RCI Settembre 2021

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Il recupero di calore nei data center Smart grid idrica per un polo di innovazione Il progetto olistico di un nuovo headquarter

ISSN 2039-4225 • Mensile - anno XLVII

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SET2021


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SOMMARIO settembre 2021

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REALIZZAZIONI

7 L’OPINIONE

RISCALDAMENTO E COGENERAZIONE A IDROGENO: QUALI PROSPETTIVE? Andrea Brumgnach

8 ATTUALITÀ 18 PROGETTAZIONE

RECUPERO DI CALORE PER DATA CENTER SOSTENIBILI

RCI

settembre 2021

Luca Stefanutti

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34 REALIZZAZIONI

HEADQUARTER A SEUL: BELLO E SOSTENIBILE Luca Stefanutti

48 REALIZZAZIONI

SMART GRID IDRICA PER IL CAMPUS DELLE ECCELLENZE Giuseppe La Franca

56 MERCATO

L’ANDAMENTO DEL MERCATO EUROPEO DEGLI IMPIANTI Antonia Lanari


60 TECNICA

64 MERCATO

SERVIZI E SOLUZIONI EFFICACI PER L’EFFICIENZA ENERGETICA

Mario Arena

64 MERCATO

IL MERCATO DELL’INTERNET OF THINGS IN ITALIA

Fabrizio Corbe

76 DALL’INDUSTRIA

RAFFRESCAMENTO: IL VALORE DEL SERVIZIO

Anna Zucchelli

68 DALL’INDUSTRIA

ADDIZIONE SOSTENIBILE Giuseppe La Franca

Martino Paradiso

84 90 106 108

INDUSTRIA NEWS VETRINA SCHEDA TECNICA ELENCO AZIENDE

settembre 2021

PULIZIA E SANIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI

72 DALL’INDUSTRIA

RCI

60 TECNICA

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L’opinione

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Il gas idrogeno è un vettore energetico che può essere compresso, stoccato e trasportato in condizioni di sicurezza e, mediante celle a combustibile, riconvertito in elettricità. Lo steam reforming degli idrocarburi e la gassificazione del carbone danno origine all’idrogeno “grigio” e, catturando e immagazzinando la CO2, all’idrogeno “blu”. L’elettrolisi dell’acqua che utilizza elettricità da fonti rinnovabili è invece il processo più efficace per produrre l’idrogeno “verde”, a “emissioni zero”. L’idrogeno sarà fondamentale per la de-carbonizzazione, a condizione che si impieghino le soluzioni più efficienti dal punto di vista energetico. Nel caso del riscaldamento domestico, rispetto all’utilizzo diretto dell’energia elettrica, produrre idrogeno verde da distribuire nelle reti assieme o al posto del metano, comporta una significativa perdita di efficienza legata alle numerose trasformazioni. Ciò nonostante, il Regno Unito e i Paesi Bassi stanno investendo molto nell’applicazione per il riscaldamento, per due ragioni principali: Ing. Andrea Brumgnach - l’idrogeno verde permette di accumulare il surplus di energia eolica, prodotta in modo intermitVicedirettore Italia Solare tente nel Mare del Nord, a fronte di un LCOE (levelized cost of energy) - e perciò di costi di produzione - tra i più bassi del continente; - negli ultimi due decenni, la locale industria del gas ha sistematicamente sostituito i tubi metallici delle reti di distribuzione del metano con tubi in polietilene, per eliminare i problemi tecnici connessi al trasporto dell’idrogeno. Tornando all’efficienza di conversione - fattore veramente critico sotto il profilo ecologico/energetico - la situazione migliora se si utilizzano le Nel caso del celle a combustibile. Queste, però, sono dei veri e propri cogeneratori riscaldamento a idrogeno e, di conseguenza, presentano criticità specifiche nell’applicazione. ritengo che esistano Secondo l’Hydrogen Council, senza considerare l’affidabilità dei sisteconcreti vantaggi mi e i costi di manutenzione - ancora difficili da quantificare - oggi il medio di un impianto che utilizza l’idrogeno in celle a combustiambientali solo se non è costo bile è superiore di 1,5÷2,5 volte rispetto a un tradizionale impianto a possibile de-carbonizzare combustione del metano. meglio il consumo finale: In prospettiva, al 2030, è più probabile che lo sviluppo riguarderà è sempre preferibile soprattutto i settori in cui l’idrogeno risulta una soluzione energeticautilizzare l’idrogeno mente più efficiente e strategicamente più interessante, quali l’accuverde piuttosto che i mulo stagionale, la de-carbonizzazione dell’industria pesante e l’acombustibili fossili limentazione dei veicoli per il trasporto commerciale. Ovviamente a patto che diminuiscano i costi delle celle a combustibile. In conclusione, nel caso del riscaldamento a idrogeno ritengo che esistano concreti vantaggi ambientali solo se non è possibile de-carbonizzare meglio il consumo finale: è sempre preferibile utilizzare l’idrogeno verde piuttosto che i combustibili fossili. Recuperando il calore di una cella a combustibile, si otterrà infatti una discreta efficienza complessiva, un’installazione semplice quanto quella di una caldaia a condensazione e basse emissioni di CO2 (fino al -50%) rispetto ai sistemi tradizionali. Ma l’aspetto più importante è non dare spazio all’idrogeno blu e, in generale, a colori diversi dal verde, per contribuire a ridurre il consumo dei combustibili fossili nella filiera energetica nazionale.

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Riscaldamento e cogenerazione a idrogeno: quali prospettive?

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attualità a cura della redazione

Il contributo del Gse alla sostenibilità

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Un comunicato del Gestore dei Servizi Energetici rende noto che nell’ambito dell’attività svolta nel 2020 ha destinato oltre 15 miliardi di euro alla promozione della sostenibilità, dei quali 11,9 per l’incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili; 1,1 miliardi per l’efficienza energetica e per le rinnovabili nel settore termico; 1 miliardo ai biocarburanti. Sono stati inoltre 1,3 miliardi di euro i proventi delle aste di CO2 nell’ambito del meccanismo europeo Ets (Emission Trading Scheme). Nonostante gli impatti della pandemia - si legge nel comunicato - il Gestore ha favorito nel 2020 l’attivazione di nuovi investimenti, pubblici e privati, nel settore della green economy per circa 2,2 miliardi mentre l’energia elettrica generata da fonti rinnovabili e i risparmi energetici indotti dagli interventi di efficientamento incentivati hanno evitato l’emissione in atmosfera di 42 milioni di tonnellate di CO2, pari al consumo di 109 milioni di barili di petrolio. È stimata invece in 51.000 unità di lavoro annuali (equivalenti a tempo pieno) l’occupazione legata alle iniziative nuove e già in corso sostenute dal Gse. Con una copertura da fonti rinnovabili stimata al 20% dei consumi energetici complessivi nei settori elettrico, termico e dei trasporti, l’Italia nel 2020 - sottolinea il Gse - ha superato gli obiettivi fissati dall’Unione europea (17% al 2020 per l’Italia). Inoltre, nel settore elettrico il 37% dei consumi è stato soddisfatto da fonti rinnovabili, cui è associata una produzione di circa 116 TWh, grazie anche a nuovi impianti installati per oltre 900 MW di potenza (dei quali circa 750 di fotovoltaico) e all’incremento della produzione fotovoltaica dovuta al maggior irraggiamento solare. A fine 2020 risultano in esercizio in Italia circa 950.000 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per una potenza complessiva di oltre 56 GW. Di questi impianti, quasi 936.000 sono fotovoltaici, circa 5.700 eolici, mentre i restanti sono alimentati dalle altre fonti (idraulica, geotermica, bioenergie).

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Il fotovoltaico - prevede il Gse - sarà protagonista anche nel 2021 grazie all’avvio dei progetti relativi all’Autoconsumo collettivo e alle Comunità energetiche. Al riguardo, nel 2020 il Gestore ha pubblicato le regole tecniche, reso disponibile il Portale per le istanze di accesso agli incentivi ed ha avviato una capillare attività informativa e di promozione con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. I costi sostenuti dal Gse per l’incentivazione e il ritiro dell’energia elettrica - continua il comunicato - si sono attestati

nel 2020 sui 12,9 miliardi di euro. Tali costi sono stati in parte compensati dai ricavi, per circa 1 miliardo di euro, provenienti dalla vendita dei 29,2 TWh di energia verde ritirata dal Gse e collocata sul mercato elettrico. La differenza tra i costi e i ricavi ha determinato per il 2020 un onere sulla componente ASOS della bolletta di circa 11,9 miliardi di euro (l’incremento rispetto agli 11,4 del 2019 è legato alla maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili e alla contestuale riduzione dei ricavi legati alla vendita di energia).

L’assistenza e la promozione a cittadini, imprese e PA hanno caratterizzato l’impegno del Gse sui temi dell’accesso agli incentivi e della riqualificazione energetica degli edifici pubblici fornendo supporto a oltre 3.100 enti pubblici ed erogando formazione a oltre 2.500 tecnici della Pubblica Amministrazione. Con le attività di Customer Care, nel 2020 il Gse ha gestito più di 429.000 richieste di supporto e, con l’obiettivo di rendere più efficace e semplice il dialogo con gli Operatori, ha messo a disposizione il nuovo Portale dei Servizi. In ambito efficienza energetica, le domande di accesso al Conto Termico sono state 113.498, corrispondenti a 451 milioni di euro di incentivi richiesti, di cui 320 milioni in accesso diretto e 131 milioni relativi a interventi prenotati dalla Pubblica Amministrazione. Nel 2020 il Gestore ha inoltre riconosciuto poco più di 1,7 milioni di Titoli di Efficienza Energetica, dei quali il 59% per interventi in ambito industriale, il 32% nel settore civile, il 5,5% per progetti di illuminazione e i restanti nel settore dei trasporti. In un’ottica di costante miglioramento dei propri processi, con l’intento di applicare alla transizione energetica i risultati delle innovazioni tecnologiche - conclude il comunicato - nel 2020 il Gse ha sviluppato un progetto per verificare l’applicabilità e il valore aggiunto della tecnologia blockchain con particolare attenzione al tracciamento end-to-end della filiera dei biocarburanti, al supporto alla mobilità sostenibile e alle Comunità energetiche. Infine, con l’intento di promuovere la cultura della sostenibilità in tutti gli ambiti, nel 2020 attraverso il progetto “GSE Incontra le scuole” sono stati formati circa 1.680 studenti delle scuole primarie e secondarie di tutta Italia.



attualità Mappa della qualità dell’aria urbana L’Agenzia europea dell’ambiente ha presentato una mappa visuale della qualità dell’aria nelle città europee, che permette di verificare quale sia stata la qualità dell’aria negli ultimi due anni nella propria città e di confrontarla con quella di altre città europee. La mappa visuale riporta dati sui livelli di particolato fine in oltre 300 città di tutti i paesi aderenti all’AEA, sulla base di quelli comunicati all’Agenzia dai paesi membri a norma delle direttive dell’UE sulla qualità dell’aria ambiente. I dati provengono dalle misurazioni a terra del PM2,5 effettuate da più di 400 stazioni di monitoraggio nelle aree urbane e suburbane, che delineano un quadro netto dell’esposizione della popolazione all’inquinamento atmosferico. Le letture e le classifiche si basano sulla concentrazione media annua di PM2,5 negli ultimi due anni solari, calcolata utilizzando dati aggiornati per l’anno più recente e dati convalidati sulla qualità dell’aria per l’anno precedente. L’Organizzazione mondiale della sanità ha definito orientamenti sanitari per l’esposizione a lungo termine al particolato fine pari a 10 microgrammi per metro cubo d’aria (10 μg/m3). L’Unione europea ha fissato un valore limite annuale per il particolato fine pari a 25 μg/m3, in conformità delle politiche volte a promuovere l’aria pulita in Europa. La mappa valuta di conseguenza i livelli di qualità dell’aria come segue: - buono per livelli di particolato fine che sono al di sotto del valore di riferimento annuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di 10 μg/m3; - mediocre per livelli da 10 a meno di 15 μg/m3; - scarso per livelli da 15 a meno di 25 μg/m3; - molto scarso per livelli pari e superiori al valore limite dell’Unione Europea di 25 μg/m3.

Delle 323 città che figurano nella mappa, 127 hanno una qualità dell’aria classificata come buona, mentre rientrano nella categoria con qualità dell’aria molto scarsa cinque città (situate in Polonia, Croazia e Italia). Dal 2019 al 2020 le tre città europee più pulite in termini di qualità dell’aria sono state Umeå (Svezia), Tampere (Finlandia) e Funchal (Portogallo), mentre le tre più inquinate sono state Nowy Sacz (Polonia), Cremona (Italia) e Slavonski Brod (Croazia). Per sapere qual è la qualità dell’aria nella propria città in ogni momento, è possibile consultare la pagina dell’indice europeo della qualità dell’aria (https://airindex.eea.europa.eu). L’indice contiene informazioni sulla qualità dell’aria negli ultimi due giorni e una previsione sulle 24 ore, insieme a raccomandazioni sanitarie per l’esposizione a breve termine all’inquinamento atmosferico. L’indice prende anche in considerazione una gamma più ampia di inquinanti atmosferici, tra cui il particolato, il biossido di azoto, l’anidride solforosa e l’ozono.

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Gas serra in aumento

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Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente rende noto che sulla base dei primi dati disponibili per il 2021 si attende un incremento delle emissioni di gas serra a livello

nazionale, come conseguenza della ripresa delle attività economiche. L’Ispra prevede, infatti, che nel 2021 le emissioni sul territorio nazionale aumentino dello 0,3% rispetto al 2020 a fronte di un incremento previsto del PIL pari all’1,9%, confermando, in linea generale, il disaccoppiamento tra l’andamento delle emissioni e la tendenza dell’indice economico. Tale andamento - sottolinea l’Ispra - conferma la necessità di modifiche strutturali, tecnologiche e comportamentali che riducano al minimo le emissioni di gas serra nel medio e lungo periodo. L’andamento stimato è dovuto alla riduzione delle emissioni per la produzione di energia elettrica (-1,4%), per l’incremento della produzione idroelettrica a fronte di un aumento della domanda di energia, e dalla riduzione dei consumi energetici nei trasporti (-0,9%) e da un incremento delle emissioni negli altri settori, industria (2,7%) e riscaldamento (1,5%).


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attualità Lo stato dei servizi pubblici Sono stati pubblicati e sono scaricabili dal sito www.arera. it i due volumi della Relazione Annuale dell’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente sullo stato dei servizi e sull’attività svolta nel 2020. Alcuni dei principali elementi per elettricità, gas, acqua, rifiuti e telecalore che emergono dalle oltre 800 pagine dei volumi sono i seguenti: - Prezzi medi dell’energia elettrica per i consumatori domestici italiani nel 2020 in deciso miglioramento rispetto agli altri paesi dell’Area euro, più bassi della media continentale, in Germania quelli più cari. Consumi di gas in calo e prezzi italiani ancora più alti della media UE per i clienti domestici, ma si riduce la differenza. - Nel settore idrico, attivati 15,5 miliardi di investimenti, realizzati il 98% circa degli interventi programmati, perdite in riduzione dal 43% al 41%; 317 €/anno la spesa media per

la famiglia tipo di 3 persone. - Erogati oltre 1,8 milioni di bonus alle famiglie bisognose per sconti su fornitura acqua, luce, gas, per oltre 232 milioni di euro, cifre destinate ad aumentare, con l’automatismo dello sconto in bolletta da luglio 2021. «I numeri del 2020 - ha dichiarato il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini - mostrano l’effetto della pandemia sul livello dei consumi e prezzi ma al tempo stesso la buona resilienza dei sistemi dell’energia e dell’ambiente che, mentre garantivano continuità del servizio ai cittadini, sono stati capaci di porre le basi della ripresa. L’azione dell’Autorità ha supportato questi equilibri e da ora in poi sarà a disposizione degli organismi che presiedono l’utilizzo efficiente delle risorse del PNRR sul territorio, garantendo il quadro di regole adatto ad operazioni straordinarie».

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Analisi sulla transizione energetica

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Lo studio “World Energy Transitions Outlook”dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) sostiene che accelerare le transizioni energetiche verso la sicurezza climatica può far crescere l’economia mondiale del 2,4% rispetto alla crescita prevista dei piani attuali entro il prossimo decennio. Il percorso a 1,5 °C dell’Agenzia prevede la creazione di fino a 122 milioni di posti di lavoro legati all’energia nel 2050, più del doppio degli attuali 58 milioni. L’energia rinnovabile da sola rappresenterà più di un terzo di tutti i posti di lavoro nel settore energetico, dando lavoro a 43 milioni di persone a livello globale, sostenendo la ripresa post-Covid e la crescita economica a lungo termine. La nuova analisi di Irena vede i sistemi energetici basati sulle energie rinnovabili favorire profondi cambiamenti che si ripercuoteranno su tutte le economie e le società. Secondo il report, sono necessari netti aggiustamenti nei flussi di capitale e un riorientamento degli investimenti per allineare l’energia con una traiettoria economica e ambientale positiva. Le politiche lungimiranti possono accelerare la transizione, mitigare le incertezze e garantire i massimi benefici della transizione energetica. L’investimento annuo di 4.400 miliardi di dollari necessario in media è elevato. Ma è fattibile ed equivale a circa il 5% del PIL mondiale nel 2019. L’eliminazione graduale del carbone, la limitazione degli investimenti in petrolio e gas per facilitare un rapido declino e una transizione gestita, nonché l’adozione di tecnologie, politiche e soluzioni di mercato sottolinea Irena - metteranno il sistema energetico globale sulla buona strada per un percorso di 1,5 °C. Entro il 2050, saranno necessari 33.000 miliardi di dollari di investimenti aggiuntivi in efficienza, energie rinnovabili, elettrificazione degli utenti finali, reti elettriche, flessibilità, idrogeno e innovazioni. I benefici, però, superano di gran lunga i costi degli investimenti.

Quando si tiene conto delle esternalità dell’inquinamento atmosferico, della salute umana e del cambiamento climatico, il ritorno sull’investimento è ancora più elevato, con ogni dollaro speso per la transizione energetica che aggiunge benefici valutati tra 2 e 5,5 dollari, in termini cumulativi tra 61000 miliardi e 164000 miliardi a metà del secolo. L’Outlook di Irena considera la transizione energetica come una grande opportunità di business per molteplici parti interessate, incluso il settore privato, spostando i finanziamenti dal capitale proprio al capitale di debito privato. Quest’ultimo ritiene passerà dal 44 per cento nel 2019 al 57 per cento nel 2050, un aumento di quasi il 20 per cento rispetto alle politiche pianificate. Le tecnologie di transizione energetica troveranno più facile ottenere finanziamenti a lungo termine del debito a prezzi accessibili nei prossimi anni, mentre le attività di combustibili fossili saranno sempre più evitate dai finanziatori privati e quindi costrette a fare affidamento su finanziamenti azionari da utili non distribuiti e nuove emissioni di azioni.



attualità Guida al Piano Nazionale Transizione 4.0 Il Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati ha pubblicato la Linea guida sul nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 “Transizione 4.0: guida per professionisti e aziende”, realizzata dal Gruppo di lavoro “Industria 4.0 e Innovazioni tecniche del Cnpi”. La Guida - spiega una nota del Cnpi - nasce per orientare i professionisti a gestire al meglio questa crescente innovazione tecnologica, è finalizzata ad offrire ai periti industriali, ma anche alle imprese interessate tutti gli strumenti necessari ad erogare i servizi professionali previsti dalla normativa vigente relativa al programma Transizione 4.0. Una grande occasione per il sistema imprenditoriale, ma anche per i professionisti che in questa partita giocano un ruolo fondamentale per accompagnare le imprese italiane verso un rinnovamento fondamentale. Ripercorrendo l’iter normativo sulla materia - continua il Cnpi - la Guida punta a fare chiarezza sulle novità legislative recentemente introdotte e sui principali incentivi a disposizione delle imprese che

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Inquinamento atmosferico e impianti fotovoltaici

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Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Centro ENEA di Portici (Napoli), in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Ambientale dell’Università Federico II di Napoli – l’inquinamento atmosferico ha un impatto rilevante sulla resa degli impianti fotovoltaici in Italia, con perdite medie annue pari al 5% causate dal solo particolato atmosferico (PM2.5) e con punte che possono arrivare alla doppia cifra in aree particolarmente inquinate da polveri sottili. Le analisi condotte - rivela Enea - sono state effettuate su comuni della regione Campania, utilizzando i dati provenienti dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria dell’Arpac e quelli di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea, sommando altri dati di misure effettuate nello specifico nella città di Portici e sviluppando diverse metodologie di analisi a partire da numerosi lavori di letteratura.

innovano, puntando a diventare un vero strumento di lavoro per tutti quei professionisti che saranno chiamati a certificare, attraverso la perizia asseverata, l’effettiva trasformazione digitale delle imprese e i loro progetti di innovazione. Inoltre, un approfondimento è riservato ai soggetti beneficiari del credito d’imposta, agli aspetti contabili e fiscali e infine ad esempi di applicazione dell’incentivo in determinati ambiti. Dunque - conclude il Cnpi - un’attenzione particolare riservata all’attività dei professionisti considerando che la consulenza finalizzata alla perizia tecnica che i periti industriali (o gli ingegneri) possono effettuare ai fini dell’accesso al credito d’imposta (l’ex iper-ammortamento) da parte delle imprese che investono nello sviluppo tecnologico rappresenta una grande opportunità di consulenza specialistica a tutte quelle pmi che vogliono ridisegnare i propri processi produttivi in una logica di efficienza, interconnessione e sicurezza.

Norma sui sistemi di termoregolazione e contabilizzazione L’Uni ha recentemente pubblicato la norma UNI/TS 11819:2021 “Linea guida per la valutazione tecnico-economica per l’installazione dei sistemi di contabilizzazione e termoregolazione” Il documento contiene: - un’analisi metodologica per l’applicazione della UNI EN 15459 ai sistemi di contabilizzazione e termoregolazione ai fini della valutazione economica prevista dalla legislazione vigente; - valori di riferimento dei principali indicatori economici richiesti nell’analisi di fattibilità economica; - una metodologia di riferimento per la stima dei costi iniziali di investimento e dei costi annuali, inclusi i costi di gestione, i costi periodici o di sostituzione (dovuti alla riparazione o alla sostituzione di componenti e sistemi), nonché per la stima dei benefici ottenibili dall’installazione dei sistemi di contabilizzazione e termoregolazione.



attualità Nuova norma sul BIM L’Uni informa del recente recepimento della norma EN 17412 parte 1 a cura della commissione Prodotti, processi e sistemi dell’organismo edilizio. Il documento elenca i concetti e i principi per stabilire una metodologia per individuare il livello di fabbisogno informativo e la consegna di informazioni in modo coerente quando si utilizza il Building Information Modeling . La norma specifica le caratteristiche dei diversi livelli utilizzati per definire il dettaglio e la portata delle informazioni che devono essere scambiate e fornite durante il ciclo di vita dei beni edilizi. Fornisce, inoltre, le linee guida per i principi necessari per specificare i fabbisogni informativi. I concetti e i principi di questa norma - sottolinea l’Uni - possono essere applicati per uno scambio di informazioni generali e, mentre è in corso, per un modo generalmente concordato di scambio di informazioni tra le parti in un processo di lavoro collaborativo, nonché per un appuntamento con la consegna di informazioni specifiche. Il livello di fabbisogno informativo fornisce metodi per descrivere le informazioni da scambiare secondo il capitolato informativo che specifica lo scambio di informazioni desiderato. Il risultato di questo processo è una consegna di informazioni. La norma è applicabile all’intero ciclo di vita di qualsiasi bene costruito, inclusi pianificazione strategica, progettazione iniziale, ingegneria, sviluppo, documentazione e costruzione,

funzionamento quotidiano, manutenzione, ristrutturazione, restauro e fine vita. I concetti e i principi contenuti nel documento sono rivolti a tutti coloro che partecipano al ciclo di vita del cespite immobile. Ciò comprende, in termini non esaustivi, il proprietario/operatore del cespite immobile, il committente, il gestore del cespite immobile, il gruppo di progettazione, i soggetti incaricati della costruzione, i fabbricanti dell’attrezzatura, un tecnico specialista, le autorità legislative, gli investitori, gli assicuratori e gli utenti finali. All’interno della UNI EN 17412 parte 1 sono citati i seguenti riferimenti normativi: - EN ISO 29481-1 Building information models – lnformation delivery manual - Part 1: Methodology and format; - ISO 6707-1 Buildings and civil engineering works - Vocabulary Part 1: General terms.

Indagine sull’energia dal mare

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Enea rende noto il lancio della prima ricognizione nazionale sulle nuove tecnologie per sfruttare l’energia da correnti di marea e onde marine, nell’ambito di una campagna condotta insieme a Ocean Energy Europe, European Energy Research Alliance e ETIP Ocean. L’indagine si è svolta in parallelo con quella degli altri 13 Paesi Ue della task force europea dell’energia dal mare, che da quest’anno è guidata da Enea per conto dell’Italia. Enea è impegnata sull’energia dal mare con le attività finanziate dall’accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico, che prevedono la realizzazione di un prototipo in scala del PeWEC (Pendulum Wave Energy Converter), in collaborazione con il Politecnico di Torino, e il suo utilizzo nei test di laboratorio in

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condizioni di onda estrema. Le attività di ricerca in corso - spiega Enea - hanno lo scopo di ridurre il costo dell’energia prodotta, fino a raggiungere un valore di interesse per applicazioni reali in ambiente insulare. Le attività prevedono inoltre lo studio della predicibilità dello stato del mare e di conseguenza dell’energia marina disponibile nel bacino Mediterraneo, su scala di tempo stagionale. Il cronoprogramma dell’Unione europea prevede che l’energia prodotta dal mare sia pari a 100 MW al 2025, 1 GW al 2030 e 40 GW al 2050. Lo sfruttamento dell’energia dal mare - rivela Enea - sta accelerando in molte parti del mondo, in particolare negli Stati Uniti d’America, in Cina e in Canada. Ma l’Europa rimane leader a livello tecnologico: il 66% dei brevetti per l’energia da correnti di marea e il 44% di quelli per l’energia dalle onde sono di aziende europee e il 70% della capacità energetica globale degli oceani è stato sviluppato da società dell’Unione europea. La disponibilità di risorse energetiche marine in Europa è maggiore lungo la costa atlantica, ma anche il mar Mediterraneo offre opportunità interessanti sia per produzione energetica che per sviluppo di tecnologie. Dalle valutazioni Enea è emerso che le aree con il più alto potenziale di energia dalle onde sono le coste occidentali della Sardegna e il Canale di Sicilia dove il flusso medio di energia oscilla tra i 10 e i 13 kW/m.


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infrastruttura digitale è ormai diventata un elemento indispensabile nella nostra vita quotidiana. Non passa giorno senza che ognuno di noi invii un’e-mail o utilizzi un’app, un social network o un motore di ricerca. Termini come cloud, Internet of Things (IoT), smart home, smart city, smart factory e Industria 4.0 sono ormai sulla bocca di tutti. Senza dimenticare 5G, il nuovo standard di telefonia mobile, come pure la guida autonoma, l’intelligenza artificiale e il video streaming. Tutto ciò richiede larghezze di banda ampie e affidabili, potenti internet hub e, naturalmente, un sempre maggiore numero di data center di tutte le dimensioni. Applicazioni digitali sempre più potenti necessitano infatti di una sempre maggiore potenza di calcolo per l‘elaborazione dei dati, e la ri-

chiesta sta crescendo a tal punto che, nonostante i significativi progressi nell’efficienza della tecnologia dell’informazione e dell’infrastruttura digitale, i fabbisogni energetici dei data center sono in continuo aumento, in particolare a causa degli impianti di raffreddamento con funzionamento continuo 24/7 tutto l’anno necessari per smaltire il calore prodotto dai server e garantire il controllo della temperatura ambiente (figura 1). Gli operatori del settore sono quindi chiamati a dover soddisfare l’enorme richiesta di infrastrutture digitali rendendo i data center meno energivori. A tale scopo sono diventate ormai standard soluzioni come la compartimentazione in corridoi freddi e caldi, come pure l’adozione di temperature di progetto più elevate rispetto al passato.


Potenza elettrica

Acqua refrigerata Aree residenziali e commerciali

Impianto di cogenerazione

Tuttavia, esiste un grande potenziale di miglioramento delle prestazioni energetiche, ancora poco sfruttato, basato sull’utilizzo del calore prodotto dai data center. Sotto questo aspetto un esempio virtuoso da seguire ci viene dal Nord Europa, in particolare da Svezia e Germana, dove l’utilizzo del calore residuo è da anni diventato parte integrante delle politiche energetiche e ambientali e di sviluppo urbano.

Una risorsa da sfruttare

Calore

Attualmente nella maggiore parte dei data center il calore estratto dalle server room viene rilasciato nell’atmosfera. Ciò avviene anche quando si utilizza la tecnica del free-cooling che, se da una parte consente di ridurre il consumo energetico degli impianti di raffreddamento, comporta peraltro lo smaltimento di grandi quantità di calore nell’aria esterna, contribuendo quindi al riscaldamento globale che invece dobbiamo combattere. Se vogliamo prendere sul serio la protezione dell’ambiente, questa pratica dovrebbe quindi essere abbandonata a favore del recupero del calore. Molti esempi a livello internazionale dimostrano che ciò è già oggi possibile e che esiste un’ampia gamma di usi del calore prodotto: dall’impiego per il riscaldamento di edifici adiacenti adibiti ad uffici, al collegamento alle reti di teleriscaldamento urbano o di quartiere, fino all’utilizzo per le serre e le vertical farm. Molti operatori di data center hanno già riconosciuto l’importanza futura dell’utilizzo del calore di scarto. In un sondaggio realizzato in Germania, il 50% degli intervistati ha dichiarato di vedere un potenziale di risparmio medio-alto attraverso il suo utilizzo. Nei data center, gli apparati IT sono solitamente raffreddati con aria. Il calore viene ceduto a un sistema composto da unità di raffreddamento dotate di batterie ad espansione diretta o ad acqua fredda, e poi smaltito all’esterno da condensatori ad aria o gruppi frigoriferi. In genere, ciò si traduce in temperature di ritorno dell’acqua fredda da 18 a 30 °C. Il calore disperso può già essere utilizzato a questo livello di temperatura, come mostrano i successivi esempi. Se si raggiunge un livello di temperatura più

elevato, ad esempio attraverso il raffreddamento ad acqua degli apparati IT, le possibilità di utilizzo dell’acqua calda aumentano notevolmente. È inoltre possibile utilizzare pompe di calore per aumentare il livello di temperatura. Tuttavia, il costo dell’elettricità necessaria per il funzionamento di una pompa di calore riduce significativamente la convenienza economica dello sfruttamento del calore residuo. Come verrà di seguito illustrato, sono diverse le possibilità di utilizzare il calore di scarto dai data center in modo efficiente dal punto di vista economico mediante approcci tecnologici innovativi.

Teleriscaldamento urbano e di quartiere

Un’opzione ovvia per l’utilizzo del calore di scarto è quella di immetterlo nelle reti di riscaldamento urbane oppure locali di quartiere, sia esistenti sia di nuova installazione. La distinzione tra le due tipologie di reti dipende essenzialmente dalla loro estensione. Mentre le reti locali si sviluppano per lo più all’interno di aree residenziali o commerciali (con temperatura dell’acqua calda inferiore a 80 °C), quelle urbane di solito coprono intere città e persino agglomerati urbani (come la regione della Ruhr in Germania) con temperatura dell’acqua calda generalmente compresa tra 80 e 130 °C. Il calore di scarto viene già utilizzato in modo intensivo nelle reti di teleriscaldamento in Svezia, dove sono già 30 i data center ad esse collegati. Gli esempi includono società come Ericsson, H&M, Interxion, Bahnhof e Digiplex. La rete di teleriscaldamento di Stoccolma si estende per circa 2800 chilometri con 10.000 famiglie allacciate, il 95% delle quali ubicate nel cuore di Stoccolma. In futuro, la rete sarà notevolmente ampliata e si prevede che entro il 2035 il calore di scarto dei data center soddisferà un decimo del fabbisogno di riscaldamento della città metropolitana. Attualmente, a Stoccolma è in costruzione un data center in colocation con un fabbisogno di 21 MW. Mediante la rete del teleriscaldamento il calore di scarto viene convogliato all’impianto di cogenerazione a biomasse di Värtaverket, dopo che la temperatura dell’acqua calda è stata innalzata a livello di quella della rete

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Fig. 2 - Rete di teleriscaldamento locale integrata con data center e sistema di cogenerazione (NeRZ)

Pompa di calore

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Calore di scarto

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progettazione Se nelle immediate vicinanze non è disponibile una rete adeguata, la connessione dei data center generalmente risulta non fattibile a breve termine. Ciò richiede quindi una programmazione lungimirante per la futura espansione delle reti di riscaldamento a livello locale e urbano e per l’ubicazione di nuovi data center. Anche sotto questo aspetto un possibile esempio di approccio viene della Svezia dove sono stati istituiti i cosiddetti data park all’interno dei quali gli operatori di data center sono in grado di costruire i propri data center. In queste aree, non solo è garantita sia la continuità e la ridondanza dell’alimentazione elettrica sia la connessione alla rete in fibra, ma anche che i data center possano immettere il calore di scarto nella rete di teleriscaldamento.

Utenze di quartiere

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Fig. 3 - Il calore di scarto dei data center può essere utilizzato nelle vertical farm

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di teleriscaldamento mediante pompe di calore. In questo modo, tutto il calore disperso dal data center può essere recuperato e immesso nella rete di teleriscaldamento della città di Stoccolma. L’energia termica di 112 milioni di kWh resa disponibile corrisponde al fabbisogno di una città di circa 20.000 abitanti. Su un approccio simile si basa il concetto sviluppato dall’Università tecnica di Darmstadt, che ha vinto il German Data Center Award nel 2017 con il progetto “Data center as a building block for energy transition at the district level”. Esso prevede l’alimentazione della rete di riscaldamento dell’università con il calore disperso da un computer center ad alte prestazioni con temperature di ritorno di 60 °C. Una pompa di calore viene utilizzata per portare l’acqua calda a 70 °C. Sempre in Germania, a Braunschweig, nel 2018 la società VW Financial Services ha commissionato un data center il cui calore residuo viene utilizzato per alimentare un’area residenziale e commerciale adiacente. La figura 2 mostra il principio di come l’utilizzo del calore di scarto può essere utilizzato in una rete di riscaldamento locale. Nel caso specifico, l’area residenziale è servita da un lato dal data center e dall’altro da un impianto di cogenerazione. Anche in questo caso il calore residuo del data center viene portato al livello di temperatura richiesto per la rete di riscaldamento locale con l’ausilio di una pompa di calore che funge, allo stesso tempo, anche da unità di raffreddamento per il data center. Un altro esempio viene dall’Università di Greifswald che ha progettato un data center con recupero del calore residuo da utilizzare per un nuovo edificio per aule e uffici, mentre un circuito del sistema di riscaldamento locale fornirà calore anche a un vicino edificio di laboratori di ricerca. L’utilizzo del calore residuo nelle reti di teleriscaldamento di quartiere e urbane pone tuttavia il superamento di una serie di sfide. In particolare, solitamente le reti sono pianificate e realizzate in tempi molto lunghi.

Se non è possibile immettere il calore di scarto in una rete di teleriscaldamento locale o urbana, è comunque possibile utilizzarlo in strutture poste nelle vicinanze, ad esempio per le utenze che richiedono calore in modo continuativo, come piscine, lavanderie e serre. Anche in questo caso la sfida consiste nel fornire la potenza termica a un livello di temperatura utilizzabile. Nel comune svizzero di Uitikon, il calore residuo del data center di un fornitore di servizi IT viene utilizzato per riscaldare l’acqua della piscina locale mediante uno scambiatore di calore. Il comune si è assunto una parte dei costi di connessione e riceve l’energia termica gratuitamente, pari a circa 2.800 MWh all’anno. Una possibilità interessante per l’utilizzo del calore di scarto, soprattutto in prospettiva futura, è offerta dalle serre. L’agricoltura verticale, in particolare, presenta buone opportunità da questo punto di vista (figura 3). Essa si riferisce a una forma di agricoltura urbana in cui la produzione di prodotti vegetali e animali avviene all’interno della città in edifici multipiano, dove frutta, verdura e alghe vengono coltivate tutto l’anno. Una variante è costituita dall’acquaponica, che combina l’acquacoltura con la coltivazione idroponica. I pesci sono tenuti all’interno di grandi vasche e i loro escrementi fungono da fertilizzante ricco di sostanze nutritive per le piante. La combinazione dell’agricoltura verticale con il recupero del calore residuo dai data center offre una serie di sinergie. Il calore di scarto è infatti disponibile ai livelli di temperatura richiesti e il fabbisogno termico è costante durante tutto l’anno. Risulta inoltre facile realizzare la combinazione di data center con edifici destinati all’agricoltura verticale che richiedono peraltro inoltre anche un’adeguata ventilazione, ovvero un regolare ricambio per rimuovere le sostanze indesiderate e mantenere una buona qualità dell’aria, come pure l’utilizzo di sistemi IT per massimizzare la resa, ridurre al minimo i rischi e aumentare l’efficienza. Vale quindi la pena, anche da questo punto di vista, valutare la combinazione tra data center e vertical farm.

Edifici di proprietà

Condizioni favorevoli sono offerte anche dall’utilizzo del calore di scarto in edifici adiacenti, ad esempio con l’ausilio di una pompa di calore acqua/acqua. Tassi di utilizzo elevati del calore disper-


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progettazione so possono essere raggiunti negli edifici di proprietà di aziende che, oltre ai data center, gestiscono altre strutture, come edifici per uffici o impianti di produzione. Oltre ai grandi fornitori di cloud e colocation, molti operatori hanno i loro data center integrati in strutture di questa natura. A seconda delle specifiche condizioni, spesso è possibile in questi casi utilizzare grandi quantità del calore disperso disponibile. Un esempio pratico dell’utilizzo in proprietà adiacenti è fornito dall’ex Banca centrale europea di Francoforte. Nel grattacielo Eurotheum (figura 4) viene utilizzato fino al 90% del calore residuo proveniente dal data center installato nell’edificio. Il calore viene scaricato direttamente dai server tramite un sistema di raffreddamento a liquido. L’acqua calda, con una temperatura fino a 60 °C, viene immessa nel circuito di riscaldamento dell’edificio. Quando sarà completata la loro espansione, i server produrranno fino a 300 kW di calore residuo su ciascuno dei due piani, che potrà essere utilizzato per riscaldare gli uffici, le sale conferenze, gli hotel e i ristoranti. Utilizzando il sistema di raffreddamento a liquido a per i server e le temperature relativamente alte dell’acqua calda, è possibile fare a meno di una pompa di calore aggiuntiva. In questo modo i costi annui per i consumi di energia per il riscaldamento possono essere ridotti di 65 mila euro. Inoltre, è possibile risparmiare altri 95 mila euro all’anno in costi per il raffreddamento del data center rispetto a un sistema ad aria di tipo convenzionale.

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Raffreddamento dal calore di scarto

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Il calore di scarto può essere utilizzato anche per produrre freddo. I refrigeratori ad adsorbimento e ad assorbimento sono particolarmente adatti a questo scopo e presentano numerosi vantaggi. In particolare, essi consentono di ottenere il raffreddamento senza fare ricorso all’uso di F-gas dannosi per l’ambiente. Mentre i refrigeratori ad assorbimento sono generalmente utilizzati in taglie di potenza superiori a 200 kW e richiedono per il funzionamento acqua a 75 °C e oltre, quelli ad adsorbimento sono adatti anche per piccole potenze, fino a 10 kW, e funzionano già a partire da circa 55 °C. Il calore generato può essere utilizzato direttamente, soprattutto in estate, per raffreddare altri componenti all’interno o all’esterno del data center e ciò consente il suo impiego tutto l’anno. Tale soluzione è particolarmente indicata se i sistemi IT sono raffreddati ad acqua e se quindi è disponibile acqua calda a una temperatura di oltre 60 °C. Un concetto di questo tipo è attualmente in fase di sviluppo nell’ambito del progetto di ricerca HotFlAd finanziato dal Ministero federale tedesco dell’economia e dell’energia. Il progetto ha dimostrato che questa soluzione consente di ottenere un valore di PUE di 1,15 con una potenza elettrica per il raffreddamento di soli 500 W, che corrispondono a un decimo dell’elettricità necessaria per il raffreddamento di un data center convenzionale. Quando l’energia frigorifera generata dal processo di adsorbimento è notevolmente maggiore di quella richiesta nel data center stesso, essa può essere utilizzata per il raffreddamento di edifici adiacenti, con un valore di PUE pari a 1,17.

Fig. 4 - Il grattacielo Eurotheum di Francoforte sfrutta il calore residuo del data center per il riscaldamento degli ambienti

Un esempio di best practice

A Stoccolma la società di servizi energetici Fortum ha lanciato un progetto pilota di una rete di teleriscaldamento di tipo aperto. In pratica ciò significa che un edificio che presenta un surplus di energia termica, come un data center, può vendere il calore alla rete di teleriscaldamento. Secondo la società questo sistema offre diversi vantaggi, sia per la società di servizi che per quella che fornisce e vende l’energia in eccesso. Un vantaggio per Fortum è la riduzione dei costi di produzione quando l’energia fornita dagli edifici sostituisce quella prodotta più costosa. I vantaggi per il data center (o un altro edificio con energia in eccesso) sono dati dai proventi della vendita di energia che altrimenti andrebbe persa, da un maggiore utilizzo del sistema di raffreddamento e dalla maggiore affidabilità del sistema grazie alla ridondanza. Un esempio è il data center Thule della società Bahnhof situato nel centro della città, composto da tre sale dati. Il sistema di raffreddamento è costituito da tre pompe di calore collegate in serie. Durante il normale funzionamento, esse utilizzano l’acqua di ritorno della rete di teleraffreddamento e la raffreddano alla temperatura desiderata per l’utilizzo nel data center. Il calore prodotto viene ceduto al circuito di mandata del teleriscaldamento, trasformando in pratica la rete nel dissipatore della pompa di calore. La potenza frigorifera totale è di circa 1200 kW con acqua refrigerata prodotta a 5,5 °C e acqua calda a 68 °C. L’energia termica prodotta ammonta a circa 1600 kW.


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progettazione di calore viene utilizzato nella rete di teleriscaldamento principalmente quando la temperatura esterna è inferiore a 7 °C, per un periodo pari a circa metà dell’anno. La società Bahnhof ha sempre il diritto di fornire calore a Fortum e vi è sempre bisogno di calore nella rete di teleriscaldamento, tuttavia il prezzo pagato è correlato alla domanda. Bahnhof ha investito in totale 500 mila euro per la realizzazione della centrale mentre Fortum ha sostenuto un costo di 260 mila euro per i nuovi tubi di mandata per il teleriscaldamento e il teleraffrescamento.

Pompe di calore Fig. 5 - L’ingresso del data center Banhof Thule, realizzato nel centro di Stoccolma

Con una temperatura dell’aria esterna fino a 0 °C è richiesta acqua calda a 65 °C mentre con temperature esterne inferiori quella di mandata deve essere più elevata, fino a 100 °C quando l’aria esterna raggiunge -18 °C. Il sistema può funzionare senza collegamento al teleraffrescamento in caso di interruzioni nell’erogazione della rete. Quando la temperatura esterna è superiore a 20 °C l’impianto produce il raffrescamento a pieno regime e l’energia frigorifera in eccesso viene utilizzata da altri clienti della rete. Quando la temperatura è inferiore a 20 °C e vi è una richiesta di raffreddamento, le macchine funzionano a una potenza ridotta in modo da coprire il fabbisogno di raffreddamento del data center. A seconda della temperatura esterna, varia la compensazione economica da parte della società di servizi per la fornitura di calore del data center. In una giornata fredda della stagione invernale il calore erogato può valere dieci volte di più rispetto a una giornata normale della stagione estiva. Pertanto il calore in eccesso delle pompe

Per molte applicazioni non è sufficiente il livello di temperatura del calore residuo sotto forma di acqua calda compreso tra 30 e 40 °C solitamente raggiunto nei data center. In questi casi è consigliabile aumentare la temperatura fino a 60 °C e oltre con l’ausilio di una pompa di calore, in modo che il calore possa essere utilizzato per altre applicazioni, come il riscaldamento degli ambienti. È anche possibile utilizzare pompe di calore multistadio, con le quali si può raggiungere un livello di temperatura significativamente più alto di 150 °C. L’uso di una pompa di calore ha un senso economico in base a quanto è costoso il suo funzionamento che, nella maggior parte dei casi, richiede come fonte energetica l’elettricità. I prezzi dell’energia elettrica sono quindi decisivi per la convenienza in termini di costi. Un esempio è l’utilizzo del calore residuo delle sale server nella sede centrale di Amburgo della Vattenfall Europe AG. Esso viene utilizzato in combinazione con una pompa di calore con compressore centrifugo per riscaldare circa 50.000 m2 di uffici. Ciò consente di risparmiare circa 600 tonnellate di CO2 ogni anno. In linea generale, supponendo un prezzo dell’energia termica di 40 Euro/MWh, i costi per il funzionamento della pompa di calore devono essere inferiori a tale valore affinché l’utilizzo del calore di scarto sia conveniente. Con un prezzo dell’energia elettrica di 0,15 euro/kWh, ciò significa che, con 1 kWh di energia elettrica, la pompa di calore dovrebbe fornire almeno 3,75 kWh di calore che potrebbe essere venduto a 0,04/kWh (equivalenti a 40 Euro/MWh). Per valutare l’impiego delle pompe di calore devono essere presi in considerazione anche ulteriori vantaggi, come il risparmio energetico per il raffreddamento o effetti non monetari come il miglioramento dell’immagine aziendale.

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Recuperatori di calore ad alte prestazioni

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Fig. 6 - Il data center Banhof Thule è raffreddato da una centrale frigorifera con potenza di 1200 kW

Lo sfruttamento efficiente ed efficace è un requisito essenziale per l’utilizzo del calore di scarto dai data center. Un approccio tecnologico molto interessante e promettente è l’uso di sistemi di recupero di calore a circuito chiuso. Questi sistemi sono composti da due batterie di scambio, una installata nel flusso di aria esterna e l’altra in quello dell’aria espulsa. Questi scambiatori di calore sono collegati tra loro mediante tubazioni riempite con un fluido termovettore. L’aria calda estratta dal data center trasferisce il calore al fluido e una pompa


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Fig. 7 - Schema funzionale del data center Banhof Thule

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lo trasporta all’altra batteria dove l’energia viene trasferita all’aria fredda esterna. I sistemi a circuito chiuso sono normalmente utilizzati come sistemi di recupero del calore a bassa efficienza negli impianti di ventilazione e climatizzazione nel caso in cui sia necessario separare i due flussi d’aria. Con un design appropriato, essi possono essere impiegati in modo conveniente anche come sistemi ad alte prestazioni con un’efficienza che può arrivare fino all’80%. Il fluido termovettore di un sistema a circuito chiuso ad alta capacità può essere utilizzo per immettere caldo o freddo nel sistema oppure per estrarlo dal sistema. In tal caso non è necessario impiegare una batteria aggiuntiva e ciò aumenta notevolmente l’efficienza economica, poiché da un lato si possono ridurre i costi di investimento e dall’altro i costi di esercizio, causati dalle perdite di carico. Oltre all’immissione o all’estrazione del calore, i sistemi a circuito chiuso offrono anche una serie di altri vantaggi. In particolare, sono possibili le seguenti funzioni: • Post-raffreddamento indiretto o diretto: uno scambiatore di calore a piastre può essere utilizzato per immettere acqua refrigerata nel sistema. • Deumidificazione dell’aria: l’acqua fredda viene immessa nel sistema tra la seconda e la terza batteria (in direzione del flusso d’aria). Ciò può essere fatto direttamente o indirettamente. Il fluido termovettore viene raffreddato prima di entrare nel secondo stadio in modo che l’aria venga deumidificata nei due stadi successivi (vedi figura 8). L’aria sottoraffreddata viene

quindi convogliata attraverso la terza batteria, nella direzione del flusso d’aria, dove avviene uno scambio termico che preraffredda il fluido, prima dell’immissione dell’acqua refrigerata, e contemporaneamente riscalda l’aria. Il fluido preraffreddato a sua volta riduce notevolmente la potenza frigorifera necessaria mentre il postriscaldamento può essere realizzato senza ulteriore dispendio di energia primaria. • Calore residuo da gruppo refrigeratore: il calore può essere immesso nel flusso dell’aria di espulsione attraverso l’ultima batteria (secondo la direzione del flusso d’aria) dello scambiatore di calore, ottenendo un vantaggio energetico. A tal fine, l’ultima batteria del processo di recupero del calore viene disaccoppiata e messa a disposizione del recupero del freddo del refrigeratore oppure il calore residuo del refrigeratore viene immesso nel flusso di ritorno tramite uno scambiatore di calore a piastre. • Estrazione del calore residuo: in questo caso è possibile estrarre più calore dal flusso d’aria di processo. Utilizzando uno scambiatore di calore a piastre è possibile estrarre calore dal fluido, ad esempio per il preriscaldamento dell’acqua sanitaria (vedi figura 9). L’uso del calore di scarto migliora anche in modo significativo l’efficienza del recupero del calore. Il calore residuo può essere utilizzato anche per riscaldare l’aria di mandata di un sistema di ventilazione. Con questa tecnica, nei data center possono essere raggiunte temperature dell’aria fino a 33 °C. Se questo livello di temperatura non è sufficiente, può essere aumentato mediante l’uso di una pompa di calore. Ciò


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richiede però un consumo di energia aggiuntivo, il che riduce l’economicità dell’intero sistema. • Sistemi di evaporazione adiabatica multistadio: il raffreddamento evaporativo indiretto viene generato da un umidificatore adiabatico ed è trasferito al lato aria di processo tramite un sistema di recupero del calore (figura 10). La scomposizione dell’intero sistema in più fasi si traduce in un complesso sistema ibrido. Il vantaggio del sistema multistadio risiede nella maggiore potenza frigorifera rispetto a un sistema monostadio, che deriva dal fatto che la temperatura dell’aria viene ulteriormente abbassata negli stadi successivi, e quindi la temperatura media risulta più bassa rispetto a un sistema monostadio. Con questa soluzione la potenza frigorifera può essere aumentata di circa il 25%, senza aumentare le perdite di carico dell’impianto, in quanto le alette non servono solo per il trasferimento di calore, ma sono anche utilizzate come superficie di evaporazione. I sistemi ibridi riducono i costi dell’energia elettrica, poiché le perdite di carico degli umidificatori (multistadio) vengono eliminate e il ricorso alla refrigerazione meccanica può essere ridotto. In funzionamento estivo, con una temperatura dell’aria esterna di 32 °C si ottiene una temperatura dell’aria di mandata di circa 22 °C. I sistemi a circuito chiuso particolarmente efficienti hanno scambiatori di calore con rendimenti di trasferimento ad alta temperatura superiori al 75%. Inoltre, il raffreddamento evaporativo può essere migliorato mediante postevaporazione aumentando l’idrofilia della superficie attraverso l’uso di uno speciale additivo. Esso viene utilizzato solo quando è necessaria un’ulteriore evaporazione a causa della necessità di una maggiore capacità di raffreddamento.

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L’additivo viene aggiunto in modo controllato, per cui la temperatura dell’aria di mandata richiesta è regolata dalla sua concentrazione. Di conseguenza, la necessità dell’additivo è ridotta al minimo. A causa del maggiore effetto di postevaporazione dell’acqua di umidificazione, si ottiene un grado di umidificazione che corrisponde a quello equivalente di un umidificatore separato monostadio superiore al 100%. Lo speciale procedimento permette inoltre di regolare la post-evaporazione con infinita variabilità. Con questa soluzione è possibile raggiungere una temperatura dell’aria di mandata di 19 °C anche con 32 °C e 40% di aria esterna e 25 °C e 50% di aria espulsa. La temperatura dell’aria di mandata può quindi essere ridotta fino a 3 K. Il sistema presenta anche il vantaggio che la refrigerazione meccanica aggiuntiva deve essere utilizzata molto meno frequentemente.

Sistemi IT raffreddati ad acqua

Oggi i componenti IT nei data center sono generalmente raffreddati mediante l’uso di aria. Tuttavia, questa forma di raffreddamento sta raggiungendo sempre più i suoi limiti fisici, poiché la densità di potenza massima degli apparati IT è in aumento e quindi viene generato più calore dai server. Da un lato, ciò è dovuto al fatto che aumenta sempre di più la densità dei componenti IT nei server. L’aumento della quantità di RAM e l’uso di GPU comportano un aumento dei requisiti di alimentazione per i server. Inoltre, da qualche tempo si nota un aumento del consumo energetico dei processori ad alte prestazioni. Mentre la potenza massima di emissione termica (TDP) dei processori per server Intel è stata mantenuta costante a circa 150 watt tra il 2005 e il 2013, nel 2019 è arrivata fino a 400 watt per i processori ad alte prestaUmidificazione adiabatica zioni. indiretta ibrida Aria di ripresa condensatore A causa delle proprietà termiCalore di scarto che relativamente sfavorevoli dal chiller dell’aria, i sistemi IT con un’alta Aria espulsa Aria espulsa densità di potenza richiedono portate estremamente elevate per garantire il raffreddamento richiesto, distribuendola in modo uniforme in tutti i punti Valvola di regolazione chiller del data center. Ciò comporRegolazione potenza ta elevati consumi di energia elettrica per molta elettricità per la circolazione dell’aria come mezzo di trasferimento del calore. Recupero freddo alimentazione indiretta Per il trasporto dell’aria sono inoltre necessari canali di notevoli dimensioni in sezione. Mandata aria Aria esterna Con tali sistemi, l’utilizzo efficiente del calore di scarto gePostriscaldamento Deumidificazione nerato diventa tecnicamente Fig. 8 - Sistema a circuito chiuso con Recupero freddo deumidificazione molto impegnativo. circuito di deumidificazione (Howatherm)



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Il raffreddamento ad acqua risulta invece molto più efficiente e potrebbe portare a un miglioraAria espulsa in uscita 10 °C mento significativo nell’utilizzo Aria esterna –5 °C del calore di scarto. Nel campo delle applicazioni scientifiche e di altre varianti del calcolo ad alte Estrazione calore prestazioni, i sistemi raffreddati ad acqua sono già ora sempre più Aria di mandata 20 °C utilizzati. Aria espulsa 35 °C I sistemi IT raffreddati ad acqua consentono un ottimo utilizzo del calore residuo. L’acqua calda a Data center 55 °C e oltre viene generata diretFig. 9 - Sistema a circuito chiuso con estrazione del calore di scarto per preriscaldamento tamente dai server. Quest’acqua dell’acqua calda sanitaria (Howatherm) può essere utilizzata per il riscaldamento o per la fornitura di acqua calda sanitaria in edifici residenziali e commerciali. È anche Conclusioni possibile realizzare la refrigerazione a partire dal calore di scarto Grazie al recupero di calore i data center possono trasformar(come dimostrano il progetto HotFlAd e il Leibnitz Data Center di si da problema ambientale a grande opportunità diventando Monaco di Baviera) e ciò rappresenta la massima ottimizzazione prosumers, ovvero consumatori e al tempo stesso produttori di del suo utilizzo. energia. A tale scopo la scelta del sito dove realizzarli dovrebbe Attualmente esistono due sistemi per il raffreddamento diretto essere fatta anche in funzione della possibilità di utilizzare il redei server con liquido: cupero di calore. • raffreddamento a immersione in un liquido che si riscalda, me- Per ridurre o azzerare l’impronta carbonica dei data center, l’udiante sistemi con e senza cambio di fase; tilizzo del calore di scarto deve rappresentare un obiettivo non • raffreddamento mediante liquido/acqua: in questo caso il liqui- solo per gli operatori ma anche per la società nel suo insieme. do viene trasportato attraverso un circuito chiuso verso spe- In particolare, sono necessarie una serie di misure in grado di ciali dissipatori di calore, che poi assorbono il calore disperso promuovere il suo futuro impiego: dai server. •g li operatori devono essere informati di più e meglio; Gli attuali sviluppi dei data center, con un aumento del calcolo • devono essere sviluppate ulteriori possibilità di utilizzo, ad ad alte prestazioni anche per il settore dell’intelligenza artificiale esempio nel settore dell’agricoltura verticale; e un netto aumento del consumo di energia elettrica con ser- • le soluzioni tecnologiche devono essere ulteriormente migliover standard, stanno creando condizioni molto favorevoli per i rate; sistemi server in cui il raffreddamento avviene tramite liquidi e, • deve essere introdotto per legge un limite ai consumi energeticontemporaneamente, il calore diventa disponibile per usi seci dei data center. condari. Last but not least, lo scenario politico, sociale ed economico deve cambiare in modo da promuovere maggiormente l’uso del calore di scarto. In particolare, deve essere attuata una strategia che coinvolga i diversi stakeholder, privati e pubblici, in modo da integrare i nuovi data center nei progetti di sviluppo urbano. Inoltre, è necessario attuare una politica lungimirante di pianificazione per la realizzazione di nuove reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento, tenendo conto delle fonti di calore esistenti sul territorio, anche con l’introduzione di incentivi fiscali. Operatori di data center, progettisti e amministratori pubblici devono sfruttare questa opportunità in modo da dare un contributo significativo allo sviluppo sostenibile della digitalizzazione.

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Fig. 10 - Raffreddamento evaporativo di tipo indiretto multistadio

Bibliografia Funke T. et al., Utilization of Waste Heat in the Data Center. A white paper by NeRZ in collaboration with eco – Association of the Internet Industry.



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tipologia di applicazione, mentre la terza e ultima parte è dedicata all’analisi di un vasto repertorio di casi di studio relativi a opere di rilievo internazionale di recente realizzazione. Per ogni progetto si analizzano le caratteristiche architettoniche e funzionali, la tipologia di impianto adottato e i risultati operativi dal punto di vista energetico e gestionale. Corredato da un ricco apparato di immagini, schemi e disegni, La climatizzazione sostenibile si rivolge a tutte le figure coinvolte nella progettazione, nella realizzazione e nella gestione del sistema edificioimpianti, quindi non solo gli impiantisti ma anche gli architetti, i committenti e gli utenti finali.

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HEADQUARTER A SEUL: bello e sostenibile Luca Stefanutti Foto: Noshe, David Chipperfield Architects, Schnepp Renou

IL PROGETTO DELLA NUOVA SEDE PRINCIPALE DI AMOREPACIFIC, SOCIETÀ MULTINAZIONALE COREANA DELLA COSMETICA, SI DISTINGUE PER L’APPROCCIO OLISTICO E INCLUSIVO CHE CONIUGA SOLUZIONI ARCHITETTONICHE E TECNOLOGICHE ALL’INSEGNA DEL BENESSERE E DELLA SOSTENIBILITÀ

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Fig. 1 - Il quartier generale di Amorepacific è stato progettato come un cubo di 110 metri di altezza su 22 piani fuori terra

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l nuovo headquarter si trova nel centro di Seul in un sito occupato dall’azienda dal 1956, situato accanto a un’ex zona militare statunitense trasformata nel grande parco pubblico Yongsan e in un business district, parte di un masterplan di rigenerazione urbana che, con il più grande sviluppo di grattacieli in Corea, ha sostanzialmente modificato il quartiere storico adiacente, che si contraddistingue invece per la scala contenuta e le forme tradizionali. L’azienda si è trasferita nella nuova sede alla fine del 2017. Ispirato ai riferimenti dell’architettura tradizionale coreana delle corti

interne e con l’efficienza energetica e il benessere al centro del design, l’edificio rappresenta una versione innovativa del tipico headquarter. Si tratta infatti di un elegante cubo con dimensioni di 110 metri, che si sviluppa attorno a una grande corte centrale ed è contraddistinto da una pelle esterna di colore chiaro composta da sottili alette verticali (figura 1). Sulla corte centrale interna, che presenta uno specchio d’acqua riflettente, si affacciano giardini pensili e terrazze, mentre grandi aperture consentono alla luce naturale e all’aria esterna di entrare nel cuore dell’edificio e incorniciano viste spettacolari sulla città.


SCHEDA DI PROGETTO Luogo: Seul, Corea del Sud Committente: Amorepacific Corporation Completamento: 2017 Superficie lorda: 216.000 m2 Superficie per uffici: 80.000 m2 Occupazione: 7000 persone Architetto: David Chipperfield Architects Architetto locale: Haeahn Architecture Interior design: Kesson Progetto facciate, strutture, impianti: Arup Certificazione LEED: Arup, Cosentini Architetti del verde: SeoAhn General Contractor: Hyundai Engineering & Construction Costo di costruzione: 505 milioni di dollari Certificazione di sostenibilità: LEED Gold Riconoscimenti: CIBSE Building Performance Awards 2021

Fig. 2 - La corte interna è dotata di un pavimento vetrato in modo da illuminare con la luce naturale l’atrio sottostante

Il brief del committente

Fig. 4 - La corte rappresenta il centro ricreativo degli spazi di lavoro

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Fig. 3 - Il pavimento della corte interna è parzialmente coperto da uno specchio d’acqua riflettente profondo 70 mm

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L’obiettivo era quello di creare un landmark che fosse anche un esempio di basso consumo energetico e di sostenibilità. Il team di progettazione lo ha interpretato integrando questi obiettivi nelle principali scelte progettuali, le più significative delle quali riguardano la forma e l’involucro dell’edificio e gli impianti. Dal punto vista formale il progetto architettonico di David Chipperfield Architects (DCA) si presenta, al tempo stesso, astratto e gestuale, con il chiaro obiettivo di realizzare un edificio che si distingue in modo chiaro e punta a diventare un polo attrattivo della città. Il volume di forma cubica e di colore chiaro presenta proporzioni che sono state sviluppate con cura attorno a una corte centrale per massimizzare l’efficacia della ventilazione e della luce naturale. A Seul, la tradizione prevede che le grandi corporation facciano sentire la loro presenza costruendo edifici di grande altezza. Al contrario, il quartier generale di Amorepacific è stato progettato come un cubo di “soli” 110 metri di altezza su 29 piani, di cui 22 fuori terra e 7 interrati. Per evitare di avere piani per uffici a pianta profonda, il nucleo dell’edificio è stato svuotato creando un’apertura dalla copertura attraverso il centro del cubo, che consente alla luce naturale e all’aria di entrare nel cuore dell’edificio. Tre grandi aperture sono state inoltre realizzate sulle facciate in corrispondenza del 5°, 11° e 17° piano in modo da collegare il vuoto centrale con l’ambiente esterno, offrendo viste sulla città e sulle montagne in lontananza e stabilendo così un senso di orientamento e appartenenza. Queste aperture fungono anche da giardini pensili, per fornire spazi ricreativi per il personale e i visitatori e consentire alla natura di estendersi dal parco adiacente fino a tutte le parti dell’edificio.

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Fig. 6 - Il grande atrio funge da ingresso principale e da spazio pubblico

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Fig. 5 - La finitura in cemento a vista utilizzata per quasi tutti gli elementi strutturali dell’edificio aumenta la massa superficiale e quindi l’effetto di accumulo termico

Fig. 7 - Gli spazi a servizio della comunità comprendono anche un auditorium da 450 posti

La posizione delle aperture è stata ottimizzata per tenere conto dell’impatto della direzione prevalente del vento e ridurre al minimo le deviazioni del vento dalle facciate agli ingressi sottostanti. Una grande corte è stata ricavata alla base del nucleo centrale, su quella che è anche la copertura dell’atrio a doppia altezza dell’edificio. La corte è dotata di un pavimento vetrato per far entrare la luce del giorno nell’atrio sottostante (figura 2). Il pavimento è parzialmente occupato da uno specchio d’acqua riflettente profondo 70 mm, che contribuisce all’atmosfera rilassante della corte (figura 3). La corte è destinata a essere il centro della comunità dell’azienda, con i giardini che costituiscono uno spazio ricreativo per chi utilizza l’edificio (figura 4). Una caratteristica peculiare del progetto architettonico è la finitura in cemento a vista utilizzata per quasi tutti gli elementi strutturali dell’edificio (figura 5). Oltre a costituire un elemento forte dell’interior design, tale scelta ha consentito di migliorare le prestazioni energetiche in fase estiva grazie all’effetto di accumulo della massa termica superficiale. Il design interpreta le ambizioni sociali, culturali e aziendali della società, combinando il luogo del lavoro con la dimensione pubblica. Il livello dell’ingresso posto a livello terra è infatti aperto su tutti i lati e attira il pubblico in un grande atrio (figura 6), che è stato concepito non solo come principale punto di ingresso, ma

anche come luogo destinato a eventi per installazioni artistiche e concerti e dal quale si accede a una combinazione di spazi a servizio della comunità, come un museo della società, un auditorium da 450 posti (figura 7), una biblioteca, spazi commerciali, ristoranti e strutture per l’infanzia. In questo modo l’edificio rappresenta non solo un efficiente quartier generale, ma anche il volto pubblico di un’azienda inserita nella metropoli in continua crescita. Dal punto di vista metaforico l’edificio riecheggia le aspirazioni di un’organizzazione moderna, mediando tra locale e globale, privato e pubblico, collettivo e individuale, formale e informale, stabilendo così la sua identità dinamica. Oltre al design inclusivo, Amorepacific presenta un approccio olistico nei confronti del tema della sostenibilità. Tradotto in termini architettonici, ciò significa che i progetti delle strutture, degli impianti e di tutte le altre componenti dell’edificio sono stati guidati unicamente dal design ispirato alla centenaria tradizione coreana reinterpretata secondo un linguaggio contemporaneo e funzionale. L’orientamento, l’utilizzo delle caratteristiche climatiche del luogo, delle risorse regionali e di tecnologie passive hanno consentito all’architettura di connettere l’uomo con la natura. Allo stesso modo, la forma chiara, proporzionata e pura dell’edificio mostra un equilibrio morfologico e tecnologico.


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Fig. 8 - Pianta di un piano per uffici

Il controllo degli apporti solari

Le piante di forma quadrangolare dei 19 destinati a uffici piani forniscono una superficie utile di 80.000 m2 (figura 8). Per ridurre il fabbisogno di energia e garantire il comfort e il benessere degli occupanti, è stato massimizzato l’impiego di sistemi passivi per l’illuminazione, l’ombreggiatura e la ventilazione naturale. Mentre l’atrio è aperto sulle strade adiacenti, al di sopra di esso le facciate vetrate dell’edificio sono parzialmente nascoste da una schermatura diafana composta da brise soleil verticali, che porta benefici al microclima interno, schermando il sole e ridu-

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Le soluzioni per la sostenibilità

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• Schermatura solare con brise soleil • Luce naturale • Massa termica • Ventilazione naturale • Diffusione aria a dislocamento • Pompe di calore geotermiche • Accumulo di ghiaccio • Controllo DALI per illuminazione • Impianto fotovoltaico • Soluzioni per il risparmio idrico

Fig. 9 - Le facciate vetrate sono parzialmente schermate da una pelle esterna composta da brise soleil verticali

cendo l’eccesso di calore, ma garantendo al contempo l’apporto di luce naturale e la circolazione dell’aria (figura 9). Le alette sono necessarie in quanto l’edificio è orientato con un angolo di 45° rispetto al nord, il che significa che due prospetti sono rivolti in direzione nord, mentre sulle facciate orientate a sudovest e sudest l’abbagliamento e gli apporti solari devono essere attentamente controllati (figura 10). La cortina metallica formata dai frangisole progettati su misura rappresenta una caratteristica distintiva dell’edificio. Essa comprende 1150 alette in alluminio con quattro diverse dimensioni in profondità: 450 mm, 350 mm, 250 mm e 200 mm. Sebbene queste alette sembrino uniformi, esse sono raggruppate in famiglie diverse intorno all’edificio in risposta all’esposizione solare (figura 11). Sui prospetti nordest e nordovest, dove l’esposizione solare diretta è minima durante il normale orario di lavoro, sono state utilizzate alette poco profonde per massimizzare la quantità di luce naturale che colpisce la facciata. Il controllo del guadagno solare e dell’abbagliamento è invece più critico sulle facciate sudest e sudovest, dove sono state utilizzate alette più profonde per garantire una migliore schermatura solare e ridurre i carichi frigoriferi. Con il loro diafano rivestimento di brise-soleil, le facciate non solo migliorano le prestazioni ambientali dell’edificio, fornendo ombreggiamento e riducendo il carico termico, ma conferiscono all’edificio una forma coerente e forte, e allo stesso tempo aperta e leggera.


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realizzazioni dagni che alle perdite di calore. Grazie all’efficacia dell’ombreggiamento della facciata il carico frigorifero di punta degli uffici si riduce del 50% ai livelli superiori e del 25% ai livelli inferiori, con conseguente riduzione delle taglie delle unità terminali e dei gruppi refrigeratori per il controllo del clima negli uffici. A ogni piano i brise soleil sono separati dalle facciate vetrate da passerelle metalliche grigliate. Queste, oltre a sostenere le alette, provvedono all’ombreggiamento orizzontale e consentono di pulire la superficie esterna delle vetrate. Le passerelle forniscono anche l’accesso alle griglie di ventilazione motorizzate che consentono la ventilazione naturale degli spazi per uffici (figura 12).

La ventilazione di tipo misto Fig. 10 - I frangisole garantiscono il controllo dell’abbagliamento della radiazione solare

I brise soleil sono stati progettati anche per resistere a forti carichi di vento, dato che la Corea del Sud è soggetta ai tifoni molto frequenti. Per ottimizzare il design delle alette è stata condotta una serie di test che ha consentito di prevedere il comportamento del vento ai bordi delle grandi aperture sulla facciata e l’impatto della deflessione in prossimità degli ingressi, garantendo nel contempo la robustezza strutturale delle alette. In base al risultato dei test sono state introdotte sporgenze verticali lineari di 3 mm sulle alette per migliorare lo spargimento dei vortici. Queste strisce lineari aiutano a indurre la microturbolenza, che riduce gli effetti di deflessione e vibrazione, migliorando nel contempo la robustezza. Dietro i brise soleil la facciata è formata da pannelli a triplo vetro, ad alta riflettenza solare per massimizzare la luce del giorno e la vista pur mantenendo una buona resistenza termica sia ai gua-

Le condizioni di progetto esterne di Seul sono di 31,2 °C a bulbo secco e 25,5 °C bulbo umido in estate e di -11,3 °C in inverno. L’opportunità di utilizzare la ventilazione naturale ai piani degli uffici durante le stagioni intermedie è stata massimizzata posizionando le postazioni di lavoro vicino alla facciata, con sale riunioni e aree di servizio concentrate invece nelle zone interne delle piante dei piani. Grazie alle griglie motorizzate poste nella parte alta e bassa della facciata (figura 13) è possibile ventilare gli spazi perimetrali in primavera e autunno, come pure quelle nelle aree che si affacciano sulla corte, in modo da garantire le condizioni ambientali di benessere e ridurre la richiesta di potenza frigorifera dell’impianto HVAC. Il sistema di ventilazione meccanica, con diffusione dell’aria a pavimento, serve invece la zona centrale dei piani e fornisce una ventilazione di tipo misto sul perimetro. La diffusione a dislocamento è stata scelta per garantire la massima flessibilità nella disposizione del lay-out e per facilitare una semplice strategia di regolazione di zona tra la zona perimetrale (che può essere isolata quando le finestre sono aperte) e la zona centrale del piano, che rimane sempre operativa indipendentemente dalla posizione delle finestre. Fig. 11 - Caratteristiche delle famiglie di frangisole utilizzate per le diverse esposizioni

Famiglia A - Tipo alette 1 (40%), 2 (40%), 3 (20%) Famiglia B - Tipo alette 1 (33%), 2 (33%), 3 (33%) Famiglia C - Tipo alette 1 (20%), 2 (40%), 3 (40%) Famiglia D - Tipo alette 2 (33%), 3 (33%), 4 (33%)

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Alette rivolte verso l’esterno

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Alette rivolte verso la corte Distanza (mm)

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realizzazioni Fattore luce naturale

1 - Alette verticali 2 - Grigliato orizzontale (per manutenzione e ombreggiamento) 3 - Oscuranti interni (antiabbagliamento)

Postazioni di lavoro

Corridoio Zone di servizio

Fig. 12 - Oltre ai frangisole verticali sono state previste griglie orizzontali che consentono anche la manutenzione delle facciate

Il sistema di climatizzazione

In linea con quanto richiesto dalla certificazione LEED, le portate di ventilazione degli uffici sono superiori del 30% rispetto ai requisiti minimi dello standard ASHRAE 62.1. I sistemi HVAC sono progettati per funzionare a tutta aria esterna in free-cooling quando le condizioni esterne lo consentono. Un interblocco impedisce il funzionamento del sistema di ventilazione meccanica quando le griglie per la ventilazione naturale sono aperte. Le temperature degli uffici sono mantenute da una combinazione di ventilconvettori a incasso per le zone perimetrali, posti lungo la facciata, (figura 14), e di unità di trattamento aria di piano per le zone centrali. L’aria esterna viene fornita da unità di trattamento centralizzato collocate sulla copertura. L’ubicazione delle postazioni di lavoro accanto alle finestre massimizza anche l’uso della luce naturale e sfrutta la vista: il 98% degli spazi di lavoro può godere di una visuale diretta verso l’esterno.

L’accumulo di ghiaccio

Un sistema centralizzato di produzione di acqua refrigerata soddisfa la richiesta di raffreddamento dell’edificio.

a centrale frigorifera è installata al piano interrato, con chiller condensati ad acqua, pompe primarie e secondarie e apparecchiature ausiliarie situate in un locale tecnico dedicato al piano interrato (figura 15). Le torri di raffreddamento garantiscono lo smaltimento del calore di condensazione dei chiller. Il carico frigorifero di punta dell’edificio è di circa 10 MW. Le normative locali limitano la percentuale della potenza che può essere generata direttamente utilizzando gruppi frigoriferi dedicati al 40% del valore totale del carico. Per superare questo limite è stato adottato un sistema di accumulo frigorifero che, durante il periodo notturno, provvede a produrre e immagazzinare, sotto forma di ghiaccio, una parte del fabbisogno frigorifero. Questa energia viene utilizzata per soddisfare parzialmente il fabbisogno di raffreddamento il giorno successivo, in modo da ridurre al minimo i carichi elettrici di punta dell’edificio, e quindi la richiesta di capacità della rete elettrica locale. Il sistema contribuisce inoltre ad aumentare sia l’efficienza del sistema di raffreddamento, grazie alla produzione nel periodo notturno con condizioni climatiche più favorevoli, sia la resilienza, in quanto consente di avere sempre a disposizione una riserva di energia in caso di black-out elettrico. La centrale frigorifera ospita quattro gruppi centrifughi: due forniscono acqua refrigerata direttamente al circuito primario, mentre due sono collegati al sistema di accumulo frigorifero e durante la notte funzionano per generare il ghiaccio nei serbatoi di stoccaggio, situati anch’essi al piano interrato. urante il giorno, il carico di picco di raffreddamento viene soddisfatto da una combinazione dei vari sistemi: il 40% è fornito dai gruppi refrigeratori con produzione diretta di acqua refrigerata, il 30% dai chiller a servizio del sistema di accumulo di ghiaccio e il 30% del rilascio di energia frigorifera immagazzinata dalla banca del ghiaccio durante la notte. Ciascuno dei tre elementi di generazione dell’acqua refrigerata è collegato a un unico collettore primario dal quale vengono effettuati gli spillamenti verso i diversi circuiti per la distribuzione dell’acqua refrigerata in tutto l’edificio.

Vapore e pompe di calore

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La principale fonte di calore per l’edificio è il vapore, generato da quattro caldaie e utilizzato direttamente sia dalle batterie di riscaldamento e dal sistema di umidificazione all’interno delle unità di trattamento dell’aria sia per il riscaldamento dell’acqua sanitaria. Il vapore è inoltre impiegato per generare acqua calda a bassa temperatura, che viene distribuita per fornire il riscaldamento necessario a ciascun livello dell’edificio mediante i ventilconvettori. È stata inoltre prevista una pompa di calore geotermica con potenza di 1000 kW.

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La certificazione LEED

Fig. 13 - Le griglie motorizzate poste nella parte alta e bassa della facciata consentono di attivare nelle mezze stagioni la ventilazione naturale degli spazi perimetrali

L’edificio ha ottenuto la certificazione LEED Gold grazie a punteggi molto elevati nelle categorie Sustainable sites (25 punti su 28 disponibili) e Water efficiency (10 su 10). Per ridurre al minimo il consumo di acqua potabile e la produzione di acque reflue, il progetto prevede la raccolta dell’acqua


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Azienda italiana dal 1956


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Fig. 14 - Il controllo della temperatura ambiente nelle zone perimetrali è affidato a ventilconvettori ad incasso

piovana, il trattamento delle acque grigie e apparecchi sanitari a basso flusso. Il deflusso dell’acqua piovana viene raccolto, trattato e riutilizzato per l’irrigazione delle aree verdi. Essa viene utilizzata anche per gli impianti di lavaggio auto nelle aree di parcheggio. L’impianto centralizzato di trattamento delle acque grigie garantisce invece la disponibilità acqua non potabile per il risciacquo delle cassette WC nei servizi igienici.

Per quanto riguarda le prestazioni energetiche e ambientali (credito Energy and Atmosphere), sono da segnalare anche le soluzioni adottate per il progetto degli impianti elettrici. È stata infatti prevista la contabilizzazione dei consumi elettrici per tutti i punti di distribuzione dell’edificio ed è stato utilizzato un sistema di tipo DALI per il controllo dell’impianto di illuminazione, con regolazione dell’intensità luminosa in base alla luce naturale e con comando asservito a sensori di occupazione. È stato inoltre installato un sistema fotovoltaico sulla copertura in grado di garantire una potenza di 350 kW e una produzione annua di 450 MWh. Grazie all’impiego del sistema di accumulo di ghiaccio è stato infine assegnato un punteggio elevato (4 su 5) al credito Innovation in design.

Gli ascensori gemelli

Per gli impianti di sollevamento sono state utilizzate le tecnologie più innovative allo scopo di fornire un alto livello di servizio e limitare i tempi di attesa, facilitando così una rapida mobilità attraverso l’edificio, e al tempo stesso ridurre al minimo le dimensioni del nucleo degli ascensori. I tempi di attesa sono di 9 secondi in servizio normale e di 15 secondi nelle ore di punta. Questo aspetto risulta molto vantaggioso in un paese con una cultura in cui gli orari di arrivo e partenza dal lavoro e quelli per la pausa pranzo sono comunemente molto puntuali, portando spesso a lunghi tempi di attesa. La disposizione della corte centrale ha reso necessario posizionare i nuclei degli ascensori e delle scale nei quattro angoli dell’edificio. I nuclei comprendono cinque ascensori per le persone e un ascensore di servizio e antincendio. L’impianto di sollevamento prevede due cabine indipendenti in ciascun vano, una sopra l’altra. Entrambe le cabine utilizzano gli stessi binari di guida e le stesse porte di piano. Questa disposizione a doppio ascensore indipendente offre un aumento della capacità di trasporto e una riduzione dei tempi di attesa, nonché un consumo energetico inferiore rispetto a un ascensore a due piani di tipo convenzionale. All’epoca della costruzione si è trattato della più grande applicazione di questo tipo in Asia.

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Prestazioni e ottimizzazioni

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Fig. 15 - L’edificio si sviluppa su 22 piani fuori terra e su 7 piani interrati destinati alle centrali tecniche e ai parcheggi auto

Nel 2018 Amorepacific si è trasferita nella sua nuova sede e ha condotto un’indagine sulla soddisfazione degli occupanti, concentrandosi sull’impatto della nuova struttura sul benessere del personale. Il sondaggio ha rilevato che, dopo il trasferimento nella nuova sede, ben il 70% dei dipendenti ha ritenuto che l’ambiente di lavoro fosse migliorato. La società utilizza anche una piattaforma online per sollecitare un feedback continuo da parte del personale sull’ambiente interno dell’edificio. Questi commenti vengono utilizzati per apportare modifiche e fornire informazioni sulle preferenze degli utenti. Dopo un periodo iniziale di funzionamento, l’azienda ha raccolto uno storico di 12 mesi di dati dettagliati sulle prestazio-


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realizzazioni La storia del brand Amorepacific Corporation è un conglomerato sudcoreano che gestisce oltre 30 marchi per la bellezza, la cura della persona e la salute. Con 10 mila dipendenti, attualmente è la dodicesima azienda al mondo nel capo della cosmetica in termini di fatturato. Tutto nasce nel 1934 quando la nonna dell’attuale CEO, Yun Dok-Jeong, inizia a produrre e vendere olio di camelia come trattamento per i capelli nel villaggio di Kaesong, nell’attuale Corea del Nord. Il suo secondo figlio, Suh Sung-Whan, rileva l’azienda nel 1945, chiamandola Pacific Chemical. Negli anni Sessanta si moltiplicano le vendite dei prodotti anche grazie a un rivoluzionario sistema di marketing basato sul brand “Amore” e su una tecnica di vendita porta a porta che impiega un’armata di 40 mila “Amore Ladies”, molte delle quali hanno perso il marito durante la guerra. A quanto si racconta, il nome Amore fu suggerito in un contest aziendale da due partecipanti che avevano sentito “Sinno’ me moro” cantata da Alida Chelli nel film di Pietro Germi “Un maledetto imbroglio”, canzone che inizia con la parola ripetuta 4 volte. Nel 1973 arriva la quotazione in borsa e nel 1997 la società passa nelle mani del figlio Suh Kyung-Bae, che oggi è il secondo uomo più ricco di Corea. Nel 2002, in vista dell’attacco ai mercati internazionali, la società assume l’attuale denominazione di Amorepacific, per esprimere una “armonia di contrasti” tra Oriente ed Occidente, scienza e natura, tradizione e modernità. Oggi, sotto il motto “A More Beautiful World” l’azienda va alla conquista del mondo puntando sulle attività di ricerca e sviluppo, per le quali viene reinvestito il 3% del fatturato.

ni energetiche, che hanno costituito la base di una verifica delle prestazioni energetiche dopo il primo anno completo di funzionamento dell’edificio. Sulla base di questa analisi il progettista ha fornito una serie di suggerimenti per ottimizzare le prestazioni dell’edificio: • esaminare il funzionamento del sistema di ventilazione naturale in modo da valutare la possibilità di ottenere un maggiore risparmio energetico; • esaminare il funzionamento dei piani con il minor consumo di energia per ricavare buone pratiche che possono essere applicate ai piani che presentano un consumo maggiore; • controllare i carichi di illuminazione ai piani per valutare se è possibile ottenere maggiori risparmi regolando il sistema di controllo automatico dell’illuminazione; • considerare se la contabilizzazione aggiuntiva della fornitura principale potrebbe consentire una migliore comprensione del contributo dei singoli sottosistemi al consumo energetico complessivo; • esaminare i consumi dei sistemi a fonti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio (ad esempio fotovoltaico e stoccaggio del ghiaccio) per accertare se stanno offrendo vantaggi operativi nei periodi di punta;

TAB. 1 - CONSUMI ENERGETICI E IDRICI DELL’EDIFICIO

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Consumi energetici

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Energia elettrica Gas Consumi idrici Acqua fredda sanitaria Acqua calda sanitaria

Valore totale (kWh)

EUI (kWh/m2.anno)

23.607.692 13.974.733

109 65 Valore specifico (L/m2.anno) 728 238

Valore totale (m3) 157.320 51.549

• esaminare la contabilizzazione dei consumi d’acqua per determinare maggiori dettagli sui modelli di consumo e confrontarli con i dati di benchmark per valutare se e dove è possibile apportare miglioramenti.

I consumi delle utenze

I consumi operativi complessivi delle diverse fonti di energia (elettricità e gas) e di acqua sanitaria (fredda e calda) sono stati calcolati e convertiti in valori riferiti all’intensità di utilizzo, ovvero rapportati alla superficie dell’edificio, in modo da poterli confrontare con i parametri di riferimento per gli edifici per uffici tratti da uno studio effettuato a livello accademico pubblicato nel 2017 (tabella 1). Questo studio ha utilizzato i dati ricavati dalle statistiche del governo e ha prodotto una serie di valori di riferimento comparabili a livello internazionale per diverse tipologie di edifici. I valori delle prestazioni operative dell’edificio sono risultati, complessivamente, inferiori del 50% ai parametri di riferimento relativi ai consumi energetici degli edifici commerciali. L’edificio presenta prestazioni significativamente migliori rispetto ai benchmark in tutte le categorie di consumo energetico finale, con riduzioni del 62% per l’energia elettrica di potenza, del 38% per l’illuminazione, del 42% per le utenze elettriche e del 52% per il gas per il riscaldamento. Quest’anno l’edificio ha vinto il premio Project of the Year - Commercial/Industrial ai CIBSE Building Performance Awards: i giudici hanno elogiato il progetto per “il suo contributo alla qualità della vita degli occupanti e dei visitatori”.

Bibliografia Pearson A., CIBSE Building Performance Award winner: Amorepacific headquarters, Seoul - CIBSE Journal, May 2021. Coppa F.et al. Beauty and innovation, ARUP Journal, 1/2019.



REALIZZAZIONI

SMART GRID IDRICA per il campus delle eccellenze

H-Farm

H-FARM Campus è composto dalle scuole (in alto), dalle strutture collettive (in basso a destra) e dall’edificio polifunzionale (al centro)

UN IMPIANTO AD ANELLO D’ACQUA ALIMENTA GLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE AL SERVIZIO DEGLI EDIFICI DI H-FARM CAMPUS, IL PIÙ GRANDE E IMPORTANTE POLO DEDICATO ALL’INNOVAZIONE, ALLA DIDATTICA E ALLA FORMAZIONE IN EUROPA Giuseppe La Franca

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a oltre 16 anni H-FARM costituisce un esempio unico nel settore dei servizi alle imprese e della formazione, con investimenti e consulenze legati alla trasformazione digitale e lo sviluppo di nuovi modelli di business, e innovativi programmi human e digital oriented, dedicati all’educazione scolastica e formazione professionale. Nel 2013 ha preso avvio un ambizioso programma di espansione e potenziamento delle attività, che ha condotto nel settembre del 2020 all’inaugurazione del Campus (superficie 51 ha), situato a Ca’ Tron - la più grande tenuta agricola a corpo unico d’Italia, nel comune di Roncade (Treviso), all’interno del parco Naturale Regionale del fiume Sile.

L’edificazione - senza consumo di suolo e perfettamente integrata nel paesaggio - è frutto di un articolato percorso di restauro degli edifici più rappresentativi e di demolizione di quelli dismessi, con nuove costruzioni realizzate a parità di volumetria e certificate secondo il protocollo LEED 2009 NC - New Construction and Major Renovation. Il Campus (in totale circa 38.000 m2 di superficie coperta, circondati da 27 ha di aree a parco e a bosco) è composto da edifici indipendenti per circa 3.000 persone (di cui 1.800 studenti), caratterizzati da un linguaggio semplice e omogeneo, dalla chiara matrice contemporanea, che privilegia spazi accoglienti e flessibili, confortevoli e luminosi.


Impianti termomeccanici: criteri generali

La progettazione impiantistica è stata sviluppata da Manens-Tifs fino al livello esecutivo. Successivamente la commessa è stata presa in carico da DBA PRO., che ha assunto la direzione dei lavori apportando alcuni adattamenti, resi necessari dai rallentamenti autorizzativi nella fase propedeutica alla realizzazione delle opere, senza pregiudizio per la coerenza complessiva del progetto. Tutte le fasi della progettazione fanno perciò riferimento a criteri e obiettivi condivisi di: • massimo risparmio energetico (produzione dei fluidi termovettori per riscaldamento e raffrescamento mediante pompe di calore geotermiche; ventilazione meccanica tramite unità rooftop con pompa di calore condensata ad aria e recuperatori di calore); • elevate efficienze energetiche dei componenti e delle tecnologie utilizzati;

I PROTAGONISTI DELL’IMPIANTO Committente: H-FARM SpA Ente appaltante: Fondo Ca’ Tron H-Campus-gestito da Finint Investments SGR, dott. Michele Zabeo, ing. Maria Giulia De Diana Masterplan, architettura: Zanon Architetti Associati, arch. Mariano Zanon Architettura polo multifunzionale: Rogers Stirk Harbour + Partners Ingegneria: Manens-Tifs, ing. Giorgio Finotti (coordinamento, project management, strutture), ing. Massimo Cadorin (impianti elettrici e termomeccanici), prof. Roberto Zecchin (acustica), ing. Andrea Valenti (antincendio), ing. Silvia Valenti (illuminotecnica), ing. Andrea Fornasiero (LEED) LEED AP: ing. Gloria Rozzini Direzione lavori: arch. Daniele De Bettin Direzione operativa impianti: DBA PRO., ing. Angelo Artuso, ing. Gaetano Russo Geotecnica: Geoservizi2 Idraulica: Aequa Engineering Trasporti: Sinergo General contractor: Carron Costruzioni Generali Installazione impianti: Gianni Benvenuto I FORNITORI Impianti a espansione diretta: Aermec Pompe di calore: HiRef Ventilconvettori: Aermec Trattamento acque: Nobel Pannelli radianti a soffitto: Proter Imex Pannelli radianti a pavimento: Loex Radiatori: Fondital Elettropompe: Wilo Termoarredi: Irsap UTA rooftop: Zoppellaro Diffusori: Tecno-Ventil Serbatoi d’accumulo: ABC Building management system: Siemens / Beckhoff (integrati in custom solution)

• alto grado di integrazione tra sistemi distributivi, terminali impiantistici ed edificio, per conseguire modularità, flessibilità spazio-funzionale, sicurezza e facilità di installazione; • alto livello di affidabilità delle apparecchiature, anche nei confronti di eventi esterni, per fronteggiare situazioni di emergenza con minimi tempi di ripristino del servizio; • manutenibilità, anche attraverso l’impiego di un capillare sistema di supervisione e controllo centralizzato degli impianti; • attenzione alle tematiche ambientali, specie per quanto attiene le emissioni acustiche e inquinanti; • ottenimento della certificazione LEED per tutti gli edifici del campus.

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Il masterplan e la progettazione degli edifici del campus sono stati curati da Zanon Architetti Associati, con la sola eccezione dell’edificio multifunzionale, progettato dallo studio inglese Rogers Stirk Harbour + Partners. Il concept insediativo prevede la condivisione delle infrastrutture generali e la gestione centralizzata degli impianti per tutti gli edifici, compresi quelli non ancora completati. Il campus è infatti composto da diversi edifici indipendenti: • polo scolastico, formato dai fabbricati per scuola primaria (edificio A; superficie 3.745 m2) e per scuola secondaria di I grado (B; 4.697 m2) e formazione universitaria (C; 5.893 m2), più il centro sportivo (H; 1.758 m2) con campi da gioco al coperto e allo scoperto, palestra e spogliatoi; • struttura direzionale/formativa (D; 3.448 m2), costituita da due corpi connessi attraverso una serra che ospita il bar; • residenza studentesca (E; 3.448 m2) composto da due corpi residenziali (244 posti letto in totale) anch’essi collegati da una serra adibita alla ristorazione degli ospiti; • accoglienza e guardiania (F), posto all’ingresso del campus; • polifunzionale (G; 3.005 m2), situato in posizione baricentrica rispetto al campus, che comprende sala conferenze (800 posti), ristorante, biblioteca con spazi per il coworking, CED e Centro Stella; •c entrale tecnologica. La totale sostenibilità energetica è fra le principali caratteristiche del campus. Poiché tutti gli edifici si elevano per uno o al massimo due livelli fuori terra, le coperture hanno assunto un’importanza significativa sia ai fini delle prestazioni energetiche, sia come spazi tecnici per la posa in opera degli impianti. Gran parte del fabbisogno elettrico (~75%) è infatti coperto dagli impianti fotovoltaici (oltre 1,3 MWp) installati sulle coperture degli edifici, e dai relativi accumuli a batterie, mentre il resto è fornito dalla rete utilizzando solo fonti rinnovabili, a cura di operatori certificati.

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Il progetto in sintesi

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REALIZZAZIONI La parola al tecnico In sede di direzione dei lavori, l’ing. Gaetano Russo (DBA PRO.) ha curato l’implementazione del progetto impiantistico: «Il principale punto di forza del progetto consiste nell’impiego di soluzioni a bassissimo impatto energetico e ambientale, prevalentemente basate su fonti rinnovabili, assieme a tecnologie evolute per la produzione e la distribuzione del calore, in modo estremamente funzionale e flessibile, a vantaggio del comfort per gli utenti. Le modifiche hanno interessato aspetti non sostanziali rispetto alle previsioni originarie. Ad esempio, il campo geotermico è rimasto pressoché inalterato dal punto di vista energetico, ma è stato necessario ridistribuire le sonde. Ulteriori modifiche hanno coinvolto localmente singole apparecchiature, ad esempio pompe di calore, UTA, estrattori dell’aria. Altri interventi sono stati effettuati per modificare le portate dell’aria nelle cucine, tenendo conto delle esigenze espresse dell’impresa che ne ha curato l’installazione. L’insieme restituisce un insediamento che sarà certificato LEED, con rating Gold, composto da edifici che presentano prestazioni molto prossime a quelle degli NZEB».

Marco Zanta

La centrale tecnologica

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DBA PRO.

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L’edifico d’ingresso riassume le principali caratteristiche del campus: spazi ampi e flessibili, design contemporaneo, massiccia presenza di verde e luce naturale, impianti a vista

Tutti gli edifici dispongono di una copertura piana che riveste un ruolo fondamentale dal punto di vista energetico, per la presenza di campi fotovoltaici e degli impianti di ventilazione

Gli impianti del Campus sono di tipo centralizzato (idrico-sanitario, antincendio), distribuito (geotermico, climatizzazione) e misto (elettrici, speciali, fotovoltaico), attestati sulla centrale tecnologica e collegati da circuiti ad anello a quelli indipendenti dei singoli edifici (ventilazione meccanica e terminali idronici). La centrale tecnologica è situata fra gli edifici A e B, in posizione baricentrica rispetto ai fabbricati serviti in modo da fungere da nodo principale delle reti, garantendo ad esempio una pressione omogenea a tutte le sottocentrali. Al suo interno è articolata nelle aree per gli impianti elettrici (cabina di trasformazione MT/BT, gruppo elettrogeno, ecc.), di pressurizzazione (distribuzione idrico-sanitaria, circolazione del fluido di scambio termico) e antincendio. La centrale idrico-sanitaria riceve la derivazione (portata 2,9 l/s) dell’allacciamento unico all’acquedotto, realizzata con tubazione interrata in polietilene ad alta densità, diretta verso il sistema di accumulo e pressurizzazione dell’acqua potabile e utilizzata anche per il reintegro della vasca di riserva antincendio. In dettaglio, nella centrale idrico-sanitaria sono presenti: •2 filtri micrometrici; • 3 serbatoi orizzontali in acciaio inox (ciascuno 25 m3), per l’accumulo dell’acqua potabile; •1 gruppo di pressurizzazione (portata massima totale 16 l/s). Il volume stoccato corrisponde a circa metà del fabbisogno massimo giornaliero dell’intero campus, in modo da coniugare la necessità di erogazione dell’acqua, in caso di sospensione del servizio da parte dell’acquedotto, con la volontà di evitare, nei periodi di ridotta occupazione, il prolungato ristagno dell’acqua nei serbatoi. La distribuzione alle utenze negli edifici è affidata a un gruppo di pressurizzazione dedicato (3 pompe da 7 kW ciascuna). Le sottocentrali sono collegate alla centrale tecnologica mediante un circuito ad anello d’acqua (WLHP: Water Loop Heat Pump System): si tratta di una rete a circuito chiuso che distribuisce acqua a temperatura prossima a quella ambiente, fornendo la sorgente termica di compensazione per le singole unità polivalenti. La prevalenza nell’assorbimento o nella cessione del calore tende rispettivamente a far scendere o salire la temperatura dell’anello d’acqua, che è mantenuta all’interno di un intervallo prefissato attraverso il campo geotermico.


Per mantenere in pressione questa “smart grid idrica”, la centrale di pressurizzazione dispone di 2 gruppi di pompaggio dedicati (uno per il circuito di distribuzione ad anello e uno per il campo geotermico), composti ciascuno da 3 elettropompe (1 di riserva) alimentate tramite inverter (potenze comprese tra 7÷19 kW), che si aggiungono ai gruppi di pompaggio dedicati alla rete di distribuzione dell’impianto idrico-sanitario.

Per ciascuno degli edifici del campus, la selezione dei terminali idronici e delle soluzioni per la ventilazione meccanica è stata compiuta considerando principalmente gli aspetti energetici e il comfort degli utenti, con l’obiettivo di dotare i singoli locali degli impianti di climatizzazione più adatti alle diverse attività. In generale, negli edifici a vocazione scolastica (A, B, C) e direzionale/formativo (D) si tratta di pannelli radianti a soffitto a

Dissipazione geotermica Situato nella zona centrale del campus, attorno all’edificio G, il campo geotermico provvede allo scambio del calore fra il terreno ( = 1,61 W/mK) e le unità polivalenti installate nelle sottocentrali, dedicate alla climatizzazione invernale ed estiva e alla produzione dell’ACS, garantendo un’elevata efficienza energetica grazie alla favorevole temperatura del terreno indisturbato (14,6°C), rilevata in sede di Ground response test. Profonde 120 m e distanziate tra loro di almeno 6 m, le 144 sonde sono del tipo a “doppio U”, realizzate con tubazioni in polietilene reticolato (Ø esterno 32 mm) senza giunzioni, sono suddivise in gruppi di 6, facenti capo a 24 collettori collocati in pozzetti interrati, e convergono verso la centrale in 2 diramazioni che collegano ciascuna 72 sonde. La circolazione del fluido fra il campo geotermico, la centrale tecnologica e le sottocentrali termofrigorifere è affidata a una rete di tubazioni in polietilene ad alta densità, che si sviluppa prevalentemente al di sotto della viabilità interna, per salvaguardare le aree a verde, ed è articolata in 3 rami che distribuiscono rispettivamente gli edifici A, B, E ed H; C e D; G. Per il dimensionamento del circuito di dissipazione geotermica, le valutazioni circa la contemporaneità massima di utilizzo dei generatori condensati ad acqua hanno condotto a dimensionare il campo geotermico per fronteggiare potenze complessive pari a 896 kWt e a 715 kWf, con una portata massima nell’ordine di 142.000 l/h.

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Climatizzazione degli ambienti

Gli ambienti per la didattica sono climatizzati con soffitti radianti e aria primaria, per restituire condizioni termoigrometriche estremamente confortevoli a fronte di consumi contenuti

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Ogni sottocentrale dispone di una o più unità polivalenti, con gruppi di pompaggio a portata variabile per la circolazione dei fluidi termovettori. Sono presenti, inoltre, le apparecchiature per l’alimentazione dell’impianto idrico di edificio (filtro micrometrico, addolcitore, dosatore automatico di prodotti chimici, scambiatore ad accumulo per l’ACS). I generatori sono prevalentemente pompe di calore polivalenti, caratterizzati dalle seguenti potenze: • 73 kWt e 46 kWf, nell’ed. A; • 94 kWt e 47 kWf, nell’ed. B; • 144 kWt e 91 kWf, nell’ed. C; • 56 kWt e 38 kWf, nell’ed. D, con una seconda pompa di calore da 50 kWt e 65 kWf per la sola climatizzazione; • 71 kWt e 75 kWf, per ciascuna delle 2 pompe di calore polivalenti nell’ed. E; • 288 kWt e 493 kWf, per la climatizzazione della sala conferenze e dei locali annessi, nell’ed. G nonché per la climatizzazione della biblioteca, il ristorante e i locali annessi, sempre nell’ed. G; • 49 kWt, per il solo riscaldamento e la produzione dell’ACS, nell’ed. H. I fluidi termovettori sono prodotti alle seguenti temperature: • +45 °C, con ΔT = 5 °C nel periodo invernale; • +10 °C (per impianti di base, senza deumidificazione) e 8 °C (per gli impianti con deumidificazione), con ΔT = 5 °C nel periodo estivo. In generale, le pompe di calore fronteggiano la domanda termica di base, alimentando con i medesimi circuiti le superfici radianti a soffitto e a pavimento, i ventilconvettori, i radiatori e le batterie di postriscaldamento. L’ACS è prodotta mediante funzionamento a recupero totale, con conseguente abbattimento del calore da dissipare nel periodo estivo attraverso il campo geotermico. Tutti gli impianti idronici sono del tipo a 2 tubi, tranne quelli nell’ed. G che sono a 4 tubi. Per effetto delle contenute dimensioni e della sua distanza rispetto agli altri edifici, l’ed. F è dotato di un impianto di climatizzazione a espansione diretta, con raffrescamento demandato alla ventilazione meccanica.

Marco Zanta

Le sottocentrali in sintesi

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Marco Zanta

In sede di progettazione è stata posta particolare attenzione agli impianti di ventilazione meccanica, che forniscono aria di ricambio in funzione dell’effettivo affollamento degli ambienti

bassa inerzia (fanno eccezione le palestre didattiche, dotate di pavimenti radianti), abbinati ad aria primaria a portata variabile, anche per il controllo dell’umidità in aule e laboratori didattici, uffici e studi, sale riunioni e meeting, refettori, biblioteca didattica, ecc. Nel connettivo sono previsti ventilconvettori a 2 tubi senza deumidificazione. I pannelli a soffitto sono del tipo in cartongesso microforato, per conseguire elevate prestazioni acustiche, equipaggiati con serpentine in polietilene reticolato e barriera all’ossigeno e con coibentazione in lana minerale. La regolazione della temperatura avviene tramite valvola a 3 vie con fluido a punto fisso, mentre il rinnovo dell’aria è affidato a regolatori di portata posti in ogni ambiente, che operano in funzione del grado di affollamento e della qualità dell’aria. Nella residenza studentesca (E), le camere sono invece climatizzate con ventilconvettori con funzione anche di deumidificazione, con controllo della temperatura mediante regolazione della portata del fluido, tramite valvola a 2 vie, o variazione del regime del ventilatore, dotato di inverter. Negli open space (serre degli ed. D ed E), come nel ristorante e nella biblioteca dell’edificio polifunzionale (G) e nelle palestre

del complesso sportivo (H), sono installati pannelli a pavimento sempre con integrazione ad aria primaria. In particolare, nell’ed. H gli impianti radianti provvedono al solo riscaldamento, mentre nel periodo estivo la mitigazione delle temperature e la deumidificazione sono ottenute con la ventilazione. Nelle aree di gioco le serpentine a pavimento sono state posate con modalità idonee all’impiego di pavimentazione di tipo flettente. Gli impianti a tutt’aria sono riservati all’auditorium (con ricircolo parziale o totale) e alle zone cottura delle cucine (solo raffrescamento, con immissione di aria di compensazione). Sistemi VRV integrati dall’aria primaria sono al servizio della sala regia e dei locali di traduzione annessi all’auditorium. Il raffrescamento continuativo del CED è demandato a 2 condizionatori di precisione del tipo in row (ciascuno 10 kWf), di cui 1 di riserva, coadiuvati da condensatori remoti. I locali di supporto e servizio (spogliatoi, magazzino e depositi, servizi igienici) sono dotati di radiatori o termoarredi. Nei locali tecnici sono previsti impianti: • di tipo split (solo raffreddamento), ridondanti ove necessario, con unità interne a parete e motocondensanti collocate in co-

Nelle palestre didattiche, la climatizzazione delle aree da gioco è affidata a pavimenti radianti: le serpentine sono posate con modalità idonee all’impiego di pavimentazione di tipo flettente

DBA PRO.

All’interno degli edifici scolastici le reti tecnologiche sono a vista, distribuite a soffitto negli spazi connettivi, climatizzati mediante ventilconvettori

H-FARM

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H-FARM

REALIZZAZIONI

Alimentata dalla rete comunale, la centrale idrica provvede allo stoccaggio e alla distribuzione dell’acqua potabile all’interno campus


Zona climatica E 2.371 gg

Ventilconvettori + Aria primaria

Pannelli radianti a soffitto+Aria primaria

VRF + Aria primaria Pannelli radianti a pavimento + Aria primaria Ventilconvettori + Aria primaria Ventilconvettori/Pannelli radianti a soffitto + Aria primaria Pannelli radianti a soffitto + Aria primaria Pannelli radianti a pavimento + Aria primaria Ventilconvettori + Aria primaria Ventilconvettori/Pannelli radianti a pavimento+Aria primaria Ventilconvettori + Aria primaria Ventilazione a tutt’aria VRF Condizionatori di precisione + Aria primaria Ventilazione a tutt’aria —— Pannelli radianti a pavimento+Aria primaria Radiatori+Aria primaria * Temperatura massima estiva ** Le portate sono distinte per edifici, indicati fra parentesi

5,5 5 4 3 (A); 4 (B) 3 (A); 7 (B) 3 (A); 4 (B); 2÷4 (C) 20

26

50÷60

3 2

Uffici

2 (A, B, C, D); 2,5 (G)

Studi docenti Palestre Aree comuni

n.c. 1

Atri Corridoi Camere studenti Auditorium Centro stella CED Cucina Gradinate Gym Campo di gioco Spogliatoi Servizi igienici Depositi

pertura o, nel caso dell’edificio polifunzionale che dispone di tetto accessibile, installate in appositi plenum con riscontro diretto verso l’esterno; • per la sola ventilazione.

Generalità sulla ventilazione

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Funzionali alla qualità dell’aria indoor e al miglior benessere climatico/ambientale degli utenti, gli impianti di ventilazione meccanica sono prevalentemente del tipo ad aria primaria, attestati su diverse UTA del tipo rooftop e tradizionale, installate rispettivamente sulle coperture o in appositi locali interni agli edifici. Tutte le UTA sono equipaggiate con pompe di calore condensate ad aria: le portate d’aria trattate sono pari a circa 240.000 m3/h complessivi. Il recupero del calore dall’aria esausta è demandato a sistemi ad alta efficienza, del tipo:

25 (max) 24 20 (min.)

40 (m3/h per pers.) 20 (m3/h per pers.)

25 (max) 24 solo raffresc.

20 n.c.

1

n.c.

20 3 2 1 8 (A, solo ripresa); 5 (G) 8 (solo ripresa) 1 (A, B, C, D, E); 1,5 (F)

• statico a flussi incrociati + termodinamico, per le unità rooftop; • r otativo entalpico (efficienza ≥73%), per le UTA. In generale le UTA rooftop sono equipaggiate con filtri di tipo piano e a tasche rigide, sezioni ventilanti di tipo plug-fan con motore dotato di inverter, silenziatori. Nel dettaglio si hanno: • 5 rooftop nell’ed. A, più un’unità di immissione dell’aria di compensazione al servizio della cappa della cucina; • 7 rooftop nell’ed. B, anche in questo caso con unità di compensazione; •5 rooftop nell’ed. C; •2 rooftop nell’ed. D, più 1 UTA dedicata alla serra: • 4 rooftop nell’ed. E, più 3 UTA dedicate a locali specifici (lavanderia, cucina, mensa), con impianto del tipo a tutt’aria, e l’unità di compensazione per la cappa della cucina; •2 UTA del tipo a monoblocco nell’ed. F;

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Pannelli radianti a pavimento + Aria primaria

Esterno Open space Ristorante Sale audio-video Aree relax Sale meeting Sala insegnanti Laboratori Refettori Aule Sale studio Living - negozio Biblioteca Aree polifunzionali

Rinnovo aria ** t(vol/h)

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Tipologia impianti

Condizioni termoigrometriche Invernali Estive T (°C) Ur (%) T (°C) Ur (%) 5 76 32 (34*) 64

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REALIZZAZIONI Climatizzazione dell’edificio polifunzionale Per la sala conferenze è stato previsto un impianto a tutt’aria attestato su 2 UTA, con portate identiche e funzionanti in parallelo, che possono operare in ricircolo totale, nella fase di messa a regime senza presenza di persone, e parziale, a regime stabile, in relazione al grado di affollamento della sala rilevato dalle sonde di CO2 in ambiente. Le reti di mandata e ripresa sono articolate secondo uno schema modulare, con regolatori di portata e batterie di post-riscaldamento, per il controllo della temperatura di ogni settore e per consentire la suddivisione della sala in due spazi distinti. L’aria è immessa nella sala conferenze mediante diffusori ad alette a geometria variabile, idonei all’impiego ad altezze elevate, mentre nel foyer sono presenti diffusori a ugello inseriti nei fori praticati nella parete in calcestruzzo. Sono inoltre presenti impianti del tipo a tutt’aria con UTA dedicate, per locali specifici (lavanderia, cucina, mensa),oltre all’unità per la compensazione dell’aria estratta dalla cappa della cucina. Tutte le canalizzazioni aerauliche presenti nell’ed. E sono dotate di un rivestimento termico esterno, in fibra di poliestere.

• 5 UTA nell’ed. G, più l’unità di compensazione e 1 UTA monoblocco per il CED; • 3 rooftop nell’ed. H (per campo da gioco, gradinate, spogliatoi e locali annessi). Le canalizzazioni di mandata e ripresa sono realizzate in lamiera d’acciaio zincato, con sezioni rettangolari oppure circolari. A seconda della presenza o meno di controsoffitti nei diversi locali, le canalizzazioni di mandata sono equipaggiate con isolamento

termico esterno, in lana di vetro con film in alluminio, o con isolamento interno in polietilene reticolato e espanso a cellule chiuse con strato antigraffio. In ogni singolo ambiente destinato alla didattica (aule, laboratori, ecc.) il controllo della portata dell’aria è affidato a regolatori autoazionati servocomandati, posti sulle canalizzazioni di mandata e ripresa, per adeguare il flusso alle effettive necessità, mentre negli spazi comuni i regolatori sono a portata costante, per garantire sempre la portata prevista. La diffusione dell’aria avviene a bassa velocità, generalmente tramite bocchette e diffusori ad alto rapporto di induzione per evitare sensazioni di discomfort locali. L’attenzione dedicata allo studio della posizione dei diffusori ha permesso di massimizzare la superficie dei pannelli radianti a soffitto. I servizi igienici dispongono di valvole anemostatiche per la ripresa dell’aria, in modo da mantenerli in depressione rispetto i locali adiacenti.

DBA PRO.

Gestione e consumi

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DBA PRO.

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Le sottocentrali ospitano le pompe di calore polivalenti acqua/acqua, che ricevono dalla centrale tecnologica il fluido per lo scambio termico a bassa temperatura

La maggior parte delle UTA sono del tipo rooftop, installate sulle coperture; fanno eccezione quelle della residenza studentesca, che provvedono anche alla deumidificazione

Il BEMS degli impianti termomeccanici si occupa della regolazione automatica degli impianti, compresi quelli a bordo macchina (pompe di calore, UTA e rooftop, condizionatori split, ecc.) mediante controllo digitale diretto (DDC) tramite linea bus. Oltre alla regolazione automatica delle apparecchiature installate nella centrale e nelle sottocentrali, le centraline provvedono alla gestione degli impianti termotecnici: • avviamento/arresto a tempo programmato o “su evento” delle apparecchiature; • s egnalazione di stato delle utenze e di allarme; • controllo dell’intasamento dei filtri e della variazione di velocità dei ventilatori delle UTA; • totalizzazione di tempi di funzionamento e programmazione di operazioni di manutenzione. In vista della certificazione secondo il protocollo LEED, il BEMS è predisposto anche per ricevere ed elaborare i dati provenienti da: • contatori volumetrici, per la misura e la contabilizzazione dell’acqua potabile in ingresso alle sottocentrali, ai produttori di ACS e ai singoli edifici; • contabilizzatori dell’energia termica e frigorifera su tutti i circuiti primari (sonde geotermiche) e secondari (pompe di calore, pannelli radianti, ventilconvettori, radiatori, batterie di post- riscaldamento, produzione ACS, batterie delle UTA, ecc.).


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MERCATO

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settembre 2021

L’ANDAMENTO del mercato europeo degli impianti 56

Antonia Lanari

IL 7° RAPPORTO CONGIUNTURALE E PREVISIONALE DEL CRESME SUL MERCATO DELL’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI NEGLI EDIFICI IN ITALIA 2021-2023, HA MESSO IN EVIDENZA COME NEL 2021 IL VALORE DEL SETTORE DELL’IMPIANTISTICA CRESCERÀ RECUPERANDO IN PARTE LE PERDITE DELLO SCORSO ANNO


L

a crisi sanitaria ha impattato duramente sul mercato europeo degli impianti con una perdita sul valore della produzione di circa 30 miliardi di euro rispetto al 2019. Il dato fa riferimento alla UE-24 più la Norvegia e il Regno Unito, e include installazioni elettriche, installazione di impianti per la climatizzazione, impianti idraulici e altri impianti per l’edilizia, oltre alla costruzione di impianti per le telecomunicazioni, impianti per la produzione e distribuzione di energia elettrica e impianti idrici. In particolare, il settore idrotermosanitario ha registrato una perdita di fatturato di quasi il 6%, ma già nel 2021 è prevista una crescita del 12%. Il mercato degli impianti di raffrescamento dovrebbe mostrare importanti tassi di incremento a partire dal +11,6% nel 2021 per poi proseguire con tassi decrescenti nel 2022 (+5,9%) e nel 2023 (+1,6%). «La crisi delle costruzioni indotta dall’emergenza sanitaria - commenta Lorenzo Bellicini, Direttore Tecnico Cresme - ha avuto riflessi sulla domanda di impiantistica, in un settore che pesa sul PIL nazionale per il 2,1%, visto dalla produzione. La ripresa del mercato a partire dal 2021 sarà molto intensa dovuta alla spinta propulsiva impressa dagli incentivi fiscali, così come gli impianti per la climatizzazione ambientale, costituendo elemento trainante degli incentivi. Alla luce dei dati rilevati possiamo affermare che l’unico raggruppamento che potrebbe recuperare appieno i livelli produttivi persi durante l’anno pandemico è quello dei paesi sud-europei, Italia compresa, e restituire valore a una filiera che, tra produzione, distribuzione e installazione, solo in Italia vede l’occupazione di più di 410.000 operatori».

STOP E RIPARTENZA POST PANDEMIA

Prima della crisi sanitaria, tra 2014 e 2019, il mercato europeo dell’impiantistica veniva da un quinquennio di crescita costante della domanda del 2,7% all’anno. Il livello del mercato nel 2019, circa 252 miliardi di euro, aveva rappresentato il punto più alto del decennio, alimentato sia dalla domanda di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e dallo sviluppo del settore della riqualificazione edilizia in ambito di efficientamen-

to energetico, sia dall’espansione del settore infrastrutturale nei paesi dell’Est Europeo. Nel 2020, l’insieme dei fatturati realizzati dai settori della filiera degli impianti per edilizia (a esclusione del settore elettrotecnico) ha conosciuto un sensibile calo arrivando a misurare un giro d’affari di 71,7 miliardi di euro, dovuti anche a una diminuzione dei prezzi. Il dato fa riferimento al cumulo dei fatturati strettamente legati agli impianti installati negli immobili: impianti idrotermosanitari, impianti per la movimentazione automatizzata verticale e orizzontale, impianti cosiddetti fire e security e di automazione. Il fenomeno della diminuzione dei prezzi si è invertito in questi primi mesi del 2021 per effetto di un’impennata dei prezzi in particolare di materiali plastici e acciaio.

PREVISIONE DI CRESCITA IN ITALIA

Come per il resto dell’Europa, anche in Italia il mercato degli impianti negli edifici, a causa della pandemia e della crisi economico-finanziaria da essa innescata, ha subito un’interruzione del trend di incremento registrato negli anni passati e atteso per il 2020. I dati, tuttavia, indicano che i mercati, soprattutto quelli maggiormente correlati con le attività di rinnovo e sostituzione, hanno retto meglio del previsto all’impatto dell’emergenza sanitaria, con la ripresa dell’attività a partire dal mese di luglio 2020. Inoltre, sembra si sia attivata la filiera della distribuzione per rifornire i magazzini in funzione due fattori: lo svuotamento dei magazzini nei mesi post-lockdown e una maggiore fiducia da parte del mercato nello strumento degli incentivi potenziati. La contrazione del mercato nel 2020 ha avuto un impatto sia sul settore del freddo (-4,0% nel complesso), sia sul settore della generazione del calore (-3,2%). Nel 2021 si prevede una ripartenza del mercato italiano degli impianti a un ritmo piuttosto vivace: +11% (se non perdura la crisi della fornitura di alcune materie prime), per attenuarsi nel 2022 ma rimanendo su volumi elevati (+3,3%), così come nel 2023 (+0,5%). Fautori di questo risultato sono la compensazione dei lavori non fatti nel 2020, ma soprattutto il Superbonus del 110% e, in particolare, il meccanismo della cessione del credito d’imposta.

CRESCITA ANNUA 2020 E PREVISIONE PER IL 2021

2021

8,5% 5,8%

-6,4%

3,2%

2,4%

-3,6%

-5,2%

-6,1% -11,0%

EU-25+

Europa Centrale

Europa Settentrionale

Europa meridionale

Europa Orientale

settembre 2021

4,4%

RCI

2020

Fonte: Cresme 2021

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MERCATO DINAMICA COMPLESSIVA DEL MERCATO ITALIANO DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE 3.700.000 3.500.000 3.300.000 3.100.000 2.900.000 2.700.000 2.500.000 2.300.000 2.100.000 1.900.000 1.700.000

+14,6% +12,0% Scenario ALTO Scenario BASE 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Fonte: elaborazioni e stime Cresme/Si su dati Assotermica e Assoclima

DINAMICA COMPLESSIVA DEL MERCATO ITALIANO DEGLI IMPIANTI TERMICI 1.800.000

+18,1%

1.700.000 1.600.000

+12,6%

1.500.000 1.400.000 1.300.000

Scenario ALTO

1.200.000

Scenario BASE

1.100.000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Fonte: elaborazioni e stime Cresme/Si su dati Assotermica e Assoclima

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I DATI E GLI SCENARI PIÙ RECENTI

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Si sta assistendo a un’impennata delle vendite dei produttori di caldaie a condensazione (in particolare di classe A e sotto i 35 kW) rilevate da Assotermica, che sembra essere dovuta a quattro componenti di scenario: la ripresa dei volumi perduti nel 2020; la ricostituzione e l’alimentazione dei magazzini dei distributori; il forte incentivo alla sostituzione derivante dal meccanismo della cessione del credito d’imposta; l’aliquota del 110% del nuovo Superbonus. Dall’altra parte, la dinamica delle vendite dei distributori di prodotti ITS, pur viaggiando su variazioni abbastanza elevate non riflette l’intensità delle vendite della fabbricazione. Questa differenza può essere dovuta da una parte a un esaurimento delle scorte e dall’altra da una aspettativa di aumenti considerevoli del mercato. L’andamento esponenziale degli importi ammessi alla detrazione del 110% (molti dei quali già realizzati o in stato dei lavori avanzato) non si riflette adeguatamente sulla spesa dei lavori complessivamente incentivati. Questo perché le attività negli edifici plurifamiliari devono ancora entrare nel vivo e così anche molti interventi in edifici unifamiliari. I driver nell’edilizia in generale e nell’impiantistica per l’edilizia, indotti dalla crisi sanitaria, dovranno fare i conti con le questioni esasperate, o semplicemente sottolineate, dalla pandemia. In particolare, dall’indebolimento economico di molti settori della domanda, dall’accelerazione e diversificazione dei nuovi bisogni dell’abitare e del lavorare, dalla salubrità degli ambienti confinati.

GLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

Il mercato complessivo delle macchine per la climatizzazione e il trattamento aria (produzione calore, produzione freddo, controllo della qualità dell’aria, ecc.) vede l’assorbimento di poco più di 2,9 milioni di unità nel 2020 con un calo nel complesso contenuto (-3,7%) rispetto al 2019. La contrazione è relativamente omogenea con una maggiore intensità nel “comparto freddo” e una tenuta leggermente migliore per il comparto della produzione calore. Le previsioni per il 2021 e per gli anni successivi, indicano tassi di crescita notevoli sulla scia degli incentivi fiscali introdotti a sostegno del settore edilizio. Nel rapporto Cresme sono stati formulati due scenari, il primo di base con le stime sui dati consolidati e il secondo che tiene conto delle ultime informazioni provenienti dal Ministero per le Attività Produttive e da Assotermica che aggiunge informazioni parziali relative ai primi mesi del 2021. Nel solo 2021, in base al primo scenario, si dovrebbe registrare un incremento pari al +12,0% dell’intero settore della climatizzazione ambientale con una crescita più intensa per il comparto della produzione calore. Nel secondo scenario, l’anno 2021 si prevede potrebbe raggiungere un incremento del +14,6% con un contributo particolarmente intenso da parte del comparto della generazione del calore.


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PULIZIA E SANIFICAZIONE degli impianti Mario Arena

LA PULIZIA E LA SANIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI SVOLGONO UN RUOLO IMPORTANTISSIMO PER LA QUALITÀ DELL’ARIA INDOOR, ARGOMENTO SEMPRE PIÙ AL CENTRO DELL’ATTENZIONE PER LE EVIDENTI IMPLICAZIONI CONNESSE ALLA SALUTE DELLE PERSONE

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emergenza pandemica ha contribuito in modo determinante a far emergere il dibattito sulla salubrità degli spazi abitati. La possibilità che la diffusione del contagio sia favorita dal droplet ed aerosol ha acceso i riflettori sul tema dell’Indoor Air Quality, fino a poco tempo fa sottovalutato dalla pubblica opinione e trascurato dagli stessi addetti ai lavori. L’ing. Diego Samuelli è un libero professionista specializzato in salubrità degli impianti, che collabora da tempo con Cna Lom-

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bardia come consulente, anche in ambito normativo, e come formatore professionale: «La sanificazione degli impianti, specie di quelli aeraulici, è un’attività che inizia sempre con la pulizia ed è uno degli aspetti principali della loro manutenzione. Purtroppo, troppo spesso si è badato solo alla sicurezza e all’efficienza energetica, limitandosi ad una pulizia sommaria. Oggi, invece, gli utenti - e perciò anche gli operatori tecnici - sono decisamente più consapevoli circa la necessità che gli impianti siano anche fonte di benessere per chi li usa».


Linee guida e procedure

Indipendentemente dal rischio connesso al coronavirus, gli impianti dovrebbero sempre risultare salubri... «Sicuramente è così. Esistono molti studi che dimostrano come l’IAQ sia determinante per la salute degli utenti e contribuisca anche alla loro vitalità - che, in ambito lavorativo, significa incrementare la produttività delle persone. Assumendo che l’aria esterna risulti meno inquinata rispetto a quella interna, il parametro di riferimento della salubrità di un im-

pianto è generalmente espresso dal numero dei ricambi igienici dell’aria. Di contro, la ricerca della massima efficienza energetica comporta normalmente una riduzione al minimo indispensabile dei ricambi che, negli impianti più sofisticati, sono regolati da sensori di concentrazione della CO2, ovvero in funzione dell’affollamento effettivo degli ambienti. Esistono perciò due interessi contrastanti, entrambi legittimi: da una parte il contenimento dei consumi energetici, dall’altra la salubrità degli ambienti».

A SINISTRA VMC installata in laboratorio con rischio biologico IN ALTO Espulsione e aspirazione dell’aria da un cortile, in posizione affiancata

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SALUTE E RISPARMIO ENERGETICO

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L’ing. Diego Samuelli, libero professionista specializzato in salubrità degli impianti

Principali leggi e normative di riferimento per la pulizia e sanificazione degli impianti: • Conferenza Stato Regioni 27/01/2001: Linee guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati. • Conferenza Stato Regioni e Province autonome 05/10/2006: Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione. • Conferenza Stato Regioni e Province autonome 07/02/2013: Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria. • AICARR: Linee guida sulla manutenzione degli impianti di climatizzazione (2004). • AIISA: Protocollo operativo per l’Ispezione e la sanificazione degli impianti aeraulici (2018). • NADCA: ACR 2021.

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TECNICA La sicurezza degli operatori Pubblicato da INAIL e AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici), “Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica” è un’interessante guida alle operazioni di manutenzione, pulizia e sanificazione, scaricabile gratuitamente dal sito web www.inail.it. Il documento fornisce indicazioni utili alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, correlabili alle attività di ispezione e/o pulizia degli impianti di climatizzazione, affrontando anche gli aspetti legati alla tipologia e all’uso dei dispositivi di protezione individuale, ai rischi (ergonomici, da lavoro in quota, biologico, chimico, elettrico, da rumore, ecc.) di questa particolare attività. L’ispezione visiva, l’ispezione tecnica (videoispezione, campionamenti, prelievi, ispezione funzionale) e la sanificazione (di UTA, canalizzazioni dell’aria e componenti di linea, terminali in ambiente) sono fra gli argomenti affrontati, nell’ottica di contribuire alla riduzione dei rischi lavorativi, attraverso comportamenti sicuri e il corretto utilizzo di attrezzature e dispositivi di protezione collettiva e individuali.

IN ALTO Stato del filtro di un ventilconvettore al servizio di una biblioteca A DESTRA Stato del filtro di una UTA al servizio di una palestra

Questo significa che la pulizia e la sanificazione degli impianti, che non comportano sprechi energetici, sono attività necessarie... «Entrambe servono a minimizzare la possibilità che gli impianti diventino il veicolo per la diffusione degli inquinanti aerodispersi (polveri, agenti chimici, VOC, microorganismi patogeni, ecc.), perciò trascurarle comporta un incremento del rischio a carico degli utenti. È opportuno segnalare che questa eventualità è già stata considerata dal legislatore, ad esempio nel D.Lgs. 81/2008 dedicato alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Oggi - anche per effetto dei DPCM emanati a causa della pandemia, che impongono una valutazione della salubrità degli impianti - pulizia e la sanificazione sono attività sempre più richieste e, in futuro, rappresenteranno probabilmente un ulteriore elemento di differenziazione dell’offerta da parte degli operatori del settore».

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IL NODO DELL’ACCESSIBILITÀ

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Come si effettuano la pulizia e la sanificazione? «In generale, da qualche anno sono state pubblicate delle linee guida nazionali e delle procedure operative per la valutazione e la gestione del rischio. Scendendo nel dettaglio, rispetto alle normali attività di manutenzione, l’ispezione visiva periodica delle

canalizzazioni è la prima attività da svolgere: questo consente di stabilire se bisogna procedere con ulteriori approfondimenti, oppure quando effettuare il successivo controllo. Per la pulizia si possono utilizzare strumenti e attrezzature - sonde per videoispezioni, aspiratori, mini-robot, ecc. - che permettono di raggiungere anche tratti difficilmente accessibili. Una volta effettuata la pulizia si potrà valutare la necessità di effettuare ulteriori verifiche, oppure procedere con altri tipi di trattamenti, avendo sempre cura di non contaminare gli ambienti. Si tratta perciò di una vera e propria attività professionale specializzata». Come dev’essere realizzato un impianto di ventilazione facilmente pulibile e sanificabile? «L’accessibilità per le ispezioni è uno dei requisiti principali e costituisce una delle criticità degli attuali impianti di ventilazione che, molto spesso, non dispongono di una quantità sufficiente di punti d’accesso e, di conseguenza, non permettono di utilizzare le attrezzature più semplici. Le stesse considerazioni valgono per il posizionamento degli apparecchi principali - ad esempio le UTA - e per gli spazi che le ospitano, che devono essere adatti all’esecuzione di tutte le operazioni di manutenzione. L’accessibilità è perciò un aspetto fondamentale - conclude l’ing. Samuellli - che dovrebbe essere opportunamente considerato da parte dei progettisti, anche per quanto riguarda l’economicità di questo tipo di interventi».


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MERCATO

Il mercato DELL’INTERNET OF THINGS IN ITALIA Anna Zucchelli

SEPPUR CONTENUTA A CAUSA DEGLI EVENTI MONDIALI CONTINGENTI, NEL 2020 LA CRESCITA DELLA CULTURA DIGITALE DELLE IMPRESE HA FAVORITO LO SVILUPPO DI UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEI COSTI E DEI BENEFICI ABILITATI DALLE TECNOLOGIE IOT, SIA NEL BREVE SIA NEL LUNGO PERIODO IL MERCATO IoT NEL 2020

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settembre 2021

Mercato IoT* (mld Euro)

7

64

+35%

5 +40%

3

+29%

2 0

1,55 2014

6,2

6

2019

2020

5,0

+32%

4

1

-3%

+24%

6

3,7 2,8

2,0 2015

2016

2017

2018

Fonte: Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale

La stima non comprende: wearable consumer, sistemi cablati in campo industriale e domotico, Samrt TV stand-alone, soluzioni RFID passive in ambito logistico

I

risultati della Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano parlano chiaro: nel 2020 il mercato Internet of Things (IoT) in Italia si assesta sui 6 miliardi di euro, per un totale di 93 milioni di connessioni IoT attive. Anche se la pandemia non ha permesso di confermare il trend di crescita che si era osservato negli scorsi anni, il mercato Internet of Things (IoT) in Italia ha tenuto, facendo registrare solo una lieve flessione (-3%) rispetto al 2019, con sempre più aziende in grado di raccogliere grandi quantità di dati dagli oggetti connessi, grazie ai quali integrare la propria offerta con nuovi servizi di valore. L’andamento risulta allineato a quello di altri Paesi occidentali, nei quali le variazioni si assestano tra il -5% e il +8%. Che l’Internet of Things sia una delle tecnologie chiave della trasformazione digitale è giustificata, oltre che dai numeri di mercato, anche dai numerosi benefici che è in grado di abilitare per aziende, enti pubblici e consumatori.


I NUMERI DEL MERCATO IOT PER SETTORE

+24%

+35% +32% 1,55 mld Euro 2016

5,0 3,7

-3% 6,2

6,0

mld Euro

mld Euro

2019

2020

mld Euro

mld Euro 2017

2018

Fonte: Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale

In continuità con quanto osservato negli scorsi anni, una quota significativa del mercato IoT in Italia è generata dagli obblighi normativi che riguardano lo Smart Metering gas ed elettrico. Nel 2020 sono stati installati altri 2,7 milioni di contatori gas connessi presso utenze domestiche, portando la diffusione al 69% del parco complessivo, e ben 4,8 milioni di smart meter elettrici di seconda generazione, raggiungendo il 50% del totale dei contatori elettrici. In termini assoluti, si assiste a una decrescita del valore di mercato dello Smart Metering nel 2020 – in particolare quelle relative al gas, dal momento che le nuove installazioni risultano in calo rispetto ai dodici mesi precedenti: le applicazioni in ambito utility passano così da 1,7 miliardi di euro nel 2019 a poco meno di 1,5 miliardi nel 2020 (-13%), confermandosi comunque come il principale segmento del mercato IoT (25% del totale). Tra gli ambiti che presentano tassi di crescita più rilevanti

Il valore dell’Internet of Things in ambito Consumer

Il consumatore che acquista prodotti connessi può sempre più gestirne le funzionalità da remoto e accedere a nuovi servizi, come il monitoraggio in tempo reale del proprio stato di salute e la riduzione dei consumi energetici della propria abitazione. Dalla ricerca emerge infatti come la presenza di dispositivi smart per la sicurezza domestica riduca il livello di rischio di furto e, conseguentemente, porti a una riduzione del premio assicurativo. In ambito consumer le applicazioni per la Smart Home hanno dimostrato di poter consentire di ottenere risparmi legati alla riduzione dei consumi energetici della propria abitazione che si attestano tra il -16% e il -28%. Oltre a ciò, la Smart Home permette di abilitare anche numerosi benefici per le persone fragili e gli anziani presenti in casa, con applicazioni smart per il

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Lo Smart Metering è il settore trainante

vi è quello della Smart Factory (385 milioni di euro, +10%), che continua a crescere per la richiesta di sistemi per l’ottimizzazione della produzione e per l’energy management e che rientra nel processo di innovazione che stanno vivendo i sistemi produttivi con il paradigma dell’Industria 4.0. Buoni anche i risultati per l’ambito dello Smart Building, che vale 685 milioni di euro (+2%) ed è legato prevalentemente alla videosorveglianza e alla gestione dei consumi energetici all’interno dell’edificio.

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Una forte spinta arriva anche dalla componente dei servizi collegati agli oggetti connessi, con un valore di 2,4 miliardi di euro e una crescita del 4%, in controtendenza rispetto all’andamento generale del mercato. Il Covid spinge anche la Smart City: nel 2020 è rilevante per l’89% dei comuni, per il 47% ancora più prioritaria con la pandemia. il 59% ha avviato progetti negli ultimi tre anni, ma il 46% di questi è ancora in fase pilota.

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MERCATO ALCUNI POSSIBILI ESEMPI DI BENEFICI DELL’INTERNET OF THINGS 6,2 mld Euro

180 120 330 350

+3% +17% -20%

6,0 mld Euro

+10%

180 140 265

-5%

385

+8%

505

+4%

560

+2%

610

530

585

670

Smart factory Smart asset Mng

1.180 -13%

Smart agricolture Altro

1.490

Fonte: Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale

IoT e gestione della manutenzione

Per quanto riguarda l’ambito delle imprese, l’adozione di soluzioni IoT consente una migliore gestione delle attività di manutenzione, passando da una logica correttiva a un approccio di tipo predittivo che anticipa il malfunzionamento e ottimizza l’attività manutentiva in sé, riducendo tempi e costi legati all’inattività del macchinario. Ipotizzando una vita utile del macchinario di 10 anni, l’Osservatorio ha stimato per il passaggio a un sistema di manutenzione predittiva un Pay Back Time (PBT) di 17 mesi. Tali valutazioni includono anche i benefici legati alla sottoscrizione del servizio di manutenzione con una logica “pay per use”. Il monitoraggio e l’analisi in tempo reale dei dati raccolti dal singolo macchinario permettono infatti al fornitore di intervenire tempestivamente per ridurre i tempi di inattività, e di fornire così il servizio manutentivo con una logica in cui il cliente paga solo per l’effettivo utilizzo dei macchinari. I benefici che le tecnologie IoT possono abilitare non sono però solo di carattere economico. Tra le applicazioni più diffuse legate alla gestione della fabbrica vi sono quelle per il controllo in tempo reale della produzione e dei consumi energetici (Smart Factory 66%), quelle di supporto alla logistica (Smart Logistics 27%), guidate dalla tracciabilità dei beni nel magazzino o lungo la filiera, e lo Smart Lifecycle (7%), con progetti per migliorare lo sviluppo di nuovi modelli e l’aggiornamento dei prodotti.

Il lato sostenibile dell’IoT

Un contributo importante può essere generato anche guardando alla sfera della sostenibilità ambientale, poiché i contatori idrici connessi (Smart Metering RIPARTIZIONE DEL MERCATO IOT IN ITALIA PER AMBITO APPLICATIVO E CONFRONTO 2019-2020 acqua) installati portano benefici per i gestori della rete idrica e per i cittadini sia dal punto vista economico sia ambientale. Le quantità di acqua ed energia risparmiate risultano infatti piuttosto consistenti, con valori che variano tra 0,9 a 3,4 milioni di m 3/anno (circa 18-20 m 3/anno risparmiati da ogni famiglia) per quanto riguarda la risorsa idrica, e tra 14.000 a 44.000 kWh/anno con riferimento alla componente energetica. Le città, infine, possono migliorare la gestione del patrimonio pubblico ed erogare nuovi servizi ai cittadini grazie all’impiego di soluzioni IoT sul proprio territorio. Fonte: Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale 2019

settembre 2021

Smart city

685

1.210

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Smart logistics

Smart home -2%

66

Smart car Smart building

520

1.705

Smart metering & smart asset management (utility)

controllo e il monitoraggio a distanza di parametri vitali e clinici e con servizi di pronto intervento in caso di emergenza. Per ultimo, una terza area che presenta notevoli opportunità fa riferimento alla possibilità di stipulare polizze assicurative per la casa in cui il premio varia sulla base del livello di “smartness” dell’abitazione.

2020


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©Associati’67

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a superiore efficienza energetica delle soluzioni impiantistiche oggi disponibili in abbinamento all’uso di energia “verde” costituisce la strada maestra da percorrere per interventi di dimensione contenuta che, oltre a restituire un miglior comfort agli utenti, coniugano anche significative economie con un ridotto impatto ambientale. È il caso della sede storica della società Associati’67 - uno studio professionale formato da oltre una quarantina fra dottori commercialisti, revisori legali e consulenti del lavoro, attivi da oltre 50 anni in Trentino e in Lombardia. In pochi mesi l’edificio originario è stato radicalmente trasformato, ampliato e ammodernato, inserendo al suo interno tecnologie allo stato dell’arte.

Alimentata dal campo fotovoltaico, la geotermia a ciclo aperto ha consentito lo sfruttamento di una risorsa altrimenti inutilizzata (le acque della prima falda), grazie a un nuovo impianto di climatizzazione basato su pompe di calore e con ventilconvettori prodotti da INNOVA - attiva nella progettazione, sviluppo e fabbricazione di condizionatori, pompe di calore, ventilconvettori, impianti VMC e recuperatori di calore. Curato da SINTEC Associati, il progetto ha condotto alla riqualificazione architettonica, strutturale e impiantistica dell’edificio originario (ristrutturazione di 2° livello) e alla nuova costruzione di un ampliamento (superficie 754 m2; volume 2.855 m3), entrambi con caratteristiche di basso consumo energetico (Classe C+ secondo certificazione P.A. di Trento; EP = 18,78 kWh/m3a).

La rinnovata sede di Associati’67 è un edificio (classe C+ Certificazione provincia di Trento) frutto della riqualificazione dell’edificio esistente (a destra) con ampliamento (a sinistra)


A SINISTRA Il ricorso ai ventilconvettori INNOVA, invece che a superfici radianti, è stata ritenuta la soluzione più efficace per le esigenze del committente

Completato nel settembre 2018, il progetto ha interessato un edificio costruito negli anni ‘80 a Darzo di Storo, in provincia di Trento (zona climatica F; 3.029 gradi giorno; T min esterna di progetto: -8,5 °C; T max estiva di progetto: 30,8 °C). Allineato lungo l’asse est-ovest, il volume originario era un parallelepipedo su due livelli caratterizzato da: - una serrata scansione delle aperture lungo le facciate principali (sud e nord), con setti portanti in calcestruzzo armato facciavista (anche con funzione di frangisole) tamponati da serramenti a tutta altezza (telai in alluminio a profilo freddo, vetrate singole); - dalla scala elicoidale in calcestruzzo armato, completamente esterna nonostante fosse l’unico collegamento fra i piani terreno e primo; - da un volume dalla forma tronco-piramidale, destinato all’archivio, delimitato da facciate continue anch’esse realizzate con profili freddi in metallo e vetri singoli. Il progetto è stato improntato a principi di funzionalità, sobrietà e sostenibilità energetica, puntando a risolvere le criticità secondo un approccio integrato fra architettura, strutture e impianti. Il volume esistente è stato regolarizzato eliminando la scala e le vetrate inclinate, mantenendo pressoché inalterato l’assetto distributivo interno che, ora, si innesta sulla trama dei percorsi che prende origine dalla nuova hall d’ingresso, al piano terreno dell’ampliamento. Il moderato disallineamento delle masse costruite, la piacevole alternanza fra pieni e vuoti, il disegno dell’involucro edilizio e la scelta di differenziare i materiali di rivestimento esaltano il dialogo fra esistente e nuovo, mettendo in evidenza

Committente: S.I.C. di Scalmazzi Michele e C. sas, Associati’67 Progettazione integrata: SINTEC Associati, ing. Emanuele Beltrami, ing. Ilario Zanetti Direzione lavori: ing. Ilario Zanetti Installazione impianti termomeccanici: La Termoidraulica dei F.lli Mezzi srl – Storo (TN) Pompe di calore, ventilconvettori, sistema di gestione: INNOVA srl Collettori: Caleffi Boiler ACS: Ariston Elettropompe: Grundfos, Wilo Trattamento acque: Euro Acque Caldaia (esistente): Paradigma

il ruolo centrale svolto dall’ampliamento anche grazie alle ampie superfici trasparenti che delimitano gli spazi di accoglienza. All’interno dell’ampliamento, una scala con elevatore mette in comunicazione la hall d’ingresso con la sala d’attesa presidiata posta al piano superiore, dalle quali iniziano i corridoi che distribuiscono gli altri ambienti. Nel dettaglio la nuova dotazione spazio-funzionale comprende: - hall d’ingresso con reception e zona per l’attesa, 6 uffici (di cui 2 singoli), sala riunione, area break, spogliatoio con doccia, 3 servizi igienici, archivio, 2 ripostigli, centrale termofrigorifera (piano terreno); - attesa con reception, 10 uffici (di cui 6 singoli), 2 sale riunione, print room, ripostiglio, 2 servizi igienici, locale tecnico (primo piano).

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IL PROGETTO IN SINTESI

SCHEDA D’IMPIANTO

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Incrementare la disponibilità di spazi destinati alle attività professionali, rinnovare l’immagine architettonica dell’insieme e adeguare i servizi tecnologici secondo criteri di efficienza, comfort e sostenibilità sono stati i principali obiettivi perseguiti.

©Associati’67

©Associati’67

IN BASSO Il comfort degli ambienti interni (nell’immagine la hall d’ingresso) è affidato a impianti basati su pompe di calore INNOVA condensate ad acqua e alimentate da energia rinnovabile

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DALL’INDUSTRIA

INTERVENTI EDILI

©SINTEC Associati

©SINTEC Associati

A LATO La produzione dei fluidi è affidata a 3 pompe di calore acqua/acqua reversibili, che operano in cascata, caratterizzate fra l’altro da dimensioni estremamente contenute

Realizzato con un sistema strutturale prefabbricato in legno (pannello X-lam spessore 10 cm) impostato su una fondazione a platea, l’ampliamento è rivestito con un cappotto esterno in lana di roccia (spessore 16 cm) protetto da una facciata ventilata in pannelli di laminato ad alta pressione. Anche la parte terminale dell’edificio esistente presenta la medesima soluzione, ma con colori differenti per i pannelli della facciata ventilata (trasmittanza media delle pareti perimetrali 0,14 W/m2K; sfasamento termico -12,8 h). Tutte le altre superfici opache sono rivestite con un cappotto intonacato, per migliorare in modo significativo le prestazioni termoisolanti dell’involucro edilizio ed eliminare i ponti termici.

A SINISTRA Lo scambio termico avviene grazie all’acqua di falda attinta da un pozzo, mediante un’elettropompa dotata di inverter per ottimizzare le quantità prelevate in funzione della richiesta

L’involucro trasparente è realizzato con serramenti e facciate continue in alluminio a taglio termico, con vetrate triplo vetro BE e schermature mobili (fattore di riduzione della radiazione solare: 0,65; Uw < 1,0 W/m2K). La stratigrafia della copertura prevede camera di ventilazione, isolamento in lana di roccia (24 cm) e manto di copertura in lamiera (trasmittanza 0,145 W/m; sfasamento onda termica -10,2 h). Oltre alle manutenzioni straordinarie di tutti gli impianti dell’edificio originario, l’impianto fotovoltaico preesistente sarà presto potenziato con nuove superfici captanti (circa 32 kWp complessivi) integrate alle falde della copertura. Parte dell’elettricità autoprodotta (circa 17.037 kWh/a) è utilizzata per la climatizzazione.

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Generatori e terminali

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Concepite per funzionare in condizioni molto rigide e con acque corrosive e ricche di calcare, le pompe di calore INNOVA Water Compact 15M sono particolarmente efficienti (classe di efficienza A++; COP 4,42 ; EER 3,14 ). Disponibili nelle versioni 9M (9,41 kWt; 7,0 kWf) e 15 M (15,47 kWt; 11,0 kWf), sono equipaggiate con un compressore DC inverter (gas R410a) e con evaporatore e condensatore coassiali. Grazie all’impiego di inverter brushless DC, il picco di assorbimento all’accensione è praticamente inesistente e il generatore raggiunge rapidamente la temperatura desiderata, consumando poca elettricità (-40% rispetto ad una pompa di calore di tipo on/off). Facile da installare, presenta minime emissioni acustiche (pressione sonora 47 dB): si tratta perciò della soluzione ideale nel caso di impianti di potenza contenuta, ad esempio di tipo residenziale/terziario, che possono utilizzare l’acqua di falda. Oltre a garantire perfette condizioni operative nella massima silenziosità, i ventilconvettori INNOVA AirLeaf e Filomuro sono estremamente sottili (profondità max 129 mm) e versatili. Rigida e robusta, la struttura interamente metallica accoglie componenti con tecnologia DC inverter - ad esempio il ventilatore in modulazione continua - per garantire bassi consumi elettrici e una perfetta stabilità di funzionamento senza vibrazioni. Il design elegante permette l’installazione a vista o a scomparsa totale all’interno di nicchie a parete, contro soffitti e ribassamenti, con la possibilità di utilizzare uno speciale pannello frontale a effetto radiante per incrementare il comfort termico percepito. Grazie al grande display touchscreen, tutte le funzioni principali possono essere impostate a bordo macchina e controllate con il telecomando a infrarossi oppure a distanza, mediante scheda web server da collegare in rete, cablata o wireless, per l’interfacciamento con i più diffusi sistemi domotici.


La parola al progettista Gli ingegneri Ilario Zanetti ed Emanuele Beltrami (studio SINTEC Associati con sede a Storo, Trento) hanno curato la progettazione dell’intero intervento: «Per consentire la continuità delle attività, l’intervento è stato articolato per fasi. La prima, durata poco meno di un mese, ha interessato la ristrutturazione/ riqualificazione dell’edificio esistente e la realizzazione delle fondazioni dell’ampliamento, seguita subito dopo dalla costruzione del nuovo volume, conclusa nell’arco di 4 mesi. Il risultato è un edificio dall’immagine unitaria e moderna, che mette a disposizione spazi piacevoli e funzionali caratterizzati da ottimali condizioni di comfort durante tutto l’anno, a fronte di consumi estremamente contenuti e di un limitatissimo impatto ambientale. La scelta dei generatori termo-frigoriferi ha privilegiato pompe di calore reversibili prodotte da INNOVA, particolarmente efficienti e resistenti (sono adatte anche all’uso con acqua di mare), abbinate a ventilconvettori di design e a basso spessore - più adatti alle esigenze di rapida entrata a regime rispetto agli impianti radianti a pavimento - prodotti sempre da INNOVA». Quali sono le peculiarità degli impianti termomeccanici? «L’intero impianto è concepito per conseguire la massima efficienza energetica. Il sistema geotermico, Ing. Ilario Zanetti, SINTEC ad esempio, è dimensionato per ottimizzare il prelievo dell’acqua di falda, e perciò anche i consumi, in Associati relazione alle effettive condizioni operative. Il funzionamento in cascata e le prestazioni delle pompe di calore assicurano rese molto interessanti. I fluidi termovettori prodotti dalle pompe di calore sono stoccati nell’accumulo inerziale con ingresso nella parte alta del serbatoio, in modo da ridurre al minimo il ricorso alla caldaia a metano. I terminali in ambiente sono espressamente concepiti per il funzionamento con acqua a bassa temperatura, perciò assicurano performance elevate anche nel funzionamento a bassi regimi. Grazie al collegamento via mod BUS di tutti i componenti, il sistema domotico provvede al mantenimento delle migliori condizioni di comfort, con possibilità di gestione da remoto e di regolazione locale dei parametri a seconda delle esigenze».

Nell’edificio originario, il riscaldamento invernale e la produzione dell’ACS erano demandati a una caldaia a metano a condensazione (potenza 61 kWt), radiatori, e collettori solari allineati al piano di falda (pressoché orizzontali, poiché la copertura presenta pendenze minime), mentre la climatizzazione estiva era affidata a condizionatori indipendenti (del tipo a espansione diretta in pompa di calore) al servizio dei singoli uffici. La caldaia è stata mantenuta in funzione di back-up per la nuova centrale termofrigorifera, composta da 3 pompe di calore dimensionate per il nuovo fabbisogno totale (potenza complessiva: 45 kWt; 33 kWf), prodotte da INNOVA (modello Water Compact 15 M). Si tratta di macchine condensate ad acqua estremamente performanti, compatte e leggere (ciascuna occupa un volume parallelepipedo con tutte le dimensioni inferiori a 0,5 m), che operano in cascata per la produzione dei fluidi termovettori caldo e refrigerato, al servizio del rinnovato edificio. Per lo scambio termico si utilizza acqua di falda (portata max 10 m3/h; temperatura ~10,6 °C, sollevata da un’elettropompa sommersa provvista di inverter e centralina di regolazione, inserita in un pozzo profondo circa 20 m. A valle dello scambiatore di calore a piastre, le pompe di calore producono acqua calda (40 °C) o refrigerata (7 °C) accumulata

in un serbatoio inerziale (500 l). L’acqua lato pozzo è poi utilizzata per l’irrigazione e, infine, è immessa in un canale intubato situato nei pressi dell’edificio. A partire dai collettori principali, le reti di distribuzione dei fluidi termovettori sono realizzate in materiale e isolate con poliuretano espanso. Le diramazioni a pavimento raggiungono i 5 collettori locali e quindi i 44 ventilconvettori, del tipo a bassa temperatura con ventilatore tangenziale inverter ed equipaggiati con piastra radiante (potenza complessiva 48,54 kW), nelle configurazioni a mobiletto (INNOVA AirLeaf RS) e da parete (INNOVA Filomuro). La regolazione è affidata a una centralina climatica con rilevazione della temperatura esterna e retroazione sulla temperatura di mandata dei fluidi termovettori alle singole zone, in funzione delle impostazioni dei termostati in ambiente che agiscono sulle rispettive testine elettrotermiche. Le funzioni di gestione sono impostate localmente sia tramite pannello comandi elettronico a muro, sia mediante web server Butler di INNOVA per la gestione centralizzata locale e da remoto. I locali dell’ampliamento sono inoltre serviti da un impianto VMC., mentre gli altri ambienti dispongono della sola ventilazione naturale, con estrazione forzata a singolo flusso nei bagni ciechi. La produzione dell’ACS è del tipo istantaneo, appannaggio di un boiler elettrico esistente (80 l; Pn 1,75 kW).

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NUOVI IMPIANTI IDRONICI

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Come mai avete scelto prodotti INNOVA? «Per questo progetto il committente ha voluto, ove possibile, coinvolgere le realtà imprenditoriali locali: oltre a noi progettisti, gran parte delle imprese che hanno partecipato all’intervento hanno sede in Trentino, mentre nel caso dei fornitori abbiamo necessariamente preso in considerazione produttori italiani e stranieri, anche con l’obiettivo di trovare componenti dalle dimensioni compatte. Fra questi, INNOVA – che è una delle principali realtà industriali della zona - ha proposto la soluzione tecnicamente più interessante rispetto agli obiettivi del progetto. Da questa loro partecipazione è poi nata anche una collaborazione professionale, che comprende consulenze professionali, marketing tecnico e relazioni con enti e organizzazioni come CasaClima, Aicarr, Assoclima, CTI, ecc.».

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DALL’INDUSTRIA

Coopservice, Kineo Energy e Facility, Tecnoservice, Studio Artea e Studio NEOS si sono aggiudicati in RTI l’appalto per il “Servizio energia per gli edifici della Provincia di Modena - 2020/2027”

SERVIZI E SOLUZIONI efficaci per l’efficienza energetica Fabrizio Corbe

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L’IMPIEGO DI TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA È FRA I MIGLIORI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DELLE ESCO PER PERSEGUIRE OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ ENERGETICA ED ECONOMICA, NELLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI COME NEGLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE

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a commessa per il “Servizio energia per gli edifici della Provincia di Modena – 2020/2027” è un caso esemplare: l’appalto è stato aggiudicato nell’ottobre 2020 al RTI composto da Coopservice SCpA (mandataria), Kineo Energy e Facility Srl, Tecnoservice Srl, Studio Artea Srl e Studio NEOS, per un importo di 22 milioni di euro.

La dott.sa Elena Castellini è Operation area manager per l’Emilia Romagna di Coopservice, divisione Energy & Technical Services: «Si tratta di un appalto articolato, finalizzato principalmente a garantire la funzionalità e l’esercizio continuo degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva. La commessa interessa un totale di 149 edifici, in larga parte isti-


I complessi scolastici costituiscono la maggior parte degli edifici interessati dalla commessa, nei quali saranno installati i sistemi di telecontrollo di Intellienergy Tech

Dott.ssa Elena Castellini, Coopservice

Quali sono le attività già in corso? «Abbiamo dato subito priorità sia alla raccolta delle informazioni

Fondata nel 1991 a Reggio Emilia, con oltre 16.000 dipendenti Coopservice SCpA è una delle principali realtà italiane nel settore facility (energia, pulizie, sorveglianza e trasporti): opera su tutto il territorio nazionale per l’erogazione diretta dei servizi secondo principi di centralità delle persone, identità cooperativa, propensione all’innovazione e sostenibilità. I servizi energetici integrati comprendono la fornitura e gestione dell’energia e la conduzione degli impianti, coinvolgendo tutti i servizi tecnici connessi (mantenimento in perfetta efficienza di immobili, impianti e reti; contenimento dei consumi; progettazione e realizzazione di interventi di nuova costruzione e di riqualificazione) per garantire livelli ottimali di benessere, comfort e sicurezza. Coopservice è certificata UNI CEI 11352 per l’erogazione di servizi energetici come ESCo. Anche grazie a partnerariati strategici, la cooperativa è attenta all’evoluzione degli scenari globali e investe in progetti di risparmio energetico e nella ricerca di tecnologie chiave, per lo sviluppo di nuovi vettori energetici di tipo sostenibile secondo un modello di innovazione “100% made in Italy”. Coopservice partecipa attivamente agli osservatori “Energy & Strategy” del Politecnico di Milano, punto di riferimento nazionale e internazionale per la comprensione delle dinamiche competitive e innovative nelle filiere energetiche.

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I PRIMI PASSI

Chi è Coopservice

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tuti scolastici superiori nonché palestre, uffici, laboratori, serre e centri per l’impiego. Oltre alla fornitura di energia termica e alla gestione full risk degli impianti, l’appalto comprende anche: - il mantenimento in sicurezza (manutenzione ordinaria e straordinaria, aggiornamento documentale, ecc.); - il servizio di contact center h24 per segnalazioni e richieste (pronto intervento con reperibilità continua); - non ultimo, il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti e degli edifici, con rendicontazione dei risparmi i cui benefici saranno condivisi con la stazione appaltante. Per alcuni degli edifici è prevista anche la riqualificazione energetica mediante interventi obbligatori e facoltativi, offerti in fase di gara, da realizzarsi entro la scadenza del primo anno contrattuale. Gli incentivi ottenuti (Conto Termico 2.0) saranno utilizzati per finanziare la restante parte dei lavori. In sostanza, la commessa presuppone una collaborazione sinergica fra la stazione appaltante, che si è dimostrata molto propositiva e partecipe, e le imprese, chiamate a pianificare le proprie attività e a proporre soluzioni tecniche e gestionali adeguate».

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DALL’INDUSTRIA

«Siamo particolarmente orgogliosi di aver ricevuto questo incarico da Coopservice, con la quale collaboriamo da diversi anni quali partners dei sistemi di regolazione climatica e monitoraggio. La continua ricerca e l’innovazione di Intellienergy Tech è spesso premiata dai maggiori players del settore dell’efficienza energetica, come Coopservice, e ci ripaga degli sforzi profusi». Luca Focardi, Intellienergy Tech

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Tecnologia per il telecontrollo

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Gli impianti di climatizzazione negli edifici della Provincia di Modena saranno gestiti da Coopeservice utilizzando i controllori Intellienergy Tech ICON100. Si tratta di dispositivi DDC (Direct Digital Controller) multifunzionali a libera programmazione, flessibili (20 I/O universali) e configurabili via software come ingressi ed uscite, analogici e digitali. Le funzioni di regolazione climatica sono realizzabili sia con logiche PID, sia con funzionalità di fuzzy logic. Sono inoltre disponibili funzioni di tipo adattivo e predittivo, per l’ottimizzazione degli orari di comfort e la minimizzazione dei consumi. L’interfaccia utente è semplice e intuitiva: dispone di un display LCD e di tasti funzionali, per la configurazione del controllore e l’accesso alle informazioni più importanti. Ogni controllore è dotato di un web server integrato che permette anche la gestione locale del dispositivo tramite l’app “Regola”, scaricabile da Google Play. La connettività Ethernet 100 Mbit dei controllori e 4G dei modem e/o routers Intellienergy Tech consente la gestione di strutture di BMS avanzate e di impianti distribuiti a livello territoriale.

Coopservice eroga servizi energetici integrati per la fornitura e gestione dell’energia, la conduzione degli impianti e i servizi tecnici connessi, garantendo livelli ottimali di benessere, comfort e sicurezza

circa edifici e impianti, tutt’ora in corso, sia alle richieste di intervento, anche per verificare le principali criticità. Il primo obiettivo è conseguire risparmi proporzionali ai costi di investimento, minimizzando i disagi alle utenze. Completeremo l’installazione delle nuove tecnologie prima della prossima stagione termica, termine previsto dal contratto anche per l’installazione del sistema di telecontrollo». Quali risorse avete messo in campo? «In questa prima fase stiamo impegnando complessivamente 30 persone interne al RTI (operativi in campo, tecnici di coordinamento, progettisti, specialisti di impianti termici, elettrici, telegestione, ecc.), più il personale di supporto (contact center, centrale operativa, sistemi informativi, sicurezza, acquisti, amministrazione e finanza, ecc.). Le notevoli risorse messe in campo rispondono alla necessità di verificare lo stato di fatto degli impianti, grazie a una task-force trasversale a tutte le aziende. A regime, invece, contiamo di gestire il contratto con una decina di persone supportate dalle strutture aziendali».

IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE Quali criticità avete incontrato e come sono state affrontate? «La prima fase pone sempre qualche complessità: bisogna acquisire una grande mole di informazioni, prendere confidenza con realtà impiantistiche diverse e individuarne le problematiche. Fortunatamente possiamo contare sulla competenza e sulla fiducia dei tecnici della stazione appaltante. La conformazione geografica del territorio servito, esteso per un oltre un centinaio di chilometri, è l’unica reale criticità: garantire un servizio di qualità e tempi d’intervento accettabili comporta


Monitoraggio continuo in campo Le sonde wireless Intellienergy Tech WSLR00 acquisiscono e trasmettono i dati ambientali (temperatura, umidità relativa) utilizzando la tecnologia ad ampia copertura prevista dallo standard LoRa®. In questo modo un solo ricevitore è in grado di coprire agevolmente la rete delle sonde anche in edifici di grandi dimensioni. Tutti i dispositivi prevedono la funzionalità Data Logger, per memorizzare le grandezze acquisite a intervalli configurabili, salvandoli anche sulla scheda Data Flash interna (fino a 500.000 record). Segnalazioni a LED e un contatto Reed costituiscono l’interfaccia utente, ma è possibile anche la configurazione a distanza, tramite una chiavetta wireless LoRa® su USB. La semplicissima interfaccia utente (led e reed magnetico) permette di svolgere tutte le funzionalità operative (associazione e sostituzione, configurazione, stato operativo e qualità del segnale), senza alcuno strumento o software aggiuntivo.

la necessità di coprire distanze significative in tempi brevi. Disporre di una tecnologia che ci permetta di superare le difficoltà logistiche è perciò indispensabile».

gateway miniaturizzato LoRaWAN per applicazioni indoor, l’ingegnerizzazione delle pagine grafiche e la configurazione dei dispositivi monitorati su piattaforma di gestione Flower».

A chi vi siete affidati per il sistema di telecontrollo? «Le soluzioni Intellienergy Tech sono state individuate come le più vantaggiose, in particolare per: - il riutilizzo di sonde ed elettrovalvole esistenti, ove presenti; - le logiche autonomamente modificabili; - la piattaforma SW (Begonia) già disponibile e ben conosciuta; - i dispositivi di telecontrollo dotati di display e di interfaccia wi-fi accessibile anche da smartphone; - l’inclusione nell’offerta della configurazione, dell’ingegnerizzazione e della messa in funzione dell’impianto; - la disponibilità di pagine grafiche dedicate alla logica di funzionamento e alla parametrizzazione, con schemi elettrici per la corretta installazione dei componenti da sostituire. Inoltre, in uno degli interventi obbligatori incentivati, saranno utilizzate le valvole termostatiche “intelligenti”, con tecnologia wireless, che consentono il controllo e monitoraggio della temperatura da remoto tramite la connettività LoRaWAN e LoRa. Anche in questo caso Intellienergy Tech ha incluso nell’offerta il

SINERGIE POSITIVE Quali risultati avete ottenuto finora? «Il contratto è iniziato con la stagione termica 2020/2021 già avviata. Stiamo lavorando seguendo un cronoprogramma intenso e stiamo consolidando le sinergie con la stazione appaltante, che ha risposto positivamente alle proposte avanzate finalizzate all’efficienza energetica. Ciò nonostante, è ancora presto per parlare di risultati. La sfida aziendale per questo progetto è ambiziosa in termini di investimenti e di impegno a lungo termine, non solo per onorare i nostri impegni con piena soddisfazione del cliente, ma anche finalizzare in modo positivo il piano economico e finanziario. Dimostrare che imprese e amministrazione pubblica possono svolgere insieme un ruolo attivo nella costruzione di un mondo più sostenibile, anche attraverso il dispiegamento delle competenze e delle tecnologie più evolute oggi disponibili, è uno dei nostri obiettivi finali».

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Le sonde wireless Intellienergy Tech WSLR00-T acquisiscono e trasmettono i dati ambientali di temperatura ed umidità relativa con tecnologia LoRa ad ampia copertura

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I controllori Intellienergy Tech ICON100 sono dispositivi DDC multifunzionali, a libera programmazione, flessibili e multiconfigurabili via software

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dall’industria

RAFFRESCAMENTO: il valore del servizio Martino Paradiso

IN UN ENORME INTERVENTO RESIDENZIALE A DUBAI, LE SOLUZIONI ISTA PER MISURA E CONTABILIZZAZIONE DEI CONSUMI E PER LA GESTIONE DEI PAGAMENTI E DELLE RELAZIONI CON I CLIENTI STANNO FACENDO LA DIFFERENZA PER UN’IMPORTANTE SOCIETÀ IMMOBILIARE

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a circa trent’anni Dubai - capitale di uno dei sette regni che formano gli Emirati Arabi Uniti - è una città in costante espansione, chiamata a fronteggiare le sfide dello sviluppo sostenibile nonostante la scarsità di acqua potabile e le condizioni climatiche estreme. Le temperature massime estive, ad esempio, superano i 50 °C e scendono raramente sotto 30 °C, e durante tutto l’anno la vicinanza del mare provoca elevati tassi di umidità, praticamente senza precipitazioni. Il mercato immobiliare locale è caratterizzato da un modello di business che, al pari di quanto avviene per l’edilizia terziaria e commerciale, considera l’abitazione non solo come un bene, ma anche e soprattutto come un servizio (alla persona e alla famiglia). Di conseguenza, le società che inve-

stono nella costruzione dei complessi residenziali si occupano anche di fornire ai propri clienti (proprietari e locatari) tutti i servizi connessi. La qualità di questi ultimi costituisce perciò uno degli aspetti più considerati nella valutazione della convenienza dell’investimento immobiliare. Il valore strategico assunto dai servizi forniti ai clienti è ben rappresentato dalla commessa recentemente conclusa da ista - attiva nelle tecnologie e nei servizi per la contabilizzazione dei consumi idrici e termici - come consulente di NSHAMA, uno dei principali developer locali.

IL PROBLEMA DELL’“ULTIMO MIGLIO”

Attiva dal 2014, NSHAMA è fra le società immobiliari di maggiore successo grazie soprattutto a Town Square Dubai, una nuova ur-


Elena Jones – Pixabay

- possibilità di pagamento solo con modalità tradizionali (contanti, assegni); - minime competenze tecniche e legali, con conseguenti difficoltà e ritardi nell’affrontare adeguatamente non solo i reclami e le controversie, ma anche le normali richieste di assistenza. In particolare, il servizio veniva fornito dal cliente direttamente attraverso il suo team interno che, non disponendo di adeguate conoscenze tecniche, sul lato prodotto, e sulla fatturazione, relativamente al servizio, non era in grado di soddisfare le aspettative degli utenti finali. In ultima analisi, mentre il livello di soddisfazione dei clienti era in costante discesa, crescevano sia la quantità dei contenziosi, sia l’ammontare dei crediti non riscossi.

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banizzazione estesa su circa 2,9 km2, in parte già costruita, che alla conclusione dei lavori metterà a disposizione circa 18.000 nuovi appartamenti dalle taglie più diverse, in case a schiera e in blocchi pluripiano, oltre a servizi collettivi di vicinato, negozi al dettaglio, parco ricreativo con impianti sportivi, un hotel e spazi pubblici a verde. Da circa due anni il team interno - preposto alla gestione dell’erogazione del servizio di raffrescamento alle utenze di Town Square Dubai - incontrava crescenti difficoltà nella gestione corrente dell’attività. Le principali criticità consistevano in: - inefficace comunicazione ai clienti dei dati circa i consumi, la fatturazione, i pagamenti, ecc.; - assenza di personale dedicato alla gestione delle relazioni con i clienti;

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Dubai è una città in costante espansione, chiamata a fronteggiare le condizioni climatiche di estremo caldo afoso per gran parte della stagione estiva

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NSHAMA

NSHAMA

dall’industria

Promosso da NSHAMA, Town Square Dubai è un’urbanizzazione ampia 2,9 km2 che, a fine lavori, metterà a disposizione circa 18.000 nuovi appartamenti delle taglie più diverse

Oggi la lettura dei consumi di raffrescamento di circa 4.000 utenze di Town Square Dubai è affidata agli evoluti contatori ista ultego III smart, che garantiscono precisione e affidabilità

Per rispondere alle esigenze del cliente, la proposta presentata da ista – che si è aggiudicata la commessa – comprendeva la creazione di un servizio integrato altamente professionale e la fornitura di nuovi contatori.

- un service desk per il miglioramento della gestione delle procedure e l’implementazione dei nuovi servizi; - la formazione del personale amministrativo circa la fatturazione dei consumi e la gestione delle relazioni con i clienti; - un call center operativo 24/7 per l’assistenza ai clienti; - un portale online per consentire ai clienti l’accesso diretto ai propri dati circa consumi, fatturazione e pagamenti; - l’attivazione di servizi e strumenti per il pagamento digitale, anche online, delle bollette;

PROFESSIONALITÀ E TECNOLOGIA

Forte della propria esperienza nel settore, in tempi brevissimi il gruppo tedesco ha migliorato in modo significativo le performance del servizio esistente, prevedendo:

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Precisione e affidabilità

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I contatori statici a ultrasuoni ultego III smart sono stati selezionati fra i diversi modelli della gamma ista per la misurazione dei consumi di raffrescamento delle utenze di Town Square Dubai. Concepiti per l’installazione in spazi ridotti al servizio di impianti di riscaldamento, teleriscaldamento e raffrescamento, i contatori ultego III smart sono composti da: - u n misuratore di portata ad alta tecnologia, in fibra di vetroresina rinforzata; - c oppia di sonde connesse allo strumento; - u n’unità elettronica per il calcolo del consumo e la memorizzazione di 15 valori; - i nterfaccia ottica a cristalli liquidi; -m odulo per uscita a impulsi o, in alternativa, modulo M-bus; -m odulo optosonic per l’invio dei dati via radio (opzionale, per l’integrazione nel sistema symphonic radio sensor net per la lettura in remoto). Ultego III smart confronta i tempi di percorrenza dei segnali ultrasonici inviati dai trasduttori, nelle direzioni uguale e contraria rispetto al flusso dell’acqua, restituendo una misura estremamente precisa indipendentemente dalle condizioni ambientali e dalla presenza di impurità. Il contatore adatta il proprio funzionamento alle variazioni dei parametri operativi del fluido: - l a portata è misurata ogni 4 secondi e, in caso di incremento del flusso superiore al 30%, aumenta anche la frequenza delle misure; - l a temperatura è rilevata ogni 4÷60 secondi e, anche in questo caso, a variazioni della temperatura superiori a 1 °C corrisponde un aumento della frequenza delle misure. Quando i parametri si stabilizzano, la frequenza delle misure ritorna automaticamente ai valori standard. Tutti i contatori ultego soddisfano i requisiti della norma EN1434 e sono omologati secondo la direttiva MID (2004/22/CE, recepita in Italia mediante D.Lgs. n. 22 del 2/2/2007). La carica della batteria in dotazione è sufficiente per l’intera durata d’impiego del contatore, perciò non sono previsti ulteriori costi operativi.


- un team preposto alla regolarizzazione dei pagamenti, al recupero dei crediti e alla gestione dei contenziosi; - una squadra di tecnici competenti, dedicata alla lettura e manutenzione dei contatori. I servizi professionali sono stati organizzati prestando particolare attenzione all’adattamento progressivo dei processi al nuovo metodo di lavoro, con l’obiettivo di stemperare l’impatto dei cambiamenti nei confronti dei clienti. Sul fronte tecnico-operativo, in tempi brevissimi sono stati ispezionati i sistemi di misurazione presenti in ogni edificio, controllando individualmente ogni contatore. Contestualmente, ista ha iniziato la fornitura di sistemi integrati per la contabilizzazione dei consumi, basati su evoluti contatori a ultrasuoni ultego III smart che, oggi, sono al servizio di oltre 4.000 fra le unità immobiliari già consegnate a Town Square Dubai. n questo caso ista si è occupata anche della supervisione dell’installazione e del cablaggio, dell’ingegnerizzazione, dei test e della messa in funzione del sistema. Nel dettaglio, i contatori sono collegati alle rispettive centraline prevalentemente tramite cablaggio M-bus, ma per alcune situazioni particolarmente complesse è stata adottata una soluzione ibrida, basata sulla connettività wireless per i contatori e sul cablaggio gateway/M-bus Masters e HMI. In pratica, oggi le attività di lettura e comunicazione dei dati, di contabilizzazione e fatturazione dei consumi e di raccolta e verifica dei pagamenti si svolgono automaticamente, senza le necessità di intervento umano, nel rispetto dei principi di precisione, efficienza, trasparenza e riservatezza, a vantaggio della società come dei clienti.

VANTAGGI PER TUTTI

La soluzione proposta da ista ha pienamente incontrato tutte le richieste del committente, compresa la drastica riduzione del periodo di inattività del sistema in caso di guasti e malfunzionamenti degli apparecchi in campo. Attualmente, il gruppo tedesco si occupa della fornitura dell’intero servizio, caratterizzato da un indice di gradimento da parte dei clienti in netta risalita. I vantaggi per gli utenti sono numerosi: ora possono conoscere con esattezza i propri consumi attuali e storici e, se necessario, mettere in atto azioni utili a ridurli. Il call center risponde con prontezza a ogni richiesta e segnalazione, inviando al service desk segnalazioni e reclami; nel caso di quesiti complessi, è stata prevista una specifica modalità operativa mirata a facilitare la risposta alla maggior parte delle domande durante il primo contatto. Non meno importante, i clienti possono effettuare i pagamenti utilizzando la modalità a loro più congeniale e, nel caso di controversie, dispongono di un referente appositamente formato. Il miglioramento delle relazioni con i clienti ha favorito anche l’aumento dei risultati sul fronte del recupero dei crediti. Per la società, invece, la qualità e l’efficienza del sistema di contabilizzazione, unite alla competenza tecnica e all’approccio proattivo del team ista, costituiscono il miglior presupposto per l’accuratezza della fatturazione e per la regolarità dei pagamenti. Il nuovo servizio rappresenta inoltre un argomento spendibile sotto il profilo commerciale. In particolare, è stato osservato che: - la possibilità di comunicare attraverso un call center ha notevolmente aumentato il livello di soddisfazione dei clienti; - l’introduzione di sistemi di pagamento online, anche con carta di credito, ha migliorato il tasso di raccolta delle somme fatturate.

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L’installazione di 4.000 contatori ultego III smart, collegati alle centraline prevalentemente tramite cablaggio M-bus, permette la lettura e la comunicazione dei dati al sistema automatico di gestione

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Il portale web realizzato da ista consente ai clienti di NSHAMA l’accesso diretto ai propri dati di consumo, la comunicazione con il call center, la fatturazione e i pagamenti online delle bollette

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RCI PER Ariston Pellaro, Reggio Calabria

Un impianto a pompa di calore altamente efficiente in una residenza estiva

CARATTERISTICHE EDIFICIO Edificio: residenziale unifamiliare Tipologia intervento: ristrutturazione sostanziale Numero unità abitative: 1 Superficie netta calpestabile: 130 m2 Altezza media locali: 3 m Livello abitazione: alto Dispersioni medie: 35 Watt/m2 Classificazione energetica dell’edificio: A3 Zona climatica: B SPECIFICHE IMPIANTO Vettore energetico: elettrico Tecnologia generazione calore: pompa di calore, solare fotovoltaico e predisposizione solare termico Tipologia impianto riscaldamento invernale: impianto a ventilconvettori Tipologia impianto condizionamento estivo: impianto a ventilconvettori Potenza impianto fotovoltaico: 6 kWp

Vista dello scaldacqua Nuos Plus collocato in uno spazio tecnico

I Il contesto abitativo

I Le interviste ai professionisti

Efficienza energetica e rispetto degli obblighi di legge. È da queste richieste che è nato il progetto di ristrutturazione di una villa a due piani locata a Pellaro, in provincia di Reggio Calabria, che viene utilizzata prevalentemente nel periodo estivo.

Studio di Progettazione Giuseppe Fotia Progettista Perché ha scelto Ariston? Perché è il marchio che meglio soddisfa le esigenze di un cliente attento all’efficienza energetica e al rispetto degli obblighi di legge. Inoltre, dal momento che il committente vive a Roma e utilizza la villa come casa di vacanza, avevo necessità di prevedere un impianto che potesse essere monitorato e gestito anche a distanza, comodamente da app.

I L’idea progettuale L’idea progettuale prevedeva la realizzazione di un impianto che lavorasse soprattutto durante i mesi estivi; era quindi essenziale dividere la produzione di acqua calda sanitaria dal riscaldamento. Altrettanto importante era assicurare importanti risparmi energetici e il controllo da remoto tramite smartphone.

RCI

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I La realizzazione del progetto

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Unità esterna collocata nel giardino dell’abitazione

La scelta combinata di Nimbus Pocket 70 M NET, per la parte riscaldamento e raffrescamento, e Nuos Plus 250 Sys, per la produzione di acqua calda sanitaria, ha permesso la realizzazione di un impianto altamente efficiente. Il sistema è predisposto per l’installazione di un pannello solare XP 2.5 V, per un ulteriore risparmio estivo. Le esigenze del cliente hanno poi evidenziato la necessità di gestire l’impianto da remoto ed è per questo che è stata installata una regolazione smart, che rappresenta il cuore dell’impianto: Sensys NET. Grazie a questo gestore di sistema è possibile monitorare e governare l’impianto a distanza, regolandolo dallo smartphone tramite l’app Ariston NET.

Camera Costruzione Srl Costruttore e Installatore Come si è trovato con i prodotti Ariston? Non è la prima volta che propongo i prodotti Ariston e ogni volta i clienti lo riconoscono come marchio sinonimo di qualità e comfort. Dalle caldaie agli scaldacqua, i prodotti Ariston hanno sempre soddisfatto le esigenze dei miei clienti. Questa è la mia prima installazione di una pompa di calore Nimbus, ma anche in questo caso mi reputo molto soddisfatto, soprattutto dal punto di vista della semplicità installativa e dell’intuitività della configurazione del prodotto.


LEGENDA: 1 - Nimbus M Pocket: a - unità esterna b - morsettiera di collegamento schema di impianto 2 - NuosI Lo Plus LEGENDA: 3 - Impianto fotovoltaico 1 Nimbus Compact 70 S NET: 4 - Impianto termico a unità solare esterna b unità interna 5 - Zona2 Nuos riscaldamento Plus 3 Impianto fotovoltaico o raffrescamento 4 Impianto olare termico

4

5 Zona riscaldamento o raffrescamento

3

1b 2

1a

5

NUOS PLUS 250 SYS

Pompa di calore aria-acqua monoblocco (R410A) per il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva, con le seguenti prestazioni energetiche:

Scaldacqua a pompa di calore aria-acqua a pavimento per la produzione di acqua calda sanitaria con le seguenti caratteristiche:

/ Classe di efficienza energetica stagionale di riscaldamento di ambiente (EU 811/2013): · A+++ (con mandata 35 °C) · A++ (con mandata 55 °C) / Potenza termica massima: · in riscaldamento (A7/W35): 11,00 kW, con COP 3,41 · in raffrescamento (A35/W7): 8,43 kW, con EER 2,98 / Potenza termica nominale: · in riscaldamento (A7/W35): 6,40 kW, con COP 5,00 · in raffrescamento (A35/W7): 7,20 kW, con EER 3,14 / Temperatura massima in riscaldamento: 60 °C / Potenza termica massima in riscaldamento a -7 °C esterni con 35 °C in mandata: 7,98 kW / Potenza sonora: 60 dB (A)

/ Classe di efficienza energetica ErP A+, con profilo di carico XL / Potenza termica media: 2.198 W / Consumo elettrico medio: 700 W / COP: 3,14 (A7/W55) / Fluido refrigerante ecologico R-134a / Temperatura massima in pompa di calore: 62 °C / Temperatura massima con integrazione elettrica: 75 °C / Serpentino di serie per l’installazione di un sistema solare a circolazione forzata

PANNELLI PIANI XP 2.5 V

SENSYS NET

Collettore solare vetrato piano ad alto rendimento per circolazione forzata, certificato Solar Keymark.

Gestore di sistema modulante per la rilevazione della temperatura ambiente e il controllo dei parametri di funzionamento del sistema. Grazie al Light Gateway, che permette il collegamento tra pompa di calore e rete WI-FI, è possibile controllare da remoto l’impianto tramite la app Ariston NET.

/ Superficie lorda: 2,52 m2 / Superficie di apertura: 2,25 m2 / Superficie assorbente: 2,2 m2 / Rendimento ottico: 81% / Temp. stagnazione: 198 °C

RCI

NIMBUS POCKET 70 M NET

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I I prodotti installati

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chemical resistant solution

Oggi i nostri prodotti sono installati in oltre 70 Paesi nel mondo: 160.000 Aziende industriali 51.000 Centri di ricerca Laboratori Ospedali 850 Università

POLYFAN Ventilatori anticorrosione per laboratori

POLYSINK Piani e vasche per laboratori

FILTERBOX Filtri a carboni attivi per laboratori

TERFU Aspirazione localizzata per laboratori

Plastifer Srl Via Industriale, 3 26010 Monte Cremasco (Cremona) Italia Tel. +39 0373.791551 Fax +39 0373.792494 www.plastifer.it info@plastifer.it


RCI PER Vortice

La tecnologia del Recupero Calore di VORTICE per una migliore qualità dell’aria negli ambienti chiusi e per combattere muffe e umidità

Recuperatore di calore per terziario VORT NRG MEGA

se energetica degli edifici, l’installazione di Recuperatori di Calore rientra, inoltre, nelle agevolazioni fiscali legate alle ristrutturazioni e all’efficientamento energetico. Il ricco catalogo VORTICE è in grado di soddisfare diverse esigenze applicative, senza o con canalizzazione ed è disponibile un grande numero di apparecchiature, diverse per taglia e tipologia di installazione. Questi apparecchi sono equipaggiati di filtri ad alta capacità per assicurare la purezza dell’aria di rinnovo immessa negli ambienti e sono spesso in grado di adeguare le portate d’aria trattate alle esigenze del momento grazie a sensori specifici, così da contenere a livelli ottimali consumi ed emissioni sonore.

I Recuperatori di Calore residenziali centralizzati della gamma VORT HR sono adatti a installazioni verticali a parete o a basamento, dove vi sia la possibilità di un posizionamento della macchina nel sottotetto o in un locale tecnico. Di particolare rilievo è il VORT HR 450 AVEL D per superfici fino a 260 m2 e prima macchina dell’Azienda certificata Passive House. La gamma HRI è stata invece studiata per installazioni orizzontali in controsoffitto, adatta anche a grandi superfici. Il VORT INVISIBLE MINI TOP è la soluzione ideale per il ricambio dell’aria con recupero calore di piccoli appartamenti, uffici e stanze d’albergo, di superficie fino a 80 mq. Più sofisticata la gamma HRI DH, installabile sempre in controsoffitto, oltre alla funzione di ventilazione e recupero calore abbina quella di deumidificazione ed è adatta a locali residenziali e commerciali in cui sia presente un sistema di raffrescamento radiante ad acqua. In ambiente terziario, infine, il catalogo VORTICE offre un’ampia gamma di recuperatori di calore ad alta efficienza della serie VORT NRG, con portate da 400 a 8000 m3/h e con ampie possibilità di configurazione.

VORTICE S.p.A.

Recuperatore di calore VORT INVISIBLE MINI installato in sala-cucina

Strada Cerca, 2 Frazione di Zoate 20067 Tribiano (Milano) info@vortice.com www.vortice.it

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Recuperatore di calore VORT AVEL HR 450 D Certificato Passive House

RCI

La qualità dell’aria che si respira negli ambienti chiusi quali abitazioni, uffici, centri commerciali, ambulatori e più in generale gli ambienti destinati ad attività ricreative e sociali, è essenziale per il benessere e la salute delle persone. L’aria indoor, se non opportunamente ricambiata, finisce per essere più inquinata di quella esterna a causa di molteplici fattori che vanno dai composti rilasciati da vernici, rivestimenti, arredi e prodotti per la pulizia agli impianti di riscaldamento e condizionamento, fino al fumo prodotto dalla cottura dei cibi e a quello di sigaretta e, ultimi ma non meno importanti, batteri e virus dovuti alla presenza di persone. La situazione è oggi acutizzata negli edifici a elevata classe energetica nei quali efficaci sistemi di coibentazione termo-acustica creano locali ermetici che azzerano le dispersioni ma nel contempo impediscono i ricambi d’aria naturali favorendo anche la proliferazione di muffe. È fondamentale ricambiare costantemente l’aria degli ambienti chiusi, così da diluire la concentrazione di inquinanti, garantire livelli di ossigeno adeguati al metabolismo umano e abbassare l’umidità relativa per prevenire la formazione di muffe. Da diversi anni VORTICE utilizza la tecnologia della Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) con Recupero Calore per permettere agli edifici di “respirare” adeguatamente ottimizzando l’efficienza energetica, riducendo i costi di riscaldamento e condizionamento e favorendo la protezione della salute delle persone. Contribuendo a migliorare la clas-

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industria news a cura della redazione

Appuntamento con l’eccellenza impiantistica SAIE - la più importante manifestazione in Italia dedicata al modo dell’edilizia - si svolgerà alla Nuova Fiera del Levante di Bari dal 7 al 9 ottobre 2021. Il settore delle costruzioni è giunto ad un momento cruciale e vuole spingere sull’acceleratore per fare del 2021 l’anno della ripartenza. SAIE , che ha dimostrato di essere un punto di riferimento per l’intero comparto, da Nord a Sud, grazie all’alternanza strategica tra le edizioni di Bologna e Bari, vuole supportare l’impegno della filiera per la ripresa offrendo una tre giorni di esposizioni, approfondimenti e nuove opportunità commerciali. Alla fiera delle costruzioni, che ritorna in Puglia dopo l’edizione emiliana del 2020, tutti gli operatori troveranno il luogo ideale per analizzare i temi caldi del momento - dal Superbonus 110% all’impatto ambientale, fino all’efficienza energetica - e per conoscere tutte le soluzioni più innovative. SAIE Bari 2021 metterà, infatti, al centro i tre pilastri stessi del costruire - progettazione, edilizia, impianti - in una manifestazione dove formazione ed esposizione si uniscono per dare ai protagonisti del comparto un’occasione unica di business e crescita professionale. Nelle quattro macro-aree in cui sarà articolato l’appuntamento barese - Progettazione e digitalizzazione, Edilizia, Impianti, Servizi - gli espositori potranno presentare, metodi e strumenti per rendere il settore più sicuro, efficiente, redditizio e sostenibile.

RCI

settembre 2021

Nell’ambito delle quattro macro-aree in cui sarà articolato SAIE 2021 - Progettazione e digitalizzazione, Edilizia, Impianti, Servizi - verranno presentati metodi e strumenti per rendere il settore più sicuro, efficiente, redditizio e sostenibile

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Grazie alla collaborazione con le principali associazioni e gli ordini professionali, SAIE ospiterà inoltre un ricco calendario di convegni e workshop sulle tematiche più strategiche dell’edilizia e dell’ambiente costruito 4.0. Nell’ambito di SAIE 2021, particolare interesse riveste l’iniziativa SAIE IMPIANTI, nata per rispondere alle più recenti necessità del mercato in tema di climatizzazione, idrosanitaria, elettrotecnica,

SAIE - la più importante manifestazione in Italia dedicata al modo dell’edilizia - si svolgerà alla Nuova Fiera del Levante di Bari dal 7 al 9 ottobre 2021

building automation e illuminotecnica nell’ottica dell’integrazione edificio/impianto. SAIE IMPIANTI sarà caratterizzata dalla possibilità di valutare le più recenti novità di prodotto e da varie iniziative di approfondimento tematico: • PIAZZA IMPIANTI, SALUBRITA’ E COMFORT • Spazio dedicato alle aziende di impiantistica che forniscono prodotti e servizi per il benessere indoor all’interno di case, uffici, fabbriche e scuole; • CLUB SUPERBONUS 110% SEZIONE IMPIANTI E SEZIONE RICARICA VEICOLI ELETTRICI • Progetto di massima visibilità a disposizione della community di SAIE per valorizzare le aziende che propongono prodotti, tecnologie e applicazioni utilizzati per gli interventi di riqualificazione energetica rispondenti ai parametri tecnici del Superbonus 110%; • AREA DIMOSTRATIVA IMPIANTI PER L’EDILIZIA A SECCO • Iniziativa speciale per mostrare concretamente come progettare/ installare/manutenere soluzioni impiantistiche flessibili che si integrano con le nuove modalità costruttive a secco; • IMPIANTI NEI CENTRI STORICI • Approfondimento dedicato al recupero, alla ristrutturazione e alla riqualificazione dei centri storici con impianti invisibili e poco invasivi che rispettano i vincoli architettonici, tutelano l’estetica e il contesto urbano; • AREA DIMOSTRATIVA MATERIALI ANTISISMICI PER UN IMPIANTO ADDUZIONE GAS SICURO • Ambito in cui presentare prodotti antisismici utili a realizzare un impianto domestico gas sicuro negli interventi di ristrutturazione e nelle costruzioni di nuovi edifici; • S AIE IMPIANTI, ECCELLENZE • Presentazione di progetti di eccellenza realizzati sul territorio nell’ambito di interventi di tipo residenziale, terziario, industriale, scolastico e urbanistico. https://www.rcinews.it/19573


www.studio-segre.it

EURO MOTORS ITALIA Spa - EMI Via Umbria, 11 - 20056 Grezzago (MI) Tel +39 02 9096 9994 Fax +39 02 9096 7035 info@euromotorsitalia.net www.euromotorsitalia.net


industria news Rivivi l’evento Data Center Innovation Day 2021

Grande partecipazione al terzo Data Center Innovation Day, l’evento virtuale dedicato al regno dei dati, delle applicazioni e delle infrastrutture di connessione che fanno girare l’economia organizzato dal Gruppo Tecniche Nuove. Ha aperto i lavori Dario Colombo, giornalista di 01net con la moderazione della tavola rotonda dal titolo “Cloud Region Italia Come stiamo creando un sistema cloud nazionale, con quali data center, come gestiamo i dati, come li garantiamo” alla quale hanno partecipato una rosa di autorevoli rappresentanti dell’information technology. Il panel era costituito dai rappresentanti dei principali fornitori di tecnologia cloud, per la prima volta attorno allo stesso tavolo per discutere della creazione di un cloud nazionale: Antonio D’Ortenzio di Amazon Web Services, Paolo Spreafico di Google Cloud, Marco Ballan di Ibm, Fausto Massa di Microsoft, Alessandro Talotta di Mix, Andrea Sinopoli di Oracle e Dionigi Faccenda di OVHcloud. La discussione è partita dal ruolo che devono avere i data center

per la creazione di un cloud nazionale, per passare a identificare i livelli di performance, sicurezza, interoperabilità, latenza. Un momento di attenzione particolare è stato riservato alla sovranità dei dati: quando è importante e come va resa uno strumento di business. Si è poi discusso del modo in cui andranno utilizzati i data center delle cloud region perché possano essere il motore di innovazione e di trasformazione digitale che richiede il PNRR, dando consigli pratici agli imprenditori. La seconda tavola rotonda, “Green Data Center. Dal progetto all’installazione, ricerca e sviluppo al centro della transizione ecologica” ha visto protagonisti l’Ing. Domenico Trisciuoglio, progettista di impianti elettrici e direttore Scientifico della rivista L’Impianto Elettrico e l’Ing. Luca Stefanutti di Arcadis Italia, progettista di impianti meccanici autore di numerosi articoli e manuali tecnici legati alla rivista RCI, che si sono confrontati sui temi relativi alla continuità elettrica, al cooling e a un’efficiente gestione dell’energia. Si sono poi susseguiti gli interessanti workshop proposti dalle aziende sponsor dell’evento che hanno fatto il punto sull’innovazione raggiunta nei diversi ambiti: Anna Bruno di ATME ha parlato di progettazione versatile e spazi ottimizzati con i gruppi rotanti di continuità; Simone Pirovano di Georg Fischer ha spiegato perché il piping in materiale plastico può rappresentare un grande aiuto nel contenimento dei tempi e dei costi; Dionigi Faccenda di OVHcloud ha illustrato come far “ringiovanire” l’IT per la sicurezza dei dati con l’hosted private cloud; Simone Merlotti di Weidmüller ha infine illustrato una serie di soluzioni per rendere più efficiente l’industrial IoT. L’evento è disponibile gratuitamente on demand sul minisito dedicato www.datacenterinnovationday.it https://www.rcinews.it/68532

RCI

settembre 2021

Nuovo Sales Director in Samsung

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Samsung Electronics Italia ha annunciato la nomina di Stefano Dalan in qualità di Sales Director Free Standing per la Divisione Home Appliances. Classe 1978 e con una Laurea in Scienze Politiche, Dalan vanta una consolidata esperienza nel settore degli elettrodomestici, in Ariston Thermo Group, prima ancora in De’ Longhi appliances e a seguire in Samsung Electronics Italia, dove ha ricoperto, dal 2008 a oggi, ruoli di crescente responsabilità commerciale nella Divisione Home Appliances. Stefano Dalan commenta così la nuova carica: «È per me un onore assumere un ruolo così prestigioso, alla guida di un team al quale appartengo da tempo e con il quale sono cresciuto

come professionista. Sono entusiasta di iniziare questo percorso e affronterò le nuove sfide del settore con grande motivazione e determinazione. Il mio obiettivo è quello di far crescere ulteriormente il business in linea con i piani strategici dell’azienda, interpretando al meglio gli scenari e le opportunità che derivano dal mercato». Nel suo nuovo ruolo, Dalan ha l’obiettivo di confermare la posizione dell’azienda nel mercato della libera installazione in settori come quello della refrigerazione e del lavaggio, nei quali Samsung è già riconosciuta al vertice del mercato, e di espandere ulteriormente il business in settori come quello dell’aspirazione, in continua crescita, o in quello della purificazione dell’aria, in cui l’azienda si è affacciata nello scorso anno, con interessanti proposte per la fascia alta del mercato. https://www.rcinews.it/09622


BARI 7/9 ottobre 2021 La Fiera delle Costruzioni Progettazione, edilizia, impianti

SAIE BARI L’INNOVAZIONE INCONTRA IL SISTEMA DELLE COSTRUZIONI

Aziende, professionisti e associazioni insieme per lo sviluppo del settore Informazioni per i visitatori: scarica il biglietto omaggio su www.saiebari.it Progetto e direzione

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industria news

RCI

settembre 2021

La nuova AquaTower in Vietnam di Watts

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Continua con successo la collaborazione tra Watts Water e Planet Water Foundation con l’inaugurazione della nuova AquaTower, il sistema idrico integrato installato per fornire acqua pulita ai residenti del Comune di Da Nhim a Lam Dong in Vietnam. Planet Water Foundation è un’organizzazione senza scopo di lucro focalizzata sulla fornitura di acqua pulita alle comunità più povere del mondo, attraverso l’installazione di sistemi di filtrazione dell’acqua comunitari e l’implementazione di programmi di educazione all’igiene. Watts Water, partner della Fondazione dal 2016, ha collaborato a numerosi progetti come quest’ultimo, dove è stato installato AquaTower il sistema di filtraggio dell’acqua integrato con delle strutture per il lavaggio delle mani, presso la scuola primaria di Da Nhim in Vietnam fornendo così, ai bambini e alle loro famiglie, un facile accesso all’acqua potabile pulita e sicura. AquaTower rimuove i contaminanti nocivi, come batteri, protozoi e virus: ogni unità è in grado di fornire 1.000 litri di acqua pulita all’ora, sufficienti per soddisfare le esigenze di 1.800 persone. Nei punti di erogazione vengono installati anche dei lavamani con tre distributori di sapone liquido e sei punti di accesso all’acqua per rendere il lavaggio delle mani comodo e frequente. Inoltre, Watts ha donato anche un sistema mobile di disinfezione delle superfici ‘AquaSan ‘per promuovere buone pratiche di igiene di utilizzo dell’acqua nei bagni della scuola e finanziando un programma di educazione alla salute e all’igiene dell’acqua per più di 600 studenti «In Watts - ha affermato il CEO e Presidente Robert J. Pagano, Jr. - crediamo che l’accesso all’acqua sicura e pulita sia un diritto umano fondamentale e ci impegniamo a sostenerlo. La crisi idrica globale è reale e continueremo a collaborare con organizzazioni che la pensano allo stesso modo per combattere questa sfida, oltre a portare sul mercato prodotti e soluzioni innovative, il cui scopo è proteggere, conservare e sostenere questa risorsa naturale fondamentale». Watts Water collabora con Planet Water da oltre 5 anni ed è stata fornita acqua pulita a circa 34.200 persone in Cambogia, Cina, Colombia, India, Indonesia, Messico, Filippine, Thailandia e Porto Rico. Tutte le comunità beneficiarie hanno anche ricevuto il programma di educazione all’igiene di Planet Water che insegna sane abitudini igieniche. I progetti di Planet Water Foundation si concentrano sui bambini, scuole e comunità rurali ed extraurbane in Asia e America Latina. Dal 2009, Planet Water ha implementato più di 1.500 progetti a favore di oltre due milioni di persone in 15 paesi. https://www.rcinews.it/50192

Nuovo centro di formazione Bosch Termotecnica Il nuovo Centro di Formazione di Bosch Termotecnica, allestito presso la sede Bosch di Milano, offre la possibilità a tutti i clienti installatori, i centri di assistenza autorizzati e i progettisti di capire concretamente il funzionamento di prodotti e sistemi, provandoli in prima persona. Sviluppato su una superficie di 250 m2, il nuovo Centro di Formazione consente di testare le soluzioni sia per il settore residenziale sia per quello commerciale, grazie agli oltre 35 prodotti installati per il riscaldamento, la produzione di ACS e la climatizzazione. Tutti i prodotti sono connessi in rete e gestibili da remoto; in questo modo, è possibile seguire i corsi di formazione in presenza oppure a distanza, grazie a webinar e video tutorial. Grazie agli oltre 15 prodotti installati, l’area dedicata alle soluzioni per il settore residenziale ospita corsi di formazione per impianti di riscaldamento e raffrescamento sia in ambito domestico, fino a una potenza di 35 kW, sia per impianti centralizzati. I partecipanti hanno a disposizione la maggior parte dei modelli di caldaie a condensazione sia murali che a basamento e scalda acqua a gas, presenti sul catalogo Bosch. Un banco prova multi-postazione consente di riprodurre il reale funzionamento e le condizioni di utilizzo in ambito riscaldamento e produzione ACS. Inoltre, grazie al sistema di acquisizione dati, è possibile registrare, monitorare e confrontare le prestazioni dei generatori. Nell’area “centrale termica”, invece,ci si può eserecitare nell’avviamento di un generatore di alta potenza o di approfondire le migliori impostazioni di funzionamento per un sistema a cascata. Infine, grazie a banchi prova didattici, il nuovo Centro consente anche di capire da vicino il funzionamento di un sistema ibrido e, dunque, la gestione ottimale e automatica di due fonti di energia differenti come l’elettricità e il gas. Lo spazio dedicato alle soluzioni commerciali ospita i sistemi di climatizzazione VRF ad alta efficienza, le cui unità interne sono accessibili e installate a vista, così da consentire una formazione completa anche sui collegamenti idraulici ed elettrici. È possibile testare tre sistemi differenti: un sistema VRF a 2 tubi, con potenze da 25 a 90 kW, che consente di creare un sistema in cascata fino a 270 kW; un sistema VRF a 3 tubi per riscaldare e raffrescare contemporaneamente, grazie alle unità interne con recuperatore di calore; un Mini VRF che con una sola unità esterna è in grado di servire tra 4 e 15 locali, controllandoli singolarmente. https://www.rcinews.it/10495


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TRANSIZIONE ECOLOGICA ITALIA

www.transizioneecologicaitalia.it è la nuova iniziativa editoriale del Gruppo Tecniche Nuove, un sistema informativo Chiedi maggiori informazioni per entrare da protagonista nella transizione ecologica New Business Media - tel. 02 92984541 anna.boccaletti@newbusinessmedia.it Per ricevere gratuitamente la versione digitale della rivista potete scrivere a abbonamenti@newbusinessmedia.it

integrato (rivista + sito) che vuole farsi interprete del green new deal del nostro Paese, informando su prodotti, soluzioni, tecnologie, protagonisti, esperienze utili per gli operatori impegnati in questo campo. Dedicata a Energy manager, HSE manager, Energy Service Company, Consulenti ambientali, Facility manager, Tecnici della PA, ha l’obiettivo di connettere le aziende interessate a una transizione ecologica della propria attività in base alle logiche di risparmio, efficientamento energetico, economia circolare e sostenibilità ambientale.


vetrina COMPARATO NELLO

Nuova valvola motorizzata Sintesi Smart di Comparato Nello (Cairo Montenotte, SV) è il nuovo servocomando con comando proporzionale in tensione o in corrente dedicato ai moderni impianti di riscaldamento e raffrescamento. Grazie alle sue peculiarità risponde alla sempre maggiore esigenza di una regolazione precisa ed affidabile nel tempo e, grazie al suo cuore “smart”, trova impiego in tutte le applicazioni che richiedono una miscelazione o una parzializzazione del flusso. Sintesi Smart Modbus è la versione predisposta per essere comandata mediante bus di campo in applicazioni come gli impianti domotici di ultima generazione. Estremamente compatta, è disponibile con alimentazione 24V AC/DC e 230V AC in abbinamento a corpi valvola 2 vie, 3 vie da 1/2”, 3/4”, 1” e versione con adattatore ISO 5211. https://www.rcinews.it/56426

CONDAIR

Essiccatori per deumidificazioni speciali La serie di essiccatori Condair DA è pensata per le richieste di deumidificazione speciali, con target al di sotto del 35% u.r. e/o per temperature dai – 30 °C ai 40 °C. La carcassa in AluZinc® e il rotore rigenerativo ad alta efficienza permettono a questi dispositivi di lavorare in condizioni dove i tradizionali deumidificatori a condensazione non riesco ad essere performanti. L’elevata personalizzazione che Condair (Cinisello Balsamo, MI) mette a disposizione dei clienti permette di aggiungere un PLC per il controllo del dispositivo, moduli di pre e post raffreddamento, varie tipologie di sonde e la possibilità di rigenerazione tramite resistenze ed elettriche o vapore. https://www.rcinews.it/81140

WATTS INDUSTRIES ITALIA

Controllo e regolazione per ogni ambiente

RCI

settembre 2021

Watts Vision® proposto da Watts Industries Italia (Biassono, MB) è un sistema dal design moderno per controllare e gestire da remoto la termoregolazione dei singoli ambienti e delle principali funzioni della casa, indipendentemente dalla tipologia dell’impianto di riscaldamento: radiatore o pannelli radianti, idraulici ed elettrici. Controlla in modo centralizzato tutti i dispositivi installati senza vincoli materiali, sfruttando la connessione web domestica WiFi, tramite pagina web dedicata oppure tramite App gratuita per smartphone (Android, iOS).

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L’Unità Centrale Serie BT-CT02 RF+WiFi è il suo cuore tecnologico, disponibile in bianco o nero, ha un touch screen capacitivo a colori ad alta risoluzione 4,3”, che permette la gestione e il controllo in radio frequenza dei termostati o dei cronotermostati per il controllo dei radiatori. La gamma Watts Vision comprende anche il cronotermostato elettronico Serie BT-TH02 RF con display retroilluminato per la gestione dei corpi scaldanti, utilizzabile sia in versione “stand alone” sia in abbinamento all’Unità Centrale. È disponibile, inoltre, il termostato Serie BT-D03-RF, anche in versione nera, dalle dimensioni ridotte con display Lcd e tastiera soft touch, che garantisce un’elevata sicurezza di impostazione attraverso l’accesso a un menu con PIN personalizzabile. È un sistema flessibile che offre a progettisti e installatori la massima flessibilità in termini di progettazione, personalizzazione e modifiche anche a impianto già avviato. Watts Vision® rientra nelle tipologie di sistemi che, inseriti nei progetti di riqualificazione energetica, sono parte integrante degli interventi trainanti per il Superbonus 110%. https://www.rcinews.it/37112


ECONORMA

Nuovo data logger Il nuovo data logger serie FT-300, proposto da Econorma (S. Vendemiano, TV), è un modulo già predisposto per l’inserimento, anche successivo, in una rete di monitoraggio wireless dove possono essere già presenti altri moduli radio. Il data logger possiede un numero di matricola univoco, e non cancellabile, inserito nel microprocessore. Inoltre, ha la possibilità e di memorizzare complessivamente fino a 500.000 letture. L’alimentazione è fornita da una batteria al litio interna ad alta capacità, ricaricabile mediante porta USB. Il dispositivo dispone di due LED: uno rosso per segnalazione di allarme di batteria in esaurimento ed uno verde per indicare il funzionamento normale. La comunicazione con il P.C. avviene attraverso la porta USB completa di driver. Il contenitore plastico ha le dimensioni di 55 x 85 mm. L’intervallo minimo di registrazione delle letture varia da un secondo fino a 65.000 sec. La data di registrazione delle misure viene acquisita dal P.C. durante lo scarico dati periodico. Si possono inserire le soglie di allarme di massima o di minima ed inoltre una

descrizione per indicare il tipo di parametro e la sua utilizzazione. Possono essere memorizzati, oppure inviati via radio, i dati provenienti contemporaneamente da più sensori. Il software di comunicazione per Windows, fornito a corredo con il data logger FT-300, consente di impostare i parametri ed i dati di riferimento, modificarli, ed inoltre, di scaricare tutte le misure memorizzate. In ogni caso, i file su cui si memorizzano i dati sono file ASCII leggibili con qualsiasi programma di videoscrittura, disponibili per successive elaborazioni. Questo software permette di ottenere delle rappresentazioni grafiche dei dati memorizzati. Molto importante è la possibilità di impostare un Offset di calibrazione, utile per i controlli periodici delle sonde per la certificazione Accredia. Il programma da, inoltre, la possibilità di controllare lo stato della carica della batteria del logger e di cancellare la memoria per poi procedere ad altre memorizzazioni. https://www.rcinews.it/51171

OLTRE 25 ANNI DI ESPERIENZA NEL TRATTAMENTO ACQUA Sistema Qualità Certificato ISO 9001

RCI

settembre 2021

OSMOSI INVERSA - FILTRAZIONE - ADDOLCIMENTO - DEMINERALIZZAZIONE PER SCAMBIO IONICO - DOSAGGIO E CONDIZIONANTI CHIMICI - PRODUZIONE STANDARD - PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI IMPIANTI PER APPLICAZIONI SPECIFICHE

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vetrina BECKHOFF

Automazione integrata degli impianti La base per l’utilizzabilità universale della soluzione di controllo Beckhoff (Limbiate, MB) è la sua modularità e scalabilità in termini di potenza e la sua apertura verso altri sistemi. La piattaforma PC-based consente l’automazione integrata e completa: dal riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria all’automazione degli ambienti, compresa l’illuminazione, la protezione solare e il controllo delle finestre, e dalla manutenzione remota e l’acquisizione dei dati energetici al funzionamento e al monitoraggio. Beckhoff offre un ampio toolkit

di componenti hardware e software: PC industriali o controller embedded con TwinCAT come software di automazione universale costituiscono virtualmente il cuore del controllo e integrano PLC, visualizzazione, controllo del movimento, tecnologia di sicurezza e compiti di misurazione. I sistemi I/O Beckhoff registrano i dati di tutti i sensori e attuatori: dall’illuminazione in funzione della luce diurna al controllo delle facciate, dal controllo del riscaldamento, della ventilazione e dell’aria condizionata al controllo delle luci dello spettacolo, del suono e delle proiezioni. EtherCAT, il sistema di bus di campo in tempo reale, fornisce la velocità di comunicazione necessaria. Grazie al supporto di tutti i protocolli e le interfacce comuni della tecnologia dei media e degli edifici, la piattaforma di automazione Beckhoff è in grado di affrontare tutti i dispositivi e i sistemi tipici del settore. https://www.rcinews.it/21580

JOHN GUEST

MUT MECCANICA TOVO

John Guest, azienda del gruppo RWC presenta la nuova gamma completa JG Underfloor Heating, adatta sia a progetti di nuove installazioni sia a ristrutturazioni ed estensioni di edifici residenziali e commerciali. Dai sistemi di fissaggio del tubo Easy Fit, ai collettori in polimero Push-fit, preassemblati e compatti, JG Underfloor Heating garantisce un sistema completo di riscaldamento a pavimento efficiente e facile da installare. Grazie ai raccordi ad innesto rapido SharkBite Nexus disponibili in diversi diametri e compatibili con tubi Pex-a, Per-t e Multistrato, i sistemi JG Underfloor Heating costituiscono una soluzione semplice e veloce; non necessitano di alcuna attrezzatura e l’operatività dei professionisti e degli addetti ai lavori ne risulta decisamente migliorata, con un risparmio finale fino al 70% sul tempo di installazione. I raccordi SharkBite Nexus resistono a pressioni fino a 10 bar e a temperature fino a 95 °C. Sono, inoltre, estremamente resistenti alla corrosione e garantiscono una vita operativa di almeno 50 anni. Tra le soluzioni innovative per il controllo e la sicurezza delle applicazioni idro-termosanitarie RWC annovera nella propria gamma anche la Valvola Anti legionella Reliance, con caratteristiche tali da consentire il mantenimento del ricircolo dell’acqua nel vaso di espansione, prevenendone il ristagno e la conseguente proliferazione del batterio stesso. https://www.rcinews.it/19278

Mut Meccanica Tovo (Montecchio Maggiore, VI) amplia la sua gamma valvole di zona a sfera PN16 con la nuova serie di valvole TMO XL, caratterizzate da dimensioni compatte, disponibili con attacchi filettati maschio G 1”1/4, con bocchettoni G 1”, in versione maschiofemmina G1” e attacchi femmina-femmina G1”, e da elevati valori di Kvs (TMO XL a 2 vie: Kvs = 38; TMO XL a 3 vie: Kvs = 15,5), per impianti Hvac e A.C.S. Studiate nel design (corpo valvola ottimizzato con software CFD) e nelle prestazioni, tutte le valvole TMO XL sono dotate del sistema intelligente di antibloccaggio valvola “Smart Automatic Unlock” che evita che la sfera si blocchi, anche dopo lunghi periodi di inutilizzo. Tra i plus della serie rientrano i valori di Kvs elevati e la compattezza: la larghezza di solo 5 cm ne consente l’installazione anche nelle cassette da incasso di profondità 8 cm. Corpo valvola in ottone con lunghezza di soli 9 cm (senza bocchettoni). Il connettore rapido Molex Mini Fit Jr6 consente di collegare/ scollegare il servomotore TMO dall’impianto elettrico e di segnale senza dover mettere mano ai contatti e ai cavi elettrici. Lo sgancio rapido permette di staccare il servomotore dal corpo valvola, mantenendo la valvola collegata alle tubazioni dell’impianto idraulico. https://www.rcinews.it/30512

RCI

settembre 2021

Sistema per riscaldamento a pavimento

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Nuova serie di valvole a sfera


IVAR

Collettori sanitari con tecnologia Easy Label

I collettori sanitari Ivar (Prevalle, BS) coniugano design ergonomico e facilità d’installazione, assicurando una tenuta perfetta. I collettori della serie Easy Lock si caratterizzano per la possibilità di essere collegati tra loro in modo pratico e semplice. Grazie alla fasatura dei filetti, possono essere allineati perfettamente a mano, in modo automatico, e non è necessario nessuno strumento di serraggio.

Sono dotati di o-ring per tenuta morbida, i quali assicurano un’azione perfetta, senza ricorrere a nessun sigillante addizionale come canapa, teflon. Sui filetti di testa è quindi vietato il ricorso a sistemi di tenuta e l’impiego di sigillanti aggiuntivi. I collettori sono nichelati solo esternamente, quindi gialli all’interno, rendendoli conformi al trasporto di acqua potabile. Ma ciò che li contraddistingue è la nuova tecnologia Easy-Label: non è necessario rimuovere la vite per inserire la piastrina reversibile, grazie al posizionamento ad incastro. Le manopole hanno inoltre un design ergonomico e l’indicatore integrato nella manopola stessa. Sono disponibili nelle misure 3/4” e 1”, da 2 a 5 uscite Eurokonus. La gamma si divide inoltre in tre tipologie: con valvole di intercettazione a manovra manuale reversibile, con indicazione del terminale di erogazione; con valvole di intercettazione a manovra manuale con manopola reversibile, con indicazione del terminale di erogazione e attacchi inclinati a 30°; semplice (senza valvole di intercettazione). https://www.rcinews.it/52020

Motoventole e ventilatori assiali EC Versione 2020

Esperienza, afdabilità e una ricerca costante dell’eccellenza qualitativa sono, da oltre 30 anni, il cuore che batte nei nostri prodotti. Ventilatori assiali e motoventole radiali con proli palari e motori EC di ultima generazione a misura di ogni esigenza del mercato HVAC. ERGY SAVING EN

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Rosenberg Italia srl

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settembre 2021

Rosenberg muove il tuo freddo per vocazione. L‘aria è la nostra professione.

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vetrina LIRA

Sifone eccentrico per lavabo e bidet

RESIDEO

Sistema di regolazione a zona In Italia sono ancora innumerevoli gli edifici e le abitazioni che utilizzano un sistema di riscaldamento “centralizzato”, che sfavorisce l’efficienza, abbassa il livello di comfort e comporta un innalzamento dei costi energetici. Il sistema a regolazione a zona evohome Honeywell Home di Resideo (Monza, MB) permette di programmare temperature diverse per ogni ambiente e in qualsiasi momento della giornata, raggiungendo il massimo livello di comfort con la massima efficienza energetica grazie al controllo da remoto. Utilizzato sia nei sistemi di riscaldamento con radiatori che a pavimento, il sistema di regolazione evohome viene configurato in base alle caratteristiche specifiche di ogni impianto e garantisce un risparmio fino al 40% in termini di costi di riscaldamento grazie al pieno controllo del riscaldamento. Il sistema è comodo e facile da installare e utilizzare: l’installazione viene effettuata senza opere o cavi, mentre il touch screen e l’app Total Connect Comfort, disponibile per iOS e Android gratuitamente, ne permettono un utilizzo immediato e intuitivo. https://www.rcinews.it/38451

Il sifone eccentrico per lavabo e bidet è una proposta di Lira che da anni si occupa del settore idraulico. Si tratta di un altro prodotto dell’azienda di Valduggia (VC) nato per rispondere alle esigenze specifiche dell’installatore e strutturato in modo da agevolarne il più possibile l’operazione di impianto. Il sifone eccentrico ha una rotazione di 3,5 cm che ne permette un agevole inserimento nel foro di scarico, persino nel caso in cui quest’ultimo non si trovasse in asse. Un’efficienza determinata dalla conformazione stessa del sifone, che risulta essere adattabile in altezza partendo da un minimo di 6 cm. https://www.rcinews.it/83996

APEN GROUP

Caldaie a condensazione per esterno

RCI

settembre 2021

Presentate da Apen Group (Pessano con Bornago, MI), le caldaie a condensazione AKY, disponibili in cinque modelli da 32 kW a 100 kW, abbinate agli aerotermi serie AB, sono la soluzione ideale per riscaldare ambienti industriali e commerciali. Il moderno design e la qualità dei componenti utilizzati

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garantisce al cliente un ottimo investimento nel tempo su un prodotto che risponde appieno alle nuove normative Ecodesign della comunità europea. Lo scambiatore di calore ad alta efficienza assicura elevati risparmi energetici (rendimenti utili fino al 109%) e basse emissioni di NOx. Il controllo Smart Touch Screen gestisce ed ottimizza il funzionamento delle unità singole o a gruppi. Attraverso il collegamento ad una rete intranet è possibile effettuare la completa gestione dell’impianto da remoto via browser su computer o via indirizzo http. L’elettronica sviluppata è di grande aiuto anche ai servizi di manutenzione, in quanto riporta lo storico del funzionamento e dei relativi parametri più importanti. L’utilizzo del sistema AKY, in caso di sostituzione dell’impianto di riscaldamento, consente di accedere alla detrazione fiscale prevista. https://www.rcinews.it/89590


ISTA

Contabilizzazione dei consumi da remoto Il sistema radio Symphonic Sensor Net di ista Italia (Lainate, MI) è il più avanzato disponibile sul mercato, sotto tutti i punti di vista. Si tratta perciò della soluzione ideale negli edifici dotati di impianti centralizzati di riscaldamento e idricosanitario. Symphonic Sensor Net è concepito secondo il principio, sancito dalle norme in materia, che la contabilizzazione e la ripartizione dei consumi deve essere addebitata a seconda del consumo effettivo dei singoli utenti. Di conseguenza la raccolta e la trasmissione dei dati sono aspetti fondamentali. La tecnologia bidirezionale incorporata in tutti i dispositivi ista (centralina “SGW 2.0”; ripartitori “doprimo”; contatori di calore “Sensonic” e “Ultego”; contatori d’acqua “istameter” e “domaqua”) crea infatti una rete sicura, efficiente e rapida per la trasmissione dei dati di consumo, anche a vantaggio della precisione dei conteggi. A intervalli di tempo definiti la centralina SGW 2.0 crea una rete radio estesa fino a 1.000 dispositivi. Il raggio di copertura è di circa 50 metri in orizzontale e di dieci piani in verticale, in modo da raggiungere anche le zone più remote dell’edificio, soddisfacendo ogni esigenza di personalizzazione in modo efficace e versatile. https://www.rcinews.it/10941

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Un nuovo livello di efficienza

L’EVOLUZIONE DIGITALE AL SERVIZIO DELL’ANALISI DI COMBUSTIONE DISPONIBLE SUR

La proposta di Sauermann intuitiva e compatta per ottimizzare le vostre performance.

DISPONIBLE SUR

sauermann.it

Genera ed esporta rapporti di misurazione

Fino a 6 sensori di gas calibrati

RCI

Visualizza e controlla dal tuo smartphone

settembre 2021

App connesse

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vetrina ZIEHL-ABEGG

Serie di ventilatori radiali Ziehl-Abegg (Dolo, VE) è andata oltre la collaudata e apprezzata serie di ventilatori radiali ZAbluefin ECblue, appositamente sviluppata per le UTA. Questa gamma di ventilatori, infatti, consente di raggiungere un’efficienza statica di picco del sistema fino al 71% grazie all’impiego di due tecnologie perfettamente abbinate: il motore brushless IE5 con inverter incorporato serie ECblue e la peculiare girante ZAbluefin dal design biomimetico. A completamento del ventaglio di prodotti ad alta efficienza, Ziehl-Abegg ora propone HR-module pensato per i settori applicativi caratterizzati da elevate perdite di carico, come le UTA, o quelli energivori come i data center, per i quali anche il solo punto percentuale di maggior efficienza fa la differenza. Il modulo HR consente di arrivare fino al 75,4% di efficienza, guadagnando il 5% in più rispetto allo stesso ventilatore montato su struttura tubolare tradizionale (modulo GR). Ciò è stato possibile grazie al particolare design aerodinamico della struttura che incorpora il motoventilatore: l’innovativo casing, infatti, guida il flusso d’aria in uscita migliorando in maniera sensibile l’efficienza statica del sistema rispetto a quanto avviene nel modulo GR equipaggiato con il medesimo ventilatore ZAbluefin ECblue. https://www.rcinews.it/16619

VIESSMANN

Climatizzatori in versione black

Il ventaglio di modelli Vitoclima di Viessmann (Pescantina, VR) è composto da una vasta scelta di proposte dedicate sia all’ambito residenziale sia a quello commerciale. All’interno della gamma si inseriscono due nuovi prodotti: Vitoclima 232-S, proposto in versione total black, e Vitoclima 200-S Comfort, che aggiunge funzionalità al modello precedente. Vitoclima 232-S è il climatizzatore monosplit di categoria superiore, che raggiunge la classe energetica A+++ garantendo bassi consumi energetici e un’ottima qualità dell’aria all’interno dell’ambiente. L’unità interna di Vitoclima 232-S, lineare ed elegante, è facilmente integrabile in qualsiasi contesto d’arredo. Per trasformare il climatizzatore in un vero e proprio elemento di arredo, che arricchisce l’ambiente e lo caratterizza, il modello è stato progettato in una versione più decisa e accattivante: nasce così Vitoclima 232-S Black nell’elegante e ricercato colore nero. https://www.rcinews.it/85094

GIANNESCHI PUMPS AND BLOWERS

Sistemi custom per la produzione di A.C.S.

RCI

settembre 2021

TF Inox, marchio della Gianneschi Pumps and Blowers srl (Capezzano Pianore, LU), produce serbatoi e accumuli per uso civile e navale. Grazie all’esperienza cinquantennale e alla

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flessibilità produttiva è in grado di realizzare prodotti custom per soddisfare ogni esigenza. Al fine di garantire elevati standard qualitativi, prodotti da personale altamente specializzato con attrezzature automatizzate, tutti i serbatoi sono realizzati in acciaio austenitico EN 1.4404 (Aisi 316L) con successivo trattamento chimico di decapaggio e passivazione che ne garantisce un’ottima resistenza alla corrosione. Novità degli ultimi anni sono i sistemi Skid per la produzione di acqua calda sanitaria. Sistemi completamente custom, composti da due o più serbatoi verticali in acciaio inox Aisi 316L di capacità da 100 Lt a 2000 Lt, con scambiatori di calore fissi, estraibili o esterni a piastre, il tutto installato su una struttura in acciaio inox Aisi 304. Completi di quadro elettrico di comando e controllo, resistenze elettriche di backup, gruppo pompe di ricircolo, vaso di espansione e tubazione di collegamento, garantiscono la produzione di A.C.S. in un sistema all in one specifico per ogni esigenza. https://www.rcinews.it/68646


HEAT PUMPS VIBRATION ISOLATION SOLUTIONS

AR-THERM

Via Magenta, 77/14 A 20017 Rho (MI) Tel. +39 02 93261020 info@pantecnica.it

www.pantecnica.it

RCI

AR-Therm (Montecchio Maggiore, VI) presenta la nuova gamma di sistemi ibridi “Easy Hybrid” realizzata per soddisfare le esigenze di installazione e per ottenere il massimo dei benefici e dell’affidabilità. Gestiti dall’innovativo “kit interfaccia Easy Hybrid”, i sistemi Easy Hybrid sfruttano al meglio l’efficienza della caldaia a condensazione e della pompa di calore nel rispetto delle normative di detrazione fiscale Superbonus 110%, Ecobonus 50% e 65% e Conto termico 2.0. Il sistema ibrido Easy Blue Hybrid è progettato dalla combinazione tra la pompa di calore AR-MB/A inverter R32 aria/acqua (monoblocco) e la caldaia a condensazione ad alta prestazione Blue. Grazie all’utilizzo del “kit interfaccia Easy Hybrid” è possibile individuare il set up ideale per qualsiasi tipologia di impianto ottenendo sempre il massimo del rendimento sia in riscaldamento che in raffrescamento. Il sistema Easy Green Hybrid è l’integrazione perfetta tra la pompa di calore AR-MB/A inverter R32 aria/ acqua (monoblocco) e la caldaia a condensazione Green Evo. Anche per questo sistema, il “kit interfaccia Easy Hybrid” è l’elemento fondamentale che modula e coordina la caldaia e la pompa di calore ottenendo in ogni situazione climatica il massimo del comfort e il minimo dei consumi. https://www.rcinews.it/34249

settembre 2021

Potenza ed efficienza dei sistemi ibridi

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vetrina LG ELECTRONICS

Soluzioni Hvac per il settore alberghiero LG Electronics (Milano) propone soluzioni Hvac ottimizzate per applicazioni alberghiere. La soluzione LG Multi V 5, per esempio, è in grado di riscaldare e raffrescare gli ambienti più grandi, come ad esempio le hall, mentre le unità interne, come la Cassetta LG Dual Vane, regolano il flusso d’aria in spazi con soffitti di altezza fino a 5 metri. La soluzione MULTI V con Hydro Kit a recupero di calore consente di riutilizzare il calore in eccesso prodotto dai processi di riscaldamento e raffrescamento. Questi sistemi, infatti, non solo sono in grado di gestire simultaneamente riscaldamento e raffrescamento, ma anche di produrre acqua calda per docce e servizi come le piscine interne. LG offre, inoltre, soluzioni per il controllo centralizzato che possono essere integrate con il sistema BMS (Building Management System)

TOSHIBA ITALIA MULTICLIMA

KESSEL

Toshiba Italia Multiclima (Milano) presenta SMMSu, il sistema VRF Toshiba a due tubi nato dall’innovazione tecnologica dell’azienda giapponese. L’offerta di sistemi modulari sempre più potenti, funzionanti a temperature più estreme, sia in inverno che in estate, permette di soddisfare un numero maggiore di applicazioni nei più svariati campi, quali ad esempio, quello commerciale ed industriale. La linea VRF SMMSu si arricchisce con il nuovo modulo singolo da 24 HP, a fianco dei modelli da 8,10,12,14,16,18,20 e 22 HP. Un miglioramento di offerta che porta a dei vantaggi significativi come la possibilità di realizzare un singolo sistema fino a 120 HP collegando assieme fino a cinque unità esterne con un raddoppio della capacità massima raggiungibile rispetto alla versione precedente, un ridotto ingombro dello spazio necessario al posizionamento delle unità esterne e relativo peso del sistema grazie alla nuova struttura delle unità. https://www.rcinews.it/73442

Kessel (Calderara di Reno, BO) presenta la stazione di sollevamento Aqualift S 100/200, un sistema completo, efficiente e compatto per il drenaggio delle acque di scarico pensato per l’impiego nell’edilizia residenziale o commerciale e per l’installazione in appoggio. A seconda della quantità di acque di scarico necessaria, la soluzione permette di scegliere tra due diversi serbatoi con una capacità di 100 o 200 litri. Tale tipologia di serbatoi ha un ingombro ridotto e passa tranquillamente attraverso le comuni porte di 80 cm di larghezza. Per questo motivo la stazione di sollevamento Aqualift S 100/200 può essere facilmente trasportata in locali di piccole dimensioni anche una volta terminati i lavori di costruzione o di ristrutturazione. In particolare, la versione Aqualift S 100 può essere installata in pozzetti di cemento preesistenti (80 x 80 cm). L’impianto è quindi adatto sia per l’edilizia residenziale classica che per uso commerciale. https://www.rcinews.it/84487

RCI

settembre 2021

VRF per la climatizzazione commerciale

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di un hotel, per una gestione semplificata all’interno dell’intera struttura. Con la soluzione LG TMS, è possibile monitorare da remoto ciascun componente del sistema e intervenire nel caso in cui un elemento necessiti di manutenzione o sostituzione, ancora prima che si verifichi un malfunzionamento. Inoltre, le soluzioni software a supporto dei tecnici post-vendita come LGMV (LG Monitoring View) aiutano i tecnici a determinare in modo rapido ed efficace le cause di qualsiasi problema che si verifichi all’interno di un sistema, fornendo loro precisi dettagli sull’intervento da effettuare per risolvere qualsiasi malfunzionamento direttamente sul posto. https://www.rcinews.it/93729

Soluzione per il drenaggio delle acque


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settembre 2021

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Presentata da Hoval (Zanica, BG), la caldaia a condensazione Hoval UltraGas 2 si distingue per maggiore efficienza e compattezza e per essere già predisposta per la transizione energetica con energie rinnovabili. È utilizzabile sia nelle riqualificazioni che nelle nuove costruzioni, negli edifici plurifamiliari, ma anche nei piccoli e grandi impianti industriali; è disponibile nelle fasce di potenza da 125 kW a 1550 kW e, per le caldaie doppie, da 250 kW a 3100 kW. È particolarmente compatta: le caldaie UltraGas 2 fino a 450 kW con una larghezza di meno di 800 mm passano attraverso qualunque porta standard. Anche la superficie di installazione è ridotta al minimo: i modelli più grandi richiedono solo metà dello spazio normalmente occupato dalle altre caldaie a gas a condensazione presenti sul mercato. Rispetto alle caldaie a gas convenzionali si può ottenere fino al 20% di risparmio. Lo scambiatore di calore TurboFer, in combinazione con altre caratteristiche tecniche vincenti di UltraGas, quali i ritorni separati per l’alta e la bassa temperatura, l’elevato contenuto di acqua, il sistema di combustione Ultraclean e il sistema di regolazione Hoval Digital, consente di sfruttare al meglio la condensazione. La temperatura massima di esercizio consentita di 95 °C la rende inoltre ideale per l’impiego in centrali di teleriscaldamento. https://www.rcinews.it/97002

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vetrina RDZ

Sistemi radianti a basso spessore

Super D e Super D 17 di RDZ (Sacile, PN) sono innovativi pannelli bugnati a basso spessore per il riscaldamento e il raffrescamento a pavimento, nati dalla necessità di minimizzare l’inerzia termica e di contenere gli ingombri dell’impianto radiante, garantendo al contempo ottimi rendimenti. Realizzati in polistirene sinterizzato

GF PIPING SYSTEMS

RCI

settembre 2021

Sistema di tubazione impianti di refrigerazione

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COOL-FIT, di GF Piping Systems (Agrate Brianza, MB), è una tecnologia progettata per i settori della produzione e stoccaggio di alimenti e bevande, nonché per le applicazioni HVAC. Il materiale del tubo interno in PE100 adibito al trasporto del fluido garantisce l’assenza di corrosioni e incrostazioni nell’impianto. Il sistema è disponibile nelle dimensioni da d32 fino a d450 e può resistere a pressioni fino a 16 bar (ad una temperatura del fluido di 20 °C). A seconda delle dimensioni del tubo e delle temperature di esercizio, lo spessore della schiuma isolante GF HE varia tra 22 mm e 40 mm. L’isolante garantisce una regolazione affidabile della temperatura da -50 °C fino a +60 °C. Il rivestimento esterno in HDPE dei tubi COOL-FIT rende il sistema di tubazione molto robusto, proteggendo la schiuma isolante GF HE e fornendo un ulteriore strato di isolamento. È anche disponibile un’opzione con rivestimento a bassa propagazione di fiamma. L’installazione di tubi, raccordi e valvole COOL-FIT è rapida e semplice grazie ai componenti del sistema pre-isolato e alla tecnologia di saldatura per elettrofusione. Il processo di installazione richiede solo pochi minuti e le saldatrici MSA di GF Piping Systems garantiscono una connessione sicura. Progettato per un’installazione facile e veloce e una vita utile, senza interruzioni, di almeno 25 anni, COOL-FIT è l’alternativa affidabile ed efficiente ai sistemi di tubazione metallici post-isolati. https://www.rcinews.it/87045

con grafite, sono caratterizzati da un’elevata resistenza meccanica (500 kPa), che permette l’abbinamento a massetti speciali ribassati. Sono sistemi ideali per interventi di ristrutturazione e per edifici molto isolati che richiedono dall’impianto tempi rapidi di risposta al variare dei carichi termici interni ed esterni. Il sistema Super D 17 si completa con la tubazione RDZ Tech PE-Xa Ø17 in polietilene reticolato ad alta densità, dotata di barriera anti-ossigeno prodotta in conformità alle DIN 4726 e DIN 16892, mentre Super D usa una tubazione RDZ Clima PB Ø 12, sempre secondo DIN 4726 e DIN 16968. Il sistema Super D17 permette di ridurre il numero di attacchi e servire ampie superfici con un solo collettore, velocizzando l’installazione e favorendo l’abbattimento dei costi. Super D, invece, grazie alle dimensioni ancora più contenute, consente di ridurre ulteriormente gli ingombri dell’impianto radiante. https://www.rcinews.it/28629

IDEMA CLIMA

Pompe di calore monoblocco La gamma delle pompe di calore Idema Clima (Vertemate con Minoprio, CO) viene implementata con i modelli Eco-Thermal monoblocco della gamma IHC-V, disponibili con potenze termiche che variano dai 5 ai 30 kW, e con gas refrigerante R32. La nuova gamma Eco-Thermal IHC-V, equipaggiata di serie con kit idronico, soddisfa tutte le richieste di climatizzazione, riscaldamento, così come di produzione acqua calda sanitaria per applicazioni residenziali, essendo progettata per lavorare fino a temperature esterne di -25 °C, e garantendo la produzione di acqua calda fino a 60 °C fino a una temperatura esterna di -10 °C. Il tutto vantando una classe energetica A+++, nonché la conformità di tutti i modelli ai requisiti tecnici richiesti per l’ottenimento di tutte le detrazioni fiscali attualmente in vigore, grazie anche alla dotazione di compressori con tecnologia DC Inverter, abbinati a scambiatori ad alta efficienza. https://www.rcinews.it/99337


OLIMPIA SPLENDID

RCI

Sherpa Tower S2 di Olimpia Splendid (Cellatica, BS) è la pompa di calore aria-acqua di Olimpia Splendid, con refrigerante a basso GWP R32 (nelle taglie fino alla 10 kW) ed elevata classe di efficienza energetica: fino alla A+++ in riscaldamento (clima medio) e A in produzione sanitaria (clima medio e profilo di carico XL, secondo EN 16147). Dotata di bollitore integrato da 200 litri, con scambiatore da 2,4 mq di superficie che garantisce una produzione di A.C.S. ad elevate prestazioni, si distingue per le dimensioni compatte (60x60 cm) e la grande semplicità di installazione. Sherpa Tower S2 può essere posizionata anche negli spazi più ristretti e rende l’installazione particolarmente “pulita”, grazie alla flessibilità dei collegamenti frigoriferi ed idraulici (possibili nella parte superiore, posteriore e laterale della macchina) e alle dotazioni complete: nell’unità interna sono contenuti tutti i componenti utili all’installazione, tra cui i vasi di espansione dell’impianto di riscaldamento e dell’accumulo sanitario e il rubinetto di riempimento. Grande facilità, infine, anche sul fronte dei comandi: attraverso un’interfaccia utente touchscreen configurabile è possibile personalizzare le esigenze di comfort e A.C.S. e ottimizzare le performance energetiche, in modo veloce e intuitivo. https://www.rcinews.it/59395

settembre 2021

Pompa di calore polivalente con R32

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vetrina GEBERIT

Tubazione per impianto di riscaldamento a pavimento La gamma di prodotti Geberit (Manno, Svizzera) per il riscaldamento a pavimento identifica un sistema completo e integrato capace di garantire efficienza e il massimo comfort grazie all’eccellenza tecnologica e al know how dell’azienda. Scegliere sistemi di riscaldamento Geberit significa disporre di prodotti evoluti e affidabili, i cui punti di forza sono l’ottimo rapporto qualità-prezzo, l’assistenza continua e la facilità di installazione. Tra le tipologie di tubi disponibili, il tubo monostrato Geberit Volex realizzato in PE-RT II (polietilene a resistenza termica maggiorata) permette di realizzare degli impianti a pannelli radianti in modo agevole e ad un prezzo concorrenziale, con gli alti standard qualitativi Geberit. Disponibile in rotoli da 120, 240 e 600 m per il diametro 16 mm e in rotoli da 120 e 240 m per il diametro da 20 mm, grazie alla sua leggerezza, Geberit Volex consente una posa veloce, in perfetto abbinamento con i nuovi pannelli isolanti sagomati oppure lisci, con spessori differenti. https://www.rcinews.it/23142

CHAFFOTEAUX

Impianto solare a circolazione forzata Facile da installare ma soprattutto da utilizzare, il sistema solare termico Zelios Fast di Chaffoteaux (Fabriano, AN) sfrutta l’energia del sole per produrre acqua calda sanitaria. Una soluzione “tutto in uno” a circolazione forzata composta da un accumulatore con stazione solare integrata, componenti pre-montati, attacchi idraulici rapidi. A display i parametri di configurazione nonché i dati sulla produzione di energia e sulle prestazioni dell’impianto. L’interfaccia di sistema Expert Control permette di sfruttare al meglio tutta l’energia prodotta evitando gli sprechi. Accumulo e collettore sono coperti da una garanzia di cinque anni. Questo sistema solare permette di avere acqua calda per la casa sfruttando un’energia pulita e inesauribile. Con un’interfaccia facile da consultare e una gestione intelligente che taglia gli sprechi. https://www.rcinews.it/10724

GRUNDFOS POMPE ITALIA

RCI

settembre 2021

Pompe intelligenti, connettività cloud e servizi digitali

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Grundfos (Truccazzano, MI) offre soluzioni intelligenti per ogni applicazione negli edifici commerciali. Le pompe intelligenti contribuiscono in maniera significativa al raggiungimento di elevate prestazioni all’interno del sistema. È necessario adottare

un approccio globale, che vada oltre i singoli componenti, concentrandosi su soluzioni intelligenti che ottimizzino l’intero sistema. La gamma Grundfos iSOLUTIONS comprende pompe intelligenti, connettività cloud e servizi digitali on demand, permettendo così il controllo completo dei sistemi che forniscono informazioni dettagliate dell’impianto, direttamente su PC o su smartphone. La gamma include controllo remoto, manutenzione predittiva, tendenza dei dati storici, allarmi e avvisi, oltre al monitoraggio dell’installazione e delle prestazioni dell’applicazione. Grundfos offre soluzioni intelligenti che assicurano migliori prestazioni, comfort, controllo ed efficienza energetica per qualsiasi applicazione commerciale tra cui condizionamento, raffreddamento e riscaldamento dell’aria, protezione antincendio, disinfezione delle acque primarie e gestione delle acque reflue. https://www.rcinews.it/57121


CAREL

Supervisore per piccoli impianti

NEW

ENERGY•SAT

settembre 2021

ETS ENOLGAS THERMO SYSTEM

RCI

Carel (Brugine, PD) ha aggiunto alla propria gamma di supervisori locali boss micro, un nuovo formato che completa la gamma boss e che arricchisce l’offerta per i sistemi di monitoraggio locale. Il nuovo supervisore è la soluzione ideale per applicazioni quali Edge Data Center, supermercati di prossimità e stazioni di servizio, che presentano un numero limitato di unità, ma che richiedono, allo stesso tempo, esperienza d’uso e funzionalità avanzate di gestione di impianto. Il nuovo supervisore locale integra nativamente diversi canali di comunicazione verso piattaforme centralizzate di raccolta dati. L’abilitazione ad analytics e a logiche preventive per l’ottimizzazione delle performance diventa così immediata e adattabile ad ogni impianto. Esistono infatti quattro diverse versioni hardware per offrire una soluzione flessibile che si adatti alle diverse esigenze, integrando un hotspot WI-FI e un modem 4G per un facile accesso da locale e/o da remoto senza alcuna infrastruttura aggiuntiva. Inoltre, come gli altri supervisori della gamma boss, anche boss micro implementa i più elevati standard di cyber-security per garantire che l’accesso alle informazioni avvenga sempre in modo controllato e sicuro, ed è sottoposto a periodici “security assessment” da parte di enti esterni. L’ampia scelta di componenti software aggiuntivi, infine, permette al supervisore boss micro un’ottimizzazione delle prestazioni dell’impianto, in moltissime applicazioni del condizionamento e della refrigerazione. Da sottolineare anche come l’integrazione con i dispositivi di terze parti e l’integrabilità in sistemi BMS attraverso i più diffusi protocolli standard del mondo HVAC/R garantiscano la gestione completa dell’impianto anche in sistemi con equipment multi-brand. https://www.rcinews.it/75737

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vetrina GALLETTI

Fan coil con pannello totalmente personalizzabile ART-U Canvas di Galletti (Bentivoglio, BO) è un fan coil di design che, grazie al suo pannello totalmente personalizzabile con colori, immagini o texture, è già stato di ispirazione per molti designer. Galletti ha infatti selezionato alcuni studi di design per la realizzazione di proposte creative, ispirate dalle potenzialità del prodotto e per interpretarlo attraverso gli occhi dei designer. “Wooden inspiration” è il primo progetto che Galletti ha sviluppato in collaborazione con il designer Walter Pegolo, co-founder dello studio di interior e industrial design Oecus di Fontanafredda (PN). L’interpretazione fornita da Walter Pegolo ed Oecus passa attraverso la creazione di un pannello dall’aspetto materico e naturale con una texture grafica effetto legno, pensata per un ambiente pulito e leggero. L’ambientazione scelta è uno studio di design in un grande palazzo di città, in cui colori e materiali restituiscono un gradevole “contatto” con la natura. Gli elevatissimi standard estetici in combinazione con le sue prestazioni tecniche sono valsi ad ART-U importanti endorsement da parte delle giurie dei più prestigiosi premi internazionali di design del prodotto industriale come il RedDot Award, il Good Design Award, il BigSEE Product Design Award e l’Architecture Masterprize. https://www.rcinews.it/03917

FONDERIE SIME

Sistema ibrido factory made

RCI

settembre 2021

Il fattore spazi tecnici per il posizionamento dei componenti di un impianto evoluto influisce sulla fattibilità delle riqualificazioni ed è il discrimine tra il poter o il non poter introdurre tecnologie efficienti negli edifici esistenti ed energivori. Occorre quindi sempre più spesso la disponibilità di sistemi factory made flessibili ed efficaci, oltre che efficienti. Una valida soluzione factory made è Kit Hybrid di Fonderie Sime SpA (Legnago, VR). Il sistema è costituito da un modulo di piccole dimensioni, nel quale sono contenuti un vaso inerziale da 30 L e una pompa di rilancio verso l’impianto di climatizzazione. A tale modulo si collegano in parallelo le caldaie Sime Murelle HT oppure Edea HM, e le pompe di calore della linea SHP M ECO. È anche possibile aggiungere un bollitore A.C.S. caricato da pompa di calore e/o da collettori solari termici. I generatori di calore sono studiati e gestiti per poter lavorare insieme, secondo una logica che, utilizzando un

104

termine informatico, segue un algoritmo AND con un cut-off a temperature dell’aria esterna rigide (-5 °C ÷ -7 °C), ben più efficiente del sistema OR che prevede il cut-off della pompa di calore a +4 °C ÷ +5 °C. La soluzione Kit Hybrid consente di replicare in modo flessibile l’efficiente proposta tecnica degli armadi ibridi, delocalizzando tutti i componenti e adattandosi alle più complesse situazioni impiantistiche, oppure agli ambienti meno adatti all’introduzione di sistemi evoluti. https://www.rcinews.it/41517


MITSUBISHI ELECTRIC

Nuova unità VMC

EUROTIS

Giunti di compensazione Eurotis (Corsico, MI) propone una serie di giunti di compensazione in acciaio corrugato formabile AISI 304 e AISI 316L pronti all’installazione e un servizio di progettazione personalizzato. Attraverso l’elaborazione di informazioni tecniche circa il dimensionamento delle tubazioni (DN), massimo movimento previsto sui 3 assi (normalmente di 10/15 cm), indicazione della forma (a omega Ω o S) e della filettatura in uscita, l’ufficio tecnico sviluppa un disegno ad hoc: un progetto condiviso con il cliente, una valida offerta e una fornitura in tempi rapidi. Le tubazioni corrugate formabili in acciaio inox di Eurotis sono sismicamente testate. Le prove effettuate dal laboratorio specializzato ISMES / DIVEN LAP di Cesi hanno dimostrato l’affidabilità dei sistemi anche in situazioni estreme quali un sisma, ovvero in grado di assorbire oscillazioni e vibrazioni garantendo la tenuta dell’impianto. https://www.rcinews.it/77166

Mitsubishi Electric (Agrate Brianza, MB) presenta VL-CZPVU, l’unità di ventilazione meccanica controllata della famiglia VL dedicata all’installazione centralizzata. Disponibile in due differenti configurazioni, VL-CZPVU si distingue per silenziosità ed efficienza. Il cuore del nuovo modello della famiglia VL è rappresentato da uno scambiatore di calore ad alta efficienza in materiale plastico che permette di recuperare oltre il 90% del calore sensibile. La nuova unità possiede ingressi analogici e digitali per modificare la portata di ventilazione in funzione dei segnali provenienti da dispositivi esterni. È possibile, per esempio, modificare la velocità di ventilazione in funzione della concentrazione di CO2 rilevata oppure aumentare la velocità di ventilazione al raggiungimento di un determinato valore di umidità all’interno dei locali. VL-CZPVU. dispone di 3 alloggiamenti che possono ospitare fino a 3 filtri per ottenere il massimo livello di filtrazione. Opzionale è il filtro per la rimozione degli ossidi di Azoto (NOx) inquinante, la cui concentrazione è particolarmente elevata nei grossi centri urbani. L’unità è dotata di un comando integrato e di connettività WiFi (opzionale) per un accesso anche da remoto. https://www.rcinews.it/56949

INNOVA

RCI

Innova 2.0 miniNR (Natural Refrigerant) di Innova (Storo, TN) è una linea di apparecchi per la climatizzazione domestica che utilizza come gas refrigerante il propano: un composto di origine naturale con un bassissimo GWP (Global Warming Potential) e un effetto climalterante molto ridotto. A fronte di ingombri compatti - Innova 2.0 miniNR ha una larghezza di 81 cm, la più contenuta fra gli apparecchi oggi disponibili nel mercato - i flussi dell’aria sui componenti interni al condizionatore sono completamente separati e il circuito frigorifero forma un corpo unico, ermeticamente chiuso. I condizionatori Innova 2.0 miniNR si propongono come capostipite di una nuova generazione di apparecchi domestici, che abbinano un’elevata efficienza energetica a un contenuto impatto ambientale. L’evoluto circuito frigorifero è il “cuore” di tali sistemi. Appositamente concepito per utilizzare il propano, il compressore è dotato di: - motore brushless a magneti permanenti, del tipo rotativo Twin con due pistoni, per offrire una maggiore efficienza (classe energetica A+++) a fronte di un ridotto consumo di elettricità; - inverter proprietario prodotto su specifiche messe a punto da Innova, per restituire un’elevata efficienza di parzializzazione (20 Hz) e rispondere al meglio alle effettive esigenze di funzionamento ai carichi parziali. https://www.rcinews.it/12160

settembre 2021

Climatizzazione a propano

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scheda tecnica

La gestione e la contabilizzazione dell’energia termica

RCI

settembre 2021

B

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elimo (Grassobbio, BG) - produttore di attuatori per serrande, valvole di regolazione e sensori per la tecnologia HVAC di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria - unisce ora i mondi del “controllo energetico” e della “misurazione e contabilizzazione certificata dell’energia”. La nuova gamma di Belimo Energy Valves™ e di Contabilizzatori di energia termica (TEM - Thermal Energy Meters) integra la misurazione dell’energia, il controllo energetico e la contabilizzazione IoT-enabled in un unico dispositivo. L’unione della Belimo Energy Valve™ e del Contabilizzatore di energia termica (TEM - Thermal Energy Meter) Belimo permette una gestione trasparente e certificata dell’energia termica. I due mondi del “controllo energetico” e della “misurazione e contabilizzazione energetica certificata” vengono uniti in un unico dispositivo. La nuova gamma di prodotti misura e monitora i flussi e il consumo energetico nei sistemi di riscaldamento e raffreddamento con una contabilizzazione dei costi diretta. I nuovi contabilizzatori sono certificati secondo EN1434/MID e sono attrezzati per la contabilizzazione diretta o remota basata su IoT. Sono approvati secondo la direttiva MID per la misurazione del calore nei sistemi ad acqua pura e il loro monitoraggio costante del glicole consente di attivare un allarme quando del glicole è presente nell’acqua, poiché influenzerebbe altrimenti negativamente le letture energetiche. Per i modelli di misuratori non certificati MID invece, il monitoraggio del glicole e la compensazione automatica brevettati da Belimo assicurano che la misurazione rimanga accurata, indipendentemente dalla concentrazione o dal tipo di glicole presente nell’impianto. La Belimo Energy Valve™ controlla istantaneamente la portata (in modo indipendente dalla pressione) e ottimizza la fornitura di energia allo scam-

Belimo Energy Valve™

Contabilizzatore di energia termica (TEM - Thermal Energy Meter)

biatore. Con l’unione del Contabilizzatore di energia termica certificato, Belimo fa un passo avanti nella gestione integrata dell’energia termica offrendo un’integrazione diretta e senza soluzione di continuità al BMS o a piattaforme di monitoraggio basate sull’IoT, con monitoraggio basato sull’IoT, strumenti di miglioramento delle prestazioni e dati di contabilizzazione. Il gestore di delta T integrato nella Belimo Energy Valve™ misura continuamente lo spread di temperatura e lo confronta con il limite fisso definito dall’utente. Misurare e controllare la differenza di temperatura tra la mandata e il ritorno in ogni scambiatore di calore è la chiave per garantire i

costi di pompaggio più bassi possibili. La logica integrata previene inoltre il verificarsi di un basso delta T allo scambiatore di calore, mantenendo il comfort. La Belimo Energy Valve™ e i Contabilizzatori di energia termica Belimo possono essere integrati utilizzando il PoE (Power Over Ethernet). Questo permette di alimentare il dispositivo e trasmettere i dati contemporaneamente tramite un cavo Ethernet, semplificando l’installazione ed eliminando gli errori di cablaggio e la necessità di un’alimentazione locale. Un’interfaccia NFC (Near Field Communication) permette invece una facile configurazione e manutenzione direttamente da uno smartphone. La connessione al cloud Belimo offre non solo un’estensione della garanzia da due anni a sette anni, ma tutta una serie di ulteriori vantaggi. Mantenendo una Energy Valve digitale “gemella” nel cloud, gli utenti autorizzati sono infatti liberi di interagire direttamente con i dati del dispositivo o i proprietari possono autorizzare una terza parte a fornire servizi di contabilizzazione o anche di analisi. https://www.rcinews.it/12893


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elenco aziende ABC............................................... 49

IVAR............................ IV DI COP. - 93

AERMEC.................................... 3 - 49

JOHN GUEST.................................. 92

APEN GROUP.......................... 25 - 94

KESSEL.......................................... 98

AR RISCALDAMENTO..... II DI COP. - 97 ARISTON THERMO................... 23 - 80 B METERS...................................... 55 BECKHOFF AUTOMATION................... 33 - 49 - 92

LOVATO............................................ 6

Anno XLVII - Numero 8 - settembre 2021 Direzione, Redazione, Abbonamenti/Head office, editorial office, subscriptions:

BOSCH TERMOTECNICA.................. 88 CAREL.......................................... 103

MUT MECCANICA TOVO........................... III DI COP. - 92

CHAFFOTEAUX............................. 102

NOBEL.................................... 49 - 91

COMPARATO NELLO........................ 90

OLIMPIA SPLENDID............... 43 - 101

CONDAIR................................ 11 - 90

PANTECNICA - GROUP.................... 97

CORDIVARI..................................... 59

PLASTIFER..................................... 82

COZZI............................................. 47

PROTER IMEX................................. 49

DAIKIN AIR CONDITIONING ITALY............................................. 67

RDZ...................................... 15 - 100

ECONORMA.................................... 91

RESIDEO................................... 9 - 94

Direttore commerciale/Sales manager: Cesare Gnocchi - cesare.gnocchi@tecnichenuove.com

ENOLGAS BONOMI........................ 103

ROCCHEGGIANI.............................. 29

EURO MOTORS ITALIA..................... 85

ROSENBERG ITALIA........................ 93

Ufficio Commerciale/Commercial department: Milano, Via Eritrea 21 - Tel. 0239090480 commerciale@tecnichenuove.com

EUROTIS...................................... 105

SAGICOFIM.................................... 13

FONDERIE SIME............ I DI COP. - 104 FONDITAL....................................... 49 GALLETTI.............................. 37 - 104 GEBERIT...................................... 102 GEORG FISCHER.................... 21 - 100 GIANNESCHI PUMPS AND BLOWERS...................... 96 - 101 GRUNDFOS HOLDING............. 27 - 102 HIREF............................................ 49 HOVAL.................................... 32 - 99 IDEMA......................................... 100 settembre 2021

LOEX.............................................. 49

MITSUBISHI ELECTRIC.................. 105

FIERA SAIE..................................... 87

RCI

LIRA........................................ 94 - 99

BELIMO ITALIA........................ 2 - 106

EVOTEK.......................................... 63

108

LG ELECTRONICS............................ 98

INNOVA................................. 68 - 105

SAIE BARI...................................... 84 SAMSUNG...................................... 86 SAUERMANN.................................. 95 SIEMENS........................................ 49 SYSTEMAIR DIV. AC.......................... 1 TECNEUROPA................................. 31 TECNO-VENTIL............................... 49 TOSHIBA ITALIA MULTICLIMA.......... 98 VIESSMANN................................... 96 VIP AIR EMPOWEREMENT............... 41 VORTICE ELETTROSOCIALI....... 45 - 83 WATTS INDUSTRIES ITALIA....... 88 - 90

INTELLIENERGY TECH.............. 39 - 72

WILO.............................................. 49

IRSAP............................................ 49

ZIEHL-ABEGG ITALIA................ 17 - 96

ISTA........................................ 76 - 95

ZOPPELLARO................................. 49

Amministrazione e Pubblicità/Administration and advertising: Casa Editrice/Publishing firm © tecniche nuove s.p.a. Via Eritrea, 21 - 20157 Milano - Italy Telefono 02390901 - 023320391 Direttore responsabile/Publisher: Ivo Alfonso Nardella Coordinamento editoriale area impianti: Marco Cardinetti marco.cardinetti@tecnichenuove.com Redazione/Editorial staff: Carlo Cozzi (Tel. 0239090339 - Fax 0239090331 carlo.cozzi@tecnichenuove.com) Comitato scientifico/Scientific Committeef: Dott. Ing. Franco Dindo, Prof. Ing. Enrico Lorenzini, Dott. Ing. Laurent Maillard, Prof. Ing. Ernesto Pedrocchi.

Uffici regionali/Regional offices: Bologna - Via di Corticella, 181/3 Tel. 051325511 - Tel. 051324647 Vicenza - Contrà S. Caterina, 29 Tel. 0444540233 - Fax 0444540270 E-mail: commerciale@tecnichenuove.com Internet: http://www.tecnichenuove.com Stampa/Printing: Logo srl Via Marco Polo, 8 - Borgoricco (PD) Responsabilità/Responsibility: la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Dichiarazione dell’editore/Publisher’s declaration: la diffusione di questo fascicolo carta + online è di 24.388 copie Testata associata/Associations

Coordinamento stampa e pubblicità/Printing and Advertising coordination: Fabrizio Lubner (responsabile), Alessandra Della Cerra tel. 0239090227 Grafica e impaginazione/Graphics and layout: Grafica Quadrifoglio S.r.l. - Milano info@graficaquadrifoglio.it vwww.rcinews.it Gestore di rete OVH San Donato Milanese Immagini/Images: Adobe Stock - Shutterstock Abbonamenti/Subscriptions: Valentina Fasolin (responsabile) valentina.fasolin@tecnichenuove.com Alessandra Caltagirone alessandra.caltagirone@tecnichenuove.com Domenica Sanrocco domenica.sanrocco@tecnichenuove.com Tel. 0239090440 - Fax 0239090335 abbonamenti@tecnichenuove.com Hanno collaborato a questo numero/ Contributors to this edition: Mario Arena, Andrea Brumgnach, Fabrizio Corbe, Giuseppe La Franca, Antonia Lanari, Martino Paradiso, Luca Stefanutti, Anna Zucchelli Abbonamenti/Subscriptions: Tariffe per l’Italia: Cartaceo Annuale 60,00; Cartaceo Biennale 110,00; Digitale Annuale € 45,00 IVA compresa. Tariffe per l’Estero: Digitale Annuale € 45,00 IVA compresa. Per abbonarsi a RCI è sufficiente versare l’importo sul conto corrente postale n. 394270 oppure a mezzo vaglia o assegno bancario intestati a Tecniche Nuove Spa - Via Eritrea 21 - 20157 Milano. Gli abbonamenti decorrono dal mese successivo al ricevimento del pagamento. Costo copia singola € 2,50 (presso l’editore, fiere e manifestazioni). Copia arretrata (se disponibile) € 5,50 + spese di spedizione.

Periodicità: mensile - Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art, 1. comma 1, DCB Milano Registrazione: N. 52 del 16-2-1974 Tribunale di Milano - Iscritta al ROC Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 6419 (delibera 236/01/ Cons del 30.6.01 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). Tecniche Nuove pubblica le seguenti riviste/ Tecniche Nuove publishes the following magazines Automazione Integrata, Bicitech, Commercio Idrotermosanitario, Costruire in Laterizio, Cucina Naturale, DM Il Dentista Moderno, Elettro, Dermakos, Farmacia News, Fluid Trasmissioni di Potenza, Fonderia - Pressofusione, Griffe, GT Il Giornale del Termoidraulico, HA Factory, Hotel Domani, Il Commercio Edile, Il Latte, Il Pediatra, Il Progettista Industriale, Il Tuo elettrodomestico, Imbottigliamento, Imprese Edili, Industria della Carta, Industrie 4.0, Italia Grafica, Kosmetica, La tua farmacia, Lamiera, L’Erborista, L’Impianto Elettrico, Logistica, Macchine Agricole, Macchine Edili, Macchine Utensili, Medicina Integrata, Nautech, NCF Notiziario Chimico Farmaceutico, Oleodinamica Pneumatica, Organi di Trasmissione, Ortopedici e Sanitari, Plastix, RCI Riscaldamento Climatizzazione Idronica, Serramenti Design e Componenti, Stampi Progettazione e Costruzione, Subfornitura News, Technofashion, Tecnica Calzaturiera, Tecnica Ospedaliera, Tecnologie del Filo, Tema Farmacia, TF Trattamenti e Finiture, Utensili e attrezzature, VVQ Vigne, Vini e Qualità, ZeroSottoZero.


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