Italo | Dicembre 2015

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VALENCIA DICEMBRE 2015 DISTRIBUZIONE GRATUITA

NATALE? NO GRAZIE! Momento per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e riunirsi per stare insieme... Sara Eba Di Vaio a pag. 12

Il mensile d’informazione degli Italiani a Valencia

Paseo de la Alameda 49, Valencia, ES Tel. 963 61 43 40

PRIMO PIANO

Intervista al campione Amedeo Carboni

FELIZ NAVIDAD

NEL MESE DI DICEMBRE VALENCIA SI TINGE DI COLORE CON I SUOI EVENTI

Fabio Moriconi a pagina 3

EVENTI

Bimbi in festa Ruzafa Loves Kids 2015 Filippo Carcassola a pagina 9

EDITORIALE

THE ITALIAN DAY SEMPLICEMENTE FANTASTICO! Ancora una volta gli Italiani hanno risposto bene all’appello del secondo evento “The Italian Day” targato ITALO. Serata all’insegna del divertimento e dell’allegria, tanti sono stati i partecipanti, più di cento le presenze, una serata indimenticabile, nella splendida location di Ciao Bella...

HI-TECH

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EDITORIALE

DICEMBRE 2015

THE ITALIAN DAY ROUND 2: SEMPLICEMENTE FANTASTICO! GLI ITALIANI HANNO RISPOSTO BENISSIMO AL SECONDO APPUNTAMENTO DELL’ORMAI CONSOLIDATO EVENTO MENSILE TARGATO ITALO. RISATE A NON FINIRE E TANTO DIVERTIMENTO. BY ITALO

LA SCELTA STAVOLTA È RICADUTA SUL CIAO BELLA, BELLISSIMO LOCALE NEL CENTRO DELLA CITTÀ

17 Dicembre arriva il 3° Evento organizzato da Italo By Italo

Come nasce “The Italian Day” nasce con l’intento di radunare tutti gli italiani di Valencia, residenti e non. Una Serata all’insegna dell’allegria e del divertimento in puro stile italiano, per rilassarsi, conoscere nuova gente, rivedere vecchi amici o perchè no, conoscere il nuovo amore, bevendo e mangiando tutti insieme. La serata prevede un Apericena con buffet no limit e una bevanda inclusa al costo di € 10 a persona.

T

utti i partecipanti hanno potuto degustare l’ottimo buffet messo a disposizione dai carismatici proprietari del locale, numeri uno nella produzione di pizza e piatti da leccarsi i baffi. Notevole la partecipazione di numerosi volti nuovi rispetto la precedente edizione, di sicuro il passaparola è stato positivo. Tante le novità per le prossime tappe, ci stiamo organizzando per offrire anche una serata Karaoke Italiano e divertirci a suon di musica. La prossima locations sarà il Sofartcafè, locale molto vicino al mercato centrale e alla zona del Carmen, una nuova apertura, locale multispace, dove cercheremo di ricreare la solita magica atmosfera che ci sta contraddistinguendo come evento singolare nella città di valencia. Vi aspettiamo numerosi e ricordate di seguirci su facebook per tutti gli aggiornamenti. Ci vediamo il 17 Dicembre...

Mensile d’informazione gratuito degli Italiani a Valencia

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DISTRIBUZIONE GRATUITA NUMERO DI DEPOSITO LEGALE n.° V2456-2015 Anno I n.° 3 Dicembre 2015 Editore Fabio Moriconi Direttore editoriale Gianni Ranalletta

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PRIMO PIANO

DICEMBRE 2015

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AMEDEO CARBONI DALL’ ITALIA A VALENCIA INTERVISTA ESCLUSIVA AD UNO DEI GIOCATORI CHE HA FATTO LA STORIA DEL CALCIO ITALIANO! Competizioni Nazionali Competizione

Squadra

Coppa Italia

Sampdoria 1988-1989 / Roma 1990-1991

Coppa di Spagna

Valencia: 1998-1999

Supercoppa di Spagna

Valencia: 1999

Campionato spagnolo

Valencia: 2001-2002, 2003-2004

Competizioni Internazionali

Fabio Moriconi

UNA MATTINATA PIACEVOLE PASSATA CON UN NUOVO AMICO, UNA GRANDISSIMA PERSONA, SAGGIA E UMILE, DA ANNI AMBASCIATORE DELL’ITALIANITÀ ALL’ESTERO.

N

ella sua carriera calcistica ha vinto di tutto, sia in Italia che in Spagna. Ha dovuto come tutti noi imparare a integrarsi e a interagire con la cultura e le abitudini valenciane e spagnole. Aretino di nascita, classe 1965, direi senza ombra di dubbio “uno che ce l’ha fatta”: AMEDEO CARBONI.

Amedeo, ogni bella storia ha un inizio, raccontaci il tuo Ho cominciato nelle Giovanili dell’Arezzo per “colpa” dei miei fratelli, sono loro che con la passione mi hanno spinto. I miei genitori non capivano nulla di calcio e quindi la spinta morale dei miei fratelli è stata necessaria per iniziare. In quegli anni, sono passato alla Primavera della Fiorentina, grazie ad Arrigo Sacchi, anche lui agli esordi come allenatore. Mi aveva notato in un torneo, subito dopo abbiamo condiviso un gran feeling calcistico, poi di ritorno all’Arezzo sono passato professionista; l’esordio in serie

A con il Bari, Empoli e Parma. Ci tengo a dire che mentre ero ad Empoli in serie A, disputavo la carriera militare e facevo parte della prima squadra nazionale: quell’anno erano in corso i campionati mondiali militari, che ci siamo aggiudicati in finale contro la Germania 2-0.

Quando è avvenuto l’esordio nel palcoscenico europeo? Nel 1988 con la Sampdoria, in quell’anno mi sono affacciato in Europa e ho contribuito alla conquista della Coppa Italia; l’anno seguente abbiamo conquistato la Coppa delle Coppe. Successivamente sono passato alla Roma, della quale ho bei ricordi e dove sono rimasto per sette anni, diventando capitano negli ultimi due dopo l’addio di Giannini.

Cosa ti ha spinto a trasferirti in Spagna? Nel mio ultimo anno a Roma ho subito un infortunio abbastanza grave al tendine di Achille, in fase di ripresa ho avuto una discussione con Franco Sensi (che successivamente ho chiarito) ma il Valencia tramite Antonio Caliendo, un notissimo procuratore, mi cercò e mi fece firmare un pre-contratto su un tovagliolo, nel quale avevo fatto inserire una clausola che mi permetteva di condurre le moto di cui ero appassionato.

Quale è il tuo ricordo più bello nella fase italiana della tua carriera?

Ho avuto momenti molto importanti, vinto e anche perso diverse finali, ma sicuramente le Giovanili, prima di arrivare al professionismo sono indimenticabili. Tutto è bello, si gioca per il gusto di giocare, non si hanno pensieri. Da professionista la settimana diventa lunga e a volte si rischia di arrivare stanco alla domenica successiva.

Trasferito a Valencia, hai avuto problemi ad integrarti? Difficile, io sono arrivato con una mentalità nel bene e nel male italiana, avevo tanti preconcetti da superare e più o meno ci ho messo tre mesi a cominciare ad ambientarmi, davo molta importanza alle apparenze, all’immagine, non parlavo la lingua. Calcisticamente, ero abituato alla serietà italiana del prepartita, che è una facciata molto di immagine, dove si va negli spogliatoi in silenzio e concentrazione. Qui invece si ascoltava musica, si rideva e si scherzava e questo, insieme ad altre cose, agli inizi mi hanno fatto sentire un po’ alieno al gruppo, ma in poco tempo, aprendo le mie vedute e abbandonando i preconcetti, mi sono sentito subito un leader.

Competizione

Squadra

Coppa delle Coppe

Sampdoria: 1989-1990

Coppa Intertoto UEFA

Valencia: 1998

Coppa UEFA

Valencia: 2003-2004

Supercoppa UEFA

Valencia: 2004

arrivato l’italiano a prendersi le pesetas”, ma già dalla prima intervista ancora rigorosamente in italiano, rassicurai tutti, chiedendo di darmi il giusto tempo per ambientarmi anche calcisticamente e che mi sarei impegnato per dare il massimo. Dopo quella intervista, non mi sono più fermato, conquistando traguardo dopo traguardo.

Una volta inserito nell’ambiente, quali sono le cose che ti hanno fatto innamorare di Valencia?

lencia, riponendo molta fiducia in me, decise di darmi un posto da direttore sportivo e così decisi di non abbandonare più la città. Tuttora sono direttore sportivo, agente FIFA, sto finendo l’ultimo corso di allenatore professionista e mi dedico molto allo studio dell’approccio psicologico nel mondo dello sport, appoggiato da grandi professionisti del settore.

Questo sotto il profilo professionale, e nel privato?

Mi sono subito innamorato del centro della città, io sono stato uno dei pochi che non è andato a vivere nei quartieri residenziali vicino ai campi di calcio, ma mi sono subito impegnato nel cercare casa da solo in centro. Mi sono innamorato dei giardini, dei palazzi e della quotidianità della gente che passeggiava, viveva e lavorava in questa splendida città, che per quanto sia la terza di Spagna, mantiene una sana provincialità, che ti perette di viver bene e con ritmi più tranquilli.

Nel privato, oltre a vari hobby che coltivo, a volte dedico tempo a fare da guida ad amici italiani che mi vengono a trovare spesso (questo credo capiti ad ognuno di noi, vivendo qui), guida a 360°, curo soprattutto il lato culinario. La cosa curiosa è che mi capita anche di fare da guida da qui per gli amici spagnoli che vanno in Italia, specialmente nella mia Toscana e per loro conservo gelosamente un database che tengo puntualmente aggiornato con tutti i migliori ristoranti e i luoghi da visitare.

Quali sono stati i momenti più belli a Valencia?

Quale è il posto di Valencia che più consigli di visitare?

I momenti più belli a Valencia sono passati per le vittorie della squadra avute durante gli anni, rendere e vedere felice tantissima gente e viverlo nel quotidiano, non ha prezzo.

Consiglio sempre a tutti, almeno una volta, una visita al mercato centrale, della quale nessuno fino ad ora è rimasto insoddisfatto.

Come sono stati i primi mesi da calciatore, hai subito pregiudizi o avuto momenti difficili?

Dopo il ritiro calcistico, come vivi la quotidianità da “emigrato” e di cosa ti occupi?

I primi mesi sono stati duri, cinque partite, due espulsioni, e subito tutti pensarono “Ecco è

Alla fine della mia carriera calcistica, mi offrirono un altro contratto negli Stati Uniti, ma il Va-

A parte i difetti linguistici del mio spagnolo, per i quali i miei figli a volte mi prendono ancora in giro, a casa mia si pranza alle 13.00 e si cena alle 21.00: agli orari spagnoli non sono mai riuscito ad adeguarmi perfettamente, per il resto cerco sempre più o meno di adattarmi.

Quali sono le italianità a cui non rinunci?


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PRIMO PIANO

DICEMBRE 2015

CATTIVE NOTIZIE LEGISLATIVE SULL’ACQUISIZIONE DELLA CITTADINANZA SPAGNOLA Denise Carmen Atzeni

LO SCORSO QUATTORDICI OTTOBRE È ENTRATA IN VIGORE LA NUOVA LEGGE, ANCORA IN ATTESA DI UN REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE, CHE MODIFICA L'ITER PER OTTENERE LA CITTADINANZA SPAGNOLA PER RESIDENZA.

P

urtroppo le novità non sono buone. Al di là del processo que diventa completamente virtuale – tutti i documenti dovranno essere allegati tramite la web del ministero, ragion per cui si dovrà essere dotati di firma elettronica – i costi annessi lievitano sensibilmente. L'ufficio di riferimento non è più il Registro Civile della località di residenza, ma la Dirección General de los Registros y del Notariado con sede a Madrid. Il processo inizia con una solicitud, formulario che si può agevolmente scaricare dalla web del Ministero di Giustizia, a cui va congiunta, e qua iniziamo con i tasti dolenti, una tassa di cento euro, unicamente per iniziare il tramite e da pagare previamente all'invio della solicitud. Tra i documenti richiesti per i maggiorenni, spiccano il certi-

Mercato del lavoro a Valencia, quanta disoccupazione c’è nei differenti settori? Angela Piccozzi

UNA DELLE DOMANDE PIÙ FREQUENTI CHE SI PONGONO GLI ITALIANI PRIMA DI ESPLORARE IL MERCATO DEL LAVORO IN SPAGNA, E IN PARTICOLARE QUELLO VALENCIANO, È LA SEGUENTE: IN QUALE SETTORE C’È PIÙ OPPORTUNITÀ DI LAVORO?

P ficato DELE (minimo A2) dell'Istituto Cervantes per attestare la conoscenza dello spagnolo, costo centoventiquattro euro, e la Prueba de conocimientos constitucionales y socioculturales (CCSE), sempre a carico dell'Istituto Cervantes, un esame tipo test di venticinque domande a cui rispondere in un tempo massimo di quarantacinque minuti, per passare l'esame è necessario rispondere correttamente a quindici domande. Il pagamento della tassa d'iscrizione di ottantacinque euro da diritto a presentarsi all'esame una sola volta. In ogni caso nella pagina web del Cervantes è disponibile un test tipo, e, per chi si identifica con firma digitale, nella stessa pagina è accessibile il

prontuario completo di trecento domande, da cui vengono estratti gli enunciati dell'esame. In sintesi, pur con le dovute distanze, un nuovo esame della patente. In totale, l'intero processo costerà trecentonove euro in più rispetto al passato. C'è da aggiungere che per il momento le iscrizioni ai suddetti esami sono al completo, siamo in attesa di nuove date. Un'ultima nota, da ricordare che per iniziare l'iter è necessario il requisito della residenza decennale per gli italiani, ridotta ad un anno nel caso di matrimonio con un cittadino spagnolo. Rispetto alla firma elettronica, infine, si può ottenere gratuitamente nel Prop. Avv. Denise Carmen Atzeni

er dare una risposta più o meno prossima alla realtà è necessario ricorrere ai dati ufficiali del Observatorio de las Ocupaciones del Servicio Publico de Empleo Estatal e il Servicio Valenciano de Empleo y Formacion (SERVEF). Secondo questi dati statistici, il numero dei contratti lavorativi nella Comunità valenciana, registrati nel periodo ottobre 2013 fino a settembre 2014, sono stati 1.484.020, ossia un 12,94% in più rispetto l’anno 2012, rappresentando il 9.7% dei contratti registrati in Spagna. La maggior parte dei contratti sono stati riportati nel settore dei Servizi, seguiti nel settore industriale, agricolo e solo il 5,60% nel settore edilizio. Quanta disoccupazione c’è nei differenti settori nella Comunità valenciana? Secondo il SERVEF il maggior tasso di disoccupazione si riscontra nelle attività amministrative (20,2%), segue il Commercio al por mayor y al por menor (19,5%) e il settore alberghiero (15%). Mentre i settori con minor tassa di disoccupazione restano: l’ambito finanziario e assicurativo (1,3%) e le attività immobiliari (1,1%). Tuttavia, in linea generale si può affermare che la maggior parte delle comunità autonome presentano un incremento nell’occupazione in particolare in Madrid, Andalucia e Valencia. Soprattutto quest’ultima registra un ribasso del tasso di disoccupazione nell’anno 20142015, dando un segnale di ripresa positivo. Infine, secondo i dati dell’Encue-

sta de Poblacion Activa (EPA) del secondo trimestre del 2015, il numero degli occupati è aumentato in tutti i settori. Ci sono ad esempio 291.700 lavoratori in più nel settore dei servizi, 64.800 nella Industria e 32.300 nel settore edilizio. Anche l’occupazione a tempo completo sale in quest’ultimo semestre mentre i lavoratori a tempo parziale scende del 15,77%. In Spagna, anche Il numero dei lavoratori autonomi e impresari presenta un incremento, aumentando la percentuale dei dipendenti e il lavoro a tempo indeterminato. Due sono i fattori che possono sicuramente avere un grande impatto nell’andamento dell’occupazione nel breve e nel medio termine: il progressivo aumento della demoralizzazione da parte delle persone che ha portato ad alcuni dei disoccupati ad abbandonare la ricerca di una occupazione e il ribasso demografico, la popolazione di giovani che entra nel mercato del lavoro è sicuramente minore rispetto al passato e questo potrà portare in un certo senso dei benefici nella tassa di disoccupazione. Sebbene le prospettive future sembrano inesistenti in questo lungo periodo nero nella storia dell’economia europea, bisogna non abbandonare il coraggio di adoperare delle scelte, cercare sempre il meglio e costruirsi una carriera professionale che ci soddisfi. La determinazione e la forza di volontà non possono essere trasformati in dati statistici. Ognuno di noi può ancora fare la differenza. ¡Animo y suerte!

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DICEMBRE 2015

LE PIANTE SONO VIVE Alessandro Girardi

HO PROVATO A FARE UN GIOCO CON UN GRUPPO DI RAGAZZI DOMANDANDO LORO QUALI SONO I TRE “MUSEI” DI VALENCIA DOVE SIA POSSIBILE OSSERVARE UNA GRAN VARIETÀ DI ESSERI VIVENTI PROVENIENTI DA DIVERSI LUOGHI DEL PIANETA.

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i hanno risposto: l’O c eano grafic o! Bene, è un grande acquario. Il Bioparc! Sì, certo, un amplio zoo; dopo quasi un minuto uno spiritoso mi ha detto il nome di una rinomata discoteca. La cosa più divertente è che quando ho dato loro la soluzione, dopo qualche mugugno e qualche bocca aperta, il polemico di turno mi ha fatto notare che le piante non emettono nessun verso, non si muovono e non hanno neppure un cervello. Peccato che neanche i pesci parlino, le meduse non abbiano cervello, e che molte piante si muovano abbastanza rapidamente. Per questo visitare il giardino botanico di Valencia, che spesso passa inosservato, può risultare invece molto interessante e educativo.

L’orto dei semplici

Il primo orto botanico del mondo occidentale sorse in Italia a Salerno, ad opera di un medico della Scuola salernitana tra il tredicesimo ed il quattordicesimo secolo. La parola semplici deriva dal latino medioevale medicina simplex usata per definire le erbe medicinali.

SCIARE A VALENCIA? SI PUÒ!

L'Orto Botanico di Padova fu fondato nel 1545 ed è il più antico orto botanico universitario ancora situato nella sua collocazione originaria al mondo. Sul modello di questi e di altri orti botanici italiani, come quello di Pisa 1543 e di Firenze1545 , fu fondato a Valencia il primo giardino botanico nel 1567. Dopo essere stato in varie zone della città finalmente l’Università di Valencia lo trasferì definitivamente nell’Orto di Tramoieres, poco fuori le mura della città, sulla strada di Quart, appena passate le omonime Torri di Quart. È qui dove lo troviamo attualmente con alcuni alberi con più di 200 anni di età.

Il giardino botanico Dopo essere stato usato nel XIX secolo per le lezioni pratiche di botanica e per sperimentare la possibilità di coltivare qui specie agricole di altri luoghi, durante in XX secolo restò a lungo quasi abbandonato sino al 1987 quando inizio un progetto di restauro durato 13 anni. Attualmente viene usato come centro di ricerca e conservazione di specie rare a rischio di estinzione, ma svolge soprattutto un importante ruolo di educazione e comunicazione ambientale. Sin dal suo progetto del 1800, che nelle sue modifiche fu pensato come non solo un luogo scientifico, ma come uno spazio accogliente per i cittadini amanti della natura.

Le Piante

Il giardino botanico dell’Università di Valencia è un museo vivo dove si può osservare la ricchezza del mondo vegetale, come si adattano le piante, la loro relazione con gli insetti e gli altri animali, la loro utilità per l’essere umano e il modo di coltivarle. Possiamo attualmente vedere qui circa 4.500 specie di piante,

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ordinate in 20 collezioni. Tra queste alberi antichi come il Ginkgo, che esisteva già 250 milioni di anni fa, palme di vario tipo, piante grasse come i cuscini della suocera, ma anche piante utili per l’industria o l’alimentazione, piante velenose così pericolose da essere chiuse dietro le sbarre e piante carnivore, meno offensive per gli umani, nonostante le leggende cinematografiche. La maggior parte delle piante si trovano all’aria libera, ma alcune sono sotto l’ombracolo o nelle diverse serre.

L’architettura Anche se il motivo principale della visita saranno sicuramente le piante, gli amanti dell’architettura resteranno piacevolmente sorpresi dalla struttura delle serre. Tra queste ,come esempio, la serra tropicale, costruita a metà del 1800 fu il primo edificio spagnolo costituito fondamentalmente di metallo e vetro. Le sue vetrate che coprono 465 m2 sono formate da 5.342 pezzi. Un’opera architettonica realmente all’avanguardia per quei tempi.

Clelia Castorina

CHI HA DETTO CHE VALENCIA È SEMPRE SINONIMO DI SOLE, MARE E CALDE GIORNATE ?

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gni anno aumentano le persone nella comunità valenciano che desiderano l’arrivo dell’inverno per andare a sciare, a giocare con la neve o passare un fine settimana fuori città tra le montagne innevate in un bel chalet. Avete proprio letto bene: NEVE A VALENCIA! O meglio nella Comunità valenciana. A 140 km dalla città vi sono le stazioni di scii di Valdelinares e Javalambre, appartenenti al gruppo Aramón, cui fanno parte anche altre stazioni sciistiche del Pirineo Aragonese. La stazione di Valedelinare si trova nella provincia di Teruel a 2000 metri di altezza ed è costituita da 14 piste divise su un territorio di 9 km. Un poco più distante da Valencia, precisamente a 470 km, vi

è la stazione sciistica di Formigal. Come arrivare alla stazione di Valdelinares • In macchina: uscire da Valencia in direzione Puerto de Sagunto e da lì continuare per la nazionale Mudéjar (A 23). Prendere l’uscita 76 verso l’A228, direzione Mora de Rubielos. Da lì vi sarà la segnaletica che vi indicherà per la stazione sciistica. • Autobus: l’azienda Busblanco organizza percorsi per la stazione passando da Cuenca e Valencia. Prezzi e info varie I prezzi sono davvero modici, in più per chi voglia solo scivolare nella neve danno in dotazione scivolini di plastica. Si può anche affittare tutto il necessario per sciare e nella stazione vi è una scuola professionale di scii che impartisce corsi di 6/8 ore. La Scuola organizza varie attività nella Stazione di Valdelinares, si possono consultare nella pagina www.javalambre-valdelinares.com. Infine, la zona è ricca di zone di ristorazione, di relax, zona pic-nic e Parking. Non ci resta che andare a sciare!

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GENERAZIONE 2.0

DICEMBRE 2015

PICCOLI ITALIANI CRESCONO A VALENCIA: L’ IMPORTANZA DEL BILINGUISMO Laura Giaquinto

IL NUMERO DI ITALIANI CHE SI LASCIA INCANTARE DELLE MERAVIGLIE DI VALENCIA STA CRESCENDO ESPONENZIALMENTE NEGLI ULTIMI ANNI.

C

he si arrivi per vacanza, studio o lavoro, molti decidono di restarvi a vivere. Chi trova qui l’amore della sua vita decide di creare una famiglia o nel caso di nuclei già consolidati si decide di mettere le basi per una nuova vita. E così uno degli argomenti più dibattuti e complessi degli ultimi tempi sembra essere l’ importanza del bilinguismo soprattutto nei bambini.

ANALIZZIAMO DUE CASI DIFFERENTI. Nel primo caso possiamo ipotizzare un contesto di uso simultaneo della lingua, per esempio: un genitore di lingua spagnola e l’ altro di lingua italiana (ovvero una lingua differente dal contesto circostante). In questo caso un genitore parlerà al bambino sempre la lingua “L1”(per esempio nel nostro caso lo spagnolo) e l’altro genitore parlerà sempre la lingua “L2” (per esempio l’italiano). È molto importante perseverare in questa regola e non demordere anche se il bambino tenderà a preferire parlare nella lingua del contesto di residenza. Ma non vi scoraggiate che i risultati non tarderanno a manifestarsi. A volte

può capitare che l’ altro partner si senta escluso da questa comunicazione “segreta” tra genitore e figlio, ma è bene trovare un compromesso per il bene del bambino. L’ altro caso si verifica quando si realizza un contesto multilingue: entrambi i genitori parlano la stessa lingua ma che è differente dal contesto circostante. Per esempio quando entrambi i genitori comunicano in italiano pur risiedendo in Spagna. È molto importante mantenere viva la lingua madre anche dopo il trasferimento all’estero. Per

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questo motivo è necessario continuare a stimolare il bambino con letture, libri o riviste, che abbiano come tema gli interessi del bambino (calcio, animali, musica). E nel caso di bambini in età prescolare è molto importante che i genitori leggano ai propri figli racconti e storie per enfatizzare l’ espressività e la cadenza linguistica che si apprende per imitazione. Nello sviluppo del linguaggio del bambino bilingue è normale notare un lieve ritardo rispetto ai coetanei monolingua.

Questo ritardo è provvisorio e funzionale nella comparsa e sviluppo del linguaggio. E’ del tutto normale e tenderà a scomparire verso i quattro anni. Molti genitori credono, per agevolare i figli nell’apprendimento del linguaggio, di presentare una lingua alla volta. Questo in realtà genera nel bambino più confusione e sconforto, perché si trova all’improvviso di fronte al genitore che ha cambiato modo di parlare. E’ stato infatti dimostrato che i bambini cresciuti in contesti caratterizzati da un uso simul-

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taneo di due (o anche più) lingue riescono a parlare perfettamente e contemporaneamente più lingue senza il bisogno di tradurre perché controllano perfettamente i due sistemi linguistici.

Quali sono i benefici ed i vantaggi del bilinguismo? Numerosi studi confermano che i bambini bilingui imparano di più e più in fretta rispetto ai loro coetanei che parlano una sola lingua, hanno maggiore capacità di elaborare le informazioni, migliori abilità cognitive e capacità esecutive del cervello, sono abituati ad accettare le sfide e quindi hanno una maggiore tolleranza a stress e frustrazioni, hanno maggiore efficienza e rendimento. Mentre per un adulto l’apprendimento di una lingua può essere duro e laborioso, nei bambini è un processo semplice e naturale, che se fatto bene, dura tutta la vita. La lingua del paese in cui si vive diventerà la lingua principale del bambino. “L1”( lingua principale, che sorge spontaneamente nel bambino indipendentemente dall’istruzione ed è legato agli stimoli ambientali). A seconda dei contatti con la lingua secondaria “L2” (lingua non materna, appresa che sorge in un secondo momento, per esempio l’italiano) questa sarà più o meno evoluta ed alla pari della lingua principale. Per questo è fondamentale nel nostro ruolo genitoriale, offrire al bambino quanti più momenti di contatti possibile con la lingua, la cultura e le tradizioni italiane. Incontri tra famiglie, visione di cartoni animati in lingua italiana, letture tradizionali (pensiamo all’italianissimo Pinocchio) racconti popolari legati alle tradizioni del Bel Paese (i personaggi del Carnevale, la Befana), laboratori linguistici, play group. Ovvero valorizzare oltre al bilinguismo anche il biculturalismo. Consapevoli che stiamo offrendo ai nostri piccoli grandissime opportunità per il loro futuro, il bilinguismo è il dono più grande che possiamo fare ai nostri figli.

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BUONO A SAPERSI

DICEMBRE 2015

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REGRESSION L’ULTIMO FILM DI ALEJANDRO AMENÀBAR CURARSI A VALENCIA LA TARJETA SANITARIA INDIVIDUAL Giovanni Romano Giuliana Barcella

DOPO UNA LUNGA ATTESA ESCE FINALMENTE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE L’ULTIMO FILM DI ALEJANDRO AMENÀBAR, REGRESSION, IL SUO TERZO FILM IN LINGUA INGLESE.

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COL. 3664

l regista , di origini Cilene ma di adozione Spagnola, ci ha ormai da tempo abituato con le sue pellicole a stare col fiato sospeso, ad atmosfere cupe, e a innumerevoli colpi di scena; basti d'altronde pensare a film come Tesis, Abres los ojos e The Others, giusto per citarne alcuni. Regression non è da meno. In questo film si ritorna infatti a quella stessa suspense che nel 1996, grazie a Tesis, gli valse ben sette Goya. Ispirandosi su fatti realmente accaduti, il regista porta sullo schermo una delle tante storie basate sui cosiddetti casi dei ‘Sa-

tanic Ritual Abuse’ , che coinvolsero per la maggior parte gli Stati Uniti, intorni agli anni 80/90. Si tratta di storie cruenti e macabre, ma che in realtà, il piu delle volte, risultano essere solo il frutto della nostra fantasia. Ci troviamo nel Minnesota e Angela (Emma Watson), timida adolescente, accusa suo padre di essere un criminale, di avere abusato di lei sessualmente, e di averla drogata al fine di renderla vittima di numerose sette sataniche. Il padre confessa, pur non ricordando nulla di quanto dichiarato dalla figlia. Il detective Bruce Kenner ( Ethan Hawke) chiamato ad investigare sul caso, lo farà attraverso l’aiuto di un professore, col quale darà inizio a vere e proprie sessioni di ‘regressione’ al passato, per tentare di portare a galla i ricordi del padre. Paura, colpa ed orrore sono i cardini di questo film di Amenàbar che, ancora una volta, è riuscito a sbancare il botteghino spagnolo. Finale a sorpresa assicurato.

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L'ASSISTENZA SANITARIA È UNA DELLE PRINCIPALI PREOCCUPAZIONI PER CHI VA ALL'ESTERO. CHE SIA PER UNA VACANZA, UN SOGGIORNO DI STUDIO O UN TRASFERIMENTO STABILE, INFORMARSI SUL REGIME SANITARIO DEL PAESE CHE CI OSPITERÀ È PRIORITARIO. POTREBBE SALVARCI LA VITA O, PER LO MENO, CONSENTIRCI DI RISPARMIARE UN GRUZZOLO DI EURO.

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ei Paesi dell'Unione Europea, per fortuna, il diritto all'assistenza sanitaria è garantito dalla Tessera Europea di Assicurazione Malattia. Entrata in vigore nel 2004, la TEAM ha sostituito di fatto la modulistica varia cui prima era necessario ricorrere per viaggiare tranquilli. Da allora, la nostra Carta Regionale dei Servizi è allo stesso tempo Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Per chi si stabilisce o intenda stabilirsi in pianta stabile a Valencia è importante capire come funziona l'assistenza sanitaria in Spagna, e in particolare nell'ambito della Comunità valenciana. Certo, la TEAM garantisce in gran parte dei casi le stesse condizioni di servizio dei residenti, compresi

eventuali rimborsi. A grandi linee questo vale per i turisti e per gli studenti, o per chi sta ancora cercando un lavoro o non ne ha bisogno. Ma quando si entra nel mondo del lavoro come autonomi o dipendenti, l'assistenza sanitaria del lavoratore e di eventuali familiari a carico è garantita dalla Seguridad Social.

L'ISCRIZIONE A QUESTO ISTITUTO DI PREVIDENZA SOCIALE DÀ DIRITTO A UN'ASSISTENZA SANITARIA COMPLETA DIETRO PAGAMENTO DI UNA QUOTA MENSILE CALCOLATA IN BASE AL REDDITO. Quando ci si iscrive alla Seguirdad Social, si riceve un documento di riconoscimento del diritto all'assistenza santiaria, con cui basta recarsi nel Centro de Salud del quartiere in cui si risiede per sollecitare il rilascio della propria Tarjeta Sanitaria Individual SIP. La tarjeta sanitaria è una tessera magnetica in tutto simile alla nostra Carta Regionale dei Servizi, che contiene alcune informazioni fondamentali. La più importante è il numero di identificazione nel SIP (Sistema de Informacion Poblacional), cioè nel registro amministrativo della Conselleria de Sanitat Valenciana, che raccoglie e mantiene aggiornati i dati di identità, residenza e assegnazione delle

risorse sanitarie (area, zona, centro e medico). Questo numero consente a tutte le strutture sanitarie pubbliche di accedere a tutti i dati sulle cure e prestazioni mediche già ricevute. L'altra informazione importante è la modalità di erogazione dei farmaci prescritti dal medico, indicata dalla sigla AC (con aportación económica) o PN (gratuita). La aportación económica non è altro che il contributo da pagare per i farmaci, che varia a seconda del reddito. Nella parte posteriore della tessera viene applicata una etichetta adesiva con l'indirizzo del Centro de Salud, il nome del medico e degli assistenti assegnati al titolare dalla tessera, i numeri di telefono per gli appuntamenti e per le urgenze. Comodo! Una volta in possesso della tarjeta sanitaria, per qualsiasi tipo di necessità medica si fissa un appuntamento con il medico assegnato nel Centro de Salud, che effettuerà la visita e prescriverà i farmaci del caso o una visita specialistica di approfondimento, a carico della struttura, in uno degli Hospitales Publicos della città. In generale le strutture sanitarie di Valencia sono pulite e ben organizzate, come si addice a una città che non è mai avara quando si tratta di servizi pubblici. Anche l'atmosfera che si respira nelle sale d'attesa o agli sportelli è per lo più cordiale, quasi d'altri tempi. Sulla bravura di medici e personale sanitario è impossibile dare un giudizio globale, ma il livello è più che accettabile, quando non eccellente.


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ARTE E CULTURA

DICEMBRE 2015

ANTEPRIMA “TIEMPO DE MELANCOLIA” AL MUSEO DELLE BELLE ARTI DI VALENCIA Silvia Trovato

DOPO IL GRANDE SUCCESSO DI CRITICA E PUBBLICO OTTENUTO AL MUSEO NACIONAL DE ESCULTURA DE VALLADOLID, IL 10 NOVEMBRE È STATA INAUGURATA LA SALA JOANES DEL MUSEO DELLE BELLE ARTI DI VALENCIA LA MOSTRA TIEMPOS DE MELANCOLIA. CREACIÓN Y DESENGAÑO EN LA ESPAÑA DEL SIGLO DE ORO.

dei Mori. La prima parte del Siglo de Oro è comunemente definita “Rinascimento” (1500) mentre la seconda parte + denominata “Barocco” (1600). Il Rinascimento spagnolo fu un periodo di grande slancio culturale e innovativo come del resto fu in tutta Europa. In questo periodo la Spagna brillò nei campi della letteratura, del teatro, della prosa, sono di questo periodo i racconti cavallereschi e le novelle picaresche. Nel periodo Barocco ebbero grande importanza e sviluppo la pittura e la poesia.

I

l sentimento e lo stato della melancolia sono il filo conduttore di questa mostra prodotta e organizzata dal Museo delle Belle Arti di Valencia in collaborazione il Ministerio de Educación, Cultura y Deporte, il Museo Nacional de Escultura de Valladolid e la Obra Social “la Caixa”. Attraverso distinti approcci storici, religiosi, scientifici e artistici viene analizzato il tema della melancolia che tanto ha contribuito alla nascita di capolavori artistici e della letteratura, spagnola ed europea in generale. Con più di 70 opere tra dipinti, libri e documenti, la mostra si sviluppa in un percorso storico-artistico che va dal 1500 al 1600 (XVI e XVII secolo) e affronta il tema della “Melancolia”, quello stato tra la malinconia e la tristezza che ha accompagnato

molti artisti e intellettuali dell'epoca quando in Spagna si sviluppó il famoso “Siglo de Oro”. Saranno esposti in mostra capolavori di Zurbarán, Murillo, Velázquez, Ribera, El Greco; sculture di Berruguete, Pedro de Mena e anche trattati medici e manoscritti che riguardano il tema della “melanconia” come

problema universale. Rientra nel percorso espositivo anche il pregevole autoritratto di Velázquez che fa parte della collezione permanente del Museo delle Belle Arti valenciano. El Siglo de oro spagnolo è stato il periodo della maggiore gloria politica e militare della Spagna appena riunificata dopo la cacciata

É la prima volta che in Spagna viene organizzata e presentata una esposizione che riguarda il tema della “Melancolia” e il Museo delle Belle Arti di Valencia è la seconda tappa di questa mostra che rimarrà aperta fino al 7 febbraio 2016. A marzo 2016 la mostra si sposterà a Palma de Mallorca dove si concluderà l'11 giugno 2016. Orari mostra: lunedì 11-17. Da martedì a domenica 10-19. Chiuso 25 dicembre e 1 gennaio. Ingresso libero.

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EVENTI

DICEMBRE 2015

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VALENCIA A NATALE SI TINGE DI COLORE

il 2016 in allegria e compagnia. Una delle tradizioni più seguite dal popolo spagnolo avviene durante "nochevieja", l'ultimo giorno dell'anno, il 31 Dicembre. La tradizione vuole che si lasci l’anno vecchio e si riceva quello nuovo, mangiando dodici chicchi d’uva al ritmo dei dodici rintocchi di campana che segnano la mezzanotte del 31 Dicembre. Coloro che riescono a mangiare tutti i chicchi d’uva a tempo, avranno un anno pieno di fortuna e prosperità. I tocchi “magici” sono dati dalle campane dell’orologio che si trova in cima alla "Puerta del Sol" di Madrid. Una diretta televisiva unisce tutti gli spagnoli per qualche minuto.

Il giorno degli innocenti

Michele Guida Valencia

CON I PANETTONI IN VENDITA NEI SUPERMERCATI GIÀ DA QUALCHE SETTIMANA CI AVVICINIAMO AL PERIODO NATALIZIO CON TRADIZIONI, EVENTI E CURIOSITÀ IN GRADO DI COLORARE IL MESE DI DICEMBRE.

S

i parte con il "ponte dell'Immacolata" che comprende due feste nazionali, il 6 e il giorno 8. Domenica 6 lo Stato spagnolo commemora l'approvazione del popolo spagnolo, tramite referendum del 6 Dicembre 1978, della Costituzione spagnola vigente tutt'ora. Gli atti festivi principali sono a livello istituzionale, a livello popolare si celebra con attività educative e ludiche diretta principalmente ai bambini e ragazzi. Martedì 8 invece la festa è di carattere religioso, si festeggia l'Immacolata Concezione, dogma del cattolicesimo. In molti approfittano per uscire dalla città e concedersi una vacanzina. Già dai primi giorni del mese potremmo trovare per le strade della città ed in luoghi d'interesse pubblico svariati mercatini natalizi, che presenteranno moltissime forme di artigianato locale, teatrini e racconta storie per i più piccini, oltre che dolciumi e decorazioni tipiche del periodo natalizio. Tra le zone più seguite abbiamo "Plaza de la Reina", Mercato Centrale, Mercato di Colon, "Calle Hospital", Città delle Arti e delle Scienze e Cabañal.

In molti visitano anche i parecchi presepi che possiamo trovare nella Cattedrale, nella piazza Ayuntamiento, al Mercato Centrale e in moltissime sedi delle associazioni che rendono possibile la festa Las Fallas. Consigliamo d'informarsi riguardo gli spettacoli che vengono organizzati nei vari teatri e sale culturali presenti in tutto il territorio, perché la programmazione è vasta e varia nel genere. Ad esempio, per gli amanti della musica classica il palazzo della musica ospiterà il concerto di Natale "Todo Beethoven" ed è in programma Martedì 22 dicembre alle ore 20, le entrate si possono acquistare dal sito web ufficiale del "Palau de la Música". Stesso luogo anche per il "Concierto de Año Nuevo" che si terrà il 29 Dicembre alle ore 20. Sia nella piazza municipale che presso il complesso architettonico di Calatrava avremo la possibilità di pattinare su ghiaccio grazie alle piste che vengono installate e che fanno divertire grandi e piccini. Spettacolare e molto simpatica la corsa di San Silvestro in programma per il giorno 30 Dicembre dalle ore 20 alle ore 22 presso le vie principali del centro di Valencia. Si è giunti alla 32esima edizione e a percorrere i 5500 metri sono migliaia di persone vestite in maschera. Se non ci si iscrive per partecipare, non perdetevi la possibilità di sorridere seguendo i corridori ai lati del percorso. Per quanto riguarda il capodanno, e i dodici rintocchi che lo caratterizzano, il Comune di Valencia organizzerà in piazza (Ayuntamiento) degli spettacoli teatrali e musicali per salutare il 2015 e per cominciare

In molti non conoscono l'esistenza del "giorno degli innocenti", 28 di Dicembre, che nasce grazie alla combinazione di una tradizione religiosa con una pagana, e che consiste nell'usanza di fare scherzi e accettarli come tali. Praticamente una sorta di "Pesce di Aprile" durante il quale è permesso lo scherzo di qualsiasi natura. E attenzione, anche molti mezzi di comunicazione, il 28, scrivono notizie non vere e comiche, o apparentemente reali. Una libertà concessa solamente in questa giornata.

Perchè il saluto "Buenas Pascuas"? Durante le feste natalizie, non è difficile trovare persone che salutano o augurano buone feste utilizzando le parole "Felices Pascuas". Il vocabolo "pascua" utilizzato al plurale, cioè "pascuas", indica ciò che normalmente chiamiamo "periodo natalizio". Questo perché una volta venivano distinte le differenti giornate che caratterizzano le feste religiose utilizzando la parola "Pasqua", ad esempio "Pasqua della Resurrezione" , "Pasqua di Pentecoste", "Pasqua di Natale", etc .. essendoci differenti feste tra il 25 Dicembre e 6 Gennaio le abitudini hanno portato all'utilizzo del vocabolo al plurale e all'acquisizione di questa forma linguistica. Altro esempio eclatante è la classica pianta natalizia, la "Stella di Natale" che tutti noi conosciamo. In spagnolo questa pianta è conosciuta come "Flor de Pascua". E prende questo nome dal periodo in cui raggiunge il suo picco di fioritura, cioè durante il periodo definito "pascuas". "Paese che vai usanze che trovi", infatti, Babbo Natale è conosciuto dagli spagnoli, ma non è considerato come il personaggio che porta i regali, sono i Re Magi che durante la notte del 5 Gennaio, entrano in casa e lasciano i doni.

Bimbi in festa Ruzafa Loves Kids 2015 Filippo Carcassola

UN INTERO QUARTIERE DI VALENCIA DEDICATO AI BAMBINI. L'EDIZIONE 2015 DI RUZAFA LOVES KIDS, IL FESTIVAL URBANO PER LE FAMIGLIE, STA PER PRENDERE IL VIA, E QUEST'ANNO SEMBRA PROPRIO CHE ANDRÀ ALLA GRANDE.

I

numeri che gli organizzatori si aspettano sono di tutto riguardo, soprattutto se si pensa che si tratta solo della quinta edizione dell'iniziativa. La settimana dei bambini vedrà impegnati oltre trenta collaboratori e settantacinque locali russafeñi che organizzeranno o ospiteranno più di 200 attività dedicate ai bambini, dal 4 all'8 dicembre 2015. Ristoranti, farmacie, parrucchieri, gallerie d'arte: tutti insieme per dimostrare che non esiste niente che le famiglie non possano fare.

GLI IDEATORI DEL RUZAFA LOVES KIDS INIZIARONO L'AVVENTURA NEL DICEMBRE DEL 2011 in un negozio per bebè chiamato NANUFACTOR: stanchi di una città poco family friendly, con pochi riguardi per i più piccoli, e

quindi per i loro genitori, invitarono una serie di locali di Ruzafa a pensare per una settimana a rivolgere la propria attenzione verso i bambini. La risposta fu sorprendente e il Ruzafa Loves Kids è andato crescendo anno dopo anno, coinvolgendo un maggior numero di commercianti del quartiere e portando a partecipare centinaia di famiglie, spesso provenienti anche da fuori Valencia per l'occasione. Le attività che si svolgono durante i giorni della rassegna sono le più svariate: giochi e laboratori, dalla musica all'astronomia, dalla cucina alla poesia, dagli origami alla fotografia, ma tutto rigorosamente pensato per il divertimento e l'educazione dei bambini. Il giorno di punta sarà sicuramente l'8 dicembre, ultimo giorno del Ruzafa Loves Kids, quando otto strade della zona centrale del quartiere di Ruzafa, tra calle Cadiz e il mercato Muncipale, saranno completamente chiuse al traffico. Le automobili cederanno il posto a diverse iniziative all'aria aperta, tra cui una battaglia di cuscini, aerei di carta giganti e addirittura un dibattito in strada aperto a tutti, bambini compresi, le cui conclusioni saranno presentate all'Ayuntamiento di Valencia. Tutte le attività programmate, molte delle quali richiedono la prenotazione, sono pubblicate online sulla pagina www.ruzafaloveskids.com.


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CURIOSITÀ

DICEMBRE 2015

IL CRICETO, UN SIMPATICO RODITORE DOMESTICO

E’ UN ANIMALETTO SIMPATICISSIMO E MOLTO CURIOSO, CHE HA BISOGNO DI STIMOLI, SEPPUR DI UN AMBIENTE TRANQUILLO.

Eva Ludi

IL PICCOLO RODITORE, SPESSO SCELTO COME COMPAGNIA DOMESTICA, INTERAGISCE CON L’UOMO MOSTRANDO INTELLIGENZA E CURIOSITÀ. VIZI E VIRTÙ DI UN ANIMALETTO CHE FA CONCORRENZA AL CANE E AL GATTO.

T

ra gli animali definiti “da compagnia”, una delle specie in crescente gradimento popolare è quella dei criceti. Questo roditore è infatti molto diffuso come animale domestico, soprattutto per le sue dimensioni ridotte, ma anche per la sua intelligenza che lo rende capace di interagire con l’uomo. Ne esistono molte specie ma quelle detenibili sono solo cinque, la più conosciuta è quella del criceto dorato o criceto comune, di provenienza siriana.

Anche il contatto fisico con il suo “padrone” dovrà essere cauto e delicato, non ama i gesti bruschi (non svegliatelo di colpo, può mordervi!). Se preso da piccolo si può facilmente addomesticare. La dimensione ideale minima della sua gabbietta deve essere cm 75 per 45 di base, posizionata in una zona riparata della casa. Al suo interno bisogna disporre una ruota girevole piena, un beverino per l’acqua, un paio di ciotole per i semi e per il cibo fresco, una casetta per ritirarsi a dormire, qualche giochino, e sul fondo uno strato uniforme di segatura, possibilmente derivato dalle pannocchie (esistono lettiere apposite in commercio). Il criceto ha bisogno di fare una passeggiata serale, perché durante il giorno preferisce dormire: basterà aprire la gabbietta e farlo uscire per qualche ora.

E’ un animale che ama la solitudine e ha un forte senso del possesso territoriale, meglio quindi che abiti la sua gabbietta da solo. Chi volesse prenderne una coppia, tenga presente che si riproducono frequentemente e partoriscono molti cuccioli (fino a 14 per ciascuna gravidanza). L’alimentazione ha alla base un mix di semi, quali riso decorticato, avena, miglio, segale, kamut, sesamo, girasole. Ma anche legumi, che però vanno dosati senza esagerare, il miglio può essere dato in quantità maggiori. Mangiano anche la verdura fresca, l’insalata, i finocchi, i pomodori ecc. e la frutta dolce (mele, ciliegie, uva, banane...) ma solo due volte la settimana. Gli esperti sconsigliano vivamente di somministrare al proprio criceto del formaggio o latticini in genere, mentre è possibile dare un pochino di yogurt o latte di soia. La sua salute è piuttosto delicata e bisogna fare attenzione perché può essere contagiato dall’uomo, se influenzato. In cattività hanno una breve vita, che in genere non supera i tre anni.

RITROVATA UNA CAPSULA DEL TEMPO SOTTERRATA PRESSO L’ISTITUTO DI TECNOLOGIA DEL MASSACHUSETTS Penny Padovano

AL MASSACHUSETTS INSTITUTE OF TECHNOLOGY È STATA RITROVATA CASUALMENTE UNA VERA E PROPRIA “CAPSULA DEL TEMPO”. Il cilindro di vetro, seppellito nel 1957, era stato riempito di gas argon affinché gli oggetti contenuti si conservassero a lungo. Gli scienziati hanno potuto distinguerne il contenuto, senza doverla aprire: una fiala di penicillina sintetica e un componente elettronico che sfruttava la superconduttività, il Cryotron, considerato futuristico per l’epoca. Ad accompagnare gli oggetti, un messaggio che avvisava che il cilindro fosse destinato agli uomini del 2957, pregando di non aprirlo se fosse stato ritrovato prima. Gli scienziati del MIT non sono rima-

sti sorpresi più di tanto, sembra infatti che l’usanza di lasciare questo tipo di testimonianze ai posteri sia un’esigenza ricorrente nel campus (e negli Stati Uniti in generale): sono ben otto i contenitori dissepolti dal terreno dell’Istituto. L'anno scorso presso il MIT di Boston fu ritrovata un capsula del tempo risalente addirittura a 220 anni fa, contenente reperti della Rivoluzione americana, come alcuni giornali dell’epoca perfettamente conservati, delle monete risalenti perfino al 1652, alcuni documenti di epoca coloniale, una medaglia con l’effigie di Washington, un sigillo e una piastra d’argento in ricordo della costruzione della State House. La capsula è stata aperta dopo essere stata scannerizzata, e gli oggetti prelevati sono stati destinati ad una breve mostra, prima di essere nuovamente sepolti e riconsegnati al loro viaggio nel tempo.

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CUCINA

SPAGHETTI ALLE VONGOLE VERACI

DICEMBRE 2015

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IL GALATEO

Apparecchiare la tavola natalizia, simbolo di ricongiungimento familiare Cristiana Orecchini

Ingredienti

Mettete le vongole a spurgare per almeno 2 ore in acqua salata, in modo da eliminare la sabbia. Prima di cuocerle sciacquatele, scolatele e mettetele in una padella larga antiaderente, coprendole. Dopo qualche minuto le valve inizieranno ad aprirsi, continuate la cottura per un paio di minuti, eliminando quelle che restano chiuse. Togliete le vongole dalla padella e deponetele in una ciotola. Filtrate l’acqua ri-

masta nella padella per eliminare l’eventuale sabbia e mettetela da parte in un altro contenitore. Lavate, asciugate la padella e mettete a soffriggere in 4-5 cucchiai di olio EVO uno spicchio di aglio e un peperoncino piccolo. Quando l’aglio sarà imbiondito, toglietelo, abbassate la fiamma, poi unite le vongole aperte e fatele cuocere ancora per qualche minuto, dopodiché bagnate con il vino bianco e fate evaporare. Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolate la pasta al dente e mantecatela insieme alle vongole. Aggiungete il prezzemolo tritato e lasciate andare a fuoco basso per circa qualche minuto. Se necessario, aggiungete un me-

e la salsa “Torrente”per il loro condimento, rigorosamente prodotta nella zona di San Marzano. Sotto aceti e sott’olio Pugliesi, conserve “Viander”, Olive Siciliane. Le migliori farine “Caputo, 5 Stagioni, Spadoni”. Salumi italiani, mortadella e Guanciale, formaggi stagionati e aromatizzati, mozza-

rella di bufala e burrata. Pasticceria Campana di qualità. Vini Italiani “Cà dei Frati, Sangue di giuda Giorgi” cantine pugliesi Spagnoletti, i migliori prosecchi. Birre”Nastro Azzurro, Moretti, Peroni doppio Malto,Moretti e Moretti Zero” Limoncelli di qualità, Grappe “Marzadro e Nonino” Caffè Moreno.

• 400 gr. di spaghetti • 1 kg di vongole veraci • Mezzo bicchiere di vino bianco • Sale e olio EVO q.b. • Aglio, prezzemolo, peperoncino

Procedimento

A Tavola con Ida Difficoltà Tempo Costo

stolo di acqua di cottura della pasta e mantecate.

Il Natale è alle porte e nell’aria già fervono i preparativi per organizzare i due momenti clou della nostra tradizione, quelli della cena della Vigilia e del pranzo natalizio. In queste particolari giornate si riuniscono intere famiglie e la tavola imbandita diventa un simbolo di incontro, di ritrovo. Da sempre, quindi, all’apparecchiatura e all’addobbo della tavola è riservata una particolare cura. Generalmente, tradizione vuole che la tovaglia sia rossa, i piatti di porcellana bianca, i sottopiatti in argento (o argentati), i bicchieri di cristallo. Immancabile, un centro tavola dai colori natalizi: qui è possibile dar sfogo alla creatività, creando composizioni floreali con stelle di Natale e piccole pigne; una candela dorata al centro rifinirà il tutto. Anche i segnaposto possono essere fatti con semplici cartoncini bianchi piegati in due e ornati con un fiocchetto rosso o dorato. Una variante raffinata più recente è quella del “total white”: alla tovaglia candida si abbinano piatti di porcella bianca e sottopiatti dorati. Il centro tavola sarà negli stessi toni, delle rose di seta bianche legate da un nastro dorato, come la candela centrale, daranno un tocco elegante.

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SALUTE E BENESSERE

DICEMBRE 2015

NATALE? NO GRAZIE! Dott.ssa Sara Eba Di Vaio

NATALE È IL PERIODO PIÙ FESTOSO DELL’ANNO, PIENO DI LUCI E COLORI CHE ILLUMINANO LE STRADE E LE NOSTRE CASE, SEMPRE PIÙ ADDOBBATE.

Francesco D’Ambrosio

È

il momento per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e di dedicarsi allo “stare insieme”, alla famiglia e agli amici. Ma, strano a dirsi, qualcuno sente il bisogno di “chiamarsi fuori” da tutto questo. Frasi come: «Non vedo l’ora passino queste feste!» oppure «Vorrei addormentarmi e risvegliarmi direttamente al 7 gennaio!» devono farci sospettare che possa esserci un malessere profondo che necessita di essere affrontato. Questo “malessere da Natale” si manifesta con sintomi fisici e psicologici: mal di testa, bruciori di stomaco, dolori articolari uniti a sensazioni di tristezza, tono dell’umore basso, svogliatezza e desiderio di dormire. Alcuni somatizzano il disagio fino ad arrivare ad ammalarsi sotto le feste, un modo per evitare di prendere parte ai rituali natalizi.

Ma cosa c’è dietro a tutto questo stress? Il problema del Natale è che molte persone non si sentono libere di scegliere come trascorrerlo e con chi trascorrerlo. Il Natale dovrebbe corrispondere ad un tempo di piacere, ovvero ad un tempo che andrebbe dedicato alle cose che più amiamo fare. Purtroppo,

IL PINO, LA PIANTA DAGLI EFFETTI BALSAMICI

per alcune persone, corrisponde al tempo del dovere, degli oneri famigliari, dei regali tanto per fare, del frequentare persone a tutti i costi. A Natale, poi, è richiesto a tutti di mostrarsi felici e contenti cosa che non si può fare a comando e la finzione alza i livelli di stress. Ma qualcosa per affrontare nel miglior modo possibile questo periodo si può fare! • Provare a dire NO!: non permettiamo agli altri di scegliere per noi, almeno non completamente. Se c’è qualcosa che proprio non ci fa stare bene (la presenza di una persona in particolare o un evento specifico) proteggiamo noi stessi affermando con coraggio il nostro No! E trovando soluzioni alternative. • Inserire piccoli aggiustamenti: se proprio non ce la sentiamo di declinare inviti e scegliere di trascorrere un Natale alternativo, diamoci la possibilità di “correggere” un po’ gli eventi ad esempio stabilendo a priori il tempo massimo di “sopportazione” e poi dandoci alla fuga, programmando piccoli svaghi (visioni film,

giochi etc). Un buon modo per “correggere” può essere allargare l’invito a persone a noi gradite con cui condividere i momenti da trascorrere insieme. • Programmare uscite all’aria aperta: alternare ai momenti dedicati alla casa e alla condivisione in famiglia con momenti di defaticamento emotivo da trascorrere all’aperto (utile anche per smaltire i cenoni!) e in compagni di amici. • Ritagliarsi momenti di solitudine: concedersi momenti di assoluta solitudine per cercare di dedicare a se stessi un tempo di qualità, ricordando che le festività natalizie sono anche un momento per rilassarsi e per concentrarsi su di sé. E un ultimo importante consiglio: scegliete con cura le persone a cui fare gli auguri e fatelo di persona! Usate il “pretesto Natale” per mettervi in relazione solo con persone significative. Dott.ssa Sara Eba Di Vaio Psicoterapeuta Breve Strategico e Sessuologa Clinica

ARBUSTO SEMPREVERDE CON CHIOMA DI UN GRADEVOLE COLORE VERDE GLAUCO, HA FOGLIE AGHIFORMI CHE GLI CONSENTONO DI RESISTERE ALLE BASSE TEMPERATURE. DEL PINO SI USANO LE GEMME, LE FOGLIE O AGHI, DALLA CUI DISTILLAZIONE A VAPORE SI OTTIENE L’OLIO ESSENZIALE ED INFINE SI USA ANCHE LA RESINA (TREMENTINA).

L

e gemme si essiccano con cura all’aria e al riparo dal sole e si conservano in recipienti ben chiusi. La resina si ottiene praticando delle incisioni nel tronco o nei grossi rami. Entrambe hanno azione tonica, balsamica, astringente, sudorifera e diuretica. Tutte le parti della pianta contengono un olio essenziale ricco di principi attivi che svolgono la loro benefica azione soprattutto a livello dell’apparato respiratorio e di quello urinario. Ha un’azione stimolante sulle ghiandole surrenali. Si utilizza in diversi modi: infuso di gemme o decotto. Si può assumere sotto forma di sciroppo o in tintura. In erboristeria si trova l’olio essenziale del quale si prendono 5/10 gocce su un cucchiaino di

zucchero 3-4 volte al giorno. Il decotto si può usare anche per irrigazioni e gargarismi. L’olio essenziale (10/15 gocce) in acqua calda serve per le inalazioni. Un decotto concentrato fatto con 2-3 grosse manciate di foglie bollite in due litri d’acqua per 20 minuti serve per bagni locali o da versare nella vasca già pronta per il normale bagno. In aromaterapia, l'olio essenziale di Pino sostiene l'energia finalizzata, lo sforzo e la volontà. E' indicatissimo nelle affezioni dell’apparato respiratorio e in quelle dell’apparato urinario e nell’impotenza. Per uso esterno si impiega nei reumatismi e nella gotta facendo i bagni, nelle bronchiti con catarro e nelle sinusiti, per inalazione, perché fluidifica la viscosità catarrale e facilita l’espettorazione. Vi lascio con l’augurio di un Santo Natale e di un Nuovo Anno in cui tutto ciò che desiderate possa finalmente realizzarsi.

Redazionale

Kafua, l’arte della cucina e non solo, a Valencia

LA FOTO DEL MESE!

Locale, caldo e accogliente, fonde con cura e dedizione le diverse etnie di provenienza dei proprietari. Alle delizie culinarie di origine tipicamente spagnole, aggiungono piatti provenienti dalla tradizione italiana, completa il tutto un ottimo e fornito bar di coppa, in grado di fare qualsiasi preparazione dal semplice aperitivo al cocktail più elaborato. Degna di nota è ogni giovedì l’organizzazione della

Girando per le strade di Valencia un CANE SPIAGGIATO davanti un bar in attesa dell’uscita del PADRONE :)

serata con musica live, con generi sempre diversi che vanno dal jazz al flamenco, serate speciali e indimenticabili all’insegna del divertimento e del buon gusto. Per qualsiasi informazione vi invitiamo a contattarci oppure a seguirci sui nostri canali social con i nostri numerosi eventi.

C/ Reina Doña Maria 9 Per informazioni Telefono 655 248 907 Seguici su Facebook


FITNESS

DICEMBRE 2015

MUSCOLI ADDOMINALI Perché e COME! Marco Giannuzzi

NOI ESSERI UMANI ABBIAMO UNA GRANDE OPPORTUNITÀ! PERÒ QUESTA OPPORTUNITÀ NON LA COGLIAMO, A VOLTE CI SFUGGE E ALTRE VOLTE NON GLI DIAMO LA GIUSTA IMPORTANZA.

È

un dono, un regalo che la natura ci ha fatto e noi questo dono lo dobbiamo apprezzare e mantenere: i muscoli della parete addominale. La tartaruga, la griglia, la scacchiera, il Six Pack e tanti altri, sono i nomi con i quali ci piace chiamarli. A volte sono uno status symbol della fisicità e sono nel contempo il sogno e l’obiettivo di molti. Poi, ovviamente, ognuno ha il suo modello ideale.... La mia idea è che ognuno è libero di averli e di desiderarli nella forma estetica che più gli piace, ma è importante ricordare che è strettamente necessario allenarli e renderli il più forte possibile. È già, sono proprio gli addominali una cintura di sicurezza, una assicurazione contro il mal di schiena e un supporto di vitale importanza per tutti noi. Quello che vogliamo proporvi, oggi, io e il mio collega Davide è una serie di esercizi che, se fatti nel modo corretto, possono rappresentare la strada ver-

so una parete addominale che funzioni in modo efficiente ed efficace e che riesca a svolgere tutte le funzioni di movimento e di sostegno.

Il primo esercizio è una “Plank” sulle mani. Costruiamolo bene insieme: appoggiamo le mani a terra alla larghezza delle spalle, con le dita ben aperte e teniamo da subito le braccia distese e le spalle lontane dalle orecchie come nella (FOTO A). Poi posizioniamo le spalle esattamente sopra le mani come nella (FOTO B). Ora il nostro appoggio anteriore è pronto, teniamo la pancia in dentro e attiva proprio come se volessimo indurire gli addominali e allunghiamo le gambe verso dietro rimanendo in appoggio su mani e piedi. In questa posizione: le braccia sono estese, le spalle lontane dalle orecchie, la pancia tirata in dentro e gli addominali forti e duri, i glutei contratti e le gambe distese con il muscolo anteriore della coscia (il quadricipite) contratto come nella (FOTO C). Siamo in “Plank”. Ora cerchiamo di mantenere la posizione per 20 o 30 secondi, appoggiamo adesso le ginocchia a terra per recuperare per almeno 40 o 60 secondi e ripetiamo la plank per altre due volte, con gli stessi tempi consigliati prima. Il nostro obiettivo è riuscire a rimanere in Plank per un minuto.

Una variante un po’ più impegnativa e quella di appoggiarsi sui gomiti come nella (FOTO D), e di utilizzare lo stesso metodo di allenamento della plank sulle mani.

A B

Il terzo esercizio che vi suggeriamo è una chiusura a “libretto” modificata: ci sdraiamo con la schiena appoggiata a terra, con le gambe sollevate e leggermente flesse e le mani dietro la nuca come nella (FOTO E), soffiando fuori l’aria avviciniamo le spalle e la testa alle ginocchia, e avviciniamo le ginocchia al petto, sempre con movimenti lenti e controllati come nella (FOTO F).

C

Ci impegniamo a fare 10 o 15 ripetizioni, per poi recuperare 30 secondi e ripetiamo per altre due volte, sempre da 10 o 15 ripetizioni.

D

Questi esercizi richiedono un quarto d’ora del nostro tempo, se riusciamo a farli tre volte a settimana i nostri addominali diventeranno sicuramente più forti! Forza e coraggio ed bocca al lupo da me e Davide Alessi (Fitness Master Trainer, Fipe 1-2, Crossfit l1, Alteta Ikff )

E

Un buon programma è quello di aumentare di cinque secondi ogni plank che facciamo!

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HI-TECH

DICEMBRE 2015

ANNABEL, IL PRIMO CERVELLO ARTIFICIALE CHE HA COMPETENZE LINGUISTICHE UMANE

SOCIAL AND APP

Cristiana Orecchini

Fred e Cityteller, per leggere gratis e a chilometro zero

UN PROGETTO ITALO-INGLESE CHE PER ORA È SOLO UN SIMULATORE MA AMBISCE A SVILUPPARE CAPACITÀ VIA VIA PIÙ SOFISTICATE E INTEGRABILI IN UN ROBOT. CI STIAMO AVVIANDO SEMPRE PIÙ VELOCEMENTE VERSO LA CREAZIONE DI UNA SUPER INTELLIGENZA? Penny Padovano

DUE MILIONI DI NEURONI ARTIFICIALI INTERCONNESSI, COSÌ SI COMPONE IL PRIMO CERVELLO ARTIFICIALE DELLA STORIA, NATO DA UN PROGETTO REALIZZATO DALL’UNIVERSITÀ DI SASSARI IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DI PLYMOUTH (INGHILTERRA).

A

nnabel (Artificial Neural Network with Adaptive Behavior Exploited for Language Learning), questo il nome assegnato al tecnologico processo

cognitivo, ha imparato a “dialogare” con l’uomo. E’ stato infatti programmato per assimilare le competenze linguistiche umane per poter studiare come avvenga tale processo all’interno del nostro cervello. Per ora Annabel ha “soltanto” due milioni di neuroni, contro il miliardo dell’organo umano, ma gli scienziati impegnati nel progetto contano di implementarlo nel prossimo futuro. La previsione ambisce all’integrazione in un robot dalle capacità più sofisticate, in grado di sviluppare anche delle percezioni sensoriali.

Un passo ardito verso una super intelligenza? Sicuramente, al momento, è un grande passo avanti nella tecnologia informatica, che sperimenta un’evoluzione sorprendentemente veloce: dal primo approccio di macchina aritmetica, nel XVII° secolo, all’impiego

delle conoscenze basate sulle banche dati, degli anni 70. Ma l’intelligenza artificiale è qualcosa che va oltre la tecnologia informatica. Nella sua ambizione di creare un intelletto che simuli quello umano, solleva anche problematiche di tipo etico: il rischio è quello legato alla produzione di macchine capaci di superare l’efficienza umana e, come sostiene Bart Selman, professore alla Cornell University, il pericolo sta nel fatto che tali tecnologie super-dotate potrebbero verosimilmente arrivare ad agire autonomamente dall’uomo. A questo punto l’umanità sarebbe totalmente annichilita. Questa preoccupazione è condivisa da molti scienziati e addetti ai lavori che, in un futuro non prossimo ma realistico, prevedono scenari inquietanti. Saprà l’uomo non oltrepassare certi limiti, evidentemente autodistruttivi?

Social network “di prossimità” e applicazioni smartphone finalizzate ad incentivare la lettura e la condivisione dei libri, in modo originale e accattivante. Secondo i più recenti sondaggi dell’ISTAT il numero dei lettori è in preoccupante calo: poco più del 40% degli italiani riesce a leggere un solo libro l’anno. Ben vengano allora startups innovative come Fred e Cityteller, dove la tecnologia non impone la scelta digitale ma si mette al servizio della carta stampata, realtà parallela tuttora viva e necessaria. Fred, da “free reading”, nasce nel 2014 dall’unione mentale di Giacomo Sbalchiero e Maria Cristina Merendino, sviluppandosi sulla scia del già collaudato social network aNobii e sulla filosofia del book-crossing (movimento di distribuzione gratuita di libri iniziato in America nel 2001 e diffusosi nel mondo) ampliandone però le potenzialità attraverso l’utilizzo della piattaforma sociale. Il progetto è finalizzato al libero accesso al sapere, consentendo a chiunque di scambiare testi di qualsiasi tipologia mediante il

prestito. L’aggiunta del servizio di geo-localizzazione facilita le operazioni di condivisione individuando o suggerendo titoli in base alla posizione più prossima all’utente. L’incontro fisico tra gli utenti-lettori può avvenire anche attraverso i “Fred Point”, il capostipite dei quali è stato inaugurato presso una panetteria di Padova e sono ora sparsi in diverse zone d’Italia e non solo. La piattaforma si divide in tre sezioni: la prima, dedicata ai privati, è totalmente gratuita; la seconda è rivolta ai negozianti che desiderino offrirsi come “Fred Point” (per loro, è previsto il pagamento di una piccola fee annuale); la terza sezione è riservata alle biblioteche aziendali. Fred ingloba anche l’utile funzione di catalogazione dei libri contenuti nelle biblioteche personali oltre a quella di tenere memoria di ciascun testo scambiato. Pur essendo Fred un social network, si differenzia da altri per la necessità di dover sviluppare parallelamente una condivisione anche fisica tra gli utenti, cosa di non poco conto in questa era votata alla dipendenza virtuale. È sempre la passione per la lettura il presupposto per la realizzazione di Cityteller, l’applicazione smartphone disponibile sia per iOS che per Android che si prefigge di far conoscere le città attraverso le citazioni letterarie dei grandi autori. Una mappa geo-emozionale che prende spunto dallo story-telling: coinvolgere con il “racconto” personalizzato e appassionante dei luoghi. Dopo aver scaricato l’app ed essersi localizzati apparirà una galleria di immagini relative alla città rilevata. Cliccando su queste si accede alle citazioni complete e la curiosità suscitata dal breve “assaggio” facilmente si trasforma in stimolo alla prosecuzione della lettura. L’obiettivo primario è palesemente tale, ma ritroviamo anche una sana spinta verso il movimento, nel sottinteso invito alla conoscenza fisica dei luoghi raccontati: “sei un vero cityteller solo se hai visto la città di cui parli”...

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OROSCOPO E ANNUNCI

DICEMBRE 2015

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Ariete

Il Sole in transito nel vostro segno vi regalerà energia e vi porterà nuove occasioni di lavoro. Vi sentirete solidi, sicuri, come chi ha affrontato molte prove e che adesso sa di cosa è stato capace, quindi conosce il proprio valore e il potenziale. Sarete come la fenice che rinasce dalle sue ceneri.

3 Dicembre SIMONE MARCHISE Simone, ti auguro il meglio dalla vita, tua madre è fiera di te. Siamo orgogliosi di essere i tuoi genitori. Ti vogliamo bene, conta sempre su di noi.

Toro

Sfruttate gli influssi astrali positivi del mese per portare avanti i vostri progetti, sia in campo lavorativo che in amore. Situazioni passeggere, quindi non date loro troppo peso e non preoccupatevi. Un consiglio: godetevi il benessere a tutto tondo che da tempo non assaporavate.

Gemelli

Dicembre vi vedrà stanchi e stressati per il lavoro. Non sarà facile accettarlo, ma una volta che avrete capito che cosa è meglio fare, non avrete dubbi o esitazioni. Vita sociale molto vivace per buona parte del mese; qualche tensione verso la fine, probabilmente in ambito familiare.

Cancro

Periodo di incomprensione con il partner, il lavoro invece sarà soddisfacente. Da una parte sarete aperti e inclini a sperare, dal un’altra potreste essere inflessibili con chi ha offeso la vostra sensibilità. Avrete situazioni molto belle per tutto il resto, che vi faranno sentire più sicuri delle vostre potenzialità.

Leone

Rivedrete un ex amore e scoprirete che la fiamma non è spenta del tutto. Il lavoro sarà faticoso, ma poi migliorerà. Qualche tensione familiare potrebbe rendervi irritabili e scontenti. Non esprimete giudizi affrettati, perché presto capirete come muovervi e alcune situazioni si risolveranno quasi da sole.

Vergine

Sul lavoro riuscirete a sistemare le cose in modo da non avere grossi problemi per il futuro. Inizierete a sentirvi meglio e vi lascerete alle spalle tutto quello che non ha funzionato, persone deludenti comprese. Siete voi e quanto volete realizzare le cose che contano, non le opinioni e le aspettative altrui.

Bilancia

In amore, fuochi d’artificio. Se dovessero esserci tensioni familiari, riuscirete a chiarire le cose nella seconda metà del mese, che vi porterà comunicativa, lucidità e belle notizie. Accettate eventuali cambiamenti, trovando il giusto equilibrio tra il rispetto delle vostre esigenze e quelle di chi vi circonda.

Scorpione

Sarà un periodo vantaggioso e utile per motivi pratici e per il quotidiano, meno per i rapporti affettivi, che saranno percorsi da tensioni e qualche problema da affrontare con cautela. Dicembre vi vedrà al centro di un cambiamento professionale che inizialmente non gradirete, ma che si rivelerà positivo.

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4 Dicembre ETTORE RANALLETTA Caro papà anche se non ci sei più sei sempre nei miei e nei pensieri di tutti coloro che ti hanno voluto e vogliono bene. Oggi avresti compiuto 62 anni, auguri papà. 6 Dicembre ALESSANDRO GIRARDI Caro Alessandro da tutta la redazione ti auguriamo un felice compleanno e buone feste. 13 Dicembre MICHELA GRANELLI Buon compleanno e un augurio di cuore da tutta la redazione di ITALO. 15 Dicembre YAZMIN ZAYAS Tanti auguri di buon compleanno e felice Natale da tutti i tuoi amici. 17 Dicembre GIANNI PERNIOLA Carissimo Gianni tanti auguri di buon compleanno, da tutti gli amici di Valencia. 24 Dicembre GIANLUCA CANCILLERI Da Italo e da tutto lo staff de “AL SOLITO POSTO” tanti auguri di buon compleanno e felice anno nuovo. 27 Dicembre ALESSANDRA CAPO Sorellona mia oggi hai 40 anni, l’età della seconda gioventù, sono fortunata ad averti accanto ogni giorno, sei la mia gioia, ti amo <3!!!

Sagittario

Alcuni si trasferiranno per amore in un’altra città, altri viaggeranno per lavoro. Tuttavia dicembre avrà aspetti positivi. Vi incoraggerà ad acquisire maturità, vi renderà più solidi, stabili, razionali e vi aiuterà a prendere le decisioni migliori. Gli astri incoraggeranno il dialogo, la vita sociale e familiare.

Capricorno

Verso la metà del mese avvertirete un calo di energia, ma nulla turberà la vita sociale e il tempo libero. Avrete modo di chiarire eventuali tensioni familiari o affettive, in agguato proprio in questo periodo. Ottimi i rapporti col prossimo e buone prospettive per il futuro.

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L’amore vi darà grandi soddisfazioni. Il lavoro invece vi stresserà e deluderà, ma poi ci sarà una ripresa. Avrete una visione razionale dei vostri obiettivi e delle vostre possibilità, ma potreste non accorgervene e vivere giornate di tensione con le persone con le quali avete a che fare ogni giorno.

Pesci

Bene il lavoro. Attenzione alla forma fisica, non stressatevi troppo e organizzate meglio il vostro tempo. Più vi mostrerete insicuri, più le circostanze potrebbero mettere alla prova la vostra insicurezza. Come venirne fuori? Con elasticità, adattabilità, fiducia nel futuro, fiuto e intelligenza.

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