Crackers 02

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comics comics

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FREE FREE best collaboration nb x 686

“itw� don pendleton angelo vintage palace veronica romitelli

made for skate the sellers crackers sub-staff store- hannibal

iuter

street party

Cool in L-Ektrica Party boston-newyork

5shops

6days is back newyork cicles








Eccoci. Questo è il nuovo numero di Crackers che con enorme successo è entrato a far parte della scena street style italiana con una vera distribuzione a macchia d'olio. Noi di Crackers, appoggiati dai migliori Blogers Italiani (Freshngood e Providermag), abbiamo scelto di spedire direttamente a casa e in forma gratuita il comics street mag per entrare dalla porta principale del vostro style. Ormai esplosa anche in Italia la cultura streetwear e sneackers freakers, Crackers vi appoggerà sempre di più nella scelta del vostro style in qualsiasi luogo vi troviate. In questo numero troverete vari approfondimenti sull'arte con doppia intervista a Don Pendleton e Veronica Romitelli ed intervista a Angelo Caroli, fondatore del Vintage Palace di Lugo; ci sarà anche la presentazione del libro Made For Skate presentato ad Amsterdam in collaborazione con NikeSB e creato da Jurgen Blumlein e Daniel Schmid. Il libro vi renderà le idee più chiare sul mondo delle sneackers. Per chi non ha vissuto pienamente i gloriosi anni ottanta, presentiamo la vera storia del famoso giubbotto Chiodo che in realtà è sempre stato il Perfecto dei fratelli Schott.

editoriale crckrs_006



pag.006 editoriale pag.010-014 last news pag.016-019 the sellers pag.020-021 la legge della semplicià: rebook pag.022-023 lakai: star e black pack, where the wild things are, bal pag.024-025 nike acg: pendleton, wildwood, magma pag.026-027 gravis:in4mation x diamond travel bag, the expedition series, the viking hi arto saari pag.028-029 iuter party pag.030 burton ak pag.031 nikesb 25’ anniversario thriller vs twin peaks pag.032-033 puma japanese monster pag.034 dc:enzo pack, unkl sug pag.035 phil toys x providermag x nike sportwear pag.036 adidas 60’ anniversario x vespa pag.037cornelius, i love my sneakers pag.038 stussy x invicta, vans sindacate suicidal tendencies collection pag.039 marvell comics x obama, bloggers x nikeid pag.040-045 cool in l-ektrica party pag.046-051 boston-new york 5 shops pag.052-056 itw don pendleton pag.058-067 vintage, itw angelo vintage palace pag.068-071 schott perfecto pag.072-079 made for skate pag.080-085 veronica romitelli pag.086-091 fixed in new york pag.092 -095 6days is back pag.096 crackers-fng contest graphics. DIRETTORE Murio-DIRETTORE RESPONSABILE-Andrea Sisofo-COORDINAMENTO EDITORIALE-Murio, Denis, Paolo Salvatore-MANAGER PUBBLICITA’ Paolo Salvatore-PHOTO EDITOR & ART DIRECTOR-Denis Piccolo - denispiccolo.comESPERTO VINTAGE-Antonio Sallustio SEGRETERIA ABBONAMENTI-Michaela Stefania-FRESH’NGOOD.COM Andrea Caviggia-FOTOGRAFI & COLL. Diego, Patrizio Vita,Riccardo Miracoli Andrea Caviggia,Fabrizio (Providermag.it) Antonio Sallustio. Daniele (Senakers76) EDITORE JPG edizioni di Salvatore Paolo,Piccolo Denis,Cristian Murianni Via Lazio 50 - 65127 Pescara Tel. +39.085.290398 Fax. +39.085.4293096 info@crackersmag.com STAMPA Arti Grafiche Picene DISTRIBUZIONE FREE PRESS Crackers è un supplemento gratuito alla rivista SEQUENCE MAGAZINE registrata al tribunale di Pescara il 14/05/2003 al numero 173/5 crckrs_008


CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS


Next Next generation generation Osiris Osiris

dvs x diamond vvs pack

DVS in collaborazione con Dimond Supply CO. hanno sviluppato una nuova collaborazione che presto la troverete nei negozi specializzati come SUB di Bolzano. L’uscita prevista in italia è in marzo.

spacecraft Next generation cmyk

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La storia di questo brand prende l’avvio durante una delle abbondanti nevicate del 1997 a Cascade e la sua immagine è impressa su una foto scattata da Stefan Hofmann ad un gatto delle nevi. Quella foto stampata su t-shirt e adesivi trasmetteva tutta la passione per la montagna. Crackers vi presenta alcuni prodotti della linea di Spacecraft.


CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS


Airblaster produce abbigliamento funzionale per il mercato dello Snowboard. In America il marchio è molto amato per la passione e la devozione per questo sport e lo si può apprezzare nei particolari come l’Airleash, Airgoggle, la giacca Balboa e la fantastica tuta Ninja style che tutti i rider vorrebbero indossare. Altra chicca che vi stiamo mostrando è la collaborazione con Vans per gli scarponi e vans New Era con firma Airblaster. Un consiglio: tenete d’occhio questo brand.

airblaster x vans stay wild

La Medicom Toy Corporation è una multinazionale produttrice di giochi e rappresenta una vera potenza nel mercato Street Style, ha prodotto toy come Bearbrick o Original Fake. Ha contribuito a far rinascere la passione di collezionare oggetti limitati con qualità e stile. Presto uscirà una serie limitata di figure dedicate al brand americano The Hudreds con Adam Bomb Toys.

the hundreds

Next generetion adio collezione fall 2009 Ecco un’anteprima per la prossima stagione di Adio: la Dean V2, la Kenny Anderson pro model e, per gli appassionati delle HI, la Reckus con colori molto vivaci e lacci gialli in contrasto.

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CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS


newbalance x 686

Ecco una delle più interessanti collaborazioni dell’anno, quella tra New Balance e 686: due realtà così lontane che hanno dato vita ad un progetto che apre un’era, un incontro tra montagna e street. Due esperienze che producono un pack coi fiocchi: shoes, boot tecnici, cappellini Newera e giacche tecniche. Ma la vera novità sono i Boots 580 NewBalance, l’azienda ha usato la mitica suola della mt580 con un inserto tecnologico Rollbar e Abzorb nella tomaia del boots che viene prodotto in due colori, nero con inserti blu, e bianco con inserti in red. All’interno della collaborazione ci sono anche una serie limitata di shoes 420 di colore red e black; il tutto completato da due giacche tecniche 686. Per il resto aspettiamo sviluppi e speriamo di testare questi scarponi al più presto, è la prima volta che una collaborazione mi incuriosisce cosi tanto. Si sa, New Balance spacca per comodità e tecnologia! crckrs_014



comics comics

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Eccoci. Questo è il nuovo numero di Crackers che con enorme successo è entrato a far parte della scena street style italiana, TRAMITE una distribuzione a macchia d'olio. Noi di Crackers, appoggiati dai migliori BlogGers Italiani, abbiamo scelto di spedire direttamente NEI NEGOZI in forma gratuita il comics street mag, per entrare dalla porta principale del vostro style. Ormai è esplosa anche in Italia la cultura streetwear sneakers freaker, E Crackers vi appoggerà sempre di più nella scelta del vostro LOOK in qualsiasi luogo vi troviate. In questo numero troverete vari approfondimenti sull'arte con doppia intervista a Don Pendleton e Veronica Romitelli , OLTRE L’ITW DI Angelo Caroli, fondatore del Vintage Palace di Lugo; ci sarà anche la presentazione del libro “Made For Skate” presentato ad Amsterdam in collaborazione con Nike SB e creato da Jurgen Blumlein e Daniel Schmid. Il libro vi renderà le idee più chiare sul mondo delle sneakers. Per chi non ha vissuto pienamente i gloriosi anni ottanta, presentiamo la vera storia del famoso giubbotto Chiodo che in realtà è sempre stato il Perfecto dei fratelli Schott.

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pag.006 editoriale pag.010-014 last news pag.016-019 the sellers pag.020021 la legge della sempliciTà: rebook pag.022-023 lakai: star e black pack, where the wild things are, bal pag.024-025 nike acg: pendleton, wildwood, magma pag.026-027 gravis:in4mation x diamond travel bag, the expedition series, the viking hi arto saari pag.028-029 iuter party pag.030 burton ak pag.031 nike sb 25° anniversario thriller vs twin peaks pag.032-033 puma japanese monster pag.034 dc:enzo pack, unkl sug pag.035 phil toys x providermag x nike sportwear pag.036 adidas 60° anniversario x vespa pag.037cornelius, i love my sneakers pag.038 stussy x invicta, vans sindacate suicidal tendencies collection pag.039 marvell comics x obama, bloggers x nike id pag.040-045 cool in l-ektrica party pag.046-051 boston-new york 5 shops pag.052-056 itw don pendleton pag.058-067 vintage, itw angelo vintage palace pag.068-071 schott perfecto pag.072-079 made for skate pag.080-085 veronica romitelli pag.086-091 fixed in new york pag.092 -095 6days is back pag.096 crackers-fng contest graphics. DIRETTORE Murio-DIRETTORE RESPONSABILE-Andrea Sisofo-COORDINAMENTO EDITORIALE-Murio, Denis, Paolo Salvatore-MANAGER PUBBLICITA’ Paolo Salvatore-PHOTO EDITOR & ART DIRECTOR-Denis Piccolo - denispiccolo.comESPERTO VINTAGE-Antonio Sallustio SEGRETERIA ABBONAMENTI-Michaela Stefania-FRESH’NGOOD.COM Andrea Caviggia-FOTOGRAFI & COLL. Diego, Patrizio Vita,Riccardo Miracoli Andrea Caviggia,Fabrizio (Providermag.it) Antonio Sallustio. Daniele (Senakers76) EDITORE JPG edizioni di Salvatore Paolo,Piccolo Denis,Cristian Murianni Via Lazio 50 - 65127 Pescara Tel. +39.085.290398 Fax. +39.085.4293096 info@crackersmag.com STAMPA Arti Grafiche Picene DISTRIBUZIONE FREE PRESS Crackers è un supplemento gratuito alla rivista SEQUENCE MAGAZINE registrata al tribunale di Pescara il 14/05/2003 al numero 173/5 crckrs_008


CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS


Next Next generation generation Osiris Osiris

dvs x diamond vvs pack

DVS in collaborazione con Dimond Supply CO. hanno sviluppato una nuova collaborazione che presto troverete nei negozi specializzati come SUB di Bolzano. L’uscita è prevista in italia PER marzo.

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La storia di questo brand COMINCIA durante una delle abbondanti nevicate del 1997 a Cascade, e la sua immagine è impressa su una foto scattata da Stefan Hofmann ad un gatto delle nevi. Quella foto stampata su t-shirt e adesivi trasmetteva tutta la passione per la montagna. Crackers vi presenta alcuni prodotti della linea di Spacecraft.


CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS


Airblaster produce abbigliamento funzionale per il mercato dello Snowboard. In America il marchio è molto amato per la passione e la devozione per questo sport, e lo si può apprezzare nei particolari come l’Airleash, Airgoggle, la giacca Balboa e la fantastica tuta Ninja style che tutti i rider vorrebbero indossare. Altra chicca che vi stiamo mostrando è la collaborazione con Vans per gli scarponi e vans New Era con firma Airblaster. Un consiglio: tenete d’occhio questo brand.

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La Medicom Toy Corporation è un’AZIENDA produttrice di giochi e rappresenta una vera potenza nel mercato Street Style, ha prodotto toy come Bearbrick o Original Fake. Ha contribuito a far rinascere la passione di collezionare oggetti limitati con qualità e stile. Presto uscirà una serie limitata di figure dedicate al brand americano The HuN dreds con Adam Bomb Toys.

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Next generetion adio collezione fall 2009 Ecco un’anteprima per la prossima stagione di Adio: la Dean V2, la Kenny Anderson pro model e, per gli appassionati delle HI, la Reckus con colori molto vivaci e lacci gialli A contrasto.

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CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS CRACKERS


new balance newbalance x 686

Ecco una delle più interessanti collaborazioni dell’anno, quella tra New Balance e 686: due realtà così lontane che hanno dato vita ad un progetto che apre un’era: L’incontro tra montagna e street. Due esperienze che producono un pack coi fiocchi: shoes, bootS tecnici, cappellini New era e giacche tecniche. Ma la vera novità sono i Boots 580 New Balance, l’azienda ha usato la mitica suola della mt580 con un inserto tecnologico Rollbar e Abzorb nella tomaia del boots, che viene prodotto in due colori, nero con inserti blu, e bianco con inserti in red. All’interno della collaborazione ci sono anche una serie limitata di shoes 420 di colore red e black; il tutto completato da due giacche tecniche 686. Per il resto aspettiamo sviluppi e speriamo di testare questi scarponi al più presto, è la prima volta che una collaborazione CI incuriosisce cosi tanto. Si sa, New Balance spacca per comodità e tecnologia! crckrs_014



SUB VIA DELLA ROGGIA 15 BOLZANO WWW.SUBSKATESHOP.COM

SUB-STUFF-HANNIBAL STUFF STORE

HANNIBAL STORE VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 1 TORINO WWW.MYSPACE/HANNIBALSTORE

VIA DELL’AEROPORTO 42/B FERRARA WWW.STAFFSTORE.BIGCARTEL.COM

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SUB SKATE SHOP

gravis lowdown hc blackbox white x the hundreds91,00 euro +Â gravis lowdown blackbox black x the hundreds 71,00 euro

dvs standard lo luxe burgundy leather 87,00 euro

the hundreds johnson mid green 86,00 euro

etnies dill mid burgundy tan 91,00 euro

dc 2094 volcano black x new era 118 euro

adidas stan smith 2 artist philipp klammsteiner

supra vaider yellow 114 euro

vans classic slip on artist philipp klammsteiner wesc bongo headphones vs. ed banger records 91 euro

dvs gavin ct purple suede 66 euro

vans classic slip on lx mooneyes black white cyber yellow 70 euro emerica francis x aaron suski black green 81 euro

lakai telford black leather print 82 euro + lakai jericho limited black suede fully flared ltd 82 euro

nike sb blazer premium sb solar orange/solar orange 87 euro

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STAFF STORE giacca

Insight myspace.com/ stuff4you

euro 119,00

completo snow fourSquare euro 399,00

felpa “panuu” euro 95,00 t-shirt “stuff4you by oobie doobie euro 35,00

cardigan smanicato insight euro 69,00

felpa forum euro 89,00

t-shirt “sweatshirts & t-shirts’ euro 30,00

giubbino “humor” euro 79,00

t-shirt “stuff4you by carakter atypic euro 35,00

stuffstore.bigcartel.com felpa “panuu” euro 95,00

fighissima questa t-shirt!!!!!YO!!


HANNIBAL STORE

Not for Sale, Sorry

“My name is not Linda Lovelace”by EBLOOD

SupremeBeing spacca il culo

Vandal Metal Vegan Pack

Vans Vault Niagra2

Supremebeingclothing.co.uk

Esistono anche i toys CMYK, paura!

Guardatevi il Lucifer Project su Youtube

Best seller di Natale, 55euro!

Swastika is not a Nazi sign!!!

The Illuminati

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JOHN MAEDA E REEBOK

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UNA PARTNERSHIP CREATIVA ISPIRATA ALLE ‘LEGGI DELLA SEMPLICITA’ Informatico, visual artist, matematico, autore, grafico, docente del MIT, direttore creativo… le definizioni risultano riduttive quando si prova a descrivere il genio di John Maeda, la cui opera sembra essere legata da un filo che unisce matematica e visual art all’insegna della semplicità. SIMPLICITY è infatti un progetto di ricerca che ha lo scopo di proporre nuovi modi per semplificare la vita delle persone, in contrapposizione alla complessità crescente della società contemporanea che si affida ad una tecnologia spesso troppo complicata e disumanizzante. ‘Quando si parla di semplicità, la gente pensa che sIGnifichi rendere ovvio qualcosa. In realtà si tratta di scovare l’ovvietà delle cose, che non è sempre evidente o semplice. Bisogna prendere questa ovvietà e farla diventare complessa e carica di significato’, ha affermato John Maeda. Reebok e John Maeda hanno stretto una collaborazione che si configura come vera e propria piattaforma di sperimentazione, un laboratorio creativo in cui il brand si confronta con il matematico per realizzare innovativi concetti di sportswear e fashion in continua evoluzione. Punto di partenza di questa partership è ‘The Laws of Semplicity’, opera in cui Maeda illustra come affrontare meglio il presente con l’applicazione di 10 ‘semplici’ principi in grado di dare maggiore significato all’esperienza umana. Dal footwear all’apparel in edizione e distribuzione limitata, queste 10 leggi trovano applicazione in prodotti di grande impatto visivo e concettuale, tutti derivati da codici e algoritmi matematici trasformati in visual art. Reebok presenta oggi due nuovi modelli di footwear reinterprati da John Maeda: Insta pump Fury e Freestyle. ‘Struccess’ Insta Pump Fury by John Maeda Creata nel 1993, Insta Pump Fury è un modello che da subito ha attirato la curiosità degli amanti delle sneakers per il suo design innovativo unito alla rivoluzionaria tecnologia PUMP di Reebok. John Maeda ha voluto reinterpretare questa sneaker cult applicando texture e grafiche di forte impatto visivo.

la Struccess Insta Pump


Ispirata alla nona legge della semplicità, il fallimento, il nome deriva dalla fusione delle parole ‘struggle’ e ‘success’. Maeda ha infatti affermato: ‘se fallisci, continua a provare fino a raggiungere una qualche forma di successo’. I codici e le grafiche all-over rendono la Struccess Insta Pump un pezzo da collezione per tutti gli sneaker fanatics. Reebok Freestyle Hi Emoretion by John Maeda John Maeda ha voluto rendere omaggio anche all’iconica Freestyle, la prima scarpa da donna mai realizzata per il fitness da Reebok. Un tributo alla donna e alla settima legge della semplicità che la ispira: ‘Emotion’. Maeda afferma infatti che ‘more emotions are better than less’ e con questa scarpa ha cercato di rappresentare un’esplosione di energia pura e di emozioni con colori che si amalgamano e si fondono l’uno nell’altro. Codici e algoritmi decorano l’interno della scarpa, al quale viene aggiunto un tocco glam grazie alle strap olografiche che creano riflessi imprevedibili ad ogni passo.

ID Magazine mi ha nominato ‘uno dei 50 designer più importanti al mondo’. Esquire mi ha definito ‘una delle 21 personalità più rilevanti del 21esimo secolo’.

Freestyle Hi Emoretion

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stars+black pack Lakai presenta due nuovi pack, lo “Star pack” e il “Black Pack”, il primo è un’esclusiva per il Giappone. IL MODELLO è IL Telford - Hi e Low - le due scarpe sono coperte da stelle su tutta la tomaia in versione bianca per la Low e in versione nera per la Hi. Il secondo Pack

è formato da Howard Select, Koston Select e Carroll Select. UnA combo di shoes che deriva direttamente dalle scelte dei tre skaters più rappresentativi per Lakai. Le scarpe sono tutte e tre vulcanizzate e completate da una tomaia in pelle nera trattata. crckrs_022


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wherethewild things are

Ecco quindi le prime immagini di una nuova serie di tavole Girl con stampa fotografica, raffiguranti alcune delle crature del film, che uscirà nel corso del 2009.

E’ ormai noto che Spike Jonze è uno dei pilastri e fondatori della Girl Skateboard ed anche se le strade si sono divise Spike ha continuato a seguire e supportare i movimenti della company. Questa collaborazione con Lakai, in uscita con la presentazione del film girato da Spike “Where the Wild Things ARE” tratto da un libro per bambini di Maurice Sendak, prevede infatti la riproduzione dei personaggi sulla tomaia della scarpa Goat Boy e Moishe. Inizialmente il film doveva essere prodotto dalla Universal, ma alcune divergenze con Jonez hanno fatto optare il regista per una collaborazione con la Warner Bros.

bal

Questa è una collaborazione della Lakai Manchester Select Exclusive con Bal (Balance Whear Design) since 1999. Bal nasce dalla scena Dj di Tokyo e si differenzia dagli altri brand per aver scelto un quartiere differente dalle altre zone di Tokyo dove si ammassano un’infinità di brand shop. Hanno scelto una scarpa vulcanizzata dalla tomaia customizzata con grafica e stringhe di colore diverso. crckrs_023


PENDLETOn PENDLETOn X X NIKE NIKE ACG ACG 20 20’ANNI ANNI DI DI OUTDOOR OUTDOOR

Quando due aziende dello stesso paese decidono di collaborare come Nike ACG e Pendleton ci si aspetta una collaborazione speciale. In effetti i materiali Pendleton, famosi per la qualità elevata, sono stati abbinati alla tecnicità dei prodotti Nike ACG ed il tutto unito all’arte dei nativi americani. Il risultato è una serie limitata di prodotti che vuol richiamare l’attenzione alle origini e allo stile indiano legato alla natura. Con questa collaborazione Nike ACG conferma le sue intenzioni di voler dare alle nuove collezioni uno stile sempre più outdoor. Il pack è formato da Acg Blazer e dal Valenka Boot: una coperta, una giacca ed uno zaino che ci porteranno fuori porta per un bel pick nick.

Acg Blazer +

Valenka Boot

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Nike Air Wildwood Supreme ACG Urban Night Pack

nike acg air magma waterproof rip-stop pack

nike air magma 1981

nike air magma mowabb La Magma shoes è un’idea nata nel 1978 dopo la spedizione di due uomini che scalarono la seconda vetta più alta del mondo, il K2. Roger Stevens, direttore alla produzione, alla notizia che doveva riportare in vita una delle icone della storia di Nike ACG, ha accolto il progetto con entusiasmo. L’intenzione è quella di ripartire dalla Magma originale, un pezzo del 1981. La prima Magma era di colore marrone con i lacci rossi e la suola robusta per una migliore attrazione in montagna.Il risultato di questa nuova concezione della Magma è una serie di colorazioni che hanno rappresentato Nike ACG nei suoi venti anni di storia, usando materiali come il rip-stop preferito alla classica pelle, e seguendo la filosofia di “Nike Sportwear”. Queste scelte dello staff di Nike ACG sono anche il risultato della decisione di scostare il brand dagli action sport per ritornare alle origini dell’outdoor classico. Speriamo che queste scarpe facciano ritornare alla gente la voglia di uscire dalle città trasformando il classico stile di vita cittadino in un vero spirito d’avventura. crckrs_025


in4mation x gravis x diamond travel bag

Una delle doti più importanti del brand Gravis è di avere uno style tutto particolare nella produzione di accessori da viaggio come borse, trolley e zaini. Questa collaborazione è nata tra uno scambio di opinioni dal designer Kelly Kikuta e i ragazzi di In4mation. Kelly ha lavorato prima nel mondo dello skate con il brand DVS per poi passare nella grande casa Burton con il compito di sviluppare la linea skate di Gravis. Aggiuntasi Diamond Supplay al progetto, la Limited Edition che ne è venuta fuori farà gola a molti collector, figuriamoci poi se abbinate alle Tiffany Nike SB ai tempi fecero esplodere il fenomeno collaborazioni !!

trekker baltic indo baltic-liberty

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THE EXPEDITION SERIES


ARTO ARTO SAARI SAARI THE THE VIKING VIKING HI HI

IVskate è il nuovo progetto Gravis che prevede una linea skateboard dal design di tendenza come queste Viking HI LX LTD disegnate per e con Arto Saari, uno dei piÚ forti skaters della scena mondiale. La linea segue le esigenze di Arto che ha optato per design vintage con spunti militari. Durante il meeting estivo di Gravis in Versilia siamo riusciti a scambiare due chiacchere con gli styler del brand che ci hanno illustrato queste shoes. In questa scarpa si possono vedere dei piccoli particolari che la rendono una via di mezzo tra style e action shoes. La tomaia in pelle prende spunto dai giubbotti da motociclista con una texture Vintage e aggressiva. Nella parte del tallone troviamo una fascetta che si ispira alle allacciature degli anfibi militari e sulla linguetta un pad che riporta i dati della scarpa, nome e specifiche del limited shoes; ben rifinita con cuciture in ottimo abbinamento con il colore nero. Nel complesso questa scarpa richiama le tendenze delle prossime stagioni: un avvicinamento allo stile Vintage rocker.

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suvival pack for modern man

sureshot baltic

contra baltic

gkit men’s bag

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concrete e uppercut iuter iuter windbreaker windreaker C’è un party e siete tutti invitati, e con le nuove t-shirt di Iuter potrete dominare la dancehall: stampe belle grosse e messaggi diretti, perchĂŠ nascondere che ci piace fare festa? Alla faccia di chi se ne sta a casa a dormire!

motto motto crckrs_028


Tra poco arriva la primavera, e assieme a lei uscirà questo windbreaker sgargiante in nylon antigoccia superleggero, tutto bello colorato. Per farvi riconoscere dal vostro amichetto del cuore anche dall’altro lato della strada. Con dei bei tagli a caso come tanto vanno ora. Viva la iuter

idol idol

COME USARE IL LOGO: è preferibile usare sempre il bianco per l’interno e il nero per l’outline, tranne su fondo nero dove l’outlin

jungle-cut jungle-cut

ringspect from disco to disco

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ak 2l cyclic jkt è un prodotto di burton che da la sicurezza ai rider di indossare un indumento con tecnologie goretex. colori estremamente selezionati in collaborazione coon i rider burton. esterno in goretex, cuciture termo nastrate, visibilità regolare, inserto in vita per interfaccia pantalone/giacca, garanzie a vita

burton ak

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nike sb blazer low x 25 anni di thriller

Due scarpe che usciranno nella primavera del 2009: una Dunk Hi e una Blazer Low.La Blazer Low è dedicata all’anniversario per il 25° anno dall’uscita di Thriller di Michael Jackson e riprende i colori della giacca indossata da Michael durante il video. La Dunk Hi, invece, si ispira a Twin Peaks, la serie televisiva di David Lynch e Mark Frost che ha tenuto incollati al piccolo schermo milioni di persone. Presenterà colori scuri con cuciture in contrasto verdi e la soletta interna riprenderà l’aspetto del pavimento della stanza dove il nano appariva per dare indizi sull’omicidio di Laura Palmer.

nike sb nike-sb thriller vs twin peaks peaks

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Questa è una delle collaborazioni più interessanti della scena footwear in uscita. Puma propone un pack di cinque scarpe in serie limitata, la cui linea è curata dai propri designer. Questo

Monster Japanese Pack

Puma MId

Puma classic first round

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Puma Clyde


! Puma stepper

progetto rappresenta un omaggio ai film dedicati ai mostri giapponesi prodotti tra gli anni ‘50 -70, dai più famosi dinosauri alle scimmie giganti prodotti dalle menti e dalle fantasie d’oriente. Il particolare di queste scarpe è costituito dai materiali che rispecchiano la forma e i particolari dei mostri come la Lizoid King con la pelle del lucertolone, famoso per aver distrutto decine di città, o la Ape king con la tomaia in vera pelle di scimmia.

Puma classic first round crckrs_033


DC x New Era - Enzo Pack. DC Shoes è lieta di presentare al pubblico dei collector un pack dedicato alla casa automobilistica italiana più famosa al mondo: la Ferrari. Nata dal progetto 20/94, Enzo Pack propone, in collaborazione con New Era, una shoes veramente accattivante in due colori: rosso e nero; con tomaia in pelle ben rifinita ed abbinate ad un cappellino New Era originale, sempre in pelle. Super Limitata la troverete negli store selezionati da DC Shoes Limited.

dc shoes 20/94 enzo era enzo pack pack xx new newera LA DC SHOES HA PRESO PARTE AL PROGETTO DI ANKL CHE CONSISTE NELL’UNIRE DELLE SCARPE DC AD UN TOY DI NOME SUG, ABBINANDO PARTICOLARI DEL TOY CON LA SCARPA E CREANDO COSI’ UNA MAGNIFICA EDIZIONE LIMITATA . GLI OGGETTI SI POTRANNO VEDERE E ACQUISTARE ALLA MOSTRA DI SAN DIEGO, DURANTE LA FIERA “THE AGENDA”. LA SCARPA SARA’ VENDUTA ANCHE NEL NEGOZIO “5&A DIME”. di riccardo miracoli

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dc dc shoes shoes x x unkl unkl sug sug


phil phil toys toys xx provider provider xx nike sportswear nike sportswear Phil, all’anagrafe Filippo Perin, nasce a Conegliano V.to in provincia di Treviso dove cresce ispirato dalla cultura hip hop Americana dei primi anni novanta. Finiti gli studi universitari sul design scopre il movimento degli “ART TOYS”, del quale si innamora riscoprendo le sue doti di grafico e designer, in particolare applicate a una nuovissima forma di toys design, i “paper toys”. Qualcuno li chiama volgarmente giocattoli di carta, ma dietro ognuno di essi c’è uno studio millimetrico di proporzioni e misure. Attualmente Phil è uno dei più quotati paper toys designer d’Italia, e vanta alle sue spalle decine e decine di collaborazioni con artisti nazionali e internazionali, e nomi di punta dell’art toys world. Una delle sue ultime realizzazioni è stata la produzione di 6 unici paper toys, realizzati in occasione dell’aperitivo di Providermag al “1960 “ store, il temporary store di Nike sportwear a Roma. 6 cani tostissimi, con testa a forma di box di sneakers, dotati di bracciali e dallo sguardo rude.Ognuno di questi 6 toys è una dedica a 6 particolari modelli di sneakers della famiglia Nike, ovvero: Nike Spiz’ike, Nike Safari, Nike Air Max 95 neon, Nike Blazer Stussy, Nike Jordan I, Nike Dunk UNDFTD.

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adidas 60’ anniversario x vespa

Per celebrare il 60° anniversario dell’iconico marchio a tre strisce creato dal fondatore dell’azienda, Adi Dassler, Adidas Originals lancia “60 Years of Soles and Stripes”. Oltre a un’ampia gamma di classiche polo, t-shirt e giacche, questa collezione offre vari modelli di calzature, come le sneaker Vespa Gran Lusso ispirate agli anni ’50, che riprendono i dettagli tipici della Vespa classica rievocando nostalgicamente quell’epoca. by www.providermag.it

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Custom Custom Edition....Chi Edition....Chi sei sei Cornelius! Conrelius! Cornelius è un prodotto complesso che combina in sé musica, letteratura, arte e moda. Una vera e propria opera sociale in più atti, dai risvolti nudi e crudi, narratrice incosciente di una realtà che popola le notti. Personaggio principe, unico protagonista onirico seppur in carne e ossa: Cornelius – Rifo, l’alter ego del personaggio di Moorcock.Per esprimere al meglio il progetto, Cornelius è multidisciplinare. Da una parte i suoni combinati dello street punk, dell’electro e della musica classica danno forma ai testi del racconto, dall’altra le immagini riempiono la scena, completano l’intreccio e indagano nell’animo dei personaggi. Detto più semplicemente Cornelius è il progetto di Sir Bob Rifo aka The Bloody Beetroots. Cornelius è musica perché è composto da un nuovo brano di 2 minuti e 30 secondi. E’ letteratura perché trova nelle parole di Moorcock le sue origini. E’ arte perché l’incubo di Cornleius prende una forma onirica grazie alle immagini di Mathieu Danet della Born to Film, trasformate in video.E’ moda perché è composto da tre t-shirt, in limited edition, realizzate in collaborazione con il brand Six Pack France e disegnate dall’artista italiano Turbokrapfen.

II love love my my sneakers sneakers

ph.carlo alberto della sega Provider compie tre anni! Parte dei nostri lettori il nome Provider, e la sua presenza all’interno dello street culture italiana, risulterà sconosciuta. Eppure Provider, che vede in Providermag ( HYPERLINK “http://www.providermag.it” www.providermag.it) la sua principale facciata, è dal 2005 che informa il pubblico italiano sulle ultime tendenze e uscite in fatto di streetwear e sneakers.Non a caso il suo claim è “ I Love My Sneakers”, propagandato attraverso sticker e t-shirt.In occasione del terzo compleanno, Provider ha realizzato una speciale collaborazione con alcuni dei più importanti sneakers store in Italia, come Back Door a Bologna e Sneakers 76 a Taranto, con i quali ha realizzato un speciale versione della t-shirt “I Love My Sneakers”. Il primo particolare è il colore della maglia, nera. Il secondo, e più importante, è il dietro della maglia, il quale è stato personalizzato da ogni negozio con un frase rappresentativa dell’entità del negozio stesso...”This is how we do it” because “ I Belong to BD”. Le maglie in quantità limitate sono già in vendita negli store appartenenti al progetto. Per saperne di più potete visitare il sito HYPERLINK “http://www.providermag.it” www.providermag.it www.providerclothing.com crckrs_037


StussyxInvicta StussyxInvicta ‘Minisac’ ‘Minisac’ Limited Limited Edition Edition

Tutti conoscono Invicta, soprattutto nel nostro paese. Lo storico brand fu fondato nel 1906 in Inghilterra per produrre borse in canvas per i marinai dei primi piroscafi, ma passa in Italia nel 1921 grazie ad un artigiano torinese che ne fa un marchio riconosciuto nel settore degli accessori da alpinismo. In tempi più recenti Invicta ha marchiato zaini e zainetti, per la città o per la montagna, di più di una generazione, realizzando icone degli anni ‘80 come i Minisac che sono stati recentemente riproposti nelle loro colorazioni originali. Proprio quest’ultimo remake ha dato ispirazione Stussy per lanciare quest’anno una collaborazione tra i due brand, dal gusto molto oldschool. E’ stato quindi realizzato un nuovo Minisac ‘Stussy x Invicta’ che uscirà nel 2009 in quantità limitate. Il design nasce dalla perfetta unione tra le creatività dei due brand: le strisce colorate di Invicta vengono infatti riproposte attraverso una delle classiche texture di Stussy e realizzate nei 4 storici colori del brand: verde, rosso, giallo e nero. Lo ‘Stussy x Invicta’ Minisac uscirà ufficialmente con la Spring/Summer Collection 2009 del brand californiano e sarà disponibile esclusivamente negli Stussy Store world-wide. Il lancio/anteprima mondiale di questa limited edition è avvenuto in Italia, Sabato 17 Gennaio, presso lo Stussy Store di Milano.

V Vans ans Syndicate Syndicate Suicidal Suicidal Tendencies Tendencies Collection Collection

Tra i primi release del 2009, Vans ha creato una collezione speciale dedicata al leggendario gruppo californiano punk-hardcore dei Suicidal Tendencies, che con 15 album pubblicati dal 1982 al 2000, ha fatto un po’ la storia di un genere musicale, di un periodo, di una cultura. La collezione, che si inserisce nella serie speciale Syndicate di Vans, è composta due scarpe, due t-shirts, un trucker-cap e una cintura. Le scarpe, che vedete in anteprima assoluta nell’immagine sopra, sono due ‘Era - S’ realizzate in materiali premium nelle colorazioni ‘Suicidal Blue’ e ‘Suicidal Black’. Il giorno ufficiale della release è stato il 15 gennaio. La collezione è disponibile in soli 30 negozi in Europa

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Marvel Marvel Comics Comics x x Obama Obama x x The The Amazing Amazing Spider-Man” Spider-Man”

La notizia è “amazing”, proprio come Spider-Man: per celebrare l’imminente insediamento del neo-eletto presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, Marvel Comics ha pubblicato un’edizione speciale (”Marvel Variant Edition”) di uno dei suoi più celebri fumetti di tutti i tempi: l’Uomo Ragno aka The Amazing Spider-Man. Riportiamo qui qualche citazione dalla fonte ufficiale: “When we heard that President-Elect Obama is a collector of Spider-Man comics, we knew that these two historic figures had to meet in our comics’ Marvel Universe,” says Marvel’s Editor-in-Chief Joe Quesada. “Historic moments such as this one can be reflected in our comics because the Marvel Universe is set in the real world. A Spider-Man fan moving into the Oval Office is an event that must be commemorated in the pages of Amazing

Spider-Man.“ Come avrete capito, Marvel, cavalcando alla grande l’onda del collezionismo e del fandom, ha creato questo numero speciale dove fantastico e reale si incontrano a Washington D.C. per creare il feticcio dell’anno per fanatici dell’uno o dell’altro personaggio.

BLOGGERSx iD BLOGGERSx NIKE NIKEiD ‘Ispirazioni da Paura’

Nike Italy ha unito nove blog italiani legati al mondo del design e della moda, e un talentuoso giovane illustratore dalle ispirazioni un po’ tenebrose per dare vita ad un’originale selezione di sneakers disegnate su NIKEiD. Modelli di culto della

collezione Nike quali l’Air Max 90, la Dunk, la Cortez e la Blazer sono stati disegnate dai blogger su NIKEiD seguendo ognuno le proprie ispirazioni. Le nove scarpe sono state poi contestualizzate dal giovane artista e illustratore italiano Nicola Coin, aka Mellon, che ha creato uno sfondo ad hoc per ciascuna scarpa

mettendone così in evidenza personalità e tratti più caratteristici. Su NIKEiD.com le nove scarpe realizzate dai blogger, più la scarpa disegnata dallo stesso Nicola danno vita ad una piccola collezione. La notizia è stata pubblicata anche da SneakerFreaker.com, uno tra i più importanti canali d’informazione della SneakersCulture mondiale.

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Cool in L-Ektrica Party

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Cool in L-Ektrica Party

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boston+newyork

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LACED

“http://www.lacedboston.com” 569 Columbus Ave. Boston, Massachusetts Data di apertura del negozio: Laced è aperto dal gennaio 2006-Tipo di clientela: I nostri clienti sono maggiormente studenti e skater,ma non solo...-Quale è stata la scarpa più venduta nel 2008: Nel 2008 sicuramente la NIKE SB SKATE OR DIE, comunque il vero top seller x noi è stata in assoluto la NIKE SB MF DOOM Quali sono le tue aspettative per i modelli del 2009: Sicuramente le collaborazioni... Cosa ne pensi del mercato ebay riguardante le sneakers: Non mi piace, non sono favorevole, credo che sia una grossa speculazione e poca passione vera x le scarpe, io sono un collezzionista e lo faccio per passione!! Qual’è la tua sneaker preferita?....woooo... direi Jordan Call 11-12 e Airforce the QUEST LOVE collaboration....bella!!! InIntervista fatta a O CHYPERLINK crckrs_047


CLIENTELE NYC 267 Lafayette StreetNew York City, New York “http://newyork.citysearch.com/review/42253122/3610693” Data di apertura del negozio: Direi nel 2008....ndr Tipo di clientela: Sicuramente gente del quartiere,amici,molti giapponesi anche. Quale è stata la scarpa piu venduta nel 2008: Direi sicuramente l’ AIR JORDAN 4 Quali sono le tue aspettative per i modelli del 2009: Non saprei...noi prendiamo le scarpe che più ci piacciono praticamente a mano, le scegliamo,non ci interessano tutti i modelli ma solo determinati pezzi. Cosa nel pensi del mercato ebay riguardante le sneakers: Sono favorevole,apre molte connessioni interessanti. Intervista fatta a: JD crckrs_048


Flightclub

new york Indirizzo: 25y Greene Street GroundFloor New York NY 10002 “http://www.flightclubny.com/c. php?fc=ny&c=new” Data di apertura del negozio: 27 gennaio 2005-Tipo di clientela: Praticamente tutti, abbiamo quasi tutto quello che c’è sul mercato mondiale,la scelta è varia come la clientela, dallo sneakerhead alla star del fashion system .Quale è stata la scarpa piu venduta nel 2008: Direi sicuramente l’ AIR JORDAN 4 ROSSO/ NERO AIR JORDAN COUNTDOWN PACK cfr foto-Quale è stata la tua scarpa preferita nel 2008: sicuramente il COUNTDOWN PACK. Quali sono le tue aspettative per i modelli del 2009: Non saprei...aspetto....Cosa nel pensi del mercato ebay riguardante le sneakers: Mi va bene, vorrei che continuasse com’è...Intervista fatta a: Danin Martinez crckrs_049


AUTUMN “http://autumnnyc.com/autumn/” NESSUNA INTERVISTA.....Prezzi ottimi e vasto assortimento di NIKE SB

ma sul serio

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radical store,


BODEGA “http://www.bdgastore.com/bodega/newsite/home.html” 6 CLEARWAY ST BOSTON MA 02115 intervista fatta a DAN Data di apertura del negozio: Bodega è aperto dal 2005,da pochi mesi abbiamo aperto anche lo store on line. -Tipo di clientela: Il nostro cliente è normalmente molto ricercato,veramente particolare.-Quale è stata la scarpa piu venduta nel 2008: Sicuramente la nostra collaborazione con Reebok la Fung Wah Edition, spazzolata in poche ore... Comunque anche i classici Jordan Pack sono andati via velocemente....Quali sono le tue aspettative per i modelli del 2009: Crediamo che le collaborazioni saranno il futuro delle sneakers, sicuramente nuove idee e materiali aiuteranno molto. Cosa nel pensi del mercato ebay riguardante le sneakers: Sono favorevole, diciamo che è molto utile per il mainstream. crckrs_051


...a Don Pendleton

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pic.andrea rigano - itw marco contardi


Intervista a Quand’è che ti sei avvicinato al mondo dello skate? Ho iniziato nell’inverno del 1985. Wow, a Dicembre saranno già 23 anni. Il tempo vola quando ci si diverte. E quando a quello del disegno? Disegno da quando ero bambino, mio padre era un pittore. Quindi ho sempre avuto sotto mano fogli, pastelli e cose del genere. E’ qualcosa che ho sempre amato fare. Penso che la prima volta che ho disegnato una tavola da skate, o ci ho dipinto con gli acrilici, sia stato intorno al 1988, ma ho realizzato la mia prima grafica “ufficiale” per un marchio di skateboard, Alien

Workshop, nel 1998. E’ stata davvero una bella soddisfazione vedere la mia grafica nei negozi di skate, soprattutto perché l’avevo fatta per il marchio AWS, di cui ero un fan. Come hai creato un legame fra quei due mondi? Li ho sempre visti come due mondi molto legati tra loro. Soprattutto attraverso altri skater come Mark Gonzales e Neil Blender. L’arte mi è subito sembrata l’estensione di skate e creatività, ecco perché ne ero così affascinato. Dove sono cresciuto d’inverno non si poteva fare skate, c’era troppa neve, quindi mi

mettevo a disegnare e mi divertivo usando lo skate anche come un mezzo attraverso cui sperimentare nuove idee. Credi che lo skateboard abbia qualcosa che agli altri sport ancora manca (a parte una tavola e quattro rotelle)? Sicuramente. Ancora adesso faccio fatica a vedere lo skate come quello sport che a volte ci viene dipinto. Offre una possibilità di espressione e creatività che tanti sport non offrono. Nella maggior parte degli sport bisogna fare più punti, segnare di più, arrivare per primi eccetera. In skate, invece, puoi andarci anche da solo in un

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...a Don Pendleton

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parcheggio vuoto. Nessun allenatore, nessun arbitro, niente punti e niente competizione, eccetto quella con te stesso. Non sono mai stato un grande fan degli sport a squadre, ma prendere uno skate per gareggiare contro me stesso è una cosa che m’ha sempre attratto. E poi, sì, quei possibili mix di creatività, originalità e stile che hai con lo skate, bhè, gli sport “veri” se le sognano. Da dove prendi l’ispirazione per i tuoi lavori? Dipende ogni volta da quello che mi sta capitando attorno. Mi sono sempre ispirato a insetti, microbi e piccole creature perché mi piace vedere com’è stato tutto disegnato dalla natura attraverso l’evoluzione e i vari cambiamenti. Le caratteristiche che hanno insetti e animali ce le hanno per una ragione

precisa, gli permettono di sopravvivere. Il modo in cui si muovono, si nutrono e comunicano…Cioè, pensa se tu potessi disegnare una creatura che subito dopo si animasse lì davanti a te, devi decidere come farla muovere, come far interagire i suoi arti…per me è la sfida più grande: creare qualcosa che funzioni e che appaia comunque originale e interessante. Ami ancora disegnare come all’inizio, o una volta che ne fai un lavoro diventa tutto meno piacevole? Una volta che fare grafiche per un marchio diventa un lavoro avverti una certa pressione. Io cerco sempre di far finta di non sentirla, ma a volte è impossibile. Per lo più dipende dalla quantità di cose che fai, oltre a tutto il tempo extra che impieghi. Io alla fine disegno almeno cinque ore al giorno e rimet-


tersi a disegnare dopo che l’hai fatto per lavoro, è come se non smettessi mai di lavorare. Quando hai fatto tutto quello che dovevi, alla fine della giornata non è che ti viene ancora voglia di disegnare, anche se solo per divertimento. Sì, mi piace ancora, ma non so se osservo il disegno con gli stessi occhi di prima, ora che disegnare mi da’ da vivere. Quali sono gli aspetti più gratificanti del tuo lavoro, dato che le tue opere fanno il giro del mondo? La cosa che mi piace di più è ancora vedere degli skate che corrono, negli skate park, nei parcheggi, sulle rampe eccetera. Non mi piace l’idea di vedere una grafica su una tavola immobile, che non viene usata. Ma quando in giro vedo qualche ragazzino che si diverte un sacco col suo skate tutto graffiato, già, mi sento una piccola parte di quel processo, e questo ancora oggi mi fa sentire davvero bene. Chi sono gli artisti che ammiri? Per quanto riguarda lo skate Neil Blander è sempre stato quello che mi ha influenzato di più. E non solo per il suo modo di fare arte, ma anche skate e musica. Blender era il tuttofare che si era realizzato anche nello skate…creatività pura, a ogni livello e in campi diversi. E’ una vergogna che non abbia ottenuto il prestigio che meritava, e se non fosse stato per lui, e per gente come Mark Gonzales, io ora non sarei qui a fare quello che faccio. So che ogni generazione ha le proprie idee che la influenzano, ma il fatto che questa gente fosse già attiva negli anni ’80, quando lo skate stava facendo passi in avanti sviluppando forme, trick e qualunque cosa fosse possibile, per me li rende importanti. Per quanto riguarda gli artisti estranei allo skate sono sta-

to un fan di Chagall, Kandinsky e Picasso, anche se solo per la sua disciplina artistica. Lui ha sempre creato e cambiato i propri mezzi espressivi. Il che non è facile per un artista, ma lui se l’è sempre cavata alla grande. Quali sono le influenze che nel corso degli anni hanno formato il tuo stile? Probabilmente gli stessi di qui sopra: Neil Blender, Mark Gonzales, Natas Kaupas…Andy Jenkins. Tutta quelle gente che osservavo mentre crescevo e andavo in skate. Quand’ero ragazzino sono cresciuto copiando le lo grafiche sui quaderni di scuola, e alla fine qualcosa del loro tratto mi è

rimasto. Sicuramente l’ispirazione e l’approccio creativo li ho presi da lì, anche se magari il mio stile poi non ne è stato influenzato direttamente. Qual è la tecnica con cui preferisci lavorare? La mia preferita è la più semplice: inchiostro nero e pennello. C’è qualcosa di puro e genuino nella forza del nero sul foglio bianco, qualcosa che elimina tutte le opzioni che avresti usando un’intera scala cromatica. In più, credo che rimanere legati all’essenziale sia un modo per non farsi prendere troppo la mano nell’arte. Se riesci a impugnare una matita, o un pastello, un pennarello, e disegnare qualcosa di crckrs_055


...a Don Pendleton divertente e originale, è una bella sfida, no? Tutto il resto è come se fosse superfluo. Qual è la grafica che senti più tua, e perché? Bella domanda. Le grafiche finiscono per assomigliarsi nel corso degli anni. Quelle a cui mi sono affezionato di più mi piacevano per via del fatto che erano legate a rider, o situazioni particolari. Alcuni dei ragazzi per cui disegno sono miei grandi amici, e questo per forza di cose gioca un ruolo importante crckrs_056

nella scelta. Direi che le mie preferite sono quelle che ho fatto per Jason Dill, e qui si torna indietro ai tempi dell’esperienza col marchio AWS. Giusto perché avevamo molto in comune, e lo conoscevo abbastanza bene da poter creare delle grafiche che gli sarebbero piaciute, e in linea con la sua personalità. Vuoi dirci qualcosa dei tuoi progetti per il futuro? Non sono super ambizioso, voglio continuare a fare grafiche per gli skate, continuare a dipingere e vi-

aggiare, e farne il più possibile un vero lavoro. Il mio sito HYPERLINK “http://www.elephont.com” www.elephont.com lo aggiorno almeno tre volte all’anno, quindi se qualcosa bolle in pentola di sicuro lì ne troverete la news.


.......PASSIONE VERA!!


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INTRODUZIONE AL VINTAGE “A.N.G.E.L.O” di Antonio Sallustio Quanti hanno nel proprio guardaroba indumenti o oggetti che reputano “vintage”, quei capi di cui non volete liberarvi, che prima di essere stati indossati da voi, sono già stati amati e vestiti da qualcun altro, probabilmente sconosciuto, in una diversa epoca!?! Ogni generazione ha avuto il proprio trend rappresentato da quegli abiti e accessori che l’hanno caratterizzato, acquistati magari in un mercatino o che gli sono stati tramandati da qualche famigliare, ma in quanti sarebbero in grado di riconoscere l’originalità ed il valore di questi capi e di riuscire a catalogarne il più possibile? Questa non è qualità da tutti ed è privilegio di pochi. A Lugo di Romagna (Ravenna), vive uno dei massimi esperti del vintage il quale, oltre alla passione per questo mondo, ne ha fatto un lavoro. A.N.G.E.L.O. è sia il nome del negozio che l’acronimo del proprio nome, ed è conosciuto a quanti lavorano non solo nell’ambito del fashion system sia nazionale che internazionale, ma anche in quello cinematografico, musicale e del design in generale, un vero pioniere del vintage a tutto tondo. Ospiti nel suo negozio-museo, non un qualsiasi negozio, bensì un intero edificio di 3 piani conosciuto con il nome di “vintage palace”, abbiamo constatato come in questo luogo si amalgamano, con gusto e criterio, dall’antico al tradizionale assieme ai pezzi più moderni. Si possono osservare la miscela di stili, capi e oggetti che hanno segnato più di un secolo della nostra cultura e non solo, che rivivono in una sorta di seconda vita, come se nulla, neppure il tempo inesorabile, li avesse mai scalfiti. L’alchimia di stili che si percepisce qui ha dato ispirazione ad Angelo per una linea personale che porta il suo nome, basata sul processo di trasformazione ovvero il riciclaggio e l’assemblaggio di capi in disuso che danno vita a dei nuovi indumenti che strizzano l’occhio al passato solo per quanto riguarda i tessuti adoperati. Questi abiti, pur presentando tratti del passato, tengono decisamente conto dello stile attuale sia nelle linee, sia nella fantasia presente in ogni capo realizzato. Angelo ci ha aperto i propri archivi di cui vi illustreremo, numero dopo numero, alcuni capi che hanno fatto epoca, concedendoci un’intervista nella quale racconta come una passione con il passare degli anni, sia diventata oltre ad una professione, un fenomeno di costume e società.

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CRCKRS- Come hai cominciato questa avventura? ANGELO- << Ho iniziato quasi per gioco a scuola vendendo ai miei compagni di classe. Esordii con pochi capi, non passò molto tempo che le richieste cominciarono a crescere al punto da dover preparare uno zaino, ricordo che era giallo, cerato della “Fruit of the Loom”, e lo caricavo di magliette, camicie e pantaloni, un po’ di tutto. >> CRCKRS- Quando hai capito che il vintage poteva essere un business? ANGELO- << Quando riuscii a vendere due camicie alla mia professoressa di chimica. E’ in quel momento che capii che quello che poteva essere un passatempo estemporaneo per guadagnare un po’ di soldi poteva diventare una vera e propria professione, cosa che effettivamente, da lì a poco, accadde. Ai tempi tutto il vintage era Americano, quindi era perfetto per quegli anni e per di più, rispecchiava anche la comunicazione televisiva. Infatti, all’inizio la mia attività si chiamava “America Usata”. >> CRCKRS- Come mai hai deciso di aprire a Lugo di Romagna? ANGELO- << Sono nato e cresciuto qui a Lugo, in Romagna, a pochi chilometri dalla costa adriatica, ieri più di oggi crocevia di divertimenti e di tendenze giovanili. Qui ho cominciato, aprendo un negozio di pochi metri quadrati “America Usata”, proprio nella piazza centrale di Lugo.>> CRCKRS- Qual è il capo che il cliente più ricercava e che non poteva mancare da “America Usata”? ANGELO- << Il più importante, ed anche una delle prime merci che ho trattato con i miei primi clienti, è certamente il jeans. In quel periodo si usava indossarli larghi in alto e stretti in fondo. Un altro indumento che non poteva mancare era le camicia col collo alla coreana, senza colletto tipo kimono, con i tre bottoni. Questa era la moda che avanzava dalla “Baia degli angeli”, una delle discoteche più in voga, come del resto lo era tutta la riviera dove nascevano nuove tendenze e il mercato del vintage cominciava ad esplodere. Lavoravo nei locali organizzando feste e sfilate con abiti usati, ero in prima fila e a contatto con tutti.>> CRCKRS: Da un piccolo negozio ad un palazzo di 3 piani, come è cambiato e come è nato il progetto di A.N.G.E.L.O. “vintage palace”? ANGELO: << Il “vintage palace” è nato nel ‘92 con l’intenzione di dare un nuovo ambiente al vintage. Tutto sta nel cercare di ricreare, nella sua massima espressività, l’abbigliamento vintage suddividendo ed ottimizzando piani e saloni che compongono l’edificio con l’obiettivo di dare a differenti tipologie di clientela, con diversi tipi di budget, il prodotto che cercano. A compimento della riuscita di quello che era per me un

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che tratto, non è fondamentale il prodotto che proponi ma c’è un discorso più complesso di logistica e personale ovvero quello del seguire l’indumento dal momento in cui arriva, dalla sua scelta, al lavaggio, alla sua catalogazione e infine la sua presentazione. Questo ciclo che segue ogni prodotto è fondamentale. Io non amo chi tratta il vintage sporco senza lavarlo, bisogna dare la possibilità al cliente di provare un capo sia che questo abbia un prezzo economico che non, bisogna presentarlo sterilizzato e pulito. Non si può buttare in negozio, e questo vale sia per un paesino di provincia che per una grande città, merce non lavata! Chi non attua questo tipo di discorso, punta solo a risparmiare sui capi per avere un margine di guadagno superiore, e questo non fa parte della mia filosofia né di nessun capo firmato “A.N.G.E.L.O.>> CRCKRS: Nella tua continua ricerca quali capi e periodo prediligi? ANGELO: << Quelli che prediligo sono decisamente gli abiti degli anni ’60, il periodo che preferisco a qualsiasi altro. Quando trovo qualcosa inerente a questi anni la compro subito, però è diventato molto difficile trovare questi capi.>>

sogno, scelsi di dare il mio nome e per poterlo rendere più efficace meno banale lo misi sotto forma di acronimo, così aprii “A.N.G.E.L.O.” >> CRCKRS: Oggi chi è il cliente che acquista nel tuo negozio? ANGELO: << Ve ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche. Ma il target di clienti più affezionato è formato da persone più adulte e gente che lavora nel mondo della moda. A volte arrivano delle clienti appassionate del Fashion alla ricerca di capi Vintage e disposte anche a spendere cifre ingenti per delle griffe di alta moda. Però la clientela che mi piace di più accontentare, rimane quella nicchia esperta che ricerca pezzi unici, anche se rimangono un po’ fuori dal mercato.>> crckrs_062

CRCKRS: Hai mai pensato di aprire un tuo negozio in una città? ANGELO: << Ho collaborato con Upstairs, un negozio che ha fatto epoca a Milano all’interno dell’ex Multistore Fiorucci, S.Babila (oggi H&M), e Zap. Inoltre, ho avuto un corner per ben 3 anni, in un altro multistore sempre a Milano in Piazza Cantore. Oggi sono presente con alcuni dei miei capi a Milano da “Fragile”, lo showroom che ripercorre la storia italiana del design dagli anni ‘50 fino ad oggi.>> CRCKRS: Quali sono quelle basi che non devono mancare in un capo scelto da te e che viene messo in vendita nel tuo store? ANGELO: << Penso che per quello

CRCKRS: Pensi che in quest’ultimo decennio ci sia uno stile o un indumento, qualcosa che tra 20 anni pensando al periodo in cui viviamo, verrà ricordato e valorizzato? ANGELO: << Pensando a questo particolare momento credo che rispetto agli anni passati siamo in un momento di stasi, sicuramente non c’è più l’opulenza degli anni ‘80. Io per ora mi fermo ai primi anni ‘90, in linea di massima tendo ad acquistare usato di almeno 20 anni prima, un giusto distacco fra il nuovo e il vecchio. Tornando alla tua domanda, ho sempre adoperato un mio metodo che consiste nell’aspettare di dimenticarmi delle mode del periodo in cui vivo, per poi riscoprirlo a distanza di tempo. Se dovessi scegliere adesso dei capi o salvare delle mode di questo periodo andrei a cercare e salvare quelli più attuali, invece, a distanza di tempo, diventa più semplice recuperare il trend che ha caratterizzato questo decennio.


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Posso però dirti che viviamo in un periodo in cui il vestito è emozionale, serve per comunicare qualcosa, non rappresenta più un’esigenza. >> CRCKRS: Cosa pensi delle produzioni di quei grandi marchi cosidetti “low cost”? Pensi che abbiano tolto mercato all’abbigliamento dell’usato? ANGELO: << Trovo che abbiano creato un piccolo danno, perché i giovani che cercavano magliette o giacche a basso costo, si sono indirizzati verso quel tipo di shop, tagliando negozi come il mio e quanti come me trattano il Vintage. Giustamente questo fenomeno è dovuto anche dai limiti del vintage: quando entri in un magazzino come Zara o H&M trovi capi che costano trenta euro come nel mio negozio, ma a differenza di noi loro hanno le taglie, quindi se ti piace un capo sei sicuro di portartelo a casa. Oggi il Vintage si è spinto verso l’élite della moda con ricerca dei capi d’alta moda o firmati, come Chanel, Emilio Pucci o Yves Saint Laurent e molti altri. Nella parte bassa devi cercare dei capi che non hanno in questi grandi magazzini. Comunque non

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adoperando due pantaloni militari assemblati ed un fondo tagliato laser, era molto elaborata e tra l’altro ne avevo vendute molte. Un giorno si presenta uno stilista che lavora per un noto brand e che aveva acquistato quel capo e mi dice: sai, la tua gonna ha fatto un successone, ne abbiamo prodotte più di 150.000 mila pezzi e sono andati a ruba. Ero contento che in quel successo ci fosse stato anche il mio di zampino. >> CRCKRS: Non ti pare che questi designer si siano come svuotati di idee e di contenuti e che il vero lavoro venga affrontato da qualcun’altro? ANGELO: << A volte non è la bellezza del capo in sé quello che conta, ma il momento in cui lo esponi: se azzecchi quel momento è fatta, puoi vendere tantissimo. L’abilità degli stilisti sta anche nello scegliere il capo nel momento giusto. E’ la sintesi dei tempi. Molto più facile venire nel mio negozio per prendere spunto: i tempi sono più veloci e le collezioni sono enormi. >>

fa differenza, tante volte gli stilisti di questi marchi vengono a fare acquisti di ricerca nel mio negozio. Come tanti stilisti dell’alta moda prendono spunto dai miei capi in cui trovi sempre qualcosa di interessante.>> CRCKRS: Il periodo economico che stiamo attraversando, può influire con il mondo del Vintage? ANGELO: << Direi che il periodo che stiamo vivendo è alquanto altalenante. Ad esempio: mi capita ultimamente di avere proposte più di acquisto che di vendita. Potrei sbilanciarmi nel dire che probabilmente ci sarà un incremento dell’usato recente, un prodotto facile che potrebbe mantenere la domanda sul mercato. >> CRCKRS: Oggi come analizzeresti il mondo della moda, non credi che non ci sia più molta creatività? ANGELO: << Stiamo vivendo un periodo di massificazione che alla fine ci porterà ad essere più creativi. Ora la gente segue molto la televisione e crckrs_066

quello che comunica, così facendo si forma una generazione influenzata dal più grosso canale comunicativo che spinge e decide per te. Nei prossimi anni con l’uso di una comunicazione alternativa come internet, la creatività tornerà a produrre mode più personalizzate come negli anni ottanta. >> CRCKRS: Ti è mai capitato di vedere un tuo capo riprodotto e messo in vendita da qualche stilista famoso? ANGELO: << Sì e mi ha fatto molto piacere. Penso che le idee debbano circolare ed evolversi. Non riesco a capire chi se la prende per questi motivi. Tutto deve girare e noi facciamo parte di questo mondo, quando vengono nel mio negozio questi clienti comprano capi non perfetti, con dei buchi, scuciti o anche sporchi pur che sia interessante riprodurlo o prenderne spunto. Ti racconto un episodio che mi ha fatto molto piacere: anni fa avevo fatto una gonna nella mia collezione del riciclato,

CRCKRS: In Italia come si potrebbe aumentare la cultura per l’abbigliamento Vintage? ANGELO: << Per quanto riguarda l’abbigliamento l’Italia è un paese con grandissimi tradizioni. Con il Vintage bisognerebbe crearci attorno della curiosità, ma dipende anche da chi e a chi la si propone. C’è chi è curioso e ha fame di cultura e si interessa, e c’è chi mentre gli parli gli entra da un orecchio e gli esce dall’altro, parte sempre dalla persona. Al giorno d’oggi abbiamo i mezzi per farci una cultura e dare al cliente qualcosa di cui parlare, portandolo ad apprezzare il vintage, offrendogli informazioni grazie alle quali l’acquirente riconosca il valore e la provenienza di quel capo, arrivando poi all’acquisto.>> CRCKRS: Hai mai dato il tuo contributo ad eventi o mostre? ANGELO: << Le mostre sono un mezzo per distribuire cultura ed è una delle cose che più mi piace fare. Una delle ultime esperienze è stata la mostra al museo del tessuto a Prato, una mostra sul denim. Quando mi capita mi occupo anche di pubblicazioni.>>


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La Classica Storia delRealizzato sogno Americano negli Stati Uniti, ogni giubbotto Schott NYC nasce con una storia che è stata scritta nel corso di 90 anni, 4 generazioni di Schott, 2 guerre mondiali, 22 presidenti, un re ed una storia d’amore americana, aprendo così la strada con il vento sul Vostro volto ed i Vostri problemi alle spalle. Nel 1913 due figli di un immigrato russo seguirono una parte del sogno americano. Irving incominciò a realizzare impermeabili in un seminterrato nella parte bassa orientale di Manhattan, dove si trovavano venditori ambulanti porta a porta. In soli due anni l’impresa è cresciuta abbastanza da aprire un’unità produttiva a Staten Island, NY, dove Irving Schott contrassegnava amorevolmente i suoi giubbotti con il nome del suo sigaro preferito - the Perfecto. La Schott Nyc si pubblicizzava da sola con auto marketing, rivoluzionando il modo in cui ci vestiamo all’aperto, mettendo per primi una cerniera su un giubbotto. Desideroso di innovare, non ci si deve sorprendere se Irving Schott buttò l’occhio anche su un altro classico americano della confezione - la motocicletta. Venduto a $ 5,50 in un distributore Harley Davidson di Long Island, il Perfecto era duraturo, rustico ed immediatamente accettato. Per questa nuova generazione di




La Classica Storia del sogno Americano

talon zipper.... “motociclisti”, il Perfecto è stato un simbolo di esaltazione, avventura e pericolo che ha infiammato il loro attaccamento alle motociclette. Nel 1954 il culto classico dei “ribelli” mise in evidenza il giovane ed ardente attore Marlon Brando che, appollaiato sulla sua motocicletta, indossava il suo Schott Perfecto. Si dice che James Dean difficilmente si facesse vedere senza il suo Perfecto sembravano fatti l’uno per l’altro. Questo giubbotto è stato un oggetto di culto per numerose generazioni come Bikers, Punks e Rockstar. Un Perfecto viene indossato anche nelle serie di Indiana Jones e Terminator passando dai Ramones, Sid Vicius, The Clash, Stray Cats e Madonna. Chi possiede questo feticcio si può ritenere fortunato perchè è una delle giacche più imitate e ricercate sia come simbolo che come valore. In vera pelle di mucca, resistente, tenace e robusto il Perfecto non deve essere classificato come giacca Fashion, ma come giacca da motociclista incazzato.

Quando la Schott decise di completare il proprio prodotto con cerniere lampo abbinò ai suoi prodotti le zip Talon. La Talon, nata dalle ceneri della Hookless company, è sinonimo di qualità nel mondo delle zipper. Quest’accessorio straordinario non venne apprezzato dall’alta moda francese che preferì lavorare con i bottoni, mentre in America durante la seconda guerra mondiale la Talon inserì la zipper nel bomber in pelle. Negli anni 50’ e 60’ la cerniera lampo rivoluziona il mondo della moda.


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made4skate in amsterdam Parlare di scarpe ad uno skater è come aprire un diario di ricordi: sponsor, trick, pro rider, amicizie, stikers, cadute al limite della morte e molte altre situazioni. Ho fotografato per anni lo skateboard, non sono stato uno skater professionista anzi ero bello scarso ma la mia prima tavola me la ricordo benissimo! Era il 1976-78 ed un vicino di casa tornò dagli Stati Uniti con una “LIFE”, ero talmente gasato che scambiai il mio monopattino con sellino per crckrs_073


in questa foto: si possono ammirare le mitiche etnics ora chiamate etnies. il brand che francese che per primo sponsorizzo natas

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questa foto riassume la scenografia della location: palazzi tipici di amsterdam visti dal finestrone del museo crckrs_074


lo skate e un pallone da football americano della Wilson che conservo ancora gelosamente sulla mia scrivania. Quando è iniziata la presentazione di Made for Skate sono stato subito affascinato dai dettagli del libro e da come sia stato concepito, perché è basato su ricerca, recupero di materiali ed esperienze in strada e sullo skateboard. Nel libro troverete la storia delle scarpe da skateboard ricostruendo in parallelo anche tutta la storia dello skateboard.

in questa foto: il primo modello di nike, la blazer usate per lo skateboard. erano la fine degli anni 70’ a cavallo degli 80’. grossa soddisfazione visto che ne possiedo un paio originali.

in qeste foto un avista dell’allestimento e a lato la vision streetwear Mark “Gator” Rogowski crckrs_075


in questa foto mostra la prima scarpa da skateboard

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in questa foto il salotto bene di nike sb europe..................... crckrs_076


in questa foto è visibile la discesa del prezzo di questa scarpa. sotto l’autore spiega una delle foto più rapresentative del libro la “bones brigade” tutti esclusivamente con nike jordan 1.............. La presentazione del libro si è tenuta ad Amsterdam il 30 novembre e la mostra sarà fruibile fino al 30 gennaio con la collaborazione di Nike SB ,Toms e Ben-G. L’uscita è prevista per la metà di gennaio anche se su internet è già reperibile, per l’occasione Nike SB ha prodotto una scarpa Limited Edition ispirata alla mitica Hobie del 1979. L’evento è stato strutturato in modo tale da ripercorrere le varie parti del libro: si possono infatti ammirare le scarpe e tutti i prodotti che hanno contribuito alla storia dello skateboard.

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NIKE-SB HOBIE

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SKATE


Hobie è un brand nato 1960 che dopo un glorioso successo nel surf e nella vela, oggi è leader nella produzione dei catamarani; negli anni ‘80 ebbe una parentesi dedicata allo skateboard e durante quegli anni, Hobie fu una delle aziende più importanti ed innovative del settore. tutto cominciò con un sogno disegnato sulla sabbia: un giorno di piatta del 1968, Hobart Alter, soprannominato “Hobie”, originario di Capristano Beach, nel sud della California, una leggenda per le sue tavole da surf dal disegno e dalla produzione rivoluzionarie, creò quello che sarebbe diventato il primo catamarano da spiaggia prodotto in serie nel mondo ad usare scafi asimmetrici: l’ Hobie Cat 14 era nato. Ben presto Hobie ed i suoi amici intrapresero una piccola produzione di serie in California, e praticamente da un giorno all’altro l’ “Hobie Way of Life” aveva cominciato a conquistare il mondo.

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A: Il tuo lavoro si esprime attraverso media diversi: oltre a usare mezzi come la fotografia, il tableau vivant, la polaroid, continui a praticare il disegno e la pittura. Che cos’è che rende ancora attuale il procedimento del dipingere? V: Forse c’è ben poco di moderno nella preparazione di una tela, nello sporcarsi coi colori e nella lentezza di un quadro, ma in fondo uso il disegno e la pittura unicamente come mezzo, come superfici per raccontare qualcosa. I soggetti sono visualizzati in maniera grafica, la stesura a campitura è quella del cartoonist che colora il rodovetro, del pubblicitario che prepara un layout. Le tele si avvicinano alla grafica vettoriale più che alle velature di un pittore.

Veronica Romitelli

A: Quanto è importante il momento progettuale, l’atto del disegnare? V: Il momento in cui decido tutto sta nel progetto, prima di tutto l’idea e poi il disegno; la formula è nel disegno che è poi l’idea che si trasforma. A: Hai un debole per un’oggettistica al limite del kitsch: parphernalia nuziali, chincaglierie cerimoniali, guarnizioni di torte... Quale ruolo rivestono questi oggetti? V: Bhè, direi proprio kitsch, di un cattivo gusto carino e sopportabile; le mie cianfrusaglie sono oggetti comuni che recupero dalla loro funzione decorativa e ricolloco nelle mie visioni, da futili accessori a protagonisti sulle tele. A: Si può dire che la tua posizione d’artista riflette una sorta di mania da collezionista? V: Colleziono svariate cose, tutto quello che mi piace e che mi serve entra a far parte delle mie collezioni, che faccio fatica a distinguere e a catalogare, è più di tutto un collezionismo isterico di senzazioni; è una sorta d’impulso, un bisogno di circondarmi di souvenir, di reperti, d’intuizioni. A: Se gli oggetti diventano personaggi, anche tu, d’altro canto, ti mostri con gli stessi lineamenti e posture di quegli oggetti. Non a caso in una tua performance “statica” ti presentavi come una bambola impacchettata nella sua confezione. Ti crckrs_080

senti così “imbambolata”? V: Mi piace l’idea di trasformarmi in un oggetto riproducibile e riconoscibile, in un “idoletto” con cui giocare. Nella Bambola La Veronica divento il mio simulacro, un oggetto vivente in carne ed ossa, “imbambolata”, statica e ieratica nella sua fissità di giocattolo umanizzato. A: Una delle immagini che ricorrono più

frequentemente nella tua ricerca è quella della sposa. Che cosa rappresenta per te l’addobbo, la mascheratura, potremmo dire , da cui una donna è contrassaegnata il giorno delle nozze? V: La sposa è uno dei miei soggetti favoriti perché incarna perfettamente e soprattutto naturalmente il travestimento sotto ogni aspetto, c’è un’abbondanza di addobbi e messe in scena sicuramente più solito ad un teatro che alla vita reale…i


itw Alberto Mugnaini

UN ARTISTA “IMBAMBOLATA”… crckrs_081


colori, gli abiti delle spose, i fiori… tutto si compone nella mia mente come una enorme e bellissima bomboniera. A: Anche la tappezzeria ha un’importanza fondamentale, fa quasi sempre da sfondo e da controcampo al soggetto ritratto... V: Le tappezzerie, i fiori, i pizzi sono i fondali dei soggetti che si confondono per cromie e forme; diventano importanti crckrs_082

e non più solo scenografici è come se si mettessero sullo stesso piano di tutto quello che circondano, come se il tutto diventasse teoricamente decorativo. Questi fondali sono la trama e l’ordito in cui prende forma il ricamo del mio lavoro. A: C’é un dipinto, Lady Veronica, in cui ti presenti come una Lady Godiva a cavallo di un cervo. Perché Lady Godiva, e soprattutto, perchè hai deciso di cambiare l’iconografia tradizionale e sostituire


UN ARTISTA “IMBAMBOLATA”…

il cavallo con il cervo? C’è una qualche suggestione disneyana? Douglas Coupland in Generation X parlava di “bambification”..

al bambi di Disney ho pensato a tutta una porcellaneria da mensole e vetrinette; se dovessi utilizzare un neologismo come D. Coupland, lo chiamerai ”dollification” .

V: Lady Godiva è un pretesto per mettermi nei panni di un personaggio noto e lontano, quasi mitologico, ho sostituito il cavallo al cervo, uno per riscrivere la storia originale e in secondo luogo per amplificare la lettura kitsch del lavoro. Più che

A: Parliamo di questa ossessione di ritrarti in guise sempre diverse, c’è un trasformismo continuo del tuo personaggio, si potrebbe parlare di tante incarnazioni diverse contemporaneamente, che cosa ti spinge a questo continuo traves-

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timento? V: Si tratta di incarnazioni diverse! Sono più Veroniche, che in momenti diversi vengono allo scoperto in vesti nuove, con abiti distinti e altre pose, è un gioco senza fine perché infinite sarebbero le possibilità di travestirsi. L’apparenza è la radice, il gioco e l’apice del travestimento; il vasto campionario di maschere che indosso mi proiettano in realtà parcrckrs_084

allele, l’importanza di ogni immagine finale è riconducibile ad una ricerca insaziabile di identità. rubrica a cura di www.roomarte.com

UN ARTISTA “IMBAMBOLATA”…


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E’ tornato a Milano quello che per anni è stato uno dei simboli sportivi più amati. La Sei Giorni di Milano, battezzata così nel 1961 e con cadenza annuale fino al 1984, si era già fatta rivedere dal 1996 al 1999 per poi sparire, ora è uscita da un break di quasi un decennio e si è tenuta dal 4 al 9 Novembre in occasione del Salone di Ciclo e Motociclo.


Quest’anno la Sei Giorni ha presentato delle modifiche rispetto al suo test-traino, il Bike4Show di un anno fa, il Velodromo è stato ridotto a 166 metri contro i 210 dell’evento passato (praticamente senza rettilinei, per rendere più spettacolare e combattuta la competizione) mentre invece la pendenza delle tribune è stata aumentata per offrire al pubblico una visuale ottimale..


Il programma agonistico prevedeva tutte le specialità che arricchiscono le sei giorni: americana, eliminazione, corsa a punti, sprint, derny e gare a cronometro. La star dell’edizione 08 è stata senza dubbio “il grillo di Livorno”, oro olimpico ad Atene 2004 e campione del mondo su strada 2006 e 2007, vincitore anche del Bike4Show 2007. Paolo Bettini, alla sua ultima apparizione agonistica, è stato protagonista di un incidente all’uscita di

una curva nell’ultima prova dell’americana ma due giorni dopo la caduta è tornato in pista e si è addirittura aggiudicato la vittoria dell’americana (insieme allo spagnolo Juan Llaneras, suo compagno di coppia). Sembra proprio che quello del 2008 sia stato il primo passo ufficiale della nuova Sei Giorni di Milano, per chi se la fosse persa questi sono alcuni degli scatti dell’evento, giunto quest’anno alla sua 29^ edizione.


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Alla fine di Novembre ’08 i team di FRESHNGOOD.COM e Crackers hanno collaborato per organizzare un piccolo contest di design con premi gentilmente offerti da Nike SB; in particolare, per il primo classificato, lo zaino ‘Buzz Lightyear’: una limited editon super colorata dello ‘Eugene Backpack’

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FNG / CRCKRS Design Contest di Nike SB, ispirata al personaggio del celebre film di animazione Toy Story. Il x “mini-brief” del contest consisteva nel creare una grafica che avesse come NikeSB tema fondante “FRESHNGOOD.COM” e/o “Crackers”, lasciando totale autonomia ai partecipanti e alla loro creatività. La deadline inizialmente era stata fissata

per il 31 dicembre ’08 ma, date le richieste e continuando a ricevere lavori a pochi giorni dal termine, è stato deciso prorogare al 31 gennaio ’09. Abbiamo ricevuto di tutto: da semplici loghi a visual elaboratissimi.. persino un render dello zaino-premio rivisitato in chiave “freshngood.com/crackers”. I migliori lavori sono stati pubblicati su freshngood.com, nel loop quotidiano dei post e in una sezione dedicata alla pagina “projects”. Dal primo febbraio i vari membri della Giuria, composta da freshngood. com, Crackers, NikeSB e 24’7Design.org, hanno votato segnalando ciascuno la propria classifica finale; poi, tutte le classifiche sono state “messe a sistema”, ottenendo così la Top 3 Finale: 1. Diego Soprana 2. Matteo Pulvirenti 3. Francesco Giannelli




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