Supplemento al n° 256Supplemento Aprile - Maggio al n° 2502017 Aprile - di Itinerari - Maggioe 2016 luoghi - di - Sped. Itinerari in abb. e luoghi post.-45% Sped. - art. in abb. 2 comma post. 45% 20/b--art. legge 2 comma 662/9620/b - MI - legge prima662/96 immissione: - MI - 30/04/2017 e 3,90 - e 3,90
LombardiA/Valtellina
GERMANIA/BAVIERA Pedalando a tutta birra Nel Parco del Cilento
CAMPANIA
FRANCIA/charente Da Cognac a La Rochelle
Lungo le sponde del Tevere
toscana
A mezza costa in Valtellina
LOMBARDIa
Mete ideali per i pedali • Libri&guide • Appuntamenti •
I
Valsugana&Lagorai
Bike Paradise WWW.VISITVALSUGANA.IT
bike@visitvalsugana.it VARIETÀ SU DUE RUOTE Una scelta infinita di percorsi road bike e MTB tracciati con GPS per tour indimenticabili… da 2.000 mt di quota ad un tuffo nel lago!
LA CICLABILE DELLA VALSUGANA 80 km di incomparabile bellezza alla scoperta di un territorio ricco di cultura, storia e sapori tra Trentino e Veneto. Tanti servizi a disposizione degli amanti delle due ruote: dai noleggi di biciclette alla possibilità di ritornare in treno, passando dai bicigrill per soste rigeneranti!
Alpe Cimbra
WWW.ALPECIMBRA.IT
Pedalando tra storia, natura e tradizioni info@alpecimbra.it
Il Trentino a te più vicino, l’Alpe Cimbra, è meta ideale per te che ami le due ruote. Dal Downhill al Bike Park di Lavarone ai percorsi con difficoltà e dislivelli crescenti per cicloamatori che nella Bike Experience trovano il tempo per immortalare un paesaggio mozzafiato, fermarsi per una pausa in un Bike Chalet e lasciar libero il gusto di provare la cucina tipica Trentina!
DUE SECOLI E ALTRI MONDI di Enrico Caracciolo
E
ra una mite primavera di due secoli fa quando Karl Friedrich Christian Ludwig Freiherr Drais von Sauerbronn uscì di casa con uno strano mezzo di legno a due ruote, otto raggi e un sellino. Tutto ciò avvenne il 12 giugno 1817 a Mannheim, in un fazzoletto di Germania compreso tra il Reno e il Neckar. Drais era un sognatore, visionario, tecnologico e la draisina, senza pedali, fu l’antenata della bicicletta. Thomas Kosche che lavora al Technomuseum di Mannheim dove viene ospitata una mostra sul bicentenario della bici afferma serenamente e senza dubbi che «la bicicletta ha un futuro incontrastabile e continuerà a correre lungo qualche strada anche quando l’ultima macchina a motore sarà scomparsa». Due secoli dopo la trovata di Drais, nasce Altri Mondi Bike Tour, il “progetto ad alta utopia” che vedrà impegnati, dalla Sicilia alla Toscana, cicloartisti appassionati di viaggi, natura, bici, spettacolo promosso dall’associazione Semi Volanti e da Mobile Green Power. Un viaggio in bicicletta all’insegna dell’ecosostenibilità e delle soluzioni tecnologiche per fare della bicicletta un veicolo sempre più aggiornato. Ci saranno anche spettacoli nelle piazze, con un palco alimentato con energia prodotta dai pedali. Valerio Gatto Bonanni è regista e un pezzo di anima di questo viaggio che partirà dalla Sicilia nel mese di giugno per raggiungere la Toscana a fine luglio. «I nostri spettacoli e la nostra pedalata – racconta Valerio – vogliono ricordare che i punti di vista sulla realtà possono essere altri e che ci sono modelli di sviluppo diversi senza rompere il ramo dove siamo seduti». La campagna di crowdfunding per sostenere l’iniziativa termina il 6 maggio. Tutte le info si trovano sul sito . Gli “altri mondi” proposti da In Bici quest’anno prevedono pedalate da vivere intensamente ma senza fretta. Dove? All’insegna di bellezze rinascimentali nella Valtiberina toscana, fra Sansepolcro e Anghiari. Cinque tappe tra i laghi di Franconia in Germania, tra campi di luppolo e storiche birrerie. Un viaggio sulle strade dello struggente Cilento tra borghi, montagne e incredibili trasparenze marine. Atmosfere atlantiche nel cuore della Charente-Maritime, area più solitaria della Nuova Aquitania, facendo tappa in luoghi mitici come Cognac e La Rochelle. E infine una bella pedalata valtellinese lungo la Via dei Terrazzamenti, fra Tirano e Morbegno, in Valtellina, attraverso un paesaggio disegnato da un’agricoltura eroica.
Buon viaggio!
Pedalando negli idilliaci dintorni di Villach
IL PIACERE DI PEDALARE IN CARINZIA LA CICLOVIA ALPE-ADRIA Lungo la pista ciclabile dell‘Alpe-Adria dalle Alpi fino al mare, alla scoperta del paesaggio e degli abitanti della Carinzia Lunga 410 chilometri, la Ciclovia Alpe-Adria è un’esperienza indimenticabile. Da Salisburgo, la città di Mozart, si parte per una settimana in sella attraverso il Parco Nazionale Alti Tauri in Carinzia, nel soleggiato meridione d’Austria, e quindi si valica il confine per entrare in Italia. Il percorso che attraversa la Carinzia è particolarmente attraente anche per il fatto che una volta scesi dal treno navetta dei Tauri, a Mallnitz, l’itinerario si svolge prevalentemente www.carinzia.at
in discesa fino al mare, in Italia. Il paesaggio che si alterna lungo la ciclovia è di una bellezza straordinaria: montagne maestose, valli soleggiate e laghi incantevoli. E più si va verso sud, più dolce e ameno si fa il panorama fino a quando finalmente si possono bagnare i piedi nell’alto Adriatico. Ma prima si percorre da Tarvisio quella che molti ciclisti considerano la più bella pista ciclabile d’Europa: la ciclovia che segue il tracciato abbandonato della vecchia ferrovia austroungarica. La Ciclovia Alpe-Adria-Radweg non è solo un simbolo di collaborazione senza frontiere,
Sul tracciato della vecchia ferrovia Pontebbana vicino a Malborghetto
I famosi gnocchi carinziani
Partenza da Salisburgo
promosso e finanziato dalla Comunità Europea, ma è anche un esempio pratico di come in pochi giorni partendo dalla Carinzia si possono scoprire la cultura e la gastronomia di tre Paesi. Oggi la cucina carinziana dell’Alpe Adria offre la possibilità di gustare le delizie austriache a Villach, le specialità italiane in una trattoria di Tarvisio o Udine e quindi cenare con prelibatezze tipicamente slovene a Bled.
KÄRNTEN CARD - più di 100 attrazioni Numerose attrazioni e mete turistiche nelle vicinanze della pista ciclabile sono comprese nella tessera Kärnten Card. La tessera è valida dal 09 aprile al 26 ottobre, costa da 39 euro (adulti) da 18 (bambini) euro a settimana e offre libero accesso a oltre 100 mete turistiche in Carinzia. www.kaerntencard.at
Facile è in tutti i casi il rientro da Grado. La Ciclovia Alpe-Adria-Radweg accompagna la linea ferroviaria, praticamente lungo tutto il percorso, ed È quindi possibile, in ogni momento del viaggio, servirsi della ferrovia per superare tratti della ciclovia. www.alpe-adria-radweg.com
Per dettagli e per ottenere il catalogo gratuito si prega di rivolgersi a: Urlaubsinformation Kärnten (Ente Turismo della Carinzia) Tel. +43 463 3000 E-Mail: info@kaernten.at www.carinzia.at
www.jonas.it tel. 0444-303001
@JonasVacanze
Sommario
In copertina: Ciclabile sulla Charente, foto di Alessandro De Rossi Una copia L 3,90 suppl. al N° 256 - aprile-maggio 2017 di
Itinerari e luoghi
è una pubblicazione bimestrale registrata al Tribunale di Milano N° 48 del 25/1/92 - ISSN 1123-6736 RNS n° 4034 del 9/1/93
Appuntamenti Gli eventi da non perdere
10
Mete ideali per i pedali Idee vacanza
13
tempo di leggere Pagine di cicloturismo
23
Lombardia Valtellina
La montagna in terrazzo
26
francia Charente Marittima
In bici nel vento
48
Direttore responsabile
Riccardo Oldani
Direttore editoriale
Jean-Claude Junod Musumeci Abbonamenti e arretrati
Anna Callerio tel. 345.2396400
lunedì e mercoledì orario 9-17
Campania Cilento Cilentamente
68
Pubblicità
tel. 333.8884255 Stampa
Roto3 Industria Grafica, Castano Primo (MI) Cartografia
Studio Aguilar - Milano Distribuzione
Germania Baviera
La natura nella birra
86
Pieroni Distribuzione srl Via C. Cazzaniga, 19 - 20132 Milano tel. 02.25823176 - fax 02.25823324 Agenzia spedizioni postali
STAFF srl Riservatezza - D.Lgs 196/2003. La società Itinerari e luoghi garantisce la tutela dei dati personali. ITINERARI E LUOGHI srl Casella postale 223 - 20123 Milano e-mail: sede legale: Via Campi, 29L - Merate LC
Toscana Valtiberina
Terre di valore
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BAVIERA Parco Naturale dell’Altmühltal
Voglia di bici I
testo di Mariella Faraoni – foto TI Naturpark Altmühltal
l Parco Naturale dell’Altmühltal è perfetto per una vacanza in bici, con ciclabili di alta qualità per pedalare nella natura fra i fiumi, i laghi e la storia. Superato l’imbarazzo della scelta, in una regione che vanta più di 900 km di ciclabili per tutti e un gran numero di bikehotel e family-hotel per ogni tasca, si può salire in sella e godersi il percorso senza nemmeno preoccuparsi del trasporto bagagli: per le valigie c’è l’apposito “taxi”! Ciclabili formato famiglia Il “fiore all’occhiello” del Parco Naturale dell’Alt mühltal è sicuramente la Ciclabile dell’Altmühl (Altmühltal-Radweg, 167 km) che segue il corso placido del fiume che le dà il nome: pluripremiata per qualità, infrastrutture e segnaletica, pianeg giante e separata dalle strade è semplicemente perfetta per una vacanza a pedali in famiglia!
Lungo il percorso si susseguono paesaggi vari, località pittoresche, attrattive culturali e punti di sosta per tutti i gusti e le età: dai prati su cui sostare in riva al lago Altmühlsee, con la bella oasi ornitologica, casa di rare specie di uccelli, alle imponenti rocce dei “Dodici Apostoli” vicino a Solnhofen, fino alle erte pareti della gola del Danubio a Kelheim. Pedalando vedrete le carat teristiche brughiere con i cespugli di ginepro e le rocche che dominano la vallata dall’alto, come il castello medievale di Pappenheim, il Willibalds burg barocco di Eichstätt e il castello feudale di Prunn. Sull’Altmühl potrete poi provare un tour in canoa fra spruzzi e risate! A Solnhofen ed Eich stätt, invece, entrerete nel “parco giurassico”: i musei di paleontologia espongono fossili raris simi, come un cucciolo di dinosauro e il piccolo Archaeopteryx con caratteristiche di rettili ed uc celli, mentre nelle cave di pietra, “armati” di mar tello e scalpello, potrete andare alla ricerca dei fossili... se siete fortunati, tornerete a casa con il vostro piccolo tesoro! A Kipfenberg, invece, nel castello che ospita il Römer und Bajuwaren Mu seum, indosserete la cotta e l’elmo dei legionari romani, e a Beilngries potrete visitare il museo dei giocattoli Spielzeugmuseum o sgranchirvi le gambe (e le braccia!) al parco-avventura Aben teuerpark. Che dire poi del castello dei falchi di Riedenburg con i suoi spettacolari rapaci, e di una riposante gita in battello nell’oasi naturalistica
delle gole del Danubio fra Kelheim e Weltenburg? Nuovi itinerari Se i tour nelle valli sembrano fatti apposta per le famiglie e per chi ama le pedalate tranquille, i percorsi che s’inerpicano sull’altopiano del Giu ra di Franconia offrono chilometri e chilometri di emozioni e dislivelli per i più sportivi. Nel Parco Naturale dell’Altmühltal non mancano nemmeno gli itinerari a tema: fra Kelheim e Riedenburg, per esempio, ne sono stati recentemente inau gurati due nuovi di zecca. Romantico e sugge stivo, il Räuber & Ritter Tour è un anello di 27 km che conduce ad antichi castelli di cavalieri e masnadieri. Lungo il suo percorso si toccano graziose località come Riedenburg, Hexenag ger, Altmannstein e Thann. Per i più allenati e gli appassionati di e-bike, è invece consigliabile programmare una bella pedalata sul nuovissimo Altmühl-Donau-Tour (50 km; dislivello 480 m) che vi condurrà alla scoperta di monumenti, an goli di natura incontaminata e birrifici storici fra
l’Altmühl e il Danubio.
Informazioni e contatto: Vacanze attive o di cultura, bici, escursionismo o terme, hotel, noleggio bici e ciclofficine, cartografia e tracciati gps per organizzare la propria vacanza in autonomia o pacchetti-vacanza... L’alta qualità è una costante, nel Parco Naturale dell’Altmühltal. Poco più piccolo della Valle d’Aosta, si trova esattamente al centro della Baviera, a circa un’ora di distanza da Monaco. Il suo punto di riferimento è il Centro Informazioni Informationszentrum Naturpark Altmühltal, Notre Dame 1, D-85072 Eichstätt, . info@altmuehltal.com,
Mete ideali per i pedali MAIN-RADWEG, LA CICLABILE DEL MENO
© Fränkisches Weinland Tourismus/FrankenTourismus/Hub
Non è tra le piste ciclabili europee più conosciute, ma è stata certificata dall’ADFC, Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club, club Ciclistico Tedesco, come percorso di qualità a 5 stelle. Le condizioni di percorribilità sono perfette, non ci sono dislivelli particolari e i servizi, dall’ospitalità alla segnaletica sono di ottimo livello. I punti di partenza possono essere due. Il fiume Meno infatti ha due sorgenti: la Roter Main e la Weisser Main, rossa e bianca. Poi si pedala per circa 600 km fino alla confluenza nel Reno attraversando le 9 regioni della Franconia. Nell’Oberes Maintal-Coburger Land il percorso attraversa i “giardini di Dio”, fino a Bamberga. Il fiume si fa strada attraverso la Foresta di Steigerwald e il Circondario di Haßberge, arrivando a Schweinfurt, entrando poi nella regione vinicola del Fränkisches Weinland e nella Valle del Tauber. Dopo aver passato Francoforte, il viaggio termina a Magonza, in corrispondenza della foce del Reno. Tra le altre città che si incontrano nella Main-Radweg Bayreuth ospita ogni estate un festival dedicato a Richard Wagner e Kulmbach, borgo medievale, è la capitale segreta della birra che in estate ospita la Settimana della Birra. Info: . LA STRADA ROMANTICA Ancora in Germania, cuore ciclabile d’Europa, ecco un viaggio per esteti alla ricerca di percorsi pedalabili senza troppe difficoltà. Dal Meno alle Alpi si vive una full immersion in un passato affascinante. Il centro storico di Dinkelsbühl è considerato uno dei più belli della Germania e non a caso è meta ambita da artisti e viaggiatori. Il paesaggio cambia man mano che si procede da nord a sud: valli di fiumi, terreni coltivati, foreste, prati e poi le grandi montagne. Würzburg
e il suo vino, la valle del fiume Tauber e Rothenburg, il Ries, il Lechfeld e il Pfaffenwinkel, i castelli reali. Nel Ries si scoprono i segni di un meteorite di circa 15 milioni di anni fa. Si passa poi per Augusta, la regione dei monasteri, Hohenschwangau e Neuschwanstein, il castello famoso in tutto il mondo del re Ludovico II di Baviera. Il percorso si sviluppa per circa 430 km seguendo un paesaggio collinare e fluviale su strade secondarie e tracciati di campagna. Info: . LA CICLOVIA DELL’ALPE ADRIA La ciclovia Alpe Adria permette di pedalare in 7-10 giorni da Salisburgo a Grado lungo un gradevole tracciato di circa 380 km. Il percorso parte dalla città di Mozart, attraversa la valle del Salzach e la valle di Gastein fino a Böckstein; da qui con il treno navetta si raggiunge Mallnitz dove si trova il centro visite del Parco Nazionale degli Alti Tauri; e quindi di nuovo in bicicletta si attraversa la Carinzia lasciandosi guidare dalla Drava, fiume ben noto ai cicloturisti toccando Spittal a. d. Drau e il suo castello di Porcia. Si attraversano anche Villach e Arnoldstein, al confine italo-austriaco. In territorio italiano il percorso si snoda in parte sul tracciato della vecchia linea ferroviaria dismessa e da Tarvisio tocca Gemona, Udine, Aquileia e infine Grado sul mare Adriatico. La Ciclovia Alpe Adria è stata insignita del Green Road Award 2016 e nel 2015 è stata premiata come Pista ciclabile dell’anno. Info: . PARIGI CICLABILE Il progetto di Anne Hidalgo, sindaca parigina, è far diventare la città capitale della Bicicletta entro il 2020. L’alba della grande trasformazione è un tratto di 3,3 km sull’argine della Senna, lungo la Rive Droite, dal tunnel delle Tuileries fino all’Arsenale, ora un accogliente via pedonale e ciclabile che pulsa di vita grazie a installazioni, eventi, mostre fotografiche e luoghi di condivisione sociale. Tra i percorsi cittadini, bello il tour che per oltre 20 km, partendo da place de Vitry, seguendo boulevard Vincent Auriol e avenue d’Italie, attraversa i polmoni verdi della città come Parc Montsouris, Parc George Brassens e il Bois de Boulogne, per raggiungere place de la Chapelle, nei pressi della Città delle Scienze e dell’Industria. Info: . 13
Mete ideali per i pedali TORINO A PEDALI Si chiama Bici-T il nuovo progetto torinese di spostamento e turismo sostenibile che offre tour della città con l’utilizzo di tricicli a pedalata assistita per due persone e un bambino, oltre il pedalatore. Il servizio è destinato a turisti, ma anche ai cittadini che desiderano spostarsi in città a impatto zero. Un servizio di audioguida attraverso i luoghi importanti del centro di Torino accompagna i “comodi” viaggiatori per tour di 15, 30 e 60 minuti. Info: . ©Ravel Wallonie
VALLONIA PER CICLOTURISTI Benvenuti in Belgio, paese delle RAVel, rete di oltre 1.300 km di antichi tracciati come ferrovie o alzaie trasformati in percorsi per camminatori, cicloturisti e cavallerizzi. Tra i percorsi ciclabili da seguire in Vallonia si segnalano due ciclovie particolarmente apprezzate: la Véloroute des Capitales (W0) che offre una meravigliosa vacanza a pedali vivendo le città storiche e artistiche come Bruxelles, Namur e Dinant su un itinerario da percorrere a tappe per un totale di 240 km. E poi la Véloroute de la Bière (W2), indimenticabile pedalata di 180 km percorribili in 6 comode tappe da Braine-l’Alleud a Waterloo a Aix-la-Chapelle, toccando i luoghi “sacri” della birra, compresi microbirrifici artigianali dove piccoli produttori inventano con malti e luppoli birre di altissima qualità. Info: .
PUGLIA, PROFUMI D’ORIENTE Anche e soprattutto da un punto di vista naturalistico il Salento è un ponte verso i Balcani. La pedalata dall’Adriatico allo Ionio, tra le città più belle come Lecce e Otranto esalta la dimensione orizzontale: non ci sono valichi e montagne da superare e la rotta è indicata da gravine e pianori, fari e campanili, falesie e muri a secco, pajare e masserie. 5 giorni e 4 tappe in bici scandiscono i ritmi di questo viaggio, un ponte ideale tra Occidente e Oriente. Info: .
FINLANDIA, IL SUD-OVEST La Finlandia del sud offre percorsi ciclabili di grande fascino immersi nel silenzio di sconfinate foreste passando per riserve naturali e piccoli villaggi. L’itinerario si sviluppa nell’arcipelago compreso tra il golfo del Baltico e le isole Åland, viaggiando all’interno delle aree protette del Teijo National Park e del Archipelago National Park. Oltre a pedalare, il territorio offre possibilità per escursioni a piedi o gite in kajak. Si parte e si arriva da Salo, città nota per lo sviluppo di alte tecnologie nel settore wireless. Da non perdere una visita al Rosala Viking Centre, dove si può scoprire il mondo dei Vichinghi e la loro storia; ancora acqua e foreste, spiagge e solitudine presso la bellissima isola di Örö. La ciclabile del sud ovest si sviluppa per 190 km, non presenta alcuna difficoltà e il viaggio dura 9 giorni. Info: . 15
Fai un tuffo nella storia a
SANSEPOLCRO
La cittadina toscana, luogo natale di Piero della Francesca, racchiude tra le sue mura medievali tesori d’arte inimitabili e antiche tradizioni da non perdere
S
ituata ai piedi del versante sud dell’Appennino Toscano, vicino al confine con l’Umbria, Sansepolcro è la cittadina principale della Valtiberina. Crocevia tra Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna, è caratterizzata da una posizione geografica strategica che ne fa uno snodo ottimale per svariati itinerari turistici. Secondo la tradizione, la città deve le sue origi ni ad Arcano ed Egidio, due pellegrini che oltre mille anni fa, a seguito di un lungo viaggio in Terra Santa, decisero di fermarsi in questa valle per custodire alcune sacre reliquie e dare vita a una comunità monastica. Il centro storico della cittadina mantiene tutt’oggi l’aspetto di un classico borgo medievale, circondato da una cinta muraria di forma quadrilatera. Sul vertice sud-est di queste for tificazioni, sorge inoltre un’antica e suggestiva fortezza datata XVI secolo.
Opere, musei, tradizioni Sansepolcro è soprattutto sinonimo di cultura: il paese deve infatti la sua più grande fama per aver dato i natali al pittore Piero della Francesca (1415-1492), del quale custodisce ben quattro opere all’interno del Museo Civico. La più celebre tra queste è senza dubbio la Resurrezione, simbolo della città. Altri musei pre senti sono la Casa di Piero, l’Aboca Museum, il Museo della Vetrata Antica e lo Spazio del Merletto. Tra gli altri edifici di assoluta bellezza e inte resse, si ricordano il Municipio di Palazzo delle Laudi, la Cattedrale di San Giovanni Evangelista e le Chiese di Santa Maria delle Grazie, San ta Maria dei Servi, San Lorenzo, San Rocco e Sant’Agostino, oltre all’eremo di Montecasale, tappa cardine del Percorso Francescano che collega La Verna con Assisi. Sansepolcro è infine una città dalla grande tradizione folcloristica, dove ogni anno si tiene il secolare Palio della Balestra, una speciale gara con balestra antica all’italiana che vede i tiratori biturgensi sfidare i rivali della vicina Gubbio. La manifestazione è accompagnata dalle esibizioni degli Sbandieratori e dalle sfilate del Rinascimento.
Info per la visita Comune di Sansepolcro, via Matteotti 1, Ufficio Turistico della Valtiberina Toscana, via Matteotti 8, Museo Civico di Sansepolcro, via Niccolò Aggiunti 65, 22
Tempo di leggere
libri&guide per chi vuol saperne di più
BICITERAPIA Mila Brollo, Ediciclo editore, pp. 144, (in uscita) l libro di Mila Brollo, in arte “Mila Vagante” racconta attraverso i 2.200 km percorsi da Gemona del Friuli a Lampedusa un’esperienza trasformante. L’autrice lavora come tecnico della riabilitazione psicosociale e psichiatrica, spesso a contatto con temi e situazioni che riguardano gli “ultimi”. Non è ciclista ma un bel giorno decide di inforcare una nuova e-bike e lanciarsi in questa avventura: «Ho 58 anni, sono malaticcia e sovrappeso, ma bella viva e vivace. Ho il diabete di tipo 2 e mi sento in colpa per averlo. Non ho pensato al mio corpo per tutta una vita». Il significato di questo bellissimo viaggio è «di poter pensare alla pazzia come a qualcosa non sempre e solo negativa, ma che può far nascere anche idee originali e audaci e questo viaggio, in fondo, è una vera pazzia». Attraverso i racconti di incontri e riflessioni vissuti attraversando la Penisola da nord a sud, «l’obiettivo è quello di rappresentare un esempio, attraverso la mia fatica e la mia determinazione che si può fare qualcosa di straordinario anche senza essere straordinari. Viaggio dunque come biciterapia utile a cucire e unire i margini delle mie reti e delle mie ferite».
I
IN BICICLETTA Olindo Guerrini, Tarka edizioni, pp. 128, 12 # . rillante, scoppiettante, originale Olindo Guerrini (1845-1916) poeta, scrittore, ciclista, gourmet, viaggiatore, bibliofilo e studioso della letteratura italiana è stato uno dei primi poeti ciclisti e questo libro è il frutto di questa sua grande passione. «Così, salito in bicicletta per istinto di dovere e per impulso d’affetto, ora me ne sono innamorato con passione». Lorenzo Stecchetti nella prefazione accusa di pornografia Argia Sbolenfi che in ode al sellino scriveva «io son beata allor che fra le gambe sento il rigido ordigno». Fatto sta che Stecchetti e Argia sono pseudonimi di Olindo Guerrini! La bicicletta diventa oggetto di puro divertimento e provocazione seguendo il filone di tematiche anticonformiste declinate satiricamente. «Se queste pagine valessero a convertire uno solo alla bicicletta, od almeno a rendergli meno antipatico questo dilettoso esercizio che conferisce forza, allegria e salute a chi lo pratica, sarei soddisfatto e mi riterrei troppo ricompensato per l’operetta minima che offro ai lettori».
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BARTALI, IL MITO OSCURATO Giancarlo Brocci, Seb Editori, pp. 320, (in ristampa) . l duello sportivo del secolo, che ha infiammato e diviso l’Italia a cavallo del secondo conflitto mondiale, approfondito e raccontato da Giancarlo Brocci, giornalista, chirurgo, grande appassionato di ciclismo e di sport, ma soprattutto ideatore e fondatore dell’Eroica, la ciclostorica più famosa e importante del pianeta. Il libro è un atto d’amore verso i valori di uno sport, il ciclismo, che ha coinvolto e travolto le passioni di un’intera nazione che si identificava nell’eleganza moderna di Coppi e nella forza di gambe e di spirito di Bartali. La ricostruzione di Brocci ridimensiona il trionfo dell’uno, il Coppi Campionissimo, sull’altro, il Bartali-spalla, sempre meno vincente, sempre più brontolone. La rivisitazione viene lasciata alle cronache originali del tempo (scevra da mitizzazioni postume) e il risultato è quello di un obiettivo, sostanziale pareggio sintetizzato nell’incisivo sottotitolo “il duello sportivo del secolo non lo vinse Coppi”. Grazie a Brocci il lettore si immerge nell’umanità e nei valori sportivi di uno sport popolare, che meglio di ogni altro racconta l’Italia del secolo scorso.
I
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Scoprite la
Slovenia in bicicletta
Imparerete che il “perfect trail” non è composto solo da un sentiero ideale o da una salita serpeggiante da affrontare, bensì dalla gioia del ciclismo in sintonia con il paesaggio, la gente, la natura, la cultura, la gastronomia… Con sempre nuove sorprese
L
a Slovenia è un paese verde, ricco di foreste, aria pura e acque cristalline. Qui si può andare in bici tutto l’anno: la stagione ciclistica inizia in aprile e si chiude a novembre, tranne che in Istria, sulla costa, dove è sempre possibile pedalare grazie al clima mediterraneo. Il ciclismo è amatissimo e i percorsi per gli appassionati, dalle strade per mtb ai bike park per le famiglie, non mancano. La proposta si suddivide in 5 regioni diverse. Mondo alpino La Carinzia slovena (o Koroška), con la fitta rete di strade poco trafficate, forestali, sterrati e ciclabili, offre innumerevoli possibilità di escursioni. All’in terno del Geopark Karavanke, patrimonio Unesco, si trova un mtb park, tra Slovenia e Austria, con una pista ciclabile di 6 km che scende nelle viscere del monte Peca, all’interno di una miniera dismessa. Si può anche proseguire in kayak nelle parti allaga te della grotta. Per i più esperti, da non perdere la salita sul passo di Vrsic (1.611 m), il più alto della Slovenia, oppure quella che sale al monte Mangart, una delle più belle d’Europa!
Prealpi: Maribor e Pohorje Si pedala lungo la Drava, tra colli cosparsi di vigne ti e sul Kozjek, sui sentieri forestali del Pohorje, in zone attrezzate e ripide downhill. Oltre 1.000 km ci clabili per tutti, sportivi e famiglie. La ciclabile della Drava, segnalata R1 (D-3 in Slovenia), è una delle più belle in Europa: segue il fiume dalla sorgente in Italia, attraverso la Carinzia in Austria e la Slovenia, per giungere a Legrad in Croazia. In Slovenia passa per Dravograd, Maribor, Ptuj e Ormoz. Una parte più impegnativa, fino a Lovrenc na Pohorju, è adatta a ciclisti più esperti. Da percorrere in mtb o bici da trekking.
Monti e altipiani carsici I vasti boschi di Kocevje sono ricchi di bellezze na scoste e ombreggiate, perfette per la bici. Sono nu merose le strade poco trafficate che portano fino al fiume Kolpa. I dintorni della città, affacciati sul lago, sono pianeggianti e adatti a famiglie e cicli sti amatoriali. Lungo il Kolpa si snoda scorre uno dei tracciati più amati dai ciclistituristi, sulla nuova strada che attraversa il passo Strma Reber. Illimita te anche le possibilità per i cultori di mtb e bici da trekking: da visitare Kocevska Reka o Gotenica, in passato zone militari chiuse al pubblico. Colli viniferi e pianure pannoniche La pianura Pannonica, nel nord-est del paese, è ricca di sorgenti curative termali e minerali e offre un perfetto connubio con il ciclismo. Nei dintorni di tutti i centri termali ci sono molte pi ste ciclabili, con pacchetti congiunti benessere + ciclismo. Da non perdere la salita alla torre di avvistamento Vinarium, tra i monti di Lendava, alta 54 metri. Da lì si gode una vista panorami ca che abbraccia quattro paesi: Slovenia, Croazia, Ungheria e Austria.
Slovenia mediterranea Un’esperienza particolare da fare sul litorale slove no è la Parenzana, un pittoresco percorso ciclabile che corre anche lungo il parco paesaggistico delle Saline di Sicciole. Il percorso prende il nome dal la linea ferroviaria istriana tra Trieste e Parenzo in Croazia. È nota anche come strada della salute e dell’amicizia, con 120 km facili, che attraversano 11 ponti, 6 viadotti e 8 tunnel, oltre a vigneti, frutteti e oliveti. La Parenzana si può percorrere tutta in un giorno o a tappe, in mtb o in bici da trekking.
Una app per pedalare in Slovenia Stai progettando una vacanza in bici in Slovenia? Scarica l’App Hiking and Biking in Slovenia! Ente Sloveno per il Turismo in Italia: galleria Buenos Aires, 1 – 20124 Milano; tel: 02.29511187 – 02.29514157 -
La montagna LombardiA/Valtellina
in terrazzo di Giorgio Mesturini
LombardiA Valtellina
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LombardiA/Valtellina
TRA I FRUTTETI Un tratto del nostro itinerario nelle campagne intorno a Bianzone.
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Santuario della Madonna Assunta
Ponte Ganda
Ardenno
Gaggio
Sant’Antonio
San Martino
Morbegno
Santa Croce
Dazio
Torre
Palazzo, villa
Stazione
Castello
Chiesa, monastero
Torre Ligariana
Palazzo Sertoli
San Antonio
Punto di arrivo
0
Palazzo Besta
San Siro
chilometri
5
N
San Pietro
Brianzone
Teglio
Torre “de li Beli Miri”
Punto di partenza
Itinerario
Poggiridenti Castello di Grumello
Palazzo Palazzo Pretorio Sassi De’ Lavizzari
Sondrio
Castello di Masegra
Villa di Tirano
Santuario Madonna di Tirano
10
Santa Perpetua
Tirano
Palazzo Salis
LombardiA/Valtellina
LombardiA/Valtellina
L’itinerario Sondrio Valtellina Milano
L’itinerario si snoda a mezLOMBARDIA za costa, sul versante retico della bassa e media Valtellina, dalla cittadina di Tirano sino a Morbegno, per circa 70 km. Lungo il percorso si attraversano paesi che dominano dall’alto la valle, vigneti e coltivazioni di mele. Il percorso della Via dei Terrazzamenti, uno dei progetti più qualificanti del Distretto Culturale della Valtellina, promosso dalla Provincia nell’ambito dei Distretti culturali di Fondazione Cariplo e gestito dalla Fondazione di Sviluppo Locale, si svolge sempre lungo sentieri e strade secondarie e quindi poco trafficate. Lo si può eseguire in bicicletta in un’unica tappa, oppure frazionandolo anche in più giorni di pedalata. La Via dei Terrazzamenti è un percorso che accompagna alla scoperta della più tipica zona del paesaggio agrario valtellinese, caratterizzata da terrazzamenti, vigneti, e anche da storici edifici civili e religiosi.
La Via dei Terrazzamenti Punto di partenza: Tirano Punto di arrivo: Morbegno Lunghezza: 70 km Durata: una o due giornate Il nostro itinerario alla scoperta della Via dei Terrazzamenti inizia dalla cittadina di Tirano che, giungendo dalla bassa valle, ci accoglie con il suo monumentale santuario della Madonna. Era il 29 settembre del 1504 quando le cronache registrarono l’apparizione della Madonna al Beato Mario Omodeo, motivo per cui in seguito fu edificato questo santuario rinascimentale dedicato alla Beata Vergine. Dalla grande piazza, che oggi lo accoglie, se alziamo gli occhi verso la montagna possiamo ammirare, sopra a uno sperone di roccia, l’antica chiesetta di Santa Perpetua dell’XI secolo, nel cui interno sono ancora visibili alcuni interessanti affreschi. Prima di iniziare l’itinerario attraverso la Via dei Terrazzamenti, merita una visita il centro storico di Tirano, che conserva i resti delle mura medioevali e un interessante susseguirsi di antiche dimore nobiliari, tra le quali di notevole valore è il Palazzo Salis, di cui si possono
VEDETTA SULLA ROCCIA La chiesa di Santa Perpetua di Tirano domina dall’alto la cittadina da cui inizia il nostro itinerario.
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In bici
LombardiA/Valtellina FRANCIA/Charente Marittima
nel vento
testo di Federica Botta – foto di Alessandro De Rossi
FRANCIA Charente Marittima
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LombardiA/Valtellina
SUL MOLO L’arrivo al porto vecchio di La Rochelle.
49
56
chilometri
20
La Porche
St. Pierre
Sant’Eutropio
Saintes
Ecurat
La Roche Courbon
Fine itinerario
Inizio itinerario
Sesta tappa
Quinta tappa
Quarta tappa
Saint Sauvant Chaniers
Abbazia di St. Bris Fontdouce de Bois
Jarnac
Acquario
Spiagge
Vigne
Musée Gabarrier
St. Simon
Bassac
Abbazia di Bassac
Parco naturale
Abbazia
Museo
Chiesa
Castello
Ristoro
Cattedrale
Gondeville
Museo d’Arte e Storia
BourgCharente Le Bout de Pont
Cognac
n
10
N
La Passe Simple
Abbazia di Trizay
u
Pont L’Abbé d’Arnoult
Saint Redegonde
Saint Agnant
q
i
La Cayenne
Marennes
Hiers
Brouage
Musee du Velo
Rochefort
SaintLaurentde-la-Prée
Yves
A
t
i
0
ChatelaillonPlage
Angoulins
Aytrè
Terza tappa
Seconda tappa
Prima tappa
a
Atlantico
Oceano
Île d’Oléron
Museo Marittimo
La Rochelle
Le Rochebone
Rivendouxplage
Riserva Naturale du Marais
Saint Marie
Île de Ré
SaintMartinde-Ré La Flotte
FRANCIA/Charente Marittima
a
FRANCIA/Charente Marittima
L’itinerario
Parigi
Il percorso che presenFRANCIA tiamo è una proposta di Cognac Girolibero ( ), che offre road book, servizio trasporto bagagli, noleggio e assistenza bici. Non segue un itinerario ciclabile unico e uniforme, con un tabellazione tematica, ma si inserisce su tratti di piste ciclabili di breve lunghezza, con indicazioni di volta in volta diverse, e sfrutta stradine secondarie poco trafficate, ma condivise con il traffico veicolare. Si può percorrere anche in autonomia, ma in questo caso è necessario un gps su cui impostare le località minori che si toccano nelle varie tappe, scegliendo di raggiungerle con gli asfalti periferici. È impossibile infatti, in questa sede, darvi conto di tutti i bivi e le svolte per seguire il percorso, ma le varianti che si possono effettuare con un’ottima mappa e un navigatore non sono molto distanti dal tracciato originario.
Prima tappa: le degustazioni lungo la Charente Punto di partenza e arrivo: Cognac Lunghezza: 55 km Note: percorso ad anello che permette di esplorare le rive della Charente verso est, avvicinandosi ad alcuni dei miglior i produttori di Cognac della regione. Essendo il primo giorno in città, questa tappa iniziale serve per iniziare a scaldarsi e per prendere confidenza con il territorio. Ne approfittiamo per una visita a Cognac e alle sue eccellenze “alcoliche”. Sul lato occidentale del centro storico e vicino al fiume (indicazioni del secondo giorno di pedalata nel roadbook), si possono raggiungere le distillerie Baron Otard, ospitate sin dal 1759 all’interno del Château de Cognac, considerato luogo di nascita di François I re di Charente e di Francia. E poi ancora le distillerie Hennessy e le distillerie Martell. Nello stesso settore della cittadina si trovano anche il Museo d’Arte e il Museo d’Arte e Storia, oltre che i giardini pubblici dell’Hôtel de Ville. Raggiunta la riva del fiume nel Parco François I, si risale il corso d’acqua seguendo l’argine sino al km 12 circa,
MEDIOEVO IN PIETRE Passaggio nei giardini di Cognac, progettati alla fine del XIX secolo dall’architetto Édouard André.
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Cilentamente LombardiA/Valtellina
di Enrico Caracciolo
CAMPANIA Cilento
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LombardiA/Valtellina
LUOGO SACRO L’area archeologica di Paestum con il tempio di Athena al crepuscolo.
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CAMPANIA/Cilento 0
10
20
San Michele Arcangelo
Controne
chilometri
N
Castelcivita Grotte di Castelcivita
Capaccio Scalo
Ottati
Sant’Angelo a Fasanella
Serra
Corleto Monforte
Bellosguardo
Roccadaspide HOTE
L
Paestum
Roscigno Vecchio Roscigno
Agropoli
Museo Naturalistico Sacco
Piaggine Valle dell’Angelo
Laurino Torchiara Santa Maria Castellabate
Moio della Civitella Vallo della Lucania
Prima tappa
Castelnuovo Cilento Casal Velino
HOTE
L
Itinerario in treno
Cuccaro Vetere
Paese abbandonato
Ascea
Punto di partenza e arrivo
Marina di Pisciotta
HOTE
L
Ristoro
Chiesa rupestre
Museo
Spiaggia
Hotel, B&B, agriturismo
Grotta
HOTE
L
San Severino
Caprioli
Licusati
Palinuro HOTE
L
HOTE
Panorama Punto Informazioni
Noleggio barche Sito archeologico
L’itinerario CAMPANIA Napoli
Il percorso parte dalla costa nella Piana del Sele, va ad esplorare le zone interne a Cilento ridosso dei Monti Alburni lungo la valle del Calore e la valle dell’Alento per tornare sulla costa a Marina di Camerota. La parte finale segue la costa fino ad Ascea Marina. L’ideale è suddividere l’itinerario in 5 tappe (partenza da Capaccio-Paestum e poi Castelcivita, Bellosguardo, Vallo della Lucania, Marina di Came80
L
Marina di Camerota
Camerota HOTE
L
Punta Infreschi
rota, Ascea Marina e treno fino al punto iniziale è l’itinerario dell’autore). Consigliabile fermarsi due notti nei vari punti tappa per avere il tempo sufficiente a scoprire il territorio. Punto di partenza: Capaccio Scalo Punto di arrivo: Marina di Ascea Distanza: 207 km Dislivello: 3.580 m Durata: 5-7 giorni Difficoltà: impegnativo Note: il percorso è caratterizzato da un’altimetria decisamente vivace e richiede una buona condizione fisica e l’abitudine a stare in sella fino a 3-4 ore su tracciati che prevedono salite di 5-6
CAMPANIA/Cilento km. Le pendenze non sono mai eccessive, se si esclude la parte finale verso Castelcivita e il valico che precede Moio della Civitella e Vallo della Lucania. Si consiglia di pianificare in anticipo i punti tappa. Nessun problema per il rifornimento di cibo e acqua lungo il percorso. Scarsi i punti ristoro fra Vallo della Lucania, Futani e San Severino di Centola. Per tornare al punto di partenza si può utilizzare il treno: dalla stazione di Ascea a Capaccio Scalo si impiegano 30-40 minuti e quasi tutti i treni regionali consentono il trasporto della bicicletta. Si parte da Capaccio Scalo imboccando la SS 166 in direzione di Roccadaspide. I primi 10 km richiedono una guida attenta a causa del traffico, che su questa strada può essere intenso. Si pedala in prevalente pianura fino ai tornanti che annunciano la salita verso le colline dell’entro-
terra. Raggiunta la località Serra si può fare una breve deviazione a destra verso Roccadaspide. L’itinerario prosegue a sinistra guadagnando ancora quota verso la località Acquaviva, lungo la SP 419 e, dopo circa 6 km, nei pressi di un evidente pilone con ripetitori, si va destra in ripida discesa verso il fondovalle del Calore. Giunti sulla SR 488 si piega a destra fino alle vicine Grotte di Castelcivita, enorme complesso di cavità carsiche, che meritano una visita accurata. Tornati verso il ponte sul Calore si procede in salita per circa 2 km fino a Controne, borgo alle falde dei Monti Alburni, noto per il fagiolo molto pregiato. Si pedala ora sulla SP 12a per circa 5 km fino a Castelcivita, paese di grande fascino affacciato sulla Valle del Calore e “protetto” dalle imponenti pareti degli Alburni, raggiungibile con una impegnativa salita. Il centro storico, letteralmente aggrappato alle
SFUMATURE DI VERDE In bici tra gli uliveti di Controne; in alto: i riflessi verde smeraldo del fiume Calore a Castelcivita.
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CAMPANIA/Cilento falde degli Alburni, può essere visitato a piedi e offre scorci di interesse storico e architettonico. Da qui si prosegue lungo la strada panoramica a mezza costa (SP 12c), ancora in salita, verso Ottati e Sant’Angelo a Fasanella dove si consiglia una sosta per visitare la chiesa rupestre di San Michele Arcangelo, ospitata in una grotta monumentale. Meritano una visita anche la chiesa di Santa Maria Maggiore e le cascate del fiume Auso. Si procede lungo la spettacolare strada panoramica fino a Corleto Monforte, dove si trova un museo naturalistico molto interessante, che offre un importante punto di vista sull’ambiente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Da qui si seguono le indicazioni per Bellosguardo. Si esce dal paese ancora in salita ma poco dopo inizia la gradita e piacevole discesa sulla sinuosa SS 166 che raggiunge Bellosguardo, vero e proprio balcone sul Cilento e punto di riferimento
per l’enogastronomia cilentana, dal vino alla imperdibile sfogliatella. Da qui si prosegue sulla SP 342 verso Roscigno e Roscigno Vecchio, paese abbandonato e tra le icone di questo territorio. In discesa dopo circa 2 km si arriva al ponte sul fiume Sammaro che si affaccia su un enorme canyon ricoperto di vegetazione. Molto bella l’escursione a piedi alle sorgenti del torrente che richiede una mezza giornata. Da qui inizia l’impegnativa salita verso il vicino borgo di Sacco. Si continua a pedalare in salita lungo la SP 11b fino allo scollinamento sul punto più alto dell’itinerario a circa 800 m s.l.m. dove inizia la ripida discesa verso Piaggine, luogo di riferimento per escursioni nella zona del Monte Cervati, con i suoi 1.899 m, il più alto della Campania. Si consiglia la breve deviazione verso Valle dell’Angelo, per poi proseguire in prevalente discesa sulla SP 11d verso Laurino, ben visibile in posizione arroccata
DALLA MONTAGNA AL MARE Il borgo di Laurino nella luce precedente al tramonto; in alto: Giuseppe Spagnuolo, unico abitante di Roscigno Vecchia. Nella pagina a fianco, in alto: l’insenatura di Cala Bianca, verso Punta Infreschi; in basso: passaggio nei pressi di Pisciotta, lungo la discesa verso Marina di Ascea.
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e, successivamente, verso il ponte medievale sul fiume Calore, poco distante dalla strada, dopo aver superato il paese. Poco dopo si torna a pedalare in salita per circa 5 km lungo la bella strada (SP 142) che, a tratti immersa nel bosco, raggiunge il borgo di Campora. Superata questa località in breve si attacca l’ultima salita prima di raggiungere Moio della Civitella e Vallo della Lucania, uno dei principali centri abitati del Cilento e possibile punto tappa. L’itinerario continua sulla SS 18 in una zona scarsamente antropizzata, con magnifiche vedute sul paesaggio che si apre verso la costa sfiorando il borgo di Cuccaro Vetere, dove si lascia la SS 18 e si prende la SR 447-a per Futani, pedalando verso il profilo imponente del monte Bulgheria. In prevalente discesa (direzione Centola) si pedala verso il Cilento costiero sulla bellissima direttrice che, in località Foria, piega a sinistra sulla SP 109 e raggiunge il borgo medievale abbandonato di San Severino di Centola. Qui vale la pena scendere dalla bici per camminare tra le rovine e i silenzi del borgo fantasma, affacciato sullo strapiombo che guarda dall’alto la Valle del Mingardo. Si prosegue in discesa fino al fondovalle, dove si piega a destra sulla SR 562 dir, che costeggia le tranquille acque del fiume Min-
gardo. Dopo circa 1 km si lascia il fondovalle per iniziare a “scalare” gli spettacolari tornanti della SP 66, che inizia sulla sinistra scolpendo il versante occidentale del monte Bulgheria. La pendenza non è proibitiva e la salita offre grandi vedute sulla cosiddetta valle dell’Inferno (o gola del Diavolo). Dopo circa 7 km, in un vero e proprio giardino di ulivi monumentali, si scollina per iniziare la discesa verso il paese di Licusati e poi Camerota. Poi la SP 66 perde quota arrivando a toccare il mare a Marina di Camerota. Qui conviene fermarsi almeno una giornata per esplorare la magnifica costa che si allunga fino a Punta Infreschi (a piedi e/o in barca). L’itinerario si sviluppa ora lungo costa per 12 km fino a Palinuro lungo la SR 562. Anche qui è consigliata una sosta per scoprire la straordinaria costa che caratterizza il promontorio. Si pedala in scioltezza fino a Caprioli, dove il percorso costiero si innervosisce seguendo un’altimetria decisamente allegra. Si scende alla Marina di Pisciotta e, dal porticciolo, inizia la strada a tornanti che, tra ulivi pisciottani di considerevoli dimensioni, raggiunge, dopo circa 2,5 km, il paese arroccato di Pisciotta. Attraverso un paesaggio severo, aspro e selvaggio si pedala tra cielo e mare verso l’altura di Ascea, prima di raggiungere la costa a Marina di Ascea. 83
Block notes
Durata 7-10 giorni Quando primavera-autunno C o m e a r r i va r e In auto: il Cilento si raggiunge con l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria (arrivando da nord si consiglia di “tagliare” il casello di Napoli imboccando il raccordo per Avellino e Salerno dopo l’uscita di Caserta Nord), uscita Battipaglia; si prosegue sulla SS 18 fino a Capaccio Scalo e Paestum. In treno: la stazione di riferimento è Capaccio Scalo sulla linea Salerno-Reggio Calabria. Quando andare Tutto l’anno, con preferenza per la primavera e l’autunno; evitare da metà luglio a fine agosto. Assistenza bici Ciclidea, S.S. 18, km 90, Capaccio (SA); tel. 348.4030575, 349.7287515, : vendita bici, accessori e abbigliamento; noleggio anche bici a pedalata assistita; assistenza. Dove dormire Capaccio Scalo: Agriturismo “San Raphael”, via Leone X, tel. 0828.730931, , 20-25 e a persona: tranquillità e ottima cucina, a 6 km dal centro sulla SS 166. Paestum: Casa Rubini B&B, via Tavernelle 5, tel. 0828.1992255, , 30-42 e a persona: locanda di carattere con ristorante, a due passi dagli scavi archeologici. Castelcivita: Agriturismo La Regina degli Alburni*, loc. Cappellano, cell. 339.8355669, 339.3978574, (sito in costruzione), 28 e a testa con colazione: tra i vigneti, produzione di miele, piscina; ristoro su richiesta. B&B Al Castello, via Armando Diaz 3, cell. 338.1916398, tel. 0828.503559, , 30-35 e a persona: nel borgo, con bel panorama, ottima colazione e senso di ospitalità. Sant’Angelo a Fasanella: Il Convento Residence, via San Francesco 26, cell. 347.8027209, 334.1149370, , 20-30 e a persona: residenza d’epoca, buoni servizi, ottima ospitalità della signora Tullia. Corleto Monforte: Agriturismo Terra Nostra*, Contrada Galdo, cell. 333.8069231, 333.4560287, 84
, 28-30 e a persona in b&b: fra Corleto e Bellosguardo, cucina con prodotti fatti in casa. Bellosguardo: Agriturismo Villa Vea* (foto a destra), C.da Spinaddeo, cell. 349.7466175, tel. 0828.1962237, , 37 e il b&b a persona: tranquillità in posizione meravigliosa, cucina tradizionale e di qualità con prodotti del territorio. Vallo della Lucania: L’Orchidea B&B, via Domenico Pignataro 12, tel. 0974.4072, cell. 338.9223933, , 75 e la doppia con colazione: nel centro storico, in palazzo d’epoca, camere accoglienti, gentilezza e ospitalità. Marina di Camerota: Hotel Calanca*, via Luigi Mazzeo 18, tel. 0974.932128, , 70-150 e la doppia con colazione: a due passi dal mare, efficienza, professionalità e gentilezza. Palinuro: Hotel La Torre*, Via Porto 5, tel. 0974.931264, , 60-100 e a testa in doppia con colazione: vicino al mare, gestione familiare ed elegante, spiaggia privata. Marina di Ascea: Villa Maredona*, via Nettuno, tel. 0974.972780, cell. 388.7719694, , 55-209 e per la doppia con colazione (varia con durata del soggiorno e periodo): vicino alla spiaggia, con giardino, camere spaziose, gentilezza e simpatia; nel prezzo ombrellone, sdraio e lettino. Dove mangiare Le strutture segnalate con un asterisco nel Dove dormire offrono un’ottima cucina. Paestum: Il Granaio dei Casabella, via Tavernelle 84, tel. 0828.721014, : cucina tradizionale curata e ben presentata. Controne: La Taverna degli Antichi Sapori, corso Nazionale 27, tel. 0828.1962322: il tempio dei fagioli di Controne, preparati alla perfezione, con salsiccia o con scarola; ottimo rapporto qualità prezzo. Castelcivita: Ristorante Grotte, piazzale Nicola Zonzi (vicino ingresso delle grotte), cell. 339.2222809: da non perdere i tegamini con fagioli, cicerchie scamorza e porcini. Sant’Angelo a Fasanella: Alburni Invest, corso Apollo XI, tel. 0828.961127: bar trattoria con cucina casarec-
CAMPANIA/Cilento cia, ospiti dell’oste Michele. Piaggine: Le Delizie del Parco, contrada Timpa San Lorenzo, tel. 0974.941276: ristorante pizzeria con ricette caserecce come fusilli e ravioli fatti in casa, buon rapporto qualità prezzo. Vallo della Lucania: La Taverna del Principe, corso Vittorio Emanuele 62, cell. 334.9575584: cucina cilentana autentica in un palazzo storico. Marina di Camerota: Ammore ’e mare, via Ciro Coppola 29, tel. 329.6224368, 366.212101, tel. 0974.932959, : taverna marinara con personalità, da provare le lagane con ceci e baccalà e il calamaro imbottito. Taverna del Mozzo, lungomare Trieste, tel. 0974.932774: cucina giovane e innovativa con attenzione alla materia prima, ottimo il pollo alla Romeo. Palinuro: Osteria U’ Brigante, via Isca delle Donne, cell. 320.7515194: prodotti del territorio, non delude mai. Pisciotta: Osteria del Borgo, via Roma 17, tel. 0974.970113: cucina di mare, dolci fatti in casa, sapori cilentani. Ascea: Osteria Diabasis, via XXIV Maggio, tel. 0974.977021, cell. 347.6451339, : gustosi antipasti, primi con pasta fatta in casa, cucina di terra e di mare, e pizze ottime. A p p u n ta m e n t i Festa del Carciofo di Paestum IGT (23 aprile – 1 maggio): in località Gromola, degustazioni a tema con serate di musica e balli tradizionali. Sagra della Maracucciata a Lentiscosa (7-8 giugno): festa della polenta di maracuoccio, uno dei prodotti più caratteristici del Cilento. Festa del Pesce e delle Alici a Marina di Pisciotta (24-26 giugno): festa gastronomica e musicale dedicata al pesce azzurro e alle alici di menaica. Festa della Trebbiatura e del Pane a Roccadaspide (29 luglio – 2 agosto): in località Carretiello la comunità locale partecipa alla trebbiatura del grano. Festa di S. Antonio da Padova ad Ascea (primo martedì di agosto): processione per le vie del paese con statua centenaria accompagnata da cinte votive portate in testa dalle fedeli, degustazione di prodotti tipici. Mojoca Festival Artisti di Strada a Moio della Civitella (inizio agosto): esibizioni nei vicoli e nelle piazze del centro storico con laboratori per bambini e ragazzi. Sagra del Caciocavallo e del formaggio a Corleto Monforte (14 agosto): formaggi e prodotti tipici proposti con ricette tradizionali. Sagra del Cavatiello a Piaggine (agosto): festa dedicata alla tipica pasta fatta a mano. Le Notti dell’Aspide a Roccadaspide (metà agosto):
art music festival tra concerti, tradizione e gastronomia. Mediterraneo Video Festival ad Ascea-Velia (15-17 settembre, ): festival del cinema documentario sul paesaggio culturale mediterraneo con mostre, concerti e incontri. Festa del Pescatore a Marina di Camerota (metà settembre): si celebra il mare con storie e tradizioni legate ai pescatori, con convegni e spettacoli e gastronomia. Festa della Sfogliatella di Bellosguardo (fine ottobre): la dolcezza più apprezzata del Cilento con eventi musicali. Festa della Patata di Montagna a Roccadaspide (fine ottobre): percorso tematico nel centro storico dove si può degustare la patata nei piatti tipici cilentani. Sagra del Fagiolo di Controne (fine novembre): taverne allestite a festa per degustare piatti tipici, tutti rigorosamente a base di fagioli. C o s a fa r e Escursioni. Cooperativa Cilento Mare (nella foto) porto di Marina di Camerota, tel. 0974.932978, cell. 339.8877990, : gite in barca a Punta Infreschi e lamparate (pesca in notturna con spaghettata insieme ai pescatori). Servizi Quadrifoglio Palinuro, piazza Virgilio 1, cell. 338.9495288, 347.6540931, : escursioni in barca alle grotte di Capo Palinuro, noleggio barche e gommoni. Bibliografia Attraverso il Cilento, il viaggio di C.T. Ramage da Paestum a Policastro nel 1828, Edizioni dell’Ippogrifo. Maurizio Tortora, ’A Vintulera ri lu cielo, Edizioni del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Acciaroli (SA). Indirizzi utili Cilento Incoming, viale della Repubblica 117, Capaccio Paestum, tel. 0828.1991330, : operatore specializzato, informazioni e prenotazioni sul territorio cilentano. Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, via Montesani, Vallo della Lucania (SA); tel. 0974.7199200, . Associazione Guide del Parco, tel. 0974.719911, cell. 339.6502455 (Nicola Ventre), : escursioni e guide nel Parco. 85
La natura nella LombardiA/Valtellina
di Mariella Faraoni - foto di Rino Gomiero
GERMANIA Baviera
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BIRRA
LombardiA/Valtellina
LAGHI DI FRANCONIA La ciclabile in riva al Grosser Brombachsee nei pressi di Pleinfeld.
87
Oasi ornitologica
96
üh
A
ltm
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Titting
Torre
Rovine romane
Bosco
Area attrezzata
Panorama
Parco Divertimenti
Mulino
Casa storica
Museo
Chiesa fortificata
Oasi ornitologica
Sorgente
Palazzo
Biburg
Beilngries
Castello di Hirschberg
Brauereimuseum
Dietfurt
Parco acrobatico Abenteuerpark
Birrificio Schattenhofer
0
ubio
Dan
Punto di arrivo
Punto di partenza
Quinta tappa
Quarta tappa
Terza tappa
Seconda tappa
Prima tappa
10
N
bio nu Da
bio nu Da
Abensberg Birrificio Kuchlbauer Kuchlbauer's Bierwelt
Castrum Abusina
Eining
Hienheimer Forst
Buch
Hienheim
Echendorf Bauernhofmuseum
Schloss Rosenburg
20
Riedenburg
Oberhofen
Meihern
Mühlbach
Museo Hollerhaus Gasthof Stirzer
chilometri
Birrificio Riedenburger Brauhaus
Kinding Kratzmühle Emsing Chiesa di Enkering Kottingwörth Altdorf Wehrkirche
Thalmannsfeld
Birrificio Felsenbräu
Birrificio Gutmann
Castello
Chiesa
Birrifici
Kaltenbuch
Schloß Geyern
Steinerne Rinne Gersdorf
Hottingen
Birrificio Schloßbrauerei
Ellingen
Pleinfeld
Mandlesmühle
Großweingarten
Kornhaus
Großer Brombachsee
Chiesa di Ellingen
Gunzenhausen
Absberg
Enderndorf
Spalt
Birrificio Stadtbrauerei Spalt
GERMANIA/Baviera
GERMANIA/Baviera
L’itinerario Berlino
Un percorso da 169 km in GERMANIA 5 tappe, costellate di birBaviera rifici storici in un territorio straordinariamente bello di Monaco natura e ricco di cultura, da percorrere su ciclabili e strade a bassa densità di traffico in un gradevole alternarsi di asfalto e sterrato privo di difficoltà tecniche. Le salite non sono mai troppo lunghe né eccessive, ma il profilo altimetrico a tratti decisamente ondulato richiede un po’ d’allenamento o una bici a pedalata assistita: interamente percorribile in e-bike, il tour è perfetto anche per una ciclovacanza in famiglia, con punti di sosta e attrazioni per tutti i gusti e le età. Abbigliamento tecnico a più strati per affrontare senza problemi eventuali rapidi malumori del tempo. Segnavia: bianco-verdi e/o stradali con le indicazioni descritte.
cipale, si procede diritto per 250 m e si segue a sinistra l’indicazione “Fähre”: attraversare il Danubio sull’originale chiatta trainata da funi evita una deviazione di una decina di km e regala una sosta nel bel Biergarten in riva al fiume. Sbarcati sull’altra sponda si prosegue per Hienheim lungo la Zur Fähre; in centro paese si va a destra sulla Kelheimer Strasse, a sinistra e subito dopo a destra sulla Kapellenweg, che si segue fino in fondo: diritto, poi a destra, e dopo poche centinaia di metri si giunge alla colonna di Adriano e alla torre del Limes ricostruita, massicci flashback sulla vita quotidiana dei legionari romani e delle genti baiuvare. Tornando per la stessa strada si svolta alla seconda a destra e si procede per circa 1 km fino al bivio, dove si va a destra. Diritti all’incrocio, poi alla prima a destra inizia una lunga “cavalcata” in saliscendi fra i campi prima e i boschi ombrosi della Hienheimer Forst poi, oltre l’antico vallo del Limes. Dopo 600 m a sinistra, diritti per 4 km TORRI ROMANTICHE Abensberg è la città natale di Johannes Aventinus, padre della storiografia tedesca.
Prima tappa: luppolo, birra ed asparagi Punto di partenza: Abensberg Punto di arrivo: Riedenburg Lunghezza: 28 km Dislivello: 125 m Difficoltà: facile Si parte dal Kuchlbauer’s Bierwelt di Abensberg, l’inconfondibile torre firmata Hundertwasser in cui arte e natura abbracciano la tradizionale birra bavarese. Sulla Römerstrasse si svolta a sinistra, poi alla prima a destra e si oltrepassa la linea ferroviaria. A sinistra sulla Traubenstrasse fino all’incrocio, di nuovo a sinistra e subito a destra per imboccare la ciclabile parallela alla provinciale KEH7. Da qui si pedala per circa 2 km nell’area in cui le famose asparagiaie del Danubio incontrano gli altrettanto noti luppoleti dell’Hallertau. Dalla rotonda di Sandharlanden si prosegue diritto per 4 km, lasciandosi alle spalle la deviazione per Bad Gögging e si pedala fino al bivio di Eining. La strada a sinistra (300 m) conduce a un sito archeologico di grande rilievo: il Castrum Abusina difendeva il punto nevralgico in cui dall’80 d.C. il baluardo in pietra del Limes, oggi sito Unesco, lasciava spazio a quello naturale, ancor più possente, del Danubio. Tornati sulla strada prin97
Terre di
LombardiA/Valtellina
di Enrico Caracciolo
TOSCANA Valtiberina
106
VALORE
LombardiA/Valtellina
DALL’ALTO Attraverso l’Alpe della Luna presso Pian delle Capanne.
107
TOSCANA/Valtiberina 0
20
N
40
chilometri
Pieve Santo Stefano P Maian nc di ia
Caprese Michelangelo
Pian delle Capanne
Formole La Spinella
Castelnuovo
Borgonovo
Baldignano
Aboca
Caroni Germagnano
Mo Lago nte di dog lio
San Cristofaro Manzi
Madonnuccia To s Um can br a ia
Diga di Montedoglio Diga Fattoria
Motina
Sansepolcro
Rifugio
Viaio
Ristoro Museo HOTE
L
Hotel, B&B, agriturismo Panorama
HOTE
L
Anghiari
Santa S. Fiora Croce
Pia na de lla Ba tta
Punto Informazioni Riserva naturale
HOTE
L
Prima tappa gl ia
Gricignano
Seconda tappa Alternativa seconda tappa Terza tappa
S.Leo Fighille
Punto di partenza e arrivo
Gli itinerari Firenze
Valtiberina Primo itinerario: TOSCANA Verso Anghiari Punto di partenza e arrivo: Sansepolcro Distanza: 29,7 km Dislivello: 205 m Tipo di strada: asfaltata Difficoltà: facile Note: itinerario di grande interesse paesaggistico e naturalistico. Oltre i borghi di Sansepolcro e Anghiari si attraversa un’area naturale protetta di interesse locale frequentata da uccelli migratori come cavaliere d’Italia e tarabuso.
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Si inizia a pedalare dalla Porta del Ponte e si esce dal centro storico imboccando via Angelo Scarpetti. Oltrepassata la rotatoria si passa la ferrovia e si piega a destra in via delle Santucce impegnando il Sentiero Francescano. All’incrocio con via Bartolomeo della Gatta si va dritti nella strada vicinale Santuccia. Seguendo le indicazioni per il Sentiero Francescano la strada diventa sterrata, si passa sotto la superstrada (E 45) e, subito dopo, si piega a destra costeggiando la strada a 4 corsie. Percorsi 1,8 km ci si immette nella S.S. 73 dove si deve fare attenzione al traffico, qui sempre intenso. Da qui si va a destra, si passa sotto la E 45, fino alla rotatoria: la si percor-
TOSCANA/Valtiberina re tutta per tornare indietro sulla S.S. 73 e ripassare sotto la E 45. Oltrepassato il ponte sul Tevere, dopo 400 m, si piega a destra in direzione Anghiari sulla S.P. 43. Percorsi 400 m si abbandona la principale tenendo la destra, vicino al capannone della Citernesi Calcestruzzi. Qui si tiene la sinistra impegnando via Campezzone e pedalando su un’ampia strada bianca. Sulla destra c’è il fiume Tevere, accompagnato da una serie di laghi, in pratica riempimenti di vecchie cave. Si pedala ora attraverso una zona protetta della Provincia di Arezzo. Dopo 5,9 km si prosegue su asfalto sulla strada comunale “Falcignano Santa Fiora”. Si pedala sul tracciato principale fino ad un incrocio a T (10,1 km) nei pressi della diga di Montedoglio visibile sulla destra. Qui si va a sinistra fino al successivo incrocio a T con la S.P. 47 dove si piega ancora a sinistra. Dopo 4 km in leggera
salita si raggiunge il bivio per Anghiari in corrispondenza di un ampio tornante dove si va a destra in salita lungo via Nova verso il borgo. Seguendo le indicazioni per il centro, dopo un altro tornante si imbocca via Gramsci fino a piazza Baldaccio, luogo ideale per fermare la bici e passeggiare a piedi nel borgo. Dalla piazza, con la statua di Garibaldi sulla sinistra, si raggiunge la via di Ronda, spettacolare percorso pedonale panoramico (meglio procedere a piedi spingendo la bici) che conduce al camminamento medievale di via delle Mura di Sopra, con vista “totale” sulla Valtiberina e la piana di Anghiari. Si esce dal paese attraverso la Portaccia, andando dritti, in discesa, lungo via dell’Intoppo mantenendo il percorso principale fino all’innesto nella S.P. 46 (17,5 km) dove si piega a destra per 2,2 km fino alla località San Leo. Al semaforo si va dritti attra-
SPECCHI D’ACQUA Nell’area protetta sul Tevere tra Anghiari e Sansepolcro. In alto: il Palazzo Comunale a Sansepolcro.
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