Inside Art 150

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INSIDEART online

N. 149 | € 2,00

Théo Mercier, Bad Timing, 2023, installation view Villa Medici, (photo Erwan Fichou, courtesy Villa Medici)


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ESTATE DA VIVERE A VILLA MEDICI

Villa Medici, un’estate tutta da vivere con mostre, eventi, festival e cinema

Si comincia con l’esposizione dei borsisti per arrivare alla kermesse del cinema di settembre, ecco 4 eventi da appuntarsi in calendario

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ESTATE DA VIVERE A VILLA MEDICI


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ESTATE DA VIVERE A VILLA MEDICI

Lavinia Peruzzi

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ESTATE DA VIVERE A VILLA MEDICI

sitivo all’aperto che ospita sette allestimenti

Bad Timing, Théo Mercier

architettonici progettati appositamente per

10 Giugno – 25 Settembre

Come ogni estate, Villa Medici comunica al

il festival dagli studi di architettura e desi-

pubblico la sua programmazione, ricca di mo-

gn ArchiSculpteurs, Atelier CRAFT, Atelier

Ex Borsista di Villa Medici, Théo Mer-

stre e appuntamenti aperti a tutti. Quattro even-

Poem, Aurel Design Urbain, Nelson Wil-

cier, oggi artista e regista, torna dieci anni

ti, in particolare, scandiranno i prossimi mesi:

motte Architectes, offset e orizzontale. Per

dopo in Accademia per proporre la mostra

Una linea storta tesa 10 giugno – 6 agosto Si comincia con la mostra Una linea storta tesa, a cura di Saverio Verini, che presenta i lavori dei borsisti dell’Accademia di Francia a Roma. Come evoca il titolo, l’esposizione traduce il percorso della residenza, una traiettoria che comprende punti fermi e ripensamenti, un filo costantemente vivo, teso, agitato. La

CarneVale_Still 03 © Yasmina Benabderrahmane

mostra, quindi, non si configura come una semplice restituzione dei progetti di ricerca presentati all’inizio della residenza, ma diventa un’occasione per mostrare il cammino compiuto dai borsisti durante il soggiorno a Roma; non un punto d’arrivo, ma un passaggio momentaneo, vissuto tra oscillazioni e scoperte sorprendenti. Groupe Niobides © Assaf Shoshan

Laura_Vazquez_Nuit Blanche (3) © Daniele Molajoli

Festival des Cabanes 24 Maggio – 1 Ottobre

tutta l’estate, le capanne accoglieranno diversi

BAD TIMING, che si svilupperà nel conte-

laboratori pedagogici, letture e corsi di yoga.

sto dell’architettura, negli spazi interni ed

Martedì 27 giugno inoltre ci sarà la Nuit des

esterni di Villa Medici. Il progetto si arti-

Cabanes, con un programma di performance

cola attraverso situazioni distopiche, che

artistiche, musicali e letterarie che coinvolge-

mescolano attualità e passato. nel trattare

ranno artisti e pensatori.

le sfarzose vestigia del passato e i residui post-industriali del caos contemporaneo.

Confettis_02 © François Durif

Un altro evento di punta da segnare in calen-

Attraverso una nuova serie di sculture l’ar-

dario è la seconda edizione del Festival des

tista tratta insieme sfarzose vestigia del

Cabanes in cui a Villa Medici si trasformano

passato e residui post-industriali del caos

i giardini rinascimentali in uno spazio espo-

contemporaneo.


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ESTATE DA VIVERE A VILLA MEDICI

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Parasol Tree House © Daniele Molajoli

BAD TIMING, Théo Mercier Batouto © Daniele Molajoli

ESTATE DA VIVERE A VILLA MEDICI


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ESTATE DA VIVERE A VILLA MEDICI

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ESTATE DA VIVERE A VILLA MEDICI

Festival di Film di Villa Medici 13 settembre – 17 settembre Il Festival si svolgerà in molti spazi di Villa Medici – due sale interne, uno schermo all’aperto nei giardini, varie installazioni – che si trasformeranno per alcuni giorni in una finestra sul cinema. Alla fine della settimana del festival, due premi verranno assegnati da una giuria internazionale nell’ambito della competizione ufficiale: il Premio Villa Medici del miglior film e il Premio della Giuria per un film che ha attirato l’attenzione della giuria.

Parallelamente alle mostre e ai festival che scandiscono la stagione estiva, l’Accademia presenta un programma culturale multidisciplinare. Lunedì 22 maggio Conferenza di Vinciane Despret La scrittrice Vinciane Despret intrattiene una conversazione con il filosofo Emanuele Coccia sulle sue opere, in occasione di una conferenza organizzata in collaborazione con l’Università Roma Tre e l’Institut français di Roma. Giovedì 25 maggio – martedì 27 giugno – giovedì 20 luglio BACINI, festa elettronica Il collettivo romano Bacini, fondato da Arianna Del Grosso, Andrea & Marco Lo Giudice e Sofia Naglieri, si presenta a Villa Medici per tre serate di festa nell’ambito del Festival des Cabanes. Appuntamento a giovedì 25 maggio, 27 giugno e 20 luglio nel cuore dei giardini storici per scoprire questo nuovo format di serate che combina un set musicale, una biblioteca utopica itinerante e uno scambio di abiti. Concepito come un momento festoso e benevolo, in opposizione all’iper-performance e all’iper-consumo contemporanei, BACINI occuperà le capanne costruite nel cuore dei giardini per riunire musicisti, artisti e pubblico.

Margherita Nuti – Daniele Molajoli

Lunedì 5 giugno Dialogo tra Paolo Roversi e Cordelia de Brosses Il grande fotografo di moda Paolo Roversi è ospite di Villa Medici per questa conferenza che ci permetterà di scoprire le peculiarità della sua pratica artistica. Martedì 27 giugno La Nuit des Cabanes In occasione del Festival des Cabanes, Villa Medici

organizza una grande serata di concerti, allestimenti e performance

Settimana del 18 settembre Romaeuropa a Villa Medici

Sabato 9 e domenica 10 settembre Performance – Théo Mercier

Il festival romano Romaeuropa occupa gli spazi di Villa Medici per offrire al pubblico un assolo di danza realizzato dalla coreografa Bintou Dembélé, prima vincitrice nel 2021 di un programma di residenza incrociata tra Villa Medici e gli Ateliers Médicis di Clichy-Montfermeil.

In occasione della sua mostra BAD TIMING a Villa Medici, l’artista Théo Mercier presenta una performance che riunisce giovani artisti della scena sperimentale e musicale, in collaborazione con il festival Short Theater di Roma.


INSIDEART 10 I PROGETTI D’ARTE DEDICATI A BERLUSCONI

La fine di un’era. I progetti d’arte dedicati a Silvio Berlusconi

Con la morte del Cavaliere si chiude un capitolo della nostra storia visiva. Ecco alcuni progetti artistici che l’hanno visto protagonista

INSIDEART 11 I PROGETTI D’ARTE DEDICATI A BERLUSCONI


INSIDEART 12 I PROGETTI D’ARTE DEDICATI A BERLUSCONI

INSIDEART 13 I PROGETTI D’ARTE DEDICATI A BERLUSCONI

Hotel a Milano è stata

redazione

esposta la mostra “PiaSilvio Berlusconi è morto. Il leader di Forza Italia

no B”, che intendeva

ed ex presidente del Consiglio aveva 86 anni ed

ricostruire un periodo

era ricoverato da giorni all’ospedale San Raffae-

di storia italiana – dal

le. La morte di Berlusconi non rappresenta sol-

1956 al 1993- attra-

tanto la fine di un ciclo vitale ma il tramonto di

verso la biografia im-

un’era, la fine di un momento storico che ha se-

prenditoriale di Silvio

gnato le vite delle generazioni che lo hanno attra-

Berlusconi, dagli inizi

versato e che molto probabilmente condizionerà

al giorno prima della

anche quelle a venire.

“discesa in campo” gli artisti – alla sua ossessiva avversione verso la

in politica. Un viaggio

Già negli anni Ottanta si è imposto nel linguaggio

cultura politica progressista da lui sempre indica-

immersivo

comune il termine berlusconismo, a indicare so-

ta come comunista tout-court». Ai piedi un paio

immagini, voci, musi-

prattutto la visione liberistica da lui propugnata,

di pantofole con Mikey Mouse, a testimoniare il

che, per far rivivere ai

non solo in ambito economico e finanziario ma

suo carattere gioviale, allegro e giullaresco.

visitatori le diverse fasi imprenditoriali di Berlu-

anche politico e culturale. La figura di Silvio Berlusconi è stata rivisitata

attraverso

THE MONUMENT IN THE AGE

sconi, dal preludio nel

OF BERLUSCONI, Cosimo Veneziano, 2017

mondo del mattone,

molto spesso nella cultura di massa da cineasti,

PIANO B, una mostra a Milano

all’esperienza delle televisioni, senza dimenticare

cantanti, fumettisti, letterati, comici e artisti. Da

Il progetto non è specificamente dedicato a Berlu-

dedicata a Berlusconi

il calcio e la grande distribuzione e il loro impatto

Nanni Moretti, a Sorrentino nel cinema a Benni e

sconi ma nasce dal desiderio di mappare i monu-

Nel 2021, nella sala immersiva dell’Enterprise

nella Società italiana.

Saramago nella letteratura.

menti costruiti a partire dal 1994 fino al 2012 in Italia, nell’epoca considerata dagli storici l’era berlusco-

Nel corso degli ultimi decenni sono anche molti

niana. Ogni opera rappresenta un pezzo di storia,

gli artisti contemporanei e le mostre che hanno

la sua creazione è preceduta da una trattativa, più

utilizzato la figura di Berlusconi reinterpretandola

o meno conflittuale, tra il committente, l’artista, il

attraverso linguaggi e visioni diverse. Ecco alcuni

cittadino. L’artista parte dal presupposto che un

dei progetti e sì, c’è anche chi aveva già prefigu-

lavoro in uno spazio pubblico non può essere un’a-

rato la sua morte.

zione neutra, progettato solo con l’idea di tributo o memoria, ma dev’essere inteso come una voce

IL SOGNO DEGLI ITALIANI,

che mette in evidenza alcuni fatti storici rispetto

Antonio Garullo e Mario Ottocento, 2012

ad altri. Veneziano mostra come grazie a stanziamenti pubblici si sono rivalutate figure politiche di-

Il corpo di Berlusconi, realizzato in gomma si-

scusse e personaggi dello spettacolo, pensiamo

liconica, capelli, stoffa, è disteso nella teca in

a Manuela Arcuri a Porto Cesario, Craxi ad Aulla,

aspetto sognante. Ha il volto sorridente, la testa

Berlusconi a Milano2 o il tentativo di ricollocare il

reclinata verso sinistra, «rimandando – affermano

Bigio, simbolo della gioventù fascista, a Brescia.


INSIDEART 26 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO

Siamo Foresta.

Un mondo possibile oltre l’antropocentrismo

Promossa da Triennale Milano e Fondation Cartier, la mostra esplora il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, prendendo la foresta come simbolo di un discorso sociale, spirituale e politico

INSIDEART 27 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO


INSIDEART 28 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO

Camilla Giaccio

INSIDEART 29 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO

sione estetica e politica della foresta come

voci creative di realtà cittadine in Brasile,

multiverso egualitario di popoli viventi, uma-

Cina, Colombia e Francia. Alcuni di que-

Realizzata sotto la direzione dell’antropolo-

su una visione post-antropocentrica dello

ni e non umani, e come tale offre una vibran-

sti incontri hanno generato opere inedite e

go Bruce Albert e del Direttore artistico del-

stare al mondo. In questo contesto, la fo-

te allegoria di un mondo possibile al di là

scambi tra mondi apparentemente lontani.

la Fondation Cartier Hervé Chandès, inau-

resta, intesa sia come luogo fisico di scam-

del nostro antropocentrismo. Fin dalle sue

Vediamo il Yanomami venezuelano Shero-

gura il 21 giugno la mostra Siamo Foresta

bi di esperienze individuali sia come luogo

origini, la tradizione occidentale ha diviso e

anawe Hakihiiwe ha lavorato con il france-

promossa da Triennale Milano e Fonda-

simbolico di incontro di pratiche artistiche,

gerarchizzato gli esseri viventi secondo una

se Fabrice Hyber nella primavera del 2023;

tion Cartier pour l’art contemporain. Con

rappresenta il fulcro della mostra. Attraver-

scala di valori di cui l’essere umano costitu-

Adriana Varejão di Rio de Janeiro con Jo-

ventisette artisti provenienti principalmente

so le opere, gli artisti coinvolti instaurano un

isce l’apice. Questa supremazia dell’umano

seca Mokahesi, yanomami del Brasile, nel

dall’America Latina, molti dei quali apparte-

dialogo interculturale nel quale i diversi im-

ha progressivamente allontanato l’umanità

2003; e la recente collaborazione tra Ehua-

nenti a comunità indigene, la mostra esplora

maginari della foresta e la sua forza evoca-

dal resto del mondo vivente, aprendo così

na Yaira, yanomami brasiliana, e Cai Guo-

il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, prenden-

tiva si diramano in una pluralità di voci che

la strada a tutti gli abusi di cui la distruzio-

Qiang di origine cinese. La contaminazione

do la foresta come simbolo di un discorso

invitano lo spettatore a riflettere sul proprio

ne della biodiversità e la catastrofe climatica

tra pratiche e punti di vista diversi diventa

poetico, sociale, spirituale e politico.

ruolo all’interno della biosfera e, grazie a un

contemporanea sono il risultato».

l’occasione per dare spazio a voci per lo più

Siamo Foresta, exhibition view, Triennale Milano, 2023, photo Andrea Rossetti

Siamo Foresta, exhibition view, Triennale Milano, 2023, photo Andrea Rossetti

In un’epoca di crisi ecologica come questa,

dialogo interculturale, a individuare le radi-

In un sistema di collaborazione basato

sconosciute, ancora non canonizzate all’in-

si diffondono nel discorso pubblico prati-

ci comuni dell’essere umano. Come spiega

sull’interesse nel potenziale connettivo della

terno del mondo dell’arte europeo. Bruce Al-

che artistiche che mettono in discussione

Bruce Albert, antropologo e co-diretto-

foresta, artisti indigeni provenienti dal New

bert racconta: «L’arte brasiliana, per esem-

la centralità dell’essere umano nei confron-

re artistico della mostra: «Siamo Foresta

Mexico al Chaco paraguaiano, all’Amazzo-

pio, ha vissuto quattro anni sotto la dittatura

ti dell’ambiente naturale, con un accento

trae la sua ispirazione da una comune vi-

nia (Brasile, Perù e Venezuela) incontrano

di Bolsonaro, che ha attaccato duramente


INSIDEART 30 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO

INSIDEART 31 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO

Alex Cerveny, Jabuticaba, 2021. Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain / Collection Fondation Cartier pour l’art contemporain © Copyright: Alex Cerveny © Copyright: Renato Parada

Joseca Mokahesi, Ōkarɨmari a, the anaconda spirit and its sons-in-law, 2002 – 2010. Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain / Collection Fondation Cartier pour l’art contemporain © Copyright: Joseca Mokahesi / Bruce Albert Solange Pessoa, Untitled, 2021. Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain / Collection Fondation Cartier pour l’art contemporain © Copyright: Solange Pessoa


INSIDEART 32 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO

INSIDEART 33 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO

Siamo Foresta, exhibition view, Triennale Milano, 2023, photo Andrea Rossetti Siamo Foresta, exhibition view, Triennale Milano, 2023, photo Andrea Rossetti

gli artisti. Tuttavia, sembra che da questa

lezione di alberi”. La foresta rappresenta un

minaccia e contrazione delle libertà sia sor-

mondo globale in cui tutti gli esseri viventi,

ta un’effervescenza e una ricchezza artistica

umani e non umani, coesistono su un piano

particolare. Una ricchezza e proliferazione

di equità, dignità e sensibilità».

dell’arte brasiliana e di artisti molto interessanti, ancora sconosciuti in Europa. L’arte

PERCORSO ESPOSITIVO

latino-americana in generale sembra avere una creatività speciale, alimentata dalle diffi-

Dipinti e disegni su grandi tele creati da

coltà politiche che i diversi paesi affrontano.

Sheroanawe Hakiihiwe e Fabrice Hyber

Gli artisti indigeni, in particolare, sono dop-

durante la loro esperienza nella foresta chia-

piamente oppressi sia dal sistema politico

mata La Vallée, in Francia aprono il percorso

nazionale che dalla mancanza di risorse a

di mostra. Fabrice Hyber paragona spesso il

livello locale. Per loro, l’arte è diventata un

suo processo creativo alla crescita organica

potente strumento politico per far conosce-

degli esseri viventi. Sulle sue tele, l’artista

re la loro cultura, la loro esistenza e ottene-

formula ipotesi, associa idee e inventa forme,

re sostegno per le cause che difendono. La

offrendo un’osservazione intuitiva e poetica

concezione della foresta per questi popoli

delle mutevoli trasformazioni degli esseri

va oltre la semplice definizione di una “col-

viventi e una visione onirica dell’ibridazio-

Siamo Foresta, exhibition view, Triennale Milano, 2023, photo Andrea Rossetti


INSIDEART 34 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO

INSIDEART 35 SIAMO FORESTA, OLTRE L’ANTROPOCENTRISMO

ne tra uomini e piante. Come sostenitore di

quel periodo. Brus Rubio Churay, un pit-

tate nei canti degli anziani, e quelli di Ehua-

ge mondi fantastici in cui gli esseri umani,

un’ecologia positiva, è interessato alle infini-

tore autodidatta dell’Amazzonia peruviana,

na Yaira, che rappresentano personaggi

personaggi biblici o mitologici, sono stret-

te possibilità di rigenerazione del mondo vi-

affronta temi storici, sociali e politici che

femminili della mitologia yanomami. Le ope-

tamente associati a forme arboree, fino a

vente. Tra sogno e realtà, geometria e proli-

hanno colpito il suo popolo, i Murui-Bora, e

re dell’artista brasiliano della comunità Huni

diventare alberi essi stessi. Cerveny cerca

ferazione, i paesaggi pittorici di Luiz Zerbini

l’Amazzonia in generale, come l’oppressio-

Kuin, Cleiber Bane, raccontano in immagini

un’unione profonda tra esseri umani e non

rappresentano al contrario una sorta di fore-

ne, lo sfruttamento delle risorse e l’inquina-

i canti rituali del suo popolo, creando vere e

umani, ispirandosi alle culture indigene del-

sta urbana in cui è difficile distinguere se la

mento. Le sue opere reinterpretano i miti e i

proprie partiture sciamaniche.

la foresta amazzonica brasiliana. Johanna

natura selvaggia prende il sopravvento sulla

rituali tradizionali dei Murui-Bora attraverso

città o viceversa. Le sue opere, che includo-

la creazione di personaggi ibridi, metà uma-

Le visioni oniriche dell’artista attivista Jaider

torno etereo di un grande albero utilizzando i

no dipinti, fotografie, incisioni e installazio-

ni e metà animali o vegetali, che si muovo-

Esbell fondono il bestiario della mitologia

testi dattiloscritti su carta notarile di una leg-

ni, sono caratterizzate da un forte interesse

no nell’aria di una lussureggiante foresta

del popolo Makuxi dell’Amazzonia brasilia-

ge sulla restituzione delle terre ai contadini

per il paesaggio e la botanica, presentando

ancestrale. Il dipinto Cadernos de viagem,

na settentrionale con i sogni cosmologici

indigeni (della collezione Fondation Cartier).

un dialogo intricato tra astrazione, geome-

connaissance par corps dell’artista Adria-

dell’autore. I mondi immaginati dall’artista

Piantare alberi diventa un modo per questi

tria e figurazione. Piante, animali e fossili si

na Varejão e il disegno dell’artista Joseca

Bruno Novelli combinano animali fantasti-

agricoltori, che non possono permettersi di

estendono nel dipinto Mundao II dell’artista

Mokahesi intitolato Becoming a Shaman

ci e panorami tropicali onirici, realizzati con

erigere recinzioni, di legittimare la proprietà

Solange Pessoa, una rappresentazione che

sottolineano il profondo legame tra i due la-

motivi geometrici colorati. Nelle sue foreste

della terra che coltivano. Inoltre, tre film pre-

abbraccia storie dimenticate. Inoltre, i dise-

vori, che è alla base della loro concezione

immaginarie si intrecciano paesaggi, animali

sentano le comunità indigene degli Yanoma-

gni monocromatici di uccelli chimera raffi-

artistica. Molti disegni yanomami sono lega-

e piante di diverse ispirazioni, dagli affreschi

mi dell’Amazzonia settentrionale del Brasi-

gurano possibili forme primitive che l’artista

ti allo sciamanesimo, come quelli di Joseca

medievali al simbolismo indigeno amazzoni-

le e dei Nivaklé e Guarani della regione del

immagina in costante trasformazione, simili

Mokahesi, che raffigurano le visioni raccon-

co. Allo stesso modo, Alex Cerveny dipin-

Gran Chaco in Paraguay. Le opere illustrano

Calle, un’artista colombiana, crea un con-

ai personaggi dei miti indigeni presenti nelle

la ricchezza delle loro culture e i cambia-

opere di Esteban Klassen, Angelica Klas-

menti ambientali che minacciano i loro modi

sen, Floriberta Fermin ed Efacio Alvarez.

di vita tradizionali e offrono una visione unica

Questi artisti fanno parte della comunità in-

e intima di queste comunità, sensibilizzando

digena Nivaklé e ritraggono in bianco e nero

sulle sfide che affrontano e sulla necessità di

l’eccezionale diversità di specie vegetali e

preservare la diversità culturale e ambienta-

animali a rischio di estinzione che popolano

le delle foreste amazzoniche.

la foresta del Gran Chaco paraguaiano, oltre alla cosmologia sciamanica del loro popolo.

Siamo Foresta unisce artisti provenienti da diverse culture che si ispirano alla natura,

Virgil Ortiz, un artista della comunità Pueblo

alla mitologia, allo sciamanesimo e alle lotte

Cochiti del Nuovo Messico, Stati Uniti, con-

degli indigeni amazzonici. Attraverso dipinti,

tinua la tradizione della ceramica figurativa

disegni, installazioni e opere collaborative,

della sua comunità, creando figure originali

la mostra ci invita a esplorare l’intercon-

basate su uno stile regionale di caricatura

nessione tra gli esseri viventi e a riflettere

sociale che ha radici nel XIX secolo e si ispi-

sull’importanza di preservare e valorizzare la

ra ai personaggi e agli spettatori dei circhi itineranti che attraversavano la regione in

Jaider Esbell, Makunaimî cria o espelho universal (Makunaimî creates the universal mirror), 2021. Collezione Jaider Esbell Galleria di arte indigena contemporanea, Jaider Esbell Estate /Collection Jaider Esbell Gallery of Contemporary Indigenous Art, Jaider Esbell Estate © Copyright: Jaider Esbell © Copyright: Jaider Esbell Galleria di arte indigena contemporane

diversità biologica e culturale delle foreste e dei popoli che le abitano.


INSIDEART 36 LA BIENNALE VENEZIA 2024 DI ADRIANO PEDROSA

Stranieri Ovunque,

la Biennale di Venezia 2024 curata da Adriano Pedrosa

La 60esima edizione della rassegna sarà una celebrazione dello straniero, del lontano, dell’outsider, del queer e dell’indigeno

INSIDEART 37 LA BIENNALE VENEZIA 2024 DI ADRIANO PEDROSA


INSIDEART 38 LA BIENNALE VENEZIA 2024 DI ADRIANO PEDROSA

redazione

INSIDEART 39 LA BIENNALE VENEZIA 2024 DI ADRIANO PEDROSA

trovi si incontreranno sempre degli stranieri:

ro costruendo le loro vite e carriere profes-

sono/siamo dappertutto. In secondo luogo,

sionali in Africa, Asia, America Latina, così

che a prescindere dalla propria ubicazione,

come nel resto d’Europa, integrandosi e ra-

Il Presidente della Biennale di Venezia, Ro-

collettivo Claire Fontaine, nato a Parigi e

nel profondo si è sempre veramente stranie-

dicandosi con le culture locali che spesso

berto Cicutto, e il Curatore della 60. Espo-

con sede a Palermo. Le opere consistono

ri.» e ancora : «La figura dello straniero sarà

hanno svolto un ruolo significativo nello svi-

sizione Internazionale d’Arte, Adriano

in sculture al neon di vari colori che ripor-

associata a quella dell’estraneo, dello stran-

luppo delle narrazioni del Modernismo al di

Pedrosa, hanno annunciato oggi il titolo

tano in diverse lingue le parole “Stranieri

ger, dell’estranho, dell’étranger, e pertanto

fuori dell’Italia».

e il tema della Biennale Arte 2024, che si

Ovunque”. L’espressione è stata a sua vol-

la Mostra si svilupperà e si concentrerà sulle

svolgerà dal 20 aprile al 24 novembre 2024

ta presa dal nome di un omonimo collettivo

opere di ulteriori soggetti connessi: l’artista

Da parte sua il Presidente Roberto Cicut-

(pre-apertura 17, 18, 19 aprile) ai Giardini,

torinese che nei primi anni Duemila com-

queer, che si muove all’interno di diverse

to ha dichiarato:

all’Arsenale e in vari luoghi di Venezia.

batteva il razzismo e la xenofobia in Italia.

sessualità e generi ed è spesso perseguitato o messo al bando; l’artista outsider, che

«Adriano Pedrosa è un curatore brasiliano

Al via nella stessa giornata anche il secon-

Adriano Pedrosa illustra così la sua scel-

si trova ai margini del mondo dell’arte, pro-

e direttore del MASP, Museo di San Paolo

do bando Biennale College Arte, il cui

ta: «Il contesto in cui si colloca l’opera è un

prio come l’autodidatta o il cosiddetto arti-

realizzato dall’architetta di origine italiana

workshop avrà inizio dal prossimo autun-

mondo pieno di crisi multiformi che riguar-

sta folk; e l’artista indigeno, spesso trattato

Lina Bo Bardi. Si è contraddistinto per ori-

no 2023. L’obiettivo è quello di affiancare

dano il movimento e l’esistenza delle per-

come uno straniero nella propria terra. La

ginalità e innovazione, anticipando temi e

all’Esposizione Internazionale d’Arte un la-

sone all’interno di Paesi, nazioni, territori e

produzione di tali artisti sarà il fulcro della

linee curatoriali poi seguite da altre mostre

boratorio di ricerca e sperimentazione,

confini e che riflettono i rischi e le insidie che

Biennale Arte e costituirà il Nucleo Contem-

in tutto il mondo. Cambiare il punto di vista

per lo sviluppo e la produzione di proget-

si celano all’interno della lingua, delle sue

poraneo dell’Esposizione. (…) La Mostra

attraverso cui raccontare l’arte contempo-

ti artistici di artiste/i emergenti under 30.

possibili traduzioni e della nazionalità, espri-

presenterà anche un Nucleo Storico com-

ranea credo sia ciò che una istituzione di ri-

mendo differenze e disparità condizionate

posto da opere del XX secolo provenienti

levanza internazionale come La Biennale di

dall’identità, dalla cittadinanza, dalla razza,

dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia e

Venezia debba fare. E qui non si tratta solo

dal genere, dalla sessualità, dalla libertà e

dal mondo arabo. (…) Inoltre, una sezione

di un punto di vista estetico ma anche geo-

La 60. Esposizione Internazionale d’Arte si

dalla ricchezza. In questo panorama, l’e-

speciale del Nucleo Storico sarà dedicata

grafico, come quando al cinema si riprende

intitolerà Stranieri Ovunque – Foreigners

spressione Stranieri Ovunque ha (almeno)

alla diaspora degli artisti italiani nel mondo

la stessa scena in controcampo. Mi piace

Everywhere. Il titolo è tratto da una se-

un duplice significato. Innanzitutto vuole in-

nel corso del XX secolo. A quegli italiani che

che in questa Mostra ci sia la presenza di

rie di lavori realizzati a partire dal 2004 dal

tendere che ovunque si vada e ovunque ci si

hanno viaggiato e si sono trasferiti all’este-

opere realizzate nel secolo scorso che oggi

Il titolo e il tema della Biennale Arte 2024

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INSIDEART 40 LA BIENNALE VENEZIA 2024 DI ADRIANO PEDROSA

INSIDEART 41 LA BIENNALE VENEZIA 2024 DI ADRIANO PEDROSA

vengono considerate punti di riferimento per le nuove generazioni. E all’interno di questo movimento ritroveremo molti nomi italiani. Sono certo che la 60. Esposizione

Il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e il Curatore della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, Adriano Pedrosa

Internazionale d’Arte e il suo curatore sapranno emozionare e colmare (come ha detto la curatrice della 18esima edizione della Biennale Architettura Lesley Lokko) quelle falle nella storia dell’arte con molte presenze finora trascurate.» La 60. Esposizione Internazionale d’Arte presenterà, come di consueto, le Partecipazioni Nazionali con proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini e all’Arsenale, oltre che nel centro storico di Venezia. Biennale College Arte Il bando internazionale Biennale College Arte, pubblicato proprio oggi sul sito della Biennale www.labiennale.org, resterà aperto per cinque settimane, da giovedì 22 giugno fino a lunedì 24 luglio 2023. Il bando è riservato a giovani artiste/i emergenti under 30 provenienti da tutto il mondo (che non abbiano compiuto 31 anni alla data di scadenza di presentazione delle domande), che abbiano già preso parte ad almeno una mostra collettiva e abbia-

sviluppo dei progetti proposti, che si svol-

no presentato almeno una mostra persona-

gerà a Venezia nel mese di ottobre 2023.

sviluppo dei progetti con i partecipanti.

a un contributo massimo di 25.000 euro per la realizzazione del lavoro.

Al termine del workshop le/gli artiste/i avran-

le in spazi espositivi riconosciuti in ambito Il workshop, che alternerà momenti indivi-

no a disposizione 3 settimane per lavorare

Le opere saranno presentate, fuori con-

duali e di gruppo, sarà condotto da Adriano

sui progetti e consegnare una proposta fi-

corso, nel contesto della 60. Esposizio-

Saranno selezionati 12 progetti e le/gli

Pedrosa, Direttore del Settore Arti Visive

nale. Sulla valutazione dei materiali Adria-

ne Internazionale d’Arte della Biennale

artiste/i saranno invitate/i a partecipare

della Biennale, assieme a curatori e artisti,

no Pedrosa selezionerà un massimo di

di Venezia, Stranieri Ovunque / Foreigners

a un workshop di 10 giorni dedicato allo

tutor e mentori direttamente impegnati allo

quattro progetti, che potranno accedere

Everywhere, a cura di Adriano Pedrosa.

nazionale e/o internazionale.


INSIDEART 42 LA BIENNALE VENEZIA 2024 DI ADRIANO PEDROSA

INSIDEART 43 LA BIENNALE VENEZIA 2024 DI ADRIANO PEDROSA


INSIDEART 44 I 90 ANNI DI MICHELANGELO PISTOLETTO

Novant’anni per Michelangelo Pistoletto: gli eventi in tutta Italia che omaggiano la sua carriera

In occasione di questa ricorrenza, mostre ed event organizzati in tutta Italia omaggiano la lunga carriera dell’artista

INSIDEART 45 I 90 ANNI DI MICHELANGELO PISTOLETTO


INSIDEART 46 I 90 ANNI DI MICHELANGELO PISTOLETTO

INSIDEART 47 I 90 ANNI DI MICHELANGELO PISTOLETTO

redazione

In occasione della celebrazione del novantesimo di Michelangelo Pistoletto sono nu-

Infinity. Michelangelo Pistoletto. L’arte contemporanea senza limiti

merose le mostre e gli eventi organizzati per ripercorrere la carriera di uno dei più noti

La mostra Infinity al Chiostro del Bramante

artisti italiani. Michelangelo Pistoletto, pio-

celebra l’opera di Michelangelo Pistoletto,

niere dell’arte povera, è ancora oggi attivo

un artista che incarna l’arte contemporanea

nella sua pratica artistica. Su territorio in-

senza limiti. Attraverso la sua visione crea-

ternazionale, le opere di Pistoletto saranno

tiva, Pistoletto esplora il concetto di infinito,

esposte in museo pubblici e gallerie private,

utilizzando specchi e altre tecniche innova-

fornendo un’occasione unica di rivivere e ri-

tive. La mostra offre un’esperienza immersi-

scoprire la sua carriera. Segnaliamo alcuni

va e coinvolgente, in cui gli spettatori sono

di questi eventi.

invitati a esplorare le connessioni tra il tem-

Michelangelo Pistoletto, Infinity, installation view at Chiostro del Bramante, Roma, 2023

Michelangelo Pistoletto, Infinity, installation view at Chiostro del Bramante, Roma, 2023

po, lo spazio e l’infinito, aprendo una nuo-

Le mostre si svolgono in modo sequenziale

va prospettiva sulle potenzialità espressive

e, a volte, concomitante, ma ognuna ha un

dell’arte

focus specifico. Dopo l’inaugurazione delle mostre a San Gimignano e a Cuba lo scor-

Le otto mostre organizzate da Galleria Continua

so 27 maggio, e il debutto della personale presso Galleria Continua Les Moulins il 3 giugno, l’attenzione si sposta sulle sedi di

Michelangelo Pistoletto davanti all’opera La Mela reintegrata, Sala delle Cariatidi photo Federico Gualandi

Per omaggiare il contributo artistico di Mi-

Roma e Parigi (Segno Arte) a partire dal 23

chelangelo Pistoletto, Galleria Continua ha

giugno. Questo progetto rappresenta un’op-

organizzato un progetto intercontinentale

portunità unica di immergersi nell’opera di

che prevede una serie di mostre nelle otto

Pistoletto e di apprezzarne l’evoluzione nel

sedi della Galleria nel mondo: San Gimigna-

corso degli anni. Ogni sede della Galleria

no, Cuba, Les Moulins, Parigi, San Paolo,

Continua ospiterà mostre che esploreran-

Beijing, Dubai e Roma. Questo tour rappre-

no temi specifici legati all’arte di Pistoletto,

senta una retrospettiva della carriera dell’ar-

offrendo una panoramica completa del suo

tista, coprendo le diverse epoche e le tap-

contributo artistico e della sua importanza

pe più significative, dagli inizi fino ai giorni

nella scena artistica contemporanea.

nostri, e riflette anche sulla lunga collaborazione tra Pistoletto e la Galleria Continua.


INSIDEART 48 I 90 ANNI DI MICHELANGELO PISTOLETTO

Michelangelo Pistoletto – Amar las diferencias exhibition view Galleria Continua Habana, 2023 Photo Amanda Durán

INSIDEART 49 I 90 ANNI DI MICHELANGELO PISTOLETTO

è un importante centro culturale dedicato

nel suo genere, volto a celebrare l’impegno

all’arte contemporanea e si trova nella città

di Pistoletto a porre al centro dell’azione arti-

natale dell’artista.

stica e culturale una positiva trasformazione

Leçons d’artiste Michelangelo Pistoletto

della società e il destino stesso della Terra. In occasione della manifestazione è stato presentato nel Giardino dell’Accademia l’instal-

Oltre ad essere un grande artista Pistoletto

lazione LA BANDIERA DEL MONDO – alle-

è un noto teorico dell’arte. Per questo mo-

stita dagli allievi della Scuola di Decorazione,

tivo è stato selezionato per tenere la prima

realizzata dal Maestro Pistoletto con la colla-

edizione della nuova serie di “Leçons d’ar-

borazione di Angelo Savarese, a cui hanno

tiste“, un contrappunto al ciclo di conferen-

preso parte attivamente tutti gli intervenuti.

ze primaverili della Chaire du Louvre, in cui l’artista spiega la sua visione contemporaMichelangelo Pistoletto – I Quadri Specchianti, exhibition view Galleria Continua, San Gimignano, 2023. Photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Arte al Centro

cogliere nuove ispirazioni e mostrare ciò

nea dell’arte.

Accademico d’onore a Michelangelo Pistoletto

che è stato realizzato nell’anno precedente.

La Pace Preventiva. Michelangelo Pistoletto a Palazzo Reale La mostra La Pace Preventiva, visitabile fino al 4 giugno, presenta una selezione si-

Ogni anno, con l’apertura della mostra Arte

La mostra Arte Al Centro 2023 verrà inau-

L’Accademia di Belle Arti di Napoli ha con-

gnificativa delle opere di Pistoletto, focaliz-

al Centro, Biella diventa il fulcro per coloro

gurata il 25 giugno presso la Fondazione Pi-

ferito a Michelangelo Pistoletto il titolo di

zandosi in particolare sul concetto di pace e

che creano e si nutrono dell’arte, ma i suoi

stoletto a Biella. La Fondazione Pistoletto,

Accademico d’Onore e lo ha celebrato a

sulla sua importanza nel mondo contempo-

spazi rimangono aperti tutto l’anno per ac-

fondata da Michelangelo Pistoletto stesso,

maggio 2023. Quest’evento è stato il primo

raneo. La mostra ha offerto al pubblico l’op-


INSIDEART 50 I 90 ANNI DI MICHELANGELO PISTOLETTO

INSIDEART 51 I 90 ANNI DI MICHELANGELO PISTOLETTO

Sentiero Rebirth path. Call to action di Michelangelo Pistoletto

dall’inizio dal Dipartimento Educazione con Citta dell’èarte Fondazione Pistoletto e con la Rete degli Ambasciatori del Terzo Paradiso, che si estende a livello globale. Uno

portunità di immergersi nell’universo artisti-

opere. Inoltre, ha contribuito a sottolineare

co di Michelangelo Pistoletto e di riflettere

l’importanza dell’arte come strumento di

sulla complessità dei temi trattati nelle sue

dialogo e di trasformazione sociale.

Michelangelo Pistoletto, La Pace Preventiva, installazione Palazzo Reale Sala delle Cariatidi. ph. Glaz Gutman

Dal 2005 fino ad oggi, abbiamo condiviso

degli eventi più significativi ai quali il Di-

in tutto il mondo il segno-simbolo del Terzo

partimento Educazione ha collaborato per

Paradiso, iniziando con la prima Oper-Azio-

il Rebirth-day è stato il Sentiero umano da

ne e poi con il Rebirth-day insieme a Miche-

Torino a Susa. Il 21 dicembre 2012, 50.000

langelo Pistoletto e Cittadellarte. Questo

persone si sono tenute per mano, copren-

simbolo porta con sé contenuti più rilevanti

do una distanza di 54 km tra le due loca-

che mai. Nel 2012, come risposta alla cre-

lità. Dieci anni dopo, il 21 dicembre 2022,

denza popolare che il 21 dicembre sarebbe

Michelangelo Pistoletto lancia nuovamen-

stato l’ultimo giorno della Terra secondo il

te un appello all’azione: unirsi mano nella

calendario Maya, Pistoletto ha istituito il Re-

mano il 21 marzo 2023, durante l’equinozio

birth-day. Questa giornata contrapponeva

di primavera, per creare un’unica linea vir-

un messaggio di rinascita e rigenerazione

tuale intorno al pianeta. Questa è stata una

responsabile per la nostra società. Da quel

manifestazione globale contro tutte le mo-

momento, il progetto è stato condiviso fin

struosità create dall’uomo. L’evento è stato


INSIDEART 52 I 90 ANNI DI MICHELANGELO PISTOLETTO

condiviso attraverso i social media, ripreso e inserito nella mappa globale ancora fruibile online.


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