Film n. 13 gennaio/marzo 2020

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lato dei video che il fratello aveva condiviso sui social network per paura di essere scoperto, arriva a stampare dei manifesti fascisti e fa cadere la colpa su ignoti. Alla resa dei conti però è costretto a confessare la verità davanti a tutti e alla propria famiglia. Jack viene allontanato dagli amici, in particolare da Arianna, che dice di non volerlo più vedere. Dalla brutta esperienza capisce che non si può pretendere di essere amati da qualcuno per come si è, se non si è in grado per primi di amare gli altri, accettandone i difetti. Ed è proprio quel fratello speciale di cui lui si è tanto vergognato che lo accoglie di nuovo tra le sue braccia, perdonandolo. Sarà proprio questo l’insegnamento che Jack riceverà da suo fratello che da quel momento sarà per lui non solo un punto di riferimento, ma un fratello di cui andare fiero. Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Giacomo Mazzariol, Mio fratello rincorre i dinosauri, diretto da Stefano Cipriani, è stato presentato Fuori Concorso alla XVI edizione delle Giornate degli Autori del Festival di Venezia 2019. Il film conserva la freschezza e l’ironia del testo originale, ispirandosi al cinema indipendente americano e riportando alla memoria Wonder di Chbosky, sia per via della fonte letteraria iniziale, sia perché la sceneggiatura è stata pensata per il grande pubblico, trattando il tema della diversità e dell’inclusione. Ma l’accessibilità è un criterio importante nell’affrontare un argomento

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sensibile come la disabilità, ed è ancora più importante che il cinema italiano cominci a rivolgersi al pubblico dei giovanissimi. Il libro che ha ispirato il film è decisamente più autobiografico ed è stato scritto dal giovane Giacomo Mazzariol, che aveva già parlato alla gente della vita insieme al fratello down, da sempre considerato speciale, anzi un supereroe. I due si sono presentati al pubblico per la prima volta nel 2015, con un video che è stato pubblicato su YouTube in occasione della giornata mondiale della Sindrome di Down. Il regista, esordiente nel lungometraggio, già avvezzo a parlare di bambini e disabilità, realizza una pellicola molto reale, perché è la storia a richiederlo ed è il bisogno di un film di esprimersi nella maniera più sincera possibile. È questo il modo per poter parlare al pubblico, per ricordare che di storie di amore e di difficoltà è pieno il mondo, ma che è il coraggio di affrontarle in maniera autentica e senza timore che ci permette di andare avanti. La bellezza del film è infatti quella di raccontare una storia senza orpelli, senza filtri, ma in modo molto semplice e vero, senza nascondere nulla, neanche il lato peggiore di un ragazzo che cresce e non accetta che il fratello sia affetto dalla Sindrome di Down. Non sono gli adulti, i genitori, a parlare, ma è un bambino infatti, con il suo sguardo sul mondo, spontaneo, privo di pregiudizi, bugie e sovrastrutture. Jack ci racconta la sua storia con onestà, ironia e semplicità, senza nascondere nulla, neanche la vergogna, la paura e il disagio di

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Veronica Barteri

di Elisa Amoruso

CHIARA FERAGNI - UNPOSTED Chiara Ferragni raccontata da Chiara Ferragni e da chi le sta vicino. Non è davvero un documentario che ha uno sguardo esterno e racconta un fenomeno, ma la cronaca

crescere con un fratello nato con un cromosoma in più. La commedia, dai toni leggeri e dai dialoghi divertenti, dunque sempre di più diventa racconto di formazione, attraversando intanto le consuete tappe da teenager: il liceo, i primi amori, le frustrazioni da matricola, il fumo. Per arrivare nella seconda parte, più intima e profonda, ad affrontare, sempre con l’influenza dei mondi “social” divoratori dei nostri tempi (l’ossessione per la viralità dei video caricati online) la problematica dell’accettazione del diverso da noi. Ma la pellicola funziona anche e soprattutto grazie a un brillante cast. Va sottolineata la presenza scenica di Francesco Gheghi, che regge molto bene la storia nei panni di Jack e soprattutto l’adorabile Lorenzo Sisto, che dà al piccolo Gio tutto l’entusiasmo e l’energia che competono al ruolo. Oltre ad Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese nei panni dei simpatici genitori, spicca l’almodovariana Rossy de Palma, che interpreta la bizzarra zia parrucchiera.

Origine: Italia, 2019

della vita e delle opere fatta da lei stessa, rievocando i vari momenti della sua carriera. Piccina, con le gomme in bocca, Chiara chiedeva già di essere filmata. Così inizia una lunga sequenza di filmini girati dalla madre, la ex modella e 55

Produzione: Francesco Melzi D’Eril per Memo Films Regia: Elisa Amoruso Soggetto e Sceneggiatura: Elisa Amoruso Durata: 85’ Distribuzione: 01 Distribution Uscita: 17 settembre 2019


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