n°10 - giugno 2022 - Anno II
Dai Lidi di Comacchio a Ferrara
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in COpertina
Dai Lidi di Comacchio a Ferrara Tra spiagge dorate, natura e buona tavola Un’estate slow e di gusto che conduce in un territorio unico quello che dal Parco del Delta del Po e dai sette lidi ferraresi, passa per le valli fino ad arrivare a Ferrara, la città della bicicletta
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Indice Che gusto hanno Ferrara e il Delta del Po?
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I 100 anni di Spina
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La Zanzara, sosta gourmet al Delta del Po
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Comacchio, la città che si specchia sull’acqua
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Rigeneranti esplorazioni nelle Valli di Argenta
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Ferrara, la città delle biciclette
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Un tuffo nell'atmosfera degli Estensi al Duchessa Isabella
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Villa Horti della Fasanara Per chi cerca la campagna in città
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Makoré, quando il pesce è "minimal" e gustoso
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Cucina Bacilieri, la tradizione si fa creativa
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Salento, il sogno di una masseria
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Borgo Egnazia, l’autentica esperienza made in Puglia tra lusso e tradizione
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Masseria San Domenico L'autentico cuore di Puglia
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Vivosa Apulia Resort Tuffo nel cuore del Salento
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Torre del Nera a Scheggino Più che un albergo, un piccolo borgo umbro
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Grand hotel Timeo, Tutto il bello e il buono a Taormina
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Editoriale Spiagge, cucina e storia
Il Delta del Po ferrarese è una meta da non perdere
L'
emergenza idrica di quest’anno sta mettendo a rischio non solo l’agricoltura, ma interi ecosistemi in tutta Italia che sono oasi naturalistiche di tutela ambientale e al tempo stesso mete di un turismo “lento” e decisamente a misura d’uomo. Il Po e in particolare tutto il vasto sistema del Delta rappresentano un’area unica in Europa di cui troppo poco di parla, pur con la sua ricchezza di storia, cultura, enogastronomia e vita balneare.
Alberto Lupini Direttore
Abbiano quindi deciso di dedicare gran parte di questo numero di Check-In al territorio compreso fra il Delta del Po, il lungo litorale adriatico che fa perno su Comacchio, le valli interne e la città di Ferrara, a un tempo già capitale rinascimentale e oggi fra le località dove si ritiene si mangi bene un po’ ovunque. La proposta è un po’ quella di partire dai lidi balneari e addentrarsi all’interno (magari in bicicletta lungo i percorsi che abbiamo segnalato) per gustare la natura e assaggiare ciò che offre il territorio. Il tutto con una meta importante, che attesta della centralità di quest’area già in epoche antiche, quale gli scavi di Spina, colonia etrusca di cui proprio quest’anno ricorre il centenario della scoperta. E poi proseguiamo nella nostra presentazione di un pezzo d’Italia che da tempo è fra le mete preferite di un truismo europeo e giovanile: il Salento. Dopo la Pizzica e Lecce, dedichiamo ora spazio ad alcune delle strutture di ospitalità più interessanti, puntando in particolare sulle masserie che costituiscono le proposte più originali.
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Dai Lidi di Comacchio a Ferrara Tra spiagge dorate, natura e buona tavola Un’estate slow e di gusto che conduce in un territorio unico quello che dal Parco del Delta del Po e dai sette lidi ferraresi, passa per le valli fino ad arrivare a Ferrara, la città della bicicletta
#FERRARA 10
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Vaso etrusco nella mostra Spina100
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I
l turismo del futuro, che è già presente, è “lento” e “goloso”. Dopo la pandemia, i viaggiatori sono, infatti, profondamente cambiati e nel viaggio ora ricercano esperienze ed emozioni autentiche che fanno rima con la scoperta dei piaceri del palato (e delle storie che si nascondono dietro il cibo) e degli incredibili manufatti italiani, il tutto (appunto) da gustare lentamente in contesti naturalistici eccezionali. Insomma, immergersi in un luogo, e nella sua natura, come un locale, direbbero i più. L’Italia offre infiniti spunti per questo turismo lento e goloso, ma c’è un luogo, unico in Italia, lontano dalle mete del turismo di massa, e per questo ricco di fascino antico in cui convergono in un'unica vacanza natura, cultura, enogastronomia, sport e vita all’aria aperta: stiamo parlando del Delta del Po e dei lidi ferraresi. Qui l’estate fa rima con percorsi a piedi, in bici (i ciclisti hanno a disposizione 300 km di piste che si inoltrano da Comac-
chio, le sue valli e i suoi 7 lidi), a cavallo o in barca lungo i canali e le lagune, le saline, la vegetazione e gli uccelli rari come i fenicotteri rosa. E quest’anno anche con una celebrazione eccezionale: i 100 anni dalla straordinaria scoperta della prima tomba della necropoli di Spina, città etrusca delle valli di Comacchio che un secolo fa fece il suo ingresso nella storia. CHeck-in • giugno 2022
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Dove siamo Veneto
Lombardia
Emilia Romagna
Ferrara
Venezia Toscana
Ferrara Comacchio Bologna Ravenna 12
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Che gusto hanno Ferrara e il Delta del Po?
Ferrara e la sua provincia, da Comacchio al delta del Po, sono uno scrigno di prodotti e ricette antiche, dal pane, la mitica coppia ferrarese all'anguilla, passando per i vini delle sabbie 14
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87797 di Roberto Gatti
L
a provincia di Ferrara è parte integrante del Delta del Po, in queste zone umide troviamo un habitat unico e irripetibile per la fauna selvatica che qui nidifica e trascorre gran parte dell'anno. Colonie di fenicotteri rosa, cigni, anatre ecc.… si scorgono in ogni specchio d'acqua.
LE PRODUZIONI TIPICHE La coppia ferrarese
Le Acquadelle marinate
Già dal 1287 gli Statuti di Ferrara obbligano i fornai a lavorare pani con “orletti” con l’intento di conferire un aspetto estetico più raffinato e meno grossolano.
La gastronomia del ferrarese vanta molti prodotti tipici dei luoghi, tra questi non possiamo non ricordare i marinati di Comacchio, ovvero le produzioni ittiche conservate. Molto buone, oltre alle anguille, le acquadelle marinate, nome dialettale del latterino, piccolo pesce di mare o di acqua dolce. Una volta infarinato viene fritto, scolato e raffreddato. Si mette poi in latte con salamoia, aceto e alloro tra novembre e dicembre. Le troviamo a Comacchio e nei negozi specializzati del centro di Ferrara!
La coppia ferrarese, in dialetto “ciupeta”, è ad oggi l'unico pane della regione a fregiarsi del marchio Igp. Ottenuto, secondo il disciplinare, con farina di grano tenero 0, acqua, strutto di puro suino, olio extra vergine di oliva, lievito madre, sale e malto si presenta con un corpo centrale tozzo, da cui si dipartono quattro corna ritorte e affusolate. È un pane particolarmente croccante e con poca mollica. Ricordiamo due forni artigianali del Comune di Codigoro: Forno Mancini in Piazza della Libertà e Forno Roma in via Roma.
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Pampapato o Pampepato
Tortiglione
L'antico pampepato o pampapato era comunque diverso da quello attuale. Cristoforo da Messisbugo descrive, infatti, un panpepato di solo zucchero e miele, farine, mandorle, spezie e canditi. L’attuale pampepato nasce dalla maestria dal pasticciere, di origini milanesi, Guido Ghezzi che nel 1902, avendo maturato una grande esperienza di cioccolatiere in Svizzera, fa ricoprire il pampepato con una glassa al cioccolato. Questo dolce, tipico del periodo natalizio, preparato durante il mese di novembre affinché dopo la cottura riposi alla nebbia in grado di donargli maggiore morbidezza, vuole rappresentare al meglio la ricchezza e raffinatezza della Ferrara rinascimentale.
Non si può non citare il Tortiglione, dolce tipico e antico delle zone del basso ferrarese, tra Fiscaglia e Codigoro, anche se non ancora Igp, in quanto si tratta di una vera e propria prelibatezza. Negli Anni ’50-’60 veniva preparato dalle famiglie solamente durante le festività natalizie, in quanto considerato “un lusso”, oggi lo troviamo in quasi tutti i forni della zona e nei supermercati. Su tutti segnaliamo il forno artigianale Bottardi Fabrizio in via S. Martino 35 a Codigoro.
Alcune aziende produttrici, oltre ai vari forni artigianali di Ferrara e provincia, sono Fis-Fabbrica italo-svizzera aperta nel 1902 proprio da Guido Ghezzi, e Orsatti che dal lontano 1860 porta avanti la tradizione famigliare. 16
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La salama da sugo La salama (o salamina) da sugo è un insaccato di carni di maiale tipico della provincia di Ferrara. Viene preparata macinando varie parti del maiale, quale lingua, fegato e coppa del collo, alle quali vengono aggiunte varie spezie, come chiodi di garofano, pepe, cannella, noce moscata, sale, il tutto aromatizzato con vino rosso. L'impasto così ottenuto viene insaccato nella vescica del maiale stesso, in una caratteristica forma rotondeggiante, e messa a stagionare.
ponendo particolare attenzione a mantenere la salama sospesa, per evitare che venga in contatto con le pareti o il fondo della pentola, e sempre sommersa dall'acqua, rabboccando con acqua calda quando necessario. Una volta pulita va liberata dalle corde, avvolta in un canovaccio o sacchetti di cottura, e appesa con un bastoncino nel mezzo di una capiente pentola piena di acqua fredda. L’insaccato va portato a bollitura, e lasciato cuocere dalle 4 alle 7 ore a seconda della sua stagionatura.
La salamina posta a stagionare, con un minimo di 6 mesi, ideale 12 mesi, è un piatto che di norma viene consumato con clima freddo ed è un ottimo regalo da fare per le festività natalizie, questo perché la preparazione inizia mondando molto bene la salamina da sugo, mettendola a bagno in un recipiente di acqua fredda la sera prima della cottura.
Se è molto impegnativa la preparazione di questo insaccato, basterà invece una piccola porzione per soddisfare i palati. Una leggenda recente narra di un anziano che, stanco di vivere, si sia mangiato una intera salama da sugo e in poche ore è convolato a miglior vita!
Il giorno successivo, la preparazione particolarmente complessa, richiede molte ore di cottura, viene, infatti, tenuta in acqua quasi all'ebollizione per un tempo variabile dalle sei alle dodici ore, dipende dalla stagionatura della salama,
Un salumificio che produce questo insaccato è il Salumificio Zironi in via Roma 74 a Migliarino. Ma esistono in provincia numerosi norcini artigianali che non sono da meno come, ad esempio Angelo Calura. CHeck-in • giugno 2022
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E SABBIE I VINI DELL
La vitivinicoltura Dopo anni di semi abbandono, assistiamo da almeno 10-15 anni a una vera e propria rinascita della viticoltura ed enologia ferrerese. La zona più vocata è quella litoranea sabbiosa che parte da Mesola per arrivare al lido di Spina, dove possiamo trovare molti vigneti a piede franco. Diversi i produttori che hanno contribuito maggiormente alla rinascita vitivinicola del ferrarese, su tutti, l'azienda Mattarelli Umberto di Vigarano Mainarda, scomparso da pochi mesi, oggi portata avanti dai figli. Da una semplice osteria di paese ora l'azienda può contare sulla gestione diretta di 15 ettari di vigna con due distinte aziende per la vinificazione e l'imbottigliamento. Un'altra azienda che negli ultimi anni si è distinta a livello nazionale, vincendo medaglie d'oro al concorso enologico di Pramaggiore (Ve) è Corte Madonnina, località Pomposa, con i vigneti a ridosso della secolare Abbazia di Pomposa sulla strada statale Romea, tra lido Nazioni e Mesola, a Codigoro, una realtà storica che da oltre 60 anni produce, dai propri vigneti, i vini Doc del Bosco Eliceo. Tra gli altri produttori, da citare ci sono l’Azienda agricola Ca Nova di Fogli Marino, l’Azienda vinicola e agrituristica Corte Madonnina a Codigoro, l’Azienda vitivinicola Corte Beneficio a Coccanile-cesta, la Cooperativa agricola Braccianti G. Bellini - Tenuta Garusola a Filo. 18
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Le vongole di Goro Goro paese sul mare Adriatico, conosciuto perché ha dato i natali alla cantante Milva, chiamata anche la Pantera di Goro, ha visto la sua rinascita a fine anni ’70 quando i pescatori del luogo hanno pensato bene di coltivare i semi delle vongole veraci, con ottimi risultati negli anni. A queste si sono aggiunte le cozze e ultimamente le ostriche, con risultati soddisfacenti. La Sacca di Goro, all'estremo lembo nord del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna, in provincia di Ferrara ha una naturale confluenza di acqua dolce proveniente dal Po e di acqua salata che entra dal mare favorendo lo sviluppo di numerose specie ittiche e in particolare di molluschi come vongole, cozze e ostriche. Questo ambiente, esempio unico per la valenza ambientale di simbiosi riuscita tra uomo ed ecosistema, inserito all'interno del Parco del delta del Po, sito Mab (man and the biosphere) Unesco, è ad oggi la seconda realtà al mondo, la prima in Europa e in Italia per allevamento e produzione della vongola verace, una tradizione recente che parte dagli anni ’70, che però si innesca in una lunga storia di rapporto tra uomo, laguna e mare.
Le caratteristiche ambientali e strutturali della laguna così particolari garantiscono alla vongola di Goro qualità e tassi di crescita unici in Europa. «Un fabbrica di molluschi a cielo aperto» in un'ambiente lagunare protetto di 1.600 ettari a cui si aggiungono 800 ettari di nursery, zone di allevamento del seme, cioè il novellame selvatico. Le vongole veraci di Goro hanno una conchiglia di colore grigio azzurro, a volte anche con striature gialle e nere in quelle di dimensioni maggiori. L'interno del mollusco è di forma bivalve con carni tenere dal sapore di mare e tendente al dolciastro. Il corpo morbido e carnoso ben si presta a diverse preparazioni. Per acquisti ci si può rivolgere in tutte le pescherie della zona o direttamente al Consorzio pescatori di Goro.
In questo ambiente la vongola di Goro viene allevata come in un campo agricolo dove il novellame viene seminato manualmente, per arrivare alla pesca e raccolta dopo 6-12 mesi. Quest'ultima si effettua con rasche a mano o con idrorasca a motore. Una volta raccolte, le vongole vengono setacciate e depurate in appositi stabulari prima di essere messe in commercio. CHeck-in • giugno 2022
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La natura in provincia di Ferrara Arrivando al mare, sulla costa ferrarese, troviamo i 7 lidi, apprezzati per la loro tranquillità e natura selvaggia, tra tutti il lido di Volano dove troviamo una grande pineta in cui non sarà difficile scorgere daini e cerbiatti allo stato brado. Molto interessanti, da un punto di vista naturalistico e paesaggistico, sono le valli e oasi naturali quali: l’Oasi naturale di Canneviè dove stanziano da maggio a settembre colonie di fenicotteri rosa, in loco un ottimo ristorante che offre pesce sempre freschissimo con piatti del Delta che comprendono prodotti tipici come l’anguilla di Comacchio, la vongola di Goro, la zucca violina, l’asparago Igp di Mesola. E per continuare l’esperienza si può anche dormire nell’hotel rurale.
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Ci spostiamo poche centinaia di metri e troveremo altri specchi d'acqua meravigliosi, sempre affollati da una fauna selvatica degna di ammirazione (fenicotteri rosa, garzette, anatre ecc.…) in località Porticino di Codigoro. Qui troveremo due ristoranti, il primo trova sede in una ex chiesa sconsacrata, dove potremo mangiare la miglior anguilla alla brace della zona: La Baracca. Il secondo trova locazione in un ex rifugio di valle sempre a Porticino ed è uno dei due ristoranti stellati della provincia di Ferrara, entrambi in territorio di Codigoro: La Zanzara. Mangiare nell’iconico ristorante della famiglia Bison è concedersi una sosta da fiaba che inizia con la
Sauro e Samuele Bison Ristorante La Zanzara
passeggiata tra alberi e ponticelli e per giungere nella raffinata sala con camino. Se la specialità della casa resta sempre l’anguilla (servita anche grigliata su braci di legna), altrettanto encomiabile è la carta dei vini, non solo per vastità, ma anche per le dettagliate descrizioni che accompagnano le bottiglie. A pochi chilometri, in direzione Joalanda di Savoia, troviamo il secondo ristorante stellato: la Capanna di Eraclio. Aperta nel 1922 e oggi giunta alla quarta generazione, mantiene immutato il fascino di un tempo. La cucina è un repertorio di quanto di meglio offre il delta del Po: i piatti, tradizionali (solo lievemente aggiornati) conducono in un meraviglioso viaggio della memoria.
Maria Grazia Soncini La Capanna di Eraclio
Comacchio, le saline e le valli In questo excursus nella provincia di Ferrara, non può mancare una visita a Comacchio, piccola Venezia, in mezzo all'acqua. Da non perdere, oltre al centro storico una visita alla fabbrica dei marinati: vecchia struttura per la lavorazione del pesce, l'anguilla in particolare, e oggi un museo dove si può vedere come viene eseguita la marinatura e gustare il sapore inconfondibile di questi prodotti. Imperdibili anche le saline di Comacchio, recuperate magnificamente da alcuni anni, un'oasi in mezzo alla natura. Proseguiamo con una visita alle valli limitrofe, un incanto tra acqua e terra, dove soggiornano migliaia di uccelli di ogni specie. Oltre al centro storico di Ferrara, patrimonio dell'Unesco, è molto consigliata una visita all'intera provincia, in modo particolare al Delta del Po, ne rimarrete incantati!
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E DORMIRE V O D E E R A GI DOVE MAN
A Ferrara
In provincia
Da Noemi www.trattoriadanoemi.it
La Capanna Di Eraclio www.facebook.com
Ca' d'Frara www.ristorantecadfrara.it
La Zanzara www.ristorantelazanzara.com
Quel Fantastico Giovedì www.quelfantasticogiovedi.it
Ristorante La Baracca www.labaracca.net
Cucina Bacilieri www.cucinabacilieri.it
Agriturismo i Due Laghi www.duelaghi.com
Makorè www.makore.it
Ristorante Albergo Tassi www.ristorantetassi.wordpress.com
Osteria La Compagnia www.osterialacompagnia.it
Agriturismo Vallesanta www.agriturismovallesanta.com
Azienda Agricola Principessa Pio www.principessapio.com
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A Comacchio
Horti Della Fasanara www.hortidellafasanara.com
Locanda del Delta www.locandadeldelta.com
Duchessa Isabella Hotel & Spa www.duchessaisabella.com
La Comacina www.lacomacina.it
Hotel dell’Orologio www.hotelorologio.com
Trattoria della Pescheria www.bblapescheria.it
Astra Hotel www.astrahotel.info
Vasco e Giulia www.vascoegiulia.it
Mercure Ferrara www.hotelferrara.com
Trattoria del Borgo www.trattoriadelborgocomacchio.com
Hotel Annunziata www.annunziata.it
Cantinon www.alcantinon.com
Hotel Maxxim www.maxxim.it
Ponticello www.alponticello.it
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Ristorante Hotel Tassi
La Capanna Di Eraclio
Ferrara
La Zanzara La Baracca Agriturismo i Due Laghi
Comacchio
Agriturismo Vallesanta
Principessa Pio Horti Della Fasanara Duchessa Isabella Hotel & SPA
Astra Hotel Osteria La Compagnia Hotel Orologio
Mercure Ferrara
Hotel Annunziata
Maxxim Hotel Da Noemi
Makorè Ca' d' Frara Cucina Bacilieri
Quel Fantastico Giovedì
B&B Al Ponticello La Comacina Trattoria della Pescheria
Vasco e Giulia Trattoria Del Borgo
Al Cantinon La locanda del delta
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Spiagge dorate e mare bandiera blu Cultura certo, ma anche spiagge ampie e sabbia dorata, mare Bandiera Blu, una pineta secolare che dipinge di verde la costiera: sono alcune caratteristiche uniche della straordinaria bellezza dell’universo naturalistico nel Parco del Delta del Po, Patrimonio mondiale Unesco, dove specchi d’acqua, uccelli acquatici rari, antichi casoni di pesca e suggestivi scorci diventano meravigliosi con i colori dell’alba o del tramonto. L’estate qui è una continua meraviglia, che si può vivere soggiornando nelle strutture immerse nel verde, nei cam-
I 7 Lidi di Comacchio Lido di Volano
Lido delle Nazioni
Lido di Pomposa Comacchio
Lido degli Scacchi
Porto Garibaldi Lido degli Estensi 24
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Lido di Spina
ping divenuti famosi in Italia per l’alta qualità dei servizi e la capacità di mimetizzarsi nelle pinete marittime vicino al mare, nei villaggi che si distinguono per impianti sportivi e opportunità di wellness e negli appartamenti. Ogni lido è diverso dall’altro: le spiagge del lido di Volano e il bellissimo lago del lido delle Nazioni sono ideali per gli amanti degli sport acquatici, il lido di Pomposa, il lido degli Scacchi e Porto Garibaldi sono la meta più amata dalle famiglie che vogliono trascorrere vacanze rilassanti tra mare e natura, mentre il lido degli Estensi e il lido di Spina, con le loro ampie spiagge e i locali notturni sono l’ideale per i giovani.
Esperienze bike & boat I lidi sono punti di partenza ideali per partecipare ad escursioni in motonave, in bicicletta, o in barca a vela. Tutti i giorni da Stazione Foce parte il tour in barca nelle Valli di Comacchio oasi e dimora di rari uccelli e fenicotteri. Si può scegliere anche l’esperienza Bike & boat nelle valli e nella Salina di Comacchio oppure l’escursione bike & boat al tramonto dal mare alle valli. Gli amanti della bici possono optare per il percorso nella vecchia Salina, 7 km alla scoperta dell’impianto realizzato in epoca napoleonica immersi nella natura, con mostra sulla raccolta del sale. Oppure si può andare in barca da Comacchio ai luoghi dell’anguilla o per chi preferisce, ci sono le esplorazioni delle valli in canoa. CHeck-in • giugno 2022
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Lido di Volano
Il Lido di Volano è la località più a nord dei sette Lidi di Comacchio e prende il nome da un ramo dell'antico corso del fiume Po. È quella più vicino al Delta del Po, quindi più interessante dal punto di vista naturalistico. Le spiagge, con il loro arenile comodo per lunghe passeggiate e bagni di sole, sono protette da una grande pineta e guardano verso il grande Delta del Po e la Sacca di Goro. È il più intatto tra i sette Lidi e vanta un moderno porto turistico nei pressi del ponte sul Volano. Per la sua posizione un po' isolata, ma esposta a vento e correnti marine, il Lido di Volano è il centro di riferimento per il kite surfing e il windsurf. La pineta si estende verso Sud per 6 km tra il centro abitato, il lago delle Nazioni e il mare fino alla località Bocca del Bianco. La spiaggia è ampia e dotata di strutture e stabilimenti moderni, attrezzati con servizi per i bambini e per i genitori: ideale per trascorrere una vacanza di relax e di svago.
IO IL CONSIGL Per chi vuole godersi il panorama dall'alto con deltaplani leggeri e ultraleggeri c'è l'aviosuperfice di Valle Gaffaro a pochi km da Lido di Volano. 26
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IO IL CONSIGL Per un tuffo nel passato, da non perdere il Capanno di Garibaldi dove l'eroe dei due mondi approdò fuggiasco con Anita morente il 3 agosto 1849. Inoltre, si può percorrere la strada panoramica Accialioli dove si estende la Valle Bertuzzi, circa mila ettari che comprendono anche Val Cantone e Valle Nuova. Affascina per le distese di fenicotteri rosa e per il panorama che regala al visitatore al tramonto quando il sole si specchia sull’acqua.
Lido delle Nazioni
Si racconta che Giuseppe Garibaldi sbarcò proprio qui, quel 3 agosto 1849. Lido delle Nazioni è caratterizzato da ampie strade, molto verde e tanti negozi per il piacere dello shopping dopo una giornata al mare. Le spiagge sono comodamente raggiungibili dal lungomare e si prestano per il divertimento dei bambini grazie a scivoli, altalene, piscine. Il suo grande lago artificiale, denominato lago delle Nazioni, è l'anima sportiva della costa. Nel suo bacino salmastro, di un centinaio di ettari di superficie, vivono anguille e cefali. Ogni anno è teatro di tutti gli sport d'acqua, vela agonistica, canoa e di numerose altre iniziative legate al podismo, alla bicicletta e all'equitazione. Oltre al lago, al lido delle Nazioni anche la centralissima Piazza Italia è un punto di riferimento. Qui si svolgono la maggior parte delle manifestazioni e degli eventi organizzati d'estate. Per chi ama una vacanza all'insegna del benessere, c’è Thermae Oasis, moderna struttura termale che utilizza l'acqua salsobromoiodica, con centri massaggi e aree relax. CHeck-in • giugno 2022
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Lido di Pomposa
La data da segnarsi è l'8 agosto, in cui tutti gli anni si celebra nelle strade una festa per ricordare la fondazione del lido di Pomposa, insieme al lido degli Scacchi, a opera di Riccardo Rocca, imprenditore che contribuì in maniera fondamentale allo sviluppo edilizio e turistico dei lidi. Per l'occasione le vie del centro si animano di musica, spettacoli e bancarelle con cocomero, dolci e vino per brindare insieme. Assieme al lido degli Scacchi, il lido di Pomposa è per eccellenza il lido dedicato alle famiglie, grazie ai servizi di qualità e di controllo delle spiagge e ai moderni stabilimenti balneari attrezzati per i più piccoli. In alternativa alla tintarella, chi soggiorna negli hotel di Lido di Pomposa vicino alla spiaggia potrà dedicarsi allo sport all’aria aperta, usufruendo delle tante strutture sportive disponibili in spiaggia, in pineta e in centro. Il lido offre, inoltre, moltissime opportunità di divertimento per i giovani, tra cui l'attrezzato Kartodromo "Circuito Pomposa", a San Giuseppe, che con l'ultimo ampliamento della pista a 1.200 metri, è stato trasformato in mini autodromo.
IO IL CONSIGL Per la sua posizione, il lido di Pomposa è base di partenza ideale per gite ed escursioni nel suggestivo ambiente delle Valli di Comacchio. Ma anche per Comacchio, e l'interessante antica Abbazia di Pomposa, fondata tra il VI e il VII secolo, dove poco dopo l’anno mille il monaco Guido d'Arezzo “inventò” le note musicali. 28
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Lido degli Scacchi
Si racconta che sul finire dell'anno 1509, la Serenissima volle punire le manie espansionistiche della famiglia estense con un attacco fluviale al Ducato di Ferrara. In quel di Polesella, sulle rive del Po, si svolse un sanguinoso confronto, che vide una vittoria schiacciante della milizia ferrarese. In seguito alla vittoria, un artigliere polesano, fedele al duca Alfonso I d'Este, di cognome Arveda, fu nominato cavaliere “degli Scacchi”, e gli fu donato un terreno boschivo, l'antico Bosco Eliceo, compreso tra il Borgo della fontana (l'odierno San Giuseppe di Comacchio) e Magnavacca (Porto Garibaldi). Da questi sorse il primo nucleo abitativo, il Borgo Scacchi, e tutt'attorno si sviluppò una vasta area coltivata a vigneti, da cui si produce il Bosco Eliceo. Oggi, il lido degli Scacchi è una località balneare a misura di famiglia, tant'è che le strutture turistiche hanno messo al centro dei loro servizi e offerte il turismo familiare permettendo a questo piccolo centro affacciato sull'Adriatico di trasformarsi in un'oasi da sogno, ideale per le vacanze di bambini e genitori.
IO IL CONSIGL Il Lido degli Scacchi è una base ideale per innumerevoli gite ed escursioni nel suggestivo Parco Del Delta del Po e delle Valli di Comacchio, per visite culturali nelle città vicine quali Comacchio, Ravenna e perché no, Venezia, e a posti molti incantevoli come l'Abbazia di Pomposa e il Castello di Mesola. CHeck-in • giugno 2022
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Porto Garibaldi
Porto Garibaldi (Magnavacca nel dialetto locale) è un importante porto di pesca e porto turistico, oltre che centro balneare. Il paese di Porto Garibaldi è nato sul lato nord del porto canale ed è l'insediamento più antico dei lidi di Comacchio. Porto Garibaldi è caratterizzata da basse costruzioni che mantengono l'aspetto di un villaggio di pescatori lungo il canale navigabile che collega Comacchio al mare. Ancora oggi le barche scaricano il pesce fresco, da assaporare poi nei numerosi e rinomati ristoranti. Porto Garibaldi è una vivace stazione balneare, moderna e dotata di servizi all’avanguardia, che ha però saputo conservare nell’aspetto e nelle tradizioni l’originale e forte legame con il mare. Le giornate in spiaggia trascorrono fra sport, divertimenti per i bambini e momenti dedicati al relax, per accontentare le esigenze di tutta la famiglia. Dal Porto Canale di Porto Garibaldi partono anche navi turistiche che compiono escursioni nel Parco del Delta del Po e imbarcazioni attrezzate per la pesca sportiva.
IO IL CONSIGL Si può passeggiare lungo le sue viuzze, o sbirciare al porto tra i pescherecci colorati se i pescatori hanno avuto fortuna. Si può stare in spiaggia o partire per escursioni in motonave verso il Delta del Po, le Valli di Comacchio o avventurarsi nei centri storici delle cittadine vicine come Comacchio e Mesola. 30
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Lido degli Estensi
Il Lido degli Estensi è il più turistico dei sette Lidi di Comacchio e porta il nome della famiglia degli Estensi che a lungo governarono Ferrara. La sua spiaggia è tra le più lunghe d'Italia, grazie ai fenomeni sedimentari favoriti dalle mareggiate di scirocco da un lato e dalla lunga diga più a nord. È anche il più mondano e molto amato fra i giovani, che ogni estate arrivano a migliaia invadendo spiagge e locali all’aperto, prendendo parte ai beach party e agli eventi di richiamo. Il centro, a due passi dagli hotel è famoso per le boutique griffate e i locali di design che si alternano lungo viale Carducci. Dai viali alberati e dalla verde pineta si raggiunge la spiaggia, dove gli stabilimenti balneari sono strutture all’avanguardia dotate di tutti i comfort più moderni. Verso sera, l’atmosfera si fa ancora più frizzante, le occasioni per divertirsi sono tantissime e capaci di accontentare tutti i gusti. Ristoranti di pesce e locali raffinati dove trascorrere le serate, discoteche e discopub dove tirare tardi la notte, feste in spiaggia e concerti all’aperto intrattengono i vacanzieri. Fiore all'occhiello del Lido è il porto turistico Marina degli Estensi, accessibile dal canale di Porto Garibaldi e approdo sicuro per i diportisti, dotato di moderne attrezzature.
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IO IL CONSIGL Il Lido degli Estensi è un'ottima base di partenza per fare un tour degli altri sei Lidi di Comacchio, per visitare la meravigliosa e affascinante Comacchio, nonché per partire in escursioni nel suggestivo Parco Del Delta del Po e nelle Valli di Comacchio.
Lido di Spina
Superato il lido degli Estensi, verso Ravenna, si trova il lido di Spina, intitolato alla città etrusca Spina, ritrovata in località Comacchio. In questo lido si trovano bellissime villette immerse nella tranquillità della natura, situate in prossimità dell'immensa spiaggia. Lido Spina offre anche divertimento notturno, grazie ai suoi locali mondani, sport nel complesso sportivo “Il Travone” e gite in bici all'interno della bellissima pineta. Da non perdere al lido di Spina la Casa Museo Remo Brindisi, moderna architettura immersa nel verde che ospita la ricca collezione del maestro Brindisi con opere espressione delle principali correnti artistiche del Novecento.
IO IL CONSIGL Prendetevi del tempo per scoprire la moderna struttura del Museo d'arte contemporanea Remo Brindisi, realizzata negli anni tra il 1971 e il 1973, su progetto dell'architetto-designer Nanda Vigo che si ispirò al movimento della Bauhaus. All'interno si possono ammirare opere di Modigliani, Picasso, Fontana, Dalì, De Chirico, De Pisis, Morandi, Chagall, Boccioni, Guttuso. Il museo ha ottenuto lo status di Museo di qualità riconosciuto dall'Istituto per i Beni culturali dell'Emilia-Romagna. CHeck-in • giugno 2022
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I 100 anni di Spina S
ono trascorsi 100 anni dalla straordinaria scoperta della prima tomba della necropoli di Spina, città etrusca delle Valli di Comacchio che un secolo fa fece il suo ingresso nella storia, svelando a poco a poco la sua origine di porto privilegiato di Atene sul Delta del Po e sull’Adriatico, fulcro di commerci tra la Grecia e la Pianura Padana e luogo di miti antichi come quello di Dedalo e Icaro. Dal 1922 sono state rinvenute oltre 4mila tombe.
A Comacchio tanti eventi per vivere la storia unica di Spina, tra la mostra di Palazzo Bellini e le visite al Museo Delta Antico e alla sua nuova Sezione Open Air 34
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Per raccontare i 100 anni di Spina, la Galleria d’Arte di Palazzo Bellini di Comacchio ospita la mostra “Spina 100 - Dal mito alla scoperta: a un secolo dal ritrovamento della città etrusca” (fino al 16 ottobre 2022), con un percorso espositivo articolato in una sequenza di ambienti per rivivere la scoperta dell’antica Spina e del suo tesoro. Inaugurata anche una sezione open air del Museo Delta Antico nell’area di Stazione Foce delle Valli di Comacchio, dove turisti e appassionati possono ammirare
IONI INFORMAZ Biglietti - Mostra Spina 100 c/o Museo Delta Antico, via Agatopisto Intero 6 euro Ridotto 3 euro | Over 65, tesserati FAI, Touring Club Italiano, RavennAntica e AMNI; gruppi (minimo 20 persone) Gratuito | Residente a Comacchio, ragazzi/e fino a 18 anni, disabili, militari, giornalisti con tesserino, guide turistiche con patentino.
dal vivo la ricostruzione, in scala reale, di uno spaccato dell’antica Spina con case etrusche di legno e canne palustri. Si passeggia in un ambiente molto simile a quello che greci ed etruschi ammiravano 2500 anni fa, ripercorrendo un viaggio nel tempo che trasporta poi i visitatori dalle antiche costruzioni etrusche, ai suggestivi casoni del Parco del Delta del Po fino a Comacchio, dove il Museo Delta Antico ospita fra meravigliose sale una sezione etrusca dedicata a Spina. Tanti sono anche gli eventi collaterali, come i giovedì di Spina, conversazioni pomeridiane nel pronao del Museo Delta Antico di Comacchio (alle 18:30 fino a settembre 2022), convegni, rappresentazioni storiche in chiave turistica e numerose sorprese.
Mostra Spina 100 + Museo Delta Antico Biglietto cumulativo Intero 7 euro | Ridotto 4 euro Visite guidate | Per gruppi e scolaresche è possibile usufruire di una visita guidata alla mostra, anche in lingua. Per info, costi e prenotazioni: Podeltatourism 0533 81302 Orari Fino al 30 giugno dal 1° settembre al 16 ottobre • Dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 dalle 15 alle 18.30 • Sabato e domenica dalle 9.30 / 18.30 Dal 1° luglio al 31 agosto • Tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30. Aperture straordinarie • Tutti i venerdì sera nei mesi di luglio e agosto dalle ore 21 alle ore 23.30 • 1 luglio, in occasione della Notte Rosa dalle ore 21.00 alle ore 24.00 • 13 agosto, S. Cassiamo Patrono della città dalle ore 21.00 alle ore 23.30 • 23 agosto Anteprima Ferrara Buskers Festival dalle ore 21 alle 23.30 Tutte le info: www.museodeltaantico.com/spina-100 CHeck-in • giugno 2022
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Spina Family Camping Village Avventure per tutti
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diverse alternative che assicurano svago e divertimento, in totale sicurezza, e regalano un’esperienza unica.
na vacanza nella natura all’insegna dell’avventura (e non solo)? È stato recentemente inaugurato lo Spina Adventures, la nuovissima attrazione dello Spina Family Camping Village, il villaggio firmato Club del Sole immerso nella natura dei Lidi Ferraresi. Il parco avventura, di ultima generazione, nasce in collaborazione con Top Adventure World, azienda del gruppo Top Adventure Park, tra i principali leader del turismo ecosostenibile che gestisce l’omonima e nota catena di parchi tematici d’avventura di San Marino, Riccione e della Romagna.
Club del Sole, leader italiano del turismo all’aria aperta, fa necessariamente rima con sostenibilità: questo nuovo parco avventura non consumerà, infatti, né energia elettrica né produrrà Co2.
Qui, nella cornice suggestiva del Parco del Delta del Po, l’avventura diventa ancora più protagonista ed è alla portata di tutti: dal Tree Village con un percorso di case sugli alberi collegate tra loro con ponti di rete a uno dedicato alle persone con disabilità e ai piccolissimi, sono ben 14 le
Semplicemente uno dei villaggi più estesi dell’Emilia-Romagna, con tantissime soluzioni abitative che, oltre ai caravan di design Discovery, includono anche bungalow, chalet immersi nella pineta e lodge. Al suo interno c’è anche un parco acquatico con scivoli e piscine e un ristorante in
Dai luxury caravan Discovery, del design elegante e moderno, soluzione ideale per una vacanza all’aria aperta da vivere in totale comfort senza compromessi, al progetto pilota family dog friendly, lo Spina Family Camping Village si conferma pioniere di uno stile di vacanza che coniuga comodità, natura e famiglia.
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cui gustare piatti tipici, a partire dal pesce, e dalla carne locali, tanta verdura di stagione ma anche varie tipologie di pizze. Non mancano l’animazione e tanti altri servizi capaci di rendere la vacanza un momento da condividere. Qui la natura incontaminata del Parco del Delta del Po compie il resto della magia e la vicinanza con Comacchio, Ferrara e Ravenna, e i principali parchi divertimento della riviera romagnola assicurano mix di divertimento e cultura per tutta la famiglia, anche per gli amici a 4 zampe. 38
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Spina Family Camping Village Via del Campeggio 99 - 44029 Lido di Spina (Fe) - Tel 0533 330179 www.spinacampingvillage.com
IMPORT EXPORT INGROSSO ORTOFRUTTICOLO
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Vigna sul Mar
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Paradiso tra natura e gusto al Lido di Pomposa
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assare splendide giornate in una spiaggia privata sul mare di Lido di Pomposa, abbronzarsi in un fantastico parco acquatico con mille m² di piscine e 2mila m² di solarium, gustare tipicità enogastronomiche dell’Emilia Romagna. Spesso sono i particolari che fanno la differenza: al Vigna sul Mar Family Camping Village l’intrattenimento, lo sport, le escursioni e il relax in mezzo alla natura sono di casa, per una vacanza con tutta la famiglia a pochi chilometri dal Parco del Delta del Po. Una vigna che si estendeva fin quasi al mare e il granaio di una antica casa colonica: sono questi i protagonisti di una storia
che parte dagli anni 50 e arriva fino ai giorni nostri. Sul terreno su cui ora sorge il Vigna sul Mar Family Camping Village si produceva, infatti, il vino delle sabbie e quel granaio si è trasformato nel Glam Hotel: 15 raffinate camere hotel, interni con sezioni in pietra a vista studiati in ogni dettaglio, funzionale arredamento di design. Ad ogni piano dell’hotel è dedicato un vino della Tenuta Ribusieri, per un’esperienza di soggiorno che unisce il piacere di godere di ambienti eleganti al gusto unico di un marchio italiano tutto da scoprire.
Una piscina spettacolare… anzi tre Per gli amanti delle lunghe nuotate e il divertimento in acqua, il Vigna sul Mar ha CHeck-in • giugno 2022
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ben tre piscine per sport, relax e bambini, immerse nel verde di Lido di Pomposa. Per chi ama nuotare, perfetta la piscina sport di 25 m x 12,5 m, e profonda 1,70 m. Mentre i bambini troveranno quello che cercano nella piscina con acquascivoli e cascatelle rinfrescanti.
Spiaggia privata e Bau Beach Ma non solo piscine, al Vigna sul Mar Family Camping Village, per avere a disposizione un ampio tratto di spiaggia privata basta percorrere pochi metri. La spiaggia è ad uso esclusivo degli ospiti del villaggio e ha a disposizione ben 400 ombrelloni. Qui anche i cani sono i benvenuti con un tratto di spiaggia ad hoc in cui rilassarsi e divertirsi con gli amici a 4 zampe.
Cucina tipica al ristorante pizzeria Preferisci assaggiare un piatto tipico o una spettacolare pizza? Diverse sono le possibilità al Vigna sul Mar Family Camping Village. Qui si possono guastare tutti i giorni piatti e specialità della cucina dell’Emilia-Romagna. Ma non solo, è attivo anche il servizio take away e asporto in appartamento. All’interno del Vigna Sul Mar tutto è a portata di mano, compresa la possibilità di fare la spesa: dal pane appena sfornato alle specialità artigianali della zona passando per i prodotti per chi ha esigenze particolari come neonati, intolleranti e prodotti tipici provenienti dall’estero, il supermarket del villaggio soddisfa le esigenze di tutti. 42
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Vigna sul Mar Family Camping Via Capanno di G. Garibaldi 20 - 44020 Lido di Pomposa (Fe) - Tel 0533 380216 www.vignasulmarcampingvillage.com
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La Zanzara
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Sosta gourmet al Delta del Po
L’iconico ristorante della famiglia Bison, un casone di pesca settecentesco ospitato nell'oasi naturalistica di Porticino all'interno del Parco del Delta del Po, è un posto magico in cui gustare un'autentica cucina di pesce
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Spaghetti di Carla Latini al nero di seppie novelle, centrifuga di prezzemolo e acqua di mare
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una stella Michelin, un casone di pesca settecentesco ospitato nell'oasi naturalistica di Porticino all'interno del Parco del Delta del Po, che fa da sfondo ad una cucina di pesce - in prevalenza dell'Alto Adriatico - inizia con la passeggiata tra alberi e ponticelli e quando ci si accomoda nella raffinata sala con camino è l’atmosfera romantica dal sapore nostalgico ad avere il sopravvento.
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l fiume Po è il protagonista assoluto in quest’ultima propaggine orientale di pianura padana. Siamo in territorio ferrarese, una terra scandita da una fitta rete di canali, boschi, canneti e distese. Qui la sosta fiabesca nell’iconico ristorante della famiglia Bison, La Zanzara,
Una famiglia per la ristorazione In sala, a scandire l’esperienza dei ventiquattro coperti, i fratelli Sara e Samuele. Quest’ultimo gestisce una wine list appassionata, che valorizza tutta Italia e una corposa presenza di champagne francesi e referenze tedesche. In cucina Sauro, un passaggio importante con il maestro
Samuele e Sauro Bison
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Mauro Gualandi come lievitista e pasticcere prima di approfondire il suo percorso personale: un’interpretazione moderna di grandi classici.
In tavola il pescato del giorno Le ricette sono caratterizzate da cotture al millimetro e sapori pieni, rotondi, bilanciati. I crostacei sono da provare assolutamente, a guazzetto o nelle fritture croccanti, così come le paste secche e fresche, condite giornalmente con ciò che di meglio offre il mercato. Anche se la specialità della casa resta sempre l’anguilla cotta alle braci, con cui si toccano picchi sublimi e la sosta diventa davvero indimenticabile.
Amuse bouche “Piovra volante”
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Una cucina fatta di territorio: pesce e qualche divagazione invernale tra la caccia-
gione da piuma di valle. L’attenzione alle materie prime e alle cotture regala attraverso tecniche moderne e antiche di cucina sapori autentici del Delta. Niente abbinamenti bizzarri, niente accostamenti inconsueti o voglia di sorprendere ad ogni costo. E tutto ciò è reso ancora più magico dall’atmosfera che offre il ristorante, un ex piccola stazione di pesca e approdo alle valli che accoglie nella sala del grande camino monumentale circa 24 ospiti. Ma la bellezza continua all’esterno, fra canneti e punti di osservazione che permette di attraversare tutta la valle.
La Zanzara Località Volano, via per Volano 52 - 44021 Codigoro (Fe) - Tel 347 0367841 www.ristorantelazanzara.com CHeck-in • giugno 2022
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Ponte monumentale Trepponti
Comacchio
La città che si specchia sull’acqua
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pochi km dai lidi, si trova Comacchio, la città d’arte sull’acqua. Il consiglio è quello di seguire i canali scoprendo sulle onde dell’acqua il riflesso dei palazzi storici, delle case colorate e delle chiese racchiuse sulle isole che la compongono. Salite su una barca e scivolate attraverso la storia, lungo il Canal Maggiore per arrivare, infine, alla porta più prestigiosa della città: il Ponte monumentale Trepponti (Pentarco) con le sue cinque scalinate. L’acqua scorre e arriva al mare. Ascoltate il suono delle campane che da sempre si propaga lontano, oltre le valli da pesca. Seguite i ciottoli delle strade: vi porteranno lungo la teoria dei ponti che collega tutte le isole della città delle piccole barche. Apprezzate il profumo del pesce arrostito che si propaga fra
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i canali. Qui i pesci, infatti, sono veloci, arrivano in tavola direttamente dal mare o dalla valle. E qui di ristoranti dove mangiarli bene ce ne sono davvero tanti: dalla Locanda del Delta, realizzata in un vecchio edificio ottocentesco (in cui si può anche soggiornare in una camera con vista sul settecentesco Ospedale degli Infermi, il Ponte degli Sbirri e in lontananza la Torre dell’Orologio e la Loggia del grano) a La Comacina, dove seduti comodamente ai tavoli della barca terrazza potrete gustare la mitica anguilla (per poi soggiornare in una della 14 camere della locanda), dalla Trattoria della Pescheria alla Trattoria del Borgo, entrambe a gestione famigliare, da Vasco e Giulia a Cantinon, realizzato in un'antica e originale cantina comacchiese.
Pesce freschissimo che qui viene accompagnato dai vini del territorio: Fortana, Sauvignon, Bianco del Bosco e Merlot sono le 4 Doc locali, etichette tra le più conosciute tra i diversi Vini delle Sabbie. Prima di lasciare la città imperdibile una visita al Museo del Delta Antico e alla Manifattura dei Marinati per scoprire la lavorazione dell’anguilla. All’interno dell’antica fabbrica di lavorazione dell’anguilla marinata tradizionale delle Valli di Comacchio, i 12 camini si accendono per la cottura del pesce. Spiedi, cesti, coltelli e tini per la salamoia sono pronti per veder ripetere ancora una volta i gesti secolari che riproducono una delle tradizioni più tipiche di questi luoghi. Qui le anguille oggi come allora, vengono pulite, tagliate, arrostite e poi marinate nell’aceto.
Manifattura dei Marinati
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La Comacina Ricette antiche e di famiglia a Comacchio
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eduti comodamente ai tavoli della barca terrazza della Comacina, il ristorante nel cuore di Comacchio (Fe) si può ammirare riflessa nelle acque la storica Torre dell'Orologio e, non distante,
il capolavoro dell'architetto Luca Danese, il Trepponti, scenografico ponte seicentesco che si affaccia sulla omonima piazza. Alla Comacina si respira la stessa magica atmosfera che avvolge Comacchio e, in un ambiente molto rilassato, ci si lascia confortare dalla buona cucina firmata dalla famiglia Carli. Gastronomia e accoglienza sono tratti distintivi dei Carli, che hanno saputo conservare il fascino dell'antico e della tradizione per poi declinarlo in termini contemporanei.
Pesce locale e pasta fatta in casa La cucina offre ai suoi ospiti solo pesce di valle e del mare locale, tutta la freschezza 50
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della pasta tirata a mano come una volta, i marinati fatti in casa e il pesce cotto alla griglia sulle braci. Ogni giorno il cuoco Francesco Carli, che con i fratelli Massimo e Alessandro porta avanti il lavoro dei genitori Rosa e Filippo, prepara piatti diversi a seconda della disponibilità del pesce di stagione, ma si possono anche gustare i piatti “tradizionali” della cucina tipica comacchiese: gli sfiziosi antipasti, caldi o freddi, i buonissimi primi e le grigliate di pesce e anguilla, terminando con uno dei dolci preparati con cura: semifreddi, dolci al cucchiaio e da forno, crostate e altro. Il tutto in un contesto di sobria eleganza, con un servizio eccellente che si prende cura dell'ospite per lasciare un dolce, indimenticabile ricordo. Tra i piatti punta di diamante della Comacina: “Dal mare al piatto… scaletta di sei crudi” (un giro di sei crudi con contrasti e diverse consistenze in un’esplosione di sapore racchiusa in piccoli scrigni di profumi e colori), accompagnato da pan brioche e gelo al frutto della passione per alternare i sapori. Un piatto ispirato al re del crudo, Moreno Cedroni e al suo “Susci”, e per questo perfetto da abbinare al sakè Chikuma Nishiki Kizan. CHeck-in • giugno 2022
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Da provare anche il Risotto tradizionale di anguilla, la Calamarata (Pacoté) “Mancini” all’amatriciana con “ciccioli” di anguilla di nostra affumicatura, gli Gnocchi ripieni di burrata e gamberi di Mazara e calamaretti di Magnavacca su specchio del suo nero, il Ricordo di mamma (spaghettino Felicetti con ragù di lumachine di mare), l’Anguilla alla brace con polenta abbrustolita e, dulcis in fundo, la Passeggiata in valle (bavarese al sambuco, caramello al sale di Comacchio, pralinato di mandorla e coulisse di fragoline) e Il Mio Bonnet (cremoso fondente e Amaretto di Saronno su morbido di caramello e rum al cioccolato bianco Callebaut).
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Per chi vuole fermarsi anche a dormire, ci sono quattordici stanze (8 matrimoniali, 4 singole di cui alcune con vista sul canal maggiore e 2 junior suite anche per famiglie, sobrie ma eleganti).
La Comacina Via Edgardo Fogli 19 - 44022 Comacchio (Fe) Tel 0533 311547 www.lacomacina.it
L’eleganza del
Metodo cantinadellavolta.com CHeck-in • giugno 2022
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Trattoria del Borgo
L’anguilla e le ricette della nonna a Comacchio
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na cucina dai mille sapori con ricette tipiche del territorio: siamo alla Trattoria del Borgo, nel centro storico di Comacchio, ai piedi dei Trepponti, il monumento più rappresentativo del territorio. Una gestione famigliare in
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cui Marina Mazzotta, la cuoca, e Oscar Luciani, il barman, offrono alla propria clientela anni di esperienza nel settore della ristorazione. Marina e Oscar, dopo anni di attività nel mondo della ristorazione, hanno, infatti, realizzato il proprio sogno ristrutturando la casa della nonna e dando vita a La Trattoria del Borgo.
L'anguilla La trattoria è nel centro storico in un borgo caratteristico e suggestivo. Il borgo era il luogo di ritrovo di tutte le donne comacchiesi per poi recarsi alla vecchia pescheria e al mercato ortofrutticolo che riempiva la via. Oscar vanta anni di esperienza come barman e ha conseguito importanti riconoscimenti partecipando a concorsi nazionali e internazionali. Marina ha trasformato la sua passione per la ristorazione e per l'anguilla in una vera professione e ogni giorno è alla continua ricerca dell'innovazione conservando le tradizioni della cucina comacchiese.
ni in agrodolce, in arrosticini, nel risotto e nelle polpette. Tutte le pietanze sono servite con polenta arrostita alla griglia accompagnate dal vino delle sabbie tipico del territorio.
Trattoria Del Borgo Via Muratori 51 - 44022 Comacchio (Fe) Tel 0533 314563 www.trattoriadelborgocomacchio.com
Alla Trattoria del Borgo si può assaporare la regina delle tavole di Comacchio, l'anguilla, in diverse ricette. L'anguilla marinata è preparata artigianalmente e le ricette sono tradizionali, con la verza e a becco d'asino della nonna. Viene servita anche fritta, alla griglia (sciapà), in bocconcini all'aceto Tortelloni di Cefalo balsamico, in spiediCHeck-in • giugno 2022
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Risotto all'anguilla
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Al Cantinon A Comacchio un ristorante
in un'antica cantina
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Anguilla fritta
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n un'antica e originale cantina comacchiese, tra vicoli e canali suggestivi del centro storico, sorge il ristorante affittacamere Al Cantinon. Sempre più meta di chi vuol riscoprire gli antichi sapori di Valle nelle tradizionali specialità a base di pesce, dove l'anguilla comacchiese è protagonista assoluta, servita anche con il tipico risotto. In cucina Marcello Busoli mentre i patron è Pierpaolo Cavalieri (detto Ghibo). Ottimi piatti di pasta fresca, le crudità e la catalana, quest'ultima su prenotazione, sono tutte specialità tipiche della tradizione culinaria comacchiese. Nelle belle giornate si può pranzare o cenare su due splendide pedane sospese sul canale, con una caratteristica vista dei Trepponti di Comacchio. Da provare oltre, naturalmente all’anguilla, tra i primi Maccheroncini alle Canocchie e Spaghetti allo scoglio del Cantinon. Tra le paste fresche si può scegliere tra i Tagliolini tricolore del Cantinon, i Cappellacci dello chef, i Tagliolini all'anguilla, gli Spaghetti alla chitarra con Astice e gli Spaghetti neri speck e gamberi. Tra i secondi da assaggiare il Brodetto di anguilla e la Marmitta di crostacei e molluschi. Si chiude in dolcezza con la Zuppa inglese (dedicata alla nonna), la Ciambella alla ferrarese o il Cappuccino goloso. L'enoteca fornitissima e una sfiziosa stuzzicheria sono un invito all'aperitivo per turisti e clienti locali. Da non perdere l'ap-
puntamento con la musica e concerti jazz dal vivo (da ottobre a marzo). Non solo ristorante: Al Cantinon è anche bed and breakfast affittacamere e offre la possibilità per turisti di dormire in cinque accoglienti camere complete di ogni comfort a pochi passi dai 7 lidi ferraresi o per escursioni naturalistiche nel Parco del Delta del Po.
Ristorante Al Cantinon Via Muratori 44022 - Comacchio (Fe) Tel 0533 314252 www.alcantinon.com CHeck-in • giugno 2022
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Rigeneranti esplorazioni nelle Valli di Argenta
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asciamo Comacchio e i suoi lidi alla ricerca di nuove avventure. Tramonti infuocati e oasi naturali incantevoli con variegate specie di uccelli ci aspettano una volta raggiunte nelle Valli di Argenta, una delle più vaste zone umide d’acqua dolce dell’Italia settentrionale, area naturalistica di pregio nel Parco del Delta del Po. È un ecomuseo dal valore ambientale unico, ideale per passeggiate ed escursioni a piedi, in eco-shuttle o in bicicletta, mentre l’estate colora questo territorio ricco di natura della provincia ferrarese. Aironi bianchi, aironi cenerini, spatole, oche selvatiche, martin pescatore, poiane
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e molte specie di anatidi vivono in questo scrigno di biodiversità, dove rilassarsi e camminare respirando aria pura. È la prima stazione di pianura del Parco del Delta del Po in cui il lupo si è insediato, insieme al capriolo, dopo secoli di assenza. C’è infatti anche una coppia di lupi, denominata teneramente dai residenti Marco e Anna, che recentemente ha popolato le Valli di Argenta di sette cuccioli. L’ecomuseo di Argenta svela tre stazioni museali, tra cui il Museo delle Valli di Argenta e il Museo della Bonifica, riconosciuti dall’Istituto per i Beni culturali dell’Emilia-Romagna. Il primo è un’isola in cui l’equilibrio tra terra ed acqua crea
le condizioni ideali per la convivenza di specie animali e vegetali preziose. Scenari panoramici straordinari si aprono agli occhi dei visitatori, che possono fare tappa al Casino del Campotto, un edificio rurale trasformato in centro di educazione ambientale, al cui interno sono stati ricreati dei percorsi espositivi con sezioni storico-antropologiche e naturalistiche, mentre all’esterno boschi, prati umidi, lamineti si estendono per 1.600 ettari, per creare l’Oasi di Val Campotto. Da non perdere, una passeggiata nella penisola di Boscoforte, che ha riaperto al pubblico l’estate scorsa dopo anni di chiusura. Un angolo di paradiso protetto, creato da un antico cordone dunoso formatosi in epoca etrusca, che si spinge per circa 6 km dall’argine sinistro del Reno fino alle Valli di Comacchio, disegnando dossi sabbiosi, canali, canneti, e l’ambiente ideale in cui scorgere bellissimi esemplari di cavalli Camargue-Delta, che vagano liberi allo stato brado, e splendidi fenicotteri rosa.
Museo della bonifica
Qui si può partecipare a escursioni nel bosco di Traversante, immergersi tra alberi, ninfee ed animali, passeggiare sulle tracce dei lupi, seguire itinerari su due ruote, godere della magia della natura in tutte le stagioni. All’interno della chiesa di San Domenico c’è invece il Museo civico di Argenta, esempio di architettura quattrocentesca con mattoni a vista e con un campanile con guglia in mattonelle di terracotta policroma.
CULTURÀ
Museo della Bonifica È stato realizzato nell’impianto idrovoro, un esempio di archeologia industriale inserito nel contesto di edifici in stile liberty, utile per il sollevamento e lo scarico delle acque nel fiume Reno. Qui c’è anche un’antica centrale termoelettrica con immagini che raccontano i lavori di bonifica, le caldaie per produrre il vapore e strumenti più moderni.
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E se la pancia chiama? Consigliamo la tappa (e la sosta) all’Agriturismo Vallesanta a Campotto, una piccola frazione di Argenta. Immerso nell’oasi di Vallesanta, l’agriturismo fa parte di un’azienda agricola a conduzione familiare dove si possono godere sia dei prodotti tipici della campagna attraverso la cucina del ristorante, ricavato in quella che fino al 1979 era una stalla per mucche da latte, sia del silenzio e dei colori della valle nell’accoglienza delle camere. In menu i primi piatti tradizionali rigorosamente fatti in casa, ma anche specialità a base di selvaggina riportate in tavola seguendo antiche ricette di famiglia, come la lepre alla cacciatora, il risotto alla folaga, il fagiano e le quaglie. Senza dimenticare gli arrosti di carne e il pesce di valle, come l’anguilla, la carpa, il pescegatto e il siluro, rivisitati in chiave più moderna. Prima di lasciare questo museo a cielo aperto che sono le Valli dell’Argenta, gli enoturisti e gli amanti del buon vino in generale non devono perdere una degustazione da Mariotti a Consandolo, dove scoprire come nascono e come sono i vini delle sabbie.
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CURIOSITÀ
La leggenda del Trigabolo C’era una volta il Trigabolo di Argenta… inizia così la storia (diventata leggenda) di un ristorante mitico avvolto nella nebbia della bassa ferrarese. Tutto inizia nel 1979 quando il rappresentante di giocattoli Giacinto Rossetti con il socio Gualtiero Musacchi rileva una pizzeria in piazza Garibaldi 4b in una cittadina sperduta di 20mila abitanti. In cucina assume un giovane cuoco che ha lavorato sulle navi… un tale Igles Corelli. Igles chiama al suo fianco un diciasettenne che ha lavorato con lui: Bruno Barbieri. Il terzo è un pasticcere appena uscito dalle scuole professionali: Bruno Gualandi. A loro si aggiunge il maître Bruno Biolcati. Grazie al genio di Rossetti e di Corelli, il Trigabolo si guadagnò le due stelle Michelin e divenne a tutti gli effetti il primo ristorante di sperimentazione in Italia, aprendo la strada all’epopea della cucina italiana, fino alla sua improvvisa chiusura nel 1993, anch’essa avvolta da leggende e misteri.
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La città delle biciclette
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Palazzo Municipale | Foto M. Baraldi
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d eccoci ora giunti a Ferrara, la città della bicicletta (e dalla buona tavola, nonché dell’ospitalità autentica) che, nonostante le parole del poeta George Gordon Byron ne Il lamento del Tasso (“O Ferrara, quando più i duchi fra le mure tue dimoreranno, decadrai e i tuoi palazzi senza vita non saranno che ruine sgretolate), e la scomparsa da tempo della dinastia degli Este, mantiene tutto il suo antico splendore con il centro storico dal 1995 Patrimonio dell’Umanità Unesco.
“Città del Rinascimento” e città d’acqua, perché disegnata nei secoli dal Po, al quale è ancora particolarmente legata, Ferrara accompagna i ciclisti, professionisti e no, (ma è perfetta anche per chi ama camminare) a pedalare lento tra le sue tortuose viuzze medievali che seguivano i capricci dell’acqua (e che sono ancora incredibilmente intatte) o via per i lunghi viali (via degli Angeli, via dei Prioni e via degli Equinozi) che attraversano ancora immutati la città,
La Cattedrale | Foto Giuseppe Potenza
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fino alle sue splendide mura e poi ancora, fuori, alla ricerca delle meraviglie naturalistiche del Parco del Delta del Po, scrigno di biodiversità, delle bellissime Delizie Estensi. Il viaggio comincia dal maestoso Castello Estense, simbolo di Ferrara, che si erge sul fossato navigabile su piccole barche con le sue imponenti torri, tra cui spicca la Torre dei Leoni, punto panoramico da cui ammirare il cuore ferrarese. Era la residenza degli Este costruita nel 1385 come fortezza per il controllo politico e militare, diventata poi la residenza dei duchi. Anche le prigioni sotterranee del Castello sono ricche di storie da scoprire, come quella di Parisina, moglie del marchese Niccolò III che si innamorò del figliastro Ugo. Scoperti, dopo uno straziante periodo nelle segrete, furono decapitati. In zona, per la meritata tappa golosa consigliamo due ristoranti. Uno è Makorè, il primo ristorante-pescheria di Ferrara e
Il castello
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dove, naturalmente il pesce è il protagonista assoluto. Per chi prova la cucina di Makorè per la prima volta, il consiglio è quello di optare per la degustazione di 5 o 8 portate che condurrà in un’esperienza unica al sapore di mare. L’altro il Ca' d' Frara, una trattoria moderna, come amano definirsi, in cui i piatti raccontano di un territorio fatto di terra e acqua e di una cucina tradizionale, che affonda le sue radici nella storia della città e nella sua cultura popolare. Da provare il tipico Pasticcio alla Ferrarese (crosta di pasta dolce ripiena di maccheroni pasticciati con ragù bianco. Besciamella, funghi, noce moscata e tartufo) o gli altrettanto tradizionalissimi Cappelletti della tradizione in brodo di cappone. Anche per chi vuole soggiornare in questa zona ricca di storia e fascino consigliamo due hotel. Il primo è il vicinissimo Mercure Ferrara Hotel con le sue camere, tutte finemente arredate e dotate di ogni comfort, alcune proprio con una suggestiva vista sul Castello esten-
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se. Il secondo è l’ che dal 1958 rappresenta una soluzione ottimale non solo per vivere la città ma per assaporarne l’autentica ospitalità. Di fronte al Castello si allunga Corso Ercole I d'Este, la strada che congiunge alla porta nord delle mura della città (da molti definita come la via più bella d’Europa), attraversando l'Addizione Rinascimentale voluta da Ercole I, che gra-
Palazzo dei Diamanti Leggenda vuole che tra le 8mila pietre in marmo bianco e rosa che compongono il bugnato delle due facciate del Palazzo dei Diamanti, sia nascosto un diamante vero. L’idea fu di Ercole I d’Este in persona e pare si trattasse addirittura di una delle pietre della sua corona.
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zie all’architetto Biagio Rossetti ha ampliato la città e creato palazzi di pregio come il famoso Palazzo dei Diamanti, con il suo caratteristico bugnato della facciata a forma di diamante, sede di importanti mostre ed esposizioni. Per vivere oggi la magia di quegli sfarzi, consigliamo di soggiornare all’Hotel Duchessa Isabella. Unico hotel a cinque stelle nel cuore di Ferrara prende il nome dalla figura storica di Isabella d'Este e, oggi membro delle dimore d’epoca, è un vero e proprio omaggio alla storia cinquecentesca: le sale dai soffitti a cassettoni con fregi in oro zecchino, le autentiche porte laccate del '500, i camini dai colonnati antichi, gli affreschi dai colori splendidi ad opera degli artisti della scuola ferrarese e la cura nei dettagli offrono un'atmosfera raffinata e unica che vi permetterà di vivere un vero e proprio viaggio nel tempo.
Cappellacci di zucca
Giunti alle Mura di Ferrara - lunghe 9 km - si passa tra baluardi, torrioni, cannoniere, porte e passaggi immersi fra alberi e
prati. Per poi proseguire verso via delle Erbe (che collega piazza Ariostea al percorso delle Mura degli Angeli) un pezzo di campagna nel cuore della città. Ed è proprio in questa vasta aera verde che potrete addirittura immaginare il mitico Giardino dei Finzi Contini, decantato da Giorgio Bassani nell’omonima opera. Qui la sosta golosa è all’Agriturismo Principessa Pio con i suoi quattro ettari di terreno in uno spazio verde incontaminato a pochi passi dai monumenti storici del centro. La pasta è fatta rigorosamente in casa (con le uova delle loro galline e tirata a mano). Da provare assolutamente i cappellacci di zucca violina (già presenti nei ricettari rinascimentali degli Estensi) che qui potrete mangiare sia in una versione tradizionale che con un “vestito” più ricercato come con mandorle e guarniti con petto d’anatra.
Mura | foto Luca Gavagna
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Per dormire in questo incanto bucolico, perfetta Villa Horti della Fasanara. Luxury boutique hotel, la villa è uno dei luoghi più romantici e affascinanti della città, in cui storia, arte e natura si intrecciano in una splendida cornice rinascimentale. La splendida villa si trova all’interno di quella che un tempo rappresentava la riserva di caccia dei nobili Estensi in un contesto ambientale di rara bellezza che regala emozioni a chiunque giunga a visitarla. Tornando nel centro storico, con pochi passi o meglio pedalate, si aprono allo sguardo immagini di incredibile bellezza: il Palazzo Municipale, nella piazzetta omonima, antica sede dei duchi d’Este, con la bianca scalinata, la Cattedrale dallo stile gotico-romanico, Piazza Trento e Trieste con i portici e il caratteristico “listone”, una delle più grandi piazze europee. In zona fermatevi a provare la tipica cucina ferrarese di terra e di mare dell’Osteria La
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IONI INFORMAZ
Come arrivare Aereo. Lo scalo più vicino è il Marconi di Bologna che dista circa 45 km e assicura il collegamento con le principali città italiane ed europee. L’aeroporto si raggiunge dalla stazione dei treni di Bologna con una navetta o con un autobus di linea. Treno. Ferrara è collegata direttamente con la stazione di Bologna, dove bisogna cambiare per raggiungere Milano e Roma. Mentre per Venezia e Napoli i collegamenti sono diretti. Auto. A Ferrara si arriva in auto tramite A1, A4 e A13, seguendo le indicazioni. Bicicletta. Se non si parte da troppo lontano, Ferrara è agevolmente raggiungibile anche in bicicletta. Arrivando da nord si può percorrere la ciclovia n. 8 (Cadice-Atene) della rete Eurovelo che nel tratto che costeggia il fiume Po da Stellata al mare (125 km) prende il nome di ciclabile Destra Po. All’altezza dell’oasi naturalistica di Isola Bianca, tra Pontelagoscuro e Francolino, si può imboccare la greenway che attraversa il “parco agricolo” fino al Parco Urbano “Bassani”, oppure dall’abitato di Francolino si può percorrere la pista ciclabile che si connette alla circonvallazione ciclabile della città corrispondente alla cinta muraria.
Compagnia, ricavata in un antico cassero ferrarese tutto in legno e pietra. L’ambiente è caldo e accogliente, arredato con cose semplici nel rispetto delle antiche tradizioni, come naturalmente le paste fatte in casa, con gli immancabili Cappellacci ripieni di zucca violina. Stesso amore per la tradizione Da Noemi, una trattoria in un bellissimo palazzo del 1400 in cui gustare il Bollito misto della tradizione con assaggio di salamina da sugo ferrarese e purè o la Braciola di Mora Romagnola alla griglia con patate al forno.
e di culto, e nei luoghi di testimonianza della città. In via Piangipane vale la pena fermarsi al Meis - Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah. In zona si mangia da Cucina Bacilieri dove Michele Bacilieri unisce la tradizione emiliana e ferrarese alle sue idee di cucina alternativa: la carne e il pesce, il tartufo che incontra l’uovo, il rombo e l’anguilla che si accostano al foie gras, il bollito che si concettualizza e il sedano che si immerge in un’alternativa macedonia di frutta e verdura…
In zona si dorme all’Hotel Annunziata, il primo hospitality hub hotel a Ferrara che offre anche tutta una serie di servizi per turisti, local e ciclisti che non vi soggiornano.
Per dormire qui c’è il Maxxim hotel & loft, nato all’interno della più antica e nobile eredità estense, il palazzo Beccari - Freguglia, appartenuto ai Conti già dal XV secolo. La chicca? L’hotel dedica due corti interne alla colazione! Perfetto per gustarsi la tipica Tenerina, la torta preparata con una base di cioccolato fondente, burro, zucchero, uova e pochissima farina.
L’itinerario continua nella Ferrara ebraica, che nasce da Via Mazzini fra stradine e abitazioni di cotto rosso. Si giunge all’edificio del Museo ebraico e delle Sinagoghe, ricco di oggetti tradizionali
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#FERRARA
Al castello di Ferrara
per scoprire leggendari banchetti del Rinascimento
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87156 di Emanuela T. Cavalca
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ra il 29 di settembre del 1385, giorno di San Michele, quando il marchese Nicolò D’Este diede il via alla costruzione di una fortezza difensiva e militare. Stiamo parlando del Castello Estense, chiamato appunto di San Michele. Allora le famiglie si contendevano il potere con lotte e guerre, dunque, era necessario avere a disposizione una roccaforte. Il castello è il monumento più noto di Ferrara: ora si trova al centro della città, mentre nel Trecento occupava la parte nord. Successivamente nel 1492 con Ercole I Este inizierà l’ampliamento urbanistico (addizione Erculea): infatti, l’architetto di corte Biagio Rossetti trasformerà la fortezza in dimora degli Estensi e residenza ducale. Il castello si presenta con quattro torri, circondato da un ampio fossato, che sembra isolarlo dal contesto urbano. In Italia troviamo altri castelli circondati dall’acqua. Oltre a quello di Ferrara, troviamo la Rocca Sanvitale di Fontanellato, in provincia di Parma, che nel Quattrocento venne trasformato in un maniero e il Castello di San Giorgio a Mantova, che si affaccia sui laghi creati dal fiume Mincio, parte della reggia dei Gonzaga. Ora il castello di Ferrara è sede museale permanente all’interno si possono visitare: gli appartamenti ducali, le antiche prigioni, la Torre dei Leoni, il Giardino degli Aranci, le cucine ducali e apprez-
zate opere d’arte in onore alla magnificenza del principe.
L’epopea dei banchetti rinascimentali La vita del castello di Ferrara si trasforma soprattutto nel Rinascimento. Basta entrare nel locale adibito alle cucine per comprendere l’importanza del cibo. I banchetti che si tenevano erano l’occasione di esibire le ricchezze. Lo scalco, il copCHeck-in • giugno 2022
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piere e il trinciante o taglia-vivande erano le figure più importanti per rendere il banchetto più sontuoso. Nel Medioevo e nel Rinascimento lo scalco era una figura di rilievo: serviva ai commensali le carni già tagliate dal trinciante. Alla corte estense di Ferrara troviamo “Messisbugo”, cioè Christoforo Messi Sbugo. Messi detto Sbugo (come si legge in alcuni documenti autografi) che occupò importanti incarichi presso la corte degli Estensi, come amministratore di fondi ducali e soprattutto in qualità di scalco, così da meritare il titolo di Conte Palatino, concessogli da Carlo V. A Ferrara nel 1549, un anno dopo la sua scomparsa, venne pubblicato il suo libro “Banchetti, composizioni di vivande et apparecchio generale”, più volte ristampato fino ai primi decenni del Seicento. Il trattato è suddiviso in tre parti fondamentali: un'introduzione “Memoriale per fare un apparecchio generale”; un catalogo di dieci cene, tre desinari e un festino, descritti 72
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in modo esaustivo; una raccolta di ben 315 ricette. Il suo libro è lo specchio del costume rinascimentale, perché descrive dettagliatamente i banchetti di corte, non solo offre uno spaccato completo sul cibo e sulle abitudini. Messisbugo non perderà tempo «a descrivere minestre d’ortami e legumi… che sono cose da femminuccia», rielabora e inventa ricette, non solo ha perfezionato anche il taglio dei cibi, usando venticinque coltelli e forchette di vario genere, riuscendo a spezzare gli arrosti senza toccarli con le mani.
L’arte della trinciatura Da questo momento trasforma la “trinciatura” in un’arte, così i suoi numerosi allievi sono diventati fra i maestri di cerimonia più ambiti delle corti europee. Il trinciante tagliava abilmente in aria la carne e assaggiava i cibi, il coppiere, incaricato del servizio dei vini, aveva anche la competenza di fare credenza, cioè di garantire che la bevanda non fosse av-
LLO NEL CASTE
Il Giardino degli aranci Durante la visita al castello si visitano il Giardino degli aranci e le prigioni. Nel Rinascimento Ferrara era famosa per i suoi giardini: boschetti, giochi d’acqua, grotte, geometrie di siepi, aiuole profumate e con Alfonso I il Giardino degli aranci è diventato identico a quello che possiamo visitare.
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velenata. Fra tutti questi mestieri associati alla tavola era importante anche la figura del dapifero o portatore di vivande.
I pranzi come vera forma d’arte e di intrattenimento Grazie all’ estro e alle capacità organizzative Messisbugo riesce ad organizzare banchetti, alternando le portate con danze, musica e spettacoli. Il banchetto è spesso preceduto da una giostra, un palio, una corsa all'anello, un gioco dell'oca o del porco, mascherate e moresche (quando la festa è concomitante del carnevale) o un corteo fastoso con carri e archi trionfali attraverso la città. I pranzi erano una vera e propria forma d’arte, nata probabilmente alla corte di Napoli, poi diffusasi in seguito al matrimonio di Ercole I d'Este ed Eleonora d'Aragona. La tavola faceva sfoggio di argenteria cesellata, vetri e porcellane. La vita 74
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di corte non era certo semplice e non riuscire ad ottenere un posto privilegiato a tavola significava non essere nelle grazie del signore.
Zucchero, spezie, selvaggina e pesce fresco i must Nella gastronomia rinascimentale lo zucchero era simbolo di ricchezza, chiamato "polvere di Cipro”, poteva rivestire e abbellire il cibo, in particolare i dolci, che venivano presentati in tavola sotto forma di sculture. Il sapore agrodolce e speziato era predominante, perché le spezie servivano da conservanti. Veniva servita molta selvaggina e il pesce fresco.
Tuffo nella vita di corte Al primo piano del Castello possiamo vedere il Camerino dei Baccanali di Alfonso II, con affreschi ad olio dedicati appunto al
tema dei baccanali; la Cappella Ducale, priva di immagini sacre con le pareti piene di preziosi marmi policromi; la Sala dell’Aurora, fulcro dell’Appartamento dello Specchio, in cui si celebrava l’andamento del tempo e il funzionamento dell’universo; la Saletta dei Giochi, con le sue decorazioni scherzose unite agli elementi culturali; e la Saletta dei Veleni, i cui affreschi eroici e celebrativi della grandezza italiana sono stati commissionati a Carlo Parmeggiani.
Le prigioni dei ricchi e dei poveri Troviamo una grande differenza tra le prigioni riservate al popolo o alla classe più agiata, colpevole di tradimento o congiura. Le prime erano anguste, umide e malsane, mentre i personaggi di rango erano detenuti in stanze migliori. Spesso hanno lasciato scritte incise ancora visibili sul-
Info Per maggiori informazioni: www.ferraranascosta.it www.castelloestense.it. Per le guide rivolgersi a: Itinerando snc, oppure Naturalmente Arte che sono tra le principali organizzazioni e fanno parte del Consorzio Visit Ferrara, che raccoglie molti operatori del settore turistico. le pareti. Nel 1425 nelle segrete del Castello sono stati imprigionati e decapitati Ugo d’Este e Parisina Malatesta, figlio e giovane moglie di Nicolò III, colpevoli di essersi innamorati e mai perdonati. Infatti, i matrimoni erano combinati per unire ricchezze e potentati: l’unione avveniva per procura, per volontà delle famiglie, quando ancora i promessi sposi erano bambini.
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#FERRARA
Un tuffo nell'atmosfera degli Estensi al Duchessa Isabella
Unico hotel a cinque stelle nel cuore di Ferrara, prende il nome dalla figura storica di Isabella D'Este. Oggi l’hotel è membro delle dimore d’epoca ed è un vero e proprio omaggio alla storia cinquecentesca 76
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a Ferrara degli Estensi è storicamente riconosciuta come una delle più belle città del Nord d’Italia e proprio qui, tra lo splendore dei palazzi rinascimentali e le vie che animavano la ricca corte ducale, risplende l’Hotel Duchessa Isabella.
Le sale dai soffitti a cassettoni con fregi in oro zecchino, le autentiche porte laccate del ’500, i camini dai colonnati antichi, gli affreschi dai colori splendidi ad opera degli artisti della scuola ferrarese e la cura nei dettagli offrono un'atmosfera raffinata e unica che permette di vivere un vero e proprio viaggio nel tempo.
Dormire nel passato Le ventisei camere del Duchessa Isabella sono il luogo ideale per un vero e proprio viaggio nel passato. Splendidamente arredate in stile classico, caratterizzate da tenui e caldi colori pastello e adornate con splendidi affreschi opera della scuola ferrarese, permettono CHeck-in • giugno 2022
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di dormire nella bellezza in ambiente intimo, raffinato e tranquillo. Non da meno la spa: un'oasi di tranquillità e relax in pieno centro storico. La spa del Duchessa Isabella è il fiore all'occhiello dell’hotel. All'interno di questa atmosfera unica nella spa si trovano sauna, bagno turco, vasca idromassaggio e docce emozionali con cromo e aromaterapia. Tra i trattamenti benessere da provare i massaggi circolatorio, rilassante, linfodrenante, decontratturante e anticellulite.
Perfetto per il business La sala meeting del Duchessa Isabella può ospitare fino a 90 persone. Elegante e ben attrezzata permette di organizzare un meeting o un evento memorabile con la possibilità di accompagnarlo con un coffee break per renderlo ancora più perfetto.
La ricca colazione La colazione Duchessa Isabella permette di iniziare la giornata alla scoperta di Ferrara grazie a un ricco buffet con alternative dolci e salate in grado di soddisfare tutti i palati.
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Duchessa Isabella Hotel & Spa Via Palestro 70 - 44121 Ferrara Tel 0532 1940303 www.duchessaisabella.com
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Villa Horti
della Fasanara #FERRARA
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Per chi cerca la campagna in città CHeck-in • giugno 2022
Il Luxury boutique hotel, uno dei luoghi più romantici e affascinanti della città, è all’interno di quella che un tempo rappresentava la riserva di caccia dei nobili Estensi in un contesto ambientale di rara bellezza
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Ferrara, a pochi passi dal Castello Estense e dal Palazzo dei Diamanti, si trova Villa Horti della Fasanara, luxury boutique hotel, uno dei luoghi più romantici e affascinan-
ti della città, in cui storia, arte e natura si intrecciano in una splendida cornice rinascimentale. La splendida villa si trova all’interno di quella che un tempo rappresentava la riserva di caccia dei nobili Estensi in un contesto ambientale di rara bellezza che regala emozioni a chiunque giunga a visitarla. CHeck-in • giugno 2022
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Circondata da un incantevole parco di circa 10mila mq, caratterizzato da alberi secolari di ineguagliabile valore, questa elegante dimora rappresenta l’ispirazione per eventi dall’atmosfera esclusiva e ricercata, sia di carattere privato che aziendale o culturale, quali feste, ricevimenti, matrimoni, incontri di lavoro, degustazioni, cene di gala, serate a tema, presentazioni letterarie, etc.. Una dimora storica dell’Ottocento, splendidamente restaurata, elegante e raffinata per i viaggiatori che apprezzano il bello, l’armonia, la tranquillità, la cultura ma anche un lusso accessibile, che conforta il cuore e accende la fantasia. Da scoprire, magicamente, durante le sere primaverili ed estive, quando le luci calano e i colori, insieme ai profumi e i dettagli, ne accentuano la suggestione. Villa Horti della Fasanara è la location ideale per chi è alla ricerca di un luogo tranquillo, inedito, di una cornice affascinante e romantica per rendere assolutamente indimenticabile ogni momento. 82
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La campagna in città A qualche centinaio di metri, le auto corrono lontane da questa “campagna interna alla città” che resiste immutata dal Rinascimento, quando Biagio Rossetti curò per la signoria degli Estensi l’allargamento della cinta muraria di Ferrara. Fu Ercole I d’Este, infatti, a destinare, ai tempi dell’addizione, uno spazio alla campagna entro le mura cittadine: spazio che ancora resiste.
silenzio e nella quiete di questo luogo magico, a pochi minuti dal centro della città di Ferrara, sorseggiando un cocktail a base di frutta e fiori, prima di una deliziosa cena all’aperto o nei saloni della raffinata villa.
Sei camere con letti a baldacchino
Un parco assolutamente inaspettato in cui socchiudendo gli occhi non è difficile immaginare di essere nel favoloso Giardino dei Finzi Contini descritto da Giorgio Bassani e con un po’ di fortuna udire le biciclette e le risate di Micòl e Alberto.
Villa Horti della Fasanara è strutturata in 4 lussuose suites e 2 signorili camere matrimoniali, ideali per un soggiorno all’insegna dello stile e dell’eleganza, dotate di tutte le comodità e finemente impreziosite con romantici letti a baldacchino, soffitti a cassettoni e complementi di puro design, servizi privati con rilassante cromoterapia.
Scenario fiabesco, quindi, per un evento suggestivo, per trascorrere una serata a due o insolita con gli amici, immersi nel
Le camere prendono i nomi dal romanzo “Orlando Furioso” (1516-32) di Ludovico Ariosto (Reggio nell’Emilia, 8 settembre
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da eventuali attacchi dei veneziani, questa splendida zona verde all’interno della città si estende dalla Porta degli Angeli (posta alla fine di Corso Ercole I d’Este, arricchito dal maestoso Palazzo dei Diamanti e caratterizzata dalla fortificazione risalente al 1525, luogo tanto carico di mistero da essere individuato come la “Casa del Boia”), prosegue lungo il terrapieno fino alla Punta, detta “della Montagnola” (da una collinetta artificiale predisposta sin dal secolo XVI con la funzione di punto alto e privilegiato), spesso al centro di curiose vicende reali e leggendarie, per poi arrivare, attraverso un’area verde con funzione di orto e giardino, in via delle Erbe, fino in Piazza Ariostea, luogo simbolo dell’Addizione Erculea, risalente alla fine del secolo 400 ed all’inizio del 500.
1474 - Ferrara, 6 luglio 1533), poeta e commediografo italiano, uno degli autori più celebri e influenti del suo tempo, il cui padre Niccolò, di nobile famiglia, faceva parte della corte del Duca Ercole I d’Este ed era comandante del presidio militare degli Estensi a Reggio Emilia.
Nel Cinquecento grazie al “Canale dei giardini”, dalle rive adorne di vegetazione e con imbarcadero nei pressi del Castello, la corte poteva raggiungere Belfiore, il Barchetto, i giardini della Montagnola e il Montagnone.
Storia di un luogo unico Villa Horti della Fasanara, come abbiamo detto, si trova all’interno di quella che un tempo era la riserva di caccia dei nobili Estensi, raffigurando il luogo del riposo, dello svago e di cerimonie cortesi. Definita “la campagna dentro le mura rinascimentali di Ferrara”, elevate in gran parte tra il 1493 e il 1505 dall’architetto di corte Biagio Rossetti, per volere del duca Ercole I d’Este, allo scopo di difendere la città 84
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#FERRARA
Maxxim hotel
Tra antico e moderno
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l Maxxim hotel & loft nasce all’interno della più antica e nobile eredità estense, il palazzo Beccari - Freguglia, appartenuto ai Conti già dal XV secolo. Dopo un rispettoso restauro, terminato nel 2018, attraverso un intreccio di dettagli caratteristici del tardo Rinascimento (come maestose colonne, marmi antichi, legno e elaborate ringhiere in ferro battuto) e l’aggiunta di comfort “moderni” gli ospiti possono soggiornare in un connubio di storia e comodità. Lasciata alle spalle la porta d’ingresso, è l’androne che fa da padrone accogliendo i viaggiatori e mostrandosi nel suo splendore, presentando una reception molto ampia proprio perché nel 1400, i forestieri potevano entrare in questo luogo con le
carrozze fino a raggiungere la vecchia reception nascosta dietro una grata, tuttora visibile vicino all’ingresso dell’ascensore sotto le scale in marmo che portano ai piani superiori. Superato l’androne di accesso al palazzo, si entra nell’ampia e luminosa corte ove si affacciano le finestre di alcune delle camere. Questo luogo arricchito di piante di ulivo e agrumi è il posto ideale per trascorrere in relax il momento della colazione offerta agli ospiti del Maxxim. La struttura offre diverse tipologie di alloggi: camere matrimoniali o triple su un unico livello e loft che si sviluppano su due o tre livelli. Le camere sono sicuramente la parte che nascondono dietro le loro mura parte di storia e di vita quotidiana dei Conti Palatini che, come raccontato nei libri araldici, vennero nominati nel 1713 da Papa Clemente XII. CHeck-in • giugno 2022
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Le matrimoniali sono delle camere che si sviluppano su un unico piano in cui gli spazi sono sapientemente gestiti creando un’atmosfera intima e calda. Le triple si estendono su un unico livello e sono ideali per i genitori che viaggiano con i figli o per gruppi di amici. I loft si sviluppano su due o tre livelli, dalla zona living dove si può leggere o guardare la tv basta poi salire gli scalini per raggiungere la zona notte e dove si troverà un ambiente più isolato che invita al relax e alla tranquillità. I loft con vista si trovano all’ultimo piano dell’edificio e offrono massima privacy e allo stesso tempo una vista sulle caratteristiche corti interne ferraresi. L’alloggio si sviluppa su due livelli ma senza muri divisori permettendo alla luce naturale di penetrare in ogni angolo attraverso l’ampia porta finestra che collega la zona living all’ampia terrazza. Salendo gli
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scalini si raggiunge la zona notte, un ambiente più isolato, raccolto e tranquillo. Le matrimoniali mansardate si trovano all’ultimo piano del palazzo, luminose e calde, vengono inondate dalla luce naturale diretta attraverso i lucernari presenti sul soffitto. È l’unica tipologia che offre la vasca da bagno, invitando gli ospiti a concedersi un momento intimo di relax.
Hotel Maxxim Via Ripagrande 21 - 44121 Ferrara Tel 0532 1770700 www.maxxim.it
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Hotel Annunziata
Un hub per turisti, cittadini e ciclisti
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are sempre meglio ed essere sempre al passo con i tempi e con le nuove esigenze dei viaggiatori. Questo l’obiettivo dell’Hotel Annunziata di Ferrara, situato a due passi dal Castello Estense, che, con la mission di essere sempre più friendly (non solo per i suoi ospiti), si è trasformato nel primo hospitality hub hotel della città. In pratica la famiglia Govoni (che gestisce l’hotel fin dalla sua nascita, nel marzo 1990) ha creato tutta una serie di nuovi servizi per soddisfare i bisogni non solo dei propri ospiti ma anche
dei cittadini e dei tanti turisti di passaggio, in particolare ciclisti, visto che Ferrara è considerata la città della bicicletta.
Amici dei ciclisti E proprio per i ciclisti, all’Hotel Annunziata chiunque può noleggiare una delle dodici city bike o delle due footbike in dotazione alla struttura. Ma, per essere a tutti gli effetti, un bike hotel, fuori dall’Hotel Annunziata è stata posizionata una colonnina “Stop & Go” dotata di attrezzi per la manutenzione, pompa di gonfiaggio e due prese schuko per le E-Bike oltre che per smartphone e carrozzine elettriche. Il tutto utilizzabile in modo gratuito. CHeck-in • giugno 2022
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Ma non solo nella hall dell’albergo è possibile riempire gratuitamente le proprie borracce sfruttando un apposito erogatore di acqua.
Servizio deposito bagagli Non solo ciclisti! L’altra grande novità riguarda il servizio “Luggage Storage & Recharge”, che va in aiuto dei tanti turisti che, magari solo di passaggio per poche ore a Ferrara, necessitano di un posto in cui lasciare i propri bagagli in modo da godersi la città senza pesi ed ingombri. Così nella library room dell’hotel ci sono sedici i box a disposizione di clienti e non, in cui depositare valigie, borsoni, sporte e cappotti, tutti dotati al proprio interno anche di una presa scuko per la ricarica dei dispositivi elettronici. 92
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Tanti i servizi anche per i buongustai Diversi sono anche i nuovi servizi per i cittadini e i turisti buongustai. Così l’Annunziata è diventata una suggestiva location da happy hour, con la nuova idea “Solo Aperitivo popup”, dove degustare del buon vino, fresche birre artigianali o uno dei particolari Spritz creati con 11 bitter artigianali quasi introvabili. Novità è anche la “Wow Breakfast”, una colazione incredibilmente varia, abbondante e con la caffetteria espressa che estende la possibilità di fare la colazione in hotel, anche se non si è ospiti. Per farlo si deve pre-acquistare una o più fiches, esattamente come quelle dei casinò, per poter accedere alla colazione.
Ventisette camere L’hotel dispone di ventisette camere arredate con cura e attenzione ai dettagli. Poltrona Frau, Tisettanta, Artemide, Technogym, solo per citarne alcuni, sono tra i brand che arredano sia le camere che la hall. Per chi cerca spazi più ampi a soli 130 passi dall'hotel in un palazzo del '300 ci sono quatto suite soft di 60 metri quadri, e nella living room della dependance, c’è un Technogym Point con un tapis roulant, una bike e wellness active ball di Technogym.
Amici a quattro zampe All’Annunziata non vengono trascurati neppure gli animali domestici, con servizi su misura pensati per un soggiorno assieme al proprio cane. Un’estensione del concetto di “Pet friendly” con la possibilità di fare colazione con il proprio amico a quattro zampe in uno spazio riservato e la fornitura di un kit di benvenuto per il cane con tappetino, ciotola per acqua e un piccolo omaggio.
Hotel Annunziata Piazza Repubblica 5 - 44121 Ferrara Tel 0532 201111 www.annunziata.it
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#FERRARA
Makoré
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Quando il pesce è "minimal" e gustoso CHeck-in • giugno 2022
Denny Lodi Rizzini e Gianluca Grego, con Valentina Cukon
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87377 di Emanuela T. Cavalca
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akoré non è il solito ristorante ferrarese, dove gustare i cappellacci di zucca o il pasticcio di maccheroni. È un locale raffinato, ideale per “viaggiare” tra sapori che profumano soprattutto di mare. Ferrara ha sempre avuto un legame molto stretto con l’acqua, grazie al delta del Po; invece, nel ristorante il collegamento è dato dalla pescheria, separata da una quinta. Una piccola boutique che valorizza il prodotto ittico italiano, proveniente soprattutto dal mercato di Chioggia e Porto Garibaldi.
Dietro una quinta, la pescheria La pescheria, attenta all’etica produttiva, è guidata da Stella e Stefano, dove la clientela può fare acquisti da martedì a sabato. Anche il nome del ristorante riecheggia il mondo marino: “makoré” è un legno pregiato dalle venature rossastre, proveniente dalla foresta della Guinea con cui si costruiscono barche. Sono plissettate le tele dei quadri dell’artista ferrarese Nando Stevoli, che giocano con il bianco e blu cobalto, proprio come le onde del mare. Per la cantina a vista è stata scelta la labradorite, una pietra luminescente dal colore grigio azzurro: un materiale naturale, che ricorda il fondale marino. Il potere dei criCHeck-in • giugno 2022
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stalli e delle pietre si tramanda da secoli: la labradorite ha la proprietà di aumentare la creatività e qui ce n'è da vendere.
mente abbiamo cambiato la brigata di cucina. Ho voluto unire giovani chef che si conoscevano: Denny Lodi Rizzini e Gianluca Grego, con Valentina Cukon, responsabile sala e cantina».
Inno al pesce Makoré nasce da un’idea di Federico Fugaroli, imprenditore nel settore agricolo, ma con la passione per la buona tavola. Federico è la quinta generazione di una famiglia, seconda produttrice di mele in Emilia-Romagna, ma attiva anche nell’edilizia. Non per nulla ha dato utili suggerimenti durante la ristrutturazione del locale, che si presenta «composto da tre blocchi, la parte centrale è occupata dalla cucina a vista e insonorizzata, per evitare odori», interviene il proprietario. «Nel 2015 abbiamo pensato di entrare nel mondo della ristorazione con un locale dove gustare il pesce. La cucina è fatta di talenti, ma a n c h e di velocità e così recente-
Valentina propone una carta vini snella e originale, che affianca grandi etichette italiane e internazionali a quelle di piccoli produttori. Così riesce ad esaltare i piatti degli chef, perché, sottolinea, «il cliente vuole sentirsi coccolato e ricordare l’esperienza». È una squadra affiatata che abbatte la barriera tra cucina e sala. «Il terzo componente della triade è Valentina - prosegue Federico - tre giovani amici, amanti della ricerca, che hanno lavorato a Venezia, ottimo bacino di passaggio. Makoré vuole essere un’alternativa alla salama da sugo, una reinterpretazione del pesce, anche se la carne è presente, ma limitata».
Riso, fondo di seppia, ginepro, calamaretti
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Brazadela e Passito di Albana
Nei piatti vince lo stile minimal Lo stile dei piatti è minimal: pochi ingredienti, a favore di una ricchezza gustativa che sorprende, riconducibile a sapori di un tempo, come il grano antico. Dove vorremmo andare? «Accogliere il cliente di passaggio. Abbiamo solo nove tavoli, contiamo di essere un locale di tendenza, ideale per apprezzare il pesce cucinato in modo diverso. Un’esperienza gustativa, dove limitiamo il pesce crudo, difficile da gestire e inflazionato sul mercato. Ho anche in mente di aprire dei bistrot, altri locali con il mede-
simo nome, ma meno impegnativi. Siamo chiusi a pranzo, mentre la sera è aperto, il sabato e la domenica a pranzo e cena, perché i nostri piatti necessitano di tempo, come la lenta lievitazione dei tre tipi pane».
Un viaggio esperienziale Federico non trascura di certo la sua attività imprenditoriale, ma segue sempre Makoré, si occupa con cura anche degli acquisti dei prodotti. Per chi si siede ai tavoli del ristorante per la prima volta, il consiglio è quello di optare per la degustazione di 5 CHeck-in • giugno 2022
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o 8 portate: potrà fare un viaggio esperienziale, proprio come abbiamo fatto noi. Il percorso è iniziato con un brodo saporito a base di Aschi, funghi giapponesi, per passare a una crema catalana dal sapore dolce e salato contrastante. Da divorare in un sol boccone i finger food come il cannolo ripieno di baccalà mantecato o il panino dorato con burro al tartufo. Non puoi fare a meno di continuare a sbocconcellare il pane croccante, appena sfornato, impastato con farina di tipo 1 (la meno raffinata), unita a farro monococco e 48 ore di lievitazione. Accanto troviamo piccoli pani brioche fragranti e grissini con farina macinata grossolanamente di mais. Anche se siamo seduti in un ristorante elegante non possiamo fare a meno di fare “scarpetta” con la focaccia ai “ciccioli di mare”, cioè al posto del maiale sono state usate le parti meno nobili del pesce essiccate e fritte. È un invito a contrastare lo spreco e così raccogliamo con gusto il latticello del kefir solidificato, a forma di un quarto di luna. Perfetto l’equilibrio di profumi e sapori quando si assapora lo scampo accompagnato dalla salsa al kefir, seguito dalla triglia di scoglio carnosa, perfettamente integra, ma totalmente priva di lische. Con la C anatella lo chef ha unito due tradizionali tipi di pasta, il cannellone e la tagliatella, l’ha riempita di granchio blu, specie particolarmente aggressiva nel mar Adriatico. Per non parlare dei bottoni di spinaci colmi di gel al sedano accompagnati da succo alla mela verde o il risotto con fondo di seppia, calamaretti e ginepro dal sapore spiccato. Il clou è un dolce sorprendente: la Brazadela, rivisitazione di un dolce tradizionale ferrarese risalente al 1200, una ciambella che veniva prepara98
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ta in occasione delle festività. Gli chef hanno elaborato un procedimento all’insegna del recupero: l’impasto esterno è fritto al sifone, all’interno a sorpresa troviamo un gelato creato con pagnotte di pane scartato, poi tostato in forno e infuso nel latte, caramello di lievito e crosta di pane accompagnato da un sorbetto all’Albana.
Makoré Via Palestro 10/18 - 44121 Ferrara Tel 0532 092068 www.makore.it
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Cucina Bacilieri Zuppa di pesci e crostacei cruda e cotta , bisque di crostacei in moka
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La tradizione si fa creativa
Fusilli Pietro Massi , ostriche crude e affumicata brodo di plancton e cipolla CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO
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el centro di Ferrara, Cucina Bacilieri è un raccolto ristorante con pochi tavoli (10 per la precisione). Lo chef-patron Michele Bacilieri (che ama definirsi semplicemente il cuoco) lavorava già qui quando il locale aveva un altro nome e un'altra gestione. Cucina Bacilieri nasce, infatti, dall’evoluzione di un progetto di ricerca e degustazione gastronomica che unisce la cucina della tradizione emiliana e ferrarese alle idee di cucina alternativa di Bacilieri.
L’atmosfera intima profuma della passione del cuoco e della sua brigata in un ambiente accogliente, dove assaporare con tutti i sensi. La cucina è legata alla stagionalità dei prodotti e alle tradizioni locali, non può mancare, ad esempio, una citazione per l'anguilla, e la proposta può essere integrata da piatti del giorno secondo il mercato. Da provare assolutamente i Ravioli verdi di Baccalà mantecato, burro e tartufo; gli Spaghetti tiepidi Pietro Massi, carciofo e tartare di seppia marinata, i Cappelletti d’anguilla in brodo di cipolla, i Passatelli, ragù di coda di rospo e asparagi, i Bigoli astice e capesante, i CHeck-in • giugno 2022
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IN CUCINA
Michele Bacilieri Dopo studi orientati al mondo della ristorazione ha militato in alcune brigate eccellenti, per poi approdare in questo ristorante dove curava integralmente la cucina, fino a prendere le redini del locale stesso. In questi anni è maturato e la sua cucina si è evoluta grazie alla passione che lo guida, alla grande conoscenza delle materie prime e al rispetto di queste, senza mai dimenticare la tradizione culinaria che lo ha portato fino a qui.
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Cappelletti di coniglio e porcini, i Cappellacci di zucca con ragù al coltello. Tra i secondi il Tonno crudo alla griglia, il Petto d’anatra, pera grigliata, salsa Foie Gras e Nocino e il Piccione, coscia, petto, ciliegia di fegato, erbette saltate.
vo, il rombo e l’anguilla che si accostano al foie gras, il bollito che si concettualizza e il sedano che si immerge in un’alternativa macedonia di frutta e verdura…
Dulcis in fundo la Tenerina come una Sacher, la Sfogliata Espressa al Tiramisù o la Zuppa di sedano, macedonia di frutta e verdura.
Tra tradizione e creatività Entrare alla Cucina Bacilieri significa, infatti, immergersi in una storia di passione per la cucina e di profonda cura per il dettaglio. Qui la tradizione diventa creativa: la carne e il pesce, il tartufo che incontra l’uo-
Cucina Bacilieri Via Terranuova 60 - 44121 Ferrara Tel 0532 243206 www.cucinabacilieri.it CHeck-in • giugno 2022
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#FERRARA
Maria Cristina Borgazzi con i figli Luca e Giovanni Matteucci
Da Noemi In cucina i piatti degli Este Portando avanti la trattoria della madre Noemi, Maria Cristina Borgazzi, con i due figli, conduce questa frequentata trattoria in un vicolo medievale del centro storico. In tavola i sapori autentici di Ferrara 104
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Cappelletti in brodo CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO
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el cuore di Ferrara, a due passi dal duomo, in un antico palazzo risalente al 1400, circa 50 anni fa, Noemi, la madre dell'attuale proprietaria, Maria Cristina Borgazzi, aprì una trattoria in un vicolo medievale del caratteristico centro storico. Un locale da subito molto amato e frequentato che, ieri come oggi, mette in tavola la tradizione ferrarese, riproposta con i suoi grandi piatti storici, in primis la salama da sugo e il pasticcio di maccheroni. Come la madre un tempo, Maria Cristina prepara personalmente la pasta fresca rigorosamente fatta a mano e tirata al mattarello, i ripieni e i dolci tipici della cucina ferrarese (da non perdere la Torta Tenerina), curando fin nei minimi det-
tagli tutte le fasi di preparazione, e realizzandoli giornalmente per garantirne sempre la qualità e la freschezza. Con i figli Luca Matteucci, sommelier (che si occupa del servizio in sala, del vino e dei distillati), e Giovanni Matteucci, cuoco. Ed è proprio con l’arrivo di Giovanni, diplomatosi alla scuola alberghiera prima e ad Alma a Colorno (Pr), a cui sono poi succedute esperienza in Piemonte e in Francia, che sono stati ripresi piatti dimenticati della cucina dell’epoca degli Estensi, come il cappone ripieno, il piccione, la faraona. Tra i primi piatti tipici della cucina ferrarese da assaggiare assolutamente i Cappellacci ripieni di zucca, i Cappelletti ripieni di carne, i Tortelli di spinaci con ricotta e il famoso Pasticcio di maccheroni ferrarese, antica ricetta del Messisbugo, scalco degli Estensi. Tutte CHeck-in • giugno 2022
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Piccione le materie prime sono reperite da produttori locali con un occhio di riguardo ai Presidi Slow Food.
La Libreria del vino In Via Vittoria 69, nella nuova saletta ha preso vita la Libreria del vino. La carta del vino è una componente molto im-
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portante da Noemi, ed è suddivisa in due parti: • vini stagionali: una selezione dinamica di bottiglie che cambiano con lo svolgere della stagione. Le etichette suddivise in categorie sono studiate per affiancare al meglio la cucina della tradizione che sceglie prodotti legati al ciclo delle stagioni e a km zero. Ogni vino è disponibile anche al calice per accompagnare al meglio i clienti • vini del territorio: le diverse etichette dell'Emilia e della Romagna vengono raccontate e proposte in base alla zona di produzione e al vitigno di appartenenza. Ma non solo vino, la birra artigianale ferrarese è sempre una piacevole scoperta con i piatti della tradizione. Infine, non mancano le bottiglie di vino e le referenze per completare il panorama italiano. Sono stati scelti produttori innamorati del loro vino che offrono un'agricoltura virtuosa nel rispetto dell'ambiente. Numerose sono le bottiglie premiate da
Slow Wine e dal Gambero Rosso, le guide gastronomiche nelle quali Noemi è sempre stata riconosciuta e valorizzata.
La storia di Noemi e il sogno di una trattoria Noemi è nata nell'aprile del 1922, ed è la nona figlia di una famiglia di contadini nella provincia di Ferrara. In campagna, il duro lavoro nei campi non le piaceva, così per contribuire in famiglia Noemi iniziò a preparare diversi quantitativi di gelato artigianale e con la motoretta lo andava a vendere allo stabilimento industriale della Berco a Copparo (Fe). Si è sempre data molto da fare, ha iniziato vendendo di tutto: frutta, panini, gelati sempre spostandosi per molti chilometri nelle campagne, sviluppando così un gran intuito commerciale.
Faraona ripiena fare i cappellacci, i cappelletti e le tagliatelle. All'ora di pranzo andava in cucina, accendeva i fuochi e iniziava a preparare le pietanze per i clienti. Il marito stava in sala, seduto alla cassa a fare i conti.
Gli anni passarono e alla prima occasione di non fare più tutti quegli spostamenti, prese in gestione un'osteria alla Bernarda, un piccolo paese vicino a Copparo. Con la nascita della seconda figlia, la famiglia si sposta in un'altra osteria Adlà da Po cioè oltre il fiume Po. Qui Noemi apprese diversi ricettari, tra cui il baccalà alla veneziana ed il pesce gatto in umido. Nel 1958 con i soldi ereditati dalla morte del padre e firmando numerose cambiali, acquistò una trattoria in via Ragno 31 a Ferrara. Noemi si alzava tutti i giorni alle quattro del mattino. Prima puliva la trattoria, poi stendeva ad asciugare il tovagliato per la sala e i panni di casa. In seguito, preparava la sfoglia per
Trattoria Da Noemi Via Ragno 31 - 44121 Ferrara Tel 0532769070 www.trattoriadanoemi.it CHeck-in • giugno 2022
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In bici e in barca lungo gli Anelli del Po Zaino in spalla si parte alla scoperta delle novità 2022: quattro nuovi percorsi ad anello in collaborazione con Visit Ferrara, con partenze programmate da Ferrara, per vivere esperienze uniche all’insegna del turismo e della mobilità sostenibile.
L’Anello del Rinascimento DOMENICA 28 AGOSTO 2022 DOMENICA 25 SETTEMBRE 2022
Un bellissimo percorso in bici con visita alla Delizia del Belriguardo e alla Delizia del Verginese. Il ritorno è in barca, navigando sul Po di Volano. Il percorso in bici è di circa 40 km, con tappa all'Agriturismo i Due Laghi dove degustare i prodotti tipici e rinfrescarsi nell’oasi del lago.
L’Anello del Po di Volano DOMENICA 3 LUGLIO 2022 DOMENICA 23 OTTOBRE 2022
Itinerario di 42 km lungo l’Anello del Po di Volano, che comincia sul percorso cicloturistico della Destra Po, con tappe alla Pieve di San Venanzio nei pressi di Copparo, una sosta a Copparo per visitare la sua Delizia e a Villa Mensa, per poi imbarcarsi a Sabbioncello San Vittore rientrando navigando sul Po di Volano a Ferrara. 108
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L’Anello del Grande Fiume DOMENICA 4 SETTEMBRE 2022 DOMENICA 30 OTTOBRE 2022
Si parte dalla città estense per proseguire sulla ciclabile del Burana e giungere a Bondeno, dove visitare la Rocca di Stellata con la sua pianta a stella e il Museo Civico archeologico; dopo il pranzo al Ristorante Albergo Tassi, fondato nel 1916, si prende la barca per rientrare a Ferrara navigando sul fiume Po.
L’Anello delle Delizie DOMENICA 3 LUGLIO 2022 DOMENICA 28 AGOSTO 2022 DOMENICA 25 SETTEMBRE 2022 DOMENICA 23 OTTOBRE 2022
Un viaggio tra le straordinarie residenze degli Estensi che prevede un percorso in bici fino a Villa Mensa, continuando fino alla Delizia di Copparo e alla Pieve di San Venanzio, chiesa romanica costruita nel 1344. L’itinerario prevede poi la navigazione da Ro Ferrarese fino a Ferrara. CHeck-in • giugno 2022
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Salento
Il sogno di una masseria
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l Salento non è uno, ma mille territori insieme. Un luogo che è più uno stato dell’anima capace di realizzare i sogni dei viaggiatori, prima che questi li abbiano ancora pensati.
Ma c’è un sogno che accomuna tutti coloro che scelgono la Puglia: viverla nella maniera più autentica soggiornando in una masseria. Luoghi magici in cui il tempo sembra essersi fermato e in cui ricaricare le batterie e ricoprire il contatto autentico con la natura, i sapori e prodotti di una volta. Ne abbiamo selezionate sette, tutte diverse. Autentiche masserie o ispirate ad esse, in cui lasciarsi andare alla bellezza sfolgorante della Puglia e del Salento. 110
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Come Borgo Egnazia a Savelletri di Fasano (Br), là dove la Valle d’Itria inizia a scendere dolcemente verso l’Adriatico: un luogo meraviglioso, liberamente ispirato nelle forme, nei materiali e nei colori a un tipico paese pugliese. Oppure la Masseria San Domenico, sempre a Savelletri di Fasano, una splendida masseria del XIV secolo, la cui bellezza rifulge al centro di ettari ed ettari di ulivi secolari. In provincia di Lecce, a Salve, nell'entroterra a pochi chilometri dalle paradisiache spiagge sabbiose che fiancheggiano la costa sud-occidentale, troviamo invece Masseria Palaci, con il suo mix irresistibile di carattere autentico e comfort contemporanei. Immersa in un parco naturale protetto, a Torre San Giovanni (Le) c’è invece
la seducente Masseria Fontanelle, ricavata in un monastero di Benedettini nel XVII secolo. La Masseria Fontanelle è la sister property del Vivosa Apulia Resort a Marina di Ugento (Le), l’unico resort in Puglia inserito in un parco naturale e affacciato direttamente sul mare. Spostandoci a Otranto (Le) troviamo il Relais Borgo de li Santi, un borgo composto da 18 unità abitative perfettamente insediate e inserite in un
giardino mediterraneo con ulivi secolari. Armonia e semplicità travalicano anche le pareti dei 12 alloggi, ricavati in un ex frantoio, di Livantea Agri Resort & Residence, sempre a Otranto. Tra relax a bordo piscina, scorpacciate di prodotti a km zero, tramonti infuocati, corse in bicicletta tra entroterra e mare, in questi luoghi sarà facile scoprire l’essenza stessa della Puglia e forse anche di noi stessi.
Borgo Egnazia Masseria San Domenico
Brindisi
Taranto Lecce
Livantea Agri Resort Borgo De Li Santi
Masseria Fontanelle Vivosa Apulia Resort
Masseria Palaci
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Borgo Egnazia L’autentica esperienza made in Puglia tra lusso e tradizione
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avelletri di Fasano (Br), in Puglia, là dove la Valle d’Itria inizia a scendere dolcemente verso l’Adriatico, si trova Borgo Egnazia: un luogo meraviglioso, liberamente ispirato nelle forme, nei materiali e nei colori a un tipico paese pugliese. Qui unicità e autenticità si fondono per creare qualcosa di inedito e speciale, introvabile altrove. Borgo Egnazia è il luogo perfetto in cui cercare nuove ispirazioni e scoprire come rendere il benessere parte della propria vita, in armonia con le natura e con la cultura del luogo. Una destinazione unica in cui è possibile vivere una esperienza di rigenerazione per sé stessi e per il territorio in cui ci si trova, con un impatto positivo
che va oltre l’esperienza di viaggio. Qui inizia un sorprendente percorso verso una rinnovata felicità e un indispensabile benessere per il corpo e per la mente, grazie alla perfetta combinazione tra il patrimonio delle tradizioni e la continua ricerca di innovazione. Ogni giorno dell’anno, in tutte le stagioni, Borgo Egnazia propone una visione del benessere completa e integrata in ogni momento del viaggio, in sinergia con uno stile di ospitalità basato su esperienze locali ed autentiche.
Il benessere come stile di vita Immersi nel fascino potente degli ulivi millenari, è possibile riscoprire il piacere del benessere come stile di vita: ognuno è libero di cercare un rinnovato equilibrio in base ai propri desideri e alle proprie esigenze e tutto è concepito per trascorrere il tempo prezioso al proprio ritmo, CHeck-in • giugno 2022
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sincronizzandosi con quello del posto. A Borgo Egnazia il benessere è ovunque: che si tratti di una passeggiata immersi nella bellezza del paesaggio pugliese, una partita di padel tra amici, un bicchiere di vino sorseggiato in riva al mare o un piatto preparato con prodotti locali appena raccolti, un trattamento firmato Vair Spa o un pomeriggio in bicicletta pedalando verso il mare.
A ognuno il suo sport Gli ampi spazi all’aperto permettono di godere dei doni della natura e di praticare sport in uno scenario spettacolare. Sono 7 i campi sportivi di Borgo Egnazia: tre campi da tennis, un campo da calcio e tre campi da padel, per chi desidera divertirsi e fare attività fisica allo stesso tempo. Da giugno 2021 è disponibile 114
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la prima palestra outdoor realizzata in collaborazione con Technogym: Technogym Outdoor un progetto innovativo che offre una soluzione per l’esercizio fisico all’aperto in totale sicurezza a ospiti di ogni età e livello di forma fisica. La spiaggia privata di Cala Masciola, completamente attrezzata, è un vero paradiso per chi ha voglia di mettersi alla prova con sport acquatici come wakesurf, windsurf, wakeboard, sci d’acqua, barca a vela, snorkeling e sup.
San Domenico Golf Il San Domenico Golf è un meraviglioso campo a 18 buche, situato dove la campagna pugliese incontra il blu del mare. Perfetta-
mente incastonato tra le pendici della Valle d’Itria e il porto turistico di Savelletri, il campo è caratterizzato da una combinazione di bunker strategicamente posizionati e un intricato design orientato a maestrale progettato dall’architetto Andy Haggar. Questo prestigioso percorso links disegnato dall’European Golf Design di Londra offre una vista del mare da ogni singola buca e si snoda attraverso dolci pendii, zigzagando tra ulivi secolari e scorci dell’antica città di Egnathia. Per questo non sorprende si sia affermato come uno dei migliori golf club d’Italia, diventando tappa rinomata di importanti tornei nazionali e internazionali. A ottobre 2019, ha ottenuto la Certificazione Geo per gli standard di sostenibilità.
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E BENESSER
Vair Spa Vair Spa (in dialetto locale “vero”) è la meravigliosa spa pugliese nel cuore di Borgo Egnazia. Qui un gruppo straordinario di terapisti-artisti, musicisti e danzatori locali guida gli ospiti nella scelta di esperienze poetiche create su misura, sulla base della “Scienza della felicità”. Vair è composta da: area bellezza con il nail lab, area fitness con palestra e piscina coperta e riscaldata, area umida con sauna, bagno turco e fontana del ghiaccio e infine il cuore profondo della spa con le Terme romane. Tutto è calibrato per cullare, ammorbidire, lenire con trattamenti ispirati alla Puglia, terra antica e autentica, alla bellezza pura dei suoi ulivi e alla forza pulita del vento di mare. Un viaggio meraviglioso per ristabilire la propria bussola personale e scoprire una rinnovata felicità.
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Riso, olio, pane e pomodoro
Il benessere che passa dalla tavola Benessere ed è per questo che a Borgo Egnazia l’attenta proposta enogastronomica consente di scoprire un inedito equilibrio tra gusto e salute che, lontanissimo dal concetto di “privazione”, rende omaggio alla cultura mediterranea del cibo, il cui ingrediente segreto è la convivialità. Il punto di partenza è la scelta consapevole e sostenibile delle materie prime insieme alla valorizzazione dei sapori più veri, alla tutela delle tradizioni e alle lavorazioni semplici, sempre con riferimento al grande patrimonio della dieta mediterranea.
Due Camini Due Camini è il ristorante gourmet di Borgo Egnazia premiato con una stella Michelin dal 2019. Luogo di incontro culinario dove tradizione mediterranea e creazione contemporanea siedono insieme a tavola: qui si raccontano storie di sapori che sanno d’altri tempi,
Domingo Schingaro CHeck-in • giugno 2022
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La Calce La Calce, bistrò del Due Camini, è il ristorante che propone una cucina in perfetto equilibrio tra gusto e benessere, una reinterpretazione della cucina mediterranea basata sui principi del viver sano. È il luogo centrale del percorso di benessere che guida tutta la proposta gastronomica di Borgo Egnazia. Il menu de La Calce unisce il gusto del cibo al piacere di stare a tavola, la valorizzazione del territorio che ci circonda e il benessere di corpo e mente.
La Calce
Due Camini reinterpretate in chiave contemporanea. Dall’accoglienza in sala alle ceramiche realizzate su misura, dalla carta dei vini alla scelta del pane, rigorosamente “fatto in casa” e abbinato ai singoli menu: tutto è un omaggio alla cultura mediterranea e alla Puglia, raccontata dalla cucina essenziale e materica di terra e di mare dello chef Domingo Schingaro. 118
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La Frasca
La Frasca
Cala Masciola
La Frasca è l’autentica trattoria pugliese nel cuore di Borgo Egnazia dove scoprire le profonde radici contadine della cucina locale e celebrare i tesori della tradizione. Piatti di Puglia, dai sapori gustosi e genuini, che rendono omaggio alle antiche ricette delle nonne, portando in tavola i sapori semplici e autentici di questa terra.
Cala Masciola Cala Masciola è il ristorante in riva al mare nell’incantevole baia di Cala Masciola, la spiaggia privata di Borgo Egnazia. Qui regna il profumo del Mediterraneo e il sapore del pesce appena pescato, da scegliere freschissimo, direttamente dal bancone come in pescheria, e assaporare cucinato a proprio gusto o “crudo”, come vuole la tradizione pugliese. CHeck-in • giugno 2022
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Mia Cucina La tavola della vera cucina locale dove condividere tutto il calore di una casa pugliese. Qui a Mia Cucina si possono riscoprire antiche ricette, si può imparare a preparare la pasta fatta in casa o a cucinare i piatti della tradizione grazie alle lezioni di cucina pugliese. Nella deliziosa pizzeria all’aperto “A Pizzerì” si servono gustosissime pizze preparate con i migliori ingredienti Slow Food del territorio pugliese e diversi tipi di impasto con lievito madre. 120
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Da Frisella A Borgo Egnazia i bambini non hanno semplicemente un menu dedicato ai loro gusti. Ma un intero ristorante: Da Frisella. Questo angolo pieno di colori e sapori che piacciono agli ospiti più piccoli è un luogo magico e fuori dal tempo, dove ogni dettaglio è pensato a misura di bambino, dalle sedie, ai tavoli e al buffet.
Bar del Portico Il Bar del Portico è il cocktail bar di Borgo Egnazia, un elegante spazio in pietra locale dove poter degustare innovative re-interpretazioni di cocktail classici e inedite creazioni con un esclusivo tocco pugliese. Da non perdere l’Egnazia Vermouth Rosso, il primo vermouth di origine pugliese interamente ideato tra gli ulivi di Puglia e le bianche mura del Borgo.
Il Capanno e L’Angoletto Il Capanno è il bar affacciato sulle due incantevoli piscine della corte, dove degustare deliziosi snack e centrifugati a pranzo e freschissimi cocktail ai frutti di Puglia al tramonto. Mentre per i più piccoli e per le famiglie non c’è niente di meglio de “L’Angoletto”, il bar
sulla piscina del Borgo, dove fare merenda con gustosi snack e frutta fresca di stagione.
Quattro le piscine Incastonate nella pietra locale e nei giardini mediterranei, le quattro piscine esterne sono incantevoli oasi di relax per trascorrere momenti di pace, con due piscine dedicate alle famiglie. Al tramonto gli specchi di acqua turchese diventano scenario suggestivo per degustare cocktail ai profumi di Puglia. CHeck-in • giugno 2022
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La corte, il borgo, le case Dal 2010 Borgo Egnazia è l’essenza dell’accoglienza pugliese più autentica. La struttura è interamente realizzata in tufo grezzo e pietre locali, lavorate dalle abili mani di esperti maestri della tradizione. L’artista e designer Pino Brescia si è ispirato alla semplicità delle antiche masserie e dei villaggi contadini della Puglia, proponendo un’interpretazione contemporanea dell’architettura e delle usanze locali. Borgo Egnazia propone tre tipi di sistemazione, diversi per atmosfera e dimensioni ma concepiti come una fusione armonica tra innovazione e storia, modernità e autenticità, magnificenza e semplicità.
locali»: da oltre venticinque anni questa visione ha permesso alla famiglia Melpignano di contribuire a trasformare la Puglia in una delle destinazioni più ricercate e amate del mondo. La storia inizia nel 1996, quando la lungimirante visione imprenditoriale di Sergio e Marisa Melpignano trasforma Masseria San Domenico da residenza privata di famiglia ad esclusiva oasi di pace aperta agli ospiti di tutto il mondo. Da maggio 2010 Borgo Egnazia è la proprietà più grande del Gruppo San Domenico Hotels, che include Masseria San Domenico, Masseria Cimino, Masseria Le Carrube, San Domenico Golf, tutte proprietà in Puglia, e San Domenico House a Londra.
La storia «Offrire agli ospiti un’esperienza impossibile da vivere altrove, basata sull’autenticità, lo spirito e le bellezze 122
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Ogni struttura ha una propria identità assolutamente affascinante, resa unica dai più alti livelli di ospitalità e accoglienza.
Borgo Egnazia racconta la Puglia attraverso le Nowhere Else Experiences: esperienze “impossibili da vivere altrove”, basate sull’autenticità, sullo spirito e sulla bellezza della cultura locale e soprattutto create su misura per far vivere la regione in modo diverso, con gli occhi di pugliese. Guidare un’auto vintage elettrica per godere della bellezza del territorio e della campagna pugliese, degustare un pranzo in un luogo segreto, vivere l’emozione del mare nel cuore della notte guidati dai pescatori locali. Questi sono solo alcuni esempi delle esperienze uniche progettate per scoprire le bellezze naturali e culturali del territorio e condividere il calore della gente locale, portandolo a casa con sé per sempre.
Amici locali La ricchezza e la profondità della Puglia possono essere raccontate in modo coinvolgente solo dai pugliesi. Sempre disponibile durante il soggiorno, un Local adviser è un “amico locale”, che
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ama il territorio e desidera far conoscere la vera anima di questa terra con la spontanea accoglienza che contraddistingue i pugliesi. Ogni Local adviser è in grado di anticipare e soddisfare desideri e curiosità degli ospiti, che si tratti di luoghi, suggerimenti insoliti, tradizioni da scoprire o esperienze “su misura” per scoprire i segreti di questa regione.
Bottega Egnazia Bottega Egnazia è un piccolo paradiso di scoperte nascoste nei vicoli di Borgo Egnazia e un grande omaggio all’arte degli artigiani italiani ed internazionali. È il luogo che raccoglie meravigliose collezioni di abiti di tessuti grezzi cuciti a mano, articoli per la tavola, eccellenze gastronomiche e i migliori manufatti dell’artigianato. Nessun oggetto o capo è uguale all’altro e molti sono pezzi unici. Ogni articolo racconta la storia di un territorio, di un’arte nascosta o dimenticata ed è frutto di collaborazioni di prestigio con
esperti di moda e design che si affiancano agli artigiani del posto, in un insolito e costante intreccio di conoscenze. Bottega vive all’interno di Borgo Egnazia, ma anche online, grazie al sito dedicato nel quale è possibile acquistare tutti i prodotti.
Borgo Egnazia Strada Comunale Egnazia - 72015 Savelletri (Br) - Tel 080 2255000 www.borgoegnazia.it 124
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#SALENTO
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L'autentico cuore di Puglia
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asseria San Domenico a Savelletri di Fasano (Br), “La Masseria” per antonomasia, ha festeggiato non solo 25 anni di eccellente accoglienza, ma una vera e propria “filosofia”, unica e originale, fatta di amore per le persone e il territorio, e di attenzione verso uno stile di vita più consapevole. Masseria San Domenico, infatti, oltre a essere il punto di riferimento internazionale nell’ambito dell’ospitalità, si distingue per aver da sempre divulgato un messaggio di benessere e per uno stile di vita consapevole e rispettoso dell’ambiente. La sua bellezza e il suo fascino svettano lungo il litorale di Savelletri di Fasano, tra Bari e Brindisi. Tutt’intorno ettari ed ettari di ulivi secolari che ospitano la pi-
scina, spettacolare e immensa, di acqua salmastra, circondata da rocce naturali e rivoli d’acqua. Nelle immediate vicinanze una spiaggia di sabbia bianca e, a poca distanza, una spiaggia rocciosa che si affaccia su una caletta incontaminata.
Lo charme di una residenza di campagna Gli spazi interni sono ampi e luminosi e le 40 camere e suite, tutte immerse nel rigoglioso giardino, sono arredate con la sobria e raffinata eleganza delle residenze di campagna. A ciò si aggiunge l’inconfondibile atmosfera, esclusiva ma al contempo calda e rilassante, caratterizzata dal più totale e assoluto rispetto della privacy e della tranquillità. Senza pari la proposta enogastronomica: situati in location incantevoli, diverse a CHeck-in • giugno 2022
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seconda della stagione, i ristoranti propongono agli ospiti un’esperienza unica ed autentica. È però molto importante sottolineare che tutti i piatti sono a base di ingredienti freschissimi selezionati secondo la stagionalità e secondo l’offerta del territorio, come il pesce fresco e i frutti di mare, mentre verdura e ortaggi, olio Evo e frutta, provengono dall’azienda agricola che circonda la struttura. A proposito di questo olio, Evo Monocultivar Coratina, va detto che si è aggiudicato le 5 Gocce della Guida Bibenda 2022 che ha riconosciuto l'eccellenza di un prodotto interamente made in Puglia.
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Altrettanto fondamentale è notare che il regime nutrizionale che la Masseria da sempre propone, si rifà ai principi della Dieta mediterranea, dichiarata patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco, quale schema che ha a cuore il rispetto del territorio, la biodiversità, la conservazione e lo sviluppo della tradizione pugliese.
Paradiso per golfisti e sportivi Numerose le proposte della Masseria dedicate agli sportivi che non potranno fare a meno di raggiungere, a soli 3 chilometri, il San Domenico Golf che si è affermato come uno dei migliori golf club
E BENESSER
Talassoterapia Ulteriore fiore all’occhiello della Masseria i servizi per il benessere e la bellezza tra cui spicca la talassoterapia che utilizza l'acqua del mar Adriatico che viene prelevata a 400 metri di profondità, filtrata e resa battericamente pura. Ricca di minerali e oligoelementi che risultano fondamentali per il miglioramento delle funzioni biologiche del corpo umano (in particolare aiutano ad alleviare lo stress e rivitalizzano il corpo e la mente) viene utilizzata insieme alle alghe che grazie all’altissima concentrazione di minerali e vitamine donano rinvigorimento fisico e una profonda disintossicazione.
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"La luce che non ti ho raccontato" Rizzoli 57 €
A IN LIBRERI
Storia di un luogo-icona Per celebrare i 25 anni di Masseria San Domenico, è in libreria, edito da Rizzoli, il volume “La luce che non ti ho raccontato - La Puglia di Masseria San Domenico”, nato dall’incontro tra Marisa Lisi Melpignano e il narratore giramondo pugliese Carlos Solito. Un’opera editoriale davvero unica, con la prefazione di Giovanni Minoli, “La luce che non ti ho raccontato” ripercorre la storia intensa e appassionata della famiglia Melpignano perché, per dirla con le parole dello stesso autore, «se è vero che la storia, le storie, sono fatte dagli uomini, la loro è un capolavoro che ha mutato il concetto e la percezione di un luogo proiettandone il fascino e la bellezza lontano nello spazio e nel tempo».
d’Italia. A disposizione degli ospiti anche una palestra completamente attrezzata con i più attuali dispositivi per il fitness e il cardiofitness, bagno turco, sauna e zone relax. Anche l’attività sportiva e il movimento sono parte integrante di un approccio salutare che vede la collaborazione di personal trainer e terapeuti che propongono svariate attività quali walking tra gli ulivi, percorsi in bicicletta, yoga, stretching. Insomma, è davvero sfaccettato l’impegno che la Masseria ha dimostrato nel corso degli anni per concretizzare un’offerta di ospitalità non solo secondo standard di eccellenza ma orientata al benessere e ad uno stile di vita sano: a questo punto non resta che sperimentare questa filosofia!
Masseria San Domenico Sp 90 - 72010 Savelletri di Fasano (Br) Tel 080 4827769 www.masseriasandomenico.com 130
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IMPORT EXPORT INGROSSO ORTOFRUTTICOLO
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Natura, gusto e libertà da Livantea Agri Resort & Residence Armonia e semplicità travalicano le pareti dei 12 alloggi, ricavati in un ex frantoio, grazie alle grandi porte a vetro, che si aprono sui giardini privati e più in là sul prato, sulla piscina incorniciata dall’uliveto 132
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elax e movimento lento, escursione in bici e cena conviviale nell’uliveto. Si dorme in un ex frantoio, si fa jogging in campagna, si apprendono i segreti dell’extravergine, con visita al frantoio aziendale e in un antico trappeto. Per chi desidera fuggire dalla routine quotidiana e rifugiarsi in una residenza salentina, tra terra e mare Livantea Agri Resort & Residence è la scelta perfetta. A Otranto (Le), la città più a est d’Italia che regala albe mozzafiato e sapori unici, si vive il soggiorno in simbiosi con la natura, nel silenzio interrotto solo dai respiri del
vento e dal canto delle cicale, ma anche una vacanza active e golosa.
L’atmosfera unica di un ex frantoio Alla famiglia Tenore si deve la rinascita di questo ex frantoio di quasi mille metri quadrati, trasformato in un nido intimo, essenziale e autentico, che si ispira al Salento nei colori e negli arredi. In posizione ideale, a un chilometro e mezzo dalle spiagge e due dal borgo antico di Otranto, con un panorama aperto su distese di uliveti e frutteti e le stelle che brillano indisturbate nel cielo notturno. I dodici alloggi, in formula residence o hotel, hanno nomi di piante mediterranee, con interno CHeck-in • giugno 2022
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ed esterno che sono un tutt’uno grazie alle grandi porte a vetro, che lasciano entrare una luce avvolgente e si aprono sui giardini privati con comode chaise longue e più in là sul prato, sulla piscina incorniciata dall’uliveto a perdita d’occhio, fino all’agrumeto segreto, protetto da un alto muro in pietra. Sotto il gazebo, a bordo piscina, la colazione è una gioia per gli occhi e il palato: trionfano la frutta fresca e le marmellate di agrumi, le torte e le crostate, il miele locale, le friselline al pomodoro.
A ognuno la sua vacanza Da Livantea Agri Resort & Residence tutto è possibile. Si può rallentare il ritmo e dormire a lungo, passeggiare senza meta, sognare a occhi aperti, leggere all’ombra di un carrubo o nuotare nell’infinity pool panoramica, che rimane soleggiata fino a sera, galleggiando a pelo d’acqua sulle postazioni idromassaggio o lasciandosi massaggiare dalla cascata cervicale.
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Oppure si può vivere intensamente, partendo da Otranto in bici lungo strade di campagna, tra masserie e antichi monumenti. Basta scaricare la traccia gpx sullo smartphone e andare alla scoperta di un Salento nascosto, fatto di monumenti sotterranei costruiti dall’uomo secoli fa, come a Giurdignano. Nel giardino megalitico più esteso d’Europa, oltre a dolmen e menhir si può vedere con guida la cripta di San Salvatore e il frantoio ipogeo Trappitello del Duca scavato nella pietra nel 1518, che accoglie ancora tutti gli strumenti tradizionali: macina in pietra, sciave, torchi “alla calabrese” e “alla genovese” per la spremitura delle olive e vasche per la molitura. I viaggiatori golosi possono visitare anche il frantoio dell’Azienda agricola Tenore, proprio accanto a Livantea e partecipare alla cena collettiva nell’uliveto, per un imperdibile momento conviviale: tra aneddoti e ricette della tradizione si scoprono le caratteristiche dell’extraver-
gine nelle tre varianti delicato, intenso e agrumato, un’interessante guida al condimento, perché ogni piatto va valorizzato con il giusto olio.
Vacanze Salento style Il resort ha pensato a un pacchetto speciale “Salento Style”: soggiorno di 4 giorni/ 3 notti, in monolocale con colazione, escursione in bici a Giurdignano, cena nell’uliveto con degustazione dell’olio e guida al condimento costa 360 euro a persona (fino al 31/7).
Immersione totale nella natura Livantea Agri Resort & Residence è composto da dodici mono e bilocali immersi nel verde in un abbraccio tra campagna e mare, ricavati da un ex frantoio. Molto spaziosi (da 35 a 60 mq), tutti con giardino privato, hanno pareti bianche, cucina in legno naturale e piano a induzione nell’angolo cottura a vista, con lavastoviglie, frigorifero, forno microonde e macchinetta del caffè; tavolo e sedie colorate, aria condizionata, Wi-Fi e prese Usb, bagno con doccia king size e parete di cristallo.
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I bilocali Nespolo e Melograno con sala da pranzo sul giardino privato che diventa un open air grazie alla porta-finestra panoramica; l’open space Ginestra con cucina ricavata nel locale dove un tempo si imbottigliava l’olio e parete traforata in ferro, che separa la camera da letto dal soggiorno; il monolocale comfort Lavanda che profuma di erbe aromatiche; i superior Bouganville e Gelsomino con il bel giardino ad angolo più ampio di tutti gli altri e i monolocali standard Corbezzolo, Mirto, Ginepro, Acacia, Fico d’India e Carrubo, dai nomi delle piante che li circondano. Sono arredati con mobili su misura e pezzi unici, come le nasse di un pescatore che fanno da lampade e i fiscoli alle pareti, un tempo usati per spremere le olive. Un trionfo di fiori, piante ed erbe aromatiche, con piscina infinity, cascata cervicale e posta-
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zioni idromassaggio, vista uliveto con percorso fitness e gazebo con bar, dove si servono ricche colazioni, drink, frutta, piatti freddi e golosi aperitivi.
Livantea Agri Resort & Residence Via Vicinale Fabrizio - 73028 Otranto (Le) Tel 0836 1911177 www.livantea.it
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Relais Borgo de li Santi
Da masseria a hotel quattro stelle
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#SALENTO
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tranto, nota località turistica della penisola salentina, si è guadagnata la definizione di “balcone d’oriente” grazie a Punta Palascia o capo d’Otranto punto geografico più ad est del territorio italiano. I suoi primi insediamenti turistici sono degli anni Sessanta del secolo scorso, la crescita è stata costante ed oggi la località offre bellissime strutture come il Relais Borgo de li Santi a qualche centinaio di metri dal centro storico dell’incantevole cittadina, custodita da una cinta muraria fortificata, munita di bastioni e torrioni che l’hanno difesa nei
secoli dagli attacchi provenienti dal mare. Dimenticati i trascorsi cruenti e bellicosi, le mura ospitano ristoranti che diffondono buoni profumi e bar dove la musica accompagna gli aperitivi mentre si ammira il mare, in una perfetta atmosfera di vacanza italiana. Alle porte di questo incantevole luogo, la famiglia De Santis ha ristrutturato una sua masseria realizzando, con l’utilizzo della pietra locale, un borgo composto da 18 unità abitative perfettamente insediate ed inserite in un giardino mediterraneo con ulivi secolari, completate da un centro benessere e da una palestra attrezzata. La splendida piscina a sfioro, illuminata la sera come i vialetti del borgo che conducono agli appartamenti, rende l’ambiente suggestivo.
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Insieme a Ristoranti Regionali-Cucina Doc L’hotel residenziale è la più recente struttura associata al gruppo Ristoranti Regionali-Cucina DOC e condivide l’opinione che l’ospitalità deve avere tra le sue carte vincenti la buona cucina. Le quattro stelle del Borgo de li Santi si evidenziano anche a tavola. La ricca prima colazione curata dalla pastry chef Sara Daidone ti delizia con il pasticciotto, tipico dolce salentino e con biscotti e torte realizzate con farine speciali. La cucina è affidata alla passione dello chef Igor De Masi, otrantino, quindi conoscitore della materia prima e dei piatti tipici della sua terra, come “Ciceri e tria” al quale aggiunge un tocco di cannella, semplicemente buonissi-
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mo. Le sue specialità sono servite in sala da Fabio e Manuel Risolo e da Elina Schevchenko.
Una storia di famiglia Il Relais Borgo de li Santi è di proprietà delle sorelle Valentina e Viviana De Santis, che sin da piccole hanno imparato l’arte dell’ospitalità e il suo marketing dal padre Mimmo, amministratore delegato del villaggio turistico residenziale Serra degli Alimini, pioniere e leader nel settore. Valentina, direttore del residence, ha messo a frutto quanto appreso in 20 anni a Serra degli Alimini e, insieme alla mamma Cinzia, ha curato nei minimi particolari l’arredo del Relais: mobili, tessuti, preziose ceramiche di Grottaglie tutto studiato per farti sentire in un’accogliente casa di vacanza. Viviana, general manager, dopo un’e-
Da sinistra Sara Daidone,Mimmo e Cinzia (genitori delle titolari) Valentina e Viviana De Santis (titolari) e Igor De Masi sperienza formativa nel settore turistico alberghiero alla New York University è tornata a casa ed ha realizzato la sua passione per il Food and Beverage, completando l’offerta del Residence con ogni servizio alberghiero. Se è vero che l’ospitalità è il biglietto da visita del nostro Paese, il Relais Borgo de li Santi ben rappresenta le bellezze naturali e artistiche del Salento, meta eccellente del turismo italiano.
Via Rita Levi Montalcini - 73028 Otranto (Le) - Tel 344 0168878 www.borgodelisanti.it CHeck-in • giugno 2022
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Masseria Palaci
Un “privato” pezzo di Salento
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l sogno di una masseria in Puglia che si avvera. Situata nell'entroterra a pochi chilometri dalle paradisiache spiagge sabbiose che fiancheggiano la costa sud-occidentale della Puglia, Masseria Palaci a Salve (Le) offre un mix irresistibile di carattere autentico e comfort contemporanei. Gli interni spaziosi includono sei camere da letto e si riversano nei giardini del cortile privato, mentre le terrazze panoramiche sul tetto si affacciano sulla campagna circostante. Un'oasi completa di aree ombreggiate, un tavolo da pranzo e un barbecue: il posto perfetto per il tramonto, l'aperitivo e lunghe cene sotto le stelle. Tre grandi cortili all’esterno ospitano un’affascinante piscina di 25 metri, un porticato pergolato di alberi di limone e diversi salottini esterni per rilassarsi. Ad attendere gli ospiti, anche una piccola sala massaggi, una palestra, una sala yoga e una sala cine-
ma. Masseria Palaci è strategicamente posizionata nel cuore del Salento, e permette di scoprire in pochi minuti d’auto le Maldive del Salento, l’affascinante Santa Maria di Leuca o, ancora, il capolavoro barocco di Lecce.
Antica roccaforte agricola Gli ambienti di Masseria Palaci si sviluppano su un'ala al piano terra a forma di L e su una torre separata a due piani. Un tempo roccaforte agricola fortificata progettata per tenere fuori i visitatori indesiderati, Masseria Palaci è ora una lussuosa casa del XXI secolo che accoglie gli ospiti con un caldo abbraccio. Gli elementi architettonici originali della proprietà rimangono in primo piano, fornendo una tela suggestiva su cui sono stati discretamente sovrapposti mobili, arredi, luci e opere d'arte contemporanei. Le pareti chiare e color crema, che sono state dipinte con un sottile effetto rustico, corrono dappertutto, scor-
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ESTERNI
La piscina Il secondo cortile ospita la favolosa area piscina, a cui si accede dal corridoio dell'ala camera, dal cortile principale e dall'area parcheggio. Al centro si trova la slanciata piscina lunga 25 metri, un luogo perfetto sia per i nuotatori veri che per chi ama semplicemente sguazzare. Su un lato della piscina si trova un ampio salotto incassato, arredato con divani imbottiti incorporati e lettini da giorno e ombreggiato da una tettoia di canne. All'altro c'è un solarium e un porticato pergolato di alberi di limoni. Ad un'estremità della piscina, nel frattempo, c'è una piccola sala massaggi con bagno e doccia.
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rendo organicamente in pavimenti dalle tonalità tenui e soffitti con volte a botte in pietra di tufo sabbioso. L'effetto complessivo è di armonia, ariosità e tranquillità.
paio di divani e accesso al cortile con giardino sul retro, a destra un'ampia apertura che conduce alla zona pranzo dall'atmosfera calda, arredata con un grande tavolo su misura di legno spesso tagliato e un paio di imponenti armadi.
Atmosfera calda e accogliente Alla maggior parte delle stanze dell'ala principale si accede dal (e sfociano nel) cortile principale murato. Una di queste è la zona giorno, dove inizieremo il nostro tour. Al centro di questo spazio dalle proporzioni generose e dal soffitto alto ci sono una coppia di divani di dimensioni doppie, disseminati liberamente di cuscini, divisi da un tavolino da caffè a tronco d'albero e sovrastati da un trittico astratto. Disposta abilmente intorno alla stanza è una collezione di ceramiche moderne e antiche, mobili in legno e dipinti più contemporanei. Ad un'estremità, la base della L, si trova un imponente camino e un paio di sedie di design. A sinistra c'è un piccolo atrio con un
Una porta della zona pranzo conduce al giardino del cortile principale, mentre un'altra si apre sulla cucina completamente attrezzata, che è stata concepita in due sezioni: una zona più tradizionale con doppi forni, un piano cottura professionale multi-fuochi e un banco di appoggio ad isola; inoltre, uno spazio interno-esterno con vetrate a più ante completamente apribili, postazione di lavoro centrale, frigorifero, macchina per il ghiaccio, wine chiller e abbattitore di temperatura. Entrambe le parti della cucina accedono alla zona pranzo all'aperto nel cortile principale. Tornati nella zona giorno, una porta su un lato dei divani conduce alla prima camera da letto, una matrimoniale con bagno en-suite con doccia e accesso al giardino
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posteriore. Le restanti quattro camere da letto di questa ala, tutte doppie con bagno privato con doccia, sono accessibili da un corridoio che parte dalla zona giorno. Due di queste accedono al giardino principale, mentre le altre due accedono al cortile posteriore. In fondo al corridoio, intanto, una porta si apre sulla favolosa area della piscina. I restanti alloggi della Masseria Palaci si trovano nella vecchia torre ad un angolo del giardino del cortile principale. Al piano terra si trova una sala cinema, mentre al primo piano, a cui si accede tramite una rampa di scale esterne in pietra, si trova l'ultima camera da letto, un'altra doppia con bagno con doccia.
La meraviglia della vita all’aria aperta Con i suoi tre grandi cortili murati e la sua ampia terrazza panoramica, c'è davvero l'imbarazzo della scelta a Masseria
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Palaci quando si tratta di vivere all'aperto. Ci sono anche alberi da frutto e galline ruspanti per le uova. Il cortile antistante, da cui si accede agli spazi comuni della Masseria Palaci e a tre delle camere da letto (compresa quella nella torre), è il vero fulcro della proprietà. Di forma rettangolare e suddiviso in quattro quadranti a prato da un paio di sentieri, questo spazio è dove gli ospiti trascorrono molte ore chiacchierando, sorseggiando un caffè, rilassandosi con un libro e cenando. Lungo la facciata a L dell'ala principale della casa si estende un salotto ombreggiato e confortevolmente arredato e, comodamente servito dalla cucina e da un forno a legna per la pizza, una zona pranzo molto conviviale. In ultimo ma sicuramente non meno importante, si trova la favolosa terrazza panoramica sul tetto, a cui si accede sia dalla zona piscina che dal cortile principale. Offrendo viste allettanti sul mare, a circa 3 km di distanza, questo spazio da sogno è completo di aree ombreggiate, divani e sedie da esterno, un tavolo da pranzo
e un barbecue integrato: tutto sommato il posto perfetto per il tramonto, l'aperitivo e lunghe cene sotto le stelle salentine. Masseria Palaci ha i propri polli, che producono uova fresche per i clienti. Ci sono anche alcuni gatti e tre cani presso la struttura. I primi per tenere sotto controllo la fauna selvatica, i secondi sono amichevoli e di solito sono tenuti presso la casetta del custode.
L'affascinante località turistica in stile Liberty di Santa Maria di Leuca, con i suoi ristoranti, bar e porto turistico, è a soli 15 minuti di auto, mentre l'affascinante città fortificata dell'isola di Gallipoli è solo mezz'ora di distanza. Un po’ più lontano, ma comunque a breve distanza, si trova il bellissimo capolavoro barocco di Lecce e la gemma orientale dell'Adriatico, Otranto.
Alla scoperta delle Maldive del Salento e non solo Masseria Palaci è ben posizionata per scoprire la miriade di incanti della zona. A pochi minuti di macchina si trovano le cosiddette “Maldive” di Pescoluse, Torre Vado e Riva di Ugento, le cui acque trasparenti e blu elettrico sono davvero speciali. Ci sono diverse spiagge chic, o lidi, dove puoi rilassarti con stile, mangiare un boccone o gustare un aperitivo al tramonto.
Masseria Palaci Via Celle - 73050 Salve (Le) www.masseriapalaci.com CHeck-in • giugno 2022
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Masseria Fontanelle Rifugio di charme adults only in Salento
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mmersa in un parco naturale protetto, la seducente Masseria Fontanelle a Torre San Giovanni (Le), sister property di Vivosa Apulia Resort, sorge su un promontorio che guarda lo spettacolare mare di Marina di Ugento. La masseria, che ospitava un Monastero di Benedettini nel XVII secolo, è, nella sua parte antica, una tipica struttura con pareti in calce bianca, volte a stella, corte interna impreziosita da piante mediterranee e bouganville, con camere di charme, camere con patio e camere da cui si vede il mare, per una vacanza raffinata e tranquilla. Per garantire una vacanza
“slow living”, le camere possono ospitare massimo due persone, ad eccezione delle due junior suite; i bambini sono accettati a partire dai 12 anni. La Masseria Fontanelle, con 34 camere e due junior suite, si orienta verso un’offerta “adults only”, per un pubblico in cerca di calma e di silenzi, per immergersi nella natura salentina. Un’oasi di pace, dove passato e presente, tradizione e contemporaneità, semplicità e ricercatezza convivono in perfetta armonia. Una masseria tipica e autentica, dove vivere il Salento più vero ed esperienze tailor made: la Sanctuarium Private Spa ricavata in uno spazio segreto del monastero del XVII secolo, è decisamente un luogo dall’atmosfera mistica. Utilizzabile in modo esclusivo e solo su prenotazione CHeck-in • giugno 2022
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per un’esperienza speciale e dedicata. La piccola piscina riscaldata è uno specchio di acqua in cui abbandonarsi al lume di candela, facendosi abbracciare dai getti idromassaggio e rigenerare dalla cascata verticale. Il Rasul aiuta ad eliminare le tossine, purifica e reidrata la pelle, arrecando benefici anche all’apparato respiratorio e al sistema cardiocircolatorio, migliorando le condizioni psicofisiche generali. Qui i trattamenti sono tutti ispirati alla terra, ai prodotti che un tempo venivano coltivati dai monaci benedettini e sono effettuati traendo beneficio dalle capacità emollienti, idratanti, tonificanti ed esfolianti di prodotti 100% naturali e locali: olio extra vergine di oliva, mosto d’uva e miele ricavato dalle arnie del parco naturale di Ugento, vino, mandorle, frutta di stagione, Malvasia Reale, olio extra vergine Loliva, cannabis sativa, mandorle, carrubo, basilico e arancio. Il concept della spa si mantiene coerente con il principio di "nutrimento e produzione" per il corpo e l'anima attraverso la terra. 150
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Tra i trattamenti signature: Loliva per Sanctuarium Private Spa, un rituale viso e corpo che utilizza l’olio extravergine d’oliva, l'olio di vinaccioli e la bava di lumaca, arricchiti da un blend di oli essenziali di arancio amaro, di mirra, e note di vaniglia, per una pelle dall’aspetto setificato, radioso e piacevolmente profumato. Un’autentica immersione sensoriale per un trattamento prezioso che impiega ingredienti del territorio salentino abbinati ad armoniose manualità. Vanitas è un trattamento viso “ad hoc”. La pelle sensibile viene calmata e lenita, quella più secca viene idratata e nutrita, la pelle impura viene purificata e riequilibrata. L’obiettivo è migliorare la naturale abilità della pelle a riequilibrarsi, valutando e scegliendo con cura e attenzione il tipo di prodotto da utilizzare.
La piscina e gli ulivi Accanto alla meravigliosa pineta, sulla parte frontale della masseria che guarda il mare, la scenografica piscina ed il grande
solarium offrono un’alternativa alle giornate in spiaggia: nel tardo pomeriggio ci si rilassa, accompagnati da un filo di musica in sottofondo, su comodi divani, poltrone, lettini e cabanas a bordo piscina per momenti di puro relax. Un Apulian Gin & Pool Bar informale regala aperitivi romantici ammirando il magico ricamo degli ulivi al tramonto, con vista mare. Il cinema lounge sotto le stelle è un’alternativa suggestiva per trascorrere le serate salentine.
La cucina: è la terra a dettare il menu Ai fornelli del Ristorante Le Serre, per una cucina davvero saporita e tradizionale, preparata con ingredienti a km 0, c’è la massaia Rosina Congedi, che porta in tavola le ricette della vera cucina di casa. Il ristorante è collocato sul punto più alto della struttura: la sua architettura tutta a vetri si affaccia sul suggestivo cor-
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tile centrale della masseria, immerso nel verde della macchia mediterranea tipico della costa salentina. Un luogo autentico, accogliente ed informale, dove stare bene insieme assaporando la cucina territoriale. Rosina è la protagonista delle serate, dedicate alla vera cucina “di casa sua”. Un’esperienza unica, squisitamente salentina, fatta di sapori antichi, dove l’ingrediente segreto è sempre l’amore. Prima di cena, alle sue cooking lesson, si impara a fare le orecchiette e i fricelli, da assaggiare a cena conditi con il sugo fatto in casa, e i tanti piatti della sua tradizione. La cucina è una storia di passione, è l’espressione dell’orto biologico e quella degli antichi terreni circostanti, dove terra, seme, acqua, sole e lavoro, producono gli ortaggi e gli ingredienti migliori. Qui si coltivano i pomodori per condire le frise, i peperoni, le zucchine e i fiori di
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zucca, il finocchio e i piselli, la cicoria per le orecchiette con le cime di rapa, lasciando che sia la terra a dettare il menu. Si selezionano i migliori produttori locali e le eccellenze dei piccoli vignaioli, per raccontare questa terra, la tradizione e le innovazioni nelle sue varie declinazioni.
Masseria Fontanelle Loc. Fontanelle - 73059 Torre San Giovanni (Le) - Tel 0833 933717 www.masseriafontanelle.it
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Vivosa
Apulia Resort
Tuffo nel cuore del Salento L’hotel a Marina di Ugento è l’unico resort in Puglia inserito in un parco naturale e affacciato direttamente sul mare. Per l'estate 2022 ha in serbo una serie di esperienze imperdibili
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l Vivosa Apulia Resort a Marina di Ugento (Le), l’unico resort in Puglia inserito in un parco naturale ed affacciato direttamente sul mare del Salento, sorprende gli ospiti con esperienze esclusive legate al mare: dalla cena in barca a vela (in rada), alla scoperta delle grotte situate sia sullo Ionio sia sull’Adriatico, dalla navigazione sul gozzo storico, al contatto ravvicinato con il mare a bordo del kayak. Cenare in un angolo di paradiso, in una baia riparata dal vento ma non dal
profumo del mare: ecco la promessa di una cena indimenticabile, circondati dall’acqua, dal cielo stellato e dai piatti preparati con cura dallo chef e serviti a bordo. L’esperienza è inusuale: si salpa al tramonto, accompagnati dal cielo che si tinge di arancione per navigare lungo la costa nella quiete del mare, ammirando i colori delle acque dei due mari, lo Ionio e l’Adriatico, mentre le flebili luci della costa si riflettono sulle onde. In un’insenatura naturale si getta l’ancora e poi a seguire un cocktail di benvenuto e una romantica cena a lume di candela, anzi a lume di stelle, che prevede un menu a base di pesce di tre portate, dessert e vino pugliese. CHeck-in • giugno 2022
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Alla scoperta delle grotte più belle del Salento
Escursione marina guidata a Leuca in kayak & canoa Questa volta l’imbarcazione non è a motore e non è nemmeno dotata di una vela. A decidere la velocità e la direzione è il passeggero stesso, “comandante” della canoa o del kayak. Dopo una breve spiegazione per imparare a usare la pagaia, la pratica fa il resto: già dopo alcuni minuti si è in grado di muoversi in acque calme e seguire la guida alla scoperta della costa di Santa Maria di Leuca, una tra le più rinomate rotte panoramiche del Salento, ricca di paesaggi scenografici, alte pareti di roccia a picco sul mare, calette nascoste e grotte marine del paleolitico. Lungo la costa sono previste pause bagno che la guida/istruttore inviterà a scoprire insieme a un meraviglioso mondo sommerso. Il contatto con il mare è diretto: le onde cullano il movimento e la soddisfazione di manovrare la piccola imbarcazione stampa sui volti grandi sorrisi. 156
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L’escursione in barca alla scoperta delle più belle grotte salentine è un emozionante itinerario che si snoda, a seconda del vento, sul versante adriatico o su quello ionico. Nel primo caso, si ammira la costa alta, rocciosa e a strapiombo sul mare. Partendo da Santa Maria di Leuca si è subito stupiti dall’imponente Faro situato accanto al Santuario della Madonna, che indica la fine della penisola italiana. L’itinerario prosegue con la scoperta delle prime grotte marine di Terradico, Vertusella, dell’Ortocupo. Veleggiando sottocosta si incontrano ancora la grotta delle Vore, la Cattedrale e il Pozzo, l’alta scogliera del Ponte Ciolo con il suo canale che si riversa in mare. Ci si lascia trasportare dal vento, in un’atmosfera idilliaca, accompagnati dal profumo del mare e dalla luce salentina. Diverse soste per il bagno rendono l’escursione indimenticabile.
E ESCURSION
A bordo di un gozzo storico Il gozzo storico, sapientemente ristrutturato, sa affascinare coloro che si accomodano tra le sue forme rotonde. Non è un’imbarcazione innovativa ma un pezzo di storia, che da decenni naviga tra le onde del Mediterraneo. Ci si imbarca su “Bonaccia” o “Maretta” (questi i nomi delle storiche imbarcazioni) nel porticciolo strategico di Torre Vago e si naviga lungo la costa di Leuca, punta estrema del Tacco d’Italia, caratterizzata da alte pareti rocciose a strapiombo sul mare, piccole insenature, grotte marine, fondali limpidissimi, macchia mediterranea, torri di avvistamento, muretti a secco, ville liberty e innumerevoli altre sorprese naturali. Il ritmo è lento, tipico del gozzo e la lentezza diventa parte del relax che dona questa singolare barca. Sono previste due soste bagno con la possibilità di fare snorkeling per scoprire un magico mondo sommerso. Su richiesta è possibile organizzare un pranzo a bordo.
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Se la meta è il versante ionico, il panorama cambia: la costa bassa è punteggiata da piccoli paesini sul mare. Superata Punta Ristola si incontrano le prime grotte costiere del Diavolo, del Fiume (con la singolare presenza di una sorgente d’acqua dolce generata da un’attività idrica carsica, qui è possibile ammirare una caratteristica unica, ovvero un vasto fondale sabbioso) e delle Tre Porte, sovrastate dalla Torre Vecchia degli Uomini Morti. Molto particolare è la grotta delle Tre Porte, con tre diversi ingressi naturali che conducono ad un’unica sala centrale. All’interno della grotta, composta da stalattiti, si può osservare un bellissimo cunicolo che termina dopo circa 20 metri e che conduce a un’ulteriore grotta creatasi all’interno, denominata a sua volta “grotta del bambinello” poiché si narra che qui fu ritrovato il molare di un bambino di circa 10 anni risalente all’età Neanderthaliana. Le rinfrescanti soste per il bagno vengono effettuate in luoghi paradisiaci: nei pressi delle grotte marine dei Giganti e 158
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della Stalla accanto alla Torre di avvistamento denomiata Marchiello. Si termina il giro con le caratteristiche insenature delle Marine di Felloniche e di San Gregorio. Durante l’escursione, l’aperitivo salentino con frise, tarallini, ricci appena pescati - per una gustosa spaghettata a bordo - diventa un momento conviviale per degustare l’animo del Salento.
In barca con i pescatori locali Un’insolita giornata in mare con i pescatori locali, per vivere un’esperienza unica ed emozionante: si assiste dal vivo alla pesca sostenibile, con la possibilità di vedere anche i delfini e le tartarughe carretta carretta. Si naviga tra lo sciabordare delle onde e il garrito dei gabbiani degustando anche i prodotti tipici del luogo. I pescatori raccontano gli aneddoti legati alla pesca e alla vita trascorsa letteralmente in mare. Un modo curioso di immergersi nelle tradizioni locali.
Cena in spiaggia Prenotare un tavolo in una location fantastica: direttamente sulla spiaggia. Ecco un’altra esperienza che si può provare al Vivosa Apulia Resort. Ad accompagnare la serata sono il mare, le onde, la luna e le stelle: lo chef prepara esclusivamente per la “cena in spiaggia” un menu a base di pesce fresco che sceglie insieme ai pescatori di Gallipoli o di Torre San Giovanni. Le verdure dei contorni sono coltivate dai contadi-
ni salentini. I vini in abbinamento sono di Vigneti Reale, Chardonnay salentino oppure Malvasia rosato. Il brindisi sulla spiaggia con le scenografiche luci del tramonto è indimenticabile.
Non un semplice resort Immerso nella natura, il Vivosa Apulia Resort è uno dei pochi resort in Salento direttamente affacciato sul mare. Le sfumature del turchese e dell’azzurro si
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mescolano con il cielo: lo sguardo accarezza l’orizzonte e l’atmosfera di relax e di vacanza pervade i 23 ettari nei quali è incastonato il Vivosa Apulia Resort, con formula all inclusive. Le lunghe passeggiate a piedi nudi sulla sabbia finissima, la pineta avvolta nei profumi della macchia mediterranea e il bagno nell’acqua trasparente di questo tratto di mare lo rendono un luogo vero e speciale. La spiaggia privata con lettini e ombrelloni è un highlight davvero unico in Salento e offre agli ospiti il privilegio di respirare l’aria della vacanza tra concerti delle cicale, sciabordio delle onde e vento tra gli alberi. Per raggiungere la splendida spiaggia, si cammina attraverso i giardini fioriti che circondano le scenografiche piscine disposte su diversi livelli, ci si immerge qualche minuto nella pineta per poi “sbucare” tra le dolci dune di sabbia e vedere davanti il mare. Il Parco naturale regionale Lito-
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rale di Ugento è un armonico contenitore di atmosfere mediterranee. Anche il centro benessere “Vos-Vivosa organic spa” si inserisce in maniera naturale nella tematica eco legata all’ambiente, proponendo esclusivi trattamenti legati al territorio: si tratta della prima e unica “organic spa” di tutta la Puglia. Grazie alla filosofia legata al concetto naturale e biologico, la spa del Vivosa Apulia Resort ha vinto il prestigioso “World Luxury Spa Awards”. Per gli ospiti vi sono a disposizione 800 metri quadri di benessere, con sauna, bio sauna, hammam, percorso Kneipp e piscina con getti idromassaggio. Per le famiglie, da quest’anno ci sono cinque fasce d’età (dai 2 ai 17 anni) per un divertimento assicurato: Baby, Kid, Mini, Young e Tribe Club. Laboratori legati al riciclo, alla botanica, agli animali e all’ecologia, giochi in pineta, in spiaggia, te-
atro e un incredibile appuntamento con le api arricchiscono la vacanza dei bambini.
sostenibili nel turismo e l'ISO14001 per la gestione ambientale confermano gli elevati standard di qualità.
Il “Vivosa Fitness crew” propone un programma settimanale ricco di appuntamenti imperdibili che include spinning, yoga, pilates, percorso pinewood spartan, meditazione e molte altre attività.
Un modello virtuoso che ha saputo concretizzare il concetto di sostenibilità turistica con eco - progetti dedicati agli ospiti.
Trentatré camere in stile Salento Gli spazi sono stati accuratamente progettati per incontrare tutte queste esigenze. Le 33 camere sono situate in 10 corti realizzate in tufo calcareo, una pietra tipica della Puglia: intimi cortili che ricordano i borghi pugliesi, con le scale, gli archi, i fiori e i patii. Qui si entra subito in empatia con il Salento. I riconoscimenti, le certificazioni, il Gold TraveLife Award per politiche ambientali e
Vivosa Apulia Resort Via Vicinale Fontanelle - 73059 Marina di Ugento (Le) - T 0833 931002 www.vivosaresort.com
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Torre del Nera a Scheggino Più che un albergo, un piccolo borgo umbro
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cheggino, in provincia di Perugia, è un piccolo borgo medievale di circa 600 abitanti e otto minuscole frazioni (Ceselli, Civitella, Collefabbri, Monte San Vito, Nevi, Pontuglia, San Valentino e Schioppo) una diversa dall’altra. Aggrappato alle colline della Valnerina, sulla riva sinistra del Fiume Nera, è contornato da un paesaggio aspro e antico con un ecosistema prezioso ed a tratti incontaminato. Il nome Scheggino sembra derivare da Schiaginum, che sta per
“scheggia”, in omaggio al ripido costone roccioso su cui è sorto. In origine era un piccolo borgo (“Capo la Terra”, questo era il suo nome) costruito verso la fine del XII secolo attorno a un castello protetto da mura triangolari, e con una imponente torre di avvistamento che gli garantiva una completa visuale sulla vallata del Nera. Da qui passava l’antica strada della Valnerina, uno dei punti di transito per andare e venire da Roma che doveva essere adeguatamente presidiato. Inoltre, la posizione strategica gli permetteva di essere anche un efficace baluardo contro le frequenti incursioni saracene e longobarde. CHeck-in • giugno 2022
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Il territorio di Scheggino è composto dalla parte bassa e dal borgo antico. Quest’ultimo, racchiuso tra mura medievali, presenta un assetto compatto e omogeneo con affascinanti case in pietra e un reticolo di viuzze pittoresche e strette (a volte strettissime come il Vicolo Baciafemmine) sormontate da archi che conservano intatto il soffio del passato. La parte bassa si allunga fino al Parco di Valcasana, un grande giardino naturale con una ricca vegetazione e fonti d’acqua purissima tra cui quelle di Valcasana che contribuiscono a creare un ambiente di grande suggestione. Tutte caratteristiche che donano a questo minuscolo borgo incastonato nel cuore verde dell’Umbria, un aspetto quasi fiabesco.
Un albergo diffuso che profuma di casa Questa è anche la location d’eccezione di Torre del Nera Albergo Diffuso & Spa, una realtà che, da un lato, impreziosisce 164
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l’intero borgo di Scheggino e, dall’altro, è la meta ideale per concedersi un periodo di vacanza, slow o attiva. Grazie alla sua posizione è anche un'ottima base di partenza per praticare attività sportive come il trekking, escursioni in bici alla scoperta di una natura straordinaria, rafting sui fiumi e uscite a cavallo. Da qui si può pure andare alla scoperta delle antiche tradizioni culinarie e concedersi un tour dei sapori per deliziare il palato e gustare le tante squisitezze della cucina umbra.
Una realtà 100% ecosostenibile Il Torre del Nera è una struttura interamente ecosostenibile e non offusca, in alcun modo, la magia delle antiche vestigia del luogo, in quanto è in assoluta armonia con l’atmosfera autentica di Scheggino, ancora oggi vivo e vissuto dai suoi abitanti. Composto da 12 camere e 16 appartamenti è la tappa irrinunciabile di un itinerario inedito in cui ritrovare la
lentezza del tempo e il respiro degli spazi aperti. Gli appartamenti, che riportano ancora i nomi dei vecchi proprietari, sono sparsi tra i vicoli acciottolati. Sono dimore storiche, un tempo residenze di nobili, riportate all’antico splendore grazie ad un prezioso recupero architettonico. Si caratterizzano per arredamenti di pregio, travi a vista, pavimenti in cotto, camino, decorazioni in maiolica, in omaggio alla tradizione umbra e sono tutte dotate dei migliori comfort tra cui angolo cottura con cucina attrezzata.
Il corpo centrale dell’albergo è in cima alla collina. Ultimato nella primavera del 2020 è nato, in parte, dal recupero dei ruderi dell’antico castello e delle mura fortificate. Le 12 camere sono un mix pienamente riuscito tra pietra, legno e cotto dove vivere una vacanza relax come veri signori del maniero. Le stanze molto spaziose - otto deluxe room (di cui una family per quattro persone ed una Large per tre) e quattro comfort room - sono luminose e panoramiche e si presentano come vere opere d’arte. Sono
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NERA TORRE DEL
Luogo del cuore della famiglia Giannattasio Il Torre del Nera è di proprietà della famiglia di Gabriele Giannattasio, fondatore nel 1967 e proprietario di una azienda bergamasca leader nel mercato degli additivi per asfalti. La sua esperienza nel settore turistico è iniziata negli anni Settanta come costruttore di due hotel a Livigno ed è poi proseguita con altri progetti edilizi in Sud America. La scoperta di Scheggino, quasi per caso, risale ad una ventina di anni fa. «Ci capitai quasi per caso, durante un viaggio di lavoro. Mi si presentò davanti agli occhi uno scenario naturale pazzesco - ricorda oggi Giannattasio - un borgo e un territorio distrutto e depresso che, secondo me, dovevano e potevano tornare a vivere. Oggi gli ospiti trovano qui una seconda casa, e il paesaggio intorno fa il resto». Oggi Torre del Nera rappresenta per Giannattasio un posto del cuore, da condividere con i tre figli a cui è lasciata la gestione e lo sviluppo della struttura. Ad accogliere gli ospiti e guidare l’albergo diffuso ci pensano il direttore Fulvio Badetti, manager di esperienza nel settore ed i suoi collaboratori, che provengono dal territorio e ne conoscono la storia. «Venire qui – prosegue l’imprenditore - significa ritrovare sé stessi, rendersi conto che è possibile seguire un equilibrio di vita diverso. Senza le auto, camminando a piedi tra i ciottoli». 166
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infatti affrescate a mano ed arredate con preziosi tessuti e antichi bauli, che rimandano alla tradizione dell’accoglienza tipica del territorio, senza rinunciare ai moderni comfort. Particolare importante: i vicoli del borgo sono molto stretti e tali da rendere difficile l’uso dell’auto. Quindi gli appartamenti e le camere si raggiungono a piedi con una breve passeggiata in salita. All’arrivo si scaricano le valige alla reception e si può lasciare l’auto nel vicino ampio parcheggio. Poi con le golf cart della struttura si viene accompagnati, con i bagagli al seguito, fino all’alloggio prenotato.
La spa Torre del Nera: fiore all’occhiello dell’albergo diffuso Fiore all’occhiello dell’albergo è la spa affacciata sulla Valnerina. Quattrocento metri quadri di benessere per garantire all’ospite un percorso sensoriale che
sprigiona i benèfici effetti della semplicità della natura, con colori e fragranze che ricordano la verde campagna umbra, in cui è immerso l’albergo diffuso. La grande piscina con acqua riscaldata (28/32°) comprende anche postazioni di idromassaggio e giochi d’acqua. Le ampie e luminose vetrate si affacciano sul giardino terrazzato di 300 mq, dove rilassarsi al sole con lo sguardo puntato sulla valle. Alle spalle della piscina si trovano la sauna finlandese e l’ampio bagno turco dall’effetto rilassante che stimola la circolazione, ossigenando i tessuti. Le docce emozionali conferiscono un salutare contrasto termico al percorso, che prevede una sosta rigenerante nella zona relax, con tisaneria e stanza del sale Halos. Il rosa himalayano ricopre di delicate cromature la parete e il sale nebulizzato nell’aria favorisce l’inalazione dei suoi principi naturali. Inoltre, i trattamenti ed
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i rituali corpo e viso proposti nella Spa Experience da personale qualificato regalano momenti di puro benessere e costituiscono un rimedio perfetto per allontanare fatica e stress.
Ristorante Torre del Nera: esperienza di gusto e di sapori unici A due passi dalla spa, proprio al culmine della salita, si trova il Ristorante Torre del Nera che accoglie gli ospiti per un servizio completo dalla prima colazione alla cena sotto le stelle. In origine era un antico fortilizio del XII secolo, al tempo utilizzato come refettorio e luogo di accoglienza dei soldati in viaggio. Oggi tali sale, dopo una attenta e completa ristrutturazione, sono diventate il luogo ideale per concedersi una pausa gustosa e assaggiare i prodotti del territorio. La cucina è il regno di Vanda Mascia, la chef che propone piatti interessanti dal gusto intenso;
prelibatezze che raccontano l’Umbria più autentica. Le sue ricette cambiano con la luna e le stagioni: dall’asparago selvatico, alle zucchine in fiore fino alle erbe spontanee. Il re incontrastato rimane però il tartufo “nero pregiato umbro”, dal profumo aromatico e dalla polpa scura con venature bianche; alleggerisce le tavole estive “lo scorzone”, che con il suo sapore delicato ci accompagna fino all’autunno. Immancabili le zuppe di legumi, tra cui le preziose lenticchie di Castelluccio, varietà tra le più antiche e gustose, le trote, i salumi della norcineria umbra, i formaggi casarecci ed i vini del territorio tra cui il Sagrantino di Montefalco. Qui tutto è fatto in casa dal pane, alla pasta ai dolci a cui è adibita la pastry chef Alessia per garantire agli ospiti un’alimentazione sana, gustosa e sostenibile capace di incidere positivamente sul loro benessere psico fisico.
Tagliatelle al tartufo nero
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Uno sguardo ai dintorni
Castelluccio
Molto interessanti anche i dintorni: Spoleto, la città del Festival dei Due Mondi, è a circa 15 minuti d’auto, le Cascate delle Marmore e Spello a 30 minuti, Assisi e Foligno a 40, Narni con lo splendido percorso sotterraneo e Perugia ad un’ora di strada. A Castelluccio, ai piedi dei monti Sibillini, ad un’ora di macchina da Scheggino, la natura compie uno dei suoi miracoli più colorati e ammirati al mondo. Si sta parlando della fioritura di Castelluccio di Norcia che da metà primavera a tutto luglio esplode in un tripudio di colori.
Eremo di Santa Maria Giacobbe A Foligno, a ridosso del massiccio di Pale, nella frazione omonima, merita una visita l’Eremo di Santa Maria Giacobbe. Visitabile solo su prenotazione (chiamando il numero 370 3654916), si raggiunge percorrendo un sentiero in salita (abbastanza scosceso e adatto ai più allenati) punteggiato dalle 14 stazioni della Via Crucis.
Museo del Tartufo
Nella parte centrale del complesso religioso c’è una piccola chiesa con gli interni impreziositi da numerosi affreschi, alcuni particolarmente suggestivi. Dietro l’altare, sulla roccia del monte, ce ne sono altri, databili tra il XIII e il XIV secolo, che rappresentano Santa Maria Giacobbe, Santa Lucia e San Luca Evangelista. Invece senza spostarsi da Scheggino si può visitare l’interessante Museo del tartufo della famiglia Urbani, proprietaria da sei generazioni della omonima azienda Urbani Tartufi conosciuta in tutto il mondo.
Torre del Nera Albergo Diffuso & Spa Via Di Borgo 72 - 06040 Scheggino (Pg) Tel 0743 618013 www.torredelnera.it CHeck-in • giugno 2022
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Borgobrufa Benessere assoluto nel cuore dell’Umbria
Gioiello di charme e lusso, si trova nel borgo medievale di Brufa (Pg). Coccola gli ospiti con trattamenti rigeneranti e li incanta con panorami mozzafiato. Due i ristoranti con proposte gourmet ricercate e sostenibili 170
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orgiano è uno splendido borgo medievale del XIII secolo in provincia di Perugia, con mura, torri, chiese e palazzi antichi. La sua innegabile bellezza gli ha spalancato le porte all’esclusivo club dei Borghi Più Belli d’Italia. È circondato dal Parco fluviale di Tevere e Chiasco, anche noto come Parco “dei Mulini” per la presenza di antichi mulini ancora ben visibili. Tanti i percorsi naturalistici di grande suggestione come quello che incornicia l’insediamento medievale di Brufa, una minuscola frazione di Torgiano, con
un paesaggio tra i più gradevoli d’Italia con un mare di vigne e di uliveti che l’attraversano. Ciò che la rende speciale è “La Strada del Vino e dell’Arte”, un percorso di sculture contemporanee realizzate da artisti, anche di fama internazionale, che impreziosisce in via permanente le colline della frazione. Un’esperienza artistica tra le più originali e moderne, che ha portato alla realizzazione del Parco delle Sculture contemporanee: un’esposizione a cielo aperto per grandi opere, arricchita di anno in anno con nuovi lavori per sottolineare il connubio tra scultura, arte ed ambiente naturale e in particolare con le persone che hanno trasformato e modellato tale territorio per plasmarlo al meglio. CHeck-in • giugno 2022
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Da agriturismo a resort di lusso Un’altra importante realtà che dà lustro all’antica Castel Grifone (il nome originario di Brufa) è il Borgobrufa Spa Resort, un gioiello di charme e lusso che si trova in posizione privilegiata per gettare lo sguardo su alcuni dei luoghi più celebri dell’Umbria: in primis Perugia e Assisi. Fino a 30 anni fa il resort era un’azienda agricola (quattro casolari principali distribuiti su 12 ettari di terreno coltivabile) scelta da Andrea Sfascia e dalla moglie Ivana - i proprietari del resort - per la posizione unica e lo stile architettonico, tipicamente umbro, che la caratterizzava. Nel 2002, dopo importanti interventi di ammodernamento, nacque il Country House Borgo Brufa: 14 camere, un ristorante, un’area accoglienza e una piscina. Nel 2006, dopo appena quattro anni, prese vita il Borgobrufa Spa Resort con la ristrutturazio172
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ne della maestosa Villa Nobile del ‘700, la creazione di ulteriori 28 camere Elegance e di sei suite, nuove sale ristorante e uno tra i primi centri benessere della regione, che diventerà nel 2011 la più grande Spa dell’Umbria. Nel 2019 altri importanti lavori di ristrutturazione, sempre mantenendo intatta la originaria struttura di antico borgo tipico umbro, per garantire agli ospiti (ammessi solo a partire dai 18 anni) un soggiorno piacevole all’insegna di quiete, comfort e cucina gourmet. In un luogo di rara bellezza, lontano dal turismo di massa, creato per una clientela che sa riconoscere la qualità e apprezza la bellezza. Attualmente la struttura, immersa in quattro ettari di verde, tra olivi, vigneti e giardini, è una tra le più importanti realtà Spa e benessere dell’hotellerie di lusso nazionale. Ed è, senza ombra di dubbio, un luogo ideale per fuggire dalla quotidianità e godersi un periodo di riposo in piena armonia con il territorio e la natura circostante.
LA SPA
3.000 metri quadri di relax e benessere Regno di tranquillità, quiete e benessere con la piacevole melodia dei giochi d’acqua in sottofondo. Qui ognuno può dedicarsi al proprio benessere individuale, vivere romantiche esperienze di coppia e rigenerarsi nelle saune con bagno di vapore, bagno salino, sauna della natura e sauna panoramica. Poi distendersi nelle aree relax (sensoriale e panoramica) dopo avere effettuato un passaggio veloce nella sala dei cristalli di neve dove la temperatura massima è di 12°C: ambiente ideale per il raffreddamento del corpo e la riattivazione della circolazione sanguigna, in contrasto con la calda temperatura delle saune. Non può mancare un bagno nella piscina estiva e in quella interna collegata mediante porte scorrevoli a quella esterna con acqua riscaldata, aperta tutto l’anno, con postazioni per l’idromassaggio e getti relax. Ci si può anche concedere un trattamento nell’Aemotio Spa animata da una cromoterapia personalizzata per provare la dolce sensazione di essere accarezzati da gocce di pioggia. Il benessere continua nel Vitarium, la biosauna con essenze naturali, musica meditativa e illuminazione policromatica, nella Stanza delle Stelle e in quella del Camino. Infine i trattamenti, ispirati alla natura e alle tradizioni umbre, spaziano da massaggi a impacchi, individuali e di coppia, da vivere nelle esclusive Private Spa. CHeck-in • giugno 2022
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La maestosa Imperial Emotion Suite & Spa Le camere sono 49, comprese le suite, dislocate in vari casolari collegati a reception, Spa e ristorante mediante comodi passaggi interni. Sono tutte con vista panoramica e caratterizzate da arredi della tradizione umbra o con design moderno e ricercato. Nove le tipologie: Garden Room, Comfort Room, Panorama Room, Prestige Junior Suite, Dream Suite, Charme Suite (con idromassaggio interno per due persone), Romantic Suite (con zona panoramica esterna riservata, con piscina idromassaggio di coppia) e Luxury Love Suite con Spa privata a uso esclusivo, sauna finlandese e piscina interna privata riscaldata con panche idromassaggio sommerse. A queste, dall’anno scorso, si deve aggiungere la nuova Imperial Emotion Suite & Spa di circa 200 metri quadri: due camere doppie, angolo bar con selezione di prodotti locali, artigianali e bio, wine 174
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bar, piscina interna riscaldata con panca idromassaggio, sauna finlandese e bagno turco, doccia sensoriale, letto relax e videoproiettore in piscina. A disposizione degli ospiti, a uso esclusivo, anche patio esterno di 40 metri quadri con piscina idromassaggio riscaldata e giardino di 220 metri quadri.
La cucina di Andrea Impero La cucina è uno dei fiori all’occhiello del resort. La brigata è guidata da due anni e mezzo da Andrea Impero, giovane cuoco di 32 anni, già traboccante di cultura gastronomica e di esperienze in Italia e all’estero. Il suo è un progetto di cucina importante e sostenibile che ha uno dei capisaldi nella valorizzazione del territorio e dei produttori locali: allevatori, agricoltori e artigiani che lavorano con amore e passione e che poi gli forniscono le materie prime di qualità che utilizza nella cucina del Borgobrufa Spa Resort. La sua brigata è com-
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posta da Daniele Binario (sous chef), Diego Pennacchia, Antonio Virgilio, Luigi De Fazio, Giacomo Pochini, Nicola Marzano, Pamela Fabrizi (pasticcera colazioni) e Andrea Angeleri (pasticcere ristorante).
Due ristoranti: Quattro Sensi ed Elementi Fine Dining Quattro Sensi è il ristorante principale del resort. Una vista panoramica accompagna gli ospiti anche a tavola, grazie alle vetrate a tutta altezza, particolarmente suggestive la sera quando le luci delle città vicine, adagiate sulle colline circostanti, creano uno spettacolo incantato. Elementi è il nuovo ristorante gourmet, aperto a settembre dell’anno scorso, che ha già ricevuto i “Due Cappelli” nell’edizione 2022 della Guida “I Ristoranti ed i Vini d’Italia” dell’Espresso. L’entrata, a pochi metri dalla reception, immette nella sala con otto tavoli ben distanziati, intima, elegante e luminosa
La terrazza
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grazie alla grande vetrata che domina la campagna umbra. «La cucina che propongo al Quattro Sensi - sottolinea Impero - è stagionale, gioiosa, golosa e gustosa. È una cucina diretta e sincera che valorizza sapori autentici e specialità umbre di grande qualità, per creare piatti capaci di emozionare e con alle spalle un racconto, fatto di tradizioni, intuizioni e pensieri. Nell’Elementi, invece, esprimo il mio pensiero di cucina a 360° e propongo agli ospiti due percorsi di degustazione: Visione di sei portate e Ispirazione di otto». Il primo è dedicato all’Umbria. Ogni piatto racconta una micro zona della regione, in termini di tradizioni, aziende e prodotti. Ad esempio il “Terra Bagnata”, a base di anguilla farcita nella sua “salsiccia” con sedano nero fermentato, racconta del Lago Trasimeno. Invece il piatto “3P”, Pecora, Pecorino, Percoca, parla della Valnerina e di Francesco Rossi di Cascia, allevatore di pe-
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Ristorante Quattro Sensi
core e produttore di caprini straordinari assieme alla moglie, che ha fatto capire ad Andrea Impero quanto sia importante la pastorizia nel 2022. Il percorso Ispirazione invece è più articolato e complesso e prende spunto dai territori dove Impero ha lavorato - Siena nelle cucine della Taverna del Capitano, il ristorante bistellato dove forgia le sue
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conoscenze, poi Roma, Vladivostok, Londra e Mosca per citarne alcuni - o che ha visitato come turista. «Le idee e gli spunti - puntualizza - arrivano anche nei momenti di libertà e relax mentale tipici dei periodi di vacanza. Il primo piatto che viene servito è il “Nugget di pollo” che vorrei diventasse un piatto simbolo della mia cucina. Rac-
conta in particolare la storia di Laura Peri, una allevatrice della Val d’Orcia che è riuscita a dare dignità all’animale che ha meno dignità al mondo, il pollo. Il “nugget” fa da fil rouge per tutte le altre portate, tra cui il “Porco Tonno” a base di cinturello orvietano urbevetus preservato. Per terminare in bellezza la Brioscia, il dolce che non t’aspetti, quello col tuppo, il “nasone” che lo sovrasta a base di crema inglese e acqua distillata di fiori d’arancia amara, presidio Slow Food». Ogni portata contempla un preciso abbinamento con vino, birra o vermouth che viene proposto al momento in cui la pietanza arriva in tavola. È anche previsto un percorso di assaggio dei vari extravergini di oliva utilizzati nel ristorante e inseriti in carta: oli di Umbria, Lazio, Toscana, Liguria, Trentino, Veneto e Puglia per citarne solo alcune delle regioni di provenienza. La cantina accoglie circa 330 etichette di pregio tra vini del territorio, regionali, italiani e internazionali. Non c’è che dire, la qualità è tale da far immaginare che l’Elementi Fine Dining riesca a breve a entrare nel firmamento dei ristoranti stellati.
Borgobrufa SPA Resort via del Colle 38 - 06089 Brufa di Torgiano (Pg) - Tel 075 9883 www.borgobrufa.it CHeck-in • giugno 2022
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Borgo Campello
Un buen retiro per gli amanti dell'intimità 180
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86389 di Lucia Siliprandi
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ituato a Campello sul Clitunno in provincia di Perugia, a una manciata di chilometri dalle omonime Fonti, da Spoleto e dalle più belle città d’arte umbre, il Relais Borgo Campello abbraccia dall’alto di una collina lo splendido paesaggio. Un blocco di ruderi, dimenticato dal terremoto del 1997, è stato recuperato con rigore e rispetto da Vincenzo e Daniela Naschi, che hanno così realizzato un sogno accarezzato da tempo.
La struttura a 4 stelle, le cui origini risalgono tra l’anno Mille e il XV secolo, è un albergo diffuso che comprende l’antico castello, il convento e un gruppo di case. Se un tempo era il rifugio per i pellegrini in cammino sulla via Francigena, oggi è il buen retiro per chi ama soggiornare in un luogo tranquillo e appartato, dove il silenzio è spezzato dal cinguettio degli uccelli e dal venticello che sfiora la natura. Gli spazi, ottenuti dagli originari ambienti medievali, raccontano la storia di chi abitò queste mura. Le suite, situate nella torre del castello e nel vecchio granaio, le camere singole, le celle dove i monaci meditavano, e gli appartamenti CHeck-in • giugno 2022
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mantengono il fascino d’antan con i loro pavimenti in cotto antico, i soffitti ornati con travi in legno e i pregiati tessuti artistici di Montefalco.
Relax al primo posto Nell’intima Private spa il corpo e lo spirito riacquistano il loro equilibrio. Immersi nella piscina dotata di idromassaggio e di lame d’acqua che accarezzano il corpo le tensioni se ne vanno, nella sauna la mente si assopisce, mentre la doccia con cromoterapia dà un tocco energizzante. Metodo olistico, impiego di prodotti naturali, dalle proprietà nutrienti e rigeneranti per i trattamenti e i mas-
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saggi che, bel tempo permettendo, possono essere fatti anche all’aperto. Per rimodellare il corpo e rivitalizzare la pelle del viso si utilizzano anche macchinari di ultima generazione come T-Shape, la novità di quest’anno. Grazie all’unione di tre avanzate tecnologie che operano simultaneamente, si favorisce la produzione di collagene, si riducono localmente i volumi adiposi e le lassità cutanee e si stimola il drenaggio linfatico. Il risultato? Tessuto rassodato, pelle giovane e una piacevole sensazione di relax. Il percorso benessere continua nel bosco o sul prato dell’ex-monastero con i corsi di yoga e di meditazione.
Occhio di riguardo alla cucina Il ristorante Sapori nel Borgo offre una cucina basata su ricette del territorio, rivisitate in chiave gourmet. Piatti che incantano per la loro semplicità esaltata dalla scelta di materie prime di qualità, di stagione e, ove possibile, a chilometro Zero. Per conservare i sapori originari la cottura lenta e a bassa temperatura è uno dei segreti della chef Rosy. Morbidi gli gnocchi di patate con crema di latte, zafferano e tartufo uncinato. Delizioso il coniglio ripieno con salsiccia di Norcia e pistacchio. Da assaggiare il filetto di maiale con crema di pecorino e funghi.
Il Relais Borgo Campello organizza corsi di cucina e di degustazione dell’olio di oliva, pic-nic con assaggi di prodotti locali e, con l’ausilio di una guida esperta, giornate nei boschi dedicate alla raccolta di erbe selvatiche e di asparagi.
Relais Borgo Campello via del Palazzetto 1 - 06042 Campello sul Clitunno (Pg) - Tel 328.5986170 www.borgocampello.com
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Grand hotel Timeo Tutto il bello e il buono a Taormina
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Fra stile e buongusto l'albergo del gruppo A Belmond è un'oasi di benessere dove l'enogastronomia è una carta vincente. Lo stellato Otto Geleng, corsi di cucina ed esperienze coi pescatori di vongole: impossibile annoiarsi
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86597 di Alberto Lupini
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he dire? Uno dei panorami più belli del Mediterraneo: alle spalle il teatro greco, una delle gemme della Sicilia. Di fronte il mar Ionio e l’Etna. Il tutto immersi in un parco con pochi eguali, con piscina e Spa. Insomma, considerando che siamo a Taormina, al grand hotel Timeo, 5 stelle del gruppo A Belmond (dove stile e benessere sono la regola), sembrano pochi i motivi per muoversi da una delle terrazze più famose al mondo. Eppure, le proposte per gli ospiti sono talmente tante, ricche e stimolanti,
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che ci si può anche staccare dal lettino o dalla poltrona dove si gode sole, aria, profumo di fiori (a partire dalle zagare) o il canto degli uccelli…
intriganti e in grado di scandire la giornata fra bagni, tintarella o struscio fra le vite di Taormina.
E il Timeo, che sulla bellezza può giocare da sempre tante carte, mette in campo tanti assi per vincere la pigrizia e puntare sulle “esperienze”. A parte le escursioni sul vulcano attivo più grande d’Europa, in località come Noto, o in barca o elicottero, l’enogastronomia è una delle proposte più
Si parte con lo stellato Otto Geleng e la cucina di Roberto Toro
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Il primo obiettivo non può non essere la stella che brilla sulla ristorazione del posto. Basta accomodarsi a uno degli 8 tavoli del
ZZARÒ BAIA DI MA
Sulla spiaggia di Villa sant'Andrea Se poi qualcuno non vuole allontarsi molto dal Timeo e godersi giustamente un po’ di mare, basta prendere la navetta e in 10 minuti scendere a godersi le dolci e calde acque del mare siciliano sulla spiaggia privata di Villa Sant’Andrea, l’hotel 5 stelle sempre di A Belmond che presidia il mare in una posizione fantastica. A pochi passi dalla sdraio ci sono il bar della spiaggia e il ristorante con la cucina del trapanese Agostino D’Angelo che offre una delle più ricche scelte di sicilianità. E anche qui non mancano le occasioni per fare scuola di cucina, a partire ovviamente dal cous cous. Non c’e che mettere le mani in pasta... e i piedi in acqua. CHeck-in • giugno 2022
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ristorante Otto Geleng che prende il nome dal pittore tedesco che è stato uno dei primi testimonial di Taormina. Il cuoco Roberto Toro propone un menu di alta cucina che esalta i piatti della tradizione mediterranea, interpretandoli in chiave contemporanea. Parliamo di uno dei locali più esclusivi della Sicilia, in un ambiente che ricorda un’antica villa siciliana. Tovaglie artigianali, allestimenti ispirati al barocco e l’accogliente iridescenza delle tradizionali lampade a olio fanno da palcoscenico ad una cucina ricercata. Pomodori maturi abbinati ad aromatiche arance coltivate in proprio, pane fresco e pesce locale danno vita a sapori, aromi, consistenze e gusti ricchi di tentazioni intimamente siciliani e sono lo stile di un menu che si ritrova anche nel ristorante Timeo, riservato agli ospiti dell’hotel, a quello della piscina, al bar della terrazza o al centro congressi interno. Ma al Timeo è un’esperienza anche la colazione, servita nella terrazza pubblica, invece che in quella della camera, rappresenta un risveglio di assoluto piacere per la ricercatezza del servizio e la ricca proposta che tiene conto di una clientela internazionale e tradizioni italiane e mediterranee. 188
E ESPERIENZ
A casa del pescatore di vongole Sempre per restare in campo culinario, ma abbinando magari anche una visita a Messina, un'esperienza assolutamente originale è quella che si può fare nel piccolo borgo di pescatori di Ganzirri, all’estrema punta nord della Sicilia, dove la Calabria dista solo 3 kilometri e lo stretto offre lo spettacolo dei vortici marini di Scilla e Cariddi. Oltre la costa di questo incantevole località di mare, lo Ionio e il Tirreno si uniscono formando due laghi salati, l’ambiente perfetto per la coltivazione delle vongole, in uno, e delle cozze, nell’altro. Coi pescatori si scoprono le tecniche antiche usate per l’allevamento e si pranza a casa di uno di loro con deliziosi spaghetti alle vongole con vista sullo stretto di Messina. Familiarità, tradizione e aria di mare rendono unico questo pranzo che resta nell’animo di tanti stranieri. CHeck-in • giugno 2022
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Ogni mese, esperienze diverse Ma ovviamente il piacere della tavola in versione Taormina e Sicilia lo si può provare in tante altre occasioni, fra corsi di cucina e visite inconsuete alla scoperta dell’autenticità. A luglio è tempo di imparare e cucinare pane e panelle. Ogni giorno alle 18:00 e alle 19:30, dal 4 al 31 luglio, Twist & Ice, un momemnto conviviale a metà tra la merenda e l'aperitivo, momenti di relax in giardino assaggiando sfiziosità tipiche dell'aperitivo elevate da un twist dolce di granita. E ancora, ogni lunedì di agosto, alle 16:00 è il momento della minestra di cucuzza, 190
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piatto tradizionale dell'estate siciliana a base di zucchina locale e verdure dell'orto. Isomma c'è solo l'imbarazzo della scelta!
Belmond Grand Hotel Timeo Via Teatro Greco 59 - 98039 Taormina (Me) Tel 0942 6270200 www.belmond.com
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RED&GO
AMBRANERA
PILS 2
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REDVOLUTION
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Medaglia d’argento Categoria 4.10 Lager (Helles) Brussels Beer Challenge 2020
Medaglia d’oro Categoria 15A Irish Red Ale (Irish Beer) Barcelona Beer Challenge 2020
1a Classificata Categoria 21 (Porter, Stout) Associazione Unionbirrai Birra dell’Anno 2022
Medaglia d’oro Categoria 4.3 Lager (German-Style Pilsner) Brussels Beer Challenge 2021
Medaglia d’argento Categoria 24A Witbier (Belgian Ale) Barcelona Beer Challenge 2022
Medaglia d’argento Categoria 4.3 Lager (German-Style Pilsner) Brussels Beer Challenge 2020
Medaglia d’argento Categoria 29 (Belgian Wheat Beer) European Beer Star 2018
Medaglia di bronzo Categoria 6C Dunkles Bock (Amber Malty European Lager) Barcelona Beer Challenge 2022
Medaglia d’oro Categoria 4.5 German-Style Helles/Maibock/ Doppelbock Brussels Beer Challenge 2021
Medaglia d’oro Categoria 4A Munich Helles (Pale Malty European Lager) Barcelona Beer Challenge 2020
Medaglia d’argento Categoria 3.2 Red Ale (Irish Red Ale) Brussels Beer Challenge 2019
Birra Imperdibile Guida alle Birre d’Italia 2021 Slow Food Medaglia d’oro Categoria 5.4 Stout/Porter (Oatmeal Stout) Brussels Beer Challenge 2019 Medaglia di bronzo Categoria 41 (Stout) European Beer Star 2019 2a Classificata Categoria 19 (Stout) Associazione Unionbirrai Birra dell’Anno 2018
Medaglia di bronzo Categoria 2 (German-Style Pilsner) European Beer Star 2020 Certificato d’eccellenza Categoria 4.3 Lager (German-Style Pilsner) Brussels Beer Challenge 2019 3a Classificata Categoria 1 (German and Bohemian Pilsner) Associazione Unionbirrai Birra dell’Anno 2019
LE BIRRE DI OTUS VINCONO MEDAGLIE IN ITALIA E NEL MONDO Abbiamo sottoposto le nostre birre alla valutazione di giurie importanti. I successi ci stimolano a proseguire nella creazione di prodotti che uniscono carattere artigianale e capacità di soddisfare il gusto di un pubblico ampio. BIRRIFICIO OTUS Via Rumi, 7 - 24068 Seriate (Bergamo) Italia - birrificiootus.com
Birrificio
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Constance Tsarabanjina
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in un resort tra cielo e mare
Situata a nord del Madagascar, un’isola dove regna la natura più autentica. Il resort offre servizi e attività per ogni esigenza: dal benessere allo sport, dalle escursioni alle cene speciali in location scenografiche
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l Constance Tsarabanjina è un santuario custodito nell’Oceano Indiano a 40 minuti di barca dall’isola di Nosy Be a nord del Madagascar. Il resort, che
durante la pandemia è stato oggetto di un importante restyling, è pronto ad accogliere nuovamente gli ospiti italiani nelle sue 25 ville eco-chic sulla spiaggia, ridecorate in stile coloniale, con magnifiche travi in mogano e complementi d’arredo semplici, realizzati con materiali naturali, scaldati dalle tonalità morbide e avvolgenti dei tessuti. CHeck-in • giugno 2022
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Benessere e relax in un luogo da sogno
Escursioni, immersioni e snorkeling
Le novità non riguardano solo l’estetica, ma anche le esperienze proposte come, ad esempio, i raffinati set up studiati per cene speciali in spot scenografici: sulla spiaggia, tra le rocce, in collina o sotto una pittoresca pergola chiamata “Nido”. Anche il wellness è stato implementato con un nuovo spazio dove praticare lo yoga e un’ampia area relax, da cui godere della vista sulle acque turchesi e le maestose rocce vulcaniche.
A Tsarabanjina gli ospiti sono a contatto con la natura più autentica, tra foreste tropicali che pullulano di diverse specie di uccelli, acque turchesi e barriere coralline brulicanti di vita nell’arcipelago delle Mitsio. Oltre ad abbandonarsi al dolce far niente sulle tre abbaglianti spiagge dell’isola o rilassarsi con un massaggio aromatico alla Constance Spa tra le rocce, gli ospiti possono scoprire le profondità dell’Oceano Indiano grazie alle immersioni organizzate dal qualificato centro diving con istruttori Padi (Professional association of diving instructors) o facendo snorkeling dalla riva. Non mancano le escursioni in barca: dal birdwatching al pic-nic sull’isola deserta di Ankarea dove vedere maestosi baobab mentre si
Il ristorante e il bar con pavimento di sabbia hanno una forte connotazione locale e servono prevalentemente specialità malgasce, pesce fresco e aragoste. Il trattamento “all inclusive” permette di trascorrere una vacanza senza pensieri.
SI PARTE!
Pacchetto di viaggio Turisanda • Include: voli Neos a/r da MXP o FCO, trasferimenti, 7 notti di soggiorno in camera doppia South Beach Villa con trattamento All Inclusive, tasse, incrementi carburante, assicurazioni • Quote a persona per partenze dal 1° giugno al 15 luglio: a partire da € 3.488 • Quote a persona per partenze in settembre: a partire da € 3.753 www.turisanda.it
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degusta il tè freddo di Tsarabanjina aromatizzato alla cannella, dalla ricerca delle balene nel canale del Mozambico fino a Nosy Komba per socializzare con i buffi lemuri.
L’isola dei cuori, dove molti ritornano più volte Il Constance Tsarabanjina è un luogo speciale: l’isola ha un’energia ancestrale, che viene subito percepita non appena si sbarca. Qui la natura africana si manifesta in maniera profonda, tra tramonti infuocati e placide notti illuminate da stelle che sembrano specchiarsi nel mare per il fenomeno della bioluminescenza del plancton. L’isola dei cuori - Instagram è pieno delle foto degli ospiti che mostrano pietre lisce a forma di cuore trovate sulla spiaggia - è pronta a fare nuove conquiste e a riabbracciare i tanti repeater che negli anni tornano più volte, anche dopo aver inciso il proprio nome sull’iconica plaquette (targhetta con nomi e date di chi ha soggiornato al resort almeno 3 volte).
Constance Tsarabanjina Madagascar Tsarabanjina island BP 380 Helville 2007 501 - Madagascar - Tel +261 32 0515229 www.constancehotels.com CHeck-in • giugno 2022
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Dogma
Pesce e brace
Spaghetti alla chitarra e zuppa di pesce 196
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86426 di Mariella Morosi
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ella ristorazione in cui i protagonisti sono giovanissimi capita di cogliere valori che vanno al di là del gusto, del talento o dell'eleganza. Sono sogni che si materializzano e si offrono al giudizio dell'ospite, con fiducia e con la serena accettazione di un giudizio, qualunque esso sia. Così è da Dogma, un piccolo ristorante di Piazza Zama, nel quartiere di San Giovanni, a Roma, in cui Gabriele Di Lecce e Alessandra Serramondi, entrambi under 30, hanno scelto come materia privilegiata il pesce, nelle sue più varie tipologie, stagionalità ed espressioni.
Gabriele Di Lecce e Alessandra Serramondi foto Andrea Di Lorenzo
Inno alla leggerezza Ma prima di arrivare al tavolo quasi ogni piatto o un suo ingrediente passa per la griglia, sosta obbligata anche per inedite procedure come quella della cottura di alcuni pani o della focaccia che di solito chiedono il forno. Compagni di avventura e di vita, i due ragazzi hanno scelto di aprire un piccolo ristorante di mare, un luogo dalla semplicità lineare quanto ragionata, confortante e confortevole, in cui tutto potesse svolgersi con leggerezza, dall'accoglienza e in ogni sfumatura del servizio CHeck-in • giugno 2022
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un'esperienza francese da Alléno Paris - il ristorante 3 stelle Michelin dello chef Yannick Alléno. Un percorso parzialmente vissuto insieme ad Alessandra anche se con mansioni diverse, prima di sentirsi pronti per il loro Dogma, pur affrontando il problema pandemia che ha rallentato l'attuazione del progetto.
La brace protagonista del menu
fino all'arrivo del piatto in tavola, raccontato in ogni sua fase perché il dialogo tra sala e cucina deve essere continuo. Entrambi sono partiti da esperienze precedenti per creare da imprenditori un locale giovane e dinamico, dove la cucina di Gabriele unisce creatività e forti basi tecniche «Volevamo offrire una proposta nuova e divertente - dice lo chef- una cucina dalle radici solide, genuina e tradizionale concepita in un’ottica moderna. Se il filo conduttore di tutti i miei piatti è il passaggio sulla brace, prima ancora la grande attenzione è alle materie prime e alla loro trasformazione». Ha avuto grandi maestri, dopo l'Istituto alberghiero: da Emanuele Usai de Il Tino di Fiumicino ad Anthony Genovese de Il Pagliaccio ma ha guardato anche oltre con 198
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Il menu parla un linguaggio articolato e immediato, in cui protagonista è la brace insieme alla materia prima di qualità e di sicura provenienza. La proposta è una cucina conviviale e disinvolta, con il pesce alla base dei diversi piatti, sia pregiato che povero, con frutti di mare uniti a ingredienti ben trattati. Le verdure sono dell’orto di famiglia di Maccarese e la pasta e il pane sono fatti in casa con farine siciliane macinate al momento nel piccolo mulino collocato in cucina. La carta dei vini, in prevalenza bianchi, presenta una proposta in continuo divenire, di produttori che lavorano per lo più con approccio rispettoso della natura. C'è anche un menu degustazione, per prendere contatto con l'offerta: è lo chef a proporre 5 portate a 40 euro, e variano a seconda degli arrivi. Se si sceglie dal menu, sono da consigliare le ostriche, i frutti di mare alla brace (Tra il grano e il mare, 11 euro), il Polpo, cavolo nero e senapi (12) o il Carciofo alla matticella, crema alla giudia e carpaccio del giorno (13). Prezzi del tutto accettabili, perché per scelta la buona cucina di pesce qui deve essere accessibile. Così dalla costa laziale arrivano cassette di pesci freschis-
simi ma poco apprezzati in quanto di taglia piccola o di paranza, come tracine, scorfani o saraghi ma in grado, se ben trattati, sfilettati o in zuppa filtrata o in bisque, di restituire il vero aroma di mare. Dai 12 ai 15 euro costano i primi piatti, e sono tutti al gusto di mare: Linguine e Tagliolini alla crema di scampi e cipollina bruciata, Gnocchi alla Romana alla brace con ragù di pesce spada e formaggio, Tortellini ai Broccoli con Arzilla al Barbecue, Spaghetti alla chitarra e pesce da zuppa. Il prezzo sale di poco con i secondi: Tempura di Totani, Pescato del giorno alla Brace, Paranza al Mattone con Broccolo Romano, Pescato alla diavola e verdura di stagione. Alla griglia sfuggono soltanto i dolci, tutti leggeri e deliziosi come il Tiramisù, lo Yogurt e miele del Casaletto, il Paris-Brest alle Nocciole, la Bavarese al Cioccolato al Latte. Ma prima ancora c'è una selezione di formaggio con pane e focaccia con olio evo.
E perché l'insegna, quasi invisibile, recita il nome Dogma? «È arrivato prima il nome che il ristorante - dicono Alessandra e Gabriele - e non poteva essere che questo. Indiscutibile deve essere la qualità dell'offerta, la professionalità nel proporla e nell'offrirla».
Dogma Ristorante Piazza Zama 34 - 00183 Roma Tel 06 86679819 www.ristorantedogma.com
Carciofo alla matticella, crema alla giuria e carpaccio del giorno CHeck-in • giugno 2022
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Camparìa
Gusto e cultura fanno rinascere la Tonnara di Favignana
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razie a un’importante opera di riqualificazione conservativa degli ex magazzini e della zona rimessaggio della Tonnara di Favignana, cuore pulsante della vita isolana dalla fine dell’800 alla metà del ’900, la Camparìa ha dato il via a una stagione estiva all’insegna della cultura emozionale e del “bien vivre” più autentico, aprendo le porte della ciclopica struttura sul mare, per immergersi nel suo spazio museale, raro esempio di archeologia industriale a tre navate e nella sua preziosa bottega che ospita la prima libreria dell’isola con volumi dedicati al suo passato. Centrale nella vita di Camparìa è il mozzafiato lounge bar sul mare, un locale aperto da mattina a sera, rinato sulle ceneri dell’ex rimes-
saggio, creato per trascorrere indimenticabili serate avvolti nelle luci cangianti del crepuscolo, il mare tinto di arancio, un’attenta e vivace selezione di piatti di pesce e la migliore mixology, in un placido salotto “en plein air” puntellato di vele e complementi d’arredo autentici che ricordano i tempi andati del laborioso mondo della Tonnara.
Atmosfera unica nel Lounge bar di Camparìa La zona Lounge di Camparìa è la prima tappa di un viaggio che passa attraverso il cortile, puntellato dalle ancore col ceppo di legno usate in passato per fissare le reti della mattanza e oggi recuperate, e poi, lungo le imponenti navate degli ex magazzini che sconfinano con la spettacolare e inaspettata terrazza sul mare dove si trova il locale dalla vista mozzafiato. CHeck-in • giugno 2022
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Raggiungibile da terra o attraccando la propria barca in banchina, lo spazio è un mix di glamour autentico di tavoli, divani, poltrone e puff, come in un salotto sul mare a cielo aperto, tra nuance tenui della terra e della natura, e texture in fibre di corda e lino. Si estende negli spazi dell’ex rimessaggio delle barche, oggi una piattaforma a sfioro sull’acqua di grande charme (che si usava un tempo anche per stendere cavi e reti per la mattanza). L’area bonificata e recuperata mantenendone intatta l’architettura originale, rinasce quindi da un cimitero di barche di cui si conserva qualche elemento ripensato come arredo. Tra tutti, il Buonaugurio, la prima barca motorizzata che trainava le muciare in mare. Di esso si vede la prua, che affaccia sulla terrazza come una piccola quinta scenica. 202
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La caffetteria all’ingresso, con bancone cocktail bar che mostra a parete delle colorate bottiglie vintage di seltz, è un ambiente dal design moderno, complici la scala elicoidale e le lampade di carta riciclata, a richiamare le nasse con cui si pescava una volta.
Dalla colazione alla sera Aperta dalle ore 7 per le colazioni, con una proposta diversa dal classico bar, con opzioni anche salate e più healthy, come lo yogurt, miele e noci, la Lounge della Camparìa va avanti fino alla sera: il pranzo è leggero, tra cous cous di pesce e vegetariano, piatto tunisino ben radicato nel Trapanese, o insalate fresche di mare, e ci si ristora con gusto grazie alle vele che offrono riparo a chi siede ai tavoli. La sera
si comincia con gli aperitivi con musica di grande raffinatezza e gusto dalle ore 19, anche con formula rinforzata, e si va avanti per la cena e per il dopocena. La cucina è soggetta alla materia prima che si trova al momento ma non mancano mai il cous cous, i crudi di pesce, le tartare e le ostriche. La mixology, che vanta anche un lungo bancone bar esterno, è protagonista al tavolo insieme alla carta dei vini, mentre si assiste a delle performance live di danza e musica, nell’atmosfera magica della luce calda e romantica delle candele. Sono le creazioni nate dal recupero di pezzi abbandonati della Camparìa a rendere speciale questo luogo: di valore i vecchi assi di legno riproposti in incredibili tavoli composti da pezzi unici di 12
metri spessi otto centimetri, e con i piedi realizzati con antiche catene delle ancore.
La rinascita con Fabio Tagliavia L’anima cruda e coinvolgente della celebre Tonnara di Favignana, intrisa di salsedine e brunita dal sole, rinasce in Camparìa grazie a una sapiente opera di riqualificazione. Anche se non più animata dalle voci gravi e dalle mani laboriose dei “tonnaroti” intenti a rammendare le reti e a costruire le "muciare" (barche) per la mattanza, questo gigante ferito, da anni abbandonato e dimenticato, torna a vivere, valorizzando la sua solenne dignità di spazio vitale dell’isola. La tonnara, infatti, non è solo un luogo di lavoro, ma rappresentava l’unico modo, per le famiglie di Favignana, di sopravvivere, CHeck-in • giugno 2022
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di restare in vita, di “campare”: le donne a terra, gli uomini in mare, d’estate con la mattanza e la lavorazione dei tonni e d’inverno rammendando le reti e curando le barche. Proprio quest’anima autentica dal nome emblematico Camparìa (dal siciliano campàri) oggi, grazie a Fabio Tagliavia, imprenditore di Palermo, torna protagonista nella parte della Tonnara che include i magazzini e la zona rimessaggio. In particolare, da giugno 2023, sarà possibile immergersi, come in un percorso emozionale, nella struttura degli ex magazzini di lavoro. In questa maestosa struttura è approdata la leggendaria Lancia di Franca Florio, salvata da un intervento di recupero conservativo. La barca, lunga sette
La bottega
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metri e 20 e costruita da un mastro d’ascia inglese a fine ’800, era usata dalla first lady siciliana per assistere da vicino alla mattanza (era una delle Lancia degli Yacht dei Florio). Tutt’intorno all’iconico oggetto, si alternerà una serie di eventi culturali, tra presentazioni di libri, concerti per arpa e, soprattutto, esposizioni radicate nel territorio, come quella dedicata alla affascinante storia del Marsala. Sarà l’occasione per ammirare da vicino dei veri gioielli dell’enologia archeologica, come le botti di metà ‘800 della prestigiosa e storica cantina siciliana. La Camparìa in questo ambiente darà anche l’opportunità ai piccoli vignaioli legati al territorio
La libreria negli ex magazzini
tiguo nato in collaborazione con Flaccovio e Mondadori che viene ospitato nello store della Camparìa (si entra dalla affollatissima via Diaz, che conduce fino agli stabilimenti della tonnara). La libreria è la prima di Favignana.
Gli ex magazzini riservano invece la parte di quello che in una chiesa sarebbe l’abside, alla libreria della bottega di casa, dove preziosi volumi si mescolano a brand di designer di ispirazione mediterranea e siciliani emergenti, e a una linea di cosmesi realizzata con prodotti naturali come l’olio di oliva di Favignana (Terre del Favonio, sempre di famiglia). Il prezioso microcosmo editoriale che propone il meglio dei libri dedicati alle vicende dell’isola e dei Florio prosegue, infatti, nel bookshop at-
Camparìa Via Armando Diaz 18 - 91023 Favignana (Tp) Tel 320 4630936 www.camparia.com
siciliano, soprattutto specializzati nella produzione di vino naturale, di farsi conoscere e apprezzare.
Spazio museale
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Il gusto unico della Cipolla Rossa di Tropea rende speciale ogni piatto
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o sanno tutti. Dai grandi chef stellati conosciuti a livello internazionale, che la utilizzano nelle loro sperimentazioni più innovative e gourmet, a chi la rende protagonista delle ricette della memoria e della tradizione, per emozionare e prendere per la gola familiari o amici: dolcissima, dalla consistenza croccante e dalle accese sfumature rosso-violacee, la Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp sta bene su tutto, sia sul dolce che sui salati. Grazie al suo gusto aromatico, viene utiliz-
zato persino il gambo verde del cipollotto fresco. Quelle che vi proponiamo in queste pagine sono le ricette risultate vincitrici nell’ambito del contest “Miglior proposta gastronomica a base di Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp” promosso dal Comune di Tropea (Vv) in collaborazione con il Consorzio di tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp nell’ambito de La Tropea Experience, il Festival della Cipolla Rossa ospitato nel “Borgo dei Borghi 2021” a cavallo del 1° maggio scorso.
Spaghetti alla tropeana Ricetta del Ristorante “Osteria della Cipolla Rossa” di Tropea (Vv) Ingredienti (per 4 persone): olio extravergine di oliva, 1 spicchio aglio, 1 cucchiaio di colatura di alici, 4 gamberi rossi freschissimi, peperoncino fresco, prezzemolo Preparazione: pulire i gamberi e fare un fumetto vegetale con i carapaci e le teste. Battere i gamberi leggermente con una pietra di mare e farli marinare per 15 minuti circa in una emulsione di extravergine, succo di limone e sale. Far dorare lentamente l’aglio nell’olio, aggiungere il peperoncino tagliato finemente e subito dopo la colatura. Dopo 1 minuto circa spegnere il fuoco e aggiungere il prezzemolo tritato. Con un mestolo dentato portare direttamente gli spaghetti, con circa 3/4 di cottura, nella padella del condimento. Terminare la cottura bagnando con il fumetto e dando la giusta cremosità. Impiattare e finire con il gambero marinato, un pizzico di prezzemolo e un filo d’olio a crudo. CHeck-in • giugno 2022
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Spaghettoni al verde di Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp Ricetta del Ristorante “Il Convivio” di Tropea (Vv) Ingredienti (per 4 persone): 320 g di spaghettoni, 400 g di code fresche di Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp, 100 g di guanciale di maialino nero, 50 g di Parmigiano Reggiano, sale q.b. Preparazione: tagliare le code della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp e lessarle in abbondante acqua, leggermente salata, per circa 7-8 minuti. Scolarle, lasciando da parte un po’ di acqua di cottura; raffreddarle in acqua e ghiaccio e frullarle, aggiungendo la stessa acqua delle code. Una volta frullate, setacciarle per ottenere una crema liscia e omogenea. Per la pasta. Far bollire l’acqua e cuocere gli spaghettoni. Nel frattempo, in una padella, far rosolare il guanciale, tagliato a julienne, con un filo di extravergine d’oliva. Scolare la pasta al dente e versarla nella padella con il guanciale. Mantecare molto bene il tutto, aggiungendo il verde di Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp con un po’ di acqua di cottura e lasciar risottare la pasta. Spegnere il fuoco, aggiungere il Parmigiano Reggiano e impiattare. 208
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Ammuicata di pesce Ricetta del Ristorante & Pub “Fame da Lupi” di Tropea (Vv) Ingredienti (per 4 persone) Per la pasta fatta in casa: 40 g peperoncino calabrese dolce in polvere, 400 g farina di semola, 170 ml acqua Per il condimento: 16 alici fresche, 200 g di pesce ghiaccio, 150 g di Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp, peperoncino calabrese, aglio, prezzemolo, 4 cucchiai d’olio evo, 20-30 semi di finocchietto, vino bianco, pane fresco Preparazione: mettere in una padella capiente olio, prezzemolo e aglio. Quando questo risulterà biondo, aggiungere le alici e il pesce ghiaccio, lasciar cuocere per 1 minuto. Sfumare con il vino bianco ed attendere il suo assorbimento. Aggiungere i semi di finocchietto ed il peperoncino, poi la Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp precedentemente lasciata appassire in padella a fuoco lento, con olio e sale. Far cuocere la pasta per 5 minuti, scolarla e versarla nel condimento. Procedere all’impiattamento e spolverare con il pane fresco sbriciolato e tostato.
Spaghetti ammuicata Ricetta del Ristorante “Vecchio Granaio” di Tropea (Vv) Ingredienti (per 4 persone): 400 g di alici fresche, 250 g di mollica di pane raffermo e grossolano, 250 g di pomodorini freschi, 20 g di capperi, 20 g di olive verdi, 1 bicchiere di vino bianco, olio evo, prezzemolo, aglio, origano, peperoncino q.b. Preparazione: far saltare le alici in padella con olio evo e aglio. Aggiungere capperi, pomodorini e olive verdi, sfumando con del vino bianco. Tostare in padella e mettere da parte la mollica di pane raffermo grossolano aromatizzata con olio, aglio, prezzemolo, origano e un pizzico di peperoncino. Cuocere gli spaghetti, scolarli al dente e saltarli con le alici. Impiattare e sbriciolare sugli spaghettila mollica di pane aromatizzata. CHeck-in • giugno 2022
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Istria Tra natura e glamour
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Palazzo Rainis Hotel & Spa CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO
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ltre le città storiche, il blu del mare Adriatico e le colline del suo entroterra, c’è l’Istria (Istra in croato) che sorprende. E che, in questo 2022, punta come mai prima d’ora a conquistare il cuore dei viaggiatori più sofisticati, dai turisti sensibili alle esperienze wow, dei flâneur in cerca di nuovi rifugi e dei food lover desiderosi di sorprendenti scoperte.
Le novità sul mare e l’accoglienza “boutique” dell’entroterra La penisola croata si sta ritagliando un posto di primo piano nel panorama europeo grazie a una selezione unica di alberghi, che ne stanno ridefinendo profondamente l’offerta ricettiva. Tra le novità più elettrizzanti, spicca Palazzo
Rainis Hotel & Spa: frutto dell’attenta ristrutturazione di un’elegante villa risalente agli inizi del Novecento, l’hotel (inaugurato a fine aprile) si trova nell’incantevole località di Novigrad (Cittanova) ed è affacciato su uno dei tratti più scenografici dell’Adriatico. I suoi punti di forza? Sedici magnifiche suite inondate di luce e il ristorante fine dining Chemistry, il cui nome è ispirato allo storico proprietario del palazzo, il veneziano Giovanni Rainis, che qui aprì una rinomata farmacia e costruì la sua dimora ispirandosi all’architettura neo-rinascimentale della sua città natale. In cucina, lo chef Tom Gretic esprime una cucina creativa basata essenzialmente su ingredienti locali. Un’altra new entry per gli animi sensibili al lusso è il Grand Hotel Brioni di Pula (Pola): una struttura dal design iper-contemporaneo, immersa nella macchia mediterranea e con una vista CHeck-in • giugno 2022
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unica sulla costa frastagliata del sud dell’Istria.
ristorante, la cui carta dei vini conta oltre 250 etichette locali.
È stato inaugurato nel 2019, ma resta una delle strutture più sorprendenti dell’Istria, il Grand Park Hotel Rovinj, gioiello di design progettato dall’architetto Piero Lissoni in collaborazione con lo studio croato 3LHD: una grandiosa cascata di camere ultra-moderne nascoste in una fitta pineta - un vero e proprio posto in prima fila per godersi il panorama sulla città di Rovinj (Rovigno) - dove è possibile rilassarsi nella splendida piscina a sfioro o godersi un cocktail sull’ampia terrazza.
E poi ancora il San Canzian Village and Hotel di Buje (Buie), affascinante mix di architettura tipica istriana e design contemporaneo: il ristorante interno Luciano è un altro fiore all’occhiello della gastronomia locale e i proprietari coccolano i loro ospiti con esperienze uniche come tour della regione in Porsche o romantiche cenette per due immersi nell’uliveto.
Questi tre alberghi arricchiscono un’offerta ricettiva già molto interessante e diversificata, con strutture che valorizzano l’entroterra istriano come l’Heritage Hotel San Rocco, incantevole boutique hotel di Brtonigla (Verteneglio), noto per il suo
San Canzian Village and Hotel
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Menzione speciale anche per il Relais & Châteaux Meneghetti Wine Hotel and Winery, incantevole wine resort di Bale (Valle): oltre alle camere con vista sui vigneti, alle ville, alla piscina e alla spa, la novità di quest’anno è la “Butiga” dove è possibile fare degustazioni dei loro vini o acquistare prodotti gourmet come il loro olio extra vergine di oliva.
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Brijuni Degustazioni guidate di vini, olio di oliva e miele anche al Roxanich Winery & Design Hotel di Motovun (Montona), collocato in posizione privilegiata nel cuore verde dell’Istria, con vista sulla valle del fiume Quieto. Le camere, tutte diverse, e gli ambienti comuni sono un mix di antico e contemporaneo, con richiami al patrimonio istriano e all’estetica italiana degli anni ’60. Tra le esperienze da non perdere, il tour a bordo di un Land Rover Defender per scoprire l’Istria centrale e i suoi prodotti gastronomici.
Dal primo golf resort del mondo a una villa da sogno La storia dell’arcipelago delle Brijuni (Brioni), una manciata di magnifiche isolette poco lontane dalla costa istriana meridionale, è intimamente legata ai grandi fasti del turismo ottocentesco e del primo Novecento: grazie al loro cli214
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ma dolce e soleggiato, furono meta preBrijuni Golf diletta di turisti provenienti dall’impero austro-ungarico, in cerca di un buen refugio dove curarsi e rilassarsi. Nei primi anni del XX secolo, Karl Kupelwieser, il figlio maggiore del proprietario delle isole, decise di trasformare l’arcipelago in una meta giovane, sofisticata e frizzante e promosse l’idea della costruzione di un campo da golf: completato nel 1922, si suppone che sia stato il primo golf resort del mondo (almeno secondo alcune recenti ricerche). Riprogettato varie volte e riaperto con 18 buche nel 2007, è oggi una destinazione unica per gli appassionati di questo sport, che possono provare l’ebbrezza di immergersi in un parco popolato da cervi, mufloni, lepri e pavoni, o ancora giocare a hickory golf, ovvero il golf “com’era una volta” con mazze di legno di noce canadese.
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Ma il Parco Nazionale di Brioni, gioiello naturalistico e ricco di storia, angolo di paradiso amatissimo anche dall’allora
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presidente dell’ex Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, Tito - che qui trascorreva diversi mesi all’anno - offre molte altre esperienze indimenticabili: ad esempio è possibile noleggiare un motoscafo privato con partenza dal porto di Fazana (Fasana), per ammirare baie e calette incontaminate, e poi scendere a terra per esplorare le isole a bordo di un veicolo elettrico, tra vestigia romane, un parco-safari (popolato da una strana
combinazione di fauna autoctona e animali esotici sudamericani, africani e asiatici) e ricordi di un passato più recente come la famosa Cadillac, regalata a Tito dagli emigrati jugoslavi in Canada. Per coronare questo soggiorno unico, è possibile affittare una delle magnifiche ville private che si trovano nella parte sud-orientale dell’isola di Veliki Brijun (Brioni Maggiore) nella baia di Lovorika: dimore lussuose e dotate di tutti i comfort, compresa la presenza di una governante. Infine, per una visuale ancor più spettacolare dell’arcipelago, ci sono i voli panoramici in aereo privato (da 50 euro circa a persona, con delicair.hr) o, in alternativa, si può partire dall’aeroporto sportivo di Orsera (Aeropark Vrsar) dove, oltre ai voli panoramici o per Venezia, è anche possibile visitare la mostra di velivoli d’epoca (che include un Antonov del 1950 e un Mig 21 del 1980).
IRE DOVE DORM Palazzo Rainis Kastanija 2 - 52466 Novigrad www.palazzorainis.com Grand Hotel Brioni Verudella 16 - 52100 Pula www.arenahotels.com Grand Park Hotel Rovinj Via Nazora 6 - 52210 Rovigno www.maistra.com Heritage Hotel San Rocco Srednja ulica 2 - 52 474 Brtonigla www.san-rocco.hr San Canzian Village and Hotel Mužolini Donji 7 - 52460 Buje www.san-canzian.hr Meneghetti Wine Hotel and Winery Stancija Meneghetti 1 - 52211 Bale www.meneghetti.hr
Fine dining e 2 stelle Michelin L’Istria è piccola (2.820 kmq, meno della Valle d’Aosta) ma ha un gran-
Roxanich Winery & Design Hotel Kanal 30 - 52424 Motovun www.roxanich.com
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Agli Amici Rovinj de cuore gourmet: è arrivata nel 2021 la sua seconda stella Michelin, assegnata lo scorso settembre al ristorante rovignese Agli Amici Rovinj, aperto a giugno 2021 dallo chef italiano Emanuele Scarello. Il ristorante, parte del Grand Park Hotel Rovinj e collocato sulla marina della città, segue le orme del ristorante Agli Amici di Udine (2 stelle per la Guida Rossa) e propone, nei tre menu degustazione, diversi
Ristorante Monte
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percorsi all’insegna della sostenibilità e del mix tra sapori istriani e del Friuli Venezia Giulia. Questa stella va ad aggiungersi a quella del ristorante Monte, sempre a Rovigno. Inoltre i food lover possono scoprire due nuove realtà in Istria contraddistinte dall’etichetta Bib Gourmand, ovvero la
Konoba Malo Selo di Buje (Buie), che offre una gustosa cucina della tradizione, e Alla Beccaccia di Valbandon, che serve squisite specialità alla griglia. Per una cena gourmet e decisamente romantica, c’è infine il tetto della cantina di design Kozlovic di Bale (Valle): la privacy è garantita, la vista sui vigneti al tramonto pure e, a questo, si aggiungono una serie di proposte food curate e attentamente selezionate, da accompagnare con i vini della cantina stessa per un’esperienza a tutto tondo.
Cantina Kozlovic
ANTINE C E I T N A R RISTO Agli Amici Rovinj Via Nazora 6 - 52210 Rovigno www.maistra.com Monte Restaurant Montalbano 75 - 52210 Rovigno www.monte.hr Konoba Malo Selo Fratrija 1 - 52460 Buie www.facebook.com/konoba.selo/ Alla Beccaccia Pineta 25 - 52214 Valbandon www.beccaccia.hr Kozlovic Vale 78 Momjan - 52460 Buje www.kozlovic.hr
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n°9 - giugno 2022 - Anno II - edizionE digitale Edizioni Contatto surl via Piatti, 51 · 24030 Mozzo (Bg) Direttore responsabile Alberto Lupini · alberto.lupini@italiaatavola.net Redazione Tel 035 460563 · 351 8391052 · Fax 02 700557702 · checkin@italiaatavola.net · redazione@italiaatavola.net Gabriele Ancona (vicedirettore) · gabriele.ancona@italiaatavola.net Lucio Tordini (coordinatore di redazione) · lucio.tordini@italiaatavola.net Piera Genta (inviata) · pieragenta@libero.it Jenny Maggioni (redattore) · jenny.maggioni@italiaatavola.net Martino Lorenzini (redattore) · martino.lorenzini@italiaatavola.net Gianluca Pirovano (redattore) · gianluca.pirovano@italiaatavola.net Elisabetta Passera (segreteria di redazione) · redazione@italiaatavola.net Brian Vavassori (segreteria di redazione) · brian.vavassori@italiaatavola.net Riccardo Melillo (grafica e impaginazione) · riccardo.melillo@italiaatavola.net Alessandro Venturini (Seo & Web manager) · alessandro.venturini@italiaatavola.net Matteo Scibilia (responsabile scientifico) · matteoscibilia2013@virgilio.it Editore Mariuccia Passera · mariuccia.passera@italiaatavola.net Amministrazione segreteria@italiaatavola.net Pubblicità, eventi e marketing Tel 035 615370 · 351 8391052 · Fax 02 700557702 · direzionecommerciale@italiaatavola.net Andrea Lupini (direttore commerciale e iniziative speciali) · andrea.lupini@italiaatavola.net Laura Miedico (responsabile direzione commerciale) · laura.miedico@italiaatavola.net Livia Gerosa · livia.gerosa@italiaatavola.net · Ivana Frosio · ivana.frosio@italiaatavola.net Corrispondenti di zona (per contatti telefonici consultare il sito) Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Piera Genta · pieragenta@libero.it Lombardia orientale Renato Andreolassi · renato.andreolassi@alice.it Pavia-Piacenza Stefano Calvi · s.calvi@ilquattro.it Veneto Giulia Marruccelli · gmarruccelli@gmail.com Belluno-Bolzano-Trento Lina Pison · linapison@gmail.com Friuli Venezia Giulia Liliana Savioli · lilli_sa@hotmail.com Emilia Romagna Giuseppe De Biasi · dbpino60@gmail.com Toscana e Umbria Alessandro Maurilli · a.maurilli@almapress.net Claudio Zeni · zeniclaudio@alice.it Lazio Mariella Morosi · mariellamorosi@hotmail.com Marche e Abruzzo Benedetta Gandini · b.gandini22@gmail.com Carla Latini · carla@carlalatini.com Campania e Molise Vincenzo D’Antonio · vincenzo.dantonio@italiaatavola.net Puglia Sandro Romano · sralessandroromano@gmail.com Calabria Tommaso Caporale · dodicialitro@gmail.com Sicilia Gianni Paternò · giopate@libero.it Piero Rotolo · pierotolo@tin.it Antonio Iacona · direttore@charmatmagazine.it Sardegna Roby Rossi · roberto-rossi@hotmail.it Svizzera (Canton Ticino) Rocco Lettieri · simpatico.melograno@tin.it Hanno collaborato anche:
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