Anteprima N°258 ITINERARI e luoghi

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258 - Agosto-Settembre 2017- Poste Italiane SpA - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 - art. 1 comma 1 - DCB MI - prima immissione: 30/07/2017 - L 3,90 Bimestrale - Anno 26 - N°

bimestrale tascabile di turismo consapevole

■ Grecia I paesaggi di Milos

TRENTINO ■ L’Alpe Cimbra

■ FRANCIA I profumi di Grasse

Marche ■ Tra Loreto e Recanati

■ CROAZIA Rovigno perla sul mare

PUGLIA ■ Cutrofiano e le sue arti

■ AFRICA In tour tra Togo e Benin

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Editoriale C’è stato un momento in cui tutti abbiamo pensato, noi compresi, che internet e i social media potessero cambiare in meglio il modo di informare: rapidità, immediatezza, grande facilità di consultazione, visto che tutto può stare nel palmo della mano, all’interno di uno smartphone. Ora restiamo convinti che il cambiamento ci sia stato eccome, e sia stato epocale, ma che non necessariamente sia per il meglio. Lo certifica, con una sua confessione foto di Alessandro De Rossi pubblicata anche sul noto portale DagoSpia, la blogger Sara Melotti, viaggiatrice professionista, che ha candidamente confessato che lei, come praticamente la totalità dei suoi “colleghi”, si è comprata i contatti sui social media, e su Instagram in particolare, che sta diventando un potente strumento di promozione turistica. Tanto che molti enti e agenzie ormai investono soltanto su questo canale, credendo di raggiungere gente in carne e ossa. Ebbene, ora si scopre che la certificazione dei contatti, che tutti dicevano infallibile e assolutamente verificabile sul web, è in realtà un sordido mercato di click a pochi centesimi l’uno. Che inganna chi investe e anche chi segue, ovviamente, questi personaggi spuntati dal nulla e diventati i nuovi guru del turismo. Noi già lo sapevamo in realtà. Ed è per questo che abbiamo sempre perseguito l’unico modo possibile di fare reportage di viaggio: pensare sempre ai nostri lettori, andare veramente sul posto, percorrere passo a passo tutti gli itinerari. Come ha fatto per esempio la nostra Federica Botta (nella foto) quando è scesa nel Souterroscope de La Baume Oscure per raccontarvela nei suoi itinerari a Grasse, tra i profumi della Costa Azzurra. E la stessa cosa hanno fotto i nostri autori negli altri percorsi che vi proponiamo in questo numero: a Rovigno, in Croazia; a Milos, in Grecia; tra Togo e Benin, in Africa. E poi ancora nelle Marche, tra Recanati e Loreto, a Cutrofiano, in Puglia, e in Trentino, sull’Alpe Cimbra. In realtà noi questa regola ce la siamo data, e la rispettiamo, da 26 anni, da quando esce la nostra rivista. Nulla vi vieta di andare a cercare anche sui social media informazioni e immagini su questi luoghi: ma se volete emozioni vere, vissute realmente da chi ve le racconta, raccontate e fotografate senza filtri e finzioni, allora dovete venire da noi, sulle nostre pagine.

Buon viaggio!

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n° 258

agosto/settembre 2017 Rubriche agenda itinerariin Insieme in allegria

famiglia

itinerarinella Acque chiare

natura

7 13 17

notedi viaggio La musica ribelle

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itineraridel

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gusto

Vini di Franconia

In copertina: Le candide conformazioni di Sarakiniko, a Milos (foto di Paolo Simoncelli).

itinerariculturali Scienza a Genova

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124 Libri&guide 125 nel numero di ottobre/novembre 126 CHECKin

Articoli L’alpe delle fiabe

Trentino Alpe Cimbra

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Sommario agosto/settembre 2017 Anima e arte

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Croazia Rovigno

L’isola aliena

82

Grecia Milos

Puglia Cutrofiano

La popolana del mare

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Francia Costa Azzurra

Marche Loreto e Recanati

Cuor di ceramica

La città dei profumi

94

Spirito dell’Africa

Africa Togo e Benin

108


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Agenda ROTTERDAM – Le incisioni di Rembrandt fino al 14 gennaio 2018 Il prossimo autunno, il Museo Boi­ jmans Van Beuningen di Rotterdam esporrà al pubblico 60 stampe di Rembrandt provenienti dalla propria collezione di opere d’arte. Dopo il recente progetto di restauro e di conservazione, sarà presentata per la prima volta al pubblico una selezione di stampe del famoso pittore di argomento paesaggistico, con scene di genere, (auto)ritratti ed episodi religiosi. Virtuosismo e immaginazione: le incisioni di Rembrandt provenienti dalla collezione museale potranno essere ammirate dal 9 settembre 2017 fino al 14 gennaio 2018. Chiuso il lunedì, ingresso al museo 15 #. Info: . NORVEGIA – Oslo Jazz Festival dal 12 al 19 agosto Se vi trovate in Scandinavia ad agosto non potete perdere l’Oslo Jazz Festival, una tra le più importanti rassegne europee di questo genere musicale, anche quest’anno con un ricco programma. Il concerto di apertura, all’Opera, vedrà di scena il batterista francese Manu Katché (nella foto), che ha lavorato con Sting, Peter Gabriel e Jan Garbarek. Per citare solo una minima parte degli altri artisti segnaliamo Gregory Porter, Jamie Cullum, James Morrison & the Brazz Brothers, The Four Freshmen, Jacob Collier, ma l’elenco è largamente incompleto. Numerose le sedi interessate. I biglietti si trovano online su , mentre le info sull’evento sono su . DUBLINO – La magia di Vermeer fino al 17 settembre C’è tempo fino al 17 settembre per visitare la National Gallery di Dublino e vedere la mostra Vermeer and the Masters of Genre Painting: Inspiration and Rivalry, che ha già ottenuto

a cura di Riccardo Oldani

numeri record di visitatori al Louvre di Parigi. Sono esposte 60 opere di collezioni pubbliche e private, che illustrano il lavoro di Johannes Vermeer, rappresentato con 10 dipinti, un terzo della produzione che ci è giunta, e altri pittori che lo hanno influenzato e ispirato. Il biglietto per la mostra costa 15 #. È vivamente consigliata la prenotazione e l’acquisto online su . CAORLE (VE) – Il teatro di strada dal 30 agosto al 3 settembre Giunge alla sua ventiduesima edizione lo storico festival internazionale del teatro in strada “La Luna nel pozzo”, che torna negli incantevoli calli e campielli di Caorle (Venezia) da mercoledì 30 agosto a domenica 3 settembre. Sono ben 32 le compagnie attese dall’Italia ma anche da Giappone, Argentina, Spagna e Francia. La partecipazione agli eventi è libera. Info su . BRA (CN) – Alla scoperta del formaggio dal 15 al 18 settembre Si articola in ben 40 appuntamenti il programma di Cheese, manifestazione che si tiene a Bra, in provincia di Cuneo, tra il 15 e il 18 settembre e che reca come sottotitolo “Gli stati generali del latte crudo”. Si tratta di una kermesse per dare visibilità a caci e formaggi dei presidi Slow Food di tutta Italia. Ci sono anche vini naturali, birre Lambic a fermentazione spontanea, salumi liberi da nitriti e nitrati, pani con pasta madre. In programma laboratori sulla cultura vitivinicola e sul sigaro. Il Mercato italiano e internazionale è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20,30. Cucine di strada, food truck, piazza della birra e della pizza sono attivi dal venerdì alla domenica dalla 12 alle 24 e il lunedì dalle 12 alle 20,30. Info e prenotazioni su .

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Agenda MILANO – Le più belle foto di natura dal 6 ottobre al 10 dicembre Wildlife Photographer of the year è il concorso di fotografia naturalistica più prestigioso del mondo, organizzado dal Natural History Museum di Londra. Le foto premiate vengono poi portate in tour nel mondo e fanno tappa ogni anno anche a Milano, grazie all’associazione culturale Radiceunopercento. Quest’anno saranno esposte a partire dal 6 ottobre nelgi spazi della Fondazione Luciana Matalon, in Foro Buonaparte 67. L’associazione Radiceunopercento, inoltre, nella sua sede di via Borgogna 3 a Milano, organizza incontri a contorno dell’esempio, quest’anno anche con alcuni fotografi italiani tra i premiati, come Marco Urso, Valter Binotto e Marco Colombo, autore dello scatto riprodotto qui sopra. Info: . BARD (AO) – Capolavori al forte fino al 7 gennaio 2018 Sono 115 le opere esposte alla mostra I Capolavori dell’Accademia Nazionale di San Luca. Da Raffaello a Balla, evento espositivo che nasce dalla collaborazione tra l’Associazione Forte di Bard e l’Accademia Nazionale di San Luca, una delle più antiche e importanti istituzioni culturali italiane attive a livello nazionale e internazionale nel campo dell’arte. In occasione della mostra è concessa in prestito una selezione ampia e rappresentativa della preziosa collezione dell’Accademia, costituitasi a partire dal Seicento grazie a doni e lasciti. Molto suggestiva anche la cornice, il Forte di Bard, che offre la possibilità di numerose attività per le famiglie. Info: . VENEZIA – Giotto il maestro fino al 5 novembre La Scuola Grande della Misericordia di Venezia è la prestigiosa sede della grande mostra multimediale Magister Giotto, organizzata da Cose Belle d’Italia Media Entertainment in

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occasione dei 750 anni dalla nascita del grande maestro. È la prima di una trilogia, chiamata Magister, che riguarderà anche Canova e Raffaello, nelle estati 2018 e 2019. Il percorso espositivo dura 45 minuti e si svolge con la guida, per gli italiani, della voce dell’attore Luca Zingaretti: la narrazione è verbale, visiva e musicale. Orari: da domenica a venerdì 10,30/18,30, sabato 10,30/20,30. Biglietto intero 18 #. Info: . BARGA (LU) – Festival d’autunno 16 e 17 settembre La quinta edizione de La Piazza del Ciocco – Festival d’autunno si tiene al Ciocco Tenuta e Parco, a pochi chilometri da Barga (Lucca). È un appuntamento a ingresso gratuito per conoscere prodotti artigianali, tessili ed enogastronomici tipici del territorio, tra cui i presidi Slow Food pane di patate, Biroldo e prosciuto Bazzone, i salumi e formaggi pregiati, miele d’acacia e di castagno, l’olio extravergine e altri prodotti. Previste anche attività all’aria aperta, passeggiate nel verde e iniziative ludico-didattiche per i bimbi. Info: . ALBARETO (PR) – La fiera del fungo dall’8 al 10 settembre La Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto ritorna dall’8 al 10 settembre e giunge quest’anno alla ventiduesima edizione. Protagonista il porcino, Boletus edulis, da gustare in mille modi nel ristorante allestito al Palatenda. L’evento è però un happening che prevede anche musica, escursioni, attività dedicate ai bambini, corsi di cucina per grandi e piccoli organizzati al PalaFungo. La manifestazione è a ingresso libero Info:


Caminare lungo il Alpe Adria Trail – Millstätter Alpe

VACANZE DELIZIOSE IN CARINZIA In uno scenario naturale mozzafiato

Divertimento su due ruote lungo il lago Wörthersee

Godendo le prelibatezze della cucina Alpe-Adria vicino alla fortezza Hochosterwitz

La natura è stata generosa con la Carinzia, soleggiato meridione d’Austria. In mezzo alle Alpi il paesaggio è punteggiato da un gran numero di laghi balneabili d’acqua pura e trasparente, con montagne che vanno dai poderosi 3000 alle dolci cime dei Nockberge. Da qui lo sguardo spazia sopra una regione caratterizzata dalla varietà culturale dell’Alpe-Adria, dal clima mite e soleggiato sul versante sud delle Alpi austriache e da una popolazione lieta di accogliere gli ospiti con disponibilità, buon umore e una dose abbondante di gioia di vivere. La Carinzia è una regione ideale per andare alla ricerca del “sapore dell’infanzia”, per rivivere i ricordi più belli e per sperimentare esperienze del tutto nuove. Tra estate e autunno nelle piazze dei paesi, nelle trattorie e nelle fattorie, i ristoratori, i contadini, le associazioni e gli artigiani presentano i frutti del loro lavoro al mercato e alle feste del raccolto, fra selezionate specialità gastronomiche. Più di 100 feste in tutta la regione offrono impressioni autentiche della vita in Carinzia. Per dettagli e per ottenere il catalogo gratuito si prega di rivolgersi a: Urlaubsinformation Kärnten (Ente Turismo della Carinzia) Tel. +43(0)463/3000 E-Mail: info@kaernten.at

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5 grandi idee a Parigi e dintorni Sono tante e per tutti i gusti le idee e i suggerimenti per una vacanza a Parigi e nella sua regione. Ecco 5 idee su misura. 1 Uno dei piaceri di una flânerie a Parigi è girare per il mitico Mercato delle Pulci di St.-Ouen ( ) a cercare un souvenir speciale fra gli oltre 2.000 commercianti e artigiani d’arte che si ritrovano qui ogni settimana, dal venerdì al lunedì mattina. 2

Una giornata a Disneyland® Paris ( ) fa vivere tutta la magia del mondo Disney, che affascina (eccome!) anche i grandi. Senza rinunciare a uno shopping-tour d’eccellenza, e a prezzi easy, a La Vallée Village ( ).

3 Per gli appassionati di architettura contemporanea è una vera esperienza visitare Villa Savoye, capolavoro di Le Corbusier a Poissy, appena fuori Parigi (

).

4 L’ultimo weekend di agosto, il meglio della scena pop&rock si esibisce al festival Rock en

Seine, al Domaine nazionale di Saint-Cloud, alle porte della capitale. In cartellone: PJ Harvey, The XX, The Shins, Timber Timbre, Flume, Franz Ferdinand, Cypress Hill, The Kills e ancora At The DriveIn e Jain ( ).

5 E per finire, un po’ di relax: andare a godersi un cocktail sul rooftop del Flow, allestito in una struttura galleggiante sulla Senna, godendosi una vista a 360 gradi sul fiume, il Grand Palais, la Tour Eiffel, il ponte Alexandre III ( ).

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© J.-C. Ballot-CMN, Paris/Le Corbusier-ADAGP 2015

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itinerariin famiglia

di Mariella Faraoni - foto TI Alpenwelt Karwendel

INSIEME in allegria Anche a fine estate nell’Alpenwelt Karwendel e dintorni non mancano spunti per divertirsi in famiglia sulle rive dei laghi o sulle montagne, con panorami a 360 gradi

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na scampagnata in bicicletta, un po’ di cultura nella natura, qualche allegra camminata, i parchi-avventura e le discese in fun-bob, le gite in carrozza e il minigolf. Sono solo alcune delle attrazioni per la famiglia dell’Alpenwelt Karwendel, regione alpina della Baviera. Due tra i percorsi preferiti dai bambini si trovano a Mittenwald: sono il Barfusswanderweg e il Leutascher Geisterklamm. Il primo è da fare a piedi nudi e propone giochi d’abilità in varie stazioni: chi riesce a cammina-

re su un tronco come su un’asse d’equilibrio o ad annodare una fune usando i piedi al posto delle mani? Nel secondo, invece, si percorre una stretta gola sulle passerelle fissate alla roccia: non pensate alle avventure di Indiana Jones, qui si va alla ricerca di spiriti e folletti! Altri sentieri possono essere raggiunti anche con la seggiovia Kranzberg-Sessellift e con la funivia Karwendelbahn. Emozionanti i parchi con percorsi acrobatici come il Naturseilpark Isarhorn, con sezione riservata ai più picco-

li, e il Kletterwald della vicina Garmisch-Partenkirchen. Se il tempo fa le bizze, poi, si può cogliere al volo l’occasione per visitare il moderno Museo della liuteria di Mittenwald, e con un breve tragitto anche il museo-fattoria di Glentleiten, il parco delle fiabe Märchenpark Schongau, i castelli di Ludwig II a Linderhof e Füssen, l’Alpenzoo di Innsbruck o le piscine coperte dei vari centri della zona.

Info L’Alpenwelt Karwendel comprende le località di Mittenwald, Krün e Wallgau, fra Innsbruck e Garmisch Partenkirchen, a circa 100 km dal Brennero. Per informazioni: Tourist-Info Alpenwelt Karwendel, Dammkarstraße 3, D-82481 Mittenwald, .

Family FRIENDLY

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n una regione a misura di famiglia non possono mancare le sistemazioni e gli itinerari a misura di bambini e ragazzi. Sia che si preferisca una tradizionale gasthaus o l’hotel, l’appartamento o la fattoria, la ricerca è semplice e diretta: il sito è disponibile anche in inglese. Con la guest-card AlpenweltCard, inoltre, si può approfittare di sconti speciali o gratuità su molti biglietti d’ingresso e sulle corse di seggiovie, funivie e mezzi pubblici regionali.

ALPI multimediali

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n’emozione per grandi e piccini: la funivia Karwendelbahn Mittenwald conduce in pochi minuti al centro informazioni Bergwelt Karwendel, a quota 2.244. Al suo interno coinvolgenti installazioni multimediali presentano il mondo alpino e le difficoltà della vita animale e vegetale alle alte quote, le specie protette e la condivisione della montagna con l’uomo. Letteralmente mozzafiato è la panoramica sulla vallata sottostante ( ).

Tante FESTE

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ra le feste più tradizionali del periodo la Kräuterweihe (Krün, 15/08) è una benedizione di mazzi di fiori, erbe officinali e spighe di cereali; le Bauernwochen (Mittenwald, Krün e Wallgau, da settembre) sono feste per il ritorno di capre, pecore e mucche dagli alpeggi (come la Goasabtrieb di Mittenwald, 2/09); le feste dell’Erntedank sono un ringraziamento per il raccolto con i tipici mercati contadini ( ).

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VACANZE IN PROVINCIA GRANDA

Divertirsi sull’acqua nelle Valli del Cuneese Rafting, canoa e gli innovativi ducky e river trekking sono solo alcune delle divertenti attività praticabili sui corsi d’acqua che attraversano le nove valli del Cuneese e, in particolare sullo Stura di Demonte, il più lungo affluente del Tanaro, in un ambiente incontaminato ed eccezionalmente bello. E a chi non bastasse, c’è anche l’opportunità di scoprire l’Ubaye, mitico torrente che scende sul versante francese delle Alpi Cozie

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l Cuneese gode di nove vallate principali che si aprono a raggiera intorno alle città di Cuneo, Saluzzo e Mondovì. Uno scenario alpino invidiabile, caratterizzato da panorami suggestivi e dalla possibilità di praticare attività outdoor entusiasmanti per scaricare lo stress e divertirsi in pieno contatto con la natura. Particolarmente vocata agli sport d’acqua è la Valle Stura di Demonte, lungo la quale scorre l’omonimo fiume, lungo 115 km, interamente compreso nella provincia di Cuneo e principale affluente del Tanaro. Lo Stura di Demonte, con la sua portata media di 36 m3/secondo, trasporta gommoni e canoe tra spruzzi, giochi d’azione e divertimenti, in un’esperienza da vivere anche in caso di pioggia, quando la nebbiolina creata dal contrasto di temperature rende ancora più suggestivo lo scenario. Sport estremo o attività divertente alla portata di grandi e piccoli? Entrambe le cose, in Val Stura! Rafting sullo Stura di Demonte Per una giornata di puro divertimento, è possibile cavalcare le onde dello Stura di Demonte in gommone con attività di rafting da 6 a 8 persone, con l’accompagnamento di guide esperte e qualificati professionisti proposti dal Centro Canoa & Rafting di Stiera. La discesa parte dal Centro, a Gaiola, e arriva al lago di Roccasparvera, percorrendo il fiume per 2/3 ore lungo 8 km di rapide sicure e divertenti, di livello II e III su una scala di V, adatte a tutti, anche a famiglie e bambini dai 6 anni in su. A tutti i partecipanti viene distribuito il materiale necessario per la discesa (quindi anche

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caschi e giubbotti salvagente) e l’equipaggiamento adatto (muta, calzari, giacca d’acqua): non rimane che portare con sé il costume, una maglia termica e un asciugamano, per la doccia dopo la discesa o per il bagno in piscina, sempre incluso. In alternativa è anche possibile noleggiare il ducky (canoa gonfiabile singola o a due posti), stabile come un gommone, sicuro e maneggevole come una vera canoa. È adatta sia ai principianti che agli esperti, a chi ha già provato il rafting e non si accontenta più di stare seduto su un gommone, ma vuole provare un’emozione diversa: la differenza in


questo caso è che sono gli stessi occupanti a guidare la canoa, sempre sotto il controllo di una guida esperta, aggiungendo un pizzico di adrenalina in più. Per gli interessati ad approfondire la tecnica sportiva, il Centro Stiera di Gaiola, propone anche corsi di base e avanzati di canoa e kayak. Per tutte le attività fluviali il ritrovo a Stiera è, nei giorni feriali, alle 10 per la discesa del mattino e alle 14 per quella del pomeriggio. Durante i fine settimana, gli orari sono distribuiti su tre fasce orarie: 9,30/12,30/15,30. Il Centro Stiera di Gaiola mette a disposizione il suo Stiera-Bus a 20 posti per gli spostamenti in partenza e i recuperi a fine discesa. Le attività sono praticabili da aprile fino a ottobre. Al Centro è anche possibile trascorrere la giornata presso la piscina riscaldata con sauna e vasca idromassaggio, noleggiare mountain bike elettriche, fare una divertente escursione a cavallo, pranzare, soggiornare in confortevoli chalet di legno disposti tutti intorno alla piscina. Il villaggio turistico di Stiera è in Valle Stura di Demonte a 700 metri di altitudine, sulla strada per la Francia che, attraverso il Colle della Maddalena, conduce alla Valle dell’Ubaye. Info e prenotazioni: tel. 338.1011194, . River trekking La Valle Stura di Demonte propone anche un’attività unica nel suo genere, del tutto innovativa: il river trekking. Si tratta di un’avventura mozzafiato che consiste in un trekking di 3 km in discesa lungo il Rio di Valloriate,

spettacolare torrente di montagna incassato in un profondo canyon, fra pozze d’acqua, grotte carsiche, antiche tracce di sentiero: un luogo assolutamente incontaminato. Se siete in cerca dell’avventura, quella reale, in luoghi ignoti e irraggiungibili ai più, questa è sicuramente l’attività che state cercando. Non sono previste fasi di arrampicata, tuffi o nuoto ed è perciò adatta a tutti gli escursionisti con spirito di avventura! Durante tutta l’escursione il gruppo viene guidato e accompagnato da almeno una guida escursionistica professionista, che fornisce un prezioso aiuto nei passaggi più “tecnici” e, soprattutto, illustra le molteplici peculiarità naturalistiche, storiche e culturali del territorio. A tutti i partecipanti viene fornita una muta in neoprene, per bagnarsi senza problemi nelle fresche acque del torrente, un casco rigido specifico e un paio di calze in neoprene da indossare con scarponi o scarponcini personali da portare in acqua. I momenti più emozionanti vengono immortalati con una fotocamera subacquea, per portare a casa un ricordo indelebile! Il ritrovo per l’escursione avviene presso il Centro Canoa & Rafting di Stiera a Gaiola, che fornisce anche il trasporto verso la partenza del trekking. L’attività è stata ideata e testata da Stefano Melchio, guida escursionistica AIGAE della Regione Piemonte, residente in Valle Stura e con l’esperienza di migliaia di escursioni guidate in trekking e mountain bike. Informazioni e moltissime fotografie sono presenti sul sito .

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L’oro blu della valle dell’Ubaye Varcando il confine con la Francia, si passa dalla Valle Stura di Demonte alla Valle dell’Ubaye, nel Dipartimento dell’Alta Provenza, dove l’acqua è considerata vero “oro blu”. Dal lago di Serre-Ponçon ai laghi d’Esparron del Verdon, di Quinson, di Sainte-Croix del Verdon e di Castillon, più di 6.000 ettari di riserve d’acqua permettono la pratica di attività sportive in una valle in cui l’equilibrio tra le acque cristalline e il cielo immacolato sotto cui scorrono è perfetto. È qui che, tra le foreste verdeggianti, si odono le guide intente a organizzare le escursioni. Il fiume Ubaye, mitico e selvaggio, emblema delle Alpi francesi, ha dato il nome alla valle. La sua sorgente si trova a 2.655 metri di altitudine, vicino al Monviso, sul confine con l’Italia, e corre lungo 80 km prima di gettarsi nel lago di Serre-Ponçon, le cui acque scorrono fino alla Durance. L’Ubaye è un fiume dal regime pluviale, la cui portata dipende quindi dalla quantità di neve che si scioglie, o dal livello di precipitazioni, raggiungendo gli 80m3/secondo, per poi diminuire progressivamente fino ai 13 m3/secondo a fine estate. Na-

turale e autentico, l’Ubaye non incontra, lungo il suo percorso, alcuno sbarramento che ne limiti la portata: per questo è stato, e rimane, un fiume mitico ed indomabile. Considerato come uno dei più belli d’Europa, offre una decina di tratti percorribili, che passano dalla classe II, la più accessibile, alla classe VI, la più difficile, che si protrae per più di 50 km tra il Riou Sec, nella località di Saint-Paul sur l’Ubaye, fino a Roche Rousse, presso il lago di Serre-Ponçon.

Impegno per la sostenbilità L’area cuneese, insieme al confinante dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza, è impegnata nel progetto di cooperazione transfrontaliera Italia/Francia Alcotra NTC (Nuovo Territorio Condiviso) dedicato alla promozione delle attività outdoor e del turismo sostenibile. ALCOTRA

UNION EUROPÉENNE UNIONE EUROPEA

NTC - Nuovo Territorio Condiviso Fonds européen de développement régional Fondo europeo di sviluppo regionale

Info e approfondimenti A.T.L. Azienda Turistica Locale del CUNEESE Via Pascal n. 7 - 12100 CUNEO Tel. +39.0171.690217 - Fax +39.0171.631528

Facebook e Social: ATL Cuneese

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ITINERARInella natura

testo di Arianna Dalzero, foto RSPB

ACQUE chiare Parte dell’iconografia della campagna inglese, i chalk stream, “fiumi del gesso”, costituiscono un ecosistema unico e ricco, in pericolo per l’eccessivo prelievo d’acqua e per gli scarichi agricoli

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cque cristalline e, intorno, una vegetazione lussureggiante, in primavera punteggiata di ranuncoli. L’immagine, tipica della campagna inglese è quella dei chalk streams, letteralmente fiumi del gesso, che attraversano terreni gessosi, ampi, bassi e, come dicono gli inglesi, chiari come il gin. Pur ricchi di sali minerali, trasportano pochissimo materiale sospeso (il gesso è solubile) e traggono l’acqua dalle falde sotterranee. La maggior parte si trova nel sud-est dell’Inghilterra: Dorset, Hampshire, Wiltshire, Kent, Norfolk, sud Cambridgeshire e Hertfordshire. I chalk streams sono ecosistemi unici, preziosi per gli invertebrati, tra cui alcuni rari come il Pisidium tenuilineatum, un

mollusco bivalve, e molte specie di libellule e damigelle. L’abbondanza di insetti fornisce cibo a pesci come la trota, il salmone atlantico, la lampreda di ruscello, lo scazzone. I birdwatcher vi possono cercare il martin pescatore, la ballerina gialla, la pettegola e il beccaccino. Altre specie chiave di questi torrenti sono la lontra, l’arvicola, il toporagno d’acqua, il gambero di fiume. Fra le piante, il ranuncolo fluitante, pianta acquatica dai fiori bianchi tipica delle acque rapide. Ecosistemi preziosi ma a ri-

EAST Anglia

Chilterns HILLS

ra i programmi di sensibilizzazione più interessanti ci sono quelli nel Norfolk, East Anglia, nel sud-est dell’Inghilterra. Il Wwf, insieme con Coca Cola e Norfolk River Trust, fornisce supporto agli agricoltori locali perché mettano in atto misure per ridurre l’inquinamento, come colture senza aratura, l’uso ridotto di pesticidi o fertilizzanti o la costruzione di fasce di protezione per ridurre l’impatto sui fiumi. L’obiettivo è coinvolgere 2.000 agricoltori entro il 2018.

lcuni chalk stream (Lea, Itchen, Colne e Thame) scorrono tra le Chilterns, colline di terreno gessoso che formano una lunga scarpata lungo il sud-est dell’Inghilterra, tra Bedfordshire, Buckinghamshire, Hertfordshire e Oxfordshire. Tra i luoghi più iconografici della campagna inglese, con molte possibilità per passeggiate, sport all’aria aperta e antiche città-mercato, le Chilterns sono state dichiarate “area di straordinaria bellezza naturale”, .

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schio. Nel popoloso sud dell’Inghilterra, le minacce principali vengono dagli scarichi delle aziende agricole, che causano la crescita esagerata di alghe, e dalle società di gestione dell’acqua, che prelevano troppa acqua potabile. Negli ultimi anni associazioni come Wwf, Natural England, Rivers Trust e Wildlife Trust lavorano per sensibilizzare governo e pubblico sull’importanza di questa biodiversità. Ne sono scaturiti diversi progetti di tutela ambientale e vincoli di tutela su alcuni territori.

Info Sui siti del Wwf, , e del Wildlife Trust, , si possono trovare informazioni sui chalk streams e i progetti a loro dedicati.

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LUTRA lutra

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na delle specie più sensibili all’inquinamento e in generale all’impatto umano sui fiumi, non solo dell’Inghilterra, è la lontra europea. Predatrice che si nutre per massima parte di pesce, è entrata in molti luoghi in competizione coi pescatori, oltre ad essere stata cacciata per la pelliccia, ed è ora classificata come “quasi minacciata”. Per questo bellissimo animale solitario e in prevalenza notturno, oltre all’acqua, è essenziale una folta vegetazione ripariale.

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Pistoia incanto da scoprire Spunti per la visita della Capitale Italiana della Cultura 2017

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Pistoia incanto da scoprire

istoia, Capitale Italiana della Cultura 2017, è una piccola gemma che Lonely Planet cita tra le 10 mete top del 2017. Ha molto da offrire al visitatore: capolavori d’arte e architettura nel centro storico, paesaggi incantevoli, vivai, riserve naturali e borghi caratteristici appena fuori dalle sua mura. Ecco qualche spunto per guidarvi alla scoperta dei suoi tesori.

I monumenti Chiese, palazzi, piazze, giardini: il patrimonio monumentale della città è ricco di suggestioni, a partire dal Battistero di San Giovanni in Corte, in stile gotico, costruito su una preesistente chiesa paleocristiana del XIV secolo, e dalla Cattedrale di San Zeno, di cui si hanno notizie dal 923, con il prezioso altare in argento e le vestigia del culto di San Jacopo. Da non perdere la Basilica della Madonna dell’Umiltà, costruita a partire dal 1495 con l’intervento di Giorgio Vasari che ne disegnò la cupola, e l’Ospedale del Ceppo, del 1287, con un loggiato esterno, costruito nel 1514, adorno di medaglioni e un magnifico fregio opera dei Della Robbia. Piazza della Sala, antico centro cittadino sotto i Longobardi, divenne poi, fino a oggi, il centro commerciale di Pistoia, mentre la Chiesa di Sant’Andrea, costruita nell’VIII secolo e modificata nel XIII secolo, offre un pulpito in marmo e due cro-

cifissi lignei opera di Giovanni Pisano (12981301). Da vedere anche la Fortezza di Santa Barbara, riedificata da Cosimo I de’ Medici nel XVI secolo e i vivai dei dintorni, simbolo di un’attività per cui Pistoia si distingue in Italia. L’arte Gli eventi e le iniziative di Pistoia Capitale Italiana della Cultura hanno lo scopo di dare massimo risalto al suo ricchissimo patrimonio artistico. La Collezione Gori della Fattoria di Celle è uno dei massimi esempi mondiali di arte ambientale, ospita opere, tra gli altri, di Burri, Buren, Folon, Kiefer, Morris, Parmiggiani, Lewitt. Palazzo Fabroni, centro di arti visive contemporanee, è sede di mostre (vedi il riquadro), così come Palazzo Buontalenti, che ospita una rassegna sul missionario Ippolito Desideri (7 ottobre/10 dicembre), che rivelò il Buddismo al mondo occidenta-


le. Il Museo Civico ospiterà dal 28 ottobre al 7 gennaio 2018 l’esposizione Presentazione di Gesù del pittore fiorentino Anton Domenico Gabbiani. Di grande richiamo è l’esposizione nella Chiesa di San Leone del capolavoro di Luca Della Robbia La visitazione, splendido gruppo scultoreo in terracotta invetriata. Una città per tutti Pistoia è stata riconosciuta dall’Unicef come città amica delle bambine e dei bambini. Per i più piccoli l’Associazione Teatrale Pistoiese ha dedicato la quinta edizione del suo progetto Infanzia e città: il futuro che passa a Pinocchio e i suoi amici, previsto tra settembre e ottobre. Ottima l’accesibilità per chiunque, anche persone con disabilità, famiglie con bambini piccoli o anziani. Un percorso per carrozzine nel centro storico, un Museo Tattile per conoscere i monumenti della città attraverso il tatto, un percorso sotterraneo accessibile a persone con mobilità ridotta o ipovedenti sono solo alcuni esempi. Non è un caso che Pistoia sia stata insignita dalla Commissione Europea del premio Eden 2013 come destinazione d’eccellenza per il turismo accessibile.

info IAT Pistoia: Piazza Duomo, Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia tel. 0573.21622,

Si intitola Marino Marini. Passioni visive e apre dal 16 settembre al 7 gennaio 2018 a Palazzo Fabroni, in via Sant’Andrea 18 a Pistoia, la mostra che raccoglie un centinaio di capolavori, non solo di Marino Marini, per ricostruire il genio e l’importanza del grande scultore toscano del Novecento. Il percorso racconta le invenzioni plastiche di Marini, poste in relazione diretta con i grandi modelli della scultura del Novecento cui egli ebbe accesso. Ma il confronto si estende anche ad alcuni esempi scelti di scultura dei secoli passati – dall’antichità egizia a quella greco-arcaica ed etrusca, dalla scultura medievale a quella del Rinascimento e dell’Ottocento – consapevolmente recuperati dal grande artista e dai maggiori scultori della sua generazione. Info: .

Pistoia incanto da scoprire

Una mostra da non perdere


Festa Alpeggio

VALMALENCO CHIAREGGIO Sabato 16 Domenica 17 Settembre 2017 Provincia di Sondrio

Ogni settembre a Chiareggio in Valmalenco, quando la leggera fragranza dei fiori alpestri lascia spazio ai profumi più intensi e speziati dell’autunno, i malgari e pastori danno inizio al rientro dall’alpeggio del bestiame. La via principale di Chiareggio e di tutta la Valmalenco si anima di gente in attesa delle “regine” dell’alpe che corrono spinte dalle grida dei pastori verso i recinti, ultima tappa della loro lunga marcia iniziata in vetta ad ore antelucane. La transumanza diventa un’occasione di festa sia per gli abitanti del luogo che per i turisti ospiti in valle, invitati a partecipare a una serie di iniziative che fanno parte di questa manifestazione giunta al suo diciottesimo anno.


Notedi viaggio

di Claudio Agostoni

La musica RIBELLE

Nel 2016 il mitico brano di Eugenio Finardi ha compiuto 40 anni. Il rocker milanese ne ha fatto un’opera in scena a Milano, Firenze, Reggio, Roma

«È

la musica, la musica ribelle / che ti vibra nelle ossa / che ti entra nella pelle / che ti dice di uscire / che ti urla di cambiare / di mollare le menate / e di metterti a lottare...». È il testo di una celeberrima canzone di Eugenio Finardi, uscita nel 1976 con il suo secondo Lp, Sugo. Le composizioni raccolte in quell’album non erano normali canzoni. Come ha dichiarato lo stesso Finardi erano «testimonianze di un sognatore capace di parlare del politico e poi di un figlio». Erano anche un modo nuovo di far musica in Italia. Sia dal punto di vista dei

suoni (rock italiano con violini e mandolini elettrici) che dei testi: volutamente quotidiani sia che fossero impegnati che di intensa (ma ugualmente coraggiosa) introspezione. A 41 anni dalla sua uscita discografica il brano simbolo di Sugo è diventato l’anima di un’opera rock: Musica Ribelle: la forza dell’amore. Le musiche ovviamente sono di Eugenio Finardi, mentre la regia è di Emanuele Gamba (drammaturgia di Francesco Niccolini su soggetto di Pietro Contorno). Il lavoro racconta una storia di ragazzi e ragazze, di uomini e donne, di politica, di poesia,

amore, vita, musica... Ne è uscita un’opera che per i suoi contenuti e per la sua forza evocativa permette, in particolare in questo momento storico, di parlare un linguaggio di verità e di autenticità, sia alle nuove generazioni che al pubblico tradizionalmente legato al teatro di prosa. Il debutto è previsto al Teatro Nuovo di Milano il 24 settembre. Il lavoro resterà in scena nel capoluogo lombardo sino all’8 ottobre, per poi spostarsi a Firenze, Reggio Emilia, Roma e altre città italiane.

Info I biglietti per i concerti di Milano al Teatro Nuovo, dal 24 settembre all’8 ottobre, hanno un costo a partire da 29,50 #. Inizio ore 20,45. Spettacoli . pomeridiani alle 15,30: sab 30 set, dom 1 e 8 ott;

A tutta TARANTA

RICORDI stonati

Suoni AFRICANI

utrofiano, borgo nell’entroterra leccese, è la Betlemme della taranta salentina. Qui da 7 anni si celebra uno dei migliori festival di musica popolare made in Italy, quest’anno dal 10 al 16 settembre. Il merito va a Li Ucci (Uccio Bandello, Uccio Aloisi e Narduccio Vergaro): gruppo custode degli stornelli, canti d’amore e di lavoro. Improvvisazioni con il tamburello, ma anche mostre fotografiche, proiezioni, workshop, incontri, mostre d’arte e di pittura: .

onfesso che ho stonato (ed. Skira, 13 #) è il libro con cui il giornalista Gianni Mura racconta il suo rapporto con la musica. La passione per gli chansonnier francesi e per Sergio Endrigo. Il rispetto per due geni come Enzo Jannacci e Beppe Viola. L’amore per la fisarmonica. La rivelazione che Enzo Bearzot, ct del Mundial 1982, come gli confidò, era un ultras del jazz: «Se ascolto Bix Beiderbecke in I’m Coming, Virginia vedo una perfetta squadra di calcio».

ono passati otto anni dall’ultimo album pubblicato da Oumou Sangarè, una tra le voci più importanti della scena africana. Oggi l’artista maliana torna con un lavoro innovativo, Mogoya (No Format, ). La potenza della voce e dei messaggi è invariata, ma cambia il contesto sonoro. Strumenti tradizionali come il kamele n’goni (arpa), karignan (metal scraper) e il calabash (percussione) si mescolano con chitarre elettriche, basso, tastiere e synth.

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Itineraridel gusto

di Mariella Faraoni

Vini di FRANCONIA Famosa per la grande varietà e qualità delle birre e per l’ottima cucina, la Franconia riserva anche piacevoli sorprese enologiche: bianco e rosso, infatti, non sono soltanto i colori della sua bandiera

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l clima, la spiccata caratterizzazione minerale del terreno e la tradizione hanno fatto della Franconia, in Germania, una regione di vini di qualità, in netta prevalenza bianchi, fra cui predominano Riesling, Silvaner, Müller-Thurgau e Bacchus. Fra i vitigni a bacca rossa, invece, i più diffusi sono il Pinot nero (Spätburgunder) e il Domina. Due curiosità: la prima legge tedesca sulla vinificazione fu emanata nell’VIII secolo da Carlo Magno. Al 1726, invece, risale la caratteristica bottiglia

“ambasciatrice”dei vini di Franconia, assurta ormai a sigillo di qualità: la Bocksbeutel dal corpo panciuto e schiacciato e dal collo corto, da 250, 500 e 750 ml, generalmente di vetro chiaro per i bianchi e verde per i rossi. Un ottimo ausilio organizzativo per i tour all’insegna del gusto è Franken Wein.Schöner.Land, che presenta le eccellenze enogastronomiche della regione con un’ampia e accuratissima selezione di cantine, enoteche e ristoranti, eventi enoculturali e feste del vino di alta qualità.

Vi sono, inoltre, gli indirizzi a cui rivolgersi per le degustazioni, anche in suggestivi punti panoramici fra i vigneti, da raggiungere con escursioni guidate da enologi abilitati, e l’elenco delle tenute vitivinicole che offrono possibilità di pernottamento con certificazione di qualità.

Info La Franconia è una delle regioni che costituiscono la Baviera. Per informazioni: FrankenTourismus, Wilhelminenstraße 6, D-90461 Nürnberg, (anche in italiano/inglese).

CITTÀ che vai...

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e città della Franconia hanno stili, caratteri e tradizioni diversi, l’ideale per combinare storia, cultura e cucina in tour per tutti i gusti, età e stagioni. Fra gli itinerari a tema proposti dalle 14 Città della Franconia ve ne sono due dedicati alla buona tavola in tutta la sua varietà: Genuss im Glas, il piacere in un bicchiere, e Knüsprig & Würzig, omaggio alle specialità tradizionali della miglior cucina di Franconia, .

CANTINE aperte

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e Heckenwirtschaften franconi sono nate grazie a Carlo Magno, che per decreto consentì ai vignaioli di allestire mescite in casa, per pochi giorni l’anno, a scopo di vendita. Ancor oggi molte cantine, a turno, aprono le loro corti facendone ritrovi da veri intenditori, dove (de)gustare ottimi vini e piatti casalinghi. Sono di solito segnalate da una ghirlanda di rami freschi in bella vista sul portone (calendario su ).

Due GIOIELLI

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ue paesini tanto belli da sembrare usciti da un quadro: a Castell le antiche case risalgono la china delle colline che abbracciano i vigneti; Iphofen, a una decina di km, incanta con le mura medievali perfettamente conservate, case a graticcio ed edifici barocchi. Molte le cantine di produttori, come la Fürstliche Castell’sches Domänenamt ( ), così come gli eventi enoculturali. Visite organizzate da Tourist-Info Iphofen, .

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foto: Alessandro De Rossi

CONSIGLI DI VIAGGIO

Corsica

vivila adesso!

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atura, sole, Mediterraneo, oltre 1.000 chilometri di coste. E poi ancora montagne, aree protette, centinaia di sentieri. Sono solo alcuni degli ingredienti della Corsica, una meta a portata di mano e ideale, non solo per l’estate. Quest’anno l’Agenzia per il Turismo della Corsica, Atout France e Corsica Ferries hanno deciso di unire le loro forze per creare un nuovo strumento a beneficio del visitatore: il blog , curato da 7 blogger in giro per l’isola e ricco di notizie utili per la visita. Uno strumento in più che si aggiunge al sito ufficiale . Del resto, i motivi per andare sull’isola, oltre a quelli già elencati, sono tantissimi. Eccone alcuni. ➧ La Casa-Museo di Napoleone ad Ajaccio con oggetti, dipinti, ricordi:

➧ La cittadella di Calvi, dove si troverebbe la presunta casa natale di Cristoforo Colombo:

➧ La vista di Porto e dei Calanchi di Piana, Patrimonio Unesco: ➧ Il Désert des Agriates, 35 km di sabbia e macchia fra Saint-Florent e Ile Rousse:

➧ San Giovanni Battista a Bastia, la chiesa più grande dell’isola, con il quartiere storico che la circonda:

➧ Bonifacio, cittadella arroccata su una scogliera di calcare bianco, di fronte alla Sardegna e un’escursione alle meravigliose isole Lavezzi:

➧ Corte, capitale storica della Corsica di Pasquale Paoli, con il Museo della Corsica:

➧ Un trekking nel Parco Naturale alle Guglie di Bavella, in un paesaggio spettacolare:

➧ Le navi Corsica Ferries, che da quest’anno si arricchiscono della nuova ammiraglia della flotta, la M/N Pascal Lota:

➧ Vivere Porto Vecchio, tra spiagge spettacolari e un’intensa vita notturna:

Ci fermiamo qui, ma le idee potrebbero essere molte, molte di più! Venite a scoprirle su e


ITINERARIculturali

di Riccardo Oldani

Scienza a GENOVA Giunto nel 2017 al quindicesimo anno, il Festival della Scienza di Genova si ripete dal 26 ottobre al 5 novembre: 11 giorni in cui la città diventa un laboratorio, ricco di cose da fare per grandi e piccini

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l tema di quest’anno è Contatti. Com’è tradizione del Festival della Scienza di Genova, tra le più grandi e importanti manifestazioni di questo tipo in Italia, la parola chiave di ogni edizione è volutamente generica per consentire agli organizzatori, un’associazione a cui partecipano le più importanti realtà cittadine, di spaziare tra varie discipline e invitare scienziati e ricercatori di ogni settore a parlare nella città o a mostrare le loro ricerche con exhibit ed esperimenti. Una grande kermesse in cui la scienza diventa accessibile a tutti, e che si articola in conferenze, convegni, ma anche laboratori per ragazzi e bambini, proiezioni di film, competizioni. Tutto quanto, insomma, può coinvolgere completamen-

te una famiglia, grandi e piccini. Ogni anno, inoltre, viene individuato un paese come ospite d’onore. Per l’edizione 2017 sarà il Giappone, che promette di portare a Genova esempi rappresentativi della sua grande tradizione nella ricerca. Il programma è ancora in costruzione e generalmente viene ultimato nei dettagli pochi giorni prima dell’inizio del festival, perché abitualmente coinvolge scienziati provenienti da tutto il mondo, anche di altissimo livello e premi Nobel, di cui spesso si conosce la disponibilità sol-

Tutti a SETTIMO

ROBOT a Pisa

dedicata alla chimica, che entra tutti i giorni nelle nostre vite, la quinta edizione del Festival dell’Innovazione e della Scienza di Settimo Torinese, in programma dal 15 al 22 ottobre. Otto giorni di incontri e conferenze nella cittadina e, in particolare, all’avveniristica Biblioteca Archimede, con un gran numero di laboratori e attività per ragazzi. Coinvolti anche numerosi altri comuni della cintura torinese. Info su

razie alla Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa è uno dei principali poli mondiali della ricerca sui robot. Non è un caso, quindi, che la città ospiti dal 7 al 13 settembre il primo Festival Internazionale della Robotica, con un fitto programma in cui sarà possibile vedere da vicino umanoidi, robot chirurghi, industriali e di altri tipi. Previsti convegni, incontri, laboratori, con la partecipazione degli scienziati dell’ateneo. Info: .

È

tanto poco prima l’evento. Il centro di gravità del Festival è il Palazzo Ducale, al cui interno, tra saloni e cortili, si svolgono molti eventi. Nell’attigua piazza De Ferrari viene allestito ogni anno un ricco bookshop di libri a contenuto scientifico, mentre altri appuntamenti si tengono nel Palazzo della Borsa, in via XX Settembre, o in siti vicini, lungo via San Lorenzo, in piazza Matteotti e anche all’Acquario, che merita sempre una visita. Ma sono decine i punti cittadini coinvolti nella manifestazione.

Info Il Festival della Scienza di Genova ha un suo sito su cui viene pubblicato il programma dettagliato, giorno per giorno, di eventi e conferenze, oltre a una mappa con tutti i luoghi di interesse.

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Città della SCIENZA

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a Città della Scienza di Napoli è un posto unico per trascorrere una bella giornata tra attività di animazione e laboratori. Tra le attrazioni, Corporea, padiglione sul corpo umano, il Planetario 3D, la mostra interattiva sul mare e l’Officina dei Piccoli, oltre a un ricco programma di eventi per ogni weekend. Si può anche festeggiare il proprio compleanno e sono previsti sconti per le famiglie e convenzioni con alberghi per il soggiorno. Info: .

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alpedelle fiabe

TRENTINO ALPE CIMBRA

di Alberto Campanile e Anna Brianese

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Oltre 10.000 ettari di pascoli sospesi a 1.000 metri d’altitudine fanno dell’Alpe Cimbra un luogo incantato. Dove si parla una lingua unica e si percorrono sentieri dedicati alle favole locali


PRATI SULL'ALPE La vista da Oseli, una delle frazioni in cui si articola il comune di Lavarone.

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COLORI, FORME, SAPORI Sopra, in senso orario: la grapperia ed enoteca El Prosak di Folgaria; marchiatura delle forme al Caseificio degli Altipiani del Vezzena; i formaggi del Maso Engher. Sotto, da sinistra: la parrocchiale di Luserna; Base Tuono a Passo Coe. Nella pagina a fianco, in senso orario: il sentiero dedicato a Freud sul lago di Lavarone; tortino di Vezzena del Maso Mittereck; filetto di cervo lardellato del ristorante Cervo; Museo del Miele in frazione Tobia, a Lavarone; la sala del ristorante Cervo; torta Sacher della pasticceria Dalsass.

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Anima e

MARCHE ENTROTERRA DI ANCONA

di Paolo Simoncelli

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ARTE

Non c’è solo la terrazza sul mare di Recanati, città natale di Giacomo Leopardi e di Beniamino Gigli. Né l’imponente sacra mole del Santuario di Loreto. Il tratto dell’Anconetano che da Portonovo sale verso l’interno, fino a Montefano, è ricco di molte altre sorprese


SACRO ALL'ORIZZONTE La luce dell'alba sulle colline di Montefano. Sullo sfondo, la basilica di Loreto.

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Che cosa vedere

Camerano: grotte, piazza Roma 26, visite guidate su appuntamento, adulti 8 #, tel. 071.7304018, : con il biglietto integrato di 10 # si visitano anche le grotte di Osimo; Esposizione Farfisa, via Roma 26, tutti i giorni 10,30-13/16-19,30, 3 #. Loreto: Basilica della Santa Casa, tutti i giorni , book shop e oggettistica religiosa; Museo Antico Tesoro della Santa 6,15-19,30, , 17 giu/15 set mar/ven Casa, p.zza della Madonna 46 (Palazzo Apostolico), tel. 071.9747198, 10-13/16-19 (sab e dom 16/20); 16 set/16 giu mar/ven 10-13/15-18 (sab e dom 15-19), intero 4 #; Camminamenti: al momento chiusi, info Pro Loco; Museo storico Aeronautico, c.so Boccalini 38 (Palazzo Comunale), giu-set mar/dom 10,30-12,30/16,30-19, fuori orario tel. 393.4996490, . Montefano: Teatro La Rondinella, Museo delle Vecchie Biciclette/Mestieri in bicicletta, Le miniature in ferro e legno del Cavalier Giombetti (visitabili tramite Pro Loco, tel. 0733.851169/331.2013313). Portonovo: Chiesa S.Maria di Portonovo, 12 giu/15 set giov/dom, 16,30/19,30. Recanati: Casa Leopardi, via , tutti i giorni 9-18 (solo visite guidate), intero 7 # Leopardi 14, tel. 071.7573380, (book shop di fronte); Museo Beneamino Gigli (Teatro Persinai): mar/dom 10-13/16-19, tel. 071.7570410, 3 #; Museo Civico Villa Colloredo Mels (Pinacoteca/Museo Emigrazione), via Gregorio XII, tel. , mar/dom 10-13/16-19, pinacoteca 4 #, museo emigrazione 2 # 071.7540410, (book shop); Centro Nazionale Studi Leopardiani, via Monte Tabor 2, tel. 071.7570604, , lun/sab 10/13, 1 # (piccolo book shop).

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LUOGHI E PERSONE Sopra, da sinistra in senso orario: i trucchi di Beniamino Gigli nel suo museo; il teologo Giuseppe Santarelli con il suo libro sulla Santa Casa; bottega di Organetti Castagnari; museo Misteri in bicicletta a Montefano. In basso, da sinistra: pipa artigianale di Luca e Marco Biagini; la chiesa di Santa Maria a Portonovo; il sarto Nazareno Latini. Nella pagina a fianco, in senso orario: Casa Leopardi: la scalinata e una sala; Annunciazione di Lorenzo Lotto a Villa Colloredo Mels; il teatro Rondinella di Montefano; sotterranei di Camerano.

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La città dei

PROFUMI

FRANCIA COSTA AZZURRA

testo di Federica Botta – foto di Alessandro De Rossi

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Grasse è un luogo da visitare… con il naso. È il centro dove è nata l’arte di unire le essenze e trasformarle in effluvi paradisiaci. I suoi dintorni sono una serra profumata da scoprire


PUNTO PANORAMICO La vista sui Pays de Grasse e sulla Costa Azzurra dal monte La Moulière.

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SACRO E PROFANO L'interno della Cattedrale di Notre Dame du Puy, a Grasse. In basso, da sinistra: un particolare della bottega di Usine Historique di Fragonard; un vicolo di Grasse. Nella pagina a fianco, in senso orario: la rivendita di Molinard, tra gli storici nomi della profumeria mondiale; un astuccio di antiche essenze, sempre di Molinard; l'atelier di Fragonard, altra grande maison profumiera; flaconi esposti al Museo Internazionale del Profumo.

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Cuor di

CERAMICA

PUGLIA CUTROFIANO

di Alberto Campanile e Anna Brianese

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Nel cuore del Salento, a metĂ strada tra la costa ionica e quella adriatica, Cutrofiano offre uno spaccato del meglio di questa terra dalle tradizioni legate alla Magna Grecia: natura, arte, sapori e il sapere dei maestri della terracotta


EVENTI ESTIVI La piazza del Municipio di Cutrofiano gremita di persone in occasione di un concerto.

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Sapori del Salento

Diciamolo subito, in Salento non si mangia bene ma benissimo. La cucina dell’entroterra è ricca di verdure e di legumi: pomodori, cime di rapa, peperoni, melanzane, piselli, ceci. Sulla costa, abbondano i piatti a base di pesce, di molluschi e di crostacei. Di gran moda sono gli antipasti di pesce crudo: si spazia dalla tartare di tonno al carpaccio di pesce spada, dai ricci di mare ai gamberi viola di Gallipoli. Nell’entroterra si preferisce servire le polpettine di melanzane o le pittule, frittelle di pasta lievitata, talvolta arricchita da acciughe. A farla da padrona è la pasta, meglio se artigianale: i minchiarieddhri (maccheroncini) le sagne ’ncannulate (pappardelle attorcigliate), i cavatelli. Le trie (sorta di tagliatelle) si condiscono con i ciceri (ceci) o con i pummidori scattarisciati. Questo gustoso sugo si prepara cuocendo in una casseruola opportunamente oliata i pomodorini interi; poi si aggiungono i capperi sotto sale sciacquati, l’aglio, il basilico e il peperoncino. Chi ama i sapori decisi può optare per le orecchiette condite con salsiccia e provola affumicata o con le cime di rapa saltate in padella con acciughe, aglio e peperoncino. Deliziose sono le fàe nette e cicorieddhre, purea di fave con cicoria selvatica. Per uno spuntino veloce si può optare per le friselle, ciambelle di grano duro cotte nel forno a legna; dopo averle bagnate con acqua si condiscono con pomodori tagliati a cubetti, sale, origano e buon olio di oliva. Altro piatto tradizionale è il purpu alla pignata: il polpo viene cotto in un recipiente di terracotta con pomodori, vino, cipolla e patate. Il tutto si può accompagnare con ottimi vini (bianchi, rossi e rosati) delle più volte premiate cantine di Cutrofiano, come L’Astore e Palamà. Chi ama i dolci avrà l’imbarazzo della scelta: dai pasticciotti ai fruttoni, dai mustazzoli alle zeppole di San Giuseppe.

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CANDIDE ARCHITETTURE Esibizione di pizzica al Palazzo Ducale. In basso, in senso orario: Museo Comunale della Ceramica; Congrega dell'Immacolata; frantoio ipogeo alla cantina L'Astore. Nella pagina a fianco in alto, in senso orario: i pasticciotti dell'agriturismo Casina Bardoscia; polpo alla pignata del ristorante La Risacca; friselle alla masseria L'Astore; i gelati di Dolce Arte. In basso: Pesce fritto e BaccalĂ ; oggetti dei Fratelli ColĂŹ.

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L’isola

aliena

GRECIA MILOS

di Paolo Simoncelli

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Scolpita dal mare e dal vento Milos appare, per chi la avvicina dal mare, come un’astronave popolata di strani esseri di roccia. Basta sbarcare, però, per trovarsi immersi in un paradiso bianco e azzurro


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Milos quando i pirati apparivano all’orizzon- non manca mai l’odore te le porte d’accesso dei villaggi venivano acre dello zolfo. Dietro chiuse in fretta e furia. In quei tempi di arrembag- di me infatti, tra il mare e G R E C I A gi gli isolani sparivano nelle case con la rapidità le montagne, giacciono Atene della lumaca dentro il guscio. E proprio come le come carcasse di balene Milos corna della lumaca dopo un po’ sbirciavano per i mille pezzi morti della vedere se il pericolo era scampato. In realtà le miniera che fino alla metà case di Milos erano molto più rassicuranti di un degli anni Cinquanta dava lavoro a centinaia di guscio. A Plaka era proprio l’anello esterno delle uomini: carrelli arrugginiti che trasportavano abitazioni a fare le veci delle mura del castello: il minerale, ruderi di officine, binari colonizzati pareti alte, spesse, senza finestre, munite di fe- dalle alghe aggrappati alla ripida roccia e, qua ritoie per vedere e per offendere senza essere e là, pietre gialle, arancioni, nere, verdi sparse a visti. Ne è passato di tempo. Cinque, sei secoli terra. La miniera ha chiuso bottega nel ’56 epa occhio e croce. E infatti pure il silenzio spettrale oggi qui è tutto tranquilin cui è immersa evoca il brulicare delle attività, lo. La meravigliosa baia la fatica dei lavoratori, il di Paliorema ora è una fracasso dei macchinatavola d’acqua cristallina. E io faccio il morto ri. È una pratica antica trasportato da un refolo a Milos l’estrazione dei di corrente. Non si sa mai minerali. Affonda le raperò: ogni tanto sollevo il dici nell’epoca romana collo per scrutare l’orize continua ancora oggi: non è difficile, lungo le zonte. Ieri, ad esempio, polverose strade dell’enmentre m’avvicinavo alla minuscola Aperi, tanto troterra, imbattersi in piccola da non meritare qualche camion carico neppure un nome, svendi materia prima diretto di gran carriera al molo tolava una bandiera nera di imbarco. Caricato il col teschio. Non c’era minerale, le navi partono. un’anima nelle quattro o Lasciano però a malincinque casette bianche. Solo silenzio e un filo di cuore le meravigliose cofumo saliva in cielo. Eviste dell’isola, una sorta dentemente la masnada SCULTURA DEL MARE Una stravagante formazio- di manuale di geologia a di bucanieri era appena ne rocciosa lungo le coste di Milos. Nella pagina a cielo aperto. partita da quel covo tra fianco: la chiesa di Panaghia Korfiatissa a Plaka. gli scogli in cerca di bottini in mezzo al mare. Un’astronave di bellezza Chissà quanti forzieri pieni di tesori sono nasco- Nessun altro paesaggio greco può vantare una sti nelle grotte marine di Milos o sotto metri di simile stupefacente varietà di forme e di colori. Quando si gira intorno a Milos, sembra di flutsabbia, vegliati da granchi giganti. tuare in una navicella spaziale che va per altri L’antica miniera mondi. Ci sono formidabili artisti qui: uno invisiSopra di me splende un immenso cielo blu bile, il vento, e l’altro, il mare, in perenne inesausenza una nuvola. Dopo la bonaccia è bastata ribile furore. Sono loro gli architetti che hanno un’ora di vento per spazzare via il pallore che in- scolpito nei millenni rocce animalesche, figure di grigiva l’aria. Adesso è pulita, cristallina. I pochi draghi, fatate apparizioni che spuntano dall’acturisti arriveranno tra un bel po’. Se arriveranno. qua e sembrano prender vita da un momento Il difficile accesso alla baia via terra implica una all’altro. Ne vedrete un inesauribile campionario sorta di selezione naturale. Intanto giungono gli quando effettuerete il periplo dell’isola “aliena”, odori della macchia mediterranea; anche una a bordo del caicco Capitan Yiangos: insenavaga fragranza di liquirizia che liquirizia non è, e ture, spiagge, calette, grotte, altissime falesie il profumo di qualche ostinato fiore che sfida la dai colori irreali. Passerete accanto all’“orso” calura estiva. Ma soprattutto, qui a Thiorychia, di Arkouda per esempio, ai giganteschi mono-

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Papikinou

Provatas Firiplaka

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Mytakas

Konstantinos

Sarakimiko

Firopotamos Mantrakia Plaka

Kipos

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Klimi

Plathiena Fourkovouni Areti

e

Punto di partenza e arrivo primo itinerario Punto di partenza secondo itinerario Punto arrivo secondo itinerario

Itinerario Kimolos

Secondo itinerario

Primo itinerario Prassa

Mulino

Spiaggia

Monolite

Panorama

Mura megalitiche

Grotta marina

Anfiteatro

Miniera abbandonata

Aeroporto

Salina

Museo

Chiesa

Ruderi forte

Poliegos


Gli itinerari

Milos è un’isola di origine vulcanica a forma di farfalla, nell’angolo sud-occidentale delle Cicladi. Noleggiando un’auto ci si deve limitare alle direttrici principali asfaltate della parte orientale o al massimo ad alcuni sterrati facilmente percorribili. Indispensabili fuoristrada, moto o meglio ancora un quad se si vogliono esplorare gli angoli più incontaminati e selvaggi attraversati da vertiginosi, infidi sterrati (da percorrere con attenzione persino con un quad!). Vi guideranno in ogni caso i consigli dei noleggiatori, il buon senso e la prospettiva di un ingente costo di recupero del mezzo in caso di incidente. I 4 distributori di benzina si trovano tutti nella parte settentrionale di Milos. Il periplo dell’isola in barca permette di raggiungere tratti costieri inavvicinabili via terra. Primo Itinerario Punto di partenza e arrivo: Adamas Lunghezza: 26 km circa

dicazioni), costruito nel I sec d.C. su una preesistente struttura del III sec a.C. Dopo aver parcheggiato ai bordi della strada, ci si arriva in 5 minuti lungo un sentierino su cui appare subito la segnalazione del luogo del ritrovamento della Venere di Milo (tutto intorno ci sono i resti delle mura megalitiche innalzate a più riprese in epoche remote). Costruito su una collina a picco sul mare, il vetusto teatro mostra ancora sei file di sedili e sette spalti di marmo, oltre a resti pavimentali e monconi di colonne. Un vicino sentiero dai ripidissimi gradoni sale sulla retrostante collina, fino a una chiesa in bucolico isolamento, “abbracciata” dal tronco di un vecchio albero dalle grandi radici. Da quassù la visione spazia su ampi paesaggi marini (un luogo fantastico assai meno frequentato del kastro di Plaka). Tornati in 10 minuti sulla strada asfaltata, fate appena 200 m e arriverete al parcheggio delle catacombe (due minuti circa in discesa), realizzate tra il I e il V sec, tra le più interessanti e antiche della Cristianità e le uniche della Grecia: una serie di labirinti ipogei scavati nella roccia con CHIESA DI CAMPAGNA Il bucolico paesaggio nei dintorni di Tripiti con la chiesetta di Aghios Nikolaos.

Affacciata alla grande baia naturale dove galleggiano le barche del porto (durante la Prima Guerra Mondiale era la base navale dell’Egeo; durante la Seconda c’erano i tedeschi) Adamas, fondata nel 1824 da un gruppo di rifugiati cretesi, è un’allegra, indolente città, piena di hotel, studios, ristoranti, bar, negozi, market, agenzie di noleggio auto/moto. Nel cuore del paese, non perdete la chiesa della Santa Trinità/Aghia Triada dov’è allestito il piccolo, affascinante museo stipato di opere d’arte: quadri, sculture lignee, antiche icone, vecchi libri, ecc. Interessante il Museo Mineralogico ricavato in una moderna struttura all’ingresso della città; vi sono esposti minerali e rocce e racconta con foto e didascalie l’attività mineraria dell’isola dal Neolitico. In fila sul porto, l’una accanto all’altra, troverete le barche che propongono il giro dell’isola. Da Adamas procedete per 4 km in ripida salita fino a Tripiti, il cui toponimo, che significa “perforato”, deriverebbe dal terreno vulcanico pieno di “buche”. Nel minuscolo paese, oltre alla ottocentesca chiesa di Aghios Nikolaos (1888) e al negozio stipato all’inverosimile che vende di tutto, troverete una serie di mulini riconvertiti in meravigliosi studios. Dal centro una stradina porta in meno di 1 km al Teatro Romano (in-

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La Popolana del mare

CROAZIA ROVIGNO

di Alberto Campanile

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Con questo appellativo Rovigno, uno tra i più bei centri dell’Istria croata, è stata a lungo nota, per l’indole vivace della sua gente di mare. Oggi conserva le bellezze antiche e il carattere ospitale


LUCI DOPO IL CREPUSCOLO Il campanile del Duomo svetta sul cuore di Rovigno illuminata di notte.

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La cucina della batana

Scritto in croato e in italiano da Sergio e Marisa Ferrara, il volume Le ricette della casa della batana solletica la fantasia e l’appetito. Descrive piatti tradizionali, fatti con ingredienti «pescati con la batana»; dunque le murùje freîte (attinie fritte) e il brudito, il saporito brodetto fatto con cicale di mare, seppie, gronghi e granchi. Il legame che Rovigno ha avuto con la Serenissima si avverte anche a tavola: nei ristoranti affacciati sul lungomare si servono baccalà mantecato, sarde in saôr, polenta con le seppie, tutte golosità tipiche della città dei Dogi e oggi largamente apprezzate da turisti italiani e teutonici. Vanno di moda gli antipasti di pesce crudo e la tartare di tonno, conditi con un filo d’olio extravergine di oliva istriano, da anni ritenuto tra i migliori del Mediterraneo e del mondo. Tra gli antipasti freddi si può optare per il prosciutto crudo istriano o per il formaggio al tartufo nero. Chi ama i primi può assaggiare il risotto ai frutti di mare o i pljukanci (pasta artigianale, affusolata) serviti con un ragù di carne o con scampi. Orate, branzini, scorfani, calamari, pagelli e saraghi sono cotti alla griglia, al forno o fritti. Il tutto si può accompagnare con un buon calice di vino bianco, come la classica Malvasia Istriana, un vino armonioso che ben si sposa con la cucina di mare del litorale, ma anche con il prosciutto crudo istriano Dop. Chi ama la carne dovrà assaggiare le specialità a base di bovino istriano di razza podolica, il celebre Boškarin, un animale poderoso, che può pesare anche più di 1.200 chili. La sua carne pregiata si presta a gustose ricette; come il guanciale cotto a bassa temperatura, il filetto al pepe verde e lo stinco cucinato nella peka. Questa è una tradizionale pentola di ghisa dotata di coperchio, adatta a cotture lunghe: si pone nel caminetto dove si copre completamente di braci. A questi piatti si possono abbinare un buon Terrano o del Cabernet Sauvignon di produzione locale. La cena si può concludere con un goccetto di Pelinkovak rovignese, un liquore profumato d’assenzio, prodotto dal 1925; si serve a fine pasto o come aperitivo, liscio o con altre bibite rinfrescanti.

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SIMBOLI DELLA CITTĂ€ Sopra, da sinistra: la chiesa di Sant'Eufemia; la fiera dell'antiquariato. Sotto, in senso orario: i vestiti di Atelier Charm', boutique del centro; degustazione di vini alla cantina San Tommaso di Valle; bottiglie dell'oleificio Grubic; dipinto al Museo civico di Rovigno. Nella pagina a fianco, in alto: via Carera, importante arteria della cittĂ ; in basso, da sinistra: triglia con verdure e rana pescatrice affumicata al ristorante Meneghetti di Valle.

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dell’Africa

Spirito

AFRICA TOGO E BENIN

di Bruno Zanzottera/Parallelozero

Due piccoli paesi affacciati sul Golfo di Guinea, Togo e Benin sono la culla della religione vudù e ospitano le più fantasmagoriche costruzioni in fango di tutta l’Africa. Un itinerario che si sviluppa tra storia, architettura e riti ancestrali dalle origini antichissime

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MISTER PAPILLON L'entomologo Prosper Nyanu in cerca di farfalle nella foresta KpalimĂŠ, in Togo.

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Maschere buone e cattive

Le maschere Egungun sono la rappresentazione pubblica della potente società segreta Egun di origine Yoruba. Queste maschere sono la reincarnazione dei defunti e per questo vengono chiamate anche Revenants (coloro che ritornano). Sono conosciute e temute per la loro aggressività e per il modo imprevedibile in cui si muovono. I loro costumi sono particolarmente elaborati. Intensamente colorate, le maschere sono ricoperte da una moltitudine di stoffe multicolori, da paillettes luccicanti e miriadi di conchiglie cipree, che coprono interamente la figura umana. Emergono dalla foresta e formano una lunga processione che percorre le vie del villaggio o della città, terrorizzando gli incauti spettatori che osano avvicinarsi troppo. Nessuno vuole essere toccato da un Egungun perché si teme che il contatto induca la morte. Quando le maschere raggiungono il centro della scena, eseguono una sorta di feroce lotta con l’intento di spaventare il pubblico, che in realtà si divide tra un atavico sentimento di paura e un atto di sfida provocatoria verso la maschera e quindi verso la morte. Verso sera, trovandosi nel loro ambiente naturale, le maschere raggiungono il massimo dell’aggressività e possono paralizzare completamente i centri abitati con le loro scorribande. Le maschere Zangbeto, invece, sono di origine Goun (l’etnia di Porto Novo, la capitale del Benin) e si presentano sotto forma di grandi covoni di rafia. Incarnano spiriti notturni e selvaggi che in passato avevano un ruolo di guardiani e tenevano sotto controllo la sicurezza del villaggio.

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ARCHITETTURE E MASCHERE Granai sulle torri delle case Tamberma, Patrimonio dell'UmanitĂ dell'Unesco. In basso, da sinistra: maschera Egungun, che contraddistingue i cosiddetti revenants (coloro che ritornano); ProspĂŠre de Souza, discendente del trafficante di schiavi Francisco Felix. Nella pagina a fianco, in senso orario: coppia di gemelli revenants a Porto Novo; maschera Zangbeto; maschere Guelede di origine Yoruba.

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CHECKin PORTOGALLO – Tour tra le pousadas Una serie di tour insoliti alla scoperta di un Portogallo meno conosciuto soggiornando nelle caratteristiche pousadas. È quanto ha predisposto Le Vie del Nord, con la formula del fly & drive, lungo la strada dei vini o in viaggio tra Lisbona e Madeira. La proposta è per un viaggio di 8 giorni/7 notti, con partenze quotidiane, tutto l’anno, e quote a partire da 1.230 # per persona in doppia, voli di linea e auto a noleggio inclusi, trattamento b&b. Info: . CANADA - In volo con l’idrovolante Norama, tour operator attivo dal 1977, nel ricco catalogo di proposte per il Canada propone anche una curiosa diversione: 4 giorni e 3 notti di un tour in idrovolante per spostarsi tra i laghi e strutture esclusive comprese nel territorio tra Montreal e Quebéc City. Si toccano il Lac Sacacomie, Lac Eduard, la Malbaie. Prezzi a testa da 1.995 a 2.065 #. Info: SUD AMERICA – In viaggio con l’infame Una proposta davvero originale quella di Kel12, con partenza unica il 29 settembre. Si tratta di un viaggio di 17 giorni tra Bolivia, Brasile e Argentina, seguendo parte del viaggio di 10.000 km che fece Antonio Raposo Tavares, tra il 1647 e il 1651. Era uno dei più temibili “bandeirantes”, esploratore coloniale portoghese, che percorse in lungo e in largo il continente in cerca di schiavi e ricchezze. Il costo è di 5.950 #. Info: . ECUADOR – Andiamo alle Galapagos Chi non ha mai sognato, anche solo per un attimo, di fare un giorno un viaggio alle Galapagos, meta mitica del viaggio di Darwin sul Beagle? Evolution Travel propone un pacchetto di 7

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a cura di Riccardo Oldani

giorni e 6 notti, con partenze fino al 31 dicembre, con visita a tre isole dell’arcipelago: Isabela, Santa Cruz e San Cristobal. Si soggiorna in hotel a 3 stelle con tariffe interessanti per i bambini fino a 11 anni. Quota a testa per persona in camera family 2 adulti e un bambino, 1.070 # (voli esclusi). Info: ANTILLE – In catamarano alle isole Vergini Una piccola crociera nelle acque turchesi delle Isole Vergini Britanniche proposta da Zeppelin con partenze fino al 9 dicembre e ideale da fare in ottobre. Tocca le isole di Saint Martin, Virgin Gorda, Norman Island, Sandy Cay, Marina Cay, Anegada. Tante le attività, tra cui snorkeling e nuoto. Si viaggia in catamarano, con 7 pernottamenti a bordo e pensione completa. I prezzi variano da 1.010 a 1.550 # a persona in cabina matrimoniale: non è compreso il viaggio da e per Saint Martin. Info: . AUSTRIA – La ciclabile del Danubio Girolibero propone, fino al 16 ottobre, un itinerario ciclistico in 8 tappe, tra Passau e Vienna, lungo la ciclabile “più famosa del mondo”. Quote a partire da 495 # che comprendono 7 pernottamenti con colazione, assicurazione, passaggi in treno e bus. Info: . VENEZIA – Una guida virtuale Non è una proposta di viaggio, ma una guida virtuale ARTin, una app scaricabile per iPhone (in arrivo anche quella per Android) che svolge un po’ la funzione di un’audioguida, conducendo il visitatore attraverso percorsi originali. La prima città trattata è Venezia e altre seguiranno: 400 pagine di contenuto originale, in italiano o inglese con 16 itinerari proposti per scoprire la Venezia meno battuta dal turismo di massa. Info: .


Libri& guide

di Marzia Rosani

ATLANTE LEGGENDARIO DELLE STRADE D’ISLANDA di Jon R. Hjalmarsson, Iperborea 2017, pp. 252,

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are il periplo dell’intera isola lungo la statale 1, concedendosi deviazioni e soste su strade secondarie, è il viaggio, reale o immaginario, proposto da questo originale atlante narrativo che di ogni luogo racconta le leggende tradizionali. Si parte dalla capitale Reykjavik per procedere verso nord, lungo la costa ovest, e incontrare subito il fiordo della Balena Testarossa, inquietante creatura che ha intimorito per secoli pescatori e cacciatori locali. Molti racconti evocano l’economia tradizionale dell’Islanda fondata su pesca, caccia alle foche e alle alche, il curioso Pinguinus

16 #

impennis estinto alla metà del XIX secolo, raccolta di uova e di penne di uccelli marini e allevamento delle pecore sui pascoli di montagna. I singoli luoghi vengono descritti da una breve introduzione che indica anche le possibilità di escursioni a piedi, come nel caso di Hvita, il Fiume Bianco, con le spettacolari rapide di Barnafoss, la Cascata dei bambini, oggi attraversata da un ponte pedonale. Ruolo importante nella tradizione popolare islandese hanno elfi, troll, maghi e draghi, creature immaginarie che oggi popolano il genere fantasy, ma anche principi, monaci e poeti che ricordano figure realmente esistite. Come il capo Snorri che, intorno al Mille, fece costruire la prima chiesa cristiana. Il patrimonio folclorico è stato recuperato con cura e viene proposto in modo avvincente, anche grazie ai disegni di Felix Petruska.

IN ALASKA di Raffaella Milandri, Edizioni Ponte Sisto 2017, pp. 200, , 14 # opo i Pigmei, i Boscimani, gli Aborigeni australiani e i nativi americani l’autrice, attivista per i diritti umani e grande viaggiatrice in solitaria, ci porta a conoscere gli Inuit, gli eschimesi dell’Alaska e, in particolare, la tribù degli Inupiaq, il cui territorio e civiltà sono gravemente minacciati dal riscaldamento globale e dalle trivellazioni petrolifere nell’Artico. Diario di 10.000 km into the wild, lungo i sentieri dei pionieri, dei cercatori d’oro e dei cacciatori di balene per incontrare gli ultimi uomini liberi dell’estremo Nord.

D

L’IRAN SVELATO di Fabrizio Cassinelli, Edizioni CDG, 2017, pp. 300, , 15 # ulla dell’integralismo sciita negli anni Ottanta, considerato dall’Occidente uno stato canaglia ancora sottoposto a sanzioni a causa del nucleare e delle esecuzioni capitali, l’Iran sta intraprendendo un nuovo corso economico e politico soprattutto grazie ai giovani che costituiscono il 75% della popolazione. Cassinelli ha incontrato donne, famiglie, operai, imprenditori, ricchi e poveri, musulmani, cristiani ed ebrei, è vissuto nella moderna Teheran, ha attraversato in lungo e in largo la provincia per restituirci un ritratto fedele e attuale di un paese tra speranze e contraddizioni.

C

IL CAMMINO MINERARIO DI SANTA BARBARA di Giampiero Pinna, Terre di Mezzo Editore 2017, pp. 175, , 18 # l territorio del Sulcis, nella Sardegna sud occidentale, offre mare incontaminato, spiagge bianche mosse da dune, fitte foreste ed emergenze di archeologia industriale, in tempi recenti attrezzate per accogliere i visitatori, come l’impianto di Serbariu a Carbonia. Lungo percorsi di diversa lunghezza, tipologia e grado di difficoltà, percorribili in un weekend, in una o due settimane, in un mese, si possono scoprire le bellezze naturali di una parte dell’isola risparmiata dal turismo di massa e conoscere la dura vita dei minatori, la loro cultura e devozione. Nella stessa collana, Toscana a piedi, tra vie storiche, natura e città d’arte.

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nel numero 259 ottobre/novembre

Piemonte Oasi Zegna

Sicilia Caltagirone e dintorni

Emilia Valli del Piacentino

Spagna Valle del Duero

Toscana Cortona

Austria Linz

Un’oasi di natura creata nel Biellese da Ermenegildo Zegna, illuminato imprenditore e aperta a tutti: 100 km quadrati tra Trivero e la Valle Cervo da scoprire con facili trekking.

Foreste incantate e castelli stregati, borghi dove il tempo si è fermato, foreste secolari, cascate segrete e rare delizie culinarie: ecco i segreti delle Valli del Nure e del Trebbia.

Tra Umbria e Toscana, tra passato e futuro, Cortona è affacciata come un angelo sulla Valdichiana, piccolo paradiso che ha fatto innamorare artisti e scrittori, cantanti e poeti.

Ceramisti, diruti castelli, eremi rupestri, ricordi letterari. Viaggio tra arte e suggestione da Caltagirone a Palagonia, da Mineo a Grammichele: angolo di Sicilia affollato di tesori.

Nel cuore della Castiglia seguiamo il Duero per zone di grandi tradizioni vinicole, sostando in manieri, abbazie e cantine. Tra Valladolid, antica capitale di Spagna, e la fascinosa Zamora.

Una città creativa, dinamica che ha molto da offrire: musei all’avanguardia, musica, arte elettronica e cultura contemporanea, ma anche tanto verde e spazi urbani innovativi.


ITINERARI e luoghi Casella postale 223 – 20123 Milano

DIRETTORE RESPONSABILE Riccardo Oldani DIRETTORE EDITORIALE Jean-Claude Junod Musumeci tel. 333.8884255

Argentina Puna

Overland tra l’emozionante geologia della Puna, nelle province di Salta e Catamarca: canyon, deserti rossi, distese bianche di sale, laghi turchesi e sculture di pietra pomice.

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foto a. saba


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