Adeste nr 23 domenica 04 giugno 2017c

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Domenica 04 Giugno 2017


Adeste 23/2017 anno 6°

Ieri all’Olimpico (28 Maggio 2017) al termine della partita Roma-Genoa, si è concluso non solo il campionato 2016/2017 ma anche la carriera sportiva di un grande campione: Francesco Totti, da 25 anni con la stessa maglia e da vent’anni capitano dei Giallorossi. Dopo il tradizionale giro di campo, ha letto – con voce rotta dall’emozione – una bella lettera dedicata ai tifosi, alla squadra e alla città.

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uella di Totti è stata una lunga militanza che ha reso “er Pupone” di fatto “l’Ottavo Re di Roma“. In questo cambiamento di soprannome c’è tutta la storia umana e sportiva di un giocatore capace di non tradire mai una squadra e una città, ma soprattutto che pur in una carriera lunga e piena di traguardi personali non si è mai e poi mai sporcata con atteggiamenti o comportamenti scorretti. Totti è stato un campione dentro e fuori il campo, una volta sposato con la starlette Ilari Blasi non c’è mai stato un comportamento scorretto, mai una serata brava, mai un gesto fuori posto nella sua vita privata. Con Ilary, sua moglie, Francesco ha costruito un’unione salda e ricca dei valori di un sacramento. «Ogni volta che segno un gol bacio l’anello del matrimonio e rivolgo un ringraziamento al Signore per avermi regalato una vita piena di soddisfazioni non solo sui campi di calcio ma sopratutto nella vita di tutti i giorni con Ilary e i nostri figli». La città forse avrebbe perdonato tutto al “suo capitano“, che ha omaggiato in modo discreto ovunque dopo lo scudetto del 2001, ma forse proprio per il peso di questa responsabilità e per la riconoscenza verso questo amore, Totti non ne ha mai approfittato e contemporaneamente anche in questa correttezza i romani e romanisti hanno trovato la conferma di aver trovato “un capitano”. Le prodezze sportive di Totti si sprecano, e nella Roma ha regalato perle di calcio. Da tutti è riconosciuto come geniale in certe sue giocate, nella precisione di certi suoi assist. In carriera ha segnato oltre 300 goal, un primato che condivide con soli altri 7 giocatori italiani (insieme a Luca Toni, Del Piero, Inzaghi, Baggio e altri). 2


Adeste 23/2017 anno 6° Per prodezze come queste c’è sicuramente bisogno di talento, un dono con cui Totti è certamente nato, una benedizione di cui però non si è mai appropriato egoisticamente. Campione di solidarietà e anche di autoironia, capace nei libri come negli spot che ha girato di prendersi facilmente in giro, di non prendersi sul serio, il Capitano è ambasciatore Unicef e sostiene personalmente molte attività benefiche a vantaggio dei bambini. Ma perché la cerimonia di ieri ha toccato anche i non romanisti? Perché forse con Totti si chiude un’era del calcio, quella dell’amore puro per la maglia, più ancora che per il successo, una fedeltà vera che genera riflessioni sul calcio e sulla vita perché una vita per il calcio e una storia d’amore e sport come quella di Totti sono rare e dunque preziose. Chi sono i moderni cavalieri se non i calciatori? Ma ci sono i cavalieri e i mercenari, quelli che si battono per un vessillo, per un ideale e quelli che lo fanno per il soldo. Un uomo educato fin da piccolo ai valori del cattolicesimo grazie a mamma Fiorella e papà Enzo e alle lezioni di catechismo tenute dal parroco Don Aldo. A soli sette anni, assieme ai compagni di scuola incontra per la prima volta Giovanni Paolo II in Aula Neri. «Il Papa stava passando quando ad un tratto si è fermato e mi ha passato una mano sulla fronte. E’ stata una grande emozione sopratutto mi ha colpito il suo sguardo e la sua energia. Sembrava quasi che emanasse tranquillità e pace. Anche quando l’ho incontrato in altre occasioni a colpirmi è stato sempre il suo sguardo, gli occhi gentili e una forza d’animo assolutamente unica» (A Sua Immagine magazine, febbraio 2016). Il campione non ha mai nascosto la sua devozione per la Madonna del Divino Amore che proprio Giovanni Paolo II ha voluto come protettrice della Capitale. Allenamenti e impegni permettendo, si reca spesso a pregare al santuario. «Cosa mi colpisce di Papa Francesco? Ci sarebbe tanto da dire, un lungo elenco di pregi, è una figura che mi è piaciuta da subito. Sicuramente vedo in lui la semplicità, il suo è un ruolo enorme, importantissimo, però appare come uno di noi. In ogni gesto si vede che è naturale, che vuole avvicinarsi alla gente. Nella vita le cose belle sono quelle genuine e lui è così. Poi nei suoi occhi vedo bontà e senso di giustizia. Secondo me sono fatte in questo modo le persone che vogliono rendere migliore il mondo e il Papa merita tutta la nostra fiducia». Tra “capitani” ci si intende subito… 3


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28. Avere un fratello, una sorella che ti vuole bene è un'esperienza forte, impagabile, insostituibile. Nello stesso modo accade per la fraternità cristiana. I più piccoli, i più deboli, i più poveri debbono intenerirci: hanno “diritto" di prenderci l'anima e il cuore. Sì, essi sono nostri fratelli e come tali dobbiamo amarli e trattarli. 29. Oggi più che mai è necessario riportare la fraternità al centro della nostra società tecnocratica e burocratica: allora anche la libertà e l'uguaglianza prenderanno la loro giusta intonazione. Perciò, non priviamo a cuor leggero le nostre famiglie, per soggezione o per paura, della bellezza di un'ampia esperienza fraterna di figli e figlie. (Udienza Generale del 18 febbraio 2015: La Famiglia - 5. I Fratelli) 30. L'attenzione agli anziani fa la differenza di una civiltà. In una civiltà c'è attenzione all'anziano? C'è posto per l'anziano? Questa civiltà andrà avanti se saprà rispettare la saggezza, la sapienza degli anziani. In una civiltà in cui non c'è posto per gli anziani o sono scartati perché creano problemi, questa società porta con sé il virus della morte. 31. Dobbiamo risvegliare il senso collettivo di gratitudine, di apprezzamento, di ospitalità, che facciano sentire l'anziano parte viva della sua comunità.Gli anziani sono uomini e donne, padri e madri che sono stati prima di noi sulla nostra stessa strada, nella nostra stessa casa, nella nostra quotidiana battaglia per una vita degna. Sono uomini e donne dai quali abbiamo ricevuto molto. 32. L'anziano siamo noi: fra poco, fra molto, inevitabilmente comunque, anche se non ci pensiamo. E se noi non impariamo a trattare bene gli anziani, così tratteranno a noi.(…) Dove non c'è onore per gli anziani, non c'è futuro per i giovani. 33. L'anzianità contiene una grazia e una missione, una vera vocazione del Signore. L'anzianità è una vocazione. Non è ancora il momento di “tirare i remi in barca". Questo periodo della vita è diverso dai precedenti, non c'è dubbio; dobbiamo anche un po' “inventarcelo", perché le nostre società non sono pronte, spiritualmente e moralmente, a dare ad esso, a questo momento della vita, il suo pieno valore. Una volta, in effetti, non era così normale avere tempo a disposizione; oggi lo è molto di più. E anche la spiritualità cristiana è stata colta un po' di sorpresa, e si tratta di delineare una spiritualità delle persone anziane. 34. È importante la testimonianza degli anziani nella fedeltà.

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a Parola di Dio racconta in quattro modi diversi il venire dello Spirito Santo, per dirci che Lui, il respiro di Dio, non sopporta schemi. Nel Vangelo lo Spirito viene come presenza che consola, leggero e quieto come un respiro, come il battito del cuore. Negli Atti viene come energia, coraggio, rombo di tuono che spalanca le porte e le parole. Mentre tu sei impegnato a tracciare i confini di casa, lui spalanca finestre, ti apre davanti il mondo, chiama oltre. Secondo Paolo, viene come dono diverso per ciascuno, bellezza e genialità di ogni cristiano. E un quarto racconto è nel versetto del salmo: del tuo Spirito Signore è piena la terra. Tutta la terra, niente e nessuno esclusi. Ed è piena, non solo sfiorata dal vento di Dio, ma colmata: tracima, trabocca, non c’è niente e nessuno senza la pressione mite e possente dello Spirito di Dio, che porta pollini di primavera nel seno della storia e di tutte le cose. “Che fa vivere e santifica l’universo”, come preghiamo nella Eucaristia. Mentre erano chiuse le porte del luogo per paura dei Giudei, ecco accadere qualcosa che ribalta la vita degli apostoli, che rovescia come un guanto quel gruppetto bloccato dietro porte sbarrate. Qualcosa ha trasformato uomini barcollanti d’angoscia, in persone danzanti di gioia, “ubriache” (Atti 2,13) di coraggio: è lo Spirito, fiamma che riaccende le vite, vento che dilaga dalla camera alta, terremoto che fa cadere le costruzioni pericolanti, sbagliate, e lascia in piedi solo ciò che è davvero solido. È accaduta la Pentecoste e si è sbloccata la vita. La sera di Pasqua, mentre erano chiuse le porte, venne Gesù, stette in mezzo ai suoi e disse: pace! L’abbandonato ritorna da coloro che lo avevano abbandonato. Non accusa nessuno, avvia processi di vita; gestisce la fragilità dei suoi con un metodo umanissimo e creativo: li rassicura che il suo amore per loro è intatto (mostrò loro le mani piagate e il costato aperto, ferite d’amore); ribadisce la sua fiducia testarda, illogica e totale in loro (come il Padre ha mandato me, io mando voi). Voi come me. Voi e non altri. Anche se mi avete lasciato solo, io credo ancora in voi, e non vi mollo. E infine gioca al rialzo, offre un di più: alitò su di loro e disse: ricevete lo Spirito Santo. Lo Spirito è il respiro di Dio. In quella stanza chiusa, in quella situazione asfittica, entra il respiro ampio e profondo di Dio, l’ossigeno del cielo. E come in principio il Creatore soffiò il suo alito di vita su Adamo, così ora Gesù soffia vita, trasmette ai suoi ciò che lo fa vivere, quel principio vitale e luminoso, quella intensità che lo faceva diverso, che faceva unico il suo modo di amare, e spalancava orizzonti.. (P. Ermes Ronchi)

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C. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. A. E con il tuo spirito. INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE

ATTO PENITENZIALE

C. Fratelli e sorelle, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati. Breve pausa di riflessione personale Signore, che ci doni il tuo Spirito per la remissione dei peccati, abbi pietà di noi. Signore, pietà. Cristo, che tutto sostieni con la potenza della tua Parola, abbi pietà di noi. Cristo, pietà. Signore, che doni lo Spirito di santità, abbi pietà di noi. Signore, pietà C. Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A. Amen.

GLORIA

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del Cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA

C. O Padre, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo... A. Amen

LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura

Dagli Atti degli Apostoli Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.

Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio». Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio.

bra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. Parola di Dio. A. Rendiamo grazie a Dio SEQUENZA (in piedi) Vieni, Santo Spirito, / manda a noi dal cielo / un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, / vieni, datore dei doni, / vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto; / ospite dolce dell'anima, / dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, / nella calura, riparo, / nel pianto, conforto. O luce beatissima, / invadi nell'intimo / il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, / nulla è nell'uomo, / nulla senza colpa. Lava ciò che è sòrdido, / bagna ciò che è arido, / sana ciò che sànguina. Piega ciò che è rigido, / scalda ciò che è gelido, / drizza ciò ch'è sviato. SALMO RESPONSORIALE Dona ai tuoi fedeli / che solo Manda il tuo Spirito, Si- in te confidano / i tuoi santi doni. gnore, a rinnovare la terra. Dona virtù e premio, / dona Benedici il Signore, anima morte santa, / dona gioia eterna. mia! Sei tanto grande, Signore, Canto al Vangelo mio Dio! Quante sono le tue ope- ALLELUIA re, Signore! Le hai fatte tutte con Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori saggezza; la terra è piena delle dei tuoi fedeli e accendi in essi il tue creature. R/. fuoco del tuo amore. ALLELUIA Togli loro il respiro: muoio- C. Il Signore sia con voi no, e ritornano nella loro polvere. A.Dal Vangelo secondo GIOVANNI Gloria a te o Signore Mandi il tuo spirito, sono creati, e A. VANGELO rinnovi la faccia della terra. R/. Sia per sempre la gloria del La sera di quel giorno, il primo Signore; gioisca il Signore delle della settimana, mentre erano sue opere. A lui sia gradito il mio chiuse le porte del canto, io gioirò nel Signore. R/. luogo dove si trovavano i discepoli Seconda Lettura per timore dei Dalla prima lettera di san Paolo Giudei, venne Geapostolo ai Corinzi sù, stette in mezzo Fratelli, nessuno può dire: «Gesù e disse loro: «Pace è Signore!», se non sotto l’azione a voi!». Detto quedello Spirito Santo. sto, mostrò loro le Vi sono diversi carismi, ma uno mani e il fianco. E i solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signo- discepoli gioirono al vedere il re; vi sono diverse attività, ma Signore. Gesù disse loro di nuouno solo è Dio, che opera tutto in vo: «Pace a voi! Come il Padre ha tutti. A ciascuno è data una mani- mandato me, anche io mando festazione particolare dello Spiri- voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A to per il bene comune. Come infatti il corpo è uno solo e coloro a cui perdonerete i peccaha molte membra, e tutte le mem- ti, saranno perdonati; a coloro a

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Adeste 23/2017 anno 6° cui non perdonerete, non saranno perdonati». Parola del Signore. A. Lode a te, o Cristo. OMELIA ( seduti) (C R E D O) Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. PREGHIERA DEI FEDELI C. Fratelli e sorelle, lo Spirito Santo ci avvolge con il suo amore e ci rende parte della Chiesa, corpo di Cristo che opera nel mondo. Chiediamo al Padre di essere rinnovati nell’intimo, per essere sempre più conformi alla sua volontà. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore. 1. Perché la Chiesa abbia piena coscienza di essere il popolo di Dio che ha ricevuto la missione di annunciare al mondo la salvezza. Preghiamo. 2. Perché le Chiese e le comunità cristiane si lascino invadere dal soffio dello Spirito e dialoghino nella ricerca convinta dell’unità. Preghiamo. 3. Per tutti i cristiani impegnati nelle istituzioni, perché si lascino guidare dallo Spirito a perseguire la promozione della dignità dell’uomo. Preghiamo. 4. Perché i malati e i sofferenti si aprano all’azione dello Spirito e ricevano da lui pace e consolazione. Preghiamo.

5. Perché la nostra comunità, animata dallo Spirito Santo, valorizzi i carismi di tutti i suoi membri e li impieghi per il bene della Chiesa. Preghiamo. C. Esaudisci, o Padre, le nostre preghiere e manda su di noi il dono dello Spirito, perché, avvolti nel suo mistero d’amore, percorriamo le vie della vita terrena tesi alla salvezza eterna. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. A. Amen LITURGIA EUCARISTICA C. Pregate, fratelli e sorelle, perché portando all’altare la gioia e la fatica di ogni giorno, ci disponiamo a offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. A. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa. (in piedi) SULLE OFFERTE C. Manda, o Padre, lo Spirito Santo promesso dal tuo Figlio, perché riveli pienamente ai nostri cuori il mistero di questo sacrificio, e ci apra alla conoscenza di tutta la verità. Per Cristo nostro Signore. . A.Amen. PREGHIERA EUCARISTICA C. Il Signore sia con voi. A. E con il tuo spirito. C. In alto i nostri cuori. A. Sono rivolti al Signore. C. RendiamograziealSignorenostroDio. A. È’ cosa buona e giusta. C. È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tuo Figlio hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli, e ha riunito i linguaggi della famiglia umana nella professione dell'unica fede. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l'umanità esulta su tutta la terra e con l'assemblea degli angeli e dei santi canta l'inno della tua gloria: Santo, Santo, Santo il Signore...

C. Mistero della fede A. Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta. DOPO LA PREGHIERA EUCARISTICA C. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te Dio, Padre onnipotente, nell’u-

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nità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli. A. Amen

C.A. P A D R E NO S T R O Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. C. Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. A. Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli R ITO DELLA PACE

C. Signore Gesu’ che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” non guardare ai nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. A. Amen C. La pace del Signore sia sempre con voi. A. E con il tuo spirito. C Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna. A. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.(2 VOLTE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. C. Beati gli invitati alla cena del Signore Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. A. O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato. ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Tutti furono ripieni di Spirito Santo e proclamavano le grandi opere di Dio. Alleluia. (At 2,4.11) DOPO LA COMUNIONE C. O Dio, che hai dato alla tua Chiesa la comunione ai beni del cielo, custodisci in noi il tuo dono, perché in questo cibo spirituale che ci nutre per la vita eterna sia sempre operante in noi la potenza del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore. A. Amen. C. A. C.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo. A. Amen. C. Nel nome del Signore: andate in pace. A. Rendiamo grazie a Dio


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