Lombardia a Tavola 155 Settembre 2007

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB BERGAMO In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa. Edizioni Contatto srl - via Piatti, 51 - 24030 Mozzo (BG) - Contiene I.P.

Settembre 2007 anno XIX

n. 155

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Sommario 8 16

Settembre richiama le note speziate del Braide Livon con carne d’agnello

Acqu

Le gr aviti d’o al co appe pre ro nell’i ncorso miate ns de “Ital erto prom ll’Anag ia a T o avola zionale netw ork”

Fra glassatura e taglia, quasi un rebus comprare gamberi Si apre la stagione dei funghi. Freschi ma anche da conservare

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Forlimpopoli inaugura Casa Artusi per valorizzare la cultura gastronomica

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Metro apre ai professionisti all’insegna dell’eccellenza Aggiornamenti per bionde o brune alla 3a Gastronobirra 4R

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La Bilancia fa i conti con una dieta a base di acqua

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“Lombardia a Tavola - Italia a Tavola network” è una rivista di cultura enogastronomica e turismo per l’Horeca. Si rivolge ad alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, cuochi, barman, sommelier, luoghi di ritrovo, enti, aziende e associazioni del settore, per un totale di oltre 60.000 aziende o professionisti su tutto il territorio nazionale.

IN COPERTINA

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La Bonarda cresce, firmando l’italian style. Il Bosco e Cantina di Broni in prima linea

Il Garda classico punta all’unità con Sante Bonomo nuovo presidente 15 gli ori italiani al concorso internazionale del Pinot grigio

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Azienda associata A.N.E.S. - Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento C.S.S.T.

La Vis coglie la mela. Nasce il polo con la “5 Comuni” Villeroy & Boch celebra 20 anni di crescita per l’Horeca

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Nuova Fiat 500, la “piccola” che fa rivivere il mito

Salgono le attese per Il BonTà di Cremona, agroalimentare Doc

L’Alpe Adria svela il volto dei suoi sapori e del suo territorio nella prima edizione dell’evento organizzato a Udine, GOOD!. Pensato per scoprire l’eterogenea vivacità della zona, l’evento in programma dal 19 al 21 ottobre ha monopolizzato l’attenzione del settore per la completezza della sua offerta che contempla tutta la filiera. Il servizio a pagina 7

Certificazione Stampa Specializzata Tecnica Società di Revisione 2006: RSM RIA & PARTNERS Certificato CSST n. 2006-1368 del 20/2/07 per il periodo 1/1/2006 - 31/12/2006:

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il direttore VINO, fra vendemmia e OCM

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Sul prezzo del vino è tempo di aprire una seria discussione fra tutti gli addetti. In Lugana, a fronte di rincari eccessivi, si pensa ad un accordo fra cantine e agricoltori. Una pratica che sarebbe di utilità a livello nazionale.

ra attesa dei dati della vendemmia e la proposta del ministro De Castro per modificare la bozza comunitaria sull’OCM il mondo del vino è ancora una volta al centro dell’attenzione. E non potrebbe essere altrimenti visto il ruolo che svolge nella filiera agroalimentare e nella promozione del food made in Italy. Nell’attesa di potere avere indicazioni certe sulla qualità della produzione e su cosa cambierà a livello europeo per la produzione, è ormai tempo di cominciare a pensare seriamente, a tutti i livelli, a politiche che facciano davvero del vino il portabandiera del territorio. Da tempo scriviamo della necessità di alleanze commerciali forti fra cantine e ristorazione per garantire benefici ad entrambi, senza penalizzare il consumatore. Ma ugualmente importante è che anche sul fronte agricolo ci sia un po’ di moderazione in tema di prezzi. Non è certo un segnale incoraggiante quello che viene da alcune aree di vini Doc oggi di tendenza. Pensiamo al Lugana, le cui uve nelle scorse settimane sono arrivate a costare mediamente fra i 120 e i 150 euro al quintale. Se si pensa che al minimo il 25% della produzione di questo vino è fatto con uve di conferitori, si può ben capire che effetto si potrebbe avere sul costo finale di una bottiglia, vanificando anni di impegno per migliorare la qualità del prodotto e garantire un’identità di zona. E tutto ciò, si badi bene, mentre sullo stesso territorio (per gli altri vini tipici del Garda, dal Groppello al Bardolino) le uve conferite non vengono a costare più di 20 euro al quintale. Una sproporzione che non si giustifica con la pur celebrata ricercatezza del Lugana... Preoccupati per una tendenza che rischia di metterli fuori mercato, i vignaoli del Lugana hanno avviato un confronto coi prooduttori di uve per concordare un prezzo valido oggi, quando il mercato tira, ma anche in futuro, quando ci potrebbero essere delle crisi, attorno ai 90100 euro al quintale. Un’ipotesi di buon senso per dare soddisfazione a tutti e che, sull’esempio di quanto fatto anche in Trentino-Alto Adige, potrebbe permettere un irrobustimento serio di tutta la filiera. E a proposito di filiera, concludiamo ricordando che il vino è il primo rappresentante del territorio e quindi di quel turismo enogastronomico che sta crescendo sempre più grazie all’attenzione e al sostegno, oltre che degli operatori agricoli, anche dei ristoratori. Nonchè degli agriturismi che, se seri, sono il punto di incontro fra i due comparti del food, come abbiamo ricordato con l’inchiesta del numero scorso.

Alberto Lupini alberto.lupini@lombardiaatavola.it ITALIA A TAVOLA NETWORK - SETTEMBRE 2007

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non dimentichiamo i costi

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PRIMO PIANO

PROGETTI

Valorizzare le VIE D’ACQUA Dalla LOMBARDIA l’esempio di Roberto Vitali

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orniamo a casa dopo un periodo di ferie più o meno lungo e riposante. Tutti abbiamo sperimentato ancora una volta quanto sia problematico circolare su strade e autostrade italiane. Per questo salutiamo con piacere lo stanziamento della Regione Lombardia in favore della valorizzazione dei Navigli e dei corsi d’acqua in generale di cui è ricca la regione. Gli obiettivi: “potenziamento e ottimizzazione della mobilità sostenibile, tramite la

realizzazione di piste ciclabili; opere che consentano la navigazione dei canali; interventi che facilitino l’utilizzo delle diverse modalità di trasporto attraverso nodi di interscambio modali”. Mi viene in mente la valle del Reno, in Germania, dove è un continuo via vai di chiatte cariche di merci e sulle due rive la ferrovia fa registrare passaggi continui di treni merci. Da noi solo camion e tir, tir e camion, con le conseguenze che sappiamo. Ero ragazzo e si ipotizzava che le merci prodotte in Lombardia

potessero arrivare all’Adriatico lungo il Po e da lì in nave raggiungere il mondo. Ancora una volta la Lombardia dà l’esempio. La valorizzazione delle acque e delle “vie d’acqua” (altri stanziamento regionali sono stati fatti per i porti di Cremona e Mantova) è un passo avanti verso la razionalizzazione dei trasporti, la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle bellezze naturali. Il discorso si amplia al fiume Po, in crisi vuoi per siccità vuoi per alluvioni, perchè nei decenni non è mai stato regolato come si doveva e lungo le cui rive si registrano ancora veri e propri delitti: scarichi inquinanti, prelievi vietati di acqua e di ghiaia. Vogliamo rovinare la nostra bella Italia? Fermiamoci, prima che sia tardi. roberto.vitali@lombardiaatavola.it

Edizioni Contatto srl Via Piatti, 51 - 24030 Mozzo (Bg) Tel 035 615370 - Fax 02 700557702 Amministratore: Mariuccia Passera - segreteria@lombardiaatavola.it

Lombardia a Tavola - Italia a Tavola net work Redazione: Via Piatti, 51 - 24030 Mozzo (Bg) Tel 035 460563 - Fax 02 700557702 - redazione@lombardiaatavola.it

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Direttore responsabile: Alberto Lupini - alberto.lupini@lombardiaatavola.it Direttore editoriale: Roberto Vitali - Vicedirettore: Marino Fioramonti Segreteria di redazione: Elisabetta Passera - In redazione: Greta Nicoletti Art director: Andrea Lupini - Impaginazione: Riccardo Melillo Hanno collaborato a questo numero: Marinella Argentieri, Enrico Artifoni, Salvatore Longo, Davide Oltolini, Rosanna Ojetti, Sergio Mei, Adonella Palladino, Sergio Pezzotta, Enrico Rota, Bruno Sgherzi, Piero Valdiserra e Cristina Viggè

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PRIMO PIANO

Debuttano i sapori dell’ALPE D

al 19 al 21 ottobre 2007 alla Fiera di Udine, in contemporanea con la 6a edizione di Vinum Loci, debutta GOOD! I Grandi Sapori di Alpe Adria, un evento pensato per riscoprire la vasta ed eterogenea vivacità di tradizioni, gusti e sapori dell’area dell’Alpe Adria. Un evento interamente dedicato al piacere della scoperta del “cibo della tradizione” e che si apre al calore dei cibi mediterranei facendo dell’esposizione un momento di incontro enogastronomico dalle Alpi al Mare. L’evento è stato creato a misura di consumatore, che in Fiera potrà conoscere, assaggiare e acquistare tutto ciò che di più prelibato offre il mercato. È un evento fieristico importante anche per l’espositore, che avrà un contatto diretto con il suo pubblico, per intercettare le nuove direzioni del gusto, in un Paese, come l’Italia, leader in Europa e nel mondo per la quantità e la qualità della produzione alimentare con 4.000 prodotti tipici riconosciuti. Secondo gli obiettivi del presidente di Udine e Gorizia Fiere, Sergio Zanirato (nella foto

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accanto) e del direttore generale questo patrimonio costituito da Maurizio Tripani (nella foto vitigni e vini sempre più rari e accanto) GOOD! si talvolta a rischio di distingue dalle altre fiere estinzione, nel 2003 anche per il suo modo prendeva vita a Gorizia, di proporsi attraverso città di confine e di un percorso espositivo scambio culturale dalla per aree tematiche spiccata vocazione che accompagnano il vitivinicola, il Comitato consumatore finale lungo “Vinum Loci”, nato dalle la filiera di ogni alimento idee e dal confronto per conoscerne storia, fra alcuni dei maggiori provenienza, allevamento esponenti del mondo o coltivazione, lavorazione, enologico italiano. certificazione di qualità, e per capire dove trovarlo e il modo migliore di consumarlo. GOOD! I GRANDI SAPORI All’interno di uno dei suoi DI ALPE ADRIA padiglioni, GOOD! ospiterà anche Vinum Loci, rassegna nazionale di vini antichi e autoctoni giunta alla Evento organizzato da: sua 6a edizione che nel 2006 si è Udine Gorizia Fiere SpA Sede di svolgimento: svolto a Cormons e a Gradisca Udine Fiere d’Isonzo, riaprendo l’Enoteca 19-21 ottobre 2007 - Orario: 10-21 regionale “La Serenissima”, e www.goodexpo.it - tel. 0432 4951 che quest’anno accompagnerà il debutto del salone I prodotti della filiera dedicato ai sapori di Alpe e i percorsi espositivi Adria, con il prestigio e l’autorevolezza di • la mucca, la pecora, la capra, il latte, grandi vini, compagni i formaggi e tutti i derivati insostituibili della qualità fino al gelato a tavola. I vitigni autoctoni • il maiale e i suoi utilizzi e antichi sono alcuni tra • l’oca i più preziosi gioielli del • il pescato di mare, di valle e di fiume mondo enologico italiano. • i frutti della terra dai cereali Circa 350 sono quelli già alla pasta, dal pane ai dolci, dalla frutta conosciuti e catalogati, ma si stima agli ortaggi e derivati che ne esistano oltre un migliaio. • caffé, cioccolato, liquori e distillati, Per tutelare e valorizzare tabacco

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EVENTI

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ALIMENTI

ABBINAMENTI

Le saporite COSTOLETTE D’AGNELLO amano le note speziate del BRAIDE

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ettembre è il mese del passaggio, della transizione che separa l’estate dall’autunno che incede. Per affrontare questo delicato passaggio la

tavola deve offrire un menu leggero ma saporito, disimpegnato ma caldo. Ideale è un secondo alla griglia che esalta il sapore della carne e resta leggero al palato. In particolare delle costolette di agnello da servire tiepide accompagnate da insalata di stagione e condite ad arte. Per gustare al meglio il sapore ovino delle costolette ecco che si serve un Braide dal colore giallo e dalle note speziate, incrocio perfetto di Chardonnay, Sauvignon, Picolit e Moscato. Ottimo con la carne di agnello per la sua anima aromatica, questo vino esprime il carattere deciso del Friuli senza disdegnare la nota delicata di un

IL SOMMELIER CONSIGLIA

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BRAIDE ALTE

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2004 di LIVON

Tipologia vino: Braide Alte 2004 Etichetta: BraideAlte Livon Uvaggio: Chardonnay, Sauvignon, Picolit, Moscato giallo Vinificazione: macerazione a freddo. Fermentazione in barrique a 14°C Invecchiamento: 8 mesi in barrique con i suoi lieviti Affinamento: 12 mesi in bottiglia Colore: giallo paglierino con riflessi dorati Profumo: intenso, ampio con note speziate Sapore: caldo, avvolgente, elegante, complesso e con grande struttura Longevità: 10-15 anni Gradi: 14% vol. Temperatura di servizio: 12-13°C Abbinamenti: primi di pesce, secondi di pesce con base di pomodoro e altri aromi, carni bianche, formaggi a pasta molle non stagionati. Ottimo in abbinamento con agnello, capretto e carni alla griglia Società agricola Livon via Montanezza 33, 33048 San Giovanni al Natisone (Ud) Tel 0432 757173- Fax 0432 757690 www.livon.it - info@livon.it

bianco ben strutturato. Il Braide Alte che proponiano proviene dall’Azienda agricola Livon. Ricetta tratta da “La cucina del fuoco” di Mondadori COSTOLETTE DI AGNELLO AL BURRO DI SENAPE INGREDIENTI 8 costolette di agnello 1,5 dl di olio d’oliva 1 cucchiaio di vino bianco, 1 cucchiaio di aceto di vino bianco, 2 spicchi di aglio, 4 rametti di rosmarino, sale e pepe 100 g di burro 20 g di senape di Digione 1 cucchiaio di dragoncello sottaceto 1 cucchiaio di aceto di vino bianco PREPARAZIONE Mettere in una ciotola l’olio, il vino bianco e l’aceto. Sbucciare gli spicchi di aglio e pestarli, poi unirli al condimento con gli aghi di rosmarino. Mescolare energicamente con una forchetta. Disporre la carne precedentemente salata e cosparsa di pepe macinato al momento, in un recipiente largo e basso e irrorarla con la marinata. Coprire e lasciare riposare per 2 ore. Nel frattempo preparare il burro alla senape: togliere dal frigo il burro almeno un paio d’ore prima dell’uso in modo da farlo ammorbidire, metterlo in una terrina, unirvi la senape, il dragoncello e l’aceto, una presa di sale e una macinata di pepe. Lavorare con una spatola fino a ottenere un impasto cremoso e omogeneo. Sgocciolare le costolette dalla marinata e disporle sulla griglia, a 10 cm di distanza dalla brace, e cuocerle per 3 minuti. Poi voltarle con una spatola e continuare la cottura per altri 2-3 minuti, irrorandole ogni tanto con la marinata. Disporre le costolette su un piatto di portata caldo e distribuirvi sopra alcune piccole noci di burro di senape.

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AGGIORNAMENTI

ALIMENTI

Scelta e acquisto responsabili Per gli operatori c’è l’ENCICLOPEDIA “I

l Grande libro degli alimenti” non è un semplice ricettario, ma una ricca enciclopedia illustrata dedicata non solo agli addetti ai lavori ma anche agli appassionati e a chi desidera conoscere più a fondo i cibi che compaiono quotidianamente sulla tavola. Quello che da tempo era richiesto dagli operatori, il Touring Club Italiano l’ha fatto, pubblicando un’enciclopedia di più di 600 pagine. Infatti, da tempo gli esperti sottolineano l’importanza di una corretta alimentazione e invitano a seguire uno stile di vita sano ed equilibrato. Di pari passo cresce la consapevolezza delle persone, sempre più desiderose di essere informate sulle necessità

90 ricette completano il volume, rendendolo utile strumento di consultazione. In sostanza, il volume si apre con la sezione dedicata agli Ortaggi (da bulbo, da radice, da foglia, da frutto, da stelo, da tubero e da fiore), per poi proseguire con i Frutti (bacche, con nocciolo, con semi, tropicali, agrumi), Noci e semi, Funghi, Cereali, Pesci e Crostacei, Molluschi e, per finire Erbe e Spezie, Carni, Latticini, Zuccheri, Grassi e Oli, Ingredienti per la cottura, Caffè e Tisane.

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Il Grande libro degli alimenti Touring Club Italiano Pagine 688 - Euro 29,00

nutrizionali e sulle caratteristiche dei cibi che fanno parte della propria alimentazione. Spesso, però, non è facile catalogare e muoversi nel labirinto di informazioni di svariata natura e provenienza sull’argomento. Ed è per supplire a questa mancanza che un’equipe di esperti nutrizionisti ha cercato di fare chiarezza catalogando e descrivendo più di 1.000 prodotti, dai più comuni ai più esotici, occasionali o abituali sulla tavola. A ciascun alimento è dedicata una scheda dettagliata che contiene tutte le info principali: dal valore nutritivo alla conservazione, dai suggerimenti sull’acquisto alle modalità di preparazione. Tutte le informazioni sono di facile consultazione anche grazie alle 1300 tra illustrazioni e fotografie, che richiamano subito il colpo d’occhio. Un ricco glossario e oltre

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ALIMENTI

BRANZI

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FORMAGGI

celebra la FIERA DI SAN MATTEO

a più di 100 anni è l’evento più importante e rappresentativo per l’Alta valle Brembana, che diviene momento di aggregazione, auspicio, scambi commerciali e crescita per il territorio. Stiamo parlando della Fiera di San Matteo, che ogni anno si svolge a Branzi (22-23 settembre). Il Comune di Branzi, il Consorzio del Formai de Mut, la Latteria Sociale Casearia di Branzi e Agripromo si sono posti l’obiettivo di recuperare una tradizione radicata e per l’edizione 2007 hanno voluto dare un nuovo più incisivo volto alla Fiera, come ci ha spiegato Francesco Maroni, direttore della Latteria Sociale Casearia di Branzi, attraverso una serie di

iniziative mirate alla valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici. L’evento sarà diviso in 3 itinerari fondamentali, che caratterizzeranno le giornate di sabato e domenica. Il primo, intitolato “Formazione, informazione e settore lattiero caseario” è un progetto che comprende il concorso e la premiazione del miglior Formai de Mut, che verrà insignito del “Premio Casaro d’oro” memoria di Giacomo Midali. Inoltre, sono previste 15 degustazioni guidate per il pubblico, supervisionate dagli assaggiatori Onaf, e una serie di workshop e momenti di approfondimento. Il secondo itinerario “Cultura, turismo ed enogastronomia” prevede, invece, l’allestimento di una cucina a vista in cui si terranno 5 momenti di formazione e dimostrazioni per il pubblico con prodotti locali, curati da Chicco Coria. Poi la premiazione

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CASEIFICAZIONE DAL VIVO PER I SOCI ONAF

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Per vedere e capire come si preparano i formaggi con latte di capra, un gruppo di soci OnafOrganizzazione assaggiatori formaggi si sono recati di buon mattino nell’allevamento di Gianluca Casali (339 2985001), a Monte di Nese (Bergamo), dove sono allevate una settantina di capre di razza Saanen, caratterizzate dal colore completamente bianco del pelo. Si è assistito alla mungitura delle capre e quindi alla caseificazione nelle varie fasi di lavorazione e di preparazione. Lavoro duro quello di Casali e della sua famiglia ma l’apprezzamento dei suoi formaggi da parte degli intenditori continua a infondere la forza di continuare, a vantaggio non solo dei golosi ma anche della montagna che solo conservando queste attività può essere salvaguardata nel suo ambiente naturale e promossa al di fuori dei suoi confini territoriali. Per tutti gli appassionati o per coloro che intendono diventare soci Onaf, si ricorda che il 27 settembre inizia a Milano il corso per le “Tecniche di assaggio” (www.onaf.it).

del concorso “Alla scoperta della val Brembana e dei formaggi di San Matteo”, istituito in tutto il provveditorato e dedicato alle scuole della provincia. Molto importante, in questa seconda fase, sarà il convegno “Se la vacca se ne va…i turisti se ne vanno”, ulteriormente arricchito dall’asta di beneficenza “La Val Brembana ha un cuore grande” e dall’asta riservata ai commerciati e ai prodotti del 2007. Come evento di aggregazione e convivio va citata la “Cena del bergamino” che si terrà sabato sera e che prevede un menu degustazione coordinato dall’”Agriturismo Ferdi” di Lenna. Non meno importante è il terzo itinerario della Fiera, la “Mostra Zootecnica” che interesserà la due giorni di fiera, secondo i classici canoni di scambio e incontro tra aziende, produttori, commercianti e pubblico.

in Baviera Ultimi aggiornamenti OLIMPIADI

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opo due anni è arrivato il tempo delle rivincite: a fine ottobre (26-28) a Oberstdorf, sulle montagne bavaresi, tornano in campo le “Olimpiadi Internazionali del Formaggio di Montagna” (produzione minima ai 600 metri). Da mesi Gerardo Beneyton, presidente di “Caseus Montanus”, il Comitato organizzatore italiano per le Olimpiadi, sta incontrando i produttori e visionando i prodotti con maggiore appeal da presentare alla manifestazione. Si diceva, edizione del riscatto per i produttori lombardi, perché, nonostante le grandi aspettative e la presenza in forze (più di 60 aziende presenti) i soli a vincere furono i fratelli bergamaschi Latini di Bagnatica, che sono già pronti a tentare il bis. Ma un po’ tutti i grandi lombardi, dal Bagoss al Bitto, dallo Strachitunt al Gorgonzola, preparano il riscatto, mentre i formaggi veneti, toscani e valdostani, che due anni fa avevano fatto incetta di premi, sperano in una conferma.

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FORMAGGI

ALIMENTI

Focus Cheese La CONSERVAZIONE Quanto possono essere conservati i formaggi? Quelli stagionati anche più di 2 settimane in frigo, ancora più a lungo se i pezzi sono grossi perchè hanno uno scarso contenuto di acqua, un modesto contenuto di sale e bassa acidità che inibiscono lo sviluppo di patogeni. I formaggi freschi vanno consumati entro qualche giorno per evitare una rapida diminuzione delle caratteristiche. Come conservare i formaggi? Il miglior modo per conservare un formaggio consiste nell’avvolgerlo in carta oleata e tenerlo in frigo, chiuso in un contenitore di plastica per evitare che assorba odori dagli altri cibi e per impedire che si asciughi eccessivamente. La carta oleata permette al formaggio di respirare mentre le pellicole o i fogli di alluminio tendono a farlo trasudare, facilitando lo sviluppo di muffe. Per gli erborinati e di capra meglio conservarli separatamente. Quali sono le manifestazioni di difetti nei formaggi? Le manifestazioni di difetti nei formaggi si riscontrano in un rigonfiamento dovuto alla produzione microbica di gas, screpolature dovute a muffe che penetrano in profondità nella forma e da fluidificazioni dovute a coagulazione

incompleta, insufficiente eliminazione del siero o temperatura troppo alta. Cos’è la muffa che si trova sui formaggi? Le muffe sono funghi microscopici che si sviluppano alla presenza di umidità a una temperatura di 15-30° ma possono farlo anche nel frigo. In presenza di muffa il formaggio è ancora commestibile? In alcuni formaggi come il gorgonzola, il roquefort, il camembert, la muffa è un elemento di pregio che garantisce la tipicità e la buona riuscita del prodotto. Al contrario, negli altri formaggi, la muffa è segnale di alterazione, essendo responsabile delle dannose micotossine. Come evitare la formazione di muffe? Conservando il formaggio in condizioni idonee, separandolo dagli altri alimenti, conservandolo in frigo a una temperatura idonea e consumandolo nel giro di breve tempo si evita la trasformazione di spore in muffa. Bisogna sanificare il ripiano del frigo su cui poggiava il formaggio ammuffito? Sì, il ripiano va ripulito con cura in quanto alcune spore invisibili potrebbero attaccare un altro prodotto che verrà sistemato sullo stesso.

A Ottobre 12° compleanno di FRANCIACORTA IN BIANCO

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ompie 12 anni la Rassegna lattiero-casearia più nota d’Italia. Il 5, 6, 7 ottobre 2007 Castegnato (Bs) farà da cornice a Franciacorta in Bianco, ricca e golosa mostra mercato rivolta agli amanti del latte e dei suoi derivati. La tre giorni sarà l’occasione per esplorare e scoprire le svariate forme che può assumere il latte attraverso antiche ricette ma anche un momento di approfondimento sulle valenze storiche, culturali e scientifiche del formaggio. L’elenco dei prodotti è lungo e variegato e comprende più di 400 tipi di formaggi dalle caratteristiche uniche e con storie curiose. La varietà dei formaggi in mostra include specialità di latte vaccino, caprino e ovino, e di latte crudo. Come ogni anno, interverranno a dibattiti e talkshow personaggi di spicco del mondo enogastronomico, tra cui il giornalista Paolo Massobrio, fondatore e presidente del Club di Papillon, Corrado Barberis, presidente dell’Istituto nazionale Sociologia Rurale, Marco Gatti, noto giornalista e sommelier.

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ALIMENTI

OLIO

EXTRA VERGINE D’OLIVA,

consumi boom in Italia L’

vergine normale, 15,8% extra vergine Dop e Igp, 7,4% extra vergine biologico, 7,1% extra vergine fruttato, 6,8% extra vergine 100% italiano. In totale, i consumatori italiani hanno speso nel 2006 1.134.914.000 euro per gli oli d’oliva. Inoltre, è interessante sottolineare che la Spagna si è confermata il maggiore esportatore di oli d’oliva in Italia con il 40,8% del totale, seguita dalla Tunisia (24,5%), dalla Grecia (23,6%) e dalla Turchia (3,7%) che ora è in forte calo. L’Italia, invece, si trova a esportare olio extra vergine di oliva e altri tipi di olio soprattutto negli Stati Uniti.

Doppio colpo per le Città dell’Olio che si presentano con due novità: il “Club” e il primo libro sullo studio dei territori associati. Il “Club degli amici delle città dell’Olio” è il nuovo organismo ideato all’interno dell’Associazione omonima che dà la possibilità a tutti coloro che amano il vero olio italiano di qualità, di vivere e conoscere da vicino i molteplici aspetti dell’oro liquido nazionale. Strategie di mercato, tradizione e innovazione si incontrano, invece, nel libro “Il marketing territoriale delle Città dell’Olio”. Il volume, realizzato in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Siena e sostenuto dal ministero per le Politiche Agricole e Forestali, è uno degli ultimi risultati del progetto di promozione territoriale che l’associazione sta mettendo in atto da anni.

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olio extra vergine d’oliva rappresenta ormai l’80% dei consumi degli oli d’oliva sul territorio italiano, mentre è in notevole calo il consumo di olio di sansa. Questi sono i dati riferiti dall’Unaprol, il Consorzio olivicolo italiano, in base ai dati sui consumi domestici di IsmeaAcNielsen. Complessivamente nel 2006 i consumi domestici dei vari tipi di olio di oliva sono ammontati a 214.673 tonnellate, di cui 169.130 sono di extra vergine. Un vero e proprio boom rispetto a 20 anni fa. Attualmente i consumi dei vari tipi di extra vergine sono distribuiti in: 62,9% extra

DOPPIO COLPO PER CITTÀ DELL’OLIO

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ARTE BIANCA

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CELIACHIA:

l’Isa azzera il problema glutine resto le persone affette da celiachia potranno di nuovo apprezzare il gusto della pasta, della pizza e dei biscotti tradizionali senza più andare incontro ai disturbi tipici provocati dalla celiachia. A renderlo possibile un’innovativa procedura enzimatica, da applicare all’industria alimentare, in grado di bloccare la risposta tossica del glutine nei celiaci. L’innovativa metodologia è stata messa a punto e brevettata da un gruppo di chimici e immunologi dell’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) del Consiglio nazionale delle ricerche di Avellino, coordinato da Mauro Rossi. La malattia è causata dal fatto che l’intestino dei celiaci presenta una mucosa atrofica, ossia priva dei villi fondamentali per la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Ma Mauro Rossi dell’IsaCnr ha spiegato che «numerose evidenze sperimentali indicano che il danno intestinale è prodotto da un’alterata risposta immunitaria nei confronti del glutine. In particolare, la presenza nella mucosa intestinale di

linfociti T che risponde alla presenza del glutine secernendo molecole proinfiammatorie avvalora l’ipotesi di un meccanismo immunologico alla base della patologia. Solo determinate regioni della molecola di glutine acquistano però, nell’intestino del celiaco, la capacità di essere riconosciute dai linfociti T e di scatenare la loro risposta». Partendo da questa considerazione si è ipotizzata la possibilità di bloccare preventivamente questo riconoscimento attraverso un processo enzimatico - da effettuare direttamente sulla farina - che andasse a modificare proprio quelle regioni, mascherandole attraverso la formazione di nuovi legami con amminoacidi modificati. Dal punto di vista tecnologico il nuovo procedimento non presenta difficoltà di realizzazione in quanto fa

uso di sostanze già utilizzate nell’industria alimentare. Nessuna conseguenza neppure sui celiaci, perchè i nuovi legami introdotti nella molecola di glutine rimarrebbero intatti nell’intestino, per poi essere scissi a livello renale e infine espulsi.

UN NEMICO SUBDOLO E PERICOLOSO Un risultato di indubbio interesse quello dell’Isa, se si considera che la celiachia è una delle forme più diffuse di intolleranze alimentari: si stima che una persona su duecento ne sia affetta. La malattia si manifesta negli individui che hanno una predisposizione genetica in seguito all’ingestione di alimenti contenenti il glutine del grano e proteine analoghe presenti in altri cereali di uso comune, quali orzo e segale. L’intolleranza viene diagnosticata in genere nei primi tre anni di vita, ma sono in aumento i casi in cui si manifesta tardivamente o quelli in cui è del tutto asintomatica: i celiaci che non sanno di esserlo e continuano a mangiare gli alimenti proibiti possono soffrire di gravi sindromi da malassorbimento, caratterizzati da diarrea, perdita di peso e ritardo della crescita. Attualmente l’unica terapia valida è la dieta completamente priva di glutine, da seguire per tutta la vita.

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ALIMENTI

ARTE BIANCA

Il RISO scende in 60 piazze per la RICERCA sulle malattie rare R

accogliere fondi, vendendo riso e pasta nelle piazze, per finanziare borse di studio da dedicare alla ricerca sulle malattie rare. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “Un sor… Riso per la ricerca” organizzata dalla fondazione “A.R.M.R. aiuti per la ricerca sulle malattie rare”, di cui è presidente la bergamasca Daniela Gennaro Guadalupi. La manifestazione, diretta e coordinata dalla vicepresidente Ambra Bergamaschi, si svolgerà tra fine settembre e metà ottobre in oltre 60 piazze, dove soci e volontari si impegneranno nella distribuzione di riso, biscotti di riso e pasta.

I fondi che saranno ricavati dalla generosità dei cittadini serviranno ad istituire borse di studio per i ricercatori del Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare “Aldo e Cele Dacco’” di Ranica (Bg) dell’Istituto Mario Negri. Un aspetto importante che ha spinto la Fondazione ad allargare questo evento di natura benefica a oltre 60 città e paesi è la consapevolezza che buona parte della cittadinanza è all’oscuro della presenza di una

struttura qualificata dove i pazienti affetti da patologie rare possono ottenere gratuitamente aiuto e preziose informazioni sui Centri specializzati ai quali rivolgersi e sulle terapie farmacologiche disponibili. Hanno collaborato all’iniziativa: Consorzio Pasticceri Bergamaschi, Lazzarini Distribuzione Dolciumi, Panificio Capello, Pasticceria Bonati, Pastificio Pagani, Provincia di Vercelli, Riso Scotti.

Chi è senza PECCATO scagli una... DOLCISSIMA PIETRA olcissima Pietra è un percorso goloso nel centro storico di Pietra Ligure (Sv) Riviera delle Palme. L’appuntamento, giunto ormai alla 3a edizione, è fissato per il 15 e il 16 settembre. Durante la manifestazione si potranno degustare e acquistare specialità dolciarie, oltre a vini e liquori provenienti da tutta Italia, ad esempio da Liguria, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Sardegna, Sicilia. Oltre all’esposizione dei prodotti, saranno organizzate degustazioni guidate, convegni e dimostrazioni dal vivo su come si preparano alcune dolci specialità. Il 16 settembre, a partire dalle ore 12 fino alla chiusura sarà possibile ammirare le creazioni artistiche che parteciperanno alla Gara di Arte Dolciaria, riservata ai professionisti. La Gara è organizzata in collaborazione con la Federazione

italiana cuochi - delegazione di Savona e con l’Associazione panificatori, pasticcieri e affini della Provincia di Savona. Per il 2007 sono state introdotte novità come le chocomeditazioni (attività esperienziali guidate da “guru” del cioccolato), gli incontri con l’Autore, il chocobimbo (area dedicata ai più piccoli dove si disegna con colori naturali e cioccolato) e la musica nel centro storico. Protagonisti i prodotti e i dolci tipici genovesi e italiani, cioccolato di ogni provenienza e forma, miele, frutta sciroppata, marmellate, pasta artigianale. Gli appassionati gusteranno gli abbinamenti tra Moscato d’Asti, Vino passito, Recioto, liquori dolci e alle erbe, liquore alle nocciole e ai marron glacé, Brachetto.

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PESCE

Fra glassatura e salto di taglia quasi un rebus comprare GAMBERI A

cquistare gamberi o scampi, come andiamo scrivendo da un po’, richiede una particolare attenzione. A parte l’ampia varietà di specie o di provenienza - con prezzi di vendita nettamente differenziati - a complicare le valutazioni ci si mette anche la tipologia per taglia che, nel caso di prodotti congelati (che in ristorazione possono costituire un’alternativa importante per la conservazione, con caratteristiche organolettiche comunque di qualità), può a volte riservare delle sorprese... non sempre gradite. Se per ogni confezione è importante badare alla percentuale di glassatura (lo strato di ghiaccio che riveste il prodotto al momento del congelamento e che può

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FRA I PRIMI DIECI PRODOTTI VENDUTI

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Fra i primi dieci prodotti venduti in una pescheria c’è certamente il gambero, le cui proposte in termini di prezzo e qualità variano sensibilmente in base alla specie, alla taglia, alla zona di cattura o al metodo di cattura, nonchè per il fatto che sia venduto fresco o congelato. Insieme alle taglie i colori costituiscono un elemento di riconoscibilità, considerando che si va dai tipi grigi, più o meno tigrati, a quelli rossi, passando per varie tonalità di rosa, viola e arancio. Possono essere venduti con o senza testa.

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avere quantità variabile, tanto da dover essere indicata in etichetta), ugualmente di rilievo è la taglia indicata, decisamente variabile. Se poi si sommano i due elementi si giunge al cosiddetto “salto di taglia” che a volte può creare dei dubbi. «Nella vendita dei gamberi e degli scampi interi congelati - spiega in proposito Ottavio Duzioni, manager dell’area vendite di Orobica Pesca di Bergamo, una delle più organizzate aziende del mercato del pesce nel nord Italia - si indica il numero massimo e minimo di pezzi che si possono trovare in un chilo di prodotto. Nel caso delle Mazzancolle allevate in Tailandia si possono trovare diverse taglie, ad esempio indicate come segue: a) da 8/12, b) da 13/15 e c) da 16/20, con numeri che rappresentano per ogni confezione il minimo o il massimo di pezzi presenti in base appunto alla taglia. Più è grande il gambero, minori saranno i pezzi presenti in un chilo. Se però aggiungiamo la variabilità della glassatura, la situazione si fa un po’ più complicata

18 p z Taglia 16/20 Glassatura 0% Peso Netto 1000 g 1 gambero = 50 g (circa) Prezzo Y

e richiede attenzione per evitare errori perchè il peso nella confezione risulta modificato dal ghiaccio». Il rischio che si corre è di pagare un gambero di “taglia grossa” ma “glassato” a un prezzo superiore a un altro gambero di “taglia più piccola” ma non glassato! Facciamo una esempio: un gambero 8/12 può essere venduto con glassature diverse: 0% oppure 50%. Nel primo caso si acquistano 1000 g di gamberi mentre nel secondo caso solo 500 g. Essendo mediamente 10 i gamberi in una confezione da chilo (8/12 appunto) nel primo caso 1 gambero pesa in media 100 g mentre nel secondo caso 50 g l’uno… esattamente la metà! Quasi come un gambero 16/20 con 0% di glassatura. Quindi, durante l’acquisto, oltre a tipo di gambero/scampo, provenienza, tipo di congelamento (a terra o a bordo), metodo di cattura non bisogna mai trascurare il binomio taglia-glassatura. a.l.

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INFO FOOD

RADICCHIO ROSSO

ACETO PONTI, GAMMA SEMPRE PIÙ AL TOP

e VARIEGATO IGP in vetta aumentata nell’ultimo anno la produzione del Radicchio Rosso di Treviso e del Variegato di Castelfranco Igp, nonostante le difficoltà della stagione appena conclusa. I dati riferiti al ciclo produttivo 2006/2007, raccolti dal Consorzio Tutela, testimoniano una notevole crescita in termini di volumi, più accentuata per il Rosso di Treviso, più attenuata, ma sempre con un trend positivo, per il Variegato di Castelfranco. Rispetto all’annata 2005/2006 il Rosso di Treviso segna un aumento di quantità certificata dai 364.937,15 kg della scorsa stagione ai 554.814, 46 kg del 2006/2007, con una percentuale del +52,03%. Il Variegato di Castelfranco dai 128.262,83 kg ai 185.331,40 kg

È A PROVA DI GELO LA DEBIC NATOP Debic ha lanciato sul mercato Natop, un’alternativa mista col 35% di grasso, che unisce le caratteristiche funzionali dei grassi vegetali a quelle tipiche della panna animale. Il risultato è un prodotto dal gusto fresco, naturale e dalle ottime prestazioni: una volta montata, garantisce elevata stabilità, grande compattezza (anche dopo 24 ore), alta resa ed eccellente consistenza. Qualificata da una resistenza al gelo-sgelo, che le permette di mantenere inalterate le proprie caratteristiche strutturali e di gusto, la panna Natop, per la sua capacità di non coagulare e non burrificare, è una soluzione versatile indicata per una molteplicità di ricette.

(+44,49%). Dati che in parte trovano una giustificazione nell’aumento del numero di produttori e confezionatori aderenti al sistema certificato, ma che vanno letti tenendo conto del “ruolo cuscinetto” svolto dall’Igp rispetto alla crisi del prezzo. «Le condizioni climatiche particolarmente miti hanno significato una stagione non facile per il Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp» ha detto il presidente del Consorzio tutela Lucio Torresan. «Ma auspichiamo che i prezzi favorevoli abbiano consentito a un maggior numero di consumatori di avvicinarsi al Radicchio Igp e di rilevarne la qualità».

L’acetificio Ponti propone il ricercato aceto da monovitigno, Aceto da Chianti Docg, ottenuto dalla miscelazione di aceto di vino appositamente prodotto e mosto di uva cotto. Ha un colore bruno scuro e un sapore gradevolmente agrodolce con sentore di legno. Ottimo per le carni rosse e gli arrosti, è indicato anche sul formaggio Grana, sul gelato e sulle fragole. Non è da meno l’Aceto Balsamico di Modena Capsula Oro Ponti, dal colore bruno scuro lucente. Al gusto è agrodolce e ben equilibrato, ottimo per condire verdure cotte e alla griglia, carni rosse alla griglia o carpaccio, formaggi e frittate. Disponibile anche in versione spray.

diventa l’acqua cult del mondo virtuale di SECOND LIFE

FERRARELLE

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errarelle è la prima acqua minerale di Second Life. La “consacrazione” è avvenuta in occasione del solstizio d’estate, durante il “Ferrarelle Summer Solstice Party”. A fare gli onori di casa Ferrarelle Oh, l’avatar realizzato a immagine e somiglianza del presidente dell’azienda che ha voluto una presenza “istituzionale” all’interno di Second Life per poter interagire direttamente con le persone sia alla festa sia in futuro. L’evento è stato costruito per coinvolgere gli opinion leader e i trend setter della “seconda vita”. Il concept creativo dell’operazione è di D’Antona & Partners, l’agenzia di strategie di comunicazione, che supporta Ferrarelle Spa nella comunicazione. Tra i diversi strumenti di

comunicazione non convenzionale, il team che ha sviluppato il progetto ha identificato in Second Life il canale preferenziale per raggiungere i pubblici di riferimento di Ferrarelle adattando il posizionamento, i valori dell’azienda e la comunicazione alle specificità del mondo virtuale. SL, infatti, non è un gioco, è una vera e propria realtà parallela con un linguaggio, meccanismi di comunicazione e di diffusione delle notizie specifici e diversi a seconda dei pubblici che si vogliono raggiungere. Quindi Ferrarelle è entrata a far parte delle “seconde vite” di molte persone trasferendo al mondo virtuale il posizionamento di acqua di culto e simbolo dei valori positivi dell’italianità: creatività, effervescenza, vitalità e cultura.

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STAGIONALITÀ

FUNGHI...CHE PASSIONE

Consumo fresco e conservazione A

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nche i ristoratori hanno passioni sane e anche per loro, come per tutti, si apre la stagione di “caccia” al fungo: agosto e settembre i mesi di raccolta. Spesso si dà per scontato che chi va in cerca di funghi li sappia riconoscere. La destinazione commerciale è assicurata BRUNO SGHERZI, dai fornitori MEDICO ESPERTO e di questo DI SISTEMI QUALITÀ E SICUREZZA non dobbiamo DI BERGAMO preoccuparci. Per andare a funghi non è necessaria una conoscenza complessiva. Importante è, sulla base di una consolidata esperienza, che si raccolgano solo specie conosciute. C’è chi sa riconoscere solo il Boletus Edulis o porcino comune e quello deve raccogliere. Se poi ci si vuole allargare alle altre varietà della stessa famiglia o spingersi fino ai Finferli e ai Chiodini ben venga. Ogni atto che noi compiamo risponde a leggi

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della natura e dell’economia: in entrambi i casi lo spreco è un insulto all’intelligenza dell’uomo. Così come è meglio

su tutti i funghi raccolti, non solo su di un campione, della loro commestibilità richiedendone la relativa certificazione. Potrà anche capitare di offrirne ai clienti ma non è questo il punto. Ora, abbiamo una certa quantità di funghi. Il consumo immediato non ci pone problemi legati alla sicurezza alimentare. Ma abbiamo la necessità di conservare una certa eccedenza. Questo riguarda anche i funghi approvvigionati. Non dobbiamo buttare via i funghi che ormai hanno tre o quattro giorni. Possiamo decidere di essiccarli o di conservarli sotto olio. Il porcino è senz’altro quello lasciare che si presta alla conservazione per raccogliere ai più esperti specie non essiccazione, per le elevate proprietà conosciute, altrettanto dobbiamo organolettiche che si mantengono fare per rendere efficiente la nostra anche dopo tale processo: sarà raccolta: consumandola, appunto. sufficiente tagliare a fettine sottili i Non necessariamente subito, ma funghi e lasciarle essiccare al sole o in conservandola per il futuro. Siamo ambiente secco in modo da accelerare passati la mattina dopo la raccolta il processo di disidratazione. Per o lo stesso pomeriggio dall’ufficio intenderci, la carta o il legno sulla micologico dell’Asl per avere conferma, quale sono posati non deve presentare più segni di umidità. Così facendo si debella il Clostridium Botulinum, unico MENO SALE DA CUCINA, MENO SALE LA PRESSIONE vero nemico della conservazione. Anche dei funghi. Questi potranno essere poi messi in un contenitore La validità di questo slogan, proposto recentemente dalla di vetro o in un sacchetto di plastica Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa per sensibilizzare la sigillato. Non fa differenza. popolazione a un uso più moderato del sale da cucina, riceve Nella conservazione del in questi giorni un ulteriore sostegno scientifico dai dati di fungo fresco sotto olio dobbiamo una ricerca condotta dall’Isa-Cnr e dall’Università Federico prestare la stessa attenzione che II di Napoli, pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale abbiamo con tutte le altre conserve: Journal of Hypertension. Lo studio ha evidenziato che lo chiusura ermetica del vasetto di sviluppo di ipertensione arteriosa è significativamente più vetro contenente il prodotto, meglio frequente nei pazienti con maggiore sensibilità agli effetti se acidificato con aceto, salato e pressori del sale assunto con la dieta, rispetto a coloro in zuccherato e bollitura per 30 minuti. cui tale sensibilità è di minor grado. In particolare, a distanza In questo modo anche i funghi di 15 anni dalla originaria valutazione della sensibilità al sale saranno sicuri e piacevoli da gustare. nei soggetti partecipanti allo studio, l’ipertensione arteriosa si È consigliabile inserire anche questo è sviluppata nell’88% dei casi più sensibili e nel 50% di quelli restanti. La ricerca processo di conservazione artigianale è stata realizzata nell’ambito dell’Olivetti Heart Study, uno studio longitudinale nel sistema Haccp certificato sui fattori di rischio per le malattie cardiovascolari coordinato dal professor sottoposto a verifica periodica. Francesco Strazzullo del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università Federico II di Napoli, che ha interessato i dipendenti degli Bruno Sgherzi stabilimenti dell’Olivetti di Pozzuoli e Marcianise in Campania.

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FRUTTA DI STAGIONE

Il colore VIOLA che bacia Tempo di MORE e MIRTILLI ricordare che dal mirtillo si estrae un buonissimo succo. Nei mirtilli sono presenti sostanze che pare svolgano un’azione protettiva, come quelli che irrorano la retina. Le sue bacche sono di colore azzurrovioletto, vellutate, piacevolissime, raccolte da giugno ad ottobre. Sono ricche di vitamina A e C e di sali minerali, risultano un gradevole e salubre dessert che non ha

bisogno di eccessive preparazioni o sofisticazioni. I mirtilli sono estremamente preziosi contro i disturbi circolatori e aumentano l’acutezza visiva soprattutto di notte. Possiedono virtù astringenti e il loro potere calorico equivale a 26 cal per 100 g di prodotto. g.n.

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cibi viola devono il loro colore intenso alla presenza di sostanze, chiamate antociani, utili al buon funzionamento dell’apparato circolatorio: una ragione in più per gustare un menu a base di mirtilli e more. Entrambi disponili dalla fine di giugno fino a tutto ottobre, si prestano come ingredienti utili e versatili in cucina sia per le preparazioni dolci che salate, senza escludere le confetture e le composte. La mora, appartenente alla famiglia dei lamponi, è normalmente di colore nero. È un frutto delicato e per conservarlo più a lungo o attenuare il cambiamento di colore si può aggiungere un po’ di zucchero. Sono ottime al naturale con il gelato, con la panna montata o lo yogurt. Si possono confezionare gustose marmellate, gelatine, sciroppi, vino e acquavite (ratafià). Le more ben mature, profumate e succulente, sono leggermente lassative, ma sono anche molto ricche di vitamina C, di calcio e di ferro. Gli sciroppi sono efficaci per combattere le affezioni della bocca. Sono ottime anche congelate, gustate nei mesi invernali in macedonia. La mora non è un frutto particolarmente calorico (26 cal per 100 g di prodotto per la mora di rovo e 36 per la mora di gelso, le due tipologie diffuse). Anche il mirtillo è un complemento ideale alle macedonie di frutta, si aggiunge a crèpes e a cereali, si mangia ricoperto di panna montata, di Grand Marnier, oppure spruzzato con succo di arancia. Ottimo per confezionare deliziose marmellate o gelatine, è opportuno

IDEE SFIZIOSE CHARLOTTE DI MIRTILLI INGREDIENTI: 24

fette di pan di spagna, 200 g di mirtilli, 200 g di ribes misto, 100 g di lamponi e di fragole, 50 cl di latte, 6 tuorli d’uovo, 150 g di zucchero, vaniglina, 4 fogli di colla di pesce PREPARAZIONE: mettere a bagno la colla di pesce, sciogliere nel latte la vaniglina. Montare i tuorli con zucchero, diluire con latte caldo e freddare. Lavare la frutta.Tostare il pane e preparare il fondo dello stampo. Incorporare panna, frutta e crema, coprire con le fette e riporre in frigo per 24 ore. MUFFIN ALLE MORE INGREDIENTI:125

g di more, 250 g di farina 00, 80 g di zucchero, 3 cucchiaini di lievito in polvere, 1/2 cucchiaio sale, un uovo, scorza arancia, 60 g di burro, 25 cl latte PREPARAZIONE: scaldare il forno a 190°C, in una terrina mescolare 30 g di farina e i mirtilli. Setacciare la farina e aggiungere zucchero, lievito, sale, uovo, buccia d’arancia e latte. Mescolare e inglobare i mirtilli. Ungere gli stampi appositi con burro fuso e aggiungere il composto. Cuocere (20-25 min) fino a ottenere tortini solidi e poi far riposare.

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CAFFÈ ALBERINI LASCIA LINO’S COFFEE SHOP Lino Alberini ha lasciato la strada di successi, che ha portato al dolce ma robusto sapore del caffè del franchising Lino’s Coffee: magazzini sensoriali, raffinati atelier dove assaporare oltre 100 tipi di miscele diverse, ricavate da 54 tipi di chicchi provenienti da ogni parte del globo. Da un profumata idea è nato un impero internazionale fondato su 52 coffee shop.

PORTELLO CAFFÉ APERTURE AUTUNNO

firma a Parigi

l’UNIVERSITÀ DEL CAFFÈ C

on la nuova apertura di Parigi, in rue du Quatre Septembre 19, salgono a sette le sedi estere dell’Università del caffè, il centro di formazione istituito da illy con l’obiettivo di sviluppare e diffondere nel mondo la cultura del caffè italiano. I corsi dedicati ai professionisti inizieranno in autunno. «La Francia rappresenta per noi un mercato centrale e strategico, un mercato leader in termini d’immagine e di posizionamento gastronomico - afferma Roberto Morelli, direttore cultura del caffè e dell’Università -. L’apertura di questa nuova sede traduce la forte affinità

esistente tra la qualità della vita “à la française” e gli obiettivi del nostro progetto di raggiungere non solo il miglior prodotto in tazzina, ma anche trasformare il proprio locale in un punto di riferimento irrinunciabile per il cliente». «Siamo molto felici di questa apertura - afferma Luigi Tommasini, direttore generale illycaffè Francia - disporre di un centro d’insegnamento in Francia ci permette di contribuire allo sviluppo della catena in franchising espressamente illy e alla crescita del canale Horeca, perché possiamo fornire ai nostri partner una formazione che permette loro di offrire al cliente finale il livello di eccellenza che illy si è prefissato».

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Portello Caffè va verso maggiore caratterizzazione: un potenziamento della colazione casalinga e un’offerta lunch più ricca e raffinata. La catena è oggetto di un “ampliamento” già a partire da settembre, con le aperture di Milano Via Cassiodoro, Cinisello Balsamo (Mi), Pesaro, Rimini. A ottobre apre a Pioltello (Mi), a novembre a Monza.

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AGGIORNAMENTI

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Dall’antica CUCINA alla RISTORAZIONE MODERNA

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al 16 al 24 giugno nel centro storico di Forlimpopoli (Fc) si è svolta la Festa Artusiana che, da ormai undici anni, propone di incrociare i sapori e i profumi del cibo a riflessioni storiche e manifestazioni artistiche. Il tutto nel nome dell’illustre concittadino, Pellegrino Artusi, a cui si deve il più SERGIO MEI, importante libro EXECUTIVE CHEF DEL gastronomico FOUR SEASONS dell’Italia moderna DI MILANO, PRESENTA ALCUNI “La scienza in DEI PIÙ FAMOSI cucina e l’arte di COLLEGHI mangiar bene” (1891). L’opera, che gli diede la celebrità, fu tuttavia una raccolta di ricette della tradizione regionale italiana adattate ai gusti della borghesia del tempo, tuttora di piacevole lettura per gli aneddoti, le curiosità e le note storiche che accompagnano il celeberrimo scritto artusiano. Quest’anno è stata inaugurata “Casa Artusi” in uno splendido edificio ricavato, dopo anni di lavoro e di accurato restauro, da un ex convento quattrocentesco. Prendendo a ispirazione il modello artusiano, “Casa Artusi” si propone oggi quale centro di cultura poligastronomica espressamente dedicata (unica in Italia) alla cucina di casa e, al tempo stesso, centro di documentazione, museo, scuola di cucina e sede di degustazioni e incontri. La cucina di casa è stata, per definizione, quella di Pellegrino Artusi (anche perché i ristoranti allora erano pochi e molto cari), il quale raccolse esperienze di conoscenti e lettori integrandole via via nel suo manuale. Dalla prima

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edizione del 1891 alla quindicesima del 1911 passò da 475 a 790 ricette configurandosi come una vera e propria “opera collettiva”, espressione della sapienza gastronomica delle famiglie italiane del tempo. Negli ultimi decenni nell’ambito della ristorazione si è passati da una cucina di casa a una ristorazione semplificata, delle pubblica e moderna. Un tecniche e delle fenomeno provocato dal procedure di base cambiamento degli stili con l’indicazione di vita e dalla variabilità delle varianti sia estrema di soluzioni negli ingredienti sia nei modi di (le ricette cambiano non solo preparazione. da un paese all’altro ma da una famiglia all’altra). Rimane tuttavia Sergio Mei una descrizione, il più possibile

Le Ricette di Sergio Mei Crema di CECI con GUAZZETTO DI POLPO arrostito al rosmarino INGREDIENTI

Per la crema: kg 1 di ceci ammollati, brodo di verdure, g 100 di lardo, g 50 di olio, g 1 di peperoncino, g 200 di scalogno, g 200 di sedano, g 50 di carote, g 100 di patate gialle, g 10 di pomodoro secco, uno spicchio d’aglio, g 10 di rosmarino, salvia e alloro. Per il guazzetto: kg 1 di polpo sbianchito, arrostito alla piastra e tagliato a pezzetti, g 100 olio, g 10 aglio, g 5 alloro tritato fine, g 1 peperoncino, g 5 prezzemolo, g 2 rosmarino, g 10 pomodoro di Pachino secco tritato, g 50 peperone arrostito e fresco a tre colori. PREPARAZIONE

Fare appassire le verdure a cubetti con lardo e olio.Aggiungere i ceci ammollati e portare a cottura, brodo e aromi, per 40 minuti circa. Far riposare e passare il tutto al frullatore, poi ribollire e regolare di gusto. Aggiungere il soffritto di olio, rosmarino e aglio non filtrato. Mettere la crema in una fondina e adagiare al centro il guazzetto con 3 o 4 pezzetti di polpo tagliato in tentacoli. Ripassare in padella con tutti gli aromi tritati e poco vino bianco.

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CUOCHI

AGGIORNAMENTI

La cultura gastronomica trova...CASA ARTUSI

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la solidarietà è stato consegnato al Comitato contro la fame nel mondo di Forlì. Come ogni anno è stato assegnato il Premio Marietta, intitolato alla fedele cuoca di Pellegrino, al giornalista enogastronomico Allan Bay e a Luisiana Messeri, autrice e protagonista della trasmissione “Il Club delle cuoche” sul canale satellitare Alice. Il gemellaggio fra Forlimpopoli e Villeneuve Loubet, cittadina francese natale di Auguste Escoffier, risale al 2000. Quest’anno l’incontro nella Chiesa sconsacrata dei Servi è stato caratterizzato dalla presenza di una folta delegazione di amministratori (sindaco in testa con fascia tricolore bianca, rossa e blu) e di un simpatico gruppo di madame che hanno fatto degustare la pregiata Pesca Melba. Marino Fioramonti

DA FORLÌ A CESENA, SEGUENDO LA ROTTA DEI SAPORI Tra colline, paesaggi e borghi si dipana l’articolato percorso della Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlì e Cesena. Dai vini (Sangiovese Doc,Albana Docg, Pagadebit Doc, Trebbiano di Romagna) all’olio extravergine d’oliva e ai formaggi freschi (Squaquaron, Raviggiolo) e di Fossa. La “Strada” ha sede a Bertinoro, il balcone della Romagna, dove la Cà de Bé e la Colonna dell’ospitalità ricordano i valori più importanti nel cuore dei romagnoli. Proprio sotto le colline di Bertinoro sfilano i 65 ettari di vigneto dell’ultramoderna azienda vitivinicola Campo del Sole, che già nel nome porta la propria essenza. Non lontano, a Meldola, all’agriturismo Colombarina le “sfogline” romagnole insegnano alle sposine come preparare la mitica piadina e la pasta fresca per le tagliatelle fatte in casa e tirate con il mattarello. Un omaggio alla cultura gastronomica domestica.

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documentazione contemporanea con un occhio alle tecnologie moderne e al multimediale. Cineteca, biblioteca e iconoteca ospiteranno in futuro tutto il materiale disponibile, selezionato in linea con la missione del Centro. Accanto alla teoria del largo spazio riservato alla erano pratica con tutti il attrezzati 23 giugno, laboratori di nella sede cucina ad alto ristrutturata livello e un ristorante, curato dallo chef con soluzioni moderne dell’antico Cristian Pratelli, rigorosamente ispirato Convento dei Servi di Forlimpopoli ai dettami del grande Pellegrino. (Fc), all’inaugurazione di Casa Artusi. Accanto alle proposte Dal presidente della Regione EmiliaRomagna Vasco Errani al presidente di gastronomiche molti gli appuntamenti di spettacolo e musica che si sono Slow Food Carlo Petrini, dal sindaco succeduti. Concerti, spazi dedicati ai della città Paolo Zoffoli a Massimo bambini, mostre che presentavano Bulbi presidente della Provincia, dal menu storici legati a nascite, vice ministro dell’Economia e Finanze matrimoni, compleanni, scoperte dei Roberto Pinza al presidente di Casa reperti romani del Museo Archeologico Artusi Paolo Lucchi. legati al consumo e alla conservazione Secondo Pellegrino Artusi di cibi e bevande. E a dettare legge nei - padre indiscusso della gastronomia italiana - i comandamenti fondamentali ristoranti è stato il ricettario artusiano. Anche Francesco Guccini, deposta per della buona cucina sono pochi e un momento la chitarra, ha dedicato semplici: per ottenere un buon piatto bisogna partire da ingredienti di qualità la sua attenzione alle osterie di oggi. Perfino l’orchestra Casadei, capitanata e la qualità migliore si trova nelle da Mirko e Raoul, produzioni tipiche hanno presentato dei singoli territori, in anteprima una possibilmente di canzone dedicata al stagione. A questi grande Pellegrino. insegnamenti si Negli anni scorsi ispira l’attività di sono saliti sul palco Casa Artusi, primo di Forlimpopoli centro di cultura grandi chef come gastronomica Gualtiero Marchesi, dedicato alla cucina Jacques Chibois, Moshe Basson. di casa. Al suo interno trovano Quest’anno la giuria ha assegnato sede ideale corsi di divulgazione, il Premio Artusi per la gastronomia conferenze, convegni e simposi sui allo chef Gino Angelini, romagnolo vari aspetti dell’enogastronomia. Non trapiantato in California, che ha manca anche un grande archivio dedicato a questi temi che, prendendo insegnato agli americani il gusto della cucina italiana. Il Premio per le mosse dall’Ottocento, arriva alla

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Champagne in CUCINA? Vincono le MARCHE S

visite alle Maison e ai viticoltori della regione, incontri didattici e cene nei ristoranti di Reims ed Epernay. La commissione era composta da Vittorio Cardaci Ama (presidente Fisar), Paola Pianzola e Isabella Colombo, che ha premiato la scuola di Piobbico per l’efficacia e la genuinità della comunicazione, supportata da un video. Al secondo posto e al terzo posto si sono classificati l’Istituto Alberghiero di Cervia, Ravenna, e al “Giovanni Giolitti” di Torino. «L’interesse per questo concorso, giunto alla sua 4a edizione, cresce anno dopo anno», ha commentato Domenico Avolio, direttore del Centro Informazioni Champagne.

1-2-3 ottobre Christophe Michalak: I grandi dolci da ristorazione Il pasticcere ama sbizzarrirsi in base all’alternarsi delle stagioni, cercando di valorizzare profumi e sapori che riscaldano come agrumi e frutti tropicali, zenzero e vaniglia. 8-9 ottobre Espaisucre (J. Butron, X. Saguer): Il ristorante dei dolci - Barcellona (Spagna) È Jordi Butron, insieme a Xano Saguer, ad aprire a Barcellona “Espaisucre”, il primo ristorante e scuola in Europa che propone menu completamente a base di dolci. 15-16 ottobre Andoni Luis Aduriz del Ristorante “Mugaritz” - Erenteria-Renteria (Spagna) Un incredibile e geniale talento culinario presente una cucina fatta di attente ricerche di prodotti d’alta qualità e abile uso di diverse tecniche. www.castalimenti.it

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ono state le Marche ad aggiudicarsi quest’anno il 1° premio del “Concorso Champagne e cucina regionale italiana”, rivolto alle scuole alberghiere di tutta Italia e indetto dal Centro Informazioni Champagne per l’Italia. Il menu presentato dall’Istituto “Celli” di Piobbico (Pu) è stato giudicato da una commissione di esperti il migliore tra le decine di proposte giunte al Centro. I 12 studenti della III G saranno invitati a partecipare a un viaggio d’istruzione in Champagne in ottobre. Sarà l’occasione per conoscere da vicino il più celebre dei vini, grazie a un itinerario didattico che prevederà

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Nella TERRA DEL PROSCIUTTO con l’Arthob Intanto prosegue anche “Fuoriporta” our educational, partecipazioni a importanti manifestazioni, accordi con enti istituzionali, iniziative, sono molteplici e importanti le proposte che l’Arthob (Associazione Ristoranti Trattorie e Hostarie Bresciane) mette in campo, con esperienza e professionalità, allo scopo di valorizzare la ricettività e l’ospitalità in terra bresciana. Nella terra del prosciutto, il Friuli. È stata San Daniele una delle località visitate in occasione della trasferta che una delegazione dell’ Arthob ha effettuato lo scorso giugno condotta da un loro storico fornitore, Giovanni Viletta. A ospitare la delegazione, guidata dal suo presidente Beppe Rocca, è stata la Famiglia Fantinel, il più grande Gruppo Vinicolo del Friuli Venezia Giulia con oltre 300 ettari di vigneti di proprietà. L’azienda della famiglia venne fondata nel 1969 da “Paron” Mario che da albergatore e ristoratore volle diventare vignaiolo e proporre vini di qualità superiore. Il primo “assaggio” di questa qualità è avvenuto a Nimis nella sede dell’azienda vitivinicola “la Roncaia”, dove si creano vini di qualità assoluta, destinati ad un pubblico capace di apprezzarne l’eccellenza. La visita è proseguita a San Daniele dove la Fantinel possiede 2 prosciuttifici, quello storico “Testa & Molinaro” che dal ‘41 porta avanti il più antico marchio del San Daniele e quello moderno, realizzato a conferma del grande aumento dell’attività produttiva. Il commiato è avvenuto alla casa madre dei Fantinel, a Tauriano di Spilimbergo, dove si estendono per 100 ettari i verdi vigneti di Borgo Tesis, un modello di tecnologia vinicola. Ma non è finita qui, la presenza dell’associazione si è vista anche a Carpendolo, durante la 36a edizione della Fiera di San Bartolomeo. Nel corso della manifestazione che punta a riscoprire i prodotti dell’artigianato e i sapori agroalimentari ed enogastronomici, l’ Arthob proponeva 3 serate all’insegna della ristorazione di qualità a un prezzo convenuto. L’Ente Vini Bresciani proponeva banchi di assaggio di vini bresciani abbinati ai piatti proposti. E alle porte dell’inizio del nuovo anno scolastico di sicuro interesse è il percorso che l’ Arthob e

Giampaolo Mantelli, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, stanno avviando per far vivere in simbiosi le scuole alberghiere del territorio ed i soggetti del mondo della ricettività e della ristorazione: alberghi, ristoranti, maitre, sommelier, dando la possibilità agli studenti di lavorare, nel periodo scolastico, all’interno delle aziende. Prosegue, per i turisti ma non solo, fino al 13 novembre “Fuoriporta”, iniziativa ideata in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Provincia di Brescia guidato da Riccardo Minini con lo scopo di avvicinare i gastronauti ai sapori ed ai profumi della nostra terra ad un prezzo contenuto. I locali aderenti all’iniziativa - riconoscibili da una vetrofania posta all’entrata - offrono dal lunedì al giovedì un menu serale tutto dedicato alle tipicità bresciane a 18 euro a persona. Adonella Palladino

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apre ai professionisti esterni Obiettivo comune l’ECCELLENZA METRO P

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er Massimo Losi, responsabile marketing e comunicazione, il traguardo sperato è quello di costituire una sorta di identificazione per cui la ristorazione italiana di qualità si possa riconoscere ”anche” per il fatto che abbia la Metro come fornitore privilegiato. Un risultato conseguibile sulla base di quella qualità che da tempo è diventata la parola d’ordine di una delle più importanti realtà della distribuzione organizzata nell’area dell’Horeca. Un obiettivo certamente ambizioso, ma probabilmente più vicino di quanto sembra se si tiene conto dell’attenzione con cui il gruppo segue le continue evoluzioni del settore, adattando la propria Mario Maiocchi offerta alle mutevoli esigenze di operatori che a loro volta deono fare i conti con quelle dei clienti-consumatori. Ne è un preciso esempio la recente costituzione, primo caso in Italia e in Europa, di un comitato tecnico-scientifico “indipendente” (termine

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su cui in Metro sembrano disposti a giocarsi tutta la reputazione) formato da esperti esterni con il compito di fornire suggerimenti e indicazioni per migliorare l’offerta della società. «In maniera completamente autonoma e indipendente - precisa Mario Maiocchi, presidente di Metro Italia - il comitato propone osservazioni e racccomandazioni direttamente alla presidenza, scavalcando qualunque rapporto con il resto della struttura aziendale. Fra i temi su cui ci attendiamo soluzioni e osservazioni - aggiunge Maiocchi - ci sono l’individuazione delle aree di sviluppo nell’offerta Metro per prodotti e servizi, così da permetterci di aggiornare le offerte rispetto alle esigenze della clientela. Ciò che ci interessa è assicurare ai clienti Metro la costante eccellenza nell’assortimento professionale, nel servizio e nella sicurezza alimentare. L’apertura e il confronto permanente con esperti indipendenti provenienti dal mondo delle professioni target per noi, del giornalismo enogastronomico e della ricerca universitaria ci sembrano strumenti assolutamente innovativi e concreti». Sul fronte delle offerte di prodotti e servizi, compresa la valorizzazione nel punto vendita, c’è dunque ora un comitato tecnico formato per il momento da Marco Gatti, giornalista enogastronomo, Franco Valfrè, docente di prodotti zootecnici primari all’Università di Milano, Paolo Manfredi, chef del ristorante “I Valtellina” di Milano, Stefano Lascatti gestore del “Bar Columbus” di Milano, Piero Milo, sommelier e delegato Ais per Monza e Brianza, e Claudio Truzzi, responsabile del servizio Qualità Metro. Coordinatore generale del Comitato, al cui progetto ha lavorato fin dall’inizio, lo chef Matteo Scibilia dell’“Osteria della Buona Condotta” di Ornago (Mi), a Matteo Scibilia cui si affianca per il coordinamento interno Metro Massimo Losi, attualmente impegnato nell’organizzazione della 2a edizione di Metro Exhibition (19-23 ottobre Polo fieristico di Rho-Pero), un evento dedicato al mondo dei professionisti su una superficie di 20mila mq. a.l.

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A quota 148 gli esercizi bresciani di QUALITÀ L

a promozione turistica di un territorio passa anche attraverso la valorizzazione delle sue strutture turistico-ricettive, in particolar modo quando l’offerta del “pacchetto vacanza” viene presentata sui mercati internazionali. La clientela turistica è infatti sempre più attenta ed esigente e, per orientarne le scelte, non basta ormai far leva solo sul fascino e sulla bellezza delle risorse artistiche e paesaggistiche, ma è di fondamentale importanza garantire anche servizi di accoglienza di elevato standard qualitativo.Ecco perché la Camera di commercio di Brescia, in collaborazione con

Isnart (Istituto nazionale di ricerche turistiche), Ascom, Confesercenti e Isfor 2000, ha promosso il “Marchio di Qualità dell’Ospitalità” per le imprese turistico-ricettive della provincia di Brescia. Il Marchio viene assegnato solo a quegli esercizi che hanno ottenuto una valutazione di idoneità sulla base di uno specifico disciplinare e rappresenta una garanzia per il turista perchè offre una serie di indubbi vantaggi in termini di visibilità, chiarezza di immagine, garanzia di qualità, facilità di scelta. Sono ben 148 gli esercizi bresciani fra alberghi, ristoranti e

agriturismi che hanno ricevuto il “Marchio di Qualità delle imprese turistico-ricettive” per l’anno 2007. Le imprese bresciane che hanno conseguito il Marchio di Qualità sono state inserite in una guida nazionale che viene presentata nelle più importanti fiere nazionali e internazionali e verranno pubblicizzate anche mediante le più rinomate tecnologie multimediali come l’I-mode e in trasmissioni televisive e riviste specializzate. L’elenco degli esercizi bresciani insigniti del marchio di qualità è disponibile nel portale www.isnart.com e nel sito ufficiale della Camera di Commercio di Brescia www.bs.camcom.it, dove è anche possibile reperire informazioni in merito alle modalità di ottenimento del Marchio.

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a promozione e la valorizzazione della ristorazione provinciale di qualità - senza dimenticare il territorio e le sue peculiarità, fondamenti della varietà geografica - non può naturalmente prescindere dalla comunicazione. In linea con il suo primo obiettivo, l’Associazione Brescia a Tavola propone la “Guida Brescia a Tavola”, realizzata in italiano e inglese per rispondere all’esigenza di un pubblico sempre più vasto. La completezza dell’informazione sposa la maneggevolezza in

un buon equilibrio di contenuti e gradevolezza delle scelte grafiche. La realizzazione cartacea, che va incontro al gusto dei più tradizionalisti, ovviando nel frattempo a ogni eventuale assenza di “connessione” con il web, giunge a sintetizzare e perfezionare la dinamica realtà del portale www. bresciaatavola.it. E proprio il successo del portale, affermato indirizzo “di riferimento” per gli addetti ai lavori e per gli appassionati (oltre 300 visite al giorno con più di 2100 pagine lette) è stato lo sprone a fornire un ulteriore servizio, una guida tascabile esauriente nei contenuti, realizzata in collaborazione con l’assessorato al Turismo della Provincia di Brescia. Tra città,

hinterland, pianura, Franciacorta, laghi e valli, sono ben 280 i locali selezionati in base a specifici requisiti a salvaguardia della qualità dell’offerta e classificati per ambiente, accoglienza, competenza, offerta enogastronomica, descritti nel linguaggio universale dei pittogrammi e con le utili specifiche di località e listini aggiornati. Unitamente ai locali è stato dato ampio risalto ai singoli territori, al calendario delle manifestazioni e ai 10 uffici turistici della Provincia di Brescia (IAT). La guida si trova in vendita al prezzo di € 9,90 presso gli uffici dell’Associazione, gli uffici Turistici della Provincia di Brescia e le librerie ed è prenotabile on-line. www.bresciaatavola.it www.bresciaarestaurants.it

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Le MIGLIORI tavole di città e provincia nell’edizione 2007 di BRESCIA A TAVOLA

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PIZZERIE

Pane e pizza senza segreti con ACCADEMIA e UNIVERSITÀ D

e con un team di docenti molto qualificato: panificatori e pasticcieri professionisti, ma anche esperti di alimentazione, marketing e comunicazione. Un punto di incontro vivace, dinamico e intenso che proprio grazie al continuo scambio di esperienze e conoscenze è la tappa obbligata per chi vuole penetrare la cultura di questo settore che da sempre riveste un ruolo fondamentale nella tradizione alimentare. Le due novità da non perdere nei prossimi mesi saranno i corsi organizzati per guadagnarsi il primo livello di Accademia del Pane (per i panettieri) e di Università della Pizza (per i pizzaioli). La formazione cambia volto: non più fine a se stessa o semplice occasione di crescita culturale, ma soprattutto strumento per apprendere ricette innovative.

L’ Accademia del Pane è studiata per chi già gestisce un panificio. Nel corso dei suoi appuntamenti saranno presentate ricette di pane, focacce e dolci con un taglio diverso dal solito: sarà possibile non solo imparare nuove preparazioni, ma anche apprendere come presentare i prodotti ai clienti e venderli al giusto prezzo. Le ricette sono state pensate per i panifici che avvertono la necessità di distinguersi rispetto alla concorrenza, offrendo prodotti da forno che sappiano abbinare gusto e leggerezza. Un’alternativa a cibi che sempre più persone considerano difficili da digerire e nocivi per la linea.

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edicati a panificatori, studiati ad hoc per pasticcieri, ma anche per pizzaioli e ristoratori, per chi è neofita del settore e vuole intraprendere questa professione ma anche per chi già questo lavoro lo vive e vuole conoscerne meglio tecniche e metodologie, fino ai grandi professionisti che desiderano approfondire solo e unicamente alcuni argomenti. Percorsi di formazione a più livelli, logicamente collegati fra loro ma non vincolanti, che possono essere sviluppati - per durata e per argomento - secondo le esigenze degli stessi partecipanti

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punta alla formazione

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empo di novità nel settore delle pizzerie e della cottura. Per la stagione prossima la Forni Ceky di Lograto (Bs) inaugurerà, nel mese di settembre, un nuovo spazio all’interno della sua sede bresciana, dedicato alla formazione e all’aggiornamento dei professionisti della pizza. In un ampio laboratorio allestito con attrezzature di prima qualità saranno disponibili corsi di diversi livelli sui temi più importanti legati alla preparazione della pizza e alla gestione della pizzeria. Istruttori e docenti di grande esperienza e professionalità nel settore, ingredienti attentamente selezionati e una scelta d’eccellenza nel reparto tecnico contribuiranno a creare una serie di corsi di grande qualità aperti a tutti i livelli e a tutte le necessità degli operatori. I corsi verteranno su tutti gli aspetti della preparazione della pizza, dall’impasto alla presentazione dei piatti. Inoltre copriranno numerose tematiche innovative, in modo da poter fornire nuove conoscenze anche a chi di pizza si intende già. Questa novità va ad aggiungersi a un anno di intensi cambiamenti e rinnovamenti per Forni Ceki, dal nuovo sito all’adeguamento tecnologico di prodotti e concept, dalle nuove e avanzate linee di cottura alla gestione rinnovata dei contatti diretti con i clienti. Il tutto all’insegna della qualità e di un solo obiettivo da perseguire: creare e proporre soluzioni ad hoc per la migliore cottura, restando al passo con i tempi e con le sempre maggiori richieste di mercato. Dettagliate informazioni sui corsi e sul programma saranno disponibili sul sito dell’azienda www.ceky.it

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4 tecniche, 1 obiettivo per una SPINA ad hoc facciamolo riposare per qualche secondo, per permettere alla schiuma di “rilassarsi”. A questo punto possiamo riprendere la spillatura e in uno/due passaggi terminare il bicchiere. Avremo la giusta quantità di birra servita con una corona di schiuma solida e scenografica.

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l nostro viaggio nel mondo della birra prosegue, affrontando un tema importante e complesso come quello della corretta spinatura di una birra. Vediamo come, perchè e a che cosa fare appello.

Come si spina una birra in modo corretto? Prima di parlare di come si spina una birra in modo corretto, dobbiamo evidenziare che esistono diverse tecniche di mescita. Le più importanti sono quelle chiamate “alpino-tedesca”, “belga-olandese”, “anglo-scozzese” e “gaelico-irlandese”. Sono quattro tecniche diverse che ci permettono di ottenere comunque, se applicate con attenzione, grandi soddisfazioni in termini qualitativi. Per le birre bionde Lager, le più diffuse in Italia, dovremmo adottare la tecnica ENRICO ROTA, “alpino-tedesca”.

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RESPONSABILE VENDITE DEL GRUPPO 4R DI TORRE DE’ROVERI (BG) CONTINUA IL SUO VIAGGIO NEL MONDO DELLA BIRRA

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In cosa consiste la mescita di birra secondo la tecnica “alpinotedesca”? Dopo aver lavato e sgrassato il bicchiere, lo impugnamo tenendolo inclinato rispetto al rubinetto e facciamo scorrere la birra nel bicchiere a filo del bordo, riempiendolo una prima volta, in modo tale da ottenere alla fine, 2/3 di prodotto e 1/3 di schiuma. Appoggiamo il bicchiere sul banco di mescita e

Che vantaggi porta questa tecnica? I vantaggi sono molti. In primo luogo la birra spillata con questa tecnica risulterà effervescente e non gasata, in quanto la ripresa di spillatura effettuata in due o tre volte, permette uno sprigionamento naturale dell’anidride carbonica in eccesso. In seconda battuta, avremo davvero la sensazione di bere una birra, grazie al cappello di schiuma (una birra senza schiuma equivale a un the freddo). Infine proprio grazie sempre alla schiuma, possiamo isolare la birra da eventuali odori o impurità esterne, mantenendo quindi tutte le fragranze del prodotto stesso. Enrico Rota

La Quattroerre srl organizza in via continuativa corsi di spinatura della durata di un giorno riservati ai gestori di pubblici esercizi. Il costo del corso è di 120 euro. Per ulteriori informazioni telefonare allo 035 580701 oppure scrivere a enrico@quattroerre.com

BIRRA E PESCE UN NUOVO MUST È stata presentata a Milano l’indagine annuale di Makno per Assobirra. Dalla lettura del rapporto emerge una realtà interessante e in movimento prima di tutto sull’immagine di quest’antica bevanda percepita dagli Italiani non più come “nordica”, ma come “mediterranea”. L’indagine (condotta su un campione di 1.500 persone rappresentative della popolazione adulta) su “Gli Italiani e la birra” ha rivelato un dato interessante: il sorpasso della birra sul vino nei pasti fuori casa (19,8% contro un 18,8%). L’incremento dei consumi di birra nei pasti fuoricasa dovrebbe far riflettere il mondo del vino sull’opportunità di rivedere l’attuale sistema di offerta. Inoltre, il 40% degli intervistati sono attratti dall’abbinamento birra-pesce, in particolare fritto. (s.l.)

PER “PIANETA” 10 ANNI A TUTTA BIRRA Bionda, rossa, effervescente, calda, naturale... sarà così la 10a edizione di Pianeta Birra Beverage & Co. che si svolgerà a Rimini dal 23 al 26 febbraio 2008 . Si svilupperanno le otto tradizionali aree tematiche della manifestazione: Le birre, Disseta, Le acque, Gocce di vite, Espresso ed Hot Drink, Snack Pub, BereBio Biological Beverage ed Equipment. Da questa edizione, anche Pianeta Birra ospiterà trasversalmente aziende del comparto logistico, per rappresentare in maniera completa il settore del pasto fuoricasa e avvicinare gli espositori alla clientela.

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le birre del mondo vere “star” della 3A GASTRONOBIRRA

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Sebastiano Garbellini, giornalista de “Il Mondo della Birra” e “Locali Top”, Giorgio Marchesan, professionista della Federazione Italiana Cuochi e chef del ristorante “Giorgio e Chiara” di Vicenza, e Luca Ricupero, esperto birre Quattroerre. Inoltre, ci sarà una grande sala di degustazione di 180 mq. All’ordine del giorno alla tavola rotonda, i momenti di consumo e la birra. Dalla cucina, all’abbinamento, fino alle nuove proposte. Marchesan affronterà

l’argomento scuola di cucina, con gli abbinamenti più adatti e le ricette esclusive. Ricupero, invece, affronterà l’importanza della carta e della comunicazione, la rilevanza del servizio e coordinerà la degustazione delle birre presenti, effettuando dei mini corsi su come si serve una birra sia in bottiglia sia alla spina. Infine, illustrerà il progetto delle birre Speciali della 4R. In assaggio: 12 tipologie di birra alla spina europee, 6 tipi di birre speciali in bottiglia, cocktail e cucina a base di birra.

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l mondo della birra deve segnare in agenda un appuntamento imperdibile, quello del 22 ottobre con la Rassegna Birrogastronomica Quattroerre (Seriate-Bg, dalle 9 alle 19). L’evento coinvolge direttamente “Lombardia a tavola” in qualità di partner istituzionale accanto a “Il Mondo della birra”, “Locali Top” e “Affari di Gola”. La 3a Rassegna è titolata “La birra oggi: dal bar al ristorante” e si presenta con un nuovo format, diverso nei contenuti e nella forma con l’intento di raccontare la birra attraverso gli usi e i costumi moderni e di proporre un grande momento d’incontro tra gli operatori del settore e la stampa. Per questo, avrà una sala forum per le due tavole rotonde, una alle 10.30 e l’altra alle 15, a cui interverranno

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Il Piemonte incorona il barman BERTINETTI L

a sezione Piemonte ha incoronato Barman dell’anno 2007 Giorgio Bertinetti (nella foto) del Bar Mixer di Mongrando (Bi), che si è classificato 1° anche nel concorso After dinner, seguito da Franco Mo del ristorante Il San Pietro di San Pietro di Govone e da Andrea Pirrello dell’Hotel Royal di Evian (Francia). Il concorso Fancy ha premiato Santo Romano Fabio dell’E.f.p. immaginazione e lavoro di Torino in coppia con Roberto De Francesco del Caffè Centrale

di Pinerolo (To), seguiti da Alessia Grande del C.f.i.o. Pinerolo in coppia con Gabriele Barone del 221 cocktails & wine bar di Volpiano (To) e da Marco Bussolari del Rondò veneziano di Torino in coppia con Nicola Lovano del Bar dolce vita di Robbassomero (To). Il concorso Aibes domani – Sparkling, Premio “Nando Pucci Negri” è andato a Chiara Toma del Grand Hotel Sitea di Torino, seguita da Mario Nano del Caffè Roma di Canelli e da Fabio Lardone del Caffè restaurant Sottosopra di Vigone. Mentre il concorso Flair ha visto 1° classificato Alessandro Gaudio del Bar caffetteria Noi due di Torino, 2° Matteo Borgna del Caffè ambrosiano di Grugliasco, 3° Barbara Ricco Crudelini di El centenario di Torino. Il Premio “Angelo Zola” è stato assegnato a Thomas Deste.

BIANCHEDI L

Immersi nel verde della collina saluzzese, alla Villa Poggio Radicati, dove dei 63 previsti erano presenti 56 concorrenti. Questo lo scenario del concorso regionale sezione Piemonte dell’Aibes, che si è snodato con la gara degli After Dinner per poi seguire con gli Emergenti, gli Sparkling e il Fancy intercalati fra i tre concorrenti del Flair. Il tutto alla presenza di un numeroso pubblico, di cui una buona parte esperti enologi e sommelier della zona. Il tutto è terminato con la premiazione seguita da aperitivo tipico, proclamazione del Barman dell’anno di sezione e gala Dinner.

1° in Val d’Aosta

seguito da Raffaella Bonomo del Forno antico cocktail bar di Aosta e da Giovanni Chiarella del Partesa di Aosta. Il Concorso fancy ha visto 1° classificato il barman dell’anno Giancarlo bianchedi in coppia con Davide Gallo del Bar Berthod di Valtournanche, al 2° posto Luigi Macrì del Bar Roncas di Aosta in coppia con Stefano di Stefano dell’Au bourg di

Montsovet e al 3° Mario lommi del Bar Cd di Aosta in coppia con Antonella Marino dell’Old valley wine & cocktail bar di Arnad. Il Premio “Angelo Zola” è andato a Luca Angeli, mentre la Categoria emergenti ha premiato Gaya Pericci, Valeria Vilbrant e Antonio Bonomo.

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a Valle d’Aosta e Saint Vincent ha eletto barman del 2007 Giancarlo Bianchedi (nella foto) del Ristoro di Amanda di Saint Vincent, mentre il Concorso after dinner ha premiato Luigi Gal dell’Old Valley wine & cocktail bar enoteca di Arnad,

ERANO 56 IN LIZZA NEL SALUZZESE

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Alla Calabria piace il cocktail con...GAUDIO

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TUTTA ROMAGNOLA LA DE KUIPER CUP Nell’estate ricca della riviera romagnola, Riccione, presso il rinomato Beach Cafè, ha ospitato la selezione Italiana della “De Kuiper Cup”, manifestazione organizzata dalla Pernod Ricard Italia in collaborazione con l’Aibes regionale. In questa occasione i concorrenti hanno presentato una loro ricetta inedita che poteva spaziare tra After dinner, Pre Dinner, Short Drink, Long Drink. Tutto rigorosamente da realizzare usando solo prodotti De Kuiper. Direttamente in spiaggia, la giuria ha scelto il finalista che andrà alla “De Kuiper Cup” che si terrà in Olanda dal 18 al 20 settembre. Al primo posto si è classificata la Barlady Aibes Sezione Emilia Romagna-Repubblica San Marino, Caterina Lasagna, dell’Hotel Belvedere di Riccione.

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a Sezione Aibes della regione Calabria ha consacrato barman dell’anno Simone Gaudio (nella foto) del James joyce Irish pub di Cosenza, dopo un’attenta selezione a livello regionale ad opera delle maggiori personalità dell’associazione. Gaudio si è anche portato a casa il titolo di 1° classificato nel Concorso fancy in coppia con Francesco Crocco del Siddharta di Cosenza. Il Concorso after dinner, invece, ha premiato

rispettivamente Maurizio Aiello, Sandro Laugelli e Angela Natolo, mentre nel Concorso Fancy si sono classificati, alle spalle del barman dell’anno Simone Gaudio, al 2° posto Marino Pasqualino del Plaza Cafè di Cosenza in coppia con Maria Luigina Spina e al 3° Gianfranco Laganà del Cottun club in coppia con Gioacchino Siclari del Wallace Pub di Cosenza. Nel Concorso aibes domani – Sparkling il Premio “Nando Pucci Negri” è andato a Eugenio Antonio Falvo del Bar Falvo di Lamezia Terme, seguito da Costantino Bruno dell’Hotel Executive di Cosenza e infine da Francesco Roberto del Carpe Diem Bar. Il Premio “Angelo Zola” è stato consegnato a Emanuele Bozzarello, mentre la Categoria Flair ha premiato Aldo Piromalli. Tra gli emergenti si sono distinti Francesco Canonico, Daniele Perito e Roberta Petracca, mentre per la Migliore decorazione il Premio “Ceado” è andato ancora una volta al pluripremiato Simone Gaudio. In chiusura, il Premio “Giblor’s” è stato consegnato a Marino Pasqualino e il “Premio Sirman” a Gianfranco Laganà, sempre nella selezione della miglior decorazione.

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AGGIORNAMENTI

BARMAN

DELPECH TRIONFA A LAS VEGAS CON LO SPONSOR PIAZZA

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a Sezione Estero dell’Aibes ha premiato, lo scorso luglio presso il Forte di Bard (Ao), il suo Barman dell’anno Davide Ferraris (nella foto) del Relais et Chateaux Hotel giardino, che si è classificato anche al 1° posto nel Concorso after dinner. Sempre nel concorso si sono aggiudocati il 2° posto Ciro Mattera del Ciro cafè cocktails di Erlangen e il 3° Giordano Zerboni dell’Hostaria Giordano (ristorante San Marco) di Agno. Il Concorso aibes domani - Sparkling, Premio “Nando Pucci Negri” ha visto 1a classificata Arianna Montalbetti del Forte di Bard (Ao), 2° classificato Gianpaolo Virdis dell’Hotel Abi doru di Porto Rotondo e 3° classificato Giovanni Caspani del Ristorante La Lanterna di Ponte Chiasso. Mentre per la Migliore decorazione sono stati assegnati il “Premio Bormioli Rocco” a Ciro Mattera, il “Premio Ceado” al barman dell’anno Davide Ferraris e il “Premio Giblor’s” a Mauro Rabuffetti.

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Ha giocato in casa il bartender Christian Delpech durante l’edizione 2007 del prestigioso “Ultimate Flair Bartending Competitions” (UFBC), organizzato anche con la mano esperta dell’Aibes. Ancora una volta Harrah’s Carnaval Court di Las Vegas ha ospitato la più incredibile ed eccitante flair competition di tutti gli Stati Uniti. I migliori campioni di livello mondiale si sono scontrati in una gara senza esclusione di colpi per incoronare il miglior bartender al mondo. Concorrenti provenienti da tutto il mondo, una grande giuria, uno show incredibilmente entusiasmante, un solo vincitore. Ancora una volta si è distinto ed è stato premiato Christian Delpech, sponsorizzato dall’azineda italiana Piazza, che ha ideato con il suo campione la linea di prodotti “Happy Hour”, dedicata esclusivamente alle esigenze del bar e del bartending.

Sezione Estero, va forte FERRARIS

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L’Onav Lombardia si fa portavoce nel settore del BERE CONSAPEVOLE

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olti pensano che si stia vivendo una nuova età edonistica con una maggiore attenzione rivolta al piacere in tutte le sue espressioni. Un giudizio superficiale da parte di persone che vedono generalizzare quella che ritenevano una propria condizione esclusiva: la ricerca del bien vivre, del bello e della qualità. Ci si è resi conto che l’alimentazione è cultura se non la si vuol ridurre a mero strumento di sopravvivenza, una cultura che rispetta e in certa misura tramanda le tradizioni di un popolo. Attraverso un vino o un piatto si può conoscere molto di un’epoca e delle sue condizioni sociali ed economiche. Di questi argomenti si discuteva in sede Onav nell’esaminare le ragioni - unitamente alla passione e alla dedizione di molti soci e di personaggi eccezionali, anche umanamente, come Vito Intini e Simonetta Carminati - della straordinaria crescita della delegazione lombarda in questi anni recenti e su come articolare i programmi dei prossimi mesi per rispondere alle richieste dei soci (circa 1.900 attivi e sempre alla ricerca di nuovi approfondimenti e stimoli) e del vasto mondo degli appassionati. Il livello raggiunto dai soci di Onav Lombardia non permette più di predisporre programmi generici, ma rende necessario tener presenti i diversi gradi di conoscenza dei soci e al tempo stesso la necessità dell’Associazione di aprirsi sempre più al mondo esterno per promuovere la cultura del bere bene. Tra i compiti delle Associazioni che si occupano di vino diviene sempre più importante quello di promuovere il “bere consapevole” che si ottiene solo “imparando a bere”. Si è infatti riscontrato come chi sa conoscere il vino privilegi la qualità alla quantità. «È un tema che dovremo affrontare nei prossimi mesi - conferma Vito Intini - perché la sua

rilevanza sociale non può esimerci - devono essere in grado di affrontare dall’impegnarci in prima fila. Occorre la possibilità di far parte delle giurie peraltro studiare i modi più opportuni dei vari Concorsi. È uno dei compiti per incidere e non fare discorsi velleitari propri dell’Assaggiatore, al cui albo che alla fine lasciano il tempo che speciale tutti i nostri soci sono iscritti. trovano». Con settembre Come in tutte le discipline anche nella inizia una fase di grande nostra non è sufficiente il corso di base impegno per tutte le finalizzato a fornire un inquadramento delegazioni provinciali generale per cui si è manifestata la impegnate a sviluppare un necessità di programmare una serie intenso programma che si di lezioni specifiche. Ritengo che articolerà a diversi livelli. avranno lo stesso successo del corso Innanzi tutto i Alle radici del vino che, avviato tra corsi: sono 22 quelli molte diffidenze, ha fatto registrare previsti tra settembre 2007 e giugno unanimi consensi». Sempre riservate 2008 e coinvolgono l’intero territorio ai soci sono previste serate su lombardo impegnando il notevole argomenti tecnici, rivolte a rispondere corpo docente di alle richieste Onav Lombardia di chi desidera in modo non approfondire indifferente. singoli aspetti Accanto come il tappo, la ai “Corsi”’ botrytis. «L’attività le strutture di formazione associative conoscerà anche sono impegnate un’ulteriore in un intenso iniziativa programma di - aggiunge serate tematiche: Simonetta 17 ogni mese Carminati - è che, con quelle programmato a dedicate alle breve l’inizio di lezioni, superano un corso rivolto quota 500. Le al mondo della serate tematiche ristorazione: è sono destinate un’esperienza a degustazioni nuova che ci è finalizzate ad stata richiesta approfondire da più parti e le conoscenze siamo ben lieti di dei grandi vini affrontarla con il nazionali in consueto spirito Da destra: Simonetta Carminati, modo da fornire di servizio». Si Bruno Rivella e Vito Intini ai partecipanti potenzieranno nozioni sulla storia e sulle iniziative ormai consolidate come il caratteristiche dei singoli vini e mettere Progetto Fidelity o la Biblioteca per la soci e appassionati in condizione quale è previsto anche un programma di saperne riconoscere qualità e di aperture che permetteranno la caratteristiche base. consultazione e la lettura in loco, I prossimi mesi saranno eventualmente sorseggiando un buon caratterizzati da un forte impegno bicchiere. nella formazione, una delle attività cardine dell’Onav. «I soci - dice Intini s.l.

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SOMMELIER

AGGIORNAMENTI

RINALDI,

miglior sommelier di Abruzzo e Molise È

Rudy Rinaldi del ristorante “Divinus” di San Giacomo degli Schiavoni (Cb) ad essersi aggiudicato il titolo di “Miglior sommelier professionista Abruzzo Molise 2007”, in occasione del tradizionale appuntamento dell’Ais sezione Abruzzo- Molise. Il Romantik Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare ha ospitato la commissione della quale facevano parte il vice

presidente nazionale dell’Ais Antonello Maietta, il responsabile nazionale Concorsi Roberto Gardini, il presidente dell’Ais Abruzzo e Molise Gaudenzio D’Angelo e la responsabile didattica dell’Ais AbruzzoMolise Manuela Cornelii. Medaglia d’argento per Maria Capaldi del ristorante “il Casino del barone” di Macchia d’Isernia (Is). Mentre al terzo posto si è classificato il giovane sommelier abruzzese Cesidio Di Falco del Wine Bar Enoteca Santa Lucia di Lanciano (Ch).

Alla competizione è seguita la degustazione degli spumanti della Franciacorta, organizzata dall’Ais in collaborazione con il Consorzio Franciacorta che riunisce ben 92 cantine imbottigliatrici e decine di soci viticoltori, ed è una delle realtà più affermate e conosciute a livello nazionale e internazionale. Dal Brut al Saten passando per il Rosé, per gli appassionati è stato possibile degustare le migliori “bollicine” prodotte in Italia in Franciacorta dove si coltivano oltre 2mila ettari di vigneto per il 78% dedicato al Franciacorta Docg.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DI AIS BERGAMO

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• 18 settembre ore 20.30 “Serata Valtellinese” presso il ristorante “La Valtellinese” di Bergamo. • 16 ottobre ore 20.30 Un ampio excursus su Barolo “Le Vecchie annate” si terrà allla “Cascina dei Frati” di Brusaporto: una serata dedicata alla degustazione di grandi vini serviti con manzo al Barolo e dessert. Barolo Ciabot Mentin ginestra 1983 di Clerico Monforte d’Alba, Barolo Prapò Bricco Rocche 1978 di Ceretto Castiglione Falletto, Barolo Paolo Cordero Montezemolo 1974 di Cordero La Morra, Barolo Pio Cesare 1971 di Pio Cesare Alba, Barolo Borgogno 1967 di Borgogno Barolo. • 20 novembre ore 20.30 “Il Cioccolato”: serata golosa in collaborazione con “La Compagnia del Cioccolato” che vedrà 8 tipologie di cioccolato in degustazione con vini e distillati. (Per info telefonare a 035 611428)

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e dieta moderata ma la BILANCIA ama soprattutto l’ACQUA BON TON

tutto ciò sia razionale, freddo e severo, ma a mitigarne il comportamento e ad ammorbidirne i contorni nel segno troviamo anche la presenza di Venere, che con gentilezza e modi delicati rende plausibile la fama di persone morbide e malleabili che spesso circonda questi individui. Bon ton e correttezza sono a Bilancia è punti fissi ai quali non rinunciano mai un segno ponderato, riflessivo, e se possono a volte apparire snob legalitario e irreprensibile. Non per e scostanti è dovuto al fatto che si nulla il simbolo di chi sia nato fra il 23 manifestano poco e che sono riservati, di settembre e il 23 di ottobre è una ma se si supera la barriera della loro bilancia che presenta i piatti in pari. blasonata signorilità e del rigoroso Inizia con l’Equinozio di autunno, self control, ecco che donano il loro momento nel quale cuore per sempre e saranno amici il giorno e la notte o compagni degni della più ampia si equivalgono, e fiducia. di conseguenza il I Bilancia non mangiano molto, concetto di armonia ma rispettano gli orari e ci tengono ad è quello che anima avere tutto il clan familiare a tavola. e permea tutto il Mangiano con moderazione e forse comportamento di apprezzano di più le coreografiche questa signorile e impostazioni dei piatti che la vivanda in garbata emanazione L’ASTROLOGA sé e per sé. A tavola può permettersi di zodiacale. Equità, SUSY GROSSI mangiare anche cose che ad altri sono senso etico, equilibrio, ABBINA ZODIACO ED ENOGASTRONOMIA interdette: fritti dagli eco piemontesi, senso di giustizia e PER I CUOCHI pesci grassi, intingoli e cacciagione pacatezza sono i modi E I GOURMET piccante mentre preferiscono cibi dal di procedere naturali sapore morbido, consommè, verdure e spontanei dei Bilancia. Il pianeta al gratin, carni che domina il segno per magre, marinature esaltazione è Saturno: al limone e corpo celeste che si lega a

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DANZARE IN CUCINA

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COMFORT E ACCESSORI Naturalmente una personalità raffinata come di solito è il nativo della Bilancia preferirà locali di indiscutibile classe, con arredamenti votati alla tradizione e, per buon peso, con quel tanto di demodè che gli dia tono. Preferisce ambienti di solida confortevolezza e di innegabile chic, illuminati in maniera morbida, con l’armonia di tovagliati e stoviglie in gradevole e sommesso abbinamento e con bicchieri di cristallo, con posateria signorile e di buon peso. Gli accessori che ama sono di qualità, assai distinti e altrettanto delicati.

salse spumeggianti, sapori che non si impongano ma che conquistino il palato. Quello che non dovrebbe mai mancare al loro desco è l’acqua minerale depurativa perché al loro segno si lega la funzionalità renale e la minzione, e perché Saturno spesso li induce a produrre dei calcoli biliari. Da ovviare con un’alimentazione leggera, è ovvio, ma anche con del movimento e dello sport che permetta di eliminare le tossine tramite il sudore. Ma è una pratica che in verità ai Bilancia piace poco!

www.astroconsulti.com - www.susygrossi.it

Il cuoco della Bilancia spesso rasenta la perfezione: non solo la sua cucina non è mai in disordine perché detesta l’approssimazione dell’ultimo minuto ed è quindi organizzato per tempo a ogni sua performance. Non soltanto perché su di lui grembi e torcioni sembrano sempre appena usciti dal bucato, ma anche perché quando lavora sembra danzare: aereo e veloce si muove fra le mille incombenze della preparazione di piatti portentosi, in un’economia di gesti che ne fa un professionista che con il minimo sforzo sa raggiungere squisitissimi risultati.

E le sue preparazioni aggiungono all’appetitosa gustosità e alle rimarchevoli lusinghe del palato un’apparenza speciale: i piatti cui mette mano hanno l’imprinting di un artista della tavola, la bellezza di un’opera d’arte e l’assemblaggio complesso di una struttura che è pronta per essere gustata non solo con le papille gustative, ma con tutti e cinque i sensi. Solitamente non ha un panorama vastissimo di ricette, ma esegue alla perfezione le sue specialità, rigorosamente di stagione. Spazia dai primi ai secondi, dalla carne al pesce, dai contorni svariati alla lista completa dei dolci, preferendo piatti composti da parecchi ingredienti.

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AGGIORNAMENTI

RICETTIVITÀ

AGRITURISMO,

una debole ripresa raggiungere in breve tempo un enorme numero di interlocutori migliora l’efficacia anche delle truffe vecchia maniera, come, ad esempio, quella di promettere promozioni gratuite salvo poi chiedere l’apposizione di una firma, in calce alla scheda di adesione, preceduta da un testo scritto piccolissimo nel quale si assume l’obbligo di richiedere servizi supplementari per diversi anni a costi

di La Spezia), tre sardi (due di Sassari e uno dell’Ogliastra), due sono lombardi (Como e Lodi), uno, rispettivamente, nelle province di Roma e Piacenza. «Si profila una stagione soddisfacente - ha dichiarato la neopresidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio - anche se ci aspettavamo, pur avendo fatto previsioni prudenti, qualcosa di più. Ci sono tuttavia le condizioni per crescere, soprattutto puntando sulla promozione verso l’estero e su internet, che permette, ad un settore eterogeneo come l’agriturismo, di esprimere efficacemente e a basso costo l’originalità di ogni offerta».

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stratosferici (950 euro l’anno per una foto e qualche informazione aggiuntiva). Agriturist, già dallo scorso anno, ha attivato un servizio di “passaparola” fra i soci per aiutare la prevenzione. Tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio il sito internet di agriturist, www.agriturist.it, ha registrato incrementi di visite nell’ordine del 10%. Le regioni più richieste sono: Toscana (17,2%), Sicilia (9,1%), Lombardia (7,3%) e Sardegna (6,8%). Le province più richieste sono: Grosseto, Siena, La Spezia, Perugia e Verona. Fra i primi dieci agriturismi più visitati, tre sono liguri (tutti in provincia

LE PIÙ CLICCATE

Toscana

Sicilia

Lombardia

Sardegna Incremento visite su www.agriturist.it

17,2% 9,1% 7,3% 6,8% +10%

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a domanda di agriturismo cresce rispetto all’anno scorso, ma meno del previsto: non va oltre il 4% rispetto all’atteso 8,5%. Internet consolida il proprio ruolo di strumento leader per collegare le aziende al mercato: fra contatti diretti e agenzie on line, sono ormai tre su quattro gli ospiti che arrivano tramite la rete. E gli operatori del settore si moltiplicano, mentre sono in difficoltà i punti vendita delle agenzie tradizionali. Sono questi i primi commenti di Agriturist (Confagricoltura) sul movimento di questa estate 2007. «Ma da Internet arriva anche l’insidia delle truffe, architettate nei modi più diversi e non sempre facili da scoprire rapidamente». Mette in guardia Agriturist. Dietro preamboli più o meno fantasiosi (guerre civili in Paesi lontani, epidemie, calamità naturali) ci sono soprattutto le carte di credito false, ma anche bonifici fantasma e richieste di restituzioni di denaro mai versato o versato da conti altrui. La possibilità di

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AGGIORNAMENTI

AGRITURISMO - SPAZIO AI LETTORI

svolto dalla redazione nell’aver affrontato in maniera completa ed esaustiva la legislazione in merito agli agriturismi lombardi. Il tema è sicuramente interessante e di non facile applicazione, ma da tempo il settore della ristorazione lo “invocava” per definire con un taglio netto le differenze, i compiti Riforma agriturismo in Lombardia e l’offerta tra ristoranti e agriturismi, anche a favore dello stesso L’impegno costante dell’Arthob consumatore. Io personalmente non posso che condividere appieno gregio direttore la riforma che vedrà al banco di volevo, con parole semplici, prova gli operatori agrituristici nel farle le mie congratulazioni per prendersi le giuste responsabilità e quanto riguarda l’articolo da lei vedrà anche i ristoratori impegnati redatto pubblicato sul numero per riprendersi i “propri spazi”. di luglio/agosto di “Lombardia a tavola” in merito alla recente a.l. riforma sul comparto agrituristico in Lombardia. Noi associati dell’Arthob (associazione a cui Le polemiche non si fermano faccio parte) avevamo trattato più sulle contraddizioni di una volta lo spinoso argomento dell’agriturismo: un esempio senza poter concludere nulla. Il motivo principale dipendeva dal fatto che le autorità non ono un ristoratore di Bergamo, “ci sentivano”, continuando a che da anni ha un’attività di sovvenzionare queste strutture ristorante nella “finte”. Ciò ha provocato la provincia, e crescita a dismisura di queste ho letto con strutture, che hanno limitato anche interesse il in modo consistente il lavoro dei vostro servizio “veri” ristoratori che faticano già sulla riforma a sopravvivere. Mi auguro che lei dell’agriturismo faccia chiarezza anche sul tema dei in Lombardia. “buoni pasto”, che anno in anno In particolare aumentato i costi. mi hanno incuriosito gli Ruggero Bonometti interventi dello chef Vittorio Fusari Osteria Nonna Mercede - Brescia e del presidente Egidio Rossi, che sono stati molto esaurienti in materia. Proprio di recente mi entile signor Bonometti è capitato di sentir parlare e di la ringrazio per la sua lettera visitare un locale delle nostre zone: e mi ritengo soddisfatto del lavoro

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Per scrivere o contattare la redazione, per inviare lettere al direttore o chiedere consulenza su alcuni argomenti trattati sulla rivista scrivere a redazione@lombardiaatavola.it oppure mandare un fax al numero 02 700557702

parlo della “Cascina Canova” di Cologno al Serio (Bg), che si “fregia” del titolo di agriturismo quando al suo interno si trovano numerose suite e piscina, televisori al plasma e vasche idromassaggio, piattaforme per elicotteri e comfort di ogni sorta. Dal canto mio, parlando da ristoratore e pensando alla mia offerta ricettiva, inorridisco... non si discute sulla qualità del servizio o della cucina, ma strutture che offrono tali surplus non possono certo definirsi “cascine” o agriturismi. Di posti simili ce ne sono parecchi, sempre in crescita. Mi rimetto al suo giudizio e faccio appelo anche ad altri colleghi per capirne di più. L.F. di Bagnatica (Bg)

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entile lettore sono spiacente per il suo tono dimesso, ma l’esempio che lei ha citato cade “a fagiolo” sull’argomento che abbiamo trattato anche sullo scorso numero della rivista. Agriturismo-cascina: che cosa significa? A ragion di logica significa natura, ospitalità verace e spartana, prodotti naturali, servizio casalingo eccetera eccetera. In casi come quello da lei citato non possiamo che prendere atto che esistono strutture ben fornite, moderne e curate che possono offrire un servizio impeccabile, ma che comunque non possono, per definizione, essere identificati come “agriturismo”. Se locali di questo tipo intendono fare ristorazione, la facciano pure e anche con il massimo della qualità, ma senza utilizzare espedienti per attirare clienti “poco informati” o sprovveduti, e paghino le tasse come tutti gli altri ristoratori con cui sono in concorrenza. a.l.

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AGGIORNAMENTI

AGRITURISMO - SPAZIO AI LETTORI Perchè crediamo in ciò che facciamo...

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agricoltura, posizione condivisibile, leggo che il presidente dell’Unione cuochi della Regione Lombardia, Egidio Rossi sostiene testualmente che un agriturismo deve “utilizzare in cucina i prodotti della propria terra al 70%, mentre il rimanente 30% deve essere acquistato nelle aziende agricole”... Da un suo sondaggio dice inoltre che il 60% non rispetta le norme. Francamente dove si leggano queste norme non lo so, so che c’e molta disinformazione. Forse, sarebbe il caso di partire dalle aziende serie che sono la stragrande maggioranza per dare un quadro reale di ciò che è e che dovrebbe essere l’agriturismo. Noi abbiamo partecipato attivamente ad alcuni convegni, precedenti l’adozione della legge, preoccupandoci di difendere, di selezionare e di controllare il settore, chiedendo, a fianco dei tanti doveri che abbiamo, qualche tutela, insistendo molto sul rapporto tra azienda agricola e agriturismo e sui controlli. Per concludere, Le posso garantire che ci impegniamo seriamente nel nostro lavoro, cercando di farlo nel modo migliore, rispettando le regole, come associazione provinciale. Forniamo tutti i supporti necessari alla crescita qualitativa delle nostre aziende (con corsi di formazione professionali) e siamo sicuramente soddisfatti dei risultati ottenuti. Insomma, proprio perchè crediamo in ciò che facciamo, vi chiediamo una collaborazione diversa, che partendo dalle aziende valide proponga l’agriturismo come un’attività seria,

che non ha nulla a che vedere con attività gestite da speculatori, invitandovi a fornire nome e cognome delle aziende che non rispettano le norme. La ringrazio per l’attenzione e la invito a visitarci, affinchè la discussione possa continuare davanti a un piatto tipico valtellinese. Angelo Cerasa presidente Terranostra (Sondrio) agriturismo Le Case dei Baff Ardenno Masino (So)

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entile signor Cerasa sono colpito e la ringrazio per la sua lettera con la quale non posso che concordare, non senza però fare alcune precisazioni. Siamo tutti d’accordo sul fatto che, in breve, un agriturismo per fregiarsi di tal nome e rispondere alle norme debba essere azienda agricola, dispone di pochi posti e di una produzione di prodotti tipici. Tralasciando i cavilli, le opinioni personali e le esagerazioni, forse non saranno 3 su 850 gli esercizi in regola. Certamente saranno di più, ma sotto i miei occhi ci sono anche decine e decine di posti dove l’agriocoltura e il sacrificio di cui lei ampiamente parla sono un optional. Volentieri accolgo il suo invito a visitare e toccare con mano la sua realtà, perchè credo fermamente nel valore di fare agriturismo “come si deve”. Ma la invito anche io, poi, a visitare con me alcune di quelle strutture (anche aderenti alle vostre associazioni) che non rendono certo onore all’attività seria. Per il resto non possiamo che collaborare insieme perchè il comparto possa crescere al meglio. a.l.

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gregio direttore al ritorno dalle vacanze alcuni colleghi mi hanno telefonato, informandomi dell’articolo sull’agriturismo pubblicato su “Lombardia a Tavola”, periodico da Lei diretto che ricevo da tempo e che apprezzo per qualità e livello informativo. La prima impressione che ho avuto è che degli 850 agriturismi che operano in Lombardia tre siano in regola con Ie normative e gli altri no; la seconda è che si faccia molta confusione sui paletti che la legge decreta. La legge pone come condizione essenziale per avere un agriturismo l’esistenza di un’azienda agricola, che deve somministrare almeno il 30% di prodotti aziendali propri e fino al 70% integrati con prodotti locali. In Valtellina, il territorio in cui opero, si somministrano piatti tipici preparati con prodotti locali, provenienti dalle aziende stesse nel rispetto delle tradizioni del nostro territorio, della trasparenza e della tracciabilità. Non so cosa somministrino nelle colline senesi, ma di certo nelle nostre aziende nessuno proporrà quei piatti. La legge, per affrontare poi la questione dei numeri, non parla di 3 o 4 pullman ma di 60 ospiti che sono la capienza di un pullman, che, personalmente ritengo essere stata un po’ abbondante. Le aziende di Terranostra, di cui sono presidente, hanno una conduzione familiare. Fare agriturismo non è un’avventura, è una scelta di sacrificio e di impegno; questa scelta la si intraprende solo se ci si crede, ed è necessario operare con serietà, nel rispetto delle norme, offrendo la massima trasparenza in ciò che si fa. Se si considera poi che l’attività agricola vive una crisi settoriale profonda, ci si rende conto dello sforzo necessario per tale gestione. Nelle pagine successive, a parte l’articolo di Roberto Vitali in cui si contestano le speculazioni in

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LOCALI

TENDENZE

A Milano la nuova SEDE di RELAIS & CHÂTEAUX È

stata inaugurata a Milano, in via Principe Amedeo al numero 1, la nuova sede della maison Relais & Châteaux. Contemporaneamente è stata presentata la nuova direttrice, Julia Geffers, che vanta importanti esperienze nel settore. La nuova sede italiana fa parte di un progetto strategico del presidente internazionale Jaume Tàpies e ha lo scopo di rendere più veloce e personalizzato il contatto di questa associazione con il pubblico, gli operatori e le agenzie di viaggio. A partire, ovviamente,

dalla Francia, un’altra maison è stata aperta negli Stati Uniti; filiali sono attive in Germania, Regno Unito, Spagna e Portogallo; bureau de représentation in Asia e Giappone. È prevista, nei prossimi mesi, l’apertura di una filiale anche in Svizzera. Da oltre 50 anni i Relais & Châteaux condividono gli stessi valori, simboleggiati dalle “5C”: cortesia, charme, carattere, castello, cucina, di grande qualità, che fa dei Relais Gourmands tappe gastronomiche di fama mondiale.

Roma eat and drink

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Al Pigneto rivivono gli anni ‘70 sul bancone di NECCI DAL 1924

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“Necci dal 1924” è un bar ristorante fresco di restauro inaugurato a Roma, nel quartiere Pigneto (www. necci1924.com - Tel. 06 97601552). Si tratta di un locale storico, di proprietà di Massimo Innocenti e dello chef inglese Benjamin Hirst, che lo hanno restaurato mantenendo intatto lo spirito del bar di quartiere: arredi, oggetti di design e vecchie foto ricordano la storia del locale dagli anni ‘20 fino ai ‘70. All’interno hanno rinnovato il banco lasciandolo nella sua posizione originaria e hanno trasformato la sala biliardi in quella ristorante. Nella parte esterna c’è una terrazza dedicata al bar, un’altra al ristorante e un’area giochi dedicata ai bambini. Pur facendo ristorazione a pranzo e cena, la nuova gestione non vuole perdere l’identità di bar, aperto dalle otto del mattino fino a dopo cena. Sul fronte ristorazione si può dire che chef Ben la definisce italiana a tutte le latitudini, con ingredienti biologici e provenienti in gran parte dal Lazio e dal centro Italia. A breve la struttura sarà in grado di autoprodurre e vendere tutti i suoi prodotti: dai cornetti al gelato, dal pane alla pasta. L’ambizione di Ben è quella di proporre i piatti dell’osteria che l’osteria non fa più.

Alle TERME MERANO sempre più medicina

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opo i bagni di fango, le inalazioni e i bagni al radon, cure ottime per le affezioni reumatiche delle articolazioni e per prevenire l’insorgere di patologie infiammatorie cronicoricorrenti, Terme Merano ha deciso di allargare l’offerta della propria Medical Spa alla medicina complementare. Dunque a tutti quei trattamenti che comprendono terapie omeopatiche, agopuntura e fitoterapia, nonché ai trattamenti di fisioterapia, dermatologia, ortopedia e di medicina dello sport, proponendo veri e propri “pacchetti della salute”. Terme Merano conta su 241 strutture ricettive partner che spaziano dagli appartamenti, all’agriturismo, ai camping sino agli hotel di ogni categoria.

RISTORANTE ROMANI

si rifà un nuovo look

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o storico ristorante Romani di Via Zebedia a Milano si rinnova e a settembre avrà un nuovo volto. Il progetto di ristrutturazione, seguito dall’architetto Bilo, ridisegna gli ambienti e gli spazi interni del ristorante: è previsto un rinnovamento completo dell’illuminazione, delle pavimentazioni e delle pareti, dei colori e dei materiali, al fine di creare un ambiente completamente rinnovato, molto luminoso, classicamente moderno. Grazie all’intraprendenza della propositiva padrona di casa Maria Ciaramella, il ristorante Romani riacquisterà tutto lo splendore di cui godeva un tempo.

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TENDENZE

LOCALI

Al tavolo de LA CAPRESE si degusta il FRIULI di Paride Michielan S

filosofia aziendale che racchiude tutte le energie positive che la vite

trae dalla natura, dal sole e dalla luna. Il produttore Paride Michielan si fà portavoce del progetto “La selva planizia”, una meravigliosa fusione di anima e corpo friulano che si concretizza nella coltivazione e nel lavoro dell’azienda.

Rispetto delle leggi naturali e forte manualità, che prevale sulla meccanizzazzione, si fondono nei vigneti dell’azienda (3500 piante per ettaro) dove regnano cura e forte passione. Il risultato più che vino è amore, che dal punto di vista enoico di riconosce nella Doc Friuli Annia di cui l’azienda Michielan fa parte. Non resta che lasciare alla degustazione il compito di definire le emozioni. g.n. Azienda agricola Michielan via Boscat 17, 33058 San Giorgio di Nogaro (Ud) Tel 0431 65803 - Fax 0431 622752 laselvaplanizia@alice.it

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i riprende in grande stile la stagione degli appuntamenti di degustazione, dopo la pausa estiva, al ristorante “La Caprese” di Mozzo (Bg), dove lo chef Bruno Federico fà da sempre gli onori di casa con estrema professionalità. Infatti, i ristoratori e gli enotecari di Bergamo e provincia saranno suoi ospiti, su invito, la sera dell’8 ottobre per una cena all’insegna dell’originalità e dei sapori del territorio. Rigorosamente friulano, rappresentato dalla selezionata produzione dell’Azienda agricola Michielan di San Giorgio di Nogaro (Ud), risultato di una

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TENDENZE A MALPENSA APRE UN NOVOTEL DI LUSSO

COCOFUNGO,

7 ristoranti per un neoclassico del gusto

C’

è già fermento fra i sette storici ristoratori del CocoFungo che si preparano ad affrontare la 31a edizione (in programma tra settembre e ottobre) della rinomata Rassegna enogastronomica trevigiana, ideata per valorizzare, tra tradizione e sperimentazione, uno dei prodotti tipici della cucina veneta: il fungo, “studiato” e lavorato nelle sue svariate tipologie. La manifestazione, organizzata in collaborazione con la Provincia di Treviso, ha deciso di omaggiare quest’anno due dei più illustri personaggi della storia artistica e culturale

trevigiana: Antonio Canova e Giuseppe Mazzotti, dei quali ricorre rispettivamente il 250˚ e il 100˚ anniversario della nascita. Il calendario dell’evento prevede le seguenti soste golose: 25-27 settembre al “Celeste” di Venegazzù, 1 ottobre al “Castelbrando” di Cison di Valmarino, 5 ottobre “Alla Torre” di San Zenone degli Ezzelini, 11-12 ottobre al “ Barbesin” di Castelfranco Veneto, 15-21 ottobre “Miron” di Nervesa della Battaglia, 22-26 ottobre “Gidetto” di Miane, 29 ottobre alle “Terme” di Vittorio Veneto.

Da agosto i viaggiatori internazionali di passaggio dall’aeroporto di MilanoMalpensa potranno affidarsi a un “esperto” dell’ospitalità. Si affideranno al fiammante hotel Novotel Milano Malpensa Airport, progettato per soddisfare le esigenze internazionali dei suoi clienti. 4 stelle, 208 camere e 8 suite, piscina, centro fitness e parcheggio, un centro congressi da 240 posti e il ristorante Novotel Café sono le sue carte vincenti. Ideale per ospiti d’affari e turismo l’hotel, posizionato vicino ad alcuni luoghi strategici della metropoli milanese, si aggiunge alla già nutrita serie di hotel firmati Novotel-Accor, ormai sinonimo di eccellenza per l’ospitalità.

Milano eat and drink

LOMBARDIA A TAVOLA

Duetto in ROSA Sono giovani. E piene di passione. Soprattutto per la cucina, che a detta loro deve essere semplice e naturale, schietta e genuina, con quel bel tocco di creatività sposata alla mediterraneità. È così che Viviana Varese, chef e pasticcera, e Sandra Ciciriello, esperta venditrice di pesce, hanno dato vita ad Alice (via Adige 9, Milano - Tel. 02 5462930), oasi gourmet tutta al femminile. Ma che piace anche ai palati maschili. Perché, se le materie prime sono di qualità, i sapori equilibrati e gli ingredienti accostati con saggezza, il risultato è per tutti un’avventura dei sensi. Accade assaggiando la vellutata tartare di dentice, gli spaghetti CRISTINA VIGGÈ, mantecati con frutti di mare un po’ crudi e CRONISTA DEL GUSTO, INDAGA un po’ cotti e SUI NUOVI TREND i bocconcini DEI LOCALI di razza con A MILANO finocchi e foie gras. E succede pure con dolci superbi come Bronte, girotondo goloso in cui il pistacchio assume diverse essenze e consistenze, e Furore,

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ghiotto quartetto ritmato da babà, pastiera napoletana, melanzane al cioccolato e sorbetto al limone.

Il sapore dell’EMOZIONE Stretto stretto alla mousse di tonno, l’ovetto di quaglia caramellato “scoppia” in bocca rilasciando il suo gusto soave, perfettamente in bilico fra il dolce e il salato. E il risotto Carnaroli cotto nel latte gioca con le fave, il cioccolato bianco e il tortino di melanzane. A patron Tano piace stupire i suoi ospiti con ricette creative e originali, stimolanti tanto per le papille quanto per le pupille. E poi ama completare il tutto con un gentil giro d’extravergine, servito in diretta nel piatto e scelto con saggezza fra le oltre quaranta etichette che occhieggiano dalla credenza. Quella proposta da Tano passami l’olio (via Villoresi 16, Milano - Tel. 02 8394139) è una cucina fatta di sensazioni che, attraverso le pietanze, giungono dritte al cuore. Basta provare i cannoli neri e d’orati (scritto proprio così!) ripieni di baccalà in velluto di carota e seppioline stufate per capirlo. E scoprire che mangiando ci si può emozionare.

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TENDENZE

Parte da BRESCIA il progetto ristorazione veloce di GIOVANNI RANA stato inaugurato il primo ristorante “Da Giovanni” presso il centro commerciale “Il Leone” di Lonato (Bs). Con questa apertura il Pastificio Rana lancia una nuova formula di ristorazione veloce. Il nuovo progetto è stato realizzato avvicinando la formula della ristorazione veloce, che prevede servizio al banco e tempi di servizio molto ridotti, a quella dello “show food”: tutto accade di fronte al cliente, in una enorme cucina a vista i cui attori principali sono i piatti preparati dai cuochi con gesti semplici e assoluta attenzione al cliente e al servizio. La struttura e il concept dell’offerta sono basati sulla

centralità della pasta e dei sughi freschi, proposti ogni giorno in quattro varianti, a cui sono stati affiancati prodotti complementari come le focacce, una ricca varietà di insalate e svariate tipologie di dolci. In aggiunta non potevano mancare le proposte dedicate alla prima colazione, dai caffé alle brioches, a un vasto assortimento di bibite varie. L’idea si è sviluppata intorno al concept di “Giovanni artista-artigiano”, che attraverso un format nuovo intende recuperare la tradizione e la passione puntando alla qualità. Il tutto senza tralasciare l’evoluzione verso una maggiore ricercatezza.

Il giardino dell’Eden si chiama ROOF GARDEN

C

osa offre il Roof Garden di Melzo (Mi)? Un ambiente luminoso con terrazza sul parco diretto dal F&B Edmondo Zaccheroni. Per chi è amorevolmente legato alla tradizione la carta suggerisce valide proposte per ogni portata. A rimanere incantato non sarà solo il palato ma anche la vista: il servizio Flambé al tavolo è un vero spettacolo! La carta dei vini con etichette di tutta la Penisola può soddisfare i clienti più esigenti e il F&B assistant Stefano Ottimofiore presenta cocktail d’autore per gli amanti dell’aperitivo e del dopo cena. Dai frozen, Daiquiri, agli Smoothies, Building Drinks, Flings & Virgin Drinks. Mentre lo chef Matteo Pulici propone alla clientela una serie di piatti che rivisitano ciclicamente la tradizione con note singolari e dagli ingredienti freschi presentati con cura. Nella foto a destra Edmondo Zaccheroni e Stefano Ottimofiore. Nella foto a sinistra Fabio Romano, Teresa Casanova e Matteo Pulici (chef). www.roofgardenmelzo.com

LOCANDA MARGON DI CASA FERRARI La nuova Locanda Margon di Trento è stata voluta dalla famiglia Lunelli, proprietaria dello Spumante Ferrari, e prende il nome dalla vicina Villa Margon, splendido complesso cinquecentesco che è sede di rappresentanza della casa trentina. Margon è stata definita la più bella villa “extra moenia” dell’arco alpino ed è da anni, con gli affreschi che ne impreziosiscono l’interno e l’esterno, l’immagine stessa di casa Ferrari. La Locanda affida la sua cucina a Walter Miori, lo stesso del ristorante “Fior di Roccia” di Vezzano, locale tra i più noti del Trentino e per anni gratificato da una stella Michelin. Il ristorante di casa Ferrari si propone come luogo di sperimentazione per innovativi abbinamenti, che sposino la cucina del territorio alla magia delle bollicine Trento Doc declinata nelle sue diverse versioni, per un abbinamento dall’aperitivo al dessert.

APRE A LONATO E MILANO PANINO GIUSTO DI CAMPAGNA

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l Panino Giusto nei suoi vari format - Panino Giusto, Panino Giusto Restaurant e Café, Panino Giusto Cucina di Campagna - continua a conquistare l’approvazione del consumatore. Solo in Lombardia sono ormai 11 i locali aperti. E la formula Cucina di Campagna ha aperto a Lonato (Bs) nel Leone Shopper Center, il centro commerciale della cittadina lombarda, e ha replicato con un nuovo locale nella recente struttura commerciale CentroSarca a Milano. L’arredamento del locale ricalca lo stile rustico, sobrio e caldo con tanto legno, che trasforma l’ambiente in una oasi piacevolmente campagnola, ricordando la dimensione familiare. Il locale utilizza una formula agile e snella che prevede esclusivamente panini, preparati espressi adatti a una clientela che non ha molto tempo per una sosta.

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TENDENZE

e 42 anni di “SPERANZA”

ALGHERO Q

uest’anno, Tonino De Martis (nella foto il secondo da destra) festeggia i 42 anni di attività del suo ristorante “La Speranza” ad Alghero e, per l’occasione, mette in cantiere un nuovo volume di ricette dedicato ai dolci della tradizione algherese. Il buon successo di “Olla Podrida”, raccolta di piatti cucinati nelle famiglie della bella cittadina del nord ovest della Sardegna, pubblicazione edita anche in lingua catalana, ha motivato lo chef/patron del ristorante ad affrontare il nuovo impegno. Percorrendo verso sud la strada costiera, che da Alghero porta a Bosa, catalogata tra le più belle in Europa, il ristorante è una tappa obbligata per i gourmet che vogliono assaporare l’autentica cucina marinara del luogo. Zuppa di aragosta, linguine agli scampi, agliata di gattuccio, guazzetto di granchio, tranci di pesce cucinati con menta e olive sono alcuni piatti che si possono gustare accanto alle tradizionali grigliate di pesce e crostacei, nel locale posto sull’incantevole spiaggia di Pollina, sempre incorniciata da suggestivi tramonti. Marinella Argentieri

“ENOTECA DEL NOCE” DI VITO SIMONINI

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Dopo un’esperienza maturata negli anni in rinomati locali di Bergamo e provincia,Vito Simonini ristruttura nel 2000, a Sorisole, un vecchio fabbricato e apre la sua “Enoteca alla Noce”, in via Noce. Un luogo appartato, non di passaggio, che è un piacere scoprire. «Apro normalmente la sera, a mezzogiorno solo su prenotazione - afferma Vito - e coccolo i miei clienti. I posti sono solo 26 e le offerte di menù sono limitate ma tutte, penso, interessanti, studiate di volta in volta».Vini, formaggi, salumi, pani speciali, marmellate, distillati, cioccolati di pregio sono le raffinatezze. Poi ci sono le serate a tema, con piatti e cibi che spaziano nelle regioni italiane. Ci sono anche la vendita diretta di vini, le confezioni regalo, gli eventi speciali in enoteca o a casa dei clienti. (r.v.)

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Attenzione al territorio e alle produzioni di qualità

PRIMO PIANO

Settembre 2007 anno I

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n. 7

ACQUAVITI D’ORO,

un concorso sempre più al top

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i è assistito a un autentico “Gran Premio” di grappe e acquaviti! Questa la sensaziona alla luce dei risultati della 2a edizione del Concorso internazionale “Acquaviti d’Oro”, che si è tenuto a Termeno (Tn) gli scorso 21 e 22 aprile. Che questo concorso sia un’autentica sfida fra campioni lo hanno confermato anche i numeri, basti pensare che solo il 3% dei prodotti partecipanti ha ottenuto un punteggio inferiore a 80 punti (punteggio minimo di ammissione a giudizio previsto peraltro dei regolamenti di concorso dell’Oiv) il che significa che il 97% dei prodotti sono stati giudicati “ottimi” dalla commissioni di assaggio. Il 65% dei prodotti ha addirittura superato gli 85 punti. “Acquaviti d’Oro” sta veramente divenendo il concorso “Top” della categoria e del resto era questo l’obiettivo principale dell’Anag: le aziende iscritte a questa edizione sono aumentate del 7% rispetto allo scorso anno anche se il numero dei prodotti totali è leggermente diminuito a favore della qualità. Inoltre, la presenza di aziende non Italiane (soprattutto di Spagna e Germania) ha confermato la validità e l’internazionalità del concorso. La rigida selezione operata dagli esperti assaggiatori Anag ha visto il riconoscimento della medaglia d’oro per 8 prodotti, dell’argento per 24 prodotti e del bronzo per 37 prodotti. Anche gli stessi assaggiatori sono stati sottoposti a un controllo tale da verificare la loro attendibilità, la coerenza del loro giudizio e la risposta rispetto al gruppo. La rigida selezione operata, rapportata alla distribuzione dei riconoscimenti assegnati alle varie aziende partecipanti, è senza dubbio una conferma che ciascun produttore è in grado di proporre sul mercato dei prodotti di elevata qualità.

LE GRAPPE PREMIATE Categoria grappe giovani Medaglia d’oro Grappa di Sarno “Sagrantino Montefalco” di Distilleria G. Di Lorenzo di Ponte Valleceppi (Pg) Medaglia d’argento Grappa di Cabernet di Distilleria Angeli di Dro (Tn) • Trentino Grappa Pica D’Oro di Distilleria Casimiro di Bernardino Poli di S. Masenza - Vezzano (Tn) • Trentino Grappa Schweizer di Distilleria F.lli Pisoni di Pergolese di Lasino (Tn) • Grappa di Sarno “Orvieto classico” di Distilleria G. Di Lorenzo di Ponte Valleceppi (Pg) • Grappa Marzadro 43° di Distilleria Marzadro di Nogaredo (Tn) • Grappa di Grignolino di Distilleria San Tommaso di S. Salvatore M.to (Al) • Grappa Pinot Noir di Roner Spa Distillerie di Termeno (Bz) Medaglia di bronzo Grappa Fuoriclasse Bianca di Acquavite di Visnà di Vazzola (Tv) • Grappa Gocce di Lacrima di Azienda agricola Stefano Mancinelli di Morro d’Alba (An) • Grappa Principe di Corleone Rore Puro Nero d’Avola di Azienda Agricola Pollara di Monreale (Pa) • Grappa di Nero d’Avola di Cantine Settesoli di Menfi (Ag) • Grappa di Nero d’Avola di Distilleria F.lli Russo di S. Venerina (Ct) • Grappa di Fraciacorta di Distilleria Peroni Maddalena di Gussago (Bs) • Grappa di Müller Thurgau di Distilleria Pezzi di Campodenno (Tn) • Grappa di Lacrima di Distillerie Tenute Collesi di Apecchio (Pu) • Grappa Frattina Greco di Tufo di F.lli Averna di Caltanissetta (Cl) • Grappa Acqua di Giori di Giori Distillati Trentini di Volano (Tn) • Grappa Picotendro di La Valdôtaine di St. Marcel (Ao) • Grappa di Cannonau di Sardegna di Lucrezio R. Distilleria Berchidda di Berchidda (Ss) • Grappa Sangue di Giuda di Rossi d’Angera distillatori di Angera (Va) • Grappa Segnana Pinot Nero di Segnana F.lli Lunelli di Ravina Trento (Tn) • Grappa di Monovitigno Lagrein di Villa Laviosa di Bronzolo (Bz) • Grappa “Le Botteghe” Nobile di Montepulciano di Vino Sorelli di Figline Valdarno (Fi) SEGUE A PAGINA

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ACQUAVITI D’ORO I

Categoria grappe giovani aromatiche Medaglia d’oro Grappa di Moscato di Distilleria Gualco di Silvano d’orba (Al) Medaglia d’argento Grappa Gyate di Azienda Agricola Laganelli di Siracusa (Sr) • Grappa di Moscato di Distilleria Beccaris di Beccaris Elio di Boglietto di Costigliole d’Asti (At) • Grappa di Moscato di Bertagnolli di Mezzocorona (Tn) • Grappa di Moscato Fior d’Arancio di F.lli Brunello di Montegalda (Vi) • Grappa Malvasia delle Lipari di Peroni Maddalena di Gussago (Bs) • Grappa di Traminer di Istituto Agr. San Michele all’Adige (Tn) Medaglia di bronzo Grappa di Moscato di Mangilli di Flumignano di Talmassons (Ud) • Cattabos Grappa di Zibibbo passito di Pantelleria di Trapas di Petrosino (Tp) Categoria grappe affinate Medaglia d’oro Grappa “Barberino” - Chianti affinata in legno di Distilleria D.E.T.A. di Barberino Val d’Elsa (Fi) Medaglia d’argento Grappa di Barbera affinata in legno di Distilleria Sibona di Piobesi d’Alba (Cn) • Grappa di Amarone affinata di Maschio Pietro di Monteforte d’Alpone (Vr) Medaglia di bronzo Grappa barrique di Borgo Vecchio di Ospedaletto (Tn) • Grappa di Amarone barricata di Distilleria Zanin di Zugliano (Vi) Categoria grappe affinate aromatiche Medaglia d’argento Grappa Luigi Francoli Cru di Moscato affinata in barriques di F.lli Francoli di Ghemme (No) Categoria grappe invecchiate Medaglia d’oro Grappa Teroldego Riserva Trentina di Villa de Varda di Mezzolombardo (Tn) Medaglia d’argento Trentino Grappa Stravecchia di Distilleria F.lli Pisoni di Pergolese di Lasino (Tn) Medaglia di bronzo Grappa Invecchiata di Bonarda di Cantina Storica di Montù Beccarla (Pv) • Grappa di S. Massenza riserva di Distilleria Francesco Poli di Vezzano (Tn) • Grappa di Sarno “Riserva” di Distilleria G. Di Lorenzo di Ponte Valleceppi (Pg) • Le Diciotto Lune di Distilleria Marzadro di Nogaredo (Tn) • Grappa invecchiata in Botti da Sherry di Distilleria Sibona Piobesi d’Alba (Cn) • Grappa stravecchia 20 anni Monte Sabotino di Distilleria Zanin di Zugliano (Vi) Categoria grappe aromatizzate Medaglia d’oro Grappa alla Genziana di Distilleria Paolazzi di Cavalese (Tn) Medaglia di bronzo Filu Ferru di Eredi Luigi Poscia di Sinnai (Ca) SEGUE A PAGINA

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34 GRAPPERIE APERTE SI DANNO APPUNTAMENTO IL 14 OTTOBRE Piemonte • Distilleria Beccaris, Costigliole d’Asti (At) • Mazzetti d’Altavilla,Altavilla Monferrato (Al) • Distillerie Francoli, Ghemme (No) • Distilleria Sibona, Piobesi d’Alba (Cn) • Distilleria Magnoberta, Casale Monferrato (Al) • Distilleria M. Montanaro, Alba (Cn) • Distillerie Berta, Mombaruzzo (At) • Distilleria F.lli Revel Chion, Chieverano (To) • Distilleria S.Tommaso (Al) • Distilleria Gualco (Al) Valle d’Aosta • La Valdotaine, Saint Marcel (Ao) Lombardia • Il Montù, Montù Beccaria (Pv) • Distillerie Peroni, Gussago (Bs) • Rossi d’Angera Distillatori,Angera (Va) Veneto • Acquavite,Visnà di Vazzola (Tv) • Carpenè Malvolti, Conegliano (Tv) • Distilleria Sperimentale Scuola Enologica, Conegliano (Tv) • Maschio Marcello Distilleria, Motta di Livenza (Tv) • Poli Distillerie, Schiavon (Vi) • Distillerie F.lli Brunello, Montegalda (Vi) • Distilleria Li.Di.A,Villaga (Vi) Trentino • Distilleria Marzadro, Nogaredo (Tn) • Distilleria F.lli Pisoni, Sarche (Tn) • Distilleria Giovanni Poli & Figli, Vezzano (Tn) • Distilleria G. Bertagnolli, Mezzocorona (Tn) • Distilleria Istituto Agrario San Michele all’Adige (Tn) • Distilleria Pezzi Fabio, Campodenno (Tn) • Distilleria Pilzer, Faver (Tn) • Distilleria Casimiro di Bernardino Poli,Vezzano (Tn) • Distilleria Francesco Poli,Vezzano (Tn) • Distilleria Valerio Poli,Vezzano (Tn) Toscana D.E.T.A, Barberino Val d’Elsa (Fi) • Distillerie Bonollo, Greve in Chianti (Fi) Sicilia Trapas, Petrosino (Tp).

BARBERINO

Grappa Riserva di DISTILLERIA DETA Materia prima: vinacce fermentate di prima spremitura provenienti dalla zona del Chianti. Vitigni Sangiovese, Canaiolo nero, Trebbiano toscano e Malvasia del Chianti Distillazione: continua a vapore diretto e ridistillazione delle flemme alcoliche con colonna sottovuoto Affinamento: 6-12 mesi in serbatoi di acciaio inox Invecchiamento: oltre 18 mesi in piccoli fusti di rovere e cicliegio Gradazione alcolica: 43° Valutazione olfattiva: stimolante e persistente Valutazione gustativa: intenso, equilibrato e con sensazioni finali leggermente fruttate Valutazione visiva: limpido paglierino

Distilleria Deta strada di Poneta 2/16, 50021 Barberino Val d’Elsa (Fi) Tel 055 8073173- Fax 055 8073060 www.detadistilleria.it

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ACQUAVITI D’ORO

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MARZADRO 43°

LE FRAGRANZE

di MARZADRO

di LUIGI FRANCOLI

Materia prima: vinacce di Teroldego, Marzemino, Merlot, Chardonnay e Moscato Distillazione: in alambicco di rame con metodo discontinuo Gradazione alcolica: 43° Valutazione olfattiva: raffinato blend di vitigni autoctoni trentini Valutazione gustativa: di grande struttura. Sapori e profumi intensi, ampi e persistenti Valutazione visiva: brillante Sentori particolari: eleganti e fini come i fiori, intensi e armonici come la frutta

Materia prima: cru di Moscato Affinamento: prima dell’affinamento in legno riposa per circa 6 mesi in recipienti inerti, poi diluita a 42% prima di entrare in botte Affinamento in barrique: Limousin Gradazione alcolica: 42° Valutazione olfattiva: ricorsi di frutta esotica e fresca, note del legno tendenti allo speziato Valutazione gustativa: rotondo in bocca con ingresso dolce, ampio, equilibrato, con sfumature dolci e balsamiche che ricordano miele di acacia Valutazione visiva: sfumature ambrate e riflessi tendenti all’oro rosa antico Sentori particolari: retro-olfatto pulito che conferma le iniziali sensazioni olfattive

Distilleria Marzadro via Per Brancolino 10, Nogaredo (Tn) Tel 0464 304555 - Fax 0464 304556 www.marzadro.it - info@marzadro.it

Distillerie Francoli - Fratelli Francoli Spa C.so Romagnano, 20 - 28074 Ghemme (No) Tel 0163 844711 - Fax 0163 844750 www.francoli.it - francoli@francoli.it

GRAPPA DI MOSCATO

UVE BIANCHE

di DISTILLERIE BERTAGNOLLI

di ANDREA DA PONTE

Materia prima: uva Moscato Giallo Distillazione: in apparecchio distillatorio discontinuo a bagnomaria alimentato a vapore, a temperatura ben controllata Conservazione e fermentazione: stoccaggio in piccole vasche e fermentazione per 15-20 gg addizionata con lieviti naturali Gradazione alcolica: 42° Valutazione olfattiva: elegante, fragrante e armonica con sentori di floreale, fruttato e di esotico Valutazione gustativa: aromatico, intenso, fine, dal gusto aromonico e gradevole Valutazione visiva: brillante trasparente Sentori particolari: la sua delicatezza permette di cogliere in pienezza le proprietà gustative e aromatiche

Materia prima: uve di Marsala e Chardonnay Distillazione: impianto discontinuo a bagnomaria Invecchiamento: stagionatura di 6 mesi in serbatoio inox Gradazione alcolica: 38° Valutazione olfattiva: bouquet di fiori d’arancio con accordi di frutta estiva e matura Valutazione gustativa: morbida e liscia con sentori floreali e di vaniglia Sentori particolari: fruttata con profumo d’uva

Distillerie G. Bertagnolli via Teroldego 11/13 - 38016 Mezzocorona (Tn) Tel 0461 603800 - Fax 0461 605580 www.bertagnolli.it - info@bertagnolli.it

Distilleria Andrea da Ponte spa corso Mazzini 14, 31015 Conegliano (Tv) Tel 0438 933011 - Fax 0438 933034 www.daponte.it - daponte@daponte.it ITALIA A TAVOLA NETWORK - SETTEMBRE 2007

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ACQUAVITI D’ORO II

Categoria aquaviti d’uva giovani Medaglia d’oro Acquavite d’uva Paracelsa di Bonollo di Formigine (Mo) Medaglia d’argento Acquaviti d’uva Blanc e Neri di Domenis di Domenis di Cividale del Friuli (Ud) • Acquavite d’uva “Uve Bianche” di Andrea da Ponte di Conegliano (Tv) Medaglia di bronzo Acquavite Verum - Sauvignon blanc di Bodegas y Vinedos verum di Tomelloso (Spagna) • Acquavite Most Aglianico di Distillerie Camel- Bepi Tosolini di Povoletto (Ud) • Acquavite d’uva di F.lli Rau di Sassari (Ss) Categoria aquaviti d’uva giovani aromatiche Medaglia d’argento Acquavite d’uva Malvasia di Cantina Storica di Montù Beccaria (Pv) Medaglia di bronzo Ardita l’acquavite d’uva di moscato di Mazzetti D’Altavilla di Altavilla Monferrato (Al) • Uve Nostre distillato d’uva di Tenuta Villanova di Villanova di Farra (Go) Categoria aquaviti di vino Medaglia d’argento Brandy di Sarno “Riserva” di Distilleria G. Di Lorenzo di Ponte Valleceppi (Pg) Categoria acquaviti di frutta giovani Medaglia d’oro Acquavite di pere Williams Christ di Distilleria Privata Unterthurner di Marlengo (Bz) • Acquavite di pere Williams Reserv di Roner Spa Distillerie di Termeno (Bz) Medaglia d’argento Loich Alte Willians Christ Birne di Bimmerle di Achern Mösbach (D) • Acquavite di Corbezzolo di F.lli Rau di Sassari • Freihof Selection Marillen di Freihof di Lustenau (A) Medaglia di bronzo Loich Alte Kirschwasse di Bimmerle di Achern Mösbach (D) • Acquavite di ciliegie di Bertagnolli di Mezzocorona (Tn) • Acquavite di mele di Weberhof di Klotz Walter di Kastelbell-Tschars (Bz) Categoria altre acquaviti Medaglia di bronzo Freihof Selection Enzian di Freihof di Lustenau (A) • Acquavite di miele di corbezzolo di Distilleria Berchidda (Ss)

Italia a Tavola network Editrice: Edizioni Contatto srl, via Piatti 51 - 24030 Mozzo (Bg) - segreteria@edicontatto.it Amministratore: Mariuccia Passera Redazione: via Piatti 51, 24030 Mozzo (Bg) Tel 035 460563 / 615370

ARDITA Acquavite

di Moscato di MAZZETTI D’ALTAVILLA Materia prima: vinaccia di Moscato del Canellese (Piemonte) Distillazione: il mosto e le bucce dopo la fermentazione a temperatura controllata sono distillati a bagnomaria in caldaie di rame a vapore Gradazione alcolica: 40° Valutazione olfattiva: sentori di passito e note fruttate Valutazione gustativa: dolce, rotonda, con ricordanze di miele, suadente Sentori particolari: sentori di salvia, viola, rosa e pesca

Mazzetti d’Altavilla viale Unità d’Italia 2, 15041 Altavilla Monferrato (Al) Tel 0142 926147 - Fax 0142 926241 www.mazzetti.it - info@mazzetti.it

MALVASIA DELLE LIPARI

di DISTILLERIE PERONI Materia prima: vinacce di Malvasia delle Lipari Distillazione: in alambicchi a caldaiette di rame con metodo discontinuo a vapore Tipologia: grappa giovane aromatica incolore limpida e cristallina Gradazione alcolica: 43° Valutazione olfattiva: profumo intenso ed elegante, floreale tipico del vitigno Valutazione gustativa: sapore raffinato e morbido, ben strutturato e gradevolmente persistente Sentori particolari: di fiori (rosa di siepe, iris, sambuco), di frutta (papaia, uva passa, fichi secchi, miele, castagno)

Direttore responsabile: Alberto Lupini In redazione: Andrea Lupini, Riccardo Melillo, Greta Nicoletti e Elisabetta Passera Direzione commerciale: Anna Bonacina Stampa: Roto3, via Turbino n.11/b- Castano Primo (Mi) Registrazione del Tribunale di Bergamo n. 307 del 23/1/2007 Chiuso in tipografia il 27 agosto 2007 - Diffusione di questo numero: 46.350 copie Supplemento del n. 155 di Lombardia a tavola - direttore Alberto Lupini Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCD BERGAMO

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Distillerie Peroni Maddalena via A. De Gasperi 39, 25064 Gussago (Bs) Tel 030 2770640 - Fax 030 2525414 www.distillerieperoni.it - info@distillerieperoni.it

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PRIMO PIANO

BERTAGNOLLI

DISTILLATI

firma

la GRAPPA JUVENTUS U

na storia che dura da 137 anni di grappe attraverso 4 generazioni della famiglia della Premiata Distilleria G. Bertagnolli. I suoi prodotti sono conosciuti per la morbidezza degli aromi e la delicatezza dei profumi, mantenuti dall’uva alla grappa grazie ai tecnologici alambicchi a vapore a bagnomaria discontinui. Oggi l’amministrazione è affidata ai cugini Livia e Beppe (nella foto), che con entusiamo perpetuano il motto dell’azienda: innovazione

CRU,

nel rispetto della tradizione per l’ottenimento di un distillato di sempre maggior qualità. A testimonianza di questo impegno, i risultati conseguiti dalla Grappa di Moscato Bertagnolli, premiata nel 2007 con la medaglia d’oro al premio Isw e con l’argento alla 2° edizione delle Acquaviti d’oro. I profumi intensi e gli aromi fruttati hanno conquistato anche Piergiorgio Scrimaglio, partner commerciale e licenziatario ufficiale della linea di Vini a marchio Juventus, che l’ha scelta per la produzione della Grappa Juventus.

essenza di Prosecco e Moscato

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istilleria Bottega di Godega di Sant’Urbano (Tv) firma i prodotti Alexander. In particolare, Alexander Cru è una grappa di Prosecco e di Moscato (38% vol. cl 70), prodotta

con le vinacce di uve provenienti dal Veneto e dal Piemonte. Si tratta di un raffinato blend, creato dopo lunghi anni di ricerca e sperimentazione da parte della Distilleria Bottega, che si contraddistingue per il caratter deciso ma delicato e da un profumo fragrante. Nel corsa della degustazione la grappa appaga pienamnete tanto il naso quanto la bocca.

DOMENIS e la sua STORICA NERA D’UVE

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torica Nera d’Uve a 50° è un distillato dedicato a coloro che in una degustazione ricercano il top. L’azienda Domenis di Cividale (Ud) dedica questa incomparabile acquavite agli amanti di degustazioni di qualità, a chi si lascia guidare dalla rinomata abilità dei Mastri Distillatori. Storica Nera d’Uve a 50°, proveniente dai vitigni del Merlot, Cabernet e Refosco, è un’acquavite

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che, pur esprimendo forza e carattere, sorprende il palato con la sua inaspettata e inimitabile morbidezza e la delicatezza della sua fragranza.

50°

È DONNA UN TURISTA DELLA GRAPPA SU TRE Secondo la “Prima ricerca sul turista della grappa” un visitatore di Grapperie Aperte 2006 su tre era di sesso femminile (36% contro il 64% degli uomini). I visitatori delle distillerie sono stati in prevalenza uomini, ma il dato relativo al pubblico femminile è in crescita. Se il visitatore uomo si considera un consumatore attento (30%) o un appassionato del prodotto (33%), la donna entra in distilleria soprattutto per curiosità (54% delle intervistate). I visitatori uomini (51%) provano personalmente diversi tipi per farsi un’idea, solo pochi (25%) chiedono un consiglio al venditore, agli amici o a parenti. Anche le donne provano diversi prodotti (39%) ma sono inclini a farsi consigliare (43%). Circa un terzo delle donne (35%) la considera un digestivo, ma per quasi un altro terzo è un piacere dei sensi (31%).

TEATRO IN DISTILLERIA FIRMATO MAZZETTI Dall’7 al 9 settembre 2007 la cultura torna tra gli alambicchi nel Teatro in Distilleria. Nell’imminenza del rito della prima distillazione, lo spazio dove, di lì a poco, dalle vinacce dei celebrati vitigni monferrini verranno estratte le grappe di grande pregio firmate Mazzetti d’Altavilla, si apre al teatro e alla cultura d’autore: in cartellone tre giorni di rappresentazioni, incontri e mostre, allietate dagli aromi del Distillato made in Italy. Quest’anno verrà messa in scena una commedia originale ed esilarante: “La notte in cui Glenn Miller e George Gershwin andarono a cena”; uno spettacolo musicale brillante e divertente.

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PRIMO PIANO

DISTILLATI

La GRAPPA en cosina A scuola da Dalsasso Trentino nell’88 (con “Al Borgo” di Rovereto) e dal 2005 dedito a formazione e consulenza, Rinaldo Dalsasso, con la moglie Daniela e la fidata assistente giapponese Mutsumi Nakada,

riesce realmente a trasferire, in maniera semplice ed equilibrata, l’aromaticità della grappa trentina in ricette di grande valore, come è il caso dei Tagliolini con trota fumè e zucchini alla grappa di Traminer o lo straordinario Filettino di maiale marinato con grappa trentina stravecchia.

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ele, speck, cervo, carne salada, strangolapreti, e chi più ne ha più ne metta. La lista dei prodotti o dei piatti tipici del Trentino non è forse fra le più vaste d’Italia, ma è certamente fra quelle più riconoscibili e rappresentative di un territorio. Grazie alla creatività e alla fantasia dei tanti rinomati chef della provincia, l’elenco si può ora allargare in modo consistente grazie anche agli studi e alla collaborazione in atto ormai da anni fra un cuoco che ha scelto di essere uno dei rappresentanti della cucina tradizionale italiana nel mondo, Rinaldo Dalsasso (nella foto in alto), e l’Istituto tutela grappa del Trentino. Oggetto della jont venture culturale, e non potrebbe essere altrimenti, l’utilizzo della grappa in cucina per valorizzare o innovare anche i piatti più antichi. Primo stellato Michelin in

Mariuccia Passera

IL TRIDENTE GARANTISCE LA QUALITÀ DI 21 DISTILLATORI TRENTINI Dinamico imprenditore e testimonial delle qualità della grappa trentina, Giuseppe Bertagnolli si trova oggi a presiedere con grinta e capacità un organismo (l’Istituto tutela grappa del Trentino) che conta su 29 soci, 21 dei quali Giuseppe distillatori (la Bertagnolli quasi totalità della produzione provinciale) e che è uno dei punti forza della “Trentinità”. Le regole ferree per garantire la produzione di un distillato che, pur rappresentando solo il 10% della produzione italiana, è forse il più riconoscibile Stefano per aromaticità e Marzadro

territorialità, sono oggi un esempio per tutto il settore in Italia. I segreti di un successo che si basa su controlli accurati, l’uso del bagnomaria e della distillazione discontinua, vengono da lontano e si devono all’intuizione di Arrigo Pisoni di difendere e tutelare una lavorazione tipica, tanto da costituire nel 1960 l’Istituto trovando via via il consenso di tutti gli altri produttori, a partire dalla famiglia Arrigo Pisoni Marzadro, che ha oggi in Stefano uno dei vicepresidenti dell’Istituto. I precisi requisiti territoriali, chimici e sensoriali della grappa trentina sono garantiti nei confronti del consumatore dal sigilllo del Tridente (il Tridentum, simbolo della città di Trento).

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VENDEMMIA

Assoenologi e VENDEMMIA 2007 Anticipo RECORD ed eterogeneità

a vendemmia 2007 sarà una delle più anticipate degli ultimi 70 anni. Lo ha affermato l’Assoenologi, la più importante organizzazione dei tecnici di cantina d’Italia, che ha invitato però alla cautela sulle previsioni qualitative e quantitative del “vigneto Italia” e sottolinea “la decisa eterogeneità nelle diverse regioni del paese”. «Anche se il 30% delle uve è già in cantina - ha spiegato Giuseppe Martelli, direttore Assoenologi - ogni valutazione risulta piuttosto azzardata, dato che la situazione climatica e meteorica continua a far mutare lo scenario sia in termini qualitativi che quantitativi». Le operazioni di raccolta sono infatti iniziate, in alcune regioni, nella prima decade di agosto, con un anticipo che va dai 10 ai 20 giorni sulla media pluriennale. Questo perché l’inverno 2006/2007 è stato tra i più miti e meno piovosi degli ultimi decenni, il mese di aprile il più caldo degli ultimi 50 anni e quello di luglio il più afoso degli ultimi 25, mentre agosto ha fatto registrare temperature torride al Sud e nella media al Nord. «Queste condizioni - ha continuato Martelli - stanno determinando una

«c’è un forte anticipo al nord ma è meno marcato al sud. La pianta ha comunque lavorato con buona regolarità, svolgendo abbastanza compiutamente tutte le sue fasi vegetative, al contrario del 2003, dove ci fu una sorta di esplosione maturativa repentina. In generale, si raccoglieranno uve dal grado alcolico inferiore al 2006 e dall’acidità più accentuata; sorprende la “semiprecocità” del Sangiovese, mentre il Merlot sembra meno in sofferenza del previsto, in anticipo anche il Nebbiolo. Ricapitolando, una vendemmia 2007 divisa in due: al centro nord mediamente buona con possibilità di risultati molto buoni in alcune zone. Al centro sud non molto diversa dalle ultime due, con una leggero decremento quantitativo».

PRODUZIONE ITALIANA DI VINI E MOSTI NEL 2006 in migliaia di ettolitri Piemonte Valle d’Aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA

3.229 20 1.081 1.159 7.208 1.014 77 6.768 2.978 1.103 1.090 2.316 3.233 376 2.020 7.397 246 484 6.974 859 49.631 Fonte: Istat

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decisa eterogeneità nelle diverse regioni del Paese. Da qui la nostra prudenza, in considerazione anche del fatto che l’Assoenologi, da diversi anni, tra settembre e ottobre, formula previsioni che si discostano di pochissimo dalle rilevazioni che l’Istituto nazionale di Statistica (Istat) ufficializza nella primavera successiva (nel 2006, ad esempio, l’Assoenologi ha stimato la produzione in 49,2 milioni di ettolitri di vino che l’Istat ha confermato nell’aprile 2007 in 49.631.000, con una differenza quindi di solo lo 0,87%). Un quadro dettagliato e completo si può notare anche dalle dichiarazioni di alcuni importanti tecnici italiani, cogliendo anche pareri discordanti. Secondo la voce dell’enologo toscano Carlo Ferrini, la vendemmia «va considerata molto bella e avanti rispetto ad altre annate precoci, come la 2002 o la 2003, specialmente per vitigni come il Sangiovese, in anticipo dai 10 ai 20 giorni sul 2006, a seconda della zona. Non mi sembrano così in avanti i vitigni precoci, che non mi paiono neppure, generalmente, in sofferenza; gradazioni alcoliche più contenute su quelle del 2006 e belle acidità. Naturalmente…incrociamo le dita». Più prudente Riccardo Cotarella, enologo e consulente, secondo cui «si potrebbe pensare a una grande annata limitatamente ai terreni non siccitosi, ma dove la terra soffre di più la penuria d’acqua e, magari, la conduzione del vigneto non è all’altezza, non possiamo aspettarci nulla di buono. Non credo che l’anticipo della vendemmia rappresenti il dato più importante, quanto piuttosto è importante la tipologia del terreno, le condizioni del vigneto e le tecniche agronomiche, quest’ultime, oggi in grado benissimo di supplire anche a situazioni più complicate». Leonardo Valenti, professore di viticoltura dell’Università di Milano e consulente, ha posto l’accento sulla particolare anomalia dell’annata:

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BONARDA

Il CROATINA che fa la differenza in terra d’OLTREPÒ

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a denominazione Bonarda rientra in molte tradizioni locali e accomuna sotto lo stesso nome vitigni spesso tra loro anche notevolmente diversi. Tale denominazione secondo alcuni preparati ampelografi e studiosi del settore andrebbe riservata soltanto al vitigno “Bonarda Piemontese” (noto fino dal 1700 e originario del Piemonte). La qualifica “piemontese” è aggiunta per distinguerlo dai molti altri omonimi, a volte similari nelle caratteristiche principali come nel caso del Bonarda di Chieri o del Monferrato, a volte invece profondamente diverse come nel caso del Croatina chiamato “Bonarda” nell’Astigiano, nel Roero e soprattutto nell’Oltrepò pavese e nei Colli Piacentini, o dell’Uva Rara conosciuto anche come Bonarda a Vercelli, Novara, Biella e nel Canavese. Molte sono, quindi, le omonimie (ne esistono anche altre oltre le citate) dovute probabilmente allo stesso motivo per cui il conte Nuvolone utilizzò ufficialmente per primo tale nome nel 1799: indicare un’uva buona. Il Bonarda Piemontese è diffuso solo in Piemonte e può

essere vinificato in purezza o far parte dell’uvaggio di molte doc (Monferrato, Piemonte, Canavese, Bramaterra, Collina Torinese…) cui apporta colore, zuccheri e profumi freschi e floreali. Al contrario il vino doc Bonarda è ottenuto esclusivamente dal vitigno

Croatina in purezza (il nome sembrerebbe derivare da “croatta” cioè “cravatta” e indicava il fatto che quel vino per la sua bontà era bevuto nei giorni di festa, quelli in cui si portava la cravatta) coltivato nell’Oltrepò

Scheda tecnica Onav: Bonarda Oltrepò Zona di produzione: tutti i Comuni dell’Oltrepò pavese (Provincia di Pavia) Alla vista: rosso rubino vivace e con riflessi violacei. Spuma briosa e compatta con tonalità purpuree Al naso: profumo intenso con note di frutti rossi (more, lamponi e fragoline di bosco) e sentori di fiori di campo. Se giovane si riconosce il profumo di mosto In bocca: fresco, vivace, vinoso, beverino, di corpo leggero, poco tannico, con gusto pieno e asciutto e un buon mordente acido, buona la persistenza aromatica Resa: 10,5 q.li/ha. Titolo alcolometrico: 11% vol. Epoca migliore per il consumo: 1-3 anni Temperatura di servizio: 14-16° C Vitigni: croatina (min. 85%), barbera, ughetta, uva rara, anche da soli (max. 15%) Tipologia: amabile Altre tipologie: secco, dolce e frizzante. Deve essere inserita obbligatoriamente l’indicazione Abboccato o Amabile quando il residuo zuccherino supera i 18g/l e il termine Dolce quando supera i 45g/l Abbinamenti: salumi, salumi d’oca, salsicce, primi tradizionali (risotto con le salsicce), trippa, cassöla, carni rosse, rane in umido, grana padano, quartirolo Riconoscimento della Doc: Decreto 01/06/1995 in sostituzione del D.P.R. 22/10/1987

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BONARDA

SEGUE A PAGINA

LA BONARDA IN PILLOLE 3.900 (sul totale di 4000 nazionali) gli ettari di Croatina in Oltrepò 17 milioni le bottiglie di Bonarda 2006 LE DOC A NOME BONARDA IN ITALIA Piemonte: Colline Torinesi Bonarda, Colline Novaresi Uva Rara o Bonarda, Piemonte Bonarda, Coste della Sesia Bonarda o Uva Rara, Pinerolese Bonarda Lombardia: Oltrepò Pavese Bonarda Emilia Romagna: Colli Piacentini Bonarda

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Bonarda OP BONARDA DOC BRONIS di CANTINA SOCIALE DI BRONI Tipologia vino: Bonarda Etichetta: Op Bonarda Doc Bronis Uvaggio: 100% Croatina Vinificazione: tradizionale Affinamento: in bottiglia per 90 giorni effettuato prima della vendita Colore: rosso rubino brillante Profumo: sentori piacevoli di frutta rossa Sapore: gradevole e caratteristico, ben strutturato Longevità: 2 anni Gradi: 13% vol. Temperatura di servizio: 16-18°C Acidità totale: 6,30 g/l Abbinamenti: ideale con primi piatti, carni rosse e arrosti Cantina Sociale intercomunale di Broni via Sansaluto 81, 27043 Broni (Pv) Tel 0385 51505 - Fax 0385 56024 www.bronis.it - info@bronis.it

BONARDA VIVACE

Oltrepò pavese Doc di IL BOSCO Tipologia vino: Oltrepò pavese Doc vivace Etichetta: Bonarda vivace Uvaggio: 100% Croatina Vinificazione e Affinamento tradizionale, in un secondo momento è rifermentato per ottenere maggiore vivacità Colore: rubino intenso e violaceo Profumo: intenso, e fragrante, con sentori di viola, mandorla amara, amarena e prugna Sapore: asciutto, morbido, sapido e leggermente pétillant Gradi: 12% vol. Temperatura di servizio: 14-16°C Abbinamenti: eccellente con torte salate, agnolotti, ravioli di carne, salumi caldi, carni bianche arrosto o in umido, formaggi mediamente stagionati

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pavese fin dal Medioevo (sembra originario di Rovescala, un piccolo paese in Val Versa: con il nome di Bonarda di Rovescala è citato in un documento del 1192). Sulle origini del nome “Bonarda”, invece, esistono diverse ipotesi, ma nessuna si definisce certa. Quella più suggestiva lo fa derivare dal patronimico longobardo “Bono” con l’aggiunta di “hard” che in longobardo significava “coraggioso e forte”. La ricostruzione di questo termine è basata sul fatto che i Longobardi ebbero come capitale Pavia nei cui domini rientrava l’Oltrepò. Non molto antichi (seconda metà dell’Ottocento), invece, gli studi sul vitigno Croatina, dovuti principalmente al Demaria (1875), al Di Rovasenda (1877) e al Bollettino Ampelografico della Provincia di Novara (1879) in cui le caratteristiche furono accuratamente descritte. Dall’Oltrepò il vitigno si diffuse in alcune aree del Piemonte quali il Novarese, il Vercellese, il Cuneese e l’Alessandrino (Colli Tortonesi) e soprattutto nei Colli Piacentini. Il Croatina è comunque essenzialmente lombardo essendo in Oltrepò la più ampia superficie vitata. Al di fuori di queste aree se ne può riscontrare una buona presenza in Emilia nei colli Piacentini (è previsto in purezza nella doc Colli Piacentini Bonarda e in uvaggio con il Barbera in quella Colli Piacentini Gotturnio) e una sporadica in Veneto e in Sardegna. È da rilevare come in tutte queste zone il vino ottenuto dal Croatina sia denominato Bonarda. Essendo il Croatina un vitigno abbastanza resistente alle malattie e al marciume,

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Tenuta il Bosco Località il Bosco, 27049 Zenevredo (Pv) Tel 0385 245326 - Fax 0385 245324 www.ilbosco.com - info@ilbosco.com ITALIA A TAVOLA NETWORK - SETTEMBRE 2007

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TUTTI GLI EVENTI FIRMATI BONARDA

specialmente negli anni Ottanta del secolo scorso è stato utilizzato spesso per sostituirne altri più delicati, anche se di miglior qualità, raggiungendo una superficie vitata di circa 6.000 ettari, attualmente ridotta di almeno un terzo. Il grappolo grande, conico, di media compattezza e quasi sempre alato. Inoltre, è caratterizzato da acini di media grandezza, sferici e dalla buccia spessa e pruinosa di un bel colore turchino. Caratteristiche generali che in alcune varietà possono mutare anche notevolmente. In annate metereologicamente normali la maturazione delle uve avviene tra fine settembre e inizio ottobre. In passato i vini ottenuti dal Croatina erano stati utilizzati in Oltrepò per produrre vini vivaci e di pronta beva con grande attenzione alla quantità, ma poveri sotto l’aspetto organolettico. In questi ultimi anni, invece, la tendenza è cambiata e alcuni produttori hanno iniziato a realizzare una versione ferma e strutturata della Bonarda, ricorrendo anche all’utilizzo del legno. Diverso il vino ottenuto dal “Bonarda Piemontese” caratterizzato da un colore rosso rubino, dal profumo vinoso e fruttato e dal gusto sapido e poco tannico, morbido ed equilibrato e di media struttura. Salvatore Longo

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Bonarda Selezione Oltrepò pavese Doc LA GENISIA di TORREVILLA

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Tipologia vino: Bonarda Selezione Oltrepò pavese Doc Etichetta: La Genisia Uvaggio: 100% Croatina Vinificazione: pigiatura delle uve con prolungata macerazione del mosto sulle vinacce, fermentazione lenta in recipienti di cemento vetrificato. In recipienti termocondizionati fino all’imbottigliamento Colore: rubino carico con riflessi granata Profumo: molto intenso di frutta matura, leggermente passa Sapore: morbido, persistente e corposo con retrogusto di equilibrata tannicità Gradi: 13% vol. Temperatura di servizio: 12-14°C Abbinamenti: salumi, carni bianche e rosse in umido, stracotti e cacciagione, formaggi stagionati

Torrevilla Viticoltori associati via Villa 2, 27050 Codevilla (Pv) Tel 0383 77520 - Fax 0383 77592 www.torrevilla.it - direzione@torrevilla.it

Vivace? Bonarda! La risposta alla domanda di quale sia il vino vivace per eccellenza non può che essere il Bonarda prodotto in Oltrepò pavese. Vivace, senza dubbio, il vino è: la sua versione vivace è quella più commercializzata e nota. Vivace ma anche facilmente abbinabile a portate di vario tipo, dai primi di pasta e riso alla carne, al tonno, al fritto di pesce, alla pizza, alla frittata, ai salumi. Vivace è anche lo stile delle campagne di comunicazione e di valorizzazione del Bonarda. Tre anni fa, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese aveva scelto come linea di immagine lo stile Pop Art, giovane, colorato e di forte impatto. Lo stile, in tre diverse declinazioni, è stato applicato alle campagne di comunicazione “Provalo con…”, alle immagini di situazioni Bonarda Style e alle immagini che sottolineano l’origine del vino Bonarda d’Oltrepò da uva Croatina. Ma Bonarda Style non è soltanto immagine, bensì un “palinsesto” che comprende eventi decisamente sopra le righe per la promozione di un vino. Soltanto per citare alcuni esempi, basti pensare alla sfilata milanese di abiti Bonarda Style. E, ancora, vanno ricordate le performance Bonarda Style in abbinamento al Carnevale di Viareggio, a Cheese nell’edizione 2005 e in quella 2007, alla guida Pappa Milano e Pappa Roma (2005 – 2006) e alla guida “Low Cost” di Gambero Rosso (2007). Rilevante l’impatto di eventi come “B&B – Bonarda & Brunch”, realizzato negli spazi di SuperStudioPiù a Milano, nel dicembre 2005: fra assaggi, degustazioni e musica, i visitatori di B&B erano stati circa 700. Bonarda Style è anche un Magazine, pubblicato ogni anno e giunto nello scorso marzo alla sua seconda edizione, in tre lingue (italiano, inglese e tedesco). Ed è una serie di gadget promozionali: magliette, portachiavi, segnalibri, borse, distribuiti in occasione di manifestazioni ed eventi. Al Bonarda il Consorzio ha dedicato anche un sito, www.bonarda.it, che illustra le caratteristiche del vino e dell’uva Croatina, gli eventi in programma.

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A OLTREVINI 2007 SI OMAGGIA LA DOCG L’Oltrepò pavese ha un cuore che pulsa, forte della vitalità e del dinamismo di aziende agricole, cantine, imprese che costituiscono il comparto vitivinicolo più esteso della Lombardia: questo cuore è Oltrevini la manifestazione simbolo del territorio, in programma a Casteggio dal 30 agosto al 4 settembre. La 37a edizione della rassegna dei vini e degli spumanti dell’Oltrepò pavese ha assunto un valore particolare: si tratta del primo appuntamento del settore che celebra l’espressione del parere favorevole del ministero delle Politiche agricole per l’assegnazione della Docg al metodo Classico Oltrepò. Oltrevini si fa tribuna d’eccezione dei primati e degli ottimi risultati raggiunti dal territorio, promuovendo nei giorni della manifestazione, in un’unica location, le realtà esemplari della cultura e del business del vino in Oltrepò pavese. “Amo l’Oltrepò”, l’head-line che ha accompagnato la comunicazione della manifestazione, è una dichiarazione chiara e indiscutibile della dinamicità del territorio che si evolve, si trasforma e vince anche a livello nazionale.Tra le altre innovazioni la collocazione del Wine Bar all’ingresso della manifestazione e una nuova gestione per il Ristorante di Oltrevini.

Rosso giovane vivace DONNA - BONARDA di TENUTA BORGOLANO

BONARDA AMABILE

Tipologia vino: Rosso giovane vivace Etichetta: Donna - Bonarda Uvaggio: 100% Croatina Vinificazione: parziale sovramaturazione, pigiadiraspatura, fermentazione in vasche di cemento, lunga macerazione, fermentazione malolattica e rifermentazione in autoclave Affinamento: 6 mesi in bottiglia Colore: rubino intenso con riflessi violacei Profumo: fine, intenso, franco, di frutti rossi e maturi Sapore: sentori eterei che ricordano mandorla, vaniglia, cioccolato. Caldo, morbido, leggermente tannico e persistente Gradi: 13,5% vol. Temperatura di servizio: 16°C Abbinamenti: salumi, agnolotti con sugo di brasato, piatti saporiti, anche a tutto pasto

Tipologia vino: Oltrepò pavese Doc Etichetta: Bonarda amabile Uvaggio: 100% Croatina Colore: rosso rubino carico con riflessi violacei Profumo: intenso, gradevole e caratteristico Sapore: amabile, armonico con una spuma leggera ed evanescente Gradi: 10% vol Temperatura di servizio: 1820°C Acidità totale: 6 g/l Abbinamenti: ottimo in tutte le occasioni, in particolare se servito in accompagnamento a svariati piatti leggeri

Tenuta Borgolano via Pianazza 44/46, 27040 Montescano (Pv) Tel - Fax 0385 60070 www.tenutaborgolano.it - info@tenutaborgolano.it

Cantina di Canneto frazione Camponoce 27, 27044 Canneto Pavese (Pv) Tel 0385 60078 - Fax 0385 262060 www.cantinacanneto.it - info@cantinacanneto.it

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Oltrepò pavese Doc di CANTINA DI CANNETO

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Le bollicine rosse de IL BOSCO che PIACCIONO all’Italia L

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a Tenuta il Bosco rappresenta una delle tenute storiche della famiglia Zonin, collocata in un territorio, quello dell’Oltrepò pavese, che è da sempre simbolo di una antica tradizione enologica. Ma rappresenta molto di più nel panorama vitivinicolo nazionale: è il 1° produttore privato di bollicine di Bonarda in Oltrepò, che sono principalmente distribuite e realizzate per soddisfare il canale Horeca. La Tenuta il Bosco riunisce le terre appartenute, fino al ‘700, alle monache del convento di Santa Maria in Teodote: oltre 150 ettari tornati al massimo splendore grazie ai nuovi impianti, progettati per ottenere uve di eccellente qualità. L’obiettivo principale dell’azienda di Zenevredo è un vero e proprio progetto volto a valorizzare lo straordinario patrimonio dell’Oltrepò pavese in tutte le sue molteplici forme, come ha spiegato Gianni Zonin (nella foto in alto), secondo cui «il potenziale qualitativo di queste terre è ancora oggi parzialmente inespresso. Il grande impegno profuso in vigna e in cantina nella Tenuta il Bosco sono tutti volti a dare all’Oltrepò pavese un’immagine di altissimo livello. Con vini spumanti e rossi straordinari, l’Oltrepò ha buone

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Tenuta il Bosco Località il Bosco - 27049 Zenevredo (Pv) Tel 0385 245326 - fax 0385 245324 www.ilbosco.com - info@ilbosco.com

prospettive per imporsi: ne è un esempio la Bonarda, che in questi anni ha conquistato nuovi consumatori in quasi tutto il centro nord d’Italia oltre ai tradizionali clienti che vedono la metropoli milanese in testa». In particolare, il Bonarda vivace proposto dal Bosco dimostra una fragrante vivacità dovuta alla vinificazione tradizionale, arricchita da un profumo intenso e fruttato e da un colore puro e violaceo. Si tratta di un vino asciutto e sapido, leggermente pétillant, che va servito a una temperatura mai superiore al 16°C. Risulta ideale per accompagnare salumi, piatti tipici del territorio pavese, carni bianche arrosto o in umido e formaggi di media stagionatura. g.n.

BONARDA IL BOSCO

40.000 bottiglie vendute nel 2006

85% vendita nel nord italia

30% vendita in Piemonte,Val d’Aosta, Liguria, Lombardia

55% vendita in Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna

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punta al “progetto qualità” CANTINA DI BRONI L’

Oltrepò pavese, piccola regione collinare a sud della Pianura Padana, è sin dai tempi degli antichi Romani una terra vocata per la produzione di vini di altissima qualità. Nel cuore di questa regione, nel comune di Broni (Pv), allo sbocco del torrente Scuropasso, sorge la Cantina Sociale Intercomunale di Broni. Nel giugno del 1960 alcuni

viticoltori iniziarono una grande avventura nel mondo del vino. Oggi, dopo cinquant’anni, circa 550 soci viticoltori conferiscono alla Cantina oltre 200.000 quintali di uve prodotte sotto il controllo di agronomi designati. Questo controllo si rende necessario in

ENONEWS quanto è sempre più importante poter certificare la provenienza e le caratteristiche qualitative dell’uva per meglio indirizzare nelle filiere produttive il prodotto di partenza. L’ultima vendemmia ha dato enormi soddisfazioni, sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo. Le uve, dopo la selezione da parte degli agronomi nei vigneti, sono raccolte rigorosamente a mano, portate in cantina per essere vinificate con i più moderni sistemi tecnologici, in ambienti termocondizionati, sotto il controllo di enologi, che si attengono alle vecchie tradizioni dell’Oltrepò pavese. La produzione comprende vini e spumanti Doc come Classese metodo Classico, Pinot Spumante Brut metodo Martinotti, Moscato Spumanti. Oppure vini leggermente frizzanti quali Bonarda, Barbera, Pinot nero vinificato in bianco, Riesling, Moscato e Sangue di Giuda. Vini fermi come Pinot grigio e Riesling, oppure invecchiati come Buttafuoco e Rosso Oltrepò. Sono quattro vini i fiori all’occhiello che stanno riscuotendo un ottimo successo, frutto del progetto qualità della cantina: Pinot nero in rosso barricato vendemmia 2004, Barbera barricato vendemmia 2003, Bonarda e Pinot nero in bianco vendemmia 2005. Dalla vite alla commercializzazione la cantina garantisce la totale qualità e genuinità dei prodotti, diffusi sull’intero territorio nazionale, europeo (Germania, Belgio, Inghilterra) ed extraeuropeo (Stati Uniti, Canada, Perù). Per tutti i clienti la Cantina Sociale di Broni, aperta anche sabato e domenica, è offerta un’accogliente “Bottega del Vino” dove è possibile degustare e acquistare l’intera gamma di prodotti sia in bottiglia che sfusi di annata 2006.

Cantina Sociale Intercomunale di Broni via Sansaluto 81, 27043 - Broni (Pv) Tel 0385 51505 - Fax 0385 56025 www.bronis.it - info@bronis.it

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Il GARDA CLASSICO pun L’obiettivo del neo P

iù ricerca e valorizzazione della tipicità del Groppello. Questo uno deglui obiettivi del neo presidente del Consorzio del Garda Classico, Sante Bonomo (nella foto a fianco), che nel raccogliere il testimone di Palo Turina ne ha sottolineato la capacità di creare una squadra che, ora, dice, deve diventare il motore del mondo del vino gardesano. Un traguardo che può essere raggiunto solo puntando su un’unità che a volte non è perfettamente riuscita al Consorzio, dove le anime sono tante. Forse anche troppe.E proprio per puntare tutto sulla squadra, Bonomo ha presentato un programma che richiede unità interna e forte condivisione e che intende

attuare d’intesa con due dei più giovani produttori del Garda bresciano, non a caso suoi vice: Cristina Inganni (della cantina Cantrina nella foto a destra) e Giovanni Avanzi (nella foto del servizio in basso). Fra i primi campi d’azione ci sarà certamente il tema della vigilanza, con l’ormai imminente assunzione dei compiti erga omnes che costituiscono una delle più importanti eredità della gestione di Turina e che entreranno in funzione con la vendemmia del prossimo anno. C’è poi il tema della modifica dei disciplinari, per definire meglio una tipologia di vino su cui tutti devono puntare e comporterà ricadute

importanti an che per il Chiaretto, che più che mai ha bisogno di una “aggiustatina” per cogliere la meglio le tendenze del mercato oggi favorevoli ai rosati. Nei programmi del neopresidente, che si porta in dote lo sviluppo assicurato alla zona come direttore della Civielle di Moniga del Garda (Bs), c’è anche la ribadita volontà di collaborazione con tutti gli enti e gli organismi coi

Il Trofeo Molmenti ad AVANZI

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firmato dalle Cantine Avanzi di Manerba del Garda (Bs) il miglior Chiaretto Garda Classico dell’estate 2007: a emettere il verdetto è stata la commissione di esperti della Fiera di Moniga e del Chiaretto, che ha attribuito alla storica azienda gardesana l’edizione 2007 del “Trofeo Pompeo Molmenti”. Al secondo posto si sono classificate ex-aequo la Cantina Franzosi di Puegnago e l’Agricola Provenza di Desenzano del Garda. Grande soddisfazione per la famiglia Avanzi, che aveva già vinto le prime tre edizioni consecutive del Premio portando a casa in via definitiva il trofeo. «Era qualche anno che aspettavamo questo risultato - ha detto Giovanni

Avanzi (nella foto). Ma è un piacere soprattutto il fatto che questo ritorno sul podio avvenga in un momento davvero positivo per questo prodotto!». Positivo il bilancio finale della manifestazione: il pubblico ha decretato il pieno successo della nuova formula della manifestazione che ha puntato all’abbinamento tra Chiaretto e sapori del territorio. «Dalla Fiera di Moniga arriva la conferma che il 2007 è davvero l’anno del Chiaretto - ha detto l’assessore al turismo di Moniga Luigi Alberti. E la cosa, dopo tanti sforzi promozionali non può che farci piacere».

LUGANA E CHIARETTO D’ORO A LOS ANGELES Al concorso internazionale Wine & Spirits Competition 2007 di Los Angeles le Cantine Avanzi di Manerba del Garda (Bs) hanno vinto 2 medaglie: l’oro con il Lugana di Sirmione Doc 2006 Vigna Bragagna e l’argento con il Chiaretto Garda Classico Doc 2006.I vini presentati al concorso sono stati 3.789 da 16 differenti Paesi. Inoltre il Lugana di Sirmione 2006 è stato anche l’unico vino bianco lombardo selezionato dai tecnici degustatori della fiera internazionale Prowein 2007 di Düsseldorf.

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ta tutto sull’unità presidente SANTE BONOMO mia cura raccogliere e portare avanti con la medesima determinazione». Si va dall’Ente vini bresciani, che dopo una fase di stallo, deve trovare un nuovo impulso nel ruolo di sinergia che può assicurare a tutti i produttori di vino bresciani, al

Consorzio del Lugana, con il quale un coordinamento è per molti versi imposto anche dalal reasltà die molti produttori che aderiscono ad entrambi. a.l.

quali interagisce il Consorzio. «Il consiglio appena insediato è formato per oltre due terzi dai consiglieri che hanno amministrato il Consorzio nel triennio precedente – ha detto Bonomo - questo grazie alla guida di un presidente come Paolo Turina, che ha saputo creare un gruppo coeso ed avviare progetti di grande importanza che sarà ora

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utti sanno che la terra di Lugana, a sud del lago di Garda, è altamente vocata per i vini bianchi. Il vitigno Trebbiano di Lugana (Turbiana) ha trovato qui terreno e clima adattissimi. Un’azienda, la “Provenza” di Fabio e Patrizia Contato, si è aggiudicata nei mesi scorsi premi su premi per la sua produzione di Lugana Superiore Molin 2005, a conferma ancora una volta che il Lugana è un bianco che può invecchiare bene. “Io consiglio di consumare tranquillamente il mio Molin fino a cinque anni dalla vendemmia”, dice sicuro Fabio Contato (nella foto).

Gli ultimi prestigiosi riconoscimenti per questo vino, annata 2005, sono la medaglia d’oro in Francia a “Le Challange international du vin”, medaglia d’argento al Vinalies Internationales di Parigi, altra medaglia d’argento al “Los Angeles International Wine e Spirit 2007 Competition”, medaglia di bronzo all’International Wine Challenge 2007 di Londra. «Una grande soddisfazione - afferma Fabio - perché ancora una volta ho avuto conferma delle grandi potenzialità del Trebbiano di Lugana, che ben si presta all’invecchiamento. Sono orgoglioso di questo grande bianco, frutto della lunga esperienza aziendale». Un vino che gli intenditori gustano con il fois gras e il tartufo bianco d’Alba, ma va bene anche con

tutti i primi piatti con sughi di pesce, con il carpaccio di carne cruda e i formaggi di media stagionatura. L’azienda agricola Provenza comprende quattro cascine tra Sirmione e Desenzano, per un totale di 45 ettari vitati in proprietà e 40 in affitto. La commercializzazione è rivolta prevalentemente alla ristorazione, alle enoteche e alle gastronomie, con 70 agenti nei più importanti capoluoghi d’Italia. Il Lugana doc Superiore Molin 2005 di Provenza viene affinato sui lieviti in vasca d’acciaio per 12 mesi, quindi in bottiglia per almeno due mesi. Non vi è stato uso di barriques, seguendo le esigenze e il gusto del consumatore più attento. La produzione è di 80 mila bottiglie.

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Ricchi premi da tutto il mondo per il LUGANA MOLIN di PROVENZA

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Lugana, PIACEVOLEZZA e LONGEVITÀ a giudizio di pubblico e giornalisti P

er il terzo anno consecutivo, il verdetto finale del Premio enologico “Stella del Garda” è stato delegato al pubblico. Non un pubblico selezionato scelto fra esperti ma una “giuria popolare” composta da persone che ogni giorno sono chiamate ad assaporare e degustare uno dei più illustri, e famosi, vini bianchi d’Italia, il Lugana appunto. In sostanza sono stati proprio i consumatori che, avendo a disposizione praticamente tutta la produzione dei Lugana, nelle varie tipologie, hanno espresso attraverso delle apposite schede il

loro parere sulla “piacevolezza” dei Lugana proposti. Tre sono stati gli appuntamenti previsti dal Consorzio di Tutela, presieduto da Francesco Montresor, per questa edizione: la prima dello scorso 29 giugno a Sirmione e la seconda il 27 luglio sempre nelle tre principali piazze di Sirmione. La terza, quella conclusiva, si è tenuta a Peschiera del Garda lo scorso 19 agosto in occasione del Palio della Mura. La partecipazione alla degustazione “popolare” dei circa 100 Lugana presentati dai vari produttori

aderenti al Consorzio Tutela Lugana Doc, era subordinata all’acquisto di una sorta di coupon che dava diritto all’assaggio dei Lugana presenti, serviti dai professionisti Ais, a un bicchiere realizzato per l’assaggio e la degustazione del Lugana, a un portabicchiere e alla scheda della Piacevolezza. L’ultima fatica, ma non meno importante, è stato affidata, lo scorso 26 agosto, alla giuria specializzata dei giornalisti che esprimerà a settembre il proprio parere circa la “longevità” dei Lugana Doc.

Al castello di PADENGHE regnano VINI e CHEF

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ini e prodotti del territorio del Garda proposti in abbinamento in un luogo assolutamente inconsueto, quanto spettacolare, come gli spalti del castello di Padenghe sul Garda (Bs). Questo il contesto di una serata straordinaria organizzata dal Comune di Padenghe in collaborazione con l’assessorato provinciale all’agricoltura e la Bcc del Garda estiva con annesso workshop dedicato alla degustazione di vini del Garda di cantine dei Consorzi del Lugana, del Garda Classico e di

San Martino della Battaglia. Per quanto riguarda la presenza degli chef ricordiamo che Roberto Magnani dell’”Hosteria La Cuccagna” di Dovera (Cr) ha iniziato la serata con una gustosa Insalata di Coregone ai fiori di zucca su cui è stato proposto del Lugana. Giuliana Germiniasi del ristorante “Capriccio” di Manerba del Garda (Bs) ha poi presentato dei delicatissimi Ravioli di pasta fresca farciti di crema di mais e formaggio bagoss tartufo nero e uova in camicia, in abbinamento con del Groppello. Come secondo Salvatore Tassa del ristorante “Colline Ciociare” di Acuto (Fr) ha invece proposta una

straordinaria Variazione di coniglio e Ceci servita con vini San Martino della battaglia. Nerio Beghi della “Pasticceria Sirani” di Bagnolo Mella (Bs) si è occupato dei dolci, fra cui una Torta di cannoncini in piedi e una degustazione di piccola pasticceria accompagnati da vini dolci del lago, mentre Fabio Gottardi del “Pane Caffè” di Collebeato (Bs) ha proposto interessanti selezioni di pane. m.p.

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a Termeno vince tutto l’Alto Adige

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Al di là del valore del alle star di Termeno (dalla vino, la manifestazione di Cantina Tramin ad Elena Walch, della quest’anno si è caratterizzata da Hofstätter a Elzenbaum, da cucina fusion a Plattenhof a W. e G. Walch) ai migliori anche per una decisa volontà di Monaco di Baviera), produttori del resto della provincia di “allargare” il mondo di riferimento che ha puntato forse del Gewürztraminer puntando su Bolzano (da Ritterhof alla cantina di troppo sulle note dolci abbinamenti Cornaiano, da quella di e aromatiche dei piatti insoliti o San Palo alla H. Lun) tutti orientali a base di latte provocatori. i produttori altoatesini di di mandorla. Di grande Pienamente Gewürztraminer possono intensità i piatti curati riuscito il essere più che soddisfatti: dalla stellato Heinz Beck seminario anche il 6° simposio che nell’evento al top del sulle grappe di internazionale dedicato al Simposio, pur in presenza monovitigno di vino simbolo del territorio di valide scelte del Luigi Odello, si è rivelato un successo sommelier Marco Reitano, o di grande che ben giustifica gli sforzi è sembrato a volte interesse degli organizzatori guidati prevaricare sulle fragranze le proposte da Franz Scarizuola. del Tramin che, forse, sull’utilizzo La qualità delle Joseph Peter Heinz Beck non era sempre il vino più nella cioccolata produzioni adatto. realizzate da Alberto Farinelli dell’Alto Adige (Perugina), un po’ meno convincenti presentate in 3 m.p. le proposte di abbinamento di uno giorni di seminari e degustazioni per chef della levatura di Joseph Peter (il più grande addetti ai lavori interprete e non ha retto il confronto con tutta la concorrenza internazionale, confermando anzi come la tipologia progressivamente messa a punto da una folta schiera di enologi di livello (che trovano in Willi Stürz uno dei rappresentanti più noti) incontra sempre più il favore del mercato. A tal punto che qualche produttore come Martin Foradori si dichiara favorevole a un minimo incremento della resa per ettaro in vigneto per non deludere le aspettative della clientela. Il tutto partendo dalla considerazione che una qualità di NICOLETTA E MATTEO LO VALORIZZANO A ORNAGO vino così elevata non ne verrebbe colpita. Metti insieme un cuoco estroso e un sommelier di razza, materie prime di assoluta qualità, ed ecco valorizzato al massimo il Gewürztraminer (Altoatesino, tedesco o alsaziano che sia). È quanto è puntualmente accaduto all’Osteria della Buona Condotta di Ornago (Mi) - locale specializzato in carne e neoacquisito ristorante del Buon Ricordo con il Guanciale all’olio - che in un’insolita serata estiva dedicata solo al pesce ha stupito alla grande presentando ricercate proposte di cucina con azzeccatissimi abbinamenti con il re dei vini aromatici, sia di tipolo secco che passito. Matteo Scibilia e Nicoletta Rossi, utilizzando prodotti esclusivi distribuiti da Longino e Metro hanno servito, fra gli altri, pesce d’alto mare nella carta fata, carpaccio di salmone selvaggio Chinnok e Bonito bianco dei Paesi Baschi, crema di fagioli con raviolini e granchio reale.

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15 VINI ITALIANI premiati con l’oro al 3° Concorso internazionale

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i svolge ogni anno a giugno a Brentino Belluno (Vr), con il patrocinio dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, il Concorso Internazionale dedicato al Pinot grigio, un evento molto atteso per appassionati e aziende, che consacra un trend di consumo e apprezzamento che va avanti ormai da decenni. Sono stati 104 tra italiani ed esteri i vini iscritti a questa 3ª edizione del Concorso internazionale (quasi tutti del 2006, pochi del 2005). Quattro erano le Nazioni partecipanti (Italia, Austria, Germania e USA), tre le commissioni internazionali di valutazione composte da giornalisti ed enologi esperti e competenti. Le degustazioni di valutazione si sono svolte presso la sede della Cantina Valdadige di Brentino Belluno (Vr), il maggior e più vocato produttore di Pinot grigio nell’area veronese. Tra gli scopi dell’iniziativa particolarmente importante è quello di spingere i produttori a ricercare una qualità sempre maggiore: in ogni edizione quindi si affianca al concorso una giornata di studi (Giornata tecnica per i viticoltori in Valdadige). I vincitori del 3°Concorso sono stati premiati durante una cerimonia avvenuta il 30 giugno presso il comune di Brentino Belluno. Non è stata assegnata nessuna Gran Medaglia d’oro (punteggio minimo richiesto: 90). Sono state assegnate 25 medaglie d’oro di cui 15 a vini italiani e 5 d’argento. Tra le Nazioni estere trionfo della Germania con 9 ori e 1 argento. Un oro anche all’Austria. Il premio della stampa è stato attribuito dalla giuria dei giornalisti ex aequo - uno per nazione, al vino con il punteggio più alto in quella nazione (comunque superiore a 85 centesimi) - a Italia, Germania e Austria. I vini premiati sono stati: per l’Italia la Doc Trentino Pinot grigio Linea Affinati 2005 della Athesia Vini srl, per l’Austria la Die Versuchung Pinot Gris 2006 della Weingut Krug e per la Germania il Grauer Burgunder QbA trocken 2006 della Weingut Bernhard Huber.

I PREMIATI DEL 2007 Medaglia d’Oro • Azienda agricola Ca’ di Frara - Doc Oltrepò pavese Pinot grigio Raccolta Tardiva - 2005 • Azienda agricola Maso Poli - Doc Trentino Pinot grigio - 2006 • Azienda Vinicola Gaierhof - Doc Trentino Pinot grigio - 2006 • Becksteiner Winzer eG - Dainbacher Alte Burg Grauer Burgunder Spätlese trocken - 2006 • Becksteiner Winzer eG - Marbacher Frankenberg Grauer Burgunder Kabinett trocken - 2006 • Borgo Stajnbech - Doc Lison - Pramaggiore Pinot grigio - 2006 • Cantina Nals Margreid - Doc Alto Adige Pinot grigio - 2006 • Cantina Sociale Mori Colli Zugna Soc. Coop. Agr. - Doc Trentino Pinot grigio Ruländer - 2006 • Cantina Valdadige Coop. Agr. - Doc Valdadige Terradeiforti Pinot grigio Ramato - 2005 • Casa vinicola Botter Carlo & C. (Azienda agricola La di Motte) - Doc Piave Pinot grigio “La di Motte” - 2006 • Casa Vitivinicola Tinazzi - Igt della Provincia di Pavia Pinot grigio “Ca’ Isidora” - 2006 • Cavit - Doc Trentino Pinot grigio (Rülander) Bottega Vinai - 2006 • Cavit - Doc Trentino Pinot grigio Ca’ Ernesto - 2006 • Durbacher Winzergenossenschaft eG - Kochberg grauburgunder Qualitatswein trocken modern - 2006 • Gigante Adriano - Doc Colli Orientali del Friuli Pinot grigio - 2006 • Marcato Azienda agricola - Igt Veneto Pinot grigio “La Giareta” - 2006 • Vinicola VI.BE. (Ca’ Selva) - Igt Pinot grigio Venezia Giulia “Ca’ Selva” - 2006 • Vivallis - Doc Trentino Pinot grigio - 2006 • Weingut Axel Kreichgauer - Gau -Odernheimer Fuchsloch Grauer Burgunder - S - trocken- 2006

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Medaglia d’argento • Azienda agricola Sant’Elena - Igt Venezia Giulia Pinot grigio - 2006 • Becksteiner Winzer eG - Gerlachsheimer Herrenberg Ruländer Auslese - 2006 • Cantina Valdadige Coop. Agr. - Doc Valdadige Pinot grigio - 2006 • San Simone di Brisotto - Doc Friuli Grave Pinot grigio “Prestige“ - 2006 • Vivallis - Doc Trentino Pinot grigio Vigna Reselè - 2006 Menzioni del Premio della Stampa Italia: Athesia Vini (Cantina di Avio) - Doc Trentino Pinot Grigio Linea Affinati Viticoltori in Avio - 2005 Austria: Weingut Krug - Die Versuchung Pinot Gris - 2006 Germania: Weingut Bernhard Huber - Grauer Burgunder QbA trocken - 2006

Pinot grigio Igt Veneto PINOT GRIGIO

di MARCATO Tipologia vino: Pinot grigio Igt Veneto Etichetta: Pinot Grigio Uvaggio:100% Pinot grigio Vinificazione: spremitura soffice con fermentazione a temperatura controllata di 15°C con 30% di fermentazione malolattica Affinamento: 5 mesi sulle proprie fecce Colore: giallo tenue Profumo: di frutto giallo maturo Sapore: pieno, avvolgente, con finale fresco Gradi: 13,5% vol Temperatura di servizio: 10°-12°C Acidità totale: 6,04 g/l Abbinamenti: antipasti, primi piatti, zuppe e pesce in umido Azienda agricola Marcato via Prandi 10, 37030 Roncà (Vr) Tel 0457 460070 - Fax 0457 461003 www.marcatovini.it - marcato@marcatovini.it

Trentino Pinot grigio Doc 2006

Trentino Pinot grigio Doc 2006

AZIENDA AGRICOLA MASO POLI

AZIENDA VINICOLA GAIERHOF

di MASO POLI

di GAIERHOF

Tipologia vino: Trentino Pinot grigio Doc 2006 Etichetta: Azienda agricola Maso Poli Uvaggio: 100% Pinot grigio Vinificazione: in bianco a temperatura controllata. 40% fermentazione in barriques, 60% in acciaio Invecchiamento: 6 mesi in barrique poi in acciaio Affinamento: 3 mesi in bottiglia Colore: giallo paglierino con riflessi ramati Profumo: delicato e gradevole Sapore: secco, fine e armonico, con buona struttura e persistenza Longevità: 3-4 anni Gradi: 13,5% vol. Temperatura di servizio: 10°C Acidità totale: 5,5 g/l Abbinamenti: aperitivi, piatti tipici della cucina mediterranea, pesce, lessi di carne

Tipologia vino: Trentino Pinot grigio Doc 2006 Etichetta: Azienda vinicola Gaierhof Uvaggio: 100% Pinot grigio Vinificazione: in bianco a temperatura controllata. Fermentazione con lieviti selezionati per circa 12 gg Invecchiamento: 6 mesi in acciaio Affinamento: 1 mese in bottiglia Colore: giallo paglierino brillante Profumo: fine e delicato Sapore: secco, rotondo e aromatico, di carattere Longevità: 14-16 mesi Gradi: 13% vol. Temperatura di servizio: 10°C Acidità totale: 5,5 g/l Abbinamenti: minestre saporite, piatti a base di uova, trota alla brace, gnocchi alle prugne, lessi di carne e pollame

Azienda agricola Maso Poli via Masi di Pressano 33, 38015 Pressano di Lavis (Tn) Tel 0461 871519 - Fax 0461 658587 www.masopoli.com

Azienda vinicola Gaierhof srl via IV Novembre 51, 38030 Roverè della Luna (Tn) Tel 0461 658514 - Fax 0461 658587 www.gaierhof.com - informazioni@gaierhof.com

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• Weingut Bernhard Huber - Grauer Burgunder QbA trocken - 2006 • Weingut Ed. Weegmüller - Haardter Herrenletten Grauer Burgunder trocken Alte Reben - 2006 • Weingut Ed. Weegmüller - Haardter Herrenletten Grauer Burgunder trocken Alte Reben - 2005 • Weingut Krug - Die Versuchung Pinot Gris - 2006 • Weingut Müller-Catoir - Haardter Herrenletten Grauburgunder spätlese trocken - Qualitätswein mit prädikat - 2006 • Winzergenossenschaft Kiechlinsbergen - Ölberg Grauburgunder Spätlese trocken - 2006

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Valle d’Aosta: Doc Valle d’Aosta Lombardia: Doc Garda Colli Mantovani • Doc Oltrepò Pavese • Doc Valcalepio Alto Adige: Doc Alto Adige Trentino: Doc Trentino • Doc Valdadige Veneto: Doc Arcole • Doc Breganze • Doc Corti • Benedettine del Padovano • Doc Colli Berici • Doc Garda • Doc Lison-Pramaggiore • Doc Montello e Colli Asolani • Doc Monti Lessini • Doc Riviera del Brenta • Doc Vicenza • Doc Vini del Piave Friuli Venezia Giulia: Doc Carso • Doc Colli Orientali del Friuli • Doc Collio Goriziano • Doc Friuli Annia • Doc Friuli Aquileia • Doc Friuli Grave • Doc Friuli Isonzo • Doc Friuli Latisana • Doc Lison-Pramaggiore Emilia Romagna: Doc Colli di Parma • Doc Colli di Scandiano e di Canossa • Doc Colli Piacentini Toscana: Doc Colli dell’Etruria Centrale • Doc Montecarlo • Doc Sant’Antimo • Doc Valdichiana Marche: Doc Colli Pesaresi Umbria: Doc Colli del Trasimeno • Doc Colli Perugini • Doc Torgiano

Pinot Grigio CA’ SELVA di VI.BE.

Pinot grigio Doc Cof 2006 di GIGANTE

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l Pinot Grigio negli ultimi decenni del secolo appena concluso è stato certamente uno dei vini più richiesti, anzi per un certo periodo è stato “di moda” offrirlo agli amici o ordinarlo al ristorante. Fu il primo dei grandi bianchi aromatici che negli anni successivi avrebbero conquistato il mercato. La popolarità del vino fece superare l’ipotesi che il vitigno potesse dare risultati positivi solo nelle regioni del Nord-Est (dove la coltivazione dei Pinot a bacca sia bianca, sia rossa si era consolidata) in cui le particolari condizioni pedoclimatiche, (ventilazione e sbalzi termici tra giorno e notte che esaltano i profumi delle uve) erano oggettivamente simili a quelle francesi. Si scoprì che quella dei Pinot era una famiglia con una grande adattabilità alle diverse situazioni pedoclimatiche, le coltivazioni di Pinot grigio quindi si sono estese in tutte le aree vinicole italiane: sono circa 38 le Doc Pinot grigio in Italia, oltre ai vini da tavola o a Igt che a tale vitigno fanno riferimento. Le caratteristiche sono diverse a seconda della regione, del terreno e del clima: in Alto Adige, per esempio, il vitigno presenta un’acidità più decisa (fattore che consente un maggiore invecchiamento), mentre nel Friuli è molto “ricco” e in Toscana e Sicilia può usufruire di terreni e temperature (specie in Sicilia) particolari, con risultati comunque sempre di notevole interesse.

Le Doc del Pinot Grigio in Italia

Tipologia vino: Pinot grigio Etichetta: Ca’ Selva Uvaggio:100% Pinot grigio Vinificazione: in bianco a temperatura controllata Affinamento: lasciato maturare sui lieviti Colore: giallo paglierino Profumo: aromatico, caratteristico, ricorda la pietra focaia Sapore: asciutto e morbido, pieno Longevità: 2-3 anni Gradi: 13,5% vol Temperatura di servizio: 10°-12°C Acidità totale: 5,4 g/l Abbinamenti: ottimo da accompagnare ad aperitivi e antipasti, a minestre leggere, a piatti con uova e pesce oppure svariati risotti

Tipologia vino: Pinot grigio Doc Cof 2006 Etichetta: Pinot grigio Uvaggio:100% Pinot grigio Vinificazione: in acciaio Affinamento: 7 mesi sublies, 2 mesi in bottiglia Colore: leggermente ramato Profumo: intenso ed elegante con note fruttate in cui predomina la pera Sapore: complesso, fresco e avvolgente con finale morbido, di frutti a polpa bianca Longevità: 5 anni Gradi: 14,5% vol Temperatura di servizio: 10°C Acidità totale: 5,5 g/l Abbinamenti: risotti e primi piatti con pesce e verdure, crostacei. Ottimo anche come aperitivo

VI.BE. Srl via San Pietro 495, 30023 Concordia Sagittaria (Ve) Tel 0421 274704 - Fax 0421 274530 www.caselva.it - caselva@vibesrl.it

Azienda agricola Gigante Adriano via Rocca Bernarda 3, 33040 Corno di Rosazzo (Ud) Tel - Fax 0432 755835 www.adrianogigante.it - info@adrianogigante.it

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MÜLLER THURGAU

125 anni di MÜLLER THURGAU ompie nel 2007 la bellezza di 125 anni il Müller Thurgau, l’incrocio viticolo ideato dal professor Hermann Müller di Thurgau, nella Svizzera tedesca - da cui il nome del vitigno. Il genetliaco è stato celebrato lo scorso luglio, in occasione della XX Rassegna Internazionale del Müller Thurgau di Cembra, in un convegno significativamente intitolato: “1882 2007: 125 anni di vino, 20 di Rassegna Internazionale. Müller Thurgau: origini e virtù di un vino sempre in prospettiva?”. Al convegno hanno preso parte, come relatori, insigni personalità del mondo della ricerca (Attilio Scienza, Rudolf Ries, Stella Grando, Fulvio Mattivi) e della produzione (gli enologi Francesco Polastri e Mario Pojer); a moderare i lavori è stato chiamato Carlo Cambi, già direttore de “I Viaggi di Repubblica”. Nel nostro Paese il Müller Thurgau è giunto nel dopoguerra, a Conegliano Veneto, e ha trovato un ambiente d’elezione soprattutto nella bellissima val di Cembra, in Trentino, una valle che ha visto il suo paesaggio

agrario letteralmente “disegnato” da questa varietà. Ed è proprio la val di Cembra che oggi sembra in grado di fornire il maggior valore aggiunto al Müller Thurgau di produzione italiana. Dal punto di vista della ricerca le produzioni trentine stanno sperimentando incroci con altre varietà pregiate, come ad esempio il Trebbiano Toscano, il Viognier e il Moscato. Dal punto di vista produttivo, l’estensione dei vigneti cembrani al di sopra dei 600 metri di altitudine dimostra di conferire al vino maggiori note aromatiche, e apre interessantissime prospettive in vista dei cambiamenti climatici in corso. Dal punto di vista squisitamente enologico, molto incoraggianti sono i riscontri del Müller Thurgau nel campo della vinificazione in riduzione, ovvero l’innovativa vinificazione in ambiente privo di ossigeno: una scoperta trentina accolta con grande interesse anche in Francia. Infine, dal punto di vista dell’immagine, la val di Cembra posiziona efficacemente il Müller Thurgau come “vino di montagna”, conferendogli così tutte le sue

positive valenze sensoriali, storiche, salubri, stilistiche e situazionali. Per rispondere al quesito d’apertura del convegno, il Müller Thurgau è dunque un vino sempre in prospettiva: nel senso che procede, va avanti, fa innovazione. Ma è una prospettiva di sicura crescita, supportata com’è dai protagonisti che soprattutto in Trentino hanno raccolto la sfida di questo vino. In primis, la Cantina La Vis e Valle di Cembra, che del Müller Thurgau è al tempo stesso la più grande realtà produttiva e il maggior motore di sviluppo territoriale. Piero Valdiserra

La XX Rassegna internazionale del Müller Thurgau ha assegnato per questa edizione 8 medaglie d’oro e 14 medaglie d’argento. Tra Germania, Trentino e Alto Adige ha fatto capolino e si è distinta anche la Sicilia.

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commercializza il Pinot grigio (ex) VALDADIGE MEZZACORONA C

a casa un consistente ampliamento della sua operatività nell’area del Pinot grigio (di cui la Valdadige è una delle più importanti e qualificate realtà prodottive), si avvicina sempre più alle dimensioni del suo più diretto concorrente, la Cavit che, dopo anni di crescita, negli ultimi tempi sembra segnare il passo. Un risultato di non poco conto per l’azienda amministrata da Fabio Rizzoli (nella foto) che proprio sul raggiungimento di posizioni di leadership nazionali ha basato gran parte della sua più recente strategia. Il patto siglato fra Mezzacorona (attravverso la controllata Nosio) è esclusivamente

commerciale. La veronese Valdadige (che vedrà sparire dal mercato il suo brand) resterà in vita come cooperativa, ma di fatto effettuerà lavorazioni conto terzi per la cantina trentina. Obiettivo esplicito dell’accordo è una più forte presenza sul mercato tedesco e una più efficace commercializzazione di vini di qualità che la Valdadige non era però riuscita a valorizzare adeguatamente. L’accordo è stato siglato dopo un duro braccio di ferro interno alla Valdadige fra l’ex presidente Virgilio Asileppi (contrario e dimessosi l’11 giugno) e il successore Sergio Albrigo. m.p.

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oncorrenza sempre più alla pari fra i due colossi del mondo del vino in Trentino. Con il recente accordo per l’acquisizione del vino sfuso e delle uve prodotte dalla Cantina Valdadige (circa 60mila quintali di prodotto l’anno), il Gruppo Mezzacorona, oltre a portarsi

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TRENTINO

cresce e coglie le MELE TRENTINE Nuovo polo con la 5 COMUNI LA VIS

Cooperativa agricola La Vis

Poggio Morino

Ethica Spa

Rinaldi Wine

Cesarini Sforza Ergon

Casa Girelli

Fwi

biettivo esplicito quanto naturale: continuare la crescita dimensionale, che ne ha fatto una delle prime dieci realtà del vino italiano, (oltre 90 milioni di fatturato considerano un gruppo che comprende, fra gli altri, lo spumante Cesarini Sforza, tornato ai fasti di un tempo, e società in alleanza col gruppo Rinaldi di Bologna) e al tempo stesso tutelare e promuovere il territorio e i suoi prodotti. Nasce su queste basi la fusione per incorporazione - che sarà operativa dal prossimo gennaio - del Consorzio ortofruttticolo 5 Comuni (una delle più importanti realtà produttive della mela trentina, venduta per il 70% in Italia) nella Cantina La Vis e Valle di Cembra di Lavis (Tn). Portandosi in dote 440 ettari di frutteto fra Lavis e Mezzolombardo, 65 celle frigorifere, strutture ricettive per 1930 vagoni di frutta e 51 dipendenti, i 438 soci della “5 Comuni” (il 40% dei quali è già socio anche di La Vis) si affiancheranno ai 1350 soci della cantina, dando vita a un polo fra i più importanti a livello nazionale nel mondo dell’agro alimentare. La nuova holding assumerà la denominazione di Cooperativa Agricola La Vis e avrà un fatturato che passerà da 35 a 45 milioni di euro, mentre i dipendenti saliranno a quota cento, il terreno lavorato a 1.800 ettari e i quintali di frutta prodotta (uva e mele) a circa 400mila. Una realtà che ben giustifica la soddisfazione degli amministratori, a partire da Fausto Perathoner e Roberto Giacomoni, direttore e presidente di La Vis, ad Alberto Giovannini, presidente del Consorzio dei 5 comuni (da sinistra nella foto). Il cda attuale di La Vis passerà da 18 a 21 componenti con l’ingresso di 3 rappresentanti della 5 Comuni, fra cui Giovannini che diventerà il terzo vicepresidente della cooperativa affiancandosi agli attuali vice di Giacomoni: Vittorio Gozzer (per Cembra) e Ivo

Maso Franch

Piffer (per Lavis). All’operazione parteciperà, con modalità ancora da definire, anche la Cassa rurale Lavis e valle Cembra, probabilmente come socio nelle società commerciali (Ethica o Casa Girelli). Sono previste ristrutturazioni delle realtà di magazzino delle mele e un nuovo centro di raccolta delle uve altoatesine a Salorno (Bz). a.l.

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CONSORZI

Tutto pronto per la 3a edizione di “EMOZIONI DAL MONDO” I

Lombardia, la Provincia di Bergamo, l primo concorso dedicato al assessorato all’Agricoltura, Caccia Merlot e Cabernet, patrocinato e Pesca e la Camera di commercio dall’Organizzazione Internazionale di Bergamo. Come nelle precedenti della Vite e del Vino, replica con il edizioni anche quest’anno, al termine convegno “Il vino: dalla promozione della degustazione alla vendita”. di sabato 20 Dal 18 al 20 ottobre si svolgerà di ottobre un convegno in si svolgerà cui sono previsti a Bergamo, otto interventi che presso la illustreranno in modo Fiera Nuova, esaustivo i vari e la 3a edizione migliori passaggi per di “Emozioni arrivare a una perfetta dal Mondo: rete di vendita. «La Merlot e Sergio Cantoni, direttore Cabernet del Consorzio, il secondo da destra commercializzazione nel mondo del vino insieme”. è molto importante – ha dichiarato La manifestazione è organizzata l’enologo Sergio Cantoni direttore da Vignaioli bergamaschi S.C.A del Consorzio Tutela Valcalepio e dal Consorzio tutela Valcalepio, e coordinatore del Comitato in collaborazione con la Regione

organizzatore del concorso - e in un mondo che tende alla globalizzazione, se non viene affrontata nel migliore dei modi non può ottenere i risultati che tutte le aziende vogliono raggiungere». L’edizione 2006 del concorso ha visto al lavoro cinque commissioni di valutazione, composte da 47 commissari fra giornalisti ed enologi italiani e stranieri provenienti da tredici paesi: Italia, Francia, Germania, Moldavia, Perù, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Sudafrica, Ungheria, Spagna e Grecia. Al concorso dello scorso anno hanno partecipato 141 vini provenienti da 7 paesi. Sono state assegnate due Gran medaglie d’oro, 26 medaglie d’oro, 12 medaglie d’argento e 7 premi stampa.

Grande successo per l’evento ”BEREBERGAMO”

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stata la prestigiosa cornice di Castel De’ Conti a Castelli Calepio (Bg) a ospitare la 14a edizione di BereBergamo, evento promosso dal Consorzio Tutela Valcalepio, che da anni è diventato un appuntamento fisso per intenditori ed amanti del buon bere. «Dopo l’esperienza positiva, dello scorso anno a San Paolo d’Argon presso il chiostro del monastero Benedettino - ha spiegato il conte Bonaventura Grumelli Pedrocca, presidente del Consorzio - abbiamo deciso di far visita con questo evento a un luogo storico e dagli enormi pregi architettonici e paesaggistici come il Castello dei conti Calepio in Castel de’ Conti. Questo per dare alla manifestazione un tocco di classe in più grazie all’atmosfera veramente suggestiva della prestigiosa sede dove per l’occasione sono state allestite mostre di stampe e documenti storici inerenti al vino e alla viticoltura». Anche quest’anno, la formula non è cambiata rispetto a quella degli anni precedenti, presentando più di cento etichette di aziende bergamasche ed elaborando un programma ad hoc per soddisfare il consumatore.

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“A tavola con il Nobile” Vince CONTRADA di VOLTAIA C

on “Farro con le quaglie” e “Filetto di capriolo con salsa di Vino Nobile e miele” la contrada di Voltaia si è aggiudicata la 5a edizione di “A Tavola con il Nobile”, il premio gastronomico promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano su idea del giornalista del Tg2, Bruno Gambacorta. Quella 2007 sarà ricordata come l’edizione dei record a partire dalla giuria, composta da 30 giornalisti tra i più qualificati. «Col passare delle edizioni A Tavola con il Nobile è cresciuta molto sotto tutti i punti di vista - ha affermato durante la premiazione

TOSI

il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Luca Gattavecchi - e questo non può che confermare che il “Sistema Montepulciano” sta riscotendo sempre maggiore interesse da parte di tutta la collettività. Cultura è infatti per noi l’insieme Montepulciano: una cultura che si forma a partire dalla tradizione e quella del vino e della gastronomia a Montepulciano rappresenta un tassello fondamentale per la costruzione di questo prezioso mosaico». Durante il corso della manifestazione è stata presentata anche la raccolta di ricette di “A Tavola con il Nobile”.

coordinerà le CITTÀ DEL VINO

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stato nominato coordinatore a Cellino San Marco (Brindisi) durante l’ultima assemblea dell’Associazione nazionale. Gianfranco Tosi è assessore ad Agricoltura, Ambiente e Trasporti del comune di San Colombano al Lambro (Milano) e sarà affiancato da un segretario e un consigliere nelle persone di Luigi Xella, di Imola (Bo) e Antonio Cavallo, già sindaco

di Lizzano (Ta). «Su indicazione del direttivo nazionale e della giunta di Città del Vino - ha dichiarato Gianfranco Tosi - porteremo avanti i temi cari all’Associazione, innanzitutto il turismo del vino. Cercheremo di rilanciare l’immagine dell’Associazione attraverso tutti gli strumenti di comunicazione disponibili, a partire dalla rivista mensile “Terre del Vino”.

Torna l’evento CHIANTI D’AUTUNNO

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al 1° all’11 novembre si potranno vivere i luoghi del Gallo Nero “fra sacro e profano” alla riscoperta della tradizione e del gusto. Torna “Chianti d’Autunno”: otto comuni insieme per un grande evento (Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti per il Chianti Senese e Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa

per il Fiorentino). Oltre al calendario ricco di iniziative e degustazioni rivive “Quinto Quarto e dintorni”, il circuito enogastronomico che vedrà coinvolti circa sessanta ristoranti che offriranno menu a prezzi trasparenti a base di piatti della tradizione toscana, difficilmente disponibili negli altri periodi dell’anno.

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RISERVA DUCALE RUFFINO, IL PIÙ AMATO DAGLI AMERICANI Il primo semestre del 2007 si è chiuso per Ruffino con un bilancio positivo e con una certezza: quella che gli Stati Uniti amano la Toscana, bevono Chianti Classico, adorano Ruffino ma soprattutto sono stregati dalla Riserva Ducale. Un recente sondaggio, compiuto dalla rivista americana Wine & Spirits nel suo annuale “restaurantpool”, lo attesta: la Riserva Ducale Ruffino è il vino rosso italiano più riconosciuto e amato nei ristoranti americani. Una grande conferma per Ruffino, che produce questo vino con successi ininterrotti dal 1927 che arriva nell’80° anniversario della Riserva Ducale e nel centotrentenario della fondazione dell’azienda.

CON NOVALIA VILLA CRESPIA VOLA CON ALITALIA Il Franciacorta dell’Azienda agricola Fratelli Muratori di Adro (Bs) per il terzo anno consecutivo entra nella lista dei vini della esclusiva Top Class Alitalia sulle rotte internazionali. La riconferma della fornitura di Novalia per la lista vini è un segnale dell’indiscusso gradimento che il Franciacorta Villa Crespia ha riscosso presso i vip. Bruno Muratori, presidente dell’azienda ha detto che «aldilà del valore economico e commerciale questa fornitura, che si rinnova con alti numeri per il terzo anno consecutivo, significa il riconoscimento del nostro impegno, del nostro voler produrre Franciacorta con elementi distintivi sempre maggiori, con un totale rispetto della naturalità in vigneto e in cantina».

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La CANTINA NOVELLI sposa vino e cultura C

antina Novelli, punta di diamante del Gruppo Novelli, ha dedicato un week end ai grandi vini dell’Umbria, all’arte e alla cultura protagoniste del “Festival dei Due Mondi”. Il primo educational riservato alla stampa è stato dedicato al territorio di Spoleto, patria del Trebbiano Spoletino, vitigno autoctono riscoperto da Cantina Novelli grazie a un piano di ricerche in vigneto e in cantina di circa 3 milioni di euro. Dopo la cena al Parco dei Daini, oasi naturale di proprietà del Gruppo Novelli, la serata si è conclusa con il concerto di musica cubana di un personaggio

d’eccezione: il noto attore Andy Garcia. Cantina Novelli ha dimostrato dunque di avere in sé due diversi mondi: il primo “operativo”, composto dalle aree di conferimento delle uve, dalle cisterne di fermentazione, dai grandi tini in acciaio e dalle linee di imbottigliamento. L’altro è essenzialmente “conviviale”, con i suoi grandi spazi dedicati all’accoglienza e allo stare insieme, come la Sala Trebbiano, un ambiente classico e confortevole, dedicato alle degustazioni e reso ancor più suggestivo dalle immagini del vitigno che ricoprono quasi completamente due pareti della sala.

La Sala Sagrantino ospita, invece, il ristorante in un contesto moderno ma allo stesso tempo caldo e accogliente, dove nelle nicchie alle pareti sono in esposizione i prodotti della cantina, mentre le grandi vetrate offrono lo splendido scenario dei vigneti circostanti. L’azienda agricola copre una superficie di 800 ettari da cui sono stati selezionati i 50 ettari a maggior vocazione vitivinicola. Ad oggi vi sono 40 ettari in produzione, di cui 30 creano un vigneto a corpo unico nella Doc Montefalco e 10 nella zona di Spoleto. La cantina nel complesso si estende su 3000 mq, di cui 1200 mq sotterranei dedicati all’affinamento in barrique, 1.200 dedicati alla produzione e un’area di oltre 600 mq riservata all’accoglienza.

Nuovi SPAZIO ESPOSITIVO e PUNTO VENDITA per DONDINO

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n giorno da ricordare, lo scorso 22 luglio, per la famiglia Cattani dell’Azienda agricola Dondino di Cavriana (Mn). Giorno che ha sancito l’inaugurazione del nuovo spazio espositivo e del punto vendita aziendale, allestito per il ricevimento dei gruppi o dei visitatori appassionati di vino. In contemporanea si è inaugurato anche il nuovo agriturismo dotato di 6 camere, arredate e studiate con i migliori comfort per gli ospiti. Entrambe le strutture sono state ricavate dalla ristrutturazione di antichi fabbricati annessi al fondo di proprietà dell’azienda, dando così vita a una misura d’insieme veramente pregiata. Questo progetto è stato sviluppato seguendo il rispetto e il bisogno di creare sempre maggiore interesse e valore per i prodotti e per il territorio mantovano di cui l’Azienda agricola Dondino è una delle espressioni più significative. www.cantinacattani.it

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AZIENDE

Andrea Sartori è stato riconfermato alla presidenza della Confederazione Italiana della Vite e del Vino-Unione Italiana Vini per il triennio 2007/09. Lo ha eletto all’unanimità il Consiglio d’amministrazione, che ha anche rinnovato le cariche delle tre Federazioni nazionali commercio, Viticoltori e Industriali rieleggendo presidenti rispettivamente Quirico Decordi, Piernicola Leone de Castris e Lamberto Vallarino Gancia. Tra gli obiettivi, il riequilibrio dell’offerta di mercato e la risoluzione della proposta di riforma dell’Ocm avanzata dalla Commissione europea che pare condivisibile.

LIVON PRESENTA IL SUO SOLARCO Il sole e l’arco in pietra sotto il quale esso fa capolino la sera: ecco il Solarco. Nato sotto il sole generoso del Collio, dove la tradizione friulana, la terra e il clima donano al vino un sapore, un’intensità e un profumo straordinari. Composto da 4 dei più rinomati vitigni locali (Tocai Friulano, Ribolla gialla, Sauvignon, Pinot bianco) che fermentano e maturano per sei mesi per il 40% in barriques di Allier e in acciaio per il restante 60%, il Solarco è imbottigliato e affinato ancora per altri tre mesi prima di giungere a perfezione. La vendemmia 2006 ha prodotto 13.000 bottiglie. Di colore giallo dorato, ha un profumo che ricorda la crosta di pane fresco e la vaniglia. Al palato è fine e ricorda la mela, il fiore d’acacia e la frutta tropicale. Trova il suo ideale abbinamento con antipasti di pesce e crostacei o con condimenti a base di carni bianche, con pesci salati, pesci grassi con condimento di buona struttura e carni bianche in genere.

In 150 ad ADRO per “Gioco delle Cuvée” L’

antica “fornace Biasca” di Adro, sede dell’azienda vitivinicola Contadi Castaldi del Gruppo Terra Moretti, ha accolto la finale della 6a edizione del “Gioco delle Cuvée”. Otto le tappe del 2007: dall’esordio a Pollenzo alla Banca del Vino, ha via via attraversato tutta l’Italia, toccando Catania, Latina, Molfetta, Monza, Lodi e Motta di Livenza, per approdare anche nella vicina Croazia, a Rovinj. Le squadre si sono misurate nel mescolare i sei vini base e ottenere così un vino che riproducesse le caratteristiche di un “Satèn”. Ad Adro, le squadre vincitrici delle singole tappe si sono ritrovate in cantina per misurarsi fra loro e con la squadra di Imola, detentrice del trofeo grazie alla vittoria dello scorso anno. Ad aggiudicarsi il trofeo è stata la squadra capitanata da Mauro Borghi

LA MONTINA

vince il Tasting a LONDRA

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ncora una volta i vini della Tenuta La Montina di Monticelli Brusati (Bs) si confermano nella fascia dell’eccellenza mondiale, questa volta in occasione del “The Definitive Italian Wine Tasting” di Londra giunto alla sua 9° edizione. Anche quest’anno le bollicine della casa vitivinicola franciacortina sono stati scelti per rappresentare le eccellenze italiane all’estero, riscontrando ampi

AGRONOMI

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(Maybe Pub - Senago) e composta da Greta Albertallo e Marcello Zangara (Ekro - Nova Milanese), Claudia Giacomini e Simone Borghesa (The Mode - Legnano), Luigi Puleo (Enoteca Minotti - Limbiate) e Pino Santonocito (agenteSAMA). Seconda classificata la squadra “Pagulle”, capitanata dall’enologo Roberto Cipresso. Cinque i “Maestri di Cuvée” premiati: Annarosaria Pezzella (agente SAMA - Latina), Alberto Ficarola (Enolojico - Latina), Glauco Bevilacqua (importatore in Croazia dei vini Contadi Castaldi), Vera Bonanno (Enoteca Picone - Palermo), Nicola De Bartolo (Enogastronomia De Bartolo - Bari).

successi. Inoltre i Franciacorta de La Montina hanno incontrato anche il favore della stampa e degli esperti presenti al Wine Tasting tenutosi lo scorso giugno in terra anglosassone. L’evento, al quale hanno partecipato enologi di fama internazionale, è stato organizzato nella cornice offerta dal Lord’s Cricket Ground, il più importante campo da cricket di tutta Londra.

e le contraddizioni Ocm

n buon impianto punteggiato da troppe contraddizioni. Questo il primo commento dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali alla proposta di riforma dell’ocm vino presentata dalla commissaria Fischer Boel. Saranno 200.000 gli ettari che, nelle intenzioni della Commissione, dovranno essere estirpati, prevedendo un contributo di 7174 euro/ettaro il primo anno fino a scendere a 2.938 euro/ettaro

al quinto anno. Nella stessa riforma è prevista la liberalizzazione degli impianti a partire dal 2013. In tal modo non vi sarà più alcuna regolazione del mercato e una possibile corsa a impiantare vigne in territori vocati potrebbe creare mutamenti repentini del rapporto domanda/offerta, perturbazioni dei prezzi, maggiori difficoltà di commercializzazione. Con notevoli perplessità.

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SARTORI, ANCORA PRESIDENTE UIV

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AZIENDE

a Enogà e a Tamburini di CANTINA SERTOLI SALIS PREMIO VERONELLI

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ome vuole la tradizione, Class Editori e Veronelli Editore hanno assegnato, a Milano lo scorso luglio, il prestigioso Premio istituito alla memoria del più grande giornalista, scrittore e critico italiano di enogastronomia. Sedici i premiati - tra comunicatori e tecnici - ritenuti particolarmente meritevoli nel panorama dell’enogastronomia italiana e internazionale. Tra questi, Barbara Tamburini (nella foto, Francesco e Paola Sertoli Salis a sinistra, Vittorio Fiore a destra), la giovane enologa della Cantina Sertoli Salis, premiata nella categoria “Emergente” come Miglior Winemaker: 33 anni, toscana, Barbara ha già ottenuto molti

riconoscimenti professionali, e dal 1° novembre dello scorso anno, in team con Vittorio Fiore, collabora con la storica casa vitivinicola in Tirano. La motivazione che accompagna l’attribuzione del premio pone l’accento sulla sensibilità di Barbara nel creare “vini di classe capaci di rispondere senza eccessi, con elegante sobrietà, alle esigenze del consumatore moderno”. «Canoni che desideriamo contraddistinguano anche i nostri vini: vini che esprimano il massimo della riconoscibilità territoriale ed aziendale e che si distinguano nel panorama vitivinicolo per il loro livello qualitativo e per eccellenza - fanno sapere dalla Sertoli Salis. Il prossimo anno uscirà il primo vino a firma

STAPPARE LA STORIA,

Fiore-Tamburini della nostra Cantina: un grande rosso che mio marito ed io abbiamo deciso di dedicare alla memoria di mio cognato per onorare il suo impegno e l’amore che nutriva per questa valle e le sue eroiche vigne. Il “Conte Cesare” sarà un Grande Rosso di Lombardia, un vino di classe, elegante e sobrio... un vino che desideriamo possa rispecchiare la personalità di Cesare». Il Premio Luigi Veronelli ha riconosciuto, invece, come Miglior trasmissione Radio/Tv a tema enogastronomico “Enogà Sapori & Profumi alla Radio”, un format radiofonico scritto e diretto dai giornalisti Giorgio Menna e Monica Gaburro. Il programma ha visto in questi anni l’apporto e la presenza tecnica-culturale di innumerevoli personalità del settore.

da 4 generazioni

il leit motiv dell’AZIENDA PIONA R

narratore di battaglie vinte, nel vigneto e in bottiglia. Dalla vendemmia 2005 l’azienda ha conosciuto, grazie all’interessamento dei proprietari Silvio, Monica, Alessandro, Massimo, un rinnovamento nel pieno rispetto della tradizionale genuinità. Nella nuova sede situata in Località Casa Palazzina di Prabiano a Villafranca si è attuata l’installazione

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icco di storia e di itinerari enoturistici, epicentro della zona di produzione del bianco di Custoza Doc, alla quale si sovrappone la zona di produzione del Bardolino Doc: questo il territorio dove è situata la sede dell’Azienda Piona, fondata nel 1850 in località “Bellavista” sul poggio più alto della collina di Custoza. Da ben quattro generazioni aprire una bottiglia è come stappare la storia, vedendo trasformato il vino in un piacevole

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di moderni impianti enologici, per permette un percorso diretto con il ciclo produttivo. I vigneti della cantina si estendono per oltre 77 ettari e la produzione del Custoza Doc viene proposta dall’azienda in altre varietà. Da segnalare nella produzione il “Campo del Selese”, Custoza Superiore Doc, e “La Rabbitta”, Custoza passito Doc, entrambi ottenuti con particolare scelta delle uve. Originalissimo il “Verde Piona”, vino a fermentazione naturale in bottiglia, da assaggiare i rosati “Fior di Rosè “e il “Bardolino Chiaretto Doc”. La produzione dei rossi comprende l’Azobè, ottenuto con Merlot e Corvina e ricco di struttura, il Bardolino e i vini della linea Campo Massimo, Merlot e Corvina, affascinanti monovitigni.

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2007 Ecco gli appuntamenti FORUM SPUMANTI I

Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi di Crocetta del Montello (Tv), ha siglato con Michael Mondavi e la sua Folio Fine Wine Partners un accordo in esclusiva per l’importazione e la distribuzione dei vini Villa Sandi negli Stati Uniti. Dopo la grande affermazione sul mercato europeo, il Prosecco Doc è sempre più presente nelle carte dei vini nei migliori ristoranti americani, spesso come alternativa allo champagne, per le sue doti di freschezza e versatilità negli abbinamenti.Villa Sandi aveva già una propria distribuzione negli Stati Uniti, ma ora l’accordo con Folio garantirà una presenza capillare in tutti gli Stati grazie a una rete distributiva di primo livello, forte di 130 distributori. Oltre al Prosecco, Folio Wine porterà sul mercato americano anche i vini Premium di Villa Sandi, in particolare i prestigiosi rossi cui la cantina di Crocetta del Montello si dedica da qualche anno con successo, primi fra tutti il Corpore e il Marinali Rosso. Questo accordo unisce l’esperienza e la competenza di due grandi famiglie del vino ma soprattutto i valori e la passione per il vino di qualità di due uomini quali Michael Mondavi e Giancarlo Moretti Polegato, oggi più che mai convinti delle grandi potenzialità di crescita e consolidamento del Prosecco e del vino italiano sul mercato Usa.

d’Argento per categoria. • 6 ottobre: Fabriano, consegna Premio Francesco Scacchi - Nastro d’Oro al miglior Spumante d’Italia in assoluto anno 2007 del Concorso enologico, tavola rotonda su qualità e tipologia, su diversità di metodo e di sostanza. • 10 novembre: Roma, 2° Festival nazionale Spumanti d’Italia, grande kermesse di 60 case spumantistiche leaders con la presentazione di 180 etichette, le più premiate, le più antiche, le più diffuse al mondo, le più rappresentative del made in Italy, le più citate nelle liste dei vini di alberghi e ristoranti, talk show su “politica e spumanti”, un’asta benefica di 10 lotti riservati ai giovani consumatori. www.forumspumantiditalia.it

Bollicine italiane A STELLE E STRISCE Succede a “Vino in villa Usa”

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l Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene sta divenendo simbolo di vino ”Autentico Italiano” all’estero. Lo confermano i risultati dell’evento “Vino in Villa Usa”, organizzato dal Distretto del Prosecco Doc nelle due tappe di New York e San Francisco. La manifestazione, realizzata con il contributo della Regione Veneto, ha visto la partecipazione di 30 produttori della denominazione e di circa 500 ospiti fra importatori, distributori, ristoratori e giornalisti. Gli Usa occupano oggi il terzo posto nell’export del Prosecco di Conegliano

Valdobbiadene dietro a Germania e Svizzera. Attualmente il 35% delle aziende della Doc esportano nel Paese e la tipologia più presente è lo spumante con ben l’85% delle vendite. Nel 2004 l’export verso gli Usa era di circa il 7 % del totale per lo spumante, mentre nel 2005 ha raggiunto il 9 %. Anche il 2006 ha avuto un trend positivo, che si è attestato in crescita. Il successo del Prosecco Doc di Conegliano Valdobbiadene è confermato dalla sua presenza sul mercato di entrambe le coste, toccate dall’evento a New York e a San Francisco.

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IL PROSECCO VILLA SANDI SBARCA IN AMERICA CON MONDAVI

l circuito di eventi legato al Forum Spumanti d’Italia 2007 di Valdobbiadene (Tv) è partito. Queste le date degli appuntamenti principali della stagione autunnale che seguiranno all’evento trevigiano di settembre: • 7-10 settembre: Valdobbiadene, Forum Spumanti d’Italia con convegni, dibattiti, confronti, degustazioni guidate, assaggi per denominazione, per tipologia, per metodo di produzione, officine dei sapori, presentazione del rapporto annuale consumi e produzione, mostra e galleria museale, presentazione di nuovi prodotti, premiazioni, assegnazione Nastri

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NEWS

TECNO HOW

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da più di 30 anni la marcia in più della QUALITÀ N

el 1976 Mario Solari aprì la prima macelleria nel paese di Ponteranica (Bg), un locale di 25 mq a pochi chilometri dalla città di Bergamo: gettando le basi della sua carriera imprenditoriale. È così che il successo di tale iniziativa lo porta in pochi anni ad aprire un secondo negozio con la denominazione di Lombardia Carni, partendo dalla sola fornitura di carne a ristoranti e dettaglio. Nasce l’ampliamento commerciale a grossista. L’attività principale diventa ora quella di grossista e negli anni successivi si apre il quarto punto vendita nel centro di Bergamo. La costante

crescita e l’attenzione verso il cliente si sono dimostrati punti chiave nel progresso di Lombardia Carni che hanno permesso all’azienda di posizionarsi in un ruolo di leadership sul mercato locale

della carne di qualità. Oggi, 30 anni dopo, l’azienda ha terminato la sua quinta struttura produttiva all’insegna della tecnologia e dell’innovazione dei

CON DEM LA TAVOLA SI RALLEGRA AL MASSIMO DELLA PRATICITÀ Dem propone una gamma vasta di articoli per la tavola, con linee di prodotti spiritosi e originali, che raffigurano uno stile giovane e dinamico. L’ultima nata è Movida, la linea ideata dalla designer Silvia Guarnieri.Allegra, colorata (8 colori), resistente ma leggera, comprende tutto il necessario per apparecchiare una tavola al completo: insalatiere, piatti fondi e piani, posate, bicchieri, tazzine e ciotole si caratterizzano per il doppio strato di materiale di diverso colore. Da inserire nel microonde, in frigorifero e in freezer, lavabili in lavastoviglie.

LOMBARDIA A TAVOLA

EUROSTAMPA FIRMA ETICHETTE La quarantennale esperienza dell’Industria Grafica Eurostampa è al servizio dei produttori di vino più esigenti per presentare le bottiglie più pregiate. L’azienda ha portato a termine importanti investimenti per il potenziamento del Reparto Autoadesivo, con la nuova Gallus TCS 250, che permette di combinare i più svariati procedimenti di stampa, lavorazione e perfezionamento. L’acquisto risponde a una strategia per il potenziamento nel mercato dei vini, attraverso l’acquisizione di macchinari dedicati.

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processi produttivi e, su queste basi, si appresta a continuare nelle più forti sfide di mercato. Da semplice grossista l’indirizzo aziendale è completamente mutato, per presentarsi oggi come partner specializzato e fidato per Gd, Gdo e Horeca. L’avvio della nuova unità produttiva ha segnato anche l’inizio dei nuovi servizi di lavorazione “conto terzi” prestando il proprio know how a favore di chi richiede una lavorazione e una personalizzazione ai massimi livelli sia per il piccolo cliente sia per la catena di distribuzione.

UGOLINI MT MINI,

granitore da record sul mercato

U

golini, dopo il consolidato successo delle linee di refrigeratori di bevande, intraprende una nuova sfida lanciando sul mercato un’esclusiva linea di granitori dalle ridotte dimensioni. MT Mini è la risposta giusta per piccoli e medi consumi nonché per le differenti necessità. Preparare meno quantità di prodotto - grazie alla capienza da 6 litri del serbatoio - permette di variarlo più frequentemente, offrendo la granita nei suoi più tipici gusti. A cominciare dagli agrumi per spaziare alla menta, al caffé, all’amarena. Disponibile nei modelli con 1, 2 e 3 vasche, sa coniugare la vivacità della gestione di un bar o di un ristorante con la qualità del servizio al cliente. Il piccolo granitore MT Mini è un amico fedele, bello da guardare, facile da usare ed è un partner affidabile per sicuri business. Inoltre, dispone di un sistema di trascinamento magnetico brevettato, di un serbatoio in policarbonato atossico antiurto della capacità di 6 litri, di un condensatore ad aria a ventilazione forzata e di un termostato per la conservazione notturna.

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TECNO HOW

NEWS

La DEGUSTAZIONE diventa esperienza dei sensi con la COLLEZIONE BORMIOLI L’

come il Vetro Sonoro Superiore Luigi Bormioli, che assicura visibilità al 91% ed è assolutamente incolore. La seconda fase consiste nell’esame olfattivo che aiuta a scoprire e descrivere il bagaglio odoroso del vino. Per meglio eseguire questo esame si deve impugnare il calice per il piede, evitando alterazioni di temperatura e la possibile influenza dell’odore della mano. Il piede dei calici Accademia Luigi Bormioli è stato realizzato in modo da garantire stabilità e presa sicura,

in diverse forme geometriche che si adattano alle tipolgie di vino da degustare. Infine, l’esame gustativo va a solleticare le papille gustative che percepiscono il dolce, l’acido, l’amaro e il salato. Il design e le forme delle linee Accademia sono state studiate per SERGIO PEZZOTTA, A.D. ROS SPA, orientare il vino PRESENTA LE verso specifici NUOVE TENDENZE NELLA GESTIONE ricettori del gusto, DEI LOCALI grazie a forme studiate ad hoc e al loro bordo sottile che conferisce una gradevole sensazione. Sergio Pezzotta

LOMBARDIA A TAVOLA

esperienza enologica assume, con le varie Linee di prodotti della Collezione Accademia Luigi Bormioli, una nuova e più piacevole dimensione, rispettandone e facilitandone il percorso. Una corretta degustazione, infatti, si divide in 3 fasi sensoriali. L’esame visivo, durante il quale si valutano limpidezza, colore, consistenza e effervescenza del prodotto. Per assolvere a questo iter occorre che il vetro del bicchiere sia altamente trasparente e incolore,

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NEWS

TECNO HOW

Le nuove CREME PRONTOFRESCO, “tutte” specialità pronte da GRECI L

e Creme Prontofresco costituiscono una gamma di 30 specialità pronte, dalla struttura spalmabile, che l’industria alimentare Greci realizza per la ristorazione professionale. Ricche nel gusto e nell’assortimento, sono il frutto dell’esperienza produttiva dell’azienda che, da oltre 80 anni, studia e realizza proposte alimentari su misura per un utilizzo professionale. Ai vegetali, ai formaggi, mediterranee, marinare e al tartufo…diverse per tipologia, hanno gli stessi comuni fattori: la cura nella selezione delle materie prime, la lavorazione appropriata degli ingredienti, le ricette naturali e

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A GRAGNANO MUSEO DELLA PASTA Un Museo della Pasta e un Polo dell’artigianato di qualità: sono i due progetti per Gragnano (Na) sui quali ha intenzione di concentrare l’attenzione la Regione Campania. È quanto ha confermato l’assessore regionale alle Attività Produttive e all’Agricoltura,Andrea Cozzolino, partecipando all’inaugurazione della “Fabbrica della pasta” a Gragnano, una struttura che fonde metodi tradizionali e innovazione anche nella produzione di pasta: accanto ai classici ‘”paccheri” e spaghetti, nasce qui una originale pasta a forma di cornicello portafortuna, brevettata a Bruxelles. Nella struttura, poi, il tempo sembra essersi fermato a trent’anni fa, di moderno ci sono solo i macchinari - gialli come le pareti - modificati per esaltare la qualità della semola di prima estrazione. Con l’inaugurazione della “Fabbrica” sale a 11 il numero di pastifici presenti a Gragnano, per 60mila tonnellate prodotte/anno.

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l’alta resa, dovuta alla percentuale elevata delle materie prime impiegate. Non è un caso che il nome delle creme contengano il curioso prefisso “Tutto” (Tuttocarciofi, Tuttasparagi, Tuttoradicchio…). Il segreto del successo delle Creme Prontofresco sta tutto nella ricerca e nell’accostamento sapiente delle materie prime. Per le creme vegetali, dal sapore intenso e genuino, si scelgono le verdure fresche e gli ortaggi provenienti da coltivazioni situate nelle zone più vocate: carciofi della Puglia, asparagi di Romagna, radicchio trevigiano, zucca mantovana, broccoli, Tartufi d’Alba, porcini. Per le creme ai formaggi si lavorano forme intere di

formaggi tipici, stagionati, marchiati dai rispettivi consorzi di tutela: Parmigiano Reggiano, Fontina valdostana, Emmental svizzero, Gorgonzola Dop e Italico. Delicatamente fusi con burro per ottenere creme profumate, pronte come condimento e farciture. Per le creme mediterranee si scelgono peperoni freschi delle campagna grossetana, pregiate olive taggiasche e ohjiblanca, melanzane siciliane, pomodori essiccati al sole, preparati con aggiunta di capperi, peperoncino, acciughe, spezie e piante aromatiche. Indispensabili per evocare il gusto della tradizione gastronomica mediterranea. Per le creme marinare infiine Greci seleziona Tonno yellowfinn, in tranci interi lavorati a mano, Salmone norvegese di acquicoltura, gamberetti dei mari freddi.

Non solo frutta da “LE DELIZIE DI PELEGHER”

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l negozio delle Delizie di Pelegher di Telgate (Bg) offre una vasta gamma di articoli: dalla frutta alla verdura, dai salumi agli alimentari, persino i detersivi. Tutti questi prodotti sono di ottima qualità, si trovano anche le migliori marche in commercio e con prezzi molto convenienti. All’esterno del negozio, infatti, è situato un gazebo, contenente i prodotti in offerta, che cambiano settimanalmente. All’interno si trovano frutta e verdura fresche, di stagione oppure esotica e di particolare produzione. Per quanto riguarda il reparto alimentari vi si possono trovare le migliori marche, con un prezzo conveniente e un’alta qualità. Il negozio mette in vendita tutte le novità commerciali del momento, accompagnate anche da prodotti più

tradizionali. Una nutrita area di vendita dolciumi soddisfa le golosità dei più piccini. Il reparto dell’affettato fresco è stato introdotto da pochi mesi a questa parte e subito ha acquistato molta notorietà tra i clienti, battendo su tutti i fronti il classico affettato da banco frigo. La sua particolarità sta nella confezione, a carta e velina, seguita dal confezionamento sottovuoto che permette una maggior conservazione di freschezza, qualità e bontà del prodotto. Altro reparto molto fornito è quello dei detersivi per la pulizia della casa, che tende a esporre prodotti di più largo consumo, ma anche offerte della settimana. Su richiesta si preparano cesti e composizioni di frutta per banchetti o pranzi di lavoro, buffet di panini o cibi di gastronomia.

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TECNO HOW

VILLEROY & BOCH 20 anni di crescita per tutta l’HORECA

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nnovativi concetti di vasellame, di altissima qualità, posateria, bicchieri e accessori, che rispondono ai più alti requisiti qualitativi, di funzionalità e bellezza artistica. Da più di 20 anni la divisione Hotel & Restaurant di Villeroy & Boch - lo storico produttore lussemburghese, maestro nella mise en place - sta convincendo il mercato non solo per i suoi raffinati assortimenti, ma anche per l’alto livello di servizio, per la grande capacità di orientare e consigliare la clientela. Il tutto sulla base di una produzione di altissimo livello che associa lavorazioni artigianali ad assoluta qualità nella selezione delle materie prime, sofisticate tecnologie con raffinati design. Tutto il mondo professionale, ristoranti e hotel, ma anche il vivace settore della “cucina spettacolo”, oggi trovano interessante la proposta di servizi da tavola Villeroy & Boch, che apre un universo intero di valide opportunità per presentare e servire le loro creazioni culinarie. In attività dal 1980, la divisione realizza circa l’85% dei prodotti d’alta qualità per il settore della tavola professionale nella fabbrica in Lussemburgo, unità specializzata in articoli per l’hotellerie. La restante parte arriva dalle aziende sorelle di Torgau e Merzig/ Mettlach, in Germania.

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BROGGI DAL 1818 Porcelana speciale, vetrosa, Vilbofoure e bone china sono i materiali proposti. Fra le curiosità, la garanzia contro la sbeccatura dei bordi, entrata in vigore con l’introduzione delle nuove porcellane professionali a partire dal 1° gennaio 2001 che permette l’immediata sostituzione di piatti da portata, piatti e piattini se i bordi dovessero sbeccarsi entro i tre anni dalla fornitura - assicurandosi naturalmente che i prodotti siano stati utilizzati correttamente. Nel 2006 Villeroy & Boch, uno dei più vecchi e oggi più importanti produttori di procellane al mondo, ha realizzato un fatturato di circa 964,2 milioni di euro, suddivisi nei suoi tre settori base: Bagno & Wellness (489,2 milioni di euro), Cultura

Una tradizione che dura da quasi due secoli con l’obiettivo di soddisfare al meglio le esigenze del servizio a tavola. 50mila i pezzi prodotti al giorno e 80 milioni all’anno nella sede produttiva di 40mila mq. Queste le carte vincenti di Abert spa divisione Broggi 1818, che attraverso l’impiego di tecnologie, mantiene viva la tradizione. È distributore esclusivo in Italia di Villeroy & Boch.

della Tavola, al cui interno è presente la Hotel & Restaurant Division (per un totale di 325,8 milioni, di cui l’hotellerie rappresenta circa il 20%) e Piastrelle (149,2 milioni). L’azienda occupa circa 10.000 dipendenti in 125 Paesi. a.l.

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MOTORI

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500, bella da vedere, comoda DA VIVERE È

cresciuta nelle misure (soprattutto in lunghezza: più di mezzo metro, per arrivare a 3,55), è cambiata nell’impostazione meccanica (con motore e trazione davanti) e più in generale si è adeguata ai tempi e alle mutate esigenze della clientela. Ma in fondo rimane quella di sempre: un’auto compatta, economicamente accessibile e personalizzabile. Sono questi i suoi segreti, insieme a un’estetica unica e accattivante, fatta di proporzionate e ammalianti rotondità. Gli stilisti della Fiat non hanno dovuto fare altro che aggiornarla per ricavarne un altro capolavoro del design industriale italiano. Bella fuori e anche dentro, con il suo abitacolo bicolore, la nuova 500 è stata ordinata a scatola chiusa, ancora prima della presentazione ufficiale, in decine di migliaia di unità. Ma davvero, merita il ritorno fra gli oggetti del desiderio degli italiani? Fra le tre versioni disponibili da subito, per la

nostra prima prova scegliamo la versione base con il motore milledue a benzina da 69 cavalli e l’allestimento Pop, offerta a 10.500 euro. Apriamo innanzitutto il bagagliaio, per scoprire che ci stanno un paio di trolleys e poco più. Ma c’era poco da pretendere. L’accesso risulta comodo e l’abitabilità buona per chi siede davanti. I sedili sono facilmente regolabili, ben profilati e non affaticano neanche dopo una lunga permanenza a bordo. Più difficoltoso è l’accesso ai due posti dietro, che rimangono un po’ sacrificati anche nello spazio per le gambe. Sulla plancia, i principali comandi sono tutti a portata di mano. Non mancano, inoltre, modaioli accessori high tech come il lettore di dischi Mp3 e una presa Usb. Ben leggibile anche il quadro strumenti sul cruscotto che indica pure, cosa rara fra le piccole, la temperatura esterna. Alla prima accelerata lungo i viali di

Torino, capiamo subito che lo spunto non è uno dei punti di forza del motore. Ma basta imparare a dosare il gas e le cinque marce per scoprire che si può viaggiare con grande agilità nel traffico cittadino. Senza contare il fatto che le dimensioni aiutano a infilarsi quasi ovunque. Svelto e preciso lo sterzo, che per districarsi nelle manovre diventa leggerissimo premendo l’apposito pulsante, e comoda la leva del cambio manuale sulla consolle. L’aria condizionata arriva quasi subito ed è ben distribuita fra le varie bocchette: il comfort è assicurato. Ma la sorpresa migliore la nuova 500 la offre nella marcia in autostrada, dove si viaggia con facilità a velocità da codice in un buon isolamento acustico, e sulle tortuose strade di montagna, dove la vettura segue docilmente le traiettorie e rivela un’elevata tenuta di strada. Dà sicurezza, insomma, la “bambina”. Senza contare che di serie ha pure sette airbag e, volendo, si può avere con il controllo di stabilità Esp. I vertici Fiat si aspettano dai crash test addirittura cinque stelle, il migliore punteggio della categoria. Ma vantano anche i bassi consumi, le emissioni molto contenute (i motori sono già in grado di soddisfare le norme Euro 5 che entreranno in vigore nel 2009) e una garanzia di ben 5 anni o 500mila chilometri per chi acquista la nuova 500 con la formula del finanziamento. L’elenco degli accessori, oltre cento, fa venire subito voglia di personalizzarla. Invece, è già ora di scendere. Enrico Artifoni

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FIAT

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TURISMO

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ITALIA NETWORK AWARDS

L’arrivo a fine mese realtà il segreto del successo del turismo italiano. Dopo troppi anni di incertezze o di fai da te, il sistema turistico italiano sembra essersi finalmente orientato a una maggiore capacità di promozione puntando su sinergie e collaborazione fra i vari soggetti che operano sui territori. Questa è l’onda cavalcata dal premio nazionale proposto, capace di offrire un giusto riconoscimento alle piccole realtà locali e a quegli operatori che, al di là dei grandi nomi del turismo italiano (da Roma a Venezia o Firenze), costituiscono la spina dorsale dell’ospitalità e

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ettembre segna l’ultimo periodo utile per partecipare alla nostra “Proposta Italia network Awards” che - in collaborazione con “Italia a tavola network”, “Lombardia a tavola”, inItaly, Agrisapori - premierà territorio ed eccellenze. Infatti, il 30 scade la consegna delle segnalazioni e il 15 ottobre il termine massimo di consegna delle candidature. Da ormai qualche mese è partito il progetto che sembra essere decollato. Numerose e interessate sono state le adesioni da parte di aziende del settore, imprese, ristoratori, agriturismo, enti e altri protagonisti delle proposte culturali ed enogastronomiche locali. Proposte culturali e prodotti enogastronomici, ospitalità e percorsi del benessere o della ristorazione di qualità. Sta nel mix fra queste diverse

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PER INFORMAZIONI E PARTECIPAZIONE

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Per “Proposta Italia network Awards” rivolgersi a inItaly via Scotti 20 - 24122 Bergamo Tel 035 243753 - Fax 035 3830913

della proposta enogastronomica del nostro Paese. Esperti, professionisti, giornalisti e pubblico valorizzeranno le eccellenze territoriali nel campo del turismo, della ristorazione e delle produzioni agroalimentari ed enologiche, assegnando dei riconoscimenti per i migliori prodotti, le migliori campagne di promozione, le migliori offerte, le migliori combinazioni arte-gastronomia eccetera. Le 11 categorie del Premio, divise per competenza e per settore di attività, verranno premiate a novembre dopo un’attenta selezione nazionale.

CATEGORIE DEL PREMIO I Premi “Proposta Italia network Awards” verranno assegnati nelle seguenti categorie • 1° Premio - assoluto per la miglior proposta territoriale con abbinamento di prodotto turistico e prodotto tipici; • Premio Arte - per la miglior proposta territoriale con abbinamento di prodotto turistico e prodotto tipico con il tema dell’arte; • Premio Food - per la miglior proposta di prodotto enogastronomico tipico; • Premio Natura&Sport - per la miglior proposta territoriale con abbinamento di prodotto turistico e percorsi naturali abbinati allo sport; • Premio Wellness - per la miglior proposta territoriale con abbinamento di prodotto turistico e prodotto tipico con il tema benessere e relax; • Premio comunicazione tv - per il miglior format televisivo per la promozione della proposta turistica che valorizzi il territorio con i prodotti tipici, l’ arte e l’artigianato; • Premio comunicazione media - per la miglior campagna su più media di promozione del prodotto territoriale; • Premio comunicazione web - per il miglior sito web di proposta territoriale; • Premio comunicazione stampa - per la miglior rivista di promozione territorio/prodotto; • Premio comunicazione al miglior giornalista che si occupa di territorio/ prodotto; • Premio comunicazione guide al miglior prodotto editoriale (collana di guide) che presenti il territorio nello spirito del premio. Domanda di partecipazione e segnalazioni I partecipanti dovranno compilare una scheda di partecipazione scaricabile dal sito www.initaly.biz nella quale evidenzieranno per quale categoria vogliono partecipare inviando materiale a supporto della loro candidatura. Si possono inviare segnalazioni compilando la scheda scaricabile dal sito in modo che la segreteria sia in grado di richiedere il materiale per la valutazione del candidato indicato. Le segnalazioni devono pervenire entro e non oltre il 30 settembre. Le candidature devono prevenire entro e non oltre il 15 ottobre.

www.initaly.biz - info@initaly.biz

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TURISMO

I TERRITORI SI ORGANIZZANO

CARPI GRAND GOURMET

ai blocchi di partenza M

anca poco all’appuntamento con Carpi Grand Gourmet, la grande cena-evento che verrà ospitata da piazza Martiri il 28 settembre, promossa e organizzata da comune e assessorato, nell’ambito del progetto Carpi di gusto. La più significativa novità di quest’anno è senza dubbio il lungo ciclo di iniziative che coinvolge 7 ristoranti cittadini (Alter Ego, Blu, L’Anatra, La Cantina di Gruppo, Il 25, Laghi di Campogalliano, L’incontro), in un percorso di avvicinamento all’evento finale. Nel mese di

settembre proseguono le iniziative che faranno da anteprima locale alla manifestazione (vedi elenco). Il 28 settembre prossimo centinaia di commensali all’ombra del Palazzo dei Pio, vero cuore e salotto della città, potranno gustare il menu caratteristico preparato per l’occasione dal grande chef Gianni D’Amato, del due stelle Michelin “Relais Gourmand Rigoletto” di Reggiolo. Per informazioni 059 649255 www.grandgourmet.carpidiem.it

INIZIATIVE DI SETTEMBRE NEI LOCALI DI CARPI Lezioni di cucina • 3 settembre (20.30-23.30) al ristorante “Il 25” lezione di cucina con Pier Luigi Vanzolini “Il pesce in cucina: antipasti, primi, secondi piatti” con degustazione Iscrizioni al 059 693182 Anteprime Grand Gourmet • 8 Settembre al ristorante L’Incontro Prenotazione al 059 693136 • 14 Settembre al ristorante La Cantina di Gruppo Prenotazione al 059 660636 • 20 Settembre al ristorante Laghi Prenotazione al 059 526988 • 21 Settembre al ristorante Alter Ego Prenotazione al 059 6228313

“Vino in Castello” a CASTELLARO LAGUSELLO Il tutto si è svolto, alla presenza delle autorità locali, nella ottocentesca villa Arrighi, che ingloba un fortilizio padronale con mura di cinta a merli guelfi e bifore, etti uno dei borghi medievali dalle quali si gode una bella vista più suggestivi d’Italia, quello sul lago e la campagna circostante. di Castellaro Lagusello (Mn), in Occasione per ricordare anche abbinamento alla degustazione di tre progetti che caratterizzeranno grandi vini della zona. Il tutto condito l’autunno 2007. Dal 16 al 20 con un progetto di promozione e settembre: il Festival del Cinema valorizzazione del territorio collinare Russo, intitolato “Pagine della morenico del Garda rappresentato Storia”, in collaborazione con la dalla “Fondazione Città di Monzambano” ed ecco servito l’evento Fondazione della Cultura Russa, che proietterà film tra le mura del Borgo. Il “Vino in Castello”, che ha riunito arte, secondo progetto su cui la Fondazione cultura e tradizione in un’esclusiva sta lavorando da gennaio a questa cena di gala con una partecipazione parte è la realizzazione della mostra di straordinaria di illustri presenze. artisti esposti al Museo dell’Hermitage A fare da madrina le Cantine all’interno di Villa Arrighi che aprirà Colli Morenici di Ponti sul Mincio (Mn) i battenti dal 29 settembre. Dal 13 e Borgo la Caccia di Pozzolengo (Bs).

al 14 ottobre, inoltre, su iniziativa delle Province di Mantova e Verona, la Fondazione e il Comune saranno coinvolti nell’ambito del progetto “I tesori sconosciuti 2007”.

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I TERRITORI SI ORGANIZZANO

TURISMO

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a Federazione delle “Strade del vino e dei sapori” vede al primo posto la Toscana (15), seguita da Trentino e Lombardia (10) e da Emilia-Romagna. Logico quindi che due fra le più importanti “Strade”, quella toscana e la lombarda, abbiano pensato di unire gli sforzi per più ampie sinergie al fine di costruire efficaci strumenti di politica turistica, di integrazione culturale e di opportunità economica e commerciale. Il protocollo d’intesa per la realizzazione di un sistema turistico territoriale integrato è stato firmato a Milano dal presidente lombardo Gianni Boselli e da quello toscano Mauro Marroncini. Da parte lombarda ne fanno parte le Strade della Valtellina, Valcalepio, Franciacorta, Colli dei Longobardi, Garda, Sapori Mantovani, San Colombano e Sapori Lodigiani, Oltrepò Pavese, Gusto Cremonese nella terra di Stradivari, del Riso e dei risotti mantovani. Da parte toscana la Strada medicea di Carmignano, Chianti Colli fiorentini, Chianti Rùfina e Pomino, Colli di Candia e Lunigiana, Maremma, Lucca e Montecarlo,

Colline pisane, Costa degli Etruschi, Montalbano, Montecucco, Monteregio e Massa Marittima, Montespertoli, Nobile di Montepulciano, Terre di Arezzo, Vernaccia di San Gimignano e Orcia. L’occasione per la firma dell’intesa è stata fornita dal Convegno sul tema “Le Strade dei vini e dei sapori ad una svolta”, coordinato dal giornalista del Sole-24 Ore Nicola Dante Basile e con sede al Palazzo dei Giureconsulti di Milano, promosso dalla Regione Lombardia rappresentata dal direttore generale del settore agricolo Sandro Diego Cioccarelli. L’occasione della nuova politica comunitaria per lo sviluppo rurale e la stesura dei nuovi programmi regionali di sviluppo rurale 2007-2013 hanno stimolato una riflessione e una valutazione in merito alle opportunità istituzionali che si presentano oggi per il rilancio dei territori ad accentuata vocazione agricola. In questo scenario vanno ripensate anche le modalità per il rilancio del turismo rurale al

fine di favorire una collocazione sinergica delle Strade dei vini e dei sapori nell’ambito dei sistemi turistici territoriali regionali, capace di rivolgersi in modo mirato ai diversi segmenti della domanda e delle tipologie di consumatori/turisti. Magda Antonioli e Giovanni Viganò hanno presentato i risultati di una ricerca condotta dal MET (Master in economia del turismo) dell’Università Bocconi, mentre Giorgio Toscani, in qualità di coordinatore degli assessorati all’Agricoltura delle Province della Lombardia, ha parlato della nuova governance del territorio rurale. Il dibattito è stato arricchito dalle esperienze di Alicia Guinea sul progetto turistico enologico di La Rioja (Spagna) e dagli interventi di Valentino Bega, della direzione generale dell’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, e di Carlo Pietrasanta, presidente del Movimento turismo del vino lombardo, in merito alle manifestazioni enogastronomiche come importante forma di turismo rurale. m.f.

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Tutte le STRADE D’ITALIA portano a VINO e SAPORI

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APPUNTAMENTI

IL BONTÀ - 10/13 NOVEMBRE

Il MEETING POINT di Cremona cresce per adesioni dall’estero ed EVENTI IL BONTÀ fa gola

BonTa

SALONE DELLE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE ARTIGIANALI

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uattromila prodotti tipici: un numero elevatissimo, che fa dell’Italia il Paese leader in Europa e nel mondo per quantità e qualità della produzione alimentare. E oltre 2.000 di questi tesori della tradizione nazionale saranno presenti alla prossima edizione de Il BonTà, in programma dal 10 al 13 novembre. Una manifestazione che si pone come canale commerciale privilegiato per le piccole e medie aziende alimentari, essendosi confermata come il punto di riferimento nazionale del settore. Anche se definirlo “nazionale” è ormai riduttivo: già nel 2006 Il BonTà è stato visitato da delegazioni di compratori di grandi catene distributive estere, e molte altre sono state invitate a partecipare anche alla prossima edizione. Un’opportunità importante per le aziende che vogliono entrare sui mercati esteri, in cui il prodotto tipico italiano è sempre molto apprezzato. Basti pensare che le esportazioni di prodotti alimentari tradizionali riconosciute (Dop e

Igp) valgono al consumo oltre 5 miliardi di euro e oltre 2 miliardi di euro è il valore delle esportazioni. Se aggiunte agli oltre 3 miliardi di euro delle esportazioni dei vini Doc e Docg (oltre 8 miliardi di euro il valore al consumo), ci si rende conto del ruolo che svolgono i prodotti tipici nel settore agroalimentare nazionale. A Il BonTà questi prodotti troveranno una vetrina d’eccellenza, soprattutto verso gli operatori professionali: l’obiettivo principale della manifestazione è infatti quello di mettere in contatto i produttori e i distributori, oltre che di fare conoscere prodotti di nicchia al grande pubblico, che non manca mai a Cremona. Oltre 38.800, infatti, le presenze della passata edizione: un dato che CremonaFiere si sente perlomeno di riconfermare, visto anche le numerose adesioni degli espositori che hanno già prenotato il loro spazio a Il BonTà. Adesioni che arrivano da tutta Italia: Sicilia, Sardegna, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia, Lombardia. Saranno più di 300 le aziende che

parteciperanno alla manifestazione portando a Cremona il meglio della loro produzione. Importanti adesioni hanno iniziato ad arrivare anche per la seconda edizione del “Cheese Of The Year”, il campionato mondiale di formaggi che ha preso il via la scorsa edizione e che ha visto il Parmigiano Reggiano di ParmaBio trionfare sugli oltre 100 tipologie casearie in gara. Appuntamento quindi al Il BonTà per operatori professionali della ristorazione e della distribuzione e per i buongustai, in una rassegna finalizzata alla scoperta di nuove strade commerciali e nuovi gusti da assaporare. All’estero piace buono l prodotto tipico italiano è rinomato, si sa. E molti turisti stranieri dichiarano che il buon cibo è una delle leve principali che fa scegliere l’Italia come meta per le vacanze. Ma le tipicità enogastronomiche del nostro Paese rappresentano anche un forte

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SETTORI MERCEOLOGICI • Aceto balsamico tradizionale • Olio • Salumi • Vini e attrezzature enologiche • Liquori e distillati • Frutta • Marmellate, confetture, miele e mostarde • Dolci • Funghi • Pasta, riso e farine • Prodotti da forno • Formaggi • Carni fresche • Caffè

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APPUNTAMENTI

IL BONTÀ - 10/13 NOVEMBRE DA SEGNARE IN AGENDA Il BonTà • 10-13 novembre 2007 Quartiere fieristico di Cremona • 2.000 produzioni tipiche artigianali in mostra www.cremonafiere.it

business, e sono molte le catene distributive estere che scelgono di importare i tesori della cucina tipica italiana. l riscontro si può avere a Il BonTà: le delegazioni di compratori europei invitati a Cremona e che rispondono entusiasti alla chiamata di quello che è oggi il punto di riferimento fieristico del settore sono ogni anno più numerose. Francia e Russia si sono dimostrate sin da subito interessate alla manifestazione, tanto da avere richiesto nella passata edizione molti appuntamenti organizzati con i produttori presenti a Il BonTà, e

quest’anno è il turno di Spagna e Inghilterra che, invitate a visitare la rassegna con proprie delegazioni di compratori, stanno valutando una massiccia partecipazione. In arrivo quindi un’impennata dell’export del prodotto tipico di qualità? È quello che si augurano le oltre 300 piccole e medie imprese provenienti da tutta Italia che cercano ne Il BonTà una nuova strada commerciale verso l’Europa. Un’Europa golosa delle specialità italiane: si concentrano infatti nel vecchio continente la maggior parte delle esportazioni italiane del settore: oltre il 70% del totale. E i migliori clienti? Germania e Francia, anche se da novembre anche Spagna e Inghilterra saranno in prima fila per rifornire le proprie catene distributive con i migliori prodotti tipici nazionali.

La rivincita dell’arte bianca limento base della dieta mediterranea, acquistato dal 90% degli italiani. Il pane è un prodotto che sta vivendo un momento di grande vitalità del settore, soprattutto quello artigianale. Sono infatti oltre 25.000 i forni in cui si produce pane secondo le rigide regole della tradizione e agli italiani piace decisamente molto: quasi il 70% lo acquista solo se è artigianale. Una tendenza che non accenna a rallentare, anzi: le ultime previsioni attestano una crescita

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SCOPRIRE L’UNIVERSO DE IL BONTÀ

Perché a Cremona Cremona è al centro di un sistema di produzione alimentare tra i più ricchi in Italia: basti pensare all’elevato numero di prodotti certificati a livello europeo, e all’apprezzamento di cui

godono in tutto il mondo. Il territorio di Cremona rappresenta quindi l’eccellenza agroalimentare italiana e qui Il BonTà trova di conseguenza la sua collocazione ideale, in quanto importante vetrina per il prodotto tipico di qualità. Eventi in programma Il programma de Il BonTà si dimostra ancora una volta all’altezza della grande esposizione a cui è affiancato, con eventi professionali utili per gli operatori e coinvolgenti per il pubblico dei buongustai. Punti di ascolto organizzati da alcune tra le più importanti catene distributive aiuteranno i piccoli produttori a trovare nuove strade commerciali; le degustazioni e le presentazioni guidate consentiranno di scoprire e apprezzare nuovi prodotti; i concorsi di mettersi in luce per il proprio lavoro; i convegni e i seminari saranno un importante strumento di aggiornamento professionale.

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Cos’è Il BonTà Il BonTà si pone come canale commerciale privilegiato per i piccoli e medi produttori di eccellenze enogastronomiche italiane ed estere, ed in sole tre edizioni è diventato il punto di riferimento fieristico nazionale per il settore. Un appuntamento in cui aziende, ristoratori, distributori tradizionali e grande distribuzione organizzata si incontrano per scoprire, valorizzare e trovare nuovi sbocchi commerciali per i prodotti alimentari della tradizione. Il BonTà è inoltre un appuntamento in cui il pubblico di gourmet ed estimatori della buona tavola ha la possibilità di conoscere ed apprezzare oltre 2.000 tipologie di prodotti di altissima qualità.

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IL BONTÀ - 10/13 NOVEMBRE Italia, e il mercato sta godendo di buona salute. Merito dell’eccellenza del prodotto servito, naturalmente. La pizza infatti si sta rivalutando non solo come immagine forte del made in Italy, ma soprattutto come alimento “buono” anche dal punto

di questo settore del 3,2%. Un risultato ottenuto grazie alla qualità del prodotto proveniente dai forni tradizionali: una qualità riconosciuta dai consumatori e soprattutto certificata dall’esperienza e dalla passione che i maestri dell’arte bianca mettono nel loro lavoro. Ma come si fa il pane artigianale? Quali le varietà? Come si può trasformare un prodotto che sta quotidianamente sulle nostre tavole in una vera e propria opera d’arte? A Il BonTà i buongustai potranno assaggiare delle vere specialità che verranno preparate al momento dai panificatori della provincia di Cremona in un evento unico organizzato dall’Associazione Commercianti della città. In un ampio spazio dedicato, i panificatori metteranno tutta la loro esperienza in un confronto non solo nella produzione di pani tradizionali, ma anche nel presentare al pubblico assolute novità in cui troverà posto tutta la fantasia che i grandi artisti mettono nelle loro opere…opere senza dubbio molto gustose! Tutte le forme della pizza a pizza è stata inventata in Italia, ma i più grandi mangiatori di questa nostra specialità sono gli americani, che con ben 12 kg pro capite surclassano i nostri 4,8 kg. Ma la qualità? Di certo quella italiana non si discute, soprattutto considerato che oltre il 67% della pizza consumata è artigianale e realizzata secondo il metodo classico che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Sono 22.150 le pizzerie “classiche” in

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di vista nutrizionale; questo grazie all’impegno delle associazioni di categoria nel fornire un prodotto realizzato con ingredienti di prima qualità. Una qualità che si paga: gli italiani infatti spendono mediamente 16,65 euro per una cena in pizzeria.

VINO ITALIANO SEMPRE PIÙ FRIZZANTE Volano le esportazioni e a Il BonTà in arrivo un esercito di produttori per presentare all’Italia e all’estero le proprie specialità. Dopo i fasti del 2006, in cui le esportazioni hanno sfondato il tetto dei 3 miliardi di euro, la crescita dei consumi di vino italiano all’estero non accenna a diminuire, anzi. È recente la notizia che le importazioni degli Stati Uniti - uno dei nostri principali mercati di riferimento del settore - sono salite del 18% in quantità. Palpabile la soddisfazione dei produttori italiani e crescente la voglia di confrontarsi sempre più spesso con nuovi mercati esteri. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il 90% delle esportazioni di vino nazionale è concentrato in pochi Paesi leader. Questo, se da un lato potrebbe rappresentare una criticità in caso di crisi dei mercati di questi Paesi, dall’altro significa che le possibilità di crescita per il prodotto italiano, decisamente apprezzato all’estero. Per questo i produttori si stanno attrezzando, mettendosi in mostra.

Un riscontro importante si ha nelle prenotazioni degli spazi espositivi de Il BonTà, che dedicherà ampio spazio al settore enologico. Saranno oltre 70 i produttori selezionati tra i migliori in Italia che presenteranno la propria gamma di vini a un pubblico di gourmet e operatori. Sono molti i contatti presi da CremonaFiere con buyers in da tutta Europa, che si sono dimostrati particolarmente interessati a scoprire nuovi prodotti italiani da inserire nella propria offerta. In quest’ottica sono in preparazione numerosi eventi dedicati al settore che coinvolgeranno enoteche e produttori per uno sviluppo sempre maggiore del comparto, come la terza edizione di Cibo e Vino a Gusto Giovanile, il tradizionale appuntamento di Cremona realizzato in collaborazione con Osvaldo Murri, in cui 12 famosi chef cercheranno di ammaliare il pubblico dei giovani consumatori abbinando sapientemente piatti prelibati e vini eccellenti.

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I MIGLIORI FORMAGGI IN UNA GARA MONDIALE

segreti e le delizie di uno dei prodotti che ha fatto grande il made in Italy alimentare. Già nella passata edizione la pizza ha attirato a Il BonTà centinaia di operatori professionali con un concorso al quale hanno partecipato 40 esperti pizzaioli provenienti da tutta la Lombardia; anche quest’anno a Cremona verrà riproposto l’evento ma i pizzaioli che parteciperanno saranno oltre 100 e da molte regioni italiane, per una vera scorpacciata della migliore pizza.

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Questo non ha però intaccato i consumi: evidentemente la pizza italiana è buona, e vale la pena di spendere qualche euro in più se c’è la garanzia dell’eccellenza. Visto anche il crescente interesse da parte degli operatori professionali nel comunicare e nel fare assaggiare al grande pubblico dei consumatori quant’è buono il vero prodotto artigianale, la pizza sarà una dei protagonisti alla prossima edizione de Il BonTà di Cremona, con una serie di eventi, concorsi e degustazioni per scoprire tutti i

La gara si presenta serrata. Il “Cheese Of The Year” di quest’anno prevede una partecipazione ancora più ampia rispetto all’anno scorso, quando oltre quaranta aziende italiane ed estere parteciparono all’evento. Una vetrina di prestigio per i migliori formaggi oggi sul mercato all’interno del punto di riferimento fieristico della cucina tradizionale. Il quesito che caratterizza l’edizione 2007 è non solo circoscritto ai possibili vincitori ma se, in un panorama produttivo che si arricchisce di continuo di nuovi prodotti, ci sia la possibilità che uno di essi sia in grado di strappare lo scettro di “re dei formaggi” alla vecchia dinastia che annovera nomi famosi e consolidati nella folta schiera dei consumatori di un prodotto che si perde nella notte dei tempi.C’è questo interrogativo che aleggia su questo confronto mondiale, un formaggio uscito dalle mani di un abile artigiano o dai laboratori di attrezzate aziende, che possa competere al punto da risultare vincitore di una competizione prestigiosa come è sicuramente il “mondiale” della categoria? Il giudizio finale spetterà a una qualificata giuria.

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ALIMENT&ATTREZZATURE:

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chef a raccolta

per la missione a SOFIA

n grande successo, seguito nei dettagli e trasmesso dai media nazionali bulgari, una partecipazione straordinaria ed entusiasta di personaggi del mondo del giornalismo, dello spettacolo, dei rappresentanti delle Istituzioni e delle delegazioni imprenditoriali.

PARTNERS D’ECCEZIONE Aliment&Attrezzature ha confermato tutte le aspettative, qualificandosi ai massimi livelli come portabandiera dei colori italiani, proponendo a Sofia una selezione accurata della produzione nazionale. Un appuntamento speciale, realizzato grazie alla presenza di partner prestigiosi, come le Cantine Fratelli Avanzi di Manerba del Garda (Bs), il Salumificio Maison Bertolin, Arnad,Valle d’Aosta, l’azienda “Buonaceto” - Podere Conti della Mutilena (Reggio Emilia), Pasta Valentini (Porrena 52010 Poppi, Arezzo), Azienda Vinicola “Tommasi” (Vr),Azienda vinicola Corte Lenguin” (Vr),Azienda vinicola “Ruggeri” (Valdobbiadene),Azienda vinicola Incisa della Rocchetta (Asti),Azienda vinicola Val d’Oca (Valdobbiadene), e ancora il Consorzio di tutela e valorizzazione varietà tipiche di Riso italiano, la pasticceria artigianale “Valli” di Reggio Emilia, specializzata in prodotti salati, l’ Azienda agricola Provenza (Bs), il Caseificio sociale del Sebino e della Vallecamonica, Cissva (Bs).

della città, quattro chef della Uir (Unione italiana ristoratori) hanno proposto le loro migliori ricette per conquistare il palato e le emozioni degli ospiti bulgari. A scatenare applausi a scena aperta, interviste tematiche, partecipazioni a programmi nazionali (come “Bon Apetit”), sono state le invenzioni culinarie di Beppe Sardi, chef del ristorante “Il grappolo” di Alessandria, Giuseppe Silano, chef del ristorante “Il Giardinetto” di Grazzano Badoglio (Asti), Leopoldo Gerbore, chef del ristorante “Aux routiers” a

Quart (Valle d’Aosta) e Giuseppe Ricchebuono, chef de “La Fornace di Barbablù” in località Sant’Ermete di Vado Ligure. Per quanto riguarda le serate a tema, la prima era dedicata ai media bulgari, con una forte presenza di giornalisti enogastronomici locali e dei due canali televisivi nazionali. La seconda, dopo un pomeriggio imperniato sugli incontri tra aziende italiane ed imprenditori bulgari, si è rivelata all’insegna dei “vip” e dei buyers locali. Di grande interesse imprenditoriale, durante le giornate, anche la promozione di incontri e scambi di conoscenze, tanto tra gli esponenti delle Istituzioni quanto della realtà agroalimentare italiana, che si sono confrontati con gli omologhi bulgari. g.n.

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Questo il primo bilancio della missione italiana in Bulgaria, organizzata sotto l’egida della rassegna Aliment&Attrezzature (Montichiari 18-21 febbraio 2008) in sinergia con la Provincia di Brescia, il Comune di Montichiari e il Centro Fiera del Garda. I vertici aziendali Staff Service, guidati da Carlo Miotto, i delegati del Comitato Promotore della fiera bresciana, insieme con l’assessore al Turismo della Provincia di Brescia, Riccardo Minini il sindaco di Montichiari, Gianantonio Rosa e il direttore del Centro Fiera, Ezio Zorzi, sono stati ricevuti, al culmine delle quattro giornate di presentazione in Bulgaria, dal primo segretario dell’Ambasciata d’Italia a Sofia, Cristiano Musillo. Sono stati davvero tanti, nella quattro giorni bulgara, i temi trattati e presentati. Nel corso delle serate dedicate alla degustazione, organizzate e curate nei minimi dettagli da Lina Stoyanova da Prodigiti, e alla promozione del prodotto italiano, realizzate grazie all’importante contributo delle aziende che per prime hanno creduto nell’iniziativa, hanno fatto seguito importanti momenti di scambio con i buyers bulgari. Perfetta riuscita dunque della missione, ospitata nella prestigiosa sede del Festa Barcelo Premium di Sofia, forte di uno staff contraddistinto dalla massima disponibilità e professionalità, che ha saputo coniugare al meglio imprenditoria, divulgazione dei sapori made in Italy, dimostrazioni di chef di rango e promozione turistica. Nella splendida struttura, collocata nel quartiere residenziale

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FIERE E CONCORSI

Tutti IVIAGGIATORI si incontrano a LUGANO iunto alla sua 5a edizione, il Salone Internazionale delle Vacanze di Lugano, che quest’anno si svolgerà dal 1 al 4 novembre, si annuncia evento di rilievo del panorama fieristico svizzero e dell’intera Regio Insubrica, riservando ai suoi affezionati visitatori 12.000 mq di sorprese ed emozioni. Punto di forza del Salone è infatti il “percorso obbligato” che rende ugualmente accessibili al pubblico (si prevedono almeno 60.000 visitatori in quattro giorni) tutti i 500 stand partecipanti. Per l’edizione 2007 l’organizzazione ha lavorato intensamente, riconfermando la grande presenza di Svizzera e Italia (con le sue strutture ricettive, Apt, consorzi) al gran completo ma rafforzata da destinazioni internazionali. Ecco

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alcune anticipazioni sull’evento: come i 600mq che ospiteranno le più belle destinazioni della Grecia, meta da sempre richiestissima e amata. Oppure “The Great East - Speciale Europa dell’Est” per scoprire nuovi mercati, nuove mete, nuove culture. E ancora il ritorno di “Destino Espana”, con l’ufficio turistico spagnolo accompagnato da numerose destinazioni. Anche

quest’anno, i Swiss Tourism Awards si preannunciano come l’evento di punta: destinazioni esotiche e ricercate proporranno le proprie bellezze e il proprio patrimonio culturale all’attento pubblico svizzero e del nord Italia. In particolare, puntando i riflettori sulle mete dell’Europa dell’Est, dalla Serbia al Montenegro, da Koprivshtitsa alla Bulgaria, a Slovacchia, Romania e Azerbaijan. Il 2007 sarà anche l’anno dell’America Latina con le sue 4 magnifiche città presenti: Huaraz (Peru), Santiago de Cali e Bogotà (Colombia), Buenos Aires (Argentina). Bellezze naturali incontaminate e ancora da scoprire.

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APPUNTAMENTI

FIERE E CONCORSI

La LOMBARDIA piace alla CINA

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vini di Lombardia e i prodotti agroalimentari lombardi sono oggetto di una forte promozione all’estero, grazie all’attività della Regione con l’Ice. Per la seconda volta la Regione ha partecipato al Sial di Shangai. Un evento che ha richiamato almeno 20mila visitatori e che ha permesso di far conoscere le produzioni di qualità della Lombardia. L’Italia si pone infatti come il 13° fornitore di prodotti agroalimentari in Cina, con una quota che nel 2006 è stata dello 0,32%, pari a 68,26 milioni di dollari. Nel giro di un anno le esportazioni sono aumentate di quasi il 50% e le richieste di olio, vino, formaggi e acqua minerale sono in crescita. Molto richiesti anche i vini “sparkling” accanto ai rossi. Un altro mercato affascinato dai prodotti lombardi è quello del Regno Unito, dove si registra +6% nelle vendite del vino. La Lombardia è stata presente alla London International Wine & Spirits Fair di Londra.

12 OTTOBRE RITORNA CHOCODAY Giunto alla sua 3a edizione, il 12 ottobre torna a Perugia il Chocoday, la Giornata del cacao e del cioccolato che celebra e promuove il “Cioccolato Puro”, ottenuto senza aggiunta di grassi, burro oppure oli vegetali. Ideata e promossa da Eurochocolate e patrocinata dal ministero dello Sviluppo e delle Politiche Agricole, questa giornata rappresenta un appuntamento importante per produttori, esportatori e importatori. Con il Chocoday e il suo Manifesto si intende promuovere e diffondere la cultura del buon cioccolato, tutelando i valori etici e sociali attraverso concetti di tracciabilità e biodiversità.

Accordo TUTTOFOOD e FANCY FOOD

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opo il successo ottenuto con il debutto nel maggio scorso, Tuttofood punta ora alla conquista dei mercati internazionali. Un importante incontro ai vertici si è svolto a New York tra gli organizzatori di Tuttofood, la prestigiosa rassegna alimentare organizzata da Fiera Milano, e Fancy Food, la mostra di riferimento negli Stati Uniti per gli espositori del comparto, risultato dei contatti tra il presidente di Fiera Milano, Michele Perini e i dirigenti del NASFT, l’Associazione nazionale per il Commercio delle Specialità Alimentari. Oltre allo scambio di buyer, che offrirà un nuovo, valido servizio agli operatori di entrambe le manifestazioni, è prevista anche in un secondo tempo una cooperazione nello sviluppo di workshop e nella promozione delle manifestazioni nei mercati emergenti.

VICENZA QUALITÀ riflettori

OTTOBRE GIUGNO - SETTEMBRE

5-7 ottobre Castegnato (Bs) Franciacorta in bianco Rassegna nazionale lattiero-casearia www.franciacortainbianco.it Info 030 2146835 13-15 ottobre Longarone (Bi) Sapori Italiani Salone dei prodotti agroalimentari tipici www.longaronefiere.it Info 0437 577577 13-17 ottobre Colonia (Germania) Anuga Salone internazionale food&beverage www.anuga.de

17-20 ottobre Parma CibusTec Rassegna di meccanica per l’industria alimentare www.fiereparma.it 19-21 ottobre Udine Good! I Sapori di Alpe Adria Salone dei sapori locali www.goodexpo.it Vinum Loci Salone dei vini autoctoni www.vinumloci.com 19-22 ottobre Milano Host Salone internazionale dell’ospitalità professionale www.host.expocts.it Info 02 49971

sulle grappe vicentine

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nche quest’anno Vicenza Qualità presenta “Distillerie Aperte”, rassegna dedicata a grappe e liquori che, per una settimana, potranno essere degustati “in casa” del produttore. L’appuntamento, giunto alla sua 11a edizione, è in programma da domenica 30 settembre a domenica 7 ottobre e vede la collaborazione dell’Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza, dell’amministrazione Provinciale e delle distillerie partecipanti. Agli appassionati del settore sarà data così l’opportunità di conoscere tutti i processi produttivi delle acquaviti e di avvicinarsi all’antica arte della distillazione, nata dall’esperienza di generazioni e tramandata agli odierni mastri grapparoli. Così, per una settimana, tra caldaie e vinacce ribollenti, esperti del settore spiegheranno le modalità di distillazione delle tradizionali grappe e dei liquori di uva e di frutta “Made in Vicenza”, ripercorrendo anche le vicende delle singole aziende.

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CIRCOLI

ESPERTI E APPASSIONATI

A settembre riparte la “voglia” dei BUONGUSTAI D

opo la pausa estiva, riparte il tour gastronomico e il calendario degli appuntamenti del Club dei Buongustai di Bergamo. Ecco che mercoledì 12 settembre al ristorante “Al Rustico Villa Patrizia” di Petosino si terrà l’Assemblea dei Soci del Club dei Buongustai per l’elezione del nuovo consiglio direttivo operante nel triennio 2007 – 2010. La serata si concluderà con una cena che il patron Antonio Lecchi proporrà per l’occasione. Il presidente Ernesto Tucci, il segretario Bruno Martinelli e tutto il consiglio direttivo uscente si augurano che i nuovi membri

che entreranno a far parte del Consiglio eletto diano fresco ed entusiastico impulso alle attività gastronomiche culturali, fiore all’occhiello del Club dei Buongustai di Bergamo. Il 19 settembre sarà poi la volta del Gran Ballo al Casinò di San Pellegrino Terme con gran buffet e danze fino a notte fonda. La serata sarà sfondo benefico a favore dell’Associazione Oncologica Bergamasca. L’Associazione “Amici di San Pellegrino Terme”, organizzatrice della serata danzante, si propone con questa manifestazione di contribuire al rilancio della splendida località brembana.

CUCINA MOLECOLARE IN TAVOLA La cucina molecolare è stata al centro dell’ultimo incontro del Club Buongustai Bergamo prima della pausa estiva, lo scorso giugno. La serata al ristorante “Anteprima” di Chiuduno (Bg) è stata un’esperienza curiosa e interessante per i suoi risvolti culinari e culturali. Lo chef Daniel Facen e la sua brigata hanno offerto il meglio delle loro sperimentazioni in creatività, con alcune digressioni alla tradizione. Preciso e puntuale il servizio in sala, guidato dal maitre Carlo Pierato. Unanimi i consensi e doverosa la consegna, da parte del presidente del Club Buongustai Bergamo, Ernesto Tucci, del “Diploma di benemerenza”.

CIOTTOLANDO

a Malcesine

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Malcesine torna un appuntamento immancabile: il 29 e 30 settembre si svolgerà “Ciottolando con Gusto”, una vera e propria “caccia al tesoro” fra i sapori del Lago dedicata a tutti i gourmet e appassionati. L’evento promosso dal Comune di Malcesine e organizzato dall’Istituzione Malcesine Più per l’edizione 2007 vedrà coinvolti circa 20 locali del centro storico e dei dintorni, ognuno dei quali offrirà un’esperienza sensoriale proponendo una ricetta studiata appositamente per l’occasione. I menu saranno giocati su tre diversi temi: salato, piccante e dolce, e tutte le proposte coniugheranno i sapori del lago con la fantasia degli autori.

SCIABOLATORI, i nuovi membri

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a Confraternita della Sciabola d’oro è stata ospite al Relais Duca di Dolle di Rolle di Cison di Valmarino (Tv) lo scorso luglio per intronare alcuni nuovi sciabolatori. Gianluca Bisol, direttore generale di Bisol e ben noto estimatore dello champagne, insignito del titolo di maitre chevalier della Confrérie du Sabre d’Or, ha nominato insieme ad altri membri della Confrérie i nuovi cavalieri della confraternita. Gli adepti hanno dovuto troncare di netto con abilità ed eleganza il collo di una bottiglia di champagne: la sciabola, scivola sul collo della bottiglia “decapitandolo” e libera, con un colpo preciso, lo spumeggiante nettare degli dei.

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CARTA & WEB

Cifre record per GO WINE e la GUIDA per il turista del vino disponibile la quarta edizione di “Cantine d’Italia” firmata Go Wine, dedicata alle cantine italiane che “valgono il viaggio”: 450 cantine consigliate per l’enoturista e aperte anche nel weekend, oltre 1300 vini segnalati, 900 indirizzi utili per mangiare e dormire, 23 cartine geografiche di consultazione. Una Guida a tutto campo, dunque, “per il turista del vino”, che rimarca fin dal titolo, e senza giri di parole, il destinatario dell’opera ideata e realizzata da Go Wine, Associazione nazionale di consumatori turisti del vino. Curatori del volume sono Massimo Zanichelli e Massimo Corrado (presidente di Go Wine), con la collaborazione principale di Francesco Falcone, Giampaolo Gravina e di altri

L’ARTE DI PREPARARE UNA FRITTATA

giornalisti di settore. Le 450 cantine sono state scelte in base all’esperienza diretta e in rapporto a due requisiti, indispensabili per praticare un serio enoturismo culturale: la disponibilità alle visite in almeno uno dei due giorni del fine settimana (sabato e/o domenica), più la vendita diretta in cantina. 29 le aziende recensite, 9 hanno ottenuto il “Passo”, ovvero il riconoscimento dell’accoglienza top in cantina. Per ogni cantina, c’è una pagina ricca di notizie utili, profilo storico, orari, disponibilità e particolarità del luogo e informazioni di viaggio. Cantine d’Italia 2007 Guida per il turista del vino Go Wine - Pagine 552 - Euro 14,00

Premio BANCARELLA DELLA CUCINA 2007 Dopo il successo della prima edizione lo scorso autunno, torna dal 5 al 7 ottobre a Pontremoli (Ms) il Premio Bancarella della Cucina, dedicato alla letteratura enogastronomica, con i cinque libri finalisti: “Sinfonia Gastronomica - musica, eros e cucina” di Roberto Iovino e Ileana Mattion (Viennepierre Edizioni), “Il Profumo delle Tavole” di Ulderico Bernardi (Editrice Santi Quaranta), “Non è vero che tutto fa brodo” di La Ditta (Editore Guido Tommasi), “La pasta è servita” di Leila Mancuso Sorrentino (Edizioni Intra Moenia) e “Perché agli italiani piace parlare di cibo” di Elena Kostioukovitch (Sperling & Kupfer). La Fondazione Città del Libro, che organizza dal 1953 il Premio Bancarella, promuove in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina questa iniziativa con lo scopo di valorizzare la cultura delle tradizioni gastonomiche, patrimonio che caratterizza il nostro Paese. Momento culminante sarà la proclamazione del vincitore del II Premio Bancarella della Cucina. Inoltre verrà consegnato a Clara e Gigi Padovani, per il volume “Conoscere il Cioccolato” (Ed. Ponte alle Grazie), il premio istituito alla memoria di Angelo Paracucchi.

Elogio del monodose, i BICCHIERI GOLOSI Una presentazione innovativa può rivalutare anche il più tradizionale dei piatti. Ne sa molto l’appassionato di cucina e pasticceria Josè Marèchal, autore del volumetto “Bicchieri Golosi”, edito da Bibliotheca Culinaria (64 pagine, 11,80 euro - foto di Akiko Ida), che raccoglie oltre 50 idee dolci e salate per presentare bocconcini prelibati e invitanti in bicchieri dalla forme più svariate. Proposte monodose perfette per cocktail e buffet ma anche per apertivi, antipasti e dessert. Stuzzicanti i “kit” per gourmand indaffarati e frettolosi.

“In principio fu...l’uovo”, ovvero l’arte di fare frittate e altre meraviglie, è un libro stampato in occasione del ventennale della costituzione del Consorzio “Grandi vini CE”, edito da AG Edizioni di Castelfranco Veneto (Tv), scritto da Sostene Schena, Daniela Mosena e Francesco Gottardi. Il volume è completo in ogni sua componente: dal modo di fare una frittata al vasto repertorio d’erbe selvatiche per conoscere al meglio quel mondo che dice “ogni erba che varda in su la ga la so virtù”. Frittate con fiori, verdure dell’orto, avanzi di cucina, formaggi, prodotti del mare, uova strapazzate. Si parla anche delle frittelle, dei polpettoni e delle torte. Sapori conosciuti, in gran parte componenti di una cucina della memoria, legata a consuetudini familiari e di territorio. Insomma, un libro che cerca “il pelo nell’uovo”, pur di non farci faticare a fare una frittata. (m.f.)

IDENTITÀ GOLOSE ORA È ANCHE UNA GUIDA Prima edizione della “Guida ai ristoranti d’autore” di Italia, Europa e Mondo firmata da Identità Golose e quindi dal suo creatore, Paolo Marchi. Una guida diversa, un volume di più di 500 pagine edito da Magentabureau pensato per dispensare consigli senza dare voti. Che esalta i posti da visitare e ignora quelli da evitare. Più di 400 pagine sondano il territorio italiano, per regioni e provincia, un centinaio raccontano Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Slovenia, Svezia e Scandinavia. Infine qualche accenno ad Australia, Giappone, Hong Kong e Stati Uniti.

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