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Trofeo ACI

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ACI INFORMA Il Covid impone nuove proroghe per patenti e revisioni

La validità del foglio rosa si allunga da sei mesi ad un anno con tre prove consentite per sostenere l’esame di guida, che cambia per quanto riguarda la teoria: bisognerà rispondere a 30 domande in 20 minuti!

■ La pandemia da Coronavirus ha di certo cambiato tante cose nella nostra vita e molte sono state le conseguenze che hanno riguardato il settore delle autoscuole e delle patenti in genere. Il protratto stato di emergenza ha influito, con il passare del tempo, su una serie di proroghe delle patenti che ha messo in difficoltà anche gli stessi addetti ai lavori. Ed è per questo che possono venire utili i due schemi riportati. Come si può notare, una patente scaduta nell’ormai lontano febbraio del 2020 ad oggi è ancora valida. E questo senza che il titolare abbia effettuato in questi anni la periodica visita per l’accertamento dei requisiti psico-fisici necessari per la guida dell’autoveicolo. Potenzialmente potremmo in questo momento avere sulle strade conducenti non più idonei, soprattutto persone ultraottantenni che dovrebbero rinnovare la patente ogni due anni e che in questo modo possono circolare ormai da quattro. Vero è che moltissimi continuano a rinnovare la patente a prescindere dalle proroghe, ma il pericolo rimane. In queste pagine pubblichiamo anche una tabella dove sono ri-

Rubrica a cura delle Autoscuole Ready2Go

portate le proroghe delle CQC (Carta di qualifica del conducente), del CFP (Certificato di formazione professionale, attestato per guidare veicoli che trasportano merci pericolose) e del CAP (Certificato di abilitazione professionale, utilizzato ad esempio dai conducenti di taxi). È stata poi introdotta una nuova norma, chiamata “Esperimento di guida”, per coloro che hanno la patente scaduta da oltre cinque anni. Precedentemente chi aveva la patente di guida scaduta da oltre tre anni doveva sottoporsi agli esami di revisione, teoria (comprensiva dei quiz, particolarmente ostici per chi ha la patente da parecchi anni) e prova pratica. Con la nuova norma si effettuerà solo l’esame di guida (giusto per vedere se il conducente ricorda ancora come si sta al volante!). In caso di esito negativo si verrà sottoposti a revisione (sia teoria che guida). Nel numero di GUIDACI di novembre avevamo parlato del foglio rosa, del suo utilizzo e della sua durata. Qualche giorno dopo è uscita una norma che ha modificato la validità e il numero di prove che si possono effettuare durante la durata del documento. Da sei mesi e due prove possibili si è passati alla validità di un anno per tre prove, questo anche per far fronte alle grosse difficoltà della Motorizzazione di effettuare gli esami entro i canonici sei mesi. Inoltre, il test per il conseguimento della patente è passato da 40 quiz da risolvere in 30 minuti a 30 quiz da completare in 20 minuti. Due le spiegazioni date: tenere all’interno dell’aula i ragazzi il meno possibile e prevedere la possibilità nella stessa mattina di svolgere un turno supplementare visto il risparmio di 10 minuti a esame (e questo a Vicenza si è subito verificato!). Un’altra grande novità introdotta è stata quella di permettere ai neopatentati di poter guidare, nel primo anno di possesso della patente, veicoli anche di potenza superiore a 70 kW e superiori a 55 kW/t – purchè aventi a fianco un conducente con patente B da almeno 10 anni (e dall’età inferiore a 65 anni) o con patente superiore. Si è eliminata finalmente la stortura che permetteva ad un aspirante conducente di guidare veicoli di qualunque potenza con il foglio rosa, a patto di avere a fianco un “tutor” con i suddetti requisiti. Lo stesso ragazzo/a il giorno dopo aver conseguito la patente non poteva più guidare lo stesso veicolo, nemmeno con il “tutor”! Di fatto questo creava un grosso problema alle famiglie che magari avevano un’autovettura anche di potenza di poco superiore ai limiti fissati. Vedere il proprio figlio/a impossibilitato a guidare la vettura di casa per un anno andava prima di tutto a scapito della sicurezza (perché si sa, l’esperienza di guida si acquisisce solo circolando per la strada) e la vecchia norma non aiutava certo in questo senso.

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