ISSN 1970-6243
3/2018
Anno XXIX - Numero 3 - Marzo 2018 - euro 10,00 Fondato nel 1990 da Tommaso Tommasi Poste Italiane S.p.A. - sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, C/RM/36/2014. Registrazione Tribunale di Roma n° 240/90 del 7 aprile 1990
A febbraio il Panel centra il pronostico C’era una volta Fiat: adesso c’è Jeep per marzo una nuova stima al ribasso Marchionne ufficializza la svolta Fca Dopo l’ottima prova di febbraio con l’obiettivo mancato per poche unità (+0,7 punti di scostamento rispetto al totale), il Panel vede segno meno anche per marzo. Sono infatti 215.350 le unità previste, per un -5,04% rispetto al marzo del 2017, quando ne furono febbraio ’18 immatricolate 226.780 con usu gennaio ’18 na crescita del 18,5% sul marzo del 2016. In calo anche il numero degli ordini, sarebbero -4% rispetto al marzo dello scorso anno. Le Km0 vengono previste in quasi 17.900 unità, l’8,3% del venduto. Contenuto il pronostico per le auto altermar.’17 - feb.’18 native, saranno il 10% del mercato di marzo, -1,6 punti su feb.’17 - gen.’18 rispetto a febbraio. Per i sondaggi, abbiamo chiesto ai nostri Concessionari se fossero d’accordo ad affidare a un manager esterno la guida di Federauto. Una decisa propensione per il sì, 68%, contro il 32% del no. Idee ancora più chiare per gli utenti del nostro sito, l’80% dei quali pensa che l’esito delle votazioni politiche appena svoltesi avrà un effetto negativo sulle vendite di automobili nel corso dell’anno. (A pagina 3)
+7,96
-0,13
Numeri e analisi, lo stato del business nei bilanci 2016 dei Concessionari
Fatturati e RAI, suddivisi anche per aree geografiche e per dimensioni delle città; struttura dei costi e stock (giacenze in aumento, così come i tempi di rotazione); costi degli investimenti (in crescita); i risultati economici finanziari e quelli patrimoniali. Un approfondimento sullo stato di salute del business della distribuzione auto in Italia attraverso l’analisi dei bilanci 2016 dei Concessionari - in collaborazione con l’Osservatorio Bilanci del Centro Studi Dekra, una banca dati pensata per le Case e le Reti di vendita in cui sono stati inseriti più di 20mila bilanci di circa 3mila Dealer italiani. (Da pagina 10)
GRANDI MERCATI - FEBBRAIO 2018 SU FEBBRAIO 2017 USA EUROPA GIAPPONE ITALIA
+3,98%
-2,35%
-2,24%
-1,42%
Al Salone di Ginevra, Sergio Marchionne ha confermato le nuove gerarchie in casa Fca: “Jeep è un marchio eccezionale su cui dobbiamo puntare: diventerà il più importante del Gruppo”. Per Fiat si profila un futuro di minor peso in Europa: “La sua storia e la sua importanza restano, ma la sua rilevanza per il pubblico è diminuita. Svilupperemo tutto il possibile su Panda e 500, altro è difficile. Vista la concorrenza, meglio non investire troppo”. Sempre a Ginevra, il Ceo ha confermato i rumors sui contatti con i cinesi di Geely, poi sfumati. (A pagina 6)
Aperto in Italia il primo Cayu Store, concept Opel per la vendita “integrata”
A Brescia, con la collaborazione del Gruppo Barchetti, è stato aperto il primo store Cayu (Car for You) italiano, il concept Opel inaugurato a Stoccarda. Un format di vendita integrata tra on-line e off-line, che si svolge attraverso una piattaforma intuitiva e l’aiuto combinato di personal shopper e di Cayuki, il robot umanoide con intelligenza artificiale. Il tutto, all’interno di un centro commerciale, con la possibilità di test drive immediato. (A pagina 8)
Mercato Europa, bene febbraio a +4,3% con la Germania ancora locomotiva
A febbraio nei Paesi a targa UE le immatricolazioni sono state 1.125.397 pari a un incremento del 4,3% su febbraio 2017. Un risultato ottenuto grazie al +7,4% della Germania, seguito dal +13% della Spagna e dal +4,3% francese. Nei costruttori, nel primo bimestre il Gruppo Volkswagen conta 581mila unità e un +9,3%. Quanto a Fca, con Fiat che non brilla e con Lancia che crolla, l’esito è negativo (-1,6%). (A pagina 43)
Emissioni, ong attacca i diesel Euro6 “Meno del 10% rispetta i limiti UE”
La ong europea Transport&Environment ha pubblicato uno studio sulle strategie anti-smog adottate da 11 centri urbani, tra cui Milano. Vi si afferma che le città europee che hanno varato misure antismog dovrebbero impedire l’accesso alle zone a base emissioni anche ai diesel Euro6. Questo perché, si afferma, “meno del 10% dei diesel Euro6 in vendita soddisfano i limiti di emissione dell’UE”.
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Numero 3/2018