, too, the VD MA further reports, the market research ers at Euromonitor International expect global volume sales to grow by 10 percent to just under 270 billion liters in 2025.

europe, growIng

Investments In machInery

After Asia, Europe is the strongest sales market for soft drinks. According to Euro monitor International, sales will increase by 12 percent to a total of 170 billion liters in the period from 2021 to 2026. Eastern Europe accounts for around one-third of this consumption. With an increase of 16 percent, sales there will rise more strongly than in the Western European countries (plus 10 percent).

The bottled water category accounts for around half of total soft drink sales in Europe, followed by carbonated bever ages and juice. Soft drink consumption will be driven by increasing health aware

strongest market for alcoholic beverage consumption in 2021, followed by Russia, the United Kingdom, Spain and France. According to VDMA estimates, the rising consumption of soft drinks and alcohol-

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market

ic beverages will result in further investments in machinery and equipment to establish and expand production capaci ties. In the period from 2019 to 2021, machinery and equip ment for food processing and packaging worth €13.7 billion was shipped to countries in Europe from Germany alone. France, Poland and the United Kingdom were the strongest markets for German mechani cal engineering companies in 2021 and also in previous years. Total European imports of food processing and packaging machinery and equipment have been between €18 billion and €19 billion per year in recent years. Together with Italy, Germany is the most important trading partner for most countries in the Europe region.

above-average growth In latIn amerIca

In Latin America, soft drink sales are ex pected to increase by 14 percent to 107 billion liters over the period 2021 to 2026. Carbonated beverages account for the larg est share of sales, followed by bottled wa ter. The highest growth momentum – even though starting from a low level – is seen in reduced-sugar beverages with health bene fits, such as tea-based drinks, energy drinks and coconut water.

According to Euromonitor International, the share of bottled water in total sales is also growing. Soft drink consumption will be driven by three external factors in the coming years: rising incomes, demographic changes with lower birth rates particularly in the large countries of Brazil and Mexico and increasing health awareness as well as health policy measures in the context of a high prevalence of diet-related obesity. Within the Latin America region, Mexico, Brazil and Argentina are the most impor tant individual markets. They account for around two-thirds of soft drink sales. They are followed in order by Colombia, Chile, Guatemala, Peru, Ecuador, the Dominican Republic and El Salvador.

Sales of alcoholic beverages are expected to increase by a total of 20 percent to 46

billion liters by 2025, according to Euromon itor International. Beer accounts for around 90 percent of alcohol consumption. Sales of wine and spirits are expected to increase by 21 and 14 percent respectively by 2025.

The highly populated countries of Brazil and Mexico are also the largest markets for the consumption of alcoholic beverages. According to VDMA estimates, the rising consumption of soft drinks and alcoholic beverages will result in further investments in machinery and equipment to establish and expand production capacities.

In the period from 2019 to 2021, machin ery and equipment for food processing and packaging worth more than 2 billion USD was supplied to Latin America from Germany alone. Mexico, Brazil, Chile, Colombia and Argentina were the strongest markets for German mechanical engineering companies

in 2021 and also in previous years. Total Latin American imports of machinery and equipment for food processing and pack aging have amounted to 3.5 up to 4 billion USD per year in recent years. Together with the USA and Italy, Germany is the most im portant trading partner for most countries in the Latin America region.

asIa, the largest market area for soft drInks Asia accounts for almost one-third of total soft drink consumption. The region is also expected to see the strongest growth rate in the period 2021 to 2026. According to Eu romonitor International, soft drink sales will increase by 27 percent to 259 billion liters during this period. Bottled water accounts for more than half of these sales, followed by carbonated beverages and tea-based beverages. The highest growth momentum is expected for water (up 37 percent) and energy drinks (up 34 percent) and carbonat ed beverages (up 24 percent).

Within the Asia region, China is the most important single market for soft drinks, accounting for 45 percent of total sales. It is followed by India, Japan, Indonesia, Thailand, Philippines, Republic of Korea. In most countries, soft drink consumption will increase at double-digit growth rates of between 20 and 30 percent until 2026. Highest growth is expected for India with an increase of 83 percent.

Sales of alcoholic beverages in the Asia Pacific region will increase by a total of 4 percent to around 85 billion liters by 2025, according to Euromonitor International. Beer accounts for around 80 percent of alcohol consumption. Sales of spirits are the sec ond most important category with around 11 billion liters. Wine plays the third-largest role with around 5 billion liters. China is also by far the largest market for alcoholic beverage consumption - accounting for 62 percent of alcoholic beverage sales. It is followed by Japan, India, Vietnam and the Republic of Korea. According to VDMA esti mates, the rising consumption of soft drinks and alcoholic beverages will result in further investments in machinery and equipment to establish and expand production capacities. In the period from 2019 to 2021, machin ery and equipment for food processing and

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ever
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B
A

packaging worth more than US$6 billion was shipped to Asia from Germany alone. China, the Republic of Korea, Japan and In dia were the strongest markets for German machinery companies in 2021 and also in previous years. Total Asian imports of food processing and packaging machinery and equipment have been between US$11 billion and US$12 billion per year in recent years. Germany, Italy and China are the most important supplier countries for most countries in the Asia region.

north amerIca, focus on nutrItIon trends

North America is the third largest market region for soft drinks after Asia and the Africa/Middle East region. In 2021, sales stood at 129 billion liters. By 2026, sales will increase by 7 percent to 138 billion lit ers. Bottled water accounts for almost 37 percent of beverage sales. The increase by 2026 is 15 percent. Sales of carbonat ed beverages, the second-largest product group, which also had a 37 percent share in 2021, will stagnate over the next four years, according to Euromonitor Internation al. Sales of fruit juice will decline slightly. Soft drinks consumption is strongly influ enced by health and nutrition trends. Natural drinks, low-calorie and sugar-free, or those with added functional benefits are continu ing to gain ground. This is also reflected in the double-digit growth rates for sports and energy drinks and for tea-based beverages. For alcoholic beverages, sales in North America were 34 billion liters in 2021 and are expected to grow 9 percent by 2025.

Beer accounts for about 70 percent of alco hol consumption. The highest growth rate is expected for the ready-to-drink premixes category. The overall further increase in con sumption of soft drinks and alcoholic bever ages, as well as qualitative growth through new creations, will entail further investment in machinery and equipment, according to VDMA estimates. Energy-efficient and re source-saving production and packaging solutions are likely to become increasingly important. In the 2019 to 2021 period, food processing and packaging machinery and equipment worth more than $4.5 billion was shipped from Germany alone to North Amer ica. Around 90 percent of German deliveries went to the USA - by far the most important single market for German mechanical engi neering. Total imports of food processing and packaging machinery and equipment in recent years have been between $6.5 billion and $7.5 billion per year. Germany and Italy are the most important supplier countries for the USA market. The Canadian market is primarily supplied by the USA, followed by Germany and Italy.

strong growth rate In mIddle east/afrIca

The region Middle East/Africa is the second largest market region for soft drinks after Asia. In 2021, sales stood at 133 billion liters. By 2026, sales will increase by 27 percent to 169 billion liters. This means

that the region also has the highest growth rate worldwide in consumption after Asia. Bottled water accounted for 68 percent of sales in 2021, while carbonated beverag es accounted for 23 percent. The highest growth momentum up to 2026 is expected for water (plus 31 percent) and carbonated beverages (plus 25 percent).

Within the region Middle East/Africa, Nigeria is the most important single market for soft drinks, accounting for around 38 percent of total sales. It is followed in order by Ghana, Saudi Arabia, Egypt, South Africa, Iran, Iraq, Tunisia, Algeria and Ethiopia.

Demographic reasons, rising prosperity and still low per capita consumption are the strongest drivers for the dynamically rising consumption of soft drinks in the individu al countries. Sales of alcoholic beverages in the Middle East/Africa region are at a low level and will increase by a total of 18 percent to around 22 billion liters by 2025, according to Euromonitor International. Beer accounts for around 90 percent of alcohol consumption and the top markets are all African countries with South Africa, Nigeria and Angola as the largest single markets. For religious and cultural reasons, alcohol consumption is very low in Middle Eastern countries. Here non-alcoholic beer is the beverage of choice.

In 2021, 1.3 billion liters of non-alcoholic beer were sold in the region and sales are expected to increase by 13 percent unitl 2025,accordingtoEuromonitorInternational. Nigeria, Iran and Saudi Arabia are the largest markets for non- alcoholic beer. The overall furtherincreaseinconsumptionofsoftdrinks and alcoholic beverages, will entail further investment in machinery and equipment, according to VDMA estimates.In the 2019 to 2021 period, food processing and packaging machinery and equipment worth more than $2.4billionwasshippedfromGermanyalone to Africa and Middle East.

Total imports of food processing and pack aging machinery and equipment in recent years have been between $4.7 billion and $5.5 billion per year. The largest exort mar kets are Egypt, Saudi Arabia, UAE, Nigeria, South Africa, Algeria, Iran and Morocco. Germany, Italy and China are the most im portant supplier countries for the African and Middle East markets. ‹

Source: drinktec

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market

DIGITALIZZAZIONE più veloce, più efficiente

La digitalizzazione è un tema centrale per l’allineamento dell’industria delle bevande e degli alimenti liquidi. I produttori di bevarage e liquid food e i fornitori di macchine riconoscono già da tempo il suo potenziale per la crescita del settore.

L’unione

del mondo virtuale e di quello reale nel punto vendita del futuro mira a migliorare il contatto con i consumatori. Un modo per raggiungere questo obiettivo è attraverso l’automazione e il collegamento in rete con la gestione dell’intera catena di approvvigionamento, ambienti di acquisto multimediali per un approccio personalizzato al cliente o vendita al dettaglio online. Uno studio internazionale della società di consulenza PWC colloca la “digitalizzazione di prodotti e servizi” al secondo posto tra le prime dieci sfide dei prossimi anni. Anche lo studio della German Engineering Federation (VDMA) sul futuro delle macchi ne per la lavorazione degli alimenti punta in questa direzione: la VDMA identifica la digitalizzazione, i concetti del networking intelligente e l’utilizzo dei dati come un obiet tivo importante per il futuro allineamento del settore da qui al 2035.

soluzIonI per dIverse prospettIve

La digitalizzazione nel mondo delle bevande e del liquid food offre reali vantaggi aggiun tivi per molti utenti. Un settore che ne trae particolare beneficio è l’ingegneria di pro cesso, in cui con una gestione precisa della temperatura nel processo produttivo si può monitorare senza problemi la produzione e identificare i parametri di qualità durante le prime fasi del processo. Il miglior esempio di ciò è nel processo di produzione della

birra: in collaborazione con produttori di stru mentazione e birrifici, i ricercatori hanno utilizzato il machine learning per rendere più efficiente e più sostenibile la resa del malto e identificare fattori di influenza significativi.

In tempo reale I produttori di macchine offrono numerose soluzioni per ottenere informazioni in tempo reale: il monitoraggio online dei processi di produzione e riempimento può raggiungere prestazioni più elevate, manutenzione predit tiva, processi di conversione efficienti, una panoramica dei valori di consumo e dati chiari sulla qualità del prodotto. I fornitori di soluzioni software, come i sistemi di esecu zione della produzione (MES), possono già fornire stime preliminari del potenziale di ottimizzazione: sono possibili miglioramenti dell’efficienza fino al 20% per le operazioni in linea, l’efficienza complessiva delle ap parecchiature (OEE) è migliorata attraver so cicli di manutenzione che sono fino al 30% più lunghi e le modifiche al prodotto possono essere apportate nel momento pianificato con una certezza del 99%. Sebbene queste soluzioni richiedano spes so “solo” un’ampia raccolta e registrazione di dati, un altro fornitore va anche oltre: grazie a un rilevamento più accurato delle gocce d’acqua, un sistema di ispezione del vetro vuoto addestrato con il deep learning riduce significativamente la produzione di

se. Inutile dire che questo risparmio può anche essere convertito direttamente in risparmio di CO2: a seconda della potenza della linea, è possibile risparmiare da 25 a 100 t di CO2 grazie a questo tasso di scarto migliorato.

m achIne learnIng

Le possibilità del software di machine lear ning aumentano anche le aspettative per le attività di manutenzione: alcuni produttori stanno già utilizzando questo strumento di gitale per rilevare anomalie nei macchinari di separazione. La manutenzione secondo condizione (CBM) con occhiali per la lettura di dati in Realtà Aumentata sembra essere stata ampiamente adottata dai fornitori di macchine.

focus sulla sostenIbIlItà Ogni applicazione digitale è anche un altro passo avanti verso la sostenibilità. Ciò è particolarmente evidente nel caso della tec nologia di pulizia, che utilizza il rilevamento ottico in tempo reale della contaminazione anche all’interno di contenitori e serbatoi e consente cicli di pulizia altamente specia lizzati. Uno strumento di machine learning assicura che i singoli livelli di contamina zione vengano appresi, rilevati e trattati correttamente. ‹

FocuS 18 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022

B&R

1. Le sfide per il packaging possono essere ben riassunte in quattro pilastri strategi ci: flessibilità di produzione, durata del ciclo di vita dei prodotti, imprevedibilità della domanda e differenziazione a li vello di prodotto. Abbiamo sempre più a che fare con un mercato in continua evoluzione ed espansione, in cui diventa davvero difficile il demand planning. Oggi c’è una forte imprevedibilità delle fluttuazioni della domanda perché i pro duttori hanno sempre più delle produzio ni che devono essere pronte al cambio prodotto al volo e alla personalizzazione di massa. Anche le dimensioni dei lotti in quest’ottica di adattamento continuo sono più variabili, così come inevita bilmente la durata del ciclo di vita dei prodotti è molto più corta. La soluzione è avere delle macchine di confeziona mento con una flessibilità senza prece denti, che siano anche interoperabili, ad esempio grazie ai collegamenti TSN con architettura unificata OPC UA. Serve progettare le macchine da un punto di vista diverso, che includa sistemi meccatronici avanzati come base di movimentazione come ACOPOStrak o ACOPOS 6D che permettono di avere un controllo indipendente di ciascun prodotto, migliorando sia la flessibilità sia la produttività delle linee di produ zione. I movimenti dei prodotti posso no essere configurati individualmente, comprese caratteristiche quali velocità

e accelerazioni variabili e operazioni di formazione e separazione dei lotti, che possono essere anche più piccoli a pari tà di economia di scala della produzione in serie. Inoltre, serve essere veloci anche nella programmazione e questo è possibile grazie ad Automation Studio, unico ambiente di sviluppo coerente che comprende i sistemi robotici, di visione, di trasporto e di controllo.

2. Per creare i progetti di macchine più avanzati di oggi, servono team interdi sciplinari che comprendono esperti in tecnologia operativa (OT) e tecnologia dell’informazione (IT). Il problema è che i sistemi di controllo odierni non sono in grado di eseguire linguaggi di programmazione di livello superiore. Gli esperti di OT e IT lavorano in di versi linguaggi di programmazione, rendendo difficile trovare un terreno comune per una soluzione congiunta. Consentendo ai sistemi di controllo di comprendere linguaggi di program mazione di alto livello, la soluzione di B&R per superare la barriera linguistica IT/OT è exOS, che ora offre un modo completamente nuovo di sviluppare soluzioni ibride complesse per le loro macchine. Accanto a exOS, c’è B&R Hypervisor che permette di avere con troller ad alte prestazioni e PC Win dows o Linux in un unico dispositivo. Il General Purpose Operating System (GPOS) e il sistema operativo real-time

sono collegati tramite un’interfaccia di rete virtuale. Il software Windows con una connessione cloud potrebbe essere utilizzato anche in tutte le applicazioni di cloud computing o di data analysis. Questo consente l’implementazione di applicazioni di automazione avanzata in ambiti più o meno complessi con un’ottimizzazione sia del design, che risulta più compatto, sia dei costi, senza rinunciare a prestazione ed efficienza.

3. B&R è sempre stata accanto ai propri clienti ed è esattamente il pilastro fon damentale che continuerà ad essere presente sia nella strategia a breve sia a lungo termine. Stare al loro fianco per noi di B&R significa avere un ascolto attivo, ma anche essere competitivi e pronti a carpire i nuovi bisogni del mercato e sviluppare soluzioni che possano soddisfarli. Crediamo cieca mente nella collaborazione e pensiamo sia il modo migliore per differenziarci sul mercato e continuare ad essere il partner tecnologico di cui hanno biso gno sia i costruttori di macchine sia gli utilizzatori finali. Inoltre, la nostra rete di Qualified Partner ci permette di lavorare in coworking con chi il mer cato lo vive quotidianamente e ha “le mani in pasta” condividendo le nostre competenze di prodotto e tecnologie, creando nuove soluzioni per il mercato senza altri precedenti.

19 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022 A utom A zione & digit A lizz A zione
Risponde l’Ing. Benedetta Torres, Marketing and Communication Manager di B&R Italia
1. Su quali tecnologie/soluzioni dell’automazione devono puntare le aziende italiane di confezionamento per rimanere competitive? 2. Quali sono le vostre più recenti soluzioni di automazione? 3. Quali sono i pilastri della vostra strategia a breve e lungo termine?

2.

Mitsubishi Electric

1. In un mercato globale sempre più compe titivo, il mondo del packaging ha assunto oggi un ruolo strategico. I costruttori di macchine ed impianti devono potersi affidare ad aziende che siano partner tecnologici in grado di condividere knowhow ed esperienza. Il fornitore ideale deve poter disporre di un’offerta com pleta e scalabile, con differenti livelli di soluzioni. Nel settore packaging sta inoltre aumentando l’impiego di Robot sia SCARA che antropomorfi. Una delle evoluzioni relativa ai motion controller ed alla robotica è l’integrazione di sistemi ad intelligenza artificiale per l’ottimizza zione della movimentazione dei sistemi. Le funzioni di manutenzione predittiva rendono possibile rilevare quando una parte meccanica necessita di manuten zione, evitando improvvisi fermi macchi na. Un altro importante tema riguarda l’aumento dei volumi dei dati provenienti dalla linea di produzione e la necessità di utilizzarli in modo più intelligente. Questo tema è sia un fattore abilitante per la trasformazione digitale dell’indu stria che una sfida. L’Edge Computing come livello intermedio tra IT e OT è lo strumento chiave che permette a qualsi asi impianto di produzione di realizzare il proprio potenziale e trasformarsi in un’impresa intelligente.

1. Per il settore del packaging Mitsubishi Electric propone un’offerta completa e scalabile. Si parte da una proposta di base “cost- effective”, che integra un PLC compatto FX5U-FX5UC e inverter della serie FR-D700, per semplici ap plicazioni in cui sono comunque garan tite performance elevate in termini di precisione e velocità. Esiste poi una soluzione intermedia, che prevede l’im piego del nuovissimo industrial Ethernet NetworkCC-Link IE TSN da 1Gbit che su unica rete consente la gestione del motion, delle funzionalità Safety e di I/O remoti. CC-Link IE TSN garantisce altis sime performance in associazione con i servosistemi della famiglia MR-J5 e un controllore compatto della serie iQ-F equipaggiato con i Simple Motion Modu le da 4 o 8 assi. Questa combinazione permette, con un sistema compatto,

di sviluppare macchine molto precise raggiungendo già velocità ragguardevoli anche fino a 150 battute al minuto. Per macchine estremamente performanti ad altissima velocità e precisione ele vata, con complesse sincronizzazioni, interpolazioni e camme elettroniche tra gli assi dove potrebbe essere prevista anche l’integrazione con i robot, Mit subishi Electric mette a disposizione delle soluzioni high level: i servo della famiglia MR-J5, con banda passante pa ri a 3,5kHz ed encoder assoluti di serie installati sui servomotori da 26 bit (oltre 67 milioni di impulso al giro), garanti scono estrema precisione nel posizio namento e nel controllo della velocità. Il controllo basato su piattaforma iQ-R può avvenire tramite i Motion Module i quali possono essere programmati per risolvere anche le più complesse richieste applicative relative al motion control, sempre utilizzando l’industrial Ethernet Network CC-Link IE TSN. Mit subishi Electric offre anche la possibi lità di rendere la macchina ancora più evoluta, integrandola in soluzioni 4.0. I nuovi servo MR-J5 di ultima generazione integrano, infatti, anche funzionalità di intelligenza artificiale con funzioni di manutenzione predittiva. Tutti i device sono connettibili in rete grazie all’inno vativo Network CC-Link IE TSN da 1Gbit e possono essere connessi anche ad alto livello a sistemi MES, Edge Com puting, fino ai sistemi ERP aziendali.

2. La quarta rivoluzione industriale ha cambiato il modo di considerare e uti lizzare i dati e ha alimentato lo sviluppo di nuovi mo delli. Tutta via, se non

si ha un’idea precisa degli obiettivi da raggiungere si rischia di realizzare degli investimenti senza un ritorno chiaro e misurabile. Inoltre, all’interno delle or ganizzazioni aziendali spesso non sono presenti le conoscenze tecnologiche necessarie per indirizzare correttamen te gli investimenti. In questo contesto nasce il nuovo approccio alla digitaliz zazione che prende il nome di SMKL “Smart Manufacturing Kaizen Level” e che si basa sulla filosofia giapponese del miglioramento continuo. Tale filoso fia mira a conseguire obiettivi ambiziosi ma con un approccio metodico e gra duale. Si tratta di una filosofia basata su precisi indicatori (KPI) per un ritorno dell’investimento misurabile. In base al metodo SMKL, prima di ottimizzare un processo produttivo occorre passare per “livelli” intermedi (Maturity Level). Questo processo deve partire da uno specifico comportamento di produ zione e/o da una specifica macchina o lavorazione per poi essere esteso gradualmente a tutta la linea, all’intera fabbrica e infine coinvolgere la catena di approvvigionamento, la distribuzione e la rete di vendita (Management Level).

Mitsubishi Electric mette a disposizio ne il proprio know-how per supportare le aziende nell’avvio del loro processo di digitalizzazione secondo il metodo SMKL, iniziando l’evoluzione della pro pria linea a partire da una piccola unità, una specifica macchina o un singolo processo, per poi spostare il target alla macchina o agli step successi vi, fino a coinvolgere l’intera fabbrica e in fine includere tutta la Supply Chain.

FocuS 20 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022
1. Su quali tecnologie/soluzioni dell’automazione devono puntare le aziende italiane di confezionamento per rimanere competitive?
Quali sono le vostre più recenti soluzioni di automazione?
3. Quali sono i pilastri della vostra strategia a breve e lungo termine?

Rittal

1. Il comparto dell’automazione sta affrontando da anni una grossa rivoluzione, dovuta ai cam biamenti avvenuti su diversi fronti. Per poterli gestire e rimanere competitivi sul mercato, è necessario aver bene chiaro i principali trend come ad esempio Industria 4.0, che in questi anni ha portato e porterà all’incremento della digitalizzazione nelle aziende, con l’introdu zione di novità in tutte le fasi dei processi di comunicazione, produzione e distribuzione. Oggi parliamo anche di Industry 5.0, ovvero della tecnologia al servizio della sostenibilità dell’azienda, in grado di porre al centro del processo produttivo il benessere del lavora tore e una sana prosperità sociale. Anche il “Green”è diventato una tendenza dominante. I brand stanno rispettando il proprio impegno in materia di sostenibilità, consentendo alle persone di riutilizzare e riciclare gli imballaggi con modalità innovative mediante la riduzione dei materiali impiegati e servendosi del packa ging da un modello di economia lineare ad una circolare. Ma non dimentichiamoci della Transizione energetica, uno dei fenomeni più significativi del secolo. Le tecnologie innovative e l’automazione svolgono un ruolo molto impor tante in questo passaggio epocale con il tema del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale di tutto il processo.

2. Negli ultimi anni Rittal è stata una Trend set ter sia in ambito Industry 4.0 che per quan do riguarda la transizione energetica. Basti

Gimatic

1. 1. Gimatic è una azienda presente sul mer cato dell’automazione industriale da oltre 35 anni. Grazie alla sua competenza, flessibilità e ad un uso estensivo delle nuove tecnologie nell’ambito della progettazione e realizzazione è in grado di offrire soluzioni specifiche per ogni applicazione. Presente con successo fin dalle sue origini, l’azienda dispone oggi di una vasta gamma di prodotti con più di 3000 codici a catalogo e 180 brevetti depositati. Ciò che la rende un’azienda competitiva è la continua voglia di crescere e lo ha dimostrato nuovamen

pensare alla nuova linea di sistemi di climatizzazione Blue e+ che evidenzia un’attenzione particolare al consumo energetico, con livelli superiori di effi cienza energetica grazie all’impiego di una tecnologia ibrida che permette un risparmio energetico medio fino al 75%.

Con le loro funzioni intelligenti aggiun tive, le nuove unità di raffreddamento aiutano anche nel processo di digitaliz zazione. Con un’interfaccia IoT standard completamente integrata, possono esse re monitorate in modo intelligente in am bienti digitalizzati e facilmente collegate al nuovo Smart Service Portal di Rittal. Questo ottimizza i processi di assistenza e aumenta l’efficienza grazie alla manu tenzione predittiva. Sempre in termini di digitalizzazione, in ambito “Green”, Rittal ha annunciato Rittal ePocket, l’archivio digitale sempre a portata di mano. Il nuovo spazio nel cloud è sostenibile e rispettoso dell’ambiente, perché elimina l’utilizzo della carta.

3. Un processo di automazione sempre più digitalizzato determina la competitività di ogni impianto produttivo moderno. Da anni ormai parliamo di “Catena del Valore”, che per Rittal si traduce nell’integrazione e nell’in terconnessione di tutte le fasi di produzione dei quadri elettrici in un processo altamente efficiente,automatizzato e digitalizzato, senza

soluzione di continuità. È importante, però, che il processo innovativo sia sostenibile dal punto di vista operativo ed economico, oltre che personalizzato per le diverse esigenze di ogni azienda e di ogni settore di mercato. Sono tre gli elementi fondamentali perché questo avvenga, il software EPLAN, gli armadi Rittal e i centri di lavoro Rittal Automation Systems. Il presupposto essenziale è che interagiscano tra loro.

te investendo nel settore del vuoto industriale, essendo così in grado di fornire ai propri clienti soluzioni complete di presa, con logiche di con trollo avanzate e componenti di elevata qualità. La gamma relativa alla divisione del vuoto si compone di circa 1500 articoli sviluppati po nendo l’attenzione all’effecienza energetica, all’affidabilità ed alla facilità d’uso. Ventose, Pompe a vuoto, Sensori ed i relativi accessori permettono ai nostri clienti di movimentare oggetti diversi in svariati settori industriali con bassi consumi energetici e riducendo i fermi

macchina. La competizione è da intendersi non soltanto nel mondo del packaging o del confe zionamento in generale, ma in tutta l’industria dell’automazione, che si sviluppa soprattutto intorno alla qualità, alla produttività e alla fles sibilità, motivo per cui Gimatic continua ad essere attrattiva e competitiva nel mercato. Come tutti sappiamo è il mercato che detta le regole e le esigenze si fanno sempre più pressanti; dunque, le aziende del packaging e del confezionamento che si confrontano quoti dianamente con il mercato non possono che rispondere alle richieste e dal canto nostro se possibile dobbiamo essere bravi ad anticiparle. Il confezionamento non esula da una necessità comune a tutti i settori produttivi in generale, ‘la qualità’ ed è qui che Gimatic fa la differenza.

2. Soluzioni a basso consumo energetico che rispettano l’ambiente, prive di manutenzione, modulari e con dimensioni compatte e dal peso leggero.

3. Diventare dei fornitori globali di soluzioni com plete di presa/handling per il settore dell’Auto mazione Industriale, attraverso la possibilità di creare soluzioni custom che soddisfano le specifiche richieste dei clienti finali.

21 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022
A utom A zione & digit A lizz A zione

Murrelektronik

1. Il settore del packaging, come molti altri,sta vivendo una situazione di shortage nelle forni ture di alcuni componenti, pertanto l’esigenza principale è quella di utilizzare prodotti che siano il più possibile universali, in modo da garantire flessibilità di installazione. Con que sta caratteristica, anche nel caso di mancan za di consegne, i dispositivi potranno essere facilmente sostituiti con altri equivalenti. Al momento questa è la priorità numero uno per rimanere competitivi. Attualmente, Murrelektro nik dispone di molti prodotti che utilizzano i protocolli bus più diffusi e possono, pertanto, essere facilmente implementati, offrendo al contempo la possibilità di importare verso il mondo PLC o direttamente in Cloud tutto ciò che riguarda la periferia di una macchina.

2. I dispositivi di cui ho parlato poc’anzi sono I/O con grado di protezione IP67; a questo propo sito, Murrelektronik propone bus di campo in IP67 su base Ethernet (PROFINET, Ethernet/ IP, EtherCAT), i quali hanno la possibilità di funzionare come master IO-link. Attualmente questa è la soluzione più flessibile e più utilizza ta poiché ogni connessione I/O è configurabile,

Turck Banner

a seconda della necessità, sia come semplice porta IO che come porta IO-Link. Questa è una soluzione scalabile per ché in qualsiasi momento il costruttore può utilizzare lo stesso prodotto per la maggior parte delle applicazioni. Grazie a suoi hub, l’IO-Link offre molte possibilità di espandere qualsiasi porzione di impianto della macchina, ed è per questo motivo che Murrelektronik, per queste soluzioni, offre la comunicazione verticale, ossia verso il Cloud, attraverso vari sistemi come OPC-UA, MQTT, JSON. Una co municazione di questo tipo, in passato,veniva delegata soltanto al PLC, mentre oggi si può implementare una connessione locale pun tando un indirizzo web tramite web server,allo scopo di ottenere una diagnostica localizzata su qualsiasi area del macchinario. Ad esempio, Impact 67 Pro e MVK 67 Pro sono le uniche soluzioni che hanno configurabilità massima a livello di I/O e IO-Link e la comunicazione OPCUA e MQTT che consente, come accennavo pri ma, di non essere costretti ad utilizzare il PLC per la comunicazione verso i sistemi superiori.

1. Il packaging è, nella filiera valoriale, un’area produttiva sempre più raffinata e importante. Le tecnologie e le soluzioni di automazione di questa specifica attività sono molteplici. Nel campo dell’imballaggio secondario non esiterei a parlare di tecnologia sensoristica, illuminazione e indicatori a LED. In tutte queste aree Turck Banner vanta una gamma di prodotti tra le più complete del settore che ci consente di offrire prodotti e soluzioni che affrontano in modo specifico le sfide rappresentate dalla varietà di soluzioni di packaging in termini di materiali, forme e colorazioni. Nell’imballaggio di fine linea si va dalla regolazione del flusso di contenitori confezionati durante il trasporto al pallettizzatore, alla protezione del personale e delle attrezzature nei punti di accesso alle macchine. Possiamo affermare che i prodotti Turck Banner risolvono perfettamente i proble mi di confezionamento di fine linea.

2. Nell’imballaggio primario i beni di consumo con fezionati (CPG) sono disponibili in una sempre più ampia gamma di forme, materiali, dimen

sioni. Turck Banner supporta l’automazione e la diversità degli imballaggi offrendo una gamma completa di sensori intelligenti per ispezionare accuratamente i prodotti e le con fezioni e per controllare il flusso e il processo. La nostra offerta tecnologica migliora l’efficien za e aumenta la produttività delle linee e dei macchinari di confezionamento. Proponiamo soluzioni di visione, LED, laser e circuiti fotoe lettrici e offriamo sensori ad alte prestazioni e di facile utilizzo in grado di risolvere alcune delle applicazioni più complesse nel settore dell’imballaggio. Disponiamo della gamma di prodotti di sicurezza più completa del settore, tra cui barriere fotoelettriche di sicurezza per impieghi gravosi progettate per resistere agli impatti meccanici. Abbiamo a portfolio control lori di sicurezza espandibili che semplificano e centralizzano l’impostazione e la gestione dei dispositivi di sicurezza. Il mondo del packaging si affida serenamente alla nostra ricca espe rienza nel settore e al nostro ampio portafoglio di sensori, controlli di sicurezza, illuminazione

3. Un punto estremamente importante è senz’al tro lo sviluppo sempre più capillare di soluzio ni che riducano la quantità di cablaggio per diffondere la filosofia di decentralizzazione. L’obiettivo di Murrelektronik è “Zero Cabinet”, ossia ridurre il più possibile o addirittura eli minare il quadro elettrico,attraverso prodotti che non solo hanno la decentralizzazione I/O, ma anche la logica a bordo macchina IP67, la comunicazione completa el’alimentazione 24/48 DC. L’ultima novità Murrelektronik, la piattaforma di automazione Vario-X, va proprio in questa direzione. In questo modo è possibile ottenere la comunicazione bus di campo verso il mondo più periferico delle macchine e verso gli azionamenti bordo macchina. In breve, Mur relektronik, con i suoi prodotti, intende essere sempre più flessibile e universale in un‘ottica Zero Cabinet.

a LED e prodotti di indicazione per migliorare i processi di confezionamento e soddisfare le esigenze di protezione delle macchine.

3. Non differenzierei tra breve e lungo termine. Abbiamo un’offerta molto ampia di prodotti e soluzioni per il mondo del packaging. Siamo affiancati da una ricerca e sviluppo internazio nale che a getto continuo propone innovazioni adeguate allo sviluppo settoriale. In più abbia mo un team di persone in grado di aggiungere valore progettuale alle soluzioni e ai prodotti di Turck Banner. Abbiamo sviluppato con suc cesso l’azienda impostando il rapporto con la clientela sulla vicinanza, dialogo e sulle nostre capacità risolutive. Questo sia nel breve che ovviamente nel lungo termine.

FocuS 22 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022
1. Su quali tecnologie/soluzioni dell’automazione devono puntare le aziende italiane di confezionamento per rimanere competitive?
2. Quali sono le vostre più recenti soluzioni di automazione?
3. Quali sono i pilastri della vostra strategia a breve e lungo termine?

Pilz

1. Negli ultimi anni siamo stati testimoni di cambiamenti sul mercato legati alla con sapevolezza che l’automazione non solo incrementa la produttività, ma aumenta anche in modo significativo gli standard di sicurezza. Esigenze di safety e security sono sempre più richieste e presenti nel le macchine e ormai imprescindibili per il mercato del packaging. Molti costruttori di macchine hanno l’esigenza di garantire il controllo della macchina tramite connessioni VPN e di assicurare la massima sicurezza e trasparenza. L’aspetto security relativo a queste connessioni è fondamentale: le reti VPN, i firewall e l’autenticazione basata su certificati offrono la massima sicurezza per la connessione. La protezione deve essere garantita contro gli attacchi man-in-the-mid dle e gli attacchi denial-of-service (attacchi DoS/DDoS). I componenti e il software per l’accesso remoto devono essere certificati gli standard IEC 62443. Nelle applicazioni più critiche vengono usate inoltre le “strong authentication” caratterizzate per esempio da un’autenticazione a 2 fattori: “una cosa che sai” (una password) più “una cosa che hai” (un token hardware).

2. Con SecurityBridge, Pilz offre un prodotto specifico per il settore Industrial Security.

Wittenstein

1. Il comparto delle macchine automatiche è un settore d’eccellenza del “Made in Italy”. Prestazioni, qualità e affidabilità lo contrad distinguono e le aziende devono fare scelte in linea con tali criteri. Anche l’innovazione, e con essa la digitalizzazione, è un tema entrato ormai nell’agenda di tutte le aziende: controllo e raccolta dati sono ora possibili anche su componenti che fino a poco tempo fa non lo prevedevano. Questo permette una verifica sperimentale e strumentale della catena di trasmissione conoscendone nel dettaglio le prestazioni e proporre un prodotto più produt tivo e affidabile. Se poi il monitoraggio avviene direttamente in esercizio è possibile, in base all’analisi dei valori, pianificare preventivamen te e localmente eventuali interventi riducendo così al minimo costosi fermi produzione. In quest’ottica Wittenstein ha sviluppato un si stema di sensoristica integrata, cynapse, per il controllo dei parametri di funzionamento del riduttore di precisione.

SecurityBridge protegge i moduli di sicurezza configurabili PNOZmulti 2 e il sistema sicuro di automazione PSS 4000 dalle manomissioni. In questo modo si evitano rischi di spionag gio e manomissione, garantendo così la sicurezza del personale e la disponibilità delle macchine. Grazie al nuovo firmware, il firewall SecurityBridge offre una protezione completa per le reti di automazione indu striali:oltre alla protezione dei sistemi di sicurezza Pilz, il firewall consente ora anche di controllare nodi di terze parti. SecurityBri dge è stato sviluppato secondo il processo di Secure Development in conformità alla

Norma IEC 62443-4-1 e tiene quindi in considerazione il principio di “Zones and Conduits” (Zone e Condotte). Pilz è anche in grado di supportare fabbricanti e operatori di macchine per imballaggio e packaging nella realizzazione di un’automazione spe cifica. Con la soluzione Pilz certificata TÜV SÜD per PL d/ SIL 2, composta da sistemi di controllo compatti PNOZmulti 2 o moduli di sicurezza myPNOZ in combinazione con due sensori ottici O300, si incrementano sicurezza e produttività delle macchine. L’applicazione è posizionata nell’area del caricatore per imballi in cartone, ad esem pio nelle macchine formacartoni.

2. Oltre a cynapse tra le novità per il packa ging, abbiamo cyber® dynamic system, composto da un motore 40 mm integrato e alloggiamento speciale per l’azionamento. Un’unità ultracompatta per spazi di montaggio molto limitati, con intelligenza di controllo decentrata per l’attuazione di una funzione di posizionamento autonoma, integrabile do ve sia necessario sgravare con efficacia le infrastrutture di comunicazione e i comandi macchina. Sempre più apprezzate anche le soluzioni “Food Grade” con lubrificazione per settore alimentare, “Corrosion Resistant” con verniciatura bi-componente a prova di deter genti ed elementi di collegamento in acciaio inox e “Hygienic Design”, totalmente in inox con lucidatura elettrochimica della superficie, che garantiscono massimi livelli di igiene su gli impianti da pulire di frequente anche con detergenti aggressivi o disinfettanti corrosivi come, ad esempio, linee di confezionamen to alimentare, farmaceutico o chimico. Una menzione particolare anche per i riduttori e servoattuatori “Galaxie”, la cui straordinaria cinematica prevede l’ingranamento su intere superfici di contatto durante la trasmissione della forza. In questo modo si assicurano gio co zero, una straordinaria densità di coppia,

rigidezza torsionale, uniformità di rotazione e precisione di posizionamento.

3. Wittenstein si è sempre distinta per presta zioni, qualità e affidabilità e proseguirà nel futuro. Le novità sopra esposte lo testimo niano, il costante investimento del 10% degli utili per lo sviluppo di prodotti, digitalizzazione, sostenibilità. Esiste un polo di 18mila mq (la Fabbrica dell’Innovazione), accanto al quartier generale tedesco, dove si concentra l’attività di R&D e che integra meccanica, elettronica, sensoristica e software per esplorare nuovi scenari applicativi con un occhio di riguardo ai sempre più attuali temi dell’ambiente e del risparmio energetico. Il criterio principale che ci guida in questo processo sono le esi genze di un mercato che muta velocemente e la sfida per il futuro è quella di anticiparle, offrendo sempre di più, a fronte di una ridu zione dei costi.

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Risponde Edoardo Pizzolato, Area Manager & Engineering di Wittenstein S.P.A.
A utom A zione & digit A lizz A zione

trendS&more

IL FUTURO DEL PACKAGING è nella capacità di innovare!

Durante il Cibus Tec Forum di Parma si è tenuto il Vertical Showcase “Le tendenze future del packaging” promosso da Smart Packaging Hub, l’iniziativa nata dall’idea di sei aziende che per la prima volta hanno potuto dare vita ad un evento in presenza.

La prima edizione di Cibus Tec Forum, la mostra-evento dedicata alle tendenze future delle tecnologie per il food&be verage e il packaging, organizzata da Koeln Parma Exhibitions, si è svolta il 25 e 26 ottobre a Parma con la parte cipazione di 150 aziende espositrici tra partner tecnologici, innovatori e startup provenienti da 12 nazioni in rappresen tanza di tutte le filiere tecnologiche per l’industria alimentare e delle bevande. Uno degli appuntamenti più apprezzati della giornata di apertura è stato il primo Vertical Showcase dal vivo organizzato da Smart Packaging Hub sul tema “Le tendenze future del packaging”. L’evento ha rappresentato un’occasione unica per entrare in contatto con le sei aziende che danno vita all’innovativa piattafor ma e per scoprire le tendenze che inte resseranno il settore del packaging nel prossimo futuro.

a lla scoperta dello smart packagIng hub

I lavori dello showcase sono stati aperti da Paola Fraschini, Marketing Manager di Cama Group, che ha spiegato: “Baumer, Cama, Clevertech, Opem, Tosa e Zacmi sono le sei aziende che hanno creato Smart Packaging Hub e che oggi sono tutte rappresentate qui a Parma. Si tratta di una piattaforma virtuale ma costituita da aziende reali. Per conoscere meglio questa iniziativa è suffi ciente registrarsi, gratuitamente, su www. smartpackaginghub.com. Accedendo all’hub è possibile scoprire chi siamo, cosa faccia mo, scaricare contenuti di livello come arti coli, white paper, case history, video che ci raccontano, che raccontano le richieste del mercato e che vi possono aiutare nel lavoro di tutti i giorni. Grazie a questa piattaforma negli ultimi anni abbiamo potuto creare tanti eventi virtuali e numerosi webinar che sono disponibili on demand sul sito. E finalmente

oggi siamo qui in presenza, con voi”. La parola è poi passata al moderatore dell’in contro, Alvaro Gafaro, Senior Business & Strategy Consultant: “Da sempre l’essere umano si domanda cosa accadrà in futuro. Se quarant’anni fa le aziende facevano pia ni quinquennali per prepararsi al futuro, in base alla mia esperienza di consulente posso dire che oggi le aziende al massimo programmano l’anno fiscale. Tantissime aziende stanno avendo problemi con le con segne, tanto che si arriva a pensare che ora come ora sia impossibile programmarle. Allora perché provare a immaginare il futu ro? Perché se non proviamo ad immaginare e a comprendere quello che ci aspetta ci troveremo sicuramente impreparati. Può essere che quello che arriverà non sarà ciò per cui ci eravamo preparati ma prepararsi rimane fondamentale”.

trasformare

la crIsI In opportunItà L’incontro è entrato nel vivo con la testi monianza di Giuseppe Reggiani, Ammini stratore Delegato di Clevertech, società specializzata in soluzioni integrate per il fine linea, che si è concentrata in particolare

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sul legame tra l’evoluzione del packaging e la Grande Distribuzione. L’intervento di Reggiani è iniziato con un ricordo del mo mento in cui l’Italia è entrata in lockdown, l’8 Marzo 2020: “Avevamo l’azienda piena di impianti, aspettavamo 20-30 persone per collaudarli. In quel momento abbiamo saputo trasformare un momento di crisi in opportunità, imparando a collaudare e vendere a distanza i nostri impianti grazie all’utilizzo della tecnologia e sia mo riusciti ad accontentare tutti i nostri clienti che operavano nel settore Home & Personal Care, prodotti molto richiesti in quel periodo”. Parallelamente, negli ultimi due anni Clevertech è entrata nel mer cato dell’e-commerce, esploso durante la pandemia. “Siamo entrati in contatto con le principali aziende del settore e ci siamo trovati di fronte ad un mondo a noi sconosciuto, dove arriva una certa quantità di prodotti tutti diversi, che vanno riconosciuti, catalogati e impacchettati per poi gestire la spedizione al cliente finale. Abbiamo dovuto conoscere in mo do profondo il processo produttivo che serviva automatizzare, abbiamo creato dei prototipi nella nostra azienda per ca pire se potevano funzionare e subito dopo abbiamo dovuto gestire anche la fornitura di apparecchiature tutte uguali. Abbiamo rivoluzionato la nostra organizzazione in terna, creando una operation unit dedicata che segue le esigenze di questo settore. Ci sono periodi dell’anno in cui si concentrano maggiormente le spedizioni e in cui dobbia mo garantire assistenza h/24. L’opportunità unica per Clevertech di fornire automazione

a chi produce beni di consumo e servire chi distribuisce tali beni ci ha fatto capire che il packaging del domani sarà sempre più piccolo e possibilmente sempre con meno materiale d’imballo per favorirne la distribu zione nell’ecommerce, magari seguendo il fenomeno della containerizzazione”.

l’evoluzIone del packagIng secondarIo

La parola è quindi passata a Cristian Sala, Sales Executive Manager di Cama: “L’im ballaggio secondario con il tempo è diven tato più di un semplice ‘contenitore’, è un concentrato di informazioni e all’interno dell’azienda ci siamo dati delle griglie per leggere il futuro e i trend del packaging. La prima parola chiave che abbiamo individuato è ‘sostenibilità’, una parola che sentiamo ovunque, tutti i giorni, e che declinata nel

Il panel dei relatori del Vertical Showcase “Le tendenze future del packaging”

nostro mondo significa innanzitutto utilizzare materiali che abbiano una durata di vita più lunga o che possano essere riciclati o riutilizzati, come ad esempio carta, cartone, cartone ondulato, tessuto non tessuto. Ca ma ha sempre lavorato soprattutto con la carta e negli ultimi anni tanti clienti ci hanno chiesto di aiutarli a cambiare i loro imbal laggi in un’ottica di maggiore sostenibilità. Il materiale porta con sé un discorso di brand, di eticità. Multinazionali come Nestlè hanno fissato l’obiettivo di diventare pienamente sostenibili entro il 2025. Per noi produttori di macchine l’obiettivo si sposta al 2030, per poter adeguare tutto il comparto. Le aziende ormai legano il discorso del marchio a un discorso di sostenibilità, credibilità ed eticità. Come dicevamo, il packaging, in generale, racchiude sempre più informa zioni. Non solo il brand ma informazioni sul prodotto, sugli ingredienti, sulla tracciabilità, veicolate sempre più spesso anche attra verso i QR code. Passare da un imballaggio in plastica a uno in cartone significa per noi spesso cambiare le nostre linee di produ zione, creare tecnologie diverse rispetto a quelle che avevamo nel portafoglio. Vuole dire creare unità nuove. Avevamo già un dipartimento di packaging che si occupava nello specifico dei materiali, ora l’abbiamo potenziato”.

Secondo Sala, uno dei trend più evidenti dell’ultimo periodo è la razionalizzazione del packaging. “Ad esempio noi stiamo la vorando ad un progetto in cui il packaging

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& m ore
A ppi e
rends

di un cibo precotto è allo stesso tempo il contenitore che puoi mettere nel microonde, il piatto in cui mangiare ed alla fine diventa riciclabile”.

Una domanda dal pubblico ha fatto nascere una riflessione sul possibile ritorno di una pratica come quella dell’utilizzo del vuoto a rendere. “In Europa ci sono esempi che vanno in questo senso – ha risposto Mas simo Pavani, Senior Sales di Baumer – ma bisogna sempre considerare i pro e i con tro. Il fatto di avere contenitori di ritorno, ad esempio in vetro, va considerato alla luce dei consumi energetici che deve sostenere chi ritira e deve rimettere in circolazione questi contenitori. L’azienda che li deve trasportare e lavare (con costi drammatici in questo mo mento) difficilmente può sostenere a lungo una situazione simile”.

in cassette di plastica. Secondo noi si sta affermando una tendenza che sottolinea come i cartoni usati in un certo modello di supply chain creino un extra di lavoro (perché vanno aperti e successivamente smaltiti) mentre la cassetta di plastica è più user friendly per chi fa e-commerce”.

la rIvIncIta dell’allumInIo (costI permettendo)

Un approfondimento sull’alluminio e le lat tine è stato al centro dell’intervento di Gio vanni Motta, Sales and marketing manager di Zacmi, società che realizza macchinari, linee complete e impianti per l’industria ali mentare: “Per la commissione mondiale dell’ambiente e dello sviluppo uno sviluppo sostenibile è tale se permette di soddisfare

inferiore. Secondo le statistiche dell’ente nazionale americano che controlla la pro duzione dell’alluminio nel 2020 sono state prodotte 250 miliardi di lattine d’alluminio e ci aspettiamo per il 2025 una produzione di 406 miliardi di pezzi (+ 3% medio all’anno) mentre il giro d’affari dovrebbe passare dai 22,6 miliardi di dollari del 2020 a oltre 30 nel 2025. Nella nostra esperienza stiamo assistendo a un grande revamping della lat tina, spesso presentata in forme diverse e innovative. Questo ritorno probabilmente è legato alla ‘guerra indiscriminata’ contro la plastica monouso. Per il consumatore medio la plastica è percepita come se fosse tut ta uguale, anche se in realtà non è così”. Il problema attuale dell’acciaio è naturalmente legato all’incremento del valore, cresciuto di oltre il 6% all’anno a causa dei rincari delle

trendS&more
Linea completa di confezionamento composta dalle soluzioni delle sei aziende associate allo Smart Packaging Hub

è fatta di tante piccole e medie aziende. Mi soffermo in particolare su quattro aspetti che secondo me non sono sostenibili ma che si sono inseriti saldamente nelle nostre realtà. Il primo punto è come le grandi aziende ci vengono a proporre i contratti d’acquisto. Dovremmo far presente alle Università e alle multinazionali che quando vengono ad acqui stare i nostri impianti, che sono ad altissima tecnologia, tutto il lavoro fatto fino a quel momento rischia di perdersi perché occor rono mesi per elaborare contratti ‘incredibili’. Il secondo punto non sostenibile del nostro sistema è la delocalizzazione di prodotti che noi riteniamo ‘poveri’ in Paesi di cui non cono sciamo lo spirito o il sistema. Oggi mancano materiali, PLC, schede elettroniche perché ormai questo know how non è più in Europa. Terzo aspetto critico è quello che chiamo ‘tecnologia delirante’. Siamo ormai arrivati al 5.0, una digitalizzazione a cui tutti ci dob biamo adeguare. Ultimo aspetto è quello legato al Grande Consumo. Il consumatore richiede la sostenibilità e la lunga vita dei prodotti e questo comporta una situazione di continue sperimentazioni, nel settore dei film in particolare. Ma sul lungo periodo non è sostenibile continuare a cambiare, conti nuiamo a correre rischiando di perdere di vista il benessere delle persone, delle risorse umane”. Per quanto riguarda in particolare l’attività di Opem, “noi produciamo impian tistica per i prodotti primari. Siamo partiti con la pasta e poi siamo arrivati al caffè. Nel caffè esiste ancora il valore aggiunto perché è diventato una moda e nella moda tutti si possono esprimere. Da tempo si sta lavorando su capsule sostenibili: quelle in alluminio lo sono ma il vero obiettivo è raggiungere la compostabilità”.

è partito da una riflessione generale. “Voglio chiedere al pubblico se si ricordano quanto pesassero le bottiglie di acqua in PET negli anni ’90 e quanto oggi. Sul packaging prima rio è stato fatto molto in questi anni. Il PET non può essere facilmente sostituito ma il peso della plastica è stato notevolmente diminuito, sono state introdotte plastiche in novative e si usa tanta plastica riciclata. C’è in alcune aziende ‘nobili’ la volontà di sosti tuire in toto la plastica con il PLA, un acido che viene dal mais. La filiera del packaging è sensibile al discorso dell’eco-sostenibili tà, anche del packaging secondario”. Il discorso si è poi focalizzato sull’attività di Baumer: “Noi produciamo incartona trici, fardellatrici e macchine combinate per il confezionamento secondario. Negli ultimi anni ci siamo trasformati a livello tecnologico per poter utilizzare film sem pre più sottili, minimizzando quelli che sono gli impatti dei consumi energetici delle macchine. Per mettere delle bot tiglie d’acqua in un fardello con un film termoretraibile bisogna utilizzare mac chine che sono molto dispendiose, dopo la soffiatrice delle bottiglie sono quelle che consumano più energia. Le aziende di e-commerce con cui collaboriamo ci chiedono di avere la massima protezione dei prodotti, utilizzando cartoni riciclati ma che offrano un alto grado di protezio ne, ancor di più se il prodotto è premium. Baumer ha sviluppato macchine con cui consente l’automazione di confezioni di questo tipo. Stiamo lavorando sulla prote zione dei prodotti e sulla riciclabilità gra zie all’uso di cartone, carta, cartoncino teso. Siamo una piccola-media azienda che lavora anche con multinazionali che ci chiedono velocità, performance etc ma siamo consapevoli che, nel nostro ‘piccolo’,

la sostenIbIlItà nel packagIng terzIarIo L’ultimo intervento della giornata è stato quello di Fabio Tosa, Managing Director di Tosa Group: “Da oltre 40 anni producia mo macchine per il packaging di fine linea, con un focus nel food&beverage. L’Unione Europea è in prima linea nella lotta contro l’inquinamento da plastica monouso (single use plastics) e la nuova normativa ha come obiettivo una forte riduzione dell’uso della stessa. La sostenibilità da sempre gioca un ruolo chiave per la nostra azienda, senza dimenticarci che la nostra mission è quella di farci carico con la massima efficienza della stabilizzazione e protezione di qualsi asi carico pallettizzato. Seguendo le linee guida della norma EUMOS che stabilisce come testare la stabilità di un carico a breve installeremo presso il nostro Headquarters un banco di accelerazione che permetterà ai clienti di testare i carichi palettizzati, de finendo il ciclo di avvolgimento ottimale per il loro prodotto e minimizzando così anche i consumi di film”.

Recentemente Tosa Group si è aggiudicata un premio al concorso “All4Pack Innova tions 2022” nella categoria “Materiali del futuro”. Fabio Tosa ha spiegato: “Abbiamo ricevuto input chiari da aziende che vogliono eliminare del tutto gli imballaggi plastici non riutilizzabili nel giro di pochi anni. Per questo abbiamo deciso di esplorare il mondo del paper wrapping. Al fine di aiutare le aziende a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, sono già state presentate diverse soluzioni tecniche di imballaggio con carta Kraft, che risulta adatta solo per avvolgere prodotti pallettizzati con un perimetro geometrico e regolare. La domanda dei nostri clienti riguarda invece un’ampia gamma di prodotti pallettizzati: la vera sfida è quindi quella di

t rends & m ore

WINE & DESIGN È questione di etichetta

UPM Raflatac, in collaborazione con Markdesign e con altri partner come Amorim Cork e REM, ha organizzato la terza edizione di WINE & DESIGN, evento che rappresenta un’occasione unica di confronto e aggiornamento per tutta la filiera del vino.

L’evento

WINE & DESIGN si è tenuto lo scorso novembre all’interno della splen dida cornice del Palazzo Ducale della Mon tagnola di Corropoli, in provincia di Teramo. Ha fatto gli onori di casa Camillo Montori, proprietario della Cantina Montori Vini, ma anche dello storico edificio del 1400. Fabrizio Marchionni di Markdesign ha ringraziato UPM Raflatac per aver reso concreto un sogno e aver scelto l’Abruzzo come palco scenico per la terza edizione. Parole chiave come sostenibilità, innovazione e marketing hanno rappresentato una fonte di ispirazio ne e idee per gli oltre 130 ospiti, suddivisi tra cantine, etichettifici e designer. Il giornalista Maurizio Socci ha condotto la giornata con grande capacità di tenere viva l’attenzione. In apertura dell’evento, Paolo Tamborrini del Politecnico di Torino ha parlato del design sistemico. Tamborrini ha sottolineato come il design sia stato tra le prime discipline a occuparsi di sostenibilità ambientale. Il packaging è stato il primo og getto di studio del design sostenibile. Oggi le aziende sono consapevoli che applicare l’economia circolare ai processi è dovero so. La progettazione ha fatto un ulteriore passo avanti con il design sistemico che, guardando al mondo della natura, si occupa di costruire relazioni tra attività e risorse al fine di valorizzare la cultura e l’identità del contesto, e di produrre sviluppo per il singo

lo e la collettività. Nel suo intervento, Dario Santilli, Packaging Solutions Manager di UPM Raflatac e artefice dell’evento insieme al suo team, ha approfondito il tema dell’e tichettatura sostenibile, sottolineando: “Da sempre UPM Raflatac sviluppa e produce supporti secondo criteri di ecodesign. La sostenibilità è parte integrante della no stra strategia. Siamo stati classificati tra le prime corporation al mondo per la soste nibilità, risultato importante per una realtà produttiva. Per noi la sostenibilità è un driver di mercato, aiuta le aziende a migliorare la propria brand reputation e invita il consu matore a fare scelte responsabili”. Santilli ha messo in evidenza come l’etichetta ab

bia un impatto importante nella scelta del consumatore a scaffale e ha raccontato le diverse opportunità dell’offerta UPM Rafla tac, che rispondono sia all’aspetto della premiumizzazione sia a scelte sostenibili. La ricerca e sviluppo per UPM Raflatac resta un pilastro fondamentale della strategia di crescita. Dario Santilli ha parlato infatti del primo film al mondo in plastica bio-ba sed, dei nuovi materiali RAFNXT+ certificati Carbon Trust, di un’interessante novità in ambito di materiali plastici riciclati e, infi ne, della nuova collezione di carte riciclate dalle texture accattivanti, che saranno lan ciate nel 2023”. E ha concluso: “Il nostro programma RafCycle per il recupero e la valorizzazione degli scarti delle etichette è la chiusura del cerchio. Abbiamo parlato di scelte di materiali e di sostenibilità del pro cesso produttivo ma oggi bisogna pensare anche al fine vita del prodotto. Con questo progetto costruiamo un processo loop to loop di economia circolare”.

Carlos Veloso dos Santos, Amministratore delegato di Amorim Cork Italia, ha tenuto viva l’attenzione del pubblico raccontando interessanti strategie di marketing nel mon do del vino. Carlos Veloso ha sottolineato: “Bottiglie, tappi ed etichette giocano un ruolo fondamentale nell’acquisto del vino. Il consumatore sceglie una bottiglia di vi no a scaffale in un tempo medio che va

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dai 5 ai 20 secondi e, in quel momento, è necessario catturare la sua attenzione. Oggi la donna è la prima consumatrice nel mondo del vino e quindi il packaging deve essere pensato per questo nuovo target. Il consumatore femminile è attento alla forma della bottiglia, al colore e ad aspetti legati all’etica. Anche i millennial sono un nuovo target dei mercati emergenti del vino. Sono consumatori 2.0 che s’informano in rete e comprano online. Per questi nuovi protago nisti il messaggio trasmesso dal packaging è fondamentale. È necessario un cambio di approccio da graphic design a user expe rience design, cercando di trasferire sul packaging la capacità di creare emozioni. Bisogna pensare fuori dalla scatola”. È quel lo che ha fatto Amorim Cork nell’ambito della tappatura: i suoi tappi, infatti, sono diventati un veicolo di comunicazione, pos sono raccontare un’esperienza e catturare l’attenzione. I tappi di Amorim Cork hanno una funzione importante di filo conduttore tra rispetto del vino e plusvalore dato dal design, in quello che è un ruolo di assoluta responsabilità all’interno di un ecosistema sempre più delicato. È stato quindi chiesto a REM, distributore di diversi player di riferimento nel mondo del label printing, di illustrare i processi in novativi che possono rendere più efficienti i processi produttivi delle etichette. Andrea Buttafava, Service Manager di REM, ha suggerito alle cantine di scegliere sempre dei professionisti come partner nella pro duzione delle etichette e ha continuato: “Le aziende che si occupano di stampa di etichette devono conoscere a fondo i propri clienti, le strategie e naturalmente i prodotti. Spesso le etichette con nobilita zioni e lavorazioni speciali risultano, infatti, difficili da realizzare e anche i costi pos sono essere proibitivi. Per questi motivi, i produttori di vino devono lasciarsi guidare da chi possiede know how ed esperienza.

Il mercato enologico è cambiato negli anni e richiede lotti più piccoli e multireferenze. Questo ha portato gli etichettifici a cercare nuove soluzioni di stampa. Le linee multi processo, come quelle del costruttore ci nese Weigang, marchio distribuito da REM, consentono di rispondere a questo tipo di richiesta, risparmiando tempo e materiale e riducendo i costi. Dalla collaborazione tra Weigang e REM è stata sviluppata una li nea costruita sulle richieste del distributore italiano per andare incontro alle necessità del nostro mercato, quali l’alta qualità di stampa su ampia varietà di supporti (carta patinata e strutturata, film ecc.), bassi costi di investimento, una struttura modulare e flessibile, idonea per basse tirature e nobilitazioni in linea. È nata così nel 2015 la linea multiprocesso di stampa offset se mi-rotativa completamente servoassistita con tecnologia flexo, serigrafica, stampa a caldo e rilievo e unità di fustellatura in linea, denominata Weigang REM Edition. È ideale per le etichette di vino e superalcolici che richiedono nobilitazioni estremamente importanti”.

Andrea Ciceri e Giulia Songa di SenseCatch hanno parlato di come poter applicare la ricerca di neuromarketing alla analisi del processo di acquisto di una bottiglia di vino da parte del consumatore. L’obiettivo del packaging è quello di generare aspettativa e ha pochi secondi per catturare l’attenzione del consumatore. In questa prospettiva, può giocare un ruolo importante il tatto, un senso poco sfruttato dal marketing, ma ca pace di comunicare, per esempio attraverso la carta e la nobilitazione. L’etichetta deve dunque diventare un facilitatore di scelta. È stata sottolineata nuovamente l’importan za della sostenibilità per il consumatore. Inoltre, in uno studio condotto sul mercato italiano, è emerso come i supporti e le no bilitazioni giochino un ruolo primario nella scelta dell’etichetta. Ha aperto il pomeriggio

un’interessante tavola rotonda sul design applicato al mondo del vino, moderata da Stefano Pistoni di UPM Raflatac. Diversi i concetti emersi. La progettazione di un packaging deve essere fatta sfruttando più aspetti e più canali. La sostenibilità resta un tema chiave per il consumatore. Nel futuro del vino ci saranno grandi cambiamenti, è dunque importante per tutti i player della catena produttiva fare squadra per con tinuare a investire e innovare creando le condizioni per tenere vivo il valore del prodotto.

Marco Silvestri, CEO di LCI, ha trattato il tema del recupero degli scarti di etichet tatura. A fronte dell’inasprimento delle normative sulla sostenibilità e della richie sta da parte dei consumatori di soluzioni più sostenibili, il programma RafCycle di UPM Raflatac è pensato per recuperare gli scarti in maniera semplice. Attraverso tale programma è possibile riciclare gli scarti delle etichette e reinserirli nel pro cesso per creare nuovi materiali cartacei. Oltre alla semplicità e al servizio, RafCycle ha un effetto incredibile sull’attività, dai risparmi concreti sui costi al raggiungi mento degli obiettivi di sostenibilità.

Tommy Meduri di Rete 231 ha concluso la sessione pomeridiana con l’intervento “Il futuro del vino tra sostenibilità ed eco nomia circolare”. Meduri ha sottolineato come non può esistere una sostenibilità economica e sociale, senza una sosteni bilità ambientale. Per il vino, oltre ai fattori ambientali, bisogna considerare anche gli aspetti culturali e territoriali. Per ridurre la propria impronta di carbonio, le cantine devono lavorare su tutto il processo: dalla vigna passando dal packaging fino alla di stribuzione e al fine vita.

Infine, Flavio Aragozzini, Sales Director di UPM Raflatac, ha chiuso l’evento ricordando quanto sia importante cambiare l’approccio per costruire relazioni e creare valore. ‹

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Palazzo Ducale della Montagnola di Corropoli, in provincia di Teramo

Bottiglie eleganti e d’autore rac chiudono, oltre a prodotti d’eccellenza, un’occasione di incontro e condivisione, perfetta per trascorrere momenti speciali con i propri cari durante le festività natalizie. Birre in edizione limitata, distillati da mixare e vini di alta gamma sono un’idea regalo perfetta per il Natale 2022.

UN BRINDISI con le eccellenze del beverage

BIRRA DI NATALE FORST, PER BRINDARE ALLA PACE

Torna la Birra di Natale Forst, nella sua tanto attesa versione da collezione da 2 litri, con un dipinto fatto a mano dall’artista Franz. J. Platter, realizzato nel suo atelier all’interno dello stesso birrificio altoatesino, con la consueta cura per ogni singo lo dettaglio. Per l’edizione 2022, la diciannovesima, l’attenzione si è concentrata sull’imponente Campana della Pace, che ogni anno viene posizionata all’ingresso della Foresta Natalizia e che rappresenta un simbolo di pace sulla Terra, nel nome della Santissima Trinità. Nell’opera si nota il fascio luminoso di luce che proviene dal Cielo fino alla grotta della Natività e sullo sfondo si staglia il territorio di Birra Forst, il paese di Lagundo e le circostanti montagne del Gruppo di Tessa. L’opera d’arte è riprodotta nello stile romantico-religioso dei Nazareni, che ebbe origine nel 19esimo secolo, all’incirca nel periodo in cui fu fondata Birra Forst (1857). Birra Forst è stata la prima azienda a introdurre in Italia la tradizione della birra di Natale, proponendola come ideale accompagnamento alle gustose pietanze tipiche di questo momento dell’anno. La Birra di Natale Forst, conosciuta anche come “Christmas Brew Forst” si contraddistingue per il suo colore marcatamente ambrato, il suo sapore gradevolmente luppolato e l’inimitabile aroma di malto con una bella schiuma a pori fini. Il suo corpo armonioso richia ma piacevoli sensazioni di dolce che si incontrano con delicate sensazioni luppolate e il suo retrogusto è leggero e morbido. Per una sua degustazione birra Forst propone il boccale natalizio dai caldi colori festivi quali il rosso, il verde e l’oro. Oltre alla rino mata bottiglia da 2 litri in vetro, la Birra di Natale Forst viene commercializzata presso i grossisti Forst anche in fusti da 15 e 30 litri, nel pratico fustino “FORSTY” da 12,5 litri e in cluster da sei bottiglie da 33 cl, dal design natalizio.

OLTRENERO, UN VINO PER DIFFONDERE AMORE

Coin, la catena italiana più diffusa di department store, rinnova per il terzo anno il suo sostegno a Oxfam Italia,l’organizzazione che lotta per porre fine alla po vertà globale attraverso progetti di sviluppo e aiuti umanitari. L’iniziativa natalizia “Aggiungi Amore” si inserisce nell’ambito di una partnership di lunga durata, grazie alla quale è stato possibile contribuire alla realizzazione di obiettivi con divisi. Una persona su 4 nel mondo, circa 2 miliardi di persone, non ha accesso all’acqua potabile. Il traguardo ambizioso che Coin lancia insieme aOxfam Italia è fornire dieci milioni di litri di acqua sicura a chi ne ha bisogno. A sostegno di questa campagna è stato coinvolto Alessandro Enriquez, eclettico fashion designer da anni testimonial e sostenitore di Oxfam, che ha realizzato le grafiche limited edition ispirate al tema dell’amore per dei prodotti esclusivi. Tra questi la bottiglia magnum Brut Oltrenero, uno spumante di classe autentica, fragrante e seducente, estratto dal Pinot Nero coltivato nelle dolci colline dell’Oltrepò Pavese, che si veste alla moda con una scacchiera di colori vitaminici in contra sto che giocano con le palme e le loro foglie verdi, simboli di vita e con i cuori rossi rappresentativi del sentimento più bello del mondo, l’amore, da aggiungere sempre! “Il vino è cultura: che unisce, accoglie e rafforza i legami umani. Il vino è amore”, sostiene Francesco Zonin, Volto della Settima Generazione della Famiglia Zonin e Vice presidente del Gruppo Zonin 1821. “Con grande senso di responsabilità, siamo lieti di custodire un patrimonio di saperi, unico nel suo genere, che si è tramandato di ge nerazione in generazione e siamo onorati di condividere il nostro Heritage per supportare una nobile causa”.

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VILLA UGO GIN, UN MOMENTO DI UNICITÀ TOSCANA

Convivialità e buon bere sono da sempre tra gli elementi chiave delle festività natalizie. Lo sa bene Sabatini Gin, che, con la sua esperienza in fatto di tradizioni di famiglia e mixology di qualità, quest’anno propone Villa Ugo Gin, il nuovo Botanical Tuscan Dry Gin: un’idea regalo ricercata e perfetta per tutti gli amanti del gin e non solo. Piena espressione della passione e dell’esperienza della famiglia Sabatini, questo distillato è caratterizzato da 11 botani che mediterranee (fra cui alloro, cipresso, rosmarino e finocchietto selvatico) e, grazie al suo gusto aromatico, ogni sorso trasporterà in un viaggio sensoriale tra le campagne toscane della Valle d’Oro, lasciando una memoria piacevolmente evocativa. Con la sua ele gante bottiglia dal formato da un 1 litro, Villa Ugo Gin è ideale da condividere preparando in casa deliziosi cocktail.

La drink list natalizia di Sabatini con Villa Ugo Gin propone infatti cocktail semplici ma dal successo assicurato, per brindare con la famiglia e gli amici più cari. Dal sapore coinvolgente e aromatico, il cocktail dal tocco sparkling Villa Royal è l’ideale per i brindisi della vigilia o dell’ultimo dell’anno, soprattutto gustato con dolci tipici natalizi, come panettone, pandoro o classici regionali. Le note profumate dell’alloro, inoltre, ne arricchiscono il gusto, donandogli profondità e rotondità. Insomma, un drink perfetto per tutti i mo menti in cui si decide di stupire i propri ospiti con un twist frizzante. Il Tea_Tro Signorelli è un cocktail versatile che si adatta a ogni momento della giornata, dal nome elegante e dall’anima intensa. I suoi profumi agrumati e il gusto avvolgente, dati dallo sciroppo di Earl Grey Tea, dai fiori di sambuco e dal limone, lo rendono perfetto da sorseggiare in tutti quei momenti in cui ci si vuole concedere una coccola davanti al camino, ma anche durante un aperitivo in compagnia di amici e parenti. Il Negroni è un classico italiano che non conosce stagioni.

Il pallet in legno pressato che non finisce mai di stupire.

Economico, sicuro, salvaspazio, ecologico, ideale per le esportazioni in tutto il mondo. Qualità ed efficienza sempre al vostro servizio.

Anche in inverno, è un’ottima scelta per iniziare una cena tra amici, per premiarsi con un aperitivo dopo lavoro con i colleghi o per un dopo cena dal gusto deciso. Le note agrumate dell’arancia e la rotondità del Vermouth lo rendono un cocktail perfetto anche in versione natalizia, da assaporare con una morbida fetta di panet tone o con gustoso cioccolato fondente. Corno

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JACK DANIEL’S, PROPOSTE SPECIALI PER GLI AMANTI DEL WHISKEY

Le festività natalizie sono alle porte e, come ogni anno, Jack Daniel’s ha pensato a una serie di proposte speciali che uniscono tradizione e originalità, perfette per stupire amici e familiari. Tra i diversi special pack pensati dall’iconico brand di whiskey, tre sono le proposte uniche per trovare il regalo ideale per i propri cari. Il countdown per le feste non può che iniziare con il Calendario dell’Avvento, una tradizione che ogni anno appassiona sempre più persone: 24 gadget esclusivi per celebrare insieme le festività natalizie. Ogni giorno il calendario sancirà l’inizio della giornata, ma anche l’inizio di nuove possibilità e occasioni da cogliere al volo, senza pensarci due volte. Ogni casella del calendario dell’avvento Jack Daniel’s nasconde un regalo made in Jack: in totale 20 mignon tra il classico Old N.7, il dolce Tennessee Honey, i ricercati Single Barrell, Tennessee Apple e Tennessee Fire, e il morbido Gentleman Jack. Quattro caselle, invece, celano altrettante sorprese pensate per rendere ancora più unica la strada di avvicinamento alle feste.

Jack Daniel’s e la musica sono da sempre strettamente legati, un binomio che ha reso il celebre whiskey una vera e propria icona per gli amanti delle sette note, per i quali ha pensato l’elegante Guitar Case. Riproducendo la custodia di una chitarra, lo speciale pack contiene una bottiglia da 70 cl del classico Old N.7 e un originalissimo tappo che riproduce la forma della paletta, con cui i musicisti accordano lo strumento. Infine, una custodia speciale che vuole mandare un messaggio unico e personalizzato: la Letter Box. Una vera e propria piccola cassetta delle lettere brandizzata Jack Daniel’s che contiene una bottiglia del classico Old N.7 e che è possibile dedicare alla persona amata.

DALL’ANTIPASTO AL DOLCE CON CANTINA RIBOLI

Cantina Riboli, azienda vitivinicola nata negli anni 2000, grazie alla passione di Roberto Riboli prosegue la sua crescita costante sul mercato, riscontrando sempre più apprezzamenti dagli addetti ai lavori. Cantina Riboli produce un’eccellenza vinicola del Pie monte: la Barbera d’Asti DOCG. È offerta in tre varianti: Mappale 61, il prodotto di ingresso, Mappale 41, la Barbera Superiore e la Nove Filari, la vigna originaria della Cantina, la regina delle Barbera. Cantina Riboli, inoltre, offre anche dei vini bianchi e da dessert come il Moscato d’Asti DOCG Fantasia e due meto di classici, il Blanc de Blancs e il Blanc de Noirs. E quale occa sione migliore per degustare tutta la varietà dei vini piemontesi di Cantina Riboli, se non le festività natalizie?

Il metodo classico Blanc de Blancs è la tipologia di vino ideale per iniziare il pasto. Perfetto con ogni pietanza, come pesce crudo, ostriche, gamberi e scampi, è perfetto per il cenone del la vigilia, dove la tradizione vuole che si mangi solo pesce. La Barbera Mappale 61 non è un vino di grande struttura. Il suo obiettivo è quello di esaltare la freschezza e le caratteristi che proprie del vitigno, ed è perfetto per essere abbinato a dei piatti leggeri, semplici e delicati, come ad esempio della battuta di fassona piemontese. Ideale anche per accompa gnare dei primi come i “tajarin all’uovo” mantecati con burro e una grattata generosa di tartufo, oppure una porzione di lasagna, altro grande classico dei pranzi delle feste. “La Bar bera Mappale 41 e la Nove Filari, invece, richiedono dei piatti meno delicati, dei primi di una certa sostanza”, spiega Ro berto Riboli. “Potremmo pensare di abbinarli a un altro piatto iconico della cucina italiana del periodo autunnale/invernale, un bel risotto con i funghi porcini, oppure un risotto con l’ossobuco”. La Mappale 41 e la Nove Filari sono degli abbinamenti perfetti anche per un secondo piatto. Una bistecca alla fiorentina cotta ai ferri, meglio se “dry aged”, o un arrosto, secondo piatto tra i più presenti sulle tavole natalizie, accompagnati da un calice di Barbera permetterà di ottenere un’intensità e una profondità di gusto senza eguali.

Infine, per concludere, il Moscato d’Asti da abbinare al dolce, come una torta di nocciole, oppure il classico delle tavole di Na tale: il panettone o il pandoro con la crema al mascarpone.

VINI PER UN NATALE ALL’INSEGNA DEL LUSSO

Messorio 2018, della cantina Le Macchiole è un vino di grande impatto e personalità, un Merlot in purez za fermentato e macerato per 25 giorni in cemento. Successivamente affinamento18 mesi in barriques nuove. Un rosso ricco ed elegante, di grande struttu ra e tannicità. Si accompagna bene alla selvaggina e alla carne rossa. Affinamento complessivo di 18 mesi: 12 mesi in barrique di primo passaggio e 6 mesi in barrique di secondo e terzo passaggio. Infi ne, 18 mesi di riposo in bottiglia, prima dell’immis sione sul mercato. Morbido bouquet fruttato dove spiccano note di prugna e menta, che si intrecciano al caffè tostato. Il sorso di Pècchero 2018, firmato Piccini 1882, stupisce per la raffinata eleganza dei tannini con un finale ancora di menta e spezie dolci. Un inno al Cabernet Franc che non teme la prova del tempo. Ottimo abbinato a carni alla griglia, selvaggi na di piccola taglia e maiale arrosto. Pietrose Rosse 2017, Fattoria della Talosa, è un vino forte e robusto, ottenuto da uve Merlot, selezionate manualmente. La fermentazione alcolica è di circa 15-20 giorni, in serbatoi d’acciaio. Successiva fermentazione malo lattica in acciaio e legno. La maturazione è di 2 anni in tonneaux nuovi, botte grande e acciaio inox. Suc cessivo lungo affinamento in bottiglia. Si accompa gna magnificamente alla carne cruda, al tartufo, ai primi di carne. Colombaiolo, Brunello di Montalcino Riserva IGT prodotto dalla famiglia Tommasi nella tenuta di Casisano, è un vino che unisce struttura, eleganza e armonia. Ottenuto da uve San Giovese, affinato per 4 anni in botte di rovere di Slavonia e successivamente in bottiglia per almeno 6 mesi. Al palato è austero, con tannini maturi e vellutati nell’e quilibrio tra grande struttura ed eleganza. Ottimo da abbinare a brasati, selvaggina da piuma o pelo, fun ghi e formaggi a lunga stagionatura.

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aziende&Strategie

Sia il vino che gli spirits si caratterizzano per scambi internazionali molto intensi: nel 2018 a livello mondiale i flussi commerciali di vino hanno superato i 32 miliardi di euro con un tasso di cre scita medio annuo su base decennale del +4,2%, mentre quelli degli spirits hanno quasi raggiunto i 29 miliardi di euro con una crescita del +6,0%.

Innovazione tecnologica, so stenibilità e servizio al clien te: questi sono i pilastri che guidano l’espansione del Gruppo Della Toffola, che da azienda nata come produttore di pigiatrici e presse verticali in acciaio inossidabile è diventata una realtà di riferi mento a livello internazionale per il settore vinicolo e del beverage in generale.

ra è la pressa pneumatica intelligente a membrana centrale Ampelos, già installata presso un cliente in Francia e uno in Suda frica, che ottimizza i cicli di pressatura con un risparmio energetico e di consumi. Un vantaggio importante di Safi e Ampelos è la possibilità di installarli in cluster in modo da ottimizzare ancora di più il processo. Per quanto riguarda la vinificazione vera e propria, Selector di Gimar ha rivoluzionato il settore negli anni ’80. Questo sistema di vinificazione brevettato si è evoluto nel tempo per raggiungere nuovi standard di qualità ed efficienza grazie all’utilizzo dell’au tomazione e della sensoristica in grado di ottimizzare il lavoro degli enologi e aumen tare il rendimento dell’uva del 20-30%. In sieme alla Sirio Aliberti, Gimar presidia tutta

GRUPPO DELLA TOFFOLA dall’uva alla bottiglia!

I 60 anni di storia del Gruppo della Toffola, oggi parte di Investindustrial, sono caratte rizzati da un percorso di costante crescita, con l’obiettivo di costruire una realtà in gra do di presidiare l’intera filiera vinicola, dalla raccolta dell’uva fino al confezionamento. Grazie a un intenso programma di acqui sizioni, infatti, il Gruppo si presenta come un referente unico per le grandi cantine che cercano soluzioni chiavi in mano, ma allo stesso tempo offre soluzioni compatte e adatte anche alle aziende più piccole. Non solo, grazie all’integrazione dei vari brand acquisiti oggi il Gruppo Della Toffola copre quasi completamente il mondo del beverage in generale con distillati, birra, sidro, succhi di frutta, ready-to-drink e acque minerali.

sosten I bI lItà e I nnovazIone

A SIMEI 2022, il Gruppo Della Toffola ha esposto tutto il suo ecosistema dedicato alla vinificazione, caratterizzato da un im portante driver di crescita per il gruppo: la sostenibilità. Si parte dal filtro Safi di Della Toffola, che grazie all’Intelligenza Artificiale

garantisce un’elevata efficienza a fronte di un risparmio di energia, acqua e prodotti chimici tra il 30% e il 50% rispetto a un filtro tradizionale, con benefici sia dal punto di vista ambientale che economico. I filtri Della Toffola hanno membrane ceramiche mentre quelli di Permeare, altra azienda del gruppo, come Permawine e Permastone, hanno membrane organiche e si rivolgono a una clientela di fascia più alta. Si tratta di due offerte parallele e complementari. Altra novità di Della Toffola presente in fie

l’area della vinificazione per il Gruppo Della Toffola. Un’altra innovazione interessante è Libero, la colonna di dealcolazione realizzata da Frilli in partnership con Permeare per la produzione di vino analcolico per andare incontro ai mercati quali l’Arabia Saudita. Nell’area “Bottling&Packaging Solutions” la protagonista è Bertolaso, entrata a far parte del Gruppo Della Toffola alla fine del 2021. Focalizzata sul settore vinicolo, l’a zienda offre soluzioni per l’imbottigliamento sia per cantine di grandi dimensioni, come

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➢ Un consistente programma di acquisizioni ha portato il Gruppo Della Toffola ad affermarsi sul panorama internazionale come fornitore di tecnologie a 360° per il mondo del beverage. Ci può parlare di questo percorso di espansione e della nuova identità aziendale?

Il percorso di espansione compiuto dal Gruppo Della Toffola nasce dalla volontà di proporsi come partner tecnologico per l’industria del Wine&Beverage, utilizzando l’innovazione come driver di sostenibilità.

Grazie all’ingresso di Investindustrial abbiamo completato – con le acquisizioni di Bertolaso, Ape Impianti e Permeare – una filiera che parte dal ricevimento dell’uva e arriva al confezionamento e al packaging finale.

Un team di specialisti made in Italy è in grado di offrire soluzioni chiavi in mano e per ogni tipo di esigenza, dalle cantine e aziende più grandi fino alle realtà più piccole.

➢ Come si inserisce il tema della sostenibilità in questa importante strategia di crescita?

Per noi la sostenibilità è un tema centrale e trasversale a tutte le fasi del processo, oltre ad essere parte integrante della strategia di crescita: oltre al suo valore intrinseco e valoriale, e alla sua importanza per il benessere della collettività, porre la sostenibilità come parametro di progettazione ci permette di offrire ai nostri clienti prodotti e soluzioni in grado di ridurre sprechi e consumi, minimizzare l’impatto ambientale e fornire prestazioni eccellenti a fronte di un ridotto utilizzo di energia.

Un esempio concreto in questa direzione è il filtro Safi di Della Toffola, premiato nella sezione “Technology Innovation Award” di SIMEI per la capacità di ottimizzare le prestazioni a fronte della massima efficienza nell’utilizzo delle risorse.

➢ Il Gruppo Della Toffola è un punto di riferimento per il processo e l’imbottigliamento nel settore enologico e in generale in tutto il mondo del beverage. Quali sono le strategie per il futuro del Gruppo? Prevede l’apertura anche ad altri settori? Dopo aver completato la nostra gamma di soluzioni per il mondo Wine&Spirits, con una proposta chiavi in mano, abbiamo intenzione di ultimare la filiera per l’industria del beverage, su cui soprattutto nei mercati anglosassoni c’è molto potenziale sia in termini di soluzioni innovative che in termini di nuove applicazioni. Un altro settore che osserviamo da vicino e a cui puntiamo è il lattierio-caseario, ambito dove siamo già presenti con Priamo Food Technologies e Progema e nel quale vogliamo crescere intercettando le profonde trasformazioni che l’industry sta vivendo.

quella con 99 rubinetti esposta a SIMEI 2022, sia soluzioni compact per realtà più piccole. Bertolaso, inoltre, ha presentato in fiera l’in novativo sistema di tappatura in sughero The Smart Corking System, premiato da Simei nella sezione “New Technology”.

Il cerchio si chiude con l’imbottigliamento e il packaging di Ape Impianti, i tappatori della Mar.Co. e le etichettatrici di Z-Italia e OMB.

partner a lI vello globale

Il Gruppo Della Toffola prevede di chiudere il 2022 con un fatturato di 250 milioni di euro, con l’obiettivo di raddoppiarlo nell’arco di al cuni anni, grazie anche a nuove acquisizioni, con espansioni sia verticali che orizzontali.

In questo modo il Gruppo si pone come unico punto di riferimento e partner per tutte le fasi di produzione di vino, distillati e bevande in generale.

La clientela di Della Toffola, inizialmente circoscritta al Veneto, è cresciuta a livello nazionale e internazionale fino a coprire tutti i continenti. Con otto filiali commer ciali sparse in tutto il mondo, il fatturato del Gruppo proviene per l’80% dall’estero.

L’Europa rappresenta la metà di questa quota, mentre i Paesi extraeuropei più forti sono Stati Uniti, Cile, Argentina, Messico, Sudafrica e Australia.

Oltre alla sostenibilità e all’innovazione, un importante pilastro del Gruppo Della Toffola è il servizio al cliente: gli impianti hanno sempre bisogno di aggiornamento, manutenzione o ampliamento, per questo è fondamentale investire in una rete capillare per poter fornire assistenza alla clientela sparsa per il pianeta. ‹

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Andrea Stolfa, CEO del Gruppo Della Toffola
La parola
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Andrea Stolfa, CEO del Gruppo Della Toffola

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DISTILLERIE BERTA il successo di un’intuizione

Il delicato e antico processo della distillazione e l’invecchiamento in botti di whisky tra musica classica e cromoterapia hanno reso la grappa Berta tra le più apprezzate al mondo. Il legame con il territorio, la tradizione e le interessanti innovazioni tecnologiche hanno sempre accompagnato la produzione e la commercializzazione della grappa Berta.

L’arte della distillazione, in Piemonte, vanta radici antiche e raggiunge, or mai da secoli, livelli di eccellenza. Nella terra del vino per antonomasia, dunque, il nettare di Bacco si gusta anche nella sua versione distillata sprigionando aromi e gusti nuovi ed intensi. Lo sanno bene a Casalotto di Mombaruzzo (AT) dove, dal 1866, la famiglia Berta ha dedicato la pro pria vita all’attività vitivinicola specializzan dosi nella distillazione dei prodotti delle vigne. L’attività prende vita con Francesco Berta, il vero pioniere dell’azienda, colui che più di chiunque altro ha dato forma e sostanza all’impresa, con un approccio imprenditoriale impensabile per l’epoca. Per la svolta bisogna attendere, però, fino al secondo dopoguerra: la crisi impone ai distillatori di svendere il proprio prodotto rimasto invenduto, nel tentativo di arginare al meglio le perdite. In questo contesto, Paolo Berta nipote e discendente del fondatore, ebbe un’intuizione geniale e alquanto lungimirante. La sua tenacia lo portò a non accettare passivamente la svalutazione della propria grappa, al con trario, orgoglioso del prodotto, decide di conservarla in botti di legno. Qualche tem po dopo, le prime botti vennero aperte e la prima grappa invecchiata conquistò i mer cati. Fu la “Roccanivo di Barbera” la prima a essere venduta e a rappresentare una svolta nel mondo delle grappe dell’epoca. Negli anni ’80 il processo di affinamento diventa sempre più elaborato grazie alle instancabili prove effettuate con passione e metodo dai fratelli Gianfranco e Chicco, nuove leve della dinastia Berta.

la vendemmIa della grappa Anche per la produzione della grappa, la qualità dell’uva in vendemmia è determi nante. Distillerie Berta ha messo a pun to e brevettato un sistema di raccolta e conservazione delle vinacce in contenitori speciali. Si tratta di fusti con una capienza di 200 chili ciascuno, dotati di chiusura ermetica e di una particolare valvola che consente di tenere la vinaccia protetta da acqua e aria, ma anche di consentire una corretta fermentazione che la mantiene fresca e umida da settembre a giugno. Un sistema costoso perché costringe la famiglia Berta a spedire a proprio carico, in tutta Italia, questi contenitori, che le cantine restituiscono pieni di vinacce.

dIstIllazIone dIscontInua, sInonImo dI qualItà

Una volta che i fusti sono arrivati a Mom baruzzo inizia la distillazione, la fase più delicata della lavorazione. La vinaccia vie ne controllata e inserita in un alambicco a corrente a vapore. La materia prima viene attraversata dal vapore acqueo che ne preleva l’alcool e gli aromi. Si forma così

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un vapore alcolico che per condensazione si trasformerà in “flemma”: un liquido in colore con bassa gradazione alcolica, che viene purificato due volte prima di essere distillato. Per ciascuna tipologia di vinaccia viene individuato il migliore processo pro duttivo da seguire: un insieme di variazioni di pressione e temperatura ne esaltano le note aromatiche e le caratteristiche. Il tutto meticolosamente controllato dal mastro distillatore. Si prosegue poi con la distillazione nell’alambicco discontinuo, dove la flemma viene portata a ebollizione e il vapore alcolico ottenuto viene inviato nella colonna di rettifica che lo libera dai vapori idroalcolici meno concentrati permettendogli di salire di gradazione. Il vapore alcolico più concentrato raggiungerà una bacinella di controllo: un lento gocciolio racchiude tutta la dedizione e la pazienza dell’artigia no. Grazie alla maestria dei distillatori e ai sistemi di controllo all’avanguardia, viene selezionato il cuore, ovvero quella parte di prodotto che si caratterizza per qualità, aroma e morbidezza. Al termine, la grappa viene assaggiata e si decide se è più idonea a rimanere grappa giovane oppure a divenire grappa invecchiata in legno.

l’InvecchIamento: musIca classIca e cromoterapIa

La grappa giovane inizia il processo di invecchiamento in botti da 13mila litri, dove resta un anno, come previsto dalle normative. Trascorsi i 12 mesi, a seconda della tipologia, il distillato viene lasciato riposare in barrique, tonneaux e botti pic cole. In questa fase cruciale, che vede coinvolte oltre 5.000 botti, le note dei grandi interpreti della musica classica cullano e accarezzano l’acquavite, aiu tandola idealmente nella sua maturazione.

A completare l’atmosfera, luci a led che cambiano colore (senza generare calo re all’interno della cantina) creando una cromoterapia che avvolge delicatamente l’ambiente.

l’affInamento

In bottI da whIsky È l’invecchiamento in botti speciali uno degli elementi distintivi delle grappe Ber ta. L’idea nasce da un viaggio in Scozia, nelle migliori whiskerie, tra cui Lagavulin o Laphroaig. Lì inizia la scelta delle botti “casks” da portare in Piemonte. La tratta tiva con i mastri bottai scozzesi è lunga e complicata ma i fratelli Berta, Gianfranco e Chicco, riescono a tornare a casa con le loro botti. L’affinamento all’interno di questi legni ricchi di aromi, conferisce al distillato note affumicate e torbate, tipiche dei pregiati whisky dell’isola. Il risultato è un prodotto raffinato e avvolgente che si presenta al palato con una vellutata rotondità.

InnovazIone

oltre la tradIzIone Il legame con il territorio, la tradizione e le interessanti innovazioni tecnologiche han

no sempre accompagnato la produzione e la commercializzazione della grappa Ber ta. Ma il successo della distilleria risiede anche nella “tradizione degli assaggi di gruppo in azienda”: un processo fatto di continue sperimentazioni e test, in cui è in dispensabile l’apporto di tutti. Infatti, mai un prodotto è stato lanciato sul mercato senza che fosse degustato dallo staff, dal mastro distillatore e dalla proprietà.

a d ognI grappa una sua bottIglIa

Il packaging dice molto di un alimento o di una bevanda e, insieme all’etichetta, sono elementi fondamentali. Ancor pri ma di assaggiare, il consumatore viene catturato dall’estetica della bottiglia. Ec co perché il tratto distintivo delle grappe Berta sono proprio le bottiglie: ogni forma viene studiata dalla famiglia. Una scelta, quella di differenziare le grappe anche nel packaging, dettata dai numerosi tentati vi di plagio subiti nel corso dei decenni. L’azienda ha, quindi, implementato lo stu dio di nuove varianti, ad eccezione della “Paolo Berta”: la sua caratteristica forma a goccia è immutata dal 2002, anno di lancio. Le bottiglie diventano poi opere d’arte nel Berta Lab: uno spazio in cui il pubblico è il vero protagonista. Dopo aver scelto una bottiglia dalla linea Primane ve, i partecipanti possono personalizzarla dando sfogo alla loro fantasia con nastri, sughero, vernice e cera lacca.

non solo grappe ma anche lIquorI Da sapienti incontri di zuccheri, aromi e distillati di erbe aromatiche e officinali, col tivate nel parco naturalistico che racchiu de la distilleria, nascono i liquori Berta: l’amaro 28 di Via San Nicolao, l’amaretto Di Mombaruzzo, la sambuca Di Anisè, e i liquori Di Rose, Favola Mia a base di as senzio e la crema al caffè Di Nero. Questi pregiati infusi, si prestano non solo al consumo puro e meditativo, ma trovano espressione eccellente nel più moderno bere miscelato. Da intriganti mix di sapori si creano legami e profumi particolari che stimolano la fantasia appagando le papille gustative. ‹

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aziende&Strategie

Sia il vino che gli spirits si

INNOVA GROUP 50 anni di attività e record di fatturato

Un risultato unico per il gruppo, che per la prima volta nella sua storia ha superato i 100 milioni di fatturato. Motivo d’orgoglio per la storica realtà che nel 2022 ha festeggiato i 50 anni di attività e, nonostante le criticità del mercato, prosegue nel suo percorso di crescita e sviluppo.

In occasione dell’annuale conferenza stampa, presso Innova Group stabili mento di Caino (BS), i tre Amministratori Diego, Luca e Stefano Pedrotti insieme

alla madre Giulia, vedova del fondatore Giovanni Pedrotti, hanno incontrato i gior nalisti per condividere i risultati economici raggiunti nel 2021. Nel 2021 si è registra

La famiglia Pedrotti alla guida di Innova Group: Luca, Stefano e Diego, figli del fondatore, con la madre Giulia

doSSier 38 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022

to un notevole aumento del fatturato, che per la prima volta nella storia del Gruppo ha superato i 100 milioni di euro di fat turato consolidato, e che si è assestato a 105.862.588 euro, con un incremento di circa il 30% rispetto all’esercizio pre cedente. Oltre ad un maggiore volume, il risultato è frutto anche di un aumento dei prezzi dipeso da un maggior costo della materia prima. Gianluca Pedrotti spiega nel dettaglio: “Gli ammortamenti sono aumentati per effetto degli investimenti fatti, mentre l’utile operativo è diminuito rispetto al 2020 per l’aumento dei prezzi delle materie prime, che in parte è stato assorbito ma non del tutto.

Per quanto riguarda il 2022 nei primi nove mesi si è riscontrato un notevole aumento del fatturato, in parte dovuto all’aumento delle materie prime. In sintesi, il bilancio 2021 è positivo per l’aumento di fatturato, ma non possiamo non considerare il calo di redditività per questi aumenti dei costi”. Diego Pedrotti ha parlato delle criticità derivanti dal costo delle materie prime e dei costi dell’energia: “Abbiamo subito dei rincari notevoli, ma siamo riusciti a mantenere sotto controllo la situazione. Inoltre, rimane l’incertezza di capire quan to durerà questa situazione di aumento dei costi, che dopo l’estate è peggiorata ulteriormente. Fortunatamente il problema di reperibilità delle materie prime, che l’an no scorso ha penalizzato tutto il settore, è in parte rientrato”.

focus

suglI InvestImentI

Successivamente, si è parlato degli inve stimenti che per il 2021 hanno raggiunto i 7,8 milioni di Euro. Stefano Pedrotti ha spiegato: “L’importo comprende il co sto del nuovo terreno in località Borgo San Giacomo di 60.000 mq; una nuova linea Casemaker 1228 di Bobst 4 colo ri in formato 2,8 m di larghezza e con capacità produttiva di 15.000 fogli/ora e avviamenti al volo; l’ampliamento di 3.000 mq dello stabilimento di Fonta nella e investimenti in logistica interna e movimentazione dei vari plant. Per il 2022 invece sono stati investiti 10 milioni di Euro, in parte utilizzati per la costruzione di un nuovo capannone di

10.000 mq a Borgo San Giacomo, l’ac quisto di 130.000 mq di nuovi terreni tra Verona, Brescia e Bergamo, l’acquisto di un impianto fotovoltaico che sarà in grado di coprire il 30%-40% del fabbi sogno energetico dello stabilimento di Fontanella e un’ultima tranche destinata all’ammodernamento di macchinari e logistica interna con nuove attrezzature tecnologiche. Infine, per il 2023 sono previsti 4,5 milioni di Euro di investi menti, di cui una parte sarà dedicata agli ammodernamenti e al rinnovamento di strutture e fabbricati con aggiunta di nuovi uffici a Brescia, un’altra tranche destinata a logistica interna e softwa re e un’ultima parte all’istallazione di un impianto fotovoltaico nello stabilimento di Borgo San Giacomo, in grado di andare a coprire il 90% del fabbisogno energetico”. Quest’ultimo aspetto è forse il più interes sante, considerata la questione dei costi dell’energia, aumentati dal 2019 a oggi di ben 4 volte. Il trasferimento delle attività produttive dallo stabilimento di Torbole a

quello

Il valore delle rIsorse umane

Per concludere si è parlato poi dei dipen denti, che dal 2020 al 2021 sono passati da 229 a 269, per arrivare ad oggi fino ad oltre 300 unità. Caratteristica del gruppo, oltre ad investire in tecnologia, è sempre stata quella di dedicare molte risorse anche alla forza lavoro e alla sua forma zione. L’aumento dei dipendenti è stato necessario anche perché sono aumentati i turni di produzione che oggi coprono le 24 ore giornaliere.

Sul fronte della sostenibilità prosegue il percorso di studio della carbon footprint con l’obiettivo di diventare entro il 2025 carbon neutral. L’azienda ha investito in questo progetto tempo e risorse econo miche e i primi risultati si otterranno nel 2023. ‹

A ziende &S tr A tegie 39 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022
di Borgo San Giacomo è avvenuto lo scorso agosto e oggi è completamente operativo.

Prodotti&tecnologie

superfici concave o convesse come quelle delle bottiglie o dei fondi delle lattine.

I marcatorI laser domIno

Il marcatore laser a fibra Domino F720i CP è in grado di effettuare codifiche permanen ti e di altissima qualità ad alta velocità di produzione anche in ambienti umidi e con presenza di sciroppo di zucchero, come quelli caratteristici del settore beverage. Può arrivare ad effettuare una marcatura laser su 90.000 lattine ogni ora, ognuna codificata con oltre 20 caratteri.

Ecco perché Carlsberg ha scelto il marca tore laser a fibra Domino F720i per la co difica e marcatura delle sue lattine. Anche il marcatore Domino D310 è una scelta ottimale in questo settore e, grazie al suo

Marcatura laser su alluminio le considerazioni di Nimax sul processo

Letecnologie di codifica laser non sono una novità recente, ma negli ultimi anni si sono sviluppate in modo significativo, trasformandosi totalmente rispetto ai marcatori del passato, diventando veloci, leggeri ed estremamente versatili, in linea con il mondo dell’Industria 4.0. Soprattutto nel settore Food & Beverage, la diffusione della marcatura laser su al luminio ha consentito di rispondere alle nuove esigenze del mercato e dei clienti, sempre più consapevoli ed esigenti. Il tema della tracciabilità, in particolare, è sempre più importante al giorno d’oggi per garantire la qualità degli alimenti e la sicurezza dei consumatori. Grazie alla tracciabilità è possibile seguire passo dopo passo i movimenti dei prodotti lungo la supply chain, in questo modo è possibile rispondere in modo rapido alle situazioni di emergenza, in cui viene ri scontrato un potenziale rischio per la salute degli acquirenti e il prodot to deve essere subito ritirato dal mercato.

Sempre più spesso, inol tre, il mercato chiede alle aziende del settore di di versificare i loro prodotti

e di procedere con continui cambi sulle linee di produzione. Questo comporta un numero di SKU sempre più elevato, con un conseguente aumento del rischio di errori. Le tecnologie per la marcatura laser su alluminio fanno sì che i cam biamenti avvengano con un semplice click su un tasto, rendendo i processi più veloci, oltre che sicuri. Non solo: og gi i consumatori richiedono un maggior numero di informazioni sui prodotti che trovano al supermercato, informazioni che, nella maggior parte dei casi, devono essere leggibili dalle macchine. I moder ni marcatori laser possono rispondere a queste esigenze, grazie ai progressi fatti sul controllo del raggio che permette di stampare in modo semplice righe multi ple e codici 2D.

Il processo di marcatura laser consiste nella creazione di codici, simboli, testi o imma gini sulla superficie di un prodotto tramite un raggio laser ad alta intensità. Il settore del beverage è caratterizzato da linee ad alta e altissima velocità, serve quindi una tecnologia in grado di effettuare codifiche in modo rapido e che siano indelebili e re sistenti alle alte temperature, all’usura e agli ambienti di produzione ostili, anche su

Total Cost of Ownership estremamente basso, si rivela molto competitivo.

I marcatori laser Domino Serie D e Serie F consentono una codifica ad alta velocità su diverse tipologie di materiale, compreso l’alluminio (ma anche carta, cartone, vetro, PET e altri materiali plastici), e:

- soddisfano i requisiti per una vasta gam ma di applicazioni di codifica ad alta leg gibilità;

- sono conformi alla legislazione in ambito di tracciabilità; - consentono di marcare fino a 1000 ca ratteri al secondo; - garantiscono una qualità di stampa pre cisa e costante; - non utilizzano fluidi o materiali di con sumo;

- riducono i consumi energetici grazie al nuovo sistema di raffreddamento. Grazie alla qualità elevata e alla durata permanente della marcatura, all’applicazio ne rapida di codifiche di diverso tipo, alla riduzione degli interventi di manutenzione e all’azzeramento dei materiali di consumo, le soluzioni di marcatura laser consentono di fare un deciso passo avanti verso una completa tracciabilità ed una maggiore sostenibilità dei processi. ‹

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La marcatura laser su alluminio è una delle soluzioni di codifica più adatte al settore Food & Beverage gra zie alla sua rapidità. Inoltre, garantisce la tracciabilità dei prodotti, salvaguardando la sicurezza dei consumatori e proteggendo la reputazione dell’azienda. Ma come funziona questa tecnologia? E quali sono gli strumenti a disposizione delle aziende?

Labrenta tappi dal valore aggiunto

Fondata dalla famiglia Tagliapie tra nel 1971 a Breganze, in provincia di Vicenza, e di recen te acquisita da Guala Closures Group, Labrenta ha iniziato il suo percorso nell’ambito del settore vinicolo, per poi aprirsi anche al mondo dei distillati, dell’olio e aceto e della birra, esplorando un’ampia gam ma di materiali: dal sughero al legno fino alla plastica e ai più innovativi materiali riciclati.

sughera , nuovo blend sosten I bI le Tra le ultime novità dell’azienda in mostra a Simei 2022, in linea con il percorso verso la sostenibilità, spicca Sughera®, una soluzione brevettata realizzata da Mixcycling, start-up nata nel 2020 in seno a Labrenta. Mixcycling utilizza la granina di sughero naturale per creare un nuovo blend con una base di polimeri plastici, ancora oggi difficile da sostituire completamente, specialmente in alcuni settori. Il risultato è Sughera®, un ma teriale realizzato con il 70% di scarti di sughero performante, personalizzabile e sostenibile. Questo ciclo virtuoso permet te di reintrodurre in azienda il materiale di scarto per creare un nuovo prodotto dal valore aggiunto.

Un’altra soluzione molto richiesta in ter mini di sostenibilità è il legno. Inoltre,

il legno è un materiale altamente personalizzabile, il laser è una tecnica molto apprezzata ultima mente. Oggi l’accoppiata vincente sembra essere il gambo in sughe ro e la testa in legno. Seguendo questo trend, Labrenta ha acquisito un’azienda portoghese, Anacorks, spe cializzata nella produzione di sugheri per distillati. Questo permette a Labrenta di offrire al cliente un prodotto controllato e certificato.

Il materiale dedicato ai prodotti premium è, invece, l’alluminio, sempre molto ele gante e adatto a diverse tipologie di per sonalizzazioni.

garanz I a dI qual I tà Labrenta rappresenta un punto di riferi mento per le aziende che cercano un tap po personalizzato per il proprio prodot to. Sul sito aziendale si trova la sezione Mat+Lab, che contiene tutte le tecniche sperimentate internamente che Labrenta è in grado di replicare. Personalizzare per Labrenta non significa realizzare progetti customizzati solo nell’estetica, ma anche dal punto di vista funzionale. Il reparto di ricerca e sviluppo dell’azienda studia il prodotto a 360°, assicurando la qua lità del tappo in termini di performance, rispondendo alle richieste del cliente e in ottica di industrializzazione. I tappi firmati Labrenta, infatti, vengono sotto

posti a sette test di laboratorio condotti internamente che verificano che il tappo chiesto dal cliente sia effettivamente adatto allo specifico prodotto che andrà a proteggere durante tutte le fasi della filiera. A tutto ciò si aggiunge il Made in Italy, che è sempre una garanzia di qualità del prodotto.

u n’azI enda sempre pI ù green

La sostenibilità per Labrenta rappresen ta una strategia importante per il futuro dell’azienda. Seguendo l’agenda delle Nazioni Unite, infatti, è stato sottoscrit to il patto interno “Labrenta Green Deal 2030”: ogni anno l’azienda si pone l’o biettivo di lanciare prodotti o promuovere azioni che diano un contributo all’ambien te. In quest’ottica si inseriscono i prodotti realizzati da Mixcycling. La ricerca e svi luppo di nuovi materiali e nuove tecniche di lavorazione è un pilastro per Labrenta. Il reparto R&S dell’azienda è un vero e proprio laboratorio in cui nascono tutte le novità di prodotto. ‹

41 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022 p rodotti & t ecnologie
Stappare una bottiglia è sempre un’esperienza. Per questo motivo Labrenta, con il payoff “Provide the right closure”, fornisce il giusto tappo ai produttori di vino, distillati, olio e aceto. Grazie alla sua esperienza di oltre 50 anni, l’azienda progetta e realizza in-house soluzioni certificate e per sonalizzate, innovative e sostenibili.

Prodotti&tecnologie

Flexicap di Omas dinamicità ed eccellenza

Omas

Tecnosistemi progetta e produce riempitrici e tappatrici completamen te automatiche per l’industria cosmetica, farmaceutica, biotech, chimica e alimen tare. Per il settore caffè l’azienda propone Flexicap, una macchina di assemblaggio capsule disponibile in differenti modelli, da un minimo di 2 file fino a 120 capsule a un massimo 8 file fino a 450 capsule al minuto, in base al formato e al prodotto da dosare.

Flexicap offre dinamicità e massima effi cienza di produzione. La modularità di tutto il sistema rende estremamente semplici e rapide tutte le operazioni di cambio formato e/o prodotto, oltre a rendere completamen te ispezionabile da tutti i fronti l’impianto. L’ufficio R&D di Omas è stato costantemen te impegnato nello studio progettuale per apportare molteplici migliorie al modello Flexicap, sia in termini design, necessa rio per garantire sicurezza, facilità nella pulizia e rapidità nella manutenzione, sia di performance.

una soluzIone flessIbIle L’intera macchina Flexicap si distingue per l’estrema flessibilità. L’alimentazione del le capsule può essere effettuata tramite alimentatore alla rinfusa o magazzino per capsule impilate, disponibile nella classica

versione verticale o nella nuova versione orizzontale, studiata per una più ampia autonomia del caricatore. Il carico e scari co delle capsule è effettuato con sistema pick & place.

Il sistema di pulizia interno della capsula, prima del dosaggio, e del bordo della cap sula, dopo il dosaggio, viene effettuato con immissione di aria sterile microfiltrata e aspirazione delle polveri residue. Questo processo consente una perfetta sigillatura del bordo capsula, garantendo nel tempo la tenuta della saldatura del top lid. Le stazioni di dosaggio e sigillatura sono di semplice gestione, comprese la manuten zione e la pulizia. La macchina è predispo sta per l’installazione di un flusso laminare, ulteriore applicazione che consentirà di avere un prodotto igienicamente sicuro. Tutta la macchina è concepita per poter lavorare con più formati per caffè, sia che si tratti di prodotti liquidi o in polvere. Gra zie all’utilizzo di godets per il trasferimento delle capsule e le stazioni di riempimento, inserimento filtro (ove richiesto), trancia e salda top lid, tipo “docking station” facil mente e completamente estraibili, con sentono di ottenere un’eccellente pulizia e, soprattutto, un rapido cambio formato, effettuato in tempi minimi e senza utilizzo di utensili.

La gestione delle stazioni è effettuata

tramite motori brushless che assicurano affidabilità e precisione, nonché ripetitività della qualità delle operazioni da effettuare. Le regolazioni e le parametrizzazioni sono effettuate da pannello di controllo touch screen da 15” con possibilità di salvare i dati e le informazioni di produzione im postate. La macchina è predisposta per l’integrazione in Industria 4.0.

Flexicap è dotata di controlli per la corretta esecuzione di tutte le operazioni ed è pre disposta per l’installazione di telecamere di verifica. Tutte le parti a contatto con il prodotto sono in acciaio inox AISI 316L, i godets sono realizzati in materiale ad elevata resistenza, leggero e facilmente movimentabile.

Il sistema di sganciamento e discesa per la pulizia del macinatore o tramoggia su periore (caffè o solubili), o altri dispositivi posti sulla parte superiore della Flexicap permettono la massima garanzia di sicu rezza per gli operatori e manutentori. È pos sibile collegare le stazioni di riempimento direttamente all’impianto di produzione del prodotto per garantire la massima igiene e la continuità di produzione senza fermi macchina.

Grazie alla lunga esperienza di progettazio ne e costruzione di macchine, Omas Tec nosistemi può personalizzare e soddisfare ogni richiesta della clientela. ‹

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Omas Tecnosistemi presenta Flexicap, un’innovativa macchina per l’assemblaggio di capsule per caffè liquidi o in polvere.

Flussi di lavoro automatizzati con soluzioni Rittal ed Eplan

Dalla progettazione alla lavorazione fino alla produzione automatizzata dei quadri elettrici: la catena del valore delle tecnologie hardware e software firmate Rittal ed Eplan permette a Errevi Elettric di integrare i flussi di lavoro e rispondere al meglio alle richieste dei propri clienti.

e le spelafili, utilizza anche i configuratori e il software di progettazione Rittal Therm. I software Eplan utilizzati, da Eplan Electric P8 a Eplan Cogineer semplificano e au tomatizzano i processi e, grazie a Eplan ePulse, i dati e i progetti possono essere connessi in modo aperto in cloud.

Errevi

Elettric è un’azienda di riferimento nella produzione e installazione di impian ti meccanici ed elettrici, con sede a Formi gine, in provincia di Modena. È una realtà aziendale di successo che opera non solo sul mercato italiano ma anche all’estero, in Europa, Stati Uniti e Cina. Nel corso degli anni si è affermata in diver si settori quali: imballaggio, intralogistica, alimentare, metalmeccanico, ceramico, imbottigliamento e dosaggio. Sempre molto attenta al cliente e all’innovazione, ha un organico composto da 106 tecnici specializzati in cablaggio, progettazione meccanica e software.

sInergIa e automazIone

“Siamo un cliente storico di Rittal ed Eplan. Acquistiamo tutti i prodotti utili per rispon dere al meglio alle richieste dei nostri clien ti”, afferma Simone Paulicelli, responsabile ufficio tecnico elettrico di Errevi Elettric. “Per poter automatizzare i nostri flussi di lavoro, abbiamo deciso di acquistare il centro di lavoro Rittal Perforex che ci ha permesso di migliorare sensibilmente la produzione di quadri elettrici, abbatten do tempi e costi. Per la realizzazione dei nostri impianti utilizziamo Eplan Cogineer. Dopo aver creato un topografico dell’im pianto, i vari blocchi funzionali vengono esportati tramite file in Eplan Cogineer che genera automaticamente gli schemi

elettrici”, aggiunge Paulicelli. “Grazie al binomio Rittal-Eplan, la sinergia raggiunta tra i reparti è stata di altissima qualità con un aumento importante della produzione. L’obiettivo futuro è quello di continuare a implementare le nuove tecnologie propo ste dal mercato e dalle due aziende, per essere sempre in grado di perfezionare e migliorare gli obiettivi ad oggi raggiunti”, continua Paulicelli. Errevi Elettric, oltre ad acquistare armadi componibili e armadi compatti Rittal, come ad esempio VX25, AX e KX, condizionatori, centri di lavoro se mi-automatici come le macchine da taglio

“Acquistiamo i prodotti Rittal, dagli armadi agli accessori, non solo attraverso l’ufficio vendite ma anche tramite online shop. È tutto molto semplice e intuitivo, con pochi passaggi possiamo verificare la disponibilità a magazzino dei prodotti e ordinarli. Gli ordini vengono processati e consegnati in tempi davvero brevi”, con clude Paulicelli.

l a catena del valore Errevi Elettric ha implementato quella che Rittal ed Eplan chiamano la catena del valore. Dalla progettazione, alla lavorazio ne fino alla produzione automatizzata dei quadri elettrici. Il software di progettazione Eplan permette di sviluppare un approccio interdisciplinare al lavoro ingegneristico. La piattaforma Eplan è la base standardizzata che interconnette tutte le soluzioni softwa re Eplan. Questa integrazione aumenta in modo significativo l’efficienza operativa mentre si lavora al progetto Eplan. Intera zioni fluide tra tutti i sistemi, dalla proget tazione fino alla produzione, sono la chiave per creare più valore.

I centri di lavoro Perforex accelerano i tempi di lavo razione meccanica: dagli armadi compatti alle parti piane di armadi componibi li fino all‘armadio di grandi dimensioni. Con i centri di foratura, filettatura e fresa tura della serie Perforex, è possibile lavorare tutti i materiali truciolabili, co me acciaio inossidabile e acciaio verniciato, oltre ad alluminio, rame e plastica. ‹

44 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022 caSe HiStory

ACOPOS 6D

Nuove dimensioni per la produzione adattiva

ACOPOS 6D consente di muovere liberamente i prodotti in uno spazio di lavorazione aperto – senza i vincoli del classico flusso produttivo sequenziale. La levitazione magnetica introduce sei gradi di libertà, per una densità di operazioni per superficie occupata senza precedenti.

www.br-automation.com/ACOPOS6D

Berlin Packaging premia i giovani talenti!

Berlin Packaging, Hybrid Packaging Sup plier®di riferimento a livello mondiale specializzato nella fornitura di packaging in vetro, in plastica e in metallo e chiusure, ha annunciato i vincitori della 16esima edizione del concorso Berlin Packaging | Bruni Glass Design Award. Gli studenti si sono cimentati nell’ideazione di soluzioni sempre più inno vative con l’obiettivo di offrire un packaging contemporaneo, in linea con le tendenze di mercato e all’avanguardia. “Siamo molto orgogliosi di presentare i vincitori di questa edizione del concorso, soprattutto perché torna tra l’altro dopo lo stop dovuto al Covid. Per noi come Berlin Packaging è davvero entusiasmante poter offrire a giovani di grande talento la possibi

lità di mettersi in gioco con le loro capacità tecniche e creative, e non vediamo l’ora di capire quali di questi progetti avranno più successo tra i nostri clienti”, dice Paolo Recrosio, CEO di Berlin Packaging EMEA. “Per l’azienda questo concorso rappresenta un’importante tradizione che negli anni ha contribuito a sottolineare la nostra natura di innovatori e il nostro impegno nella ricerca di soluzioni che non solo siano sempre al pas so coi tempi, ma che anticipino le tendenze di mercato. Per questo abbiamo l’intenzione di continuare a investire in questo progetto, rilanciandolo anche negli anni futuri, insieme con le più importanti scuole di design del mondo”. Nel corso delle 16 edizioni, il BGDA ha proposto circa 300 modelli, di questi oltre

60 sono stati realizzati a livello industriale e hanno generato oltre 200 articoli diversi per capacità, colore e imboccatura. L’azienda ha venduto oltre 10 milioni di pezzi nati o sviluppati dal concorso e ai giovani designer è stato riconosciuto il diritto d’autore. Per l’ultima edizione del BGDA sono stati coinvolti gli studenti del Politecnico di Milano per l’Italia, della Münster School of Design per la Germania, della FSPack Cognac per la Francia, della UCSF Universidad Católica de Santa Fe per l’Argentina e della UIC Univer sity of Illinois Chicago per gli USA e durante la serata di premiazione sono stati esposti i prototipi dei 20 finalisti che sono stati vo tati da una giuria d’eccezione formata da manager, clienti e partner di rilievo di Berlin Packaging, che hanno valutato originalità e creatività delle proposte. I progetti dei fi nalisti saranno come di consueto registrati e depositati da Berlin Packaging, così che possano essere commercializzati qualora vengano richiesti. ‹

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Packaging deSign
Da oltre 20 anni il Berlin Packaging | Bruni Glass Design Award tra sforma sogni e aspirazioni di giovani studenti di design in concreto risultato professionale e rappresenta l’impegno aziendale di portare innovazione costante al mondo del packaging di lusso. CATEGORIA SPIRIT MESH Davide Intravaia Politecnico di Milano CATEGORIA OIL AND VINEGAR HELEN Mercedes Luhaces UCSF CATEGORIA WINE HARMONY Mercedes Luhaces UCSF
p A ck A ging design Soluzioni per l’etichettatura delle bevande. Sistema di etichettatura automatico per l’applicazione di etichette avvolgenti su bottiglie, lattine ed altri contenitori cilindrici. Via Monte Cervino 51/F | 20861 Brugherio (MB) ITALY | Ph. +39 039 9156551 r.a. | info@labelpack.it Label your world, label your life. Label your world, label your life. MORE INFO COMPACT WA CATEGORIA HOME FRAGRANCES FUJI Pham Minh Phuc Münster School of Design MENZIONI D’ONORE Engineering NEFERTITI Giulia Pietracaprina Politecnico di Milano MENZIONE D’ONORE Engineering HAYIM Victor Renaud FSPack Cognac MENZIONE D’ONORE Sostenibilità DRIKO ECO Agustina Massei UCSF BEST GRAPHIC PANEL | MESH Davide Intravaia | Politecnico di Milano VINCITORE ASSOLUTO | FUJI Pham Minh Phuc | Münster School of Design

Beverage&amBiente

Nell’arco di quarant’anni dalla sua fondazione, Aliplast, parte del Gruppo Hera, è riuscita a integrare all’attività di raccolta di rifiuti plastici la rigenerazione prima e la produzione di manufatti e imballaggi in plastica riciclata poi. A Ecomondo, abbiamo incontrato Carlo Andreoli, amministratore delegato di Aliplast, che ci ha raccontato le strategie dell’azienda e le prospettive di questo mercato in continua crescita.

una domanda enorme di plastiche riciclate rispetto all’offerta. I coloranti e gli additivi impiegati nella produzione degli imballaggi non devono influire sul processo di riciclo. Prima la plastica riciclata era impiegata so lo per applicazioni di bassa qualità, oggi in vece l’R-PET viene utilizzato anche da brand forti quali Coca Cola o importanti marchi della cosmetica. La prossima macrofase consisterà nel mettersi intorno al tavolo per creare imballaggi nuovi con plastiche un po’ diverse, di fascia media, per poter soddisfare le esigenze di tutti i prodotti.

➢ Ci spiega il concept dello stand del Gruppo Hera a Ecomondo 2022? In assoluta continuità con l’impegno azien dale sul fronte dell’economia circolare e della tutela delle risorse, il tema dello stand

Le strategie di Aliplast per una plastica più green

➢ Il packaging è un elemento chiave per molti settori, specialmente per il food & beverage. Quali sono le strategie future di Aliplast nel mondo degli imballaggi ri ciclati?

Nell’era post-covid, complice anche la ca renza di materiali vergini, molte aziende che prima si dichiaravano scettiche hanno iniziato a utilizzare i materiali riciclati, an che di qualità. In questo nuovo scenario, la strategia di Aliplast consiste nel sedersi al tavolo con i converter e i brand owner per sviluppare insieme materiali riciclati con ca ratteristiche di cristallinità e colori adeguati per andare a ricoprire ruoli che ancora oggi sono appannaggio della plastica vergine. Una prima base di polimeri “standard” è già stata sviluppata. Sicuramente, non si può ignorare il problema della disponibili tà del materiale riciclato, che proviene dal rifiuto dopo aver attraversato un processo delicato che parte a monte della filiera. È fondamentale riuscire a riciclare sempre più rifiuti per poter produrre un buon materiale per l’imballaggio. Inoltre, bisogna instaurare un dialogo costruttivo e conoscere a fondo i mercati di sbocco del materiale riciclato, con le loro norme e regole, specialmente

nei settori food & beverage e farmaceutico. Secondo Aliplast, oggi è possibile parlare di nuove applicazioni. Di recente è stato pubblicato il nuovo regolamento che rivede la questione dei materiali riciclati a contatto con alimenti. Nonostante sia un percorso lungo, almeno si è aperta una strada. In questo periodo, il domani spaventa un po’: per questo motivo è importante svi luppare, insieme alla filiera, strategie e progetti che portino nel futuro. Il settore sta convergendo sempre più verso proto colli condivisi, che aiuteranno il mercato a sviluppare soluzioni più sostenibili.

➢ Quali sono i settori in maggiore crescita per Aliplast? Come stanno evolvendo? Tutto il mondo del fast moving goods – fo od&beverage, personal care e cosmetica –ha ancora grandi spazi di crescita in termini di riciclabilità degli imballaggi con obiettivi da perseguire di anno in anno. Questo ci spinge a produrre materiali riciclati di qua lità sempre superiore per realizzare appli cazioni migliori. Il materiale riciclato deriva principalmente dagli imballaggi, più gli im ballaggi sono di qualità migliori saranno le caratteristiche del materiale riciclato. C’è

di Aliplast, insieme al Gruppo Hera, a Eco mondo 2022 è stato “Design & Urban Design”, con 60 nuove opere di SCART, il progetto artistico del Gruppo Hera che trasforma i rifiuti in opere d’arte, esposte in anteprima assoluta: componenti d’ar redo di tutti i generi e forme creati utiliz zando materiali di recupero provenienti da impianti di trattamento e selezione della multiutility. Alla loro realizzazione hanno collaborato alcuni creativi della Commu nity Scart Artist, gli studenti e docenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze, Bologna, Ravenna, Rimini e Milano Brera e dell’Accademia di Design di San Marino. Ma la parte più scenografica è costituita dalla barriera a forma di onda, un’installa zione con un caleidoscopico spettacolare di colori, realizzata con circa 3000 metri di filamenti in plastica assemblati con maestria dai ragazzi del Design Lab di San Patrignano. ‹

48 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022
Carlo Andreoli, amministratore delegato di Aliplast

Sichiama IdentiPack il primo Osservatorio nazionale sull’etichettatura ambientale del packaging, frutto della collaborazione fra CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi che in Italia è garante del raggiungimento degli obiettivi europei di riciclo, e GS1 Italy, una delle organizzazioni non profit GS1 attive in 116 paesi nel mondo che promuovono l’utilizzo degli standard GS1, i più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese. IdentiPack monitorerà in modo costante la presenza di informazioni ambientali sulle eti chette degli imballaggi immessi al consumo in Italia e ogni sei mesi restituirà un’analisi dettagliata dei prodotti in commercio, foto grafando la situazione relativa a quelli dispo nibili a scaffale e poi realmente acquistati dal consumatore, segmentandoli in base ai reparti di appartenenza.

scaffale e di quelle vendute complessi vamente. È un numero che è cresciuto di 0,3 punti percentuali se confrontato con quello del 2020.

l e dI fferenze tra I settor I

Fra i settori merceologici analizzati, quello del freddo si posiziona sul pri mo gradino del podio per la comuni cazione delle informazioni ambientali dei packaging: gelati e surgelati si aggiudicano la leadership per inci denza di prodotti che riportano in etichetta la codifica identificativa del materiale oltre alle indicazio ni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta

Nasce l’Osservatorio sull’etichettatura ambientale del packaging

Utilizzando lo standard GS1 GTIN del codice a barre GS1 per identificare i prodotti, il lavoro di analisi dell’Osservatorio incrocia le informa zioni ambientali riportate sulle etichette dei packaging di largo consumo, digitalizzate dal servizio Immagino di GS1 Italy (in questa prima edizione, ben 128mila), con le elaborazioni NielsenIQ sul venduto negli ipermercati e nei supermercati ita liani (retail measurement service). Sarà così possibile avere dati aggiornati su quanti prodotti presentano in etichetta le informazioni ambientali che saranno obbligatorie in Italia dal prossimo genna io – identificazione del materiale di com posizione dell’imballaggio e indicazioni per la raccolta differenziata – e quanti riportano informazioni aggiuntive.

p r I m I dat I I ncoraggI ant I Secondo il primo report di IdentiPack, nel 2021 sul mercato italiano i prodotti che riportano informazioni ambientali relative al pack sono aumentati rispetto

all’anno precedente, in anticipo quindi rispetto all’entrata in vigore dell’obbligo stabilito dalle norme europee e italia ne. Su 17.300 etichette a scaffale è già presente la codifica identificativa del ma teriale usato, ai sensi della decisione 129/97/CE. Corrispondono al 13,5% del totale delle referenze a scaffale nel grocery (+3,2 punti % rispetto al 2020) e al 25,1% del totale dei prodotti venduti (+1,8 p.ti % rispetto al 2020). Su 46.156 referenze compaiono già le indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata. Parliamo del 36,0% di tutti i prodotti grocery a scaffale monitorati nel 2021 (+2,2 punti % rispetto al 2020) e del 55,5% di quelli effettivamente vendu ti (+0,9 punti % rispetto al 2020). Senza contare che oggi le etichette di 4.268 prodotti hanno almeno un’indicazione che consente di visionare digitalmente le informazioni ambientali sul contenuto o sul packaging del prodotto. Un panie re che include il 3,3% delle referenze a

differenziata. Ma brillano anche per la presenza di cer tificazioni relative alla compostabilità del packaging e di suggerimenti per migliorare la rac colta differenziata a casa. Bene an che la drogheria alimentare, un comparto in cui quattro prodotti su dieci indicano il materiale di cui è composto l’im ballaggio e il mo do corretto di differenziarlo. All’home care, invece, la palma per l’uso di canali digitali che forniscono informazioni aggiuntive: un reparto pionieristico nel mettere a disposizione del consumatore QR code e link digitali, diffusi sui suoi imballaggi molto più che nel resto del grocery. ‹

Esempio di etichettatura ambientale del packaging

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Creato da CONAI e GS1 Italy, IdentiPack fotograferà ogni sei mesi il panorama delle informazioni ambientali presenti sulle confezioni dei prodotti che arrivano a scaf fale e che vengono poi acquistati.

Plastic Tax misura sostenibile o rischio per il settore?

L’Italia ha fatto enormi passi in avanti nell’ambito dell’economia circolare, posizionandosi in testa alle classifiche mondiali in termini di raccolta, selezione e riuso degli imballaggi, anche in plastica. Unionplast esorta il Governo italiano a proseguire su questa strada per creare nuovi posti di lavoro e liberare il Paese dalla dipendenza estera delle fonti fossili.

Alla vigilia degli aggiornamenti del Docu mento Economico Finanziario (DEF) e della stesura della Legge di Bilancio per il 2023, Unionplast, Associazione all’interno di Federazione Gomma Plastica che rappre senta i trasformatori di materie plastiche, rinnova la sua richiesta di cancellazione della Plastic Tax al recente Governo per liberare il potenziale dell’economia circolare, che da un lato si affranca dalla dipendenza estera delle fonti fossili e dall’altra crea posti di lavoro in Italia.

“La Plastic Tax, tassa nata quattro anni fa con l’obiettivo di contrastare in modo me ramente sanzionatorio gli effetti negativi della mancata chiusura del ciclo dei rifiuti plastici da imballaggio, si è dimostrata a tutti gli effetti inefficace e di formulazione com plessa al punto da renderne difficile la sua applicazione”, commenta Marco Bergaglio, presidente di Unionplast. “Oltre a non essere mai stata accompagnata da una valutazione di impatto che ne provi in modo scientifico l’utilità ambientale, la tassa è anacronistica anche sotto il profilo economico: dai 650 milioni di maggiori entrate inizialmente ipo tizzate, si è arrivati a 32,9 milioni in seguito ai radicali cambiamenti subiti dal mercato

negli ultimi anni. Ancora più anacronistica appare alla luce delle previsioni legislative che riguardano l’etichettatura ambientale degli imballaggi e l’introduzione di un siste ma di deposito cauzionale destinato agli imballaggi per bevande, con percentuali di raccolta stimate per alcune tipologie circa al 90%. La tassa grava anche su imballaggi monouso per alimenti e cosmetici, per i quali già altre norme vietano l’uso di materiali riciclati post-consumo per evidenti ragioni di sicurezza sanitaria”.

Altre normative come la SUP (Single Use Plastic del 2021), che hanno obiettivi di uso di materiali riciclati in alcuni imballaggi e che propongono un approccio “positivo” e non

più sanzionatorio, hanno invece stimolato comportamenti virtuosi, sia dei consumatori che delle imprese, le quali hanno volontaria mente anticipato le scadenze di legge intro ducendo da subito percentuali di riciclato nei manufatti. In questo modo hanno favorito l’aumento del valore dei riciclati, spesso anche sopra al valore dei polimeri vergini.

Il prImato dell’ItalIa

Dal 2019 ad oggi, l’Italia ha fatto enormi passi in avanti nell’ambito dell’economia circolare, ottenendo risultati che la pongono in testa alle classifiche mondiali in termini di raccolta, selezione e riuso degli imballaggi anche in plastica, in linea con gli obiettivi fissati dalla UE.

Unionplast dunque auspica e chiede nuo vamente che si possano evitare modalità “sottrattive” di politica ambientale come la Plastic Tax, le quali si accompagnano sempre a perdite di posti di lavoro e che infliggono ulteriori rischi sanzionatori per gli operatori, mettendo a rischio l’accesso al credito di un intero settore, che solo per la prima trasformazione coinvolge circa 5.000 imprese con oltre 100.000 addetti e un fat turato complessivo di circa 19 miliardi di Euro. Favorire gli investimenti nel PNRR per realizzare un potenziamento delle infrastrut ture dedicate alla valorizzazione del ciclo dei rifiuti è la direzione da percorrere per incentivare una maggiore raccolta differen ziata e continuare a perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile.‹

51 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022 B ever A ge & A m B iente

DA CIMEC MACCHINE PER RIEMPIMENTO DI LATTINE E BOTTIGLIE

In occasione di Simei 2022 abbiamo incontrato Gianluca Cacciatore, General manager di Cimec, azienda specializzata nella progettazione e fornitura di sistemi di imbottigliamento e confezionamento.

“Il marchio Cimec è presente sul mercato dal 1986. Negli anni ci siamo specializzati soprattutto nelle riempitrici isobariche per bevande gasate come vino, birra, soft drink, ma anche nelle riempitrici a gravità per liquidi piatti come vino tranquillo, acqua, olio e succhi di frutta. Nel 2014 abbiamo aggiunto un reparto di produzione di etichettatrici. Un esempio del lavoro svolto in questo reparto è l’etichettatrice rotativa esposta al nostro stand. Negli ultimi cinque anni abbiamo aggiunto al portafoglio la macchina per inlattinamento, che riempie e chiude le lattine e stiamo assistendo ad un exploit nelle vendite di questo tipo di macchine. Fino ad ora le richieste del mercato sono state per produzioni dalle 500 alle 6000 lattine all’ora, ma possiamo realizzare anche macchine per produzioni superiori. Abbiamo tra i clienti tanti produttori di birra artigianale. Negli ultimi anni ci chiedono macchine inlattinatrici per prodotti sempre più diversi, non solo soft drink, bevande energetiche, birre, ma anche caffè e addirittura vino”. A proposito dell’inlattinatrice presente allo stand di Cimec a Simei, il General manager racconta: “In fiera abbiamo portato una riempitrice per lattine da 0,33 cl, per una produzione di 3000 lattine all’ora. Ha la predisposizione per l’iniettore di azoto, quindi può essere usata anche per prodotti piatti in modo che la lattina, una volta riempita, rimanga rigida al tatto”. Presente allo stand di Cimec anche una riempitrice isobarica (riempimento a pressione): “In questo caso è stata venduta per riempire contenitori con limonata e birra, ma le macchine isobariche possono essere utilizzate anche per vino, spumanti o altro. Per ogni prodotto da riempire può cambiare la tipologia del rubinetto. Il numero di rubinetti dipende dalle necessità di produzione del cliente. Come azienda lavoriamo con clienti italiani ed esteri, sia in Europa che al di fuori, ad esempio in Australia o Giappone. Una delle peculiarità della nostra azienda è il livello molto alto di sanificazione delle macchine. Un’ottima assistenza post vendita e la fornitura di ricambi in tempi rapidi sono altri nostri punti di forza”.

NASCE LA CANTINA LA PIEMONTINA

Sulle Colline Novaresi la viticoltura ha origini molto antiche che risalgono fino all’epoca pre-romana; è proprio tra i comuni di Sizzano e Ghemme che nasce La Piemontina, azienda agricola e cantina vitivinicola nata dal profondo legame che i proprietari hanno stretto con la loro terra.

Con oltre 60 ettari di terreni, 20 ettari di vigneti e 7 etichette in produzione - Ghemme DOCG, Colline Novaresi DOC Vespolina, Colline Novaresi DOC Nebbiolo, Colline Novaresi DOC Rosso, Colline Novaresi DOC Bianco, Grappa Bianca, Grappa Gialla e lo Spumante Brut - La Piemontina opera nel totale rispetto della natura e della stagionalità, grazie alla cura quotidiana dei vigneti e il controllo della filiera produttiva. Nella cantina verrà, inoltre, installato un impianto fotovoltaico per ridurre i costi di gestione e portare avanti un percorso di rispetto e tutela dell’ambiente. I terreni dei vigneti sono morenici, originati

dagli antichi ghiacciai (Morenico - Alluvionale), la superficie è costituita da argille, caolini e tufi. L’argilla, con la tessitura più fine, assorbe l’acqua e la cede gradualmente alle radici. Il caolino - l’argilla bianca che copre le viti con la sua polvere - è in grado di riflettere la luce solare e proteggere chiome e grappoli dagli eccessi termici, nonché prevenire ingiallimenti e scottature. Il tufo è una ricca fonte di minerali: grazie all’unicità dei vitigni, ogni vino è una vera e propria espressione del territorio di provenienza. L’area era tutta coperta da boschi e i terreni, di proprietà di oltre 500 privati, erano abbandonati dalla Seconda Guerra Mondiale, ma per fortuna i diritti di reimpianto non sono andati persi. La Direzione de La Piemontina ha comprato da ognuno un pezzo di terra e attuato un’operazione di bonifica, concimando e coltivando il terreno e riportandolo ad uno stato ottimale. “Per le nuove generazioni di viticoltori la

sfida più complessa è unire l’esperienza e le conoscenze delle generazioni passate con le tecnologie moderne ed avanzate; ed è proprio questo uno dei nostri principali obiettivi: offrire un nuovo approccio al mondo vitivinicolo, attraverso un connubio di tradizione e innovazione”, dichiara la fondatrice de La Piemontina. “Uno dei nostri obiettivi è quello di portare i vini della cantina anche nella GDO e di sbarcare nel medio-lungo termine nei mercati internazionali per esportare l’eccellenza del territorio piemontese oltre

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Riempitrice di lattine in alluminio Imbottigliatrice isobarica

CRESCE IL MERCATO GLOBALE DEL GIN

Secondo i dati emersi dall’ultimo report elaborato dalla società di ricerche Technavio sul mercato globale del gin non solo si conferma il trend positivo dell’ultimo anno, ma soprattutto si prospetta una crescita di 6,68 miliardi di dollari nel periodo 2021-2026, con un CAGR del 7,59%.

Il rapporto offre una panoramica del mercato, descrivendone la situazione attuale, le tendenze e i principali segmenti per prodotto (standard, economico, premium e super premium) e per area geografica (Europa, Nord America, APAC, Sud America, Medio Oriente e Africa). “Le sfide della distribuzione, la crescente concorrenza di altri alcolici e bevande alcoliche e le normative rigorose sui prodotti contenenti alcol metteranno alla prova la crescita dei partecipanti al mercato”, sottolineano gli analisti di Technavio. “Per sfruttare al meglio le opportunità, i fornitori dovrebbero concentrarsi maggiormente sulle prospettive nei segmenti in rapida crescita, pur mantenendo le loro posizioni nei segmenti in lenta crescita”.

Un driver importante per il mercato sarà

Soluzioni di stampa ed etichettatura per l‘imballaggio

la vendita al dettaglio organizzata: ad esempio, si prevede che entro la fine del 2022 i supermercati nei paesi in via di sviluppo rappresenteranno il 65%-70% delle vendite totali del settore. Il 43% della crescita del mercato proverrà dall’Europa, in particolar modo grazie alla tendenza della premiumizzazione. In assoluto, Spagna e Regno Unito continueranno a essere i mercati chiave per il gin in Europa.

La tendenza all’aumento della premiumizzazione nel settore del gin negli ultimi cinque anni è stata fondamentale per cambiare la performance complessiva del gin in diverse parti del mondo. La domanda di prodotti premium gin è cresciuta nei paesi dell’Europa occidentale come Regno Unito, Germania, Belgio, Spagna e Francia, ma ha influenzato positivamente anche i mercati in India, Australia, Filippine, Canada, Uganda e Paesi Bassi. Per il gin standard, ampiamente accessibile in tutto il mondo grazie alla disponibilità di canali di distribuzione, è invece prevista una crescita più lenta rispetto a quella del segmento premium e super premium.

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ALLUMINIO, TRA DIFFICOLTÀ E VOGLIA DI CRESCERE

Le tensioni geopolitiche legate al conflitto tra Russia e Ucraina vanno peggiorandosi, a discapito, ancora una volta, dell’industria europea e italiana. La previsione di eventuali sanzioni all’alluminio russo, infatti, agitano il comparto già provato da difficoltà di reperimento di materie prime e caro energia, che da solo preoccupa il 57% delle imprese della filiera italiana. Una situazione con effetti diretti sull’andamento delle imprese, che nel secondo quadrimestre subiscono una contrazione rispetto al primo quadrimestre 2022: sono cinque su dieci quelle a dichiararsi soddisfatte e con un portafoglio ordini adeguato (55%) e la maggior parte (68%) ha poca fiducia per il futuro. È quanto emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio MECSPE di Senaf sul secondo quadrimestre 2022, con particolare riferimento al comparto dell’alluminio. Nonostante tutto le aziende dell’alluminio hanno voglia di crescere dimensionalmente nei prossimi anni (76%), attraverso l’utilizzo di fondi privati e pubblici (42%) e per qualcuno (5%) anche attraverso la quotazione in borsa. Bene l’export per il comparto italiano (72%) soprattutto verso territori chiave per la catena di valore dell’alluminio, come Germania, Francia, Spagna e Polonia e crescono le esportazioni in Medio Oriente (27%) e Nord America (33%). Proprio con l’obiettivo di approfondire le possibilità di sviluppo del settore in un contesto europeo e internazionale, i principali protagonisti della filiera dell’alluminio si incontreranno a METEF, l’expo internazionale per l’industria dell’alluminio, della fonderia e pressocolata, delle trasformazioni, lavorazioni, finiture ed usi finali, che si svolgerà a BolognaFiere dal 29 al 31 marzo 2023, in contemporanea a MECSPE. L’aumento dei prezzi delle materie prime ha avuto un impatto negativo per il 94% delle imprese, colpite anche da caro energia (77%) e inflazione (55%). Una situazione che preoccupa e che ha prodotto aumenti dei prezzi dei prodotti finiti (83%), ritardi nelle consegne (65%) e una crescita inferiore alle aspettative (43%). Si ricercano allora soluzioni possibili per affrontare questa fase, in primis cercando di ridurre i costi di produzione attraverso azioni di ottimizzazione ed efficientamento (52%), l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili (56%), l’uso di dispositivi a basso consumo energetico (74%) e l’isolamento termico degli edifici (37%).

L’ITALIA APRE LE PORTE A SOLIDS

Dopo il successo delle edizioni internazionali di Anversa, Cracovia, Dortmund, Rotterdam e Zurigo, la fiera dedicata alle tecnologie per granuli, polveri e solidi sfusi approderà a Parma dal 14 al 15 giugno 2023 grazie alla partnership, siglata nell’agosto di quest’anno, tra Easyfairs e Fiere di Parma. Una scelta strategica dettata dall’importanza che la Regione Emilia-Romagna riveste per l’industria dei processi e dalla peculiarità dei suoi distretti industriali (packaging, agroindustria, biomedicale, ceramica, edilizia, gastronomia). Gli espositori presenteranno soluzioni, prodotti e macchine per la movimentazione, lo stoccaggio, l’analisi e il trasporto di materiali a grana fine e grossa; I visitatori, operatori professionali delle industrie di trasformazione, toccheranno con mano nuove soluzioni per la lavorazione delle materie sfuse. Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma, ha dichiarato: “Siamo particolarmente onorati e soddisfatti dalla scelta fatta da Easyfairs, dopo una attenta analisi in ambito nazionale, di posizionare a Parma il Geo Clone di una delle sue manifestazioni di riferimento a livello europeo. È un ulteriore riconoscimento non solo dell’invidiabile posizionamento baricentrico e delle moderne infrastrutture del nostro quartiere ma anche dell’agilità e rapidità della nostra organizzazione nel fornire soluzioni e risposte ad un organizzatore leader per dimensioni ed efficienza come Easyfairs”. Daniel Eisele, Group Event Director Easyfairs, ha affermato: “In qualità di organizzatore internazionale di eventi siamo attualmente presenti in 14 Paesi con 200 eventi. A seguito di un’attenta analisi del mercato italiano abbiamo individuato Parma quale sede ideale per i nostri eventi incentrati sull’industria di processo. Per l’espansione della serie europea Solids in Italia abbiamo scelto una collaborazione con Fiere di Parma quale partner affidabile ed esperto. Solids Parma, la nostra nuova fiera italiana per le tecnologie delle polveri, dei granulati e dei solidi sfusi, rappresenta la prima pietra di una forte cooperazione”.

IGA BEER CHALLENGE 2022, PREMIATI

I VINCITORI

Si è tenuta nell’ambito del Simei la cerimonia di premiazione dell’IGA Beer Challenge, il concorso internazionale dedicato alle Italian Grape Ale. L’iniziativa ha registrato la partecipazione di oltre 100 Italian Grape Ale, provenienti non solo dall’Italia, che sono state esaminate da 18 giudici internazionali. Dalle loro valutazioni sono state individuate le migliori 3 produzioni in ognuna delle 4 categorie previste dal concorso, in aggiunta all’assegnazione di alcuni riconoscimenti speciali. La cerimonia di premiazione è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio di un settore in costante crescita, che mostra come quello delle Italian Grape Ale sia un fenomeno in forte ascesa, capace di travalicare i confini nazionali. Nella categoria Italian Grape Ale non acide a bassa gradazione alcolica ha trionfato la siciliana “Regola Aurea” (6,3%) del birrificio Alveria, una IGA realizzata con uve Moscato Bianco di Siracusa. Nella categoria Italian Grape Ale non acide ad alta gradazione alcolica ha invece prevalso l’umbra “Monogram” (7,1%) di Birra dell’Eremo, che unisce varie tecniche sviluppate dal birrificio nella produzione di IGA e prevede l’aggiunta di un 30% di mosto di uve Verdicchio. L’oro nella categoria Italian Grape Ale acide a bassa gradazione alcolica è stato conquistato dalla “Nature Terra 2019” (6,9%) del birrificio Opperbacco, una creazione che rientra nella linea di IGA del produttore abruzzese realizzate con uve Montepulciano d’Abruzzo. Infine nella categoria Italian Grape Ale acide ad alta gradazione alcolica la vittoria è stata assegnata alla “Tèra Sour” (7,5%) del romagnolo Podere La Berta, prodotta con mosto di uve Sangiovese. Due sono i riconoscimenti speciali assegnati quest’anno dal concorso. Il Premio “Easybräu-Velo - Best Italian Grape Ale” per la migliore IGA assoluta è andato alla Regola Aurea di Alveria, che ha surclassato le altre birre vincitrici della propria categoria. Il trofeo promosso da Vinibuoni d’Italia e Rastal per la birra capace di esprimere meglio le caratteristiche del vitigno autoctono, invece, è stato assegnato a “La Rivolta 2020” (10,2%) del birrificio toscano Chianti Brew Fighters, prodotta con un 30% di mosto d’uve Sangiovese e affinata sette mesi in barrique.

| B reaking N ews | 54 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022

RITTAL, BUNDLE EFFICIENTE PER UNA MAGGIORE VELOCITÀ

La trasformazione digitale sta raggiungendo sempre più ambiti nella vita quotidiana e nell’industria. Stanno quindi cambiando anche le esigenze dell’infrastruttura IT. I volumi di dati in rapida crescita devono essere elaborati direttamente in loco con maggiore frequenza, sia per motivi di latenza nell’edge computing in fabbrica, sia per inviare meno dati al cloud. L’obiettivo è aumentare la sicurezza dei dati e ridurre i tempi di latenza. Pertanto, le infrastrutture IT devono essere veloci da implementare, potenti, disponibili, ben protette ed efficienti dal punto di vista energetico. Il Micro Data Center RiMatrix, una struttura compatta per data center completi di tutti gli elementi chiave del sistema OT come rack, alimentazione, raffreddamento, monitoraggio e sicurezza, garantisce alti livelli di protezione in uno spazio ristretto. Oltre a essere utilizzato come data center periferico in ambienti difficili, può anche fornire l’infrastruttura IT completa per amministrazioni e supermercati, senza modifiche strutturali di rilievo. Il Micro Data Center RiMatrix può anche eseguire il backup dei dati in luoghi che richiedono un elevato livello di protezione fisica. I nuovi Micro Data Center Rittal sono preconfigurati per diverse classi di potenza e applicazioni, con verifiche di fattibilità per applicazioni personalizzate. Sono disponibili in tutto il mondo e in tempi rapidi. In questo modo si risparmia tempo, si velocizza la configurazione e si riduce il consumo energetico. Rittal ha inoltre sviluppato un configuratore che permette ai propri partner IT di selezionare il data center più adatto per i loro clienti. Questo tool online consente di verificare la fattibilità, assicura una procedura d’ordine priva di errori e riduce i tempi di selezione, consegna e messa in funzione.

LA RESILIENZA DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

Nei primi nove mesi del 2022 ai distributori automatici d’Italia (oltre 820mila) sono stati consumati oltre 1,7 miliardi di caffè e quasi 439 milioni di snack che hanno trainato la lenta ma progressiva ripresa del settore (+8,2% vs 2021). Gli snack salati e al cioccolato sono quelli che hanno registrato le performance più alte, rispettivamente del +31,40% e +28,53% facendo fare all’intera categoria un salto del 22,8% in 9 mesi.Tuttavia, le conseguenze della pandemia e la crisi delle materie prime dovuta alla guerra russo-ucraina hanno causato una contrazione delle performance del settore – in cui l’Italia è leader a livello internazionale – del 17,94% rispetto allo stesso periodo del 2019. È quanto emerge dallo studio presentato da Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica durante gli Stati Generali del comparto. Dal 2020 la crisi legata alla pandemia ha causato gravi perdite (-31,95% vs 2019) per le imprese del comparto colpite in particolar modo da smart working, DAD, chiusure dei luoghi d’aggregazione e restrizioni negli ospedali. Crisi continuata nel 2021 quando, nonostante una lieve ripresa, la perdita è stata comunque del 23,7%. Nel 2022 la guerra ha causato mancanza di prodotti, aumenti vertiginosi dei prezzi, oltre alla crisi energetica che ha portato ad una crescita significativa dei prezzi di carburanti, elettricità e gas. Confida stima che il comparto possa chiudere l’anno a -15% rispetto al 2019.

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BIRRAOV, NUOVO LOOK

PER DNA

DNA, la Pacific Ale di BirraOV, si rifà il look grazie a una nuova etichetta e l’aggiunta di una preziosa indicazione: senza glutine. Una “mutazione”, come si definiscono le alterazioni della sequenza del Dna di una cellula, che le consente di lasciarsi apprezzare anche da un nuovo target di consumatori in continua crescita, preservando tuttavia il suo inconfondibile sapore.

Il plus gluten free, infatti, la rende appetibile per gli intolleranti al glutine, che normalmente non possono bere birre realizzate con il frumento o l’orzo, ma anche per coloro che hanno scelto di diminuire il consumo di glutine nella loro alimentazione.

Si amplia quindi la platea di quanti possono apprezzare il bouquet olfattivo esotico e balsamico di DNA, conferito dai luppoli australiani, in particolare il Galaxy, ricercato per le sue caratteristiche intensamente aromatiche. Al primo sorso il sapore di DNA è biscottato (ricorda la crosta di pane) e mieloso; sorso dopo sorso arrivano sentori di frutta tropicale (ananas, mango, frutto della passione) che lasciano spazio a un finale asciutto e amaricante.

Nonostante la bassa gradazione (4% vol), DNA è una birra corposa e di grande bevibilità, che si presenta con una bella schiuma e un colore oro antico. La stessa tonalità utilizzata per rappresentare i filamenti di Dna che disegnano il fiore di luppolo che campeggia sulla nuova etichetta: come una costellazione che identifica la bottiglia e il suo contenuto, la birra DNA.

DOPPIO MALTO, NUOVA APERTURA A MILANO

Continua l’espansione di Doppio Malto a Milano con l’apertura in una nuova e prestigiosa location: a settembre Doppio Malto ha aperto infatti i battenti anche a pochi passi dal Duomo, in via Dogana 1. Il locale indossa la maglia numero 30 in Italia e 34 a livello europeo: “Aprire nel cuore di Milano è motivo di grande orgoglio. Il nostro piano di sviluppo continua: apriremo nuovi ristoranti in diverse città”, dichiara il fondatore e CEO di Doppio Malto, Giovanni Porcu. “Nuove aperture significano nuove opportunità per il territorio e, soprattutto, occasioni di lavoro per tante persone. La squadra Doppio Malto punta a crescere. Un piccolo spoiler? Parma, Modena, Bologna e poi altre novità in serbo per i nostri clienti proprio a Milano. Le sorprese non sono finite”. Dalla sua nascita nel 2004 fino ad oggi, Doppio Malto ha conosciuto una crescita significativa sia nel Bel Paese sia all’estero, ricevendo oltre 100 riconoscimenti internazionali per la sua birra di produzione artigianale e sviluppando con decisione, a partire dal 2017, anche la rete retail. La nuova struttura in via Dogana 1 metterà a disposizione dei propri clienti oltre 500 m² con circa 180 coperti. Doppio Malto è “Un posto felice”, come recita lo slogan, dove divertirsi con gli amici per un pranzo, una cena o un aperitivo, giocando a biliardo o al calciobalilla o sorseggiando un cocktail alla birra nel coloratissimo

terzo locale in centro a Milano, dopo Navigli (viale Liguria) e Porta

ogni Doppio Malto, non mancano pietanze preparate con ingredienti del territorio e una ricca scelta di birre prodotte nel nuovo birrificio di Iglesias. Ma c’è anche una chicca per i clienti del nuovo locale di Milano: una birra creata appositamente per festeggiare un’apertura così significativa, un’american imperial pils chiarissima, dalla tenue velatura e dalla schiuma pannosa, fine, compatta e persistente. “Per realizzarla abbiamo usato luppoli americani raccolti freschi, varietà citra, azacca e cascade, che conferiscono i tipici aromi di erbaceo, clorofilla e lemongrass. Sullo sfondo echeggiano note tropicali di ananas e mango”, raccontano i mastri birrai Doppio Malto. La birra è realizzata con la tecnica del dry hopping, che consiste nell’inserire il luppolo fresco alla fine, sulla birra fredda. Come abbinare questa nuova e gustosissima chicca? “A piatti meno strutturati e non, la nostra Imperial Pils può tenere testa anche a pietanze fritte, hamburger, pizze ed insalate. È una birra a tutto pasto”, concludono i mastri birrai.

COSTADORO PRESENTA LA TORINO 1890 LIMITED EDITION

Questa è la storia di un grande marchio, nato a Torino nel 1890, quando ancora la vendita di caffè torrefatto in grani era un’attività riservata a pochi esperti intenditori.

Oggi, a quasi 133 anni dal primo chicco tostato in via Pietro Micca, nasce la Torino Limited Edition, una linea di 6 lattine, una per ciascuna lettera del nome della città, di pregiato caffè Arabica di altura. Una nuova linea pensata non solo per celebrare la città sede dell’azienda, ma anche per annunciare il restyling del logo Costadoro.

Giulio Trombetta, Presidente a AD Costadoro commenta così questo cambiamento: “Costadoro da sempre è una realtà aperta verso ogni parte del mondo e presente in oltre 40 paesi. È però ben chiaro l’attaccamento al territorio di origine che rappresenta garanzia di tradizione e qualità. Ogni azienda deve essere fiera della propria terra, deve essere ambasciatrice della propria cultura e dei propri prodotti senza mai dimenticare da dove provengono”.

| B reaking N ews | 56 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022
dehors. Quello di Via Dogana è il Romana (via Morosini). Come in

VOLTA, NUOVA PISTOLA APPLICATRICE

PER HOTMELT

Volta è la nuova pistola Robatech per l’applicazione estremamente affidabile di adesivi in punti e cordoli. È molto resistente e duratura e per questo richiede pochi interventi di manutenzione. Volta è stata presentata al pubblico per la prima volta a settembre 2022. Grazie alla sua struttura resistente, Volta è molto durevole. Per la durata di 1 miliardo di cicli operativi, la pistola applicatrice per hotmelt è altamente affidabile e consente un’applicazione dalla elevata qualità. Non ci sono praticamente parti soggette a usura. Dotata di classe di protezione IP55, Volta è protetta da agenti esterni come polvere di cartone o getti d’acqua. Pertanto, questa pistola applicatrice elettrica è adatta agli ambienti critici dell’industria dell’imballaggio e dell’industria alimentare o farmaceutica.

Risparmio energetico e dell’adesivo

Rispetto alla pistola applicatrice pneumatica SX Diamond, il modello elettrico Volta consuma il 60% in meno di energia. Inoltre Volta non va alimentata con aria compressa. In questo modo si riducono i costi operativi e di manutenzione. Grazie all’azionamento elettrico, Volta è veloce e precisa: con una frequenza di commutazione di 200 Hz, è adatta all’hotmeltstitching. In questo modo si può risparmiare fino al 40% di adesivo.

ENGLISH Text

Volta, new electric hot melt jetting head

Volta is Robatech’s new application head for precise dot and bead application at high speeds. It brings stability to the adhesive application and is low-maintenance due to its durability. Volta was presented to the public for the first time in September 2022. Thanks to its robust design, Volta is durable. The hot melt jetting head delivers reliable adhesive application with high application quality over the duration of 1 billion operating cycles. There are hardly any wear parts. With protection class IP55, Volta is protected against external influences such as cardboard dust or jet water. Thus, this electric application head is suitable for the harsh environments of the packaging industry as well as for the food or pharmaceutical industry.

Saving energy and adhesive

Compared to the pneumatic SX Diamond application head, the Volta electric jetting head consumes 60% less energy. Because Volta does not require compressed air. This reduces both operating and maintenance costs. Thanks to the electric drive, Volta is fast and precise – with a switching frequency of 200 Hz, it is suitable for hot melt stitching. This allows adhesive savings of up to 40%.

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eventi

L’appuntamento di Rimini (8-11 novembre) ha fatto registrare un +41% di pre senze sul 2021 e una forte crescita anche sul 2019, con il raddoppio delle presenze estere. Dall’evento emerge forte e chiara la traiettoria green del futuro dell’economia del nostro Paese.

su 130mila metri quadrati in questa 25ª edizione di Ecomondo e 15ª di Key Energy che raccolgono il meglio delle tecnologie made in Italy e internazionali per i pilastri della green economy: bio-economia circo lare, gestione e valorizzazione dei rifiuti e delle acque reflue, rigenerazione dei suoli e dei mari e crescita blu sostenibile e rischio idrogeologico, assieme alle soluzioni e tec nologie nel settore del solare, fotovoltaico e sistemi di accumulo, eolico on shore e off shore, efficientamento energetico nell’indu stria e negli edifici, ed un focus sulle città sostenibili e mobilità elettrica.

numerI da IncornIcIare Queste filiere hanno attratto in Fiera a Rimini 600 buyer esteri grazie alla sinergia con

Ecomondo 2022 un’edizione dai grandi numeri

Ecomondo e Key Energy di Italian Exhibi tion Group hanno chiuso i battenti l’11 novembre nel quartiere fieristico di Rimini con un +41% di presenze totali rispetto al 2021 (e un +15 sull’edizione record del 2019), segnando inoltre il raddoppio delle presenze estere (provenienti da 90 Paesi) grazie alla politica d’internazionalizzazio ne avviata da IEG - International Exhibition Group in questi anni.

ItalIa all’avanguardIa

Dalle due manifestazioni, che alla chiusura avevano ottenuto una copertura mediatica che sfiorava i 550 milioni di contatti lordi Italia-Estero, emerge forte e chiara la tra iettoria green del futuro dell’economia del nostro Paese.

Lo confermano sia la ricerca dedicata alla “Nuova sfida della transizione ecologica per le imprese italiane” presentata all’undicesi ma edizione degli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, in apertura di Ecomon do, sia lo studio “Scenari energetici dirom penti per l’Italia” per le filiere delle energie rinnovabili, in apertura di Key Energy.

Con l’86% delle imprese italiane che giudica elevato o buono il livello di attenzione per la transizione ecologica e con i 24 miliardi di euro di benefici stimati per i consumatori da qui al 2030 sulla scia dello sviluppo delle rinnovabili, l’economia italiana nel prossimo futuro si colora di verde.

start up e assocIazIonI

protagonIste Centinaia le storie di innovazione portate in Fiera a Rimini dalle start up e dalle aziende espositrici. Mentre sul versante dell’azione globale dei due saloni, sono 80 le associa zioni internazionali che operano nella green economy con cui i saloni hanno stretto ac cordi di collaborazione; costante l’impegno a promuovere la “crescita blu” nell’area del Mediterraneo con le case history dei progetti internazionali di cooperazione per la tutela dell’ecosistema marino e del contrasto al cambiamento climatico nell’area; infine, con il progetto Africa Green Growth entra nell’a genda della sostenibilità sociale l’autonomia energetica dei Paesi africani. Lo stato dell’arte del mercato, lo hanno te stimoniato i 1.400 brand espositori presenti

Agenzia ICE e Ministero degli Affari Esteri e hanno generato 2537 business matching sulla piattaforma digitale. Mentre le visualiz zazioni da parte degli operatori professio nali dei profili espositori sulla piattaforma B2B GreenTechInsights superano quota 270mila. 160 gli eventi istituzionali curati dai due comitati scientifici di Ecomondo e Key Energy rispettivamente presieduti da Fabio Fava dell’Università di Bologna e Gianni Silvestrini direttore del Kyoto Club Italia. “All’inizio, Ecomondo contava 3mila metri quadrati espositivi - ha dichia rato nel suo intervento in fiera a Rimini il Ministro dell’Ambiente e Sicurezza ener getica Gilberto Pichetto Fratin - Dopo 25 anni questo numero si è moltiplicato per 40, fino a 130 mila. Numeri che danno l’idea delle opportunità da cogliere sia per il futuro, sia per le tecnologie che ci permettono di guardare a una produzione energetica diversa”. Ecomondo tornerà a Rimini dal 7 al 10 novembre del 2023, preceduta, dal 22 al 24 marzo 2023, dalla prima edizione di K.EY The Renewable Energy Expo (lo spin off da Ecomondo di Key Energy che diventa autonomo, raddoppiando il suo spazio). ‹

58 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022

“Chiudiamo

artigianali in Italia hanno realizzato una produzione tra i 400mila e 600mila ettolitri con una distribuzione del prodotto fortemente localizzata e quasi interamente destinata al mercato domestico. Il Mastro Birraio tipo ha circa 40 anni, un diploma o laurea, e si è lanciato in quest’attività dal 2010. La crisi che ha colpito l’intero settore nel 2020 ha determinato una riduzione del numero

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Con 480 espositori, 25.500 metri quadri espositivi e 450 delegati esteri invitati da Unione Italiana Vini e Agenzia Ice, Simei è il principale evento per la tecnologia del vino, dalla vigna alla cantina, dall’imbottigliamento all’etichettatura fino al bicchiere.

Secondo il focus sulle birre artigianali realizzato dall’Osservatorio Birre Artigianali ObiArt-DAGRI dell’Università di Firenze e presentato a Simei dal coordinatore, Silvio Menghini, il brassicolo made in Italy conta 1.326 imprese e poco più di 9.600 addetti diretti (dati a ottobre 2022), per un comparto segmentato tra piccoli e microbirrifici (che rappresentano 8 imprese su 10 pur impiegando solo il 19% degli addetti) e aziende medio/grandi.

Negli ultimi 7 anni il comparto della birra ha visto il numero di imprese più che raddoppiare e la spesa media mensile degli italiani aumentare del 23%, registrando un aumento dei volumi consumati tra il 2017 e il 2021 del 127%. Nel 2018 i birrifici

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degli addetti del comparto associata alla grande industria, ma non per i birrifici agricoli che rappresentano oggi il 22% dei birrifici nazionali, il 233% in più negli ultimi 7 anni. Sul fronte dei consumi, si stima che le famiglie spendano per la birra nel suo complesso circa il 30% del budget destinato alle bevande alcoliche (24 euro al mese nel 2021).

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questa 29^ edizione di Simei con oltre 30mila presenze, in linea con il 2019, prima della pandemia: un dato che supera del 20% le nostre aspettative”. Lo ha detto il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, in chiusura del Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento. “Abbiamo registrato un terzo dei visitatori dall’estero - ha aggiunto -, in rappresentanza di 50 Paesi in tutto il mondo, confermando la spiccata vocazione internazionale di un settore che realizza il 70% del suo fatturato all’estero. È stata una ripartenza sprint che conferma Simei come la manifestazione leader per la tecnologia del wine&beverage, un luogo di business e networking per un comparto cruciale del made in Italy che vale più di 3 miliardi di euro”.

eventi

Fervono i preparativi per l’edizione 2023 dell’evento professionale dedicato alle tecnologie per birre e bevande che dal 19 al 22 febbraio tornerà ad animare i padiglioni di Rimini Fiera. Confermata la contemporaneità con Beer&Food Attraction e con l’Interna tional Horeca Meeting.

prime per birre e bevande, per chi punta ad un prodotto 100% italiano.

la sInergIa con beer&food attractIon

Come già accaduto negli ultimi anni, BBtech expo si terrà in contemporanea Beer&Food Attraction, the eating out experience show, organizzata sempre da Italian Exhibition Group. Tra le novità della prossima edizione, un layout più esteso delle fiere, che occu peranno tutta la parte ovest del quartiere. Una partnership molto importante è stata siglata tra Italian Exhibition Group e Unionbir rai, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del mondo del craft beer italiano. L’accordo comprende le prossime cinque edizioni, a partire da quella che si terrà nel 2023.

BBTech expo si avvicina l’edizione 2023

BBTech expo presenta la più completa offerta di tecnologie processing e filling, materie prime, imballi, attrezzature e servizi per birre e bevande. Un format fieristico in novativo nel quale i produttori di macchine e impianti trovano opportunità di business sia con le aziende espositrici di birre e bevande, sia con gli operatori in visita. La prossima edizione di BBTech expo si svolgerà a Rimini dal 19 al 22 febbraio 2023, in contempora nea a Beer&Food Attraction e all’Internatio nal Horeca Meeting.

un’offerta esposItIva completa

L’evento, dedicato esclusivamente ai profes sionisti del settore, rappresenta l’appunta mento ideale per la ripartenza ed il rilancio di tutta la filiera dedicata al Beverage. Un confronto importante per affinare la propria strategia, anticipare i futuri trend e trovare partner a supporto del proprio business. Par tecipando alla fiera sarà possibile incontrare operatori dell’intera filiera del beverage, at tentamente profilati e alla ricerca delle ultime tendenze, grazie anche alla contemporaneità con Beer&Food Attraction; conoscere top

buyer internazionali selezionati, grazie ad una agenda programmata di incontri; trovare nuovi potenziali clienti, consolidare la relazio ne con quelli esistenti e fare networking con i top player di settore; cogliere i cambiamenti attuali e anticipare nuovi trend.

L’offerta degli espositori si articola in tre sezioni: materie prime, lieviti e additivi, tec nologie di produzione e di processo (distil latori, fermentatori, pastorizzatori, sistemi di filtrazione, sale cottura e molto altro) e tecnologie per l’imbottigliamento e materiali per l’imballaggio (macchine imbottigliatrici all’avanguardia ma anche sistemi di chiusu ra e confezionamento, bicchieri e bottiglie, kegs, tappi e attrezzature per la spillatura, etichette e macchine etichettatrici).

Presenti a Rimini anche due sezioni spe ciali, a cominciare da quella, riconfermata, dedicata ai distillati, espressione di un’arte antichissima ma anche emergente. Gin, whi sky, grappe, rum, distillati di birra e tanto altro sono protagonisti tra innovazione e tradizione con i loro Master Distiller. Nel pa diglione C7 in mostra anche i micro distillati. Nello stesso padiglione farà il suo debutto la sezione “Materie Prime Made in Italy”, un’a rea dedicata a produttori italiani di materie

Da sempre al centro del progetto di Beer&Fo od Attraction, ai birrifici artigianali sarà de dicato quest’anno un intero padiglione del quartiere fieristico di Rimini (il padiglione A7) e un innovativo programma di seminari e talk. Confermato anche il Concorso Birra dell’Anno, giunto alla sua XVIII edizione, che culminerà con la premiazione, domenica 19 febbraio, contestualmente al premio Birri ficio dell’Anno. Nell’ambito di Beer&Food Attraction si svolgerà anche l’International Horeca Meeting di Italgrob, presentato con un’anteprima a Milano a inizio novembre. Alla preview hanno preso parte analisti ed esperti di mercato e i presidenti delle mag giori associazioni di categoria del settore beverage. Secondo Antonio Portaccio, Presi dente di Italgrob, “per il mercato dell’Horeca sarà un autunno caldo. Proveniamo da un periodo estivo positivo che ora è minac ciato dalla spirale inflattiva. Nonostante le conseguenze dell’aumento dei prezzi sul potere d’acquisto delle famiglie, i consumi fuori casa rimangono un must importante. Il 2022, dunque, si chiuderà in crescita ma è fondamentale che la nostra categoria sia in grado di fare squadra e di cooperare insieme all’industria”.‹

eventi

La fiera di riferimento per il settore dei prodotti fre schi si terrà a Berlino dall’8 al 10 febbraio 2023. Già a settembre risultava prenotato il 25% di spazio espositivo in più rispetto all’edizione di quest’anno, a testimonianza della grande voglia di partecipare da parte dei produttori.

no tutti nel settore dei prodotti ortofrutticoli freschi, dalla sostenibilità ambientale alla si curezza della catena di approvvigionamento, dalla carenza di manodopera alle turbolenze valutarie, dalle fonti energetiche alla spesa dei consumatori. I relatori esperti del Fresh Pro duce Forum offrono consigli pratici su come navigare attraverso queste aree problemati che, raggiungendo gli obiettivi di redditività.

Al Future Lab troveranno spazio le ultime innovazioni di prodotto rese possibili dal pro gresso scientifico: dagli agrumi resistenti alle malattie alla decodifica del genoma comple to della patata fino ad una macchina che testa il grado di dolcezza della frutta senza nemmeno toccarla.

La serie di sessioni di Logistics Hub esamina la situazione globale all’interno della logistica dei prodotti ortofruttico

In aumento gli espositori di Fruit Logistica

Spendere meglio, risparmiare di più. Per gli espositori di Fruit Logistica 2023, si tratta di un mantra essenziale di fronte alla crisi globale dei costi che sfida tutti gli ope ratori del settore ortofrutticolo.

Le aziende innovative di tutto il mondo e di tutte le parti della catena del valore sono pronte a condividere le proprie soluzioni a queste sfide in occasione della fiera di rife rimento del settore dei prodotti freschi, in programma a Berlino dall’8 al 10 febbraio 2023. Ecco perché il motto della prossima edizione di Fruit Logistica è “All in One”. E, in un momento in cui l’efficienza è ancora più essenziale, l’opportunità di raggiungere il più ampio pubblico possibile in un’unica sede è ancora più preziosa. Il direttore del la fiera, Kai Mangelberger, dichiara che la domanda di spazi espositivi per l’evento del prossimo anno è forte. “Gli espositori hanno già prenotato il 25% di spazio in più rispetto alla mostra del 2022, il che dimostra che Fruit Logistica non è solo il luogo in cui sco prire le nuove innovazioni a basso costo, ma anche per presentarle al resto dell’industria”. Per molti operatori del settore, le forniture di acqua ed energia sono sottoposte a forti pressioni. E i costi di questi fattori produttivi,

così come di servizi vitali come la logistica e l’imballaggio, sono aumentati drasticamente negli ultimi mesi. Ma gli espositori di Fruit Logistica 2023 hanno delle risposte a tali sfide e sfrutteranno l’evento per dimostrare come hanno ridotto non solo i costi, bensì anche l’impatto sull’ambiente.

consulenza e soluzIonI pratIche per tuttI

Il programma di eventi previsti fornisce in formazioni su ciascun anello della catena del valore aggiunto e orienta gli operatori professionali nel perseguire il migliore pro cesso decisionale aziendale. Mentre il setto re ortofrutticolo si riprende dalla pandemia, nuove sfide quali l’inflazione dei costi, le carenze energetiche, la guerra in Ucraina e il cambiamento climatico rappresentano una seria minaccia. Il programma di contenuti di Fruit Logistica fornisce consigli utili su come affrontare queste e altre considerevoli sfide, grazie ad un ampio ventaglio di relatori senza eguali che condivideranno le proprie opinioni da esperti in diverse fasi dell’evento.

Il Fresh Produce Forum è un luogo in cui discutere le principali questioni che riguarda

li freschi, prendendo in considerazione il trasporto aereo, marittimo, stradale. Il Tech Stage permette di sperimentare oggi la tecnologia di domani. Le sfide affrontate dal settore ortofrutticolo sono molteplici e spesso impossibili da superare senza so luzioni ingegnerizzate. Gli sviluppi stanno avanzando rapidamente in tutti i settori: dalla tecnologia di lavorazione ai metodi di coltivazione, alla tecnologia delle serre e ai sistemi di irrigazione che hanno un impatto determinante sulla resa. Per tutti i sogget ti operanti nel settore è pertanto ancora più determinante non trascurare i processi critici e, al momento giusto, gettare nuove basi per il futuro.

Il 10 febbraio, il Tech Stage diventerà il palco scenico per Start-up e Smart Farming. Gio vani aziende e innovatori nel settore Smart Farming presenteranno i propri modelli di business, valutando le nuove tecnologie e le loro visioni sul futuro del settore. Agricoltura digitale, robotica mobile autonoma, gestione della catena di approvvigionamento, pros sima generazione di agricoltura verticale, tecnologia dei droni, software di controllo della qualità di frutta e verdura: gli argomenti sono tanto vari quanto entusiasmanti. ‹

61 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022 E v E nti

MARCA

Bologna 18-19 gennaio 2023

Fiera italiana dedicata alla marca commerciale www.marca.bolognafiere.it

SOLOBIRRA

Riva del Garda 6-9 febbraio 2023

Area di Hospitality per la valorizzazione delle birre artigianali www.hospitalityriva.it

agenda 2023

Düsseldorf

19-21 marzo 2023

Algeri 5-8 giugno 2023

Salone professionale della filiera agroalimentare en.djazagro.com

Fieramilano – Rho 5-8 settembre 2023

Mostra internazionale dell’industria delle materie plastiche e della gomma www.plastonline.org

Berlino 8-10 febbraio 2023

Salone internazionale del commercio ortofrutticolo www.fruitlogistica.com

Salone internazionale per vini e spirits www.prowein.com

VINITALY

Verona 2-5 aprile 2023

Rimini 19-22 febbraio 2023

Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

Slow wine fair

Bologna 26-28 febbraio 2023

Fiera del vino buono, pulito e giusto www.slowinefair.slowfood.it

Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com Rimini 3-5 maggio 2023

Fiera internazionale della filiera ortofrutticola www.macfrut.com

Parma 24-27 ottobre 2023

Salone internazionale di tecnologie alimentari e per le bevande www.cibustec.it

Rimini 7-10 novembre 2023

Evento europeo per la transizione ecologica, l’economia circolare e rigenerativa www.ecomondo.com

Norimberga 28-30 novembre 2023

Düsseldorf 4-10 maggio 2023

Fiera internazionale del packaging e processing www.interpack.com

Fiera internazionale dei beni strumentali per l’industria delle bevande www.braubeviale.de

62 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022

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64 BEVERAGE Machines | Novembre/Dicembre 2022
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Simpl-Cut™ è la rivoluzionaria nuova generazione della tecnologia Roll-fed. Presenta un innovativo sistema di taglio e incollaggio che stravolge il tradizionale principio di funzionamento della macchina. Sistema di taglio innovativo cambio lama in 10” senza regolazioni Incollaggio rivoluzionario applicazione della colla prima del taglio Tamburo unico per tre operazioni: incollaggio, taglio e applicazione dell’etichetta Flessibilità totale tamburo a 3,4,5 e 6 divisioni sulla stessa stazione Un’unica macchina Roll-fed colla a caldo e linerless preadesivizzata sulla stessa etichettatrice

PELabellers.com | Simpl-Cut.com
Il
The Simple Revolution L’etichettatura Roll-fed non sarà più la stessa.
nuovo standard by P.E. LABELLERS.

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