ADESTE NR. 50 Domenica 15 Dicembre 2019

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una vignetta pubblicata di recente, una bambina raccontava all’amica che, questo Natale, aveva chiesto in regalo ai genitori non giocattoli ma dello “spirito natalizio”. Questi ultimi erano rimasti sconcertati, senza capire né sapere che cosa fare. Il messaggio mi è parso molto acuto e di certo ci pone di fronte alla domanda: che cos’è lo spirito natalizio? Per rispondere sembrerebbe necessario fare una corsa a ostacoli, scavalcando una serie di impedimenti, primo fra tutti il frenetico consumismo di fine anno. L’interrogativo, però, rimane. In ogni epoca, l’arte ha cercato di esprimere “lo spirito natalizio” in mille modi. Grazie ai quali è riuscita ad avvicinarci parecchio al significato di “spirito natalizio. Quanti racconti di Natale ci regalano episodi così prossimi a quest’ultimo! Le bellissime storie di Andersen, Tillich, Lenz, Böll, Dickens, Gorki, Hamsun, Hesse, Mann e tanti altri ci spalancano orizzonti di significato che ci fanno avanzare nel percorso di comprensione del mistero. Restano, comunque, insufficienti rispetto a quest’ultimo. È, al contrario, proprio un racconto, un racconto storico, ad aprirci le porte sul significato reale dello “spirito natalizio”. Un racconto semplice e preciso. Dice così: «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo» (Lc 2,1-7). Si tratta di un racconto storico semplice, con un riferimento preciso al cammino realizzato dal popolo di Israele. Quando Dio ha scelto il suo popolo e ha cominciato a camminare con lui, gli ha fatto una promessa; non gli ha regalato illusioni bensì ha seminato nel suo cuore la speranza; la speranza in Lui, il Dio che si mantiene fedele poiché non può contraddire sé stesso. Ha donato, dunque, loro la speranza che non delude. In base al racconto riportato prima, noi cristiani sosteniamo che quella speranza si è realizzata. Si realizza e ci proietta verso il futuro, verso il momento del reincontro definitivo. Così si manifesta lo “spirito natalizio”: promessa che genera speranza, si compie in Gesù e si proietta, ancora nella speranza, verso la seconda venuta del Signore. Il testo citato continua narrando la scena dei pastori, l’apparizione degli angeli e il cantico che è un messaggio rivolto a ciascuno «Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà». La speranza realizzata non ci spinge solo verso il futuro, ma “deborda” nel presente stesso e si manifesta nel desiderio di pace e fraternità che, per diventare realtà, deve radicarsi in ogni cuore. Ogni volta che leggo quel racconto e contemplo la scena addentrandomi in questo spirito di speranza e di pace penso a tutti gli uomini e le donne, credenti o non credenti, che affrontano il sentiero della vita, camminando e cercando, a volte con speranza, altre senza, e mi viene il desiderio di avvicinarmi, di augurare a tutti loro pace, molta pace e di riceverne; pace di fratelli, poiché tutti lo siamo, pace che costruisce. Augurare e ricevere quella pace che renda finalmente possibile, in mezzo a tanta notte e nebbia, il riconoscerci e rincontrarci come fratelli. Il vedere in ogni volto quello di Dio, da cui siamo creati a immagine e somiglianza. SARÀ FORSE QUESTO, LO SPIRITO NATALIZIO CHE LA BAMBINA DELLA VIGNETTA AVEVA CHIESTO IN REGALO AI GENITORI?



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osè Mario Bergoglio nasce Buenos Aires 78 anni fa, figlio di un ragioniere piemontese e di una casalinga. Diplomatosi come tecnico chimico, nel marzo 1958 entra in seminario con la Compagnia di Gesù. Si laurea successivamente in filosofia. Inizia la carriera di insegnante prima a Santa Fé, quindi di nuovo a Buenos Aires nel collegio gesuita del Salvatore.

L'ordinamento sacerdotale giunge il 13 dicembre 1969. Quattro anni più tardi diviene Provinciale dei Gesuiti argentini. Negli anni 70 e 80 prosegue la docenza in collegi e università, e nel 1986 è in Germania per la tesi dottorale. Verso la fine degli anni '80 è trasferito a Cordoba, dove svolge la funzione di confessore e direttore spirituale. La carriera vescovile comincia nei primi anni '90. Bergoglio è aiutante dell'arcivescovo di Buenos Aires Quarracino. Nel 1993 è Vicario Generale. Alla morte di Quarracino, è nominato Arcivescovo di Buenos Aires. E' il 28 febbraio 1998. Papa Giovanni Paolo II lo crea Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001 e tra il 2005 e il 2008. Al conclave seguito alla morte di Woityla non è eletto per pochi voti, andati all'ultimo scrutinio al Cardinale Ratzinger, futuro Papa Benedetto XVI. Durante la carica arcivescovile nella capitale argentina, diviene una figura estremamente popolare e amata. Fautore dell'evangelizzazione, dell'assistenza sociale e della partecipazione del laicato alla missione della Chiesa, si fa promotore di comunità aperte e di un vasto programma di assistenza e carità. Quando Benedetto XIV annuncia di voler rinunciare al Pontificato, Josè Mario Bergoglio viene eletto papa la sera del 13 marzo 2013.


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. Signore, la magnificenza del nostro Dio. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si C. La grazia del apriranno gli occhi dei ciechi e si Signore nostro Gesù Cristo, l’amo- schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un re di Dio Padre e la comunione cervo, griderà di gioia la lingua dello Spirito Santo siano con tutti del muto. Ci sarà un sentiero e una voi. strada T. E con il tuo spirito. e la chiameranno via santa. Su di ATTO PENITENZIALE essa ritorneranno i riscattati dal C. Per lasciarci afferrare dal Signore Gesù che ci è vicino e Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà vuole venire ad abitare nei nostri cuori, e per non averlo riconosciu- sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e to nelle tante gioie quotidiane pianto. chiediamo perdono. Breve pausa di riflessione personale Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto pecca- R. Vieni, Signore, a salvarci. Il Signore rimane fedele per to in pensieri, parole, opere e sempre rende giustizia agli omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E oppressi, dà il pane agli affamati. Il supplico la beata sempre Vergi- Signore libera i prigionieri. R. Il Signore ridona la vista ai ne Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore Dio nostro. C. Dio Onnipotente abbia mise- Signore protegge i forestieri. R. Egli sostiene l’orfano e la ricordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eter- vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per na. T. Amen. sempre, il tuo Dio, o Sion, di Signore, pietà. Signore, pietà. generazione in generazione. R. Cristo, pietà. Cristo, pietà. Signore, pietà. Signore, pietà. Dalla lettera di san Giacomo apostolo Siate costanti, fratelli miei, fino alla Preghiamo: Sostieni, o Padre, venuta del Signore. Guardate con la forza del tuo amore il nostro l’agricoltore: egli aspetta con cammino incontro a colui che vie- costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le ne e fa' che, perseverando nella pazienza, maturiamo in noi il frutto prime e le ultime piogge. Siate della fede e accogliamo con rendi- costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del mento di grazie il vangelo della Signore è vicina. Non lamentatevi, gioia. Per il nostro Signore Gesù fratelli, gli uni degli altri, per non Cristo, T. essere giudicati; ecco, il giudice è . alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno Dal libro del profeta Isaìa parlato nel nome del Signore. Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».


C. Sempre si rinnovi, Signore, l'offerta di questo sacrificio, che attua il mistero da te istituito, e con la sua divina potenza renda efficace in noi l'opera della salvezza. Per Cristo nostro Signore. C. Rinvigoriti dalla Parola di Dio, che ci ha garantito il suo amore e l’offerta della salvezza, preghiamo il Padre perché ci renda capaci di cogliere i segni della sua presenza nella nostra vita, impegnata in un continuo cammino di conversione. Preghiamo dicendo: È veramente cosa buona e giusta Ascoltaci Signore. renderti grazie e innalzare a te l'inno di benedizione e di lode, Dio 1. Perché la Chiesa non cessi di onnipotente ed eterno, per Cristo annunciare con gioia la venuta del Signore nostro. Egli fu annunziato Signore, che ridona speranza all’u- da tutti i profeti, la Vergine Madre manità smarrita, sfiduciata e stan- l'attese e lo portò in grembo con ca. Preghiamo. ineffabile amore, Giovanni procla2. Per coloro che lavorano in difesa mò la sua venuta e lo indicò predei poveri e degli emarginati, per- sente nel mondo. Lo stesso Signoché il Signore li ricolmi di grazie e re, che ci invita a preparare il suo di consolazioni, rendendoli perse- Natale, ci trovi vigilanti nella preveranti anche nelle inevitabili diffi- ghiera, esultanti nella lode. Per coltà. Preghiamo. questo dono della tua benevolen3. Per coloro che vacillano nella za, uniti agli angeli e ai santi, con fede, perché non cessino di medi- voce unanime proclamiamo l'inno tare la Parola e si aprano ad espe- della tua gloria: rienze intense di crescita spirituale Santo, Santo, Santo il Signore Dio e di conversione. Preghiamo. dell'universo. I cieli e la terra 4. Perché tra gli adulti nella fede sono pieni della tua gloria. siano sempre più numerosi coloro Osanna nell'alto dei cieli. Beneche si propongono come guide detto colui che viene nel nome spirituali, accompagnando nel del Signore. Osanna nell'alto dei cammino di fede quanti sono in cieli. ricerca o nel dubbio. Preghiamo. 5. Per la nostra comunità, perché la venuta del Signore ci trovi vigilanti nella preghiera, operosi nella carità e annunciatori della salvezza a quanti incontriamo sul nostro cammino. Preghiamo. C. Donaci, o Padre, il desiderio di ascoltarti sempre e di cercarti con cuore sincero, perché in tal modo la tua Parola trasformerà le nostre vite e ci renderà capaci di fare il bene. Te lo chiediamo per Cristo, nostro Signore. T

C.

Preghiamo O Dio, nostro Padre, la forza di questo sacramento ci liberi dal peccato e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Signore.


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