Notiziario OMCeO Bari - Dicembre 2021

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Notiziario N. 3/2021 - DICEMBRE 2021 - Rivista Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale DL. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1, comma 1, CNS di Bari - Filiale di Bari - Reg. n. 50 del 7/8/76 del Tribunale di Bari - Associato USPI - Anno XXV - Contiene I.P.

N.3 | DICEMBRE 2021

N TIZIARIO

F O C U S S A N I T À

Rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari

UN ANNO DI SFIDE DA RICORDARE

ISTITUZIONI

DIRITTI

DONNE MEDICO

ANELLI RICONFERMATO ALLA GUIDA DEI MEDICI

MIND THE GAP. COLMARE LE DIFFERENZE

IL FUTURO DELLA PROFESSIONE AL FEMMINILE



E D I T O R I A L E

UNA VERA RIFORMA, PER RISPONDERE AL MALESSERE DEI MEDICI E AI BISOGNI DEI CITTADINI di Fi l i ppo Ane l l i , Pr e s i d en te d ell’OMC eO d ella P rovin cia d i Bari

L

e recenti notizie sulla variante Omicron

rinunciando ai riposi e alle ferie. Gli specializ-

hanno seminato una nuova ondata di

zandi sono stati sbalzati in prima linea, matu-

paura tra la popolazione, che sperava

rando in un anno esperienze che non avreb-

di essersi lasciata alle spalle una volta per

bero fatto in un decennio. I medici del 118,

tutte la pandemia. Vedremo cosa accadrà

in alcune Regioni, hanno colmato le carenze

nelle prossime settimane, che troveranno i

organizzative, sobbarcandosi anche compiti

medici pronti a spendersi senza risparmiarsi,

diversi dall’emergenza: andando nelle case

come hanno fatto incessantemente nell’ulti-

dei pazienti e riducendo le ospedalizzazioni

mo anno e mezzo. Lo faranno non solo cu-

ingiustificate. I medici pensionati che hanno

rando i pazienti, ma cercando di puntellare,

risposto al primo bando per farsi vaccinato-

con la loro disponibilità e abnegazione, tutta

ri si vedono ora bloccare la pensione, con

una serie di carenze strutturali e organizza-

compensi per la nuova attività di molto infe-

tive, che si erano ormai fatte sistema e che

riori a quelli che avrebbero percepito stando

il Covid ha accentuato. È cresciuto però nel

a casa. I medici di famiglia si sono prestati ad

frattempo il disagio dei medici, trasversale

attività nuove, come la vaccinazione anti-co-

a tutte le componenti della Professione. I

vid, con compensi fermi a quelli di vent’anni

medici hanno affrontato le carenze di organi-

fa. Eppure, i medici, tutti i medici, hanno fat-

co, sottoponendosi a turni disumani, anche

to la loro parte: non solo sul versante pro-

di ventiquattro ore di seguito, senza sosta,

fessionale, ma anche su quello sociale,

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È cresciuto il disagio dei medici, trasversale a tutte le componenti della Professione.

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quali garanti dei diritti e unici punti di riferi-

nazionale. Nonostante le risorse non siano

mento per i pazienti in un mondo che si era

forse abbastanza, nonostante non sappiamo

chiuso nel lockdown. E lo hanno fatto senza

quante di queste risorse saranno investite sul

compensazioni di sorta. Questa situazione è

personale, per sbloccare il turnover, sulle as-

figlia di una cultura aziendalistica, economi-

sunzioni, sulla formazione. Per dare, in buona

cistica, fatta di tagli lineari, di mancata pro-

sostanza, risposte strutturali sia al disagio e

grammazione, della tendenza a considerare

alla carenza dei medici, sia alle necessità del

le spese per la salute come costi, e non come

Servizio Sanitario Nazionale. Il rischio vero è

investimenti. Che non formava gli specialisti

invece che la visione della sanità rimanga a

per non stanziare le borse, che bloccava il tur-

silos, a compartimenti stagni, non in grado

nover per risparmiare sul personale, che non

di rispondere a quelle esigenze di prossimi-

ammodernava gli ospedali per non pagare le

tà al cittadino e ai suoi bisogni di salute che

ristrutturazioni. Che guardava ai bilanci del

pure si era prospettata. Insufficiente sembra

presente, senza considerare un futuro fatto

l’integrazione tra ospedale e territorio, insuf-

di pensionamenti e carenza di nuovi medici

ficiente il potenziamento dell’uno e dell’altro

per sostituirli. E che ci ha lasciato in eredità

comparto. Sarebbe inutile aumentare i posti

un Servizio sanitario nazionale che, scricchio-

letto, nelle rianimazioni, se non si assumes-

lante già in condizioni normali, ha rischiato

se personale opportunamente formato per

il crollo sotto il peso della pandemia. Ora la

gestirli. Sarebbe inutile costruire le Case di

politica dei disinvestimenti, grazie all’impe-

Comunità, se non si prevedesse di riempirle

gno degli ultimi Governi, e dei relativi Mini-

di professionisti: rischierebbero di rimanere

stri per la Salute, in particolare dell’attuale

Cattedrali nel deserto. Sarebbe inutile par-

Ministro, Roberto Speranza, sembra essere

lare di prossimità se poi si lasciassero, anco-

storia del passato: e il Piano nazionale di Ri-

ra una volta, da soli i medici della medicina

presa e Resilienza, pur con le sue tante zone

generale, senza dotarli di strumentazione

d’ombra, può essere davvero l’occasione

adeguata, senza affiancarli con infermieri,

per rilanciare e riformare il Servizio sanitario

assistenti di studio, oss, per non parlare di


QUESTA SITUAZIONE È FIGLIA DI UNA CULTURA AZIENDALISTICA, ECONOMICISTICA, FATTA DI TAGLI LINEARI, DI MANCATA PROGRAMMAZIONE, DELLA TENDENZA A CONSIDERARE LE SPESE PER LA SALUTE COME COSTI, E NON COME INVESTIMENTI.

ostetriche, psicologi, fisioterapisti, tecnici di

ca, che deve farsi carico della complessità

laboratorio. È il momento di aprire ed affron-

della professione, della ridefinizione del suo

tare, anche a livello politico, la “questione

ruolo sociale al fine di aiutare e allo stesso

medica”. È il momento di una rivoluzione

tempo proteggere il medico nell’esercizio

copernicana della sanità, che metta al cen-

professionale. Già in una fase pre pandemi-

tro non i pareggi di bilancio, ma gli obietti-

ca, nel corso degli Stati generali, era emersa

vi di salute, i professionisti e i cittadini. Che

la necessità di cambiare il nostro Codice De-

non consideri gli operatori come “prestatori

ontologico, che è sempre stato un punto di

d’opera”, cui chiedere servizi al ribasso, ma

riferimento per tutti i medici e gli odontoiatri

come il cuore e il cervello del sistema di cure,

cui ispirare i comportamenti e gli atti profes-

modificandone l’attuale governance. Che

sionali. Un codice che, nella sua forma attua-

garantisca la loro autonomia, la loro indipen-

le, risente ancora dell’impostazione che ha

denza, la loro responsabilità come sigilli della

caratterizzato le prime stesure di circa cento

qualità delle cure”.

anni or sono e quella del 1958 - il cosiddetto

Gli Ordini sono pronti ad un confronto aper-

“Codice Frugoni” - su cui sono intervenuti

to, permanente, diretto per avviare tutti in-

tutti i successivi aggiornamenti.

sieme questa riforma del Servizio sanitario

Oggi abbiamo una grande ambizione: quella

nazionale, che è l’unica vera risposta al ma-

di coniugare la nostra storia, i nostri princi-

lessere dei medici e ai bisogni di salute dei

pi etico-deontologici con le nuove esigenze

cittadini.

che un nuovo ruolo professione, in una so-

Questo deve andare di pari passo con la ri-

cietà completamente diversa da quella del

definizione del Codice di deontologia medi-

passato, richiede. Il nostro obiettivo ultimo

ca. La pandemia ha infatti mostrato quanto

è di approdare ad un nuovo Codice che sia

per la professione siano diverse le esigen-

in grado di tutelare la persona assistita nel

ze dell’oggi rispetto a quelle di ieri e come

pieno rispetto dei diritti costituzionalmente

queste impongano una riflessione per una

garantiti e in aderenza agli scopi più autentici

nuova ridefinizione della deontologia medi-

del nostro essere medici.

È il momento di aprire ed affrontare, anche a livello politico, la “questione medica”. È il momento di una rivoluzione copernicana della sanità.

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EDITORIALE

WE HAVE A DREAM: MANTENERE IN VITA LA SANITÀ PUBBLICA Il numero dei contagi ha ripreso a correre. E l’unica forma di tutela è la vaccinazione. Intanto, le condizioni di lavoro dei medici negli ospedali e sul territorio sono sempre più difficili. E non solo a causa del Covid

Q di FRANCO LAVALLE Vice-Presidente OMCeO di Bari

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uest’anno volge al termine e re-

sanitari con noi, abbiamo potuto lavorare con

stano, ormai, disattese le nostre

maggiore serenità, limitando così la crescita

speranze di vedere la pandemia da

di quel fatidico e tragico elenco di colleghi,

Sars CoV-2 come un ricordo lontano. Cosa

medici ed odontoiatri, deceduti a causa del

porta questo virus a farci davvero così tanta

Covid. Elenco che la nostra Federazione tie-

paura? È facile a dirsi. Il suo curriculum, pieno

ne puntualmente aggiornato, mantenendo

zeppo di morte e devastazione che domarlo

in tutti noi vivo il ricordo dei tanti colleghi,

risulta quanto mai difficile. La vaccinazione

alcuni dei quali amici, che non ce l’hanno

è stata un eccezionale presidio per limitarne

fatta a contrastare questo infido nemico. Lo

l’azione devastante, ma non è stata sufficien-

scemare dei casi gravissimi post vaccinazione

te per debellarlo completamente perché, da

ci ha dato fiducia e ci ha spinto a fare il no-

abile e nefasto guerriero, muta di continuo il

stro lavoro con sempre maggiore impegno,

suo aspetto portando a varianti sempre più

pur nell’osservanza delle regole di contrasto

temibili che rendono tutti noi terribilmen-

al contagio. Attualmente, come risulta dai

te a rischio, senza mettere in atto le dovute

bollettini giornalieri forniti dall’I.S.S. e dal-

cautele che fino a questo momento ci hanno

le Strutture Regionali, la malattia sta ripren-

permesso di scamparla. Non possiamo più

dendo forza. Vuoi per la cadute delle difese

fare a meno dell’uso delle mascherine, del

immunitarie dovute alla distanza dall’ultima

distanziamento sociale, dell’igiene delle mani

dose vaccinale, vuoi perché l’infezione sta in-

e degli indumenti. Tutte regole che sono or-

teressando classi di età sempre più giovani e

mai entrate nel nostro comune senso di vi-

non vaccinate, arrivando fino ai bambini che,

vere oggigiorno la vita. Ma la regina di tutte

di fatto, portano le infezioni in casa e favori-

le protezioni resta solo, e soltanto, allo stato

scono così il contagio per le persone anziane

delle cose la vaccinazione. Solo attraverso

e fragili. Allora, diventa necessaria la terza

questa pratica, noi medici e tutti gli operatori

dose “booster” per queste persone fragili


attuali dimostrano come le persone con le forme più gravi, quelle da rianimazione, siano quasi esclusivamente le persone non vaccinate. Questo dato, di grande rilevanza,

La regina di tutte le protezioni resta solo, e soltanto, allo stato delle cose la vaccinazione.

dovrebbe essere l’unico e sostanziale motivo di convincimento per i riluttanti. Ovviamente, questo esempio vale anche per i medici no vax ma non deve essere questa la motivazione vera, piuttosto devono essere le evidenze scientifiche delle quali ci siamo cibati nel corso della nostra formazione accademica e successivamente le letture scientifiche avvenute durante la nostra attività lavorativa, che ci devono condurre tutti alla buona pratica vaccinale. Un medico non può disconoscere l’utilità e l’importanza dei vaccini. Essere un medico no vax è contro l’essenza di questa professione per cui è più che legittima la loro sospensione dall’attività lavorativa staed anziane, nonché per gli operatori sanitari.

bilita dalle norme ed anche la messa in atto

Ma, a mio avviso, diventa praticamente op-

di misure più importanti da parte degli Or-

portuno, se non necessario, disporla per tutti.

dini professionali. Al momento, con i nume-

Attualmente il nostro Paese, sebbene in cre-

ri dell’infezione che stanno crescendo, tutti

scita, gode di numeri migliori di altri, anche

ci aspettiamo che una ulteriore ed incisiva

più attrezzati di noi, ma che non hanno avuto

campagna vaccinale possa limitare gli effetti

la nostra visione di contrasto alla pandemia.

della pandemia ed evitare la riproposizione di

Aver decisamente puntato sulle vaccinazioni,

misure restrittive che possano riportare all’o-

con l’obbligo per alcune categorie professio-

rizzonte quel tracollo della nostra economia

nali, aver stabilito l’obbligo del green pass

alla quale abbiamo assistito negli scorsi mesi.

per le attività di interesse comune, obbliga di

E’ stato un periodo buio dove oltre alla per-

fatto le persone al maggior controllo ed a far-

dita dei posti di lavoro ed alla chiusura di

si vaccinare. Un capitolo a parte sono i medici

esercizi commerciali, anche dal punto di vista

e gli operatori sanitari no vax. La scienza ci

sanitario le persone hanno pagato un duro

ha insegnato come molte malattie siano state

prezzo. La paura di contrarre l’infezione ha

debellate attraverso le vaccinazioni. Esse non

tenuto molte persone lontane degli ospedali.

si possono mettere in discussione con prete-

La conseguenza è stata drammatica: molte

stuose considerazioni in merito all’efficacia

patologie sono state diagnosticate con gra-

dei vaccini, né si possono avanzare dubbi su

ve ritardo, anche molte malattie neoplastiche

una vaccinazione, quella attuale, che ha già

sono state evidenziate in fase di avanzamen-

visto vaccinati miliardi di persone e la cui ma-

to preoccupante, ed ancora molti follow up

neggevolezza è nei numeri. La prova provata

sono stati trascurati dagli ammalati cronici.

per noi, nello specifico, risiede nella riduzione

Tutto ciò ha portato ad un peggioramento

dei contagi e dei decessi subito dopo l’intro-

delle prognosi. Proprio questi pazienti critici

duzione della vaccinazione. Inoltre, i numeri

e cronici sono quelli che hanno pagato il Dicembre 2021 | Notiziario | 7


I finanziamenti del PNRR, dedicati a ben definiti capitoli di spesa, liberano risorse risparmiate a livello regionale che potrebbero essere utilizzate per le assunzioni.

prezzo più alto per la presenza della pan-

sofferenza ed i neolaureati rifuggono la stessa

demia perché questo virus li ha veramen-

specializzazione. Non ci sono più giovani col-

te spaventati e tenuti lontani dagli abituali

leghi disposti a farsi spremere come limoni, a

riferimenti clinici. Non vogliamo che tutto

farsi riempire di botte, ad essere sbattuti tra i

questo accada ancora, per cui l’esortazione

vari pronto soccorso senza alcuna gratitudine

alla vaccinazione diventa un imperativo im-

o gratificazione da parte delle proprie Ammi-

prescindibile e categorico. Ma veniamo ora,

nistrazioni. Ho letto di uno stanziamento ad

brevemente, alle cose importanti delle nostre

hoc per i colleghi dell’Emergenza nel 2023.

Professione benché, paragonate agli scenari

Provate a fare la divisione della cifra stanziata

vissuti con la pandemia, passino logicamente in secondo piano. Lavorare oggi è veramente un atto di amore per la Professione. Sono tali e tanti i disagi che prova ogni giorno il medico nell’esercizio del proprio lavoro che ci vuole tanto ma tanto attaccamento al camice che si indossa per poter giungere a quanto viene fatto giornalmente da ogni singolo collega. Sempre più grave risulta la carenza degli organici ed i turni di lavoro sono sempre più massacranti. I colleghi vanno in pensione e non vengono sostituiti, gli ospedali vengono chiusi o riconvertiti ed i posti letto mancano. Il Covid lo ha drammaticamente dimostrato. Il carico di lavoro aumenta per ciascun medico ed il rispetto del termine dell’orario di lavoro è sempre più opzionale e spostato in avanti. Le Amministrazioni pretendono sempre di più da ogni singolo medico e non si

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per il numero dei colleghi. È veramente irrisoria, neppure una mancetta. Lo sviluppo della medicina territoriale è ancora in alto mare. Si spera nell’oculata gestione dei soldi rivenienti dal PNRR. A tal proposito, bisogna sottolineare come questi finanziamenti dedicati a ben definiti capitoli di spesa liberino risorse risparmiate a livello regionale che potrebbero essere utilizzate per le assunzioni. Ma nessuno parla mai di questo. La Sanità pubblica, fiore all’occhiello del nostro Paese, è in forte declino. Non vi sono investimenti che fanno sperare in una ripresa. Eppure, un sistema universalistico come il nostro, che gli altri cittadini europei e mondiali ci invidiano, perché da noi è garantita la cura gratuita per tutti, appare molto sofferente, se non meglio definito “moribondo”. Gli unici che credono

rendono conto, o almeno non lo dimostra-

ancora in questa nostra Sanità pubblica, equa

no, che la popolazione

medica è sempre

ed universale, e che sperano di farla soprav-

più vecchia, stanca e demotivata. Anche i

vivere ad ogni costo, sono proprio i medici.

pazienti sono molto più esigenti e, spesso,

Forse questo sogno è quello che tiene i tan-

scaricano sul medico ansie e tensioni, accu-

ti medici pubblici legati al loro lavoro, che li

mulate in questo difficile periodo trascorso.

spinge a sacrificarsi ancora. La spiegazione è

Ci si meraviglia poi che i colleghi decidano di

semplice . Come diceva M.L.King: “We have

lasciare i posti di lavoro. Ma come si fa a lavo-

a Dream”. Il nostro sogno è mantenere in vita

rare serenamente e dignitosamente in queste

la Sanità Pubblica e noi medici lo realizzere-

condizioni? L’Emergenza Urgenza è in grande

mo.


LA MEDICINA com’era...

GENNARO CIABURRI, IL PRIMO MEDICO CONTRO LA VIVISEZIONE ANIMALE

Nato nel 1881 a Cerreto Sannita, Ciaburri fu indirizzato verso gli studi ecclesiastici, carriera molto ben vista nella società di quel tempo. Il giovane Ciaburri però scelse una strada diversa, seguendo la sua passione per la biologia, arrivando a laurearsi presso l’università di Zurigo. L’influenza di docenti illustri, come l’allora celebre chirurgo Sauerbruch, lo motivarono nel proseguire i suoi studi all’università di Bologna, dove conseguì la laurea in medicina e chirurgia. Lavorò per molti anni presso l’Ospedale Maggiore, poi divenne Direttore del Laboratorio di analisi chimiche e microscopiche. Le sue passioni però restavano due: la medicina tradizionale e lo studio degli animali. Durante la sua carriera, a causa della politica imperialistica portata avanti da Mussolini, a partire dal 1928 si dedicò allo studio delle malattie tropicali. Pubblicò nel 1930 i suoi studi sulla malaria, pubblicando sulla ‘Rivista di Malattie Tropicali’ un saggio sulla Istopatologia del sistema nervoso centrale nella malaria perniciosa. Nel 1931 si dedicò allo studio della bilharziosi e i risultati furono pubblicati a Modena, sulla ‘Rivista sintetica di Medicina Tropicale’. Va ricordata anche la sua collaborazione con Gaetano Rummo per la ‘Riforma medica’; nel 1932 pubblicò un articolo dal titolo ‘Un singolare caso di avvelenamento da sublimato’.Scrisse moltissimi altri articoli e saggi, tra cui i volumi ‘Come si cura il raffreddore’ e ‘Medicina d’urgenza’. Oltre ai suoi studi, Ciaburri fu tra i primi medici a combattere la vivisezione. Nel 1929 fondò l’Unione Antivivisezionista Italiana (U.A.I.) ed il periodico trimestrale Scienza e Coscienza, edito dal 1931. Il più importante risultato raggiunto dall’Unione fu la prima legge italiana contro la vivisezione, n. 924 del 12 giugno 1931. Ciaburri continuò i suoi lavori e tenne conferenze in Italia, Svizzera, Francia e Austria. Si spense a Bologna il 16 aprile 1970.

ELIZABETH BLACKWELL, LA PRIMA DONNA MEDICO IN AMERICA

Se la prima donna medico in Italia fu Ernestina Paper nel 1877, in America fu Elizabeth Blackwell nel 1849, prima della

sua classe, ma non senza numerose difficoltà. Dopo essersi trasferita da Bristol in America insieme alla numerosa famiglia per cercare fortuna, Elizabeth fatica a trovare la sua dimensione. Inizialmente lavora come insegnante, senza passione. La decisione che la porta a scegliere di affrontare un percorso per l’epoca impensabile e sconsiderato, è da lei raccontato nella sua autobiografia in un aneddoto: una sua amica, dopo una lunga malattia, le confessa che se avesse avuto una dottoressa donna a curarla non avrebbe sofferto così tanto. Inizia così a studiare privatamente con alcuni medici, e nel 1847 cerca di essere ammessa in una scuola di medicina. Viene respinta da tutte, ma è alla fine ammessa, quasi per caso, al Geneva Medical College di New York. I mesi trascorsi nel College vengono da lei raccontati come difficilissimi. Da gran parte dei compagni veniva ostracizzata e all’inizio esclusa dalle dimostrazioni in classe. Perseverò, tuttavia, sino a convincere colleghi e professori della sua serietà e competenza. Nel gennaio 1849, classificatasi prima nella sua classe, divenne la prima donna negli Stati Uniti a laurearsi in medicina. La sua tesi sulla febbre tifoide fu pubblicata sul Buffalo Medical Journal. Ad aprile, divenuta ormai cittadina statunitense naturalizzata, Blackwell si reca in Inghilterra per ulteriore formazione, e in maggio a Parigi, dove frequenta il corso per ostetriche a La Maternité per approfondire tali studi. Nell’estate del 1851 tornò a New York. Lì, la sua carriera subì un forte rallentamento perché nessuno voleva assumerla. Nel 1957 la Blackwell apre a New York la ‘Infirmary for Women’ con la sorella minore Emily. Allo stesso tempo, tiene conferenze alle donne negli Stati Uniti e in Inghilterra sull’importanza dell’educazione delle donne e della professione di medico per le donne. I suoi viaggi in Inghilterra si fanno sempre più frequenti e nel 1874, Blackwell lavora insieme a Florence Nightingale, Sophia Jex-Blake, Elizabeth Garrett Anderson, Emily Blackwell e Thomas Henry Huxley per creare la prima scuola di medicina per donne in Inghilterra, la London School of Medicine for Women, nella quale ricopre la Cattedra di igiene. Fino alla sua morte nel 1910, Blackwell ha lavorato in uno studio attivo a Hastings, in Inghilterra, e ha continuato a tenere conferenze alla School of Medicine for Women.

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NOTIZIE IN PILL LE a cura della REDAZIONE

PREVICTUS: IL PROGETTO PER LA PERSONALIZZAZIONE DELLA RIABILITAZIONE POST ICTUS

Il progetto PREVICTUS è stato pensato per la riabilitazione a seguito di ictus, essenziale sin dai primi giorni dopo l’evento, in quanto il paziente presenta postumi neurologici di vario tipo e la riabilitazione può farlo tornare alla migliore vita possibile. Lo studio è portato avanti dall’IRCCS San Raffaele Roma che, spiega il responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione Paolo Maria Rossini, definirà una gamma di esami strumentali e di scale di valutazione clinica che permetteranno di prevedere sin dalle prime giornate dopo lo stroke i livelli di recupero finale del paziente, in modo tale

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da ritagliare su di esso le migliori possibilità di riabilitazione possibile; “Questo comporterà l’identificazione di biomarcatori e la possibilità di sfruttare al meglio le capacità del paziente di vicariare le attività delle regioni danneggiate del sistema nervoso, tramite l’attivazione di circuiti e strutture alternative e/o il risveglio di aree e connessioni ‘addormentate’ dall’ictus, ma non distrutte”, continua Rossini. Durante il primo anno, il progetto sarà concentrato su 100 pazienti, che saranno esaminati con metodiche quali risonanza magnetica funzionale e con analisi trattografica, stimolazione magnetica transcranica, EEG ad alta definizione per studio della connettività e scale di valutazione della funzione della mano e del braccio. Negli anni successivi, i biomarcatori più accurati saranno usati per definire un panel di trattamenti

riabilitativi standard e robotici differenti per ogni paziente. “Il progetto avviato ci permetterà di predire il livello di recupero finale e il network di IRCCS italiani dedicati (coordinato dal prof. Calabresi del Policlinico Gemelli) potrebbe rappresentare il terreno più adatto dove testare questo nuovo approccio che, se funzionale, potrebbe a quel punto divenire patrimonio Servizio sanitario nazionale (SSN).”

TUMORI IN ITALIA NEL 2021: AUMENTANO LE FUMATRICI E I TUMORI CORRELATI

E’ stato presentato ‘I numeri del cancro in Italia nel 2021’, presentato da Diego Serraino, direttore Registro Tumori Friuli Venezia Giulia e del Centro di Riferimento Oncologico IRCCS Aviano. La mortalità per cancro si riduce in Italia ed anche rispetto alla media Ue. “Dal 2015, sono diminuite le vittime per carcinomi dello stomaco, prostata, colon-retto, ovaio e mammella” ma si è registrato un forte aumento di tumori nelle donne causati dal fumo, con conseguente crescita di tumori al polmone e alla vescica. La pandemia, ovviamente, non ha contribuito a semplificare la situazione. Se dal 2008 al 2019 si era registrato un calo dei fumatori, nel 2020 con la pandemia il numero è invece ripreso a salire, sostenuto in particolare da donne con più di 35 anni. La quota di chi cerca di smettere di fumare scende dal 36% del 2019 al 31% durante la pandemia, etra le donne la percentuale è del 39% al 31%. Il 30% dei


cittadini è stato definito ‘sedentario’, elemento che aggrava la condizione del fumatore cronico. Guardando i dati, dal 2008 è aumentata la sedentarietà nella popolazione adulta: al Sud è passata dal 35% nel 2008 a quasi il 45% nel 2019; il 31,5% della popolazione totale italiana è in sovrappeso e il 10,8% obeso, con un trend in crescita per l’obesità.

SCOPERTA IN ITALIA LA CAUSA DI UNA FORMA DI AUTISMO

I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e dell’Università di Pisa, hanno individuato una forma di autismo causata dalla presenza di un eccessivo numero di sinapsi nella corteccia cerebrale. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications. Il gruppo di ricercatori hanno trovato una disfunzione di un’area del cervello deputata alla comunicazione, i cui neuroni presentano un numero eccessivo di sinapsi. Osservando modelli animali tramite risonanza magnetica si è notato che questa alterazione è associata ad un difetto del meccanismo della proteina mTOR, responsabile della regolazione e produzione di sinapsi. I ricercatori hanno quindi realizzato che quando l’attività di questa proteina viene inibita con farmaci, il numero di sinapsi ritorna a livelli fisiologici, ristabilendo completamente la corretta funzionalità dei circuiti coinvolti. “Questo lavoro […] rappresenta una tessera importante per decodificare il mosaico rappresentato dall’autismo, che è appunto un insieme eterogeneo di disturbi e cause. La sfida è identificare tutti i tasselli del mosaico mancanti, così da permettere la futura messa appunto di terapie di precisione mirate a specifici sottotipi di autismo”, dichiara Alessandro Gozzi, Coordinatore del Centro di Neuroscienze e Sistemi Cognitivi (CNCS) di IIT a

Rovereto. I ricercatori sono dunque riusciti a identificare fra chi è affetto da autismo, coloro che hanno questa specifica forma, attraverso l’uso di sistemi intelligenza artificiale.

MARCHIO CE PER IL PRIMO TEST PLASMATICO PORTATILE Ogni anno circa 69 milioni di persone nel mondo subiscono un trauma cranico. La riduzione del tempo tra il trauma e la diagnosi può essere un fattore essenziale per il suo trat-

tamento al fine di evitare ulteriori problemi. Questo il senso del nuovo test studiato ed elaborato dall’azienda americana Abbott, che ha ottenuto il marchio CE per ‘i-Stat Tbi Plasma Test’; è il primo test plasmatico rapido portatile per lesioni celebrali traumatiche e può aiutare i medici a valutare il sospetto trauma cranico lieve, comprese le commozioni celebrali misurando specifiche proteine presenti nel sangue. Il test richiede il prelievo dal braccio di un campione di sangue, dal quale con una centrifuga si estrae il plasma che viene inserito in una cartuccia, a sua volta inserita nello strumento palmare. Abbott sta anche lavorando a un esame del sangue intero, che eliminerebbe la necessità di separare il plasma e che potrebbe essere utilizzato direttamente. I risultati del test sono disponibili 15 minuti dopo l’inserimento del campione di plasma nel dispositivo. Il test plasmatico potrebbe essere uno strumento utile per gli operatori sanitari in caso di sospetta lesione celebrale in qualsiasi situazione.

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STORIA DI COPERTINA

2021 UN ANNO DI SFIDE DA RICORDARE Questo numero cerca di raccontare l’anno appena passato, un anno che ha visto ancora la pandemia al centro dell’attenzione di tutto il sistema sanitario. A differenza dell’inizio, oggi abbiamo un vaccino che ci ha permesso di tornare parzialmente alla normalità. Però abbiamo anche una classe medica sfiancata dallo stress e dal surplus di lavoro cui ha dovuto far fronte a causa del Covid 19, in un contesto che vede sempre più operatori abbandonare il servizio sanitario pubblico. Questa è solo una delle tante facce della ‘questione medica’ che la Federazione degli Ordini ha portato all’attenzione del Ministero della Salute, con il sostegno di tutte le sigle sindacali. Vedremo se l’anno che verrà porterà con sé una vera riforma, capace di risolvere il disagio dei medici e di rispondere ai bisogni dei cittadini.

NOTIZIARIO | Numero 3/2021 Rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Registrata al Tribunale di Bari n. 50 del 7/8/1976 Anno 2021 - Num. 3 Direttore Responsabile Filippo Anelli Direzione Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari 70126 Bari - Via Capruzzi, 184 Tel. 080-5566855 - 080-5575512 080-5426521 - 080-5560212 Fax 080-5427063 info@omceo.bari.it - www.omceo.bari.it Responsabile di Redazione Filippo Anelli Comitato di Redazione Filippo Anelli, Franco Lavalle, Alessandro Nisio, Giuseppe D’Auria

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Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Anelli Filippo, Presidente Lavalle Franco, Vice Presidente Nisio Alessandro, Tesoriere D’auria Giuseppe, Segretario Amendola Antonio, Consigliere Cavalcanti Nicola, Consigliere Cao Ciraci’ Giuseppe, Consigliere De Fazio Michele, Consigliere Ferorelli Davide, Consigliere Ladisa Roberta, Consigliere Losurdo Daria, Consigliere Monteduro Mariantonietta, Consigliere Dott. Russo Roberto Consigliere Scalera Pietro, Consigliere Schiavone Salvatore, Consigliere Stellacci Giandomenico, Consigliere Velluto Antonio, Consigliere

Commissione Odontoiatri

Collegio dei Revisori dei Conti Castoldi Ezio Filippo, Presidente Cdrc Calabrese Nicola, Revisore dei conti Maurogiovanni Giovanni, Revisore dei conti Iannuzziello Donato Rosario, Revisore dei conti supplente

Foto Banca Immagine

Nisio Alessandro, Presidente Causo Arcangelo, Vice Presidente Ferrero Davive, Segretario Cavalcanti Nicola, Consigliere Guerra Belinda, Consigliere Redazione e pubblicità Kibrit & Calce Progetto grafico, editoriale e stampa Kibrit & Calce Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Contributi fotografici

Hanno collaborato: Filippo Anelli, Franco Lavalle, Alessandro Nisio, Ufficio Stampa FNOMCeO, Ufficio stampa Omceo Bari.


ULTIM’ORA: “È tempo di discutere sull’obbligo vaccinale” - ha detto il 1 dicembre la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen - “Due anni fa non avrei mai pensato di vedere quello che vediamo adesso, abbiamo una pandemia in corso, abbiamo i vaccini che salvano la vita e non vengono utilizzati. Se guardiamo alle cifre, un terzo della popolazione europea non è vaccinata, 150 milioni di persone sono tante. Non tutti possono essere vaccinati, come i bimbi molto piccoli, ma la maggioranza può”. L’Austria ha già introdotto l’obbligo vaccinale (con multe fino a 7200 euro per chi non si vaccina), mentre vanno nella stessa direzione Germania e Grecia.

SOMMARIO EDITORIALE 3. Una vera riforma, per rispondere al malessere dei medici e ai bisogni dei cittadini di Filippo Anelli 6. We have a dream: mantenere in vita la Sanità pubblica di Franco Lavalle 9. LA MEDICINA COM’ERA 10. NOTIZIE IN PILLOLE 14. ULTIME DALL’OMCEO 16. NOTIZIE DALLA FNOMCEO LA QUESTIONE MEDICA 19. Vexata quaestio. Riportare il ruolo dei medici al centro. Per superare le criticità del sistema a cura della Redazione PANDEMIA 27. La luce in fondo al

tunnel. Il sistema sanitario, insieme al Paese, tenta di tornare alla normalità a cura della Redazione PANDEMIA 31. Il grande scarificio a cura della Redazione EVENTI 37. Un patrimonio da preservare. Prima Giornata nazionale del personale Sanitario a cura della Redazione

55 le differenze tra regioni e territori. Per garantire i diritti di tutti a cura della Redazione DONNE MEDICO 59. Femminile e plurale. Il futuro è donna. La sfida per declinare la professione al femminile è solo all’inizio a cura della Redazione

SICUREZZA 41. La lunga strada. È quella che conduce verso condizioni di lavoro dignitose e tutelate a cura della Redazione FOTORACCONTO 45. Per non dimenticare. In ricordo di Paola Labriola a cura della Redazione DIRITTO ALLA SALUTE 55. Mind the gap. Colmare

59 ORGANI ISTITUZIONALI 63. Quattro anni alla guida dei medici. Anelli riconfermato Presidente della FNOMCeO a cura della Redazione

CAO 71. Una professione sicura e affidabile. Odontoiatria tra regole e responsabilità. di Alessandro Nisio POLITICA SANITARIA 75. Pandemia anno zero. Verso una riforma del Sistema sanitario. A partire dai fondi del PNRR a cura della Redazione COMUNICAZIONE 81. Un ponte verso i cittadini. Per avvicinare medici e pazienti nel nome della salute collettiva a cura della Redazione EVENTI 85. Festa della Professione Medica 2020-2021 a cura della Redazione 110. NOTIZIE DAL MONDO

45

SANITÀ MILITARE 67. Medici con la divisa. In campo nei momenti piu’ bui della pandemia, a fianco dei colleghi civili a cura della Redazione

SOCIETÀ SCIENTIFICHE 112. Medicina legale, il più bel mestiere del mondo a cura della Redazione

Dicembre 2021 | Notiziario | 13


U LT I M E D A L L’ O M C e O

SENTENZA LABRIOLA: DATORI DI LAVORO RESPONSABILI DELLA SICUREZZA DEI MEDICI “La sentenza rileva la responsabilità degli amministratori e dei datori di lavoro, che devono garantire la sicurezza dei lavoratori, così come ampiamente previsto dalla legge 81. Il datore di lavoro non può esimersi dal farlo per esigenze di natura economica o di bilancio” ha commentato così Filippo Anelli, presidente Fnomceo e Omceo Bari, le motivazioni rese note il 28 ottobre della sentenza del Tribunale di Bari con la quale, nell’aprile scorso, è stato condannato l’ex Direttore generale in merito all’omicidio della psichiatra Paola Labriola. Tra le cause, ci sarebbe infatti “la sottovalutazione del rischio di aggressioni al personale”, legata anche all’impostazione “economicistica delle funzioni della sanità, piegate alle esigenze del budget, che denota la principale preoccupazione di molti manager pubblici della sanità, ossia l’equilibrio di bilancio, piuttosto che la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”. “Ora i datori di lavoro garantiscano la sicurezza sui posti di lavoro aggiornando i Documenti di Valutazione dei Rischi, soprattutto per quei servizi ove si registrano con maggiore frequenza episodi di violenza. La sicurezza sul lavoro per i medici e i professionisti sanitari è sia diritto dei lavoratori sia presupposto per la sicurezza sulle cure” - ha aggiunto Anelli. “Vogliamo ricordare Paola Labriola, che

14 | Notiziario | Dicembre 2021

aveva più volte denunciato le falle

di lavorare con mezzi e in strutture

in termini di sicurezza, come martire

adeguate, presidiate e sicure per

della Professione. La sua tragedia ha

garantire ai cittadini il miglior ser-

portato all’attenzione dell’opinione

vizio. Sul fatto che i medici siano o

pubblica la situazione drammatica

non siano “bravi”, ricordo che ogni

che molti medici affrontano quoti-

medico acquisisce le sue compe-

dianamente sul posto di lavoro, in

tenze grazie ad un percorso di studi

condizioni precarie. A lei, e a tutti gli

duro e selettivo, che dura almeno 9

altri medici caduti nello svolgimento

anni, senza eguali tra le professioni.

della professione, abbiamo dedicato

A riprova di ciò, vi è il fatto che i

idealmente la Legge 113 del 2020,

medici formati nelle nostre università

sulla Sicurezza degli operatori sani-

sono apprezzati e valorizzati in ogni

tari” - ha concluso Anelli, chiedendo che sia presto riunito l’Osservatorio sulla Sicurezza degli operatori.

MEDICI POCHI E BRAVI ANCOR MENO? “I medici non si aspettano la gratitudine o il riconoscimento per lo sforzo che giornalmente fanno, ma si aspettano invece che la politica faccia la sua parte e li metta in condizioni di non essere più “pochi” e quindi


parte del mondo, costretti talvolta ad emigrare a causa delle miopi scelte e degli errori di programmazione.” È quanto si legge nella lettera che il Consiglio dell’Ordine dei medici di Bari ha indirizzato ad ottobre al Presidente della Regione Emiliano in risposta alle parole infelici pronunciate durante la visita per la riapertura dell’UTIN dell’Ospedale SS Annunziata di Taranto: “I medici sono pochi, quelli bravi ancora meno”, aveva detto Emiliano.

L’ORDINE SOSPENDE DALL’ALBO IL PRIMO MEDICO NON VACCINATO Il Consiglio dell’Omceo l’11 ottobre per la prima volta ha annotato la sospensione dall’Albo di un medico sospeso dalla ASL Bari per non aver adempiuto all’obbligo vaccinale, ai sensi del D.L. 44 del 1 Aprile 2021. Poiché l’articolo 1 del Decreto stabilisce che la vaccinazione contro il SAR-COV2 è requisito essenziale per l’esercizio della professione, tutti i medici non vaccinati vengono sospesi temporaneamente dall’esercizio della professione, fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o comunque non oltre il 31/12/2021, come si evince dall’art. 4 dello stesso Decreto. Qualche giorno prima il Ministero della Salute aveva scritto alla Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici) chiedendo di interessare gli Ordini provinciali al fine di verificare se sussistessero nei confronti dei medici dipendenti del Ministero provvedimenti di sospensione obbligatoria per il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale, in modo da potersi conformare a tali provvedimenti in qualità di datore di lavoro. “È paradossale che il Ministero della Salute non sia messo nelle condizioni di sapere se i medici che sono

propri dipendenti abbiano assolto o meno un obbligo di legge e quindi possano continuare ad esercitare legittimamente la professione. A distanza di mesi dall’entrata in vigore della legge, Regioni e ASL devono accelerare il processo di verifica e comunicazione dei dati.” - aveva commentato Filippo Anelli, Presidente Fnomceo e Omceo Bari.

SCUOLA DI ETICA PUBBLICA 2021-22 L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Bari e l’Associazione Onlus “Cercasi un fine” organizzano la IX Edizione della Scuola di Etica Pubblica per Medici ed Odontoiatri. Essa si pone come uno spazio di riflessione e approfondimento per studiare le motivazioni della Professione e collocarle nel contesto pubblico, cogliendone i risvolti etici, antropologici, istituzionali e politici. Dopo la pausa forzata dovuta all’emergenza pandemica, nell’attuale IX anno rifletteremo sul tema “Le ferite della pandemia”. Il Direttore Scientifico della Scuola è il rev. prof. Rocco D’Ambrosio, ordinario di Filosofia Politica della Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Le lezioni – tutte accreditate singolarmente per un massimo di 100 posti – si tengono generalmente una volta al mese, di sabato mattina, dalle ore 09:00 alle ore 14:00, presso la Sala plenaria dell’Hotel Excelsior di Bari. Dopo gli incontri di ottobre, novembre e dicembre, dedicati a “Medici e Pandemia: tra rimozione e risonanza” (prof. don Rocco D’Ambrosio), “La Professione Medica: eroismo, servizio e sicurezza” (Dott.ssa Paola Pedrini), “La Pandemia e i dilemmi in corsia” (Prof. Roberto Massaro, Anna Nogara, Salvatore Grasso e Niki Brienza), nel nuovo anno si terranno i seguenti appuntamenti: • 15 GENNAIO 2022 Comunicare la Pandemia: verità o suggestioni? Prof. Angelo Romeo (Università di Perugia e Gregoriana di Roma) • 12 FEBBRAIO 2022 I Vaccini: amici o nemici? Prof. Guido Risi • 12 MARZO 2022 Gratuità ed altruismo dopo Ippocrate. Un confronto tra il Vescovo Giuseppe Satriano ed il prof. Tommaso Fiore.

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Notizie dalla FNOMCeO MEDICI SOSPESI Aumentano, in valore assoluto, i medici che si sono vaccinati dopo essere stati sospesi: a inizio novembre erano 522 su 2178 sospesi ai sensi del DL 44, quasi uno su quattro. A comunicarlo, la Fnomceo, che riceve via via il flusso di dati dagli Ordini provinciali. Sono 78, due in più rispetto alla settimana scorsa, su 106, gli Ordini che hanno notificato alla Federazione almeno una sospensione. Agli albi dei medici e degli odontoiatri sono iscritti, in Italia, 468000 professionisti. “La notifica della sospensione comunicata dalla Asl al sanitario e all’Ordine, per la sospensione dall’Albo, si è dimostrata un pungolo efficace per indurre alla vaccinazione i colleghi che, per un motivo o per l’altro, non avevano ancora adempiuto all’obbligo – ha spiegato il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. Per questo è importante che non si interrompa il flusso, e che tutte le Asl comunichino al più presto agli Ordini i nominativi dei medici non ancora vaccinati. E ciò, sia per evitare che, come sta ancora accadendo almeno in 28 province, i sanitari continuino a operare a contatto con i pazienti; sia per poter convincere a effettuarla i colleghi che, per varie motivazioni, hanno rimandato la vaccinazione. Ricordiamo ancora una volta che, vaccinarsi, per un medico, non è solo un diritto, per proteggersi dall’aumentato rischio di contrarre il Covid, ma anche un dovere etico e deontologico. Con una doppia valenza: quella di abbattere le possibilità di diventare veicolo di contagio per i suoi assistiti, soprattutto per i più fragili, e quella di dare il buon esempio”. “Allo stesso modo, fondamentale è il ruolo dei medici, soprattutto di medicina generale, nell’informare i cittadini sull’utilità della vaccinazione, e nel rispondere ai loro dubbi e domande – ha concluso Anelli

16 | Notiziario | Dicembre 2021

-. L’83,67 % degli over 12 ha completato il ciclo vaccinale, e il 37,43 % degli aventi diritto ha ricevuto la dose booster. Siamo in dirittura d’arrivo, non fermiamoci ora: tutti i cittadini hanno diritto a scegliere consapevolmente, con l’aiuto del medico. Il vaccino ci salva la vita: il medico ha il dovere di mettere a disposizione le sue conoscenze e competenze perché ogni cittadino riceva la miglior prevenzione e la miglior assistenza possibili”.

LA FNOMCEO IN AUDIZIONE SULLE CURE MANCATE 1,3 milioni di ricoveri e 144,5 milioni di prestazioni in meno nel 2020 rispetto al 2019: è partito dall’elaborazione dell’associazione Salutequità sui dati della Corte dei Conti il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, per dare la misura delle “cure mancate” a causa del Covid. L’occasione è stata l’audizione dell’11 Novembre scorso, presso il Ministero della Salute di Lungotevere Ripa, sull’“Analisi delle problematiche connesse al recupero delle prestazioni non erogate a causa della pandemia da SARS-CoV-2”. Recupero che, ha rilevato Anelli, è diseguale nelle diverse Regioni. “Le Regioni dovrebbero dare piena attuazione al piano di recupero delle liste di attesa post-covid, rendendo trasparenti le informazioni sui modelli organizzativi applicati, sulle tempistiche e sui criteri di priorità – ha affermato -. Su un tema importante come quello del “ritorno alle cure ordinarie”, i cittadini non possono attendere oltre e hanno diritto ad avere piena trasparenza”. “Altra questione rilevante è rappresentata dal rispetto dei diritti inviolabili del cittadino, riconosciuti costituzionalmente ma di fatto non rispettati in un Paese dove le disuguaglianze tra Nord e Sud, centro e periferia, ricchi e poveri, laureati e cittadini meno istruiti sono sempre più evidenti – ha proseguito -. È opportuno ridurre questo divario al fine di garantire ai nostri cittadini migliori prestazioni sanitarie, intervenendo sui criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale che vede soprattutto le regioni meridionali penalizzate. Il raggiungimento di obiettivi di salute deve restare la finalità prioritaria del servizio sanitario in quanto occorre rimettere in primo piano gli obiettivi di salute, favorire la partecipazione dei cittadini, mettere i professionisti nelle condizioni di perseguire tali obiettivi in autonomia e indipendenza. Si dovrebbe altresì procedere alla revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico degli assistiti, al fine di pro-


a cura di UFFICIO STAMPA FNOMCEO

muovere maggiore equità nell’accesso alle cure. Appare inoltre necessario uno specifico sforzo volto a promuovere un sistema organico di strumenti di governance per l’uniformità degli standard dell’offerta sanitaria all’interno del Paese nei diversi aspetti dell’accesso, della completezza e della qualità dell’offerta, degli oneri a carico dei cittadini, degli esiti in termini di salute. Bisogna adottare iniziative per differenziare il fabbisogno regionale standard anche in base alle carenze infrastrutturali, alle condizioni geomorfologiche e demografiche, nonché alle condizioni di deprivazione e di povertà sociale, condizioni, che inevitabilmente determinano variazioni anche sui costi delle prestazioni”. “Un altro fronte su cui intervenire è la questione della mobilità sanitaria, che produce ulteriore danno a carico delle regioni del sud nell’esercizio del diritto sacrosanto del cittadino di potersi curare in ogni parte d’Italia – ha aggiunto -. Il meccanismo attuale non fa altro che premiare le regioni dove centri di eccellenza ed ospedali più efficienti sono stati istituiti grazie alle risorse proprio del servizio sanitario nazionale, distribuite in maniera più abbondante nelle regioni del nord. Si crei allora un’autonomia solidale, attraverso un fondo di solidarietà tra le regioni, in modo da colmare il gap ed equiparare gli indicatori di sopravvivenza per malattie e quelli sull’aspettativa di vita. Si ponga mano per ridurre gli effetti della povertà che determinano un aumento delle malattie croniche. Proviamo a sviluppare la ricerca nelle nostre università e ad arginare il drammatico fenomeno della fuga dei cervelli”. “Apprezziamo lo sforzo del Ministro della Salute Roberto Speranza nell’annunciare un vero e proprio piano straordinario di investimenti per recuperare le liste d’attesa – ha dichiarato -. L’epidemia di Covid-19 non ha fermato le altre malattie, così come ha acuito le disuguaglianze di salute. Molti cittadini sono stati costretti a rimandare le visite, e le liste d’attesa si sono ulteriormente allargate. Ora è il momento di risolvere questo problema, che affligge da anni il nostro servizio sanitario nazionale. Non bastano, a questo punto, interventi tampone: occorre una vera riforma strutturale del sistema”. Una riforma che non può che partire dalla formazione e dallo sblocco del turnover, con una programmazione mirata dei fabbisogni e delle assunzioni degli specialisti. E con un rafforzamento della medicina del territorio. “Riteniamo che l’unica soluzione possibile e definitiva alle liste d’attesa sia quella di alleggerire gli ospedali, prendendo in

carico i pazienti cronici sul territorio, tramite il rafforzamento delle cure primarie- ha fatto presente -. In altre parole, se il cittadino non può avere accesso alle prestazioni, bisogna portare le prestazioni, e i professionisti, vicino al cittadino”. “La FNOMCeO ritiene sia indispensabile costituire un team delle cure primarie, con medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, infermieri, assistenti sanitari, tecnici, che lavorino insieme in autonomia e sinergia e, per far questo, servono nuove strutture, più ampie, e dotate di tutti gli strumenti adeguati e necessari alla diagnostica di primo livello e alla somministrazione di terapie – ha spiegato -. Il paziente che si reca in questi ambulatori, o che è seguito al suo domicilio, deve trovare le risposte alle sue domande di salute: deve poter effettuare un elettrocardiogramma, un’ecografia, alcuni esami radiologici, alcune analisi di laboratorio; deve poter essere sottoposto alle terapie riabilitative, iniettive, alle cure palliative e alle vaccinazioni previste”. “La direzione auspicata dalla FNOMCeO è quella di investire risorse nella valorizzazione dei nostri professionisti, riconoscendone il ruolo di muro portante del nostro Servizio Sanitario Nazionale – ha chiosato -. In conclusione, riteniamo quindi che occorra investire le risorse provenienti dall’Europa con coraggio, puntando sui professionisti, e superando politiche ormai obsolete, come quelle dei Distretti, ridotti a strutture a prevalente conduzione amministrativa. Se tutto questo avverrà, in automatico le liste d’attesa si elimineranno e gli ospedali potranno riprendere e valorizzare il loro ruolo di gestione delle acuzie e delle patologie e complicanze che non possono essere gestite in ambulatorio o al domicilio”.

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18 | Notiziario | Dicembre 2021


LA QUESTIONE MEDICA

VEXATA QUAESTIO VEXATA QUAESTIO RIPORTARE IL RUOLO DEI MEDICI AL CENTRO. PER SUPERARE LE CRITICITÀ DEL SISTEMA La pandemia ha acuito le annose criticità del sistema sanitario e le loro ricadute sui medici, aumentando drammaticamente i carichi di lavoro e di stress. Buona parte delle difficoltà riscontrate vengono da un contesto sanitario, organizzativo e normativo non adeguato. Serve quindi una riforma complessiva del sistema, che riconosca il ruolo dei medici e migliori l’offerta di salute per i cittadini. a cura della REDAZIONE

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LA LETTERA MANIFESTO AL MINISTRO A maggio scorso il Presidente Fnomceo Filippo Anelli ha inviato una Lettera-manifesto al Ministro della Salute Speranza in merito alla Questione medica. Ne riportiamo di seguito i passaggi salienti. “[...] È questo il momento in cui si sta ridefinendo il futuro della Sanità del nostro Paese. Sanità che si fonda su una riforma datata più di 40 anni fa che partita con le migliori intenzioni ha visto le proprie finalità affievolite e talvolta stravolte negli ultimi 20 anni [...] Se cambio di passo deve esserci, Onorevole Ministro, a mio avviso, a nostro avviso i Professionisti, i medici e gli odontoiatri, devono essere i protagonisti del cambiamento, co-autori del percorso strategico di ridefinizione del Sistema Salute. Il paradigma di tale cambio di passo non potrà non essere la disponibilità di un numero adeguato di professionisti indispensabili per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Riforma. [...] È necessaria una nuova Governance che limiti la burocrazia e i suoi deleteri effetti a quella strettamente necessaria e che ricollochi l’obiettivo Salute al centro del processo riformatore. È necessario assicurare fondi per garantire processi di aggiornamento professionale efficaci e mirati anche attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie. Sono le competenze, infatti, che consentono di raggiungere l’obiettivo di rispondere efficacemente alle esigenze di salute delle comunità non certamente l’utilizzo del task shifting [...] Per questo è necessario riconoscere al medico un maggior peso e un giusto ruolo e bisognerà prendere atto che l’obiettivo di tenuta del sistema non potrà essere raggiunto solo riducendo le ospedalizzazioni, riducendo le inappropriatezze, riducendo gli accessi [...]”.

L

a questione medica, presentata con

che ricadono sul livello di soddisfazione dei

gli Stati Generali della professione nel

medici. Questi aspetti sono stati documen-

2019 dal Presidente Fnomceo Filippo

Anelli, è stata rilanciata a gennaio del 2020, in un momento di forte criticità per le professioni sanitarie acuite inevitabilmente durante il lungo periodo emergenziale. È innegabile che buona parte delle difficoltà riscontrate

20 | Notiziario | Dicembre 2021

tati nel sondaggio pubblicato ad inizio 2021 “Il lavoro in ospedale ai tempi del Covid” condotto dal sindacato di Anaao-Assomed. L’indagine riportava dati chiari: il 54% dei medici ha risposto di vedersi ancora in un ospedale pubblico nei successivi due anni,

vengano da un contesto sanitario, organiz-

il 75% invece riteneva che il proprio lavoro

zativo e normativo, da troppo tempo fermo.

non fosse stato valorizzato. È stato anche

È stata la consapevolezza di queste criticità

quantificato in oltre dieci milioni l’anno le

che ha portato la Fnomceo a sollecitare una

ore di straordinario non retribuite presso le

riforma complessiva del sistema, in modo da

aziende, oltre a cinque milioni di giorni di

alleviare il carico dei medici e migliorare l’of-

ferie arretrate. La pandemia non ha purtrop-

ferta di salute per i cittadini.

po semplificato la situazione, aumentando

L’epidemia ha messo definitivamente in luce

anzi drammaticamente i carichi di lavoro e di

le numerose carenze del servizio sanitario,

stress: specialisti che dovevano fronteggia-


OCCORRE CHIAMARE IN CAUSA I PROFESSIONISTI SANITARI SULLE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELLA MISSIONE 6 DEL PNRR DEDICATA ALLA SALUTE, IN QUANTO UNICI SOGGETTI DOTATI DELLA COMPETENZA NECESSARIA PER POTER RISPONDERE EFFICACEMENTE ALLE ESIGENZE DI SALUTE DELLA COMUNITÀ.

re il Covid e le normali patologie; medici di

e sacrificio hanno risposto al primo bando

famiglia delle zone più colpite rimasti isola-

per farsi vaccinatori, si sono visti bloccare la

ti, senza protocolli di sicurezza, strumenti o

pensione, con compensi per la nuova attività

protezioni adeguate, dopo aver dato dispo-

molto inferiori a quelli che avrebbero perce-

nibilità a contribuire alla campagna vaccina-

pito stando a casa. A tutti loro e soprattutto

le, hanno ricevuto minime quantità di dosi

alle centinaia di medici che hanno dato la

non sufficiente a tutti i loro pazienti e quasi

vita per combattere l’epidemia di Covid-19

senza preavviso, con poche ore di tempo per

ha reso omaggio la campagna “Ogni vita

programmare la somministrazione. I medici

conta”, voluta dalla Fnomceo.

del 118, in alcune Regioni, hanno colmato le

Il disagio dei medici, trasversale a tutte le

carenze organizzative, sobbarcandosi anche

componenti della Professione, dagli ospe-

compiti diversi dall’emergenza: sono andati

dalieri ai medici di famiglia, dagli operatori

nelle case dei pazienti per ridurre le ospeda-

del 118 agli specialisti ambulatoriali, dagli

lizzazioni ingiustificate. Si sono fatti “tutori”

specializzandi ai pensionati, dai medici delle

dei pazienti più anziani e soli, assistendoli

RSA a quelli dell’ospedalità privata, è diven-

sino all’ultimo quando i parenti non poteva-

tato intollerabile in tempi di emeregenza.

no vederli. I medici pensionati che con zelo

Tanto che il presidente Fnomceo, FilipDicembre 2021 | Notiziario | 21


LA SITUAZIONE

po Anelli, a maggio 2021 ha chiesto al Governo di “aprire la

NEGLI OSPEDALI

questione medica”, per avviare un confronto tra i rappresen-

E SUL TERRITORIO NON SI RISOLVE SE NON SI INVESTE SULLE RISORSE UMANE E SI COLMANO LE

tanti della Professione e il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Gli obiettivi principali per una revisione strategica del SSN sono ormai chiari da tempo: contrasto alle disuguaglianze, alla violenza sugli operatori sanitari, sostegno ai cittadini attraverso la riduzione dei gap assistenziali, superamento dei divari socioeconomici tra aree del Paese. In questi anni sono arrivate alcune importanti testimonianze di impegno da

CARENZE

parte della Politica, dai contratti di formazione specialistica

DI PERSONALE

arrivati a 17400, alla decisione di raddoppiare le borse per

ARRETRATE.

la Medicina Generale. Questo però non è stato sufficiente. Il sacrificio fatto dai medici in questi anni va ricompensato con un modo diverso di intendere il sistema intero, di intendere la figura del medico e degli altri professionisti del settore. In questa cornice, la Fnomceo ha ufficializzato il proprio disagio con una lettera-appello diretta al Presidente del Consiglio Mario Draghi ed una al Ministro Speranza. A questa è allegato un Documento condiviso con tutte le Organizzazioni sindacali mediche e approvato dal Comitato Centrale della Federazione, che sintetizza la “Questione medica”: le istanze, le proposte, le riforme che i medici hanno ritenuto ne-

22 | Notiziario | Dicembre 2021


CARENZA DI MEDICI E PERCORSI FORMATIVI Nei prossimi anni un medico su cinque non riuscirà ad entrare nel mercato del lavoro, nonostante la carenza di specialisti dovuta al pensionamento o comunque alla fuoriuscita dei colleghi dal Servizio Sanitario Nazionale. Quest’anno sono aumentati gli iscritti alla facoltà di medicina (63972 ai test per i corsi in lingua italiana e 13404 a quelli per i corsi in lingua inglese) ma anche i posti: 7% in più dello scorso anno accademico, 21% rispetto al 2019/2020. Nei mesi estivi del 2021 è stato approvato un accordo in Conferenza Stato-Regioni, per la ridefinizione dei fabbisogni di medici specialisti da formare nel triennio 2020/2023: si è trattato, in totale, di oltre 38900 posti nelle Scuole, 13000 in più rispetto al triennio precedente. L’accordo prevede la formazione per l’anno accademico 2020-21 di almeno 13.507 nuovi medici specializzati, di altri 13.311 per l’anno accademico 2021-22 e di altri 12.124 per l’anno accademico 2022-23. Il Ministro Speranza ha inoltre annunciato l’aumento delle borse di studio a 900 l’anno per il Corso di Formazione specifico per la Medicina Generale, utilizzando i fondi del PNRR. Per quanto l’aumento dei posti sia stato positivo, come il Presidente Anelli ha ribadito, questo non riuscirà a risolvere il problema ancora tristemente presente dell’imbuto formativo, creato e ampliato dalla discrepanza tra il numero dei laureati, in crescita, e l’inferiore disponibilità dei contratti per le Scuole di Specializzazione e le borse per il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale. La soluzione per risolvere una volta per tutte l’imbuto formativo è stata indicata da Fnomceo ormai da anni: far corrisponmdere ad ogni medico che si laurea una borsa di specializzazione o per la medicina generale. L’idea, che è stata al centro di una mozione approvata da tutti i presidenti degli Ordini territoriali, riuniti nel Consiglio nazionale, nel 2018, ha trovato l’appoggio di tutti i Sindacati Medici e dello stesso ministro Speranza. Dicembre 2021 | Notiziario | 23


LA FIDUCIA NEI MEDICI In occasione dei 75 anni della Fimmg, è stata commissionata una indagine condotta da Euromedia Research che rileva la fiducia che i cittadini hanno nel proprio medico di medicina generale. Il rapporto medico paziente è un rapporto duraturo, spesso ventennale, che addirittura se positivo e soddisfacente può allungare la vita, come ha dimostrato uno studio pubblicato su Bmj open. L’altro elemento rilevato però, è il grado di disagio vissuto dai medici, che, nel caso dei medici di famiglia, si esprime con un 83,7% di colleghi che non si sente sostenuto e supportato dalle istituzioni sanitarie locali e con il 53,4% che si dice insoddisfatto dell’organizzazione della Medicina Generale nel territorio in cui opera.

24 | Notiziario | Dicembre 2021

cessarie e urgenti per una rivalutazione del

necessità di stabilire dei limiti alla burocra-

loro ruolo all’interno del Servizio Sanitario

zia, in modo tale che l’obiettivo salute sia

Nazionale, e dell’intera società. Il Presidente

l’unico al centro del processo di riforma.

Anelli ha chiesto che i medici possano par-

I temi rilanciati dalla “questione medica”

tecipare attivamente al processo di riforma

hanno ricevuto sostegno unanime da parte

della Sanità messo in atto grazie ai fondi del

dei sindacati di settore con una presa di po-

PNRR. Nella lettera si manifesta l’importanza

sizione unitaria di CIMO-FESMED, ANPO,

di chiamare in causa i professionisti sanitari

ASCOTI, FIALS Medici (per la dirigenza) e

sulle modalità di attuazione della Missione

di Cisl Medici, Fimmg, Fimp, Fismu, Snami e

6 dedicata alla Salute, in quanto unici sog-

Sumai-Assoprof (per i convenzionati); quella

getti dotati della competenza necessaria per

del sindacato SBV_CUSPE, che rappresen-

poter rispondere efficacemente alle esigen-

ta gli specialisti e le strutture accreditate

ze di salute della comunità, per far fronte

col Servizio Sanitario Nazionale; infine, l’in-

alla futura sfida sanitaria in modo ottimale e

tervento dei medici e dirigenti dello stesso

quindi di esserne a tutti gli effetti i principali

SSN: ANAAO-ASSOMED, CIMO-FESMED,

attori. Nella lettera viene anche segnalata la

AAROI-EMAC, FASSID – FP CGIL medici e


dirigenti SSN, FMV federazione Veterinari e

tavolo regionale delle epicrisi, quale luogo di

Medici, UIL FPL Coordinamento nazionale

confronto sulle criticità del sistema sanitario

delle Aree contrattuali medica veterinaria,

emerse durante il periodo pandemico. “Non

sanitaria – CISL medici. Sul fronte sindacale

ci bastano i ringraziamenti e la memoria del

si è quindi assistito ad una grande parteci-

sacrificio dei medici. Ora serve trovare una

pazione e manifestazione di unità, per far

soluzione ai problemi di gestione, attraverso

fronte alla grande sfida della riforma del

un progetto di riorganizzazione- ha spiegato

Servizio sanitario nazionale. Un rinnovamen-

Filippo Anelli - La situazione negli ospedali e

to da tempo necessario, che richiede l’unità

sul territorio non si risolve se non si investe

di tutti i medici per sostenere e condividere

sulle risorse umane e si colmano le carenze

un progetto comune di rinnovamento. Un

di personale”. La richiesta di ridisegnare l’as-

rinnovamento che non può prescindere dal

sistenza per renderla più efficiente e in linea

coinvolgimento dei medici, come è emerso

con i bisogni di salute dei cittadini è stata

anche a livello locale a fine maggio, quando

avanzata anche al Presidente Emiliano, a

l’Ordine di Bari si è confrontato con l’Asses-

cui è stato chiesto di portare la questione in

sore Pier Luigi Lopalco sull’istituzione di un

Conferenza Stato Regioni. Dicembre 2021 | Notiziario | 25


26 | Notiziario | Dicembre 2021


PANDEMIA

LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL

IL SISTEMA SANITARIO, INSIEME AL PAESE, TENTA DI TORNARE ALLA NORMALITÀ La lenta uscita dalla fase emergenziale, il ritorno ad una (quasi) normalità, segnata soprattutto dagli sforzi della campagna vaccinale. Senza dimenticare i medici caduti. a cura della REDAZIONE

L’

anno è iniziato con la notizia dell’approvazione da parte di Aifa del vaccino di Moderna, che ha rappresentato una svolta per la campagna vaccinale, in quanto conservabile a temperature standard

di refrigerazione e quindi somministrabile anche dai medici di famiglia e dai pediatri. Il vaccino Moderna ha consentito di ampliare il numero di medici vaccinatori e di procedere più speditamente nella somministrazione ai pazienti più fragili quali anziani, caregiver e malati cronici. Il problema più grande restava la questione dei medici di famiglia e pediatri non ancora vaccinati, a causa della difformità nella priorità di somministrazione presenti a gennaio. In effetti, nonostante al 20 gennaio fossero 2480

Dicembre 2021 | Notiziario | 27


ANTICORPI MONOCLONALI Una nuova possibilità per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 arriva a marzo con gli anticorpi monoclonali. Dopo l’approvazione dell’AIFA, sono stati messi a disposizione dei medici del territorio grazie a una determina della Regione Puglia. L’anticorpo monoclonale utilizzato, attraverso infusione endovenosa, è il BAMLANIVIMAB. La selezione dei pazienti da sottoporre a terapia con anticorpi monoclonali è a cura del medico di medicina generale: gli anticorpi possono essere usati sui pazienti obesi, soggetti sottoposti a dialisi, diabetici con complicanze, pazienti con una immunodeficienza

i medici di famiglia pugliesi vaccinati per il Covid 19, pari quindi all’80%, il numero di vittime non si fermava. Risultava dunque di vitale importanza accelerare il piano di vaccinazione per tutto il personale sanitario, per salvaguardare le vite dell’intera categoria. L’approvazione in terza Commissione del Consiglio regionale della Puglia della proposta di legge

e tutti gli ultra 65 che hanno

che estendeva l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari

almeno un fattore di rischio.

anche al vaccino per Covid-19 è stato un punto fondamenta-

Inoltre, possono essere sottoposti a terapia solo pazienti affetti da Covid con lievi o moderati sintomi di recente insorgenza.

le per salvaguardare la salute dei medici pugliesi. Dal 15 febbraio sarebbe poi toccato a odontoiatri e medici liberi professionisti e come annunciato da Lopalco, sarebbe stato utilizzato il vaccino Moderna per la somministrazione al personale sanitario non ancora vaccinato. I mesi invernali sono stati dedicati totalmente alle vaccinazioni, in particolare a risolvere la questione dei

I MEDICI DI FAMIGLIA SI SONO IMPEGNATI A TAPPARE LE FALLE DEL SISTEMA, PORTANDO AVANTI LA SORVEGLIANZA DEI MALATI DOMICILIARI, PRENOTANDO I TAMPONI E SOMMINISTRANDO I VACCINI, LAVORANDO ANCHE SETTE GIORNI SU SETTE.

medici di famiglia, fondamentale in quanto come evidenziato anche da Cittadinanza attiva i medici di famiglia costituiscono una rete presente in modo capillare sul territorio, conoscendo i propri pazienti e avendo con loro un rapporto fiduciario. Durante i Consigli dell’Ordine dei medici di Bari, oltre al tema del piano vaccinale per il Covid-19, veniva ribadito che in base alla

Legge 219 sulle DAT, a quella 24/17 e all’articolo 35 del codice deontologico, il consenso informato alla vaccinazione Covid-19 previsto dalle disposizioni ministeriali, così come qualsiasi altro atto medico, non può essere acquisito da un operatore sanitario generico ma esclusivamente da un medico il quale ha il compito di illustrare al cittadino, sulla base della rilevazione dello stato di salute del 28 | Notiziario | Dicembre 2021


DURANTE I CONSIGLI DELL’ORDINE DEI MEDICI DI BARI VENIVA RIBADITO CHE IN BASE ALLA LEGGE 219 SULLE DAT, A QUELLA 24/17 E ALL’ARTICOLO 35. DEL CODICE DEONTOLOGICO, IL CONSENSO INFORMATO ALLA VACCINAZIONE COVID-19 PREVISTO DALLE DISPOSIZIONI MINISTERIALI, COSÌ COME QUALSIASI ALTRO ATTO MEDICO, NON PUÒ ESSERE ACQUISITO DA UN OPERATORE SANITARIO GENERICO MA ESCLUSIVAMENTE DA UN MEDICO.

paziente, gli stati patologici possibili anche se improbabili di una prestazione sanitaria; a questo scopo la Fnomceo ha inviato una nota a tutti gli Ordini d’Italia e ha chiesto al Ministero della Salute e all’Agenas di precisare le modalità di acquisizione del consenso informato. Nonostante i primi giorni di aprile la Puglia fosse ai primi posti per numero di contagi in rapporto alla popolazione e agli ultimi posti per l’andamento della campagna vaccinale, i medici di famiglia si sono impegnati a tappare le falle del sistema, portando avanti la sorveglianza dei malati domiciliari, prenotando i tamponi e somministrando i vaccini, lavorando anche sette giorni su sette. Intanto i vaccini arrivavano con il contagocce ai medici di medicina generale; nelle Asl anche le scorte per le seconde dosi rischiavano di finire, mettendo in crisi il sistema creato da hub e ambulatori che, con spirito di abnegazione, cercavano di arginare il diffondersi del contagio attraverso l’accelerazione della campagna vaccinale. Grazie all’impegno continuo dei medici, a fine maggio la situazione era notevolmente migliorata. Il quadro epidemiologico vedeva un netto miglioramento, grazie soprattutto all’avanzamento della campagna vaccinale: oltre 30 milioni le dosi somministrate, più di 10 milioni gli italiani che avevano completato il ciclo. Questo ha portato ad una graduale programmazione della chiusura degli hub, in modo da liberare risorse umane ed economiche attuando una strategia a lungo termine e non più emergenziale. Obbiettivo: fermare la ‘pandemia silenziosa’, ovvero tutte le vittime di altre malattie delle quali il Covid ha ritardato diagnosi e cura. Dicembre 2021 | Notiziario | 29


30 | Notiziario | Dicembre 2021


PANDEMIA

IL GRANDE SACRIFICIO 365 medici hanno dato la vita per garantire la salute di tutti durante la pandemia. L’Ordine ha deciso di rendere onore e ricordare i colleghi morti per Covid in Puglia e nella Provincia di Bari. a cura della REDAZIONE

S

ono 365 i medici caduti per il Covid - tra cui 15 pugliesi - ricordati sul Portale della FNOMCeO: circa la metà erano medici di medicina ge-

nerale – che operavano come medici di famiglia, guardie mediche, medici penitenziari, del 118, delle Rsa – o pediatri di libera scelta. È un numero veramente spropositato, una vera e propria strage in questa pandemia, un prezzo altissimo che la professione medica e odontoiatrica ha pagato per garantire la salute di tutti. A loro, che hanno onorato i valori della professione fino a sacrificare la propria vita, va il nostro ricordo e la nostra riconoscenza. Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari

Dicembre 2021 | Notiziario | 31


MARIO LUIGI SALERNO

cura. Io particolarmente teso e preoccupato.

riabilitazione. Viveva a Bitritto, ma lavorava

deva il tutto dietro il solito sorriso. Celava

Fisiatra di 67 anni, lavorava in un centro di a Sannicandro di Bari. Così lo hanno ricordato i suoi colleghi del centro di fisioterapia FisioFarm: “...pilastro della nostra struttura, un medico eccezionale ma soprattutto una persona speciale per tutti noi. Lo ricorderemo sempre per la sua innata eleganza, educazione, disponibilità ed umiltà”. Un altro collega, Vito Lacalaprice,

medico

di

medicina generale a Sanni-

Mario Luigi Salerno

candro lo ricorda come “una persona

splendida,

squisita,

disponibilissima. Qui noi a Sannicandro ne facevamo largo uso e abuso. Ho visto un suo paziente piangere nel sentire la notizia”.

UBALDO AMATI

“Per Ubaldo Amati essere medico voleva dire incarnare l’esempio e lo spirito di servizio che i vecchi medici di famiglia di Locorotondo hanno consegnato a noi generazioni successive. Ci ha inevitabilmente motivato a continuare la loro tradizione e il loro modus operandi. Ubaldo è stato tra gli interpreti più coerenti di questa missione. Con l’arrivo della pandemia, Ubaldo non ha modificato assolutamente il suo modo di esse-

32 | Notiziario | Dicembre 2021

Lui, dall’alto della sua esperienza, nasconl’inevitabile preoccupazione con l’ottimismo che lo ha seguito anche durante la malattia. La sua professionalità è testimoniata da quasi 30 anni di attività sul territorio, dal suo impegno costante e continuativo nella FIDAS, dall’essere stato anche punto di riferimento come sindaco per la popolazione e, non ultimo, dall’aver sacrificato la sua vita nel servire i suoi concittadini. Più che un episodio particolare ricordo e ricorderò per sempre le innumerevoli telefonate giornaliere per informarsi della situazione degli ammalati in struttura e la sua allegria nel minimizzare il suo stato di salute. Erano gli altri che esistevano e per lui tutto si sarebbe risolto. Purtroppo, così non è stato”. Felice Casavola, collega.

ENRICO PANSINI

Medico di medicina generale di Molfetta, è scomparso il 1° gennaio 2021. “Per nostro padre essere medico voleva dire mettersi a disposizione dei pazienti, ma anche di parenti e di amici. Togliere dubbi, consigliare, confortare, accompagnare il malato in qualsiasi situazione, con professionalità, umanità ed empatia. Di fronte alla pandemia non ricordiamo dimostrasse paura, ma sicuramente preoccupazione per la situazione. Come medico di medicina generale era sempre impegnatissimo, a qualsiasi ora, con tele-

re medico. “Qualcuno doveva esserci”,

fonate, messaggi di pazienti, parenti ed ami-

ecco la frase con cui ci demmo un cambio

ci che volevano essere rassicurati, volevano

turno durante il focolaio Covid in una casa di

informazioni, chiarimenti, o semplicemente


una visita, un parere medico. E poi faceva tan-

vantaggio per chi, preoccu-

tissimi ordini su internet per reperire i presidi

pato, si rivolgeva a lui per

che sarebbero dovuti arrivare ai medici ma

ottenere conforto, cura e

che alla fine si è sempre dovuto preoccupare

rassicurazione, che Enrico

lui di procurarsi. Senza mai sottrarsi al com-

era capace di trasmettere.

pimento del proprio dovere. Lui è e sarà per

Per un medico, un medico di

sempre il nostro maestro. Non solo a livello

famiglia in particolare, compe-

professionale ma anche e soprattutto uma-

tenza e spontaneità nella relazio-

no. Dal punto di vista professionale ricordia-

ne rappresentano - e così è stato

mo la sua totale disponibilità: le chiamate a

per Enrico - il perfetto connubio

casa praticamente ad ogni ora, i rientri dopo

per essere amati dai propri pa-

le 14 quasi ogni giorno, pranzare, per poi

zienti. Davanti alla diffusione

tornare a lavorare subito dopo e fino a sera,

della pandemia, lo vedevo,

indefessamente e con grande abnegazione.

da medico, seriamente

Ci ha insegnato l’amore per lo studio e la ri-

impegnato nel trasmette-

cerca applicati in diversi campi. La curiosità e

re ai suoi pazienti la serietà

la sete di conoscenza. La voglia continua di

del momento; avendo egli

arricchirci e migliorarci. Il senso del bello, il

stesso grande consapevolez-

sorriso e la positività. L’umanità e l’empatia

za della brutalità del nemico che

che devono necessariamente permeare pro-

quotidianamente affrontava aveva

fessioni come quelle intellettuali. Ogni gior-

messo in atto una difesa, proteggendosi con

no applichiamo i suoi insegnamenti, non solo

vari presidi sanitari, anche per dimostrare

al lavoro, sperando di renderlo orgoglioso di

visivamente ai suoi pazienti, qualora non lo

noi. Lui sarà per sempre nel nostro cuore, nel

capissero, che era necessario proteggersi. La

cuore di tutti noi che lo abbiamo conosciuto

competenza professionale di Enrico, come

e gli abbiamo voluto bene, che continuiamo

medico di famiglia e come specialista in car-

e continueremo a volergli bene per sempre”.

diologia era grande. Non intendeva rinun-

I figli Antonio ed Elda

ciare a partecipare al Congresso Nazionale

“Enrico, per me parente, collega, amico fra-

un costante e continuo aggiornamento e

terno era l’espressione di una ‘innata po-

al tempo stesso curava l’aggiornamento in

sitività’, sia nella vita privata che nel suo

medicina generale sostenendo egli stesso,

quotidiano professionale. E una persona

come docente, frequenti corsi. Ci scambia-

positiva ti rimane sempre dentro… Come

vamo frequentemente lunghe telefonate

medico di famiglia, abituato ad affrontare

riportando pareri su casi clinici che ci capi-

la variegata umanità che gli si presentava,

tavano, arricchendoci delle competenze re-

l’essere “positivo” rappresentava un grande

ciproche, lui cardiologo ed io chirurgo.

Ubaldo Amati

Enrico Pansini

di Cardiologia per conservare e alimentare

Dicembre 2021 | Notiziario | 33


Ci siamo sentiti spesso integrati

“Per il dott. Enrico Pansini essere medico

appartenendo a due componen-

voleva dire disponibilità pressoché tota-

ti differenti della sanità pub-

le, amore per l’aggiornamento scientifico,

blica, la Medicina di base e quella Ospedaliera, e dalla fusione di vedute ci si sforzava di offrire sempre Antonio Le Rose

il meglio. Ho un ricordo indelebile, riferito a pochi giorni prima che mi comunicasse la sua positività, a fine novembre; ci

incontrammo una mattina per strada, vicino al suo ambulatorio; non mi vide, era al telefono con un suo assistito; ci fermammo; mi apparve stremato e con uno sguardo che non era il suo; mi manifestò ancora la sua fatica, la preoccupazione, l’angoscia; non aveva più il sorriso che conoscevo; lo invitai a rallentare ma mi rispose che il “da fare era tanto”. Ma Enrico aveva anche la capacità di isolarsi con i propri interessi, coltivando passioni come la musica: si incontrava con gli amici ‘del complesso’, lasciandosi tutto alle spalle, e così, soprattutto negli ultimi tempi, si rigenerava. Ma la rigenerazione vera la otteneva dalla sua famiglia, in particolare quando si riuniva con i figli, Elda e Antonio. Enrico è stato questo: una fonte di aggregazione e positività che coinvolgeva tutti quelli che lo hanno conosciuto e frequentato”. Giuseppe De Leo, collega 34 | Notiziario | Dicembre 2021

comunicare in maniera chiara, semplice e proporzionata al livello socio-culturale ed all’emotività

dell’interlocutore,

condurre

un rapporto con il paziente amichevole ma di reciproco rispetto, agire sempre con una diligenza superiore a quella del buon padre di famiglia. Con l’arrivo della pandemia ha operato in prima linea senza sottrarsi alle richieste di assistenza da parte dei pazienti - anche se non pienamente motivate - pur nella consapevolezza di esporsi ad un alto rischio di contrarre l’infezione. Fin dai primi incontri il nostro rapporto è stato di grande stima e fraterna amicizia. I ricordi sono tutti ugualmente belli e struggenti. Posso solo raccontarne l’estrema intelligenza, la sensibilità, l’empatia (reciproca) che hanno sempre caratterizzato il suo modo di relazionarsi in ogni momento ed in qualsiasi situazione”. Domenico Mongelli, collega

ANTONIO LE ROSE

Medico di otorinolaringoiatria dell’Ospedale Fabio Perinei, è morto a 65 anni dopo un ricovero di un mese all’Ospedale Miulli. Così lo ha ricordato la sindaca di Altamura, Rosa Melodia: “Perdiamo una persona buona e vicina alle persone disagiate”. Le centinaia di messaggi arrivati sulla pagina Facebook della sindaca ricordano un dottore e una persona sempre disponibile, umile e speciale.


MEDICI PUGLIESI DECEDUTI PER COVID 19 DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA Antonio Maghernino † 25 03 2020

Medico di continuità assistenziale - Foggia

Giuseppe Grosso, † 06 12 2020

Mario Luigi Salerno † 28 03 2020

Classe 1955, originario di Celenza Valfortore e responsabile della medicina specialistica e protesica presso il Distretto di Lucera

Vincenzo Saponaro † 10 04 2020

Medico di medicina Generale, Molfetta

(data segnalazione) Fisiatra - Bari

Medico di medicina generale – Brindisi

Antonio Le Rose † 20 04 2020

(data segnalazione) Otorinolaringoiatra Altamura (Bari)

Mauro Cotillo † 19 11 2020

(data segnalazione) Odontoiatra – Foggia

Giovanni Bissanti 23 03 1958 † 19 11 2020

Enrico Pansini † 01 01 2021

Costantino Ciavarella, † 15 01 2021 65 anni, medico di medicina generale di San Nicandro Garganico, dove rivestiva anche la carica di sindaco

Antonio Cafagna † 31 01 2021

ginecologo in pensione di Barletta

(data segnalazione) Medico di continuità assistenziale – Foggia

odontoiatra di San Giovanni Rotondo

Vito Roberto De Giorgi † 27 11 2020

Giuseppe Tortorella † 08 01 2021

Anestesista, in pensione. Originario di Lecce, lavorava all’ospedale di Triggiano (BA)

Michele Cicchelli, † 06 12 2020 pediatra di Bisceglie

Giuseppe Lauriola † 20 12 2020

pediatra di Grumo Appula (BA)

Ubaldo Amati † 15 02 2021

65 anni, medico di medicina generale ed ex sindaco di Locorotondo (BA)

Dicembre 2021 | Notiziario | 35


36 | Notiziario | Dicembre 2021


EVENTI

UN PATRIMONIO DA PRESERVARE. PRIMA GIORNATA NAZIONALE DEL PERSONALE SANITARIO Istituita dal Parlamento, è nata quest’anno per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale nel corso della pandemia da Coronavirus nell’anno 2020.

a cura della REDAZIONE

Dicembre 2021 | Notiziario | 37


L

a prima Giornata nazionale del Per-

della Salute, Roberto Speranza, del Presi-

sonale sanitario, sociosanitario, socio-

dente della Pontificia Accademia per la Vita,

assistenziale e del volontariato è stata

celebrata quest’anno il 20 febbraio. Proposta dal regista Ferzan Özpetek, e dal paroliere Mogol, presenti all’evento, e istituita dal Parlamento con una legge approvata - su input del Presidente del Senato Elisabetta Casellati - in via definitiva e all’unanimità, il 4 novembre 2020, da parte della Commissione Affari Costituzionali del Senato, la Giornata è stata pensata come un “momento per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus nell’anno 2020”. Durante l’evento è stata scoperta una targa dedicata alla memoria dei 325 medici e odontoiatri caduti per il Covid, ed è affissa presso la sede della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo). A disvelarla è stata appunto la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casella-

38 | Notiziario | Dicembre 2021

mons. Vincenzo Paglia, del Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli e di un picchetto d’onore dell’Esercito italiano. È stato inoltre letto un messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e un messaggio di Sua Santità Papa Francesco, che hanno voluto dare così il proprio contributo alla Giornata. In parallelo alla cerimonia di Roma si è svolta una celebrazione a Codogno, presso l’Ospedale civico, dove proprio il 20 febbraio del 2020, fu individuato il “paziente 1”. Nel corso nel corso della diretta che ha accompagnato l’evento e che ha idealmente collegato Roma, Codogno e Berlino, il Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici della Lombardia, Gianluigi Spata, e il Presidente del CPME, Frank Ulrich Montgomery hanno fatto arrivare il loro messaggio; dalla sede dell’Enpam, il Presidente della Fondazione, Alberto Oliveti, ha presentato una stele elettronica che proiettava, all’in-

ti, alla presenza del Presidente della Came-

gresso della nuova area museale, i nomi dei

ra dei Deputati, Roberto Fico, del Ministro

medici e odontoiatri scomparsi.


IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA AI MEDICI prima

giornata

Nazionale

del

personale

sanitario,

sociosanitario,

“La

socioassistenziale e del volontariato costituisce una importante occasione per rinnovare la più profonda riconoscenza del Paese verso tutti coloro che con

professionalità e abnegazione si sono trovati, e tuttora si trovano, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza pandemica che, a distanza di poco più di un anno

dalla sua comparsa, ancora ci affligge. Fin dall’inizio della diffusione del virus, il personale sanitario si è dimostrato all’altezza di una minaccia di così vasta portata,

impegnandosi al meglio, con tutti gli strumenti a disposizione, al fine di evitare che l’epidemia precipitasse in una catastrofe irreversibile. È stato un impegno

contrassegnato da difficoltà e sofferenze: moltissimi operatori hanno contratto il virus e tante sono le vittime che abbiamo dovuto piangere tra medici e infermieri.

Soprattutto a loro va dedicata questa Giornata. Il nostro sistema sanitario

nazionale, pur tra le tante difficoltà, sta fronteggiando una prova senza precedenti

e si dimostra più che mai un patrimonio da preservare e su cui investire, a tutela

dell’intera collettività. Per queste ragioni rivolgo, a nome di tutti gli Italiani, un saluto riconoscente a tutto il personale sanitario ed esprimo commossa vicinanza

ai familiari dei caduti per la salvaguardia della salute di tutti noi.”

Sergio Mattarella

IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO AI MEDICI

“In occasione della cerimonia in memoria dei medici, infermieri e personale sanitario deceduti a causa della pandemia, desidero rivolgere loro un pensiero

speciale, ricordando lo svolgimento generoso, e a tratti eroico, della loro

professione vissuta come una missione. L’esempio di tanti nostri fratelli e sorelle, che hanno messo a repentaglio la propria vita fino a perderla, suscita in tutti noi

viva gratitudine ed è motivo di riflessione. Di fronte a tanta oblatività, l’intera

società è stimolata a testimoniare sempre più l’amore al prossimo e la cura degli

altri, specialmente i più deboli. La dedizione di quanti, anche in questi giorni, sono impegnati negli ospedali e nelle strutture sanitarie è un vaccino contro l’individualismo e l’egocentrismo e dimostra il desiderio più autentico che abita

nel cuore dell’uomo: farsi accanto a coloro che hanno più bisogno e spendersi

per loro. Mi unisco spiritualmente a quanti sono riuniti al significativo evento commemorativo ed invio il mio benedicente saluto.”

Papa Francesco

Dicembre 2021 | Notiziario | 39


40 | Notiziario | Dicembre 2021


SICUREZZA

LA LUNGA STRADA.

È QUELLA CHE CONDUCE VERSO CONDIZIONI DI LAVORO DIGNITOSE E TUTELATE Molti passi sono stati fatti, anche in questo

ultimo anno, per fermare la violenza contro

gli operatori sanitari. Ma molto resta ancora

da fare. E il ritrovato rapporto medici-cittadini, nato con la pandemia, si è rivelato fragile. a cura della REDAZIONE

T

ra i temi più cari e sentiti dalla Federazione nazionale, così come dall’Ordine dei medici di Bari, senza dubbio il problema della violenza sugli operatori sanitari è ai primi posti. Dopo anni di impegno

in prima persona del Presidente Anelli sia a livello locale che nazionale, il 14 agosto 2020 è stata finalmente approvata dal Parlamento la legge n. 113/2020 sulla violenza contro gli operatori sanitari e socio-sanitari. La legge è stata accolta all’unanimità, segnale importante della necessità di tale cambiamento ed auspicabile inizio di una rivoluzione culturale radicale. È stata ottenuta la procedibilità d’ufficio per questi reati e l’aumento delle pene sino a 16 anni di carcere, strumenti che possono essere di dissuasione e prevenzione delle aggressioni. È stata inoltre istituita la

Dicembre 2021 | Notiziario | 41


ANELLI: “OLTRE A INCENTIVI ECONOMICI, FAR LAVORARE I PROFESSIONISTI IN SICUREZZA”

“A

ncora un episodio di violenza in un pronto soccorso, il quarto nel giro di una settimana, dopo quelli di Prato, Pesaro, Pozzuoli. E ancora una aggressione a Pa-

lermo, la seconda in pochi giorni, dopo quella avvenuta alla casa di cura Triolo Zancla. Siamo vicini ai colleghi, che devono operare in questo clima di paura. Siamo solidali con l’Ordine dei Medici di Palermo, con il Presidente Toti Amato, nel chiedere misure di prevenzione più incisive. Siamo sempre più convinti che occorra un monitoraggio completo e aggiornato del fenomeno per poter dare piena applicazione alla Legge sulla Sicurezza degli operatori”. Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, ha commentato i fatti accaduti a Novembre al Pronto soccorso dell’Ospedale Civico a Palermo, dove i parenti di una donna deceduta per un infarto hanno distrutto tutto quello che è capitato loro a tiro, provocando danni per migliaia di euro.“È evidente anche solo a livello empirico che gli episodi di violenza stanno ritornando ai livelli pre-pandemia, quando erano quattro al giorno le aggressioni agli operatori sanitari – ha spiegato Anelli -. Ed è altrettanto evidente che esistono luoghi più a rischio di altri: i pronto soccorso, i presidi di guardia medica, le ambulanze. Per questo chiediamo al Ministro della Salute, Roberto Speranza, di convocare l’Osservatorio previsto dalla Legge sulla Sicurezza degli operatori, che comprende anche i rappresentanti delle Federazioni degli Ordini. Dobbiamo avere chiaro il quadro del fenomeno, per poter intervenire prontamente laddove ve ne sia più bisogno”. “Apprezziamo l’iniziativa del Ministro, che ha introdotto un’indennità per i medici dell’emergenza-urgenza – conclude Anelli -. Tuttavia, per fermare la fuga delle professionalità dal Pronto soccorso e dall’emergenza territoriale non bastano i pur giusti e meritati incentivi economici. Occorre creare i presupposti perché i professionisti possano esercitare in serenità e sicurezza”.

42 | Notiziario | Dicembre 2021


Giornata in onore delle vittime di violenza, di forte valore simbolico e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Si tratta di una buona legge, che costituisce un primo passo importante nella lotta contro questo problema che affligge la nostra sanità. Anelli, come Presidente Fnomceo e Omceo Bari ha dedicato il risultato ottenuto alla indimenticata Paola Labriola e a tutte le colleghe e i colleghi vittime di violenza. La legge ha ottenuto inoltre l’aperto sostegno della Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, già dalle prime fasi di calendarizzazione e del Ministro Roberto Speranza impegnatosi per sostenere l’iter, coinvolgendo i professionisti nel merito dei contenuti, oltre che dei Senatori e Deputati tutti. Inoltre, è stato ripristinato e istituito per Legge un Osservatorio, la cui proposta era stata accolta dal Ministro Beatrice Lorenzin, che con il supporto di professionisti può essere d’aiuto per monitorare le situazioni di maggior rischio per attuare con rapidità e flessibilità gli opportuni correttivi. Nei mesi successivi all’approvazione della legge il Presidente Anelli ha ribadito l’importanza di iniziare una vera riforma del Servizio sanitario nazionale, provvedendo al controllo delle sedi a partire dalla sicurezza, per arrivare all’efficientamento dei sistemi, all’eliminazione delle liste d’attesa, all’au-

mente

su

Amazon

pri-

me, racconta tra luci e ombre il turno di notte di una guardia medica. L’azione della politica e delle amministrazioni non può fermarsi però alla legge, perché la violenza non si ferma. Nonostante la pande-

IL 14 AGOSTO 2020 È

mia, terribile e imprevedibile, abbia in questi

STATA FINALMENTE

anni riavvicinato medici e cittadini e rinno-

APPROVATA DAL

vato un’alleanza che anni di cattiva organizzazione della medicina territoriale avevano contribuito a rendere fragile, aggressioni e violenze nei confronti di medici e personale sanitario non sono purtroppo mancate. A partire dal triste episodio avvenuto a febbraio a Casamassima, in cui un medico di

mento del personale con il miglioramento

medicina generale ed un infermiere sono

dei turni di servizio e la velocizzazione della

stati aggrediti da un paziente sul posto di

presa in carico dei pazienti e della risposta

lavoro. La Fnomceo espresse fiducia negli

alle loro domande di salute.

inquirenti e sulla legge sulle aggressioni agli

A sostegno del problema sono state messe in

operatori sanitari recentemente aggiornata,

campo diverse campagne di comunicazione

ma si espresse anche in merito all’accaduto

ed inoltre è stata sostenuta la produzione del

affermando che la possibilità di uscire defi-

docufilm “Notturno”, che, distribuito gratuita-

nitivamente dall’emergenza è tale solo

PARLAMENTO LA LEGGE N. 113/2020 SULLA VIOLENZA CONTRO GLI OPERATORI SANITARI E SOCIO-SANITARI.

Dicembre 2021 | Notiziario | 43


CONCERTO IN MEMORIA DI PAOLA LABRIOLA E DEGLI OPERATORI SANITARI VITTIME DI VIOLENZA

Anche quest’anno, in occasione dell’anniversario della tragica scomparsa della dott.ssa Paola Labriola, barbaramente assassinata a Bari il 4 settembre 2013, l’Ordine dei medici di Bari ha organizzato, insieme all’Amministrazione Comu-

nale della Città Metropolitana di Bari, un Concerto in memoria della dottoressa barese e di tutti i professionisti sanitari vittime di violenza. Paola Labriola, psichiatra barese, era di turno presso il Centro di Salute Mentale di via Tenente Casale a Bari, il 4 settembre 2013, quando venne aggredita ed uccisa da un paziente. Alla sua memoria l’Ordine dei medici di Bari ha conferito il “Premio per la Buona Medicina 2013” ed intitolato una delle aule della sede di via Capruzzi. La sua tragedia ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione drammatica che molti medici affrontano quotidianamente sul posto di lavoro in condizioni di sicurezza precarie, nella certezza che il suo sacrificio non sarà dimenticato. L’evento, che si è tenuto il 16 settembre presso l’Auditorium “Nino Rota” del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, si inserisce nell’ambito della Giornata nazionale contro la violenza sui Medici e sugli Operatori Sanitari celebrata ogni anno dalla Fnomceo. “Oggi che ricordiamo Paola Labriola e tutti i colleghi vittime di violenza, dobbiamo anche ricordare i passi in avanti che abbiamo fatto per tutelare la sicurezza degli operatori sanitari. La legge sulla violenza approvata l’anno scorso è stato un passo in avanti fondamentale, soprattutto perché il previsto aumento delle pene, scoraggia le aggressioni. Ciononostante, sono ancora tante le attività necessarie a migliorare il grado di sicurezza dei medici e degli operatori sanitari.”

se si riuscirà a riorganizzare la medicina del

za, come commentarono i due presidenti,

territorio, e soprattutto riallacciare le trame

“assume forme inedite, ideologiche, rivolte

del tessuto sociale in una nuova cultura ba-

a medici e giornalisti in quanto rappresen-

sata sul rispetto e la fiducia reciproca.

La

tanti di una categoria e non quale reazione,

violenza sugli operatori sanitari non è però

ovviamente sbagliata e condannabile, a un

l’unica che preoccupa in questo difficile pe-

fatto specifico”. Unite al dilagare delle fake

riodo; la violenza in questi ultimi mesi, fisica

news, le aggressioni nascono secondo Verna

FISICA E VERBALE, È

e verbale, è stata perpetrata anche ai danni

e Anelli, “...dalla banalizzazione delle com-

STATA PERPETRATA

dei giornalisti da parte di contestatori dei

petenze professionali”: l’eccessiva disponibi-

vaccini e del green pass. In autunno iniziaro-

lità di informazioni, spesso non proveniente

no, a seguito di un incontro formale tra Car-

da fonti autorevoli, genera l’illusione che non

lo Verna, presidente del Consiglio nazionale

serva una preparazione e una professionalità

dell’Ordine dei Giornalisti, e Filippo Anelli,

specifiche a fare da filtro. Si crede di poter

presidente della Federazione nazionale de-

scegliere la notizia più vicina alle proprie

gli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odon-

convinzioni ed aspettative, alimentando con-

toiatri, una serie di iniziative congiunte sul

vinzioni che stanno inevitabilmente spaccan-

tema. Gli incontri sono stati organizzati per

do la società e mettendo in difficoltà più set-

dare una risposta comune all’escalation di

tori, dal momento che la violenza è diventata

minacce e aggressioni verso rappresentanti

la risposta con cui contrastare le parole della

delle due figure professionali. Tale violen-

scienza.

LA VIOLENZA SUGLI OPERATORI SANITARI NON È PERÒ L’UNICA IN QUESTO DIFFICILE PERIODO; LA VIOLENZA IN QUESTI ULTIMI MESI,

ANCHE AI DANNI DEI GIORNALISTI. E NASCE DALLA BANALIZZAZIONE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI.

44 | Notiziario | Dicembre 2021


FOTORACCONTO

PER NON DIMENTICARE. IN RICORDO DI PAOLA LABRIOLA Si è svolto anche quest’anno

a Bari il Concerto in memoria della psichiatra uccisa da un paziente nel 2013 e dedicato a tutti i medici vittime di violenza.

a cura della REDAZIONE

Dicembre 2021 | Notiziario | 45


L’evento si è tenuto il 16 settembre presso l’Auditorium “Nino Rota” del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari e si inserisce nell’ambito della Giornata nazionale contro la violenza sui Medici e sugli Operatori Sanitari celebrata ogni anno dalla Fnomceo.

46 | Notiziario | Dicembre 2021


Dicembre 2021 | Notiziario | 47


48 | Notiziario | Dicembre 2021


Secondo un sondaggio ANAAO ASSOMED del 2020, il 55,44% dei medici ha affermato di essere stato personalmente vittima di violenza, nel 76,52% dei casi di carattere solamente verbale. Dicembre 2021 | Notiziario | 49


In particolare, dichiara di essere stato vittima di aggressioni l’86% degli psichiatri, il 77% dei medici di medicina d’urgenza, il 60% dei chirurghi, il 54% dei medici del territorio, il 40% degli anestesisti.

50 | Notiziario | Dicembre 2021


Dicembre 2021 | Notiziario | 51


Il dato preoccupante è che il 79,26% degli operatori vittime di violenza non ha presentato denuncia, e che il 66% afferma di essere a conoscenza di episodi di aggressione ai danni di operatori. Ciò dimostra che il fenomeno continua ad essere sottostimato. 52 | Notiziario | Dicembre 2021


Dicembre 2021 | Notiziario | 53


54 | Notiziario | Dicembre 2021


DIRITTO ALLA SALUTE

MIND THE GAP.

COLMARE LE DIFFERENZE TRA REGIONI E TERRITORI. PER GARANTIRE I DIRITTI DI TUTTI I divari tra regioni in termini di salute e spesa per la sanità sono ancora ampi. Per aiutare a colmarli Fnomceo ha proposto l’istituzione di un Osservatorio che monitori le diseguaglianze, in attesa di una diversa ripartizione del Fondo sanitario. a cura della REDAZIONE

Dicembre 2021 | Notiziario | 55


APPELLO PER L’AFGHANISTAN

P

er colmare i divari e garantire sul territorio il diritto alla salute in modo equo Fnomceo quest’anno ha proposto l’isti-

tuzione di un Osservatorio, da istituirsi presso il Ministero della Salute, che monitori le disuguaglianze in sanità tra le Regioni. Le differenze sono ancora molto grandi soprattutto guardando lungo la penisola: si è notato che oltre ad una forte riduzione delle prestazioni erogate, circa il 67% delle risorse stanziate nel 2020 per il loro recupero non sono state spese dalle Regioni. L’accantonamento delle risorse è stato infatti di circa il 96% nelle Regioni meridionali e insulari, di circa il 54%

LE DISEGUAGLIANZE DEI BAMBINI Una recente ricerca della SIP (Società italiana di pediatria) conferma le gravi diseguaglianze che colpiscono i bambini al Sud Italia. Un bambino che vive nel Mezzogiorno ha un rischio del 70% più elevato rispetto a un suo coetaneo del Centro-nord di dover migrare in altre regioni per curarsi.

al Nord e del 45% al Centro”. Se il problema delle disuguaglianze in ambito di salute ci affligge da tempo, queste disuguaglianze

MORTALITÀ

sono state rese ancora più evidenti dopo la pandemia. Come argomentato dal Presidente Fnomceo durante il Comitato Centrale svoltosi a giugno in via telematica, è necessario garantire il superamento delle differenze ingiustificate tra i diversi sistemi regionali, prestando attenzione a creare un migliore servizio sanitario nazionale pubblico e univer-

un bambino residente nel Mezzogiorno

ha un rischio del 50%

in più di morire nel primo anno di vita rispetto ad uno che nasce nelle regioni del Nord

salistico equo: “Il raggiungimento di obiettivi di salute deve restare la finalità prioritaria del servizio sanitario”. L’Assessore Lopalco e il Presidente Filippo Anelli si sono trovati

POVERTÀ ASSOLUTA IN ITALIA NEL 2020

concordi nell’affermare l’importanza di una redistribuzione del fondo sanitario che colmi le diseguaglianze territoriali. Le risorse previste per il Recovery Plan poi utilizzate nel PNRR servono soprattutto per colmare ogni disomogeneità, si auspica, anche tra i diversi sistemi regionali creando un sistema sanitario più equo e che non vada ad approfondire i divari presenti. 56 | Notiziario | Dicembre 2021

1 milione 337mila minori vivono in povertà, con incidenza variabile dal 9,5% del Centro al 14,5% del Sud.


Fnomceo ha lanciato nei mesi scorsi un appello per la drammatica situazione in Afghanistan. La caduta di Kabul ha portato conseguenze gravissime e l’Europa avrebbe dovuto fare un passo per aiutare i migliaia di civili in difficoltà. Auspicando un lavoro sinergico, si è cercato di spronare i vertici del Parlamento europeo ad assumere iniziative a nome di tutti gli stati membri, per mettere in moto la diplomazia, con l’obiettivo di garantire un’accoglienza ai civili e ai soggetti che hanno bisogno di tutele, valutando la possibilità di attivare corridoi umanitari per facilitare l’evacuazione dei profughi afghani oltre che chiedendo di sospendere le pratiche di espulsione per i cittadini afghani che cercano asilo e di riesaminare le domande respinte.

MIGRAZIONE SANITARIA % i bambini che migrano fuori regione per curarsi: Mezzogiorno 11,9% Centro-Nord 6,9%

OMCEO BARI PRESTA LA SUA VOCE PER PASQUALE TUCCINO, DA 13 ANNI MALATO DI SLA La Dichiarazione dei Diritti Fondamentali dell’Uomo dice: ‘Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti’. Ad inizio anno Pasquale Tuccino Centrone, ha chiesto nuovamente un’assistenza domiciliare stabile e continuativa invece di prestazioni occasionali con medici sempre differenti. Il noto ristoratore di Polignano a Mare, da 13 anni malato di SLA e da 9 in ventilazione assistita, da tempo si batte per avere, lui e gli

SCUOLA Posti disponibili nei nidi rispetto al bacino di utenza potenziale Sud: 14,5% Centro: 35,3% Nord-est: 34,5% Nord-ovest: 31,4%

altri malati nelle sue condizioni, un’assistenza infermieristica specializzata, stabile e a domicilio. Il Presidente Filippo Anelli dell’Ordine dei medici di Bari ha prestato la sua voce per chiedere all’assessore della sanità Pierluigi Lopalco e al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, di intervenire per assicurare un supporto professionale adeguato: “Tutti noi, in quanto esseri umani, nasciamo con questo patrimonio di diritti

REGIONI CON MAGGIORE % DI ABBANDONO SCOLASTICO

inalienabili - ed è dovere della Politica e dello Stato garantirli, qualsiasi siano le nostre condizioni, e tanto più se tali condizioni sono di fragilità. Invitiamo quindi la Regione Puglia, le altre

Sicilia

19,4%

Campania

17,3%

Calabria

16,6%

Puglia

15,6%

Regioni e il Governo ad attivarsi per fornire la migliore assistenza ai cittadini, nella maniera più prossima e aderente alle loro domande di salute. La fragilità, la malattia sono specchi della nostra condizione umana: non dobbiamo aver paura di guardare quel riflesso, non dobbiamo girare altrove lo sguardo, dobbiamo prendercene cura nel migliore dei modi”

Dicembre 2021 | Notiziario | 57


58 | Notiziario | Dicembre 2021


DONNE MEDICO

FEMMINILE E PLURALE

IL FUTURO È DONNA. LA SFIDA PER DECLINARE LA PROFESSIONE AL FEMMINILE È SOLO ALL’INIZIO Nella professione medica il numero delle donne cresce e diventerà presto dominante. Eppure sono ancora poche le donne medico che

accedono a ruoli di rilievo. Serve una battaglia culturale che parta da azioni concrete. a cura della REDAZIONE

Dicembre 2021 | Notiziario | 59


N

onostante siano ancora poche le donne medico che accedono a ruoli di rilievo all’interno dell’organizzazione sanitaria, così come poche sono quelle impe-

gnate in attività sindacali, la Professione ha conosciuto nel corso degli anni un grande cambiamento, che ha portato il numero delle donne medico sotto i 40 anni a costituire quasi il 60% dei medici (Dati Fnomceo). “La nostra professione è sempre più declinata al femminile, ma sconta un problema culturale ampio e profondo - ha commentato Filippo Anelli, Presidente dell’Omceo Bari, in occasione della nascita all’in-

SOTTO I 40 ANNI, LE DONNE COSTITUISCONO QUASI IL 60% DEI MEDICI

terno dell’Ordine di un gruppo di lavoro dedicato a questo occorre mettere a fuoco questo problema culturale, oltre che proporre soluzioni concrete, che possano facilitare per esempio il bilanciamento vita lavoro per le donne medico. Occorre, ad esempio, che si modifichino i contratti, introducendo modalità flessibili di impiego”. Le difficoltà per le donne medico infatti sono sempre presenti e purtroppo costanti. A dicembre 2020 il Presidente Filippo Anelli condannava con una nota ufficiale inviata dall’Ordine l’esclusione nella Regione Puglia del periodo della gravidanza a rischio dal computo dei punteggi relativi ai titoli di servizio per accedere alla graduatoria unica per la Medicina Generale; a questa nota era arrivata una risposta formale che in termini burocratici tende a confermare la negazione dei diritti riconosciuti per legge. La presa di posizione si è poi tradotta, un mese dopo, in una lettera aperta sottoscritta da trecentotrenta medici. Nel richiamare l’attenzione dei politici su questo problema, il Presidente Anelli commentava così: “La pandemia sta generando nuove diseguaglianze e ampliando i divari già esistenti. Per evitare una voragine ca-

60 | Notiziario | Dicembre 2021


GLI ISCRITTI AGLI ORDINI DEI MEDICI PER FASCIA D’ETA’ E SESSO

Gli uomini, tra i medici, sono ancora in vantaggio, ma si tratta di una maggioranza sempre più risicata: sono, infatti, il 55% del totale, e precisamente 218.226 contro 178.062 colleghe donne. Considerando i medici con meno di 65 anni, e dunque sicuramente ancora in attività, il 54% è donna. E la percentuale sale rapidamente al calare dell’età: le dottoresse sono il 57% dei medici sotto i 60 anni, il 60% tra gli under 50. Nella fascia d’età dai 40 ai 44 anni, in particolare, quasi 2 medici su 3, e precisamente il 64%, sono donne. La tendenza sembra normalizzarsi invece tra i nuovi iscritti, con meno di trent’anni, che sono “solo” per il 56% donne. Eppure, nel complesso, l’onda rosa avanza: un anno fa, a marzo 2020, i medici uomini erano il 56% del totale. Questo perché è soprattutto nelle fasce di età più alte che sono la maggioranza: ad oggi, l’82% tra i medici over 70, che via via vanno in pensione.

pace di inghiottire i diritti fondamentali dob-

mesi la nostra democrazia si misurerà proprio

biamo tenere il punto, ogni qualvolta questi

sulla nostra capacità di tutelare i diritti. Per

vengono calpestati. Anche se riguardano una

questo la denuncia da parte dei trecentotren-

manciata di persone. Anche se nel dramma-

ta medici circa le discriminazioni nei confronti

tico contesto pandemico attuale a qualcuno

delle donne medico prodotte dalla Regione

possono apparire meno urgenti. Nei prossimi

Puglia non può che essere condivisa”. Dicembre 2021 | Notiziario | 61


INVITIAMO I CITTADINI AD AVERE FIDUCIA NEI MEDICI. SE HANNO FIDUCIA NEI MEDICI HANNO FIDUCIA NELLA SCIENZA, SE HANNO FIDUCIA NELLA SCIENZA HANNO FIDUCIA NEI VACCINI. E PROPRIO NEI VACCINI SI TROVA LA STRADA PER USCIRE DA QUESTA PANDEMIA

62 | Notiziario | Dicembre 2021


ORGANI ISTITUZIONALI

QUATTRO ANNI ALLA GUIDA DEI MEDICI.

ANELLI RICONFERMATO PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI A marzo 2021 il nuovo Comitato Centrale

della Fnomceo ha riconfermato Filippo Anelli Presidente, all’unanimità.

Sarà ancora lui a guidare la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, nei prossimi quattro anni. a cura della REDAZIONE

Dicembre 2021 | Notiziario | 63


A

marzo 2021 il nuovo Comitato Centrale della Fnomceo ha riconfermato Filippo Anelli Presidente,

all’unanimità. Sarà ancora lui a guidare la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, nei prossimi quattro anni. Sempre all’unanimità sono stati riconfermati Giovanni Leoni alla vicepresidenza, Roberto Monaco come Segretario e Gianluigi D’Agostino come Tesoriere. A comporre il nuovo Comitato Centrale anche Anna Maria Ferrari (Reggio Emilia), Salvatore Amato (Palermo), Antonio Magi (Roma), Paola David (Pistoia), Guido Giustetto (Torino), Luigi Sodano (Napoli) Giovanni Pietro Ianniello (Benevento), Emilio Montaldo (Cagliari), Guido Marinoni (Bergamo), Vincenzo Antonio Ciconte (Catanzaro), Fulvio Borro-

INCONTRI ISTITUZIONALI

mei (Ancona), Cosimo Napoletano (Teramo) e, per la componente odontoiatrica, oltre al Tesoriere, il Presidente e vicepresidente della Commissione Albo Odontoiatri, Raffaele Iandolo e Brunello Pollifrone, e Andrea Senna (Milano). Revisori dei Conti sono Maria Erminia Bottiglieri (Caserta), Roberto Carlo Rossi (Milano) e Maria Teresa Gallea, Consigliere dell’Ordine di Padova, nominata Cavaliere della Repubblica per la sua attività durante la pandemia. “La Professione non si è tirata indietro durante la pandemia, ha dimostrato di essere disponibile sul campo e di essere il vero collante per l’unità d’Italia – ha affermato Anelli -. Vorrei ringraziare Maria Teresa Gallea che è Cavaliere della Repubblica per il suo esempio professionale, per essere andata in aiuto dei cittadini del Veneto dove tanti

Tra

gli

incontri

istituzionali

di

quest’anno, in marzo si è tenuto l’incontro tra la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia e il Presidente

Fnomceo Filippo Anelli, alla presenza anche del Sottosegretario Francesco Paolo Sisto. L’incontro, in cui si è discusso della difficile situazione ancora in corso dovuta al Covid, è stato anche tavolo di confronto sulle questioni poste dalla Fnomceo in merito alle difficoltà affrontate dalla professione. La Ministra ha voluto esprimere inoltre la sua gratitudine per l’impegno dimostrato dai medici dall’inizio della pandemia e per il loro grande sacrificio. Altri importanti incontri sono stati quelli a Roma al Viminale, tra il presidente Filippo Anelli e il Ministro dell’Interno Lamorgese, il Capo della Polizia Lamberto Giannini, e Fabrizio Ciprani, Dirigente Generale Medico della direzione centrale di Sanità del dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, a capo della Sanità della Polizia di Stato. Presente all’incontro anche Franco Lavalle, delegato FNOMCeO per la Sanità del comparto Difesa e Sicurezza. Durante l’incontro si è manifestato l’orgoglio per i 300 medici che lavorano presso la Polizia e che svolgono funzioni molto delicate ed essenziali dall’inizio dell’emer64 | Notiziario | Dicembre 2021


medici si erano contagiati. Abbiamo voluto

voto elettronico – ha continuato -. Volevo sa-

chiamare la nostra lista Professione e Diritti,

lutare in maniera particolare gli Odontoiatri:

perché la Professione riesce a essere uguale in tutto il Paese, e a farsi garante dei diritti: alla salute, alla vita, all’autodeterminazione, all’uguaglianza, all’equità. E lo fa senza discriminazione alcuna, senza respingere nessuno per questioni di genere, di colore della pelle, di lingua, di condizioni sociali. Riesce a riportare omogeneità laddove c’è frantumazione. Invito tutti i Presidenti e tutti i medici a riscoprire questo ruolo della Professione che veramente rende onore al Paese, tanto più in questo momento di difficoltà”. “Un grazie a tutti voi componenti del Comitato Centrale per la fiducia e a tutti i Presidenti italiani

siamo due grandi Professioni con obiettivi sovrapponibili e il cammino che facciamo lo facciamo insieme”. “Agli italiani volevo dire una cosa: lanciare un invito a credere sempre più nella scienza – ha concluso Anelli -. Noi siamo parte integrante della comunità scientifica: i medici sono anche ricercatori, contribuiscono in maniera determinante a sottolineare le evidenze, le verità scientifi-

LA PROFESSIONE NON SI È TIRATA INDIETRO DURANTE LA PANDEMIA, HA DIMOSTRATO DI ESSERE DISPONIBILE SUL CAMPO E DI ESSERE IL VERO COLLANTE PER L’UNITÀ D’ITALIA

che. Invitiamo i cittadini ad avere fiducia nei medici. Se hanno fiducia nei medici hanno fiducia nella scienza, se hanno fiducia nella scienza hanno fiducia nei vaccini. E proprio

che hanno consentito una tornata elettorale

nei vaccini si trova la strada per usci-

serena, con questa modalità innovativa del

re da questa pandemia”.

genza Covid: da quelle medico-legali, a quelle relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, dalla partecipazione all’assistenza nel corso di emergenze e calamità, all’ausilio alle indagini su casi di frodi o di episodi criminali che coinvolgono la Sanità, dall’attività di medico competente a quella di prima assistenza ai colleghi delle forze di polizia o ai cittadini vittima di reati. Come Anelli ha ricordato, durante la pandemia hanno supportato i colleghi in prima linea ed anche i cittadini, affiancando i medici di famiglia. A Roma, insieme alla Asl, è stato gestito un hub vaccinale per gli over 80 e fasce deboli dove sono stati effettuati oltre 20mila vaccini. Prezioso è stato anche il ruolo della Sanità della Polizia di Stato in termini di supporto tecnico-scientifico, tramite studi e pubblicazioni di grande qualità e utilità per la sicurezza sul lavoro di tutti gli operatori sanitari. A conclusione di questo evento, il Presidente Anelli ha invitato ufficialmente i rappresentanti della Polizia di Stato al Convegno che la Fnomceo ha dedicato alla Sanità del Comparto Difesa e Sicurezza svoltosi a Roma a novembre, alla presenza dei Ministri dell’Interno, Luciana Lamorgese, della Difesa, Lorenzo Guerini, e della Salute, Roberto Speranza. Dicembre 2021 | Notiziario | 65


66 | Notiziario | Dicembre 2021


SANITÀ MILITARE

MEDICI CON LA DIVISA.

IN CAMPO NEI MOMENTI PIU’ BUI DELLA PANDEMIA, A FIANCO DEI COLLEGHI CIVILI A novembre Fnomceo ha organizzato un

convegno per ringraziare i medici del comparto

difesa e sicurezza, per il contributo dato durante la pandemia. Presenti i Ministri Lamorgese, Guerini e Speranza.

a cura dell’UFFICIO STAMPA FNOMCEO

Dicembre 2021 | Notiziario | 67


P

iù di un migliaio tra medici, infermieri, biologi, veterinari, farmacisti, psicologi, tecnici di laboratorio, altri operatori. Tutti con una caratteristica: quella di indos-

sare, oltre al camice, una divisa. Dell’Esercito, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Marina, dell’Aeronautica, della Polizia, dei Vigili del Fuoco. Tanti sono gli operatori sanitari del Comparto Difesa e Sicurezza che hanno offerto il loro impegno durante la pandemia di Covid-19. E lo hanno fatto su tutto il territorio nazionale. Lo hanno fatto, nella prima e seconda ondata, andando ad aiutare i colleghi delle strutture del Servizio Sanitario nazionale; mettendo a disposizione, come centri Covid, gli ospedali militari; allestendo, nelle fasi più critiche dell’emergenza, ospedali da campo. E, nelle fasi successive, eseguendo tamponi nei Drive Through. Infine, dando il loro apporto negli hub vaccinali. È stato dedicato a loro il convegno “Riflessioni sulla pandemia da Sars-Cov2. Il contributo del comparto difesa e sicurezza sulla mitigazione e nel contrasto”. Organizzato dalla FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, in collaborazione con il Comparto Difesa e Sicurezza, si è svolto a Roma presso la Scuola di Perfezionamento Interforze, il 17 novembre scorso. I Ministri dell’Interno, Luciana Lamorgese,

SONO PIÙ DI UN MIGLIAIO TRA MEDICI, INFERMIERI, BIOLOGI, VETERINARI, FARMACISTI, PSICOLOGI, TECNICI DI LABORATORIO, ALTRI OPERATORI. TUTTI CON UNA CARATTERISTICA: QUELLA DI INDOSSARE, OLTRE AL CAMICE, UNA DIVISA

della Difesa, Lorenzo Guerini, della Salute, Roberto Speranza hanno aperto i lavori del Convegno. A seguire, il Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo ha tenuto una lettura magistrale su “La strategia vaccinale nel contrasto della pandemia e per le riaperture”. Per il Comparto Difesa e Sicurezza, sono intervenuti il Tenente Generale Nicola Sebastiani, Ispettore Generale della Sanità Militare; il Colonnello Giuseppe Rinaldi, Vicedirettore di Sanità della Guardia di Finanza; il dr. Roberto Appiana, Dirigente Superiore dei Vigili del Fuoco; il dr. Fabrizio Ciprani, Direttore Centrale di Sanità della Polizia di Stato. In apertura, il Capo della Polizia di Stato, Lamberto Giannini, porterà il suo saluto. In rappresentanza della FNOMCeO, il Presidente Filippo Anelli, il Vicepresidente Giovanni Leoni, il Segretario Roberto Monaco, il Presidente della Commissio-

68 | Notiziario | Dicembre 2021


AL CONVEGNO SONO INTERVENUTI I MINISTRI DELL’INTERNO LAMORGESE, QUELLO DELLA DIFESA GUERINI E QUELLO DELLA SALUTE SPERANZA E IL GENERALE FIGLIUOLO COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA COVID19

ne Albo Odontoiatri, Raffaele Iandolo. A fare

grazie, per quanto hanno fatto e continuano

gli onori di casa, il Direttore della Scuola di

a fare nella gestione della pandemia e nel

Perfezionamento per le Forze di Polizia, Giu-

portare avanti l’attività ordinaria, preziosa per

seppe La Gala. Ha presentato il Convegno Franco Lavalle, Responsabile scientifico e Delegato FNOMCeO per la Sanità Militare e del Comparto Sicurezza. “A tutti colleghi medici del Comparto Difesa e Sicurezza va il nostro

la salute di tutti – ha affermato il Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli -. Il nostro apprezzamento al Generale Figliuolo per l’efficienza e l’efficacia con le quali sta portando avanti la campagna vaccinale”. Dicembre 2021 | Notiziario | 69


70 | Notiziario | Dicembre 2021


CAO

UNA PROFESSIONE SICURA E AFFIDABILE.

ODONTOIATRIA TRA REGOLE E RESPONSABILITÀ. Dalla lotta all’abusivismo, alla regolamentazione della pubblicità sanitaria, dal vademecum per la tutela contro il Covid-19 al progetto di Avvio alla professione per i giovani. Ecco le attività principali portate avanti nell’ultimo anno dall’Albo Odontoiatri Nazionale e di Bari. di ALESSANDRO NISIO Segretario Nazionale Albo Odontoiatri della FNOMCeO Presidente Albo Odontoiatri di Bari e provincia

Dicembre 2021 | Notiziario | 71


D

al 2018, anno in cui ho avuto la possibilità, per la prima

SOLO IL 10% DEGLI ODONTOIATRI RISULTATI POSITIVI AL CORONAVIRUS SI È INFETTATO

volta nella storia dell’Odontoiatria di questa Regione, di essere eletto nella dirigenza nazionale dell’Albo Odontoiatri in seno alla FNOMCeo, prima come uno dei 5 consiglieri nazionali e poi riconfermato in questo nuovo quadriennio come segretario nazio-

IN AMBIENTE

nale della nuova Commissione costituita da

LAVORATIVO.

9 consiglieri come decreta la Legge Lorenzin

72 | Notiziario | Dicembre 2021

n.3 del 2018, molte cose sono cambiate per

3000 colleghi e i cui risultati sono stati appena acquisiti dalla stessa CAO e dal sottoscritto, responsabile scientifico e culturale degli eventi nazionali dell’Albo Odontoiatri in seno alla Federazione Nazionale. Alla survey hanno aderito colleghi di tutte le regioni d’Italia, soprattutto nella fascia di età dai 40 ai 60 anni e oltre, con soli 137 casi di riscontri di positività (di cui solo 4 in terapia intensiva) che hanno comunque dichiarato di essersi infettati in ambiente familiare/di comunità (quasi la metà) e solo il 10% in ambiente la-

quanto riguarda la nostra professione. Tra

vorativo; anche il personale sanitario ha un

queste, la regolamentazione della indiscri-

bassissimo tasso di positività (15% circa) ma

minata “pubblicità” sanitaria e delle società

soprattutto - dato molto interessante e signi-

di capitali che imperversano sul territorio.

ficativo - solo l’1% ha riscontrato positività

Inoltre, è stato dato un importante giro di

a carico del personale entrato in contatto

vite sui reati dell’abusivismo e del presta-

con un paziente trattato di recente e poi ri-

nomismo, con multe e confische molto più

sultato infetto. Tutto ciò dimostra che le 5

severe rispetto a prima. Ma la vera prova di

regole fondamentali indicate dalla CAO Na-

forza e responsabilità è arrivata in occasione

zionale nel Vademecum pubblicato a inizio

dell’attuale pandemia, che ha trovato pronti

pandemia (Triage- Informazione e Consen-

e attivi tutti gli stakeholder della nostra pro-

so- Accettazione- Sala d’attesa- Protezione

fessione; abbiamo realizzato per la CAO Na-

Operatore e Protocolli Operativi), hanno

zionale una survey correlata ad un corso FAD

funzionato perfettamente. La quasi totalità

sul “Vademecum sulle regole da adottare in

dei colleghi intervistati ha infatti dichiarato

corso di pandemia Covid-19” pubblicato sul

che le misure preventive proposte e attuate

portale FadinMed a cui hanno aderito oltre

fino ad oggi sono state: “efficaci e necessa-


PER L’80% DEGLI ODONTOIATRI LE MISURE PREVENTIVE CONTRO IL COVID-19 SONO STATE: “EFFICACI E NECESSARIE PER CONTENERE IL RISCHIO NEI NOSTRI STUDI E HANNO INOLTRE PERMESSO DI IMPLEMENTARE POSITIVAMENTE ALCUNE PROCEDURE NELLO STUDIO ANCHE SE A FRONTE DI UN AUMENTO DEI COSTI E DI UN CALO DEI RICAVI”.

rie per contenere il rischio nei nostri studi

contribuendo alla stesura del Nuovo Rego-

e hanno inoltre permesso di implementare

lamento Regionale autorizzativo degli studi

positivamente alcune procedure nello studio anche se a fronte di un aumento dei costi e di un calo dei ricavi” (80%) e “necessarie per contenere il rischio nei nostri studi ma che hanno comportato un aumento dei costi e un calo dei ricavi” (10%). Un altro impor-

e ambulatori odontoiatrici, insieme a tutte le componenti istituzionali (Regione Puglia, Ordini provinciali pugliesi e sindacati regionali), realizzando e istituzionalizzando un Tavolo Permanente di Consultazione (Conferenza

tante progetto realizzato dalla CAO Nazio-

dei Servizi) presso la Regione Puglia con gli

nale, che ho seguito personalmente, è stato

Uffici dell’Assessorato e gli organismi di con-

“Avvio alla Professione”, indirizzato a tutti

trollo. Infine, la CAO Bari ha istituito delle

gli studenti del VI anno dei 36 corsi di laurea in Odontoiatria d’Italia; 11 capitoli su tutti i temi pratici legati all’apertura di uno studio e dei comportamenti etici e deontologici da rispettare e le informazioni sulla gestione, comunicazione, previdenza e tanto altro

Commissioni sui grandi temi della Pubblicità sanitaria, delle Società e ha realizzato un intenso e interessante programma di pomeriggi culturali. Insomma un bilancio sicuramente positivo e che apre ulteriori traguardi da

ancora. Un progetto molto apprezzato dagli

raggiungere (quali l’accreditamento al SSN

studenti e che consentirà loro un ingresso nel

secondo le scelte del paziente e l’assistenza

mondo del lavoro in sicurezza e conoscendo

ospedaliera con accesso ai concorsi per gli

di tutti gli aspetti correlati a questa difficile e affascinante professione. Anche a livello provinciale la Commissione Albo Odontoiatri di Bari, da me presieduta e composta dai colleghi Belinda Guerra, Arcangelo Causo, Nicola Cavalcanti e Davide Ferrero, ha dimostrato

odontoiatri anche non specialisti), per confermare il grande senso di organizzazione, sicurezza e responsabilità che gli studi professionali odontoiatrici e gli Odontoiatri stessi possono offrire alla cittadinanza per la cura

grande senso di responsabilità nei confron-

e la prevenzione della salute orale a tutti i

ti dei colleghi ma soprattutto dei cittadini,

livelli. Dicembre 2021 | Notiziario | 73


74 | Notiziario | Dicembre 2021


POLITICA SANITARIA

PANDEMIA, ANNO ZERO.

VERSO UNA RIFORMA DEL SISTEMA SANITARIO. A PARTIRE DAI FONDI DEL PNRR Dalle norme emergenziali emanante per far fronte alla situazione pandemica, ai fondi messi a disposizione dal PNRR per la salute. Prove generali per una riforma del sistema sanitario pubblico. a cura della REDAZIONE

Dicembre 2021 | Notiziario | 75


LA PUNIBILITÀ A TITOLO DI OMICIDIO COLPOSO O LESIONI COLPOSE VERIFICATISI A CAUSA DELLA SOMMINISTRAZIONE DI UN VACCINO ANTI COVID 19 È ESCLUSA QUANDO L’USO DEL VACCINO È CONFORME ALLE INDICAZIONI CONTENUTE NEL PROVVEDIMENTO DI AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO.

Il

76 | Notiziario | Dicembre 2021

provvedimento che maggiormente avrà

comunità e alla domanda di salute, sulle

impatto sul Servizio sanitario - anche

patologie esistenti maggiormente sui terri-

in considerazione degli ingenti fondi

tori o differenziandolo in base alle carenze

destinati alla Sanità - sarà il Piano Nazion-

infrastrutturali del paese.

ale di ripresa e resilienza. Il provvedimento

modificare la governance del Servizio Sani-

è stato analizzato in audizione alla Camera

tario Nazionale, rivisitando i Livelli Essenziali

dal Presidente Anelli, che nella sua relazione

di Assistenza e garantendo una maggiore

ha espresso l’urgenza di utilizzare i fondi per

offerta sanitaria, oltre che agendo sulla

colmare le disuguaglianze ancora presenti

formazione e sull’assistenza territoriale e os-

nel Paese. I singoli sistemi sanitari regionali

pedaliera. Va anche riconosciuto l’impegno

Inoltre, occorre

registrano, tra Sud e Nord, rilevanti differ-

dei medici in modo concreto, adeguando le

enze qualitative rispetto alla garanzia dei

loro retribuzioni e condizioni di lavoro agli

livelli essenziali d’assistenza. Senza dubbio,

standard europei, ma anche coinvolgendoli

il Covid si è trovato su un terreno già fragile

nei processi decisionali che li riguardano.

e ha scavato in profondità sui problemi già

Su un altro fronte, è stato convertito in legge

presenti. Il superamento di quelle differenze

il d.l. 44/2021, recante misure urgenti per il

esistenti da ormai troppi anni permetterebbe

contenimento dell’epidemia da COVID-19,

la creazione di un sistema sanitario più equo,

in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2,

salvaguardando il servizio sanitario nazionale

di giustizia e di concorsi pubblici. In partico-

pubblico e universalistico.

lare, grande attenzione è stata data all’art.

Nella relazione di Anelli proponeva un rip-

3-bis del decreto legge, sullo scudo legale

ensamento degli attuali criteri di riparto

per i medici e i professionisti sanitari che

del Fondo Sanitario Nazionale ad esempio

hanno operato nelle strutture sanitarie du-

tenendo conto del fabbisogno reale della

rante i mesi più difficili dell’emergenza Cov-


CONSENSO INFORMATO La sentenza della Corte di Cassazione in merito al Consenso informato (n°8163/21, pubblicata il 23 marzo 2021) ha riaffermato quanto già espresso dalla Corte in precedenza e ha ribadito la delicatezza e l’importanza del consenso informato quale atto medico che si correla zall’unitarietà del rapporto medico-paziente e che è parte integrante dell’attività professionale a tutela dei diritti costituzionalmente protetti dei cittadin. All’omissione informativa si deve riconoscere una capacità plurioffensiva, sia in termini di danno alla salute sia patrimoniale.

id. Nel dettaglio lo ‘scudo penale’ introdotto dal provvedimento riprende l’articolo 590 sexies del Codice penale, introdotto con la Legge Gelli-Bianco, la 24 del 2017. Tale articolo esclude, per i sanitari, la punibilità per lesioni colpose e omicidio colposo cagionati da imperizia, quando siano state rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida, ovvero, in mancanza di queste, dalle buone pratiche. Raccomandazioni e buone pratiche che, di fronte a un virus sconosciuto, non potevano, almeno all’inizio, esistere. Nella Relazione Illustrativa del decreto si legge: “La norma introdotta mira a rassicurare il personale sanitario e in genere i soggetti coinvolti nelle attività di vaccinazione”. Secondo quanto indicato all’art. 3 del D.L. n. 44/2021, pertanto, la punibilità a titolo di omicidio colposo o lesioni colpose verificatisi a causa della somministrazione di un vaccino anti Covid 19 “è esclusa quando l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione

all’immissione in

commercio

emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative alle attività di vaccinazione”. Nel numero di ottobre 2021 del Notiziario dell’Ordine dei Medici di Bari Matteo Caputo, Professore associato di Diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, scrive a proposito dello scudo penale: “La formulazione non distingue tra morti e lesioni non gravi che abbiano colpito i pazienti Covid e i pazienti no-Covid, sicché deve ritenersi applicabile anche a condotte che abbiano riguardato questi ultimi. Rispetto all’art. 590-sexies c.p., Dicembre 2021 | Notiziario | 77


LO SCUDO PENALE

scompare il riferimento alle linee guida - per

limitata alle vaccinazioni, ma riguarda tutta

È UN GRANDE PASSO

manifesta indisponibilità - e all’imperizia, e

l’attività prestata durante lo stato di emer-

ciò dimostra che l’emergenza mette a dura

genza epidemiologica dovuta al Covid.

prova lo svolgimento di compiti di ‘ordi-

L’emendamento tiene dunque conto del

naria amministrazione’, che non richiedono

contesto straordinario in cui i medici e gli

l’esercizio di particolari cognizioni o abilità

altri professionisti sono stati chiamati ad op-

tecniche; e che è ben possibile scusare la

erare: un contesto con evidenze scientifiche

colpa non grave anche quando essa dipenda

scarse e in continua evoluzione, di carenza di

da negligenza e imprudenza. Nel secondo

personale e di risorse. Inoltre, la FNOMCeO

VACCINAZIONI, MA

comma vengono sgranati i criteri alla stre-

ha discusso, presso la Commissione Igiene e

RIGUARDA TUTTA

gua dei quali valutare la gravità della colpa

Sanità del Senato, sui Disegni di Legge che

L’ATTIVITÀ PRESTATA

e pervenire alla sua esclusione e, quindi, al

confluiranno in un Testo Unico per la Riforma

proscioglimento dell’indagato. Il primo – la

del sistema di emergenza-urgenza sanitaria

limitatezza delle conoscenze scientifiche al

118. L’audizione, tenutasi a settembre è sta-

momento del fatto sulle patologie da SARS-

ta rappresentata dal Presidente FNOMCeO,

Cov-2 e sulle terapie appropriate – implica

Filippo Anelli, e il Segretario, Roberto Mo-

una verifica circa le conoscenze disponibili al

naco. Si auspica che tale riforma del sistema

momento delle scelte diagnostiche e tera-

di emergenza-urgenza sanitaria “118” renda

peutiche.” L’emendamento ‘scudo penale’

il sistema dei soccorsi sempre più efficace,

è stato approvato in Senato all’articolo 3

efficiente ed uguale sul territorio nazionale

del DL 44/2021, che estende il cosiddetto

e che possa valorizzare ruoli e profession-

“scudo penale” per i professionisti sani-

alità al suo interno. Negli ultimi anni in Ita-

tari. Questo emendamento è stato accolto

lia il Sistema di Emergenza Territoriale 118

come un grande passo avanti per il sistema,

è stato

perché la limitazione della responsabilità

Prima attraverso la chiusura del 31% delle

penale ai soli casi di colpa grave non è più

centrali operative; poi con l’affermazione di

AVANTI PER IL SISTEMA, PERCHÉ LA LIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ PENALE AI SOLI CASI DI COLPA GRAVE NON È PIÙ LIMITATA ALLE

DURANTE LO STATO DI EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DOVUTA AL COVID

78 | Notiziario | Dicembre 2021

sistematicamente depotenziato.


UN GRUPPO DI LAVORO PER RIDEFINIRE IL RUOLO DELLA MEDICINA GENERALE

La

Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere e la Federazione Nazionale degli Ordini dei

Medici Chirurghi e degli Odontoiatri insieme per ridefinire il ruolo della medicina generale alla luce delle nuove sfide della sanità. Fiaso e Fnomceo hanno istituito un gruppo di

SERVE UN RIPENSAMENTO DEGLI ATTUALI CRITERI DI RIPARTO DEL FONDO SANITARIO NAZIONALE

lavoro congiunto per confrontarsi in modo costruttivo sull’evoluzione della medicina generale e offrire un contributo concreto sul tema della prossimità delle cure e della presa in

AD ESEMPIO TENENDO CONTO

carico integrata del paziente, a partire dagli obiettivi previsti

DEL FABBISOGNO REALE

dal Patto per la salute, dal Piano della cronicità e dal Pnrr.

DELLA COMUNITÀ

“Insieme con noi, i manager hanno confermato la loro fiducia

E DELLA DOMANDA DI SALUTE

e considerazione per la medicina generale – ha affermato Fi-

modelli gestionali che hanno sostituito, con costi molto maggiori, il governo sanitario del

lippo Anelli, Presidente Fnomceo -. Apprezziamo il fatto che, tra le parole chiave che costituiscono le direttrici per l’evolu-

Sistema con modalità di governo amminis-

zione di questa disciplina, al primo posto ci siano la fiducia e

trativo; infine, con la progressiva desertifi-

la continuità che caratterizzano la relazione di cura e che la

cazione della presenza a bordo dei mezzi di

scienza ha dimostrato essere garanzia di anni di vita in buo-

soccorso del SET-118 di personale sanitario medico – infermieristico. Nel caso in cui il paziente si trovi in pericolo di vita, l’attuale normativa impone che si garantisca entro una

na salute. Fiducia e continuità che dovranno essere la piattaforma di lancio verso nuovi modelli di lavoro, in team multidisciplinari, che prevedano nuove competenze, strumenti

determinata tempistica, l’arrivo di un mezzo

e risorse adeguate, un utilizzo mirato della telemedicina.

di soccorso con un equipaggio sanitario in

In parallelo, occorre garantire una maggiore omogeneità in

grado di effettuare diagnosi e terapia poten-

termini di modalità di lavoro e prestazioni erogate, tramite

zialmente salvavita, e quindi con medico e infermiere a bordo. La presenza di un medico a bordo, secondo

una revisione dell’Accordo collettivo nazionale”. Manager e professionisti hanno individuato alcune parole chiave per

le evidenze, fa la differenza riguardo a tutte

tracciare la traiettoria evolutiva della medicina generale nel

le condizioni cliniche di emergenza, medica

prossimo futuro: fiducia e continuità, formazione e compe-

e chirurgica, rispetto ad una valutazione del

tenze, lavoro in team e processi di cura, capillarità e infor-

paziente riferita per telefono. Il progetto di riforma dovrebbe articolarsi, secondo la

matizzazione, governance, assistenza integrata e tecnologia.

Fnomceo, su alcuni punti fondamentali quali l’implementazione dei percorsi formativi e di aggiornamento, l’equità d’accesso e procedure di assistenza uguali per tutte le regioni e l’innovazione tecnologica con mezzi di trasporto avanzati. Dicembre 2021 | Notiziario | 79


La campagna vuole rendere omaggio agli oltre 280 medici che finora hanno dato la vita per combattere l’epidemia di Covid-19. Quei medici che hanno giurato di difendere la vita e non si sono risparmiati, permettendo a quasi un milione e duecentomila persone di guarire.

80 | Notiziario | Dicembre 2021


COMUNICAZIONE

UN PONTE VERSO I CITTADINI.

PER AVVICINARE MEDICI E PAZIENTI NEL NOME DELLA SALUTE COLLETTIVA L’Ordine continua a promuovere campagne di comunicazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini, dedicate ai temi più importanti per la salute della collettività. Dai vaccini all’importanza della prevenzione. a cura della REDAZIONE

Dicembre 2021 | Notiziario | 81


A

nche nel 2021 l’Ordine dei medici di

il privato, il pensionamento anticipato è una

Bari si è impegnato rinsaldare il rap-

sconfitta per l’intero Servizio Sanitario Na-

porto con i cittadini attraverso una

serie di campagne di comunicazione dedicate ai temi più importanti per la salute della collettività. Tra i temi toccati non poteva ovviamente mancare quello dell’impegno profuso dai medici durante i mesi più bui della pandemia. “Ogni vita conta. Oltre un milione

In tempi di pandemia molte persone rinunciano a curarsi: secondo l’Istituto Superiore di Sanità fra gli ultra 65enni una quota rilevante, pari al 44%, dichiara di aver rinunciato nei 12 mesi precedenti ad almeno una visita medica (o esame diagnostico) di cui avrebbe avuto bisogno.

82 | Notiziario | Dicembre 2021

zionale e un pericolo che mette a rischio la tenuta di tutto il sistema”. Altro tema caldo negli scorsi mesi è stato quello dei vaccini e della fiducia nella scienza. “Il vaccino ci salva la vita. Vacciniamoci contro il Covid 19” è il messaggio lanciato per promuovere la vaccinazione contro il Covid 19 della campagna

i guariti dal Covid. Grazie anche a centinaia

Fnomceo che ha ricevuto il patrocinio del

di medici che hanno dato la vita per salvarli”.

Ministero della Salute, Le immagini foto-

È questo il copy della campagna, promossa

grafiche color seppia che campeggiano sui

dalla Fnomceo e lanciata da Omceo Bari at-

poster evocano malattie ed epidemie del

traverso una serie di affissioni nelle strade

passato, come il vaiolo, che ha mietuto 300

del capoluogo pugliese e della provincia.

milioni di vittime solo nel XX secolo. Malat-

“La campagna ‘vuole rendere omaggio agli

tie sconfitte o addirittura eradicate dalla

oltre 280 medici che finora hanno dato la

diffusione delle pratiche vaccinali. “Con

vita per combattere l’epidemia di Covid-19”

la campagna abbiamo voluto rammentare

– ha spiegato Filippo Anelli. “Quei medici

l’esempio della difterite e delle terribili epid-

che hanno giurato di difendere la vita e non

emie da vaiolo, per ricordare a tutti come la

si sono risparmiati, permettendo a quasi un

vaccinazione sia una conquista della scienza

milione e duecentomila persone di guarire,

al servizio dell’umanità e abbia permesso di

sono gli stessi che vorrebbero abbandonare

porre fine a malattie mortali o invalidanti. -

il servizio pubblico, perché profondamente

ha commentato Anelli - “Come è accaduto in

insoddisfatti della loro condizione di lavoro.

passato per queste malattie, oggi il vaccino

La loro tentazione di fuggire - verso l’estero,

contro il Covid 19 ci permetterà di tutelare la


Le immagini fotografiche color seppia che campeggiano sui poster evocano malattie ed epidemie del passato, come il vaiolo, che ha mietuto 300 milioni di vittime solo nel XX secolo. Malattie sconfitte o addirittura eradicate dalla diffusione delle pratiche vaccinali.

VAIOLO. 300 MILIONI DI MORTI NEL XX SECOLO.*

IL VACCINO CI SALVA LA VITA VACCINIAMOCI CONTRO IL COVID19

*Fonte: OMS

Foto: Everett Collection / Courtesy Everett Collection - stock.adobe.com

OGGI NESSUNO.

vita e la salute di tutti e di uscire finalmente

“Occorre sensibilizzare i cittadini rispetto

dall’incubo pandemico. Quindi, come medi-

all’importanza della salute orale, che deve

co e cittadino, l’invito che faccio a tutti è di

essere considerata alla pari di tutte le altre

non avere timore, di affidarsi alla scienza e di

condizioni di salute. Come odontoiatri ab-

vaccinarsi”.

biamo un ruolo importane della definizione

L’Omceo Bari ha inoltre promosso la cam-

dei percorsi della salute, della prevenzione

pagna “Non facciamoci togliere il sorriso”

e della tutela della salute complessiva del

per invitare i cittadini a non trascurare la

paziente. Soprattutto in questo questo peri-

salute dentale. In tempi di pandemia molte

odo in cui molte persone rinunciano a curarsi

persone rinunciano infatti a curarsi: secon-

dobbiamo rassicurare i pazienti che i nostri

do l’Istituto Superiore di Sanità fra gli ultra

studi sono sicuri e che anche in tempi di Cov-

65enni una quota rilevante, pari al 44%, di-

id-19 è importante fare prevenzione.” - ha

chiara di aver rinunciato nei 12 mesi prece-

commentato Alessandro Nisio, Presidente

denti ad almeno una visita medica (o esame

Commissione Albo odontoiatri dell’Omceo

diagnostico) di cui avrebbe avuto bisogno,

Bari.

OMCEO Bari Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari

con il patrocinio del

Dicembre 2021 | Notiziario | 83


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EVENTI

FESTA DELLA PROFESSIONE MEDICA 2020-2021 A distanza di due anni, dopo il fermo per la pandemia, si è celebrato nuovamente un momento fondamentale ed irrinunciabile per l’affermazione dell’unità e dell’orgoglio della Professione Medica ed Odontoiatrica. a cura della REDAZIONE

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La cerimonia, che si è svolta al PalaFlorio di Bari il 18 Dicembre, è stata accompagnata al pianoforte da Gianvito Chiarello, odontoiatra, già consigliere dell’Omceo di Bari. 86 | Notiziario | Dicembre 2021


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Durante l’evento è stata presentata “Maschere”, una delle campagne pubblicitarie lanciate dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici per promuovere la scienza e il valore del percorso professionale del medico. 90 | Notiziario | Dicembre 2021


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Alla cerimonia ha preso parte Mons. Giuseppe Satriani, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Bari e Bitonto, che ha ringraziato i medici raccontando la propria esperienza di malato di Covid-19. 92 | Notiziario | Dicembre 2021


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Tra i medici che hanno festeggiato i 50 anni dalla Laurea c’erano past-President dell’Ordine come Paolo Livrea e Michele Bellomo.

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A 50 anni dalla laurea in medicina, qual è l’insegnamento più importante che le ha portato la sua esperienza di medico?

L’

attenzione per l’altro. Con il passare del tempo questa attenzione è ancora maggiore, perchè legata all’età che avanza, della fragilità umana, di questi adulti che tornano un po’ bambini e che hanno sempre più bisogno di attenzione. Filippo Boscia

L’uguaglianza tra gli uomini Paolo Livrea

Il

medico deve essere un servitore della sofferenza umana. Il medico deve essere vicino, deve essere a casa del paziente,deve esserci amore per i propri pazienti. La medicina si fa con anamnesi, semeiotica, clinica, e solo dopo con la terapia. Servendo a domicilio si serve meglio e lo stato risparmia. Per me essere medico è servire. Michele Armienti

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A 25 anni dalla laurea, sceglierebbe di nuovo questa professione?

S

ì, mille volte! Nonostante le difficoltà, la fatica, il tempo e le energie sottratte alla mia vita privata, non rinuncerei mai alle mani strette per superare la paura, agli occhi lucidi e grati dei pazienti. Nessuna professione offre un simile privilegio: preservare il bene più prezioso per ogni essere umano, la salute e la vita stessa. Quindi, mille volte, sì. Roberta Ladisa

S

celsi questa professione perché avevo ereditato da mio padre, eccellente chirurgo, l’amore per la medicina e, all’epoca, privilegiai la strada più breve, il Corso di Laurea in Odontoiatria. Dopo 25 anni dalla laurea, rifarei la stessa scelta nella consapevolezza del mio privilegio di prendermi cura del prossimo e di poter creare bei sorrisi. Trovo che per una donna che ha una famiglia sia molto comoda la libera professione. Il mio è un lavoro poliedrico e stimolante che spazia dalla prevenzione alla riabilitazione protesica ed è bellissimo il contatto umano, in particolar modo con i bambini: ne ho visti crescere tanti, curati tutti come fossero figli e li rivedo ora che affrontano il mondo lavorativo con il più bel bigliettino da visita: i loro bellissimi sorrisi sani. BELINDA GUERRA

N

onostante le frequenti rinunce al tempo proprio, ai salti mortali per gestire la vita privata, nonostante le tante responsabilità e pressioni, nonostante i momenti di frustrazione la professione medica odontoiatrica resta per me un bisogno irrinunciabile. NUNZIO CIRULLI

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La cerimonia è stata presentata dalla giornalista Donatella Azzone e ha visto la partecipazione del Presidente dell’Ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli, del VicePresidente Franco Lavalle, del Presidente della CAO di Bari Alessandro Nisio e dei consiglieri dell’Ordine. 100 | Notiziario | Dicembre 2021


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Hanno inoltre preso parte all’evento il VicePresidente Fnomceo Giovanni Leoni, il Segretario Fnomceo Roberto Monaco e il Presidente della CAO nazionale Raffaele Iandolo. Dicembre 2021 | Notiziario | 105


Il Premio Buona Medicina per gli anni 2020/2021 è stato dedicato ai Medici Caduti per Covid-19. Una Attestazione di Benemerenza è stata conferita al dott. Pietro Milella, Direttore Sanitario Oncologico Bari per il suo impegno nella vaccinazione degli operatori sanitari. 106 | Notiziario | Dicembre 2021


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Gli 875 neolaureati iscritti agli Albi, mentre professano il Giuramento di Ippocrate durante la Festa della Professione 2020-2021. 108 | Notiziario | Dicembre 2021


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NOTIZIE DAL M

NDO

a cura della REDAZIONE

UN BUON SONNO NEL NEONATO DIMINUISCE PROBABILITÀ DI OBESITÀ Uno studio portato avanti da un team di ricerca del Brigham and Women’s Hospital e del Massachusetts General Hospital, pubblicata sulla rivista Sleep, ha mostrato la relazione tra il dormire bene durante i primi mesi di vita e la probabilità inferiore di diventare sovrappeso durante l’infanzia. La relazione tra insufficienza di sonno e aumento di peso è stato dimostrato in più studi per adulti e bambini, ma mai così piccoli; Susan Redline, dottoressa della Divisione del sonno e dei disturbi circadiani al Birgham e tra le autrici dello studio, spiega infatti che non ci sono studi di pari di valore che dimostrino tale legame nei neonati. Lo studio è stato condotto su 298 neonati nati tra il 2016 e il 2018. I dati sono stati elaborati monitorando il sonno dei piccoli, mediante un dispositivo posizionato sulla caviglia. I genitori poi avevano il compito di tenere dei ‘diari del sonno’, su cui registrare manualmente gli eventuali episodi di interruzioni o stati di veglia dei neonati. Infine, si sono raccolte informazioni su altezza, peso e indice di massa corporea. Per la classificazione dei neonati in sovrappeso è stata usata la tabella dell’Organizzazione Mondiale della sanità relativa. E’ emerso che anche dormire solo un’ora in più, può essere collegato

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ad una riduzione del 26% di rischio di essere in sovrappeso e quindi i neonati che si svegliavano meno durante la notte mostravano rischi inferiori di aumento di peso. I ricercatori hanno ipotizzato che questo avvenga perché un sonno migliore e continuo favorisce una maggiore regolarità alimentare, ma grande importanza è data al controllo dei genitori sul mantenere orari di sonno adatti ed uno spazio buio in cui dormire.

IMPATTO DEL GRASSO SOTTOCUTANEO E VISCERALE NEI PAZIENTI CON CANCRO AL COLON Una ricerca svolta da un team della Yonsei University College of Medicine di Seoul, ha esaminato l’impatto prognostico dell’adiposità grassa viscerale e sottocutanea in pazienti con cancro del colon retto dopo resezione chirurgica. Sebbene sia noto che la diversa composizione corporea, inclusa l’adiposità grassa,

è associata alla sopravvivenza nei pazienti con cancro del colon-retto, il significato clinico non era chiaro. Questo studio retrospettivo ha incluso 987 pazienti affetti da CCR in stadio I-III (583 maschi e 404 femmine) sottoposti a resezione chirurgica tra marzo 2005 e aprile 2014. Le immagini di tomografia computerizzata diagnostica preoperatoria sono state utilizzate per quantificare l’area del grasso viscerale e il grasso sottocutaneo zona. Nell’analisi univariata, grasso sottocutaneo elevato (≥141,73 cm2 nei maschi e ≥168,71 cm2 nelle femmine) e grasso viscerale elevato (≥174,38 cm2 nei maschi e ≥83,65 cm2 nelle femmine) sono stati identificati come fattori prognostici significativi per una migliore sopravvivenza libera dalla malattia. Tuttavia, l’analisi multivariata ha rivelato che il grasso sottocutaneo elevato prediceva indipendentemente una sopravvivenza dalla malattia più lunga mentre del grasso viscerale non lo faceva. Quindi, un alto


indice di grasso sottocutaneo è stato correlato con una migliore probabilità di sopravvivere nei pazienti con CCR. Il grasso sottocutaneo può avere capacità predittive aggiuntive se incorporato nel processo decisionale clinico.

L’AUMENTO DELL’ASSUNZIONE DI LATTICINI RIDUCE LE CADUTE E LE FRATTURE TRA GLI ANZIANI L’aumento dell’assunzione di cibi ricchi di calcio e proteine ​​come latte, yogurt e formaggio, riduce le cadute e le fratture negli anziani che vivono in strutture residenziali, secondo uno studio randomizzato controllato di un gruppo di ricercatori con sede in Australia, Paesi Bassi e Stati Uniti, pubblicato da BMJ. Gli anziani che vivono in strutture residenziali hanno spesso un basso apporto di calcio e proteine, che può portare a ossa deboli e un aumento del rischio di cadute e fratture. Pochi studi hanno indagato se aumentare l’assunzione giornaliera di questi alimenti (non integratori) sia un modo efficace e sicuro per ridurre il rischio di fratture negli anziani. I ricercatori hanno

esaminato se il raggiungimento dell’assunzione giornaliera raccomandata di calcio (1.300 mg) e proteine (1 ​​ g/kg di peso corporeo) da fonti alimentari riducesse il suddetto rischio. Lo studio di due anni ha coinvolto 60 strutture di assistenza agli anziani in Australia che ospitano 7.195 residenti (72% donne; età media 86 anni) piene di vitamina D ma con assunzioni giornaliere di calcio e proteine ​​al di sotto dei livelli raccomandati. Trenta strutture sono state randomizzate per fornire ai residenti latte, yogurt e formaggio aggiuntivi, raggiungendo assunzioni di 1.142 mg di calcio/giorno e 1,1 g di proteine/kg di peso corporeo/ giorno. Le restanti 30 strutture di

controllo hanno continuato con il loro menu abituale (700 mg/giorno di calcio e 0,9 g di proteine/kg di peso corporeo/giorno). Sono stati analizzati i dati di 27 strutture di intervento e 29 strutture di controllo e durante il periodo di studio si sono verificati un totale di 324 fratture (135 fratture dell’anca), 4.302 cadute e 1.974 decessi. L’intervento è stato associato a riduzioni del rischio del 33% per tutte le fratture, del 46% per le fratture dell’anca, e l’11% per le cadute. Migliorare l’assunzione di calcio e proteine ​​utilizzando latticini è dunque un intervento possibile e facilmente accessibile a tutti.

Dicembre 2021 | Notiziario | 111


SOCIETÀ SCIENTIFICHE

MEDICINA LEGALE, IL PIÙ BEL MESTIERE DEL MONDO Il professor Francesco Introna è da poco stato nominato Presidente della SIMLA (Società Italiana di medicina legale e delle assicurazioni). In questa intervista racconta il proprio percorso accademico e professionale e le sfide che le società scientifiche dovranno affrontare.

a cura della REDAZIONE

L

a sua nomina ai vertici della società italiana di medicina legale è frutto di

un preciso percorso professionale,

che passa anche dal mondo accademico.

Quale è stato questo percorso e quali sono secondo lei le competenze più importanti

che un giovane medico dovrebbe sviluppa-

112 | Notiziario | Dicembre 2021

Forensic Pathology nell’ OCME di Baltimora - University of Maryland. Lunghi Internship negli Istituti di Medicina legale di Tunisi, Budapest, nell’ FBI Academy di Quantico e nello Smithsonian Institute. Oltre 400 pubblicazioni, due monografie specialistiche. Filoni di ricerca: identificazione personale, patologia

re?

forense, entomologia, antropologia.

Il mio percorso professionale accademico è

Dal 2000 nel Consiglio direttivo della Società

lungo. Medico legale quasi per caso, manca-

Italiana di Medicina legale. Cosa consiglio ai

to otorinolaringoiatra, entrai il 14 luglio 1979

giovani che vogliono approcciarsi al mondo

nell’Istituto di Medicina legale dell’Università

della medicina legale?

di Bari sotto la guida dei Professori Dell’ Erba,

Innanzitutto, che la medicina legale è il più

Colonna ed Altamura. Ricercatore universita-

bel mestiere del mondo. Tutte le sue bran-

rio nel 1984, Professore Associato nel 1992,

che e tutti i modi in cui può essere espletata,

Professore ordinario di Medicina legale dal

sono affascinanti se approfonditi, ma occorre

2001. Specialista in Medicina legale e Medi-

avere tanta dedizione, tanta buona volontà,

cina del Lavoro. Dottore in Ricerca in Medi-

mai fermarsi ai primi traguardi, insistere senza

cina legale nell’ Università di Napoli, quattro

fretta, con costanza, puntare sempre in alto,

anni come Associate pathologist nell’ Office

studiare, studiare, studiare, mai essere orec-

del Medical Examiner di Baltimora sotto l’at-

chianti, superficiali o approssimativi. È una

tenta guida di Jhon Smialek, Specializzato in

professione difficile ove la professionalità, la


LA MEDICINA LEGALE È IL PIÙ BEL MESTIERE DEL MONDO. TUTTE LE SUE BRANCHE E TUTTI I MODI IN CUI PUÒ ESSERE ESPLETATA, SONO AFFASCINANTI SE APPROFONDITI, MA OCCORRE AVERE TANTA DEDIZIONE, TANTA BUONA VOLONTÀ, MAI FERMARSI AI PRIMI TRAGUARDI, INSISTERE SENZA FRETTA, CON COSTANZA, PUNTARE SEMPRE IN ALTO, STUDIARE, STUDIARE, STUDIARE.

preparazione e la chiarezza rappresentano

legale” ieri esaustiva, oggi appare limitativa

elementi vincenti. Infine, in una realtà effime-

in quanto sotto la sua egida racchiude oltra

ra come quella attuale, fatta di vacui stereo-

ai medici legali, i tossicologi, i genetisti, i

tipi fatiscenti, occorre che i medici legali in

criminalisti, i patologi forensi, gli odontoia-

primis, ma tutti i medici, tornino a fare della

tri forensi e tanti altri gruppi specialistici che

modestia, altruismo e disponibilità il proprio

svolgono in tutto o in parte la loro attività in

leitmotiv di vita.

ambito forense. L’idea è quella di creare nel

Quale pensa possa essere il contributo del-

tempo una Accademia di Scienze Forensi

le società scientifiche in questo momento

così delicato per il nostro sistema sanita-

che qualifichi professionalmente i suoi soci mediante corsi di formazione specialistica,

rio?

approfondimenti culturali monotematici, con

Le società scientifiche hanno compiti molte-

un board selettivo che attesti la qualificazione

plici e diversificati che devono essere attana-

professionale del socio in uno specifico setto-

gliati al momento in cui viviamo.

re. Ciò per poter fornire alla magistratura ed

Essendo scientifiche hanno il compito elet-

alla società un servizio sempre più qualificato,

tivo di favorire ricerche, approfondimenti e

ponendo al bando i tanti improvvisatori che

gruppi di studio che possano fornire un ou-

fanno impunemente della nostra professione

tput utile nei settori di proprio interesse. La

una seconda attività.

Società di Medicina legale è una delle più

Abbiamo poi una intensa informativa dei

antiche società scientifiche italiane, fondata

nostri soci su tematiche di cogente attualità,

nel 1880 da Cesare Lombroso e oggi conta

sulle novità legislative, sulle sentenze più re-

oltre 850 soci. Per certo la dizione “Medicina

centi, con dibattiti on line sulle principaDicembre 2021 | Notiziario | 113


L’IDEA È QUELLA DI CREARE NEL TEMPO UNA ACCADEMIA DI SCIENZE FORENSI CHE QUALIFICHI PROFESSIONALMENTE I SUOI SOCI MEDIANTE CORSI DI FORMAZIONE SPECIALISTICA, APPROFONDIMENTI CULTURALI MONOTEMATICI, CON UN BOARD SELETTIVO CHE ATTESTI LA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DEL SOCIO IN UNO SPECIFICO SETTORE.

LA SOCIETÀ

li tematiche attuali in medicina legale. La So-

mazione specialistica favorendo approfon-

DI MEDICINA LEGALE

cietà di Medicina legale può contare su due

dimenti culturali in settori non coperti dalle

SI STA BATTENDO

riviste scientifiche e sulla attività dei gruppi

scuole di specializzazione. Ad esempio, mai

PERCHÉ SI EFFETTUINO

di studio volti all’approfondimento di tema-

come in questo momento i riscontri diagno-

tiche di interesse medico legale in fase di

stici su soggetti deceduti per COVID sono

iter legislativo, quale ad esempio l’eutanasia,

importanti per documentare i nuovi quadri di

l’inabilità, la revisioni delle tabelle della ma-

danno polmonare e vascolare. Si tratta di au-

cropermanenti, i protocolli da adottare nelle

topsie differenti per tecnica, a rischio elevato,

autopsie COVID, la revisione del concetto di

da effettuare in massima sicurezza. La Società

danno biologico, la valutazione in ambito as-

di Medicina legale si sta battendo perché si

sicurativo e civilistico della sofferenza.

realizzino in ambito ospedaliero idonee sale

In quanto Società scientifica accreditata a li-

autoptiche, al pari di quella recentemente re-

vello ministeriale abbiamo già promulgato

alizzata al Policlinico di Bari, che si effettuino

due linee guida e siamo in procinto di varar-

i riscontri diagnostici in larga scala con proto-

ne altre tre in campi diversificati dello scibile

colli univoci semplici e snelli che possano for-

medico legale.

nire dati omogenei utilizzabili per una ricerca

Quali sinergie positive si possono creare

nazionale pluricentrica, foriera di dati utili per

I RISCONTRI DIAGNOSTICI IN LARGA SCALA CON PROTOCOLLI UNIVOCI SEMPLICI E SNELLI CHE POSSANO FORNIRE DATI OMOGENEI UTILIZZABILI PER UNA RICERCA NAZIONALE PLURICENTRICA.

tra università, società scientifiche, medicina

114 | Notiziario | Dicembre 2021

tutte le componenti interessate: dagli ope-

del territorio e ospedali?

ratori sanitari, alle case farmaceutiche, dai

L’Università ha il compito-dovere della for-

malati ai gestori della Sanità pubblica, ma so-

mazione generale e specialistica dei medici.

prattutto nell’interesse della società civile per

Le società scientifiche possono sicuramente

fornire un valido baluardo a questa pandemia

mediare le esigenze del territorio con la for-

dalle mille incertezze.



VAIOLO. 300 MILIONI DI MORTI NEL XX SECOLO.*

*Fonte: OMS

Foto: Everett Collection / Courtesy Everett Collection - stock.adobe.com

OGGI NESSUNO.

IL VACCINO CI SALVA LA VITA VACCINIAMOCI CONTRO IL COVID19 OMCEO Bari Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari

con il patrocinio del


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