Notiziario Ottobre 2021

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Notiziario N. 2/2021 - Aprile 2021 - Rivista Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale DL. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1, comma 1, CNS di Bari - Filiale di Bari - Reg. n. 50 del 7/8/76 del Tribunale di Bari - Associato USPI - Anno XXV - Contiene I.P.

N.1 | OTTOBRE 2021

N TIZIARIO

F O C U S VA C C I N I

Rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari

P.N.R.R.

Gli investimenti che servono davvero al Sistema Sanitario Nazionale

SPERANZA

FOTORACCONTO

INTERVISTA

LA LEZIONE DEL COVID: INVESTIRE SUI MEDICI

MEDICI VACCINATORI ALL’OPERA NEGLI HUB

GHISLERI LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI NEL PROPRIO MEDICO



E D I T O R I A L E

RIFORMA DEL SSN: DEVE PARTIRE DALLA VALORIZZAZIONE DEI PROFESSIONISTI di Fi l i ppo Ane l l i , Pr e s i d en te d ell’OMC eO d ella P rovin cia d i Bari

Q

uest’anno 77mila giovani han-

pagante e meno usurante di quello attuale.

no sostenuto il test per gli oltre

Anaao-Assomed ha denunciato il “males-

14mila posti a Medicina, il 7% in

sere” dei medici dipendenti del Servizio

più dello scorso anno accademico, il 21% in

Sanitario Nazionale, quantificando in oltre

più rispetto al 2019/2020. L’intervento del

un miliardo di euro il loro ‘credito’ verso le

Ministro della Salute, Roberto Speranza - che

Aziende sanitarie, dovuto al blocco del tur-

ha portato a 17400 le borse di Specializza-

nover e alle ore di straordinario solo in parte

zione, cui vanno aggiunte le oltre 2000 borse

retribuite e difficili da recuperare per la ca-

previste per la Medicina Generale - permet-

renza di personale. Agli straordinari non re-

terà di assorbire in gran parte il cosiddetto

tribuiti si aggiungono cinque milioni di giorni

‘imbuto formativo’, il gap tra i medici laureati

di ferie arretrate. A fronte di un durissimo im-

e quelli che riescono a specializzarsi. Resta

pegno quotidiano, si rischiano conseguenze

da capire, dal momento che l’aumento del-

fisiche e psicologiche a lungo termine, acui-

le borse è legato ai fondi del PNRR, come

te ulteriormente dalla persistente mancanza

rendere questa crescita strutturale in futuro,

di riposo. E anche il lavoro diventa più diffi-

per evitare che l’imbuto formativo ricominci

cile, a causa sia dei carichi insostenibili, sia

a riempirsi di giovani medici tenuti fermi in

del crescente livello di burocrazia. Conciliare

panchina. Ma occorre anche chiedersi quali

vita lavorativa e privata diventa quasi impos-

siano la professione e le condizioni di lavoro

sibile. I medici si sentono in colpa se cadono

che attendono domani quei giovani. Mi au-

malati, le colleghe procrastinano le materni-

guro infatti che, una volta portato a termine

tà per non lasciare sguarniti i reparti. Tutto

il percorso formativo, gli specialisti e i medici

questo è peggiorato durante la pandemia,

di medicina generale che verranno trovino,

con specialisti che dovevano fronteggiare

ad aspettarli, un contesto lavorativo più ap-

sia il Covid sia le normali patologie,

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Il PNRR può essere ora l’occasione per un progetto complessivo di riforma del Servizio Sanitario nazionale. A patto che coinvolga a pieno titolo i professionisti della salute, che sono i veri cardini del sistema

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nella stessa giornata, con turni anche di 24

torio durante la pandemia, mentre l’84,7%

ore, senza riposi settimanali. La condizione

non si è sentito supportato e sostenuto dalle

dei medici ospedalieri è però solo una faccia

istituzioni sanitarie locali. Fiducia, autono-

del disagio che attraversa trasversalmente la

mia professionale, libera scelta, prossimità,

professione medica, e che, come Fnomceo,

dedizione diventano vocaboli desueti, che

abbiamo più volte denunciato, tanto da sol-

non piacciono a chi propone il passaggio dei

levare, appunto, quella che abbiamo definito

medici di famiglia alle dipendenze del Ssn e

la “Questione medica”.

nemmeno a chi punta ad una privatizzazione

Sul fronte del territorio non va infatti meglio:

della medicina del territorio, come è già ac-

tutti abbiamo memoria dei medici di famiglia

caduto in certe regioni a quella ospedaliera.

delle zone più colpite, che dormivano negli

Così, in questa logica, poco importa se la

studi per non dover fare la quarantena e so-

scienza dimostri, con solide evidenze, che è

spendere il lavoro. In Italia, il 20% del terri-

proprio quel rapporto continuativo, fondato

torio, soprattutto le zone più disagevoli, non

sulla fiducia e sulla libera scelta, ad allungare

è coperto da medici di medicina generale.

la vita ai cittadini, come dimostra un recente

Da qui al 2027, andranno in pensione circa

studio pubblicato su Bmj open.

35.200 professionisti, che probabilmente

Per risolvere la ‘Questione medica’ occorre,

non saranno sostituiti per carenza di giovani

quindi, agire su più fronti, partendo da una

colleghi. Già oggi circa un milione e quat-

corretta programmazione, che faccia corri-

trocentomila cittadini non hanno un proprio

spondere, per legge, a ogni laurea una bor-

medico di famiglia, quello che rappresenta il

sa. Poi, serve un provvedimento che stabi-

‘front-office’ della nostra sanità e, che deve

lizzi i cosiddetti “camici grigi”, i medici che,

dedicare sempre più tempo a incombenze

nell’attesa di entrare nelle scuole o al corso

burocratiche, sottraendolo al tempo di cura

per la medicina generale, sono stati impie-

e ascolto. In un recente sondaggio com-

gati con contratti a termine, rinnovati anche

missionato da Fimmg, il 53,4% dei Medici

per dieci anni di seguito, nel nostro Servizio

di Medicina Generale intervistati si è detto

sanitario nazionale. Medici che si sono spe-

insoddisfatto dell’organizzazione sul terri-

si, prima e durante il COVID, che hanno ac-


MI AUGURO CHE GLI SPECIALISTI E I MEDICI DI MEDICINA GENERALE CHE VERRANNO TROVINO, AD ASPETTARLI, UN CONTESTO LAVORATIVO PIÙ APPAGANTE E MENO USURANTE DI QUELLO ATTUALE.

quisito esperienza e che hanno permesso di

pazienti esplode, è incontenibile, e il medi-

tamponare le carenze. Sarebbe giusto e op-

co diventa un bersaglio. Né basta a fare da

portuno far valere il servizio prestato durante

deterrente il fatto che ci sia una Legge, la

la pandemia ai fini formativi, in modo da ac-

113 del 14 agosto 2020, che prevede, tra le

celerare l’ingresso nei ruoli. Infine, è tempo

altre cose, pene più aspre e la procedibilità

di rinnovare contratti e convenzioni: il lavoro

d’ufficio per chi aggredisce un operatore sa-

dei medici è cambiato, non possiamo rima-

nitario in servizio. In questo scenario, il Piano

nere fermi all’epoca pre-COVID, con contrat-

nazionale di Ripresa e Resilienza può essere

ti e retribuzioni che, peraltro, già allora non

ora l’occasione per un progetto complessivo

erano adeguati agli standard europei. La va-

di riforma del Servizio Sanitario nazionale. A

lorizzazione e il riconoscimento del ruolo che

patto che coinvolga a pieno titolo i profes-

i medici hanno avuto e continuano ad avere

sionisti della salute, che sono i veri cardini

nel sostenere il Servizio Sanitario Nazionale

del sistema. Per questo, all’ultimo Consiglio

e nel metterlo in grado di reggere all’onda

Nazionale, abbiamo chiesto un tavolo di con-

d’urto della pandemia passa anche attra-

fronto con i rappresentanti della Professione

verso contratti equi dal punto di vista eco-

perché i processi di riforma non siano appan-

nomico e organizzativo, che garantiscano un

naggio di “pochi” ma si avvii un dibattito nel

lavoro sereno, in sicurezza, con gli adeguati

Paese. Il Pnrr interviene sulle strutture, sulle

riposi e la giusta retribuzione. La situazione

tecnologie, ma non contempla, a parte l’au-

attuale ha infatti importanti ricadute in termi-

mento delle borse, un finanziamento ad hoc

ni di sicurezza sul lavoro, che è correlata con

per le professioni. Ora spetta al Governo ri-

il numero non adeguato di addetti. Dopo

flettere sulle richieste che l’intera classe me-

una pausa nel 2020, quando, nel pieno del-

dica gli rivolge. Le risposte sono necessarie

la pandemia, i medici venivano considerati

per garantire stabilità e sostenibilità al nostro

eroi, sono purtroppo riprese a pieno ritmo

Servizio Sanitario Nazionale, e non possono

le aggressioni. E sembra essersi attenuata la

prescindere da un investimento sui profes-

differenza tra Nord e Sud, tra strutture isolate

sionisti e da una valorizzazione del loro ruolo

e centri di eccellenza: quando la rabbia dei

professionale e sociale.

La condizione dei medici ospedalieri è solo una faccia del disagio che attraversa trasversalmente la professione medica: la “Questione medica”.

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EDITORIALE

CONVIVERE CON IL VIRUS: UN ANNO (E MEZZO) DOPO Non è ancora arrivato il momento di mettere da parte le mascherine. Al contrario, la strada da percorrere per considerarci liberi dal Covid e dalle sue varianti sembra ancora molto lunga e la situazione attuale appare complessa.

L’ di FRANCO LAVALLE Vice-Presidente OMCeO di Bari

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autunno è arrivato ma non ci ha por-

necessario, la mascherina e praticare il di-

tato la buona notizia che tutti atten-

stanziamento sociale. Cominciamo anche noi

devamo del “liberi tutti” da questo

operatori sanitari a convincerci che la terza

dannato Corona Virus. Tra le vaccinazioni che

dose è indispensabile per poter effettuare in

hanno tardato parecchio a mettersi in moto in

maggiore sicurezza l’attività professionale.

maniera efficace e la presenza delle varianti

Nonostante tutto, con sempre maggiore fre-

del virus, siamo arrivati ad oggi ad avere an-

quenza assistiamo alle prese di posizioni dei

cora a che fare con la pandemia. Certamente

no-vax e da qualche tempo, stiamo riscon-

la situazione attuale non ha nulla a che ve-

trando come le loro manifestazioni di prote-

dere con la prima e la parte iniziale della se-

sta degenerino in violenza, specie adesso che

conda ondata, l’infezione è nettamente sotto

il Green-pass è diventato obbligatorio per

controllo, specie se paragonata a quello che

poter svolgere la maggior parte delle attivi-

stanno vivendo altri paesi abbastanza evoluti

tà della nostra vita quotidiana. Sicuramente,

come il nostro, ma i timori di infettarsi sono

nei cortei no-vax possono esserci infiltrazioni

sempre tanti.

di gente violenta, ma molti partecipanti sono

Le cronache ci informano che la quasi totalità

cittadini che oppongono un netto rifiuto al

delle persone in gravi condizioni o che dece-

vaccino con varie motivazioni. Comprendia-

dono per l’infezione sono soggetti non vac-

mo le richieste di esenzione dalle vaccinazio-

cinati, tuttavia, il riscontro recente di sanitari

ni per documentati problemi di salute, ma

risultati positivi al virus, nonostante fossero

non condividiamo tutte le altre motivazioni

stati vaccinati tra i primi, ci induce a riflettere

accampate.

sulla tenuta temporale della copertura vacci-

Noi medici sappiamo quanto le vaccinazioni

nale e quale importanza assume mantenere

hanno contribuito nel tempo ad aumentare

ben posizionata sempre, dove possibile e

la sopravvivenza delle persone, a migliorare


IL RISCONTRO DI SANITARI RISULTATI POSITIVI AL VIRUS, NONOSTANTE FOSSERO STATI VACCINATI TRA I PRIMI, CI INDUCE A RIFLETTERE SULLA TENUTA TEMPORALE DELLA COPERTURA VACCINALE.

gli stili di vita, facendo scomparire alcune ma-

ci viene difficile credere che vi siano medi-

lattie, mitigandone altre, o comunque appor-

ci che non hanno fiducia in questa specifica

tando grossi benefici alla nostra vita. Le con-

vaccinazione. Capisco i dubbi della fase ini-

testazioni a queste che partono dal mondo

ziale quando il numero dei vaccinati poteva

sanitario sono a dir poco sconvolgenti. Non

non essere statisticamente significativo e si

credere ai benefici apportati dalla vaccinazio-

aveva paura di reazioni avverse. Ma ora che

ne contro il CoViD-19, sotto gli occhi di tutti,

i numeri sono notevoli e la maneggevolezza

lascia interdetti.

ed affidabilità del vaccino confermata, il buon

Noi medici che abbiamo pagato un grosso

senso, le nostre convinzioni derivanti da anni

tributo di vite umane (specificatamente fino al

di studio e verifiche sul campo, dovrebbero

dicembre 2020 con oltre 270 decessi) ci siamo

spingere gli indecisi ad una maggiore fiducia

subito accorti, man mano che procedevano

nella scienza. E’ assurdo pensare, specie per

le immunizzazioni di tutto il personale sanita-

chi ha più di 50 anni, a quelli che potrebbero

rio, che il numeri degli infetti tra gli operatori

essere gli ipotetici danni in futuro. Scusate il

sanitari andava rapidamente riducendosi fin

pragmatismo: Pensiamo a salvarci la vita ora!

quasi ad essere azzerato nella mortalità. Ora

Questa è l’esortazione che faccio al tutto il

sembra esserci una ripresa delle infezioni tra

personale sanitario indeciso ed a tutte le per-

gli operatori sanitari, stando ai dati in parti-

sone non vaccinate. Non deve essere un fatto

colare tra gli infermieri, e questa problema-

di obbligo per poter esercitare la professione

tica sta emergendo sempre più. Dobbiamo

o per potersi muovere solo con il green-pass

prendere atto che l’immunizzazione vaccinale

che ci deve indurre a vaccinarci. Deve essere

si è ridotta e, pertanto, aspettiamo con ansia

un convincimento legato agli anni di studio

la terza dose per poter lavorare con maggior

ed alle verifiche che sono state acquisite sul

sicurezza. Personalmente, e come Istituzione,

campo. Con i vaccini si prevengono Ottobre 2021 | Notiziario | 7


DOBBIAMO PRENDERE ATTO CHE L’IMMUNIZZAZIONE VACCINALE SI È RIDOTTA E, PERTANTO, ASPETTIAMO CON ANSIA LA TERZA DOSE PER POTER LAVORARE CON MAGGIOR SICUREZZA.

in maniera sostanziale le malattie. Poi l’inci-

fatto in modo che questi malati rimanessero

dente è possibile, come è previsto per tut-

il più a lungo possibile lontano dagli ospeda-

ti i farmaci. Non per questo non prendiamo

li, aggravando di fatto tanti stati morbosi. Lo

l’antibiotico o l’antidolorifico. Non so come

stesso sistema sanitario ha vissuto e sta viven-

inquadrare questa riluttanza da parte degli operatori sanitari. Forse c’è tanta paura. Tutto questo parlare di Pandemia da oltre un anno e mezzo ci costringe ad accantonare la discussione sui tanti problemi della nostra categoria. Dalla continua, costante, riduzione del personale, alla ridotta attività clinica

povere persone malate sono state, alla fine, le vere grandi vittime di questo sistema. E’ stato un periodo di destabilizzazione totale. Valeva tutto ed il contrario di tutto. E’ stato molto faticoso per tutti i soggetti interessati,

tradizionale, a tanto altro ancora. Questa in-

a partire dalle Istituzioni e finire alle persone

fezione ha stravolto la vita delle persone, e

comuni. Tutti hanno dovuto imparare in fretta

non solo economica, portando alla definitiva

e trovare il giusto modo per andare avanti.

chiusura di fabbriche, esercizi commerciali

Le vaccinazioni, il green-pass, i no-vax, e tut-

ed è stata la causa di un disastro economico

to quanto ruota intorno a questo maledetto

inimmaginabile.

virus riempiono le pagine dei giornali ed i

Mi riferisco, ancora, ai tanti poveri pazienti

programmi della tv. Vorremmo, invece, poter

che per paura del virus hanno disertato controlli ambulatoriali o prestazioni di pronto soccorso. Sappiamo che vi è stato un incremento di neoplasie non diagnosticate in fase precoce, come pure infarti del miocardio visti in fase avanzata e altre gravi patologie trascurate. Questo è, ed è stato, un brutto periodo

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do tante criticità nel suo interno tant’è che le

leggere e parlare di altro, vivere la nostra vita, quella di prima, quando ci si poteva abbracciare, ci si poteva guardare in viso fermandosi a fare due chiacchiere. Tutto ciò per ora ci è stato tolto e non so neppure se saremo pronti, quando tutto sarà passato, a riprendere in

per i malati cronici, gli anziani e le persone

tempi brevi il nostro percorso perché questo

fragili. Sentire ogni giorno in tv che i pazienti

virus ci ha segnato profondamente e ci con-

più gravi affetti da covid appartenessero in

dizionerà per tanto tempo ancora. Anche in

gran parte a questa tipologia di persone ha

sua assenza.


LA MEDICINA com’era...

GAETANO RUMMO, PIONIERE DEL GIORNALISMO MEDICO ITALIANO

Gaetano Rummo, nato a Benevento nel 1853, a Napoli frequentò la facoltà di medicina, laureandosi nel 1879. Studiò e lavorò a Parigi, dedicandosi in particolare a cardiologia e neuropatologia. Tornato in Italia, insegnò a Napoli, Siena, Pisa e Palermo. Fu il primo in Europa ad utilizzare il fonografo per registrare la voce dei malati a scopo di ricerca ed a registrare e fotografare casi utili per poterli proporre durate le lezioni. Pubblicò numerosi ed importanti lavori, tra cui nel 1892 il noto “Trattato di terapia medica generale”. Nel 1896, Rummo diresse la clinica medica di Palermo trasformandola nella prima clinica modernamente attrezzata in Italia. È ricordato per la sua attività, sia in ambito politico che giornalistico. Estremamente legato alla sua terra natale, partecipò attivamente come deputato, consigliere comunale e provinciale a Benevento, sempre cercando di incentivare l’economia ma anche di proporre miglioramenti per quanto riguardava scuola e riforme sociali. Suo ulteriore merito è quello di aver fondato la rivista “La riforma medica” nel 1885 a Napoli. Rummo restò direttore della rivista sino alla morte nel 1917, che passò al figlio Amedeo Rummo, già editore della stessa. Tra i nomi che vi collaborarono citiamo Antonio Cardarelli, Luigi Ferrannini, e Giuseppe Moscati. La rivista di Rummo fu l’unica ad essere premiata dal Gran Prix del 1926 durante Esposizione Internazionale di Bruxelles.

VERA GEDROITS, LA PRIMA DONNA CHIRURGO MILITARE IN RUSSIA

Il 19 aprile 2021 Google le ha dedicato il suo ormai famoso doodle, per il 151° anniversario dalla sua nascita. Vera Gedroits, russa, aveva nobili origini, dal padre lituano, principe

Ignatiy Ignatievich Gedrojc. Vera iniziò ad interessarsi alla medicina dopo la morte di uno dei suoi fratelli. Iniziò gli studi in Russia, ma dopo aver partecipato ai movimenti studenteschi del 1892 per una riforma liberale nel sistema zarista, fu costretta a lasciare il paese. Essendo omosessuale, sposò per convenienza l’amico Nikolai Belozerov, in modo da ottenere un passaporto per continuare i suoi studi in Svizzera. Qui ebbe come mentore il famoso chirurgo César Roux. Tornerà in Russia nel 1900, cercando di aiutare i genitori malati e al contempo lavorando prima in fabbrica e poi per l’università di Mosca. Difficoltà familiari e lavoro estenuante la portarono a tentare il suicidio nel 1903, da cui riuscì a riprendersi. Nel 1904 partì come volontaria della Croce rossa al fronte durante la Guerra russo-giapponese, divenendo prima chirurga militare dell’Impero russo. Il suo contributo fu essenziale, tanto che molte delle pratiche da lei usate per curare ferite addominali furono adottate nel sistema sanitario imperiale e le fecero ottenere riconoscimenti. Dal 1909 venne poi chiamata personalmente dalla zarina Alessandra, diventando la prima donna nel ruolo di medico presso la corte; qui visse un periodo di quiete e rispetto sotto l’ala della zarina. Con lo scoppio della Prima guerra mondiale e dopo la Rivoluzione russa tornò a operare sui campi di battaglia. Sarà una brutta ferita a frenarla nel 1918; tornò a Kiev dove divenne primario di chirurgia all’Istituto di sanità, poi rimossa dalle purghe sovietiche nel 1929. Si ritirò quindi a vita privata con la sua compagna, la contessa Maria Nirod. Morì a causa di un cancro nel 1932.

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NOTIZIE IN PILL LE a cura della REDAZIONE

AL POLICLINICO DI BARI INTERVENTI DI PROTESI AL GINOCCHIO CON AUSILIO ROBOTICO

Nel reparto di Ortopedia del Policlinico di Bari sono stati effettuati, negli scorsi mesi, i primi interventi interventi chirurgici di protesi di ginocchio attraverso una modernissima tecnica di ausilio robotico.”Per realtà aumentata si intende l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi. Stiamo parlando di un sistema di navigazione semplificato che utilizza il concetto di realtà aumentata per assistere il chirurgo ortopedico durante l’intervento di protesi di ginocchio: il chirurgo indossa una semplice montatura per occhiali con incorporati un mini-computer, una telecamera ed uno schermo” spiega Biagio Moretti, direttore dell’unità operativa. L’uso di una simile tecnologia permette al chirurgo una altissima precisione ed attenzione e come spiega il dottor Lorenzo Moretti, dirigente del reparto di Ortopedia che ha seguito con la sua equipe gli interventi: “Il piccolo schermo miniaturizzato posto vicino all’occhio destro e sorretto dalla montatura di occhiali proietta nello spazio di fronte a me le informazioni supplementari che non sarebbero percepibili ad occhio nudo, ma che sono importanti e fondamentali per la perfetta riuscita dell’intervento. Si tratta di informazioni misurate

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e comunicate in tempo reale che amplificano e completano l’abilità dell’operatore” (Ansa)

MEDULLOBLASTOMA, IL CANCRO DEI BAMBINI: IN ITALIA NUOVA SPERANZA PER LA SUA CURA

In Italia il medulloblastoma ha un’incidenza di circa 7 bambini colpiti ogni milione. Il tasso di sopravvivenza globale è attualmente dell’80% per i pazienti a rischio ‘standard’; il dato scende al 30-60% per quelli ad alto rischio. La ricerca, sostenuta interamente da Airc, è stata portata avanti da ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma,

in collaborazione con le università di Tor Vergata e Sapienza di Roma e di Trento, poi pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Acta Neuropathologica. In particolare, il team di scienziati ha identificato un nuovo meccanismo molecolare, la cui alterazione è responsabile dell’aggressività del tumore: nel tumore di Gruppo 3 la proteina Ambra1 viene prodotta a livelli eccessivi e quindi tutti i processi da essa regolati, autofagia e identità staminale, funzionano in maniera anomala. Da questi risultati, i ricercatori hanno dimostrato che con la combinazione di un inibitore dell’autofagia e un inibitore del fattore di staminalità Stat3, è possibile bloccare la crescita del tumore, e la sua capacità di produrre metastasi. “Molti bambini presenta-


no già metastasi al momento della diagnosi, rendendo imprescindibile lo sviluppo di terapie più efficaci” ha spiegato Francesco Cecconi, ricercatore del Bambino Gesù e professore ordinario all’università di Roma Tor Vergata “Per i pazienti con medulloblastoma di gruppo 3, che hanno una prognosi spesso infausta, c’è urgente bisogno di integrare nuove possibilità di trattamento e, se confermati nell’applicazione clinica, i nostri risultati potrebbero portare a una terapia personalizzata contro questa forma aggressiva di tumore cerebrale”. (AdnK)

NUOVA TECNICA NON INVASIVA CON NANOSONDE: DIAGNOSI PRECOCE DI ALCUNE MALATTIE NEURODEGENERATIVE E TUMORI

Arriva dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Istituto italiano di tecnologia (Iit) la nuova tecnica che sfrutta la rifrazione della luce e le nanosonde a tecnologia a DNA per ricavare informazioni dai tessuti, dagli organi del corpo umano senza dover intervenire chirurgicamente. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, è stato condotto da Giancarlo Ruocco coordinatore del Center for Life Nano- & NeuroScience - CLN2S dell’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Roma insieme a Marco Leonetti, ricercatore dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Roma e affiliato ad Iit, con la collaborazione dei colleghi dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim) e dell’European Laboratory for Non-linear Spectroscopy (LENS). E’ applicabile in particolare in tutti quei casi in cui tutti gli altri sistemi, come raggi X o risonanza magnetica, non sono sufficienti a causa della bassa risoluzione spaziale. “Con questa tecnica riusciamo a vedere

cosa accade all’interno dei tessuti senza avere delle vere e proprie immagini, ma ricostruendo il sistema in base all’angolo di rifrazione della luce”, conclude Giancarlo Ruocco “Le implicazioni di questa scoperta sono molteplici: si può pensare ad una futura generazione di nanosonde biocompatibili in grado di restituirci informazioni sull’insorgenza di alterazioni locali del tessuto biologico in zone inaccessibili come succede per alcune malattie neurodegenerative”. (Cnr)

risultati clinici ottenuti con i pazienti, l’assenza assoluta di radiazioni e di mezzo di contrasto e l’assoluta sicurezza dell’esame ci hanno spinto a proporre la Risonanza Magnetica Whole Body Diffusion ai soggetti sani – dichiara il Prof. Giuseppe Petralia, primo autore del lavoro, Direttore dell’Unità di Imaging di Precisione e di Ricerca IEO, nonché uno dei maggiori esperti al mondo nella tecnica rivoluzionaria DWB per la Risonanza Magnetica - per ottenere uno screening dell’intero corpo, con

PUBBLICATE LINEE GUIDA PER L’UTILIZZO DELLA WHOLE BODY DIFFUSION (DWB) NELLA DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI Le linee guida, o ONCO-RADS (Oncologically Relevant Findings Reporting and Data System), sono state pubblicate sulla prestigiosa rivista di settore Radiology. Hanno collaborato i massimi esperti internazionali del settore, coordinati dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. “I

l’obiettivo di individuare per tempo anche tumori come quelli del pancreas, del rene, dell’apparato osseo o linfomi che oggi sfuggono alla prevenzione. Attualmente la tecnica è utilizzata nei principali ospedali oncologici europei e americani per i pazienti oncologici, ma solo in IEO è applicata in grandi volumi anche per la diagnosi precoce dei tumori, oltre che sui pazienti oncologici già in cura”. La Risonanza Magnetica Whole Body Diffusion e le linee guida sono preziose per la lotta contro il cancro, oltre che una grande possibilità per la diagnosi precoce.

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STORIA DI COPERTINA P.N.R.R. GLI INVESTIMENTI CHE SERVONO DAVVERO AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE Con la Missione 6 del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR), quella dedicata alla Salute, arriveranno 15,63 miliardi in totale destinate ad un approccio “One-Health” come riferimento per una riforma che definisca un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico. Sono previsti 7 miliardi di stanziamenti per reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, mentre 8 miliardi e 63 milioni di euro saranno destinati a innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale. Ma le criticità sono tante e i medici temono che i fondi destinati alle strutture non siano accompagnati da imprescindibili investimenti nel personale sanitario. E chiedono di poter partecipare a definire la Sanità del futuro.

NOTIZIARIO | Numero 2/2021 Rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Registrata al Tribunale di Bari n. 50 del 7/8/1976 Anno 2021 - Num. 2 Direttore Responsabile Filippo Anelli Direzione Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari 70126 Bari - Via Capruzzi, 184 Tel. 080-5566855 - 080-5575512 080-5426521 - 080-5560212 Fax 080-5427063 info@omceo.bari.it - www.omceo.bari.it Responsabile di Redazione Filippo Anelli Comitato di Redazione Filippo Anelli, Franco Lavalle, Alessandro Nisio, Giuseppe D’Auria

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Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Anelli Filippo, Presidente Lavalle Franco, Vice Presidente Nisio Alessandro, Tesoriere D’auria Giuseppe, Segretario Amendola Antonio, Consigliere Cavalcanti Nicola, Consigliere Cao Ciraci’ Giuseppe, Consigliere De Fazio Michele, Consigliere Ferorelli Davide, Consigliere Ladisa Roberta, Consigliere Losurdo Daria, Consigliere Monteduro Mariantonietta, Consigliere Dott. Russo Roberto Consigliere Scalera Pietro, Consigliere Schiavone Salvatore, Consigliere Stellacci Giandomenico, Consigliere Velluto Antonio, Consigliere Collegio dei Revisori dei Conti Castoldi Ezio Filippo, Presidente Cdrc Calabrese Nicola, Revisore dei conti Maurogiovanni Giovanni, Revisore dei conti Iannuzziello Donato Rosario, Revisore dei conti supplente

Commissione Odontoiatri Nisio Alessandro, Presidente Causo Arcangelo, Vice Presidente Ferrero Davive, Segretario Cavalcanti Nicola, Consigliere Guerra Belinda, Consigliere Redazione e pubblicità Kibrit & Calce Progetto grafico, editoriale e stampa Kibrit & Calce Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Contributi fotografici Foto Banca Immagine Hanno collaborato: Filippo Anelli, Franco Lavalle, Roberto Speranza, Roberta Franceschetti, Daniela Damiani, Rosa Gallelli, Angela Balzotti, Giovanni Leoni, Antonio Magi, Guido Marinoni, Alessandro Nisio, Belinda Guerra, Nicola Cavalcanti, Davide Ferrero, Matteo Caputo, Anna Maria Moretti, Doriana Rita Di Nuzzi, Maria Antonietta Montedoro, Doriana Francesca Tricarico, Vito Romanelli, Antonio Martiradonna, Clara Ranieri


ULTIM’ORA: AstraZeneca ha chiesto alla Food and drug administration Usa di approvare con autorizzazione di emergenza un trattamento a base di anticorpi per prevenire il Covid sintomatico in persone immuno-compromesse o che non possono fare il vaccino per motivi di salute. Sarebbe la prima combinazione anticorpale ad azione prolungata, diretta a fasce specifiche di popolazione.

SOMMARIO EDITORIALE 3. Riforma del SSN: deve partire dalla valorizzazione dei professionisti di Filippo Anelli 8. Convivere con il virus: un anno (e mezzo) dopo di Franco Lavalle 9. LA MEDICINA COM’ERA 14. ULTIME DALL’OMCEO 16. NOTIZIE DALLA FNOMCEO L’INTERVENTO 16. Investire sui medici e sulla sanità del futuro: la lezione più importante del covid-19 di Roberto Speranza FOCUS VACCINI 20. Terza dose: priorità ai sanitari oltre che ai più vulnerabili. Intervista a Roberto Burioni di Roberta Franceschetti 24. Spiegare il vaccino agli adulti per proteggere i giovani di Daniela Damiani DAD E SALUTE 29. La Scuola come luogo aperto verso il mondo di Rosa Gallelli, Angela Balzotti

FOTORACCONTO 33. Vaccinazioni Anti Covid-19: il ruolo fondamentale dei medici volontari a cura della Redazione DOSSIER PNRR 48. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di Franco Lavalle 46. Il PNRR si occupa di strutture, ma la sanità è un rapporto fra persone. di Giovanni Leoni 50. PNRR: investire sulle strutture ma anche sui nostri medici. di Antonio Magi 53. La missione 6 nel PNRR: opportunità e responsabilità di Guido Marinoni SPAZIO CAO 58. Aggiornamenti in tema di Autorizzazioni Concluso l’iter riformativo della L.R. n. 9 del 2017 per la Regione Puglia di Alessandro Nisio 60. D.Lgs 101/2020: le nuove norme in tema di Radioprotezione in Odontoiatria. Un regolamento completo ed atteso da tempo di Belinda Guerra

20 63. “Avvio alla Professione”. L’iniziativa pensata per gli studenti del corso di Laurea di Odontoiatria di Bari è un successo di Nicola Cavalcanti 64. La cicala e la formica. La struttura del sistema pensionistico di Arcangelo Causo 66. Programma lavori CAO: ecco le novità di Davide Ferrero SICUREZZA 67. Per non dimenticare a cura dell’Ufficio stampa Omceo Bari NORME E LEGGI 70. Covid-19 ed esonero da responsabilità penale per il personale sanitario di Matteo Caputo INTERVISTA 72. Disuguaglianze e salute in Italia. Intervista ad Anna Lisa Mandorino di Roberta Franceschetti MEDICINA DI FAMIGLIA 79. Fiducia “cieca”. È quella che gli italiani nutrono per il proprio medico. Intervista ad Alessandra Ghisleri di Roberta Franceschetti

SANITÀ MILITARE 80. Covid-19. Il contributo del comparto difesa E sicurezza di Franco Lavalle DONNE & PROFESSIONE 82. Agapanto: Il progetto delle donne dell’OMCeO BARI. L’unione fa la forza di Anna Maria Moretti MEDICI FIDUCIARI 84. Bambini ed adolescenti del nostro territorio: Come stanno? di Doriana Rita Di Nuzzi, Maria Antonietta Montedoro, Doriana Francesca Tricarico, Vito Romanelli CRIOCONSERVAZIONE 89. Il grasso diventa amico di Antonio Martiradonna MEDICINA IN TV 92. Valkyrien: la serie thriller norvegese di Clara Ranieri 85. ARTE & MEDICINA 86. NOTIZIE DAL MONDO LIBRI 88. Bari tra le due Guerre, dal 1922 al 1940 a cura della Redazione

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U LT I M E D A L L’ O M C e O

IL VACCINO CI SALVA LA VITA. VACCINIAMOCI “Il vaccino ci salva la vita. Vacciniamoci contro il Covid 19” è il messaggio lanciato dalla campagna pubblicitaria in affissione a Bari, voluta dalla Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici) per promuovere la vaccinazione contro il Covid 19 e a cui ha aderito l’Ordine dei medici di Bari. La campagna, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute, oltre che in affissione nelle strade del capoluogo, è stata diffusa anche sui i canali social con brevi clip video. Le immagini fotografiche color seppia che campeggiano sui poster evocano malattie ed epidemie del passato, come il vaiolo, che ha mietuto dai 300 ai 500 milioni di vittime solo nel Novecento. Malattie sconfitte o addirittura eradicate dalla diffusione delle pratiche vaccinali. “Con la campagna abbiamo voluto rammentare l’esempio della difterite e delle terribili epidemie da vaiolo, per ricordare a tutti come la vaccinazione sia una conquista della scienza al servizio dell’umanità e abbia permesso di porre fine a malattie mortali o invalidanti. - commenta Filippo Anelli, Presidente della Fnomceo e dell’Omceo Bari - “Come è accaduto in passato per queste malattie, oggi il vaccino contro il Covid 19 ci permetterà di tutelare la vita e la salute di tutti e di uscire finalmente dall’incubo pandemico. Quindi, come medico e cittadino, l’invito che faccio a tutti è di non avere timore, di affidarsi alla scienza e di vaccinarsi”.

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L’ORDINE INCONTRA GLI SPECIALISTI ACCREDITATI Il 15 giugno il Consiglio dell’Ordine è stato occasione di confronto con i rappresentanti degli specialisti accreditati, una categoria costituita da medici che gestiscono strutture private che erogano servizi al SSN - dagli studi radiologici agli odontoiatri, dalla medicina di laboratorio a quella riabilitativa. Il nostro è infatti un sistema sanitario misto, che produce direttamente il 63% delle prestazione e acquista il 37% dal privato. Nelle regioni che sono in piano di rientro i tetti di spesa imposti alle strutture accreditate sono fermi da 15 anni e fanno riferimento ad un tariffario nazionale svilente per la professione: una visita costa 20,66 euro - meno di un’ora di lavoro di un infermiere - un campo visivo 16,78 euro, una detartrasi 9 euro. La dignità della professione è minac-

ciata anche da un altro problema portato ieri al tavolo di confronto: da qualche anno molti centri di medicina accreditati, oberati dai carichi burocratici e amministrativi, vendono a grandi società. Il rischio è di tariffe sempre più basse, un maggiore sfruttamento del lavoro dei medici e di conseguenza meno garanzie per la salute dei pazienti. “Le liste di attesa non si risolvono senza gli accreditati. Oggi stiamo pagando conseguenze frutto di scelte non corrette e dobbiamo riscoprire l’orgoglio e la coesione della professione per una riconquistata dignità del nostro lavoro. Come presidente Fnomceo ho lanciato la questione medica perché si tornasse a investire sui medici, su chi ha le competenze all’interno del SSN. - ha dichiarato Anelli - Sul fronte delle SpA in ambito sanitario, abbiamo proposto un emendamen-


to alla legge, per cui le società non possono esercitare la professione odontoiatrica. È un primo passo che punta a consentire solo le società tra professionisti, che hanno obblighi deontologici e rispondono ad un codice etico, mentre le SpA rispondono solo a obiettivi economici. Anche con formule moderne di gestione, la professione deve giocare la propria parte e tornare al centro” .

ANELLI: SERVE REDISTRIBUIRE IL FONDO SANITARIO PER COLMARE LE DISEGUAGLIANZE TERRITORIALI “Concordo con l’Assessore Lopalco. Serve una redistribuzione del fondo sanitario che colmi le diseguaglianze territoriali. Servono più risorse per il servizio sanitario nazionale e, in particolare, più risorse al sud per recuperare il divario con il nord”, a giugno scorso ha commentato così Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari, l’intervento dell’Assessore Pier Luigi Lopalco, che ha sottolineato come si debba mettere mano ai meccanismi di distribuzione del fondo sanitario, che hanno sempre favorito il nord. “La salute diseguale è stata resa ancor più diseguale dalla pandemia di Covid. Le risorse previste per il Recovery Plan e poi utilizzate nel PNRR servono soprattutto per colmare le

disuguaglianze. Quindi mi aspetto un’allocazione delle risorse diversa rispetto al passato, che vada favore delle regioni con maggiori carenze” - aggiunge Anelli - “Occorre garantire il superamento delle differenze ingiustificate tra i diversi sistemi regionali, creando un sistema sanitario più equo. Per questo come Presidente della Fnomceo ho proposto l’istituzione presso il Ministero della Salute di un Osservatorio che monitori le disuguaglianze in sanità. Un organismo con funzioni non solo con finalità di monitoraggio, ma anche consultive, che proponga interventi normativi per riportare all’unità, all’universalità e all’uguaglianza il nostro Servizio Sanitario Nazionale. I dati Istat testimoniano il permanere di diseguaglianze inaccettabili tra nord e sud: la speranza di vita in Campania nel 2020 era di 80,8 anni con una spesa sanitaria pro capite di 1.853 euro, a fronte degli 82,8 del Veneto che registra una spesa pro capite di 1.901 euro.

molecolari a domicilio per i pazienti sintomatici. “L’introduzione nella pratica del medico di medicina generale di un ecografo portatile, in aggiunta al tradizionale fonendoscopio, è lungimirante da parte della Asl e mette a disposizione del medico un potente strumento di diagnosi grazie all’uso di uno smartphone o di un tablet.” - aggiunge Anelli. Nell’emergenza Covid sarà usato prevalentemente per la valutazione di polmoniti, ma può essere utilizzato dal medico anche per valutazioni cardiologiche, soprattutto nella rilevazione

L’ECOGRAFIA A DOMICILIO DA PARTE DELLE USCA

dei parametri di funzionalità, per esempio nei casi di scompenso cardiaco. “Come sottolinea Felice Spaccavento, delegato dall’Asl per il supporto clinico e la formazione, l’ecografia deve essere associata alla valutazione clinica. È importante quindi portare avanti su questi temi attività di formazione rivolta ai medici, come avviene nell’ambito del Corso di formazione per la medicina generale gestito dall’Ordine, con un percorso di formazione all’utilizzo del mezzo ecografico e che oggi si completa con l’uso anche degli ecografi palmari. Il rafforzamento della medicina del territorio e l’uso della tecnologia e della telemedicina a supporto della medicina generale nell’assistenza domiciliare devono diventare strutturali e proseguire anche dopo la fine dell’emergenza”. - conclude Anelli.

“La riorganizzazione delle attività delle USCA avviata dalla Asl Bari va nella direzione giusta. L’utilizzo degli ecografi portatili permette di individuare segni precoci di una polmonite interstiziale, limitare l’ospedalizzazione dei pazienti Covid e orientare il percorso di cura, in collaborazione con il medico di famiglia” - ha commentato così Filippo Anelli, Presidente dell’Omceo Bari la fornitura degli ecografi al Distretto 1 (Molfetta - Bitonto) che rientra in una articolata riorganizzazione delle Usca voluta dal Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce. La dotazione comprenderà anche saturimetri palmari, emogasometri e un kit per l’esecuzione di tamponi

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Notizie dalla FNOMCeO RIFORMA 118, LA FNOMCEO IN AUDIZIONE AL SENATO Una riforma del “118” che renda il sistema dei soccorsi sempre più efficace, efficiente ed uguale sul territorio nazionale e che valorizzi, al suo interno, ruoli e professionalità. È questo l’auspicio della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, ascoltata in audizione dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato sui Disegni di Legge che confluiranno in un Testo Unico per la Riforma del sistema di emergenzaurgenza sanitaria 118. A rappresentare la Federazione, il Presidente, Filippo Anelli, e il Segretario, Roberto Monaco. “Celerità, efficienza, efficacia: sono queste le caratteristiche che deve avere un buon sistema di Sistema di Emergenza Territoriale – ha affermato Anelli -. In Italia, negli ultimi anni, il Sistema di Emergenza Territoriale 118 è stato, invece, sistematicamente depotenziato. Prima attraverso la chiusura del 31% delle centrali operative; poi con l’affermazione di modelli gestionali che hanno sostituito, con costi molto maggiori, il governo sanitario del Sistema con modalità di governo amministrativo; infine, con la progressiva desertificazione della presenza a bordo dei mezzi di soccorso del SET-118 di personale sanitario mediUna riforma del “118” che renda il sistema co – infermieristico. Quando il paziente è dei soccorsi sempre in imminente pericolo di vita, abbiamo il dovere di garantire che, nei tempi previpiù efficace, efficiente sti dall’attuale normativa, arrivi un mezzo ed uguale sul di soccorso con un equipaggio sanitario territorio nazionale e in grado di effettuare, in modo pertinenche valorizzi, al te e integrato, diagnosi e terapia potensuo interno, ruoli e zialmente salvavita, e quindi con medico professionalità. e infermiere a bordo. La presenza di un medico a bordo, secondo le evidenze, fa la differenza riguardo a tutte le condizioni cliniche di emergenza, medica e chirurgica, in cui il ragionamento clinico diagnostico- differenziale precoce, conseguente alla valutazione obiettiva del paziente, e non riferita tramite telefono, unitamente alla terapia medica di emergenza precoce assumono comprovato ruolo salvavita, come, ad esempio,

16 | Notiziario | Ottobre 2021

nell’arresto cardiaco improvviso”. “Il mezzo di soccorso avanzato è l’ospedale portato nel territorio con il medico e l’infermiere che lavorano insieme con le loro specifiche competenze – ha continuato -. Pertanto, è importante assicurarne un’adeguata presenza sui territori per fornire un’assistenza di livello avanzato ai cittadini”. La Fnomceo ha infine esplicitato una serie di punti lungo i quali dovrebbe, a suo parere, articolarsi il progetto di riforma. Tra questi, l’implementazione dei percorsi formativi e di aggiornamento, l’equità d’accesso e l’innovazione tecnologica. “La FNOMCeO auspica lo sviluppo continuo delle competenze di tutti i professionisti operanti nel sistema di soccorso e nel sistema salute in generale, riconoscendone la centralità in un servizio sanitario nazionale di sempre più alta qualità – ha concluso Anelli L’auspicio è che si proceda alla riforma del Sistema 118 e alla stabilizzazione che interessa tanti operatori. Comprendere quanto sia prezioso il lavoro di questi medici, di questi professionisti, è il primo passo per valorizzarlo con contesti organizzativi adeguati, per appropriatezza, efficacia, efficienza. E, in primis, per quanto riguarda la sicurezza degli operatori, troppo spesso esposti ad infezioni, come è accaduto durante la pandemia, ad aggressioni e al burnout”.

ACCESSO UNIVERSALE AI VACCINI “Forte apprezzamento e sostegno, da parte dei medici, per l’impegno, assunto, con il Patto di Roma, dal G20 salute, di assicurare l’accesso ai vaccini a tutta la popolazione mondiale, supportando i paesi in via di sviluppo, e di rilanciare l’impianto universalistico dei servizi sanitari”. Ad esprimerli, il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, che commenta le dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute Roberto Speranza. “Garantire l’accesso universale ai vaccini è una scelta lungimirante e solidale, che la Fnomceo indica da tempo – spiega Anelli -. Risponde non solo a ragioni etiche, ma è anche una precisa strategia


a cura di UFFICIO STAMPA FNOMCEO

di sanità pubblica, ineludibile in un mondo globalizzato, nel quale nessun paese è isolato, neppure dal punto di vista epidemiologico e della circolazione del virus. Plaudiamo dunque al Ministro Speranza per averla proposta e sostenuta”. “Allo stesso modo, abbiamo apprezzato le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, intervenendo ieri a Pavia, ha spostato il dibattito sulla vaccinazione dal piano politico a quello del dovere civico e morale, e ha duramente condannato le aggressioni e le intimidazioni a medici, scienziati e giornalisti – continua Anelli -. È vero: vaccinarsi è un dovere civico, perché rende sostenibile il sistema di cure offerto dal nostro servizio sanitario nazionale, liberando posti e risorse per curare anche le altre patologie. Se la vaccinazione diminuisce i ricoveri, se diminuisce la possibilità di finire in terapia intensiva, e se tutti siamo vaccinati, si possono tornare a programmare interventi chirurgici, a smaltire le liste d’attesa, a curare anche tutto quello che non è Covid. La vaccinazione è lo strumento, inoltre, che permette di prefigurare, finalmente, il ritorno a una vita normale”. “Apprezziamo dunque questo tipo di interventi, che conferiscono prestigio all’Italia sulla scena internazionale – continua Anelli -. E che, all’interno del paese, mettono un punto a ogni strumentalizzazione politica su tematiche che devono rimanere di pertinenza scientifica e medica: penso alla vaccinazione, ma anche al dibattito sulle terapie, alla proposta di ‘protocolli’ standard e paralleli a quelli approvati, non validati da prove e non calibrati sul

singolo paziente, dopo una visita o comunque da parte del medico che lo ha in cura e lo conosce. Pratiche che vengono ‘accarezzate’ da taluni e proposte come alternativa alla vaccinazione. E che, per farsi largo, usano l’odiosa tattica di creare una frattura tra i medici – additati come ‘allineati al sistema’ o accusati di essere poco presenti e attenti – e i cittadini”. “Ricordiamo che il medico deve seguire il Codice deontologico che, all’articolo 13, regolamenta la prescrizione – conclude -. Atto professionale che deve fondarsi sulle evidenze scientifiche disponibili, sul rispetto dei principi di efficacia sicurezza e appropriatezza e deve far seguito a una diagnosi circostanziata. Il medico, in ossequio ai principi di autonomia e responsabilità, può prescrivere farmaci non ancora registrati, o approvati per dosaggi o usi diversi, purché la loro tollerabilità ed efficacia sia scientificamente fondata e i rischi siano proporzionati ai benefici. A maggior ragione, può certo disattendere o integrare un protocollo emesso dagli enti preposti, se la situazione clinica del paziente lo richiede. Tali protocolli e linee guida costituiscono infatti soltanto un supporto all’attività professionale del medico, che resta libera, autonoma e indipendente. In nessun caso, però, può adottare e diffondere pratiche diagnostiche o terapeutiche delle quali non sia resa disponibile idonea documentazione scientifica e clinica, valutabile dalla comunità professionale e dall’autorità competente. Né deve adottare o diffondere terapie segrete”.

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L’ I N T E R V E N T O

INVESTIRE SUI MEDICI E SULLA SANITÀ DEL FUTURO: LA LEZIONE PIÙ IMPORTANTE DEL COVID-19 La pandemia ha fatto emergere la necessità di salvaguardare il nostro Servizio Sanitario Nazionale e di considerare le risorse destinate alla sanità non come spese ma come investimento per migliorare la qualità della vita delle persone. Un investimento di lungo periodo nel SSN, che parta innanzitutto dalle persone che vi lavorano dentro ogni giorno.

di ROBERTO SPERANZA, Ministro della Salute

18 | Notiziario | Ottobre 2021


VOGLIO GARANTIRE IL MASSIMO IMPEGNO, MIO E DEL GOVERNO, PER VALORIZZARE IL PIÙ POSSIBILE UNA FIGURA ESSENZIALE PER IL RAFFORZAMENTO DEL SSN COME IL MMG.

Ottobre 2021 | Notiziario | 19


L

a pandemia che stiamo affrontando ha fatto emergere la necessità di salvaguardare e rafforzare sempre più il

nostro Servizio Sanitario Nazionale, nell’assoluta convinzione che le risorse destinate alla sanità non possono considerarsi semplici spese quanto, piuttosto, un vero e proprio investimento per migliorare la qualità della vita delle persone. Per troppi anni sono stati i bilanci a decidere quanto diritto alla salute si poteva tutelare. Io penso che la lezione del Covid-19 ci aiuti a rovesciare questo schema. Finalmente, dopo anni di definan-

I MMG SONO DOTATI DI UNA PREZIOSA CAPACITÀ DI RELAZIONE DIRETTA CON LE PERSONE E DI UNA STRAORDINARIA RETE DI CAPILLARITÀ, CHE CREDO SIA PERFETTAMENTE COMPATIBILE CON QUELLA IDEA DI SANITÀ DI PROSSIMITÀ CHE IO CONSIDERO LA CHIAVE DELLA SANITÀ DEL FUTURO.

20 | Notiziario | Ottobre 2021

ziamenti e tagli, si è aperta una stagione senza precedenti, fatta di riforme e investimenti sulla sanità pubblica. Ci sono ora le condizioni e le risorse per trasformare questa crisi in una opportunità. Se penso ad un nuovo investimento sul SSN, credo che la prima grande sfida

specializzazione in Medicina finanziate dallo Stato a disposizione per l’anno accademico 2020/2021 sono in tutto 17.400. Sono il doppio di quelle che esistevano fino a 2 anni fa e quasi il triplo di quelle stanziate negli anni precedenti: si consideri che veniamo da anni

riguardi le persone che vi lavo-

in cui si finanziavano circa 6mila borse all’an-

rano dentro ogni giorno, e che

no. L’aumento di 4.200 contratti per rispon-

voglio ringraziare per il grande

dere ai fabbisogni segnalati dalle Regioni e

lavoro di questo anno e mezzo.

dalle Province Autonome, rispetto ai 13.200

La partita del personale è quel-

inizialmente programmati per l’anno accade-

la fondamentale: nei giorni più

mico 2020/2021, è stato possibile grazie a

drammatici di questa crisi, noi abbiamo com-

quanto previsto nel Piano Nazionale di Ripre-

prato mascherine, respiratori e c’è stato un

sa e Resilienza. Si tratta di un risultato straor-

mercato internazionale che ci ha aiutato. Ma

dinario che accresce le opportunità per tanti

un bravo medico non lo puoi acquistare, o lo

giovani medici laureati e pone le fondamen-

hai formato o non ce l’hai nel momento del

ta per il SSN del futuro. Continuiamo ora ad

bisogno. Non possiamo permetterci di avere

impegnarci per prosciugare il più possibile

un ragazzo laureato e formato che scelga di

l’imbuto formativo. Un’operazione simile la

lavorare in un altro Paese perché lì lo trattano

stiamo facendo per quanto riguarda i Medi-

e pagano meglio. Serve, in altre parole, un

ci di Medicina Generale (MMG): avremo 900

investimento di lungo periodo, che significa

borse in più all’anno, che finanzieremo con il

innanzitutto più borse di specializzazione per

PNRR. Tra il 2014 e il 2017, la media annuale

chi intraprende questo percorso. Le borse di

di borse finanziate per la Medicina Generale


LE BORSE DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA FINANZIATE DALLO STATO A DISPOSIZIONE PER L’ANNO ACCADEMICO 2020/2021 SONO IN TUTTO 17.400. SONO IL DOPPIO DI QUELLE CHE ESISTEVANO FINO A 2 ANNI FA.

AVREMO 900 BORSE IN PIÙ ALL’ANNO PER I MEDICI DI MEDICINA GENERALE (MMG), CHE FINANZIEREMO CON IL PNRR.

è stata di poco superiore alla cifra di 1.000:

zamento del SSN. Infatti, i MMG sono dotati

nel 2020-2023 questa cifra è salita a 1.332

di una preziosa capacità di relazione diretta

borse, poi si aggiungono sempre, chiara-

con le persone e di una straordinaria rete di

mente, i soprannumerari. Quest’anno il mio

capillarità, che credo sia perfettamente com-

obiettivo è di raddoppiare, almeno rispetto

patibile con quella idea di sanità di prossimi-

all’anno passato, il numero di borse che an-

tà che io considero la chiave della sanità del

dremo a finanziare. Questo raddoppio è realistico, anche grazie alla scelta del Governo di investire una parte delle risorse del PNRR proprio sulla formazione dei MMG. Useremo quindi una parte dei fondi europei per finanziare, già da quest’anno e poi per tre anni di fila, 900 borse, che si andranno ad aggiungere ai finanziamenti ordinari. Ricordo, poi, che i medici che si iscrivono al corso di formazione specifica in Medicina Generale potranno continuare a mantenere anche incarichi convenzionali, in deroga alla normativa vigen-

futuro. È su questa che dobbiamo investire, con forza e con coraggio. Abbiamo vissuto e stiamo vivendo la crisi del Covid-19 sulla nostra pelle e sulle nostre esistenze e, grazie a questa crisi, ora c’è una nuova consapevolezza: bisogna riportare la tutela della salute, e dunque gli investimenti sulla sanità pubblica, al centro delle nostre priorità. Purtroppo, non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma in questa fase, caratterizzata dalla campagna di vaccinazione - che ritengo l’arma fonda-

te. Questo lo ritengo indispensabile, anche

mentale per chiudere questa stagione - pos-

per il lavoro eccezionale che i MMG stanno

siamo e dobbiamo concentrarci sul costruire

svolgendo durante l’emergenza Covid-19.

un SSN non solo più capace di rispondere

Voglio garantire, inoltre, il massimo impe-

a nuove potenziali emergenze di domani ma

gno, mio e del Governo, per valorizzare il più

anche all’esigenza di cura che viene già oggi

possibile una figura essenziale per il raffor-

da ogni cittadino del nostro Paese. Ottobre 2021 | Notiziario | 21


F O C U S VA C C I N I

TERZA DOSE: PRIORITÀ AI SANITARI OLTRE CHE AI PIÙ VULNERABILI Il virologo Roberto Burioni risponde ad alcune FAQ sulla terza dose del vaccino Anti Covid 19. Dalle varianti alla vaccinazione eterologa, dal livello di protezione alla necessità di vaccinare prioritariamente i sanitari.*

*(Intervista raccolta il 14 Settembre 2021) 22 | Notiziario | Ottobre 2021


A

lcuni paesi come Israele hanno già

Perché sono le persone più a rischio di

dose di vaccino. L’Italia ha appe-

reazioni differenti rispetto alla risposta im-

avviato la campagna per la terza

na deciso di avviare la vaccinazione con la

terza dose per i soggetti immunocompromessi dal 20 settembre. Cosa ci dicono al

momento le evidenze scientifiche in meri-

ospedalizzazione o perché ci sono anche munitaria?

Per entrambe le ragioni. Personalmente ritengo che insieme ai più vulnerabili bisognerebbe subito somministrare il richiamo

to alla necessità di un richiamo?

ai sanitari per evitare quarantene e infezioni

A oggi (14 settembre) le evidenze ci dico-

ospedaliere.

no che la protezione garantita dai vaccini

Come ci si deve muovere nel caso di vacci-

è alta dopo alcuni mesi nei confronti della

ni a dose unica, come Johnson & Johnson?

malattia grave, ma cala progressivamente

Le indicazioni al momento non sono

per la forma lieve. E’ quindi opportuno, per

diverse.

prudenza, effettuare il richiamo alle persone

Per alcuni cittadini la terza

immunocompromesse in quanto è dimostrato che in questi pazienti la risposta stimolata dal vaccino è meno intensa di quanto non accada nella popolazione generale. A chi e a quanto tempo di distanza dalla

seconda dose di vaccino dovrebbe essere somministrata la terza dose?

dose sarà necessariamente eterologa. I vaccinati con AstraZeneca che nel caso di terza dose avran-

no a disposizione solo

Pfizer o Moderna possono stare tranquilli?

Al momento le indicazioni sono di sommini-

Sì, perché ricerche estese han-

strare la terza dose almeno 6 mesi dopo la

no confermato sicurezza ed effica-

seconda.

cia della vaccinazione eterologa.

La terza dose dovrà essere effettuata con

In UK stanno valutando la possibilità di

stanno lavorando le case farmaceutiche?

cino anti-Covid e vaccino antinfluenzale. A

uno dei vaccini adattati alle varianti su cui

somministrare contemporaneamente vac-

Al momento la terza dose viene effettuata

suo avviso è un’opzione praticabile?

con il vaccino “originale”.

Certamente sì, una volta che verrà dimostra-

In alcuni paesi si è scelto di somministra-

to che questa procedura non influisce sulla

re la terza dose solo ad anziani e fragili.

di ROBERTA FRANCESCHETTI

sicurezza e sull’efficacia delle vaccinazioni. Ottobre 2021 | Notiziario | 23


F O C U S VA C C I N I

SPIEGARE IL VACCINO AGLI ADULTI PER PROTEGGERE I GIOVANI Le incertezze a proposito del vaccino contro il Sars-Cov-2 hanno generato enorme Attualità e sfide della campagna di vaccinazione anti-SARS-COV-2. confusione e rallentato la campagna Le risposte, a volte contraddittorie, A partire dalla nuova flow-chart dellavaccinale. sperimentazione dei vaccini. degli scienziatiinhanno peggiorato unailsituazione già molto difficile. Che aumenta maniera significativa rischio di impresa, Cosa possiamo perlaspiegare ai del genitori l’importanza ma non mette afare rischio sicurezza prodotto finale. dei vaccini, a partire da quello contro il Sars-Cov-2 sino a quelli di routine dell’età infantile. di DANIELA DAMIANI, Referente vaccini Fimp Bari

24 | Notiziario | Ottobre 2021


Il

27 dicembre 2020 è stato per l’Italia il

Vanno considerati sul web e all’interno dei

V-Day, l’inizio della campagna vaccinale

social network i fenomeni delle filter bubbles

per Sars Cov 2, indirizzata ai gruppi a ri-

ed echo chambers, per cui l’utente visualizza

schio che avevano pagato, in termini di vita,

un campione di notizie e attraverso algoritmi

il prezzo più alto nella pandemia. Il 31 mag-

è indirizzato a contenuti affini a quelli cercati

gio 2021 il vaccino Comirnaty - BioNTech/

prima, che rafforzano le proprie convinzioni,

Pfizer è stato offerto agli adolescenti, cui è

spesso senza autorevolezza e

seguita a fine luglio l’autorizzazione da parte

delle fonti. È su questo che dobbiamo inter-

degli enti regolatori del vaccino Spikevax di

venire come medici nella corretta comunica-

Moderna. Le conoscenze che si sono accu-

zione e nelle risposte ai dubbi che i geni-

mulate attraverso evidenze e incertezze, le

tori ci pongono per un’adesione serena alla

risposte, a volte contraddittorie e mutate nel

campagna vaccinale per i pazienti tra i 12

tempo, degli scienziati, hanno creato paura

e i 16 anni. Secondo il professor Mantovani

e confusione in Italia, anche in rapporto a ri-

dell’Istituto Humanitas di Milano, la vaccina-

sposte non sempre univoche degli altri Stati

zione è un atto di solidarietà e responsabilità

europei. È sorta paura della scienza più che

sociale in corso di pandemia, ma i genitori

paura del virus.

pensano solo al beneficio individuale dell’a-

L’infodemia, il facile accesso orizzontale alle

dolescente. “Il vaccino è nuovo ed è stato

informazioni, ha creato dei bias cognitivi,

prodotto troppo rapidamente e

che orientano decisioni non sempre corrette.

commercio”: a questa obiezione si può

scientificità

L’ALTA ADESIONE IN PUGLIA DEGLI ADOLESCENTI CI FA BEN SPERARE DI ARRIVARE A COINVOLGERE GLI ESITANTI, PER RIDURRE I RISCHI DI COMPLICANZE GRAVI

messo in Ottobre 2021 | Notiziario | 25


ERA STATA IMPLEMENTATA UNA PIATTAFORMA TECNOLOGICA PER LA COSTRUZIONE DI UN VACCINO CONTRO LA SARS-COV-1 DEL 2002 E LA MERS DEL 2012, OPERAZIONE SOSPESA POICHÉ LE EPIDEMIE ERANO RIENTRATE.

26 | Notiziario | Ottobre 2021

rispondere in tanti modi. Il SARS-CoV-2 è un

chi ritiene ci siano interessi economici nella

coronavirus e da circa vent’anni era stata

promozione delle vaccinazioni da parte delle

implementata una piattaforma tecnologica

Big Pharma, c’è un lampante dato storico,

per la costruzione di un vaccino contro la

che mostra come il numero di aziende pro-

SARS-Cov-1 del 2002 e la MERS del 2012,

duttrici si sia drasticamente ridotto e che la

operazione sospesa poiché le epidemie era-

spesa in

no rientrate. Le risorse e i finanziamenti degli

sia pari al 2% della spesa totale relativa alla

Stati durante la pandemia hanno determi-

ricerca. La molecola di mRNA, circondata da

nato una velocizzazione e una condivisio-

nano particelle di lipidi, penetra nella cellula

ne delle informazioni che aziende di nicchia

e porta alla produzione della proteina Spike

come BioNTech e Moderna hanno utilizzato

che, una volta immessa nello spazio extra-

per

produrre vaccini a mRNA, know how

cellulare, stimola i linfociti alla produzione

utile sia per malattie trasmissibili che per fu-

di anticorpi e alla produzione di cellule T di

ture innovazioni in campo oncologico. È l’e-

memoria. Finita tale operazione, il materiale

voluzione della reverse vaccinology di Rino

si degrada in poco tempo e non ne resta

Rappuoli, che ha prodotto il vaccino contro il

traccia, contrariamente a chi sostiene che

meningococco B in un tempo molto lungo,

entra nel genoma dell’ospite. A chi ritiene

frutto di una ricerca in solitaria. A smentire

che i vaccini di routine siano troppi nell’età

campo vaccinale pre-pandemica


TIMELINE VACCINI PER I GIOVANI IN PUGLIA

Maturandi

Sedute vaccinali dedicate, organizzate dalle ASL con gli istituti scolastici a partire da domenica 30 maggio nell’ambito della campagna “Notte prima degli esami: Vaccinarsi è la prima prova di maturità”.

Adolescenti tra 12 e 17 anni. Previste vaccinazioni dedicate, la cui programmazione è partita il 23 agosto. Le sedute sono programmate dai Direttori generali delle ASL con l’Ufficio Scolastico Regionale di Puglia, gli Uffici degli Ambiti Territoriali provinciali dell’USR di Puglia e i Dirigenti Scolastici. Vaccinazioni senza prenotazione

Previste dal 16 agosto, con open day e agende dedicate per persone dai 12 ai 19 anni.

infantile, la scienza risponde che si iniettano

niera condizionale l’utilizzo dei vaccini per gli

antigeni in misura molto minore rispetto ai

adolescenti, assicurando una farmacovigilan-

vecchi vaccini (per esempio vaccino cellulare

za attiva. I casi di miocardite e pericardite,

della pertosse e vaccino attuale per la stessa

segnalati in uno studio israeliano, in seguito

malattia che contiene solo quattro antigeni

alla vaccinazione, con prevalenza nel sesso

fortemente immunogeni). Si tratta di vaccini ad alta tecnologia che fanno da contraltare ai vaccini “rudimentali” che, storicamente iniziati con l’esperienza di Jenner, hanno portato all’inoculazione nell’uomo prima di vaccini vivi, poi di vaccini vivi attenuati, secondo Pasteur, e del vaccino per la spagnola, epidemia che determinò migliaia di morti in USA, paese che lo utilizzò subito, rispetto all’

maschile, sono stati infatti assimilati alla stessa incidenza di queste patologie in corso di virus e comunque sono molto più bassi della malattia naturale da sars-cov-2. L’alta adesione in Puglia degli adolescenti ci fa ben sperare di arrivare a coinvolgere gli esitanti, per ridurre i rischi di complicanze gravi e per rivedere i ragazzi, vittime invisibili del

Europa dove i decessi superarono i 4 milioni:

lockdown, vivere pienamente la loro fisiolo-

quelle furono vere sperimentazioni in vivo.

gica e necessaria vita di relazione, nei luoghi

Le autorità regolatorie hanno esaminato

tipici di aggregazione, con i loro pari, in un

contemporaneamente tutte le fasi dei trial

momento cruciale per il loro sviluppo psico-

clinici sugli adulti e hanno approvato in ma-

fisico e per la loro identità futura. Ottobre 2021 | Notiziario | 27


DAD E SALUTE

LA SCUOLA COME LUOGO APERTO VERSO IL MONDO Oltre 100 milioni di bambini in più scenderanno al di sotto del livello minimo di competenza nella lettura a causa della crisi sanitaria. Ma gli effetti della chiusura delle scuole vanno ben oltre le questioni didattiche e investono il benessere e la salute dei giovani.

di ROSA GALLELLI docente di Didattica e Pedagogia Speciale Dip. FORPSICOM – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”

ANGELA BALZOTTI Psicologa psicoterapeuta Servizio Counselling Università degli Studi di Foggia

28 | Notiziario | Ottobre 2021

Il

29 marzo 2021 si è svolta una importan-

lamento europeo, al Consiglio, al Comitato

te riunione convocata dall’UNESCO per

economico e sociale europeo e al Comita-

fare il punto sulla condizione degli stu-

to delle Regioni, del 30 settembre 2020, la

denti a un anno e mezzo dalla pandemia di

Commissione Europea, presentando il “Pia-

COVID-19

(https://en.unesco.org/covid19/

no d’azione per l’istruzione digitale 2021-

educationresponse). Il documento prodotto

2027 - Ripensare l’istruzione e la formazione

avverte che quasi la metà degli studenti del

per l’era digitale”, aveva sottolineato come

mondo è ancora colpita dalla chiusura par-

la crisi COVID-19 avesse pesantemente col-

ziale o totale delle scuole e oltre 100 milioni

pito l’istruzione e la formazione. Nel corso

di bambini in più scenderanno al di sotto del

della consultazione pubblica aperta con

livello minimo di competenza nella lettura a

studenti, genitori, educatori e operatori e

causa della crisi sanitaria. Ovviamente, l’im-

responsabili degli istituti di istruzione e for-

patto della chiusura delle scuole varia mol-

mazione, è emerso che la crisi da COVID-19

to in relazione al livello di alfabetizzazione

ha portato a un uso diffuso delle pratiche di

tecnologica e di risorse dei diversi Paesi e,

apprendimento digitale nell’istruzione e nella

tuttavia, le numerose ricerche che in questi

formazione in tutta l’UE in modo affrettato e

mesi sono state realizzate in tutto il mondo

spesso non pianificato. I principali motivi di

hanno evidenziato una serie di problema-

preoccupazione per i rispondenti riguardava-

tiche comuni. Nella Comunicazione al Par-

no le modalità per garantire accesso, equità


RICERCATORI E MEDICI DEVONO ACCRESCERE LA COMPRENSIONE DEGLI EFFETTI SUL BENESSERE DI BAMBINI E ADOLESCENTI PRODOTTI DA CONDIZIONI DI VITA CONTRASSEGNATE DA UN PERDURANTE DISTANZIAMENTO INTERPERSONALE E DALLA PERTURBAZIONE DEI NORMALI PROCESSI DI SOCIALIZZAZIONE.

e inclusione. Anche le persone con disabilità

ne per adulti hanno registrato l’abbandono

hanno segnalato difficoltà relative ai seguen-

di un gran numero di studenti, in alcuni casi

ti aspetti: l’accessibilità della tecnologia e

fino a tre quarti del gruppo.

del materiale didattico digitale; la disponi-

In Italia, la Società Italiana di Ricerca Didat-

bilità di tecnologia assistiva; il sostegno tec-

tica ha condotto una ricerca nazionale dal

nico fornito agli studenti con disabilità e le

titolo “Per un confronto sulle modalità di di-

competenze degli insegnanti in materia di

dattica a distanza adottate nelle scuole ita-

disabilità e accessibilità. Gli studenti consul-

liane nel periodo di emergenza COVID-19”

tati hanno espresso la necessità di maggiori

(www.sird.it), realizzata in collaborazione con

interazioni con gli insegnanti e orientamenti

le associazioni degli insegnanti e diverse

da parte loro, di una più intensa comunica-

Università italiane. La ricerca ha rilevato che,

zione tra pari e di un maggiore sostegno per

durante il periodo di emergenza COVID-19,

la salute e il benessere mentale. È emerso

un quarto degli studenti è stato raggiunto

che ad essere particolarmente colpiti in que-

parzialmente (18%) o per nulla (8%) dall’inse-

sto periodo sono stati gli alunni delle scuole

gnamento a distanza, mentre la percentuale

primarie e delle scuole secondarie di primo

sale al 37% nella scuola dell’infanzia. Alcune

grado (e tutti quelli che dipendono maggior-

aree regionali del Sud e delle Isole presenta-

mente dalla presenza fisica di un tutor o di

no percentuali di disagio significativamente

un insegnante) mentre gli istituti di istruzio-

più alte del resto del paese. ComplesOttobre 2021 | Notiziario | 29


UN QUARTO DEGLI STUDENTI È STATO RAGGIUNTO

(18%)

PARZIALMENTE O PER NULLA

(8%)

DALL’INSEGNAMENTO A

DISTANZA.

GLI EFFETTI DELLA CHIUSURA DELLE SCUOLE VANNO BEN OLTRE LE QUESTIONI MERAMENTE DIDATTICHE E INVESTONO PER INTERO LA DIMENSIONE PIÙ AMPIAMENTE EDUCATIVA CONNESSA AI PROCESSI DI SOCIALIZZAZIONE DEI PIÙ GIOVANI.

30 | Notiziario | Ottobre 2021

sivamente circa due milioni di studenti du-

cari o al flusso di informazioni paurogene sul

rante il lockdown hanno avuto un’esperienza

tema, costituiscono importanti fattori che in-

di scuola poco o per nulla adeguata (Cirelli,

cidono sul benessere psicologico dei singoli

2020). Per quanto riguarda le strategie didat-

e delle comunità. Secondo l’indagine “Abitu-

tiche adottate durante il periodo di DAD, le

dini e scuola ai tempi del Covid-19”, elabo-

risposte al questionario attestano come la

rata da Telefono Azzurro e Doxa, le reazioni

situazione di emergenza generata dal Co-

più riscontrate dai genitori intervistati nei figli

vid abbia determinato una vera regressione

sono un uso eccessivo del social network e

verso le forme tradizionali e trasmissive delle

giochi on line, la comparsa della tendenza

modalità didattiche a scapito delle modalità

all’isolamento dal mondo esterno e impor-

trasmissive interattive (Lucisano, 2020).

tanti variazioni nel ritmo del sonno. D’altra

Tuttavia, gli effetti della chiusura delle scuo-

parte, attorno agli effetti sugli adolescenti del

le vanno ben oltre le questioni meramente

lungo periodo di totale o parziale isolamento

didattiche e investono per intero la dimen-

dai pari, causato dall’interruzione della fre-

sione più ampiamente educativa connessa ai

quenza scolastica e dalla chiusura dei centri

processi di socializzazione dei più giovani. La

sportivi e ricreativi, è in corso un dibattito tra

limitazione estrema delle relazioni dei bambi-

gli specialisti di salute mentale. Indagini em-

ni e dei ragazzi, la riorganizzazione dei ritmi

piriche hanno rilevato un aumento dei casi di

di lavoro e di vita delle famiglie, il venir meno

autolesionismo, dei disturbi dell’alimentazio-

dei confini tra spazi e tempi di lavoro-studio

ne e dei tentativi di suicidio. Tutto questo, da

e spazi-tempi del tempo libero, l’esposizione

una parte, chiede ai ricercatori e ai medici di

ad eventi traumatici o fortemente stressanti

accrescere la comprensione degli effetti sul

legati allo stato di salute proprio e dei propri

benessere di bambini e adolescenti prodotti


FOCUS VACCINI

da condizioni di vita contrassegnate da un perdurante distanziamento interpersonale e dalla perturbazione dei normali processi di socializzazione, in modo da sviluppare adeguati approcci rivolti al singolo e alle fami-

BIBLIOGRAFIA Cirelli C., La scuola e la didattica a distanza nell’emergenza Covid-19. “RicercAzione”, 1(12), 2020, 203-208

glie in grado di individuare precocemente le

Lucisano P., Fare ricerca con gli insegnanti. I primi risultati dell’indagine na-

situazioni di rischio e diagnosticare i sintomi

zionale SIRD “Per un confronto sulle modalità di didattica a distanza adottate

predittivi dell’insorgenza di vere malattie.

nelle scuole italiane nel periodo di emergenza COVID-19”, “Lifelong, Lifewi-

Dall’altra parte, tale quadro pone in primo

de Learning”, 16(36), 2020, 3-25

piano l’urgenza di riaprire le scuole, riconoscendo la funzione della scuola quale luo-

Perla L. Felisatti E. Grion V. Agrati L.S. Gallelli R., Vinci V. Amati I. Bonelli R.

go fisico di comunicazione e collaborazione

Oltre l’era Covid-19: dall’emergenza alle prospettive di sviluppo professiona-

intra e inter generazionale. Luogo in cui la condivisione concreta degli spazi e dei tempi dell’incontro faccia a faccia tra discenti e tra discenti e docenti, attraverso le pratiche di una didattica attiva (Perla et.alii, 2020), salvaguardi e promuova nei bambini e nei ragazzi lo sviluppo di una relazionalità calda e accogliente, l’apertura alla comunicazione interpersonale e al dialogo, l’interesse verso

le, “Excellence and Innovation in Learning and Teaching”, 2020, 2 Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027. Ripensare l’istruzione e la formazione per l’era digitale (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ TXT/PDF/?uri=CELEX:52020DC0624&from=IT) “Abitudini e scuola ai tempi del Covid-19”, indagine di Telefono Azzurro e Doxa

(

https://azzurro.it/press/coronavirus-lindagine-telefono-azzurro-e-

doxa/)

il mondo, la curiosità verso la conoscenza. Ottobre 2021 | Notiziario | 31


32 | Notiziario | Ottobre 2021


FOTORACCONTO

VACCINAZIONI ANTI COVID-19: IL RUOLO FONDAMENTALE DEI MEDICI VOLONTARI Storia per immagini dell’incredibile lavoro dei medici volontari impegnati a vaccinare centinaia di persone ogni giorno presso gli hub della nostra regione, tra difficoltà, carenza di personale e avversità climatiche.

a cura della REDAZIONE

Ottobre 2021 | Notiziario | 33


GIUSEPPE BORRACCI, MEDICO IN FORMAZIONE

Sono Giuseppe Borracci, ho 30 anni e mi sono laureato due anni fa in medicina. A maggio dello scorso anno sono entrato nelle squadre dei medici USCA a Monopoli per 4 mesi. A seguito del primo calo di contagi, io e la mia squadra siamo stati ricontattati dall’Asl e inseriti a supporto del dipartimento di prevenzione del Sisp, e dunque da agosto del 2020 ad oggi sono presso il Sisp area Sud di Noicattaro, sotto la guida del dottor Maurizio Mauro FERRARA. Nel periodo delle vaccinazioni, ho lavorato presso l’hub di Mola di Bari (Hub dipartimentale distretto 11) dal momento dell’apertura dell’hub stesso. Lì abbiamo vaccinato prima i 70 , i 60 e così via. L’hub di Mola è stato poi chiuso per problemi logistici, in quanto con l’arrivo dell’estete le temperature diventavano troppo elevate. Le attività di questi sono state quindi sostituite con le attività negli hub di Rutigliano e Noicattaro, di cui io sono diventato responsabile medico. L’hub di Noicattaro era stato dedicato ai medici di famiglia, che hanno potuto vaccinare qui anziani e soggetti fragili, insieme ai loro caregiver. A seguito del della forte spinta per completare le vaccinazioni per questi ultimi, grazie all’amministrazione comunale, l’Asl e il dipartimento di prevenzione tra cui Maurizio Ferrara e il direttore del dipartimento area sud Francesco Nardulli, siamo riusciti a dedicare questo hub non solo ad anziani e soggetti fragili ma a tutta la popolazione, diventando punto di vaccinazione territoriale. Da questo momento abbiamo ricevuto l’accredito anche sul sistema Ncup, per la prenotazione tramite farmacia e da fine giugno abbiamo vaccinato chi ne faceva richiesta. La difficoltà è stata che per i primi mesi di attività, l’hub di Noicattaro si sovrapponeva a quello che era il lavoro sull’hub di Mola. Questa sovrapposizione pesava in termini di risorse e l’Hub di Noicattaro è andato avanti con poche risorse Asl; eravamo 3-4 persone assunte e almeno sette persone che lavoravano come personale volontario tra non sanitari che hanno coperto ruoli amministrati-

34 | Notiziario | Ottobre 2021


UN GIORNO IN 4 PERSONE ABBIAMO DOVUTO EFFETTUARE 300

VACCINAZIONI

Ottobre 2021 | Notiziario | 35


QUANDO SONO STATE SOSPESE LE PRENOTAZIONI PER GLI UNDER 30, TANTI GENITORI CI CHIEDEVANO CON IMPAZIENZA QUANDO AVREBBERO POTUTO VACCINARE I LORO FIGLI.

36 | Notiziario | Ottobre 2021


vi e personale volontario sanitario , medici , infermieri,

convinti. Le giornate all’hub sono faticose, ma sono

che hanno dato il loro supporto continuo. Grazie a loro

ben felice di dare il mio contributo per poter uscire il

abbiamo coperto grandi numeri nelle vaccinazioni. L’al-

prima possibile da questa condizione, ma, mai come

tra criticità stava nel fatto che essendo per lo più perso-

in questo caso, vale il motto “l’unione fa la forza”. Ci

nale volontario ci sono stati episodi difficili, ad esempio

tengo molto a ringraziare il Dr. Borracci, sia per aver

una giornata in cui abbiamo dovuto effettuare 300 vac-

messo in piedi e gestito un team di lavoro efficiente,

cinazioni in un giorno in 4 persone. Con il personale

che ci ha portato ad inoculare anche oltre 500 dosi al

volontario si è creato un bellissimo rapporto, loro han-

giorno, sia per la sua disponibilità e gentilezza nei miei

no il loro lavoro, i loro impegni, ma si sono prestati per

confronti; con tutti i medici e gli infermieri si è creato

aiutare tutti noi e supportarci nelle attività. (Noicattaro)

un clima amichevole e sereno, che ha reso ancor più positiva la mia esperienza. L’hub, ovviamente, non è

VERONICA DE BLASI,

fatto di solo personale medico, ma anche di tanti vo-

ODONTOIATRA

lontari della protezione civile, dell’associazione nazio-

Sono Veronica De Blasi e sono un’odontoiatra. Sono

cospicua per tutti e la loro partecipazione è stata fon-

originaria di Mantova, gli studi mi hanno portata a Bo-

damentale, non solo sul piano dell’organizzazione, ma

logna, e poi l’amore a Noicattaro. Mi sono trasferita

anche per l’umanità che hanno mostrato, ad esempio

qua ad inizio 2020… insieme al covid! Questa pandemia

aiutandoci con le persone più spaventate, stemperan-

mi ha penalizzata, sia dal punto di vista lavorativo, sia

do la tensione con qualche battuta. Ma il nostro suc-

per l’aspetto sociale; quando ho visto il post del sin-

cesso è dato soprattutto da tutti i singoli cittadini che

daco Raimondo Innamorato, in cui si cercavano volon-

hanno deciso di vaccinarsi, e i numeri che riscontriamo

tari per l’attività all’hub vaccinale, mi è sembrata l’oc-

a fine giornata ci rendono fieri e soddisfatti. Sono sta-

casione perfetta per occupare proficuamente il tanto

te molte le manifestazioni di gratitudine da parte dei

tempo libero che avevo, facendo qualcosa di utile per

cittadini per il nostro servizio, ma posso dire di essere

la comunità ed, allo stesso tempo, iniziare a farne par-

io grata ad ognuno di loro, anche al più scorbutico e

te. In circa due mesi ho potuto osservare diverse fasi.

meno persuaso, per aver fatto, nel piccolo, la loro par-

All’inizio, avendo aperto le prenotazioni in un secondo

te. Non sono mai stata del team “ne usciremo migliori”,

tempo rispetto ad altri hub, abbiamo avuto persone che si sono fatte anche più di 40km pur di potersi vaccinare. Quando sono state sospese le prenotazioni per gli under 30, tanti genitori ci chiedevano con impazienza quando avrebbero potuto vaccinare i loro figli. E in que-

nale carabinieri e dell’S.O.S Onlus; la mole di lavoro è

ma sono fermamente convinta che “insieme ce la faremo”, e credo che l’hub di Noicattaro sia una splendida esemplificazione di questo concetto. (Hub Noicattaro).

ANGELO RAMUNNI,

sti giorni, in cui le dosi a disposizione ci hanno permes-

SPECIALISTA IN PENSIONE.

so di aprire l’hub anche ai cittadini senza prenotazione,

Sono ritornato a lavorare nella ASL BARI sulla soglia

siamo stati letteralmente travolti da fiumi di persone

dei miei 77 anni, ben vissuti, da medico, padre e non-

che volevano vaccinarsi: siamo riusciti a recuperare

no. Specialista in Anestesiologia e Rianimazione e con

tanti anziani che, per vari motivi, non si erano ancora

lunga esperienza in Medicina Generale, ho intrapreso il

vaccinati, e anche tanti scettici che finalmente si sono

ruolo di medico vaccinatore quasi in punta di piedi,

Ottobre 2021 | Notiziario | 37


scegliendo di partecipare ad un bando della Protezione Civile, esteso anche ai medici in pensione. Nello scorrere dei giorni, nel ruolo di dirigente medico nelle postazioni della HUB di Mola, ho visto passare varia umanità, ognuno con propria esperienza di vita, problemi, segni del tempo e della malattia, con le proprie ansie, le proprie paure. Abbiamo subito compreso che uno sguardo comprensivo, una parola di condivisione, un cenno di disponibilità degli operatori, sarebbero stati colti e persino come regalo inatteso dopo mesi di chiusure e privazioni a causa della pandemia…Tengo però a sottolineare l’importanza della comunicazione, della condivisione, del mettersi nei panni dell’altro e del cercare di aprire, sempre, le proprie porte alla persona in affanno. Basta molto poco, ma il suo significato è davvero molto più grande per chi abbia bisogno di ascoltare una voce amica nella disperazione. Lo è anche per noi stessi. È in questo modo che usciamo, per davvero, dallo sterile egoismo e cioè dal nulla. Se l’Universo è non solo la nostra casa ma ne facciamo anche parte, come fossimo componenti di un’unica grande Anima, noi ci apparteniamo e la nostra solidarietà è uno dei valori più preziosi della nostra umanità. Nella nostra nuova veste, in un momento molto delicato della vita nazionale, sono stati ugualmente indimenticabili i momenti trascorsi con i molti cittadini che sono venuti a vaccinarsi. “Gli ultraottantenni sono dolcissimi”, mi annunciava, a ragion veduta, la dott.ssa Melania Scarafile, giovanissima laureata in Scienze infermieristiche, con cui ho inizialmente operato a Noicattaro. Difatti è stato fantastico il rapido scambio di opinioni con gli anziani che si sono aperti nel raccontarci propri tratti di vita ed emozioni: dall’abbandono dei figli, all’assistenza continuativa al coniuge disabile, fino a giungere, a volte, alle foto dei nipotini... In questo contesto, un mattino si è presentata nel mio box vaccinale una signora sui 60 anni, che, con voce affannosa, ha cominciato a parlarmi della sua malattia neoplastica, della chemioterapia, delle visite

38 | Notiziario | Ottobre 2021


CON IL PERSONALE VOLONTARIO SI È CREATO UN BELLISSIMO RAPPORTO, LORO HANNO IL LORO LAVORO, I LORO IMPEGNI, MA SI SONO PRESTATI PER AIUTARE TUTTI NOI E SUPPORTARCI NELLE ATTIVITÀ.

Ottobre 2021 | Notiziario | 39


ed esami. Nel parlarmi, sempre in modo concitato e faticoso, tendeva ad alzarsi spesso dalla sedia che le avevo offerto, per girarsi indietro e dare un’occhiata al box di fronte dove si stava procedendo ad altra vaccinazione. Ad un certo punto che ha iniziato a piangere, confessandoci che nella postazione di fronte alla nostra c’era suo marito, affetto da demenza di Alzheimer e che era stata costretta, poco prima, ad affidare ad un assistente dell’HUB vaccinale. L’uomo, infatti, aveva iniziato a dare qualche segno di escandescenza, tanto che era trattenuto con massima umanità dagli operatori addetti. Confesso che queste sue parole hanno commosso me e la collega dottoressa infermiera. Le ho chiesto, accoratamente, di continuare ad essere forte, e di non perdere mai la speranza di migliorare nel tempo... Ha lasciato il nostro box piangendo, ringraziando ripetutamente me e la collega per le parole di conforto che aveva ricevuto, oltre che per la nostra accoglienza ed il riguardo nei suoi confronti. Mentre ci lasciava commossi, non ci aspettavamo che si sarebbe, ancora una volta girata indietro, scoprire la nostra commozione e ricevere i suoi baci, al volo, e battere ripetutamente la sua mano destra sul petto e poi aprirla… verso noi! Come per offrirci il suo cuore.

40 | Notiziario | Ottobre 2021

5.400.940 LE DOSI

DI VACCINO ANTICOVID SOMMINISTRATE IN PUGLIA AL 1 SETTEMBRE 2021.


Dove andranno i fondi della Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, quella dedicata alla Salute e quale sistema sanitario ne uscirà? di FRANCO LAVALLE Vice-Presidente Omceo Bari

P

roverò a darvi una informazione di massima su quello che è riportato nei documenti inerenti il PNRR, limitandomi a trattare soltanto il capitolo che riguarda la Sanità (la Missione 6), tralasciando, quindi, gli altri 5 capitoli, ed evitando, inoltre, di parlare di quelli

che sono i fondi dedicati al capitolo, trattando, invece, la sostanza dei contenuti. Cercherò di riportare fedelmente ed in sintesi di cosa si tratta e, quindi, su cosa è previsto l’impegno dei fondi europei. Si parte, nelle pagine introduttive del Piano, da una sommaria analisi quantitativa della nostra Economia fortemente in perdita rispetto alla media europea, per giungere a giustificazioni in cui viene detto che la nostra carenza di produttività è legato al gap nella rivoluzione digitale, la carenza di infrastrutture, il tessuto industriale fatto da piccole e medie imprese che sono lente nell’agganciare le nuove tecnologie. Si rimarca come la scarsa familiarità con la tecnologia digitale sia evidente anche nel settore pubblico. Infatti, prima della pandemia era pochissimo il ricorso al lavoro agile. Ricorso valutato durante la pandemia al 30% (potenzialità 53%) e in meridione ancora meno. SI sottolinea come gli investimenti per la modernizzazione siano stati fino ad ora pochi, con una evidente lentezza nella realizzazione di riforme strutturali. Ottobre 2021 | Notiziario | 41


NEXT GENERATIO EU La risposta europea per il rilancio dell’economia dopo i danni causati dalla Pandemia. Prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale per:

• MIGLIORARE LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI. • CONSEGUIRE UNA MIGLIORE EQUITÀ DI GENERE, TERRITORIALE E GENERAZIONALE L’Italia deve approfittare di questa opportunità per: • AMMODERNARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. • RAFFORZARE IL SUO SISTEMA PRODUTTIVO. • CONTRASTARE POVERTÀ, ESCLUSIONE

SOCIALE E DISUGUAGLIANZE

IL PNRR SI ARTICOLA IN 6 MISSIONI E 16 COMPONENTI, ALL’INTERNO DELLE MISSIONI. LE MISSIONI SONO:

1 4

DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITÀ, CULTURA E TURISMO. ISTRUZIONE E RICERCA

2 5

3 6

RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA INCLUSIONE E COESIONE

INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE

SALUTE

MISSIONE 6 UNA LARGA PARTE DELLE RISORSE È DESTINATA A:

MIGLIORARE LE DOTAZION IINFRASTRUTTURALI E TECNOLOGICHE

42 | Notiziario | Ottobre 2021

PROMUOVERE LA RICERCA E L’INNOVAZIONE

SVILUPPARE COMPETENZE TECNICOPROFESSIONALI, DIGITALI E MANAGERIALI DEL PERSONALE


COMPONENTE 1 RETI DI PROSSIMITÀ, STRUTTURE INTERMEDIE E TELEMEDICINA PER L’ASSISTENZA SANITARIA TERRITORIALE.

Si rafforzano le prestazioni erogate sul territorio attraverso la creazione delle Case della Comunità e degli Ospedali di Comunità che si aggiungono al rafforzamento dell’assistenza domiciliare, allo sviluppo della telemedicina e all’integrazione con tutti i sistemi socio-sanitari.

• CASE DELLA COMUNITÀ E PRESA IN CARICO DELLA PERSONA: una struttura fisica in cui opera un team multidisciplinare composto da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, vari specialisti, infermieri di comunità, assistenti sociali (per rafforzare i servizi sociali), ecc. La componente 1 ha dei tratti di azione sinergica con parti della Missione 5. La Casa della Comunità è il punto di riferimento continuativo per la popolazione (anche attraverso un centro prelievi, strumentazione polispecialistica, infrastruttura informatica) e garantisce promozione e prevenzione della salute, presa in carico della comunità di riferimento. È stabilito un punto unico di accesso (PUA) e tutela di bambini, donne e famiglia anche secondo un approccio di medicina di genere. Potranno essere ospitati Servizi sociali e assistenza per anziani e persone fragili. SONO PREVISTE 1288 CASE DELLA COMUNITÀ IN TUTTA ITALIA.

• CASA (ABITAZIONE) COME LUOGO DI CURA. Attraverso il potenziamento dei servizi domiciliari per la presa in carico del 10% della popolazione over65 anni con patologie croniche e/o non autosufficienti:

SI SFRUTTERÀ LA TELEMEDICINA, LA DOMOTICA, LA DIGITALIZZAZIONE

SI REALIZZERANNO PRESSO LE ASL SISTEMI INFORMATICI PER RILEVARE I DATI IN TEMPO REALE

SI CREERANNO 602 (COT) CENTRALI OPERATIVE TERRITORIALI, UNA PER DISTRETTO, PER COORDINARE I SERVIZI DOMICILIARI E FARE INTERFACCIA CON OSPEDALI E CENTRI EMERGENZA

SI UTILIZZERÀ LA TELEMEDICINA PER I PAZIENTI CRONICI. LE MISURE PREVISTE SONO IN LINEA ANCHE CON QUELLE PREVISTE PER LA M5

1 2 3 4

• RAFFORZAMENTO ASSISTENZA SANITARIA INTERMEDIA E DELLE SUE STRUTTURE (OSPEDALI DI COMUNITÀ): sono strutture a ricovero breve per interventi sanitari di media/bassa intensità clinica. Struttura di 20 P.L. (max 40) a gestione infermieristica; serve per ridurre accessi ai PS. Servirà per trasferire dagli ospedali anche pazienti che necessitano di ulteriori cure che non possono essere effettuate al proprio domicilio. Sono previsti 381 Ospedali di Comunità in tutta Italia. (N.B. Non si fa precisa menzione del ruolo dei medici) •

INNOVAZIONE, RICERCA E DIGITALIZZAZIONE DEL SSN.

Consiste

nell’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, nel completamento e diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), nel migliorare l’erogazione ed il monitoraggio dei LEA. Previste risorse rilevanti per la ricerca scientifica, trasferimento tecnologico, rafforzamento delle competenze ed aumento del capitale umano del SSN. Ottobre 2021 | Notiziario | 43


COMPONENTE 2 AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO E DIGITALE

AGGIORNAMENTO REGOLAMENTARE E GIURIDICO DEGLI IRCCS E DELLE POLITICHE DI RICERCA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER RAFFORZARE IL RAPPORTO TRA RICERCA, INNOVAZIONE E CURE SANITARIE.

All’uopo vi sarà un DL. Per gli IRCCS si definiranno le aree di competenza, saranno differenziati in base alle attività, creando una rete integrata con scambi anche con le altre strutture del SSN. Gli IRCCS accederanno alle risorse solo se dimostreranno la loro attività scientifica su riviste ad alto I.F., se avranno la capacità di attrarre risorse, se si dedicheranno allo sviluppo di trial clinici, se saranno evidenti le azioni sul territorio. Importante sarà la responsabilità del DG e del D. Scientifico sul raggiungimento dei risultati. • AMMODERNAMENTO DEL PARCO TECNOLOGICO E DIGITALE

OSPEDALIERO.

Parte dal presupposto che vi siano in varie strutture sanitarie molte attrezzature ormai obsolescenti e carenti che determinino una possibile compromissione della qualità delle prestazioni ed della efficienza del sistema e tali da provocare una conseguente sfiducia del cittadino nel Sistema. E’ previsto l’acquisto di 3133 nuove grandi apparecchiature ad alta tecnologia, per sostituire una vetustà delle attrezzature maggiore di 5 anni, e la Digitalizzazione di 280 DEA di I e II livello. Inoltre è previsto il rafforzamento degli Ospedali del SSN attraverso: aumento di 3500 Posti Letto di Terapia Intensiva (per garantire 0,14 p.l. x 1000 ab.) e 4225 p.l. in Terapia Semintensiva. E’, inoltre, prevista la separazione dei percorsi nei PS. E vi sarà un aumento dei mezzi di trasporto secondario. • VERSO

UN OSPEDALE SICURO E SOSTENIBILE.

Mira alla Sicurezza degli edifici ospedalieri con adeguamento a norme antisismiche. • RAFFORZAMENTO

DELL’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA E DEGLI STRUMENTI PER RACCOLTA, ELABORAZIONE, ANALISI DEI DATI E SIMULAZIONE. Potenziamento del Fascicolo Sanitario Elettronico e sua diffusione, servirà a:

FRUIZIONE DEI SERVIZI DEL SSN DAI CITTADINI,

BANCA DATI PER I PROFESSIONISTI SANITARI

INFORMAZIONI ALLE ASL PER DATI CLINICIEPIDEMIOLOGICI PER IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI

FORMAZIONE, RICERCA SCIENTIFICA E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO.

Valorizzazione e potenziamento della Ricerca biomedica del SSN: attraverso il potenziamento della ricerca biomedica, dei centri per le malattie rare, favorendo il trasferimento tecnologico tra ricerca e impresa. Si attua con: > investimenti per favorire il trasferimento suddetto, creazione di prototipi per la commercializzazione, riduzione dei rischi di impresa per chi vi partecipa. > Finanziamenti per progetti in ambito delle Malattie rare e delle Malattie altamente invalidanti. 44 | Notiziario | Ottobre 2021


IN SINTESI Con questo Piano si mira al potenziamento

> DEL TERRITORIO PER SUPERARE LA FRAMMENTAZIONE ED IL DIVARIO STRUTTURALE TRA LE REGIONI PUNTANDO AD UN PERCORSO INTEGRATO CHE PARTE: • dalla Casa come primo luogo di cura (obiettivo 10%) • alle Case della Comunità • agli Ospedali di Comunità. > DEL

FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO

> DELLA

TELEMEDICINA

> MODELLI

PREDITTIVI PER PROGRAMMAZIONE, GESTIONE E CONTROLLI SUL TERRITORIO.

Ottobre 2021 | Notiziario | 45


DOSSIER PNRR

IL PNRR SI OCCUPA DI STRUTTURE, MA LA SANITÀ È UN RAPPORTO FRA PERSONE. 46 | Notiziario | Ottobre 2021


Come verranno utilizzati i fondi previsti dal PNRR per la sanità, in particolare per il settore ospedaliero, e soprattutto, quali sono le eventuali criticità che questi non potranno aiutare a gestire?

L

a Pandemia occupa i media a vario ti-

stesso momento sono intervenuti i vaccini

tolo da quasi 2 anni, mai prima d’ora

a invertire la rotta per pazienti fragili e ope-

la sanità è stata celebrata nei suoi mol-

ratori sanitari, o le nuove varianti avrebbero

teplici aspetti come in questo periodo. Tutti

provocato un disastro ancora peggiore del

sono improvvisamente diventanti virologi ed

precedente.

il tasso di occupazione dei posti letto in te-

Ad affrontare tutto ciò, i soliti noti, gli ope-

rapia intensiva e nei reparti Covid dedicati

ratori del servizio sanitario pubblico che già

è quotidianamente seguito dai cittadini con

lavoravano in un sistema depotenziato pro-

un grado di interesse superiore a quello de-

gressivamente da 20 anni di tagli, soprattutto

gli agenti di cambio verso i valori azionari in

a carico del personale.

borsa.

Le voci di spesa in un ospedale essenzialmen-

Il momento peggiore è stato tra Natale 2020

te sono tre: la struttura (muri, energia elettri-

e la primavera 2021, quando la seconda on-

ca, strumenti chirurgici etc.); i “consumabili”

data ha definitivamente sfondato negli ospe-

come farmaci, alimenti e biancheria; il perso-

dali di tutta Italia trasformandoli radicalmen-

nale. La terza voce è stata eletta, da una serie

te in grandi pneumologie. Per fortuna, nello

di governi di ogni colore, come metodo

di GIOVANNI LEONI Vice Presidente FNOMCeO Presidente OMCeO Venezia

Ottobre 2021 | Notiziario | 47


NEGLI ULTIMI 10 ANNI SONO STATI TAGLIATI NEL SSN CIRCA 45.000 POSTI DI LAVORO DI CUI OLTRE 7.000 MEDICI E OLTRE 2.500 TRA

di risparmio. In questa situazione di deficit di

Inoltre, gli edifici ospedalieri devono essere

personale e letti è arrivata la Pandemia.

adeguati alle vigenti norme in materia di co-

Secondo il PNRR, negli ospedali, 4,05 miliar-

struzioni, in quanto nel 45% dei casi questi

di di euro saranno destinati al rinnovamento

sono stati costruiti prima del 1940, e sono

PROFESSIONALE E

parco tecnologico e digitale, gli investimenti

dotati di una impiantistica obsoleta, insicuri

AMMINISTRATIVA.

per un ospedale sicuro e sostenibile saranno

sotto il profilo sismico e dei sistemi antincen-

di 1,64 miliardi, agli strumenti per la raccolta,

dio: anche questo passaggio era ben noto

l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazio-

nel tempo agli addetti ai lavori.

ne andranno 1,67 miliardi mentre alla forma-

La dotazione attuale di posti letto, 3,1 per

zione, ricerca scientifica e trasferimento tec-

mille abitanti poi, è tra le più basse in Europa.

nologico 1,26 miliardi - per un totale di 8,63

Ordini dei medici e Sindacati lo ripetono da

miliardi. L’intervento attuativo dell’art. 2 del

lustri, e la FNOMCeO con Filippo Anelli tut-

decreto legge n. 34/2020 prevede il raffor-

ti i giorni stimola media e politica su questi

zamento strutturale degli ospedali del SSN,

temi. I servizi pubblici sono la garanzia dei di-

con il potenziamento della dotazione di posti

ritti fondamentali indispensabili per l’equità e

letto di terapia intensiva (+3.500 posti letto

l’uguaglianza dei cittadini, ma l’Italia ormai è

per garantire lo standard di 0,14 posti letto di

diventata uno dei paesi europei con meno di-

terapia intensiva per 1.000 abitanti) e semi-in-

pendenti nel pubblico impiego, area tacciata

tensiva (+4.225 posti letto), il consolidamento

molte volte come simbolo di scarsa efficienza.

della separazione dei percorsi all’interno del

Negli ultimi 10 anni sono stati tagliati nel SSN

pronto soccorso, l’incremento del numero di

circa 45.000 posti di lavoro di cui oltre 7.000

mezzi per i trasporti secondari: tutte cose che

medici e oltre 2.500 tra la dirigenza sanita-

servivano anche prima della pandemia.

ria e tecnica professionale e amministrativa.

LA DIRIGENZA SANITARIA E TECNICA

48 | Notiziario | Ottobre 2021


DEVE ESSERE POTENZIATA TUTTA L’AREA DELL’URGENZA CON I PRONTO SOCCORSO, L’ANESTESIA E Le assunzioni effettuate durante la pandemia

le per chi ha scelto nella vita di fare le cose

sono state fatte prevalentemente con con-

particolarmente difficili e rischiose di festa e

tratti precari per circa 37.000 unità: appare

di notte in un momento di calo di vocazioni

indispensabile la stabilizzazione di tutti questi

confermate dai posti liberi per queste bran-

lavoratori precari per garantire continuità assistenziale, sicurezza e qualità delle cure. Ci si dimentica o si tralascia volutamente di evidenziare che una larga parte dei cittadini

che nelle scuole di specializzazione. Il personale per definizione non è inserito nel PNRR, essendo un piano strutturale. Se

sono anziani e fragili che dipendono dal Si-

effettuiamo un raffronto globale rispetto alla

stema Sanitario Nazionale per accedere alla

percentuale di PIL destinata alla sanità, l’Italia

cure gratuite che altrimenti non potrebbero

arriva all’8,7%, la Germania all’11,7%, la Fran-

permettersi. Sul territorio il cittadino ha un

cia all’11,2%, l’Austria al 10,4% e la Svizzera

medico di famiglia dedicato, i farmaci esen-

supera il 12% (OECD, Health at a Glance). L’I-

ti ticket e può accedere gratis H24 per ogni

talia dispone quindi di una quota pro capite

eventualità in ospedale, anche per un tra-

per la salute inferiore alla media europea e

pianto di cuore o fegato, procedure di alta complessità con un costo elevatissimo che solo pochi potrebbero permettersi. In particolare deve essere potenziata tutta l’a-

RIANIMAZIONE ED IL 118, CURANDO UNA ADEGUATA TURNISTICA ED UNA DEGNA RETRIBUZIONE CHE PORTI AD UNA VITA PROFESSIONALE STABILE PER CHI HA SCELTO QUESTO LAVORO.

questo deficit deve essere corretto nel tempo perché il PNRR è un intervento episodico, ma la sanità pubblica non è un costo da taglia-

rea dell’urgenza con i Pronto Soccorso, l’Ane-

re sistematicamente ma un investimento per

stesia e Rianimazione ed il 118 curando una

tutti noi, di cui a turno potremmo avere biso-

adeguata turnistica ed una degna retribuzio-

gno, e l’indicatore per eccellenza del grado

ne che porti ad una vita professionale stabi-

di civiltà di una nazione. Ottobre 2021 | Notiziario | 49


DOSSIER PNRR

PNRR: INVESTIRE SULLE STRUTTURE MA ANCHE SUI NOSTRI MEDICI. Sono 15,63 miliardi di fondi europei, da usare in interventi necessari per potenziare le strutture e i servizi sanitari di prossimità anche attraverso lo sviluppo della telemedicina. Ma la vera necessità è quella di investire sui nostri giovani, sui nostri medici.

di ANTONIO MAGI Presidente OMCeO Roma e Provincia

50 | Notiziario | Ottobre 2021

N

el PNRR #nexgenerationitalia (Piano

per “case della comunità” e presa in carico

Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha

della persona; 4 miliardi per assistenza domi-

grande importanza il capitolo MIS-

ciliare “la casa come primo luogo di cura e

SIONE 6: SALUTE con i suoi 15,63 miliardi di

telemedicina” e l’ultimo miliardo per rafforza-

fondi europei.

re l’assistenza sanitaria intermedia e delle sue

Una occasione unica da non sprecare, una

strutture ovvero gli “ospedali di comunità”.

quantità di risorse veramente imponente

L’investimento di 2 miliardi di € prevede quin-

se pensiamo a quelle destinate in passato,

di l’attivazione di 1.288 Case della Comunità

quando si e no veniva investito in sanità non

(poi ci diranno perché 1.288?) entro la metà

più di 1 miliardo di € ogni anno.

del 2026, riconvertendo le strutture già esi-

Gli interventi previsti nel capitolo “Reti di

stenti o costruendone di nuove. All’interno

prossimità, strutture intermedie e telemedi-

dovrebbe operare un team multidisciplinare

cina per l’assistenza sanitaria territoriale” in-

di medici, (medici di medicina generale, pe-

tenderebbero potenziare le strutture e i ser-

diatri di libera scelta, medici specialisti con-

vizi sanitari di prossimità anche attraverso lo

venzionati interni e dipendenti già esistenti)

sviluppo della telemedicina scordandosi però

affiancati da infermieri di comunità (qui in-

colpevolmente di investire soprattutto sui

vece si sono investite risorse) e da altri pro-

medici senza i quali, è certo, non può esserci

fessionisti della salute, insomma una parziale

sanità.

rivisitazione della riforma Balduzzi del 2012,

Per raggiungere questi obiettivi infatti saran-

basata su Aggregazioni Funzionali Territoria-

no investiti 7 miliardi di € così divisi: 2 miliardi

li (AFT) dei medici e da Unità Complesse di


ASSISTENZA DOMICILIARE

RICERCA

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO UNO OGNI 100 MILA ABITANTI

1 Casa della Comunità hub per ogni Distretto e almeno 3 Case della Comunità spoke 1 ogni 30/35.000 abitanti nelle aree metropolitane 1 ogni 20/25.000 abitanti nelle aree urbane e sub-urbane 1 ogni 10/15.000 abitanti nelle aree interne e rurali

1 Infermiere di Comunità

ogni 2.000-2.500 abitanti, afferenti alle Case di Comunità

1 Unità Speciale di Continuità Assistenziale 1 medico e 1 infermiere

2 Ospedali di Comunità

20 posti letto ogni 50.000 abitanti

1 Hospice fino a 10 posti letto

all’interno della rete aziendale delle cure palliative

1 Centrale Operativa Territoriale Cure Primarie (UCCP) oggi denominate Case

dicina generale e la pediatria di libera scelta

della Comunità con equipe multi-disciplinari

con i suoi 14.817 medici e 1.337 psicologi

e multi-professionali.

operanti mediamente con 24 ore settima-

Nel proprio ACN del 2020 poi perfezionato

nali, i 383 biologi e i 20 chimici con 28 ore

nel giugno 2021 e firmato con le Regioni, la

settimanali ed i 1.238 veterinari con 23 ore

specialistica ambulatoriale, ha già previsto la

settimanali assieme al personale dipendente

sua partecipazione a questi team, all’assisten-

a 38 ore settimanali di cui solo 1.869 medici

za specialistica domiciliare e all’uso speciali-

specialisti e 4.225 psicologi, 1.664 biologi,

stico della telemedicina e non solo ha previ-

150 chimici e 4.637 veterinari.

sto anche la presenza degli specialisti presso

Un organico già chiaramente insufficiente

gli studi dei medici di medicina generale pro-

allo scopo e con una carenza che diventa ve-

prio per favorire quella medicina di prossimi-

ramente preoccupante considerando che il

tà oggi invocata nel PNRR.

53,49% di tutti i componenti queste equipe

Pertanto nelle 1.288 Case della comunità, (1

di professionisti (MMG, PLS, Specialisti con-

per Distretto con funzioni Hub e almeno 3

venzionati e dipendenti) andrà in pensione

con funzioni spoke; 1 ogni 30/35.000 abitanti

entro il 2026 e più della metà di questi entro

nelle aree metropolitane; 1 ogni 20/25.000

3 anni.

abitanti nelle aree urbane e sub-urbane; 1

Se si vuole davvero garantire con il SSN la

ogni 10/15.000 abitanti nelle aree interne e

presa in carico specialistica dei pazienti, spe-

rurali) la specialistica ambulatoriale interna è

cie quelli complessi, da gestire sul territorio

già pronta a lavorare “in equipe” con la me-

e a domicilio, anche dopo la dimissio-

Dobbiamo investire sui nostri medici, sui nostri specialisti e sui giovani abolendo l’attuale imbuto formativo, altrimenti anche con i fondi previsti nel PNRR non raggiungeremo l’obiettivo ed avremo tante strutture attrezzate, ma senza il necessario numero di medici.

Ottobre 2021 | Notiziario | 51


CASE DELLA COMUNITÀ ne ospedaliera, è necessario risolvere quindi

rio agli specialisti ambulatoriali, aumentan-

l’attuale grave carenza di specialisti ambula-

done anche il loro numero soprattutto per

toriali convenzionati dovuta a scelte sbaglia-

garantire l’assistenza specialistica domiciliare

te, fatte in passato e che oggi inevitabilmente

e la telemedicina, conferire da subito incari-

paghiamo. Bisogna invertire queste scelte errate degli ultimi anni ed investire immediatamente le risorse necessarie sulla specialistica conven-

attuali anacronistiche ed incomprensibili incompatibilità, privilegiare la professionalità e

zionata interna, oggi chiaramente vitale per la

non il rapporto giuridico e portare la retribu-

riuscita del progetto PNRR, se vogliamo dav-

zione dei medici a quella degli altri paesi eu-

vero garantire, assieme ai MMG e ai PLS una

ropei che, con offerte allettanti, portano via i

assistenza territoriale di qualità e soprattutto

nostri specialisti garantendogli all’estero, una

di prossimità a tutto vantaggio della popola-

giusta retribuzione e la certezza di un futuro

zione favorendo la diminuzione degli accessi

sia professionale che familiare. Dobbiamo in-

impropri ai pronto soccorso, riducendo una

vestire quindi sui nostri medici, specialmente

volta per tutte le liste d’attesa e garantendo la presa in carico sul territorio delle patologie croniche, decongestionando gli ospedali da ricoveri impropri e agevolando così una assi-

sui nostri specialisti e sui giovani abolendo l’attuale imbuto formativo, altrimenti anche con i fondi previsti nel PNRR non raggiunge-

stenza ospedaliera d’eccellenza.

remo l’obiettivo ed avremo tante strutture at-

Bisogna però fare in fretta, difendere il SSN

trezzate, piene di professioni sanitarie di tutti

rendendolo più attrattivo, favorire quindi da

i tipi, di “famiglia” e di “comunità” ma senza

subito il raggiungimento del massimale ora-

il necessario numero di medici.

FONDI PNRR SANITÀ 7 miliardi

PER RETI DI PROSSIMITÀ, STRUTTURE E TELEMEDICINA PER L’ASSISTENZA SANITARIA TERRITORIALE

8,63 miliardi

PER INNOVAZIONE, RICERCA E DIGITALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

15,63 miliardi di euro • Rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio (potenziamento e creazione di strutture e presidi territoriali; case della comunità; ospedali di Comunità) • Rafforzamento dell’assistenza domiciliare • Sviluppo della telemedicina • Integrazione con tutti i servizi sociosanitari • Rinnovamento e ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti • Completamento e diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) • Miglioramento capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sistemi informativi più efficaci • Ricerca scientifica • Formazione del personale

52 | Notiziario | Ottobre 2021

chi a tempo indeterminato, superare anche le


DOSSIER PNRR

LA MISSIONE 6 NEL PNRR: OPPORTUNITÀ E RESPONSABILITÀ La missione 6 del PNRR potrebbe essere un punto di svolta per il nostro Paese e il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Ma con le opportunità, vengono anche le responsabilità.

L

a missione 6 del PNNR apre nuovi sce-

necessariamente un ridisegno del modello di

nari nell’evoluzione del nostro servizio

assistenza, con attenzione alla gestione della

sanitario nazionale. Per la prima volta

cronicità, che rappresenta il tema fondante e

sembra sciogliersi il nodo delle risorse eco-

in larga misura dimenticato con l’emergenza

nomiche: 15,63 miliardi di Euro, 7 per la sani-

pandemica. L’emergenza pandemica ha tut-

tà territoriale e 8,63 per innovazione, ricerca

tavia dimostrato come un ridisegno dell’as-

e digitalizzazione, in pratica soprattutto per

sistenza territoriale debba tener conto della

gli Ospedali, rappresentano un’opportunità

prevenzione e del trattamento dell’acuzie non

straordinaria, ma anche un’ enorme respon-

ospedaliera. Lo stesso PNRR indica le princi-

sabilità di sistema: un fallimento non sarebbe

pali criticità di sistema: significative disparità

perdonabile e lo pagherebbero tutti i citta-

territoriali nell’erogazione dei servizi, in parti-

dini del nostro paese. Gli investimenti strut-

colare in termini di prevenzione e assistenza

turali, infatti, devono poter essere funzionali

sul territorio, un’inadeguata integrazione tra

ad un progetto, soprattutto laddove, come

servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi

nel caso della sanità territoriale, progettualità

sociali, tempi di attesa elevati per l’erogazio-

come quelle relative alle case della comunità,

ne di alcune prestazioni, una scarsa capacità

agli ospedali di comunità, all’assistenza do-

di conseguire sinergie nella definizione delle

miciliare, alla telemedicina, all’integrazione

strategie di risposta ai rischi ambientali, cli-

con tutti i servizi socio sanitari, prevedono

matici e sanitari. Le risposte a queste

di GUIDO MARINONI Presidente Omceo Bergamo

Ottobre 2021 | Notiziario | 53


LE RISPOSTE ALLE CRITICITÀ, CHE VENGONO DELINEATE NELLA “MISSIONE 6”, SONO FONDAMENTALMENTE LE CASE DELLA COMUNITÀ, L’OSPEDALE DI COMUNITÀ, LA TELEMEDICINA.

54 | Notiziario | Ottobre 2021

criticità, che vengono delineate nella “missio-

mazione specifica in medicina generale, con-

ne 6”, sono fondamentalmente le case della

tratti di formazione specialistica, percorsi per

comunità, l’ospedale di comunità, la teleme-

l’acquisizione di competenze manageriali per

dicina: un’organizzazione del territorio fonda-

i professionisti sanitari, piano di formazione

mentalmente basata sul Distretto. Elemento

sulle infezioni ospedaliere. La progettualità,

chiave sarà rappresentato dall’informatizza-

come è evidente, è estremamente ambiziosa,

zione, con il fascicolo sanitario elettronico a

ma a chi è avvezzo ad affrontare i quotidiani

livello macro e con le COT, centrali operative

risvolti pratici del lavoro nel servizio sanitario,

territoriali a livello di Distretto. La domiciliari-

in particolare quello territoriale, alcune per-

tà si prefigge un obiettivo molto ambizioso,

plessità sorgono spontanee. Vengono alloca-

prendere in carico il 10 percento della popo-

ti ingenti investimenti strutturali, finalizzati ad

lazione di età superiore ai 65 anni: si rivolge

obiettivi declinati in modo sostanzialmente

in particolare ai pazienti di età superiore ai

generico, rimandando a successivi interventi

65 anni con una o più patologie croniche e/o

ordinamentali la riorganizzazione del servizio

non autosufficienti. Anche se il PNNR riguar-

sanitario, sostanzialmente prevedendo l’ac-

da sostanzialmente interventi strutturali, una

quisizione di strumenti prima di finalizzarne

parte delle risorse viene dedicata allo svilup-

l’utilizzo. Si prevedono 1288 case della co-

po delle competenze tecniche, professionali,

munità (considerando la popolazione italia-

digitali e manageriali del personale del siste-

na 60,36 milioni di abitanti, una ogni 46.000

ma sanitario. Si tratta “solo” di 740 milioni

abitanti) definendo dei poliambulatori e de-

di Euro: borse aggiuntive per il corso di for-

gli sportelli sociali di cui non sono indicate la


PNRR E SANITA’ DEL TERRITORIO

1.288

CASE DELLA COMUNITÀ. Coordinamento di tutti i servizi socio-sanitari sul territorio

602 900 381

CENTRALI OPERATIVE TERRITORIALI (COT), una in ogni distretto: coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari (ospedali e rete di emergenzaurgenza)

BORSE DI STUDIO MMG aggiuntive all’anno per tre anni (per un totale di 2.700 borse aggiuntive)

OSPEDALI DI COMUNITÀ per cure brevi e a bassa intensità; 20 posti letto (fino ad un massimo di 40 posti letto) e a gestione prevalentemente infermieristica.

OBIETTIVO PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE: PRESA IN CARICO, ENTRO LA METÀ DEL 2026, DEL 10% DELLA POPOLAZIONE OVER 65

strutturazione operativa, la dotazione di per-

dove ad oggi realizzate, si trovano a gestire

sonale, i rapporti con la rete capillare dei me-

pazienti complessi e non completamente sta-

dici di famiglia e dei pediatri, le reali strategie

bilizzati: prevedere un’insufficiente presenza

di prossimità al di fuori delle aree urbane e la

medica si rivelerebbe un errore e rischierebbe

relazione con le reti di sanità pubblica, delle

di comprometterne la concreta utilizzabilità.

quali non viene fatta menzione; in definitiva

La telemedicina, anch’essa oggetto di impor-

sembra volersi prevedere l’ennesimo trasfe-

tanti investimenti, viene tuttavia ancora pre-

rimento sul territorio di un’organizzazione di

sentata come un’attività a «progetto» e non

tipo ospedaliero, già oggetto di esperienze

se ne prevede esplicitamente una tariffazione

regionali non soddisfacenti. Vengono allocati

e un inserimento nei LEA. Gli investimenti di

importanti investimenti sulla domiciliarità, ma

ammodernamento e ampliamento della rete

nulla viene detto in merito alla residenzialità

ospedaliera fanno riferimento costantemente

del cronico; molto spesso il limite dell’assi-

ai «posti letto» e non alle risorse umane ne-

stenza domiciliare è determinato non dalla

cessarie per la loro gestione. Non viene fatta

carenza di risorse sanitarie o sociali, ma dalla

alcuna menzione relativa al potenziamento

concreta indisponibilità di care givers e dalle

operativo dell’igiene e sanità pubblica che

oggettive esigenze assistenziali non gestibili

viene ricondotta esclusivamente al concetto

in ambiente domestico.

di One Health. Viene data enfasi all’incre-

Viene dato ampio spazio agli ospedali di co-

mento delle borse di studio per la formazio-

munità, mirati al ricovero breve con prevalenti

ne specifica in medicina generale (tra l’altro

esigenze di nursing. Nella realtà dei fatti, tut-

riduttivamente citate come un intervento

tavia, le cosiddette strutture intermedie, lad-

a sostegno dei giovani a fronte della Ottobre 2021 | Notiziario | 55


UNA PARTE DELLE RISORSE DEL PNRR VIENE DEDICATA ALLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE TECNICHE, PROFESSIONALI, DIGITALI E MANAGERIALI DEL PERSONALE DEL SISTEMA SANITARIO.

56 | Notiziario | Ottobre 2021

connotazione reale di necessità emergenziale

re importanti interventi strutturali e tecnologi-

per il sistema), ma in sostanza non si intervie-

ci, tuttavia i limiti di sistema, citati nella pre-

ne sull’attrattività della medicina di famiglia

messa alla missione 6 ed evidenziati nel corso

per i professionisti. Un segnale importante, in

dell’ attuale pandemia, non possono essere

questo senso, viene dalla Lombardia, laddove

affrontati e risolti senza investimenti in risorse

non si è realizzata la copertura di tutti i posti

umane e professionali. Gli investimenti nella

disponibili al corso di formazione specifica in

sanità territoriale sembrano riprodurre modelli

medicina generale, a causa della maggiore

funzionali ad un’organizzazione di tipo ospe-

attrattività delle specializzazioni universitarie,

daliero, che potrebbe risultare inadeguati alla

anche (e non solo) in termini di entità della

flessibilità e alla capillarità della rete. E’ quindi

borsa di studio. Ciò a fronte dell’enfatizzazio-

necessario richiamare con forza come il buon

ne della formazione sulle infezioni noscomia-

funzionamento del sistema sanitario si fondi

li e della formazione alla managerialità delle

sui professionisti, in primo luogo sui medici

professioni sanitarie. In conclusione Il signifi-

e sul loro rapporto con i cittadini. Gli investi-

cativo impegno di risorse in ambito sanitario,

menti strutturali, per essere produttivi, devono

messo in atto dal PNRR, consente di prevede-

essere sostenuti dalle risorse professionali.


SPAZIO ODONTOIATRIA a cura della CAO Bari


O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S

AGGIORNAMENTI IN TEMA DI AUTORIZZAZIONI CONCLUSO L’ITER RIFORMATIVO DELLA L.R. N. 9 DEL 2017 PER LA REGIONE PUGLIA

N

el mese di Luglio sono state apportate alcune modifiche riguardo il Regolamento Regionale di attuazione della L.R. n. 9 del 2 maggio 2017 e s.m.i.

Fondamentale è stato l’accoglimento della nostra richiesta di una ulteriore proroga per la presentazione delle domande di AGGIORNAMENTO O CONFERMA al 30 settembre 2021. Altra nostra richiesta accolta è quella della “possibilità prevista, per particolari patologie o interventi, da parte del medico/odontoiatra titolare dello studio professionale, di avvalersi dell’ausilio di altro professionista anche di altra branca

Un focus sulle modifiche apportate

medica e sanitaria, prevedendolo direttamente nel piano di

al Regolamento Regionale della L.R.

to riguarda le Società tra Professionisti è stato chiarito che

cura e informandone preventivamente il paziente”. Per quan-

n. 9 del 2 maggio 2017, approvate

“il numero dei soci professionisti/la partecipazione al capitale

dopo lunga consultazione con le

di due terzi nelle deliberazioni o decisioni dei soci, non può

Cao degli Ordini Provinciali pugliesi. di ALESSANDRO NISIO Presidente CAO Bari e Segretario Nazionale Commissione Albo Odontoiatri FNOMCeO

sociale dei professionisti, tale da determinare la maggioranza che essere riferita a soci professionisti nella branca di odontoiatria” e che “in caso di gestione associata o societaria (S.T.P.), dovranno essere indicati nella comunicazione e nel nulla osta i nominativi degli intestatari del medesimo provvedimento”. Chiarito infine il requisito organizzativo dell’allegato 3B riguardante gli studi con la semplice comunicazione: “La presenza di n. 1 segretario, di n. 1 igienista dentale e di massimo n. 2 assistenti alla poltrona in caso di gestione in forma individuale e di n. 1 segretario, n. 1 igienista dentale e di massimo n. 2 assistenti alla poltrona per ogni professionista intestatario del nulla osta (in caso di gestione in forma associata o di S.T.P.), a prescindere dalla tipologia contrattuale utilizzata per tali figure professionali, non modifica la natura di “studio privato d’odontoiatria” di cui all’art. 5, comma 6 della L.R. n. 9/2017”. La Regione Puglia ha così concluso l’iter riforma-

58 | Notiziario | Ottobre 2021


S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T

versa, se vorranno affrontare interventi più invasivi, dovranno richiedere l’autorizzazione regionale, con tempi e modalità sicuramente più lunghi e con accorgimenti strutturali, tecnologici e organizzativi lievemente più impegnativi. Mentre possiamo invece affermare che, grazie alla strenua battaglia da parte delle CAO provinciali, in Puglia per aprire una “struttura odontoiatrica sotto forma di società di capitali” è necessario sottostare tivo della L.R. n. 9 del 2017 con la stesura definitiva di un Regolamento Regionale che sostituisce il precedente Regolamento del 5 febbraio 2010, di oltre 10 anni più vecchio e dopo ben 4 anni dalla legge regionale del 2017, approvando queste ultime modifiche dopo una lunga concertazione con le Cao degli Ordini Provinciali pugliesi e grazie alla

al “fabbisogno regionale”, che attualmente

La semplificazione introdotta dal nuovo Regolamento è stata resa possibile dallo schema che individua e distingue le prestazioni a bassa, media e alta invasività e che consente di differenziare l’iter autorizzativo da seguire.

prevede 1 struttura ogni 500mila abitanti: un fabbisogno che al momento risulta pari a zero. Questo parametro sarà, inoltre, rivalutato periodicamente negli anni previa concertazione con gli Ordini provinciali, mettendo quindi un freno alle possibilità di aprire liberamente strutture ambulatoriali gestite

supervisione e agli approfondimenti dell’e-

interamente da soci di capitale (per esempio

sperto in normativa sanitaria, dott. Andrea

catene dentali), e che dovranno comunque

Tuzio, consulente dell’Ordine dei Medici di

dotarsi un Direttore Sanitario regolarmente

Roma. Volendo tirare delle conclusioni finali

iscritto all’Ordine provinciale e con almeno

possiamo dire quindi che la semplificazione

cinque anni di anzianità di servizio, funzio-

introdotta dal nuovo Regolamento è stata

ne che svolgerà esclusivamente in un’unica

resa possibile dallo schema che individua

struttura. I positivi rapporti della CAO Bari e

e distingue le prestazioni a bassa, media e

delle Cao degli ordini provinciali pugliesi con

alta invasività e che consente di differenziare

il presidente Michele Emiliano, l’Assessore

l’iter autorizzativo da seguire. In particolare,

Pierluigi Lopalco e gli uffici dell’Assessorato

gli studi professionali, che potranno essere

alla Salute nelle persone del Direttore Vito

anche sotto forma societaria, ma solo nella

Montanaro, Vito Carbone, Antonella Caro-

declinazione di Società Tra Professionisti, se

li, Mauro Nicastro e Giovanni Campobasso,

dichiareranno di limitare le prestazioni odon-

hanno consentito infine, per la prima volta

toiatriche a quelle a bassa invasività (di fat-

nella storia dell’Odontoiatria Pugliese, di in-

to escludendo soltanto il grande rialzo del

staurare un Tavolo Permanente di confronto

seno mascellare, la trasposizione del nervo

tra CAO e Regione Puglia con l’obiettivo di

alveolare, l’implantologia zigomatica e le ne-

realizzare una Conferenza dei Servizi con tutti

oformazioni superiori ai 3 cm) non necessi-

gli stakeholder del comparto al fine di chia-

teranno dell’autorizzazione sanitaria ma della

rire e rendere uniforme l’interpretazione del

semplice comunicazione alla ASL di com-

Regolamento Regionale da parte di tutti gli

petenza, potendo quindi immediatamente

organi controllori (NAS, ASL, Ispettorati) gra-

avviare il proprio studio professionale; vice-

zie ad incontri programmati e permanenti. Ottobre 2021 | Notiziario | 59


O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z

D.LGS 101/2020: LE NUOVE NORME IN TEMA DI RADIOPROTEZIONE IN ODONTOIATRIA UN REGOLAMENTO COMPLETO ED ATTESO DA TEMPO Le nuove norme europee in materia di sicurezza e protezione contro i pericoli derivanti dalla esposizione a radiazioni

C

on l’entrata in vigore del D.Lgs 101/2020, nell’agosto 2020, sono state recepite dalla legislazione italiana le norme dettate dalla Direttiva europea n. 59 del 2013

sulla radioprotezione della popolazione che “stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom”. Come per tutti i recepimenti, ci sono state difformità fra i vari stati che, nel tempo e per quanto possibile, verranno omogeneizzate come, ad esempio, per quanto riguarda l’intervallo fra i controlli delle apparecchiature di nostra competenza che, nel recepimento italiano anche per i soli apparati per radiografie endorali, è annuale ed in altri stati è invece biennale o pluriennale. Questa normativa, attesa da tempo, stabilisce meglio ed in un solo testo “omnibus” i compiti e le figure responsabili della gestione delle fonti di radiazioni ionizzan-

ionizzanti colmano un vuoto legislativo.

ti così come l’aggiornamento e l’apparato sanzionatorio. La

di BELINDA GUERRA Componente CAO Bari

quella preponderante della norma ma di sicuro quella che ci

parte che riguarda le radiazioni a scopo medico non è certo riguarda da vicino. Nel settore odontoiatrico vengono individuate quattro figure specifiche, oltre al datore di lavoro per come definito dal D.Lgs. 81/08: Datore di Lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa Esercente: una persona fisica o giuridica che ha la responsabilità giuridica ai sensi della legislazione vigente ai fini dell’e-

60 | Notiziario | Ottobre 2021


Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I T

tato documentata attività di Esperto in Fisica Medica ex art.7, comma 5 D.lgs. 187/2000). Le figure di Datore di Lavoro, Esercente e Responsabile di impianto Radiologico possono convergere sullo stesso odontoiatra che sia titolare della struttura ed esegua personalmente e inderogabilmente gli esami complementari alla sua attività clinica; ovviamente questo non vale per le strutture ad assetto societario, ove la proprietà sia una persona spletamento di una pratica o di una sorgente

giuridica ed ove l’esercente non è lo stesso

di radiazioni.

professionista che svolge l’esame e quindi

Esperto di radioprotezione: Fisico o Inge-

non può rivestire entrambe le figure.

gnere o Chimico (o perito) con abilitazione

Da questo discende che in caso di possesso

acquisita con esame al MIN LAV, iscritto all’

di apparati diversi e “superiori” all’endora-

elenco nazionale degli Esperti Qualificati. È

le (per gli apparecchi endorali solamente, in

la persona incaricata dal Datore di Lavoro o

deroga, il professionista abilitato che esegue

dall’ Esercente, che possiede le cognizioni,

l’esame riveste anche la figura di RIR anche

la formazione e l’esperienza necessarie per

in strutture societarie), le strutture ad asset-

garantire la Radioprotezione dei Lavorato-

to societario dovranno incaricare un medico

ri e della Popolazione. Le sue attribuzioni

radiologo come RIR, mentre in uno studio in-

sono definite nell’articolo 130 del D.lgs. n.

dividuale, associato o una STP (anche unino-

101/2020.

minale), non ci sarà bisogno di incaricare un

Responsabile di impianto radiologico (RIR):

medico radiologo anche per la detenzione

Medico specialista in Radiodiagnostica, Ra-

ed il funzionamento di apparati come OPT o

dioterapia o Medicina Nucleare, individuato

CBCT. Resta sempre chiaro che l’esame deve

dall’Esercente. Può essere lo stesso Esercen-

essere svolto direttamente dal professionista

te qualora questo sia abilitato quale medico

senza nessuna possibilità di delega ai colla-

chirurgo o Odontoiatra a svolgere diretta-

boratori, neanche dello “schiacciamento del

mente l’indagine clinica. È il garante dell’ot-

pulsante” da parte dell’ASO; inoltre l’esame

timizzazione della dose al paziente.

svolto deve essere giustificato e comprovabi-

Specialista in fisica medica: laureato in Fisi-

le come complementare all’attività odonto-

ca con specializzazione in Fisica Medica. È la

iatrica svolta. Altrettanto ovvio è il divieto di

persona che possiede le cognizioni, la forma-

svolgere esami per altre strutture o di refer-

zione e l’esperienza necessarie a operare o a

tarlo, così come è pacifico che tali esami fan-

esprimere pareri su questioni riguardanti la

no parte della cartella clinica del paziente e

fisica delle radiazioni applicata alle esposizio-

devono essere consegnati agli stessi a richie-

ni mediche. Le sue attribuzioni sono definite

sta. Relativamente all’ASO, si discute se deb-

nell’articolo 160 del D.lgs.101/2020. Può es-

ba essere classificato ai sensi del 101/2020

sere anche il professionista EQ laureato in Fi-

come “lavoratore non esposto” oppure

sica, Ingegneria o Chimica che aveva eserci-

“popolazione di riferimento”. Questo Ottobre 2021 | Notiziario | 61


O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z

La normativa stabilisce meglio ed in un solo testo “omnibus” i compiti e le figure responsabili della gestione delle fonti di radiazioni ionizzanti così come l’aggiornamento e l’apparato sanzionatorio.

potrebbe portare a delle variazioni a livello

L’Esperto sarà affiancato dallo Specialista in

giuslavoristico e di adempimenti in tema di

fisica medica ove si detengano apparati oltre

sicurezza del lavoro. L’Ispettorato del Lavoro

l’endorale ed ove l’Esperto stesso non sia an-

dovrebbe a breve chiarire la questione.

che abilitato a questo fine.

Tutti gli esami svolti devono essere giustifica-

Vale la pena ricordare, dopo questa carrella-

ti e giustificabili sulla base della cartella clini-

ta che rimanda alle fonti normative e ad un

ca, cioè rispondere ad un principio di giustifi-

confronto con l’Esperto di Radioprotezione

cazione in base al quesito diagnostico.

per gli approfondimenti, anche l’apparato

Per ogni esame oltre l’endorale, bisogna

sanzionatorio che il legislatore ha voluto pre-

acquisire un consenso scritto del paziente

vedere in materia di radioprotezione:

e, inoltre, deve essere fornita un’informativa per tutti i pazienti (sala d’attesa o aree di passaggio) che informi in via generale sulla radioprotezione. Tali informative sono facilmente reperibili on line. Ogni esame va inoltre registrato su supporto informatico con dati di esposizione secondo un template facilmente reperibile e comunque con dati che le moderne apparecchiature digitali registrano in autonomo. I dati devono essere registrati e disponibili per ogni paziente ma dovranno poi essere inviati alla Regione in via accorpata la prima volta dopo tre anni dall’agosto 2020 e poi ogni quattro anni. Per tutto questo, ovviamente, pur essendo dovere dell’odontoiatra nelle sue varie figure, si chiederà la consulenza dell’Esperto di Radioprotezione (ex Esperto qualificato), che guiderà comunque il professionista dalle fasi antecedenti alla installazione dell’apparecchio (Relazione preliminare, notifica di pratica ai

62 | Notiziario | Ottobre 2021

• Omissione della notifica di pratica: Arresto

da tre mesi ad un anno o multa da 10 a 20 mila Euro.

• Omissione della giustificazione dell’esame:

Arresto da sei mesi ad un anno o multa da ventimila a sessantamila Euro.

• Omissione della nomina del RIR: Arresto da quindici giorni a due mesi o multa da mille a cinquemila Euro.

• Omissione dell’acquisizione della relazione preliminare di radioprotezione: Arresto da tre a sei mesi o multa da cinque a ventimila Euro.

Pur nei limiti dello spazio di una rivista spero di essere stata utile, in via riassuntiva, a far passare l’importanza di questa materia e l’inderogabilità sia delle pratiche operative che del compito di sorveglianza che noi tutti dobbiamo imparare a svolgere nei nostri propri ruoli di radioprotezione. Siamo abituati a

vari enti preposti ed a breve all’ISIN che ac-

prenderci cura dei nostri Pazienti a trecento-

centrerà tutti questi compiti) alla sua dismis-

sessanta gradi, lo facciamo per cose ben più

sione come RAEE (ricordiamo che se non ali-

complesse di queste che, se pur noiose ed

mentati gli apparati sono apparati elettronici

all’apparenza lontane dal nostro “core busi-

non radioattivi) alla nomina esplicita delle

ness”, possono essere ricondotte ad una più

figure (nomina RIR ecc.). Egli collaborerà con

che accettabile routinarietà, ed in fondo…ci

il professionista, ed il professionista vigilerà,

sono nel nostro “core business”, in quanto

svolgendo gli opportuni controlli e affinché

sono attinenti alla protezione del Paziente

vengano tenuti i registri previsti dalle norme.

che è il nostro obiettivo primario.


S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I T

“AVVIO ALLA PROFESSIONE” L’INIZIATIVA PENSATA PER GLI STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA DI ODONTOIATRIA DI BARI È UN SUCCESSO di NICOLA CAVALCANTI Membro CAO Omceo Bari

N

ei mesi di aprile e maggio 2021, la CAO Bari ha svolto un interessante progetto, promosso dalla CAO Nazionale, denominato “Avvio alla Professione”, in

collaborazione con la Facoltà di Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università degli Studi di Bari. Sono state tenute agli studenti del sesto anno del corso di Laurea in Odontoiatria di Bari, delle lezioni on-line (a causa della pandemia Covid–19) articolate in diverse giornate formative, per una durata totale di 24 ore, con acquisizione di 2 crediti formativi CFU. I cinque componenti della CAO Bari, insieme a colleghi dell’ENPAM e delle Associazioni Sindacali ANDI e AIO, hanno affrontato vari argomenti, divisi in undici diverse aree, con l’obiettivo di preparare gli studenti all’imminente approccio al mondo della Professione Odontoiatrica. Sono state illustrate le modalità e le procedure per l’apertura di uno studio professionale, in forma singola o associata, o per l’attività di consulenza di studio odontoiatrico. L’iniziativa, che rientra in un progetto di respiro Nazionale, è stata apprezzata dall’Ateneo barese con l’auspicio che diventi parte integrante dell’offerta formativa del Corso di Laurea.

Ottobre 2021 | Notiziario | 63


O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S

LA CICALA E LA FORMICA. LA STRUTTURA DEL SISTEMA PENSIONISTICO Il finanziamento del sistema pensionistico è strutturato sulla “ripartizione” ed il metodo di calcolo è quello “contributivo”. I nostri giovani colleghi ereditano un sistema previdenziale specchio dell’andamento occupazionale, sia

L

a cd Ripartizione è il sistema attraverso cui i Colleghi in attività finanziano, in una sorta di patto generazionale, i colleghi in pensione. Attenzione: il pagamento

delle pensioni è garantito dalla Fondazione, ma l’equilibrio finanziario del sistema dipende nel medio-lungo periodo dagli effetti demografici, per esempio del calo della natalità e/o

per sostenibilità finanziaria, sia per

dall’aumento della durata di vita. Il dato certo è che l’occu-

ciò che percepiranno.

re i contributi versati è una alternativa e/o una integrazione

pazione, il lavoro, assicura il flusso contributivo. Capitalizzaalla sola ripartizione, abitualmente praticata dalla previdenza

di ARCANGELO CAUSO Vice Presidente CAO Bari

complementare che investe nei diversi mercati finanziari. Il metodo di calcolo contributivo riguarda l’intera vita lavorativa. Quello retributivo, invece, calcolava la pensione in base alla media delle ultime retribuzioni ed era chiaramente più conveniente, ma ormai è una pratica estinta. Col metodo contributivo si somma quanto versato durante tutta la vita professionale. Il montante contributivo, annualmente viene rivalutato in base all’andamento del pil nell’ultimo quinquennio ed al pensionamento, viene convertito in rendita, secondo coefficienti aggiornati ogni due anni. In pratica, la pensione dipende da quanto versato, dalla con-

64 | Notiziario | Ottobre 2021


S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T

PERCHÉ ADERIRE (APPENA POSSIBILE) A FONDOSANITÀ: • Nessuna spesa per pubblicità e nessuna commissione da corrispondere a promotori o agenti; • Commissioni di gestione (tra 0,23% e 0,28%) inferiori a quelle dei Fondi aperti (in generale tra 0,60% e 2%) ed anche alla maggior parte di altri Fondi chiusi, con sensibili differenze nel capitale accumulato e conseguentemente nella rendita vitalizia; • Possibilità di scelta tra comparti con diverso grado di rischio, con facoltà di modificare la propria scelta; • Influenza sulla governance e sulle scelte strategiche del Fondo mediante l’elezione dei componenti dell’Assemblea dei Delegati cui compete la nomina del Consiglio di Amministrazione dell’ENPAM.

tinuità del lavoro, e dal rapporto di lavoro.

sicuri per il capitale accumulato. I contributi

Il dipendente, infatti, versa all’INPS il 33%,

previdenziali deducibili annualmente hanno

mentre il libero professionista versa all’EN-

un limite di € 5164,57. I colleghi alla prima

PAM il 19,50% fino ad € 103.055 e sugli im-

occupazione possono dedurre altri € 2582,29

porti residui, oltre questo tetto, l’1%. Per le

in determinate condizioni. I rendimenti sono

nuove generazioni il consiglio è di affianca-

tassati con aliquota al 20%. La tassazione sul-

re alla pensione tradizionale, ovvero la previdenza complementare, che consente per esempio di accedere, ove necessario, ad anticipazioni e/o riscatti. Conoscere la propria situazione previdenziale di base è opportuno per comprendere quale potrebbe essere, con buona approssimazione, la differenza, lo scoperto, fra le ultime retribuzioni e la pensione. Insomma è il caso di pensare prima a quanto

le prestazioni finali ha un’imposta sostitutiva

I più giovani possono avere i maggiori vantaggi dalla previdenza integrativa, perché, investendo in obbligazioni ed in azioni in un arco di tempo mediolungo, i risultati sono storicamente positivi e gli investimenti azionari sono quelli che rendono maggiormente.

del 15%. La medesima si riduce dello 0,30 per ogni anno di durata superiore al 15esimo con un minimo del 9%. Conclusione: prima si attiva un piano previdenziale meno si pagherà di tassazione finale! I più giovani possono avere i maggiori vantaggi dalla previdenza integrativa, perché, investendo in obbliga-

accadrà dopo la fase di lavoro attivo. La mi-

zioni ed in azioni in un arco di tempo medio-

gliore soluzione per qualsiasi investimento,

lungo, i risultati sono storicamente positivi

compreso quello previdenziale è diversifi-

e gli investimenti azionari sono quelli che

care il rischio. Da giovani si può investire in

rendono maggiormente. La capitalizzazione

aree più aggressive, per passare lentamente,

moltiplica il capitale quanto più a lungo lo

ma inesorabilmente, in comparti sempre più

stesso è investito. Ottobre 2021 | Notiziario | 65


O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z

PROGRAMMA LAVORI CAO: ECCO LE NOVITÀ In quest’anno caratterizzato dalla pandemia sono partiti una serie

L

a CAO, in quest’anno caratterizzato dalla pandemia COVID, peraltro non ancora definitivamente risolta, in accordo con il Consiglio dell’Ordine ha voluto ri-

cordare il compianto collega Gaetano Depalo (23/08/195019/06/2020) odontoiatra di chiara fama, socio ANDI e varie volte componente di organismi sindacali, apponendo nella sala riunioni della CAO una targa in sua memoria. La CAO ha inoltre intenzione di proporre al Consiglio Direttivo l’istituzione del premio “Paolo Mastrangelo” per la migliore tesi in odontoiatria. Il premio verrà assegnato ogni anno in occasione della festa della professione a Bari ad una tesi di

di iniziative e di eventi. Dal ricordo di Gaetano Depalo al Premio “Paolo Mastrangelo”. di DAVIDE FERRERO Membro CAO Omceo Bari

laurea presentata e discussa nel corso di laurea magistrale in odontoiatria e protesi dentaria. Il concorso è aperto ai laureati e laureandi residenti della provincia di Bari. La commissione valutatrice sarà presumibilmente composta da una commissione scientifica, con un docente universitario e tre rappresentanti della CAO. Il dott. Paolo Mastrangelo (22/03/1964-22/02/2020),scomparso prematuramente a soli 55 anni è stato tra i primi laureati in odontoiatria e Presidente AIO Bari nei primi anni ‘90. Il 28 giugno scorso si è svolto, poi, in remoto, un evento accreditato ECM in collaborazione con la CAO BAT dal titolo “ETICA IN MEDICINA”, relatore il Prof. Giuseppe Di Florio docente di filosofia. Hanno partecipato circa 100 colleghi tra medici e odontoiatri. Nel prossimo futuro sarà svolto un altro evento, rivolto sempre a Medici e Odontoiatri, dal titolo “COVID-19 evoluzione attuale e prospettive future: il ruolo della vaccinazione” con relatori la professoressa Maria Chironna, biologa ed epidemiologa Policlinico di Bari, il dottor Salvatore Grasso, direttore della Ria66 | Notiziario | Ottobre 2021


Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I T

nimazione del Policlinico di Bari e il professor

ché dei sindacati di categoria ANDI, AIO e

Gioacchino Angarano, direttore Medicina

SUSO, con l’intervento dell’UNIBA nella per-

Policlinico di Bari. È stato inoltre istituito il

sona del prof. Favia. È intenzione della CAO

gruppo di lavoro “Donne OMCEO Bari” coordinato, per quanto riguarda la CAO, dalla dott.ssa Belinda Guerra. Nel mese di ottobre sarà organizzato un webinar (evento accreditato) con relatrici la prof.ssa Campisi e la

proporre l’attivazione dei gruppi di lavoro: “Pubblicità Sanitaria”, seguito dal Dott. Cavalcanti ed “Odontoiatria Legale” dalla Dott. ssa Guerra. È allo studio anche il gruppo di

prof.ssa Pantarella con argomento “Cancro

lavoro “Società Odontoiatriche”, con la dott.

orale e lesioni della Bocca”. L’evento vedrà la

ssa Guerra, il dott. Cavalcanti ed il Presidente

collaborazione delle CAO BA, BAT e TA non-

dott. Nisio.

Ottobre 2021 | Notiziario | 67


SICUREZZA

PER NON DIMENTICARE Anche quest’anno si è celebrato il concerto in memoria di Paola Labriola e degli operatori sanitari vittime di violenza. Un modo per ricordare ciò che si è conquistato in questi anni in termini di sicurezza, ma anche tutto quello che resta ancora da fare.

a cura dell’Ufficio stampa OMCeO Bari

A

nche

quest’anno

in

occasione

Paola Labriola e tutti i colleghi vittime di vio-

dell’anniversario della tragica scom-

lenza, dobbiamo anche ricordare i passi in

parsa della dott.ssa Paola Labriola,

avanti che abbiamo fatto per tutelare la sicu-

barbaramente assassinata a Bari il 4 settem-

rezza degli operatori sanitari. La legge sulla

bre 2013, l’Ordine dei medici di Bari ha or-

violenza approvata l’anno scorso è stato un

ganizzato, insieme all’Amministrazione Comunale della Città Metropolitana di Bari, un

Concerto

in

memoria

della dottoressa barese e di tutti i professionisti sanitari vittime di violenza. L’evento, che è tenuto il 16 settembre presso l’Auditorium “Nino Rota”

del

Conservatorio

“Niccolò Piccinni” di Bari, si è inserito nell’ambito della Giornata

68 | Notiziario | Ottobre 2021

nazionale

passo in avanti fondamentale,

LA LEGGE SULLA VIOLENZA APPROVATA L’ANNO SCORSO È STATO UN PASSO IN AVANTI FONDAMENTALE, SOPRATTUTTO PERCHÉ IL PREVISTO AUMENTO DELLE PENE, SINO A 16 ANNI DI CARCERE, SCORAGGIA LE AGGRESSIONI.

contro

soprattutto perché il previsto aumento delle pene, sino a 16 anni di carcere, scoraggia le aggressioni. - ha commentato il Presidente dell’Omceo Bari e della Fnomceo Filippo Anelli, menzionando la legge n. 113/2020 sulla violenza contro gli operatori sanitari approvata all’unanimità il 14 agosto 2020 dal Parlamento e promossa proprio dall’Ordine

la violenza sui Medici e sugli Operatori Sa-

dei medici di Bari e dalla FNOMCeO. - “Cio-

nitari celebrata ogni anno dalla Fnomceo. A

nonostante, sono ancora tante le attività ne-

eseguirlo, l’Orchestra Sinfonica della Città

cessarie a migliorare il grado di sicurezza dei

Metropolitana di Bari. “Oggi che ricordiamo

medici e degli operatori sanitari. Abbiamo


SICUREZZA: LA FNOMCeO INCONTRA IL MINISTRO LAMORGESE

sollecitato con successo la costituzione dell’Osservatorio sulla Violenza, previsto dalla legge, fondamentale per monitorare l’applicabilità della norma. Contestualmente, si sta costituendo presso il Ministero della Salute il gruppo di lavoro per la revisione della Raccomandazione ministeriale n. 8 del 2007, per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, in larga parte sinora disattesa”. “Quest’anno è stata inoltre approvata la Legge n. 76/2021, che ha una valenza “storica” per la nostra categoria e che consente lo svol-

Si è discusso anche di sicurezza nei Pronto Soccorso e nelle postazioni di Guardia medica nel corso dell’incontro del 22 settembre al Viminale, tra la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), Filippo Anelli, alla presenza del Dirigente Generale Medico Fabrizio Ciprani, che è a capo della Sanità della Polizia. Ad accompagnare Anelli, Franco Lavalle, delegato FNOMCeO per la Sanità del comparto Difesa e Sicurezza. “Abbiamo espresso alla Ministra la nostra gratitudine per l’impegno del Comparto Sicurezza e, in particolare, dei 300 medici della Polizia –ha affermato Anelli -. In questa emergenza Covid, hanno svolto un ottimo e prezioso lavoro, mettendo le loro competenze e la loro professionalità a disposizione non solo dei colleghi ma di tutta la popolazione. L’incontro è stato l’occasione per parlare della sicurezza degli operatori sanitari, argomento sul quale abbiamo recepito, ancora una volta, la sensibilità della Ministra. In particolare, è emersa la disponibilità a collaborare con il Ministero della Salute per mettere a disposizione l’esperienza che le forze dell’Ordine hanno nel monitoraggio degli episodi di violenza, ai fini della prevenzione e della gestione del rischio”.

gimento delle nostre attività professionali con maggiore serenità e sicurezza. Esclude infatti la responsabilità penale dei medici e degli operatori sanitari in caso di omicidio colposo e lesioni personali colpose causati dalla somministrazione del vaccino contro il Covid–19. - prosegue Anelli - La stessa Legge prevede la non punibilità degli operatori sanitari per omicidio colposo e lesioni personali, durante tutto lo stato di emergenza, ad eccezione dei casi di colpa grave. È un risultato straordinario per la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici che lo aveva chiesto a gran voce”. Ottobre 2021 | Notiziario | 69


NORME E LEGGI

COVID-19 ED ESONERO DA RESPONSABILITÀ PENALE PER IL PERSONALE SANITARIO FNOMCeO aveva chiesto di evitare che i medici ed operatori sanitari divenissero da eroi a colpevoli in concomitanza con la dilagante infezione da Covid 19. Il decreto legge 44/2021 prende il carico il problema.

di MATTEO CAPUTO Professore associato di Diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

70 | Notiziario | Ottobre 2021

L’

art. 3-bis del d.l. 44/2021 ha sancito

mente disponibili in relazione al numero dei

il successo delle richieste di atten-

casi da trattare, oltre che del minor grado di

zione normativa che la FNOMCeO

esperienza e conoscenze tecniche possedu-

aveva avanzato per evitare che gli ‘eroi’

te dal personale non specializzato impiega-

si trasformassero in ‘capri espiatori’ e che

to per far fronte all’emergenza.». Seguono

al dilagare dell’infezione si accompagnas-

alcune notazioni tecniche … a prima lettura.

se un incremento del contenzioso penale a

La formulazione non distingue tra morti e le-

carico degli operatori sanitari. Ai sensi del

sioni non gravi che abbiano colpito i pazienti

comma 1, «Durante lo stato di emergenza

Covid e i pazienti no-Covid, sicché deve rite-

epidemiologica da SARS-Cov-2, dichiarato

nersi applicabile anche a condotte che abbia-

con delibera del Consiglio dei Ministri del

no riguardato questi ultimi. Ri-

31 gennaio 2020 e successive proroghe, i

spetto all’art. 590-sexies c.p.,

fatti di cui agli articoli 589 e 590 del codice

scompare il riferimento alle

penale, commessi nell’esercizio di una pro-

linee guide - per manifesta

fessione sanitaria e che trovano causa nella

indisponibilità - e all’imperi-

situazione di emergenza, sono punibili solo

zia, è ciò dimostra che l’emergenza

nei casi di colpa grave». Recita il comma 2:

mette a dura prova lo svolgimento di com-

«Ai fini della valutazione del grado della col-

piti di ‘ordinaria amministrazione’, che non

pa, il giudice tiene conto, tra i fattori che ne

richiedono l’esercizio di particolari cognizio-

possono escludere la gravità, della limitatez-

ni o abilità tecniche; e che è ben possibile

za delle conoscenze scientifiche al momento

scusare la colpa non grave anche quando

del fatto sulle patologie da SARS-Cov-2 e

essa dipenda da negligenza e imprudenza.

sulle terapie appropriate, nonché della scar-

Nel secondo comma vengono sgranati i cri-

sità delle risorse umane e materiali concreta-

teri alla stregua dei quali valutare la gravità


della colpa e pervenire alla sua esclusione e,

conoscenze tecniche possedute dal perso-

quindi, al proscioglimento dell’indagato.

nale non specializzato. La crisi ha imposto

Il primo – la limitatezza delle conoscenze

l’impiego di personale non specializzato per

scientifiche al momento del fatto sulle patologie da SARS-Cov-2 e sulle terapie appropriate – implica una verifica circa le conoscenze disponibili al momento delle scelte

fronteggiare la penuria di specialisti. I limiti di sapere e di esperienza dei ‘novizi’ possono aver determinato ripercussioni negative per la

diagnostiche e terapeutiche.

salute dei pazienti, o trattamenti sa-

Occorrerà distinguere tra ‘ondate’ e, ten-

nitari di qualità e sicurezza inferiori a

denzialmente, il parametro condurrà a un

quelli garantiti da personale esperto

numero maggiore di decisioni favorevoli in

e dedicato. Si tratta di un riconosci-

relazione alla prima fase del contrasto all’epi-

mento significativo, che impone al

demia, contraddistinta dall’emersione di una letteratura esigua, costruita su evidenze scarse e contraddittorie, e destinata a una rapida obsolescenza. Vi è poi la scarsità delle risorse

giudice di rapportare il grado della colpa (anche) al grado dell’esperienza e delle conoscenze tecniche pos-

AI FINI DELLA VALUTAZIONE DEL GRADO DI COLPA, IL GIUDICE TIENE CONTO, TRA I FATTORI CHE NE POSSONO ESCLUDERE LA GRAVITÀ, DELLA LIMITATEZZA DELLE CONOSCENZE SCIENTIFICHE AL MOMENTO DEL FATTO SULLE PATOLOGIE DA SARS-COV-2

umane e materiali concretamente disponibili

sedute dal professionista che si sia

in relazione al numero dei casi da trattare.

dovuto misurare con una patologia

Gli esercenti le professioni sanitarie hanno

che non rientra nel suo ambito di elezione.

spesso lavorato in situazioni-limite che hanno

È successo anche questo: cardiologi dirottati

inciso sulla qualità delle cure prestate. Biso-

nei reparti Covid; oculisti reclutati per fornire

gnerà tener conto di un aspetto geografico,

assistenza nei reparti no-Covid, magari in

che concerne i luoghi della pandemia (un conto è essere stati presi in carico a Bergamo nel corso della prima ondata, un conto

sostituzione di colleghi ammalati o deceduti;

a Campobasso); e di un aspetto gestionale,

per non parlare della

che chiede di valutare nel tempo le scorte, gli

‘leva

approvvigionamenti, la turnistica etc., met-

ossia l’immissione in

tendo a fuoco il ruolo giocato dall’ammini-

corsia di medici e in-

strazione delle strutture. I due aspetti dischiu-

fermieri.

obbligatoria’,

dono alla considerazione di alcuni scenari: si

pensi all’errore commesso a causa di una situazione di super affaticamento, dovuta all’impossibilità di rotazioni, dipendente dalla ridotta disponibilità di personale; o ai ritardi nell’arrivo delle auto-ambulanze, o ancora al contagio determinato a danno di un paziente no-Covid, sempre che lo si riesca a provare, a causa della mancanza di dispositivi di protezione individuale.

Infine, sarà necessario

soppesare il minor grado di esperienza e Ottobre 2021 | Notiziario | 71


INTERVISTA

DISUGUAGLIANZE E SALUTE IN ITALIA. COME RIPRISTINARE UN SSN UNITARIO In questa intervista, Anna Lisa Mandorino, Segretario Generale di Cittadinanzaattiva, conferma quanto le diseguaglianze pesino in termini di salute nei territori del nostro Paese. Come possiamo superare questi limiti? Cosa fare per garantire ad ogni cittadino il medesimo diritto alla salute? di ROBERTA FRANCESCHETTI

72 | Notiziario | Ottobre 2021


S

econdo un recente studio della SIP

un bambino residente nel Mezzo-

giorno ha un rischio del 50% in più

di morire nel primo anno di vita rispetto ad

uno che nasce nelle regioni del Nord. Questi dati riportano in prima pagina il tema

delle diseguaglianze in materia di salute,

che anche la pandemia ha evidenziato. Quali sono le principali criticità nell’accesso al diritto alla salute nel Sud?

denti è dell’82,1% nel caso dei cittadini calabresi, del 4,1% di quelli lombardi. Le differenze sussistono anche all’interno della stessa città, come mostra uno studio di Giuseppe Costa, epidemiologo dell’Università di Torino: egli dimostra che se si sale sul tram numero 3 che parte dalla zona collinare alto-borghese e va verso i quartieri del nord di Torino, verso le Vallette, a ogni chilometro percorso si perdono 4-5 mesi di vita, con differenze di 3-4 anni in termini di speranza di vita fra i diversi quartieri e uno scarto fra quel-

Moltissimi studi confermano quan-

lo con il dato migliore e quello con il dato

to grandi e diffuse siano le disuguaglianze in termini di salute fra i diversi territori del nostro Paese: i cittadini nati in Campania nel 2017 hanno una speranza di vita alla nascita di 2 anni e 6 mesi inferiore di quelli nati a Trento e i cittadini nati in Calabria nel 2017 hanno un’aspettativa di vita di 9 anni e 1 mese inferiore di quelli nati in Emilia Romagna nello stesso anno. Un altro dato è quello

PER RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE, OCCORRE NON SOLO INTERVENIRE SULL’OFFERTA DI SERVIZI SANITARI MA ANCHE INCIDERE SUI COSIDDETTI DETERMINANTI DI SALUTE.

relativo alla mobilità passiva collegata alla cattiva distribuzione dei servizi o a differenze, reali o percepite, nella qualità delle cure

peggiore di 7 anni. In generale,

offerte, che induce le persone ad andare

esistono una serie di determinanti capaci

altrove per curarsi. Sul totale dei ricoveri, la

di incidere profondamente sulle storie indi-

percentuale di ricoveri fuori Regione dei resi-

viduali di salute, in aggiunta al fattore Ottobre 2021 | Notiziario | 73


fisico e biologico: i determinanti di salute, oltre la biologia, sono quelli che hanno a che fare con la distinzione degli individui in ricchi e poveri, in coloro che vivono in ambienti più o meno salubri, che sono in condizione di assumere stili di vita più o meno corretti, di fare più o meno prevenzione, di praticare o meno attività fisica e sportiva, di nutrirsi più o meno

PER ABBATTERE LE DISUGUAGLIANZE SANITARIE, È FONDAMENTALE AVERE PIÙ RISORSE A DISPOSIZIONE, MA ANCHE SAPERLE SPENDERE BENE – SENZA SPRECHI, SENZA CORRUZIONE – PER GARANTIRE I FABBISOGNI DI SALUTE NELLE DIFFERENTI REGIONI.

bene, di ricorrere a servizi sanitari e cure farmacologiche più o meno facilmente. In una parola disuguaglianze, di tipo ambientale, sociale, economico, che determinano esiti di salute completamente differenti. Questo per dire che, per ridurre tali disuguaglianze, occorre non solo intervenire sull’offerta di servizi sanitari - e renderla uniforme sul territorio e soprattutto adeguata ai bisogni di salute delle diverse comunità - ma anche incidere sui cosiddetti determinanti di salute.

smo di valutazione dei Livelli di assistenza erogati dalle Regioni mostra che quelle inadempienti sono la maggioranza, non più poche Regioni “canaglia”, e soprattutto che quelle eccellenti in alcuni ambiti, come l’assistenza ospedaliera, non lo sono affatto nel campo della prevenzione e, ancor meno, dell’assistenza territoriale. È su questo che dovremo lavora-

Quaranta anni fa nasceva il Servizio sani-

re: rafforzare l’assistenza territoriale, anzi per

niversalità, dell’uguaglianza e dell’equità.

livello comunitario e non soltanto tra le mura

e disomogeneo, non solo tra nord e sud,

vere salute, di fare rete tra gli operatori, di co-

Quali sono i tre interventi prioritari per ga-

integrare risorse e programmi, di coinvolgere

diritto alla salute?

di salute (proprio come è avvenuto durante

tario nazionale, basato sui principi dell’u-

meglio dire rafforzare una sanità presente al

Oggi questo sistema appare frammentato

degli ospedali, una sanità capace di promuo-

ma anche all’interno degli stessi territori.

stringere i professionisti a lavorare insieme, di

rantire a tutti i cittadini allo stesso modo il

i cittadini, anche singoli, rendendoli agenti l’emergenza), di favorirne la capacità di organizzazione autonoma, di sostenere il protago-

Per abbattere le disuguaglianze sanitarie, è fondamentale avere più risorse a disposizione, ma anche saperle spendere bene – senza sprechi, senza corruzione – per garantire i fabbisogni di salute nelle differenti Regioni. Ad oggi qualcosa non torna perché innanzitutto vengono date più risorse a chi si è dimostrato storicamente in grado di spenderne, non a chi ha un fabbisogno di salute maggiore perché ad esempio ha una popolazione più anziana, un maggior numero di individui affetti da patologie croniche (il 7080% dei budget sanitari servono a questo), una maggiore incidenza di patologie dovute a fattori ambientali. Inoltre il nuovo meccani74 | Notiziario | Ottobre 2021

nismo solidale delle comunità. I fondi che arriveranno dall’Europa consentiranno nuovi investimenti strutturali per

il SSN, ma non potranno essere usati, per esempio, per le risorse umane. Che ruolo

possono avere i fondi del PNRR per superare le diseguaglianze in materia di salute? Riusciranno a incidere sulla qualità dell’assistenza?

Anche

il

piano

nazionale

di ripresa e resilienza punta molto sull’assistenza territoriale, in particolare sul rafforzamento di quella domiciliare.


ANNA LISA MANDORINO Segretaria generale CITTADINANZATTIVA

È importante che si tenga conto della con-

tiche di monitoraggio civico, come abbiamo

dizione di partenza delle regioni per fare

chiesto, con numerose altre organizzazioni, in

in modo che si assicuri a ciascuna la stessa

una lettera aperta al Presidente Draghi e al

capacità di risposta. In questo, il control-

Ministro dell’Economia Franco e la messa a

lo del governo centrale è fondamentale.

punto di alcune proposte.

C’è stato, per esempio, in passato sui piani di rientro un’azione forte per garantire che le regioni rientrassero dal deficit. Altrettanto va garantito, richiesto e ricercato per il rispetto dei Livelli essenziali di assisten-

Quale ruolo immaginate per il Terzo Settore in questo contesto?

Il ruolo del terzo settore si estrinseca non soltanto nella fornitura di servizi, ma nella messa in campo di attività di tutela, advocacy, intervento diretto, tutte

LA SANITÀ COMUNITARIA È IN GRADO DI GARANTIRE UN MECCANISMO PIÙ EFFICACE DI LOTTA ALLE DISUGUAGLIANZE, PERCHÉ RAGGIUNGE LE PERSONE LADDOVE SONO, PROPONE PERCORSI CHE TENGONO CONTO DEI LORO BISOGNI DI SALUTE.

condizioni imprescindibili per un’evoluzione verso la salute di comunità Dovremmo lavorare, ognuno per la propria parte, per realizzare l’idea comunitaria di sanità, che è quella che capovolge la relazione fra territorio e ospedale poiché non solo riconosce al primo la stessa centralità dell’ospedale, ma integra quest’ultimo nel territorio e nella comunità e smette di concepirlo come una struttura a sé, autogestita e spesso autoreferenziale. La

za. Sul PNRR e i progetti

sanità comunitaria inoltre è in grado di garan-

che da esso scaturiranno, è fonda-

tire un meccanismo più efficace di lotta alle

mentale inoltre un attento monitoraggio

disuguaglianze, perché raggiunge le persone

dei cittadini e delle organizzazioni civiche. È quello che facciamo con il nostro Osservatorio civico sul PNRR: crediamo che una giusta ripartenza potrà avvenire solo garantendo

laddove sono, propone percorsi che tengono conto dei loro bisogni di salute, garantisce la prossimità e rende possibili, attraverso essa, politiche di accesso facilitato, di prevenzione, di aderenza alle cure per tutti i cittadini

la massima trasparenza delle scelte e degli in-

e in particolare, in modo non più differibile,

vestimenti e soltanto se la società civile italia-

per quelli che vivono condizioni di fragilità di

na verrà coinvolta, anche promuovendo pra-

ogni genere. Ottobre 2021 | Notiziario | 75


MEDICINA DI FAMIGLIA

FIDUCIA “CIECA”. È QUELLA CHE GLI ITALIANI NUTRONO PER IL PROPRIO MEDICO Alessandra Ghisleri racconta i risultati della recente ricerca di Euromedia Research da cui emerge l’opinione e il rapporto degli italiani con il medico di famiglia.

di ROBERTA FRANCESCHETTI

L

a ricerca realizzata da Euromedia Rese-

tratta di un rapporto di estrema fiducia, po-

arch si è posta l’obiettivo di far emerge-

tremmo definirla addirittura “cieca”, perché

re le percezioni, le opinioni e il vissuto

si tratta di affidare la propria salute e quella

degli italiani e dei medici di famiglia in merito

dei familiari più stretti, nelle mani di una per-

al rapporto tra i due protagonisti e gli effetti

sona terza – nella maggior parte dei casi- al

dell’emergenza Covid19. L’indagine è stata

di fuori del proprio nucleo domestico. Dalla

realizzata tra il 24 maggio e il 7 giugno 2021

ricerca che abbiamo condotto emerge che

intervistando un campione di 2.000 unità rap-

la fiducia nei confronti del proprio medico di

presentativo della popolazione italiana mag-

base è un valore ampiamente riconosciuto

giorenne e un campione di 1.063 medici di

non solo dai cittadini, ma anche in maniera

medicina generale italiani.

diretta dagli stessi medici “di famiglia”. Il tut-

Quanto è importante la figura del medico

to si fonda proprio sul credito che a sua volta

di famiglia per gli italiani e di quale consi-

76 | Notiziario | Ottobre 2021

alimenta negli anni la stima reciproca nel rap-

derazione sociale gode?

porto medico-paziente. Il medico di famiglia

La figura del medico di famiglia nel nostro Pa-

è ritenuto un ruolo importante nella società

ese ricopre oggi come in passato un ruolo di

proprio per il compito che riveste nella vita e

estrema importanza nella vita dei cittadini. Si

nella quotidianità delle persone. Le eviden-


ALESSANDRA GHISLERI È PARTNER DI EUROMEDIA RESEARCH, UNO DEI PIÙ IMPORTANTI ISTITUTI OPERANTE IN ITALIA NELLE RICERCHE SOCIALI E DI MERCATO.

ze di ciò sono proprio i cittadini intervistati ad

si consolida sempre di più. Proprio per que-

averle fatte emergere affermando, senza con-

sto, tra la popolazione più anziana, che ha alle

traddizioni, che il proprio medico di famiglia è

spalle una esperienza pluridecennale con il

ritenuto unico e speciale (55.8%). Il rapporto

proprio medico di base, si registrano i valori

che si instaura è un rapporto storico che cre-

più alti di fiducia, di soddisfazione, di impor-

sce negli anni, solo il 6.9% ha dichiarato di

tanza associati alla figura del clinico curante.

aver cambiato il proprio medico per incom-

Ad esempio, Il 62.3% degli Over 65 giudica il

prensioni nate. Di fatto il cambio o la sosti-

proprio medico di famiglia “speciale”, mentre

tuzione del medico avviene principalmente o

nella fascia di popolazione tra i 25 e i 44 anni

per cambio di residenza (9.4%) o, soprattutto,

questa percentuale, pur registrando percen-

per raggiunto pensionamento dello speciali-

tuali significative, si fissa al 50.3%. Nel corso

sta (20.5%).

degli anni, il rapporto medico-paziente diven-

Che influenza ha il fattore età sul rapporto

ta sempre più forte. Si raccontano le proprie

con il proprio medico di famiglia?

esperienze di vita, le difficoltà e a volte anche

Nel rapporto medico-paziente, il fattore età

i segreti più intimi della propria vita familiare.

ha un’influenza non marginale. Andando

Con il passare del tempo e l’avanzare dell’età,

avanti con l’età, infatti, questo si solidifica e

il medico di famiglia diventa sempre di Ottobre 2021 | Notiziario | 77


78.9% DEGLI ITALIANI È MOLTO SODDISFATTO

DELLA DISPONIBILITÀ DEL PROPRIO MEDICO DI FAMIGLIA.

55.8% LO RITIENE UNICO E SPECIALE. 73.6% DEI CITTADINI È SODDISFATTO DELLA GESTIONE DEL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE NEL PERIODO DI PANDEMIA

53.4% DEI MEDICI È INSODDISFATTO RISPETTO ALL’ORGANIZZAZIONE DELLA MEDICINA GENERALE NEL PROPRIO TERRITORIO DI COMPETENZA

83.7% DEI MEDICI NON SI SENTE SUPPORTATO E SOSTENUTO.

più la prima scelta per un consulto in caso di

soprattutto con l’avvento della pandemia da

bisogno (81.3% degli over 65 contro il 77.4%

Covid-19. I territori non presidiati dai medi-

del totale campione).

ci di base si sono sentiti abbandonati. Sono

Quali sono le caratteristiche che i cittadini

soprattutto i medici a registrare questo mal-

apprezzano di più nel proprio medico?

contento (55.8%), mentre i cittadini –più for-

C’è una buona soddisfazione riguardo la fa-

tunati- non hanno registrato una trasforma-

cilità di accesso al proprio medico di base e,

zione nel loro rapporto con il medico curante

come detto, in caso di bisogno, è la scelta

(52.2%), solo il 16.8% ha rilevato un netto

prioritaria per un primo consulto (77.4%).

peggioramento.

Nella maggioranza dei casi (50.4%) il contatto

La vostra ricerca rileva un’elevata fiducia

è facile e rapido ed è anche elevata la soddisfazione relativa alla sua disponibilità (78.9%). Negli ultimi anni i medici hanno visto profondi cambiamenti nel rapporto con i propri pazienti. Come percepiscono questi

78 | Notiziario | Ottobre 2021

dei medici nel SSN, ma anche criticità or-

ganizzative sul territorio. Quali sono gli aspetti più critici per i medici?

Tra i medici prevale una certa insoddisfazione legata soprattutto all’organizzazione della

cambiamenti medici e cittadini?

Medicina Generale nel proprio territorio di

La nostra è una società che nella sua evo-

competenza (53.4% dei medici è insoddisfat-

luzione ha espresso nuove esigenze e così

to), tendenza però che si inverte tra coloro

anche il SSN si è modificato. Così la trasfor-

che operano nel Nord Est (58.6% è soddi-

mazione, secondo l’opinione del 60.3% dei

sfatto) e al Centro Italia (57.4% è soddisfatto).

medici, è intervenuta a caduta diretta nel rap-

Emerge forte la sensazione di “abbandono”

porto medico di base-paziente imponendosi

e di mancato sostegno da parte delle istitu-

forzatamente soprattutto nei grandi centri e

zioni sanitarie della propria regione o provin-

dove era già venuta a mancare quella fidu-

cia. L’83.7% dei medici, infatti, non si sente

cia di cui abbiamo ampiamente raccontato

supportato e sostenuto. Una situazione che,

nelle domande precedenti. Tutto questo i cit-

inevitabilmente, si è accentuata ancor di più

tadini lo hanno riscontrato in maniera diretta

nel periodo pandemico.


Quali sono gli aspetti della medicina gene-

rale su cui medici e cittadini si attendono miglioramenti?

Il Covid19 ha stravolto completamente le nostre abitudini, cambiando anche l’approccio con il proprio medico. Ora, da entrambe le

Per entrambi i target intervistati, sia cittadini

parti, si prediligono soprattutto le telefonate

sia medici, ad oggi la Medicina Generale ha

(33.6% per i cittadini e 46.5% per i medici).

bisogno di interventi migliorativi partendo da

Forme di contatto – se vogliamo nuove, come

una base strutturale che, in qualche modo,

telefonate, mail e chat, … – che hanno per-

funziona (39.3% per i cittadini e 40.1% per i medici). Non manca chi, sia tra i cittadini sia soprattutto tra i giovani medici, chiede invece una grande riforma generale (34.3% per i cittadini e 31.0% dei medici – 38.0% per i medici under 40 anni) che metta a disposizione la disponibilità di più personale di supporto e strumenti diagnostici innovativi (26.9% dei medici).

messo al 62.1% dei medici di riuscire a seguire i propri pazienti anche durante la fase di pandemia – e che hanno mantenuto invariato quel rapporto medico-paziente come detto sopra-. Il lavoro, per i medici, è stato copioso, faticoso e spesso senza le attrezzature adatte. I contatti sono stati molti di più rispetto al passato, ma questo è stato ripagato, nel 41.2%

Che impatto ha avuto la pandemia sul rap-

dei casi, con una maggiore percezione di fidu-

In periodi pre-covid, ovviamente, la relazione

rapporto medico-paziente nel periodo di pan-

porto medico-paziente?

medico-paziente era completamente diffe-

cia nella figura del medico. Una gestione del demia che ha soddisfatto quasi ¾ dei cittadi-

rente. Infatti, seppur ritenuto importante e di

ni (73.6%). Nel 55,5% dei casi, i cittadini di-

fiducia per i cittadini, in molti casi l’incontro

chiarano che sono riusciti ad avere comunque

si limitava ad un consulto per certificati, ricet-

un rapporto concreto e diretto con il proprio

te e prescrizioni (47.7%). Il consulto avveniva

medico durante la fase di pandemia e hanno

soprattutto nello studio del medico e le tele-

avuto la possibilità di farsi visitare di persona,

fonate, le mail e i messaggi whatsapp ricopri-

con le dovute precauzioni, per sintomi di altre

vano solo un ruolo molto marginale.

patologie. Ottobre 2021 | Notiziario | 79


SANITÀ MILITARE

COVID-19. IL CONTRIBUTO DEL COMPARTO DIFESA E SICUREZZA “Riflessioni sulla Pandemia da SARS-COV2. Il contributo del Comparto Difesa e Sicurezza sulla mitigazione e nel contrasto”, è questo il titolo del convegno che si terrà a Roma, presso la Scuola di Perfezionamento Interforze, il prossimo 17 novembre di FRANCO LAVALLE Vice-Presidente OMCeO di Bari

I MEDICI ED OPERATORI SANITARI DEL COMPARTO DIFESA E SICUREZZA SONO TUTTORA IMPEGNATI NELLA CAMPAGNA VACCINALE

80 | Notiziario | Ottobre 2021

Il

convegno, organizzato dalla Fnomceo,

dal Presidente Anelli, gruppo nato dalla vo-

vedrà il sottoscritto come Responsa-

lontà di raccogliere in una casa comune tutte

bile Scientifico e sarà presieduto dal

le varie espressioni nelle quali si estrinseca

Presidente Fnomceo Filippo Anelli. L’evento

la nostra Professione. Il Gruppo è composto

scientifico vuole essere un riconoscimento

dall’Ispettore Generale di Sanità N. Sebastia-

che la nostra Federazione attribuisce a tutti

ni (Esercito), dal Direttore Centrale di Sanità

i Medici del Comparto Difesa e Sicurezza, ed

della Polizia di Stato Fabrizio Ciprani, dal Co-

ai loro Operatori Sanitari, che si sono prodi-

lonnello Medico Giuseppe Rinaldi della Guar-

gati a fianco della Sanità cosiddetta “Civile”

dia di Finanza, dal Dirigente Superiore Me-

per operare il contenimento della Pandemia.

dico del Corpo Nazionale dei VV.FF. Roberto

E’ superfluo ricordare l’impegno profuso da

Appiana, dal Presidente CAO Milano Roberto

questi colleghi specialmente durante la pri-

Senna e dal sottoscritto, che è anche il Co-

ma ondata dell’infezione con l’allestimento,

ordinatore del gruppo. All’occorrenza parte-

anche, di ospedali da campo in varie città ita-

cipano agli incontri i Responsabili medici in

liane, come non va tralasciato l’apporto dei

ambito nazionale, in capo alle singole Armi.

medici del Policlinico “Celio” di Roma verso i

E’ prevista la partecipazione al convegno del

numerosi ricoveri, specie di pazienti extraco-

Ministro dell’Interno on.le Luciana Lamorge-

munitari; da ricordare che presso i laboratori

se, del Ministro della Difesa on.le Lorenzo

di quel Policlinico, oltre che processare mi-

Guerini e del Ministro della Salute on.le Ro-

gliaia di tamponi al giorno, è stata isolata per

berto Speranza, oltre ad un limitato numero,

la prima volta in Italia la Variante Inglese del

causa restrizioni CoViD, ma importante e pre-

CoViD 19. Ancora adesso è attivo l’impegno

stigiosa presenza di Autorità Civili e Militari.

dei medici ed operatori sanitari del Compar-

Anche la partecipazione ai lavori degli Iscrit-

to Difesa e Sicurezza per quanto concerne la

ti al Convegno sarà limitata a 70 persone.

campagna vaccinale. Voglio ricordare che alla

Concludo dicendo che il convegno è il terzo

stesura del Programma dell’evento ha contri-

evento nazionale dedicato al Comparto Dife-

buito il Gruppo di Lavoro del Comparto Di-

sa e Sicurezza, dopo quelli di Bari e Palermo.

fesa e Sicurezza, istituito presso la Fnomceo

Sicuramente è importante, anzi fondamenta-


SESSIONE I

{

le, l’impegno della Fnomceo nei confronti dei nostri colleghi del Comparto Difesa e Sicurezza, ma altrettanto importante è l’im-

pegno dei rappresentanti dell’Omceo Bari, Presidente e Vicepresidente, che non solo portano avanti da anni in campo nazionale, con immutato impegno, la collaborazione in-

terprofessionale, ma che per primi, con grande lungimiranza e visione d’insieme, proprio presso l’Omceo Bari, hanno fatto partire un gruppo di lavoro misto particolarmente attivo composto dai colleghi G. Sciannameo (Aeronautica), V. Borraccia (Polizia di Stato), D. Pratelli (Esercito), C. Tirrito (Guardia di Fi-

SESSIONE II

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO, IL 17 NOVEMBRE A ROMA

Moderano: Franco Lavalle Vice Presidente Omceo Bari Giuseppe Fioroni Condigliere Ministro della Difesa Interventi: Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario

per il COVID

“LA STRATEGIA VACCINALE NEL CONTRASTO DELLA PANDEMIA E PER LE RIAPERTURE” Daria De Petris, Giudice della Corte Costituzionale

PANDEMIA: TRA MISURE OBBLIGATORIE, TUTELA DELLA COLLETTIVITÀ E GARANZIE DELLA PERSONA” Stefano Lorusso, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro della Salute “La Pandemia da Sars CoV2 e il PNRR” Stefano Gambacurta Prefetto, Ministero dell’Interno

“ASPETTI NORMATIVI IN CORSO DELLA PANDEMIA. RIFLESSIONI SUL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE” Paola Pedrini MMG e Segretario OMCeO BG e Luca Corti, medico ospedaliero e Presidente OMCeO SV

“DALL’EMERGENZA ALLA GESTIONE ORDINARIA DELLA COVID 19: L’OSPEDALE E IL TERRITORIO”. Michele Tirico - Comandante Scuola Sanità Militare

IL CONCORSO NEL CONTRASTO ALLA PANDEMIA FORNITO DALLA SANITÀ MILITARE NELLE PROVINCE DI LODI-BERGAMO-BRESCIA Moderano: Giovanni Leoni, Vicepresidente Fnomceo e Pres. Omceo VE Raffaele Iandolo Pres. Nazionale CAO e Pres. CAO Omceo AV Intervento: Fabrizio Curcio Capo del Dip. della Protezione Civile

“LA PROTEZIONE CIVILE E LA GESTIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA COVID 19” TAVOLA ROTONDA: “COSA CI STA INSEGNANDO LA PANDEMIA DA SARS-COV2?” conduce Manuela Moreno, Giornalista RAI, partecipano: R. Appiana Dirigente Superiore Medico Vigili del Fuoco A. Battistini Generale medico Esercito F. Ciprani Direttore Centrale di Sanità, Polizia di Stato), V. Ferrara Vice Ispettore IGESAN R. Monaco Segretario FNOMCeO

nanza), P. Lorusso e N. Pansini (Carabinieri), F.

C. Palermo Segretario Nazionale ANAAO

Anelli e F. Lavalle. Grande merito di tutto ciò

G. Quici Presidente Federazione CIMO-FESMED

va al Presidente Anelli che ha saputo cogliere

G. Rinaldi Direttore di Sanità, Guardia di Finanza

l’input del sottoscritto affinché tutti i medici militari e del comparto sicurezza sentissero il nostro Ordine e la Federazione come la casa comune dove trovare risposte ad ogni loro

S. Scotti Segretario Generale Nazionale FIMMG N. Sebastiani Ispettore Generale della Sanità Militare A. Senna Presidente CAO OMCeO Milano

esigenza. Ottobre 2021 | Notiziario | 81


DONNE & PROFESSIONE

AGAPANTO: IL PROGETTO DELLE DONNE DELL’ OMCeO BARI. L’UNIONE FA LA FORZA

L

a professione medica è sempre più declinata al femminile ma, tuttora, esistono problemi oggettivi e culturali che

pesano negativamente sulla “femminilizzazione della professione”. Nel mese di giugno il Consiglio dell’ OMCeO di Bari ha approvato, su proposta delle Consigliere dell’Ordine, l’istituzione di un gruppo di lavoro di donne medico, tutte unite da un comune intento: proporre idee e soluzioni concrete per una evoluzione della Sanità Pubblica e Privata attenta al ruolo delle professioniste donne. Il gruppo di lavoro è costituito da Mariantonietta Monteduro, Coordinatrice, con Belinda Guerra, Roberta Ladisa, Daria Losurdo, Sabrina Cappelletta, Rosalinda Caputo, Rossella Cardinale, Lorenza Ciracì, Lucilla Crudele, Annunziata De Bellis, Olimpia Difruscolo, Agnese Maria Fioretti, Marcella Granieri, Giuseppina Grasso, Anna Lampugnani, Magda Logrieco, Giuseppina Monteleone, Silvia Porreca, Angela Sardaro, Ombretta Silecchia, Rosella Squicciarini, Domenica Tritto, Roberta Villoni, Maria Zamparella, Giulia Zonno. Sono

Nasce un progetto fortemente voluto

rappresentate tutte le differenti componenti

da un gruppo di donne medico, unite

dicina di Urgenza ed Emergenza (118), Me-

della Professione: Medicina Generale, Me-

per migliorare ed evolvere il ruolo delle

dicina di Continuità Assistenziale, Medicina

professioniste donne. Il nome del progetto è

della Ricerca ( IRCCS), Medicina Universitaria,

quello di un antico fiore, da sempre simbolo di unione e coesione sociale.

Ospedaliera della Sanità Pubblica e Privata e PediatrIa di Libera Scelta e Libere professioniste. Viene presentato ed approvato il progetto Agapanto , la cui denominazione non è casuale. Perchè simbolicamente rappresenta la coesione sociale. L’obiettivo primario del

di ANNA MARIA MORETTI Consigliere OMCeO Bari

gruppo Donne OMCeO Bari, è raggiungere la coesione: tra le varie componenti della professione medica, con le altre professioni sanitarie nel rispetto delle differenti competenze, con i cittadini per la promozione della salute come bene primario, con le Istituzioni - perché la salute è anche un bene “economico”. La coesione è una meta ambiziosa ma fonda-

82 | Notiziario | Ottobre 2021


NEL PROGETTO AGAPANTO VENGONO PROPOSTE STRATEGIE E AZIONI CHE POSSONO AVERE EFFICACIA PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREVISTI: • Implementare la comunicazione, gli interventi di counseling e la formazione • Promuovere l’empowerment delle donne medico • Promuovere interventi normativi e regolatori in materia di sanità, implementando programmi educativi e strategie di comunicazione/ informazione per ridurre le differenze e le disuguaglianze • Consolidare l’alleanza e la programmazione condivisa e partecipata tra Istituzioni, operatori sanitari, società scientifiche, associazioni dei pazienti e cittadini, di interventi finalizzati alla sensibilizzazione e promozione della salute. • Promuovere nei corsi formativi l’introduzione di materie quali la Medicina di Genere e la Medicina Potenziativa

mentale per superare le disuguaglianze di

werment femminile”, le donne medico con

genere, di salute ed economiche tuttora esi-

la loro prevalenza ed il loro imprescindibile

stenti. I temi sociali rivestono un’importanza

contributo dimostrano di essere

prioritaria nel “Sistema Salute”, soprattutto

niste attive di una Sanità INNOVATIVA. La

protago-

in questo periodo post-

femminilizzazione

pandemico. L’unità della

medicina è un

classe medica è fonda-

aggiunto per la profes-

mentale per affrontare

sione! In previsione della

le problematiche relati-

prevalenza del sesso fem-

ve al “concetto salute”

minile nelle professioni di

e per le relazioni con le

cura e del loro prossimo

professioni sanitarie. E’

governo della sanità è

necessario

necessaria un’ evoluzione

recuperare

l’identità del ruolo medi-

dell’organizzazione

LE DONNE, A PRESCINDERE DALL’AMBITO PROFESSIONALE, VIVONO PROBLEMI COMUNI: LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E LAVORO, LA MATERNITÀ CHE ANCORA OGGI RAPPRESENTA UN FATTORE DISCRIMINANTE NEI CONCORSI E SUL LAVORO, IL RUOLO DI CAREGIVER, LA VIOLENZA SUI LUOGHI DI LAVORO.

della valore

del

co, riacquistare autorevolezza e tempo per la

lavoro che tenga conto anche della parità

pratica clinica, soffocata dalla tanta burocra-

salariale e della equità nelle tutele per tutte

zia. In linea con il G20, in tema di “empo-

le componenti della professione.

Ottobre 2021 | Notiziario | 83


SCUOLA DI ETICA

LE FERITE ETICHE DELLA PANDEMIA Il Covid 19 sta cambiando molto della nostra vita: relazioni, politica, economia, atteggiamenti religiosi, scenari europei e globali. Ma non è assolutamente automatico che cambi il nostro nous, la nostra mentalità.

di ROCCO D’AMBROSIO Ordinario di Filosofia Politica della Pontificia Università Gregoriana di Roma

84 | Notiziario | Ottobre 2021

L

a ripresa dopo i picchi della pandemia

la nostra mentalità, cioè il modo di approc-

è opera difficile per tutti, specie per gli

ciarci a noi stessi, agli altri, al buon Dio e alla

operatori sanitari. Il periodo, che pian

natura. Come non c’è nessuna garanzia nel

piano ci stiamo lasciando alle spalle, è stato

fatto che il cambio possa essere positivo o

non solo di super lavoro ma anche di tante

che si possa imparare dagli errori commes-

domande antropologiche, etiche, scientifiche

si nel presente e nel passato. Tre tradizioni

e sociopolitiche. Ad alcune di esse vogliamo

culturali e religiose – mondo greco, ebraico

rispondere organizzando, come Ordine dei

e cristiano – ci ricordano che non esistono

Medici di Bari e l’Associazione Onlus Cerca-

cambi automatici e fatalistici, che la storia è

si un fine, la IX edizione della scuola di Etica

maestra solo per chi diventa discepolo. Ha

Pubblica per medici. Nell’attuale IX anno ri-

scritto Pietro Scoppola: “La storia, come gli

fletteremo, in particolare sulle “ferite” etiche

storici sanno bene in contrasto con l’opinione

e le positività motivazionali vissute durante

corrente non dà lezioni, non detta comporta-

la pandemia. Nel pieno della “tempesta” la

menti, non dice a nessuno cosa deve fare; ma

pandemia ha mostrato – e continua a mo-

solo aiuta, un poco, a capire che cosa siamo,

strare – come le risposte, ai tanti problemi,

lasciandoci tutta intera la responsabilità di

che cerchiamo non possono venire da un ge-

scegliere, dopo averci messo in una posizio-

nerico e spesso retorico “dopo non sarà più

ne un poco più elevata, con la possibilità di

come prima” ma da un serio ritorno alla pro-

un orizzonte più aperto. Nella vicenda storica

pria interiorità, alla riflessione, al confronto e

non tutto quello che è inevitabile è positivo:

dialogo sincero con amici e colleghi, sembra-

le linee della necessità non coincidono con

no essere il più potente farmaco contro altri

quelle di una crescita reale di valori umani e

virus come paure, stupidaggini, corruttele,

civili”. La storia, anche quella della pandemia,

cattiverie, invidie, egoismi. La pandemia sta

ci “aiuta, un poco, a capire che cosa siamo”.

cambiando molto della nostra vita: relazioni,

Per quanto sappiamo che le risposte più sag-

politica, economia, atteggiamenti religiosi,

ge verranno dopo, quando il tutto sarà com-

scenari europei e globali. Ma non è assoluta-

pletamente passato, nessuno può negare

mente automatico che cambi il nostro nous,

che abbiamo anche bisogno di risposte, qui


PROGRAMMA 9 OTTOBRE 2021 Medici e pandemia: tra rimozione e risonanza Prof. Rocco D’Ambrosio, ordinario di Filosofia politica, Pontificia Università Gregoriana di Roma

6 NOVEMBRE 2021 La professione medica: eroismo, servizio e sicurezza Paola Pedrini, MMG, Segretario Omceo Bergamo

18 DICEMBRE 2021 La Pandemia e i dilemmi in corsia Prof. Roberto Massaro, Facoltà Teologica di Bari discute con Anna Nogara, medico ospedaliero Venezia, proff. Niki Brienza e Salvatore Grasso, Direttori Rianimazioni Univ. Bari.

15 GENNAIO 2022 Comunicare la pandemia: verità o suggestioni? Prof. Angelo Romeo, Università

di Perugia e Gregoriana di Roma

12 FEBBRAIO 2022 I vaccini: amici o nemici? Guido Rasi, già Direttore di Ema, è consulente del commissario straordinario, Gen. Figliuolo

12 MARZO 2022 Gratuità e altruismo dopo Ippocrate Un confronto tra il vescovo Giuseppe Satriano e il prof. Tommaso Fiore

METODOLOGIA C

ome in tutte le scuole del circuito di Cercasi un fine - www. cercasiunfine.it - La metodologia seguita è quella seminariale: ogni sessione è di tre ore, dove la prima ora è affidata al docente, la seconda a piccoli gruppi e la terza nuovamente in assemblea. Riteniamo molto importante il momento dei piccoli gruppi: essi vanno formati spontaneamente

e casualmente, non superano il numero di 6-7 persone. Al loro interno si tratta di avviare una discussione in maniera semplice e spontanea sui temi affrontati dal relatore (che eventualmente può offrire una piccola traccia). Intendiamo così seguire il metodo di Lorenzo Milani, che privilegiava l’apprendimento di parole e concetti, in piccoli gruppi dove tutti

Note: Il direttore scientifico della scuola è il rev. prof. Rocco D’Ambrosio, ordinario di Filosofia Politica della Pontificia Università Gregoriana di Roma.

si potevano esprimere. Quando si ritorna in assemblea si continua il confronto con il relatore, magari citando qualche punto del lavoro in gruppo, senza comunque fare delle relazioni dettagliate, ma solo semplici riferimenti per riavviare la discussione con il relatore; nel terzo momento si prevedono anche domande e osservazioni al relatore.

La scuola è accreditata. Sede: Hotel Excelsior, Bari Provider: C.Lab meeting Tel: 080 506 1372 Info: tel. 0805544855 / 0805575512 – Fax 0805427063 email: info@omceo.bari.it

e ora. L’emergenza da Covid-19 rappresen-

gli anni avvenire”. Tuttavia misurare l’impatto

ta una crisi epocale: “la peggiore recessione

della pandemia sulla nostra professione sa-

globale dalla seconda guerra mondiale”, se-

nitaria presenta notevoli difficoltà. Questa IX

condo la World Bank. Una crisi innanzitutto

edizione della Scuola di Etica Pubblica accet-

sanitaria, ma con contraccolpi impressionanti,

ta la sfida delle difficoltà e nasce con questo

sull’economia, l’occupazione e la società tut-

intento: cercare insieme delle risposte e, aiu-

ta, con i suoi significati e dinamiche; tanto da

tati dai relatori, permettere che queste rispo-

farci dire con Harari che le decisioni, che si

ste motivino nuovamente la nostra professio-

prendono oggi nel pubblico come nel priva-

ne per un servizio sempre più qualificato, con

to, “potrebbero cambiare le nostre vite per

scienza e coscienza. Ottobre 2021 | Notiziario | 85


MEDICI FIDUCIARI

BAMBINI ED ADOLESCENTI DEL NOSTRO TERRITORIO: COME STANNO? Alcuni componenti del gruppo dei Fiduciari hanno svolto una ricerca sui risvolti psicologici della pandemia nei minori. Ne è nato un caso studio sullo stato psico-emotivo e relazionale dei bambini e degli adolescenti alla luce della prima emergenza sanitaria Covid-19.

D

urante la Emergenza COVID il grup-

Con l’arrivo del Covid-19 la nostra vita è ra-

po dei Fiduciari dell’Ordine dei Me-

dicalmente cambiata. La pandemia ha com-

dici di Bari, inseriti nei COC (Comitati

portato sconvolgimenti impattanti in maniera

Operativi Comunali), ha fornito un contributo

rilevante sulla nostra sfera psico-emotiva e

fattivo nella lotta alla pandemia collaboran-

relazionale dato il confronto con una realtà

DORIANA FRANCESCA TRICARICO psicologa e psicoterapeuta

do con le amministrazioni locali alla soluzio-

che irrimediabilmente mutava imponendo

ne di problematiche socio sanitarie del pro-

una nuova quotidianità, scandita da limita-

prio territorio.

zioni prima impensabili. Tale evento ha avuto

VITO ROMANELLI Medico Pediatra (Corresponding Author)

Ma la pandemia ha avuto molteplici con-

enormi ripercussioni su tutte le fasce d’età,

seguenze

in termini di problemi di salute

incidendo maggiormente sulle categorie più

pubblica, anche indirettamente connesse al

vulnerabili: bambini e adolescenti. Gli effetti

Covid 19 e spesso poco visibili.

collaterali dei cambiamenti nella quotidianità

Nell’ottica di una attenta analisi del proprio

(stili di vita, abitudini, distanziamento fisico-

territorio, alcuni componenti del gruppo dei

sociale e condizione restrittiva del “restare

Fiduciari hanno svolto una ricerca sui risvol-

a casa”) appaiono amplificati in queste due

ti psicologici della pandemia nei minori, sui

fasce d’età dove spesso si è verificata anche

loro vissuti e sulle manifestazioni organiche e

la slatentizzazione di diverse problematiche

psichiche che ne sono derivate. La presentia-

preesistenti e di varia natura.

mo brevemente di seguito.

OBIETTIVI E METODI

di DORIANA RITA DI NUZZI Esperto statistico-sociale MARIA ANTONIETTA MONTEDORO Psicologa e psicoterapeuta

86 | Notiziario | Ottobre 2021

Michele Bozzi, Coordinatore Fiduciari

La finalità del presente caso-studio è stata

OMCeO Bari

quella di fotografare l’impatto emotivo-af-

INTRODUZIONE

fettivo, relazionale e cognitivo sui bambini e


sugli adolescenti del nostro territorio in pro-

minile e i 46,1% di sesso maschile) di età com-

vincia di Bari, a seguito della prima ondata di

presa tra i 10 e i 19 anni, suddivisi equamente

Covid-19, avvenuta a partire da Marzo 2020;

tra adolescenti frequentanti la scuola media

l’indagine ha considerato sia il punto di vista

inferiore e quella superiore.

dei ragazzi, suddivisi in due fasce d’età riferibili

Il questionario genitori è stato somministrato

alle scuole medie inferiori e alle scuole medie

a n.466 genitori con figli in età scolare tra i 3

superiori, sia il punto di vista dei genitori. Si è

e i 19 anni. Il 50% circa dei genitori intervista-

pensato di studiare anche la percezione del

ti possiede il diploma di maturità e il 30% il

vissuto dei figli da parte dei genitori, durante

diploma di laurea. Nel 98% dei casi uno dei

il primo lockdown. Attraverso i genitori inoltre

due genitori lavora e nel 55% circa lavorano

si è voluta fotografare la reazione dei bambini

entrambi.

di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Il campione

RISULTATI E CONCLUSIONI

è stato composto in maniera tale da avere una

I risultati suggeriscono che la natura e l’en-

rappresentatività sia per età che per tipologia

tità degli effetti del Covid sui ragazzi e sui

di istituti scolatici frequentati (Scuole media,

bambini del nostro territorio dipendono da

licei, tecnici e professionali).

diversi fattori come lo status socio-economico

È stato così costruito un campione stratificato

e il grado di istruzione delle famiglie, l’età

che ha garantito un livello di confidenza dei

di sviluppo, la presenza di relazioni positive

risultati ottenuti attraverso l’indagine pari al

all’interno e all’esterno del nucleo familiare e

95% con un margine di errore pari al 5%. Il

lo stato psico- affettivo pregresso. La condi-

questionario adolescenti è stato somministra-

zione di un’altissima percentuale di ragazzi,

to a n.576 adolescenti (53,6 % di sesso fem-

così come emersa dal nostro studio, è

LE FAMIGLIE, COSI COME STRUTTURATE NEL NOSTRO TERRITORIO, HANNO RAPPRESENTATO UNO DEI PIÙ IMPORTANTI FATTORI PROTETTIVI.

Ottobre 2021 | Notiziario | 87


SONO I PIÙ PICCOLI A FAR EMERGERE UN MAGGIORE AUMENTO DEL DISAGIO RISPETTO AL PASSATO, SOPRATTUTTO PER QUANTO

L’INDAGINE Sono stati strutturati due questionari diversi, a risposta multipla, somministrati ad adolescenti e genitori.

CONCERNE LE SOMATIZZAZIONI.

apparsa abbastanza serena, poiché protetta da un sistema familiare stabile economicamente e affettivamente, consolidato nelle relazioni intra ed extra familiari. Infatti, a prescindere dalle intrinseche difficoltà connesse all’evento, è emerso che le famiglie, cosi come strutturate nel nostro

La somministrazione dei

territorio, hanno rappresentato uno dei più importanti fattori protettivi.

questionari, anonima, è

Entrambi i gruppi d’età analizzati hanno riferito, con uno scarto minimo

avvenuta tramite piattaforma

percentuale, di essersi sentiti compresi e accolti nel loro malessere da un

Google, veicolata dalle scuole del territorio (Acquaviva delle Fonti e Cassano delle Murge) con il patrocinio dei comuni e

sistema familiare apparso come responsivo e supportivo. Per i più piccoli vi è una maggiore spinta a ricercare sicurezza e conforto all’interno del nucleo familiare, vissuto ancora come base sicura d’eccellenza. Per i ragazzi più grandi, dove l’identità si va via via più strutturando, vi è la tendenza a cercare supporto e confronto anche all’esterno del pro-

della ASL BA/3. Le domande

prio contesto familiare, vivendo esperienze di maggior impatto emotivo

sono state suddivise nelle

quali, ad esempio, le prime relazioni amorose o le prime “trasgressioni”.

seguenti aree tematiche:

L’impossibilità di vivere tutto questo ha influito sulla possibilità di godere

familiare, cognitiva, emotivoaffettiva e relazionale. E’ stata condotta un’analisi

in maniera del tutto serena del proprio contesto familiare, anche laddove scevro da problematiche. In questa fotografia idilliaca, non va dimenticata la percentuale di minori che, all’interno delle mura domestiche, non ha trovato calore, comprensione e supporto, ma che ha visto trasformarsi

diretta per i ragazzi dai 10

quello che dovrebbe essere il luogo sicuro per eccellenza in una gabbia

ai 19 anni, suddivisi nello

incapace di contenere paure e angosce, ma in grado di esacerbare diffi-

studio dei risultati, in due

coltà preesistenti.

gruppi (10-13 e 14-19 anni) e un’analisi indiretta dei bambini tra i 3 e i 10 anni, attraverso la somministrazione del

Anche rispetto ai vissuti emotivi, con annesse ripercussioni sulla sfera cognitiva, comportamentale e sociale e fisica in termini di somatizzazioni, le due fasce di età analizzate presentano differenze che rivelano un maggior malessere nei più grandi per i quali in un contesto storico cosi imprevedibile e mutevole, pieno di “insidie”, immaginare un futuro “rassicurante”

questionario ai soli genitori.

diviene pressoché impossibile e, l’immagine di sé, in relazione all’altro e

Nella fascia di età 10-19

al mondo, diviene ancor più difficile da elaborare. Sono i più piccoli, inve-

anni il questionario è stato

ce, a far emergere un maggiore aumento del disagio rispetto al passato,

somministrato anche ai genitori per confrontare la percezione del vissuto da entrambe le parti.

soprattutto per quanto concerne le somatizzazioni. Interessante sarà seguire l’evoluzione nel tempo della stessa analisi con la prospettiva di studiare gli sviluppi delle ondate di covid-19 con una proiezione a lungo termine dell’impatto psicologico. Ciò che infatti era emergenza, adesso è gestione quotidiana, con tutto quello che questo significa e soprattutto significherà almeno per i prossimi dieci anni, se non di più.

88 | Notiziario | Ottobre 2021


CRIOCONSERVAZIONE

IL GRASSO DIVENTA “AMICO” In questa intervista la Dottoressa Grace Massiah, da alcuni anni a Bari presso l’Unità Complessa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Istituto Giovanni Paolo II, ci racconta l’ultima ricerca che ha portato alla luce una nuova tecnica di ‘conservazione’ ed utilizzo del tessuto adiposo. dI ANTONIO MARTIRADONNA

C

ome mai proprio il tessuto adiposo, spesso misconosciuto e avversato, ha destato il suo interesse scientifico e professionale?

Da sempre il tessuto adiposo mi ha incuriosita ed interessata

per le sue molteplici facce, da quella odiata da tutti noi, che ben conosciamo, quale causa di sovrappeso ed obesità e di difetti estetici, che tanto preoccupano soprattutto noi donne, a quella molto apprezzata e praticata ormai da più di 20 anni del lipofilling , ovvero il prelievo di grasso da una parte del nostro corpo, per reimpiantarlo in altre zone e colmare perdite di sostanza, oppure per rivitalizzare i tessuti. Infatti, il tessuto adiposo è quello più ricco di cellule staminali del nostro corpo e viene molto utilizzato nella ricostruzione delle mammelle, sia per rigenerare la cute danneggiata dalla radioterapia, che per perfezionare la tridimensionalità della mammella neoplastica, dopo l’inserimento della protesi. Attualmente qual è l’interesse generale scientifico verso il tessuto adiposo? Sicuramente è molto apprezzato l’uso del tessuto adiposo come filler (riempitivo) biologico, da preferire ai filler artificiali, in quanto la sua ricchezza in cellule staminali aggiunge l’effetto rigenerante, ma è fondamentale il suo uso ricostruttivo Ottobre 2021 | Notiziario | 89


LE POSSIBILITÀ POSSONO VERAMENTE ESSERE INFINITE, POTENDO GIUNGERE AD ESEMPIO, A SOSTITUIRE INTEGRALMENTE UN’INTERA MAMMELLA SENZA USARE UNA PROTESI ARTIFI

L’IDEALE ERA RIUSCIRE A MANTENERE VITALE IL GRASSO PRELEVATO SENZA L’USO DI CRIOCONSERVANTI, MA SINORA LE NUMEROSE RICERCHE IN QUESTA DIREZIONE IN AMBITO MONDIALE NON AVEVANO OTTENUTO RISULTATI SIGNIFICATIVI.

90 | Notiziario | Ottobre 2021

e rimodellante della pelle attorno alla protesi

stanze che consentono alle cellule adipose di

mammaria, per ottenere un effetto più na-

non morire durante il congelamento. Queste

turale possibile. Il limite di questa tecnica,

sostanze sono tuttavia potenzialmente tossi-

purtroppo, è connesso alla scarsa vascolariz-

che e non ne viene consentito l’uso in Chirur-

zazione del tessuto adiposo; possiamo reim-

gia plastica. L’ideale era quindi riuscire a man-

piantare soltanto piccolissime quantità di tes-

tenere vitale il grasso prelevato senza l’uso di

suto per ogni applicazione e di solito quasi la

crioconservanti, ma sinora le numerose ricer-

metà del tessuto adiposo inserito viene rias-

che in questa direzione in ambito mondiale

sorbito. Perciò, per ottenere l’effetto deside-

non avevano ottenuto risultati significativi.

rato, bisogna ripetere la tecnica del lipofilling

Il nostro gruppo di ricerca dell’Istituto Tu-

almeno tre volte. Ma se l’impianto di grasso

mori Giovanni Paolo II di Bari, guidato dal

può essere fatto ambulatorialmente inseren-

Dr.Maurizio Ressa e da me, con l’indispen-

do una piccola cannula nella zona da riem-

sabile collaborazione dei colleghi Giuseppe

pire ed in anestesia locale, il vero disagio

De Palma, Fabio Mele ed Antonio Negri, che

è rappresentato dal prelievo del grasso, cioè

si sono occupati degli studi citologici relativi

la liposuzione, che invece è un intervento più

alla vitalità degli adipociti prelevati e conser-

impegnativo, che richiede una saletta opera-

vati nella nostra ‘Biobanca’, diretta dal dot.

toria e successivo bendaggio con guaine o

Angelo Paradiso, è stato decisamente più

calze elastiche nel postoperatorio. Pertanto,

fortunato di altri nel trovare la giusta ricet-

ripetere per ben tre volte l’alternanza di lipo-

ta per crioconservare. Siamo stati in grado,

suzione e lipofilling crea notevole disagio.

cioè, di congelare e conservare senza additivi

... e quindi lei cosa ha pensato ?

le cellule adipose prelevate e di scongelarle

Il mio progetto era quello di riuscire a fare

successivamente, mantenendone la vitalità in

un unico prelievo di grasso ‘una tantum’, ri-

una percentuale che si aggira intorno al 97%.

uscendo a conservarlo in siringhe già pronte

Ma quali sono le possibilità di impiego di

per poterlo utilizzare al bisogno.

questa nuova tecnica?

Questa tecnica si chiama “crioconservazio-

Le possibilità possono veramente essere infi-

ne”, che già esiste, ma viene realizzata solo

nite, potendo giungere ad esempio, a sosti-

con l’uso di crioconservanti artificiali, cioè so-

tuire integralmente un’intera mammella sen-


za usare una protesi artificiale, o comunque

nostri studi, ci sarà una vera e propria rivolu-

a sostituire qualsiasi zona del nostro corpo

zione, ad esempio potrà esserci l’abolizione

che abbia subito una perdita di sostanza si-

delle protesi in silicone e la sostituzione dei

gnificativa a seguito di traumi o processi pa-

vari filler della chirurgia estetica ed una mag-

tologici di varia natura, quali ad esempio le

giore facilità e ‘naturalezza’ della ricostruzio-

zone sottoposte a radioterapia. L’applicazio-

ne del seno in tutte le donne che subiscono il

ne di tessuto adiposo prelevato dallo stesso

trauma della mastectomia.

soggetto non ha solo un effetto ‘riempitivo’,

Ci sono possibili effetti collaterali o rigetti

ma bensì trattandosi di cellule vitali, in gran

con questi metodi?

parte staminali, ha un vero e proprio effetto

Il rigetto del tessuto non può esserci asso-

rivitalizzante.

lutamente, perché si tratta del nostro stesso

Quindi possiamo prefigurare una vera e

grasso che andiamo a reimpiantare; gli effetti

propria ‘Biobanca del grasso’ personale?

collaterali possono invece consistere in quelli

Si, le nostre ricerche mirano proprio a questo

che già si verificano nelle attuali tecniche di

ed una percentuale del 97% di cellule vitali

lipofilling, ovvero la formazione delle cosid-

con la nostra metodica ci fa ben sperare.

dette ‘cisti grassose’, dovute alla fuoriuscita di

Secondo me, il nostro futuro è questo: costi-

grasso per la rottura di alcuni lipociti, forman-

tuire una ‘biobanca del grasso’ con un un uni-

do così un accumulo oleoso, che viene rimos-

co prelievo di liposuzione (sicuramente nes-

so semplicemente con una piccola incisione

suna donna si lamenterà se leviamo un po’

e ‘spremitura’ che elimina l’accumulo lipidico.

di grasso in più!), disponendo così di scorte

In conclusione, i vostri studi non sono lontani

sufficienti di tessuto adiposo da usare succes-

progetti, ma imminenti realizzazioni ?

sivamente, anche in semplice regime ambu-

Penso che fra tempi tecnici e autorizzazioni

latoriale, in interventi estetici o ricostruttivi,

ministeriali varie (Covid permettendo, viste

con immediata ripresa delle nostre attività

le forti limitazioni che abbiamo avuto nella

quotidiane.

raccolta della casistica), in un paio di anni re-

Quale può essere allora la finalità ultima

alisticamente si possa avere conferma della

delle vostre ricerche ?

validità di questa tecnica e si possa comincia-

Mi auguro che, se continueranno così questi

re ad utilizzarla in tutto il mondo.

Grace Massiah, nata a Tripoli, ha studiato a Roma e si è laureata presso l’Università La Sapienza con Specializzazione in Chirurgia Plastica presso l’Università di Tor Vergata. Da diversi anni è a Bari e nell’ultimo triennio ha collaborato con Maurizio Ressa presso l’Unità Complessa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Istituto Giovanni Paolo II di Bari.

Ottobre 2021 | Notiziario | 91


MEDICINA IN TV

VALKYRIEN: LA SERIE THRILLER NORVEGESE Una serie tv norvegese del 2017 che cattura dal primo momento, acclamata da critica e pubblico. Paragonata per qualità della regia e dei dialoghi all’ormai cult Breaking Bad, invece del professore qui troviamo un medico chirurgo, alle prese con altrettante difficili scelte. di CLARA RANIERI

92 | Notiziario | Ottobre 2021


V

alkyrien può essere definita una serie

glia – o non possa – usufruire dei servizi sani-

medical drama a tinte e noir. Il merca-

tari norvegesi, trovandosi a curare, medicare

to norvegese da anni ormai si è inte-

e ricucire chiunque bussi alla sua porta. La

ressato al potenziale delle serie tv di qualità,

serie tv vanta una sceneggiatura rara per una

purtroppo non riuscendo particolarmente

serie di questo genere, con dialoghi brillanti,

nell’impresa di superare i prolificissimi merca-

originali, a tratti filosofici. Si possono ammira-

ti americani o inglesi. Questa serie tv dunque

re gli spazi e i colori tipicamente nordici, che

viene alla luce nel 2017, trasmessa sul canale

per gli amanti del genere saranno un motivo

pubblico norvegese NRK1. Il nordic drama

in più per arrivare alla fine degli 8 episodi che

ha un grande successo in patria, ricevendo

compongono la breve serie. Nel 2019 è stato

immediatamente una nomination al Geneva International Film Festival come Best International Television Series, le nomination per il Golden Screen Award in Norvegia, sempre nel 2017 e vincendo premi per miglior attore (Pål Sverre Hagen), miglior serie tv drama e miglior scenografia; arriveranno poi anche le nomination per Prix Europa e Prix Italia, rispettivamente per miglior episodio di una serie fiction e miglior serie tv drammatico. Tra le positive recensioni e i commenti lusinghieri per questo prodotto, ci fu l’associazione ad una ben più nota e premiata serie: Breaking Bad (AMC). Valkyrien è prodotta dalla casa Tordenfilm e composta da 8 episodi da 45 minuti ciascuno. Alla regia troviamo il norvegese Erik Richter Strand, noto per la scrittura di parte della discussa serie Occupied (titolo originale: Okkupert) iniziata nel 2015 e attualmente in produzione, basata sull’idea originale dallo scrittore Jo Nesbø. Tornando alla nostra Valkyrien, la storia parte dal terribile momento in cui un chirurgo, il Dottor Ravn, realizza l’impossibilità di trovare una cura per la complessa e mortale malat-

La citata ‘Occupied’ racconta di un fittizio futuro prossimo in cui la Russia, sostenuta dall’Unione europea, occupa la Norvegia per ripristinare la produzione di petrolio e gas a causa di una crisi energetica europea causata dal Partito Ambientalista norvegese, che ne ha fermato la produzione. La serie è in corso, per Netflix.

tia della moglie. Al rifiuto categorico di poter tentare procedure mediche altamente sperimentali sulla moglie, Ravn inscena la morte di lei, arrivando ad allestire una clinica ille-

prodotto da Sky One un remake inglese di

gale nella stazione sotterranea abbandonata

questa bella serie, chiamato Temple. Nono-

Valkyrie (Ad Oslo una stazione metro ormai

stante avesse il famoso Mark Strong come

chiusa con questo nome esiste davvero). La

protagonista, quest’ultima non ha registrato

creazione della stessa però lo porterà inevi-

il successo sperato. In Italia Valkyrien è dispo-

tabilmente ad accettare dei compromessi an-

nibile attualmente per il canale a pagamento

che particolarmente scomodi e a legarsi ad

D-Play. Se volete gustare un prodotto diverso

uno strano personaggio dai tratti paranoidi.

dal solito e soprattutto di alta qualità, il nor-

E’ costretto, infatti, a curare chiunque non vo-

vegese Valkyrien è quello che fa per voi. Ottobre 2021 | Notiziario | 93


94 | Notiziario | Ottobre 2021


ARTE e medicina Frank Holl (1875)

La dubbia speranza

Forbes Magazine Collection, New York Il pittore inglese Frank Holl divenne famoso per i suoi cupi dipinti e per il grande realismo con cui rappresentava i suoi protagonisti. In ‘La dubbia speranza’ ci mostra il viso stanco di una madre col suo bambino, in attesa della cura che i due farmacisti, concentrati e lontani dalla desolata espressione della donna, preparano. Curiosità: Holl fu ammirato entusiasticamente da Van Gogh, che ne tesseva le lodi scrivendo al fratello Theo.

Ottobre 2021 | Notiziario | 95


NOTIZIE DAL M

NDO

a cura della REDAZIONE

L’IMPORTANZA DELL’INFORMAZIONE RESPONSABILE: NASCE ASSOHEALTH Contro allarmismi e fake news nasce l’associazione nazionale AssoHealth, che riuniscono le principali società di comunicazione del comparto salute, attualmente con circa 300 addetti e 75 milioni di fatturato. Questa associazione è stata voluta per permettere di operare con maggiore trasparenza e tranquillità, per promuovere un’informazione guidata dalla scienza e dai principi della divulgazione scientifica. L’associazione nasce per tutelare il valore della professione, l’etica, la cultura e gli standard di qualità delle agenzie e per essere di ispirazione attraverso attività volte a migliorare le best practice di comunicazione in questo settore. La serietà e necessità di questa associazione si è fatta ancora più chiara con l’arrivo dei vaccini anti Covid e le conseguenze ormai note che gli antivaccinisti hanno messo in moto. La presidente della nuova associazione è Carola Salvato, già ceo di Havas Life Italia: “L’ecosistema sanitario ha bisogno, soprattutto ora, di coesione e di supporto per ripartire in modo equo, propositivo e in tempi e modalità sostenibili per essere capace di infondere fiducia, creando connessioni significative utili alla costruzione di un futuro più inclusivo dei bisogni di tutti gli stakeholder, pazienti e care giver”.

96 | Notiziario | Ottobre 2021

RICERCA USA SUI TRAPIANTI DI CUORE: ORGANO SICURO ANCHE SE IL DONATORE FACEVA USO DI DROGHE Due studi pubblicati sulla rivista Circulation rivelano che ricevere il cuore di una persona che faceva uso di droghe o morta per overdose non rappresenta un rischio per la salute

le” La ricerca è stata portata avanti presso il Sentara Heart Hospital di Norfolk, il cui team ha esaminato i dati sui donatori e il tasso di sopravvivenza del trapianto di cuore di oltre 23.000 adulti, eseguiti tra il 2007 e 2017. L’età media dei donatori era 32 anni e quella dei trapiantati 53. La percentuale di sopravvivenza di chi ha ricevuto l’organo è effettivamente simile a quella di chi aveva ricevuto il cuore da persone che non avevano fatto uso di sostanze.

del ricevente, né riduce le probabilità di sopravviveva. “Questo tipo di cuori, una volta considerati ad alto rischio, sono sicuri, come conferma lo studio - commenta Howard Eisen, presidente dell’American Heart Association - e dovrebbero incoraggiare le istituzioni, che di solito non usano i cuori di tossicodipendenti, a farlo invece, perché cosí si ridurrebbe il tempo di attesa e le morti di chi è in lista per un organo compatibi-

CIAD, 98% DEI CASI COVID È ASINTOMATICO, PROBABILMENTE GRAZIE ALLA SABBIA. Il Paese ha affrontato la pandemia tra scarsità di strutture per affrontare l’epidemia e mancanza di semplici dispositivi di protezione individuale per contenerla. Sul territorio, tra gli enti attivi c’è la fondazione Magis di Roma che ha


avviato, insieme all’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo, un laboratorio di analisi biomediche presso l’ospedale universitario Le Bon Samaritain nella capitale N’Djamena, oggi centro di ricerca e monitoraggio anche delle malattie tropicali. Sabrina Atturo, responsabile Progetti di Fondazione Magis, ha spiegato che il governo è riuscito a creare 40 posti letto di terapia intensiva per una popolazione che è di 15 milioni di abitanti. A giugno 2020 arrivarono nel Paese le prime attrezzature per far fronte alla pandemia, allestendo un laboratorio molecolare e 4 letti per terapia sub intensiva. Inizialmente il virus circolava in percentuali simili a quelle italiane. La differenza però, oltre al lockdown, è stata la capacità della popolazione di smorzare la attività infiammatoria del virus. Come spiega Vittorio Colizzi, consulente sanitario del progetto e docente di Immunologia e Patologia presso l’Università di Roma Tor Vergata “Nel Sahel c’è molta sabbia e il vento che spira per 4 o 5 mesi la porta dappertutto. Questa sabbia di silice ha una forte componente infiammatoria, quindi di fatto il sistema immunitario delle popolazioni

ricercatori della Keio University School of Medicine in Giappone e del Broad Institute del MIT e di Harvard. I team hanno studiato i microbi in campioni fecali di 160 centenari giapponesi con un’età media di 107 anni. Questi longevi signori, rispetto a sahariane ha sviluppato un’attività antinfiammatoria per bloccare l’effetto della sabbia. Quindi i polmoni di queste persone considerano il Covid un granello di sabbia in più, bloccano l’infiammazione e non si ammalano». Secondo i dati ufficiali, il 98% dei malati di Covid in Ciad è asintomatico ed in un anno sono state circa 300 le persone ricoverate.

persone di età compresa tra 85 e

NATURE: UN MICRIOBIOMA UNICO CHE SOSTIENE LONGEVITÀ DEI CENTENARI.

inibito la crescita del Clostridioides

Uno studio pubblicato su Nature rivela che i centenari possiedono un microbioma unico che può aiutare a sostenerne la longevità, utile per proteggerli da determinate infezioni batteriche, comprese quelle causate da batteri multiresistenti. La scoperta arriva da un team di

89 anni e quelle tra i 21 e i 55 anni, avevano livelli più elevati di diverse specie batteriche, in particolare i produttori di molecole di acidi biliari secondari. Gli studiosi hanno poi trattato i comuni batteri che causano infezioni in laboratorio con gli acidi biliari secondari. E’ emerso che una molecola, chiamata isoalloLCA, ha fortemente difficile, un batterio resistente agli antibiotici che provoca grave diarrea e infiammazione intestinale. Il team ha anche scoperto che l’isoalloLCA ha potentemente inibito la crescita o ucciso molti altri patogeni grampositivi, portando a pensare che l’isoalloLCA può aiutare il corpo a mantenere il delicato equilibrio delle comunità microbiche in un intestino sano.

Ottobre 2021 | Notiziario | 97


LIBRI

BARI TRA LE DUE GUERRE, DAL 1922 AL 1940 Bari con occhi diversi. Questo il fil rouge che si percepisce leggendo il libro Bari tra le due guerre, dal 1922 al 1940 scritto da Franco Introna e Michele Roberto, Adda Ed. 2021. a cura della REDAZIONE

U

n testo poliedrico e variegato, di facile lettura, che mostra una Bari poco conosciuta, realizzata nel periodo fascista, che consente di comprendere la crescita economica e culturale della città con sviluppo in tutti i settori, dalla cultura, alla edilizia, dall’ industria al commercio, dalle comunicazioni

ai servizi sociali, dalla assistenza sanitaria, alla edilizia popolare e chiesastica. Insomma una città realizzata in poco più di 16 anni da un popolo di laboriose formiche, pieno di iniziativa e di buona volontà pronto a rimboccarsi le maniche, ad accettare rischi, a mettersi in gioco, capaci di trasformare un paesone limitato al quadrilatero murattiano, senza acqua ne’ fogna in una capitale mediterranea, con un aeroporto più grande di quello di Roma, con ben quattro reti ferroviarie che coprivano tutto il territorio pugliese, con una campionaria unica in Italia, rivolta verso i mercati d’oriente, con ben quattro zone industriali funzionanti a pieno regime, con industrie all’ avanguardia per l’epoca già caratterizzate da una attenta assistenza ai lavoratori, con una edilizia pubblica e privata realizzata da imprese locali sulla base di progetti di architetti di primissimo piano a livello nazionale, con una crescita di popolazione di infrastrutture e benessere secondaria solo a Roma e Milano. Insomma, si volle una Bari bella e si riuscì a realizzarla in solo diciassette anni. Gli autori sono noti, Franco Introna, medico legale, Professore Ordinario di Medicina legale nella Università di Bari e Michele Roberto, chirurgo plastico, già Direttore della UOC di Otorino 3 nell’ Università di Bari. Leggendo il libro è facile comprendere quanto gli autori si siano divertiti nel realizzarlo. Belle anche la prefazione del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’introduzione del Rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini. Appassionati i cammei scritti dal Prof. Salvatore Barbuti. Un libro da avere, sfogliare per le bellissime fotografie e leggere, per poi partire da esploratori alla ricerca di una città che ci era sfuggita.

98 | Notiziario | Ottobre 2021



VAIOLO. 300 MILIONI DI MORTI NEL XX SECOLO.*

*Fonte: OMS

Foto: Everett Collection / Courtesy Everett Collection - stock.adobe.com

OGGI NESSUNO.

IL VACCINO CI SALVA LA VITA VACCINIAMOCI CONTRO IL COVID19 OMCEO Bari Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari

con il patrocinio del


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