Notiziario Settembre 2017

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Notiziario N. 2/2017 - Settembre 2017 - Rivista Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale DL. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1, comma 1, CNS di Bari - Filiale di Bari - Reg. n. 50 del 7/8/76 del Tribunale di Bari - Associato USPI - Anno XXV - Contiene I.P.

n.2 | settembre 2017

Dossier vaccini

SOTTO IL PESO DELLA BUROCRAZIA

ORGANIZZAZIONE

BREVE STORIA DEL PRONTO SOCCORSO A BARI

FORMAZIONE

ECM: IL FUTURO PARTE DA BARI

ODONTOIATRIA

TUTTI CONTRO IL DDL CONCORRENZA



E D I T O R I A L E

LIBERTA’ DI PRESCRIZIONE: LA CORTE DA’ RAGIONE AI MEDICI di Fi l i ppo Ane l l i , Pr e sid en te d ell’OMC eO d ella P rovin cia d i Bari

Q

ualcosa sembra muoversi nella pre-

vede un gap crescente tra Nord e Sud del

occupante crisi della Sanità italiana.

paese, e non garantisce l’uguaglianza dei

La recente sentenza della Corte co-

cittadini. Sul fronte delle storture del sistema

stituzionale (n° 169 del 2017) sul cosiddetto

formativo, nel decennio 2017/2026 alle con-

“Decreto appropriatezza” del Ministero della

dizioni attuali rischiamo di avere 36.000 me-

Salute ha trasformato l’obbligo del medico in

dici che non potranno completare il proprio

un semplice “invito”, dando sostanzialmen-

percorso di studi. A questo dato si aggiunge

te ragione a chi, come l’Ordine, ha sempre

l’imminente ondata di pensionamenti, a livel-

sostenuto la piena autonomia del medico

lo territoriale e ospedaliero, che determine-

sulle prescrizioni e la sua prerogativa di agire

ranno gravissime carenze in termini di risorse

esclusivamente secondo “scienza e coscien-

umane per i prossimi 10 anni: si prevede un

za”. In questo modo la Corte ha confermato

abbandono di questa professione, per rag-

che il diritto alla salute del paziente deve ve-

giunti limiti di età, sino a circa il 70% dei me-

nire prima di ogni considerazione di ordine

dici in servizio. Purtroppo, arrivano segnali

economico-finanziario, sconfessando di fatto

negativi per le borse di specializzazione: il

l’orientamento che negli ultimi tempi ha visto

Ministro Lorenzin a Luglio ha firmato il decre-

le istituzioni inseguire il pareggio di bilancio

to che determina il numero complessivo di

a scapito della qualità dei servizi sanitari of-

contratti di formazione medica specialistica

ferti al cittadino. A proposito dei LEA, la Cor-

a carico dello Stato per l’anno accademico

te ha richiamato il legislatore sulla necessità

2016/2017. I contratti finanziati saranno solo

che le prestazioni debbano essere caratteriz-

6.105, ben al di sotto delle 7-8 mila borse

zate da efficienza e appropriatezza su tutto il

che secondo FNOMCeO e i sindacati di ca-

territorio nazionale. Ha stigmatizzato quindi

tegoria rispondono al calcolo del fabbisogno

la situazione che l’Ordine di Bari denuncia da

in ambito specialistico. Tuttavia, il tema della

tempo: quella di un SSN frammentato in 20

futura carenza di medici – allarme su cui non

sistemi sanitari diversi e a due velocità, che

ci stanchiamo mai di sollevare l’attenSettembre 2017 | Notiziario | 3


Il Comitato di Settore Regioni-Sanità dello scorso Luglio, finalmente ha riconosciuto la drammatica carenza di medici di medicina generale cui il sistema andrà incontro nei prossimi anni a causa del blocco del turnover e del picco di pensionamenti

zione della politica e dell’opinione pubblica – sembra finalmente essere entrato nel radar delle istituzioni a livello nazionale. In una Nota di aggiornamento all’Atto di indirizzo sulla medicina convenzionata del Comitato di Settore Regioni-Sanità dello scorso Luglio, finalmente si riconosceva in un documento ufficiale la drammatica carenza di medici di medicina generale cui il sistema andrà incontro nei prossimi anni a causa del blocco del turnover e del picco di pensionamenti. La nota forniva indicazioni su come promuovere modelli di assistenza evoluti e linee guida per sviluppare i futuri Accordi Collettivi Nazionali a fronte delle nuove indicazioni normative, ma anche dell’evoluzione degli scenari della

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demografia professionale, dell’epidemiolo-

pravvenuti interventi normativi che coinvol-

gia, del mutato contesto professionale.

gono per compiti, ruoli e funzioni i medici

“Il ricambio generazionale dei MMG rappre-

convenzionati, nonché al fine di prevedere

senterà nei prossimi anni un tema particolar-

misure volte ad affrontare il tema della ca-

mente critico – si legge nella nota – “Occorre

renza, nell’immediato futuro, dei predetti

potenziare il ruolo della programmazione

professionisti”. L’aggiornamento dei LEA, il

regionale nella definizione dei fabbisogni, in

Piano nazionale Cronicità, il Piano nazionale

termini sia di rapporto ottimale che di mas-

per la Prevenzione vaccinale - si legge nella

simale di scelte, e prevedere un incremento

lettera - “impattano sulle attività svolte dai

del numero massimo di assistiti in carico ad

medici” e modificano “la disciplina della re-

ogni MMG in presenza di modelli organizza-

sponsabilità professionale del medico con-

tivi multi professionali e ben strutturati, dove

venzionato”. Il Ministro sottolineava come

i MMG hanno a disposizione personale e

l’aggiornamento degli Atti di indirizzo doves-

strumenti. Occorre inoltre considerare stru-

se rispondere anche all’esigenza di un ricam-

menti convenzionali per agevolare l’inseri-

bio generazionale nell’ambito della medicina

mento nelle graduatorie regionali e l’accesso

convenzionata, attraverso meccanismi che

dei giovani medici anche in quegli ambiti ter-

velocizzassero l’accesso alla professione e il

ritoriali carenti che per caratteristiche oro-ge-

coinvolgimento dei giovani medici in “attivi-

ografiche risultano da anni privi di copertura:

tà professionalizzanti già nel corso del perio-

per esempio, incentivazioni economiche e

do di formazione”. Si aprono a questo punto

agevolazioni logistiche (gratuità dello studio,

prospettive reali per risolvere il problema,

apertura dello studio presso una UCCP).”

attraverso l’aumento delle borse per il Corso

La nota seguiva una lettera indirizzata a Mas-

di MG, che auspichiamo parta da quest’anno

simo Garavaglia, dal Ministro Lorenzin, che

come anticipato dall’assessore Saitta. Inoltre,

invitava il Presidente del Comitato di Settore

ci aspettiamo il raggiungimento del rapporto

Regioni-Sanità a tenere corto dell’opportuni-

ottimale, passando da 1 medico ogni 1000

tà di un aggiornamento degli Atti di indirizzo

abitanti a 1 medico ogni 1300 abitanti, at-

per l’area convenzionata “in ragione di so-

traverso una modifica che dovrebbe essere


effettuata con il nuovo ACN. A questo pro-

velocizzare le procedure concorsuali e l’as-

posito, è stata approvata all’unanimità dal

segnazione delle borse, nonché di sfruttare

Consiglio Nazionale della Federazione, riu-

le risorse del servizio sanitario nazionale per

nito il 14 luglio a Siena, la mozione da me

incrementare l’offerta formativa e integrare

presentata, sul sistema formativo dei medici.

mondo del lavoro e università. La mozione

Il documento approvato in sede nazionale

approvata mostra attenzione alle esigenze

propone di implementare le procedure con-

dei giovani medici in un contesto lavorativo

corsuali per i medici dipendenti e di incre-

come quello attuale caratterizzato da un’e-

mentare di circa 1000 borse annuali i con-

levata età media dei medici in servizio, dalle

tratti di formazione specialistica post-laurea,

carenze drammatiche di personale che pre-

nonché di raddoppiare il numero di borse di

sto saranno innescate dai pensionamenti e

studio per il corso di formazione in Medicina

dalla difficoltà, per contro, dei laureati a in-

Generale. Richiede inoltre di riaprire in tempi

serirsi nei percorsi formativi post laurea e a

brevi i bandi regionali per l’accesso al cor-

entrare nel mercato del lavoro. Tuttavia, le

so di formazione in Medicina Generale per i

proposte presentate servono solo a tampo-

laureati non ancora abilitati, vista la modifica

nare una situazione di emergenza che deve

del Decreto 7 marzo 2006, avvenuta a bando

essere affrontata attraverso una riforma orga-

in corso, per permettere l’iscrizione ai medici

nica dei percorsi formativi, nonché della pro-

neolaureati abilitandi a luglio. Propone anche

grammazione. Occorre semplificare, snellire

di incrementare le attività compatibili con la

e velocizzare iter che troppo spesso risultano

frequenza al corso in Medicina Generale,

inutilmente lunghi, a partire dall’idea di una

stabilendo priorità di acceso alle stesse, in

laurea abilitante che consenta di saltare il

modo tale che l’integrazione fra formazione

passaggio dell’esame di Stato. Questo dovrà

e lavoro superi almeno in parte la disequità

essere accompagnato da un sistema unitario

del trattamento di tali professionisti rispetto

di calcolo dei fabbisogni che riesca realmen-

a quelli impegnati nelle scuole di specializ-

te a rispondere alle esigenze dei singoli ter-

zazione. Infine, la mozione suggerisce mag-

ritori, garantendo però lo stesso diritto alla

gior coordinamento tra tutte le parti per

salute da Trapani a Bolzano. Settembre 2017 | Notiziario | 5


P R O F ESS I O NE

SCATTO DI ORGOGLIO VERSO LA LIBERTA’ I giovani medici non riescono ad accedere al mondo del lavoro, mentre l’età media nei reparti supera i 55 anni, i turni sono sempre più massacranti e il tempo di cura diventa una chimera. Ma lamentarsi non basta

di FRANCO LAVALLE

Franco Lavalle Vice-Presidente OMCeO di Bari lavalle54@gmail.com

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N

on scriverò molto. Ma non come

sogno di una categoria, significa che l’inca-

l’oratore che dice sarò breve e poi

pacità regna sovrana. E tutto ciò avviene in

parla per ore. Lo farò veramente e

un contesto nel quale il numero dei medici

lo farò per scelta. Non facciamo che ripetere

dipendenti e convenzionati in attività non

sempre le stesse cose perché è ormai con-

solo è scarso ma è anche avanti negli anni.

solidato che nessuno che ne ha titolo è in

Il blocco del turnover ha di fatto annullato

grado o vuole portare rimedio alle cose che

quel necessario ricambio generazionale che

non vanno.

avrebbe portato nuova linfa al mondo del

Che Paese è il nostro dove ogni anno un mi-

lavoro medico. Quel necessario periodo di

gliaio di giovani colleghi laureati non riesce

formazione del giovane medico che poteva

ad entrare nelle scuole di specializzazione o

crescere professionalmente per gli insegna-

nel corso di medicina generale. Colleghi ai

menti e l’esempio del collega anziano.

quali si pone di fronte la scelta sul da farsi.

Adesso è già molto tardi.

Aspettare per ritentare il prossimo anno o

L’età media dei colleghi in servizio tocca ab-

emigrare? Regalare ad altre nazioni, a costo

bondantemente i 55 anni. Tra qualche anno,

zero, professionisti formati che sono costati

se non si correrà ad immediati ripari gli ospe-

tante decine di migliaia di euro alla comu-

dali chiuderanno non per i piani di riordino,

nità. Già tutto ciò sarebbe sufficiente a non

ma perché non vi saranno più i medici a con-

parlare di altro. Quando non si vede alcuna

durli. E questo con buona pace dei fautori

programmazione “intelligente” sul fabbi-

del SSN e R. A meno che non si sia pensato


di sostituire il medico con altre figure che, se

ragionieristico, con il paziente si avrà solo

pur portando ad una riduzione della spesa,

il tempo di scambiare qualche parola. Con

sicuramente non avrebbero le stesse com-

buona pace del tempo di cura legato alla

petenze. Io mi auguro che qualche decisore

comunicazione. Mi tornano alla memoria gli

faccia questa bella esperienza sulla propria

incontri a tempo tra single nei quali in pochi

persona.

minuti si cerca di conoscersi.

Purtroppo, non credo che avremo la capacità

Allo stesso modo, in pochi minuti, un medico

di sottrarci alla richiesta di aiuto del poten-

deve esplorare la complessità di un paziente.

te di turno. E questo per forma mentis, per

Io credo che si stia rasentando quello che gli

professionalità, ma soprattutto perché non ci

americani chiamano la “deregulation” e che

vogliamo bene. Allora, continuiamo a lamen-

in aviazione ha portato a disastri aerei per-

tarci per i turni che non ci fanno respirare,

ché il risparmio ha prevalso sulla qualità del

a resteremo ligi al dovere e sacrificheremo

servizio.

tutto il resto per portare avanti con impegno

Non voglio andare oltre. Offro questi pochi

il nostro mandato a discapito di ogni criticità.

concetti alla vostra riflessione. E mi auguro

Che dire poi della qualità del lavoro ormai

che anche voi riteniate come me che la pro-

prevaricato abbondantemente dalla buro-

fessione medica è stata modificata in peggio

cratizzazione della professione. Il tempo da

e mortificata. E che occorra uno scatto di or-

dedicare al paziente diventa sempre meno e

goglio per riappropriarci della nostra liberali-

con “il tempario”, altra assurdità del mondo

tà ed intellettualità. Settembre 2017 | Notiziario | 7


s t o r ia di cop e r t i n a

SOTTO IL PESO DELLA BUROCRAZIA In un contesto di carenza di personale, età media elevata e turni pressanti, il carico burocratico sia all’interno degli ospedali che per i medici di base e la medicina territoriale è andato crescendo negli anni. Così, il tempo di cura continua a diminuire, eroso dalla necessità di compilare moduli e ottemperare obblighi amministrativi, a scapito della possibilità di ascolto dei pazienti e della qualità di servizio offerta loro. Ne fanno le spese soprattutto i soggetti più fragili, per i quali cresce la difficoltà ad accedere alle cure. Valorizzare il rapporto di prossimità con il medico di famiglia potrebbe essere una delle soluzioni. Ma al momento gli mmg vengono trattati come ragionieri del farmaco più che come canale per riavvicinare cittadini e servizio sanitario nazionale, mentre la dimensione umanizzata del rapporto tra il medico e il paziente naufraga in un mare di carte.

NOTIZIARIO | Numero 2/2017 Rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Registrata al Tribunale di Bari n. 50 del 7/8/1976 Anno 2017 - Num. 2 Direttore Responsabile Filippo Anelli Direzione Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari 70126 Bari - Via Capruzzi, 184 Tel. 080-5566855 - 080-5575512 080-5426521 - 080-5560212 Fax 080-5427063 info@omceo.bari.it - www.omceo.bari.it Responsabile di Redazione Filippo Anelli Comitato di Redazione Filippo Anelli, Franco Lavalle, Antonio Martiradonna, Nicola Esposito, Gianvito Chiarello Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Anelli Filippo, Presidente

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Lavalle Franco, Vice-Presidente Chiarello Gianvito, Segretario Martiradonna Antonio, Tesoriere Amendola Antonio, Consigliere Bozzi Michele, Consigliere Ciracì Giuseppe, Consigliere D’auria Giuseppe, Consigliere De Fazio Michele, Consigliere Esposito Nicola, Consigliere Grasso Giuseppina, Consigliere Iannuzziello Donato Rosario, Consigliere Liguori Patrizia, Consigliere Russo Roberto, Consigliere Scalera Pietro, Consigliere Schiavone Salvatore, Consigliere Sportelli Giovanni Battista, Consigliere

Redazione e pubblicità

Collegio dei Revisori dei Conti Di Bari Sebastiano, Presidente Guerra Rocco, Revisore Villani Angelo Pio, Revisore Agostini Augusto, Rev. supplente

Roberta Franceschetti, Sergio Bovenga,

Commissione Odontoiatri Esposito Nicola, Presidente Achille Nicola, Componente Cirulli Nunzio, Componente Chiarello Gianvito, Componente Fiandaca Chiara, Componente

Kibrit & Calce Progetto grafico, editoriale e stampa Kibrit & Calce Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Contributi fotografici Foto Banca Immagine Liberti Foto e Video Hanno collaborato: Filippo Anelli, Franco Lavalle, Tonino Aceti, Angelo Pio Villani, Michele Guida, Nicola Calabrese, Antonio Panti, Antonio Martiradonna, Michele Quarto, Giovanni Riganti, Rosalinda Caputo, Vincenzo Antonelli, Roberto Rossi, Francesco Introna, Carmelo Di Marco, Roberto Russo, Nicola Esposito, Gianvito Chiarello, Chiara Fiandaca, Claudio Testuzza, Angela Lomoro


ULTIMA ORA Il 23 Agosto scorso un uomo con il volto coperto e armato di pistola è entrato nell’ambulatorio di Luigi Gaetani a San Cesario ed ha ferito il medico con un colpo di pistola, prima di fuggire. Si tratta dell’ennesima aggressione in Puglia ai danni di un operatore sanitario. La nostra regione purtroppo è ai vertici delle classifiche nazionali per le violenze contro i medici.

SOMMARIO Editoriale 3. Libertà di prescrizione: La corte dà ragione ai medici di Filippo Anelli

26. Medici impelagati tra le “carte”: così la burocrazia ruba tempo ai pazienti di Angelo Pio Villani

PROFESSIONE 6. Scatto di orgoglio verso la libertà di Franco Lavalle

28. Burocratizzazione versus umanizzazione di Michele Guida

10. ULTIMe dall’omceo 12. Tour Marocco 13. LA MEDICINA COM’ERA CONVEGNO 14. Formazione continua post laurea. Verso la rivoluzione? di Franco Lavalle FORMAZIONE 16. Nuova fase ecm. Verso un approccio moderno di Sergio Bovenga 21. FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE 22. Burocrazia: un “tritadiritti” per malati cronici e non solo di Tonino Aceti

30. Medici di famiglia, non “ragionieri del farmaco” di Nicola Calabrese ORDINI 34. Ddl lorenzin: ancora una occasione perduta di Antonio Panti emergenza 36. La rete dell’emergenza sanitaria nella Provincia di Bari di Antonio Martiradonna 48. Dossier VACCINI I NUMERI 50. Vaccini: al tempo del web la discussione è social di Michele Quarto

48 54. Vaccino antinfluenzale: il ruolo del medico di medicina generale di Giovanni Riganti 56. Vaccinazioni in età pediatrica: una questione di “stato“ di Rosalinda Caputo 58. Obbligo vaccinale e diritto alla salute di Vincenzo Antonelli 62. Vaccino sì o vaccino no? Quando i medici trascurano il “metodo scientifico” di Roberto Rossi MEDICINA LEGALE 64. Così abbiamo prelevato la reliquia di San Nicola di Francesco Introna ETICA 68. Disposizioni anticipate di trattamento: il ruolo dei notai di Carmelo Di Marco 70. Scene finali: come imparare a prendersi cura dei malati terminali di Roberto Russo

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spazio odontoiatria 73. Cao, sindacati e odontoiatri contro

il “DdL Concorrenza” di Nicola Esposito 80. Pubblicità sanitaria, professione medica e tutela del paziente: un difficile equilibrio di Gianvito Chiarello 82. Il fenomeno della malpractice di Chiara Fiandaca PENSIONI 84. Età, contributi e condizioni: tutto quello che c’è da sapere sulle pensioni di Claudio Testuzza FOTORACCONTO 88. Pomeriggi all’Ordine con Non solo medico di Antonio Martiradonna Storia della medicina 92. Vita di un medico condotto 93. NON SOLO MEDICO MEDICINA IN TV 94. The night shift porta in tv il turno di notte di Angela Lomoro 96. ARTE & MEDICINA 98. there’s an app for that!

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ultime dall’ O M C e O Carenza di medici e percorsi formativi

Approvata all’unanimità dal Consiglio Nazionale della Federazione, riunito il 14 luglio a Siena, la mozione presentata dal Presidente OMCeO di Bari Filippo Anelli, sul sistema formativo dei medici e le sue incongruenze. In attesa di una revisione complessiva del sistema formativo, che permetta di superare le attuali storture, nel decennio 2017/2026 alle condizioni attuali rischiamo di avere 36.000 medici che non potranno completare il proprio percorso di studi. A questo dato si aggiunge l’imminente ondata di pensionamenti, a livello territoriale e ospedaliero, che determineranno gravissime carenze in termini di risorse umane per i prossimi 10 anni: si prevede un abbandono di questa professione, per raggiunti limiti di età, sino a circa il 70% dei medici in servizio. Per far fronte a questa situazione drammatica, il documento approvato in sede nazionale propone di im-

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plementare le procedure concorsuali per i medici dipendenti e di incrementare di circa 1000 borse annuali i contratti di formazione specialistica post-laurea, nonché di raddoppiare il numero di borse di studio per il corso di formazione in Medicina Generale. Richiede inoltre di riaprire in tempi brevi i bandi regionali per l’accesso al corso di formazione in Medicina Generale per i laureati non ancora abilitati, vista la modifica del Decreto 7 marzo 2006, avvenuta a bando in corso, per permettere l’iscrizione ai medici neolaureati abilitandi a luglio. Propone anche di incrementare le attività compatibili con la frequenza al corso in Medicina Generale, stabilendo priorità di acceso alle stesse, in modo tale che l’integrazione fra formazione e lavoro superi almeno in parte la disequità del trattamento di tali professionisti rispetto a quelli impegnati nelle scuole di specializzazione. Infine, la mozione suggerisce maggior coordinamento tra tutte le parti per velocizzare le procedure concorsuali e l’assegnazione delle bor-

se, nonché di sfruttare le risorse del servizio sanitario nazionale per incrementare l’offerta formativa e integrare mondo del lavoro e università.

Sicurezza: la Fnomceo approva mozione OMCeO Bari

È stata approvata il 7 Aprile scorso all’unanimità nel Consiglio nazionale Fnomceo riunito a Roma la mozione, proposta dall’Ordine dei medici di Bari, sulla sicurezza dei medici e del personale sanitario. Di fronte al numero crescente di episodi di violenza, in particolare verso coloro che operano nei servizi di continuità assistenziale ed emergenza urgenza in luoghi in cui le condizioni organizzative e strutturali dei servizi non garantiscono adeguate condizioni di sicurezza, la Federazione nazionale degli ordini dei medici fa appello al Governo e alle Regioni. Chiede un intervento per potenziare il monitoraggio degli episodi di violenza, nonché disposizioni per la verifica delle condizioni di idoneità organizzativa e strutturale dei servizi in cui i medici sono maggiormente esposti ad atti di aggressione. Il Sistema Sanitario deve mettere il medico ed il personale sanitario nelle situazioni di operare garantendo le più idonee condizioni di sicurezza sia del paziente che degli operatori coinvolti, promuovendo a tale scopo un’adeguata organizzazione e mettendo a disposizione strutture idonee e decorose in grado di assicurare un’adeguata assistenza. Visto che la professione medica ha già pagato un altissimo tributo, anche con il sacrificio della vita di colleghe e colleghi, la Federazio-


ne impegna il Comitato Centrale a rappresentare tale situazione in ogni sede istituzionale e a fornire ogni idonea collaborazione per porre fine al clima di insicurezza in cui oggi esercitano molti operatori sanitari, cosi tutelando i cittadini e gli stessi professionisti.

Ddl Lorenzin sul riordino degli Ordini

Gli emendamenti al Ddl Lorenzin sul riordino degli Ordini professionali approvati in commissione Affari sociali alla Camera lo scorso giugno stravolgono il testo approvato al Senato - che già mostrava criticità - e danno vita a una legge pasticciata e poco organica. “Gli emendamenti presentati liberamente alla Camera sono uno stravolgimento del testo del Ddl” - dichiara Filippo Anelli – “mi chiedo come mai non si sia sentita la necessità, anche in fase di presentazione degli emendamenti, di coinvolgere i rappresentanti della professione medica al fine di ascoltare le proposte e concordare le eventuali soluzioni”. È impensabile che si introducano nel sistema ordinistico e di conseguenza nel sistema sanitario nuove professioni senza un complessivo ripensamento dell’insieme delle professioni sanitarie, che sono sempre state ausiliarie e complementari rispetto alla medicina. “Rischiamo di creare ulteriore confusione nei cittadini, già disorientati dal proliferare

di figure con specifiche competenze dai contorni spesso poco chiari persino a chi opera all’interno del sistema sanitario” – continua Anelli – “Per il bene dei pazienti, invece che questo proliferare confuso di nuovi Ordini, sarebbe opportuno fare maggiore chiarezza ripensando l’organizzazione delle professioni e dei percorsi formativi all’interno di un sistema unitario di cure, in modo da fornire ai cittadini non una costellazione caotica di figure sanitarie, ma dei professionisti in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di salute ”. Quanto ai nuovi meccanismi elettorali delle cariche istituzionali ordinistiche introdotti dagli emendamenti al Ddl, per quanto mossi dal nobile scopo di garantire maggiore partecipazione al voto e maggiore rappresentatività, si sbaglia bersaglio. Spostare il luogo delle votazioni all’interno degli ospedali rischia solo di frammentare la categoria medica e creare nuove conflittualità tra ospedalieri, liberi professionisti e medici convenzionati. Inoltre, gli emendamenti introdotti rispetto alle sedi di votazione creano un canale preferenziale per la categoria dei medici ospedalieri, senza prendere in considerazione che la rappresentanza ordinistica ha ruolo maggioritario di rappresentanza anche nell’ENPAM, ente previdenziale in cui il maggiore volume contributivo è dei medici convenzionati (medici di medicina generale, pediatri

e specialisti ambulatoriali), che da lì traggono il proprio trattamento pensionistico. “Stiamo ricercando, con maggior impegno, di unificare la professione medica partendo dai temi etici che sono alla base della nostra attività professionale – ha continuato Anelli - Dare ad ogni anima della professione la propria casa vuol dire, invece, imboccare la strada della frammentazione. Ogni tentativo di dividere la categoria e di limitare la sua capacità di tutelare la salute dei cittadini va respinto con fermezza”. Non si risolve un problema di partecipazione inventandosi nuove sedi, ma conferendo maggiore autorevolezza e credibilità a Ordini che negli ultimi anni sono stati bersaglio costante di critiche e di azioni di delegittimazione. “Il tema della rappresentatività di genere – conclude Anelli – rappresenta un problema culturale in ogni ambito nel nostro paese e non si può risolvere semplicisticamente con le quote; credo che la migliore risposta data dagli Ordini dei medici sia la presenza ai vertici della FNOMCeO di una donna di grande valore come Roberta Chersevani, che è un esempio di stimolo alla partecipazione per tutte le donne medico”. Quanto al voto elettronico – che se introdotto nelle votazioni ordinistiche sarebbe un unicum in Italia – introdurrebbe maggiori costi e maggiori difficoltà di gestione che impatterebbero soprattutto sui piccoli Ordini.

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Tour Marocco in 6 giorni a partire da Euro 850 (tasse aeroportuali non incluse) Nell’ultimo consiglio dell’Ordine si è deciso di promuovere alcune iniziative di viaggio per gli iscritti, come spesso accade negli altri ordini professionali. A tal proposito si è dato incarico ai consiglieri Martiradonna e Ciracì di attivarsi per l’organizzazione di iniziative che sono ben viste da tutti perché promuovono la familiarizzazione tra gli iscritti. Le spese di ogni iniziativa sono totalmente a carico dell’iscritto. Per il week end di Ognissanti, dal 27 Ottobre e con ritorno il 1 Novembre è stata avanzata la seguente prima proposta.

Comprende • • • • • • • •

5 pernottamenti in Hotel 4 Stelle Prima colazione Trasferimenti in Bus Privato Guida in Italiano per tutto il viaggio Guide locali durante le visite Escursione tra le dune del Sahara in jeep 4x4 Ingressi Biglietto aereo Bari / Casablanca / Bari

Tappe • • • • • • • •

Marrakech, nota e affascinante città Imperiale Kasbah Ait-Ben-Haddou, fortezza in sabbia e argilla, patrimonio dell’UNESCO e set di vari film tra I quali “Il Gladiatore” Boumalne, famosa per le coltivazioni di profumatissime rose coltivate in tutta la valle. Tinghir e le gole del Todra, canyon scavato dal fiume Todra che si insinua tra le montagne. (Nel punto più stretto il canyon è di 10 metri di larghezza per 160 di altezza a strapiombo). Erfoud, piccolo paese con il suo coloratissimo e vivace mercato in piazza Deserto del Sahara (Dune Erg Chebbi) Tizin Tichka, passo a 2.260 mt di altezza Casablanca, capitale del Marocco

NB. La proposta sopra indicata è riservata agli iscritti e eventualmente ai loro parenti e amici. Per ulteriori informazioni: Luciana@italynx.com

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la medicina com’era...

LARREY E LE “AMBULANZE VOLANTI” DELL’ETA’ NAPOLEONICA

Dominique Jean Larrey (Baudéan, Pirenei, 1766 - Lione 1842) è considerato l’iniziatore della moderna chirurgia di guerra, in virtù delle importanti innovazioni introdotte in diverse campagne militari napoleoniche. Nel suo ricco curriculum vitae et studiorum, Larrey è stato prima docente nella scuola militare di Val-de-Grâce, poi medico negli ospedali di guerra (dove inizia a specializzarsi nei diversi tipi di ferite) e, infine, impegnato al fronte (soprattutto nelle campagne d’Italia e d’Egitto). Una breve esperienza lo porta anche in mare. Deciso a lavorare come medico di bordo sulle navi, Larrey si trasferisce a Brest dove trascorre qualche tempo, studiando il mondo della navigazione e la strumentazione medico-chirurgica di bordo. Una volta salpato, però, scopre di soffrire il mal di mare. Un paradosso inatteso che tuttavia non lo scoraggia e, anzi, lo spinge a descrive e analizzare i suoi stessi sintomi, per arrivare a cercare dei trattamenti. Ma l’esperienza più importante, che gli valse la stima di Napoleone Bonaparte e un legato di ben centomila franchi, è al fronte nel 1792, allo scoppio della guerra tra Francia e Austria. Nominato capochirurgo dell’esercito del Reno, entra in contatto diretto con le vicende militari, tristemente ricche di sangue e di orrore. In particolare, si rende conto che i soccorsi arrivano sul campo di battaglia troppo tardi, rispetto alle reali necessità e alla gravità di molte ferite. Davanti ai suoi occhi, centinai di soldati morivano dissanguati, oppure a causa del freddo e della fame, proprio perché non soccorsi in tempo. Di qui l’idea delle “ambulanze volanti”, vetture comode e leggere che viaggiavano insieme ai soldati ed erano provviste di tutto l’occorrente, per prestare immediato soccorso ai feriti. Su ogni ambulanza, Larrey fece viaggiare una squadra composta da tre chirurghi e un infermiere, equipaggiati di tutta la dotazione necessaria alle medicazioni. La vettura “volante” era trainata da cavalli, sopra i quali erano sistemate casse contenenti medicinali, fasce, compresse, coperte e un certo numero di barelle. Per questa sua rivoluzionaria innovazione e per essersi occupato di diversi studi (tra i quali il tetano, gli aneu-

rismi traumatici, la lissa, la febbre gialla), l’Accademia reale di Chirurgia lo insignì della medaglia d’oro.

HESY-RA: È EGIZIANO IL PRIMO DENTISTA DELLA STORIA Visse durante la terza dinastia egizia (2700-2620 a.C.), al servizio del faraone Netjerykhet, lo scriba Hesy-Ra, considerato il primo dentista della storia, in virtù del suo titolo di “Grande Capo dei Dentisti e dei Medici”. Alcune notizie relative alla biografia di Hesy-Ra sono state diffuse dopo il ritrovamento della sua “mastaba” (la tomba), a Saqqra. Questa tomba monumentale, sviluppata su tre livelli ipogei scavati nel calcare, fu scoperta nel 1860 dall’archeologo francese Auguste Mariette (1821-1881). Essa comprendeva 11 pannelli lignei scolpiti e riposti in nicchie. Nonostante i geroglifici siano frammentari (anche in seguito a indecorosi atti vandalici), è possibile ricostruire alcune scene di vita quotidiana: Hesy-Ra con gli utensili dello scriba, alle prese con coccodrilli e antilopi, oppure raffigurato con gli abiti ufficiali e occupato in diverse attività. Del resto, per il faraone Hesy-Ra ricopriva diversi incarichi: fu “Capo degli scriba reali”, “Grande uno dei Dieci dell’Alto Egitto”, “Governatore della città di Buto e Sacerdote di Horus”. Molti medici, in questo periodo storico erano indicati con il termine “swnw”, ed avevano titoli sacerdotali; le cure, infatti, erano perlopiù collegate a pratiche religiose o a riti propiziatori, che si svolgevano sotto gli auspici divini. Il dato interessante è che già in questa fase storica, come si evince dal titolo principale di Hesy-Ra (“Grande Capo dei Dentisti e dei Medici”), esistesse una distinzione precisa tra le due figure professionali e, dunque, un diverso grado di specializzazione. Sorprendente, ma non troppo. Soprattutto se si considera che i medici egiziani furono pionieri proprio nel campo delle ricostruzioni dentali, realizzando ponti e inserzioni attraverso fil di ferro. In alcuni casi venivano utilizzati i denti di alcuni donatori. Tuttavia resta ancora incerto se queste pratiche fossero realizzate su pazienti in vita o post mortem.

Settembre 2017 | Notiziario | 13


CONVEGNO

FORMAZIONE CONTINUA POST LAUREA. VERSO LA RIVOLUZIONE? Tornano il 15 e 16 settembre al Castello Normanno Svevo di Bari le Giornate di approfondimento sulla formazione del medico, organizzate dall’Ordine di Bari in collaborazione con la FNOMCeO.

di FRANCO LAVALLE

Franco Lavalle Vice-Presidente OMCeO di Bari lavalle54@gmail.com

14 | Notiziario | Settembre 2017

A

ppuntamento fisso, nello scenario

temente scomparso, che nel corso di que-

maestoso del Castello Normanno

sti anni, si è tanto impegnato per rendere il

Svevo di Bari il 15 e 16 settembre

tema della formazione medica sempre attua-

prossimi, sono diventate le Giornate di Ap-

le e aderente a quelle che sono le esigenze

profondimento sulla Formazione del Medico

della professione. Sarebbe stato importante

che l’Ordine di Bari organizza annualmente

per tutti noi poter ascoltare ancora le sue

per fare il punto sulla situazione attuale e

proposte operative. Un ricordo del collega

sugli scenari che si apriranno nell’immediato

sarà portato dal Sen. Amedeo Bianco suo

futuro. Come sempre, l’incontro organizzato

amico, che per molti anni è stato Presiden-

in partnership con la Fnomceo, vedrà la pre-

te della Fnomceo e, con Luigi ha condiviso

senza di prestigiosi relatori che dibatteranno

il percorso in Federazione. Nel corso delle

i temi della formazione professionale medica

Giornate verranno inoltre consegnati i premi

ed odontoiatrica portando alla nostra atten-

per la Miglior Tesi per i Diplomati del Corso

zione tutte le novità presenti. L’evento, orga-

di Formazione Specifica in Medicina Gene-

nizzato sotto la mia responsabilità scientifica,

rale per l’anno 2016/2017. Il 14 settembre,

è accreditato ecm. Il Convegno è importan-

nel cortile del Castello, si terrà il Concerto

te perché, in conseguenza del dibattito tra

dell’Orchestra della Città Metropolitana di

esperti, potranno essere formulate proposte

Bari in Memoria della collega Paola Labriola,

atte a migliorare lo stato delle cose che, al

barbaramente trucidata da un paziente il 4

momento, è basato prevalentemente sul

settembre del 2013. è mia intenzione pro-

sistema dei crediti formativi. Particolare va-

porre che la Giornata del Concerto per Paola

lenza ha l’appuntamento di quest’anno per-

Labriola diventi, ogni anno, la Giornata del

ché è dedicato alla memoria del dottor Luigi

Ricordo di tutti i Medici, vittime di violenza

Conte, Segretario della Federazione, recen-

omicida.


“In Memoria di Luigi Conte” BARI, 15 - 16 SETTEMBRE 2017 GIORNATE DI APPROFONDIMENTO SULLA FORMAZIONE DEL MEDICO - III EDIZIONE

LA FORMAZIONE CONTINUA POST LAUREA UNA RISORSA PER LA SANITA’

V e n er d ì 1 5 settembre 2 0 1 7 Presentazione del Convegno Franco Lavalle Saluti - Filippo Anelli - Roberta Chersevani Ricordo di Luigi Conte - Amedeo Bianco Moderatori: Franco Lavalle – Sergio Bovenga

15.30 - Certificazione ECM: Il triennio 2014-2016 e le novità del triennio 2017-2019 - Sergio Bovenga 16.00 - Dossier Formativo nel triennio 2017-2019 - Franco Lavalle 16.30 - Formazione Medica Continua - Il punto di vista della FNOMCEO - Roberto Stella 17.00 - Formazione Medica Post Laurea - Ruolo dell’Università Antonio Moschetta 17.30 - Fabbisogni Formativi del Medico nelle Organizzazioni del SSN - Rossana Ugenti 18.00 - Evoluzione Normativa del Sistema ECM - Simone Iagnocco 18.30 - Formazione ECM: I professionisti e le “regole del gioco” Matteo Cestari 19.00 - Discussione

SABATO 16 SETTEMRE 2017 I sessione (8.15 – 11.00) Dall’input all’outcome: come impatta la formazione continua sulle competenze dei professionisti? Moderatori: Filippo Anelli - Roberta Chersevani

Amedeo Bianco - Piero Portincasa - Giuseppe Renzo Guido Giustetto - Antonio Delvino - Domenico Nume Antonio Panti - Franco Vimercati II sessione (11.00 – 13.30) Verso la rivalidazione delle competenze professionali: quale formazione? Moderatori: Franco Lavalle - Silvestro Scotti

Rossana Ugenti - Simone Iagnocco - Silvio Brusaferro Gian Franco Gensini - Antonio Moschetta - Giovanni Comandè Giancarlo Ruscitti - Roberto Stella 13.30 - Discussione 14.00 - Conclusioni Filippo Anelli – Roberta Chersevani - Franco Lavalle Settembre 2017 | Notiziario | 15


F O RM A Z I O NE

NUOVA FASE ECM. VERSO UN APPROCCIO MODERNO EFFICIENZA

di SERGIO BOVENGA

Sergio Bovenga Segretario FNOMCeO s.bovenga@gmail.com

16 | Notiziario | Settembre 2017

I

l sistema ECM – Educazione Continua in

tari hanno anche l’obbligo deontologico di

Medicina – nasce come strumento finaliz-

mettere in pratica le nuove conoscenze e

zato a mantenere, sviluppare e migliorare

competenze per offrire una assistenza quali-

le conoscenze e le abilità cliniche, tecniche

tativamente utile. Prendersi, quindi, cura dei

e manageriali degli operatori sanitari, con

propri pazienti con competenze aggiornate,

l’obiettivo di assicurare efficacia, appropria-

senza conflitti di interesse, in modo da po-

tezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza

ter essere un buon professionista della sa-

prestata dal SSN a favore dei cittadini. Per

nità. L’avvio del Programma nazionale ECM

tale ragione è stato reso obbligatorio un ag-

nel 2002, in base al DLgs 502/1992 integra-

giornamento, continuo e costante, affinché

to dal DLgs 229/1999 che avevano istituito

tutti i professionisti della salute avessero la

l’obbligo della formazione continua per i

possibilità di migliorare le proprie conoscen-

professionisti della salute, ha rappresentato

ze e abilità, evitando fenomeni di eccessi-

un forte messaggio al mondo della sanità. La

va autoreferenzialità formativa successiva

nuova fase dell’ECM contiene molte novità

all’abilitazione professionale. Banalizzando,

e si presenta quale strumento per progetta-

l’aggiornamento e la formazione continua

re un moderno approccio allo sviluppo e al

rappresentano l’elemento naturale alla base

monitoraggio delle competenze individuali.

delle professioni intellettuali, cui a pieno tito-

Gli Ordini, i Collegi e le Associazioni profes-

lo afferiscono le professioni sanitarie. L’ECM

sionali (da qui in avanti complessivamente in-

(Educazione Continua in Medicina) è dunque

dicati come ‘Ordini’) sono in prima linea nel

lo strumento rivolto a tutti i professionisti del-

portare avanti l’importanza e la centralità del-

la salute (oltre 1.200.000 in Italia) finalizzato

la formazione attraverso il sistema ECM, sia

a promuovere ed assicurare l’aggiornamento

promuovendo (anche come dovere deonto-

professionale per rispondere efficacemente

logico) la cultura della formazione continua,

ed in sicurezza ai bisogni dei pazienti, alle

sia proponendo eventi formativi per i propri

esigenze del Servizio Sanitario ed al proprio

iscritti. Il sistema ECM è piuttosto complesso

sviluppo professionale. I professionisti sani-

e dotato di molteplici sfaccettature. Gli Ordi-

TE


SICUREZZA

APPROPRIATEZZA

ECNICHE MANAGERIALI

ni hanno più di un ruolo all’interno di questo

nitari che hanno assolto il proprio obbligo

sistema: anzitutto il ruolo prioritario di cer-

formativo individuale possono richiedere al

tificatori della formazione, ma anche, come

proprio Ordine la certificazione di completo

detto, di organizzatori di corsi ECM e, per al-

soddisfacimento dell’obbligo formativo per

cune tipologie di crediti individuali, svolgono

il triennio 2014-2016. Agli altri, dietro richie-

persino la funzione di “enti accreditanti” per

sta, sarà possibile rilasciare unicamente una

singole partecipazioni. Questo rende molto

attestazione di partecipazione al programma

impegnativo il ruolo degli Ordini ai quali il

ECM, con l’elenco degli eventi ai quali si è

Co.Ge.A.P.S. assicura supporto strumentale.

partecipato e dei crediti acquisiti. In realtà La

Il mondo ordinistico è in continua e rapida

Commissione Nazionale per la Formazione

evoluzione. Gli Ordini stanno maturando

Continua, nel corso della riunione del 13 di-

una relazione in parte differente nei confron-

cembre 2016, ha deliberato di consentire ai

ti dei propri iscritti, costruendo un rapporto

professionisti sanitari di completare il conse-

costante con essi finalizzato anche a seguire

guimento dei crediti formativi relativi al trien-

la vita professionale (dal punto di vista della

nio 2014–2016 entro il prossimo 31 dicembre

formazione e dell’aggiornamento e, in ultima

2017, nella misura massima del cinquanta

istanza, della qualità professionale) del me-

per cento del proprio obbligo formativo, al

dico. Non sono più i soli titoli abilitanti della

netto di esoneri, esenzioni ed eventuali altre

professione gli unici elementi che devono

riduzioni. I crediti acquisiti nel 2017, quale

essere acquisiti dagli Ordini, ma sta nascen-

recupero del debito formativo del triennio

do tra l’Ordine e il Professionista un rappor-

2014-2016, non saranno computati ai fini del

to informativo costante nel tempo, mirato a

soddisfacimento dell’obbligo formativo re-

documentare, valutare e certificare la qualità

lativo al triennio 2017-2019. I professionisti

della formazione professionale. Il 31 dicem-

che intendano avvalersi di questa possibili-

bre 2016 si è concluso il triennio formati-

tà (recupero) devono farlo attraverso il pro-

vo 2014-2016, lasciando il posto al nuovo

prio Ordine oppure direttamente mediante

triennio 2017-2019. Solo i professionisti sa-

il back office del Co.Ge.A.P.S. (tel. 06

Gli Ordini stanno maturando una relazione in parte differente nei confronti dei propri iscritti, costruendo un rapporto costante con essi finalizzato anche a seguire la vita professionale (dal punto di vista della formazione e dell’aggiornamento e, in ultima istanza, della qualità professionale).

Settembre 2017 | Notiziario | 17


TE EFFICIENZA 36000893 lun – ven dalle ore 9.00 alle ore 13.00; E-mail: ecm@cogeaps.it) indicando quali sono le partecipazioni ad eventi svol-

Formazione non accreditata da provider e autoformazione

ti nel 2017 che si intendono trasferire per competenza al 2016. Non è certo possibile in questa sede fare una ricognizione di tutte

L’obbligo formativo standard da acquisire nel triennio 2014 -2016 era pari a 150 crediti. Lo stesso obbligo formativo, pari a 150 crediti, è stato confermato (CNFC 4/11/2016) per il triennio 2017-2019.

le regole della formazione ECM e pertanto mi limiterò ad una informazione in ‘pillole’, restando a disposizione di chi lo desidera per eventuali approfondimenti. L’obbligo formativo standard da acquisire nel triennio 2014 -2016 era pari a 150 crediti. Lo stesso obbligo formativo, pari a 150 crediti, è stato confermato (CNFC 4/11/2016) per il triennio 2017-2019. Stabilita la regola generale occorre poi tagliare su misura il proprio obbligo formativo individuale che non sempre coincide con l’obbligo standard in quanto il primo (obbligo individuale) tiene conto di eventuali riduzioni dovute alla formazione pregressa (del triennio 2011-2013), di esoneri, esenzioni, della eventuale compilazione ed effettuazione del dossier formativo ecc. Mentre non ci sono novità in merito ad esoneri ed esenzioni, le nuove regole cambiano il meccanismo delle riduzioni. Infatti nel triennio

18 | Notiziario | Settembre 2017

Infatti è sufficiente collegarsi al portale del Co.Ge.A.P.S. (Consorzio per la Gestione delle Anagrafiche delle Professioni Sanitarie – www.cogeaps.it ) e, una volta effettuata la registrazione, è possibile accedere al proprio profilo dove è già indicato, sulla base dei dati trasmessi dai provider (formazione

appena concluso erano previste tre fasce di

pregressa) l’obbligo formativo individuale

riduzioni (15, 30 e 45 crediti di riduzione cui

del singolo professionista. Restando in tema

si aveva diritto avendo maturato rispettiva-

di vincoli, ne è stato rimosso un altro ovvero

mente almeno 30, 51 o 101 crediti ECM nel

quello che stabiliva i limiti minimo e massimo

triennio 2011 - 2013). Nell’attuale triennio

di formazione da acquisire per ciascun anno.

invece le fasce previste per ottenere riduzio-

Tali limiti, come detto, sono stati rimossi e

ni sono soltanto due e danno diritto ad una

pertanto tutti i professionisti possono soddi-

riduzione di 15 crediti (se nel triennio 2014

sfare il proprio obbligo formativo del triennio

– 2016 erano stati acquisiti almeno 80 credi-

in corso senza vincoli temporali se non quelli

ti ECM) o di 30 crediti (se nel triennio 2014

che delimitano il triennio stesso. Conoscere

– 2016 erano stati acquisiti almeno 121 cre-

le norme della formazione è molto importan-

diti). Inoltre, i professionisti che nel triennio

te, sia ai fini di una efficiente pianificazione

2014-2016 hanno compilato e soddisfatto il

ma anche e soprattutto perché “solo i cre-

proprio dossier formativo individuale hanno

diti ECM acquisiti nel rispetto delle norme

diritto alla riduzione di 15 crediti dall’obbli-

e dei vincoli stabiliti dalla CNFC concorrono

go formativo nel triennio 2017 - 2019. Tale

al conteggio dei crediti annuali e al comple-

riduzione è eventualmente cumulabile con

to soddisfacimento dell’obbligo formativo

la precedente. Non è necessario fare calcoli

triennale”. Pertanto ne consegue che even-

mirabolanti per avere queste informazioni.

tuale formazione acquisita in modo diffor-


ECNICHE MANAGERIALI

P

er perfezionare il proprio profilo e conoscere l’obbligo formativo individuale sul portale Co.Ge.A.P.S. potrebbe essere necessario aggiungere informazioni che non sono automaticamente disponibili e che per generare diritti (esoneri ed esenzioni) devono essere comunicate direttamente al Co.Ge.A.P.S. dai singoli interessati. E’ il caso, solo per citare qualche esempio, della richiesta di esoneri ed esenzioni per frequenza a scuole di specializzazione, master universitari, gravidanze, malattie prolungate ecc; tutte situazioni che devono essere direttamente comunicate al back office del Co.Ge.A.P.S. dal professionista sanitario titolare del diritto (Tel. 06/36000893 E-mail: info@cogeaps.it). Importante sapere che tra le informazioni non disponibili automaticamente, e che pertanto vanno comunicate al Co.Ge.A.P.S. dagli interessati, vi sono quelle relative alla formazione non accreditata da provider e che di conseguenza va comunicata direttamente dal professionista. Ricadono in questa fattispecie l’autoformazione (fino ad un massimo del 10% dell’obbligo formativo individuale triennale), la formazione all’estero, i tutoraggi, le pubblicazioni scientifiche ecc. A proposito dell’autoformazione vi è un’altra novità. Infatti questo tipo di formazione, completamente affidata alla responsabilità ed alle scelte del professionista (lettura di riviste scientifiche, testi, aggiornamento on line ecc), era prima riservata ai professionisti che esercitavano esclusivamente la libera professione. Questo vincolo è stato eliminato e pertanto tutti i professionisti, senza alcuna distinzione, possono vedersi riconosciuta attività di aggiornamento per autoformazione entro il limite massimo del 10% dell’obbligo formativo individuale.

me dalle regole viene ‘registrata’ sul portale

ne sia come singolo sia come soggetto che

Co.Ge.A.P.S. ma non può essere considerata

opera all’interno di gruppi professionali”.

ai fini della certificazione. Da sapere, tra le

Il Dossier Formativo è rivolto a tutti i profes-

nuove regole, che a partire dal triennio 2017-

sionisti (Dossier Individuale) ed alle Azien-

2019 è possibile per tutti costruire il Dossier

de sanitarie (pubbliche e private), agli Or-

Formativo Individuale cui potrà aggiungersi,

dini, Collegi e Organismi maggiormente

in alcuni casi, il Dossier di Gruppo (da parte

rappresentativi delle professioni sanitarie

dell’Azienda Sanitaria o dello stesso Ordine).

(Dossier di Gruppo). Il Dossier di Gruppo è

Il dossier formativo è previsto anche dall’Ac-

una opportunità per favorire nelle diverse

cordo Stato Regioni, recentemente approva-

organizzazioni uno strumento facilitante la

to (2/2/2017), che all’articolo 29 riporta: “Il

programmazione e pianificazione professio-

dossier formativo è espressione della pro-

nale nei gruppi, nella logica di aumentarne

grammazione dell’aggiornamento nel tempo

l’integrazione professionale e la ricaduta

e della coerenza della formazione/aggiorna-

formativa del gruppo a beneficio della sa-

mento rispetto alla professione, alla discipli-

lute della collettività. Per ‘gruppo’ può in-

na, alla specializzazione, al profilo di compe-

tendersi una struttura semplice, complessa,

tenze nell’esercizio professionale quotidiano.

dipartimentale, distrettuale, un gruppo di

Il dossier formativo deve rispondere a quan-

miglioramento professionale ecc. I profes-

to atteso dalla propria organizzazione di ap-

sionisti devono sapere che i provider devono

partenenza e di riferimento e/o alla coerenza

indicare in tutta evidenza gli obiettivi forma-

degli interventi formativi anche rispetto al

tivi dell’evento (con riferimento all’Accordo

profilo di sviluppo individuale desiderato.

Stato-Regioni vigente) in modo da fornire

Costituisce lo strumento attraverso il quale il

al discente il numero degli obiettivi/aree a

professionista sanitario programma e verifica

cui riferire l’evento, al fine di riportarlo nel

il proprio percorso formativo alla luce del suo

dossier. Parimenti Gli Ordini/Collegi/Asso-

profilo professionale e della propria posizio-

ciazioni dovranno indicare gli obiettivi Settembre 2017 | Notiziario | 19


Il Dossier Formativo Individuale Il Dossier Individuale si costruisce sul proprio profilo personale (accesso tramite portale Co.Ge.A.P.S. - www.cogeaps.it) e può generare alcuni ‘bonus’ a patto che: 1) il Dossier venga costruito (cioè programmato); 2) il Dossier sia congruo con il profilo e la disciplina esercitata; 3) vi sia una Coerenza relativamente alle aree – pari almeno al 70% tra il dossier programmato e quello effettivamente realizzato. Al verificarsi delle suddette condizioni si ottiene un Bonus (ovvero una riduzione di crediti da conseguire) come di seguito riportata: Bonus di 30 crediti: di cui 10 assegnati nel triennio 2017-2019 se il dossier viene costruito nel primo anno del triennio e 20 nel triennio successivo (20202022) se il dossier è stato sviluppato rispettando i principi di congruità e coerenza. Quindi solo per il 2017 la semplice programmazione del Dossier

Il Dossier Formativo è rivolto a tutti i professionisti (Dossier Individuale) ed alle Aziende sanitarie (pubbliche e private), agli Ordini, Collegi e Organismi maggiormente rappresentativi delle professioni sanitarie (Dossier di Gruppo).

Individuale sul portale del Co.Ge.A.P.S. genera un bonus di 10 crediti ecm (ovvero, più esattamente, una riduzione del debito formativo individuale) a valere per il triennio in corso. Il bonus è di 15 crediti: (assegnati nel triennio 2020-2022) per i professionisti che avranno elaborato e realizzato il dossier nel secondo anno del triennio (2018). Il bonus è di 10 crediti: (assegnati nel triennio 2020-2022) per i professionisti che avranno elaborato e realizzato il dossier nel terzo anno del triennio (2019). Il Dossier Formativo Individuale rappresenta il punto di partenza per un curriculum formativo del professionista. All’interno del dossier individuale potranno essere annotate da parte del professionista anche attività non ECM, al fine di rendere lo stesso uno strumento idoneo e funzionale per il professionista anche al di fuori dell’ambito ECM. A tale scopo è prevista la creazione di una sezione dedicata all’interno della posizione personale del professionista sanitario nel portale del Co.Ge.A.P.S.

formativi/aree (con riferimento all’Accordo

i processi e le dinamiche della formazione

Stato-Regioni vigente) relativamente alla

ECM ed apportare, se ritenuto opportuno

Formazione Individuale. Il Dossier Formativo

(come peraltro già accade), eventuali inte-

si imposta indicando gli obiettivi (massimo

grazioni e/o modifiche alle regole del siste-

10) che sono ricompresi in 3 aree: Area de-

ma. La suddette norme sono state pensate,

gli Obiettivi Tecnico Professionali, Area degli

introdotte e continuamente aggiornate dalla

Obiettivi di Processo, Area degli Obiettivi

CNFC per orientare e abituare i professioni-

di Sistema. Gli obiettivi sono in tutto 33. La

sti verso un aggiornamento lifelong quanto

descrizione ed il numero degli obiettivi/aree devono essere riportati anche nell’attestato di partecipazione dell’evento che deve essere rendicontato al Co.Ge.A.P.S. da parte del provider. Concludo questa breve e non semplice rassegna con due considerazioni. La prima, piuttosto ovvia, comporta la necessità che i professionisti (supportati dagli Ordini e dal Co.Ge.A.P.S.) abbiano più confidenza con le norme che regolano la formazione ECM e la relativa certificazione. L’esperienza quotidiana ci suggerisce che troppo spesso i professionisti non conoscono a sufficienza le suddette norme con tutte le conseguenze,

20 | Notiziario | Settembre 2017

più possibile programmato e costante nel tempo, coerente e pertinente con la propria professione e magari anche con la disciplina realmente esercitata. La introduzione di alcuni elementi di flessibilità, quale una sorta di ‘recupero operoso’ di eventuali gap, (come ad esempio il recupero dei crediti accordato per il 2017) consentirà la certificazione anche a chi ha inizialmente ‘deviato’ dalla strada tracciata o non l’ha percorsa fino in fondo. Per quanto mi riguarda, da medico, posso solo auspicare che la formazione di ciascun professionista della salute sia sempre più vis-

a volte inutilmente penalizzanti, che ne de-

suta ed orientata in funzione della reale cre-

rivano. La seconda riflessione è da affidare

scita professionale (anche in relazione a una

all’Ente Regolatore, ovvero alla Commissio-

possibile ed auspicabile verifica nel tempo

ne Nazionale Formazione Continua (che è

delle competenze) e sempre meno sentita e

composta da Soggetti rappresentativi delle

praticata come un mero rispetto normativo

Professioni, delle Regioni e del Ministero

di regole (ECM) che, da sempre, rappresen-

della Salute) cui spetta il compito, anche

tano (e devono restare) lo strumento e non

attraverso l’analisi dei dati, di comprendere

certamente l’obiettivo da raggiungere.


FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE

I

n un contesto di carenza di personale, età media elevata e turni massacranti, il carico burocratico sia all’interno

degli ospedali che per i medici di base e la medicina territoriale è andato crescendo negli anni. Così, il tempo di cura continua a diminuire, eroso dalla necessità di compilare moduli e ottemperare obblighi amministrativi, a scapito della possibilità di ascolto dei pazienti e della qualità di servizio offerta loro.

Settembre 2017 | Notiziario | 21


FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE

Burocrazia: un “tritadiritti” per malati cronici e non solo Tempi di attesa lunghissimi, ma visite sempre più brevi e carenza dei servizi domiciliari. Mentre la burocrazia ostacola chi soffre. È quanto emerge dal XV Rapporto “In cronica attesa” di Cittadinanzattiva

di TONINO ACETI

Tonino Aceti Coordinatore nazionale Tribunale per i diritti del malato t.aceti@cittadinanzattiva.it

22 | Notiziario | Settembre 2017

T

empi di attesa lunghissimi, cui corri-

Rapporto evidenzia: la mancanza di servizi

spondo visite sempre più brevi e ridot-

socio-sanitari sul proprio territorio (66%), la

te. è quanto emerge da “In cronica at-

mancanza di orientamento nei servizi (60%),

tesa”, il XV Rapporto nazionale sulle politiche

ovvero la difficoltà di prenotare una visita o

della Cronicità, pubblicato da Cittadinanzatti-

un esame in tempi accettabili, richiedere un

va. Si attendono anni per una diagnosi, mesi

ausilio, trovare posto in una RSA, presentare

per una visita o per un esame di controllo, si

domanda di invalidità, ecc. (fig. 1).

trascorrono intere giornate al Pronto Soccorso

Al taglio costantomanda di salute.

per un posto letto. Al contrario, il tempo de-

Un altro importante aspetto che più pesa,

dicato alla visita e quindi all’ascolto è sempre

quando si deve già combattere con una pato-

più ridotto, così come sono molto esigue le

logia, è la burocrazia (fig. 2), colpevole di osta-

ore dedicate all’assistenza domiciliare e alla

colare chi soffre, invece di agevolarlo. Così è

riabilitazione. Le difficoltà che i malati e i loro

avvenuto per la domanda di invalidità ed han-

familiari affrontano, a causa della particolare

dicap (fig.2), che risulta essere particolarmen-

condizione di fragilità, vulnerabilità e burocra-

te complicata per il 67% delle associazioni.

zia sono tante e diversificate.

Nonostante l’iter sia stato oggetto negli anni

Tra le principali segnalazioni dei cittadini, il

di svariate riforme e circolari interne dell’INPS,


Fig.1 Rispetto la patologia di riferimento della vostra Associazione quale difficoltà di accesso alle cure dovuta ad un disagio sociale e/o ad una condizione di fragilità avete riscontrato con maggiore frequenza nell’ultimo anno (2016)? Fonte: XV Rapporto CnAMC Cittadinanzattiva

si è verificato un restringimento dell’accesso

Sul punto “Rilascio piano terapeutico” vale la

ai benefici.

pena precisare che alcune soluzioni potreb-

L’altra difficoltà riguarda la richiesta di protesi

bero essere messe in campo subito, come ad

e ausili e del contrassegno per invalidi. Ritor-

esempio la valorizzazione del MMG dal punto

na, ancora una volta, la difficoltà nel rilascio

di vista della sua competenza, prossimità e

del piano terapeutico (35%), più volte ribadita

rapporto di fiducia con il cittadino. Un impe-

nel corso dell’indagine e quindi evidentemen-

gno del MMG su questo aspetto rappresen-

te si tratta di una difficoltà particolarmente

terebbe una scelta chiara per ‘riavvicinare’ il

sentita dai pazienti.

Servizio Sanitario Nazionale ai cittadini e Settembre 2017 | Notiziario | 23


Alcuni dati emersi dall’indagine

66%

Evidenziano la mancanza di servizi-sociosanitari il 66% delle associazioni

35%

Il rilascio del piano terapeutico risulta essere difficoltoso per il 35% dei pazienti.

60%

La difficoltà di prenotare una visita o un esame in tempi accettabili, richiedere un ausilio, trovare posto in una RSA, ecc è riscontrato dal 60% delle associazioni

67%

La domanda di invalidità ed handicap risulta essere particolarmente complicata per il 67% delle associazioni

Fig.2 Avete riscontrato nell’ultimo anno (2016) difficoltà burocratiche relative a? Fonte: XV Rapporto CnAMC Cittadinanzattiva

24 | Notiziario | Settembre 2017


VALORIZZARE IL RAPPORTO DI prossimità e di fiducia DEL MMG Rappresenterebbe una scelta chiara per ‘riavvicinare’ il Servizio Sanitario Nazionale ai cittadini

per contribuire a dare pari opportunità nell’ac-

spostamenti.

cesso alle innovazioni a chi vive nelle aree in-

La burocrazia diventa spesso il “tritadiritti”

terne periferiche o disagiate, dove la medici-

per malati cronici, e non solo. Anzi capita che,

na di famiglia rimane uno dei pochi punti di

anche quando esiste una semplificazione, nel-

riferimento/presidi del SSN. Se ben attuata,

la sua applicazione diventa strumento per re-

una scelta di questo tipo favorirebbe l’appro-

stringere i diritti, come nel caso dell’invalidità

priatezza e potrebbe ridurre le attese: le visite

civile e dell’handicap.

di controllo si farebbero quando necessario e

Servono segnali e impegni concreti per la

non per avere un rinnovo del piano terapeuti-

vita quotidiana dei cittadini: un piano nazio-

co, lasciando spazio a chi ne ha bisogno.

nale per la semplificazione della burocrazia

Infine, snellirebbe le procedure, assicurereb-

a cominciare dalle procedure per il rilascio/

be prossimità e continuità del percorso assi-

rinnovo del piano terapeutico sui farmaci sal-

stenziale e della presa in cura, ridurrebbe le

vavita, per il rilascio di protesi ed ausili, per il

distanze di centri prescrittivi che arrivano ad

riconoscimento di invalidità civile ed handicap

essere molto lontani dal luogo di residenza, o

(solo per fare alcuni esempi). Ed ancora un im-

difficilmente raggiungibili per via del traspor-

pegno per assicurare percorsi di cura reali ed

to pubblico locale inefficiente e che impon-

esigibili per tutti: deve essere direttamente il

gono da parte del paziente e dei suoi familiari

SSN a prenotare esami, visite e prestazioni di

la necessità di prendere permessi o giorni di

controllo per il cittadino con malattia cronica

ferie, oltre che sostenere ingenti costi per gli

o rara e a garantirli in tempi certi. Settembre 2017 | Notiziario | 25


FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE

Medici impelagati tra le “carte”: COSì la burocrazia ruba tempo ai pazienti Lettera di dimissione, piani terapeutici, prescrizione e segnalazione su EDOTTO, certificato di ricovero e di convalescenza, prescrizione su ricetta dematerializzata. La via crucis dei moduli di un medico ospedaliero

di ANGELO PIO VILLANI

Angelo Pio Villani Dirigente medico di I Livello presso l’U.O. di Cardiologia Ospedaliera al Policlinico di Bari angelovillani@hotmail.com

26 | Notiziario | Settembre 2017

N

egli ultimi anni, il lavoro dei medi-

mente a danno del medico ospedaliero, con

ci ha registrato un cambiamento a

trasferimento di obblighi che prima erano

dir poco epocale. L’informatizzazio-

deputati ad altre figure del Sistema Sanita-

ne, a tutti i livelli, ha coinvolto e continua a

rio quali i Medici di base, anch’essi tuttavia

coinvolgere anche le strutture ospedaliere,

ingabbiati in norme ed esigenze di budget

specie quelle che sono espressione delle re-

che nulla hanno a che fare con la cura del

altà territoriali più vaste. Tale approccio si è

paziente. Non è mettendo paletti o mutando

rivelato uno strumento valido ai fini del mi-

i soggetti prescrittori che si ottiene il con-

glioramento della qualità dei servizi erogati

trollo della spesa farmaceutica, che pure ha

(firma digitale, tracciabilità delle prestazioni,

valenza etica in un’ottica di allocazione delle

uniformità nell’iter di richiesta), ma richiede

risorse. Dunque, pur di rispettare normative

un impegno ben diverso dalla mission pre-

(nazionali o regionali), all’atto di dimissione

cipua del medico che rimarrà sempre quella

di un paziente, accanto alla doverosa lette-

dell’assistenza al paziente. In questo pro-

ra di dimissione, spesso bisogna compilare

gresso non mancano le criticità, che si con-

uno o più piani terapeutici per i registri AIFA,

figurano principalmente come incombenze:

uno o più moduli di segnalazione sul sistema

oltre alla compilazione di piani terapeutici

regionale EDOTTO di alcuni farmaci, il certi-

per particolari farmaci di pertinenza specia-

ficato di ricovero e di convalescenza, la pre-

listica (come stabilito a livello nazionale con

scrizione su ricetta dematerializzata di uno

istituzione dei registri per il farmaco da parte

o più esami di laboratorio e/o di prestazioni

dell’AIFA), negli ultimi tempi si sta assistendo

specialistiche, senza tralasciare la prescrizio-

a un aggravio del carico burocratico special-

ne su EDOTTO della terapia domiciliare per i


primi trenta giorni dopo il ricovero. A questo

gli operatori Sanitari per oggettiva mancanza

si aggiunga, poi, la famigerata SDO (scheda

di tempo. Non sarebbe più logico un con-

di dimissione ospedaliera): dall’inizio dell’an-

trollo a campione da parte di soggetti terzi

no è diventata più lunga, con campi obbliga-

preposti, al fine di un miglioramento della

tori. Proprio a proposito di questa scheda e

qualità? Dal lungo elenco appena riportato è

in particolare sulla sua utilità, sorgono alcu-

facile rendersi conto che ogni minuto passa-

ne domande: a che serve inserire il codice

to davanti al computer, per assolvere alle nu-

fiscale di anestesisti od operatori chirurgici,

merose incombenze burocratiche, è sottratto

se non per possibili rivalse di carattere me-

alla cura dei pazienti (e purtroppo si tratta di

dico legale/economico? Quale utilità ha la

molte ore di lavoro non assistenziale, molti-

segnalazione dell’ora di esecuzione di una

plicate per molti operatori). Quel che è più

determinata procedura, se non la necessità

grave, è che gli interlocutori a livello istituzio-

del controllo minuzioso e ossessivo di ogni

nale si mostrano sordi alle segnalazioni di di-

attività? Le operazioni burocratiche non sono

sagio: posto che l’ovvia risoluzione (che tut-

finite. Bisogna controllare la cartella clinica,

tavia al momento appare impraticabile, in un

strutturata in maniera assai poco funzionale

contesto nazionale di continui tagli alla spesa

e pratica, assicurandosi che sia completa in

nel settore pubblico) sia la doverosa imple-

ogni sezione, contare allegati, fare somme di

mentazione di organici e strumentazioni, un

pagine di sezioni diverse (un autentico dram-

primo passo potrebbe essere il confronto tra

ma quando il paziente è stato ricoverato in

gli operatori che sono in prima linea e quanti,

più Unità Operative). Si consideri, infine, il

pur non avendo mai operato di persona nelle

controllo di qualità, recentemente snellito,

corsie di un ospedale, sono preposti alle at-

ma tuttora disatteso dalla maggior parte de-

tività decisionali.

Ogni minuto passato davanti al computer, per assolvere alle numerose incombenze burocratiche, è sottratto alla cura dei pazienti (e purtroppo si tratta di molte ore di lavoro non assistenziale, moltiplicate per molti operatori)

Settembre 2017 | Notiziario | 27


FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE

BUROCRATIZZAZIONE VERSUS UMANIZZAZIONE Le esigenze dell’apparato amministrativo stridono con quelle scientifiche e con i bisogni dei pazienti di MICHELE GUIDA

Michele Guida Dirigente Medico Istituto dei Tumori IRCCS Bari micguida@libero.it

28 | Notiziario | Settembre 2017

L

avoro all’Istituto dei Tumori di Bari, un

assenza di personale amministrativo. Il tempo

IRCCS che per vocazione cura i malati di

residuo dedicato alle esigenze cliniche (anam-

tumore con l’occhio puntato alla ricerca,

nesi, esame obiettivo, dialogo con il paziente

in particolare a quella traslazionale. Qui più

e familiari che lo accompagnano, pianifica-

che altrove il medico deve ascoltare i propri

zione della strategia terapeutica e diagnosti-

pazienti, li deve capire ed istruire, deve lenire

ca) è calcolato in circa 5-7 minuti per ciascun

le loro ferite; deve donare il proprio tempo,

paziente! E questo solo se il medico non si

tanto tempo.

ferma un attimo, neanche per i propri bisogni

E la ricerca deve vedere clinici e ricercato-

corporali.

ri di base incontrarsi per formulare ipotesi,

Forse un po’ meglio per l’attività di reparto,

disegnare trials clinici, studiare casistiche,

ma basta l’assenza di un solo medico a man-

sperimentare nuovi farmaci e nuovi approcci

dare tutto in tilt. Da noi più che altrove, nono-

terapeutici… Negli Ambulatori di Oncologia

stante gli sforzi notevoli che l’attuale Direttore

Medica del nostro Istituto attualmente si vi-

Generale Delvino sta mettendo in campo, la

sitano ogni mattina nell’arco temporale di 6

parola “umanizzazione” stride più che mai

ore 20-25 pazienti per ambulatorio tra terapie,

con la parola “burocratizzazione”, così come

prime visite e controlli. Da un rapido calcolo

è sempre più stridente la dicotomia tra gli sco-

si desume che devono essere dedicati circa

pi e i contenuti scientifici e metodologici pro-

15 minuti a paziente. Tra colleghi abbiamo

pri della medicina e dell’arte medica, e quelli

empiricamente calcolato che circa il 70% di

dell’apparato burocratico sanitario costretto

questo tempo viene utilizzato per aspetti me-

a districarsi tra risorse sempre più risicate e

ramente burocratici (prescrizioni, prenotazio-

necessità di misurare e dimostrare la sua ef-

ni, registrazione e monitoraggio AIFA, invio

ficienza.

telematico dei programmi terapeutici, ecc.).

Non ci può essere umanizzazione se non c’è

Tutto ciò utilizzando piattaforme telematiche

tempo da dedicare ai pazienti. Non ci può es-

del tutto indipendenti tra loro, software spes-

sere umanizzazione se quel tempo non viene

so obsoleti o non aggiornati ed in completa

utilizzato per accoglierli, per capire e condi-


videre i loro bisogni. L’umanizzazione passa

anzitutto che la “centralità del malato” richie-

attraverso non solo la quantità ma anche la

da un vero rovesciamento della scala delle pri-

qualità del tempo che dedichiamo loro. E per

orità perché non basta razionalizzare l’organiz-

dare qualità al tempo c’è bisogno di momenti

zazione sanitaria, ma bisogna salvaguardare la

di recupero, c’è bisogno di aggiornamento, di

medicina quale pratica umana fatta di cono-

avere la serenità e la calma per affrontare le

scenza etica e pensiero esistenziale al servi-

situazioni spesso drammatiche dei nostri pa-

zio del cittadino malato. Di conseguenza, gli

zienti e dei loro familiari.

obiettivi di efficienza del sistema burocratico

La burocratizzazione, invece, ha rimodel-

sanitario dovrebbero coincidere col migliora-

lato profondamente le forme e i contenuti

mento della qualità dell’assistenza.

dell’attività professionale medica misurando

Bisogna, insomma, avviare un radicale pro-

la produttività con tecniche, procedure, stan-

cesso di de-burocratizzazione del sistema sa-

dard e indicatori che hanno come principali

nitario. A tal fine sarebbe molto utile inserire

finalità il risparmio economico e un’efficienza

tra gli indicatori da monitorare anche quelli

spesso solo di facciata. Uno degli aspetti più

relativi al grado di soddisfazione del paziente

contraddittori è che il progressivo incremento

riguardo la sua gestione all’interno della strut-

del lavoro burocratico di questi anni è rica-

tura ospedaliera e l’efficacia dell’intervento

duto pressoché esclusivamente sui medici. E

medico. Bisogna, insomma, che i percorsi di

non ci si può limitare alla solita affermazione

umanizzazione degli ospedali siano condivisi

che sono atti medici confondendo la sostanza

coi medici e coi pazienti.

(l’atto decisionale e la conseguente assunzio-

Un altro aspetto di assoluta importanza è

ne di responsabilità) da tutti quei passaggi in-

l’adeguamento dei carichi di lavoro alle reali

termedi di carattere meramente burocratico-

risorse disponibili. Indispensabile, infine, uni-

amministrativo che richiedono dispendio di

formare il linguaggio informatico in un’unica

tempo e che hanno poco a che fare con l’at-

piattaforma telematica ed affiancare ai medici

tività medica. Non è facile proporre soluzioni

personale amministrativo, come succede in

ad una problematica così complicata. Credo

molti Paesi europei più progrediti.

Sarebbe molto utile inserire tra gli indicatori da monitorare anche quelli relativi al grado di soddisfazione del paziente riguardo la sua gestione all’interno della struttura ospedaliera e l’efficacia dell’intervento medico.

Settembre 2017 | Notiziario | 29


FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE

Medici di famiglia, non “ragionieri del farmaco” I MMG negli ultimi anni hanno visto moltiplicarsi le incombenze burocratiche. E hanno fatto passi avanti nel processo di informatizzazione. Ma non sono disponibili a rinunciare a libertà e autonomia.

di NICOLA CALABRESE

Nicola Calabrese medico di famiglia e vice segretario della FIMMG di Bari nicorese@gmail.com

30 | Notiziario | Settembre 2017

L

a Corte Costituzionale ha recentemente

attuale in questo periodo, sia per gli ancora

sentenziato rispetto al ricorso sul cosid-

evidenti effetti dell’emanazione del decreto

detto decreto appropriatezza (decreto

Lorenzin sia per la cosiddetta questione “far-

Lorenzin), promosso dalla regione Veneto,

maceutica” nella nostra regione.

che aveva sollevato in alcuni articoli que-

L’emanazione delle numerose direttive regio-

stioni di legittimità costituzionale. La Corte

nali in tema di uso appropriato della risorsa

Costituzionale ha ancora una volta affermato

farmaco sta fortemente condizionando la

che le norme «non possono assolutamente

serenità dei medici di famiglia della nostra

conculcare il libero esercizio della professio-

regione e la capacità di operare secondo au-

ne medica». È assolutamente incompatibile

tonomia e responsabilità. Quello che appare

un sindacato politico o meramente finanzia-

evidente dall’indirizzo delle norme nazionali

rio sulle prescrizioni, poiché la discrezionali-

e regionali è la volontà di sottomettere i me-

tà legislativa trova il suo limite nelle «acqui-

dici di famiglia, considerati gli unici soggetti

sizioni scientifiche e sperimentali, che sono

responsabili degli sprechi in sanità, a una ap-

in continua evoluzione e sulle quali si fonda

propriatezza finanziaria basata sulla verifica

l’arte medica: sicché, in materia di pratica

“inquisitoria” dell’applicazione “post prescri-

terapeutica, la regola di fondo deve essere

zione” di linee guida emanate con delibera

la autonomia e la responsabilità del medico,

regionale. Di conseguenza accade che i pro-

che, con il consenso del paziente, opera le

fessionisti perdano la fiducia verso la politica

necessarie scelte professionali». Il tema della

di governo. La volontà di limitare la libertà

burocrazia e del peso che essa ha sul “libe-

e l’indipendenza dei medici di famiglia sta

ro” esercizio della professione da parte dei

determinando un profondo solco tra i pro-

medici di famiglia è stato ed è fortemente

fessionisti e il sistema. Da una parte incom-


presione e insicurezza, dall’altra una grande

del sistema lo peggiora) e non facilita l’at-

voglia di riscatto. I medici di famiglia sono

tività clinica del medico, anche se impatta

disponibili ad avviare il percorso di miglio-

su un pezzo importante della professione:

ramento affinché le risorse disponibili siano

la prescrizione. Ciò è dovuto al fatto che le

utilizzate al meglio difendendo con forza la

aziende produttrici dei software per la me-

propria libertà e autonomia professionale. Al

dicina generale hanno adeguato i sistemi

contrario non sono disponibili a trasformar-

interfacciandosi esclusivamente con la strut-

si in “ragionieri del farmaco”. Al di là delle

tura tecnica regionale senza tenere in debito

norme in tema di prescrizione, il processo di

conto gli aspetti professionali dello sviluppo

burocratizzazione della professione ha subito

dei sistemi e inserendo in alcuni casi automa-

negli ultimi anni un incremento esponenziale.

tismi informatici che limitano nel processo

Dal 2008 in poi abbiamo avviato, non senza

prescrittivo le prerogative professionali del

sacrificio, l’informatizzazione di alcune nostre

medico di medicina generale. Resta il fatto

attività fondamentali: certificazione, prescri-

comunque che la Medicina Generale è stata

zione dematerializzata prima dei farmaci e

la prima e l’unica componente del sistema

ora anche delle prestazioni specialistiche.

sanitario pubblico ad aver avviato e conclu-

La messa a regime della dematerializzata è

so i processi di informatizzazione previsti per

un risultato sicuramente importante per il

legge. Nella nostra regione il mondo ospe-

governo e il monitoraggio del sistema, ma

daliero e specialistico territoriale è ancora

allo stesso tempo rappresenta per la medi-

lontano dall’avere a disposizione strumenti

cina generale un aggravio del processo di

informatici adeguati per poter far fronte in

burocratizzazione. Non migliora il rapporto

modo strutturale alle procedure di prescri-

con il paziente (anzi in molti casi la rigidità

zione previste dalle norme vigenti. È

La messa a regime della dematerializzata è un risultato sicuramente importante per il governo e il monitoraggio del sistema, maallo stesso tempo rappresenta per la medicina generale un aggravio del processo di burocratizzazione.

Settembre 2017 | Notiziario | 31


Un sistema che non usa strumenti uniformi e che ritarda nel rendere omogenea l’innovazione scarica sui professionisti TUTTE le CONSEGUENZE delle proprie carenze.

32 | Notiziario | Settembre 2017

quotidiana, nonostante le direttive regionali

un monitoraggio dei processi assistenziali e

in merito, la mancata compilazione dei piani

della qualità delle cure. L’impostazione data

terapeutici da parte degli specialisti ospeda-

alle procedure di attivazione e autorizzazio-

lieri e territoriali sul sistema informativo re-

ne, non condivisa e non uniforme nella ASL,

gionale per la mancata fornitura o il non fun-

sono complesse, frammentate e hanno con-

zionamento di strumenti informatici. Per le

seguenza sui tempi del percorso di cura oltre

stesse ragioni risulta praticamente non avvia-

al senso di frustrazione dei professionisti.

ta la prescrizione farmaceutica sulla piattafor-

E ancora conservazione di piani terapeutici e

ma Edotto da parte degli specialisti ospeda-

monitoraggio delle scadenze per garantire la

lieri e territoriali, nonostante la perentorietà

continuità terapeutica, certificati da allegare

delle direttive regionali sul tema. Un sistema

alle prescrizioni di presidi fatte dai colleghi

che non usa strumenti uniformi e che ritarda

specialisti, centri erogativi con regole di ac-

nel rendere omogenea l’innovazione scarica

cesso decise autonomamente e quindi pre-

sui professionisti tutti le consenguenze delle

scrizioni da ripetere più volte per lo stesso

proprie carenze, sottraendo il tempo degli

paziente, note varie di erogabilità, codici di

stessi dal curare. È aumentato il livello di bu-

priorità, ecc. Tutta questa burocrazia ha for-

rocrazia nelle attività domiciliari dove molti

temente modificato l’attività dei medici di

processi attuati da chi ha compito di con-

famiglia togliendo tempo alle attività cliniche

trollo e monitoraggio appaiono un controllo

dei medici. Per far fronte in parte a questa

sulla spesa del processo di cura piuttosto che

situazione la medicina generale della no-


LA RICETTA MEDICA DEMATERIALIZZATA La ricetta medica elettronica viene rilasciata dal medico del Ssn o convenzionato, oppure dal medico di famiglia, dal pediatra, dall’ospedale ma anche da dottori privati convenzionati, medici specialistici ambulatoriali e dalla guardia medica e consente al cittadino di: • acquistare farmaci a parziale o totale carico del Ssn; • richiedere prestazioni specialistiche o diagnostiche da eseguire presso le strutture pubbliche o private se convenzionate con il Ssn. Il paziente che necessita di una ricetta medica per l’acquisto di un farmaco o di una visita medica specialistica deve recarsi dal proprio medico di famiglia, pediatra, ospedale, privato in convenzione, guardia medica, ecc… per farsi rilasciare la prescrizione. Il medico, valutata la richiesta, si collega tramite computer al sistema del Ssn e, effettuata l’identificazione al portale, provvede alla compilazione della ricetta medica online, utilizzando uno degli Nre (Numero Ricetta Elettronica) a lui assegnati. Tale codice sostituisce il codice a barre che si trova su ogni ricetta medica rosa cartacea e ad esso il medico associa il codice fiscale dell’assistito. Dopodiché il sistema verifica la domanda di prescrizione, convalida il codice fiscale e i codici di esenzione eventualmente associati a quel codice fiscale. Al medico non rimane altro che stampare e consegnare all’assistito un promemoria su cui sono riportati i dati del paziente, del medico prescrittore ed una serie di numeri che identificano la ricetta. La numerazione progressiva ed identificativa di una ricetta bianca viene prodotta in automatico dal gestionale e non è necessario che il medico imposti nessuna numerazione. Questo documento funziona per il paziente come una ricevuta sia della richiesta presentata che della prescrizione, consentendogli di ottenere la prestazione medica o il farmaco, anche in presenza di un eventuale malfunzionamento dei server o di internet.

stra regione ha profondamente modificato il

da solo non è in grado di sopportare. In que-

proprio assetto organizzativo. In Puglia sono

sto contesto sono evidenti alcuni elementi:

quasi il 70% i medici che si avvalgono di un

la necessità per la medicina generale di far

collaboratore di studio per la propria attività.

fronte ad un carico assistenziale sempre più

La presenza del collaboratore è certamente

importante; la voglia di non voler rinuncia-

un supporto per far fronte al notevole carico

re al processo di qualificazione del proprio

burocratico giornaliero che la medicina ge-

ruolo nell’ambito del SSN; la volontà di non

nerale deve supportare e consente di limitare

rinunciare a un rapporto fiduciario con il cit-

gli effetti dello stesso sull’attività clinica, ma

tadino, che è uno degli elementi qualificanti

non è certamente sufficiente. Parallelamen-

della propria figura professionale; la neces-

te al carico burocratico è netta la percezione

sità che i medici di famiglia rispondano con

dell’aumento dei carichi assistenziali. I diversi

autorevolezza, dignità e orgoglio alla impro-

piani di riordino ospedaliero, le liste di atte-

pria richiesta di rinunciare al diritto dovere di

sa, l’epidemiologia della cronicità sono tutti

essere medici.

motivi che stanno aumentando il peso assi-

Si ricordi, infatti, che «l’esercizio professiona-

stenziale sul sistema della medicina genera-

le del medico è fondato sui principi di libertà,

le. I segnali sono che i processi di riorganiz-

indipendenza, autonomia e responsabilità. Il

zazione della rete assistenziale regionale da

medico ispira la propria attività professiona-

una parte e i provvedimenti a cui abbiamo

le ai principi e alle regole della deontologia

fatto riferimento in precedenza stanno deter-

professionale senza sottostare a interessi,

minando un progressivo aumento dei carichi

imposizioni o condizionamenti di qualsiasi

di lavoro del sistema medicina generale che

natura». Settembre 2017 | Notiziario | 33


ORDINI

dDL Lorenzin: ANCORA UNA occasione perduta Il passaggio alla Camera ha aggiunto nuove professioni sanitarie, con il rischio di creare ulteriore confusione. E detta regole puntigliose al contesto ordinistico, che hanno fatto insorgere la Federazione

di ANTONIO PANTI

Antonio Panti Presidente OMCeO di Firenze presidenza@ordine-medici-firenze.it

34 | Notiziario | Settembre 2017

L

a Legge 455 del 1910, meglio nota

scomparsa, escluso che nell’esercizio dell’o-

come Legge Giolitti, aveva istituito gli

dontoiatria; i medici, infine, sono prevalente-

Ordini dei Medici per poi essere abro-

mente o convenzionati col SSN o dipendenti

gata dal fascismo e sostituita dai sindacati

pubblici.

fascisti nell’ambito del Ministero dei Fasci e

Soltanto grazie all’intelligenza critica e po-

delle Corporazioni. Con il Decreto Luogo-

litica dei dirigenti, le organizzazioni profes-

tenenziale del 1946 gli Ordini erano stati ri-

sionali riescono ancora a dare un minimo di

costituiti, senza però apportare significative

tutela alla professione e, nello stesso tempo,

modifiche alla precedente Legge Giolitti,

a garantire la qualità di chi la pratica a van-

così come ben poco innovò il regolamento

taggio della tutela della salute.

attuativo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale

è innegabile, come si scrive in una bozza di

nel 1950. La premessa è utile a comprende-

documento ora in discussione nell’ambito

re come il compito di garantire ai cittadini la

della Federazione degli Ordini, «che la pro-

qualità della professione di circa 400 mila tra

fessione attraversa una fase di trasformazio-

medici e odontoiatri, sia ancora oggi affidato

ne e di progressiva evoluzione: da una parte

a un vetusto organismo, concepito quando in

il progresso tecnologico e scientifico, di cui i

Italia esercitavano poco più di 20 mila medici

medici sono gli attori principali, consente di

(quasi tutti liberi professionisti o medici con-

rispondere alla domanda di salute in maniera

dotti). Nel frattempo sono state istituite le

sempre più compiuta, dall’altra cambiano e

Regioni con compiti istituzionali di gestione

si evolvono le ragioni di carattere antropolo-

della Sanità e gli Ordini sono ancora soltanto

gico e filosofico che sono alla base del diritto

provinciali; è stato istituito il servizio sanita-

alla salute, modificando il sentire comune e

rio nazionale; le libere professioni sono state

ponendo ai medici e agli operatori sanitari

assimilate ad imprese in base al diritto comu-

tematiche nuove che, influenzando l’eserci-

nitario, mentre la professione libera è quasi

zio della professione, necessitano di trovare


Il dDL Lorenzin Rispetto al testo del DDL Lorenzin approvato in Senato, quello passato in Commissione Affari sociali alla Camera ha introdotto una serie di emendamenti. In particolare: • Chi ha svolto il ruolo di presidente, vice presidente, tesoriere e segretario di Ordini e Federazioni delle professioni sanitarie, in sede di prima applicazione delle nuove regole introdotte dal ddl Lorenzin, non potrà essere candidato allo stesso incarico se lo ha già svolto per più di due mandati consecutivi. • per gli Ordini vale “il divieto di svolgere ruoli di rappresentazna sindacale”; inoltre, sia nella rappresentazna a livello di Ordine che di Comitato centrale deve essere garantito “l’equilibrio di genere” e il “rinnovo generazionale” nella rappresentanza. • previsti l’istituzione di seggi nelle strutture ospedaliere e il voto in via telematica. Inoltre, si prevede che il seggio elettorale dovrà essere composto da tre componenti sorteggiati tra gli iscritti all’albo, diversi dal presidente uscente, i quali al loro interno eleggeranno il presidente di seggio. • i Codici Deontologici, per essere emanati dalla Federazioni, dovranno avere avuto prima il voto favorevole di almeno due terzi dei consiglieri presidenti di Ordine.

una armonizzazione con i millenari principi

hanno costretto la Federazione ad assumere

che ispirano l’arte medica». Ecco quindi che

una posizione estremamente contraria.

gli Ordini avevano salutato con favore il di-

In un documento del 24 giugno, la Federa-

segno di legge di iniziativa del Ministro del-

zione ha infatti invitato il Governo ed il Parla-

la Salute, Beatrice Lorenzin (nella sua forma

mento «a riprendere il confronto con la pro-

già approvata dal Senato), il quale dava una

fessione medica in tutte le sedi istituzionali

definizione giuridica degli Ordini (enti non

ripartendo dal testo approvato dal Senato»

economici dello Stato, autonomi sul piano

e «a non cedere alla tentazione di sacrificare

finanziario).

sull’altare di interessi di parte i livelli di tutela

Purtroppo il passaggio alla Camera dei De-

della salute dei cittadini oggi assicurati dalla

putati si è rilevato devastante.

professione medica, che da sempre inter-

Vanno considerate, inoltre, due questioni

preta, a volte anche con sacrificio, il ruolo di

fondamentali. Innanzitutto sono state ag-

garante di un fondamentale diritto costitu-

giunte altre categorie professionali, tra cui

zionalmente protetto».

ad esempio i musicoterapisti, con il conse-

La riforma degli Ordini è indilazionabile, ma

guente allargamento delle professioni, in un

deve portare alla chiara definizione di un

campo già complicato e confuso nel nostro

ente sussidiario dello Stato che collabora

Paese. Tali professionalità possono essere

alla tutela della salute dei cittadini, attraver-

regolamentate dal Ministero, ma non trasfor-

so la verifica del mantenimento della qualità

mate in autonome professioni fatalmente de-

professionale degli iscritti e mediante la ga-

stinate all’organizzazione ordinistica. Inoltre,

ranzia che questi esercitino la professione in

gli onorevoli deputati si sono dedicati ad una

base ai valori eterni di operare nell’interesse

puntigliosa regolamentazione del contesto

del paziente, nel rispetto della sua autode-

ordinistico, inserendo norme che nulla han-

terminazione e della valutazione dell’equità

no a che vedere con un testo di legge e che

dell’assistenza. Settembre 2017 | Notiziario | 35


e m e r g e n za

La rete dell’emergenza sanitaria nella Provincia di Bari Breve storia del Pronto Soccorso, dalla Legge Mariotti a oggi, passando per l’istituzione della prima Centrale Operativa del 118 e per la riorganizzazione del sistema ospedaliero pugliese.

di ANTONIO MARTIRADONNA

Antonio Martiradonna Tesoriere OMCeO Bari anmartir@tin.it

36 | Notiziario | Settembre 2017

L

a storia del Pronto Soccorso autonomo

il salasso (non si conosceva ancora il Lasix) e

in Puglia nasce negli anni ‘70, quan-

per le suture si usavano fili di seta e catgut

do, per effetto della Legge n. 132 del

sterilizzati in comuni bollitori per siringhe,

12/2/1968 (Mariotti), si cerca di superare la

insieme ad aghi chirurgici anch’essi bolliti

rotazione anarchica dei medici di Reparto in

a parte, su cui si dovevano “montare” i fili

locali che fungevano soltanto da Accettazio-

di sutura al momento; anche i guanti sterili

ne ospedaliera, sostituendoli con un organico

non erano previsti nella normale dotazione

medico ed infermieristico dedicato, che svol-

di questi PS. Però ogni “campanile” aveva il

gesse anche funzioni sempre più specializza-

suo ospedale; dei quarantuno Comuni della

te e raffinate di trattamento delle emergenze

Provincia di Bari, oltre la metà aveva reparti

mediche e chirurgiche in locali appositamen-

“sparsi”, senza una configurazione omoge-

te attrezzati, anche se l’elettrocardiografo era

nea, fortemente voluti dai “potentati” locali

una chimera, per le crisi ipertensive si usava

(politici, ecclesiastici, accademici, ecc). Tra


Q

uesto articolo è dedicato alla memoria di tre colleghi, che hanno combattuto in prima linea con noi per l’istituzione, il consolidamento e l’evoluzione dei Servizi Autonomi di Pronto Soccorso nella Regione Puglia, un cammino ancora da completare ma ormai ben indirizzato nell’alveo delle esperienze migliori, nazionali ed europee. Prof. Camillo De Luca, che istituì il Pronto Soccorso presso il Centro Traumatologico Ortopedico di Bari negli anni ‘70, strutturandolo autonomamente come una realtà operativa, che ha retto per oltre un ventennio all’impatto della patologia traumatologica in tempi in cui nemmeno il Policlinico, molto più dispersivo e frammentato, rispondeva con efficacia alle esigenze chirurgiche, ortopediche e riabilitative di tali pazienti. Dr. Vito Angelillo, formatosi alla scuola del Prof. De Luca presso il CTO e poi passato a dirigere dapprima il Pronto Soccorso del Policlinico di Bari e poi il Pronto Soccorso di Andria; di lui ricordiamo la lealtà, l’abnegazione e l’amabile ironia, con cui alleggeriva la pressione enorme del carico di lavoro per i suoi collaboratori. Una perdita prematura. Dr. Francesco (Ciccio) Stea, un pilastro della SIMEU a livello regionale e nazionale, Direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari, impegnato in tante battaglie per il miglioramento della legislazione regionale in merito all’organizzazione delle Unità Operative, con standard condivisi che hanno permesso l’avvio dell’Osservazione Breve Intensiva e della Medicina d’Urgenza, purtroppo soltanto in ancora pochissime strutture ospedaliere.

questi: Acquaviva delle Fonti, Alberobello,

Bologna del 2 agosto 1980, in cui ci si rese

Altamura, Bitonto, Casamassima, Castellana,

conto della necessità di un nucleo specializ-

Conversano, Corato, Gioia del Colle, Gravi-

zato di soccorritori che potesse operare sul

na, Grumo, Locorotondo, Modugno, Mola

luogo dell’evento. Il primo nucleo “ufficia-

di Bari, Molfetta, Monopoli, Noci, Putigna-

le” di equipaggio di soccorso fu costituito a

no, Rutigliano, Ruvo di Puglia, Santeramo in

Bologna il 1 giugno 1990, in occasione dei

Colle, Terlizzi, Toritto e Triggiano, mentre la

Campionati Mondiali di calcio in Italia, subito

Città di Bari aveva il Policlinico ed il Di Ve-

affiancato da iniziative simili ad Udine e pian

nere, affiancati dal CTO e dal Cotugno, oltre

piano queste esperienze si diffusero soprat-

alle fiorenti strutture private (Villa Bianca, San

tutto nel Nord Italia.

Giovanni, Adriatica, Villa del Sole, ecc).

Arriviamo così al Decreto del Presidente del-

L’impulso decisivo all’evoluzione del soccor-

la Repubblica del 27/3/1992 (Ministro De

so venne dato dall’attentato alla stazione di

Lorenzo e Presidente Cossiga): il coSettembre 2017 | Notiziario | 37


Complessivamente le chiamate al 118 nel 2016 dalla Provincia di Bari sono state circa 85.000, che sono da correlare con i circa 370.000 accessi ai Pronto Soccorso Ospedalieri ed i 35.000 accessi ai Punti di Primo Intervento.

38 | Notiziario | Settembre 2017

siddetto “Atto di indirizzo e coordinamento

zialmente affidati a cardiologi ed anestesisti.

alle Regioni per la determinazione dei livel-

In Puglia, tuttavia, la prima Centrale Operati-

li di assistenza sanitaria in emergenza”, che

va 118, quella di Bari, viene avviata soltanto

istituisce il Sistema per le Emergenze Sanita-

il 30 aprile 2002, tra le ultime in Italia, sotto

rie (Centrali Operative 118 e Dipartimenti di

la pressione dell’opinione pubblica e della

Emergenza Accettazione H di PS, DEA di I°

magistratura, che richiedevano a gran voce la

e II° livello), con cui si comincia a dar valore

razionalizzazione di un soccorso organizzato.

ai trattamenti di emergenza sul “territorio”,

Nel frattempo gli ospedali vengono orga-

con le prime linee guida che danno sempre

nizzati in “rete”, secondo un’organizzazione

più valore ai trattamenti “precoci” e soprat-

gerarchica dipartimentale, determinata dalla

tutto con le tecniche di rianimazione cardio-

complessità delle unità operative presenti,

polmonare, da effettuare quindi sul luogo

da quelle “super specialistiche” (II livello) a

dell’evento (stay and play) invece che limi-

quelle “di base” (I livello), per cui si comin-

tarsi al trasporto (scoop and run). Vengono

cia a parlare di Hub (Ospedali di riferimento)

anche raffinate le procedure del trattamento

e Spoke (Ospedali periferici). Gradualmen-

dei traumi (PTC Prehospital Trauma Care) e si

te vengono chiuse o riconvertite le vecchie

diffondono i corsi di formazione specifici, ini-

strutture sanitarie, sino all’attuale presenza


TABELLA 1 OSPEDALI

ACCESSI 2013

/die

ACCESSI 2016 /die

1

POLICLINICO

78.965

216

71.555

196

2

SAN PAOLO

48.529

133

47.365

130

3

DI VENERE

38.621

106

41.547

114

4

ACQUAVIVA

33.018

90

36.800

101

5

ALTAMURA

34.866

96

32.067

88

6

MOLFETTA

24.347

67

28.828

79

7

PUTIGNANO

23.622

65

25.765

71

8

MONOPOLI

25.320

69

25.654

70

9

CORATO

20.523

56

22.189

61

10

TRIGGIANO

14.701

40

17.988

49

11

TERLIZZI

11.443

31

16.450

45

353.955

88

366.208

91

TABELLA 2 24/H

nella Provincia di Bari di soli 11 ospedali, che a breve dovrebbero ridursi a 9, con la riconversione di Triggiano e Terlizzi, e successivamente a 7 con la progettazione di un ospe-

12/H

ACCESSI 2013 /die ACCESSI 2015

/die

1

BITONTO

X

4.309

12

5.825

16

2

CONVERSANO

X

2.992

8

3.575

10

3

GIOIA DEL COLLE

2.040

6

2.373

7

4

CASAMASSIMA

X

3.024

8

2.226

6

5

SANTERAMO

X

1.772

5

2.196

6

6

GIOVINAZZO

X

1.843

5

2.171

6

7

RUTIGLIANO

X

2.104

6

2.101

6

8

POLIGNANO

1.471

4

2.089

6

9

IRCCS CASTELLANA

1.563

4

1.923

5

X

X X

10

NOCI

X

1.243

3

1.644

5

11

GRUMO APPULA

X

1.466

4

1.544

4

12

RUVO DI PUGLIA

X

1.503

4

1.508

4

13

LOCOROTONDO

X

1.597

4

1.507

4

14

MOLA DI BARI

X

1.599

4

1.472

4

15

ALBEROBELLO

X

1.567

4

1.427

4

30.093

5

33.581

6

dale a Nord (sostituendo Molfetta e Corato) ed un altro a Sud (sostituendo Monopoli e Putignano). Nella tabella 1 vengono elencati gli 11 ospe-

dia complessiva di circa 90 accessi al giorno.

dali attualmente attivi nella Provincia di Bari,

Da maggio 2016 è stato avviato un Pronto

ordinati secondo il numero di accessi annui

Soccorso anche presso la Struttura Privata

nel 2016, raffrontati con gli accessi del 2013.

Mater Dei di Bari, che con i suoi circa 400

Gli accessi totali sono stati circa 350mila,

posti letto e le specialità presenti è stata in-

ovvero circa il 27% della popolazione (nella

quadrata nella Rete come Dipartimento di

Provincia di Bari ci sono circa 1.250.000 cit-

Emergenza di I livello, al pari del San Paolo e

tadini), con oscillazioni notevoli tra i circa 200

del Di Venere. In un anno di attività sono stati

accessi giornalieri al Policlinico e i 50 accessi

effettuati circa 20mila accessi e dal 1 giugno

di Triggiano e Terlizzi; nel triennio preso in

2017 il Pronto Soccorso della Mater Dei è di-

esame i dati possono ritenersi sostanzialmen-

retto dal dottor Angelo Preziosa, che coordi-

te costanti tra il 2013 ed il 2016, con una me-

na un organico di 12 dirigenti medici, Settembre 2017 | Notiziario | 39


VALORIZZARE IL RAPPORTO DI prossimità e di fiducia DEL MMG Rappresenterebbe una scelta chiara per ‘riavvicinare’ il Servizio Sanitario Nazionale ai cittadini

40 | Notiziario | Settembre 2017

di estrazione prevalentemente internistica,

ché la considerevole dotazione di posti letto

oltre che chirurgica, che hanno sostituito

della struttura, superiore sia al San Paolo che

i precedenti dirigenti medici “spostati” in

al Di Venere, dovrebbe costituire un’impor-

Pronto Soccorso dai vari reparti. L’Unità Ope-

tante valvola di sfogo per la cronica carenza

rativa si presenta ben organizzata, dotata

di posti letto di degenza nella Provincia di

anche di cinque posti “monitorati” di Osser-

Bari, che viene mantenuta ancora al di sot-

vazione Breve Intensiva; gli accessi, secondo

to dello standard nazionale del 3 per mille

le dichiarazioni del dottor Preziosa, sono in

di posti letto per acuti del DM 70/2015. Ri-

costante crescita; non è stato ancora attivato

mane ancora attiva la Rete dei Punti di Primo

il sistema informatico Edotto, presente in tut-

Intervento, allocati prevalentemente nelle

te le altre strutture della Provincia di Bari, con

strutture ospedaliere dismesse o riconvertite,

l’altra eccezione del Miulli di Acquaviva, e nel

elencati nella Tabella 2 ed ordinati secondo il

mese di Maggio 2017 ci sono stati 1.929 ac-

numero di accessi del 2015, con oscillazioni

cessi, di cui 668 accompagnati dal 118.

tra i 16 accessi/die di Bitonto ed i 4 accessi/

Ad esempio martedì 18 luglio 2017 ci sono

die di Mola di Bari o Alberobello, con una

stati 52 accessi, di cui 1 codice rosso, 15 co-

media di 6 accessi al giorno (rispetto ai 90/

dici gialli e 36 codici verdi ed il volume di at-

die dei Pronto Soccorsi). L’orario di apertu-

tività del PS della Mater Dei, attualmente, si

ra di tali servizi è organizzato secondo le 12

colloca a livello degli Ospedali di Monopoli,

ore diurne o le 24 ore/die, ma la program-

Putignano o Corato: circa 70 accessi al gior-

mazione regionale tende a sopprimerli, forse

no. E’ un’esperienza da seguire con attenzio-

con la sola eccezione di Bitonto, che supera

ne, come esempio di integrazione “virtuosa”

i 5mila accessi annui, e a sostituirli con la po-

del privato con il pubblico, soprattutto per-

stazione medicalizzata del 118, peraltro già


TABELLA 3 Popolazione 1/1/2016

COMUNI

ANNO 2013

DIE

% popol.

ANNO 2016

DIE

% popol.

1

326.344

BARI

27.470

75

8,42

31.207

85

9,56

2

59.874

MOLFETTA

3.388

9

5,66

4.075

11

6,81

3

55.540

BITONTO

2.953

8

5,32

3.801

10

6,84

4

49.133

MONOPOLI

2.397

7

4,88

2.896

8

5,89

5

70.396

ALTAMURA

2.303

6

3,27

3.085

8

4,38

6

38.515

MODUGNO

2.168

6

5,63

2.685

7

6,97

7

48.312

CORATO

1.900

5

3,93

2.301

6

4,76

8

27.753

GIOIA DEL COLLE

1.599

4

5,76

2.122

6

7,65

9

43.872

GRAVINA

1.499

4

3,42

2.090

6

4,76

10

25.695

MOLA

1.495

4

5,82

1.691

5

6,58

11

26.150

CONVERSANO

1.419

4

5,43

1.565

4

5,98

12

25.534

RUVO

1.352

4

5,29

1.450

4

5,68

13

27.269

TRIGGIANO

1.315

4

4,82

1.500

4

5,5

14

26.734

SANTERAMO

1.283

4

4,8

1.459

4

5,46

15

26.859

PUTIGNANO

1.264

3

4,71

1.296

4

4,83

16

19.890

CASAMASSIMA

1.162

3

5,84

1.188

3

5,97

17

20.480

GIOVINAZZO

1.134

3

5,54

1.163

3

5,68

18

26.983

TERLIZZI

1.122

3

4,16

1.213

3

4,5

19

19.635

CASTELLANA

1.029

3

5,24

1.001

3

5,1

20

21.651

PALO

1.021

3

4,72

1.208

3

5,58

21

18.023

POLIGNANO

978

3

5,43

1.246

3

6,91

22

20.799

ACQUAVIVA

953

3

4,58

1.206

3

5,8

23

14.162

LOCOROTONDO

863

2

6,09

823

2

5,81

24

26.115

NOICATTARO

849

2

3,25

1.201

3

4,6

25

17.184

ADELFIA

848

2

4,93

1.029

3

5,99

26

12.961

GRUMO

839

2

6,47

992

3

7,65

27

19.283

NOCI

826

2

4,28

1.022

3

5,3

28

10.745

ALBEROBELLO

775

2

7,21

917

3

8,53

29

18.662

RUTIGLIANO

759

2

4,07

913

3

4,89

to di grande impatto “sociale”, occasione di

30

15.735

CAPURSO

736

2

4,68

922

3

5,86

prevedibili moti di piazza, ma la loro sosti-

31

17.993

VALENZANO

733

2

4,07

977

3

5,43

tuzione con Presidi Ambulatoriali polispecia-

32

13.046

TURI

686

2

5,26

931

3

7,14

listici territoriali efficienti (Casa della Salute,

33

14.732

CASSANO

643

2

4,36

708

2

4,81

34

11.971

BITETTO

460

1

3,84

500

1

4,18

35

8.530

TORITTO

410

1

4,81

494

1

5,79

36

11.278

BITRITTO

387

1

3,43

481

1

4,26

37

9.957

SANNICANDRO

383

1

3,85

435

1

4,37

38

6.566

SAMMICHELE

321

1

4,89

328

1

5

39

5.775

CELLAMARE

186

1

3,22

301

1

5,21

disagio dovuto alla perdita del Pronto Soc-

40

2.234

BINETTO

82

0

3,67

126

0

5,64

corso “sotto casa” ormai destrutturato. L’isti-

41

1.450

POGGIORSINI

76

0

5,24

113

0

7,79

72.066

5

5,7

84.661

6

6,7

presente in affiancamento al Punto di Primo Intervento. Chiaramente è un provvedimen-

ecc), quale ad esempio la positiva esperienza “pilota” di Conversano e di Bitonto, come pure l’organizzarsi della Medicina di Famiglia in studi associati plurispecialistici, con orari di attività “allargati”, potrebbe attenuare il

1.263.820

tuzione del Servizio di Emergenza Territoriale 118 nella Provincia di Bari nel 2002 fu saluta-

1

100.440

ANDRIA

4.420

12

4,40

5.113

14

5,09

2

94.814

BARLETTA

5.200

14

5,48

6.296

17

6,64

3

56.217

TRANI

2.918

8

5,19

3.458

9

6,15

4

55.422

BISCEGLIE

2.633

7

4,75

3.010

8

5,43

5

30.294

CANOSA

1.593

4

5,26

1.724

5

5,69

avevano accettato di prestare la loro opera

6

9.032

MINERVINO

895

2

9,91

1.033

3

11,44

nella nuova attività. Ma così non fu.

7

6.621

SPINAZZOLA

592

2

8,94

618

2

9,33

18.251

7

5,17

21.252

8

6,02

to con grande favore ed entusiasmo, anche perché all’inizio si sperava potesse avvalersi in centrale dell’esperienza dei medici e degli infermieri dei servizi di Pronto Soccorso, che

La nuova modalità di richiesta di soccorso, proprio per la grande novità organizzativa e procedurale, ebbe all’inizio una diffusione piuttosto lenta, ancora poco conosciuta

352.840 PROV.CE BARI + BAT

90.317

105.913

Settembre 2017 | Notiziario | 41


Tabella 4

Forse, come affermato in precedenza, un’opportuna “rotazione” dei ruoli tra le varie postazioni (Centrale, PS e 118) del personale medico ed infermieristico, risolverebbe molte di queste diatribe e incomprensioni

42 | Notiziario | Settembre 2017

dalla popolazione, abituata ad “arrangiarsi”

to Soccorso Ospedalieri ed i 35.000 accessi

autonomamente nei casi di emergenza-ur-

ai Punti di Primo Intervento. Sono percen-

genza, con accessi diretti ai Pronto Soccorsi

tuali di utilizzo molto differenti tra loro, che

esistenti, magari ricorrendo alle ambulanze

dovrebbero indirizzare i legislatori regionali

di un volontariato pionieristico o alla storica

verso un migliore assestamento del Sistema

Croce Rossa Italiana. Pian piano le chiamate

Complessivo dell’Emergenza-Urgenza regio-

al 118 si sono incrementate e nella Tabella 3

nale. Attualmente le postazioni del 118 della

sono elencate le chiamate telefoniche dai 41

Provincia di Bari sono 40, suddivise in 1’auto-

Comuni della Provincia di Bari e dai 7 Comuni

medica, 26 medicalizzate (Mike) e le altre 13

della Provincia BAT, elencati in ordine decre-

suddivise fra India (con infermiere a bordo) e

scente per popolazione, con un raffronto fra il

Victor (con soli volontari) in assetto variabile

2013 ed il 2016, secondo i dati forniti nel sito

fra di loro, secondo le dichiarazioni del Diret-

della Centrale 118 di Bari. Nella città di Bari

tore di Centrale, dottor Gaetano Di Pietro.

le chiamate effettuate nell’ambito cittadino

Nella Tabella 4 sono indicati i dati di attivi-

sono circa 85 al giorno, pari, annualmente,

tà delle 10 postazioni nella Città di Bari, che

quasi al 10% dei 326mila residenti, mentre

hanno una media di 9 interventi al giorno

dagli altri Comuni della Provincia di Bari le

ciascuna (con un raffronto tra gli interventi

chiamate oscillano tra le 9 al giorno di Mol-

del 2013 e quelli del 2016, che ha mostrato

fetta e la singola chiamata ogni 5 giorni da

un incremento all’incirca dell’11%) e delle 30

Binetto o da Poggiorsini; complessivamente

postazioni nella Provincia di Bari, che hanno

le chiamate dai Comuni della Provincia di

invece una media di 5 interventi al giorno,

Bari sono in media 6 al giorno nella Provincia

ma con un incremento all’incirca del 18% tra

di Bari e 8 al giorno nella BAT, pari all’incirca

le prestazioni del 2013 e quelle del 2016.

al 6% della popolazione. Complessivamente

Situazione simile nella BAT, con le sue nove

le chiamate al 118 nel 2016 dalla Provincia

postazioni, con una media di 6 interventi

di Bari sono state circa 85.000, che sono da

al giorno per postazione ed un incremento

correlare con i circa 370.000 accessi ai Pron-

del 18% nel 2016 rispetto al 2013. Ricordia-


mo che le linee guida nazionali prevedono

regolamentati ed implementati con perso-

lo standard di una postazione del 118 ogni

nale dedicato, se non in questi ultimissimi

60mila abitanti e quindi per 1.263.820 di re-

anni, in pochissime Unità Operative: rare

sidenti della Provincia di Bari ne basterebbe-

eccezioni il Policlinico di Bari e gli Ospedali

ro 20 (a fronte delle attuali 40), mentre per i

Riuniti di Foggia). Cominciando dalla Cen-

352.840 residenti della Provincia BAT ne ba-

trale Operativa 118, per la quale riconosco

sterebbero 6 (a fronte delle attuali 9). Propor-

all’attuale direttore dottor Gaetano Di Pietro

remo successivamente un’ipotesi di utilizzo

un decisivo miglioramento rispetto alle con-

più idoneo di queste apparenti “eccedenze”.

dizioni iniziali ereditate, penso che un primo

Sin qui l’esposizione dei dati di una storia che

grave errore sia stato quello di averla situata

per chi scrive è cominciata nel 1975 presso

nel Policlinico di Bari, rendendola completa-

l’Ospedale di Ruvo di Puglia e terminata nel

mente avulsa dal contesto territoriale della

2015 presso l’Ospedale San Paolo di Bari,

ASL, di cui, chiaramente, l’Azienda Policli-

con gli intermezzi di 20 anni al “glorioso”

nico aveva minore conoscenza, non essen-

CTO di Bari e di 12 anni presso l’Ospedale

do mai stata coinvolta nelle problematiche

di Bitonto. Ho vissuto in prima persona tutti i

sanitarie di una Provincia estesa da Corato

passaggi di questi quarant’anni che vi ho de-

a Monopoli, con le diverse esigenze di un

scritto; mi auguro di stimolare un dibattito tra

territorio aspro come la Murgia Barese e le

gli operatori, ma anche all’esterno tra gli os-

necessità assistenziali delle località marine.

servatori “interessati” al miglioramento del

Da tale impostazione è derivata la scelta, a

Sistema dell’Emergenza-Urgenza. Quest’ul-

mio giudizio poco felice, di un Direttore di

timo ha retto alle enormi difficoltà di que-

Centrale Anestesista, che mai aveva avuto

sti anni, connesse ad esempio alla drastica

precedente esperienza significativa di pron-

riduzione dei Presidi Ospedalieri e dei posti

to soccorso periferico, ma che ha poi pro-

letto di degenza (sopperendo eroicamente,

gressivamente isolato i medici di Centrale,

ad esempio, con i posti letto “tecnici” di

anch’essi scelti tra gli anestesisti, (prevalen-

Osservazione Breve, mai sufficientemente

temente non più “idonei” alla loro at-

Il Sistema dell’EmergenzaUrgenza ha retto alle enormi difficoltà di questi anni, connesse ad esempio alla drastica riduzione dei Presidi Ospedalieri e dei posti letto di degenza.

Settembre 2017 | Notiziario | 43


le linee guida nazionali prevedono lo standard di una postazione del 118 ogni 60mila abitanti e quindi per 1.263.820 di residenti della Provincia di Bari ne basterebbero 20 (a fronte delle attuali 40), mentre per i 352.840 residenti della Provincia BAT ne basterebbero 6 (a fronte delle attuali 9)

44 | Notiziario | Settembre 2017

tività completa), dagli altri medici dei Pronto

Nell’emergenza non è possibile improvvisa-

Soccorso ospedalieri, che inizialmente ave-

re o accontentarsi; nessuno ci restituirà un

vano offerto la loro disponibilità ad operare

paziente, che è stato perso perché mancava

in Centrale, in quanto più consapevoli delle

una strumentazione o il personale era ridotto

problematiche e conoscitori delle “persone”

o eccessivamente sovraffaticato; abbiamo il

che operavano in periferia. Di conseguenza

diritto di avere le stesse opportunità di so-

anche il personale tecnico-infermieristico di

pravvivenza al Policlinico, come ad Altamura.

Centrale è stato scelto tra gli infermieri delle

È anche non più rinviabile l’attivazione dei

Sale Operatorie o delle Rianimazioni, ugual-

Posti Letto di Osservazione Breve Intensiva in

mente senza esperienza di pronto soccorso

tutte le Unità Operative di Medicina e Chirur-

sul campo, e questo purtroppo ha scavato

gia di Accettazione ed Urgenza (MCAU) che

rapidamente un solco di “incomunicabilità”

residueranno, con idonea dotazione di per-

tra Centrale 118 e Pronto Soccorso ospeda-

sonale dedicato e di opportuno monitorag-

lieri, che permane ancora oggi, laddove una

gio strumentale, per consentire la stabilizza-

opportuna “rotazione” di tutto il personale,

zione del paziente e consentirne la degenza

medico ed infermieristico, tra Centrale Ope-

temporanea, eliminando la vergogna delle

rativa, Pronto Soccorso Ospedaliero ed Am-

barelle e delle carrozzelle che stazionano in

bulanza del 118, come avviene in regioni più

corridoio o nelle malfamate “piazzette” dei

lungimiranti (come ad esempio mi mostrò il

Pronto Soccorso più affollati, anche del Cen-

dottor Ubaldo Mengozzi a Forlì nel 1995),

tro e Nord Italia. Deve essere anche dispo-

avrebbe creato un gruppo “omogeneo” di

nibile e praticata da tutti gli operatori la Cri-

operatori, che si sarebbero sentiti sempre a

tical Ultrasound, cioè l’ecografia d’urgenza,

loro agio sia rispondendo al telefono e sia

indispensabile per il rapido inquadramento

attuando una Rianimazione cardiopolmonare

diagnostico e terapeutico del paziente, so-

per strada o a casa del paziente. La ritengo

stituendo definitivamente il fonendoscopio.

un’occasione sprecata. Posso anche scusar-

Devono essere attivate le Reti Cliniche (arti-

mi per il tono apparentemente polemico, ma

colo 4 della DGR 1933/2016) delle patolo-

riflettere sul passato potrebbe aiutare, come

gie dell’emergenza-urgenza (cardiologiche,

spero, a migliorare il Sistema, rimediando a

ictus, politrauma, ecc) per assicurare il trat-

vecchi errori ed evitandone altri. Passando

tamento urgente ed appropriato delle condi-

ora alle problematiche del Pronto Soccorso

zioni che mettono a rischio la sopravvivenza,

Ospedaliero, potremmo anche concorda-

evitando le ore passate al telefono dal Medi-

re con la loro riduzione numerica a sole 9 o

co di Pronto Soccorso, nella disperata ricerca

10 Unità Operative (sicuramente 28 Pronto

del posto letto. In tale ottica un contributo

Soccorso erano eccessivi), ma i pochi che

decisivo potrebbe essere dato dalla Centrale

rimangono e che devono reggere alla pres-

Operativa del 118 in una fondamentale azio-

sione del 27% dei residenti nella Provincia,

ne di coordinamento, che, secondo quanto

devono rispondere ai requisiti “obbligatori”

stabilito nell’apposito tavolo regionale, do-

di personale ed attrezzature omogenei, in li-

vrebbe avvalersi delle postazioni 118 “ecce-

nea con quanto previsto nella Deliberazione

denti” (secondo gli standard nazionali richia-

di Giunta Regionale n. 1933 del 30/11/2016,

mati in precedenza) per attuare il trasporto

frutto di un complesso iter di collaborazione

primario, cioè direttamente nella sede più

“virtuosa” tra Organo Regionale e Società

idonea individuata, delle patologie “tempo-

Scientifiche del Settore, in primis la SIMEU.

dipendenti” (ischemia coronarica, ictus, po-


TABELLA 5 POSTAZIONI PROVINCIA DI BARI interventi 2013 INT/DIE

interventi 2016

INT/DIE DIFFERENZA LOCALIZZAZIONE

VOLONTARIATO

1

MIKE

MOLFETTA

2.831

8

3.143

9

312

2

VICTOR

ADELFIA

2.195

6

2.742

8

547

3

MIKE

BITONTO

2.454

7

2.719

7

265

4

MIKE

MODUGNO

2.487

7

2.664

7

177

5

MIKE

TRIGGIANO

2.247

6

2.609

7

362

H

G V VALENZANO

6

MIKE

ALTAMURA

2.029

6

2.475

7

446

H

ASL BARI

7

VICTOR

NOICATTARO

2.109

6

2.460

7

351

8

VICTOR

PALO

1.839

5

2.432

7

593

BITETTO

EMERVOL BITETTO

9

INDIA

CORATO

2.133

6

2.315

6

182

H

SER CORATO

10

INDIA

GIOVINAZZO

1.939

5

2.257

6

318

PPI

SER MOLFETTA

11

MIKE

GRAVINA

1.525

4

2.148

6

623

H

ASL BARI

12

MIKE

MONOPOLI

1.876

5

2.138

6

262

H

ALIVOL

H

SER MOLFETTA

H

MISERICORDIA BISCEGLIE

EX H MODUGNO UNIVOL MODUGNO

13

MIKE

GRUMO

1.729

5

2.098

6

369

H

EMERVOL TORITTO

14

INDIA

TERLIZZI

1.704

5

2.051

6

347

H

P A TERLIZZI

15

MIKE

RUVO

1.728

5

2.008

6

280

POLIAMB.

16

MIKE

MOLA

1.647

5

1.988

5

341

PPI

17

MIKE

GIOIA DEL COLLE

1.396

4

1.760

5

364

H

AVPA CASTELLANA

18

MIKE

ACQUAVIVA

1.487

4

1.727

5

240

H

CROCE BLU TURI

19

MIKE

POLIGNANO

1.333

4

1.687

5

354

PPI

SER CORATO

20

MIKE

CASAMASSIMA

1.268

3

1.571

4

303

21

MIKE

SANTERAMO

1.359

4

1.563

4

204

H

ASL BARI

22

MIKE

CONVERSANO

1.355

4

1.536

4

181

H

EMERVOL BITETTO

23

VICTOR

CASTELLANA

1.279

4

1.488

4

209

GUARDIA MEDICA

24

MIKE

PUTIGNANO

1.406

4

1.452

4

46

H

ASL BARI

25

MIKE

TURI

965

3

1.229

3

264

GUARDIA MEDICA

P A TURI

26

VICTOR

SAMMICHELE

946

3

1.173

3

227

GUARDIA MEDICA P A SAMMICHELE

27

MIKE

NOCI

926

3

1.040

3

114

PS

ASL BARI

28

MIKE

ALBEROBELLO

799

2

957

3

158

PPI

ASL BARI

29

MIKE

LOCOROTONDO

806

2

855

2

49

RSA

ASL BARI

30

VICTOR

POGGIORSINI

370

1

542

1

172

POLIAMB.

SER MARCONI

TOTALE PROVINCIA

48.167

4

56.827

5

più 8.660

MISERICORDIA CORATO AVPA CASTELLANA

EX H MODUGNO P A CELLAMMARE

litrauma, ecc) evitando il transito in un Pron-

È lungo ancora il cammino da compiere in

to Soccorso intermedio, che può rivelarsi

questo settore dell’appropriatezza clinica,

una perdita di tempo irrecuperabile, specie

ma sono felice che gli argomenti in discus-

nei casi di reperibilità notturna o festiva del

sione siano questi, soprattutto pensando alle

personale ospedaliero. Valorizzerebbe ancor

condizioni iniziali del 1975, quando l’unica

di più la professionalità degli operatori del

speranza del medico del Pronto Soccorso

118, impegnati nella preziosa opera di stabi-

periferico era riposta nell’abilità e nella velo-

lizzazione delle condizioni cliniche in itinere,

cità dell’autista dell’autoambulanza, con cui

laddove possibile, mentre il paziente viene

si effettuavano i trasferimenti. Passando ore

affidato alla struttura assistenziale definitiva.

alle problematiche irrisolte della GuarSettembre 2017 | Notiziario | 45


TABELLA 6 POSTAZIONI PROVINCIA BAT

1

MIKE

2 3

interventi 2013

INT/DIE interventi 2016 INT/DIE

DIFFERENZA LOCALIZZAZIONE

VOLONTARIATO

BARLETTA EST

2.722

7

3.489

10

767

H

AVSER BARLETTA

MIKE

TRANI

2.638

7

3.092

8

454

H

MISERICORDIA ANDRIA

MIKE

ANDRIA 1

2.367

6

2.974

8

607

H

MISERICORDIA ANDRIA

4

MIKE

BISCEGLIE

2.590

7

2.857

8

267

H

OER BISCEGLIE

5

INDIA

BARLETTA OVEST

2.376

7

2.801

8

425

VECCHIO H

OER BARLETTA

6

MIKE

ANDRIA 2

2.290

6

2.658

7

368

MISERICORDIA

MISERICORDIA ANDRIA

7

MIKE

CANOSA

1.470

4

1.529

4

59

H

MISERICORDIA CORATO

8TABELLA MIKE 6

MINERVINO

969

3

1.161

3

192

POLIAMB

OER MINERVINO

9

SPINAZZOLA

570

2

676

2

106

H

SER MARCONI

TOTALE

17.992

5

21.237

6

3.245

MIKE

46 | Notiziario | Settembre 2017

dia Medica e del 118, il problema più grave

di consulenza. Chiaramente non hanno dirit-

è senza dubbio connesso alla “sicurezza” sul

to alle indennità per malattia o a congedo

posto di lavoro. L’Ordine dei Medici di Bari ha

ordinario. Attualmente il rapporto di lavoro

adottato in una campagna sui social media

dei colleghi del 118 è assimilato a quello

l’immagine della dottoressa aggredita, con

“a convenzione” della medicina di famiglia,

vistose ecchimosi sul volto, a testimoniare la

mentre sarebbe auspicabile, come già avvie-

drammaticità di una dissennata localizzazio-

ne in altre regioni, che passi “alla dipenden-

ne delle postazioni di Guardia Medica in luo-

za” a tempo indeterminato, come i colleghi

ghi isolati, senza la collaborazione infermieri-

ospedalieri del Pronto Soccorso, con i quali

stica, che in più di un’occasione, purtroppo,

dovrebbero costituire una stessa Unità Ope-

hanno reso possibili violenze culminate tra-

rativa, mentre è più corretto che il rapporto

gicamente. È indispensabile ripensare tutta

di lavoro della Guardia Medica rimanga nel-

la rete dell’assistenza notturna, favorendo

la “convenzione” dei Medici di Base e dei

l’accorpamento della sedi di Guardia Medi-

Pediatri di libera scelta. L’assimilazione del

ca nei Pronto Soccorso o nei Punti di Primo

118 con il Pronto Soccorso dovrebbe poi

Intervento Territoriale o accanto a postazioni

favorire l’omogeneità della crescita cultura-

delle Forze dell’Ordine: non è possibile ri-

le professionale, che deve essere indirizza-

schiare la propria incolumità per assurde ca-

ta nell’ambito della diagnosi e trattamento

renze organizzative. Altro gravissimo proble-

delle patologie emergenziali; in tale ottica è

ma è la “precarizzazione” del personale del

stata una grande vittoria della SIMEU, gra-

sistema 118; accanto ai pochi colleghi che

zie alla lungimiranza e tenacia di illuminati

hanno ottenuto il contratto a tempo indeter-

presidenti come Coraggio, Mengozzi, Giu-

minato, ve ne sono tantissimi che vengono

stolisi e Ferrari, l’aver fortemente voluto ed

chiamati con le forme contrattuali più varie,

ottenuto nel 2009 l’istituzione della Scuola

da quelle temporanee, su chiamata diretta, a

di Specializzazione Universitaria in Medicina

quelle addirittura “libero-professionali”, con

e Chirurgia di Accettazione ed urgenza, che

compensi “a notula” dietro rilascio di fattura

nel 2015 ha diplomato i primi 82 specialisti in


Italia, di cui però soltanto 2 nella Facoltà di

del 118, della Centrale Operativa, Anestesi-

Medicina di Bari. Sono ancora numeri trop-

sti, Cardiologi, ecc) dovrebbero accantonare

po esigui per poter soddisfare le esigenze

le attuali divergenze e riconoscere, magari

di personale medico specialistico nei nostri

nella Centrale Operativa del 118, quella Ge-

Pronto Soccorso, soprattutto nell’ottica del-

rusalemme in cui tutte le religioni (ebraica,

la “gobba pensionistica”, che entro il 2025

cristiana ed islamica, ovvero Medicina d’Ur-

vedrà il collocamento in quiescenza di circa il

genza, Cardiologia, Anestesia e Rianimazio-

70% del personale medico ancora in servizio,

ne, ecc) raggiungano la loro pacifica e pro-

ma almeno è stata tracciata la strada mae-

ficua convivenza. Ci avevamo sperato nel

stra che ci condurrà fuori dal labirinto della

2002, all’esordio, ma ancora oggi ci sono le

attuale normativa concorsuale che riconosce

lotte fratricide dei “separati in casa” (ostru-

ben 35 equipollenze alla Specializzazione in

zionismi, ritardi nel liberare le barelle giunte

MCAU, non contribuendo certo ad un’armo-

in Pronto Soccorso, invettive contro i colleghi

nica formazione culturale. È poi importante

di Centrale ecc..). Forse, come affermato in

diffondere le tematiche dell’Emergenza tra

precedenza, un’opportuna “rotazione” dei

l’intera popolazione, partendo dalle scuo-

ruoli tra le varie postazioni (Centrale, PS e

le, come da tempo hanno cominciato a fare

118) del personale medico ed infermieristi-

sia la SIMEU e sia l’Ordine dei Medici della

co, risolverebbe molte di queste diatribe e

Provincia di Bari, promuovendo la divulga-

incomprensioni. È l’augurio di un “vecchio”

zione delle tecniche di Rianimazione Cardio-

medico di Pronto Soccorso ai colleghi del

polmonare (i famosi corsi di BLSD), le quali

domani, sperando che la modesta trasmis-

hanno una possibilità di riuscita solo se at-

sione delle riflessioni ed esperienze vissute

tuate precocemente sul luogo dell’evento,

possa aiutare nel miglioramento del sistema

senza attendere i soccorsi, per quanto rapi-

di assistenza nell’Emergenza-Urgenza. Ricor-

di. In questa missione si dovrebbe realizzare

dando il famoso libro «Io speriamo che me la

una collaborazione “virtuosa”: tutti gli attori

cavo!», scritto nel 1990 dal maestro Marcello

dell’emergenza (Medici di Pronto Soccorso,

D’Orta, auguri a tutti noi!

Nell’emergenza non è possibile improvvisare o accontentarsi; nessuno ci restituirà un paziente, che è stato perso perché mancava una strumentazione o il personale era ridotto o eccessivamente sovraffaticato; abbiamo il diritto di avere le stesse opportunità di sopravvivenza al Policlinico, come ad Altamura

Settembre 2017 | Notiziario | 47


Dossier VACCINI I N U M E R I Nel 2016 le coperture vaccinali a 24 mesi per anti-difterica, anti-polio, anti-tetanica, anti-epatite B sono ancora ben al di sotto del valore del 95%, con un valore medio nazionale (93,3%) di poco inferiore a quello del 2015 (93,4%) ma con un trend in diminuzione in alcune regioni. Il calo della copertura vaccinale del morbillo in Italia:

48 | Notiziario | Settembre 2017

nel 2010

nel 2015

90,6

85,3

95% La soglia di sicurezza minima per la copertura dei vaccini L’Organizzazione mondiale della SanitĂ fissa al 95% la soglia di sicurezza minima per la copertura dei vaccini. Se almeno il 95% della popolazione è vaccinata, si proteggono indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non è stato possibile sottoporre alla vaccinazione.


La nuova legge sui vaccini Da luglio scorso il Decreto vaccini del Ministro Lorenzin è legge. Il numero delle vaccinazioni obbligatorie sale da 4 a 10: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, antipertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e antivaricella. Di queste, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella saranno obbligatorie per tre anni. Nel decreto è stata infatti prevista la possibile cessazione dell’obbligatorietà per una o più di queste vaccinazioni sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte. Inoltre, a queste 10 vaccinazioni se ne sono aggiunte 4 "consigliate" e che verranno offerte in maniera attiva e gratuita: anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica e anti-rotavirus. Le sanzioni comminabili in caso di mancato adempimento dell'obbligo sono fino a 500 euro. Sarà possibile prenotare gratuitamente le vaccinazioni in farmacia tramite CUP. Stretta sui prezzi dei vaccini che saranno sottoposti a negoziazione obbligatoria da parte dell'Aifa. Adottate anche misure per avere una maggiore trasparenza nella vaccinovigilanza. La presentazione della documentazione vaccinale costituirà requisito di accesso solo per i servizi educativi per l'infanzia e le scuole dell'infanzia, ma non per gli altri gradi di istruzione. La documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie potrà essere sostituita da autocertificazioni. Al fine di monitorare l'attuazione dei programmi vaccinali sul territorio nazionale viene istituita l'Anagrafe nazionale vaccini presso il Ministero della Salute.

POLIO 93,43 • DIFTERITE 93,35 • TETANO 93,56 • PERTOSSE 93,33 • EPATITE B 93,2 • HIB 93,03 • MORBILLO 85,29 • PAROTITE 85,23 • ROSOLIA 85,22 • VARICELLA 30,73 • MENINGOCOCCO 85,29 • PNEUMOCOCCO CONIUGATO 76,62

POLIO 93,34 • DIFTERITE 93,32 • TETANO 93,34 • PERTOSSE 93,32 • EPATITE B 93,35 • HIB 93,29 • MORBILLO 85,88 • PAROTITE 85,88 • ROSOLIA 85,88 • VARICELLA 82,37 • MENINGOCOCCO 85,29 • MENINGOCOCCO C 78,64 • PNEUMOCOCCO 91,44 • EPATITE A 60,54 • ROTA 21,12 • MENINGOCOCCO B 57,84 • MENINGOCOCCO ACYW 0,06 Settembre 2017 | Notiziario | 49


Vaccini: al tempo del web la discussione è social di Michele Quarto Professore Ordinario di Igiene presso Università degli Studi di Bari “A. Moro”

dell’autismo e del vaccino antimorbilloso. Questi personaggi, con abusato copione, formulano discutibili verità rivoluzionarie, assolutamente prive di validazione scientifica, dichiarandosi vittime di oscuri complotti orditi dai poteri forti. Il giornalismo d’inchiesta per garantire corretta informazio-

L

a citazione del Goya “il sonno della ragione genera mostri” appare coerente con le mostruosità sulle vaccina-

zioni esplose nell’era della comunicazione digitale. Per dirla con le parole di Roberto Saviano, «nell’informazione come nella politica non ha valore il contenuto conta solo il rumore, così alla fine vince la menzogna». Oggi osserviamo le gravi conseguenze cau-

sate dalla disinformazione mediatica affermatasi in modo irrazionale ma prepotente, specialmente grazie ai new media. Emerge colpevole la sottovalutazione del montare della fronda antivaccinale da parte di tut-

50 | Notiziario | Settembre 2017

ne, a tenuta di strumentali effetti distorsivi, dovrebbe sempre attingere a fonti accreditate e dare voce ad esperti di riconosciuta competenza, sempre in aperto dibattito, al fine di demistificare le cosiddette “voci eretiche” alla luce del rigore del metodo scientifico e delle sue risultanze. In verità, si osserva una crescente attenzione sulle vaccinazioni da parte dei TG nazionali con costanti appelli a vaccinarsi senza remore da parte di figure istituzionali e di autorevoli esperti. Questo viraggio della comunicazione televisiva sembra conseguire all’allarme mediatico suscitato dai diversi

ti i soggetti che con ruolo diverso aveva-

casi di meningite meningococcica, anche

no titolo per arginare il fenomeno. I media

mortali, segnalati in Toscana. Il disinteres-

tradizionali con la giustificazione dell’inde-

se o la resistenza a vaccinarsi dell’opinio-

rogabile “libertà d’informazione”, ovvero

ne pubblica a causa dell’allarme sociale si

condizionati dall’imperativo dell’audience

sono trasformati in “tutti di corsa a vacci-

ad ogni costo, hanno dato voce e consenso

narsi” che Pier Luigi Lopalco ha assimilato

a figure autoreferenziate del tutto anoni-

metaforicamente alla ricerca affannosa di

me per la comunità scientifica, che hanno

estintore nel timore d’incendio.

costruito credibilità e profitto economico

Diversi talk televisivi nazionali hanno più

speculando in modo vergognoso sul dram-

volte dedicato la prima serata ad approfon-

ma delle famiglie. Basti pensare alla bufala

dire in modo corretto il tema delle vaccina-


Dossier VACCINI

Epidemie in crescita: l’Italia è in emergenza zioni, demolendo false convinzioni e teorie farneticanti e demistificando pseudoreferenze propinate ad arte in rete da autentici apprendisti stregoni, concorrendo così alla loro delegittimazione sul piano scientifico, professionale e sociale. Elena Cattaneo, ricercatrice e Senatore della Repubblica, auspicando norme specifiche a tutela della corretta informazione, suggerisce ai media le linee-guida adottate dal 2014 dalla Bbc, basate su elenchi di esperti accreditati sul piano scientifico. Roberto Burioni, da tempo impegnato in prima linea nella lotta contro la deriva novax, ha dichiarato in rete che «la scienza non è democratica»; l’affermazione

Nella stagione 2016-2017 è aumentato il tasso di mortalità per influenza rispetto alle attese. La copertura vaccinale tra gli ultra sessantacinquenni non ha superato il 50%. Sulla questione è intervenuto Pier Luigi Bartoletti, vicepresidente della FIMMG, che ha dichiarato: «raccogliamo ciò che abbiamo seminato, per anni abbiamo permesso alla paura dei vaccini di crescere, questo è il risultato». Particolarmente allarmante è l’epidemia di morbillo, attualmente in crescita nel nostro paese, conseguente a una discesa della copertura vaccinale pari all’85%: si contano oltre 3 mila casi nei primi 6 mesi del 2017, 237 casi tra gli operatori sanitari e 2 bambini morti tra i non vaccinati. Si tratta di numeri che non lasciano spazio alle illusioni, come osserva Pier Luigi Lopalco: «grazie all’impegno di tribunali male informati, avvocati e associazioni irresponsabili, deliranti gruppi anti-vaccinisti e tanti, ma tanti, genitori confusi in questo marasma comunicativo, il 2017 vedrà in Italia il picco di morbillo più alto degli ultimi anni».A causa dell’epidemia di morbillo, il C.D.C. americano ha inserito nell’atlante delle emergenze sanitarie mondiali anche il nostro paese.

ha

avviato un acceso dibattito sul web e sui social network, ma ha anche provocato la franca censura di alcuni movimenti politici, oltre che feroci “frecciate” e minacce in rete dai negazionisti della scienza. È acclarato che la scienza basata su scoperte validate dalla comunità internazionale non debba confrontarsi con coloro che si autoreferenziano come scienziati «travestendo di dignità e autorevolezza un cumulo di sciocchezze con l’isterica arroganza dell’ignoranza» (Michele Mirabella), o ancor peggio per ambire al puro profitto economico, speculando per professione sulla disperazione della gente. Tutta la medicina moderna è basata sull’evidenza; lo sostiene Settembre 2017 | Notiziario | 51


Il decalogo di Facebook per riconoscere le notizie false 1. Non ti fidare dei titoli: le notizie false spesso hanno titoli altisonanti scritti tutti in maiuscolo e con ampio uso di punti esclamativi. Se le affermazioni contenute in un titolo ti sembrano esagerate, probabilmente sono false. 2. Guarda bene l’URL: un URL fasullo o molto simile a quello di una fonte attendibile potrebbe indicare che la notizia è falsa. Molti siti di notizie false si fingono siti autentici effettuando cambiamenti minimi agli URL di questi siti. Puoi accedere al sito per confrontare l’URL con quello della forma attendibile. 3. Fai ricerche sulla fonte: assicurati che la notizia sia scritta da una fonte di cui ti fidi e che ha la reputazione di essere attendibile. Se la notizia proviene da un’organizzazione che non conosci, controlla la sezione “Informazioni” della sua Pagina per scoprire di più. 4. Fai attenzione alla formattazione: su molti siti di notizie false, l’impaginazione è strana o il testo contiene errori di battitura. Se vedi che ha queste caratteristiche, leggi la notizia con prudenza. 5. Fai attenzione alle foto: le notizie false spesso contengono immagini e video ritoccati. A volte le immagini potrebbero essere autentiche, ma prese fuori contesto. Puoi fare una ricerca dell’immagine o della foto per verificarne l’origine. 6. Controlla le date: le date degli avvenimenti contenuti nelle notizie false potrebbero essere errate e la loro cronologia potrebbe non avere senso. 7. Verifica le testimonianze: controlla le fonti dell’autore per assicurarti che siano attendibili. La mancanza di prove o il riferimento a esperti di cui non viene fatto il nome potrebbe indicare che la notizia è falsa.

e globale l’aggressività della moltitudine ad effetto domino dei cosiddetti social network, capaci di intercettare l’attenzione con petulanza capillare ed efficacia nei risultati. Sulle vaccinazioni si sono diffuse nebulose argomentazioni con la forza inerziale dei new media, rei di generare un micidiale e ingiustificato allarme sociale sulla congerie di presunti danni alla salute causati dai vaccini. Ancora Michele Mirabella ricorda che «un’idiozia resta tale anche strillata in Internet, anzi moltiplica i danni». Inevitabilmente, questo cortocircuito ha determinato un progressivo e preoccupante decremento delle coperture vaccinali e prevedibili con-

8. Controlla se le altre fonti hanno riportato la stessa notizia: se gli stessi avvenimenti non vengono riportati da nessun’altra fonte, la notizia potrebbe essere falsa. Se la notizia viene proposta da fonti che ritieni attendibili, è più probabile che sia vera.

seguenze sulla salute pubblica.

9. La notizia potrebbe essere uno scherzo: a volte può essere difficile distinguere le notizie false da quelle satiriche o scritte per divertire. Controlla se la fonte è nota per le sue parodie e se i dettagli e il tono della notizia ne rilavano lo scopo umoristico.

aveva promosso lo scemo del villaggio ri-

10. Alcune notizie sono intenzionalmente false: usa le tue capacità critiche quando leggi le notizie online e condividile solo se non hai dubbi sulla loro veridicità.

tore di verità».

Non sbagliava dunque Umberto Eco nell’affermare che «Internet ha dato voce ad una legione di imbecilli» precisando «che la tv spetto al quale lo spettatore si sentiva superiore, mentre il dramma della rete è che ha promosso lo scemo del villaggio a portaC’è chi, come Gianluca Nicoletti, pur riconoscendo che difendere la verità è un lavoro che costa fatica, ha proposto di affrontare il problema della deriva della rete

anche Elena Cattaneo, quando afferma che «la società scientifica che ne valida i risultati rappresenta una comunità internazionale di pari sempre aperta al dibattito fondato su

52 | Notiziario | Settembre 2017

in modo razionale dichiarando «non si produce pensiero nella cultura digitale se non si accetta di stare gomito a gomito con il lato imbecille della forza». Elena Cattaneo, in riferimento al rischio di consenso per i

prove».Tuttavia, nel corso degli anni, contro

ciarlatani, riconosce anche agli scienziati

le vaccinazioni è esplosa in modo pervasivo

qualche responsabilità dichiarando che «gli


Dossier VACCINI

studiosi devono rendere conto ai cittadini e assumere una responsabilità pubblica, aiutare nella costruzione della democrazia fuori dai loro laboratori e mostrare come si lavora e cosa si produce». Quanto al problema delle fake news riportate da alcuni articoli online, anche le principali testate giornalistiche italiane si stanno attrezzando, aderendo al progetto di Google “Fact Check” e segnalando con emoticon a colori un vero e proprio bollino contro le bufale. La stessa O.M.S., seppure con notevole ritardo, ha varato sul problema vaccini e fake news su internet il “Vaccine Safety Net”, rete globale che conta oggi 47 siti web internazionali accreditati sulle

vaccinazioni

(per l’Italia EpiCentro dell’I.S.S.). Le stesse Società Scientifiche, finalmente in modo compatto e in piena sinergia con Ministero della Salute e I.S.S., scendono ora in campo sistematicamente con comunicati stampa e ampia documentazione su qualsiasi situazione che tende a minare il ruolo dei vaccini. La Siti ha già realizzato un sito web (VaccinarSi), ormai attestato tra quelli ufficiali certificati e più consultati in rete ed

dimenti disciplinari (radiazione) adottati nei confronti di medici anti-vaccinisti. In definitiva, i tempi sembrano maturi per

il progetto, con effetto domino, sta prose-

la difesa sistematica e ad oltranza della pra-

guendo con la realizzazione di siti ufficiali

tica vaccinale. La comunicazione multime-

anche da parte delle Sezioni regionali. In-

diale sembra finalmente orientata in modo

fine, sono comparsi con grande risalto sui

univoco: tutti i protagonisti, rimuovendo

media anche gli Ordini Professionali, finora

l’ingiustificato allarme sociale sui vaccini,

colpevolmente assenti su questo scenario,

hanno riaffermato senza altre verità che

non solo per le decise censure sul piano de-

questi rappresentano uno strumento mo-

ontologico, ma anche per i drastici provve-

derno ed insostituibile di prevenzione. Settembre 2017 | Notiziario | 53


VACCINO ANTINFLUENZALE: IL RUOLO DEL Medico di Medicina Generale di Giovanni Riganti Medico di Medicina Generale ASL Bari Corato

cessità di potenziare il ruolo della Medicina Generale nella governance della politica vaccinale a cominciare dalla Commissione Regionale vaccini. Il Medico di Medicina Generale rappresenta un veicolo primario del messaggio di prevenzione: il rapporto di fiducia consolidato nel tempo, la conoscenza dei bisogni assistenziali dei propri assistiti, l’offerta di

I

54 | Notiziario | Settembre 2017

una rapida e gratuita accessibilità alle cure, l Medico di Medicina Generale gioca un

le costanti occasioni di contatto sono gli

ruolo fondamentale per realizzare una cul-

strumenti che consentono al medico di fa-

tura della vaccinazione moderna e consa-

miglia di poter realizzare una efficace cam-

pevole. In Italia i soggetti adulti vaccinabili

pagna antinfluenzale. Occorre, però, inver-

aderiscono in numero ridotto ai programmi

tire il trend negativo delle coperture della

vaccinali proposti, non raggiungendo ade-

vaccinazione antinfluenzale registrato negli

guate coperture vaccinali. Questo perché, Il

ultimi anni, ritenendo in primo luogo indi-

Medico di Medicina Generale, storicamen-

spensabile superare il concetto di influenza

te, è stato escluso dalla definizione delle

come malattia pericolosa solo per alcune

strategie vaccinali e banalmente utilizzato

categorie di soggetti a rischio. Essa deve

in qualità di esecutore, soprattutto nel caso

invece essere considerata un problema di

della vaccinazione antinfluenzale. Tutto

salute pubblica.

questo si è realizzato nonostante il rapporto

Fondamentale è la comunicazione in ambi-

fiduciario, garanzia sia della conoscenza dei

to vaccinale. Mai come in questo ambito è

bisogni assistenziali del cittadino, sia della

da considerarsi superato l’approccio pater-

capacità di incidere ed indirizzare i suoi pro-

nalistico a favore di un approccio partecipa-

cessi decisionali.

tivo. La comunicazione deve essere mirata,

Di contro il MMG considera la vaccinazione

personalizzata sul soggetto interessato e

antinfluenzale uno strumento di prevenzio-

sempre sostenuta da argomentazioni docu-

ne importante e prioritario; infatti, l’impatto

mentate e documentabili.

in termini di riduzione delle complicanze,

L’obiettivo non è convincere il soggetto ma

delle ospedalizzazioni e delle morti correla-

accompagnarlo nel cammino verso la scel-

te rende la campagna vaccinale stagionale

ta. è importante offrire uniformità del mes-

un fondamentale obiettivo di sanità pubbli-

saggio all’interno del setting. Ove presen-

ca. Occorre, a riguardo, sottolineare la ne-

ti, assicurare che il personale di studio e/o


Dossier VACCINI

l’infermiere siano adeguatamente informati e formati sul tema e sull’obiettivo. La comunicazione non va improvvisata. Non bisogna trascurare nella promozione della vaccinazione la scelta del tipo di vaccino da utilizzare per i propri assistiti di età pari o superiore a 65 anni ed in quelli a rischio; il MMG deve poter dare a ciascun assistito il proprio vaccino. Per gli anziani sopra i 65 anni sono particolarmente indicati i vaccini adiuvati, oppure split, oppure l’intradermico; per le altre fasce di età sono indicati indifferentemente vaccini a subunità oppure split (sia trivalente sia tetravalente). è fondamentale la consapevolezza dell’importanza della vaccinazione anti-influenzale in tutti gli operatori sanitari, mirando a considerare la stessa un dovere, sia per garantire la propria salute nel periodo epidemico, sia per evitare il contagio ai pazienti visitati. Il MMG ha maturato la consapevolezza che

cinare tutti i soggetti vaccinati nella passata campagna vaccinale e realizzare la chiamata attiva degli altri, evidentemente non sensibili alla vaccinazione, utilizzando nel colloquio per la promozione del vaccino strategie di counselling differenti a seconda dei pazienti, diversi per fattori di rischio, livello culturale e grado di resistenza: ad esempio in un paziente anziano fragile si illustra la complicanza di una broncopolmonite o nei soggetti a rischio casi vissuti di complicanze. In definitiva, è indispensa-

se la campagna vaccinale antinfluenzale

bile concordare e condividere con la ASL

non raggiunge un certo livello di copertura

progetti idonei in grado di realizzare pro-

non serve a nulla. è quindi necessario, in

tocolli operativi che organizzino la campa-

coerenza con le indicazioni contenute nel-

gna vaccinale antinfluenzale in tutte le sue

le Circolari del Ministero della Salute e nel

fasi: dalla stima del numero di vaccini alla

PNPV, adoperarsi per il raggiungimento del

scelta del tipo di vaccino, alla promozione

75% di copertura vaccinale come obiettivo

di una efficace campagna di comunicazio-

minimo ed del 95% come obiettivo ottima-

ne, sensibilizzazione e di informazione, alla

le, tenendo conto che il vaccino antinfluen-

formazione degli operatori sanitari, fino alla

zale ha due modelli di offerta, quella di tipo

informatizzazione del dato con l’utilizzo di

universale basata sull’età e quella di tipo

applicativi in grado di trasferire lo stesso

individuale basata sul rischio.

dalla cartella clinica fino al Dipartimento di

Per incrementare la copertura vaccinale è

Prevenzione senza ulteriori aggravi buro-

fondamentale, nella mia esperienza, rivac-

cratici. Settembre 2017 | Notiziario | 55


VACCINAZIONI IN ETA’PEDIATRICA: UNA QUESTIONE DI “STATO“ di Rosalinda Caputo Pediatra di Famiglia Asl Bari - Putignano Vice Segretario Provinciale FIMP (Bari)

vaccini. Consigliavo l’anti-pertosse quando non era ancora inserita obbligatoriamente nel calendario vaccinale e continuo in questa azione di promozione a maggior ragione ora che le vaccinazioni sono più numerose e gratuite per tutti, insistendo anche su quelle non obbligatorie. Il calo severo delle coperture vaccinali , si

P

56 | Notiziario | Settembre 2017

pensi ai casi di morbillo di questi ultimi mesi roblema annoso quello delle vaccina-

o di pertosse, rilevati dai dati epidemiologi-

zioni in età pediatrica. In realtà il calo

ci, ha allertato il mondo scientifico e in par-

severo di adesione ai vaccini, registra-

ticolare i pediatri, tanto da far intervenire,

to in questi ultimi anni non riguarda solo

in merito , molte società scientifiche, come

quelli non obbligatori e fortemente racco-

la Società Italiana di Pediatria con il suo

mandati, ma anche, ahimè, i vaccini definiti

splendido decalogo pro vaccini, la Federa-

d’obbligo dall’ultimo piano vaccinale.

zione Italiana Medici Pediatri, l’Associazio-

La decisione “coercitiva” del ministero del-

ne Culturale Pediatri.

la salute, che sta facendo tanto discutere,

I motivi sono diversi. Intanto i mezzi di co-

non è certamente rassicurante perché riflet-

municazione sono cambiati e l’uso di inter-

te un profondo disagio sociale: da un lato le

net ha creato non pochi problemi. Il rischio

false e immotivate convinzioni dei genitori,

è che, nel caso specifico, l’utilizzo incontrol-

con mancata tutela del minore e della co-

lato del web conduca i giovani genitori a

munità, dall’altro l’insoddisfazione della ca-

consultare siti sconsiderati che, senza sup-

tegoria dei pediatri che evidentemente non

porto scientifico, esaltano il danno incon-

ha utilizzato gli strumenti giusti nei confron-

dizionato da vaccino, spesso purtroppo

ti della famiglia, a supporto dell’efficacia

avallato da medici altrettanto sconsiderati,

dei vaccini e dell’inesistenza di gravi effetti

afferenti alla cosiddetta medicina alterna-

collaterali degli stessi.

tiva. Mi capita ancora di imbattermi in ge-

Svolgo il mio lavoro da diversi anni e sono

nitori scettici, che associano l’autismo alla

da sempre una convinta sostenitrice dei

vaccinazione per il morbillo, sebbene il fal-


Dossier VACCINI

so clamoroso, sostenuto da Wakefield, me-

condividere, parlando la stessa lingua, vuol

dico inglese interdetto poi dalle sue funzio-

dire essere convincenti, cosicchè i genito-

ni, sia stato abbondantemente sconfessato

ri possano acquisire maggiore sicurezza

da una letteratura scientifica articolatasi in

nel sottoporre il proprio figlio alla pratica

un decennio. Ma si sa, fa notizia il gossip e non il fatto che non abbia alcun fondamento. Come arginare la falla? Intanto comunicare, dedicare più tempo alla famiglia, approcciando la questione già dalle prime visite, nell’ambito di una prevenzione generale e particolare, rispondendo ai quesiti, ai dubbi, certamente più numerosi rispetto al pregresso. Ricordare che il vaiolo non esiste più e che la polio potrebbe seguire la stessa sorte se tutti la effettuassero. Spesso, per stemperare, con i giovani genitori ricordo

vaccinare. La sicurezza deriva

la mia prima assunzione a 6 anni di quella

dalla consapevolezza che si

zolletta color rosa, accompagnata da genitori sereni e fiduciosi. Nell’ottica dell’utilizzo di internet, nella mia pratica, cerco di consigliare i siti giusti, con evidenza scientifica, proponendo di ridiscuterli, se ritenuto opportuno. In altri termini, accattivarsi la complicità genitoriale,

ottiene con l’informazione corretta. E da tutto questo il pediatra non può

assolutamente

prescindere. In una società civile

adottando un linguaggio più “moderno”,

la

pratica

vaccinale

può essere positivo. Atro elemento fon-

dovrebbe essere vis-

damentale è la creazione di una rete, per

suta sotto l’ottica di

esempio con le strutture vaccinali territoria-

un diritto e non di un

li di competenza. Consigliare, informare e

dovere. Settembre 2017 | Notiziario | 57


OBBLIGO VACCINALE E DIRITTO ALLA SALUTE

la Corte di Cassazione ad affermare che il di-

di Vincenzo Antonelli docente di diritto amministrativo presso l’Università LUISS Guido Carli

cura incontra un limite nella possibilità del

ritto alla salute «implica la tutela del suo risvolto negativo: il diritto di perdere la salute, di ammalarsi, di non curarsi, di vivere le fasi finali della propria esistenza secondo canoni di dignità umana propri dell’interessato» (Cassazione, n. 21748/2007). Tuttavia, il diritto alla salute come libertà di legislatore di qualificare taluni trattamenti sanitari, ad esempio alcune vaccinazioni, come obbligatori. La legittimità di questa scelta legislativa, come ha ricordato il giudice costituzionale nella sentenza n. 307/1990, si fonda su quanto previsto dall’art. 32, primo

I

58 | Notiziario | Settembre 2017

comma, della Costituzione, che assicura che la salute debba essere tutelata non soltanto

l decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, at-

come «fondamentale diritto dell’individuo»,

tualmente all’esame del Parlamento per la

ma anche come «interesse della collettività».

conversione in legge, intende introdurre al-

Proprio dalla considerazione che «il tratta-

cune misure volte a contrastare il progressivo

mento sanitario sia diretto non solo a miglio-

calo delle vaccinazioni, stabilendo tra l’altro

rare o a preservare lo stato di salute di chi vi è

che il rispetto degli obblighi vaccinali costitu-

assoggettato, ma anche a preservare lo stato

isce requisito per l’ammissione all’asilo nido

di salute degli altri», la Corte Costituzionale

e alle scuole dell’infanzia per i minori da 0 a 6

ha riconosciuto che «la legge impositiva di

anni, mentre, a partire dalla scuola primaria,

un trattamento sanitario non è incompatibi-

la mancata vaccinazione dà luogo a sanzioni

le con l’art. 32 della Costituzione [...] giac-

amministrative.

ché è proprio tale ulteriore scopo, attinente

L’intervento del Governo, che sta alimentan-

alla salute come interesse della collettività,

do un acceso dibattito pubblico nelle ultime

a giustificare la compressione di quella au-

settimane, suscita alcuni interrogativi sulla

todeterminazione dell’uomo che inerisce al

natura e sui limiti del diritto alla salute san-

diritto di ciascuno alla salute in quanto diritto

cito dall’art. 32 della Costituzione, ai quali

fondamentale». Nella medesima sentenza,

hanno cercato di rispondere la Corte costitu-

la Corte si è preoccupata di precisare che il

zionale e gli altri giudici nazionali.

«trattamento sanitario può essere imposto

Il diritto alla salute, oltre che come diritto a

solo nella previsione che esso non incida ne-

ricevere prestazioni, è inteso anche come li-

gativamente sullo stato di salute di colui che

bertà di cura, di scegliere in maniera libera e

vi è assoggettato, salvo che per quelle sole

consapevole se e come curarsi. Ciò ha spinto

conseguenze, che, per la loro temporanei-


Dossier VACCINI

Vaccinazioni obbligatorie: il caso di Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia tà e scarsa entità, appaiono normali di ogni intervento sanitario, e pertanto tollerabili». Pertanto, il giudice costituzionale ha chiarito che «il rilievo costituzionale della salute come interesse della collettività [...] esige che in nome di esso, e quindi della solidarietà verso gli altri, ciascuno possa essere obbligato [...] a un dato trattamento sanitario, anche se questo importi un rischio specifico», che implica tuttavia il riconoscimento di un «equo ristoro del danno patito» dal soggetto obbligato che eventualmente subisca danni

Nel caso dell’Emilia Romagna, il Tribunale amministrativo regionale ha deciso, in attesa della relazione del Ministero della Salute su alcuni aspetti da chiarire, di non sospendere la delibera della giunta del Comune di Rimini che, sulla base della legge regionale n. 19 del 2016, prevede la decadenza dei minori di età compresa tra zero e tre anni già iscritti al ciclo del nido se non in regola con il calendario vaccinale. Quanto invece alla Regione Friuli Venezia Giulia, il Tribunale amministrativo regionale ha rigettato il ricorso per l’annullamento della delibera del Consiglio Comunale di Trieste che introduce l’assolvimento dell’obbligo vaccinale quale requisito di accesso ai servizi educativi comunali per i minori da 0 a 6 anni (sentenza n. 20/2017).

ulteriori alla propria salute rispetto a quelli normali di ogni intervento sanitario. In una successiva decisione (Corte Costitu-

Corte «scelte tragiche del diritto: le scelte

zionale sentenza n. 118/1996) è stato riba-

che una società ritiene di assumere in vista di

dito che «la disciplina costituzionale della

un bene [...]», e cioè debellare una malattia,

salute comprende due lati, individuale e sog-

«che comporta il rischio di un male [...] (l’in-

gettivo l’uno (la salute come “fondamentale

fezione che, seppur rarissimamente, colpisce

diritto dell’individuo”), sociale e oggettivo

qualcuno dei suoi componenti). L’elemento

l’altro (la salute come “interesse della collet-

tragico sta in ciò, che sofferenza e benesse-

tività”). Talora l’uno può entrare in conflitto

re non sono equamente ripartiti tra tutti, ma

con l’altro [...]. In particolare [...] può acca-

stanno integralmente a danno degli uni o a

dere che il perseguimento dell’interesse alla

vantaggio degli altri». Il diritto all’indennizzo

salute della collettività, attraverso trattamen-

così riconosciuto è stato esteso anche ai casi

ti sanitari, come le vaccinazioni obbligatorie,

in cui la vaccinazione non sia obbligatoria,

pregiudichi il diritto individuale alla salute,

ma solo “raccomandata”, poiché la ragione

quando tali trattamenti comportino [...] con-

determinante l’indennizzo è l’interesse col-

seguenze indesiderate, pregiudizievoli oltre

lettivo alla salute, e non già l’obbligatorietà

il limite del normalmente tollerabile». Ciò fa

in quanto tale del trattamento (Corte Costitu-

sì che, affinché l’obbligo di vaccinazione sia

zionale sentenza n. 107/2012). Altro aspetto

lecito, il legislatore debba prevedere tutte le

controverso riguarda la possibilità per il legi-

cautele preventive possibili. Tuttavia, poiché

slatore di prevedere sanzioni per la mancata

il rischio di conseguenze per la salute del

vaccinazione obbligatoria, ed in particolare

soggetto vaccinato non è sempre evitabile,

di vietare l’accesso all’asilo nido e alle scuo-

la legge che impone l’obbligo di vaccinazio-

le dell’infanzia come proposto con il d.l. n.

ne «compie deliberatamente una valutazio-

73/2017. La Corte Costituzionale ha già chia-

ne degli interessi collettivi e individuali», una

rito la legittimità dell’imposizione di sanzioni

di quelle che vengono definite dalla stessa

per il mancato rispetto dell’obbligo di Settembre 2017 | Notiziario | 59


60 | Notiziario | Settembre 2017

vacci-

Se il legislatore statale può imporre come

nazio-

obbligatorie a tutti i minori alcune vaccina-

ne, «la

zioni, tuttavia non potrebbe disciplinare le

determi-

condizioni di accesso ai servizi comunali e

nazione

regionali in quanto la loro regolazione è ri-

della quale

servata ai comuni e alle regioni. L’intreccio

è rimessa alla

di competenze legislative statali e regionali

discrezionalità

che registriamo in questo caso potrebbe es-

del legislatore e non

sere superato da un’intesa dello Stato con

è censurabile se non arbi-

quest’ultime, capace di tutelare un interesse

traria» (sentenza n. 132/1992). In tale sede

unitario per il Paese.

il giudice costituzionale ha spiegato che il

La possibilità di escludere dagli asili e dalle

rispetto degli obblighi vaccinali quale requi-

scuole dell’infanzia i minori non sottoposti

sito per l’ammissione alla scuola dell’obbligo

a vaccinazione obbligatoria è stata peraltro

rappresenta una delle misure attraverso cui

già oggetto di alcune recenti pronunce del

il legislatore garantisce l’effettività dell’obbli-

giudice amministrativo in relazione ad alcune

go di vaccinazione e, in tal modo, assicura

norme, del tutto analoghe a quelle proposte

le esigenze di tutela della salute del minore

con il decreto legge n. 73/2017, adottate in

e della collettività. Dunque, ben può il legi-

Emilia Romagna e in Friuli Venezia Giulia. Il

slatore statale subordinare alla somministra-

giudice amministrativo ha infatti preliminar-

zione delle medesime vaccinazioni l’accesso

mente osservato che «l’assunto da cui muo-

ai servizi scolastici statali, qual è la “scuola

vono i ricorrenti, non vaccino mio figlio per-

dell’obbligo” che inizia a 6 anni. Incerta e

ché il rischio delle vaccinazioni è maggiore

controversa appare, invece, la possibilità di

del rischio derivante dalle malattie oggetto

prevedere il rispetto degli obblighi vaccina-

di dette vaccinazioni, ove si diffonda oltre

li quale requisito per l’ammissione all’asilo

a una certa percentuale di genitori, diven-

nido e alle scuole dell’infanzia, servizi gesti-

ta addirittura intrinsecamente errato. [..] In

ti da comuni e regioni, che la stessa Corte

sostanza, anche muovendo dalla prospetta-

Costituzionale ha pur tuttavia in passato as-

zione dei genitori ricorrenti, la loro scelta si

similato alle altre scuole del nostro paese, in

dimostra o meglio diventa errata alla radice

ragione delle analoghe «finalità formative»

ove sia condivisa da un certo numero di citta-

(Corte Costituzionale sentenza n. 476/2002).

dini». Il giudice amministrativo ha precisato


Dossier VACCINI

che la norma non contrasta con il divieto di

lizzata e individualizzata, ma devono essere

prevedere conseguenze negative sull’iscri-

estesi all’intera collettività, con la differenza

zione alla scuola dell’obbligo per la manca-

che per definizione l’interesse pubblico deve

ta vaccinazione obbligatoria di cui all’art. 1,

prevalere su quello dei singoli». Il Tribunale

d.P.R. n. 355/199: «la norma non abroga af-

amministrativo regionale osserva infine signi-

fatto l’obbligo delle [..] vaccinazioni previste

ficativamente che ad essere in discussione

per legge, ne elimina solo una conseguenza.

«non è [..] la potestà genitoriale, ma come

Trattandosi poi di una norma del tutto ec-

quest’ultima deve cedere il passo all’interes-

cezionale essa non può essere estesa oltre

se generale. L’iscrizione a un asilo comporta

la scuola dell’obbligo, ambito a cui espres-

di necessità la convivenza dei bambini in un

samente si applica». Dopo aver ribadito la

ambiente ristretto, per cui la mancanza di

piena competenza del Comune ad adottare

vaccinazione, per un elementare principio di

una misura come quella in discussione, dal

precauzione sanitaria, si ripercuoterebbe sul-

momento che «si tratta [..] di una norma di

la salute degli altri, anche quelli con partico-

prevenzione e di precauzione in materia del-

lare debolezze e fragilità immunitarie. Il pur

la salute che il Comune, nel regolamentare

rispettabile e tutelabile interesse individuale

l’accesso ai propri asili, può legittimamente

deve regredire rispetto all’interesse pubbli-

definire e disciplinare», il Tribunale ammini-

co, in particolare ove si tratti di tutela della

strativo regionale osserva inoltre che «i ge-

salute». Il tentativo governativo di ripensa-

nitori [..], difendendo la scelta di non vacci-

re la portata dell’obbligo vaccinale ci mette

nare i loro figli, si rifanno ad un principio di

davanti ad interrogativi profondi ed etici,

precauzione, cioè alla probabilità che la vac-

concernenti il rapporto tra individuo e col-

cinazione provochi più danni di quelli even-

lettività, tra libertà ed autorità, tra egoismo

tualmente possibili in caso di contagio. In tal

e solidarietà, che certamente il diritto non

modo peraltro omettono di considerare che

può risolvere una volta per sempre. Se da

lo stesso principio di precauzione e di pre-

un lato il vincolo comunitario e solidale potrà

venzione vale in senso opposto, nel rendere

giustificare una compressione delle nostre

obbligatorie le vaccinazioni e nell’estendere

libertà, dall’altro non possiamo rinunciare a

la copertura della popolazione vaccinata. [..]

promuovere e sperimentare percorsi di infor-

Proprio i principi invocati dai ricorrenti non

mazione, sensibilizzazione, consapevolezza

possono limitarsi ad un’applicazione parcel-

sui trattamenti vaccinali. Settembre 2017 | Notiziario | 61


Vaccino sì o vaccino no? Quando i medici trascurano il “metodo scientifico” di Roberto Rossi Presidente OMCeO di Milano

ti, essere dotati di uno spirito retto: la cosa più importante è applicarlo correttamente». Come è noto, la Commissione Medica dell’Ordine dei Medici di Milano ha purtroppo irrogato alcuni pesanti provvedimenti disciplinari rispetto a casi in cui è stato completamente e colpevolmente smarrito il metodo scientifico.

L

62 | Notiziario | Settembre 2017

È interessante notare come tutti gli incolpaa questione dei vaccini tiene banco sulla cronaca nazionale ormai da mesi. Si tratta di un argomento molto sentito,

ti siano ricorsi a identiche giustificazioni, e cioè che - in base alle loro personali osservazioni- erano giunti a determinate conclu-

nella cui analisi sembra essersi smarrito il

sioni, applicandole a tutti i pazienti.

senso critico e scientifico.

Alcune domande sorgono spontanee, oltre

Sarà, probabilmente, utile rileggere l’inci-

che necessarie. Innanzitutto ci si chiede se

pit del “Discorso sul metodo” di Cartesio:

sia giusto proporre di non vaccinare i bam-

«Il buon senso è la cosa più equamente

bini, credendo che alcuni danni siano causa-

distribuita a questo mondo; ognuno, infat-

ti proprio dai vaccini; oppure se sia corretto

ti, pensa di esserne così ben provvisto che

proporre una terapia “spirituale” al posto di

perfino coloro che, a proposito di tutto il re-

una terapia medica, considerando la prima

sto sono i più incontentabili, non sono soliti

come l’unico approccio possibile per guari-

desiderarne più di quanto ne posseggano.

re un ammalato psichico.

E riguardo a ciò non è verosimile che tutti

E ci si domanda ancora se sia giusto sommi-

si sbaglino; questo dimostra piuttosto che

nistrare un ormone a un paziente (che non

la capacità di giudicare correttamente e di

ne era carente), solo perché in base ai propri

distinguere il vero dal falso – in cui consiste

personali studi si è dedotto che quello fosse

appunto quello che viene chiamato buon

il giusto approccio terapeutico.

senso, ovvero ragione – è per natura identi-

Si potrebbe controbattere, affermando che

ca in tutti gli uomini; e così pure la diversità

le evidenze scientifiche non sono tutto nel

di opinioni non deriva dal fatto che taluni

rapporto di cura; esse, tuttavia, sono neces-

siano più ragionevoli di altri, ma solamente

sarie come “a priori” di qualsiasi atto dia-

dal fatto che dirigiamo i nostri pensieri lun-

gnostico e/o terapeutico.

go percorsi diversi, e non prendiamo in con-

Evidentemente, è oggi necessario ribadire

siderazione le stesse cose. Non basta, infat-

questi concetti nel corso di studi in medici-


Dossier VACCINI

Il Discorso sul metodo di René Descartes Il Discorso sul metodo di René Descartes (meglio noto come Cartesio, 1596-1650) fu pubblicato nel 1637 ed è oggi considerato un’unica opera, insieme ad altre tre saggi scientifici pubblicati contestualmente: La diottrica, Le meteore, La geometria. Il titolo originale è:“Discours de la méthode pour bien conduire sa raison, et chercher la verité dans les sciences” (Discorso sul metodo per un retto uso della propria ragione e per la ricerca della verità nelle scienze). L’argomento dell’opera è indicato dallo stesso Cartesio: «Se questo discorso sembra troppo lungo per essere letto tutto in una volta, lo si potrà dividere in sei parti. E si troveranno, nella prima, diverse considerazioni sulle scienze. Nella seconda, le principali regole del metodo che l’autore ha cercato. Nella terza, qualche regola della morale ch’egli ha tratto da questo metodo. Nella quarta, gli argomenti con i quali prova l’esistenza di Dio e dell’anima dell’uomo, che sono i fondamenti della sua metafisica. Nella quinta, la serie delle questioni di concetti, fisica che ha esaminato, in particolare la spiegazione del movimento del cuore e a n a l i z z a re di qualche altra difficoltà della medicina e, ancora, la differenza tra l’anima in maniera nostra e quella dei bruti. Nell’ultima, le cose ch’egli crede siano richieste sistematica i feper andare avanti nello studio della natura più di quanto si è nomeni complessi fatto, e i motivi che lo hanno indotto a scrivere». cercando di ridurli a singoli problemi semplici, formulare teorie su ciò che na e durante le specialità, poiché la sensa-

si è analizzato e, infine, mettersi sem-

zione è che il medico non sia più formato

pre in discussione, controllando le proprie

come uomo di cultura a 360° né come uno

conclusioni. Solo allora si potrà proporre il

scienziato ma, sempre più spesso, come un

proprio come metodo scientifico innovati-

tecnocrate.

vo.

In altri termini, la sensazione è che si sia per-

Trascurare queste nozioni epistemologiche

so di vista il metodo scientifico e che non si

“di base”, per un fisico o un matematico

attuino più operazioni che fino a poco tem-

vuole dire solo meritare il dileggio dei col-

po fa erano considerate ovvie: raccogliere

leghi; per un medico, vuole dire rischiare di

in maniera rigorosa i dati, rifuggire dai pre-

fare del male alla gente. Settembre 2017 | Notiziario | 63


ME D I C I N A L E G A L E

Così abbiamo prelevato la reliquia di san Nicola Francesco Introna racconta come per l’estrazione delle ossa del Patrono di Bari è stata coinvolta un’équipe multidisciplinare

di FRANCESCO INTRONA

Professore Ordinario di Medicina legale nell’ Universita’ di Bari Direttore UOC di Medicina legale Universitaria, AOUC Policlinico Bari Cordinatore della Scuola di Specializzazione di Medicina legale - Universita’ di Bari e Foggia francescointronaml@gmail.com

64 | Notiziario | Settembre 2017

R

icevere una telefonata da S.E. l’ Ar-

dell’altare della cripta, a circa 80 cm di pro-

civescovo di Bari ti mette gia’ di per

fondità dal piano di calpestio.

sé in agitazione. Se poi sei convocato

La prima cosa da fare era studiare la logistica.

urgentemente e senza saperne il motivo, la

L’altare della cripta è in pietra, fu consacra-

preoccupazione aumenta. Incontro in Ar-

to da Papa Urbano II nel 1089 in occasione

civescovado S.E. Mons. Cacucci e Padre Ciro

della deposizione delle ossa del Santo e pre-

Capotosto, Priore di San Nicola. Motivo: bi-

senta un angusto vano interno, chiuso da una

sogna prelevare una reliquia di San Nicola

grata metallica. A livello pavimentale vi è un

- la reliquia piu’ grande possibile, garanten-

piccolo opercolo circolare del diametro di

done l’integrità - dal sacello, senza rompere

circa 6 cm da cui origina una comunicazione

o smontare l’altare della cripta. E tutto cio’ in

tunnelliforme a pareti irregolari che consente

massima segretezza. Il Papa lo vuole.

l’accesso diretto alla tomba del Santo. Da

Si tratta di una responsabilita’ massima per

questa comunicazione, ogni 9 maggio viene

un barese, credente, devoto. Erano anni

estratta la SS. Manna. L’unica possibilità non

però che volevo documentare lo stato delle

distruttiva era utilizzare un fibroscopio op-

ossa di San Nicola nell’interno della tomba,

eratorio con il quale entrare nella tomba del

ed una idea su come fare già me l’ero fatta.

Santo, scegliere sul momento una reliquia

L’impresa era difficile ma non impossibile. Le

idonea, serrarla ed estrarla lungo la comu-

reliquie di San Nicola sono segmenti schele-

nicazione, senza danneggiarla. Il mio timore

trici, più o meno integri, studiati per la prima

era che i resti scheletrici potessero essere

volta dal Prof. Luigi Martino nel 1953-1957,

molto fragili tanto da sgretolarsi una volta

nell’unica ricognizione canonica, effettuata in

serrati dal fibroscopio. Si trattava pur sempre

occasione della ristrutturazione della Cripta

di strutture ossee di 1700 anni, conservate in

della Basilica. Le ossa del Santo sono riposte

ambiente umido - e umidita’ e resti scheletr-

in un’urna marmorea posizionata al di sotto

ici non vanno proprio d’accordo. Il Prof. Mar-


tino, peraltro, li aveva già descritti nel 1953

tava in quel momento a chi appartenesse il

come molto fragili. Bisognava comunque

segmento scheletrico e dove fossimo. Peral-

provare; non avevamo altra scelta. Sapevo

tro, non era certo la prima volta che opera-

già chi coinvolgere. Contattai subito il Prof.

vamo in cappelle, chiese, conventi, cimiteri;

Onofrio Caputi Iambrenghi, che accettò il

trattamenti di Corpi Santi, con Aldo Di Fazio,

rischio e l’incarico e fu vincolato al segreto.

in dieci anni di attività per il Vaticano, ne ave-

Fu quindi costruita l’équipe, costituita dalla

vamo fatti, e tanti.

Dott.ssa Lagou Vardou Elpiniki, endosco-

Aprimmo quindi la porticina del paliotto,

pista; dal Dott Aldo Di Fazio, medico legale

ci infilammo carponi uno alla volta nel pic-

esperto in trattamento di resti antichi, dalla

colo vano interno all’altare, scoprimmo

Dott.ssa Sara Sablone, e dal fidatissimo Sig.

l’opercolo di accesso al sacello e montammo

Angelo Venosa nostro operatore video-foto-

nell’interno del vano dell’altare il sistema di

grafico da sempre. Il giorno 19 giugno 2016

videoregistrazione del fibroscopio. Eravamo

alle ore 21.00, chiusa al pubblico la Basilica

pronti per iniziare, tutto funzionava al meglio.

di San Nicola, in una atmosfera quasi surreale

Calammo nell’ interno del sacello una fon-

ed un po’ medioevale, iniziarono le operazi-

te luminosa a LED in modo da garantire la

oni di prelievo della reliquia alla presenza del

massima visibilità senza creare ostacoli al

Priore della Basilica Padre Ciro Capotosto e

fibroscopio. Subito si paventò una prima dif-

di Frate Francesco Marrulli, in contatto di-

ficoltà: la comunicazione per l’accesso al sa-

retto telefonico con S.E. l’Arcivescovo. Ci es-

cello era serpiginosa, ad S italica, con pareti

traniammo quindi dal luogo e dal contesto. Il

in pietra grezza, il che aumentava il rischio di

nostro compito in quel momento era quello

danneggiare la reliquia durante l’estrazione;

di estrarre senza danneggiarlo un frammento

Il tunnel era infatti costituito dalla collimazi-

osseo da una tomba, attraverso un pertugio

one di tre fori presenti su altrettanti last-

di 80 cm e del diametro di 6 cm. Poco impor-

roni tombali medioevali sovrapposti,

Settembre 2017 | Notiziario | 65


L’équipe coinvolta nelle operazioni di estrazione Hanno partecipato all’estrazione della reliquia di san Nicola: il professore Onofrio Caputi Iambrenghi, la dottoressa Lagou Vardou Elpiniki, endoscopista; il dottor Aldo Di Fazio, medico legale ed esperto in trattamento di resti antichi, la dottoressa Sara Sablone. Tutto l’intervento è stato ripreso da Angelo Venosa, operatore video-fotografico. Il prelievo della reliquia si è svolto il 19 giugno 2016, mentre la Basilica di San Nicola - che custodisce le ossa- era chiusa al pubblico, alla presenza del Priore della Basilica Padre Ciro Capotosto e di Frate Francesco Marrulli, in contatto diretto telefonico con S.E. l’Arcivescovo.

66 | Notiziario | Settembre 2017

ciascuno spesso circa 20 cm, posizionati a

Ora bisognava rendersi conto delle diffi-

chiusura del sacello al momento della depo-

colta’ che avremmo incontrato nell’estrarre

sizione del 1089 e riposizionati cosi’ come

il fibroscopio lungo il tunnel serpiginoso.

trovati nel 1957 al termine dei lavori di res-

Dovevamo fare una prova. Decidemmo

tauro della cripta. Consci delle difficoltà, con

quindi di estrarre la moneta d’oro che con

un po’ di apprensione, iniziammo a calare il

i resti scheletrici non aveva nulla a che fare.

fibroscopio, che rapidamente raggiunse il

Capimmo subito che avremmo dovuto effet-

vano del sacello ove erano custoditi i resti

tuare una unica estrazione tirando insieme e

scheletrici di San Nicola. Abbiamo provato

contemporaneamente la fonte luminosa ed

una sensazione forte ed unica. Al monitor

il fibroscopio con la reliquia serrata, sì da au-

posizionato all’interno dell’altare apparvero

mentare al massimo gli spazi a disposizione

di colpo i resti così come composti nel 1957

della reliquia in risalita. La moneta estratta fu

dal Prof. Martino. Sul fondo del sacello, in

consegnata al Priore della Basilica. Erano 5

corrispondenza della comunicazione tunnell-

rubli d’oro del 1899, lasciati cadere nell’urna

iforme, era presente una depressione conca-

chissa’ da chi dopo il 1957. Inserimmo nuo-

va colma di un liquido trasparente, limpido:

vamente il fibroscopio nell’urna ed iniziam-

la SS.Manna. Nella piccola conca, immersa

mo a valutare quale frammento scheletrico

nella SS. Manna c’era una vertebra toracica,

scegliere. Decidemmo di provare con la di-

poco distante, a sinistra una piccola mon-

afisi di un osso lungo. La serrammo a livello

eta d’oro. Il cranio emergeva maestoso dal

della metafisi e la avvicinammo all’estremità

fondo del sacello, ben evidenti, lateralmente

del tunnel, ma ci rendemmo subito conto

le ossa lunghe e poi via via i frammenti cos-

che era troppo voluminosa per passare.

tali, i frammenti vertebrali, al centro i fram-

Rimesso a posto l’osso lungo capimmo

menti amorfi. Tutte le ossa erano bagnate o

che l’ unica possibilità era prelevare il fram-

parzialmente immerse nella SS. Manna. Per

mento di costa posto lateralmente sulla sin-

iniziare a renderci conto della consistenza

istra del sacello. Informammo quindi S.E.

dei resti iniziammo a spostatare la vertebra

l’Arcivescovo che ci diede il suo placet.Con

toracica in quanto a forte rischio di trauma-

grande cautela, ed anche per il vero con

tismo diretto. La consistenza delle ossa era

un po’ di apprensione, il fibroscopio fu av-

decisamente migliore delle mie aspettative.

vicinato al segmento scheletrico scelto che


Nella piccola conca, immersa nella SS. Manna c’era una vertebra toracica, poco distante, a sinistra una piccola moneta d’oro. Il cranio emergeva maestoso dal fondo del sacello

fu agganciato con una ansa diatermica. Ho

visti tanti, e non mi aspettavo che un fram-

Bibliografia:

un flash preciso di quel momento: il Prof.

mento di costa conservato costantemente in

Caputi Iambrenghi, cattolico e la Dott.ssa

ambiente umido, appartenuto ad un uomo

Elpiniki, ortodossa, collaboravano operativa-

deceduto nel III secolo DC, potesse pre-

Luigi Martino: Le reliquie di San Nicola. Centro Studi Nicolaiani 1987;

mente, quasi in un inconscio abbraccio ecu-

sentare una consistenza dura. La Reliquia fu

menico, nell’estrarre la reliquia di un Santo a

quindi protetta e trasportata presso l’Istituto

fede trasversale, un santo dei popoli, né cat-

di Medicina legale dell’Universita’ di Bari

tolico, né ortodosso, un Santo di tutti, una

(Policlinico) ove fu posta in osservazione in

reliquia tanto voluta dalla chiesa ortodossa

ambiente a temperatura costante controllata

per consolidare quel processo di ecumen-

di 18 °C. Dopo 30 giorni, la reliquia, ormai

ismo da tutti sperato e voluto. Momenti al

asciutta, fu sottoposta a rilievi metrico – de-

cardiopalma. Serrata la costa all’estremità

scrittivi ed ad una indagine densitometrica,

del fibroscopio iniziammo ad estrarre luci,

effettuata in gran segreto nel Nuovo Istituto

fibroscopio e reliquia, documentandone la

del Prof. Pippo Rubini.

risalita. Passata la prima pietra tombale con

Il frammento è risultato privo di matrice bio-

scritte bizantine, la seconda con fregio in

logica ma completamente mineralizzato, non

pietra a forma di fiore, ed infine la terza, la

è elastico, ma è resistente e fragile come

reliquia emerse dall’orifizio superiore del cu-

il vetro. Si decise quindi di non effettuare

nicolo, intrisa di SS. Manna. A quel punto c’è

nessun trattamento conservativo con resine

stato un momento di grande commozione

epossidiche, ottime nell’immediato ma di in-

anche liberatoria da parte di tutti. Si trat-

certo risultato al lungo termine.

tava di un frammento della IX costa sinistra,

Il 30 luglio 2016 la Reliquia, avvolta in teli di

già descritta dal Martino, fratturata alle es-

lino bianchi ed in un contenitore di legno,

tremità, corrosa a livello del margine inferi-

fu consegnata al Priore della Basilica di San

ore, che apparve subito solida e resistente

Nicola, Padre Ciro Capotosto. Ora la reli-

al tatto. Un vero e proprio miracolo. Di resti

quia è temporaneamente a Mosca, suggello

scheletrici anche molto antichi ne abbiamo

dell’unione di popoli.

Schettini: La basilica di San Nicola. Laterza Ed. 1967.

Settembre 2017 | Notiziario | 67


ETICA

Disposizioni anticipate di trattamento: il ruolo dei notai Il disegno di legge in discussione al Senato illustra le condizioni in base a cui il medico può disattendere le volontà del paziente. E chiama in causa anche i notai rispetto alla valutazione della “volontà” del singolo

di CARMELO DI MARCO

Carmelo Di Marco Presidente di Federnotai cdimarco.3@notariato.it

68 | Notiziario | Settembre 2017

I

l disegno di legge sulle DAT (Disposizioni

La DAT esprime un consenso anticipato ri-

Anticipate di Trattamento) in discussione

spetto ai trattamenti da somministrare o

al Senato non ammette espressamente

meno al ricorrere di una condizione di salute

l’obiezione di coscienza da parte del medi-

che, in quel momento, è futura ed eventuale,

co, ma illustra le condizioni in base alle quali

incerta. “Consenso anticipato” non è, però,

egli può disattendere le volontà espresse dal

sinonimo di “consenso disinformato”: il no-

soggetto interessato, con norme che han-

taio dovrà quindi verificare che, al momento

no suscitato accesa discussione e richieste

in cui la DAT sarà eseguita, sia rispettato il

di emendamento. Il tema dell’autonomia

presupposto della preventiva acquisizione

del professionista e della rilevanza della sua

delle “adeguate informazioni” di cui parla la

coscienza nell’applicazione della normativa

norma. Se il notaio saprà fare questo agen-

in esame interessa da vicino anche il nota-

do secondo coscienza, darà un significato

io. Essendo un pubblico ufficiale obbligato

sostanziale ai due pilastri fondamentali della

a prestare la sua attività in tutti i casi (con la

sua funzione: l’indagine della volontà e il suo

sola eccezione del ricevimento di atti contrari

adeguamento alla legge.

alla legge), ritengo che nell’attività dei notai

Per riuscirci, dovrà evitare ogni standardizza-

non vi sia spazio per un’obiezione di coscien-

zione della sua prestazione, attenendosi ad

za che induca a non applicare la legge una

alcune regole formali che corrispondono ad

volta entrata in vigore, a seconda del con-

obblighi minimi. In primo luogo può chiede-

vincimento momentaneo o delle inclinazioni

re l’assistenza dei testimoni per favorire una

personali del notaio stesso. La coscienza del

maggiore ponderazione da parte del dichia-

notaio, però, dovrà avere un peso notevolis-

rante. Nel disegno di legge non si indica un

simo, incidendo sul modo in cui egli eseguirà

termine massimo di efficacia della DAT, ma

la sua prestazione professionale.

si fa testualmente riferimento al suo “rinno-


La relazione tra notaio e dichiarante è complementare rispetto a quella tra il medicoe il paziente. La normativa in discussione, laddove entri in vigore, lascerà molte “maglie” aperte. vo”: nulla impedisce, quindi, che in base alle

profondito e verosimilmente sofferto, che lo

circostanze concrete, il notaio consigli e il di-

avrà portato a confrontarsi con il suo medico

chiarante scelga di fissare un termine.

per acquisire le “adeguate informazioni” su-

Ancora, nelle cartelle cliniche viene conserva-

gli effetti dei trattamenti e del loro rifiuto, e

ta la documentazione di quanto emerge nel-

sulle alternative disponibili.

la relazione fiduciaria tra medico e paziente,

La relazione tra notaio e dichiarante, dunque,

che è più volte descritta come essenziale nel

è complementare rispetto a quella tra il me-

disegno di legge: il notaio potrà benissimo consigliare di allegare alla DAT i documenti da cui risulti il compimento di quel percorso di acquisizione preventiva delle adeguate informazioni che può avere luogo solo nella relazione con il medico. Si devono quindi affiancare due relazioni fiduciarie: quella tra medico e paziente e quella tra notaio e dichiarante. In questa relazione, il notaio dovrà sfuggire

dico e il paziente. Come è avvenuto in molti casi negli ultimi anni, la normativa in discussione, laddove entri in vigore, lascerà molte “maglie” aperte: la prassi notarile diventerà una fonte di diritto secondaria ma decisiva. La gestione da parte del notaio della relazione con il dichiarante originerà “regole di fatto” che si evolveranno in “regole di diritto” permettendo di distinguere ciò che è valido

a qualsiasi atteggiamento burocratico: utiliz-

e ciò che non lo è.

zando testi standard o moduli rischierebbe di

I notai devono quindi impegnarsi ad una in-

ricevere o autenticare DAT senza la verifica

terpretazione e ad una applicazione moder-

del presupposto richiesto dalla norma.

na e sociale dei concetti di indagine della

Chi si rivolgerà al notaio per esprimere la sua

volontà, con l’abbandono di ogni tentazione

disposizione anticipata di trattamento sarà

tendente alla standardizzazione e alla buro-

giunto al termine di un percorso molto ap-

cratizzazione del loro operato. Settembre 2017 | Notiziario | 69


ETICA

Scene finali: come imparare a prendersi cura dei malati terminali All’Omceo un percorso formativo sulla morte, il grande tabù della nostra epoca

di ROBERTO RUSSO

Roberto Russo Consigliere OMCeO Bari roberto.russo@policlinico.ba.it

70 | Notiziario | Settembre 2017

I

l 21 giugno è iniziato il corso formativo

temi scottanti (per esempio il sesso o la vio-

”Scene finali” organizzato dall’ASL BA, dal-

lenza) sono ormai discussi con più semplicità.

la Fondazione Opera SS. Medici di Bitonto,

Qualche anno fa uno storico francese, Pierre

dall’Osservatorio Paola Labriola e dall’Ordine

Chaunu, scriveva: «Ci è capitata una curiosa

Provinciale dei Medici di Bari. I responsabili

avventura: abbiamo dimenticato che si deve

scientifici sono Crescenza Abbinante, Edoar-

morire». Questa è la conseguenza della se-

do Altomare e Vincenzo Defilippis.

colarizzazione della società moderna che,

L’obiettivo del corso è quello di sensibilizzare

avendo abbandonato la speranza religiosa

gli operatori sanitari sul tema della morte e

e avendo superato l’utopia positivista di una

su ciò che essa rappresenta per la persona

sua eliminazione, non ha trovato altra risolu-

ammalata, con prognosi infausta, i familiari e

zione che la negazione del concetto di morte.

non ultimi gli operatori sanitari. In particolare,

Si muore sempre a causa di qualcosa, nel ten-

il corso si propone di dare una lettura trasver-

tativo di cancellare dalla coscienza collettiva

sale della morte tra medicina, antropologia,

l’ineluttabilità della morte in quanto processo

psicologia e filosofia.

biologico naturale. Questa convinzione spie-

Per quanto nell’ambiente medico chirurgico

ga tanti comportamenti dell’uomo contem-

la morte sia sempre presente, molto raramen-

poraneo di fronte alla morte. Basti pensare

te se ne parla come argomento scientifico e

all’incapacità di invecchiare dei cosiddetti

filosofico. Del resto questo argomento rap-

“ever young”, o al proliferare delle terapie

presenta ancora un grande tabù nella nostra

anti aging o ancora, per restare in ambito più

epoca, ormai l’ultimo, se si pensa che altri

vicino alla professione medica, all’incapacità


Ancora oggi la morte è considerata un grande tabù nella nostra società, al contrario di altri temi scottanti (come la violenza e il sesso) che sono stati sdoganati, rientrando abitualmente nel dibattito pubblico. Per dirla con le parole del dalai lama: «gli uomini dell’Occidente vivono come se dovessero non morire

mai e muoiono come se non avessero mai vissuto».

di accettare la morte quale esito finale di un

digitale in costante e inarrestabile crescita».

grave stato patologico.

Questo concetto è stato ribadito da Giovanni

«Accettare la morte come l’unico vero even-

Ziccardi, docente di Informatica all’Università

to ineluttabile dell’esistenza non è mai stato,

di Milano: «In Italia abbiamo 240 mila morti

in nessuna cultura e in nessuna epoca storica,

digitali in un anno con un ritmo di 650 ba-

un fatto naturale». Lo ha detto Marco Aime,

cheche lasciate, ogni giorno, a loro stesse».

antropologo all’Università di Genova, nel cor-

Sicuramente è necessario un adeguamento

so del primo incontro. La morte nella nostra

legislativo a questo stato di immortalità digi-

società è diventata un tabù. Da rito unificante

tale: dopo la morte, infatti, un profilo social

da vivere pubblicamente si è trasformato in

continua a vivere, a esistere, a ricevere notifi-

un evento da vivere in solitudine, per limita-

che e commenti e ad avere foto taggate. Un

re il coinvolgimento emotivo della comunità.

secondo tema, legato a queste tecnologie,

Oggi non si muore più a casa, ma in Ospeda-

riguarda la morte in diretta e la condivisione

le o all’Ospizio nel tentativo di far “sparire” i

online del fine vita, della malattia e del lutto.

propri morti.

E’ cronaca recente la morte del bambino

Risulta tuttavia sorprendente come, di fron-

inglese, Bradley Lowery, tifoso di calcio e

te a questo atteggiamento negazionistico, a

morto per neuroblastoma. Non è semplice

causa delle nuove tecnologie Internet, si sia

interpretare i meccanismi che portano a que-

di fatto perso il diritto all’oblio. La BBC nel

sta condivisione digitale del lutto. Quello che

marzo 2016 annunciava: «Presto, su Face-

comunque è certo è che, contrariamente alla

book, ci saranno più morti che vivi. Il social

vita reale, la morte nel mondo artificiale web

network ha già preso la forma di un cimitero

non è un tabù. Settembre 2017 | Notiziario | 71


Scene finali: come imparare a prendersi cura dei malati terminali Il corso si articola in cinque incontri accreditati singolarmente (ECM) per tutte le figure professionali. L’iscrizione è gratuita e si può effettuare accedendo, previa registrazione, alla sezione formazione del sito web dell’ASL BA. Il prossimo incontro è previsto il 19 settembre 2017 e sarà dedicato alle differenti modalità biologiche del morire, agli approcci terapeutici e alle cure palliative.

La visione religiosa della morte ha condizionato la scienza medica, imponendo una considerazione idealistica e soprannaturale sino alla prima metà dell’800.

72 | Notiziario | Settembre 2017

Padre Jacques Suaudeau, medico chirurgo e

gli studi di anatomia patologica e, con la sco-

direttore della Sezione Scientifica della Pon-

perta degli agenti eziologici delle malattie in-

tificia Accademia per la vita, ha tracciato l’e-

fettive, si afferma la causa “esterna” di morte.

voluzione del senso della morte nella cultura

Nella prima giornata di corso, è intervenu-

occidentale. Nel suo doppio ruolo di medico

to Federico Faloppa, linguista all’Universi-

e sacerdote, ha evidenziato come dal Medio-

tà di Reading (UK). Comunicare la morte di

evo ad oggi siano cambiati i rituali e di come

una persona costituisce un’esperienza molto

la religione abbia influenzato la percezione

intensa, sia a livello professionale che perso-

della morte. Le religioni hanno sempre avuto

nale. La preoccupazione più comune è quella

un ruolo consolatorio, mostrando l’aspetto

di sentirsi impreparato al compito. La per-

naturale e deterministico della morte, come

sonalizzazione della comunicazione è mol-

parte della ciclicità della vita. Per il cristiano,

to importante e bisogna evitare di utilizzare

la morte è il passaggio a una nuova vita (vita

espressioni, peraltro molto diffuse, che risul-

mutatur, non tolliur - la vita cambierà, non

tano del tutto inadeguate: «So come si sente

sarà tolta). La visione religiosa della morte ha

adesso», «Ora stia tranquillo», ecc. Spesso,

condizionato la scienza medica, imponendo

per indicare la morte, si ricorre a metafore,

una considerazione idealistica e soprannatu-

come «È andato in cielo» o «È passato a mi-

rale sino alla prima metà dell’800, epoca in

glior vita». Una maniera per non parlarne e

cui viene secolarizzata trasformandosi in og-

per continuare a far sopravvivere questo tabù

getto di ricerca scientifica. Cominciano così

universale.


o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i

Cao, sindacati e odontoiatri contro il “DdL Concorrenza” Con l’approvazione della Legge il Parlamento ha perso l’opportunità storica di regolamentare in modo corretto le società che operano in ambito odontoiatrico

M

i sembra una favola quello che gli

sione stessa tenuti all’iscrizione nell’apposito

odontoiatri d’Italia stanno vivendo.

Albo professionale, tenuto presso l’Ordine

Lo studio dentistico così come sem-

dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

pre lo abbiamo pensato si sta trasformando,

L’art. 2231 c.c., stabilisce: “quando l’esercizio

come in una favola appunto, in una struttura

di una attività professionale è condizionato

con caratteristiche e peculiarità che non han-

all’iscrizione in un albo o elenco, la prestazio-

no più nulla a che vedere con lo studio tra-

ne eseguita da chi non è iscritto non gli dà

dizionale, in forma singola o associata, della

azione per il pagamento della retribuzione”.

stragrande maggioranza dei dentisti italiani.

È evidente, quindi, lo stretto e imprescindibi-

E questo non certamente per volere degli

le collegamento fra l’iscrizione all’Albo degli

odontoiatri. Gli sforzi che sono stati prodot-

Odontoiatri e lo svolgimento della relativa at-

ti da parte della istituzione ordinistica e dei

tività professionale.

sindacati in tutti questi anni hanno sempre

L’ingresso delle società commerciali che han-

cercato di far comprendere ai politici che l’o-

no lo scopo di svolgere direttamente l’attività

biettivo comune deve essere la tutela della

professionale è quindi del tutto inaccettabile

salute dei pazienti e che, vista l’incapacità del

sulla base anche del parere del 23/12/2016,

pubblico, di favorire una salute odontoiatrica

del Ministero dello Sviluppo Economico, che

universalistica, solo la possibilità di permette-

ha chiarito che l’attività professionale odonto-

re ai dentisti di gestire e governare il proprio

iatrica, quale attività protetta, costituisce og-

studio con regole certe, evitando l’ingresso di

getto esclusivo delle società tra professionisti

capitali economici, possa fornire prestazioni

(istituite ai sensi dell’art. 10, commi 3/11, del-

odontoiatriche di qualità. Ma procediamo per

la L. 11/11/2011, n. 183 e del decreto del Mi-

gradi ripercorrendo tutto l’iter che ha porta-

nistero della Giustizia del 8/02/2013, n. 34).

to all’approvazione di una proposta di legge

Lo stesso MISE, rispondendo ad un interpel-

che detta nuove regole per quanto riguarda

lo posto dall’Ordine dei Medici ed Odonto-

le strutture sanitarie che erogano prestazioni

iatri di Bologna e dall’ANCOD (Associazione

odontoiatriche.

Nazionale Centri Odontoiatrici) avente come

La Legge n. 409 del 24/07/1985, che istituisce

oggetto “Prestazione di servizi di Odonto-

la professione di odontoiatra ha individuato i

iatria per il tramite di società commerciali”,

soggetti legittimati all’esercizio della profes-

chiariva che l’ingresso di società com-

di NICOLA ESPOSITO

Nicola Esposito Presidente CAO OMCeO - Bari nimigiro@libero.it

Settembre 2017 | Notiziario | 73


i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d merciali non in forma di STP (Società tra Professionisti), può essere consentito solo al fine di costituire società di mezzi oppure società in cui l’aspetto organizzativo e capitalistico risulti del tutto prevalente rispetto allo svolgimento, pur presente, di attività professionali protette. In sintesi il Ministero richiamava una serie di normative per le quali l’Ufficio del registro delle Imprese/Camera di Commercio non è chiamato a verificare il merito dell’autorizzazione all’esercizio dell’odontoiatria da parte delle Società ma solo a verificare che tale autorizzazione sia presente. L’intervenuto rilascio della suddetta autorizzazione implica una complessiva verifica della sussistenza di una complessità organizzativa di mezzi, persone e strutture che risulti preminente rispetto alle attività professionali e che dia luogo quindi alla prestazione di un servizio più complesso rispetto a quello tipicamente riconducibile ad una professione ordinistica, come la nostra.

74 | Notiziario | Settembre 2017

Il quadro normativo appare quindi delineato

Il Ddl Concorrenza con le determinanti mo-

e interventi legislativi, che in sostanza consen-

difiche in tema di esercizio della professio-

tono a società di capitali di gestire studi pro-

ne odontoiatrica, senza le quali si sarebbero

fessionali diretti all’esercizio delle prestazioni

potute creare possibili confusioni interpreta-

odontoiatriche, non possono essere condivisi

tive in tema di esercizio della professione, è

e rischiano di snaturare la professione intellet-

approdato in aula alla Camera nel mese di

tuale di odontoiatra in cui i legittimi esercenti

giugno non prima di esser stato argomento

iscritti all’Albo sono i soli in grado di garantire

discusso dai vari gruppi parlamentari. La Sen.

una corretta tutela della salute odontoiatrica

Serenella Fucksia (Gruppo Misto) a proposito

dei cittadini.

del Ddl Concorrenza che disciplina l’attività

Quindi, qualora esista tale complessità or-

odontoiatrica da parte delle società di ca-

ganizzativa, quella struttura potrà richiedere

pitale esprimeva i propri dubbi sul ddl “non

l’iscrizione alla Camera di Commercio, eroga-

perché il nostro Paese debba essere contra-

re prestazioni sanitarie e quindi anche odon-

rio alla concorrenza, ma perché non si può

toiatriche. Tali realtà si identificherebbero, a

degradare il diritto costituzionale alla salute

nostro avviso, esclusivamente nelle vere e

ad un’offerta tre per due”, ricordando come

proprie “cliniche odontoiatriche” o polispe-

in “maniera davvero poco coraggiosa” si sia

cialistiche.

cercato di “disciplinare l’attività odontoiatrica

L’approccio tenuto dal MISE mirava ad evi-

da parte delle società. Prima di prendere de-

denziare quello che è un elemento valoriz-

cisioni normative sarebbe il caso di analizzare

zante degli studi odontoiatrici a dispetto del-

i dati dell’Istat relativi alle cure odontoiatri-

la spersonalizzazione che impronta le società

che, che ci descrivono una situazione diffici-

odontoiatriche: negli studi odontoiatrici la fi-

le. Sarebbe stato utile che almeno due terzi

gura dell’odontoiatra riveste carattere preva-

dell’organico di gestione della società fosse-

lente rispetto alla componente organizzativa.

ro composti dagli iscritti all’ordine, come av-


d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i t o i at r

Con il DdL Concorrenza, il Parlamento italiano non tutela gli interessi dei cittadini che necessitano di prestazioni odontoiatriche, poiché non garantisce che a prendersi cura della loro salute siano esclusivamente professionisti abilitati e soggetti al controllo dell’Ordine.

viene anche altrove”.

re sanitario e non richiedendo che analogo

E difatti le Commissioni Finanze e Attività

requisito debba essere posseduto dagli altri

Produttive della Camera, riunite in seduta

soggetti operanti nella medesima società”.

congiunta, avevano trovato un compromesso

Le Commissioni riunite hanno accolto la ri-

che accogliesse gli allarmi lanciati dalla pro-

chiesta ed approvato l’emendamento che

fessione dopo l’approvazione del testo al Se-

sostituiva il comma 154 “consentendo l’atti-

nato senza chiudere le porte alla possibilità di

vità odontoiatrica esclusivamente a sogget-

esercitare l’attività odontoiatrica alle società

ti in possesso dei titoli abilitanti di cui alla

che non siano StP.

legge 24 luglio 1985, n. 409, che prestano

Contro il testo approvato in Senato si era

la propria attività come liberi professionisti.

schierata in particolare la CAO, oltre ai sin-

L’esercizio dell’attività odontoiatrica è altresì

dacati odontoiatrici, sostenendo che avrebbe

consentito alle società operanti nel settore

consentito alle società di utilizzare non abili-

odontoiatrico le cui strutture siano dotate

tati in odontoiatria per le cure.

di un direttore sanitario iscritto all’albo degli

Timore raccolto anche dall’On. Michele Pe-

odontoiatri e all’interno delle quali le presta-

lillo (Pd), firmatario dell’emendamento ap-

zioni di cui all’articolo 2 della legge 24 luglio

provato il 22 giugno, che spiegava in Com-

1985 n. 409, sono erogate dai soggetti in

missione come “le disposizioni del testo

possesso dei titoli abilitanti di cui alla mede-

licenziato dal Senato comportino il rischio di

sima legge”.

consentire l’esercizio della predetta attività a

L’emendamento modifica poi anche il comma

società odontoiatriche nelle quali il possesso

156 imponendo al direttore sanitario di svol-

dell’iscrizione all’albo degli odontoiatri sia

gere la propria attività in una sola struttura.

un requisito posseduto soltanto dal diretto-

Questa formulazione è, a nostro avviSettembre 2017 | Notiziario | 75


o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s

76 | Notiziario | Settembre 2017

so, inaccettabile e risulta troppo generica, in

(oltre 800 giorni in Parlamento) e influenzato

quanto potrebbe consentire l’esercizio dell’o-

da dinamiche politiche generali (dimissioni

dontoiatria a soggetti che non hanno i requi-

di Ministri, contrasti tra partiti e governo,..)

siti di legge. Ricordiamo infatti che la Legge

che hanno determinato continui mutamenti

24.07.1985 n. 409, che istituisce la professio-

del testo e reso difficile l’interlocuzione par-

ne di odontoiatra, ha individuato i sogget-

lamentare.

ti legittimati all’esercizio della professione,

Ecco gli aspetti di interesse odontoiatrico

secondo le regole riferibili all’esercizio delle

contenuti nel testo:

professioni intellettuali protette. La legge 12

153. Al fine di assicurare la trasparenza del-

novembre 2011 n. 183, ha poi introdotto e

le informazioni nei confronti dell’utenza, i

dichiarato ammissibile l’esercizio societario

professionisti iscritti ad ordini e collegi sono

delle attività professionali regolamentate nel

tenuti ad indicare e comunicare i titoli pos-

sistema ordinistico, istituendo nell’ordina-

seduti e le eventuali specializzazioni.
154.

mento la società tra professionisti (STP), con

L’esercizio dell’attività odontoiatrica è con-

la necessaria iscrizione ad una speciale sezio-

sentito esclusivamente a soggetti in possesso

ne dell’Albo tenuto dall’ordine professionale.

dei titoli abilitanti di cui alla legge 24 luglio

L’ingresso di altre società, di tipo commer-

1985, n. 409, che prestano la propria attività

ciale, che hanno lo scopo di svolgere diretta-

come liberi professionisti. L’esercizio dell’atti-

mente l’attività professionale odontoiatrica, è

vità odontoiatrica è altresì consentito alle so-

quindi del tutto illegittimo ed anticostituzio-

cietà operanti nel settore odontoiatrico le cui

nale (violazione articoli 3, 32 e 33).

strutture siano dotate di un direttore sanitario

Con il testo attuale, si creerebbe inoltre una

iscritto all’albo degli odontoiatri e all’interno

inaccettabile discriminazione di una singola

delle quali le prestazioni di cui all’articolo 2

professione protetta (quella odontoiatrica)

della legge 24 luglio 1985, n.409, sono ero-

rispetto alle altre professioni regolamentate

gate dai soggetti in possesso dei titoli abili-

anche da questo DDL (vedi professione di

tanti di cui alla medesima legge.

Avvocato per la quale si prevede la possibilità

155. Le strutture sanitarie polispecialistiche

di esercizio societario esclusivamente tramite

presso le quali è presente un ambulatorio

STP) ed un ingiustificato effetto concorrenzia-

odontoiatrico, ove il direttore sanitario non

le distorsivo per i differenti trattamenti fiscali

abbia i requisiti richiesti per l’esercizio dell’at-

e previdenziali previsti per professionisti e so-

tività odontoiatrica, devono nominare un

cietà non STP.

direttore sanitario responsabile per i servizi

Motivo per cui si proponeva di modificare il

odontoiatrici che sia in possesso dei requisiti

comma 154 con un nuovo testo:

di cui al comma 154.

Comma 154. “L’esercizio dell’attività odonto-

156. Il direttore sanitario responsabile per

iatrica è consentito esclusivamente a soggetti

i servizi odontoiatrici svolge tale funzione

in possesso dei titoli abilitanti di cui alla legge

esclusivamente in una sola struttura di cui ai

24 luglio 1985, n. 409, ovvero a Società tra

commi 154 e 155.

Professionisti operanti nel settore odonto-

157. Il mancato rispetto degli obblighi di cui

iatrico, in cui il direttore sanitario sia iscritto

ai commi 154, 155 e 156 comporta la sospen-

all’albo degli odontoiatri”.

sione delle attività della struttura, secondo

Il 29 giugno la Camera dei Deputati con 218

le modalità definite con apposito decreto

voti favorevoli, 124 contrari e 36 astenuti ha

del Ministro della salute, da adottare entro

approvato la nuova stesura del Disegno di

novanta giorni dalla data di entrata in vigore

Legge sulla Concorrenza, che ora passa al Se-

della presente legge.

nato per l’ultima lettura, la quarta. 
Il percorso

Ovviamente quanto approvato dalla Camera

di questa legge è stato alquanto travagliato

ha fatto si che ancora una volta tutta la pro-


s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t

IL Decreto Concorrenza non sta facendo nessun passo avanti verso la concorrenza che possa aiutare le persone a curarsi invece di rinunciarvi, poiché con questo testo «consentiamo al capitale di entrare in un settore protetto.

fessione in maniera unitaria esprimesse con-

l’obbligo che gli operatori clinici nelle società

siderazioni comuni nella nota di fine giugno:

siano 
 Odontoiatri e per i direttori sanitari di

- il Parlamento ha perso l’opportunità storica

essere iscritti all’Albo Odontoiatri ed operare

di regolamentare in modo corretto le società

in un’unica struttura.

che operano in ambito odontoiatrico, cresciu-

In conclusione quindi il giudizio è negativo,

te negli anni senza controlli e nel vuoto legi-

in quanto, ancora una volta, il Parlamento ita-

slativo, creato a seguito della Legge Bersani;

liano non ha voluto tutelare gli interessi dei

- non avere specificato che le società che

cittadini che necessitano di prestazioni odon-

possono operare in ambito odontoiatrico

toiatriche, offrendo loro la garanzia che a

sono esclusivamente le SPT (come deve es-

prendersi cura della loro salute fossero esclu-

sere per le attività professionali costituzional-

sivamente i professionisti con la loro deonto-

mente protette) è un grave limite di questa

logia e sotto il controllo ordinistico.

legge, che non tutela i pazienti;

Da oltre due anni, stiamo spiegando alla po-

- continuare a consentire ad operare le so-

litica che il non voler decidere sulla necessità

cietà commerciali, senza obbligo di iscrizione

di limitare la possibilità delle strutture odon-

all’Ordine professionale e controllo deonto-

toiatriche, completamente di proprietà della

logico e sulla pubblicità sanitaria, permetterà

finanza, di operare nel settore, mette a rischio

ancora di assistere a comportamenti che non

la salute degli italiani. La cronaca racconta

hanno come obiettivo la salute del paziente

sempre più spesso dei problemi patiti dai pa-

ma solo il guadagno economico;

zienti degli studi odontoiatrici organizzati in

- persisterà la diffusione di messaggi pubbli-

catene e in franchising che chiudono da un

citari incontrollati, non verificabili dall’Ordine

giorno all’altro perché non fanno più profitto

e tesi solo all’accaparramento di clientela;

e che mercificano la professione.

- solo alcuni aspetti, con determinazione pro-

Speravamo ovviamente che gli Onorevoli,

posti dalla professione, sono stati recepiti nel

dopo l’approvazione alla Camera, coglies-

testo approvato dalla Camera: aver ribadito

sero l’occasione anche per chiarire deSettembre 2017 | Notiziario | 77


o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s Lo studio dentistico si sta trasformando in una struttura con caratteristiche e peculiaritàmolto diverse dallo studio tradizionale, in forma singola o associata, della stragrande maggioranza dei dentisti italiani.

78 | Notiziario | Settembre 2017

finitivamente che le società che esercitano

chiarezza sulla opacità che ammanta queste

l’odontoiatria possono essere solo le StP ma

società nel settore odontoiatrico, meritevoli

questo purtroppo non è avvenuto. Va comun-

di una disciplina di dettaglio non solo fisca-

que detto che il testo approvato, ribaden-

le e previdenziale, ma di garanzia per il cit-

do che l’odontoiatria può essere esercitata

tadino di poter scegliere il professionista cui

esclusivamente da un abilitato, non fa altro

affidarsi. Impedire l’accesso nell’organo am-

che confermare le norme e le sentenze che

ministrativo del socio di capitali, pretendere

affermano che l’esercizio dell’attività profes-

che la loro pubblicità non sia lasciata al libero

sionale di odontoiatra non può essere svolta

arbitrio che finisce per ingannare il consu-

se non da una StP, così come avviene per le

matore, normare il conflitto di interessi e la

altre professioni regolamentate.

sudditanza agi interessi commerciali in grado

E dire che durante la discussione dei commi

di influenzare le scelte terapeutiche, vietare

che interessano le Farmacie e la possibilità

la partecipazione tramite società fiduciarie,

per il capitale di gestirle, anche se con una

trust o interposta persona, i redditi prodotti

limitazione del numero di società operanti,

dalla STP siano qualificati come redditi da

è intervenuto l’On. Pier Luigi Bersani il pa-

lavoro autonomo anche ai fini previdenziali,

dre delle liberalizzazioni. L’intervento in Aula

l’esercizio dell’odontoiatria in forma societa-

dell’Onorevole Bersani, l’autore delle famose

ria non sia soggetta al fallimento, la sospen-

lenzuolate, durante la discussione del Ddl

sione, cancellazione o radiazione del socio sia

Concorrenza contro il capitale nelle libere

motivo di esclusione dalla società, la remune-

professioni parlava di farmacie ma i concetti

razione del lavoro sia regolata da contratta-

possono essere applicate anche all’odonto-

zione collettiva, che siano garantite le tutele

iatria. Come nel suo stile, citando aneddoti

previdenziali, assicurative e di fine rapporto

letterari e storici, l’ex ministro dello Sviluppo

dei professionisti,: questi sono in linea di prin-

Economico ha ricordato come il titolo di stu-

cipio i punti su cui si dovrebbe fondare la re-

dio conferisca al Farmacista “il monopolio

golamentazione delle società che si contrap-

dell’esercizio, onde ne trae non solo il profitto

pongono ai tradizionali studi odontoiatrici

del commerciante ma l’onorario della profes-

che comunque vada rimangono e rimarranno

sione”. “Quindi -spiegava Bersani- libertà di

la spina dorsale dell’assistenza odontoiatrica

esercizio garantita solo dal titolo di studio”.

ai cittadini italiani.

Chiaro esempio di incoerenza, in realtà il suo

Ed arriviamo infine al 2 agosto ultimo scorso

decreto aveva indicato le linee generali delle

dove è stata approvata con un voto di fiducia

liberalizzazioni dando, poi, ai decreti attuativi

la Legge annuale per il mercato e la concor-

che sarebbero dovuti essere emanati succes-

renza n. 2085 S. E’ venuta in questo modo

sivamente il compito di fissare i paletti. Quei

a mancare la discussione sugli emendamen-

paletti non furono mai fissati e così la norma è

ti, caparbiamente fatti ripresentare da ANDI,

rimasta incompiuta.

per regolamentare in modo corretto l’eserci-

L’Ex segretario del PD ricordava come il De-

zio dell’odontoiatria da parte delle società.

creto Concorrenza non stia facendo nessun

In essa sono contenuti i seguenti quattro ar-

passo avanti verso la concorrenza che possa

ticoli che interessano la professione di Odon-

aiutare le persone a curarsi invece di rinun-

toiatra:

ciarvi (e cita la ricerca del Censis) perché,

Art.153

diceva, “consentiamo al capitale di entrare

L’esercizio dell’attività odontoiatrica è con-

in un settore protetto. Questo è il contrario

sentito esclusivamente a soggetti in possesso

esatto della liberalizzazione”, perché il capita-

dei titoli abilitanti di cui alla legge 24 luglio

le “non è che abbasserà i prezzi, farà i prezzi”.

1985, n. 409, che prestano la propria attività

L’occasione sarebbe stata invece utile per fare

come liberi professionisti. L’esercizio dell’atti-


s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n

vità odontoiatrica è altresì consentito alle so-

devono avere sempre la maggioranza), pur-

cietà operanti nel settore odontoiatrico le cui

troppo le forze politiche non hanno capito

strutture siano dotate di un direttore sanitario

l’importanza di questa richiesta e di possibili

iscritto all’Albo degli Odontoiatri e all’interno

danni, denunciati anche dalle Associazioni

delle quali le prestazioni di cui all’articolo 2

dei consumatori, per i cittadini bisognosi di

della legge 24 luglio 1985, n. 409, sono ero-

cure.

gate dai soggetti in possesso dei titoli abili-

Continuerà quindi la nostra azione per com-

tanti di cui alla medesima legge.

battere le società commerciali, sia per la di-

Art. 154

scriminazione dell’odontoiatria rispetto alle

Le strutture sanitarie polispecialistiche presso

altre professioni, sia perché lo stesso Ministe-

le quali è presente un ambulatorio odonto-

ro dello Sviluppo Economico ha recentemen-

iatrico, ove il direttore sanitario non abbia i

te ribadito, con diverse circolari, che l’unico

requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività

contesto nel cui ambito è possibile l’esercizio

odontoiatrica, devono nominare un direttore

di professioni regolamentate in un sistema

sanitario responsabile per i servizi odontoia-

ordinistico, secondo i modelli societari rego-

trici che sia in possesso dei requisiti di cui al

lati dai titoli V e VI del libro V del codice civi-

comma 153.

le, sia quello della Società tra Professionisti.

Art.155

L’approvazione del DDL Concorrenza rischia

Il direttore sanitario responsabile per i servizi

di aprire un fronte di contenziosi su quale

odontoiatrici svolge tale funzione esclusiva-

tipo di società possa esercitare l’odontoia-

mente in una sola struttura di cui ai commi

tria e sicurmente proseguirà la nostra batta-

153 e 154.

glia, supportata da importanti pareri legali e

Art.156

giuridici, al fine di evitare che la professione

Il mancato rispetto degli obblighi di cui ai

venga esercitata da società non conformi

commi 153, 154 e 155 comporta la sospen-

alle norme e non registrate all’apposito regi-

sione delle attività della struttura, secondo le

stro tenuto presso gli Ordini provinciali, con

modalità definite con apposito decreto del

chiari rischi per la tutela dei pazienti e della

Ministro della Salute, da adottare entro no-

loro salute. Difendiamo il modello libero-

vanta giorni dalla data di entrata in vigore

professionale e riteniamo che gli interessi

della presente legge.

puramente commerciali di buona parte delle

La Commissione Albo Odontoiatri insieme

società oggi operanti vadano a discapito dei

ad ANDI ed AIO, ha duramente combattuto

pazienti, spesso oggetto di offerte e presta-

affinché si arrivasse a riconoscere esplicita-

zioni indotte dalla necessità di puro lucro e

mente che l’unica forma di società ammessa

non dall’appropriatezza delle cure. La CAO

nell’ambito della professione fosse la Socie-

ribadisce il valore della professione esercita-

tà tra Professionisti (peraltro, contradditto-

ta secondo canoni di eticità e presa in cura

riamente, nella stessa legge approvata, un

dei pazienti e continuerà a battersi in ogni

comma indica che le società tra avvocati pos-

occasione per ottenere norme chiare e certe

sono essere solo StP, con i professionisti che

a tal proposito. Settembre 2017 | Notiziario | 79


n t oiat r ia s pazio odo n t oiat r ia s pazio odo n t oiat r ia s pazio

Pubblicità sanitaria, professione medica e tutela del paziente: un difficile equilibrio La Corte di Giustizia Europea: «I messaggi promozionali non siano ingannevoli»

di Gianvito Chiarello

Gianvito Chiarello Odontoiatra - Segretario OMCeO Bari gchiarello@libero.it

80 | Notiziario | Settembre 2017

D

opo dodici anni dal suo decreto sulle

colo asterisco, ci fosse un dettaglio fondamen-

liberalizzazioni (che ha ridotto la pro-

tale: l’offerta era valida per chi faceva almeno

fessione medica a mera attività com-

6 corone fisse a 750 euro. Rimane a nostro fa-

merciale), l’ex ministro dello Sviluppo econo-

vore la sentenza del Consiglio di Stato contro

mico, Pier Luigi Bersani fa dietro front. Dura la

la sanzione comminata dalla AGCM in relazio-

reazione del presidente nazionale, Giuseppe

ne alle disposizioni in materia di pubblicità del

Renzo, che ha commentato: «Venga Bersani

precedente Codice deontologico. La Corte di

a spiegare ai presidenti CAO cosa intende

Giustizia dell’Unione Europea, con la senten-

e come vuole rimediare ai danni che ha fat-

za del 4 maggio 2017, ha ritenuto legittime le

to con le sue lenzuolate. Sarà l’occasione per

limitazioni all’utilizzo della pubblicità da parte

spiegargli i problemi che i pazienti stanno

dei professionisti sanitari. I giudici comunitari

patendo, a causa dell’ingresso del capitale in

considerano infatti contrarie al diritto dell’U-

odontoiatria e quelli che dovranno patire».

nione solo le restrizioni che vietano «in modo

Parole pesanti che denunciano situazioni

generale e assoluto ogni tipo di pubblicità»,

ormai gravissime, come la nota pubblicità

ammettendo invece la possibilità di introdurre

dell’impianto a un euro, denunciata all’AGCM

e applicare limiti, sulla base di obiettivi di in-

dall’Ordine di Milano e poi ritirata, in seguito

teresse generale». Su queste basi la Fnomceo

all’apertura di un’istruttoria nei confronti del

ha inviato una richiesta formale al Ministro

responsabile sanitario. È di questi giorni la

della Salute per «apportare alla normativa ita-

decisione dell’Autority di archiviare l’esposto

liana vigente in materia di pubblicità sanitaria

presentato dall’Ordine di Milano che riteneva

tutte le modifiche necessarie, alla luce delle

la pubblicità come ingannevole. Secondo gli

chiare indicazioni provenienti dalla pronuncia

avvocati del Centro, la pubblicità era veritiera,

della Corte di Giustizia Europea, introducen-

corretta e trasparente, proprio perché parlava

do nel procedimento di diffusione dei mes-

di prezzi. Poco importa se, nascosto in un pic-

saggi pubblicitari, in qualsiasi modo e forma


pazio odo n t oiat r ia s pazio odo n t oiat r ia s pazio odo n t

IL DECRETO BERSANI

diffusi, il potere autorizzativo, da mantenere in capo agli ordini professionali, in sostituzione

La materia della pubblicità sanitaria (regolamentata dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 175, e successive modifiche ed integrazioni) è stata mutata dal Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223. “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”(c.d. decreto Bersani) convertito, con modificazioni dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248. L’art. 2, comma 1 lettera b) e comma 3 della citata legge stabilisce che “sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali – omissis- lettera b) il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’ordine – omissis – comma 3) “omissis - le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina – omissis – sono adeguate, anche con l’adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali entro il 1° gennaio 2007”

di quello verificativo»; emerge, insomma, che la pubblicità debba rispondere a requisiti «che tengano conto della peculiarità della profes-

voli e proporzionati». Non da ultimo il Giudi-

sione medica ed odontoiatrica nel rispetto del

ce europeo si è preoccupato di chiarire che

superiore interesse generale finalizzato alla tu-

«l’utilizzo intensivo di pubblicità o la scelta di

tela della salute pubblica». La Corte afferma

messaggi promozionali aggressivi, addirittura

infatti che le «comunicazioni commerciali de-

tali da indurre i pazienti in errore a proposito

vono essere autorizzate solo nel rispetto delle

delle cure proposte, può nuocere deterioran-

regole professionali relative in particolare alla

do l’immagine della professione, alterando il

dignità e all’onore della professione regola-

rapporto con i pazienti, nonché favorendo la

mentata, nonché alla lealtà sia verso i clienti

realizzazione di cure inadeguate e non neces-

sia verso i colleghi che esercitano la profes-

sarie, alla tutela della salute e pregiudicare la

sione». La Corte ha ritenuto anche necessario

dignità della professione». La sentenza ricono-

«evidenziare la peculiarità delle professioni

sce la tutela della Salute come uno tra i mo-

sanitarie nell’elaborazione delle regole pro-

tivi che giustificano una restrizione alla libera

fessionali, determinata dalla necessità che

prestazione dei servizi e ribadisce l’importanza

non sia pregiudicata la fiducia dei pazienti nei

del rapporto di fiducia tra il dentista e il pa-

confronti delle professioni sanitarie, e ciò sia

ziente. Indipendentemente da come andrà a

a tutela della dignità professionale che della

finire questa disputa, è importante non cedere

salute pubblica, entrambi fattori ritenuti ido-

alle effimere lusinghe di iniziative professionali

nei ad essere elementi di motivo imperativo

lontane dagli insegnamenti di Ippocrate, a cui

di interesse generale e, come tali, idonei ad

abbiamo giurato fedeltà il giorno dell’iscrizio-

introdurre elementi limitativi purché ragione-

ne all’Ordine. Settembre 2017 | Notiziario | 81


n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s

IL FENOMENO della MALPRACTICE Il 22 e 23 settembre prossimi a Bari la CAO organizza un convegno dedicato al tema complesso dell’etica, deontologia, contenzioso e prevenzione in ambito odontoiatrico. Con medici dentisti, medici legali, avvocati, giudici e rappresentanti della FNOMCeO.

di CHIARA FIANDACA

S

i terrà il 22 e 23 settembre 2017 pres-

stata idoneamente e tempestivamente dia-

so l’Hotel Excelsior il congresso “La

gnosticata e trattata, ovvero che siano state

professione odontoiatrica oggi, il fe-

messe in atto le precauzioni necessarie per

nomeno malpractice tra etica e comporta-

ridurne l’incidenza (alla luce della clausola di

menti dell’Odontoiatria”, organizzato dalla

equivalenza posta nell’articolo 40 c.p., «non

Commissione Albo Odontoiatri, Venerdì 22 si

impedire un evento, che si ha l’obbligo giu-

parlerà del fenomeno malpractice e strategie di prevenzione (I sessione). La percentuale Chiara Fiandaca Componente Commissione Albo Odontoiatri chiara.fiandaca@live.it

del contenzioso in responsabilità professionale medica ha subìto, negli ultimi anni, un netto incremento e l’odontoiatria rientra fra le specialità mediche più colpite dal fenomeno, in particolare (ma non solo) per l’ambito civilistico. Si analizzeranno cause e statistica del contenzioso. In tema di colpa medica in odontoiatria sarà affrontata la distinzione tra errori e complicanze. Il presupposto della colpa è infatti l’errore che può essere scusabile (caso fortuito, forza maggiore, imprevedibilità) o inescusabile (deve sussistere danno, colpa e nesso causale). L’errore (in fase diagnostica o terapeutica) si configura in caso di condotta inadeguata da parte del sanitario per colpa generica (negligenza, imprudenza o imperizia) o specifica (inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline). La complicanza, ipotizzabile anche in caso di interventi condotti lege artis, riguarda un evento possibile, prevedibile, ma inevitabile. In caso di complicanza il CTU dovrà valutare se essa sia

82 | Notiziario | Settembre 2017

ridico di impedire, equivale a cagionarlo»). Saranno descritte procedure di risk management attraverso la documentazione di studio e attraverso nuove proposte operative e modulistica per il consenso informato. Sarà anche trattato il tema dell’onorario: con considerazioni medico legali e assicurative sul tariffario nel nuovo mercato odontoiatrico e su come tutelarlo, dato il principio deontologico secondo cui «la misura del compenso deve essere adeguata alla difficoltà e


pa z i o o d o n t o i at r i a

La professione odontoiatrica oggi: malpractice. s pa z i o o d oilnfenomeno t o i at r i a s pa z i o o d o n t Tra etica e comportamenti dell’odontoiatra

Hotel Excelsior - Bari alla complessità dell’opera professionale, alle competenze richieste e ai mezzi impiegati, tutelando la qualità e la sicurezza della prestazione. L’onorario non può essere subordinato ai risultati della prestazione professionale» (art 54 c.d.). L’Ordine può, su richiesta, esprimere un parere sulla tariffazione che viene tenuto conto dal giudice in caso di controversia (art.2233 cc). Nella II sessione di venerdì 22 verrà analizzato il procedimento civile e penale e l’attività peritale. In particolar modo, l’accertamento tecnico preventivo in ambito civile e le nuove normative nella consulenza medico legale sia in ambito penale che in ambito civile. Si parlerà anche delle peculiarità di ciascuna copertura assicurativa, in riferimento alla tipologia della polizza, alla validità, alle esclusioni, allo scoperto, alla franchigia, ecc. e della responsabilità professionale nell’attività peritale. Sabato 23 saranno affrontati i temi della responsabilità deontologica, etica e deontologia, relativamente a procedimenti disciplinari e gestione a livello ordinistico. Il contenuto normativo del Codice deontologico comprende quattro specie di regole che gli iscritti agli Albi sono tenuti a osservare nell’esercizio della loro attività: norme generali di carattere etico-sociale, norme che trovano riscontro in disposizioni giuridiche (es: il segreto professionale e l’obbligo di denunce), norme che regolano i rapporti tra il medico e il paziente e norme derivanti dai rapporti del medico col SSN e con gli altri Enti della medicina socializzata. Il compito di far osservare le norme deontologiche spetta per legge all’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di appartenenza che esercitano il potere disciplinare e comminano sanzioni in caso di inadempienza (avvertimento, censura, sospensione o radiazione dall’Albo). La sentenza dell’Ordine (I

programma VENERDì 22 SETTEMBRE 9:00-9:30 - Saluti

I sessione: Il fenomeno malpractice e le strategie di prevenzione (h. 9:00-13:30) Presidenti: Francesco Introna – Nicola Esposito Moderatori: Chiara Fiandaca – Aldo Di Fazio 9:30-10:00 - Lo scenario di riferimento e il ruolo del professionista. Le cause del fenomeno e la statistica del contenzioso. Pietro Di Michele - Modena 10:00-10:30 - Documentazione: metodologia e procedure di risk-management attraverso la documentazione di studio. Alessandro Dell’Erba - Bari 10:30-11:00 - La colpa medica in odontoiatria. Le peculiarità della professione. Errori e complicanze. Valeria Santoro - Bari 11:00-11:30 - Discussione 11:30-12:00 - Break 12:00-12:30 - L’evoluzione del consenso informato: proposte operative e modulistica. Vilma Pinchi - Firenze 12:30-13:00 Il tariffario nel nuovo mercato odontoiatrico: considerazioni medico legali e assicurative. Alberto Laino - Napoli 13:00-13:30 - La tutela dell’onorario. Ettore Gorini - Bari

II sessione: Il procedimento civile e penale e l’attività peritale (h. 15:00-18:00) Presidenti: Alessandro Dell’Erba Moderatori: Nicola Achille - Vilma Pinchi 15:00-15:30 - L’accertamento tecnico preventivo (ATP). Le fasi del processo civile. Aldo Di Fazio - Matera

15:30-16:00 - La consulenza medicolegale in tema di responsabilità nel procedimento penale, alla luce delle nuove normative. Biagio Solarino – Bari 16:00-16:30 - La consulenza in ambito civile e la mediazione alla luce delle nuove normative. Avv. Fafone 16:30-17:00 - Break 17:00-17:30 - La copertura assicurativa. Riflessi assicurativi nella responsabilità professionale sanitaria. Giuseppe Mazzucchiello Napoli 17:30-18:00 - La responsabilità professionale nell’attività peritale. Antonio De Donno - Bari

SABATO 23 SETTEMBRE III sessione: Il Codice Deontologico e i procedimenti disciplinari (h. 9:00-13:30) Presidenti: Alessandro Dell’Erba – Nicola Esposito Moderatori: Gianvito Chiarello Nunzio Cirulli 9:00-10:00 - Etica e deontologia: la peculiarità della professione odontoiatrica. Giuseppe Renzo - Messina 10:00-11:00 - I procedimenti disciplinari degli Ordini delle professioni sanitarie con particolare riferimento a quelli delle Commissioni Albo Odontoiatri. Antonio Federici - Roma 11:00-11:30 - Break 11:30-12:30 - I procedimenti disciplinari in sanità. Nicola Gasparro - Roma 12:30-13:00 - Etica e Sanità. L’assalto del capitale alla sanità pubblica e privata oggi. Giuseppe Attimonelli Petraglione Bari 13.00-13.30 - Verifica apprendimento ECM e chiusura lavori

grado) può essere impugnata alla CCEPS (II grado) e in Cassazione.

L’evento è gratuito e sono previsti crediti ECM. Settembre 2017 | Notiziario | 83


P ENSIONI

Età, contributi e condizioni: tutto quello che c’è da sapere sulle pensioni Ecco qual è la normativa in vigore per i medici. Tra riforma previdenziale del 2012, sistema contributivo e APE di CLAUDIO TESTUZZA

Claudio Testuzza Medico Ospedaliero Osservatorio Pensionati Enpam espertest@libero.it

I

trattamenti pensionistici dei medici ricado-

nel 2024 per i medici di medicina generale

no in diversi sistemi previdenziali. Dal 2012,

e nel 2025 per i pediatri. Nel fondo per gli

l’Indap e l’Inps sono stati unificati, pur man-

specialisti ambulatoriali, che dal 2013 sono

tenendo norme differenziate. Nel caso di atti-

passati al contributivo indiretto come i medi-

vità libero professionale ovvero in convenzio-

ci di medicina generale, l’aliquota è rimasta

ne con il sistema sanitario nazionale, l’ente di

al 24% fino al 2014, per poi aumentare di

riferimento è la Fondazione Enpam, la quale

un punto all’anno fino ad allinearsi nel 2023

attiva diversi Fondi pensionistici: per gli iscritti

all’aliquota media dei dipendenti (32,65%).

all’Albo professionale (Fondo generale quota

Per la quota B, relativa ai liberi professionisti,

A), per i liberi professionisti (Fondo generale

l’aliquota è stata mantenuta al 12,5% fino al

quota B), per i medici convenzionati con il

2014, per poi crescere di un punto all’anno

sistema sanitario (Fondo medicina generale o

fino al 19,5% nel 2021.

Specialistica), per i medici ambulatoriali (Fon-

E’ aumentata anche la soglia oltre la quale

do medici ambulatoriali).

scatta l’obbligo della contribuzione ordina-

Con la riforma previdenziale del 2012, la

ria, dai 70 mila euro del 2013 agli 80 mila del

Fondazione ha dovuto modificare alcune

2014, fino al massimale Inps nel 2015.

condizioni del passato che operavano più fa-

84 | Notiziario | Settembre 2017

vorevolmente ai fini del diritto alla pensione

L’età pensionabile

e al suo importo. Nel fondo per la Medicina

L’intervento modificatore è stato più incisi-

generale l’aliquota contributiva è rimasta fino

vo nel sistema di calcolo dell’importo pen-

al 2014 al 16,5%, per i medici di medicina ge-

sionistico. Sino al 1995, la pensione veniva

nerale e al 15% per i pediatri di libera scelta.

calcolata sulla base dell’importo dell’ultimo

Dall’anno successivo è salita gradualmente

stipendio in godimento (pubblici dipendenti)

dell’1% all’anno fino a raggiungere il 26%,

ovvero sulla media degli stipendi degli ulti-


L’ETà PENSIONABILE

L

mi cinque anni (dipendenti privati). Si trattava del sistema di calcolo “retributivo”, che si basa sul trattamento stipendiale: all’aumentare dello stipendio in godimento, accrescerà anche il trattamento pensionistico futuro. Dal 1996 è stato introdotto il sistema di calcolo, molto meno vantaggioso, definito “contributivo” e basato, anziché

sul trattamento

stipendiale, su i contributi che si versano durante tutto il periodo della vita lavorativa. Su questo accumulo è applicato un coefficiente che determina l’importo della pensione annua. I coefficienti variano in ragione dell’età di chi richiede il pensionamento: è maggiore per l’età più anziana, minore per pensionamento anticipato. La legislazione del 1995,

a riforma della Fondazione Enpam ha previsto per tutti i fondi un innalzamento graduale dell’accesso al trattamento di vecchiaia: dai precedenti 65 ai 68 anni nel 2018; mentre per l’anzianità si è passati, nello stesso arco di tempo, dai 59 anni e sei mesi ai 62anni. In aggiunta all’età minima è necessario maturare un’anzianità contributiva di 35 anni e un’anzianità di laurea di 30 anni, oppure - a prescindere dall’età minima - un’anzianità contributiva di 42 anni e un’anzianità di laurea di 30 anni. La quota di pensione maturata fino alla fine del 2012 continuerà a essere calcolata con i vecchi criteri, né verrà toccato quanto assegnato antecedentemente: contributi ordinari, aliquota modulare, riscatti della laurea, allineamento. Per i fondi maggiori il metodo di calcolo della pensione resta il contributivo indiretto, che computa l’ammontare della pensione sull’intera vita lavorativa del medico e aggancia la rivalutazione all’inflazione anziché al Pil. Per gli iscritti al Fondo generale quota A (obbligatoria per tutti i medici iscritti all’Ordine) continua a essere esclusa la pensione anticipata ma scatta la possibilità di andare in pensione a 65 anni per chi sceglie il sistema di calcolo pensionistico contributivo su tutta l’anzianità maturata. Se la riforma introdotta dall’Enpam appare abbastanza semplice e lineare, lo stesso non si può dire delle pensioni dei medici dipendenti. Il sistema previdenziale pubblico è stato assoggettato a ben 19 riforme negli ultimi 25 anni. La necessità di intervenire ripetutamente sul complesso delle norme è stata determinata dall’evidente condizione di sofferenza economica del settore. Infatti le caratteristiche precedenti se hanno avuto, da un canto, il privilegio di favorire i trattamenti pensionistici dei dipendenti, hanno determinato un enorme passivo strutturale della finanza previdenziale sino a farlo giungere su l’orlo del suo fallimento. I primi provvedimenti sono intervenuti, modificando questi parametri e si sono susseguiti nel tempo sino a prevedere almeno 36/35 anni di contribuzione e 60/61 anni di età anagrafica per il raggiungimento della pensione anticipata di anzianità e i 65 anni per il pensionamento di vecchiaia.

ricordata come legge Dini, dal nome del primo ministro di allora, aveva ed ha, però, salvaguardato dal nuovo sistema di calcolo coloro che alla data del 31 dicembre 1995

ti dal 2012, la successiva riforma Fornero, ha

potevano o possono vantare di aver matu-

costretto tutti a rientrare nel sistema contribu-

rato un’anzianità contributiva di almeno 18

tivo anche se, per quelli che fortunatamente

anni. Per essi viene mantenuto il sistema di

avevano potuto mantenere il vecchio e più

calcolo retributivo fino a tutto il 2011. Infat-

vantaggioso retributivo, la parte di penSettembre 2017 | Notiziario | 85


COME FUNZIONA L’ACCESSO ALL’ANTICIPO PENSIONISTICO

L’

accesso all’Ape - istituito in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018, era previsto dal 1° maggio 2017, ma a causa di alcune disposizioni integrative che tardano a definirsi, tale limite sarà spostato di qualche settimana. I lavoratori interessati devono avere almeno 63 anni, con venti anni di contributi, e devono maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi. L’anticipo potrà quindi avere una durata massima di tre anni e sette mesi, mentre quella minima è

stata fissata in sei mesi. L’Ape, essendo un prestito che sarà onorato negli anni successivi, è esente da imposizione fiscale. In caso di premorienza durante il periodo di anticipo o dopo il pensionamento, ma prima di aver completato la restituzione del prestito, l’assicurazione ripaga il debito residuo e la pensione di reversibilità ai superstiti verrà corrisposta senza recuperi. Dopo vent’anni dal pensionamento, l’importo previdenziale tornerà al suo livello normale. La pensione al netto della rata

da restituire, non potrà essere inferiore a 1,4 volte l’assegno previdenziale minimo (700 euro mensili) e la rata dell’Ape o di eventuali altri prestiti non dovrà superare il 30% della pensione. Sarà del 2,75 % il tasso da applicare sull’importo da restituire in 20 anni e la detrazione fiscale del 50 % sulla quota di interessi e sul premio assicurativo. è stato poi stabilito che il limite massimo di anticipazione che si potrà chiedere è basato sulla durata dell’anticipo ed è articolato in 4 fasce:

sione relativa agli anni contributivi maturati

venti anni. Una polizza assicurativa obbligato-

sino al 2011 sarà calcolata pro quota con il

ria copre il rischio di premorienza. L’Ape potrà

sistema retributivo. La legge Fornero, tra l’al-

essere estinto anche anticipatamente una vol-

tro, ha innalzato a 66 anni il limite minimo per

ta conseguita la pensione di vecchiaia.

ottenere la pensione di vecchia, correlandolo alla cosiddetta speranza di vita, cioè il limite

L’Ape

statisticamente prevedibile di sopravvivenza

I possibili vantaggi dell’Ape sono l’eviden-

di uomini e donne. Infine, la nuova legge ha

te anticipo del pensionamento di vecchiaia,

eliminato la pensione d’anzianità introducen-

oggi previsto in 66 anni e 7 mesi e che si in-

do un trattamento anticipato, oggi possibi-

nalzerà ancora in futuro grazie all’incremento

le con 41 anni e 10 mesi per le donne e 42

della speranza di vita; il modesto tasso di in-

anni e 10 mesi per gli uomini. Anche questi

teresse sull’anticipazione pensionistica, la non

limiti, nettamente superiori ai 40

assoggettibilità alle trattenute fiscali di tale

anni richiesti nel passato, sono

anticipazione; l’intervento dell’assicurazione

soggetti all’incremento sulla

nel caso di premorienza con la ricostruzione

base della speranza di vita. Il

in forma integrale del trattamento di reversi-

Governo, a fine 2015, ha cer-

bilità. Gli svantaggi sono legati al fatto che

cato di limitare, almeno per

per venti anni si avrà un importo pensionistico

alcuni, l’impatto delle norme

ridotto a causa della rata di pagamento del

più restrittive ed ha in-

prestito. Nei prossimi mesi del 2017 alcune

trodotto delle condizioni

particolari categorie di lavoratori precoci po-

che possono anticipare il

tranno accedere alla pensione anticipata con

momento del pensiona-

41 anni di contribuzione (2132 settimane con-

mento. Tra questi, l’Ape:

tributive) a prescindere dall’età anagrafica. Il

l’anticipo

86 | Notiziario | Settembre 2017

pensionistico,

beneficio viene riconosciuto a tutti i lavoratori

cioè un vero e proprio presti-

iscritti presso l’assicurazione generale obbli-

to bancario che viene concesso ai

gatoria, i quali possano vantare almeno 12

lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia.

mesi di contribuzione per periodi di lavoro

La restituzione avviene dalla data di perfezio-

effettivo precedenti il raggiungimento del di-

namento dei requisiti anagrafici previsti per

ciannovesimo anno di età, e che si riconosco-

l’accesso al trattamento e per un massimo di

no in uno dei seguenti profili di tutela:


> il 75% della pensione netta se l’anticipo sarà di non meno di 36 mesi > l’80% per un periodo compreso da 24 a meno di 36 mesi > l’85% per un periodo compreso da 12 a meno di 24 mesi > il 90% per meno di 12 mesi.

originaria, il cumulo rappresenta una nuova soluzione di utilizzo di anzianità contributive frammentate, non solo fra le diverse gestioni Inps ( ex Inpdap, ex Ipost, Gestione Separata Inps ), ma anche presso le forme pensionistiche obbligatorie dei professionisti come il caso dell’Enpam. Sarà dunque possibile

Nei prossimi mesi del 2017 alcune particolari categorie di lavoratori precoci potranno accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contribuzione

recuperare i periodi di contribuzione Enpam, anche prodotti al Fondo generale quota A e non coincidenti con altre contribuzioni o periodi riscattati. Il risultato del cumulo consiste a) si trovano in stato di disoccupazione;

nella possibilità, per i richiedenti, di ottenere

b) assistono, al momento della richiesta e da

un trattamento pensionistico di vecchiaia o

almeno sei mesi, il coniuge o un parente di

anticipata o di inabilità, unitario e comprensi-

primo grado convivente con handicap in si-

vo della contribuzione prodotta nelle diverse

tuazione di gravità;

gestioni o fondi.

c) hanno una riduzione della capacità lavora-

Infine l’opzione donna: le lavoratrici dipen-

tiva, accertata dalle competenti commissioni

denti e le autonome possono andare in pen-

per il riconoscimento dell’invalidità civile, su-

sione anticipata rispettivamente a 57 e 58

periore o uguale al 74% per cento;

anni, nel caso possiedano almeno 35 anni di

d) sono lavoratori dipendenti. (fra questi gli

contributi. Per poter beneficiare della misura,

infermieri e le ostetriche di sala operatoria

le lavoratrici devono aver maturato questi re-

turniste). Nessun riferimento è stato fatto

quisiti entro il 31 dicembre 2015. A partire dal

nella legge ai medici dipendenti (rianimatori,

2013 l’età minima della pensione anticipata è

chirurghi d’urgenza e di pronto soccorso ), nel

stata aumentata di 3 mesi sia per le lavoratrici

passato rientranti nella categoria degli usurati

dipendenti che per quelle autonome.Pertan-

e poi abbandonati all’oblio, e ai medici che

to il beneficio avrebbe compreso soltanto le

operano in turnazione ed attività notturne.

nate fino al settembre del 1958 (dipendenti)

La pensione conseguita con l’agevolazione

o al settembre del 1957 (autonome). Grazie

in questione non è cumulabile con redditi da

alla Legge di Stabilità 2017, l’opzione donna

lavoro, subordinato o autonomo, per un pe-

è stata estesa alle lavoratrici dipendenti che

riodo di tempo corrispondente alla differenza

sono nate da ottobre a dicembre del 1958 e

tra l’anzianità contributiva e l’anzianità contri-

a quelle autonome che sono nate tra ottobre

butiva al momento del pensionamento. Ad

e dicembre del 1957. Resta che, a causa della

esempio un pensionato che esca con 41 anni

cosiddetta “finestra mobile”, la decorrenza

di contributi non potrà lavorare per un perio-

della pensione anticipata scatterà 12/18 mesi

do successivo alla pensione pari ad un anno

dopo la maturazione dei requisiti di età e an-

e 10 mesi se uomo o a 10 mesi se donna. La

zianità contributiva. Per coloro che decido-

legge di Bilancio per il 2017 ha apportato

no di avvalersi dell’opzione donna l’importo

modifiche positive al cumulo dei contribu-

della pensione sarà calcolato con il sistema

ti, previsto in forma non onerosa, introdotto

contributivo, pertanto con una decurtazione

dalla legge 228/2012. Rispetto alla norma

non indifferente. Settembre 2017 | Notiziario | 87


F OTORACCONTO

Pomeriggi all’Ordine con NON SOLO MEDICO Quando l’arte incontra la scienza. All’Omceo, professionisti nelle vesti inedite di cantanti, musicisti e attori di ANTONIO MARTIRADONNA

L’

Ordine dei Medici-Chirurghi ed Odon-

stile si è avuto il 16 aprile 2016, allorché è sta-

toiatri della Provincia di Bari si distin-

ta presentata una manifestazione di oltre due

gue sicuramente in campo nazionale

ore che ha visto l’alternarsi nell’Auditorium,

per l’originalità delle proposte coraggiose

trasformato anche in palcoscenico teatrale, di

che riesce poi ad attuare, ponendosi come

un gruppo “eroico“ di oltre quindici colleghi,

esempio di Best Practice, tanto care al nostro

che, nelle vesti insolite di attori, cantanti liri-

Presidente Filippo Anelli. Basti ricordare le

ci e di musica leggera, di pianisti, chitarristi

iniziative nel campo della Comunicazione e

e batteristi hanno presentato brani teatrali,

nella Formazione, in cui siamo diventati cen-

con la regia mirabile del dr. Gaetano Napoli

tro di riferimento per gli altri Ordini, ma c’è

, quali la Medea di Euripide e Filomena Mar-

anche un’altra iniziativa, preparata per anni,

turano di Edoardo De Filippo, insieme a brani

soprattutto per l’impegno del Tesoriere An-

musicali, tratti ad esempio dall’operetta “La

tonio Martiradonna e del Segretario Gianvito

vedova allegra” di Franz Lehàr o musiche da

Chiarello, e culminata con l’arrivo sabato 23

film quali “Il Postino” e “Lezioni di piano”, ol-

gennaio 2015 di un bellissimo pianoforte a

tre a brani originali, composti ed eseguiti dai

coda Libermann, lungo 186 centimetri, che

colleghi Lucio Miolla, Pierfrancesco Agostini

ha arricchito l’Auditorium dell’Ordine.Si è vo-

e Gianvito Chiarello. Il Consiglio dell’Ordine

luto in questa maniera, dopo la felice riuscita

ha pertanto approvato con entusiasmo la pro-

di singole iniziative-pilota, che avevano visto

grammazione di un’intera stagione di rappre-

l’esibizione applauditissima di giovani allievi

sentazioni artistiche, dal titolo “Pomeriggio

di pianoforte del Conservatorio Nicolò Pic-

all’Ordine con Non solo Medico “, organizza-

cinni di Bari, ad esempio in occasione della

te nei pomeriggi del sabato da febbraio a giu-

Commemorazione dell’Olocausto il 18 marzo

gno 2017, di cui segue dettagliato resoconto,

2014, dare una continuità all’organizzazione

per i quali Antonio Martiradonna ha coinvolto

di manifestazioni “artistiche” che potessero

colleghi prestigiosi e professionisti rinomati,

integrarsi ed avvalersi dell’accompagnamen-

che hanno dato il loro preziosissimo contri-

to musicale “ dal vivo “. L’esordio in grande

buto negli specifici settori di interesse,

88 | Notiziario | Settembre 2017


Umorismo e salute 11/02/2017 Il professore Pasquale Loizzi ha inaugurato i nostri incontri con il tema accattivante “Umorismo e salute”; ha voluto dimostrare come una risata ha un grande effetto terapeutico, con effetti benefici sui più vari apparati: cardiocircolatorio, neurologico, endocrino. Spezzoni di film e poesie di Totò hanno arricchito la serata, conclusa con l’esecuzione di alcune canzoni napoletane, eseguite al pianoforte dal dottor Antonio Martiradonna e cantate, insieme al pubblico, dalla dottoressa Rosa Maria Daniele. > Nelle foto da sinistra: Dr. Antonio Martiradonna al piano e la Dr.ssa Rosa Maria Daniele, Prof. Pasquale Loizzi

Il dottor Edoardo Altomare ci ha introdotto nella “Medicina narrativa”, avvalendosi della sua lunga esperienza di scrittore e pubblicista. Sono stati proiettati spezzoni molto significativi di film famosi, come “Caro Diario” di Nanni Moretti, La “cittadella” con Alberto Lupo e “Risvegli” con Robert De Nito e Robin Williams ; tutti esempi di “umanizzazione” della malattia vissuta e raccontata, spesso a due voci, dal medico e dal paziente; preziosi anche i riferimenti alla ricca letteratura su queste tematiche. Colonne sonore, eseguite al pianoforte, quali “Love Story” e “La Cittadella”, hanno completato la serata.

Il medico scrittore 25/02/2017

> Nelle foto: Dr. Edoardo Altomare

Il medico che viaggia 11/03/2017 Il terzo appuntamento è stato con i medici che hanno raggiunto i luoghi più remoti, con la loro passione per i viaggi; in particolare ci hanno affascinato con le loro immagini e con i loro racconti il dottor Ettore Samele (con la bellissima fioritura dei ciliegi in Giappone, la cui breve durata viene accostata alla caducità effimera della nostra vita, ma vissuta con gioia ed intensità dal popolo giapponese) e il dottor Franco Polemio (con i geyser vulcanici dell’Islanda, che consentono bagni in conche circondate da ghiacci). Ancora Ettore Samele ci ha mostrato immagini meravigliose dell’aurora boreale, da lui inseguita in più anni in Lapponia ed in Finlandia. Ha concluso Franco Polemio con splendide immagini dell’Etiopia. Lo sciamano del villaggio ha riconosciuto immediatamente nel collega italiano il suo interlocutore, coinvolgendolo in rituali tanto antichi quanto misteriosi. Melodie ispirate alla bellezza di questi luoghi, quali “Un bel dì vedremo” e “Over the rainbow”, hanno concluso la serata. > Nelle foto da sinistra: Dr. Ettore Samele, I ciliegi in Giappone, Dr. Franco Polemio, I geyser in Islanda

Settembre 2017 | Notiziario | 89


Le ludopatie 01/04/2017 Di grandissima suggestione è stato l’incontro con il dottor Antonello Taranto, psichiatra, direttore del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche (SERT) della ASL Bari, che ha illustrato la genesi delle ludopatie, causate soprattutto dalla disarmonia della famiglia. Per l’originalissima esposizione di tale tema si è avvalso delle “sculture” della professoressa Anna Totaro, commentate dall’avvocato Enzo Varricchio, nel ruolo di critico d’arte moderna. Le sale dell’Ordine dei Medici di Bari si sono trasformate per una sera in una piazzetta di Montmartre, con suggestioni e colori. > Nelle foto da sinistra: Avv. Enzo Varricchio, Prof.ssa Anna Totaro, Dr. Antonello Taranto, Eva

Il medico musicista 22/04/2017 La musica è entrata prepotentemente nell’ Ordine dei Medici di Bari con il dottor Lucio Miolla ed il dottor Gianvito Chiarello, entrambi compositori di musica leggera. Con grande sensibilità l’avvocato Laura Fano, valente scrittrice, ha letto e raccontato l’amore tormentato, passando da “Amore e Psiche” di Apuleio e “Odi et Amo” di Catullo alla storia di Aristotele Onassis e Maria Callas, sino alle liriche di Federico Garcia Lorca ed Alda Merini. Lucio Miolla ha eseguito alcuni brani (Come posso, Io ce la farò, Una Trappola l’amore), tratti dal suo Cd “Tracce…. di amore e di jazz”, cui ha partecipato anche il trombettista Fabrizio Bosso. Miolla è stato accompagnato al pianoforte da Gianvito Chiarello, che ha rappresentato l’Ordine dei Medici di Bari alla Manifestazione nazionale dei Medici-Artisti tenutasi al Salone Margherita di Roma il 21 ottobre 2016. > Nelle foto da sinistra: Dr. Lucio Miolla, Avv. Laura Fano, Dr. Gianvito Chiarello, Luicio Miolla e Gianvito Chiarello al piano.

Musicoterapia 6-27/05/2017 La musica può essere realmente terapia. Lo ha dimostrato splendidamente la professoressa Adriana De Serio, docente del Conservatorio Nicolò Piccinni di Bari, che da anni con l’ausilio tecnico del professore Donato Forenza, conduce un progetto di recupero dei ragazzi diversamente abili. Con lei collaborano il professore Antonio De Marco, intervenuto con l’ensemble di clarinetti nell’incontro del 6 maggio e il professore Michele Consueto, intervenuto nell’incontro del 27 maggio con il suo ensemble di tromboni. I veri protagonisti sono però stati i 15 ragazzi che con le percussioni hanno animato l’incontro del 6 maggio, spaziando dalla musica classica alla musica leggera e da film, insieme ai clarinetti diretti da Antonio De Marco e al pianoforte suonato da Adriana De Serio. Il 27 maggio è stata presentato un bel programma di “Omaggio a San Nicola” con brani classici e di film famosi, eseguiti insieme ai tromboni diretti da Michele Consueto e al pianoforte di Adriana De Serio. E’ stato bellissimo apprezzare l’impegno, ma soprattutto la gioia con cui questi ragazzi si sentivano parte di un’orchestra. > Nelle foto da sinistra: Ensemble di tromboni, Prof.ssa Adriana De Serio, Ensemble di percussioni, Ensemble di clarinetti

90 | Notiziario | Settembre 2017


Il medico pittore 20/05/2017 Il professore Paolo Livrea, neurologo e pittore, ha mostrato alcuni dei suoi quadri, figli di una sua seconda “anima”. Ma è stato solo il trampolino di lancio per un volo meraviglioso nella fisiologia della visione, di cui è riconosciuto cultore, in particolare nel campo della neuroestetica. Le ultime acquisizioni fisiopatologiche, superando la vecchia dottrina del percorso unico della visione dalla retina al lobo occipitale attraverso il nervo ottico, hanno invece dimostrato la proiezione multipla dell’immagine in aree diverse della corteccia cerebrale, in cui vengono acquisite in maniera distinta la forma, il colore, la spazialità e, soprattutto, l’emozione che l’immagine evoca. > Nelle foto da sinistra: “Salotto”, “Pioggia a Roma”, Prof. Paolo Livrea, “Masseria”

Tangoterapia 03/06/2017 Per il gran finale, l’auditorium dell’Ordine si è trasformato in una sala da milonga. La dottoressa Marilisa Pacieri, fisiatra e pianista, ha illustrato i presupposti scientifici della tangoterapia (utile nel Parkinson, nella sclerosi multipla, ecc.). Il tango è stato suonato al pianoforte dalla stessa Marilisa Pacieri e cantato dalla dottoressa Rosa Maria Daniele, accompagnate dal violino della professoressa Teresa Lombardi. La professoressa Rossana Tursi, che insieme al maestro Pino Prezioso dirige una scuola di tango a Bari, ha poi offerto una breve dimostrazione dei primi rudimenti del ballo, con le esibizioni di Vittorio Tinelli, Enza Gallo e Raffaella Manno. Lo scrittore e tanghero professionista Gianni Ninni ha illustrato le origini del tango, dalla nascita in Argentina sino ai giorni nostri; i testi dei tanghi eseguiti sono stati letti nella traduzione italiana dal dottor Antonio Martiradonna. > Nelle foto da sinistra: Tanghi, Dr.ssa Marilisa Pacieri e Dr.ssa Rosa Maria Daniele, Dr.ssa Marilisa Pacieri e Prof.ssa Teresa Lombardi

dal cinema alla letteratura, dalla musica alla

re per la qualità delle proposte e l’entusiasmo

pittura, dimostrando che non c’è dualismo,

dei colleghi che si sono “messi in gioco”, con

né contrapposizione tra Scienza ed Arte, tra

orgoglio e coraggio, vincendo la riservatezza

medico ed artista, bensì un connubio felice,

delle loro passioni artistiche, per confrontarsi

che potenzia le capacità espressive, ma an-

con un pubblico sempre attento e generoso.

che quelle diagnostiche e terapeutiche, per un approccio atipico ma efficacissimo, al corpo ed all’anima sofferente. E’ un’esperienza che ci ha arricchito moltissimo, di cui porremo la video-documentazione sul sito dell’Ordine, affinché gli assenti possano rivivere le nostre

Per l’autunno pensiamo di proporre altri appuntamenti, primo fra tutti quello con la Teatroterapia , cioè con i medici-attori, che già nella manifestazione all’ Ordine dei Medici del 16 aprile 2016, avevano offerto un sag-

emozioni ed allargare con nuove proposte

gio delle potenzialità espressive, ma anche

i prossimi incontri. Con la Tangoterapia si

terapeutiche, di questa originale forma di

è conclusa la prima parte della stagione di

approccio ad alcune distonie esistenziali, che

“Non solo medico”, che dopo un inizio un

nella drammatizzazione trovano possibilità di

po’ in sordina, si è fatta sempre più conosce-

inclusione e liberazione.

Settembre 2017 | Notiziario | 91


Storia della medicina

P

rimo medico condotto di Cassano delle Murge, Angelantonio Di Ceglie ha lasciato un ricordo indelebile nella comunità cassanese per il suo modo di interpre-

tare, con passione, disponibilità e “umanità”, la professione. “La medicina tra cura e benessere, dal medico condotto al medico di comunità” è il volume pubblicato in occasione del cinquantesimo anniversario della morte, che racconta l’esperienza di questo medico, nato a Sannicandro di Bari nel 1907. Il libro, a cura di Beatrice Leddomade e Candida

Vita di un medico condotto

Tangorra, raccoglie le testimonianze di pazienti, alcuni do-

Un libro ricorda l’esperienza di Angelantonio Di Ceglie, primo medico condotto di Cassano delle Murge. Che con la sua “umanità” ha lasciato il segno nelle vicende in un’intera comunità e nell’evoluzione del servizio sanitario nazionale

alle modalità di organizzazione sanitaria. Candida Tangor-

cumenti ufficiali e gli Atti del convegno dedicato al medico, che si è tenuto a Cassano Murge nel 2014. Contiene la relazione di Beatrice Leddomade, professore all’Università di Bari, “Il ricordo tra memoria e responsabilità”, che mette in evidenza il rapporto tra la storia personale di Angelantonio Di Ceglie con quella della comunità cassanese e con l’evoluzione della medicina, dal rapporto medico-paziente ra, dirigente medico presso l’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, traccia invece l’evoluzione storica dall’istituto della Condotta Medica, nata inizialmente nella seconda metà dell’Ottocento in Toscana e Lombardia, al sistema sanitario nazionale contemporaneo. Filippo Maria Boscia ha invece focalizzato il proprio intervento sugli aspetti etici e deontologici della figura del medico e sul rapporto medicopaziente, partendo dall’esperienza di Angelantonio Di Ceglie come esempio di ascolto, di attenzione alle situazioni di disagio, all’uomo e alle sue paure. Chiudono il volume un ricordo del figlio Domenico Di Ceglie, medico anch’egli, e una serie di testimonianze e interviste, tra cui spicca uno scritto, lasciato dal dottor Di Ceglie alla moglie come appunto su un ricettario: “Non aspettarti mai che le cose avvengano come tu le vuoi ma sii contento che esse avvengano come avvengono; e vivrai felice”.

Angelantonio Di Ceglie: profilo biografico 1907 – Nasce a Sannicandro di Bari. Il padre, Domenico Di Ceglie, era maresciallo di Marina 1925 – Frequenta il Liceo “Tolomei” di Siena, dove conseguirà il diploma 1932 – Si laurea in Medicina presso l’Università di Siena 92 | Notiziario | Settembre 2017

1935 – Sposa Amalia Lastray 1936 – Esercita la professione a Firenze, dove nasce la figlia Mirella 1938 – Vince il concorso di condotta medica a Santeramo in Colle 1939 – Si trasferisce a Cassano Murge dove eserciterà la professione di medico condotto fino alla morte 1940 – Viene richiamato alle armi e presta servizio come ufficiale medico in Albania e in Africa Orientale 1947 – Nasce il figlio Domenico, che si laurea in Medicina ed è attualmente primario in psichiatria dell’infanzia presso il Tavistock Centre di Londra 1964 – Muore ad Acquaviva delle Fonti, dove è ricoverato in seguito ad un infarto


Non solo medico

a cura di GIANVITO CHIARELLO

«La mia vita sospesa tra medicina e musica» Una chiacchierata con Fabio Prota, chirurgo e pianista

Medico chirurgo da 4 anni e musicista da oltre 25, Fabio Prota racconta oneri ed onori di una vita condotta fra l’arte dei suoni e quella della medicina. Oltre a vantare numerose collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali, Prota ha all’attivo tre album pubblicati: Mania super Moenia (piano solo), Think Thank (progressive rock) e My Heart Leaps Up, presentato all’International Jazz Day 2016.

Sia la Medicina che la Musica hanno come elemento comune l’essere umano: la prima lo studia e la seconda lo racconta. Quanto si influenzano a vicenda queste due professioni? La professione di medico offre innumerevoli spunti di crescita umana che, nel mio caso, tendono spesso a divenire un continuum con quello che suono. Tuttavia è vero anche il contrario, cioè la musica si manifesta, con intensità e frequenza variabili, nella relazione che instauro con ogni singolo paziente e, in certi casi, mi aiuta in questo delicatissimo compito. Nel tuo primo disco in piano solo

“Mania Super Moenia” quale momento della tua esperienza professionale ha ispirato il brano “The Best Medicine”? “The Best Medicine”, d’ispirazione platonica, racconta come la musica abbia il potere di alleviare le sofferenze dell’uomo. Infatti Platone affermava che “la musica è la miglior medicina dell’anima”. Sono giunto alle stesse conclusioni di questo illustre aforisma grazie ad una meravigliosa esperienza di condivisione della musica, maturata qualche anno fa insieme ai pazienti ricoverati presso il reparto di Psichiatria del Policlinico di Bari. Così due anni fa ho deciso di incidere il mio primo disco in piano solo, dedicandolo alla salute mentale e alla lotta allo stigma. Studiare lo strumento in solitudine ed esibirsi dal vivo comporta emozioni diverse: come le descriveresti? Studiare uno strumento musicale, in particolare a livello accademico, comporta un grande dispendio di energie fisiche e mentali. Tuttavia, raggiunto un certo livello (variabile per ogni musicista), si comincia ad apprezzare e toccare con mano tutto il lavoro svolto fino a quel momento. Così lo studio inizia a non pesare più: anzi, si resta in attesa di quel momento in cui, a fronte di una società iper dinamica come quella attuale, si può rallentare il ritmo del proprio orologio interno e rimanere soli con se stessi e la musica. D’altra parte esibirsi dal vivo scatena emozioni fortemente contrastanti: si passa senza soluzione di continuità dall’ansia da prestazione alla libertà

di potersi esprimere quasi gridando o, all’estremo opposto, sussurrando al pubblico tutto ciò che le parole non sarebbero mai in grado di esprimere.

Quali generi e artisti ti hanno formato? I primi artisti che ho ascoltato fin da piccolo e cui sono ancora molto legato sono Beach Boys, Beatles e Pink Floyd. Poi, all’età di 7 anni, ho iniziato a studiare pianoforte e, dunque, ad amare Bach, Chopin, Rachmaninov e Schubert. Fra l’adolescenza e l’inizio dell’età adulta ho letteralmente divorato i capolavori del rock e del progressive rock. Infine sono giunto all’ascolto ed anche alla pratica del jazz, di cui i miei pianisti di riferimento erano e restano Keith Jarrett, Oscar Peterson e Michel Petrucciani. Chi sono i tuoi mentori e cosa devi a loro? Ogni maestro incontrato durante il mio percorso mi ha fatto crescere sotto diversi punti di vista, tuttavia il mio Maestro per eccellenza è stato il compianto Davide Santorsola, ovvero un musicista raffinatissimo che ha radicalmente cambiato il mio modo di vedere il jazz e non solo, un docente le cui lezioni non avevano limiti, un uomo di rara sensibilità. L’insegnamento più grande che mi ha lasciato è quello di studiare il più possibile da coloro che hanno fatto la storia del jazz senza, però, ridursi a copiarne pedissequamente gli stilemi, puntando, invece, a costruire un linguaggio personale che faccia da cassa di risonanza della propria anima. Settembre 2017 | Notiziario | 93


ME D I C I N A I N T V

THE NIGHT SHIFT PORTA IN TV IL TURNO DI NOTTE Drammi personali, traumi, incidenti e situazioni al limite si fondono al Pronto Soccorso del San Antonio Medical Center

di Angela Lomoro

94 | Notiziario | Settembre 2017

«Q

uando il giorno finisce, il

mite si fondono, tenendo desta l’attenzione

lavoro inizia». Recita così la

degli spettatori e mettendo a dura prova la

voce narrante nel trailer di

concentrazione e la professionalità dei pro-

“The night shift”, serie televisiva medica

tagonisti. Callahan, Leung, Fehr lavoravano

statunitense, creata da Gabe Sachs e Jeff

precedentemente come medici di guerra.

Judah per la NBC. La serie ha debuttato sul

Al San Antonio impareranno, però, che an-

network NBC il 27 maggio 2014; pochi mesi

che la quotidianità ospedaliera è costituita

più tardi è stata trasmessa anche nel nostro

da tante piccole battaglie: con i capricci

Paese, su Italia 1.

dei pazienti, con casi difficili, con i colleghi

Le vicende di questo medical drama si

e con un superiore (Michael Ragosa) a cui i

svolgono di notte; i protagonisti, medici al

bilanci sembrano interessare più della salute

Pronto Soccorso traumatologico del San

dei pazienti. Per esempio, durante la prima

Antonio Medical Center (San Antonio, Te-

notte di Jordan (Jill Flint) come capo del tur-

xas), lavorano tutti durante il turno di notte.

no, al pronto soccorso arrivano una neonata

Le situazioni che durante il giorno appaiono

con insufficienza renale e Kara, una ragazza

normali o facilmente gestibili, diventano più

con un sospetto tumore. Ragosa nega il ri-

intense durante le ore notturne, assumen-

covero di Kara, che non ha l’assicurazione

do un aspetto emergenziale. E così drammi

medica, e della neonata, in quanto le cure

personali, traumi, incidenti e situazioni al li-

sono troppo costose per le precarie finanze


C u r i o s i t à

L

a serie è stata presentata alla NBC nel mese di ottobre 2011, ma il network decise di non produrre l’episodio pilota. Nell’agosto dell’anno seguente, la NBC decise di rivisitare il copione del pilota della serie, allora intitolata “The Last Stand”. Ad ottobre 2012, la serie cambiò ancora nome in “After Hours”. Nell’aprile 2013 la NBC ha ordinato quattro sceneggiature aggiuntive, cambiando nuovamente e definitivamente il titolo in “The Night Shift” e ordinando ufficialmente un’intera stagione nel maggio successivo. Nonostante le vicende siano ambientate al San Antonio Medical Center di San Antonio (Texas), la serie è stata interamente girata ad Albuquerque.

dell’ospedale. Questo rifiuto manda su tutte

di lavoro. Il sangue è spesso protagonista,

le furie il bel TC Callagan, che arriva a farsi

non solo nelle ferite dei pazienti, ma anche

licenziare dopo aver preso a pugni Ragosa.

in momenti ad alto rischio, come durante la

Tutto lo staff di medici e infermieri si oppone

pericolosa sparatoria all’interno del Pronto

a questo licenziamento e Ragosa è costret-

Soccorso. Un momento tragico che scon-

to a riassumere TC; non mancherà, però, di

volgerà tutto lo staff e in particolare il duro

sollecitare Jordan affinché metta a freno l’ir-

TC, il quale si sottoporrà ad una terapia psi-

ruenza e le velleità di protagonismo di TC.

cologica di gruppo per superare il trauma.

Solo uno dei tanti momenti “ad alta tensio-

Il sangue, poi, fa particolarmente paura al

ne” di questa serie, davvero particolare per-

giovane tirocinante Paul Cummings, spesso

ché in grado di affiancare momenti delicati

e suo malgrado vittima degli scherzi dei col-

di vita privata alle vicende ospedaliere e ai

leghi, insieme alla giovane Krista. Insomma,

casi di codice rosso. Come in ogni medical

a “The night shift” non manca proprio nulla;

drama che si rispetti, infatti, non mancano

la ricetta è quella di un classico medical dra-

relazioni o ex relazioni tra i colleghi.

ma, fatto di pazienti, crisi, amori, tradimenti

Queste permettono di deviare (ma non

e litigi, ma c’è un ingrediente in più, qual-

troppo) l’attenzione dai casi di sangue o

cosa di diverso e “speciale”: la notte, con

dalle emergenze e, talvolta, creano disor-

le sue atmosfere solo apparentemente più

dini o momenti di imbarazzo nell’équipe

rilassate. Settembre 2017 | Notiziario | 95


96 | Notiziario | Settembre 2017


arte e medicina “La sala delle agitate al San Bonifazio di Firenze” Telemaco Signorini

(Firenze, 1835 - Firenze, 1901) Olio su tela cm 66×59 Venezia, Moderna Il soggetto raffigura un reparto psichiatrico femminile dell’antico ospedale di San Bonifacio di Firenze, popolato da un gran numero di donne agitate, ovvero di malate di mente. Caratterizzate da una fisionomia deformata, con orbite prive di sguardo, più che esseri viventi le recluse sembrano essere ombre provenienti da un’oscura bolgia infernale. Una minaccia con un pugno alzato un interlocutore invisibile, un’altra è raggomitolata sotto al tavolo, altre passeggiano con aria assente. L’opera è resa con il “ton gris”, il chiaroscuro utilizzato dai macchiaioli per rendere le impressioni ricevute dal vero.

Settembre 2017 | Notiziario | 97


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