Adeste nr 19 domenica 07 maggio 2017c

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ANNO 6°

Domenica 7 Maggio 2018

Alzati va ...e non temere.


Adeste 19/2017 anno 6°

È lo slogan per la 54° giornata mondiale di preghiera per le vocazio-

ni che si celebra Domenica 7 Maggio 2017. n greco il termine egeiro ha molteplici sfumature. Non significa solamente alzati, mettiti in piedi (Gv 2,19), ma anche svegliati, destati (At 12,7) e in modo ancora più pregnante: resuscita, risorgi (1Cor 15,4). Alzati, va’ ancora prima di essere un invito è uno stile di vita e lo impariamo direttamente da Gesù, dal suo modo di essere e di agire. Ogni suo incontro vissuto viso a viso, corpo a corpo con le persone lungo le strade della Palestina era un continuo inno alla “vita”. Si chiamassero Zaccheo, Bartimeo o Maddalena, oppure Pietro o Matteo o il loro nome rimanesse velato dall’anonimia, a tutti Gesù restituiva una dignità perduta, una salute ritrovata, un nuovo modo di “vedere” le cose. Pensiamo alla delicatezza con cui il Maestro di Nazaret si prese cura della suocera di Pietro: avvicinatosi alla donna, la prese per mano, la sollevò. Oppure quando entrò in casa di Giairo per rialzare sua figlia, che tutti credevano morta: «Presa la mano della bambina e le disse: Talità kum, fanciulla, io ti dico, alzati! Subito la fanciulla si alzò» (Mc 5, 41-42). Quante volte sperimentiamo che l’essere presi per mano, risollevati dalle nostre cadute è solo l’inizio di una nuova rinascita, meglio di una nuova resurrezione. Alzati! Ritorna a vivere! Questo è vangelo, questa è lieta notizia. Sgusciamo fuori dalla nostra cecità, dalla nostra lebbra, dalla nostra abitudinarietà: «Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!» (Lc 17,19). Come è forte questo invito di Gesù rivolto al lebbroso, unico tra i dieci sanati che tornò indietro a ringraziarlo. Possa essere per tutti noi, grandi e piccini, un costante percorso di ricerca, di incontro con Colui che cammina sempre al nostro fianco e nella necessità ci sorregge e ci sprona; “ Alzati va….e non temere”! 2


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CAPITANO DEI VIGILI DEL FUOCO A NEW YORK,

comprese la sua vocazione dopo la tragedia dell'11 settembre

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Adeste 19/2017 anno 6° L’AQUILA CHE SI CREDEVA UN POLLO

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Florence Nightingale

lorence (chiamata così in onore di Firenze, sua città natale) era un infermiera britannica nata nel 1820. Guidata da una chiamata divina decide già a 25 anni di votare la propria vita alla cura degli altri, rinunciando persino al matrimonio con un Lord contro il volere della società e della propria madre. Già un anno prima era la principale propagandista per il miglioramento delle cure mediche, ma è nel 1851 che apprende a fondo l’arte della medicina, istruita in un ospedale di diaconesse luterane di Düsseldorf. Nel 1853 (a soli 33 anni!) le sue grandi capacità la portano a diventare sovrintendente ll’Institute for the Care of Sick Gentlewomen di Londra. Ma questo non le bastava ancora, così un anno dopo, a causa dello scoppio della guerra in Crimea, partì con 38 volontarie addestrate da lei, per dare un aiuto sul campo. Qui scoprono che le principali causa di morte non erano le ferite in sé, ma il personale medico sovraccarico, le medicine scarse, l’igiene trascurata, le infezioni di massa comuni e spesso fatali e la cucina non attrezzata. Rielabora quindi la propria teoria di nursing su cinque requisiti essenziali: aria pulita, acqua pura, sistema fognario efficiente, pulizia e luce. La dedizione di Florence era immensa: quando tutte le altre infermiere avevano finito il turno, lei faceva ancora turni notturni, da sola, portandosi una lampada (tanto da ottenere il nomignolo di “The Lady with the Lamp“). Mentre faceva questo, aveva anche le forze e la volontà per prendere innumerevoli appunti statistici sul suo operato (ereditò questa passione dal padre, noto esperto di statistica). Grazie al suo lavoro, nel 1858 divenne la prima donna membro della Royal Statistical Society e più tardi divenne membro onorario della American Statistical Association. Portando di fatto l’uso della statistica nell’ambito infermieristico. Per riconoscenza al suo incredibile lavoro venne costituito il Nightingale Fund, che ricevete una marea di generose donazioni. Dopo la sua morte (nel 1896) venne offerta ai suoi parenti la sepoltura nella famosa Abbazia di Westminster, ma questi rifiutarono. Vennero però eretti un monumento con la sua statua nella Basilica di Santa Croce a Firenze, una statua a Westminster e due musei in suo onore. La sua voce (registrata nel 1890) è conservata nell’archivio sonoro della British Library. Il suo compleanno è celebrato come International CFS Awareness Day e International Nurses Day e la chiesa anglicana ne venera la memoria. Non per niente è lei a capo degli Artisti. 6


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C. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. A. E con il tuo spirito. INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE ATTO PENITENZIALE C. Radunati dal Signore, apriamo il nostro cuore a lui, guida e pastore della nostra vita e della nostra comunità, e chiediamo di risanarlo dal peccato che ci impedisce spesso di ascoltare la sua voce e di accedere ai pascoli della vita. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. C. Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A. Amen. Signore, pietà. Signore, pietà. Cristo, pietà. Cristo, pietà. Signore, pietà. Signore, pietà. GLORIA Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del Cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA C. O Dio, nostro Padre, che nel tuo Figlio ci hai riaperto la porta della salvezza, infondi in noi la sapienza dello Spirito, perché fra le insidie del mondo sappiamo riconoscere la voce di Cristo, buon pastore, che ci dona l'abbondanza della vita. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità del-

lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. A. Amen LITURGIA DELLA PAROLA Dagli Atti degli Apostoli Nel giorno di Pentecoste, Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Sappia con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio. SALMO RESPONSORIALE R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. R/. Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. R/. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. R/. Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. R/. Seconda Lettura Dalla prima lettera di san Pietro apostolo Carissimi, se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, perché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esem-

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pio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime. Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio Canto al Vangelo ALLELUIA Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. ALLELUIA C. Il Signore sia con voi A. E con il tuo spirito C. Dal Vangelo secondo GIOVANNI A. Gloria a te o Signore VANGELO Dal vangelo secondo Giovanni «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io


Adeste 19/2017 anno 6° sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza». Parola del Signore. A. Lode a te, o Cristo. OMELIA ( seduti) (C R E D O) Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. PREGHIERA DEI FEDELI C. Preghiamo il Signore perché ci doni la grazia di seguire Gesù, buon pastore, lungo le strade che egli ci indica con la sua parola e il suo esempio. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore. 1. Perché il Papa, i Vescovi e i sacerdoti, pastori del popolo di Dio, ci conducano sulle vie indicate da Cristo, dando testimonianza di fedeltà al Signore. Preghiamo. 2. Perché coloro che guidano le nazioni si spendano per la pace e la giustizia, vivendo con onestà e passione la ricerca del bene comune. Preghiamo. 3. Perché i cristiani sappiano resistere alle tentazioni degli idoli e confessino Gesù Cristo come unico Signore della loro vita. Preghiamo. 4. Perché i giovani trovino, nella comunità dei credenti,

adulti nella fede che li sappiano accompagnare in un’esperienza profonda di incontro con Cristo. Preghiamo. 5. Perché la nostra comunità sia un luogo dove la voce di Gesù viene ascoltata, amata e seguita. Preghiamo. C. O Padre, ascolta le nostre preghiere e rendici attenti alla chiamata del tuo Figlio, perché seguendo la sua voce possiamo trovare la comunione con te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. A. Amen LITURGIA EUCARISTICA C. Pregate, fratelli e sorelle, perché portando all’altare la gioia e la fatica di ogni giorno, ci disponiamo a offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. A. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa. (in piedi) SULLE OFFERTE C. O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. A.Amen. PREGHIERA EUCARISTICA C. Il Signore sia con voi. A. E con il tuo spirito. C. In alto i nostri cuori. A. Sono rivolti al Signore. C. RendiamograziealSignorenostroDio. A. È’ cosa buona e giusta. C. È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Offrendo il suo corpo sulla croce, diede compimento ai sacrifici antichi, e donandosi per la nostra redenzione, divenne altare, vittima e sacerdotale. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l'umanità esulta su tutta la terra, e con l'assemblea degli angeli e dei santi canta l'inno della tua gloria: Santo, Santo, Santo il Signore...

C. Mistero della fede A. Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta. DOPO LA PREGHIERA EUCARISTICA C. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te Dio, Padre onnipotente, nell’u-

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nità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli. A. Amen C.A. P A D R E NO S T R O

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. C. Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. A. Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli R ITO DELLA PACE

C. Signore Gesu’ che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” non guardare ai nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. A. Amen C. La pace del Signore sia sempre con voi. A. E con il tuo spirito. C Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna. A. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.(2 VOLTE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. C. Beati gli invitati alla cena del Signore Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. A. O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato. ANTIFONA ALLA COMUNIONE

“Io sono il buon pastore e offro la vita per le pecore”, dice il Signore. Alleluia. (Gv 10,14.15) DOPO LA COMUNIONE C Custodisci benigno, o Dio nostro Padre, il gregge che hai redento con il sangue prezioso del tuo Figlio, e guidalo ai pascoli eterni del cielo. Per Cristo nostro Signore. A. Amen. C. A. C.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo. A. Amen. C. Nel nome del Signore: andate in pace. A. Rendiamo grazie a Dio


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