SAN GIOVANNI XXIII:
I N SINERGIA CON FONDAZIONE M IGRANTES
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C , R , '11 1962 C E V II, ' C! ! ! C'è una scena straordinaria che è rimasta nella memoria di milioni di persone. Era la sera dell'11 ottobre 1962, quando Giovanni XXIII (si legge ventitreesimo) si affaccia alla finestra per salutare le persone che si erano radunate in Piazza San Pietro per festeggiare, con una fiaccolata, l'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Il Papa parla dalla finestra del suo appartamento, saluta le persone in piazza, saluta la luna e manda una carezza a tutti i bambini del mondo (il testo nel box a destra): un messaggio di simpatia e di fiducia che colpisce tutti. Si chiude in questo modo una giornata intensa iniziata, in mattinata, con la solenne apertura del ventunesimo Concilio Ecumenico della Chiesa cattolica. CONCILIO ECUMENICO Ma cos'è un Concilio? Ăˆ la riunione di tutti i vescovi, radunati e convocati dal Vescovo di Roma, ovvero il Papa, per affrontare le principali questioni che riguardano la vita della Chiesa e il suo rapporto con il mondo. Quando la comunitĂ cristiana si riunisce in un Concilio, sperimenta e rende visibile la comunione tra tutti i credenti, mostra a se stessa e agli altri come essere fratelli in GesĂš. La parola "ecumenico" significa "per tutta la terra abitata, universale". Tutti sono coinvolti. IL SOGNO DI GIOVANNI XXIII A convocare il Concilio Ecumenico Vaticano II, che segue di circa cent'anni il Vaticano I, è stato Giovanni XXIII, il papa bergamasco che pochi mesi dopo la sua elezione, nel gennaio del 1959, stupĂŹ molti, annunciando a un gruppo di cardinali riuniti nella Basilica di San Paolo fuori le mura in Roma, l'idea di convocare un Concilio Ecumenico per la Chiesa universale. Un gesto coraggioso e libero, nella consapevolezza che quando i credenti devono decidere cose importanti si riuniscono. E attraverso l'ascolto, lo scambio, il dialogo, con l'aiuto della preghiera e dello Spirito Santo cercano di essere sempre piĂš fedeli al messaggio di GesĂš. Questa è stata l'intuizione di Giovanni XXIII, consapevole che i tempi stavano cambiando, nella Chiesa e nel mondo. Una piccola indagine con i vostri nonni ve lo può confermare. Il Papa convoca a Roma i vescovi di tutto il mondo ma non solo, chiama superiori di Ordini religiosi e poi alcuni cristiani non cattolici e anche alcuni laici: 28 uomini, 12 donne e una coppia di sposi. Papa Giovanni non potrĂ vedere concluso il Concilio perchĂŠ muore il 3 giugno del 1963. Dopo di lui viene eletto papa Paolo VI che, con entusiasmo, porterĂ a compimento l'opera del Concilio.
IL PAPA E LA LUNA Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una sola, ma riassume tutte le voci del mondo; e qui di fatto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera‌ Osservatela in alto, a guardare questo spettacolo‌ Noi chiudiamo una grande giornata di pace‌ SÏ, di pace: "Gloria a Dio, e pace agli uomini di buona volontà "... La mia persona conta niente: è un fratello che parla a voi, un fratello divenuto padre per volontà di Nostro Signore‌ Continuiamo dunque a volerci bene, a volerci bene cosÏ; guardandoci cosÏ nell'incontro: cogliere quello che ci unisce, lasciar da parte, se c'è, qualche cosa che ci può tenere un po' in difficoltà ‌ Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: "Questa è la carezza del Papa". Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. Sappiano gli afflitti che il Papa è con i suoi figli specie nelle ore della mestizia e dell'amarezza‌ E poi tutti insieme ci animiamo: cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro cammino. Addio, figlioli. Alla benedizione aggiungo l'augurio della buona notte. 2
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Cosa pensa il mondo della ricchezza? Senza cadere nel populismo o nel moralismo possiamo aermare con crudezza e realismo che in questo terzo millennio a comandare ogni scelta, a orientarla, è ormai l'economia. GesÚ non condanna tout court la ricchezza, nÊ esalta la povertà . Lo dico perchÊ spesso noi ca olici scivoliamo nel moralismo cri cando i soldi (degli altri) e invitando a generosità (sempre gli altri). GesÚ ama il giovane ricco, lo guarda con tenerezza, vede in lui una grande forza e la possibilità di crescere nella fede. Gli chiede di liberarsi di tu o per avere di piÚ, di fare il miglior inves mento della sua vita. GesÚ frequenta persone ricche e persone povere, è libero. Ma ammonisce noi, suoi discepoli: la ricchezza è pericolosa perchÊ prome e ciò che non può in alcun modo mantenere. Dunque, dice GesÚ, la ricchezza può ingannare, può far fallire miseramente una vita, la pienezza è altrove, non nella fugace emozione di avere realizzato il sogno di possedere il gioca olo prezioso cui anelo. Ma la povertà non è auspicabile, la miseria non avvicina a Dio ma precipita nella disperazione. Perciò il Signore ci chiede di avere un cuore libero e solidale: la povertà è scelta dai discepoli perchÊ ci è insopportabile vedere un fratello nella miseria. (Paolo Curtaz)
17 tipiche scuse per non andare a Messa 2) Posso stare con Dio ovunque, non ho bisogno di un luogo fisico per sentirlo vicino
S
e un amico mi dicesse che non ha bisogno di incontrarmi fisicamente nĂŠ di venire a casa mia o di compiere gesti concreti, sensibili, espliciti per manifestare il suo affetto per me perchĂŠ gli basta conservarmi nella sua memoria (nel suo cuore), inizierei a dubitare della sua amicizia. Qualcuno potrebbe replicare dicendo: “Ma quando un amico muore rimaniamo legati in questo modoâ€?. Sicuramente, ma non del tutto. Non si va forse a Messa nell’anniversario della sua morte? Non gli si portano dei fiori al cimitero? PerchĂŠ lo facciamo? PerchĂŠ in fondo è il movimento naturale del nostro amore che dall’interno trabocca e si manifesta esternamente. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori diceva che “se qualcuno avesse sofferto per un amico ingiurie e ferite e venisse a sapere che l’amico, sentendo parlare dell’accaduto, non vuole ricordarlo dicendo ‘Parliamo d’altro!’, che pena proverebbe per l’atteggiamento dell’ingrato! Al contrario, che consolazione sperimenterebbe accertandosi che l’amico professa di testimoniargli eterna gratitudine e che lo ricorda sempre, parlandone con tenerezza!â€?. La Messa è il memoriale che frequentiamo noi amici di GesĂš, perchĂŠ non possiamo (nĂŠ vogliamo) dimenticare ciò che ha fatto per noi. Come se non bastasse, inoltre, non ricordiamo il sacrificio del nostro Amico solo come una cosa del passato, ma come un qualcosa che si rende presente, permettendoci di parteciparvi perchĂŠ “il sacrificio eucaristico è il rinnovamento del sacrificio della croce. Come sulla croce tutti eravamo inseriti in Cristo, cosĂŹ nel sacrificio eucaristico siamo tutti immolati in Cristo e con Cristoâ€? (Sant’Alberto Hurtado).
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Il
16 ottobre 1945, 42 paesi si riunirono in Quebec (Canada) per creare l’Organizzazione dell’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO). Nel far questo, compirono un altro passo importante nell’incessante lotta dell’uomo contro la fame e la malnutrizione. Infatti, con la creazione della FAO, si dotarono, e dotarono le molte altre nazioni che sarebbero successivamente entrate nell’Organizzazione, di un meccanismo tramite il quale i Paesi membri della FAO avrebbero potuto affrontare una serie di problemi che sono fonte di grande preoccupazione per tutti i paesi e tutti i popoli. Così, la FAO fu fondata nel 1943 a Hot Springs (USA) durante la Conferenza ONU sull’alimentazione e l’agricoltura, e venne formalmente istituita nel corso della Prima sessione della Conferenza della FAO, tenutasi in Quebec, Canada, nel 1945 – maggiori informazioni sulle origini della FAO sono disponibili qui Il 16 ottobre di ogni anno la FAO celebra la Giornata mondiale dell'alimentazione per commemorare l'anniversario della sua fondazione, avvenuta il 16 ottobre 1945. Gli obiettivi della GMA sono i seguenti: • sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della fame nel mondo; • stimolare l'attenzione per la produzione alimentare agricola e gli sforzi nazionali, bilaterali, multilaterali e non governativi diretti a tale scopo; • promuovere il trasferimento di conoscenze tecniche ai paesi in via di sviluppo; • rafforzare la solidarietà internazionale e nazionale nella lotta contro la fame, la malnutrizione e la povertà, ed attirare l'attenzione sui risultati ottenuti nello sviluppo alimentare ed agricolo; • incoraggiare la partecipazione delle popolazioni rurali, in particolare le donne e le categorie meno favorite, ai processi decisionali ed alle attività che influenzano le loro condizioni di vita.; • incoraggiare la cooperazione economica e tecnica tra i paesi in via di sviluppo.
Alimentazione. Ogni anno si buttano via 1,3 mld di cibo.
In
pratica si spreca un terzo di tutto il cibo prodotto è quanto servirebbe a nutrire quasi 1 mld di persone che soffrono la fame. Tradotte in denaro le perdite ammontano a quasi 680 mld di dollari nei paesi industrializzati e a circa 310 mld di dollari per quelli in via di sviluppo. “Dello spreco alimentare se ne parla sempre di più ma 4
forse si fa sempre di meno”, denunciano la Fao. Secondo il rapporto dell’Organizzazione ogni anno nel mondo si buttano via 1,3 miliardi di tonnellate di avanzi, pari a un terzo di tutto il cibo prodotto: quattro volte quanto servirebbe a nutrire quasi un miliardo di persone che soffrono la fame. Tradotte in denaro le perdite ammontano a quasi 680 miliardi di dollari nei paesi industrializzati e a circa 310 miliardi di dollari per quelli in via di sviluppo. “Quindi di fronte a chi non ha di che nutrirsi, c’è chi può permettersi di sprecare ogni giorno una quantità impressionante di cibo”. Non solo. C’è un peso ambientale in quello che sprechiamo, che dipende sia da quanto sprechiamo, sia da cosa sprechiamo. Infatti ogni alimento ha una propria impronta ambientale che dipende dalla sua filiera di produzione: lo spreco di 1 kg di carne "costa" all’ambiente 10 volte la quantità di gas serra e di azoto reattivo richiesti da 1 kg di pasta. Lo spreco di 1 kg di manzo utilizza invano 594 litri di acqua blu a fronte dei 15 litri per lo stesso quantitativo di pasta. Pertanto, anche se i cereali rappresentano il 35% della massa di cibo tipicamente sprecato, mentre la carne, alimento più caro e pregiato, ne rappresenta il 12%, i loro impatti ambientali sono comunque elevati. Il rapporto Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources è il primo studio che analizza l’impatto delle perdite alimentari dal punto di vista ambientale, esaminando specificamente le conseguenze che esse hanno per il clima, per le risorse idriche, per l’utilizzo del territorio e per la biodiversità.
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La
Giornata mondiale del rifiuto della miseria fu celebrata per la prima volta il 17 ottobre 1987 Il cuore del messaggio della Giornata è racchiuso in queste parole di padre Wresinski: Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell'uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro.
12345 J78519 W458;<8=; (1917-1988) All' origine di questa Giornata: un uomo che ha vissuto l' estrema povertà. Nato da padre polacco e madre spagnola, il 12 febbario 1917, il bambino Joseph crebbe in un quartiere molto povero a Angers, Francia. E' ordinato sacerdote il 29 giugno 1946, a Soisson. Curato nella parrocchia operaia e rurale, per dieci anni, nel dipartimento di Aisne, il suo vescovo gli propone nel 1956 di raggiungere un campo di senza tetto, a Noisy-le -Grand (nella regione parigina). Il 14 luglio 1956, raggiunge le 252 famiglie riunite nel campo dei senza alloggio. Prova un vero choc. “Quel giorno li' sono caduto in disgrazia”, scriverà più tardi. D'ora in poi, consacrerà tutte le sue forze a far conoscere questo popolo che fa questua di dignità, un popolo con un pensiero ed una esperienza unica, indispensabili alla società. “Sono stato ossessionato dall' idea che mai queste famiglie sarebbero uscite dalla miseria anche per molto tempo, se non sarebbero state accolte nel loro insieme, in qualità di popolo, laddove gli altri uomini discutevano. Mi sono promesso che se fossi rimasto, avrei fatto in modo che queste famiglie potessero salire i gradini del Vaticano, dell' Eliseo, dell' ONU...” A Noisy le Grand, proporrà alle famiglie di creare un giardino per bambini ed una biblioteca. “Non é di tanto cibo, di vestiti che questa gente aveva bisogno, ma di dignità, di non dipendere più dal ben volere altrui”. Una cappella, un atelier per giovani ed adulti, una lavenderia, un salone di bellezza per le donne, dovranno esser realizzati poco a poco. Con le famiglie che vivono a Noisy le Grand, padre Joseph Wresinski, creerà un' associazione che diventerà “ Aide à Toute Détresse” (ATD) - cioé aiuto 5
a tutta la miseria-. Una certezza anima padre Joseph: ”La miseria é opera degli uomini, solo gli uomini posso distruggerla”. Uomini e donne di tutti gli orizzonti li raggiunsero lentamente. Alcuni, venendo da numerosi paesi, scelsero di impegnare il loro futuro con i più poveri. Cosi' nasce il volontariato permanente del Mouvement ATD Quart Monde (Movimento ATD Quarto Mondo). Membro del Consiglio economico e sociale della Repubblica Francese dal 1979, padre Wresinki redigerà un Rapporto che avrà importanti ripercussioni sociali e politiche attraverso l' Europa e nel mondo. Intitolato "Grande pauvreté et précarité économique et sociale" (Grande povertà e precarietà economica e sociale), questo rapporto fu adottato l' 11 febbario 1987 . Per la prima volta, il popolo del Quarto Mondo si esprime ufficialmente attraverso la voce di uno dei suoi. Il Rapporto riconobbe la miseria come violazione dei diritti umani. Fu proclamato che non era possibile sopprimere l' estrema povertà senza associare di primo acchito i più poveri come interlocutori. Qualche mese dopo, il 17 ottobre 1987, a Parigi, rispondendo all' appello di padre Wresinski, più di 100.000 persone espressero la necessità di unirsi per far rispettare i diritti dell' uomo, riunendosi attorno al Sagrato del Trocadero, nel luogo dove fu firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Uomo. In questa occasione , fu incisa una lapide, la quale afferma che i più poveri sono i creatori di un' umanità fraterna. Vi si puo' leggere l' appello di padre Joseph: ”LADDOVE GLI UOMINI SONO CONDANNATI A VIVERE NELLA MISERIA, I DIRITTI DELL’UOMO SONO VIOLATI. UNIRSI PER FARLI RISPETTARE E’ UN DOVERE SACRO.” Questo raduno ha istituito il 17 ottobre, Giornata Mondiale del Rifuto della Miseria. Tale Giornata é stata riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite il 22 dicembre 1992. Il 14 febbraio 1988, padre Joseph Wresinski muore. E' inumato a Mér y-sur-Oise (Val d'Oise, Francia), dove si trova il centro internazionale del Movimento ATD Quart Monde. Il suo nome é legato ormai alla liberazione dei più poveri, di cui, durante tutta la sua vita, é stato un autentico rappresentante. Il Centro Internazionale Joseph Wresinski di Baillet-en- France (Val d' Oise) riunisce tutte le sue pubblicazioni e gli scritti e contribuisce a espandere il suo messaggio in tutto il mondo.
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dini innocenti furono rastrellati, caricati su un camion e trasportati presso la Torre di Palidoro. Il vice brigadiere Salvo D'Acquisto, resosi (Servo di Dio) conto che stava per accadere l'irreparabile, affrontò una seconda volta il comandante delle SS, nel tentativo di riVice brigadiere dei Carabiniecondurlo ad una valutazione ri (Napoli, 17 ottobre 1920 - Torre di oggettiva dell'accaduto. La Palidoro, Roma, 23 settembre risposta fu: "Trovate i colpe1943) Medaglia d'Oro al V.M. - Arvoli"! Alle rimostranze del ruolatosi volontario nell'Arma dei Carabinieri il 15 agosto 1939, divenne cagiovane sottufficiale, l'uffirabiniere il 15 gennaio 1940. Il 28 ottociale nazista reagì in modo bre dello stesso anno venne mobilitato spietato. Gli ostaggi furono con la 608a Sezione Carabinieri e sbarcostretti a scavarsi una fossa cò a Tripoli il 23 novembre successivo. comune, alcuni con le pale, Tornato in Patria, dal 13 settembre altri a mani nude. 1942 fu aggregato alla Scuola Centrale Visto questo gesto Salvo Carabinieri di Firenze per frequentarvi D'Acquisto si autoaccusò coil corso accelerato per la promozione a me responsabile dell'attentato vice brigadiere, grado che conseguì il e chiese che gli ostaggi fosse15 dicembre successivo. Una settimana ro liberati. dopo venne destinato alla stazione di Subito dopo la liberazione degli ostaggi, il vice Torrimpietra, una borgata a 30 km. da Roma. Il 23 settembre 1943, è scritto nel suo foglio matrico- brigadiere venne freddato da una scarica del plolare, venne fucilato dai tedeschi in località Torre di tone d'esecuzione nazista. Aveva ventitre anni. Palidoro. Tale nuda annotazione Alla Memoria del vice va riferita ad uno degli episodi più brigadiere Salvo eroici offerti da un carabiniere nel D'Acquisto il Luogocorso della storia dell'Arma. tenente Generale del Regno, con Decreto Motu Proprio del 25 Dopo l' 8 settembre del 1943, febbraio 1945, conferì un reparto di SS si era installato la Medaglia d'Oro al in una caserma abbandonata Valor Militare con la della Guardia di Finanza sita seguente motivazione: nella Torre di Palidoro, presso "Esempio luminoso di la località di Torrimpietra. In altruismo, spinto fino tale caserma, la sera del 22 setalla suprema rinunzia tembre, alcuni soldati tedeschi, della vita, sul luogo rovistando in una cassa, provostesso del supplizio, carono lo scoppio di una bomba dove, per barbara a mano: uno dei militari rimase ucciso e altri due rappresaglia, erano stati condotti dalle orde nazifurono gravemente feriti. L'episodio, del tutto fortuito, fu attribuito dai tedeschi ad un attentato dei ste 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, non esitava a dichiararsi unico responsabile partigiani. La mattina dopo, il comandante del reparto tede- d'un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così da solo, impavido, la sco, recatosi nella Stazione di Torrimpietra per morte imponendosi al rispetto dei suoi stessi cercare il comandante della locale stazione dei Carabinieri, vi trovò il vice brigadiere D'Acquisto, carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia glorioal quale ordinò di individuare i responsabili sa dell'Arma". dell'accaduto. Il giovane sottufficiale tentò senza alcun risultato Il 4 novembre 1983, nella sede dell'Ordinariadi convincerlo che si era trattato solo di un tragico to Militare, è stato insediato il Tribunale eccleincidente. L'ufficiale tedesco fu irremovibile e siastico per la causa di beatificazione del vicepromise una rappresaglia esemplare. brigadiere dei Carabinieri Salvo D'Acquisto. Poco dopo, Torrimpietra fu circondata e 22 citta-
17 Ottobre 1920 nasce
SALVO D’ACQUISTO
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deporre il corpo ritrovato in una bara, rivelandogli anche il nome di Parasceve, nata e cresciuta ad Epibatai. Santa Parasceve la Giovane Eremita Essa diventò la patroEpibatai (Costantinopoli), secolo X na della cittadina, anche perché in un La ‘Vita’ di santa Parasceve la Giovane, fu scritta dal altro sogno, avuto da metropolita di Mira, Matteo nel XVII secolo, dopo una vicina di Giorl’ultimo trasferimento delle reliquie in Moldavia nel gio, nella stessa not1641, sei secoli dopo la morte della santa eremita, te, prometteva che quindi bisogna darne il valore relativo a questo lasso avrebbe aiutato tutti di tempo. coloro che con fede, Parasceve nacque ad Epibatai, centro marittimo, disarebbero ricorsi a stante un giorno di cammino da Costantinopoli; visse lei. e morì molto probabilmente nel secolo X. Le reliquie furono portate nella chiesa dei Ss. ApostoAppartenenti a nobile famiglia, lei e il fratello Eutili, dove avvennero molti miracoli; esse superarono la mio, rimasero presto orfani e decisero ambedue di ab- sottrazione di numerose reliquie da Costantinopoli, da bracciare la vita religiosa; Eutimio per le sue virtù, fu parte dei conquistatori Franchi, che nel 1204 le portafatto vescovo di Madito e Paravano in Occidente. sceve, dopo un certo numero di Ma nel 1230-31 il corpo di santa anni trascorsi in un monastero, Parasceve fu ceduto dall’impesi ritirò come eremita in una zoratore latino di Costantinopoli al na desertica, emulando la santa re conquistatore bulgaro Giovita delle antiche monachevanni II Asen che lo trasportò a eremite d’Egitto e della Siria: Turnovo in Bulgaria, dove aclunghe preghiere, veglie notturcolto con solennità dal patriarca ne e frequenti digiuni. Basilio, fu deposto nella basilica Mangiava qualcosa solo il sabadel palazzo imperiale. to e la domenica e dormiva sulla Quando nel 1393 i Turchi s’imnuda terra; ebbe una notte la vipadronirono di Turnovo, allora sione di un angelo, il quale esorcapitale della Bulgaria, le relitandola a perseverare nel suo quie furono trasferite a Belgrasforzo di vita penitente, le raccomandò comunque di do, dove rimasero fino al 1521, quando la città venne ritornare nel suo luogo natio. conquistata da Solimano il Magnifico. Saputo della Parasceve allora lasciò l’eremo e si recò a Costantino- grande venerazione che i cristiani portavano a quelle poli e da pellegrina visitò i santuari, mettendosi sotto reliquie, il sultano le inviò a Costantinopoli, dove il la protezione della Vergine nella chiesa di Blacherne; patriarca le fece deporre nella chiesa della Pammacaripoi si ritirò ad Epibatai, dove continuò nelle pratiche stos. di penitenza, mortificazione e preghiera, per il resto Ma anche qui non durò a lungo il riposo delle reliquie, della sua vita; quando morì fu sepolta da gente che quando nel 1586 Murad III tolse ai cristiani il santuanemmeno la conosceva e il suo ricordo si spense. rio, esse con altre reliquie furono portate nella chiesa Ma in epoca successiva, un miracolo riportò a fiorire di S. Demetrio Kanabu e poi a S. Giorgio del Phanar il suo ricordo; nelle vicinanze di Epibatai, viveva uno nel 1612 e finalmente nel 1641 giunsero a Jasi in Molstilita, un giorno alcuni marinai, getdavia, dove si trovano tuttotarono ai piedi della sua colonna, il ra. corpo di un loro compagno morto di Dopo la traslazione a Turnopeste. Il cadavere andò in putrefavo la santa con il nome di zione, emanando un lezzo così forte, Petka o Petnica ebbe grande che lo stilita pregò che qualcuno vepopolarità tra il popolo bulnisse a dargli sepoltura, alcuni uogaro e ben presto divenne mini scavando la fossa, trovarono un Patrona nazionale; del resto corpo sotterrato che emanava un ella ha avuto sempre un culto profumo così delicato da superare il particolare presso i popoli puzzo del cadavere dell’appestato. slavi balcanici, anche perché Un certo Giorgio facente parte del si credeva che i suoi genitori gruppo dei seppellitori, la notte ebbe Iasi: Pellegrini in fila per la Sfta Parascheva fossero slavi. un sogno, in cui gli veniva chiesto di 7
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La fortuna di non avere un computer Un disoccupato sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla Microsoft. L'addetto del dipartimento del personale per valutarlo gli fa scopare il pavimento, poi lo intervista e alla fine gli dice: "Sei assunto, dammi il tuo indirizzo di e-mail, così ti mando un modulo da riempire insieme al luogo e alla data in cui ti dovrai presentare per iniziare." L'uomo, sbigottito, risponde che non ha il computer, né tanto meno la posta elettronica. Il tipo gli risponde che se non ha un indirizzo email significa che virtualmente non esiste e quindi non gli possono dare il lavoro.
Piccole storie per riflettere
Il pacchetto dei biscotti Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla. Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale. Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l'uomo ne prese uno; lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro. Tra sé pensò: "Ma tu guarda, se solo avessi un po' più di coraggio gli avrei già dato un pugno...". Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò: "Ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!". L'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a metà! "Ah!, questo è troppo"; pensò e cominciò a sbuffare indignata, si prese le sue cose, il libro, la sua borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d'attesa. Quando si sentì un po' meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri. Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno. Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quel uomo seduto accanto a lei che però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio.
L'uomo esce disperato, senza sapere cosa fare e con solo 10 dollari in tasca. Decide allora di andare al supermercato e comprare una cassa di dieci chili di pomodori. Vendendo porta a porta i pomodori in meno di due ore riesce a raddoppiare il capitale e ripetendo l'operazione si ritrova con centosessanta dollari. A quel punto realizza che può sopravvivere in quella maniera, parte ogni mattina più presto da casa e rientra sempre più tardi la sera e ogni giorno raddoppia o triplica il capitale. In poco tempo si compra un carretto, poi un camion e in un batter d'occhio si ritrova con una piccola flotta di veicoli per le consegne. Nel giro di cinque anni il tipo è proprietario di una delle più grandi catene di negozi di alimentari degli Stati Uniti. Allora pensa al futuro e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui e la sua famiglia. Contatta un assicuratore, sceglie un piano previdenziale e quando alla fine della discussione l'assicuratore gli chiede l'indirizzo e-mail per mandargli la proposta. Lui risponde che non ha né computer né e-mail. "Curioso - osserva l'assicuratore - avete costruito un impero e non avete una e-mail, immaginate cosa sareste se aveste avuto un Quante volte nella nostra vita mangeremo o computer!". avremo mangiato i biscotti di un altro senza saperlo? Prima di arrivare ad una conclusione afL'uomo riflette e rifrettata e prima di pensare male delle persone, sponde: guarda attentamente le cose, molto spesso non "Sarei l'uomo sono come sembrano! delle pulizie della Microsoft"
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UN GHIACCIAIO SOTTERRANEO
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ono state dette molte cose sui Monti Occidentali, però le parole non potranno mai descrivere la bellezza di questa zona. Sita nella parte occidentale del paese, la zona è una delle più importanti in Romania, come fenomeni carsici. Ci sono le più numerose grotte e inoltre la cosiddetta Ţara Moţilor, cioè la Contrada della gente dei Monti Occidentali, è una delle più interessanti zone in Romania, dal punto di vista etnografico. Inoltre, grazie alla bellezza del paesaggio, la zona rappresenta una delle maggiori atrattive turistiche della Romania Occidentale. Tutto ciò ha determinato la creazione di un’area protetta di 76 mila ettari – il Parco Naturale dei Monti Occidentali.
IO P9;2QQ;2;7 SQR4;S7242 è uno dei più impressionanti obiettivi turistici di questo tipo in Romania. Si tratta di un blocco di ghiaccio fossile sito all’ingresso di una grotta discendente. Le r icerche recenti hanno dimostrato che è il più antico blocco di ghiaccio fossile in Europa. Alle ricerche hanno partecipato scienziati dalla Romania e da prestigiosi istituti europei. D’altra parte, come obiettivo turistico, esso attira ogni anno un numero importante di visitatori, che col pagare i biglietti d’ingresso nella grotta contribuiscono allo sviluppo della comunità locale, soprattutto del villaggio di Gârda, che gestisce questo fenomeno carsico. È un obiettivo allestito al 100%, dall’ingresso fino all’ultima zona visitabile della grotta ed offre tutte le condizioni di sicurezza ai visitatori. Sempre tra gli obiettivi turistici di importanza geologica andrebbe ricordata la Grotta degli Orsi, la più dotata grotta visitabile di Romania. Qui il numero annuo di visitator i ammonta a circa 80 mila. È una cifra impressionante.” Molti fenomeni carsici presenti nel Parco Naturale dei Monti Occidentali sono ancora inaccessibili al pubblico. I più spettacolari e interessanti si stendono, totalmente o parzialmente, sul verticale, e ci vuole addestramento ed equipaggiamento per visitarli. Tra questi si annovera anche la più profonda avena in Romania, l’avena Vecini, che vanta una profondità di quasi settecento metri.
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LITURGIA EUCARISTICA LETTURE: Sap 7,7-11 Sal 89 Eb 4,12-13 Mc 10,17-30 C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo A. Amen C. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. A. E con il tuo spirito. C. Fratelli e sorelle, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati. Breve pausa di riflessione C. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. C.A. CONFESSO a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. C. Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A. Amen. GLORIA A DIO NELL’ALTO CIELI e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA C. O Dio, nostro Padre, che scruti i sentimenti e i pensieri dell'uomo, non c'è creatura che possa nascondersi davanti a te; penetra nei nostri cuori con la spada della
tua parola, perché alla luce della tua sapienza possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. A. Amen LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura Dal libro della Sapienza Pregai e mi fu elargita la prudenza, implorai e venne in me lo spirito di sapienza. La preferii a scettri e a troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto, non la paragonai neppure a una gemma inestimabile, perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento. L’ho amata più della salute e della bellezza, ho preferito avere lei piuttosto che la luce, perché lo splendore che viene da lei non tramonta. Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE R. Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre. Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio. Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi! R/. Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti, per gli anni in cui abbiamo visto il male. R/. Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e il tuo splendore ai loro figli. Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda. R/. Seconda Lettura Dalla lettera agli Ebrei La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto. Parola di Dio.
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A.
Rendiamo grazie a Dio Canto al Vangelo R. Alleluia, alleluia. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. R. Alleluia. C. Il Signore sia con Voi A. E con il tuo spirito C.Dal vangelo secondo Marco A. Gloria a te o Signore. + In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».Parola del Signore. A. Lode a te o Cristo OMELIA (seduti)
ADESTE n°41/ ANNO 4°-11.10.2015
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. PREGHIERA DEI FEDELI C. La Parola di Dio ci stimola a riflettere sulle nostre abitudini e sicurezze e a non confidare soltanto nei beni materiali. Preghiamo perché il nostro cuore sia sempre aperto alla parola di Dio e disponibile ad affidarsi a Lui. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore. 1. Per i pastori, i vescovi e i sacerdoti: sappiano dare un esempio concreto di distacco dai beni materiali, scegliendo la via della povertà, preghiamo. 2. Per il mondo ricco e industrializzato, perché le nuove politiche non spingano soltanto alla difesa dei propri interessi e confini, ma sappiano invece valorizzare e stimolare l'economia e lo sviluppo dei Paesi più poveri, preghiamo. 3. Per coloro che in questo tempo di crisi hanno serie difficoltà economiche, perché trovino persone di buona volontà che diano loro idee, energie e stimoli per superare le ristrettezze e la povertà, preghiamo. 4. Per la nostra comunità cristiana, perché sappia organizzarsi con gesti concreti di solida-
rietà verso i fratelli e le sorelle in difficoltà, a cui manca un posto di lavoro o la possibilità di vivere con dignità, preghiamo. C. O Padre, spesso siamo tentati dalle cose materiali e facciamo fatica ad affermare i valori veri: l'onestà, la generosità, l'amore verso i piccoli e verso Dio, più preziosi di ogni altra cosa. Donaci la forza di essere cristiani sinceri e uomini coerenti. Per Cristo nostro Signore. Amen LITURGIA EUCARISTICA C. Pregate, fratelli e sorelle, perché portando all’altare la gioia e la fatica di ogni giorno, ci disponiamo a offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. A. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa. (in piedi) SULLE OFFERTE C. Accogli, Signore, le nostre offerte e preghiere, e fa' che questo santo sacrificio, espressione perfetta della nostra fede, ci apra il passaggio alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore. A. Amen. PREGHIERA EUCARISTICA C. Il Signore sia con voi. A. E con il tuo spirito. C. In alto i nostri cuori. A. Sono rivolti al Signore. C. Rendiamo grazie al Signore nostro Dio. A. È’ cosa buona e giusta. C. È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l'inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, dal quale tutto l'universo riceve esistenza, energia e vita. Ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra é un dono sempre nuovo del tuo amore per noi, e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin da ora le primizie del tuo Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza nella Pasqua eterna del tuo regno. Per questo mistero di salvezza, insieme agli angeli e ai santi, proclamiamo a una sola voce l'inno della tua gloria: Santo, Santo, Santo…... DOPO LA CONSACRAZIONE C. Mistero della fede A. Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta.. DOPOLAPREGHIERAEUCARISTICA
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C. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te Dio, Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli. Amen A. P A D R E NO S T R O Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen. C. Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. A. Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli R ITO DELLA PACE C. Signore Gesu’ che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” non guardare ai nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli A. Amen C. La pace del Signore sia sempre con voi. A. E con il tuo spirito. C. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna. A. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.(2 VOLTE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. C. Beati gli invitati alla cena del Signore Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. A. O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato. DOPO LA COMUNIONE C La comunione a questo sacramento sazi la nostra fame e sete di te, o Padre, e ci trasformi nel Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna, nei secoli dei secoli. A. Amen. C. Il Signore sia con voi. A. E con il tuo spirito. C. Vi benedica Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo. A. Amen. C. Nel nome del Signore: anda te in pace. A. Rendiamo grazie a Dio
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Colombo scopre l’America: venerdì 12 ottobre 1492 (522 anni fa)
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na data che cambiò la storia. Dopo aver navigato per circa 33 giorni (e dopo aver sostato un mese all'isola di La Gomera, per riparazioni alle imbarcazioni) e convinto di fare rotta verso le Indie, Cristoforo Colomboapprodò in un nuovo continente che più tardi prese il nome diAmerica, in onore di Amerigo Vespucci. In questa data il navigatore genovese, partito da Palos il 3 agosto del 1492 con tre caravelle (Nina, Pinta e Santa Maria), non toccò precisamente la parte continentale ma un'isola dell'attuale America Centrale, che lui stesso battezzò San Salvador. La nuova terra fu avvistata dal marinaio Rodrigo de Triana verso le 2 di notte ma per lo sbarco si aspettò dopo l’alba. In questo primo viaggio toccò anche le coste di Cuba e Haiti. Accolto con tutti gli onori al ritorno in Spagna, Colombo compì altri tre viaggi verso le Americhe ma con meno risultati del primo, finendo in rovina e perdendo la considerazione dei reali di Spagna, Ferdinando II d’Aragona e Isabella di Castiglia, che avevano finanziato la sua impresa. Questa data viene comunemente fatta coincidere con la scoperta dell’America e celebrata dal 1869 nella ricorrenza del Columbus Day, che cade il secondo lunedì di ottobre. Istituita come festa nazionale dal Presidente Roosevelt, il Columbus Day è molto sentito dagli italoamericani, orgogliosi del fatto che sia stato un italiano a scoprire il continente americano.
I SANTI DELLA SETTIMANA DOM.11
S. Giovanni XXIII
LUN. 12
S. Srafino
MART.13
S. Romolo
MERC.14
S. Callisto I Papa
GIOV.15
S. Teresa d’Avila
VEN.16
S. Margherita M.Alaquoque
SAB. 17
S. Ignazio di Antiochia
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C6 7: Chiesa romano-cattolica dei Piaristi. Strada Universitatii nr. 5, conosciuta anche come „Biserica Universitatii” din Cluj-Napoca. Don Veres Stelian, tel 0745 386527 Mail: veresstelian@yahoo.com Domenica alle ore 12,00
B : Preasfantul Mantuitor
(Biserica italiana), Domenica ore 11:15; Adresa: b-dul. Nicolae Balcescu, nr. 28, sector 1, Bucureşti tel./ fax: 021-314.18.57, don Roberto Polimeni, Tel:0770953530
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mail: polimeni.roberto@yahoo.com; polimeni.rober A69 I 6+ : Domenica ore 11:00 nella Chieto70@gmail.com; Tel 0040 756066967. Trasmessa sa di Sant'Antonio-Piata Maniu Iuliu nr. 15. Don in diretta su www.telestartv.ro Horvath Istvan , tel 0745 020262 Sabato, prefestiva alle ore 18,00 a: Centrul *°* "Don Orione", Sos. Eroilor 123-124 Voluntari. T+;+ < : Chiesa Sfanta Fecioara Maria Regi*°* na Timisoara II (Fabric). Str Stefan Cel Mare 19. I +: Cattedrale "vecchia" Iaşi - Adormirea Maicii Domenica ore 18:00. Domnului Bd. Stefan cel Mare, 26, Iasi: I-II-III Don Janos Kapor Tel 0788 811266 Domenica del mese ore 11,00-IV Domenica Mail:parohiafabric@googlemail.com ore 9,30, Don Alessandro Lembo *°* Tel 0749469169 Mail: Alelembo73@gmail.com
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