Italo | Giugno 2016

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VALENCIA GIUGNO 2016 DISTRIBUZIONE GRATUITA

L’ARTE DI SUPERARE LE DIFFICOLTà DELLA VITA

Definita anche come “l’arte del vivere bene”, la resilienza indica la proprietà... Continua a pagina 13

Il mensile d’informazione degli Italiani a Valencia

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TURISTI PER SCELTA

Il Museo Archeologico dell’Almoina

ESPAÑA AL VOTO Filippo VI, ha convocato le elezioni politiche per il 26 giugno prossimo

Alessandro Girardi a pagina 5

ECONOMIA

Il commercio digitale conviene? Marco Bassi a pagina 10

EDITORIALE

IL 6° EVENTO THE ITALIAN DAY UN SUCCESSO Nuovi e vecchi amici in una cornice che conosciamo bene ma che non smette mai di stupirci, quella delle terrazze sulla città delle arti e della scienza del “AL SOLITO POSTO”. Vedere le facce di tutti i partecipanti, soddisfatte e con la tipica... By ITALO a pagina 2

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editoriale

GIUGNO 2016

Grande attesa per il settimo appuntamento targato Italo By ITALO

Eccoci qui per raccontare la sesta edizione del “The Italian Day”, tanta era l’attesa dopo i due mesi di pausa e grande è stata la risposta, come sempre una splendida serata.

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uovi e vecchi amici in una cornice che conosciamo bene ma che non smette mai di stupirci, quella delle terrazze sulla città delle arti e della scienza de “AL SOLITO POSTO”. Vedere le facce di tutti i partecipanti, soddisfatte

e con la tipica espressione tutta italiana di sazietà e benestare, non ha prezzo, era dura da parte dello staff superare le attese createsi dopo lo svolgimento del primo evento, ma i ragazzi hanno passato a pieno la prova e hanno garantito la soddisfazione di ognuno dei partecipanti, come sempre i complimenti e i ringraziamenti da parte di ITALO. La prossima tappa di Giugno del “The Italian Day”, visiterà una location tutta nuova per noi, “L’OSTERIA DI ROMEO E GIULIETTA” le gestrici, ci tenevano a inaugurare la loro nuova terrazza con noi, con un aperitivo tipico emiliano, a base di tigelle e gnocco fritto. Vi aspettiamo il 16 Giugno.

Next event

By Italo

16 GIUGNO arriva il 7° Evento targato ITALO Come nasce Una Serata all’insegna dell’allegria e del divertimento in puro stile italiano, per rilassarsi, conoscere nuova gente, rivedere vecchi amici o perchè no, conoscere il nuovo amore, bevendo e mangiando tutti insieme. La serata prevede un Apericena con buffet no limit e una bevanda inclusa al costo di € 10 a persona.

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Mensile d’informazione gratuito degli Italiani a Valencia DISTRIBUZIONE GRATUITA NUMERO DI DEPOSITO LEGALE n.° V2456-2015 Anno II n.° 9 Giugno 2016 Editore Fabio Moriconi Direttore editoriale Gianni Ranalletta

Per inviare articoli redazione@italonews.es Per la tua pubblicità Mobile +34 677 011 652 info@italonews.es

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redazione@italonews.es

Per tutte le info Tel. Fabio 677 011 652 info@italonews.es Facebook #italonews


PRIMO PIANO

GIUGNO 2016

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Nuove elezioni politiche in Spagna Nei giorni scorsi il Re di Spagna, Filippo VI, ha dovuto rassegnarsi ed ha convocato le elezioni politiche per il 26 giugno prossimo: i cittadini spagnoli saranno dunque chiamati al voto per l’elezione del parlamento per la seconda volta in pochi mesi.

strato possibilista su un governo a guida socialista, proprio il PSOE, onde evitare il rischio di uno scavalcamento alla sua sinistra ha rifiutato l'accordo. Più articolata invece la posizione di Ciudadanos, disponibile ad un accordo con i due principali partiti, purché si fossero a loro volta accordati per costruire una grande coalizione.

Fabio Moriconi

Nei giorni scorsi il Re di Spagna, Filippo VI, ha dovuto rassegnarsi ed ha convocato le elezioni politiche per il 26 giugno prossimo: i cittadini spagnoli saranno dunque chiamati al voto per l'elezione del parlamento per la seconda volta in pochi mesi.

Con le nuove elezioni in vista le prospettive non cambiano di molto: stando alle ultime analisi politiche lo scenario che sembrerebbe più probabile è il ripetersi dell'attuale frammentazione politica, che, qualora non si trovassero soluzioni durature, comporterebbe un'impasse catastrofica per la Spagna.

L'

ultima volta si era infatti votato soltanto il 20 dicembre scorso, quando dalle urne uscì una composizione della Camera dei deputati estremamente frammentata e priva di un partito che potesse svolgere un ruolo di riferimento nella formazione del nuovo governo. Un problema grave per la situazione economica della penisola iberica, dove la disoccupazione totale continua ad essere attorno al 26%, con quella giovanile vicina al 56%. Un paese dove i salari medi sono in costante ribasso e l'uscita dal tunnel della crisi sembra essere soltanto un miraggio. Ma il problema non è solo economico, infatti la mancanza di una guida politica ha, di fatto, estromesso la Spagna dai principali tavoli internazionali: l'assenza di un governo legittimato dal voto ha fatto sì che il paese stia affrontando un continuo distacco dai tavoli chiamati a decidere in merito ad importanti tematiche internazionali. Quando ci si chiede cosa abbia condotto la Spagna in uno

PH ristinamartinjimenez.com

stallo politico di questo tipo bisogna cercare le risposte nelle conseguenze che la crisi economica europea ha prodotto nel paese iberico. Dall'annosa questione interna legata al dilagare di forze legate all'indipendentismo territoriale (come il partito Catalano o della Comunità Valenciana), alla nascita di organizzazioni politiche di protesta come Podemos (partito di area socialista, che avversa le misure di austerità portate avanti dall'Unione Europea, e sostiene la difese dei diritti sociali acquisiti promuovendo forme di democrazia diretta) e Ciudadanos (partito di estrazione centrista e federalista che ha puntato agli elettori delusi del PSOE e

del Partito Popolare). L'estrema diversificazione del voto ha prodotto una composizione della Camera dei Deputati estremamente frammentata, in cui è stato, fin da subito, impossibile trovare una coalizione in grado di effettuare una sintesi politica per formare un nuovo governo. Tale scenario politico è arrivato all'impossibilità di trovare una soluzione, complici i veti incrociati dei singoli partiti politici. All'indomani delle elezioni politiche svoltesi nel dicembre del 2015, il Re, Filippo VI, come da prassi nel sistema istituzionale spagnolo, aveva dato incarico di formare il nuovo governo al premier uscente e leader del Partito Popolare, Mariano

Rajoy. Il PP era infatti uscito dalla tornata elettorale forte della maggioranza relativa alla Camera, ma con un numero di parlamentari che non consentiva di formare un governo monocolore: in questo contesto è subentrata pertanto l'impossibilità di formare una coalizione con i socialisti, tantomeno lo è stato con Podemos e con Ciudadanos. A quel punto il Re ha conferito l'incarico al leader del secondo partito per numero di parlamentari, il PSOE, Pedro Sánchez. Tuttavia nonostante estenuanti trattative anche il leader socialista ha rimesso il mandato in mano al Sovrano: se da parte sua Podemos si era dimo-

Tuttavia negli ultimi tempi sembra rafforzarsi la posizione del premier uscente e leader del Partito Popolare, Mariano Rajoy: l'instabilità politica e l'incapacità dei socialisti di proporre un'alternativa valida, ha restituito visibilità e credibilità al leader popolare, facendo perdere credito al suo avversario principale Pedro Sánchez. Il rafforzamento del PP, qualora questo non riuscisse a raggiungere la maggioranza assoluta, potrebbe condurre comunque ad un avvicinamento con Ciudadanos, dando vita ad un governo centrista e popolare. Infine sarà molto importante capire la posizione di Podemos: il movimento sembrerebbe dividersi tra una linea più intransigente e chi invece, come il suo leader Pablo Iglesias, propone un avvicinamento al PSOE, fermo restando importanti richieste di carattere economico e sociale.

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SPECIAL GUEST

GIUGNO 2016

Paese che vai usanza che trovi, ma l’Italia è l’Italia sempre la serie ispirata alla vita reale e vivendo gli stessi la mia quotidianità, sono loro a preoccuparsi realmente del mio effettivo stato d’animo, i francesi recitando si divertono. Non abbiamo mai ricevuto critiche da parte dei francesi, loro si divertono, credendo a volte che per spettacolo esageriamo, non rendendosi conto che invece è proprio il nostro modo di vederli. Al contrario, molti italiani ci criticano e accusano di rappresentare troppo il cliché dell’italiano ignorante e fannullone.

Fabio Moriconi

Il fenomeno dell’emigrazione dei nostri connazionali all’estero è in costante crescita, a volte si crede che dare un taglio a quel cordone ombelicale che ci unisce alla nostra madre patria, sia semplice, ma in realtà ci si trova a lottare contro usi e costumi che non sono proprio consoni ai nostri. I protagonisti di Ritals, nella loro prima web seria dedicata all’inserimento di due ragazzi nella comunità parigina, evidenziano in maniera esilarante, tutti quegli aspetti del quotidiano che normalmente e sicuramente, almeno agli inizi dell’avventura di un expat, lo inducono a credere di essere un alieno sbarcato su un altro pianeta. Intervistiamo l’autore, il regista, il montatore, non che uno degli attori principali della serie, Svevo Moltrasio, romano DOC, già professionista nel mondo della cinematografia e videomaker d’eccellenza.

Ciao Svevo, cominciamo a chiederti, com’è nata questa grande idea? Un giorno, noi dello staff di Ritals, per gioco decidemmo di girare un mediometraggio, tanto per passare il tempo, entusiasti del risultato, decidemmo di ripetere le riprese, ma in maniera più organizzata e pro-

Il primo anno della serie è quasi al termine, ci sarà un seguito? L’idea è di continuare, stiamo valutando varie proposte e l’estate ci aiuterà a decidere e mettere insieme nuove idee, comunque direi proprio di sì, vogliamo continuare.

Avete pensato di fare lo stesso anche in altre nazioni?

NELLA FOTO I RITALS

fessionale e magari cercando di fare un prodotto adatto anche al business. Sono partito con diverse idee, ma alla fine ha prevaricato quella di due italiani alle prese con il loro vivere quotidiano.

Perché Parigi? Fondamentalmente perché vivevamo già tutti qui, ognuno per motivi suoi personali, nel mio caso io vivo qui da sette anni, venni per stare con la mia ragazza che viveva a Parigi e poi senza particolari motivi, sono rimasto a vivere qui.

Sono effettivamente cosi agnostici i francesi

o tendete a esagerare un po’ per esigenze di copione? Un poco esageriamo, enfatizzando però quei contrasti che esistono veramente nel vivere quotidiano tra italiani e francesi, certo usiamo un tono un po’ grottesco e ironico, ma per raccontare situazioni veritiere.

I rapporti con Federico, il tuo antagonista della serie sono realmente cosi come li vediamo? Non lo definirei antagonista è più un coprotagonista, prima della serie non abbiamo mai avuto contrasti del genere, ma da quando siamo entrati nella

parte, ci succede sempre più spesso di fare discussioni nello stesso stile, anche se nella realtà, io sono meno categorico nei confronti della Francia e dei francesi rispetto al mio personaggio, mentre Federico è un po’ meno amante della Francia e dei francesi rispetto al suo.

Tutte quelle comparse parigine, come le trovate e a volte non si sentono un po’ prese in giro? Nella vita di tutti i giorni, sono amici e conoscenti e fino ad ora non mi hanno mai fatto notare di sentirsi a disagio, a volte è successo il contrario, essendo

Sì, l’idea iniziale, era proprio di incentrare la storia su due italiani chiamati a fare colloqui di lavoro all’estero e fare ogni stagione in un background differente, ma poi per questioni logistiche, per gli impegni lavorativi e di vita di tutti i collaboratori, a tutt’oggi è risultato difficile. Un’altra grande difficoltà, sarebbe anche la mia lacuna conoscitiva nei riguardi dei reali problemi delle altre comunità italiane sparse per il mondo, al momento, potrei evidenziare, solo quelli che sono gli stereotipi che normalmente ognuno di noi porta con se, ovunque e indistintamente dal luogo dove si dirige.

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TURISTI PER SCELTA

GIUGNO 2016

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Dalla Republica all’Impero Alessandro Girardi

La Valentia Republicana I romani, fondarono la città chiamandola Valentia Edetanorum nel 138 a.C., che significa “città forte degli Edetani” una tribù iberica insediata nella zona, sotto il console Decimo Giunio Bruto Callaico lungo la riva destra del fiume Turia, al ritorno dalla guerra di Lusitania contro Viriato. Valentia era una città fortificata e attraversata dalla via Eraclea. La maggior parte dei resti romani che troviamo nel museo, sono di un’epoca successiva dato che nel 75 a.C, avvenne una grande battaglia tra i romani di Sertorio che difendevano le mura di Valentia e quelli di Pompeio, questi ultimi vinsero e rasero al suolo la città, che rimase inabitata per quasi mezzo secolo, quando poi cominciò un lento ripopolamento.

La Valentia Imperiale Dell’età imperiale invece, possiamo trovare molti più resti, quella che si prospettava alla vista, era una città monumentale con gli edifici e spazi sociali tipici delle città romane. Nell’Almoina troviamo l’incrocio delle due strade principali: il decumano massimo (est--ovest) e il cardo massimo, parte della Via Augusta (nord--sud). Intorno a questo incrocio ci sono gli edifici principali della città: il ninfeo, il foro, la curia, la basílica e anche l’horreum “il granaio”, varie taverne e soprattutto le terme. Le terme sono forse tra le più antiche e meglio conservate del mondo romanico iberico e quindi l’elemento più bello di tutto il museo.

PH FABIO MORICONI

Alla scoperta della città romana Al centro di Valencia scopriamo il Museo Archeologico dell’Almoina, un viaggio indietro nel tempo sino all’epoca della Roma repubblicana.

PH FABIO MORICONI

Particolare che colpisce molto, è vedere le tubature che portavano l’acqua corrente sia alle terme, che nelle case dei signori romani e il perfetto sistema fognario sotto le strade. Gli edifici che possiamo trovare nel Museo Archeologico dell’Almoina sono i seguenti:

Le Terme Risalenti alla fine del II d.C., a pianta rettangolare erano costituita da una sala con acqua calda e vapore detta Caldarium, al lato un Tepidarium e infine una sala di acqua fredda. L’acqua, veniva riscaldata grazie a un forno a legna, ancora visibile. Intorno a queste sale principali possiamo riconoscere il vestibolo, gli spogliatoi, le latrine e dei magazzini.

Il Tempio di Asklepios Situato vicino alla muraglia, aveva intorno un muro di cinta a protezione.

Horreo (Macellum) Formato dall’insieme di quattro navate perpendicolari, era usato soprattutto come grana-

io, ma anche per conservare altri prodotti alimentari come l’olio.

Il Foro Fu costruito nella seconda metà del primo secolo dopo Cristo, i resti delle colonne che possiamo osservare, sono di epoca imperiale e appartengono purtroppo solo a uno dei lati dell’intera struttura, avendo generalmente una pianta di forma rettangolare, si può facilmente intuire in questo caso che il resto del foro, si trova tuttavia incastonato nelle fondamenta della Basilica della Virgen de los Desamparados e dell’adiacente piazza.

La Curia Sede del Senato, o governo della città, fu costruito nello stesso periodo del foro.

La Basílica Edificio a pianta rettangolare con tre navate, era il luogo dove si realizzavano gli accordi commerciale e dove si amministrava la giustizia.

Alessandro Girardi

I

l Museo Archeologico dell’Almoina si trova nell’omonima piazza alle spalle della Cattedrale e della Basilica di Valencia. Il biglietto di ingresso ha un prezzo accessibilissimo e può essere molto interessante per gli amanti della storia antica e per chi vuol comprendere perché alcuni tratti della cultura valenciana sono cosí simili a quelli Italiani. In questo luogo si trovavano fino al 1985 gli edifici dell’Almoina, una istituzione medievale di tipo caritativo, che distribuiva alimenti e beni di prima necessità agli indigenti. Almoina infatti significa in valenziano elemosina. Demolendo questi edifici e iniziando gli scavi per costruire nuove strutture, furono scoperti i primi resti di quello che in passato fu il centro dell’antica città romana. Le Rovine incontrate nel sottosuolo, risalgono dall’epoca della Roma repubblicana fino

ad arrivare all’epoca della Roma imperiale e si possono trovare anche alcuni elementi di periodi posteriori. Sulle rovine romane, per preservarne la conservazione, è stato costruito un moderno museo nel sottosuolo, trasformando il pavimento della piazza nel soffitto del museo. Un’amplia parte di questo soffitto è stato fatto in vetro, su di esso è stato creato uno specchio d’acqua che permette, sia di vedere in parte gli scavi dall’esterno stando nella piazza, sia di avere un particolare effetto di luce quando il sole attraversando la lamina d’acqua illumina la sottostante zona delle terme romane. Il museo ha un’area di 2.500 metri quadri e conserva elementi delle costruzioni che vanno dal secondo secolo avanti Cristo, sino alla fine dell’epoca medievale. Durante la visita, potremo quindi vedere tutti i resti archeologici trovati durante gli scavi, realizzati dal 1985 al 2005 e resi fruibili al pubblico dall’inaugurazione del 2007.

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GENERAZIONE 2.0

GIUGNO 2016

Nel 1937, l’Italia bombarda Valencia Filippo Carcassola

PH Filippo Carcassola

Una targa in ricordo delle vittime dei bombardamenti italiani su Valencia. Filippo Carcassola

L'

iniziativa è stata organizzata dagli italiani dell'Associazione socioculturale Espai Italia, in collaborazione con il Gruppo para la Recuperación della Memoria Histórica di Valencia e la sezione locale del Movimiento contro l’Intolerancia, ha registrato l'adesione di oltre venti organizzazioni tra cui partiti, sindacati e movimenti che lottano contro le discriminazioni. L'atto ha avuto luogo nella mattinata di sabato 21 Maggio al Cimitero Municipale di Valencia. Non è mancata una vena di polemica politica: inizialmente programmato per il sabato precedente, gli organizzatori hanno posticipato l'evento di una settimana, per svolgerlo come risposta a un meeting di estrema destra svoltosi in un hotel di Valencia e che ha visto la partecipazione anche di Edda Negri Mussolini, nipote del dittatore italiano Benito Mussolini. Sono state un centinaio, le persone che hanno partecipato alla commemorazione, che per la prima volta ha visto la presenza anche di cittadini italiani residenti a Valencia.

La targa, che riporta un testo in spagnolo e in valenciano, è una placca di “socarrat” tipico, realizzata a mano dall'artigiana Amparo Garcia di Paterna.

L'epigrafe è stata affissa nella 4° sezione del cimitero, dove hanno trovato sepoltura, parte delle vittime delle bombe italiane che colpirono la città di Valencia e tutto il litorale spagnolo dal 1937, fino alla fine della Guerra Civile spagnola. Gli organizzatori hanno comunicato di avere chiesto all'Ambasciata italiana di Madrid di farsi portatrice davanti al governo italiano di una richiesta di riconoscimento ufficiale della responsabilità storica. Il posizionamento della targa in memoria delle vittime civili è parte di una serie di eventi che termineranno nel febbraio dell'anno prossimo, in occasione della celebrazione dell'ottantesimo anniversario dei bombardamenti, e che ha come fine la divulgazione al pubblico spagnolo e italiano di una pagina di storia poco conosciuta.

Ci fu un tempo in cui l'Italia bombardò Valencia, quando ancora l'Unione Europea non era nemmeno un’idea e la Spagna, era nel bel mezzo di una guerra civile, che poi si rivelò essere il prologo della Seconda Guerra Mondiale.

E

ra il 1937, settantanove anni fa, quando gli aerei Savoia Marchetti S.M.79, fiore all'occhiello dell'aviazione legionaria fascista, si alzavano in volo dall'isola di Mallorca, per raggiungere il litorale levantino e devastarlo. I bombardamenti, si susseguirono fino al 1939, fino al termine della guerra civile spagnola che vide impegnati in combattimento migliaia d’Italiani e che consegnò la Spagna nelle mani del dittatore Francisco Franco. Le bombe colpirono Valencia, Alicante, Barcellona, oltre che località minori in quel momento d’importanza tattico-strategica, come per esempio Segorbe, Sagunto o Xativa. A Valencia, i bombardamenti provocarono quasi mille vittime e costrinsero l'intera città che allora era roccaforte della Spagna repubblicana, a convivere per tre anni con il suono delle sirene antiaeree e delle esplosioni. Chi poteva, all'udire l'allarme che anticipava l'incursione dell'aviazione italiana, cercava di proteggersi nei rifugi pubblici che furono costruiti e al-

PH ARCHIVIO STORICO

lestiti. I più facoltosi o intraprendenti cercarono di costruirsi il proprio rifugio antiaereo, magari nelle viscere della propria casa, ignorando la concessione di permessi e licenze che già allora sarebbero state necessarie. Esistono tuttora sparsi per la città, diversi rifugi antiaerei, alcuni dei quali sono conservati in ottimo stato e visitabili, come quello dell'Istituto Lluis Vivés, alcuni furono poi adibiti a magazzino come nel caso del rifugio dell'Ayuntamiento. L'inizio dei bombardamenti fu ordinato da Benito Mussolini, che intendeva, dare sul campo di battaglia spagnolo, una dimostrazione della forza militare italiana che raggiunse il suo culmine con l'ordine impartito

dal Duce il 16 marzo 1938 “Iniziare da stanotte azione violenta su Barcellona con bombardamenti diluiti nel tempo”. Furono quarantuno ore da incubo, scandite da dodici attacchi aerei, un bombardamento ogni tre ore, 44 tonnellate di esplosivo che devastarono il centro storico catalano e terrorizzarono la popolazione inerme, causando in poche ore 900 morti e 1500 feriti. Gli attacchi aerei italiani attuarono per la prima volta una nuova tattica di guerra aerea ovvero il “bombardamento per saturazione”, con la finalità di dissuadere la parte nemica a combattere, colpendo non solo targets strategici e militari, ma soprattutto obiettivi e popolazione civili.

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DALL’ITALIA

GIUGNO 2016

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La salute è un settore da reingegnerizzare

Prima seduta del tavolo proposto dalla “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” Onlus, per identificare una nuova governance della sanità

Morning Gloryville, il Rave è salutista

Ass. Cult. “Giuseppe Dossetti”

A

vviato a seguito della riflessione sulle incoerenze del meccanismo del payback farmaceutico e sui riflessi negativi che lo stesso porta alla qualità e omogeneità territoriale delle cure, il tavolo ha proposto agli intervenuti (rappresentanti di società scientifiche, associazioni mediche, reti di pazienti, aziende farmaceutiche e di medical device) due quesiti di lavoro: come superare il meccanismo del payback, assicurando da parte delle aziende un impegno responsabile in ordine alla sostenibilità del SSN e come introdurre un approccio nuovo all'analisi della spesa sanitaria che non si fermi a quella farmaceutica. Il bisogno di salute aumenta ogni anno: come lo si vuole affrontare? Tagliando la prevenzione e gli screening? Puntando a un accanito contenimento dei prezzi dei farmaci, oppure decidendo di affrontare il terreno minato dei bilanci fuori controllo dell'organizzazione complessiva?” Queste le ipotesi: la prima si concentra sul superamento della logica di tetto percentuale fisso di spesa farmaceutica introdotta dalla manovra Tremonti nel 2001; questa può essere superata parametrando tutto in termini di risultati raggiunti per la salute, sostituendo l'approccio puramente ragionieristico con la nuova prospet-

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L’evento si svolge in diverse metropoli del mondo, ora anche a Roma roma

ph armafactz.com

Cristiana Orecchini

tiva degli outcomes, dei meccanismi misurabili, dei risparmi resi possibili al SSN di fronte a terapie di successo (si pensi al contenimento di spesa complessiva reso possibile dall'introduzione delle nuove terapie sull'epatite C). E il payback? Finché rimane in vigore non deve essere assolutamente applicato alle terapie salvavita e i suoi introiti non devono essere utilizzati per coprire buchi di bilancio in settori diversi dalla sanità. Tale meccanismo deve essere completamente superato. Nella Sentenza del Consiglio di Stato 3977/2015 in seguito all’Ordinanza del TAR del Lazio, il meccanismo di calcolo del payback è stato definito “Metodologia basata su un dato aggregato a livello nazionale che non consente in alcun modo di verificare l’esattezza complessiva” e che appare “in palese contrasto con il principio di trasparenza dell’azione amministrativa”. Le perplessità giuridiche sul payback rivelano la difficoltà

delle agenzie e del sistema di governo della salute di possedere dati certi sul sistema sanitario complessivo. Da qui la necessità di ottenere dati chiari – in collaborazione con associazioni di cittadini, società scientifiche e aziende – non solo sul costo del farmaco, ma anche attraverso un'azione di raccolta, sintesi e lettura dei servizi e delle performance del SSN. Occorre anche dare un impulso importante al fascicolo elettronico unico, a un'anagrafica unica della salute: la parcellizzazione dei servizi informatici (non interconnessi tra loro) è una delle grandi cause di reiterazione di esami per pazienti, che si spostano tra strutture lontane anche solo pochi chilometri le une dalle altre. Il segretario nazionale Claudio Giustozzi ha precisato che: "L'obiettivo di questo lavoro è presentare un documento in dieci punti al premier Matteo Renzi nella prima metà del mese di settembre.

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Nasce a Londra nel 2013, il primo Rave sobrio e assolutamente green. Manifestazione con cadenza mensile, si svolge sin dalle prime ore del mattino per salutare il nuovo giorno (in controtendenza con la tipica accezione notturna del rave) e protraendosi fino alle 10,30.

L’

obiettivo principale è quello di riunire le varie comunità olistiche, ma a parteciparvi sono anche famiglie, bambini, studenti e curiosi che si avvicinano al mondo del bio. Approdato nella Capitale l’anno scorso, la particolarità è quella di offrire tutto quanto abbia a che fare con il benessere naturale: massaggi

gratis, colazione con prodotti rigorosamente bio, sessioni di yoga. Come ogni Rave che si rispetti, non mancano i momenti dance: quattro ore di musica che attraversa sonorità energizzanti, da quella elettronica alla meditation. La filosofia del Morning Gloryville supporta la salute psicofisica attraverso la condivisione di un corretto stile di vita che preveda una sana alimentazione, movimento regolare ed equilibrato, ma anche il necessario spazio per la cultura e la meditazione. Il manifesto dell’evento evidenzia alcune parole chiave che racchiudono efficacemente le norme del vivere bene: gioia, armonia, evoluzione, coscienza, equilibrio, creatività, intento, crescita. Le altre Glory Cities che aderiscono all’iniziativa sono Amsterdam, Bangalore, Barcellona, Berlino, Denver, Dublino, Leeds, Londra, Liverpool, Los Angeles, Melbourne, Montreal, Monaco, Parigi, New York, San Francisco, Sydney, Toronto, Tokyo. Per seguire l’evento nelle sue tappe capitoline, consultare la pagina Facebook dedicata.


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CURIOSITà

GIUGNO 2016

Le spade di Valencia parlano italiano Sul podio della Comunità Valenciana due giovani promesse italiane

Alessandro Icardi

La scherma e la spada La scherma è uno sport di combattimento leale, dove si scontrano due contendenti, che devono cercare di toccare l’altro con l’arma bianca (ma senza che questa abbia ne filo ne punta e non può quindi ne infilzare, ne tagliare l’avversario), la cui funzione cambia nelle tre modalità: sciabola, spada e fioretto. La modalità più praticata nella Comunità Valenziana è la spada, si tratta di un’arma di stoccata, vale quindi toccare solo con la punta dell’arma.

I giovani schermidori “Italiani” e i loro risultati Attualmente la Comunità Valenciana ha due schermidori di discendenza italiana entrambi di padre italiano che competono per il “Club de Esgrima Ágora”, Alejandro Girardi Candel di 12 anni, numero 2 maschile della categoria allievi/minori di 13 anni della Comunità e Claudia Severi Cardona di 15 anni bronzo femminile della categoria cadette/minori di 17 anni,

Julieta Ritorno al grande schermo per Pedro Almodovar CINEMA Giuliana Barcella

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e bronzo nella categoria femminile assoluta nel 2º Ranking della Comunidad Valenciana.

I trionfi del club di scherma ágora Il 9 de settembre 2013 un gruppo di giovani allenatori di Valencia fondarono il “Club de Esgrima Ágora” con la finalità di migliorare il livello della scherma delle nuove generazioni nella comunità autonoma. Dopo solo 3 anni sono uno dei club con migliori prospettive nella Comunità Valenziana e si iniziano a vedere importanti risultati in tutte le categorie. Il Club si trova nella zona maríttima di Valencia in calle Don Vicente Gallart, número 1 (Polideportivo del Cabañal), e il suo allenatore principale è Víctor Lillo (Tecnico Nazionale specializzato nella modalità della spada).

I benefici della scherma La scherma è uno sport individuale che sviluppa la rapidità, la destrezza, la forza e educando le qualità psichiche importanti: la volontà, l’autocontrollo, lo spirito d’iniziativa, la sicurezza e l’intelligenza. Questo permette di considerarla come uno sport importante nella formazione di qualità utili alle multiple attività dell’individuo. Gli allenamenti e le continue competizioni della scherma educano e sviluppano la capacità di valutare rapidamente le possibilità tecniche e tattiche degli avversari: l’aumento della acutezza, la precisione e la rapidità delle percezioni visuali e delle reazioni motrici. Una sensibilità acuta e una resistenza generale e specifica per affrontare le grandi e prolungate tensioni fisiche e psicologiche.

I

l regista Spagnolo che per tutti gli anni 90 e primi inizi del 2000 ha sempre riscontrato grandi attenzioni e critiche positive, nonché vincitore dell’Oscar con Todo sobre mi madre, ritorna adesso nelle sale cinematografiche con Julieta. Una professoressa di cinquantacinque anni che cerca di spiegare, scrivendo a sua figlia Antia, tutto ciò che ha messo a tacere nel corso degli ultimi trent’anni, dal momento del suo concepimento. Al termine della scrittura non sa però dove inviare la sua confessione. Sua figlia l’ha lasciata appena diciottenne, e negli ultimi dodici anni Julieta non ha più avuto sue notizie. L’ha cercata con tutti i mezzi in suo potere, ma la ricerca conferma che Antia è ormai una perfetta sconosciuta. Nei racconti di Alice Munro, che il regista ha scelto come

base per costruire Julieta, Almodovar ha trovato infatti praticamente tutte le sue principali ossessioni: amori, legami femminili e familiari, madri, malattie, uomini quasi assenti e che, se ci sono, sono fedeli solo ai loro istinti carnali. Pertanto, non c’è da stupirsi che Julieta sia pura sostanza almodovariana, quella sostanza che drappeggia il melodramma immancabile e fondamentale. Tra flashback, accelerazioni ed ellissi che imbrigliano, appassiscono e consumano i personaggi, questa pellicola risulta tutta al femminile, vive sui volti di Emma Suàrez e Adriana Ugarte, due attrici molto diverse che però per Almodòvar incarnano la stessa donna, in due momenti differenti della vita. Le loro interpretazioni sono commoventi, complementari, riempiono lo schermo di dolcezza anche se la storia le fa inciampare, le graffia, le lacera, loro si rialzano, più forti di prima perché anche loro del resto, sono donne, delicate e al tempo stesso indistruttibili.

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L’arma costituita da una impugnatura, può essere francese o anatomica; una coccia, per proteggere la mano, e la lama, che ha una sezione triangolare. I duelli di spada sono i più fedeli alla scherma classica e quindi i più realisti: la superficie valida della stoccata è tutto il corpo e conta l’ordine cronologico tra una stoccata e l’altra, con la possibilità di contare stoccate doppie cioè in contemporanea.

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AMICI A 4 ZAMPE

GIUGNO 2016

Come migliorare la comunicazione con il nostro amico a 4 zampe

Il linguaggio del gatto

Una ricerca svedese sta catalogando le diverse vocalizzazioni dei gatti

PH FREESTOCK

Crtistiana Orecchini

Chi convive con un gatto impara col tempo a comprenderne il modo di comunicare, associando ai suoni emessi o ai movimenti del corpo un significato preciso. Ma siamo davvero sicuri di interpretare correttamente il loro “linguaggio”?

U

n’equipe di linguisti e zoologi della Lund University, in Svezia, ha voluto approfondire l’argomento dando vita a Meowsic, dalla congiunzione delle parole “meow” e “music”,

un pionieristico progetto di fonetica che mira a comprendere come i gatti e i loro padroni utilizzino la melodia e le altre caratteristiche prosodiche (la prosodia è la parte della linguistica che studia l’intonazione, il ritmo, la durata e l’accento del linguaggio parlato) quando comunicano tra di loro. Nella prima fase del progetto verrà analizzata la variazione di intonazione nelle vocalizzazioni del gatto, a seconda se queste siano dirette a un loro simile o a un essere umano. La seconda fase dello studio si concentrerà su come questi felini percepiscano le diverse modulazioni della voce umana, se riescano a distinguere, ad esempio, tra quella di un bambino e quella di un adulto e se abbiano preferenze di intonazione. All’interno di un

sotto-progetto, regolarmente aggiornato, saranno categorizzati i diversi tipi di suoni emessi dai gatti. Tra le prime vocalizzazioni registrate sono state individuate le fusa (suono di bassa tonalità prodotto a bossa chiusa, espresso dal gatto quando è contento o ha fame, ma anche nel dolore, durante il parto o quando sta morendo); grugnito/trillo (miagolio breve e morbido, arrotolato sulla lingua, usato per esprimere un saluto o approccio amichevole, o durante il gioco); miagolio acuto (il gatto è triste, in difficoltà o segnala sottomissione); mormorio/miagolio acuto/ ringhio (combinazione di suoni che avviene alternando l’apertura della bocca, è segnale di allarme); ringhio (suono gutturale, aspro, regolare e rapido, situazione di pericolo, mette in guardia l’avversario); sibilo/

sputi (reazione involontaria che il gatto ha quando è sorpreso da un potenziale nemico). Il miagolio in generale può essere assertivo, lamentoso, accogliente, amichevole, triste. Meowsic è un progetto work in progress che terminerà nel 2021 e che potrà essere seguito nel suo sviluppo attraverso il portale web omonimo. Oltre ai risultati della ricerca potranno essere ascoltati i miagolii del gatto, con le diverse intonazioni, registrate durante gli studi pilota. Comprendere le strategie vocali utilizzate nella comunicazione tra gatti e esseri umani può portare a un miglioramento della qualità di vita degli animali domestici in generale, con implicazioni ancora più importanti nella terapia animale, la medicina veterinaria e la protezione animale.

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FOCUS

DIVORZIO... A CHI VA IL CANE O IL GATTO? Quando una coppia arriva al divorzio vive un’esperienza altamente destabilizzante, non solo per le implicazioni affettive ma anche perché si innesca spesso un meccanismo conflittuale dovuto alla spartizione, se così si può dire, dei beni che fino a quel momento sono stati condivisi all’interno di un progetto di vita comune. Questi “beni” non si riferiscono soltanto ai patrimoniali, sappiamo infatti quanto sia tristemente comune la consuetudine di litigarsi l’accudimento dei figli, arrivando anche ad usarli per ricattare l’ex. E insieme ai figli, allo stesso modo, possono finire anche gli animali domestici. Come va gestito dunque questo aspetto? Una sentenza del Tribunale di Milano ha riconosciuto, fra le clausole di una separazione consensuale, che gli animali domestici vadano affidati al coniuge presso cui andrà a vivere il figlio minore, proprio come se fosse il fratello. Va ricordato che, secondo il Trattato di Amsterdam, l’animale viene considerato un essere senziente. Ancor prima, la Lav ha proposto l’inserimento nel Codice civile di una norma riguardante l’affido degli animali in caso di separazione dei coniugi, attualmente disegno di legge depositato in Senato. Ma la soluzione migliore, come sempre, sarebbe da rimandare al buon senso: se nel cane o gatto di famiglia è stata riscontrata una propensione e un feeling maggiore verso uno dei due coniugi, forse l’altro dovrebbe essere pronto a rinunciarvi spontaneamente.

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ECONOMIA

GIUGNO 2016

Legge Cirinnà Svolta Civile?

Approvata la regolamentazione attesa da anni da migliaia di cittadini Annalisa Marcozzi

“E-commerce dal UE” Si può? Conviene?

P

er parlare della Legge Cirinnà, che dall’11 maggio scorso è legge di Stato, si devono considerare tre aspetti: l’art. 3 della Costituzione, che cita “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinione pubblica, condizioni personali e sociali”; la sfera di applicazione della Legge, comunemente chiamata “Unioni Civili”, che regolamenta sia queste che le convivenze, con tale distinzione: l'unione civile avviene tramite dichiarazione davanti all’Ufficiale di Stato e due testimoni, delle coppie dello stesso sesso. La convivenza regolamentata è la sottoscrizione del contratto di convivenza con atto pubblico o privato autenticato, per coppie eterosessuali o omosessuali. Restando su un piano puramente giuridico gli aspetti peculiari della normativa sono: pensione di reversibilità per gli uniti civilmente, per i conviventi no; gli uniti civilmente hanno diritto alla legittima in caso di successione, cioè il 50% dell’eredità. I conviventi non hanno questo diritto, ma quello di restare nell’abitazione di residenza per 2 anni o comunque non oltre i 5 anni, se la convivenza è stata più lunga di 2 anni. Se ci sono figli il tempo non può essere inferiore a 3 anni;

PH larin.it

Il commercio digitale ha superato di gran lunga quello al dettaglio Marco Bassi

ph WIKIPEDIA

gli uniti civilmente hanno l’obbligo di assistenza; per loro vale automaticamente il regime di comunione dei beni salvo diversa indicazione, i conviventi devono invece indicare il regime patrimoniale; abitazione principale: per gli uniti civilmente è la dimora comune scelta nella dichiarazione davanti all’Ufficiale di Stato, le coppie di fatto devono dichiararla nell’atto di costituzione; scioglimento: non esiste addebito di responsabilità, unioni e convivenze possono essere sciolte con una dichiarazione, anche disgiunta, che diventa operativa trascorsi 3 mesi. Persiste l’obbligo di alimenti al partner indigente per gli uniti civilmente. La Legge entrata in vigore, rispetto al testo originario, non contempla la stepchild adoption, cioè il riconoscimento dei figli che i partner hanno

già, e l’obbligo di fedeltà. Le controversie maggiori della normativa interessano i seguenti aspetti: l’esistenza di una distinzione marcata tra omosessuali ed eterosessuali in una Legge che dovrebbe sfumare tali differenze, nonché dare qualche diritto alle coppie di fatto; la denominazione delle unioni civili come “formazione sociale”, terminologia ritenuta da più parti discriminatoria; l’assenza di obbligo di fedeltà: chi sostiene si debba eliminare anche dal contratto matrimoniale e chi la vede come una mancanza di rispetto al sentimento di coppia; alcune implicazioni del diritto penale: gli uniti civilmente non sono passibili delle imputazioni che vigono tra i coniugi per l’aggravante nell’omicidio, la falsa testimonianza, l’abuso d’ufficio.

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U

n cittadino italiano che voglia aprire un'azienda di e-commerce in Italia potrebbe dover spendere fino a 550 euro solo per l'avviamento della piattaforma e per le spese di lancio sul web, senza contare i costi dell'agenzia di web marketing alla quale non si può evitare di rivolgersi, e le decine di carte e documenti da compilare.

Come fare, allora, per aprire un sito di e-Commerce in modo snello, veloce e risparmiando anche sostanzialmente sugli investimenti iniziali? Semplice, si può optare per aprire la propria azienda in un altro paese dell'Unione Europea. All'estero, infatti, molte normative in ambito di tassazione, retribuzione e gestione delle fatture sono diverse che in Italia, e possono rendere il tutto più semplice e rapido. Uno dei vantaggi principali di alcuni paesi dell'UE, ad esempio, è che non richiedono l'obbligo di iscrizione alla Data Protection Agency, ovvero l'agenzia che tutela la privacy dei dati inseriti dagli utenti in fase di acquisto online, in paesi come l'Inghilterra, inoltre, questi siti di e-commerce sono esentasse per i primi 21 mesi di attività e non necessitano di apertura di partita IVA o di dichiarazione dei redditi se non si raggiunge un fatturato di almeno 77.000 pound (circa 99.000 euro). Per le aziende di e-commerce inoltre è interessante, rivolgersi ad una nazione in cui le Poste siano affidabili, mentre quelle italiane a volte tendono a mostrare alcune magagne. Una nazione come la Polo-

nia, in questo caso, si configura come un vero e proprio paradiso per questo tipo di azienda, con un fatturato in rapida crescita, ha un tasso di acquisti online di quasi il 70% e un sistema postale altamente efficiente e liberalizzato. Tra le altre valutazioni da prendere in considerazione è la facilità del pagamento online, che spesso in Italia si blocca o richiede dei circuiti particolari, a cui non tutti hanno accesso, questo è il caso della Svezia, e in generale di tutti i paesi nordici, che hanno anche una diversa mentalità ed una maggior propensione agli acquisti web. In Svezia e nei paesi scandinavi pagare online è semplicissimo e il tasso di risposta del commercio su internet ha superato di gran lunga, ormai da tempo, quello del commercio al dettaglio. Ovviamente qualche svantaggio nello scegliere come sede per la propria azienda di e-commerce un paese straniero deve pur esserci. Primo e non indifferente ostacolo può essere la lingua: soprattutto nel caso di lingue poco o pochissimo note, progettare un sito interamente in lingua straniera può non essere così semplice, e la versione inglese non sarà mai completamente esauriente; inoltre, se si è alle prime armi, anche chiedere una consulenza ad una locale agenzia di web marketing potrebbe essere complicato. Il secondo problema è rappresentato dalle spese di spedizione: se il sito di e-commerce vende prodotti di nicchia, magari alimentari o di moda, tipicamente italiani, ci saranno da sostenere dei costi di spedizione piuttosto alti per acquisire le merci dal Bel Paese e questi si ripercuoteranno in parte sul commerciante e in parte sull'acquirente.


CUCINA

GIUGNO 2016

Polpettone ripieno

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GALATEO

Una ricetta classica, buona e semplice da cucinare

PH FREESTOCK FOTO DI IDA ODETTE BIANCO

Cristiana Orecchini

Esecuzione In un frullatore tritate il pane raffermo, il parmigiano e il prezzemolo; trasferite il trito in una terrina, aggiungete la carne macinata, l’uovo, il latte, un pizzico di sale e di pepe. Amalgamate bene tutto con le mani affinché gli ingredienti leghino tra loro. Su un foglio di carta da forno schiacciate il composto ottenuto, dandogli una forma rettangolare. Ida Odette Bianco Difficoltà Tempo Costo

Ingredienti • 500 gr. macinato di manzo • 1 uovo • 50 gr. di pane raffermo • 70 gr. di parmigiano • prezzemolo fresco q.b. • 30 ml di latte • sale, pepe e olio q.b. • 2 fette di prosciutto cotto • 3 fette di scamorza • 2 uova per la frittata

Distribuite sopra la frittata, le fettine di prosciutto cotto e successivamente le fette di scamorza. Aiutandovi con la carta da forno arrotolate delicatamente il polpettone cercando di compattarlo al massimo anche ai lati e sigillatelo bene, formando una grossa caramella. Lasciate riposare per almeno mezz’ora in frigo. Disponetelo su una teglia da forno, spruzzate il polpettone con un filo di olio e profumatelo con qualche rametto di

rosmarino. Cuocete in forno a 200° fino a che non diventa dorato, regolandovi con il tempo: da un minimo di 30 minuti a un massimo di 50 minuti. Al termine della cottura, sfornatelo e fatelo raffreddare. Tagliatelo poi a fettine e servite.

Variante Potete fare il polpettone in salsa di arancia, con gli stessi ingredienti e stesso procedimento aggiungendo la buccia grattugiata di mezza arancia nell’impasto. Per la salsa: il succo di 2 arance, una foglia di alloro, olio evo, sale e pepe, 10 gr. di maizena o farina. Versate il succo delle arance in un pentolino, unite la foglia d’alloro e l’olio e fate bollire a fuoco basso per circa 10 minuti, incorporate bene la maizena o la farina e fate addensare per 2/3 minuti. Lasciate intiepidire e poi versare sulle fette del polpettone.

Regole straordinarie di bon ton Oltre alle comuni consuetudini che riguardano il corretto comportamento a tavola, ne esistono altre introdotte con la naturale evoluzione dei tempi e che, in alcuni casi, possono anche contrastare con quelle canoniche. Innanzitutto nasce l’esigenza di avere attenzione per le eventuali allergie che possano avere i propri ospiti. Quando si invita qualcuno a pranzo diventa un’accortezza necessaria il chiedere se abbia allergie a determinati tipi di cibo e costruire il menù tenendone considerazione. Una delle regole che contrasta con la tradizione si riferisce a quella di non poter iniziare a mangiare prima che tutti commensali siano

stati serviti: ebbene, pare non sia più necessario, si può tranquillamente iniziare anche se il giro dei presenti non è stato completato e senza essere considerato maleducato. Altro cambio di regola: a meno che non abbiate invitato un reale, la tavola va apparecchiata solo con le posate essenziali. Ora, una sequenza veloce di suggerimenti: mai chiedere al commensale vicino se “vuole assaggiare”; per il formaggio non va usata la forchetta, soltanto il coltello servirà a poggiarne un pezzetto sul pane; il tovagliolo deve immediatamente essere tolto dal tavolo e posto sulle gambe, chiuso; mai portare pasticcini o cibarie quando si è invitati a una cena: la padrona di casa ha già pensato a tutto. E quest’ultima dovrà evitare atteggiamenti ansiosi o eccessiva premura nei confronti degli ospiti, ma farli sentire prima di tutto a proprio agio.

Redazionale

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FITNESS

GIUGNO 2016

Allenamento ideomotorio Marco Giannuzzi

Quello che voglio proporvi oggi è un nuovo tassello, un punto di vista diverso, che potrebbe essere utile a chiunque abbia a che fare con il proprio corpo: allenamento ideomotorio.

H

o la necessità di fare una piccola premessa, non dobbiamo assolutamente confondere questa pratica, particolarmente importante, con quella che è la concentrazione. La concentrazione è quel momento in cui l'atleta, proprio un attimo prima di produrre la propria prestazione, inizia a isolarsi dall'ambiente esterno, per massimizzare nel modo ottimale tutte le risorse personali, affinché il gesto tecnico che realizzerà sia il migliore possibile. Si parla spesso, ormai già da molto tempo, della nostra possibilità di utilizzare il cervello in modo più efficace e più efficiente, non per questo alcuni importanti studiosi, ritengono che l'essere umano mediamente riesca a sfruttare le potenzialità cerebrali tra il 5 e l'8%. L'allenamento ideo-mo-

PH runweek.it

torio è un vero e proprio allenamento immaginario che l'atleta sfrutta ogni qualvolta non ha la possibilità di scendere direttamente sul campo per realizzare il proprio gesto. Già da molto tempo alcune importanti società professionistiche e atleti di altissimo livello investono una parte del loro tempo per allenarsi mentalmente.

Ma che cosa vuol dire allenarsi mentalmente? Vuol dire iniziare a immaginare tutto quello che succederà nel campo di gara dall'inizio alla fine, senza escludere nessun dettaglio. Tendenzialmente questa pratica si effettua a occhi chiusi e in un ambiente poco luminoso. L’atleta entra in una condizione immagi-

naria in cui il suo pensiero lo porta direttamente al gesto atletico che dovrà compiere e mentalmente cercherà di ottimizzarlo il più possibile, questo per fare in modo che il cervello vada a registrare e a memorizzare tutte quelle varianti che saranno indispensabili per un'esecuzione quanto più vicina alla perfezione. Quindi, non solo ci sarà una memorizzazione dei movimenti importanti, ma l'atleta stesso, a livello emotivo e psichico, è come se creasse una sorta di profezia, e una volta che si troverà il giorno di gara, direttamente sul campo, non dovrà fare altro che ripetere tutto quello che ha fatto durante le

sue sedute di allenamento sia mentale che fisico.

In che modo noi amatori dello sport possiamo sfruttare questo meccanismo così importante? Il primo passo che posso consigliare, qualsiasi sia la vostra attività fisica preferita, è quella di tenere bene a mente l'immagine del vostro campione di riferimento, quindi il primo passo è quello di investire un po' di tempo nel vedere e rivedere più volte il vostro campione effettuare la sua performance. Il passo successivo è quello di fermarsi due o tre volte alla settimana per 10 minuti in un ambiente con poca luminosità e immaginare che quel

gesto stesso, che prima faceva il nostro campione di riferimento, ora è seguito da voi. Immaginiamo noi stessi nello svolgere il nostro sport preferito o la nostra attività motoria preferita e cerchiamo di eliminare tutti quei difetti che molto spesso ci accorgiamo di fare. Il consiglio che vi do è di adottare questa pratica almeno per tre volte alla settimana per tre settimane di seguito. Viene da sé che l'allenamento ideo-motorio non può sostituire completamente l'allenamento sul campo, direttamente col proprio corpo. Ora non vi resta che provare per tre settimane questa combinazione micidiale fra allenamento mentale e allenamento pratico. In bocca lupo a tutti.

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SALUTE E BENESSERE

GIUGNO 2016

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L’arte di superare le difficoltà della vita

PH FREESTOCK

Dr.ssa Sara Eba Di Vaio

D

efinita anche come “l’arte del vivere bene”, la resilienza indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione. In ambito psicologico si usa questo termine per riferirsi alla capacità che le persone hanno di

fronteggiare eventi stressanti o traumatici arrivando a riorganizzare la propria vita in maniera positiva. La perdita di una persona cara o del lavoro, una malattia, un incidente, una separazione sono esperienze in grado di alterare l’equilibrio di una persona, portando con sé vissuti emotivi forti, sensazione di impotenza e sopraffazione. Chi è resiliente sperimenta le difficoltà ma non si lascia condizionare dalle avversità e si impegna per superare positi-

vamente il dolore. L’emozione collegata all’evento traumatico viene vissuta come uno stato temporaneo e superabile. Vari studi hanno evidenziato che le persone che meglio riescono a fronteggiare le contrarietà della vita mostrano contemporaneamente tre tratti di personalità: impegno – la persona è attiva, non è spaventata dalla fatica, è attenta e vigile, ma non ansiosa e sa valutare le difficoltà realisticamente. Sa porsi degli obiettivi per cui lottare e in cui credere; controllo – convinzione di poter dominare in qualche modo ciò che si fa o le iniziative che si prendono, non sentirsi in balia degli eventi; gusto per le sfide – ovvero la disposizione ad accettare i cambiamenti. La persona con questo tratto vede gli aspetti positivi delle trasformazioni e minimizza quelli negativi.

Le persone con un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza. L’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle. La resilienza va concepita come una funzione psichica che si modifica nel tempo in rapporto all’esperienza e ai vissuti e che presuppone comportamenti, pensieri e azioni che possono essere appresi in qualunque momento. Impegno, controllo e gusto per le sfide sono tratti di personalità di cui si può avere consapevolezza e perciò possono essere coltivati e incoraggiati.

Per migliorare il proprio livello di resilienza può essere d’aiuto focalizzare l’attenzione

sulle esperienze del passato cercando di individuare le risorse che rappresentano i punti di forza personali.

Fattori importanti per implementare il personale grado di resilienza possono essere: una visione positiva di sé ed una buona consapevolezza delle abilità possedute che dei punti di forza del proprio carattere; la capacità di porsi traguardi realistici e di pianificare passi graduali per il loro raggiungimento; adeguate capacità comunicative e di “problem solving”; una buona capacità di controllo degli impulsi e delle emozioni. Dr.ssa Sara Eba Di Vaio Psicologa – Psicoterapeuta Sessuologa Clinica

TARASSACO, molto più di un’erbaccia

PH FREESTOCK

Francesco D’Ambrosio

Considerata un po' ovunque un’erbaccia, è difficile valutarla per ciò che è: pianta altamente nutriente, ricca di una reputazione medicinale più che millenaria.

C

ercherò di modificare tale credenza popolare e farvi conoscere le grandi proprietà terapeutiche di questa pianta. I medici cinesi usavano prescrivere il Tarassaco sin da tempi antichissimi per trattare raffreddore, bronchite, polmonite, epatite, foruncoli, ulcere, lesioni interne. Impiegavano anche gli impiastri di

Tarassaco triturato per curare le malattie del seno. I medici indiani della tradizione ayurvedica lo usavano in modo analogo. I medici arabi del X° secolo furono i primi a riconoscerne le proprietà diuretiche. Nell’Europa del Medioevo si credeva nella dottrina dei segni, secondo la quale le caratteristiche fisiche delle piante ne rivelavano anche le proprietà terapeutiche. In base a questa concezione, ciò che era giallo era associato alla bile gialla del fegato e considerato rimedio epatico. Pertanto il Tarassaco conquistò in Europa la reputazione di rimedio contro l’itterizia e i calcoli biliari e nel trattamento della ritenzione idrica. Oggi la pianta è utilizzata nel trattamento della sindrome premestruale, nell’ipertensione arteriosa e nell’insufficienza cardiaca congestizia. Può inoltre aiutare a

prevenire i calcoli biliari. Diversi studi mettono in evidenza come l’azione diuretica del Tarassaco possa contribuire ad alleviare la sensazione di gonfiore che caratterizza la sindrome premestruale, maggiormente efficace se assunto qualche giorno prima della sintomatologia. Sempre per l'azione diuretica, è indicato come coadiuvante nelle cure dimagranti in quanto favorisce l’eliminazione di peso dovuto ai liquidi trattenuti. Ovviamente il solo uso dei diuretici, per il controllo del peso, per tempi lunghi è fortemente sconsigliato. Mi rivolgo a tutte le signore che prima dell’estate pensano che assumendo l’estratto fluido di Tarassaco butteranno via chili in eccesso urinando di più. Questo è vero per l'innegabile azione diuretica della pianta, ma quei chili così facilmente eliminati saranno i primi ad essere ripresi. Infatti il peso perso solo con l’azione dei diuretici viene quasi sempre ristabilito: il corpo, composto in grande misura di acqua, finisce con l’avvertire la mancanza di liquidi e compensa lo squilibrio riducendo l’emissione di urina. Inoltre l’uso dei diuretici per lungo tempo provoca l'esaurimento delle riserve di potassio, nutriente essenziale per il corpo. Questo non accade con il Tarassaco in quanto ne è ricco, è sufficiente consumare un po’ più di frutta e verdure fresche. Per calare di peso è più ade-

guata una dieta in cui proteine, grassi e carboidrati (tutti necessari per il buon funzionamento dell'organismo) siano proporzionalmente bilanciati e aiutare il metabolismo con integratori, senza mai dimenticare una costante attività fisica. Nei casi di ipertensione arteriosa o insufficienza cardiaca congestizia, l'utilizzo del Tarassaco deve sempre essere controllato, soprattutto in chi già sta facendo terapie farmacologiche mirate. Tra le altre proprietà c’è quella antimicotica, recenti studi hanno dimostrato che la pianta inibisce la crescita della candida,

fungo responsabile delle infezioni vaginali. Il Tarassaco è altamente nutriente: la dose per una tazza di infuso, contiene 7000 unità internazionali di vit. A, una volta e mezza la razione dietetica raccomandata, più di quanto se ne troverebbe in una carota. Contiene anche vit. C. Le vitamine A e C svolgono un’azione antiossidante, contribuendo a prevenire i danni cellulari che sono causa d’invecchiamento e in alcuni casi della cancerogenesi. Le foglie fresche di Tarassaco possono essere anche aggiunte alle insalate o utilizzate in minestre o stufati.


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FOCUS

GIUGNO 2016

Il futuro della guida è senza conducente? In Svizzera nasce il primo mezzo di trasporto

pubblico su gomma totalmente automatizzato

PH FREESTOCK

Effetti di uno tsunami nel Mediterraneo Quali potrebbero essere le conseguenze di uno tsunami sulle coste orientali del nostro Mare? Un ricercatore greco ha simulato questa eventualità Cristiana Orecchini

L’ PH dekra-solutions.com

Damiano Rossi

Svizzera, Sion, capoluogo del cantone vallese. Tra le strade geometriche del centro cittadino, sul cui sfondo si stagliano le alte montagne alpine, una piccola navetta elettrica si muove tra le vie.

B

revi tratte, andatura controllata e una decina di posti a sedere. Cosa c’è di strano? Nulla, a parte il fatto che nessun autista sia al volante. Il primo mezzo su gomma del tutto automatizzato è stato sviluppato nel centro di Sion dalla società Autopostale svizzera, azienda elvetica del traspor-

to pubblico. La navetta, che entrerà ufficialmente in funzione nel prossimo periodo estivo, si muove sfruttando un algoritmo ideato dal Politecnico federale di Losanna, dove è nata la startup Bestmile, gruppo di ricerca che ha messo a punto l’impalcatura informatica del piccolo bus. La navetta funziona attraverso una propria memoria interna che le permette di immagazzinare informazioni relative al percorso stradale, mentre esternamente verrà monitorata da una cabina di regia che darà indicazioni ed eventuali aggiornamenti al sistema, permettendo al mezzo di seguire gli orari prestabiliti con puntualità. La funzionalità della navetta, come spiegato dal coordinatore di MobilityLab, sezione di progettazione dell’azienda Autopostale svizzera, sarà ancora

di fatto limitata in termini di spazio e tempo: brevi tratte, tra i cinquecento e i mille metri, in ambienti difficilmente percorribili dai tradizionali mezzi di trasporto, come centri urbani e aree pedonali, utile per le persone anziane, in caso di mal tempo e per il trasporto di pesi eccessivi. Altra possibile applicazione riguarda siti archeologici o turistici difficilmente raggiungibili poiché localizzati in aree in cui è vietato o impossibile l’accesso a trasporti pubblici e privati, favorendo dunque l’afflusso turistico e la valorizzazione in termini di fruizione di risorse culturali. Addio al vecchio e caro conducente? Siamo alla fase sperimentale, per ora l’automatizzazione completa nel traffico urbano appare lontana e la rinuncia alla guida umana non ancora completamente realizzabile.

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area del Mediterraneo non è esente da eventi sismici o vulcanici di potenza tale da generare tsunami, anche se con minor frequenza rispetto al resto del mondo. Le stime degli esperti in materia riferiscono che nel Mare nostrum gli episodi particolarmente distruttivi avvengano una volta ogni cento anni. Quello più vicino ai nostri giorni accadde nel dicembre del 1908, con epicentro nello stretto di Messina: il terremoto di magnitudo 7.2 sviluppò un violento tsunami che distrusse Messina e Reggio Calabria, causando 80 mila vittime. Ma la catastrofe peggiore che la storia registri risale al 1650, epicentro vicino Creta e magnitudo 8.5. Le onde si innalzarono fino a 15 metri e il maremoto arrivò a Cipro e in Palestina, Sicilia, Calabria, Tunisia, Alessandria d’Egitto. Si contarono 45 mila vittime e danni enormi. Gli scienziati temono che tali catastrofi possano ripetersi ed è per questo che vengono effettuati studi finalizzati alla prevenzione. Un ricercatore presso l’Università di Bologna ha simulato le

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conseguenze di uno tsunami sulle coste greche e siciliane, maggiormente interessate dal pericolo. Il suo lavoro è stato pubblicato su Ocean Science, giornale interattivo dell’Unione Europea di Geoscienze. Il team ha realizzato un modello su computer, utilizzando informazioni sui fondali marini e altre caratteristiche delle aree in esame, in grado di rappresentare la formazione e la propagazione di tali maremoti. Le simulazioni hanno riguardato terremoti sottomarini di magnitudo 7, al largo delle coste di Creta e della Sicilia. In entrambi i casi un eventuale tsunami entrerebbe nella costa fino a 5 metri sul livello del mare; oltre 3 km quadrati di Creta verrebbero sommersi (con epicentro in Sicilia, si avrebbero maggiori danni a Creta e viceversa). Bisogna tener presente che questi esperimenti si restringono a una specifica zona che ha più probabilità di essere interessata dal fenomeno, ma in realtà tutto il bacino mediterraneo è a rischio, essendo attraversato dalla linea di confine che separa la placca tettonica africana da quella eurasiatica: ogni impatto fra le due, che peraltro sono a stretto contatto, genera terremoti di varia entità.

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Si vende bar ristorante in angolo con licenza definitiva in piena attività con capacità di 35 persone e permesso di terrazza fino a 12 tavoli. Aperto da 8 anni ottima clientela e interessantissimi ricavi e ottima posizione.

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Vi sentirete alquanto a disagio dal punto di vista sentimentale. Non mancheranno scenate di gelosia e discussioni futili. Cercate di controllarvi, sapendo di essere più vulnerabili. Il lavoro si potrebbe rivelare un pochino instabile, soprattutto se dovete concludere un affare.

Traspaso 50.000€ Affitto 1060€

Toro

Decisioni importanti, prendere o lasciare! Siete sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, stimolante e questa vostra caratteristica è da apprezzare. State attenti a non eccedere troppo nell’entusiasmo, almeno all’inizio, quando non avete ben chiari i vostri intenti.

Gemelli

Grazie al vostro umore variabile, qualcosa non andrà per il verso giusto e questo avrà qualche conseguenza per le vostre relazioni. Possibili fraintendimenti anche laddove non ce ne sarebbe bisogno. Anche se avrete molto da fare, dedicate più tempo a coloro che amate.

Cancro

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Si vende bar 90mq., angolare, luminosissimo con licenza in fase di ampliamento a ristorante. Insonorizzato, capienza interna 30 persone, esterna 6 tavoli ampliabile. In piena attività. Traspaso 30.000€ Affitto 550€

Disponibili e affettuosi con tutti. Cercate di conoscere più gente possibile nel vostro ambiente, per tenervi sempre una porta aperta sul mondo e in caso di necessità. Marte vi donerà molta energia e quindi andrete avanti imperterriti nelle vostre attività, senza badare troppo alla fatica.

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Leone

Il vostro mese, almeno per quanto riguarda amore e sentimenti. Vi sostengono e vi permettono degli azzardi che in altri momenti dell’anno non sarebbero possibili. La prudenza non è mai troppa negli affari, mentre nei sentimenti può valere esattamente il contrario.

Traspaso 15.000€ Affitto 600€

Vergine

Un cielo molto movimentato, che non lascerà un attimo di riposo. Molto positiva ogni idea che comprenda del divertimento. Se avete dei bambini, sarà bello coinvolgerli in qualcosa di nuovo. Una maggiore fiducia in voi stessi vi spingerà a chiarire delle situazioni con i colleghi.

Bilancia

Nonostante la vostra indole alquanto pacifica, vi potreste trovare al centro di situazioni che vanno risolte al più presto, altrimenti vi porterete dietro gli strascichi per lungo tempo. Un partner geloso, potrebbe andare su tutte le furie per qualsiasi vostro comportamento.

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Scorpione

La vostra vulnerabilità potrebbe celare un’insicurezza di fondo, che sarebbe bene affrontare nel modo più pacato possibile. Mancate di equilibrio interiore. Se lavorate con dei colleghi, correte ai ripari, se invece conducete un lavoro solitario, allora sarete più fortunati.

Sagittario

Il vostro umore sarà buono, anzi ottimo, tuttavia non tutte le persone che vi circondano potranno apprezzare il vostro spirito. E’ un periodo che passerà presto e quando ci ripenserete ci riderete sopra. Abbiate cura di quello che avete e proseguite sulla vostra strada.

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Capricorno

In amore sarete più trasgressivi del solito e questo porterà conseguenze buone, ma anche meno buone, soprattutto per chi tenterà di fare troppo il birichino. Cercate contatti, siate estroversi, sarà la strada giusta per trasmettere il vostro entusiasmo e soprattutto le vostra creatività.

Acquario

L’amore potrebbe essere il vostro punto forte in questo mese di giugno, perché ritroverete la passionale che vi contraddistingue. Periodo decisamente adatto per i cambiamenti, poiché in essi riuscite a ritrovare l’entusiasmo. Una grande energia che vi pervade.

Pesci

Situazione non delle più rosee e questo si rifletterà sul vostro umore e nelle relazioni. Poco disposti al dialogo e non renderete facile la vita a chi vi sta vicino. Anche sul fronte lavoro qualche difficoltà, soprattutto a livello relazionale. Tenete duro. La salute sarà il lato migliore in questo mese.

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