Mise en place, portamenu e sistemi di ordinazione

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gli speciali di febbraio 2013


attrezzature · Tecnologia

Lo stile è servito! Ecco perché l’arredo tavola fa la differenza 80

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Speciale mise en place · attrezzature Articoli per l’arredo tavola: cosa chiedono oggi i ristoratori? Da un lato l’efficienza e la capacità di resistere ai lavaggi; dall’altro la piacevolezza a livello estetico, secondo le tendenze più attuali. Perché il livello di un ristorante passa anche dalla ricercatezza dei dettagli e dalla cura per i particolari di Lucio Tordini

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olori, tessuti, scelta dei materiali, qualità e ultime tendenze in fatto di design. Sono queste le variabili più interessanti degli articoli utilizzati per abbellire le tavole dei ristoranti. Oggetti che aggiungono stile ed eleganza al servizio e che costituiscono, per questo motivo, un valore aggiunto per il ristorante, al punto da riuscire a “fare al differenza”. Ma cosa richiedono oggi i ristoratori quando si trovano a scegliere gli articoli per l’arredo tavola? Devono essere da un lato funzionali, quindi mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche anche dopo ripetuti lavaggi; dall’altro devono essere esteticamente accattivanti e all’ultimo grido, andando incontro a quelli che sono i gusti e le tendenze più attuali in fatto di design. Perché il livello di un ristorante si vede anche dalla ricercatezza dei dettagli e dalla cura dei particolari.

«La nostra azienda ha scelto di evitare il “made in China” e di utilizzare soltanto prodotti provenienti dalla Comunità europea», spiega Angelo Fanfarillo, vicepresidente di Cifa, azienda leader nel settore delle forniture alberghiere con sede a Lomazzo (Co). «L’aspetto a cui diamo maggiore importanza è la qualità delle materie prime, ma anche l’estetica conta. Nei ristoranti, in hotel o al bar, presentare al cliente un’oggettistica per la tavola bella e di qualità è senz’altro un valore aggiunto. Purtroppo in questi ultimi anni, complice la crisi, alcuni operatori tendono a privilegiare il risparmio: “voglio il bello spendendo poco”. Ma il primo prezzo, si sa, non corrisponde alla qualità». «Oggi - aggiunge Fanfarillo - assistiamo ad un cambiamento nell’impostazione della tavola nei ristoranti. Si usano piatti e tipologie diverse, c’è più ricerca, più estro. Si tende ad abbinare alla portata il piatto più consono, così come per il vetro si utilizza il calice più adatto per ogni tipologia di vino. Nelle trattorie, viceversa, si

richiedono calici per l’acqua e per il vino che vadano bene per tutti gli utilizzi: in questo caso quindi l’offerta è più limitata e tende a privilegiare il lato funzionale degli oggetti. Riguardo alla posateria, si tratta del prodotto meno ricercato: fatta eccezione per i ristoranti di più alto livello, l’argentatura sta pressoché scomparendo, a causa degli elevati costi di acquisto e di manutenzione».

Weissestal

Il marchio Weissestal nasce nel 1986 a Mitterteich, città tedesca famosa per la produzione di pregiate porcellane per la tavola. In oltre 25 anni di presenza sul mercato, il marchio ha acquisito notorietà grazie all’ineccepibile qualità delle collezioni proposte e al suo stile leggero e sofisticato. Armonia, ricercatezza ed eleganza emergono da un attento studio dei particolari oltre che dal rigoroso utilizzo di materie prime finissime. L’obiettivo è proporre idee innovative e alte performance di qualità e design. L’innovazione nella tradizione di Weissestal veste la tavola come una sfilata d’alta moda, garantendo un carattere unico ed esclusivo. B cod 28926

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attrezzature · Speciale mise en place L’arte di apparecchiare

Schönhuber Franchi

«I fondamenti della mia cucina “Pop” spiega Davide Oldani, cuoco stellato patron del D’O di Cornaredo (Mi), che collabora da molti anni con Schönhuber Franchi, con la quale ha sviluppato una linea di calici e di piatti in Fine Bone China oltre alle 3 particolari posate - si sono tradotti in oggetti di design, generando a loro volta una rete di concetti che più s’intrecciano fra loro e più si rafforzano. La funzionalità e la praticità le ho espresse attraverso Passepartout, la posata che svolge tre compiti facendo contemporaneamente spazio sulla tavola ed economia nella lavapiatti. In cantiere c’è una posata che, senza perdere la sua versatilità e quindi rimanendo cucchiaio per raccogliere la salsa residua, diventa anche forchetta per spaghetti grazie all’allungamento dei rebbi». B cod 28925

Per rendere una tavola impeccabile non basta dotarsi di oggettistica all’ultimo grido. Occorre anche sapere come apparecchiarla, senza dimenticare nessun elemento e disponendo ogni cosa a regola d’arte. Vediamo nel dettaglio le regole essenziali per presentare al meglio la tavola del ristorante. La tovaglia colpisce subito l’occhio del cliente ed è perciò importante che sia sempre pulita e ben stirata. Se è di grandi dimensioni, è necessario che venga stesa bene e posizionata da due persone insieme. Per centrare la tovaglia con precisione e rapidità, è importante tener conto delle pieghe di stiratura o di eventuali stemmi, scritte e righe lavorate. La tovaglietta o coprimacchia va stesa utilizzando la stessa tecnica della tovaglia e deve coprirne tutta la superficie.

Il coperto di base è composto essenzialmente da: tovagliolo, posate, bicchieri ed eventuale piatto segnaposto. Quando i coperti sono più d’uno sullo stesso tavolo, è importante che la ripartizione dello spazio sia equilibrata e che ad ogni commensale sia riservato uno spazio sufficiente. Il tovagliolo va posto a mezzo cm dal bordo del tavolo, piegato in modo semplice. In passato si prediligevano presentazioni fantasiose, mentre oggi si dà priorità all’igiene e alla freschezza. Per quanto riguarda le posate, il coltello grande va a destra del tovagliolo e alla sua stessa altezza, con la lama rivolta verso l’interno, mentre la forchetta grande a sinistra del tovagliolo, a una distanza dal coltello sufficiente per collocarvi un piatto grande. Il bicchiere per il vino rosso è messo ad 1 cm circa dalla punta del

I nuovi trend: forme pulite e materiali resistenti di Andrea Piffari - www.ros.bergamo.it Una tavola pulita. Così potremmo definire la mise en place del 2013. C’è voglia di semplicità: la situazione di difficoltà economica che viviamo ha fatto riscoprire il “tradizionale” togliendo spazio alle forme esasperate che l’hanno fatta da padrone negli ultimi anni. Linee morbide, forme pulite e materiali resistenti sono le principali richieste del ristoratore di oggi. Partiamo dalla porcellana. Il bone china resiste, ma la porcellana, inglese e tedesca, per qualità di resistenza e per un prezzo più conveniente prende fortemente il largo a discapito del bone china. In questo segmento più che in altri si stanno riscoprendo forme del passato magari un po’ rivisitate e rese un po’ più semplici. Piatti tondi, lisci o a falda larga, la fanno da padroni sulla tavola dei ristoranti. Molto richiesti per gli ormai noti “menu degustazione” sono piatti rettangolari e pasta bowl. Completamente superata la classica fondina, che rimane solo per eventi di banchettistica. Per quanto riguarda la posateria, le aziende stanno realizzando linee sempre più affusolate e morbide, dando un’impronta di ricercatezza senza appesantire la tavola. Il materiale usato ormai è solo l’acciaio inox 18/10, totalmente dimenticato l’argentato, nella maggior parte dei casi lo spessore è di 3 mm, che conferisce al prodotto consistenza e una sensazione di robustezza, non da ultimo permette di avere un ottimo rapporto qualità/prezzo. Nella cristalleria domina il vetro sonoro superiore, chiamato commercialmente cristallino. Questo è un materiale molto funzionale essendo resistente agli urti e soprattutto ai frequenti lavaggi, ed è anche molto trasparente e brillante. La scelta dei modelli è dettata dal tipo di servizio che il ristoratore vuole fare. Diventa un vero dilemma scegliere se abbinare a ogni vino il giusto calice o ricercare un calice unico che permetta di valorizzarne al meglio le varie tipologie rendendo però il servizio più snello. B cod 28928

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Speciale mise en place · attrezzature Seletti

All’ultima edizione del Sigep di Rimini, Seletti ha presentato le sue linee per la tavola. Tra queste, Estetico quotidiano, la nuova linea di stoviglie da tavola in porcellana e vetro borosilicato. Le particolari forme riprendono quelle di prodotti monouso. La filosofia è quella di trasformare in oggetti di materiale pregiato quelli che normalmente sono di materiale comune e povero. Il vetro borosilicato si caratterizza per la sua particolare flessibilità e resistenza sia alle alte che alle basse temperature. La linea comprende anche la tovaglia in vernice bianca e le tovagliette all’americana. B cod 28927

coltello grande. Un secondo bicchiere, quello per il vino bianco o per l’acqua, va posto a destra del primo, in diagonale, leggermente più vicino al bordo del tavolo. Il porta sale e pepe va infine posto davanti al coperto, a portata di mano, mentre gli altri condimenti saranno a disposizione sul tavolo di servizio o consolle.

Quando il cliente ha ordinato il menu, il coperto può essere modificato in base al numero e al tipo di portate. Non vanno apparecchiate più di quattro paia di posate (comprese quelle per il dessert) e tre bicchieri per volta. Le altre posate o bicchieri saranno forniti durante il servizio. La successione delle portate determina quella delle posate. B cod 28914

Rastal

Rastal, azienda tedesca che dal 1997 opera anche in Italia, è da numerosi anni che serve con successo il mercato dell’Horeca con soluzioni nuove, innovative e sempre pratiche. Una delle linee di calici di maggior successo per Rastal è in vetro cristallino e presenta forme particolarmente moderne: la linea Harmony. Partendo da linee molto squadrate, i designer hanno concepito tutta una linea sofisticata e molto giovane. Tutti gli articoli della serie presentano, infatti, un design particolarmente “spigoloso” alla coppa, rispondendo alle attuali tendenze del mercato che sembra apprezzare questo tipo di impatto visivo a discapito di forme più “tradizionalmente” tonde. B cod 28924

Mise en place Spesso si sente parlare di mise en place: che cosa significa? È un’espressione francese che riguarda il mondo della ristorazione e che letteralmente significa “messa sul posto” o “messa a disposizione”. In altre parole, per mise en place si intende, nelle cucine professionali, la predisposizione di tutto il materiale necessario per il servizio. È un’attività che di solito viene svolta prima dell’arrivo dei clienti e che, se eseguita con attenzione, garantisce un servizio scorrevole. La mise en place prevede la predisposizione su un tavolo di servizio di stoviglie, tovaglie, tovaglioli, posate, bicchieri e altri accessori da tavola (sale e pepe, oliera, formaggera, porta stuzzicadenti, ecc.).

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attrezzature · Tecnologia

Ciak si impiatta! Le porcellane sotto i riflettori di MasterChef Nuovo traguardo per Cifa, che per la nuova edizione del programma tv MasterChef è stata scelta come fornitore ufficiale di porcellane. Gli aspiranti cuochi presentano le proprie creazioni su piatti a marchio

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l percorso di Cifa è in continua ascesa, costellato di soddisfazioni e di sempre nuove sfide. L’azienda comasca, con sede a Lomazzo, da più di 30 anni è leader nel settore delle forniture alberghiere. I suoi prodotti sono destinati ad hotel, ristoranti, catene alberghiere, bar, società di catering, ristorazione commerciale e collettiva. L’obiettivo che da sempre Cifa pone al centro della propria attività è la continua ricerca della qualità, offrendo al cliente la massima assistenza e adeguati consigli per guidarlo, a seconda dell’esigenza, verso la scelta più opportuna. Cifa sa che per un ristorante è fondamentale dotarsi di attrezzature e oggettistica per la tavola funzionali, eleganti e con un design innovativo. Per questo propone un’ampia gamma di porcellane per la tavola, articoli in vetro e cristallo delle più prestigiose marche italiane e internazionali, posateria per qualsiasi esigenza e apparecchiatura, pentolame di qualsiasi materiale e spessore, contenitori


Tecnologia · attrezzature

per la conservazione e il trasporto, articoli da pasticceria e pizzeria, abbigliamento professionale, accessori e complementi per la sala e la cucina. Ma Cifa è andata oltre i confini del canale Horeca, approdando sul piccolo schermo. Da tempo, infatti, molte celebri trasmissioni televisive di cucina, sia sul digitale che sul satellite, utilizzano le porcellane del catalogo del gruppo, che include le produzioni della controllata Royale e le linee della britannica Dudson. Prodotti utilizzati da volti noti come Alessandro Borghese e Simone Rugiati, oltre ad Antonella Clerici nel popolare programma La prova del cuoco su Rai Uno. Ma la vera “ciliegina sulla torta” è MasterChef (in onda il giovedì sera su Sky Uno), il talent show culinario più conosciuto al mondo, diffuso in 35 Paesi, che nella versione italiana vanta una giuria di prim’ordine composta dagli chef pluristellati Bruno Barbieri e Carlo Cracco (nella foto a destra) e dall’imprenditore italoamericano Joe Bastianich. L’assortimento scelto per MasterChef comprende un mix di porcellane dei cataloghi Royale e Dudson, che risponde in primis a criteri di funzionalità, e poi anche ad esigenze di versatilità e di “appeal” televisivo. «Essere stati scelti per un programma come MasterChef è stato per noi motivo d’orgoglio», racconta a “Italia a Tavola” Angelo Fanfarillo, vicepresidente Cifa. Il successo è stato grande. Abbiamo avuto importanti ritorni, soprattutto a livello di immagine. Grazie a MasterChef abbiamo consolidato il prestigio del nostro marchio e dei marchi a noi collegati. Quando abbiamo deciso di partecipare al programma televisivo non volevamo tanto ricercare nuovi clienti, quanto lanciare un messaggio ad un grande pubblico, comunicare il nostro impegno nel distribuire attrezzature di qualità per la ristorazione e l’hotellerie».

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attrezzature · Speciale mise en place Royale Royale è oggi leader mondiale nella produzione, esclusivamente made in Italy, di articoli in porcellana per forno e buffet. Un’idea maturata nel 1986 per la mancanza sul mercato di un’azienda in grado di soddisfare le richieste, anche piccole, di una clientela sempre più esigente e attenta alla cottura e alla presentazione in tavola del prodotto. Mentre inizialmente la produzione era limitata ad articoli di grandi dimensioni, prodotti esclusivamente per selezionate aziende, nel 1990 l’affermarsi del marchio stesso a livello nazionale ha permesso il lancio delle porcellane Royale con la costruzione di un nuovo stabilimento produttivo dotato di macchinari di ultima generazione. Da qui l’inarrestabile ascesa che ha portato in pochissimi anni il prodotto sul palcoscenico mondiale. Un successo dipeso dall’oculata scelta di articoli, dalla selezione dei materiali impiegati, dalla garanzia di resistenza dei prodotti data dalla qualità delle materie prime, dalla cottura a 1.320°C e da un ciclo della durata di 24 ore. Non meno importante, il processo produttivo affidato a tecnici e consulenti che vantano un’esperienza trentennale nel settore della porcellana. Articoli totalmente esenti da piombo e soggetti a costanti controlli analitici per mantenere alti standard di qualità, perfino in grado di realizzare prodotti con una riduzione del 50% di emissione di CO2 nell’aria. La forza del marchio e dei collaboratori permette all’azienda di presentarsi come versatile e in grado di soddisfare ogni esigenza e di produrre articoli per qualsiasi tipologia di clienti in tempi rapidi e a costi competitivi.

Cifa è distributore per l’Italia della pregiata porcellana inglese Dudson, centenaria azienda di Stoke On Trent - Manchester, unica fabbrica al mondo a garantire i propri articoli a vita contro le sbeccature, e della sempre più rinomata posateria belga Eternum. I numeri di Cifa sono un chiaro segnale del successo crescente dell’azienda: 6mila metri quadrati di struttura, 1.300 di showroom, 60 collaboratori, 2.200 clienti, una media di 150 ordini giornalieri e oltre 12.000 referenze movimentate. B cod 28907 Cifa srl Via della Traversa, 1 - 22074 Lomazzo (Co) Tel 02 96779084 - www.cifasrl.it

Eternum Eternum è una società nata nel 1924 e specializzata nella creazione, produzione e vendita di posate e articoli per la tavola. Grazie ad una rete di distributori e agenti locali, riesce a raggiungere più di 40 Paesi in tutto il mondo. La sede si trova a Gembloux, in Belgio, dove si trovano anche l’unità di produzione belga e un magazzino da 3mila pallets. I prodotti Eternum sono progettati sia per i consumatori che per gli operatori della ristorazione e dell’hotellerie. L’azienda offre una vasta gamma di oltre 50 modelli diversi di posate e 150 articoli per la tavola in acciaio inox o acciaio inox argentato. Al fine di offrire la migliori posate, Eternum collabora con diversi designer di fama mondiale.

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Speciale mise en place · attrezzature

Dudson Da oltre 200 anni Dudson è presente nel canale Horeca come punto di riferimento su scala mondiale, con un business in costante crescita. Attualmente esporta in più di 140 Paesi e fornisce ai clienti un ottimo livello di servizio in ognuno di essi. Una rete di agenti e distributori si sviluppa strategicamente in tutto il mondo, permettendo all’azienda di reagire rapidamente alle richieste dei clienti e di offrire un rapido accesso ai prodotti e servizi, ovunque si trovino. Il programma di investimenti in corso permette di soddisfare e superare le esigenze della sempre crescente base di clienti. La filosofia dell’azienda consiste nel combinare innovazione e design. Dudson unisce infatti design all’avanguardia e linee attuali con una vasta esperienza nel mercato dell’ospitalità. Per questo è in grado di adattarsi rapidamente alle sempre nuove tendenze e di produrre linee di prodotti che riflettono i più recenti cambiamenti della cultura alimentare. Dudson, inoltre, è l’unica azienda al mondo a garantire a vita i propri articoli contro le sbeccature. «Il nostro attuale programma di investimenti in tecnologia di produzione e di sviluppo ci aiuta a definire lo standard nel design e le prestazioni dei prodotti per il mercato dell’ospitalità di oggi», spiega Mark Dudson, che gestisce le operazioni di produzione nel Regno Unito. «In tutte le aree di produzione, ci sforziamo continuamente di migliorare la produttività e l’efficienza, senza compromessi sulla qualità».

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attrezzature · Tecnologia

Il design crea identità Con Vega più valore allo stile del ristorante

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l ristorante, al pari di altri locali pubblici, è una delle più importanti arene della socializzazione: laddove c’è incontro e dialogo, si formano i cambiamenti che caratterizzano la società. È per questo motivo che il ristorante e il suo stile sono per loro natura specchio dei trend sociali. Ma cosa aiuta a definire lo stile di un ristorante? È il design (quello degli interni così come quello della tavola) a formare l’identità di questo luogo e a definire quindi il suo target di mercato di riferimento.

L’ambiente deve seguire i trend del momento per regalare al consumatore un’esperienza fortemente identitaria in linea con i gusti della società

Tra le aziende più attente a scoprire questi trend e a individuare quali prodotti mancano al mercato della ristorazione c’è Vega, marchio internazionale di forniture alberghiere, complementi per la tavola e abbigliamento per la ristorazione. Tra i prodotti Vega concepiti in esclusiva dai suoi designer di Berlino, spuntano quelli volti a seguire il trend della natura, cioè l’esigenza della ricerca di benessere: la loro linea di taglieri in legno “Pallet” si presta a presentazioni particolari, adatte ad ambienti rustici ma originali. Da segnalare anche i prodotti Vega il cui design segue il trend dell’autenticità, ovvero un’identità fondata sulla qualità e sui valori: l’alta ricercatezza della serie di porcellane “Moonscape” ne è un esempio, con i suoi giochi di superfici piane e a rilievo e la possibilità di creare composizioni sempre nuove e appunto uniche, abbinando i singoli pezzi in una gamma infinita di possibilità. Altrettanto attuale è il trend del social share, legato alla condivisione di tempo e idee e al desiderio di socializzazione. In quest’ottica i designer Vega hanno ideato la linea di cuscini “Choose”, pensati per creare nuovi spazi a sedere, lasciando ai clienti la possibilità di creare questi spazi di socializzazione anche in maniera autonoma. B cod 28908 Vega srl via Galvani, 6/C - 39100 Bolzano Tel 800 892850 - www.vega-direct.it

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Tecnologia 路 attrezzature

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Portamenu e sistemi di gestione ordini

Eleganza e tecnologia al ristorante Menu in pelle, in cartone, plastificati, decorati. Molte sono le possibilità per presentare le proposte culinarie. E per le ordinazioni? Sono sempre più in voga sistemi informatizzati 90

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di Lucio Tordini

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isogna ammetterlo: la tecnologia è diventata un “must” anche nei ristoranti. Ci attende un futuro in cui per scegliere le varie portate dal menu non avremo più davanti un foglio stampato, ma lo schermo di un tablet. Con pochi semplici tocchi potremo avere il dettaglio degli ingredienti o un’anteprima del conto finale dell’intero pasto, o magari visualizzare l’apporto calorico dei singoli piatti. Attraverso questi fantomatici tablet, il cliente potrà lasciare i propri dati per essere contattato e ricevere segnalazioni

da parte del ristorante, oppure avrà la possibilità di lasciare commenti sui piatti degustati. E i camerieri? Oggi hanno palmari sempre più evoluti per la gestione delle ordinazioni, ma in futuro rischieranno forse di essere “scavalcati” dai menu interattivi, che permetteranno al cliente stesso di inviare le ordinazioni direttamente alla cucina e al computer di cassa? In attesa di vedere come si evolveranno le tendenze in fatto di tecnologia nel settore della ristorazione, vediamo in questo servizio quali sono le proposte più interessanti nel mercato attuale dei portamenu e dei sistemi di gestione delle ordinazioni.


Speciale portamenu e gestione ordini · attrezzature Portamenu

Menu in pelle, in cartone, plastificati, colorati, decorati. Molte sono le possibilità che ha un ristoratore per presentare al cliente i piatti offerti dalla propria cucina. Ecco allora che entrano in gioco i portamenu, accessori pratici ed eleganti per dare al cliente un servizio in più. Infatti, anche al ristorante la qualità della comunicazione è essenziale. Il menu è uno dei primi elementi che stabiliscono un contatto fisico tra il cliente e il locale. Un menu rappresentativo, ordinato e coerente fornisce da subito un contributo fondamentale alla buona riuscita del pasto e alla soddisfazione del cliente. Un oggetto di comune utilizzo, primo tra le mani del cliente, diventa immagine di eleganza e ricercatezza. Oggi le proposte sono moltissime, e ci sono aziende sempre più all’avanguardia nella realizzazione di soluzioni personalizzate, uniche, create seguendo l’impronta e lo stile del locale. Spesso il progetto e la realizzazione sono completamente artigianali. In questo modo si garantisce al ristorante un prodotto unico, studiato ad hoc in funzione dell’architettura del locale e realizzato secondo le specifiche esigenze di dimensioni e foliazione. Anche nei materiali si può spaziare e trovare soluzioni sempre nuove

e originali: si va dagli elementi più classici come la pelle e il plexiglass fino a materiali “alternativi” e di tendenza come il legno, il sughero, la gomma, il metallo, l’ardesia o addirittura fogli di pietra sottilissimi. Naturalmente anche la scelta della carta per le pagine interne va studiata attentamente, in modo da ottenere il miglior accostamento cromatico e di materiali.

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attrezzature · Speciale portamenu e gestione ordini Linea Anonima

L’esclusività e il design di un ristorante si devono rispecchiare nel portamenu, primo vero oggetto con cui il cliente interagisce. Lo studio di un progetto per un portamenu rispondente alle necessità e allo stile di un locale non può prescindere dagli elementi presenti nel locale stesso. Proprio per questo, da un’esperienza decennale nel campo della legatoria d’arte, nascono le creazioni Linea Anonima. Ogni prodotto è studiato e personalizzato ad hoc, lavorato artigianalmente e reso unico. La gamma Avant-garde presenta, ad esempio, modelli realizzati in plexiglass e cuciti a mano, che hanno nella scelta delle colorazioni del plexiglass e dei fili di cucitura un’assoluta versatilità (www.lineaanonima.it). B cod 28932

Sistemi di gestione delle ordinazioni Oggi esistono sistemi informatizzati per una gestione rapida ed efficiente delle ordinazioni. In moltissimi ristoranti e bar i camerieri utilizzano dei piccoli palmari wireless in grado di trasmettere in tempo reale alla cucina le richieste dei clienti. In questo modo i tempi vengono ottimizzati, con precisione delle informazioni di gran lunga maggiore rispetto al foglietto scritto a mano e talvolta di difficile decifrazione... A prima vista informatica e cucina non sembrerebbero avere molto a che fare. Spesso chi opera nella ristorazione non siede altrettanto volentieri davanti a un computer o non ha dimestichezza con i sistemi informatizzati. Tuttavia, al giorno d’oggi,

validi strumenti informatici possono semplificare molto sia il lavoro del cuoco nella conduzione della cucina e nell’organizzazione delle risorse sia quello dei camerieri nella gestione delle ordinazioni. Ecco allora i principali produttori di software mettere a disposizione del mondo della ristorazione meravigliosi strumenti di lavoro, tanto completi quanto sofisticati, ma nel contempo efficienti e spesso semplici da utilizzare, pensati e ideati appositamente per le esigenze di camerieri, cuochi, ristoratori, gastronomi, pasticceri, barman, manager del food&beverage, gestori di mense e comunità, operatori di catering e banqueting. L’obiettivo ultimo di una scelta gestionale di questo genere risiede nella riduzione del food cost e nel miglio-

Artmenu Factory

L’azienda offre oggi un’ampia gamma di soluzioni in grado di soddisfare molteplici richieste: partendo dalla lista più essenziale, quella da lasciare sul tavolo a disposizione dei clienti; passando poi per la più classica con pagine interne protette da buste trasparenti; fino ad arrivare alla lista più raffinata che racchiude al suo interno carte preziose e ricercate, compilate con dovizia di particolari, mentre all’esterno vanta accurate personalizzazioni su ricercati pellami e tessuti. Potremmo quindi dire che ad ogni locale corrisponde una lista menu che lo rappresenta, lo contraddistingue e differenzia dagli altri. B cod 28929

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Speciale portamenu e gestione ordini · attrezzature ramento delle procedure operative interne. L’utilizzo di un software per la gestione dell’attività di ristorazione dà i suoi massimi risultati se affiancata all’utilizzo di strumenti multimediali per la presa della comanda. E allora, oltre a scegliere un buon software di gestione per il proprio ristorante, bisogna però anche capire esattamente di cosa si ha bisogno in termini di apparecchiature. In conclusione, software gestionali e strumenti multimediali sono ormai diventati elementi imprescindibili per la gestione di una struttura ristorativa. Per sopravvivere la ristorazione del futuro dovrà cominciare a guar-

dare al mercato con occhi diversi, ragionando anche in un’ottica di ricerca di nuovi format, di utilizzo in chiave commerciale di social network, di comunicazione e marketing non convenzionale. La figura del ristoratore assomiglierà probabilmente sempre meno a quella cui ci hanno abituato i vecchi professionisti del mestiere e sempre di più a quella di un vero e proprio manager, abile non solo in sala e cucina, ma anche nello studio dei suoi clienti, dei concorrenti e attento all’utilizzo di materie prime, risorse umane e nuove tecnologie. B cod 28916

Cei system

Il taccuino ATZ4, pensato e realizzato nei minimi dettagli per rispondere alle esigenze della raccolta comande, è un vero e proprio concentrato di tecnologia in soli 15 centimetri: comodo, semplice, piccolo ma con enormi funzionalità. È dotato di un display ampio, di un dispositivo di luminosità auto-regolante, di una batteria al litio di lunga durata e di un sensore che ne permette lo spegnimento automatico dopo un determinato tempo di inutilizzo. È inoltre il primo taccuino sul mercato dotato di tecnologia RFID che consente di riconoscere in automatico l’operatore e il numero del tavolo per l’addebito delle comande: un connubio di caratteristiche hardware e software che migliora la gestione del locale. B cod 28930

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