L’ECODI BERGAMO
LUNEDi 19 MARZO 2001
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LaBancaPopolare, proprietaria dellasededi Boccaleone, recupera l’area:lo stabile saràabbattuto Sottopasso
pedonale eareamerci Affidato Gliufficilasceranno viaRovelli.Possibile l’intesaperl’edificiotraOrioeAzzanoil progetto
la dogana traslocanelCentrofinanze
Dai chili di carta ai quintali di merci, dalle tassesui redditi a quelle sul commercio internazionale. Da un passato mai realizzato a un futuro possibile: potrebbeessere questa la sorte del Centro servizi del ministero delle Finanze, di quei 127mila metri cubi di cemento piantati al confine tra la città, Orio al Serioe AzzanoSanPaolo e mai entrati in servizio effettivo. Un monumento allo sprecocheperò potrebbe trovare nei prossimi mesi una destinazione, anche separziale. L’ipotesi riguarda il trasferimento nel Centro servizi degli uffici della doganadi Bergamo che attualmente hanno sedein via Rovelli in un edificio cheperò non è di proprietà dello Stato. E la molla chepotrebbe far scattare definitivamente il recupero del gigantedi cementosta proprio qui: la Banca Popolare di Bergamo,proprietaria del vecchio stabile di Boccaleone sembra avertutte le intenzioni di procedereall’attuazione del Piano integrato di recupero,contenutonel piano norma numero 16del Piano regolatore. In sostanza:recuperocompleto dell’area chedovrebbe passare attraverso l’abbattimento dell’edificio. In ogni caso,l’applicazione del Prg comporterà prossimamenteil traslocodella doganain una sede possibilmente meno problematicadi quellaattuale. «Certamente- spiegano dagli uffici della Banca Popolare - le intenzioni dell’istituto per quella specificaproprietà vanno nella direzione del rispettodei dettati del Piano regolatorecheimpone il recuperodell’area con il conseguente abbattimento degli edifici a sud di via Rovelli)). Una previsione che lascia poco spazioalla fantasia:la doganaha assolutobisogno di trovare un’altra sede. ((Noi - spiegano i responsabilidi via Rovelli dovremotrovare un altro posto,questoè chiaro.L’ipotesi del Centro servizi sta circolando con una certa insistenza e di certo si tratta di una sistemazione che a noi andrebbebenissimo, anche se credo che per noi il Centro servizi sia eccessivamenteampio. Lo dovremmo dividere con qualche altro ente, ma nonsarebbeun problema. Le nostre esigenzesono quelle di averea disposizione grandi spazi per i parcheggi e ampie spianate per le manovre dei cinquanta camion che
A pochesettimane dall’annuncio della disponibilità delle Ferrovie dello Stato ad abbandonare l’area dello scalo merci di via Gavazzeni, il progetto di riqualificazione sta già compiendo i primi passi. Spiega l’assessore all’urbanistica Luigi Nappo: «Da qualche giorno ho affidato l’incarico della progettazione urbanistica di quell’area a un professionista di Milano, lo stessoche sta già lavorando per noi sul progetto relativo alla realizzazione della tangenziale est)). Si tratta di uno studio complessivo che prevede la possibilità di riqualificare completamente l’area di via Gavazzeni, il cui sviluppo per molti decenni è stato bloccato dal fascio dei binari dello scalo merci. Il Centro servizi delle finanze tra la città, Orio e Azzano dovrebbe ospitare la dogana, attualmente in via Rovelli Dopouna lunga trattativa, all’inizio di febbraio Palazzo Frizzoni ha ottenuto il via libera dalle Ferrovie che si sono dichiarate disponibili ad abbandonare lo scalo merci. Le FShanno infatti dichiarato la loro disponibilità a dismettere in tempi rapidi una parte dello scalo merci, la parte più a sud (cioè più lontana dalla stazione) verso via Gavazzeni: Centro di ricezione e nistero dovrà ampliare 1994il cantiere si chiu- quattordici centri di ser- circa cento mila metri smistamento delle di- le memorie informati- de, dopo tre anni di la- vizi previsti in Italia da quadrati. Non si toccano chiarazioni dei redditi che. Che non sono certo vori. Nel 1991infatti il una legge apposita: la invecei sei binari più viprovenienti da tutta la grandi come i 127mila ministero affida l’inca- 146del 1980.E quello che cini alla stazionementre Lombardia. Un immen- metri cubi a disposizio- rito di edificare il cen- si vede oggi dalla stata- la parte di scalo più sposo deposito di carte, una ne tra Bergamo, Orio e tro al Consorzio di edi- le Cremascaè il risulta- stata verso Seriate (un sintesi globale dei gua- Azzano e soprattutto lizia finanziaria che suc- to di tre anni di lavoro. fascio di circa sette bidagni della gente lom- non sonocostruite con il cessivamenteassegnail Lo stop al cantiere arri- nari) potrà essere labarda: il centro delle tas- cemento armato. cantiere a tre diverse va dopo un lungo con- sciata libera, ma non suse.Lo scopoper il quale La tecnologia fa passi imprese, con l’obiettivo tenzioso tra il ministero bito. nel 1991il ministero del- da gigante e 1’11luglio di edificare uno dei e le imprese, che lamen- Per il Comune si tratle Finanze mise nero su tano mancati pagamen- ta di un’occasione imbianco il progetto del ti per alcune decine di perdibile per far partire Centro servizi poi comiliardi. l’operazione di sviluppo struito al confine tra Asl, l’assembleadei sindaci L’intoppo si risolve so- a sud della città e da queBergamo,Orio al Serio e lo quattro anni dopo,sul sto punto di vista l’amSi terrà domanialle 18(mercoledìalle 18in seconda finire del 1998,quando ministrazione comunaAzzano San Paolo era convocazione) al municipiodi Gorlel’assemblea deisin- i tribunali danno ragio- le non sembravoler perquesto.Belle intenzioni, dacideldistrettosanitariodi Bergamo. rimaste però del tutto ne alle imprese: il mini- dere tempo: ((L’incarico inattuate. Già, perchéda stero deve scucire i mi- che abbiamo affidato sette anni il gigante di Inps, consegnadei modelli 730 liardi non pagati. Nel spiega Nappo- riguarda cemento giace silenzioA partire daoggi(fino al 30aprile)i pensionatichein- frattempo però nel giu- la riqualificazione urso. tendonoavvalersidell’assistenza fiscaleall’Inpsposso- gno ‘98la patata bollen- banistica dell’intera zoMerito o colpa delle noconsegnare il 730.Potrannopresentare il 730anchei te viene rifilata al com- na che parte da un protecnologie più moderne pensionati che non si sono prenotati. La presentazione del missario straordinario getto di innovazioneviae della telematica. La modellopotràavvenireil lunedìegiovedì,daIIe8,30alle nominato per il comple- bilistica. In sostanza,abstessa che già da qualdelle opere,che biamo chiesto al proget15,15eil martedì,mercoledìevenerdì,dalle8,30alle 13. tamento che anno consente agli si dimette dopo pochi tista di prevederela positaliani di inviare le dimesi dall’assunzione sibilità di un sottopasso chiarazioni dei redditi la riunione della 5’ Circoscrizione del’incarico. In ogni ca- pedonale che si affianL’assessore allaPubblicaIstruzioneAlessandra Gallone so, restano irrisolti due chi al sottopasso per i dal computer di casa,diinterverràquestaseraalle20,30alIariunionedella5aCir- problemi: l’affidamento veicoli a motore». rettamente nell’archivio del ministero delle Ficoscrizione. All’ordinedelgiornogli interventiperlescuo- dei lavori di completaUna soluzione alterle delquartiere. nanze. Una possibilità mento dell’immobile e, nativa alla passerellaciche è stata via via messoprattutto, perchécom- clopedonale richiesta a sa in pratica da sempre Museo Storico, lezione sulla Cina pletare un’opera che con gran vocedagli studenti più italiani: così, al po- Questasera,alle 21,nel MuseoStoricodella città in il trascorrere degli anni del polo scolastico di via sto dei modelli compidiventata inutile. È sta- Gavazzeni, ma poi bocpiazzaMercatodelFieno,PaoloMeschiniterrà unale- è lati e spediti in busta to quest’ultimo il freno ciata dalla giunta VenezionecondiapositivesullaCina. chiusa spuntano i files a mano tirato per il Cen- ziani. Il tutto in tempi allegati e inviati in potro servizi: decidere co- assai stretti: «Credoche sta elettronica. Con una Corso di ballo latin*americano sa farne. Ora una solu- per giugno l’amminiconseguenza praticaIl gruppopolisportivoGrumellinaorganizzaun corso zione sembrerebbe es- strazione sarà in grado mente obbligata: il Cen- avanzato di ballolatino-americano nellascuolamediadel serci, quella della doga- di presentare le sue intro servizi non avrà più VillaggiodegliSposi.Sonoprevistecinquelezioni,ogni na. E la molla potrebbe tenzioni urbanistiche la sua carta da consersull’area dello scalo giovedìdalle21alle 23,a partire dagiovedì.Perinfor- scattare. vare, al massimo il miRo. Be. 1merci». mazioni,chiamareallo 03, 591807 o 03514518748. I
Dovevariceverele dichiarazioni deiredditi
Il gigantedimenticato
Lavorifermida7anni,127milametricubimaiutilizzati
ogni giorno effettuanole operazioni di sdoganamento da noi. Insomma, una sedechedal punto di vista logistico ci consenta di lavorare senzacreare troppi problemia chi ci sta attorno. Molto spesso infatti nelle vie limitrofe di Boccaleonesi creano ingorghi in coincidenza con le manovre dei mezzi chearrivano o partono dalla dogana)).Perchése è vero che la creazione dell’Unione Europea ha abbattuto le frontiere e quindi anche profondamente modificato i compiti di una dogana,è altrettantovero che l’economia berga-
ergo la doganava in cerca di una sede. Meglio, per le cassedello Statose la nuova sedenon fosse più di proprietà privata, giusto per risparmiare il canoned’affitto. Dunque, servirebbeun edificio già di proprietà dello Stato: uno spazio al passo COI tempi, il massimopoi sarebbe se le grandi vie di comunicazionecomel’autostrada fosseroa portata di mano. Tassellodopotassello, sembra comporsi l’identikit del Cen-
di ipotesi circa il suo possibile utilizzo er una potrebbe inin una eè correre sorta di wecustrizzato vo- ostata tanti soldi,, pero forzato» , lentieri l’oca causadi una chio ai mercati dell’Est necessitàche nei prossieuropeo, ancora esclusi mi mesi potrebbe farsi dall’Unione. ((Granparte impellente:trovar casaaldel nostro lavoro - sotto- la dogana. Da largo Belineano in dogana - ri- lotti, sededegli uffici del guarda proprio le merci Patrimonio e del Demain partenzao in arrivo di nio, non arrivano conferpaesi dell’Est. In arrivo meufficiali, ma qualcosa trattiamo soprattutto le sembracomunquebollire materie prime richieste in pentola.«POSSO solodidalle industrie della Ber- re - spiegaun funzionario gamascamentre in par- - cheil Centroservizi ècotenzasonoin gran parte i stantementeoggettodelprodotti finiti cheescono la nostra attenzione.Il fadal nostro sistemaecono- scicoloè sottoesameeanmico». drà prestotrovata una soDunque,ricapitolando. luzione per una struttura Si recupera via Rovelli, che è costata tanti soldi
dei cittadini)). Per la precisione,la cifra tondatonda di cento miliardi di lire, il cui prodotto giace inutilizzato dapocomeno di sette anni. «L’ipotesi del trasferimento della dogana al Centro servizi di Azzano - spiega l’assessore all’urbanistica, Luigi Nappo - mi è stata confermata pocotempofa dai dirigenti del Demanio.Credo che si tratti di una cosa fattibile, a quanto pare il ministero avrebbe già stanziatoi fondi per completarela costruzionedel Centroservizi, cheavrebbe bisogno di un intervento di portata abbastanza ridotta. D’altra parte in via Rovelli il Piano regolatore generale prevede un piano integratodi recuperoela proprietà ha manifestato la volontà di rispettarlo pienamente». Al Centro servizi delle finanze, a quanto pare, servirebbe un intervento breve e limitato. Soprattutto, chi metteràmano alle strutture dovràfare i conti con i guasti prodotti in questi anni da vandali e sbandatiche lo hanno abitato abusivamente.Ma soprattutto, si dovràriparare il degrado prodotto dal tempo. Sette anni che non sonobastati per dareun futuro al Centro servizi. Roberto Belin-gberi
L’associazione lanciaunacampagna di sensibilizzazione condépliante vignette:«Bastastrade,più investimenti nelferro»
ItaliaNostrachiede il ripristinodelleferroviedellevalli È finito il tempodei nascondinie dei documentini,delleparolegenerichein favoredei grandi malati (ambiente,centri urbani eperiferie).Cosìi responsabilidi Italia Nostradiconoa chiarelettere che ((latangenzialeestvoluta dal Comunedi Bergamoè una soluzionechenon condividiamo, un’altra spesaclamorosa,ingentissimachenon risolverà alcun problema,cheanzi lo aggraverà.Non sono questele soluzioni di cui Bergamoe la Lombardiahannobisogno.Si continua a spenderecentinaiadi miliardi in strade,il traffico aumenta,il risultato è sempre lo stesso,il caos». Il presidentedellasezionedi Bergamo di Italia NostraFilippoCarnevaleeil consigliere GiuseppePasquali Coluzzi incalzano: «Perla nuova Dalmine-Villa d’Almè il discorsoè analogo.Operecostosissime, di fortissimo impatto ambientalechenonrisolverannoi problemi. Occorrecapovolgerela logica, bisogna puntaretutto sulla ferrovia. Perrecuperare lo svantaggioaccumulatoin questi cinquant’annioccorrecheperla ferrovia in Lombardiasi investaotto volte quello cheèprevistoperla strada.Invecela «pro-
postadi indirizzi» per la mobilità realizzatadallaRegioneprevedeperle ferrovie un investimentocheè la metàdi quello relativo alle strade. «Questopiano regionalecosìcomeil pianonazionaledei trasporti è un pannicellocaldochenon serviràa niente:stiamoandandoversoil disastro.Perla ferroviasi promettonorealizzazioni chedovevanovenire realizzate trenta, quarant’anni fa comeil raddoppiodellaBergamo-Treviglioe il quadruplicamentodellaTreviglio-Milano.0 comela costruzionedellestazionidi LevateeArcene,tutte cosedi cui si parlada mezzosecolo.Ammessocheverrannorealizzate.Ma per non affogarenel traffico, nel fumo e nell’inquinamento bisognerebbefarne quattrocentodi questestazioni in Lombardia)). Italia Nostra ha preparato un documento di critica alla ((propostadi indirizzi» della Regione.E stavolta ha pensatoanchealla divulgazionedelsuopensiero,cosìha fatto stamparemigliaia di pieghevoliconvignette e riflessioni. In una,un papàeun bambinoosservanoun megaingorgosottodi loro,in mezzoal fumoeil papàsconsolatodice:«Làc’erauna
volta un treno...».In un’altra un uomoe una donnacoperti da una foglia di fico ascoltanounavocefuori campochedice: ((Disgraziati!Vi hoappenacreati evolete già l’automobile!». Sei vignette con diverseriflessioni. Per esempio:«Quante ore di lavorohai persoquestamattina e quanto carburantehai bruciato inutilmente?Un treno comodoe puntualenon sarebbestatomeglio?Seicertochegli approvvigionamenti di petrolio potranno continuaree a bassocosto?Hai mai calcolatoquantoincidesul tuo redditoil costo dell’automobileelo hai mai confrontato conla spesadi istruzione per i tuoi figli? Seisicuro chei nuovi progettistradali non sianodiretti soprattuttoa valorizzareterreni, servirel’espansioneedilizia, dare accessoa nuove zonecommerciali?» Carnevalee Coluzzi affermano chiaramenteche il problemadella mobilità non è di destra e neppure di sinistra, chesi tratta di questioni di tale gravità chedevono-andare al di là degli schieramenti.DiceColuzzi:«Occorreripristinare pienamentele ferroviedellevalli, la tramvia per Villa d’Almè e per Ranicaè ben
pocacosa.Occorronoanchelineemerci. Dalla fermata della ferrovia della Val Brembanadi Paladinabasterebbe un raccordodi quattro chilometri per arrivare a Curno,a incrociare la linea BergamoPonteSanPietrodelleFerroviedelloStato: conunapiccolaoperasi realizzerebbe un anello ferroviario attorno alla città connotevolissimivantaggiper la mobilità)). Italia Nostra è consapevoleche i discorsi di oggi sonoanaloghi a quelli di vent’annifa quandoancora,a chiacchiere si parlavadi potenziamentodelleferrovie, si denunciavail caosautomobilistico. «Seper le strade investiremo in Lombardianei prossimicinqueanniquattromila miliardi, per le [errovie dovremmo spenderne32mila. E necessarioche la RegioneottengadalloStatol+‘interarete echela sistemiela potenzi.E unaquestionedi portata storica. E non diciamo chenonpossanoservirealtre strade.Ma le priorità vannoinvertite.Togliamoil 50 percentodel traffico pesantedalla A4, mandiamole merci perferrovia: di colpo la A4 diventeràdi nuovopercorribile)). Paolo Aresi
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