TEST DALLARA STRADALE
Ancora un gioiello dal papà della Miura Galleria del vento, materiali compositì, tecnici di alto livello e la guida dell’ingegner Dallara sono gli ingredienti che hanno creato la Stradale, una super sportiva con elevatissime prestazioni che si distingue per il grande studio dell’aerodinamica e della leggerezza. Testo di Maurizio Gussoni
C
olin Chapman approverebbe l’essenzialità e la semplicità di questa vettura! Parole dell’ingegner Gianpaolo Dallara, al momento della presentazione della sua Dallara Stradale. Ma è la signorilità dell’ingegnere che ha impedito di dire che Chapman, vedendola, sarebbe stramazzato per l’invidia! Dallara ha poi aggiunto: “In questo progetto c’è tutto ciò che abbiamo imparato dalle corse e dalle collaborazioni con i nostri clienti, sono convinto che chi utilizzerà questa auto
potrà provare il gusto del viaggio per il viaggio, la voglia di salire in macchina per fare un bel giro, il piacere di guida“. Infatti, la Stradale non è una GT e neanche una supercar. Le prime sono auto di lusso, comode, veloci ed adatte ai lunghi spostamenti dei… benestanti. Le seconde sono certamente sportive, ma si distinguono per una elevatissima tecnologia che, nonostante dei pesi spesso rilevanti, consente loro di diventare agili, molto spesso anche sfidando le leggi della fisica. Questa è diversa, è una macchina da
corsa messa in strada. È un fuscello che ha una grande potenza, ma non una potenza spaventosa. Infatti la leggerezza e la penetrazione aerodinamica quei cavalli... li fanno valere il doppio. Ma come descrivere questo autentico gioiello della tecnica italiana? Nella configurazione di partenza la Stradale era la classica barchetta (una grande tradizione tradizione italica), quindi priva di portiere e da guidare sempre con i capelli al vento. Ma oggi esiste sia in versione “targa” che in versione
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