N° 260 - Dicembre 2017-Gennaio 2018- Poste Italiane SpA – Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI - prima immissione: 30/11/2017 - L 3,90 Bimestrale - Anno 27 -
bimestrale tascabile di turismo consapevole
■ SPECIALE INVERNO Idee di vacanze sulla neve
■ ABRUZZO
Frentano da scoprire
■ RIETI
Nella terra dei presepi
■ PIEMONTE Mondolé sugli sci
CUBA ■
L’isola che cambia
CROAZIA ■
L’Avvento a Zagabria
FRANCIA ■
Briançon e Serre Chevalier
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Editoriale Carissimi Lettori, Dopo oltre trent’anni di giornalismo specializzato nel settore automotive il nostro Gruppo editoriale imbocca un nuovo cammino in un settore, quello del turismo, che cresce in modo esponenziale. In totale continuità con il lavoro svolto dalla redazione di ITINERARI e luoghi, intendiamo proseguire con la stessa passione che ci ha sempre caratterizzato, realizzando un giornale sempre migliore e aggiornato, che sia in grado di rispondere alle vostre esigenze e, soprattutto, capace di soddisfare le vostre passioni. Marcel Proust diceva che il vero viaggio di scoperta non consiste solamente nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi. E sarà proprio attraverso questi nuovi occhi che vi faremo vedere i luoghi più suggestivi del pianeta, quelli vicini e quelli lontani. Da parte mia e della redazione vi do il personale benvenuto e vi auguro buona lettura. Il Direttore editoriale Daniele Cafieri L’inverno segna il passaggio dall’anno vecchio all’anno nuovo: buoni propositi, nuove idee, voglia di ripartire restando, in fondo, sempre gli stessi. Questo numero di ITINERARI e luoghi, che segna la transizione tra il ventiseiesimo e il ventisettesimo anno di pubblicazioni, incarna in un certo senso la metafora di questo passaggio: la rivista passa a un nuovo editore, nel segno del rinnovamento e della continuità. Le nostre proposte di viaggio restano foto di Paolo Picciotto quindi ancorate alla stagionalità: l’entroterra di Ortona, in Abruzzo, Rieti e Greccio, luogo del primo presepe della storia, il comprensorio sciistico di Mondolé, nel Cuneese, sono mete ideali da toccare nell’inverno italiano. Così come, in Croazia, la capitale Zagabria che si veste a festa per l’Avvento, le montagne francesi di Briançon e della Serre Chevalier per una vacanza sulla neve e Cuba, che tra dicembre e gennaio dà il meglio di sé a chi preferisce il caldo. A proposito di neve: non manca, come ogni anno, la nostra selezione di itinerari per goderla a 360 gradi.
Buon viaggio allora, e Buone Feste!
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n° 260
dicembre 2017/gennaio 2018 Rubriche AGENDA ITINERARIculturali Natale a New York ITINERARInella L’aquila dei serpenti
natura
8 10 13
NOTEdi viaggio In viaggio con il Soul
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ITINERARIdel
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gusto
Limoni di Amalfi
nel numero di FEBBRAIO/MARZO
100 124 126
Neve oltre confine
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LIBRI&guide CHECKin
In copertina: Sulle ciaspole vicino a Briançon (foto di Alessandro De Rossi).
Articoli
La terra degli autoctoni
Abruzzo Frentano
18
Francia Alte Alpi
SOMMARIO dicembre 2017/gennaio 2018 Avvento croato
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Piemonte Monregalese
Itinerari d’inverno
Vacanze sulla neve e non solo
62
Lazio Reatino
Croazia Zagabria
Con gli sci sul Mondolé
Ombelico d’Italia
74
Cambio all’Avana
86
America Centrale Cuba
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ITINERARIculturali
di Francesca Piana
Natale a NEW YORK Programmate almeno 5 giorni per visitare la Grande Mela d’inverno. E pianificate il viaggio: pagare online dall’Italia alcuni servizi aiuta a risparmiare in una città molto cara
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ew York è facile da girare, le strade si tagliano ortogonalmente, da nord a sud le street, da est a ovest le avenue. Ma è molto estesa: è preferibile dedicarsi ogni giorno a una fetta urbana specifica. Nell’Uptown est, un luogo da non perdere è il roof garden, il giardino sul tetto del Metropolitan Museum, per la splendida vista su Central Park e lo skyline di Midtown: un must anche per chi non intende visitare l’intero, gigantesco spazio museale. All’altezza della 14ma strada bisogna poi percorrere a piedi quella piacevolissima promenade verde costellata di installazioni artistiche che è la High Line, splendido esempio di ri-
qualificazione urbana ricavata sui binari sopraelevati di una vecchia linea ferroviaria, con tappa per il pranzo al Chelsea Market che, negli spazi di una ex-fabbrica ristrutturata, ospita stand gourmet con buon rapporto qualità-prezzo e sfiziose proposte etniche. Altre tappe, all’estremità meridionale della High Line, sono il Whitney Museum of American Art, se non altro per apprezzarne l’architettura di Renzo Piano, e, nelle immediate vicinanze, l’Hudson River Park, un nastro verde che corre lungo il
Info Metropolitan Museum of Modern Art, . High . Chelsea Market, . Line, Ellis Island Immigration Museum, . 9/11 Memorial, . American Museum of Natural History, . Guggenheim Museum, . MoMa, .
Tre MUSEI
Tra i GRATTACIELI
ul lato ovest di Central Park l’American Museum of Natural History ospita, tra l’altro, lo show Dark Universe nel planetario. Sul lato est del parco si trova il Guggenheim Museum, splendido contenitore di una pregevole collezione, che si apprezza in appena un’ora. A sud di Central Park, il Museum of Modern Art (MoMa) si visita partendo dai piani alti, con le opere più celebri, senza perdere lo Sculpture Garden. Pass per i musei e altre attrazioni su .
anhattan va vista dall’alto del Top of The Rock per il panorama paragonabile a quello dell’Empire State Building, specie di notte. Degli anni Trenta sono il Chrysler Building, in Lexington e 42ma, e il vicino Chanin Building. Tra Quinta e Broadway, da vedere il Flatiron Building del 1902 e il Woolworth Building del 1913. Il One World Trade Center ( ) è simbolo della rinascita dopo l’11 settembre, con l’emozionante 9/11 Memorial.
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fiume e si può percorrere a piedi o in bicicletta fino a Battery Park. Dalla punta meridionale di Downtown ci si imbarca per Liberty Island, dove si trova la statua della Libertà, o per Ellis Island, per visitare l’interessante Immigration Museum, dove si rivivono con il supporto dell’audioguida le storie degli immigrati viste dalla loro stessa prospettiva. L’isola tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento accolse oltre 12 milioni di immigrati, svolgendo un ruolo di primo piano nella costruzione dell’America.
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MEZZI e servizi
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a metropolitana di New York è comoda ed efficiente, con l’accortezza di comprare in Italia la Metro Card (corse illimitate per 7 giorni, ma conveniente anche se il soggiorno è più breve): viene recapitata a domicilio come i coupon di altri servizi, quali il transfer dall’aeroporto, la visita guidata in italiano e i tour sui bus hop on-hop off, dai quali si sale e scende a piacere per 24, 48 (incluso il bel tour notturno fino a Brooklyn) o 72 ore. Il link è .
L’arte di
© Ville Albi
FRANCIA DA SCOPRIRE
TOULOUSE-LAUTREC
Una splendida mostra a Milano sul grande pittore francese diventa il pretesto per visitare Albi, la sua città natale e il museo dedicato alla sua produzione artistica, icona inimitabile della Parigi della Belle Époque
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na mostra a Milano vi farà innamorare della Francia ancor più di quanto già non lo siate. Si tiene a Palazzo Reale fino al 18 febbraio 2018 e si intitola “Toulouse-Lautrec. Il mondo fuggevole”. Henri de Tolouse-Lautrec, pittore immortale di fine Ottocento, fu un concentrato di contraddizioni che confluirono tutte nella sua arte: fu un nobile di campagna che decise di vivere a Parigi; cresciuto in ville e magioni si trasferì nel quartiere popolare di Montmartre; educato da una madre religiosissima fece di prostitute e circensi le sue muse; nato con la fortuna della nobiltà fu in realtà per tutta la vita tormentato da dolore, malattie e da una mente inquieta che lo condussero alla morte a soli 36 anni. La mamma Adèle decise di raccogliere i quadri del suo atelier e di donarli alla città di Albi, nella regione Occitanie-Sud de France, dove è stato allestito un meraviglioso museo, che ha prestato, tra l’altro, 16 opere alla mostra milanese. I quadri di Toulouse-Lautrec a Palazzo Reale regalano il fascino della Parigi di fine Ottocento e lo stimolo potente a visitare il museo dedicato al pittore. Albi non è distante da Tolosa e l’Ufficio del Turismo della città ha messo a punto interessanti pacchetti per chi, spinto dalla mostra milanese, decida anche di visitare la cittadina e il meraviglioso territorio circostante. Si possono programmare gite guidate di un giorno, di due giorni o tour più lunghi attraverso il Tarn, territorio che prende il nome dall’omonimo fiume, con innumerevoli attrattive.
Info Per la mostra a Palazzo Reale: . . Per i tour intorno ad Albi e nel Tarn: Per gli itinerari ad Albi:
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ITINERARInella natura
testo di Arianna Dalzero, foto di MarioM
L’AQUILA dei serpenti Il biancone è un affascinante rapace diurno che si nutre di rettili. Ecco i migliori posti dove avvistarlo e salutarlo durante la migrazione nel Mediterraneo
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o si distingue in volo per il suo piumaggio bianco nella parte inferiore e per la sua apertura alare, che arriva a 190 centimetri e supera di molto quella della poiana. Il biancone (Circaëtus gallicus) è un uccello rapace della famiglia degli Accipitridi. La sua particolarità è che si nutre quasi esclusivamente di rettili, serpenti e in misura minore lucertole. Li caccia immobilizzandoli e sbattendo le ali per disorientarli. Per questo è chiamato anche aquila dei serpenti. Si annuncia da lontano per il suo fischio e per il canto melodico che emette durante i voli di coppia, nel periodo riproduttivo. Amante dei climi temperati, degli ambienti aperti e degli arbusteti, il biancone è una specie diffusa soprattutto nel bacino mediterraneo, in Europa fino alla Russia e al Me-
dio Oriente, e in alcune zone dell’Asia come il subcontinente indiano. Mentre le popolazioni asiatiche sono stanziali, quelle europee migrano e passano nell’Africa subsahariana i mesi da ottobre ad aprile. In Italia nidificano circa 400 coppie (il 13% della popolazione europea), nell’area alpina e lungo tutta la penisola. Per raggiungere l’Europa, il biancone sceglie la via dello Stretto di Gibilterra e in Italia in particolare quella della Liguria, con un passaggio migratorio che nell’area genovese, in alcuni periodi di primavera e autunno, arriva alle centinaia di individui al giorno. Il biancone durante la
Valle D’AOSTA
BIANCONE day
ei grandiosi parchi naturali della Valle d’Aosta il biancone, insieme all’aquila e alla poiana, è tra gli uccelli al vertice della catena alimentare e anche una delle specie più facili da avvistare nel periodo estivo. La maggior parte delle coppie nidifica nella bassa valle e si sposta in territori più elevati, nell’alta valle per cacciare. A causa dei cambiamenti climatici sembra che il suo areale si stia spostando verso altitudini maggiori. Info: .
urante la migrazione, tra i punti di passaggio del biancone più spettacolari d’Italia spicca il parco del Beigua, vicino ad Arenzano, nel Genovese, in cui ogni anno a metà marzo si organizza il Biancone Day. L’evento è un’occasione per assistere al passaggio di centinaia di individui in compagnia di ornitologi e birdwatcher, e per una gita in una delle zone naturalisticamente di maggiore interesse di tutta la Liguria. Per informazioni: , .
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migrazione compie circa 100 chilometri al giorno. Il nido viene in genere costruito su alberi grandi e vecchi, soprattutto conifere, essenziali per la conservazione di questo rapace, che ha subito un forte declino tra Ottocento e Novecento, a causa del disboscamento e della caccia durante la migrazione. Il biancone è fra le specie particolarmente protette dalla direttiva europea Uccelli e la necessità di tutelare un habitat “a mosaico”, con zone di bosco maturo e anche aree aperte, è la misura considerata necessaria per proteggerlo.
Info Su e informazioni sullo stato di conservazione, e sull’ecologia del biancone.
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LESBO selvaggia
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l biancone (short-toed snake eagle in inglese, aquila dei serpenti dalle dita corte) è fra le specie che attirano appassionati di tutto il mondo nell’isola di Lesbo, meta che si trova sulle rotte migratorie di molte specie e offre l’opportunità di avvistare stanziali difficili da vedere altrove. Aprile è il mese migliore per il biancone e gli altri uccelli migratori, come l’albanella pallida fra i rapaci, o chicche come l’usignolo maggiore e l’ortolano. Info: .
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foto a. saba
NOTEdi viaggio
di Claudio Agostoni
In viaggio con il SOUL Una collana di libri che tracciano le storie dei più grandi interpreti di un genere musicale eterno e coinvolgente. Compagni di viaggio per anime libere e sensibili
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I Soul Books di Vololibero Edizioni compongono una collana di monografie dedicata agli interpreti del soul, il sound afro-americano (giusto per dagli una collocazione temporale) che sta tra il blues e l’hip hop. Due decadi: gli anni Sessanta e Settanta, quelli che hanno ballato con un suono che ha segnato un’epoca e che ancora oggi ispira molti artisti. Poco più di 100 pagine ogni volume, il classico libro da tratta
aerea non impegnativa: non pesa e in un volo Milano-Palermo lo si beve tutto d’un fiato. Vere e proprie guide per percorrere le geografie del soul. Piccole biografie dell’anima curate da una serie di critici musicali che spesso sono bianchi fuori, ma neri dentro. È il caso di Gianni del Savio che ha curato Nina Simone. Il piano, la voce e l’orgoglio nero, il capitolo dedicato alla sacerdotessa del soul che a quattro anni suonava il piano così bene da indurre Tryon, la sua città, a mobilitarsi per aiutarla a studiare. Voce dell’orgoglio nero, fu una “pasionaria” contro la disuguaglianza razziale e volontariamente decise di esiliarsi dagli Stati Uniti per più di 25 anni. Gabriele Antonucci invece si è occupato del volumetto su Aretha Franklin, Lady Soul. Lo stato del Michigan ha ufficialmente dichiara-
to la sua voce una meraviglia della natura e per non lasciar dubbi ha decretato che Aretha (nella foto) è «una delle risorse naturali del Michigan». Non è un’esagerazione. Limitandosi alla sua voce va infatti ricordato che pur venendo classificata come un soprano (possiede una straordinaria estensione di 3 ottave in piena voce) è in grado di raggiungere toni più bassi rispetto a quelli tipici. È figlia di un predicatore protestante, come Sam Cooke e Marvin Gaye, raccontati nei volumetti a cura di Alex Righi e Carlo Babando. Altri artisti in collana: Otis Redding a cura di Alberto Castelli, James Brown (Eddy Cilìa), Ray Charles (Antonio Bacciocchi) e molti altri. Ogni libro costa 12 euro.
Nostalgia d’AFRICA CONGO rap
Anima SARDA
onga, nato in Angola come José Adelino Barceló de Carvalho, è stato con le sue canzoni un grande critico del colonialismo portoghese. Oggi ha 74 anni e vive quasi in pianta stabile in Europa. Ha composto più di 170 canzoni, è stato nominato per un premio dell’Unesco e ha ricevuto dischi d’oro e di platino. Recados de Fora, il suo nuovo lavoro per l’etichetta Lusafrica ( ), canta la saudade, stato dell’anima, condizione culturale, poesia in pentagramma.
on potho reposare è il libro+cd (Edizioni Nota, ) di Marco Lutzu, che lo ha intitolato come la canzone più cara ai sardi. Il cd ne propone ben 19 versioni, da quella del 1966 ad opera del Coro di Nuoro a quella gridata dagli Sconvolts, gli ultras più accaniti del Cagliari Calcio. Senza dimenticare la versione del 2005 di Andrea Parodi e Al Di Meola. Il libro racconta le singolari vicende di questo brano, raccolte in due anni di appassionate ricerche.
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uovo ep per Baloji (che in swahili significa uomo di scienza, ma che durante durante il colonialismo ha assunto il valore di stregone). Musicista congolese che vive in Belgio ed è un vero vulcano creativo: attore, stilista, beatmaker e altro. Le radici africane si integrano con il rap e la musica elettronica: mélange magico, capace di scardinare le idee occidentali sul tema delle sonorità africane. Titolo: 64 bits & Malachite; etichetta: Bella Union [PIAS] ( ).
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ITINERARIdel gusto
di Mimmo Cecere
Limoni di AMALFI Una delle caratteristiche più tipiche del paesaggio nella Costiera Amalfitana sono i limoneti, i cui frutti, dall’aroma unico, sono utilizzati con sapienza in cucina, in pasticceria e per produrre il celebre limoncello
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no dei prodotti simbolo della costiera amalfitana è il limone Costa d’Amalfi noto anche come sfusato amalfitano. È un agrume dalla forma affusolata e dalle rinomate proprietà organolettiche. Nel 2001 ha ottenuto il marchio Igp di indicazione geografica protetta. Lo sfusato di Amalfi è quasi privo di semi con una buccia di medio spessore. La polpa rappresenta il 50% del frutto e fornisce un succo ricco di sali minerali, soprattutto magnesio e potassio, vitamina C e oli essenziali. Già in epoca medievale i medici della Scuola Medica Salernitana avevano compreso le sue proprietà salutari, utili anche a contrastare lo scorbuto: sulle navi della Repubblica di Amalfi non mancavano mai le provviste di questo straordinario agrume.
Le coltivazioni sfruttano i terrazzamenti lungo i pendii della costiera, sostenuti da muretti a secco detti macere, la cui manutenzione protegge il territorio da erosioni e smottamenti. Attualmente, a copertura delle piante non vi sono più le tipiche pagliarelle di un tempo, ma reti di plastica ombreggianti. La raccolta dei frutti di maggior pregio si effettua una volta l’anno tra la primavera e l’estate. L’areale di produzione comprende, oltre ad Amalfi, i comuni di Cetara, Conca dei Marini,
DUOMO simbolo
DOLCI da sogno
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l duomo di Amalfi è un vero gioiello di architettura. Nel tempo si è arricchito grazie all’opera dei vescovi e delle abili maestranze locali. È il monumento simbolo della città. L’edificio sacro, costruito alla fine del 900 d.C., è dedicato all’apostolo Sant’Andrea. La facciata, invece, in stile finto gotico-moresco, è stata realizzata nel XIX sec. Nel corso del tempo il duomo ha subito numerosi rimaneggiamenti che però non ne hanno compromesso l’unitarietà.
Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare. Il limone Costa d’Amalfi è largamente impiegato in cucina, spremuto sul pesce, sugli antipasti di mare o sugli arrosti. Nei bar e nelle pasticcerie, invece, può essere degustato come “limoncello”, o assaporato in variegate combinazioni dolciarie.
Info Consorzio di Tutela Limone Costa d’Amalfi Igp, 84010 Maiori (SA), , . Dal 2003 il marchio di tutela comprende più di 300 aziende. L’azienda Terra Di Limoni Sas di De Riso E. & C. realizza a Minori (SA) un ottimo limoncello il cui prezzo oscilla da 10 a 14 # per 50 cl; tel. 089.853556, info@terradilimoni.it.
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onclusa la visita alla splendida cattedrale di Amalfi val la pena di fare una sosta nella famosa pasticceria Pansa, nella centralissima piazza Duomo. Il locale storico propone numerosi assaggi al gusto di limone: il classico babà imbevuto nel limoncello, una scorzetta di limone candita o una rinfrescante granita al limone. La pasticceria, attiva a partire dal 1830, da ben sei generazioni è gestita da membri della famiglia Pansa, .
SAL De Riso
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no tra i nomi più famosi della pasticceria sulla Costiera Amalfitana è quello di Sal De Riso, la cui Delizia al limone, dolce a base di pan di Spagna, con crema pasticcera al succo di limone e ricoperto con una salsa profumata con bucce di limoni Costa di Amalfi, è diventata una vera e propria icona. Il locale di De Riso a Tramonti è un vero paradiso del gusto dove si possono acquistare gelati, conserve, liquori, salti e pasticceria ideati e prodotti dal maestro: .
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ABRUZZO FRENTANO 18
La porzione di Abruzzo nell'entroterra di Ortona sale dal mare verso colline ricche di storia. Come a Crecchio, sede di un castello in cui soggiornò il re in fuga durante la guerra. Ora vi abitano donne e uomini tenacemente legati ai luoghi d'origine, nelle cui botteghe si imparano tecnica e arte di vivere
La terra degli
AUTOCTONI di Paolo Simoncelli
FUOCHI DI FESTA Le "farchie" accese in onore a Sant'Antonio Abate il 16 gennaio a Fara Filiorum Petri.
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Botteghe e mestieri
Crecchio: Tonino Santeusanio (scultore pietra), c.da Villa Tucci, tel.0871.936330-936220, sculture; Mario Scarinci, via Piana 99, tel.329.0641038, oggetti in legno d’ulivo: taglieri, porta lampade, posacenere, tavoli, ecc. Guardiagrele: Riccardo Di Ienno, sculture (pietra bianca della Maiella), via S. Lucia 48, tel. 0871.85188/340.1255933, ; La Fucina degli Dei (Adriano Scioli), Porta San Giovanni (Torre Adriana), tel. 338.2645681, ferro battuto; Ceramiche artistiche Stefania Santone, via Roma, tel. 0871.335723/380.7130126, . Ortona: Salvatore Valentinetti, p.zza Risorgimento 1, tel. 338.4951157/320.4624219, , maestro liutaio; Valter Polleggioni, via Roma, tel. 340.6671612, , scultore. Pretoro: Marcantonio Fernando, via Casere 28/A, tel. 0871.898119, impagliatore sedie, cesti tradizionali; Antonio Palmerio, via Fontepalombo 2, artista del legno, niente telefono, per contattarlo Nick’s Bar a pochi metri dalla bottega, tel. 0871.898152. Rapino: Laboratorio Artistico Santovito Giuliana, via Colleceso 8, , ceramiche decorate a mano (il figlio Terenzio Michelli tel. 0871.85287/338.5480284, realizza oggetti in ceramica dalle linee moderne, tel.340.2265053). Roccamontepiano: Antonella Di Nardo, via . della Grava 20 (accanto al Santuario di San Rocco), ceramica, tel. 0871.77258,
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CUSTODI DEL TEMPO Ortona, Museo Diocesano. In basso, in senso orario: Luciano Civitarese, “fornaio antistress�; torre di Bene a Orsogna; Cristian Bucciarelli con le cipolle di Fara; le "sise delle monache" alla crema. Nella pagina a fianco in alto, in senso orario: il fabbro Adriano Scioli; il falegname Antonio Palmerio; lo scultore Valter Polleggioni; il liutaio Salvatore Valentinetti; in basso: cantine Farnese; il museo dedicato al compositore Tosti.
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oltre confine
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FRANCIA ALTE ALPI
testo di Federica Botta – foto di Alessandro De Rossi
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Al di là del Piemonte, appena oltre il Monginevro, la Serre Chevalier, il parco des Écrins e la città fortificata di Briançon offrono mille spunti per una vacanza invernale, dalle attività sulla neve a quelle culturali, passando per i sapori della cucina
IN FILA INDIANA Escursione con le guide del parco des Écrins nel vallone di Le Lauzet.
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Le fortificazioni di Vauban, patrimonio dell'umanità
Le opere fortificate di Briançon, e in particolare le mura cittadine, i forti delle Salettes, di Trois-Têtes, del Randouillet, il ponte d’Asfeld e il sistema di comunicazioni Y, fanno parte di un insieme di strutture difensive realizzate in tutta la Francia, nel XVII secolo, da Sébastien Le Prestre de Vauban, il più insigne ingegnere militare dell’epoca del Re Sole e Maresciallo di Francia. Sono le fortificazioni di Vauban, dal 2008 sono inserite tra i siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Quelle di Briançon sono state realizzate in buona parte dopo la morte di Vauban, tra il 1713 e il 1734, ma seguendo alla lettera tutte le sue indicazioni, compresa quella di porre sul bastione più esposto delle mura cittadine la chiesa collegiale. Partendo dal presupposto che un invasore giunto tra queste valli sarebbe stato sicuramente cristiano, l’ingegnere puntò anche sul fattore religioso e culturale per aggiungere efficacia alla progettazione. Le altre fortificazioni di Vauban si trovano sulle frontiere occidentale, settentrionale e orientale di Francia: ad Arras nel Nord-Pas-de-Calais, a Besançon, a Blaye nella Gironda, a Camaret-sur-Mer e Finistère in Bretagna, a Longwy nel dipartimento di Meurthe e Moselle, sul Mont-Dauphin nelle Alpi e sul Mont-Louis nei Pirenei, sull’alto Reno a Neuf-Brisach, e poi ancora a Saint-Martin-de-Ré nella Charente marittima, a SaintVaast-la-Hogue sulla Manica e a Villefranche-de-Conflent sui Pirenei orientali. A tutti questi luoghi è stata anche riconosciuta dal governo francese un’importante funzione didattica, per cui sono tra le mete più gettonate delle , fornisce informazioni e spunti per tutti i 12 siti. gite scolastiche nel paese. Un sito,
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ATTIVITÀ DI MONTAGNA Sopra, in senso orario: le terme di Monêtier les Bains; corni d’alpe nell’artigianato della Maison d’Artisans des Hautes-Alpes; prodotti del territorio nel centro storico di Briançon. In basso, in senso orario: la bottega di pittura di Serge Goudet; particolare del centro di Briançon; sci di fondo sulle piste di Le Casset. Nella pagina a fianco, in alto: il forte delle Salettes; in basso: interni e ingresso della stessa fortificazione.
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croato
AVVENTO
CROAZIA ZAGABRIA
di Paolo Simoncelli
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È stato eletto il più bello d’Europa: il programma di eventi allestito da Zagabria per il periodo prenatalizio vale da solo una visita. Ed è tanto ricco che si è pensato anche di allungarlo: dal 2 dicembre al 7 gennaio
LUCI DI FELICITĂ€ piazza Zrinski, antico cuore di Zagabria, addobbata per il Natale.
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Un Avvento particolare
Nato sulla scia della tradizione dei mercatini di Natale, l’Avvento di Zagabria si è presto trasformato in un evento che coinvolge tutta la città e travalica i suoi confini, tanto da essere considerato il più bello d’Europa. È una kermesse che inizia a fine novembre e dura fin oltre l’Epifania. Un bel sito, , presenta e descrive tutte le iniziative, dal Parco di Ghiaccio di piazza Tomislav alle decorazioni del Parco Zrinjevac. Tra le tante attrazioni, il presepe vivente a Kaptol (il 18, 23, 25 e 27 dicembre, il primo e 6 gennaio); Fuliranje, ricco programma con oltre 500 concerti in piazza Strossmayer e ancora concerti nella galleria Klovićevi Dvori. Previste quest’anno nuove attrazioni, come installazioni multimediali nella Galleria ed eventi in Città Alta e in Città Bassa. Se non potete visitare la città nel periodo natalizio, altre buone opportunità sono la Festa in onore della Vergine della Porta di Pietra/Kamenita Vrata (31 maggio), con processione con partenza dalla Cattedrale, oppure il Zagabria Film Festival (in novembre).
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MUSEI E FESTE Sopra, in senso orario: nel museo d'Arte Contemporanea; l'atelier Ivan Meštrovic´; nel caffè K&K; piazza Jelacˇ ic´ addobbata. Sotto, in senso orario: albero di Natale a Oktogon, antica galleria commerciale; Guardiano di maiali, opera di Mijo Kovacˇ ic´ al museo di Arte Naïf; il cappellaio Ivan Horvati; libreria del centro storico. Nella pagina a fianco, in senso orario: spettacolo natalizio sotto il torrione della cattedrale; il mercatino di Dolac; la pista di pattinaggio in piazza Tomislav; decorazioni natalizie
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d’Italia
OMBELICO
LAZIO REATINO
testo di Federica Botta – foto di Alessandro De Rossi
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Rieti è tradizionalmente considerata il centro della nostra penisola, per la posizione ma anche per l’importanza degli eventi di cui fu protagonista in epoca romana e papale. E anche perché San Francesco, nella vicina Greccio, diede vita al primo presepe della storia
L'EREDITÀ DEL SANTO Rievocazione del primo presepe di San Francesco a Greccio.
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Rea Silvia e il lago scomparso
Narra la leggenda che nei boschi ombrosi e impenetrabili che circondavano il fiume Velino vivesse un bellissima fanciulla, per alcuni una ninfa, per altri una dea, signora della foresta e della Natura, conosciuta come Rea Silvia. Era, secondo il mito, una sacerdotessa della dea Vesta che rispettava il voto di castità. Il dio Marte però si innamorò di lei e, apparendole in sogno sulle rive del fiume, riuscì ad irretirla, rendendola gravida dei due gemelli Romolo e Remo. La giovane, condannata per aver infranto il voto, fu incarcerata o, per altri, seppellita, proprio nel luogo dove oggi sorge la città di Rieti, che da lei prende il nome, subito dopo la nascita dei due bambini. Forse per riscattare l’onore della sua incolpevole madre, Romolo, a corto di donne per i suoi uomini e soldati, organizzò il ratto delle Sabine, scegliendo quindi proprio madri reatine per ripopolare la sua nascente città e dichiarandole le donne più caste di tutto il mondo. I Sabini però non restarono quieti e diedero filo da torcere ai battaglioni romani sino al 290 a.C., quando infine si arresero e divennero una civitas, cioè cittadini di Roma. Iniziarono allora i grandi lavori che trasformarono i boschi e la paludi selvagge di Rea Silvia e dei Sabini in fertili pascoli per i Romani: nella città, che viveva tra i canali come un’antica Venezia, venne edificato il ponte Romano sopraelevato, per collegare la strada verso Roma con il foro. Il lacus Velinus, che allora circondava l’abitato e rendeva invivibile la piana, fu bonificato con il taglio del Cavo Curiano, creando la cascata delle Marmore e facendo defluire le acque in territorio umbro e poi nel Tevere. La Natura selvatica e indomita si arrese al progresso della civilizzazione militare romana: è Rea Silvia che partorisce Romolo, figlio di Marte.
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SOTTO IL SEGNO DEL SACRO Sopra, in senso orario: la cattedrale di Santa Maria Assunta; prodotti della cioccolateria Napoleone; oggettistica natalizia di Antonella Benedetti. Sotto: momenti della rappresentazione teatrale del Primo Presepe di Greccio. Nella pagina a fianco, in alto: ancora la rappresentazione di Greccio; in basso, da sinistra: pezzo nel museo dei Presepi di Greccio; un restauro di Simone Battisti della Bottega dell’Arte.
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Con gli sci sul
MONDOLÉ
PIEMONTE MONREGALESE
testo di Emanuela Ferro - foto di Paolo Picciotto
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Nel Cuneese, in valle Maudagna, sci e relax nello storico comprensorio delle due Frabose, di Prato Nevoso e di Artesina, sulle prime propaggini delle Alpi tra Liguria e Piemonte
BIANCO CROCEVIA A Colla Bauzano, sotto il MondolĂŠ, si incrociano piste, sentieri e vie scialpinistiche.
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Presepi in Granda
Presepi tradizionali, meccanici, in grotta, viventi: nel periodo natalizio, nella provincia di Cuneo gli itinerari possibili sono moltissimi e alcuni dei presepi più visitati sono a pochi chilometri dalle piste da sci. A Pianfei il grande presepe meccanico è allestito ogni anno nell’oratorio della confraternita di San Michele Arcangelo, detta Crusà. A Villanova Mondovì, il concorso Presepi in grotta anima ogni anfratto della grotta dei Dossi, con centinaia di installazioni, realizzate, sia da artisti affermati che dai bambini delle scuole, usando materiali di ogni tipo, dalla classicissima ceramica ai tappi di sughero, e poi sassi, metallo, mattoni, legno fino ai gusci di lumaca. A Frabosa Sottana il presepe vivente va in scena nella frazione di Pianvignale (24 e 29 dicembre, 5 gennaio), ricostruendo accanto alla scene classiche della natività, il modo di vivere della gente di montagna, tra mestieri storici (dal fabbricante di rastrelli agli spannocchiatori), abilità dimenticate e spuntini corroboranti con frittelle di mele e polenta. Mugnai, boscaioli, cestai, fornai e ricamatrici al lavoro anche in alta Valle Ellero a Prea (24 e 26 dicembre, 5 gennaio), dove le scene sono suggestivamente ambientate nelle antiche case del borgo occitano con finestre e porte aperte perché i visitatori si possano affacciare.
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TRADIZIONI DI SEMPRE Sopra, in senso orario: il borgo di Prea; il museo della Montagna di Miroglio; artigiano all'opera nel presepe vivente. In basso, in senso orario: canna da pesca fatta a mano da Silvano Felloni; caprini a latte crudo dell'azienda Capre al pascolo; biscotti di meliga; caprette nella stalla; Ursus spelaeus nella grotta di Bossea. Nella pagina a fianco, in alto: borgo Stalle Lunghe a Prato Nevoso; in basso: presepe vivente di Prea.
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all’Avana
AMERICA CENTRALE CUBA
CAMBIO
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di Claudio Agostoni
Sulle strade di Cuba per scoprire il cambio, il processo di cambiamento sociale e politico in atto. Un coast to coast da ovest a est con tappa obbligata all’Avana nel cuore di una nazione nuova, che cambia pelle per rimanere se stessa
ARTI A CONFRONTO Un trombettista sotto un'edicola tra gli storici edifici di plaza de Armas.
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Fusterlandia
La fantasia, in un'isola come Cuba, non è mai mancata. Basti pensare alle decine di generi musicali che hanno avuto qui i loro natali. Ma anche pittori e scultori non scherzano. Per averne una conferma è sufficiente visitare Casa Fuster, l'abitazione-atelier dell'artista Josè Rodrìguez Fuster: due piani e un terrazzo decorati da mosaici in ceramica e maioliche colorate. Pittore, scultore e ceramista, Fuster è nato a Villa Clara nel 1946 e ha portato avanti i suoi studi presso l'Escuela Nacional de Instructores de Arte dell'Avana. Sita tra il Club Havana e la marina Hemingway, Casa Fuster è lontana dal centro città e per arrivarci bisogna percorrere tutto il Malecon, il chilometrico lungomare caratterizzato da vecchi edifici che subiscono l'aggressione dell'azione congiunta del salitre (cioè del sale portato dall'aria salmastra dell'oceano), delle piogge torrenziali e delle casse vuote dello Stato. Casa Fuster è nel cuore di Jaimanitas e originariamente era stata pensata per diventare una stazione balneare. Oggi è una sorta di omaggio a Gaudì e a Picasso e coinvolge una bella fetta del quartiere che la ospita, perchè Fuster non si è limitato ad abbellire la sua dimora, ma ha istoriato con mosaici in ceramica coloratissimi e fantasiosi anche alcune case dei vicini. I temi ricorrenti sono elementi che richiamano alla natura dell'isola (palme, coccodrilli...), alla vita quotidiana dei suoi abitanti (il gioco del domino) e a simbologie radicate nella cultura cubana.
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VOLTI DI CUBA Venditore di platanos a Pinar del Rio. In basso, in senso orario: venditrici di sigari all'Avana; una cantante in un locale; bambini a una finestra; omaggio floreale per la Virgen de la Caridad alla basilica di Nuestra SeĂąora del Cobra; abitazione nel quartiere di Santo Soarez all'Avana. Nella pagina a fianco, in alto: Casa Fuster; in basso: Cayo Santa Maria, una delle isolette della costa settentrionale, nella provincia di Santa Clara.
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LIBRI& guide
di Marzia Rosani
VIAGGIATORE SUO MALGRADO di Minh Tran Huy, Obarrao Edizioni 2017, pp. 188,
S
e per molti viaggiare è un desiderio e un piacere, per altri è un peso, una condanna o addirittura una malattia. Line, la voce narrante, è una giovane donna francese di origine vietnamita che viaggia per lavoro e per diletto registrando i rumori e le voci del mondo: ha imparato a distinguere il rintocco delle campane di tutte le cattedrali di Francia, lo stormire del vento tra pini, betulle, olivi o cipressi, il crepitare della pioggia sui marciapiedi di Londra o di Saigon, il brusio dei caffè in Russia, Germa-
, 16 #
nia, Italia o Giappone. Nelle sue ricerche in biblioteca si imbatte nella storia di Albert Dadas, operaio francese dell’Ottocento affetto da dromomania, un bisogno compulsivo di viaggiare, primo caso clinico di turismo patologico studiato e curato, con scarsi risultati, dal dottor Tissié. Parlandone col padre, uomo gentile, ingegnere e pittore, assai riservato sulla sua infanzia vietnamita, Line scopre che anche nella sua famiglia molti hanno subito e sofferto esperienze di viaggio. Storie di “andate” verso paesi lontani alla ricerca di nuove possibilità di vita che implicano, comunque, sradicamento e separazioni; storie di “ritorni” alle origini per ritrovare e ritrovarsi. Un romanzo delicato, composito, che approfondisce la relazione tra gli uomini e i luoghi e quella, assai profonda, tra un padre e una figlia.
GIARDINI D’INVERNO i Cédric Pollet, Ippocampo Edizioni 2017, pp. 224, , 29,90 # autore, paesaggista e fotografo botanico (suo il sorprendente Cortecce, riedito per l’occasione), ha qui raccolto immagini e storie di venti giardini del mondo – dallo stagno di Launay in Normandia, agli Hiller Gardens di Southampton – che nella stagione invernale danno il meglio di sé. Complici la neve e la brina, arbusti, sempreverdi, cortecce e fiori resistenti al freddo danno vita a paesaggi naturali che gareggiano con opere d’arte e capaci di ispirare nuove composizioni. Utile la rassegna delle piante invernali per gli appassionati di architettura dei giardini.
L’
OVERVIEW - LA NOSTRA TERRA di Benjamin Grant, Rizzoli 2017, pp. 288, , 39 # rande libro fotografico che mostra la nostra Terra da un punto di vista eccentrico – dallo spazio – per pensare in modo diverso al nostro pianeta e al posto che l’uomo vi occupa. Le foto satellitari ad alta risoluzione prima colpiscono per le loro forme e colori, poi incuriosiscono per la varietà dei soggetti, dai campi di tulipani percepiti come righe multicolori, alla spiaggia di Ipanema, a un campo profughi, a un terminal di carbone. Infine emozionano o ci spingono a considerare l’impatto che le attività umane hanno sul paesaggio e sull’ambiente. Un invito a prenderci cura della nostra unica casa.
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IL LIBRO DEI VIAGGI Lonely Planet Kids, Edt Edizioni 2017, pp.212, , 25 # ensato per ragazzi dai 7 ai 12 anni questo coloratissimo libro illustrato permette di conoscere ben 203 paesi del mondo, grandi, piccoli, famosi o sconosciuti, di antica o recente costituzione. Per ognuno una scheda con bandiera, capitale, popolazione, lingue, aspettativa di vita, usi e costumi e molte curiosità per stimolare i giovani lettori a calarsi nelle diverse realtà e ad approfondire gli aspetti che suscitano il maggiore interesse. E ovviamente, i primati: il treno più lungo del mondo? Misura 2,5 chilometri e attraversa la Mauritania. Buon viaggio!
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d’inverno
2017-2018
Sport OspitalitĂ Tradizione
Benessere Divertimento Gastronomia foto di VisitRovaniemi
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SOMMARIO
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METE SULLA NEVE FRANCIA Nizza d’inverno:
la Costa Azzurra a Natale
GOMME INVERNALI Guida per l’uso TRENTINO Val di Fiemme
Neve a misura di famiglia
PIEMONTE Cuneese
Discesa e fondo per tutti i gusti
SLOVENIA Luci a Lubiana FINLANDIA Rovaniemi
Nella casa di Babbo Natale
BAZAR Idee regalo per l’inverno 103
Inverno 2017/18
In famiglia negli Hotel TH Pacchetti Ski inclusive, ski room, convezioni per il noleggio delle attrezzature, lezioni con i maestri delle migliori scuole sci e vendita diretta degli skipass. Sono alcune delle iniziative pensate per i loro ospiti dagli Hotel TH, che si trovano nelle località sciistiche più rinomate dell’arco alpino e circondate da panorami mozzafiato: l’Hotel Greif a Corvara, l’Hotel e Residence Planibel a La Thuile, l’Hotel Monboso a Gressoney, l’Hotel Majestic Dolomiti a San Martino di Castrozza e novità di questa stagione il Golf Hotel Campiglio di Madonna di Campiglio. Il pacchetto Ski inclusive comprende: 5 giorni di skipass, 5 lezioni collettive con i maestri delle qualificate scuole sci, le convenzioni per il noleggio delle attrezzature sportive e l’accompagnamento da parte dello staff dell’animazione alle piste. La vacanza è family friendly con servizi, spazi e tariffe speciali pensate per chi viaggia in famiglia. Per soddisfare le esigenze dei piccoli ospiti tante attività sportive e ricreative, proposte dagli animatori del Birba World a seconda dell’età, aree baby, menu dedicati e sulle piste la guida esperta dei migliori maestri di sci. La ristorazione TH propone percorsi gastronomici legati alle tradizioni e ai prodotti locali tra i buffet colorati e il servizio à la carte, con un’attenzione alle diverse esigenze dietetiche. Pacchetto Ski inclusive: a partire da 250 e a settimana. Scontistiche per chi prenota prima e per i viaggi adulto + bambino. Quote soggiorno: a partire da 82 e al giorno a persona in mezza pensione. Per info e prenotazioni: .
Mete sulla neve Un mare di eventi sulle Tofane Il 25 novembre si è aperta la stagione invernale per l’impianto di funivie Tofana Cortina Freccia nel Cielo, a Cortina d’Ampezzo, che resterà in funzione fino al 2 aprile tutti i giorni dalle 8,30 alle 16,30. Ricco il programma di appuntamenti per gli amanti dello sport, della natura e del relax in montagna, come ciaspolate in alta quota e al chiaro di luna, uno spazio dedicato ai bambini per permettere ai genitori di sciare e l’opportunità unica di scoprire all’alba il risveglio della natura sulle piste. Riapre il Baby Tofana Land, presso il Bar Freccia alla partenza della funivia, spazio dedicato ai bambini dai 3 ai 10 anni che, accolti e seguiti da due operatrici dell’infanzia, possono divertirsi tra giochi di società, costruzioni, libri, colori e tanto altro, mentre i genitori sciano liberamente e si godono momenti di relax. Dispone anche di un’area esterna attrezzata per giochi all’aria aperta. Freccia nel cielo offre l’opportunità di scoprire l’incanto dell’alba sulle piste sia per gli sciatori che per gli amanti della natura più contemplativi. Si sale, ancora avvolti nell’oscurità della notte, a quota 2.475 metri presso Capanna Ra Valles dove si possono ammirare i contorni delle cime attendendo l’alba per poi indossare gli sci e surfare sulla neve prima di tutti. A chi ama passeggiare con le ciaspole il comprensorio di Tofana- Freccia nel Cielo offre due nuovi sentieri panoramici in alta quota, adatti a tutti e percorribili in un’ora circa, il trail Pian Ra Valles e il trail Cacciatori. Novità per la stagione invernale 2017-2018, la Ciaspolata sotto la luna, che inizia con un breve aperitivo di riscaldamento, si sviluppa con una guida alpina su un suggestivo percorso sotto le stelle tra gli spettacolari panorami innevati della Tofana di Mezzo e si conclude con una cena al ristorante Capanna Ra Valles, a quota 2.475 metri, con splendida vista sulla Conca ampezzana. Info: .
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Soggiorno relax in val di Cogne Eco Wellness Hotel Notre Maison, struttura situata nella valle di Cogne, cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, propone un’offerta per soggiornare in un incantevole scenario di montagna a circa mezz’ora di distanza dalla città di Aosta. Con l’inverno, l’hotel propone un’offerta molto conveniente per trascorrere due giorni infrasettimanali tra natura e tradizione, nel comfort offerto dalla famiglia Celesia, che dal 1979 accoglie i propri ospiti in un ambiente curato con un’atmosfera calda e rilassante che rispecchia al meglio il senso dell’ospitalità locale. L’offerta “In due paghi uno” prevede la gratuità per la seconda persona e include un pernottamento con prima colazione e un ingresso nel centro benessere con utilizzo di piscina, sauna, bagno turco, idromassaggio e l’accesso al laghetto alpino esterno riscaldato. Prezzo a partire da e 67,00 per due persone, offerta valida da lunedì 11 a giovedì 14 dicembre e da lunedì 18 a giovedì 21 dicembre 2017. Per ulteriori informazioni e prenotazioni . In Austria per i 200 anni di Astro del Ciel “Stille Nacht! Heilige Nacht!” (Astro del Ciel) è un canto la cui magia dura ininterrottamente da 200 anni. Tanto è trascorso, infatti, dalla prima esecuzione pubblica di questa celeberrima canzone natalizia, ad opera del prete salisburghese Joseph Mohr e del maestro di scuola dell’Alta Austria Franz Xaver Gruber, nella chiesa di St. Nikola a Oberndorf presso Salisburgo. Solo pochi anni più tardi, alcune famiglie di cantori della valle Zillertal (Tirolo) portarono il canto dall’Austria in Europa e in giro per il mondo. Oggi viene cantato in oltre 300 lingue e dialetti. In occasione del bicentenario, le 13 località di Stille Nacht nel Salisburghese, in Alta Austria e
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in Tirolo invitano a seguire le tracce della famosissima canzone. Tra gli eventi in programma figurano mostre temporanee e manifestazioni nei musei “Stille Nacht”, previste già nel 2017, ma soprattutto per il bicentenario nel 2018; visite a luoghi pittoreschi con gite e itinerari individuali in tre Länder; programmi per godere il periodo natalizio in suggestivi mercatini d’Avvento; pacchetti turistici e offerte per vacanze romantiche; la scoperta delle ricette natalizie della regione di “Stille Nacht”. Info: Natale autentico a Oslo
Nel periodo prenatalizio la capitale della Norvegia Oslo si veste a festa e organizza molte iniziative. Come da tradizione, il Museo del Folklore Norvegese, all’aria aperta, organizza l’annuale mercatino di Natale. Passeggiando tra le oltre 100 bancarelle si potranno trovare regali come addobbi, oggetti d’antiquariato, composizioni floreali, stoffe, dolci e delizie tipicamente norvegesi. Periodo: Dal 2 al 3 dicembre e dal 9 al 10 dicembre. Orari: 11-16. . Per chi ricerca invece un mercatino più intimo con un’atmosfera divertente e accogliente, dal 18 novembre al 30 dicembre a Spikersuppa vengono allestite le tradizionali bancarelle natalizie. Orari: dalle 11 alle 19. Un insolito mercatino da visitare è quello al Blå, un locale a Grünerløkka in cui si trovano ogni tipo di abbigliamento anche di seconda mano, prodotti di bigiotteria, ceramiche, vetri, giocattoli e addirittura vecchi LP e quadri. Alla vetreria Hadeland, il Natale si annuncia ogni anno con una grande festa all’aperto, in cui il Governatore della Regione accende 50˙000 luci che fanno scintillare il parco con tutte le antiche e splendide case in legno. Questo singolare evento, chiamato “Festa della Luce”, segna l’inizio dell’Avvento. Il mercatino al coperto offre, nella sua calda atmosfera, un’ampia varietà di attività pensate anche per i più piccoli, dolci natalizi tipici norvegesi e una vasta selezione di articoli in vetro per un elegante regalo di Natale: . Info: .
INVERNO IN CARINZIA: ATTIVO E SUGGESTIVO In poche altre regioni la “voglia di vivere” è tanto intensa come in Carinzia. Una vacanza invernale nel Land più meridionale d’Austria non è mai all’insegna del “più alto, più lontano, più veloce”, ma si concentra piuttosto sulla gioia di vivere e sul piacere di fare sana attività. Difficile immaginare uno scenario migliore: un paesaggio alpino ricco di varietà, con panorami incantevoli che racchiudono laghi idilliaci, il tutto in un clima invernale mite e particolarmente soleggiato. Sci alpino Principianti, esperti o sciatori fuori allenamento... chiunque venga a sciare in Carinzia, trova senza dubbio ciò che fa per sé. Le 30 zone sciistiche della Carinzia e del Tirolo orientale garantiscono varietà e divertimento su circa 800 chilometri di piste ben tenute. Esperienze indimenticabili nella neve, secondo la voglia e le ambizioni, sono garantite sulle piste d’alta quota in mezzo a possenti vette di tremila metri, su pendii larghi e facili per le famiglie o anche su piste a cunette e halfpipe. Fra le chiavi passepartout più vantaggiose, e non solo per le famiglie, ci sono senza dubbio il Topskipass Carinzia Tirolo orientale Gold e i vari skipass e forfait regionali con allettanti servizi compresi nel prezzo.
www.carinzia.at
Benessere e terme Dalle piste alle terme è il motto di Bad Kleinkirchheim. Dal bagno Römerbad e dalle Terme St. Kathrein in pochi passi si arriva subito sulle piste da sci. Anche le Kärnten Therme di Villach sono ricche di fascino: l’area divertimenti con fantastici scivoli o il nuoto della sirena sono molto apprezzati soprattutto dai bambini. Per dettagli e per ottenere il catalogo gratuito si prega di rivolgersi a: URLAUBSINFORMATION KÄRNTEN (Ente Turismo della Carinzia) Tel. +43 463 3000, E-mail: info@kaernten.at
CHECKin ITALIA – Tutti i nostri cammini È online dallo scorso novembre sul sito del ministero dei Beni Culturali l’Atlante dei Cammini d’Italia. Raccoglie e descrive 41 percorsi da fare a piedi, lentamente, dalla via Francigena alla Romea Strata, dal Cammino di San Benedetto a quello di San Francesco. Un inizio, al momento, perché il progetto, avviato nel 2016, ha in programma di censire e mappare tutte le opportunità di turismo lento e sostenibile nella nostra penisola, che sommano, si stima, oltre 6.500 km di itinerari naturalistici, culturali, religiosi e storici. Ogni cammino è illustrato con una sua mappa, una descrizione ed è abbinato a “credenziali”, acquistabili sul sito, che danno accesso a sconti su ristoranti e bar lungo il percorso, treni di Trenitalia, guide, tariffe postali agevolate. Info: . ARGENTINA - Da Buenos Aires ai ghiacciai Dodici giorni in Argentina nel pieno della migliore stagione per visitare questo meraviglioso paese. È la proposta di Tucano Viaggi con il pacchetto Argentina - Meraviglie di una terra alla fine del mondo. Con partenza da Roma si vola a Buenos Aires e, dopo la visita alla capitale, ci si trasferisce a Trelew e alla Penisola Valdès per inoltrarsi nella steppa patagonica, in un’area ricchissima di tesori naturalistici. A Puerto Madryn si possono osservare pinguini, elefanti marini, anche le orche se si è fortunati. Lo spostamento a Ushuaia consente di entrare nella natura e nella cultura fuegina, esplorare il parco della Terra del Fuoco e navigare lungo il Canale di Beagle. Un ulteriore spostamento a Calafate porta i partecipanti al cospetto di spettacolari ghiacciai, tra cui il celebre Perito Moreno, e sul meraviglioso Lago Argentino, al centro di un parco nazionale di grande fascino. Partenze dal 22 dicembre al 2 gennaio e dal 16 al 27 gennaio. Tariffe di 4.490 # per la prima partenza e di 4.150 # per la seconda. Info: .
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a cura di Riccardo Oldani
RUSSIA – Capodanno a San Pietroburgo San Pietroburgo è la “Venezia del Nord”, camaleontica antica capitale della Russia che ha cambiato nome tante volte senza perdere un grammo della sua dirompente identità. Fondata dallo zar Pietro il Grande all’inizio del 1700, San Pietroburgo ha fatto proprio il meglio della cultura europea. In inverno la città acquista una dolcezza indicibile, che ammanta ogni cosa di una bellezza struggente e fuori dal tempo. Kel 12 organizza un viaggio per vivere il Capodanno, partenza il 30 dicembre, durata 5 giorni. Costo a partire da 1.700 #. Info: . VENEZIA – La Serenissima d’inverno Al Salute Palace Hotel di Venezia una speciale proposta per vivere la Serenissima anche in inverno: 2 notti in una delle eleganti camere appena ristrutturate, una cena al Bistrò da Cici, un biglietto d’ingresso al museo Peggy Guggenheim Collection e un biglietto per un concerto di Vivaldi nella Chiesa di San Vidal. L’offerta è valida fino al 26 marzo. Il costo è di 219 # a persona. Info: . MALDIVE – In paradiso con il catamarano Una crociera di 8 giorni nell’arcipelago delle Maldive con i suoi atolli, le isole e la barriera corallina: un vero e proprio paradiso terrestre sotto il cielo dell’Equatore. Le bianche spiagge, formate da sabbia finissima si perdono in un mare turchese dalle svariate gradazioni, dando vita a uno degli spettacoli naturali più belli del mondo. L’idea è di Zeppelin, che ha predisposto un programma di 8 giorni e 7 notti, con partenza ogni domenica fino al 31 dicembre 2018 e costi a partire da 1.000 # a testa in camera doppia (esclusi tasse, bevande e trasferimento da aeroporto a imbarco). Info: .
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