CHECK-IN 12 - Settembre 2022

Page 1

n°12 - settembre 2022 - Anno II Friuli Dai colli orientali fino a Trieste fra vigneti e accoglienza

4 CHeck-in • settembre 2022 10

in

Un viaggio di tre giorni che parte da San Daniele, passa dalle colline vitate dei Colli Orientali per arrivare fino a Trieste, alla scoperta di sapori, profumi e cultura di una splendida terra di confine. In copertina Marco Pinat, vignaiolo in Savorgnano del Torre, che dai colli guarda verso il mare (elaborazione grafica).

Friuli, dai colli orientali fino a Trieste fra vigneti e accoglienza COpertina

Colli Orientali del Friuli Scoprire il territorio attraverso il vino Indice

CHeck-in • settembre 2022 5 4484645674483828

La Slovenia da due stelle EccellenzaDOMENIS1898MichelinfriulanaAgliAmiciCucina d’autore di RistorantefrontieraLaTorre

La Primula, da 150 anni una famiglia unita in cucina

L’alta cucina al Castello di Spilimbergo

Hiša Franko

Oltre il ristorante stellato c’è di più Benvenuti a La Subida

Le eccellenze agroalimentari del Friuli Venezia Giulia

2856 134 104 148 Clicca invece sull'icona della mappa per vedere la geolocalizzazione 124 Vuoi scoprire ancora più contenuti multimediali? All'inizio di ogni articolo trovi questo pulsante Clicca e approfondisci su www.italiaatavola.net CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Al via le Restaurant Week

Abbinamenti da gustare nei ristoranti lombardi

Ponza, bella d’estate, magica fuori stagione In montagna ...a caccia di foliage

Il fascino immutato del grand hotel

La magia dell’autunno al sapore di tartufo

Nei piatti l’amore per la Valle del Vipava

CHeck-in • settembre 2022 7 100104140148134124120110

Harry's Piccolo, le 2 stelle di Metullio illuminano il salotto vista mare di Trieste Gostilna Pri Lojzetu

Savoia Excelsior Palace

Giro su rotaia in un'Italia da riscoprire a bordo dei treni storici Alba e le Langhe

CHeck-in • settembre 2022 9

In attesa che il Governo provveda a contenere i costi fissi del le imprese (garantendo così anche la programmazione della stagione invernale che altrimenti sarebbe a rischio in mon tagna), i consumatori turisti/viaggiatori/gourmand possono dare comunque una mano al comparto continuando a cerca re occasioni di svago, conoscenza e benessere nelle innume revoli località oggi impegnate nella vendemmia o che offrono lo spettacolo del foliage coi fantastici cambi di colore della Ainatura.partiti impegnati in una demenziale campagna elettorale magari importa poco del turismo, ma agli italiani il turismo importa eccome. Ecco perché come Check-In rafforziamo il nostro impegno per allargare il campo e offrire sempre nuove occasioni per visitare ristoranti, hotel o produttori che rappre sentano delle vere eccellenze.

l turismo italiano è andato più che bene questa estate, ed è possibile che il trend prosegua ancora nelle città d’arte grazie al ritorno in massa di europei ed americani, tanto che molti centri sono in overbooking. Un po’ meno bene è an data ai gestori di hotel e ristoranti alle prese con costi alle stel le fra materie prime e, soprattutto, bollette energetiche. Hanno avuto i locali pieni, ma guadagni ai minimi.

Aspettando l'autunno fra vendemmie, foliage e itinerari tutti da scoprire

Editoriale

I

In questo numero abbiamo realizzato in particolare dei focus su aree che a fine estate e in autunno possono rivelarsi asso lutamente magiche: il confine orientale d’Italia, che da Udine a Trieste offre prodotti fra i più ricercati e location di alto livello, e molte località montane che hanno prolungato la stagione.

Alberto Lupini Direttore

efrafinoDaiFriulicolliorientaliaTriestevignetiaccoglienza

di Riccardo Melillo

PRIMO GIORNO San Daniele del Friuli

Un viaggio di tre giorni che parte da San Daniele, passa dalle colline vitate dei Colli Orientali e del Collio per arrivare fino a Trieste, attraverso sapori, profumi e cultura di una splendida terra di confine

Il nostro viaggio parte da qui, da quella che è considerata una delle capitali del pro sciutto in Italia. Un comune di poco meno di 8mila abitanti, posto su un colle a 252 m slm che domina la pianura circostante e si trova a metà strada tra le Prealpi Carniche e il mare Adriatico. L’orografia del la zona e la sua origine morenica defini scono una particolare conformazione del suolo che ha una forte capacità igrosco

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

CHeck-in • settembre 2022 11

Un viaggio alla scoperta di alcune delle realtà più interessanti della regione, se guendo un itinerario che parte dalle colline a est del fiume Tagliamento, prosegue passando da Cividale del Friuli, le valli del Natisone e del Torre, il confine con la Slovenia, il Carso e arriva fino a Trieste

G

ià perché il Friuli Venezia Giulia è prima di tutto una terra di confine, da sempre, e proprio da questa sua peculiarità nascono tante delle carat teristiche che ne fanno una meta tutta da scoprire.

Una meta fatta di tradizioni, storia, sapori e lingue che si intrecciano da tempi remoti, creano commistioni e danno vita ad un territorio che esporta eccellenze nel mondo, e un territorio tutto da scoprire

Indirizzi utili

Ci si può accomodare intorno al tipi co fogolar friulano o, nella bella sta gione, all'aperto, nel contesto di dolci colline di faggi intorno al ristorante. La cucina coniuga la ricerca di prodotti originali e genuini con ingredien ti tipici del territorio, interpretando le ricette della cucina tradizionale friula na e carnica. Ampia e curata la carta dei vini, dove sono presenti le migliori aziende regionali e nazionali.

Hotel San Daniele Tel 0432 1906499 Tel 0432 nirsi, piccolo e accogliente con una cucina tradizionale, con qualche spunto innovativo. Da provare i ta gliolini alla San Daniele, i cjalsons (ravioli tipici con ripieno dolce) o la Trota del Tagliamento, altra peculia rità della zona meno conosciuta.

Unwww.osteriaditancredi.it941594ristorantino,comeamano defi

www.ristorantealcastello.com

pica e, conseguentemente, una funzione permanente di drenaggio dell’umidità. Questo effetto interagisce con le brezze che, lungo l’alveo del fiume Tagliamen to, risalgono calde dall'Adriatico, raffred dandosi via via ed incontrandosi diretta mente con quelle più fredde discendenti dalle Alpi sempre lungo il corso del fiume Tagliamento. Quello che ne risulta è un microclima costante ed originale caratterizzato da una garbata ventilazione permanente e da una umidità “controllata”

E sono proprio queste caratteristiche climatiche uno dei motivi principali per cui il Prosciutto di San Daniele Dop può nascere solo qui. L’altro motivo è sicuramen te legato alle persone e alla tradizione artigiana, tramandata da secoli attraverso famiglie e generazioni. Perché fare un prosciutto a regola d’arte non è certo una

L’Osteriawww.sandanielehotel.comdiTancredi

I tipici grissini con Prosciutto San Daniele Dop

Ristorantewww.prosciuttibagatto.italCastello

Prosciuttificio Bagatto Tel 0432 957252 Tel 0432 800185

SAN DANIELE E DINTORNI

CURIOSITÀ

Adelia Di Fant Tel 0432 940456

Non solo prosciutto cosa semplice. Selezione attenta, regolazione di temperatura e umidità, capire l’avanzamento della stagionatura tastando e annusando la coscia (la puntatura ese guita con osso di cavallo), tutto rispettan do il rigoroso disciplinare del Consorzio che, al tredicesimo mese dall’inizio della lavorazione, appone il marchio a fuoco a tutti i prosciutti che rispondono ai requisiti richiesti. E non si può andare a San Danie le senza gustare i tipici e friabili grissini avvolti da sottilissime fette di prosciutto, accompagnate da un calice di Friulano, meglio ancora se direttamente da chi lo produce e lo stagiona. Noi ci siamo fer mati dal prosciuttificio Bagatto che dal 1957 produce in famiglia e dal 2012 ha uno splendido spaccio e degustazione.

E forse non tutti sanno che San Daniele è un polo d'eccellenza anche per la trota. Ne è esempio Friultrota che grazie alla famiglia Pighin produce da oltre 40 anni un prodotto senza nessun colorante o con servante.

Produttrice di distillati e raffinate praline, Adelia Di Fant inizia la sua avventura negli anni Ottanta con l'o biettivo di proporre distillati di alta qualità mantenendo salde le radici della tradizione della sua terra.

Da questa passione, unita a quella forse ancor più grande per il ciocco lato, prende quindi il via la produzio ne delle prime Praline alla Grappa. Praline, mendiants, tartufi, oranget te, tavolette di cioccolato con fiori o frutta, morbide e voluttuose creme spalmabili e altre gioie per il palato, da scoprire nel suo laboratorio in pieno centro a San Daniele Del Friu li.

www.adeliadifant.it

Vigneti a Savorgnano del Torre

E l’occasione è stata una degustazione presso l’Azienda Agricola Sara & Sara alla presenza di tutti gli altri produttori e con le etichette più rappresentative. I bianchi, dal Friulano di Marco Sara al Blanc de Tor di Perini, il Sorelle di Marco Pinat, il Friulano di Sara&Sara e il Monte della Guardia ancora di Marco Sara. Tutti vini caratterizzati da una spiccata mineralità e freschezza tipica proprio del ter ritorio e che li distingue dalle interpretazioni delle medesime uve delle zone più a sud dei Colli. Poi siamo passati a due

Ci fermiamo a Savorgnano del Torre, piccola frazione del comune di Povoletto e uno dei paesi più belli della fascia collinare friulana, incorniciato da floridi vi gneti, ricco di storia e tradizioni. Non è un caso perché proprio qui il consorzio dei Colli Orientali ha inserito la nuova, omonima sottozona (la sesta) ancora in attesa di approvazione dal Ministero: un blend di Friulano e Piccolit con almeno 18 mesi di affinamento e ottime potenzialità di invecchiamento. E l’anima di questa inizia tiva sono delle piccole cantine che hanno fatto sistema: Marco Sara, Perini, Pinat, Sara & Sara, Aquila del Torre e Genio.

Le condizioni pedoclimatiche permettono la coltivazione di vitigni autoctoni, già da tempi immemorabili, nonché la produzio ne di varietà provenienti da diverse zone europee, che qui si sono ben adattate. I vitigni autoctoni coltivati sui Colli Orientali del Friuli sono i bianchi Malvasia (Istriana), Picolit, Ribolla gialla, Friulano e Verduzzo; e i rossi Pignolo, Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino e Tazzelenghe.

Colli Orientali, Cividale del Friuli e Valli del Natisone

SECONDO GIORNO

I Colli Orientali del Friuli si estendono lungo la fascia collinare della provincia di Udine, in prossimità del confine con la Slovenia. Da sempre terra di vini, costitui scono una delle zone Doc dell’ampia area delle colline friulane, con un patrimonio vitivinicolo e agroalimentare di altissi ma qualità. Sono più di 2000 gli ettari di superficie vitata, la zona Doc Friuli Colli Orientali comprende, partendo da nord, i comuni di Tarcento, Nimis, Povoletto, At timis, Faedis, la zona est di Cividale, San Pietro al Natisone, Prepotto, Premariacco, Buttrio, Manzano, San Giovanni al Natiso ne e Corno di Rosazzo.

LA RICETTA

Il Frico morbido

Non esiste una ricetta codificata del Frico, piatto che rappresenta più di qualsiasi altro il profumo della Carnia e poi diffusosi in tutto il Friuli, le proporzioni degli in gredienti variano da famiglia in famiglia ma tutte condividono l’ingrediente centrale ovvero il formaggio che può essere di tipo Montasio, Latteria o di Malga. Ingredienti: Patate 1.3 kg, Formaggio Montasio 500 gr, Cipolla 1 e mezza Procedimento: tritare la cipolla molto sottile e farla soffriggere nell’olio. Sbucciare e grattugiare le patate nella grattugia a fori larghi. Si fa lo stesso per il formaggio, che può essere di diverse stagionature. Quando le cipolle saranno dorate si uniscono le patate e il formaggio, si aggiusta di sale e si mescola. Dopo circa 15-20 minuti si gira il Frico per farlo rosolare anche dall’altro lato a fiamma vivace in modo da far formare la crosticina croccante. Il Frico morbido va servito ancora caldissimo. Abbinamento: Refosco dal Peduncolo Rosso

Lasciamo la zona in direzione sud est ver so Cividale del Friuli, la Forum Iulii di Giulio Cesare che ha dato il nome alla regio ne stessa. Nella città capitale del primo ducato longobardo in Italia, patrimonio Unesco, è tutto un tripudio di meraviglie da scoprire: il Tempietto longobardo, il Duomo, il Museo archeologico naziona le, l’Ipogeo celtico, e il famoso ponte del Diavolo, che sovrasta il Natisone in uno dei suoi punti più belli.

rossi, il Refosco dal Peduncolo Rosso di Aquila del Torre e il Massale (sempre Re fosco) di Pinat. A chiusura il Piccolit di Pe rini e di Genio. Piccolit degni veramente di nota e caratterizzati anche in questo caso, seppur in maniera diversa, caratterizzati da quell’acidità già riscontrata nei bianchi che attenua le note grasse e dolci tipiche del vino e li rendono freschi e con una beva eccezionale. Da provare non solo a fine pasto con dolci o formaggi, ma anche a pasto o meglio ancora da soli, per goderne appieno!

16 CHeck-in • settembre 2022

I vini degustati

Il ponte del Diavolo | Cividale del Friuli

CHeck-in • settembre 2022 17

La storia di Dorbolò inizia negli anni ’30 nel forno di pane gestito da Antonia One sti, che per prima imparò l’arte e la mae stria di questo dolce. Lì sono nate le pri

E l’indirizzo di riferimento è Dorbolò a San Pietro al Natisone, ma andiamo con ordi ne, cosa è la Gubana? Un dolce tipico delle feste, non solo quelle comandate, ma anche matrimoni ad esempio, una delizia fatta di pasta lievitata dalla tipica forma a chiocciola. Il ripieno è gustosissimo, con uva passa, pinoli, noci e, a seconda delle ricette, grappa, sliwovitz, miele, frutta candita e mandorle

Primo ducato longobardo in Italia e dal 2011 Patrimonio dell’Umanità Unesco, Cividale del Friuli è un misterioso borgo ricco di leggende. Fondata da Giulio Cesare nel II secolo a.C. con il nome di Forum Iulii, da cui ha preso poi il nome tutta la regione, Cividale ha origini molto più antiche. In passato sono state trovate testimonianze risalenti al Paleolitico, al Neolitico e all’Età del Ferro. Ma fu con i Romani che la città cominciò a risplendere. Nel 568 d.C. arrivarono i Longobardi che la elessero come capitale del primo ducato longobardo in Italia. In seguito, la città è stata residenza dei Patriarchi di Aquileia. Successivamente Cividale passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia e, nel 1866, venne annessa al Regno d’Italia. Tra i monumenti da non perdere il Duomo di Santa Maria Assunta, costruito nel 1457 e riedificato, dopo il crollo, nel 1502, il Museo Cristiano, che ospita alcune testimonianze dell’arte longobarda, il Palazzo dei Provveditori Veneti, il Palazzo Comunale, edificio gotico costruito tra il 1545 e il 1588, l’Ipogeo Celtico, una serie di stanze sotterranee scavate nella roccia, il Tempietto Longobardo, contenuto nell’Oratorio di Santa Maria in Valle. Simbolo della città è il Ponte del Diavolo sospeso sulle acque del Natisone.

PATRIMONIO UNESCO Cividale del Friuli

Dopo un pranzo al ristorante Antico Leon d'Oro dove assaggiare affettati tradizionali, un ottimo frico, piatto simbolo della tradizione culinaria friulana, i Ravioli con prosciutto d’Osvaldo e crema di piselli e uno scenografico gelato mantecato al tavolo, ci dirigiamo verso nord lungo il cor so del Natisone alla scoperta di un’altra eccellenza regionale: la gubana

18 CHeck-in • settembre 2022

me gubane. La sua bravura era tale che nel secondo dopoguerra la signora Antonietta era soprannominata “Antonietta Hubanciarza” ovvero quella delle “hubanze” (gubane) e i contadini del paese por tavano da lei gli ingredienti del ripieno in modo che potesse deliziare tutto il paese. Le sue gubane erano sempre più cono sciute e nel 1955 decise di condividere il suo dolce con tutti, fondando la ditta Dor bolò Gubane.

Oggi la terza generazione di gubanieri (Jessica e Joelle) prosegue la tradizione di famiglia seguendo le ricette di nonna Antonietta e come allora, l'impegno si

La Gubana

La sera scendiamo verso sud costeg giando idealmente il confine sloveno fino a Corno di Rosazzo per una cena degu stazione da Adriano Gigante. Tema il Pignolo, moderatori Matteo Bellotto, con sulente dei Consorzi Friuli Colli Orientali e Ramandolo e Doc-FVG, autore e soprattutto grande amante della sua terra e Ben Little, autore, sommelier, degustatore irlandese, autore del libro "Pignolo Cultivating the Invisible"

concentra sulla scelta degli ingredienti per ricreare quel sapore che ha fatto uscire dalle Valli del Natisone la fama di questo delizioso dolce.

20

Dopo un doveroso preambolo nei bianchi di Gigante (Ribolla spumantizzato, Vigneto storico e Vigneto storico & Friends) si è passati al vero protagonista della serata con 5 annate, dal 2002 al 2016 (Valentino Butussi, Stroppolatini, Visintini, Specogna e Gigante). Un vino che al naso col pisce, non accarezza, deciso di sottobo sco con note di cuoio e spezie. Se il naso colpisce il palato è travolto da un tannino tagliente, complesso e raffinato, gioca ed evolve nel bicchiere ossigenandosi. Potenziale di invecchiamento impres sionante, il tutto supportato da una spalla acida e persistenza notevole. Non un vino piacione, un vitigno che predomina con la sua forza sullo stile di cantina. Dif ficile anche dedurre l'annata in una cieca. Il 2002 portava meravigliosamente bene la sua età e anzi giocando con i vini in de gustazione era praticamente impossibile stabilire l'annata.

Pignolo

IL VITIGNO

Autoctono a bacca nera, tipicamente friulano, il Pignolo ha origine sulle colline di Rosazzo (Ud). Il nome pare derivi dalla particolare conformazione del grappolo, serrato e compatto, che ricorda la forma della pigna. Testimonianza della sua storia antica sono le cronache del XIV secolo in cui viene annoverato tra le merci utilizzate per i pagamenti e tra gli omaggi di benvenuto ai forestieri importanti. Piuttosto delicato e sensibile all’oidio e alla filossera, sul finire dell’Ottocento era praticamente scomparso. È uno dei protagonisti del lavoro di recupero degli antichi vitigni friulani, iniziato alla fine degli anni ’70, quando le marze da innestare sono state trovate da Walter Filiputti presso l’Abbazia di Rosazzo, un filare quasi centenario miracolosamente scampato all’attacco della filossera. Nel 1983 venne incluso tra i vini della Doc Colli Orientali del Friu li, dal 2011 nella Docg Rosazzo. Il vitigno si presenta cespuglioso, quasi selvatico. Il vino, spigoloso in gioventù, può essere dimenticato in cantina per molti anni. Colore rosso rubino intenso con sfumature granata se invecchiato. Aroma delicato e complesso e col tempo si imprezio sisce di mille sfumature speziate. Pieno e rotondo con tannicità importante, perfezionata dal passaggio in legno e dall’affinamento in bottiglia. Un suggerimento: affiancarlo con i piatti della cucina friulana e ai formaggi stagionati tipici della regione.

Azienda Agricola Marco Sara Tel 0432 666066 Periniwww.marcosara.comGiancarlo Tel 0432 666242 Aziendawww.vinoperini.itagricolaMarco Pinat Tel 349 8125856 Sarawww.marcopinatvini.com&SaraAziendaagricola Tel 0432 666365 Aquilawww.saraesara.comdelTorre Tel 0432 666428 Aziendawww.aquiladeltorre.itAgricolaGenio Tel 340 784 5021 Adrianowww.facebook.com/aziendagenio/Gigante Tel 0432 755835 Ristorantewww.adrianogigante.itAnticoLeon d'Oro Tel 0432 731100 Dorbolòwww.anticoleondoro.eatbu.com Tel 0432 727052 www.gubanedorbolo.com SAPORI E DINTORNI Indirizzi utili Jessica e Joelle Dorbolò I Pignolo degustati Vigneti a Corno di Rosazzo

TERZO GIORNO Trieste, capitale del caffè

Si arriva infine al mare, a Trieste: molte le bellezze del centro da scoprire a piedi o in bicicletta, dai palazzi storici a piazza Unità d'Italia, affacciata sul mare, il castello, la Cattedrale di San Giusto, le chiese ortodosse, il borgo Teresiano, la città vecchia, la Barcola, il molo Audace e il porto vecchio, il Pedocin, la spiaggia della città… e ovviamente il caffè.

Piazza Unità d'Italia | Il municipio

Il Caffè degli Specchi

Già perché Trieste è una delle prime città europee in cui si aprono, nel Settecento, le "botteghe da caffè", che diventano subito i ritrovi cittadini preferiti per incontrarsi e discorrere di attualità. L'origine di questa abitudine è da collegare con il mondo asburgico di cui Trieste all'epoca faceva parte. Ma è stata la natura cosmo polita di questa città portuale a favorire lo sviluppo del rito del caffè tra tutte le cate gorie sociali.

E attenzione, che sia al banco o seduti a un tavolino affacciato su Piazza Unità, c’è un linguaggio specifico per ordinare il caf fè qui: vuoi un espresso? Devi chiedere un "nero". Lo vuoi con un po' di latte? Allora ordina un "goccia" o "gocciato". Quel

Savoia Excelsior Palace Tel 040 77941 Anticocollezione.starhotels.comCaffèSanMarco Tel 040 2035357 Caffèwww.caffesanmarco.comDegliSpecchi Tel 040 661973 Caffèwww.fb.com/CaffedegliSpecchiTommaseo Tel 040 362666 www.caffetommaseo.it Buffet Da Roby Tel 040 3720002 Bazzarawww.fb.com/buffetdarobytrieste/ Tel 040 767 849 www.bazzara.it GUSTARE TRIESTE Indirizzi utili

24 CHeck-in • settembre 2022

Il Caffè San Marco

Ancora oggi ai tavolini dei molti caffè si incontrano ragazzi che studiano, eleganti signore che sorseggiano i loro caffè, fa mosi scrittori, uomini d'affari che si concedono una pausa e, ovviamente, i turi sti, conquistati dal fascino di questi locali e dai loro ritmi rilassati. Il Tommaseo, il Caffè degli Specchi, il Tergesteo, il Caffè Stella Polare, il Torinese, l'Urbanis, il Pirona, l'Antico Caffè San Marco: locali in grado di rievocare più di un secolo di sto ria cittadina attraverso vicende che rac contano di cultura, invasioni, letteratura, libertà.

Buffet Roby

CHeck-in • settembre 2022 25

storante. Per veri appassionati poi si può decidere di pianificare un corso dedicato (sia per operatori di settore che coffe lo vers) da Bazzara, storica torrefazione trie stina che dal 1966 si dedica con amore al caffè in ogni sua espressione.

Da

lo che nel resto d'Italia è un macchiato a Trieste diventa un "capo", prova a chiede re "un capo in b", il macchiato ti verrà ser vito in un bicchiere di vetro!

E i caffè storici sono anche un’ottima scel ta per una pausa pranzo o una cena, tutti infatti hanno una cucina degna di un ri

Prosciutto cotto in crosta di pane con senape e cren

Altra peculiarità unica della città che non si può non provare sono i buffet, e qui sono una vera e propria istituzione, a qual siasi ora del giorno è possibile mangiare qualcosa di buono o il classico rebechin, l'aperitivo di tarda mattina

Non sono dei semplici bar, assomigliano in qualche modo ai bar de tapas spagnoli, al banco o al tavolo si beve birra o vino e si possono gustare bolliti, il prosciut to cotto in crosta di pane e servito con senape e cren, crauti e salsicce, la jota (zuppa invernale a base di fagioli, cavolo

Sono luoghi molto informali e casalinghi dove vengono serviti pochi alimenti ge nuini: tutti i possibili insaccati derivati dal maiale, vino del Carso, formaggio e uova sode.

Per informazioni: www.turismofvg.it

E a proposito di Carso, se vi avanza tem po il consiglio è di visitare le Osmize, tipici locali dell'altopiano tra Italia e Slovenia, dove si vendono e si consumano vini e prodotti tipici direttamente nei locali e nelle cantine dei contadini. Era infatti il 1784 quando l’Imperatore Francesco Giuseppe emanò un editto che consentiva ai contadini la vendita di prodotti che pro ducevano e chi voleva venderle doveva esporre una frasca, che lo segnalava.

cappuccio e maiale), il gulasch, la porzina (lesso di maiale, coppa o spalla con pan cetta affumicata, costine, würstel, cragno cioè una salsiccia del Carso a grana gros sa, cotechino, testina lingua di vitello, tut to cotto in "caldaia").

Trieste vista dal mare

28 CHeck-in • settembre 2022 Colli Orientali del Friuli Scoprire il territorioattraverso il vino Una visita nel profondo Nord-est è decisamente consigliata, anche perché in moltissime aziende produttrici di vino si può soggiornare e vivere esperienze magiche in mezzo alle vigne

Grappolo di Piccolit

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

B

Appunto a Corno di Rosazzo ha la sede, presso la Villa Nachini Cabassi, il Consorzio tutela vini Friuli Colli Orientali e di Ramandolo che rappresenta circa 200 soci che lavorano 1.891 ettari di vigneto dove vengono coltivate per il 74% uve

envenuti nel profondo Nord-est, benvenuti in Friuli. Solo Friuli, non Venezia Giulia, perché vi portiamo a fare un giro tra i Colli Orientali del Friuli, nella provincia di Udine. La denominazione corretta è Doc Friuli Colli Orientali con le sottozone Cialla, Refosco di Faedis, Schioppettino di Prepotto, Ribolla Gialla di Rosazzo e Pignolo di Rosazzo, con in predicato la prossima sottozona che sarà Savorgnano. Terra di montagne e colline, con poche pianure, che va da Tarcento a Corno di Rosazzo.

di Liliana Savioli

30 CHeck-in • settembre 2022

frendoci dei vini da meditazione e abbina mento con dolci ma anche formaggi.

Molte le varietà autoctone. La Malvasia Istriana, proveniente da Monenvasia in Grecia e portata dai Veneziani, ci dona un vino fresco, allegro e croccante con il classico retrogusto di mandorla amara. La Ribolla Gialla è un vitigno di difficile col tivazione: per poter dare il massimo deve essere coltivato in collina in luogo venti lato e limitarne la resa. Eclettica uva che ben si presta anche a lunghe macerazioni. Il Friulano (ex Tocai) è l’autoctono bianco per eccellenza, uva generosa con cui si produce l’omonimo vino, un bianco con una buona acidità, corpo leggero, ma non per questo meno scattante. Il Verduzzo Friulano, vinificato sia in bianco che in appassimento, ha come caratteristica princi pale i tannini che, anche se bianco, sono sempre presenti. E per ultimo, ma non per importanza, il Picolit, uva che ha diffi coltà di impollinazione, pertanto con una produzione bassissima. Avendo la buccia spessa ben si presta all’appassimento of

Grappolo di Refosco

Tra i rossi primeggia il Pignolo, così chia mato per la sua forma appunto a pigna. Uva dalla buccia spessa che si presta anche all’appassimento, infatti qualche azienda lo vinifica con uve in parte appassite crean do un vino potente, scurissimo, tannico e di grande volume. Il Refosco dal Peduncolo rosso, chiamato così perché ha proprio il peduncolo rosso, è un vino allegro, con un corpo limitato ma dotato di grandissima bevibilità. Il classico vino rosso da pane e salame. Lo Schioppettino, dalla buccia che “schioppa”, esplode, non ha un colore inten so, ma intensi sono i sentori e i gusti che emana. Classicissimo precursore è il pepe, nelle sue varie sfumature, che deve essere presente. Ci dona un vino con buone possi bilità di invecchiamento ma di ottima beva anche da giovane. Il Tazzelenghe prende il nome dall’espressione “tazza la lenghe”, ta glia la lingua. Sono i tannini i protagonisti di questo vino, prodotto in quantità limitata ma che offre esperienze sensoriali di livello.

bianche e per il 36% di uve rosse, per un totale di 23 varietà.

Parliamo anche della Tasting Academy, dove si possono prenotare delle degustazio ni, anche tematiche, delle diverse zone della Doc passando per le sottozone. Guidati dal competente e appassionato Matteo Bellot to entrerete nel magico mondo dei vini di questi luoghi, andando anche a conoscere cosa accade nelle vigne e come i microclimi influenzino le unicità del liquido odoroso.

I terreni sono composti dalla “ponca” chiamata anche “flysch” costituita da strati di argille calcaree, dette anche marne, e sabbie stratificate. Un terreno ricco di calcare e altri elementi che ne determinano il colo re, dal grigio al giallo per arrivare alle marne rosse della zona di Albana a Prepotto (Ud).

La realtà consortile è molto dinamica e propositiva, con a capo Paolo Valle e uno staff di pregio con idee innovative per dare agli associati strumenti moderni per svol gere la loro professione, in particolare per quanto riguarda la parte agronomica con il monitoraggio delle Tignole o quello del la Fenologia della vite e della fertilità reale con dati costantemente aggiornati.

La tasting academy

La Tasting Academy, abbiamo scoperto, si sta evolvendo. Ora ci sono dei dispenser che erogano 32 vini in degustazione divisi per varietà. Tra poco si parlerà solo di territorio e nelle macchine erogatrici i vini saran no divisi per “cru” per dare valore al luogo di produzione e poter apprezzare e riconosce re a fondo non solo la terra ma anche le con dizioni pedoclimatiche che rendo singolari e irripetibili questi prodotti.

Degustazioni per scoprire il territorio attraverso il vino

Il territorio del Friuli Colli Orientali è un’al ternanza di colline e pianure che godono di un’ottima esposizione per la coltivazione della vite, in questo caso è veramente un terreno vocato a questo.

I festeggiamenti per i 50 anni della denominazione dovevano svolgersi il 20 luglio 2020, ma causa Covid è stato tutto riman dato. Uno dei progetti sarà, si spera, quello di creare una cena in posto magico, a Civi dale sul Ponte del Diavolo. Sarebbe un even to splendido. Sarebbe bello poter replicare il pranzo offerto dai cividalesi, nei primi del 1400, a Papa Gregorio XII di ben 72 portate e servito con botti di Refosco.

Ma quali erano i cibi che erano nelle mense dei nostri antenati nel Medioevo? Ne trovia

Hanno il luogo, i dati e i muscoli per portare avanti questa iniziativa, anche per mettere a frutto l’enorme lavoro dello staff, durato 3 anni. In questo luogo sicuro per professionisti e appassionati si possono ora trovare tutti i dati di tutti i vitigni divisi per tipologia e per Comune e anno di impianto. Una banca dati eccezionale non della sola Doc Friuli Colli Orientali, ma di tutta la regione Friuli Venezia Giulia.

mo un’interessante spiegazione nella tesi di laurea in Scienze del turismo culturale redatta da Ylenia Lepore. Cosa mangiavano allora gli antichi cividalesi? Vivevano di pastorizia e caccia e coltivavano cereali e fave e rape e ovviamente la vite. Per gioco, ma neanche tanto, proviamo ad ipotizzare l’ab binamento di antiche pietanze ai vini oggi in commercio.

A spasso per cantine, per degustare e immergersi nella natura

Cominciamo dai primi piatti a base di zup pe di cereali, minestre, ravioli ripieni, risotti e timballi. Come zuppa la più famosa era la jota con le fave al posto dei fagioli, la pri ma attestazione risale al 1432 nei cividalesi quaderni del Battuti, a cui potremo abbinare una Malvasia Istriana di Vignai da Duline di Villanova del Judrio (Ud), una eccellen te piccola realtà condotta da due giovani di grande talento che, contattandoli telefonicamente, sono ben felici di far conoscere la loro filosofia di lavorazione, purtroppo a piccolissimi gruppi, avendo spazi di degu stazione ristretti. L’acidità delle rape fermen

32 CHeck-in • settembre 2022

Abbinamenti tra i vini e i piatti della cucina medievale cividalese

E con cosa abbiano i Cjalsons ripieni di erbe selvatiche? Ma certamente con un Sauvignon Prima Luce di Aquila del Torre a Savorgnano del Torre di Povoletto (Ud). Tra

tate unite alla dolcezza delle fave ben si ab binano al corpo elegante e scattante della Malvasia Istriana.

La minestra con il brodo di carne e le taglia telle, ovviamente fatte in casa, era il classico inizio pasto dei signori, a cui oggi abbinere mo un Sacrisassi Bianco di Le Due Terre, un uvaggio di Friulano e Ribolla, che nasce su una piccola collina nella valle dello Judrio. Solo 4 ettari di vigneto ma ben 2 tipologie di marne, sia quelle grigie che quelle rosse. I coniugi Basilicata, con l’aiuto della figlia Cora, sono ospitali e ben felici di accoglie re professionisti e appassionati nella loro casa. L’aromaticità e l’untuosità del brodo di gallina con la parte morbida delle tagliatelle trovano il matrimonio perfetto con la ric chezza e quasi opulenza di questo grande assemblaggio della zona di Prepotto (Ud).

Vignai Da Duline Tel 0432 758115 Aziendawww.vignaidaduline.comAgricolaLeDueTerre Tel 0432 713189 Aquilaiat.pub/3D2o0wuDelTorre Tel 0432 666428 Aziendawww.aquiladeltorre.itAgricolaRoberto Scubla Tel 0432 716258 Roncowww.scubla.comSevero Tel 0432 713340 Aziendawww.roncosevero.itAgricolaMoschioni Tel 0432 730210 Aziendawww.michelemoschioni.itAgricolaRonchi Tel 0432 731679 RoncSoreliwww.ronchidicialla.it Tel 0432 713005 www.roncsoreli.com LA CANTINE

Ecco arrivare, nella nostra tavola ideale la selvaggina, prima quella da piuma poi quella da pelo. Uno spiedo di uccelli con la loro polenta, fatta diventar croccante nel sugo dei pennuti, lo esaltiamo con un Merlot Riserva di Ronco Severo ubicato nella parte alta di Prepotto (Ud). C’è un unico problema quando si va a trovare Stefano Novello (“el paron de casa”). Si sa quando si arriva ma proprio non si sa quando si riparte! L’ospitalità nella sua casa sopra la cantina è proverbiale, come lo sono i suoi racconti fatti di storie ma anche di grandi insegnamenti. La croccantezza della pel le arrostita dei volatili e della polenta si rincorrono con la croccantezza di questo grande internazionale che ha trovato casa ideale in quel del Colli Orientali.

Per i secondi come non scomodare sua maestà il maiale. Ecco allora un arrosto di arista con le mele da abbinare a un Refosco dal Peduncolo Rosso Ronco del Bal bo di Petrucco di Buttrio (Ud). I filari sono curati amorevolmente, come figli, e crea no degli anfiteatri di struggente bellezza.

Non contenti ecco che arriva il gulasch di

34 CHeck-in • settembre 2022

piccole colline terrazzate si può anche sog giornare nel loro B&B che si trova proprio so pra la cantina e ovviamente degustare, con una vista spettacolare, i loro vini prodotti da uva coltivata biodinamicamente. Aromati cità con aromaticità, corpo con corpo, lun ghezza gustativa con persistenza, che gran de combinazioni di sapori!

Non ci facciamo mancare un risotto con i fegatini, sempre di pollo, e lo abbiniamo a un Verduzzo Cratis di Roberto Scubla di Rocca Bernarda a Ipplis (Ud). L’azienda si trova proprio sul cucuzzolo della collina con una vista che spazia a 360 gradi. Vale la pena di andare a trovare Robero Scubla, le sue storie affascinano come la location. Ma come, un vino passito con il risotto... Perché no? L’amarognolo dei fegatini, per contrasto, gioca a rimpiattino con la dol cezza di questo nettare prezioso.

Dolci sono le colline con il panorama verso la valle. Farsi condurre da Flavio Cabas, direttore dell’azienda, è un’esperienza da non perdere. La freschezza del Refosco ben contrasta la grassezza del maiale e la sensazione dolce delle mele giocano piacevolmente con i tannini ben torniti di questo autoctono di classe.

cinghiale con le prugne, a cui abbiniamo un Pignolo di Moschioni di Cividale del Friuli (Ud). Un’azienda a tutto tondo, dal vino all’olio fino all’ospitalità. Vale la pena di passare almeno una notte in questo pa radiso a due passi da Cividale, per poter entrare anima e corpo nei Colli Orientali. Tutto ha carattere, tutto ha morbidezza, tutto ha corpo in questo abbinamento di altissima classe.

Ultimissima preparazione, medievale ma ancora oggi ben presente nelle tavole di queste terre, sua maestà la Gubana. La

CHeck-in • settembre 2022 35

Consorzio tutela vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo �� 0432 730129 ��www.colliorientali.com

abbiniamo ad un Picolit di Ronc Soreli che potrete trovare in località Novacuzzo sempre in Prepotto (Ud). Un borgo intero contornato da più di 50 ettari vittati con la possibilità di soggiornare. Varie sono le re ferenze da degustare, c’è veramente tanto da divertirsi nello scoprire la differenza tra la collina e la pianura. Che dire se non che l’appassimento delle uvette sposa egre giamente l’appassimento di questo autoc tono incredibile.

Un pezzetto di formaggio per gradire? Ma ovvio... Arriva allora un ottimo forma di frant (formaggio rotto e rifermentato) che abbineremo con gran gusto a uno Schioppettino. Non uno qualunque, ma lo Schioppettino di Cialla di Ronchi di Cialla in quel di Prepotto (Ud). Azienda innovati va nella tradizione. Decisamente partico lari le loro degustazioni con la possibilità di scegliere qualunque annata fin dalla na scita dell’azienda. Qui si gioca tutto sulla qualità e quantità di pepe che è presente nel formaggio e nelle sensazioni organo lettiche di questo grande rosso.

Una visita in queste zone è decisamente consigliata anche perché in moltissime aziende produttrici si può soggiornare e vivere esperienze magiche in mezzo alle vigne!

Savorgnano del Torre UDINE Marco Pinat Azienda Agricola Genio Vino Perini Sara & Sara Azienda Agricola Moschioni ScublaAdrianoRobertoGiganteConsorzioTutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo Vignai Da DulineRonco Severo Le Due AziendaTerreAgricola Ronchi Marco Sara Aquila del RoncSoreliTorre Le cantine Scopri dove si trovano tutte le realtà vinicole di cui abbiamo parlato in queste pagine

• Il Pestìth, ottenuto dalla macerazione della rapa tonda dal colletto.

N

• La Pecora Carsolina, razza ovina storica mente allevata sul Carso.

• L'aglio di Resia, particolarmente adatto alla produzione di salumi.

• Il Formaggio di latteria turnaria, prodot to secondo l’usanza di mettere assieme il latte di più famiglie e caseificare colletti vamente.

• Il Pan di sorc, tradizionale di Gemona

• Il Saurnschotte, ricotta acida di Sappada.

• La Rosa di Gorizia, varietà locale di ra dicchio rosso

elle pagine precendeti abbiamo già incontrato molte produzioni di questa regione, dal Prosciutto di San Daniele Dop al Frico, la Gubana e i vini dei Colli. Ma le denominazione di origine e i pre sidi Slow Food non sono certo pochi. Il Montasio Dop, il Prosciutto di Sauris Igp, la Pitina Igp, la Brovada Dop e l'Olio Terge ste Dop (ultimo arrivato nelle denomina zioni regionali).

• La cipolla di Cavasso e della Val Cosa, di medie dimensioni, con il bulbo leggermen te appiattito e apice doppio o singolo.

Come dicevamo sono molti anche i presi di Slow Food:

• Le antiche mele dell’Alto Friuli, dieci va rietà coltivate con tecniche sostenibili.

Le agroalimentarieccellenze del Friuli Venezia Giulia

• Il Brovadâr di Moggio Udinese, fermen tato di rape simile alla Brovada Dop.

• Il Çuç di mont, formaggio prodotto con latte estivo delle vacche che pascolano in malga, stagionato fino a un anno.

38 CHeck-in • settembre 2022

• Il Miele di marasca del Carso che deriva dal nettare dei fiori di ciliegio canino.

• Il Pestàt di Fagagna, una conserva-con dimento pensata per conservare nel lardo i profumi e i sapori di erbe e verdure.

• La Radìc di mont, tenerissimo radicchio selvatico della Carnia

Il Prosciutto di San Daniele nasce dalle mani esperte di pochi mastri prosciuttai che attraverso una conoscenza antica e regole rigorose trasformano carne e sale in un capolavoro di gusto e delicatezza. È fatto solo con maiali nati, alle vati e macellati esclusivamente in Italia. La stagionatura avviene rigorosamente all’interno del territorio comunale di San Daniele del Friuli e si protrae almeno fino al tredicesimo mese dall’inizio della lavorazione. Ha una tipica forma “a chi tarra” ed è provvisto di piedino. Al taglio, la fetta si presenta di colore uniforme rosso-rosato, con striature di grasso di colore bianco. Il profumo è intenso, il gusto dolce e delicato. L’aroma è carat teristico e diventa più persistente con il protrarsi della stagionatura.

CHeck-in • settembre 2022 39

Prosciutto di San Daniele Dop Montasio Dop

Il formaggio Montasio trae il suo nome dal massiccio del Montasio, nelle Alpi Giulie. Nei suoi alpeggi veniva antica mente prodotto con caratteristiche uni che, grazie alla combinazione di tre fat tori fondamentali e molto particolari: il fieno, il latte e l'aria di quelle montagne. Oggi questa produzione si è diffusa nella pianura friulana, nelle vallate e nelle col line del Bellunese e del Trevigiano, nella pianura veneta compresa tra il Piave e il Brenta.

��

��

Ha caratteristiche diverse, a seconda della stagionatura. Il sapore, da morbido e delicato quando è fresco si fa via via più deciso ed aromatico. La pasta, da bianca compatta con una caratteristica occhiatura omogenea ed una crosta li scia ed elastica, con il passare dei mesi diventa granulosa e friabile con una cro sta secca e più scura.

Consorzio Tutela Formaggio Montasio Dop www.montasio.com

Consorzio del Prosciutto di San Daniele Dop www.prosciuttosandaniele.it

Prosciuttificio Wolf Sauris ��www.wolfsauris.com

Il tutto viene tritato e impastato con una concia di sale, pepe, finocchio selvati co o altre erbe, quindi pressata a forma appunto di polpetta, passata nella farina di mais e fatta affumicare; un tempo nel camino di casa (il fogher o fogolar), oggi in apposito affumicatoi dove rima ne 3-4 All’affumicaturagiorni.

40 CHeck-in • settembre 2022

Può essere commercializzato intero con osso, disossato o disossato e sezionato in tranci, ed affettato e preconfezionato. Presenta al taglio il colore rosso-rosato del magro, con la porzione grassa suddi visa in leggere venature interne ed un'ali quota periferica generalmente collocata tra il magro e la cotenna.

Il profumo è delicato ed il gusto è dolce, con una garbata nota di affumicato.

diProsciuttoSaurisIgp

Il grasso è di colore bianco candido o bianco-rosato.

seguono le fasi di asciugatura e stagionatura in locali a temperatura controllata; la Pitina è pronta per il consumo quando sono tra scorsi non meno di 30 giorni dall’inizio della lavorazione.

Associazione produttori Pitina Aps ��www.pitina-igp.it

La Pitina è un prodotto unico, una spe cie di “polpetta” fatta prevalentemente (dal 70 al 90 per cento) di carne magra di capra, pecora o montone (o di ungu lati selvatici: cervo, daino, capriolo) con l’aggiunta di grasso di maiale (minimo 10, massimo 30 per cento).

Pitina Igp

È un prosciutto crudo salato affumicato e stagionato per almeno dieci mesi ottenu to esclusivamente nel comune di Sauris da cosce fresche ottenute da suini nati, allevati e macellati nel territorio di determinate regioni italiane. Al completamento della stagionatura il prosciutto di Sauris si presenta intero, con osso.

Consorzio Olio Tergeste Dop www.tergestedop.it

��

��www.ersa.fvg.it

La “brovada” è una testimonianza della cucina tipica friulana. Gli ingredienti base sono le rape e la vinaccia. Si usano le rape bianche dal colletto vio la, che vengono sistemate in tini a strati alterni con vinaccia fino al riempimento del contenitore, l'ultimo strato detto “cap pello” è di vinaccia, sopra il quale sono sistemati dei pesi al fine di mantenere le rape immerse durante la fermentazione. La fermentazione dura circa due mesi e si conclude quando la rapa, tagliata a metà, presenta la parte più interna di un colore rosaceo e un sentore acidulo. Il periodo di presenza sul mercato va da ottobre ad aprile e può essere consumata cruda o cotta.

CHeck-in • settembre 2022 41

Brovada Dop Olio Tergeste Dop

Il suo apporto calorico è molto basso e il suo valore nutritivo è legato alla presenza di sali minerali, vitamine, zuccheri e oli ete rei; è priva di colesterolo e ricca di fibre.

Recentemente si è assistito ad un forte sviluppo della coltura se si tiene conto che, a metà degli anni ‘80, erano sola mente 11 gli ettari olivati in Friuli Vene zia Giulia, mentre oggi sono quasi 300, con un trend in progressiva crescita. L’o lio extravergine di oliva prodotto sul terri torio della provincia di Trieste è tutelato dal marchio di Denominazione di Origine Protetta Dop Tergeste che prevede un impiego predominante di olive di varietà Bianchera, l’ulivo è tutelato dalla Dop au toctono del Carso, ma si utilizzano anche percentuali diverse di Maurino, Carbona, Drobnica, Monticula. L’olio che si ottiene è piacevolmente aromatico, leggero e de licato, dall’identità caratteristica e viene commercializzato sia come monovarie tale ottenuto in purezza che come blend, dove le singole varietà sono rappresenta te in proporzioni differenti tra loro.

per

Ersa Agenzia regionale lo sviluppo rurale FVG

Dove mangiaree dove dormire Alcuni li abbiamo già conosciuti, altri li scopriremo nelle prossime pagine: ecco tutti gli indirizzi dove poter gustare la cucina di questa parte di Friuli Venezia Giulia o dove potersi semplicemente rilassare... Castello di Spessa HT Hotel Trieste Castello di Buttrio San Daniele TRIESTE Hotel San Daniele Prosciuttificio Bagatto L'osteria Di TancrediAdelia Di Fant Hiša DorbolòFranko Gubane Antico Leon d'Oro L'Argine a Vencò La PrimulaLaTorre di Spilimbergo San MicheleVitelloDOMENIS1898d'Oro Ronchi Rò La Subida | Trattoria Al Cacciatore Osteria Altran Caffè degliRistoranteSpecchiEgo Tommaseo Harry's Piccolo Bazzara Antico Caffè San MarcoBuffet Da Roby Gostilna Pri Lojzetu Agli Amici 1887 SavoiaPalaceExcelsiorTriesteCastello di Strassoldo

La specialità del ristorante è la cucina di pesce a cui vengono abbinati i prodotti tipici che rispettano il territorio del Friuli, senza però dimenticare i gusti autentici e raffinati delle altre cucine, dalle carni alle verdure in base alle stagioni.

el 2023 compirà 150 anni di attività. Stiamo parlando de La Primula, l’elegante ristorante, una stella Michelin, situato a San Quirino (Pn), nel magico territorio dei Magredi, incasto nato tra Pordenone ed Aviano, gestito da 1873 dalla famiglia Canton. Il camino ac coglie i visitatori nell’elegante e bella sala in attesa di gustare i piatti preparati con cura e rigore dallo chef Andrea Canton. La proposta enoica entusiasma per la scelta di etichette divise in vini del Friuli-Venezia Giulia, italiani e vini del resto del mondo.

44 CHeck-in • settembre 2022

La Primula Da 150 anni una famiglia unita in cucina

N

corso della sua storia il ristorante La Primula non ha mai abbandonato la cu

Il menu è à la carte, ma per compiere un vero percorso di gusto e scoprire la com plessa semplicità di preparazioni e abbi namenti si consiglia il menu degustazio Nelne.

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

lo chef sincronizzando il servizio in sala con l'uscita dei piatti. A dirigere questa orchestra gli esperti

Il locale è contemporaneo, ma conserva dettagli del passato, come il grande ca minetto centrale. Accogliente e caldo, con tavoli intimi e riservati, ma anche spazi ampi rinnovati in chiave design dedicati ai banchetti. Una saletta privata è disponi bile anche per convention.

Chi gestisce la sala ha un compito complesso: deve saper presentare il cibo e porgerlo in modo curato e accattivante, deve muoversi in modo discreto e silen zioso, ma deve saper anche dialogare con

sommeAndrea Canton

cina tradizionale friulana, ma attraverso l’innovazione portata da Andrea è riuscito ad ottenere il marchio d'eccellenza della Stella Michelin.

Tra antico e moderno

chette. Vini da ogni dove, con particolare privilegio alle realtà enologiche in cui il successo del vino è dato dal lavoro e dalla conoscenza accurata del territorio e delle tradizioni, dove la passione e il rispetto per la terra sono i cardini dell’azienda.

L’amore per la cucina di Andrea Canton

La "mission" della sua cucina è quella della chiarezza: sapori colori e forme devono risultare il più possibile distinguibili per far emergere al massimo l'essenza della materia prima. Cultore della territorialità e del le sue origini, ha elaborato uno stile in cui i piatti fanno intuire la radice tradizionale ma sono rivisti e reinterpretati in chiave contempora nea.

Astice, cavolo nero, yuzu, lemongrass

Ma non finisce qui. Lo stesso edificio ospita l'Osteria alle Nazioni, aperta nel 1993 per offrire maggiore scelta e opportunità culinarie ad una clientela sempre più va

Osteria alle Nazioni, cucina fresca della tradizione friulana

E dopo la cena? Il ristorante è dotato di un piccolo e tranquillo hotel con sei camere doppie, confortevoli ed accoglienti, circondato da un rilassante giardino con parcheggio interno. Le camere si affacciano sul giardino e dispongono di tutti i comfort necessari a garantire un eccellente soggiorno, sia all’uomo d’affari che alle famiglie, com presa la connessione Wi-fi gratuita. Su ri chiesta, viene servita la colazione all’italiana preparata da Lisa Rosset, moglie di Andrea, con dolci e marmellate rigorosamente fatte in casa, oppure la colazione continentale.

Hotel La Primula da 140 anni nel mondo dell'ospitalità

Nato e cresciuto in cucina con i suoi rumori e profumi, Andrea Canton si forma al seguito di Gualtiero Marchesi e al San Do menico di Imola. Forte dell'esperienza della allora rinomata Nouvelle cuisine, approda ancora giovanissimo alla conduzione del la cucina de La Primula, portandola molto presto a ricevere la Stella Michelin, ambito riconoscimento che detiene tuttora.

sta e con esigenze meno impegnative. Osteria tipica della città, è uno dei punti di riferimento per cittadini e turisti. Qui si mangiano le “cose di una volta” e non solo, servite con cura e attenzione da Emanuela Canton e circondati da opere di artisti friu lani, collezionate e talvolta commissionate negli anni dal nonno Roberto.

La Primula �� 0434 91005 ��www.ristorantelaprimula.it

La sala dell’Osteria alle Nazioni è caratte rizzata da uno stile leggero legato alla tra dizione, peculiarità che si ritrovano nell’ac coglienza e nell’attenzione rivolta ad ogni ospite. Le pareti della sala sono decorate con opere d’arte di pittori e scultori del Friu li-Venezia Giulia, tratto distintivo dell’Oste ria alle Nazioni che caratterizza il proprio legame con il territorio.

I menu dell’Osteria alle Nazioni parlano di tradizione in cucina attraverso particolari innovativi, resi e presentati con la massima cura e passione. Ricette tradizionali pro poste in base alla stagionalità, perfette per una serata tra amici o un pranzo di lavoro. Ad accompagnare ogni piatto viene propo sto il vino che più vi si addice.

Ristorante La Torre cucina al Castello di Spilimbergo

L’alta

L’arrivo di Marco Talamini

Frico morbido con la Regina di San Daniele

Lo chef applica con rigore la filosofia del tre, in modo che nel piatto non regni la confusione, con un solo elemento por tante e altri due che lo esaltano. E poi tre consistenze e tre sapori.

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Dall’anno 2000 entra a far parte del team anche il socio e chef Marco Talamini (socio Euro-Toques Italia) che, carico delle 2 Stelle Michelin di Asolo (Tv) e Padova, porta definitivamente la giusta impronta alla cucina della Torre, che negli ultimi vent’anni si è guadagnata un posto di prestigio nella ristorazione friulana e interna zionale.

Il ristorante La Torre di Spilimbergo apre i battenti, grazie a Stefano Zannier, nel lontano 1983 nella vecchia sede che ora è una prestigiosa enoteca, per trasferirsi nel 1992 al piano terra del Palazzo dipin to nel Castello di Spilimbergo, un castello medioevale del 1100; in quel momento nasce la collaborazione con il sommelier Massimo Botter, che con gli anni affina la conoscenza approfondita del territorio e riesce con capacità e bravura a instaura re con la clientela un rapporto di assoluta fiducia (affidatevi a lui e non ve ne pentirete).

angiare in un castello ha sem pre un grande fascino. Come nella pittoresca cornice del castello medievale di Spilimbergo (Pn), dove l’atmosfera romantica e la cucina moderna si uniscono alla location di grande impatto storico. Il consiglio, diciamolo subito, è prenotare il tavolo nella nicchia con vista panoramica.

M

Per chi si siede ai tavoli la prima volta, il consiglio è quello di provare i percorsi degustazione e entrare nella filosofia di cucina del ristorante che si basa principalmente sulla valorizzazione dell’ingrediente.

Nato a Cortina d’Ampezzo nel 1960, Mar co Talamini ha frequentato la scuola alberghiera di Falcade, sempre nel Bel lunese, per poi spostarsi da una cucina all’altra in lungo e in largo per l’Italia e l’Eu ropa. Nel 1987 torna in Veneto, dove apre ad Asolo il Ristorante Bacco Tabacco, che dopo nove anni gli varrà una stella Miche lin, confermata l’anno successivo (1997) nel nuovo ristorante di Padova.

Ma Talamini vuole allargare gli orizzonti e si mette di nuovo in viaggio. Vola alto e approda a Spilimbergo con alle spalle anche l’esperienza nelle cucine di Peck e di Sadler. Nel castello si è impegnato, passo dopo passo, a traghettare il locale a una ristorazione di livello superiore. Qui Talamini elabora una cucina di ricerca

50 CHeck-in • settembre 2022

che segue le stagioni. La carta è rinnova ta ogni cinquanta giorni mantenendo fissi tre piatti, che cambiano con la stagiona lità. Il castello

Il castello di Spilimbergo fu innalzato, per sorvegliare uno dei principali guadi del Ta gliamento, dalla famiglia di origine tede sca Spengenberg, giunta in Friuli intorno al XI secolo. I conti di Spilimbergo, che diedero il nome alla località, divennero ben presto molto ricchi e potenti. Ebbero importanti possedimenti, ma di lì a poco il loro casato si estinse e il nome sopravvis se solo in linea femminile. Scontri armati ebbero luogo nei secoli XIII e XIV; incendi

La calamarata alla Trevigiana con crema di zucca

e devastazioni provocarono più volte dan ni notevoli.

Sontuosi edifici si affacciano alla corte del castello in un armonioso dispiegarsi di stili, dal Romanico al Gotico, al Veneto del Rinascimento: fra di essi spicca il quattrocentesco palazzo dipinto dalle belle trifore gotiche e rinascimentali e dagli scenografici affreschi sulla facciata, attribuiti ad Andrea Bellunello, che lavorò a Spilimbergo fra il 1469 e il 1475.

Attualmente il castello di Spilimbergo è in parte proprietà privata e parte del Comune. Dell'antico borgo fortificato rimango no due torri e brevi tratti delle mura.

Accanto al castello, sorge l'edificio quat trocentesco che annovera eleganti fregi di Giovanni da Udine. Balconi gotici e rinascimentali inquadrano affreschi giovanili del Pordenone sulla facciata del "pa lazzo dipinto".

Ristorante La Torre �� 0427 50555 ��www.ristorantelatorre.net

La magia del passato al San Michele di Fagagna

D'altronde, il ristorante San Michele è, come la terra che lo ospita, luogo di in contro tra esperienze e mondi diversi con una forte connotazione etica in cui cucina Giuseppe Fornaca

Tartare di tonno, alici marinate e mandorle tostate

A

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

ccanto alle antiche rovine del ca stello e alla chiesetta intitolata a San Michele a Fagagna (Ud), in un edificio del XIII secolo, che fu probabil mente sede del corpo di guardia, oggi c’è un ristorante caratteristico e dal fascino unico: il Ristorante San Michele, regno dello chef Giuseppe Fornaca (membro di Euro-Toques Italia). Un luogo in cui i sapo ri si mescolano alla bellezza e la cultura si fonde col cibo. Basta pensare che du rante la settimana, a pranzo, la proposta accompagna il gusto degli ospiti in tanti "cicchetti" che conducono alla scoper ta di tradizioni antiche e radicate. Il San Michele è, infatti, è una fucina di cucine locali e della tradizione enogastronomica italiana.

Dalla mente creativa dello chef Giuseppe Fornaca nasce, infatti, la sinfonia culina

ria del ristorante San Michele: materie prime di altissima qualità, selezionate con l’attenzione che si dedica a chi si ama, diventano vivande ricche di sapore e di storia.

Spaghettone aglio, olio, peperoncino e tartare di gamberi

Come per la scelta dei piatti, infatti, deci dere cosa proporre in abbinamento è par te di un percorso di crescita personale e professionale dello chef e del suo colla boratore Adriano Tusini. È lui, infatti, a oc cuparsi di selezionare cantine e bottiglie,

Nel piatto Friuli e Piemonte

e sala diventano un unico ecosistema e in cui crescita personale, socialità e dialogo con il territorio si alimentano a vicenda. La ricerca di materie prime legate al territorio e alla stagionalità diventa invito per creare accostamenti inusuali, rivisitazioni di piatti tradizionali, piatti deliziosi della cucina italiana. Qui si fa spazio e si creano rapporti autentici con i produttori locali che diventano ospiti prima, e spesso fornitori dopo.

E così, ogni assaggio è intenso, esplosivo, entusiasmante. Lo chef abbina colori del

San Michele con deliziosi calici di vino a fare da contrappunto. Deliziosi, morbidi, croccanti, cromaticamente armoniosi e sorprendenti all’assaggio, i cicchetti del lo chef Fornaca non lasciano indifferen ti. Una selezione mutevole e raffinata di coinvolgenti antipasti e primi piatti ispira ti alla cucina semplice e genuina che si accostano a vini ricercati e scelti con la massima cura.

Dormire nella Casa del Vicario

a chi desidera restare nella zona più giorni. Chi ama il calore delle cose belle, chi è curioso di provare cibi nuovi, chi desidera circondarsi di attenzioni qui può prova re l’esperienza di un luogo che lascia un ricordo felice nel cuore. Un luogo senza tempo in cui la pace è più vicina.

Dopo numerosi interventi compiuti nei se coli poco è rimasto della casa originale se non la struttura, ma la scelta è stata quella di restaurare per dare nuova vita a un luogo antico. Legata alla gestione del Ri storante San Michele che dista pochi pas si a piedi San Michele Apartments am plia la proposta di star bene, non solo a tavola, ma offrendo ristoro e accoglienza

Ma non finisce qui. Per continuare a vivere la San Michele Experience si può sog giornare nella Casa del Vicario, a pochi metri dal ristorante. Da oltre mille anni esiste a Fagagna la casa del Vicario, fino dal 900 abitata dal secondo Vicario della Chiesa di Aquileia. Un luogo pieno di storia, tradizioni e antichi costumi che nei secoli è rimasto fedele alla sua origine di ospitalità.

Ristorante San Michele �� 043 2810466 ��www.sanmichele.restaurant

56 CHeck-in • settembre 2022 Agli CucinaAmicid’autoredifrontiera

a vita del ristorante Agli Amici, due stelle Michelin, di Udine è legata a filo doppio alla storia del territorio friulano ed è la storia di una famiglia e di generazioni diverse.

L

«Ogni giorno ci prepariamo quattro ore prima dell’arrivo degli ospiti, per accoglierli sempre come se ogni volta ci fosse un matrimonio, un motivo per celebrare, un’occasione speciale», questo il concet

Cucina assolutamente legata al ricambio naturale delle stagioni e alla materia prima, quella di Emanuele Scarello parte proprio dal prodotto, per svilupparlo ed esaltarlo in tutte le sue sfumature. Assieme a questa visione, uno sguardo non solo verso il territorio, ma anche proiettato all’esterno, grazie alla sete di cul tura e sapere che contraddistingue la filo sofia adottata a Godia. E così, due menu degustazione fissi, il Get Green, tutto ve getale, e il Gran Tour: storie e cuore d’Italia, dedicato alle grandi ricette del Paese, e l’ultimissimo menu che non solo inter preta il momento storico de Agli Ami ci, ma che traccia una nuova strada gastronomica: NuovaMente Agli Amici, la nostra tavola, l’energia, le sensazioni di questo istante Oltre alla possibilità di scegliere a piacimento i piatti tra i tre menu degustazione.

CLICCA QUI PER

Emanuele Scarello

NuovaMente Agli Amici è il nuovo menu degustazione studiato dalla cucina degli Amici durante L'ARTICOLO

I menu degustazione

COMPLETO

Tanti sono i piatti di Emanuele Scarello che hanno segnato la vita Agli Amici in oltre 20 anni di ricerca, sperimentazione e studio. Emanuele è fermo nella convinzione che «non bisogna mai fare un piatto fine a sé stesso. È fondamentale raccontare il perché, andare indietro, se necessario, e sfiorare il vissuto, la me moria». È il caso di Solo d’alghe, idea nata da una passeggiata d’inverno sulla spiaggia con il figlio Tommaso, durante la quale parlano del profumo del mare. Più indietro nel tempo, un altro piatto storico, che è rimasto iconico per molti anni, il Millefoglie filetto foie gras, con salsa di passito, un piatto di chiara ispi razione francese, di grande complessità, con l'aggiunta della salsa al Picolit. Ancora Friuli nella più recente Rosa di Gorizia, con miso bianco in scapece e limone salato. Il radicchio qui è servito crudo, con le sue pregiate foglie croccanti, e semplicemente spennellato di salsa.

.

Il percorso di NuovaMente si apre con il Dentice: Spugna di mare, brodo allo zaf ferano e alghe, per iniziare con dolcezza e sapidità, Gnocco soffiato (con la ventresca

STORIA

I piatti signature la pandemia. Una serie di piatti che ruotano attorno al concetto di sostenibilità Una mente nuova che pensa alla filosofia antispreco, all’uso consapevole del prodot to e a quello completo dell’intero animale, ad esempio, attraverso l’utilizzo di ogni singola parte, dalle ossa alle cosce, dal fi letto alle lische... Nella NuovaMente si ri trovano tutti i valori che sono nel dna della famiglia. Sostenibilità non solo etica, ma anche economica, dettata da un momen to storico pandemico in cui è imprescindi bile l’attenzione e la salvaguardia di tutta la filiera, continuando a creare circolarità economica e sostegno al territorio; non buttando via nemmeno una singola parte di prodotto, rendendolo ancora più nobile e al centro del piatto.

royale: petto con tartufo nero pregiato, jus gras (montato col grasso stesso del pollo) e gelato di fegatini, si chiude con lo Spiedino con coscia arrosto, anguilla affumicata e salsa all’arancio. I dessert sono sorprendenti e divertono per acco stamenti dolce-salato e note quasi affu micate: la Seda, la polenta con crema di mandorle e miele di favo celebra il piatto povero per eccellenza e lo rende nobile; il Topinambur unisce crema pasticcera, ge lato e corteccia di topinambur, e una deli cata pelle di maiale soffiata.

La conoscenza profonda dei piatti e della filosofia di cucina dello chef è condivisa dall’intera brigata di cucina, così come da tutti gli elementi di sala. Il servizio Agli Amici nasce da questa condivisione di intenti, data sia da Emanuele che da Mi

La sala e la cantina

e la coda del dentice) sfoglia di musetto, latte e cren. Prosegue con Crostacei: tre portate per un unico tema marino, con il Tortello di moleca, burro nocciola e cavol fiore, la Piadina con verdure fermentate e gambero rosa, il Cappuccino con latte di mandorla e crema soffice di mazzancolle. Aringa, invece, si divide in due piatti che utilizzano ogni parte del pesce: il cremo so primo coi Risoni di grano duro mante cati con brodo di aringa dorata e acqua di mare affumicata e la scenografica e fresca Nuvola ghiacciata di limone e ca viale di aringa, una meringa fritta nell’a zoto con su una pasta di limone salata e un sorbetto sempre di limone, completata col caviale. Il Pollo di cortile viene decli nato in tutte le sue parti e in tutte le sue “consistenze”, in un gioco di tecniche che mirano non solo ad amplificare la golosità dei piatti ma anche a sfruttare tutto il pen nuto. Si inizia dal Doppio Brodo all’amaro Nonino, per proseguire con Come una

Il Pollo

CHeck-in • settembre 2022 59

Ma anche il resto delle regioni italiane è bene rappresentato, dal Piemonte alla Sardegna, con felici incursioni nel biolo gico, nel biodinamico e nei vini naturali. Immancabile la Francia e la Champagne,

Il pairing sulla tavola de Agli Amici non è mai scontato e, se per predisposizione e gusto personale, la sommelier spesso sperimenta abbinamenti con i vitigni a bacca bianca, lo studio di abbinamento ai piatti della cucina spazia dai cocktail agli infusi, fino al Sakè.

Agli Amici 1887 0432 565411 www.agliamici.it

Per guidare una sala del genere c’è bisogno di autorevolezza come di sensibilità, di esperienza ma anche di curiosità e ri cerca, tutte doti che contraddistinguono Michela Scarello. Michela, sommelier Ais, si occupa anche della cantina de Agli Amici, che comprende tra le 800 e le 900 etichette e che ciononostante è in continua evoluzione e rotazione. Uno spazio importante dedicato ai vitigni e ai vini au toctoni, naturalmente, con i grandi bianchi del territorio e i piccoli vigneron.

oltre a una selezione di distillati e passiti: su tutti il prezioso e dorato Picolit, a cui è riservato un posto d’onore e con cui, tra l’altro, lo chef produce un panettone nata lizio in edizione limitatissima.

Il Crostacceo

chela, da un imprinting di “famiglia”.

��

Si tratta di un servizio giovane e prepara tissimo, coeso, in cui ci si confronta ogni giorno, non solo tra colleghi di sala, ma anche con la cucina.

��

60 CHeck-in • settembre 2022

Vitello d’Oro �� 0432 508982 ��www.vitellodoro.com

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

62 CHeck-in • settembre 2022

Vitello d’Oro, il pesce secondo il ristorante più antico di Udine

Qual è il ristorante più antico di Udine? È il Vitello d’Oro che dal 1849 offre alla sua clientela sempre più esigente e cosmopolita, una cucina di altissimo livello e, a discapito del nome, è il pesce la specialità della casa. Il menu del Vitello d’O ro mantiene infatti la tradizione marinara, con qualche proposta di piatti friulani rivisitati. Tra i piatti in carta, da non perdere il Risotto allo sclopit (silene), code di gamberi e la sua bisque e i Cjarsons della tradizione. Tra i secondi: il Fritto misto di pesce azzurro, gamberi, seppie e calamari e riduzione di aceto o la Tagliata di manzo. Si chiude in dolcezza con Un babà per Nonino (un insolito babà con la grappa Chardonnay barrique di Nonino) e il Tiramisù con savoiardo fatto a mano e senza farina, bagnato con caffè espresso.

CHeck-in • settembre 2022 63

64 CHeck-in • settembre 2022 friulanaEccellenzaDOMENIS1898

N

Utilizzando un segreto e antico metodo produttivo, nel 1898 Domenis distillava diverse materie prime: vinacce bianche, vinacce nere e frutta. La grappa realizzata

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

La storia di Domenis è emblema di come una materia prima considerata povera si sia evoluta nel tempo ottenendo straordinarie sfumature di gusto e regalando un pregiato nettare in grado di affascinare e conquistare. Oltre 120 anni di sapienza e maestria trasmessa nella qualità indiscuti bile dei suoi prodotti, in grado di rappresentare appieno l’eccellenza del Made in Italy nel mondo.

“Storica”: il perfetto connu bio tra gradazione alcolica e corredo di aro mi fa di questa grappa giovane un prodotto di immediato successo che consente a Do menis di imporsi come leader riconosciuto nel mercato dei distillati di alta gamma. L’azienda continua l’attività di miglioramento della tecnica di distillazione e nascono i pri mi prototipi delle acquaviti d’uva, recente mente riapprovate al mercato dei distillati. Silvano Domenis, presidente del Consorzio di Tutela Grappa Friulana nato nel 1975,

Nelinvestimenti.1986nasce

CHeck-in • settembre 2022 65

ata come “la Cenerentola degli spi riti”, la grappa ha ora raggiunto la pienezza del suo fascino rivelan dosi come la più aristocratica delle essen ze, parafrasando quanto scrissero Giusep pe Vaccarini e Cesare Pillon ne “Il grande libro della grappa” edito da Hoepli.

viene comunemente già chiamata “storica” per le sue superiori e particolari caratteri stiche organolettiche che la differenziano da tutti gli altri distillati del periodo. È pro prio in questo anno che i Domenis si stabiliscono a Cividale del Friuli (Ud) e l’avo Pietro Domenis fonda la distilleria che ini zia a distribuire i suoi prodotti nel territorio friulano. Il metodo di distillazione Domenis viene migliorato negli anni grazie ad ingenti

Nuovo corso all’insegna di alta qualità e innovazione

Il 2016 segna l’inizio di un nuovo corso per lo storico marchio Domenis® e per la prestigio sa distilleria di Cividale del Friuli, che torna protagonista del mercato dei distillati di alta qualità come “Domenis1898 srl”. Un nuovo corso nel solco della continuità e della tra dizione, a tutela e valorizzazione di quel pa trimonio di sapienza e di cultura distillatoria ultracentenaria della famiglia Domenis, ma

66 CHeck-in • settembre 2022

partecipa attivamente alla stesura del do cumento che il Consiglio europeo elabora nel 1989 ed è così che l’uso della denominazione “grappa” viene limitato unicamente ai distillati di vinaccia prodotti in Italia.

Nel 1998 l’azienda festeggia i primi 100 anni di attività di distillazione e presenta “Storica Nera”, la sua punta di diamante. Domenis spinge la sua arte creando “Secolo”, una grappa a 60°, omaggio al fondatore Pietro e risultato di una sfida vinta: creare un distillato armonico ed elegante, raffina tissimo e al contempo morbido e vellutato.

La modifica delle normative relative alla gui da su strada e le rinnovate esigenze del consumo portano all’aumento della domanda di prodotti di più moderato grado alcolico. È proprio così che le Monodosi Tascabili di Do menis rinnovano l’immagine del packaging dei distillati: le confezioni da 5 ml diventano un must per chi desidera l’agilità della qua lità. Mentre con la nascita di “Futura”, nelle versioni giovane e riserva, Domenis interpreta il nuovo trend nei gusti dei consumatori: distillati dal moderato tenore alcolico con traddistinti da impeccabile qualità.

Alla fine degli anni ‘90, inizia a crescere in Italia la sensibilità per una vita più sana e sostenibile e Domenis, particolarmente vi cina e attenta a questo aspetto, comincia a utilizzare anche vinacce di uve provenien ti da agricoltura biologica per realizzare le sue grappe. Nasce la Linea Biologica di Domenis, una produzione realizzata grazie alla collaborazione con selezionati fornitori di vinacce certificati, e i prodotti kosher, ottenuti secondo le antiche regole della religione ebraica.

con lo sguardo rivolto al futuro: nuovi prodot ti, nuovi mercati, nuove sfide.

Per il 120° anniversario l’a zienda presenta “LA120 pluripremiata, così come “ Tre Re”, preziose grappe in vecchiate barricate, “sovra ne” indiscusse della produ zione Domenis1898.

Il bere miscelato e dabottigliecollezione NOVITÀ

DOMENIS1898 �� 0432 731023 ��www.domenis1898.com

CHeck-in • settembre 2022 67

Il perfetto connubio fra tradizione e inno vazione ha infatti permesso di soddisfare i palati più esigenti e di dar vita non solo alle migliori grappe italiane - prodotti quali Stori ca®, Secolo, Domenis® Gold Edition Edition Picolit e Futura - ma anche ad alcuni gin, tra cui “Cividât”, il gin a 42° che espri me al meglio le particolarità del territorio di Cividale del Friuli, e liquori quali Storica Amaro, Storica Verde e Storica Sambuca, tutte ec cellenze riconosciute.

Dall’esperienza ultracentenaria di Domenis1898 nasce inoltre “Trittico”, la linea composta da prodotti premium dedicata soprattutto alla mixology. L’equilibrio degli elementi per la perfe zione del gusto ha permesso di ottenere “Bergamot”, un liquore intenso e fruttato dall’aroma fresco e gradevole, e “Queen Mary”, l’amaro ottenuto dall’estratto di semi di Cannabis sativa selezionati, ma anDomaz”, l’amaro a zero alcol, e gli ultimi arrivati, i Vermut Ros, Blanc e Rosé, già tanto amati dai bartender. Qualità e consapevolezza nel rispetto dell’ambiente si riflettono poi nelle referenze Bio, arricchite dall’ineguagliabile “Storica Nera Bio”, e in “Vegan”, la linea di prodotti vegani e biologici certificati da Vegan Society e Ccpb: la Grappa, di stillato dal gusto unico, Hazel e Cocoa, le creme vellutate, cremose e delicate, e Blueberry, il delizioso liquore al mirInfine, “Storica®”, disponibile anche in versione Barrique Millesimata, è celebrata dal talento di Romina Dorigo in un set di sei bottiglie, autografate e numerate, in edizione limitata, tutte da collezionare: l’esclusiva Enoteca Collection è in vendita nelle migliori enoteche e sull’e-shop dell’azienda (https://shop.domenis1898.com/).

68 CHeck-in • settembre 2022

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Hotel Castello di Buttrio �� 0432 673040 ��www.castellodibuttrio.it

Il Castello di Buttrio accoglie i propri ospiti con placida riservatezza e attenta ospi talità. Sorge sui dolci pendii dei Colli Orientali del Friuli, a Buttrio in provincia di Udine. Tutto è nato quando Alessandra Felluga, partendo dal progetto di recupero dei vigneti circostanti (vigne storiche che risalgono al 1933 e al 1942), decide di ridare vita alla dimora trasformandola in un boutique hotel. Oggi Alessandra con duce l’azienda vitivinicola e l’ospitalità con le sue due figlie, Maria Vittoria e Miche la. Camere eleganti e raffinate, unicamente arredate con tessuti pregiati e mobili antichi, spaziose e confortevoli, si affacciano sul giardino o sui vigneti di proprietà circostanti. Si possono scegliere le junior suite, le deluxe oppure le superior. A di sposizione degli ospiti anche la sauna e la piscina all’aperto con vista sui vigneti.

A Buttrio si dorme in un castello tra le vigne

L'Argine a Vencò Un piccolo ristorante di concampagnaunabuona stella

L

a scelta del luogo dove costruire la propria “casa” non è mai casuale. Così non lo è stato per Antonia Klugmann e il suo ristorante L'Argine a Vencò a Dolegna del Collio (Go), una stel la Michelin.

Antonia

te prodotti locali, senza però rinunciare a influenze esterne. Il menu proposto, in cui gli ingredienti proteici sono sapientemente bilanciati con quelli vegetali, cambia stagionalmente. Lavorare in campagna significa avere un profondo rispetto per il territorio e le sue origini. La prevenzione degli sprechi è, quindi, una priorità. Creatività e competenze tecniche sono impiegate per utilizzare

CHeck-in • settembre 2022 71

FrittataLumacheKlugmannbrasate.alleerbeemaionese CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Il Collio, pur essendo facilmente acces sibile, è un paesaggio straordinario rico perto da vigneti e boschi con dei corsi d’acqua splendidi. Si tratta di un territorio transfrontaliero che non termina con il confine di Stato, ma continua nella parte slovena, Brda. E L’Argine è in una piacevole zona incontaminata a ridosso del confine e al centro di due grandi aree a vocazione enologica, i Colli Orientali del Friuli e il più blasonato Collio, egregiamente rappresentati nella fornita carta dei vini.

L’Argine a Vencò è un piccolo ristorante di campagna che vuole avere il mondo come orizzonte. In cucina vengono utilizzati principalmen

ediCucinaterritoriosenzasprechi

Anguilla marinata e cotta nel succo di mela, riduzione di mela e spinaci

ogni parte degli ingredienti sia animali sia vegetali. Vengo no effettuati solo piccoli ac quisti mirati e il numero di ospiti accolti nel ristorante è limitato.

72 CHeck-in • settembre 2022

La cucina di Antonia, consapevole della sto ria di questo luogo, in terpreta e valorizza i prodotti che lo caratte rizzano, scegliendo di ri manere in una dimensio ne sostenibile e riducendo il più possibile gli sprechi

È possibile accompagnare il menu degu stazione con una proposta di 6 vini che rappresentano il territorio: la terra che da Trieste sale sul Carso percorre il confine con la Slovenia e poi arriva alle pendici delle Prealpi. In alternativa c’è una sele zione di sei etichette provenienti dal resto d’Italia e dall’Estero.

Ma, come abbiamo detto, L’Argine è una “casa”: «Quando abbiamo costruito L’Ar gine abbiamo pensato fosse importante che gli ospiti del ristorante avessero la possibilità di sperimentare in tutta tran quillità la nostra cucina - spiega Antonia Klugmann - Le 4 camere matrimoniali di cui disponiamo, moderne ed essenziali, sono perfette per rilassarsi dopo un pran zo o una cena».

L'Argine a Vencò �� 0481 199 9882 ��www.largineavenco.it

Ma la chef cerca di accontentare tutti i clienti e per questo propone anche una piccola carta.

I menu degustazione sono il modo mi gliore di sperimentare la cucina. Sono un vero e proprio stimolo per lo stomaco e la mente. Per potersi esprimere e diventa re un'esperienza del gusto, devono esse re provati nella loro interezza e condivisi dall’intero tavolo.

CHeck-in • settembre 2022 73

Il bed and breakfast è riservato agli ospi ti del ristorante. Al mattino si inizia con un box colazione con qualche pasticcino fatto in casa dalla chef. Ma dal venerdì alla domenica mattina è possibile opta re per la colazione gourmet, servita nella sala del ristorante.

Dormire a L’Argine

Ana Roš

La Slovenia da due stelle Michelin

Hiša Franko

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Sin dall’antichità, l’alimentazione nel Posočje è stata costituita da carne e lattici ni, pertanto in menu si trovano una gran quantità di formaggi e dei derivati di latte. La cucina di Hiša Franko ha, infatti, stretti legami con la comunità di raccoglitori, pastori, casari, cacciatori e pescatori. Si trova in una zona ricca di trote, selvaggina, peco

CHeck-in • settembre 2022 75

C

arattere forte, determinato ed estroverso, di contagiosa simpa tia, Ana Roš, cuoca due stelle Michelin al ristorane Hiša Franko di Capo retto, in Slovenia, è capace come pochi di far riflette tutta questa sua personalità nella sua cucina e nelle proposte di un lungo menu degustazione, dove i piatti hanno sapori intensi e decisi, senza mez ze misure.

Piatti, che sorprendendo a ogni boccone, conducono in un seducente viaggio che parte e arriva nella sua Valle dell'Isonzo, ma che durante il percorso attraversa mezzo mondo: dall'America all'Asia pas sando per l'Africa.

La storia e la filosofia di Hiša Franko sono ben amalgamate con le tradizioni e il territorio della regione di Posočje. Un terri torio che può essere ostile e remoto ma di una bellezza da togliere il fiato. Situata ai piedi di montagne torreggianti, pascoli d’altura verdi e a pochi passi dal fiume di verde smeraldo Soča, Hiša Franko tramite la sua cucina propone solo il meglio che la natura ha da donare in tutte le stagioni.

re, capre, frutta e piante selvatiche che ogni gior no sono incorporate nei piatti.Lacucina di Hiša Franko ha stretti legami con i produttori locali e utilizza ingredientiesclusivamentelocaliefre schi. «Per quanto riguarda erbe, piante e funghi selvatici ci rivolgiamo al nostro raccoglitore Miha che ci porta settimanalmente tutto quello che raccoglie nell’arco della mattinata nei boschi, prati e paludi circostanti - spiega- Collaboriamo anche con la nostra dolcissima erborista Loredana che ci prepara miscele di tè e tisane fatte in casa, le quali sono perfette per ogni mo mento della giornata».

prodotti ittici marini provengono da una cooperativa di pescatori di Marano Lagu(Ud). I pescatori di fiducia propongono ad Ana un grande assortimento di pesce, crostacei e/o molluschi freschi di giorna ta. Il manzo e i latticini arrivano da pascoli d’altura nei dintorni di Zatolmin, mentre nei

Spiedino di carote, fiori di magnolia selvatica, spezie Panch Phoron

La trota arriva dall’associazione di pesca tori Ribiška družina Tolmin. Poiché la spe cialità in questo territorio è proprio la trota marmorata, questa specie protetta slovena avrebbe potuto estinguersi se non fosse stato per i membri di quest’associazione che hanno scoperto una delle ultime colo nie nel fiume Zadlašcica.

- Cuci nare è simile alla pittura, e se mi togliete i colori, con Mochi nespolaZemljanka,caramellata, grani soffiati

che cosa posso dipingere? Se vuoi vera mente assaporare la vera espressione del la mia cucina, lasciati andare e lascia che ti serviamo il nostro cibo, senza limiti».

piatti contenenti carne di capra utilizzano solo la capra di Drežnica, l’unica razza au toctona caprina della Slovenia.

«Per quanto riguarda la verdura, cerchiamo di essere autosufficienti grazie al nostro orto situato proprio dietro la casa, tut tavia, spesso ci rivolgiamo alla nostra rete di agricoltori e produttori locali», conclu dono. «Ai miei occhi, la cucina è una simbiosi di tre elementi: il territorio, la stagionalità e la Rošaffermadellopersonalitàchef-Ana

I vini e formaggi di Valter

Il formaggio è un ingrediente chiave dell’a limentazione nel Posočje. Valter è stato però il primo a far stagionare il formaggio nostrano Tol minc ottenuto dal latte crudo vaccino con risultati a dir poco straordinari. Essendo figlio di un ristoratore, Valter

lo a Hiša Franko nella sua amata cantina.

Le camere

78 CHeck-in • settembre 2022

«Quando sono veramente a terra, affaticato ed esausto ma devo essere ancora attivo, apro una bottiglia di Organic Anar chy che mi riporta su fino al cielo. In questo stato se bevessi un bicchiere di vino convenzionale mi stancherebbe ancora di più», conclude Valter.

Foto del serivizio Suzan Gabrijan Franko +386 5 389 41

Hiša

��

20 ��www.hisafranko.com

ha sempre sognato di avere una cantina dei vini e dei formaggi propria. Ora il suo santuario sotterraneo svolge un ruolo importante a Hiša Franko. «Mi divertono i vini pazzerelli - spiega - Credo che il mio corpo reagisca bene a essi. Sono ottimi per la digestione, aiutano a depurare il cor po e non mi rendono nervoso come i vini convenzionali».

Nella cantina dei vini si trovano alcuni vini naturali d’annata sloveni prima ancora che diventassero così rari e pregiati. Nella cantina dei formaggi si scoprono invece la ricotta dolce fermentata e i formaggi Tol minc stagionati addirittura fino a 5 anni. Un importante elemento della cantina dei formaggi è proprio il formaggio di fossa: Valter porta il formaggio in Emilia-Roma gna a maturare per 4 mesi per poi riportar

Hiša Franko non è soltanto un ristorante ma non è nemmeno un boutique hotel. Ci troviamo di fronte ad un’ex-taverna di campagna del XIX secolo che ospita tre generazioni della famiglia Kramar-Roš, le quali dormono sotto lo stesso tetto degli ospiti. Dieci camere matrimoniali sono state aggiunte nel tempo e sono a dispo sizione degli ospiti che dopo aver cenato non vogliono mettersi subito al volante ma preferiscono trascorrere una bella dormita riposante. Tutte le camere dispongono di un bagno privato con doccia, solo due ca mere hanno anche la vasca idromassag gio.

rete per il territorio Ospitalità, cucina, vino e ambiente i punti di forza di questa struttura che si sviluppa al confine con la Slovenia a Dolegna del Collio (Go). Un ristorante fine dining e 5 camere, circondate da 2 ettari di vigneto

80 CHeck-in • settembre 2022 Ronchi Rò

L'agriturismo che fa

L’agriturismo, un casolare in pietra ristrutturato, si sviluppa in questo angolo al confine con la Slovenia, a Dolegna del Collio (Go), a un’ora da Trieste e pochi minuti da Cividale del Friuli. La struttura offre un ristorante fine dining e 5 camere, circondate da 2 ettari di vigneto a 150 metri sul livello del mare.

Fares Issa

king, convinti che sia fondamentale creare una rete virtuosa, un circuito in grado di va lorizzare l’intera area.

«Il nostro sogno è creare una rete con tutto ciò che offre il territorio, dare suono e colore al silenzio, trasmettere all’avventore la voce del Collio», racconta Fares Issa. Api coltura, massaggi, passeggiate a cavallo, foraging, tutte attività proposte in collabora zione con aziende partner selezionate con cura e con cui Ron chi Rò ha stretto un forte legame.

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Per Ronchi Rò l’obiettivo è uno soltanto: valorizzare il territorio. Attraverso un racconto coerente fatto di profumi, sapori, panorami, ma anche di persone, esperienze e vini. Il Collio friulano offre colline tutte da scoprire, una cucina variegata che strizza l’occhio alla tradizione oltre confine, un confine soltanto burocratico ma non geografico e culturale. Per questo Fares e il suo staff hanno compreso l’im portanza della cooperazione e del networ

“Benvenuti nel Collio e in Friuli Venezia Giu lia” e “Come posso aiutarla?” sono le frasi che sentirete al vostro arrivo, un benvenuto da cui traspare la filosofia del luogo e del suo staff. «Vogliamo accompagnare gli ospiti attraverso le esperienze che noi e il nostro territorio offriamo, prenderli per mano e far scoprire loro questa terra stra ordinaria», racconta Fares Issa, il mana ger-chef-ingegnere siriano che da poco più un anno porta avanti questo progetto, che costituisce l’universo di Ronchi Rò.

R onchi Rò è una tenuta-agriturismo immersa nel verde, tra le colline del Collio e i suoi boschi, una terra di confine affascinante, famosa per i suoi vini che, attraverso i vigneti, dipingono una geografia antica e unica al mondo.

Attività e aziende partner

Maison de charme

Le camere, spaziose e piacevoli, sono concepite per regalare momenti di relax agli ospiti. Semplici ma curate in ogni dettaglio, offrono servizi che vanno oltre la gestione di un agriturismo e si avvicinano a quelli di una “maison de charme” come, per esempio, il riordino giornaliero della camera. Dalle finestre rosse la vigna appare delicata e romantica, un bosco infinito e la Slovenia all’orizzonte.

OSPITALITÀ

Il piccolo ristorante, accogliente e cal do, offre ristoro ed esperienze a circa

Ricotta, spinaci e formadi Frant Agriturismo Ronchi Rò �� 371 4295269 ��www.ronchiro.it

Vigna bio in produzione

12 ospiti nella sala interna con cucina a vista, mentre nella bella stagione l’area esterna può ospitare circa 20 coperti

A questa esigenza di racconto si lega il pro getto Wine. «Ci siamo accorti che c’è tanta domanda e poca offerta, molti chiedono di assaggiare vini e di fare degustazioni ma spesso le aziende non riescono ad accon tentare tutte le richieste o a coordinarle nei momenti di massimo lavoro. Noi, in collaborazione con tutti i produttori, vogliamo dare la possibilità di godere del territorio e dei suoi vini portando il Collio dentro Ronchi Rò». In quest’ottica, la vigna che ab braccia l’agriturismo - che presto arriverà a due ettari - è stata rimessa in produzione e convertita al biologico, per offrire agli ospi ti il suo frutto. La produzione di Ronchi Rò è molto piccola, e così vuole restare, mentre l’obiettivo più ambizioso è di far assaggiare il Collio intero promuovendo un circuito tra le aziende del territorio

Spesso lo chef accoglie gli ospiti in salot to, davanti al focolare, per un aperitivo o una semplice chiacchiera, prima di pas sare a tavola. La cucina di Fares Issa è chiara, semplice, pulita, gustosa e stagionale. Scivola veloce nella tradizione friulana con un guizzo di contemporaneità; gusti netti, ben definiti ma al contempo delicati, in un equilibrio indomito di sapori.

Una linea di cucina pulita

Oltre il

84 CHeck-in • settembre 2022

stellatoristorantec’èdipiù Benvenuti a La Subida

interessanti della regione, la Trattoria al Cacciatore, una stella Michelin, l'Osteria della Subida, con una proposta giornaliera anche a pranzo con ricette classiche della tradizione friulana, e l’ospitalità in un suggestivo borgo immerso nel bosco.

CHeck-in • settembre 2022 85

Chi

La famiglia saprà guidarvi con simpatia e generosità tra erbe di campo, rane, funghi,

è alla ricerca dell'autentica tradi zione gastronomica friulana deve assolutamente fare tappa a La Subida, la casa della famiglia Sirk a Cormons (Go) , immersa in un incantevole paesaggio collinare punteggiato di vigneti che custodisce uno dei ristoranti più

La Subida a Cormons è la casa della famiglia Sirk. Custodisce il ristorante la Trattoria al Cacciatore, una stella Michelin, l'Osteria della Subida e l’ospitalità in un suggestivo borgo immerso nel bosco Zlikrofi CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

86 CHeck-in • settembre 2022

Trattoria Al Cacciatore, la stella di casa

La storia del ristorante Trattoria al Cac ciatore inizia negli anni 80 con JoŠko Sirk e la moglie Loredana, che decidono di tra sformare l’osteria di famiglia in un punto di riferimento gastronomico del territorio. Negli anni il locale si trasforma con l’aggiunta di contemporaneità e tecnica in cucina - grazie all’arrivo dello chef Alessandro Gavagna, membro di Euro-To ques, e matura uno stile personale nella gestione della sala, contraddistinto da cura dei dettagli, garbo e calore nell’accoglienza grazie alla gestione di Tanja e Mitja Sirk

Il ristorante Trattoria al Cacciatore diven ta presto un luogo che accoglie clienti

da tutta Italia e dall’estero e le principali guide di settore hanno premiato e confer mato negli anni, con riconoscimenti, alla costanza e al percorso portato avanti dal la famiglia Sirk. Tra cui l'ambita stella Mi chelin nel 2007. Tra i piatti da non perdere l’iconico Stinco di Vitello arrosto nel vecchio forno del pane, presentato e affettato in sala e servito con le patate in tecia.

Alessandro Gavagna

radicchi, pesci di fiume, polenta e selvaggina, per nominare solo alcune delle leccor nie del menu, e a godere appieno di una na tura e un paesaggio unico nel suo genere.

L’Osteria La Preda è, invece, il luogo dove fermarsi per un boccone informale e gustoso, con un menu di cucina da tutti i giorni, piatti e spuntini pensati sia per il consumo in Osteria che per l’asporto, e la vendita dei prodotti di alta qualità e artigianalità - confezionati e al taglio - dei fornitori e amici de La Subida.

Osteria La Preda

Nellefamiliari.dimore

L’Osteria è anche bottiglieria, con una proposta di oltre 150 etichette di vino, dal Collio e dal Friuli-Venezia Giulia e una mescita di vino al bicchiere con alcu ne chicche dall’Italia e dal mondo pensate da Mitja Sirk.

La Subida Country Resort Trattoria al Cacciatore �� 0481 60531 ��www.lasubida.it

fra loro, ma simili nello stile rustico e nella presenza di alcuni elementi che riportano alla civiltà contadina, sono pensate per accogliere due persone o piccoli nuclei

Ma non finisce qui. Da un borgo contadino costruito nel 1981 e immerso nel bosco e dal sogno di JoŠko di creare un’at mosfera calda e curata, nasce l’ospitalità a la Subida. Immersi nella natura, circon dati da attenzioni. Si può scegliere tra le Case e le Dimore. Le case, tutte diverse

si respira un lusso arcaico e accogliente. Cura dei dettagli, pace, i co lori e i suoni del bosco: le Dimore regala no un’atmosfera unica e fuori dal tempo, un’esperienza autentica di contatto con la natura senza rinunciare al comfort.

Atmosfere

e buon

omance is in our nature”: romantica è l’essenza stessa del Castello di Spessa di Capriva del Friuli (Go), che con la sua inconfondibile silhouette svetta sulla cima di una piccola altura, nel cuore del Collio goriziano, terra di grandi vini e antica storia. Immerso nel verde di un magnifico giardino all’italia

“R

na, circondato dalle vigne della tenuta a cui dà il nome, il maniero d’origine medievale fu per secoli dimora dei signori della nobil tà friulana e triestina.

88 CHeck-in • settembre 2022

Fra i suoi illustri ospiti (da Lorenzo Da Ponte, il celebre librettista di Mozart, a Ema nuele Filiberto d'Aosta), ci fu anche Giacomo Casanova, che - ospitato dall’allora proprietario Conte Luigi Torriani - vi trovò ri settecentesche vino: benvenuti al Castello di Spessa CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Tra vino e golf

Tutt’attorno, i vigneti dell’azienda vinicola che produce pregiati vini Doc Collio e Isonzo, e il campo da golf a 18 buche il cui tracciato s’intreccia con le vigne. Nel sot tosuolo del castello si visitano le cantine, dove ha luogo l'affinamento dei vini pro dotti dall'omonima azienda, famosi fin dal Duecento. Sono le più antiche e scenogra fiche del Collio e si sviluppano su due livel li: quello superiore risale al periodo medie vale, il secondo, che si trova a 18 metri di

fugio e tranquillità per scrivere e ne apprez zò grandemente i vini, che definì nelle sue Memorie “di qualità eccellente”. Un susse guirsi di nobili signori e illustri personag gi hanno segnato la storia e la vocazione all’ospitalità del castello, oggi cuore di un elegante Golf Wine Resort & Spa, realizzato dagli attuali proprietari, la famiglia Pali.

CHeck-in • settembre 2022 89

balconate ornate di statue: 10 tappe scan dite da una sorta di pagine di libro in ferro battuto, dove sono incise frasi di Casanova sull’amore, le donne, l’amicizia, la vita.

Icona di raffinata ospitalità italian style, il resort è fra i simboli più conosciuti e ap prezzati del bon vivre e dell’ospitalità del Friuli Venezia Giulia, terra di confine dove si sono incontrati e intrecciati, in uno stra ordinario melting pot, mondo latino, slavo, germanico. Per omaggiare il suo più illustre ospite, nel parco storico che circonda il ca stello è stata tracciata una romantica pas seggiata letteraria fra alberi secolari, bersò,

Varia è anche la proposta culinaria proposta dai 3 ristoranti del resort. La Tavernetta al Castello - Ristorante Gourmet: dalla ma gia del Collio e del vicino Adriatico arrivano sulla sua tavola terra e mare, vigne e orti,

un mondo di sapori e profumi esaltati dalle sapienti mani dello chef Antonino Venica e della sua brigata.

Il Gusto di Casanova - Bistrot del Castello: situato in una deliziosa saletta affrescata all’interno del castello, Il Gusto di Casanova è un piccolo Bistrot dall’atmosfera intima e riservata, dove viene proposta una straordi naria selezione di prodotti del territorio proposti in un'inedita veste contemporanea.

90 CHeck-in • settembre 2022

Accoglienza fra le vigne

Completa l’offerta del resort La Boatina, lo canda con camere a 3 km dal Castello, con 5 stanze arredate in stile rustico e La Saletta del Gusto, informale ristorantino.

Il resort offre la possibilità di pernottare in quattro strutture, ciascuna con un proprio stile ben definito. Nel castello si alloggia in ariose camere e suites arredate con mobili del Settecento e dell’Ottocento italiano e mitteleuropeo, con eleganti dettagli d’epoca che si combinano con discrezione con i più moderni comfort. Le altre stanze si trovano in antichi edifici della tenuta.

Hosteria del Castello: si affaccia con il suo verdeggiante dehors direttamente sul cam po da golf. Atmosfera sobria e informale ma di classe, è ideale per un pranzo veloce e stuzzicante

profondità, è un bunker militare realizzato nel 1939, ideale per temperatura e umidità a custodire le barriques.

Castello di Spessa Golf Wine Resort & Spa �� 0481 808124 www.castellodispessa.it

��

Vinum Spa, vino e grappa alleati di benessere

CHeck-in • settembre 2022 91

è dedicato alla Grappaterapia, con trattamenti dall'azione antiossidante,

Le proprietà benefiche dei principi attivi delle uve e del vino sono alla base dei trattamenti e dei cosmetici della Vinum Spa, interamente dedicata alla vinoterapia. Ricavata nella zona delle antiche scuderie all'entrata del Castello, si articola su 2mila mq, con piscine ed idromassaggio circolare panoramico esterno con vista sui vigneti. I trattamenti sono effettuati con cosmetici naturali agli estratti di uva e di vite creati appositamente per il Castello di Spessa Golf Wine Resort & Spa, così come l’olio di vinaccioli e al mosto d'uva per i massaggi, lo scrub corpo ai semi di vinaccioli, il fango antiage al mosto d'uva, il profumo d’amUnbientecorner

antinfiammatoria e tonificante, che si con cludono con una degustazione di grappa prodotta con le vinacce della tenuta.

CLICCA QUI PER

L’hotel ha camere eleganti e accoglienti, ampi spazi percorsi dalla luce e dal ver de, linee sobrie, stanze personalizzate che si accordano a ogni temperamento e curate nei più piccoli dettagli. I colori sono quelli della natura, i boschi, il Carso, i cieli e le acque di un territorio unico. Grandi e ariose finestre sono affacciate sugli scorci più belli del borgo e diventano veri e propri elementi decorativi. Tutte le camere sono climatizzate e con accesso wi-fi gratuito, dotate di tv a schermo piatto, cassaforte, minibar, bollitore per tè e caffè. Nella Ht Spa c’è tutto quello che serve per rilassarsi: sauna finlandese, bagno turco, doccia emozionale con colore e musica, vasca idromassaggio e quattro percorsi wellness, tutti personalizzati. Si può anche prenotare la spa in esclusiva.

L'ARTICOLO COMPLETO Ht Hotel Trieste �� 0481 1980888 ��www.hthoteltrieste.com

Hotel Trieste a Gradisca d'Isonzo, come una casa in un borgo

92 CHeck-in • settembre 2022

Al Castello di Strassoldo di Sopra dove il tempo si è fermato

94 CHeck-in • settembre 2022

Arredi d’epoca, atmosfere country chic, accoglienza di classe: nel Castello di Strassoldo di Sopra (Ud) si può pernottare in cinque eleganti e raffinate case va canza self catering, ricavate dalla ristrutturazione di antichi edifici collocati nel suo parco. Il maniero, con il gemello Castello di Sotto, è il cuore dell’incantevole borgo della Bassa Friulana a cui dà il nome, entrato da poco a far parte dell’asso ciazione dei Borghi Più Belli d’Italia: un unicum di grande bellezza ed antichissima storia, a due passi dalle cittadine Unesco di Palmanova e Aquileia e dal mare di Grado. Il castello è anche visitabile in occasione di due incantevoli manifestazioni, “Magici intrecci primaverili” (weekend delle Palme) e “Magici intrecci autunnali” (terzo weekend d’ottobre), che quest’anno si terrà il 14, 15 e 16 ottobre. QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

CLICCA

Castello di Strassoldo di Sopra �� 328 7956140 ��www.castellodistrassoldo.it

inalmente, qualcuno che dice le cose come stanno, che non vende fumo e che rompe quella stucche vole aurea di magia attorno alla cucina. Il suo nome è Guido Lanzellotti, è il patron dell'Osteria Altran di Ruda, in provincia di Udine. Siamo nell'estremo est del territo rio friulano, a due passi da Trieste e dal confine di Stato. Lanzellotti ha uno humor

dissacrante, che non può non piacere: «Siamo in campagna - dice - sin da quando abbiamo aperto abbiamo un orto che ci suggerisce i menu. Ma quale sosteni bilità e valorizzazione delle materie prime, è per forza di cose così. Cuciniamo solo con quello che ci regala la terra, altro non possiamo e non vogliamo fare».

Lo stile semplice è autentico, la stella Michelin arrivata nel 2003 non ha fatto salta

96 CHeck-in • settembre 2022

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

F

Osteria Altran Autenticità friulana fuori dalle mode

Rapporto stretto con lo chef

re grilli per la testa. Lanzellotti ammette che il locale, da quel mo mento è sempre rimasto così Quindici coperti, non di più, per curare come fa un padrone di casa, i propri ospiti. Chi arriva da queste parti assume le sem bianze di un pellegrino in cerca di una so sta durante un viaggio. Perché l'ambiente favorisce la sensazione e perché il calore al locale lo danno i camini al 70%.

Lanzellotti sorride quando gli si chiede quale sia la filosofia della cucina. «Quando sento parlare così - dice - mi viene da ridere. Se proprio dobbiamo dare una definizione alla nostra cucina, possiamo dire che è una cucina personale. Carne e pesce arrivano dai nostri "vicini di casa", che sono davvero vicini. Abbiamo l’orto, lo usiamo, ma usiamo di più i contadini vici ni; il nostro vicinato coltiva, coltiva e anco ra coltiva».

Vitello al burro rosso, spugnole, GallinafotodiravioliverduraFabrice

In cucina l'operatività è nelle mani di Alessio Devidè che di Lanzellotti è amico da 30 anni, da prima che nascesse il loca le. Il patron ha costruito l'Osteria Altran su misura per le doti dello chef. Un lusso non da poco a cui molti dovrebbero guardare. Lanzellotti è un patron vecchio stile però, non c'è piatto che venga messo in menu che non passi dal suo palato. In realtà questa è più una fama, che altro.

CHeck-in • settembre 2022 97

Cibo, ma non solo. Il modo di essere di Guido si riflette anche nel locale. «Leggo anche quando dormo», dice lui. Ed è per questo che dall’inizio di quest’anno c’è una saletta all’interno del ristorante adibita a biblioteca. Qualche poltrona, un divano, un camino e raffiche di libri di cucina che chiunque può sfogliare in una sosta di relax. Può accadere che si accomodino i clienti in attesa del tavolo o per il dopoce na, ma Lanzellotti sogna che questo ango lo diventi un luogo dove chiunque possa

«Ammetto - dice - che se qualcosa piace a me, piace a quasi tutti. Inizialmente sembrava un ordine (e in effetti lo era), poi però è diventato un rito piacevole. Con lo chef, ci sediamo insieme, assaggiamo e decido (ride ndr.)».

venire - senza necessariamente cenaresorseggiare un buon calice di champagne e poi andarsene, magari stuzzicando qual cosa che esce dalla cucina.

A proposito di vino. Lanzellotti è un po’ an ticonformista, ormai lo si è capito, ma non vaneggia e sa bene dove vuole arrivare. La carta dei vini secondo lui è corta, ma ha una caratteristica. «Abbiamo inserito vini del nostro territorio ovviamente, ma ci sono anche etichette tedesche, francesi, insomma vini che in pochi conoscono e che i clienti, magari, sono incuriositi nell’assaggiare. Perché se un friulano vie ne da noi, non cerca sempre il vino friula no che beve ogni giorno».

tro, la tavola è il luogo del ritrovo e l’oste colui che serve in maniera sacra.

Osteria Altran �� 0431 969402 ��www.osteria-altran.eatbu.com

Un luogo diverso insomma, dove si torna davvero indietro nel tempo. Non solo per ché si è in un’osteria autentica, ma perché c’è uno stile autentico dove il cibo è al cen-

perNeiPriGostilnaLojzetupiattil’amorelaValledelVipava

Padrone di casa Tomaž Kavčič, a suo agio sia con la carne sia con il pesce… al cliente la scelta. Ma che si preferisca uno o altro (o un mix tra i due) la proposta è sempre di livello. Il tutto accompagnato da ottimi vini, in particolare provenienti dai territori che si incontrano arrivando al ristorante.

N

Una storia quella del Gostilna Pri Lojzetu che e` arrivata alla quarta generazione, dopo una lunga storia di famiglia. La locanda e` stata menzionata per la prima volta nel 1897, quando era gestita da Mici

CHeck-in • settembre 2022 101

Stiamo parlando di Gostilna Pri Lojzetu, nel palazzo Zemono, proclamato anche il miglior ristorante sloveno 2020 dalla gui da Gault & Millau. Ricavato nelle ex stalle e nelle cucine dell’antica casa, un tempo abitata da nobili veneziani, il ristorante è, infatti, una location romantica e suggesti va, con pareti e soffitto in pietra e l’ottimo servizio.

e suo marito Lojze. Rilevata dal figlio Lojze e dalla moglie Valerija, che hanno studia to alla scuola di cucina del monastero prima della Seconda guerra mondiale, è poi passata a sua figlia Katja Kavčič, e Katja ha coltivato la cucina di Vipava e alla fine l’ha portata al livello della migliore locanda della Slovenia. Tutti coloro che hanno mangiato i piatti di Katja a Lojzet nel villaggio di Dornberk sono usciti dalla locanda come rinnovati. Tuttavia, oltre ai sapori armoniosi e Benvenuto alla Vendemmia Tomaž Kavčič

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

el Carso sloveno, poco fuori Vipava, in una dimora di origini seicentesche, c’è un ristorante che merita la sosta. Ma non semplicemente per la stella Michelin. Anche per la storia e l’atmosfera che racchiude.

La carta è, infatti, un tripudio di vini locali: copre tutte le regioni vinicole della Slovenia, concentrandosi sui vini della Valle di Vipava, sul (Brda) Collio Sloveno e sul Carso Sloveno. Non manca comunque una selezione più ampia di vini prestigiosi da tutto il mondo, con preferenza di vini Lofrancesi.chef

La filosofia culinaria di Tomaž Kavčič

Oggi Tomaž Kavčič, famoso come poeta dei gusti, delle tecnologie di cottura e degli ingredienti migliori, è il degno successore Lo chef ama profondamente la Valle del Vi pava, e si vede: nei suoi piatti è condensa ta la ricca tradizione gastronomica locale. Ma se nel menu non si dimenticano di certo le origini, i piatti non sono “chiusi” nella Valle di Vipava, ma guardano al mondo.

Le tecniche di preparazione usate in cucina sono semplici, tradizionali e innovative, ma hanno tutte qualcosa in comune: nessuna cambia il gusto delle materie prime

PancettagiovanidiMangalicacottaincrostadiargilla

Da Gostilna Pri Lojzetu del Castello di Zemono si prendono davvero cura degli in gredienti e della loro freschezza in base alla stagionalità e alla purezza dei sapori.

sofisticati della Valle del Vipava, Katja ha aggiunto ai suoi piatti qualcosa di unico: la sua anima.

Sebbene ci sia la carta, il consiglio è quel lo di scegliere uno dei diversi menu degu stazione accompagnato dai vini locali.

Tomaž Kavčič è conosciuto in Slovenia come uno dei pionieri del movi mento Slow Food. Con la sua fama internazionale ha portato in Slovenia l’associazione europea dei

L’obiettivo però è sempre chiaro: la ricerca e la conoscenza degli ingredienti e l’attenta preparazione, per fare in modo che i sapori originali rimangano invariati in tutto il loro sapore, la loro bellezza e armonia. E per dimostrare all’ospite che c’è stata una mano amorevole che ha lavorato per lui.

Pizza

ristoratori Jre (Jeunes Restaurateurs d'Eu rope) che lo ha nominato chef europeo più innovativo. È membro delle associazioni Le Soste e Chaîne des Rôtisseurs e da anni anche il più impegnato ambasciatore della Valle del Vipava. Come instancabile innovatore è anche il partner indispensa bile del più grande festival culinario della Valle del Vipava I sapori della Valle del Vipava che ogni anno viene ospitato dal pa lazzo Zemono.

al cucchiaio Gostilna Pri Lojzetu �� +386 5 3687007 ��www.prilojzetu.si

104 CHeck-in • settembre 2022 Le 2 stelle di Metullio illuminano il salotto vista mare di Harry’sTriestePiccolo

T

stile promettono grandi emozioni. Al pia noterra della struttura spicca il ristorante, due stelle Michelin, Harry's Piccolo.

rieste, nella centralissima piazza Unità d’Italia, uno dei luoghi più belli d’Europa, il Grand Hotel Duchi d’Aosta, insieme agli altri splendidi edifici, fa da cornice alla piazza che si affaccia proprio sul mare, godendo di una posizio ne strategica e suggestiva dove fascino e

Creato e lanciato nel 1972 da Arrigo Cipriani del famoso Harry’s Bar di Venezia, il brand Harry’s ha saputo mantenere nel tempo il suo fascino e la capacità di creare un’atmosfera inconfondibile

Davide De Pra e Matteo Metullio

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO Siamo in piazza Unità d’Italia, piazza grande per i triestini, dove Matteo Metullio guida il ristorante con un’idea ben precisa in mente: “ricerca della qualità senza limiti geografici”

CHeck-in • settembre 2022 105

Km vero

Matteo Metullio, classe 1989, è il più giovane chef ad aver conquistato le 2 stel le nella guida Michelin. Umile e sempre con i piedi per terra si contraddistingue per l’amore e il rispetto per gli ingredien ti che utilizza nelle sue creazioni. Dopo la decisione forte di lasciare il ristorante “La Siriola” in Alta Badia, nel punto più alto del successo, Metullio è tornato nella sua Trieste, non solo dove ci sono i suoi genitori ma anche la sua nuova famiglia: «Torno a fare il papà!», aveva detto.

Una filosofia unica che, nata a Venezia, ha preso vita piena e propria nella straor dinaria città di Trieste, dove oggi Harry’s rappresenta a pieno titolo un marchio che è sinonimo di eccellenza enogastronomi ca in tutte le sue espressioni.

Italia a Tavola lo ha raggiunto per approfondire la sua idea di cucina

Tortelli di parmigiana di melanzane

Tra i capisaldi della filosofia del ristorante ce n’è uno che sta particolarmente a cuo re agli chef Matteo Metullio e Davide De Pra: il km vero. Nel viaggio enogastrono mico proposto si fondono elementi autoctoni e ingredienti lontani, terra e mare; con la costante ricerca della qualità senza limiti territoriali, come una nave pronta ad esplo rare nuovi mondi.

Pensieri che illustro nel mio Spaghetto freddo a km 4.925, il cui nome riassume la distanza tra il mio ristorante e le aziende che mi riforniscono le materie prime. Ho e abbiamo la fortuna di fare un mestiere creativo, e per questo non ci devono esse re né vincoli né schemi. Dev’essere libero.

Dire un piatto che più mi rappresenta è dif ficile, sicuramente ce ne sono una serie che mi portò dietro e che hanno fatto par te del mio percorso. Ma se proprio doves si scegliere un piatto forse gli spaghetti al pomodoro sono la cosa con cui mi emo ziono sempre e mi piace far emozionare.

Per me la cucina è stare assieme, condivi dere e divertirsi. Spero che la mia cucina emozioni.

CHeck-in • settembre 2022 107

Dal palato al cuore

Il territorio è fondamentale, soprattutto, se come lo vedo io per territorio si intende Italia e qualche passaggio fuori, la filosofia del “km-vero” insomma la qualità senza limiti territoriali.

«All’inizio stuzzica e incuriosisce. Nel mezzo, seduce e stupisce. Alla fine, emoziona e rapisce. La passione per il cibo che esprime il nostro menù e che vogliamo condividere con voi è fatta di innamoramento e amore. È il gusto di sapere, noi e voi, che mangiare è piacere per il palato, e anche una questione di cuore». Que ste sono le parole che si leggono all'inizio del menu dell'Harry's Piccolo. E una volta seduti al tavolo, magari dopo un ottimo Lumache, trota e le sue uova, alloro, pane raffermo, cocco, curry

Cos’è per te la cucina e cosa dovrebbe rappresentare il tuo piatto?

Qual è il piatto che più ti rappresenta?

Quanto sono importanti il territorio e gli ingredienti che selezioni per le tue creazioni?

to fondente, fondo croccante profumato al caffè Illy e ricoperta da una glassa luci da al cioccolato. Piccolo 040 660606

Harry's non è solo Piccolo, è anche bistrot, bar e pasticceria e qui vi segnaliamo la Torta Barcolana, una deliziosa bavarese alla nocciola, cuore cremoso di cioccola

aperitivo accompagnato da un cocktail, siamo pronti per affrontare questo viaggio di gusto.

��www.harrystrieste.it

108 CHeck-in • settembre 2022

��

Harry's

Due i menu degustazione, Mare… Mare… Mare… e L’Incontro (percorso creativo degli chef Metullio e De Pra). Tra i piatti da non perdere segnaliamo Lumache, trota affumicata e le sue uova, pane raffermo, schiuma di cocco e curry, i Tortelli d’anatra alla “pechinese”, burro d’arachi di, arancia candita, zafferano, l’Harrysotto (risotto, acqua di pomodoro, plancton, acciughe, basilico, capperi).

Torta Barcolana

Savoia Excelsior Palace Il fascino immutatodel grand hotel

CHeck-in • settembre 2022 111

I

stata data ai dettagli: dai cuscini cifrati ai rulli imbottiti, dalle applicazioni di nappe e frange che arricchiscono le tappezzerie al pregiato marmo dei bagni, ogni minimo particolare crea ambienti lussuosi che ispirano una calma e una serenità impe riale. Arredate in stile classico con accenti contemporanei, materiali eleganti e pregiati e tappezzerie con fresche tinte pastello, le camere dell’hotel sono un'oasi accogliente di lussuosa tranquillità in cui lasciarsi cullare di fronte alle onde del mare. Alcune dispongono di una terrazza da cui godere di uno splendido panorama sul Golfo di Trieste e sul Castello di Mira mare e consumare una suggestiva cola zione.

L’hotel offre una vasta gamma di servizi ideati per rendere ancora più piacevole e rilassante la permanenza a Trieste, tra cui servizio in camera 24 ore su 24, garage (servizio Valet), connessione Wi-Fi, con cierge e palestra. L'hotel dispone inoltre di una tranquilla biblioteca, perfetta per leggere, rilassarsi e ascoltare musica, ma anche per un incontro informale o un tran quillo aperitivo.

Ma è nelle sue suite che il Savoia Excel sior Palace esprime al meglio il fasto del suo passato. Con affaccio sullo splendido panorama del golfo e ambienti di pro porzioni generose, le suite sono dei veri e propri appartamenti. Arredate con raffi nata eleganza e un mix di elementi classi

l Savoia Excelsior Palace TriesteStarhotels Collezione è un maestoso hotel 4 stelle con vista mare che affaccia su Riva del Mandracchio, situato di fronte al Palazzo dei Congressi e alla stazione marittima e adiacente a un lato di Piazza dell’Unità d’Italia.

Le 144 camere e suite del Savoia Excel sior Palace sono state recentemente rinnovate e curate nel décor, nei servizi e nel comfort. Particolare importanza è

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Savoy Lounge Bar

ci e moderni, ogni dettaglio è studiato per offrire il più lussuoso comfort in un conte sto di assoluta eleganza.

Savoia Excelsior Palace

112 CHeck-in • settembre 2022

Il bar Savoy Lounge è uno dei bar più rinomati di Trieste, con il suo soffitto a forma di conchiglia, i preziosi arredi e le grandi vetrate che si affacciano sul Golfo di Trieste. In un'atmosfera elegante e ac cogliente il bar offre una carta di cocktail dal carattere internazionale, spaziando dal classico Martini al più contempora neo Cosmopolitan, vini al bicchiere, gene ralmente di produzione locale, ed un’accu rata selezione di distillati dove spiccano alcune riserve di Cognac, Whiskey e Grap pe, accompagnati da una prelibata sele zione di stuzzichini.

Sale meeting con vista

Strategicamente posizionato sul lungo mare, poco distante dal centro di Trieste,

il Savoia Excelsior Palace è la location ideale per organizzare meeting, matrimo ni o altri splendidi eventi sia privati che di business. Le 9 spaziose sale, con dimensioni che partono dai 29 mq per ar rivare a oltre 240, offrono spazi per ogni genere di evento: dal meeting di lavoro al congresso, dagli eventi business a quelli privati come ricevimenti di nozze, cocktail party o feste di gala.

Trieste �� 040 77941 ��collezione.starhotels.com

La lista dei vini è uno scrigno di gioielli dell'enologia basata soprattutto su etichette che privilegiano vitigni autoctoni e piccoli produttori del Collio italiano e sloveno, tutti da scoprire.

RISTORANTE guardandoCenare il mare

La zona lobby, realizzata sul lato che affaccia sul lungomare ed inondata di luce naturale grazie alle ampie vetrate, accoglie il Ristorante Savoy, luogo ideale per consumare un pasto leggero all’ora del pranzo o una raffinata cena con menu à la carte alla sera. Il ristorante offre una cucina creativa con gemme della tradizione locale, dove l'alta qualità della materia prima e una particolare attenzione nella selezione dei fornitori sono sempre alla base della realizzazione dei piatti.

Nel suo menu, lo chef Andrea Stoppari, triestino doc, 37 anni di cui la metà trascorsi nelle cucine dei migliori alberghi italiani, privilegia piatti a base di pesce e prodotti stagionali, tra cui spiccano la Tartare di branzino con guacamole allo zenzero, la Julienne di seppie nostrane su spuma di patate viola e asparagi verdi e la Cotoletta di vitello impanata con patate alla paprika, in omaggio al passato austroungarico di Trieste. Ottime le paste fatte in casa che si alternano alla pasta di Gragnano della più classica tradizione del Sud, sempre ac compagnate da salse d’ispirazione mediterranea. Interessante e golosa l'offerta di un’irresistibile varietà di dolci fatti in casa.

114 CHeck-in • settembre 2022 Tommaseo Ottima cucina nel caffè più antico di Trieste Il Caffè Tommaseo è stato aperto nel 1830 e fu la culla del pensiero irredentista nella seconda metà del ‘800 e negli anni precedenti la Prima guerra mondiale. Fu anche il primo caffè della città a servire il gelato

di Leonardo Felician

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

A

Foto del servizio: Cynthia Beccari

l Nicolò Tommaseo, linguista, scrittore e patriota nato a Se benico in Dalmazia e morto a Firenze è ricordato da una lapide all’in terno della basilica di Santa Croce, ac canto alle tombe dei più grandi italiani come Michelangelo, Galileo, Foscolo, Alfieri. A lui è intitolato, con un ritratto a olio e una bacheca di sue opere e ricordi, il Caffè Tommaseo, il più antico di Trieste, aperto nel 1830 e culla del pensiero irredentista nella seconda metà del ‘800 e negli anni precedenti la

116 Caffè Tommaseo �� 040 362666 ��www.caffetommaseo.it

Il saluto della cucina è un bocconcino di tonno fritto agli agrumi su un letto di caviale di melanzana. Oltre a capesante gratinate, ostriche, scampi e gamberi rossi crudi, tra gli antipasti si trovano il polpo croccante cotto a bassa temperatura su spugna di prezze molo accompagnato da chutney alle ciliegie e salsa bernese e la triglia alla scapece con provola affumicata, con salsa di zucchine e ristretto di triglia. Il più originale dei primi piatti sono le creste di gallo fatte a mano con il ripieno mediterraneo di olive, capperi, acciughe accompagnate da piccole vongole con ragù di lupini. Originali sono le proposte per i secondi di pesce con il rombo brasato accompagnato da una terrina di foie gras e nespole e il tonno cotto e crudo accompagnato da spinaci e caviale di melanzane.

La grande ristorazione è arrivata al Tommaseo con l’avvio della nuova gestione dal primo settembre 2021 ed è stata affidata a un’affiatata coppia di chef napoletani: Salvatore Marino e il suo vice Antonio Buonocore. I piatti sono accompagnati da un’ac curata scelta di vini prevalentemente del territorio e in particolare del Carso triestino, come il Friulano dell’azienda Primosic o la Vitovska di Zidarich.

Creste di gallo alle vongole

In duecucinacuochi napoletani

Prima guerra mondiale. Fu anche il primo caffè della città a servire il gelato, come ri corda con affetto in una lettera del 1953 a un’amica il grande poeta triestino Umberto Saba, una delle voci più originali del ‘900.

Il ristorante è nato nel 2012 dalla passione e dalla capacità del suo titolare Roberto Ubaldini che dopo una dozzina d’anni di esperienza alla corte di grandi chef in Sardegna, Cortina e Trieste, ha deciso di coronare il sogno di una vita ed aprire un ristorante tutto suo, dove pochi collaboratori fidati come il bergamasco Michele Bertoli, che lo affianca in cucina, insieme a una ristretta brigata bastano per portare avanti un’attività che negli anni si è fatta conoscere a Trieste e fuori. Il menu propone piatti della cucina italiana rivisitati in chiave moderna e creativa. Da provare la tartare di branzino al Bloody Mary, risotto con scampi e tartufo o lo spaghetto alla chitarra con vongole e bottarga di muggine.

di Leonardo Felician

Ristorante Ego �� 333 6894992 ��www.egoristorante.com

118 CHeck-in • settembre 2022

Ristorante Ego a Trieste, cucina di mare in un luogo intimo e vivace

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Bavarese alle olive con gelato al Grana Padano 12 mesi

redici ristoranti lombardi di alto livello divente ranno testimonial degli abbinamenti d’eccellen za tra Grana Padano e i vini lombardi promossi da Ascovilo. Questo l’obiettivo del progetto di Italia a Ta vola intitolato “Nati per stare insieme: Restaurant Week Ascovilo-Grana Padano”, che prevede un calendario di appuntamenti, dal 21 settembre 2022 al 31 gennaio 2023, per gustare un temporary menu studiato ad hoc degli chef. Il menu speciale si potrà ordinare fino ad esaurimen to dei prodotti e sarà costituito da 4 portate - antipa sto, primo, secondo, dessert - realizzate con tre di verse stagionature di Grana Padano: 12 mesi, 18-20 mesi e 30 mesi. In abbinamento alle portate e alle diverse stagionature di Grana Padano, saranno ser

L a Sprelu a IL MENU | dal 21 settembre

L'elenco completo degli appuntamenti

��

L'iniziativa | Nati per stare insieme

Al via le Restaurant Week Abbinamenti da gustare nei ristoranti lombardi

La patata in crosta di sfoglia con purea alla cannella, tartare di missoltini su fonduta al Grana Padano 12 mesi Bigoli al torchio Grana Padano 18/20 mesi pepe e vongole

Mousse di baccalà con cialde di Grana Padano 30 mesi

fanoRadici

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO vite diverse tipologie di vini lombardi selezionati da Ascovilo. In queste pagine i primi cinque menu e i contatti da utilizzare per pre notare. Nei prossimi numeri di Check-In pubblicheremo i successivi appuntamenti.

Ristorante La Sprelunga via Sprelunga 55 - 20822 Seveso (Mb) ��0362 503150 www.lasprelunga.it

T

Benvenuto di Stefano

Ristorante Dove Data

Ristorante La Sprelunga Seveso (Mb) 21 settembre Antica Cascina San Zago Salò (Bs) 28 settembre Ristorante Castello Malvezzi Brescia 5 ottobre Osteria da Pietro Castiglione delle Stiviere (Mn) 11 ottobre Trattoria Masuelli San Marco Milano 19 ottobre Hotel Ristorante Il Belvedere Torno (Co) 26 ottobre Ristorante La Filanda Macherio (Mb) 02 novembre Umberto de Martino San Paolo D'Argon (Bg) 09 novembre VIVA Viviana Varese Ristorante Milano 16 novembre Tano Passami l'Olio Milano 23 novembre Ristorante Lino Pavia 30 novembre Trattoria La Barca Rho (Mi) 18 gennaio Derby Grill - Hotel de la Ville Monza 25 gennaio

Mezze maniche risottate alla crema di Grana Padano 18/20 mesi e polvere di pomodoro

Bruschetta di pane al Grana Padano 30 mesi con tartare di branzino in leggero gazpacho

Carré d’agnello in crosta di Grana Padano 30 mesi, erbe fini, carote arrostite e patate

Ostrica in brodo di Grana Padano 18/20 mesi con bastoncini di crudo croccante

Cast e llo Mal IL MENU | dal 28 settembre IL MENU | dal 5 ottobre

Muffin salato alle pere con zabaione di Grana Padano 12 mesi

Uovo lievitoSpaghettisalsapanatopochéfritto,ecremaalGranaPadano12mesialrossopeperoncinoselezione“Felicetti”,aglio,olio,ariadiprezzemolo,essiccatoeGranaPadano18/20mesiFilettodivitelloincrostadiGranaPadano30mesiCheesecakealGranaPadano12mesiconfruttirossi Carlo Bres c i a ni A lbertoRiboldi Castello Malvezzi via Colle di San Giuseppe 1 25123 Brescia ��030 2004224 ��www.castellomalvezzi.com Antica Cascina San Zago via dei Colli 13 25087 Salò (Bs) ��039 5312410 ��www.anticacascinasanzago.it L'iniziativa Nati per stare insieme

Tajarin - Tagliolini al tartufo, mantecati al Grana Padano 12 mesi, salsiccia di Bra al coltello

Trattoria Masuelli San Marco viale Umbria 80 - 20135 Milano ��02 55184138 www.masuellitrattoria.com

La Brûlée - Crème brûlée al Grana Padano 30 mesi, uovo molle e funghi di stagione

Petto di Galletto al forno con scalogno, rapa rossa e salsa di Grana Padano 30 mesi Polenta fritta con gelato al Grana Padano 12 mesi

IL dall'11 ottobre

MENU |

IL MENU | dal 19 ottobre

Bonet bianco al Grana Padano 12 mesi b

Osteria Da Pietro via Chiassi 19 - 46043 Castiglione delle Stiviere (Mn) ��0376 673718 ��www.osteriadapietro.it

L'iniziativa | Nati per stare insieme

��

Storione in bianco con olio del Garda, cedro di Gargnano e Grana Padano 12 mesi

i M assimiliano Ma s u leil

Pietro Tratt o riaMa

Cuscino morbido - Guancialino di vitello stufato, polenta di castagne e fonduta di Grana Padano 18/20 mesi

Fabiana Ta

Tortelli di zucca conditi con burro fuso, semi di zucca fermentati e Grana Padano 18/20 mesi

CHeck-in • settembre 2022 123

124 CHeck-in • settembre 2022 La eAlbaaldell’autunnomagiasaporeditartufoleLanghe

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

CHeck-in • settembre 2022 125

C

’ è una città (e un luogo) in Italia che forse più di tutti fa rima con la magia e i sapori dell’autunno. Stiamo parlando, naturalmente, di Alba (Cn) e le magnifiche Langhe. Un territorio che in questo periodo oltre che a colorarsi di colori fiammeggianti si riempie di sapo

ri e saperi. In primis quelli del tartufo, l’oro bianco di Alba. Un prodotto leggendario. La leggenda narra, infatti, che esso nacque a causa di un fulmine scagliato da Zeus in prossimità di una quercia, pianta alla quale il fungo più prezioso è legato. Da allora questa “escrescenza della terra”, come veniva chia mata dai Romani, è entrata a far parte della vita degli uomini, ma sempre con un velo di

Ugo Alciati per il Centenario di Beppe Fenoglio Domenica 9 Ottobre Franco e Ivan Ramella al MeBo - Menabrea Botalla Museum (Biella) Martedì 18 Ottobre Cristina Bowerman - Castello di Perno Venerdì 21 Ottobre Paolo TeatroCasagrandesociale“G.Busca” di Alba Venerdì 28 Ottobre Federico Zanasi Teatro Sociale “G.Busca” di Alba Martedì 1 Novembre Fratelli Cerea Teatro Sociale “G.Busca” di Alba Venerdì 4 Novembre Fabrizio Mellino Teatro Sociale “G.Busca” di Alba Sabato 5 Novembre Cena di Gala Borgogna & Barolo: Jean-Bruno Gosse e Massimo Camia al Castello di Roddi Sabato 26 Novembre LE CENE INSOLITE

L'Asta mondiale del tartufo

A scandire il calendario della fiera, anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con l’Asta mondiale del tartufo, manifestazione che nel tempo ha saputo conciliare la promozione delle eccellenze del territorio con la solidarietà, destinando ingenti fondi a cause benefiche. In collegamento con il Castello di Grinzane Cavour - sede dell’Eno teca Regionale Piemontese Cavour -, il 13 novembre Hong Kong, Singapore e Vienna

127 mistero, che lo cercano e lo osannano. Ed è così che il Tuber magnatum Pico torna protagonista della 92ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

Nove settimane di festa

Per nove settimane, Alba e il territorio si apprestano ad animarsi attraverso le innumerevoli proposte della fiera per tutti gli amanti dell’oro bianco delle Langhe: l’avvio della 92ª edizione è sabato 8 ottobre, arri vando fino a domenica 4 dicembre. La fiera sarà visitabile tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’apertura straordinaria di lu nedì 31 ottobre e martedì 1° novembre.

Il tema di questa 92ª edizione rimanda a un concetto trasversale, riprendendo il focus sulla sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) introdotto lo scorso anno: il tempo è scaduto, pensando tanto alla ne cessità di intervenire per arrestare il cam biamento climatico, quanto guardando alle scelte economiche e di responsabilità so ciale, delle aziende come dei singoli. Ecco quindi che l’ultimo weekend di ottobre (il 28, 29 e 30) tornerà il ciclo di incontri “Sosteni bilità incrociate”, portando a dialogare tra loro personaggi del mondo dell’alta finan za, dell’innovazione digitale, dell’artigianato d’eccellenza, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design e della cultura e, ovvia mente, della cucina d’autore, chiamati a ragionare sull’urgenza di un cambio di rotta, a tutti i livelli, suggerito dai giovani che, da spettatori, diventeranno “giocatori” attivi.

Capitolo della giostra Sabato 24 Settembre - 11:00h

Investitura del Podestà Sabato 24 Settembre - 20:30h

Baccanale dei Borghi Sabato 15 e Dom. 16 ottobre

Baccanale della musica Sabato 22 e dom. 23 ottobre

si contenderanno, rilancio dopo rilancio, i lotti più prestigiosi di selezionati esemplari di Tartufo Bianco d’Alba.

Novità di quest’anno, la cucina professio nale a tu per tu con lo chef, con corsi per

FOLKLORE

Torna anche il Truffle Hub, sede distaccata della fiera presso il Castello di Roddi (Cn), trasformato in hub digitale territoriale che fungerà da vetrina per le eccellenze eno gastronomiche piemontesi, valorizzate attraverso l’organizzazione di cene firmate da chef in arrivo da tutta la regione.

Palio degli asini Dom. 2 Ottobre - 15:30h

La pertinenza del maniero ospiterà inoltre, ogni lunedì mattina, i corsi di cucina tenuti dagli chef ospiti che permetteranno ai partecipanti di vivere un’esperienza unica, alla scoperta delle ricette alle quali abbinare il Tartufo Bianco d’Alba e i vini del territorio, degustando infine quanto creato con le proprie mani.

Rievocazione storica Sabato 1 Ottobre - 20:30h

Festival della bandiera Dom. 23 Ottobre - 15:30h

Alba Truffle Show: creazioni gourmet

Anche quest’anno si replicano gli appun tamenti che vedranno Alba - insieme a Bergamo e Parma, una delle tre Creative Cities Unesco per la gastronomia italiane

singolo o coppia, seguiti dal pranzo o dalla cena in compagnia dello chef stesso, per un’esperienza immersiva nell’alta cucina, degustando i piatti realizzati, accompagna ti dai migliori vini del territorio.

Gemellaggi del gusto

Tradizione ormai consolidata è quella del la celebrazione del Tuber Primae Noctis, il Capodanno del Tartufo, che sarà l’occasione per brindare - dopo il fermo biologi co - alla prima notte dell’anno in cui si dà l’avvio alla cerca per i trifulau. Nella notte tra il 20 e il 21 settembre, in concomitanza con gli appuntamenti della Global Conference on Wine Tourism, allo scoccare della mezzanotte il Castello di Grinzane Cavour (Cn) sarà teatro di un evento di rilevanza mondiale in cui verrà raccontata al mondo intero l’apertura della cerca, regolamentata dal calendario regionale che prevede - dopo il periodo di fermo biologico - la raccolta dal 21 settembre al 31 gennaio.

Il Capodanno del Tartufo

Cuore della fiera rimarrà il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, unitamente alla rassegna Albaqualità, all’interno del Cortile della Maddalena, visitabili tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’a pertura straordinaria di lunedì 31 ottobre e martedì 1° novembre. Sarà il luogo in cui po ter acquistare magnifici esemplari di Tuber magnatum Pico, accuratamente selezionati dai giudici di Analisi sensoriale del tartufo, formati dal Centro nazionale studi tartufo, a garanzia della qualità dei prodotti proposti.

A impreziosire il tutto, l’Alba Truffle Show (all’interno della Sala Beppe Fenoglio), pronto ad accogliere, nel consueto clima di raffinata famigliarità, le creazioni gourmet nate dall’estro sapiente di grandi firme del la cucina nazionale e internazionale, i se minari di Analisi sensoriale del tartufo e le Wine Tasting Experience dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero. Tanti gli chef pronti a firmare i numerosi cooking show, lasciandosi sedurre e ispirare dall’a roma del nostro diamante più prezioso. Confermato il format vincente delle cene insolite, che vedrà riproporsi il riuscito con nubio tra scenari di pregio e chef stellati.

E sempre parlando di Unesco, il weekend del 19-20 novembre sarà dedicato alla “Cerca e cavatura del tartufo in Italia”: un intero fine settimana coinvolgerà l’asso ciazione nazionale Città del Tartufo con la Fnati (Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiana), celebrando il riconosci mento che ha portato nello scorso dicem bre questa pratica all’iscrizione nella lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità.

Al di là della consolidata alleanza con il Consorzio Alta Langa Docg e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Do gliani, si rinnova la partnership con i grandi vini internazionali: dopo lo Champagne del 2021, quest’anno farà il suo debutto in fiera il mondo della Borgogna, con un weekendquello dal 25 al 27 novembre - all’insegna di eventi e cene che valorizzeranno il connubio tra i grandi rossi francesi e il prezioso bianco

- protagonista dei Creative Moments: at traverso un gemellaggio con le altre città che condividono questo titolo in tutto il mondo, il 31 ottobre e il 1° novembre la fiera ospiterà chef stranieri che condurranno dei cooking show proponendo un piatto tradizionale del proprio Paese in abbinamento al Tartufo Bianco d’Alba, per una contaminazione culturale ad altissi mo valore aggiunto.

Aalbese.proposito

130 CHeck-in • settembre 2022

di grandi rossi, venerdì 28 ottobre si replica l’Asta en primeur del Barolo, appuntamento all’insegna della solidarietà promosso dalla Fondazione CRC, in cui sa ranno battute le barrique prodotte dalla Vi gna “Cascina Gustava”, ai piedi del Castello di Grinzane Cavour.

Non solo tartufo: grandi vini in fiera

Per informazioni: www.fieradeltartufo.org

Il Palio degli Asini

Foto del servizio Giorgio Perottino

è un luogo di divertimento interamente pensato per i bambini, ma senza mai tra lasciare l’aspetto didattico ed educativo: nessun gonfiabile, nessun gioco di plasti ca, nessun videogame si troveranno mai in questo speciale contenitore.

Alba Truffle Bimbi, nel Palazzo Mostre e Congressi intitolato a Giacomo Morra,

Due settimane dopo, nel weekend del 15 e 16 ottobre, dopo lo stop imposto dalla pan demia torna nelle piazze del centro storico cittadino il Baccanale dei Borghi, con la cu cina degli storici rioni albesi a soddisfare il palato delle migliaia di gourmet in arrivo per rivivere le atmosfere medievali che ca ratterizzeranno il centro storico cittadino.

La fiera per i più piccoli

Nell’anno in cui Alba celebra il Centenario della nascita di Beppe Fenoglio, un ricco calendario di eventi culturali farà da corollario alla 92ª edizione della Fiera. Tra cui la mostra “Canto le armi e l’uomo. 100 anni con Beppe Fenoglio”, a cura di Luca Bufano, tra i principali studiosi dell’opera fenogliana, visitabile da sabato 15 ottobre all’8 gennaio 2023 alla Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero di Alba.

Come da tradizione di successo, ad antici pare le nove settimane di fiera, sabato 1 e domenica 2 ottobre la Città di Alba si ve stirà degli smalti dei borghi cittadini proponendo l’appuntamento con il Weekend del Folclore, con il Palio degli Asini e le attività proposte dalla Giostra delle Cento Torri.

Beppe Fenoglio, un centenario da celebrare

132 CHeck-in • settembre 2022 Nelle Langhe a caccia di stelle E per chi non si accontenta... ecco dove scoprire le migliori cucine della zonaALBAPiazzaDuomoLaMadernassa La Ciau del Tornavento Locanda del Pilone Guidoristorante Osteria dell'ArborinaMassimo CamiaDamiano Nigro Borgo Sant'Anna Fre Guido da Costigliole 21.9

loc. Carretta 4 - Piobesi d'Alba Tel 0173 387200 www.ristorante21punto9.it

CHeck-in • settembre 2022 133

Osteria dell’Arborina frazione Annunziata 27/b - La Morra Tel 0173 500340 www.arborinarelais.it

Piazza Duomo vicolo dell'Arco 1 - Alba Tel 0173 366167 www.piazzaduomoalba.it

21.9

loc. San Maurizio 39 - Santo Stefano Bel bo Tel 0141 844455 www.guidodacostigliole.it

Guidoristorante

La Madernassa

loc. Lora 2 - Guarene Tel 0173 611716 www.lamadernassa.it

loc. Sant'Anna - Monforte d'Alba Tel 0173 1950332 www.borgosantanna.it

Il Ristorante di Guido da Costigliole

Tel 0173 626162 www.guidoristorante.it

via Alba 15 - Serralunga d'Alba

La Ciau del Tornavento piazza Leopoldo Baracco 7 - Treiso Tel 0173 638333 www.laciaudeltornavento.it

Damiano Nigro Borgata Cerequio 18 - La Morra Tel 0173 50657 www.palascerequio.com

Locanda del Pilone frazione Madonna di Como 34 - Alba Tel 0173 366616 www.locandadelpilone.com

Massimo Camia sp 3 Alba-Barolo 122 - La Morra Tel 0173 56355 www.massimocamia.it

Ristorante Borgo Sant'Anna

Fre loc. San Sebastiano 68, Monforte d'Alba Tel 0173 789269 www.revamonforte.com

134 CHeck-in • settembre 2022 Giro su rotaia in un'Italia da riscoprireabordo dei treni storici

E

di Luca Bassi

Dalla Lombardia al Molise, le linee ferroviarie riscoperte

Si tratta di circa 600 chilometri di binari recuperati all’esercizio turistico con l’obiettivo di sviluppare un nuovo turismo lento e pienamente sostenibile, dal nord al sud del Paese.

ripristino di antiche tratte in disuso destinandole al traffico di treni storici e turistici. Un grande museo dinamico che la Fonda zione Fs ha preservato e valorizzato.

siste anche un turismo lento, fatto di particolari, piccolezze, chicche, dettagli. Un turismo che è in perfetta controtendenza rispetto a quello che negli ultimi anni (quelli pre-Covid, s’intende) sempre più persone hanno scelto, spinte anche da proposte low-cost per viaggi mordi e fuggi in ogni angolo d’Italia e d’Europa. E an che questo turismo lento ha voglia di uscire dal proprio guscio, di mettere la testa fuori e far capire che esiste anche un altro modo di visitare posti nuovi. Come? Godendoseli appieno. È anche per questo che Fondazione Fs ha lanciato “Binari senza tempo”, un progetto curioso e ambizioso finalizzato al

In quel lasso di tempo, mentre l’attenzione dei turisti per i treni d’epoca cresceva, Fondazione Fs era al lavoro per ripristinare al cune delle linee storiche rimaste in disuso

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

136 CHeck-in • settembre 2022

Nel 2018 in Friuli Venezia Giulia è stata riaperta la Ferrovia Pedemontana tra Sacile-Maniago-Gemona del Friuli e, in Pie monte, la Ferrovia del Monferrato tra Asti, Castagnole delle Lanze e Nizza Monferra

L’ultima novità il ritorno di “Arlecchino”

L'ETR 250 "Arlecchino"

to. Nel 2021 è invece toccato alla Ferrovia Subappennina Italica che percorre i 31 km che dividono Fabriano (Ancona) da Pergola (Pesaro Urbino).

Gli interni curati nei minimi dettagli, con una particolare disposizione delle sedute negli scompartimenti e i colori vivaci degli allestimenti con poltrone avvolgenti, pareti

Tra le novità targate Fondazione Fs c’è anche il ritorno di “Arlecchino”, all’anagrafe ETR 250. È stato il simbolo del boom eco nomico italiano degli anni Sessanta. Restaurato in modo certosino, ora è tornato a viaggiare sui binari in alcune occasioni spe ciali. L’elettrotreno “Arlecchino” era uno di quei convogli lussuosi, caratterizzati dall’al ta qualità e da un design all’avanguardia. Prodotto dalla Breda, si ispirava al design degli aerei.

per decenni. Così, nel 2014 sono state riattivate in Lombardia la Ferrovia del Lago, tra Palazzolo sull’Oglio e Paratico Sarnico (10 km); in Toscana la Ferrovia della Val d’Or cia, fra Asciano e Monte Antico; la Ferrovia “Transiberiana d’Italia”, fra Sulmona e Carpinone che collega Abruzzo e Molise; e in Sicilia la Ferrovia dei Templi, fra Agrigento e Porto Empedocle.

Nel 2015 è toccato, in Piemonte, alla Ferrovia della Valsesia, fra Vignale e Varallo Sesia. Nel 2016, sempre in Piemonte, alla Ferrovia del Tanaro, fra Ceva e Ormea, e, in Campania, alla Ferrovia dell’Irpinia, fra Avellino e Rocchetta. Nel 2017 è stata inau gurata la riapertura della Ferrovia del San nio tra Benevento-Bosco Redole che collega Campania e Molise.

FerroviaABRUZZOdei Parchi, la celebre “Transi beriana d’Italia” in partenza da Sulmo na ogni sabato e domenica, con arrivo a Roccaraso e Castel di Sangro TrenoTOSCANAwww.latransiberianaditalia.com-EMILIAROMAGNAdiDante Partenze tutti i weekend dalla stazio ne di Firenze Santa Maria Novella con destinazione Ravenna, passando per Faenza, con fermate in alcuni dei "Borghi più belli d'Italia" IrpiniaCAMPANIAwww.iltrenodidante.itExpress Itinerari turistici alla scoperta della cultura, dei sapori e delle tradizioni dell’Irpinia Reggiawww.irpiniaexpress.comExpress Treno storico da Napoli Centrale alla Reggia di Caserta, partenze in programma tutte le domeniche FerroviaPIEMONTEiat.pub/3DxOlTDdelTanaro Treno storico da Torino a Ormea che attraversa la valle del fiume Tanaro ILOMBARDIAiat.pub/3BRuEVztrenideilaghi Colico Express, Sebino Express, Lario Express, Laveno Express www.fondazionefs.it IN CARROZZA!

ricoperte di vinilpelle, pannelli e tappeti ca ratterizzati da una vasta gamma di tinte pa stello rendevano il viaggio su questo mezzo una vera e propria esperienza, oggi come un tempo. Dei quattro esemplari prodotti allora, adesso ne rimane uno solo in Italia, l’ETR 252, mentre gli altri furono smantella ti alla fine degli anni Novanta.

Nel 2013, la Fondazione FS recuperò que sto “superstite” e lo trasferì al Deposito Ro tabili Storici di Pistoia dove venne in seguito restaurato e ammodernato. Tutto l’allesti mento è stato sistemato nella più totale fedeltà al modello originale, riproducendo anche quelle vivaci tonalità che lo hanno reso famoso. In questo momento dispone pure di una meravigliosa carrozza pano ramica e chi avrà la fortuna di viaggiare a Colico Express

bordo trova aria condizionata, un nuovo im pianto di illuminazione, un bar di bordo rivi sitato ma coerente con lo stile dell’epoca.

Offerte per tutti i gusti

In programma anche un’immersione nella storia in Campania con l’Archeotreno, che da Napoli arriva fino a Pompei e Paestum, nominati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Si viaggia anche lungo il li torale partenopeo, percorrendo il miglio d’oro - quel tratto di strada che unisce Ercolano a Torre del Greco - e la prima ferrovia della penisola, sotto l’ombra del Vesuvio, fino ai siti archeologici più famo si al Protagonistamondo.

Il programma su rotaia per settembre offre opportunità turistiche per tutti i gusti: si va dal Treno di Dante, che percorre i luoghi le gati al Sommo Poeta da Firenze a Ravenna, fino alle meraviglie naturalistiche attraver sate dalla Ferrovia dei Parchi nell’Alto Moli se e in Abruzzo.

è anche la Campania con l’Irpinia Express, grazie a un accordo tra la Regione e la Fondazione Fs Italiane per promuovere il turismo storico-ferroviario sulla Avellino-Rocchetta: questa è una delle linee più antiche d’Italia, atti vata completamente nel 1895, divenuta secondaria a causa dello scarso utilizzo del traffico regolare. Oggi, grazie a que sta iniziativa, è possibile riscoprire l’entroterra irpino attraverso il Parco naturale regionale del fiume Ofanto fino alla desti nazione finale di Lioni (Avellino), antico centro sannitico famoso per le sue mura ciclopiche.

Per informazioni: www.fondazionefs.it Foto del servizio: Fondazione FS Italiane

Alla dellascopertavendemmia

Tra gli appuntamenti di settembre, ne se gnaliamo uno in particolare che interessa il Piemonte: alla scoperta della vendemmia con il treno storico Novara-Sizzano, in calendario domenica 25. Locomotiva a vapore con carrozze anni ‘50 e bagaglino (partenza da Novara alle ore 9.40).

Ponza Bella d’estate, magica fuori stagione

di Gianluigi Veronesi

"U

Solo la potenza della poesia riesce ad avvicinarsi all’onda d’urto che scaturisce nell’occhio del turista capace di osservare con occhi diversi. Alla visione di un’isola così bella e autentica, appunto, come re cita Montale, non puoi che restare a boc

Un paradiso vicino

n’isola che ha saputo rimane re un’isola. Un microcosmo a sé. Ponza è scontrosa e bellissima. Ritrosa, diffidente e mai prevedibile. Tra fichi d’India, bouganville e esplosioni di ginestre, mi perdo nella bellezza dei suoi tramonti e trovo sulla terra il mio paradiso”, Eugenio Montale.

CHeck-in • settembre 2022 141

Siamo in Italia, nel mar Mediterraneo, in provincia di Latina, a un’ora o poco più di aliscafo da Anzio, Formia o Terracina e da Napoli. Tramonti infuocati, colori meravigliosi, ovunque profumo di fiori e mare cristallino, a volte turchese a volte azzurro come il cielo, un mare così chia

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

ca aperta, inevitabile non innamorarsene. Pensate che la rivista americana Traveller di Conde Nast l’ha inserita tra le dieci isole più belle del mondo e lo stesso ha fatto il Chicago Tribune nel 2021. Anche personaggi del calibro di Folco Quilici e Jacques Cousteau, l’hanno raccontata e descritta come rara meraviglia mondiale.

142 CHeck-in • settembre 2022

Impossibile non perdersi nella bellezza di calette e spiagge dal fascino primordiale: Cala Fonte (adatta anche ai bambini per via del fondale basso), Cala Inferno e Cala Felce (raggiungibile anche con taxi boat che parte da Cala Fonte), le famose Piscine naturali (scogliose, di origine vulcani ca) adiacenti alla spiaggetta di Cala Feola,

Se vi è possibile, non andate a Pon za in auto: l’ isola si visita benissimo in scooter o con bici o minicar elettriche, sempre facilmente noleggiabili (ma in alta stagione è consigliato prenotarle). Con questi mezzi potrete arrivare negli angoli più suggestivi e affascinanti. A Ponza è già complicato parcheg giare uno scooter, vi lasciamo immaginare cosa significhi trovarsi sull’isola dovendo muoversi in auto e… riuscire a parcheggiarla!

IL CONSIGLIO

Spiagge e calette da non perdere

Terra emersa caratterizzata ovunque da stradine e viottoli pedonali, alcuni dei quali, raggiungono il mare; gradini, anche di fortuna, in mezzo a cactus, fichi d’india, arbusti della macchia mediterranea, che scendono, spesso ripidamente, a mare. Gli stessi viottoli e gradini che dovrete risalire a piedi, se vorrete visitare le famose cisterne della Dragonara, im portante opera idraulica di epoca romana che garantiva riserve d’acqua, grazie a ci sterne scavate nel tenero tufo ponzese.

ro che, a volte, uomini o barche, in ac qua, sembrano essere sospesi nel nulla. Montagne alte 150-200 metri degradano rapidamente nel mare, dando origine a faraglioni, grotte, rocce calcaree e vulca niche che concedono scorci memorabili: sono solo alcuni dei ricordi, indelebili, che vi porterete a casa dopo una vacanza a Ponza.

o quella detta Cala del Core (affiorante dal la roccia vulcanica). A Punta Incenso c’è la spiaggia (scogliosa) di cala Gaetano, poi la famosissima Chiaia di Luna, raggiungi bile anche grazie ad una lunga grotta sca vata dagli antichi romani (ma ora inagibile a causa di frane).

Tra Chiaia di Luna e Cala Feola ecco i Faraglioni di Lucia Rosa, che dovrete visitare assolutamente, visto che fra queste rocce si sono create una serie di grotte, spiagge e calette. Tanti sono questi anfratti co stieri e gli angoli di paradiso imperdibili che vi consigliamo prima di tutto, appena arrivati, di effettuare una visita giornaliera a bordo delle tante imbarcazioni che effettuano il tour guidato completo dell’i sola: vi servirà per avere una idea chiara e immediata di dove vi trovate e per sceglie re i luoghi più attraenti per voi. Attratti dal le molte recensioni positive trovate in rete,

Chiaia di Luna

Cucina e gastronomia

Sull’isola, gli accenti campano/laziali echeggiano ovunque e questo ci fa pre sagire facilmente che a Ponza sia forte l’influenza della cucina mediterranea. La realtà toccata con mano ci ha poi rivelato tratti di una cucina molto legata alle traTramonto con vista dell isola di Palmarola

Fresa con pomodoro e melanzane

noi abbiamo scelto la motonave turistica “Il Fauno”, che effettua una escursione giornaliera completa a Ponza e Palmarola, comprensiva di pranzo a bordo.

Calamarata di Calamari

Non ci siamo sbagliati: l’accoglienza e la simpatia del titolare Francesco sono state degna cornice di un meraviglioso tour: la sua profonda conoscenza dei luoghi, fra storia, aneddoti e curiosità e, non di meno, l’ottima cucina a bordo, hanno reso perfet ta la nostra escursione.

L’isola iniziò a diventare più popolata a partire dal 1700 con l’arrivo di pescatori ischitani e famiglie giunte in particolare da Torre del Greco, spinte anche dalle concessioni governative allettanti, tra cui indulgenze di pena e concessione di terre in enfiteusi.

Il

CHeck-in • settembre 2022 145

dizioni napoletane. Chiaramente ricca di contaminazioni, poiché diverse sono le popolazioni che l’hanno abitata nei secoli, ad iniziare dagli antichi greci (che diedero all’Isola il nome di Eea, dea greca, da molti identificata come la maga Circe) per poi passare ai romani e infine agli spagnoli.

fra i dolci, ottime sono le mostarde ponzesi (fatte con la polpa dei fichi d'india, la semola di grano duro e il mosto di vino cotto, essiccata al sole) o le zeppole aromatizzate al liquore e fritte

È perciò inevitabile, dopo tanti passaggi, che ricette napoletane un po’ rivisitate o con piccoli cambiamenti e aggiunte qui e là, la facciano da padrone: molto interes santi la Parmigiana di Palette di Fichi d’In dia, la Trippa di Mare e le Uova di Pesce.

Piero Vigorelli è uno scrittore e conduttore televisivo, per anni volto noto della TV italiana, famoso per aver ideato e condotto “Detto fra noi” ma ancor più noto per la conduzione del format Mediaset intitolato “Miracoli”, in prima serata su Rete 4, infine vice direttore del TG5 e altri importanti incarichi. Pochi sanno che a maggio 2012 fu eletto sindaco di Ponza, ove si impegnò molto per lo sviluppo del turismo. PierogiornalistaVigorelli CURIOSITÀ

Oppure il calamaro “mbuttunat”, le alici “ammollucate”, la cianfotta con patate, la tiella ponzese con scarola e alici (o nella versione con il polpo), la zuppa di cicerchie, quella di lenticchie, la zuppa di pesce, il famoso coniglio alla ponzese (guarda caso a Ischia è famoso quello all’Ischitana), le susamielle o susumelle (biscotti) o il casatiello, che a Ponza non è un formaggio bensì un dolce che si uti lizza sia per essere imbevuto nel vino (ma anche accompagnato a fave e/o pecoriSempreno).

Viticoltura e vini

A Ponza potrete ammirare antichi vigneti che crescono nel tufo oppure situati in forti pendenze, sempre sottoposti all’influenza di correnti salmastre. Alcuni vigneti vengo no coltivati a scopo di lucro, altri invece sono minuscoli fazzoletti di terra strappata alla roccia, destinati alla produzione di vino a uso personale.

Vigneti Antiche Cantine Migliaccio

Il vino ponzese più famoso (pur non essendo esclusivo di Ponza visto che si coltiva an che ad Ischia, a Procida, sulla costa Campana ed anche in Sardegna), è sicuramente la Biancolella, introdotta dai greci tramite bar batelle di origine corsa (il “petite blanche”), vino considerato autoctono a tutti gli effetti. È un vino fresco, leggero, dal colore giallo pa glierino, profumo fruttato, sentore di agrumi ed erbe aromatiche, tocco speziato, carat terizzato ovviamente da una forte compo nente minerale, che si abbina perfettamente alla cucina di mare, quindi a pesce e crosta cei e pesce azzurro. Altro vino isolano è la “Malvasia puntinata”, che sull’isola viene proposta anche in versione spumantizzata, ad esempio per gli aperitivi. Ci sono anche

alcuni vitigni di fiano, falanghina e qualche varietà a bacca rossa (come il piedirosso) a cui fanno seguito, in modo molto minore, an che merlot, cabernet e sangiovese. Parlare di vino ponzese significa, inevitabilmente, parlare delle antiche cantine Migliaccio, che vantano una storia molto lunga. Risorte, per così dire, nel 2000, quando Luciana Sabino e il marito Emanuele Vittorio (discendente della famiglia Migliaccio), aiutati dall’enologo Vincenzo Mercurio, decisero di rilanciare l’azienda vitivinicola con la massima cura e rispetto del territorio (non esistono trattori ma il tutto viene svolto con l’ausilio di asini). Le cantine Migliaccio (uniche sull’isola a vinificare e imbottigliare in proprio), famose per il loro vino “Fieno” di Ponza, sorgono infatti a Punta Fieno, luogo ancora inconta minato, che nel 1734 Carlo di Borbone asse gnò a Pietro Migliaccio, di origini ischitane. Altre aziende vinicole sono la cantina Ma risa Taffuri, situata a punta Giancos e una piccola cantina, quella della Trattoria Monte Guardia, di proprietà del produttore-ristora tore Emiliano Mazzella: la famiglia di questo ristoratore nei decenni passati, ha scavato una galleria, nella roccia, che collega il risto rante alle vigne affacciate sul mare.

146

Misto di antipasti

Gnocchi arrosto ripieni di zuppa di pesce

Qui non potete lasciarvi sfuggire il “misto di antipasti”, che si compone di sei gu stose entrée, oppure la Dadolata di orata marinata con arance e capperi. Tra i primi piatti a farla da padrone è la calamarata ai calamari. La carta dei vini presenta una selezione interessante di vini ponzesi.

Altro luogo di buona cucina è Oresteria (proprio sul corso principale di Ponza) ove si può scegliere un aperitivo o cenare, con vista panoramica sul porto.

la “Tiella ponzese” che vie ne proposta in due versioni, con scarola oppure con polpo.

Come potete immaginare, sull’isola, non mancano locali, osterie o ristoranti. Speciali sono le interpretazioni culinarie pro poste da Eea (segnalato su guida Miche lin), situato in Via Umberto I, nella parte più alta di Ponza, con incantevole vista panoramica ed un’ottima carta dei vini. Da provare assolutamente la Cernia marinata a secco su schiacciata di patate, misticanza, barbabietola, bottarga e salsa tzatziki oppure gli gnocchi arrosto ripieni di zuppa di pesce. Ottima la zuppetta di pesce in bianco.

La Baguetteria del porto ha piatti da asporto freschissimi, ideali per le vostre gite in barca. Per un pranzo o una cena fra amici, c’è la Pizzeria Ponzese situata sul corso principale con vista sul porto. I tito lari, ponzesi emigrati negli Usa e poi rientrati per aprire questo locale, propongono una cucina tipica locale oltre pizza e primi Vipiatti.consigliamo

CHeck-in • settembre 2022 147

Al ristorante…

Tiella ponzese

autunno, è innegabile, porta con sé un desiderio irrefrenabile di relax e di riequilibrio: la natura si predispone al riposo, i boschi si colorano di giallo oro, rosso, marrone bruciato e gli ultimi raggi di sole scaldano corpo e anima per prepararsi al meglio al rigore dell’inverno. Complice la dolcezza irripe tibile dei paesaggi, questo periodo invita

148 CHeck-in • settembre 2022

L’

tutti a rallentare e a godere della natura che la colora e dei suoi tesori.

In

Dalle castagne ai trattamenti benessere, dalla cultura all’attività fisica, ecco dodici idee tra Alto Adige, Austria, Valtellina e Umbria per una stagione autunnale tutta da vivere per rinvigorire corpo e mente grazie a sport, wellness, gusto e cultura. di...amontagnacacciafoliage

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Zillertal Tourismus �� +43 5288 87187 ��www.tirolo.com

CHeck-in • settembre 2022 149

1. SPORT: in bici sulla ciclabile della Zillertal

A poche ore dall’Italia, a favore di un turismo di prossimità, la Zillertal è una family valley dalle mille opportunità, meta perfetta per chi desidera sfruttare le tempera ture miti dell’autunno per concedersi qualche ora di svago all’aria aperta, immersi nel paesaggio colorato di rosso e di giallo che questo periodo dell'anno sa regala re. Per gli amanti della bici, la pista ciclabile della Zillertal, pianeggiante, immersa nei campi e decisamente poco affollata, è una vera goduria: conduce per 31 km attraverso un ampio e soleggiato fondovalle lungo il fiume Ziller da Mayrhofen a Strass. Il facile percorso e le varie possibilità di svagarsi, tra parchi avventura, laghi balneabili, piscine all’aperto e parchi giochi, rendono la Zillertalradweg un tour ideale per le famiglie con bambini o per chi riprende ad andare in bicicletta e predilige un tracciato facile e poco faticoso.

2. WELLNESS: benessere “primordiale” in Val Ridanna

A pochi chilometri da Vipiteno (Bz), nel cuore della Val Ridanna, circondato da boschi, prati e dal magnifico panorama delle Alpi dello Stubai, il Plunhof è un luo go speciale che racchiude una storia antica e autentica, un’architettura di design e un concetto di benessere molto solido, che riesce a conquistare anima, mente e corpo. Questo eco-hotel ultra-sostenibile ha saputo unire il lusso inaspettato a un nuovo stile di wellness saldamente legato al territorio: qui si contemplano le montagne, ci si abbandona al silenzio e alla cura del sé, che in questo contesto si fa davvero superba. La Minera Acqua & Spa, fiore all’occhiello della struttura, offre 4mila mq di benessere per un’esperienza di relax che non ha eguali in Eu ropa, tra saune minerarie, bagno turco, area relax panoramica sul roof, piscine riscaldate.

Hotel Plunhof �� 0472 656247 ��www.plunhof.it

150 CHeck-in • settembre 2022

CHeck-in • settembre 2022 151

Autunno, in Alto Adige, fa rima con Törggelen, la famosa tradizione altoatesina che prevede che ci si ritrovi in masi, trattorie e locande a bere il vino novello e a mangiare le castagne arrosto. Ogni anno a Chiusa (Bz) l’appuntamento con il Törggelen si rinnova tra i vicoli e le vie della città, che si trasforma in una sorta di osteria a cielo aperto. Per vivere da vicino questo rito altoatesino, l’hotel Gnol lhof di Gudon, nei pressi di Chiusa, rappresenta un’ottima base per rigenerarsi nel cuore della natura: l’interior contemporaneo dall’ampio respiro e le vetrate a tutta altezza che caratterizzano la struttura permettono di godersi la vista sul verde da ogni angolo dell’hotel e non solo dalle sue 54 camere e suite super-panoramiche. La pausa autunnale in questa struttura è arricchita dalla possibilità di poter as saggiare i vini pluripremiati della tenuta di famiglia Taschlerhof.

Hotel Gnollhof �� 0472 847323 ��www.gnollhof.it

3. GUSTO: castagne e vino al Gnollhof nei pressi di Chiusa

4 CULTURA: un weekend tra i musei di Vienna

152 CHeck-in • settembre 2022

Hotel Beethoven Wien �� +43 58744820 ��www.hotel-beethoven.at/it/

Una meta alternativa per un weekend autunnale all’insegna della cultura e del sapere? Vienna potrebbe essere la scelta giusta: in questa stagione, infatti, la capitale austriaca regala tantissimi spunti per una originale fuga con tutta la fa miglia. Nel quartiere dei Musei, il MuseumsQuartier, uno dei maggiori complessi espositivi al mondo, c’è un luogo dove si impara giocando e divertendosi: il Mu seo Zoom. Poco lontano da Schönbrunn e dal suo bellissimo Labirinto Dedalo, c’è il Museo della Tecnica, dove si va alla scoperta di fenomeni scientifici, tecnici e naturali in modo divertente, tra esperimenti e prove. L’indirizzo perfetto per sog giornare a Vienna e godere in modo privilegiato della bellezza effervescente di questa città è l’Hotel Beethoven Wien, situato in posizione strategica nel cuore del 6° distretto di Mariahilf/Naschmarkt.

6. SKYPOOL: lusso per tutti i sensi a San Lorenzo

L’acqua tiepida è come un abbraccio: dalla nuova skypool dell’hotel Winkler la vista spazia a 360 gradi sulle montagne punteggiate dai colori dell’autunno. Si sale in ascensore in questo luogo “adults only” e lo spettacolo della natura è un palcoscenico infinito, proprio come l’infinity pool dove ci si immerge e da dove lo specchio d’acqua sembra non avere confini. L’autunno si dilata per chilometri e il tempo si ferma nel silenzio di questo spazio benessere. Dopo il bagno, ci si può rilassare sulle chaise longue e aspettare il tramonto. 0474 549020 www.winklerhotels.com

Hotel Winkler ��

��

154 CHeck-in • settembre 2022

Montivas Lodge �� 0342 990123 ��www.montivas.com

CHeck-in • settembre 2022 155

7. MOUNTAINBIKE: il foliage visto da una bici

Il Montivas Lodge del gruppo Lungolivigno è l’indirizzo preferito dagli sportivi. Il concept è dinamico: nel grande open space gli ospiti si ritrovano per condividere la loro passione, che sia l’escursionismo o la bicicletta. L’autunno colora già da metà settembre i pendii delle montagne: la cittadina è situata a 1800 metri di altitudine e qui l’autunno arriva prima. Con la mountainbike, insieme alla bike guide che ogni giorno accompagna gli ospiti del Montivas, decine di chilometri di sen tieri si svelano in tutta la loro bellezza autunnale.

8. ONSEN: sauna giapponese al Silena Hotel

In giapponese significa “sorgente termale” ed indica le polle d'acqua calda che i numerosi vulcani regalano alle isole del Giappone. Senza spingersi troppo ad Est, però, l’esperienza dell’onsen si può provare anche in Alto Adige. Dove? Al Silena, retreat hotel adagiato sull’altipiano di Valles, in Val Pusteria: qui, sulla terrazza panoramica che lascia lo sguardo libero di spaziare tra i prati verdi e le alte cime dolomitiche, è stato ricreato un bellissimo ed intimo angolo zen, con tanto di bonsai, pietre laviche e un’esclusiva vasca onsen. Immergersi nell’ac qua calda, abbandonarsi al relax totale in un’atmosfera quasi onirica, godendo del silenzio e della vista spettacolare sulle montagne dai colori autunnali è un’experience davvero unica.

156 CHeck-in • settembre 2022 Hotel Silena �� 0472 547194 ��hotel.silena.com

Tra le esperienze esclusive che l’Hotel Tyrol, elegante “casa” di montagna di Selva in Val Gardena (Bz), organizza per i propri ospiti l’escursione a cavallo per ammi rare i meravigliosi colori d’autunno è senza dubbio tra le più richieste. Una passeg giata di 2 ore in sella, tra i boschi e le imponenti cime dolomitiche, alla scoperta della valle dal Monte Pana fino al confine del grande altipiano dell’Alpe di Siusi, è un’occasione unica per ammirare la bellezza della natura in modalità slow aggiun gendo a questa emozione uno spirito di libertà ineguagliabile. 774

100 ��www.tyrolhotel.it

158 CHeck-in • settembre 2022

9. A CAVALLO: escursioni slow in Val Gardena

Hotel Tyrol �� 0471

Non c’è punto di osservazione migliore della Forest Sauna dello Josef Mountain Resort di Avelengo, sopra Merano, per godersi il bellissimo spettacolo degli alberi dalle foglie rosso-ocra che circondano l’hotel: qui, in questa suggestiva dépend ance che “sconfina” letteralmente nel bosco, immersi nell’acqua riscaldata della piscina sulla sky terrace con ben 11 postazioni idromassaggio, godersi il foliage in totale relax riconcilia corpo e mente e regala una sensazione di benessere to tale e unica. Qui l'area saune, il mondo acquatico, i trattamenti benessere e il pae saggio del giardino creano un'armonia che si ritrova solo nella libertà della natura. Numerosi i pacchetti benessere tra cui scegliere: Lomi Lomi Nui massage, Inner Balance Chakra Treatmnet o il Peeling al cioccolato...

160 CHeck-in • settembre 2022

Josef Mountain Resort 0473 279590 www.josef.bz

��

��

10. FOREST SAUNA: relax e natura ad Avelengo

162 CHeck-in • settembre 2022

Bella Vista �� 0473 611716 ��www.bella-vista.it

A Trafoi (Bz), nel cuore del Parco Naturale dello Stelvio, le escursioni proposte dall’Hotel Bella Vista regalano esperienze nella natura ideali anche per bambini e ragazzi, alla scoperta del territorio tra cascate, canyon, sorgenti d’acqua, os servando un formicaio gigante o un branco di cervi nel loro habitat naturale. Con partenza e arrivo dalla storica struttura per famiglie gestita dalla famiglia del cam pione di sci Gustav Thöni, sono camminate guidate in programma settimanal mente che permettono di immergersi nella natura dello Stelvio in modo divertente e istruttivo. E ancora dal trekking delle malghe alla camminata in notturna nel bosco con le lanterne, dalla ferrata per bambini in compagnia di un’esperta guida alpina fino alla zip-line attraverso il canyon di Trafoi.

11. SENTIERI E SCOPERTE: passeggiando nel Parco dello Stelvio

CHeck-in • settembre 2022 163

Luogo di pace privilegiato per l’immersione in una serie infinita di paesaggi moz zafiato è il piccolo borgo medievale di Campello Alto (Pg), che fa da crocevia verso le meraviglie umbre, a pochi km da Spoleto e dalle Fonti del Clitunno. E la spiritualità delle vicine Assisi, Montefalco, Norcia e Cascia , come per osmosi si propaga sin qui, nella struttura diffusa Relais Borgo Campello, nel Castello o nel Convento che hanno conservato con grazia l’incantevole sapore medievale. Nel mese di ottobre, il foliage nei dintorni del borgo è uno spettaccolo: le vigne del Sa grantino hanno virato il proprio colore dal verde al rubino, le distese d’alberi sono silenziose e accoglienti. A novembre invece gli ospiti possono partecipare ad un rito secolare, la raccolta delle olive.

12. TRA BOSCO E OLIVI: autunno a Borgo Campello

Relais Borgo Campello �� 328 5986170 ��www.borgocampello.com

apreSanelliunanuova sede e investe nella crescita dei mercati esteri

La nuova sede produttiva della storica coltelleria, a Cortenova (Lc), poco distante da Premana, ospiterà anche gli uffici amministrativi, quelli commerciali e la logistica di magazzino e spedizione merci segnalazioni

segnalazioni CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

C

’ è aria di cambiamenti in casa Sanelli, storica azienda lecchese specializzata in coltelli e strumenti da taglio professionali. La novità è la realizzazione di una nuova sede produttiva, che ospiterà successivamen te anche gli uffici amministrativi, quelli commerciali e la logistica di magazzino e spedizione merci, oltre ad altri servizi in fase di definizione e decisione.

Il futuro dell’azienda è già garantito dalla presenza della quinta generazione della famiglia Sanelli, con Anita che si dedica alle necessità dell’ufficio e Maurizio che ha già le mani occupate nei macchinari presenti in fabbrica, in attesa che an che Eric, il più giovane dei tre, finisca gli studi e si inserisca nell’organigramma aziendale.

Con grande soddisfazione, Antonio Sanelli ha annunciato che per questo nuovo progetto sono già state assunte in azienda quattro persone, a conferma che gli investimenti non sono orientati solamen te all’acquisto di macchinari che garantiscono nuove e moderne tecnologie, ma che la forza lavoro umana e le capacità tramandate dalle generazioni precedenti hanno ancora oggi una grande e necessa ria importanza in Sanelli.

Le idee non mancano ma la volontà di Antonio Sanelli, titolare di maggioranza dell’azienda, è di procedere con la crescita graduale per mantenere e garantire a tutti i clienti il migliore servizio offerto da sempre per disponibilità delle merci, velocità negli approvvigionamenti e offerta di nuovi prodotti.

Nuovo stabile a Cortenova, non lontano da Premana

di definizione. Antonio Sanelli sottolinea che la decisione di investire in una nuova fabbrica è derivata dalla necessità di adeguare le capacità produttive alle maggiori richieste di prodotto che stanno arrivando dai mercati nazionali e soprattutto esteri.

segnalazioni

Nel corso del 2021, la ricerca della nuova sede ha impegnato Antonio per diver si mesi: la sua volontà infatti era quella di mantenere la fabbrica nel territorio di Pre mana, ma cause di forza maggiore riferite alle necessità di grandi metrature dello stabile lo hanno costretto a cercare altre so luzioni che si sono realizzate nel comune di Cortenova (Lc), poco distante da Prema na, dove ha acquistato uno stabile di circa 4mila m2 per portare a termine i progetti di crescita produttiva e distributiva programmata negli ultimi anni. L’attuale fabbrica ri marrà operativa come sede legale della società e per lo sviluppo di alcuni progetti di trasformazione molto interessanti e in fase

Negli ultimi anni, infatti, Sanelli sta dedi cando maggiori risorse, non solo economiche, ad investimenti per rafforzare e incrementare la presenza sui mercati esteri che al momento sono presidiati da grandi gruppi internazionali che hanno potenziali tà economiche di gran lunga superiori ma che per molti versi non riescono ad asse condare le richieste dei distributori che hanno bisogno di un servizio “su misura” che solo un’azienda come Sanelli può of frire ai propri clienti.

Alla fiera di Dubai, Sanelli presenterà ai distributori e ai più importanti buyer i prodotti del proprio catalogo, rigorosamente “made in Italy” e ricercati per le loro qualità e per la garanzia di durata nel tempo. Essere un’azienda storica e avere una tradizione produttiva tramandata ne gli anni dalle generazioni precedenti sono fattori che poche aziende possono vanta re e che hanno in molte occasioni un peso fondamentale nelle decisioni di acquisto degli utilizzatori finali e quindi anche dei distributori che devono assecondare que

ste richieste. Sanelli continuerà sempre a guardare avanti e porterà a termine tutti i nuovi progetti nel migliore dei modi.

Come ben sappiamo, i Paesi di quest’area geografica stanno vivendo anni di boom economico legato al turismo e allo sfrut tamento immobiliare legato agli affari, con la presenza di centinaia di hotel del le più grandi catene internazionali, uffici di rappresentanza delle maggiori società mondiali, negozi al dettaglio delle più grandi firme della moda e del lusso e abi tazioni residenziali di persone con grandi disponibilità finanziarie. Questo permette di trovare terreno fertile per la vendita di articoli di qualità che sono sempre ap prezzati e che lo sono ancora di più quan do i loro prezzi sono rapportati alla qualità e alla durata dei prodotti, come nel caso dei coltelli Sanelli.

Nel prossimo mese di novembre, Sanelli sarà presente in qualità di espositore ad una delle più importanti fiere dedicate al settore dell’ospitalità professionale, Gulf-Host, che si svolgerà dall’8 al 10 no vembre presso la Fiera internazionale di Dubai negli Emirati Arabi Uniti.

Tutto pronto per volare a Dubai a novembre

Coltellerie Sanelli �� 0341 361368 ��www.sanelli.com segnalazioni

opo due anni di mobilità limitata, il viaggio è tornato nelle vite di tutti o quasi. E questo vale per chi par te, ritrovando una normalità che tanto è mancata, ma anche e soprattutto per chi i viaggiatori li accoglie. Gli operatori del turismo, a rappresentanza di un settore fondamentale per il Pil nazionale, mai come oggi hanno quindi bisogno di mezzi adeguati per affrontare le sfide che li at tendono. Dalla sostenibilità ambientale, a quelle dei servizi e delle strutture, passan do per la digitalizzazione e il km zero.

Sostenibilità, digitalizzazione e km 0 A Bolzano c'è Hotel 2022

CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO

Hotel, fiera internazionale per hôtellerie e ristorazione, in programma dal 17 al 20 ottobre nei padiglioni di Fiera Bolzano, dedicherà quattro giorni a tutte queste ma

D

cro-tematiche attraverso le novità dei suoi espositori e al ricco programma eventi.

«Naturalmente la sostenibilità è un tema complesso e non bisogna aspettarsi risposte facili - spiega Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano - è necessario rimboccarsi le maniche e cercare di capire le tendenze, le tecnologie e le soluzioni che esistono attualmente sul mercato. In questo senso Hotel è senza dubbio il luo go migliore per vedere e toccare in modo concentrato lo stato attuale e, grazie al ricco programma eventi, anche il futuro del turismo sostenibile. Siamo fieri di poter ospitare a Fiera Bolzano il meglio dell’in novazione nel settore: per gli addetti ai lavori è infatti fondamentale conoscere le ultime novità che le aziende e il mercato propongono e i trend da seguire per poter

168 CHeck-in • settembre 2022

segnalazioni

soddisfare al meglio le esigenze di tutti i clienti e per contribuire a rendere il settore sempre più green».

Le prime tre - dedicate rispettivamente a prodotti e servizi che portano una significativa innovazione tecnologica, che dimostra

Ritorna quindi per la quarta edizione e in veste rinnovata, il Sustainability Award, premio organizzato in collaborazione con Fraunhofer Italia Research, Libera Universi tà di Bolzano, Ökoinstitut Südtirol/Alto Adi ge, IDM Südtirol-Alto Adige, Eurac Research e Provincia Autonoma di Bolzano. L’obiettivo è ancora una volta quello di dare un riconoscimento alle aziende più meritevoli sul fronte della sostenibilità e al loro lavoro, spesso nascosto, di ricerca e sviluppo. Cambiano quest’anno le categorie, ovvero: Sustainable Technology, Circular Design, Sustainable Food&Drinks e Sustainable Tourism Pioneers.

Il Sustainability Award

170 CHeck-in • settembre 2022

Oltre alle premiazioni ufficiali del Sustainability Award, l’Hotel Connects Stage rappre senterà anche in questa edizione uno dei luoghi-chiave della manifestazione, insieme naturalmente al FieraMesse H1 Eventspace che ospiterà i principali momenti di networking, oltre a esposizioni speciali ed eventi a cura dei partner. Le tematiche presentate sul palco in fiera - i cui contenuti saranno successivamente disponibili on demand - saranno 4, una per giornata: lunedì 17 si parlerà di innovazione, con tra gli highlight l’Hotel Startup Award; martedì 18 sarà il tur no del food, con un focus su regionalità, pic coli circuiti locali, consumo consapevole e vendita diretta e mercoledì 19 dell’architet tura e del design. Infine, giovedì 20, la digita lizzazione: in che modo le nuove tecnologie

Le tematiche: innovazione, food, design, digitalizzazione

no di avere un design globale sostenibile e che secondo i principi del "ciclo chiuso" sono fatti con materiali riciclati e/o riciclabili, e ad alimenti o prodotti di nuova o diversa concezione, guidati da criteri di sostenibilità lungo tutta la catena di produzione - sono riservate agli espositori di Hotel.

esperti decreteranno i quattro vincitori che verranno premiati nel pomerig gio di lunedì 17 ottobre sull’Hotel Connects Stage, il palco tra le corsie.

La quarta è invece pensata per i visitatori e, più nello specifico, per gli esercizi del settore turistico (hotel, pensioni, B&B, rifugi alpini, agriturismi, chalet e bar) in grado di dimostrare un orientamento globale sostenibile nella loro attività e capaci di distinguersi gra zie a speciali soluzioni green nelle offerte o nei

Setteservizi.giurati

possono aumentare l’efficienza delle strut ture ricettive? Un ampio ventaglio di iniziative sui principali trend del settore alberghiero e gastronomico, quello che si profila per la 46ª edizione di Hotel in programma a Fiera Bolzano dal 17 al 20 ottobre, per offrire ai visitatori una panoramica completa e pro fessionale del comparto Horeca.

Hotel 2022 | Fiera Bolzano �� 0471 516000 �� www.fierabolzano.it/it/hotel

Pubblicità, eventi e marketing

Emilia Romagna

Stefano Calvi · s.calvi@ilquattro.it Veneto

Sandro Romano · sralessandroromano@gmail.com

Tel 035 460563 · 351 8391052 · Fax 02 700557702 · checkin@italiaatavola.net · redazione@italiaatavola.net

Claudio Zeni · zeniclaudio@alice.it Lazio

n°12 -

Gabriele Ancona (vicedirettore) · gabriele.ancona@italiaatavola.net

Campania e Molise

Tel 035 615370 · 351 8391052 · Fax 02 700557702 · direzionecommerciale@italiaatavola.net

Piera Genta (inviata) · pieragenta@libero.it

Benedetta Gandini · b.gandini22@gmail.com

Alessandro Venturini (Seo & Web manager) · alessandro.venturini@italiaatavola.net

Alberto Lupini · alberto.lupini@italiaatavola.net

Calabria

Direttore responsabile

Sicilia

Sardegna

2022

Laura Miedico (responsabile direzione commerciale) · laura.miedico@italiaatavola.net Livia Gerosa · livia.gerosa@italiaatavola.net · Ivana Frosio · ivana.frosio@italiaatavola.net

Edizioni Contatto surl via Piatti, 51 · 24030 Mozzo (Bg)

Redazione

Andrea Lupini (direttore commerciale e iniziative speciali) · andrea.lupini@italiaatavola.net

Lina Pison · linapison@gmail.com

Giuseppe De Biasi · dbpino60@gmail.com Toscana e Umbria

Friuli Venezia Giulia

Mariella Morosi · mariellamorosi@hotmail.com Marche e Abruzzo

Tommaso Caporale · dodicialitro@gmail.com

Jenny Maggioni (redattore) · jenny.maggioni@italiaatavola.net

Gianluca Pirovano (redattore) · gianluca.pirovano@italiaatavola.net

Riccardo Melillo (grafica e impaginazione) · riccardo.melillo@italiaatavola.net

Puglia

Hanno collaborato anche: Tiziano Argazzi, Leonardo Felician, Liliana Savioli, Gianluigi Veronesi

Rocco Lettieri · simpatico.melograno@tin.it

Giulia Marruccelli · gmarruccelli@gmail.com Belluno-Bolzano-Trento

Silvia Balduzzi (redattore) · silvia.balduzzi@italiaatavola.net

Corrispondenti di zona

Liliana Savioli · lilli_sa@hotmail.com

Carla Latini · carla@carlalatini.com

Amministrazione segreteria@italiaatavola.net

Alessandro Maurilli · a.maurilli@almapress.net

Vincenzo D’Antonio · vincenzo.dantonio@italiaatavola.net

Gianni Paternò · giopate@libero.it

Piero Rotolo · pierotolo@tin.it

Antonio Iacona · direttore@charmatmagazine.it

MariucciaEditore Passera · mariuccia.passera@italiaatavola.net

Brian Vavassori (segreteria di redazione) · brian.vavassori@italiaatavola.net

Roby Rossi · roberto-rossi@hotmail.it Svizzera (Canton Ticino)

Registrazione del Tribunale di Bergamo 13/2021 del 7/6/2021 Iscrizione al Roc (Registro degli operatori di comunicazione) n.10548 Chiuso in redazione il 19 settembre 2022 settembre - Anno II - edizionE digitale

Renato Andreolassi · renato.andreolassi@alice.it Pavia-Piacenza

Lucio Tordini (coordinatore di redazione) · lucio.tordini@italiaatavola.net

172 CHeck-in • settembre 2022

(per contatti telefonici consultare il sito) Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Piera Genta · pieragenta@libero.it Lombardia orientale

Matteo Scibilia (responsabile scientifico) · matteoscibilia2013@virgilio.it

Elisabetta Passera (segreteria di redazione) · redazione@italiaatavola.net

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.