INSIDEART online
Siamo Foresta, Installation View, courtesy Triennale Milano and Fondation Cartier Credits Andrea Rossetti/ Héctor Chico
N. 150 | € 2,00
INSIDEART 2
ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
Arte contemporanea e sostenibilità un focus sempre più urgente
Nuove consapevolezze muovono l’arte verso una sensibilizzazione sui temi ambientali ma non basta, serve di più
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ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
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ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
Anita Teglia
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ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
coinvolgere “l’altro lato del nostro cervello”, la
rale sul cambiamento climatico a Parigi nel
nostra immaginazione: credeva, quindi, che
2015. L’artista islandese-danese ha realizzato
In un momento storico e sociale piuttosto
te della ricerca artistica dell’Arte Povera e del
le persone più adatte per aiutarci a farlo era-
un’installazione site specific, comprenden-
complesso dal punto di vista dell’emergenza
linguaggio di Joseph Beuys. È con gli anni No-
no, proprio, gli artisti. Le arti visive diventano,
te 12 pezzi di ghiaccio estratti da un fiordo in
climatica, numerosissimi artisti sono inevita-
vanta che il coinvolgimento degli artisti inizia a
pertanto, il mezzo perfetto per descrivere l’ur-
Groenlandia, disposti in cerchio nella piazza
bilmente toccati dal problema più determinan-
spostarsi su un piano, sempre più, empatico
genza, facendo leva sulla nostra inconsapevo-
del Pantheon. Lo scioglimento dell’opera stes-
te di una generazione. Secondo l’opinione di
verso il pianeta “malato”, preoccupandosi dei
lezza emotiva, hanno il potere di fare eco alle
sa, ha avuto lo scopo di sensibilizzare i citta-
molti storici e critici d’arte, dall’inizio del nuovo
rischi e delle conseguenze ambientali e, quin-
sfide dell’umanità.
dini, con una vera e propria azione collettiva
millennio, stiamo assistendo ad una repentina
di, del futuro dell’uomo.
contro questa calamità. Climate Change Art
crescita della produzione artistica riguardante
Proprio in questo periodo, con un tempismo
il cambiamento climatico, in proporzione all’at-
Nel 2005 l’ambientalista Bill McKibben scrisse
tenzione pubblica al tema. Del resto, sappiamo
un articolo, intitolato What the Warming Wor-
All’interno di questo quadro contemporaneo si
significativo per quanto accaduto in Emilia Ro-
come dalla fine degli anni Cinquanta, il proble-
ld Needs Now Is Art, Sweet Art, sostenendo
delinea la cosiddetta Climate Change Art con
magna, Fondazione Prada ha inaugurato nel-
ma ambientale sia stato, progressivamente, al
che, una comprensione intellettuale dei fat-
il tentativo di descrivere una problematica più
la sua sede veneziana la collettiva Everybody
centro di molteplici ricerche artistiche: dalla
ti scientifici non era sufficiente. Se volevamo
che mai attuale, coinvolgendo attivamente gli
Talks About The Weather, prendendo in con-
Land all’Environmental Art, fino a toccare par-
apportare cambiamenti significativi dovevamo
spettatori dal punto di vista politico e ambien-
siderazione le condizioni atmosferiche come
Anonimo veneto, La laguna ghiacciata alle Fondamenta Nuove, c.a 1708-09
Anonimo veneto, La laguna ghiacciata alle Fondamenta Nuove, c.a 1708-09 courtesy Fondazione Querini Stampalia, Venezia, photo Marco Cappelletti e Filippo Rossi
tale, rendendoli partecipi e consapevoli di una
una premessa per affrontare la questione
crisi sempre più dirompente. Basti pensare
dell’emergenza climatica in corso. Oggi è diffi-
all’installazione Ice Watch di Olafur Eliasson:
cile pensare ad una questione alla quale dare
in occasione del festival internazionale cultu-
più attenzione e importanza, ci sentiamo quasi
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ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
Everybody Talks About the Weather, exhibition view at Fondazione Prada, 2023, courtesy Fondazione Prada, photo Marco Cappelletti
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ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
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in obbligo di parlarne. Discutere oggi sul cli-
ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
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ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
Le azioni di protesta degli attivisti
ma, è un’azione che influenza il destino di tutti, “parlarne” significa, quindi, “preoccuparsi” del
C’è invece chi non si limita solamente a par-
futuro, sensibilizzare sulla questione che, già
larne, ma cerca di mettere in campo una serie
solo come intento, è da ritenersi ammirevole.
di azioni di protesta per il clima, prendendo
Everybody Talks About the Weather, exhibition view at Fondazione Prada, 2023, courtesy Fondazione Prada, photo Marco Cappelletti
Everybody Talks About the Weather, exhibition view at Fondazione Prada, 2023, courtesy Fondazione Prada, photo Marco Cappelletti
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ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
di mira famose e storiche opere d’arte: come
urgente, capace di bloccare le aspirazioni e le
versare della vernice o della salsa di pomo-
speranze di coloro che entrano nella vita so-
doro sui vetri che proteggono i capolavori, o
ciale e per questo molto sentito dai Millenials
come incollare le proprie mani agli stessi ve-
e dalla Generazione Z.
INSIDEART 11
tri. Si tratta di nuove forme di contestazione in difesa dell’ambiente che da qualche anno
E le istituzioni museali come si stanno muo-
si stanno sempre più diffondendo nelle prin-
vendo?
cipali città europee. Gruppi di attivisti come Extinction Rebellion o Ultima Generazione re-
Viene da chiedersi, di fronte a questa urgenza,
alizzano proteste di questo tipo per esprimere
come si stanno muovendo le stesse istituzioni
la determinazione delle generazioni più giovani
culturali. Per la società, i musei hanno da sem-
ad opporsi a forme di sfruttamento delle risor-
pre avuto un un ruolo cruciale, come spiega
se del pianeta ad esclusivo fine di lucro. Come
Marcella Beccaria, Vice Presidente AMACI e
spiega Carmen Leccardi, emerita di Sociologia
Vice Direttrice, Capo Curatrice del Castello di
della cultura presso l’Università di Milano-Bi-
Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, “hanno
cocca, “la protesta riguarda l’impossibilità di
un’enorme capacità di collezionare esperien-
accettare la fine del tempo che la distruzione
ze ma anche di crearle e in materia di soste-
del pianeta, a cui la crisi climatica rinvia, porta
nibilità, intesa come vivere e convivere, oggi il
ai diversi temi come: sostenibilità, perdita della
inevitabilmente con sé. Sul piano simbolico,
museo può essere fondamentale per la com-
biodiversità, cambiamento climatico ed esplo-
questi gesti richiamano l’impossibilità stessa
prensione del futuro che si vuole, garantendo
sione demografica. Fondamentali sono state,
della creazione artistica in un universo che va
apprendimento e comprensione”.
inoltre, la scelta dei materiali eco-sostenibili e
verso l’auto-distruzione. Si protesta in questo
MuSe, Trento, courtesy Roberto Nova
le modalità di costruzione, oltre alla progetta-
modo anche contro l’ideologia del produttivi-
Nel panorama italiano, molte istituzioni cultu-
zione di percorsi pedonali e servizi di trasporto
smo a tutti i costi, e l’indifferenza etica che lo
rali, sia pubbliche che private, hanno raccolto
che disincentivano l’utilizzo di mezzi privati a
guida”.
la sfida, assumendo su di sé nuovi ruoli sulla
favore di una mobilità green.
questione della salvaguardia dell’ambiente: da Il tema della crisi ambientale è quindi davvero
un lato attraverso pratiche di gestione interna
Quello a cui stiamo assistendo, dunque, è che
che minimizzino l’impatto ambientale, dall’altro
chi partecipa all’Arte del cambiamento clima-
mediante l’adozione di una serie di programmi
tico è mosso da un collettivismo per il bene
educativi e didattici che coniugano la mission
pubblico. La loro voce e le prese di posizione
specifica, delle istituzioni stesse, all’esigenza
sono preziose perché ci impediscono di pren-
di sensibilizzazione rispetto alle tematiche am-
dere sonno, hanno, pertanto, lo scopo nobile
bientali.
di rendere la crisi climatica un tema che non può più essere ignorato. In fin dei conti, “tutti
Un esempio rilevante è il Museo delle Scienze di Trento MUSE, il quale ad ottobre 2021 ha inaugurato le proprie gallerie permanenti Attivisti di Ultima Generazione agli Uffizi
adottando una nuova chiave di lettura attorno
parlano del meteo” ed è giusto che sia così.
ARTE CONTEPMORANEA E SOSTENIBILITÀ
INSIDEART 12 ARTE&SOSTENIBILITÀ/ULTIMA GENERAZIONE
Arte&sostenibilità: la parola a Ultima Generazione: «Stiamo lottando per la sopravvivenza di ognuno di noi»
Ester Goffi di Ultima Generazione ci racconta perché per difendere l’ambiente sia necessario attaccare anche il mondo dell’arte
INSIDEART 13 ARTE&SOSTENIBILITÀ/ULTIMA GENERAZIONE
INSIDEART 14 ARTE&SOSTENIBILITÀ/ULTIMA GENERAZIONE
Fabrizia Carabelli e Ginevra De Pascalis
Sulla loro pagina Instagram si descrivono così: “Persone comuni che fanno azioni di disobbedienza civile nonviolenta contro il collasso climatico”. Gli attivisti di Ultima Generazione sono dal 2022 al centro dell’attenzione mediatica per i blitz realizzati nelle piazze e nei musei più rappresentativi della cultura italiana. Dal gesto di incollarsi fisicamente al Laocoonte dei Musei Vaticani all’azione di cospargere di vernice il dito medio di Cattelan in Piazza Affari, questo gruppo eterogeneo di componenti ha cercato, con metodi disturbanti, di porre l’attenzione su un’urgenza mondiale, quella ambientale, e di puntare il dito contro il male maggiore, l’indifferenza e l’immobilismo dei governi. C’è chi li ha chiamati imbrattatori e c’è invece chi ha lodato il loro tentativo di utilizzare l’arte e la cultura come veicolo principale per provocare una reazione, per accendere un motore nella speranza di essere ascoltati: «Vi chiediamo di spostare lo sguardo dal dito alla luna – ci ha spiegato Ester Goffi, operatrice del settore artistico e membro di UG – stiamo solo lottando per la sopravvivenza di ognuno di noi, con i mezzi a nostra disposizione». Proprio con lei abbiamo cercato di capire meglio perché per arrivare alle istituzioni bisogna “prendersela” con l’arte e se l’arte, come parte del sistema, è a volte complice attivo e a volte vittima silente di un meccanismo perverso che ci sta portando a un’inevitabile (?) distruzione del pianeta.
INSIDEART 15 ARTE&SOSTENIBILITÀ/ULTIMA GENERAZIONE
Ultima Generazione, Laocoonte ai Musei Vaticani (18/08/2022)
INSIDEART 16 ARTE&SOSTENIBILITÀ/ULTIMA GENERAZIONE
INSIDEART 17 ARTE&SOSTENIBILITÀ/ULTIMA GENERAZIONE
Ok, il mondo fa schifo. Ma quanto fa schifo il
esposizioni l’anno sul collasso climatico e la fine
anche riusciti, di rendere visibile qualcosa di non
verno arresti i sussidi pubblici alle fonti fossili,
mondo dell’arte?
della società, magari con l’obiettivo di impressio-
visivamente percepito, accostandoci ad oggetti
quali gas, petrolio e carbone, e che al contempo
nare il pubblico e, forse, di spingerlo ad agire: ma
dalla ben nota identità visiva di cui abbiamo an-
sblocchi gli impianti per la produzione di ener-
In quanto lavoratrice del mondo dell’arte mo-
se a sponsorizzare è sempre chi inquina e non si
che riattualizzato il significato.
gie rinnovabili. Troviamo inaccettabile che i no-
mentaneamente estromessa dal settore, direi
fanno i nomi dei veri responsabili, è solo vuota
che fa abbastanza schifo, almeno in Italia. Per i e
estetica dell’apocalisse.
le dipendenti mancano tutele, garanzie, stipendi
stri stessi soldi vengano investiti in ciò che ci sta La vetrina verniciata di una banca finanziatrice
conducendo alla catastrofe e i cui primi effetti
di combustibili fossili, per assurdo, non monopo-
stiamo vivendo in questi anni. La scienza chiede
minimi, possibilità di avanzamento professiona-
Dalla Primavera di Botticelli al Seminatore
lizza la cronaca tanto quanto un vetro protettivo
di tagliare le emissioni da decenni e le agende
le, riconoscimenti a livello sociale ed economico,
di Van Gogh, passando per Fontana di Trevi
imbrattato di purea di piselli, perché la gente ha
politiche continuano a rimandare le azioni con-
e via dicendo. Degli orizzonti, insomma, assai
e Palazzo Vecchio: il vostro bersaglio sono
più familiarità con gli Impressionisti di quanta ne
crete al 2030, al 2050, ma il tempo è scaduto da
sconfortanti. Se qualcuno di noi preferisce an-
spesso beni storico-artistici. Quali sono le re-
abbia con l’elenco delle banche amanti del pe-
un pezzo: bisogna agire ora. Le soluzioni ci sono
dare all’estero – scelta non facile e non sempre
sponsabilità del settore cultura nei confronti
trolio. A noi interessa amplificare il più possibile
e i governi ne sono a conoscenza, manca la vo-
auspicata – o cambiare ambito lavorativo è per-
dell’ambiente?
il nostro messaggio, perché la faccenda è terri-
lontà politica di metterle in atto.
ché qui non si trovano né dignità personale, né
bilmente urgente. Il settore culturale dovrebbe
salariale: questo è un punto di vista dal basso,
Queste e altre opere sono state nel concreto i
farsi portavoce di istanze come le nostre, rivolte
Non esiste nessuna azione senza impatto eco-
di cui ho esperienza sia individuale, sia collettiva.
ricettori della nostra vernice, delle nostre zuppe
al benessere collettivo e alla sopravvivenza della
logico: anche parlare, respirare e scrivere un
Guardando più in alto si vedono tonnellate di sol-
e delle nostre colle, ma non sono l’obiettivo ul-
società, supportate da Storia e Scienza: questo
commento sotto a un post sono atti che hanno
di incatramati che vengono ripuliti passando per
timo. Le azioni di Ultima Generazione non sono
si fa anche dialogando con il governo a livello sia
conseguenze, tra cui ad esempio la produzione,
mostre, fondazioni private, finanziamenti a enti
mai state un attacco diretto contro l’arte e la bel-
locale, sia nazionale.
per quanto minima, di anidride carbonica. A ren-
museali e progetti culturali, talvolta con velleità di
lezza generata da mani umane, di cui riconoscia-
sensibilizzazione sul clima. Si possono fare mille
mo l’immenso valore: semmai dei tentativi, finora
dere questi effetti più o meno accettabili è il fine Se il pericolo generale non fosse ancora così
delle azioni stesse. Sono serviti circa 5000 litri di
sentito, c’è sempre quello immediato di cui pre-
acqua per pulire Palazzo Vecchio, ma quanti ne
occuparsi: basti guardare i danni incommensu-
servono per produrre un chilo di bistecca fioren-
rabili subiti dal patrimonio culturale in Emilia Ro-
tina? Quasi 15000, e di questi nessuno si lamen-
magna nelle recenti alluvioni, con una quarantina
ta, per quanto ne siano evidenti l’insostenibilità e
di siti a forte rischio. Oppure i dati dell’Ispra sul
la non necessarietà.
dissesto idrogeologico, inasprito dalle conseguenze dalla crisi climatica, che minaccia i beni
È vero che le nostre azioni hanno degli effetti
artistici italiani: a tutto ciò aggiungiamo gli effetti
scomodi nell’immediato, tra cui creare code sul-
delle piogge acide, delle grandinate, dei tornado,
le tangenziali, rendere temporaneamente inac-
degli incendi, delle inondazioni, capaci di corro-
cessibili delle aree pubbliche, spargere vernice
dere, frantumare e incenerire quanto di più bello
che poi dovrà essere pulita. Ma se la vostra casa
abbiamo nelle nostre città, musei e monasteri.
fosse la prossima a crollare per una tempesta o
Per non parlare delle vite umane in gioco.
aveste perso una persona cara a causa della crisi climatica, che cosa fareste? Noi stiamo cercan-
Quali sono le vostre richieste alle istituzioni?
do di avvisarvi interrompendo la normalità nella maniera più evidente possibile, sapendo che
“Il Seminatore” di Van Gogh esposto a Roma (4/11/2022)
Come Ultima Generazione chiediamo che il go-
nessuna protesta è piacevole, ma consapevoli al
INSIDEART 18 ARTE&SOSTENIBILITÀ/ULTIMA GENERAZIONE
tempo stesso di quanto sia peggio non fare nulla.
INSIDEART 19 ARTE&SOSTENIBILITÀ/ULTIMA GENERAZIONE
tata: sempre più persone riconducono quello
ULTIMA GENERAZIONE
nione pubblica. Hanno diverse età e provenienze
che stiamo vivendo al grande quadro della crisi
Un movimento composto da cittadine e cittadini
sociali: sono genitori, figli e figlie, studenti, impie-
Parliamo di blocchi stradali: negli ultimi mesi
ecoclimatica e sociale, e questo è già un enorme
comuni che chiedono al governo di agire contro
gati, agricoltori, insegnanti, pensionati, preoccu-
tra le cause delle più gravi interruzioni del traffi-
passo avanti.
il collasso climatico ed ecologico. Lo fanno attra-
pati per il nostro futuro e che agiscono su base
co in Italia non ci sono state le nostre proteste,
verso azioni di disobbedienza civile non violenta,
volontaria.
ma perlopiù gli alberi caduti, le frane, il crollo del
per creare risonanza mediatica e smuovere l’opi-
Info: ultima-generazione.com
manto stradale, i fiumi di fango e ghiaccio senza controllo. Vi chiediamo di spostare lo sguardo dal dito alla luna: stiamo solo lottando per la sopravvivenza di ognuno di noi, con i mezzi a nostra disposizione. Dopo tutto questo rumore, qualcuno vi ha ascoltato? Al momento Ultima Generazione sta avendo una certa attenzione da parte delle minoranze parlamentari: all’attivo c’è anche il progetto di una proposta di legge relativa al taglio dei sussidi ambientalmente dannosi. L’8 agosto incontreremo il Ministro dell’Ambiente, così come a suo tempo avevamo incontrato l’allora ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Ciò che stiamo cercando di fare, con un discreto successo fino ad ora, è portare il nostro senso di urgenza rispetto al collasso climatico davanti alla politica istituzionale, in una maniera che ai vari movimenti dal basso non era ancora riuscita. I risultati concreti non sono né semplici da ottenere, né vicini in termini temporali, per quanto ci piacerebbe il contrario: questo è determinato anche dalle posizioni in materia del governo attuale, perlopiù negazionista e ancora abbarbicato a un modello sistemico obsoleto e nocivo, che ci promette un mondo che non esiste più da tempo. Intanto la consapevolezza della gente è aumen-
Ultima Generazione, sversamento di carbone vegetale nella Fontana di Trevi (21/05/2023)
INSIDEART 20 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
Per una pratica artistica sempre più sostenibile. Parla Loris Cecchini
L’artista, da sempre sensibile ai temi ambientali, ci ha raccontato quali sono le sue azioni quotidiane per ridurre l’impatto del suo lavoro
INSIDEART 21 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
INSIDEART 22 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
Fabrizia Carabelli e Ginevra De Pascalis
INSIDEART 23 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
sono ben visibili: il cambiamento climatico
alla meccanizzazione, ai grandi volumi della
e l’inquinamento dell’aria e della terra ci
produzione di massa, che rappresentano si-
Nell’indagine di Loris Cecchini è da sem-
namento del nostro ecosistema. Perché
stanno portando ad una diffusa catastrofe
curamente una minaccia per l’umanità; dalla
pre punto centrale di osservazione la natu-
questa ipocrisia?
ecologica. E non ritengo che l’arte possa
creazione di armi estremamente distruttive,
essere pericolosa per il nostro ecosistema
alla manipolazione dell’informazione; pen-
ra. Da questo elemento di partenza, la sua ricerca si sviluppa attraverso la creazione
Abbiamo ben chiaro quanto il progresso ab-
– anche perché i numeri sono di molto infe-
siamo al mondo della produzione automo-
di forme essenziali, strutture che emulano
bia sostituito il benessere umano, gli effetti
riori ad altre attività umane – penso invece
bilistica, alle batterie, ai pannelli solari…
quelle organiche e biomorfe e si inseriscono come presenze discrete nello spazio in cui si inseriscono. «Le mie sculture modulari appaiono come sistemi complessi che entrano in simbiosi con l’ambiente circostante», spiega Loris Cecchini che nel suo lavoro ha imparato a mettere in pratica una serie di azioni volte al rispetto dell’ecosistema e alla riduzione degli sprechi prodotti nelle fasi di realizzazione delle opere. Se infatti gran parte del mondo dell’arte sta correndo ai ripari con strategie indirizzate al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità e tanti artisti sempre più spesso toccano nella loro ricerca tematiche vicine alla difesa dell’ecosistema, è anche vero che molte bad practices continuano ad essere portate avanti dal settore. Per questo abbiamo cercato di capire come il lavoro di un artista con grande esperienza e una pratica consolidata come Loris Cecchini possa riuscire a trovare nuove strade e soluzioni più green per ridurre l’impatto sull’ambiente. Si parla sempre di come l’arte interviene a difesa dell’ambiente mentre viene spesso taciuto il fatto che anche il sistema del contemporaneo contribuisce all’inqui-
Loris Cecchini, Waterbones (Astronomical Observatory), 2023, Stainless steel modules, Ph. Sergio Pineschi
INSIDEART 24 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
Loris Cecchini The developed seed (organizing a system that can continuously construct itself), copper version-sequence 497, 2022 Copper plated aluminium modules 232 x 183 x 19 cm (opera donata a Gallery GCC)
INSIDEART 25 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
Loris Cecchini The developed seed (organizing a system that can continuously construct itself), copper version-sequence 497, 2022 Copper plated aluminium modules 232 x 183 x 19 cm (opera donata a Gallery GCC)
INSIDEART 26 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
INSIDEART 27 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
Immagini quanti materiali sono presenti in un auto? Pensare per esempio di abolire la plastica quando una macchina è per un’alta percentuale fatta di questo materiale. La soluzione sta in un design in cui la plastica è sostituita in partenza da materiali organici biodegradabili, studiati appositamente per avere più cicli di vita e spesso composti da una moltitudine di materiali, dagli scarti di mille altre lavorazioni, oppure in generale ad un atteggiamento di recupero e riciclo che si manifestano individualmente per farsi collettivi. L’arte, in molte forme e linguaggi, stimola la capacità di osservare, porta a una rinnovata visione del mondo, valorizza il naturale e solitamente l’artista ha una straordinaria capacità di osservare i fenomeni metabolici della vita e il divenire della natura. Le mie sculture modulari, grandi o piccole che siano, appaiono come sistemi complessi, diagrammi tridimensionali che entrano in simbiosi con l’ambiente circostante, attivando i sensi e invitando lo spettatore alla partecipazione. Il contrasto tra meccanico e organico, le qualità di simultaneità e complessità, trasportano lo spettatore in ambienti immersivi, mai con l’intento di dominare il naturale. Quali sono le tue azioni quotidiane per essere più sostenibile? I miei sono piccoli gesti; vivo a Milano che
figlie, abbiamo piantato un’ampia varietà di
vate dalla NASA, che hanno dimostrato di
di acquisto sostenibile, prodotti di piccole
come tutta la Pianura Padana è una città
piante nel nostro piccolo giardino. Anche
essere in grado di ridurre il livello di sostanze
aziende selezionate con criteri seri e bypas-
molto inquinata, praticamente con livelli pari
all’interno dell’immobile abbiamo messo
tossiche, anche in maniera rilevante, come
sando i circuiti commerciali più grandi.
alle alte densità cinesi. Nel progetto del nuo-
molte piante, che attraverso la fotosintesi
la Sansevieria, l’Aloe vera, l’Edera, la Money
vo studio abbiamo installato 7Kw di pannel-
clorofilliana sono in grado di assorbire ani-
Plant, i Ficus, che riescono persino a neu-
Come smaltisci i rifiuti e gli scarti dei tuoi
li fotovoltaici sulla copertura per produrre
dride carbonica, rilasciando ossigeno. Ab-
tralizzare sostanze organiche volatili. Inoltre
lavori?
energia elettrica e, con mia moglie e le mie
biamo proprio scelto alcune piante appro-
acquistiamo quasi tutto il cibo da un gruppo
Intanto tendo a produrre poco scarto. Natu-
INSIDEART 28 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
INSIDEART 29 ARTE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE/LORIS CECCHINI
ralmente lavorando con un’idea di scultura o
sicuramente genera una quantità di proble-
do una carta giapponese utilizzata per la pu-
come fine il contributo ambientale. Quindi
installazione ambientale bisogna fare i conti
mi, ma mentre una volta ci sarebbero volute
lizia degli affreschi che è un vero e proprio
ben vengano le occasioni in cui un’opera è
con il tempo, le caratteristiche che contribu-
settimane, se non mesi, a reperire qualsia-
manufatto culturale protetto dall’UNESCO.
monetizzata specificamente per progetti di
iscono alla durata del materiale sono molto
si genere di materiale girando in lungo e in
Nelle giuste condizioni può durare centinaia
questo tipo. Nel 2022 ho donato un’opera
importanti. Da anni tengo da parte buona
largo (dall’acquerello alla fotografia, dalla
di anni. Un altro aspetto importante credo
modulare The developed seed (organizing
parte dei piccoli esperimenti con materia-
scultura in creta, alla pietra, alle resine, alle
che sia il fatto che generalmente non pro-
a system that can continuously construct
li prodotti in studio che poi diventeranno
sabbie macinate, alle fibre tessili, e inoltre
duco opere funzionanti ad energia: ovvero
itself), alla Gallery Climate Coalition (GCC).
parte di un lavoro. Chissà, bisogna essere
materiali per saldatura, meccanica, ecc.).
nulla di meccanico controllato da elettricità.
L’obiettivo principale della GCC è quello di
fortunati. Le mie installazioni modulari sono
Secondo me oltre al tempo, c’è un grande
composte da elementi prodotti in acciaio o
risparmio di energia combustibile, di inqui-
Cosa potrebbe fare il mondo dell’arte
CO2e del settore di almeno il 50% entro il
alluminio.
namento individuale e quant’altro possa re-
per essere più responsabile sotto questi
2030, specie nell’ambito della logistica e
L’acciaio e l’alluminio sono riciclabili al
lazionarsi al fatto di non muoversi.
aspetti?
dei trasporti. Sempre nel 2022 ho donato
100%: sono tra i materiali più riciclati al
Inoltre, lavoro con aziende sul territorio, ri-
Negli ultimi anni c’è molta attenzione al
Waterbones (sequence 69), per un nuovo
mondo, un fattore chiave per la sostenibi-
spetto molto le strutture spesso piccole,
tema della sostenibilità e della responsa-
progetto di Riforestazione Urbana, ideato e
lità e la riduzione delle emissioni di CO2 e
familiari, che caratterizzano l’economia ita-
bilità in ambito di inquinamento e gli artisti
promosso da Associazione Arte Continua, a
per il contrasto al cambiamento climatico.
liana, da loro imparo tecnicamente molte
sono sempre in prima linea. Le indicazio-
sostegno delle iniziative di Stefano Mancu-
Rispetto ai derivati del petrolio (ad esempio
cose e spesso si crea una bella relazione di
ni fornite recentemente da Gallery Climate
so e PNAT per il Comune di Prato. Negli anni
resine, siliconi, varie plastiche) garantiscono
amicizia. Ho anche contatti con aziende più
Coalition sono importanti sotto l’aspetto
ho spesso fatto donazioni, in particolare du-
quasi sempre un tempo più lungo di conser-
grandi nei numeri che sono ugualmente mol-
del riciclo degli imballaggi (avete mai visto
rante il COVID, per Medici Senza Frontiere,
vazione, anche perché i raggi UV distruggo-
to interessanti, magari da un punto di vista
la quantità di casse presenti nelle grandi
la Fondation pour la Recherche en Physiolo-
no qualsiasi cosa. Spesso sono lavorazioni
tecnologico. Devo dire che come io imparo
fiere internazionali d’arte?) e di altri aspet-
gie, e anche Protège Ton Soignant Collecti-
parziali eseguite dalle aziende di manifattura
da loro, le aziende sono spesso curiose nel
ti molto presenti del mondo delle gallerie e
ve, in Francia.
con cui collaboro, ovvero su lastre o profili
confrontarsi con un artista.
non solo.Personalmente dono regolarmente
industriali già prodotti e rielaborati; tutti gli
facilitare una riduzione delle emissioni di
opere a scopo benefico che spesso hanno
scarti sono in uno standard di riciclo azien-
Quanta attenzione presti alle dinamiche
dale che fa pienamente parte della cosid-
di sostenibilità nel concepire i tuoi lavori?
detta economia circolare. Per gli smaltimen-
Credo che in generale il ritorno all’uso dei
ti in studio, seguiamo le normative locali,
materiali tradizionali che ormai da anni per-
separando sempre i materiali; Milano sotto
vade la scena internazionale dell’arte, il fatto
l’aspetto della separazione dei rifiuti è una
di tornare ad usare la pietra (la più longeva di
realtà seria da molti anni.
tutte), metalli, tessuti, ecc. e meno i derivati del petrolio sia riconducibile anche ad un’i-
A quali realtà ti rivolgi per acquistare i
dea di sostenibilità, ma l’arte ha l’ambizione
prodotti che utilizzi?
di durare nel tempo…e personalmente que-
Come per tutti, la rete è uno dei luoghi con
sto mi spinge a scegliere materiali durevoli,
cui si avvicinano distributori e produttori nel
come l’acciaio, l’alluminio, la vetroresina, il
reperire i materiali del proprio lavoro. Oggi è
marmo, ma amo moltissimo anche la carta o
incredibile la capillarità dei trasporti: questo
supporti più leggeri. Ultimamente sto usan-
Info: loriscecchini.com
INSIDEART 30 ARTE&SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE/SILVIA STABILE
Arte&Sostenibilità ambientale: «Bisogna incentivare le azioni dei governi», la parola a Silvia Stabile
Intervista con l’avvocato di diritto dell’arte che ci ha illustrato il quadro normativo e gli obiettivi sul tema nel settore cultura
INSIDEART 31 ARTE&SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE/SILVIA STABILE
INSIDEART 32 ARTE&SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE/SILVIA STABILE
Fabrizia Carabelli
Che il mondo dell’arte inquini non meno degli altri settori è ormai cosa risaputa. Una narrazione a volte troppo buonista avvolge il mondo della cultura, un racconto parziale che mette più in risalto le vessazioni del settore e le sue azioni in difesa dell’ambiente piuttosto che le sue responsabilità come industria culturale. I tempi sono maturi per prendere in considerazione nuovi interventi normativi per arginare sprechi e “bad practice” nel mondo dell’arte. «La sfida – afferma Silvia Stabile, of counsel e membro del Focus Team arte e beni culturali di BonelliErede – è comune a diverse organizzazioni internazionali, prima tra tutte UNESCO, e agli stati aderenti alle Nazioni Unite, attraverso due principali strumenti: la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e l’accordo di Parigi. In Europa, il Green Deal europeo si propone proprio di trasformare l’Unione europea in un’economia moderna, efficiente, sotto il profilo delle risorse, e competitiva. L’obiettivo è garantire che nel
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2050 non siano più generate emissioni net-
commenta – investe tutti i settori, nessuno
«L’Italia aderisce a queste iniziative e obietti-
ca dei cambiamenti climatici, delle norme e
te di gas a effetto serra (riducendo le emis-
escluso, compreso il settore dell’arte (dalla
vi prioritari: il MASE – Ministero dell’ambien-
dei principi formatisi in materia ambientale
sioni di almeno il 55% entro il 2030 rispetto
logistica ai trasporti, dalle fiere alle gallerie,
te e della sicurezza energetica, nel 2022, ha
e per fini di salvaguardia dei diritti umani.
ai livelli del 1990), che la crescita econo-
dai musei ai luoghi di cultura in genere)».
adottato il Piano Nazionale di adattamen-
Un percorso ambizioso, ma un impegno
to ai cambiamenti climatici delineando un
doveroso per le attuali e future generazioni
mica sia dissociata dall’uso delle risorse e che nessuna persona e nessun luogo siano
Attualmente quali provvedimenti sono
chiaro quadro normativo di riferimento che
del pianeta Terra: il cambiamento climatico,
trascurati. La problematica ambientale –
stati presi dal nostro paese?
in principio vede l’applicazione, alla temati-
con il suo drastico impatto sull’ambiente, è
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una delle maggiori minacce del nostro tem-
mondo dell’arte.
il mondo dell’arte e della cultura. I musei si
turale, azioni che comprendono i temi della
po a livello planetario».
«Al di là delle questioni di merito e del-
sono mossi in prima linea a livello interna-
inclusione, della diversità, della comunità
la bontà delle intenzioni, le azioni poste in
zionale, europeo e nazionale per dare una
LGBTQ+, promozione di convegni, semina-
Il suo nome figura tra i membri della Gal-
essere dagli attivisti contro il patrimonio
risposta immediata, con iniziative coerenti
ri e incontri di approfondimento per consi-
lery Climate Coalition. Cosa l’ha spinta
culturale mondiale potrebbero apparire so-
con la social responsibility e i fattori ESG:
derare gli impatti sociali del cambiamento
ad aderire al progetto?
luzioni non adeguate a risolvere le proble-
coinvolgimento delle comunità del territorio
climatico. Come messo in evidenza da un
«L’iniziativa GCC, charity di diritto inglese
matiche ambientali che coinvolgono anche
a favore della sostenibilità ambientale e cul-
recente rapporto di NEMO – Network of
con sede a Londra, nasce da una iniziativa responsabile del mondo dell’arte, volta ad affermare la sostenibilità del settore e a raggiungere l’obiettivo comune della riduzione del consumo di CO2 (minimo 50% entro il 2030), eliminando gli sprechi, coinvolgendo gallerie, musei e fondazioni, artisti, imprese e individui di tutto il mondo, con gruppi di lavoro attivi, oltre a Londra, negli Stati Uniti (New York e Los Angeles), Berlino, Spagna, Italia, Taiwan. GCC ha messo a punto best practice e linee guida per guidare tale transizione, costruendo un network di competenze e di collaborazioni fattive, promuovendo la cultura e i principi fondanti di questa comunità internazionale di operatori del sistema dell’arte, illuminati e concreti. Ciò che mi ha spinto, oltre a tutto ciò, è anche il desiderio di mettere a fattore comune le nostre competenze per creare tutti insieme un mondo dell’arte sostenibile e responsabile verso l’ambiente e la collettività nel suo complesso considerata». Gruppi di attivisti negli ultimi anni si sono mobilitati in difesa dell’ambiente colpendo i beni storico-artistici con gesti che hanno fatto discutere l’opinione pubblica. Al di là dell’illegalità della loro natura, emerge in modo sempre più evidente la necessità di dare uno scossone anche al
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European Museum Organisation, “Museu-
breve-medio termine».
ms in the climate crisis”, i musei possono
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zione dell’Agenda 2030 è rappresentato
diffondere, a livello sociale ed istituzionale,
dalla Strategia Nazionale di Sviluppo So-
la conoscenza e la consapevolezza dell’im-
certamente contribuire all’educazione del
Per sostenibilità non ci si riferisce sol-
stenibile (approvata dal CIPE con Delibera
portanza dell’Agenda 2030. Tra gli aderenti
pubblico e alla consapevolezza del cam-
tanto all’impatto ambientale ma anche a
n. 108/2017) che definisce il quadro di rife-
figurano anche importanti istituzioni cultu-
biamento climatico e alcuni già lo fanno; è
un equo sviluppo sociale ed economico.
rimento nazionale per i processi di pianifi-
rali italiane, pubbliche e private, e fondazio-
dunque di fondamentale importanza creare
A che punto siamo sotto questo aspet-
cazione, programmazione e valutazione di
ni, come Fondazione MAXXI, Fondazione
alleanze tra i musei, aprirsi alle comunità
to?
tipo ambientale e territoriale. Dal punto di
Giovanni Agnelli, Fondazione Fitzcarraldo,
locali e a tutti i portatori di interessi, per as-
«Lo sviluppo sostenibile è un complesso
vista della partecipazione della società civi-
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, FAI,
sicurare che sia costituito un network rea-
processo di cambiamento che tende al be-
le e della diffusione degli obiettivi di svilup-
Fondazione Pistoletto Città dell’Arte, Fon-
le ed efficiente per sostenere la transizione
nessere economico, sociale e ambientale
po sostenibile, l’Alleanza italiana per lo svi-
dazione Compagnia di San Paolo, Peggy
“Net Zero” in Europa così come nel resto
mondiale. Per questo, oltre alla sostenibi-
luppo sostenibile, creata su iniziativa della
Guggenheim Foundation, per citarne alcu-
del mondo».
lità ambientale, la sostenibilità economica
Fondazione Unipolis e dell’Università di
ne».
(capacità di generare profitto, benessere
Roma “Tor Vergata”, ha proprio lo scopo di
Il progresso cresce e con esso le proble-
e ricchezza nel rispetto dell’ambiente) e la
matiche legate all’impatto dei suoi mezzi
sostenibilità sociale (capacità di garantire
e delle sue infrastrutture. Dalle abitudi-
benessere sociale a ogni individuo in modo
Silvia Stabile è un avvocato specialista in
ni errate del singolo artista agli sprechi
equo), costituiscono obiettivi primari del-
diritto dell’arte e dei beni culturali con espe-
delle fiere, quali sanzioni andrebbero in-
lo sviluppo sostenibile. Tali obiettivi sono
rienza consolidata e ventennale nel settore
trodotte con urgenza per favorire nuove
espressi nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo
della creatività in tutte le sue espressioni. Of
pratiche comportamentali?
Sostenibile, sottoscritta nel 2015 da 193
counsel di BonelliErede, è membro dei Fo-
«Più che sanzioni occorrerebbe incoraggia-
paesi membri dell’ONU, e approvata dalla
cus team arte e beni culturali, alta gamma,
re le azioni dei governi e il dialogo tra le isti-
sua Assemblea Generale. Tra questi, ne ri-
private clients. Collabora con private bank
tuzioni e gli attori del mercato (stakeholder),
cordiamo alcuni come il porre fine a ogni
e family office, hnwi e hnwf per la gestione
per avviare la cooperazione e lo sviluppo di
forma di povertà nel mondo, la riduzione
di importanti collezioni. Assiste musei pub-
un quadro normativo di riferimento specifi-
delle disuguaglianze a livello economico
blici e privati, fondazioni e archivi d’artista,
co per il settore che tenga conto delle sue
e sociale tra i paesi che lo compongono,
gallerie, editori, designer, architetti, foto-
esigenze primarie e degli sforzi intrapresi
l’adozione di modelli di produzione e di
grafi, artisti, esperti, art advisor, nell’ambito
nell’ambito delle iniziative di corporate so-
consumo sostenibili basati sulla capacità
della circolazione internazionale, protezio-
cial responsibility da parte dei singoli atto-
di non sprecare le risorse e di riciclarle nel
ne e valorizzazione di opere d’arte e colle-
ri e delle loro associazioni di riferimento.
miglior modo possibile e, non da ultimo, la
zioni. Come esperta di diritto dell’arte e dei
Inoltre, come detto, le linee guida, le best
promozione di azioni volte a combattere i
beni culturali, partecipa a diversi master e
practice e le policy, adottate a livello spon-
cambiamenti climatici. In Italia, è stata isti-
corsi post-laurea.
taneo dalla comunità degli operatori del si-
tuita la Cabina di regia “Benessere Italia”,
stema dell’arte, non possono che favorire
l’organo della Presidenza del Consiglio cui
modelli comportamentali adeguati alle esi-
spetta il compito di coordinare, monitorare,
genze di una transizione per far fronte agli
misurare e migliorare le politiche di tutti i Mi-
inevitabili impatti del cambiamento clima-
nisteri nel segno del benessere dei cittadini.
tico e per raggiungere risultati comuni nel
Lo strumento di coordinamento dell’attua-
INSIDEART 40 SIAMO FORESTA, TRA ESTETICA E POLITICA
SIAMO FORESTA:
alla Triennale si cercano strade per una coabitazione pacifica e solidale
Nell’ambito della mostra promossa dall’esposizione di Milano e Fondation Cartier, si è tenuto un convegno sui temi della rassegna
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INSIDEART 42 SIAMO FORESTA, TRA ESTETICA E POLITICA
Laura Adamoli
In occasione dell’apertura della mostra Siamo Foresta – organizzata a Triennale Milano nell’ambito di un partenariato di otto anni con Fondation Cartier pour l’art contemporain e aperta sino al prossimo 29 ottobre – si è tenuto nel pomeriggio del 22 giugno 2023 il convegno moderato dal filosofo Emanuele Coccia, che in autunno curerà anche il public program legato alla mostra, in dialogo con tredici dei ventisette artisti presenti nella mostra (la maggior parte dei quali sudamericani, indigeni e non) e successivamente con Bruce Albert, antropologo e direttore artistico di Siamo Foresta. Coccia ha accompagnato l’uditorio in un percorso di comprensione del concept della mostra e del modo in cui ogni singolo artista ne ha dato personale interpretazione: il punto di partenza – come anticipato dal titolo stesso dell’esposizione – è la foresta. Ma in che senso “Siamo Foresta”? La parola “foresta” si richiama etimologicamente al termine latino foris, ovvero “ciò che è straniero”, “ciò che sta fuori”: a lungo la foresta è stata considerata infatti l’esatto opposto della città mentre questi artisti cercano di ribaltare tale pregiudizio tutto occidentale, avvicinando queste due realtà in un dialogo reciproco e rielaborando i modelli artistici tradizionali europei. Tale rapporto viene sancito anche dall’allestimento stesso della mostra realizzato dall’artista brasiliano Luiz Zerbini che, durante il suo intervento, ha spiegato come la sua fonte di ispirazione
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sia stata proprio la sua personale esperien-
e spariremo. A chi potremo chiedere aiuto?
cio dell’“antropologia simmetrica” portato
possibilità di incontro spirituale tra culture
za nella foresta amazzonica. Zerbini collo-
Chi potrà fermare tutto questo? Vogliamo
avanti dal curatore Bruce Albert, durante
per mezzo dell’arte, facendo di quest’ultima
ca infatti dei vetri colorati sui lucernari dello
continuare a vivere in pace».
la sua permanenza a contatto con la co-
uno spazio non solo estetico ma anche po-
munità yanomami brasiliana: non un ghet-
litico (due dimensioni che, così intese, non
spazio espositivo in modo che la luce, penetrando, crei giochi cromatici sulle pareti
In questo messaggio sembra riassumersi
to etnografico in cui esporre opere di arti-
possono che configurarsi come intrinseca-
e sulle opere, esattamente come accade
tutto il senso e lo scopo di Siamo Foresta
sti provenienti da luoghi esotici come una
mente interconnesse). Ed è proprio questa
anche nella foresta quando i raggi solari
che si richiama direttamente all’approc-
sorta di cabinet de curiosités ma una fattiva
dimensione spirituale che, ricorda Coccia,
vengono filtrati dalle fitte fronde della vegetazione, producendo effetti visivi suggestivi. Il risultato, nota Coccia, è una sorta di “cattedrale sciamanica” in cui il tipo architettonico della chiesa cristiana incontra la foresta la quale – lungi dal contrapporsi alla città – viene così catapultata direttamente nel centro di Milano, la città metropolitana per eccellenza. In tale cornice gli artisti si fanno portavoce, con le loro estetiche tutte diverse e personali, di una visione della foresta (condivisa anche da Coccia nel suo testo del 2016 La vita delle piante. Metafisica della mescolanza) intesa come un modello di coabitazione pacifica e solidale di specie diverse, di viventi e non viventi, nonché di un’attenzione critica verso le questioni della nostra contemporaneità relative al cambiamento climatico, al sovrasfruttamento del territorio (in particolare della foresta amazzonica, luogo d’origine di molti di loro) e al futuro del pianeta. Emblematico è, in questo senso, l’accorato grido lanciato dall’artista di origini yanomami Sheroanawe Hakiiwe durante il suo intervento: «La mia famiglia, la mia comunità, stanno per sparire. Gli sciamani dicono che è arrivato il tempo: gli spiriti della foresta sono tristi e anche noi siamo tristi come loro (…) molto presto tutti moriranno
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accomuna la foresta e lo spazio museale, poiché “parlare di foresta non significa parlare di biologia ma di spirito. È una specie di parlamento degli spiriti. Per questo il museo è lo spazio per eccellenza per parlare di foresta”. Siamo Foresta fino al 29 ottobre 2023 Triennale Milano – viale Emilio Alemagna, 6 – Milano info: triennale.org