gli speciali di novembre 2012
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Sparkling Anche in tempi di crisi alle bollicine non si rinuncia
Anche quello targato 2012 sarà senz’altro un Natale celebrato a suon di... bollicine! Nonostante il continuo calo dei consumi e i tagli al carrello della spesa alimentare per effetto della crisi economica, gli italiani anche quest’anno si preparano ad immergersi nelle festività senza rinunciare al rituale del tappo che salta dalla bottiglia. Positivo l’export, con una crescente richiesta di spumanti made in Italy. Lo Champagne francese è leader tra i vini effervescenti importati in Italia. 8
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+31%
consumi di spumanti in 10 anni
+9,2% aumento dell'export nel 2012
2,2 miliardi di euro fatturato estero 2012
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di Lucio Tordini
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gusti dei consumatori in fatto di vino stanno cambiando. Come ha rivelato l’ultima assemblea del settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative, nel mondo gli spumanti leggeri sono sempre più richiesti. Infatti hanno registrato nell’ultimo decennio un incremento in volume del 31%. «Oggi sono i gusti dei consumatori a prevalere, anche se essi alla fine scelgono ciò che viene proposto dagli intermediari e dalla distribuzione», ha commentato il presidente della Federazione nazionale delle cooperative agricole, Maurizio Gardini. «In tale ambito, fondamentale è il ruolo svolto dalla cooperazione agroalimentare, che è l’elemento centrale tra la componente produttiva e i consumatori». Per quanto riguarda lo Champagne, l’Italia nella prima metà del 2012 ha ridotto del 15% le importazioni. La Francia in compenso resta il nostro principale for-
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nitore di vino a valore, con 168 milioni di euro (dei 310 annui) e, come è facile immaginare, con una concentrazione nel segmento degli vini effervescenti (135 milioni). Nell'ambito delle bollicine made in Italy, invece, l’Osservatorio vini spumanti effervescenti (Ovse) ha registrato nei primi 6 mesi dell’anno un aumento dell’export pari al 6,6% rispetto ai primi 6 mesi del 2011, che su base annua equivale ad un incremento stimato di circa 18,480 milioni di bottiglie. In questo modo ci si avvicinerebbe ai 300 milioni di bottiglie esportate in un anno, con un +9,2% in valore registrato nei punti vendita al consumo (bar, distribuzione, grossisti, ristoranti ed enoteche). Il giro d’affari aumenterebbe su base annua di circa 175
Xxxxxxx · VINO milioni di euro, portando il fatturato estero complessivo del 2012 a circa 2,2 miliardi di euro. Nel mercato interno la situazione è diversa. Nel primo semestre del 2012 si è accentuato il calo già in atto lo scorso anno. Le ragioni sono i ricarichi, i costi della filiera lunga e il prezzo al consumo. Nella Gdo italiana, tuttavia, si è constatata nel 2012 una rimodulazione dei prezzi al consumo, alcuni con cali del 15% per alcune etichette di metodo Classico nelle insegne di livello medio alto. Il mercato interno registra il calo maggiore nell’Horeca, soprattutto nella ristorazione di alto livello. Il consumo, oggi, dipende maggiormente dalla comodità del luogo di accesso e dal servizio offerto. Una riflessione va fatta anche su sagre e feste del vino troppo banali e commerciali: calano le presenze, i “wine-lovers” sono in contrazione, le disponibilità di spesa e gli obiettivi sono mutati. Cresce invece, nelle zone di produzione, l’acquisto diretto di bollicine. «All’estero - sottolinea Giampietro Comolli, fondatore e responsabile dell’Ovse - cresce la consapevolezza del binomio qualità-origine del vino italiano, grandi case distributrici mondiali siglano contratti per milioni di bottiglie, chiedono esclusive. Nel 2012 l’Italia potrebbe superare i 450 milioni di bottiglie vendute, ma sono in calo i consumi in Italia. È sul
mercato interno che bisogna puntare e ragionare. In Italia il consumatore e i luoghi di consumo sono diversi che in altri Paesi. Continua il trend per vini freschi, moderni, meno alcolici, abbinabili con ogni cucina, ideali per ogni momento e occasione, meglio se il vino è anche festa, convivialità, cultura». B cod 27840
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AlpeRegis Rotari L’eleganza del Trentodoc
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o Chardonnay di montagna, la passione dei viticoltori e il duro lavoro in vigna creano le condizioni ideali per produrre uve qualitativamente eccellenti da destinare al Millesimato AlpeRegis Trentodoc. AlpeRegis si ottiene esclusivamente selezionando i grappoli che all’assaggio esprimono una piena fragranza di aromi e una ricca componente acidica. La grande risorsa di AlpeRegis sono i vigneti di montagna, un ambiente puro e incontaminato che trasmette al vino la franchezza di un territorio e dei suoi abitanti». È questo il pensiero di Davide Semenzato, brand ambassador Rotari. AlpeRegis fermenta una prima volta in acciaio e solamente una piccola percentuale in legno, in questo modo tutti gli aromi della base spumante rimangono intatti e si mantengono tipici e territoriali. La sua particolare lavorazione prevede la seconda fermentazione direttamente in bottiglia, metodo che dona profumi più complessi ottenuti dalla lunga sosta di minimo 48 mesi sui lieviti. L’aggiunta della liquer finale è un minuzioso lavoro di assaggi, perché si vuole mantenere intatta la franchezza del prodotto di origine. È quindi opportuno utilizzare una liquer delicatissima con bassissimo residuo zuccherino (4 g/l), tanto da classificare AlpeRegis come extra brut. Dopo anni di paziente attesa si può finalmente stappare una bottiglia di AlpeRegis e ammirare lunghe catenelle di fini bollicine che elevano al naso note di ananas, mela Golden, crosta di pane e miele con tutta l’eleganza dello Chardonnay di montagna. B cod 27643 Cantina Rotari via del Teroldego, 1 - 38016 Mezzocorona (Tn) Tel 0461 616399 - www.rotari.it
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Comte de Montaigne Maison “chic & cool” di Andrea Lupini
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iretta da un francese Doc... pardon Aoc, la maison Comte de Montaigne nasce nella parte sud dello Champagne e precisamente nella zona dell'Aube, dove si produce la miglior uva di Pinot nero del pianeta. La maison si appoggia sul “savoir-faire” ancestrale del suo chef de cave che ha saputo rispettare le tradizioni, contro la produzione di massa,
Luxury Vintage Cuvée
Il baule ha un forte valore simbolico per la maison Comte de Montaigne e rappresenta sia il passato che il presente, il legame tra la tradizione e la modernità. Apparteneva ai loro antenati che, nel 1890, lo utilizzavano per viaggiare sia in carrozza che in treno e la Maison ha voluto farlo rivivere, trasformandolo in frigorifero per presentare i suoi Champagne più prestigiosi. Da sottolineare la presenza del vassoio, dei flûte e delle salviette. La cuvée Luxury Vintage è disponibile solo per i clienti più fedeli e prestigiosi.
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facendo allo stesso momento evolvere la gamma di Champagne affinché sia adatta a tutti. È grazie a lui che l’uva è selezionata minuziosamente ogni anno, per una costante qualità. I cambiamenti climatici e socio-
economici vissuti dal 1890 sono stati presi in considerazione dalla Maison per evolvere rispettando le tradizioni, riuscendo così oggi a proporre una gamma trasversale di Champagne che si adatta altrettanto bene agli in-
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tenditori più esperti che ai dilettanti. L’attenzione verso le varie evoluzioni consente la garanzia di una costante qualità per tutta la gamma: gli Champagne Comte de Montaigne sono ricchi di un’identità marcata, rispettosa del passato e cosciente della modernità, un prodotto che tradotto con i termini di oggi si può benissimo definire “chic & cool”. Rispetto alla media dello Champagne (circa 300 milioni di bottiglie prodotte all’anno) la cantina ha una produzione di nicchia ma di grandis-
sima qualità, stimate persino nelle maggiori istituzioni francesi e nei consolati di tutto il mondo. Apprezzato come Champagne a tutto pasto, si sposa perfettamente con i piatti di pesce sia crudo che cotto. Le caratteristiche che rendono tale questo Champagne sono da ricercare in piccoli particolari ma che fanno diventare speciale il prodotto finito: due raccolti differenti per il brut e uno per il millesimato, 48 mesi in bottiglia, uve raccolte con surmaturazione che lo rendono strutturato per quanto riguarda il Pinot nero e molto fruttato per lo Chardonnay. Da questo si ottengono tre grandissimi prodotti capaci di tenere testa, con un ottimo rapporto qualità/prezzo, alle grandi case mondiali dello Champagne: dal Brut al Rosé, arrivando alla Cuvée Spéciale. La maison Comte de Montaigne è distribuita su tutto il territorio italiano da Lys Italia, con sede a Milano (per informazioni tel. 02 36554046 - info@lysitalia.com). B cod 27699
Comte de Montaigne Champagne Brut Uve: 70% Pinot nero, 30% Chardonnay Vinificazione: metodo classico champenoise con il controllo della temperatura e con la seconda fermentazione in bottiglia. Assemblaggio di due raccolti Invecchiamento: 36 mesi in bottiglia Colore: paglierino chiaro, perlage fine e persistente Profumo: intenso, ricco e fruttato, fresco ed equilibrato Sapore: lungo, equilibrato e spiccatamente minerale Gradi: 12% vol. Servire a: 8-10°C Abbinamenti: ideale come aperitivo ma anche a tutto pasto o con crudità di pesce Comte De Montaigne 1, rue du Docteur Remy-Port-à-Binson 51700 Mareuil le Port (Francia) info@champagnecomtedemontaigne.com www.champagnecomtedemontaigne.com
La leggenda narra che il Comte de Montaigne, dopo una focosa notte d’amore, fu accecato dai primi raggi di sole del mattino ed ebbe furtivamente la visione dell’effusione di bollicine, che non avrebbe mai più smesso di riprodurre nei suoi Champagne
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In vino... voluptas
Vintage collection 2008 Piacere per tutti i sensi
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rut, Dosage Zéro, Satèn: carattere, rigore, femminilità. Tre differenti espressioni del Franciacorta per rivelare i tratti distintivi e unici della vendemmia 2008. Vintage Collection è la rivelazione di un metodo, anzi “del” metodo Ca’ del Bosco, etimologicamente inteso come mettere un passo dietro l’altro, seguendo il “nomos” della Natura: la sua legge è fatta di tempi da rispettare, di gesti antichi da compiere, di tradizioni da seguire, ma anche di nuovi sentieri da esplorare. Brut, Dosage Zéro e Satèn sono le tre perle enologiche della Vintage Collection 2008, che è stata presentata da Ca’ del Bosco a Milano in una
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serata intitolata “With all your senses”, omaggio al piacere dei sensi che il vino sa suscitare. Tradizione per Ca’ del Bosco non significa cieca adorazione del passato, ma (talvolta) uscire dal solco, con la lucida, ispirata follia di chi ama trasformare il proprio lavoro in una forma d’arte. Nel metodo Ca’ del Bosco i dettagli sono decisivi. Ad ogni bottiglia, poi, è riservata una marcatura univoca per garantirne la tracciabilità e il riposo in cantine sotterranee in pietra. Ma, più di ogni altra cosa, è riservato loro l’amore dei cantinieri.
Arte e bollicine Quello dei vini della Vintage Collection 2008 è un lungo cammino, che è stato celebrato a Milano attraverso la performance artistica di Giuseppe La Spada, primo ed unico artista digitale italiano a vincere il Webby Award nel 2007, e collaboratore di artisti quali Ryuichi Sakamoto, Christian Fennezs e Ben Frost. E qui nasce il feeling, la corrispondenza di amorosi sensi tra l’artista innovatore e Ca’ del Bosco, dove l’arte (scultura e fotografia soprattutto) e la sensibilità verso nuove forme di espressione sono
Speciale bollicine · VINO Vintage Collection Satèn 2008 Franciacorta Docg Uve: 85% Chardonnay, 15% Pinot Bianco Vinificazione: 5 mesi in piccole botti di legno e successivi 2 mesi in acciaio Affinamento: sui lieviti di rifermentazione per un minimo di 40 mesi in bottiglia Colore: paglierino con riflessi grigio-verdi Profumo: spicca per la sua finezza; aromi delicati e fragranti, in particolare note agrumate (limone) e di frutti bianchi (pesca e pera) Sapore: equilibrato e morbido. Le bollicine stuzzicano delicatamente il palato, senza eccessi Gradi: 12,5% vol. Servire a: 8-10°C Abbinamenti: ideale come aperitivo ma anche a tutto pasto o con crudità di pesce Prezzo consigliato: 39,50 euro Ca' del Bosco via Albano Zanella, 13 - 25030 Erbusco (Bs) Tel 030 7766111 - fax 030 7268425 www.cadelbosco.com
di casa. «“With all your senses” - ha spiegato l’autore dell’installazione - più che un titolo è un invito a trovare nel suo acronimo “W.a.y.s.” nuove strade di approccio sensoriale al mondo del vino». Così, quando arte digitale e arte della vinificazione si incontrano, il risultato è davanti ai nostri occhi, sotto il nostro naso, a portata di mano, nelle nostre orecchie, sulla punta della lingua. Il risultato è un’esperienza da vivere in tutti i sensi. L’arte di La Spada ha trasportato in un’ideale e fantastica “stanza segreta” di Ca’ del Bosco, dove una campionatura di suoni e melodie è diventata musica del mosto in fermentazione, stato potenziale del futuro Dosage Zéro. Effluvi profumati hanno ricreato la sensualità del Satèn, rivelando gli aromi di un vino che, per nome e intima natura, è assonante con la seta. Il legame del Brut con il terroir della Franciacorta si è espresso nel “con-tatto” fisico con la sua terra.
L'annata 2008 Il millesimo 2008 si caratterizza senza ombra di dubbio per la regolarità della stagione. La prima parte della primavera, con temperature fresche che hanno causato il germogliamento tardivo della vite. Il tempo perturbato e molto piovoso durante la fioritura. Un’estate non caldissima, frequentemente rinfrescata da temporali fino alle soglie della vendemmia. La vite non ha subìto stress idrici ma, come avviene in questi casi, è stato l’uomo a fare la differenza. Il viticoltore ha faticato non poco a gestire la pressione delle malattie e il vigore della vite. Nelle settimane che hanno preceduto la vendemmia, periodo cruciale che consacra i grandi millesimi, il sole e il calore, quasi a titolo di risarcimento, hanno cambiato il volto all’annata. Una superba annata, che esprime maturità, struttura, densità, equilibrio e dal grandissimo potenziale di invecchiamento. B cod 27782
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Champagne Perrier-Jouët valorizza le grandi annate
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inora era forse più nota per la bellezza delle bottiglie e per l’atmosfera di ricercatezza che sapeva creare. Da ieri, 22 ottobre, la Perrier-Jouët si può annoverare a pieno titolo fra le grandi maison di Champagne anche per la qualità (in assoluto e nel tempo) dei suoi vini. Merito di una riuscita verticale di alcune sue annate storiche (per la prima volta al mondo degustate fuori dalla sede di Epernay) guidata a Milano dallo chef de cave, Hervé Deschamps (nella foto, a destra). Un luogo simbolo del capoluogo lombardo quale la villa Necchi Campiglio, a un tempo oasi verde nel centro della città ed edificio simbolico degli anni Trenta, per molti versi idealmente gemellato alla sede della cantina, ha fatto da prestigioso palcoscenico alla presentazione della collezione “L’Art du Millésime”, che è iniziata con le prime annate storiche della sua cuvée Belle Epoque. I millesimi 1996, 1985 e 1982 sono stati i protagonisti ora messi a disposizione di un numero estremamente limitato di clienti.
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Stiamo parlando di veramente pochi numeri di bottiglie che hanno subito il dégorgement quando erano state messe in commercio, e da allora sono state mantenute “in punta”. Negli anni questi Champagne emblema di eleganza e ricercatezza sono maturati in bottiglia e con non poco coraggio la maison li ha presentati ad esperti italiani segnando con ciò l’esplicito obiettivo della cantina del gruppo Pernod Ricard di espandersi sul mercato italiano, oggi sesto Paese di destinazione delle esportazioni, ma nei programmi di sviluppo destinato a diventare il secondo superando Usa e Giappone. A guidare lo sviluppo in Italia c’è un manager del calibro di Leo Damiani (del gruppo Marchesi Antinori), che ha voluto l’evento milanese come start up della nuova strategia di comunicazione tesa a posizionare la cantina oltre che sul piano del bello, anche su quello della qualità e dell’attenzione alla natura. E non casualmente il colore oggi simbolo della maison è verde caldo e brillante, mentre la
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cena di presentazione della collezione è stata curata dal cuoco più celebrato del mondo vegetariano, Pietro Leemann (nella foto, a sinistra), che ha superato se stesso con delle portate di grande livello per sapori, consistenze e abbinamenti ai vini. Per quanto riguarda gli champagne degustati, la prima considerazione è sull’assoluta eleganza e freschezza dell’82 e dell’85, con forse una leggera prevalenza di quest’ultima sul piano della personalità con un perlage un po’ più pungente, assolutamente intrigante e capace di valorizzare la parte minerale. La seconda riguarda invece la ricchezza di aromi che bollicine in bottiglia da 25 anni sono in grado di esprimere. B cod 27708 Marchesi Antinori piazza Antinori, 3 - 50123 Firenze Tel 055 23 595 - Fax 055 2359877 www.antinori.it
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EretiQ e QZero di Quadra esaltano la cucina di Marchetti
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no strappo alla regola ed ecco il nuovo Franciacorta firmato da Mario Falcetti (nella foto a destra) per la cantina Quadra: EretiQ, uno spumante ottenuto da sole uve di Pinot nero e bianco, non dosato e raffinato nella sua ricercata eleganza. Una vera “eresia intellettuale”, per usare l’espressione di Falcetti, che insime a QZero, il non dosato millesimato, ha fatto da supporto all’evento con cui a Cologne (Bs) bollicine e cucina fanno... sQuadra.
La cantina della famiglia Ghezzi ha in particolare presentato i due nuovi Franciacorta insieme alla nuova gestione del ristorante Quintessenza che ora è affidata a Giulio Marchetti (nella foto sotto), il giovane cuoco che nella zona della Franciacorta si è imposto per la qualità del suo servizio di catering, Le Perlage di Capriolo (Bs). La Quadra è di fatto diventata la sede stabile di Marchetti, che utilizzerà il locale anche per dimostrazioni pratiche delle sue creazioni per banchetti fuori sede. «È dall’osservazione della vigna nel suo insieme e dal contesto ambientale che la ospita - spiega Falcetti - che ancor oggi traggo ispirazione per realizzare i miei vini e i nuovi spunti per sperimentare, verificare, andare oltre. Il mio arrivo in Quadra, alla vigilia dei 50 anni, oltre la metà dei quali dedicati alla vigna e al vino, è stata una scelta fondamentale, dettata dalla consapevolezza di poter scrivere un altro capitolo determinante della mia storia professionale». EretiQ è il Franciacorta rivoluzionario pensato, progettato e realizzato
per i curiosi e per chi ama degustare “fuori dal coro”. Il nome EretiQ sintetizza l’essenza del progetto: l’eresia di Quadra. L’azzardo di pensare ad un Franciacorta privato del suo caposaldo, lo Chardonnay. L’azzardo è sottolineato anche dalla vestizione della bottiglia, che esalta il colore viola. Di più recente concezione, il Franciacorta QZero, l’extra-brut di Quadra, è ottenuto da una cuvée di Chardonnay (50%), Pinot nero (30% da barrique) e Pinot bianco (20%). Un vino che coniuga potenza, complessità, eleganza in un gusto imperioso. Perfetto negli abbinamenti con molluschi, pesce al forno e formaggi. B cod 27693
Un "Miroir" per lo Champagne Ruinart Riflessi di stile per bollicine d'autore Hervé Van der Straeten, artista, artigiano, designer, maestro della luce e del volume, fa uno schizzo di quello che la bottiglia di Ruinart Blanc de Blancs gli ispira. Il creatore francese traccia linee, angoli, mille schizzi, mille possibilità. Così nasce la collezione Miroir per Ruinart. Un portabottiglie da una parte, un secchiello dall’altra. Questi due scrigni di metallo argentato si divertono a fare da contrasto con la bottiglia di Ruinart Blanc de Blancs. Queste due creazioni in metallo argentato vengono realizzate nei laboratori della prestigiosa Manufacture Christofle. Per il secchiello Miroir, edito in soli cinquanta pezzi, Christofle ha coinvolto i suoi atelier di Alta oreficeria, dove la produzione degli oggetti è completamente realizzata a mano dai maestri orafi. Ognuno dei secchielli “Miroir” viene quindi numerato, poi firmato a mano da Hervé Van der Straeten; il numero di ogni pezzo è stato registrato nel Grande libro d’oro della Manufacture Christofle al fine di garantirne un’ulteriore autenticazione. B cod 27774
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Cuvée Belle Epoque Rosé 2004 Champagne Millésime
N.P.U. 1999 Bruno Paillard Champagne Millésime
R de Ruinart Champagne
Uve: 50% Pinot Noir, di cui il 10% vinificato in rosso, 45% Chardonnay, 5% Pinot Meunier Vinificazione: dopo la vinificazione i cru vengono tenuti separati fino all'assemblaggio Invecchiamento: 6 anni in bottiglia Colore: brillante rosa salmone, con leggere nuance dorate Profumo: complesso, delicato e fresco, con aromi di peonia, frutti rossi e agrumi Sapore: le note di freschezza iniziali si fondono con la mineralità dei frutti rossi e una piacevole cremosità Gradi: 12% vol. Servire a: 10-12°C Abbinamenti: salmone d’Islanda, astice o caviale Beluga. Perfetto con i frutti di bosco Prezzo: da 280,00 a 320,00 euro
Uve: 50% Chardonnay, 50% Pinot nero Vinificazione: utilizzo solo della prima pigiatura, fermentazione in piccole botti per 9 mesi e successivamente riposa 12 anni in bottiglia Invecchiamento: 18 mesi in bottiglia Colore: paglierino con riflessi dorati Profumo: complesso e articolato, con note fruttate e floreali Sapore: sapido con sensazioni fruttate, speziate e floreali, morbido e persistente Gradi: 12% vol. Servire a: 6-8°C Abbinamenti: come aperitivo o a tutto pasto purchè non ci siano piatti troppo piccanti o dolci Prezzo: 275,00 euro
Uve: 40% Chardonnay, 57% Pinot nero, 3% Pinot Meunier Vinificazione: vendemmia manuale, fermentazione alcolica in tini di acciaio inox Colore: giallo con riflessi dorati, perlage vivace, fine e persistente Profumo: delicato, fresco e fruttato, note di frutta a polpa bianca, albicocca, nocciola e marndorla fresca Sapore: equilibrato e tattile, strutturato su dominante fresca, corposo con finale lungo e aromi di frutti maturi Gradi: 12% vol. Servire a: 8-10°C Abbinamenti: come aperitivo, con antipasti e secondi di pesce o formaggi cremosi Prezzo: 50,00 euro
Marchesi Antinori piazza Antinori, 3 - 50123 Firenze Tel 055 23 595 - Fax 055 2359877 www.antinori.it
Cuzziol via Maiorana, 1 - 31015 Lucia Di Piave (Tv) Tel 0438 4564 - Fax 0438 456570 www.cuzziolitalia.it
Moët Hennessy Italia Via Tonale, 26 20125 Milano Tel 02 6714111 - Fax 02 67141190 www.moethennessy.it
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Cuvée Annamaria Clementi 2004 Quadra QSaten 2008 Franciacorta Docg Franciacorta Docg
Bottega Gold Glera Spumante Brut
Uve: 55% Chardonnay, 25% Pinot bianco, 20% Pinot nero Vinificazione: i vini base si ottengono solo da mosti di primissima spremitura, la fermentazione alcolica avviene in piccole botti di rovere dove il vino affina per minimo 6 mesi Affinamento: più di 7 anni in bottiglia a contatto con i lieviti, in cantine interrate Colore: giallo paglierino con riflessi dorati Profumo: ricco, complesso, sentori di mandorla, note di mela matura e agrumi Sapore: potente ma delicato, equilibrato Gradi: 12,5% vol. Servire a: 6-8°C Abbinamenti: piatti a base di pesce, preparazioni importanti e carni bianche Prezzo: da 85 euro
Uve: 80% Chardonnay, 20% Pinot bianco Vinificazione: raccolta manuale in cassetta, pressatura soffice, fermentazione in acciaio inox Affinamento: 10 mesi in acciaio inox e 36 mesi in bottiglia Colore: giallo paglierino chiaro, perlage fine e persistente Profumo: intenso, persistente, con spiccate note floreali Sapore: cremoso, tipico del saten con note di mandorla e frutti bianchi Gradi: 13% vol. Servire a: 6-8°C Abbinamenti: ideale come vino da aperitivo ma anche abbinato a primi piatti di mare e carni bianche delicate
Uve: 100% Glera Vinificazione: diraspatura e pressatura soffice, il mosto è mantenuto in contenitori d'acciaio a 0 °C e poi fermentato in autoclave Colore: paglierino chiaro, con spuma abbondante e persistente, perlage fine Profumo: netto, caratteristico, fruttato, floreale con sentori di mela Golden, pera Williams, fiori d’acacia e mughetto. Sapore: abbastanza sapido, armonico, elegante e fresco Gradi: 11% vol. Servire a: 6-7°C Abbinamenti: come aperitivo, nei cocktail, con antipasti, primi piatti, pesce e carni bianche Prezzo: da 25 euro
Ca' del Bosco via Albano Zanella, 13 - 25030 Erbusco (Bs) Tel 030 7766111 - Fax 030 7268425 www.cadelbosco.com
Quadra srl via San Eusebio, 1 - 25033 Cologne (Bs) Tel 030 7157314 - Fax 030 7059728 www.quadrafranciacorta.it
Distilleria Bottega vicolo Bottega, 2 - 31010 Godega di Sant'Urbano (Tv) - Tel 0438 4067 Fax 0438 401006 - www.bottegagold.com
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