Notiziario N. 2/2017 - Settembre 2017 - Rivista Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale DL. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1, comma 1, CNS di Bari - Filiale di Bari - Reg. n. 50 del 7/8/76 del Tribunale di Bari - Associato USPI - Anno XXV - Contiene I.P.
n.2 | settembre 2017
Dossier vaccini
SOTTO IL PESO DELLA BUROCRAZIA
ORGANIZZAZIONE
BREVE STORIA DEL PRONTO SOCCORSO A BARI
FORMAZIONE
ECM: IL FUTURO PARTE DA BARI
ODONTOIATRIA
TUTTI CONTRO IL DDL CONCORRENZA
E D I T O R I A L E
LIBERTA’ DI PRESCRIZIONE: LA CORTE DA’ RAGIONE AI MEDICI di Fi l i ppo Ane l l i , Pr e sid en te d ell’OMC eO d ella P rovin cia d i Bari
Q
ualcosa sembra muoversi nella pre-
vede un gap crescente tra Nord e Sud del
occupante crisi della Sanità italiana.
paese, e non garantisce l’uguaglianza dei
La recente sentenza della Corte co-
cittadini. Sul fronte delle storture del sistema
stituzionale (n° 169 del 2017) sul cosiddetto
formativo, nel decennio 2017/2026 alle con-
“Decreto appropriatezza” del Ministero della
dizioni attuali rischiamo di avere 36.000 me-
Salute ha trasformato l’obbligo del medico in
dici che non potranno completare il proprio
un semplice “invito”, dando sostanzialmen-
percorso di studi. A questo dato si aggiunge
te ragione a chi, come l’Ordine, ha sempre
l’imminente ondata di pensionamenti, a livel-
sostenuto la piena autonomia del medico
lo territoriale e ospedaliero, che determine-
sulle prescrizioni e la sua prerogativa di agire
ranno gravissime carenze in termini di risorse
esclusivamente secondo “scienza e coscien-
umane per i prossimi 10 anni: si prevede un
za”. In questo modo la Corte ha confermato
abbandono di questa professione, per rag-
che il diritto alla salute del paziente deve ve-
giunti limiti di età, sino a circa il 70% dei me-
nire prima di ogni considerazione di ordine
dici in servizio. Purtroppo, arrivano segnali
economico-finanziario, sconfessando di fatto
negativi per le borse di specializzazione: il
l’orientamento che negli ultimi tempi ha visto
Ministro Lorenzin a Luglio ha firmato il decre-
le istituzioni inseguire il pareggio di bilancio
to che determina il numero complessivo di
a scapito della qualità dei servizi sanitari of-
contratti di formazione medica specialistica
ferti al cittadino. A proposito dei LEA, la Cor-
a carico dello Stato per l’anno accademico
te ha richiamato il legislatore sulla necessità
2016/2017. I contratti finanziati saranno solo
che le prestazioni debbano essere caratteriz-
6.105, ben al di sotto delle 7-8 mila borse
zate da efficienza e appropriatezza su tutto il
che secondo FNOMCeO e i sindacati di ca-
territorio nazionale. Ha stigmatizzato quindi
tegoria rispondono al calcolo del fabbisogno
la situazione che l’Ordine di Bari denuncia da
in ambito specialistico. Tuttavia, il tema della
tempo: quella di un SSN frammentato in 20
futura carenza di medici – allarme su cui non
sistemi sanitari diversi e a due velocità, che
ci stanchiamo mai di sollevare l’attenSettembre 2017 | Notiziario | 3
Il Comitato di Settore Regioni-Sanità dello scorso Luglio, finalmente ha riconosciuto la drammatica carenza di medici di medicina generale cui il sistema andrà incontro nei prossimi anni a causa del blocco del turnover e del picco di pensionamenti
zione della politica e dell’opinione pubblica – sembra finalmente essere entrato nel radar delle istituzioni a livello nazionale. In una Nota di aggiornamento all’Atto di indirizzo sulla medicina convenzionata del Comitato di Settore Regioni-Sanità dello scorso Luglio, finalmente si riconosceva in un documento ufficiale la drammatica carenza di medici di medicina generale cui il sistema andrà incontro nei prossimi anni a causa del blocco del turnover e del picco di pensionamenti. La nota forniva indicazioni su come promuovere modelli di assistenza evoluti e linee guida per sviluppare i futuri Accordi Collettivi Nazionali a fronte delle nuove indicazioni normative, ma anche dell’evoluzione degli scenari della
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demografia professionale, dell’epidemiolo-
pravvenuti interventi normativi che coinvol-
gia, del mutato contesto professionale.
gono per compiti, ruoli e funzioni i medici
“Il ricambio generazionale dei MMG rappre-
convenzionati, nonché al fine di prevedere
senterà nei prossimi anni un tema particolar-
misure volte ad affrontare il tema della ca-
mente critico – si legge nella nota – “Occorre
renza, nell’immediato futuro, dei predetti
potenziare il ruolo della programmazione
professionisti”. L’aggiornamento dei LEA, il
regionale nella definizione dei fabbisogni, in
Piano nazionale Cronicità, il Piano nazionale
termini sia di rapporto ottimale che di mas-
per la Prevenzione vaccinale - si legge nella
simale di scelte, e prevedere un incremento
lettera - “impattano sulle attività svolte dai
del numero massimo di assistiti in carico ad
medici” e modificano “la disciplina della re-
ogni MMG in presenza di modelli organizza-
sponsabilità professionale del medico con-
tivi multi professionali e ben strutturati, dove
venzionato”. Il Ministro sottolineava come
i MMG hanno a disposizione personale e
l’aggiornamento degli Atti di indirizzo doves-
strumenti. Occorre inoltre considerare stru-
se rispondere anche all’esigenza di un ricam-
menti convenzionali per agevolare l’inseri-
bio generazionale nell’ambito della medicina
mento nelle graduatorie regionali e l’accesso
convenzionata, attraverso meccanismi che
dei giovani medici anche in quegli ambiti ter-
velocizzassero l’accesso alla professione e il
ritoriali carenti che per caratteristiche oro-ge-
coinvolgimento dei giovani medici in “attivi-
ografiche risultano da anni privi di copertura:
tà professionalizzanti già nel corso del perio-
per esempio, incentivazioni economiche e
do di formazione”. Si aprono a questo punto
agevolazioni logistiche (gratuità dello studio,
prospettive reali per risolvere il problema,
apertura dello studio presso una UCCP).”
attraverso l’aumento delle borse per il Corso
La nota seguiva una lettera indirizzata a Mas-
di MG, che auspichiamo parta da quest’anno
simo Garavaglia, dal Ministro Lorenzin, che
come anticipato dall’assessore Saitta. Inoltre,
invitava il Presidente del Comitato di Settore
ci aspettiamo il raggiungimento del rapporto
Regioni-Sanità a tenere corto dell’opportuni-
ottimale, passando da 1 medico ogni 1000
tà di un aggiornamento degli Atti di indirizzo
abitanti a 1 medico ogni 1300 abitanti, at-
per l’area convenzionata “in ragione di so-
traverso una modifica che dovrebbe essere
effettuata con il nuovo ACN. A questo pro-
velocizzare le procedure concorsuali e l’as-
posito, è stata approvata all’unanimità dal
segnazione delle borse, nonché di sfruttare
Consiglio Nazionale della Federazione, riu-
le risorse del servizio sanitario nazionale per
nito il 14 luglio a Siena, la mozione da me
incrementare l’offerta formativa e integrare
presentata, sul sistema formativo dei medici.
mondo del lavoro e università. La mozione
Il documento approvato in sede nazionale
approvata mostra attenzione alle esigenze
propone di implementare le procedure con-
dei giovani medici in un contesto lavorativo
corsuali per i medici dipendenti e di incre-
come quello attuale caratterizzato da un’e-
mentare di circa 1000 borse annuali i con-
levata età media dei medici in servizio, dalle
tratti di formazione specialistica post-laurea,
carenze drammatiche di personale che pre-
nonché di raddoppiare il numero di borse di
sto saranno innescate dai pensionamenti e
studio per il corso di formazione in Medicina
dalla difficoltà, per contro, dei laureati a in-
Generale. Richiede inoltre di riaprire in tempi
serirsi nei percorsi formativi post laurea e a
brevi i bandi regionali per l’accesso al cor-
entrare nel mercato del lavoro. Tuttavia, le
so di formazione in Medicina Generale per i
proposte presentate servono solo a tampo-
laureati non ancora abilitati, vista la modifica
nare una situazione di emergenza che deve
del Decreto 7 marzo 2006, avvenuta a bando
essere affrontata attraverso una riforma orga-
in corso, per permettere l’iscrizione ai medici
nica dei percorsi formativi, nonché della pro-
neolaureati abilitandi a luglio. Propone anche
grammazione. Occorre semplificare, snellire
di incrementare le attività compatibili con la
e velocizzare iter che troppo spesso risultano
frequenza al corso in Medicina Generale,
inutilmente lunghi, a partire dall’idea di una
stabilendo priorità di acceso alle stesse, in
laurea abilitante che consenta di saltare il
modo tale che l’integrazione fra formazione
passaggio dell’esame di Stato. Questo dovrà
e lavoro superi almeno in parte la disequità
essere accompagnato da un sistema unitario
del trattamento di tali professionisti rispetto
di calcolo dei fabbisogni che riesca realmen-
a quelli impegnati nelle scuole di specializ-
te a rispondere alle esigenze dei singoli ter-
zazione. Infine, la mozione suggerisce mag-
ritori, garantendo però lo stesso diritto alla
gior coordinamento tra tutte le parti per
salute da Trapani a Bolzano. Settembre 2017 | Notiziario | 5
P R O F ESS I O NE
SCATTO DI ORGOGLIO VERSO LA LIBERTA’ I giovani medici non riescono ad accedere al mondo del lavoro, mentre l’età media nei reparti supera i 55 anni, i turni sono sempre più massacranti e il tempo di cura diventa una chimera. Ma lamentarsi non basta
di FRANCO LAVALLE
Franco Lavalle Vice-Presidente OMCeO di Bari lavalle54@gmail.com
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N
on scriverò molto. Ma non come
sogno di una categoria, significa che l’inca-
l’oratore che dice sarò breve e poi
pacità regna sovrana. E tutto ciò avviene in
parla per ore. Lo farò veramente e
un contesto nel quale il numero dei medici
lo farò per scelta. Non facciamo che ripetere
dipendenti e convenzionati in attività non
sempre le stesse cose perché è ormai con-
solo è scarso ma è anche avanti negli anni.
solidato che nessuno che ne ha titolo è in
Il blocco del turnover ha di fatto annullato
grado o vuole portare rimedio alle cose che
quel necessario ricambio generazionale che
non vanno.
avrebbe portato nuova linfa al mondo del
Che Paese è il nostro dove ogni anno un mi-
lavoro medico. Quel necessario periodo di
gliaio di giovani colleghi laureati non riesce
formazione del giovane medico che poteva
ad entrare nelle scuole di specializzazione o
crescere professionalmente per gli insegna-
nel corso di medicina generale. Colleghi ai
menti e l’esempio del collega anziano.
quali si pone di fronte la scelta sul da farsi.
Adesso è già molto tardi.
Aspettare per ritentare il prossimo anno o
L’età media dei colleghi in servizio tocca ab-
emigrare? Regalare ad altre nazioni, a costo
bondantemente i 55 anni. Tra qualche anno,
zero, professionisti formati che sono costati
se non si correrà ad immediati ripari gli ospe-
tante decine di migliaia di euro alla comu-
dali chiuderanno non per i piani di riordino,
nità. Già tutto ciò sarebbe sufficiente a non
ma perché non vi saranno più i medici a con-
parlare di altro. Quando non si vede alcuna
durli. E questo con buona pace dei fautori
programmazione “intelligente” sul fabbi-
del SSN e R. A meno che non si sia pensato
di sostituire il medico con altre figure che, se
ragionieristico, con il paziente si avrà solo
pur portando ad una riduzione della spesa,
il tempo di scambiare qualche parola. Con
sicuramente non avrebbero le stesse com-
buona pace del tempo di cura legato alla
petenze. Io mi auguro che qualche decisore
comunicazione. Mi tornano alla memoria gli
faccia questa bella esperienza sulla propria
incontri a tempo tra single nei quali in pochi
persona.
minuti si cerca di conoscersi.
Purtroppo, non credo che avremo la capacità
Allo stesso modo, in pochi minuti, un medico
di sottrarci alla richiesta di aiuto del poten-
deve esplorare la complessità di un paziente.
te di turno. E questo per forma mentis, per
Io credo che si stia rasentando quello che gli
professionalità, ma soprattutto perché non ci
americani chiamano la “deregulation” e che
vogliamo bene. Allora, continuiamo a lamen-
in aviazione ha portato a disastri aerei per-
tarci per i turni che non ci fanno respirare,
ché il risparmio ha prevalso sulla qualità del
a resteremo ligi al dovere e sacrificheremo
servizio.
tutto il resto per portare avanti con impegno
Non voglio andare oltre. Offro questi pochi
il nostro mandato a discapito di ogni criticità.
concetti alla vostra riflessione. E mi auguro
Che dire poi della qualità del lavoro ormai
che anche voi riteniate come me che la pro-
prevaricato abbondantemente dalla buro-
fessione medica è stata modificata in peggio
cratizzazione della professione. Il tempo da
e mortificata. E che occorra uno scatto di or-
dedicare al paziente diventa sempre meno e
goglio per riappropriarci della nostra liberali-
con “il tempario”, altra assurdità del mondo
tà ed intellettualità. Settembre 2017 | Notiziario | 7
s t o r ia di cop e r t i n a
SOTTO IL PESO DELLA BUROCRAZIA In un contesto di carenza di personale, età media elevata e turni pressanti, il carico burocratico sia all’interno degli ospedali che per i medici di base e la medicina territoriale è andato crescendo negli anni. Così, il tempo di cura continua a diminuire, eroso dalla necessità di compilare moduli e ottemperare obblighi amministrativi, a scapito della possibilità di ascolto dei pazienti e della qualità di servizio offerta loro. Ne fanno le spese soprattutto i soggetti più fragili, per i quali cresce la difficoltà ad accedere alle cure. Valorizzare il rapporto di prossimità con il medico di famiglia potrebbe essere una delle soluzioni. Ma al momento gli mmg vengono trattati come ragionieri del farmaco più che come canale per riavvicinare cittadini e servizio sanitario nazionale, mentre la dimensione umanizzata del rapporto tra il medico e il paziente naufraga in un mare di carte.
NOTIZIARIO | Numero 2/2017 Rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Registrata al Tribunale di Bari n. 50 del 7/8/1976 Anno 2017 - Num. 2 Direttore Responsabile Filippo Anelli Direzione Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari 70126 Bari - Via Capruzzi, 184 Tel. 080-5566855 - 080-5575512 080-5426521 - 080-5560212 Fax 080-5427063 info@omceo.bari.it - www.omceo.bari.it Responsabile di Redazione Filippo Anelli Comitato di Redazione Filippo Anelli, Franco Lavalle, Antonio Martiradonna, Nicola Esposito, Gianvito Chiarello Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Anelli Filippo, Presidente
8 | Notiziario | Settembre 2017
Lavalle Franco, Vice-Presidente Chiarello Gianvito, Segretario Martiradonna Antonio, Tesoriere Amendola Antonio, Consigliere Bozzi Michele, Consigliere Ciracì Giuseppe, Consigliere D’auria Giuseppe, Consigliere De Fazio Michele, Consigliere Esposito Nicola, Consigliere Grasso Giuseppina, Consigliere Iannuzziello Donato Rosario, Consigliere Liguori Patrizia, Consigliere Russo Roberto, Consigliere Scalera Pietro, Consigliere Schiavone Salvatore, Consigliere Sportelli Giovanni Battista, Consigliere
Redazione e pubblicità
Collegio dei Revisori dei Conti Di Bari Sebastiano, Presidente Guerra Rocco, Revisore Villani Angelo Pio, Revisore Agostini Augusto, Rev. supplente
Roberta Franceschetti, Sergio Bovenga,
Commissione Odontoiatri Esposito Nicola, Presidente Achille Nicola, Componente Cirulli Nunzio, Componente Chiarello Gianvito, Componente Fiandaca Chiara, Componente
Kibrit & Calce Progetto grafico, editoriale e stampa Kibrit & Calce Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Contributi fotografici Foto Banca Immagine Liberti Foto e Video Hanno collaborato: Filippo Anelli, Franco Lavalle, Tonino Aceti, Angelo Pio Villani, Michele Guida, Nicola Calabrese, Antonio Panti, Antonio Martiradonna, Michele Quarto, Giovanni Riganti, Rosalinda Caputo, Vincenzo Antonelli, Roberto Rossi, Francesco Introna, Carmelo Di Marco, Roberto Russo, Nicola Esposito, Gianvito Chiarello, Chiara Fiandaca, Claudio Testuzza, Angela Lomoro
ULTIMA ORA Il 23 Agosto scorso un uomo con il volto coperto e armato di pistola è entrato nell’ambulatorio di Luigi Gaetani a San Cesario ed ha ferito il medico con un colpo di pistola, prima di fuggire. Si tratta dell’ennesima aggressione in Puglia ai danni di un operatore sanitario. La nostra regione purtroppo è ai vertici delle classifiche nazionali per le violenze contro i medici.
SOMMARIO Editoriale 3. Libertà di prescrizione: La corte dà ragione ai medici di Filippo Anelli
26. Medici impelagati tra le “carte”: così la burocrazia ruba tempo ai pazienti di Angelo Pio Villani
PROFESSIONE 6. Scatto di orgoglio verso la libertà di Franco Lavalle
28. Burocratizzazione versus umanizzazione di Michele Guida
10. ULTIMe dall’omceo 12. Tour Marocco 13. LA MEDICINA COM’ERA CONVEGNO 14. Formazione continua post laurea. Verso la rivoluzione? di Franco Lavalle FORMAZIONE 16. Nuova fase ecm. Verso un approccio moderno di Sergio Bovenga 21. FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE 22. Burocrazia: un “tritadiritti” per malati cronici e non solo di Tonino Aceti
30. Medici di famiglia, non “ragionieri del farmaco” di Nicola Calabrese ORDINI 34. Ddl lorenzin: ancora una occasione perduta di Antonio Panti emergenza 36. La rete dell’emergenza sanitaria nella Provincia di Bari di Antonio Martiradonna 48. Dossier VACCINI I NUMERI 50. Vaccini: al tempo del web la discussione è social di Michele Quarto
48 54. Vaccino antinfluenzale: il ruolo del medico di medicina generale di Giovanni Riganti 56. Vaccinazioni in età pediatrica: una questione di “stato“ di Rosalinda Caputo 58. Obbligo vaccinale e diritto alla salute di Vincenzo Antonelli 62. Vaccino sì o vaccino no? Quando i medici trascurano il “metodo scientifico” di Roberto Rossi MEDICINA LEGALE 64. Così abbiamo prelevato la reliquia di San Nicola di Francesco Introna ETICA 68. Disposizioni anticipate di trattamento: il ruolo dei notai di Carmelo Di Marco 70. Scene finali: come imparare a prendersi cura dei malati terminali di Roberto Russo
21
spazio odontoiatria 73. Cao, sindacati e odontoiatri contro
il “DdL Concorrenza” di Nicola Esposito 80. Pubblicità sanitaria, professione medica e tutela del paziente: un difficile equilibrio di Gianvito Chiarello 82. Il fenomeno della malpractice di Chiara Fiandaca PENSIONI 84. Età, contributi e condizioni: tutto quello che c’è da sapere sulle pensioni di Claudio Testuzza FOTORACCONTO 88. Pomeriggi all’Ordine con Non solo medico di Antonio Martiradonna Storia della medicina 92. Vita di un medico condotto 93. NON SOLO MEDICO MEDICINA IN TV 94. The night shift porta in tv il turno di notte di Angela Lomoro 96. ARTE & MEDICINA 98. there’s an app for that!
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ultime dall’ O M C e O Carenza di medici e percorsi formativi
Approvata all’unanimità dal Consiglio Nazionale della Federazione, riunito il 14 luglio a Siena, la mozione presentata dal Presidente OMCeO di Bari Filippo Anelli, sul sistema formativo dei medici e le sue incongruenze. In attesa di una revisione complessiva del sistema formativo, che permetta di superare le attuali storture, nel decennio 2017/2026 alle condizioni attuali rischiamo di avere 36.000 medici che non potranno completare il proprio percorso di studi. A questo dato si aggiunge l’imminente ondata di pensionamenti, a livello territoriale e ospedaliero, che determineranno gravissime carenze in termini di risorse umane per i prossimi 10 anni: si prevede un abbandono di questa professione, per raggiunti limiti di età, sino a circa il 70% dei medici in servizio. Per far fronte a questa situazione drammatica, il documento approvato in sede nazionale propone di im-
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plementare le procedure concorsuali per i medici dipendenti e di incrementare di circa 1000 borse annuali i contratti di formazione specialistica post-laurea, nonché di raddoppiare il numero di borse di studio per il corso di formazione in Medicina Generale. Richiede inoltre di riaprire in tempi brevi i bandi regionali per l’accesso al corso di formazione in Medicina Generale per i laureati non ancora abilitati, vista la modifica del Decreto 7 marzo 2006, avvenuta a bando in corso, per permettere l’iscrizione ai medici neolaureati abilitandi a luglio. Propone anche di incrementare le attività compatibili con la frequenza al corso in Medicina Generale, stabilendo priorità di acceso alle stesse, in modo tale che l’integrazione fra formazione e lavoro superi almeno in parte la disequità del trattamento di tali professionisti rispetto a quelli impegnati nelle scuole di specializzazione. Infine, la mozione suggerisce maggior coordinamento tra tutte le parti per velocizzare le procedure concorsuali e l’assegnazione delle bor-
se, nonché di sfruttare le risorse del servizio sanitario nazionale per incrementare l’offerta formativa e integrare mondo del lavoro e università.
Sicurezza: la Fnomceo approva mozione OMCeO Bari
È stata approvata il 7 Aprile scorso all’unanimità nel Consiglio nazionale Fnomceo riunito a Roma la mozione, proposta dall’Ordine dei medici di Bari, sulla sicurezza dei medici e del personale sanitario. Di fronte al numero crescente di episodi di violenza, in particolare verso coloro che operano nei servizi di continuità assistenziale ed emergenza urgenza in luoghi in cui le condizioni organizzative e strutturali dei servizi non garantiscono adeguate condizioni di sicurezza, la Federazione nazionale degli ordini dei medici fa appello al Governo e alle Regioni. Chiede un intervento per potenziare il monitoraggio degli episodi di violenza, nonché disposizioni per la verifica delle condizioni di idoneità organizzativa e strutturale dei servizi in cui i medici sono maggiormente esposti ad atti di aggressione. Il Sistema Sanitario deve mettere il medico ed il personale sanitario nelle situazioni di operare garantendo le più idonee condizioni di sicurezza sia del paziente che degli operatori coinvolti, promuovendo a tale scopo un’adeguata organizzazione e mettendo a disposizione strutture idonee e decorose in grado di assicurare un’adeguata assistenza. Visto che la professione medica ha già pagato un altissimo tributo, anche con il sacrificio della vita di colleghe e colleghi, la Federazio-
ne impegna il Comitato Centrale a rappresentare tale situazione in ogni sede istituzionale e a fornire ogni idonea collaborazione per porre fine al clima di insicurezza in cui oggi esercitano molti operatori sanitari, cosi tutelando i cittadini e gli stessi professionisti.
Ddl Lorenzin sul riordino degli Ordini
Gli emendamenti al Ddl Lorenzin sul riordino degli Ordini professionali approvati in commissione Affari sociali alla Camera lo scorso giugno stravolgono il testo approvato al Senato - che già mostrava criticità - e danno vita a una legge pasticciata e poco organica. “Gli emendamenti presentati liberamente alla Camera sono uno stravolgimento del testo del Ddl” - dichiara Filippo Anelli – “mi chiedo come mai non si sia sentita la necessità, anche in fase di presentazione degli emendamenti, di coinvolgere i rappresentanti della professione medica al fine di ascoltare le proposte e concordare le eventuali soluzioni”. È impensabile che si introducano nel sistema ordinistico e di conseguenza nel sistema sanitario nuove professioni senza un complessivo ripensamento dell’insieme delle professioni sanitarie, che sono sempre state ausiliarie e complementari rispetto alla medicina. “Rischiamo di creare ulteriore confusione nei cittadini, già disorientati dal proliferare
di figure con specifiche competenze dai contorni spesso poco chiari persino a chi opera all’interno del sistema sanitario” – continua Anelli – “Per il bene dei pazienti, invece che questo proliferare confuso di nuovi Ordini, sarebbe opportuno fare maggiore chiarezza ripensando l’organizzazione delle professioni e dei percorsi formativi all’interno di un sistema unitario di cure, in modo da fornire ai cittadini non una costellazione caotica di figure sanitarie, ma dei professionisti in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di salute ”. Quanto ai nuovi meccanismi elettorali delle cariche istituzionali ordinistiche introdotti dagli emendamenti al Ddl, per quanto mossi dal nobile scopo di garantire maggiore partecipazione al voto e maggiore rappresentatività, si sbaglia bersaglio. Spostare il luogo delle votazioni all’interno degli ospedali rischia solo di frammentare la categoria medica e creare nuove conflittualità tra ospedalieri, liberi professionisti e medici convenzionati. Inoltre, gli emendamenti introdotti rispetto alle sedi di votazione creano un canale preferenziale per la categoria dei medici ospedalieri, senza prendere in considerazione che la rappresentanza ordinistica ha ruolo maggioritario di rappresentanza anche nell’ENPAM, ente previdenziale in cui il maggiore volume contributivo è dei medici convenzionati (medici di medicina generale, pediatri
e specialisti ambulatoriali), che da lì traggono il proprio trattamento pensionistico. “Stiamo ricercando, con maggior impegno, di unificare la professione medica partendo dai temi etici che sono alla base della nostra attività professionale – ha continuato Anelli - Dare ad ogni anima della professione la propria casa vuol dire, invece, imboccare la strada della frammentazione. Ogni tentativo di dividere la categoria e di limitare la sua capacità di tutelare la salute dei cittadini va respinto con fermezza”. Non si risolve un problema di partecipazione inventandosi nuove sedi, ma conferendo maggiore autorevolezza e credibilità a Ordini che negli ultimi anni sono stati bersaglio costante di critiche e di azioni di delegittimazione. “Il tema della rappresentatività di genere – conclude Anelli – rappresenta un problema culturale in ogni ambito nel nostro paese e non si può risolvere semplicisticamente con le quote; credo che la migliore risposta data dagli Ordini dei medici sia la presenza ai vertici della FNOMCeO di una donna di grande valore come Roberta Chersevani, che è un esempio di stimolo alla partecipazione per tutte le donne medico”. Quanto al voto elettronico – che se introdotto nelle votazioni ordinistiche sarebbe un unicum in Italia – introdurrebbe maggiori costi e maggiori difficoltà di gestione che impatterebbero soprattutto sui piccoli Ordini.
Settembre 2017 | Notiziario | 11
Tour Marocco in 6 giorni a partire da Euro 850 (tasse aeroportuali non incluse) Nell’ultimo consiglio dell’Ordine si è deciso di promuovere alcune iniziative di viaggio per gli iscritti, come spesso accade negli altri ordini professionali. A tal proposito si è dato incarico ai consiglieri Martiradonna e Ciracì di attivarsi per l’organizzazione di iniziative che sono ben viste da tutti perché promuovono la familiarizzazione tra gli iscritti. Le spese di ogni iniziativa sono totalmente a carico dell’iscritto. Per il week end di Ognissanti, dal 27 Ottobre e con ritorno il 1 Novembre è stata avanzata la seguente prima proposta.
Comprende • • • • • • • •
5 pernottamenti in Hotel 4 Stelle Prima colazione Trasferimenti in Bus Privato Guida in Italiano per tutto il viaggio Guide locali durante le visite Escursione tra le dune del Sahara in jeep 4x4 Ingressi Biglietto aereo Bari / Casablanca / Bari
Tappe • • • • • • • •
Marrakech, nota e affascinante città Imperiale Kasbah Ait-Ben-Haddou, fortezza in sabbia e argilla, patrimonio dell’UNESCO e set di vari film tra I quali “Il Gladiatore” Boumalne, famosa per le coltivazioni di profumatissime rose coltivate in tutta la valle. Tinghir e le gole del Todra, canyon scavato dal fiume Todra che si insinua tra le montagne. (Nel punto più stretto il canyon è di 10 metri di larghezza per 160 di altezza a strapiombo). Erfoud, piccolo paese con il suo coloratissimo e vivace mercato in piazza Deserto del Sahara (Dune Erg Chebbi) Tizin Tichka, passo a 2.260 mt di altezza Casablanca, capitale del Marocco
NB. La proposta sopra indicata è riservata agli iscritti e eventualmente ai loro parenti e amici. Per ulteriori informazioni: Luciana@italynx.com
12 | Notiziario | Settembre 2017
la medicina com’era...
LARREY E LE “AMBULANZE VOLANTI” DELL’ETA’ NAPOLEONICA
Dominique Jean Larrey (Baudéan, Pirenei, 1766 - Lione 1842) è considerato l’iniziatore della moderna chirurgia di guerra, in virtù delle importanti innovazioni introdotte in diverse campagne militari napoleoniche. Nel suo ricco curriculum vitae et studiorum, Larrey è stato prima docente nella scuola militare di Val-de-Grâce, poi medico negli ospedali di guerra (dove inizia a specializzarsi nei diversi tipi di ferite) e, infine, impegnato al fronte (soprattutto nelle campagne d’Italia e d’Egitto). Una breve esperienza lo porta anche in mare. Deciso a lavorare come medico di bordo sulle navi, Larrey si trasferisce a Brest dove trascorre qualche tempo, studiando il mondo della navigazione e la strumentazione medico-chirurgica di bordo. Una volta salpato, però, scopre di soffrire il mal di mare. Un paradosso inatteso che tuttavia non lo scoraggia e, anzi, lo spinge a descrive e analizzare i suoi stessi sintomi, per arrivare a cercare dei trattamenti. Ma l’esperienza più importante, che gli valse la stima di Napoleone Bonaparte e un legato di ben centomila franchi, è al fronte nel 1792, allo scoppio della guerra tra Francia e Austria. Nominato capochirurgo dell’esercito del Reno, entra in contatto diretto con le vicende militari, tristemente ricche di sangue e di orrore. In particolare, si rende conto che i soccorsi arrivano sul campo di battaglia troppo tardi, rispetto alle reali necessità e alla gravità di molte ferite. Davanti ai suoi occhi, centinai di soldati morivano dissanguati, oppure a causa del freddo e della fame, proprio perché non soccorsi in tempo. Di qui l’idea delle “ambulanze volanti”, vetture comode e leggere che viaggiavano insieme ai soldati ed erano provviste di tutto l’occorrente, per prestare immediato soccorso ai feriti. Su ogni ambulanza, Larrey fece viaggiare una squadra composta da tre chirurghi e un infermiere, equipaggiati di tutta la dotazione necessaria alle medicazioni. La vettura “volante” era trainata da cavalli, sopra i quali erano sistemate casse contenenti medicinali, fasce, compresse, coperte e un certo numero di barelle. Per questa sua rivoluzionaria innovazione e per essersi occupato di diversi studi (tra i quali il tetano, gli aneu-
rismi traumatici, la lissa, la febbre gialla), l’Accademia reale di Chirurgia lo insignì della medaglia d’oro.
HESY-RA: È EGIZIANO IL PRIMO DENTISTA DELLA STORIA Visse durante la terza dinastia egizia (2700-2620 a.C.), al servizio del faraone Netjerykhet, lo scriba Hesy-Ra, considerato il primo dentista della storia, in virtù del suo titolo di “Grande Capo dei Dentisti e dei Medici”. Alcune notizie relative alla biografia di Hesy-Ra sono state diffuse dopo il ritrovamento della sua “mastaba” (la tomba), a Saqqra. Questa tomba monumentale, sviluppata su tre livelli ipogei scavati nel calcare, fu scoperta nel 1860 dall’archeologo francese Auguste Mariette (1821-1881). Essa comprendeva 11 pannelli lignei scolpiti e riposti in nicchie. Nonostante i geroglifici siano frammentari (anche in seguito a indecorosi atti vandalici), è possibile ricostruire alcune scene di vita quotidiana: Hesy-Ra con gli utensili dello scriba, alle prese con coccodrilli e antilopi, oppure raffigurato con gli abiti ufficiali e occupato in diverse attività. Del resto, per il faraone Hesy-Ra ricopriva diversi incarichi: fu “Capo degli scriba reali”, “Grande uno dei Dieci dell’Alto Egitto”, “Governatore della città di Buto e Sacerdote di Horus”. Molti medici, in questo periodo storico erano indicati con il termine “swnw”, ed avevano titoli sacerdotali; le cure, infatti, erano perlopiù collegate a pratiche religiose o a riti propiziatori, che si svolgevano sotto gli auspici divini. Il dato interessante è che già in questa fase storica, come si evince dal titolo principale di Hesy-Ra (“Grande Capo dei Dentisti e dei Medici”), esistesse una distinzione precisa tra le due figure professionali e, dunque, un diverso grado di specializzazione. Sorprendente, ma non troppo. Soprattutto se si considera che i medici egiziani furono pionieri proprio nel campo delle ricostruzioni dentali, realizzando ponti e inserzioni attraverso fil di ferro. In alcuni casi venivano utilizzati i denti di alcuni donatori. Tuttavia resta ancora incerto se queste pratiche fossero realizzate su pazienti in vita o post mortem.
Settembre 2017 | Notiziario | 13
CONVEGNO
FORMAZIONE CONTINUA POST LAUREA. VERSO LA RIVOLUZIONE? Tornano il 15 e 16 settembre al Castello Normanno Svevo di Bari le Giornate di approfondimento sulla formazione del medico, organizzate dall’Ordine di Bari in collaborazione con la FNOMCeO.
di FRANCO LAVALLE
Franco Lavalle Vice-Presidente OMCeO di Bari lavalle54@gmail.com
14 | Notiziario | Settembre 2017
A
ppuntamento fisso, nello scenario
temente scomparso, che nel corso di que-
maestoso del Castello Normanno
sti anni, si è tanto impegnato per rendere il
Svevo di Bari il 15 e 16 settembre
tema della formazione medica sempre attua-
prossimi, sono diventate le Giornate di Ap-
le e aderente a quelle che sono le esigenze
profondimento sulla Formazione del Medico
della professione. Sarebbe stato importante
che l’Ordine di Bari organizza annualmente
per tutti noi poter ascoltare ancora le sue
per fare il punto sulla situazione attuale e
proposte operative. Un ricordo del collega
sugli scenari che si apriranno nell’immediato
sarà portato dal Sen. Amedeo Bianco suo
futuro. Come sempre, l’incontro organizzato
amico, che per molti anni è stato Presiden-
in partnership con la Fnomceo, vedrà la pre-
te della Fnomceo e, con Luigi ha condiviso
senza di prestigiosi relatori che dibatteranno
il percorso in Federazione. Nel corso delle
i temi della formazione professionale medica
Giornate verranno inoltre consegnati i premi
ed odontoiatrica portando alla nostra atten-
per la Miglior Tesi per i Diplomati del Corso
zione tutte le novità presenti. L’evento, orga-
di Formazione Specifica in Medicina Gene-
nizzato sotto la mia responsabilità scientifica,
rale per l’anno 2016/2017. Il 14 settembre,
è accreditato ecm. Il Convegno è importan-
nel cortile del Castello, si terrà il Concerto
te perché, in conseguenza del dibattito tra
dell’Orchestra della Città Metropolitana di
esperti, potranno essere formulate proposte
Bari in Memoria della collega Paola Labriola,
atte a migliorare lo stato delle cose che, al
barbaramente trucidata da un paziente il 4
momento, è basato prevalentemente sul
settembre del 2013. è mia intenzione pro-
sistema dei crediti formativi. Particolare va-
porre che la Giornata del Concerto per Paola
lenza ha l’appuntamento di quest’anno per-
Labriola diventi, ogni anno, la Giornata del
ché è dedicato alla memoria del dottor Luigi
Ricordo di tutti i Medici, vittime di violenza
Conte, Segretario della Federazione, recen-
omicida.
“In Memoria di Luigi Conte” BARI, 15 - 16 SETTEMBRE 2017 GIORNATE DI APPROFONDIMENTO SULLA FORMAZIONE DEL MEDICO - III EDIZIONE
LA FORMAZIONE CONTINUA POST LAUREA UNA RISORSA PER LA SANITA’
V e n er d ì 1 5 settembre 2 0 1 7 Presentazione del Convegno Franco Lavalle Saluti - Filippo Anelli - Roberta Chersevani Ricordo di Luigi Conte - Amedeo Bianco Moderatori: Franco Lavalle – Sergio Bovenga
15.30 - Certificazione ECM: Il triennio 2014-2016 e le novità del triennio 2017-2019 - Sergio Bovenga 16.00 - Dossier Formativo nel triennio 2017-2019 - Franco Lavalle 16.30 - Formazione Medica Continua - Il punto di vista della FNOMCEO - Roberto Stella 17.00 - Formazione Medica Post Laurea - Ruolo dell’Università Antonio Moschetta 17.30 - Fabbisogni Formativi del Medico nelle Organizzazioni del SSN - Rossana Ugenti 18.00 - Evoluzione Normativa del Sistema ECM - Simone Iagnocco 18.30 - Formazione ECM: I professionisti e le “regole del gioco” Matteo Cestari 19.00 - Discussione
SABATO 16 SETTEMRE 2017 I sessione (8.15 – 11.00) Dall’input all’outcome: come impatta la formazione continua sulle competenze dei professionisti? Moderatori: Filippo Anelli - Roberta Chersevani
Amedeo Bianco - Piero Portincasa - Giuseppe Renzo Guido Giustetto - Antonio Delvino - Domenico Nume Antonio Panti - Franco Vimercati II sessione (11.00 – 13.30) Verso la rivalidazione delle competenze professionali: quale formazione? Moderatori: Franco Lavalle - Silvestro Scotti
Rossana Ugenti - Simone Iagnocco - Silvio Brusaferro Gian Franco Gensini - Antonio Moschetta - Giovanni Comandè Giancarlo Ruscitti - Roberto Stella 13.30 - Discussione 14.00 - Conclusioni Filippo Anelli – Roberta Chersevani - Franco Lavalle Settembre 2017 | Notiziario | 15
F O RM A Z I O NE
NUOVA FASE ECM. VERSO UN APPROCCIO MODERNO EFFICIENZA
di SERGIO BOVENGA
Sergio Bovenga Segretario FNOMCeO s.bovenga@gmail.com
16 | Notiziario | Settembre 2017
I
l sistema ECM – Educazione Continua in
tari hanno anche l’obbligo deontologico di
Medicina – nasce come strumento finaliz-
mettere in pratica le nuove conoscenze e
zato a mantenere, sviluppare e migliorare
competenze per offrire una assistenza quali-
le conoscenze e le abilità cliniche, tecniche
tativamente utile. Prendersi, quindi, cura dei
e manageriali degli operatori sanitari, con
propri pazienti con competenze aggiornate,
l’obiettivo di assicurare efficacia, appropria-
senza conflitti di interesse, in modo da po-
tezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza
ter essere un buon professionista della sa-
prestata dal SSN a favore dei cittadini. Per
nità. L’avvio del Programma nazionale ECM
tale ragione è stato reso obbligatorio un ag-
nel 2002, in base al DLgs 502/1992 integra-
giornamento, continuo e costante, affinché
to dal DLgs 229/1999 che avevano istituito
tutti i professionisti della salute avessero la
l’obbligo della formazione continua per i
possibilità di migliorare le proprie conoscen-
professionisti della salute, ha rappresentato
ze e abilità, evitando fenomeni di eccessi-
un forte messaggio al mondo della sanità. La
va autoreferenzialità formativa successiva
nuova fase dell’ECM contiene molte novità
all’abilitazione professionale. Banalizzando,
e si presenta quale strumento per progetta-
l’aggiornamento e la formazione continua
re un moderno approccio allo sviluppo e al
rappresentano l’elemento naturale alla base
monitoraggio delle competenze individuali.
delle professioni intellettuali, cui a pieno tito-
Gli Ordini, i Collegi e le Associazioni profes-
lo afferiscono le professioni sanitarie. L’ECM
sionali (da qui in avanti complessivamente in-
(Educazione Continua in Medicina) è dunque
dicati come ‘Ordini’) sono in prima linea nel
lo strumento rivolto a tutti i professionisti del-
portare avanti l’importanza e la centralità del-
la salute (oltre 1.200.000 in Italia) finalizzato
la formazione attraverso il sistema ECM, sia
a promuovere ed assicurare l’aggiornamento
promuovendo (anche come dovere deonto-
professionale per rispondere efficacemente
logico) la cultura della formazione continua,
ed in sicurezza ai bisogni dei pazienti, alle
sia proponendo eventi formativi per i propri
esigenze del Servizio Sanitario ed al proprio
iscritti. Il sistema ECM è piuttosto complesso
sviluppo professionale. I professionisti sani-
e dotato di molteplici sfaccettature. Gli Ordi-
TE
SICUREZZA
APPROPRIATEZZA
ECNICHE MANAGERIALI
ni hanno più di un ruolo all’interno di questo
nitari che hanno assolto il proprio obbligo
sistema: anzitutto il ruolo prioritario di cer-
formativo individuale possono richiedere al
tificatori della formazione, ma anche, come
proprio Ordine la certificazione di completo
detto, di organizzatori di corsi ECM e, per al-
soddisfacimento dell’obbligo formativo per
cune tipologie di crediti individuali, svolgono
il triennio 2014-2016. Agli altri, dietro richie-
persino la funzione di “enti accreditanti” per
sta, sarà possibile rilasciare unicamente una
singole partecipazioni. Questo rende molto
attestazione di partecipazione al programma
impegnativo il ruolo degli Ordini ai quali il
ECM, con l’elenco degli eventi ai quali si è
Co.Ge.A.P.S. assicura supporto strumentale.
partecipato e dei crediti acquisiti. In realtà La
Il mondo ordinistico è in continua e rapida
Commissione Nazionale per la Formazione
evoluzione. Gli Ordini stanno maturando
Continua, nel corso della riunione del 13 di-
una relazione in parte differente nei confron-
cembre 2016, ha deliberato di consentire ai
ti dei propri iscritti, costruendo un rapporto
professionisti sanitari di completare il conse-
costante con essi finalizzato anche a seguire
guimento dei crediti formativi relativi al trien-
la vita professionale (dal punto di vista della
nio 2014–2016 entro il prossimo 31 dicembre
formazione e dell’aggiornamento e, in ultima
2017, nella misura massima del cinquanta
istanza, della qualità professionale) del me-
per cento del proprio obbligo formativo, al
dico. Non sono più i soli titoli abilitanti della
netto di esoneri, esenzioni ed eventuali altre
professione gli unici elementi che devono
riduzioni. I crediti acquisiti nel 2017, quale
essere acquisiti dagli Ordini, ma sta nascen-
recupero del debito formativo del triennio
do tra l’Ordine e il Professionista un rappor-
2014-2016, non saranno computati ai fini del
to informativo costante nel tempo, mirato a
soddisfacimento dell’obbligo formativo re-
documentare, valutare e certificare la qualità
lativo al triennio 2017-2019. I professionisti
della formazione professionale. Il 31 dicem-
che intendano avvalersi di questa possibili-
bre 2016 si è concluso il triennio formati-
tà (recupero) devono farlo attraverso il pro-
vo 2014-2016, lasciando il posto al nuovo
prio Ordine oppure direttamente mediante
triennio 2017-2019. Solo i professionisti sa-
il back office del Co.Ge.A.P.S. (tel. 06
Gli Ordini stanno maturando una relazione in parte differente nei confronti dei propri iscritti, costruendo un rapporto costante con essi finalizzato anche a seguire la vita professionale (dal punto di vista della formazione e dell’aggiornamento e, in ultima istanza, della qualità professionale).
Settembre 2017 | Notiziario | 17
TE EFFICIENZA 36000893 lun – ven dalle ore 9.00 alle ore 13.00; E-mail: ecm@cogeaps.it) indicando quali sono le partecipazioni ad eventi svol-
Formazione non accreditata da provider e autoformazione
ti nel 2017 che si intendono trasferire per competenza al 2016. Non è certo possibile in questa sede fare una ricognizione di tutte
L’obbligo formativo standard da acquisire nel triennio 2014 -2016 era pari a 150 crediti. Lo stesso obbligo formativo, pari a 150 crediti, è stato confermato (CNFC 4/11/2016) per il triennio 2017-2019.
le regole della formazione ECM e pertanto mi limiterò ad una informazione in ‘pillole’, restando a disposizione di chi lo desidera per eventuali approfondimenti. L’obbligo formativo standard da acquisire nel triennio 2014 -2016 era pari a 150 crediti. Lo stesso obbligo formativo, pari a 150 crediti, è stato confermato (CNFC 4/11/2016) per il triennio 2017-2019. Stabilita la regola generale occorre poi tagliare su misura il proprio obbligo formativo individuale che non sempre coincide con l’obbligo standard in quanto il primo (obbligo individuale) tiene conto di eventuali riduzioni dovute alla formazione pregressa (del triennio 2011-2013), di esoneri, esenzioni, della eventuale compilazione ed effettuazione del dossier formativo ecc. Mentre non ci sono novità in merito ad esoneri ed esenzioni, le nuove regole cambiano il meccanismo delle riduzioni. Infatti nel triennio
18 | Notiziario | Settembre 2017
Infatti è sufficiente collegarsi al portale del Co.Ge.A.P.S. (Consorzio per la Gestione delle Anagrafiche delle Professioni Sanitarie – www.cogeaps.it ) e, una volta effettuata la registrazione, è possibile accedere al proprio profilo dove è già indicato, sulla base dei dati trasmessi dai provider (formazione
appena concluso erano previste tre fasce di
pregressa) l’obbligo formativo individuale
riduzioni (15, 30 e 45 crediti di riduzione cui
del singolo professionista. Restando in tema
si aveva diritto avendo maturato rispettiva-
di vincoli, ne è stato rimosso un altro ovvero
mente almeno 30, 51 o 101 crediti ECM nel
quello che stabiliva i limiti minimo e massimo
triennio 2011 - 2013). Nell’attuale triennio
di formazione da acquisire per ciascun anno.
invece le fasce previste per ottenere riduzio-
Tali limiti, come detto, sono stati rimossi e
ni sono soltanto due e danno diritto ad una
pertanto tutti i professionisti possono soddi-
riduzione di 15 crediti (se nel triennio 2014
sfare il proprio obbligo formativo del triennio
– 2016 erano stati acquisiti almeno 80 credi-
in corso senza vincoli temporali se non quelli
ti ECM) o di 30 crediti (se nel triennio 2014
che delimitano il triennio stesso. Conoscere
– 2016 erano stati acquisiti almeno 121 cre-
le norme della formazione è molto importan-
diti). Inoltre, i professionisti che nel triennio
te, sia ai fini di una efficiente pianificazione
2014-2016 hanno compilato e soddisfatto il
ma anche e soprattutto perché “solo i cre-
proprio dossier formativo individuale hanno
diti ECM acquisiti nel rispetto delle norme
diritto alla riduzione di 15 crediti dall’obbli-
e dei vincoli stabiliti dalla CNFC concorrono
go formativo nel triennio 2017 - 2019. Tale
al conteggio dei crediti annuali e al comple-
riduzione è eventualmente cumulabile con
to soddisfacimento dell’obbligo formativo
la precedente. Non è necessario fare calcoli
triennale”. Pertanto ne consegue che even-
mirabolanti per avere queste informazioni.
tuale formazione acquisita in modo diffor-
ECNICHE MANAGERIALI
P
er perfezionare il proprio profilo e conoscere l’obbligo formativo individuale sul portale Co.Ge.A.P.S. potrebbe essere necessario aggiungere informazioni che non sono automaticamente disponibili e che per generare diritti (esoneri ed esenzioni) devono essere comunicate direttamente al Co.Ge.A.P.S. dai singoli interessati. E’ il caso, solo per citare qualche esempio, della richiesta di esoneri ed esenzioni per frequenza a scuole di specializzazione, master universitari, gravidanze, malattie prolungate ecc; tutte situazioni che devono essere direttamente comunicate al back office del Co.Ge.A.P.S. dal professionista sanitario titolare del diritto (Tel. 06/36000893 E-mail: info@cogeaps.it). Importante sapere che tra le informazioni non disponibili automaticamente, e che pertanto vanno comunicate al Co.Ge.A.P.S. dagli interessati, vi sono quelle relative alla formazione non accreditata da provider e che di conseguenza va comunicata direttamente dal professionista. Ricadono in questa fattispecie l’autoformazione (fino ad un massimo del 10% dell’obbligo formativo individuale triennale), la formazione all’estero, i tutoraggi, le pubblicazioni scientifiche ecc. A proposito dell’autoformazione vi è un’altra novità. Infatti questo tipo di formazione, completamente affidata alla responsabilità ed alle scelte del professionista (lettura di riviste scientifiche, testi, aggiornamento on line ecc), era prima riservata ai professionisti che esercitavano esclusivamente la libera professione. Questo vincolo è stato eliminato e pertanto tutti i professionisti, senza alcuna distinzione, possono vedersi riconosciuta attività di aggiornamento per autoformazione entro il limite massimo del 10% dell’obbligo formativo individuale.
me dalle regole viene ‘registrata’ sul portale
ne sia come singolo sia come soggetto che
Co.Ge.A.P.S. ma non può essere considerata
opera all’interno di gruppi professionali”.
ai fini della certificazione. Da sapere, tra le
Il Dossier Formativo è rivolto a tutti i profes-
nuove regole, che a partire dal triennio 2017-
sionisti (Dossier Individuale) ed alle Azien-
2019 è possibile per tutti costruire il Dossier
de sanitarie (pubbliche e private), agli Or-
Formativo Individuale cui potrà aggiungersi,
dini, Collegi e Organismi maggiormente
in alcuni casi, il Dossier di Gruppo (da parte
rappresentativi delle professioni sanitarie
dell’Azienda Sanitaria o dello stesso Ordine).
(Dossier di Gruppo). Il Dossier di Gruppo è
Il dossier formativo è previsto anche dall’Ac-
una opportunità per favorire nelle diverse
cordo Stato Regioni, recentemente approva-
organizzazioni uno strumento facilitante la
to (2/2/2017), che all’articolo 29 riporta: “Il
programmazione e pianificazione professio-
dossier formativo è espressione della pro-
nale nei gruppi, nella logica di aumentarne
grammazione dell’aggiornamento nel tempo
l’integrazione professionale e la ricaduta
e della coerenza della formazione/aggiorna-
formativa del gruppo a beneficio della sa-
mento rispetto alla professione, alla discipli-
lute della collettività. Per ‘gruppo’ può in-
na, alla specializzazione, al profilo di compe-
tendersi una struttura semplice, complessa,
tenze nell’esercizio professionale quotidiano.
dipartimentale, distrettuale, un gruppo di
Il dossier formativo deve rispondere a quan-
miglioramento professionale ecc. I profes-
to atteso dalla propria organizzazione di ap-
sionisti devono sapere che i provider devono
partenenza e di riferimento e/o alla coerenza
indicare in tutta evidenza gli obiettivi forma-
degli interventi formativi anche rispetto al
tivi dell’evento (con riferimento all’Accordo
profilo di sviluppo individuale desiderato.
Stato-Regioni vigente) in modo da fornire
Costituisce lo strumento attraverso il quale il
al discente il numero degli obiettivi/aree a
professionista sanitario programma e verifica
cui riferire l’evento, al fine di riportarlo nel
il proprio percorso formativo alla luce del suo
dossier. Parimenti Gli Ordini/Collegi/Asso-
profilo professionale e della propria posizio-
ciazioni dovranno indicare gli obiettivi Settembre 2017 | Notiziario | 19
Il Dossier Formativo Individuale Il Dossier Individuale si costruisce sul proprio profilo personale (accesso tramite portale Co.Ge.A.P.S. - www.cogeaps.it) e può generare alcuni ‘bonus’ a patto che: 1) il Dossier venga costruito (cioè programmato); 2) il Dossier sia congruo con il profilo e la disciplina esercitata; 3) vi sia una Coerenza relativamente alle aree – pari almeno al 70% tra il dossier programmato e quello effettivamente realizzato. Al verificarsi delle suddette condizioni si ottiene un Bonus (ovvero una riduzione di crediti da conseguire) come di seguito riportata: Bonus di 30 crediti: di cui 10 assegnati nel triennio 2017-2019 se il dossier viene costruito nel primo anno del triennio e 20 nel triennio successivo (20202022) se il dossier è stato sviluppato rispettando i principi di congruità e coerenza. Quindi solo per il 2017 la semplice programmazione del Dossier
Il Dossier Formativo è rivolto a tutti i professionisti (Dossier Individuale) ed alle Aziende sanitarie (pubbliche e private), agli Ordini, Collegi e Organismi maggiormente rappresentativi delle professioni sanitarie (Dossier di Gruppo).
Individuale sul portale del Co.Ge.A.P.S. genera un bonus di 10 crediti ecm (ovvero, più esattamente, una riduzione del debito formativo individuale) a valere per il triennio in corso. Il bonus è di 15 crediti: (assegnati nel triennio 2020-2022) per i professionisti che avranno elaborato e realizzato il dossier nel secondo anno del triennio (2018). Il bonus è di 10 crediti: (assegnati nel triennio 2020-2022) per i professionisti che avranno elaborato e realizzato il dossier nel terzo anno del triennio (2019). Il Dossier Formativo Individuale rappresenta il punto di partenza per un curriculum formativo del professionista. All’interno del dossier individuale potranno essere annotate da parte del professionista anche attività non ECM, al fine di rendere lo stesso uno strumento idoneo e funzionale per il professionista anche al di fuori dell’ambito ECM. A tale scopo è prevista la creazione di una sezione dedicata all’interno della posizione personale del professionista sanitario nel portale del Co.Ge.A.P.S.
formativi/aree (con riferimento all’Accordo
i processi e le dinamiche della formazione
Stato-Regioni vigente) relativamente alla
ECM ed apportare, se ritenuto opportuno
Formazione Individuale. Il Dossier Formativo
(come peraltro già accade), eventuali inte-
si imposta indicando gli obiettivi (massimo
grazioni e/o modifiche alle regole del siste-
10) che sono ricompresi in 3 aree: Area de-
ma. La suddette norme sono state pensate,
gli Obiettivi Tecnico Professionali, Area degli
introdotte e continuamente aggiornate dalla
Obiettivi di Processo, Area degli Obiettivi
CNFC per orientare e abituare i professioni-
di Sistema. Gli obiettivi sono in tutto 33. La
sti verso un aggiornamento lifelong quanto
descrizione ed il numero degli obiettivi/aree devono essere riportati anche nell’attestato di partecipazione dell’evento che deve essere rendicontato al Co.Ge.A.P.S. da parte del provider. Concludo questa breve e non semplice rassegna con due considerazioni. La prima, piuttosto ovvia, comporta la necessità che i professionisti (supportati dagli Ordini e dal Co.Ge.A.P.S.) abbiano più confidenza con le norme che regolano la formazione ECM e la relativa certificazione. L’esperienza quotidiana ci suggerisce che troppo spesso i professionisti non conoscono a sufficienza le suddette norme con tutte le conseguenze,
20 | Notiziario | Settembre 2017
più possibile programmato e costante nel tempo, coerente e pertinente con la propria professione e magari anche con la disciplina realmente esercitata. La introduzione di alcuni elementi di flessibilità, quale una sorta di ‘recupero operoso’ di eventuali gap, (come ad esempio il recupero dei crediti accordato per il 2017) consentirà la certificazione anche a chi ha inizialmente ‘deviato’ dalla strada tracciata o non l’ha percorsa fino in fondo. Per quanto mi riguarda, da medico, posso solo auspicare che la formazione di ciascun professionista della salute sia sempre più vis-
a volte inutilmente penalizzanti, che ne de-
suta ed orientata in funzione della reale cre-
rivano. La seconda riflessione è da affidare
scita professionale (anche in relazione a una
all’Ente Regolatore, ovvero alla Commissio-
possibile ed auspicabile verifica nel tempo
ne Nazionale Formazione Continua (che è
delle competenze) e sempre meno sentita e
composta da Soggetti rappresentativi delle
praticata come un mero rispetto normativo
Professioni, delle Regioni e del Ministero
di regole (ECM) che, da sempre, rappresen-
della Salute) cui spetta il compito, anche
tano (e devono restare) lo strumento e non
attraverso l’analisi dei dati, di comprendere
certamente l’obiettivo da raggiungere.
FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE
I
n un contesto di carenza di personale, età media elevata e turni massacranti, il carico burocratico sia all’interno
degli ospedali che per i medici di base e la medicina territoriale è andato crescendo negli anni. Così, il tempo di cura continua a diminuire, eroso dalla necessità di compilare moduli e ottemperare obblighi amministrativi, a scapito della possibilità di ascolto dei pazienti e della qualità di servizio offerta loro.
Settembre 2017 | Notiziario | 21
FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE
Burocrazia: un “tritadiritti” per malati cronici e non solo Tempi di attesa lunghissimi, ma visite sempre più brevi e carenza dei servizi domiciliari. Mentre la burocrazia ostacola chi soffre. È quanto emerge dal XV Rapporto “In cronica attesa” di Cittadinanzattiva
di TONINO ACETI
Tonino Aceti Coordinatore nazionale Tribunale per i diritti del malato t.aceti@cittadinanzattiva.it
22 | Notiziario | Settembre 2017
T
empi di attesa lunghissimi, cui corri-
Rapporto evidenzia: la mancanza di servizi
spondo visite sempre più brevi e ridot-
socio-sanitari sul proprio territorio (66%), la
te. è quanto emerge da “In cronica at-
mancanza di orientamento nei servizi (60%),
tesa”, il XV Rapporto nazionale sulle politiche
ovvero la difficoltà di prenotare una visita o
della Cronicità, pubblicato da Cittadinanzatti-
un esame in tempi accettabili, richiedere un
va. Si attendono anni per una diagnosi, mesi
ausilio, trovare posto in una RSA, presentare
per una visita o per un esame di controllo, si
domanda di invalidità, ecc. (fig. 1).
trascorrono intere giornate al Pronto Soccorso
Al taglio costantomanda di salute.
per un posto letto. Al contrario, il tempo de-
Un altro importante aspetto che più pesa,
dicato alla visita e quindi all’ascolto è sempre
quando si deve già combattere con una pato-
più ridotto, così come sono molto esigue le
logia, è la burocrazia (fig. 2), colpevole di osta-
ore dedicate all’assistenza domiciliare e alla
colare chi soffre, invece di agevolarlo. Così è
riabilitazione. Le difficoltà che i malati e i loro
avvenuto per la domanda di invalidità ed han-
familiari affrontano, a causa della particolare
dicap (fig.2), che risulta essere particolarmen-
condizione di fragilità, vulnerabilità e burocra-
te complicata per il 67% delle associazioni.
zia sono tante e diversificate.
Nonostante l’iter sia stato oggetto negli anni
Tra le principali segnalazioni dei cittadini, il
di svariate riforme e circolari interne dell’INPS,
Fig.1 Rispetto la patologia di riferimento della vostra Associazione quale difficoltà di accesso alle cure dovuta ad un disagio sociale e/o ad una condizione di fragilità avete riscontrato con maggiore frequenza nell’ultimo anno (2016)? Fonte: XV Rapporto CnAMC Cittadinanzattiva
si è verificato un restringimento dell’accesso
Sul punto “Rilascio piano terapeutico” vale la
ai benefici.
pena precisare che alcune soluzioni potreb-
L’altra difficoltà riguarda la richiesta di protesi
bero essere messe in campo subito, come ad
e ausili e del contrassegno per invalidi. Ritor-
esempio la valorizzazione del MMG dal punto
na, ancora una volta, la difficoltà nel rilascio
di vista della sua competenza, prossimità e
del piano terapeutico (35%), più volte ribadita
rapporto di fiducia con il cittadino. Un impe-
nel corso dell’indagine e quindi evidentemen-
gno del MMG su questo aspetto rappresen-
te si tratta di una difficoltà particolarmente
terebbe una scelta chiara per ‘riavvicinare’ il
sentita dai pazienti.
Servizio Sanitario Nazionale ai cittadini e Settembre 2017 | Notiziario | 23
Alcuni dati emersi dall’indagine
66%
Evidenziano la mancanza di servizi-sociosanitari il 66% delle associazioni
35%
Il rilascio del piano terapeutico risulta essere difficoltoso per il 35% dei pazienti.
60%
La difficoltà di prenotare una visita o un esame in tempi accettabili, richiedere un ausilio, trovare posto in una RSA, ecc è riscontrato dal 60% delle associazioni
67%
La domanda di invalidità ed handicap risulta essere particolarmente complicata per il 67% delle associazioni
Fig.2 Avete riscontrato nell’ultimo anno (2016) difficoltà burocratiche relative a? Fonte: XV Rapporto CnAMC Cittadinanzattiva
24 | Notiziario | Settembre 2017
VALORIZZARE IL RAPPORTO DI prossimità e di fiducia DEL MMG Rappresenterebbe una scelta chiara per ‘riavvicinare’ il Servizio Sanitario Nazionale ai cittadini
per contribuire a dare pari opportunità nell’ac-
spostamenti.
cesso alle innovazioni a chi vive nelle aree in-
La burocrazia diventa spesso il “tritadiritti”
terne periferiche o disagiate, dove la medici-
per malati cronici, e non solo. Anzi capita che,
na di famiglia rimane uno dei pochi punti di
anche quando esiste una semplificazione, nel-
riferimento/presidi del SSN. Se ben attuata,
la sua applicazione diventa strumento per re-
una scelta di questo tipo favorirebbe l’appro-
stringere i diritti, come nel caso dell’invalidità
priatezza e potrebbe ridurre le attese: le visite
civile e dell’handicap.
di controllo si farebbero quando necessario e
Servono segnali e impegni concreti per la
non per avere un rinnovo del piano terapeuti-
vita quotidiana dei cittadini: un piano nazio-
co, lasciando spazio a chi ne ha bisogno.
nale per la semplificazione della burocrazia
Infine, snellirebbe le procedure, assicurereb-
a cominciare dalle procedure per il rilascio/
be prossimità e continuità del percorso assi-
rinnovo del piano terapeutico sui farmaci sal-
stenziale e della presa in cura, ridurrebbe le
vavita, per il rilascio di protesi ed ausili, per il
distanze di centri prescrittivi che arrivano ad
riconoscimento di invalidità civile ed handicap
essere molto lontani dal luogo di residenza, o
(solo per fare alcuni esempi). Ed ancora un im-
difficilmente raggiungibili per via del traspor-
pegno per assicurare percorsi di cura reali ed
to pubblico locale inefficiente e che impon-
esigibili per tutti: deve essere direttamente il
gono da parte del paziente e dei suoi familiari
SSN a prenotare esami, visite e prestazioni di
la necessità di prendere permessi o giorni di
controllo per il cittadino con malattia cronica
ferie, oltre che sostenere ingenti costi per gli
o rara e a garantirli in tempi certi. Settembre 2017 | Notiziario | 25
FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE
Medici impelagati tra le “carte”: COSì la burocrazia ruba tempo ai pazienti Lettera di dimissione, piani terapeutici, prescrizione e segnalazione su EDOTTO, certificato di ricovero e di convalescenza, prescrizione su ricetta dematerializzata. La via crucis dei moduli di un medico ospedaliero
di ANGELO PIO VILLANI
Angelo Pio Villani Dirigente medico di I Livello presso l’U.O. di Cardiologia Ospedaliera al Policlinico di Bari angelovillani@hotmail.com
26 | Notiziario | Settembre 2017
N
egli ultimi anni, il lavoro dei medi-
mente a danno del medico ospedaliero, con
ci ha registrato un cambiamento a
trasferimento di obblighi che prima erano
dir poco epocale. L’informatizzazio-
deputati ad altre figure del Sistema Sanita-
ne, a tutti i livelli, ha coinvolto e continua a
rio quali i Medici di base, anch’essi tuttavia
coinvolgere anche le strutture ospedaliere,
ingabbiati in norme ed esigenze di budget
specie quelle che sono espressione delle re-
che nulla hanno a che fare con la cura del
altà territoriali più vaste. Tale approccio si è
paziente. Non è mettendo paletti o mutando
rivelato uno strumento valido ai fini del mi-
i soggetti prescrittori che si ottiene il con-
glioramento della qualità dei servizi erogati
trollo della spesa farmaceutica, che pure ha
(firma digitale, tracciabilità delle prestazioni,
valenza etica in un’ottica di allocazione delle
uniformità nell’iter di richiesta), ma richiede
risorse. Dunque, pur di rispettare normative
un impegno ben diverso dalla mission pre-
(nazionali o regionali), all’atto di dimissione
cipua del medico che rimarrà sempre quella
di un paziente, accanto alla doverosa lette-
dell’assistenza al paziente. In questo pro-
ra di dimissione, spesso bisogna compilare
gresso non mancano le criticità, che si con-
uno o più piani terapeutici per i registri AIFA,
figurano principalmente come incombenze:
uno o più moduli di segnalazione sul sistema
oltre alla compilazione di piani terapeutici
regionale EDOTTO di alcuni farmaci, il certi-
per particolari farmaci di pertinenza specia-
ficato di ricovero e di convalescenza, la pre-
listica (come stabilito a livello nazionale con
scrizione su ricetta dematerializzata di uno
istituzione dei registri per il farmaco da parte
o più esami di laboratorio e/o di prestazioni
dell’AIFA), negli ultimi tempi si sta assistendo
specialistiche, senza tralasciare la prescrizio-
a un aggravio del carico burocratico special-
ne su EDOTTO della terapia domiciliare per i
primi trenta giorni dopo il ricovero. A questo
gli operatori Sanitari per oggettiva mancanza
si aggiunga, poi, la famigerata SDO (scheda
di tempo. Non sarebbe più logico un con-
di dimissione ospedaliera): dall’inizio dell’an-
trollo a campione da parte di soggetti terzi
no è diventata più lunga, con campi obbliga-
preposti, al fine di un miglioramento della
tori. Proprio a proposito di questa scheda e
qualità? Dal lungo elenco appena riportato è
in particolare sulla sua utilità, sorgono alcu-
facile rendersi conto che ogni minuto passa-
ne domande: a che serve inserire il codice
to davanti al computer, per assolvere alle nu-
fiscale di anestesisti od operatori chirurgici,
merose incombenze burocratiche, è sottratto
se non per possibili rivalse di carattere me-
alla cura dei pazienti (e purtroppo si tratta di
dico legale/economico? Quale utilità ha la
molte ore di lavoro non assistenziale, molti-
segnalazione dell’ora di esecuzione di una
plicate per molti operatori). Quel che è più
determinata procedura, se non la necessità
grave, è che gli interlocutori a livello istituzio-
del controllo minuzioso e ossessivo di ogni
nale si mostrano sordi alle segnalazioni di di-
attività? Le operazioni burocratiche non sono
sagio: posto che l’ovvia risoluzione (che tut-
finite. Bisogna controllare la cartella clinica,
tavia al momento appare impraticabile, in un
strutturata in maniera assai poco funzionale
contesto nazionale di continui tagli alla spesa
e pratica, assicurandosi che sia completa in
nel settore pubblico) sia la doverosa imple-
ogni sezione, contare allegati, fare somme di
mentazione di organici e strumentazioni, un
pagine di sezioni diverse (un autentico dram-
primo passo potrebbe essere il confronto tra
ma quando il paziente è stato ricoverato in
gli operatori che sono in prima linea e quanti,
più Unità Operative). Si consideri, infine, il
pur non avendo mai operato di persona nelle
controllo di qualità, recentemente snellito,
corsie di un ospedale, sono preposti alle at-
ma tuttora disatteso dalla maggior parte de-
tività decisionali.
Ogni minuto passato davanti al computer, per assolvere alle numerose incombenze burocratiche, è sottratto alla cura dei pazienti (e purtroppo si tratta di molte ore di lavoro non assistenziale, moltiplicate per molti operatori)
Settembre 2017 | Notiziario | 27
FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE
BUROCRATIZZAZIONE VERSUS UMANIZZAZIONE Le esigenze dell’apparato amministrativo stridono con quelle scientifiche e con i bisogni dei pazienti di MICHELE GUIDA
Michele Guida Dirigente Medico Istituto dei Tumori IRCCS Bari micguida@libero.it
28 | Notiziario | Settembre 2017
L
avoro all’Istituto dei Tumori di Bari, un
assenza di personale amministrativo. Il tempo
IRCCS che per vocazione cura i malati di
residuo dedicato alle esigenze cliniche (anam-
tumore con l’occhio puntato alla ricerca,
nesi, esame obiettivo, dialogo con il paziente
in particolare a quella traslazionale. Qui più
e familiari che lo accompagnano, pianifica-
che altrove il medico deve ascoltare i propri
zione della strategia terapeutica e diagnosti-
pazienti, li deve capire ed istruire, deve lenire
ca) è calcolato in circa 5-7 minuti per ciascun
le loro ferite; deve donare il proprio tempo,
paziente! E questo solo se il medico non si
tanto tempo.
ferma un attimo, neanche per i propri bisogni
E la ricerca deve vedere clinici e ricercato-
corporali.
ri di base incontrarsi per formulare ipotesi,
Forse un po’ meglio per l’attività di reparto,
disegnare trials clinici, studiare casistiche,
ma basta l’assenza di un solo medico a man-
sperimentare nuovi farmaci e nuovi approcci
dare tutto in tilt. Da noi più che altrove, nono-
terapeutici… Negli Ambulatori di Oncologia
stante gli sforzi notevoli che l’attuale Direttore
Medica del nostro Istituto attualmente si vi-
Generale Delvino sta mettendo in campo, la
sitano ogni mattina nell’arco temporale di 6
parola “umanizzazione” stride più che mai
ore 20-25 pazienti per ambulatorio tra terapie,
con la parola “burocratizzazione”, così come
prime visite e controlli. Da un rapido calcolo
è sempre più stridente la dicotomia tra gli sco-
si desume che devono essere dedicati circa
pi e i contenuti scientifici e metodologici pro-
15 minuti a paziente. Tra colleghi abbiamo
pri della medicina e dell’arte medica, e quelli
empiricamente calcolato che circa il 70% di
dell’apparato burocratico sanitario costretto
questo tempo viene utilizzato per aspetti me-
a districarsi tra risorse sempre più risicate e
ramente burocratici (prescrizioni, prenotazio-
necessità di misurare e dimostrare la sua ef-
ni, registrazione e monitoraggio AIFA, invio
ficienza.
telematico dei programmi terapeutici, ecc.).
Non ci può essere umanizzazione se non c’è
Tutto ciò utilizzando piattaforme telematiche
tempo da dedicare ai pazienti. Non ci può es-
del tutto indipendenti tra loro, software spes-
sere umanizzazione se quel tempo non viene
so obsoleti o non aggiornati ed in completa
utilizzato per accoglierli, per capire e condi-
videre i loro bisogni. L’umanizzazione passa
anzitutto che la “centralità del malato” richie-
attraverso non solo la quantità ma anche la
da un vero rovesciamento della scala delle pri-
qualità del tempo che dedichiamo loro. E per
orità perché non basta razionalizzare l’organiz-
dare qualità al tempo c’è bisogno di momenti
zazione sanitaria, ma bisogna salvaguardare la
di recupero, c’è bisogno di aggiornamento, di
medicina quale pratica umana fatta di cono-
avere la serenità e la calma per affrontare le
scenza etica e pensiero esistenziale al servi-
situazioni spesso drammatiche dei nostri pa-
zio del cittadino malato. Di conseguenza, gli
zienti e dei loro familiari.
obiettivi di efficienza del sistema burocratico
La burocratizzazione, invece, ha rimodel-
sanitario dovrebbero coincidere col migliora-
lato profondamente le forme e i contenuti
mento della qualità dell’assistenza.
dell’attività professionale medica misurando
Bisogna, insomma, avviare un radicale pro-
la produttività con tecniche, procedure, stan-
cesso di de-burocratizzazione del sistema sa-
dard e indicatori che hanno come principali
nitario. A tal fine sarebbe molto utile inserire
finalità il risparmio economico e un’efficienza
tra gli indicatori da monitorare anche quelli
spesso solo di facciata. Uno degli aspetti più
relativi al grado di soddisfazione del paziente
contraddittori è che il progressivo incremento
riguardo la sua gestione all’interno della strut-
del lavoro burocratico di questi anni è rica-
tura ospedaliera e l’efficacia dell’intervento
duto pressoché esclusivamente sui medici. E
medico. Bisogna, insomma, che i percorsi di
non ci si può limitare alla solita affermazione
umanizzazione degli ospedali siano condivisi
che sono atti medici confondendo la sostanza
coi medici e coi pazienti.
(l’atto decisionale e la conseguente assunzio-
Un altro aspetto di assoluta importanza è
ne di responsabilità) da tutti quei passaggi in-
l’adeguamento dei carichi di lavoro alle reali
termedi di carattere meramente burocratico-
risorse disponibili. Indispensabile, infine, uni-
amministrativo che richiedono dispendio di
formare il linguaggio informatico in un’unica
tempo e che hanno poco a che fare con l’at-
piattaforma telematica ed affiancare ai medici
tività medica. Non è facile proporre soluzioni
personale amministrativo, come succede in
ad una problematica così complicata. Credo
molti Paesi europei più progrediti.
Sarebbe molto utile inserire tra gli indicatori da monitorare anche quelli relativi al grado di soddisfazione del paziente riguardo la sua gestione all’interno della struttura ospedaliera e l’efficacia dell’intervento medico.
Settembre 2017 | Notiziario | 29
FOCUS BUROCRATIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE
Medici di famiglia, non “ragionieri del farmaco” I MMG negli ultimi anni hanno visto moltiplicarsi le incombenze burocratiche. E hanno fatto passi avanti nel processo di informatizzazione. Ma non sono disponibili a rinunciare a libertà e autonomia.
di NICOLA CALABRESE
Nicola Calabrese medico di famiglia e vice segretario della FIMMG di Bari nicorese@gmail.com
30 | Notiziario | Settembre 2017
L
a Corte Costituzionale ha recentemente
attuale in questo periodo, sia per gli ancora
sentenziato rispetto al ricorso sul cosid-
evidenti effetti dell’emanazione del decreto
detto decreto appropriatezza (decreto
Lorenzin sia per la cosiddetta questione “far-
Lorenzin), promosso dalla regione Veneto,
maceutica” nella nostra regione.
che aveva sollevato in alcuni articoli que-
L’emanazione delle numerose direttive regio-
stioni di legittimità costituzionale. La Corte
nali in tema di uso appropriato della risorsa
Costituzionale ha ancora una volta affermato
farmaco sta fortemente condizionando la
che le norme «non possono assolutamente
serenità dei medici di famiglia della nostra
conculcare il libero esercizio della professio-
regione e la capacità di operare secondo au-
ne medica». È assolutamente incompatibile
tonomia e responsabilità. Quello che appare
un sindacato politico o meramente finanzia-
evidente dall’indirizzo delle norme nazionali
rio sulle prescrizioni, poiché la discrezionali-
e regionali è la volontà di sottomettere i me-
tà legislativa trova il suo limite nelle «acqui-
dici di famiglia, considerati gli unici soggetti
sizioni scientifiche e sperimentali, che sono
responsabili degli sprechi in sanità, a una ap-
in continua evoluzione e sulle quali si fonda
propriatezza finanziaria basata sulla verifica
l’arte medica: sicché, in materia di pratica
“inquisitoria” dell’applicazione “post prescri-
terapeutica, la regola di fondo deve essere
zione” di linee guida emanate con delibera
la autonomia e la responsabilità del medico,
regionale. Di conseguenza accade che i pro-
che, con il consenso del paziente, opera le
fessionisti perdano la fiducia verso la politica
necessarie scelte professionali». Il tema della
di governo. La volontà di limitare la libertà
burocrazia e del peso che essa ha sul “libe-
e l’indipendenza dei medici di famiglia sta
ro” esercizio della professione da parte dei
determinando un profondo solco tra i pro-
medici di famiglia è stato ed è fortemente
fessionisti e il sistema. Da una parte incom-
presione e insicurezza, dall’altra una grande
del sistema lo peggiora) e non facilita l’at-
voglia di riscatto. I medici di famiglia sono
tività clinica del medico, anche se impatta
disponibili ad avviare il percorso di miglio-
su un pezzo importante della professione:
ramento affinché le risorse disponibili siano
la prescrizione. Ciò è dovuto al fatto che le
utilizzate al meglio difendendo con forza la
aziende produttrici dei software per la me-
propria libertà e autonomia professionale. Al
dicina generale hanno adeguato i sistemi
contrario non sono disponibili a trasformar-
interfacciandosi esclusivamente con la strut-
si in “ragionieri del farmaco”. Al di là delle
tura tecnica regionale senza tenere in debito
norme in tema di prescrizione, il processo di
conto gli aspetti professionali dello sviluppo
burocratizzazione della professione ha subito
dei sistemi e inserendo in alcuni casi automa-
negli ultimi anni un incremento esponenziale.
tismi informatici che limitano nel processo
Dal 2008 in poi abbiamo avviato, non senza
prescrittivo le prerogative professionali del
sacrificio, l’informatizzazione di alcune nostre
medico di medicina generale. Resta il fatto
attività fondamentali: certificazione, prescri-
comunque che la Medicina Generale è stata
zione dematerializzata prima dei farmaci e
la prima e l’unica componente del sistema
ora anche delle prestazioni specialistiche.
sanitario pubblico ad aver avviato e conclu-
La messa a regime della dematerializzata è
so i processi di informatizzazione previsti per
un risultato sicuramente importante per il
legge. Nella nostra regione il mondo ospe-
governo e il monitoraggio del sistema, ma
daliero e specialistico territoriale è ancora
allo stesso tempo rappresenta per la medi-
lontano dall’avere a disposizione strumenti
cina generale un aggravio del processo di
informatici adeguati per poter far fronte in
burocratizzazione. Non migliora il rapporto
modo strutturale alle procedure di prescri-
con il paziente (anzi in molti casi la rigidità
zione previste dalle norme vigenti. È
La messa a regime della dematerializzata è un risultato sicuramente importante per il governo e il monitoraggio del sistema, maallo stesso tempo rappresenta per la medicina generale un aggravio del processo di burocratizzazione.
Settembre 2017 | Notiziario | 31
Un sistema che non usa strumenti uniformi e che ritarda nel rendere omogenea l’innovazione scarica sui professionisti TUTTE le CONSEGUENZE delle proprie carenze.
32 | Notiziario | Settembre 2017
quotidiana, nonostante le direttive regionali
un monitoraggio dei processi assistenziali e
in merito, la mancata compilazione dei piani
della qualità delle cure. L’impostazione data
terapeutici da parte degli specialisti ospeda-
alle procedure di attivazione e autorizzazio-
lieri e territoriali sul sistema informativo re-
ne, non condivisa e non uniforme nella ASL,
gionale per la mancata fornitura o il non fun-
sono complesse, frammentate e hanno con-
zionamento di strumenti informatici. Per le
seguenza sui tempi del percorso di cura oltre
stesse ragioni risulta praticamente non avvia-
al senso di frustrazione dei professionisti.
ta la prescrizione farmaceutica sulla piattafor-
E ancora conservazione di piani terapeutici e
ma Edotto da parte degli specialisti ospeda-
monitoraggio delle scadenze per garantire la
lieri e territoriali, nonostante la perentorietà
continuità terapeutica, certificati da allegare
delle direttive regionali sul tema. Un sistema
alle prescrizioni di presidi fatte dai colleghi
che non usa strumenti uniformi e che ritarda
specialisti, centri erogativi con regole di ac-
nel rendere omogenea l’innovazione scarica
cesso decise autonomamente e quindi pre-
sui professionisti tutti le consenguenze delle
scrizioni da ripetere più volte per lo stesso
proprie carenze, sottraendo il tempo degli
paziente, note varie di erogabilità, codici di
stessi dal curare. È aumentato il livello di bu-
priorità, ecc. Tutta questa burocrazia ha for-
rocrazia nelle attività domiciliari dove molti
temente modificato l’attività dei medici di
processi attuati da chi ha compito di con-
famiglia togliendo tempo alle attività cliniche
trollo e monitoraggio appaiono un controllo
dei medici. Per far fronte in parte a questa
sulla spesa del processo di cura piuttosto che
situazione la medicina generale della no-
LA RICETTA MEDICA DEMATERIALIZZATA La ricetta medica elettronica viene rilasciata dal medico del Ssn o convenzionato, oppure dal medico di famiglia, dal pediatra, dall’ospedale ma anche da dottori privati convenzionati, medici specialistici ambulatoriali e dalla guardia medica e consente al cittadino di: • acquistare farmaci a parziale o totale carico del Ssn; • richiedere prestazioni specialistiche o diagnostiche da eseguire presso le strutture pubbliche o private se convenzionate con il Ssn. Il paziente che necessita di una ricetta medica per l’acquisto di un farmaco o di una visita medica specialistica deve recarsi dal proprio medico di famiglia, pediatra, ospedale, privato in convenzione, guardia medica, ecc… per farsi rilasciare la prescrizione. Il medico, valutata la richiesta, si collega tramite computer al sistema del Ssn e, effettuata l’identificazione al portale, provvede alla compilazione della ricetta medica online, utilizzando uno degli Nre (Numero Ricetta Elettronica) a lui assegnati. Tale codice sostituisce il codice a barre che si trova su ogni ricetta medica rosa cartacea e ad esso il medico associa il codice fiscale dell’assistito. Dopodiché il sistema verifica la domanda di prescrizione, convalida il codice fiscale e i codici di esenzione eventualmente associati a quel codice fiscale. Al medico non rimane altro che stampare e consegnare all’assistito un promemoria su cui sono riportati i dati del paziente, del medico prescrittore ed una serie di numeri che identificano la ricetta. La numerazione progressiva ed identificativa di una ricetta bianca viene prodotta in automatico dal gestionale e non è necessario che il medico imposti nessuna numerazione. Questo documento funziona per il paziente come una ricevuta sia della richiesta presentata che della prescrizione, consentendogli di ottenere la prestazione medica o il farmaco, anche in presenza di un eventuale malfunzionamento dei server o di internet.
stra regione ha profondamente modificato il
da solo non è in grado di sopportare. In que-
proprio assetto organizzativo. In Puglia sono
sto contesto sono evidenti alcuni elementi:
quasi il 70% i medici che si avvalgono di un
la necessità per la medicina generale di far
collaboratore di studio per la propria attività.
fronte ad un carico assistenziale sempre più
La presenza del collaboratore è certamente
importante; la voglia di non voler rinuncia-
un supporto per far fronte al notevole carico
re al processo di qualificazione del proprio
burocratico giornaliero che la medicina ge-
ruolo nell’ambito del SSN; la volontà di non
nerale deve supportare e consente di limitare
rinunciare a un rapporto fiduciario con il cit-
gli effetti dello stesso sull’attività clinica, ma
tadino, che è uno degli elementi qualificanti
non è certamente sufficiente. Parallelamen-
della propria figura professionale; la neces-
te al carico burocratico è netta la percezione
sità che i medici di famiglia rispondano con
dell’aumento dei carichi assistenziali. I diversi
autorevolezza, dignità e orgoglio alla impro-
piani di riordino ospedaliero, le liste di atte-
pria richiesta di rinunciare al diritto dovere di
sa, l’epidemiologia della cronicità sono tutti
essere medici.
motivi che stanno aumentando il peso assi-
Si ricordi, infatti, che «l’esercizio professiona-
stenziale sul sistema della medicina genera-
le del medico è fondato sui principi di libertà,
le. I segnali sono che i processi di riorganiz-
indipendenza, autonomia e responsabilità. Il
zazione della rete assistenziale regionale da
medico ispira la propria attività professiona-
una parte e i provvedimenti a cui abbiamo
le ai principi e alle regole della deontologia
fatto riferimento in precedenza stanno deter-
professionale senza sottostare a interessi,
minando un progressivo aumento dei carichi
imposizioni o condizionamenti di qualsiasi
di lavoro del sistema medicina generale che
natura». Settembre 2017 | Notiziario | 33
ORDINI
dDL Lorenzin: ANCORA UNA occasione perduta Il passaggio alla Camera ha aggiunto nuove professioni sanitarie, con il rischio di creare ulteriore confusione. E detta regole puntigliose al contesto ordinistico, che hanno fatto insorgere la Federazione
di ANTONIO PANTI
Antonio Panti Presidente OMCeO di Firenze presidenza@ordine-medici-firenze.it
34 | Notiziario | Settembre 2017
L
a Legge 455 del 1910, meglio nota
scomparsa, escluso che nell’esercizio dell’o-
come Legge Giolitti, aveva istituito gli
dontoiatria; i medici, infine, sono prevalente-
Ordini dei Medici per poi essere abro-
mente o convenzionati col SSN o dipendenti
gata dal fascismo e sostituita dai sindacati
pubblici.
fascisti nell’ambito del Ministero dei Fasci e
Soltanto grazie all’intelligenza critica e po-
delle Corporazioni. Con il Decreto Luogo-
litica dei dirigenti, le organizzazioni profes-
tenenziale del 1946 gli Ordini erano stati ri-
sionali riescono ancora a dare un minimo di
costituiti, senza però apportare significative
tutela alla professione e, nello stesso tempo,
modifiche alla precedente Legge Giolitti,
a garantire la qualità di chi la pratica a van-
così come ben poco innovò il regolamento
taggio della tutela della salute.
attuativo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale
è innegabile, come si scrive in una bozza di
nel 1950. La premessa è utile a comprende-
documento ora in discussione nell’ambito
re come il compito di garantire ai cittadini la
della Federazione degli Ordini, «che la pro-
qualità della professione di circa 400 mila tra
fessione attraversa una fase di trasformazio-
medici e odontoiatri, sia ancora oggi affidato
ne e di progressiva evoluzione: da una parte
a un vetusto organismo, concepito quando in
il progresso tecnologico e scientifico, di cui i
Italia esercitavano poco più di 20 mila medici
medici sono gli attori principali, consente di
(quasi tutti liberi professionisti o medici con-
rispondere alla domanda di salute in maniera
dotti). Nel frattempo sono state istituite le
sempre più compiuta, dall’altra cambiano e
Regioni con compiti istituzionali di gestione
si evolvono le ragioni di carattere antropolo-
della Sanità e gli Ordini sono ancora soltanto
gico e filosofico che sono alla base del diritto
provinciali; è stato istituito il servizio sanita-
alla salute, modificando il sentire comune e
rio nazionale; le libere professioni sono state
ponendo ai medici e agli operatori sanitari
assimilate ad imprese in base al diritto comu-
tematiche nuove che, influenzando l’eserci-
nitario, mentre la professione libera è quasi
zio della professione, necessitano di trovare
Il dDL Lorenzin Rispetto al testo del DDL Lorenzin approvato in Senato, quello passato in Commissione Affari sociali alla Camera ha introdotto una serie di emendamenti. In particolare: • Chi ha svolto il ruolo di presidente, vice presidente, tesoriere e segretario di Ordini e Federazioni delle professioni sanitarie, in sede di prima applicazione delle nuove regole introdotte dal ddl Lorenzin, non potrà essere candidato allo stesso incarico se lo ha già svolto per più di due mandati consecutivi. • per gli Ordini vale “il divieto di svolgere ruoli di rappresentazna sindacale”; inoltre, sia nella rappresentazna a livello di Ordine che di Comitato centrale deve essere garantito “l’equilibrio di genere” e il “rinnovo generazionale” nella rappresentanza. • previsti l’istituzione di seggi nelle strutture ospedaliere e il voto in via telematica. Inoltre, si prevede che il seggio elettorale dovrà essere composto da tre componenti sorteggiati tra gli iscritti all’albo, diversi dal presidente uscente, i quali al loro interno eleggeranno il presidente di seggio. • i Codici Deontologici, per essere emanati dalla Federazioni, dovranno avere avuto prima il voto favorevole di almeno due terzi dei consiglieri presidenti di Ordine.
una armonizzazione con i millenari principi
hanno costretto la Federazione ad assumere
che ispirano l’arte medica». Ecco quindi che
una posizione estremamente contraria.
gli Ordini avevano salutato con favore il di-
In un documento del 24 giugno, la Federa-
segno di legge di iniziativa del Ministro del-
zione ha infatti invitato il Governo ed il Parla-
la Salute, Beatrice Lorenzin (nella sua forma
mento «a riprendere il confronto con la pro-
già approvata dal Senato), il quale dava una
fessione medica in tutte le sedi istituzionali
definizione giuridica degli Ordini (enti non
ripartendo dal testo approvato dal Senato»
economici dello Stato, autonomi sul piano
e «a non cedere alla tentazione di sacrificare
finanziario).
sull’altare di interessi di parte i livelli di tutela
Purtroppo il passaggio alla Camera dei De-
della salute dei cittadini oggi assicurati dalla
putati si è rilevato devastante.
professione medica, che da sempre inter-
Vanno considerate, inoltre, due questioni
preta, a volte anche con sacrificio, il ruolo di
fondamentali. Innanzitutto sono state ag-
garante di un fondamentale diritto costitu-
giunte altre categorie professionali, tra cui
zionalmente protetto».
ad esempio i musicoterapisti, con il conse-
La riforma degli Ordini è indilazionabile, ma
guente allargamento delle professioni, in un
deve portare alla chiara definizione di un
campo già complicato e confuso nel nostro
ente sussidiario dello Stato che collabora
Paese. Tali professionalità possono essere
alla tutela della salute dei cittadini, attraver-
regolamentate dal Ministero, ma non trasfor-
so la verifica del mantenimento della qualità
mate in autonome professioni fatalmente de-
professionale degli iscritti e mediante la ga-
stinate all’organizzazione ordinistica. Inoltre,
ranzia che questi esercitino la professione in
gli onorevoli deputati si sono dedicati ad una
base ai valori eterni di operare nell’interesse
puntigliosa regolamentazione del contesto
del paziente, nel rispetto della sua autode-
ordinistico, inserendo norme che nulla han-
terminazione e della valutazione dell’equità
no a che vedere con un testo di legge e che
dell’assistenza. Settembre 2017 | Notiziario | 35
e m e r g e n za
La rete dell’emergenza sanitaria nella Provincia di Bari Breve storia del Pronto Soccorso, dalla Legge Mariotti a oggi, passando per l’istituzione della prima Centrale Operativa del 118 e per la riorganizzazione del sistema ospedaliero pugliese.
di ANTONIO MARTIRADONNA
Antonio Martiradonna Tesoriere OMCeO Bari anmartir@tin.it
36 | Notiziario | Settembre 2017
L
a storia del Pronto Soccorso autonomo
il salasso (non si conosceva ancora il Lasix) e
in Puglia nasce negli anni ‘70, quan-
per le suture si usavano fili di seta e catgut
do, per effetto della Legge n. 132 del
sterilizzati in comuni bollitori per siringhe,
12/2/1968 (Mariotti), si cerca di superare la
insieme ad aghi chirurgici anch’essi bolliti
rotazione anarchica dei medici di Reparto in
a parte, su cui si dovevano “montare” i fili
locali che fungevano soltanto da Accettazio-
di sutura al momento; anche i guanti sterili
ne ospedaliera, sostituendoli con un organico
non erano previsti nella normale dotazione
medico ed infermieristico dedicato, che svol-
di questi PS. Però ogni “campanile” aveva il
gesse anche funzioni sempre più specializza-
suo ospedale; dei quarantuno Comuni della
te e raffinate di trattamento delle emergenze
Provincia di Bari, oltre la metà aveva reparti
mediche e chirurgiche in locali appositamen-
“sparsi”, senza una configurazione omoge-
te attrezzati, anche se l’elettrocardiografo era
nea, fortemente voluti dai “potentati” locali
una chimera, per le crisi ipertensive si usava
(politici, ecclesiastici, accademici, ecc). Tra
Q
uesto articolo è dedicato alla memoria di tre colleghi, che hanno combattuto in prima linea con noi per l’istituzione, il consolidamento e l’evoluzione dei Servizi Autonomi di Pronto Soccorso nella Regione Puglia, un cammino ancora da completare ma ormai ben indirizzato nell’alveo delle esperienze migliori, nazionali ed europee. Prof. Camillo De Luca, che istituì il Pronto Soccorso presso il Centro Traumatologico Ortopedico di Bari negli anni ‘70, strutturandolo autonomamente come una realtà operativa, che ha retto per oltre un ventennio all’impatto della patologia traumatologica in tempi in cui nemmeno il Policlinico, molto più dispersivo e frammentato, rispondeva con efficacia alle esigenze chirurgiche, ortopediche e riabilitative di tali pazienti. Dr. Vito Angelillo, formatosi alla scuola del Prof. De Luca presso il CTO e poi passato a dirigere dapprima il Pronto Soccorso del Policlinico di Bari e poi il Pronto Soccorso di Andria; di lui ricordiamo la lealtà, l’abnegazione e l’amabile ironia, con cui alleggeriva la pressione enorme del carico di lavoro per i suoi collaboratori. Una perdita prematura. Dr. Francesco (Ciccio) Stea, un pilastro della SIMEU a livello regionale e nazionale, Direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari, impegnato in tante battaglie per il miglioramento della legislazione regionale in merito all’organizzazione delle Unità Operative, con standard condivisi che hanno permesso l’avvio dell’Osservazione Breve Intensiva e della Medicina d’Urgenza, purtroppo soltanto in ancora pochissime strutture ospedaliere.
questi: Acquaviva delle Fonti, Alberobello,
Bologna del 2 agosto 1980, in cui ci si rese
Altamura, Bitonto, Casamassima, Castellana,
conto della necessità di un nucleo specializ-
Conversano, Corato, Gioia del Colle, Gravi-
zato di soccorritori che potesse operare sul
na, Grumo, Locorotondo, Modugno, Mola
luogo dell’evento. Il primo nucleo “ufficia-
di Bari, Molfetta, Monopoli, Noci, Putigna-
le” di equipaggio di soccorso fu costituito a
no, Rutigliano, Ruvo di Puglia, Santeramo in
Bologna il 1 giugno 1990, in occasione dei
Colle, Terlizzi, Toritto e Triggiano, mentre la
Campionati Mondiali di calcio in Italia, subito
Città di Bari aveva il Policlinico ed il Di Ve-
affiancato da iniziative simili ad Udine e pian
nere, affiancati dal CTO e dal Cotugno, oltre
piano queste esperienze si diffusero soprat-
alle fiorenti strutture private (Villa Bianca, San
tutto nel Nord Italia.
Giovanni, Adriatica, Villa del Sole, ecc).
Arriviamo così al Decreto del Presidente del-
L’impulso decisivo all’evoluzione del soccor-
la Repubblica del 27/3/1992 (Ministro De
so venne dato dall’attentato alla stazione di
Lorenzo e Presidente Cossiga): il coSettembre 2017 | Notiziario | 37
Complessivamente le chiamate al 118 nel 2016 dalla Provincia di Bari sono state circa 85.000, che sono da correlare con i circa 370.000 accessi ai Pronto Soccorso Ospedalieri ed i 35.000 accessi ai Punti di Primo Intervento.
38 | Notiziario | Settembre 2017
siddetto “Atto di indirizzo e coordinamento
zialmente affidati a cardiologi ed anestesisti.
alle Regioni per la determinazione dei livel-
In Puglia, tuttavia, la prima Centrale Operati-
li di assistenza sanitaria in emergenza”, che
va 118, quella di Bari, viene avviata soltanto
istituisce il Sistema per le Emergenze Sanita-
il 30 aprile 2002, tra le ultime in Italia, sotto
rie (Centrali Operative 118 e Dipartimenti di
la pressione dell’opinione pubblica e della
Emergenza Accettazione H di PS, DEA di I°
magistratura, che richiedevano a gran voce la
e II° livello), con cui si comincia a dar valore
razionalizzazione di un soccorso organizzato.
ai trattamenti di emergenza sul “territorio”,
Nel frattempo gli ospedali vengono orga-
con le prime linee guida che danno sempre
nizzati in “rete”, secondo un’organizzazione
più valore ai trattamenti “precoci” e soprat-
gerarchica dipartimentale, determinata dalla
tutto con le tecniche di rianimazione cardio-
complessità delle unità operative presenti,
polmonare, da effettuare quindi sul luogo
da quelle “super specialistiche” (II livello) a
dell’evento (stay and play) invece che limi-
quelle “di base” (I livello), per cui si comin-
tarsi al trasporto (scoop and run). Vengono
cia a parlare di Hub (Ospedali di riferimento)
anche raffinate le procedure del trattamento
e Spoke (Ospedali periferici). Gradualmen-
dei traumi (PTC Prehospital Trauma Care) e si
te vengono chiuse o riconvertite le vecchie
diffondono i corsi di formazione specifici, ini-
strutture sanitarie, sino all’attuale presenza
TABELLA 1 OSPEDALI
ACCESSI 2013
/die
ACCESSI 2016 /die
1
POLICLINICO
78.965
216
71.555
196
2
SAN PAOLO
48.529
133
47.365
130
3
DI VENERE
38.621
106
41.547
114
4
ACQUAVIVA
33.018
90
36.800
101
5
ALTAMURA
34.866
96
32.067
88
6
MOLFETTA
24.347
67
28.828
79
7
PUTIGNANO
23.622
65
25.765
71
8
MONOPOLI
25.320
69
25.654
70
9
CORATO
20.523
56
22.189
61
10
TRIGGIANO
14.701
40
17.988
49
11
TERLIZZI
11.443
31
16.450
45
353.955
88
366.208
91
TABELLA 2 24/H
nella Provincia di Bari di soli 11 ospedali, che a breve dovrebbero ridursi a 9, con la riconversione di Triggiano e Terlizzi, e successivamente a 7 con la progettazione di un ospe-
12/H
ACCESSI 2013 /die ACCESSI 2015
/die
1
BITONTO
X
4.309
12
5.825
16
2
CONVERSANO
X
2.992
8
3.575
10
3
GIOIA DEL COLLE
2.040
6
2.373
7
4
CASAMASSIMA
X
3.024
8
2.226
6
5
SANTERAMO
X
1.772
5
2.196
6
6
GIOVINAZZO
X
1.843
5
2.171
6
7
RUTIGLIANO
X
2.104
6
2.101
6
8
POLIGNANO
1.471
4
2.089
6
9
IRCCS CASTELLANA
1.563
4
1.923
5
X
X X
10
NOCI
X
1.243
3
1.644
5
11
GRUMO APPULA
X
1.466
4
1.544
4
12
RUVO DI PUGLIA
X
1.503
4
1.508
4
13
LOCOROTONDO
X
1.597
4
1.507
4
14
MOLA DI BARI
X
1.599
4
1.472
4
15
ALBEROBELLO
X
1.567
4
1.427
4
30.093
5
33.581
6
dale a Nord (sostituendo Molfetta e Corato) ed un altro a Sud (sostituendo Monopoli e Putignano). Nella tabella 1 vengono elencati gli 11 ospe-
dia complessiva di circa 90 accessi al giorno.
dali attualmente attivi nella Provincia di Bari,
Da maggio 2016 è stato avviato un Pronto
ordinati secondo il numero di accessi annui
Soccorso anche presso la Struttura Privata
nel 2016, raffrontati con gli accessi del 2013.
Mater Dei di Bari, che con i suoi circa 400
Gli accessi totali sono stati circa 350mila,
posti letto e le specialità presenti è stata in-
ovvero circa il 27% della popolazione (nella
quadrata nella Rete come Dipartimento di
Provincia di Bari ci sono circa 1.250.000 cit-
Emergenza di I livello, al pari del San Paolo e
tadini), con oscillazioni notevoli tra i circa 200
del Di Venere. In un anno di attività sono stati
accessi giornalieri al Policlinico e i 50 accessi
effettuati circa 20mila accessi e dal 1 giugno
di Triggiano e Terlizzi; nel triennio preso in
2017 il Pronto Soccorso della Mater Dei è di-
esame i dati possono ritenersi sostanzialmen-
retto dal dottor Angelo Preziosa, che coordi-
te costanti tra il 2013 ed il 2016, con una me-
na un organico di 12 dirigenti medici, Settembre 2017 | Notiziario | 39
VALORIZZARE IL RAPPORTO DI prossimità e di fiducia DEL MMG Rappresenterebbe una scelta chiara per ‘riavvicinare’ il Servizio Sanitario Nazionale ai cittadini
40 | Notiziario | Settembre 2017
di estrazione prevalentemente internistica,
ché la considerevole dotazione di posti letto
oltre che chirurgica, che hanno sostituito
della struttura, superiore sia al San Paolo che
i precedenti dirigenti medici “spostati” in
al Di Venere, dovrebbe costituire un’impor-
Pronto Soccorso dai vari reparti. L’Unità Ope-
tante valvola di sfogo per la cronica carenza
rativa si presenta ben organizzata, dotata
di posti letto di degenza nella Provincia di
anche di cinque posti “monitorati” di Osser-
Bari, che viene mantenuta ancora al di sot-
vazione Breve Intensiva; gli accessi, secondo
to dello standard nazionale del 3 per mille
le dichiarazioni del dottor Preziosa, sono in
di posti letto per acuti del DM 70/2015. Ri-
costante crescita; non è stato ancora attivato
mane ancora attiva la Rete dei Punti di Primo
il sistema informatico Edotto, presente in tut-
Intervento, allocati prevalentemente nelle
te le altre strutture della Provincia di Bari, con
strutture ospedaliere dismesse o riconvertite,
l’altra eccezione del Miulli di Acquaviva, e nel
elencati nella Tabella 2 ed ordinati secondo il
mese di Maggio 2017 ci sono stati 1.929 ac-
numero di accessi del 2015, con oscillazioni
cessi, di cui 668 accompagnati dal 118.
tra i 16 accessi/die di Bitonto ed i 4 accessi/
Ad esempio martedì 18 luglio 2017 ci sono
die di Mola di Bari o Alberobello, con una
stati 52 accessi, di cui 1 codice rosso, 15 co-
media di 6 accessi al giorno (rispetto ai 90/
dici gialli e 36 codici verdi ed il volume di at-
die dei Pronto Soccorsi). L’orario di apertu-
tività del PS della Mater Dei, attualmente, si
ra di tali servizi è organizzato secondo le 12
colloca a livello degli Ospedali di Monopoli,
ore diurne o le 24 ore/die, ma la program-
Putignano o Corato: circa 70 accessi al gior-
mazione regionale tende a sopprimerli, forse
no. E’ un’esperienza da seguire con attenzio-
con la sola eccezione di Bitonto, che supera
ne, come esempio di integrazione “virtuosa”
i 5mila accessi annui, e a sostituirli con la po-
del privato con il pubblico, soprattutto per-
stazione medicalizzata del 118, peraltro già
TABELLA 3 Popolazione 1/1/2016
COMUNI
ANNO 2013
DIE
% popol.
ANNO 2016
DIE
% popol.
1
326.344
BARI
27.470
75
8,42
31.207
85
9,56
2
59.874
MOLFETTA
3.388
9
5,66
4.075
11
6,81
3
55.540
BITONTO
2.953
8
5,32
3.801
10
6,84
4
49.133
MONOPOLI
2.397
7
4,88
2.896
8
5,89
5
70.396
ALTAMURA
2.303
6
3,27
3.085
8
4,38
6
38.515
MODUGNO
2.168
6
5,63
2.685
7
6,97
7
48.312
CORATO
1.900
5
3,93
2.301
6
4,76
8
27.753
GIOIA DEL COLLE
1.599
4
5,76
2.122
6
7,65
9
43.872
GRAVINA
1.499
4
3,42
2.090
6
4,76
10
25.695
MOLA
1.495
4
5,82
1.691
5
6,58
11
26.150
CONVERSANO
1.419
4
5,43
1.565
4
5,98
12
25.534
RUVO
1.352
4
5,29
1.450
4
5,68
13
27.269
TRIGGIANO
1.315
4
4,82
1.500
4
5,5
14
26.734
SANTERAMO
1.283
4
4,8
1.459
4
5,46
15
26.859
PUTIGNANO
1.264
3
4,71
1.296
4
4,83
16
19.890
CASAMASSIMA
1.162
3
5,84
1.188
3
5,97
17
20.480
GIOVINAZZO
1.134
3
5,54
1.163
3
5,68
18
26.983
TERLIZZI
1.122
3
4,16
1.213
3
4,5
19
19.635
CASTELLANA
1.029
3
5,24
1.001
3
5,1
20
21.651
PALO
1.021
3
4,72
1.208
3
5,58
21
18.023
POLIGNANO
978
3
5,43
1.246
3
6,91
22
20.799
ACQUAVIVA
953
3
4,58
1.206
3
5,8
23
14.162
LOCOROTONDO
863
2
6,09
823
2
5,81
24
26.115
NOICATTARO
849
2
3,25
1.201
3
4,6
25
17.184
ADELFIA
848
2
4,93
1.029
3
5,99
26
12.961
GRUMO
839
2
6,47
992
3
7,65
27
19.283
NOCI
826
2
4,28
1.022
3
5,3
28
10.745
ALBEROBELLO
775
2
7,21
917
3
8,53
29
18.662
RUTIGLIANO
759
2
4,07
913
3
4,89
to di grande impatto “sociale”, occasione di
30
15.735
CAPURSO
736
2
4,68
922
3
5,86
prevedibili moti di piazza, ma la loro sosti-
31
17.993
VALENZANO
733
2
4,07
977
3
5,43
tuzione con Presidi Ambulatoriali polispecia-
32
13.046
TURI
686
2
5,26
931
3
7,14
listici territoriali efficienti (Casa della Salute,
33
14.732
CASSANO
643
2
4,36
708
2
4,81
34
11.971
BITETTO
460
1
3,84
500
1
4,18
35
8.530
TORITTO
410
1
4,81
494
1
5,79
36
11.278
BITRITTO
387
1
3,43
481
1
4,26
37
9.957
SANNICANDRO
383
1
3,85
435
1
4,37
38
6.566
SAMMICHELE
321
1
4,89
328
1
5
39
5.775
CELLAMARE
186
1
3,22
301
1
5,21
disagio dovuto alla perdita del Pronto Soc-
40
2.234
BINETTO
82
0
3,67
126
0
5,64
corso “sotto casa” ormai destrutturato. L’isti-
41
1.450
POGGIORSINI
76
0
5,24
113
0
7,79
72.066
5
5,7
84.661
6
6,7
presente in affiancamento al Punto di Primo Intervento. Chiaramente è un provvedimen-
ecc), quale ad esempio la positiva esperienza “pilota” di Conversano e di Bitonto, come pure l’organizzarsi della Medicina di Famiglia in studi associati plurispecialistici, con orari di attività “allargati”, potrebbe attenuare il
1.263.820
tuzione del Servizio di Emergenza Territoriale 118 nella Provincia di Bari nel 2002 fu saluta-
1
100.440
ANDRIA
4.420
12
4,40
5.113
14
5,09
2
94.814
BARLETTA
5.200
14
5,48
6.296
17
6,64
3
56.217
TRANI
2.918
8
5,19
3.458
9
6,15
4
55.422
BISCEGLIE
2.633
7
4,75
3.010
8
5,43
5
30.294
CANOSA
1.593
4
5,26
1.724
5
5,69
avevano accettato di prestare la loro opera
6
9.032
MINERVINO
895
2
9,91
1.033
3
11,44
nella nuova attività. Ma così non fu.
7
6.621
SPINAZZOLA
592
2
8,94
618
2
9,33
18.251
7
5,17
21.252
8
6,02
to con grande favore ed entusiasmo, anche perché all’inizio si sperava potesse avvalersi in centrale dell’esperienza dei medici e degli infermieri dei servizi di Pronto Soccorso, che
La nuova modalità di richiesta di soccorso, proprio per la grande novità organizzativa e procedurale, ebbe all’inizio una diffusione piuttosto lenta, ancora poco conosciuta
352.840 PROV.CE BARI + BAT
90.317
105.913
Settembre 2017 | Notiziario | 41
Tabella 4
Forse, come affermato in precedenza, un’opportuna “rotazione” dei ruoli tra le varie postazioni (Centrale, PS e 118) del personale medico ed infermieristico, risolverebbe molte di queste diatribe e incomprensioni
42 | Notiziario | Settembre 2017
dalla popolazione, abituata ad “arrangiarsi”
to Soccorso Ospedalieri ed i 35.000 accessi
autonomamente nei casi di emergenza-ur-
ai Punti di Primo Intervento. Sono percen-
genza, con accessi diretti ai Pronto Soccorsi
tuali di utilizzo molto differenti tra loro, che
esistenti, magari ricorrendo alle ambulanze
dovrebbero indirizzare i legislatori regionali
di un volontariato pionieristico o alla storica
verso un migliore assestamento del Sistema
Croce Rossa Italiana. Pian piano le chiamate
Complessivo dell’Emergenza-Urgenza regio-
al 118 si sono incrementate e nella Tabella 3
nale. Attualmente le postazioni del 118 della
sono elencate le chiamate telefoniche dai 41
Provincia di Bari sono 40, suddivise in 1’auto-
Comuni della Provincia di Bari e dai 7 Comuni
medica, 26 medicalizzate (Mike) e le altre 13
della Provincia BAT, elencati in ordine decre-
suddivise fra India (con infermiere a bordo) e
scente per popolazione, con un raffronto fra il
Victor (con soli volontari) in assetto variabile
2013 ed il 2016, secondo i dati forniti nel sito
fra di loro, secondo le dichiarazioni del Diret-
della Centrale 118 di Bari. Nella città di Bari
tore di Centrale, dottor Gaetano Di Pietro.
le chiamate effettuate nell’ambito cittadino
Nella Tabella 4 sono indicati i dati di attivi-
sono circa 85 al giorno, pari, annualmente,
tà delle 10 postazioni nella Città di Bari, che
quasi al 10% dei 326mila residenti, mentre
hanno una media di 9 interventi al giorno
dagli altri Comuni della Provincia di Bari le
ciascuna (con un raffronto tra gli interventi
chiamate oscillano tra le 9 al giorno di Mol-
del 2013 e quelli del 2016, che ha mostrato
fetta e la singola chiamata ogni 5 giorni da
un incremento all’incirca dell’11%) e delle 30
Binetto o da Poggiorsini; complessivamente
postazioni nella Provincia di Bari, che hanno
le chiamate dai Comuni della Provincia di
invece una media di 5 interventi al giorno,
Bari sono in media 6 al giorno nella Provincia
ma con un incremento all’incirca del 18% tra
di Bari e 8 al giorno nella BAT, pari all’incirca
le prestazioni del 2013 e quelle del 2016.
al 6% della popolazione. Complessivamente
Situazione simile nella BAT, con le sue nove
le chiamate al 118 nel 2016 dalla Provincia
postazioni, con una media di 6 interventi
di Bari sono state circa 85.000, che sono da
al giorno per postazione ed un incremento
correlare con i circa 370.000 accessi ai Pron-
del 18% nel 2016 rispetto al 2013. Ricordia-
mo che le linee guida nazionali prevedono
regolamentati ed implementati con perso-
lo standard di una postazione del 118 ogni
nale dedicato, se non in questi ultimissimi
60mila abitanti e quindi per 1.263.820 di re-
anni, in pochissime Unità Operative: rare
sidenti della Provincia di Bari ne basterebbe-
eccezioni il Policlinico di Bari e gli Ospedali
ro 20 (a fronte delle attuali 40), mentre per i
Riuniti di Foggia). Cominciando dalla Cen-
352.840 residenti della Provincia BAT ne ba-
trale Operativa 118, per la quale riconosco
sterebbero 6 (a fronte delle attuali 9). Propor-
all’attuale direttore dottor Gaetano Di Pietro
remo successivamente un’ipotesi di utilizzo
un decisivo miglioramento rispetto alle con-
più idoneo di queste apparenti “eccedenze”.
dizioni iniziali ereditate, penso che un primo
Sin qui l’esposizione dei dati di una storia che
grave errore sia stato quello di averla situata
per chi scrive è cominciata nel 1975 presso
nel Policlinico di Bari, rendendola completa-
l’Ospedale di Ruvo di Puglia e terminata nel
mente avulsa dal contesto territoriale della
2015 presso l’Ospedale San Paolo di Bari,
ASL, di cui, chiaramente, l’Azienda Policli-
con gli intermezzi di 20 anni al “glorioso”
nico aveva minore conoscenza, non essen-
CTO di Bari e di 12 anni presso l’Ospedale
do mai stata coinvolta nelle problematiche
di Bitonto. Ho vissuto in prima persona tutti i
sanitarie di una Provincia estesa da Corato
passaggi di questi quarant’anni che vi ho de-
a Monopoli, con le diverse esigenze di un
scritto; mi auguro di stimolare un dibattito tra
territorio aspro come la Murgia Barese e le
gli operatori, ma anche all’esterno tra gli os-
necessità assistenziali delle località marine.
servatori “interessati” al miglioramento del
Da tale impostazione è derivata la scelta, a
Sistema dell’Emergenza-Urgenza. Quest’ul-
mio giudizio poco felice, di un Direttore di
timo ha retto alle enormi difficoltà di que-
Centrale Anestesista, che mai aveva avuto
sti anni, connesse ad esempio alla drastica
precedente esperienza significativa di pron-
riduzione dei Presidi Ospedalieri e dei posti
to soccorso periferico, ma che ha poi pro-
letto di degenza (sopperendo eroicamente,
gressivamente isolato i medici di Centrale,
ad esempio, con i posti letto “tecnici” di
anch’essi scelti tra gli anestesisti, (prevalen-
Osservazione Breve, mai sufficientemente
temente non più “idonei” alla loro at-
Il Sistema dell’EmergenzaUrgenza ha retto alle enormi difficoltà di questi anni, connesse ad esempio alla drastica riduzione dei Presidi Ospedalieri e dei posti letto di degenza.
Settembre 2017 | Notiziario | 43
le linee guida nazionali prevedono lo standard di una postazione del 118 ogni 60mila abitanti e quindi per 1.263.820 di residenti della Provincia di Bari ne basterebbero 20 (a fronte delle attuali 40), mentre per i 352.840 residenti della Provincia BAT ne basterebbero 6 (a fronte delle attuali 9)
44 | Notiziario | Settembre 2017
tività completa), dagli altri medici dei Pronto
Nell’emergenza non è possibile improvvisa-
Soccorso ospedalieri, che inizialmente ave-
re o accontentarsi; nessuno ci restituirà un
vano offerto la loro disponibilità ad operare
paziente, che è stato perso perché mancava
in Centrale, in quanto più consapevoli delle
una strumentazione o il personale era ridotto
problematiche e conoscitori delle “persone”
o eccessivamente sovraffaticato; abbiamo il
che operavano in periferia. Di conseguenza
diritto di avere le stesse opportunità di so-
anche il personale tecnico-infermieristico di
pravvivenza al Policlinico, come ad Altamura.
Centrale è stato scelto tra gli infermieri delle
È anche non più rinviabile l’attivazione dei
Sale Operatorie o delle Rianimazioni, ugual-
Posti Letto di Osservazione Breve Intensiva in
mente senza esperienza di pronto soccorso
tutte le Unità Operative di Medicina e Chirur-
sul campo, e questo purtroppo ha scavato
gia di Accettazione ed Urgenza (MCAU) che
rapidamente un solco di “incomunicabilità”
residueranno, con idonea dotazione di per-
tra Centrale 118 e Pronto Soccorso ospeda-
sonale dedicato e di opportuno monitorag-
lieri, che permane ancora oggi, laddove una
gio strumentale, per consentire la stabilizza-
opportuna “rotazione” di tutto il personale,
zione del paziente e consentirne la degenza
medico ed infermieristico, tra Centrale Ope-
temporanea, eliminando la vergogna delle
rativa, Pronto Soccorso Ospedaliero ed Am-
barelle e delle carrozzelle che stazionano in
bulanza del 118, come avviene in regioni più
corridoio o nelle malfamate “piazzette” dei
lungimiranti (come ad esempio mi mostrò il
Pronto Soccorso più affollati, anche del Cen-
dottor Ubaldo Mengozzi a Forlì nel 1995),
tro e Nord Italia. Deve essere anche dispo-
avrebbe creato un gruppo “omogeneo” di
nibile e praticata da tutti gli operatori la Cri-
operatori, che si sarebbero sentiti sempre a
tical Ultrasound, cioè l’ecografia d’urgenza,
loro agio sia rispondendo al telefono e sia
indispensabile per il rapido inquadramento
attuando una Rianimazione cardiopolmonare
diagnostico e terapeutico del paziente, so-
per strada o a casa del paziente. La ritengo
stituendo definitivamente il fonendoscopio.
un’occasione sprecata. Posso anche scusar-
Devono essere attivate le Reti Cliniche (arti-
mi per il tono apparentemente polemico, ma
colo 4 della DGR 1933/2016) delle patolo-
riflettere sul passato potrebbe aiutare, come
gie dell’emergenza-urgenza (cardiologiche,
spero, a migliorare il Sistema, rimediando a
ictus, politrauma, ecc) per assicurare il trat-
vecchi errori ed evitandone altri. Passando
tamento urgente ed appropriato delle condi-
ora alle problematiche del Pronto Soccorso
zioni che mettono a rischio la sopravvivenza,
Ospedaliero, potremmo anche concorda-
evitando le ore passate al telefono dal Medi-
re con la loro riduzione numerica a sole 9 o
co di Pronto Soccorso, nella disperata ricerca
10 Unità Operative (sicuramente 28 Pronto
del posto letto. In tale ottica un contributo
Soccorso erano eccessivi), ma i pochi che
decisivo potrebbe essere dato dalla Centrale
rimangono e che devono reggere alla pres-
Operativa del 118 in una fondamentale azio-
sione del 27% dei residenti nella Provincia,
ne di coordinamento, che, secondo quanto
devono rispondere ai requisiti “obbligatori”
stabilito nell’apposito tavolo regionale, do-
di personale ed attrezzature omogenei, in li-
vrebbe avvalersi delle postazioni 118 “ecce-
nea con quanto previsto nella Deliberazione
denti” (secondo gli standard nazionali richia-
di Giunta Regionale n. 1933 del 30/11/2016,
mati in precedenza) per attuare il trasporto
frutto di un complesso iter di collaborazione
primario, cioè direttamente nella sede più
“virtuosa” tra Organo Regionale e Società
idonea individuata, delle patologie “tempo-
Scientifiche del Settore, in primis la SIMEU.
dipendenti” (ischemia coronarica, ictus, po-
TABELLA 5 POSTAZIONI PROVINCIA DI BARI interventi 2013 INT/DIE
interventi 2016
INT/DIE DIFFERENZA LOCALIZZAZIONE
VOLONTARIATO
1
MIKE
MOLFETTA
2.831
8
3.143
9
312
2
VICTOR
ADELFIA
2.195
6
2.742
8
547
3
MIKE
BITONTO
2.454
7
2.719
7
265
4
MIKE
MODUGNO
2.487
7
2.664
7
177
5
MIKE
TRIGGIANO
2.247
6
2.609
7
362
H
G V VALENZANO
6
MIKE
ALTAMURA
2.029
6
2.475
7
446
H
ASL BARI
7
VICTOR
NOICATTARO
2.109
6
2.460
7
351
8
VICTOR
PALO
1.839
5
2.432
7
593
BITETTO
EMERVOL BITETTO
9
INDIA
CORATO
2.133
6
2.315
6
182
H
SER CORATO
10
INDIA
GIOVINAZZO
1.939
5
2.257
6
318
PPI
SER MOLFETTA
11
MIKE
GRAVINA
1.525
4
2.148
6
623
H
ASL BARI
12
MIKE
MONOPOLI
1.876
5
2.138
6
262
H
ALIVOL
H
SER MOLFETTA
H
MISERICORDIA BISCEGLIE
EX H MODUGNO UNIVOL MODUGNO
13
MIKE
GRUMO
1.729
5
2.098
6
369
H
EMERVOL TORITTO
14
INDIA
TERLIZZI
1.704
5
2.051
6
347
H
P A TERLIZZI
15
MIKE
RUVO
1.728
5
2.008
6
280
POLIAMB.
16
MIKE
MOLA
1.647
5
1.988
5
341
PPI
17
MIKE
GIOIA DEL COLLE
1.396
4
1.760
5
364
H
AVPA CASTELLANA
18
MIKE
ACQUAVIVA
1.487
4
1.727
5
240
H
CROCE BLU TURI
19
MIKE
POLIGNANO
1.333
4
1.687
5
354
PPI
SER CORATO
20
MIKE
CASAMASSIMA
1.268
3
1.571
4
303
21
MIKE
SANTERAMO
1.359
4
1.563
4
204
H
ASL BARI
22
MIKE
CONVERSANO
1.355
4
1.536
4
181
H
EMERVOL BITETTO
23
VICTOR
CASTELLANA
1.279
4
1.488
4
209
GUARDIA MEDICA
24
MIKE
PUTIGNANO
1.406
4
1.452
4
46
H
ASL BARI
25
MIKE
TURI
965
3
1.229
3
264
GUARDIA MEDICA
P A TURI
26
VICTOR
SAMMICHELE
946
3
1.173
3
227
GUARDIA MEDICA P A SAMMICHELE
27
MIKE
NOCI
926
3
1.040
3
114
PS
ASL BARI
28
MIKE
ALBEROBELLO
799
2
957
3
158
PPI
ASL BARI
29
MIKE
LOCOROTONDO
806
2
855
2
49
RSA
ASL BARI
30
VICTOR
POGGIORSINI
370
1
542
1
172
POLIAMB.
SER MARCONI
TOTALE PROVINCIA
48.167
4
56.827
5
più 8.660
MISERICORDIA CORATO AVPA CASTELLANA
EX H MODUGNO P A CELLAMMARE
litrauma, ecc) evitando il transito in un Pron-
È lungo ancora il cammino da compiere in
to Soccorso intermedio, che può rivelarsi
questo settore dell’appropriatezza clinica,
una perdita di tempo irrecuperabile, specie
ma sono felice che gli argomenti in discus-
nei casi di reperibilità notturna o festiva del
sione siano questi, soprattutto pensando alle
personale ospedaliero. Valorizzerebbe ancor
condizioni iniziali del 1975, quando l’unica
di più la professionalità degli operatori del
speranza del medico del Pronto Soccorso
118, impegnati nella preziosa opera di stabi-
periferico era riposta nell’abilità e nella velo-
lizzazione delle condizioni cliniche in itinere,
cità dell’autista dell’autoambulanza, con cui
laddove possibile, mentre il paziente viene
si effettuavano i trasferimenti. Passando ore
affidato alla struttura assistenziale definitiva.
alle problematiche irrisolte della GuarSettembre 2017 | Notiziario | 45
TABELLA 6 POSTAZIONI PROVINCIA BAT
1
MIKE
2 3
interventi 2013
INT/DIE interventi 2016 INT/DIE
DIFFERENZA LOCALIZZAZIONE
VOLONTARIATO
BARLETTA EST
2.722
7
3.489
10
767
H
AVSER BARLETTA
MIKE
TRANI
2.638
7
3.092
8
454
H
MISERICORDIA ANDRIA
MIKE
ANDRIA 1
2.367
6
2.974
8
607
H
MISERICORDIA ANDRIA
4
MIKE
BISCEGLIE
2.590
7
2.857
8
267
H
OER BISCEGLIE
5
INDIA
BARLETTA OVEST
2.376
7
2.801
8
425
VECCHIO H
OER BARLETTA
6
MIKE
ANDRIA 2
2.290
6
2.658
7
368
MISERICORDIA
MISERICORDIA ANDRIA
7
MIKE
CANOSA
1.470
4
1.529
4
59
H
MISERICORDIA CORATO
8TABELLA MIKE 6
MINERVINO
969
3
1.161
3
192
POLIAMB
OER MINERVINO
9
SPINAZZOLA
570
2
676
2
106
H
SER MARCONI
TOTALE
17.992
5
21.237
6
3.245
MIKE
46 | Notiziario | Settembre 2017
dia Medica e del 118, il problema più grave
di consulenza. Chiaramente non hanno dirit-
è senza dubbio connesso alla “sicurezza” sul
to alle indennità per malattia o a congedo
posto di lavoro. L’Ordine dei Medici di Bari ha
ordinario. Attualmente il rapporto di lavoro
adottato in una campagna sui social media
dei colleghi del 118 è assimilato a quello
l’immagine della dottoressa aggredita, con
“a convenzione” della medicina di famiglia,
vistose ecchimosi sul volto, a testimoniare la
mentre sarebbe auspicabile, come già avvie-
drammaticità di una dissennata localizzazio-
ne in altre regioni, che passi “alla dipenden-
ne delle postazioni di Guardia Medica in luo-
za” a tempo indeterminato, come i colleghi
ghi isolati, senza la collaborazione infermieri-
ospedalieri del Pronto Soccorso, con i quali
stica, che in più di un’occasione, purtroppo,
dovrebbero costituire una stessa Unità Ope-
hanno reso possibili violenze culminate tra-
rativa, mentre è più corretto che il rapporto
gicamente. È indispensabile ripensare tutta
di lavoro della Guardia Medica rimanga nel-
la rete dell’assistenza notturna, favorendo
la “convenzione” dei Medici di Base e dei
l’accorpamento della sedi di Guardia Medi-
Pediatri di libera scelta. L’assimilazione del
ca nei Pronto Soccorso o nei Punti di Primo
118 con il Pronto Soccorso dovrebbe poi
Intervento Territoriale o accanto a postazioni
favorire l’omogeneità della crescita cultura-
delle Forze dell’Ordine: non è possibile ri-
le professionale, che deve essere indirizza-
schiare la propria incolumità per assurde ca-
ta nell’ambito della diagnosi e trattamento
renze organizzative. Altro gravissimo proble-
delle patologie emergenziali; in tale ottica è
ma è la “precarizzazione” del personale del
stata una grande vittoria della SIMEU, gra-
sistema 118; accanto ai pochi colleghi che
zie alla lungimiranza e tenacia di illuminati
hanno ottenuto il contratto a tempo indeter-
presidenti come Coraggio, Mengozzi, Giu-
minato, ve ne sono tantissimi che vengono
stolisi e Ferrari, l’aver fortemente voluto ed
chiamati con le forme contrattuali più varie,
ottenuto nel 2009 l’istituzione della Scuola
da quelle temporanee, su chiamata diretta, a
di Specializzazione Universitaria in Medicina
quelle addirittura “libero-professionali”, con
e Chirurgia di Accettazione ed urgenza, che
compensi “a notula” dietro rilascio di fattura
nel 2015 ha diplomato i primi 82 specialisti in
Italia, di cui però soltanto 2 nella Facoltà di
del 118, della Centrale Operativa, Anestesi-
Medicina di Bari. Sono ancora numeri trop-
sti, Cardiologi, ecc) dovrebbero accantonare
po esigui per poter soddisfare le esigenze
le attuali divergenze e riconoscere, magari
di personale medico specialistico nei nostri
nella Centrale Operativa del 118, quella Ge-
Pronto Soccorso, soprattutto nell’ottica del-
rusalemme in cui tutte le religioni (ebraica,
la “gobba pensionistica”, che entro il 2025
cristiana ed islamica, ovvero Medicina d’Ur-
vedrà il collocamento in quiescenza di circa il
genza, Cardiologia, Anestesia e Rianimazio-
70% del personale medico ancora in servizio,
ne, ecc) raggiungano la loro pacifica e pro-
ma almeno è stata tracciata la strada mae-
ficua convivenza. Ci avevamo sperato nel
stra che ci condurrà fuori dal labirinto della
2002, all’esordio, ma ancora oggi ci sono le
attuale normativa concorsuale che riconosce
lotte fratricide dei “separati in casa” (ostru-
ben 35 equipollenze alla Specializzazione in
zionismi, ritardi nel liberare le barelle giunte
MCAU, non contribuendo certo ad un’armo-
in Pronto Soccorso, invettive contro i colleghi
nica formazione culturale. È poi importante
di Centrale ecc..). Forse, come affermato in
diffondere le tematiche dell’Emergenza tra
precedenza, un’opportuna “rotazione” dei
l’intera popolazione, partendo dalle scuo-
ruoli tra le varie postazioni (Centrale, PS e
le, come da tempo hanno cominciato a fare
118) del personale medico ed infermieristi-
sia la SIMEU e sia l’Ordine dei Medici della
co, risolverebbe molte di queste diatribe e
Provincia di Bari, promuovendo la divulga-
incomprensioni. È l’augurio di un “vecchio”
zione delle tecniche di Rianimazione Cardio-
medico di Pronto Soccorso ai colleghi del
polmonare (i famosi corsi di BLSD), le quali
domani, sperando che la modesta trasmis-
hanno una possibilità di riuscita solo se at-
sione delle riflessioni ed esperienze vissute
tuate precocemente sul luogo dell’evento,
possa aiutare nel miglioramento del sistema
senza attendere i soccorsi, per quanto rapi-
di assistenza nell’Emergenza-Urgenza. Ricor-
di. In questa missione si dovrebbe realizzare
dando il famoso libro «Io speriamo che me la
una collaborazione “virtuosa”: tutti gli attori
cavo!», scritto nel 1990 dal maestro Marcello
dell’emergenza (Medici di Pronto Soccorso,
D’Orta, auguri a tutti noi!
Nell’emergenza non è possibile improvvisare o accontentarsi; nessuno ci restituirà un paziente, che è stato perso perché mancava una strumentazione o il personale era ridotto o eccessivamente sovraffaticato; abbiamo il diritto di avere le stesse opportunità di sopravvivenza al Policlinico, come ad Altamura
Settembre 2017 | Notiziario | 47
Dossier VACCINI I N U M E R I Nel 2016 le coperture vaccinali a 24 mesi per anti-difterica, anti-polio, anti-tetanica, anti-epatite B sono ancora ben al di sotto del valore del 95%, con un valore medio nazionale (93,3%) di poco inferiore a quello del 2015 (93,4%) ma con un trend in diminuzione in alcune regioni. Il calo della copertura vaccinale del morbillo in Italia:
48 | Notiziario | Settembre 2017
nel 2010
nel 2015
90,6
85,3
95% La soglia di sicurezza minima per la copertura dei vaccini L’Organizzazione mondiale della Sanità fissa al 95% la soglia di sicurezza minima per la copertura dei vaccini. Se almeno il 95% della popolazione è vaccinata, si proteggono indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non è stato possibile sottoporre alla vaccinazione.
La nuova legge sui vaccini Da luglio scorso il Decreto vaccini del Ministro Lorenzin è legge. Il numero delle vaccinazioni obbligatorie sale da 4 a 10: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, antipertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e antivaricella. Di queste, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella saranno obbligatorie per tre anni. Nel decreto è stata infatti prevista la possibile cessazione dell’obbligatorietà per una o più di queste vaccinazioni sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte. Inoltre, a queste 10 vaccinazioni se ne sono aggiunte 4 "consigliate" e che verranno offerte in maniera attiva e gratuita: anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica e anti-rotavirus. Le sanzioni comminabili in caso di mancato adempimento dell'obbligo sono fino a 500 euro. Sarà possibile prenotare gratuitamente le vaccinazioni in farmacia tramite CUP. Stretta sui prezzi dei vaccini che saranno sottoposti a negoziazione obbligatoria da parte dell'Aifa. Adottate anche misure per avere una maggiore trasparenza nella vaccinovigilanza. La presentazione della documentazione vaccinale costituirà requisito di accesso solo per i servizi educativi per l'infanzia e le scuole dell'infanzia, ma non per gli altri gradi di istruzione. La documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie potrà essere sostituita da autocertificazioni. Al fine di monitorare l'attuazione dei programmi vaccinali sul territorio nazionale viene istituita l'Anagrafe nazionale vaccini presso il Ministero della Salute.
POLIO 93,43 • DIFTERITE 93,35 • TETANO 93,56 • PERTOSSE 93,33 • EPATITE B 93,2 • HIB 93,03 • MORBILLO 85,29 • PAROTITE 85,23 • ROSOLIA 85,22 • VARICELLA 30,73 • MENINGOCOCCO 85,29 • PNEUMOCOCCO CONIUGATO 76,62
POLIO 93,34 • DIFTERITE 93,32 • TETANO 93,34 • PERTOSSE 93,32 • EPATITE B 93,35 • HIB 93,29 • MORBILLO 85,88 • PAROTITE 85,88 • ROSOLIA 85,88 • VARICELLA 82,37 • MENINGOCOCCO 85,29 • MENINGOCOCCO C 78,64 • PNEUMOCOCCO 91,44 • EPATITE A 60,54 • ROTA 21,12 • MENINGOCOCCO B 57,84 • MENINGOCOCCO ACYW 0,06 Settembre 2017 | Notiziario | 49
Vaccini: al tempo del web la discussione è social di Michele Quarto Professore Ordinario di Igiene presso Università degli Studi di Bari “A. Moro”
dell’autismo e del vaccino antimorbilloso. Questi personaggi, con abusato copione, formulano discutibili verità rivoluzionarie, assolutamente prive di validazione scientifica, dichiarandosi vittime di oscuri complotti orditi dai poteri forti. Il giornalismo d’inchiesta per garantire corretta informazio-
L
a citazione del Goya “il sonno della ragione genera mostri” appare coerente con le mostruosità sulle vaccina-
zioni esplose nell’era della comunicazione digitale. Per dirla con le parole di Roberto Saviano, «nell’informazione come nella politica non ha valore il contenuto conta solo il rumore, così alla fine vince la menzogna». Oggi osserviamo le gravi conseguenze cau-
sate dalla disinformazione mediatica affermatasi in modo irrazionale ma prepotente, specialmente grazie ai new media. Emerge colpevole la sottovalutazione del montare della fronda antivaccinale da parte di tut-
50 | Notiziario | Settembre 2017
ne, a tenuta di strumentali effetti distorsivi, dovrebbe sempre attingere a fonti accreditate e dare voce ad esperti di riconosciuta competenza, sempre in aperto dibattito, al fine di demistificare le cosiddette “voci eretiche” alla luce del rigore del metodo scientifico e delle sue risultanze. In verità, si osserva una crescente attenzione sulle vaccinazioni da parte dei TG nazionali con costanti appelli a vaccinarsi senza remore da parte di figure istituzionali e di autorevoli esperti. Questo viraggio della comunicazione televisiva sembra conseguire all’allarme mediatico suscitato dai diversi
ti i soggetti che con ruolo diverso aveva-
casi di meningite meningococcica, anche
no titolo per arginare il fenomeno. I media
mortali, segnalati in Toscana. Il disinteres-
tradizionali con la giustificazione dell’inde-
se o la resistenza a vaccinarsi dell’opinio-
rogabile “libertà d’informazione”, ovvero
ne pubblica a causa dell’allarme sociale si
condizionati dall’imperativo dell’audience
sono trasformati in “tutti di corsa a vacci-
ad ogni costo, hanno dato voce e consenso
narsi” che Pier Luigi Lopalco ha assimilato
a figure autoreferenziate del tutto anoni-
metaforicamente alla ricerca affannosa di
me per la comunità scientifica, che hanno
estintore nel timore d’incendio.
costruito credibilità e profitto economico
Diversi talk televisivi nazionali hanno più
speculando in modo vergognoso sul dram-
volte dedicato la prima serata ad approfon-
ma delle famiglie. Basti pensare alla bufala
dire in modo corretto il tema delle vaccina-
Dossier VACCINI
Epidemie in crescita: l’Italia è in emergenza zioni, demolendo false convinzioni e teorie farneticanti e demistificando pseudoreferenze propinate ad arte in rete da autentici apprendisti stregoni, concorrendo così alla loro delegittimazione sul piano scientifico, professionale e sociale. Elena Cattaneo, ricercatrice e Senatore della Repubblica, auspicando norme specifiche a tutela della corretta informazione, suggerisce ai media le linee-guida adottate dal 2014 dalla Bbc, basate su elenchi di esperti accreditati sul piano scientifico. Roberto Burioni, da tempo impegnato in prima linea nella lotta contro la deriva novax, ha dichiarato in rete che «la scienza non è democratica»; l’affermazione
Nella stagione 2016-2017 è aumentato il tasso di mortalità per influenza rispetto alle attese. La copertura vaccinale tra gli ultra sessantacinquenni non ha superato il 50%. Sulla questione è intervenuto Pier Luigi Bartoletti, vicepresidente della FIMMG, che ha dichiarato: «raccogliamo ciò che abbiamo seminato, per anni abbiamo permesso alla paura dei vaccini di crescere, questo è il risultato». Particolarmente allarmante è l’epidemia di morbillo, attualmente in crescita nel nostro paese, conseguente a una discesa della copertura vaccinale pari all’85%: si contano oltre 3 mila casi nei primi 6 mesi del 2017, 237 casi tra gli operatori sanitari e 2 bambini morti tra i non vaccinati. Si tratta di numeri che non lasciano spazio alle illusioni, come osserva Pier Luigi Lopalco: «grazie all’impegno di tribunali male informati, avvocati e associazioni irresponsabili, deliranti gruppi anti-vaccinisti e tanti, ma tanti, genitori confusi in questo marasma comunicativo, il 2017 vedrà in Italia il picco di morbillo più alto degli ultimi anni».A causa dell’epidemia di morbillo, il C.D.C. americano ha inserito nell’atlante delle emergenze sanitarie mondiali anche il nostro paese.
ha
avviato un acceso dibattito sul web e sui social network, ma ha anche provocato la franca censura di alcuni movimenti politici, oltre che feroci “frecciate” e minacce in rete dai negazionisti della scienza. È acclarato che la scienza basata su scoperte validate dalla comunità internazionale non debba confrontarsi con coloro che si autoreferenziano come scienziati «travestendo di dignità e autorevolezza un cumulo di sciocchezze con l’isterica arroganza dell’ignoranza» (Michele Mirabella), o ancor peggio per ambire al puro profitto economico, speculando per professione sulla disperazione della gente. Tutta la medicina moderna è basata sull’evidenza; lo sostiene Settembre 2017 | Notiziario | 51
Il decalogo di Facebook per riconoscere le notizie false 1. Non ti fidare dei titoli: le notizie false spesso hanno titoli altisonanti scritti tutti in maiuscolo e con ampio uso di punti esclamativi. Se le affermazioni contenute in un titolo ti sembrano esagerate, probabilmente sono false. 2. Guarda bene l’URL: un URL fasullo o molto simile a quello di una fonte attendibile potrebbe indicare che la notizia è falsa. Molti siti di notizie false si fingono siti autentici effettuando cambiamenti minimi agli URL di questi siti. Puoi accedere al sito per confrontare l’URL con quello della forma attendibile. 3. Fai ricerche sulla fonte: assicurati che la notizia sia scritta da una fonte di cui ti fidi e che ha la reputazione di essere attendibile. Se la notizia proviene da un’organizzazione che non conosci, controlla la sezione “Informazioni” della sua Pagina per scoprire di più. 4. Fai attenzione alla formattazione: su molti siti di notizie false, l’impaginazione è strana o il testo contiene errori di battitura. Se vedi che ha queste caratteristiche, leggi la notizia con prudenza. 5. Fai attenzione alle foto: le notizie false spesso contengono immagini e video ritoccati. A volte le immagini potrebbero essere autentiche, ma prese fuori contesto. Puoi fare una ricerca dell’immagine o della foto per verificarne l’origine. 6. Controlla le date: le date degli avvenimenti contenuti nelle notizie false potrebbero essere errate e la loro cronologia potrebbe non avere senso. 7. Verifica le testimonianze: controlla le fonti dell’autore per assicurarti che siano attendibili. La mancanza di prove o il riferimento a esperti di cui non viene fatto il nome potrebbe indicare che la notizia è falsa.
e globale l’aggressività della moltitudine ad effetto domino dei cosiddetti social network, capaci di intercettare l’attenzione con petulanza capillare ed efficacia nei risultati. Sulle vaccinazioni si sono diffuse nebulose argomentazioni con la forza inerziale dei new media, rei di generare un micidiale e ingiustificato allarme sociale sulla congerie di presunti danni alla salute causati dai vaccini. Ancora Michele Mirabella ricorda che «un’idiozia resta tale anche strillata in Internet, anzi moltiplica i danni». Inevitabilmente, questo cortocircuito ha determinato un progressivo e preoccupante decremento delle coperture vaccinali e prevedibili con-
8. Controlla se le altre fonti hanno riportato la stessa notizia: se gli stessi avvenimenti non vengono riportati da nessun’altra fonte, la notizia potrebbe essere falsa. Se la notizia viene proposta da fonti che ritieni attendibili, è più probabile che sia vera.
seguenze sulla salute pubblica.
9. La notizia potrebbe essere uno scherzo: a volte può essere difficile distinguere le notizie false da quelle satiriche o scritte per divertire. Controlla se la fonte è nota per le sue parodie e se i dettagli e il tono della notizia ne rilavano lo scopo umoristico.
aveva promosso lo scemo del villaggio ri-
10. Alcune notizie sono intenzionalmente false: usa le tue capacità critiche quando leggi le notizie online e condividile solo se non hai dubbi sulla loro veridicità.
tore di verità».
Non sbagliava dunque Umberto Eco nell’affermare che «Internet ha dato voce ad una legione di imbecilli» precisando «che la tv spetto al quale lo spettatore si sentiva superiore, mentre il dramma della rete è che ha promosso lo scemo del villaggio a portaC’è chi, come Gianluca Nicoletti, pur riconoscendo che difendere la verità è un lavoro che costa fatica, ha proposto di affrontare il problema della deriva della rete
anche Elena Cattaneo, quando afferma che «la società scientifica che ne valida i risultati rappresenta una comunità internazionale di pari sempre aperta al dibattito fondato su
52 | Notiziario | Settembre 2017
in modo razionale dichiarando «non si produce pensiero nella cultura digitale se non si accetta di stare gomito a gomito con il lato imbecille della forza». Elena Cattaneo, in riferimento al rischio di consenso per i
prove».Tuttavia, nel corso degli anni, contro
ciarlatani, riconosce anche agli scienziati
le vaccinazioni è esplosa in modo pervasivo
qualche responsabilità dichiarando che «gli
Dossier VACCINI
studiosi devono rendere conto ai cittadini e assumere una responsabilità pubblica, aiutare nella costruzione della democrazia fuori dai loro laboratori e mostrare come si lavora e cosa si produce». Quanto al problema delle fake news riportate da alcuni articoli online, anche le principali testate giornalistiche italiane si stanno attrezzando, aderendo al progetto di Google “Fact Check” e segnalando con emoticon a colori un vero e proprio bollino contro le bufale. La stessa O.M.S., seppure con notevole ritardo, ha varato sul problema vaccini e fake news su internet il “Vaccine Safety Net”, rete globale che conta oggi 47 siti web internazionali accreditati sulle
vaccinazioni
(per l’Italia EpiCentro dell’I.S.S.). Le stesse Società Scientifiche, finalmente in modo compatto e in piena sinergia con Ministero della Salute e I.S.S., scendono ora in campo sistematicamente con comunicati stampa e ampia documentazione su qualsiasi situazione che tende a minare il ruolo dei vaccini. La Siti ha già realizzato un sito web (VaccinarSi), ormai attestato tra quelli ufficiali certificati e più consultati in rete ed
dimenti disciplinari (radiazione) adottati nei confronti di medici anti-vaccinisti. In definitiva, i tempi sembrano maturi per
il progetto, con effetto domino, sta prose-
la difesa sistematica e ad oltranza della pra-
guendo con la realizzazione di siti ufficiali
tica vaccinale. La comunicazione multime-
anche da parte delle Sezioni regionali. In-
diale sembra finalmente orientata in modo
fine, sono comparsi con grande risalto sui
univoco: tutti i protagonisti, rimuovendo
media anche gli Ordini Professionali, finora
l’ingiustificato allarme sociale sui vaccini,
colpevolmente assenti su questo scenario,
hanno riaffermato senza altre verità che
non solo per le decise censure sul piano de-
questi rappresentano uno strumento mo-
ontologico, ma anche per i drastici provve-
derno ed insostituibile di prevenzione. Settembre 2017 | Notiziario | 53
VACCINO ANTINFLUENZALE: IL RUOLO DEL Medico di Medicina Generale di Giovanni Riganti Medico di Medicina Generale ASL Bari Corato
cessità di potenziare il ruolo della Medicina Generale nella governance della politica vaccinale a cominciare dalla Commissione Regionale vaccini. Il Medico di Medicina Generale rappresenta un veicolo primario del messaggio di prevenzione: il rapporto di fiducia consolidato nel tempo, la conoscenza dei bisogni assistenziali dei propri assistiti, l’offerta di
I
54 | Notiziario | Settembre 2017
una rapida e gratuita accessibilità alle cure, l Medico di Medicina Generale gioca un
le costanti occasioni di contatto sono gli
ruolo fondamentale per realizzare una cul-
strumenti che consentono al medico di fa-
tura della vaccinazione moderna e consa-
miglia di poter realizzare una efficace cam-
pevole. In Italia i soggetti adulti vaccinabili
pagna antinfluenzale. Occorre, però, inver-
aderiscono in numero ridotto ai programmi
tire il trend negativo delle coperture della
vaccinali proposti, non raggiungendo ade-
vaccinazione antinfluenzale registrato negli
guate coperture vaccinali. Questo perché, Il
ultimi anni, ritenendo in primo luogo indi-
Medico di Medicina Generale, storicamen-
spensabile superare il concetto di influenza
te, è stato escluso dalla definizione delle
come malattia pericolosa solo per alcune
strategie vaccinali e banalmente utilizzato
categorie di soggetti a rischio. Essa deve
in qualità di esecutore, soprattutto nel caso
invece essere considerata un problema di
della vaccinazione antinfluenzale. Tutto
salute pubblica.
questo si è realizzato nonostante il rapporto
Fondamentale è la comunicazione in ambi-
fiduciario, garanzia sia della conoscenza dei
to vaccinale. Mai come in questo ambito è
bisogni assistenziali del cittadino, sia della
da considerarsi superato l’approccio pater-
capacità di incidere ed indirizzare i suoi pro-
nalistico a favore di un approccio partecipa-
cessi decisionali.
tivo. La comunicazione deve essere mirata,
Di contro il MMG considera la vaccinazione
personalizzata sul soggetto interessato e
antinfluenzale uno strumento di prevenzio-
sempre sostenuta da argomentazioni docu-
ne importante e prioritario; infatti, l’impatto
mentate e documentabili.
in termini di riduzione delle complicanze,
L’obiettivo non è convincere il soggetto ma
delle ospedalizzazioni e delle morti correla-
accompagnarlo nel cammino verso la scel-
te rende la campagna vaccinale stagionale
ta. è importante offrire uniformità del mes-
un fondamentale obiettivo di sanità pubbli-
saggio all’interno del setting. Ove presen-
ca. Occorre, a riguardo, sottolineare la ne-
ti, assicurare che il personale di studio e/o
Dossier VACCINI
l’infermiere siano adeguatamente informati e formati sul tema e sull’obiettivo. La comunicazione non va improvvisata. Non bisogna trascurare nella promozione della vaccinazione la scelta del tipo di vaccino da utilizzare per i propri assistiti di età pari o superiore a 65 anni ed in quelli a rischio; il MMG deve poter dare a ciascun assistito il proprio vaccino. Per gli anziani sopra i 65 anni sono particolarmente indicati i vaccini adiuvati, oppure split, oppure l’intradermico; per le altre fasce di età sono indicati indifferentemente vaccini a subunità oppure split (sia trivalente sia tetravalente). è fondamentale la consapevolezza dell’importanza della vaccinazione anti-influenzale in tutti gli operatori sanitari, mirando a considerare la stessa un dovere, sia per garantire la propria salute nel periodo epidemico, sia per evitare il contagio ai pazienti visitati. Il MMG ha maturato la consapevolezza che
cinare tutti i soggetti vaccinati nella passata campagna vaccinale e realizzare la chiamata attiva degli altri, evidentemente non sensibili alla vaccinazione, utilizzando nel colloquio per la promozione del vaccino strategie di counselling differenti a seconda dei pazienti, diversi per fattori di rischio, livello culturale e grado di resistenza: ad esempio in un paziente anziano fragile si illustra la complicanza di una broncopolmonite o nei soggetti a rischio casi vissuti di complicanze. In definitiva, è indispensa-
se la campagna vaccinale antinfluenzale
bile concordare e condividere con la ASL
non raggiunge un certo livello di copertura
progetti idonei in grado di realizzare pro-
non serve a nulla. è quindi necessario, in
tocolli operativi che organizzino la campa-
coerenza con le indicazioni contenute nel-
gna vaccinale antinfluenzale in tutte le sue
le Circolari del Ministero della Salute e nel
fasi: dalla stima del numero di vaccini alla
PNPV, adoperarsi per il raggiungimento del
scelta del tipo di vaccino, alla promozione
75% di copertura vaccinale come obiettivo
di una efficace campagna di comunicazio-
minimo ed del 95% come obiettivo ottima-
ne, sensibilizzazione e di informazione, alla
le, tenendo conto che il vaccino antinfluen-
formazione degli operatori sanitari, fino alla
zale ha due modelli di offerta, quella di tipo
informatizzazione del dato con l’utilizzo di
universale basata sull’età e quella di tipo
applicativi in grado di trasferire lo stesso
individuale basata sul rischio.
dalla cartella clinica fino al Dipartimento di
Per incrementare la copertura vaccinale è
Prevenzione senza ulteriori aggravi buro-
fondamentale, nella mia esperienza, rivac-
cratici. Settembre 2017 | Notiziario | 55
VACCINAZIONI IN ETA’PEDIATRICA: UNA QUESTIONE DI “STATO“ di Rosalinda Caputo Pediatra di Famiglia Asl Bari - Putignano Vice Segretario Provinciale FIMP (Bari)
vaccini. Consigliavo l’anti-pertosse quando non era ancora inserita obbligatoriamente nel calendario vaccinale e continuo in questa azione di promozione a maggior ragione ora che le vaccinazioni sono più numerose e gratuite per tutti, insistendo anche su quelle non obbligatorie. Il calo severo delle coperture vaccinali , si
P
56 | Notiziario | Settembre 2017
pensi ai casi di morbillo di questi ultimi mesi roblema annoso quello delle vaccina-
o di pertosse, rilevati dai dati epidemiologi-
zioni in età pediatrica. In realtà il calo
ci, ha allertato il mondo scientifico e in par-
severo di adesione ai vaccini, registra-
ticolare i pediatri, tanto da far intervenire,
to in questi ultimi anni non riguarda solo
in merito , molte società scientifiche, come
quelli non obbligatori e fortemente racco-
la Società Italiana di Pediatria con il suo
mandati, ma anche, ahimè, i vaccini definiti
splendido decalogo pro vaccini, la Federa-
d’obbligo dall’ultimo piano vaccinale.
zione Italiana Medici Pediatri, l’Associazio-
La decisione “coercitiva” del ministero del-
ne Culturale Pediatri.
la salute, che sta facendo tanto discutere,
I motivi sono diversi. Intanto i mezzi di co-
non è certamente rassicurante perché riflet-
municazione sono cambiati e l’uso di inter-
te un profondo disagio sociale: da un lato le
net ha creato non pochi problemi. Il rischio
false e immotivate convinzioni dei genitori,
è che, nel caso specifico, l’utilizzo incontrol-
con mancata tutela del minore e della co-
lato del web conduca i giovani genitori a
munità, dall’altro l’insoddisfazione della ca-
consultare siti sconsiderati che, senza sup-
tegoria dei pediatri che evidentemente non
porto scientifico, esaltano il danno incon-
ha utilizzato gli strumenti giusti nei confron-
dizionato da vaccino, spesso purtroppo
ti della famiglia, a supporto dell’efficacia
avallato da medici altrettanto sconsiderati,
dei vaccini e dell’inesistenza di gravi effetti
afferenti alla cosiddetta medicina alterna-
collaterali degli stessi.
tiva. Mi capita ancora di imbattermi in ge-
Svolgo il mio lavoro da diversi anni e sono
nitori scettici, che associano l’autismo alla
da sempre una convinta sostenitrice dei
vaccinazione per il morbillo, sebbene il fal-
Dossier VACCINI
so clamoroso, sostenuto da Wakefield, me-
condividere, parlando la stessa lingua, vuol
dico inglese interdetto poi dalle sue funzio-
dire essere convincenti, cosicchè i genito-
ni, sia stato abbondantemente sconfessato
ri possano acquisire maggiore sicurezza
da una letteratura scientifica articolatasi in
nel sottoporre il proprio figlio alla pratica
un decennio. Ma si sa, fa notizia il gossip e non il fatto che non abbia alcun fondamento. Come arginare la falla? Intanto comunicare, dedicare più tempo alla famiglia, approcciando la questione già dalle prime visite, nell’ambito di una prevenzione generale e particolare, rispondendo ai quesiti, ai dubbi, certamente più numerosi rispetto al pregresso. Ricordare che il vaiolo non esiste più e che la polio potrebbe seguire la stessa sorte se tutti la effettuassero. Spesso, per stemperare, con i giovani genitori ricordo
vaccinare. La sicurezza deriva
la mia prima assunzione a 6 anni di quella
dalla consapevolezza che si
zolletta color rosa, accompagnata da genitori sereni e fiduciosi. Nell’ottica dell’utilizzo di internet, nella mia pratica, cerco di consigliare i siti giusti, con evidenza scientifica, proponendo di ridiscuterli, se ritenuto opportuno. In altri termini, accattivarsi la complicità genitoriale,
ottiene con l’informazione corretta. E da tutto questo il pediatra non può
assolutamente
prescindere. In una società civile
adottando un linguaggio più “moderno”,
la
pratica
vaccinale
può essere positivo. Atro elemento fon-
dovrebbe essere vis-
damentale è la creazione di una rete, per
suta sotto l’ottica di
esempio con le strutture vaccinali territoria-
un diritto e non di un
li di competenza. Consigliare, informare e
dovere. Settembre 2017 | Notiziario | 57
OBBLIGO VACCINALE E DIRITTO ALLA SALUTE
la Corte di Cassazione ad affermare che il di-
di Vincenzo Antonelli docente di diritto amministrativo presso l’Università LUISS Guido Carli
cura incontra un limite nella possibilità del
ritto alla salute «implica la tutela del suo risvolto negativo: il diritto di perdere la salute, di ammalarsi, di non curarsi, di vivere le fasi finali della propria esistenza secondo canoni di dignità umana propri dell’interessato» (Cassazione, n. 21748/2007). Tuttavia, il diritto alla salute come libertà di legislatore di qualificare taluni trattamenti sanitari, ad esempio alcune vaccinazioni, come obbligatori. La legittimità di questa scelta legislativa, come ha ricordato il giudice costituzionale nella sentenza n. 307/1990, si fonda su quanto previsto dall’art. 32, primo
I
58 | Notiziario | Settembre 2017
comma, della Costituzione, che assicura che la salute debba essere tutelata non soltanto
l decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, at-
come «fondamentale diritto dell’individuo»,
tualmente all’esame del Parlamento per la
ma anche come «interesse della collettività».
conversione in legge, intende introdurre al-
Proprio dalla considerazione che «il tratta-
cune misure volte a contrastare il progressivo
mento sanitario sia diretto non solo a miglio-
calo delle vaccinazioni, stabilendo tra l’altro
rare o a preservare lo stato di salute di chi vi è
che il rispetto degli obblighi vaccinali costitu-
assoggettato, ma anche a preservare lo stato
isce requisito per l’ammissione all’asilo nido
di salute degli altri», la Corte Costituzionale
e alle scuole dell’infanzia per i minori da 0 a 6
ha riconosciuto che «la legge impositiva di
anni, mentre, a partire dalla scuola primaria,
un trattamento sanitario non è incompatibi-
la mancata vaccinazione dà luogo a sanzioni
le con l’art. 32 della Costituzione [...] giac-
amministrative.
ché è proprio tale ulteriore scopo, attinente
L’intervento del Governo, che sta alimentan-
alla salute come interesse della collettività,
do un acceso dibattito pubblico nelle ultime
a giustificare la compressione di quella au-
settimane, suscita alcuni interrogativi sulla
todeterminazione dell’uomo che inerisce al
natura e sui limiti del diritto alla salute san-
diritto di ciascuno alla salute in quanto diritto
cito dall’art. 32 della Costituzione, ai quali
fondamentale». Nella medesima sentenza,
hanno cercato di rispondere la Corte costitu-
la Corte si è preoccupata di precisare che il
zionale e gli altri giudici nazionali.
«trattamento sanitario può essere imposto
Il diritto alla salute, oltre che come diritto a
solo nella previsione che esso non incida ne-
ricevere prestazioni, è inteso anche come li-
gativamente sullo stato di salute di colui che
bertà di cura, di scegliere in maniera libera e
vi è assoggettato, salvo che per quelle sole
consapevole se e come curarsi. Ciò ha spinto
conseguenze, che, per la loro temporanei-
Dossier VACCINI
Vaccinazioni obbligatorie: il caso di Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia tà e scarsa entità, appaiono normali di ogni intervento sanitario, e pertanto tollerabili». Pertanto, il giudice costituzionale ha chiarito che «il rilievo costituzionale della salute come interesse della collettività [...] esige che in nome di esso, e quindi della solidarietà verso gli altri, ciascuno possa essere obbligato [...] a un dato trattamento sanitario, anche se questo importi un rischio specifico», che implica tuttavia il riconoscimento di un «equo ristoro del danno patito» dal soggetto obbligato che eventualmente subisca danni
Nel caso dell’Emilia Romagna, il Tribunale amministrativo regionale ha deciso, in attesa della relazione del Ministero della Salute su alcuni aspetti da chiarire, di non sospendere la delibera della giunta del Comune di Rimini che, sulla base della legge regionale n. 19 del 2016, prevede la decadenza dei minori di età compresa tra zero e tre anni già iscritti al ciclo del nido se non in regola con il calendario vaccinale. Quanto invece alla Regione Friuli Venezia Giulia, il Tribunale amministrativo regionale ha rigettato il ricorso per l’annullamento della delibera del Consiglio Comunale di Trieste che introduce l’assolvimento dell’obbligo vaccinale quale requisito di accesso ai servizi educativi comunali per i minori da 0 a 6 anni (sentenza n. 20/2017).
ulteriori alla propria salute rispetto a quelli normali di ogni intervento sanitario. In una successiva decisione (Corte Costitu-
Corte «scelte tragiche del diritto: le scelte
zionale sentenza n. 118/1996) è stato riba-
che una società ritiene di assumere in vista di
dito che «la disciplina costituzionale della
un bene [...]», e cioè debellare una malattia,
salute comprende due lati, individuale e sog-
«che comporta il rischio di un male [...] (l’in-
gettivo l’uno (la salute come “fondamentale
fezione che, seppur rarissimamente, colpisce
diritto dell’individuo”), sociale e oggettivo
qualcuno dei suoi componenti). L’elemento
l’altro (la salute come “interesse della collet-
tragico sta in ciò, che sofferenza e benesse-
tività”). Talora l’uno può entrare in conflitto
re non sono equamente ripartiti tra tutti, ma
con l’altro [...]. In particolare [...] può acca-
stanno integralmente a danno degli uni o a
dere che il perseguimento dell’interesse alla
vantaggio degli altri». Il diritto all’indennizzo
salute della collettività, attraverso trattamen-
così riconosciuto è stato esteso anche ai casi
ti sanitari, come le vaccinazioni obbligatorie,
in cui la vaccinazione non sia obbligatoria,
pregiudichi il diritto individuale alla salute,
ma solo “raccomandata”, poiché la ragione
quando tali trattamenti comportino [...] con-
determinante l’indennizzo è l’interesse col-
seguenze indesiderate, pregiudizievoli oltre
lettivo alla salute, e non già l’obbligatorietà
il limite del normalmente tollerabile». Ciò fa
in quanto tale del trattamento (Corte Costitu-
sì che, affinché l’obbligo di vaccinazione sia
zionale sentenza n. 107/2012). Altro aspetto
lecito, il legislatore debba prevedere tutte le
controverso riguarda la possibilità per il legi-
cautele preventive possibili. Tuttavia, poiché
slatore di prevedere sanzioni per la mancata
il rischio di conseguenze per la salute del
vaccinazione obbligatoria, ed in particolare
soggetto vaccinato non è sempre evitabile,
di vietare l’accesso all’asilo nido e alle scuo-
la legge che impone l’obbligo di vaccinazio-
le dell’infanzia come proposto con il d.l. n.
ne «compie deliberatamente una valutazio-
73/2017. La Corte Costituzionale ha già chia-
ne degli interessi collettivi e individuali», una
rito la legittimità dell’imposizione di sanzioni
di quelle che vengono definite dalla stessa
per il mancato rispetto dell’obbligo di Settembre 2017 | Notiziario | 59
60 | Notiziario | Settembre 2017
vacci-
Se il legislatore statale può imporre come
nazio-
obbligatorie a tutti i minori alcune vaccina-
ne, «la
zioni, tuttavia non potrebbe disciplinare le
determi-
condizioni di accesso ai servizi comunali e
nazione
regionali in quanto la loro regolazione è ri-
della quale
servata ai comuni e alle regioni. L’intreccio
è rimessa alla
di competenze legislative statali e regionali
discrezionalità
che registriamo in questo caso potrebbe es-
del legislatore e non
sere superato da un’intesa dello Stato con
è censurabile se non arbi-
quest’ultime, capace di tutelare un interesse
traria» (sentenza n. 132/1992). In tale sede
unitario per il Paese.
il giudice costituzionale ha spiegato che il
La possibilità di escludere dagli asili e dalle
rispetto degli obblighi vaccinali quale requi-
scuole dell’infanzia i minori non sottoposti
sito per l’ammissione alla scuola dell’obbligo
a vaccinazione obbligatoria è stata peraltro
rappresenta una delle misure attraverso cui
già oggetto di alcune recenti pronunce del
il legislatore garantisce l’effettività dell’obbli-
giudice amministrativo in relazione ad alcune
go di vaccinazione e, in tal modo, assicura
norme, del tutto analoghe a quelle proposte
le esigenze di tutela della salute del minore
con il decreto legge n. 73/2017, adottate in
e della collettività. Dunque, ben può il legi-
Emilia Romagna e in Friuli Venezia Giulia. Il
slatore statale subordinare alla somministra-
giudice amministrativo ha infatti preliminar-
zione delle medesime vaccinazioni l’accesso
mente osservato che «l’assunto da cui muo-
ai servizi scolastici statali, qual è la “scuola
vono i ricorrenti, non vaccino mio figlio per-
dell’obbligo” che inizia a 6 anni. Incerta e
ché il rischio delle vaccinazioni è maggiore
controversa appare, invece, la possibilità di
del rischio derivante dalle malattie oggetto
prevedere il rispetto degli obblighi vaccina-
di dette vaccinazioni, ove si diffonda oltre
li quale requisito per l’ammissione all’asilo
a una certa percentuale di genitori, diven-
nido e alle scuole dell’infanzia, servizi gesti-
ta addirittura intrinsecamente errato. [..] In
ti da comuni e regioni, che la stessa Corte
sostanza, anche muovendo dalla prospetta-
Costituzionale ha pur tuttavia in passato as-
zione dei genitori ricorrenti, la loro scelta si
similato alle altre scuole del nostro paese, in
dimostra o meglio diventa errata alla radice
ragione delle analoghe «finalità formative»
ove sia condivisa da un certo numero di citta-
(Corte Costituzionale sentenza n. 476/2002).
dini». Il giudice amministrativo ha precisato
Dossier VACCINI
che la norma non contrasta con il divieto di
lizzata e individualizzata, ma devono essere
prevedere conseguenze negative sull’iscri-
estesi all’intera collettività, con la differenza
zione alla scuola dell’obbligo per la manca-
che per definizione l’interesse pubblico deve
ta vaccinazione obbligatoria di cui all’art. 1,
prevalere su quello dei singoli». Il Tribunale
d.P.R. n. 355/199: «la norma non abroga af-
amministrativo regionale osserva infine signi-
fatto l’obbligo delle [..] vaccinazioni previste
ficativamente che ad essere in discussione
per legge, ne elimina solo una conseguenza.
«non è [..] la potestà genitoriale, ma come
Trattandosi poi di una norma del tutto ec-
quest’ultima deve cedere il passo all’interes-
cezionale essa non può essere estesa oltre
se generale. L’iscrizione a un asilo comporta
la scuola dell’obbligo, ambito a cui espres-
di necessità la convivenza dei bambini in un
samente si applica». Dopo aver ribadito la
ambiente ristretto, per cui la mancanza di
piena competenza del Comune ad adottare
vaccinazione, per un elementare principio di
una misura come quella in discussione, dal
precauzione sanitaria, si ripercuoterebbe sul-
momento che «si tratta [..] di una norma di
la salute degli altri, anche quelli con partico-
prevenzione e di precauzione in materia del-
lare debolezze e fragilità immunitarie. Il pur
la salute che il Comune, nel regolamentare
rispettabile e tutelabile interesse individuale
l’accesso ai propri asili, può legittimamente
deve regredire rispetto all’interesse pubbli-
definire e disciplinare», il Tribunale ammini-
co, in particolare ove si tratti di tutela della
strativo regionale osserva inoltre che «i ge-
salute». Il tentativo governativo di ripensa-
nitori [..], difendendo la scelta di non vacci-
re la portata dell’obbligo vaccinale ci mette
nare i loro figli, si rifanno ad un principio di
davanti ad interrogativi profondi ed etici,
precauzione, cioè alla probabilità che la vac-
concernenti il rapporto tra individuo e col-
cinazione provochi più danni di quelli even-
lettività, tra libertà ed autorità, tra egoismo
tualmente possibili in caso di contagio. In tal
e solidarietà, che certamente il diritto non
modo peraltro omettono di considerare che
può risolvere una volta per sempre. Se da
lo stesso principio di precauzione e di pre-
un lato il vincolo comunitario e solidale potrà
venzione vale in senso opposto, nel rendere
giustificare una compressione delle nostre
obbligatorie le vaccinazioni e nell’estendere
libertà, dall’altro non possiamo rinunciare a
la copertura della popolazione vaccinata. [..]
promuovere e sperimentare percorsi di infor-
Proprio i principi invocati dai ricorrenti non
mazione, sensibilizzazione, consapevolezza
possono limitarsi ad un’applicazione parcel-
sui trattamenti vaccinali. Settembre 2017 | Notiziario | 61
Vaccino sì o vaccino no? Quando i medici trascurano il “metodo scientifico” di Roberto Rossi Presidente OMCeO di Milano
ti, essere dotati di uno spirito retto: la cosa più importante è applicarlo correttamente». Come è noto, la Commissione Medica dell’Ordine dei Medici di Milano ha purtroppo irrogato alcuni pesanti provvedimenti disciplinari rispetto a casi in cui è stato completamente e colpevolmente smarrito il metodo scientifico.
L
62 | Notiziario | Settembre 2017
È interessante notare come tutti gli incolpaa questione dei vaccini tiene banco sulla cronaca nazionale ormai da mesi. Si tratta di un argomento molto sentito,
ti siano ricorsi a identiche giustificazioni, e cioè che - in base alle loro personali osservazioni- erano giunti a determinate conclu-
nella cui analisi sembra essersi smarrito il
sioni, applicandole a tutti i pazienti.
senso critico e scientifico.
Alcune domande sorgono spontanee, oltre
Sarà, probabilmente, utile rileggere l’inci-
che necessarie. Innanzitutto ci si chiede se
pit del “Discorso sul metodo” di Cartesio:
sia giusto proporre di non vaccinare i bam-
«Il buon senso è la cosa più equamente
bini, credendo che alcuni danni siano causa-
distribuita a questo mondo; ognuno, infat-
ti proprio dai vaccini; oppure se sia corretto
ti, pensa di esserne così ben provvisto che
proporre una terapia “spirituale” al posto di
perfino coloro che, a proposito di tutto il re-
una terapia medica, considerando la prima
sto sono i più incontentabili, non sono soliti
come l’unico approccio possibile per guari-
desiderarne più di quanto ne posseggano.
re un ammalato psichico.
E riguardo a ciò non è verosimile che tutti
E ci si domanda ancora se sia giusto sommi-
si sbaglino; questo dimostra piuttosto che
nistrare un ormone a un paziente (che non
la capacità di giudicare correttamente e di
ne era carente), solo perché in base ai propri
distinguere il vero dal falso – in cui consiste
personali studi si è dedotto che quello fosse
appunto quello che viene chiamato buon
il giusto approccio terapeutico.
senso, ovvero ragione – è per natura identi-
Si potrebbe controbattere, affermando che
ca in tutti gli uomini; e così pure la diversità
le evidenze scientifiche non sono tutto nel
di opinioni non deriva dal fatto che taluni
rapporto di cura; esse, tuttavia, sono neces-
siano più ragionevoli di altri, ma solamente
sarie come “a priori” di qualsiasi atto dia-
dal fatto che dirigiamo i nostri pensieri lun-
gnostico e/o terapeutico.
go percorsi diversi, e non prendiamo in con-
Evidentemente, è oggi necessario ribadire
siderazione le stesse cose. Non basta, infat-
questi concetti nel corso di studi in medici-
Dossier VACCINI
Il Discorso sul metodo di René Descartes Il Discorso sul metodo di René Descartes (meglio noto come Cartesio, 1596-1650) fu pubblicato nel 1637 ed è oggi considerato un’unica opera, insieme ad altre tre saggi scientifici pubblicati contestualmente: La diottrica, Le meteore, La geometria. Il titolo originale è:“Discours de la méthode pour bien conduire sa raison, et chercher la verité dans les sciences” (Discorso sul metodo per un retto uso della propria ragione e per la ricerca della verità nelle scienze). L’argomento dell’opera è indicato dallo stesso Cartesio: «Se questo discorso sembra troppo lungo per essere letto tutto in una volta, lo si potrà dividere in sei parti. E si troveranno, nella prima, diverse considerazioni sulle scienze. Nella seconda, le principali regole del metodo che l’autore ha cercato. Nella terza, qualche regola della morale ch’egli ha tratto da questo metodo. Nella quarta, gli argomenti con i quali prova l’esistenza di Dio e dell’anima dell’uomo, che sono i fondamenti della sua metafisica. Nella quinta, la serie delle questioni di concetti, fisica che ha esaminato, in particolare la spiegazione del movimento del cuore e a n a l i z z a re di qualche altra difficoltà della medicina e, ancora, la differenza tra l’anima in maniera nostra e quella dei bruti. Nell’ultima, le cose ch’egli crede siano richieste sistematica i feper andare avanti nello studio della natura più di quanto si è nomeni complessi fatto, e i motivi che lo hanno indotto a scrivere». cercando di ridurli a singoli problemi semplici, formulare teorie su ciò che na e durante le specialità, poiché la sensa-
si è analizzato e, infine, mettersi sem-
zione è che il medico non sia più formato
pre in discussione, controllando le proprie
come uomo di cultura a 360° né come uno
conclusioni. Solo allora si potrà proporre il
scienziato ma, sempre più spesso, come un
proprio come metodo scientifico innovati-
tecnocrate.
vo.
In altri termini, la sensazione è che si sia per-
Trascurare queste nozioni epistemologiche
so di vista il metodo scientifico e che non si
“di base”, per un fisico o un matematico
attuino più operazioni che fino a poco tem-
vuole dire solo meritare il dileggio dei col-
po fa erano considerate ovvie: raccogliere
leghi; per un medico, vuole dire rischiare di
in maniera rigorosa i dati, rifuggire dai pre-
fare del male alla gente. Settembre 2017 | Notiziario | 63
ME D I C I N A L E G A L E
Così abbiamo prelevato la reliquia di san Nicola Francesco Introna racconta come per l’estrazione delle ossa del Patrono di Bari è stata coinvolta un’équipe multidisciplinare
di FRANCESCO INTRONA
Professore Ordinario di Medicina legale nell’ Universita’ di Bari Direttore UOC di Medicina legale Universitaria, AOUC Policlinico Bari Cordinatore della Scuola di Specializzazione di Medicina legale - Universita’ di Bari e Foggia francescointronaml@gmail.com
64 | Notiziario | Settembre 2017
R
icevere una telefonata da S.E. l’ Ar-
dell’altare della cripta, a circa 80 cm di pro-
civescovo di Bari ti mette gia’ di per
fondità dal piano di calpestio.
sé in agitazione. Se poi sei convocato
La prima cosa da fare era studiare la logistica.
urgentemente e senza saperne il motivo, la
L’altare della cripta è in pietra, fu consacra-
preoccupazione aumenta. Incontro in Ar-
to da Papa Urbano II nel 1089 in occasione
civescovado S.E. Mons. Cacucci e Padre Ciro
della deposizione delle ossa del Santo e pre-
Capotosto, Priore di San Nicola. Motivo: bi-
senta un angusto vano interno, chiuso da una
sogna prelevare una reliquia di San Nicola
grata metallica. A livello pavimentale vi è un
- la reliquia piu’ grande possibile, garanten-
piccolo opercolo circolare del diametro di
done l’integrità - dal sacello, senza rompere
circa 6 cm da cui origina una comunicazione
o smontare l’altare della cripta. E tutto cio’ in
tunnelliforme a pareti irregolari che consente
massima segretezza. Il Papa lo vuole.
l’accesso diretto alla tomba del Santo. Da
Si tratta di una responsabilita’ massima per
questa comunicazione, ogni 9 maggio viene
un barese, credente, devoto. Erano anni
estratta la SS. Manna. L’unica possibilità non
però che volevo documentare lo stato delle
distruttiva era utilizzare un fibroscopio op-
ossa di San Nicola nell’interno della tomba,
eratorio con il quale entrare nella tomba del
ed una idea su come fare già me l’ero fatta.
Santo, scegliere sul momento una reliquia
L’impresa era difficile ma non impossibile. Le
idonea, serrarla ed estrarla lungo la comu-
reliquie di San Nicola sono segmenti schele-
nicazione, senza danneggiarla. Il mio timore
trici, più o meno integri, studiati per la prima
era che i resti scheletrici potessero essere
volta dal Prof. Luigi Martino nel 1953-1957,
molto fragili tanto da sgretolarsi una volta
nell’unica ricognizione canonica, effettuata in
serrati dal fibroscopio. Si trattava pur sempre
occasione della ristrutturazione della Cripta
di strutture ossee di 1700 anni, conservate in
della Basilica. Le ossa del Santo sono riposte
ambiente umido - e umidita’ e resti scheletr-
in un’urna marmorea posizionata al di sotto
ici non vanno proprio d’accordo. Il Prof. Mar-
tino, peraltro, li aveva già descritti nel 1953
tava in quel momento a chi appartenesse il
come molto fragili. Bisognava comunque
segmento scheletrico e dove fossimo. Peral-
provare; non avevamo altra scelta. Sapevo
tro, non era certo la prima volta che opera-
già chi coinvolgere. Contattai subito il Prof.
vamo in cappelle, chiese, conventi, cimiteri;
Onofrio Caputi Iambrenghi, che accettò il
trattamenti di Corpi Santi, con Aldo Di Fazio,
rischio e l’incarico e fu vincolato al segreto.
in dieci anni di attività per il Vaticano, ne ave-
Fu quindi costruita l’équipe, costituita dalla
vamo fatti, e tanti.
Dott.ssa Lagou Vardou Elpiniki, endosco-
Aprimmo quindi la porticina del paliotto,
pista; dal Dott Aldo Di Fazio, medico legale
ci infilammo carponi uno alla volta nel pic-
esperto in trattamento di resti antichi, dalla
colo vano interno all’altare, scoprimmo
Dott.ssa Sara Sablone, e dal fidatissimo Sig.
l’opercolo di accesso al sacello e montammo
Angelo Venosa nostro operatore video-foto-
nell’interno del vano dell’altare il sistema di
grafico da sempre. Il giorno 19 giugno 2016
videoregistrazione del fibroscopio. Eravamo
alle ore 21.00, chiusa al pubblico la Basilica
pronti per iniziare, tutto funzionava al meglio.
di San Nicola, in una atmosfera quasi surreale
Calammo nell’ interno del sacello una fon-
ed un po’ medioevale, iniziarono le operazi-
te luminosa a LED in modo da garantire la
oni di prelievo della reliquia alla presenza del
massima visibilità senza creare ostacoli al
Priore della Basilica Padre Ciro Capotosto e
fibroscopio. Subito si paventò una prima dif-
di Frate Francesco Marrulli, in contatto di-
ficoltà: la comunicazione per l’accesso al sa-
retto telefonico con S.E. l’Arcivescovo. Ci es-
cello era serpiginosa, ad S italica, con pareti
traniammo quindi dal luogo e dal contesto. Il
in pietra grezza, il che aumentava il rischio di
nostro compito in quel momento era quello
danneggiare la reliquia durante l’estrazione;
di estrarre senza danneggiarlo un frammento
Il tunnel era infatti costituito dalla collimazi-
osseo da una tomba, attraverso un pertugio
one di tre fori presenti su altrettanti last-
di 80 cm e del diametro di 6 cm. Poco impor-
roni tombali medioevali sovrapposti,
Settembre 2017 | Notiziario | 65
L’équipe coinvolta nelle operazioni di estrazione Hanno partecipato all’estrazione della reliquia di san Nicola: il professore Onofrio Caputi Iambrenghi, la dottoressa Lagou Vardou Elpiniki, endoscopista; il dottor Aldo Di Fazio, medico legale ed esperto in trattamento di resti antichi, la dottoressa Sara Sablone. Tutto l’intervento è stato ripreso da Angelo Venosa, operatore video-fotografico. Il prelievo della reliquia si è svolto il 19 giugno 2016, mentre la Basilica di San Nicola - che custodisce le ossa- era chiusa al pubblico, alla presenza del Priore della Basilica Padre Ciro Capotosto e di Frate Francesco Marrulli, in contatto diretto telefonico con S.E. l’Arcivescovo.
66 | Notiziario | Settembre 2017
ciascuno spesso circa 20 cm, posizionati a
Ora bisognava rendersi conto delle diffi-
chiusura del sacello al momento della depo-
colta’ che avremmo incontrato nell’estrarre
sizione del 1089 e riposizionati cosi’ come
il fibroscopio lungo il tunnel serpiginoso.
trovati nel 1957 al termine dei lavori di res-
Dovevamo fare una prova. Decidemmo
tauro della cripta. Consci delle difficoltà, con
quindi di estrarre la moneta d’oro che con
un po’ di apprensione, iniziammo a calare il
i resti scheletrici non aveva nulla a che fare.
fibroscopio, che rapidamente raggiunse il
Capimmo subito che avremmo dovuto effet-
vano del sacello ove erano custoditi i resti
tuare una unica estrazione tirando insieme e
scheletrici di San Nicola. Abbiamo provato
contemporaneamente la fonte luminosa ed
una sensazione forte ed unica. Al monitor
il fibroscopio con la reliquia serrata, sì da au-
posizionato all’interno dell’altare apparvero
mentare al massimo gli spazi a disposizione
di colpo i resti così come composti nel 1957
della reliquia in risalita. La moneta estratta fu
dal Prof. Martino. Sul fondo del sacello, in
consegnata al Priore della Basilica. Erano 5
corrispondenza della comunicazione tunnell-
rubli d’oro del 1899, lasciati cadere nell’urna
iforme, era presente una depressione conca-
chissa’ da chi dopo il 1957. Inserimmo nuo-
va colma di un liquido trasparente, limpido:
vamente il fibroscopio nell’urna ed iniziam-
la SS.Manna. Nella piccola conca, immersa
mo a valutare quale frammento scheletrico
nella SS. Manna c’era una vertebra toracica,
scegliere. Decidemmo di provare con la di-
poco distante, a sinistra una piccola mon-
afisi di un osso lungo. La serrammo a livello
eta d’oro. Il cranio emergeva maestoso dal
della metafisi e la avvicinammo all’estremità
fondo del sacello, ben evidenti, lateralmente
del tunnel, ma ci rendemmo subito conto
le ossa lunghe e poi via via i frammenti cos-
che era troppo voluminosa per passare.
tali, i frammenti vertebrali, al centro i fram-
Rimesso a posto l’osso lungo capimmo
menti amorfi. Tutte le ossa erano bagnate o
che l’ unica possibilità era prelevare il fram-
parzialmente immerse nella SS. Manna. Per
mento di costa posto lateralmente sulla sin-
iniziare a renderci conto della consistenza
istra del sacello. Informammo quindi S.E.
dei resti iniziammo a spostatare la vertebra
l’Arcivescovo che ci diede il suo placet.Con
toracica in quanto a forte rischio di trauma-
grande cautela, ed anche per il vero con
tismo diretto. La consistenza delle ossa era
un po’ di apprensione, il fibroscopio fu av-
decisamente migliore delle mie aspettative.
vicinato al segmento scheletrico scelto che
Nella piccola conca, immersa nella SS. Manna c’era una vertebra toracica, poco distante, a sinistra una piccola moneta d’oro. Il cranio emergeva maestoso dal fondo del sacello
fu agganciato con una ansa diatermica. Ho
visti tanti, e non mi aspettavo che un fram-
Bibliografia:
un flash preciso di quel momento: il Prof.
mento di costa conservato costantemente in
Caputi Iambrenghi, cattolico e la Dott.ssa
ambiente umido, appartenuto ad un uomo
Elpiniki, ortodossa, collaboravano operativa-
deceduto nel III secolo DC, potesse pre-
Luigi Martino: Le reliquie di San Nicola. Centro Studi Nicolaiani 1987;
mente, quasi in un inconscio abbraccio ecu-
sentare una consistenza dura. La Reliquia fu
menico, nell’estrarre la reliquia di un Santo a
quindi protetta e trasportata presso l’Istituto
fede trasversale, un santo dei popoli, né cat-
di Medicina legale dell’Universita’ di Bari
tolico, né ortodosso, un Santo di tutti, una
(Policlinico) ove fu posta in osservazione in
reliquia tanto voluta dalla chiesa ortodossa
ambiente a temperatura costante controllata
per consolidare quel processo di ecumen-
di 18 °C. Dopo 30 giorni, la reliquia, ormai
ismo da tutti sperato e voluto. Momenti al
asciutta, fu sottoposta a rilievi metrico – de-
cardiopalma. Serrata la costa all’estremità
scrittivi ed ad una indagine densitometrica,
del fibroscopio iniziammo ad estrarre luci,
effettuata in gran segreto nel Nuovo Istituto
fibroscopio e reliquia, documentandone la
del Prof. Pippo Rubini.
risalita. Passata la prima pietra tombale con
Il frammento è risultato privo di matrice bio-
scritte bizantine, la seconda con fregio in
logica ma completamente mineralizzato, non
pietra a forma di fiore, ed infine la terza, la
è elastico, ma è resistente e fragile come
reliquia emerse dall’orifizio superiore del cu-
il vetro. Si decise quindi di non effettuare
nicolo, intrisa di SS. Manna. A quel punto c’è
nessun trattamento conservativo con resine
stato un momento di grande commozione
epossidiche, ottime nell’immediato ma di in-
anche liberatoria da parte di tutti. Si trat-
certo risultato al lungo termine.
tava di un frammento della IX costa sinistra,
Il 30 luglio 2016 la Reliquia, avvolta in teli di
già descritta dal Martino, fratturata alle es-
lino bianchi ed in un contenitore di legno,
tremità, corrosa a livello del margine inferi-
fu consegnata al Priore della Basilica di San
ore, che apparve subito solida e resistente
Nicola, Padre Ciro Capotosto. Ora la reli-
al tatto. Un vero e proprio miracolo. Di resti
quia è temporaneamente a Mosca, suggello
scheletrici anche molto antichi ne abbiamo
dell’unione di popoli.
Schettini: La basilica di San Nicola. Laterza Ed. 1967.
Settembre 2017 | Notiziario | 67
ETICA
Disposizioni anticipate di trattamento: il ruolo dei notai Il disegno di legge in discussione al Senato illustra le condizioni in base a cui il medico può disattendere le volontà del paziente. E chiama in causa anche i notai rispetto alla valutazione della “volontà” del singolo
di CARMELO DI MARCO
Carmelo Di Marco Presidente di Federnotai cdimarco.3@notariato.it
68 | Notiziario | Settembre 2017
I
l disegno di legge sulle DAT (Disposizioni
La DAT esprime un consenso anticipato ri-
Anticipate di Trattamento) in discussione
spetto ai trattamenti da somministrare o
al Senato non ammette espressamente
meno al ricorrere di una condizione di salute
l’obiezione di coscienza da parte del medi-
che, in quel momento, è futura ed eventuale,
co, ma illustra le condizioni in base alle quali
incerta. “Consenso anticipato” non è, però,
egli può disattendere le volontà espresse dal
sinonimo di “consenso disinformato”: il no-
soggetto interessato, con norme che han-
taio dovrà quindi verificare che, al momento
no suscitato accesa discussione e richieste
in cui la DAT sarà eseguita, sia rispettato il
di emendamento. Il tema dell’autonomia
presupposto della preventiva acquisizione
del professionista e della rilevanza della sua
delle “adeguate informazioni” di cui parla la
coscienza nell’applicazione della normativa
norma. Se il notaio saprà fare questo agen-
in esame interessa da vicino anche il nota-
do secondo coscienza, darà un significato
io. Essendo un pubblico ufficiale obbligato
sostanziale ai due pilastri fondamentali della
a prestare la sua attività in tutti i casi (con la
sua funzione: l’indagine della volontà e il suo
sola eccezione del ricevimento di atti contrari
adeguamento alla legge.
alla legge), ritengo che nell’attività dei notai
Per riuscirci, dovrà evitare ogni standardizza-
non vi sia spazio per un’obiezione di coscien-
zione della sua prestazione, attenendosi ad
za che induca a non applicare la legge una
alcune regole formali che corrispondono ad
volta entrata in vigore, a seconda del con-
obblighi minimi. In primo luogo può chiede-
vincimento momentaneo o delle inclinazioni
re l’assistenza dei testimoni per favorire una
personali del notaio stesso. La coscienza del
maggiore ponderazione da parte del dichia-
notaio, però, dovrà avere un peso notevolis-
rante. Nel disegno di legge non si indica un
simo, incidendo sul modo in cui egli eseguirà
termine massimo di efficacia della DAT, ma
la sua prestazione professionale.
si fa testualmente riferimento al suo “rinno-
La relazione tra notaio e dichiarante è complementare rispetto a quella tra il medicoe il paziente. La normativa in discussione, laddove entri in vigore, lascerà molte “maglie” aperte. vo”: nulla impedisce, quindi, che in base alle
profondito e verosimilmente sofferto, che lo
circostanze concrete, il notaio consigli e il di-
avrà portato a confrontarsi con il suo medico
chiarante scelga di fissare un termine.
per acquisire le “adeguate informazioni” su-
Ancora, nelle cartelle cliniche viene conserva-
gli effetti dei trattamenti e del loro rifiuto, e
ta la documentazione di quanto emerge nel-
sulle alternative disponibili.
la relazione fiduciaria tra medico e paziente,
La relazione tra notaio e dichiarante, dunque,
che è più volte descritta come essenziale nel
è complementare rispetto a quella tra il me-
disegno di legge: il notaio potrà benissimo consigliare di allegare alla DAT i documenti da cui risulti il compimento di quel percorso di acquisizione preventiva delle adeguate informazioni che può avere luogo solo nella relazione con il medico. Si devono quindi affiancare due relazioni fiduciarie: quella tra medico e paziente e quella tra notaio e dichiarante. In questa relazione, il notaio dovrà sfuggire
dico e il paziente. Come è avvenuto in molti casi negli ultimi anni, la normativa in discussione, laddove entri in vigore, lascerà molte “maglie” aperte: la prassi notarile diventerà una fonte di diritto secondaria ma decisiva. La gestione da parte del notaio della relazione con il dichiarante originerà “regole di fatto” che si evolveranno in “regole di diritto” permettendo di distinguere ciò che è valido
a qualsiasi atteggiamento burocratico: utiliz-
e ciò che non lo è.
zando testi standard o moduli rischierebbe di
I notai devono quindi impegnarsi ad una in-
ricevere o autenticare DAT senza la verifica
terpretazione e ad una applicazione moder-
del presupposto richiesto dalla norma.
na e sociale dei concetti di indagine della
Chi si rivolgerà al notaio per esprimere la sua
volontà, con l’abbandono di ogni tentazione
disposizione anticipata di trattamento sarà
tendente alla standardizzazione e alla buro-
giunto al termine di un percorso molto ap-
cratizzazione del loro operato. Settembre 2017 | Notiziario | 69
ETICA
Scene finali: come imparare a prendersi cura dei malati terminali All’Omceo un percorso formativo sulla morte, il grande tabù della nostra epoca
di ROBERTO RUSSO
Roberto Russo Consigliere OMCeO Bari roberto.russo@policlinico.ba.it
70 | Notiziario | Settembre 2017
I
l 21 giugno è iniziato il corso formativo
temi scottanti (per esempio il sesso o la vio-
”Scene finali” organizzato dall’ASL BA, dal-
lenza) sono ormai discussi con più semplicità.
la Fondazione Opera SS. Medici di Bitonto,
Qualche anno fa uno storico francese, Pierre
dall’Osservatorio Paola Labriola e dall’Ordine
Chaunu, scriveva: «Ci è capitata una curiosa
Provinciale dei Medici di Bari. I responsabili
avventura: abbiamo dimenticato che si deve
scientifici sono Crescenza Abbinante, Edoar-
morire». Questa è la conseguenza della se-
do Altomare e Vincenzo Defilippis.
colarizzazione della società moderna che,
L’obiettivo del corso è quello di sensibilizzare
avendo abbandonato la speranza religiosa
gli operatori sanitari sul tema della morte e
e avendo superato l’utopia positivista di una
su ciò che essa rappresenta per la persona
sua eliminazione, non ha trovato altra risolu-
ammalata, con prognosi infausta, i familiari e
zione che la negazione del concetto di morte.
non ultimi gli operatori sanitari. In particolare,
Si muore sempre a causa di qualcosa, nel ten-
il corso si propone di dare una lettura trasver-
tativo di cancellare dalla coscienza collettiva
sale della morte tra medicina, antropologia,
l’ineluttabilità della morte in quanto processo
psicologia e filosofia.
biologico naturale. Questa convinzione spie-
Per quanto nell’ambiente medico chirurgico
ga tanti comportamenti dell’uomo contem-
la morte sia sempre presente, molto raramen-
poraneo di fronte alla morte. Basti pensare
te se ne parla come argomento scientifico e
all’incapacità di invecchiare dei cosiddetti
filosofico. Del resto questo argomento rap-
“ever young”, o al proliferare delle terapie
presenta ancora un grande tabù nella nostra
anti aging o ancora, per restare in ambito più
epoca, ormai l’ultimo, se si pensa che altri
vicino alla professione medica, all’incapacità
Ancora oggi la morte è considerata un grande tabù nella nostra società, al contrario di altri temi scottanti (come la violenza e il sesso) che sono stati sdoganati, rientrando abitualmente nel dibattito pubblico. Per dirla con le parole del dalai lama: «gli uomini dell’Occidente vivono come se dovessero non morire
mai e muoiono come se non avessero mai vissuto».
di accettare la morte quale esito finale di un
digitale in costante e inarrestabile crescita».
grave stato patologico.
Questo concetto è stato ribadito da Giovanni
«Accettare la morte come l’unico vero even-
Ziccardi, docente di Informatica all’Università
to ineluttabile dell’esistenza non è mai stato,
di Milano: «In Italia abbiamo 240 mila morti
in nessuna cultura e in nessuna epoca storica,
digitali in un anno con un ritmo di 650 ba-
un fatto naturale». Lo ha detto Marco Aime,
cheche lasciate, ogni giorno, a loro stesse».
antropologo all’Università di Genova, nel cor-
Sicuramente è necessario un adeguamento
so del primo incontro. La morte nella nostra
legislativo a questo stato di immortalità digi-
società è diventata un tabù. Da rito unificante
tale: dopo la morte, infatti, un profilo social
da vivere pubblicamente si è trasformato in
continua a vivere, a esistere, a ricevere notifi-
un evento da vivere in solitudine, per limita-
che e commenti e ad avere foto taggate. Un
re il coinvolgimento emotivo della comunità.
secondo tema, legato a queste tecnologie,
Oggi non si muore più a casa, ma in Ospeda-
riguarda la morte in diretta e la condivisione
le o all’Ospizio nel tentativo di far “sparire” i
online del fine vita, della malattia e del lutto.
propri morti.
E’ cronaca recente la morte del bambino
Risulta tuttavia sorprendente come, di fron-
inglese, Bradley Lowery, tifoso di calcio e
te a questo atteggiamento negazionistico, a
morto per neuroblastoma. Non è semplice
causa delle nuove tecnologie Internet, si sia
interpretare i meccanismi che portano a que-
di fatto perso il diritto all’oblio. La BBC nel
sta condivisione digitale del lutto. Quello che
marzo 2016 annunciava: «Presto, su Face-
comunque è certo è che, contrariamente alla
book, ci saranno più morti che vivi. Il social
vita reale, la morte nel mondo artificiale web
network ha già preso la forma di un cimitero
non è un tabù. Settembre 2017 | Notiziario | 71
Scene finali: come imparare a prendersi cura dei malati terminali Il corso si articola in cinque incontri accreditati singolarmente (ECM) per tutte le figure professionali. L’iscrizione è gratuita e si può effettuare accedendo, previa registrazione, alla sezione formazione del sito web dell’ASL BA. Il prossimo incontro è previsto il 19 settembre 2017 e sarà dedicato alle differenti modalità biologiche del morire, agli approcci terapeutici e alle cure palliative.
La visione religiosa della morte ha condizionato la scienza medica, imponendo una considerazione idealistica e soprannaturale sino alla prima metà dell’800.
72 | Notiziario | Settembre 2017
Padre Jacques Suaudeau, medico chirurgo e
gli studi di anatomia patologica e, con la sco-
direttore della Sezione Scientifica della Pon-
perta degli agenti eziologici delle malattie in-
tificia Accademia per la vita, ha tracciato l’e-
fettive, si afferma la causa “esterna” di morte.
voluzione del senso della morte nella cultura
Nella prima giornata di corso, è intervenu-
occidentale. Nel suo doppio ruolo di medico
to Federico Faloppa, linguista all’Universi-
e sacerdote, ha evidenziato come dal Medio-
tà di Reading (UK). Comunicare la morte di
evo ad oggi siano cambiati i rituali e di come
una persona costituisce un’esperienza molto
la religione abbia influenzato la percezione
intensa, sia a livello professionale che perso-
della morte. Le religioni hanno sempre avuto
nale. La preoccupazione più comune è quella
un ruolo consolatorio, mostrando l’aspetto
di sentirsi impreparato al compito. La per-
naturale e deterministico della morte, come
sonalizzazione della comunicazione è mol-
parte della ciclicità della vita. Per il cristiano,
to importante e bisogna evitare di utilizzare
la morte è il passaggio a una nuova vita (vita
espressioni, peraltro molto diffuse, che risul-
mutatur, non tolliur - la vita cambierà, non
tano del tutto inadeguate: «So come si sente
sarà tolta). La visione religiosa della morte ha
adesso», «Ora stia tranquillo», ecc. Spesso,
condizionato la scienza medica, imponendo
per indicare la morte, si ricorre a metafore,
una considerazione idealistica e soprannatu-
come «È andato in cielo» o «È passato a mi-
rale sino alla prima metà dell’800, epoca in
glior vita». Una maniera per non parlarne e
cui viene secolarizzata trasformandosi in og-
per continuare a far sopravvivere questo tabù
getto di ricerca scientifica. Cominciano così
universale.
o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i
Cao, sindacati e odontoiatri contro il “DdL Concorrenza” Con l’approvazione della Legge il Parlamento ha perso l’opportunità storica di regolamentare in modo corretto le società che operano in ambito odontoiatrico
M
i sembra una favola quello che gli
sione stessa tenuti all’iscrizione nell’apposito
odontoiatri d’Italia stanno vivendo.
Albo professionale, tenuto presso l’Ordine
Lo studio dentistico così come sem-
dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
pre lo abbiamo pensato si sta trasformando,
L’art. 2231 c.c., stabilisce: “quando l’esercizio
come in una favola appunto, in una struttura
di una attività professionale è condizionato
con caratteristiche e peculiarità che non han-
all’iscrizione in un albo o elenco, la prestazio-
no più nulla a che vedere con lo studio tra-
ne eseguita da chi non è iscritto non gli dà
dizionale, in forma singola o associata, della
azione per il pagamento della retribuzione”.
stragrande maggioranza dei dentisti italiani.
È evidente, quindi, lo stretto e imprescindibi-
E questo non certamente per volere degli
le collegamento fra l’iscrizione all’Albo degli
odontoiatri. Gli sforzi che sono stati prodot-
Odontoiatri e lo svolgimento della relativa at-
ti da parte della istituzione ordinistica e dei
tività professionale.
sindacati in tutti questi anni hanno sempre
L’ingresso delle società commerciali che han-
cercato di far comprendere ai politici che l’o-
no lo scopo di svolgere direttamente l’attività
biettivo comune deve essere la tutela della
professionale è quindi del tutto inaccettabile
salute dei pazienti e che, vista l’incapacità del
sulla base anche del parere del 23/12/2016,
pubblico, di favorire una salute odontoiatrica
del Ministero dello Sviluppo Economico, che
universalistica, solo la possibilità di permette-
ha chiarito che l’attività professionale odonto-
re ai dentisti di gestire e governare il proprio
iatrica, quale attività protetta, costituisce og-
studio con regole certe, evitando l’ingresso di
getto esclusivo delle società tra professionisti
capitali economici, possa fornire prestazioni
(istituite ai sensi dell’art. 10, commi 3/11, del-
odontoiatriche di qualità. Ma procediamo per
la L. 11/11/2011, n. 183 e del decreto del Mi-
gradi ripercorrendo tutto l’iter che ha porta-
nistero della Giustizia del 8/02/2013, n. 34).
to all’approvazione di una proposta di legge
Lo stesso MISE, rispondendo ad un interpel-
che detta nuove regole per quanto riguarda
lo posto dall’Ordine dei Medici ed Odonto-
le strutture sanitarie che erogano prestazioni
iatri di Bologna e dall’ANCOD (Associazione
odontoiatriche.
Nazionale Centri Odontoiatrici) avente come
La Legge n. 409 del 24/07/1985, che istituisce
oggetto “Prestazione di servizi di Odonto-
la professione di odontoiatra ha individuato i
iatria per il tramite di società commerciali”,
soggetti legittimati all’esercizio della profes-
chiariva che l’ingresso di società com-
di NICOLA ESPOSITO
Nicola Esposito Presidente CAO OMCeO - Bari nimigiro@libero.it
Settembre 2017 | Notiziario | 73
i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d merciali non in forma di STP (Società tra Professionisti), può essere consentito solo al fine di costituire società di mezzi oppure società in cui l’aspetto organizzativo e capitalistico risulti del tutto prevalente rispetto allo svolgimento, pur presente, di attività professionali protette. In sintesi il Ministero richiamava una serie di normative per le quali l’Ufficio del registro delle Imprese/Camera di Commercio non è chiamato a verificare il merito dell’autorizzazione all’esercizio dell’odontoiatria da parte delle Società ma solo a verificare che tale autorizzazione sia presente. L’intervenuto rilascio della suddetta autorizzazione implica una complessiva verifica della sussistenza di una complessità organizzativa di mezzi, persone e strutture che risulti preminente rispetto alle attività professionali e che dia luogo quindi alla prestazione di un servizio più complesso rispetto a quello tipicamente riconducibile ad una professione ordinistica, come la nostra.
74 | Notiziario | Settembre 2017
Il quadro normativo appare quindi delineato
Il Ddl Concorrenza con le determinanti mo-
e interventi legislativi, che in sostanza consen-
difiche in tema di esercizio della professio-
tono a società di capitali di gestire studi pro-
ne odontoiatrica, senza le quali si sarebbero
fessionali diretti all’esercizio delle prestazioni
potute creare possibili confusioni interpreta-
odontoiatriche, non possono essere condivisi
tive in tema di esercizio della professione, è
e rischiano di snaturare la professione intellet-
approdato in aula alla Camera nel mese di
tuale di odontoiatra in cui i legittimi esercenti
giugno non prima di esser stato argomento
iscritti all’Albo sono i soli in grado di garantire
discusso dai vari gruppi parlamentari. La Sen.
una corretta tutela della salute odontoiatrica
Serenella Fucksia (Gruppo Misto) a proposito
dei cittadini.
del Ddl Concorrenza che disciplina l’attività
Quindi, qualora esista tale complessità or-
odontoiatrica da parte delle società di ca-
ganizzativa, quella struttura potrà richiedere
pitale esprimeva i propri dubbi sul ddl “non
l’iscrizione alla Camera di Commercio, eroga-
perché il nostro Paese debba essere contra-
re prestazioni sanitarie e quindi anche odon-
rio alla concorrenza, ma perché non si può
toiatriche. Tali realtà si identificherebbero, a
degradare il diritto costituzionale alla salute
nostro avviso, esclusivamente nelle vere e
ad un’offerta tre per due”, ricordando come
proprie “cliniche odontoiatriche” o polispe-
in “maniera davvero poco coraggiosa” si sia
cialistiche.
cercato di “disciplinare l’attività odontoiatrica
L’approccio tenuto dal MISE mirava ad evi-
da parte delle società. Prima di prendere de-
denziare quello che è un elemento valoriz-
cisioni normative sarebbe il caso di analizzare
zante degli studi odontoiatrici a dispetto del-
i dati dell’Istat relativi alle cure odontoiatri-
la spersonalizzazione che impronta le società
che, che ci descrivono una situazione diffici-
odontoiatriche: negli studi odontoiatrici la fi-
le. Sarebbe stato utile che almeno due terzi
gura dell’odontoiatra riveste carattere preva-
dell’organico di gestione della società fosse-
lente rispetto alla componente organizzativa.
ro composti dagli iscritti all’ordine, come av-
d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i t o i at r
Con il DdL Concorrenza, il Parlamento italiano non tutela gli interessi dei cittadini che necessitano di prestazioni odontoiatriche, poiché non garantisce che a prendersi cura della loro salute siano esclusivamente professionisti abilitati e soggetti al controllo dell’Ordine.
viene anche altrove”.
re sanitario e non richiedendo che analogo
E difatti le Commissioni Finanze e Attività
requisito debba essere posseduto dagli altri
Produttive della Camera, riunite in seduta
soggetti operanti nella medesima società”.
congiunta, avevano trovato un compromesso
Le Commissioni riunite hanno accolto la ri-
che accogliesse gli allarmi lanciati dalla pro-
chiesta ed approvato l’emendamento che
fessione dopo l’approvazione del testo al Se-
sostituiva il comma 154 “consentendo l’atti-
nato senza chiudere le porte alla possibilità di
vità odontoiatrica esclusivamente a sogget-
esercitare l’attività odontoiatrica alle società
ti in possesso dei titoli abilitanti di cui alla
che non siano StP.
legge 24 luglio 1985, n. 409, che prestano
Contro il testo approvato in Senato si era
la propria attività come liberi professionisti.
schierata in particolare la CAO, oltre ai sin-
L’esercizio dell’attività odontoiatrica è altresì
dacati odontoiatrici, sostenendo che avrebbe
consentito alle società operanti nel settore
consentito alle società di utilizzare non abili-
odontoiatrico le cui strutture siano dotate
tati in odontoiatria per le cure.
di un direttore sanitario iscritto all’albo degli
Timore raccolto anche dall’On. Michele Pe-
odontoiatri e all’interno delle quali le presta-
lillo (Pd), firmatario dell’emendamento ap-
zioni di cui all’articolo 2 della legge 24 luglio
provato il 22 giugno, che spiegava in Com-
1985 n. 409, sono erogate dai soggetti in
missione come “le disposizioni del testo
possesso dei titoli abilitanti di cui alla mede-
licenziato dal Senato comportino il rischio di
sima legge”.
consentire l’esercizio della predetta attività a
L’emendamento modifica poi anche il comma
società odontoiatriche nelle quali il possesso
156 imponendo al direttore sanitario di svol-
dell’iscrizione all’albo degli odontoiatri sia
gere la propria attività in una sola struttura.
un requisito posseduto soltanto dal diretto-
Questa formulazione è, a nostro avviSettembre 2017 | Notiziario | 75
o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s
76 | Notiziario | Settembre 2017
so, inaccettabile e risulta troppo generica, in
(oltre 800 giorni in Parlamento) e influenzato
quanto potrebbe consentire l’esercizio dell’o-
da dinamiche politiche generali (dimissioni
dontoiatria a soggetti che non hanno i requi-
di Ministri, contrasti tra partiti e governo,..)
siti di legge. Ricordiamo infatti che la Legge
che hanno determinato continui mutamenti
24.07.1985 n. 409, che istituisce la professio-
del testo e reso difficile l’interlocuzione par-
ne di odontoiatra, ha individuato i sogget-
lamentare.
ti legittimati all’esercizio della professione,
Ecco gli aspetti di interesse odontoiatrico
secondo le regole riferibili all’esercizio delle
contenuti nel testo:
professioni intellettuali protette. La legge 12
153. Al fine di assicurare la trasparenza del-
novembre 2011 n. 183, ha poi introdotto e
le informazioni nei confronti dell’utenza, i
dichiarato ammissibile l’esercizio societario
professionisti iscritti ad ordini e collegi sono
delle attività professionali regolamentate nel
tenuti ad indicare e comunicare i titoli pos-
sistema ordinistico, istituendo nell’ordina-
seduti e le eventuali specializzazioni. 154.
mento la società tra professionisti (STP), con
L’esercizio dell’attività odontoiatrica è con-
la necessaria iscrizione ad una speciale sezio-
sentito esclusivamente a soggetti in possesso
ne dell’Albo tenuto dall’ordine professionale.
dei titoli abilitanti di cui alla legge 24 luglio
L’ingresso di altre società, di tipo commer-
1985, n. 409, che prestano la propria attività
ciale, che hanno lo scopo di svolgere diretta-
come liberi professionisti. L’esercizio dell’atti-
mente l’attività professionale odontoiatrica, è
vità odontoiatrica è altresì consentito alle so-
quindi del tutto illegittimo ed anticostituzio-
cietà operanti nel settore odontoiatrico le cui
nale (violazione articoli 3, 32 e 33).
strutture siano dotate di un direttore sanitario
Con il testo attuale, si creerebbe inoltre una
iscritto all’albo degli odontoiatri e all’interno
inaccettabile discriminazione di una singola
delle quali le prestazioni di cui all’articolo 2
professione protetta (quella odontoiatrica)
della legge 24 luglio 1985, n.409, sono ero-
rispetto alle altre professioni regolamentate
gate dai soggetti in possesso dei titoli abili-
anche da questo DDL (vedi professione di
tanti di cui alla medesima legge.
Avvocato per la quale si prevede la possibilità
155. Le strutture sanitarie polispecialistiche
di esercizio societario esclusivamente tramite
presso le quali è presente un ambulatorio
STP) ed un ingiustificato effetto concorrenzia-
odontoiatrico, ove il direttore sanitario non
le distorsivo per i differenti trattamenti fiscali
abbia i requisiti richiesti per l’esercizio dell’at-
e previdenziali previsti per professionisti e so-
tività odontoiatrica, devono nominare un
cietà non STP.
direttore sanitario responsabile per i servizi
Motivo per cui si proponeva di modificare il
odontoiatrici che sia in possesso dei requisiti
comma 154 con un nuovo testo:
di cui al comma 154.
Comma 154. “L’esercizio dell’attività odonto-
156. Il direttore sanitario responsabile per
iatrica è consentito esclusivamente a soggetti
i servizi odontoiatrici svolge tale funzione
in possesso dei titoli abilitanti di cui alla legge
esclusivamente in una sola struttura di cui ai
24 luglio 1985, n. 409, ovvero a Società tra
commi 154 e 155.
Professionisti operanti nel settore odonto-
157. Il mancato rispetto degli obblighi di cui
iatrico, in cui il direttore sanitario sia iscritto
ai commi 154, 155 e 156 comporta la sospen-
all’albo degli odontoiatri”.
sione delle attività della struttura, secondo
Il 29 giugno la Camera dei Deputati con 218
le modalità definite con apposito decreto
voti favorevoli, 124 contrari e 36 astenuti ha
del Ministro della salute, da adottare entro
approvato la nuova stesura del Disegno di
novanta giorni dalla data di entrata in vigore
Legge sulla Concorrenza, che ora passa al Se-
della presente legge.
nato per l’ultima lettura, la quarta. Il percorso
Ovviamente quanto approvato dalla Camera
di questa legge è stato alquanto travagliato
ha fatto si che ancora una volta tutta la pro-
s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t
IL Decreto Concorrenza non sta facendo nessun passo avanti verso la concorrenza che possa aiutare le persone a curarsi invece di rinunciarvi, poiché con questo testo «consentiamo al capitale di entrare in un settore protetto.
fessione in maniera unitaria esprimesse con-
l’obbligo che gli operatori clinici nelle società
siderazioni comuni nella nota di fine giugno:
siano Odontoiatri e per i direttori sanitari di
- il Parlamento ha perso l’opportunità storica
essere iscritti all’Albo Odontoiatri ed operare
di regolamentare in modo corretto le società
in un’unica struttura.
che operano in ambito odontoiatrico, cresciu-
In conclusione quindi il giudizio è negativo,
te negli anni senza controlli e nel vuoto legi-
in quanto, ancora una volta, il Parlamento ita-
slativo, creato a seguito della Legge Bersani;
liano non ha voluto tutelare gli interessi dei
- non avere specificato che le società che
cittadini che necessitano di prestazioni odon-
possono operare in ambito odontoiatrico
toiatriche, offrendo loro la garanzia che a
sono esclusivamente le SPT (come deve es-
prendersi cura della loro salute fossero esclu-
sere per le attività professionali costituzional-
sivamente i professionisti con la loro deonto-
mente protette) è un grave limite di questa
logia e sotto il controllo ordinistico.
legge, che non tutela i pazienti;
Da oltre due anni, stiamo spiegando alla po-
- continuare a consentire ad operare le so-
litica che il non voler decidere sulla necessità
cietà commerciali, senza obbligo di iscrizione
di limitare la possibilità delle strutture odon-
all’Ordine professionale e controllo deonto-
toiatriche, completamente di proprietà della
logico e sulla pubblicità sanitaria, permetterà
finanza, di operare nel settore, mette a rischio
ancora di assistere a comportamenti che non
la salute degli italiani. La cronaca racconta
hanno come obiettivo la salute del paziente
sempre più spesso dei problemi patiti dai pa-
ma solo il guadagno economico;
zienti degli studi odontoiatrici organizzati in
- persisterà la diffusione di messaggi pubbli-
catene e in franchising che chiudono da un
citari incontrollati, non verificabili dall’Ordine
giorno all’altro perché non fanno più profitto
e tesi solo all’accaparramento di clientela;
e che mercificano la professione.
- solo alcuni aspetti, con determinazione pro-
Speravamo ovviamente che gli Onorevoli,
posti dalla professione, sono stati recepiti nel
dopo l’approvazione alla Camera, coglies-
testo approvato dalla Camera: aver ribadito
sero l’occasione anche per chiarire deSettembre 2017 | Notiziario | 77
o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s Lo studio dentistico si sta trasformando in una struttura con caratteristiche e peculiaritàmolto diverse dallo studio tradizionale, in forma singola o associata, della stragrande maggioranza dei dentisti italiani.
78 | Notiziario | Settembre 2017
finitivamente che le società che esercitano
chiarezza sulla opacità che ammanta queste
l’odontoiatria possono essere solo le StP ma
società nel settore odontoiatrico, meritevoli
questo purtroppo non è avvenuto. Va comun-
di una disciplina di dettaglio non solo fisca-
que detto che il testo approvato, ribaden-
le e previdenziale, ma di garanzia per il cit-
do che l’odontoiatria può essere esercitata
tadino di poter scegliere il professionista cui
esclusivamente da un abilitato, non fa altro
affidarsi. Impedire l’accesso nell’organo am-
che confermare le norme e le sentenze che
ministrativo del socio di capitali, pretendere
affermano che l’esercizio dell’attività profes-
che la loro pubblicità non sia lasciata al libero
sionale di odontoiatra non può essere svolta
arbitrio che finisce per ingannare il consu-
se non da una StP, così come avviene per le
matore, normare il conflitto di interessi e la
altre professioni regolamentate.
sudditanza agi interessi commerciali in grado
E dire che durante la discussione dei commi
di influenzare le scelte terapeutiche, vietare
che interessano le Farmacie e la possibilità
la partecipazione tramite società fiduciarie,
per il capitale di gestirle, anche se con una
trust o interposta persona, i redditi prodotti
limitazione del numero di società operanti,
dalla STP siano qualificati come redditi da
è intervenuto l’On. Pier Luigi Bersani il pa-
lavoro autonomo anche ai fini previdenziali,
dre delle liberalizzazioni. L’intervento in Aula
l’esercizio dell’odontoiatria in forma societa-
dell’Onorevole Bersani, l’autore delle famose
ria non sia soggetta al fallimento, la sospen-
lenzuolate, durante la discussione del Ddl
sione, cancellazione o radiazione del socio sia
Concorrenza contro il capitale nelle libere
motivo di esclusione dalla società, la remune-
professioni parlava di farmacie ma i concetti
razione del lavoro sia regolata da contratta-
possono essere applicate anche all’odonto-
zione collettiva, che siano garantite le tutele
iatria. Come nel suo stile, citando aneddoti
previdenziali, assicurative e di fine rapporto
letterari e storici, l’ex ministro dello Sviluppo
dei professionisti,: questi sono in linea di prin-
Economico ha ricordato come il titolo di stu-
cipio i punti su cui si dovrebbe fondare la re-
dio conferisca al Farmacista “il monopolio
golamentazione delle società che si contrap-
dell’esercizio, onde ne trae non solo il profitto
pongono ai tradizionali studi odontoiatrici
del commerciante ma l’onorario della profes-
che comunque vada rimangono e rimarranno
sione”. “Quindi -spiegava Bersani- libertà di
la spina dorsale dell’assistenza odontoiatrica
esercizio garantita solo dal titolo di studio”.
ai cittadini italiani.
Chiaro esempio di incoerenza, in realtà il suo
Ed arriviamo infine al 2 agosto ultimo scorso
decreto aveva indicato le linee generali delle
dove è stata approvata con un voto di fiducia
liberalizzazioni dando, poi, ai decreti attuativi
la Legge annuale per il mercato e la concor-
che sarebbero dovuti essere emanati succes-
renza n. 2085 S. E’ venuta in questo modo
sivamente il compito di fissare i paletti. Quei
a mancare la discussione sugli emendamen-
paletti non furono mai fissati e così la norma è
ti, caparbiamente fatti ripresentare da ANDI,
rimasta incompiuta.
per regolamentare in modo corretto l’eserci-
L’Ex segretario del PD ricordava come il De-
zio dell’odontoiatria da parte delle società.
creto Concorrenza non stia facendo nessun
In essa sono contenuti i seguenti quattro ar-
passo avanti verso la concorrenza che possa
ticoli che interessano la professione di Odon-
aiutare le persone a curarsi invece di rinun-
toiatra:
ciarvi (e cita la ricerca del Censis) perché,
Art.153
diceva, “consentiamo al capitale di entrare
L’esercizio dell’attività odontoiatrica è con-
in un settore protetto. Questo è il contrario
sentito esclusivamente a soggetti in possesso
esatto della liberalizzazione”, perché il capita-
dei titoli abilitanti di cui alla legge 24 luglio
le “non è che abbasserà i prezzi, farà i prezzi”.
1985, n. 409, che prestano la propria attività
L’occasione sarebbe stata invece utile per fare
come liberi professionisti. L’esercizio dell’atti-
s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n
vità odontoiatrica è altresì consentito alle so-
devono avere sempre la maggioranza), pur-
cietà operanti nel settore odontoiatrico le cui
troppo le forze politiche non hanno capito
strutture siano dotate di un direttore sanitario
l’importanza di questa richiesta e di possibili
iscritto all’Albo degli Odontoiatri e all’interno
danni, denunciati anche dalle Associazioni
delle quali le prestazioni di cui all’articolo 2
dei consumatori, per i cittadini bisognosi di
della legge 24 luglio 1985, n. 409, sono ero-
cure.
gate dai soggetti in possesso dei titoli abili-
Continuerà quindi la nostra azione per com-
tanti di cui alla medesima legge.
battere le società commerciali, sia per la di-
Art. 154
scriminazione dell’odontoiatria rispetto alle
Le strutture sanitarie polispecialistiche presso
altre professioni, sia perché lo stesso Ministe-
le quali è presente un ambulatorio odonto-
ro dello Sviluppo Economico ha recentemen-
iatrico, ove il direttore sanitario non abbia i
te ribadito, con diverse circolari, che l’unico
requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività
contesto nel cui ambito è possibile l’esercizio
odontoiatrica, devono nominare un direttore
di professioni regolamentate in un sistema
sanitario responsabile per i servizi odontoia-
ordinistico, secondo i modelli societari rego-
trici che sia in possesso dei requisiti di cui al
lati dai titoli V e VI del libro V del codice civi-
comma 153.
le, sia quello della Società tra Professionisti.
Art.155
L’approvazione del DDL Concorrenza rischia
Il direttore sanitario responsabile per i servizi
di aprire un fronte di contenziosi su quale
odontoiatrici svolge tale funzione esclusiva-
tipo di società possa esercitare l’odontoia-
mente in una sola struttura di cui ai commi
tria e sicurmente proseguirà la nostra batta-
153 e 154.
glia, supportata da importanti pareri legali e
Art.156
giuridici, al fine di evitare che la professione
Il mancato rispetto degli obblighi di cui ai
venga esercitata da società non conformi
commi 153, 154 e 155 comporta la sospen-
alle norme e non registrate all’apposito regi-
sione delle attività della struttura, secondo le
stro tenuto presso gli Ordini provinciali, con
modalità definite con apposito decreto del
chiari rischi per la tutela dei pazienti e della
Ministro della Salute, da adottare entro no-
loro salute. Difendiamo il modello libero-
vanta giorni dalla data di entrata in vigore
professionale e riteniamo che gli interessi
della presente legge.
puramente commerciali di buona parte delle
La Commissione Albo Odontoiatri insieme
società oggi operanti vadano a discapito dei
ad ANDI ed AIO, ha duramente combattuto
pazienti, spesso oggetto di offerte e presta-
affinché si arrivasse a riconoscere esplicita-
zioni indotte dalla necessità di puro lucro e
mente che l’unica forma di società ammessa
non dall’appropriatezza delle cure. La CAO
nell’ambito della professione fosse la Socie-
ribadisce il valore della professione esercita-
tà tra Professionisti (peraltro, contradditto-
ta secondo canoni di eticità e presa in cura
riamente, nella stessa legge approvata, un
dei pazienti e continuerà a battersi in ogni
comma indica che le società tra avvocati pos-
occasione per ottenere norme chiare e certe
sono essere solo StP, con i professionisti che
a tal proposito. Settembre 2017 | Notiziario | 79
n t oiat r ia s pazio odo n t oiat r ia s pazio odo n t oiat r ia s pazio
Pubblicità sanitaria, professione medica e tutela del paziente: un difficile equilibrio La Corte di Giustizia Europea: «I messaggi promozionali non siano ingannevoli»
di Gianvito Chiarello
Gianvito Chiarello Odontoiatra - Segretario OMCeO Bari gchiarello@libero.it
80 | Notiziario | Settembre 2017
D
opo dodici anni dal suo decreto sulle
colo asterisco, ci fosse un dettaglio fondamen-
liberalizzazioni (che ha ridotto la pro-
tale: l’offerta era valida per chi faceva almeno
fessione medica a mera attività com-
6 corone fisse a 750 euro. Rimane a nostro fa-
merciale), l’ex ministro dello Sviluppo econo-
vore la sentenza del Consiglio di Stato contro
mico, Pier Luigi Bersani fa dietro front. Dura la
la sanzione comminata dalla AGCM in relazio-
reazione del presidente nazionale, Giuseppe
ne alle disposizioni in materia di pubblicità del
Renzo, che ha commentato: «Venga Bersani
precedente Codice deontologico. La Corte di
a spiegare ai presidenti CAO cosa intende
Giustizia dell’Unione Europea, con la senten-
e come vuole rimediare ai danni che ha fat-
za del 4 maggio 2017, ha ritenuto legittime le
to con le sue lenzuolate. Sarà l’occasione per
limitazioni all’utilizzo della pubblicità da parte
spiegargli i problemi che i pazienti stanno
dei professionisti sanitari. I giudici comunitari
patendo, a causa dell’ingresso del capitale in
considerano infatti contrarie al diritto dell’U-
odontoiatria e quelli che dovranno patire».
nione solo le restrizioni che vietano «in modo
Parole pesanti che denunciano situazioni
generale e assoluto ogni tipo di pubblicità»,
ormai gravissime, come la nota pubblicità
ammettendo invece la possibilità di introdurre
dell’impianto a un euro, denunciata all’AGCM
e applicare limiti, sulla base di obiettivi di in-
dall’Ordine di Milano e poi ritirata, in seguito
teresse generale». Su queste basi la Fnomceo
all’apertura di un’istruttoria nei confronti del
ha inviato una richiesta formale al Ministro
responsabile sanitario. È di questi giorni la
della Salute per «apportare alla normativa ita-
decisione dell’Autority di archiviare l’esposto
liana vigente in materia di pubblicità sanitaria
presentato dall’Ordine di Milano che riteneva
tutte le modifiche necessarie, alla luce delle
la pubblicità come ingannevole. Secondo gli
chiare indicazioni provenienti dalla pronuncia
avvocati del Centro, la pubblicità era veritiera,
della Corte di Giustizia Europea, introducen-
corretta e trasparente, proprio perché parlava
do nel procedimento di diffusione dei mes-
di prezzi. Poco importa se, nascosto in un pic-
saggi pubblicitari, in qualsiasi modo e forma
pazio odo n t oiat r ia s pazio odo n t oiat r ia s pazio odo n t
IL DECRETO BERSANI
diffusi, il potere autorizzativo, da mantenere in capo agli ordini professionali, in sostituzione
La materia della pubblicità sanitaria (regolamentata dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 175, e successive modifiche ed integrazioni) è stata mutata dal Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223. “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”(c.d. decreto Bersani) convertito, con modificazioni dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248. L’art. 2, comma 1 lettera b) e comma 3 della citata legge stabilisce che “sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali – omissis- lettera b) il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’ordine – omissis – comma 3) “omissis - le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina – omissis – sono adeguate, anche con l’adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali entro il 1° gennaio 2007”
di quello verificativo»; emerge, insomma, che la pubblicità debba rispondere a requisiti «che tengano conto della peculiarità della profes-
voli e proporzionati». Non da ultimo il Giudi-
sione medica ed odontoiatrica nel rispetto del
ce europeo si è preoccupato di chiarire che
superiore interesse generale finalizzato alla tu-
«l’utilizzo intensivo di pubblicità o la scelta di
tela della salute pubblica». La Corte afferma
messaggi promozionali aggressivi, addirittura
infatti che le «comunicazioni commerciali de-
tali da indurre i pazienti in errore a proposito
vono essere autorizzate solo nel rispetto delle
delle cure proposte, può nuocere deterioran-
regole professionali relative in particolare alla
do l’immagine della professione, alterando il
dignità e all’onore della professione regola-
rapporto con i pazienti, nonché favorendo la
mentata, nonché alla lealtà sia verso i clienti
realizzazione di cure inadeguate e non neces-
sia verso i colleghi che esercitano la profes-
sarie, alla tutela della salute e pregiudicare la
sione». La Corte ha ritenuto anche necessario
dignità della professione». La sentenza ricono-
«evidenziare la peculiarità delle professioni
sce la tutela della Salute come uno tra i mo-
sanitarie nell’elaborazione delle regole pro-
tivi che giustificano una restrizione alla libera
fessionali, determinata dalla necessità che
prestazione dei servizi e ribadisce l’importanza
non sia pregiudicata la fiducia dei pazienti nei
del rapporto di fiducia tra il dentista e il pa-
confronti delle professioni sanitarie, e ciò sia
ziente. Indipendentemente da come andrà a
a tutela della dignità professionale che della
finire questa disputa, è importante non cedere
salute pubblica, entrambi fattori ritenuti ido-
alle effimere lusinghe di iniziative professionali
nei ad essere elementi di motivo imperativo
lontane dagli insegnamenti di Ippocrate, a cui
di interesse generale e, come tali, idonei ad
abbiamo giurato fedeltà il giorno dell’iscrizio-
introdurre elementi limitativi purché ragione-
ne all’Ordine. Settembre 2017 | Notiziario | 81
n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s
IL FENOMENO della MALPRACTICE Il 22 e 23 settembre prossimi a Bari la CAO organizza un convegno dedicato al tema complesso dell’etica, deontologia, contenzioso e prevenzione in ambito odontoiatrico. Con medici dentisti, medici legali, avvocati, giudici e rappresentanti della FNOMCeO.
di CHIARA FIANDACA
S
i terrà il 22 e 23 settembre 2017 pres-
stata idoneamente e tempestivamente dia-
so l’Hotel Excelsior il congresso “La
gnosticata e trattata, ovvero che siano state
professione odontoiatrica oggi, il fe-
messe in atto le precauzioni necessarie per
nomeno malpractice tra etica e comporta-
ridurne l’incidenza (alla luce della clausola di
menti dell’Odontoiatria”, organizzato dalla
equivalenza posta nell’articolo 40 c.p., «non
Commissione Albo Odontoiatri, Venerdì 22 si
impedire un evento, che si ha l’obbligo giu-
parlerà del fenomeno malpractice e strategie di prevenzione (I sessione). La percentuale Chiara Fiandaca Componente Commissione Albo Odontoiatri chiara.fiandaca@live.it
del contenzioso in responsabilità professionale medica ha subìto, negli ultimi anni, un netto incremento e l’odontoiatria rientra fra le specialità mediche più colpite dal fenomeno, in particolare (ma non solo) per l’ambito civilistico. Si analizzeranno cause e statistica del contenzioso. In tema di colpa medica in odontoiatria sarà affrontata la distinzione tra errori e complicanze. Il presupposto della colpa è infatti l’errore che può essere scusabile (caso fortuito, forza maggiore, imprevedibilità) o inescusabile (deve sussistere danno, colpa e nesso causale). L’errore (in fase diagnostica o terapeutica) si configura in caso di condotta inadeguata da parte del sanitario per colpa generica (negligenza, imprudenza o imperizia) o specifica (inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline). La complicanza, ipotizzabile anche in caso di interventi condotti lege artis, riguarda un evento possibile, prevedibile, ma inevitabile. In caso di complicanza il CTU dovrà valutare se essa sia
82 | Notiziario | Settembre 2017
ridico di impedire, equivale a cagionarlo»). Saranno descritte procedure di risk management attraverso la documentazione di studio e attraverso nuove proposte operative e modulistica per il consenso informato. Sarà anche trattato il tema dell’onorario: con considerazioni medico legali e assicurative sul tariffario nel nuovo mercato odontoiatrico e su come tutelarlo, dato il principio deontologico secondo cui «la misura del compenso deve essere adeguata alla difficoltà e
pa z i o o d o n t o i at r i a
La professione odontoiatrica oggi: malpractice. s pa z i o o d oilnfenomeno t o i at r i a s pa z i o o d o n t Tra etica e comportamenti dell’odontoiatra
Hotel Excelsior - Bari alla complessità dell’opera professionale, alle competenze richieste e ai mezzi impiegati, tutelando la qualità e la sicurezza della prestazione. L’onorario non può essere subordinato ai risultati della prestazione professionale» (art 54 c.d.). L’Ordine può, su richiesta, esprimere un parere sulla tariffazione che viene tenuto conto dal giudice in caso di controversia (art.2233 cc). Nella II sessione di venerdì 22 verrà analizzato il procedimento civile e penale e l’attività peritale. In particolar modo, l’accertamento tecnico preventivo in ambito civile e le nuove normative nella consulenza medico legale sia in ambito penale che in ambito civile. Si parlerà anche delle peculiarità di ciascuna copertura assicurativa, in riferimento alla tipologia della polizza, alla validità, alle esclusioni, allo scoperto, alla franchigia, ecc. e della responsabilità professionale nell’attività peritale. Sabato 23 saranno affrontati i temi della responsabilità deontologica, etica e deontologia, relativamente a procedimenti disciplinari e gestione a livello ordinistico. Il contenuto normativo del Codice deontologico comprende quattro specie di regole che gli iscritti agli Albi sono tenuti a osservare nell’esercizio della loro attività: norme generali di carattere etico-sociale, norme che trovano riscontro in disposizioni giuridiche (es: il segreto professionale e l’obbligo di denunce), norme che regolano i rapporti tra il medico e il paziente e norme derivanti dai rapporti del medico col SSN e con gli altri Enti della medicina socializzata. Il compito di far osservare le norme deontologiche spetta per legge all’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di appartenenza che esercitano il potere disciplinare e comminano sanzioni in caso di inadempienza (avvertimento, censura, sospensione o radiazione dall’Albo). La sentenza dell’Ordine (I
programma VENERDì 22 SETTEMBRE 9:00-9:30 - Saluti
I sessione: Il fenomeno malpractice e le strategie di prevenzione (h. 9:00-13:30) Presidenti: Francesco Introna – Nicola Esposito Moderatori: Chiara Fiandaca – Aldo Di Fazio 9:30-10:00 - Lo scenario di riferimento e il ruolo del professionista. Le cause del fenomeno e la statistica del contenzioso. Pietro Di Michele - Modena 10:00-10:30 - Documentazione: metodologia e procedure di risk-management attraverso la documentazione di studio. Alessandro Dell’Erba - Bari 10:30-11:00 - La colpa medica in odontoiatria. Le peculiarità della professione. Errori e complicanze. Valeria Santoro - Bari 11:00-11:30 - Discussione 11:30-12:00 - Break 12:00-12:30 - L’evoluzione del consenso informato: proposte operative e modulistica. Vilma Pinchi - Firenze 12:30-13:00 Il tariffario nel nuovo mercato odontoiatrico: considerazioni medico legali e assicurative. Alberto Laino - Napoli 13:00-13:30 - La tutela dell’onorario. Ettore Gorini - Bari
II sessione: Il procedimento civile e penale e l’attività peritale (h. 15:00-18:00) Presidenti: Alessandro Dell’Erba Moderatori: Nicola Achille - Vilma Pinchi 15:00-15:30 - L’accertamento tecnico preventivo (ATP). Le fasi del processo civile. Aldo Di Fazio - Matera
15:30-16:00 - La consulenza medicolegale in tema di responsabilità nel procedimento penale, alla luce delle nuove normative. Biagio Solarino – Bari 16:00-16:30 - La consulenza in ambito civile e la mediazione alla luce delle nuove normative. Avv. Fafone 16:30-17:00 - Break 17:00-17:30 - La copertura assicurativa. Riflessi assicurativi nella responsabilità professionale sanitaria. Giuseppe Mazzucchiello Napoli 17:30-18:00 - La responsabilità professionale nell’attività peritale. Antonio De Donno - Bari
SABATO 23 SETTEMBRE III sessione: Il Codice Deontologico e i procedimenti disciplinari (h. 9:00-13:30) Presidenti: Alessandro Dell’Erba – Nicola Esposito Moderatori: Gianvito Chiarello Nunzio Cirulli 9:00-10:00 - Etica e deontologia: la peculiarità della professione odontoiatrica. Giuseppe Renzo - Messina 10:00-11:00 - I procedimenti disciplinari degli Ordini delle professioni sanitarie con particolare riferimento a quelli delle Commissioni Albo Odontoiatri. Antonio Federici - Roma 11:00-11:30 - Break 11:30-12:30 - I procedimenti disciplinari in sanità. Nicola Gasparro - Roma 12:30-13:00 - Etica e Sanità. L’assalto del capitale alla sanità pubblica e privata oggi. Giuseppe Attimonelli Petraglione Bari 13.00-13.30 - Verifica apprendimento ECM e chiusura lavori
grado) può essere impugnata alla CCEPS (II grado) e in Cassazione.
L’evento è gratuito e sono previsti crediti ECM. Settembre 2017 | Notiziario | 83
P ENSIONI
Età, contributi e condizioni: tutto quello che c’è da sapere sulle pensioni Ecco qual è la normativa in vigore per i medici. Tra riforma previdenziale del 2012, sistema contributivo e APE di CLAUDIO TESTUZZA
Claudio Testuzza Medico Ospedaliero Osservatorio Pensionati Enpam espertest@libero.it
I
trattamenti pensionistici dei medici ricado-
nel 2024 per i medici di medicina generale
no in diversi sistemi previdenziali. Dal 2012,
e nel 2025 per i pediatri. Nel fondo per gli
l’Indap e l’Inps sono stati unificati, pur man-
specialisti ambulatoriali, che dal 2013 sono
tenendo norme differenziate. Nel caso di atti-
passati al contributivo indiretto come i medi-
vità libero professionale ovvero in convenzio-
ci di medicina generale, l’aliquota è rimasta
ne con il sistema sanitario nazionale, l’ente di
al 24% fino al 2014, per poi aumentare di
riferimento è la Fondazione Enpam, la quale
un punto all’anno fino ad allinearsi nel 2023
attiva diversi Fondi pensionistici: per gli iscritti
all’aliquota media dei dipendenti (32,65%).
all’Albo professionale (Fondo generale quota
Per la quota B, relativa ai liberi professionisti,
A), per i liberi professionisti (Fondo generale
l’aliquota è stata mantenuta al 12,5% fino al
quota B), per i medici convenzionati con il
2014, per poi crescere di un punto all’anno
sistema sanitario (Fondo medicina generale o
fino al 19,5% nel 2021.
Specialistica), per i medici ambulatoriali (Fon-
E’ aumentata anche la soglia oltre la quale
do medici ambulatoriali).
scatta l’obbligo della contribuzione ordina-
Con la riforma previdenziale del 2012, la
ria, dai 70 mila euro del 2013 agli 80 mila del
Fondazione ha dovuto modificare alcune
2014, fino al massimale Inps nel 2015.
condizioni del passato che operavano più fa-
84 | Notiziario | Settembre 2017
vorevolmente ai fini del diritto alla pensione
L’età pensionabile
e al suo importo. Nel fondo per la Medicina
L’intervento modificatore è stato più incisi-
generale l’aliquota contributiva è rimasta fino
vo nel sistema di calcolo dell’importo pen-
al 2014 al 16,5%, per i medici di medicina ge-
sionistico. Sino al 1995, la pensione veniva
nerale e al 15% per i pediatri di libera scelta.
calcolata sulla base dell’importo dell’ultimo
Dall’anno successivo è salita gradualmente
stipendio in godimento (pubblici dipendenti)
dell’1% all’anno fino a raggiungere il 26%,
ovvero sulla media degli stipendi degli ulti-
L’ETà PENSIONABILE
L
mi cinque anni (dipendenti privati). Si trattava del sistema di calcolo “retributivo”, che si basa sul trattamento stipendiale: all’aumentare dello stipendio in godimento, accrescerà anche il trattamento pensionistico futuro. Dal 1996 è stato introdotto il sistema di calcolo, molto meno vantaggioso, definito “contributivo” e basato, anziché
sul trattamento
stipendiale, su i contributi che si versano durante tutto il periodo della vita lavorativa. Su questo accumulo è applicato un coefficiente che determina l’importo della pensione annua. I coefficienti variano in ragione dell’età di chi richiede il pensionamento: è maggiore per l’età più anziana, minore per pensionamento anticipato. La legislazione del 1995,
a riforma della Fondazione Enpam ha previsto per tutti i fondi un innalzamento graduale dell’accesso al trattamento di vecchiaia: dai precedenti 65 ai 68 anni nel 2018; mentre per l’anzianità si è passati, nello stesso arco di tempo, dai 59 anni e sei mesi ai 62anni. In aggiunta all’età minima è necessario maturare un’anzianità contributiva di 35 anni e un’anzianità di laurea di 30 anni, oppure - a prescindere dall’età minima - un’anzianità contributiva di 42 anni e un’anzianità di laurea di 30 anni. La quota di pensione maturata fino alla fine del 2012 continuerà a essere calcolata con i vecchi criteri, né verrà toccato quanto assegnato antecedentemente: contributi ordinari, aliquota modulare, riscatti della laurea, allineamento. Per i fondi maggiori il metodo di calcolo della pensione resta il contributivo indiretto, che computa l’ammontare della pensione sull’intera vita lavorativa del medico e aggancia la rivalutazione all’inflazione anziché al Pil. Per gli iscritti al Fondo generale quota A (obbligatoria per tutti i medici iscritti all’Ordine) continua a essere esclusa la pensione anticipata ma scatta la possibilità di andare in pensione a 65 anni per chi sceglie il sistema di calcolo pensionistico contributivo su tutta l’anzianità maturata. Se la riforma introdotta dall’Enpam appare abbastanza semplice e lineare, lo stesso non si può dire delle pensioni dei medici dipendenti. Il sistema previdenziale pubblico è stato assoggettato a ben 19 riforme negli ultimi 25 anni. La necessità di intervenire ripetutamente sul complesso delle norme è stata determinata dall’evidente condizione di sofferenza economica del settore. Infatti le caratteristiche precedenti se hanno avuto, da un canto, il privilegio di favorire i trattamenti pensionistici dei dipendenti, hanno determinato un enorme passivo strutturale della finanza previdenziale sino a farlo giungere su l’orlo del suo fallimento. I primi provvedimenti sono intervenuti, modificando questi parametri e si sono susseguiti nel tempo sino a prevedere almeno 36/35 anni di contribuzione e 60/61 anni di età anagrafica per il raggiungimento della pensione anticipata di anzianità e i 65 anni per il pensionamento di vecchiaia.
ricordata come legge Dini, dal nome del primo ministro di allora, aveva ed ha, però, salvaguardato dal nuovo sistema di calcolo coloro che alla data del 31 dicembre 1995
ti dal 2012, la successiva riforma Fornero, ha
potevano o possono vantare di aver matu-
costretto tutti a rientrare nel sistema contribu-
rato un’anzianità contributiva di almeno 18
tivo anche se, per quelli che fortunatamente
anni. Per essi viene mantenuto il sistema di
avevano potuto mantenere il vecchio e più
calcolo retributivo fino a tutto il 2011. Infat-
vantaggioso retributivo, la parte di penSettembre 2017 | Notiziario | 85
COME FUNZIONA L’ACCESSO ALL’ANTICIPO PENSIONISTICO
L’
accesso all’Ape - istituito in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018, era previsto dal 1° maggio 2017, ma a causa di alcune disposizioni integrative che tardano a definirsi, tale limite sarà spostato di qualche settimana. I lavoratori interessati devono avere almeno 63 anni, con venti anni di contributi, e devono maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi. L’anticipo potrà quindi avere una durata massima di tre anni e sette mesi, mentre quella minima è
stata fissata in sei mesi. L’Ape, essendo un prestito che sarà onorato negli anni successivi, è esente da imposizione fiscale. In caso di premorienza durante il periodo di anticipo o dopo il pensionamento, ma prima di aver completato la restituzione del prestito, l’assicurazione ripaga il debito residuo e la pensione di reversibilità ai superstiti verrà corrisposta senza recuperi. Dopo vent’anni dal pensionamento, l’importo previdenziale tornerà al suo livello normale. La pensione al netto della rata
da restituire, non potrà essere inferiore a 1,4 volte l’assegno previdenziale minimo (700 euro mensili) e la rata dell’Ape o di eventuali altri prestiti non dovrà superare il 30% della pensione. Sarà del 2,75 % il tasso da applicare sull’importo da restituire in 20 anni e la detrazione fiscale del 50 % sulla quota di interessi e sul premio assicurativo. è stato poi stabilito che il limite massimo di anticipazione che si potrà chiedere è basato sulla durata dell’anticipo ed è articolato in 4 fasce:
sione relativa agli anni contributivi maturati
venti anni. Una polizza assicurativa obbligato-
sino al 2011 sarà calcolata pro quota con il
ria copre il rischio di premorienza. L’Ape potrà
sistema retributivo. La legge Fornero, tra l’al-
essere estinto anche anticipatamente una vol-
tro, ha innalzato a 66 anni il limite minimo per
ta conseguita la pensione di vecchiaia.
ottenere la pensione di vecchia, correlandolo alla cosiddetta speranza di vita, cioè il limite
L’Ape
statisticamente prevedibile di sopravvivenza
I possibili vantaggi dell’Ape sono l’eviden-
di uomini e donne. Infine, la nuova legge ha
te anticipo del pensionamento di vecchiaia,
eliminato la pensione d’anzianità introducen-
oggi previsto in 66 anni e 7 mesi e che si in-
do un trattamento anticipato, oggi possibi-
nalzerà ancora in futuro grazie all’incremento
le con 41 anni e 10 mesi per le donne e 42
della speranza di vita; il modesto tasso di in-
anni e 10 mesi per gli uomini. Anche questi
teresse sull’anticipazione pensionistica, la non
limiti, nettamente superiori ai 40
assoggettibilità alle trattenute fiscali di tale
anni richiesti nel passato, sono
anticipazione; l’intervento dell’assicurazione
soggetti all’incremento sulla
nel caso di premorienza con la ricostruzione
base della speranza di vita. Il
in forma integrale del trattamento di reversi-
Governo, a fine 2015, ha cer-
bilità. Gli svantaggi sono legati al fatto che
cato di limitare, almeno per
per venti anni si avrà un importo pensionistico
alcuni, l’impatto delle norme
ridotto a causa della rata di pagamento del
più restrittive ed ha in-
prestito. Nei prossimi mesi del 2017 alcune
trodotto delle condizioni
particolari categorie di lavoratori precoci po-
che possono anticipare il
tranno accedere alla pensione anticipata con
momento del pensiona-
41 anni di contribuzione (2132 settimane con-
mento. Tra questi, l’Ape:
tributive) a prescindere dall’età anagrafica. Il
l’anticipo
86 | Notiziario | Settembre 2017
pensionistico,
beneficio viene riconosciuto a tutti i lavoratori
cioè un vero e proprio presti-
iscritti presso l’assicurazione generale obbli-
to bancario che viene concesso ai
gatoria, i quali possano vantare almeno 12
lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia.
mesi di contribuzione per periodi di lavoro
La restituzione avviene dalla data di perfezio-
effettivo precedenti il raggiungimento del di-
namento dei requisiti anagrafici previsti per
ciannovesimo anno di età, e che si riconosco-
l’accesso al trattamento e per un massimo di
no in uno dei seguenti profili di tutela:
> il 75% della pensione netta se l’anticipo sarà di non meno di 36 mesi > l’80% per un periodo compreso da 24 a meno di 36 mesi > l’85% per un periodo compreso da 12 a meno di 24 mesi > il 90% per meno di 12 mesi.
originaria, il cumulo rappresenta una nuova soluzione di utilizzo di anzianità contributive frammentate, non solo fra le diverse gestioni Inps ( ex Inpdap, ex Ipost, Gestione Separata Inps ), ma anche presso le forme pensionistiche obbligatorie dei professionisti come il caso dell’Enpam. Sarà dunque possibile
Nei prossimi mesi del 2017 alcune particolari categorie di lavoratori precoci potranno accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contribuzione
recuperare i periodi di contribuzione Enpam, anche prodotti al Fondo generale quota A e non coincidenti con altre contribuzioni o periodi riscattati. Il risultato del cumulo consiste a) si trovano in stato di disoccupazione;
nella possibilità, per i richiedenti, di ottenere
b) assistono, al momento della richiesta e da
un trattamento pensionistico di vecchiaia o
almeno sei mesi, il coniuge o un parente di
anticipata o di inabilità, unitario e comprensi-
primo grado convivente con handicap in si-
vo della contribuzione prodotta nelle diverse
tuazione di gravità;
gestioni o fondi.
c) hanno una riduzione della capacità lavora-
Infine l’opzione donna: le lavoratrici dipen-
tiva, accertata dalle competenti commissioni
denti e le autonome possono andare in pen-
per il riconoscimento dell’invalidità civile, su-
sione anticipata rispettivamente a 57 e 58
periore o uguale al 74% per cento;
anni, nel caso possiedano almeno 35 anni di
d) sono lavoratori dipendenti. (fra questi gli
contributi. Per poter beneficiare della misura,
infermieri e le ostetriche di sala operatoria
le lavoratrici devono aver maturato questi re-
turniste). Nessun riferimento è stato fatto
quisiti entro il 31 dicembre 2015. A partire dal
nella legge ai medici dipendenti (rianimatori,
2013 l’età minima della pensione anticipata è
chirurghi d’urgenza e di pronto soccorso ), nel
stata aumentata di 3 mesi sia per le lavoratrici
passato rientranti nella categoria degli usurati
dipendenti che per quelle autonome.Pertan-
e poi abbandonati all’oblio, e ai medici che
to il beneficio avrebbe compreso soltanto le
operano in turnazione ed attività notturne.
nate fino al settembre del 1958 (dipendenti)
La pensione conseguita con l’agevolazione
o al settembre del 1957 (autonome). Grazie
in questione non è cumulabile con redditi da
alla Legge di Stabilità 2017, l’opzione donna
lavoro, subordinato o autonomo, per un pe-
è stata estesa alle lavoratrici dipendenti che
riodo di tempo corrispondente alla differenza
sono nate da ottobre a dicembre del 1958 e
tra l’anzianità contributiva e l’anzianità contri-
a quelle autonome che sono nate tra ottobre
butiva al momento del pensionamento. Ad
e dicembre del 1957. Resta che, a causa della
esempio un pensionato che esca con 41 anni
cosiddetta “finestra mobile”, la decorrenza
di contributi non potrà lavorare per un perio-
della pensione anticipata scatterà 12/18 mesi
do successivo alla pensione pari ad un anno
dopo la maturazione dei requisiti di età e an-
e 10 mesi se uomo o a 10 mesi se donna. La
zianità contributiva. Per coloro che decido-
legge di Bilancio per il 2017 ha apportato
no di avvalersi dell’opzione donna l’importo
modifiche positive al cumulo dei contribu-
della pensione sarà calcolato con il sistema
ti, previsto in forma non onerosa, introdotto
contributivo, pertanto con una decurtazione
dalla legge 228/2012. Rispetto alla norma
non indifferente. Settembre 2017 | Notiziario | 87
F OTORACCONTO
Pomeriggi all’Ordine con NON SOLO MEDICO Quando l’arte incontra la scienza. All’Omceo, professionisti nelle vesti inedite di cantanti, musicisti e attori di ANTONIO MARTIRADONNA
L’
Ordine dei Medici-Chirurghi ed Odon-
stile si è avuto il 16 aprile 2016, allorché è sta-
toiatri della Provincia di Bari si distin-
ta presentata una manifestazione di oltre due
gue sicuramente in campo nazionale
ore che ha visto l’alternarsi nell’Auditorium,
per l’originalità delle proposte coraggiose
trasformato anche in palcoscenico teatrale, di
che riesce poi ad attuare, ponendosi come
un gruppo “eroico“ di oltre quindici colleghi,
esempio di Best Practice, tanto care al nostro
che, nelle vesti insolite di attori, cantanti liri-
Presidente Filippo Anelli. Basti ricordare le
ci e di musica leggera, di pianisti, chitarristi
iniziative nel campo della Comunicazione e
e batteristi hanno presentato brani teatrali,
nella Formazione, in cui siamo diventati cen-
con la regia mirabile del dr. Gaetano Napoli
tro di riferimento per gli altri Ordini, ma c’è
, quali la Medea di Euripide e Filomena Mar-
anche un’altra iniziativa, preparata per anni,
turano di Edoardo De Filippo, insieme a brani
soprattutto per l’impegno del Tesoriere An-
musicali, tratti ad esempio dall’operetta “La
tonio Martiradonna e del Segretario Gianvito
vedova allegra” di Franz Lehàr o musiche da
Chiarello, e culminata con l’arrivo sabato 23
film quali “Il Postino” e “Lezioni di piano”, ol-
gennaio 2015 di un bellissimo pianoforte a
tre a brani originali, composti ed eseguiti dai
coda Libermann, lungo 186 centimetri, che
colleghi Lucio Miolla, Pierfrancesco Agostini
ha arricchito l’Auditorium dell’Ordine.Si è vo-
e Gianvito Chiarello. Il Consiglio dell’Ordine
luto in questa maniera, dopo la felice riuscita
ha pertanto approvato con entusiasmo la pro-
di singole iniziative-pilota, che avevano visto
grammazione di un’intera stagione di rappre-
l’esibizione applauditissima di giovani allievi
sentazioni artistiche, dal titolo “Pomeriggio
di pianoforte del Conservatorio Nicolò Pic-
all’Ordine con Non solo Medico “, organizza-
cinni di Bari, ad esempio in occasione della
te nei pomeriggi del sabato da febbraio a giu-
Commemorazione dell’Olocausto il 18 marzo
gno 2017, di cui segue dettagliato resoconto,
2014, dare una continuità all’organizzazione
per i quali Antonio Martiradonna ha coinvolto
di manifestazioni “artistiche” che potessero
colleghi prestigiosi e professionisti rinomati,
integrarsi ed avvalersi dell’accompagnamen-
che hanno dato il loro preziosissimo contri-
to musicale “ dal vivo “. L’esordio in grande
buto negli specifici settori di interesse,
88 | Notiziario | Settembre 2017
Umorismo e salute 11/02/2017 Il professore Pasquale Loizzi ha inaugurato i nostri incontri con il tema accattivante “Umorismo e salute”; ha voluto dimostrare come una risata ha un grande effetto terapeutico, con effetti benefici sui più vari apparati: cardiocircolatorio, neurologico, endocrino. Spezzoni di film e poesie di Totò hanno arricchito la serata, conclusa con l’esecuzione di alcune canzoni napoletane, eseguite al pianoforte dal dottor Antonio Martiradonna e cantate, insieme al pubblico, dalla dottoressa Rosa Maria Daniele. > Nelle foto da sinistra: Dr. Antonio Martiradonna al piano e la Dr.ssa Rosa Maria Daniele, Prof. Pasquale Loizzi
Il dottor Edoardo Altomare ci ha introdotto nella “Medicina narrativa”, avvalendosi della sua lunga esperienza di scrittore e pubblicista. Sono stati proiettati spezzoni molto significativi di film famosi, come “Caro Diario” di Nanni Moretti, La “cittadella” con Alberto Lupo e “Risvegli” con Robert De Nito e Robin Williams ; tutti esempi di “umanizzazione” della malattia vissuta e raccontata, spesso a due voci, dal medico e dal paziente; preziosi anche i riferimenti alla ricca letteratura su queste tematiche. Colonne sonore, eseguite al pianoforte, quali “Love Story” e “La Cittadella”, hanno completato la serata.
Il medico scrittore 25/02/2017
> Nelle foto: Dr. Edoardo Altomare
Il medico che viaggia 11/03/2017 Il terzo appuntamento è stato con i medici che hanno raggiunto i luoghi più remoti, con la loro passione per i viaggi; in particolare ci hanno affascinato con le loro immagini e con i loro racconti il dottor Ettore Samele (con la bellissima fioritura dei ciliegi in Giappone, la cui breve durata viene accostata alla caducità effimera della nostra vita, ma vissuta con gioia ed intensità dal popolo giapponese) e il dottor Franco Polemio (con i geyser vulcanici dell’Islanda, che consentono bagni in conche circondate da ghiacci). Ancora Ettore Samele ci ha mostrato immagini meravigliose dell’aurora boreale, da lui inseguita in più anni in Lapponia ed in Finlandia. Ha concluso Franco Polemio con splendide immagini dell’Etiopia. Lo sciamano del villaggio ha riconosciuto immediatamente nel collega italiano il suo interlocutore, coinvolgendolo in rituali tanto antichi quanto misteriosi. Melodie ispirate alla bellezza di questi luoghi, quali “Un bel dì vedremo” e “Over the rainbow”, hanno concluso la serata. > Nelle foto da sinistra: Dr. Ettore Samele, I ciliegi in Giappone, Dr. Franco Polemio, I geyser in Islanda
Settembre 2017 | Notiziario | 89
Le ludopatie 01/04/2017 Di grandissima suggestione è stato l’incontro con il dottor Antonello Taranto, psichiatra, direttore del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche (SERT) della ASL Bari, che ha illustrato la genesi delle ludopatie, causate soprattutto dalla disarmonia della famiglia. Per l’originalissima esposizione di tale tema si è avvalso delle “sculture” della professoressa Anna Totaro, commentate dall’avvocato Enzo Varricchio, nel ruolo di critico d’arte moderna. Le sale dell’Ordine dei Medici di Bari si sono trasformate per una sera in una piazzetta di Montmartre, con suggestioni e colori. > Nelle foto da sinistra: Avv. Enzo Varricchio, Prof.ssa Anna Totaro, Dr. Antonello Taranto, Eva
Il medico musicista 22/04/2017 La musica è entrata prepotentemente nell’ Ordine dei Medici di Bari con il dottor Lucio Miolla ed il dottor Gianvito Chiarello, entrambi compositori di musica leggera. Con grande sensibilità l’avvocato Laura Fano, valente scrittrice, ha letto e raccontato l’amore tormentato, passando da “Amore e Psiche” di Apuleio e “Odi et Amo” di Catullo alla storia di Aristotele Onassis e Maria Callas, sino alle liriche di Federico Garcia Lorca ed Alda Merini. Lucio Miolla ha eseguito alcuni brani (Come posso, Io ce la farò, Una Trappola l’amore), tratti dal suo Cd “Tracce…. di amore e di jazz”, cui ha partecipato anche il trombettista Fabrizio Bosso. Miolla è stato accompagnato al pianoforte da Gianvito Chiarello, che ha rappresentato l’Ordine dei Medici di Bari alla Manifestazione nazionale dei Medici-Artisti tenutasi al Salone Margherita di Roma il 21 ottobre 2016. > Nelle foto da sinistra: Dr. Lucio Miolla, Avv. Laura Fano, Dr. Gianvito Chiarello, Luicio Miolla e Gianvito Chiarello al piano.
Musicoterapia 6-27/05/2017 La musica può essere realmente terapia. Lo ha dimostrato splendidamente la professoressa Adriana De Serio, docente del Conservatorio Nicolò Piccinni di Bari, che da anni con l’ausilio tecnico del professore Donato Forenza, conduce un progetto di recupero dei ragazzi diversamente abili. Con lei collaborano il professore Antonio De Marco, intervenuto con l’ensemble di clarinetti nell’incontro del 6 maggio e il professore Michele Consueto, intervenuto nell’incontro del 27 maggio con il suo ensemble di tromboni. I veri protagonisti sono però stati i 15 ragazzi che con le percussioni hanno animato l’incontro del 6 maggio, spaziando dalla musica classica alla musica leggera e da film, insieme ai clarinetti diretti da Antonio De Marco e al pianoforte suonato da Adriana De Serio. Il 27 maggio è stata presentato un bel programma di “Omaggio a San Nicola” con brani classici e di film famosi, eseguiti insieme ai tromboni diretti da Michele Consueto e al pianoforte di Adriana De Serio. E’ stato bellissimo apprezzare l’impegno, ma soprattutto la gioia con cui questi ragazzi si sentivano parte di un’orchestra. > Nelle foto da sinistra: Ensemble di tromboni, Prof.ssa Adriana De Serio, Ensemble di percussioni, Ensemble di clarinetti
90 | Notiziario | Settembre 2017
Il medico pittore 20/05/2017 Il professore Paolo Livrea, neurologo e pittore, ha mostrato alcuni dei suoi quadri, figli di una sua seconda “anima”. Ma è stato solo il trampolino di lancio per un volo meraviglioso nella fisiologia della visione, di cui è riconosciuto cultore, in particolare nel campo della neuroestetica. Le ultime acquisizioni fisiopatologiche, superando la vecchia dottrina del percorso unico della visione dalla retina al lobo occipitale attraverso il nervo ottico, hanno invece dimostrato la proiezione multipla dell’immagine in aree diverse della corteccia cerebrale, in cui vengono acquisite in maniera distinta la forma, il colore, la spazialità e, soprattutto, l’emozione che l’immagine evoca. > Nelle foto da sinistra: “Salotto”, “Pioggia a Roma”, Prof. Paolo Livrea, “Masseria”
Tangoterapia 03/06/2017 Per il gran finale, l’auditorium dell’Ordine si è trasformato in una sala da milonga. La dottoressa Marilisa Pacieri, fisiatra e pianista, ha illustrato i presupposti scientifici della tangoterapia (utile nel Parkinson, nella sclerosi multipla, ecc.). Il tango è stato suonato al pianoforte dalla stessa Marilisa Pacieri e cantato dalla dottoressa Rosa Maria Daniele, accompagnate dal violino della professoressa Teresa Lombardi. La professoressa Rossana Tursi, che insieme al maestro Pino Prezioso dirige una scuola di tango a Bari, ha poi offerto una breve dimostrazione dei primi rudimenti del ballo, con le esibizioni di Vittorio Tinelli, Enza Gallo e Raffaella Manno. Lo scrittore e tanghero professionista Gianni Ninni ha illustrato le origini del tango, dalla nascita in Argentina sino ai giorni nostri; i testi dei tanghi eseguiti sono stati letti nella traduzione italiana dal dottor Antonio Martiradonna. > Nelle foto da sinistra: Tanghi, Dr.ssa Marilisa Pacieri e Dr.ssa Rosa Maria Daniele, Dr.ssa Marilisa Pacieri e Prof.ssa Teresa Lombardi
dal cinema alla letteratura, dalla musica alla
re per la qualità delle proposte e l’entusiasmo
pittura, dimostrando che non c’è dualismo,
dei colleghi che si sono “messi in gioco”, con
né contrapposizione tra Scienza ed Arte, tra
orgoglio e coraggio, vincendo la riservatezza
medico ed artista, bensì un connubio felice,
delle loro passioni artistiche, per confrontarsi
che potenzia le capacità espressive, ma an-
con un pubblico sempre attento e generoso.
che quelle diagnostiche e terapeutiche, per un approccio atipico ma efficacissimo, al corpo ed all’anima sofferente. E’ un’esperienza che ci ha arricchito moltissimo, di cui porremo la video-documentazione sul sito dell’Ordine, affinché gli assenti possano rivivere le nostre
Per l’autunno pensiamo di proporre altri appuntamenti, primo fra tutti quello con la Teatroterapia , cioè con i medici-attori, che già nella manifestazione all’ Ordine dei Medici del 16 aprile 2016, avevano offerto un sag-
emozioni ed allargare con nuove proposte
gio delle potenzialità espressive, ma anche
i prossimi incontri. Con la Tangoterapia si
terapeutiche, di questa originale forma di
è conclusa la prima parte della stagione di
approccio ad alcune distonie esistenziali, che
“Non solo medico”, che dopo un inizio un
nella drammatizzazione trovano possibilità di
po’ in sordina, si è fatta sempre più conosce-
inclusione e liberazione.
Settembre 2017 | Notiziario | 91
Storia della medicina
P
rimo medico condotto di Cassano delle Murge, Angelantonio Di Ceglie ha lasciato un ricordo indelebile nella comunità cassanese per il suo modo di interpre-
tare, con passione, disponibilità e “umanità”, la professione. “La medicina tra cura e benessere, dal medico condotto al medico di comunità” è il volume pubblicato in occasione del cinquantesimo anniversario della morte, che racconta l’esperienza di questo medico, nato a Sannicandro di Bari nel 1907. Il libro, a cura di Beatrice Leddomade e Candida
Vita di un medico condotto
Tangorra, raccoglie le testimonianze di pazienti, alcuni do-
Un libro ricorda l’esperienza di Angelantonio Di Ceglie, primo medico condotto di Cassano delle Murge. Che con la sua “umanità” ha lasciato il segno nelle vicende in un’intera comunità e nell’evoluzione del servizio sanitario nazionale
alle modalità di organizzazione sanitaria. Candida Tangor-
cumenti ufficiali e gli Atti del convegno dedicato al medico, che si è tenuto a Cassano Murge nel 2014. Contiene la relazione di Beatrice Leddomade, professore all’Università di Bari, “Il ricordo tra memoria e responsabilità”, che mette in evidenza il rapporto tra la storia personale di Angelantonio Di Ceglie con quella della comunità cassanese e con l’evoluzione della medicina, dal rapporto medico-paziente ra, dirigente medico presso l’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, traccia invece l’evoluzione storica dall’istituto della Condotta Medica, nata inizialmente nella seconda metà dell’Ottocento in Toscana e Lombardia, al sistema sanitario nazionale contemporaneo. Filippo Maria Boscia ha invece focalizzato il proprio intervento sugli aspetti etici e deontologici della figura del medico e sul rapporto medicopaziente, partendo dall’esperienza di Angelantonio Di Ceglie come esempio di ascolto, di attenzione alle situazioni di disagio, all’uomo e alle sue paure. Chiudono il volume un ricordo del figlio Domenico Di Ceglie, medico anch’egli, e una serie di testimonianze e interviste, tra cui spicca uno scritto, lasciato dal dottor Di Ceglie alla moglie come appunto su un ricettario: “Non aspettarti mai che le cose avvengano come tu le vuoi ma sii contento che esse avvengano come avvengono; e vivrai felice”.
Angelantonio Di Ceglie: profilo biografico 1907 – Nasce a Sannicandro di Bari. Il padre, Domenico Di Ceglie, era maresciallo di Marina 1925 – Frequenta il Liceo “Tolomei” di Siena, dove conseguirà il diploma 1932 – Si laurea in Medicina presso l’Università di Siena 92 | Notiziario | Settembre 2017
1935 – Sposa Amalia Lastray 1936 – Esercita la professione a Firenze, dove nasce la figlia Mirella 1938 – Vince il concorso di condotta medica a Santeramo in Colle 1939 – Si trasferisce a Cassano Murge dove eserciterà la professione di medico condotto fino alla morte 1940 – Viene richiamato alle armi e presta servizio come ufficiale medico in Albania e in Africa Orientale 1947 – Nasce il figlio Domenico, che si laurea in Medicina ed è attualmente primario in psichiatria dell’infanzia presso il Tavistock Centre di Londra 1964 – Muore ad Acquaviva delle Fonti, dove è ricoverato in seguito ad un infarto
Non solo medico
a cura di GIANVITO CHIARELLO
«La mia vita sospesa tra medicina e musica» Una chiacchierata con Fabio Prota, chirurgo e pianista
Medico chirurgo da 4 anni e musicista da oltre 25, Fabio Prota racconta oneri ed onori di una vita condotta fra l’arte dei suoni e quella della medicina. Oltre a vantare numerose collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali, Prota ha all’attivo tre album pubblicati: Mania super Moenia (piano solo), Think Thank (progressive rock) e My Heart Leaps Up, presentato all’International Jazz Day 2016.
Sia la Medicina che la Musica hanno come elemento comune l’essere umano: la prima lo studia e la seconda lo racconta. Quanto si influenzano a vicenda queste due professioni? La professione di medico offre innumerevoli spunti di crescita umana che, nel mio caso, tendono spesso a divenire un continuum con quello che suono. Tuttavia è vero anche il contrario, cioè la musica si manifesta, con intensità e frequenza variabili, nella relazione che instauro con ogni singolo paziente e, in certi casi, mi aiuta in questo delicatissimo compito. Nel tuo primo disco in piano solo
“Mania Super Moenia” quale momento della tua esperienza professionale ha ispirato il brano “The Best Medicine”? “The Best Medicine”, d’ispirazione platonica, racconta come la musica abbia il potere di alleviare le sofferenze dell’uomo. Infatti Platone affermava che “la musica è la miglior medicina dell’anima”. Sono giunto alle stesse conclusioni di questo illustre aforisma grazie ad una meravigliosa esperienza di condivisione della musica, maturata qualche anno fa insieme ai pazienti ricoverati presso il reparto di Psichiatria del Policlinico di Bari. Così due anni fa ho deciso di incidere il mio primo disco in piano solo, dedicandolo alla salute mentale e alla lotta allo stigma. Studiare lo strumento in solitudine ed esibirsi dal vivo comporta emozioni diverse: come le descriveresti? Studiare uno strumento musicale, in particolare a livello accademico, comporta un grande dispendio di energie fisiche e mentali. Tuttavia, raggiunto un certo livello (variabile per ogni musicista), si comincia ad apprezzare e toccare con mano tutto il lavoro svolto fino a quel momento. Così lo studio inizia a non pesare più: anzi, si resta in attesa di quel momento in cui, a fronte di una società iper dinamica come quella attuale, si può rallentare il ritmo del proprio orologio interno e rimanere soli con se stessi e la musica. D’altra parte esibirsi dal vivo scatena emozioni fortemente contrastanti: si passa senza soluzione di continuità dall’ansia da prestazione alla libertà
di potersi esprimere quasi gridando o, all’estremo opposto, sussurrando al pubblico tutto ciò che le parole non sarebbero mai in grado di esprimere.
Quali generi e artisti ti hanno formato? I primi artisti che ho ascoltato fin da piccolo e cui sono ancora molto legato sono Beach Boys, Beatles e Pink Floyd. Poi, all’età di 7 anni, ho iniziato a studiare pianoforte e, dunque, ad amare Bach, Chopin, Rachmaninov e Schubert. Fra l’adolescenza e l’inizio dell’età adulta ho letteralmente divorato i capolavori del rock e del progressive rock. Infine sono giunto all’ascolto ed anche alla pratica del jazz, di cui i miei pianisti di riferimento erano e restano Keith Jarrett, Oscar Peterson e Michel Petrucciani. Chi sono i tuoi mentori e cosa devi a loro? Ogni maestro incontrato durante il mio percorso mi ha fatto crescere sotto diversi punti di vista, tuttavia il mio Maestro per eccellenza è stato il compianto Davide Santorsola, ovvero un musicista raffinatissimo che ha radicalmente cambiato il mio modo di vedere il jazz e non solo, un docente le cui lezioni non avevano limiti, un uomo di rara sensibilità. L’insegnamento più grande che mi ha lasciato è quello di studiare il più possibile da coloro che hanno fatto la storia del jazz senza, però, ridursi a copiarne pedissequamente gli stilemi, puntando, invece, a costruire un linguaggio personale che faccia da cassa di risonanza della propria anima. Settembre 2017 | Notiziario | 93
ME D I C I N A I N T V
THE NIGHT SHIFT PORTA IN TV IL TURNO DI NOTTE Drammi personali, traumi, incidenti e situazioni al limite si fondono al Pronto Soccorso del San Antonio Medical Center
di Angela Lomoro
94 | Notiziario | Settembre 2017
«Q
uando il giorno finisce, il
mite si fondono, tenendo desta l’attenzione
lavoro inizia». Recita così la
degli spettatori e mettendo a dura prova la
voce narrante nel trailer di
concentrazione e la professionalità dei pro-
“The night shift”, serie televisiva medica
tagonisti. Callahan, Leung, Fehr lavoravano
statunitense, creata da Gabe Sachs e Jeff
precedentemente come medici di guerra.
Judah per la NBC. La serie ha debuttato sul
Al San Antonio impareranno, però, che an-
network NBC il 27 maggio 2014; pochi mesi
che la quotidianità ospedaliera è costituita
più tardi è stata trasmessa anche nel nostro
da tante piccole battaglie: con i capricci
Paese, su Italia 1.
dei pazienti, con casi difficili, con i colleghi
Le vicende di questo medical drama si
e con un superiore (Michael Ragosa) a cui i
svolgono di notte; i protagonisti, medici al
bilanci sembrano interessare più della salute
Pronto Soccorso traumatologico del San
dei pazienti. Per esempio, durante la prima
Antonio Medical Center (San Antonio, Te-
notte di Jordan (Jill Flint) come capo del tur-
xas), lavorano tutti durante il turno di notte.
no, al pronto soccorso arrivano una neonata
Le situazioni che durante il giorno appaiono
con insufficienza renale e Kara, una ragazza
normali o facilmente gestibili, diventano più
con un sospetto tumore. Ragosa nega il ri-
intense durante le ore notturne, assumen-
covero di Kara, che non ha l’assicurazione
do un aspetto emergenziale. E così drammi
medica, e della neonata, in quanto le cure
personali, traumi, incidenti e situazioni al li-
sono troppo costose per le precarie finanze
C u r i o s i t à
L
a serie è stata presentata alla NBC nel mese di ottobre 2011, ma il network decise di non produrre l’episodio pilota. Nell’agosto dell’anno seguente, la NBC decise di rivisitare il copione del pilota della serie, allora intitolata “The Last Stand”. Ad ottobre 2012, la serie cambiò ancora nome in “After Hours”. Nell’aprile 2013 la NBC ha ordinato quattro sceneggiature aggiuntive, cambiando nuovamente e definitivamente il titolo in “The Night Shift” e ordinando ufficialmente un’intera stagione nel maggio successivo. Nonostante le vicende siano ambientate al San Antonio Medical Center di San Antonio (Texas), la serie è stata interamente girata ad Albuquerque.
dell’ospedale. Questo rifiuto manda su tutte
di lavoro. Il sangue è spesso protagonista,
le furie il bel TC Callagan, che arriva a farsi
non solo nelle ferite dei pazienti, ma anche
licenziare dopo aver preso a pugni Ragosa.
in momenti ad alto rischio, come durante la
Tutto lo staff di medici e infermieri si oppone
pericolosa sparatoria all’interno del Pronto
a questo licenziamento e Ragosa è costret-
Soccorso. Un momento tragico che scon-
to a riassumere TC; non mancherà, però, di
volgerà tutto lo staff e in particolare il duro
sollecitare Jordan affinché metta a freno l’ir-
TC, il quale si sottoporrà ad una terapia psi-
ruenza e le velleità di protagonismo di TC.
cologica di gruppo per superare il trauma.
Solo uno dei tanti momenti “ad alta tensio-
Il sangue, poi, fa particolarmente paura al
ne” di questa serie, davvero particolare per-
giovane tirocinante Paul Cummings, spesso
ché in grado di affiancare momenti delicati
e suo malgrado vittima degli scherzi dei col-
di vita privata alle vicende ospedaliere e ai
leghi, insieme alla giovane Krista. Insomma,
casi di codice rosso. Come in ogni medical
a “The night shift” non manca proprio nulla;
drama che si rispetti, infatti, non mancano
la ricetta è quella di un classico medical dra-
relazioni o ex relazioni tra i colleghi.
ma, fatto di pazienti, crisi, amori, tradimenti
Queste permettono di deviare (ma non
e litigi, ma c’è un ingrediente in più, qual-
troppo) l’attenzione dai casi di sangue o
cosa di diverso e “speciale”: la notte, con
dalle emergenze e, talvolta, creano disor-
le sue atmosfere solo apparentemente più
dini o momenti di imbarazzo nell’équipe
rilassate. Settembre 2017 | Notiziario | 95
96 | Notiziario | Settembre 2017
arte e medicina “La sala delle agitate al San Bonifazio di Firenze” Telemaco Signorini
(Firenze, 1835 - Firenze, 1901) Olio su tela cm 66×59 Venezia, Moderna Il soggetto raffigura un reparto psichiatrico femminile dell’antico ospedale di San Bonifacio di Firenze, popolato da un gran numero di donne agitate, ovvero di malate di mente. Caratterizzate da una fisionomia deformata, con orbite prive di sguardo, più che esseri viventi le recluse sembrano essere ombre provenienti da un’oscura bolgia infernale. Una minaccia con un pugno alzato un interlocutore invisibile, un’altra è raggomitolata sotto al tavolo, altre passeggiano con aria assente. L’opera è resa con il “ton gris”, il chiaroscuro utilizzato dai macchiaioli per rendere le impressioni ricevute dal vero.
Settembre 2017 | Notiziario | 97
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98 | Notiziario | Settembre 2017
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