ALIMENTI
FORMAGGIO, LA STORIA INIZIA CON I VIAGGI DEI NOMADI NEL DESERTO La leggenda del formaggio
però, quando volevano sorseggiare
Adesso vi racconto una bella storia,
di latte ne usciva poco, e non capiva-
molto verosimile (all’epoca non esiste-
no. Una volta arrivati a destinazione,
utte le volte che mi siedo da-
vano mezzi di comunicazione, soltan-
aprirono le loro “borracce” scoprendo
vanti ad un formaggio, una
to l’uso della parola che si è tramanda-
voglia irresistibile mi spinge
ta sino ai giorni nostri). Tutto accadde
a guardarlo, accarezzarlo, annusarlo.
circa 5mila anni fa in un deserto del
Penso ai suoi molteplici abbinamenti,
Nord Africa. Un bel giorno una tribù
a come poterlo interpretare in ricet-
di nomadi decise di spostare il pro-
te sublimi. Prima di degustarlo, per
prio accampamento in un’oasi a due
percepire i suoi aromi, i suoi profu-
giorni di cammino in sella dei propri
mi, penso al luogo di provenienza, al
cammelli. Dopo aver caricato la tenda,
casaro che ha trasformato il prezioso
i nomadi pensarono di riempire i loro
latte delle sue vacche, capre, pecore,
otri (le nostre borracce ante litteram)
bufale, accudite con amore, lasciate
con il latte di questi meravigliosi ani-
libere durante la bella stagione a bru-
mali, i cammelli, per potersi dissetare
care erba fresca, fiori, piante aromati-
durante il viaggio. Queste “borracce”
che, l’espressione di una natura gene-
erano ricavate dagli stomaci dei rumi-
rosa, che spesso viene violentata dalla
nanti, e più precisamente l’abomaso,
stupidità umana. Tutto questo mi
il quarto stomaco. Ovviamente non
spinge ad amare sempre di più questo
erano a conoscenza che all’interno di
tesoro lattiero-caseario. Ma come è
questo stomaco era presente un en-
nato il formaggio?
zima miracoloso. Durante il viaggio,
di Alberto Marcomini
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021
un po’ di latte, notarono, sorpresi, che