INSIDEART online
N. 164 | € 2,00
Pino Pascali, Cinque Bachi da Setola e un bozzolo, 1968
INSIDEART 2
I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
I capolavori della GNAM protagonisti di una mostra a Torino
Il disallestimento delle sale della GNAM per la mostra sul futurismo è l’occasione per portare i capolavori della collezione in altri luoghi
INSIDEART 3
I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
INSIDEART 4
I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
Lavinia Peruzzi
INSIDEART 5
I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
L’occasione dell’esposizione, nata dal ne-
Prodotta dai Musei Reali di Torino in collabo-
cessario disallestimento di alcune sale della
razione con Arthemisia, la rassegna è a cura
Nel corso del prossimo ottobre, un numero
Oltre ottanta opere iconiche del museo roma-
GNAM per fare spazio alla grande e imminente
della direttrice della GNAM Renata Cristina
ingente di capolavori della collezione del-
no, 83 per la precisione, sono quindi pronte
mostra dedicata al Futurismo, ha dato il volto
Mazzantini e di Luca Massimo Barbero, ma
la GNAM di Roma approderanno nelle Sale
per sbarcare a Torino, per andare a tracciare
al mastodontico progetto della rassegna tori-
conta tra i suoi protagonisti anche Mario Tu-
Chiablese di Palazzo Reale a Torino, dando
una stagione artistica ricca di fermento, com-
nese, creando un’opportunità unica per far fru-
retta, capo Dipartimento Attività culturali del
il via alla mostra I nuovi maestri della Galleria
presa tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio
ire a un pubblico sempre più ampio gli splendi-
MiC e direttore delegato dei Musei Reali di To-
Nazionale d’Arte Moderna e Contempora-
dei Settanta.
di lavori custoditi nel museo romano.
rino.
nea. Come suggerisce il titolo, la mostra porterà a Torino – dal 12 ottobre fino al 2 marzo 2025 – i maestri di un’importante fase creativa, quella dell’arte italiana del dopoguerra, accendendo i riflettori sulla ricchezza delle collezioni del museo romano, ma anche valorizzando i protagonisti di un patrimonio di 20mila opere unico in Italia, quello della GNAM, che celebra i grandi maestri degli ultimi due secoli. Prosegue così la nuova narrazione avviata dalla Direttrice della GNAM, che in questo caso oltrepassa i confini romani del museo, evidenziando il ruolo centrale che l’istituzione ha avuto per il Paese, sin dalla sua fondazione, nella costruzione di un enorme patrimonio artistico moderno e contemporaneo. Una narrazione che si inserisce nella serie di operazioni desiderate e in parte già avviate da Cristina Mazzantini, tra cui il consolidamento dell’immagine del museo e la volontà di riconfigurare il percorso espositivo, con l’intento di illustrare a tutti la qualità e la ricchezza della collezione seguendo un criterio monografico e storico, capace di mettere in luce la persona dell’artista, oltre alle sue opere: «La GNAM Renata Cristina Mazzantini
– aveva già precisato a Inside Art – conserva molte opere eccezionali, con nuclei corposi di
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I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
INSIDEART 7
autori del calibro di Alberto Burri e Lucio Fon-
Afro Basadella, Autoritratto
Giuseppe Capogrossi, Superficie 456
tana, o di avanguardie come la Metafisica e il
Afro Basadella, Natura Morta
Ettore Colla, Rilievo con bulloni o Rilievo chia-
Futurismo, o di movimenti come l’Arte Povera
Afro Basadella, Ombra Bruciata, 1956
ro, 1958-59
e la Transavanguardia, che oramai sono mol-
Afro Basadella, Il castello, 1963
Ettore Colla, Rilievo con rombo, 1961
to noti anche sulla scena internazionale e che
Afro Basadella, Grande ocra, 1973
Ettore Colla, Divinità industriale, 1966
meritano un allestimento monografico. Il che
Afro Basadella, Viale delle Acacie, 1967
Ettore Colla, Genesi 1955-56
significa dedicare una sala ad un movimento
Afro Basadella, Senza titolo, 1968
Piero Dorazio, Rilievo relativo (ai tempi di per-
o a un artista, per illustrarne la complessità e
Alberto Burri, Gobbo, 1950
cezione), 1951
l’evoluzione».
Alberto Burri, Catrame 1950
Piero Dorazio, Natura morta, 1947
Alberto Burri, Nero, 1961
Piero Dorazio, Composizione astratta, 1956
Tra i capolavori della GNAM che raggiungeran-
Alberto Burri, Ferro SP, 1961
Piero Dorazio, Minus one, 1959
no Torino, molti esemplari iconici della colle-
Alberto Burri, Grande bianco bis, 1968
Piero Dorazio, Phantazo, 1972
zione romana, come quelli di Pino Pascali ed
Alberto Burri, Grande legno G 59
Piero Dorazio, Di maggio, 1967
Ettore Colla, ma sono presenti anche lavori di
Alberto Burri, Nero cretto G5
Tano Festa, Armadio con elementi e figura ri-
Alberto Burri, Carla Accardi, Michelangelo
Giuseppe Capogrossi, Superficie 117
flessi nello specchio
Pistoletto, Mimmo Rotella e molti altri.
Giuseppe Capogrossi, Superficie 600
Tano Festa, La città di Genova
Giuseppe Capogrossi, Superficie 207
Giosetta Fioroni, Ragazza TV (o La ragazza
Giuseppe Capogrossi, Superficie 512
della televisione), 1964-65
Carla Accardi, Composizione, 1964
Giuseppe Capogrossi, Superficie 335
Giosetta Fioroni, Elisa Martinelli, 1966
Franco Angeli, Immagini negative
Giuseppe Capogrossi, Superficie 290
Lucio Fontana, Concetto Spaziale, 1949-53-57
La lista completa delle opere
I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
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I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
INSIDEART 9
I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
1959-62-63)
Mimmo Rotella, Mitologia 3, 1962
Sergio Lombardo, J.F Kennedy che parla al
Mimmo Rotella, Senza titolo, 1962
telefono, 1962
Maio Schifano, Incidente D662, 1963
Piero Manzoni, Achrome – Bianco, 1968
Maio Schifano, Paesaggio versione anemica
Piero Manzoni, Achrome – Batuffoli, 1961
con smalto e anima, 1965
Piero Manzoni, Achrome – Lana di etro, 1961
Maio Schifano, Uomini a passeggio
Piero Manzoni, Achrome – Bianco, 1962
Toti Scialoja, Sul nero, 1957
Gastone Novelli, Quadro scultura, 1968
Toti Scialoja, Senza titolo, 1975
Gastone Novelli, Gesto respinto
Giulio Turcato, Arcipelago, 1970
Gastone Novelli, Dice meraviglioso
Giulio Turcato, Ricordi di New York, 1963
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Teatrino,
Gastone Novelli, Poetry reading tour, 1961
Giulio Turcato, Composizione con tranquil-
1965
Pino Pascali, L’Arco di Ulisse, 1968
lanti, 1961
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attesa,
Pino Pascali, Cesto, 1968
Giulio Turcato, Composizione (superficie lu-
1959
Pino Pascali, Primo piano labbra, 1964
Michelangelo Pistoletto, I visitatori, 1968
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese,
Pino Pascali, Bachi da setola, 1968
Michelangelo Pistoletto, Un giovanotto (La
1963
Pino Pascali, Senza titolo (cavalletto), 1968
smorfia), 1962-75
Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1959
Pino Pascali, Ricostruzione del dinosauro,
Mimmo Rotella, Astratto. Lo Spirito di Dhar-
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Natura,
1966
ma, 1959
1959
Pino Pascali, Ruderi del prato, 1964
Mimmo Rotella, Composizione Astratta, 1957
Beatrice Lazzari, Bice, (nelle tre versioni del
Pino Pascali, Contropelo, 1968
Mimmo Rotella, Up-tempo, 1957
nare)
INSIDEART 10 I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
INSIDEART 11 I CAPOLAVORI DELLA GNAM A TORINO
INSIDEART 12 THE ART FILM FEST
The Art Film Fest,
la rassegna organizzata da Inside Art e GNAM dedicata al documentario d’autore
Continuano con il TAFF le celebrazioni per i vent’anni di Inside Art. Dopo The Art Symoposium, parte il festival di arte e cinema
INSIDEART 13 THE ART FILM FEST
INSIDEART 14 THE ART FILM FEST
redazione
Continuano le celebrazioni per i vent’anni di
e istituzioni culturali.
Inside Art, previste nell’arco di tutto il 2024. Dopo The Art Symposium, l’appuntamento
“Al pari di tanti musei internazionali – afferma
svoltosi a maggio come giornata di confron-
la direttrice Cristina Mazzantini – la Gnam è
to tra imprese pubbliche e private sul tema
orgogliosa di organizzare una manifestazio-
della cultura, prende ora il via The Art Film
ne che valorizza il documentario come stru-
Fest (TAFF) – Rome 2024, una rassegna de-
mento di produzione culturale. Questa prima
dicata al documentario d’autore.
edizione del festival ha registrato una straordinaria partecipazione che conferma l’inte-
L’iniziativa, organizzata dalla GNAM, la Gal-
resse del pubblico e la vocazione multidisci-
leria Nazionale d’Arte Moderna e Contem-
plinare e pedagogica del museo”.
poranea e da Inside Art, in collaborazione con Lilium Distribution, si terrà nella Sala
L’evento si articolerà in quattro serate di
delle Colonne dal 10 al 13 settembre 2024
esplorazione delle connessioni tra arte e
e vedrà la partecipazione di diversi protago-
cinema e i documentari in programma pro-
nisti della filiera culturale: artisti, registi, case
porranno diversi viaggi nel mondo dell’arte,
di produzione e di distribuzione, broadcaster
raccontando le storie degli artisti, mostran-
INSIDEART 15 THE ART FILM FEST
do i loro studi e offrendo visioni uniche delle
premiati vincitori e premi speciali dall’editore
loro opere. La rassegna culminerà nella gior-
Guido Talarico e da un rappresentante della
nata finale del 13 settembre, in cui saranno
GNAM.
INSIDEART 16 THE ART FILM FEST
“È un evento – ha spiegato Talarico – che
Lilium Distribution, Talarico da diversi anni è
colma un vuoto e punta a rimettere Roma al
impegnato nella realizzazione di film dedicati
centro degli scambi artistici internazionali. I
a grandi personaggi dell’arte per Rai Cultu-
premi, oltre all’aspetto qualitativo intrinseco
ra: A cominciare da Mario Ceroli – Le forme
tengono infatti conto del respiro internazio-
della meraviglia, presentato quest’anno
nale dei lavori presentati. Ringrazio quanti
alla GNAM, L’Intuizione di Duchamp, del
hanno collaborato con noi per la realizzazio-
2022, Rembrandt, il capolavoro ritrovato
ne di questo evento ed in particolare la Li-
ed Emilio Isgrò – Come cancellare l’inuti-
lium Distribution di Simona Garibaldi per il
le, presentato nel 2023 e dedicato al lavoro
suo prezioso contributo”.
del maestro della cancellatura Emilio Isgrò, ora Protagonista 2024 alla GNAM.
Con l’azienda FAD e in collaborazione con
INSIDEART 17 THE ART FILM FEST
IL PROGRAMMA DELLE SERATE TAFF MARTEDÌ 10 SETTEMBRE
→ 20:15 – 21.45 Proiezione “Arte Povera.
Sala delle Colonne
Appunti per la storia” di Andrea Bettinetti
→ 18:30 Cocktail di benvenuto
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE
→ 19.15 Apertura ufficiale e conferenza stam-
Sala delle Colonne
pa della 1° edizione di TAFF Rome con la direttrice della GNAM Cristina Mazzantini e il
→ 19:30 Cocktail di benvenuto
fondatore ed editore di Inside Art Guido Ta-
→ 20:15 – 21:15 Proiezione “L’aeroplano di
larico
Marinetti” di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà → 21:30 – 22:45 Proiezione “Paint me a road out of here” di Catherine Gund GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE Sala delle Colonne → 19:30 Cocktail di benvenuto → 20:15- 21:15 Proiezione “Joan Mitchell – a Woman in Abstract” di Stéphane Ghez → 21:30 – 22:45 Proiezione “L’arte della guerra “di Marco Spagnoli e Tiziana Lupi VENERDÌ 13 SETTEMBRE Sala delle Colonne → 18:00 Panel “I documentari d’arte: produzione e finanziamento di una leva culturale decisiva” Modera Simona Garibaldi → 19:30 Chiusura del festival con Guido Talarico e rappresentante della GNAM per consegna dei premi ai vincitori → 20:00 – 21.15 Proiezione “Galleria Continua: the ability to dream” di Andrea Calderone.
Marco Angelini
INSIDEART 18 THE ART FILM FEST
INSIDEART 19 THE ART FILM FEST
I DOCUMENTARI IN CONCORSO L’AEROPLANO DI MARINETTI 55’ Regia di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà Una produzione © 2024 ARTE.it Originals in collaborazione con RAI Cultura L’AEROPLANO DI MARINETTI è un documentario che intreccia Futurismo, Aviazione e Propaganda su piani narrativi paralleli descrivendo l’avanguardia nell’arte, nella politica e nella società in Italia ai primi del Novecento. La novità rappresentata dal Manifesto dell’Aeropittura, pubblicato nel 1929 come espressione del secondo Futurismo con i suoi campioni – Enrico Prampolini, Gerardo Dottori, Tullio Crali e molti altri – si incrocia con il racconto degli esordi dell’aviazione italiana con i primi aeroplani realizzati da Gianni Caproni e da altre nuovissime industrie italiane, che insieme divennero il più potente strumento di propaganda di un regime che della modernità voleva fare la propria bandiera, ma che nella realtà tradì le speranze di una società, quella italiana, incapace di un reale cambiamento. ARTE POVERA – APPUNTI PER LA STORIA 90’ Regia di Andrea Bettinetti, prodotto da Michele Bongiorno (Good Day Films) con Sky Arte Attraverso le parole dei suoi protagonisti, il film documentario getta una luce su come l’Arte Povera abbia profondamente influenzato lo sviluppo dell’arte contemporanea e su come mai come oggi, dalla sua nascita, sia rilevante e di ispirazione per la società moderna per la sua poetica e i suoi valori. Un film ambizioso e senza precedenti.
GALLERIA CONTINUA: THE ABILITY TO DREAM 70’ Regia di Andrea Calderone, prodotto da Sky Arte e TIWI Un viaggio attraverso i ricordi e le immagini che hanno segnato oltre 30 anni di attività della Galleria Continua e dell’Associazione Arte Continua. In questo documentario, i fondatori Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, insieme a grandi artisti e curatori, riflettono sulla straordinaria avventura che ha trasformato Continua in un simbolo globale di creatività e audacia. Un’ora di immagini iconiche e racconti emozionanti che mostrano come la passione e il coraggio abbiano fatto di Continua una galleria in cui il sole non tramonta mai. JOAN MITCHELL – A WOMAN IN ABSTRACT 53’ Regia di Stéphane Ghez, una coproduzione Artline Films – ARTE France – La Fondation Louis Vuitton – AVROTROS Joan Mitchell è stata una delle poche pittrici del movimento espressionista astratto americano. Nella New York degli anni Quaranta, accanto a Pollock, De Kooning e Franz Kline, e poi in Francia, dove visse dal 1959, Joan Mitchell sviluppò un corpus di opere unico al crocevia tra astrazione e impressionismo, tra Francia e Stati Uniti. Lo scrittore Paul Auster, la compositrice Gisèle Barreau e personalità del mondo dell’arte parlano della Joan che hanno conosciuto personalmente e della sua opera straordinaria, frutto di emozioni e sensazioni profonde. L’ARTE DELLA GUERRA 87’ Regia Marco Spagnoli e Tiziana Lupi, prodotto daArt Film
Kairos in collaborazione con Rai Documentari Il documentario, prodotto da ART FILM KAIROS in collaborazione con RAI DOCUMENTARI e girato tra l’Italia e l’Ucraina, segue il lavoro di coloro che, all’indomani dello scoppio della guerra, si attivarono immediatamente, anche a rischio della propria vita, per mettere al sicuro le opere d’arte. Si cerca anche di capire perché, in tempo di guerra, la distruzione e il saccheggio delle opere d’arte sia uno dei primi obiettivi degli eserciti invasori, nel tentativo di eliminare la cultura di una nazione, cancellarne la memoria e annientarne l’essenza. Di fronte all’orrore della distruzione, la storia offre anche uno spaccato del profondo rapporto artistico tra l’Italia e l’Ucraina, oltre che con il resto dell’Europa. Inoltre, tornando agli anni della Seconda guerra mondiale, il documentario rivela come anche gli italiani abbiano dovuto
difendere il loro vasto patrimonio artistico e come abbiano imparato a farlo, conquistando alla fine una vera e propria leadership in questo settore, che oggi mettono al servizio del popolo ucraino. PAINT ME A ROAD OUT OF HERE 90’ Regia Catherine Gund, prodotto da Aubin Pictures Nel 1971, l’artista Faith Ringgold realizza un dipinto monumentale per le donne detenute nel carcere di Rikers Island, intitolato “Per la casa delle donne”. Cinquant’anni dopo, l’artista Mary Enoch Elizabeth Baxter, che all’età di venticinque anni ha partorito in prigione, si ritrova a collaborare con un eccentrico gruppo di attivisti, politici, artisti, agenti di custodia e Faith Ringgold per liberare il dipinto. Paint Me A Road Out Of Here mette in luce il potere dell’arte di affermare, guarire e infine trasformare persone e istituzioni.
INSIDEART 20 A VILLA MEDICI LE GIORNARTE EUROPEE DEL PARTRIMONIO
Villa Medici apre le porte per le Giornate europee del patrimonio
Il 28 e il 29 settembre sono previste visite guidate e accesso gratuito alla sede dell’Accademia di Francia a Roma, che aderisce anche quest’anno a GEP 2024
INSIDEART 21 A VILLA MEDICI LE GIORNARTE EUROPEE DEL PARTRIMONIO
INSIDEART 22 COJNTINUA UNA BOCCATA D’ARTE
redazione
INSIDEART 23 COJNTINUA UNA BOCCATA D’ARTE
popoli e le culture e contribuito alla formazione della nostra identità.
GEP 2024: alla scoperta del patrimonio di Villa Medici
Le Giornate all’insegna del “Patrimonio in cammino”
L’invito del tema consiste anche nel prende-
Il 28 e 29 settembre, dalle ore 10 alle ore
re in considerazione il patrimonio culturale di
19, gli spazi di Villa Medici saranno aperti al
patrimonio, quest’anno previste in Italia per
Il tema italiano delle Giornate europee del
ambito locale collocandolo in una dimensio-
pubblico, che avrà l’opportunità di visitare i
sabato 28 e domenica 29 settembre. Co-
patrimonio riprende lo slogan europeo “Rou-
ne più ampia, oltre a cercare in esso le tracce
giardini rinascimentali attraverso un viaggio
ordinato dal Ministero della Cultura, l’even-
tes, Networks and Connections”, scelto dal
delle relazioni fra le genti che si sono mosse
nella storia artistica e patrimoniale del luogo.
to GEP 2024 coinvolgerà tutti i luoghi della
Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi
per terra e per mare, incontrandosi e condi-
In particolare, l’accesso sarà libero e gratuito
cultura pubblici e privati, gli enti, le istitu-
aderenti alla manifestazione. “Patrimonio in
videndo conoscenze, pratiche culturali e ar-
al Grand Salon, al Piazzale e al Festival des
zioni e le associazioni culturali del territo-
cammino” rappresenta quindi un invito a ri-
tistiche, ma anche attività commerciali, cre-
Cabanes di Villa Medici, mentre saranno a
rio nazionale, invitati ad organizzare incontri,
flettere sul valore del patrimonio culturale in
denze religiose, abilità artigianali e agricole,
pagamento le visite guidate ai giardini e agli
aperture straordinarie e iniziative volte a far
relazione a cammini, vie di comunicazione,
innovazioni tecniche.
appartamenti storici del Cardinale Ferdinan-
conoscere e a promuovere il patrimonio cul-
connessioni e reti che, oggi o in passato,
do de’ Medici.
turale.
hanno reso possibili relazioni e scambi fra i
info: villamedici.it
Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia a Roma, aprirà le proprie porte ai visitatori in occasione delle Giornate europee del
Villa Medici_Ph. Sebastiano Luciano
INSIDEART 24 MANIFESTA 15 IN CATALOGNA
Manifesta 15:
la Biennale itinerante approda in Catalogna
Si terrà dall’8 settembre al 24 novembre 2024 la kermesse di arte contemporanea. Protagoniste Barcellona e altre undici città della regione iberica
INSIDEART 25 MANIFESTA 15 IN CATALOGNA
INSIDEART 26 MANIFESTA 15 IN CATALOGNA
INSIDEART 27 MANIFESTA 15 IN CATALOGNA
Robert Crowe
Sarà a Barcellona la quindicesima edizione
politane e Barcellona.
di Manifesta, la biennale d’arte contemporanea itinerante che dal 1996 anima le città
Hadwig Fijen, fondatrice e organizzatrice di
europee. Con lo scopo di creare una corri-
Manifesta, ha affermato che «Manifesta 15
spondenza tra diffusione artistica e inclusione
Barcellona è impegnata in un quadro temati-
sociale, Manifesta 15 coinvolgerà anche altre
co che si concentra sul ruolo critico delle arti
undici città della Catalogna. La rassegna si
e della cultura nel processo di trasformazione
terrà dall’8 settembre al 24 novembre 2024,
ecologica e sulle questioni più urgenti e onni-
ma verrà preceduta da un’indagine sul territo-
comprensive legate alle urgenti crisi ambien-
rio condotta dall’architetto Sergio Pardo.
tali, umanitarie e politiche del nostro tempo».
In quanto Creative Mediator, Pardo ha affer-
Manifesta 15: le sedi
mato che la ricerca riguarderà «il tessuto ur-
Il nucleo della rassegna sarà rappresentato
bano della regione metropolitana, identifican-
dalla ex casa editrice Gustavo Gili a Barcello-
do i principali temi socio-culturali e le località
na, che presenterà «progetti d’archivio incen-
attorno a tre temi principali della biennale: Im-
presenterà interventi artistici nella sala delle
geografiche in cui Manifesta 15 si svilupperà».
trati sul passato coloniale e le sue ripercus-
maginare il futuro, Curare e prendersi cura e
turbine e nelle aree esterne. Il Monastero di
A partire da questa ricerca, «Manifesta 15
sioni, sui movimenti di controcultura durante
Bilanciare i conflitti. Il viaggio di ogni cluster
Sant Cugat, storico simbolo di spiritualità e
spera di presentare il risultato chiave di que-
l’ascesa e la caduta della dittatura franchista
inizia in una straordinaria sede espositiva che
riflessione, sarà la sede principale del tema
sta ricerca in una ‘Magna Carta’ eco-sociale
e sulle storie di rinnovamento dell’istruzione
simboleggia il suo tema generale».
Cure e assistenza. Infine, Casa Gomis, una
alternativa», ha dichiarato la Biennale. L’o-
catalana».
villa privata costruita secondo i principi dell’ar-
biettivo della manifestazione è allora quello di
«La monumentale Tres Xemeneies (Tre ca-
chitettura razionalista, situata nel paesaggio
esplorare strutture urbane e di mobilità alter-
Accanto a questa, «il programma di Manifesta
mini), situata sulla costa tra Barcellona, Sant
naturale di El Prat de Llobregat, vicino all’ae-
native e nuovi modi per connettere comunità
15 sarà presentato attraverso tre cluster nella
Adrià de Besòs e Badalona, ospiterà il pun-
roporto di Barcellona-El Prat, sarà la sede del
e infrastrutture sociali e artistiche, ma anche
regione metropolitana. I cluster di Manifesta
to di partenza del tema Immaginare il futuro.
tema Equilibrio dei conflitti».
di indagare il rapporto tra le dieci città metro-
15 riuniscono progetti in più sedi in più città
Aperta per la prima volta al pubblico, la sede
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INSIDEART 28 MANIFESTA 15 IN CATALOGNA
INSIDEART 29 MANIFESTA 15 IN CATALOGNA
Urban landscape 6 ph Julia Coldwell and GeGerard Guillo
Team artistico e primi partecipanti Il team di Manifesta 15 si compone di undici
(Santa Coloma de Gramenet), Andreu Dengra Carayol (Sant Cugat del Vallès) e Imma Vilches García (Terrassa).
rappresentanti provenienti dalle città metropolitane della Catalogna, oltre a includere la
Tra gli artisti selezionati, invece, compaiono i
curatrice portoghese Filipa Oliveira e la diret-
nomi di Claudia Pages, Jokkoo Collective,
trice Hedwig Fijen. Tra questi, Ariadna Amat
La Casa dels Futurs, Lola Lasurt, Matias
Garcia (Badalona), Penélope Cañizares Bel-
Daporta, Metropolis, Nora Ancarola, Rosa
lido (Cornellà de Llobregat), Cristina Castells
Tharrats & Gabriel Ventura, Tornen les
Tort (El Prat de Llobregat), Raquel Morcillo
Esquelles e Transductores.
(Granollers), Mireia Mascarell (L’Hospitalet de Llobregat), Gisel Noè (Mataró), Óscar Abril Ascaso (Sabadell), David Linares Ramos (Sant Adrià de Besòs), Joan González Cano
info: manifesta.org
INSIDEART 30 IL CENTRE POMPIDOU CELEBRA I 100 ANNI DEL SURREALISMO
Surrealismo, il Centre Pompidou celebra i cento anni del movimento
A partire dal “Manifesto del Surrealismo” di Breton, il museo francese espone le grandi opere prima del periodo di chiusura per ristrutturazione previsto dal 2025
INSIDEART 31 IL CENTRE POMPIDOU CELEBRA I 100 ANNI DEL SURREALISMO
INSIDEART 32 IL CENTRE POMPIDOU CELEBRA I 100 ANNI DEL SURREALISMO
INSIDEART 33 IL CENTRE POMPIDOU CELEBRA I 100 ANNI DEL SURREALISMO
redazione
Il Centre Pompidou di Parigi
Willem den Broeder, Brain Chain, 2001
France, viene esposta al pubblico.
L’esposizione parigina ripercorre oltre quarant’anni del movimento surrealista, pre-
Anche altro spazio è dedicato al testo del
sentando al pubblico non solo i suoi grandi
1924. Alle pareti sono infatti proiettati brevi
esponenti, ma anche le figure letterarie che
film, fotografie e documenti d’archivio che ne
ne hanno ispirato gli immaginari. Tracciando
La mostra al Centre Pompidou: si parte dal “Manifesto del Surrealismo”
raccontano la genesi, mentre la voce dell’au-
un percorso audiovisivo, la mostra include
tore – riprodotta dall’Ircam del museo con
le opere emblematiche del Surrealismo pro-
l’aiuto dell’IA – legge le parole dello scritto,
venienti dalle principali collezioni pubbliche
accompagnando il pubblico nel percorso
e private internazionali. Tra queste, Le grand
insieme Giorgio de Chirico, Salvador Dalí,
La rassegna che il Centre Pompidou dedica
espositivo.
masturbateur di Savador Dalí, proveniente
Leonora Carrington, Remedios Varo e tanti
al Surrealismo si compone di 13 capitoli, ma
dal Museo Reina Sofia di Madrid, Les valeurs
altri artisti con lo scopo di celebrare i cento
prende le mosse da un elemento testuale.
anni dalla nascita del Surrealismo. In espo-
Si tratta del celebre Manifesto del Surrea-
In mostra la storia del movimento
sizione fino al 13 gennaio 2024, Surréalis-
lismo di André Breton, redatto nell’autunno
gio de Chirico del MoMA di New York e Le
me. La mostra del centenario. 1924-2024 fa
del 1924, che costituisce il nucleo ideale della
chien aboyant à la lune di Joan Mirò dal Mu-
tornare nell’istituzione parigina, per la prima
mostra. Le pagine dello scritto sono allestite
seo d’arte di Philadelphia.
volta dopo 22 anni, un nucleo di opere che
nella vetrina voluta da Marcel Duchamp nel
hanno caratterizzato il movimento, esposte in
1947 posta al centro del percorso: è la prima
Accanto a queste ultime compaiono in mostra
un percorso a cura di Didier Ottinger e Marie
volta che una parte così estesa del Manife-
anche i lavori di artiste del calibro di Leono-
Sarré.
sto, in prestito dalla Bibliothèque nationale de
ra Carrington, Remedios Varo, Ithell Col-
La lunga fase di ristrutturazione del Centre Pompidou comincerà nel 2025, e il museo francese vuole chiudere la stagione in bellezza. Ha infatti preso il via una mostra che mette
Max Ernst, L’angelo del focolare (Il trionfo del surrealismo), 1937 © Adagp, Paris, photo Vincent Everarts
peronelles di René Magritte dal SFMoMA di San Francisco, oltre a Chant d’amour di Gior-
INSIDEART 34 IL CENTRE POMPIDOU CELEBRA I 100 ANNI DEL SURREALISMO
INSIDEART 35 IL CENTRE POMPIDOU CELEBRA I 100 ANNI DEL SURREALISMO
linee principali della mostra. «La nostra rassegna – ha dichiarato – abbraccia il movimento nella sua globalità, ovvero sino alla fine degli anni ’60. La storia dell’arte ha escluso per tanto tempo le artiste che invece sono state parte integrante del movimento surrealista. Proponiamo quindi una mostra molto femminile, tenendo conto anche degli studi sulle donne surrealiste portati avanti due anni fa dal Musée de Montmartre, a Parigi, e delle recenti ricerche svolte nel mondo anglosassone sul ruolo delle artiste nel Surrealismo». In più, ha ricordato la portata internazionale del movimento, sottolineando come questo si sia diffuso «non solo in Europa e negli Stati Uniti, ma anche nel Maghreb, in Cina, Giappone e America del Sud». info: centrepompidou.fr
Dorothea Tanning, Birthday, 1942, © The Philadelphia Museum of Art © Adagp, Paris, 2024
quhoun, Dora Maar, Dorothea Tanning e
Le parole della curatrice
sembrava necessario presentare alle nuove
molte altre, accanto a quelli del giapponese
«L’ultima mostra dedicata al movimento sur-
generazioni una mostra sull’intero movimen-
Tatsuo Ikeda e del messicano Rufino Ta-
realista al Centre Pompidou risale al 2002», ha
to, alla luce delle recenti ricerche che sono
mayo.
ricordato la curatrice Marie Sarré. «Da allora
state realizzate».
– ha aggiunto – il Centre Pompidou ha organizzato mostre tematiche e monografiche, ma
La curatrice ha poi offerto uno sguardo sulle
Rembrandt, il capolavoro ritrovato
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