| N. 3/4 | Aprile/Maggio 2020
Rassegna IMBALLAGGIO dell’
SCIENZA, TECNOLOGIA
E
ARTE
DEL
PACKAGING
www.packagingspace.net
Mercato farmaceutico esigenze digital e sostenibilità Tradizionalmente anticiclico, il comparto farmaceutico è uno di quelli potenzialmente in grado di far meglio fronte alle difficoltà insorte a causa della pandemia, muovendosi al contempo alla luce di rinnovate responsabilità, derivanti dalle richieste di una sempre maggior efficienza e velocità nel produrre e immettere sul mercato i nuovi farmaci. Dal punto di vista tecnologico, da un lato si confermano trend già in atto e dall’altro si aprono nuove strade. pagina 4
Personalised medicine new requirements on packaging Thanks to advances in personalized medicine, treatments are becoming even more effective. However, without intelligent packaging solutions, this revolution in the pharmaceutical industry would not be possible. In this context, the industry is pinning its hopes on digital solutions and automation. pagina 16
Industria del beverage sete di innovazione Ci sono buone prospettive per l’industria mondiale delle bevande. Lo dimostrano i dati dell’istituto di ricerche di mercato britannico Euromonitor International e della VDMA, associazione dei costruttori tedeschi di macchine per l’industria alimentare e degli imballaggi, secondo cui, entro il 2023 si prevede un ulteriore aumento della domanda del 16,3%, a oltre mille miliardi di litri. pagina 30
➧ Ambiente Il mondo del packaging si è dato appuntamento a Bologna il 20 e 21 febbraio scorso per interrogarsi su strategie, modalità operative a azioni da mettere in campo per ridurre l’impatto del comparto sull’ambiente. Tanti i modelli proposti, tutti incentrati su un denominatore comune: la collaborazione. pagina 48
➧ Converting&Label La nobilitazione digitale permette di realizzare lavorazioni su differenti texture, spessori e addirittura densità tutto in un unico passaggio con un forte impatto visivo. Il risultato è una nuova “esperienza sensoriale” che sta coinvolgendo anche il mondo del packaging. pagina 52
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SOMMARIO Sommario
Aprile/Maggio 2020
Primo PIANO 4
Imballaggi &AMBIENTE
Il mercato farmaceutico, tra esigenze digital e sostenibilità
48 Packaging speaks Green, una filiera sostenibile attraverso un impegno comune 50 Sun Chemical, il contributo degli inchiostri per imballaggi sicuri
SpotLIGHT 16 Personalised medicine imposes complex requirements on pharmaceutical packaging
30 Aziende&Strategie 34 IMA Group, pronti per il futuro grazie a tecnologie collaborative 36 Marchesini Group, servizi da remoto e intelligenza artificiale
Prodotti&Tecnologie
16 Fatti&TENDENZE 26 Distribuzione Moderna, l’impegno per la sostenibilità
Dossier
38 FlexLink amplia la linea di soluzioni in acciaio inossidabile 40 La guida di Avery per preparare le spedizioni 41 Pilz, soluzioni di automazione all’insegna della sicurezza 42 Produzione sequenziale addio, benvenute macchine adattive
46 PackLab con Schneider per il mercato del pharma
Rassegna IMBALLAGGIO
Stampa e confezione Roto3 - Castano Primo (MI) Costo produzione copia € 2,40
SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING
www.packagingspace.net Direttore Responsabile Gisella Bertini Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu
Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro
Grafica e impaginazione Amalia Pari
52 La nobilitazione alla conquista del packaging 54 LX610e, la prima stampante inkjet desktop con plotter da taglio x/y integrato 55 Miraclon guida la trasformazione dell’industria flexo 56 Eurocoding, vent’anni di business e di successi
IL NETWORK Rassegna dell’imballaggio
FM Food Machines BM Beverage Machines
Rassegna Grafica
Normativa UE 1169/2011
Editore
Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Stefano Legnani Chiara Riccardi
Converting&Label
CaseHistory
30 Sete di innovazione
dell’
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Gestione Editoriale
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Tradizionalmente anticiclico, il comparto farmaceutico è uno di quelli potenzialmente in grado di far meglio fronte alle difficoltà insorte a causa della pandemia, muovendosi al contempo alla luce di rinnovate responsabilità, derivanti dalle richieste di una sempre maggior efficienza e velocità nel produrre e immettere sul mercato i nuovi farmaci. Dal punto di vista tecnologico, da un lato si confermano trend già in atto e dall’altro si aprono nuove strade. RICCARDO CEREDI
Il mercato farmaceutico
tra esigenze digital e sostenibilità
I
trend di mercato a fronte dell’impatto di Covid-19
A inizio anno, le previsioni di crescita del comparto su scala globale stimavano un aumento dei consumi di circa il 7% rispetto all’anno precedente, con un trend decennale di incremento stabile attorno al 6%. A trainare il settore, come da tradizione, da un lato gli Stati Uniti e dall’altro l’Europa, che rappresentano i due principali mercati globali, mantenendo una posizione di leadreship anche nell’ambito della ricerca, mentre a livello produttivo c’è da sottolineare il ruolo sempre più importante di paesi quali Cina e India. Quest’ultima risulta ad oggi il più grande produttore di farmaci generici mondiale, coprendo oltre il 50% del fabbisogno di vaccini, importando al contempo buona parte degli API (principi attivi) dalla Cina, che in questo contesto copre il 13% della domanda globale. La stessa Cina è un importante player nell’ambito della produzione ed esportazione di farmaci, arrivando a soddisfare più del 70% della domanda di un mercato chiave come quello statunitense. Bastano questi dati per capire quanto la filiera sia interlacciata a
livello globale e, di concerto, come tutte le previsioni andranno riviste sul lungo termine a causa di Covid-19. Al contempo però, è lecito supporre che la pandemia non avrà effetti in assoluto negativi sul comparto, basta guardare al nostro paese, dove nei primi mesi dell’anno la richiesta di farmaci è aumentata del 4% rispetto al 2019. Al contrario, è lecito aspettarsi che, al pari di altre branche del settore dei beni di largo consumo, il farmaceutico regga all’urto, anche in ragione della sua strategicità, elemento che durante il periodo di lock-down ha consentito alle aziende del comparto, e quelle ad esso associate, di restare operative. In questo lasso di è tempo si è quindi confermato fondamentale il ruolo dei costruttori di macchine e sistemi per processo e il confezionamento.
La risposta dei costruttori alla pandemia: rispondere in maniera veloce ed efficiente La crisi innescata dalla pandemia ha portato a una serie disagi e problematiche, ma al contempo si è rivelata utile all’adozione di nuove strategie di la-
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Confezionamento FARMACEUTICO voro “smart”, non soltanto a livello individuale ma in termini di organizzazione aziendale. Dal punto di vista dei costruttori, ci si è in breve tempo organizzati per eseguire in remoto operazioni quali il FAT, incrementando al contempo le modalità di contatto e assistenza via web, seguendo un trend che era già stato intrapreso da qualche anno. Allo stato attuale, quasi tutti i player che lavorano nel settore dell’automazione a servizio del comparto farmaceutico sono in grado di fornire assistenza alla cliente-
cio che, pur confinata a certe tipologie di farmaci (in primis quelli acquistabili senza ricetta) risulta ormai privilegiata da un’ampia fetta di utenti. Particolarmente importante è l’espansione del fenomeno nei mercati emergenti, anche se in certi contesti la vendita tramite internet di farmaci è strettamente collegata alla circolazione di prodotti contraffatti. Anche in questo caso comunque, l’impegno comune di produttori e costruttori, coadiuvati da specifiche norme, può servire a regolamentare il mercato.
Le esigenze del mercato farmaceutico: la lavorazione in ambiente controllato
la a distanza, impiegando per questo tecnologie allo stato dell’arte, che si sposano con la comprovata competenza di tecnici ed ingegneri. La risposta delle aziende è stata quindi pronta, a prescindere dalle difficoltà, ed è stata necessaria per venire incontro alle rinnovate esigenze di un settore che è – e sempre più sarà – “fast moving” e “digital oriented”. Numerosi elementi confermano questo mutamento: negli ultimi mesi è stata per esempio significativa l’espansione del settore e-commerce; una forma di commer-
Vediamo più nello specifico come il settore sta rispondendo alla crisi e cosa sarà lecito aspettarsi nel prossimo futuro. Da un lato permangono esigenze che potremmo definire “consolidate”, in primis la richiesta di poter disporre di impianti per il confezionamento che integrino flessibilità e performance, con tutti i distinguo a seconda della tipologia di farmaco. Per esempio, farmaci poco attivi e di largo utilizzo, magari prodotti conto-terzi, richiedono prevalentemente elevata velocità di confezionamento e facilità di cambio formato mentre altri, tra cui quelli altamente attivi (per esempio quelli per utilizzo oncologico) richiedono una produzione in ambiente controllato e, di conseguenza, macchine per il processo in grado di garantire elevati livelli di contenimento. Tali sistemi sono pensati per evitare la dispersione del prodotto nell’area di lavoro e garantire la protezione degli operatori e dell’ambiente dall’esposizione a sostanze potenzialmente tossiche, seguendo la classificazione internazionale OEL (Occupational Exposure Limit), che definisce criteri di accettazione sul livello di concentrazione per metro cubo di prodotto a tutela degli operatori. Ma non sono le sole macchine a dover soddisfare esigenze di isolamento: le aziende costruttrici più evolute si sono infatti dotate di camere bianche, camere sterili o clean room, del tutto simili a quelle che è possibile trovare presso le aziende produttrici o i laboratori di ricerca dei clienti. Tali camere sono atte a proteggere anzitutto gli operatori e, in seconda battuta, il prodotto e l’ambiente da contaminazione esterna e da condizioni non ottimali, mantenendo costanti parametri quali temperatura e livello di umidità relativa. Questo potrebbe aprire nuove prospettive per i costruttori, che potrebbero ampliare il loro spettro di attività alla produzione di lotti per conto terzi.
La frontiera dei software predittivi: quando la tecnologia si sposa con la competenza umana Se la lavorazione in ambiente controllato è una metodologia di produzione già in essere, esistono diverse frontiere tecnologiche che le aziende stanno sperimentando per migliorare i processi di speri-
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mentazione e immissione sul mercato di nuovi farmaci. Si tratta di un trend su cui le case farmaceutiche si stavano concentrando già prima della crisi, ma che oggi diventa particolarmente attuale e pressante. In primis, ci si basa ovviamente sul coinvolgimento di specifiche professionalità: quei ricercatori su cui tutti, particolarmente in questo periodo, riponiamo fiducia e speranze, ma anche sull’adozione di strumenti tecnologici avanzati, che possano permettere di abbattere il più possibile i tempi che passano tra la sperimentazione e la commercializzazione di un farmaco. In questo caso, un ruolo non secondario viene ascritto ai software e agli algoritmi per la simulazione e per la gestione di grandi quantitativi di dati, che vanno ad affiancare l’esperienza umana al fine di “comprimere” il più possibile la fase di sperimentazione. Tali software operano anche in risposta a un’esigenza economica: poichè le aziende produttrici vedono ridursi sempre più i margini di guadagno e, di conseguenza, cercano di ottimizzare al meglio i capitali necessari a finanziare l’R&D, con particolare riferimento alle fasi di test. Non parliamo – per ora - di vere e proprie intelligenze artificiali ma di software che compiono analisi predittive, utili per velocizzare le decisioni strategiche legate al posizionamento di un farmaco su determinati mercati, ma anche per incrementare l’efficienza nelle fasi del confezionamento e della distribuzione. I software avanzati diventano fondamentali anche in contesti maggiormente gestionali, per esempio nell’ ambito della logistica o della tracciabilità.
adottano già normative in tal senso, disciplinate da organismi quali l’FDA e la Commissione Europea, e altri importanti mercati, quali la Russia, sono in procinto di adottarle nel corso dell’anno (nel caso specifico a luglio, salvo proroghe). Le tecnologie per il Track and Trace restano di primaria importanza per la lotta alla contraffazione e, di riflesso, diventano garanzia di qualità per il farmaco, ma al contempo possono contribuire a rendere lo stesso più “user-friendly”. L’utilizzo di QR codes per esempio, può consentire all’utente finale di ottenere una serie di utili informazioni sulla posologia e sulla scadenza. Questo, da un lato aiuta l’utente ad assumere il farmaco nella maniera più efficace e, dall’altro, può contribuire ad abbattere i costi sociali dovuti alla somministrazione di prodotti in forme o modi sba-
Track and Trace: sempre più richiesto e sempre più a misura di utente Tra i trend che si riconfermano troviamo infatti quello della serializzazione, che contraddistingue la filiera da oltre un decennio. Stati Uniti ed Europa
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Confezionamento FARMACEUTICO
gliati. Anche in questo caso parliamo di processi che si basano sull’utilizzo sempre più massivo di quelle tecnologie “digital” che fanno ormai parte della nostra vita, a partire dallo smartphone. Il trend è quindi quello di pensare ai farmaci e, soprattutto, alle confezioni che li contengono in modo da consentirne una fruizione o una somministrazione funzionale, efficace e sicura. E, sempre in tema di sicurezza, diventa oggi centrale pensare non soltanto a quella del consumatore, ma anche a quella dell’ambiente.
Sostenibilità: la malattia dell’ambiente va curata al pari di quella dell’uomo Prima della diffusione di Covid-19, l’adozione di tecniche produttive e strategie “green” era il tema del momento, e tutt’oggi resta un aspetto cardine. Si teme infatti che il diffondersi della pandemia, concertata ad eventi quali il crollo del prezzo del petrolio (e la conseguente riduzione dei costi produttivi dei prodotti derivati), possa provocare un considerevole aumento dei rifiuti dispersi nell’ambiente, con una criticità che si concentra sui prodotti plastici. È infatti ormai risaputo che tale materiale, pur presentando un elevato rapporto qualità-prezzo, risulta tra i più inquinanti, soprattutto per gli oceani. Per questo, l’esigenza primaria è quella di limitare l’impiego dei tradizionali materiali termo-plastici, utilizzati in particolar modo per le forme monodose, per spostarsi verso alternative compostabili o a basso impatto, come per esempio le bio-plastiche o la carta, che però in molti casi non offrono quelle caratteristiche di barriera che in ambito farmaceutico sono fondamentali. Al contempo, vanno studiati processi di riciclo avanzati, che risultano particolarmente complessi dato che in molti i casi gli scarti dell’industria possono contenere agenti ancora attivi o contaminanti, che vanno trattati con particolari accortezze e non devono essere dispersi nell’ambiente. Resta in questo caso privilegiato l’utilizzo di materiali come il vetro, già ampiamente utilizzati per forme quali le fiale, che però risulta particolarmente costoso da produrre e delicato da trattare nelle fasi del riempimento. È infine da tenere in considerazione il carbon footprint dovuto alla produzione e allo spostamento del farmaco lungo tutta la filiera. In questo caso va fatta una riflessione a monte, ripensando alla forma del packaging così da ottimizzare gli spazi, oltre che i materiali, al fine di agevolarne la logistica e lo stoccaggio. •
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In questo momento di emergenza, forte del proprio stretto rapporto con il territorio, con impegno, responsabilità e orgoglio, IMA mette la propria pluriennale esperienza a disposizione del Paese, con la consapevolezza che l’impegno di oggi influenzerà il mondo di domani.
IMA Group impegno a fianco
dell’industria farmaceutica
A
ll'inizio di maggio IMA ha definito un accordo con il Commissario Straordinario Emergenza Covid-19, avente ad oggetto lo sviluppo e la fornitura di 25 macchine per il confezionamento di mascherine chirurgiche monouso con consegna prevista nel periodo giugno-agosto 2020. Il Presidente Alberto Vacchi ha così commentato: “Si tratta di un importante sviluppo tecnico che conferma, ancora una volta, la grande flessibilità industriale e di engineering che caratterizza il nostro Gruppo e, più in generale, i produttori italiani di macchine automatiche. In questo momento di grande incertezza generale ritengo che questo risultato sia uno dei tanti punti di partenza per affrontare con ottimismo le prossime fasi dell’epidemia ed un auspicabile ritorno ad una situazione normalizzata”. Fondata nel 1961, IMA è infatti leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici. Il Gruppo conta circa 6.200 dipendenti, di cui circa 2.400 all’estero, e si avvale di 45 stabilimenti di produzione.
il trattamento e l’imballaggio ritengono che l’innovazione inizi con un lungo processo che coinvolge la ricerca più approfondita. La capacità di innovare è una priorità assoluta per qualsiasi azienda che mira a crescere e conservare il vantaggio competitivo e le possibilità di successo sono buone quando gli utenti finali sono attivamente coinvolti in questo processo. Questo l’approccio di IMA, un approccio all’innovazione che nasce da una collaborazione positiva e costruttiva tra il fornitore e i suoi clienti. IMA non è solo “macchine”: quasi il 5% del suo fatturato è investito in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove tecnologie relative a macchine, gruppi di lavoro, movimentazione dei materiali e altro.
Restare connessi Molti Paesi nel mondo stanno sperimentando il distanziamento sociale e l’isolamento. Ora più che mai è importante rimanere in contatto e sentirsi parte di una community. Questo è lo spirito che anima i Sensing Future Days di IMA, evento caratterizzato da innovazione, processi produttivi, gestione dei nuovi materiali di imballaggio, sostenibilità e ambiente, digitalizzazione, nuovi argomenti di tendenza e molto altro. L’iniziativa ha avuto luogo dall’11 al 13 maggio e si ripeterà dal 10 all’11 giugno. I Sensing Future Days accoglieranno personalità di spicco del mondo accademico e alcuni dei più influenti leader di mercato del settore packaging. Momenti live e la possibilità di interagire con ospiti speciali si alterneranno agli interventi degli esperti di IMA. Stanze virtuali ospiteranno le macchine in mostra, svelando tutte le caratteristiche tecniche e condividendo informazioni chiave con i partecipanti. In queste aree dedicate è possibile mettersi in contatto diretto con gli esperti e, eventualmente, accedere a un hub privato per incontri one-to-one. Inoltre, i partecipanti avranno l’opportunità non solo di mettersi in contatto con gli esperti di IMA, ma anche con specifiche aree aziendali quali IMA Digital per scoprire i prodotti e servizi digitali o il laboratorio di IMA Packaging per conoscere meglio i materiali più innovativi e sostenibili. Ultimo, ma non meno importante, il dipartimento Risorse Umane, che illustrerà i molti aspetti della vita lavorativa di IMA. Questa nuovissima piattaforma permetterà ai partecipanti di rimanere collegati con le sessioni virtuali organizzate da IMA e di approfondire la visione del futuro del Gruppo in modo smart, direttamente dalla propria poltrona. I Sensing Future Days rientrano nel progetto #StayConnect di IMA Digital. •
Evolvere nel pharma Innovazione, rigore e creatività sono i fattori chiave nella progettazione e produzione delle macchine automatiche di Ima Group, dedicate alla lavorazione e al confezionamento di prodotti farmaceutici, anticipando le tendenze e le esigenze dei clienti con un occhio al futuro. Un alto profilo tecnologico, la capacità di offrire soluzioni su misura per soddisfare le richieste più sofisticate del mercato e una particolare attenzione al servizio sono, per il Gruppo IMA, il motore che guida un’eccellente partnership. I progettisti e i produttori di macchine automatiche per
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Confezionamento FARMACEUTICO
Cama soluzione di imballaggio ad hoc grazie ad una tecnologia collaudata Il know-how e le capacità tecnologiche di Cama soddisfano il 100% delle esigenze dei clienti con una soluzione di confezionamento secondario adatta e su misura.
G
razie all’ampio e comprovato know how nelle applicazioni multi-settoriali, Cama è stata in grado di soddisfare le esigenze uniche di un'azienda farmaceutica di riferimento che voleva applicare un approccio specifico e specializzato ai suoi processi di confezionamento secondario. Cama ha saputo sfruttare con successo la tecnologia e la competenzasviluppate in altri mercati.
Design flessibile, a prova di futuro Cama ha implementato la sua tecnologia robotica sviluppata internamente, che permette di prelevare gli stick pack e caricarli delicatamente nelle scatole con la quantità di prodotti definita dalla dimensione della confezione e dai parametri del lotto, tenendo in considerazione la flessibilità del packaging, per possibili future variazioni delle dimensioni del prodotto e della confezione. Le operazioni di pick-and-place dei prodotti sono completate da procedure robotizzate per la formatura e la chiusura delle scatole. “Gli stick pack per polveri rappresentano una grande sfida”, afferma Melli. “Sono molto piccoli – solo 80 mm di lunghezza e 22 mm di larghezza – e contengono circa cinque o sei grammi di polvere. Abbiamo dovuto tenere conto di queste caratteristiche nello smistamento da otto a cinquanta pezzi in una scatola”. Durante il funzionamento, la macchina insaccatrice scarica 10 pezzi per ciclo e li dispone in linea su un nastro trasportatore smart FDA largo 600 mm. La macchina Cama utilizza quindi avanzati sistemi di visione per rilevare le singole posizioni sul nastro prima di guidare i robot nel raccogliere e orientare i prodotti in base al tipo di imballaggio richiesto.
Condividere l'esperienza Fabio Melli, Sales Engineer Manager di Cama, afferma: “Il cliente disponeva di uno spazio limitato in cui collocare la nuova confezionatrice e sapevamo che l'imballaggio a carico laterale, così spesso impiegato nel settore farmaceutico, non era un'opzione praticabile. Al posto del caricamento laterale, tecnologia nella quale Cama si è specializzata con incartonatrici ad alta velocità, siamo stati in grado di sfruttare la nostra vasta esperienza nelle macchine a caricamento dall'alto e di adattare questa soluzione alle rigorose esigenze dell'ambiente produttivo farmaceutico”. Inoltre, gli ingegneri di Cama hanno dovuto prendere in considerazione un packaging dal nuovo formato che il packaging team di Cama ha visualizzato, prototipato e creato insieme al cliente. La facilità di apertura e chiusura della scatola, oltre alla protezione antimanomissione, è un requisito fondamentale. Inoltre, deve essere disponibile in diverse dimensioni per contenere diverse quantità e formati di prodotto, per soddisfare le varie richieste del mercato farmaceutico globale. Cama ha così sviluppato una macchina per il confezionamento secondario di stick pack singoli, una tendenza in continua crescita nei mercati della sanità e farmaceutico. Altro obiettivo della macchina era assicurare la completa tracciabilità, la distribuzione e l'inserimento di volantini/opuscoli (bugiardini) e altre misure per il controllo qualità. Oltre alla normativa CFR21, il cliente ha presentato una serie di richieste ulteriori rispetto allo standard internazionale, tra cui la possibilità di simulare errori. Ciò è stato messo in pratica per ottimizzare la produttività: il sistema di controllo è così in grado di individuare molto più facilmente gli errori, impedendo l’accumularsi di problemi ed eliminando i rischi. “Gli obiettivi erano tanti”, spiega Melli. “Non solo abbiamo dovuto rispettare il minimo ingombro, ma anche adattare la tecnologia al nuovo formato della scatola. A questo bisogna sommare l’alimentazione di oltre 500 pezzi al minuto per l’insaccatrice, la tracciabilità e l’inserimento degli opuscoli. Questa è la sfida che abbiamo affrontato”.
Stabilire standard globali “Abbiamo molta esperienza in questo tipo di applicazioni”, spiega Melli, “grazie alla nostra radicatapresenza in altri mercati, in cui il nostro portfolio macchine di nuova generazione stabilisce gli standard di flessibilità ed efficienza. Avevamo un numero di modelli disponibili su cui poter sviluppare questa nuova tecnologia per il settore farmaceutico, quindi il cliente ha avuto ampia scelta per quanto riguarda i principi operativi. Grazie alla nostra tecnologia robotica strettamente integrata e ai sistemi di visione avanzati, non solo il cliente ha ottenuto esattamente ciò che desiderava, ma ha anche acquisito flessibilità per adattare la macchina alle esigenze future in termini di prodotto e formato delle confezioni”. “Abbiamo lavorato a stretto contatto con questo cliente”, conclude Melli, “per sviluppare una soluzione avanzata che soddisfi il 100% delle sue esigenze. Riteniamo che sia importante avere sempre una mentalità aperta con i nostri clienti, in quanto siamo in grado di proporre molteplici soluzioni, tutte basate su concetti già affermati in ambito industriale”. •
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Marchesini Group
in prima linea nel confezionamento di vaccini In questo particolare periodo storico, il Gruppo sta concentrando i propri sforzi nella produzione e nella consegna di linee complete per il riempimento e il confezionamento di vaccini.
Le tecnologie hanno inoltre permesso al Gruppo di venire incontro alle richieste di linee da parte di alcune multinazionali farmaceutiche coinvolte nella produzione di antibiotici contro il virus H5N1, responsabile dell’influenza aviaria. “Cercheremo, anche in questo momento storico, di essere più veloci possibile nella consegna delle nostre macchine, rispettando al massimo la salvaguardia della salute dei nostri collaboratori e i tempi tecnici” ha dichiarato Pietro Cassani, amministratore delegato di Marchesini Group in alcune interviste rilasciate alla RAI, la televisione di stato Italiana. In Italia, dove si trovano gli stabilimenti produttivi, Marchesini ha recentemente raddoppiato il reparto produttivo di Corima, azienda del Gruppo che si occupa di realizzare macchinari e tecnologie per il confezionamento in asettico. Oggi Corima ha a disposizione una fabbrica di 12mila metri quadri con l’obiettivo di rispondere in modo ancora più ampio e celere alla domanda crescente di un settore che, considerati i recenti avvenimenti, è più che mai operativo. • •
N
onostante l’epidemia da COVID-19, Marchesini Group non si è mai fermata. Come gruppo, infatti, rientra nella filiera del packaging inclusa dal Governo italiano tra le attività essenziali non oggetto di chiusura. In questo momento - oltre a garantire ai clienti la consegna degli ordini ricorrendo a tecnologie come il FAT in streaming – la società è anche operativa nella produzione e nella consegna di macchine per il confezionamento di vaccini. Marchesini è stata la prima azienda al mondo a creare linee complete proprio per packaging di questi importanti prodotti dell’industria farmaceutica. Era il 2004 quando una nota azienda cinese commissionò al costruttore italiano una linea che fosse in grado di eseguire tutto il processo di riempimento e confezionamento di vaccini in siringa. Qualche anno dopo, nel 2009, quel cliente divenne la prima big pharma cinese a ricevere il lasciapassare per la produzione di un vaccino contro il virus H1N1, che provocava l’influenza suina. Da allora, la preziosa collaborazione non si è interrotta e oggi Marchesini è in procinto di consegnare ulteriori tre linee di confezionamento vaccini e altre macchine stand-alone per l’ammodernamento di linee esistenti. Anche nel resto del sud est asiatico, Marchesini è stata pioniera in questo campo, con l’installazione di una linea per vaccini in siringhe in grado di svolgere le funzioni di riempimento, assemblaggio e astucciamento. La linea, già in funzione da cinque anni, ha rappresentato per il mercato locale un importante passo in avanti nella produzione di vaccini in siringa, formato solitamente costoso per i paesi emergenti.
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Confezionamento FARMACEUTICO
Schubert tecnologie digitali
per una maggiore flessibilità
Il costruttore di macchine confezionatrici si presenta nel 2020 come forza motrice per le tecnologie e le soluzioni di confezionamento innovative. Il sistema modulare delle macchine TLM offre grandi opportunità, oltre naturalmente alla manifattura additiva: con la stampa 3D i processi si possono rivedere e ottimizzare.
Delta. La loro area di lavoro limitata a un rettangolo li rende predestinati a lavorare con alte portate e con un ingombro limitato. Infatti, in un unico telaio TLM, possono lavorare contemporaneamente fino a sei robot di questo nuovo tipo T4 a quattro assi. Un’altra nuova possibilità per i processi meccanizzati è costituita dalla variante T5 che dispone di un quinto asse con cui si possono orientare e rovesciare i prodotti. La stampa 3D rivoluziona non solo le macchine, ma anche la gestione del magazzino. In pochi secondi i dati costruttivi elettronici possono essere richiamati “on demand“ in tutto il mondo. La Schubert rende ora possibile l’accesso ai dati stampa collaudati e certificati con la nuova piattaforma Part-Streaming della sua azienda affiliata Schubert Additive Solutions GmbH. Il magazzino virtuale è veloce, affidabile ed economico e costituisce un grande passo avanti per garantire la produzione sicura e flessibile. I ricambi immagazzinati digitalmente sono disponibili ovunque, relegando al passato i lunghi tempi di attesa e di consegna. Uno dei collegamenti dati più sicuri tra la stampante del cliente e la nuova piattaforma è rappresentato dal gateway industriale GS.Gate della Schubert. Per quanto riguarda i big data, la Schubert integra in tutti gli impianti TLM il gateway industriale GS.Gate. Con il gate si possono scaricare le analisi dettagliate sulla produttività dell’impianto. I risultati sono consultabili sulla piattaforma clienti GRIPS.world oppure sul terminale di comando della macchina. Da tale analisi si possono dedurre il potenziale e le possibilità dell’impianto come i valori indicativi OEE (Overall Equipment Effectiveness) che permettono di migliorare lo sfruttamento del valore aggiunto. La nuova moneta si chiama big data, anche nell’industria del packaging. Ma attenzione, la memorizzazione dei dati macchina non è sufficiente. Chi vuole veramente godere di tutti i vantaggi ha bisogno di eseguire l’analisi oculata dei valori indicativi più importanti e la sicurezza assoluta contro gli attacchi hacker provenienti da Internet. La Schubert ora offre questi due vantaggi di serie, integrando in tutti gli impianti TLM il gateway industriale GS. Gate. Con il gate si possono scaricare le analisi dettagliate sulla produttività dell’impianto. I risultati sono consultabili sulla piattaforma clienti GRIPS.world oppure sul terminale di comando della macchina. Da tale analisi si possono dedurre il potenziale e le possibilità dell’impianto come i valori indicativi OEE (Overall Equipment Effectiveness) che permettono di migliorare lo sfruttamento del valore aggiunto. •
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iù veloce, più flessibile, più sostenibile: il settore del packaging attualmente si trova davanti a diverse sfide che richiedono ai produttori un processo di confezionamento economico ed ecologico. Per realizzarlo sono necessarie macchine altamente flessibili e processi efficienti e costanti. Con il sistema modulare combinabile dei suoi impianti TLM, la Schubert offre già oggi un vantaggio che il gruppo aziendale continua a sviluppare proponendo nuovi robot e nuove soluzioni digitali. Per assecondare le nuove tendenze come la richiesta di materiali di confezionamento alternativi, nella costruzione dei nuovi impianti l’azienda si concentra sulle possibilità di impiego flessibili e testa direttamente sulle proprie macchine i nuovi materiali, per giudicarne la qualità e la loro idoneità al processo meccanizzato. Per soddisfare il settore del confezionamento che tende sempre più spesso a lanciare sul mercato nuovi formati, la Schubert offre macchine che utilizzando le tecnologie più avanzate danno la possibilità di eseguire velocemente il cambio di formato e sono in grado di fornire risultati produttivi immediati privi di errori e senza curva di partenza. Per chi ha bisogno soprattutto di una grande portata in piccoli spazi oppure di più movimento nel trattamento dei prodotti la Schubert ora propone i robot specializzati T4 e T5. Questi robot completano i ben collaudati robot F4 che vengono impiegati in numerose linee picker e linee di imballaggio dell’azienda. La costruzione di questi nuovi robot pick-and-place si basa sui ben conosciuti robot di tipo
11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3/4 | Aprile/Maggio 2020
MG
Continuare a operare, garantendo al contempo il massimo di efficienza, non è solo una missione aziendale per MG2, ma un contributo attivo alla gestione della crisi sanitaria mondiale, che vede il farmaceutico protagonista nell’affiancare le professioni sanitarie e la popolazione nelle forniture di farmaci e presidi di prima necessità.
soluzioni di supporto a distanza
Q
uando si parla di supporto a distanza, le sfide per sviluppare soluzioni adatte all’assistenza in remoto sono molteplici. Pensiamo alla relazione con il cliente, al troubleshooting, allo start up di nuove macchine, ai test di funzionamento. Sfide che spingono alla definizione di nuove strategie in grado di assicurare la migliore risposta alle necessità del cliente. MG2 ha introdotto da tempo una serie di progetti tecnologici utili a gestire situazioni che impongono la distanza, con un unico obiettivo: essere vicini ai propri partner. Da anni, il sito web di MG2 offre una serie di servizi avanzati h24 come l’accesso alla documentazione tecnica sulla piattaforma Onlineservice, attraverso un account dedicato, che dà al cliente la possibilità di visualizzare la documentazione specifica della macchina installata e accedere ai servizi di ricambistica. L’obiettivo è garantire supporto immediato in caso di problemi tecnici, rotture e usura. Per far fronte alle difficoltà di movimento di persone e merci della primavera 2020, inoltre, è stato attivato un servizio straordinario di riparazione che prevede l’invio fisico del pezzo nell’ headquarters di Pianoro e il reinvio al cliente una volta effettuata la riparazione. Le soluzioni di office automation, come Microsoft Office 365 e il tool di video conferenza Teams, permettono inoltre di mantenere un rapporto costante con il cliente, anche nell’impossibilità di raggiungere la sua sede aziendale. La distanza, quindi, non riduce le occasioni di incontro per riunioni operative, testing delle macchine installate, fasi di collaudo e FAT. Per rendere la user experience remota del cliente vicina a quella che vivrebbe on site, è stato pensato un sistema di wearable technology, basato su videocamere e smartphone connessi a Internet e indossati dai tecnici grazie a speciali supporti e imbragature. In questo modo, i tecnici MG2 possono mettere in campo la loro esperienza, integrando immagini video in diretta a dati di funzionamento della macchina, condivisibili nel corso della riunione a distanza. Le riprese possono includere fasi fondamentali come l’operatività delle parti speciali, il cambio formato, la gestione degli scarti, le informazioni in tempo reale sui sofisticati sistemi di controllo peso installati a bordo delle macchine MG2. Le immagini permettono al cliente di seguire tutto
l’intervento, che si tratti di un collaudo, di una manutenzione o di una riparazione. Il costante impegno nella ricerca di soluzioni innovative e sostenibili per mantenere un contatto continuo con i partner permette oggi a MG2 di essere pienamente operativa. Il cliente può contare su un consolidato sistema di supporto e problem solving, ma anche su importanti novità frutto di un percorso incessante di innovazione, stimolato dalle difficoltà legate all’emergenza Covid-19. Si tratta degli studi sulle reti neurali e l’intelligenza artificiale che negli obiettivi di MG2 saranno presto applicate alle proprie opercolatrici, con lo scopo di renderle capaci di autogestire la manutenzione (sia preventiva che predittiva), gli errori e i malfunzionamenti. Un processo di auto-apprendimento che interesserà la macchina nel corso del suo funzionamento quotidiano, secondo una logica che si può definire di predictive quality. •
12 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3/4 | Aprile/Maggio 2020
Confezionamento FARMACEUTICO
Arca Etichette
soluzioni sicure e all’avanguardia
Arca Etichette da decenni si è strutturata e dedicata al settore farmaceutico come solution provider, specialista nella produzione di etichette e soluzioni autoadesive, sleeves e tecnologia per etichettare, tracciare e marcare.
I
l portafoglio delle soluzioni che Arca Etichette offre per l’etichettatura di confezioni farmaceutiche è molto ampio e completo, qualsiasi tipo di contenitore e qualsiasi esigenza trovano la giusta risposta con soluzioni sviluppate e prodotte in conformità alle NBF, al sistema qualità certificato ISO9001 e alle altre numerose certificazioni in possesso. Per l’etichettatura di fiale, Arca offre un’ampia gamma di materiali plastici e adesivi adatti a tutte le applicazioni, privilegiando l’offerta di materiali “no-label-look”; questi materiali, unitamente alla stampa serigrafica convenzionale o alla serigrafia digitale, permettono l’identificazione del prodotto con effetto tattile anche su fiale di minimo diametro. Tali materiali e adesivi, combinati con liner di supporto in PET, permettono elevatissime performance di etichettatura e, quindi, produttività elevate. Per i prodotti da infusione, l’offerta è di varie soluzioni con gancio. I ganci possono essere ribaltabili o estensibili, per adattarsi a tutte le esigenze e assicurare la conformità alle norme ISO che regolamentano tali tipologie di etichette funzionali. Inoltre, il gancio può essere applicato al di sopra dell’etichetta per un’ulteriore costruzione e assicurare al cliente la possibilità di “sospendere” il farmaco in ambiente ospedaliero. Soluzioni multipagina permettono, con una sola applicazione ed evitando l’astucciamento e l’inserimento del bugiardino, di identificare il prodotto e mettere a disposizione del paziente il foglietto illustrativo. Sulla superficie esterna dell’etichetta multipagina è inoltre possibile aggiungere caratteri Braille o simboli di pericolo per ipovedenti. Ove le dimensioni del prodotto non permettessero l’applicazione di una etichetta multipagina, Arca Etichette suggerisce la costruzione multistrato. In questa soluzione vari strati di materiali, fino a sei, vengono assemblati e fustellati a registro per consentire al consumatore di poter ritrovare la posologia e le informazioni per l’assunzione. Inoltre, questo tipo di prodotto permette, in ambito ospedaliero, l’asportazione di parte dell’etichetta e il posizionamento sulla cartella clinica del paziente per evitare errori e facilitare l’operatività degli infermieri. E dove non fosse possibile l’utilizzo di nessuna delle due precedenti soluzioni, Arca Etichette suggerisce l’utilizzo di una particolare etichetta che viene applicata avvolgendo più volte la fiala su cui è applicata. Particolari lavorazioni permettono poi lo svolgimento degli strati sovrapposti ma non permettono l’asportazione dell’etichetta dalla fiala stessa. In osservanza alla Direttiva 2011-62-CE, l’offerta Arca Etichette si struttura con una gamma di soluzioni per la serializzazione farmaceutica e per impedire l’effrazione di confezioni e astucci farmaceutici. Per quest’ultima esigenza, Arca propone un’efficace soluzione Tamper Evident: il sigillo
Wipe-Out, brevettato a livello europeo. La particolare combinazione dei materiali e la tipologia degli adesivi impiegati, rendono estremamente difficoltoso il distacco dell’etichetta integra e quindi il riposizionamento della stessa sul prodotto dopo l’apertura illecita. Con questo particolare tipo di etichetta antieffrazione è possibile proteggere confezioni, astucci e anche superfici più estese. Queste etichette Tamper Evident sono personalizzabili e serializzabili con inchiostri speciali di sicurezza. Per la serializzazione delle confezioni medicinali, che consente di tracciare in maniera univoca i farmaci, l’azienda ha sviluppato soluzioni che possono essere visibili o invisibili, con maggior protezione contro la contraffazione o il mercato parallelo senza impatto sulla grafica dell’etichetta stessa che, nel mondo farmaceutico, richiede lunghi tempi per l’approvazione. Altre soluzioni menzionate, unitamente all’acquisizione degli identificativi univoci presenti sulle etichette e al loro inserimento in banche dati, possono consentire al paziente di verificare l’autenticità del prodotto. Combinando queste soluzioni con inchiostri speciali di sicurezza rilevabili a mezzo UV o per mezzo di tecnologie più sofisticate, si può ottenere un’importante garanzia contro la contraffazione. Nei casi nei quali fosse necessario combinare l’identificazione di flaconi con sigilli ad evidenza dell’apertura, Arca ha sviluppato le etichette Shrink Labels, che rivestono e sigillano il prodotto attraverso la termo-retrazione del materiale autoadesivo. Sostituiscono gli sleeve, con una serie di vantaggi, tra cui una comoda perforazione per l’apertura del prodotto, l’adesività del materiale e la garanzia della sicurezza del produttore e dell’utilizzatore. Qualora un blister dovesse essere protetto con massima protezione “child-resistant/senior-friendly”, Arca Etichette è licenziataria di DoseGuard. Questa soluzione permette di proteggere il blister verso le aperture accidentali o da parte di bambini, mantenendo una facilità di accesso al farmaco per le persone più anziane. La Divisione Sistemi di Arca Etichette, infine, produce macchine etichettatrici e dispone di soluzioni all’avanguardia espressamente sviluppate per il settore farmaceutico.•
13 Rassegna dell’Imballaggio | n. 2 | Marzo 2020
Etipack novità per l’etichettatura di flaconi farmaceutici
Prestazioni di altissimo livello nell’applicazione e nel controllo di etichette autoadesive su flaconi cilindrici. Questa la promessa del nuovo sistema automatico di etichettatura Pharma Round, protagonista di fascia alta del progetto Etipack Pharma.
E
fficienza, controllo e design sono gli elementi caratteristici che fanno del sistema Pharma Round di Etipack la sintesi perfetta tra ergonomia e performance. Concepito secondo le linee guida GMP e specifico per l’ambiente farmaceutico, per funzionalità e caratteristiche tecniche Pharma Round è il top di gamma per l’etichettatura di prodotti cilindrici farmaceutici. Grazie all’etichettatrice speciale con carico bobina frontale posta lato operatore, il sistema offre un’elevata accessibilità e facilita le operazioni di gestione, ispezione e manutenzione. Il quadro di controllo con elettronica PLC fail safe, per la diagnosi costante delle periferiche secondo le specifiche del settore farmaceutico e la gestione sistema tramite pannello operatore HMI – con Panel PC Touch screen da 12 pollici, software SCADA e sistema operativo Windows 7/32 embedded – rafforzano ulteriormente l’usabilità e l’affidabilità. Il pannello HMI, realizzato seguendo le normative di riferimento FDA “CFR21 part11” e le linee guida GAMP, è controllato da un sistema UPS per la gestione corretta dello shutdown automatico in caso di mancanza di alimentazione. Il software, oltre a permettere la configurazione e la programmazione del sistema, monitora e registra tutte le attività dell’operatore e il comportamento del sistema su un database SQL Express. È pertanto possibile al termine di ogni lavorazione consultare o richiedere in formato PDF il report di produzione, le attività degli operatori, lo storico dei record elettronici, la registrazione di tutti gli eventi quali allarmi, anomalie, fermi macchina, stati macchina, sia du-
rante la lavorazione del lotto produttivo che in fase di setup o manutenzione. Pharma Round offre elevati standard di gestione dell’etichettatura. Questo sistema, infatti, presenta una stazione per il controllo di avvenuta etichettatura con fotocellule a luminescenza o telecamere che può essere ulteriormente potenziata installando optional con livelli crescenti di sofisticazione quali controllo di avvenuta sovrastampa, OCV/ OCR, barcode nonché fotostop a ultrasuoni per etichette trasparenti. Altro punto di forza è la gestione avanzata degli scarti. Il sistema è dotato di una stazione a getto d’aria che espelle i prodotti errati nell’apposito contenitore e di un dispositivo di controllo che certifica l’avvenuto scarto. Per aumentare l’efficacia è possibile integrare un meccanismo di scarto dell’etichetta che evita preventivamente l’erronea apposizione di etichette preservando il prodotto e ottimizzando l’attività dell’operatore che potrà rimettere il flacone in linea senza disperdere tempo in operazioni di rietichettatura. Il livello di qualità è inoltre ulteriormente assicurato dalla presenza di un controllo del prodotto buono in uscita. Versatile anche sotto il profilo delle possibilità di stampa, Pharma Round può soddisfare diverse esigenze grazie alla predisposizione a integrare diversi gruppi di stampa thermal ink jet o thermal transfer a seconda delle specifiche richieste dal progetto. Il sistema è uno dei nuovi fiori all’occhiello della linea Etipack Pharma, che comprende la gamma completa di macchine e sistemi per l’etichettatura destinata al settore farmaceutico, predisposta per i processi di serializzazione e tracciabilità, che si distingue per gli elevati standard di qualità, produttività e sicurezza. •
14 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3/4 | Aprile/Maggio 2020
Confezionamento FARMACEUTICO
L’esperienza T irelli al servizio della diagnostica
L’
esperienza nella produzione di macchine per il packaging per il settore farmaceutico ha permesso a Tirelli di includere nella gamma prodotto un orientatore/tappatore rotativo a testa singola per piccoli contenitori come provette, ad una velocità di 30 BPM. La macchina è dotata di un sistema di selezione con servomotore in grado di posizionare la provetta in posizione verticale nella stella. Successivamente viene inserita la chiusura con un dispositivo di centraggio prima di arrivare alla stazione di tappatura con servomotore che garantisce un’applicazione precisa della coppia. Infine, una batteria di sensori controlla la posizione della chiusura e, in caso di errore, scarta la provetta. L’azienda è inoltre in grado di fornire stazioni di riempimento, in configurazione stand-alone o monoblocco, con flussometri, pistoni o pompe peristaltiche per una dosata precisa e igienica. Per garantire tempi di fermo minimi durante la procedura di pulizia, la stazione di riempimento può essere installata su un carrello rimovibile che può essere rimosso e sostituito con uno pulito. Tutte le apparecchiature hanno l’opzione di documentazione Atex classe 2 e IQ / OQ. Grazie all’aiuto dei partner, Tirelli è anche in grado di installare la tecnologia track and trace sulle sue macchine etichettatrici e di codifica.
Tirelli experience to serve diagnostics The experience in manufacturing packaging machines for the pharmaceutical sector allowed Tirelli to include in its products range a rotative single head sorting/ capping machine for small containers such as testtubes, at a speed of 30 BPM. The machine is equipped with a servo motor sorting system that is able to place the test tube in upright position in the star wheel. Then the closure is inserted with a centering device before arriving to the servo motor closing station that ensures a precise torque application. Finally, a set of sensors control the position of the closure and in case
of any error reject the test-tube. Tirelli is also able to provide filling stations, on stand-alone or monoblock configuration, with flow-meters, pistons or peristaltic pumps for a precise and hygienic result. To ensure the minimum downtime during the cleaning procedure, the filling station can be installed on a removable trolley that can be swapped and replaced with a clean one. All our equipment have the option of Atex class 2 and/or IQ/OQ documentation. Thanks to the help of its partners, Tirelli is also able to install track and trace technology on its labelling and coding machines.
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SpotLIGHT
Personalised medicine
imposes complex requirements on pharmaceutical packaging Thanks to advances in personalised medicine, treatments are becoming even more effective. However, without intelligent packaging solutions, this revolution in the pharmaceutical industry would not be possible.
Digitalisation as key technology In the case of a lot of personalised treatment concepts, a small amount of a specific medicine has to be filled in the form of a specific dose, sometimes for just one particular patient. As well as having to produce smaller batch sizes efficiently, pharmaceutical companies often also have to switch between batches. As a result, the safety and efficiency of processes are becoming important. This is necessary due to the greater variety of products, which increases the complexity of the production process. For example, each product has to be suitably filled and packed and in the process associated with an individual dataset. This can be done, for example, with the help of intelligent packaging. As well as communicating with the consumer, smart packaging can also exchange information with the packaging machine during the production process, e.g. by using a barcode or data matrix code to tell the machine which content has to be introduced into the container.
Security and safety during production Personalised medicine could result in the products being delivered directly to the patient. For example, medicines are often supplied in pre-filled syringes or medical devices and designed to be self-administered. These sensitive products, especially biological medicines, need stable temperature and humidity conditions. The shippers also have to monitor temperature and humidity using special technologies to make sure that the quality of a product has not been impaired. One solution for temperature monitoring is to install RFID chips on or in the packaging. As active protection for the product, transport packaging can also be given insulating or cooling properties. Another important aspect of personalised medicine is to guarantee occupational safety, because it must be reliably ensured that workers cannot come into contact with these highly active substances during the filling and packaging process. When working with genetically modified organisms (GMO), a closed working environment is absolutely essential. Personalised products present greater challenges in respect of manufacture and filling as well as primary packaging.
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harmaceutical companies are currently working hard on research into highly complex biologics and other special medications for personalised medicine. These new treatments are intended to help patients receive individualised treatment and at the same time make the health system more efficient. Personalised medicines are based above all on modern diagnostics and gene therapy. This trend cannot be put into practice without intelligent packaging processes. To be able to fill and pack personalised medicines, packaging systems need to be able to reliably handle small batch sizes. The smaller batches necessitate a high degree of flexibility in the entire process chain. In this context, the industry is pinning its hopes on digital solutions and automation.
Automation reduces errors As a response to these requirements, filling and packaging processes have come under the spotlight. Automated manufacturing platforms reduce the need for human intervention and increase process reliability and work safety. In addition, they ensure precise recording and documentation of all process steps, which is indispensable in the context of traceability and serialisation. These concepts also have a crucial impact on the success of a company’s strategy to develop more flexibility. Pharmaceutical companies are therefore
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looking for filling and packaging platforms that allow the handling of different forms of packaging, ranging from glass and plastic syringes to vials and applicators.
Security of supply in the corona era In the corona crisis, packaging is playing an important role in helping to supply people with food, medicines and PPE. And more than ever, its most important characteristic – its protective function – is coming to the fore. Without suitable packaging, none of these essential supplies would reach the market or the patient. Packaging ensures that the population is supplied with safe medicines, disinfecting agents, other medical products and food. Particularly in times of crisis, the product protection itself protects resources and prevents valuable products from being damaged or spoiled.
not only serves to protect the product and any returns necessary, but is also a marketing tool to offer customers an unboxing experience. This new mainstay in e-commerce can also pay off for retailers and producers after the crisis is over. Whether it’s a question of hygienic protective packaging or transport packaging for safe logistics processes, the supply chains for food and medical products rely on the availability of suitable packaging. As a sector of systemic importance, the packaging industry is making an important contribution to mastering the corona crisis.• Source: FachPack
Hygiene – the crucial factor for medical products Packaged products have to be protected from environmental influences to maintain their durability, hygiene and quality. Plastic packaging, for example, is especially suitable for transporting and storing medicines and other medical products. These versatile materials perform especially well thanks to their excellent barrier properties and impact resistance during filling and packaging processes and in logistics. In ICUs, on the other hand, medical products need to be quickly and hygienically to hand in emergencies. This is done using specially designed bags or trays, some of which also have antimicrobial surfaces. As a result of the skyrocketing demand for hand sanitisers during the corona pandemic, packaging for disinfectants is also more in demand than ever. Even chemical giants that usually do not offer small package sizes are now decanting the coveted product into small size bottles for health workers, business owners and consumers.
Suitable packaging for any needs Consumer behaviour has changed as a result of the corona crisis. In times of crisis, retailers too increasingly switch to online offerings, web shops and mail order. The right packaging for mail order
RETHINK,RECYCLE,RESOURCE. R I G E N E R I A M O L A T U A P L A S T I C A A L L’ I N F I N I T O . IL CLOSED LOOP DEL FILM IN PELD RICICLATO. Noi di Aliplast siamo i leader nella raccolta e riciclo di rifiuti e scarti in plastica e nella produzione di materiale plastico rigenerato di altissima qualità. Nella raccolta del rifiuto e scarto industriale, creiamo un servizio su misura. La piena integrazione lungo il ciclo di vita della plastica ci permette di ri-produrre nuovi film in PELD con contenuti di riciclato prossimi al 100%, creando così dei sistemi di closed-loop efficaci, efficienti e sostenibili. ALIPLAST: IL PARTNER IDEALE PER L’INNOVAZIONE IN MATERIA PLASTICA.
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SpotLIGHT Innovation, rigour and creativity are the key factors in the design and manufacture of automatic machines by IMA Group dedicated to the processing and packaging of pharmaceutical products, anticipating trends and customer needs with an eye to the future.
IMA Group evolving pharma A
high technological profile, the ability to offer tailor-made solutions to satisfy the most sophisticated requests of the market and a particular attention to service are, for IMA Group, the engine that drives an excellent partnership.
lopment of innovative engineering solutions, IMA is able to satisfy the most stringent requests of its reference market. Thanks to its high technological profile and the ability to offer tailormade solutions, IMA can satisfy the most sophisticated requests of the different reference markets. In fact, the constant research, together with the development of innovative solutions, are the hallmarks of a highly competitive group in the global pharmaceutical market.
The Expert for Pharmaceutical Industries The designers and the manufacturers of automatic processing and packaging machinery believe that innovation starts with a long process involving the most thorough research. The capacity to innovate is an absolute priority for any company aiming to grow and retain the competitive edge and the chances of success are good when the end users are actively involved in this process. The best approach to innovation stems from a positive and constructive collaboration between the supplier and its customers. In this perspective, IMA Group presents as the One-StopSupplier of the Pharma market. Thanks to the latest acquisitions together with its production range, IMA has consolidated its strategy to be a sole provider of complete solutions thus reinforcing its position of leadership in the world as “the general contractor” for entire production lines. IMA is not only “machines”: nearly 5% of its turnover is invested in R&D to develop new technology related to machines, working groups, material handling and others. After several years of using the most advanced technology, and through the constant research and deve-
Stay connect Many countries in the world are experiencing social distancing and isolation and especially now, more than ever, it is important for us to stay connected and feel part of a community. This is the spirit that inspired Sensing Future Days, an event organized by IMA Group and marked by innovation, manufacturing processes, new packaging materials handling, sustainability and environment, digitalization, new trending topics, and much more. This initiative will be held from 10 to 11 June and will house both prominent personalities from the academic world and some of the most influential business leaders in the packaging industry. Live moments and interaction with special guests will also alternate with the interventions of IMA specialists. Virtual rooms will host the machines on show, unveiling all the technical features and sharing the relevant information with the participants. In these specific areas, it is possible to get in touch directly with the specialists concerned, and, in case, to access a private hub for a one-to-one meeting. Moreover, the participants will have the opportunity not only to get in touch with the IMA specialists but also to specific corporate areas such as IMA Digital to discover our digital products and services, IMA Packaging laboratory to know more about the most innovative and sustainable materials. Finally yet importantly, the HR Department will be glad to illustrate the many aspects of the IMA working life. This brand-new platform will definitively allow the customers to stay connected with our virtual sessions and get a chance to learn more about Ima’s vision of the future in a smart way. The Sensing Future Days are part of the #StayConnect project by IMA Digital. •
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Pharmaceutical PACKAGING
Cama optimum packaging solution leverages proven technology Cama’s industry knowhow and technological capabilities match 100% of customer demands with tailored, best-fit secondary packaging solution.
minute from the bagging machine and the added traceability and leafleting, and you get some idea of the challenge we faced”. Cama’s solution was to deploy its in-house-developed robotic technology, which would pick up the stick pack and load them gently into the boxes using product counts defined by the box size and batch parameters, including the incorporation of packagingrecipe flexibility, for possible future variations in products and box packaging dimensions. The pick-andplace operations for the products are complemented by robotic box forming and closing procedures, too. “Powder stick packs present a big challenge,” Melli says. “They are very small – only 80 mm long and 22 mm wide – and contain about five or six grams of powder. We had to take this into account when packaging them into arrays of between eight and fifty to a box”. In operation, the process bagging machine discharges 10 pieces per cycle and dispenses them in a line, onto a 600 mm wide FDA smart transport conveyor belt. The Cama machine then uses advanced vision systems to detect their individual positions on the belt before guiding the robots to pick up and orientate them according to the packaging style requested. Melli says: “Thanks to our tightly integrated robotic technology and the advanced vision systems, not only did the customer get exactly what it wanted, but it also gained flexibility to adapt the machine to future demands in term of output and packaging formats”. “We worked very closely with this customer,” Melli concludes, “to develop an advanced solution that does 100% of what it needed. We always feel that it is important to be open minded with our customers (as many suppliers will only push the limited technology they have), whereas we are able to propose multiple solutions, all based on industry-proven concepts”. •
T
hanks to the depth and breadth of its multi-industry application knowledge, Cama has been able to satisfy the unique demands of a leading pharmaceutical company that wanted to exploit a specific, specialised approach to its secondary packaging processes. According to Fabio Melli, Sales Engineer Manager at Cama: “The customer had limited room in which to site the new packaging machine and we knew that side-load packaging, so often deployed in pharma, was not an option. Instead of using side loading, for which Cama has huge experience in high-speed cartoning machine solutions, we were, instead, able to exploit our wide experience of top-loading machine technology and adapt it to the rigorous demands of the pharma manufacturing environment”. In addition, the engineers at Cama also had to take into account a new packaging format that Cama’s packaging design team had helped the customer to visualise, prototype and create. The box not only had to be easy to open and close, but also had to provide tamper-proofing, compounding the challenge was the fact that it had to be available in different sizes, to accommodate various content counts and package formats, to cater for differing demands across the global pharmaceutical market. The machine that Cama developed was for the packaging of single stick packs, an ever-growing packaging trend within the Healthcare and Pharmaceutical markets. The machine also had to deliver full track and trace, leaflet/booklet dispensing and insertion and other pharmaceutical quality-control measures. On top of the regulations defined by CFR21, the customer had a number of additional demands over and above the international standard too, one of which was the ability to simulate errors. This was put in place to optimise throughput, as the supervisory controller would be able to much more easily spot errors, prevent issues from propagating and remove the risk of short counts and contamination. “We certainly had a lot to achieve,” Melli explains. “Not only did we have the small footprint, but we also had to adapt the technology to the new box format. Couple this to an infeed of more than 500 pieces per
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SpotLIGHT
Marchesini Group on the front line for vaccine packaging
At this particular time, the Group is focusing in the production and delivery of complete filling and packaging lines for vaccines.
The Italian Company is also been pioneers in this field in the rest of Southeast Asia, with the installation of a vaccine line capable of filling, assembling and packing syringes. The line, in operation for five years, represented an important step forward for the local market in the production of vaccines in syringes, which are usually expensive for emerging countries. Technologies by Marchesini have also allowed the Group to meet the requests for lines by some pharmaceutical multinationals involved in the production of antibiotics against the H5N1 virus, responsible for avian influenza. “We will try, even in this particular moment in history, to be as quick as possible in delivering our machines, while respecting the health of our collaborators and the technical timing,” said Pietro Cassani, CEO of Marchesini Group in some interviews given to RAI, Italian state television. In Italy, where the production plants of Marchesini are located, the company has recently doubled the production department of Corima, the Group’s division dedicated to aseptic packaging technology and machines. Today, Corima has a 12,000 square metre factory at its disposal and aims to respond more completely and quickly to the growing demands of a sector that, considering recent events, is more than active than ever. •
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espite the COVID-19 epidemic, Marchesini Group has never stopped. The company is part of the packaging supply chain included by the Italian government as among the essential activities that remain open. At this time, as well as guaranteeing customer order delivery with the help of technologies such as FAT in streaming, the Group is also producing and delivering packaging machines for vaccines. Marchesini Group is the first company in the world to create complete lines for the packaging of these important products from the pharmaceutical industry. In 2004, a wellknown Chinese company commissioned a line that would carry out the whole process of filling and packaging vaccines in a syringe. A few years later, in 2009, that customer became the first Chinese big pharma company to receive the authorization for the production of a vaccine against the H1N1 virus that caused swine flu. The valuable collaboration has continued and today Marchesini Group is in the process of delivering three additional vaccine packaging lines and other stand-alone machines to update existing lines.
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Pharmaceutical PACKAGING Schubert is once again presenting itself as a driving force for innovative technologies and packaging solutions in 2020. Its modular TLM machine concept and, of course, additive production offer great opportunities here: with 3D printing, processes can be entirely rethought and optimised.
Schubert digital
technologies for more flexibility
F
aster, more flexible, more sustainable – the packaging industry is currently facing several challenges. In order to satisfy these requirements economically and ecologically as a manufacturer in the packaging process, highly flexible machines and consistently efficient processes are necessary. Schubert already offers an advantage here with the modular design of its TLM systems, which the group is continuously advancing by developing new robots and digital solutions. In order to pick up on trends such as the demand for alternative packaging materials, the manufacturer is paying great attention to flexible application possibilities when developing new systems and is testing new materials for quality and process suitability even with its own machines. Schubert is meeting the industry’s demand for launching new formats at ever shorter intervals with machines that use state-of-the-art technology to enable fast format changes and immediately deliver error-free production results without a start-up curve. If you need to accommodate higher performance in a small space or require more mobility in product handling, Schubert’s specialised T4 and T5 robots are the right solution. They complement the proven F4 robot, which is used in numerous picker and packing lines from Schubert. The design of the new pick & place robots is based on the well-known Delta robot type. Their compact rectangular working area makes them perfect for high performance in the smallest of spaces: Up to six of the new four-axis T4 robots can work
simultaneously in a single TLM frame. The T5 variant offers a completely different – and also new – option for machine processes. It features a fifth axis with which products can be pivoted and tilted. 3D printing is revolutionising not only machines but also warehousing, as electronic design data can be retrieved “on demand” in seconds anywhere in the world. Schubert is now making this access to tested and certified print data possible – with the new part streaming platform from its subsidiary Schubert Additive Solutions GmbH. The virtual warehouse is fast, reliable and economical, and represents a major step towards secure, flexible production. The digitally stored parts are available everywhere, eliminating long waiting and delivery times. In addition to simple spare and wear parts, a wide variety of 3D format parts for robot tools can be printed via the part streaming platform. Many possibilities are also offered by permanently used equipment and devices. One of the most secure data connections between the customer’s own printer and the new platform is provided by the GS.Gate industrial gateway from Schubert. Big Data is the new currency –in the packaging industry as well as everywhere else. But simply collecting machine data is not enough. If you really want to benefit, you need a meaningful analysis of the important key figures and 100 per cent protection against attacks from the Internet. At Schubert, both are now available in series: a GS.Gate is integrated as an industrial gateway in every new TLM system. This allows detailed evaluations of system productivity to be called up. The results can be viewed either on the GRIPS.world customer platform or on the machine operating terminal. From this analysis, potentials and possibilities can then be derived as to how the OEE (Overall Equipment Effectiveness) ratio of the line and therefore the added value can be improved. •
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SpotLIGHT
MG
for remote assistance
Continuing to operate while ensuring maximum efficiency is not only a corporate mission for MG2, but also an active contribution to the management of the global crisis, in which the pharmaceutical industry plays a main role to assist both the health professions and the population in the supply of either medicines or first-necessity devices.
T
alking about remote support, in order to develop suitable solutions, we have to face many challenges such as relationship with the customer, troubleshooting, start-up of new machines, and functional tests. These challenges lead to the definition of new strategies that ensure the best response to customer needs. MG2 introduced a series of technological projects being particularly useful in managing situations that impose the distance between people, by always focusing on one goal: to be as closer as possible to its partners. For many years, MG2 website has offered a series of 24-hour services such as the access to the technical documentation on the Onlineservice platform, through a dedicated account, which gives the customer the opportunity to both view the specific documentation of his machine and access to the spare parts catalogue. The above allows to guarantee immediate support in case of technical problems, breakages and wearing issues. In order to solve the difficulties arising from the existing hindrances to the movement of both people and goods during spring 2020, MG2 has also activated an extraordinary on-site repair service. Thanks to this service, the customers can send the machine parts to Pianoro headquarters where they are repaired and sent back to them. In addition, office automation solutions, such as Microsoft Office 365
and the Teams video conferencing tool, allow MG2 to maintain constant relationships with customers, even if it is impossible to reach the company headquarters. The distance, therefore, does not represent a criticality to organize operational meetings, to test the machines and to run the Factory Acceptance Tests (FAT). MG2 has adopted a wearable technology system based on two video cameras and a smartphone connected to Internet.MG2 technicians wear this system thanks to special harnesses, thus allowing the customers to live a remote user experience as closer as possible to real situation on site. In such way, MG2 technicians can bring their experience by integrating live video images to machine operating data, which can be shared during the remote meeting. Filming can include fundamental phases such as special parts operation, size change over, management of rejected capsules, real-time information on the sophisticated weight control systems installed on MG2 machines. Images allow the customers to follow the entire intervention, whatever it is: testing, maintenance or repairing. During Covid-19 emergency, MG2 is fully operational thanks to its constant commitment in searching innovative and sustainable solutions to keep continuous contact with its partners. Indeed, the customers can count both on a consolidated problem-solving support and on important novelties resulting from a constant innovation process which is boosted by this period difficulties. These novelties include the studies on neural networks and artificial intelligence that will be soon applied to MG2 capsule filling machines, aiming at making the machines themselves capable to self-manage maintenance (both preventive and predictive), errors and malfunctions. This self-learning process will be carried out during machine daily operation, according to a logic known as predictive quality.•
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Pharmaceutical PACKAGING Arca Etichette for decades has been structured and dedicated to the pharmaceutical sector as a solution provider, specialist in the production of labels and self-adhesive solutions, sleeves and technology for labelling, tracing and marking.
Arca Etichette
safe and cutting-edge solutions
T
he portfolio of solutions that Arca Etichette offers for the labeling of pharmaceutical packaging is very large and complete, any type of container and any need find the right answer through solutions developed and produced in compliance with the NBF, the ISO9001 certified quality system and the other numerous certifications. For the labelling of vials, Arca offers a wide range of plastic materials and adhesives suitable for all applications, favouring the offer of “no-label-look” materials; these materials, together with conventional screen printing or digital screen printing, allow identification of the product with a tactile effect even on vials of minimum diameter. These materials and adhesives, combined with PET support liners allow very high labelling performances and, therefore, high productivity. For infusion products, the offer is of various solutions with hook. The hooks can be foldable or extendable, to adapt to all needs and ensure compliance with ISO standards that regulate these types of functional labels. In addition, the hook can be applied above the label for further construction and to ensure the customer the possibility of “suspending” the drug in a hospital setting. Multi-page solutions allow, with a single application and avoiding the carton and insertion of a folded leaflet, to identify the product and make the package leaflet available to the patient. The leaflet can remain stuck on the product on which it is applied and, therefore, the consumer always has the information necessary for the dosage of the drug available. On the external surface of the multipage label it is also possible to add Braille characters or danger symbols for the visually impaired. If the dimensions of the product do not allow the application of a multipage label, Arca Etichette suggests the multilayer construction. In this solution, several layers of materials, up to six, are assembled and die-cut in the register to allow the consumer to be able to find the dosage and information for the intake. In addition, this type of product allows, in the hospital setting, the removal of part of the label and the positioning on the patient’s medical record to avoid errors and facilitate the operation of the nurses. Where it is not possible to use any of the two solutions just illustrated, Arca Etichette suggests the use of a label, the Wrap-Label, which is applied by wrapping the vial on which it is applied several times. Special production processes also allow the overlapping layers to unfold but do not allow the label to be removed from the vial itself. In compliance with Directive 2011-62-EC, the Arca Etichette offer is structured with a range of solutions for pharmaceutical serialization and to prevent the break-in of pharmaceutical packages and cases. For this latter need, Arca offers an effective Tamper Evident solution: the Wipe-Out seal, patented at European. The combination of materials and the type of adhesives used make the de-
tachment of the intact label extremely difficult and therefore the repositioning of the same on the product after illegal opening. With this particular type of antiburglary label, it is possible to protect cases and even larger surfaces such as those of boxes containing products or other bulky packages. These Tamper Evident labels are customizable and serializable with special security inks, which also act as additional anti-counterfeiting elements. For the serialization of medicinal packages, which allows the unambiguous tracing of drugs, Arca Etichette has developed solutions in which serialization can be visible or invisible, with greater protection against counterfeiting or the parallel market without impacting the graphics of the label itself which, in the pharmaceutical world, requires long times for the approval. Other solutions mentioned, together with the acquisition of the unique identifiers on the labels and their insertion in databases, can allow the patient to verify the authenticity of the product. By combining these solutions with special security inks detectable by UV or by more sophisticated technologies, an important guarantee against counterfeiting can be obtained. Where it is necessary to combine the identification of bottles with seals to highlight the opening, Arca has developed the Shrink Labels, that coat and seal the product through the thermo-retraction of the selfadhesive material. They replace the sleeves, with a series of advantages: a convenient opening perforation allows the opening of the product; the adhesiveness of the material guarantees the permanence of the label on the bottle; quality and process controls and manufacturer and user safety are guaranteed. If a blister needs a protection with the maximum “child-resistant / senior-friendly” protection, Arca Etichette is licensed by DoseGuard. This solution allows you to protect the blister against accidental opening or by children, while maintaining ease of access to the drug for older people. The Systems Division of Arca Etichette produces labelling machines specifically designed to be installed in production lines dedicated to pharmaceutical production. •
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SpotLIGHT Pharmaceutical vials labelling by
Etipack Top level performance in the application and control of self-adhesive labels on cylindrical bottles. This is the promise of the new automatic labelling system Pharma Round, the high-end protagonist of the Etipack Pharma project. gh HMI operator panel – with 12-inch touch screen panel PC, SCADA software and embedded Windows 7/32 operating system – enhance further usability and reliability. Manufactured according to the FDA reference regulations “CFR21 part11” and GAMP guidelines, the HMI panel is controlled by a UPS system to ensure the correct management of the automatic shutdown in case of power failure. The software not only allows the configuration and programming of the system but also tracks and records all operator activities and system behaviour on an SQL Express database. It is, therefore, possible to check or request the production report in PDF format, the operators’ activities, the history of electronic records, the recording of all events such as alarms, anomalies, machine stops, machine statuses, both during the processing of the production batch as well as during setup or maintenance. Pharma Round offers high standards for labelling management. It features a station for labelling control with luminescence photocells or cameras that can be further enhanced by installing options with increasing levels of sophistication, such as overprinting control, OCV/OCR, barcode and ultrasonic photostop for transparent labels. Another strong point is the advanced rejects handling. The system is equipped with an air-jet station that expels the wrong products into the appropriate container and a control device that certifies that the rejection has taken place. In order to increase efficiency, it is possible to integrate a label rejection mechanism that prevents the incorrect application of labels in advance, preserving the product and optimizing the operator’s activity, who can replace the vial back in line without wasting time in label removal operations. The level of quality is also further ensured thanks to good product control placed at the outlet. Versatile also in terms of printing options, Pharma Round can satisfy different needs being predisposed to integrate different thermal ink jet or thermal transfer printing units according to the specifications required by the project. The system is one of the new highlight of the Etipack Pharma line which includes the complete range of labelling machines and systems for the pharmaceutical sector, designed for serialization and traceability processes, which stands out for its high quality, productivity and safety standards.•
E
fficiency, control and design are the distinctive features that distinguish Pharma Round as the perfect synthesis between ergonomics and performance. Conceived according to GMP guidelines and specific for the pharmaceutical environment, for functionality and technical characteristics Pharma Round is the top of the line for the labelling of cylindrical pharmaceutical products. In order to offer high accessibility, the system is equipped with a special labeller with frontal reel loading on the operator’s side that facilitates management, inspection and maintenance operations. The control panel with fail-safe PLC electronics, for the constant diagnosis of the peripherals according to the pharmaceutical sector specifications, and the system management throu-
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Pharmaceutical PACKAGING Its fast convertibility from two-side to wrap-around labeling makes the 362E into an extremely flexible, high-performance all-rounder. It scores points with unusual flexibility, with which it masters large batches just as efficiently as small, frequently changing batch sizes. Thanks to its compactness and user friendliness, it is ideally suited to buffering production peaks or for quickly setting up a new production line.
Herma
for more output of disinfectants
I
f the production of disinfectants and cleaning agents is ramped up, the labeling must not become a bottleneck. And anyone who is just starting with this production due to current events, wants to get going quickly and without complications. High flexibility, short set-up times and quick availability of the labeling machines are crucial for this. The new 362E two-side labeling machine by HERMA shows the great advantages that a modular design can open up. It handles large batches just as efficiently as small, frequentlychanging batch sizes. Thanks to its compact design and user friendliness, it’s ideally suited to buffering current production peaks or for quickly setting up a new production line. In addition to use for disinfectants and cleaning agents, it is also ideally suited to products such as shampoos, shower gels and roll-on deodorants, i.e. also where the appearance on the sales shelf is decisive for selling the products. Thanks to reliable product alignment and stabilization, with the 362E, it is possible to label up to 200 products per minute on the front and back. With these characteristics, the 362E offers sufficient power reserves for most practical applications. Furthermore, the 362E can also be converted to different product dimensions very quickly. This labeling machine has digital position displays on all important setting options for this purpose. These make it possible to record and reproduce optimum settings
for every product. Simple format changes can therefore be implemented at all times and quickly. But not only the conversion to different product formats can be done quickly. The 362E can also be easily converted from two-side to wrap-around labeling. Depending on the requirements for the labeling performance and precision, three different options are available for wrap-around labeling of the products. The product formats to be processed range from two-side labeling of 30 x 30 x 30 mm to 200 x 120 x 300 mm (L x W x H). With wrap-around labeling, the range of possible products is between 20 x 30 mm and 100 x 250 mm (W x H). With the enclosed stainless steel substructure and an integrated control cabinet, the machine is robust and structurally stable. The space requirement is very low – based on the efficiency of the machine. The 362E is fitted with two HERMA 500 applicators as standard for two-side labeling. A third applicator can also be integrated, as well as all standard hotfoil printers and thermal transfer printers. Many other options can also be integrated/implemented, such as the installation of a control system for label detection and subsequent product rejection or the option of wrap-around labeling alignment towards a defined feature. The combination of flexibility, high precision, robust compactness, extremely fast set-up and an excellent priceperformance ratio makes the 362E by HERMA a future-proof investment.•
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DISTRIBUZIONE MODERNA l’impegno per la sostenibilità La Distribuzione Moderna è già impegnata nel campo della sostenibilità ambientale e sociale e sta sviluppando nuovi progetti con obiettivi principali come la riduzione della plastica, la diminuzione delle emissioni, la tutela del benessere animale, la tracciabilità della filiera nei prodotti a Marca del Distributore (MDD).
D
ieci i messaggi chiave che definiscono la sostenibilità e la Responsabilità Sociale d’Impresa per la GDO e, in particolare, nell’ambito della Marca del Distributore, illustrati nel position paper “Il contributo della Marca del Distributore alla sfida dello Sviluppo Sostenibile e del Paese” elaborato da The European House – Ambrosetti e Associazione Distribuzione Moderna (ADM). Il 60% dei Gruppi della Distribuzione, un dato molto maggiore rispetto alla media nazionale, riconosce come strategica la sostenibilità. I risultati dello studio emergono da interviste a Business Leader e da due survey, una ai Vertici della Distribuzione (che rappresentano 84% del fatturato del settore), l’altra alle aziende fornitrici della Distribuzione con un fatturato inferiore a 150 milioni di Euro, integrate dall’analisi dei bilanci di un campione di 415 aziende partnerdella Marca del Distributore (vedi slide Presentazione allegate in cartella stampa). La sostenibilità nella GDO è un dato di fatto. Già oggi, ad esempio, il supermercato medio sta sistematicamente riducendo i consumi di energia elettrica (-30% dal 2005 al 2017 e -2,9% nel 2018) e il consumo di acqua (112 milioni di litri in meno all’anno); ha inoltre aumentato il recupero di eccedenze alimentari attraverso donazioni di 6 volte negli ultimi 7 anni.
Sostenibilità in prima linea Il maggior dinamismo nel campo della sostenibilità si evidenzia nei prodotti a Marca del Distributore, un settore che vale 10,8 miliardi di fatturato nel 2019 e il cui sviluppo negli ultimi 16 anni spiega l’80% della crescita realizzata nello stesso periodo dall’intera industria alimentare nel mercato domestico. Una sostenibilità che si evidenzia non solo nei prodotti, che si mostrano sempre più vicini alle nuove esigenze dei consumatori, ma soprattutto nella filiera alimentata dai prodotti della MDD: l’analisi dei bilanci del campione rappresentativo delle aziende fornitrici della MDD negli ultimi 6 anni dimostra che queste ultime hanno performance economiche, occupazionali e reddituali migliori delle altre aziende del settore alimentare. Una performance che aumenta al crescere della quota di fatturato generato con la Marca del Distributore, a dimostrazione di quanto la MDD sia in grado di dare un impulso positivo a tutto l’indotto che coinvolge. Ma cos’è sostenibilità per la GDO attraverso la MDD? ADM ha individuato una propria definizione, che esprime la volontà di essere di indirizzo per lo sviluppo sostenibile del Paese, di avere rapporti costruttivi con i fornitori per metterli nella condizione di fare investimenti in logica di sostenibilità, con la finalità di divenire essi stessi più sostenibili e di offrire prodotti coerenti con le nuove esigenze dei consumatori, generando in questo modo una filiera responsabile e attivando un circolo virtuoso da cui tutti, imprese, cittadini e società, traggano beneficio. La relazione con i fornitori è quindi la chiave di volta per la sostenibilità della Marca del Distributore. Per questo non saranno più definiti “copacker” ma “MDD partner”. Una questione solo apparentemente semantica, ma in realtà di sostanza. Perché è di autentica partnership che stiamo parlando, finalizzata al successo di entrambe le parti per portare vantaggi al consumatore.
Trend positivo per le quote MDD Il rapporto Rapporto MarcabyBolognaFiere 2020 ha approfondito nel dettaglio, trend, scenari e strategie di sviluppo del comparto dei prodotti a Marca del Distributore –MDD - che, negli ultimi anni, ha dimostrato essere fra i più dinamici. Nel 2019 le vendite del Largo Consumo hanno ripreso a crescere. Dopo un 2018 stabile in cui il mercato è cresciuto del +0,3%, trainato da inflazione e trading up, i primi 10 mesi dell’anno hanno fatto registrare una performance positiva (+2,1%) in cui i prezzi deboli hanno sostenuto, in parte, la doman-
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Distribuzione MODERNA & MDD Le vendite del LCC registrano una performance positiva e la MDD arriva al 20% di quota
LCC 2019
1
+2,1% MDD
+0,6
Up, a fronte di un mercato in deflazione
Assortimenti in calo ma MDD in crescita 4
+4,6% 19,9% +0,6
3
2Trading
-0,7% +2,5%
Promozioni stabili ma efficacia in calo 2
-1,4
Fonte: IRI Infoscan Census®.YTD19: 47 settimane terminanti il 24 novembre 2019. 1 Ipermercati + Supermercati + Libero Servizio Piccolo + Specialisti Casa Persona + Petshop Tradizionali + Petshop Catene + Discount + Online. 2 Ipermercati + Supermercati + Libero Servizio Piccolo + Specialisti Casa Persona. 3 Ipermercati + Supermercati + Libero Servizio Piccolo. 4 Trend NMR Novembre ‘19 vs Novembre ’18 Ipermercati + Supermercati + Libero Servizio Piccolo.
da. Le migliori performance sono state registrate da Specialisti Casa Persona (+6,9%), Superstore (+3,9%) e Discount (+3,0%). Continua, invece, la crisi degli Ipermercati che restano l’unico canale in sofferenza (-2,9%). Il canale online cresce velocemente (+37%)
Glossario MDD – La Marca del Distributore (MDD), evoluzione della “private label”, è costituita dai prodotti commercializzati all’interno dei punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata con lo stesso brand dell’insegna, o con marchi riferibili all’impresa distributiva. I PARTNER DELLA MDD - I fornitori della MDD sono spesso identificati con la parola “copacker”.
e raggiunge l’1% di quota di mercato. Gli assortimenti sono mediamente in calo ma con differenze anche ampie tra canali. Le grandi superfici razionalizzano gli assortimenti (-1,2% Ipermercati; -1,3% Superstore) che aumentano invece nei Discount (+4,6%) e nei Supermercati (+1,1%). La Marca del Distributore (MDD) cresce ad un ritmo superiore rispetto a quello del mercato (+4,6%). La sua quota sale al 19,9% (+0,6 punti). Da segnalare che la quota della MDD nell’ultimo trimestre è costantemente superiore al 20%. Si può prevedere una chiusura del 2019 con ricavi intorno agli 11 mld € Tutti i segmenti della MDD contribuiscono alla performance positiva: sono particolarmente dinamiche le linee di alta gamma e specialistiche, Premium (+13,1%), BioEco (+7,9%), Funzionali (+8,7%). Il segmento Insegna si conferma quello a maggiore incidenza (72,7%). Dopo molti anni, torna a crescere il segmento del Primo Prezzo (+19,2%), anche se la sua incidenza sulle vendite rimane molto bassa. Il trend positivo delle vendite della MDD è sostenuto dall’aumento dell’offerta a scaffale che nel mese di novembre raggiunge 1.641 referenze medie per punto vendita (+2,5% rispetto ad novembre 2018) ed una quota assortimentale pari al 14,0% (+0,4 vs novembre 2018). Dall’analisi del trend di lungo periodo si evince che da settembre 2017 a oggi la Marca del Distributore ha ampliato il suo assortimento a un ritmo più elevato rispetto a quello dell’Industria di Marca. Aumenta anche la competitività del prezzo a scaffale della MDD, mentre diminuisce la sua pressione promozionale (-0,8 punti).•
Maggiore precisione con dimensioni ridotte Il nuovo nastro trasportatore in acciaio inossidabile da 70mm. Progettato per il trasporto di precisione di sacchetti flessibili, pacchetti, cartoni per il latte e piccoli contenitori per cibo, riduce i fermi della linea dovuti a un handling impreciso dei prodotti. Per maggiori informazioni, email info.it@flexlink.com. flexlink.com FlexLink è parte di Coesia, un Gruppo di aziende di soluzioni industriali e di packaging, basato sull’innovazione e che opera globalmente, con sede a Bologna, Italia. www.coesia.com
Saverio Gamberini, nuovo presidente del CEN TC 146
S
averio Gamberini, membro del Consiglio direttivo UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e il Packaging) e direttore generale di MG2, è stato designato come nuovo presidente del CEN TC 146, il comitato tecnico europeo che si occupa della standardizzazione delle norme europee per la sicurezza delle macchine per packaging. Il nome di Gamberini è stato proposto dal Consiglio direttivo UCIMA e, durante la votazione di tutti gli altri Paesi membri, non ha incontrato voti contrari. La conferma all’Italia della presidenza del CEN TC 146 riconosce ulteriormente al mercato il ruolo di leadership che il sistema italiano dei produttori di tecnologia per il confezionamento e l’imballaggio riveste a livello europeo e mondiale, nonché la grande attenzione delle
Saverio Gamberini
imprese costruttrici italiane agli standard di sicurezza delle macchine. “Siamo orgogliosi e soddisfatti – commenta Enrico Aureli, presidente UCIMA – di vedere un nostro consigliere molto attento al tema della sicurezza ai vertici di un organismo così importante per il settore delle macchine per il confezionamento e l’imballaggio. Siamo da sempre convinti, infatti, che la sicurezza sia un elemento imprescindibile per la qualità dei macchinari”. “È per me un onore – dice Saverio Gamberini – rappresentare il sistema industriale del nostro Paese in questo comitato europeo. La normativa sulla sicurezza riveste un ruolo fondamentale e la mia attenzione, nei confronti di tutti i Paesi, sarà massima”. Saverio Gamberini dal 2017 è direttore generale MG2, azienda di famiglia con sede a Pianoro (Bologna) leader nella progettazione, produzione e fornitura di macchinari per l’imballaggio nell’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare. Dallo stesso anno siede nel Consiglio direttivo dell’associazione.
Mercato del vino, cresce la distribuzione moderna
S
econdo i dati elaborati da IRI per Vinitaly (riprogrammato dal 18 al 21 aprile 2021) nel periodo tra il 1° gennaio e il 19 aprile 2020, crescono le vendite di vino nella Distribuzione Moderna. L’analisi tiene conto del fatto che i primi due mesi dell’anno non sono stati toccati dall’emergenza Covid-19, a differenza di marzo e aprile. Nei primi 3 mesi e mezzo dell’anno le vendite di vino nella Distribuzione Moderna (Iper, Super, Libero Servizio Piccolo, Discount) hanno registrato una crescita a volume del 7,9% (+ 6,9% a valore) rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel dettaglio i vini Doc e Docg sono cresciuti del 6,8% (+ 7,6% a valore), i vini Igp e Igt del 10,5% (+7,7% a valore),
i vini comuni del 7,2% (+4,1% a valore), le bollicine dell’1,2% (+1,6% a valore). L’analisi di questo periodo è complessa perché i primi due mesi non sono stati toccati dall’emergenza Covid19, al contrario di marzo e aprile, con la variante delle settimane pasquali tra il 6 e il 19 aprile, di norma caratterizzate dai consumi da ricorrenza. A marzo i vini Doc e Docg sono aumentati del 9,9%, mentre i vini Igt del 4,0%. In calo le bollicine che sono scese del 5,4%, mentre il Prosecco è cresciuto dell’8,3%. In ripresa il vino in brik, che a marzo è cresciuto dell’8,8%. Il Bag in Box (il formato da due litri e mezzo con il rubinetto) è cresciuto del 36,8% (Iper, Super, Libero Servizio Piccolo). Nelle due settimane pasquali le vendite di vino sono aumentate del 10,2%, mentre si è verificata una sensibile flessione delle bollicine: -38%. Prosegue intanto la crescita del vino biologico che nel primo trimestre 2020 ha venduto 1 milione e 559 mila litri, con un aumento del 19%. “Nella Distribuzione Moderna si è comprato più vino perché il consumo a casa ha sostituito, in parte, quello fuori casa, ma è diminuita la spensieratezza e quindi la volontà di stappare uno spumante”, ha commentato Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI. “Da inizio anno la crescita maggiore la fanno registrare il vino IGP ed il vino Comune (da Tavola). La crescita dei vini Doc/Docg, pur sostenuta, è frenata probabilmente dalla minore scelta assortimentale presente nei negozi più piccoli e dal minor tempo dedicato all’acquisto, conseguenza delle indicazioni fornite dai punti vendita di ridurre i tempi della spesa”. “La crescita degli acquisti di vino nella Grande Distribuzione in regime di lockdown è significativa, in particolare a volume, ma non basta a colmare il gap di domanda che si è creato con la chiusura del canale Horeca, specie per la fascia alta delle etichette”, ha osservato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere. “I dati dimostrano, inoltre, una oggettiva propensione al risparmio, specie nel mese di aprile, da parte dei consumatori in questo momento particolare in cui anche Vinitaly è al fianco del settore per favorire il rilancio attraverso il business in tutte le sue declinazioni”.
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THE PACKAGING SYSTEM THE PACKAGING SYSTEM
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Ci sono buone prospettive per l’industria mondiale delle bevande. Lo dimostrano i dati dell’istituto di ricerche di mercato britannico Euromonitor International e della VDMA, associazione dei costruttori tedeschi di macchine per l’industria alimentare e degli imballaggi, secondo cui, entro il 2023 si prevede un ulteriore aumento della domanda del 16,3%, a oltre mille miliardi di litri. MELANIE STREICH
Sete di innovazione
I
nsieme alla crescita della popolazione mondiale, aumenta anche la vendita di bevande. L’incremento è particolarmente evidente nelle economie emergenti, ovvero negli stati BRICS. Vi rientrano, tra l’altro, Asia, America Latina o Africa, dove è molto alta l’esigenza della popolazione di recuperare terreno sul fronte dei consumi. Di conseguenza cresce anche la domanda di macchine riempitrici a livello mondiale. Secondo i dati della VDMA, nel 2018 le esportazioni nel mondo di macchine riempitrici e tappatrici hanno superato il valore di 7,4 miliardi di Euro, con un aumento rispetto all’anno precedente del 3,6 percento. Il settore delle bevande ne rappresenta una parte molto significativa. Il campione mondiale delle esportazioni è la Germania. Segue al secondo posto l’Italia.
di prodotti. Servono pertanto modifiche di prodotto sempre nuove così come nuovi sviluppi e misure di marketing specifiche per diversi gruppi target. In questo contesto, la stampa digitale offre il massimo in termini di flessibilità. Essa permette di attuare strategie di marketing dall’oggi al domani, senza dover prima consumare le rimanenti scorte di etichette. Sia il PET vergine che il PET riciclato possono essere stampati con inchiostri che in fase di riciclo sono completamente rimovibili dal PET. L’industria delle bevande e le affini industrie di processo e del packaging hanno tutti i requisiti per far fronte alle crescenti sfide, offrendo numerose innovazioni per quanto riguarda la disponibilità operativa, l’ottimizzazione della produzione e dei processi nonché l’impiego di soluzioni digitali e delle misure dell’Industria 4.0.
Sostenibilità nel prodotto e nella confezione
Mutate condizioni di consumo
Sempre più consumatori badano alla sostenibilità del prodotto e della confezione e scelgono consapevolmente prodotti più sani, regionali, del commercio equo e solidale o bio. Le aziende di produzione e confezionamento di bevande reagiscono alle richieste dei clienti con
Cresce nel mondo il consumo di bevande, ma non solo, cambia al tempo stesso anche il modo in cui si consuma. Sono aumentate le esigenze dei consumatori per quanto riguarda la qualità e la sostenibilità dei prodotti. I clienti sono sia ben informati, sia sensibilizzati. La scelta dei prodotti è più consapevole e si attribuisce maggiore importanza agli ingredienti e alla loro provenienza. Molti sono quindi disposti a pagare di più per prodotti regionali o fabbricati artigianalmente. Con l’aumento dei consumi fuori casa e la richiesta di una maggiore praticità è aumentata la domanda di bevande individuali in confezioni leggere e contenitori più piccoli. Inoltre, con quasi il 40 percento, la quota di consumatori della generazione over 50 nel settore bevande è superiore alla media. In futuro, questo gruppo target dei “best ager” avrà un’importanza sempre maggiore anche per i fornitori di bevande. Sono richieste bevande ipocaloriche, sane e di alta qualità. Allo stesso tempo, le confezioni devono essere realizzate in modo tale da essere facili da aprire per la generazione silver e altrettanto facili da richiudere.
Richieste nei confronti dell’industria Un mercato fiorente alimenta sempre la concorrenza e inasprisce la pressione sui produttori di bevande, che sono chiamati a far fronte sia all’oscillazione dei prezzi delle materie prime sia anche a una notevole concorrenza sui prezzi nel retail alimentare. Servono soluzioni efficienti sotto il profilo energetico, capaci di risparmiare risorse e flessibili per un’economia circolare chiusa. L’industria delle bevande deve essere in grado di reagire con maggiore frequenza alla domanda sempre mutevole dei consumatori e del commercio con una grande varietà
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Industria del BEVERAGE tecnologie intelligenti, macchine e impianti capaci di risparmiare risorse e materiali riciclabili utilizzabili a ciclo chiuso. Marchi di bevande globali, come Coca-Cola o Pepsi, scommettono sull’utilizzo di materie prime rinnovabili e sulla riciclabilità al 100% degli imballaggi primari e secondari. CocaCola, ad esempio, a partire dal 2025 e al più tardi a partire dal 2030, per ogni confezione venduta sul mercato a livello mondiale intende riportarne una nel circuito di riciclo e rendere tutte le bottiglie integralmente riciclabili. Nel 2019 la multinazionale delle bevande ha presentato il primo campione di bottiglia realizzata al 25 percento con plastica riciclata recuperata dal mare e adatta all’uso alimentare. In questo progetto, risultato di una partnership tra Ioniqa Technologies, Indorama Ventures, Mares Circulares (Circular Seas) e The Coca-Cola Company, sono state prodotte per ora 300 bottiglie chiamate a illustrare il potenziale delle tecnologie di riciclaggio ottimizzate, il cosiddetto “Enhanced Recycling”. Secondo quanto affermato dal Gruppo, questi processi innovativi consentiranno in futuro di trasformare la plastica usata, di qualsiasi qualità, in materie plastiche di alta qualità.
Riciclaggio globale Costituiscono un esempio di tecnologie di riciclaggio ottimizzate gli impianti di riciclo MetaPure del gruppo imprenditoriale Krones, che consentono di riciclare da 150.000 a 200.000 tonnellate di bottiglie in PET all’anno – ottenendo materiali di qualità diverse fino al PET food grade per l’uso alimentare. L’obiettivo è rendere possibile il completo riciclo di bottiglie per bevande e di altri imballaggi in plastica insieme a tutti i materiali che contengono. Un esempio positivo è fornito da Dekron, società affiliata di Krones, con la macchina per la stampa diretta DecoType Select. La macchina è in grado di
stampare contenitori realizzati al 100% da rPET con inchiostro che nel processo di riciclo è completamente rimovibile.
100% rPET A fine 2019, il fornitore tedesco di sistemi KHS ha presentato al pubblico un’innovazione nel settore del packaging che pone l’attenzione sull’intero ciclo di vita. Il nome del nuovo concetto di bottiglia per bevande sensibili, quali i succhi, è ‘Beyond Juice’. La bottiglia in PET riciclabile è realizzata al 100 percento da materiale riciclato ed è dotata del rivestimento barriera FreshSafe-PETâ, grazie al quale la durata di conservazione di succhi e bevande a base di acqua gassata può essere fino a dieci volte superiore a quella garantita da bottiglie in plastica non rivestite. Il rivestimento è costituito da uno strato sottilissimo di vetro, che impedisce quindi la penetrazione di ossigeno nella bottiglia e previene la fuoriuscita del CO2.
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“Con ‘Beyond Juice’ forniamo risposte concrete alle sfide dell’industria delle bevande, come dimostra l’esempio della bottiglia per il succo. Anche alla luce degli attuali dibattiti sulla plastica, cresce l’importanza di soluzioni pratiche rispettose dell’ambiente”, afferma Philipp Langhammer, product manager per le tecnologie di barriera presso KHS Corpoplast. Affinché la bottiglia possa essere riconosciuta negli impianti di selezione come bottiglia in PET ed essere riciclata senza problemi, la superficie di etichettatura è stata mantenuta piuttosto piccola. Il giusto adesivo assicura inoltre una facile separazione dell’etichetta e previene le impurità nel processo di riciclo. “Grazie al marchio riportato sull’etichetta, il consumatore ha la possibilità di far incidere l’ottima riciclabilità delle bottiglie sulla propria decisione d’acquisto quando si trova di fronte allo scaffale del supermercato”, sottolinea Julian Thielen, packaging engineer del fornitore di servizi ambientali Interseroh. Nelle confezioni, come ad es. quelle da sei bottiglie, si rinuncia all’impiego di pellicola. Le bottiglie vengono invece tenute insieme da punti adesivi, anch’essi facilmente rimovibili nel processo di riciclo. “Con l’eliminazione della pellicola avvolgente contribuiamo a ridurre ulteriormente i rifiuti di imballaggio fino al 90%”, sostiene Langhammer.
Impianti a risparmio energetico Per attuare soluzioni di produzione sostenibili servono processi di produzione intelligenti, che consentano un aumento dell’efficienza energetica nella produzione, una riduzione delle emissioni di CO2 sul lungo periodo e una riduzione del consumo di materiale e di risorse. Grazie alla rete e al monitoraggio digitale è possibile ottimizzare la qualità dei prodotti e incrementare la disponibilità operativa degli impianti. Pompe del vuoto ottimizzate consentono, ad es., alle riempitrici per bottiglie di vetro di ultima generazione di ridurre i consumi energetici del 20 percento e, allo stesso tempo, di ridurre le emissioni di CO2 fino al 50 percento. “In ogni singola valvola di riempimento sono installati sensori di pressione, che rilevano costantemente gli scostamenti dai valori teorici e le rotture di vetro”, spiega Manfred Härtel, product manager Filling presso KHS, a proposito dei processi di automazione della riempitrice Innofill Glass DRS. Un sistema di regolazione dell’iniezione ad alta pressione, guidato da telecamera, riesce a controllare e a regolare la formazione di schiuma in modo da ridurre fino al 50% le per-
dite di prodotto. Anche l’utilizzo del calore di processo e un minore consumo idrico nel lavaggio possono incidere positivamente sul bilancio energetico delle macchine e ridurre i costi di produzione.
Intelligenza artificiale A fine 2019 il Gruppo ha presentato al pubblico il prototipo di una valvola di riempimento con autoapprendimento. Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale dovrebbe permettere di ottimizzare il processo di produzione e ridurre sensibilmente l’onere di controllo e di manutenzione. “A questo scopo abbiamo sviluppato sistemi ciberfisici, grazie ai quali la valvola di riempimento scopre da sola il modo ottimale e più rapido per riempire un determinato contenitore con una determinata bevanda”, spiega Jochen Ohrem, Expert of R&D Management presso KHS, presentando l’innovazione. Gli elementi cruciali dell’apprendimento sono autoconfigurazione, analisi, autodiagnosi e infine auto-ottimizzazione.
Realtà aumentata Anche Krones AG, altra azienda espositrice all’interpack, ricorre a tecnologie all’avanguardia. Grazie al Remote Support, in caso di fermi macchina non previsti o difficoltà di breve periodo, i clienti del gruppo tedesco sono assistiti 24/7 da tecnici dell’assistenza nella ricerca ed eliminazione dei guasti. In aggiunta al supporto telefonico gli utilizzatori degli impianti possono ricorrere all’assistenza con realtà aumentata, che impiega cosiddetti smart glasses e portano il tecnico dell’assistenza virtualmente sul posto. Per evitare i fermi macchina, Krones punta sulla prevenzione. Sulla base dei dati è possibile rilevare ed eliminare precocemente le criticità nel processo di produzione. I tecnici dell’assistenza monitorano costantemente il processo di produzione accedendo dall’esterno ai dati della macchina, segnalando tempestivamente problemi imminenti e all’occorrenza guidando l’utilizzatore dell’impianto attraverso la procedura di analisi ed eliminazione del guasto.
Futuro: produzione autonoma Simili innovazioni e molte altre soluzioni che si potranno scoprire all’interpack 2021 dimostrano chiaramente che la Smart Factory non è un’utopia, ma che oggi è già una realtà. Non serve la sfera di cristallo per predire che i sistemi ciberfisici (CPS) avranno un grande impatto sul futuro della produzione di bevande. Indipendentemente dall’uomo controllano autonomamente la produzione e i processi, s’informano reciprocamente, pianificano autonomamente le azioni e le attivano. Questa tecnologia non inciderà solo sui processi operativi dell’azienda stessa, ma si estenderà anche ai partner, ai fornitori, agli addetti allo stoccaggio e ai clienti, che saranno tutti collegati in una rete. • Fonte: interpack
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EASY AND SMART CONTROL Controllare, programmare e monitorare tutte le funzioni del processo di incollaggio dalla postazione che preferite. Robatech Control System: la soluzione migliore per una facile integrazione di sistema. www.robatech.com/easy-and-smart-control
IMA Group
pronti per il futuro grazie a tecnologie collaborative Dall’inizio dell’emergenza, IMA Group non ha mai fermato l’attività e ha portato avanti tutti gli impegni presi con il mercato mondiale, in particolare della farmaceutica e dell’alimentare. Ora ciò che conta è ripartire in fretta e “aprire una nuova strada” nel futuro basata su principi chiave quali collaboration, sharing experiences e digital working.
e dell’automazione. Si è garantita la massima sicurezza ai lavoratori, le presenze in fabbrica sono state limitate a quelle strettamente necessarie a garantire i servizi richiesti, compresa la spedizione di pezzi di ricambio. Sono state garantite inoltre tutte le capacità di dare risposta alle questioni poste in remoto dai vari clienti al fine di rendere, pur senza invio di specialisti, funzionale il loro lavoro”. E aggiunge: “Molti pensano che quando si parla di industria alimentare o farmaceutica, assolutamente primarie per rilevanza in questo momento, si debbano considerare i siti produttivi dedicati. In realtà, queste aziende sono strutture dotate di macchine automatiche che partecipano al processo produttivo, confezionano e preparano tutto fino alla spedizione. Solo le macchine efficienti e veloci possono permettere di soddisfare la domanda, o i picchi che la crisi potrebbe richiedere per alcuni prodotti”.
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ituata nel cuore della packaging valley in Emilia Romagna e con oltre 60 anni di storia, IMA Group è tra i player mondiali dell’industria del packaging e si è guadagnata la posizione di numero uno globale quale fornitore dell’industria farmaceutica. Certamente questa società potrà giocare un ruolo fondamentale nel post emergenza come fornitore di macchine produttrici di dosi iniettabili del vaccino anti Covid-19. Il know how di questo tipo di linee ad alta velocità è infatti già patrimonio dell’azienda. Alberto Vacchi, alla guida del gruppo Ima in qualità di presidente e CEO, spiega come si sono potute mantenere attive le produzioni in tempi di emergenza: “IMA è rimasta in attività in quanto la produzione di macchine automatiche e soprattutto i servizi e le manutenzioni straordinarie che si richiedono per il loro corretto funzionamento nelle filiere alimentari e farmaceutiche necessitano un attento presidio del mondo delle manifatture metalmeccaniche dette del packaging
Il Futuro Nelle Tecnologie Collaborative Oggi più che mai, dopo l’emergenza Covid-19, è evidente come la connessione e la condivisione siano elementi essenziali nella produzione. In questa prospettiva, parole chiave come collaboration, sharing experiences, digital working sono alla base di Stay Connect!, la piattaforma globale lanciata da IMA per potenziare e offrire i prodotti digitali del Gruppo all’interno di un unico touchpoint. Oltre al supporto rappresentato dalle Connected Machines per monitorare da remoto lo stato di salute degli impianti, la piattaforma offre prodotti per l’assistenza tecnica, la realtà aumentata e virtuale, le applicazioni per la digital documentation, i training nelle loro diverse declinazioni. Tutto su un’unica piattaforma per agevolare partner e clienti e
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Aziende &STRATEGIE garantire un’interazione mai raggiunta finora con macchine e impianti. “Presentiamo Stay Connect! in un momento delicato” spiega Massimo Ferioli, Direttore dell’Organizzazione e coordinatore dell’iniziativa IMA Digital, “ma questa piattaforma è il messaggio che vogliamo lanciare ai nostri clienti e partner: non ci fermiamo e anzi, acceleriamo”. Le nostre attività di innovazione continuano. Siamo pienamente attivi e in forze, nonostante il contesto generale incerto, per supportare i clienti nella gestione delle macchine installate e nella risoluzione di problemi di natura tecnica. In questo ci stanno dando una grossa mano i prodotti sviluppati nell’ambito dell’iniziativa IMA Digital. “Grazie alla prorompente spinta all’innovazione digitale che guida il Gruppo da anni” illustra Ferioli “siamo in grado di confermare le tempistiche e le consegne degli impianti e dei progetti in corso”.
Remote Fat & Virtual Meeting Il Gruppo è oggi in grado di offrire la possibilità di svolgere i FAT su macchine e linee di confezionamento da remoto attraverso piattaforme di streaming, garantendo ai clienti la piena efficienza e il rispetto delle dead line di consegna. Al supporto dei Remote FAT contribuiscono anche i numerosi Buddy, distribuiti all’interno delle produzioni. Si tratta di assistenti digitali provvisti di monitor su carrello che creano un ponte virtuale tra le produzioni e i dipartimenti tecnici, garantendo agli operatori un accesso diretto alla documentazione digitale e aggirando la necessità di recarsi fisicamente nei diversi dipartimenti tecnici. Uno strumento flessibile, smart e sostenibile, che riduce drasticamente i costi ed i tempi legati a questa attività. IMA ha inoltre incentivato l’utilizzo di piattaforme web per svolgere riunioni, meeting online e video conference.
Customer Care & Connected Field Force Assistenza tecnica in piena efficienza. Il Gruppo ha in questi giorni accelerato il processo per completare il rilascio di nuove piattaforme e servizi dedicati al supporto tecnico, quali ad esempio la realtà aumentata per un’assistenza da remoto in caso di guasti sul parco macchine. L’obiettivo, anche a seguito di quanto sta accadendo in queste ore, è raggiungere quanto prima una completa industrializzazione e una diffusione sul mercato. Attraverso l’APP Connected Field Force e grazie a tecnologie quali l’AR, laddove è possibile agire sulla macchina da remoto, i partner del Gruppo potranno essere guidati nella risoluzione Step-by-Step di problemi o malfunzionamenti. Il Gruppo ha poi focalizzato gli sforzi per un miglioramento continuo della relazione con il cliente nella fase di After Market: IMA Service Portal, è il portale dedicato al service per migliorare la comunicazione e gestire richieste di documentazione o parti di ricambio, interventi di natura tecnica e quant’altro legato al mondo dei servizi di assistenza.
IMA da tempo lavora su diverse tipologie di training per sposare le necessità dei clienti, in contesti che, spesso vedono un alto turn-over interno di operatori. Tra le tecnologie impiegate quelle che sviluppano corsi e-learning tradizionali ma anche quelle che utilizzano la realtà virtuale (per una formazione completa in ambiente totalmente immersivo) e aumentata (per lavorare a stretto contatto con macchine e impianti).
Progettazione Enterprise Palm, è la piattaforma digitale corporate che collega tutti gli stabilimenti del Gruppo per un lavoro digitale collaborativo, supporta progettisti e disegnatori nello sviluppo degli archivi commessa. Parallelamente continuano su ambienti digitali anche le attività di progettazione su sistemi dedicati al virtual commissioning, tecnologia grazie alla quale diventa possibile testare macchine e impianti in un ambiente dedicato online. Sulla stessa traccia vengono portate avanti le attività relative al virtual mock-up: progettisti e disegnatori lavorano in sinergia all’interno di ambienti digitali per testare l’ergonomia e migliorare l’interazione tra operatori e impianti di futura realizzazione. •
Virtual Training Vengono anche accelerate da una forte volontà di industrializzazione e distribuzione tutte le tecnologie relative alla formazione sugli impianti.
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Marchesini Group
servizi da remoto e intelligenza artificiale
Vista l’attuale situazione a livello mondiale causata dalla presenza del COVID-19, in Marchesini Group sono state attivate una serie di procedure per tutelare la salute di tutti, continuando allo stesso tempo a garantire gran parte dei servizi di vendita e assistenza. In questo momento più che mai è importante proseguire il percorso della digitalizzazione alla manifattura, iniziato da Marchesini con il progetto AI.
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Assistenza Teleservice
n un momento difficile, da fornitori dell’industria del farmaco, Marchesini non ha mai smesso di rifornire tutti coloro che necessitino di medicinali di ogni tipo. In occasione dell’emergenza, l’azienda ha continuato a svolgere la propria attività produttiva e a rispondere alle numerose richieste di assistenza che entro le limitazioni imposte, privilegiando la salute dei collaboratori e monitorando costantemente l’evolversi della situazione. Nel resto del mondo, nei limiti dei provvedimenti adottati dai singoli Stati, Marchesini ha continuato ad erogare il consueto servizio di assistenza tecnica e, in generale, il normale svolgimento di tutte le operazioni aziendali.
I clienti che hanno installato sui loro impianti il software per il servizio di Teleservice, possono effettuare la messa in remoto del pannello operatore attraverso una connessione sicura, permettendo agli specialisti Marchesini di lavorare a bordo macchina direttamente dal proprio ufficio.
Focus su Industry 4.0
Oggi, per continuare ad offrire il massimo supporto in un contesto internazionale condizionato dai recenti accadimenti, è stata intrapresa una serie di iniziative volte a garantire la consueta affidabilità ed efficienza, prevenendo rischi di natura sanitaria. In particolare, sono stati potenziati diversi servizi.
I temi dell’Industria 4.0 stanno diventando parte sempre più integrante degli ingranaggi alla base del funzionamento delle aziende. Marchesini Group ha cominciato a “masticare” i concetti alla base della quarta rivoluzione industriale prima ancora che diventassero di moda e ad affrontare già dall’inizio del secolo le loro ricadute sui processi interni e sui prodotti finali. Rapportarsi con i clienti del mondo pharma implica infatti un costante aggiornamento sulle tematiche legate agli investimenti innovativi, perché queste aziende, per necessità di settore, promuovono il tema e ne sono molto sensibili.
Fat in streaming
Il Progetto AI
I clienti che non sono in grado di raggiungere fisicamente le sedi e hanno un collaudo in corso o un collaudo che si aprirà a breve termine, possono collegarsi in streaming comunicando con i tecnici in-house.
Il progetto AI è stato pensato da Marchesini per comunicare la sua visione attuale di Industria 4.0. Per rappresentarla si è deciso di ricorrere a tre livelli di operatività suddivisi all’interno di una piramide immaginaria. Al primo livello è presente la linea di produzione, che sempre più d’ora in avanti sarà pensata e realizzata per unire in sé le maestranze della manifattura industriale con le tecniche della digitalizzazione e gli algoritmi dell’intelligenza artificiale. Sulla meccanica, robotica e sensoristica si innestano i sistemi SCADA e le tecnologie di line management, in grado di fornire tracking sempre più significativi dei parametri di qualità e di funzionamento della macchina. Alla sommità
I servizi a disposizione dei clienti
Assistenza Live I clienti che hanno necessità di assistenza tecnica possono contattare il Customer Care che fornirà loro a supporto strumenti informatici, tra cui un’app da scaricare sul proprio smartphone. In questo modo, un operatore esperto sarà in grado di vedere cosa sta succedendo sulla macchina e fornire indicazioni risolutive in real time.
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Aziende &STRATEGIE della piramide sono presenti infine i software e le tecnologie che permettono l’estrazione dei dati elaborati nell’ambiente di lavoro, al fine di trasformarli in preziose informazioni che saranno d’ausilio alle strategie di Business Intelligence.
Livello 1 - Intelligent Machine & Production Line La linea prescelta per lanciare il progetto AI è composta da tre macchine che nelle rispettive sezioni rappresentano l’attuale stato dell’arte delle tecnologie per il confezionamento primario e secondario dei blister farmaceutici. Sull’esperienza di questa linea 4.0 ready quelle che saranno realizzate nel prossimo futuro formeranno una generazione di macchine e linee progettate secondo i concetti dell’IoT: esse non saranno più solo “oggetti” ma beni intelligenti e connessi che renderanno interattiva un’impresa e proattivi i suoi sistemi di gestione, supportando le piattaforme di Data Analytics e Business Intelligence. Un altro importante aspetto collegato alla produzione è quello dell’additive manufacturing. Oggi Marchesini dispone di un reparto dedicato con stampanti tridimensionali operative 24 ore su 24, che realizzano prototipi e specifici pezzi di produzione, frutto ogni volta di uno studio ingegneristico diverso. Questo centro di prototipazione sfrutta le stampanti 3D per la lavorazione di pezzi in plastica, metallo o bi-materiale, passando dai disegni direttamente alla produzione fisica dell’oggetto: ciò consente ai progettisti di vedere il risultato della loro creatività e di testarlo in modo immediato. Anche la robotica riviste un ruolo fondamentale in questo processo. Lo sviluppo in house di bracci robotici permette storicamente a Marchesini di velocizzare la produzione, grazie alla loro capacità di gestire con grande efficienza il passaggio dalla fase primaria a monte a quella secondaria a valle. Su questo primo livello si colloca anche l’utilizzo di telecamere integrate nelle macchine di nuova generazione, che garantiscono massima elasticità nella gestione dei vari prodotti e materiali da confezionare. Sulle soluzioni Marchesini queste telecamere sono solitamente utilizzate all’interno dei sistemi di serializzazione, che permettono di codificare in modo univoco ogni singola confezione per poterla riconoscere, tracciare e identificare. Infine la Cyber Security: grazie a tecnologie all’avanguardia, Marchesini tutela i suoi sistemi informatici attraverso l’utilizzo di canali criptati per informazioni sensibili e software anti-intrusione.
salute meccanico e funzionale della macchina. Grazie a un tracking costante dei suoi parametri vitali i sistemi SCADA consentono una molteplicità di funzioni come individuare e correggere eventuali problematiche relative agli impianti, individuare inefficienze legate agli operatori o far dialogare sistemi e macchinari diversi e complessi, rilevando in qualsiasi momento lo stato dei vari dispositivi e componenti.
Livello 3 - business intelligence & data analytics Il terzo livello del progetto AI prevede che le macchine e le linee Marchesini saranno dotate di una software suite nativa, avanzata e modulare (YUDOO) che sfrutta la trasmissione di dati in tempo reale sul protocollo UPC-UA. Realizzata dal partner SEA Vision, YUDOO ingloba diverse funzionalità suddivise all’interno di pacchetti selezionabili dal cliente; a seconda delle informazioni richieste, essa fornirà informazioni complete su stato, diagnostica, contatori di produzione e prestazioni complessive. YUDOO aiuterà il cliente a portare in superficie un’enorme mole di dati che in passato restavano nascosti nell’ambiente di produzione. YUDOO si configura dunque come un framework user friendly che migliorerà la user experience della linea e consentirà di possedere uno strumento strategico per la Business Intelligence aziendale.
Livello 2 - Scada System & Line Management Il sistema SCADA restituisce all’operatore, in qualunque momento e posizione, sia essa fisica che remota, un check completo dello stato di
Le sfide future dell’industria 4.0 La gestione contestuale di questi tre livelli permetterà alle macchine e alle linee Marchesini di trasformarsi da sistemi semi-chiusi a ecosistemi totalmente aperti, che erogano dati dall’interno verso l’esterno e ne ricevono dall’esterno verso l’interno. L’utilizzo combinato di queste informazioni e tecnologie aprirà un mondo infinito di opportunità, trasformando la fabbrica in una AI Factory: un ambiente totalmente interconnesso in cui macchine in grado di auto-apprendere, i dispositivi che le compongono, le persone e i sistemi gestionali della fabbrica interagiscono per realizzare prodotti, servizi e ambienti di lavoro innovativi e altamente efficienti. •
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FlexLink amplia la linea
di soluzioni in acciaio inossidabile FlexLink è punto di riferimento di mercato per i sistemi di movimentazione di linea. Grazie al lavoro a stretto contatto con clienti in ogni parte del mondo, l’azienda è in grado di fornire soluzioni innovative e ottimali, per garantire un flusso produttivo privo di problemi. Recente è l’ampliamento della propria linea di nastri per il trasporto in acciaio inossidabile con un nuovo formato.
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iferimento nel settore dell’automazione industriale, fornitore di soluzioni innovative per il processo e il confezionamento di beni in maniera efficiente, sicura e a costo ridotto, l’azienda opera nei settori automotive, elettronica, healthcare e beni di largo consumo. FlexLink fornisce nastri per il trasporto, sistemi per per l’handling dei materiali, robot e soluzioni personalizzate per il controllo avanzato della linea. La mission della società è aggiungere valore in ogni fase del processo, a partire dal design di gruppi innovativi, fino all’installazione di nuove linee o all’ottimizzazione di quelle esistenti. FlexLink è parte di Coesia, un gruppo di aziende di soluzioni industriali e di packaging che opera globalmente. Il gruppo è basato a Bologna, in Italia, ed è di proprietà di Isabella Seràgnoli. Le 21 aziende del gruppo Coesia sono leader nei segmenti delle macchine automatiche e materiali di imballaggio, soluzioni di processo industriale e ingranaggi di precisione
più ampio di prodotti, diversi per forma e dimensione. Tra le soluzioni che vanno ad integrare i nastri ci sono stazioni per la pulizia, pinze per il bloccaggio e ponti di trasferimento.
La sicurezza dell’operatore come driver La sicurezza dell’operatore è l’elemento da cui tradizionalmente parte lo sviluppo dei prodotti FlexLink. Assieme al nuovo formato da 70mm, FlexLink introduce anche una catena riprogettata, disponibile anche per i nastri in acciaio inox, oltre che per quelli in alluminio. Il nuovo design della catena è incentrato sulla sicurezza dell’operatore, così da diminuire le possibilità di incidenti durante la produzione, risultando in linea con le più recenti normative europee ed americane. Inoltre, grazie alla riduzione degli spigoli, si diminuisce la possibilità di avere perdite produttive dovute a confezioni instabili. Nello specifico, viene sensibilmente ridotta la possibilità che prodotti quali succhi in cartone o pouch contenenti cibo per neonati vengano danneggiati.
Un handling migliore dei prodotti di ridotte dimensioni FlexLink espande la propria linea di nastri per il trasporto in acciaio inossidabile con un nuovo formato da 70 mm di larghezza, progettato per i settori Food, Dairy, Personal Care e Pharma. Forte di quarant’anni di esperienza nel settore dell’automazione, l’azienda presenta una soluzione in grado di espandere ulteriormente la linea di nastri dedicata ai prodotti che necessitano di un handling particolarmente accorto. Un nuovo formato da 70 mm si va infatti ad aggiungere a quelli da 85, 180 e 300 mm, andando a rimpiazzare l’attuale formato XLX. Si tratta di una proposta progettata in maniera specifica per il trasporto di pacchetti per il settore food di ridotte dimensioni, che sono maggiormente soggetti ad instabilità durante le fasi di confezionamento, così da ottimizzare il controllo del flusso produttivo.
Un focus sulla semplicità In termini progettuali, un design semplice ed essenziale dei componenti che vanno ad integrare la linea riduce il tempo necessario per la pulizia e il rischio di fenomeni di “cross contamination”. L’assenza di fessure o spiragli riduce la possibilità che elementi quali le briciole vi cadano dentro, aiutando al contempo l’accesso dell’operatore in fase di pulizia. In questo modo la linea entra in produzione con elevate caratteristiche igieniche, che sono facili da mantenere nel tempo. FlexLink offre prodotti in grado di coprire tutte le fasi che vanno dal packaging primario a quello secondario, caratterizzati da un layout semplice e pulito, nel rispetto delle linee guida HACCP. L’azienda, grazie al rinnovato portafoglio di nastri in acciaio inossidabile e alle dotazioni di sicurezza che caratterizzano i propri sistemi, è in grado di offrire un concreto valore ai clienti, garantendo loro un controllo completo della produzione. •
Un’offerta completa per una produzione sicura e pulita A complemento del sistema di trasporto, Flexlink offre un’ampia gamma di gruppi, potendo così garantire l’handling di un numero oggi ancor
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dal 1958
Finché fame non li separi Multi Import importa e distribuisce sistemi automatici ATS di fascettatura in carta e polipropilene con saldatura a ultrasuoni; macchine ARC per la legatura ad elastico e nastratrici integrabili anche con le linee di produzione per il settore alimentare, ortofrutticolo e del confezionamento. Multi Import fornisce anche alimentatori KÖRA-PACKMAT, sfogliatori, friction feeders professionali per l’inserimento e alimentazione di pieghevoli farmaceutici, libretti, prodotti in bustina, dépliant, cartoncini e astucci da inserire in linee di produzione e confezionamento.
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La guida di Avery
per preparare le spedizioni Avery, azienda produttrice di etichette adesive di varia tipologia, ha preparato una guida per chi deve spedire dei pacchi ma non ha esperienza sulla preparazione di un corretto imballo, con gli step essenziali da seguire.
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rima di arrivare a destinazione, un pacco compie un lungo percorso e passa di mano in mano. Come evitare che il prodotto al suo interno si rompa durante il trasporto? Ecco alcuni consigli utili per l’imballaggio.
liquidi od oggetti fragili, bisogna rispettare qualche cautela in più. Prima di spedire bottiglie in vetro con olio, vino o altri liquidi, verificare che siano a perfetta tenuta stagna e riporle in cantinette in polistirolo protettive. Se invece bisogna spedire oggetti delicati, posizionarli al centro della scatola, distanziati fra loro e protetti con carta o polistirolo.
A ogni prodotto il suo imballaggio
Chiudere il pacco e informazioni da riportare sulla scatola
La scelta del contenitore dipende dal tipo di prodotto da spedire. Deve essere resistente e robusto per sostenere facilmente il peso dell’oggetto custodito. I corrieri consigliano di utilizzare scatole di cartone ondulato di alta qualità e se l’articolo è fragile o pesante, meglio usare un contenitore a parete doppia o tripla. Se l’oggetto è piccolo, è perfetta anche una busta plastificata.
Per evitare che la scatola si apra, sigillare bene il pacco con del nastro adesivo. I corrieri consigliano di usare del nastro adesivo sensibile alla pressione: nastro in polipropilene o in vinile. Evitare quelli in carta o in cellophane, corde, reggette e punti metallici. Se il prodotto è di valore o riservato applicare sull’apertura un’etichetta prestampata antimanomissione, la scritta “VOID” segnalerà il tentativo di manomissione.
COMUNICAZIONE D'IMPRESA
➥ Scatola nuova o usata? I corrieri consigliano una scatola nuova rigida perché più resistente, ma se si ha una scatola già usata in buono stato è possibile riutilizzarla, togliendo i contrassegni della spedizione precedente. Oppure è possibile nasconderli con delle etichette coprenti per pacchi, con tecnologia BlockOut che copre tutto ciò che è sottostante.
➥ Quali contrassegni di spedizione utilizzare? Lasciare libero un lato della scatola per il documento di trasporto (lettera di vettura). Indicare comunque nome e indirizzo del mittente e del destinatario così, se la lettera di vettura dovesse staccarsi, il corriere potrà recuperare i dati di entrambi. Usare un’etichetta personalizzata per pacchi, realizzata al computer con un software gratuito online come Avery Crea e Stampa, con il quale è possibile inserire indirizzo, logo e codici a barre in pochi istanti. Se si avvolge il pacco in una busta resistente, scegliere le etichette impermeabili che resistono all’acqua ed evitano sbavature.
➥ Quanto deve essere grande il contenitore? Il pacco deve essere grande abbastanza da contenere sia l’oggetto che il materiale protettivo. Attenzione a: - i bordi dell’oggetto, che non devono toccare le pareti esterne della scatola (almeno 6 cm di distanza). Se sono taglienti, avvolgerli con del pluriball; - rispettare i requisiti dettati dai corrieri, che possono rifiutarsi di spedire i pacchi non conformi.
➥ Dove applicare le etichette e le avvertenze speciali? Le etichette con i dati di spedizione devono essere sempre ben visibili e non vanno applicate sull’apertura del pacco. È possibile inserire anche avvertenze come oggetto fragile, teme l’umidità, teme il calore, alto con le etichette prestampate per spedizioni. Applicarle su un lato diverso da quello che riporta i dati di spedizione.•
Proteggere l’oggetto da spedire Per proteggere il prodotto serve un imballaggio interno. Bisogna riempire gli spazi vuoti con pluriball, carta o polistirolo espanso, senza esagerare, altrimenti la scatola può scoppiare o schiacciarsi. Per i
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Prodotti &TECNOLOGIE
Pilz soluzioni di automazione all’insegna della sicurezza Da sempre Pilz fornisce componenti, sistemi e servizi per l’automazione di macchine e impianti a livello internazionale, basati innanzitutto sul concetto di sicurezza. L’azienda sfrutta il proprio know how per offrire soluzioni di automazione specifiche per ogni esigenza. Marco Pelizzaro, Divisional Manager di Pilz, ci racconta le strategie che stanno dietro a questa realtà di riferimento sul mercato.
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l vostro motto “The spirit of safety” è alla base della mission aziendale che si basa sulla fornitura di sistemi di sicurezza. In che modo raggiungete questo obiettivo?
con elettroserrature di sicurezza offriamo la serie PSEN mlock con la possibilità di avere un’alta forza di tenuta (7500N) e allo stesso tempo il massimo livello di sicurezza sia nella funzione blocco che nella funzione di interblocco. Altro prodotto recente è il laser scanner di sicurezza PSENscan che permette il monitoraggio delle aree di sicurezza. Grazie alla libertà di configurazione dei campi protetti e sottoposti ad allarme e all’adattamento alle situazioni ambientali, il laser scanner di sicurezza può essere integrato in modo ottimale nelle più diverse applicazioni. Per il fine linea possiamo fornire barriere fotoelettriche PSEN opII che permettono flessibilità e massima sicurezza con funzionalità di codifica e ridotti tempi di reazione. Ulteriori soluzioni all’avanguardia sono i nuovi dispositivi PITmode fusion, che permettono la selezione della modalità operativa con funzioni di autenticazione e autorizzazione tramite una chiave RFID che garantisce il consenso ad operare per esempio in base alla formazione ed alle capacità dell’operatore davanti alla macchina o impianto. In questo modo, si passa dalla safety alla security, in base alle competenze di chi opera è possibile abilitare o meno determinate operazioni. A bordo macchina, esistono sensori RFID di sicurezza con blocco o senza blocco che possono aumentare livello di sicurezza per ottenere maggiore produttività e flessibilità. L’operatore in questo modo è incentivato ad essere connesso avendo la diagnostica a portata di mano per evitare quindi fermi macchina.
La sicurezza è intesa sia in termini di prodotti, sia in termini di servizi. Essendo Pilz una multinazionale, la stessa garanzia può essere estesa a livello internazionale. Tra i nostri core business, vi è la competenza che ci permette di garantire servizi e formazione con qualità che ci viene riconosciuta in tutti i Paese dove siamo presenti con le nostre filiali. Noi siamo nati come specialisti della sicurezza e restiamo tali.
➥ Quali sono gli aspetti peculiari che caratterizzano le vostre soluzioni di automazione? La Direttiva Macchine stabilisce i requisiti fondamentali per la sicurezza funzionale delle macchine per l’imballaggio e processo. L’impiego di sensori, sistemi di controllo e azionamenti di Pilz, comprensivi di relativo software per la configurazione, la diagnostica e la manutenzione, dimostra potenzialità elevate in termini di risparmio e incremento della produttività. Grazie al know how tecnologico con prodotti innovativi e a un approccio personalizzato e comune per Safety e Security, Pilz supporta i propri clienti in fase di implementazione di soluzioni di automazione su misura per ogni specifica esigenza, il tutto da un unico fornitore. Offriamo anche servizi di retrofit a impianti datati, eseguiamo l’analisi dei rischi e garantiamo che tutto sia a norma.
➥ Quali vantaggi derivano dall’impiego dei sistemi Pilz sulle linee di imballaggio e alimentari? Grazie alle nuove possibilità offerte da Industrie 4.0 e alla relativa semplificazione di azionamento e manutenzione degli impianti di imballaggio, è possibile migliorare il rapporto costi-benefici. Aspetto fondamentale per l’abbattimento del TCO (TCO – total cost of ownership) è garantire la sicurezza di persone e macchine. Soluzioni di automazione sicure sono la base per un’efficienza e un’efficacia totale degli impianti. In questo modo la sicurezza delle macchine garantisce non solo la protezione contro incidenti evitabili, ma comporta anche un aumento della convenienza dei processi di imballaggio, ad es. grazie alla riduzione dei tempi di fermo macchina.•
➥ Quali le nuove soluzioni sviluppate? Tra gli altri ricordiamo i dispositivi PNOZmulti 2, che grazie a ingressi analogici di sicurezza, moduli di uscita bipolari e moduli per il controllo del movimento, è possibile realizzare retrofit in totale sicurezza. Offrono funzionalità complete in dimensioni ancora più compatte con una larghezza di soli 45 mm e sono dotati di un display luminoso. Possiamo menzionare la gamma di sensori Rfid di sicurezza, in particolare PSENcode per la quale abbiamo realizzato un nuovo tipo di attuatore miniaturizzato dal spessore di soli 3 mm. Per applicazioni
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Produzione sequenziale addio benvenute macchine adattive B&R propone al mercato innovative tecnologie di automazione destinate a chi sviluppa, integra, gestisce e monitora macchine e impianti. In questo modo, un percorso continuo di integrazione può supportare il progettista dell’automazione, all’interno della macchina, grazie a soluzioni sviluppate per ottenere flessibilità ed efficienza in produzione.
Unit), a dimensioni dei lotti più piccoli, all’estremo della personalizzazione di massa e a cicli di vita più brevi dei prodotti. Trovare macchine e manodopera qualificata per ottenere la flessibilità e l’efficienza necessarie per soddisfare questi requisiti in modo economicamente efficiente, sia nelle fabbriche che nei centri di adempimento non è una sfida che si può affrontare senza dare uno scossone e cambiare il paradigma stesso della produzione per come la conosciamo.
Cosa si può integrare oggi Ogni nuovo tassello che si aggiunge all’ecosistema integrato di controllo apre nuove possibilità e sblocca ulteriori livelli prestazionali per i costruttori di macchine e la manifattura italiani. Per ottenere piena flessibilità tutte le funzioni che devono necessariamente far capo al medesimo ambiente di sviluppo e controllo includono PLC, HMI, I/O, motion, robot, sistemi intelligenti per il trasporto beni, sistemi di visione, sicurezza, connettività IIoT e diagnostica. Una soluzione software avanzata abilita e semplifica la progettazione, l’implementazione e l’uso in fabbrica, così come un’unica mente, un’unica applicazione su un’unica rete consentono una sincronizzazione e una flessibilità che conducono a prestazioni, riduzioni di costo e scalabilità inediti.
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roduttori e distributori di beni di consumo si trovano ad affrontare un mercato che richiede prodotti personalizzati, subito. Il commercio è diventato nativamente elettronico e omni-canale, per questo, anche se opportunamente influenzate da intelligenze artificiali, le dinamiche del mercato odierno sono scandite dalle mutevoli richieste dei consumatori che portano alla proliferazione di SKU (Stock Keeping
In armonia col tutto, ovvero adattivi Questo insieme di tecnologie, quando integrate, generano una nuova categoria di macchine, linee e fabbriche adattive, dotate di un nuovo livello di flessibilità che le rende in grado di produrre, in modo economicamente sostenibile, lotti sempre più piccoli e prodotti personalizzati. Queste fabbriche, invece di essere costrette a rigidi processi sequenziali, adattano il percorso e le lavorazioni al prodotto richiesto, scambiando con l’azienda tutte le informazioni di pianificazione e produzione per implementare strategie digitali e rendere l’intera impresa adattiva.
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Essere integrati significa anche essere più sicuri e collaborativi con gli operatori presenti in linea, che hanno oggi tutto a disposizione per meglio comprendere e gestire tutte le attività in produzione. Tutto integrato dal punto di vista della progettazione significa poter usare le informazioni dei singoli dispositivi, delle intere macchine e dei dati di processo, per simulare e ottimizzare il comportamento delle macchine e i cicli produttivi. Significa poter monitorare lo stato di salute delle linee e intervenire quando e dove serve ottimizzando la produzione totale. Dal punto di vista degli operatori, integrazione totale implica la nuova capacità di vedere quello che serve per comprendere cosa succede in modo immediato, comprensibile e intuitivo, senza dover essere uno specialista. L’operatività può essere trasferita in ambienti più confortevoli e sicuri, grazie a una accessibilità da remoto garantita su ogni dispositivo, anche mobile.
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Le ultime tecnologie aggiunte All’automazione tradizionale fatta di controllori, pannelli operatore, motori e azionamenti, sensoristica e dispositivi di sicurezza, tre importanti categorie di prodotti intelligenti portano grandi vantaggi in stabilimento, soprattutto se combinati. Il sistema di visione B&R - integrato ovviamente, così come tutte le parti in movimento della macchina – rende semplice per i costruttori di macchine garantire qualità e produttività sempre più elevate. Camere con sensori e ottiche ad altissime prestazioni e una gamma estesa di illuminatori assicurano il massimo della resa e una informazione completa per garantire in produzione prestazioni e qualità. I sistemi di trasporto di beni di ultima generazione, anch’essi integrati, dove i carrelli indipendenti corrono lungo le linee produttive sincronizzandosi con le altre parti in movimento, reagendo in modo intelligente e portando a una produzione ottimizzata e personalizzata, a tempi e costi da produzione di massa. I robot controllati direttamente dalla CPU di macchina. I costruttori di macchine potranno integrare facilmente robot antropomorfi, SCARA, delta o pallettizzatori, disponibili dal portfolio ABB in varie taglie e payload. Particolarmente importante in quelle situazioni dove è richiesto un coordinamento stretto con tutte le altre parti in movimento, ad esempio nelle applicazioni pick and place, l’integrazione della robotica e l’uso di una rete comune porta beneficio a livello di sincronizzazione, precisione e sicurezza. Poiché il robot non richiede più un controller dedicato, tutte le interfacce tra la macchina e il robot vengono eliminate, riducendo anche il footprint delle linee. •
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TURCK BANNER PRESENTA TBEN-L-RFID L’identificazione basata sul wireless attraverso l’RFID è una delle tecnologie chiave per i processi di produzione intelligenti Industry 4.0. Turck Banner presenta TBEN-L-RFID, un nuovo modulo compatto con server OPC UA. La modalità bus HF del nuovo TBEN-L-RFID consente di collegare fino a 128 testine di lettura / scrittura su quattro porte RFID.
L’
identificazione ottica è limitata in molti campi di applicazione in cui solo le soluzioni RFID possono ancora funzionare in modo efficace, come il sistema RFID HF / UHF RF di BL di Turck
Banner. L’interfaccia RFID IP67 di Turck Banner con server OPC UA integrato semplifica l’integrazione degli RFID nei sistemi MES, PLC, ERP e cloud, grazie allo standard di comunicazione OPC UA indipendente dalla piattaforma. L’autenticazione e i protocolli di sicurezza integrati proteggono la comunicazione tra i sistemi da accessi e manipolazioni non autorizzati. Il modulo TBEN-L5-4RFID-8DXP-OPCUA è conforme alle omologhe specifiche per i dispositivi Auto-ID. Questo standard consente al cliente di sostituire i dispositivi tra i sistemi di identificazione automatica di diversi produttori. Le specifiche standard per l’uso dei lettori di codici a barre e RFID eliminano la necessità di una programmazione specifica del produttore e semplificano l’integrazione nei sistemi di livello superiore, eliminando così spesso la necessità di un integratore di sistema. Come gli altri moduli RFID TBEN-L, il modulo OPC UA RFID vanta un elevato grado di protezione (IP65 / 67 / 69K), quattro interfacce RFID per il collegamento di testine di lettura / scrittura HF e / o UHF e otto canali universali che possono essere utilizzati come input o output senza alcuna configurazione. Ciò semplifica il collegamento di sensori quali segnali
trigger, attuatori, o spie di riconoscimento dei processi. L’interfaccia TBEN-L-RFID di Turck Banner abbina la facilità di gestione con la rapida integrazione del compatto TBEN-S-RFID e la robustezza del design TBEN-L più grande. La sua modalità bus HF consente di collegare fino a 32 testine HF di lettura / scrittura compatibili in serie su ciascuna porta. Questo riduce l’impegno nel cablaggio e abbatte i costi richiesti nelle applicazioni che coinvolgerebbero un gran numero di posizioni di lettura e / o lettura. Numerosi comandi e modalità operative predefiniti per gli scenari applicativi più comuni riducono la programmazione richiesta nel PLC. Anche i filtri e le diverse opzioni di esportazione dei dati rendono superfluo qualsiasi middleware. È anche possibile il funzionamento misto di testine di lettura / scrittura HF e UHF. Oltre alla modalità bus HF, TBEN-L-RFID può anche eseguire ordini quali il comando Inventory per applicazioni a tag singolo e multitag, nonché la modalità inattiva e continua, con la quale è possibile rappresentare le applicazioni più comuni. L’interfaccia RFID è progettata per la connessione diretta ai controller attraverso Profinet, Ethernet / IP o Modbus TCP. Oltre a quattro porte RFID, include anche otto I / O universali per il collegamento di trigger o attuatori. L’alimentazione è sviluppata attraverso connettori da 7/8 pollici e la connessione di rete con connettori M12.
CORNO PALLETS, NASCE LA LINEA PRESSPALL
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l pallet in legno pressato, distribuito da Corno Pallets su tutto il territorio italiano da più di 30 anni, cambia volto. Nasce la linea PRESSPALL che racchiude una vasta gamma di modelli e formati di pallet in legno pressato provenienti dai principali produttori presenti in Europa. Come espresso dallo slogan “Nuova gamma di prodotti, il vostro interlocutore di sempre”, le aziende che scelgono di utilizzare questo supporto possono continuare a contare su Corno Pallets che, con la nascita della linea PRESSPALL, ha arricchito la propria gamma di pallet pressati, mettendo a disposizione del cliente nuovi modelli e nuove soluzioni per la movimentazione delle merci. Il cliente infatti scegliendo il pallet in legno pressato avrà sempre a disposizione un prodotto impilabile, versatile grazie alle svariate dimensioni standard disponibili e adatto sia al mercato interno che all’esportazione. Composto in truciolato di legno e resina pressati a caldo, rientra nella categoria “processed wood pallet” e non necessita quindi di alcun tipo di trattamento fitosanitario o marchiatura. L’esportazione è immediata e priva di burocrazia. In questo momento storico dove si ha più che mai l’esigenza di ricercare soluzioni di imballaggio che siano di qualità e al tempo stesso ecosostenibili, PRESSPALL garantisce un prodotto 100% ecologico. Di fondamentale importanza è la certificazione PEFC, che garantisce che il legname utilizzato per la produzione provenga da foreste gestite in maniera eco-sostenibile.
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Prodotti &TECNOLOGIE
nimax: la qualità vuole sicurezza Sistemi di controllo a Raggi-X e Metal Detector per la ricerca di corpi estranei. I sistemi di ispezione a Raggi-X, Metal Detector e le Selezionatrici Ponderali proposti da Nimax sono progettati per essere inseriti in linee di produzione nuove o esistenti, senza influenzarne la produttività e consentendo di passare dal controllo a campione a una verifica su ogni singola confezione. La ricerca dei corpi estranei è opportuna per diverse ragioni: tutela l’azienda nei confronti della propria clientela, protegge il vostro marchio ed è richiesta dalla GDO. L’uso dei Raggi-X consente ispezioni multiple tra cui il corretto riempimento, il conteggio prodotti e il controllo forma e volume in imballi metallizzati o non trasparenti, scartando i prodotti non conformi. I sistemi a Raggi-X e Metal Detector si abbinano perfettamente alle Selezionatrici Ponderali e alle Peso Prezzatrici proposte da Nimax per rendere, in poco spazio, le vostre linee produttive più efficienti e ridurre drasticamente le non conformità. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di sicurezza: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional.
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Oltre a Zecher, tra i brand rappresentati in esclusiva italiana da ULMEX ci sono TKM Meyer per le racla, Rotec per le maniche e gli adattatori, Flexo end Seals per le tenute camera racla, Soprin per i microscopi digitali 3D, Fasnacht per i viscosimetri, Harris & Bruno per i verniciatori in linea e Pavel per i compattatori. Prodotti a cui l’azienda associa la produzione interna di tenute camere racla, l’assistenza tecnica just in time garantita lungo tutta la penisola, oltre a un esclusivo servizio di pulizia laser degli anilox a domicilio 24/7 grazie a una flotta proprietaria di Service-Truck attrezzati, unica in Italia.
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ualità, innovazione e customizzazione dell’offerta sono da sempre gli asset di ULMEX, leader nella fornitura di componenti tecnici, prodotti di consumo, apparecchiature, ricambi e servizi per il mondo del packaging, dell’imballaggio flessibile e della stampa flexo e rotocalco. Un catalogo in costante sviluppo grazie soprattutto alle importanti partnership siglate da ULMEX con i migliori brand internazionali, tra cui Zecher, primo costruttore al mondo di anilox. Un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale che amplia ora la propria offerta lanciando sul mercato i nuovi cilindri stampa, destinati in particolare alle macchine flessografiche, offset e tipografiche. Una novità distribuita in esclusiva italiana proprio da ULMEX, che estende così la gamma di soluzioni ad alto tasso di innovazione del proprio portfolio, garantendo ancora una volta ai propri clienti il top in fatto di qualità e affidabilità. Studiati per offrire massima maneggevolezza, i cilindri stampa progettati da Zecher sono perfettamente compatibili con tutte le tipologie di macchine da stampa esistenti sul mercato. Realizzati con leghe di prima qualità, sono inoltre caratterizzati da finiture estremamente dettagliate, sia nella versione Standard, sia nella versione Endurance, contraddistinta da durata e resistenza superiori anche per linee di stampa altamente produttive. Tra i plus di questi prodotti, l’eccezionale accuratezza della concentricità, garantita fino a un grado di ±0,005 C mm. Zecher assicura massima precisione anche nella struttura stessa del cilindro che, a seconda delle specifiche esigenze produttive, può essere completato con una vasta gamma di accessori tra cui ingranaggi e distanziali. Su richiesta, inoltre, i cilindri possono essere incisi con righe e riferimenti personalizzati per il corretto montaggio dei cliché. “I nuovi cilindri stampa Zecher potenziano la nostra offerta con un prodotto altamente performante caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo a cui aggiungiamo il valore del nostro servizio basato su massima affidabilità, tempi consegna estremamente rapidi e consulenza tecnica offerto da dal nostro team in in collaborazione con Zecher”, commenta Angelo Maggi, amministratore di ULMEX Italia. “Una novità che consolida ulteriormente la partnership che da anni ci lega al produttore tedesco, di cui siamo uno dei principali distributori a livello internazionale”. In occasione del KickOff Meeting 2020 tenutosi presso la sede di Zecher, ULMEX è stato infatti premiato come Miglior Partner, conquistando la vetta dell’International Sales Ranking 2019.
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DA ULMEX I NUOVI CILINDRI ZECHER
PackLab con Schneider Electric per il mercato del pharma L’azienda mantovana specializzata nella produzione di etichettatrici autoadesive lineari ha scelto le tecnologie della piattaforma EcoStruxure di Schneider Electric per realizzare una macchina rivolta al mercato del pharma.
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ondata nel 1999, PackLab ha sede a San Giorgio di Mantova e oggi fa parte, insieme alla capogruppo italiana PE Labellers, del gruppo Promach Inc. L’azienda si è affacciata di recente al mercato farmaceutico, nel quale è interessata a crescere: per assicurarsi questa possibilità, PackLab ha scelto le soluzioni Schneider Electric, nel quadro della piattaforma e architettura EcoStruxure, per poter garantire al cliente finale il rispetto dei requisiti della nuova normativa specifica CFR 21 parte 11. Questa normativa, infatti, prevede uno standard di trattamento dei dati che garantisca il controllo degli accessi alla macchina, la raccolta e conservazione dei dati di log per consentire di soddisfare le necessità di tracciabilità e serializzazione del prodotto, in ogni sua parte.
lità di gestire in remoto il parco installato ai fini di offerta di servizio, manutenzione in tutto il ciclo di vita; inoltre, si consente agli operatori che useranno la macchina di sfruttare le tecnologie di realtà aumentata per lavorare in modo più efficiente, produttivo e smart.
Soluzione ad hoc per il farmaceutico
Un passo verso la digitalizzazione del settore
Applicando la soluzione software EcoStruxure Machine SCADA Expert, PackLab ha potuto potenziare la propria gamma di macchine pensate per il mondo del pharma. Un passo importante, che conferma il valore della collaborazione dell’azienda con Schneider Electric, che è fornitore di preferenza dell’azienda. “SCADA Expert si è rivelato un’ottima soluzione per non introdurre ulteriore complessità nella gestione dell’accesso alle reti aziendali, ottenendo allo stesso tempo la compliance alla normativa specifica per il pharma. Infatti, questo software consente di mantenere l’accesso unificato a tutte le risorse aziendali a cui le persone già sono abituate, senza richiedere interventi”, spiega l’amministratore delegato Angelo Gringiani. Schneider Electric ha supportato PackLab sviluppando un’interfaccia HMI adatta alle richieste normative del settore farmaceutico, ma si è dimostrata anche un partner con cui creare soluzioni già pronte al futuro. Con i software EcoStruxure Machine Advisor e Augmented Operator Advisor, PackLab si assicura la possibi-
“Con l’aiuto di Schneider Electric abbiamo un supporto a 360 gradi su tutti gli aspetti dalle soluzioni digitali alle tradizionali, trovando quindi un fornitore globale. In questo modo proponiamo al mercato una macchina innovativa, che riteniamo possa attirare l’interesse dei nostri clienti più importanti – aziende di grandi dimensioni in particolare – verso la digitalizzazione dell’etichettatura, processo fondamentale per il confezionamento”, aggiunge Gringiani. “Le nostre macchine sono versatili, possono rispondere alle esigenze del settore healthcare e a quelle del food”. Una macchina simile sarà presentata a Interpack come interessante esempio di etichettatrice completamente digitalizzata e sostenibile, che sfrutta al meglio la connettività trasformando i dati energetici rilevati ai fini di gestione e controllo, e con consumi paragonabili a un elettrodomestico di casa.•
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HERMA InNo-Liner Linerless labeling system Over 100 billion shipping labels per year: this value is being projected for 2020. What‘s left behind is useless liner – tonnes of it.
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Packaging speaks Green
una filiera sostenibile attraverso un impegno comune Il mondo del packaging si è dato appuntamento a Bologna il 20 e 21 febbraio scorso per interrogarsi su strategie, modalità operative a azioni da mettere in campo per ridurre l’impatto del comparto sull’ambiente. Tanti i modelli proposti, tutti incentrati su un denominatore comune: la collaborazione. RICCARDO CEREDI
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on è un segreto: l’impatto che l’uomo ha sull’ambiente è pesante e l’industria, in senso lato, è in grande misura responsabile dell’inquinamento globale. Secondo gli studi presentati a Bologna, dove hanno parlato – tra gli altri – rappresentanti di Nomisma, Nielsen e Mc Kinsey, il 76% delle emissioni di gas serra sono riconducibili all’attività produttiva dell’uomo, il restante 24% al contesto familiare. All’interno di questo panorama, il record negativo – anche in questo caso senza sorprese – è da ascrivere alla plastica: più della metà dei rifiuti abbandonati nell’ambiente (il 59%) sono infatti in tale materiale, che può impiegare alcune centinaia di anni per disgregarsi e proviene in massima parte da packaging di scarto. Cresce però l’attenzione dei consumatori; le statistiche ci dicono infatti che, all’interno del canale della Gdo, quasi il 40% tiene in grande considerazione il tema della sostenibilità. Al contempo però, la maggior parte – circa il 67% – non è disposto a spendere di più per avere un packaging maggiormente sostenibile, rinunciando ad accollarsi un costo per rendere la filiera più “green”. La percezione del consumatore è però spesso frammentata, pregiudiziale o parziale. Per esempio, pochi sanno che – allo stato dell’arte della tecnologia – soltanto una ridotta percentuale di plastica (attorno al 15%) viene effettivamente riciclata. La colpa non è soltanto di chi non ricicla, in quanto sussistono oggettivi limiti tecnologici che, allo stato attuale, consentono il recupero e successivo riutilizzo soltanto di certe tipologie di rifiuti plastici.
vestire con azioni a sostegno del territorio – a favore delle zone maggiormente flagellate da fenomeni di inquinamento – e, a suggello di tutto, lavorare sull’ambito normativo, in un’ottica globale di condivisione di scopi e azioni. Una seria riflessione sull’impatto ambientale deve al contempo analizzare lo sviluppo dei nuovi trend di consumo. Nel corso delle due giornate di convegno, è emerso come la sostenibilità sia infatti strettamente legata ad altri macro-temi quali l’incremento nella domanda di prodotti “salutisti”, l’espansione dell’e-commerce e del food delivery e, ultima ma non ultima, la tendenza a consumare cibi ed altri prodotti fuori casa. Abitudini che, nel loro complesso, portano ad un sempre maggior utilizzo di confezioni mono-dose e mono-uso; che per impattare il meno possibile sull’ambiente richiedono un forte impegno della filiera nel suo complesso, a partire dai produttori di materiali fino ai gestori degli impianti per il riciclo. Un altro tipo di approccio virtuoso è quello che tende alla circolarità dei processi; un modello che prevede che il packaging arrivi sul mercato, venga usato, reimmesso nel sistema e nuovamente riutilizzato.
Aspettative e progetti Come fare per arrivare alla quadratura del cerchio? Quattro sono gli ambiti su cui muoversi: intervenire sul packaging e sui materiali, migliorandone le caratteristiche in un’ottica di compostabilità o completa riciclabilità, incrementare l’efficienza energetica del sistema produttivo, così da impattare meno sull’ambiente, in-
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Imballaggi &AMBIENTE Il ruolo dei piccoli e grandi brand… In questo panorama, diventa fondamentale l’impegno dei grandi marchi. Esempi concreti sono rappresentati dalla nascita di realtà come “Fater”, joint venture tra Procter and Gamble ed Angelini volta a rendere la filiera dei prodotti mono-uso assorbenti (pannolini, assorbenti sanitari etc.) completamente sostenibile. Altre importanti realtà stanno investendo su prodotti completamente compostabili; aziende come Massimo Zanetti Group, che ha creato una soluzione per il caffè porzionato – vero e proprio trend del settore – a metà tra capsula e cialda, con un tempo di decomposizione nell’ambiente inferiore agli 80 giorni. Coca Cola, dal canto suo, ha adottato un protocollo che prevede di eliminare completamente l’utilizzo di packaging non riciclabile entro il 2025. Altre aziende a monte della filiera contribuiscono alla riduzione dell’impatto ambientale del packaging. Per esempio il gruppo brasiliano Braskem, produttore di polietilene per bottiglie, opera secondo logiche sostenibili, occupando soltanto lo 0,02% della superficie coltivabile in Brasile, senza andare a “competere” con la foresta amazzonica, adottando altresì misure di coltivazione a bassissimo impatto sull’ambiente.
…e quello dei costruttori A prescindere dal modello perseguito, un ruolo cardine lo possono e lo devono giocare anche i produttori dei macchinari per il packaging, che sempre più si
vanno trasformando in partner dei grandi e piccoli brand, espandendo la propria visione ben oltre il processo di confezionamento vero e proprio. I costruttori infatti, da un lato vengono sempre più coinvolti nelle fasi a monte, in particolare quelle che concernono la ricerca e l’impiego dei nuovi materiali, e dall’altro sempre più spesso vanno a studiare i comportamenti del consumatore finale. La finalità è duplice: anzitutto si vuole andare incontro ai desideri degli utenti e, di concerto, a quelli delle aziende clienti, al contempo, si cerca di capire come sia possibile applicare una filosofia costruttiva improntata alla sostenibilità di tutta la filiera. Progetti virtuosi sono stati in tal senso presentati durante il convegno dalle aziende sponsor dell’evento (il gruppo Coesia, Ima, Marchesini, Robopack, Sacmi e Tetrapack). A titolo esemplificativo Volpak (parte di Coesia), realtà specializzata nella produzione di macchine per il packaging flessibile, ha recentemente creato PouchLab, un luogo dedicato alla ricerca e allo sviluppo, all’interno del quale i clienti possono realizzare test di diversa natura per approfondire le caratteristiche tecnologiche dei vari materiali e definire, caso per caso, la tipologia di confezionamento in pouch ottimale, tenendo in considerazione le attuali esigenze in termini di sostenibilità, praticità di utilizzo ed elevata shelf life. •
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Sun Chemical il contributo degli inchiostri per imballaggi sicuri In collaborazione con la Fondazione Luigi Ripamonti e la Scuola Grafica Ripamonti di Como, Sun Chemical ha organizzato un workshop dal titolo “Progettare packaging in sicurezza. Il contributo degli inchiostri”. Produttore di riferimento in questo ambito, l’azienda continua, infatti, a sviluppare diverse soluzioni eco-compatibili con alto livello di contenuto bio-rinnovabile.
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l successo non si fonda sui numeri, ma sulla qualità. La serata di formazione organizzata da Sun Chemical ha potuto vantare entrambi: sia la quantità dei partecipanti, con oltre 90 addetti nell’ambito imballaggi flessibili e cartotecnica, sia la qualità, con la presenza delle più eccellenti aziende del comparto nel territorio e non solo. Se poi alla partecipazione si uniscono i contenuti altamente tecnici e un approccio di confronto e dibattito con il pubblico, l’ottimo risultato è assicurato. Il presidente della Fondazione, Elia Gerosa, ha aperto il convegno sottolineando l’importanza degli incontri formativi.
Alimento sicuro in un imballaggio sicuro Paolo Caiani (Technical Manager Sheetfed e UV) di Sun Chemical, ha messo in evidenza come il design degli imballaggi si sta modificando a seguito dei cambiamenti dei nostri stili di vita, dell’evoluzione demografica e delle abitudini dei consumatori. Tra le tendenze del packaging vi sono gli imballaggi sostenibili, la personalizzazione e la sicurezza alimentare. In particolare, per quanto riguarda la sicurezza alimentare esistono normative da seguire per trattare i materiali a contatto con alimenti, per i quali la Comunità Europea ha delineato delle linee guida precise. “I materiali che entrano in contatto con gli alimenti - ha spiegato Paolo Caiani - devono essere prodotti in modo che, nelle normali e prevedibili condizioni d’uso, non trasferiscano all’alimento i loro costituenti in quantità tali che possano costituire un pericolo per la salute umana oppure comportino cambiamenti nella composizione dell’alimento, infine non deve avvenire un deterioramento delle caratteristiche organolettiche. Oggi tutta la filiera lavora insieme per mettere a punto procedure industriali che garantiscano la messa sul mercato di prodotti sicuri”. Quale fornitore di riferimento globale di inchiostri da stampa, Sun Chemical si è spinta oltre le GMP - Good Manufacturing Practices, che tutelano l’imballaggio alimentare, andando a ottenere la certificazione ISO22000, ovvero sulla Sicurezza alimentare. Tale standard consente a tutte le aziende coinvolte nella filiera alimentare, in modo diretto o indiretto, di identificare con precisione i rischi a cui sono esposte e di gestirli in maniera efficace. La certificazione secondo la norma ISO 22000 permette di avere un approccio preventivo. In questo scenario, l’impegno delle aziende verso una gestione attenta dei rischi diventa un elemento di vantaggio competitivo. “In sintesi, - ha concluso Paolo Caiani – gli inchiostri e le ver-
nici sicuri e validi sono disponibili come standard industriali e Sun Chemical continua il suo impegno nella ricerca e sviluppo per migliorare ulteriormente il processo di fabbricazione e, alla luce dei continui cambiamenti in atto, la strada è ancora lunga”.
Il destino ambientale dei materiali stampati Egidio Scotini (Liquid Inks Technical Director) di Sun Chemical ha approfondito l’importanza degli inchiostri e il loro ruolo nel contribuire alla sostenibilità dei materiali stampati. Il 56% dei consumatori desidera imballaggi più sostenibili e il 42% sarebbe disposto a pagare di più per questo tipo di imballaggi. “Noi dobbiamo garantire il benessere delle generazioni future – ha spiegato Scotini - e creare imballaggi più sostenibili e riciclabili è sicuramente un passo importante in questa direzione. La carta, ad esempio, è uno dei materiali più riciclabili attraverso la deinchiostrazione, la flottazione e altri processi. Non è sufficiente, però, che un materiale sia biodegradabile per poter essere certificato compostabile. Ci sono dei fattori da misurare: le caratteristiche chimiche; l’ecotossicità, la degradazione a livello chimico e fisico”. Un prodotto compostabile può essere impiegato per la produzione del COMPOST e subisce un totale processo di biodegradazione in tempi inferiori a 6 mesi. Affinché gli imballaggi siano compostabili, devono essere utilizzati degli inchiostri idonei OK compost. Sun Chemical, quale produttore leader in questo ambito, continua a sviluppare diverse soluzioni in questa direzione: esistono nuove soluzioni eco-compatibili con inchiostri bio-rinnovabili. L’azienda oggi è in grado di offrire inchiostri con alto livello di contenuto rinnovabile in molte delle sue gamme di prodotti. La serie di inchiostri poliuretanici puri di Sun Chemical è caratterizzata da bassissima ritenzione di solvente e basso impatto organolettico sull’alimento, oltre ad una formulazione studiata per ridurre al minimo la migrazione. Questi inchiostri sono esenti da plastificanti monometrici. Questo li rende adatti all’accoppiamento e sono sterilizzabili. Gli inchiostri offset della gamma SunPak hanno un basso impatto organolettico sull’alimento e gli oli contenuti all’interno non migrano e sono difficilmente rilevabili analiticamente. L’idoneità alimentare di questi inchiostri è certificata da Istituti esterni accreditati. Nella sua strategia di impegno costante alla formazione del settore, Sun Chemical ha fornito strumentazione e training per l’aggiornamento del laboratorio colore della scuola di Como.•
Imballaggi &AMBIENTE
A
ALIPLAST E IL SISTEMA PARI: LA CIRCOLARITÀ DELLA PLASTICA
liplast, azienda leader nel riciclo della plastica, rappresenta un modello innovativo per il settore e per l’economia circolare. Anche grazie alla sinergia con Herambiente (di cui fa parte), che è società del Gruppo Hera e primo operatore nazionale nel trattamento di ogni tipo di rifiuto, Aliplast gestisce completamente la filiera della plastica, dalla raccolta al riciclo, rendendola virtuosa e più economica per le imprese. In questo modo si ottengono molteplici benefici: i costi di ritiro e trattamento degli scarti in plastica si riducono sensibilmente e, allo stesso tempo, l’ambiente viene preservato. Per svolgere la sua attività, che è a ciclo com-
pleto, Aliplast ha dato vita a un proprio sistema, chiamato PARI (Piano per la gestione Autonoma dei Rifiuti di Imballaggio). Si tratta di un sistema di gestione autonoma dei “propri” rifiuti di imballaggio, previsto dall’art. 221 del Testo Unico Ambientale (D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii). Aliplast lo ha messo a punto nella propria veste di produttore di imballaggi in PE-LD (Film). Il sistema PARI si basa sulla realizzazione di un circuito a “catena chiusa”, che genera il flusso virtuoso “imballaggio – rifiuto – imballaggio”. Questo è possibile proprio grazie alla natura degli imballaggi, che sono realizzati da Aliplast (produttore/riciclatore) e che possono girare in closed-loop. Il circuito è garantito dalla stessa Aliplast, che si occupa di raccogliere gli imballaggi, riciclarli e immetterli nuovamente in commercio. Il sistema segue una capillare rete di raccolta, distribuita su tutto il territorio nazionale, che permette ad Aliplast di alimentare i propri cicli produttivi con rifiuti altamente selezionati, raccolti direttamente presso superfici private, come utenze industriali e commerciali, dove vengono generati. Significativi i volumi ottenuti
grazie all’impiego del PARI, che garantisce l’immissione su mercato di nuove materie prime, partendo dai rifiuti. Si tratta, nell’arco di un anno, di oltre 10.000 tonnellate di imballaggi in plastica riciclata, con un recupero che supera il 60%. Le aziende possono diventare clienti PARI a fronte di un contributo ambientale molto conveniente, che consente loro un risparmio economico, la riduzione del proprio impatto ambientale e l’accesso a un prodotto di prima qualità. Un prodotto che trova ampio gradimento tra i consumatori, sempre più attenti a compiere scelte d’acquisto mirate a prodotti sostenibili.
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Converting&LABEL La nobilitazione digitale permette di realizzare lavorazioni su differenti texture, spessori e addirittura densità: tutto in un unico passaggio con un forte impatto visivo. Il risultato è una nuova “esperienza sensoriale” che sta coinvolgendo anche il mondo del packaging.
LA NOBILITAZIONE alla conquista del packaging
O
ggi il mercato della stampa è molto sensibile alla nobilitazione, che sta diventando sempre più uno strumento di differenziazione dei prodotti stampati. Questa modalità sta influenzando anche il mondo del packaging, in particolare di alto valore. Un rapporto della “Foil and Specialty Effects Association” rivela che il riconoscimento di un prodotto nobilitato è il 45% più veloce di un prodotto standard. Inoltre, i prodotti dotati di effetti tattili mantengono l’attenzione del consumatore il 18% più a lungo rispetto a quelli che non lo sono. La nobilitazione, infatti, consente di incrementare il valore degli stampati standard, che appaiono sempre meno distintive a causa di un mercato altamente competitivo. Avere quindi la possibilità di nobilitare un imballaggio o un’etichetta consente agli operatori del packaging di offrire ai propri clienti un servizio esclusivo e ad alto valore aggiunto, capace di creare, proprio attraverso la nobilitazione, una nuova “esperienza sensoriale” che rimarrà impressa più a lungo nella mente del consumatore finale.
stringe l’azienda grafica a valutare o a prediligere la flessibilità numerica del digitale. Le tecnologie tradizionali come la serigrafia e la stampa a caldo permettono di ottenere prodotti stampati con alto valore aggiunto, ma soltanto al di sopra di un certo numero di copie per riuscire ad ammortizzare i costi di produzione che altrimenti influirebbero troppo sul costo finale del lavoro stampato, rendendolo invendibile. Le tecnologie di nobilitazione digitale, invece, consentono di avere a disposizione soluzioni in grado di garantire questo tipo di valorizzazioni ed effetti anche sulle bassissime tirature della stampa digitale. Si hanno così a disposizione incredibili e nuove possibilità per rendere ciò che viene stampato qualcosa di veramente unico e innovativo. Se sapientemente combinate, il connubio di diverse tecnologie di stampa e nobilitazione digitali ha la capacità di fornire allo stampato una maggiore percezione sensoriale.
Un mercato in crescita Il settore della nobilitazione della stampa è in costante crescita e alla base di questo andamento ci sono diversi fattori. Vediamone alcuni: l’80% degli acquisti di oggi viene effettuata d’impulso. Ecco perché in ogni attività di comunicazione serve andare a colpire la sfera emozionale e personale dell’utente. Colpire la sfera emozionale e personale significa attivare i sensi del destinatario del nostro messaggio. La nobilitazione può trasformare un semplice imballaggio in uno stimolatore sensoriale. Che si tratti di packaging o di etichette, il sapiente inserimento di marchi e fregi dorati, piuttosto che di rilievi e di texture ricercate, consente di impreziosire prodotti di fascia media stimolandone l’acquisto da parte dei consumatori.
Superfici in rilievo Il rilievo ha il dono di nobilitare qualsiasi stampato, creando movimenti raffinati, tra spessori, goffrature e sagomature. Esaltando la tridimensionalità, catalizza l’esperienza sensoriale coinvolgendo vista e tatto. Da un punto di vista prettamente tecnologico, diversi sono i processi e gli strumenti per realizzarlo. Tecnica alternativa alla stampa a secco tradizionale è quella che prevede l’applicazione sullo stampato di vernici trasparenti o opache che hanno il compito di conferire a testo e immagini un effetto a rilievo o tridimensionale senza dover stressare il materiale. In questa era ‘digitale’, vi sono in commercio soluzioni di stampa digitale che permettono di applicare sullo stampato una superficie trasparente in rilievo su un elemento specifico della pagina. Al contrario della serigrafia, utile per le lunghe tirature, le soluzioni di stampa digitali hanno il vantaggio di poter sfruttare le potenzialità del dato variabile, adatto per la verniciatura di basse tirature o per copie differenti l’una dall’altra.•
Nobilitazione Personalizzata La nobilitazione ha sempre rappresentato uno degli strumenti più sofisticati e complessi nelle fasi di lavorazioni grafiche per aumentare la percezione sensoriale degli stampati. Oggi, alla stampa a caldo con foil metallici e agli effetti a rilievo ottenuti con la serigrafia, si affiancano i sistemi di nobilitazione digitale che permettono di realizzare lavorazioni quali laminazione, verniciatura, rilievi, braille e molto altro su una gamma di supporti che possono spaziare dalla carta e cartone fino alle materie plastiche. Queste odierne tecnologie hanno anche un altro grande vantaggio, ossia quello della personalizzazione. D’altronde, che si tratti di etichetta, packaging, è la percezione di unicità ciò che guida la scelta del cliente finale e co-
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Digitale PER ETICHETTE
LX610E la prima stampante inkjet desktop con plotter da taglio x/y integrato LX 610e è la stampante per etichette a colori LX610e che stampa e taglia piccole tirature di etichette di alta qualità di qualsiasi forma e dimensione.
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TM Print, fornitore internazionale OEM di soluzioni per sistemi di stampa speciali, ha recentemente annunciato l’inizio delle vendite della stampante per etichette a colori LX610e, l’ultimo prodotto della casa madre statunitense Primera Technology, Inc. LX610e è una stampante / plotter desktop per etichette a colori che offre etichette di qualità fotografica di qualsiasi forma e dimensione. Combina la stampa di etichette a getto d’inchiostro a colori fino a 4800 dpi con un meccanismo di fustellatura digitale incorporato. La stampante è dotata di una lama da fustellatura integrata per il taglio di etichette in forme e dimensioni personalizzate e anche una taglierina longitudinale incorporata a forma di “rotella per pizza” per il taglio orizzontale delle etichette. Con ogni stampante acquistata, è disponibile per il download gratuito, una copia di PTCreate™, un software di facile utilizzo per la creazione del file di stampa e taglio,. Questo software altamente intuitivo consente tutte le funzioni tipiche di stampa e taglio, tra cui importazione di immagini, disegno di cerchi, quadrati, ovali, rettangoli, stelle e altro ancora. La versione upgrade del software è il PTCreate™ Pro, che viene venduto separatamente e amplia le possibilità di utilizzo della LX610e offrendo molti strumenti aggiuntivi, tra cui la stratificazione, l’esportazione di immagini e il taglio di contorni intorno a opere d’arte complesse. La funzione di taglio con traccia automatica è particolarmente utile per la stampa e il taglio di forme e disegni complessi. Come qualsiasi altra stampante per etichette a colori da banco, la LX610e
LX610e world’s first desktop inkjet label printer with integrated x/y cutting plotter LX610e Color Label Printer produces short runs of high-quality labels in any size or shape without custom dies.
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TM Print, international OEM and solution provider for specialty printing systems, recently announced the sales start of LX610e Color Label Printer, the latest product of US manufacturer Primera Technology, Inc. LX610e is a full-colour desktop label printer/plotter that delivers photo-quality labels in any size and shape. It combines colour inkjet label printing at up to 4800 dpi with a built-in digital die-cutting mechanism. The printer features a built-in die-cutting knife blade for cutting labels into custom shapes and sizes and also a built-in “pizzawheel” style cutter for horizontal cutting of labels.
può anche essere alimentata con etichette e tag pre-tagliati standard per la sola stampa. DTM Print offre ai suoi clienti una vasta gamma di supporti per etichette a getto d’inchiostro, tutti disponibili in materiale pre-fustellato oppure in bobine continue per essere fustellate in base alle necessità, con supporto migliorato per il taglio digitale. Le aziende di stampa professionali, i produttori di etichette, le agenzie pubblicitarie, i negozi di grafica e altri fornitori di servizi di stampa, troveranno la LX610e preziosa per la produzione di campioni di etichette, prototipi e brevi tirature accurati per l’approvazione del cliente prima di ordinare costosi stampi rigidi o flessibili. Le piccole e medie imprese, che lavorano nel settore alimentare e delle bevande, possono stampare le poche centinaia o migliaia di etichette personalizzate, senza incorrere in ritardi e costi di impianto, continuando ad inviare le tirature più grandi ai produttori di etichette. Ciò fornisce loro ancora più valore e flessibilità.•
With every printer purchased a copy of PTCreate™, an easy-to-use software for laying out print and cut files, is available for free download. This highly intuitive software allows all typical print and cut functions, including import of images, drawing of circles, squares, ovals, rectangles, starbursts and more. Upgraded software, called PTCreate™ Pro, is sold separately and extends the capabilities of LX610e by adding many additional tools, including layering, export of images and contour cutting around intricate artwork. The auto-trace cut function is especially useful for printing and cutting complicated shapes and designs. Like any other desktop colour label printer the LX610e can also be fed with standard pre die-cut labels and tags for just printing. DTM Print provides its customers a wide selection of inkjet label substrates, all available as pre-die cut or continuous material, as well as die-cutting substrates with enhanced backing for digital cutting. Professional
print businesses, label converters, advertising agencies, graphic design shops and other print providers will find the LX610e invaluable for producing accurate label samples, prototypes and short runs for client approval before ordering expensive hard-tooled or flexible dies. Small and medium-sized businesses, working in the food and drink industry, can print their own short runs of hundreds or a few thousand custom labels, without incurring delays and die costs, while continuing to send their longer runs to label production shops. That provides them even more value and flexibility. www.dtm-print.eu
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Converting&LABEL Ad un anno dalla sua nascita, Miraclon è impegnata a guidare la trasformazione dell’industria flessografica, grazie al contributo delle soluzioni Kodak Flexcel, tra cui Flexcel NX System e Flexcel NX Ultra System, in grado di offrire qualità, efficienza dei costi e produttività. Chris Payne, CEO di Miraclon, ci racconta il percorso intrapreso e le attività future.
MIRACLON guida la trasformazione dell’industria flexo
Q
uesto primo anno di Miraclon si celebra in un momento particolare, può fare un bilancio?
della flexo è davvero fondamentale per realizzare il processo premium per la stampa di imballaggi.
Nonostante questo momento di incertezza, non possiamo dimenticare di festeggiare i nostri successi. Soprattutto adesso. Di fronte al cambiamento e all’incertezza, celebrare i successi può fare miracoli per il benessere e il morale di tutti. Dal 9 aprile 2019 abbiamo fatto un viaggio straordinario, siamo estremamente orgogliosi della tecnologia Kodak Flexcel NX che i nostri tecnici hanno sviluppato e innovato nell’ultimo decennio, aiutando i nostri clienti a trasformare le loro attività. È stato un anno interessante ed eccitante Siamo anche fortunati di far parte di un settore di cui siamo appassionati e di una comunità professionale che ammiriamo, con la quale condividiamo così tanto in comune. Abbiamo incanalato tutta la nostra passione ed energia per costruire una società nuova attraverso la quale unire i nostri clienti e partner in un’unica missione: la trasformazione dell’industria della flexo.
➥ Riguardo alla tecnologia Kodak Flexcel NX, questo approccio innovativo si traduce in risultati eccezionali per l’utente. In che modo si possono ottenere questi effetti? Continui aggiornamenti nell’efficienza di produzione sono guidati da un processo unico che ci consente di immaginare una risoluzione molto più elevata che possiamo utilizzare per migliorare la qualità o la produttività attraverso il modo in cui l’inchiostro scorre durante la stampa. E questo ovviamente è ciò che guida i vantaggi che si ottengono. È davvero sorprendente come in tutto il mondo si continui a utilizzare questo prodotto per ottenere maggiore produttività in sala stampa.
➥ Qual è il consiglio per le aziende flessografiche che intendono differenziarsi dalla concorrenza e apportare valore aggiunto ai propri clienti?
➥ Quali sono le principali soluzioni che proponete al mercato e quali gli sviluppi in termini di business?
Chris Payne, Ceo di Miraclon
L’industria si sta muovendo, i brand owner vogliono posizionarsi sul mercato con prodotti migliori, più efficienti e allo stesso tempo più sostenibili, e chiedono tirature più brevi. Per garantire tutto questo, devono essere in grado di stampare in maniera eccellente. Per questo, in qualità di fornitori, dobbiamo guardare avanti. Se pensiamo alla sostenibilità, dobbiamo concentrarci su substrati diversi e, probabilmente, realizzare una stampa più complessa. In questo senso, dunque, il nostro focus oggi non è solo l’efficienza e la produttività, ma anche le esigenze dei marchi in termini di substrati che cambiano nel rispetto delle normative ambientali. Ed è qui che si giocano i nostri obiettivi futuri.
Flexcel NX è il prodotto chiave che stiamo vendendo da tempo, ma continuiamo a proporre nuovi prodotti e nuovi sviluppi. Quello che Miraclon si propone di fare è cambiare il volto del flexo. Stiamo cercando di trasformare l’industria flexo per supportare le aziende di prepress, stampa e converting e anche i brand owner. E lo facciamo in due modi: il primo è una qualità affidabile e coerente, in secondo luogo siamo anche in grado di garantire molta più efficienza produttiva nella sala stampa rispetto al passato e lo facciamo creando canali unici sull’immagine che consentano all’inchiostro di scorrere meglio sulla lastra e che permettano davvero alle sala stampa di essere più produttive. Quindi, trasformare il processo
➥ In Italia ci sono molte aziende flexo. Il nostro Paese può rappresentare un potenziale mercato di crescita per Miraclon? In questo momento, abbiamo una quota di mercato molto piccola. Oggi siamo presenti nei settori delle etichette e nel packaging flessibile, ma ci sono aziende nel cartone ondulato in Italia che utiliz-
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European LABEL FORUM
zano il nostro prodotto e hanno fatto un ottimo lavoro. Vediamo molte applicazioni interessanti possibili per la nostra tecnologia sia nel mercato dell’ondulato che nel cartone pieghevole, e ci stiamo muovendo in quella direzione con alcuni dei nostri nuovi prodotti e sviluppi su cui stiamo lavorando. Quindi, prevediamo di crescere in tutti i paesi e assistiamo a una crescita anche in Italia.
➥ E riguardo all’impegno di Miraclon verso la sostenibilità? Continuiamo a sviluppare il nostro prodotto nel reparto R&D in questa prospettiva. Siamo molto concentrati su tutti gli aspetti della sostenibilità, sui diversi tipi di supporti da stampare. L’anno scorso abbiamo anche introdotto Flexcel NX Ultra, una soluzione ecologica completa che elimina la produzione di solvente dalle lastre, che riteniamo sia un vero punto di svolta per il futuro del settore. A Labelexpo a settembre abbiamo annunciato questo prodotto e la sua disponibilità in Europa e abbiamo appena avviato i primi siti beta in Europa e nei prossimi 8-12 mesi arriverà in Italia.
➥ A proposito di drupa, cosa ci dobbiamo aspettare fino al 2021?
alla nostra tecnologia e in parte all’impegno in ricerca e sviluppo dei produttori di inchiostri e degli stampatori. Quindi, la flexo guadagnerà quote di mercato. Penso che, attraverso la nostra tecnologia, stiamo offrendo l’opportunità alla flexo di entrare ancora di più nel mondo del packaging. Stiamo investendo in ricerca e sviluppo e abbiamo implementato una nuova linea di produzione l’anno scorso e continueremo a investire. Naturalmente, proprio ora, la crisi del coronavirus ci penalizza, ma è necessario far ripartire il business in tutto il mondo nel più breve tempo possibile. Penso che quando usciremo dalla pandemia, la flexo acquisirà maggiore forza e vedrà maggiori investimenti da parte delle aziende nell’intera catena di imballaggio. •
DON’T MAKE IT GOOD MAKE IT BECKER
Stavamo programmando di rilasciare due o tre nuovi prodotti alla drupa quest’anno e ovviamente sono stati ritirati ad aprile, introdurremo uno di questi prodotti entro la fine dell’anno e gli altri alla drupa dell’anno prossimo. Crediamo che il settore flexo possa sicuramente guadagnare nell’ottimizzazione del processo di stampa dai nostri prodotti. Ci sono molte parti del mondo che ancora utilizzano la stampa offset e crediamo che molto di quel lavoro possa essere fatto anche in flexo con la tecnologia che abbiamo.
➥ Guardando al futuro, come vedete la trasformazione del settore flexo? L’opportunità per la flexo è estremamente buona. Oggi si stampano in flexo circa il 50% di tutti gli imballaggi nel mondo. È chiaro che la qualità della flexo è molto migliorata, in parte grazie
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Converting&LABEL EUROCODING 20 anni di business e di successi Da vent’anni Eurocoding è il punto di riferimento per chi cerca un fornitore affidabile nel settore delle stampanti di etichette, carte plastiche, software e consumabili. Federico Giuranna, Rappresentate legale della Coding, racconta l’approccio sul mercato, le strategie di business e le ragioni del successo di questa realtà unica.
capillare sull’intero territorio italiano, così come sui mercati europei ed extra CEE, lavoriamo con Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Portogallo, ma anche con Sud Africa e Marocco, per citarne solo alcuni.
➥ Qual è il vostro approccio sul mercato Fondamentalmente, Eurocoding si occupa di ascoltare le esigenze dei rivenditori. Ascoltare le necessità dei nostri partner è sempre stata una delle nostre prerogative, per poi dare una risposta. Sono convinto che oggi, per operare in maniera efficace a livello commerciale, è necessario saper comprendere il proprio interlocutore, capire le sue esigenze e riuscire a soddisfare le sue necessità. Questa è la nostra formula di successo nel business. Ci siamo sempre interfacciati cercando di comprendere le logiche e le dinamiche dei settori in cui operano i nostri rivenditori, come sono strutturati e quali sono le loro specializzazioni e i loro mercati di riferimento. Queste informazioni diventano fondamentali per poter approcciare il cliente in una maniera ottimale. Le soluzioni che Eurocoding propone e fornisce vanno nella direzione di rispondere ad una reale esigenza di mercato.
A
vent’anni dalla fondazione di Eurocoding e in un momento così particolare per il mercato a livello globale, può raccontare l’evoluzione della società e fare un bilancio di questi anni? Eurocoding è il nome commerciale con il quale l’azienda è conosciuta sul territorio italiano ed estero, ma il nome per esteso è Coding Consultant International Inc. L’azienda è stata fondata nel 1999 in Florida da mio nonno Giandomenico Giuranna, Fondatore e attuale Presidente, e da sempre è operativa nel settore AIDC come distributore di stampanti di etichette e software, sistemi d’identificazione automatica, carte plastiche e consumabili. Nel 2000 è stata aperta la filiale italiana per rispondere alla richiesta di un fornitore, già partner della società americana. Oggi siamo alla terza generazione della mia famiglia alla guida della società. Da sempre, l’azienda si occupa di soluzioni per l’identificazione automatica, ricoprendo il ruolo di distributore nella regione EMEA; in pratica, siamo l’anello di congiunzione tra il produttore e i rivenditori. Il nostro approccio sul mercato è fungere da intermediario, infatti non lavoriamo mai con l’utente finale. Questo è uno dei nostri principali plus che ci riconoscono e apprezzano i rivenditori con cui collaboriamo. In questi venti anni, abbiamo mantenuto inalterato il nostro ruolo di distributore e non intendiamo occuparci della vendita diretta. Abbiamo una presenza
➥ Riguardo alle soluzioni che proponete, quali in particolare si rivolgono al mondo del packaging? Quali vantaggi garantiscono agli utilizzatori? Oggi, per quanto riguarda il mondo del packaging, un mercato in cui siamo estremamente specializzati, possiamo rispondere ad ogni richiesta in termini di identificazione ed etichettatura. Attualmente, le stampanti per etichette sono un must have. Qualsiasi tipo di prodotto, in qualsiasi settore, deve essere obbligatoriamente etichettato e identificato. Noi abbiamo una grande competenza in tal senso, perché vent’anni fa siamo nati con il marchio TSC, riferimento in questo ambito. Il fatto di collaborare con molti dei nostri rivenditori, che sono system integrator, ci permette di poter fornire una linea integrata di etichettatura e finitura per il packaging grazie a partnership consolidate.
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Converting &LABEL Anche dal punto di vista dei consumabili, abbiamo ampliato la gamma. Attualmente stiamo proponendo una nostra linea di ribbon dedicata ai rivenditori. Si tratta di un prodotto che Eurocoding commercializza da almeno 15 anni ed è sempre stato estremamente significativo. Negli ultimi 4 anni, sono state prese decisioni importanti che hanno portato allo sviluppo di una linea dedicata interamente ai rivenditori. Questo è stato possibile, presentando al mercato una gamma di ribbon completa, in termini di qualità e misure, di fattura superiore e in grado di consentire maggiore marginalità ai nostri rivenditori.
➥ In che modo scegliete un brand da distribuire e quali caratteristiche devono avere i partner con cui collaborate? La scelta è sempre legata alle esigenze del mercato. In base alle necessità che esprimono i nostri rivenditori, scegliamo dei partner che possano garantire delle risposte immediate ed efficaci, anche in termini di affidabilità di prodotto. Il nostro ruolo di intermediario è assicurare ai rivenditori la massima garanzia di sicurezza, che diventa un elemento fondamentale per un distributore quando sceglie di rappresentare un determinato prodotto. Il distributore ha la responsabilità di offrire un prodotto affidabile, con il giusto rapporto qualità – prezzo, ma soprattutto deve essere consapevole delle dinamiche che guidano le scelte del costruttore. Se il fornitore ha una strategia a medio o lungo termine di sviluppo e lanci di prodotto nei prossimi anni per noi rappresenta motivo di scelta. Se siamo da vent’anni sul mercato è perché, oltre ad aver sempre rispettato sempre il nostro ruolo di intermediario senza rivolgerci all’utenza finale, abbiamo anche garantito ai rivenditori tutte le informazioni sulle novità di mercato, non solo in termini di prodotto ma anche di soluzioni. Dimostrazione di questo sono l’assistenza tecnica, i corsi di formazione anche mediante webinar che consentano di interagire direttamente con i tutor. Da sempre ci occupiamo direttamente dell’assistenza tecnica, fondamentale nel post vendita.
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➥ Quali altri plus vi contraddistinguono? Gli aspetti principali che caratterizzano il nostro modo di operare è la collaborazione stretta con i nostri rivenditori, l’attenzione a mantenere il nostro ruolo nella filiera della distribuzione e infine garantire la massima affidabilità e prestazioni al supporto tecnico.•
GALLUS LABELFIRE, IN ARRIVO LA VERSIONE LOW MIGRATION
allus Labelfire coniuga la flessibilità e la versatilità della stampa digitale insieme all’affidabilità e precisione della tecnologia ibrida. Grazie al suo design modulare, offre una configurazione su misura per ogni esigenza. Il sistema di produzione digitale compatto Labelfire di Heidelberg/Gallus unisce la più moderna qualità di stampa a getto d’inchiostro UV con la produttività in linea della stampa flessografica e i vantaggi della stampa serigrafica. Recentemente sono state mostrate nuove funzionalità aggiuntive sulla Gallus Labelfi-
re, un sistema dal “cuore digitale” con un’unità di stampa a getto d’inchiostro a sette colori. Il sistema è stato mostrato con unità di serigrafia e di laminazione digitale in linea. In particolare, la Digital Embellishment Unit (DEU) per la nobilitazione delle etichette in linea è in grado di eseguire la verniciatura digitale e applicare effetti di verniciatura opaca, lucida e tattile in vari spessori sul supporto. Tale modulo può essere integrato opzionalmente. Gli inchiostri digitali UV Saphira® di Heidelberg, sviluppati appositamente per Labelfire 340, garantiscono un sistema di stampa ottimale e consentono una produzione costante e di alta qualità su una vasta gamma di supporti. Stampando con gli inchiostri Saphira, Labelfire 340, in configurazione a 8 colori
(7 + bianco), copre oltre il 96% della gamma Pantone plus color. Il sistema convince per l’eccellente copertura dello spazio colore e le perfette sfumature. Gli inchiostri sono caratterizzati da un’elevata resistenza all’abrasione, da buona adesione e durezza, nonché resistenza alla luce. Inoltre, per questo modello sono stati annunciati i nuovi inchiostri inkjet low migration per la stampa degli imballaggi a contatto con alimenti. Ad agosto, infatti, sarà disponibile la versione Labelfire low migration per produrre etichette per uso generale e anche per l’uso su imballaggi per alimenti a contatto indiretto. Tali inchiostri sono prodotti in accordo con le linee guida EUPIA riguardanti l’implementazione di Good Manufacturing Practice (GMP) e in conformità con i requisiti dell’ordinanza svizzera e della nota di orientamento Nestlé. Quello che è stato apprezzato della Labelfire, che raggiunge una velocità massima fino a 70 m/min, è la sua capacità di unire un’elevata qualità di stampa a getto d’inchiostro con le possibilità di finitura dell’unità di nobilitazione digitale.
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INTERPACK, APPUNTAMENTO AL 2021
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eguendo le ultime normative e raccomandazioni delle autorità, Messe Düsseldorf ha posticipato interpack, fiera di riferimento della filiera internazionale del packaging. La manifestazione si svolgerà dal 25 febbraio al 3 marzo 2021. “La decisione è stata presa in stretta condivisione con il nostro consiglio di consultazione e le associazioni di sponsorizzazione”, sottolinea Werner M. Dornscheidt, direttore generale di Messe Düsseldorf GmbH. Riflette anche i desideri dei singoli settori: “Come loro partner, stiamo attualmente facendo tutto il possibile per ridurre le perdite economiche subite dai nostri espositori”. I partner industriali di interpack hanno supportato la decisione di posticipare la fiera e insieme ai responsabili contano su un evento di successo l’anno prossimo. “interpack è l’evento principale assoluto per l’industria dell’imballaggio internazionale e le industrie di trasformazione correlate. La fiera prospera su incontri personali e scambi diretti tra persone provenienti da tutto il mondo. Ciò è possibile solo se non vi sono rischi per la salute. Pertanto, il rinvio è responsabile e giusto. Attendiamo con impazienza l’evento del prossimo anno per discutere delle questioni che stanno definendo il settore, come la sostenibilità, e per presentare le soluzioni appropriate”, commenta Christian Traumann, presidente di interpack 2020. Werner M. Dornscheidt è lieto del consenso generale e dell’incoraggiamento in questa situazione speciale: “Vorremmo ringraziare tutti i nostri partner per la loro eccellente collaborazione nell’aver preso queste decisioni difficili. Siamo lieti che insieme sia stata trovata una data così rapidamente al fine di consentire a tutti gli interessati di pianificare la partecipazione e l’organizzazione in modo affidabile”.
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osmoprof Worldwide Bologna rinvia l’appuntamento a Bologna: la 53esima edizione della manifestazione di riferimento per l’industria cosmetica mondiale si svolgerà nella primavera 2021. “Abbiamo valutato attentamente le difficoltà legate a questa decisione, ma il nostro primo obiettivo in questo momento è tutelare gli espositori e gli operatori, dando loro modo di presentarsi al mercato al meglio delle proprie possibilità. Presto comunicheremo le nuove date alla nostra community, che desidero ringraziare per il supporto di queste settimane”, dichiara Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. “Ciononostante, Cosmoprof non si ferma. Il nostro obiettivo è la rinascita del comparto cosmetico e, nei prossimi mesi, ottimizzeremo al massimo le nostre competenze per agevolare la naturale connessione tra produttori e compratori, e dare così nuova linfa vitale al settore”. Tra i nuovi progetti volti ad aiutare la ripresa delle relazioni di business, Cosmoprof Worldwide Bologna presenta dal 4 al 10 giugno WeCosmoprof, un inedito format digitale organizzato grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ITA - Italian Trade Agency, e in collaborazione con Cosmetica Italia. Grazie alle tecnologie e ai servizi digitali che da anni Cosmoprof mette a disposizione di aziende e operatori presenti in fiera per incoraggiare il networking e lo sviluppo di nuovi progetti, WeCosmoprof proporrà un’esperienza a tre dimensioni attualmente inedita per il settore fieristico. Al centro dell’evento, il networking tra le aziende e gli operatori, con i servizi di match-making del software Cosmoprof My Match, strumento consolidato per le relazioni di business di Cosmoprof Worldwide Bologna. A disposizione di espositori e compratori, integrate nella piattaforma, delle esclusive Virtual Rooms, che consentiranno l’incontro virtuale per analizzare in anteprima nuovi prodotti e servizi, approfondire le opportunità di sviluppo nei mercati di competenza e procedere alle contrattazioni di ordini e progetti.
20 VENDITALIA 20A NOVEMBRE TAMENTO N U P toP ’A L A T S Distribuzione Au O P lla S de to en rim azionale di rife della Distribu-
ione intern ne Italiana ia, la manifestaz os sa da Confida - As sociazio iera della distribuzione al it nd Ve di ne io a prossima ediz a da Venditalia Servizi e prom rti merceologici dell’intera fil cisione di posticipaat zz ni ga or e diversi compa e 2020. La de matica, e rappresenta i no Rho dal 18 al 21 novembr sulta in linea con le ordinanz ch a, ic at m to Au ri ila ee m 0, 2 ra lin zione 0 2 fie le o e n gi er i Ministri e co terrà nel quar ti l 20 al 23 mag automatica, si ne, inizialmente prevista da lla Presidenza del C onsiglio de tutte le persone che di io de re la manife staz ne Lombardia, con i Decreti riamente a tutelare la salute ata grazie a un’attenta ta io ri du eg vi io R di pr in è stata eholder; emes se da e e punta . La nuova data tero della Salut tori, buyer e stak guida del Minis izzazione della manifestazione confronto aper to con esposi e quello migliore per m al a un lavorano alla re delle esigenze del mercato e ese di novembre è risultato co tre manifestazioni. Il al o m n lt il co co : le ti as iona men attività di ndario internaz ntano da possibili accavalla con l’obiettivo di realizzare un le ca il do an er e consid si ferma, nding è stazione, lo , dunque, non n il futuro del ve eglio la manife realizzare al m izzazione della nuova edizione tamento con Venditalia e co un an lavoro per l’org n le esigenze del mercato. L’app co ea lin . evento in fieramilano vembre 2020 a dal 18 al 21 no58
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NUOVE DATE PER AUTOMATICA A DICEMBRE 2020
I
n conformità con le disposizioni del Ministero della Salute del Governo tedesco e della Baviera, Messe München ha rinviato automatica 2020. La decisione è stata presa dopo aver consultato l’associazione di settore VDMA Robotica+Automazione, che patrocina la manifestazione, a tutela della salute di espositori e visitatori. automatica 2020 si svolgerà dall’8 all’11 dicembre 2020. “Date le circostanze, lo svolgimento di automatica a metà giugno sarebbe ingiustificabile nei confronti dei nostri clienti, soprattutto da un punto di vista sanitario ed economico”, ha dichiarato il Falk Senger, direttore generale di Messe München e direttore del salone automatica. “A questo punto puntiamo a un’edizione di grande successo di automatica 2020 a dicembre insieme a tutto il settore”. Wilfried Eberhardt, Presidente del Consiglio Direttivo di automatica e Chief Marketing Officer di KUKA AG, afferma: “Il rinvio di automatica alla fine dell’anno è la scelta giusta alla luce della situazione attuale. A dicembre il salone diventerà un forte catalizzatore per la ripresa postcrisi e aiuterà il settore a rinascere ancora più forte da questa situazione assolutamente eccezionale”.
PACKAGING PREMIÈRE SLITTA A SETTEMBRE
L’
esposizione selettiva dedicata al luxury packaging ha annunciato le nuove date della quarta edizione, che si terrà dal 15 al 17 settembre 2020 presso Fieramilanocity, padiglione 4. La priorità di Easyfairs Italia, organizzatore di Packaging Première, è la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, visitatori ed espositori nonché degli stakeholder coinvolti nelle proprie attività e per questo motivo continua a seguire con estrema cura e attenzione la situazione. Per questo motivo, Packaging Première ha deciso di posticipare l’edizione 2020 nel mese di settembre, per garantire le condizioni di sicurezza ottimali ad espositori, visitatori e staff, nel tentativo di supportare al meglio le istituzioni e le autorità. Packaging Première è pronta a sorprendere la propria community con una quarta edizione ricca di contenuti e appuntamenti: dai seminari ai progetti avant-garde, dall’arte alla formazione, oltre ai momenti di incontro che si traducono in opportunità di business.
ÉDITION SPÉCIALE BY LUXE PACK TORNA A NOVEMBRE 2020
SPS ITALIA VA IN SCENA A SETTEMBRE
Édition Spéciale by Luxe Pack, manifestazione dedicata alle soluzioni di imballaggio sostenibile, originariamente prevista per il 26-27 maggio, è stata posticipata a novembre 2020. Con lo scopo di offrire alle aziende nuove possibilità di ripresa dopo questa crisi, Édition Spéciale di Luxe Pack si terrà da lunedì 30 novembre e martedì 1 dicembre 2020 presso il Carreau du Temple di Parigi. I preparativi per l’evento di novembre fervono per riunire la comunità con un grande evento!
A causa degli sviluppi legati alla diffusione del Covid-19, per il rispetto e il senso di responsabilità verso il Paese, i visitatori, gli espositori e i collaboratori della fiera, Messe Frankfurt Italia ha deciso di posticipare SPS Italia, che si svolgerà a Parma dal 28 al 30 settembre 2020. La fiera di riferimento in Italia per l’automazione e il digitale per l’industria dà appuntamento a tutto il mondo manifatturiero a settembre, mettendosi al servizio della ripartenza delle attività produttive, commerciali e sociali con il massimo impegno e con il supporto di tutti i partner. In questo particolare momento ancora più forte è il legame e la collaborazione con SPS Norimberga. La sinergia tra le due piattaforme, nei due principali mercati europei dell’automazione, può rappresentare una spinta importante per l’intera filiera.
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