Adeste nr 10 domenica 05 marzo 2017c

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"Rivolgo un saluto a tutte le donne che ogni giorno cercano di costruire una società più umana e accogliente. E un grazie fraterno a quelle che in mille modi testimoniano il Vangelo e lavorano nella Chiesa. Questa giornata è per noi l'occasione per ribadire l'impegno delle donne e l'importanza della presenza delle donne nella nostra vita. Senza le donne, il mondo sarebbe sterile: portano la vita e ci trasmettono la capacità di vedere oltre, capire il mondo con occhi diversi, un cuore più creativo, paziente e tenero". (8 Marzo 2015) 2


Adeste 10/2017 anno 6° per la scuola, andare al lavoro appesa sulla scala dell’autobus, soffrire il freddo gelido d’inverno, mettersi di nuovo in coda dalle 16.00 alle 18.00, tornare a casa dal lavoro, nutrire la famiglia, sbrigare le faccende domestiche, scaldare i letti con le bottiglie di acqua calda, mettere i figli a letto, lavarsi in una bacinella con l’acqua precedentemente scaldata con il bollitore. Questo aspetto, da un lato invita a riflettere sulla veridicità dei discorsi promossi dal Partito Comunista e dall’altra rivela una doppia immagine della donna nel periodo socialista: una donna elogiata dal Partito e un’altra che si confronta ogni giorno con innumerevoli mancanze e disagi. Il 7 gennaio del 1979, in occasione del 60esimo compleanno e il 45esimo anniversario di attività rivoluzionaria, il prestigio di Elena Ceauşescu inizia ad aumentare. Il suo riconoscimento pubblico è dovuto principalmente al fatto di essere la compagna di vita di colui che viene chiamato la prima persona politica della Romania. Ma l’apogeo della suo riconoscimento pubblico avviene durante il XII Congresso del Partito Comunista quando, “per la prima volta nella storia dei congressi condotti da Nicolae Ceauşescu, vengono rivolti ad una donna messaggi di riconoscimento per il suo contributo nelle attività svolte per il partito e per lo stato”. In questo modo, ben presto, la festa della donna in Romania divenne la festa di Elena Ceauşescu. Nonostante fosse un giorno molto importante per le donne, l’8 marzo non ha riuscito a riconoscere quest’ultime come persone poiché «durante il regime di Ceauşescu la giornata internazionale della donna era in realtà la giornata internazionale di Elena». Tutto questo ha creato un immagine della «donna come entità anonima, una rappresentazione allegorica che simbolizza qualità astratte e idealistiche piuttosto che un essere vivente». Quindi, la rappresentazione femminile di questo periodo vuole rivelare una realtà idealistica, così come si desiderasse che fosse e non come era di fatto. Ma mentre tutte le altre donne rimanevano anonime sia come lavoratrici che come madri, l’unica a non essere anonima era Elena Ceauşescu, l’icona perfetta della donna comunista, nome di rilievo tra le altre mamme eroine o lavoratrici eroine ma pur sempre anonime. Tutte queste maschere però, non hanno potuto nascondere la dura realtà e la vita delle donne nel periodo comunista. Nonostante la promozione dell’uguaglianza tra i sessi la realtà ci mostra una donna idealizzata ma anonima, perfino sulle copertine della sua stessa rivista, “La Donna” rafforzando ancora una volta, l’anonimato femminile nella società romena di quel periodo. ——————————————————————

(Cultura Romena 20.09.2013) na tra le più grandi promesse del regime comunista riguardava l’uguaglianza tra i sessi. Friedrich Engels, nella sua opera intitolata La donna, la Famiglia e le Origini della Proprietà Privata affermava che: «L’emancipazione delle donna sarà possibile allorquando quest’ultima potrà partecipare al processo di produzione su scala sociale e quando i compiti domestici occuperanno solamente una piccola parte del suo tempo […]. Diventa quindi evidente che la prima promessa riguardo l’emancipazione della donna sta nella reintroduzione della stessa nell’industria di stato»1. In Romania, gli anni ottanta evidenziano una nuova visione nei confronti della donna. Già nel 1973 Ceauşescu definisce il ruolo e lo statuto della donna. Nella riunione del Comitato Centrale del Partito Comunista il dittatore dichiara che «per una donna, il più grande onore è quello di partorire, di dare vita e di crescere figli. Non esiste nulla di più caro per una donna al in fuori di essere madre». Quindi, attraverso il suo discorso, Ceauşescu elogia il doppio ruolo della donna nella società comunista: quello di madre e quello di lavoratrice; ma questi elogi non facevano altro che complicare sempre di più la situazione già molto difficile per le donne in quel periodo. E nonostante «lo stato desiderasse che tutte le donne fossero delle super donne – iconografia socialista – se voleva essere convincente, la donna non poteva svelare questa realtà». Pertanto la donna continua ad essere vista come madre e lavoratrice. Ma il 1984 porta con se una svolta: la copertina della rivista “La Donna”, il più rappresentante mezzo di propaganda tra le donne del tempo, inizia a promuovere le figure di Nicolae ed Elena Ceauşescu. Lo scopo? Evidenziare il ruolo e l’importanza della famiglia nella società socialista nonché enfatizzare il culto della personalità di Nicolae Ceauşescu che si auto proclama “il padre di tutti i romeni” e “il più amato figlio della Patria”. Ma la realtà era ben diversa da quella elogiata dal grande leader. Pertanto, la giornata tipo di una donna incominciava con il svegliarsi alle sei di mattina (a volte anche prima) fare interminabili code per comperare il latte, preparare i figli

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In Romania l’8 Marzo si festeggiava ma ancor oggi la giornata è riconosciuta come “ Festa della Mamma” in quanto fino al 1989 si osannava la figura di Elena Ceusescu come “..mama noastra” 3


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Alcuni semplici atti anche del buon vivere mediante i quali si arricchisce il Periodo Quaresimale.. senza dispendio di energie 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

Sorridere, un cristiano è sempre allegro! Ringraziare (anche se non “devi” farlo). Ricordare agli altri quanto li ami. Salutare con gioia quelle persone che vedi ogni giorno. Ascoltare la storia dell’altro, senza pregiudizi, con amore. Fermarti per aiutare. Stare attento a chi ha bisogno di te. Alzare gli animi a qualcuno. Celebrare le qualità o successi di qualcun altro. Selezionare quello che non usi e donarlo a chi ne ha bisogno. Aiutare quando serve perché l’altro si riposi. Correggere con amore, non tacere per paura. Avere buoni rapporti con quelli che sono vicino a te. Pulire quello che uso in casa. Aiutare gli altri a superare gli ostacoli. Telefonare ai tuoi genitori.

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e Gesù avesse risposto in un altro modo alle tre proposte, non avremmo avuto né la croce né il cristianesimo. Ma che cosa proponeva il diavolo di così decisivo? Non le tentazioni che ci saremmo aspettati, non quelle su cui si è concentrata, e ossessionata, una certa spiritualità cristiana: la sessualità o le osservanze religiose. Si tratta invece di scegliere che tipo di Messia diventare, che tipo di uomo. Le tre tentazioni ridisegnano il mondo delle relazioni: il rapporto con me stesso e con le cose (pietre o pane?); con Dio, attraverso una sfida aperta alla fede (cercare un Dio magico a nostro servizio); con gli altri (il potere e il dominio).

Dì che queste pietre diventino pane! Il pane è un bene, un valore indubitabile, ma Gesù non ha mai cercato il pane a suo vantaggio, si è fatto pane a vantaggio di tutti. E risponde giocando al rialzo, offrendo più vita: «Non di solo pane vivrà l’uomo». Il pane è buono, il pane dà vita ma più vita viene dalla bocca di Dio. Dalla sua bocca è venuta la luce, il cosmo, la creazione. È venuto il soffio che ci fa vivi, sei venuto tu fratello, amico, amore, che sei parola pronunciata dalla bocca di Dio per me. E anche di te io vivo. Seconda tentazione: Buttati, così potremo vedere uno stormo di angeli in volo… Un bel miracolo, la gente ama i miracoli, e ti verranno dietro. Il diavolo è seduttivo, si presenta come un amico, come chi vuole aiutare Gesù a fare meglio il Messia. E in più la tentazione è fatta con la Bibbia in mano (sta scritto…). Buttati, provoca un miracolo! La risposta: non tentare Dio, attraverso ciò che sembra il massimo della fiducia nella Provvidenza e invece ne è la caricatura, perché è solo ricerca del proprio vantaggio. Tu non ti fidi di Dio, vuoi solo sfruttarlo, vuoi un Dio a tuo servizio. Nella terza tentazione il diavolo alza ancora la posta: adorami e ti darò tutto il potere del mondo. Adorami, cioè segui la mia logica, la mia politica. Prendi il potere, occupa i posti chiave, cambia le leggi. Così risolverai i problemi, e non con la croce; con rapporti di forza e d’inganno, non con l’amore. Vuoi avere gli uomini dalla tua parte? Assicuragli pane, miracoli e un leader e li avrai in mano. Ma Gesù non cerca uomini da dominare, vuole figli liberi e amanti, a servizio di tutti e senza padrone alcuno. Per Gesù ogni potere è idolatria. «Ed ecco angeli si avvicinarono e lo servivano». Avvicinarsi e servire, verbi da angeli. Se in questa Quaresima io fossi capace di avvicinarmi e prendermi cura di qualcuno, regalando un po’ di tempo e un po’ di cuore, inventando una nuova carezza, per quel qualcuno sarei la scoperta che «le mani di chi ama terminano in angeli».

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Dal 1902 al 1914 squadre di valenti professionisti italiani lavorano per conto del re Karol I alla costruzione di una strada fra le province di Neamt e Suceava.: “ Drumul talienilor”

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n provincia di Suceava ci sono almeno 400 di ponti e ponticelli, la maggioranza costruiti prima del 1990. Fra questi, quelli più interessanti son quelli costruiti da italiani nel comune di Malini fra gli anni 1902-1914, lungo il tragitto denominato oggi " Drumul talienilor" ( La strada degli italiani). I ponti e ponticelli su questa strada sono in perfetto stato di conservazione e fino ad ora non hanno avuto bisogno di alcuna operazione di consolidamento e nè alcuna restrizione di sovraccarico. Eugen Girigan, che sioccupa da 30 anni delle infrastrutture stradali delle provincia di Suceava, afferma sulla base di documenti certi, che nel 1902 gli italiani hanno iniziato a occuparsi della strada M lini-Stâni oara-Borca, per realizzare un collegamento strategico tra la valle del Moldova e la valle del Bistri a attraverso Borca. I ponti più grandi lungo il tragitto, ponti ad arco di pietra sono ancor oggi un'opera d'arte. La strada fu commissionata dal re Karol I e costruita su terre di sua proprietà. Da M lini, lungo il tracciato pittoresco verso Obcina Stâni oarei, che ha una lunghezza di 35 di chilometri, i ponticelli a arco o le cantonate stradali costruite tutte dagli italiani nel 1912 con muri ancor oggi originali, incantano ancora coloro che transitano sulla strada. Grazie alle migliorie realizzate dal comune di Malini e dalla Direzione Forestale, si può salire con la macchina fin su oltre i 1200 mt., al confine con la provincia di Neam , completamente immersi nella bellezza dei boschi e della natura incontaminata. Il primar di Malini dice che gli italiani sono stati 12 anni in zona durante i quali hanno costruito la strada, i ponti, i cantoni e la scuola dove ancor oggi i bambini di Malini imparano. Alla fine hanno eretto anche al termine del percorso, în Obcina Stâni oarei, una croce di Pietra. La Croce originale è stata distrutta durante la seconda guerra mondiale ed è rimasta solo la base di pietra sulla quale è stata posta una croce di ferro ed una targa che ricora l'opera dei bravi professionisti italiani. E' notizia di questi giorni di Febbraio 2017 che la strada sarà interamente riabilitata con fondi governativi e rappresemterà un interessantissimo obiettivo turistico e storico anche ad onore degli italiani che l'hanno costruita.

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L'uomo santifica il luogo" Questo proverbio sembra fatto "ad hoc" per questo villaggio di Romania. Si tratta di PADURENI in Judet.Vaslui. Pãdureni è un comune della Romania di 4.298 abitanti, ubicato nel distretto di Vaslui, nella regione storica della Moldavia.Il comune è formato dall'unione di 8 villaggi: Căpotești, Davidești, Ivănești, Leoști, Pădureni, Rusca, Todireni, Văleni. Qui, circondato da villaggi poveri e polverosi, come un'oasi nel deserto, i residenti di Padureni hanno condizioni da sogno: la piscina, il camping, il teatro all'aperto, la sala da concerti, il campo sportivo con le gradinate, un parco meraviglioso con gazebo e terrazze, un bel lago ed anche una zona per le passeggiate a cavallo ed in più anche un Museo del villaggio. Tutte le abitazioni hanno acqua corrente, le strade sono tutte asfaltate ed il sistema fognario è esteso a tutti i paesi del Comune ed in più esiste un efficiente impianto di depurazione delle acque. Il Comune dispone anche di televisione via cavo e nella scuola locale un efficiente labratorio di informatica. Eppure il sindaco, che è alla guida della comunità da ben 26 anni ininterrotti anche se sembrerebbe aver fatto miracoli, in realtà ha amministrato con gli stessi mezzi a disposizione di tutti gli altri primi cittadini di Romania. Il sindaco, prof. Temistocle Diaconu, alla guida dal 1990, cioè immediatamente dopo la rivoluzione, eserctava in precedenza la professione di insegnante e svolgeva anche il ruolo di coordinatore della comunità. Dice il sindaco che se istintivamente nel post-rivoluzione, come in tanti paesi di Romania, avessero distrutto le strutture esistenti, Padureni sarebbe stato un paese povero o forse anche più povero degli altri della Provincia. Invece facendo tesoro delle precedenti esperienze ed adattandosi al nuovo clima politico, il paese piano piano e costantemente si è sviluppato. Come detto, non sono stati fatti miracoli ma sono stati usati strumenti messi a disposizione di tutti. Per trasformare la cittadina, ha chiesto e ottenuto fondi esteri sin dall'inizio e dopo il 2007, a seguito dell'entrata della Romania nell'U.E., i fondi europei. Ad esempio, attraverso un progetto SAPARD sono stati sistemati 4.3 chilometri di strada tra tre villaggi, e con i fondi europei sono stati costruiti rete fognaria, impianto di trattamento delle acque reflue, altri 7 chilometri di strade e marciapiedi nel villaggio Padureni. Con il sostegno finanziario da parte dello Stato svizzero, ad esempio, il villaggio è stato alimentato con acqua. I villaggi sono stati inizialmente sottratti alla morsa del fango. Dopo è arrivato l'asfalto e acqua corrente per tutti; poi, sono state ristrutturate le scuole, gli asili, i centri medici e aperto anche studi dentistici e un centro diurno per 30 bambini a rischio di abbandono scolastico. Inoltre non è stato venduto nessun terreno pubblico, anzi sono stati acquistati spazi privati sì che tutto il Comune può contare su 15,5 ettari di spazi verdi. Esiste anche in proprietà pubblica un laboratorio di falegnameria modernmente attrezzato ed una officina meccanica. Alla fine viene spontaneo pensare a come sarebbe oggi la Romania se tutti i sindaci avessero operato come Temistocle Diaconu!

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Nel nome del Padre e del Fi glio e dello Spirito Santo. A. Amen C. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. A. E con il tuo spirito. BENEDIZIONE E ASPERSIONE DELL'ACQUA Fratelli e sorelle, preghiamo umilmente il Signore Dio nostro, perché benedica quest'acqua con la quale saremo aspersi noi e le nostre famiglie in ricordo del nostro Battesimo. Il Signore ci rinnovi interiormente, perché siamo sempre fedeli allo Spirito che ci è stato dato in dono. “ Dio eterno e onnipotente, tu hai voluto che per mezzo dell'acqua, elemento di purificazione e sorgente di vita, anche l'anima venisse lavata e ricevesse il dono della vita eterna: benedici quest'acqua, perché diventi segno della tua protezione in questo giorno a te consacrato. Rinnova in noi, Signore, la fonte viva della tua grazia e difendici da ogni male dell'anima e del corpo, perché veniamo a te con cuore puro. Per Cristo nostro Signore.” A. Amen C. Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A. Amen. COLLETTA C. O Dio, che conosci la fragilità della natura umana ferita dal peccato, concedi al tuo popolo di intraprendere con la forza della tua parola il cammino quaresimale, per vincere le seduzioni del maligno e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen LITURGIA DELLA PAROLA Dal libro della Genesi Il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore

Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, ltrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Parola di Dio.A.Rendiamo grazie a Dio.

mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato. Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che da viSALMO RESPONSORIALE ta. Infatti, come per la disobbeR. Perdonaci, Signore: dienza di un solo uomo tutti sono abbiamo peccato. stati costituiti peccatori, così anPietà di me, o Dio, nel tuo che per l’obbedienza di uno solo amore; nella tua grande tutti saranno costituiti giusti. Pamisericordia cancella la mia rola di Dio. iniquità. Lavami tutto dalla mia A. Rendiamo grazie a Dio colpa, dal mio peccato rendimi Canto al Vangelo puro. R. Lode a te, o Cristo, re di eterna Sì, le mie iniquità io le gloria! Non di solo pane vivrà riconosco, il mio peccato mi sta l’uomo, ma di ogni parola che sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello esce dalla bocca di Dio. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! che è male ai tuoi occhi, io l’ho C. Il Signore sia con voi fatto. R. E con il tuo spirito. Crea in me, o Dio, un cuore A. C. Dal Vangelo secondo Matteo puro, rinnova in me uno spirito A. Gloria a te o Signore saldo. Non scacciarmi dalla tua In quel tempo, Gesù fu presenza e non privarmi del tuo condotto dallo Spirito nel santo spirito.R. deserto, per essere tentaRendimi la gioia della tua to dal diavolo. Dopo aver salvezza sostienimi con uno digiunato quaranta giorni spirito generoso. Signore apri le e quaranta notti, alla fine mie labbra e la mia bocca ebbe fame. Il tentatore gli si avviproclami la tua lode.R. cinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Seconda Lettura Dalla lettera di san Paolo apostolo Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta ai Romani Fratelli, come a causa di un solo scritto: “Non di solo pane vivrà uomo il peccato è entrato nel l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora

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Adeste 10/2017 anno 6° il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano. Parola del Signore. A. Lode a te o Cristo OMELIA (seduti) CREDO Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI C. Desiderosi di vivere con cuore rinnovato, nella libertà di figli, chiediamo al Padre che ascolti le nostre preghiere e ci dia la forza di vivere secondo la sua divina volontà. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa si abbeveri alla Parola di Dio, da essa si lasci guidare sulle strade della storia, per esprimere frutti di santità, preghiamo. 2. Per coloro che sono rivestiti di autorità, perché svolgano il loro mandato con spirito di servizio, come un compito per il bene comune, preghiamo. 3. Perché gli uomini sappiano resistere alle tentazioni del potere, dell’avere e del piacere, gli idoli del nostro tempo, preghiamo. 4. Per i battezzati, perché accolgano con riconoscenza l’invito alla conversione di questo tempo quaresimale e si impegnino nell’itinerario della riscoperta di una fede autentica, preghiamo. C. Ascolta, o Padre, le nostre preghiere, e donaci la forza di superare ogni prova, per raggiungere la comunione con te, che sei l’Amore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.Amen LITURGIA EUCARISTICA C. Pregate, fratelli e sorelle, perché portando all’altare la gioia e la fatica di ogni giorno, ci disponiamo a offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. A. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa. (in piedi) SULLE OFFERTE C. Si rinnovi, Signore, la nostra vita e col tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio, che santifica l'inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen. PREGHIERA EUCARISTICA C. Il Signore sia con voi. A. E con il tuo spirito. C. In alto i nostri cuori. A. Sono rivolti al Signore. C. RendiamograziealSignorenostroDio. A. È’ cosa buona e giusta. C È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli consacrò l'istituzione del tempo penitenziale con il digiuno di quaranta giorni, e vincendo le insidie dell'antico tentatore ci insegnò a dominare le seduzioni del peccato perché celebrando con spirito rinnovato il mistero pasquale possiamo giungere alla

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Pasqua eterna. E noi, uniti agli angeli e ai santi, proclamiamo senza fine l'inno della tua lode: Santo, Santo, Santo ….. C. Mistero della fede A. Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta. DOPOLAPREGHIERAEUCARISTICA C. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te Dio, Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli. A. Amen C.A. P A D R E NO S T R O C. Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. A. Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli R ITO DELLA PACE C. Signore Gesu’ che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” non guardare ai nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. A. Amen C. La pace del Signore sia sempre con voi. A. E con il tuo spirito. C Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna. A. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.(2 VOLTE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. C. Beati gli invitati alla cena del Signore Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. A. O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato. DOPO LA COMUNIONE C Padre misericordioso, il pane eucaristico che ci fa tuoi commensali in questo mondo, ci ottenga la perfetta comunione con te nella vita eterna. Per Cristo nostro Signore. A. Amen. C. Il Signore sia con voi. A. E con il tuo spirito. C. Vi benedica Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo. A. Amen. C. Nel nome del Signore: andate in pace. A. Rendiamo grazie a Dio


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