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Chi ha incastrato Babbo Natale?

con gli uomini in generale: una mera farsa in cui, probabilmente, è sempre stata sola con se stessa e con i propri ideali sentimentali irrealizzabili, racchiusi in un battito di palpebre come il legame simulacrale con Tom, una mera immagine a occhi chiusi pronta a svanire sotto l’accecante bagliore del reale, di quel raggio del sole che, prima del passaggio di una nuvola di pioggia, illumina la protagonista durante il suo monologo, concluso emblematicamente da un’ultima e significativa chiusura degli occhi.

lEonardo MagnantE

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di Alessandro Siani

Origine: Italia, 2021 Produzione: Bartlebyfilm, Vision Distribution Regia: Alessandro Siani Soggetto e Sceneggiatura: Tito Buffulini, Alessandro Siani, Gianluca Ansanelli Interpreti: Alessandro Siani (Genny Catalano), Christian De Sica (Babbo Natale), Sara Ciocca (Rebecca), Martin Francisco Montero Baez (Checco), Diletta Leotta (Nipote di Babbo Natale), Angela Finocchiaro (Befana), Leigh Gill (Romeo), Kai Prtman (Tedesco 1), Norbert Ortner (Turista tedesco), Stefano Chiodaroli (Bavarese) Durata: 104’ Distribuzione: Vision Distribution Uscita: 16 dicembre 2021

IIl Natale è alle porte, ma gli elfi di Babbo Natale rischiano di perdere il lavoro a causa di richieste di regali sempre più tecnologici, che il team non è in grado di produrre. L’elfo Romeo sta per diventare padre e, dato che Babbo Natale sembra non rendersi conto del problema, stringe un’alleanza con la Wonderfast, famosa società privata nota per la capacità di commercializzazione e consegna dei suoi pacchi in poche ore, ma i cui affari entrano in crisi proprio nel periodo natalizio a causa di Babbo Natale. Per far fallire la fabbrica, Romeo intende portare in Lapponia il “re dei pacchi”, il truffatore di strada Genny Catalano, inseparabile da Checco, bambino orfano scappato dalla casa-famiglia. Inseguiti dalla polizia, i due vengono aiutati da Romeo, che permette loro di fuggire da Roma sulla slitta di Babbo Natale e nascondersi in Lapponia; Genny viene spacciato per un manager che può aiutarli con la fabbricazione dei nuovi prodotti tecnologici, sebbene Saša, la nipote di Babbo Natale, si rende conto sin da subito delle sue scarse doti. Genny inizia a truffare gli elfi e li spinge a lavorare sempre meno ma, di fronte alle accuse di Saša, decide di inaugurare la prima produzione di cellulari della loro fabbrica, in realtà dei falsi. Babbo Natale, su consiglio della nipote, sceglie di cacciare Genny, pagandolo comunque con un assegno in bianco; quest’ultimo capisce che Babbo Natale è eccessivamente buono, per cui si offre di rimanere per insegnargli la cazzimma. Per mettere in pratica i suoi insegnamenti, Genny porta Babbo Natale a Roma, dove iniziano a truffare e a non rispettare le regole della convivenza civile; al contempo, Babbo Natale cerca di rendere il protagonista più buono verso il prossimo. Tornati in Lapponia, Genny e Checco presentano il loro nuovo marchio: Babbazimma, con tanto di sito web con prodotti tecnologici, ordinabili attraverso vari tipi di abbonamento per garantire la consegna a casa entro Natale. Di conseguenza, gli uomini della Wonderfast rapiscono la moglie di Romeo, per incitarlo a portare a termine il piano; l’elfo li aiuta a rubare la slitta di Babbo Natale, capace di dominare il tempo per permettere di consegnare i pacchi in tutto il mondo, non accorgendosi che dentro è nascosto Checco.

Babbo Natale crede che la responsabile della sparizione della slitta e del bambino sia la Befana, con cui non è rimasto in ottimi rapporti, per cui si dirigono dall’anziana, che racconta di tutte le volte in cui Babbo Natale l’ha usata a fini meramente sessuali, per poi scomparire ogni volta. Checco invia a Genny la posizione in cui si trova e, scoprendo che i responsabili lavorano per la Wonderfast, nota per consegnare regali solo ai bambini ricchi, la Befana sceglie di mettere da parte risentimenti e di aiutarli. Superata la sicurezza, i personaggi riescono a recuperare la slitta e a salvare Checco, che rivela loro che il colpevole del sabotaggio è Romeo, che si sente in colpa per il caos che ha creato.

I personaggi scoprono che Babbazimma non ha fatto altro che creare proteste in tutto il mondo da parte di quei bambini che non possono permettersi i loro prodotti, arrivando a non amare più Babbo Natale, per cui Genny si sente responsabile e sceglie di tornare a Roma con Checco e, deciso a fare per la prima volta una buona azione, riporta il bambino alla casa-famiglia, per evitare che diventi come lui. La Wonderfast è in crisi senza la slitta, per cui comunica mediaticamente di essere stata sabotata e di non poter soddisfare le richieste dei clienti per Natale; nel frattempo, gli elfi rie-

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