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N. 157 | € 2,00
credit Archivio Emilio Isgrò
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EMILIO ISGRÒ ALLA GALLERIA NAZIONALE PER IL 2024
Emilio Isgrò protagonista della Galleria Nazionale per il 2024
Un anno, un artista, una sala: tra i progetti svelati dalla neo-diettrice Cristina Mazzantini dodici mesi dedicati a un protagonista dell’arte
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EMILIO ISGRÒ ALLA GALLERIA NAZIONALE PER IL 2024
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EMILIO ISGRÒ ALLA GALLERIA NAZIONALE PER IL 2024
redazione
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ciato che sarà Emilio Isgrò il protagonista. Oltre
EMILIO ISGRÒ ALLA GALLERIA NAZIONALE PER IL 2024
toli della storia italiana contemporanea».
ad esporre in uno spazio del museo ancora da Ora che si è insediata la nuova direttrice della
simo autunno era stata preannunciata e decisa
definire, il maestro dell’arte della cancellatura
Il rapporto tra Cristina Mazzantini ed Emilio
Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contem-
sotto la direzione di Cristiana Collu), che saran-
incontrerà il pubblico in una serie di appun-
Isgrò è ormai di lunga data. In qualità di cu-
poranea di Roma, Cristina Mazzantini, gran-
no pianificate nei prossimi mesi, emerge un’ini-
tamenti stagionali che coinvolgeranno anche
ratrice del progetto Quirinale Contemporaneo,
de è l’attesa di sapere quale sarà il futuro di
ziativa piuttosto interessante che caraterizzerà
scrittori, critici, giornalisti e poeti.
Mazzantini gli chiese di realizzare un’opera per
uno dei musei più importanti della Capitale.
sin da subito il corso della vita dell’ex Gnam.
il palazzo della Presidenza della Repubblica. «Con questa proposta – svela Cristina Mazzan-
E così che nasce nel 2020 Colui che sono, la
Qualche informazione sulla direzione che la
“Un anno, un artista, una sala”: con questa for-
tini in un articolo su La Lettura del 28 gennaio
cancellazione delle leggi razziali, un’opera che
neo-direttrice ha intenzione di dare al museo
mula la Galleria Nazionale si prepara a ospitare
– ci sarà un accesso privilegiato alla creatività
sostiene la Memoria collettiva e che va nella di-
inizia già a trapelare. Al di là della programma-
un artista all’anno come ospite d’eccezione. E
proprio perché illustrata dal vivo e dallo stesso
rezione opposta rispetto alla cosiddetta “can-
zione di mostre (quella sul futurismo nel pros-
per il 2024 Cristina Mazzantini ha già annun-
artista. Isgrò farà rivivere al pubblico tanti capi-
cel culture”.
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La Galleria Nazionale di Arte Moderna
EMILIO ISGRÒ ALLA GALLERIA NAZIONALE PER IL 2024
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EMILIO ISGRÒ ALLA GALLERIA NAZIONALE PER IL 2024
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VERSO LA BIENNALE DI VENEZIA 2024
Verso la Biennale di Venezia 2024: «Siamo tutti stranieri»
‘Stranieri Ovunque’ è il tema della 60ª Biennale di Venezia, quest’anno a cura di Adriano Pedrosa, outsider per definizione
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Adriana Talia
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gli eventi collaterali. I luoghi preposti a
Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in
ospitare l’iniziativa sono, come da tradizio-
Arsenale, sostenuto e promosso dalla Di-
È stata presentata, nella Sala delle Co-
Dopo aver ringraziato il suo successore,
ne, quelli storici, dai Padiglioni ai Giardini,
rezione Generale Creatività Contempora-
lonne del palazzo Ca’ Giustinian, la 60.
Pietrangelo Buttafuoco, per lo star af-
all’Arsenale e il centro storico di Venezia.
nea del Ministero della Cultura, è a cura
Esposizione Internazionale d’Arte di Ve-
frontando in totale collaborazione il cambio
4 i paesi presenti per la prima volta alla
di Luca Cerizza, con il progetto Due qui
nezia dal titolo Stranieri Ovunque – Fo-
di testimone, Cicutto ha fatto una disami-
Biennale Arte: Repubblica del Benin,
/ To hear dell’artista Massimo Bartolini,
reigners Everywhere, che si terrà dal 20
na delle biennali di cui è stato il presiden-
Etiopia, Repubblica Democratica di Ti-
che include contributi appositamente ide-
aprile al 24 novembre 2024. Sono interve-
te: «Ho avuto la possibilità di far parte di
mor Leste e Repubblica Unita della Tan-
ati da musiciste/i e da scrittrici/scrittori. Il
nuti Roberto Cicutto, presidente uscente
un osservatorio privilegiato sullo stato del
zania. Nicaragua, Repubblica di Panama e
Padiglione della Santa Sede, promosso
della Fondazione La Biennale di Venezia, e
mondo attraverso l’arte».
Senegal partecipano per la prima volta con
dal Prefetto del Dicastero per la Cultura e
un proprio padiglione.
l’Educazione della Santa Sede, Cardinale
Adriano Pedrosa, curatore della manifestazione artistica.
90 i paesi in mostra, 332 gli artisti e 30
José Tolentino de Mendonça, avrà luogo
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quest’anno nella Casa di reclusione fem-
«È stato un viaggio straordinario – ha di-
sede a Palermo. Queste opere consistono
contato il curatore – ha più di un significato:
minile di Venezia alla Giudecca. La mo-
chiarato Adriano Pedrosa – ma anche un
in sculture al neon di vari colori che ripor-
prima di tutti vuole intendere che ovunque
stra ha come titolo Con i miei occhi ed è
periodo di ricerca intenso per completare
tano in diverse lingue le parole “Stranieri
si vada e ovunque ci si trovi si incontreran-
a cura di Chiara Parisi e Bruno Racine. Il
l’elenco degli artisti e delle opere in mo-
Ovunque”. L’espressione è stata a sua vol-
no sempre degli stranieri: sono/siamo dap-
Comune di Venezia partecipa con un pro-
stra. Sono grato a tutto il team». Pedrosa
ta presa dal nome di un omonimo collettivo
pertutto. In secondo luogo, che a prescin-
prio Padiglione, il Padiglione Venezia, ai
ha spiegato che il titolo della Biennale di
torinese che nei primi anni Duemila com-
dere dalla propria ubicazione, nel profondo
Giardini di Sant’Elena.
Venezia 2024 Stranieri Ovunque – Forei-
batteva contro il razzismo e la xenofobia in
si è sempre veramente stranieri. Lo siamo
gners Everywhere è tratto da una serie di
Italia.
tutti; inoltre, a Venezia ha un significato
La Biennale di Venezia esplora le declinazioni dello ‘straniero’
lavori realizzati a partire dal 2004 dal collettivo Claire Fontaine, nato a Parigi e con
particolare, in quanto nasce come città di «L’espressione Stranieri Ovunque – ha rac-
profughi romani; è stata snodo di nume-
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rosi snodi mercantili nonché capitale della
suo apice nel 2022 e si stima che aumen-
Freud, Il perturbante nell’edizione italiana,
sessualità e generi ed è spesso persegui-
Repubblica di Venezia. Ha 50.000 abitanti
terà nel 2023.
che in portoghese è stato tradotto con “o
tato o messo al bando; l’artista outsider,
estranho”, lo strano che, nel profondo, è
che si trova ai margini del mondo dell’arte,
residenti, ma può arrivare a 160.000 in un giorno a causa dei turisti e quindi di stra-
Il termine italiano “straniero”, il portoghe-
anche familiare. Secondo l’American Heri-
proprio come l’autodidatta o il cosiddetto
nieri».
se “estrangeiro”, il francese “étranger” e
tage e l’Oxford English Dictionary, il primo
artista folk o popular; l’artista indigeno,
lo spagnolo “extranjero” sono tutti colle-
significato della parola “queer” è proprio
spesso trattato come uno straniero nella
Oggi il tema degli stranieri è all’ordine del
gati sul piano etimologico rispettivamente
“strange” (“strano”), la Mostra quindi si
propria terra. La produzione di questi quat-
giorno e ha un significato critico in Europa,
alle parole “strano”, “estranho”, “étrange”
svilupperà e si concentrerà sulla produzio-
tro soggetti sarà il fulcro di questa edizione
nel mediterraneo e nel mondo, dal momen-
ed “extraño”, ovvero all’estraneo. Vie-
ne di ulteriori soggetti connessi: l’artista
e andrà a costituire il Nucleo Contempora-
to che il numero dei migranti ha toccato il
ne in mente Das Unheimliche di Sigmund
queer, che si muove all’interno di diverse
neo.
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Gli artisti indigeni avranno una presenza
spazio e costituiranno il fulcro di un’ampia
trale ai Giardini e l’Arsenale in due nuclei
Il Nucleo Contemporaneo ospiterà nelle
emblematica alla Biennale di Venezia e le
sezione nelle Corderie, nonché di un’area
distinti: Nucleo Contemporaneo e Nucleo
Corderie una sezione speciale dedicata
loro opere accoglieranno il pubblico nel
dedicata all’astrazione queer nel Padiglio-
Storico. Come principio guida, la Bienna-
a Disobedience Archive, un progetto di
Padiglione Centrale, con un murale mo-
ne Centrale; tre saranno le artiste outsider.
le Arte 2024 ha privilegiato artisti che non
Marco Scotini che dal 2005 sviluppa un
numentale realizzato dal collettivo brasi-
«Spero che venga ripagato il debito che
hanno mai partecipato all’Esposizione
archivio video incentrato sulle relazioni tra
liano Mahku sulla facciata dell’edificio, e
abbiamo nei loro confronti» dichiara Pedro-
Internazionale, anche se alcuni di loro
pratiche artistiche e attivismo. La presen-
nelle Corderie, dove il collettivo Maataho
sa in merito agli indigeni.
hanno già esposto in un Padiglione Na-
tazione di Disobedience Archive nella Mo-
zionale, in un Evento Collaterale o in una
stra è progettata da Juliana Ziebell, che
di Aotearoa/Nuova Zelanda presenterà una grande installazione nella prima sala.
La Mostra
passata edizione della Esposizione Inter-
ha lavorato anche all’architettura espo-
Gli artisti queer saranno presenti in ogni
La Mostra si articolerà tra il Padiglione Cen-
nazionale.
sitiva dell’intera Esposizione Internaziona-
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INSIDEART 19 VERSO LA BIENNALE DI VENEZIA 2024
le. Questa sezione, suddivisa in due parti
ture, coprendo un arco di tempo compreso
o seconda generazione, collocate negli
nel più ampio campo delle belle arti, sono
principali appositamente concepite per la
tra il 1905 e il 1990. Il tema relativo alla fi-
espositori a cavalletto in vetro e cemento
state a volte considerate altre o straniere,
Mostra, dal titolo Attivismo della diaspora
gura umana sarà esplorato in innumerevoli
di Lina Bo Bardi (italiana trasferitasi in Bra-
estranee o strane. Un secondo elemento è
e Disobbedienza di genere. Disobedience
modi diversi dagli artisti del Sud globale,
sile, vincitrice del Leone d’Oro speciale alla
rappresentato dagli artisti – molti dei qua-
Archive includerà opere di 39 artisti e col-
riflettendo sulla crisi della rappresentazio-
memoria della Biennale Architettura 2021).
li indigeni – legati da vincoli di sangue.
lettivi realizzate tra il 1975 e il 2023.
ne dell’umano che ha caratterizzato gran
Anche in questo caso la tradizione gioca
Il Nucleo Storico è composto da opere del
mondo numerosi artisti sono entrati in con-
Adriano Pedrosa: «Una celebrazione dell’outsider»
XX secolo provenienti dall’America Latina,
tatto con il Modernismo europeo attraver-
«Nel corso della ricerca – sottolinea Pedro-
dall’Africa, dall’Asia e dal mondo arabo. Si
so viaggi, studi o libri, pur apportando alle
sa – sono emersi in modo piuttosto orga-
è scritto molto sui modernismi globali e su
proprie opere riflessioni e contributi molto
nico due elementi diversi ma correlati che
Adriano Pedrosa ha concluso dicendo:
quelli del Sud del mondo, motivo per cui
personali e potenti
sono stati sviluppati fino a imporsi come
«sono il primo curatore dichiaratamen-
leitmotiv di tutta la Mostra. Il primo è il tes-
te queer e brasiliano. La biennale d’arte
parte dell’arte del XX secolo. Nel Sud del
in alcune sale saranno esposti lavori prove-
un ruolo importante: la trasmissione di cofiglio o figlia oppure tra fratelli e parenti».
noscenze e pratiche da padre o madre a
nienti da tali territori, come a costituire una
La sala dedicata alle Astrazioni includerà
sile, esplorato da molti artisti coinvolti, a
rappresenta una piattaforma che mette in
sorta di saggio, una bozza, un ipotetico
37 artisti: quasi tutti verranno esposti insie-
partire da figure chiave nel Nucleo Storico,
mostra opere provenienti da tutto il mondo
esperimento curatoriale volto a mettere in
me per la prima volta in impreviste giustap-
fino a molti autori presenti nel Nucleo Con-
e la sessantesima edizione sarà la ce-
discussione i confini e le definizioni del Mo-
posizioni, auspicando così connessioni,
temporaneo. Tali opere rivelano un interes-
lebrazione dello straniero, del lontano,
dernismo. «Conosciamo fin troppo bene la
associazioni e parallelismi inediti che van-
se per l’artigianato, la tradizione e il fatto
dell’outsider, del queer e dell’indigeno».
storia del Modernismo in Euroamerica – ha
no ben oltre le categorie piuttosto semplici
a mano, così come per le tecniche che,
dichiarato il curatore – ma i modernismi del
che ho proposto». Sono presenti in questa
Sud globale rimangono in gran parte sco-
sezione artisti provenienti dalla Corea e da
nosciuti. Lo stesso Modernismo europeo
Singapore, che in passato facevano parte
ha viaggiato ben oltre l’Europa nel corso
del cosiddetto Terzo Mondo, oppure arti-
del Novecento, spesso intrecciandosi con
sti indigeni Maori di rilevanza storica come
il colonialismo, così come molti artisti del
Selwyn Wilson e Sandy Adsett, provenienti
Sud globale si sono recati in Europa per
da Aotearoa/Nuova Zelanda.
esporre il proprio lavoro». Una terza sala del Nucleo Storico sarà deIl Nucleo Storico prevede tre sale nel Pa-
dicata alla diaspora di artisti italiani che
diglione Centrale: la sala intitolata Ritrat-
hanno viaggiato e si sono trasferiti all’e-
ti, la sala dedicata alle Astrazioni e una
stero integrandosi nelle culture locali e co-
terza sala dedicata alla diaspora artistica
struendo le proprie carriere in Africa, Asia,
italiana nel mondo lungo il corso del XX
America Latina nonché nel resto d’Europa
secolo.
e negli Stati Uniti; artisti che spesso hanno avuto un ruolo significativo nello sviluppo
Le due sale che ospitano i Ritratti com-
delle narrazioni del Modernismo al di fuo-
prenderanno le opere di 112 artisti, per lo
ri dell’Italia. In questa sala saranno espo-
più dipinti, ma anche lavori su carta e scul-
ste le opere di 40 autori italiani di prima
INSIDEART 20 ADDIO A GIULIANO GORI
Ciao Giuliano.
Adriana Polveroni ricorda Giuliano Gori
Acuto collezionista e pioniere dell’Arte Ambientale, è scomparso a 94 anni
INSIDEART 21 ADDIO A GIULIANO GORI
INSIDEART 22 ADDIO A GIULIANO GORI
Adriana Polveroni
Il posto era magnifico, ma il tipo non sembra-
genia di belle persone, arrivata oggi alla terza
va tanto simpatico, un po’ scontroso. Cam-
generazione di collezionisti, editori, artisti e
minavamo tra viali di ghiaia e alberi. Ad un
studiosi d’arte alla quale sono molto legata.
certo punto apparve un’opera, come un’epifania, lì, tra il verde e il cielo di quella bella
Ho imparato molto da Giuliano, molte cose
giornata. E lui si accese. Cambiò completa-
che poi si sono rivelate importanti per la mia
mente volto e sguardo. Cominciò a parlare di
vita professionale. A cominciare da quel-
quell’opera, con passione e intelligenza.
la sua frase, che oggi, nel momento in cui è mancato, viene ripetuta tante volte senza
Lui era Giuliano Gori, e quella era la mia pri-
però svuotarla di significato: “I diritti dell’arte
ma visita in quel posto di rara bellezza che
finiscono dove cominciano quelle della na-
è la Fattoria di Celle, una villa settecentesca
tura”.
con un vastissimo parco che Giuliano Gori in quasi quarant’anni ha seminato, arricchito di
Sì, così si può riassumere l’installazione site
opere straordinarie che sono diventate punto
specific: prima il luogo, che l’artista deve ca-
di riferimento per chiunque voglia occuparsi
pire, interpretare, rispettare e poi la sua ope-
di Arte Ambientale e di Land Art.
ra, che non deve mai confliggere con quel luogo, tanto meno sovrapporsi, ma che anzi
E quella fu anche la prima volta che comin-
deve apparire come una diretta, quasi ne-
ciai a capire che cosa vuol dire essere colle-
cessaria, continuazione di quello spazio na-
zionisti. La normalità, a volte addirittura l’in-
turale. Della sua morfologia e della sua vita.
differenza per le cose di tutti i giorni, e poi la scintilla, il fuoco, quasi un fuoco sacro, che si
Forse neanche nella inarrivabile Fattoria di
accende al cospetto dell’arte.
Celle le cose sono andate sempre come voleva il committente, ma questa era l’im-
Da allora, inizio anni ‘90, nonostante la dif-
postazione, la legge alla quale l’artista dove-
ferenza d’età, io e Giuliano a poco a poco
va attenersi. E non sto qui a dire chi sia più
siamo diventati amici. Penso che prima lui
riuscito tra Robert Morris, Beverly Pepper,
mi abbia un po’studiato, per capire chi ero,
Mauro Staccioli, Sol Lewitt, Magdalena Aba-
se si poteva fidare di me e poi mi ha accol-
kanovic o Daniel Buren. Tutti giganti ai quali
to, facendomi partecipe della sua incredibile
se ne aggiungono altri e altri ancora. L’impre-
storia – molti conoscono la vita e le imprese
sa rimane unica. E la bellezza è fatta di tutte
del grande collezionista, ma una parte forse
le opere che si incontrano in quello stupe-
altrettanto affascinante è costituita dalla vita
facente parco romantico contemporaneo. E
e dalle imprese del grande imprenditore – e introducendomi alla sua vasta famiglia: una
INSIDEART 23 ADDIO A GIULIANO GORI
INSIDEART 24 ADDIO A GIULIANO GORI
INSIDEART 25 ADDIO A GIULIANO GORI
dietro a tutto questo c’era Giuliano. Che sarebbe facile immaginare presuntuoso – il fantastico mondo dell’arte ne abbonda – e quasi inavvicinabile. Poteva anche permetterselo uno che aveva creato un museo all’aperto che conta oggi circa 80 installazioni di Arte Ambientale dove per visitarlo arrivano da tutto il mondo, compresa la regina Beatrice di Olanda. A proposito: altra cosa che ho imparato sul campo, a Celle, è la distinzione tra Arte Ambientale, definizione pertinente per l’arte all’aperto che si realizza in Italia, in Europa, dove l’ambiente è radicalmente antropizzato e l’intervento artistico si conforma ad esso, e Land Art, rintracciabile negli Stati Uniti, dove la terra, la Land abbonda nella sua ancora, spesso, verginità. A Celle, forse, i veri esempi di Land Art sono quelli di Richard Serra e Dani Karavan. Ma Giuliano era tutt’altro. Semplice e generoso. Molti anni fa, in quella che fu la mia prima
molto sensibile. E acuta. Poco prima della
ogni due anni va a un poeta che, come gli
partecipazione a una fiera, una piccola fiera
pandemia mi arrivò un libro con un suo testo
artisti, vive per un tempo a Celle, ne respira
“Vienimi a trovare a Celle, con un po’ di cal-
che si svolse a Roma nel 2008, lo invitai a un
dove metteva a confronto Piero della France-
l’aria, il profumo del bello. E poi compone.
ma. Ti aspetto”. L’ultima volta che sono an-
talk e lui venne, disponibile, anche per una
sca, Fontana e Burri. Tema: la visione e l’e-
cosa tanto minore rispetto alla sua storia. Lo
mozionante intuizione del taglio.
ritrovai, pochi anni dopo, tra il pubblico alla
data a trovarlo è stata poco più di un anno fa, L’unico vero rimpianto è che non ha mai ac-
insieme al figlio Fabio, che tanto gli somiglia.
cettato una proposta che gli ho fatto diverse
Pranzammo, chiacchierammo, quel giorno
presentazione a Firenze del mio primo libro,
Ma Giuliano è stato generoso, cosa piuttosto
volte: “Giuliano, ma tutte queste storie che ci
mi raccontò soprattutto le incredibili gesta
che poi mi invitò a presentare a Celle, felice
rara, anche verso un altro grande collezioni-
racconti, ma perché non le vuoi raccogliere
dell’imprenditore: i colpi di fortuna e i colpi
per la riuscita dell’evento per il quale aveva
sta: Giuseppe Panza di Biumo, spendendosi
in un documentario, in un libro fatto solo del-
di azzardo, una vita rocambolesca iniziata
organizzato anche una piccola festa. E, in un
per concludere un accordo con la Regione
le tue storie con gli artisti. Ne hai conosciuti
quasi dal nulla insieme alla inseparabile mo-
momento particolarmente difficile della mia
Toscana per ospitare la sua ingente colle-
tanti, ci hai passato giorni, settimane insie-
glie Pina. Poi, alla fine, gli chiesi io un favore:
vita, mi fu accanto, con discrezione e molta,
zione in una residenza medicea. Ma la cosa
me, perché non farlo?”. Niente, su questo,
“Fammi rivedere la collezione al chiuso”. In-
molta attenzione.
andò in fumo e, come è noto, il meglio della
chissà perché, non ha mai mollato. Spero
dicò le chiavi a Fabio e andammo. Per ovvie
Collezione Panza sta tra Los Angeles e New
che i figli, in particolare Paolo, che è editore,
ragioni, non sto a dire qui quello che rividi,
Quel tipo che mi era sembrato scontroso
York. E poi c’è la sua ultima passione: la po-
siano riusciti a raccogliere questo preziosis-
dopo una prima visita quasi trent’anni prima.
molti anni prima, si era rivelato una persona
esia. Per la quale ha ideato un premio che
simo materiale.
Dico solo che fu fantastico riscoprire la bel-
INSIDEART 26 ADDIO A GIULIANO GORI
INSIDEART 27 ADDIO A GIULIANO GORI
lezza dei saloni, rivedere le stanze monografiche degli artisti: de Maria, Paladino, Pistoletto e altri e poi entrare nelle stanze da letto, un tempo abitate da quella grande famiglia e oggi solo da opere, opere su opere e ricordi. Grazie Giuliano di tutto. Che la terra ti sia lieve.
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INSIDEART 28 GUIDO TALARICO E IL FILM SU ISGRÒ
Guido Talarico e il film su Emilio Isgrò trionfano a Berlino
Il direttore di Inside Art vince nella categoria Best Director’ con il documentario sull’artista siciliano al Berlin Art Film Festival
INSIDEART 29 GUIDO TALARICO E IL FILM SU ISGRÒ
INSIDEART 30 GUIDO TALARICO E IL FILM SU ISGRÒ
INSIDEART 31 GUIDO TALARICO E IL FILM SU ISGRÒ
Martina Esposito
Tra i lavori selezionati quest’anno dal Ber-
lin Art Film Festival premia i selezionati – e i
lin Art Film Festival, anche Emilio Isgrò –
vincitori – con una scelta a favore dell’am-
Come cancellare l’inutile. E a vincere il con-
biente, piantando un albero per ciascuno.
corso nella sua edizione dell’autunno 2023
sandro Sansoni, Raffaele M. Maiorano».
ra nell’ambito del programma Art Night con-
Questa la dichiarazione a caldo del regista.
dotto da Neri Marcorè, il documentario si presenta come un dialogo tra il regista Guido
Prodotto da FAD, società di produzione di
Talarico e il maestro siciliano, di cui si raccon-
Guido Talarico, e da Lilium Distribution di
tano tutti i luoghi significativi, dall’archivio alla
è proprio il documentario sul maestro delle
«È una grande gioia aver ricevuto questi
Simona Garibaldi, il documentario sul mae-
casa. Emilio Isgrò – Come cancellare l’inu-
cancellature firmato Guido Talarico, edito-
riconoscimenti per i quali ringrazio gli or-
stro delle cancellature è stato realizzato in
tile esplora così le radici della poetica dell’ar-
re e direttore di Inside Art, che ha ottenuto
ganizzatori e che condivido con i miei cari
collaborazione con Rai Cultura e con Trec-
tista, noto per le sue celebri cancellature.
il primo posto nella categoria ‘Best Direc-
compagni di viaggio: Emilio Isgrò, Rena-
cani – Istituto della Enciclopedia Italiana.
tor’. In più, anche ‘Impact Hero’, racconta
ta Cristina Mazzantini, Silvia De Felice,
Talarico dai suoi canali social, perché il Ber-
Simona Garibaldi, Ilaria Sbarigia, Ales-
«È un nascondimento che custodisce e Andato in onda su Rai 5 la scorsa primave-
protegge, disvela nel suo significato e ne conferisce di nuovi alla parola cancellata», ha precisato Isgrò all’anteprima del film il 13 marzo 2023 a Palazzo Mattei Paganica. E proprio nel segno delle cancellature il film era in corsa al festival di Berlino, ottenendo ora il suo riconoscimento. info: raiplay.it
INSIDEART 32 GUIDO TALARICO E IL FILM SU ISGRÒ
Renata Cristina Mazzantini, Guido Talarico e Emilio Isgrò
INSIDEART 33 GUIDO TALARICO E IL FILM SU ISGRÒ