OLIO
Con la Marinara un Moraiolo umbro, con la Margherita un Casaliva del Garda e con la Pizza alla pescatora una Taggiasca ligure. Ma la cosa più importante da ricordare: mai utilizzare un olio scadente
EXTRAVERGINE E PIZZA UN UNIVERSO ANCORA DA ESPLORARE di Fausto Borella
sionato di uscire la sera a gustarsi una bella pizza, possa avere come ulteriore novità la scoperta dell’abbinamento con l’olio giusto.
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Quante siano in Italia le cultivar o varietà olivicole che è un sogno che accomuna noi comunicato-
dir si voglia è ancora un mistero; ma tra omonimie e sino-
ri dell’olio extravergine e i produttori che lo
nimie, si superano di gran lunga le 500 varianti, che par-
creano in maniera seria, etica e professiona-
tono dal Trentino Alto Adige per arrivare alle isole della
le: riuscire a far capire al consumatore quanto sia da con-
Sicilia. Molte olive hanno un profilo organolettico simile,
siderarsi un delitto vero e proprio mettere un olio difettoso
sia per persistenza gustativa, sia per le spiccate proprietà
sulla pizza. Eh sì, cari lettori, noi speriamo che questa “ri-
nutraceutiche - come ad esempio un’alta carica di polife-
voluzione pacifica” possa partire da pizzaioli e ristoratori
noli e tocoferoli, che rendono l’olio che ne deriva amaro e
di tutta Italia, in maniera che il gioco gaudente e appas-
piccante.
ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2021