INSIDEART online Davide Rivalta, Leoni, 2018. Cortile d’Onore, Galleria delle Regioni. ©Fotografie Massimo Listri
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QUIRINALE/MATTARELLA E ZAMPETTI
Quirinale: la rivoluzione non vista di Mattarella e Zampetti, il ruolo di Laura
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Ugo Zampetti, Segretario generale del Quirinale
QUIRINALE/MATTARELLA E ZAMPETTI
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QUIRINALE/MATTARELLA E ZAMPETTI
Guido Talarico
Covid permettendo, il 24 gennaio prossimo
La gestione della cosa pubblica in Italia, so-
il nostro Parlamento è convocato, in sedu-
prattutto quando si parla di apparati pub-
ta comune, insieme ai delegati regionali, per
blici, gode di cattiva fama. La massima di
eleggere il prossimo Presidente della Re-
Alexandre Dumas figlio, “Il dovere è ciò che
pubblica. È dunque tempo di bilanci per la
si esige dagli altri” ben descrive l’attitudi-
gestione uscente. Come è naturale che sia
ne di una serie di categorie privilegiate che
la maggior parte dei commentatori ha con-
spesso si dimostrano inflessibili nei con-
centrato la propria analisi su una valutazione
fronti del pubblico e accomodanti verso sé
del lavoro politico svolto da Sergio Mattarel-
stesse. Una delle prime mosse attuate da
la. Il giudizio che ne è scaturito è comples-
Zampetti è andata in questa direzione. Par-
sivamente molto positivo. Né poteva essere
tire dalla massima istituzione della Repub-
altrimenti. Sono stati sette anni impegnativi
blica per dare un segnale a tutto il Paese.
e a tratti molto stressanti (quattro governi e una pandemia senza precedenti) che il Pre-
Il Segretariato generale del Quirinale, natural-
sidente uscente ha governato con acume,
mente con l’avallo del Presidente, ha messo
equilibrio ed efficacia, dimostrando nel-
in atto un’operazione che di fatto ha sanci-
la quotidianità di quale alta statura poli-
to la fine di un antico privilegio riservato agli
tica, morale e umana sia dotato l’uomo.
alti dirigenti dell’istituzione: l’eliminazione
Tuttavia il settennato di Mattarella a no-
degli alloggi di servizio allocati nello sto-
stro giudizio passerà alla storia anche per
rico Palazzo San Felice, un edificio di una
una “rivoluzione” che non tutti hanno col-
certa magnificenza che si erge in via della
to. Ci riferiamo alla rivoluzione ammi-
Dataria, di fronte al Quirinale e accanto alle
nistrativa portata avanti dal Segreta-
Scuderie. È così che 43 alloggi, sono rien-
rio Generale Ugo Zampetti. Proviamo
trati nella disponibilità della Presidenza della
dunque a ripercorre alcune delle tappe di
Repubblica. Quella degli alloggi di servizio
questi cambiamenti profondi e poco co-
era un’antica consuetudine del Colle. Pri-
nosciuti adottati dal segretariato uscente.
vilegio di cui hanno goduto anche i pre-
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QUIRINALE/MATTARELLA E ZAMPETTI
decessori di Zampetti, per intenderci, Ga-
ta a Palazzo Venezia, potrà tornare a nuo-
etano Gifuni e Donato Marra. Zampetti ha
va vita. È un’operazione di principio, perché
cominciato l’operazione dando il buon
mette fine ad un sistema di affitti agevola-
esempio, rinunciando lui stesso all’allog-
ti inopportuno, ma è soprattutto una ope-
gio di servizio e rinunciando anche alla
razione di grande valore culturale, tant’è
sua residenza all’interno della Tenuta di
che il Quirinale l’ha gestita insieme al dica-
Castelporziano, che è stata così assegna-
stero competente, quello di Franceschini.
ta ad una iniziativa sociale destinata agli anziani ed ai disabili. Ma il progetto Palazzo
Oltre a quelli etici, gli aspetti culturali posi-
San Felice è di più ampio respiro. Oltre alla
tivi di questa operazione sono molteplici. A
ripresa dell’immobile da parte dell’ammini-
Palazzo Venezia, la biblioteca, una delle più
strazione, prevede infatti anche la ristruttura-
importanti del Paese, viveva in sofferenza.
zione e la restituzione alla fruizione pubblica.
Era mal esposta, quindi poco accessibile e, per alcuni versi, metteva anche in perico-
Parte così il progetto, affidato all’archistar
lo parte del suo patrimonio. A Palazzo San
Mario Botta, per la realizzazione della nuova
Felice invece troverà una collocazione di
Biblioteca di archeologia e storia dell’ar-
grande valore architettonico che premierà la
te. Al momento la consegna dei locali è già
qualità e la fruibilità dei contenuti. Parliamo,
avvenuto e i lavori verranno ultimati nel 2024
per intenderci, di 400mila volumi tra cui in-
data in cui la biblioteca, fino ad ora ospita-
cunaboli, cinquecentine, seicentine, 3.500
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QUIRINALE/MATTARELLA E ZAMPETTI
testate di periodici, 20.700 incisioni, disegni
vire lo Stato nel migliore dei modi pos-
e fotografie, 2.000 manifesti teatrali, 66.000
sibili, restando fedele alle istituzioni prima
microfiche, 400 cd-rom, 1.600 opere mano-
ancora che agli uomini e, soprattutto, por-
scritte e oltre 100mila carte di fondi archivi-
tando a casa risultati veri sempre di interes-
stici. Insomma, un tesoro. Un vero simbolo
se pubblico. Quel valore aggiunto, concreto
della straordinarietà del patrimonio culturale
e misurabile, che fa sempre la differenza.
nazionale. Per altro è da sottolineare come l’architetto Botta abbia donato il suo lavoro.
Questi sette anni al Quirinale rappresentano il culmine di una carriera da “civil servant” che
Se il Presidente Mattarella ha contrasse-
non ha uguali. Zampetti, nel lontano 1999,
gnato il suo settennato, giocando il ruolo
viene nominato Segretario generale della Ca-
dell’arbitro costituzionale irreprensibile,
mera dei Deputati. In quel ruolo ha collabora-
del padre nobile che incarna lo spirito dei
to con cinque presidenti, provenienti da altret-
fondatori e che ad ogni crisi, politica o sa-
tanti partiti: Luciano Violante, Pier Ferdinando
nitaria che sia, risponde sempre trovando la
Casini, Fausto Bertinotti, Gianfranco Fini e
migliore soluzione per il Paese e per le isti-
Laura Boldrini. Ha lavorato con tutti loro con il
tuzioni difendendo gli interessi di tutti, Zam-
solito spirito di servizio e la consueta efficacia,
petti segna la propria Segreteria generale
ammodernando la Camera dei deputati dal-
al Quirinale nel solco che gli è più caro e
la sua struttura fisica ai regolamenti. Un per-
che caratterizza tutta la sua carriera: ser-
corso che, nel suo genere, ha fatto la storia.
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QUIRINALE/MATTARELLA E ZAMPETTI
Al Quirinale arriva che è già in pensione,
Felice, è Quirinale Contemporaneo l’altra
ragione che gli fa rifiutare qualsiasi forma
pietra miliare della “rivoluzione” gestio-
di compenso aggiuntivo previsto in pas-
nale realizzata sul Colle. Come dicevamo,
sato per il Segretario generale. La sintonia
questo è un evento memorabile, una di quelle
con il Presidente Mattarella, al quale è lega-
pagine che resterà nei libri di storia dell’arte
to da un rapporto di stima professionale ed
e forse anche nella storia del Paese. Ne ho
umana trentennale, è totale. Ed è proprio
scritto tante volte, perché sin dalla sua prima
questo afflato, questo continuo sostegno del
edizione ne sono rimasto colpito. Le ragioni
Presidente che gli consentono di attuare la
sono queste. Prima dell’avvento del duo
sua “rivoluzione”. Il fare di Zampetti ricorda
Mattarella Zampetti le porte del Quirinale
un adagio di George Eliot, pseudonimo al
erano rimaste chiuse sia al moderno che
maschile di quella raffinata scrittrice di epo-
al contemporaneo. Una scelta assurda. Era
ca vittoriana che è stata Mary Evans Cross:
come se la Presidenza della Repubblica im-
“La ricompensa per chi adempie ad un do-
plicitamente convalidasse quel sentito diffuso
vere è la capacità di adempierne un altro”.
in certi ambienti, e prevalente a livello internazionale, secondo il quale l’Italia dell’arte fosse
Dopo l’operazione Palazzo San Felice, Zam-
soltanto quella classica. Qualche anno fa an-
petti parte alla carica per un secondo pro-
dai a trovare il professor Louis Godard, Con-
getto culturale di portata epocale: “Quirinale
sigliere del Presidente della Repubblica per
Contemporaneo”. Intendiamoci, l’attività del
la conservazione del patrimonio artistico della
Segretariato generale è costellata da de-
dotazione presidenziale. Andai come edito-
cine di piccoli e grandi recuperi, restauri,
re di Inside Art e fondatore del Talent Prize
messa in sicurezza, riaperture: dal portale
mettendomi a disposizione dei suoi uffici per
d’ingresso di Porta Dataria al muraglione e il
provare a dare spazio all’arte contemporanea
portone d’ingresso di Porta Panetteria. Op-
e soprattutto ai talenti emergenti. Mi fu rispo-
pure il restauro e la riapertura di Porta Quiri-
sto che il Quirinale non trattava il contempo-
nale, così come il restauro e l’adeguamento
raneo. Sic et simpliciter. Ne uscii sconsolato.
impiantistico di quattro prestigiosissime sale (delle Stagioni, degli Scrigni, del Bronzino e
Quirinale Contemporaneo, un’idea tutta
della Rappresentanza). Così come segno di
di Zampetti condivisa con il Presidente
grande attenzione alle tematiche sociali è
Mattarella, ha oggi alle spalle tre edizioni.
stato l’inserimento di un nuovo ascensore
La curatela è affidata a Cristina Mazzanti-
all’interno del percorso per anziani e disabili.
ni che, nonostante le naturali complicazio-
Insomma, sono veramente tanti gli interven-
ni iniziali e la pandemia, ha mantenuto la
ti realizzati per restituire splendore, sicurez-
barra dritta portando sul Colle veramente
za ed efficacia al Complesso del Quirinale.
il meglio dell’arte contemporanea e del design italiano. Un lavoro enorme. Se vi ca-
Tuttavia, dopo il recupero di Palazzo San
pita di visitare Quirinale Contemporaneo,
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QUIRINALE/MATTARELLA E ZAMPETTI
e ve lo consiglio, capirete anche senza essere esperti della qualità e della vastità del lavoro fatto. C’è il meglio del meglio e come se non bastasse molti dei lavori presenti sono stati donati alla Presidenza della Repubblica. Tanto per fare un esempio, tra le donazioni figura un lavoro del meranese Rudolf Stingel, una vera star internazionale, il cui valore è di almeno tre milioni di euro. Il moderno e il contemporaneo sono dunque sdoganati. Finalmente le porte del Palazzo si aprono anche a loro. Ma non è solo questo: con le donazioni arrivate dal meglio della produzione del design italiano, dalle lampade ai divani, dalle sedie all’illuminotecnica, Mazzantini risistema e riammoderna tutto il Palazzo riportandolo a nuovo e creando di fatto valore reale per la
adora ma che ha messo da parte per senso
proprietà. Insomma, la leva principale usa-
del dovere, per soddisfare la richiesta pater-
ta da Zampetti per segnare la sua epoca è
na ma certamente per un rispetto profon-
stata la cultura unita alla buona gestione. Un
do dell’istituzione che il padre rappresenta.
esempio che ci auguriamo faccia tendenza.
Soltanto sguardi superficiali non possono comprendere cosa significhi lasciare la pro-
Esaminare il settennato di Mattarella da una
pria vita per dedicarsi ad una missione che
angolatura più ampia non può però prescinde-
in fondo non è la propria. Laura Mattarella
re dal mettere l’accento su un’altra figura che
ha svolto la sua parte alla perfezione. Inte-
è stata fondamentale nel costruire il succes-
ragire con le altre first ladies è un affare
so di un intero mandato. Mi riferisco a Laura
di Stato. Farlo bene significa rendere un
Mattarella, la first daughter, come direbbero
servizio importante alla propria nazio-
gli americani. Laura è una donna raffinata,
ne. Laura l’ha fatto con sobrietà, con di-
dotata di un’eleganza naturale che da su-
screzione, con grande professionalità.
bito l’ha messa in splendida luce nel gestire il suo ruolo accanto al presidente. Ma è
Uno delle prime volte che l’incontrai fu du-
anche un’avvocatessa amministrativista, una
rante una visita di Stato in Camerun. Alla
moglie e la madre di tre giovani e splendidi figli.
cena offerta a Yaoundé dal Presidente Paul Biya alla delegazione italiana vi erano cir-
Avvocato, moglie e madre. Tre ruoli che lei
ca 600 ospiti. Il tavolo presidenziale era in
INSIDEART 10 QUIRINALE/MATTARELLA E ZAMPETTI
alto e guardava la sala dove sedevano gli
tro Calamandrei quando diceva che “la Co-
invitati. Io ero li sotto, non vicinissimo ma li
stituzione dev’essere presbite, vedere meglio
vedevo bene. Fu un pranzo lungo, stancan-
da lontano” e speriamo che chiunque sal-
te. Fu in quella circostanza che forse per la
ga sul Colle riparta dal lascito di Mattarella.
prima volta ho compreso il valore di quella donna così discreta ed elegante che sapeva unire compostezza e resilienza e sommarle ad una ottima capacità di conversazione. Doti che hanno contrassegnato il suo di settennato chiusosi, ed anche questo è un successo, senza una minima sbavatura. La grandezza della Presidenza di Sergio Mattarella è senza dubbio figlia della sua statura di costituzionalista, di politico e di uomo ed è misurabile anche grazie al coefficiente di difficoltà delle prove che ha dovuto superare. Ma, come ho ripetuto, è data anche dalla sua capacità di scelta della squadra. La perfezione di Laura, la competenza, la vastissima esperienza e l’etica repubblicana di Zampetti, il credere nella cultura come strumento migliore per connotare il suo mandato, sono tutti elementi che costituiscono l’impalcatura di una presidenza memorabile. L’ultima volta che ho visitato Quirinale Contemporaneo ho avuto occasione di salire sul Torrino, il punto più alto del Complesso e della città, la vista più bella di Roma. Guardando in direzione di Fontana di Trevi ho scorto su un palazzotto tra i più vicini al Quirinale un lenzuolo bianco messo in bella vista con su scritto “Sergio rimani”. Il popolo chiama ma Sergio ha già detto che non è giusto rimanere e che lui se ne andrà. E, naturalmente, c’è da credergli. Speriamo che il parlamento sappia tenere a mente il suggerimento di Pie-
(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati
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INSIDEART 12 GIUSEPPE PENONE
Le sculture di Giuseppe Penone all’Accademia di Francia per Art Club#34 dialogano con le stanze del cardinale Ferdinando de’Medici
INSIDEART 13 GIUSEPPE PENONE
INSIDEART 14 GIUSEPPE PENONE
Alberto Papola
Grandi ritorni segnano questo inizio del 2022.
Le opere di Giuseppe Penone sono inte-
Uno tra tutti quello dell’artista Giuseppe Pe-
grate al percorso delle visite guidate di Vil-
none (1947) a Villa Medici che, dopo l’espo-
la Medici, proponendo così un dialogo fra
sizione personale organizzata nel 2008 da Ri-
patrimonio e contemporaneità. Gli spazi
chard Peduzzi, torna all’accademia di Francia
dell’accademia di Francia, fondata da Lu-
a Roma con un nuovo progetto, questa volta
igi XIV, incastonata sulla collina del Pincio,
curato da Pier Paolo Pancotto, realizza-
nel cuore della Capitale, vedono l’artista pie-
to con il sostegno della Galleria Gagosian.
montese, impegnato in un progetto espositivo ideato appositamente per le stanze stori-
© Daniele Molajoli
INSIDEART 15 GIUSEPPE PENONE
che del Cardinale Ferdinando de’ Medici.
cezione visiva. L’incontro tra gesto e materia è presente ancora nel lavoro Avvolgere la terra
Penone presenta alcune opere emblematiche
– vaso (2005), dove viene tentata una sinte-
della sua poetica che dialogano con le son-
si del complesso legame tra uomo e natura.
tuose decorazioni delle sale private del cardinale, la stanza degli Elementi, la stanza delle
L’intervento dell’artista, che ha segnato la sto-
Muse e la stanza degli amori di Giove. Nelle
ria artistica italiana e internazionale con la sua
sue sculture e installazioni il processo di at-
esperienza nell’arte povera, si inserisce nella
tuazione è parte integrante dell’opera stessa e
serie di esposizioni Art Club sotto la direzio-
sono le azioni che Penone compie che dan-
ne di Pancotto, iniziata nel 2016, e oggi ar-
no forma alla materia mentre viene instaurato
rivata alla sua 34esima edizione. La mostra,
un dialogo tra queste e quelle che vengono
aperta al pubblico il 16 dicembre 2021, ri-
messe in atto dal mondo naturale. Per il pro-
marrà a disposizione dei visitatori dell’Accade-
getto vengono selezionati lavori che cercano
mia di Francia fino al 27 febbraio del 2022.
di mettere in valore la singolarità degli spazi ma allo stesso tempo ponendo in discussione il materiale e il concetto di scultura. Pier Paolo Pancotto e Giuseppe Penone attuano un lavoro di selezione che presenta al pubblico un ampio spettro temporale della produzione dell’artista. Vaso, l’opera meno recente presente in esposizione, risale infatti al 1986, fino ad arrivare alle produzioni più recenti come il video Ephemeris, realizzato nel 2016. Il leitmotiv che caratterizza il progetto è pero la scelta di operare attraverso il materiale della ceramica. Vaso (1986) è composta da una ciotola in ceramica che ospita un vaso in gesso, la cui silhouette destrutturata porta l’impronta delle mani dell’artista, facendo eco alle funzioni private, quasi domestiche del luogo che la ospita. L’impronta dell’artista si rintraccia anche nell’opera Il vuoto del vaso (2005), una composizione formata dalla struttura in ceramica, incorniciata da tre radiografie di mani, che gioca sulla materialità delle forme e sulla loro per-
Info: https://www.villamedici.it Giuseppe Penone, Art Club#34, a cura di Pier Paolo Pancotto Villa Medici, Accademia di Francia a Roma 16 dicembre 2021 – 27 febbraio 2022 © Daniele Molajoli
INSIDEART 16 GIUSEPPE PENONE
© Daniele Molajoli
INSIDEART 17 GIUSEPPE PENONE
© Daniele Molajoli
© Archivio Penone
INSIDEART 18 IL MESTIERE DELLE ARTI: ORME
Orme:
il nuovo spazio romano dedicato alla serigrafia
INSIDEART 19 IL MESTIERE DELLE ARTI: ORME
Corinna Turati
Il Bello: è questo il fil rouge che la nuova
nuovi mestieri che ruotano intorno al
rubrica di Inside Art “Il mestiere delle Arti”
mondo dell’ arte.
ha deciso di raccontare.
Si comincia con Orme.
Per farlo vi porteremo con noi in un viaggio multimediale nel contemporaneo,
Orme è un nuovo spazio nel cuore della
raccontando gli spazi, i personaggi e i
Capitale dedicato all’arte della serigrafia.
INSIDEART 20 IL MESTIERE DELLE ARTI: ORME
Creato dall’artista romana Ala d’Amico, che
cos’è Orme e come è nato. Perché hai
dopo anni in giro per il mondo ha deciso di ri-
scelto questo nome?
tornare nella propria città e creare un laboratorio per la stampa d’autore, Orme è un incuba-
Orme nasce prima di tutto da una necessità:
tore di progetti ai confini tra tradizione artigiana
dopo anni fuori sono tornata a Roma ed ero in
e sperimentazione artistica, editore di multipli
cerca di un laboratorio di serigrafia dove poter
in edizione limitata. Attraverso collaborazioni
lavorare e stampare. In altre città europee ho
con diversi artisti, questo spazio si pone l’o-
sempre trovato un printshop dove potermi ap-
biettivo di dare nuovo vigore e pertinenza al
poggiare, senza dover commissionare il lavoro
mondo della grafica.
a qualcun’altro. Nonostante abbia molti amici
Abbiamo chiesto “come vive” alla fondatrice
che lavorano con la serigrafia, a Roma man-
Ala d’Amico.
cava un luogo dove potersi ritrovare e lavorare. Ho approfittato di questi due anni di fermo
Cominciamo dall’inizio e raccontaci che
mondiale per progettare, ricercare i macchinari
INSIDEART 21 IL MESTIERE DELLE ARTI: ORME
che volevo e dare forma allo spazio. Trovo che Roma ora sta vivendo un momento
Orme vuole essere prima di tutto un luogo di
speciale: tante persone sono tornate portando
scambio e di sperimentazione. Sono arrivata
con sé un forte desiderio di scambio soprat-
alla serigrafia dalla fotografia. Nonostante ci sia
tutto tra gli artisti che hanno creato spazi indi-
un forte legame, la vita del fotografo e quel-
pendenti in tutta la città. Una grande spinta e
la dello stampatore sono molto diverse, quasi
carica vitale la devo ai Bulla che per primi mi
agli antipodi. All’accademia il dipartimento di
hanno incoraggiato ad aprire Orme. Con Be-
fotografia si trovava nel seminterrato, si lavo-
atrice e Flaminia Bulla c’è anche il desiderio
rava quasi al buio o con luce artificiale, si era
di fare lavori a sei mani, creare dialoghi possibili
spesso da soli, distaccati da quello che ti cir-
tra la serigrafia e la litografia per esempio.
condava. Quando per curiosità sono andata
Il nome Orme mi è sempre piaciuto, qualcosa
a visitare il dipartimento di stampa ne sono
di così tangibile nonostante sia totalmente effi-
rimasta totalmente affascinata. Era uno spa-
mero e fragile.
zio enorme invaso dalla luce, c’era la musica sempre accesa e si lavorava costantemente
Possiamo definirla la tua una factory
in gruppo. Il mio professore, Gunars Prande,
a tutti gli effetti, un luogo dove si fanno
un giorno mi disse: “Photographers have an
co-creations.
ego, printers have secrets.” In qualche modo
Come selezioni gli artisti?
l’avvicinarsi con l’artigianato ti fa perdere un po’
INSIDEART 22 IL MESTIERE DELLE ARTI: ORME
INSIDEART 23 IL MESTIERE DELLE ARTI: ORME
del senso di possessione e autorialità sull’im-
impatto sull’ispirazione per i tuoi artisti?
magine, ma soprattutto è stato il ritorno alla materia che mi ha fatto appassionare a questa
Penso che Roma sia speciale per questo, ogni
tecnica. Grazie al fatto di non aver seguito un
quartiere raccoglie storie e personalità diverse.
percorso lineare, ho avuto quella libertà che ti
Dove ci troviamo diciamo che è un epicentro,
distanzia dalla stampa tradizionale, lavorando
il ghetto ebraico e la Roma papalina ma an-
con materiali non sempre idonei.
che il ritrovamento di Moro, gli scavi della crip-
La selezione degli artisti è molto naturale, sono
ta Balbi… È sicuramente un luogo con mille
spesso amici o amici di amici. Adesso il mio
stratificazioni, tanti segni di momenti storici che
sogno sarebbe quello di organizzare laboratori
si incrociano. È un privilegio poter lavorare im-
per bambini.
mersi in un contesto del genere.
La location, in via Caetani, è a dir poco
Raccontaci ora della tua ricerca artistica.
suggestiva: è stata teatro di alcuni tra gli accadimenti più importanti del secolo
Per paura che la continua proliferazione di nuo-
scorso e siamo contigui da una parte al
ve immagini non facesse altro che annullarle, ho
ghetto ebraico e dall’altra alla Roma pa-
iniziato ad interessarmi alla vita delle immagini
palina. Credi che questo possa avere un
già esistenti, studiando le loro possibilità di tra-
INSIDEART 24 IL MESTIERE DELLE ARTI: ORME
sformazione sia formali sia di significato. Quale
con altre immagini prese da fonti in contrasto,
o come può essere la vita di un’immagine?
possono unificarsi e trasmettere un messaggio
Ho trovato nella tecnica della serigrafia il me-
affine e inaspettato. Il mio lavoro consiste nel
dium adatto per lavorare sul dualismo tra
forzare combinazioni anacronistiche, alterando
un’immagine scattata e una appropriata, tra il
il contesto e accettando fallimenti nel proces-
principio di unicum e quello d’immagine singo-
so di registro per dar vita a inaspettate e tra-
la all’interno di una serie, tra il concetto di pos-
scurate qualità.
sesso e quello di uso. Scoprendo poi anche un rapporto tra materia e immagine.
Come vedi Orme tra 5 anni?
Nel mio lavoro uso metodi di riproduzione sia analogiche sia digitali, ma anche le immagini stesse provengono spesso da fonti diverse. Utilizzando libri, soprattutto testi che di funzione sono fonti di processi di conoscenza, il mio interesse è quello di svelare come spesso le immagini che accompagnano il testo trasportano significati nascosti. Messe in comunicazione
Ho appena aperto, navighiamo a vista!
INSIDEART 25 IL MESTIERE DELLE ARTI: ORME
INSIDEART 26 IRIS NESHER
Iris Nesher con “Materia”, in una mostra personale
negli spazi di Nomas Foundation Davide Maria Mannocchi
Raffaella Frascarelli cura la nuova esposi-
lavori che spaziano attraverso un’ampia serie
zione personale di Iris Nesher. L’artista dedi-
di tecniche e vengono generati sia dall’attività
ca all’universo femminile la sua nuova serie di
individuale di Nesher sia dalla sua collabora-
© Iris Nesher
INSIDEART 27 IRIS NESHER
zione con altri individui che hanno accompagna-
femminile creativo, metamorfico che dialoga con
to il suo percorso più e meno recente.
il proprio tempo. Dalla comune radice linguistica protoindoeuropea “méhtēr”, materno e materia
Materia, la nuova mostra organizzata da No- evocano la società globale, la sua aspirazione a mas Foundation, si prefigge l’obiettivo di de-
offrire eguaglianza e benessere all’interno della
clinare i valori su cui si basa da anni l’attività del contraddizione materialista e ricordano il ruolo centro di ricerca con sede a Roma. L’impegno
delle donne nel cambiamento sociopolitico in
in ambito sociale e l’aspirazione verso la giusti- corso. zia, l’eguaglianza economica e la parità dei diritti di ogni natura sono al centro dell’interesse della Questo nuovo capitolo della produzione di Iris Fondazione che condivide tali valori con Iris Ne- Nesher prende le mosse dall’iconografia classher, artista nata Milano ma cresciuta a Tel Aviv,
sica fino a reinterpretare il vissuto personale
in Israele, luogo in cui tutt’oggi vive e lavora.
dell’artista che si intreccia con quello collettivo della femminilità. Proprio nell’esplorazione di
L’esposizione aprirà al pubblico il 10 febbraio questo campo ci si trova a percepirne l’inafferra2022, ponendo in esposizione un corpo di ope- bilità del perimetro che si traduce in una mescore che si muovono tra la produzione fotografica, lanza e in una sperimentazione non necessariail video e la lavorazione dell’argilla. La linea di ri-
mente etichettatile.
cerca che Nesher porta avanti si focalizza sull’universo del materno e della sua relazione con un La contaminazione tra medium infatti fa da pro-
INSIDEART 28 IRIS NESHER
INSIDEART 29 IRIS NESHER
tagonista nel percorso espositivo organizzato
intenzioni dell’artista siano ben chiare è l’aspet-
dalla curatrice Frascarelli. Un dialogo ininterrot-
to pratico che rivela l’aspetto dell’alterità: il caso
to tra individuo e collettività plasma uno scena-
che mostra maggiormente tale caratteristica è
rio polimorfico e mai prevedibile. Nonostante le
senza dubbio quello delle ceramiche esposte in mostra, prodotte da Nesher nell’arco di molti anni, in una prima fase in maniera indipendente e solitaria, poi includendo nella lavorazione della materia anche altre donne. Così la serie di ceramiche Domestica non parla soltanto di una relazione con gli archetipi relativi all’oikos, ma lascia emergere lo spazio sociale nel quale la condivisione del lavoroassume il significato cura reciproca, usando l’argilla come materia per dare forma alla comunità. Lo stesso senso di collettività si rintraccia anche nella serie di fotografie che scandagliano la dimensione privata della donna. Ritratti di donne affiancate dalle loro parole, che invitano a riflettere sui processi di negoziazione che ruotano intorno al materno in quanto artefatto psicanalitico, retaggio dell’egemonia patriarcale. L’universo femminile diviene per l’artista metafora della società nella sua interezza e l’arte si assume il compito di conservare nel tempo il significato del vivere. La donna in questo caso si presenta come il più adeguato testimone nell’atto di ricercare e narrare il senso dell’esistenza, in quanto generatrice di nuova vita, sotto l’immortale e immutabile segno dell’amore. Info: https://nomasfoundation.com/ Iris Nesher, Materia/Matter, a cura di Raffaella Frascarelli 10 febbraio 2022 – 29 aprile 2022 Nomas Foundation viale Somalia 33, Roma
INSIDEART 30 UNITE4HERITAGE
Unite4Heritage,l’unità italiana di forze speciali impegnata nella salvaguardia del patrimonio culturale internazionale Alberto Papola
I momenti di crisi ci aiutano ad aprire gli occhi
rare l’operato portato avanti fino al momento in
su quali siano le fragilità su cui occorre con-
cui non ci si contra con le contingenze.
centrarsi per rimediare agli errori del passato ed evidenziare le soluzioni in grado di miglio-
Nel panorama internazionale siamo oggi di
INSIDEART 31 UNITE4HERITAGE
fronte all’esigenza di tutelare ciò che di più pre-
di salvaguardare la memoria storica, formato
zioso abbiamo ereditato dalla storia e troppo
da militari del Comando Carabinieri Tutela
spesso il patrimonio culturale è ciò che viene
Patrimonio Culturale (TPC), concepita per
più duramente colpito dalle ondate di violenza
intervenire in aree colpite da emergenze, quali
messe in atto. Nasce proprio a tal proposito la
calamità o crisi prodotte dall’uomo.
volontà di costituire un corpo speciale in grado
INSIDEART 32 UNITE4HERITAGE
Un merito tutto italiano quello di aver saputo,
mente nel nostro paese ma non solo. Anche
con grande spirito anticipatore, sviluppare l’i-
nello scenario internazionale sono state svolte
dea di una Task Force in grado di salvaguar-
importanti azioni di tutela e ne sono un esem-
dare i siti archeologici, i luoghi della cultura e
pio le missioni svolte in Iraq e Messico, paesi
i beni culturali e contrastare il traffico interna-
in cui più intenso è stato l’impiego dei Caschi
zionale di manufatti. Già nel 16 febbraio 2016
blu della Cultura. In Iraq, dove dall’inizio del
infatti viene firmato a Roma il Memorandum
2018 vi è una presenza costante di due Ca-
of Understanding, in cui l’Italia si prende
rabinieri del Comando Tutela Patrimonio Cultu-
l’impegno di fondare i Caschi blu della Cultura,
rale, dispiegati nell’ambito della missione Inhe-
da quel momento riconosciuti come il braccio
rent Resolve/Prima Parthica, sono stati svolti
armato della campagna Unesco, Unite4He-
trentotto corsi in Cultural Heritage Protection,
ritage.
a favore di personale del Ministero degli Interni e del Ministero della Cultura e delle Antichità
L’unità prende forma nel 2017 e da allora rima-
iracheni.
ne italiano l’unico nucleo altamente qualificato in questo genere di operazioni, attivo principal-
In Messico, invece, Carabinieri ed esperti Uni-
INSIDEART 33 UNITE4HERITAGE
Operazioni recupero e messa in sicurezza opere Museo di Amatrice e della Sindone di Arquata_Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale
te4Heritage hanno aiutato le Autorità locali e la
sock.
Unidad de Tutela del Patrimonio Cultural, istituita il 28 marzo 2018 nell’ambito della
La Task Force Unite4Heritage è un importan-
Divisione di Gendarmeria della Policía Federal,
tissimo passo in avanti di un lungo cammino
su modello del TPC, nella predisposizione del-
intrapreso dall’Italia in questa missione sovra-
le misure di emergenza in occasione di disastri
nazionale di tutela della civiltà. È all’Italia infatti
naturali.
che la Comunità internazionale guarda come modello nella tutela del patrimonio culturale e
Nel 2020 sono state condotte due missioni
la creazione della Task Force, tra le molteplici
ricognitive all’estero: in gennaio in Albania, a
azioni condotte, in corso e pianificate, è una
seguito degli eventi sismici avvenuti nei mesi
delle migliori risposte che il nostro Paese po-
immediatamente precedenti, in ottobre nel Li-
tesse dare.
bano, dove un incendio nel porto di Beirut ha danneggiato edifici storici del centro e quaranta delle centotrenta opere d’arte del Museo di arte moderna e contemporanea Sur-
Info: https://www.unite4heritage.org/
INSIDEART 34 GLOBAL NFT EXHIBITION ROME
Global NFT Exhibition Rome, incontro tra futuro e tradizione a Palazzo Merulana
INSIDEART 35 GLOBAL NFT EXHIBITION ROME
INSIDEART 36 GLOBAL NFT EXHIBITION ROME
Alberto Papola
Guardandoci alla spalle possiamo dire senza
are una comunità. Molti di loro hanno aderito
dubbio che nel 2021, uno dei fenomeni mag-
a questo progetto fin dall’inizio quando era an-
giormente in grado di catalizzare l’attenzione
cora un’idea, un mio desiderio. Questa mostra
del pubblico dell’arte contemporanea (e non) e
è la prima del suo genere a livello globale. Es-
tracciare nuovi sentieri che saranno seguiti nei
sendo tenuta in Italia, si spera che attiri l’at-
prossimi anni è stato l’esplodere dell’arte digi-
tenzione locale su questa nuova forma di arte
tale connessa alle criptovalute. Conseguente-
digitale. Non vedo l’ora di incontrare tutti nella
mente, la nicchia di pubblico che ha dimostra-
vita reale e condividere le nostre conoscenze
to forte interesse per questa nuova forma di
ed esperienze in questo campo».
collezionismo, in crescita a livello esponenziale, sente il bisogno di fare il punto sull’attuale
Crescere come comunità
situazione a livello internazionale e rintracciare un territorio di confronto per valutare quali sa-
Ma facciamo un passo indietro. Cosa sono
ranno i suoi prossimi sviluppi.
gli NFT? Tecnicamente i Non-Fungible Token sono frammenti di contenuti digitali legati alla
Dai social alla realtà
tecnologia Blockchain, il database su cui si basa la circolazione di criptovalute come Bi-
La Global Art Exhibition (GAE) annuncia
tcoin ed Ethereum. Gli NFT hanno la capacità
a tal proposito che sabato 15 gennaio 2022
di trasformare opere d’arte digitale, ma anche
avrà luogo a Palazzo Merulana la prima mo-
qualsiasi altro oggetto da collezione, in beni
stra in grado di raccogliere a livello mondiale la
unici verificabili. Ciò che più intriga è però la
più grande testimonianza del movimento NFT.
possibilità di scambio di questi oggetti dema-
Ma da dove nasce questa iniziativa? Dalla
terializzati e di conseguenza ciò che risulta
rete ovviamente. Nell’aprile del 2021 GAE na-
fondamentale è avere a disposizione una co-
sce sul social network Clubhouse, da un’idea
munità con cui effettuarli.
del collezionista di NFT Escargot, insieme a un team di co-fondatori internazionale. La
Global NFT Exhibition Rome nasce da un ap-
trasmissione della nuova cultura degli NFT, e
proccio votato alla costituzione di una comu-
le sue sfaccettature, è il punto focale da cui
nità di individui aventi lo stesso interesse. Il
prende piede l’attività divulgativa del collettivo
club da cui è nata l’iniziativa conta oggi 4.500
che si impegna da mesi ormai nella promo-
membri e non sembra volersi arrestare nella
zione di molteplici espressioni artistiche, voci
sua espansione. Durante i mesi di chiusura
e prospettive. Stefano Favaretto, cofonda-
causati dalla recente pandemia sono state or-
tore di GAE su Clubhouse e artista anche lui,
ganizzate sul social network Clubhouse miriadi
commenta: «Clubhouse mi ha permesso di
di interviste online con artisti digitali, concerti
raggiungere gli artisti NFT internazionali e cre-
musicali e sale didattiche, incentrate su arte
INSIDEART 37 GLOBAL NFT EXHIBITION ROME
e tecnologia. Oggi è pero arrivato il momento
rotonde senza però dimenticare delle ore di
di convertire nella dimensione fisica i traguardi
pausa, incredibilmente utili nell’interazione trai
raggiunti nei mesi passati e a Palazzo Merula-
partecipanti che avranno l’occasione di arric-
na avrà quindi luogo una vera esposizione di
chire il proprio percorso personale e artistico.
opere NFT. Saranno proiettate le opere di dodici artisti presenti in loco e numerose creazioni provenienti dal panorama internazionale. «Grazie a questo club diamo visibilità agli artisti che cercano un nuovo volto e una nuova identità del mondo dell’arte, creando idee e connessioni – afferma Favaretto – Siamo già riusciti a portarne piú di 50 nel mondo fisico presso la Start Art Gallery | K11 MUSEA di Hong Kong. Adesso continuiamo questo cammino in Italia in modo da riuscire a far crescere la comunità NFT italiana». Il programma di sabato 15 gennaio è ricco di ulteriori proposte come workshop e tavole
Info: https://www.palazzomerulana.it/events/ global-nft-exhibition-rome-where-tradition-meets-the-future/ Global NFT Exhibition Rome – Palazzo Merulana Sabato 15 gennaio 2022 ore 14:00 Via Merulana, 121, Roma