Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BERGAMO In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa. Edizioni Contatto srl - via Piatti, 51 - 24030 Mozzo (BG)
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Sommario Sommario
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Sommario
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Ai blocchi di partenza “Italia in Tavola”
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Il Bonarda che esalta le torte “della nonna”
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Icam e il gelato. Sperimentazioni d’autore
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Il mercato dei crostacei. Come distinguerli
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Melone e uva aprono la stagione autunnale
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L’Anag premia le Acquaviti d’oro
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Gli italiani e la birra. Un “amore” eterno
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L’Europa regolamenta le etichette alimentari
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Onav. La delegazione di Milano cresce
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A settembre, i 40 anni della Douja d’or
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Vini da pesce. Dal MiWine a New York
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Territorio e aziende per il Müller Thurgau
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Pinot grigio. Al concorso 15 medaglie italiane
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A Valdobbiadene il mondo degli spumanti
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Ambasciatore del Garda Classico a Lonato
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Frontiere di libertà con l’Alfa Spider
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Cresce la “febbre” per il BonTà di novembre
82 82 In copertina La Fiera di Brescia si prepara ad accogliere a ottobre la seconda edizione di “Italia in Tavola”, l’evento dedicato alle specialità nazionali. La quattro giorni sarà caratterizzata da momenti rivolti soprattutto agli operatori. Tavole rotonde, convegni, dibattiti e dimostrazioni pratiche vedranno pratagonisti i rappresentanti di spicco del settore. Un occhio di riguardo andrà anche alle selezioni vinicole italiane. Non sarà, quindi, un’esposizone di massa, ma un evento elitario per valorizzare la produzione agroalimentare e la sua professionalità.
MENSILE DI CULTURA ENOGASTRONOMICA E TURISMO
“Lombardia a Tavola” è una rivista di cultura enogastronomica e turismo. Si rivolge nel territorio della Lombardia e del nord Italia, ad alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, cuochi, barman, luoghi di ritrovo, enti, aziende, associazioni e privati che si interessano di enogastronomia e turismo, per un totale di oltre 38 mila destinatari.
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La tavola italiana torna a vincere all’estero
S Negli Usa il vino italiano torna ad essere il più venduto. E intanto ripartono di slancio anche le vendite di salumi in Europa. Un successo dell’agroalimentare italiano, che conta su enti e imprese, e soprattutto sul lavoro di ristoratori e di sommelier che sono i veri portabandiera del food “made in Italy”
egnali più che incoraggianti. Per l'enogastronomia e la cucina italiane si stanno riaprendo i mercati esteri. Il dato forse più significativo riguarda le vendite di vino negli States (un milione e 2.170 ettolitri) che nel primo semestre ci hanno riportato al primo posto battendo nettamente l'Australia (ferma a 916mila ettolitri) e, soprattutto, creando una distanza al momento incolmabile con il terzo esportatore, la Francia, che scende a 466mila ettolitri, anche se mediamente di prezzo più elevato. I dati, forniti dall'Italian wine and food institute, parlano di un aumento del 9,1% in quantità e del 7,5% in valore. Un successo, soprattutto se si tiene conto che in molti casi si tratta di vini di territorio, alternativi a quelli internazionali al sapore di legno, capaci di esprimere quelle differenze che rendono così ricca l'enologia italiana e l'intera filiera agroalimentare. Se poi si tiene conto che nel frattempo ci sono segnali positivi anche per altri prodotti come i formaggi o i salumi (il cui export nel primo trimestre, secondo l'Assica, è aumentato dell'8%, per 22mila tonnellate, soprattutto nella Ue), si può ben capire come per il sistema del food italiano ci siano oggi condizioni più che positive. E tutto ciò, va detto, grazie agli sforzi congiunti che, finalmente, il sistema Paese sta cominciando a mettere in atto. Grandi imprese e consorzi, Ice e Camere di commercio, Regioni e associazioni di categoria hanno in particolare avviato, sia pure timidamente, molte iniziative in comune che ora stanno cominciando a dare i loro frutti. Centrale si sta in ogni caso dimostrando la capacità di rappresentare al meglio la ricchezza enogastronomica italiana puntando sulla “tavola”. Basti pensare che molte operazioni di promozione sono affidate ai professionisti che fanno, come è giusto che sia, da mediatori fra i produttori e i consumatori: cuochi e sommelier in primis. E poiché la ristorazione italiana (sia quella nazionale, sia quella presente nei vari Paesi dove si fanno esportazioni) ha dimostrato di essere il canale migliore per valorizzare il “made in Italy” a tavola, è assolutamente indispensabile che di ciò si prenda atto e, a tutti i livelli, si investa sulla valorizzazione di mestieri e imprese (e prodotti) che di fatto non sono oggi tutelati a sufficienza. Proprio i successi all'estero della nostra filiera sono la controprova di come la cucina italiana possa tirare la volata ad un intero comparto che conta. Per far questo occorre fare cose serie e magari mettere nel cassetto idee un po' bizzare come i famosi bollini blu che dovevano garantire i ristoranti italiani all'estero. Ci piacerebbe che il ministro De Castro ci facesse sapere cosa è successo dopo le sperimentazioni del suo predecessore in Belgio. E magari quanto sono costate. Invece di strade fantasiose occorre battere quella della tutela delle produzioni italiane. Negli Usa siamo tornati il primo esportatore di vino, ma su quel mercato si vendono vini che “sembrano” italiani in quantità ancora superiori. Per non parlare del fatto che in Cina noi non vendiamo salumi, ma i francesi sì, e per giunta presentando quei prodotti come “al gusto italiano”… Alberto Lupini alberto.lupini@lombardiaatavola.it
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P R O S P E T T I V E D E L V I N O I TA L I A N O Edizioni Contatto srl Via Piatti, 51 - 24030 Mozzo (BG) Tel 035 615370 - fax 02 700557702 segreteria@lombardiaatavola.it Amministratore: Mariuccia Passera
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Biologico o no, ma di qualità di Roberto Vitali
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on è possibile esaurire il discorso sul “vino biologico” in un breve editoriale. Mi basta sottolineare un concetto: attenzione ad evitare ogni estremismo. Fra la convenzione chimica che condiziona la produzione e la nuova affermazione del biologico, effettuata in termini troppo radicali, sta il rischio di destabilizzare il sistema e disorientare i consumatori. «Come professionista che si pone la responsabilità di portare al consumo prodotti alimentari corretti scrive Patrizia Signorini, enotecaria in Cremona e vicepresidente Vinarius - mi sento in difficoltà nell’ascoltare che, tout court, viene demonizzata l’esperienza produttiva di mezzo secolo e che solo oggi vengono sottolineati gli eccessi, gli abusi e le storture del sistema di coltivazione delle uve». Il vino biologico deve essere protetto da approfittatori, senza però screditare il tradizionale. L’impegno deve essere di tutta l’agricoltura per uscire da una logica “chimica” e produrre alimenti più sani. Inoltre, non è solo la coltivazione in campo che deve essere ben regolamentata, ma anche la vinificazione. Resta il discorso dei controlli. Non c’è dubbio che la viticoltura e l’enologia italiana abbiano fatto passi da gigante negli ultimi 25 anni, ma succede ancora di trovarsi ad assaggiare bottiglie di vino che non soddisfano, per le quali è difficile trovare coerenza tra etichetta e contenuto. Di vino buono ce n’è tanto, per tutte le tasche, ma di vino senza arte né parte se ne vende molto. A certi prezzi come è possibile credere che il vino sia di qualità? Il palato non mente. Fondi di cantina sono serviti ancora frequentemente in banchetti, rendendo altalenante l’immagine che il vino ha tra i consumatori più attenti. roberto.vitali@lombardiaatavola.it
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programma è servito Italia in Tavola replica a ottobre L Il
a seconda edizione di “Italia in Tavola” - in programma alla Fiera di Brescia dal 5 all’8 ottobre - si presenta come un evento che parla il linguaggio dell’eccellenza, dedicato alle specialità e ai prodotti più ricercati della nostra penisola. «Sarà un approfondimento della cultura gastronomica e delle tecniche che caratterizzano l’alta cucina, un punto di riferimento dell’eccellenza agroalimentare italiana». Parola di Francesco Bettoni (nella foto), amministratore delegato della Spa Immobiliare Fiera di Brescia, che aggiunge: «per il valore e la qualità dell’agroalimentare bresciano penso che Brescia meriti una manifestazione come questa». La quattro giorni sarà caratterizzata da momenti particolarmente ricchi di significato per il settore, rivolti agli operatori e a un pubblico competente: giovedì 5 ottobre, alle ore 16, la tavola rotonda “Dove va la nuova cucina italiana?”, con la partecipazione dei più importanti giornalisti e alla presenza dei più qualificati chef italiani. Alle ore 18,30 della stessa giornata, la presentazione ufficiale della guida “I Ristoranti d’Italia 2007” de L’Espresso, direttore Enzo Vizzari; nella mattinata di venerdì 6 ottobre, il convegno “Caro vino, sei proprio caro….”. Sono previsti anche numerosi laboratori che vedranno impegnati famosi cuochi italiani nella realizzazione di particolari ricette dedicate agli appassionati di alta cucina. Fatto nuovo per questa
edizione sarà anche la partecipazione di quattro giovani chef francesi, che interpreteranno esclusivamente prodotti tipici italiani secondo la loro fantasia e il loro stile. All’ora di pranzo sarà in funzione un ristorante gestito dall’Associazione italiana Jeunes Restaurateurs d’Europe che, attraverso la creatività di tre chef
diversi ogni giorno, proporrà differenti menu in grado di valorizzare i prodotti tipici delle loro Regioni. Tutti i visitatori avranno a disposizione una ricca scelta di assaggi offerti dai produttori direttamente negli stand; un’ampia zona appositamente allestita sarà destinata alla degustazione delle
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migliori selezioni vinicole italiane, secondo un sistema di autogestione con carta prepagata. Data da segnare il 7 ottobre che vedrà l’inizio del primo campionato “Gran Trofeo d’Oro della ristorazione italiana - Dal tavolo al dolce”, concorso nazionale per grandi allievi e maestri delle scuole alberghiere italiane, con la premiazione finale prevista per domenica 8 ottobre. Questa gara sarà promossa dalla Provincia di Bresciaassessorato Agricoltura, alimentazione e agriturismo e dalla Camera di commercio di Brescia, con la supervisione del maestro Iginio Massari, noto pasticciere. «Non sarà un’esposizione di massa precisano gli organizzatori - ma puntiamo su una qualità estrema sia nella produzione agroalimentare che nella professionalità degli addetti alla ristorazione».
Italia in Tavola 5-8 ottobre 2006 Brixia Expo Fiera di Brescia via Caprera 5, 25125 Brescia Tel 030 3463482-485 www.italiaintavola.org www.brixiaexpo.it
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ABBINAMENTI
Le torte di “ una volta ” richiamano i vini dell’ Oltrepò
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ottiene un impasto di farina, uova, zucchero, scorza di limone e mandorle tritate. Dopo la lavorazione necessaria per rendere omogeneo l’impasto, è cotta in forno ad alta temperatura. Entrambi questi dolci sono figli della civiltà rurale, sono semplici ed essenziali, la cui dolcezza è data solo dallo zucchero e dalla preparazione in casa. Non vogliono un vino elegante e strutturato che li imbarazzerebbe, ma schietto e sincero come loro, e rosso perché tale per i contadini era il colore della bevanda di Bacco. Per il Pan de mein una bottiglia lombarda che si abbina è l’Oltrepò pavese Bonarda, nella versione amabile e vivace, piacevolmente fruttato con sentori di marasca e un finale che non tradisce. Per la Torta di mandorle, invece, si consiglia l’Oltrepò Sangue di Giuda fragrante, intenso e di lunga persistenza.
gnuno di noi lega la propria infanzia a un dolce che sa di casa, di famiglia, di tenerezza. Fa parte delle nostre radici e il suo ricordo ci è caro. Ciò che avviene individualmente succede anche per le tradizioni di un popolo. Ogni regione vanta dolci antichi, frutto della cultura e dell’economia di MIROSA SERVIDATI, quel territorio. È importante SOMMELIER, continuare a produrre queste delizie SOTTOLINEA del passato perché fanno parte della GLI ABBINAMENTI TRA I VINI E I CIBI nostra storia. In particolare, alcuni DI CASA NOSTRA prodotti dolciari lombardi risalgono addirittura al Medioevo come il Pan de mein e la Torta di mandorle. Il primo è un dolce tipico delle province di Milano e Como e il suo nome significa “pane di miglio”. Questa leccornia viene anche chiamata “panigada”, da “panga”, sambuco, i cui fiori sono usati per la sua decorazione. Per preparare il Pan de mein si utilizzano tre tipi di farina, frumento, mais a grana fine e a grana grossa, a cui vengono aggiunti uova, burro fuso, zucchero, sale, una parte dei fiori di sambuco e il lievito. Il tutto è lavorato fino a formare una pagnotta che riposerà lievitando per un’ora. La massa viene poi divisa in tante piccole pagnottine cotte in forno. Prima di servirle si cospargono di zucchero a velo e fiori di sambuco. La torta di mandorle, invece, è tipica dell’Oltrepò pavese e del cremonese, anche se pare originaria di Varzi. La sua realizzazione è semplicissima: si
Mirosa Servidati
O.P. Bonarda Doc La Moranda di Travaglino Tipologia vino: O.P. Bonarda Doc Etichetta: La Moranda Uvaggio: Lugana 100% Vinificazione: fermentazione termocontrollata Invecchiamento: nessuno A ffinamento: in acciaio Pro fumo: fruttato, con sentori di frutti di bosco Sapore: pieno, morbido e persistente Longevità: da bere giovane Gradi: 13% vol. Temp. di servizio: 12-14°C Acidità totale: 6,50 °/°° Abbinamenti: salumi, minestre, risotti e formaggi piccanti Azienda Agricola Travaglino di Vincenzo Comi & C sas Loc. Travaglino, Calvignano (Pv) Tel 0383 872222 - Fax 0383 871106 www.travaglino.it - info@travaglino.it
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C I O C C O L AT O
Una cascata di gelato tra le dolci proposte Icam
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empre più spesso Icam offre opportunità d’incontro tra mondo produttivo e artigiano, proponendo momenti di approfondimento e dibattito in materia di cacao. Il gelato, re della stagione estiva, è stato protagonista di numerosi eventi Icam, tra cui due meeting organizzati a Caserta il 15 e 16 maggio e a Lecco il 29 e 30 maggio. In particolare, la kermesse lecchese ha affiancato la proiezione in aula di un filmato sulla coltivazione del cacao nella Repubblica Dominicana, seguendo le fasi più interessanti di lavorazione e produzione, alla parte didattica. La parte più tecnica e dimostrativa ha visto l’alternarsi dei maestri pasticceri Sergio Colalucci e Pier Paolo Magni (nella foto) presso il Jolly hotel “Pontevecchio” di Lecco. «Attraverso queste dimostrazioni - ha spiegato Pierpaolo Magni - intendiamo fornire al professionista suggerimenti e consigli per la preparazione di un gelato vincente anche nella produzione giornaliera». «Ricerca, accurato studio della
materia prima e perfetta bilanciatura delle percentuali degli ingredienti - ha continuato per parte sua Sergio Colalucci - sono il segreto per la riuscita di una ricetta in termini di sicuro risparmio, ottima conservazione ed eccellente gusto. Tutto ciò unito a tecnologia, una buona dose di creatività ma soprattutto la scelta di prodotti di qualità». Così, la varietà di cioccolati firmati Linea Professionale adatti all’uso in gelateria ha suggerito un ampliamento delle proposte di gelato al cioccolato tale da proporre una “Carta del gelato al Cioccolato”. Gelato al cioccolato Bianco Edelweiss, latte, latte Vanini, fondente, fondente Grand Crus, biologico sono state le proposte presentate dal maestro Colalucci. Al termine del seminario “Icam & il Gelato al Cioccolato” l’azienda dolciaria, a conferma della sua capacità innovativa e di aggiornamento, ha rinnovato l’invito a tutti gli operatori per il prossimo autunno con lo sviluppo di idee-ricette su monoporzioni, torte gelato e decorazioni.
60 anni... portati con stile Era il 1946 quando la Icam si trasferiva a Lecco per avviare la piccola fabbrica di produzione del cioccolato. Sono passati 60 anni, ma l’azienda li celebra con una marcia in più. Abbandonando la gestione uninominale per scegliere un organismo collegiale di governo. Carolina Vanini Agostoni, dopo 45 anni da amministratore unico, lascia la carica per ricoprire quella di presidente onorario. Giancarlo Vanini, Plinio Agostoni, Emilio Agostoni e Pierpaolo Bianconi sono i 4 membri eletti nel nuovo consiglio che vede Angelo Agostoni come presidente e amministratore delegato. Adelio Crippa riveste la carica di direttore generale.
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A EUROCHOCOLATE I “COSTRUTTORI DI DOLCEZZE” Dopo il record di visitatori dello scorso anno (oltre 1.000.000) la 13a edizione di Eurocholate si terrà a Perugia dal 14 al 22 ottobre. Ad aprire le danze il Choco Day,la festa del cioccolato puro.Puntuale,il nuovo claim della kermesse “Costruttori di dolcezze” aprirà le porte a collaborazioni con realtà economiche di Paesi produttori di cacao.Dominante il tema “equocioccolato” su cui ruoterà l’evento Equochocolate.Una tavoletta equo-solidale sposerà l’icona di questa edizione,la cazzuola.Tra le novità,la costruzione di un maestoso Choco Wall,l’allestimento di una Officina del cioccolato e del Chocolate Show Rhum.La borsa del cioccolato “Chocolate Exchange” e i laboratori ludico-didattici in collaborazione con l’Università dei Sapori di Perugia.L’azienda Icam sarà presenta alla kermesse perugina.
UNITI CONTRO L’AUMENTO IVA AL 20% Secco disappunto della Compagnia del Cioccolato per l’aumento dell’Iva al 20% sul cioccolato e altri prodotti dolciari.Il presidente nazionale Roberto Bava si è espresso in merito.«Come Associazione dei consumatori e amanti del cioccolato avevamo accolto con favore la notizia che proprio il comparto cioccolatiero,con un incremento del 3,8% in volume e del 3% in valore,aveva contribuito in maniera significativa al risultato positivo nel 2005 della produzione dolciaria.Ora l’incremento dell’Iva corre il rischio di penalizzare i consumatori. Abbiamo la preoccupazione che il cioccolato venga visto fiscalmente come un prodotto di lusso,dimenticando che è ormai entrato a pieno diritto nella dieta alimentare delle famiglie italiane».
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Jada e Bisol , dal Veneto gioielli del gusto I l mese di settembre porta con sé i colori dell’autunno e annuncia l’incedere della tipica atmosfera di fine anno. Molti sono allo stesso tempo consumatori e operatori dell’alimentare, spesso anche appassionati gourmet alla ricerca di qualcosa di eccezionale da proporre in occasioni particolari. Da un lato c’è la volontà di offrire in dono alle persone care o ai clienti sapori dal gusto indimenticabile, in grado di comunicare affetto e gratitudine. Dall’altro si vorrebbero
Jada Tel 0423 900213 - www.gustosissimo.it Bisol Desiderio & Figli Azienda Agricola 31040 Fol di Valdobbiadene (Tv) Tel 0423 900138 - Fax 0423 900577 www.bisol.it - info@bisol.it
consolidare i rapporti commerciali, proponendo ai clienti specialità alimentari molto preziose perché ricche di un contenuto intrinseco così “particolare” da non avere prezzo. Le specialità alimentari a marchio Jada, distribuite da Bisol, sono la giusta risposta alle aspettative di un pubblico raffinato e composito particolarmente esigente nella scelta enogastronomica. Prelibatezze rare preparate con passione e sapienza artigianale in laboratori che ripropongono le tradizionali ricette venete degli avi, rappresentano una selezione rigorosa di quanto di meglio possa offrire la gastronomia veneta. Per citare alcuni prodotti, adatti all’inizio autunno e tipici della produzione di stagione, sono perfetti i Funghi porcini in olio extravergine di
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oliva, da servire come stuzzicante aperitivo o come contorno a secondi piatti. Da accostare magari al Fior di filetto di maiale stagionato, sempre firmato Jada. Per finire, l’aroma del caffè da proporre racchiuso nelle Chicche al caffè veneziano. Le specialità Jada non sono né potrebbero mai essere alimenti dal gusto anonimo perchè portano con sé i profumi delle vigne, delle erbe e dei fiori, e le tradizioni del territorio in cui sono stati create. Tutti i prodotti sono proposti in confezioni regalo di grande impatto, con una veste grafica elegante, tanto ricca di armonia e colore da impreziosire anche a livello emozionale il gustoso contenuto. Perfette come regali per le feste ma anche come dono per un avvenimento speciale, le specialità alimentari Jada possono essere acquistate singolarmente o composte in pacchi dono insieme ad alcune bottiglie di Prosecco Bisol. Dal 1996, anno di fondazione di Jada, Bisol accompagna le specialità con uno dei suoi vini della zona, proprio per rendere tangibile l’accostamento tra la tradizione enologica e quella alimentare veneta. Grazie all’aspetto particolarmente accattivante delle confezioni arrichiscono di colore e allegria le vetrine di un negozio di gastronomia di alta gamma o di un’enoteca mentre per la ristorazione rappresentano, con il loro gusto semplice e nello stesso tempo raffinato, un pratico complemento del menu.
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È un vero piacere...
Chi vive nel cuore dei frutteti e dei vigneti soleggiati dell’Alto Adige sa come deliziare il proprio palato: con una grappa di particolare eleganza e morbidezza, con una Williams dall’ineguagliabile freschezza o con un bicchierino di raffinato liquore. Il meglio dell’arte distillatoria della famiglia Roner.
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Alpe del Garda Solo latte di Bruna
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ra i caseifici più rappresentativi del territorio lombardo l’Alpe del Garda si distingue per la scelta di allevare solo vacche di razza Bruna nella stalla di sua proprietà, caratterizzate dalla produzione di un latte di alte qualità organolettiche e dalla capacità di adattamento a quasi ogni tipo di clima e idonee a essere lasciate al pascolo in zone montane con benefici per l’ambiente dati dalla preservazione di pascoli d’altura. La Cooperativa caseificio Alpe del Garda è nata nel 1980 come strumento di rilancio e crescita per l’economia locale. Una delle principali funzioni fu la sostituzione delle latterie turnarie presenti sul territorio delle frazioni di Tremosine. Nel 1985 il caseificio ha iniziato l’attività di trasformazione, nonostante le difficoltà legate alla posizione geografica di estremo isolamento. Lo sviluppo sostenibile è una priorità irrinunciabile di Alpe del Garda che dedica parte degli investimenti alla riduzione dell’impatto ambientale dell’attività produttiva. Oggi è certificata Iso 9001 2000 per quanto riguarda il processo produttivo. Il core business è rappresentato da prodotti caseari: il 90% del latte conferito è trasformato in formaggio Garda stagionato e in Formagella Tremosine, entrambi certificati Anarb “disolabruna”. Il Garda è un formaggio tipico della zona, tradizionale della Lombardia semigrasso a pasta dura e semicotta, da taglio o da grattugia a seconda della stagionatura (comunque non inferiore agli 8 mesi). La Formagella Tremosine è a pasta morbida, con occhiatura sparsa, dal sapore fragrante e dal profumo delicato, prodotta con latte parzialmente scremato; è stagionata per circa 70 giorni in camere con innesti selezionati di muffe, ha una pezzatura di circa 1400 grammi e rappresenta circa l’80 % della produzione del caseificio.
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Spicca il Bitto Dop tra i formaggi di Valtellina
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formaggi Valtellina Casera, Bitto e Valtellina Scimudin sono i prodotti di punta del settore lattierocaseario in provincia di Sondrio. Una grande ricchezza per sentire gli aromi e i profumi che rendono uniche le valli alpine di Valtellina e Valchiavenna. Il Valtellina Casera Dop è un formaggio semigrasso che si ottiene dal latte degli allevamenti della provincia di Sondrio, lavorato nei caseifici dislocati sul territorio. Dal sapore dolce, di latte, si sposa bene con il grano saraceno per dar vita ai piatti della tradizione valtellinese come i pizzoccheri e gli sciatt. Con il protrarsi
della maturazione, che avviene nelle tradizionali “casere” o in adeguate strutture, diventa più intenso e aromatico. Il Bitto Dop, invece, si ottiene esclusivamente con il latte dagli alpeggi della provincia di
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Sondrio e di alcuni comuni limitrofi dell’Alta Valle Brembana ed è ai Celti che si fanno risalire l’antica tecnica di lavorazione e il nome Bitto, “Bitu”, perenne. Il suo sapore dolce e delicato diventa più deciso con il procedere della stagionatura che può arrivare sino a 10 anni. Infine, il Valtellina Scimudin è una formagella fresca e cremosa adatta anche per chi predilige un’alimentazione veloce e pratica. La loro tutela, valorizzazione e promozione è seguita dal Consorzio per la Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto a garanzia di Foto di Elio Della Ferrera produttori e consumatori.
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Branzi, alla fiera di San Matteo casere aperte e degustazioni guidate L’ origine del formaggio Branzi è legata al territorio d’origine posto alla confluenza delle tre valli alte del fiume Brembo. Lassù, dal 1877 come ancora oggi, il 24 settembre si tiene la fiera di San Matteo, la “tre giorni” della vendita all’incanto dei formaggi. Agli inizi del ‘900, in concomitanza con la fiera venne allestita una mostra-concorso del formaggio, per sostenere il miglioramento qualitativo della produzione. Tra i caseari più fini si fece notare Giacomo Midali, che nel 1953 fondò, con altri piccoli produttori, la cooperativa “Latteria Sociale di Branzi Casearia”. L’obiettivo era produrre e commercializzare Branzi per 12 mesi l’anno: una rivoluzione, visto che sino ad allora quel formaggio era stato prodotto solo nel periodo estivo con
latte intero. Quel formaggio dal 1958 iniziò a essere marchiato “Formaggio Tipico di Branzi”. Oggi, La Latteria Sociale riunisce 70 piccole aziende agricole con una media di 15 vacche ciascuna, in genere di razza Bruna Alpina, producendo e stagionando 30 mila forme di Ftb Branzi all’anno. Nonostante l’attaccamento alla tradizione, la tecnologia è parte del processo produttivo. La nascita di un consorzio voluto da caseifici che producono Branzi non nei luoghi d’origine non ha trovato impreparata la Latteria Sociale, che a quel consorzio non ha voluto aderire. Così ha adottato il sistema di tracciabilità e d’autocontrollo Uni 11020:2002 e la certificazione Dnv Italia.
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La fiera di San Matteo 2006 Branzi (Bg) Frazione Cagnoli
2 3 - 2 4 s e t t e m b re Mostra zootecnica - Gara di mungitura capi di bestiame - Attività didattiche per le scuole - Degustazione formaggi e prodotti tipici - Bancarelle artigiani - Convegni tecnici 2 4 s e t t e m b re Mostra Formai de mut e Branzi - Casere aperte - Asta del formaggio - Degustazioni guidate da tecnici Onaf - Bancarelle artigiani - Convegni tecnici In paese Menu tradizionali in tutti i ristoranti
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ALIMENTI
F O R M AG G I
Debic: a ciascuno la sua panna Studiata per fantasiose interpretazioni, Culinaire è la panna da cucina Uht con solo il 20% di grassi. Leggera, ma carica di aroma e sapore, supporta ogni tipo di lavorazione e cottura. Per il massimo volume da una panna da montare, a livello di gusto, freschezza e resa, si consiglia Stand & Overrun. L’alternativa vegetale alle panne tradizionali, Vegetop, si riconosce per leggerezza, gusto unico, struttura e consistenza. Una volta montata raggiunge un elevato volume (270%) e ha un’eccellente tenuta. Spray Uht è in confezione da 700 ml e grazie alla tecnologia del doppio gas garantisce panna fresca e resistente. Il tutto firmato Debic.
Franciacorta in Bianco festeggia con 11 candeline La rassegna lattiero-casearia “Franciacorta in Bianco”, in programma dal 29 settembre al 1° ottobre a Castegnato (Bs) porta in mostra tipicità, riscoperta di sapori antichi e valorizzazione dell’artigianalità. Le regioni italiane saranno presenti con 100 espositori in rappresentanza di 180 aziende, con oltre 400 tipi di formaggi di latte vaccino, caprino, ovino e latte crudo. Importanti gli interventi di studiosi come Corrado Barberis, presidente dell’Istituto nazionale di sociologia rurale, e le degustazioni guidate dai maestri assaggiatori dell’Onaf. Tra le novità, la presenza di Bevilatte, il consorzio di produttori del latte crudo che promuove la diffusione dell’ alimento appena munto, filo diretto tra consumatori e agricoltori. Evento particolare, il taglio e la degustazione di Grana Padano stagionato 8 anni.
BONALBERTI, DIRETTORE ERSAF Il CdA dell’Ersaf ha nominato Ettore Bonalberti nuovo direttore dell’ente. Già direttore generale dell'assessorato regionale alle politiche per la casa e alle Opere Pubbliche di Regione Lombardia e coordinatore delle Ster, ha guidato l'Azienda Regionale delle Foreste del Veneto dal 1983 al 1998 e ha coordinato il comitato tecnico scientifico dell'Anarf. Tra gli altri incarichi regionali, ha presieduto all'atto di fondazione (2003) e alla Navigli lombardi scarl.
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ALIMENTI
PESCE
Allarme tonno rosso Più regole per la pesca
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l tonno rosso (Thunnus thynnus) è una specie pelagica diffusa in Atlantico (incluso il Mediterraneo) e nell’oceano Pacifico. Quello del Mediterraneo è tra i più apprezzati per la qualità delle sue carni e i giusti livelli di grasso. Perfetto per la preparazione di sushi e sashimi. Il Giappone ne è il più grande consumatore, seguito da Usa e Unione Europea, dove sono state acquistate 18 mila tonnellate nel 2004 e 16 mila nel 2005. Secondo la Commissione internazionale per la conservazione del tonno atlantico (Iccat), la quota annuale di pescato, fissata a 32 mila tonnellate, è stata superata del 40% con 44.948
tonnellate nel 2004 e 45.547 nel 2005. Per sostenere la grande richiesta del mercato si è diffuso l’allevamento in Spagna, Italia, Croazia, Messico, Malta e Giappone. Nel Mediterraneo gli allevamenti sono cresciuti da 49, nel 2004-2005, a 62 nel 2006 con un conseguente impoverimento della specie. È recente la diffusione di un allarme mondiale che denuncia il rischio di sparizione del tonno, decimato in primis dalla pesca illegale. A novembre, l’Iccat si riunirà per rivolgere un appello a Ue, Usa e Giappone, per regolamentare la pesca e salvaguardare il tonno.
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Sempre più pesce nei ristoranti. Il trend a Mse I consumi pro-capite di pesce nei Paesi del Mediterraneo si sono consolidati intorno a una media di oltre 16 kg. Inoltre, la presenza dei piatti di pesce nei menu dell’alta ristorazione italiana riguarda il 95% dei locali. Per scoprire dal vivo come va il settore ittico, da segnare in agenda la 6a edizione di Mediterranean Seafood Exhibition (10-13 febbraio 2007), organizzato da Rimini Fiera in partnership con la statunitense Dbc. Il salone proporrà i prodotti e le tecnologie per trasformazione e conservazione, così da rappresentare la filiera ittica. Circa il 50% delle imprese presenti provengono dall’estero con una folta rappresentanza spagnola.
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ALIMENTI
PESCE
In un mare di crostacei si scopre la tracciabilità
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campi, gamberi, percepibile perchè gli scampi nordici aragoste, astici, hanno colori più marcati, più opachi e mazzancolle. Si parla con meno trasparenza. Quelli del della famiglia dei crostacei, Mediterraneo hanno, ad esempio, le prodotto ittico in costante chele biancastre con colori che vanno ascesa nei consumi per le sue dal rosa all’aranciato, mentre quelli dei caratteristiche organolettiche mari del Nord sono di colori più e di utilizzo. Secondo una uniformi senza parti biancastre, quasi recente indagine Ismeatrasparenti. AcNielsen, il paniere dei primi Quelli dell’Islanda sono poi quindici prodotti inconfondibili per il colore MEDITERRANEO maggiormente rosso vivo, uniforme, apprezzati dai ristoratori simile a quello delle italiani (ottobre 2005mazzancolle. gennaio 2006) si completa L’indicazione geografica (o con scampi, gamberi, per aree Nazionali o per mazzancolle e gamberetti. zone di pesca) deve essere Si registra, soprattutto, un aumento fra l’altro riportata con negli acquisti di scampi, astici e precisione in etichetta e DANIMARCA (ciò che più conta per un aragoste, specie pregiate per la qualità delle carni e riservate a un ristoratore che vuole assicurare pubblico elitario. I suoi volumi sono la tracciabilità dei suoi prodotti) passati da 481 tonnellate del II essere indicata anche nella quadrimestre del 2005 alle 688 fattura. tonnellate attuali (+38,8%). Gli scampi del Nord, che Concentrando l’attenzione possono costare anche un terzo su una delle tipologie più di quelli del Mediterraneo, sono meno utilizzate, lo scampo, si profumati e fragranti, non sono certo possono immediatamente adatti per piatti delicati (a crudo o individuare gli obiettivi lessati). Meglio cuocerli con spezie o “prezzo” e tracciabilità. farce per arricchirli di sapore. Quelli Come sottolinea il presidente mediterranei, invece, si consumano dell’Orobica Pesca di freschi e per il pregio delle carni hanno Bergamo, Giovanni Cacciolo un costo più elevato. Spesso la pesca Molica, il prezzo può nazionale non è in grado di soddisfare ISLANDA variare a seconda che il le richieste del mercato, e per questo si prodotto sia ad esempio dei vendono anche scampi congelati, mari del Nord (Danimarca o comunque di ottima resa. Islanda) o del Mediterraneo. La differenza è facilmente a.l. Caratteristiche organolettiche dei crostacei
PROTEINE Scampo Gambero Aragosta
14,5 g/100 18,9 g/100 16,2 g/100
Astice Gambero
16,9 g/100 18,6 g/100
GRASSI
VITAMINE
2 g/100 0,2 g/100 E 0,01 microg/100 1,9 g/100 B1 0,14 microg/100 D 0,13 microg/100 1 g/100 B1 0,4 microg/100 1,4 g/100
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FOSFORO 349 mg/100 258 mg/100 234 mg/100 215 mg/100 224 mg/100
L’80% DELLA CARNE CONTIENE ACQUA La carne dei crostacei ha una composizione simile a quella del pesce magro. Per ogni 100 g di parte edibile, cioè di polpa privata di scarto, il contenuto in acqua oscilla tra 80 e 82 g mentre quello in grassi, molto basso, tra 1 e 2 g. Anche le proteine sono di elevata qualità: il loro contenuto oscilla tra i 14 e i 17 g ogni 100 g di parte edibile. Inoltre, c’è da segnalare un contenuto in colesterolo più elevato nei molluschi e nei pesci, ma sono una buona fonte di zinco, magnesio, iodio e ferro. Morfologicamente, sono organismi acquatici caratterizzati da appendici articolate, cioè costituite da pezzi mobilmente congiunti fra loro. Il corpo è rivestito da un involucro duro impregnato di sali minerali, che nei crostacei di maggiori dimensioni formano una robusta corazza. Questo guscio rigido non si accresce con l’animale, ma è cambiato stagionalmente nel periodo della “muta”. Le specie dei crostacei marini sono circa 26.000, di dimensioni molto variabili, da microscopiche a qualche decina di centimetri.
CONSUMI FUORI CASA IN ITALIA IN PESO (dati Ismea-AcNielsen ottobre 2005gennaio 2006 in tonnellate) Acquisti di prodotti ittici della ristorazione commerciale per aree geografiche: 16.733 (Nord-Ovest); 10.378 (Nord-Est); 13.344 (Centro); 23.109 (Sud) Acquisti di crostacei freschi nella ristorazione commerciale: 4.427 Consumi extradomestici di molluschi e crostacei freschi: 64,5% Consumo fuori casa di gamberi e mazzancolle: 257 (in calo) Acquisti di gamberetti: 564 (+63,5% rispetto al II quadrimestre 2005)
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SALUMI
Donne & food … …son gioie e dolori
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alle interviste realizzate a Milano e Roma su un campione di donne suddivise tra due fasce di età (dai 28 ai 35 e dai 40 ai 55 anni), risulta che esiste un forte “investimento” sul tema alimentare con una consapevolezza della materia e una conoscenza relativamente ampia di educazione, sicurezza e qualità alimentare e una sensibilità, anche se ridotta, sul piacere del mangiare. Ma innanzitutto un desiderio crescente di informazione. Questi i risultati di una ricerca, commissionata dal neopresidente dell’Istituto valorizzazione salumi italiani
Igp al Salame Felino Qualifica più vicina Sono stati 7,5 i milioni di pezzi di Salame Felino venduti nel 2005 e 6 milioni di chili ne sono stati prodotti. Produzione tipica della provincia di Parma, il Salame Felino è frutto di una tradizione che risale ad almeno due secoli fa. Questa prelibatezza dal gusto dolce e dal profumo delicato è prodotta da sempre nella zona di Felino, un piccolo comune della provincia di Parma. Una sentenza della Corte d’Appello di Bologna, lo scorso 8 giugno a Roma, ha ribadito il vincolo geografico della provincia di Parma per la produzione del noto salume, con soddisfazione dell’Associazione dei produttori per la tutela di Salame Felino da tempo impegnata nella salvaguardia del prodotto. Si augura la fine della discussione sull’estensione dell’area di produzione e si proceda all’attribuzione dell’Igp al “Salame Felino”, prodotto solo ed esclusivamente nel territorio della provincia di Parma.
Nicola Levoni alla società Gfk Eurisko dal titolo “L’alimentazione nella stampa periodica femminile”, finanziata dal ministero delle Politiche agricole. Presentata alla Terrazza Martini di Milano “Donne & food” ha evidenziato un’animata discussione tra giornaliste, chef come Paola Budel, esperte di nutrizione, psicologia, consumo e imprenditrici del made in Italy. Perché, se da un lato per le lettrici l’argomento è tra i preferiti e segue solo l’attualità, la moda e la bellezza, dall’altro emerge che la risposta che le testate femminili riescono a dare sembra solo parziale.
Le lettrici-consumatrici denunciano che l’alimentazione non ha lo spazio né il trattamento adeguato. Evidenziano anche la sensazione di un approccio superficiale, mediato dall’attualità e vittima delle mode, oppure la predominanza dell’immagine e dell’estetica sui contenuti. Fra i valori vi sono la varietà (sapori nuovi), la qualità (prodotti genuini), la leggerezza (dei cibi, delle cotture), la funzionalità (poco tempo dedicato alla cucina), il controllo (alimenti a rischio), il piacere (cucinare per gli altri e scoprire nuove ricette). Marino Fioramonti
Sandro Gozzi alla guida di Isit (salumi)
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andro Gozzi è il nuovo presidente dell’Istituto salumi italiani tutelati, costituito da 11 Consorzi di tutela di salumi che rappresentano 14 delle 28 Dop e Igp italiane del comparto. 50 anni, direttore generale divisione salumi del Gruppo Veronesi, vicepresidente di Assica e dell’Ivsi, subentra a Stefano Tedeschi al timone dell’istituto dal 2002. «L’Isit - ha dichiarato il neo presidente - deve continuare a essere la sede privilegiata in cui far confluire l’esperienza di tutti i consorzi dei salumi Dop e Igp. All’interno di Isit, infatti, i consorzi aderenti agiscono in maniera coordinata sul piano strategico e operativo discutendo e risolvendo i problemi comuni.
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La sfida nel prossimo futuro è quella di coordinare e stimolare le politiche per un corretto sviluppo dei prodotti, evitando qualsiasi svalorizzazione o banalizzazione di questi gioielli della cultura alimentare italiana».
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FUNGHI
Prodigioso il tartufo lombardo Ottima la raccolta estiva
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n virtù delle condizioni climatiche mediterranee presenti nella provincia di Brescia il comprensorio bresciano ha ottenuto dalla Regione Lombardia la deroga per iniziare la raccolta del tartufo estivo già ai primi di giugno, mentre nelle altre province lombarde si è iniziato a metà luglio. L’annata 2006 si è confermata eccezionale nella raccolta del tartufo estivo. Già dai primi giorni si è notato il numero e la pezzatura superiore alla media, che ha fruttato delle raccolte di corpi fruttiferi anche di oltre 400 grammi. Il motivo di tale abbondanza va ricercato nel clima caldo umido ha creato tutti i presupposti per lo sviluppo dei tartufi che in questa specie si formano nei primi strati del terreno e a volte sono anche affioranti. Il
Tuber aestivum Vittadini è presente in molte località bresciane, in Valtenesi, valle Sabbia, val Trompia, valle Canonica, Alto Garda, fino ad un’altitudine di circa 6-700 metri dove lascia il posto alla specie uncinatum che prosegue la maturazione nei mesi autunnali fino ad oltre i 1.400 metri. Questo tartufo, con il suo profumo
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fungino, è molto ricercato e usato nella ristorazione dove si adatta ad antipasti e primi piatti. Nella preparazione di questi ultimi, essendo questa specie ricca di sali minerali, dove il sapore prevale sul profumo, si consiglia di utilizzarlo grattugiato o meglio sfibrato con un macinino a lame. Importante ricordare che i ristoratori possono avvalersi di un’autofattura per acquistare tuberi dai tartufai con il regolare patentino. Chi intende partecipare ai corsi che si svolgeranno in autunno può rivolgersi all’Associazione tartufai bresciani (Tel 0365 43280).
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Virgilio Vezzola (presidente Associazione tartufai bresciani)
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ALIMENTI
CARNE
Tracciabilità, con Asprocarne il Piemonte è in prima linea
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mila allevamenti, di cui 11 mila per animali da ingrasso e un migliaio (per almeno centomila capi) rappresentati da Asprocarne, l’associazione impegna nella tutela della qualità e garante della tracciabilità. Parliamo del Piemonte, regione in prima linea per la valorizzazione della carne bovina, dove etichette, controlli nelle stalle su alimentazione e trattamenti concorrono a realizzare la nuova frontiera della tutela del consumatore. La tracciabilità è in particolare la parola d’ordine per offrire garanzie fino a qualche anno fa impensabili. L’etichetta presente sulla confezione di carne acquistata, lo scontrino rilasciato dal macellaio o, vera novità che si sta imponendo in non pochi ristoranti, l’indicazione della provenienza precisa delle carni presentate nel menu, permettono oggi di risalire fino all’allevamento dov’è nato l’animale, cosa ha mangiato, a che età è stato macellato, dove e se ha eventualmente ricevuto cure sanitarie. A garantire questo sistema sono alcune filiere accomunate dal rispetto di regole che vanno oltre quelle imposte dalla Ue. Pensiamo ad “Allevato in Piemonte” (che oltre all’etichettatura volontaria prevede un minimo di 5 mesi di allevamento controllato degli animali in Piemonte), a “La Blonde” (i vitelli sono
tutti di controllata provenienza francese e l’ingrasso avviene in Piemonte), a “Naturalmente piemontese” (consorzio che riunisce allevatori, un macello e punti vendita di sola carne di Piemontese) e “Dono di natura” (che applica i rigorosi disciplinari di Asprocarne Piemonte). Le differenze fra le varie filiere riguardano sostanzialmente i sistemi di allevamento. In un caso si lavora a ciclo chiuso: il vitello nasce in allevamento e ingrassa e i capi sono selezionati per la riproduzione o la macellazione. L’alternativa è costituita, oggi ancora prevalente, dall’acquisizione di vitelli di razze francesi (per lo più Limousine, Garronese e Charoloise) e la successiva
fase di ingrasso in stalle dove si applicano le direttive di Asprocarne. Il risultato, come ha ricordato anche il professor Giorgio Calabrese in occasione di un incontro promosso dalle istituzioni piemontesi a Verduno (Cn) è che oggi la carne bovina, in particolare quella piemontese, è un elemento fondamentale se non essenziale per una sana e corretta alimentazione. Con la carne bovina abbiamo quindi il piacere di una nutrizione sana ed equilibrata, ricca di proteine di elevata qualità e vitamine, bilanciata nell’apporto di minerali importanti come il ferro, lo zinco e il selenio e con un basso apporto di colesterolo alimentare. Questo proprio grazie ai controlli sempre più rigidi anche a livello igienico-sanitario che hanno portato la carne bovina ad essere un elemento essenziale per il buon mantenimento della salute in tutte le fasce d’età, permettendole anche un recupero nelle preferenze dei consumatori fuori casa. a.l.
I numeri della carne
Composizione media della car n e (parte edule): Proteine 21% vitello 21% vitellone magro 18% vitellone grasso Grassi 1% vitello 3% vitellone magro 18% vitellone grasso L - C ar n i t i n a (aminoacido che favorisce l’utilizzo dei lipidi a fini energetici) p re s e n t e n e l l e c ar n i ro s s e: Pecora 210 mg Agnello 78 mg Bovino 64 mg C o l e s t e ro lo nella carne c o t t a d i b ov i n o a d u l t o: Griglia (entrecote, bistecca) 35-45% Roast-beef 50% Arrosto di controfiletto (petto, spalla) 50-75% C o l e s t e ro lo nella carne c o t t a d i v i t e l lo : Griglia (costine) 71% Padella (scaloppe, carré) 82-103% Arrosto (spalla) 105%
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AC Q UA
Salotti di degustazione a MiWine con Ferrarelle e Boario e basso contenuto di sodio è il mix prefetto, il segreto della composizione di quest’acqua. Inoltre, è stata l’occasione per ammirare la veste grafica della nuova shape in vetro nel formato da 75 cl nelle varianti naturale e gassata e scoprire il sorprendente abbinamento con il cibo. Dal canto suo Ferrarelle ha organizzato un vero e proprio “salotto del gusto” nel quale visitatori dell’ultima edizione del al puro intrattenimento con salone milanese si sono potuti personaggi del calibro di Tessa ristorare con la freschezza e le Gelisio, Alfonso Montefusco e bollicine naturali dell’acqua Boario e Ferrarelle ai rispettivi stand, veri salotti Francesca Barberini - noti per la loro passione culinaria - si sono alternati di degustazione della preziosa bevanda. Uno spazio benessere, quello momenti di degustazione, con un Boario, dove l’acqua ha rivelato le sue esperto qualificato dell’Adam, per spiegare a tutti le qualità e i benefici rinomate proprietà salutistiche. Equilibrato apporto di magnesio, calcio dell’effervescente naturale. Non è
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tutto, durante i tre giorni della fiera un esperto chef della nazionale italiana cuochi ha dato vita a una vera e propria “scuola di cucina” sull’abbinamento dell’acqua con cibi e vini, fino all’illustrazione delle ricette per la preparazione di quei piatti che meglio si abbinano con l’acqua Ferrarelle.
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A RT E B I A N C A
Il grissino Valledoro diventa “ Gourmet ”
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rissino torinese dal gusto raffinato, dalla forma fine e dalla stiratura accurata, è realizzato con materie prime di qualità, senza l’utilizzo di additivi chimici e con sistemi di lavorazione che rispettano i tempi di lunga lievitazione. Valledoro lancia un nuovo prodotto destinato all’alta ristorazione. “Gourmet”, nome che identifica il target a cui si propone. Appositamente creata nei colori nero e oro, la confezione è elegante e di classe, idonea e utilizzabile sulle tavole dei locali di prestigio, distinta dal tipico packaging. Questa linea si aggiunge ai noti “Rustici”, “Saltelli” al sale iodato e
ai “Torinesi” a completamento della gamma di prodotti studiati dall’azienda per soddisfare le esigenze più diverse, da quelle della ristorazione veloce fino ai locali “top”. Un mercato in cui Valledoro sta investendo risorse per creare nuove proposte che sappiano rispondere alla richiesta di qualità, nella consapevolezza di contribuire al piacere del mangiare fuori casa. L’interesse riscontrato dagli operatori qualificati incontrati è stato più che positivo, confermato dall’immediato arrivo di ordini sia da parte del mercato italiano che estero. I grissini “Gourmet” sono disponibili solo dai grossisti per la ristorazione.
FETT E BISCOTTATE BU I TON I, LA COLAZIONE DEI CAMPION I Oltre alle vitamine e al ferro si arricchiscono di calcio per avere una marcia in più fin dalla prima colazione. Le Fette biscottate vitaminizzate di casa Buitoni apportano, in una porzione da 4 fette, il 15% delle vitamine, del ferro e del calcio necessari al fabbisogno giornaliero. Questa linea completa diventa il veicolo del “Percorso Benessere” promosso da Buitoni anche attraverso una veste grafica più esplicativa per il consumatore.Tutte le confezioni contengono una serie di consigli per una vita sana ed equilibrata. Sono disponibili in formati da 40, 60 e 80 fette.
DA MOLINO SPADON I LA “FA R I NA CHE LIEVITA” Un successo da oltre 10 anni, la “Farina che lievita” Molino Spadoni è un preparato ottenuto miscelando nella giusta quantità la farina per dolci e gli agenti lievitanti. Un prodotto insostituibile che coniuga l’innovazione con la praticità. La funzione degli agenti lievitanti è quella di sviluppare anidride carbonica che, intrappolata nell’impasto, crea sacche d’aria che fanno “lievitare” il preparato, rendendolo più soffice e digeribile. La farina è proposta nel packaging in carta tipo kraft per alimenti, nel formato da 1 kg.
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OLIO
Studiata per la ristorazione la nuova bottiglia di Avanzi
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uova bottiglia con etichetta per l’olio “Estivo” del Frantoio Avanzi di Manerba del Garda (Bs). Un contenitore speciale, pensato in occasione dell’entrata in vigore della legge che vuole etichettate tutte le bottiglie d’olio sulle tavole dei ristoranti italiani. Nel moderno recipiente un grande olio: quello extravergine, definito appunto “Estivo”, che recentemente ha vinto il premio Slow Food al Vinitaly 2006 per il miglior rapporto qualità-prezzo. «Abbiamo studiato la bottiglia in ogni dettaglio - spiega Giovanni Avanzi pensando al suo razionale ed efficiente utilizzo sulle tavole dei ristoranti. Può contenere 0,50 litri di olio extravergine estivo e ha una forma cilindrica piuttosto stretta. Le ragioni di questo tipo di forma stanno nella maggiore facilità nel maneggiare la bottiglia durante il suo impiego per condire, lasciando al contempo una piccolissima superficie a contatto con l’aria, il peggior nemico dell’olio». «Un’altra particolarità - aggiunge il produttore - riguarda il tappo versatore, ideato per impedire di sporcare tovaglia e bottiglia in fase di mescita». Le innovative proposte dell’azienda hanno inteso aggiungere alla qualità costante dell’olio anche una forma di servizio alla ristorazione, per la concreta messa in atto dei regolamenti di legge a proposito di etichettatura. Altro aspetto interessante a livello commerciale è il prezzo di vendita, che si attesta sui 6 euro, cifra molto conveniente per un olio del Garda di accertata
qualità. “Estivo” è un marchio registrato da Avanzi. «Estivo - spiega Giovanni Avanzi - vuol dire che le olive sono raccolte in anticipo, a ottobre. Sono spremute entro 12 ore dalla raccolta. Questo permette di avere un olio di bassissima acidità. Già Lucio Giunio Moderato Columella, nel 54 dopo Cristo, scriveva che “non è conveniente al padre di famiglia produrre l’olio estivo, perché dalla spremitura delle olive ne cola pochissimo”. È proprio vero che la resa è minore, ma l’olio è molto più buono».
Avanzi Cantine e Frantoio Via Trevisago, 19 Manerba del Garda (Bs) - Tel 0365 551013 Uffici amministrativi e commerciali Tel e fax 030 42059 www.avanzi.net - info@avanzi.net L O M B A R D I A A TAVO L A
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C H I A R E TTO E LUGA NA EXPORT I N MESSICO Volo transoceanico per i vini gardesani firmati Avanzi. Destinazione d’arrivo il Messico, che ha deciso di importare Chiaretto Garda Classico e Lugana. La richiesta messicana evidenzia ancora una volta la qualità di produzione della cantina di Manerba. Interessante la scelta, caduta sui due vini. Da una parte il famoso “vino di una notte”, che nasce da uve nere Groppello, vinificate con il parziale contatto delle bucce, il tempo di una notte appunto, a favore di quel colore che declina la vivacità del rosso in un’esperta e morbida magia rosata. Altra scoperta messicana, quella del Lugana. Vino bianco di razza, inserito nelle più importanti carte dei ristoranti di tutto il mondo. E quello delle Cantine Avanzi, alle peculiarità classiche della Doc, aggiunge un elemento distintivo con connotazioni esclusive. Solo al Lugana Avanzi, infatti, viene concesso l’utilizzo del nome Sirmione in etichetta, qualificando, in senso promozionale e sostanziale, il fresco prodotto.
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CAFFÈ
Per fare un buon caffè conta la miscela
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PAOLO UBERTI, DELLA TRIS MOKA DI PARATICO (BS), FA IL PUNTO SUL MONDO DEL CAFFÈ
l caffé proviene dalle zone equatoriali di tutto il mondo, America, Africa e Asia. Di qualità arabica o robusta e coltivato a 200 metri sul livello del mare come a 2.000 metri. Può essere raccolto bacca dopo bacca, seguendo la perfetta maturazione, o in un’unica soluzione attraverso sistemi automatici. Ogni Paese produce caffé con caratteristiche diverse, che di raccolto in raccolto possono cambiare secondo le temperature della stagione, le condizioni atmosferiche, l’acidità del terreno. Da questa premessa inizia la sapiente ricerca del torrefattore per costruire e mantenere nel tempo una miscela di caffé dal gusto
equilibrato, ricca nell’aroma, con un buon corpo e possibilmente tendente al dolce. Raramente questa completezza è offerta da un solo tipo di caffè. Perciò quasi tutti i caffé che beviamo, buoni o meno buoni, sono il risultato di una miscela di chicchi di diverse specie, varietà e provenienza. Principale compito è quello di valutare le caratteristiche di ogni partita, per riuscire di volta in volta a donare quel gusto particolare alla propria miscela, che la contraddistingue agli occhi e al palato del consumatore. Per questo il buon torrefattore, come un sommelier, degusta prima dell’acquisto vari
campioni anche della stessa provenienza, fino a quando non ritrova le caratteristiche simili ai caffé utilizzati in precedenza. Si procede poi alla miscelazione dei prescelti per ottenere un risultato costante nel tempo. Al caffé verde mancano però quelle caratteristiche tipiche che hanno reso il caffé una delle bevande più bevute al mondo. È attraverso la tostatura che si donano al caffé aroma, gusto e colore. Operazione molto delicata che va eseguita da mani esperte: pochi secondi o un metodo troppo aggressivo possono cambiare il risultato finale.
ILLYCAFFÈ PROMUOVE L’INNOVATIVO “HYPER ESPRESSO SYSTEM”
corposità e aroma. Una sorta di “vellutata” di caffé che presenta una crema consistente per oltre 15 minuti. La capsula racchiude in sé un gruppo di estrazione completo articolato in due stadi: nel primo si svolge un processo di iperinfusione, nel secondo l’emulsione. A differenza dei tradizionali sistemi, questa doppia articolazione permette un’estrazione migliore che dà alla bevanda più morbidezza e rotondità. Un’ulteriore innovazione consiste nella totale assenza di contatto tra la macchina e il caffé, fatto questo che garantisce la purezza di ogni estrazione. Il nuovo “Hyper Espresso System”, facile da usare, é stato perfezionato per il mondo della ristorazione, che sarà così in grado di servire un caffé con la crema viva a più persone contemporaneamente.
CONSORZIO GRANCAFFÈ, CRESCONO FATTURATO ED ESPORTAZIONI
L’azienda Illy ha messo a punto un’innovativa tecnologia che grazie a un nuovo metodo di estrazione e a una speciale capsula - consente di ottenere una bevanda dalle inedite caratteristiche di morbidezza,
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Paolo Uberti
Il Consorzio Grancaffè, che riunisce 11 aziende di torrefazione in varie regioni d’Italia, ha consolidato i dati relativi al suo esercizio che raggiunge i 50,9 milioni di euro (+4,7%). Rifornisce 20 mila pubblici esercizi, con oltre 3.785 tonnellate di caffè vendute, e mantiene il secondo posto per volumi di vendita tra le realtà della torrefazione sul mercato Horeca. Aumento del 23,1% per l’export, del 4,6% per il fatturato e del 4,5% per la vendita al dettaglio.
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frutto ha la sua stagione Melone e uva salutano l’estate Ogni
Inauguriamo, in questo numero, una nuova rubrica dedicata alla frutta di stagione presentata con indicazioni nutrizionali e ricette, da collocare in un determinato periodo dell’anno. Così come la genuinità dei prodotti anche la stagionalità è importante nel consumo delle materie prime. nota e apprezzata per le sue funzioni diuretiche. D’estate è la sua composizione in acqua (81%) che la rende un frutto rinfrescante. Le sue vitamine B facilitano l’assimilazione dei glucidi da parte dell’organismo. Con l’aggiunta dei sali minerali ha virtù dietetiche di cui sarebbe sbagliato fare a meno. Il momento migliore per il consumo dell’uva è da collocarsi tra metà luglio e la fine di novembre.
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CANAPÈ DI MELONE Preparazione: 15 minuti. Ingredienti (4 persone): 1 pezzo di 300 g di foie gras, 1 melone, 1 pan carré per canapè, 50 g di gherigli di noce, 1 cucchiaino di paprika in polvere.
Melone: se è maturo emana un leggero profumo, deve essere sodo con qualche piccola screpolatura intorno al picciolo. Al fresco si conserva dai 5 ai 6 giorni, va inserito in un sacchetto di plastica o in un recipiente ermetico per evitare che il suo profumo si mescoli con il resto del cibo. Uva: va scelta in base all’aspetto. Matura, con acini sodi, non troppo densi, dalle dimensioni omogenee e il colore uniforme. Se i chicchi sono ricoperti da una pellicola bianca, la pruina, è garanzia di freschezza. Si conserva in frigo per 5 giorni.
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CONSIGLI UTILI
rutto dell’allegria per definizione, il melone è mediamente energetico. Fornisce 48 calorie circa ogni 100 g, per un totale di 200 calorie circa. Il tenore di zuccheri è paragonabile a quello della maggior parte della frutta fresca (10-12%). È un’ottima fonte di provitamina A (o carotene) e si riesce a coprire la metà del fabbisogno quotidiano con 100 g. Inoltre, è fonte di un’apprezzabile quantità di vitamina C (25 mg/100 g mediamente) e di molti minerali. Ideale per il consumo in ogni momento della giornata, in particolare durante l’antipasto è un SPIEDINI DI UVA ottimo aperitivo, e a fine pasto una Preparazione: 35 minuti. Cottura: 10 minuti. chiusura leggera e digeribile. Con le sue fibre favorisce un buon Ingredienti (4 persone). Per la crema caramellata: 1 stampo da charlotte di 19 cm transito intestinale mentre la ricchezza di potassio e acqua di diametro e 10 cm di altezza, 1 foglio di facilitano la diuresi. La stagionalità stagnola, 1/2 litro di latte, 6 uova, 200 g di colloca il momento migliore per il zucchero di cui 100 g per il caramello, 2 bastoncini di vaniglia, 1 cucchiaino d’acqua. reperimento da metà maggio a fine settembre. Per gli spiedini: 2 grappoli d’uva (bianca e nera), 16 fichi di piccole dimensioni, 1 Greta Nicoletti bastoncino di vaniglia, 16 foglioline di menta. Ph: Yves Bagros/ Sopexa - Fruits d’Eté de France
Ph: Yves Bagros/ Sopexa - Fruits d'Eté de France
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suoi benefici nutrizionali sono noti dall’antichità in cui era considerato un rimedio contro le febbri e le angine. Ricolma di zuccheri e di sole, l’uva, simbolo della fine della bella stagione e dell’incedere dell’autunno, è dotata di un importante patrimonio nutritivo che ne fa un frutto rimineralizzante, disintossicante e riequilibrante. Provvista di fibre e minerali (potassio in particolare), è
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Anag, per le Acquaviti d’oro 7 le medaglie d’oro L Gli Ori della Selezione Aquaviti d’oro
a selezione operata dagli esperti assaggiatori Anag ha visto l’assegnazione del riconoscimento della medaglia d’oro a 7 prodotti, della medaglia d’argento a 21 prodotti e della medaglia di bronzo a 42 prodotti. I risultati del 1° Concorso internazionale “Acquaviti d’oro”, tenutosi a Termeno (Bz) il 6 e 7 maggio scorsi, hanno confermato il successo della prima edizione di questo concorso dedicato alle grappe e alle acquaviti. Il comitato organizzatore ha deciso di adottare i seri regolamenti Oiv per l’individuazione del numero dei vincitori che sono stati solamente il 30% dei partecipanti. L’individuazione del 30% dei vincitori è stata fatta all’interno di ciascuna categoria di grappa e di acquavite partecipante al concorso, così facendo i giudizi sono stati attribuiti per gruppi omogenei di prodotti. L’analisi dei giudizi espressi dagli 84 esperti assaggiatori Anag, provenienti da tutte le Regioni d’Italia, è stata fatta attraverso la comparazione dei risultati di più metodi analitici sui dati. Anche gli stessi assaggiatori sono stati sottoposti a un controllo che certificasse la loro attendibilità, tramite una verifica di coerenza di giudizio e di risposta rispetto al gruppo. Le scarse esclusioni di assaggiatori “anomali” ha confermato l’elevata professionalità e la preparazione dei giudici Anag intervenuti alla manifestazione. Dopo aver rafforzato i giudizi attraverso la certificazione degli assaggiatori, sono stati selezionati solo i prodotti che avevano superato il valore di 80 punti previsto dai regolamenti. I prodotti selezionati sono stati poi ridistribuiti
Grappa “Di Sarno” Grechetto dell’azienda Di Lorenzo Grappa di Zibibbo di Pantelleria della Distilleria F.lli Brunello Uva di Langa della Distilleria Sibona Grappa di Sangiovese di Distillerie Bonollo Williams della Klotz Walter Neberhof Williams “Reserv” della Roner Distellerie Trie’ Grappa riserva trentina invecchiata di Villa de Varda
all’interno della loro categoria di grappa o di acquavite di appartenenza. Qui sono stati ulteriormente selezionati il 30% dei prodotti, tenendo presente il punteggio raggiunto ai fini del riconoscimento della medaglia d’oro, argento o bronzo. La selezione operata, rapportata alla distribuzione dei riconoscimenti assegnati alle varie aziende partecipanti, è senza dubbio un forte segnale che ciascun produttore è in grado di proporre sul mercato dei prodotti di elevata qualità.
A PUEGNAGO SI SVELANO I VINCITORI DELL’“ALAMBICCO DEL GARDA” Trentino Alto Adige,Veneto e Lombardia hanno contribuito al concorso “Alambicco del Garda”, sia con gli assaggiatori dell’Anag sia con i Mastri distillatori che hanno inviato i campioni di grappe o acquaviti di frutta al Comune di Puegnago.Tutta la campionatura codificata è all’’elaborazione dei dati, in occasione della Fiera di Puegnago saranno resi noti i vincitori. Un ringraziamento ai presidenti regionali dell’Anag, come testimoniato dal presidente dell’Anag Silvano Facchinetti e dal sindaco Gianfranco Cominciali, che ha esteso l’invito agli assaggiatori per la Premiazione delle acquaviti d’eccellenza. Gra z i ano G. Ru b e s
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Ingrediente segreto per il N°1 Rum Angostura Arriva dalla Germania l’importante notizia che il Rum Angostura 7 anni (40% volume di gradazione alcolica),durante l’“International Spirit Award 2006”,ha vinto la medaglia d’oro e il titolo di “Rum dell’Anno 2006”.Prodotto a Trinidad con i metodi tradizionali del luogo, trova il tocco di unicità nella fase del blending, durante la quale viene aggiunta - in proporzioni segrete - una piccola quantità di Aromatic Bitter che ha reso famoso il marchio Angostura in tutto il mondo. Viene distribuito in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna.
Grapperie Aperte 2006 Domenica 8 ottobre torna la 3a edizione di “Grapperie Aperte”: le distillerie associate all’Istituto nazionale grappa aprono le porte a chi vuole conoscere il mondo della grappa. I visitatori incontreranno i mastri distillatori e ascolteranno la storia del distillato e i segreti della produzione. Ma non solo: proprio in occasione di “Grapperie Aperte” molte distillerie organizzeranno eventi speciali. Le aziende che aderiscono all’istituto sono sparse in tutta Italia e ognuna è un caso a parte perché gli alambicchi sono costruiti su misura.
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Essenza da vitigni autoctoni per la Marzadro 43°
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l nuovo prodotto realizzato dall’azienda trentina Distillerie Marzadro si chiama Marzadro 43 Gradi, una grappa plurivitigno d’eccellenza che si distingue per intensità e armonia di sapori equilibrati. Creato per soddisfare il palato dei consumatori più esigenti e tradizionali, rappresenta il risultato dell’esperienza e dei saperi tramandati in più di 50 anni di attività. Il principale elemento distintivo è la sua composizione: Teroldego, Marzemino, Merlot,
Chardonnay, Muller Thurgau e Moscato. Sono questi i vitigni autoctoni trentini dai quali provengono le vinacce che danno origine al prodotto. Di queste, il mastro distillatore decide di volta in volta le percentuali da impiegare, valutando con sapienza anche il sapore e le caratteristiche che la vinaccia acquisisce a seconda dell’andamento climatico. Marzadro 43° è preparata con il metodo di distillazione classico usato da sempre in Trentino: è il sistema tradizionale “a bagnomaria” in alambicco discontinuo. Il procedimento
avviene in tempi molto brevi per conservare inalterati gli aromi della materia prima. Le vinacce sono mantenute a una temperatura costante durante tutta la fase della distillazione e in questo modo si ottiene solo il “cuore” del distillato. La produzione avviene nella nuova distilleria di Nogaredo (Tn) che con i suoi 8 alambicchi e i sistemi di controllo all’avanguardia è un elemento di assoluta garanzia.
LA 1A GRAPPA ECOCOMPATIBILE È FIRMATA DISTILLERIE FRANCOLI Grazie all’adesione al progetto di LifeGate, Impatto Zero®, Distillerie Francoli ha scelto di impostare la sua produzione in modo etico, garantendo ai clienti che il processo produttivo della grappa non incide negativamente sull’ambiente e che contribuisce alla salvaguardia delle foreste di tutto il mondo. Il progetto prevede che l’azienda calcoli quanta anidride carbonica emettono tutte le proprie attività industriali e commerciali e si impegni ad annullare tutte queste emissioni, salvaguardando una superficie boschiva di estensione tale da annullarle.A Distillerie Francoli sono stati assegnati 19,60 ettari di foresta tropicale in Costarica, uno dei polmoni verdi del nostro Pianeta messo a repentaglio dal disboscamento selvaggio. A breve le grappe Francoli disponibili sul mercato riporteranno in etichetta la certificazione “Impatto Zero®” come garanzia di ecocompatibilità. Per sensibilizzare tutta l’opinione pubblica il 28 settembre, presso la clinica olistica LifeGate a Milano, si terrà il convegno “Impatto Zero®: una scelta per il futuro” dove verrà fornito un quadro aggiornato e completo su quanto sta facendo la ricerca scientifica in merito e come stanno reagendo il mondo produttivo e le singole aziende.
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Opera sul lago Maggiore il miglior giovane chef 2006
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l lago Maggiore? Per gli stranieri è il paradiso. Per noi italiani anche, ma sono ancora troppi i locali che considerano i clienti, in primis i turisti, veri e propri “polli da spennare”. Tra le eccezioni questo affascinante ristorantino che si trova in quel di Meina, sulla sponda piemontese del lago Maggiore, in un palazzo centenario. Matteo Vigotti (nella foto) lo chefpatron del ristorante il “Novecento”, prima di mettersi in
proprio è stato un mio ottimo allievo al ristorante “Casanova Grill” del Palace di Milano, della Ciga Hotels. Ora è stato eletto dalla Guida dell’Espresso 2006 come “miglior cuoco giovane dell’anno” ed è stato premiato anche dalla “Critica Guida & Golosa” del Club del Papillon del giornalista gastronomo Paolo Massobrio. La carta del locale è ricca e articolata, ma dà soltanto un’idea del tipo di cucina che rappresenta e, nei fatti, spesso i
SERGIO MEI, EXECUTIVE CHEF DEL FOUR SEASONS DI MILANO PRESENTA ALCUNI DEI PIÙ FAMOSI COLLEGHI
piatti risultano migliori di come uno se li immaginava alla lettura del menu perché il cuoco ha classe, intelligenza, creatività e misura, una qualità che non manca mai. Da assaggiare la monolasagna alle cipolle fondenti e foie gras, il maialino in porchetta laccato al miele, il piccione in due cotture glassato allo sherry con “gallette” di formaggio Taleggio. L’ambiente, moderno e accogliente, ha in cantina bottiglie di gran qualità, nazionali e internazionali.
Sergio Mei
Le ricette di Sergio Mei
Carré di agnello gratinato ai grissini e crescione con parmigiana alla nepitella Ingredienti 150/170 gr di carré di agnello, olio d’oliva extravergine, aglio, timo, rosmarino quanto basta. Per la crescionata: 100 gr di crescione, 100 gr di grissini, 100 gr di pancarrè, 10 gr di aglio, sale e pepe quanto basta. Per la parmigiana: 150 gr di melanzane senza buccia, 50 gr di pomodoro condito, 20 gr di salsa di pomodoro, 20 gr di parmigiana, 10 gr di olio, nepitella quanto basta.
P rocedimento Pelare le melanzane e tagliarle a fettine sottili, scottarle alla piastra con olio, sale e pepe, confezionare su stampi a strati con la parmigiana, poi passare tutto al forno. Preparare la crescionata al cutter. Amalgamarla e stenderla tra due fogli di carta da forno, battere e tagliare quindi a strisce da 8 x 3. Condire l’agnello e arrotolare il tutto con gli aromi, mettere al forno con la crescionata sopra e gratinare. Servire al piatto con la parmigiana e aggiungere una tazzina di salsa al vino e miele.
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La Fipe rivendica una certificazione per i ristoranti italiani all’estero
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ristoranti italiani nel mondo sono 70 mila, danno lavoro a circa 850.000 persone con un fatturato sugli 85 miliardi di dollari. Questi i dati forniti dal dibattito tra delegazioni della ristorazione italiana all’estero, produttori, importatori e istituzioni, svoltosi al MiWine, promosso dall’Ardi e dalla Fipe-Confcommercio. Coordinata dal direttore Fipe, Edi Sommaria (nella foto), la tavola rotonda ha visto la partecipazione di numerosi nostri connazionali, quasi tutti chefpatron che operano fuori d’Italia. Da Mario Notaroberto del “Dal Notaro” del Lussemburgo a Maria Pia Derazza dell’omonimo ristorante di Wellington (Nuova Zelanda), da Tony Anello del “Serwito” di Stoccolma a Gabriele
Pavone de “La Gondola” di Koblenz (Germania), da Leonardo Raco del “Napoli da Leonardo” di Bruxelles a Sergio Salerno del “Casa al Parma” di Tienen (Belgio). Ristoratrice d’eccezione in Russia la neo senatrice Antonella Rebuzzi, eletta dagli italiani all’estero. Le Camere di commercio italiane all’estero sono 75 e sono presenti in 47 Paesi - ha annunciato il loro rappresentante Gaetano Espositoricordando che si tratta di associazioni private per lo scambio di vendita e
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acquisto dei nostri prodotti. Ha concluso i lavori il sottosegretario alla Ricerca e Innovazione, Nando Dalla Chiesa, che ha rivendicato una legge per la certificazione e l’istituzione di una Accademia della gastronomia sotto l’egida dell’Alta formazione professionale. Formazione che alle due C (cultura e cibo) deve aggiungere quella delle Camere di commercio. «Non un progetto utopistico - ha detto - ma una grande opportunità».
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Alma Viva, a novembre 3 giorni di confronto internazionale A lma, la Scuola internazionale di cucina italiana, fa il bis. Anche quest’anno, la suggestiva cornice del Palazzo Ducale di Colorno (Pr) ospiterà, durante il mese di novembre, Alma Viva, le tre giornate dedicate al confronto con realtà gastronomiche differenti da quelle italiane. Dal dialogo usciranno arricchite entrambe le parti. Come da calendario il protagonista indiscusso di sabato 11 novembre sarà il “Codice Marchesi”. La presentazione del libro, veicolo del pensiero e delle considerazioni dell’insigne chef riguardo le caratteristiche e i cambiamenti intervenuti nella cucina italiana, sarà fulcro stimolante per autorità e uomini di cultura che daranno vita a una tavola rotonda. Concluderà la giornata una cena di gala in perfetto stile marchesiano. Invece, la parola d’ordine del 12 novembre sarà internazionalità, con la presentazione alle autorità di governo, alle istituzioni locali e alle organizzazioni dell’unico Network delle Grandi scuole internazionali esistente. Questa rete di scuole è interessata all’insegnamento della cucina italiana nel mondo e ha trovato in Alma l’occasione compiuta per apprendere “in loco” la nostra cucina, attraverso gli insegnamenti
nella sede di Colorno e stage in ristoranti italiani. La cena di gala conclusiva sottolineerà la componente internazionale. Tutta dedicata ai cuochi sarà, infine, l’ultima giornata: lunedì 13 novembre. I dieci finalisti dell’Alma Awards, Concorso internazionale riservato ai giovani cuochi italiani operanti nel mondo, si sfideranno a colpi di ricette, il cui ingrediente da esaltare dovrà essere l’olio extravergine d’oliva italiano. Saranno, quindi, premiati i primi tre Giovani Talenti, che per la cena di gala riproporranno le ricette vincenti. Per informazioni e iscrizioni Alma - Piazza Garibaldi, 26 43052 Colorno (Pr) - Tel 0521 525211 www.alma.scuolacucina.it infoalma@scuolacucina.it
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SAPORI GENUINI IN VALLE CAMONICA Giunge alla 5a edizione l’appuntamento con la gastronomia di qualità in valle Camonica.Organizzate dalla FIEPeT Confesercenti le “Settimane della gastronomia camuna” sono diventate un must per gourmet e appassionati,tanto da prolungare la manifestazione dal 1 ottobre al 12 novembre.In prima linea il segretario provinciale FIEPeT,Silvano Nember,la Comunità montana di Valle Camonica,la Camera di commercio e la Provincia di Brescia e il “Gruppo Ristoratori vallecamonica”.Saranno ospiti Carlo Cannella,professore ordinario di Scienza dell’alimentazione Università La Sapienza di Roma e lo chef Roberto Carcangiu.
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AGGIORNAMENTI
CUOCHI
Martin Dalsass , in Svizzera un artista dei sapori del Sud Laives, in provincia di Bolzano, cresciuto professionalmente tra le montagne di Gstaad, Canton Bern, divenuto celebre vicino a Lugano, in cucina ha abolito totalmente il burro in favore dell’olio extravergine di oliva. Come nella spuma di cioccolato all’olio d’oliva con mandarini cinesi, dolce che ha aperto una nuova strada anche in pasticceria. Come è cresciuta la passione per l’olio d’oliva? «La miglior spezia «È maturata con il tempo ma in fondo era già connaturata nello stile di cucina per un cuoco che ho sempre cercato di interpretare. è l’amore per la cucina» Rispettando la materia prima e cucinando tutto espresso, con poche salse e farciture, terrine, parfait e orpelli il primo di una serie di vari. L’olio d’oliva è la componente appuntamenti dedicati alla ideale sia per elaborare la materia prima cucina degli “stellati” che la che per esaltarla nel finale a crudo. famiglia Agnelli, attraverso la Saps, Ogni pietanza richiede il suo olio sia in intende realizzare a Lallio (Bg) per promuovere, attraverso un programma cottura che in rifinitura, ecco perché ne tengo sempre almeno una dozzina e ne di “incontri con lo chef”, la assaggio costantemente altri. Negli professionalità e il carattere di un ultimi anni la cucina mediterranea e i ristorante e della sua cucina. Nel suoi sapori sono divenuti punto di pomeriggio lo chef dirige una lezione riferimento anche in Svizzera». su metodi culinari e carriera, la sera si Quanto sono importanti i trasforma in incontro conviviale dove parlano i sapori dei suoi piatti. Ad aprire materiali e gli utensili in cucina? le “danze”, lo scorso 26 giugno, lo chef «A quelli ci si pensa dopo, prima credo che uno chef debba sentire la cucina pluripremiato e stellato Michelin, Martin Dalsass (al centro nella foto) del che fa, ma le pentole giuste sono fondamentali per esaltare le reali ristorante Sant’Abbondio di Mendriso, nella Svizzera del Canton Ticino. Nato a caratteristiche di un prodotto. Oltre
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all’uso di pentole in acciaio e ferro, più di dieci anni fa ormai ho scelto di convertirmi alla cottura a induzione. Scelta che nasce proprio dall’esigenza di velocizzare i tempi, per poter spadellare il più possibile». Ma come è nato l’amore per la cucina? «All’età di 19 anni avrei dovuto iscrivermi all’apprendistato per marmorista a Bolzano ma i posti erano esauriti. In alternativa mio padre mi comprò i vestiti da cuoco e mi spedì a lavorare in un albergo della zona. Non mi piaceva, ma per non fargli un dispiacere tenni duro. Mi è andata bene. Poi mi sono trasferito in Svizzera e tutto ha avuto inizio, anche grazie
all’incontro con grandi maestri. Ora qui a Lugano sono un po’ a metà strada, con una mentalità che si avvicina a quella delle mie origini altoatesine. Sono precisi, puntuali, ordinati. Qualità in cui mi riconosco».
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AGGIORNAMENTI
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4° POSTO PER L’ITALIA AL WPTC DI PHOENIX Al World Pastry Team Championship di Phoenix (Stati Uniti) davanti al gotha della pasticceria mondiale, la squadra italiana si è piazzata quarta. Sul podio, Francia, Giappone e Usa. Il 7 e 8 luglio oltre 600 professionisti hanno seguito le 13 ore di gara divise in due giornate. Grande il quarto posto del Team Italy composto da Silvio Bessone, Roberto Rinaldini e Lucio Forino - che ha lottato con professionalità e passione. Ottimo il punteggio sulla degustazione del dessert al piatto e sull’entremets, che è valso anche un premio speciale di 5.000 dollari.
“Cene con delitto“ nei ristoranti di Brescia
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settembre riprende l’attività dell’Arthob di Brescia, dopo il grande successo estivo della manifestazione “Brividi in provincia”, serate dedicate all’abbinamento tra gastronomia e letteratura poliziesca, svoltesi in collaborazione con la Provincia. Parecchi ristoranti della città e della provincia hanno ospitato intriganti “cene con delitto” durante le quali sono stati proposti piatti direttamente legati ai romanzi gialli. Va detto che il gradimento del pubblico e il successo della manifestazione ha “costretto” gli organizzatori a programmare una seconda edizione. Ancora una volta, quindi, l’Arthob ha saputo cogliere l’importanza dell’abbinamento con la letteratura per valorizzare la buona cucina bresciana. Sono in molti a riconoscere nell’associazione il
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merito di aver contribuito a elevare il tono generale del servizio, riuscendo a recuperare in immagine sul piano della gastronomia più propriamente intesa. «La cucina bresciana - afferma il presidente del direttivo Arthob, Beppe Dattoli - è oggi in grado di reggere in pieno il confronto con altre province sino a pochi anni fa più referenziate in questo importante settore. Si è arrivati al forte impegno profuso da tutti gli operatori del settore, che hanno saputo e potuto migliorarsi nonché qualificarsi, rendendo possibile la crescita complessiva di un settore che non è certo inferiore agli altri». In sede si sta preparando l’edizione de “L’Ottobrata”, una delle manifestazioni più sentite dell’anno.
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Carlo Bresciani
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BAR
Questione di… naso anche nei locali
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espresso conosce un momento di grazia anche all’estero, perciò è sempre più importante offrire un prodotto di qualità in un ambiente adeguato. Il marketing olfattivo al bar diventa quindi una scelta strategica. A EISday2006, la convention dei baristi certificati dall’Istituto nazionale espresso italiano organizzata durante il Pianeta Birra di RiminiFiera, il tema di quest’anno è stato proprio il marketing del bar. Con una conclusione importante: al centro dell’attenzione del barista deve prevalere l’offerta di un ottimo espresso ai propri clienti, sostenuta però da un’immagine ad hoc del punto vendita. L’estero spiana la strada all’Italia grazie ai dati forniti da Jonathan Morris dell’Università di Hertfordshire (Regno Unito) a Diego Begalli dell’Università di Verona. Ne è convinto anche Luigi Odello, professore di analisi sensoriale alle Università di Udine e Verona e Università Cattolica di Piacenza e segretario generale dell’Istituto nazionale espresso italiano. «Nella vita di ogni giorno tutti i sensi giocano un ruolo importante, ma il principale è l’olfatto. Per questo l’odore di un locale deve essere coerente con le altre caratteristiche dell’ambiente e queste devono essere in linea con i prodotti e i servizi offerti. Ad esempio un locale intensamente illuminato, arredamento high tech, pareti con colori solari deve avere profumi floreali e fruttati». Un buon marketing olfattivo del locale dovrebbe quindi seguire il ciclo psicologico della giornata della clientela. Alla mattina si consigliano
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aromi caldi di pasticceria, vaniglia, cioccolato e pane tostato (con note agrumate in sottofondo). Verso mezzogiorno sono apprezzati maggiormente gli aromi floreali e fruttati che invitano al consumo di cibi salati accompagnati da bevande alcoliche. Infine, l’ambiente serale si dovrebbe fare più speziato e conciliante per la conversazione e il relax. Ma attenzione perché l’olfatto è a prova di inganno: la falsità è presto scoperta e punita. Qualsiasi artificiosità viene percepita con sospetto da parte del consumatore, qualsiasi tentativo di falsità prontamente smascherato. «È inutile ricorrere ad artifici: non rimane che operare bene per produrre un buon odore nel proprio locale» ha affermato Odello. «La ricompensa per il barista non solo non tarda ad arrivare, ma è notevole e duratura nel tempo».
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PIZZERIE
Forno per piccoli spazi 3 pizze in 3 minuti
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i chiama Minipizzeria, il forno elettrico di nuova concezione indicato per la rapida cottura di pizze surgelate o fresche, ma anche croissant, panini, bruschette e piatti pronti. Si tratta di un apparecchio ad alto rendimento e consumi ridotti, a sviluppo verticale con 3 piani sovrapposti a timer indipendente, la cui caratteristica principale consiste nella possibilità di impostare tempi di cottura differenti da piano a piano. Grazie a un sistema di riscaldamento controllato sino a una
ARRIVA LA PIZZA INTEGRALE E ANTIOSSIDANTE
temperatura di 380°C consente di preparare ogni 3-4 minuti pizze surgelate e pizze fresche. È realizzato dall’azienda Stampinox in acciaio inox, con intercapedini e piastre di cottura in materiale refrattario. La gestione dei tempi e delle temperature è completamente elettronica con segnale luminoso e acustico indicante il termine di cottura per ogni piano. L’assorbimento di energia è di 2,8 Kw, che consente un collegamento agevole e sicuro alle linee elettriche.
A Salsomaggiore, le Olimpiadi della Pizza 2007 Visto il successo mediatico delle passate Olimpiadi invernali di Torino,la rivista specializzata Pizza e Pasta Italiana ha deciso di organizzare le “Olimpiadi della Pizza”,con il patrocinio di associazioni e organizzazioni del settore.Si svolgeranno ogni 4 anni,la prima edizione si terrà a Salsomaggiore Terme nel 2007.Le edizioni a seguire,invece,in Usa, Spagna,Francia e Giappone,essendo queste le nazioni che hanno già aderito al progetto.
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La pizza, simbolo del modello alimentare mediterraneo, che vari nutrizionisti hanno indicato come il “golden standard” da seguire per mantenere livelli di benessere, si presenta in una nuova veste. La pizza integrale antiossidante è nata da un’idea della pizzeria Ciripizza di Milano, realizzata dal pizzaiolo Cosimo Mogavero e il medico nutrizionista Eugenio Luigi Iorio. Gia nel 2000 si era ventilata l’idea di proporre un prodotto alimentare di riferimento contro lo stress e, dopo un accurato studio in pizzeria e in laboratorio, ecco la creazione.
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AGGIORNAMENTI
PIZZERIE
Forni con doti di eccellenza Se fatti a mano e con sapienza O gni singolo elemento che costituisce uno dei forni firmati Ceky è costruito interamente a mano, seguendo le regole della tradizione per garantire un prodotto dalle prestazioni elevate. La cupola e il piano del forno sono costruiti a mano mattone su mattone
dagli artigiani dell’azienda con gli stessi gesti di sempre a garanzia di una qualità superiore. Tutti i materiali che vengono impiegati nella costruzione sono prodotti in Italia e attentamente selezionati per garantire le massime performance sia nella cottura che nella durata nel tempo. Il procedimento di costruzione e i materiali utilizzati garantiscono la straordinaria durata nel tempo dei forni, che non necessitano di nessun tipo di particolare manutenzione e rappresentano lo strumento adatto per garantire risultati perfetti per svariate necessità di produzione. Ogni forno rappresenta un vero capolavoro di artigianato, esternamente può essere
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rifinito con diverse decorazioni a seconda del tipo di effetto che si vuole ricreare all’interno del locale. Oltre al classico e sempre richiesto rivestimento in mattoni cotti a legna, sono disponibili altri modelli tra cui la piastrella 10x10 cm a spina di pesce per garantire facilità di pulizia e luminosità, i mattoni in cotto per completare un ambiente rustico, o il mosaico per locali eleganti e moderni. Inoltre, tutti forni Ceky possono essere consegnati privi di rivestimento e decorati con qualsiasi materiale per garantire flessibilità nelle scelte d’arredo del locale e per poter essere aggiunti senza problemi in ristoranti già avviati.
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BIRRERIE
Una birra per ogni occasione Meglio se fredda e in compagnia I numeri in Italia nel 2005
17.340.000 hl consumo annuo 29,7 litri consumo pro capite 170 marche distribuite 8,8% aumento import 15% flessione export 133.000 addetti al comparto Locali che la servono (dati ministero Attività Produttive, Fipe e AcNielsen)
41.330 ristoranti - 22.609 pizzerie 17.552 trattorie - 19.700 posti di ristoro in villaggi, alberghi e pensioni 3.470 fast food - 141.758 bar e caffè 5.033 pub e discoteche
A MILANO IL GRAN GALA DELLA BIRRA Amata servita fredda e dal sapore non troppo amaro. Questa la birra tipo dell’italiano, per ogni occasione e da abbinare a piatti svariati. Per celebrarne le virtù, lo scorso 13 luglio, il Four Season di Milano ha ospitato il Gran Gala della Birra. Con il coordinamento e l’esperienza del fondatore e rettore dell’Università dell birra, Franco Re, le creazioni dello chef Sergio Mei (entrambi nella foto) si sono accompagnate alle proposte selezionate della belga Malheur e del marchio InBev. Il marchio Malheur esiste dal 1997 ed è presente sul mercato come distributore e produttore di birre speciali ad alta fermentazione e gradazione. Dal 2001 ha sviluppato la produzione con il metodo delle Maisons de Champagne. Detiene, invece, il 14% del mercato globale il marchio InBev con un volume di 202 milioni di ettolitri prodotti e commercializzati in 32 Paesi.
I
l 2005 è stato un anno sostanzialmente stabile per il settore italiano della birra con una produzione in lieve calo (2,8%) mentre il consumo è stato di 17.340 milioni di ettolitri (+0,8%). Ogni italiano ha bevuto 29,7 litri (erano 29,6 l’anno prima) delle circa 170 marche distribuite in Italia. Due italiani su tre (66%) la consumano e la ricercano per il sapore, preferibilmente fredda (ma non gelata), nel bicchiere appropriato e con una giusta quantità di schiuma. Da rilevare che quasi la metà (47,5%), sedendosi al ristorante, vorrebbe trovare una vera e propria Carta delle birre. L’import è salito dell’8,8% soprattutto dalla Germania, che precede Olanda e Danimarca. L’export ha subito una flessione del 15% a causa dell’inasprimento dell’imposizione fiscale sulla birra: nel 2004 era + 68%. Gli addetti al settore sono 133 mila più 337 addetti per il comparto del malto. Pur rimanendo il simbolo di una cultura cosmopolita e socializzante, risulta anche adatta a un’alimentazione sana: il 42% la considera perfettamente compatibile con la dieta mediterranea. È questo lo scenario delineato dall’indagine MaknoAssoBirra 2006 “Gli italiani e la birra”, giunta alla 10 a edizione e svolta su un campione di 1.998 persone di età superiore ai 18 anni, presentata al Fiat Café della Triennale di Milano dai presidenti di Assobirra Piero Perron e della Makno Mario Abis. Un elemento da segnalare risulta l’innalzamento progressivo dell’età media, e spesso anche del profilo socioculturale, dei consumatori: nel
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2000 erano soprattutto giovani fra i 18 e i 24 anni, oggi l’età media si attesta intorno ai 40 anni. La birra preferita risulta essere la Pils. Il pub e il bar rappresentano ancora i posti ideali per consumarla, contemporaneamente si rafforza il consumo domestico. L’identikit del consumatore è maschio, 30-40 anni, vive nel Nord Italia, in prevalenza nel Nord Est. Il campione non solo l’associa alla cucina tedesca e americana, ma la ritiene adatta anche ai sapori di quella etnica. Oltre al classico matrimonio con la pizza, con gli spaghetti al pomodoro si può provare un doppio malto mentre con una fresca caprese l’abbinamento più giusto è quello con birre chiare di medio corpo.
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Marino Fioramonti
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BIRRERIE
Incredibilmente bionde e leggere le Pilsner dominano il mercato
Q ENRICO ROTA, RESPONSABILE VENDITE DEL GRUPPO 4R DI TORRE DE’ ROVERI (BG) CONTINUA IL SUO VIAGGIO NEL MONDO DELLA BIRRA
uesto mese sono di scena le Pilsner, appartenenti alla famiglia delle Lager, amate sul mercato tedesco come su quello mondiale, ideali con svariati piatti ma perfette da sole per gli intenditori.
Cosa sono le birre “Pilsner”. Le Pils (o Pilsner o Pilsener) sono birre prodotte a bassa fermentazione, appartengono alla famiglia delle birre Lager e dominano il mercato mondiale della birra. Questo stile nasce nel 1842 per opera di un mastro birraio tedesco che ideò, nella città di Pilsen (da qui il nome), una tecnologia che permise di utilizzare il calore indiretto per tostare il malto e far precipitare i lieviti. Il risultato fu quello di ottenere una birra leggera, dal gusto pulito e amarognolo, incredibilmente bionda e chiara (fino a quel momento
svariati piatti con cui si abbina, consiglio carne affumicata e salumi in genere anche se suggerisco di gustarla da sola. Enrico Rota
tutte le birre Lager erano torbide a causa dei lieviti in sospensione). Il bicchiere ideale per le Pilsner. Come ho già raccontato in un numero precedente, il bicchiere idoneo per queste birre è a forma di “calice a chiudere”: calice sottile e liscio dalla forma rastremata. Questa forma permette di accentuare la schiuma senza farla traboccare ed il vetro sottile e liscio favorisce la formazione di condensa. Alcuni consigli per abbinare le birre Pilsner. Le Pils hanno l’aroma del malto, accompagnato da note floreali e dal profumo erbaceo del luppolo, il suo gusto è unico: un mix di amaro e di dolce con finale fresco e leggermente astringente. Queste fondamentali caratteristiche la rendono universale e a tavola si può abbinarla a diverse ricette. Tra gli
Bottiglia limited edition per i 150 anni di Ceres Birra Ceres, per gli amanti di tutto ciò che è unico e speciale, mette in vendita una bottiglia limited edition per festeggiare la conquista di un importante traguardo: 150 anni di vita. Si tratta della bottiglia di Strong Ale, birra compatta e corposa che si mantiene in “gran forma” nonostante l’età, che sarà interamente ricoperta da un velo dorato, con l’etichetta leggendaria e sul retro una suggestiva foto storica della sede alla fine dell’800. Per festeggiare verranno anche organizzate 350 feste nei migliori locali di tutta Italia e per tutto il 2006 anche l’etichetta della bottiglia “normale” segnalerà il 150° anniversario.
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La Quattroerre srl organizza in via continuativa corsi di spinatura della durata di un giorno riservati ai gestori di pubblici esercizi. Il costo del corso è di 120 euro. Per ulteriori informazioni telefonare allo 035 580701 oppure scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: enrico@quattroerre.com.
MONDIALI DI CALCIO. BOOM DI CONSUMO BIRRA DAVANTI ALLA TV Incremento pari a 1,6 milioni di ettolitri, il consumo di birra in Italia durante i Mondiali di calcio. Agli inizi del 2006, si era registrato un leggero calo (-5%) delle vendite ma le aziende italiane si dicono soddisfatte e secondo un sondaggio di AssoBirraDemoskopea, dal titolo “Gli Italiani e i Mondiali di calcio”, emerge che quasi 6 milioni di italiani sceglieranno una buona birra per godersi le partite in tv. Nonostante la ripresa, i consumi in Italia (80 litri a persona) restano bassi rispetto alla Repubblica Ceca che detiene il record con 160 litri pro capite, seguita da Irlanda (108), Germania (115,8), Austria (108,2) e Gran Bretagna (99).
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AGGIORNAMENTI
N O R M AT I V E
Etichette alimentari L’Europa avrà le sue regole
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l Parlamento europeo ha approvato lo scorso 16 maggio un regolamento che disciplina le diciture di carattere nutrizionale e salutistico sulle etichette dei prodotti alimentari. La norma sarà operativa solo a fine 2006, dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri e la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale”. Si tratta di un regolamento importante perché stabilisce regole identiche per i vari Paesi dell’Unione. «Il provvedimento è destinato a rivoluzionare la situazione attuale spiega Giuseppe De Giovanni, esperto del ministero dello Sviluppo economico - perché non ammette la presenza di indicazioni generiche sulle etichette ma solo diciture determinate sulla base di parametri precisi scientificamente validi. Nulla è affidato al caso e il consumatore viene così finalmente tutelato». Attualmente le norme sono molto elastiche, per cui i produttori possono evidenziare nella pubblicità e sulle confezioni l’assenza di zucchero, il ridotto tenore di sale, la minor presenza
di grassi, senza però alcun riferimento scientifico. L’aspetto più importante è che per la prima volta è stata coinvolta un’autorità scientifica (l’Efsa) per valutare i dossier delle aziende e supportare la validità dei “claims” salutistici. La scansione dei tempi è rapida visto che entro 12 mesi dall’entrata in vigore l’Efsa e le autorità sanitarie nazionali dovranno riesaminare i dossier dei prodotti in commercio. Per capire le novità basta dire che le sostanze nutritive evidenziate nell’etichetta dovranno essere presenti in quantità tale da produrre un effetto concreto sull’organismo. Con questo provvedimento la Ue fa un deciso passo avanti a favore dei consumatori ma gli addetti ai lavori sanno che la comprensione delle etichette resta un argomento difficile. Una ricerca del 2005 dell’Ufficio europeo delle organizzazioni dei consumatori, intervistando 3 mila persone di 5 Paesi, evidenzia come il 60% incontri difficoltà a localizzare l’elenco degli ingredienti. Il 70% non comprende i termini scientifici, mentre i due terzi si lamentano per i caratteri tipografici troppo piccoli. Le problematiche sull’interpretazione sono accentuate perché le diciture sono decisamente aumentate. Considerando le informazioni nutrizionali, le avvertenze sugli allergeni, la descrizione dei metodi di conservazione e le diciture volontarie è normale superare le 20 voci e risulta impossibile semplificare la terminologia, ma si possono trovare soluzioni grafiche più leggibili.
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n.f.
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DALLA PARTE DEI CONSUMATORI A volte è una sfumatura ma occorre essere consapevoli dei prodotti alimentari anche in rapporto alle etichette. Infatti, vi sono spesso piccole differenze che denotano più che altro la qualità del prodotto. L’Unione nazionale consumatori ha raccolto alcuni esempi. Risotto al tartufo: potrebbe esserci solo l’aroma del tartufo. Risotto con tartufo: c’è il tartufo indicato in percentuale, magari pochissimo e con l’aggiunta di aroma. Gnocchi con patate: le patate non sono preponderanti. Gnocchi di patate: le patate sono preponderanti. Aromi naturali: sono ricavati da materie prime alimentari. Aromi: sono artificiali, nel senso che sono costruiti in laboratorio copiando la molecola dell’aroma naturale. Aranciata: ha almeno il 12% di succo d’arancia. Bibita al gusto di arancia: contiene solo l’aroma all’arancia. Cioccolato al latte: ha come minimo il 25% di cacao. Cioccolato comune al latte: il cacao scende al 20%. Strudel: le mele sono poche. Strudel di mele: le mele sono di più. Burro: è fatto con il siero di latte. Burro tradizionale: è fatto solo con la crema di latte. Prosciutto crudo: fatto alla svelta con stagionatura nella stufa. Prosciutto crudo stagionato: stagionato senza stufatura per almeno 7 o 9 mesi. Prosciutto cotto di alta qualità: è più qualitativo in base al tasso di umidità e alla composizione. Prosciutto cotto scelto: è di qualità inferiore al precedente. Prosciutto cotto: è quello meno qualitativo.
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AIS - ASI
Lombardia, è Sabrina Rosola il miglior sommelier
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Sabrina Rosola (nella foto) la miglior sommelier della Lombardia 2006, una giovane bresciana di vent’anni vincitrice del concorso regionale. Dopo 5 edizioni svoltesi in Oltrepò Pavese, il tradizionale concorso ha avuto come scenario gli eroici vigneti della Valtellina e la storica casa vinicola Pietro Nera di Chiuro (So). 6 i sommeliers professionisti (tutti lombardi) aspiranti al titolo: ma l’impegnativa prova scritta ha selezionato
i 3 finalisti che hanno dovuto affrontare le prove pratiche. Degustazione alla cieca di un vino bianco, uno rosso, un vino da dessert e di due distillati, abbinamento enogastronomico, prova tecnica di servizio e decantazione di un vino d’annata, correzione di una carta dei vini e infine prova di abbinamento cibo/vino sulla base di un menu. Calici in alto per Sabrina Rosola, già miglior sommelier d’Italia junior 2003, piazza d’onore per Marco Grassi della
provincia di Milano e terzo gradino del podio per il bresciano Stefano Botturi. Prima della cena di gala a base di piatti tipici valtellinesi (abbinati ai vini della Cantina Nera) si è svolta la cerimonia di proclamazione e premiazione del vincitore e degli altri due finalisti che hanno ricevuto dal presidente nazionale Terenzio Medri, dal presidente di giuria Antonello Maietta e dal presidente regionale Luca Bandirali un trofeo in vetro sonoro superiore dell’azienda Zafferano. In serata gli ospiti, guidati dall’enologo dell’azienda Stefano Nera, hanno potuto visitare la cantina e brindare con il Brut Metodo Classico Caven. Per l’occasione è stato attribuito il titolo di Sommelier ad honorem al campione di sci Giorgio Rocca.
Sommellerie, è norvegese il campione europeo Il venticinquenne norvegese Robert Lie,sommellier al Relais Gourmand Bagatelle di Oslo,è il nuovo campione europeo della sommellerie.Il titolo è stato assegnato lo scorso18 giugno,a Parigi,dove si è celebrato il 10° Trophée Ruinart in collaborazione con Asi (Association de la Sommellerie Internazionale).All’epilogo hanno preso parte 35 candidati giunti in rappresentanza delle nazioni che hanno partecipato alle semifinali ospitate a Reims alla Maison Ruinart.Ottimo esordio per lo sfidante italiano Alessandro Masi,23 anni,sommelier del ristorante Daniel’s di New York che si è distinto fra i 12 semifinalisti.Alla tappa finale del concorso lo sfidante norvegese ha battuto gli altri due pretendenti:il francese Eric Zwiebel e Roberto Basso dal Canton Ticino.Una nota di colore:Claude Brasseur,celebre attore francese,ha partecipato alla consegna del trofeo con il presidente Asi Kostas Touloumtzis,il direttore Asi Giuseppe Vaccarini e il presidente della Maison Ruinart Bernard Peillon.
40¡ CONGRESSO AIS CALABRIA A Scilla (Rc),dal 1 al 4 ottobre,si terrà il 40° Congresso nazionale Ais Calabria,con il patrocinio del Comune di Scilla e di Villa San Giovanni,della Regione Calabria,della Provincia e della Camera di commercio di Reggio Calabria.www.aiscalabria.it
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O N AV
La delegazione di Milano cresce Monza diventa autonoma
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n un albergo di Milano, nel 2000, è iniziata una splendida avventura, quella della delegazione Onav del capoluogo lombardo. È l’entusiasmo di Vito Intini che ha raccolto un piccolo gruppo di appassionati e di cultori del buon bere che li conduce verso l’Onav. In quegli anni non esisteva una sede e le riunioni avvenivano in un noto albergo di Milano in zona Fiera. Mancavano le strutture, ma l’entusiasmo di quel nucleo di pionieri era grande, le idee molte e ancor più la voglia di sviluppare un discorso alternativo all’Ais o all’Aei coprendo interessi diversi. Il primo nucleo era costituito prevalentemente da persone che non operavano né direttamente né indirettamente nel mondo del vino. E tale è rimasto ancora oggi, nonostante il numero degli iscritti sia cresciuto ed esista una vera coscienza associativa. «Oggi - sottolinea con viva soddisfazione Vito Intini (nella foto), delegato di Milano - i soci hanno superato i 750 e con il prossimo corso supereremo certamente gli 800. Con queste cifre quella del capoluogo lombardo è la più grande e numerosa delegazione italiana». Parallelamente al numero dei soci cresceva l’organizzazione della delegazione che si dotava di una sede propria in cui poter programmare l’attività. L’apertura della sede di via Termopili fu un momento di svolta. Novità in vista per l’anno 2006. «A dicembre - annuncia Intini - Monza diverrà delegazione autonoma con il nome di Alta Brianza. È un momento molto importante poiché significa che l’attività di noi tutti, e degli amici della Brianza in particolare, ha saputo seminare bene». Attualmente nell’area milanese sono operative 3 sottodelegazioni: Muggiò, Rho e Basilio e una sezione presso l’Unione italiana vini. Come sottolinea Intini, «il nostro scopo è quello di sempre, quello dello statuto dell’Onav promuovere la conoscenza e la consapevolezza del bere bene, in spirito di amicizia perché il bere è una gioia e come tale deve essere condivisa con gli amici e l’attività associativa deve rappresentare un antidoto allo stress quotidiano, alle tristezze che spesso ci circondano e a volte ci toccano direttamente. Partecipare all’Onav, svolgere un ruolo operativo non deve significare cercare potere, ma avere la gioia di creare gioia e amicizia. Il futuro? È consolidare quanto già costruito con la collaborazione e l’amicizia di tutti gli associati e i collaboratori».
Inizio corsi dal 4 ottobre 2006 a gennaio 2007 (lunedì e mercoledì)
S e ra t e m o n o t e m a t i c h e 1 9 / 9 Tappo e tappature, sughero ed elastometro 2 7 / 9 La Borgogna 6 / 1 0 Formazione all’assaggio nei concorsi (corso di specializzazione) 1 2 / 1 0 I vini della Sardegna 2 6 / 1 0 Bere & sapere 9 / 1 1 Sua maestà l’Amarone 2 3 / 1 1 La muffa nobile, i vini botrytizzati I n c o n t ri d i Wi n e, J a z z a n d Fo o d (presso il Blue Note di Milano) 1 8 / 9 Sardegna 2 / 1 0 Piemonte 6 / 1 1 Toscana 1 5 / 1 - 2 0 0 7 Umbria 1 2 / 2 - 2 0 0 7 Campania 1 2 / 3 - 2 0 0 7 Sicilia
Salvatore Longo
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AIBES
ARIA DI MONDANITÀ CON L’AIBES A SANREMO L’anticipo della primavera a Sanremo coincide con l’arrivo del “Festival della Canzone italiana”.Non poteva mancare l’Aibes che era presente alla cena di gala svoltasi presso il locale “Victory Morgana“, di Gualtiero Maragni e Daria Brolis. L’evento,ripreso dalla Rai e altri network locali,ha visto la presenza di Giorgio Panariello e altri personaggi di spicco come Ilary Blasi.Una giornata all’insegna della mondanità e del protagonismo che ha puntato il riflettore sui rappresentanti Aibes Alessandro Barbieri,Franco Giacchino,Fabrizio Desciora,Cristiano Sanna,Robert Szabo,Luigi Simone e i padroni di casa Daria e Gualtiero.
PRIMO BAR TEA MASTER PER I FORMATORI Presso la sede nazionale dell’Aibes si è tenuto il 1° corso di formazione e specializzazione di 16 ore.Il progetto intende formare un gruppo di esperti “Bar Tea Master” certificati,che divulghino non solo agli operatori dei bar e degli alberghi la materia Tea,ma la allarghino alla clientela. Al termine del corso,Marzio Porri,Tea Master certificato internazionale,socio Aibes Toscana,ha firmato gli attestati che certificano l’acquisizione del titolo di “Tea Blender” ai formatori.In autunno partiranno i primi corsi,con la presentazione di un libro sul Tea con un ricettario e un dvd sulla ritualità del Tea.
LA SEZIONE TOSCANA RICORDA ALBERTO LENA La prematura scomparsa di Alberto Lena, deceduto a soli 42, ha lasciato un grande vuoto. Capo barman Aibes della sezione Toscana ha ricoperto la carica di consigliere a livello nazionale e di insegnante presso l’Istituto Alberghiero “Fratelli Pieroni” di Barga che ha voluto dedicare alla sua memoria “L’intitolazione del laboratorio di Sala - Bar”. Tante le persone presenti alla cerimonia svoltasi lo scorso giugno, tra cui il fiduciario della sezione Toscana Enrico Clores, il tesoriere capo barman Giulio Gambino, la segretaria di sezione e socio onorario Dedy Gambino e i soci Paolo Baldini, Carlo Celestini e Alessandro Sainati.
Piemonte e Sicilia nominano i barman dell’anno PIEMONTE
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l barman dell’anno 2006 della sezione Piemonte è Alessia Grande (al centro nella foto) del C.f.i.q. di Pinerolo (To). Nel concorso Pre dinner si è classificato 1° Franco Mo del ristorante San pietro a San pietro di Govone (Cn), 2° classificato, Carla Ortalda e 3° Mario Bellanca. Nel concorso Long drink si è classificata prima, la barman dell’anno Alessia Grande con “Floriano polis”, realizzato con 5 cl di Ron Varadero Anejo (Illva Saronno), 1 cl di Midori (Campari Italia), 1 cl di De kuyper crema di banana (Dist. F.lli Ramazzotti), 2 cl di Mixybar papaia (Fabbri 1905), 11 cl di succo tropicale e decorato con verdura e alkekengi. Al secondo posto Flavio Scanu, al terzo Saverio Ieraci. Nel concorso Aibes domani - frozen, il premio “Nando Pucci Negri” è andato a Gabriele Barone, a seguire Nicola Lovano e Antonio Marteddu. Nel concorso Flair 1° classificato Alessandro Gaudio, 2° classificato Matteo Borgna. Il concorso “Angelo Zola” è stato vinto da Thomas D’este, mentre nella categoria Emergenti 1° classificato Giuseppe Sopetti, 2° Alberto Musso e 3° Cristina Severina. Nella migliore CONVEGNO NAZIONALE Decorazione 1° classificato Franco Mo, premio AIBES 2006 “Bormioli Rocco Professional”, 2° classificato H OTEL CONTINENTAL Ilaria Biegi, premio “Consorzio Grancaffé”, 3° TERME, ISCHIA classificato Carla Ortalda, premio “Ceado”.
7-11 NOVEMBRE SICILIA
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a sezione Sicilia ha consacrato barman dell’anno Giuseppe Porco (al centro nella foto) del Ritrovo doddis di Messina. Nel concorso Pre dinner si è classificato al primo posto Francesco Paolo Tulumello del Robinson’s wine bar di Palermo con “Asia” realizzato con 3 cl di Ron Varadero 3y (Illva Saronno), 0,5 cl di Bols creme de bananes (Maxxium Italia), 1 cl di Southern comfort (Campari Italia), 0,5 cl di Mixybar granatina (Fabbri 1905), 2 cl di succo d’arancia. Tutto decorato con ananas, foglie d’ananas e ravanello. Secondo posto per Cesare Pecora, terzo per Santo Rapisarda. Il concorso Long drink è stato vinto dal barman dell’anno Giuseppe Porco con “Ghost”, realizzato con 4 cl di Artic vodka (Illva Saronno), 2 cl di Aperol (Campari Italia), 1 cl di Maraschino stock (Stock), 2 cl di Boero fruit drink fragola (Dist. F.lli Ramazzotti) e 11 cl di centrifugato di ananas; decorazione: foglie di limone e zucchina. Al secondo posto Alessandro Tucci, al terzo Antonino Santoro. Per il concorso Aibes domani - frozen, premio “Nando Pucci Negri” 1° classificato Vincenzo di Maggio, 2° Giuditta Iannone e 3° Gianluca Giannuzzo. Nel concorso Flair 1° posto per Giovanni Ferlito e 2° per Giorgio Puma. Ad aggiudicarsi il concorso “Angelo Zola” Antonio Scirè, mentre nella categoria Emergenti 1° classificato Giuseppe Mandalà, 2° Francesca Bellia e 3° Giuseppe Sottile. Nella migliore Decorazione 1° classificato Francesco Tulumello, premio “Bormioli Rocco Professional”, 2° classificato Francesco Toscano, premio “Consorzio Grancaffé” e 3° classificato Domenico Rendazzo, premio “Ceado”.
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AIBES
Finali mondiali del Bacardi Martini Grand Prix. L’Italia rivela i suoi talenti
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pilogo e premiazioni all’insegna di originalità e internazionalità per le finali mondiali della 41a edizione del Bacardi Martini Grand Prix. La Terrazza Martini di Pessione ha ospitato, lo scorso 20 giugno, la cerimonia delle premiazioni, giunta dopo due giorni di gare che hanno visto intessersi relazioni importanti e di confronto tra persone con culture, stile e modi di lavorare diversi. Alla competizione erano arrivati 45 concorrenti da 22 Nazioni diverse. Il 18 giugno si sono svolte le finali Italia, supportate dallo staff Aibes del Veneto, capitanato da Leonardo Cisotto e dalla delegazione torinese diretta da Antonino Perrone e Camillo Bosco. Il giorno seguente, presso l’Hotel NH Santo Stefano di Torino, si è tenuta la competizione, presieduta da una giuria che ha valutato i cocktail realizzati e le tecniche. Il tutto è culminato nella festa che ha portato a svelare i nomi dei vertici mondiali del bartending. Nella categoria Talenti, 1° classificata Angelica Barbone (Italia) (nella foto), 2° Kelvin Tan Wei Boon (Singapore) e 3° Angelika Larkina
(Estonia). Mentre nella categoria Senior sono stati premiati rispettivamente Hernandez Hiram Avila (Portorico) (nella foto in basso a sinistra), Patricia Richards (Usa) e Stefan Schauberger (Germania); nella categoria Open Disco sono saliti sul podio Sebastien Oguic (Francia) (nella foto), Michael Doetzer (Germania) ed Eduardo Alonso (Spagna). Infine sono stati decretati
Legendary Bartender, metodo Classic, Antal Kiss (Ungheria) (nella foto) e, metodo Open Disco, Simone Bodini (Italia) (nella foto a fianco). Il Fancy Cocktail Awards è andato ancora all’ungherese Antal Kiss.
Circuito del cocktail Lombardia Arrivo sul lago Maggiore
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appa finale, quella di Laveno Mombello sulle rive del lago Maggiore, per la 4a edizione del Circuito del cocktail Aibes sezione Lombardia. La gara a tema ha previsto l’utilizzo del blender Ceado, partner di Aibes, con cui i barman si sono cimentati nella realizzazione di una ricetta smoothies con lo yogurth. Dopo aver superato le batterie iniziali, i 4 hanno elaborato 10 cocktail per altrettanti giudici popolari. Quindi dopo la selezione dei tecnici, la selezione popolare. Il vincitore renderà popolare nella provincia di Varese il suo drink durante il corso dell’anno. L’organizzazione è stata curata dall’Aibes Varesina, capitanata da Davide Giglio, coaudiuvato da Mauro D'Errico e Roberto Cuccu del bar Old Spirit’s di Milano. La classifica dei primi 10 ha incluso Silvano Evangelista, Luca Opizzi, Alessia Rovati, Paolo Rovellini, Afro Giavaldi, Sonia
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Cignoli, Roberto Cuccu, Patrizia Bega, Carmela Giglio e Max Rezzonico. I premi hanno previsto borse di studio da 500 euro al 1°, 250 euro al 2°, 150 euro al 3°,
50 euro dal 4° al 6°. Misurino placcato d’oro zecchino numerato dal 1° al 10° classificato, quale simbolo di alta professionalità, il diploma d’oro a tutti i partecipanti, un premio del valore di 200 euro alla Provincia prima classificata e una targa alle migliori 3 Province.
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CONCORSI
40 anni ma non li dimostra La Douja ai blocchi di partenza L L’evento che affronta il complesso universo enologico è pronto per il suo 40esimo debutto. Novità logistiche e organizzative, maggiore attenzione alla Barbera, vino simbolo del territorio astigiano, forte partecipazione al Concorso enologico nazionale che premia 343 vini. Assegnati in anteprima gli Oscar, non resta altro che scoprire le numerose sorprese in programma
a Douja d’Or compie 40 anni, si sdoppia e raddoppia. Ormai è alle porte l’evento che dall’8 al 17 settembre porterà ad Asti degustazioni e incontri legati alla cultura del bere e alla produzione vinicola. La manifestazione si sdoppia e, oltre al Palazzo del Collegio dove si volgeranno tutte le iniziative, a Palazzo Ottolenghi sarà allestita una rassegna esclusivamente legata alla Barbera, la produzione simbolo di questo territorio. Protagonista della manifestazione è ancora una volta il Concorso enologico nazionale, giunto quest’anno alla 34esima edizione, con 373 etichette selezionate in tutta Italia, di cui 30 premiate con l’Oscar della Douja (punteggio superiore ai 90/100) e 343 con il Premio Douja d’Or (superiore agli 85/100) assegnato dagli assaggiatori dell’Onav, che si riuniscono in ben 33 sedute dopo aver valutato 921 campioni di vino provenienti da 20 Regioni d’Italia. Alla conferenza stampa di presentazione presso la Camera di commercio di Asti erano presenti il presidente dell’ente camerale Mario Sacco, il sindaco Vittorio Voglino, il presidente della
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Provincia Roberto Marmo e l’assessore regionale all’Agricoltura del Piemonte Mino Taricco. Tra le regioni che hanno partecipato al concorso la più rappresentativa è stata il Piemonte con 410 etichette e 173 premiate, seguita da Lombardia con 105 vini presentati e 36 premiati, Veneto (33 premiati su 87) ed Emilia Romagna (16 premiati su 69). Dalla fine degli anni Sessanta ad oggi l’iniziativa ha assunto un respiro nazionale e internazionale in un’ottica di sempre maggior apertura al mercato globale. Dai dati sull’affluenza alla Douja d’Or rilevati lo scorso anno è emerso come uno degli aspetti più significativi è stata la partecipazione crescente di un pubblico giovane, desideroso di avvicinarsi al vino di qualità e purtroppo spesso messo in soggezione dai prezzi eccessivi. Per questo i vini che sono presentati vogliono fornire una panoramica completa dell’offerta enologica nazionale di alto livello, rimanendo però accessibile nei costi.
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all’insegna dell’alchimia tra vino, cioccolato e letteratura. Le tradizioni enogastronomiche e la civiltà contadina saranno le protagoniste del 33° Festival delle sagre artigiane con una Oltre alla carrellata di degustazioni che sfilata di oltre 3.000 figuranti per le strade costituisce l’ossatura dell’evento, la Douja del centro cittadino che si concluderanno d'’Or prevede un ricco calendario di appuntamenti. Come i “Piatti d’autore”, una nel “villaggio” allestito in piazza Campo del Palio, trasformato nel più grande ristorante a serie di rendez vous con rinomati chef cielo aperto d’Italia. Dopo il successo della astigiani, o la “Cioccolata del Conte”
P I ATTO RICCO, MI CI FICCO
Alto Adige Sauvignon Doc Palladium Produttore: K.Martini & Sohn Annata: 2005 Uvaggio: 100% Sauvignon Zona di produzione: Überetsch Sistema di coltivazione: Goyot Vinificazione: in tanks d’acciaio con temperatura controllata Colore: giallo verdognolo Pro fumo: erbaceo, sambuco e ortica Sapore: fresco, vivace, saporito Gradi: 12,8% vol. Acidità totale: 6,2 g/l Zucchero residuo: 2,3 g/l Estratti: 23 g/l Temp. di servizio: 14°C Abbinamenti: ottimo con asparagi, lumache, zuppa di cipolla. Esalta i sapori dei piatti a base di pesce. Perfetto anche come aperitivo
scorsa edizione ritorna anche “Scacco con Bacco”, una partita a scacchi dove le pedine allestite si bevono. E poi non può mancare la “Douja tra le rondini”, un calendario di degustazioni organizzate sulla Torre Troiana di piazza Medici. Novità assoluta sono i “Pizzotti”: messaggi con frasi sul mondo del vino, rappresentativi di un concorso aperto a tutti.
Alto Adige Lagrein-Cabernet Doc Coldirus Palladium Produttore: K.Martini & Sohn Annata: 2004 Uvaggio: 60% Lagrein, 40% Cabernet Zona di produzione: Cornaiano e Gries a Bolzano Sistema di coltivazione: Goyot e Pergel Vinificazione: maturato in barriques usate (botti da 220 lt) Colore: rosso rubino-granato Pro fumo: etereo, ribes rosso e vaniglia Sapore: pieno, secco, vellutato e gradevolmente tannico Gradi: 12,5% vol. Acidità totale: 4,7 g/l Zucchero residuo: 2,0 g/l Estratti: 30,5 g/l Temp. di servizio: 18-20°C Abbinamenti: piacevole con la carne rossa e la selvaggina. Ottimo con il formaggio stagionato
Martini & Sohn Kg, Via Lamm, 28 - 39050 Cornaiano (Bz) Tel 0471 663156 - Fax 0471 660668 www.martini-sohn.it - info@martini-sohn.it L O M B A R D I A A TAVO L A
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Oscar della Douja
ono 30 le etichette premiate nell’edizione 2006 con l’Oscar della Douja, che hanno superato il punteggio di 90/100. Questi i vini premiati: Barbera d’Asti Superiore 2004 Rive (Araldica vini piemontesi), Barbera d’Asti Superiore 2003 Balau (Baldi Pierfranco), Barbera d’Asti Superiore Nizza 2003 (Baravalle di Colombari Giuseppe), Moscato d’Asti Docg 2005 Su Reimond (Bera di Bera Valter), Vermentino di Sardegna 2005 Anei (Cantina di Marrubiu - Isola Quattro Mori), Amarone della Valpolicella 2003 Re Teodorico (Cantina sociale di Monteforte), Barbera d’Asti Superiore 2003 Vigne vecchie (Cantina sociale di Vinchio-Vaglio Serra), Colli di Luni Vermentino 2005 etichetta grigia (Cantine Lunae Bosoni), Barolo Docg 2001 Vigna Cucco (Cascina Cucco dei fratelli Stroppiana), Moscato d’Asti Docg 2005 La Caudrina e Piemonte Moscato Passito 2001 Redento (Caudrina
di Romano Dogliotti), Colli orientali del Friuli Tazzelenghe 2002 (Colutta Gianpaolo), Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Secco 2005 L’Acino (Corte Manzini), Taurasi Docg 2001 (D’antiche terre azienda agricola Vega), Nebbiolo d’alba 2004 (Dell’orto Matteo Vittorio), Ghemme Docg 1998 Ca’ de’ santi (Il Rubino), Alto Adige Traminer aromatico 2005 Windegg (Josef Brigl), Colli orientali del Friuli Cabernet Franc 2004 (Lavaroni Marcello), Alto Adige Cabernet Lagrein 2004 Coldirus e Alto Adige Sauvignon 2005 Palladium (Martini k. & Sohn), Moscato di Cagliari 2003 Donna Jolanda (Meloni vini), Amarone della Valpolicella classico 2001 (Monte del fra’ di Bonomo Eligio Claudio e Marica), Monferrato rosso 2004 Mompertone (Prunotto), Alto Adige Traminer aromatico Passito 2004 Cresta (Rottensteiner Hans), Offida rosso 2003 Zeii (San Giovanni di Silvano di Lorenzo), Dolcetto di Diano d’alba 2005 Sorì del Sot
Valtellina Superiore Docg Signorie 2000 Pietro Nera Tipologia vino: Valtellina Superiore Docg Etichetta: Signorie 2000 Superficie vitata: 2 ha circa Uvaggio: 100% Nebbiolo denominato Chiavennasca Vinificazione: a cappello sommerso con macerazione sulle bucce per 10 gg a temperatura controllata Invecchiamento: 3 anni in botti di legno Colore: rosso rubino brillante Pro fumo: vinoso quasi di frutto Sapore: asciutto, senza cedimenti, tannico Gradi: 13% vol. Acidità totale: 5,7 g/l Estratti: 30 g/l Temp. di servizio: 20°C (stappare la bottiglia mezz’ora prima di mescere)
Casa Vinicola Pietro Nera Via IV Novembre, 43 Chiuro (So) Tel 0342 482631 - Fax 0342 483796 www.neravini.com - info@neravini.com L O M B A R D I A A TAVO L A
34° CONCORSO ENOLOGICO “PREMIO DOUJA D’OR” La Camera di commercio di Asti con la collaborazione tecnica dell’Onav bandisce ogni anno il Concorso enologico nazionale per vini a Doc e a Docg “Premio Douja d’Or”.I tecnici Onav esaminano i campioni resi anonimi,tramite una valutazione visiva (limpidezza,colore,fluidità,effervescenza), olfattiva (profumo,aroma,franchezza) e gustativa (vinosità,alcolicità,corpo, armonia).Tra le aziende premiate vale la pena di ricordare la duplice menzione di merito per la casa vinicola Pietro Nera e la consociata Caven Camuna,rispettivamente, per il Valtellina Superiore Docg Riserva 2000 Signorie e lo Sforzato di Valtellina Docg 2002 Messere (vedi scheda). (Savigliano f.lli), San Martino della Battaglia liquoroso 1999 Gefide (Spia d’Italia), Lugana Superiore 2004 Vigne di Catullo (Tenuta Roveglia Zweifel-Azzone), Amarone della Valpolicella classico 2001 e Valpolicella classico Superiore 2003 Ripasso (Zenato azienda vitivinicola).
Sforzato di Valtellina Docg Messere 2002 Caven Camuna Tipologia vino: Sforzato di Valtellina Docg Etichetta: Messere 2002 Uvaggio: 100 % Nebbiolo Vinificazione: a cappello sommerso con macerazione sulle bucce dai 15 ai 20 gg a temperatura controllata Invecchiamento: 12 mesi in botti di rovere Longevità: oltre 10 anni Colore: rubino tendente al granata Pro fumo: intenso, alcolico e persistente con sottofondo di viola Sapore: di “frutto passo”, armonico e vellutato Gradi: 14,5% vol. Acidità totale: 5,9 g/l Estratti: 36,6 g/l Temperatura di servizio: 18°C Azienda agricola Caven Camuna Via Caven, 1 Teglio (So) Tel 0342 484330 - Fax 0342 483796 www.cavencamuna.it - info@cavencamuna.it
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San Martino della Battaglia Gefide 1999 Spia d’Italia Tipologia vino: San Martino della Battaglia Doc Etichetta: Gefide 1999 Spia d’Italia Vlqprd Uvaggio: 100% Tocai Invecchiamento: 5 anni in barrique e in acciaio Affinamento: min. 6 mesi in bottiglia Colore: giallo dorato definito da Veronelli “Gefide (diamante) bugizio” (estrema intensità del giallo) Profumo: intenso con note di miele, frutta secca e gialla Sapore: dolce e avvolgente, retrogusto amandorlato con fine bocca asciutto Longevità: superiore a 15 anni Gradi: 16% vol. Temp. di servizio: 10-12°C Acidità totale: 4,5 g/l Abbinamenti: aperitivi, formaggi erborinati, patè e pasticceria secca Azienda agricola Spia d’Italia via Cerutti, 61 - 25017 Lonato (Bs) Tel 030 9130233 - Fax 030 9139877 www.spiaditalia.it - info@spiaditalia.it
Barbera d’Asti Doc Superiore Vigne Vecchie 2003 Cantina Sociale di Vinchio Tipologia vino: Barbera d’Asti Doc Superiore Etichetta: Vigne Vecchie 2003 Uvaggio: 100% Barbera Vinificazione: diraspapigiatura,macerazione a temperatura controllata per circa 10 giorni Invecchiamento: in piccole botti di rovere francese da 225 litri Affinamento: 6 mesi in bottiglia Colore: rosso rubino con sfumature viola Profumo: complesso con boisè evidente, leggero goudron Sapore: sapido,asciutto e buona persistenza Longevità: 10 anni Gradi: 18% vol. Acidità totale: 5,50 g/l Abbinamenti: primi piatti con sughi di carne, secondi di carni rosse e formaggi erborinati Cantina Sociale di Vinchio-Vaglio Serra Reg. S.Pancrazio,1 - 14040 Vinchio (At) Tel 0141 950903 Fax 0141 950904 www.vinchio.com - info@vinchio.com
Lugana Doc Superiore Vigne di Catullo 2004 Tenuta Roveglia Tipologia vino: Lugana Superiore Etichetta: Lugana Doc Superiore Vigne di Catullo 2004 Uvaggio: 100% Trebbiano di Lugana Vinificazione: in botti d’acciaio Affinamento: in acciaio fino ad agosto/settembre dell’anno successivo alla vendemmia e 3/4 mesi in bottiglia prima della vendita Colore: giallo intenso con riflessi dorati Profumo: delicato Sapore: mandorla,nocciola e frutti maturi Longevità: 3-4 anni Gradi: 13% vol. Temp. di servizio: 10°C Acidità totale: 6,5 g/l Abbinamenti: pesce,pasta,risotto,carni alla griglia e formaggi Tenuta Roveglia snc Località Roveglia, 1 - 25010 Pozzolengo (Bs) Tel e Fax 030 9916800 www.tenutaroveglia.it - info@tenutaroveglia.it L O M B A R D I A A TAVO L A
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Il programma dei “ Piatti d’autore ” 2006 bre tem set
Il ristorante “Gener Neuv” di Asti presenta la coscia di coniglio farcita, timballo di farro, verdure, funghi e spiedini di fegato.
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Il ristorante “Violetta” di Calamandrana presenta il pintadeau disossato, farcito delle sue carni ed erbe aromatiche, con semolini piemontesi e porcini saltati all’aglio e prezzemolo. bre tem set
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Il ristorante “La Braja” di piemontese con uovo affogato. Montemagno presenta il Il ristorante “La Fioraia” sottopaletto di vitello bre tem di Castello d’Annone fassone alle erbe con set presenta il riso timballo di porcini. Carnaroli ai peperoni “della Motta” con Il ristorante “La Grotta” bre gorgonzola e salsiccia sauté. di Asti presenta il tem set risotto allo spumante, Il ristorante “Ametista” di con petto d’anatra bre Moncalvo presenta il alle erbe aromatiche e settem cosciotto di gallo allo salsa demiglass. zafferano con patate e robiola su cialda di Il ristorante “San Marco” e br tem t e pane al papavero. di Canelli presenta i s tajarin all’uovo con La “Locanda del salsiccia e funghi e bre em t Sant’Uffizio” di capocollo al forno t se Penango presenta brasato alla Barbera d’Asti. l’antico arrosto di bue grasso all’aceto e Il ristorante “Vittoria” di bre tem t e senape con polenta. Tigliole d’Asti presenta s la lasagna di anatra a Tutti gli appuntamenti vapore con intingolo di frattaglie e fegatelli. sono programmati per le ore 19,30. I piatti saranno e r accompagnati da vini selezionati, Il “Il Cascinale Nuovo” b tem set di Isola d’Asti presenta offerti dal Consorzio tutela vini la carpionata multipla d’Asti e del Monferrato. bre tem set
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Sbarcano a New York i migliori vini da pesce
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nominati dall’Ice. Le regioni che si sono particolarmente distinte sono state il Trentino e la Sicilia con due medaglie d’oro, l’Abruzzo e la Puglia con una medaglia d’oro. Significativi piazzamenti d’onore anche per l’enologia lombarda con la medaglia d’argento ottenuta dalla Tenuta Roveglia Zweifel-Azzone con il Lugana Doc 2005 (vedi scheda). Infine il premio speciale “Calice Dorico” (riservato all’azienda che ha ottenuto il miglior risultato in assoluto calcolato dalla somma dei tre punteggi più elevati riferiti ai tre migliori vini con almeno 80 centesimi) è stato assegnato all’azienda Cavit di Trento. Ancora una volta è emerso il desiderio dell’Ente fieristico di Ancona di scegliere la ribalta di MiWine per dare una valenza internazionale alla premiazione e alla promozione di questo interessante comparto dell’enologia italiana.
opo la premiazione avvenuta al MiWine i migliori vini della 7ª Selezione nazionale vini da pesce, vetrina di grande prestigio per lo specifico comparto di vini bianchi e rosati, sono volati a New York per un wine testing alla presenza dei maggiori importatori degli Usa. L’edizione 2006 svoltasi nella cornice del Parco del Conero in Ancona con i suoi 455 campioni iscritti da 228 aziende in rappresentanza di tutte le 20 Regioni italiane - ha significato il conseguimento di un primo traguardo: la completezza nazionale. Un risultato che indica come l’abbinamento con i prodotti del mare riesca a dare notevole visibilità specialmente ai vini vincitori. Il metodo di valutazione utilizzato è stato quello dell’Union Internationale Des Oenologues e per entrare in area premi occorreva superare gli 80/100 conseguendo il Diploma di merito. Cinque le commissioni giudicanti, ognuna composta da 5 enologi indicati dall’Aei e da due giornalisti italiani ed esteri
Salvatore Longo
Le medaglie d’oro delle 6 categorie
Lugana Doc 2005 Tenuta Roveglia
Vini bianchi secchi tranquilli Doc e Docg: Trentino Doc Traminer 2005 - Cantina di Toblino Vini bianchi secchi tranquilli Igt: Sicilia Igt Zibibbo “Calicanto” 2004 - Vinci Vini Vini bianchi secchi tranquilli Doc e Docg elaborati in barrique o comunque affinati in legno: Trentino Superiore Doc Chardonnay “Maso Toresella” 2004 - Cavit Vini bianchi secchi tranquilli Igt elaborati in barrique o comunque affinati in legno: Sicilia Igt Viognier “Accademia del sole” 2004 - Casa vinicola Calatrasi Vini rosati secchi tranquilli Doc: Montepulciano D’Abruzzo Doc Cerasuolo “Anxanum” 2005 - Madonna del Carmine Vini rosati secchi tranquilli Igt: Salento Igt rosato “Excubie” 2005 - Cantine Vinagri Paolo Leo
Tipologia vino: Lugana Etichetta: Lugana Doc 2005 Uvaggio: 100% Trebbiano di Lugana Vinificazione: dopo la raccolta manuale e la pressatura al 60% di mosto fiore, le fermentazione e la vinificazione avvengono in botti d’acciaio Affinamento: in acciaio e 2/3 mesi in bottiglia prima della vendita Colore: giallo paglierino Profumo: delicato di fiori bianchi e pesca Sapore: gusto secco e leggermente acidulo con sentori di frutta Longevità: 2-3 anni Gradi: 12,5% vol. Temperatura di servizio: 10°C Acidità totale: 6 g/l Abbinamenti: pesce, carni bianche e antipasti
DIPLOMA DI MERITO A 9 VINI DELL’OLTREPÒ O.P.Riesling “Campo della Fojada” 2005 - Azienda agricola Travaglino O.P.Riesling “Clefi” 2005 - Cantina di Casteggio O.P.Riesling “Roncobianco” 2001 - Azienda agricola Doria O.P.Riesling Italico “Ca’ del Gè “ 2005 - Azienda agricola Ca’del Gè O.P.Riesling Italico “La Genisia” 2005 - Torrevilla O.P.Malvasia 2005 - Cantina di Casteggio O.P.Pinot grigio 2005 - Cantina di Casteggio O.P.Sauvignon “I Crocioni” 2004 - Azienda agricola Caseo Igt Bianco “Muscus” 2004 - Azienda agricola Caseo
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Tenuta Roveglia snc Località Roveglia, 1 25010 Pozzolengo (Bs) Tel e Fax 030 9916800 www.tenutaroveglia.it - info@tenutaroveglia.it
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Cresce di valore il Müller Thurgau 7 ori al Concorso internazionale
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ero orgoglio della val di Cembra, il Concorso internazionale dei Müller Thurgau, giunto quest’anno alla sua terza edizione, ha centrato l’obiettivo qualità e ha assegnato 7 medaglie d’oro (6 Italia, 1 Germania) e 12 medaglie d’argento (7 Italia, 5 Germania), durante la premiazione ufficiale di Palazzo Bardi a Cembra (Tn). Il concorso è stato organizzato dal Comitato mostra valle di Cembra e ha goduto del patrocinio dell’Organizzazione internazionale della vite e del vino (Oiv), dell’International academy of Sensory Analysis e della supervisione tecnica del Centro studi assaggiatori. Le tre commissioni di assaggio erano composte da tecnici sia italiani che stranieri. Una commissione di 13 giornalisti ha, inoltre, assegnato le menzioni del Premio della stampa, una per Nazione partecipante al vino con il punteggio più alto in quella Nazione e comunque superiore a 80 centesimi. Con l’obiettivo di valorizzare maggiormente il Müller Thurgau, molto lavoro a livello di ricerca chimica su questo vino è stato condotto con la collaborazione dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige. Ma anche a
livello marketing si è lavorato molto riuscendo a riposizionare parzialmente il prodotto. Abbandonata l’immagine di vino godibile solamente d’estate e con scarsa resistenza al tempo, oggi si tende infatti a considerarlo come vino da bersi in ogni stagione grazie al mantenimento delle sue caratteristiche nel medio periodo. Segno positivo, dunque, come sottolineato dalle parole di Bruno Pilzer (nella foto), presidente
del Comitato mostra valle di Cembra, che si è detto soddisfatto dell’interesse che ha riscosso il concorso presso i produttori. «Lo scopo del Concorso internazionale dei Müller Thurgau è cercare di promuovere in vari modi questo vino, anche attraverso una manifestazione capace di creare curiosità e consapevolezza di essere di fronte a un ottimo vino bianco».
I vincitori del Concorso internazionale dei Müller Thurgau
M E DAGLIA D’ORO Vallagarina Igt 2005 di Cantina Valdadige Trentino Doc 2005 La Vis di Cantina La Vis e Valle di Cembra Trentino Doc 2005 di Istituto Agrario San Michele all’Adige Trentino Doc 2005 “Maso Roncador” di Cantina La Vis e Valle di Cembra Alto Adige Doc 2005 di Cantina Nals Margreid Trentino Doc 2005 “Nambiol” Linea “Antichi Portali” di Cantina sociale di Nomi 2005 “Rivaner” Strümpfelbacher Nonnenberg Trocken di Weingut Kuhnle - Werner Und Margret Kuhnle M E DAGLIA D’ARGENTO Alto Adige Doc Valle Isarco 2005 “Aristos” di Cantina produttori Valle Isarco 2005 “Iphöfer Burgweg” Franken Trocken di Gebiets Winzergenossenschaft Franken Eg Trentino Doc 2005 di Cantina Rotaliana di Mezzolombardo Trentino Superiore Doc 2005 “Vigna Delle Forche” di Cantina La Vis e Valle di Cembra 2003 Würzburger Stein Kabinett Trocken di Weingut Juliusspital Würzburg Der Müller Franken Trocken 2005 di Schmitt Privat Weingut Alto Adige Doc 2005 di Cantina produttori Terlano Trentino Doc 2005 di Aurora Solemma 2005 “Die Jungen Frank’n” Franken Trocken di Gebiets Winzergenossenschaft Franken Eg Trentino Superiore Doc 2005 “Enopere” di Cantina Aldeno Valle d’Aosta Doc 2005 di Cave Des Onze Communes 2005er “Volkacher Kirchberg” Franken Trocken di Gebiets-Winzergenossenschaft Franken Eg P R E M I O DELLA S TA M PA Italia: Trentino Doc 2005 La Vis di Cantina La Vis e Valle di Cembra Germania: Rivaner Franken Trocken 2005 di Schmitt Privat Weingut Repubblica Ceca: Pozdní Sbér - Spätleze - Morava - Ort Mikulovska’ - Pod Svatym Kopeckem 2005 di Bohemia Sekt - Zavod Vìno Mikulov Svizzera: Riesling Silvaner “Les Vignes Dans Le Ciel” Domaine De Beudon 2004 di Domaine De Beudon
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Müller Thurgau 2005 Aristos Valle Isarco
Müller Thurgau Trentino Doc La-Vis
Tipologia vino: Alto Adige Valle Isarco Etichetta: Müller Thurgau 2005 Aristos Vinificazione: Fermentazione a temperatura controllata Invecchiamento: 6 mesi in bottiglia Affinamento: in acciaio Colore: da giallo a giallo paglierino chiaro Profumo: intenso, aromatico con sentori di frutta esotica e noce moscata Sapore: fresco, secco e leggermente aromatico Longevità: 5-7 anni Gradi: 12,5 % vol. Temp. di servizio: 10-12°C Acidità totale: 5,6 g/l Abbinamenti: ottimo con i primi piatti, esalta il sapore di pesce e aperitivi
Tipologia vino: Müller Thurgau Etichetta: Trentino Doc Müller Thurgau La-Vis Uvaggio: 100% Müller Thurgau Vinificazione: classica in bianco Invecchiamento: nessuno Affinamento: solo in bottiglia Colore: verdolino Profumo: fruttato, leggermente aromatico Sapore: sapido e con una grande acidità Gradi: 11,5 % vol. Temp. di servizio: 8-10°C Acidità totale: 6,0 g/l Abbinamenti: si sposa perfettamente con antipasti freschi e leggeri
Cantina produttori Valle Isarco Via Coste, 50 - 38043 Chiusa (Bz) Tel 0472 847553 - Fax 0472 847521 www.cantinavalleisarco.it - info@cantinavalleisarco.it
Cantina La-Vis e Valle di Cembra via del Carmine, 7 - Lavis (Tn) Tel 0461 246325 - Fax 0461 240718 www.la-vis.com - cantina@la-vis.com
Müller Thurgau Doc 2005 Aurora di Solemma
Müller Thurgau Vallée d’Aoste Doc 2005
Tipologia vino: Müller Thurgau Doc 2005 Etichetta: Aurora Müller Thurgau Trentino Doc Uvaggio: 100% Müller Thurgau Affinamento: in acciaio Colore: tonalità gialla con riflessi verdi-azzurro Profumo: sentori di pompelmo, ananas e limone Sapore: salato, acido persistente Longevità: 2 anni Gradi: 12,20% vol. Temp. di servizio: 18° C Acidità totale: 5,80 g/l Abbinamenti: Ideale per aperitivi e antipasti. Si accompagna bene a piatti di pesce, purchè non fritto
Tipologia vino: Müller Thurgau Etichetta: Vallée d’Aoste Doc 2005 Uvaggio: 100 % Müller Thurgau Vinificazione: fermentazione a 16°C Affinamento: in acciaio Colore: giallo paglierino con tenui riflessi verdolini Profumo: fruttato con sentori di frutti tropicali Sapore: morbido e aromatico. Equilibrato e vellutato con finale fortemente aromatico Longevità: 1 anno Gradi: 12 % vol. Temp. di servizio: 8-10° C Acidità totale: 5,6 g/l Abbinamenti: aperitivi, antipasti e primi piatti a base di pesce e crostacei
Solemma ssa via Scalabrelli 16 - 58052 Montiano di Magliano in Toscana (Gr) - Tel 0564 589539 - Fax 0564 589572 www.solemma.it - solemma@solemma.it
Cave des Onze Communes Loc Urbains, 3 - Aymavilles (Ao) Tel 0165 902912 - Fax 0165 923833 www.caveonzecommunes.it - info@caveonzecommunes.it
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C O N C O R S I - P I N OT G R I G I O Coltivato in particolari zone per la delicata tipologia dei suoi vitigni, il Pinot grigio è divenuto un’icona di qualità commercializzata in tutto il mondo. Al Concorso internazionale in Valdadige, grande la soddisfazione per le aziende italiane
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le medaglie italiane al concorso del Pinot grigio
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l Pinot grigio rappresenta una quota importante per l’export di molti produttori italiani, il suo valore è riconosciuto a livello nazionale e internazionale. A confermarlo, il successo della 2° edizione del Concorso internazionale del Pinot grigio, svoltosi in Valdadige lo scorso 20 giugno. Organizzato dal Comune di Brentino Belluno (Vr) con il patrocinio dell’Organizzazione internazionale della vite e del vino (Oiv) e dell’International academy of Sensory Analysis. Le commissioni di assaggio, composte da tecnici sia italiani che stranieri, hanno assegnato 2 Gran medaglie d’oro (una tedesca e una francese), 27 medaglie d’oro (14 italiane, 10 tedesche, una francese, una Usa, una Austria) e una medaglia d’argento (Italia). È stato inoltre assegnato anche il Premio della stampa, patrocinato da FIJEV Italia, a Germania: Achkarrer Schloßberg Spätlese trocken selektion Bestes Fass 2004 di Winzergenossenschaft Achkarren eG; Italia: Igt Venezia Giulia 2004 di Azienda agricola Sant’Elena; Francia: Reserve Aoc
Alsace 2004 di Domaine Saint Rémy; Usa: Woodbridge 2005 di Woodbridge by Robert Mondavi e Austria: Lenz Moser Prestige 2005
di Lenz Moser Ag. Non poteva mancare la supervisione tecnica del Centro studi assaggiatori.
LA PAROLA AGLI ESPERT I Dalla tavola rotonda che è seguita al concorso sono emerse alcune considerazioni importanti. Per M ari o F re g o n i (nella foto), presidente onorario dell’Oiv e presidente dell'International academy of Sensory Analysis, hanno vinto i vini provenienti da zone vocate. Il Pinot grigio richiede determinate condizioni climatiche, quindi certe latitudini o determinate altitudini. È globalizzato dal punto di vista commerciale, ma non è un vitigno di facile globalizzazione: infatti solo in aree con una certa escursione termica durante la maturazione è possibile ottenere uve con una maggiore carica aromatica e di buona acidità. Si tratta, però, di uve non facili, che necessitano di una cura continua, ha sottolineato R o b e rt o Z i ro n i, presidente del corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell’Università di Udine. Ma il Pinot grigio si conferma un vitigno versatile, che può dare vini con personalità ed è probabilmente questa la strada da seguire per il futuro di questo vino. Un’indicazione confermata anche da Luigi Odello , professore di Analisi sensoriale e presidente del Centro studi assaggiatori. Secondo lui al concorso hanno vinto i prodotti con maggiore personalità, cioè con un profilo aromatico più intenso. «Non è un caso che i Pinot grigio tedeschi abbiano avuto un ottimo riscontro» ha affermato Odello. «Si tratta di prodotti mai completamente secchi con una maggiore quantità di aromi e una loro maggiore intensità, che si presentano con più corpo, più rotondità e una maggiore capacità di legare tra loro gli aromi».
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Le medaglie assegnate G R A N M E DAGLIA D’ORO - Achkarrer Schloßberg Grauer Burgunder Spätlese trocken selektion Bestes Fass 2004, Winzergenossenschaft Achkarren eG - Pinot Gris Aoc Alsace Grand Cru Brand 2004, Domaine Saint Rémy M E DAGLIA D’ORO - Meersburger Sängerhalde Baden Bodensee 2005,Weingut Aufricht - Trentino Doc Pinot grigio Terrazze della Luna 2005, Cavit - Frankweiler Kalkgrube Grauer Burgunder Spätlese Trocken 2005, Weingut und Distillerie Lidy - Haardter Herrenletten Grauer Burgunder Alte Reben 2004, Weingut Ed.Weegmüller - Achkarrer Schloßberg Grauer Burgunder Spätlese trocken 2005,Winzergenossenschaft Achkarren eG - Espenhof - Grauer Burgunder Barrique trocken Deutschland/Rheinhessen 2003, Weingut Espenhof - Trentino Pinot grigio Doc 2005, Villa Corniole - Igt Pinot grigio Venezia Giulia 2004, Azienda agricola Sant’Elena - Pradio Priara Pinot grigio Doc Friuli Grave 2005, Pradio dei F.lli Cielo - Classic Grauer Burgunder Rheinhessen 2004, Weingut Adams - Doc Colli Orientali del Friuli Pinot grigio 2005, Zorzettig Azienda Agricola - Woodbridge Pinot grigio 2005, Woodbridge by Robert Mondavi - “Podere San Giacomo” Pinot grigio Doc Collio 2004, Ca’ Ronesca - Pinot Gris Premium Grosse Reserve 2003, Winzerhof Famiglia Dockner - Trentino Doc Pinot grigio Vigna Reselé 2005, Vivallis - Gau-Odernheimer Fuchsloch Grauer Burgunder S trocken 2005, Weingut Kreichgauer - Pinot grigio Trentino Doc Vigna del Gelso 2005, Cantina Sociale Mori Colli Zugna - Pinot grigio Sant’Antimo Doc 2005, Col D’Orcia - Colli Piacentini Pinot grigio Frizzante Doc “Fiocco di Rose” 2005, Vitivinicola Lusenti - Pinot grigio “Corte Sole” Doc Oltrepò Pavese 2005, Vinicola Decordi del Borgo Imperiale - Corte Sole - Pinot grigio Igt Veneto “La Di Motte” 2005, Casa Vinicola Botter Carlo - Pinot grigio Teresa Raiz Doc Colli Orientali del Friuli 2005, Teresa Raiz Società Agricola Semplice - Trentino Pinot grigio Linea Avio 2005, Athesia Vini - Pinot Gris Reserve Aoc Alsace 2004, Domaine Saint Rémy - Alsheimer Romerberg Grauer Burgunder trocken 2004, Weingut Kreichgauer - Grauer Burgunder Spätlese trocken Oberrotweiler Henkenberg 2005, Weingut Freiherr von Gleichenstein - Grauer Burgunder Spätlese trocken Barrique, Oberrotweiler Henkenberg 2004, Weingut Freiherr von Gleichenstein M E DAGLIA D’ARGENTO - Trentino Pinot grigio Doc 2005, Agricola Maso Poli
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C O N C O R S I - P I N OT G R I G I O I consorzi del Pinot grigio in Italia
I SUCCESSI DELLA C A N T I NA VA L DADIGE Dal canto suo, la Cantina Valdadige ha conferito i diplomi ai soci vincitori del Concorso vigneti della Valdadige, in occasione della 24esima Festa vini Doc Valdadige. Tra le medaglie in concorso per la Cantina, il rosso Igt Mansio Servasa 2003 ha ricevuto la Gran menzione a Vinitaly 2006. Tre le medaglie d’oro al Concorso nazionale di Pramaggiore assegnate a Enantio Doc Valdadige Terradeiforti 2003, Mansio Servasa 2002 e Olimpo (vino rosso da uve stramature). Alla 7 a Selezione vini da Pesce di Ancona, hanno avuto il diploma di merito il Müller Thurgau Igt Vallagarina e il Pinot grigio Doc Valdadige Terra dei Forti “Ramato”. L’Enantio Doc Valdadige Terrradeiforti 2003 è stato incluso nella Wine Top dei vini veronesi. Mentre al 2° Concorso internazionale del Pinot grigio hanno ricevuto menzione il Pinot grigio delle Venezie Igt 2004, il Pinot grigio Valdadige Doc Terradeiforti Ramato 2005, il Pinot grigio Vallagarina Igt 2005 e il Pinot grigio Valdadige Doc 2005.
Alto Adige Aquileia B re ga n ze Collio I s o n zo L a t i s an a Va l l e I s arc o Gra ve del Fri u l i Cort i B e n e d e t t i n e d e l Pa d ov an o R i v i e ra d e l B re n t a Colli Ti b e ri n i Po m i n o
Scheda tecnica Onav: Pinot grigio del Trentino
Pinot grigio Doc Zorzettig
Zona di produzione: comprende 72 comuni in provincia di Trento e per la sottozona “Terre dei Forti” della Doc Valdadige-Etschtaler i comuni di Avio in Trentino e Brentino Belluno, Dolcè e Rivoli Veronese in provincia di Verona Alla vista: paglierino intenso tendente al carico Al naso: profumi penetranti, floreali con sentori di agrumi In bocca: fresco, gradevole con un corpo anche di media intensità, secco, equilibrato e beverino Resa: 140 q.li/ha. Per la denominazione Trentino Superiore: 100 q.li/ha Titolo alcolometrico: 11% vol. (nella Riserva: 11,5% vol.). Per Trentino Superiore: 12.5% vol. Epoca migliore per il consumo: 1 anno Temperatura di servizio: 8-10°C Vitigni: Pinot grigio min. 85% Tipologia: bianco fermo secco Altre tipologie: Riserva nella denominazione Trentino Abbinamenti: primi piatti di pasta con il sugo di noci, formaggi di media stagionatura, pesce d’acqua dolce, piatti semplici a base di pesce e minestre di verdura Riconoscimento della Doc: Trentino: Decreto del 06/09/2002 in sostituzione del D.P.R. 04/08/1971 e successive modifiche Valdadige: Decreto del 31/05/2002 in sostituzione del D.P.R. 24/03/1975 e successive modifiche
Tipologia vino: Pinot grigio Etichetta: Pinot grigio Doc U v aggio: 100% Pinot grigio Vinificazione: tradizionale A ff i n amento: in acciaio sui lieviti Colo re: giallo paglierino P ro fumo: floreale, fruttato e con sentori di fieno secco Sap o re: rostondo, pieno e delicato Longevità: 1-2 anni Gradi: 13% vol. Te m p. di servizio: 10-12°C Acidità totale: 5,2 g/l Abbinamenti: accompagna in maniera superlativa gli antipasti freschi, i piatti di pesce e i primi piatti leggeri Azienda Agricola Zorzettig di Zorzettig Cav. Giuseppe Via Strada S. Anna, 10 - Fraz. Spessa 33043 Cividale del Friuli (Ud) Tel 0432 716156 - Fax 0432 716292 www.zorzettigvini.it - info@zorzettigvini.it L O M B A R D I A A TAVO L A
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Storia , segreti L’ origine dei vitigni Pinot si colloca quasi certamente in Francia e precisamente in Borgogna, regione in cui erano conosciuti fin dal Medioevo e da cui intorno al 1300 si diffusero prima in Svizzera e poi in Ungheria. In Germania giunsero sul finire del 1500 e in Italia soltanto agli inizi del XIX secolo a opera di un produttore piemontese che ne iniziò la coltivazione nell’Alessandrino e nel Cuneense. È certo che in Francia le due versioni a bacca bianca e a bacca rossa ebbero grande diffusione e divennero la componente base di alcuni dei vini più prestigiosi quali lo Champagne o i vini di Borgogna. In Italia si è diffuso principalmente nelle regioni del nord-est. Per molti anni si ritenne che i Pinot potessero dare risultati positivi solo in presenza delle condizioni pedoclimatiche di queste regioni, oggettivamente le più simili a quelle francesi. In epoca recente, è stata però condotta con successo la sperimentazione in altre aree e zone diverse da quelle tradizionali, con risultati spesso ottimi. Il vitigno - che si pensa possa essere un clone del mutante dell’uva del Pinot nero - è caratterizzato da un germoglio ad apice espanso, da una foglia piccola, tonda, trilobata di colore verde cupo e da un grappolo piccolo, cilindrico, molto compatto, spesso con un’ala. In condizioni normali la vendemmia avviene verso metà settembre. Il vino, che assume caratteri particolari a seconda della zona di coltivazione, ha alcuni elementi costanti quali un colore giallo con tonalità dorate, un bouquet con una gamma aromatica completa dai fiori alla frutta e con sentori che spaziano dal melone alla pera, fino agli agrumi e alle spezie se invecchiato in barrique. La struttura, la pastosità e la piacevolezza che caratterizzano il Pinot grigio hanno incontrato il gusto dei consumatori decretandone il grande successo. In Italia il Pinot grigio ha trovato la sua zona di elezione nelle aree dell’Oltrepò, del Veneto, dell’Alto Adige, del Trentino e del Friuli grazie alle
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curiosità
condizioni di ventilazione e agli sbalzi termici (tra giorno e notte) che esaltano i profumi delle uve. Attualmente sono 36 le Doc in cui è protagonista o in purezza o in uvaggi con altri vitigni.
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Salvatore Longo
Scheda tecnica Onav: Pinot grigio del Veneto
Zona di produzione: alcuni comuni in provincia di Verona, Vicenza,Treviso,Venezia,e per la Doc Lison-Pramaggiore alcuni comuni di Pordenone Alla vista: giallo paglierino a volte tendente al dorato Al naso: profumi mediamente complessi, floreali, fruttati con ricordi di pera, eleganti In bocca: elegante, armonico, leggero di corpo, fresco, vellutato, con sentori di agrumi, delicatamente acidulo Resa: 110-130 q.li/ha a seconda della Doc Titolo alcolometrico: 11% vol. Epoca migliore per il consumo: da 1 a 3 anni a seconda della Doc Temperatura di servizio: 9-11°C Vitigni: Pinot grigio nelle Doc Breganze e Montello Colli Asolani, Lison-Pramaggiore: min 85%, nella Doc Piave min. 95% Tipologia: bianco secco Altre tipologie: nella Doc Lison-Pramaggiore: Spumante con le versioni Extra Brut, Brut, Extra Dry, Dry e Demi-sec Abbinamenti: antipasti e primi a base di pesce. Uova, carni bianche, risotti, formaggi, pasta e pesci d’acqua dolce Riconoscimento della Doc: Arcole - Decreto 04/09/2000; Breganze - Decreto 06/09/1995 in sostituzione del D.P.R. 18/07/1969 e successive modifiche; Colli Berici D.M. 31/07/1993 in sostituzione del D.P.R. 20/09/1973; Monti Lessini - Decreto 17/07/2001 in sostituzione del D.P.R. 25/06/87; Vicenza - Decreto del 18/09/2000; Montello e Colli Asolani - D.P.R. 04/11/1991 in sostituzione del D.P.R. 26/06/1977 e successive modifiche
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Il mondo spumantistico italiano fra enoteca, tavoli territoriali e officine conoscenza e consapevolezza che a tavola - con qualunque piatto - si può pasteggiare anche solo con vini spumanti e dall’altra l’importanza di esaltare e sottolineare le differenze tipologiche e le diversità “caratteriali e di personalità” dei Mille spumanti d’Italia che sono la vera forza della on solo Prosecco. Nella terra produzione nazionale rispetto alle produzioni “monogame” di altri Paesi. del Prosecco Doc, tra Valdobbiadene e Conegliano, Le cene “Porte aperte a…” sono state gettonatissime al loro esordio, lo la nuova edizione della scorso anno, dai produttori che Mostra&Enoteca degli Spumanti d’Italia, a Villa dei Cedri di Valdobbiadene (Tv), dall’8 al 12 settembre, offre spazio a tutta la produzione spumantistica italiana, senza distinzione di territorio o di metodo. «L’evento - afferma il direttore Forum Spumanti d’Italia, Giampietro Comolli - vuole valorizzare l’abbinamento degli spumanti italiani a tutto pasto, oltre che sottolineare la grande ricchezza produttiva nazionale, di cui il Forum con sede a Valdobbiadene, sostenuto dal comune e da Veneto Banca, vuole farsi interprete e punto di riferimento». L’iniziativa “Porte aperte a…” nasce invece da una duplice considerazione: da un lato la scarsa
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presenziano alla mostra, dai giornalisti, dai relatori dei convegni e fanno in particolare riflettere gli addetti ai lavori, abituati spesso a regole troppo rigide negli abbinamenti e chiamati invece in questa occasione a confrontarsi con un abbinamento (anche un po’ forzato in certi casi e scelti a discrezione dei grandi chef premiati che realizzeranno i menu) degli spumanti italiani a tutto pasto. A illustrare le caratteristiche, le peculiarità, le potenzialità in
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SPUMANTI Mostra&Enoteca a Villa dei Cedri in settembre
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enogastronomia dei diversi prodotti italiani sono gli stessi invitatiproduttori dei territori italiani dedicati ai vini spumanti: Oltrepò Pavese Doc, Trento Doc, Franciacorta Docg, Asti Docg o Brachetto d’Acqui Docg. «Questa idea vuol essere un segnale chiaro - spiega ancora Comolli - da parte degli stessi produttori italiani di spumanti che è giunto il momento di arrivare a una sintesi di alto livello e forte di filiera in un mondo produttivo italiano che si fonda, rispetto ad altri Paesi, sulla creatività d’impresa e sulla diversità territoriale e produttiva. Tanti spumanti ottenuti con metodi e da zone produttive diverse sono presentati e ospitati sulle tavole nelle cantine del Prosecco Doc. Un segnale di grande disponibilità. La maturità raggiunta dal mondo spumantistico italiano e la forte necessità di dare segnali di chiarezza si dimostrano attraverso l’esaltazione del confronto diretto e sottolineando i diversi gusti, i piaceri e le diverse caratteristiche qualitative».
Banco degli Spumanti d Italia 8 dalle17 alle 24 8-10 dalle 11 alle 24 11-12 dalle 11 alle 23 e dalle 16 alle 20 Aula&Enoteca 9-10 dalle 11 alle 20 11-12 dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20 Convegni, incontri, premiazioni - Auditorium 8 (ore 18) Consegna premio “Spumanti e Denominazioni scritti e usati a sproposito” 9 (ore 11) Convegno “Presentazione rapporto 2006 dell’Osservatorio economico nazionale Spumanti” 10 (ore 10) Convegno “Tecnica e creatività per realizzare gli Spumanti ”, in collaborazione con Assoenologi Veneto C.O. 11 (ore 16) Convegno “Deabbinare e destagionalizzare il consumo degli Spumanti” in collaborazione con Ais 12 (ore 16) Convegno “Effetto identità ed effetto territorio su spumanti Classici e spumanti Charmat” in collaborazione con Degusta Degustazioni guidate da Veronelli Editore - Aula Rodolfo Acquaviva 9-10 due sedute al giorno alle 16 e alle 18 Officine dei Sapori&Spumanti- Sala del camino dei Dogi (tutti i giorni alle 20) 8 “Nonsolomoda: a tutto rosè” con Massimo di Cintio, scrittore e giornalista 9 “Emozionanti effervescenze a tutta tavola” con Luigi Bortolotti, docente Ais 10 “Confronto fra differenti e uguali” di Michele Bressan, docente Slow Food 11 “Giochiamo a moscacieca fra le gabbiette” con Fabio Scarpitti, enotecario di Milano 12 “Classiche sensazioni seducenti” con Osvaldo Murri, docente e promoter televisivo vini italiani
(foto di Giò Martorana)
P O RT E A P E RT E A 9/9 ore 21 Casa Ruggeri di Valdobbiadene, cena in cantina fra le botti con gli Spumanti italiani Oltrepò Pavese Doc, Alta Langa, Trento Doc, Asti Docg 10/9 ore 21 Casa di Valdobbiadene, cena in cantina con gli Spumanti italiani Gavi Docg, Friuli classico Doc, Franciacorta Docg, Brachetto d’Acqui Docg
La due giorni del Forum. Fil-rouge nel mondo degli spumanti Dall’analisi dei vitigni da incrocio all’importanza delle strategie di mercato nella percezione del prodotto finale, passando per la misurazione della schiuma dello spumante versato nel flute e per l’influenza determinante dei microclima sull’aroma delle uve: questo e molto altro ancora in un ipotetico fil-rouge che ha proposto al qualificato pubblico presente una fotografia aggiornata del mondo spumantistico nazionale. Confermando di essere un laboratorio sempre aperto nel nome dello spumante italiano, il Forum di Valdobbiadene già in giugno ha chiamato a raccolta i più qualificati esperti e studiosi del settore per dar vita, a Villa dei Cedri, a un confronto tecnico ai massimi livelli sul tema “Progettare e realizzare Spumanti”. Nella prima giornata sono state affrontate tematiche della ricerca in vigneto e in cantina, moderatori
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Antonio Calò, direttore dell’Istituto sperimentale per la viticoltura di Conegliano, e Aureliano Amati, docente dell’Università di Bologna e Teramo. Si sono confrontati sul tema eminenti studiosi universitari:Alberto Vercesi, Università di Piacenza; Fabio Pezzi, Università di Bologna; Giorgio Nicolini, Istituto agrario San Michele all’Adige; Diego Tomasi, Istituto Sperimentale di Conegliano; Raffaele Lovino, direttore dell’Istituto sperimentale di Barletta; Andrea Curioni, Biotecnologie agrarie dell’Università di Padova; Claudio Riponi, Università di Bologna. La seconda giornata, moderata da Mario Ubigli, direttore Istituto sperimentale di Asti, si è sviluppata sui temi riconducibili a “Territorio, metodo e mercato”, con l’intervento di Luigi Galletto, Università di Padova; Enrico Dalla Bernardina e Roberta Capitello, Università di Verona.
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Nasce Tridentum Brut “Qualità alta” per Cesarini E intanto la Cantina La Vis e Valle di Cembra conquista due medaglie d’oro e una d’argento per il Müller Thurgau
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elle sei medaglie d’oro assegnate all’Italia al 3° Concorso Internazionale dei Müller Thurgau in Val di Cembra, ben due sono andate alla Cantina La Vis e Valle di Cembra, due Trentino doc 2005, di cui uno “Maso Roncador” con un punteggio superiore ai 90/100. E come se non bastasse la cantina trentina si è aggiudicata anche una delle sette medaglie d’argento con un Trento Superiore doc 2005 “Vigna delle Forche” e una menzione d'onore del Premio della stampa. A questi riconoscimenti va aggiunto il successo della linea degli spumanti Tridentum Trento Doc della collegata storica Cesarini Sforza (l’azienda fa oggi capo al 50% alla cantina La Vis e
Rosè Sforza
al 50% alla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna) che stanno conquistando solide posizioni di mercato. Un trend che dovrebbe ora essere ulteriormente ampliato dalla imminente commercializzazione (prevista per fine settembre) del nuovo Tridentum Brut Rosé, prodotto con uve Pinot nero delle zone dei Masi di Pressano e della Valle di Cembra. Un vino che matura sui lieviti dai 36 ai 48 mesi e che arricchisce la gamma di spumanti metodo classico Trento Doc che costituiscono il cuore della produzione di Cesarini Sforza, ormai da tempo fra le aziende leader nella promozione delle bollicine trentine. «Tridentum Brut Rosè - spiega l’amministratore delegato della Cesarini Sforza Spumanti Fausto Peratoner (nella foto) rappresenterà un nuovo livello di qualità alta di Cesarini Sforza: le sue uve provengono infatti esclusivamente dalla zona classica in Trentino, identificata dal progetto “Zonazione” della Cantina La Vis e Valle di Cembra con il supporto scientifico dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Qualità alta che tiene conto anche del fatto che questi vigneti sono collocati tra i 350 e i 650 metri sul livello del mare, in posizione ideale per ottenere spumanti dalla freschezza, dall’eleganza e dal bouquet eccezionali. Il progetto “Zonazione” ha dimostrato scientificamente che per le uve base spumante la zona di produzione è determinante e uno dei fattori chiave per l’esaltazione qualitativa è la quota altimetrica dei vigneti». m.f.
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“Donna Marina” fa girare la testa alla Cantine Monfort «La nostra cantina è da sempre sensibile alla necessità di promuovere le produzioni enologiche tipiche e rispettose delle caratteristiche del territorio».Queste le parole del titolare di Cantine Monfort,Lorenzo Simoni (nella foto),per definire la produzione aziendale di sole uve trentine coltivate con sistemi integrati nel rispetto della natura.Il fiore all’occhiello è il Rosso “Donna Marina” Igt 2003,un vino che mancava per l’unicità delle sue caratteristiche,ottenuto da uve surmature e coltivate sulle zone collinari dei vigneti “Casteller” di Trento e Ciré di Pergine. Uvaggio di Cabernet Sauvignon 68%,Merlot 21% e Pinot nero 11%.Ed è proprio questa la componente che fa la differenza, voluta fortemente dagli enologi Alessandro Cammelli e Marina Mariani (a cui è dedicata l’etichetta).La scelta del Pinot nero che appartiene a una zona di alta collina conferisce così maggiore acidità e longevità al vino. Cantine Monfort Via Carlo Sette, 21 - 380015 Lavis (Tn) Tel 0461 246353 - Fax 0461 241043 www.cantinemonfort.it - info@cantinemonfort.it
La “Donna” di Tenuta Borgolano premiata al Palio dei Vini frizzanti In occasione del 10° Palio dei Vini frizzanti Matilde di Canossa Ghirlandina d’Oro, indetto dalla Camera di Commercio industria artigianato e agricoltura di Reggio Emilia, realizzato dal Consorzio per la promozione del marchio storico dei Vini Reggiani, con la collaborazione dell’Associazione enologi enotecnici italiani, la Tenuta Borgolano di Donatella Quaroni con il vino “Donna” Oltrepo Pavese Bonarda 2004 si è vista attribuire il Diploma di Merito. Si tratta di un vino di buona struttura, caldo, morbido, leggermente tannico e persistente. Il concorso è riservato solo ai vini frizzanti e ai mosti parzialmente fermentati a denominazione di origine e a indicazione geografica tipica prodotti da aziende italiane. Presenta ai consumatori, agli operatori e al pubblico le tipologie dei vari vini, premiando l’attività delle aziende vinicole e stimolando al continuo miglioramento qualitativo dei prodotti. Tenuta Borgolano Via pianazza, 24 - Montescano (Pv) Tel 0385 60070 www.tenutaborgolano.it - info@tenutaborgolano.it
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AZIENDE LES FOLIES DE LA MARQUETTERIE, NOVITÀ DA TAITTINGER Un assemblaggio per il 55% di Chardonnay e per il 45% di Pinot noir, questi gli “ingredienti” di Les Folies de la Marquetterie, ultimo nato della Maison Champagne Taittinger. È prodotto solo con uve provenienti dai vigneti Les Folies, raccolte ancora leggermente acerbe, cosa che gli conferisce ricchezza di residui zuccherini e maturità aromatica. Si usa solo il succo di prima spremitura, vinificato in piccoli volumi, e alcune partite in grosse botti di quercia. Dal colore giallo intenso con riflessi dorati, un perlage fine e delicato, aromi alla pesca e albicocca e con leggeri sentori di vaniglia.
AGLI EVENTI CULTURALI SI BRINDA CON CESARINI SFORZA Debutto al Teatro comunale di Ferrara, in esclusiva per l’Italia, dell’opera “Dido and Aeneas” di Henry Purcell, lo scorso 16 giugno (nella foto). Al termine della serata, Cesarini Sforza ha offerto un piacevole fuori programma: un brindisi nelle sale del ridotto, con il pubblico presente all’opera e con tutti gli artisti ospiti. Sul palco è salito il direttore Attilio Cremonesi alla guida dell’Akademie für Alte Musik di Berlino, mentre il coro era composto dal Vocalconsort, regia di Sasha Waltz. Sempre in tema di eventi culturali, durante la serata presso il ristorante modenese “Vinicio” è stato di scena Vittorio Sgarbi, che ha presentato al pubblico intervenuto il libro “La chiave bianca”, opera prima della scrittrice esordiente Erica Stori.A celebrare l’evento si sono unite per l’occasione anche le bollicine nobili dello spumante Cesarini Sforza che ha suggellato la serata.
Ruffino in Friuli, ora con Borgo Conventi
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d affiancare la produzione toscana di Ruffino ora c’è anche Borgo Conventi, una tenuta nel Collio Goriziano in Friuli, dove si producono vini bianchi e rossi nelle due Doc Collio e Isonzo. Da poco la tenuta si è impegnata in un nuovo progetto attraverso la serie de “I Cru”, vini prodotti da uve provenienti da singoli vitigni. Il primo frutto è il Colle Blanchis, un Sauvignon 100% presentato al Vinitaly 2006, mentre la novità dell’autunno sarà il Colle Russian, uno Chardonnay (60%) che incontra le note di un Malvasia (40%). Infine, è previsto il rilancio del Braida Nuova, un rosso Merlot (60%) che incontra il Refosco dal Peduncolo Rosso.
Matteo Gatti riceve il Premio Comolli
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ssegnato alla tesi sperimentale svolta da Matteo Gatti di Alessandria il premio di laurea (in denaro e diploma di merito) alla memoria di Giuseppe Comolli, padre di Giampietro, direttore del Forum Spumanti di Valdobbiadene. La commissione di valutazione presieduta da Mario Fregoni e composta da docenti e rappresentanti della Accademia italiana della vite e del vino e dell’Accademia dei Georgofili ha selezionato 9 tesi sulle 34 pervenute da università italiane e straniere. Matteo Gatti ha presentato una tesi sulla “Valutazione dei nuovi incroci per spumanti in Oltrepo Pavese”, discussa alla Facoltà di agraria dell’Università cattolica del Sacro Cuore. Sono state assegnate dalla commissione scientifica due menzioni speciali ex-equo a Sabrina Gozio di Brescia e a Federica Bianchin di Treviso. Nella foto, da sinistra, Giampietro Comolli, Matteo Gatti e il sindaco di Conegliano, Floriano Zambon.
Sartori (Uiv): serve più responsabilità Andrea Sartori, presidente dell’Unione italiana vini e della Confederazione italiana della vite e del vino, scende in campo sul tema dei controlli dei vini Doc dichiarando che «il mondo dell’enologia italiana deve puntare sull’autoregolamentazione e sull’impegno individuale dei produttori nei confronti della legge, dei consumatori, dei giovani e dell’ambiente: i controlli di “polizia” esistono già e sono fondamentali, ma è importante affiancare ad essi la responsabilità personale delle aziende». L’Unione ha proposto al ministro dell’Agricoltura, Paolo De Castro, una piattaforma per l’autoregolamentazione.
A Scanzorosciate vino e sapori di Moscato Scanzorosciate (Bg), dal 15 al 17 settembre, è protagonista della 1a Festa del vino e dei sapori del Moscato di Scanzo nel centro storico, evento realizzato con il patrocinio del Comune e del Consorzio tutela moscato di Scanzo. La festa prevede un’esposizione di tutti i soci della strada del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi, con animazione musicale, visite nelle aziende e menu a base di Moscato di Scanzo nei ristoranti aderenti.
Imola vince la finale del “gioco delle cuvée” 7 squadre di 7 città si sono contese il titolo di vincitore di un educational tour che ha coinvolto più di 300 tra enologi, sommelier, produttori, enotecari, ristoratori e appassionati di bollicine.Tutti alla prova per creare una cuvée satèn, partendo da sei selezioni di vendemmia. Protagonisti e realizzatori della cuvée vincitrice, in grado di reinterpretare l’anima dell’azienda promotrice Contadi Castaldi, sono stati: Alberto Balestra, Dario Barbieri, Nicola Castellucci,Alberto Martini, Paolo Menon, Fabio Piccoli, Attilio Spagnolo. La loro squadra ha giocato a Imola nel ristorante “Molino rosso”, con una cuvée composta dai vini base derivanti dai suoli del territorio franciacortino.
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AZIENDE
La tradizione dei colli Berici reiventata dai vini Le Pignole
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na novità sul mercato, interessante come la cantina che lo produce. Si parla del Toréngo, un Tocai rosso prodotto sui colli Berici dalla cantina Le Pignole. I suoi vigneti di 10 ettari appaiono curati e impiantati nel rispetto dei caratteri del terreno e le qualità del vitigno. In vigna, ove necessario, l’allevamento “a cordone speronato” è stato sostituito da quello a “Guyot”. Ma è soprattutto lo spirito e la passione con cui i proprietari (Gianna Bortolamai e Paolo Padrin) hanno impostato la loro attività a rendere interessanti le prospettive di un’azienda basata su un sogno e una sfida: produrre vini diversi dai tradizionali e creare vini importanti attraverso una ricerca varietale che introduca vitigni di altre aree. Un esempio è il Tocai rosso, un vitigno diffuso sui colli Berci e nella provincia di Vicenza. Di solito è rosso chiaro, fruttato, di corpo leggero, beverino e di rapido consumo. Diverso è il Toréngo de Le Pignole, dal colore rosso rubino e un corpo equilibrato. Ideale con carne rossa, baccalà e formaggi, da servire a 16-17°C. A completamento c’è il Rosso del Buiélo, prodotto solo in annate eccellenti, i bianchi Igt Solarénte e Sisàra e i rossi Igt Roàn e Soàstene. s.l.
R ONCO CALINO FESTEGGIA IL SUO DECENNALE Un’eleganza sottile e ricca di sfumature caratterizza i vini di “Ronco Calino”, azienda franciacortina che ha festeggiato i 10 anni di vita con una festa d’estate. L’imprenditore bergamasco Paolo Radici ha realizzato sulle colline tra Adro e Cazzago San Martino (Bs) il desiderio di concretizzare in un’attività produttiva la sua passione per il vino. I risultati sono eccellenti sia nei vini Franciacorta Docg (Brut, Millesimato e Satèn, cui si aggiungerà presto il Rosé) sia nei fermi (in particolare il rosso “L’Arturo”, Pinot nero in purezza). Le bollicine sono state degustate a fiumi dagli oltre 300 invitati, in abbinamento ai piatti di pesce preparati da Mauro Uliassi, il noto chef di Senigallia. L’assaggio di quattro Franciacorta Millesimati, dal 1996 al 1999, ha confermato evoluzione e continuità produttiva. Ronco Calino vinifica solo uve di proprietà (10 gli ettari vitati) con una produzione che attualmente si attesta sulle 50 mila bottiglie e il proposito di arrivare al massimo a 60 mila.
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AZIENDE VILLA CRESPIA NOVALIA E FRATELLI BERLUCCHI CON I VIP ALITALIA La compagnia aerea nazionale ha confermato per il 2° anno la fornitura del Franciacorta Villa Crespia Novalia della Fratelli Muratori di Adro per il menu della “Magnifica class” sulle rotte internazionali. «La posizione acquisita sul mercato italiano e internazionale dal Franciacorta Villa Crespia Novalia è una ulteriore conferma che il percorso intrapreso 8 anni fa di produrre Franciacorta diversificati e soprattutto “diversi” rispondeva a una aspettativa del mercato. Noi abbiamo raccolto questa sfida, che si è dimostrata vincente» ha detto il vicepresidente e responsabile del ProgettoArcipelago, Francesco Iacono. Rilevante anche la scelta di proporre il Franciacorta Brut Docg Vendemmia 2002 della Fratelli Berlucchi, dopo un’accurata selezione di champenoise. Ad allietare il relax dei passeggeri ci saranno, quindi, due “giganti” di terra.
Gli Amici del Nobile premiano Gracciano
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agliatini fatti a mano e Colombaccio nell'orto. Sono questi i due piatti che hanno assegnato alla contrada di Gracciano (Si) il 1° posto della 4a edizione di “A Tavola con il Nobile”, il premio gastronomico organizzato dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano su idea del giornalista Rai, Bruno Gambacorta. «Questa quarta edizione - ha affermato Bruno Gambacorta - conferma un impegno
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unico da parte delle contrade nel cercare di proporre piatti che seppur innovativi in taluni casi si avvalgono tuttavia delle materie prime offerte dal territorio di origine». Inoltre, durante il corso della manifestazione è stata annunciata la cadenza biennale della raccolta di ricette di “A Tavola con il Nobile”, volume pubblicato dal Consorzio che vedrà la prossima edizione in uscita nel 2007.
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SALUTE
COSTUME SOAVE DAYS: QUANDO IL VINO BIANCO È SALUTE
Tutti pazzi per la dieta La “globesity” fa paura Ricerca AcNielsen sugli italiani e il cibo, in particolare sulla nuova tendenza dei cibi dietetici
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o sviluppo che la società moderna ha realizzato negli ultimi decenni ha portato alla completa saturazione delle quantità di cibo consumato da ogni individuo. La “globesity”, la paura del grasso, oltre al progressivo innalzamento della media d’età, chiede di rivedere velocemente il modo di mangiare cibo, pretendendo da esso ulteriori benefici. Con il termine “cibo funzionale” si identifica quindi un alimento studiato e prodotto a vantaggio della salute, oltre che del nutrimento e del gusto. Con questi presupposti, l’indagine condotta da AcNielsen ha fotografato la percezione degli italiani sull’argomento. La presentazione dell’indagine “Il cibo del futuro e il futuro del cibo per un benessere diffuso”, organizzata da Rimini Fiera e Dietetica, realizzata da
AcNielsen su 17.000 individui (over 14 anni) appartenenti a 6.000 famiglie italiane, è avvenuta in occasione della fiera Riminiwellness lo scorso maggio nel corso di un convegno sul tema dei cibi funzionali e dietetici. Ne sono scaturite, a partire da una serie di dati introduttivi, considerazioni e analisi di grande interesse per il mercato. Il 60% degli italiani è infatti molto/abbastanza d’accordo sull’affermazione - i problemi di salute possono essere legati all’alimentazione errata -, il 45% degli italiani è a dieta per perdere peso o a fini di prevenzione. Sul mercato, l’incremento dei consumi di alcune merceologie innovative va dal 3% degli integratori al 17% dei più recenti e innovativi yogurt probiotici o anticolesterolo. In generale, il 33% degli italiani è favorevole all’integrazione e all’arricchimento con elementi e principi
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L’intervento di Alberto Bertelli, medico e farmacologo, ricercatore del dipartimento di Morfologia umana dell’Università di Milano e presidente della commissione “Vino e salute” dell’Oiv, l’Organizzazione internazionale del vino, in merito al rapporto vino bianco e salute, ha aperto la giornata del Memorial Martinelli, l’evento organizzato dal Consorzio di tutela del Soave nel corso del Soave Days.A cornice, la premiazione di Luigi Pasetto, presidente della Cantina di Soave e l’investitura dell’Imperial Castellania di Suavia.A proposito le parole del presidente del consorzio, Arturo Stocchetti, che ha sottolineato come «un controllo determinato sulla produzione, il consolidamento del prezzo e una nuova e forte attenzione del mercato verso il Soave sono gli elementi più significativi di questa fase congiunturale. La denominazione ha saputo concentrare tra i produttori progettualità, tutela e valorizzazione del territorio, rilanciando con forza il più importante vino bianco italiano da vitigno autoctono sulla base di un ottimale rapporto qualità/prezzo».
attivi degli alimenti oggi troppo impoveriti. A dirigere i lavori del convegno Chiara Magelli di AcNielsen, il presidente Inran, Ferdinando Romano, Walter Marrocco, presidente della Fimmg e Roberto Ostuzzi, presidente di Ansisa (Associazione nazionale specialisti in Scienze dell’alimentazione).
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I T E R R I TO R I S I O R G A N I Z Z A N O FEELING MILANO-SINGAPORE ASSAGGIO DEL FESTIVAL DI NOVEMBRE É approdato a Milano il Four Seasons Hotel Singapore per presentare la nuova linea di Singapore Airlines e anticipare il Singapore Food Festival di novembre, presso il ristorante “Il Teatro” del Four Seasons Hotel Milano. La neonata linea diretta tra Milano e Singapore (attiva dal 20 luglio) è un meraviglioso ponte aereo verso l’Asia e anticipa un evento importante. Infatti, dal 6 all’11 novembre il ristorante ospiterà un festival gastronomico della cucina di Singapore che rispecchia le molte anime che costituiscono il passato e il vitale presente dell’isola: se predomina la più pura cucina cantonese con il suo stile leggero e delicato, l’influsso della tradizione indiana e indonesiana si rivela nel gusto per il curry e le spezie. Un menu sarà dunque realizzato dagli chef del Four Seasons Hotel Singapore, Catan Tan Chew Aik e Loke Kok Wah. Specialità a base di pesci e crostacei, frutti di mare, delicati germogli e salse speziate, dolci e frutti tropicali.
Sesta S.Pellegrino Cooking Cup Il trofeo va a Gecko Nella cornice di Venezia si è tenuto l’appuntamento sportivo e gastronomico organizzato in collaborazione con lo yacht club Compagnia della Vela. 50 equipaggi provenienti da Italia ed estero si sono ritrovati il 1 luglio per dare vita a una competizione avvincente sopra e sottocoperta. La Padella d’Argento del Trofeo Challange S.Pellegrino Cooking Cup è andata a Gecko del Circolo Compagnia della Vela, che ha totalizzato il miglior punteggio nella combinata, tenendo conto del secondo posto ottenuto dai piatti realizzati dallo chef non professionista Andrea Coin. Il giorno dopo, una sfida altrettanto gustosa ha visto primeggiare i migliori tempi di regata e la degustazione di vini in collaborazione con l’Asi, Association de la Sommeliere Internazionale.
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Ambasciatore del Garda Classico Premiato a Lonato Daniele Alberti
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a storica e affascinante cornice della Rocca Viscontea, a Lonato, ha ospitato la sera del 29 giugno la cerimonia di gala per l’attribuzione dell’onoreficenza all’Ambasciatore del Garda Classico, riconoscimento simbolico di prestigio con il quale i produttori vinicoli della sponda bresciana del Garda intendono premiare il lavoro di valorizzazione dei prodotti enologici e del territorio. Il riconoscimento è stato consegnato quest’anno nelle mani del musicista Daniele Alberti (al centro nella
foto), di fronte a una platea di produttori, giornalisti, addetti ai lavori e personalità istituzionali (presenti l’assessore provinciale al turismo Riccardo Minini, l’assessore provinciale all’ambiente e territorio Enrico Mattinzoli, i sindaci di San Felice del Benaco, Moniga e Gardone Riviera). Come da tradizione,
nel corso della cerimonia di gala, il Consorzio ha assegnato anche il riconoscimento di “Amico del Garda” all’Associazione italiana sommeliers rappresentata da Emilio Zanola (nella foto a sinistra), delegato di Brescia. Alberti ha espresso grande soddisfazione per il premio ricevuto dalle mani del presidente del Consorzio Garda Classico, Paolo Turina (nella foto a destra). «Quando sono all’estero in tournèe sono sempre molto orgoglioso di rappresentare una terra straordinaria come questa, con le sue valenze culturali e i suoi straordinari sapori - ha detto Alberti». Così ha replicato il presidente del Consorzio Garda Classico, Paolo Turina «Daniele Alberti è un personaggio di primo piano nello scenario culturale, ma è anche vicino alla nostra realtà quotidiana, al senso del nostro operato e al gusto dei nostri prodotti. Il fatto che abbia accettato il riconoscimento di Ambasciatore ci riempie di soddisfazione, perchè in lui abbiamo trovato una personalità estremamente sensibile alle sollecitazioni della cultura vitivinicola e alle salutari contaminazioni fra enogastronomia, arte e cultura che con tanta efficacia sono state concretizzate anche nella programmazione delle Dieci Giornate di Brescia».
N u m e ri e p ro d o t t i del Garda Classico Doc
- 2005 Camilla Baresani (Ambasciatore) Michele Vescia (Amico del Garda) Gianbattista Lanzani (Amico del Garda) - 2004 Marco Goldin (Ambasciatore) Vito Intini (Amico del Garda) Alberto Folonari (Amico del Garda) - 2003 Il “Groppello” (Ambasciatore) - 2002Viviana Beccalossi (Ambasciatore) - 2001 Stefen Keller; 2000 Stefan Joansonn; 1999 Otmar Kiem; 1998 Schieppati Alberto; 1997 Pino Kail.
UN COMPOSITORE L’AMBASCIATORE 2006 Nato a Brescia nel 1965, si è diplomato al Conservatorio “Luca Marenzio” della sua città. Ha conseguito il diploma superiore all’Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi e nel 1985 il primo premio assoluto al Concorso Internazionale di Parigi.Tale successo sancisce l’inizio di una brillantissima carriera che lo vede protagonista nelle Stagioni e nei Festival più prestigiosi d’Europa e d’America.Attualmente, all’attività di concertista e di docente affianca anche, con grande entusiasmo, quella di direttore artistico.
EMILIO ZANOLA DELL’AIS DI BRESCIA, AMICO DEL GA R DA
5 5 0 e t t ari superficie vitata 8 0 produttori 3 . 5 0 0 t uva prodotta ogni anno 2,5 milioni bottiglie prodotte 1 0 . 0 0 0 . 0 0 0 valore prodotto
L’Ais è stata fondata il 7 Luglio del 1965 con l’obiettivo di qualificare il vino nella ristorazione italiana e preparare professionisti alla cultura del vino e del cibo. La delegazione di Brescia esiste dal 1970, è una delle più importanti e attive a livello regionale: conta circa 700 soci (40 i professionisti) sui 5.000 circa presenti a livello regionale. Delegato della sezione bresciana è Emilio Zanola, sommelier professionista e noto ristoratore di Serle.
I vini Garda Classico Gro p p e l lo Garda Classico Chiare t t o Garda Classico Gro p p e l lo Riserva Garda Classico ro s s o e ro s s o s u p e ri o re Garda Classico bian c o
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RICONOSCIMENTI NEGLI ULTIMI ANNI
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Ruzzola il formaggio per le strade di Calvignano
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rande festa all’azienda agricola Travaglino, lo scorso 9 luglio, per il 3° Trofeo nazionale Travaglino “Rolling Cheese Cup”, evento realizzato in collaborazione con l’azienda agricola. Per l’occasione è stato organizzato il Lancio del formaggio per le strade di Calvignano con un programma che ha previsto visite nelle storiche cantine, degustazioni di vini e piatti tipici e acquisti per tutti. La gara si è protratta dal
primo pomeriggio fino alle 19 quando è stata inaugurata la spaccatura dei formaggi “ruzzolanti” in abbinamento ai vini Travaglino. Grande novità di
questa edizione è stata la collaborazione con il Consorzio Linea Azzurra di Rimini che ha arricchito la giornata di un aspetto goloso. Per tutti i visitatori erano offerti in degustazione sardoncini alla griglia, tenere seppie con i piselli e la piadina romagnola, il tutto accompagnato dai prelibati vini di Travaglino. Al termine della gara anche i formaggi sono stati “spaccati” e distribuiti ai presenti. a.l.
Langhe & Lago.
Il Piemonte punta sull’abbinamento tra acque e sapori
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olci acque, terre di sapori, questa la poetica definizione con cui l’assessore al turismo della Regione Piemonte, Giuliana Manica, ha presentato a Pallanza (Vb) sul Lago Maggiore l’accordo di promozione integrata tra il Distretto dei Laghi e l’Atl 8 (Alba, Bra, Langhe e Roero). Si tratta di un progetto studiato dalle due Province per massimizzare il richiamo dell’enogastronomia delle Langhe e dell’offerta paesaggistica del comprensorio
Verbano Cusio Ossola al fine di incrementare il turismo. La conferenza stampa cui erano presenti anche il presidente della Provincia di Cuneo, Raffaele Costa, e quello della provincia di Verbania Cusio Ossola, Paolo Ravaioli, si è conclusa con una cena di gala. Ai due chef stellati Michelin Massimo Camia (“Locanda del Borgo Antico” a Barolo) e Marco Sacco (ristorante “Del Piccolo Lago” a Verbania) è spettato il compito di realizzare un menu integrato tra le due tradizioni, presentato dal giornalista enogastronomo Paolo Massobrio. Il vino protagonista è stato il Barolo, con una degustazione di 120 etichette: un evento reso ancor più eccezionale dalla qualità di tutti i Barolo
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presentati, pur nella diversità del territorio d’origine e della tipologia di vinificazione. L’accordo presentato si concretizza in pacchetti turistici “elastici” con escursioni sui laghi o l’esperienza di un giro in mongolfiera sulle terre e i vitigni dell’Albese. O con un giro tra le torri di Alba, in occasione della mostra del tartufo.
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TENDENZE
In riva al fiume Mincio l’antica bottega osteria “Al
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a oltre 130 anni, in un’antica casa del ‘500, c’è una bottega di salumeria e drogheria con cucina, come quelle di una volta. Oggi questo raro gioiello appaga la vista e il palato BRUNO FEDERICO, sotto il profilo architettonico CHEF E SOMMELIER DE LA CAPRESE DI MOZZO e culinario, essendo (BG), CI PRESENTA I un’osteria con la “O” SUOI COLLEGHI maiuscola dove si possono gustare prodotti e leccornie dal sapore antico. La famiglia Cressoni porta in tavola sapori da buongustai grazie agli svariati manicaretti preparati con sapiente maestria da mamma Maria Josè. Per gli antipasti, soprattutto di salumi, il proprietario Giacomo, salumaio di lungo corso, oltre
all’offerta di mortadella tartufata e culatello di Zibello, propone una raffinata pancetta fatta in casa, insaccata con pasta di salame tagliato a punta di coltello, e un salame tipico della zona. I primi possono essere definiti delle vere unicità, come i raviolini di carne con burro versato e salvia, completati da una spolverata di Parmigiano Reggiano, o i ravioli di zucca fatti a mano, definiti dai commensali un “piatto da dieci e lode”. Essendo poi l’osteria situata in riva al fiume Mincio, non poteva mancare una specialità di fiume come la trota saltata in padella servita su un letto di spinaci e
Nel cuore della Bicocca lo stuzzicante AMI_Bar
AMI_Bar lounge & restaurant Via P. e A. Pirelli 14 - Milano Bicocca Tel 02 6427499 - www.amibar.it Apertura dalle 9.00 alle 2.00
cena, cui è riservato il panoramico soppalco, prevede un menu con piatti internazionali e della tradizione italiana riletti dallo chef Silvano Zuccoli. Articolata ed equilibrata la carta dei vini, buono il rapporto qualità-prezzo. Sul fronte bar, stuzzicanti il buffet dell’aperitivo e la lista cocktail del lounguebar. La musica, proposta sempre da un dj, varia con la serata.
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crema alla zucca. Per chiudere “in dolcezza” non potevano mancare i dolci rigorosamente fatti in casa. Tra questi non possiamo non citare la torta di rose servita tiepida con crema mou. Anche la cantina, sapientemente amministrata dal figlio Igor, è all’altezza del contesto con più di 500 etichette e un assortimento di gran pregio. Il servizio, piacevole e familiare, curato dai figli Igor e Natascha, rende questo luogo un piccolo mondo antico. Bottega Osteria “Al Ponte” Località Borghetto, 37067 Valeggio sul Mincio (Vr) Tel e Fax 045 6370074 www.bottegaosteriaalponte.com Chiuso martedì e mercoledì. Gradita la prenotazione
L’ESSENZA, RIFUGIO GOURMET NELLA CAMPAGNA DEL TRASIMENO
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ew entry nei locali di tendenza a Milano: si tratta dell’AMI_Bar, un lounge & restaurant nel cuore del quartiere simbolo della profonda trasformazione vissuta dalla città negli ultimi anni. Là dove la storia dell’industria ha vissuto alcune delle pagine più significative sorge ora uno dei quartieri più moderni e forniti. Sono questi i temi ripresi da Gianluca Milesi che ha realizzato il design del locale minimale, ma caldo, accogliente, elegante e luminoso con le grandi vetrate sulla piazzetta che dà sul teatro degli Arcimboldi. Nell’ora del lunch è possibile consumare un pasto rapido a prezzo contenuto, mentre la
Ponte”
Tra le suggestive colline del lago Trasimeno nasce L’Essenza (Petrignano del Lago, Pg - Tel 075 9689008), nuovo indirizzo per i cultori del mangiar bene. La cucina attinge dal patrimonio gastronomico della tradizione umbra e toscana e il menu cambia di pari passo con le stagioni, giocando con i sapori tra nuove sperimentazioni e recupero di antiche ricette. Assai corposa la carta dei vini che presenta le migliori etichette italiane con un occhio di riguardo a quelle toscane e umbre custodite nella suggestiva cantina. Per i palati più esigenti sono previste inoltre degustazioni di raffinato olio extravergine d’oliva, rhum e sigari. Sono disponibili 40 coperti all’interno e circa una decina sull’ampia terrazza.
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TENDENZE LA BATIDA AL TWIGA DI FORTE DEI MARMI L’estate trendy di Mangaroca Batida de Côco, la crema al cocco distribuita in esclusiva per l’Italia da Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna, culmina con una serata presso il “Twiga Beach Club” di Forte dei Marmi, il locale di Flavio Briatore, Daniela Santanchè, Paolo Brosio e Marcello Lippi. Il locale verrà allestito con palloncini bianchi e neri brandizzati, che nel momento clou scenderanno sugli ospiti presenti nel locale. In posizione centrale un tavolo con 4 modelle, vestite di bianco e nero per richiamare i due gusti di Batida de Côco.
Da Picci, il Balsamico e la tradizione di Reggio
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elegato regionale Ais (nella cantina del suo locale ci sono 800 etichette) e vicepresidente del consorzio GustaRe che associa ristoranti impegnati nella valorizzazione della tradizione, Raffaele Picci (Piccirilli per gli amici, nella foto) è un caposaldo dei valori dell’enogastronomia di Reggio Emilia. Il suo locale (gestito con il figlio Marco e la moglie Anna Cadoppi) integra innovazione e rispetto dei piatti del territorio. Lo chef-sommelier è anche fondatore dell’acetaia Picci, sempre a
Cavriago (il comune più “rosso” d’Italia), uno dei simboli dell’aceto balsamico tradizionale reggiano.
Atelier Gastronomico Picci Via XX settembre, 4 42025 Cavriago (Re) Tel 0522 371801 - Fax 0522 577180 www.acetaiapicci.it - marcopicci@iol.it
A Bologna il primo bakery-cafè, Re di Pane STORIA E BUON GUSTO AL RISTORANTE SASSEO Il Sasseo, grazie a un’attenta ristrutturazione, conserva lo stile rustico ma elegante della costruzione originaria a Santa Maria della Versa (Pv). Il ristorante è stato ricavato da un casolare del 1700 sovrastato da una torretta, con una capienza massima di 50 persone. La gastronomia è di alto livello e coniuga tradizione e innovazione, grazie alla firma dello chef Silvano Vanzulli. Le proposte della carta si rinnovano circa ogni mese, in base ai prodotti di stagione e della tradizione locale. La carta dei vini comprende un’ampia scelta con circa 170 etichette.
Re di Pane Via San Gervasio, 1 Angolo via Ugo Bassi Bologna - Tel 051 266050 Aperto sette giorni su sette
Inaugurato a Bologna il primo bakerycafé italiano “Re di Pane”, una seducente formula che mixa i prodotti da forno alle attività del tipico caffé. Il locale, per cui Costa Group ha studiato progettazione e arredo, è caratterizzato da un ambiente ricercato e innovativo, ma rispettoso delle antiche tradizioni legate al mondo dell’arte bianca. Da una parte c’è il panificio con un bancone di 10 metri e oltre 120 prodotti tipici italiani e internazionali, dai pani più tradizionali alle focacce più sfiziose. Dall’altro la tipica offerta del caffè. Dalle colazioni salutistiche alle tradizionali, fino al lunch e agli aperitivi.
Rotonda a mare con Uliassi e Cedroni Dopo un lungo restauro e un forte investimento delle istituzioni, l’emblema della spiaggia di velluto di Senigallia torna al suo antico splendore. Ha riaperto la Rotonda a mare con una due giorni di musica, spettacoli ed eventi. I piatti saranno realizzati dagli chef Mauro Ulissi e Moreno Cedroni, che lo scorso 28 giugno hanno siglato un accordo ufficiale di sinergia permanente. Al termine della ufficializzazione, il Sindaco di Senigallia Luana Angeloni ha conferito ai due chef l’investitura di Ambasciatori in Italia e nel mondo della Rotonda a mare.
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Alla Corte Bebbi B&B di lusso in Emilia
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pochi chilometri dal centro di Reggio Emilia, precisamente a Barco di Bibbiano, l’elegante complesso rurale del ‘600 è divenuto un Bed and Breakfast con il massimo dei comfort. La Corte Bebbi dispone di camere doppie arredate in stile classico con pezzi d’epoca, di un ampio giardino, di una piscina e una terrazza che si affaccia sul
vigneto di proprietà per momenti di relax e conversazione. Inoltre, la struttura offre diverse soluzioni per convegni, manifestazioni aziendali e culturali, all’aperto nel giardino oppure all’interno della stalla ristrutturata o del fienile.
Corte Bebbi - Conti Morini Mazzoli Via Spallanzani, 119 - Barco 42021 Bibbiano (Re) Tel 0522 243056 - Fax 0522 246183 www.cortebebbi.it - info@cortebebbi.it
IN GITA SUL LAGO DI GARDA TAPPA D'OBBLIGO ALL'AGRITURISMO RÉVÉNA A Brentino Belluno (Vr),nella casa padronale della famiglia Castelletti,sorge l’agriturismo Révéna.Situato in mezzo alla valle dell’Adige e fra i vigneti dell’azienda.Offre ospitalità in 10 stanze singole e doppie con la possibilità di prima colazione.Ampio lo spazio attrezzato per i camper e numerosi gli impianti sportivi per gli appassionati di bike, climb e canyoning.www.revena.it
SAPORI DI CASA ALL'AGRITUR VAL FRAJA IN VAL DI CEMBRA L’agritur Val Fraja si trova nel cuore del Trentino,precisamente a Cembra,tra i muri a secco,le terrazze e la realtà contadina.Su uno di questi terrazzi si trova questo caratteristico agriturismo,arredato in stile Vintage,abitato fin dall’800 e ristutturato recentemente dalla famiglia Nardon.Luogo ideale per una vacanza rilassante,dispone di 5 stanze e un mini appartamento.Squisite e da provare le marmellate e i dolci fatti in casa.
MASSAGGI ALLA SPA DEL BAD MOOS IN VAL PUSTERIA Il paese di Sesto (Bz),in Alta Pusteria,è immerso nel parco delle Dolomiti,un contesto naturale che gli ospiti dello Sport & Kurhotel Bad Moos possono scoprire grazie all’attività outdoor. Ad attenderli,il piacere di un massaggio nella Spa:il massaggio dello sportivo (50 minuti,€ 49,00),lo speciale rigenerante (25 minuti,€ 31,00).Contro tensioni e stress “da scrivania” si ricorre al massaggio per manager (25 minuti,€ 27,00 - 50 minuti € 52,00) e per i più esigenti gli speciali Vitalis,il Resonanz e il Vitalstone massage.
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T E C N O H OW
nero è elegante, la carta versatile N Il
era è fashion, trendy e chic. Si tratta della carta igienica nera, disponibile in tubo da tre rotoli e anche profumata. Porta la garanzia di qualità e la firma di Cartemani. Sotto i riflettori grazie a un
articolo pubblicato su un supplemento del quotidiano americano New York Times, la carta igienica nera è apparsa in alcuni dei bagni più esclusivi della Grande Mela, dove si armonizza con toilette in acciaio, specchi e marmi.
Ormai è divenuta uno status symbol anche a Londra e a Parigi, la si trova in hotel di lusso e nella case di star internazionali come Uma Thurman, conquistate dall’eleganza della proposta. La novità per il bagno ha sta rapidamente facendo il giro del mondo, ma come ha detto il presidente di Cartemani, Donato Losa, «non è necessario andare al Tribeca Festival o negli spazi più intimi e inaccessibili di hotel e ristoranti di tendenza, basta semplicemente qualche click per averla a casa in pochi giorni e fare un regalo capace di lasciare prima a bocca aperta e poi far sorridere l’amico di turno». Disponibile nella sezione ecommerce sul sito dell’azienda www.cartemani.it, la carta igienica è realizzata anche nella versione rossa, più azzardata ma di grande effetto, sempre disponibile nel pratico tubo. g.l.
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batteri non conoscono confini
La sicurezza alimentare è garantita solo da un valido sistema igienico di pulizia
avere un sistema di pulizia più che efficiente, che assicuri l’annullamento dei batteri. La materia prima che meglio risponde a questi requisiti è il poliestere, che ben sopporta situazioni critiche come l’esposizione ad alte temperature e il attenzione alla contatto con agenti chimici caustici. La sicurezza gamma di prodotti a disposizione è alimentare ampia: spazzoloni per pavimenti e scope rivolta da clienti e aziende ha aumentato la con setole morbide, medie o dure in richiesta di certificazioni diversi formati e misure. Spazzole per la pulizia di thermos, di cutter con paramano per quanto riguarda protettivo, di tritacarne, piccole spazzole l’igiene e la pulizia dei SERGIO PEZZOTTA, locali. Una delle A.D. ROS SPA, PRESENTA LE NUOVE grandi sfide che le TENDENZE NELLA aziende alimentari GESTIONE DEI LOCALI devono affrontare è quella di evitare la degradazione della qualità degli alimenti a causa dei batteri. Se avviene la contaminazione incrociata, i batteri si diffondono e gli alimenti possono essere danneggiati. È importante
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per la pulizia delle unghie, per le stoviglie e per la panetteria. Pennelli di diverse misure per la pasticceria, pulisci tubi, scovoli, raschietti, portafeltri con attacco a manico, tiracqua snodabili e fissi monoblocco. Un vasto assortimento di accessori tra cui manici estensibili in acciaio o in alluminio, appendi attrezzi a muro, tubi flessibili e pistole per acqua, completano l’offerta. I prodotti basilari sono offerti in 5 colorazioni, che consentono di applicare i criteri corretti del sistema Haccp. Sergio Pezzotta
Nuova Arka, in 30 anni ben 1.200 i locali arredati con uno studio di ricerca materiali e tecnologie. Il processo produttivo è il cuore della strategia aziendale. Il cliente elabora la sua idea in uno show room insieme ai progettisti della dinamica azienda bresciana, avendo la possibilità di scegliere con programmi informatici molti materiali (legno, marmi, acciaio, uova Arka vanta una vetro) per rendere il locale unico. grande esperienza negli La lavorazione inizia con arredi di pubblico esercizio. In 30 anni di attività ha il taglio delle materie prime scelte realizzato in Italia e all’estero ben a mezzo di moderne macchine operative. I vari componenti 1200 arredamenti per bar, ristoranti, gelaterie, pizzerie, pub tagliati e sagomati sono assemblati in aree di lavoro attrezzate con e negozi in genere. dime a grandezza naturale che Non si tratta solo di un risultato quantitativo. L’azienda fin riproducono il locale. Nell’area di lavorazione dalla fondazione è improntata alla dei componenti gli arredi sono qualità delle componenti assemblati per essere montati e realizzate su misura in fabbrica
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poi spediti. Il reparto di verniciatura di ultima generazione provvede alle finiture e alle verniciature ad acqua di tutti gli elementi della commessa. Una volta terminato il premontaggio in fabbrica, l’arredo è smontato e caricato, infine spedito al cliente sotto il controllo esecutivo dell’ufficio tecnico. Il cliente che desidera può assistere personalmente alle varie fasi della lavorazione, dalla progettazione all’esecuzione. n.f.
Nuova Arka di Bozzoni & C. sas Via Pergola 31 - Moniga del Garda (Bs) Tel 0365 502479 - Fax 0365 502909 www.nuova_arka.com ufficiotecnico@nuovaarka.com
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Lavoro dietro al bancone Nuove postazioni per il cocktail bar R
iproponendo un tema già sviluppato in precedenza, non credo di far torto a nessun amante delle novità, in quanto le cosi dette “american SIMONA CACCIA, RESPONSABILE P.R. workstation” DELLA F.LLI CACCIA continuano a dettar ILLUSTRA LE NOVITÀ legge fra i locali DELLE ATTREZZATURE notturni e rimangono la soluzione ottimale per migliaia di ristoratori che esigono la massima funzionalità ma anche la possibilità di modifiche senza costi elevati. Stiamo parlando di mobili componibili in acciaio inox specifici per i cocktail bar. Sono
banchi neutri e refrigerati, posizionabili in ogni locale data la modularità e le particolari dimensioni studiate per poter affrontare qualsiasi necessità di spazio. Le postazioni più comuni sono quelle rivolte alla produzione di drinks (bibite, cocktails, long drinks), concepite per ridurre al minimo i movimenti e ottenere un servizio rapido ed efficace (fino a 150 drink/ora per postazione). Esistono, inoltre, delle postazioni specifiche dedicate al lavoro di caffetteria per l’inserimento di una macchina per il caffé, quelle dedicate alla birra predisposte per le relative
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colonnine, e i moduli refrigerati che garantiscono la giusta scorta di bevande fresche evitando continui spostamenti al magazzino. Queste postazioni di lavoro “intelligenti” possono abbinarsi con qualsiasi tipo di arredamento. Basta scegliere i moduli, abbinarli fra loro e dare forma al bancone da rivestire a piacere senza vincoli tecnici o strutturali. Facile costruire il bar a seconda delle esigenze del momento, senza dover effettuare nuovi investimenti. Infatti, la maggior parte di questi mobili sono carrellati.
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Simona Caccia
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Alfa Spider
Divertimento assicurato
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on c’è Alfa senza Spider. Dalla Giulietta degli anni ‘50, passando per il Duetto e il modello degli anni ‘90, per oltre mezzo secolo le “scoperte” del Biscione sono state le icone di un modo di intendere l’auto. Dustin Hoffman che scappava con il Duetto ne “Il Laureato” ha espresso lo spirito di un’epoca, quell’anelito di libertà che le roadster a due posti secchi hanno incarnato e soddisfatto. «Queste vetture, insieme con le coupé, sono l’essenza su strada della marca», sottolinea Antonio Baravalle, responsabile del marchio Alfa. La nuova Spider non tradisce le attese. Derivata dalla splendida coupé Brera, abbina a contenuti di alto livello l’inconfondibile stile italiano. Il Centro Stile della Casa e Pininfarina hanno dato vita a una vettura dall’eleganza classica, bassa e raccolta, che esprime dinamismo ma anche equilibrio delle linee e un impagabile piacere di guida. Soprattutto quando si scopre: premendo semplicemente un pulsante, in 23 secondi la capote in tessuto multistrato sparisce nell’apposito vano, separato dal bagagliaio per non sacrificare la capacità di carico (253 litri, non molti ma più di tante
utilitarie). Su strada, l’Alfa Spider tradisce chiaramente la sua indole sportiva: le sospensioni anteriori a quadrilatero alto e quelle posteriori multilink con taratura specifica rispetto alla Brera e lo sterzo diretto e preciso sono all’origine di un comportamento sincero e prevedibile anche nelle situazioni limite.
performance con il motore 2.2 Jts da 185 cavalli e ottime con il 6 cilindri a V di 3.2 litri da 260 cavalli abbinato a un cambio manuale a sei marce con corsa corta, innesti rapidi e rapporti ben spaziati, oltreché alla trazione integrale Q4 con l’ultima evoluzione del differenziale Torsen già impiegata su altri modelli della Casa. A tutto ciò si aggiungono l’ottima fruibilità di un abitacolo accogliente e sofisticato e il comfort offerto da una dotazione ampia in cui spiccano, con il più ricco dei due allestimenti, il climatizzatore automatico bizona e il controllo dinamico di trazione e stabilità VDC. La nuova Alfa è dunque una vera spider, capace di tenere fede alla tradizione e al tempo stesso di La vettura si inserisce in curva rinnovarla con una qualità costruttiva che non solo si rivela all’altezza delle con grande precisione, mostra alti attese dei vecchi alfisti e di coloro che potrebbero diventarlo ma ancor più si limiti di tenuta anche negli improvvisi apprezza tenendo conto dei limitati cambi di corsia e risulta sempre facile mezzi a disposizione per lo sviluppo da controllare. Sulle ondulazioni del del modello. Un’auto da esibire, come terreno, nonostante i rinforzi nella è giusto per una roadster, ma anche da scocca per compensare l’assenza del tetto, denuncia una certa mancanza di usare tutti i giorni e, perché no, pure nei lunghi viaggi. rigidità torsionale. Ma questo è forse l’unico appunto che si può muovere a Enrico Artifoni un’auto che garantisce buone
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foto APT di Cremona
Un novembre di BonTà In aumento le adesioni italiane
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attesa edizione 2006 de Il BonTà, in programma dal 10 al 13 novembre, sarà una grande vetrina per le specialità di tutta Italia. Sono molte, infatti, le realtà locali che hanno aderito a quella che si preannuncia come una manifestazione che vedrà rappresentata tutta l’Italia del gusto. Sono soprattutto le Camere di commercio ad essere interessate a portare a Cremona le specialità del proprio territorio: Grosseto, Caltanissetta, Messina, per citarne alcune, hanno riconosciuto la fiera come lo strumento di promozione ideale non solo per la produzione enogastronomica tipica, ma per l’intero territorio provinciale e regionale. I prodotti tipici, infatti, sono legati a doppio nodo con il turismo: si stima che solo quello enogastronomico valga oltre 5 miliardi di euro, molti dei quali provenienti dall’estero. L’Italia rappresenta, infatti, una meta
particolarmente “golosa” per milioni di turisti provenienti da tutto il mondo. Sarà, quindi, una delle occasioni più importanti per mettere sotto i riflettori le produzioni tipiche regionali, soprattutto nell’ottica di presentarle ai numerosi operatori commerciali esteri. Londra, Zurigo, Parigi, Barcellona, Monaco, Vienna, Budapest, Amsterdam saranno presenti con le loro delegazioni. E l’ottimo riscontro che sta avendo Il BonTà presso gli operatori professionali è confermato anche dalla crescente prenotazione degli spazi espositivi.
Associazioni, non manca nessuno
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iunto alla terza edizione, è oggi uno degli appuntamenti più importanti in Italia dedicati ai
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prodotti alimentari artigianali e di alta qualità. Il BonTà ha raggiunto questi obiettivi perché riunisce in fiera quest’anno oltre 400 produttori attentamente selezionati e provenienti da tutta Italia che portano con sé solo il meglio della produzione alimentare tipica. Inoltre, coinvolge un gran numero di operatori professionali grazie al ricco programma di eventi collaterali dedicati alla ristorazione. Confcooperative, Confagricoltura, Coldiretti, Confartigianato, Fedagri, Unalat: nessuna delle più importanti associazioni coinvolte nell’agroalimentare mancherà a Cremona. Importante sarà anche la presenza delle Cciaa di Cremona e di Grosseto, le Strade del Gusto Cremonese e l’Associazione commercianti di Cremona. Federico Vecchioni, presidente di Confagricoltura, afferma che «il prodotto italiano tipico e di qualità ha bisogno del sostegno di tutte le associazioni e le
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la segnalano subito come uno dei più significativi punti di incontro fra mondo della produzione e modo del consumo. Un rapporto che si è rivelato, nel corso degli anni, non solo delicato ma di assoluta importanza per chi da una parte si propone sul mercato con prodotti di alta qualità e dall’altra rivendica per sè e i propri familiari un’alimentazione gustosa e nello stesso tempo sicura, in grado di selezionare il meglio della storia alimentare internazionale. In questo senso il BonTà rivendica un ruolo leader per quanto riguarda qualità, tipicità, gusto. Vero e proprio laboratorio di una moderna “food valley” che vede nell’area del Mediterraneo la culla nella migliore cultura alimentare di ieri e di oggi. L’invito all’assaggio ubbidisce dunque non istituzioni coinvolte nel settore agroalimentare per potersi difendere a una trovata pubblicitaria ma a dagli attacchi dei prodotti esteri. In una vera e propria strategia rivolta a determinare le tendenze e i gusti Italia abbiamo eccellenze che del mercato. vanno valorizzate, soprattutto per salvaguardare le imprese agricole impegnate anche nella produzione enogastronomica. E Il BonTà rappresenta uno strumento efficace per mettere in vetrina l’eccellenza dei prodotti italiani».
Spazio alla produzione di nicchia
Visitatori, tester di mercato
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uest’anno la fiera si presenterà con nuove ambizioni e proposte originali che
I PRODOTTI TIPICI IN MOSTRA A c e t o b a l s amico t ra d i z i o n a l e d i M o d e n a e Reggio Emilia Olio Salumi Vi n i e a t t re z z a t u re e n o lo g i c h e L i q u o ri e d i s t i l l a t i F ru t t a s o t t o s p i ri t o M ar m e l l a t e e c o n f e t t u re M o s t ard e F ru t t a Succhi di fru t t a C o n s e r ve e c o m p o s t e To r ro n e P ro d o t t i d e l sottobosco Funghi Pa s t a Fa ri n e Legumi e cere a l i Riso Fo r m aggi P ro d o t t i d o l c i ari P re p ara t i p e r d o l c i P ro d o t t i d a f o r n o Car n i f re s c h e Pa n e Caf f è Ort aggi Miele
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inalmente la produzione di nicchia ha trovato solido, organico, decisivo punto di riferimento nella manifestazione cremonese.
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Una scelta importante che apre al mercato, sottraendo la nicchia a una condizione di perenne incertezza, in balia della passione dei buongustai e delle tempeste che, per tante ragioni, rischiano di affogarla nel mare di una cultura alimentare che sempre più spesso si affida alla produzione standardizzata. In questo modo, un patrimonio straordinario di sapori, valori, cultura, avrebbe finito per concludere la sua corsa, seppellendo un passato ricco di tante e diverse suggestioni sotto il lenzuolo di una proposta indifferenziata. Le specialità di nicchia saranno proprio per il carattere della manifestazione a disposizione delle migliaia di visitatori, professionali e non, che potranno prenderle in considerazione e gustarle, veicolandole così nel loro menu quotidiano.
Premio giornalistico Un Carro di BonTà
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er il 2006 CremonaFiere ha voluto fare le cose in grande e ha lanciato il premio giornalistico “Un Carro di BonTà”, legato alla rassegna di novembre. Il tentativo di saldare la cultura alimentare del passato con le esigenze moderne ha mobilitato interessi sia nel mondo della produzione sia in quello del consumo. Ai giornalisti l’ardua sentenza. Il premio va a sollecitare professionalità, passione, cultura, assegnando gli onori al giornalista e alla testata che meglio avranno saputo trattare gli argomenti legati a Il BonTà, prima durante e dopo lo svolgimento della rassegna. La premiazione avverrà nel 2007, nel corso di una manifestazione durante la quale i valori della tipicità e della qualità alimentare saranno al centro di approfondimenti con la partecipazione di personaggi di primo piano della cultura e dello spettacolo.
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OBIETTIVI CHIARI, PROPOSTE CONCRETE 1- Valorizzare la produzione artigianale tipica e di alta qualità nella distribuzione tradizionale: Il BonTà mette in contatto diretto i produttori con le gastronomie, i ristoratori e la grande distribuzione, per aprire nuovi rapporti commerciali e nuove possibilità di business. 2- Promuovere i prodotti artigianali italiani sui mercati stranieri: Il BonTà si sta facendo conoscere anche all’estero, come opportunità di visibilità sui mercati europei, che da sempre apprezzano molto il prodotto tipico italiano. 3- Presentare le eccellenze alimentari a un pubblico di attenti gourmet: Il BonTà rappresenta una grande opportunità per la conoscenza diretta dei prodotti da parte di un attento pubblico di buongustai.
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F i e ra di Cre m o n a 4 0 0 espositori 8 . 0 0 0 mq espositivi 4 . 0 0 0 prodotti tipici Ora ri: venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00 Lunedì dalle 10.00 alle 18.00
OSPITE D’ONORE IL VINO ITALIANO
Alcuni eventi in programma 9/11 - Campionato mondiale dei formaggi 2006 Si vogliono far scoprire ai professionisti della ristorazione,della distribuzione tradizionale e organizzata,e agli estimatori dell’universo dei formaggi,le migliori produzioni dei 5 Continenti.L’evento inizierà con le prime selezioni per eleggere i vincitori di ogni categoria e successivamente il Cheese of the Year.
11/11 - Cibo e vino a gusto giovanile Soluzioni gastronomiche e abbinamenti a vini proposte dagli chef già presentati nell’edizione 2005 e a Rete4 (organizzato da Gruppo Strapiace).
13/11 - Presentazione della Guida Ristoranti prodotta dal giornale “La Provincia”. Presentazione ristoranti a marchio Isnart Saranno presentati diversi ristoranti della
(calendario in fase di definizione)
Provincia di Cremona che sono stati premiati con il marchio Isnart,“Marchio di Qualità” (Istituto nazionale ricerche turistiche) per garantire la qualità dei ristoranti e degli agriturismi certificati.
- Mostra Fotografica sul torrone - Food Design Il senso del Food Design è quello di creare un collegamento fra il cibo e il design, trasformando il prodotto alimentare in un oggetto d’uso funzionale e utilizzabile.
- 2° Concorso dei mieli Cremonesi - Evento Ascom Cremona Produzione artigianale di Panificatori, Pasticceri e Macellai. Per informazioni contattare CremonaFiere.Tel 0372 598206. w w w.cremonafiere.it
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La produzione di vino italiano può fregiarsi di ben 343 denominazioni Doc e Docg e 117 Igt, la maggior parte delle quali non mancherà l’appuntamento con Il BonTà. Dopo la Francia, l’Italia è il secondo produttore di vino al mondo (21%) e si sta velocemente avvicinando ai livelli dei cugini d’Oltralpe. Il vino italiano, infatti, nel 2005 è stato il più acquistato da Paesi esteri come Germania e Stati Uniti. Con l’obiettivo di entrare in nuovi mercati per aumentare ulteriormente le esportazioni, che già occupano il primo posto del totale dell’export dei prodotti agroalimentari italiani, saranno presenti a Cremona numerose delegazioni di compratori esteri, tra cui russi e svizzeri, che si sono dimostrati molto interessati a provare i prodotti tipici italiani presso i loro centri distributivi. I produttori di vino presenti a Cremona si rivolgeranno anche ai target che nell’ultimo periodo si sono dimostrati consumatori di vino particolarmente attenti: i giovani e le donne. In quest’ottica si segnala un importante evento che si terrà sabato 11 novembre nell’ambito della fiera:“Cibo e vino a gusto giovanile”. Una presentazione di soluzioni gastronomiche e abbinamenti a vini proposti da grandi chef, che cucineranno per le giovani coppie.
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Mostra del bitto Dop Quasi 100 anni di storia
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e origini del bitto vanno ricercate tra le popolazioni celtiche, la parola “bitto” deriva infatti dal celtico “bitu”, cioè perenne. Forse perché la lavorazione del latte permetteva alle popolazioni dell’epoca di andare oltre la pura sussistenza quotidiana, grazie alla possibilità di conservare il formaggio per lungo tempo e di utilizzarlo come scorta. Da sottolineare che questo prodotto può fregiarsi della Dop e viene festeggiato da quasi 100 anni durante la tradizionale “Mostra del Bitto” che si svolge a Morbegno (So). La fiera, che quest’anno si terrà dal 12 al 15 ottobre, nasce come occasione per giudicare e vendere in valle le
migliori forme di bitto prodotte durante l’estate sugli alpeggi. Ma oggi, a distanza di tanti anni, la manifestazione si propone come un momento per rievocare antiche lavorazioni valtellinesi, prodotti Dop e la memoria di ricette tradizionali. Il tema filo conduttore della Mostra del bitto sarà la “Cucina”, intesa come arte culinaria, capacità di riscoprire e rielaborare ricette di antica memoria. Gli stessi prodotti tipici di Valtellina e Valchiavenna verranno esaltati in questa mostra dell’enogastronomia locale con l’intento di far riscoprire ai visitatori quei rituali culinari che hanno fatto e fanno parte della storia della cultura valtellinese.
SI SVELANO I SEGRETI PER L’EDIZIONE 2007 DEL MIA DI RIMINI Dal 10 al 13 febbraio 2007, Rimini ospiterà la 37a edizione della Mostra internazionale dell’alimentazione, l’evento fieristico dedicato al mercato alimentare per il fuoricasa e la grande distribuzione. Lo scorso anno si registrarono 80.239 operatori del settore, in aumento dell’1,6% rispetto al 2005, dei quali 2.725 provenienti dall’estero (+6%). Anche nel 2007 la Mia rivolgerà una particolare attenzione al mercato dei prodotti biologici e gluten free. Ormai da anni le mense scolastiche si caratterizzano per la presenza dei prodotti bio; allo stesso modo anche la presenza dei piatti destinati ai celiaci (circa 400.000 stimati in Italia) sono disciplinati dalla normativa. La mostra occuperà 6 padiglioni, con 2 nuovi realizzati sul lato est del quartiere. Sono attese circa 800 aziende.
“IViaggiatori” portano a Lugano la settimana del turismo svizzero
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al 29 ottobre al 3 novembre Lugano si trasformerà nella capitale del turismo, dando vita a una settimana interamente dedicata al viaggio e ai viaggiatori. “IViaggiatori”, Salone internazionale svizzero delle vacanze, animerà il Centro esposizioni dal 29 ottobre al 1° novembre, mentre il “Workshop Internazionale” si svolgerà il 2 e 3
novembre presso il Palazzo dei Congressi. Giunto alla sua quarta edizione con il patrocinio della città di Lugano e di Lugano Turismo, il salone vedrà 500 espositori e oltre 1500 operatori in vetrina su 10.000 mq di superficie espositiva, confermandosi la più prestigiosa e ampia fiera turistica di tutta la Confederazione Elvetica. Punto di forza è il “percorso obbligato” che rende ugualmente accessibili al pubblico tutti gli stand partecipanti, offrendo a ciascun operatore un alto livello di visibilità. La nota distintiva dell’edizione 2006 sarà però la presenza di una forte partecipazione di operatori internazionali e di destinazioni europee d’eccellenza. Circa 40
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Paesi prenderanno parte alla manifestazione, portando a Lugano la propria offerta turistica e il proprio folklore. Riconfermate anche le presenze delle migliori destinazioni del turismo montano svizzero, dai Grigioni al Vallese e anche l’Engadina. Non manca naturalmente anche il Ticino, regione che ospita il salone, che ne riscopre il ruolo di importante testimone del proprio patrimonio turistico.
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Tutto pronto per il settimo Festival di Franciacorta
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Un fine settimana all’insegna di degustazioni, incontri e manifestazioni è quello che si svolge dal 16 al 18 settembre nella zona a Sud del lago d’Iseo. La 7°edizione del Festival del Franciacorta è l’occasione per incontrare produttori e consumatori, appassionati e neofiti, curiosi e amici. Un progetto che vede il coinvolgimento di tante realtà locali, riunite in un appuntamento con 52 cantine della Franciacorta che metteranno in degustazione oltre 100 etichette. Da sfondo l’Abbazia Olivetano di Rodengo Saiano, un complesso di origine cluniacense che risale all’anno mille. Anche quest’anno le “Donne del Vino” di Franciacorta organizzano per la serata di domenica 17 un evento spettacolo a sorpresa.
SETTEMBRE/OTTOBRE 10-19 settembre Bari Agrilevante Salone per l’agricoltura www.fieradellevante.it Info 080 5366382
3-9 ottobre Düsseldorf (Germania) Iba Fiera internazionale per il mercato mondiale dei prodotti da forno www.iba.de Info +49 089 949550
12-15 settembre Rennes (Francia) Space 2006 Salone per l’allevamento www.space.fr - info@space.fr 14-16 ottobre Info +33 223482880 Longarone 18-22 settembre Sapori italiani Pavia Salone dei prodotti agroalimentari tipici Autunno Pavese Doc www.longaronefiere.it 54a edizione salone dei Info 0437 577577 prodotti agroalimentari
Enogastronomia, meeting internazionale al Sial di Parigi Il prossimo appuntamento con il Sial sarà dal 22 al 26 ottobre nel quartiere fieristico Nord Villepinte di Parigi. La novità del settore “fuori casa” di questa edizione presentata da Adeline Vancauwelaert, direttore del salone - sarà “La cuisine du Sial”, un’area di dimostrazioni professionali di grande rilievo.Tra i suoi punti di forza c’è “Il mercato degli chef”: ogni giorno 4 cuochi, tre europei e un francese, faranno la spesa nelle corsie del Sial accompagnati da apprendisti della scuola superiore di cucina francese Grégoire Ferrandi. I cuochi sono appartenenti all’associazione Euro-Toques, fra cui il lombardo Luciano Tona de “La Fermata” di Casatenovo (Lc) e Renato Favaro, patron dell’omonimo ristorante del Lussemburgo. M ari n o F i o ra m o n t i
ALEGGIANO GLI OLI ITALIANI DOP TRA I CHIOSTRI DELL’ABBAZIA DI RODENGO SAIANO L’abbazia quattrocentesca situata tra i vigneti secolari e le colline moreniche della Franciacorta: ecco il teatro che ospita “Sapor d’Olio”, appuntamento con la qualità agroalimentare giunto alla 5a edizione. La rassegna è volta alla valorizzazione degli oli Dop italiani e costituisce una prestigiosa vetrina per molti consorzi impegnati nella tutela delle produzioni di olio extravergine d’oliva. La mostramercato, organizzata dal Comune di Rodengo Saiano (Bs) e promossa dall’assessorato alle Attività Produttive della Provincia, in collaborazione con il Consorzio vini Franciacorta, apre le sue porte dal 22 al 24 settembre. L’Aipol di Brescia proporrà degustazioni guidate con assaggio al pubblico e agli addetti ai lavori. I consorzi presenti sotto l’egida di Federdop, credono infatti fortemente in eventi che risultino formativi per coloro che vi partecipano. Le tre giornate prevedono un programma intenso, che, oltre ai corsi di degustazione, comprende convegni tecnici, mostre e manifestazioni culturali.
Il Vinitaly si prepara al 2007 con un sondaggio promettente Per rendere la prossima edizione ancora più efficace è stato condotto un sondaggio che ha coinvolto oltre 3.500 visitatori della passata edizione del Vinitaly. Il giudizio complessivo sulla manifestazione è stato ottimo (72,7%) e buono (13,5%). I principali visitatori provenienti dal territorio nazionale appartenevano al comparto sommelier/enotecnico 16%, ristorante/hotel/catering 12%, grossista/agente 12%, enoteca/winebar 10% e dettagliante 8%. Dal sondaggio è emersa anche la soddisfazione ottenuta dalla possibilità di stabilire nuovi contatti, concludere accordi commerciali, capire le tendenze del mercato e aggiornarsi. Infine, alla domanda “Parteciperà alla prossima edizione?” due sono state le risposte dominanti: probabilmente sì 51,1% e certamente sì 41,6%. Appuntamento quindi al 2007.
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paviamostre@pv.camcom.it Info 0382 39326
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CIRCOLI
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Trasferta sul Garda per la Padellina d’oro
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na domenica molto interessante quella trascorsa da un gruppo di soci dell’Ordine italiano della Padellina d’oro sulle rive del lago di Garda. In mattinata visita alla cantina “Monte Cicogna” a Moniga, accolti dai titolari Cesare e Alessandro Materossi. Gli assaggi hanno confermato le qualità della produzione di una delle aziende di punta in Valtenesi, sia per gli spumanti metodo Classico che per il tradizionale Chiaretto, tipico di questa zona, così come per l'eccellenza del “Don Lisander”, un rosso superiore da uve surmature e lasciate appassire prima
della pigiatura. Suggestiva anche la tappa all’azienda agrituristica “Pratello”, a Padenghe, nel cuore di un borgo medioevale, nell’anfiteatro delle colline moreniche del Garda. Qui si producono vini, salumi e formaggi. Il pranzo è stato a base di grigliate e vini della zona, in una bella cornice naturale. L’agriturismo Pratello ha anche 15 camere, piscina e sale per meeting. Nella foto, il maestro Gianni Davelli con il presidente Pietro Percassi e il consigliere Vittorio Bianchi consegnano il trofeo di merito ai titolari dell’agriturismo Pratello.
La gara ciclistica “Porcolonga” sulle strade del culatello La Strada del culatello di Zibello propone, il 17 settembre, 10 itinerari da percorrere in bici e in barca sul Po nella bassa Parmense in occasione della “Porcolonga d’autunno”, la gara ciclistica non competitiva promossa dall'Uisp. Protagoniste le zone di Soragna, Busseto, San Secondo, Sissa, la Reggia di Colorno, il castello di Roccabianca, Polesine e Fontanellato. I percorsi comprendono anche un tratto di navigazione sul Po, dal porto di Polesine Parmense a quello di Torricella di Sissa e viceversa.Vi sono due soste golose con degustazione presso i produttori di salumi (culatello, strolghino, spalla) e formaggio Parmigiano Reggiano, dolci, vini (Fortana del Taro Igp) e altri prodotti d’eccellenza.
Vino, vino, vino incontra la provincia di Pavia Si è trattato di uno degli appuntamenti enogastronomici più interessanti della provincia di Pavia.“Vino, vino, vino” incontro di degustazione si è tenuto nella cornice della Villa Botta - Adorno a Torre d'Isola, nel parco del Ticino. Durante l'appuntamento, organizzato da Andrea e Davide Astori, che ha visto la partecipazione di sommelier, assaggiatori Onav, giornalisti enogastronomici e operatori del settore, è stato possibile apprezzare, grazie alla collaborazione degli allievi dell'Istituto alberghiero Carlo Porta di Milano, numerose specialità.Tra cui Eurofood, presentati da Luca Del neri, Relanghe e Corte dell'Oca, gli Champagne Salon “S”, Delamotte e Françoise Hemart, i distillati Zacapa, Botran, Bepi Topolini, Maison Dudognon, Chateau de Ravignan ed Arran mentre tra i vini Berlucchi, Caprai, Caseo, Ceretto, Jermann, Pieropan, Poliziano, Domaine Gilbert Picq, Domaine Darviot Perrin. Da. Olt.
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LO STEMMA SODALIZIO ALL’INSEGNA DEL GUSTO Cena di gala per i componenti del “Club del Buongustaio” di Brescia,presieduto da Enzo Dellea,a Villa Feltrinelli di Rezzato con gli chef dell’Ordre International des disciplines d’Auguste Escoffier.Durante la serata sono stati illustrati i compiti del sodalizio per organizzare un concorso enogastronomico voluto dall’assessorato della Provincia che fa capo a Riccardo Minini,dal titolo “Creatività in cucina”.Lo scopo è quello di elevare il livello qualitativo e diffondere la conoscenza delle tradizioni culinarie bresciane.Lo stemma del sodalizio è costituito da una carrozza con due persone che simbolicamente viaggiano per l’Europa in cerca di “soste gastronomiche” sempre di buona qualità.Quale sede dell’associazione bresciana è stato scelto il ristorante “La Sosta”.Durante la serata di Villa Feltrinelli sono stati serviti con signorilità i piatti realizzati dallo chef Carlo Bresciani e dal suo staff.Ad accompagnare il menu,un bianco Lugana e un rosso Classico del Garda dell’azienda agricola Costaripa. Carlo B re s c i an i
IL PIATTO GRADENSE PER ECCELLENZA IN MOSTRA IN AUTUNNO Dal 30 settembre al 20 novembre a Grado 23 chef - gli stessi che hanno realizzato pietanze ispirate agli abiti delle sfilate di moda “Primavera-estate al porto” promosse da Friuli Via dei Sapori daranno vita alla rassegna gastronomica “Boreto a la Graisana”, il piatto gradese per eccellenza. Il “Boreto” è un brodetto di pesce accompagnato da polenta bianca che nasce come piatto povero della cucina dei pescatori, insaporito con sale, pepe, aceto e aglio. Quello originale è a base di più tipi di pesce. Oggi può essere preparato anche con una sola qualità ed è presente nei menu di ogni ristorante o trattoria. La “Graisana” è invece la regata storica dedicata agli appassionati della vela.
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SEGNALAZIONI
LIBRI - RIVISTE - WEB
Bere dolce e scoprire i giusti abbinamenti Bere dolce 2006 è una guida interamente dedicata ai vini dolci d’Italia, con schede complete che raccontano e descrivono le emozioni colte nel bicchiere per ciascun vino selezionato. Quest’anno sono oltre 430 le etichette descritte minuziosamente in una scheda organolettica completa, dove non manca una valutazione Bere dolce 2006 del vino e l’abbinamento Autore: Francesco consigliato: non una D’Agostino pietanza generica ma una Cucina & Vini editrice vera e propria Pagine 392 - Euro 20,00 preparazione. Scegliendo una pietanza tra le oltre 400 suggerite si scopre il vino consigliato in un approccio enogastronomico a tutto tondo. Non manca la segnalazione dei vini caratterizzati da un rapporto qualità-prezzo particolarmente vantaggioso.
I Quaderni di Cantina per il 25esimo di Majolini
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a collana a tiratura limitata I Quaderni di Cantina nata dal desiderio di Autore: Ezio Maiolini trasmettere l‘amore per le Ezio Maiolini Editore radici della terra di Pagine 64 Franciacorta ha fatto il bis. “I Edizione limitata Quaderni di Cantina” edizione 2006 segna una tappa importante per la storia della cantina Majolini che celebra il 25esimo anniversario. Per l’occasione è stata creata l’etichetta Franciacorta “Valentino Maiolini” 1994 a ricordo e commemorazione del padre di Ezio, Vittorio Maiolini. Questa seconda edizione è dominata dall’arte e dalla passione per l’antichità, che rappresentano l’ingegno umano determinante nella tradizione della famiglia. Particolarmente raffinato ed elegante lo stile grafico utilizzato per il libro, impreziosito da raffigurazioni, cartine e disegni d’epoca che ben si adattano allo spirito del volume.
IL SEGRETO DI UNA BUONA PIZZA…
Conoscere il mondo delle “sentinelle del vino”
Un libro imperdibile per i professionisti della pizza. In ll segreto di una buona 300 pagine e 80 illustrazioni è pizza… raccolta la storia e la tecnica Autori: Elvis Santaromita del cibo più famoso al mondo. Villa e Flora del Vecchio Il volume è Pagine 300 - Euro 29,50 scritto dal pluripremiato pizzaiolo calabrese Elvis Santaromita e da Flora Del Vecchio. Il volume esamina con cura e abbondanza ogni aspetto legato al prodotto pizza, ampiamente arricchito con foto, illustrazioni, grafici e formule.Tra i temi trattati in varie sezioni, l’immagine del pizzaiolo, i processi di impasto, stesura e farcitura, i valori nutrizionali e le prevenzioni igienico-sanitarie. Nota particolare: non si trova in libreria o in edicola. Si acquista soltanto on line sul sito www.elvissantaromita.it.
“Le Dimore di Bacco” è la guida sulle appetibilità Le Dimore di Bacco turistiche delle aziende Autori: Cinzia Tosetti vitivinicole italiane, strumento e Carlo Ravanello moderno per approfondire il Bacchetta Editore - Albenga mondo delle “sentinelle del Pagine 288 - Euro 15,00 territorio”, secondo la descrizione che ne danno gli autori Cinzia Tosetti e Carlo Ravanello, giornalisti di enogastronomia. La guida si rivolge sia agli appassionati di vino che agli operatori turistici e a quelle cantine che guardano con interesse a questo modo di viaggiare e di conoscere i luoghi anche attraverso i sapori. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la società Simposio e l’Associazione nazionale delle Città del vino di Siena. Il progetto editoriale intende dare un contributo all’attività delle imprese vitivinicole e la motivazione che spinge al viaggio è composta, oltre che dall’attrattiva per il vino, anche da stimoli non strettamente legati all’attività produttiva come la natura, il clima, l’arte, la gastronomia tipica e i rapporti umani.
RISTOCLUB.IT RINNOVA IL LOOK Studiato per accogliere i contenuti e valorizzare i 3.000 ristoranti affiliati, il restyling prevede un’interfaccia grafica più pulita e lineare, un sistema di navigazione intuitivo. Ristoclub.it è ideale per tutti i ristoratori che desiderano promuovere il locale ai 40.000 utenti quotidiani, inserendo 4 menù corredati di prezzo. Ora i consumatori potranno scegliere la propria serata on line individuando il locale più adatto, stamparne i dettagli e la cartina.
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È un vero piacere...
Chi vive nel cuore dei frutteti e dei vigneti soleggiati dell’Alto Adige sa come deliziare il proprio palato: con una grappa di particolare eleganza e morbidezza, con una Williams dall’ineguagliabile freschezza o con un bicchierino di raffinato liquore. Il meglio dell’arte distillatoria della famiglia Roner.
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