Film n. 13 gennaio/marzo 2020

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sui colori caravaggeschi della Sicilia, partendo dal fotogramma nero, un po’ come faceva Caravaggio che preparava la tela nell’oscurità del suo studio. Ricercando anche quella lingua originale della Sicilia, la cadenza, i dialetti siciliani, lingue meravigliose, estremamente ricche ed espressive, che tanto spesso sono state offese diventando caricatura, imitazione, barzelletta”. A queste considerazioni ci riferiamo nel ripensare ad altri due grandi ruoli: Totuccio Contorno interpretato da Luigi Lo Cascio e Pippo Calò di Fabrizio Ferracane.

Lo Cascio ha ripescato il dialetto palermitano stretto, quello che lui conosceva da ragazzo, essendo nato a Palermo e lo ha ricreato in una rivisitazione comica: l’infamia del personaggio è posta ai lati della centralità mafiosa ma non per questo meno tragica, anzi è sottolineata l’assurdità del male in una versione spudorata, incolta, ancora più abietta. Ferracane invece ha costruito il suo Pippo Calò con la padronanza di finzione e superiore ironia con cui gestisce e copre una crudeltà senza pari, spregevole oltre ogni limite.

Due grandi costruzioni, due grandi “recite”. Il film, quindi, ha una narrazione poderosa che fa intendere quanto ancora avrebbe voluto dire Bellocchio sulla discesa all’inferno di uomini, donne, città, regole, leggi di un Paese intero travolto in quegli anni da un atroce senso di distruzione e autodistruzione. Resta la storia di un tradimento che non fu tradimento, resta la certezza di quante altre verità Buscetta avrebbe potuto rivelare e non ha fatto. Fabrizio Moresco

di Andrea Zaccariello

NON SONO UN ASSASSINO Il giudice Giovanni Mastropaolo viene assassinato dopo aver incontrato, dopo due anni di lontananza, il vice questore Francesco Prencipe, nonché suo migliore amico, contattato in piena notte per vedersi urgentemente. L’ultima persona ad averlo visto, Francesco, è considerato il sospettato principale, le cui impronte sono le uniche a essere state rilevate nella villa della vittima; Giorgio, amico di vecchia data di Francesco e Giovanni, in quanto avvocato decide di aiutare il protagonista, sebbene non eserciti da molto, viste le sue continue sbronze dovute ai rifiuti di Alice, ragazza di cui è ossessivamente innamorato da anni. Francesco e Giorgio si scambiano continuamente una misteriosa chiave. Il PM Paola Maralfa non si capacita di come due amici di vecchia data si siano incontrati dopo diverso tempo per una conversazione di pochi minuti, soprattutto dopo un viaggio di due ore e in piena notte. Francesco afferma che il motivo per cui non si vedevano da tempo era dovuto alla sua scelta di trasferirsi fuorisede dopo diversi anni

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di lavoro accanto al suo amico, ma nonostante ciò Giovanni l’ha contattato per un parere in merito alle indagini su un noto politico (di cui non ha fatto il nome), coinvolto in un losco giro per l’acquisizione di appalti pubblici; il vice questore dichiara di aver intravisto una motocicletta rossa parcheggiata fuori la villa. Dei flashback rivelano il fallimento del matrimonio di Francesco a causa delle sue relazioni extraconiugali, motivo del suo rapporto conflittuale con sua figlia Martina. Il protagonista contatta da un telefono pubblico di un aeroporto un certo Professore per chiedere aiuto. Dall’autopsia, l’omicidio sembra essere avvenuto tra le 7: 50 e le 8: 00. L’anziano vicino di Giovanni, intento a raccogliere dei fichi d’india, ha intravisto Francesco fuggire dall’edificio mentre alla radio passava la sigla finale del GR1, terminato alle 8: 10, sebbene il vice questore abbia testimoniato di essersene andato alle 7: 50; in più, l’anziano dichiara di non aver visto alcuna motocicletta rossa. L’assenza del fascicolo delle indagini di Giovanni, la testimonianza del vecchio e la misteriosa 13

Origine: Italia, 2019 Produzione: Agostino Saccà e Alessandro Passadore per Pepito Produzioni, Viola Film con Rai Cinema Regia: Andrea Zaccariello Soggetto: dal libro omonimo di Francesco Caringella Sceneggiatura: Andrea Zaccariello, Paolo Rossi Interpreti: Riccardo Scamarcio (Francesco Prencipe), Alessio Boni (Giovanni Mastropaolo), Edoardo Pesce (Giorgio, Avvocato amico), Claudia Gerini (Paola Maralfa, Pubblico Ministero), Barbara Ronchi (Vittoria), Sarah Felberbaum (Beatrice), Silvia D’Amico (Alice), Caterina Shulha (Katherine), Vincenzo De Michele (Michele Monno), Pasqualina Sanna (Donna Mafia), Elisa Visari (Martina), Flavia Gatti (Beatrice Giovane) Durata: 111’ Distribuzione: 01 Distribution Uscita: 30 aprile 2019

chiamata in aeroporto si ripercuotono contro Francesco, che viene arrestato. Un flashback mostra Francesco chiedere a Giovanni di confessargli il contenuto del misterioso cassetto chiuso a chiave, ma l’amico gli risponde di non voler rompere il patto, rivelandogli solamente che il diavolo esiste. Francesco viene scagionato grazie a Giorgio, che dimostra, attraverso una perizia botanica, che il


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