Inside Art 129

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INSIDEART online

Batman2#Blisterart

N. 129


INSIDEART 2 BLISTER ART/ALESSANDRO SANSONI

Blister Art: le anticipazioni visionarie di Alessandro Sansoni, dopo “Virus” arriva “Batman” Guido Talarico

Ci sono degli artisti che leggono i tempi in cui vivono, altri invece che li anticipano. Alessandro Sansoni appartiene alla seconda categoria, quella degli anticipatori. La “blister art”, movimento da lui fondato, era partita con la profetica opera “Virus”, un lavoro nato ben prima che la pandemia da Covid 19 stravolgesse il destino del mondo. In “Virus” per la prima volta Sansoni trasforma i classici contenitori di medicinali in “medium” utilizzandoli come simbolo del passaggio dal dolore al sollievo, dalla malattia alla guarigione. Un mezzo carico di significati perché racchiude in se questi concetti ma anche molti altri. Ad esempio il valore della medicina e l’accesso alle cure, oppure la sostenibilità economia e ambientale dei farmaci, il diritto alla salute e il potere dell’industria farmaceutica.

Alessandro Sansoni


INSIDEART 3 BLISTER ART/ALESSANDRO SANSONI

Insomma, in questo nuovo millennio vivia-

o fabbriche dismesse.

mo senza rendercene conto circondati da “blister”. Li usiamo quotidianamente senza

Sansoni, nell’anteprima organizzata da Ar-

comprendere a fondo il portato del conteni-

temedias, ha raccontato come è nato il suo

tore, il suo valore ulteriore rispetto all’impiego

progetto e quali siano le prossime sfide. Il

fisico. Sansoni invece ci lavora e partorisce

suo racconto parte dal dolore. «Tutto inizia

una sua poetica che nasce da uno scam-

qualche hanno fa, quando vengo catapultato

pato pericolo, da un dolore personale, da

in ospedale. Il motivo del ricovero è sempli-

una di quelle esperienze che ti costringono a

ce, sto avendo un infarto. Dopo aver supera-

pensare non solo a te stesso ma a come la

to perlomeno fisicamente questa esperienza,

vita tua e di chi ti sta vicino, così come quel-

abbastanza forte, rientro nella vita normale di

la dei milioni di altre persone che vivono altre

tutti giorni. Ma qualcosa è cambiato nei ritmi

esperienze analoghe, possa cambiare grazie

della mia vita quotidiana: devo ogni giorno

ad un corretto rapporto con la cura. I bli-

prendere diverse medicine… Quindi inco-

ster sono i compagni di viaggio del malato,

mincio a accumulare diversi blister, i conteni-

scandiscono le sue giornate, gli ricordano di

tori in plastica di pillole, il che mi fa pensare

continuo la partenza e l’arrivo di un percorso

a come poter volgere e trasformare in qual-

che può essere molto pericoloso.

cosa di creativo questa brutta esperienza».

La “Blister Art” come corrente

Batman2#Blisterart

artistica è stata presentata nella sua forma più complessa in una mostra d’anteprima organizzata da Artemedias, nell’ambito del progetto “FarMuseum” e svoltosi a Contrada Guido, in Calabria. Un progetto che si basa sulla diffusione dell’arte con la logica della prossimità e del rispetto ambientale. In altre parole, partendo dal concetto fondante della sostenibilità delle produzioni culturali, Artemedias punta a dare visibilità e sostegno ai lavori concepiti sin da

Da qui, da un ricovero per infarto, nasce

principio per essere condivisi non solo nei

l’idea del riuso artistico dei contenitori di me-

luoghi deputati, come musei e gallerie, ma

dicinali. «In quei giorni trascorsi in ospedale –

anche in luoghi atipici come aziende agricole

ricorda Sansoni – incomincio ad accarezzare


INSIDEART 4 BLISTER ART/ALESSANDRO SANSONIRESTART

l’idea di aggiungere alle opere d’arte da me

concettuale dedicata al Coronavirus. Se

prodotte i blister per consolidare l’idea del

infatti i supereroi fanno parte del bagaglio

riciclo, della trasformazione. Qualche anno

espressivo naturale di Sansoni, in questo

dopo, il mondo viene sconvolto dalla pan-

caso l’opera “Batman” assume un significato

demia del virus covid 19. Tutti ci scopriamo

ulteriore rispetto alla fumettistica e agli stessi

più fragili, più deboli, molte persone perdono

blister che la compongono. È nota a tutti

la propria vita. E la stessa vita di tutti giorni

infatti la narrativa che vuole i pipistrelli come

è trasformata, sconvolta, cadenzata da ritmi

animali portatori del Coronavirus. Leggenda

diversi. Il mondo si scopre più fragile. Per chi

o meno che sia, questo rapporto tra il pi-

come me nel passato artistico aveva utiliz-

pistrello e il virus calza così alla perfezione

zato in qualche maniera, talvolta ironica, la

nella narrazione di Sansoni che oscilla tra

figura del supereroe, è giocoforza intuitivo

malattie e guarigioni, tra baratro e salvezza,

pensare ad un utilizzo del supereroe e dei

tra bene e male. È un modo coraggioso –

blister che portano subito all’idea di malattia

quello di Sansoni – di toccare il tema della

e di precarietà. Il contrasto è forte ma ironi-

lotta, della cura come unico antidoto alle

co. Dritto ma iconico».

infezioni.

La violenza di un colpo al cuore, attutita dall’ironia. La precarietà, la caducità, la fragi-

Ma la strada di Sansoni non si ferma al

lità di ogni vita umana puntellate, sostenute,

Coronavirus. La sua “Blister art” già punta ad

sconfitte dalla fantasia. «Da sempre – spiega

altro. La pandemia ha indicato una strada

Sansoni – il supereroe ha fatto parte della

che durerà nel tempo e che l’artista di sicu-

mia cultura adolescenziale e per un lungo

ro continuerà a trattate, ma non è la sola.

periodo non sono mancate le citazioni nelle

Sansoni lo lascia soltanto intendere senza

mie opere che ribadivano il mio amore la

entrare troppo nel dettaglio, ma un altro

mia necessità di rapportarmi a figure “oltre”,

tema che toccherà, con la logica del riciclo e

superiori, con il loro potere la loro forza e

del riuso dei blister, è quella delle armi, altra

perché no, le proprie nevrosi e debolezze. Il

piaga contemporanea.

capitolo successivo della mia vita e della mia crescita (anche artistica) è legato indissolu-

«La scoperta della fragilità del mondo – ha

bilmente all’inconscio, allo scavare dentro di

detto Sansoni – è anche la mia. Da qui la

noi e finisce con la memoria del sogno».

necessità di trasformare gli scarti di una medicina che fa discutere ma che ridiventa

Dopo “Virus” e appunto dopo la decisione di

fondamento della esistenza. Gli scarti sono

dare corpo a questa corrente artistica dedi-

come il letame. Utilizzati in una certa maniera

cata ai contenitori di medicine usati, nasce il

possono dare bellezza e quindi felicità».

progetto la cui opera prima si intitola “Batman1#blisterart” (nella pagina accanto).

Sansoni è pronto a mettersi in gioco anche

In questo lavoro vi è una forte componente

in termini produttivi, così ha colto l’occasione


INSIDEART 5 BLISTER ART/ALESSANDRO SANSONI

della presentazione organizzata da ArteMe-

Sansoni – mettere a disposizione degli altri il

dias per dirsi disponibile a fare anche lavori

proprio lavoro e saper cogliere le sfide. Io

site specific o ad organizzare eventi locali

sono pronto a farlo, sono pronto a collabora-

che facilitino l’accesso ai lavori contempora-

re con Artemedias per rendere ancor più

nei anche da parte dei territori più periferici.

fruibile la mia Blister Art».

«Penso sia il dovere di ogni artista – ha detto

IA

Sansoni e Talarico Batman1#Blisterart


INSIDEART 6 Maurits Cornelis Escher

Escher al Palazzo Ducale di Genova: una grande mostra di 200 opere presenta l’opera di uno dei più complessi ed ingegnosi maestri del ’900 Davide Maria Mannocchi

L’arte visiva non deve necessariamente espri-

sta Maurits Cornelis Escher. Maestro indiscus-

mere emozioni personali ed essere capace di

so dell’arte del ‘900 e campione di popolarità

suscitarne nello spettatore. La decorazione

grazie alle sue iconiche opere che ancora oggi

nell’interezza della sua storia vede un ampio

non cessano di stupire e catalizzare l’attenzio-

spettro di possibilità che non fanno riferimento

ne degli spettatori contemporanei per la loro

al naturalismo ma che colgono la loro ispira-

indissolubile complessità.

zione da un mondo che nasce dalla natura per poi virare verso l’astrazione.

Non stupisce la trepidante attesa che sta anticipando l’apertura della mostra al Palazzo Du-

Ed è proprio l’astrazione che da sempre costi-

cale di Genova, dedicata all’artista e incisore

tuisce il vero elemento capace di distinguere

olandese che vede organizzata nella Superba

l’essere umano da tutte le altre creature. Im-

la sua esposizione antologica più importante

maginare qualcosa che ancora non si è mai

degli ultimi anni.

incontrato è il punto di partenza per intraprendere una ricerca.

Le sue opere iconiche sono entrate a far parte

Esplorare quei mondi che ancora non si è stati

di un immaginario globale: queste non smetto-

in grado di comprendere e visualizzarne i det-

no di stupire il pubblico, sempre pronto a im-

tagli è il centro nevralgico della carriera dell’arti-

mergersi nell’universo di un artista dimostratosi


INSIDEART 7

Maurits Cornelis Escher

in grado di restituire immagini che continuano

le è lo specchio convesso che mutua da altri

a ispirare generazioni di artisti provenienti da

grandi artisti che nei secoli si sono cimentati

qualsiasi settore della creatività.

nella figurazione osservando il mondo attraverso questo particolare tipo di lente: il celebre

Nella mostra trovano spazio alcune delle ope-

dipinto conservato oggi alla National Gallery

re maggiormente conosciute di M.C. Escher

di Londra, I coniugi Arnolfini, di Jan Van Eyck,

come la mano con sfera riflettente, una prova

mette in scena un momento dal sapore fami-

unica dell’ingegno di un artista mai limitatosi

liare ma che viene impreziosito dalla maestria

ad osservare un soggetto per cimentarsi nella

con cui le spalle dei protagonisti sono riflesse

sua replica figurativa. L’attento studio sugli ef-

in un particolare specchio appeso alla parete

fetti della luce e del modo in cui è in grado di

retrostante. Da ricordare è anche il maestro ita-

modificare le immagini, rispetto a come questo

liano Parmigianino che, nel 1524, si autoritrae

viene percepita dall’occhio umano, sono punti

dipingendo su una tavola il suo giovane viso

di interesse centrale per Escher. Il rifiuto asso-

osservato attraverso uno specchio convesso.

luto della visione monoculare della tradizione pittorica è l’impulso che spinge l’artista olande-

L’interesse di questo artista ha sempre spazia-

se ad immergersi nella dimensione illusoria del

to in un terreno di difficile decifrabilità. Le teorie

disegno e della figurazione.

che precedevano la composizione di uno dei suoi lavori erano attente e precise e si basava-

Lo strumento di cui Escher spesso si avva-

no su studi matematici di cui lo stesso Escher


INSIDEART 8 MAURITS CORNELIS ESCHER

era grande appassionato. Non è un caso infat-

guardo l’artista: nel 1922 infatti Escher viaggia

ti che la celebrità di questo pittore sia venuta in

in Italia. Durante il suo soggiorno pone il suo

un primo momento non tanto dalla critica d’ar-

sguardo sulla costiera amalfitana, su alcune

te e dai frequentatori degli ambienti intellettuali,

cittadine toscane, tra cui Siena, e in partico-

ma dalla comunità scientifica, dai matematici

lare arriva a visitare Genova, la cui rocciosa e

e dai cristallografi che hanno saputo cogliere

aspra costa ispira una serie di disegni che in

l’ingegno e l’originalità di un creativo capace di

parte sono esposti nella mostra antologica.

spingersi oltre ciò che è osservabile attraverso l’occhio umano.

La vasta esposizione ci dà così l’occasione di esplorare dal 9 settembre 2021 al 20 feb-

La simultaneità dei mondi dentro e fuori lo

braio 2022 uno dei settori meno conosciuti di

specchio che Escher si pone l’obbiettivo di

uno dei grandi maestri dell’arte del xx secolo,

ritrarre è uno dei tratti più riconoscibili del mae-

divenuto ormai indiscutibile culto della cultura

stro olandese, tuttavia non è questo il filo rosso

contemporanea.

che ci porta a Genova per scoprire di più ri-

Info: https://palazzoducale.genova.it/mostra/escher/


INSIDEART 9 MAURITS CORNELIS ESCHER

Maurits Cornelis Escher. “Mano con sfera riflettente”, 1935, Olanda, Collezione Escher Foundation All M.C. Escher works © 2021 The M.C. Escher Company The Netherlands. All rights reserved.


INSIDEART 10 OLIVIERO TOSCANI/ANDY WARHOL

Oliviero Toscani inedito. A Milano Luca Beatrice cura la mostra Photographs of Andy Warhol Davide Maria Mannocchi

Albino, cagionevole, timido e ossessiona-

netico spirito di rivoluzione che contrassegna

to dalla sua fobia di inadeguatezza estetica.

gli anni della rinascita dell’arte americana. Una

Andy Warhol è tutto questo e, allo stesso

vita dedicata alla smania creativa e alla speri-

tempo, esattamente il suo opposto. Una per-

mentazione, senza mai perdere la sua naturale

sonalità unica e in grado di incarnare quel fre-

e tagliente intelligenza da uomo d’affari.


INSIDEART 11 OLIVIERO TOSCANI/ANDY WARHOL

quel lato genuino, vittima del soffocamento La sua poliedrica personalità ha portato a

della realtà patinata di cui Andy Warhol amava

un’eredità spesso poco bilanciata del perso-

contornarsi.

naggio che l’artista si è creato autonomamente, amministrato con precisione maniacale, e

Per supplire a tale mancanza evocativa, lo

grazie al quale Warhol è tutt’oggi un’icona. La

storico e critico d’arte Luca Beatrice cura la

sua rappresentazione manca in molti casi di

mostra di fotografie poco conosciute o inedi-


INSIDEART 12 OLIVIERO TOSCANI/ANDY WARHOL

te dell’artista di origine cecoslovacca scattate

figura di artista e genio catalizza inevitabilmen-

da Oliviero Toscani che, dell’uomo dietro

te l’attenzione di un pubblico via via più vasto

il personaggio, ha potuto sbirciare lo spirito

ad ogni altro anno che lo vede protagonista

dall’occhiello della porta principale della sua

della scena alternativa di New York. L’interesse

leggendaria Factory. La selezione di fotografie

di molti si trasforma in adorazione in molti casi

è oggi esposta al pubblico nella Galleria mila-

e tende inevitabilmente verso l’ossessione in

nese Antonio Colombo e sarà accessibile fino

alcuni di essi. Nel 1968, Warhol è vittima di un

al 30 ottobre 2021.

attentato da parte di una sua ammiratrice. Un proiettile colpisce l’artista che sopravvive ma

La fortuna di Andy Warhol poggia proprio sulla

è costretto in un letto di ospedale per alcuni

sua grande capacità di osservazione, sul suo

mesi in seguito al fatto.

occhio critico acuminato e instancabile. La sua

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani


INSIDEART 13 OLIVIERO TOSCANI/ANDY WARHOL

I fatti del 1968 spingono l’artista ad una nuova

nel bianco e nero dalla grana palpabile tra-

fase della sua ricerca: la fotografia comincia

sportano nostalgicamente al ruvido mondo

a diventare il centro delle sue giornate. Ogni

dell’analogico. Il soggetto viene smascherato.

attimo delle sua quotidianità merita di far parte

L’atteggiamento naturale, e poco frequente-

di un intimo reportage dove anche il meno ri-

mente filtrato da pose costruite, restituisce allo

levante dei dettagli può celare il fascino dell’in-

spettatore l’immagine dell’uomo dietro l’artista.

consueto.

Andy Warhol, nella sua assenza di costruzione, mostra un lato di sé mai così autentico.

Oliviero Toscani si trova a New York durante questa fase della vita e della carriera di Warhol

Un dialogo tra Toscani e Warhol è quello che

e ha l’occasione di conoscerlo da vicino, tra-

le immagini intrappolate dall’obiettivo del foto-

scorrendo in sua compagnia gli anni che van-

grafo italiano testimoniano. La comune intesa

no dal 1971 al 1975.

tra i personaggi in questione si può intuire dalla condivisione di interessi artistici e professiona-

La passione per la fotografia li accomuna. Da

li: entrambi si presentano come gli scardinatori

questo rapporto nascono le fotografie prota-

delle regole che hanno fino alla loro apparizio-

goniste della mostra milanese: queste raccon-

ne sorretto il settore pubblicitario.

tano un uomo incapace di separarsi dalla sua compagna, uno strumento che ormai è ap-

Il rinnovamento della comunicazione pubblici-

pendice anatomica dell’artista e che non può

taria attuata da Toscani dopo il suo ritorno da

che diventare coprotagonista della storia rac-

New York, a partire dalle campagne realizzate

contata dal fotografo italiano attraverso i suoi

per l’azienda d’abbigliamento Benetton, danno

scatti.

modo di osservare come le influenze americane siano state per lui fondamentali e come lo

Oliviero Toscani non edulcora la scena. Le

zampino di Andy Warhol, forse, si sia nascosto

fotografie che vedono Warhol rappresentato

per tutti questi anni dietro i suoi lavori.


INSIDEART 14 OLIVIERO TOSCANI/ANDY WARHOL

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani


INSIDEART 15 OLIVIERO TOSCANI/ANDY WARHOL

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani


INSIDEART 16 OLIVIERO TOSCANI/ANDY WARHOL

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani


INSIDEART 17 OLIVIERO TOSCANI/ANDY WARHOL

Oliviero Toscani, Senza Titolo, 1971-1975. Courtesy Oliviero Toscani


INSIDEART 18 QUAYOLA

Quayola a Palazzo Cipolla: l’artista che indaga la mimesi tra naturale e digitale Davide Maria Mannocchi

Sempre in bilico tra l’anima conservatrice del

pronto per aprire al pubblico la sua nuova

patrimonio classico e l’impulso di scardinare

esposizione.

ogni tradizione, fissando lo sguardo su un panorama internazionale, Palazzo Cipolla è

La collaborazione con istituzioni culturali


INSIDEART 19 QUAYOLA

stranieri è da sempre un marchio di fabbrica

to l’organizzazione di ambiziose esposizioni.

che ha contraddistinto la fondazione Museo Palazzo Cipolla. Aperto nel 1999, il palazzo

In seguito allo straordinario successo della

storico romano è stato in grado, fino ad oggi,

mostra dedicata all’artista spagnolo Manolo

di alimentare una rete di cooperazione tra en-

Valdès, Palazzo Cipolla inaugura una nuova

tri museali europei che ha sempre incoraggia-

personale che scandaglia l’universo plastico.


INSIDEART 20 QUAYOLA

Dal 29 settembre 2021, infatti, ospiterà la

L’arte computazionale è al centro della ri-

serie di opere firmate da Quayola, l’artista

cerca di Quayola: grazie a sistemi robotici

romano di origine ma londinese di adozione,

di intelligenza artificiale e stringhe di codice

che ha pensato a un percorso espositivo che

generativo, l’artista avvia un’esplorazione della

invita il pubblico a immergersi in una revisione

tradizione storico artistica occidentale parten-

della storia dell’arte, realizzata con il connubio

do dalla poetica rinascimentale. I capolavori

di mezzi tecnologici avanzati e l’umana crea-

dell’arte italiana ed europea sono proposti

tività.

attraverso una rielaborazione visionaria che sfrutta le infinite potenzialità del progresso

Le opere in mostra sono il risultato di un lavo-

per restituire una miscela contemporanea di

ro svolto in un arco di tempo particolarmente

presente e passato.

lungo durato dal 2007 a 2021 che viene sviluppato nell’esposizione in tre macro aree

L’universo scandagliato da Quayola intercetta

tematiche: iconografia classica, sculture non

il tema della mimesi sul quale vengono invitati

finite, e tradizione della pittura di paesaggio.

a riflettere i visitatori di palazzo Cipolla. La

Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016. Courtesy Palazzo Cipolla


INSIDEART 21 QUAYOLA

verosimiglianza tra l’arte concepita interamente tra l’uomo e quella che è invece frutto della collaborazione tra l’essere umano e la macchina è un punto fondamentale dell’attività dell’artista. Realtà tangibile e digitale si miscelano in un paradosso nel quale sfugge il limite tra materialità e immaterialità. La mostra, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e curata da Jérôme Neutres e Valentino Catricalà, si aggiunge alla lista di lungimiranti interventi organizzati da palazzo Cipolla e sarà disponibile fino al 30 gennaio 2022. Info: https://www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it

Iconographies #20: Tiger Hunt after Rubens, 2014. Courtesy Palazzo Cipolla


INSIDEART 22 QUAYOLA

Laocoön #D20-Q1, 2016, courtesy Palazzo Cipolla

Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016


INSIDEART 23 QUAYOLA

Laocoön #D20-Q1, 2016, courtesy Palazzo Cipolla


INSIDEART 24 PALAZZO REALE/CLAUDE MONET

Palazzo Reale porta Claude Monet a Milano: la collezione del museo Marmottan di Parigi in mostra per scoprire il volto meno conosciuto del padre dell’impressionismo Davide Maria Mannocchi

Nel 1883, Claude Monet sta per trasferirsi

Giverny diventa il nido per la nuova famiglia

nel luogo che più di ogni altro sarà per lui

che Monet forma con la sua seconda moglie,

di fondamentale importanza per lo sviluppo

Camille Doncieux, ed è dove per quaranta

successivo della sua vita e della sua carriera

anni trascorre il suo tempo, prendendo ogni

di pittore.

giorno di più le sembianze di un demiurgo della natura di cui è follemente innamorato. La

Lasciata la sua abitazione parigina, il pittore

costituzione del giardino acquatico all’interno

firma un contratto d’affitto per un’abitazione

della villa diviene il fulcro delle sue giornate

al di fuori della grande metropoli dove colti-

e gli splendidi esemplari di alberi e piante

vare, contemporaneamente all’attività della

esotiche interpretano il ruolo di protagoniste

pittura, la grande passione per il giardinaggio,

assolute delle sue tele.

trasmessagli dall’amico e collega Gustave Caillebotte.

La più vasta raccolta di opere d’arte realizzate


INSIDEART 25 PALAZZO REALE/CLAUDE MONET

Claude Monet, Ninfee a Giverny, courtesy Palazzo Reale

dal padre dell’impressionismo viene raccolta

da Claude Monet: prima di giungere all’esplo-

oggi dal Museo Marmottan di Parigi e dal 18

razione dell’impalpabile, della luce e dell’aria,

settembre 2021 fino al 30 gennaio 2022,

il pittore produce ritratti e caricature che il

Milano accoglie a Palazzo Reale una folta

museo parigino tutt’ora conserva e ha conse-

selezione di questi capolavori capaci di fare

gnato nelle mani dell’istituzione lombarda.

chiarezza su un’ampia panoramica critica. La divisione in sette sezioni del percorso

L’attenzione dedicata all’arte della caricatu-

espositivo è in grado di delineare un viaggio

ra nasce dal bisogno economico dei primi

che definisce una ricerca creativa portata agli

anni di attività ma una volta cominciata la sua

estremi, perseguita con dedizione maniacale

fase di pittore maturo e sopratutto, avendo

e caratterizzata da una minuziosità scientifica.

una famiglia da mantenere, Monet si applica nella realizzazione di dipinti in cui compaiono

La passione che diventa lentamente os-

frequentemente i fanciulli che popolavano la

sessione per il paesaggio naturale della sua

sua casa, condivisa con il collezionista Ernest

dimora campestre non è l’unico filone seguito

Hoschedé.


INSIDEART 26 PALAZZO REALE/CLAUDE MONET

La presenza di questo genere di opere così

direttrice scientifica del Museo Marmottan

scarsamente conosciute rispetto alle serie

di Parigi, si è impegnata per mostrare alcuni

delle ninfee, dà l’occasione di avvicinare una

dei lati più nascosti dell’epopea artistica del

parentesi molto poco raccontata della vita di

grande maestro della pittura francese, spesso

Monet e rende possibile cogliere uno spira-

offuscati dalla fama e dalla gloria che sono

glio di luce che illumina l’intimità dell’uomo

state a lui riservate negli ultimi decenni a

dietro l’artista.

partire dagli anni 60 del XX secolo, momento in cui l’astrazione formale dell’ultima fase di

Lo spaccato temporale che viene esposto

produzione di Monet interessa i critici, data la

nella mostra, tramite le opere di Claude Mo-

dirompente crescita del movimento espres-

net, raggiunge anche gli ultimi istanti di vita

sionista americano guidato dal contrastante

del maestro dell’impressionismo, che sce-

binomio di Jackson Pollock e Mark Rothko.

glie di andarsene con un pennello tra le dita dando forma, su una grande tela presente

La mostra Monet – Opere dal Musée Mar-

a Palazzo Reale, ad una delle rose immerse

mottan di Parigi offre la possibilità di riscopri-

nella luce del suo giardino, tangibile estensio-

re un’icona della Soria dell’arte, un maestro

ne del suo spirito d’artista.

che è stato in grado di influenzare generazioni di artisti per decenni e, nonostante questo,

La curatrice della mostra Marianne Mathieu,

oggi ha ancora molto da raccontare. Claude Monet, Il bambino con la tazza, courtesy Palazzo Reale

Claude Monet, Salice Piangente, courtesy Palazzo Reale


INSIDEART 27 PALAZZO REALE/CLAUDE MONET

Claude-Monet-Portrait-of-Jean-Monet

Info: https://www.palazzorealemilano.it/mostre/opere-dal-musee-marmottan-monet-di-parigi


INSIDEART 28 PALAZZO REALE/CLAUDE MONET

Claude Monet, Ritratto di Jean Monet con cappello con pompom, courtesy Palazzo Reale


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