! ! Bergamo, 13 luglio 2015! !
Oggetto: Ordine del giorno urgente!
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Al Signor Presidente! del Consiglio Comunale ! di Bergamo!
! Premesso che:! !
- secondo i dati comunicati dal Ministero dell’Interno solo nel 2014 sono arrivati oltre 170.000 profughi, mentre nei primi 5 mesi del 2015 ne sono arrivati circa 60.000, e i flussi migratori dal Nord Africa proseguono; !
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- in provincia di Bergamo i migranti ospitati nelle diverse strutture risultano oggi più di 800, e altri verosimilmente arriveranno, non trattandosi di un fenomeno episodico, con evidenti difficoltà per tutte le strutture coinvolte, dalla Prefettura alla Caritas, alle Amministrazioni comunali che hanno messo a disposizione spazi per l’accoglienza o che anche solo hanno ricevuto una parte dei migranti sul proprio territorio; !
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- nel Comune di Bergamo sono attualmente ospitati 73 migranti, in strutture comunali o di proprietà della Diocesi;!
! Considerato che: ! !
- diverse Amministrazioni comunali della provincia, tra cui alcune dell’Ambito in cui è inserito il Comune di Bergamo, si sono rese indisponibili ad ospitare gli immigrati in arrivo, scaricando in questo modo l’intero onere dell’accoglienza sui Comuni che hanno al contrario, pur di fronte alle difficoltà, confermato la loro collaborazione istituzionale, e rendendo ancora più arduo il compito della Prefettura, costretta a ricercare soluzioni d’emergenza; !
! ! Considerato inoltre che: ! !
- secondo i dati disponibili (Fonte: Ministero dell’Interno), contrariamente a quanto viene strumentalmente divulgato, circa il 50% dei richiedenti protezione internazionale ottiene una qualche forma di tutela (il 7% si vede riconosciuto lo status di rifugiato politico, il 19% ottiene il diritto alla protezione “sussidiaria” e un altro 23% la protezione cosiddetta “umanitaria”, senza considerare coloro che a fronte di ricorso ottengono tutela in sede di appello da parte della Giustizia ordinaria);!
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IL CONSIGLIO COMUNALE DI BERGAMO!
! Chiede! !
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- che il Governo, in proprio e in sede europea, si attivi a predisporre iniziative atte a disincentivare l’esodo dei migranti dai Paesi di origine, programmando investimenti e aiuti in quei Paesi, in un quadro di rafforzamento delle politiche di cooperazione internazionale;!
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- un impegno reale da parte dell’Unione Europea nella gestione e nel controllo dei flussi migratori dal Nord Africa, nonché nella condivisione tra i Paesi membri degli impegni legati all’accoglienza dei profughi; !
! E impegna il Sindaco: ! !
- ad offrire alla Prefettura la piena e leale collaborazione istituzionale del Comune di Bergamo rispetto al difficile compito dell’accoglienza dei migranti; !
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- a sollecitare la Prefettura alla messa in atto di uno schema di accoglienza che alla prima fase, necessariamente rivolta all’ospitalità di gruppi anche numerosi di migranti, ne faccia seguire una più frammentata e diffusa, basata sul coinvolgimento di Comuni, privati e parrocchie, che consenta di ricostituire le capacità ricettive dei luoghi di prima accoglienza e renda più sostenibile lo sforzo umanitario richiesto al nostro territorio. Si auspica che tale seconda fase sia orientata ad un’equilibrata distribuzione dei cittadini stranieri sul territorio, idealmente in modo proporzionato alla popolazione di ciascun Comune; !
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- a manifestare l’opposizione di questo Consiglio comunale rispetto alla paventata realizzazione di una “tendopoli” in cui ospitare i migranti, in questo Comune come in qualunque altro territorio della provincia, considerando tale soluzione inadeguata rispetto all’obiettivo di assicurare una dignitosa sistemazione ai profughi e di garantire nel contempo le migliori condizioni di sicurezza e di tutela dell’ordine pubblico;!
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- a promuovere la più ampia applicazione del “Patto di volontariato” sperimentato per la prima volta a Bergamo, volto a favorire la collaborazione volontaria per attività di interesse pubblico da parte dei migranti ospitati nel Comune di Bergamo in attesa dell’esito della richiesta di protezione internazionale, nonché la sua adozione da parte di altri Comuni della provincia; ciò con l’obiettivo di definire percorsi formativi che promuovano presso i migranti una cultura della partecipazione e della restituzione verso le comunità ospitanti. !
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Il Sindaco, Giorgio Gori!
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