Inside Art 130

Page 1

INSIDEART online

N. 130

Lucia Cantò Atti certi per corpi fragili


INSIDEART 2 TALENT PRIZE 2021

Talent Prize 2021: vince Lucia Cantò I finalisti e i Premi Speciali

Lucia Cantò Atti certi per corpi fragili


INSIDEART 3 TALENT PRIZE 2021

Redazione

Lucia Cantò, artista abruzzese classe 1995,

I FINALISTI

è la vincitrice della quattordicesima edizione

Anche quest’anno la giuria del Talent Prize

del Talent Prize 2021, il premio internazionale

2021 ha voluto individuare, tra i finalisti, un

di arti visive organizzato da Inside Art e re-

secondo e terzo classificato, come segno di

alizzato grazie al sostegno della Fondazione

riconoscimento di una ricerca convincente e

Cultura e Arte, ente strumentale della Fonda-

prospettica. Si tratta di Irene Coppola (se-

zione Terzo Pilastro – Internazionale, di cui il

condo posto) con l’installazione Schegge

prof. avv. Emmanuele F.M. Emanuele è il Pre-

e di Azzedine Saleck (terzo posto) con la

sidente.

scultura Long Distance.

La giuria ha assegnato il primo premio all’opera Atti certi per corpi fragili, un’installazione

Gli altri finalisti invece sono:

con la quale l’artista si aggiudica così il pre-

Riccardo Banfi, Gianluca Brando,

mio acquisto di 5mila euro.

Giovanni Chiamenti, Gaia De Megni Federica Di Pietrantonio,

L’ARTISTA

Marcello Spada ed Elena Tortia

La ricerca artistica di Cantò si orienta tra scultura e scrittura, linguaggi che l’artista attraversa in punta di piedi con una delicatezza fatta di gesti intimi e di dialoghi sussurrati. In particolare, il lavoro selezionato dalla giuria è composto da tre sculture, ognuna delle quali è il risultato della fusione di due vasi ottenuta grazie alla collaborazione di persone care all’artista da lei chiamate a partecipare. Ogni unità, con i suoi colori e le sue forme, è un ritratto a sé, il frutto di un lavoro collettivo nel quale l’argilla diventa collante non solo per gli oggetti presentati ma anche per le persone coinvolte. La materia si nutre pertanto di una fitta trama di affetti andando a consolidare l’impalcatura che caratterizza l’agire scultoreo di Lucia Cantò.

Irene Coppola, Schegge, II classificata e Premio Speciale Emmanuele F.M Emanuele


INSIDEART 4 TALENT PRIZE 2021

Gianluca Brando, qo

Azzedine Saleck, Long Distance, II classificato Federica Di Pietrantonio, You had me at hello


INSIDEART 5 TALENT PRIZE 2021

Marcello Spada, Chunk

Riccardo Banfi, Lets Dance/ Hand


INSIDEART 6 TALENT PRIZE 2021

Giovanni Chiamenti, Chimera

Gaia De Megni, Il mito dell’ Eroe

Elena Tortia, miscrivo


INSIDEART 7 TALENT PRIZE 2021

LA GIURIA

Stourdzé, Direttore Accademia di Francia a

La selezione è stata fatta dalla giuria composta

Roma – Villa Medici e Guido Talarico direttore

da Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte,

ed editore di Inside Art.

Federica Pirani, storica dell’arte e responsabile della programmazione mostre della So-

I PREMI SPECIALI

vrintendenza capitolina, Marcello Smarrelli,

Come per ogni edizione, si aggiungono al vin-

direttore artistico della Fondazione Ermanno

citore e ai finalisti anche i premi speciali, as-

Casoli, Anna d’Amelio Carbone, direttrice del-

segnati dai sostenitori del Talent Prize 2021.

la Fondazione Memmo Arte Contemporanea, Guido Talarico, direttore ed editore di Inside

I Premi Speciali assegnati dal main sponsor

Art, Anna Mattirolo, Delegato alla ricerca e ai

del premio, la Fondazione Cultura e Arte,

progetti culturali speciali Scuderie del Quirina-

ente strumentale della Fondazione Terzo Pi-

le, Peter Benson Miller, Direttore dei rapporti

lastro Internazionale, vanno a: Irene Coppo-

istituzionali e internazionali della Quadriennale

la, con l’opera Schegge (Premio Speciale

di Roma, Gianluca Marziani, curatore e criti-

Emmanuele F.M. Emanuele), Max Mondini

co d’arte, Cesare Pietroiusti, Presidente Pa-

con l’opera Pennacchio (Premio Speciale

laexpo, Chiara Parisi, direttrice Centre Pom-

“Emergenti”) e Shenghao Mi con l’opera

pidou-Metz, Roberta Tenconi, curatrice Pirelli

Midnight cowboy (Premio Speciale “Inter-

Hangar Bicocca Milano e Luca Lo Pinto, Di-

nazionale”).

rettore del MACRO, Renata Cristina Mazzantini, Curatore Quirinale Contemporaneo, Sam

Max Mondini, Pennacchio


INSIDEART 8 TALENT PRIZE 2021

Shenghao Mi, Midnight cowboy

Il Premio Speciale UTOPIA, la società leader in Italia nell’attività integrata di Relazioni istituzionali, Comunicazione, Affari legali & Lobbying, è stato assegnato a Silvia Bigi per urtümliches Bild, un tentativo di processare la materia dei sogni notturni attraverso un’intelligenza artificiale, nel tentativo di mostrare l’immagine dei sogni, spogliata dalle sovrastrutture culturali, ambientali e sociali.


INSIDEART 9 TALENT PRIZE 2021

Silvia Bigi, urtumliches bild#3

Il Premio Speciale Inside Art va a Gianni Politi per l’opera pittorica Pieno di certezze e pieno di dubbi, uno studio pittorico basato sull’esercizio della ripetizione, in cui l’artista cerca di ritrarre l’immagine del padre, scomparso, con le sembianze di un altro uomo dipinto da Gaetano Gandolfi (“Studio per un uomo con la barba”), andando a indagare, così le infinite possibilità della pittura. Cercando di ritrarre mio padre con le sembianze di un altro uomo ho indagato le infinite possibilità della pittura.


INSIDEART 10 TALENT PRIZE 2021

Gianni Politi, Pieno di certezze e pieno di dubbi


INSIDEART 11 TALENT PRIZE 2021

Il Premio Speciale Fondamenta è stato assegnato a Edoardo Manzoni per la scultura Colpo di vento (Argo Maggiore), un’installazione che rappresenta un tentativo di riflettere e riscoprire l’animalità che ha sempre accompagnato l’uomo e i suoi strumenti. Edoardo Manzoni, Colpo di vento (Argo Maggiore)

Al vincitore, ai finalisti e ai premi speciali sarà dedicata una mostra in programma dal 13 al 28 novembre al Museo delle Mura di Roma. A loro verrà anche dedicato un approfondimento sulla rivista Inside Art, in uscita nel mese di novembre. Info: www.talentprize.it


INSIDEART 12 QUIRINALE CONTEMPORANEO

Quirinale Contemporaneo, un evento culturale che riscrive la storia e segna il settennato di Mattarella Guido Talarico

“Quirinale contemporaneo” è uno dei segni più

zione possa apparire eccessiva, proviamo dun-

forti, non a caso di matrice culturale, del setten-

que a motivarne le ragioni che ne sottostanno.

nato in via di conclusione del Presidente della

L’arte contemporanea è il segno del presente,

Repubblica Sergio Mattarella. Molte sono state

l’espressione della creatività e del genio esisten-

le crisi e i momenti di difficoltà affrontati durante

ti, la cifra che indica il valore del talento attuale.

il suo mandato, su tutte forse la gestione della

Il fatto che mai prima di Mattarella il contempo-

pandemia e il, non semplice da gestire, arrivo

raneo fosse entrato al Quirinale confermava nei

a Palazzo Chigi di Mario Draghi, ma vogliamo

fatti quello che soprattutto all’estero è un sen-

immaginare che la traccia più duratura, quel-

timento diffuso, vale a dire che l’arte italiana,

la che resterà nella storia, sia proprio questa

quella di gran valore, dovesse restare confinata

apertura del “palazzo degli italiani” al contem-

nel recinto del classico o dell’archeologico. Un

poraneo. Capiamo che questa nostra afferma-

palazzo del prestigio istituzionale e della bel-


INSIDEART 13 QUIRINALE CONTEMPORANEO

lezza del Quirinale rimasto per decenni chiuso

mente il palazzo dei palazzi alla migliore creati-

alle produzioni artistiche contemporanee non

vità nazionale, che nei fatti diventa la casa del

ha fatto altro che consolidare il percepito male-

genius loci italico tanto apprezzato nel mondo.

vole sulle produzioni artistiche dei giorni nostri.

A questo aggiungiamo anche che questa mo-

Queste tre edizioni di “Quirinale Contempo-

stra annuale tenuta nella sede della Presidenza

raneo” sono l’antitesi di quella narrazione che

della Repubblica ha assunto un significato po-

vede l’Italia patria soltanto dell’arte classica.

sitivo ulteriore proprio a causa della pandemia.

Dimostrano la ricchezza delle produzioni degli

Durante le drammatiche chiusure per il Coro-

artisti di oggi, certificano la grandezza del talen-

navirus il mondo dell’arte è stato in assoluto tra

to che rende memorabili i loro lavori. Insomma,

i più colpiti e allo stesso tempo trascurati dalle

Mattarella, e con lui il Segretario Generale Ugo

istituzioni. Non un incentivo o un aiuto agli artisti,

Zampetti e la curatrice Cristina Mazzantini, met-

pochissimi i segni di attenzione al mondo dei

tono fine, diciamolo pure, ad una pagina non

musei e delle gallerie. In questi anni drammatici

illuminata della nostra Repubblica aprendo final-

“Quirinale contemporaneo” non si è fermato. No-


INSIDEART 14 QUIRINALE CONTEMPORANEO

nostante tutto è riuscito a proseguire le sue atti-

Ma per rimuovere questo orrendo vulnus cultu-

vità diventando così un po’ il simbolo, anche per

rale, di cui per altro la maggior parte degli italiani

il mondo della cultura, dell’Italia migliore, quella

colpevolmente non si era mai neppur resa con-

che lotta per la sopravvivenza ma che allo stesso

to, abbiamo dovuto attendere l’arrivo di Matta-

tempo, pensando al suo futuro, non abbando-

rella. C’è voluta la sua sensibilità politica, la sua

na gli artisti e con loro tutti gli operatori culturali.

visione della società a rimuovere questo muro

È per questo dunque che alla fine siamo con-

invisibile che impediva l’accesso nella casa degli

vinti che del settennato di Mattarella “Quirina-

italiani a quegli italiani che oggi la rendono gran-

le contemporaneo” resterà uno dei segni più

de nel mondo. “Quirinale contemporaneo” è

memorabili. Lo abbiamo detto, le varie crisi di

stata insomma una grande operazione culturale

governo e non che Mattarella ha dovuto af-

che ha reso giustizia ai nostri artisti e ha stabilito

frontare non sono state poca cosa. Ma l’Italia è

una volta per tutte che la creatività italiana non si

abituata a cambiare premier ogni anno e mez-

è fermata all’800 ma è viva, vivissima, e ha tutti i

zo. E’ abituata alle crisi economiche e socia-

diritti di entrare nei palazzi più emblematici della

li. E così anche i Presidenti della Repubblica, i

Repubblica, a cominciare appunto dal Quirinale.

nostri uomini migliori, ci hanno fortunatamente

E’ per questo che l’apertura della terza edizio-

abituato in un modo o nell’altro dal dopo guer-

ne di questa mostra che racchiude il meglio

ra ad oggi ad uscire dai pantani della storia.

del contemporaneo, design compreso, italia-


INSIDEART 15 QUIRINALE CONTEMPORANEO

no rappresenta un momento storico. Le 101

porziano e Villa Rosebery, rappresentano uno

opere d’arte contemporanee e gli 102 oggetti

di quegli eventi che i figli dei nostri figli quan-

di design che dal 2019, attraverso le tre edi-

do andranno in visita al Quirinale ricorderanno

zioni di Quirinale Contemporaneo, sono an-

più dell’uscita di Giuseppe Conte e dello stes-

dati ad arricchire lo straordinario patrimonio

so arrivo di Mario Draghi. Perché, semplice-

culturale della dotazione presidenziale presso

mente, gli uomini passano, l’arte invece resta.

il Palazzo del Quirinale, la Tenuta di Castel-

IA


INSIDEART 16 BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO

Foto/industria: la nuova edizione della Biennale di Fotografia dell’industria e del lavoro della Fondazione MAST di Bologna è dedicata al FOOD

Davide Maria Mannocchi

Bologna ospita la quinta edizione di Foto/in-

sociale e lavorativo.

dustria e sotto la direzione del curatore Francesco Zanot indaga attraverso il mezzo fo-

La riflessione sul tema si sviluppa in un percorso

tografico il fondamentale tema del food, con

policentrico di 10 mostre in sedi storiche del-

particolare attenzione ai suoi risvolti in campo

la città e una all’interno dello spazio espositivo


INSIDEART 17 BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO

della Fondazione MAST. Il soggetto dell’in-

Il cibo permea da sempre la vita dell’essere

dustria alimentare viene indagato da differenti

umano e incarna la risposta al suo bisogno fi-

prospettive che consentono l’articolazione di un

siologico primario. Il filtro fotografico degli artisti

discorso capace di toccare ambiti macrosco-

che intervengono al nuovo appuntamento della

pici come quello filosofico, storico, scientifico,

Biennale fotografica bolognese punta alla proie-

politico ed economico.

zione degli sviluppi e i cambiamenti che hanno visto il cibo come “specchio dotato di memo-


INSIDEART 18 BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO

ria”, capace di definire le caratteristiche delle

industria propone una selezione di immagini

civiltà e delle epoche che hanno tramandato il

prodotti da artisti italiani e internazionali che tra-

loro codice culturale, attraverso il modo in cui si

sportano il visitatore dell’esposizione attraverso

garantiscono e sfruttano la loro principale fonte

un viaggio impreziosito da incontri e performan-

di sostentamento.

ce dal 14 ottobre fino al 28 novembre.

Le riflessioni innescate dalla sintesi tra fotografia e gastronomia puntano al superamento della moderna e frivola concezione edonistica del cibo come genere di consumo ricreativo: Foto/

HERBERT LIST Grandi tranci di tonno vengono puliti a mano e inscatolati, Favignana, Italia / The big tuna steaks are trimmed by hand and placed into big tins, Favignana, Italy 1951 Collezione MAST. Courtesy of The Herbert List Estate / Magnum Photos


INSIDEART 19 BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO

Tra i nomi presenti all’interno dell’esposizione

L’obiettivo della Fondazione MAST come istitu-

di Foto/industria risuona quello di Hans Finsler

zione culturale è quello di indurre alla contami-

(1891-1972), tra i maggiori esponenti della fo-

nazione differenti tipi di linguaggio e moltiplicare

tografia industriale del xx secolo, del quale sono

gli sguardi sul mondo attraverso una narrazione

posti in visione del pubblico gli scatti realizzati du-

poliedrica. La coerenza con questo intento è

rante la campagna commissionata dall’azienda

facilmente riscontrabile nel tema della questio-

dolciaria tedesca Most e in cui viene messo in

ne alimentare; oggi più che mai ci troviamo ad

rilievo l’ingegno artigianale e manifatturiero nella

affrontare un mondo contemporaneo estrema-

creazione di prodotti in cioccolato e marzapane.

mente toccato dalle ripercussioni che l’alimentazione di una popolazione globale ha sul pianeta.

Dalla Germania del primo ‘900 si passa all’Ita-

Il tema della questione demografica, del cambia-

lia del dopoguerra, in cui Ando Gilardi realizza

mento climatico e della sostenibilità sono nodi

fotografie che descrivono il lavoro contadino e

che appartengono allo stesso laccio, il quale ine-

operaio dell’industria agroalimentare negli anni

vitabilmente stringe la vita quotidiana e le scelte

del boom economico.

del singolo individuo come dell’intera collettività.

La fotografia francese viene rappresentata da Bernard Plossu che porta in mostra le insegne dei diner americani insieme ai paesaggi e le nature morte cristallizzate nel tempo dal suo obiettivo. La Biennale bolognese ospita inoltre le fotografie realizzate da Maurizio Montagna facenti parte di un progetto ideato proprio per l’occasione e in cui il fotografo si è cimentato nell’indagine relativa all’evoluzione dell’attività ittica all’interno del contesto geografico della Valsesia, luogo la cui tradizione è da sempre vicina alla pesca. Il viaggio continua con le esposizioni di Lorenzo Vitturi e di Henk Wildschut: le testimonianze del primo narrano del viaggio compiuto attraverso i mercati di strada di diverse regioni del mondo, quelle del secondo descrivono la sua ricerca riguardante le più avanzate tecnologie che oggi sono a disposizione dell’industria del settore alimentare.

BERNARD PLOSSU Chez Troisgros, Roanne 2000 © Bernard Plossu


INSIDEART 20 BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO

Vivien Sansour Palestine Heirloom Seed Library, El Bir Arts & Seeds, Beit Sahour 2017 © Vivien Sansour. Accanto, Takashi Homma Chambéry 2000/2010 © Takashi Homma. Courtesy Galleria Viasaterna, Milano Takashi Homma Chambéry 2000/2010 © Takashi Homma. Courtesy Galleria Viasaterna, Milano.

Nella pagina accanto, in basso, HANS FINSLER Senza titolo / Untitled 1928 Courtesy Fondazione Rolla, Bruzella


INSIDEART 21 BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO

Ando Gilardi Giovani donne portano zucche sulla testa. “Le zucche, d’estate sono mangime, d’inverno cibo”. Quando il gallo canta a Qualiano, ampia fotoinchiesta di Gilardi sulla sindacalizzazione dei braccianti agricoli, in questo paese particolarmente sentita. Qualiano (Napoli), ottobre 1954. © Fototeca Gilardi


INSIDEART 22 BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO

Jan Groover Senza titolo / Untitled 1985 © Musée de l’Elysée, Lausanne Jan Groover Archives

Lorenzo Vitturi Praying Mat Fragments, Pink Soap, Egg and Coconut Oil 2017 © Lorenzo Vitturi. Courtesy of the artist


INSIDEART 23 BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO

Maurizio Montagna, Landwasser #CF037045 2021 © Maurizio Montagna Mishka Henner, Feedlots, Tascosa Feedyard, Bushland, Texas 2013 © Mishka Henner. Courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano


INSIDEART 24 QUAYOLA

Quayola a Palazzo Cipolla: l’artista che indaga la mimesi tra naturale e digitale Davide Maria Mannocchi

Sempre in bilico tra l’anima conservatrice del

pronto per aprire al pubblico la sua nuova

patrimonio classico e l’impulso di scardinare

esposizione.

ogni tradizione, fissando lo sguardo su un panorama internazionale, Palazzo Cipolla è

La collaborazione con istituzioni culturali


INSIDEART 25 QUAYOLA

stranieri è da sempre un marchio di fabbrica

to l’organizzazione di ambiziose esposizioni.

che ha contraddistinto la fondazione Museo Palazzo Cipolla. Aperto nel 1999, il palazzo

In seguito allo straordinario successo della

storico romano è stato in grado, fino ad oggi,

mostra dedicata all’artista spagnolo Manolo

di alimentare una rete di cooperazione tra en-

Valdès, Palazzo Cipolla inaugura una nuova

tri museali europei che ha sempre incoraggia-

personale che scandaglia l’universo plastico.


INSIDEART 26 QUAYOLA

Dal 29 settembre 2021, infatti, ospiterà la

L’arte computazionale è al centro della ri-

serie di opere firmate da Quayola, l’artista

cerca di Quayola: grazie a sistemi robotici

romano di origine ma londinese di adozione,

di intelligenza artificiale e stringhe di codice

che ha pensato a un percorso espositivo che

generativo, l’artista avvia un’esplorazione della

invita il pubblico a immergersi in una revisione

tradizione storico artistica occidentale parten-

della storia dell’arte, realizzata con il connubio

do dalla poetica rinascimentale. I capolavori

di mezzi tecnologici avanzati e l’umana crea-

dell’arte italiana ed europea sono proposti

tività.

attraverso una rielaborazione visionaria che sfrutta le infinite potenzialità del progresso

Le opere in mostra sono il risultato di un lavo-

per restituire una miscela contemporanea di

ro svolto in un arco di tempo particolarmente

presente e passato.

lungo durato dal 2007 a 2021 che viene sviluppato nell’esposizione in tre macro aree

L’universo scandagliato da Quayola intercetta

tematiche: iconografia classica, sculture non

il tema della mimesi sul quale vengono invitati

finite, e tradizione della pittura di paesaggio.

a riflettere i visitatori di palazzo Cipolla. La

Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016. Courtesy Palazzo Cipolla


INSIDEART 27 QUAYOLA

verosimiglianza tra l’arte concepita interamente tra l’uomo e quella che è invece frutto della collaborazione tra l’essere umano e la macchina è un punto fondamentale dell’attività dell’artista. Realtà tangibile e digitale si miscelano in un paradosso nel quale sfugge il limite tra materialità e immaterialità. La mostra, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e curata da Jérôme Neutres e Valentino Catricalà, si aggiunge alla lista di lungimiranti interventi organizzati da palazzo Cipolla e sarà disponibile fino al 30 gennaio 2022. Info: https://www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it

Iconographies #20: Tiger Hunt after Rubens, 2014. Courtesy Palazzo Cipolla


INSIDEART 28 QUAYOLA

Laocoön #D20-Q1, 2016, courtesy Palazzo Cipolla

Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016


INSIDEART 29 QUAYOLA

Laocoön #D20-Q1, 2016, courtesy Palazzo Cipolla


INSIDEART 30 FRANCESCO VEZZOLI

FRANCESCO VEZZOLI irrompe nel cuore del Rinascimento italiano con la sua nuova installazione e guarda al fenomeno dilagante della cancel culture Davide Maria Mannocchi

Firenze continua nella sua serie di operazioni

città medicea.

che puntano al dialogo tra la tradizione storico artistica italiana e i nuovi linguaggi visivi con-

Per l’installazione è prevista una permanen-

temporanei. Dopo le installazioni di Jeff Koons

za di sei mesi nello spazio aperto fiorentino

e Urs Fischer, l’artista bresciano Francesco

che si riallaccia alla scultura posizionata nello

Vezzoli si confronta con le meraviglie della

studiolo di Francesco I a Palazzo Vecchio che


INSIDEART 31 FRANCESCO VEZZOLI

fa riferimento a Gli Archeologi di Giorgio de

raneità toscana, il Centro Pecci di Prato.

Chirico. L’installazione a Piazza della Signoria La presenza dell’artista non si esaurirà all’in-

Al centro di Piazza della Signoria irrompe un

terno del territorio fiorentino: è stata infatti pro-

leone rampante che sembra pronto a erger-

grammata per il 2022 la sua mostra perso-

si sui titanici e apparentemente inoscurabili

nale che approfondirà il linguaggio di Vezzoli

capolavori della Firenze del quattro e cinque-

all’interno del nucleo centrale della contempo-

cento.


INSIDEART 32 FRANCESCO VEZZOLI

Con un intervento basato sulla miscellanea

testa di una statua antica che Vezzoli inseri-

stilistica e temporale rievocata dall’installa-

sce nell’installazione simbolicamente per un

zione, composta da tre elementi riconducibili

rimando alla volontà di cancellazione della

a tre differenti epoche storiche, Francesco

memoria del passato importata dai movimenti

Vezzoli destabilizza il pubblico e ne scompa-

di protesta oltreocenanici.

gina l’equilibrio. L’artista agisce senza però prendere una Senza timore la nuova installazione sfida il

posizione netta sulla questione ma semplice-

tesoro del capoluogo toscano, roccaforte

mente riportando la realtà per come appare.

dell’arte classica, porgendo al pubblico una

Come lui stesso ammette, l’artista agisce

riflessione inerente ad uno dei fenomeni più

come cronista, narratore della contempora-

caldi che stanno segnando la cronaca recen-

neità che appunta i nodi focali delle vicende,

te: la cultura della cancellazione.

rielaborando le informazioni che capta intorno a sé. La tematica in questione, inoltre,

Osservando l’opera ci si scontra subito con

è attualmente al centro di un accesissimo

l’aspro accostamento di un leone novecen-

dibattito e porsi formalmente come sostenito-

tesco e altri elementi evidentemente prove-

re di una delle due fazioni è oggi un compito

nienti da un immaginario classico: tra le fauci

che Vezzoli afferma di non avere la volontà di

del mammifero marmoreo infatti è stretta la

sobbarcarsi.

L’installazione di Francesco Vezzoli all’interno dello studiolo di Francesco I a Palazzo Vecchio


INSIDEART 33 FRANCESCO VEZZOLI

Una passione per il passato

L’intervento di Francesco Vezzoli sottolinea una fondamentale importanza della revisione

Nonostante la volontà dell’artista di non ester-

del passato che stimola ad un autonomo ra-

nare un parere netto sulla cancel colture è

gionamento nei riguardi della stigmatizzazione

impossibile dimenticare la costante attenzione

pubblica dei simboli antichi e moderni.

di Vezzoli per la lotta alla censura e alla rivendicazione dell’importanza della conservazione

La dannato memoriae rimane una strada

del patrimonio artistico e archeologico.

sconsigliabile, data la ciclicità della grande storia: poter confrontarsi liberamente con le

La memoria e il dialogo con il passato riman-

figure che ci hanno preceduto è l’unica strada

gono presenti nelle operazioni di Francesco

per trarre insegnamenti fondamentali per non

Vezzoli che durante gli ultimi anni si è ampia-

ripetere gli stessi errori in cui i nostri avi hanno

mente confrontato con l’eredità culturale del

già avuto la sfortuna di dover incappare prima

nostro paese, sia come creativo e intellettuale

di riconoscere il sentiero più corretto da per-

pronto ad interrogarsi nella sua ricerca artisti-

correre verso il progresso.

ca personale con i suoi poliedrici significati, sia nelle vesti di curatore, come nell’ultimo intervento nell’iniziativa bresciana dei Palcoscenici Archeologici.


INSIDEART 34 JENNY SAVILLE

JENNY SAVILLE a Firenze: il dialogo tra la culla del Rinascimento e il mondo contemporaneo continua con un’ambiziosa mostra diffusa che parte dal Museo del Novecento Davide Maria Mannocchi

La continua sperimentazione di Firenze arriva ad un nuovo capitolo del lungo viaggio che sta

La Mostra

vedendo la città toscana sempre più al centro

Saville è oggi entrata a far parte dell’eterno

di un fitto dialogo tra arte classica e linguaggi

Pantheon dell’arte venendo riconosciuta come

contemporanei.

una delle più importanti e influenti esponenti


INSIDEART 35 JENNY SAVILLE

della pittura contemporanea. Firenze celebra

Il coraggioso intervento prende corpo sotto la

l’artista britannica con una mostra diffusa tra le

guida di Sergio Risaliti, direttore del Museo del

cinque maggiori istituzioni museali della città:

Novecento, che, occupatosi della curatela di

il Museo del Novecento fa da epicentro di

tutte le esposizioni, è riuscito a far relaziona-

un’esposizione ramificata tra Palazzo Vecchio,

re tutti i protagonisti del complesso intervento

il Museo dell’opera del Duomo, il Museo degli

godendo anche del sostegno di Gagosian.

Innocenti e Casa Buonarroti.


INSIDEART 36 JENNY SAVILLE

della navata di una delle chiese simbolo della città, Santa Maria Novella. Il dipinto nasce dalla conoscenza tra Saville e una giovane non vedente che prende le sembianze di un cantore epico sospeso in un’aurea mistica e misteriosa. L’artista affronta invece Michelangelo all’intento delle stanze di Casa Buonarroti in cui sono esposti alcuni disegni realizzati in relazione con i bozzetti del maestro rinascimentale. Il dialogo JENNY SAVILLE, Rosetta II, 2005 – 2006, © Jenny Saville. Tutti i diritti riservati, DACS 2021 Collezione privata. Courtesy dell’artista e di Gagosian

continua all’interno dell’opera del Duomo con la Pietà Bandini che guarda Study for Pietà, disegno preparatorio di impressionanti dimensioni di recente realizzazione.

Jenny Saville e l’Italia La grande retrospettiva, che si concluderà il

Anche il tema della maternità, punto focale

20 febbraio 2022, presenta il confronto tra la

dell’universo femminile esplorato dall’artista,

figurazione contemporanea, nata dalla forte

viene rappresentato in The Mothers (2011);

esigenza di rinnovamento, che già dalle sue

in questo caso la scelta di posizionare l’ope-

prime esperienze con Damien Hirst, Tracey Er-

ra all’interno della Pinacoteca del Museo degli

min e gli altri “scandalosi” membri degli YBA era

Innocenti è utile ad una conversazione tra il

ben manifesta, e l’arte classica dei maestri del-

dipinto contemporaneo e i capolavori di Luca

la pittura italiana. Un’ampia selezione di opere

della Robbia e Sandro Botticelli e risulta effica-

composta da oltre un centinaio di esemplari

ce il cortocircuito temporale in cui si evidenzia

ribalta i canoni della bellezza classica e mostra

l’evoluzione del rapporto tra madre e figlio.

un’indagine artistica che si sviluppa nella narrazione del quotidiano contemporaneo; un’o-

Il successo di Jenny Saville

nesta rappresentazione del corpo femminile,

Il risultato di un lungo percorso che l’ha vista

esule da qualunque indifferenza, definisce uno

passare dalla dimensione di reietta del siste-

stile in bilico tra la crudeltà e la tenerezza.

ma dell’arte ad artistar è oggi considerabile uno dei più fulgidi esempi dello sviluppo con-

Trai i titoli che risaltano nell’esposizione c’è

temporaneo dell’arte visiva che ancora una

Rosetta II, una monumentale opera ad olio

volta, attraverso l’esposizione fiorentina curata

su carta realizzata dalla pittrice tra il 2005 e il

da Sergio Risaliti, dimostra di avere delle salde

2006, installata nel loggiato esterno del Mu-

radici nella tradizione pittorica nostrana.

seo del Novecento e posta in dialogo con un crocifisso ligneo di Giotto, sospeso all’interno


INSIDEART 37 JENNY SAVILLE

Jenny Saville, Fulcrum, 1999, © Jenny Saville. Tutti i diritti riservati, DACS 2021 Collezione privata. Courtesy Gagosian

Gestation, 2017, © Jenny Saville. Tutti i diritti riservati, DACS 2021 Foto: Lucy Dawkins Collezione privata, Parigi. Courtesy dell’artista e di Gagosian

Study for Pentimenti III (sinopia), 2011, © Jenny Saville. Tutti i diritti riservati, DACS 2021 Foto: Mike Bruce Collezione privata. Courtesy dell’artista e di Gagosian

Info: http://www.museonovecento.it/mostre/jenny-saville/


INSIDEART 38 JENNY SAVILLE

Study for Pentimenti III (sinopia), 2011, © Jenny Saville. Tutti i diritti riservati, DACS 2021 Foto: Mike Bruce Collezione privata. Courtesy dell’artista e di Gagosian

Prism, 2020, © Jenny Saville. Tutti i diritti riservati, DACS 2021 Foto: Prudence Cuming Associates Collezione privata. Courtesy Gagosian

Chasah, 2020, © Jenny Saville. Tutti i diritti riservati, DACS 2021 Foto: Prudence Cuming Associates Collezione privata. Courtesy Gagosian

Study for the Eyes of Argus, 2021, © Jenny Saville. Tutti i diritti riservati, DACS 2021 Foto: Prudence Cuming Associates Courtesy dell’artista e di Gagosian


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.