Film n. 13 gennaio/marzo 2020

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di Pupi Avati

IL SIGNOR DIAVOLO

Origine: Italia,2019 Produzione: Antonio Avati, Pupi Avati per Duea Film Regia: Pupi Avati Soggetto: dal racconto omonimo di Pupi Avati Sceneggiatura: Antonio Avati, Pupi Avati, Tommaso Avati Interpreti: Riccardo Claut (Paolino Osti), Eva Antonia Grimaldi (Madre di Paolino), Gabriel Lo Giudice (Furio Momenté), Filippo Franchini (Carlo Mongiorgi), Massimo Bonetti (Giudice Malchionda), Alessandro Haber (Padre Amedeo), Gianni Cavina (Sagrestano), Lino Capolicchio (Don Zanini, parroco), Chiara Caselli (Clara Vestri Musy), Chiara Sani (Maria Mongiorgi, madre di Carlo), Cesare Cremonini (Giulio Mongiorgi, padre di Carlo), Andrea Roncato (Dott. Rubei), Ludovica Pedetta (Infermiera Laura Poli), Ariel Serra (Liù Quinterno), Luigi Monfredini (Maresciallo Carabinieri), Lorenzo Salvatori (Emilio), Emilio Martire (Brigadiere Giardina, verbalizzante), Alessandro Stucci (Operaio) Durata: 86’ Distribuzione: 01 Distribution Uscita: 22 agosto 2019

Lio Piccolo, 1952. Il quattordicenne Carlo Mongiorgi uccide Emilio, figlio della ricca signora veneziana Clara Vestri Musy, in quanto indemoniato. Il giovane funzionario Furio Momenté viene incaricato dal Ministero di Grazia e Giustizia di Roma di indagare segretamente per smentire e insabbiare il coinvolgimento dei prelati per non compromettere il governo

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della DC, viste le opposizioni di Clara che, da sostenitrice politica, è divenuta un’acerrima nemica. Un anno prima, Carlo frequenta il catechismo con il miglior amico Paolino; Gino, il sacrestano, insegna loro a temere e a rispettare il Signor Diavolo, rinchiuso sotto la lastra collocata davanti all’altare della chiesa. Il nuovo chierichetto Emilio è considerato demoniaco per la sua dentatura da maiale; suor Dolores, cugina di Carlo, accusa il nuovo arrivato della morte della sua sorellina Valeria, sbranata nella culla. Paolino spacca il fanalino della bicicletta di Emilio, che si vendica facendolo inciampare durante la comunione, costringendolo a calpestare l’ostia consacrata. Paolino si ammala e, prima di morire, promette a Carlo di inviargli un segnale dall’aldilà. Emilio confida a Carlo che l’unico modo per percepire la presenza dell’amico è offrire un’ostia consacrata a un maiale; compiuto il volere del chierichetto, Carlo percepisce la presenza del defunto e, terrorizzato, racconta tutto ai genitori e a Dolores, che suggerisce di bruciare il maiale. Ucciso l’animale, il padre di Carlo muore e il ragazzo, raggiunto da Emilio, lo uccide con la fionda di Paolino. Clara dichiara alla polizia che Emilio soffriva di epilessia, per cui era stato sottoposto a elettroshock e a interventi che lo avevano devastato sia fisicamente che psicologicamente. In ospedale, Emilio si era affezionato a Valeria, bambina nata prematura e rimasta orfana, per cui Clara l’aveva adottata ma la piccola era morta poco dopo per cause naturali. La donna accusa Gino, suor Dolores e Padre Amedeo, sacerdote, che aveva pratica un esorcismo su Emilio, per aver alimentato la superstizione che aveva ucciso il figlio. A Venezia, Furio riceve un pacchetto con dei canini di un maiale. 38

Egli scopre che il corpo di Emilio è stato seppellito prima di un esame medico approfondito. Carlo accetta di parlare con Furio e gli confida che i denti sono di Emilio e che il defunto è nato dal rapporto tra Clara e un verro, costretta dal folle marito. Clara contatta Furio, intenzionata a denunciare i danni comportati dalla Fede; al contempo, il funzionario le propone di riesumare la salma del figlio, ma viene richiamato dal Ministero e sollevato dall’incarico per aver attirato troppa attenzione. Furio rimane comunque a Lio Piccolo, accolto nel dormitorio della chiesa del paese in cui, di notte, percepisce il pianto di un neonato. Egli scopre che Dolores è morta un mese prima e che Gino è sparito da diverso tempo. Il sacrestano accetta di incontrare Furio e gli mostra il registro parrocchiale del 1943, che testimonia il rinvenimento dei resti di Valeria e la richiesta segreta di Clara al Monsignore di battezzare la defunta; inoltre, la donna aveva richiesto di rimuovere i canini dal corpo di Emilio per evitare dicerie, impedendo un esame approfondito della salma. I resti di Valeria sono seppelliti nella cripta sotto la lastra, unica prova che incriminerebbe Clara e dimostrerebbe la natura maligna di Emilio. Gino apre la botola ma non ha il coraggio di scendere, per cui Furio si avventura da solo; il sacrestano chiude il passaggio e, prima di rimanere al buio, Furio si accorge di Carlo, accanto a Gino: sorride mettendo in mostra i suoi denti da maiale. Tratto dal libro dello stesso Avati, il regista torna agli albori del genere che lo ha consacrato, un gotico padano che rievoca le atmosfere dei suoi primi film, riproponendosi senza cadere nell’anacronismo tanto

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d l r a u s F d g l r a b d d s

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