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News attualità
CONVERTITORI AUSILIARI
ABB acquisisce PowerTech Converter
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ABB acquisirà PowerTech Converter (PTC), azienda esperta nella fornitura di convertitori di potenza ausiliari per treni leggeri e metropolitane. L’acquisizione è parte importante della strategia di crescita di ABB Motion sul mercato. PTC, azienda di proprietà di RCP, ha il quartier generale a Berlino e altri sedi a Holzkirchen in Germania e Mount Olive negli Stati Uniti. Con circa 280 impiegati e 60 milioni di Euro di ricavi nel 2021. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti e la chiusura della transazione è prevista nel quarto trimestre del 2022, previa autorizzazione da parte delle autorità competenti e dell’antitrust. “Con questa acquisizione ABB amplierà la sua presenza nel comparto ferroviario e si posizionerà ancora meglio per cogliere le opportunità di crescita offerte dalla crescente domanda di soluzioni di trasporto sostenibili”, ha dichiarato Tarak Mehta, presidente di ABB Motion. “Siamo felici di accogliere il team di PTC nella grande famiglia internazionale di ABB e siamo pronti ad affiancarli nel percorso di innovazione e crescita”, ha spiegato Edgar Keller, presidente della divisione Traction di ABB. “L’offerta evoluta di PTC, che comprende PowerBriX con tecnologia al carburo di silicio (SiC), è strettamente complementare alla nostra proposta e consentirà alla divisione Traction di fornire ai clienti una delle gamme più complete di convertitori di potenza ausiliari sul mercato. Inoltre, i clienti beneficeranno in futuro di altre tecnologie che scaturiranno dall’impegno congiunto di ABB e PTC nell’innovare e sviluppare soluzioni ancora più efficienti”. I convertitori ausiliari sono un componente chiave di qualsiasi veicoli ferroviario, in quanto forniscono potenza a sistemi vitali per il comfort dei passeggeri, come condizionamento dell’aria, illuminazione, sistemi di sicurezza e porte, oltre alla ricarica delle batterie.
CONVERSIONE DEI RIFIUTI
La ricerca del PoliTo per la transizione verde dell’industria metallurgica
Il raggiungimento dell’obiettivo di emissioni nette zero stabilito dalla Commissione Europea è una sfida enorme che non può essere vinta senza ripensare le filiere produttive relative a materiali ed energia. Il progetto europeo H2STEEL – sviluppato dal Politecnico di Torino e finanziato dallo European Innovation Council dell’Unione Europea –propone una soluzione innovativa per convertire i flussi di rifiuti umidi in idrogeno verde e carbonio, ed al contempo recuperare materie prime critiche. La soluzione proposta punta a sostenere la transizione verde di uno dei settori industriali più difficili su cui intervenire, la metallurgia. In particolare, H2STEEL combina la conversione dei rifiuti organici e del biometano attraverso il processo di pirolisi catalitica accoppiato alla lisciviazione, per convertire completamente i rifiuti organici in idrogeno verde, carbonio verde (biocarbone) e recupero di materie prime critiche (inorganiche). I materiali risultanti, a base di carbonio, sono poi utilizzati in siderurgia in sostituzione del coke metallurgico (fossile), generando una riduzione netta dei gas serra, conforme al sistema ETS (Emission Trading Scheme) dell’Unione Europea. Il processo consente così di evitare rilascio di CO2 nell’atmosfera (come avviene nel processo SMR o nella maggior parte delle fasi di rigenerazione dei catalizzatori). H2STEEL viene sviluppato da un Consorzio guidato dal Politecnico di Torino, a cui partecipano RE-CORD - Consorzio per ricerca e la dimostrazione sulle energie rinnovabili, Università di Leiden, I3P - Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, Contactica SL e Arcelormittal. “H2STEEL consente, grazie anche al supporto della Commissione Europea, di procedere lungo una linea strategica per l’Ateneo”, quella di accompagnare la trasformazione dei processi e del comparto industriale verso una transizione sostenibile, attraverso l’introduzione di soluzioni innovative”, piega David Chiaramonti, coordinatore del progetto e vice rettore per l’Internazionalizzazione al Politecnico di Torino. “Nello specifico, affrontando uno dei settori più complessi nel percorso di decarbonizzazione, e valorizzando materie prime residuali”.
APPLICAZIONI GRAVOSE
FPT Industrial produce 2 milioni di motori NEF nello stabilimento torinese

Recentemente dalle linee di produzione dello stabilimento torinese di FPT Industrial è uscito il duemilionesimo motore NEF. Lanciata nell’anno 2000, la serie NEF rappresenta una tappa importante nella storia dell’azienda. Progettata per le applicazioni industriali più impegnative, questa serie è uno dei migliori esempi dell’eccellenza tecnologica di FPT Industrial, grazie alle sue caratteristiche di design compatto, modularità, efficienza e affidabilità comprovata. Proposti in configurazioni a quattro e sei cilindri – con architettura strutturale o non strutturale – e disponibili con alimentazione diesel o a gas naturale, cilindrata da 3,9 a 6,7 litri, iniezione meccanica o elettronica e potenza da 46 a 419 kW (62-570 CV), i motori della serie NEF si distinguono per la loro versatilità (le versioni disponibili in totale sono circa 1.800). Grazie alla capacità di personalizzazione di FPT Industrial in funzione delle esigenze specifiche dei clienti, la serie NEF rappresenta oggi la soluzione per tutte le principali applicazioni industriali: agricoltura, costruzioni, on-road, nautica e power generation. Espressione di un concetto di propulsione che ha incontrato un grande successo internazionale, i motori serie NEF vengono prodotti anche negli stabilimenti FPT Industrial di Sete Lagoas in Brasile e di Córdoba in Argentina, per soddisfare pienamente le richieste di un mercato sempre più alla ricerca di potenza affidabile, prestazioni straordinarie e autentica sostenibilità. “Due milioni di motori sembrano una cifra incredibile”, afferma Giorgio Ricci, Head of Manufacturing di FPT Industrial. “Ma nessun record è irraggiungibile quando mettiamo in campo il nostro patrimonio di tradizioni, abilità e processi produttivi innovativi”. “La chiave per ottenere questi risultati è un team motivato e qualificato, perché tutto è possibile quando le persone condividono gli stessi obiettivi”, osserva Alessandro Sezza, Plant Manager dello stabilimento torinese di FPT Industrial. “Ora ci attendono nuove sfide, ma siamo pronti, grazie al programma di gestione del cambiamento attuato con le nostre persone per procedere insieme lungo questo percorso appena iniziato”.


TRATTAMENTI TERMICI
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Con il fuoco non scherziamo


Carbotempra è una azienda di trattamenti termici, con impianti di ultima generazione, dotata di laboratorio per prove metallurgiche e tecnologiche. L’azienda è specializzata nella tempra di acciai per cuscinetti e speciali, nella cementazione gassosa e carbonitrurazione.
Laboratorio metallurgico Cementazione Carbonitrurazione Tempra e rinvenimento Sottoraffreddamento Normalizzazione Ricottura normale e in bianco Sabbiatura
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NOMINE/1
Aras Italia, Luigi Salerno è il nuovo Country Manager
Con sede centrale ad Andover (MA) negli Stati Uniti, Aras annovera numerosi uffici in tutto il mondo ed è presente dal 2018 con una propria sede anche in Italia. Ad oggi più di 1300 aziende utilizzano Aras. Specializzata nella gestione del ciclo di vita del prodotto, con la piattaforma resiliente ARAS Innovator, l’azienda offre una soluzione end-to-end aperta, flessibile, scalabile e upgradabile, adatta alle aziende del settore automobilistico, aeronautico e manifatturiero, industrial, rispondendo così alle attuali sfide della trasformazione digitale e dell’industria 4.0. Per confermare il successo di mercato e il consolidamento di business, Luigi Salerno è stato nominato alla guida della sede italiana. Il nuovo Country Manager avrà la responsabilità di guidare un mercato, quello italiano, che dal 2018 ad oggi ha registrato risultati importanti, con l’obiettivo di avvicinarsi ad un settore che è sempre più al centro della trasformazione digitale, attraverso un’ampia offerta di servizi in grado di soddisfare i desideri di diverse tipologie di aziende. “Sono orgoglioso di questo incarico, che mi permette di continuare il grande lavoro che il team Aras ha svolto fino ad oggi in Italia”, dichiara Luigi Salerno. “Con la piattaforma Innovator di Aras, forniamo soluzioni avanzate nell’ambito del PLM, dando ai nostri clienti la flessibilità necessaria per superare le sfide di domani, rafforzando le relazioni”. Luigi vanta un’esperienza trentennale nel mercato dell’Information Technology, con una forte competenza in ambito commerciale, dapprima in ambito CAD (Computer Aided Design), PDM (Product Data Management) e Supply Chain, per poi approdare al mondo del Product Lifecycle Management, settore in cui oggi nutre forti competenze. “Siamo lieti di annunciare la nomina di Luigi Salerno a Country Manager Italia”, ha commentato Stephane Guignard, VP Operations Europe. “Siamo certi che porterà in Aras non solo le sue competenze e la sua esperienza, ma soprattutto spirito imprenditoriale e capacità manageriali che ci permetteranno di continuare a crescere, in Italia come all’estero. La formazione e l’esperienza di Luigi aggiungono al nostro team un elemento importante che può contribuire ad aumentare la focalizzazione sul supporto alle aziende che utilizzano il nostro software per trasformare la loro attività”. “Siamo contenti – prosegue Guignard – di aver trovato un manager così esperto. La sua profonda conoscenza del settore e del mercato italiano rende Luigi una persona perfetta quale successore di Dante Cislaghi”. Trommelmotoren GmbH con sede a Hückelhoven-Baal, in Germania. Il trentanovenne ingegnere industriale sarà responsabile dello stabilimento e dei centri di eccellenza globali associati Drum Motors e Hygienic Solutions. Baack ha maturato un’esperienza professionale di oltre 10 anni nella gestione della produzione. Dopo aver studiato ingegneria meccanica ed economia presso l’Università RWTH di Aachen in Germania e l’Università Tecnica di Madrid (UPM) in Spagna, ha iniziato la sua carriera presso Saint-Gobain Glass Deutschland GmbH a Colonia, in Germania. Dal 2014 ha lavorato in Pleiger Maschinenbau GmbH & Co. KG di Witten, un produttore di medie dimensioni di componenti e sistemi idraulici, nonché di pompe per acque reflue e prodotti in metallo non ferroso, dove ha ricoperto diverse posizioni manageriali nella produzione, prima di essere nominato responsabile della gestione dell’intera tecnologia e produzione nel 2019. Nella sua nuova posizione in Interroll, Baack riporterà a Jens Strüwing, vicepresidente esecutivo responsabile di Prodotti e Tecnologia e membro della Direzione del Gruppo Interroll. “Sono felice di iniziare a lavorare con Thomas Baack. Con la sua comprovata esperienza nel campo della gestione della produzione orientata al futuro, ha le qualifiche giuste per contribuire a definire i prossimi passi del nostro sito di Baal. Con i nostri centri di eccellenza globali per i mototamburi e le soluzioni igieniche, il sito avrà un ruolo molto importante nel contribuire alla nostra crescita futura”, ha dichiarato Strüwing. Baack succede a Hauke Tiedemann, che ha lasciato l’azienda su sua richiesta lo scorso luglio.

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Thomas Baack amministratore delegato di Interroll


SVILUPPO AZIENDALE
GE svela i nomi dei brand delle tre future società quotate
GE ha annunciato i nomi dei brand delle future società che creerà attraverso la prevista separazione in tre società globali quotate, esperte di settore, investment-grade, focalizzate sui settori in crescita della salute, dell’energia e dell’aviazione. La società attiva nel settore sanitario si chiamerà GE HealthCare. Gli attuali business di GE nel settore dell’energia, che comprendono Renewable Energy, Power, Digital e Energy Financial Services, saranno riuniti sotto il brand GE Vernova. GE Aerospace sarà il nome della società dedicata al settore dell’aviazione. Tutte e tre le società continueranno a beneficiare dell’heritage e del marchio globale di GE, valutato in quasi 20 miliardi di dollari. Inoltre, GE ha annunciato che, dopo il completamento dello spin off, le azioni di GE HealthCare saranno quotate al Nasdaq Global Select Market con il simbolo “GEHC”. GE intende procedere con lo spin off esentasse di GE HealthCare all’inizio del 2023, creando un’azienda indipendente che promuove l’innovazione nel campo della salute di precisione per migliorare l’outcome dei pazienti e affrontare al meglio le sfide più critiche a livello clinico. Basandosi su una storia di oltre 100 anni, il nome e monogramma di GE HealthCare rappresenteranno un simbolo duraturo di qualità, sicurezza, affidabilità e innovazione. Il nuovo colore del brand di GE HealthCare si chiama “viola compassione” per riflettere più umanità e calore e per distinguersi maggiormente. A seguito di questi spin off pianificati, GE diventerà un’azienda focalizzata sul business dell’aviazione, chiamata GE Aerospace. Con una base installata di 39,400 motori per velivoli commerciali e 26,200 motori per velivoli militari, l’azienda continuerà a svolgere un ruolo vitale nel supportare l’industria attraverso una ripresa storica, plasmando nel contempo il futuro del volo.

COST SAVING
Rubix e SKF insieme per tracciare il futuro dell’industria manifatturiera
Rubix e SKF rilanciano gli appuntamenti “open house” incentrati sull’evoluzione dell’industria manifatturiera. La realtà numero uno in Italia nelle forniture industriali e nei servizi MRO e il produttore specialista in cuscinetti, tenute e sistemi di lubrificazione sono tornati insieme a ottobre, al Kilometro Rosso – Innovation District Bergamo, per presentare le soluzioni dedicate ai comparti industriali più diversi: food/beverage, carta, energia, motori elettrici, forgiatura e tanto altro. Oltre un centinaio sono stati i tecnici e gli ingegneri che hanno esaminato i casi applicativi insieme agli esperti SKF e Rubix, con un focus ben preciso: cost saving e sostenibilità. “Sono questi i temi trasversali che interessano i produttori di oggi”, afferma Tiziano Biasoli, CEO di Rubix. “Per questo, assieme a SKF, abbiamo organizzato un momento di incontro che ha l’obiettivo di tracciare la strada per un domani caratterizzato da lunga vita dei componenti, maggiore efficienza degli impianti e basso impatto ambientale. Come si realizza tutto questo? Non c’è una ricetta preconfezionata: ogni soluzione deve essere personalizzata per soddisfare le necessità del cliente e per questo è fondamentale, da parte di fornitori e distributori, offrire servizi di consulenza e assistenza di alto livello”. “C’è una forte partnership tra Rubix e SKF, costruita grazie ad una collaborazione pluriennale e proficua”, dice Sandro Chervatin, Unit Manager - Industrial Market Sales, Italy, SKF. “Una strada che vogliamo continuare a percorrere in questo momento di complessità e di incertezza, per rinsaldare il rapporto di collaborazione e supportare i clienti comuni in modo efficiente, puntando sullo sviluppo tecnologico e sostenibile”. Nell’ottica di contenere i costi, ridurre gli sprechi e avanzare nel processo di decarbonizzazione, uno dei temi protagonisti all’incontro di Rubix e SKF è stato quello delle soluzioni per allungare il tempo di servizio dei componenti. La manutenzione predittiva è uno dei campi su cui Rubix sta puntando di più negli ultimi anni, nell’ottica di prevenire i guasti e minimizzare i costosi tempi di fermo macchina. Non solo: quando i pezzi sono usurati, ma non danneggiati, si può sfruttare la possibilità di effettuare un lavoro di remanufacturing.
