Notiziario aprile 2017

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E D I T O R I A L E

SICUREZZA: I MEDICI PAGANO UN TRIBUTO TROPPO ALTO di Fi l i ppo Ane l l i , Pr e s i den te d ell’OMC eO d ella P rovin cia d i Bari

“C

ome medici incaricati di ser-

la morte a Bari della psichiatra Paola Labriola

vizio

pretendiamo

nel 2013. Nella nostra regione i medici pa-

di tornare a casa a fine turno

pubblico

gano un tributo altissimo all’esercizio della

dalle nostre famiglie, vivi!”. Mi ha partico-

professione. La Puglia è in cima alla lista per

larmente colpito la drammatica richiesta di

aggressioni ai danni dei medici: prendendo

aiuto di Ombretta Silecchia, la giovane dot-

in considerazione il periodo 1984-2016 la

toressa che è stata vittima dell’aggressione

nostra regione ha il maggior numero di epi-

di Statte di qualche settimana fa. Ombretta

sodi di violenza ai danni dei medici, pesando

purtroppo non è l’unica vittima, dato che il

per il 26% sul totale, contro il 16% della Sici-

clima di violenza e di insicurezza sembra or-

lia e il 13% della Lombardia e di Sardegna,

mai una costante che accompagna il lavoro

le regioni che seguono per “pericolosità”.

del medico. Continuano, infatti, a ripetersi

E molte delle vittime sono donne. Già dal

le aggressioni che coinvolgono medici della

Rapporto del 2011 realizzato dall’Ordine dei

continuità assistenziale o del pronto soccor-

Medici di Roma “Donne medico: indagine su

so, ma anche degli ospedali. Una lunga scia

lavoro e famiglia, stalking e violenze” emer-

di violenza che ha simbolicamente inizio nel

geva come quasi una dottoressa su quattro

1999 con l’atroce assassinio della dottoressa

(46,4%) confessasse di aver ricevuto offese

Maria Monteduro nelle campagne di Castri-

od offerte sessuali inopportune. Il 4% confes-

gnano del Capo, che continua con innumere-

sava di aver subito violenze fisiche. Un dato

voli episodi spesso dimenticati e culmina con

enorme considerato che, in assoluto,

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CHI AGGREDISCE UN MEDICO, AGGREDISCE SE STESSO.

D

i fronte al crescere delle aggressioni ai danni del personale medico, gli Ordini dei Medici di Bari e di Napoli hanno lanciato la campagna di comunicazione pro sicurezza “Chi aggredisce un medico, aggredisce se stesso. Difendiamo chi difende la nostra salute”. Su invito di Filippo Anelli, Presidente OMCeO Bari e di Silvestro Scotti, Presidente OMCeO Napoli hanno aderito finora alla campagna anche gli Ordini delle Provincie Pugliesi e quelli di Caserta, Bologna e Messina. L’attività di sensibilizzazione, partita con le affissioni, è approdata anche su Facebook, invitando medici e cittadini a sostituire l’immagine del proprio profilo FB con l’icona della campagna – l’immagine di una donna medico con un vistoso ematoma sul volto - , e a condividere il post che spiega le motivazioni dell’iniziativa. La campagna nasce come risposta al clima di violenza e di paura che sono ormai all’ordine del giorno non solo per i medici della continuità assistenziale o del pronto soccorso, ma per tutti gli operatori sanitari. Intende attirare l’attenzione dei cittadini, dei media e delle istituzioni sulle condizioni di insicurezza in cui i medici italiani si trovano a lavorare quotidianamente. “Crediamo che sicurezza per i medici voglia dire sicurezza anche per i cittadini – spiega Filippo Anelli, -“Difendere i medici significa difendere chi protegge la salute di tutti.

Occorre chiudere subito le sedi con un tasso più elevato di pericolosità o predisporre la vigilanza.

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tra le donne italiane la percentuale era pari

za degli operatori sanitari ed hanno chiesto

al 2,1%.

che la Regione procedesse con un’indagine

Dal Dossier Violenza – Storia di Ordinaria Fol-

per verificare che tutte le procedure in tema

lia - Rapporto del 2016 realizzato da Fimmg

di sicurezza dei lavoratori, così come previsto

CA emerge la scarsa sicurezza delle condi-

dalle raccomandazioni in materia emanate

zioni organizzative oltre che strutturali che

dal Ministero della Salute, siano state poste

sono la causa principale di questa situazione.

in essere. Il Direttore Ruscitti, che ha incon-

L’attuale modello organizzativo delega alle

trato gli Ordini insieme ai rappresentanti

Aziende Sanitarie in maniera esclusiva la scel-

dell’ANCI Puglia per individuare soluzioni

ta degli standard qualitativi degli strumenti

condivise e supportate anche dai Comuni, ha

e delle strutture messe a disposizione dei

avviato il monitoraggio e censimento delle

medici (nel 65% dei casi donne) per erogare

sedi di guardia medica e di pronto soccorso.

le attività assistenziali. Inoltre, come eviden-

Inoltre, gli Ordini hanno chiesto che venga

ziato dal Rapporto ANMIL 2015 “Prendersi

istituito un Osservatorio regionale sulla sicu-

cura di chi ci cura”, alla luce dell’incidenza

rezza degli operatori della sanità pugliese,

dei fenomeni lesivi ai danni delle donne in

che possa analizzare eventuali episodi di vio-

ambito sanitario, la giurisprudenza concorda

lenza, quali “sentinelle” di possibili criticità, e

nel valutare la probabilità di eventi infortu-

sviluppare adeguate linee guida per la tutela

nistici correlati ad episodi criminosi messi in

dei lavoratori.

atto da terzi alla stregua di un vero e proprio

Devono essere chiuse le sedi che non garan-

rischio professionale del quale il datore di

tiscono condizioni minime di sicurezza per gli

lavoro non può non farsi carico in un’ottica

operatori e che quindi presentano situazioni

di prevenzione e tutela delle condizioni dei

a rischio elevato. Un’organizzazione del siste-

lavoratori.

ma di guardia medica che preveda per alcune

Di fronte al moltiplicarsi degli episodi, gli Or-

sedi – lontane da presidi ospedalieri o terri-

dini pugliesi hanno denunciato come il siste-

toriali più ampi – la presenza di un solo me-

ma di continuità assistenziale non garantisca

dico in servizio costituisce già di per sé una

in molte sedi le condizioni minime di sicurez-

condizioni di insicurezza ed elevato rischio


per gli operatori. Serve adottare soluzioni di

so, degli ospedali e di qualunque altro set-

medio-lungo periodo, coinvolgendo l’ANCI

tore, dato che le aggressioni e gli episodi

e i sindacati in un ripensamento complessi-

di violenza ai danni degli operatori ormai si

vo del sistema di continuità assistenziale ma

stanno verificando in tutti gli ambiti del ser-

anche soluzioni immediate che rispondano

vizio sanitario.

alla drammaticità della situazione attuale, in

Abbiamo inoltre lanciato una campagna di

cui abbiamo colleghi impegnati a garantire

comunicazione in affissione e sui social me-

la propria incolumità personale pagando di

dia che intende sensibilizzare i cittadini e

tasca propria la vigilanza privata o ricorrendo al sostegno di parenti e amici. È quello che raccontano i medici pugliesi nel “Libro Bianco della Continuità Assistenziale”, consegnato a Ruscitti e inviato dagli Ordini anche ai Prefetti, ai Procuratori Generali della Repubblica, ai Direttori delle ASL e al Presidente Emiliano. Come Ordine dei Medici di Bari abbiamo deciso di istituire un Osservatorio sulla Sicurezza per monitorare il fenomeno – ampiamente sottostimato, dato che molti professionisti ri-

le istituzioni rispetto al problema sicurezza: “Chi aggredisce un medico, aggredisce se stesso. Difendiamo i medici, difendiamo la nostra salute”. Serve tenere alta l’attenzione, perché tutelare la sicurezza dei medici significa tutelare anche la sicurezza dei cittadini, della cui salute siamo garanti. Il nostro appello è stato accolto a livello nazionale dalla Fnomceo, dove il Consiglio ha approvato all’unanimità la mozione, proposta dall’Ordine dei medici di Bari, sulla sicurezza dei

nunciano a denunciare. C’è un’email dedica-

medici e del personale sanitario, facendo ap-

ta - aggressionemedici@omceo.bari.it - che

pello al Governo e alle Regioni, affinché met-

i colleghi potranno utilizzare per segnalare i

tano in atto interventi per potenziare il mo-

casi di violenza. Il mio vuole essere un invito

nitoraggio degli episodi di violenza, nonché

ai medici a non rassegnarsi, scrivere all’Ordi-

disposizioni per la verifica delle condizioni di

ne e denunciare. Un invito non rivolto solo ai

idoneità organizzativa e strutturale dei servizi

medici in servizio presso le Guardie mediche

in cui i medici sono maggiormente esposti

ma a tutti quelli del 118, dei Pronto Soccor-

ad atti di aggressione. Aprile 2017 | Notiziario | 5


B U O N E P R AT I C H E

A TESTA ALTA. La professione va avanti tra mille ostacoli In un contesto difficile, l’Ordine continua a promuovere iniziative per sostenere il dialogo e per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi rilevanti per la salute. E porta avanti buone prassi riconosciute a livello nazionale, come l’Osservatorio della Medicina di Genere. di FRANCO LAVALLE

Franco Lavalle Vice-Presidente OMCeO di Bari lavalle54@gmail.com

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Q

uesto primo scorcio del 2017 ha

reperibilità e balzelli burocratici, che

lasciato invariati i problemi della

non lasciano spazio neppure al sacro-

Professione, anzi li ha peggiorati da

santo riposo sancito dalle norme. E

qualunque punto di vista li si voglia osserva-

non stanno bene neppure i medici

re. Non è certamente migliorata la questione

di medicina generale e del ter-

occupazionale: a fronte delle mancate assun-

ritorio, ove il problema inco-

zioni, è cresciuto il numero dei colleghi anda-

mincia ad essere

ti in quiescenza, come è aumentato anche il

pesante.

numero dei colleghi laureati e non occupati.

tutto questo

Alcuni dei giovani laureati non hanno neppu-

si inserisco-

re avuto la possibilità di entrare nelle Scuole

no i man-

di Specializzazione o nel Corso di Medicina

cati

Generale e “sopravvivono” tra guardie occa-

contrattuali che,

sionali o sporadica attività libero professio-

fermi da anni, non offrono neppure la gratifi-

nale, meditando di andare a cercare miglior

cazione economica del tanto, troppo, stress a

fortuna in altre nazioni. Si ripete, così, il solito

cui la Professione è sottoposta. E non si vede

“refrain”: l’Italia forma medici a spese della

ancora alcuna possibilità di discussione seria

Comunità e le altre nazioni se li accaparrano

della vicenda, essendo la politica assorbita

a costo zero. La riduzione della forza lavoro

tra scissioni ed ipotesi di elezioni che non

moltiplica i già consistenti problemi assisten-

lasciano margini alla pianificazione delle trat-

ziali dei medici dipendenti soffocati tra turni,

tative. E’ pur vero che la nostra Professione

In

rinnovi


Le attività DELL’OSSERVATORIO

ha perso nel tempo

spesso, molte cose vengono fatte

quello smalto che la

pone-

va in primo piano nel

abortire sul nascere con un dialogo

concorrere al

costante che passa anche attra-

determinismo delle

scelte politiche

ver-

di carattere sanita-

rio; la gover-

ze che

nance

del

so la dimostrazione di evidensupportano le nostre tesi.

sistema

ormai è fuori

Se

dalla nostra portata,

tant’è che si

decisioni

decidono chiusure di

ospedali o si

state

elaborano piani sanitari

senza che la

Tra l’altro, lad-

nostra categoria abbia

alcun

mo a farci valere

nelle decisioni. Purtrop-

po il potere

elaboriamo

politico ci ha annichiliti

giocando

comunicazione, come

tutti

molto sul disinteresse del

medico per

avete avuto modo di po-

ter verifica-

quanto riguarda tutto ciò

che è ine-

re. Un esempio sono i

cartelloni

rente la professione e dan-

do

pubblicitari

affissi per la

gioco a coloro i quali, di

fronte ad

una categoria non compatta,

riescono

peso

buon

a decidere per noi e di noi. Il nostro Ordine, per fortuna, è molto attivo nel dialogo con i rappresentanti delle Istituzioni Regionali e,

L’Osservatorio sulla medicina di genere, istituito nel 2015 dall’Ordine dei medici di Bari, intende promuovere la cultura della medicina di genere attraverso la ricerca, le attività di formazione rivolte ai professionisti e le iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolte ai cittadini. La medicina di genere studia le differenze e le somiglianze biologiche, psicologiche e sociali tra i sessi e la loro influenza sullo stato di malattia e rappresenta una nuova prospettiva per il futuro della salute.

così

non gradite sarebbero

ema-

p ro v i n c i a proiet-

non fosse stato, molte nate. dove non riusciacon il dialogo,

azioni

eclatanti

di voi

ed i filmati tati nei cinema e sulle televisioni. L’Ordine c’è, è presente al fianco dei

colleghi sulle problematiche cogenti della Professione; una maggiore partecipaAprile 2017 | Notiziario | 7


L’attività di sensibilizzazione rispetto alla Medicina di Genere è una delle buone pratiche dell’Ordine di Bari

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zione degli Iscritti alle iniziative comuni può

in ambito di Medicina di Genere, iniziative

rafforzare il dialogo ed aiutare ad analizzare

capaci di fornire agli Iscritti e ai Cittadini co-

a fondo i problemi. Desidero aggiornarvi su

noscenze idonee e finalizzate ad evitare com-

un’iniziativa che già da alcuni anni pone il

portamenti non conformi alle evidenze scien-

nostro Ordine al top dell’attività educativa

tifiche attualmente disponibili sulla medicina

in Italia. Mi riferisco alla Medicina di Genere,

delle diversità.

sulla cui diffusione il nostro Ordine ha inve-

L’Osservatorio, oltre che riunirsi regolar-

stito molto, ottenendone riconoscimento in

mente per dibattere i temi cogenti inerenti

ambito nazionale. Tutto questo interesse lo

la disciplina, individua soluzioni per la diffu-

abbiamo perché è ormai noto l’effetto che

sione della stessa ed organizza le attività di

alcuni fattori quali genere, ambiente, stili di

informazione. Numerose iniziative sono state

vita e condizioni socio-economiche esercita-

messe in atto fino ad oggi per la diffusione

no sulla salute dell’individuo; tali fattori oggi

della cultura sulla medicina di genere. In pri-

sono considerati significativi determinanti di

mo luogo è stato creato un Banner, con logo

salute. Appare quindi evidente come la Pro-

idoneo a rappresentare la Medicina di Gene-

mozione della Medicina di Genere rientri nel

re, al fine di disporre di uno spazio fisso sul

quadro della promozione della Salute.

Sito Web Istituzionale dell’Ordine, mediante

Il Medico pertanto non può prescindere

il quale veicolare tutte le notizie per via te-

dall’obbligo di offrire al paziente la migliore

lematica. Inoltre, una newsletter periodica

prestazione professionale in ossequio all’art.

viene inviata agli Iscritti e la Medicina di Ge-

32 della Costituzione, al Codice Deontologi-

nere trova regolarmente spazio sul Notiziario

co e al Giuramento di Ippocrate.

Ordinistico attraverso la presenza di articoli

Il nostro Ordine, partendo da questi presup-

dedicati.

posti, ha ritenuto opportuno promuovere,

Non meno importante è l’invio periodico di


I componenti dell’osservatorio ANNA MARIA Moretti Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio Maria Trojano Specialista in Neurologia Anna Ciampolillo Specialista in Endocrinologia CINZIA Germinario Specialista in Igiene ed Epidemiologia e responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale MARIA Zamparella Medico di Medicina Generale FRANCO Lavalle Specialista in Chirurgia Generale e coordinatore del gruppo

La nuova sfida che attualmente l’Ordine sta lanciando è la costruzione di una rete per condividere progettualità e percorsi formativi, con l’obiettivo di estendere le attività sul territorio Nazionale.

Comunicati Stampa agli organi di informa-

le esiste, inoltre, una collaborazione stabile

zione per comunicare ai cittadini le iniziative

per la raccolta e l’elaborazione dei dati re-

specifiche nel settore. L’attività dell’Osserva-

gionali finalizzati alla valutazione di salute e

torio si è espressa anche attraverso l’organiz-

di malattia in un’ottica di genere.

zazione di eventi residenziali, Corsi e Conve-

La nuova sfida che attualmente l’Ordine sta

gni ECM, presso l’Ordine e presso strutture

lanciando è la costruzione di una rete tra tutti

ospedaliere. Un’attenzione particolare è sta-

gli Ordini dei Medici di Puglia per condivi-

ta dedicata all’organizzazione di lezioni per

dere progettualità e percorsi formativi, con

l’insegnamento della materia al Corso di

l’obiettivo di estendere successivamente tali

Specializzazione in Medicina Generale.

programmi ad altri Ordini dei Medici e Ordini

Lo stesso impegno è stato profuso in ambito

e Collegi di altre Professioni Sanitarie sul ter-

di scuola media inferiore e superiore con l’or-

ritorio Nazionale.

ganizzazione di lezioni dedicate alla divulga-

Il rapporto con le Istituzioni in tale ambito

zione di norme comportamentali specifiche

riveste valore fondamentale per la individua-

finalizzate alla comprensione delle diversità.

zione di percorsi dedicati di programmazio-

Attualmente è in fase avanzata la costruzio-

ne sanitaria basati sull’utilizzo di dati territo-

ne di una Rete con i M.M.G. e gli Specialisti

riali ottenuti dall’esame di specifici indicatori

sensibili alla Medicina di Genere che possa

capaci di evidenziare differenze di genere.

portare ad uno scambio reciproco di dati e

Tutto questo rappresenta il modello attuati-

di informazioni.

vo del nostro Ordine per continuare a costru-

Con l’Osservatorio Epidemiologico Regiona-

ire il futuro della Professione. Aprile 2017 | Notiziario | 9


storia d i copertina

Il Grande vuoto. La scomparsa dei medici Tutti i dati confermano che, tra le molte emergenze all’orizzonte per il nostro provato e bistrattato sistema sanitario, una delle più preoccupanti riguarda le risorse umane e la carenza di personale medico. Il picco pensionistico del prossimo decennio i tagli ai costi e gli anni di blocco delle assunzioni hanno creato una situazione potenzialmente esplosiva, confermata dalla contrazione costante del numero di unità impiegate nel servizio sanitario nazionale degli ultimi anni. Dal 2009 al 2015 il personale del SSN si è ridotto di 40.000 unità, pari al 5,78% del totale (Dati MEF/ Ministero della Salute) e si stima che nei prossimi 10 anni, soprattutto nelle regioni del sud Italia, i 2/3 dei medici in servizio andrà in pensione, lasciando un vero e proprio “buco” nelle risorse umane della Sanità.

NOTIZIARIO | Numero 1/2017 Rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Registrata al Tribunale di Bari n. 50 del 7/8/1976 Anno 2017 - Num. 1 Direttore Responsabile Filippo Anelli Direzione Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari 70126 Bari - Via Capruzzi, 184 Tel. 080-5566855 - 080-5575512 080-5426521 - 080-5560212 Fax 080-5427063 info@omceo.bari.it - www.omceo.bari.it Responsabile di Redazione Filippo Anelli Comitato di Redazione Filippo Anelli, Franco Lavalle, Antonio Martiradonna, Nicola Esposito, Gianvito Chiarello Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Anelli Filippo, Presidente

10 | Notiziario | Aprile 2017

Lavalle Franco, Vice-Presidente Chiarello Gianvito, Segretario Martiradonna Antonio, Tesoriere Amendola Antonio, Consigliere Bozzi Michele, Consigliere Ciracì Giuseppe, Consigliere D’auria Giuseppe, Consigliere De Fazio Michele, Consigliere Esposito Nicola, Consigliere Grasso Giuseppina, Consigliere Iannuzziello Donato Rosario, Consigliere Liguori Patrizia, Consigliere Russo Roberto, Consigliere Scalera Pietro, Consigliere Schiavone Salvatore, Consigliere Sportelli Giovanni Battista, Consigliere Collegio dei Revisori dei Conti Di Bari Sebastiano, Presidente Guerra Rocco, Revisore Villani Angelo Pio, Revisore Agostini Augusto, Rev. supplente Commissione Odontoiatri Esposito Nicola, Presidente Achille Nicola, Componente Cirulli Nunzio, Componente Chiarello Gianvito, Componente Fiandaca Chiara, Componente

Redazione e pubblicità Kibrit & Calce Progetto grafico, editoriale e stampa Kibrit & Calce Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Contributi fotografici Foto Banca Immagine Liberti Foto e Video Hanno collaborato: Filippo Anelli, Franco Lavalle, Cosimo Nume, Roberta Franceschetti, Nicola calabrese, Giovanna Cassandro, Giuseppe D’Auria, Giosafatte Pallotta, Antonio Delvino, Nicola Esposito, Gianvito Chiarello, Filomena Parisi, Maria Zamparella, Angela Lomoro, Daniela Posa, Antonio Martiradonna, Giuseppe Aceto, Giancarlo Tricarico


ULTIMA ORA Il 10 aprile Donato Rosario Iannuzziello, collega gastroenterologo nonché consigliere OMCeO di Bari, verrà insignito della Medaglia di Bronzo “Al Merito della Sanità Pubblica”, onorificenza attribuita dal Presidente della Repubblica a chi si sia particolarmente distinto per meriti in ambito sanitario. A lui vanno le più sincere congratulazioni da parte del Presidente e di tutto il Consiglio dell’Ordine.

SOMMARIO Editoriale 3. Sicurezza: i medici pagano un tributo troppo alto di Filippo Anelli BUONE PRATICHE 6. A testa alta. La professione va avanti tra mille ostacoli di Franco Lavalle 12. ULTIMe dall’omceo 12. agenda 13. LA MEDICINA COM’ERA 14. NOTIZIE IN PILLOLE IN MEMORIA 17. Luigi, la forza del rigore e dell’entusiasmo di Cosimo Nume l’intervista/1 18. Un medico vicino al paziente, con il cuore e ocn la residenza. Intervista a Silvestro Scotti di Roberta Franceschetti

dossier carenza medici 24. Il grande vuoto. La scomparsa dei medici a cura della Redazione 30. Puglia: una sanità da work in progress. Intervista a Giancarlo Ruscitti di Roberta Franceschetti 34. Pensioni e riorganizzazione sanitaria: dati e previsioni di Nicola Calabrese 36. Eccellenze in fin di vita di Giovanna Cassandro 38. Presidi territoriali: un nuovo modello al servizio dei cittadini di Giuseppe D’Auria 40. La Sanità cambia: serve un piano di riordino di Giosafatte Pallotta 42. Rete oncologica pugliese: il ruolo del “Giovanni Paolo II” di Bari di Antonio Delvino

66 SPAZIO ODONTOIATRIA 44. Quando la notizia non fa più notizia di Nicola Esposito 48. Nuovo triennio formativo ECM 2017-19: novità, obbligo formativo, regole di Nicola Esposito 52. Autorizzazioni sanitarie: lettera aperta ad Emiliano di Gianvito Chiarello FUORI DALL’ORIDNARIO 54. Emergenza maltempo. Esperienza “indimenticabile” di Filomena Parisi SPECIALE 56. La Medicina Generale in ricerca “Ci raccontiamo” a cura di Maria Zamparella SALUTE E AMBIENTE 62. L’importanza di un lavoro condiviso con la pubblica amministrazione di Angela Lomoro

30

CERVELLI IN FUGA 66. Allergia all’acaro della polvere: ecco le origini molecolari di Daniela Posa

NON SOLO MEDICO 68. Il sabato multidisciplinare dell’OMCeO di Bari di Antonio Martiradonna 71. NON SOLO MEDICO MEDICINA IN TV 72. The Knick: chirurgia e integrazione nella New York di inizio 900 di Angela Lomoro ARTE E MEDICINA 74. Farò del tuo corpo un’opera d’arte di Giuseppe Aceto 76. ARTE & MEDICINA 78. notizie dal mondo 80. notizie dall’aifa a cura di Giancarlo Tricarico 82. novità legislative e previdenziali a cura di Giancarlo Tricarico 84. BANDI formazione e opportunità 85. Cerca/trova 86. there’s an app for that!

Aprile 2017 | Notiziario | 11


ultime dall’ O M C e O CANCRO AL SENO E DIAGNOSI PRECOCE

Una donna che viva in Emilia Romagna o in Lombardia e sia portatrice della mutazione genetica BRCA1 o BRCA2 oggi può ricorrere allo screening serrato gratuito per la diagnosi precoce e la prevenzione dell’insorgenza del tumore al seno. Se vivesse in Puglia dovrebbe invece pagare ticket costosissimi per sottoporsi ad esami che potrebbero salvarle la vita. Le donne portatrici di tali mutazioni che colpiscono 1-5 donne ogni 10mila - hanno infatti il 60% di probabilità di sviluppare un cancro al seno e il 40% di probabilità di sviluppare un tumore alle ovaie. Questa asimmetria di trattamento tra le varie Regioni è l’ennesima conferma di una Sanità a diverse velocità, che non tutela allo stesso modo il diritto alla salute di tutti i cittadini ma li discrimina a seconda del domicilio geografico. Per questo l’Ordine sostiene una mozione in Senato che punta all’uniformità di trattamento. Nel frattempo ha chiesto al Presidente della Regione, Emiliano, che anche la Puglia si allinei a Lombardia e Veneto e introduca l’esenzione dal ticket per le donne portatrici di mutazione genetica BRCA1 o BRCA2, all’interno di percorsi dedicati di screening.

FORMAZIONE IN MG

Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO dello scorso dicembre ha approvato all’unanimità l’Ordine del giorno proposto dagli Ordini dei medici pugliesi sulla formazione specifica in medicina generale. “È un nuovo successo del sistema Puglia – sottolinea Filippo Anelli, Presidente OMCeO Bari – Nella forma-

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agenda 20 maggio 2017

10 giugno 2017

Integrazione Multidisciplinare del rischio Tromboembolico: real life Villa De Grecis, Bari

La clinical governance e

25 maggio 2017 II Convegno di Medicina Multidisciplinare Aula Magna del Policlinico di Bari

26-28 maggio 2017 XII edizione della “Komen Bari Race for the Cure – tre giorni di salute, sport, benessere e solidarietà” Piazza Prefettura, Bari

8-10 giugno 2017 Congresso Nazionale Unitario della Endocrinochirugia italiana Villa Romanazzi Carducci, Bari

10 giugno 2017 Biomateriali e fattori di crescita Sala Consiliare del Castello in Bitritto

zione in Medicina Generale gli Ordini dei medici pugliesi hanno portato avanti esperienze che rappresentano buone prassi a livello nazionale. Per questo siamo stati in prima linea affinché questo patrimonio di compe-

qualita’ dei servizi sanitari Hotel Excelsior Bari

13-15 giugno 2017 Tre giorni di incontri sul rapporto Medicina e Fede Chiesa Sacro Cuore, Bari

16 -17 giugno 2017 Congresso Arthromeeting - Sia 2017 - Il ginocchio dell’adolescente e my wrong case Villa Romanazzi Carducci Bari

21 giugno 2017 I Cogs Club e la Stimolazione cognitiva Castello Normanno Svevo di Bari

tenze non andasse perso e abbiamo portato all’attenzione del Consiglio nazionale della FNOMCeO i rischi rappresentati dagli emendamenti in Legge di stabilità”.


la medicina com’era...

PARACELSO: IL MEDICO ALCHIMISTA

«Il tempio si trova nel cuore e non nelle mura»: forse è racchiusa in questo breve aforisma l’intera visione che della medicina aveva Paracelso, medico, alchimista e astrologo svizzero, vissuto tra 1493 e 1541. Il Rinascimento, che aveva messo l’uomo al centro dell’universo, continuò gli studi sulla medicina, basandosi sulla disciplina ippocratico-galenica che era stata tramandata nel corso del Tardo Medioevo. Paracelso fu il primo a rivedere la teoria antica, aggiungendo innanzitutto tre nuovi elementi (sale, zolfo e mercurio) alla composizione della materia (formata, secondo le convinzioni antiche, da acqua, aria, terra e fuoco). Grande innovatore, Paracelso era convinto che la medicina dovesse basarsi sull’esperienza e sulla sperimentazione, e non solo sulla diffusione passiva di teorie già esistenti. Così avveniva che i suoi pazienti erano per lui oggetto di un’attenta e dettagliata osservazione; anche in caso di malattie pericolose o contagiose, Paracelso non rinunciava mai alla cura dei suoi pazienti, arrivando a sostenere che solo il celibato avrebbe potuto garantire al medico di dedicarsi totalmente ai malati. Non di rado, si immedesimava completamente nei disturbi dei suoi pazienti, al fine di coglierne le origini e le possibili soluzioni. Un buon medico era quello in grado di risalire al principio originario di ogni malattia che risiedeva, secondo lui, nei cosiddetti “enti”; nel Vollumen Paramirum, ne distingue cinque: ens astrale, ens venale, ens naturale, ens spirituale ed ens dei. Una particolare attenzione riguardava, poi, la donna. Matrix (matrice) del genere umano, la figura femminile raccoglieva il seme (e dunque la vita), costituendosi come un affascinante e misterioso mondo da scoprire e valorizzare. Il nome di Paracelso è legato anche a un’altra importante innovazione. Fu lui, per primo, a scoprire e consigliare l’uso di sostanze minerali e prodotti chimici nella cura delle malattie umane. Del resto, egli fu medico, ma anche mago e alchimista. Forse per questo, nel film “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”, compare un suo busto che viene usato da Peeves per organizzare uno scherzo, nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

GRECIA ANTICA: LE SCUOLE MEDICHE PRIMA DI IPPOCRATE La Grecia, si sa, è stata culla della civiltà moderna. Molto dobbiamo (del nostro sapere, dei nostri costumi e delle nostre strutture sociali) alla vita e alle azioni dei cittadini greci di migliaia di anni fa. Non fa eccezione il sapere scientifico: chiunque intraprenda uno studio sulla medicina e sulle sue origini dovrà fare una tappa, immaginaria o non, nell’antica Grecia. Il nome (caro a tutti i medici) è naturalmente quello di Ippocrate, nato a Kos nel 460 a.C., e considerato universalmente come il padre della medicina. Tuttavia, un fermento scientifico e una forte attenzione intorno alla medicina c’erano già prima di Ippocrate. Nell’Eneide, per esempio, si fa riferimento al medico greco Iapige: Virgilio lo cita come colui che curò il troiano Enea, ferito a una gamba. Lo ritroviamo anche in una leggenda secondo cui Apollo, si innamorò di lui e gli offrì le sue arti, ma Iapige preferì imparare la medicina che gli sarebbe servita a guarire il padre morente. Al di là delle narrazioni, la medicina fu oggetto di studio in molte scuole pre-ippocratiche. La prima, la scuola di Mileto, nacque nel VII secolo a.C., grazie a intellettuali come Diogene, Anassagora, Anassimadro, Archelao e Talete di Mileto, i quali compresero l’importanza di dover studiare e analizzare il corpo umano. Nel VI secolo a.C., la scena fu occupata da Pitagora e dalla sua scuola. Da grande matematico, Pitagora fondò i suoi studi medici sul metodo quantistico e sulla teoria dei numeri; secondo lui, le malattie derivavano dagli eccessi e si potevano evitare, attraverso il rispetto di stili di vita regolari e corretti. In questa direzione continuò Alcmeone di Crotone (allievo di Pitagora). Secondo lui il benessere del corpo umano dipendeva dall’equilibrio dei 4 elementi da cui era costituito (secondo una teoria di Talete), ovvero: acqua, aria, terra e fuoco; al contrario, il prevalere di uno o più elementi sugli altri determinava uno stato di malessere o malattia nel corpo umano. Ad Alcmeone va riconosciuto un altro grande merito. Egli comprese l’importanza del cervello, come organo centrale e vitale: una scoperta importante che lasciò terreno fertile per gli studi successivi, a cominciare da Ippocrate.

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notizie in pill le

OBESTATINA: UNA MOLECOLA CONTRO DUE MALATTIE

Cos’hanno in comune obesità e aterosclerosi? Nulla, a parte l’obestatina, ovvero la molecola in grado di contrastarle. E’ quanto emerge da un recente studio, condotto dai ricercatori delle Università di Tor Vergata e Cattolica del Sacro Cuore di Roma e pubblicato sulla rivista americana Diabetes. Fin dalla sua scoperta, avvenuta dieci anni, l’obestatina è stata considerata utile nel contrasto all’obesità: la molecola, infatti, è capace di diminuire il senso di fame e aumentare quello di sazietà, attraverso lo svuotamento dello stomaco. Questo recente studio mette in luce una nuova proprietà dell’obestatina. La sperimentazione ha infatti mostrato che la molecola può aumentare la produzione di ossido nitrico, la sostanza vasodilatatrice che invece diminuisce nei pazienti con problemi cardiocircolatori. Obesità e aterosclerosi sono, tuttavia, malattie molto diverse, in quanto causate da fattori differenti: pertanto, fatta eccezione per questa

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molecola, non potrebbero essere guarite da uno stesso farmaco. La nuova ricerca assolve dunque il caffè, abbassandolo nella categoria 3 dove non ci sono evidenze di rischio.

AUTISMO: SI STUDIA PER INDIVIDUARLO PRIMA

L’autismo si presenta nei bambini, durante i primi anni di vita, attraverso sintomi che pertengono alla sfera emotiva e comportamentale. Un team di ricercatori della Univeristy of North Carolina è a lavoro per cercare dei sintomi e dei segnali che possano indicare la presenza dell’autismo, già durante la fase fetale. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, è partito dall’osservazione del cervello di 106 bambini (considerati a rischio, in quanto fratelli di soggetti autistici) a 6, 12 e 24 mesi di età. Dallo studio emergerebbe che la superficie della corteccia cerebrale sembra crescere più velocemente nei bambini che riceveranno una diagnosi di autismo. A verifica dei dati rilevati, i ricerca-

tori hanno utilizzato un programma di machine learning, in grado di riconoscere le caratteristiche anatomiche relative allo sviluppo della malattia. Chiaramente lo studio è in fase di ulteriore sperimentazione e, al momento, sembra essere efficace solo su quei bambini che hanno in famiglia altri casi di autismo.

FARMACI DI NUOVA GENERAZIONE CONTRO IL MIELOMA

E’ ancora alto il numero di persone che, dopo i 50 anni, si ammalano di mieloma multiplo: un tumore del sangue che colpisce in Italia circa 5600 soggetti. Numerosi ricercatori sono a lavoro con nuove sperimentazioni. Tra queste, la più interessante, è la possibilità combinare i farmaci di nuova generazione, con anticorpi monoclonali utilizzati “in prima linea”. Alcuni studi hanno esteso questa pratica anche al mieloma asintomatico, ipotizzando


che un trattamento precoce potrebbe essere utile nel prevenire o ritardare la progressione di malattia in tutte quelle forme, la cui evoluzione è considerata ad alto rischio. Se questo tipo di sperimentazione necessita ancora di molte verifiche e conferme, è bene segnalare qualche dato certo. Alcuni medicinali, come pembrulizumab, selinexor e venetoclax , hanno dato risultati positivi. Un’altra importante speranza è data dall’immunoterapia, con le cosiddette CAR-T cells. In pratica, vengono prelevati dal sangue del paziente, i suoi linfociti T (principali artefici della risposta immunitaria contro il tumore) e su questi viene indotta la capacità di riconoscere e uccidere specificamente le cellule del mieloma.

TUMORI: E’ ITALIANA LA NUOVA BIOPSIA LIQUIDA

Per identificare la presenza di cancro e conoscere le risposte alle terapie basterà un esame del sangue. E’ quanto emerge da un recente studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Università Cattolica di Roma e pubblicato sulla rivista Oncogene. La tecnica messa a punto è basata sulla cosiddetta “biopsia liquida”, un esame che consente di riconoscere e analizzare le tracce rilasciate nel sangue dai tumori, per effettuare diagnosi e monitorare la risposta del cancro alle terapie. «Si tratta di una tecnica innovativa», spiega Désirée Bonci, ricercatrice del Dipartimento di ematologia, oncologia e medicina molecolare

dell’Iss e coordinatrice dello studio. «Per la prima volta andiamo a cercare direttamente le proteine fosforilate e i pathway molecolari che rappresentano il bersaglio delle più moderne targeted therapy, e quindi ci forniscono un’istantanea che permette di conoscere non solo la presenza e la stadiazione di un tumore, ma anche lo sviluppo di resistenze ai farmaci, e aiuta a comprendere immediatamente quali medicinali hanno maggiore probabilità di funzionare».

DAGLI SQUALI UN ANTICORPO CONTRO LA FIBROSI POLMONARE

La fibrosi polmonare è una malattia incurabile, che provoca cicatrici nei polmoni e un progressivo peggioramento della respirazione. Ricercatori de La Trobe University di Melbourne, insieme alla società di biotecnologie AdAlta, hanno sviluppato una nuova molecola (AD-114) capace di guarire la fibrosi polmonare. Basato su una proteina umana co-

struita sul modello di un anticorpo estratto da uno squalo wobbegong del Melbourne Aquarium, il farmaco AD-114 è riuscito a uccidere le cellule che causano la fibrosi e impedire la formazione di tessuto connettivo cicatriziale nei polmoni. Ma se venisse iniettato direttamente in un essere umano, il corpo lo respingerebbe. «Il nostro trucco», spiega Mick Foley dell’Università di Melbourne, «è stato quello di creare una molecola che assomigli a quella dello squalo ma compatibile col corpo umano». La Food and Drug Administration ha definito AD-114 “farmaco orfano” per la cura di una fibrosi polmonare idiopatica, forma rara della malattia che colpisce circa 30 casi ogni 100.000 abitanti. Tuttavia sarà testato anche su pazienti che soffrono di altre forme di fibrosi come quelle a rene, occhi, fegato e cuore.

E’ ITALIANO IL PRIMO TRAPIANTO DI FEGATO “DOMINO”

Primato tutto italiano per un importante trapianto di fegato, con la tecnica “domino”, su due pazienti pediatrici. L’operazione è stata realizzata nell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, su due adolescenti affetti da patologie diverse. Nel complesso intervento, spiega l’Ospedale, l’organo asportato al primo paziente, che aveva ricevuto una donazione da cadavere, è stato utilizzato per il secondo adolescente in lista d’attesa. Un trapianto di fegato con tecnica ‘domino’ grazie alla quale, dunque, con un solo donatore cadavere sono stati trapiantati due pazienti. Grazie a questa metodica è stato possibile trasformare il primo ricevente in donatore, mettendo il suo fegato appena asportato a disposizione del secondo. I pazienti sono due adolescenti, affetti da due malattie diverse e da tempo inseriti nella lista di attesa per trapianto di fegato. Entrambi i trapiantati hanno superato positivamente il decorso postoperatorio.

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Nella fotoda sinistra Filippo Anelli, Luigi Conte, Franco Lavalle, Cosimo Nume 16 | Notiziario | Aprile 2017


IN MEMORIA

LUIGI, LA FORZA DEL RIGORE E DELL’ ENTUSIASMO di Cosimo Nume, Presidente dell’OMCeO Taranto

N

on è facile scrivere con obiettività di

le utilizzatore delle nuove tecnologie, si deve

un amico che da troppo poco tempo

soprattutto a lui l’investimento in idee e risor-

ha varcato il confine della vita, oltre-

se sul piano della comunicazione istituzionale

tutto così improvvisamente da non avere avu-

e dei miglioramenti nella informatizzazione

to forse neppure il tempo di rendersene con-

dell’Ente. Da ultimo l’impegno per l’adegua-

to. Perché Luigi Conte era prima di tutto uno

mento della nuova sede, dove per unanime

degli amici migliori e più cari che mai abbia

decisione gli sarà dedicata a breve la Sala

avuto, ma qui tocca parlarne, almeno un po’,

Consiliare. Ne aveva aperti così tanti di can-

al di fuori degli affetti e del senso di vuoto che

tieri Luigi Conte, e su un ventaglio così ampio

rimane. Chirurgo di valore, impegnato ai mas-

di attività istituzionali, che non sarà certo fa-

simi livelli nelle società scientifiche di daysur-

cile per nessuno

gery, aveva trasferito anche nell’impegno

riprendere il suo

ordinistico il rigore connaturato alla propria

lavoro con altret-

attività professionale. Presidente dell’Ordine

tanta capacità e

di Udine, poi eletto nel Comitato Centrale,

disponibilità.

prima con Amedeo Bianco e negli ultimi due

soprattutto con

anni con Roberta Chersevani, ha ricoperto

lo stesso entu-

l’incarico di Segretario con tanta equilibra-

siasmo. Eppure,

ta competenza da costituire nei fatti la spina

quando si era

dorsale della Federazione nei tempi difficili

insieme a cena,

del suo rinnovamento radicale e della dovero-

come spesso ci

sa apertura della professione a istanze sociali

accadeva, Luigi

e culturali sempre più impegnative. Ma sareb-

non amava parlare delle tante cose fatte e

be riduttivo della sua figura e del ruolo da lui

da fare. Parlava della sua famiglia, Luigi, di

svolto non ricordarlo come l’acuto osservatore

sua moglie Maria con rispettosa tenerezza, di

dei processi di cambiamento, l’innovatore ca-

suo figlio Alessandro, e lì gli si illuminavano

pace di elaborare proposte e progetti metten-

gli occhi e il suo sorriso si distendeva. Parlava

doli a disposizione di tutti senza rivendicarne

della sua Ischia, dove era nato, della nuova

la paternità, l’operaio instancabile delle tante

casa al centro di Udine dove sarebbe anda-

officine istituzionali dove si sono costruite le

to ad abitare, dei suoi amici, dei nostri amici.

regole dell’aggiornamento permanente, dei

E ascoltava, Luigi, perché sapeva ascoltare,

miglioramenti qualitativi della professione,

guardandoti con quegli occhi che non riuscirò

del risk management, del rapporto con le al-

mai a immaginare meno che luminosamente

tre professioni sanitarie. Attento e consapevo-

attenti e sorridenti.

E

Con Luigi Conte, da poco scomparso, non è venuto a mancare solo il Segretario della FNOMCeO, ma anche l’operaio instancabile delle tante officine istituzionali, un acuto osservatore dei processi di cambiamento e un amico che sapeva ascoltare.

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L’ I N T E R V I S TA

Un medico vicino al paziente. Con il cuore e con la residenza. Abbiamo chiesto a Silvestro Scotti, Segretario nazionale Fimmg, di descriverci come immagina il futuro della Medicina Generale. Tra nuovi bisogni di salute, integrazione tra ospedali e territorio, sostenibilitĂ e rapporto fiduciario medico-paziente. di ROBERTA FRANCESCHETTI

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CHI è SILVESTRO SCOTTI Classe 1963, medico di assistenza primaria, Silvestro Scotti è Presidente dell’Ordine dei medici di Napoli ed è stato eletto nel 2016 Segretario Nazionale della FIMMG. È membro del Comitato scientifico della Società scientifica dei medici di medicina generale.

Il medico di famiglia è l’unico che deve interrogarsi sulla sostenibilità oltre che sull’adeguatezza della cura

I

n una fase come quella attuale, in cui

cura, riassumendo così in un’unica persona

cambiano i bisogni di salute e il sistema

funzioni che altrove ricadono su ambiti dif-

del welfare tradizionale è in crisi, come

ferenti, quello amministrativo, gestionale o

cambia il ruolo e il lavoro del medico di

assistenziale.

medicina generale? Rispetto all’evoluzione del modello di wel-

Quindi il medico di medicina generale è più

fare e al progresso tecnologico, esiste la

autonomo?

necessità di interrogarsi sullo sviluppo della

Il medico di medicina generale deve man-

medicina generale, nella sua capacità di an-

tenere la propria autonomia, perché ha una

dare a definire e riportare le cure in una di-

maggiore capacità di convincimento dei

mensione personale e individuale. Nessuno

propri pazienti rispetto alle scelte che ope-

più di un medico di famiglia ha più capacità

ra, proprio in virtù del rapporto fiduciario

di individualizzazione e personalizzazione

che si stabilisce tra medico e paziente. Il

della cura. È chiaro che con l’aumento del-

paziente sa che il proprio medico di fami-

la complessità, legata sia all’aumento del-

glia non è facilmente orientabile da ordini

la cronicità, che dell’offerta farmacologica

di servizio o condizionabile da scelte di al-

e diagnostica, si ha sempre più bisogno di

tre aree.

mettere insieme la sostenibilità del sistema

20 | Notiziario | Aprile 2017

con l’individualizzazione e la personalizza-

Il rapporto fiduciario medico paziente si è

zione. In altre aree, per esempio negli ospe-

un po’ incrinato negli ultimi anni per una

dali e nei distretti, la sostenibilità è legata

somma di fattori diversi. Come si può raf-

alle dinamiche di gestione più che alle de-

forzare?

cisioni dei singoli medici. Il medico di fami-

Uno dei percorsi è quello – che stiamo cer-

glia è l’unico che deve interrogarsi sulla so-

cando di portare avanti come Fimmg - del

stenibilità oltre che sull’adeguatezza della

rapporto rispetto alle patologie croniche,


Il paziente sa che il proprio medico di famiglia non è facilmente orientabile da ordini di servizio andando verso una capacità di maggiore

dini evitando anche l’accesso ad altre sedi,

partecipazione del medico di famiglia nel-

con aumento delle spese per i ticket e delle

la presa in carico del paziente. Sempre più

liste d’attesa. Credo che si debba puntare

spesso i nostri pazienti con patologie cro-

ad un modello che porti la medicina gene-

niche sono costretti a seguire dei percorsi

rale a mantenere la sua forza di diffusione

presso le aree specialistiche per ottenere,

sul territorio e la sua vicinanza rispetto al pa-

per esempio, piani terapeutici. Un mecca-

ziente, ma al tempo stesso costruisca attor-

nismo del genere per quanto mantenga la

no al medico di famiglia una rete capace di

fiducia relazionale del paziente nei confron-

erogare assistenza secondo l’intensità che

ti del proprio medico di famiglia, rischia di

quel paziente richiede in quel momento.

incrinare la fiducia professionale. Se io sono un medico che non può gestire la terapia

In questo senso come immagina il rappor-

del proprio paziente ma la deve sempre

to tra medicina generale, rete di assistenza

sottoporre alla validazione di un terzo, il

territoriale e ospedali?

terzo automaticamente diventa agli occhi

In questi giorni siamo stati chiamati in causa

del paziente “migliore” del proprio me-

dall’Agenas che si è resa conto che le di-

dico. Questa è anche una delle principali

sposizioni normative, con l’applicazione del

cause che portano i pazienti a rivolgersi ai

D.M.70 e della Legge di stabilità, non pos-

pronto soccorso.

sono non tener conto anche della Medicina

Anche per questo la medicina generale

Generale. Per gli ospedali c’è da definire un

deve cominciare ad erogare un minimo di

parametro di performance rispetto all’inte-

diagnostica di primo livello – per esempio

grazione ospedale-territorio e quindi anche

un’ecografia generalista,

la spirometria,

specialista-medico di assistenza primaria.

una nevoscopia in collegamento digitale

L’attività della medicina generale deve

con gli specialisti - che dia risposte ai citta-

orientarsi agli ospedali e viceversa. In Aprile 2017 | Notiziario | 21


base al valore che verrà assegnato agli indi-

Se io sono un medico che non può gestire la terapia del proprio paziente ma la deve sempre sottoporre alla validazione di un terzo, agli occhi del paziente divento un medico di serie B.

catori relativi all’integrazione ospedale-territorio, si capirà che importanza viene attribuita all’apporto della medicina generale. La medicina generale, dal canto suo, dovrà certamente in base alla strutturazione contrattuale farsi trovare pronta all’integrazione. Il punto di criticità è conciliare l’operato di specialisti che lavorano a regime orario con specialisti come quelli delle cure primarie che lavorano a volume. Come si integra un contratto a prestazione con un contratto a volume sugli stessi obiettivi? Significa che sono gli obiettivi a dover diventare centrali e a superare le conflittualità e le contraddizioni. Un pronto soccorso viene finanziato in base al numero di accessi che riceve, così

professionale. Inutile pensare ad un nuovo

si arriva al paradosso che una struttura che

modello se tra pochi anni rischiamo di non

si lamenta per l’eccesso di accessi venga fi-

avere più medici a cui applicarlo. Per quan-

nanziata in base al numero di accessi…

to riguarda nello specifico la formazione, quello a cui lei faceva riferimento nasce da

22 | Notiziario | Aprile 2017

Qualcuno ha proposto di trasformare la

una posizione provinciale, tutta italiana che

formazione specifica in MG in un percorso

si concentra sulla “terminologia” più che

specialistico, accademico, come strada per

sulla sostanza e che considera il titolo che

valorizzare il ruolo del medico di medicina

nasce dall’Università superiore a quello che

generale, facendolo passare da “medico

derivi da qualunque altro contesto. In realtà

di serie B” ad un medico equiparato alle

se io non consento ad un medico di medi-

altre specializzazioni. FIMMG non si è pro-

cina generale di fare un piano terapeutico

nunciata a favore di questo orientamento,

con le incretine, che sono un farmaco per

perché?

il diabete che migliora la vita del paziente,

Se non si investe nel percorso di formazio-

dico al cittadino che quello è un medico

ne in MG, i pensionamenti dei prossimi anni

di serie B. Questo non cambia semplice-

porteranno ad una carenza di professionisti

mente con la specialità in MG. Il corso di

che non ci permetterà di avere un medico

formazione ha invece bisogno di avere un

di medicina generale come l’abbiamo co-

respiro più ampio, proprio per quei proces-

nosciuto finora, capace di quella persona-

si di integrazione di cui parlavamo prima.

lizzazione e individualizzazione nel rapporto

All’interno del sistema l’unico che è uguale

con i pazienti di cui parlavamo prima. È un

al medico di famiglia è il Direttore Gene-

problema importante che come Fimmg stia-

rale e viceversa perché entrambi hanno un

mo cercando di affrontare anche all’interno

volume di assistenza cui far riferimento ed

del contratto, al fine di ritrovare le condizio-

entrambi devono gestire risorse in modo

ni per una stabilità numerica della categoria

da erogare al meglio questa assistenza. Io


Graduatoria unica, svincolata dai territori? Una stupidaggine anche per la specialità, figuriamoci per la medicina generale. vedo quindi un rapporto positivo con l’U-

accesso meritocratico, Fimmg è d’accordo.

niversità relativamente alla parte igienistica

Se invece si tratta semplicemente di cam-

e rispetto all’appropriatezza degli strumenti

biare il nome alle cose, portando il percorso

gestionali e amministrativi, molto meno sul-

formativo sotto il controllo dell’Università,

le parti assistenziali anche perché il setting

non si risolve il problema.

della MG è completamente diverso rispetto a quello ospedaliero. Credo invece che il corso debba evolvere verso una formazione lavoro, con un sistema di tutoraggio e di presa in carico del paziente all’interno degli studi di MG, che tra l’altro consentirebbe al sistema di avere l’apporto assistenziale di risorse in formazione. Gli studi dovrebbero essere selezionati in base a parametri precisi che garantiscano la qualità della formazione ma anche principi di rotazione che permettano di operare e formarsi in contesti assistenziali differenti. Forse rispetto alla fomazione la cosa che oggi rende i medici

Che cosa pensa dell’ipotesi di una graduatoria unica, svincolata dai territori? Io penso che sia stata una stupidaggine anche per la specialità, figuriamoci per la medicina generale. Quello che taglia la testa al toro è l’entità esigua della borsa di studio, che scoraggia la mobilità da una regione all’altra. Si arriva infatti al paradosso che il percorso per la “Medicina di serie B” sia accessibile solo ai ricchi, a chi ha alle spalle una famiglia che può sostenerlo. La MG è fortemente collegata al territorio. Oggi ab-

di MG di serie B agli occhi dei cittadini è

biamo 21 sistemi diversi sul piano organiz-

che mentre in ospedale si accede per con-

zativo, così come sui percorsi di gestione

corso per titoli ed esami, si diventa MMG

del cronico, per cui non avrebbe senso fare

attraverso una graduatoria, che sfugge alla

un percorso slegato dai territori. Un medi-

visione meritocratica. Allora se vogliamo

co di famiglia deve sempre essere vicino al

rendere il percorso formativo in MG un per-

proprio paziente, con la residenza, con la

corso di formazione lavoro, con sistema di

testa e con il cuore. Aprile 2017 | Notiziario | 23


Il Grande Vuoto. La scomparsa dei medici Ăˆ quello che rischia di crearsi nelle piante organiche del personale medico, a causa della combinazione di blocco del turnover degli ultimi anni e picco di pensionamenti. Con un effetto bomba sul funzionamento del sistema sanitario.

24 | Notiziario | Aprile 2017


Dossier C A RE N Z A M E D I C I

T

utti i dati confermano che, tra le molte

vece si dovrà arrivare ad un livello di efficienza

emergenze all’orizzonte per il nostro

e di risparmi che consentano di coprire even-

provato e bistrattato sistema sanitario,

tuali costi aggiuntivi, intervenendo per esem-

una delle più preoccupanti riguarda le risorse

pio sulla spesa farmaceutica.

umane e la carenza di personale medico. Con

Il picco pensionistico del prossimo decennio,

la legge di stabilità finalmente si è dato il via

i tagli ai costi e gli anni di blocco delle assun-

allo sblocco del turnover, una misura confer-

zioni hanno creato una situazione potenzial-

mata a gennaio dal Direttore del Dipartimen-

mente esplosiva, confermata dalla contrazio-

to Salute Regione Puglia Giancarlo Ruscitti

ne costante del numero di unità impiegate nel

nell’incontro con i Presidenti degli OMCeO

servizio sanitario nazionale degli ultimi anni.

delle Provincie pugliesi. La nostra regione è

Dal 2009 al 2015 il personale del SSN si è ri-

autorizzata allo sblocco definitivo del turnover

dotto di 40.000 unità, pari al 5,78% del totale

e sostituzione 1:1 nelle piante organiche di chi

(Dati MEF/Ministero della Salute) e si stima

va in pensione, tramite bandi di concorso che

che nei prossimi 10 anni, soprattutto nelle re-

cercheranno di preservare le professionalità

gioni dei sud Italia, i 2/3 dei medici in servizio

sviluppate all’interno delle singole ASL, ar-

andrà in pensione, lasciando un vero e proprio

monizzando una serie di norme e conciliando

“buco” nelle risorse umane della Sanità.

principi generali ed esigenze locali. Per il su-

Cresce, per effetto del blocco del turnover,

peramento delle piante organiche attuali in-

anche l’età media del personale medi-

a cura della Redazione

Aprile 2017 | Notiziario | 25


Cresce, per effetto del blocco del turnover, anche l’età media del personale medico, che non viene sostituito, mentre i giovani medici hanno difficoltà ad entrare nel sistema. co, che non viene sostituito, mentre i giovani

Puglia superiore rispetto alla media italiana,

medici hanno difficoltà ad entrare nel sistema

con un valore di 666 contro una media nazio-

se non attraverso posizioni lavorative precarie.

nale di 585 (Dati 2013 Ministero della Salute).

Il 41,82% del personale medico stabile ha più

26 | Notiziario | Aprile 2017

di 20 anni di servizio. Tra i medici con rappor-

Nei prossimi 10 anni andranno in pensione in

to lavorativo stabile, solo il 9,87% ha meno di

Italia 115mila circa fra medici e odontoiatri,

40 anni. Ben il 48,9% supera i 55 anni (Dati

poco più di un terzo del totale (Dati Enpam),

MEF/Ministero della Salute).

il 60% se prendiamo in considerazione solo i

Rispetto al già preoccupante dato nazionale,

medici di assistenza primaria. Relativamente

in Puglia è emersa una situazione allarman-

alla Puglia, avremo un’impennata di pensio-

te, comune del resto a molte delle regioni

namenti a partire dal 2019, che crescerà fino

che sono state in piano di rientro. La nostra

al 2021, mantenendo un plateau fino al 2024.

regione dal 2010 al 2013 paga un prezzo al-

Successivamente, i pensionamenti annuali

tissimo in termini di riduzione del personale

gradualmente si ridurranno di numero fino al

rispetto alla media italiana: dal 2010 al 2013

2031 (ultimo anno su cui abbiamo proiezioni),

il personale dipendente del servizio sanitario

mantenendosi su cifre che saranno comun-

in Puglia si è ridotto del 5,35%, con la perdita

que 5-6 volte maggiori delle attuali. Secondo

di 2039 dipendenti. Se guardiamo solo il per-

i dati diffusi dall’ENPAM nei prossimi 5 anni

sonale medico, la Puglia perde nello stesso

nella medicina generale avverrà un ricambio

quadriennio l’11,13% dei professionisti (Dati

generazionale che conivolgerà oltre 20.000

Ministero della Salute). Il numero di cittadini

MMG ed i nuovi formati sono stati negli ultimi

per medico e di cittadini per infermiere è in

anni meno di 1000/anno. In Puglia su meno di


Dossier C A RE N Z A M E D I C I

LE CIFRE in Italia Dal 2009 al 2015 il personale del SSN si è ridotto di 40.000 unità pari al 5,78% del totale

41,82%

personale medico stabile con più di 20 anni di servizio.

9,87%

personale medico con meno di 40 anni.

48,9%

personale medico che supera i 55 anni

Nei prossimi 10 anni andranno in pensione in Italia 115mila circa fra medici e odontoiatri, poco più di 1/3 del totale (Dati Enpam), il 60% se prendiamo in considerazione solo i medici di assistenza primaria. (Dati MEF/Ministero della Salute)

in Puglia Su meno di 3.300 medici di famiglia nei prossimi 10 anni andranno in pensione in più di 2300, il 70 % della pianta organica

3.300 medici di famiglia nei prossimi 10 anni

diplomati, tasso di abbandono (fino al 20%),

andranno in pensione in più di 2300, il 70 %

medici già in possesso del titolo in attesa del

della pianta organica. Il dato relativo al fabbi-

convenzionamento. Infatti è da sottolineare

sogno è allarmante soprattutto se si considera

come sia elevata la percentuale di colleghi

che le graduatorie hanno problemi di leggi-

che abbandonano il corso di formazione in

bilità (esistono, ad esempio, medici iscritti in

Medicina Generale in itinere per trasferirsi in

graduatoria in Puglia per la medicina generale

corsi di specializzazione più remunerativi. Pro-

che lavorano in realtà in altre regioni o in altri

prio per ridurre ed estinguere gli abbandoni

ruoli del servizio sanitario). Il deficit di medici

l’Osservatorio Fnomceo ritiene importanti

di assistenza primaria potrebbe quindi persino

una giusta retribuzione e la tutela della gra-

essere sottostimato.

vidanza. La giusta retribuzione o integrazione

Secondo l’Osservatorio dei Giovani Professio-

con esperienze lavorative professionalizzanti

nisti FNOMCeO ci sono 3 aree di criticità che

è fondamentale perché il medico possa ave-

minano la continuazione del supporto nazio-

re un introito mensile dignitoso e correlato

nale al ruolo di mmg e sulle quali intervenire.

all’impegno; attualmente l’ammontare della

La prima è la necessità di una nuova program-

borsa è di 966 € lordi mensili, fermo all’ade-

mazione dei fabbisogni di medici di medicina

guamento ISTAT del ministro Livia Turco nel

generale per determinare il numero regionale

2007. Infine, è urgente la riduzione dei tem-

di borse per il Corso di Formazione Specifica

pi burocratici nel percorso che conduce alla

in Medicina Generale. A tal fine sono da te-

convenzione in medicina generale, attraverso

nere in considerazione: popolazione, curve di

la possibilità di iscrizione all’esame di ingres-

pensionamento rapportate al numero di neo-

so al corso con clausola di ottenimen-

La nostra regione è autorizzata allo sblocco definitivo del turnover e sostituzione 1:1 nelle piante organiche di chi va in pensione.

Aprile 2017 | Notiziario | 27


Il fabbisogno dà i numeri Tra molte difficoltà, negli anni si è spesso provato a calcolare il fabbisogno di studenti da far iscrivere ai Corsi di Laurea di Medicina e Chirurgia. Oggi, presso il Ministero, è attivo un Gruppo di Lavoro che ha calcolato tale fabbisogno di medici adottando un metodo scientifico, già diffuso all’interno dell’UE. Il progetto europeo «Joint Action on Health Workforse Planning and Forecasting», adattato alle variabili italiane, ha stimato un fabbisogno di studenti di medicina per i prossimi anni di 8005 per anno accademico. Molto più complesso è, invece, il calcolo del fabbisogno di medici distribuito per specialità, a causa della continua evoluzione del SSN da ospedalocentrico a territoriocentrico, che porta ad una redistribuzione delle risorse anche in termini di personale e a causa delle difficoltà a reperire i numeri che consentirebbero di fotografare l’attuale distribuzione di specialisti in Italia per singola branca.

28 | Notiziario | Aprile 2017

to dell’abilitazione professionale e iscrizione

mentre quello dei medici in entrata – se i vin-

all’albo professionale prima dell’inizio della

coli sul numero chiuso all’interno delle Facoltà

formazione stessa ( previsto dall’art. 5 DM 7

di Medicina rimangono quelli attuali – rimane

marzo 2006 per i medici dell’UE) e la facoltà di

pressoché costante. Si tratta di una “bomba”

iscrizione alle graduatorie regionali con clau-

pronta ad esplodere in un sistema che già ora

sola di ottenimento del diploma in MG prima

fatica ad attivare il piano regionale di abbat-

dell’effettiva convenzione. In ambito ospeda-

timento delle liste di attesa per mancanza di

liero con i ritmi di pensionamento dei prossimi

personale e che per coprire le falle è costret-

anni si rischia di creare un vuoto, anche cultu-

to a cercare cardiologi, anestesisti e pediatri

rale, all’interno dei reparti.

all’estero o in altre regioni.

Le nuove assunzioni tramite concorso con-

Si configura la situazione paradossale per cui

sentirebbero invece di integrare i pensiona-

a fronte del gran numero di medici precari

menti e di superare il paradosso dei contratti

in attesa di stabilizzazione e di medici disoc-

a tempo determinato che costano e creano

cupati che non riescono ad avere accesso al

un’emorragia e un conseguente depaupera-

mondo del lavoro a causa del numero limitato

mento di risorse professionali formate verso

di borse di specializzazione – 4mila posti di

altre regioni non in piano di rientro. Si tratta

specializzazione in Italia a fronte di 6mila lau-

di una situazione preoccupante, soprattutto

reati ogni anno - il sistema sanitario regiona-

se si considera che dal 2016 in poi il numero

le si trovi in difficoltà e vada a cercare medici

dei medici in uscita cresce esponenzialmente,

altrove.


Dossier C A RE N Z A M E D I C I

Una “bomba” pronta ad esplodere in un sistema che già ora fatica ad attivare il piano regionale di abbattimento delle liste di attesa per mancanza di personale.

Nel corso del Piano di Rientro 2011-2013 il

Eppure, i dati ISTAT, mostrano come la forbice

blocco del turnover in Puglia ha determinato

tra Puglia ed Emilia Romagna in termini di com-

un depauperamento di risorse pari al 6% del

posizione della popolazione si sia quasi annul-

personale del SSN (circa 3500 unità). Con con-

lata e quindi la differenza in termini di risorse

seguenze che erano evidenti già nel 2012: la

non sia altro che un sotto-finanziamento del

Puglia aveva 89,6 unità di personale sanitario

sistema pugliese, che ogni anno può contare

ogni 10mila abitanti contro i 133,5 dell’Emilia

su 600 milioni di euro in meno rispetto all’Emi-

Romagna e i 135,4 della Toscana (dati Istat

lia Romagna. Già nel mese di dicembre 2015

2012).

è stato mandato dagli OMCeO della Puglia un

E l’equità territoriale non è riscontrabile nem-

segnale forte di preoccupazione delle gravi si-

meno se si guardano i numeri dei posti letto.

tuazioni in cui versano i nostri ospedali dove la

I posti letto per assistenza residenziale ogni

carenza di personale medico e infermieristico,

10mila abitanti erano 16,8 in Puglia, contro i

che costringe a turni massacranti, si somma ad

39,9 della Toscana e i 47,9 dell’Emilia Roma-

una insufficiente capacità di accoglienza delle

gna. Infine, benché elevato in termini assoluti,

strutture sanitarie.

il costo per abitante del personale in Puglia è

È essenziale pertanto non solo comprendere

tra i più bassi d’Italia, dopo Lazio e Campania.

come il piano di riordino ospedaliero verrà at-

Le dotazioni maggiori di risorse dipendono

tuato, ma anche programmare adeguatamen-

attualmente dall’indice di ponderazione calco-

te il fabbisogno di personale all’interno del

lato sulla percentuale di popolazione anziana.

servizio sanitario alla luce di questi dati. Aprile 2017 | Notiziario | 29


L’ I N T E R V I S TA

Puglia: una Sanità da work in Progress Giancarlo Ruscitti, Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia racconta cosa sta facendo la Regione per il calcolo del fabbisogno, il rischio di carenza di medici e l’allarme aggressioni nelle sedi di guardia medica e negli ospedali. E perché la mancata sufficienza nei LEA sia una diretta conseguenza della strategia del Ministero.

di ROBERTA FRANCESCHETTI

30 | Notiziario | Aprile 2017

I

l picco di pensionamenti e blocco del

branca, poi aggiungiamo denari pugliesi

turnover potrebbero portare ad una

per arrivare a coprire quel numero di bor-

grave carenza di personale medico

se che il sistema può supportare dal punto

all’interno del servizio sanitario. Come vie-

di vista legale. Abbiamo l’indice dei pen-

ne calcolato al momento il fabbisogno dei

sionamenti e abbiamo fatto degli incontri

medici a livello regionale?

con il Ministero della Salute e il Ministero di

Noi calcoliamo il fabbisogno incontrando

Economia e Finanza che ci hanno garantito

gli Ordini professionali non solo dei me-

lo sblocco del turnover. In base ai pensiona-

dici ma di tutte le categorie che lavorano

menti noi al momento possiamo assumere

nella Sanità e nel settore socio-sanitario. Il

direttamente lo stesso numero di teste. Ab-

nostro fabbisogno non è calcolato solo sul-

biamo anche avuto con il Dpcm nel 2016

le esigenze del sistema sanitario regionale

la possibilità di stabilizzare almeno il 50%

ma anche su quello dei privati. Quindi con-

delle persone che avevano fatto un periodo

frontiamo il fabbisogno con gli Statuti delle

a tempo determinato di 3 anni nella stessa

Scuole di specializzazione delle due Facoltà

azienda. A questo abbiamo aggiunto una

di Medicina, perché per legge non possono

richiesta di assunzione di alcune categorie

ospitare più di un tot di specializzandi per

professionali che è ancora al vaglio del Mi-


CHI è GIANCARLO RUSCITTI

nistero e che dovrebbe essere supportata

specializzazione e del riscatto i medici pos-

economicamente dal riordino ospedaliero

sono avere generalmente 3 finestre, 65, 67,

e dalla riduzione della spesa farmaceutica,

70 anni - ovvero se molti optassero per la

punto su cui la nostra regione è la peggiore

finestra dei 65 nei prossimi anni potremmo

a livello nazionale.

avere dei problemi. Al momento lo sblocco del turnover riguarda solo le sostituzioni di

Il rapporto tra fabbisogno e medici in for-

chi va in pensione, ma stiamo lavorando a

mazione nella nostra regione è congruo a

Roma con le altre regioni perché il Ministe-

suo avviso?

ro della Salute ha adottato dall’anno scor-

Il fabbisogno è congruo nel senso che noi

so una metodologia innovativa che valuta

abbiamo tra le varie attività territoriali e

i fabbisogni, per ora soprattutto in ambito

ospedaliere la consapevolezza di quante fi-

ospedaliero, rispetto a quelle che sono le

gure ci servono e su questo abbiamo fatto

dotazioni organiche. Stiamo cercando di

degli investimenti. Il punto di domanda è

incrementare quelle che sono le ipotesi

che, a differenza di quello che si ipotizzava,

assunzionali del Ministero sulla base delle

se ci fossero un numero di pensionamenti

dotazioni organiche teoriche che vengono

più anticipati - in base agli anni di laurea, di

attribuite a ciascuna specialità, tenen-

Medico chirurgo, specializzato in medicina interna, Giancarlo Ruscitti, classe 1958, è stato Commissario Straordinario dell’ARES Puglia ed è ora Direttore del Dipartimento Salute della Regione. Riveste inoltre la carica di Segretario – Direttore Generale dell’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (IPAB) Opere Riunite Buon Pastore, nonché di membro del Consiglio Direttivo del Centro Ricerche e Studi in Management Sanitario dell’Università Cattolica di Milano e di componente effettivo della Cabina di regia per l’Health Technology Assessment dei dispositivi medici, composta da Ministero della Salute, AGENAS, AIFA e Conferenza delle Regioni e Province Autonome. Aprile 2017 | Notiziario | 31


LEA: la bocciatura della Puglia A fine Marzo il Ministro Lorenzin ha anticipato i dati relativi ai LEA 2015. La Puglia assieme a Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Campania – tutte in piano di rientro - è risultata sotto la soglia minima per i Livelli Essenziali di Assistenza, stabilita a 160, fermandosi a 155.

do conto anche della legge sui riposi, sul turnover e così via. Per quanto riguarda invece le borse di specializzazione, esistono delle criticità in particolari ambiti? Abbiamo delle criticità storiche sulle specializzazioni in anestesia e rianimazione, che ci rendono molto difficile prolungare il tempo delle sale operatorie e tutte le attivi-

“Con il blocco del turnover e il blocco degli investimenti, l’attenzione solo alla fase economica e la potestà regionale bloccata, poi non ci si può stupire se abbiamo i conti in ordine ma eroghiamo meno prestazioni. È stata proprio la strategia ministeriale a portarci qui.”

gli screening. Su questo storicamente eravamo in ritardo e stiamo cercando di colma-

tà connesse. Potremmo in base alla nostra

re il gap. Poi aggiungo, anche se non è una

capacità operare di più ma non possiamo

scusante, che è cambiata la metodologia

farlo nei tempi che vorremmo perché ci

di valutazione di alcuni parametri LEA tra il

mancano queste figure. Altre figure che ci

2014 e il 2015 e su un parametro che per

mancano sono quelle di elevata specializ-

noi vale circa 10 punti non siamo stati am-

zazione come radiologi interventisti e neu-

messi per 0,01 – che vuole dire che anziché

rochirurghi.

a 155 saremmo a 165. Abbiamo chiesto al Ministero di rivedere le tabelle e loro hanno

I dati sui LEA anticipati dal Ministero e il

acconsentito.

rapporto ISTAT su Health for all Italia ta-

Vediamo se questo ci riporta alla nostra

gliano in due l’Italia e mostrano un sud in

media di 165. Però dobbiamo fare molto di

grande difficoltà sui livelli di assistenza sa-

più, perché 165 non è il risultato ottimale.

nitaria ai cittadini. E’ solo un problema di

Diciamo che invece che da 6- saremmo da

organizzazione e buona gestione dei fon-

6+. Il Ministro stressa il fatto che le Regioni

di?

meridionali oggi hanno più o meno i bilan-

Innanzitutto, è un tema che riguarda il 2015

ci in equilibrio ma sono al di sotto nell’e-

e quindi la precedenza legislatura. Proprio

rogazione dei LEA. Vero, ma con il blocco

perché consapevoli di quei dati noi siamo

del turnover e il blocco degli investimenti,

partiti con un piano operativo innovativo

l’attenzione solo alla fase economica e la

che si applicherà al 2017-2018 e con un

potestà regionali bloccata, poi non ci si può

piano di riordino ospedaliero che dovrebbe

stupire se abbiamo i conti in ordine ma ero-

migliorare l’efficienza della nostra Sanità. La

ghiamo meno prestazioni.

nostra era una Sanità molto ospedalocentri-

È stata proprio la strategia ministeriale a

ca e i deficit che il Ministro ha evidenziato

portarci qui.

riguardano invece proprio il territorio, la presa in carico della cronicità, gli anziani, 32 | Notiziario | Aprile 2017

E’ d’accordo su un’eventuale revisione dei


“Innanzitutto dobbiamo utilizzare bene i soldi che già abbiamo, anche perché è estremamente complesso andare a sottrarre denaro dallo stesso fondo alle regioni settentrionali a favore delle regioni meridionali”

meccanismi di ripartizione del fondo sani-

un riequilibrio economico.

tario? Credo che innanzitutto dobbiamo utiliz-

La Puglia è la Regione con il numero più

zare bene i soldi che già abbiamo, anche

elevato di aggressioni ai medici. Qual è il

perché è estremamente complesso andare

piano della Regione per garantire la sicu-

a sottrarre denaro dallo stesso fondo alle

rezza delle sedi di guardia medica e pronto

regioni settentrionali a favore delle regioni

soccorso?

meridionali. Comunque, è stata istituita una

Su questo tema abbiamo incontrato i Presi-

commissione all’interno della Commissione

denti degli Ordini provinciali e il Presidente

Salute cui partecipano tutti gli assessori e i

di ANCI Puglia. Stiamo chiedendo a tutte

direttori dipartimento delle regioni italiane

le ASL e ai distretti di darci un quadro del-

proprio per capire se si possono rivedere al-

la situazione degli ambienti e dei locali in

cuni criteri che in questo momento per noi

cui i medici lavorano di notte e nei festivi

sono penalizzanti.

e poi faremo una proposta complessiva di

Stiamo velocemente diventando una regio-

riordino della presenza territoriale. C’è di-

ne anziana e quindi siamo sotto-finanziati,

sponibilità anche da parte dei sindaci a col-

anche perché la quota di giovani che prima

laborare. Spero che brevemente troveremo

teoricamente non aveva bisogno di cure

una soluzione. Il problema delle aggressio-

si è ridotta mentre è molto aumentata la

ni purtroppo non è solo un problema terri-

quota di popolazione che teoricamente ha

toriale ma riguarda anche gli ospedali, solo

bisogno di assistenza. Quindi, un riordino

che lì abbiamo le guardie giurate. Tuttavia,

ci vuole. Mentre le regioni settentrionali

quando c’è un medico che visita all’inter-

hanno una quota di giovani superiore alla

no di una stanza non può essere presente

nostra. C’è stato un riequilibrio demografi-

la guardia giurata. Abbiamo delle difficoltà

co che però non è andato in parallelo con

oggettive di intervento. Aprile 2017 | Notiziario | 33


in attesa di convenzione che è gravemente

PENSIONI E RIORGANIZZAZIONE SANITARIA: DATI E PREVISIONI

insufficiente a coprire le cessazioni dal servizio. Occorre quindi agire in fretta su questa ed altre criticità che mettono a rischio il sistema delle cure sul territorio. Nel grafico è riportata la dinamica dei pensionamenti nell’area della medicina generale nei prossimi nove anni. La mancanza di medici sufficienti a garantire l’attuale livello assistenziale, oltre a ridurre la capacità assistenziale verso i cittadini, rischia di mettere in discussione l’attuale assetto organizzativo della medicina generale in Puglia. Negli ultimi 12

L’opinione di Nicola Calabrese, medico di famiglia e vice segretario della Fimmg di Bari, sulle prospettive del fabbisogno di professionisti di medicina generale

anni essa ha avuto uno sviluppo organizzativo importante: nella nostra Regione si contano 2481 i medici di famiglia, su un totale di 3100, organizzati in una forma associativa a livelli di complessità crescente (medicina di rete, medicina di gruppo, super rete e super gruppo). Sono circa 2 mila i collaboratori di studio e circa 600 gli infermieri as-

N

34 | Notiziario | Aprile 2017

sunti dalla medicina generale. Di fatto ogni ei prossimi dieci anni quasi il 70%

singolo medico è una piccola azienda, ma il

dei medici di famiglia andrà in

sistema medicina generale dà occupazione

pensione. Il dato, tradotto, è abba-

ad oltre 2600 addetti, tra personale di stu-

stanza preoccupante, perché influirà diret-

dio e infermieri.

tamente sul fabbisogno di medici. Significa,

La soluzione della pletora medica, realizza-

infatti, che andranno in pensione circa 2500

ta a partire dagli anni ’90 fino al 2005 circa,

professionisti (medici di famiglia e medici di

si sta trasformando progressivamente in ca-

continuità assistenziale). Le previsioni per il

renza di medici e quindi in carenza di servizi

futuro, poi, non sono buone, se si considera

ai cittadini. Non a caso rileviamo che alcuni

che la percentuale aumenterà con il trascor-

incarichi, come medico di famiglia, spesso

rere degli anni, arrivando a toccare l’81% di

rimangono vacanti, cioè non assegnati, so-

medici in pensione tra tredici anni.

prattutto nei comuni periferici. Questi inca-

Ad aggravare il quadro generale interven-

richi non sono appetibili per i professionisti,

gono, tra l’altro, i dati dei medici del servi-

in quanto non danno garanzie di presa in

zio di emergenza urgenza territoriale, che in

carico immediata di un buon numero di pa-

Puglia fanno parte dell’Area delle Medicina

zienti e richiedono, inoltre, il trasferimento

Generale. Questa ondata di pensionamenti

del professionista dalla sua sede di residen-

richiederà un immediato ricambio genera-

za. Se in epoca di pletora la mancanza di

zionale nella professione, al quale bisogna

posti di lavoro rendeva urgente l’acquisizio-

essere pronti per continuare a garantire

ne della convenzione (indipendentemente

l’assistenza al cittadino. Le nostre stime at-

dal numero di pazienti e dalle conseguenti

tualmente evidenziano una riserva di medici

garanzie di reddito), attualmente i colleghi


Dossier C A RE N Z A M E D I C I

hanno maggiori possibilità di scelta e ma-

numeri delle carenze che si determineran-

gari preferiscono attendere di prendere la

no, bisognerebbe ideare un meccanismo

convenzione nel comune a loro più gradito.

che sia in grado di garantire l’inserimento

Altre criticità si manifestano negli attuali

di un giovane collega, al momento in cui si

meccanismi di formazione e di contratto.

verifica la carenza. La programmazione è il

Innanzitutto è ormai improrogabile l’incre-

secondo punto importante in merito al rin-

mento del numero di borse di studio e il

novo contrattuale. Le nostre stime dicono

numero di posti per la Formazione Specifi-

che il 2022 è l’anno in cui si realizzerà, in Pu-

ca in Medicina Generale nel nostro Paese. Qui l’interesse di medici e cittadini è comune, perchè si tratta di garan-

PUGLIA

Medici di CA/ET

%

Medici di AP

%

Totale

%

tire l’assistenza nel modo mi-

Totale 16/25 Totale 26/35 Totale 36/45 Totale

245 562 314 1121

22% 50% 28%

2142 938 26 3106

69% 30% 1%

2387 1500 340 4227

56% 35% 8%

gliore per tutelare la salute dei pazienti. Parallelamente diventa necessario avviare

Dati ENPAM: Nella tabella si riporta il numero dei medici di Medicina Generale che andranno in pensione nella nostra regione nei prosimmi 3 decenni – 2016/2025, 2026/2035, 2036/2045.

e concludere con urgenza il confronto del rinnovo con-

PENSIONAMENTI IN PUGLIA FINO AL 2025

Nel grafico è riportata la dinamica dei pensionamenti nell’area della medicina generale nei prossimi nove anni.

trattuale almeno su due punti fondamen-

glia, il disequilibrio tra la domanda e l’offer-

tali: accesso e programmazione dell’area.

ta di medici di medicina generale. Da quel

Regolamentare le procedure dell’accesso

momento non sarà più possibile garantire

alla professione di medico di medicina ge-

l’attuale numero di medici di medicina ge-

nerale è una necessità non più procrastina-

nerale sul territorio. Diventa necessario,

bile. Le attuali procedure di accesso, nono-

quindi, rivedere le politiche di programma-

stante gli sforzi fatti nella nostra regione,

zione e aumentare il rapporto ottimale tra

determinano tempi variabili tra inserimento

medici di famiglia e cittadini, per consentire

in graduatoria e attribuzione degli incarichi

alla medicina generale di mantenere i suoi

non inferiori ai due anni. Il sistema è oramai

standard assistenziali su tutto il territorio re-

obsoleto e va modificato. Considerando i

gionale. Aprile 2017 | Notiziario | 35


ECCELLENZE IN FIN DI VITA La senologia del Policlino sta soffrendo per carenza di personale medico e tecnico, assenza di supporto informatico e mancato ricambio generazionale. E’ quello che racconta Giovanna Cassandro, Dirigente medico Radiodiagnostica Ospedaliera II (Senologia) A.O. Policlinico.

C

36 | Notiziario | Aprile 2017

ome ben noto il tumore della

medica storicamente costituita da 5 medici

mammella è al primo posto come

a tempo pieno, dal mese di gennaio 2016

incidenza nella classifica delle neo-

si è ridotta di una unità, trasferita per mo-

plasie femminili e grazie alle campagne di

bilità presso altra struttura ospedaliera; dal

sensibilizzazione, che anche i media hanno

giugno dello stesso anno non è, almeno

contribuito negli ultimi decenni a diffonde-

temporaneamente, più in servizio per un

re, la richiesta di esami senologici, di pre-

periodo di aspettativa di 1 anno un’ulte-

venzione e non, è in crescendo e i program-

riore unità. Essendo a quell’epoca le pre-

mi di screening mammografico attualmente

notazioni per le prestazioni senogiche già

in atto non hanno affatto raggiunto la co-

completamente saturate per l’anno 2016

pertura di popolazione bersaglio prevista,

non è stato possibile adeguare il carico di

che è peraltro limitata alla fascia di età 50-

lavoro alla riduzione a 3 unità dell’organico.

69 anni.

Questa situazione è stata ovviamente forie-

Attualmente il Servizio di Radiodiagnostica

ra di gravi difficoltà nel gestire l’ambulato-

ospedaliera II ad indirizzo senologico è in

rio, a volte garantito solo da 1 o 2 medici

serie difficoltà per una carenza di personale

in servizio (spostamenti di appuntamenti

importante che si è concretizzata in partico-

con disagio per l’utenza, necessità di fare

lar modo nell’ultimo anno. Dal 2012, anno-

orario aggiuntivo non retribuito e non re-

del pensionamento del nostro primario Prof.

cuperabile, accumulo di ferie non godute).

Lattanzio, non è stato rinnovato il posto di

Per di più dal mese di maggio dello stesso

dirigente di secondo livello e la dirigenza

anno la Regione ci ha privati del supporto

è stata affidata per un anno ad un medico

informatico che gestiva tutta l’attività se-

dell’U.O. (art. 18) e successivamente ad in-

nologica, dall’accettazione all’archiviazione

terim al Direttore della Radiologia Universi-

dei dati, dalla refertazione automatica alla

taria, fino al dicembre 2016, quando l’U.O.

gestione amministrativa, senza fornire una

è stata declassata da struttura complessa a

valida alternativa, per cui da 8 mesi siamo

struttura semplice dipartimentale. L’equipe

tornati all’“era della pietra”, del tutto fatto


Dossier C A RE N Z A M E D I C I

a mano, con un’efficienza di gran lunga inferiore ed un dispendio temporale di gran lunga maggiore. Malgrado tutto, si è riusciti

Non si può fare la guerra senza soldati, con armi vecchie e poche munizioni.

a contenere il calo di produttività a circa un migliaio di prestazioni. Per l’anno da poco iniziato probabilmente saremo costretti a

da capire: non si può fare

ridurle ulteriormente, a scapito dei primi

la guerra senza soldati e a

accessi, che dovrebbero essere quelli da ri-

volte anche con armi vec-

uscire a garantire entro 60 gg, visto che per

chie e poche munizioni.

i controlli le liste di attesa sono piene fino

La buona volontà può sop-

a gennaio 2020. E se il personale medico

perire fino ad un certo punto e si sta facen-

piange quello tecnico non ride! Su 5 TSRM,

do davvero di tutto perché si possa mante-

che dovrebbero coprire 4 diagnostiche se-

nere un livello qualitativo delle prestazioni

nologiche di primo livello ed una diagno-

elevato, che ha portato il nostro buon nome

stica interventistica, uno è in regime di part

anche molto oltre l’orticello locale e perchè

time per cui lavora 3 gg a settimana con un

l’utenza continui a nutrire per noi l’affetto e

rientro pomeridiano ma con orario ridotto

la stima che ci ha dimostrato per i 25 anni

(8-13), uno usufruisce di una doppia legge

passati.

104 per cui in effetti manca 1 settimana al

Il problema è che gli sforzi messi in campo

mese ed uno è il coordinatore che dovreb-

sembrano alla fine essere fini a se stessi per-

be svolgere in maniera preponderante altri

ché sembra essere venuta meno la volontà

tipi di mansioni.

da parte delle istituzioni di supportare e

Dal mese di dicembre, in risposta ad una di-

tantomeno potenziare un’offerta di salute in

sposizione della Comunità Europea, è stata

termini di prevenzione, in un territorio in cui

anche formalmente istituita all’interno del

questa scarseggia. Inoltre il mancato rinno-

Policlinico, una Breast Unit, cioè una strut-

vo generazionale del personale dipendente

tura multidisciplinare che comprende tutte

sia medico che paramedico sta facendo sì

le unità operative coinvolte nel percorso

che coloro che hanno acquisito formazione

diagnostico – terapeutico, che potrà garan-

professionale specifica ed esperienza sul

tire alle donne affette da patologia mam-

campo non hanno la possibilità di trasferire

maria che verranno prese in carico un’as-

il knowhow a persone giovani che possano

sistenza a 360°, con percorsi predefiniti e

proseguire l’opera di chi li ha preceduti (che

facilitati, validati da linee guida nazionali ed

per forza di cose ha un orizzonte lavorativo

internazionali, la cui efficacia andrà verifica-

ancora temporalmente limitato).

ta mediante valutazioni di indicatori di per-

Se la situazione attuale non andrà incontro

corso e di processo. Il funzionamento della

ad una svolta positiva in termini di interes-

Breast Unit, oltre al tempo necessario per la

se politico a potenziarne la funzionalità, il

stesura di tutti i documenti programmatici,

servizio da noi offerto tenderà lentamente

richiederà altro tempo per gli incontri mul-

a ridursi sia quantitativamente che qualitati-

tidisciplinari che dovranno avere cadenza

vamente e la sanità pugliese perderà quella

settimanale, per gli audit ecc.

che è stata considerata per anni un’eccel-

Le ripercussioni di tutto questo sono facili

lenza a livello nazionale. Aprile 2017 | Notiziario | 37


dovevano convivere ed integrarsi alcune attività tipicamente ospedaliere (Day service

PRESIDI TERRITORIALI: UN NUOVO MODELLO AL SERVIZIO DEI CITTADINI

chirurgici e medici) ed attività tipicamente distrettuali (poliambulatori), ai quali aggiungere alcuni servizi di ampio utilizzo, come il servizio di Radiologia, il Centro Prelievi, il Centro TAO, il Servizio di diabetologia e malattie metaboliche. Anche altre attività dovevano essere confermate, quali il Centro Dialisi ed il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita, che ben potevano

L’opinione di Giuseppe D’Auria, Dirigente del Presidio territoriale assistenziale di Conversano, sulla riconversione dei Presidi Ospedalieri

rimanere in un Presidio Territoriale. Ancora: dovevano essere attivate o potenziate prestazioni che il Piano Sanitario Regionale prevedeva essere presenti nel Poliambulatorio di Terzo Livello (attualmente vengono erogate prestazione di 28 diverse specialità mediche e chirurgiche). E, infine, era neces-

L

38 | Notiziario | Aprile 2017

sario garantire il servizio di Riabilitazione a riconversione di Presidi Ospedalieri

ed allocato un CSM. In pratica il Presidio

in Presidi territoriali è un argomento

doveva essere identificato dalla popola-

di grande attualità alla luce della re-

zione come un contenitore polifunzionale

cente delibera di giunta regionale che ha

Sanitario, Sociosanitario ed Amministrativo

sancito definitivamente la chiusura di otto

utile a soddisfare tutti i bisogni sanitari e so-

Presidi Ospedalieri e la loro riconversione

ciosanitari diversi dagli interventi sull’acuzie

in altrettanti Presidi Territoriali. Lo scopo

da riservare al livello Ospedaliero. Natural-

della riconversione è essenzialmente quel-

mente affinché tutto ciò potesse realizzarsi,

lo di ridurre l’offerta sanitaria ospedaliera

era necessario avere un’adeguata dotazio-

e qualificare l’offerta territoriale evitando

ne organica e tecnologica. Infatti, parte del

in questo modo l’improprio ricorso a pre-

personale infermieristico e medico operan-

stazioni ospedaliere e favorendo la produ-

te nel disattivato Presidio Ospedaliero fu

zione di prestazioni appropriate in presidi

inquadrato nella nuova struttura territoria-

territoriali più vicini ai bisogni dei cittadini

le, dove sostanzialmente continuava a ga-

e più fruibili da parte dei medici di medi-

rantire, seppure in un setting assistenziale

cina generale e pediatri di libera scelta. In

differente e più appropriato, le stesse pre-

questa ottica Conversano è stato una spe-

stazioni che venivano offerte in ospedale. Il

cie di laboratorio sperimentale, in quanto la

progetto era sicuramente di pregio e i diri-

sua riconversione è stata formalizzata tra il

genti medici che avevano scelto di rimanere

2012 e il 2013 con un apposito protocol-

a lavorare nel Presidio sono stati da subito

lo di intesa tra Regione Puglia, Comune di

entusiasti e incuriositi da questa nuova sfi-

Conversano e ASL BA. Non essendovi all’e-

da, sia pure tra le numerose difficoltà dell’i-

poca un modello regionale a cui ispirarsi,

niziare un percorso mai tracciato prima. In

nella organizzazione del Presidio si è partiti

effetti si passava da un rigido e collaudato

da alcuni punti fondamentali. Nel presidio

sistema ospedaliero (organizzato in strut-


Dossier C A RE N Z A M E D I C I LA RIDUZIONE DI PERSONALE NEL PRESIDIO TERRITORIALE DI CONVERSANO ture Complesse e Semplici) ad un flessibile e mai sperimentato modello territoriale, in cui avrebbero operato professionisti singoli o in équipe organizzati sulla presa in carico interdisciplinare dei pazienti con patologie complesse non acute. Molto utile è stata la previsione di una Direzione Sanitaria di Presidio (la preesistente Direzione Sanitaria

«Se il numero minimo di garanzia per un intervento di chirurgico è di due specialisti per branca, è chiaro che se lo specialista rimane solo si inibisce l’attività chirurgica di quella disciplina; se le diagnostiche radiologiche sono sei e vi sono solo tre radiologici, la struttura è sensibilmente sottoutilizzata. Il personale non deve essere assolutamente ridotto, se si vuole sostenere il progetto della centralità del territorio, la presa in carico della cronicità e la deospedalizzazione di prestazioni impropriamente erogate dagli ospedali»

Ospedaliera riconvertita), braccio operativo della Direzione di Distretto che ha garantito una sorta di continuità gestionale con l’Ospedale ed estremamente utile nelle difficili fasi dell’integrazione tra professionisti e tra personale di comparto di diversa provenienza. Il numero e la qualità delle prestazioni dichiarano esplicitamente l’alto

in un percorso di Day service è necessario che più professionisti cooperino per garantire il buon esito della presa in carico. Qualche criticità presentano i percorsi di Day service chirurgici, in quanto non è sempre

livello di gradimento da parte della popo-

facile armonizzare le esigenze delle équipe

lazione con un’utenza proveniente anche

chirurgiche con quelle di sala operatoria

da distretti limitrofi. L’impatto sui medici è

e soprattutto non è ancora perfezionato il

stato senza dubbio positivo e l’utenza ne

raccordo con i presidi ospedalieri rispetto

ha trovato beneficio. Dal punto di vista del-

alla possibilità di trasformare un Day servi-

le mansioni, dei turni, delle assegnazioni,

ce chirurgico in ricovero ordinario, nel caso

attualmente l’organizzazione del Presidio

di eventuali complicanze. Anche il Presidio

Territoriale è completamente diversa da

Territoriale di Conversano ha subito nel

quella ospedaliera. I limiti di un Presidio

tempo una significativa riduzione di perso-

Territoriale sono proprio quelli di non ave-

nale sia medico che di comparto, cosa che

re un modello organizzativo a cui ispirarsi.

sta comportando grandi criticità assistenzia-

Pur dovendo dare delle prestazioni che per

li. Strutture di questo tipo, anche se meno

tanti versi sono simili a quelle ospedaliere (si pensi per esempio all’organizzazione del Blocco Operatorio, o di un Servizio di Radiologia, o di attività chirurgiche di particolare impegno), non vi è un’organizzazione in strutture semplici e complesse per cui la convivenza di professionisti in gruppi di lavoro non “gerarchizzati” può fare solo appello alla cooperazione ed al rispetto reciproco. Le mansioni e le assegnazioni sono

costose, a parità di prestazioni di analoghe strutture ospedaliere, hanno bisogno di un numero minimo di professionisti qualificati. E quest’ultimo non può venir meno, se si vuole sostenere il progetto della centralità del territorio, la presa in carico della cronicità e la deospedalizzazione di prestazioni impropriamente erogate dagli ospedali. L’auspicio è che una saggia politica di va-

quelle proprie di un dirigente medico au-

lorizzazione del territorio porti all’adozione

tonomo nella presa in carico del paziente,

di modelli organizzativi che realmente spo-

dall’inquadramento diagnostico all’impo-

stino prestazioni dall’ospedale al territorio,

stazione terapeutica. Particolare attenzione

evitando inutili duplicazioni e favorendo

deve essere posta all’integrazione tra pro-

da una parte l’esaltazione delle specificità

fessionisti di diverse discipline allorquando

ospedaliere e dall’altra quelle territoriali. Aprile 2017 | Notiziario | 39


gazione della tradizione e non rappresenta un fallimento, ma uno stimolo a percorrere

LA SANITA’ CAMBIA: SERVE UN PIANO DI RIORDINO

nuove strade. La tipologia dei pazienti è cambiata, l’aumento dell’aspettativa di vita nell’ultimo secolo mostra rallentamenti e addirittura, per la prima volta, nel 2016 ha segnato il passo risultando stabile rispetto al 2015, segno inequivocabile di uno stato di disagio socio-economico. La complessità clinica e la co-morbidità del paziente richiedono un diverso approccio

L’opinione del dott. Giosafatte Pallotta, specialista in Nefrologia e in Scienze dell’Alimentazione, Nutrizione Clinica, Dirigente Responsabile della UOSVD di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale della Murgia “F. Perinei” di Altamura

sia del ricovero ospedaliero che dell’assistenza territoriale: qui la componente sociale diviene sempre più preminente rispetto alla componente sanitaria. Nuove e diverse figure professionali (assistenti sanitari, badanti, cooperative di servizi, strutture sociosanitarie) diventano necessarie ed indispensabili e soggette, probabilmente, ad essere istituzionalizzate. Infine, non ci riescono i politici a capire che la sanità, la fetta più co-

L

spicua del bilancio di tutte le Regioni, ha a sanità sta cambiando pelle, avanza a

bisogno di persone dedicate a tempo pie-

grande velocità e tanti non riescono a

no e in modo esclusivo. La legge 161 ha e

stare al passo di questo cambiamento.

mette in crisi l’attività di molti reparti, che

Non ci riescono, per primi, gli operatori del

non riescono a garantire il giusto recupe-

settore. La ricerca in campo farmacologico

ro psico-fisico degli operatori sanitari che

mette in commercio nuovi farmaci biologici

vi operano. Occorre, dunque, centralizza-

a ritmo giornaliero; pur rendendo la tera-

re gli acquisti a livello regionale (evitando

pia sempre più personalizzata ed efficace, essi fanno lievitare la spesa farmaceutica fino a livelli non sostenibili; l’alto costo di questi farmaci (in campo oncologico, antiepatite C, ecc) rende problematico scegliere la tipologia e la numerosità dei pazienti da trattare, rendendo di fatto discriminata una fetta della popolazione che non riuscirà mai ad accedere alle cure. Non ci riescono, poi, i medici che non possono programmare l’attività secondo parametri nuovi. In questo senso, abbandonare la precedente organizzazione non è la ne40 | Notiziario | Aprile 2017


Dossier C A RE N Z A M E D I C I

Nuove e diverse figure professionali (assistenti sanitari, badanti, cooperative di servizi, strutture sociosanitarie) diventano necessarie ed indispensabili e soggette, probabilmente, ad essere istituzionalizzate.

le storture tipo Consip) ed elaborare nuovi

hanno i requisiti strutturali ed organizzativi

modelli organizzativi che rendano omoge-

adeguati, deve poter garantire una duplice

nea l’assistenza ospedaliera e territoriale in

sicurezza: quella delle cure per i pazienti e

tutta la Regione, nel rispetto delle disposi-

quella del lavoro per gli operatori sanitari.

zioni legislative (legge n.161 del 30 ottobre

L’umanizzazione delle cure, non il curare ma

2014) sull’orario di lavoro e sui riposi. E’ or-

il “prendersi cura” dell’altro, non può essere

mai fuori dal tempo pensare all’Ospedale

solo uno slogan da cartellone pubblicitario,

come simbolo di una città, come se fosse un

ma deve rappresentare l’attività di tanti me-

campanile. Un piano di riordino ospedalie-

dici, infermieri e altri operatori della sanità

ro serio e realistico, con gli accorpamenti e

che quotidianamente svolgono il loro lavoro

anche con la chiusura di strutture che non

con competenza e dedizione. Aprile 2017 | Notiziario | 41


e soprattutto nel settore amministrativo; i pazienti lamentavano gravi ritardi nell’ese-

RETE ONCOLOGICA PUGLIESE: IL RUOLO DEL “GIOVANNI PAOLO II” DI BARI L’opinione di Antonio Delvino, Direttore generale dell’IRCCS Oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari

cuzione di prestazioni di radiologia e di radioterapia; abbiamo provveduto a colmare le lacune più gravi per cui, a consuntivo nel 2016, abbiamo rilevato un incremento dei costi per le risorse umane per circa 400.000 euro; a fronte di tale maggior costo abbiamo registrato un incremento del fatturato per circa due milioni di euro. I Dirigenti regionali hanno autorizzato gli incrementi del fondo da destinare alle nuove assunzioni nella misura da noi prevista. Ed è proprio grazie a queste nuove assunzioni che si potrà dare avvio al nuovo reparto di Terapia Intensiva post-operatoria e alla Urologia, per la quale abbiamo recentemente portato a termine le procedure di mobilità avviate qualche mese fa. Sarà, inoltre, possibile

I

42 | Notiziario | Aprile 2017

completare l’organico di Tecnici in Radiotel passaggio di tre Unità Operative dalla

rapia, che continua ad essere il settore in

ASL di Bari all’Istituto Oncologico è stato

cui lamentiamo i maggiori ritardi.

deciso per permettere all’IRCCS (Istituto

L’ambulatorio dell’Oncologia Medica è ca-

di Ricovero e Cura a carattere scientifico) di

ratterizzato da un’attività frenetica: abbia-

svolgere compiutamente il proprio ruolo di

mo praticamente raddoppiato in un anno

coordinamento della nascente Rete Onco-

il numero dei pazienti che giornalmente si

logica Pugliese.

sottopongono a chemioterapia, disponen-

Tale operazione mira a ridurre i cosiddetti

do di un numero di medici e di infermieri

“viaggi della speranza” che da sempre co-

praticamente invariato. I ritmi sono serrati,

stringono cittadini pugliesi a migrare verso

pertanto sono state avviate le procedure

ospedali della Lombardia o della Toscana

necessarie ad incrementare gli organici in

per trovare risposte a problemi di natura

tale settore di primaria importanza.

oncologica. L’aumento dei volumi di attivi-

E’ opportuno ricordare che la Regione in

tà dell’Istituto determinerà più facilmente il

cui operiamo è sottoposta, da quasi 15

raggiungimento dell’equilibrio economico.

anni, a restrizioni sugli organici. Se è vero

Ciò non determinerà problemi per quel che

che queste abbiano aumentato l’efficienza

riguarda gli organici, anche perché l’Istituto

del sistema, è anche vero che non posso-

non potrebbe rispondere ai propri compiti

no essere ulteriormente sostenute senza

istituzionali con una carenza di risorse uma-

determinare gravi danni all’assistenza. E ri-

ne e professionali.

cordo che siamo giudicati anche sul livello

Le carenze di personale, tra l’altro, si sono

di adempimenti agli obblighi connessi con

ridotte. Un anno fa erano notevoli, anche

l’erogazione dei L.E.A.


Dossier C A RE N Z A M E D I C I

Abbiamo provveduto a colmare le lacune piĂš gravi di personale per cui, a consuntivo nel 2016, abbiamo rilevato un incremento dei costi per le risorse umane per circa 400.000 euro.

Aprile 2017 | Notiziario | 43


o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s

QUANDO LA NOTIZIA NON FA PIU’ NOTIZIA Non esistono correlazioni verificate tra l’uso di amalgama d’argento e malattie come la sclerosi multipla. Alcuni chiarimenti contro la paura e la disinformazione

di NICOLA ESPOSITO

Nicola Esposito Presidente CAO OMCeO - Bari nimigiro@libero.it

44 | Notiziario | Aprile 2017

T

orna alla ribalta una vecchia storia del

ta causata dal proprio dentista, al punto tale

giornalismo, riguardante le otturazioni

da far rimuovere le otturazioni esistenti prov-

al mercurio. Ce l’ha raccontata Corra-

vedendo alla loro sostituzione e, ovviamente,

do Pasca in un servizio per “Le Iene” (andato

citando per danni il dentista. Alla fine, utiliz-

in onda lo scorso 18 dicembre su Italia 1), in

zando tutti i dati della letteratura scientifica e

cui ha spiegato che le otturazioni in amal-

i riferimenti legislativi del Governo Italiano, fu

gama sono altamente tossiche e possono

smontata la tesi secondo la quale le otturazio-

addirittura causare gravi patologie, come la

ne in amalgama presenti nel cavo orale della

sclerosi multipla. Dal servizio, inoltre, è emer-

paziente fossero state la causa della patolo-

so che solo chi rimuove queste otturazioni

gia di cui la paziente soffriva.

con una procedura ben definita è esente da

A chi giova, dunque, fare terrorismo psicolo-

contaminare e/o venir contaminato da vapori

gico sulla salute, che è il bene più importante

di mercurio che provocano patologie invali-

dell’individuo? Fare notizia è sempre più diffi-

danti.

cile: forse è per questo che, per fare share, si

Già tempo addietro, nella mia pratica profes-

attira l’attenzione del cittadino, dando “gran-

sionale da consulente in odontoiatria legale,

di” notizie.

ho avuto il caso di un collega che - occupan-

Lo share della trasmissione in oggetto è sta-

dosi di omeopatia - aveva addossato la re-

to del 10,45%, per un totale di 1.940.000

sponsabilità per una grave patologia di una

spettatori (secondo i dati Auditel), forse non

giovane paziente alla presenza di otturazioni

un grande share, ma di sicuro la puntata ha

in amalgama. Non solo il medico non aveva

raccolto l’attenzione degli addetti ai lavori.

certificato nulla, ma aveva inculcato nei geni-

Come se non bastasse, il tam tam dei social

tori di quella paziente il forte sospetto che la

media ha come sempre amplificato la notizia,

patologia di cui soffriva la loro figlia fosse sta-

al punto tale da suscitare la curiosità dei po-


s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t

chi pazienti che hanno visto la trasmissione.

chiarato che questo tipo di otturazioni sono

Nel 1997 e poi nel 2002, diverse trasmis-

sicure per gli adulti e per i bambini al di sopra

sioni si sono dedicate a questo problema,

dei sei anni. Un’ulteriore conferma si legge

coinvolgendo anche un’associazione di ca-

nel decreto del 10 ottobre 2001, emanato

tegoria (A.N.D.I.). In questi servizi, si ribadi-

dal Ministero della Salute (a firma del Mini-

va la pericolosità e la tossicità del mercurio

stro Sirchia).

presente nelle bocche di molti italiani, ma si

Ancora, la Commissione europea ha chiesto

confermava che non vi erano studi scientifici

allo SCENIHR (Comitato scientifico sui rischi

che provassero la correlazione tra la presenza

sanitari emergenti e recentemente identifica-

di otturazioni dentarie con amalgami a base

ti) di aggiornare il parere del 2008, relativo

di mercurio e l’insorgere di patologie molto

alla sicurezza e alle prestazioni sia dell’amal-

gravi come la sclerosi multipla.

gama dentale che delle possibili alternative,

Al contrario, in questa puntata delle “Iene”,

quali i compositi a base di resine, cementi

si parla molto del fatto che la semplice rimo-

vetroionomerici, ceramica e leghe d’oro, al

zione delle otturazioni abbia apportato incre-

fine di valutare l’evidenza scientifica sulla po-

dibili benefici ai pazienti, che pertanto non

tenziale associazione tra l’amalgama e le al-

hanno più avuto sintomi della malattia.

ternative possibili e gli effetti negativi per la

E’ opportuno chiarire che non esistono evi-

salute, come le allergie e disturbi neurologici.

denze scientifiche in grado di stabilire in ma-

(“The safety of dental amalgam and alterna-

niera univoca una correlazione tra amalgama

tive dental restoration materials for patients

d’argento e sclerosi multipla o altre malattie

and users”).

autoimmuni.

Lo SCENIHR riconosce l’amalgama dentale

Ad esempio la FDA, il massimo organismo

come materiale da restauro efficace. Attual-

sulla sicurezza di farmaci statunitense, ha di-

mente, nell’Unione Europea, per la cura

Lo SCENIHR riconosce l’amalgama dentale come materiale da restauro efficace.

Aprile 2017 | Notiziario | 45


o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s

LE OTTURAZIONI IN AMALGAMA SONO TOSSICHE? L’amalgama d’argento è il materiale più largamente usato dai dentisti di tutto il mondo per il restauro dei denti posteriori. Si calcola che ogni anno nel mondo vengano eseguiti 500 milioni di restauri con questo materiale e 200 milioni nei soli Stati Uniti. L’amalgama d’argento si ottiene mescolando con il mercurio una lega composta da:

Argento Stagno Rame Zinco 65-75% 25-27% 12-30% 0-2% Quando questi materiali vengono miscelati tra loro, si forma un materiale plastico facilmente condensabile e modellabile che indurisce completamente in circa due ore. Il mercurio, una volta legato agli altri metalli, è stabile e liberato nel cavo orale in quantità assolutamente trascurabili per la salute.

ci, poiché contengono una varietà di sostanze organiche e inorganiche che possono causare reazioni chimiche all’interno della cavità del dente e dei tessuti molli adiacenti durante il posizionamento. La scelta del materiale do-

della salute orale si tende a usare materiali alternativi all’amalgama dentale. Ciò deriva

È necessario promuovere lo sviluppo di nuovi materiali alternativi che abbiano un elevato grado di biocompatibilità.

dalla preoccupazione per l’uso del mercurio, l’elemento metallico utilizzato in amalgama dentale. Il parere dello SCENIHR evidenzia che il posizionamento e la rimozione delle otturazioni dentali in amalgama producono nei pazienti un’esposizione transitoria di breve durata, rispetto a quanto accade se si lascia

46 | Notiziario | Aprile 2017

vrebbe, pertanto, essere basata sulle caratteristiche del paziente (tra cui: denti primari o permanenti, gravidanza, presenza di allergie a mercurio o altri componenti di materiali da restauro). Lo SCENIHR conclude che vi è necessità di ulteriori ricerche, sulla valutazione della potenziale neurotossicità del mercurio proveniente dall’amalgama dentale e riguardo all’effetto dei polimorfismi genetici sulla

intatta l’amalgama. Dunque non c’è alcuna

tossicità del mercurio. Altre ricerche servono

giustificazione per la rimozione ‘non necessa-

poi ad espandere la conoscenza del profilo

ria’ di restauri in amalgama clinicamente sod-

di tossicità di materiali da restauro dentali al-

disfacenti, tranne in quei pazienti con diagno-

ternativi. Inoltre, è necessario promuovere lo

si di reazioni allergiche a uno dei componenti

sviluppo di nuovi materiali alternativi che ab-

dell’amalgama. E’ chiaro tuttavia che, come

biano un elevato grado di biocompatibilità.

per qualsiasi altro intervento medico o farma-

Nel dibattito è intervenuta anche la Commis-

ceutico, debba essere usata cautela quando

sione Albo Odontoiatri nazionale che, tramite

si consideri il posizionamento di un qualsiasi

un comunicato del Presidente Giuseppe Ren-

materiale da restauro dentale nelle donne in

zo, afferma: «In merito alle allarmanti note

gravidanza. A proposito dell’esposizione al

veicolate da un servizio trasmesso da un noto

mercurio, recenti studi hanno dimostrato che

programma televisivo, corre obbligo, quale

il personale odontoiatrico non sia stato colpi-

organo ausiliario dello Stato, di manifestare

to da effetti negativi attribuibili a tale espo-

il grave rischio che, così come è successo per

sizione. Del resto, anche i materiali alternativi

altre forme di generalizzazioni o per vere e

hanno limitazioni cliniche e rischi tossicologi-

proprie bufale, si possa scatenare un fenome-


s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t

MINISTERO DELLA SALUTE - DECRETO 10/10/2001 no contrario alle buone intenzioni che certamente animano gli stessi propositori». Insomma: la rimozione del mercurio, secondo

Divieto di utilizzazione, importazione e immissione in commercio, sul territorio italiano degli amalgami dentali non preparati sotto forma di capsule predosate e precauzioni ed avvertenze da riferire nelle istruzioni per l’uso degli amalgami dentali posti in commercio in Italia.

le modalità previste dalla legge, non ha determinato evidenze scientifiche tali da sconsigliarne l’uso. E’ dunque inaccettabile che i professionisti della salute, senza alcun suffragio scientifico e/o accademico, sconsiglino l’uso dell’amalgama. Questo atteggiamento richiama, tra l’altro, la campagna di disinformazione diffusasi riguardo alle vaccinazioni. E’ paradossale che qualcuno promuova la cura della salute mediante l’utilizzo di veleno di scorpione, infusioni di bicarbonato, superamento di presunti traumi psicologici, sino alla cosiddetta “terapia verbale”. Sono molte e fantasiose le pseudo-terapie e le false cure che ciarlatani (ma anche ex medici radiati dagli Albi) propongono, al posto delle terapie scientificamente validate. La Fnomceo ha già da tempo lanciato l’allarme su una situazione che è tanto più grave perché gioca sulle paure più profonde delle persone, rese fragili dalla malattia. Di sicuro continueranno le trasmissioni che utilizzano il bene salute come notizia. E noi professionisti della salute orale continueremo a promuovere il bene dei nostri pazienti, utilizzando tecniche e materiali scientificamente validati, in

Art.1 1. è vietata l’utilizzazione, l’importazione e l’immissione in commercio sul territorio italiano degli amalgami dentali non preparati sotto forma di capsule predosate. Art. 2. 1. Le seguenti informazioni devono essere riportate nelle istruzioni per l’uso degli amalgami posti in commercio in Italia: a) stoccare le capsule di amalgama in un ambiente fresco e ventilato; b) lavorare in locali ventilati con rivestimenti non tessili decontaminabili; c) realizzare sempre sotto raffreddamento, aspirazione e isolamento del campo operatorio, la fresatura e la lucidatura dell’amalgama; d) condensare l’amalgama con i mezzi classici (condensatore manuale) e non utilizzare i condensatori ad ultrasuoni; e) non posizionare l’amalgama dentale in vicinanza di altri restauri metallici, al fine di evitare rischi di corrosione; f) evitare per prudenza la posa e la rimozione dell’amalgama in pazienti con allergia per l’amalgama, gravidanza, allattamento, bambini sotto i sei anni d’età, pazienti con gravi nefropatie; g) in caso di sopravvenute reazioni locali, in particolare di lesioni lichenoidi in vicinanza di un amalgama, o nei casi, sicuramente accertati, di allergia a tale materiale, è indicata la rimozione dell’otturazione.

grado di curare le malattie. Aprile 2017 | Notiziario | 47


n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s p

Nuovo triennio formativo ECM 2017-19: novità, obbligo formativo, regole Libera professione si accompagna a libera concorrenza, quindi l’aggiornamento può fare la differenza. La formazione obbligatoria per il triennio 2017-2019 è pari a 150 crediti formativi, fatti salvi esoneri, esenzioni ed eventuali riduzioni.

di NICOLA ESPOSITO

P

er il triennio 2017-2019 si possono in-

la possibilità di raggiungere i crediti stabiliti

dividuare le novità più rilevanti nei se-

senza il vincolo della temporalità annuale: si

guenti punti: dossier formativo, nuovo

potranno ottenere i crediti ECM senza doverli

modo di conteggiare le riduzioni dell’obbligo

suddividere anno per anno.

formativo in base alla formazione fatta nel

L’importante è adeguare l’aggiornamento

triennio precedente, maggior flessibilità nella

alle regole, ma le regole temporali di acquisi-

scelta della tipologia di formazione da con-

zione sono diventate più elastiche.

seguire e nuovi criteri per l’assegnazione dei Nicola Esposito Presidente CAO OMCeO - Bari nimigiro@libero.it

48 | Notiziario | Aprile 2017

crediti ECM agli eventi. Altra novità è la de-

Proroga completamento dell’obbligo for-

finizione dell’interlocutore del sistema ECM:

mativo 2014 -2016

il professionista sanitario. Scompare quindi

La CNFC (Commissione Nazionale Forma-

la dicotomia tra i liberi professionisti e coloro

zione Continua) ha stabilito che tutti i pro-

che lavorano in regime di dipendenza con il

fessionisti sanitari possono acquisire i crediti

SSN. Nella determinazione di professionista

formativi relativi al triennio 2014 – 2016 fino

sanitario, libera professione e dipendenza

al 31/12/2017, nella misura massima del 50%

sono soggette alle stesse regole del sistema

del loro obbligo formativo, al netto di eso-

ECM. Da segnalare infine un’ultima novità im-

neri, esenzioni o eventuali altre riduzioni. I

portante, introdotta in questo triennio, che è

crediti acquisiti come recupero del debito


pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t

formativo, non saranno comunque compu-

è pari a 150 crediti formativi, fatti salvi eso-

tati ai fini dell’assolvimento dell’obbligo for-

neri, esenzioni ed eventuali riduzioni. I pro-

mativo del triennio 2017-2019. Il significato

fessionisti sanitari che nel triennio 2014-2016

di questa proroga nasce dalla constatazio-

hanno compilato e soddisfatto il proprio

ne che, per alcuni professionisti, è mancata

Dossier Formativo individuale hanno diritto

l’offerta formativa, pertanto la Commissione

ad una riduzione di 15 crediti nel presente

ECM ha permesso di derogare al termine

triennio formativo. Il tema del Dossier è de-

prefissato del 31/12/2016. Ovviamente, gra-

licato: pur essendo stato proposto come uno

zie alle numerose opportunità formative nel

strumento utile al rilancio del sistema ECM,

panorama odontoiatrico, i Soci Andi hanno il

non ha avuto successo e non è stato recepito

problema opposto, ovvero scegliere tra una

come un elemento migliorativo. Il problema

vasta gamma di offerte. Da qui scaturisce una

in questo caso potrebbe essere attribuito alla

inevitabile constatazione: libera professione

mancata diffusione e conoscenza delle valen-

si accompagna a libera concorrenza, quindi

ze del Dossier Formativo, prima di tutto da

l’aggiornamento può fare la differenza.

parte degli enti che lo hanno “creato”. Per i professionisti sanitari che hanno acquisi-

Nuovo triennio formativo ECM 2017 -2019

to crediti nel triennio 2014-2016 sono previ-

L’obbligo formativo per il triennio 2017-2019

ste ulteriori riduzioni secondo la tabella

Aprile 2017 | Notiziario | 49


n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s p

Crediti acquisiti nel triennio 2014 – 2016

Riduzione per il nuovo triennio

Crediti da acquisire nel triennio 2017- 2019

80 - 120

15

135

121 - 150

30

120 Tabella 1

Il professionista può acquisire crediti tramite autoformazione, come “partecipante reclutato” e in qualità di docente/ relatore/tutor.

50 | Notiziario | Aprile 2017

1. I crediti acquisiti durante i periodi di esen-

tifico sia come controvalore in crediti. Per

zioni ed esoneri non vengono conteggiati per

autoformazione individuale l’apprendimento

il soddisfacimento dell’obbligo formativo e

derivante da attività di lettura di riviste scien-

non vengono ricompresi all’interno del Dos-

tifiche, di capitoli di libri e di monografie sen-

sier Formativo.

za test di valutazione dell’apprendimento. Il professionista non può acquisire come parte-

Vincoli sull’acquisizione dei crediti

cipante reclutato dalle aziende sponsor, oltre

La Commissione Nazionale per la Forma-

il limite di 1/3 del proprio fabbisogno formati-

zione Continua ha stabilito dei vincoli sulle

vo triennale eventualmente ridotto sulla base

tipologie di formazione ECM attraverso cui

di esoneri, esenzioni ed altre riduzioni.

acquisire i crediti ECM. Ciascun professioni-

Questo aspetto limitante ha un suo perché:

sta deve fare almeno il 40% della formazione

soprattutto in area clinica farmacologica il ri-

tramite eventi accreditati da Provider, ma ha

schio di orientare il proprio aggiornamento

la possibilità di soddisfare il proprio obbligo

verso precise direzioni commerciali ha alme-

formativo anche attraverso altre tipologie di

no un vincolo numerico ed un confine preci-

formazione ECM. Il professionista può infat-

so. In ambito odontoiatrico questo rischio è

ti acquisire crediti tramite autoformazione,

meno forte ma in questi casi le regole servo-

come “partecipante reclutato” e in qualità di

no a tracciare confini che hanno anche una

docente/relatore/tutor. I crediti acquisibili tra-

rilevanza deontologica.

mite autoformazione non possono eccedere

Fermo restando i criteri di assegnazione dei

il 10% del fabbisogno formativo triennale.

crediti, ciascun docente/relatore/tutor non

L’autoformazione, in questo caso, è spesso

può acquisire più di 50 crediti per un singolo

sottovalutata e trascurata: può invece diven-

evento. Anche in questo caso la scelta di dare

tare un utile supporto, sia come valore scien-

un limite massimo alla acquisizione di crediti


Il Dossier Formativo nel triennio 2017-2019

pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t Il Dossier Formativo è uno strumento di programmazione, rendicontazione e verifica del Professionista sanitario che può così autodeterminare il proprio percorso formativo tenendo conto dei bisogni formativi individuali e dell’organizzazione di riferimento (Dossier di gruppo). La compilazione del dossier formativo permette inoltre una riduzione dei crediti ECM attraverso il rilascio di un bonus, che viene erogato per il nuovo triennio 2017-2019, al realizzarsi delle seguenti condizioni: • Costruzione del dossier • Congruità con il dossier e la disciplina esercitata • Coerenza relativamente alle aree – pari almeno al 70% – tra dossier programmato ed effettivamente realizzato

per coloro che svolgono attività di docenza ha il significato di evitare comportamenti eventualmente troppo “generosi”. Criteri per l’assegnazione dei crediti alle attività ECM triennio 2017-2019 La CNFC ha stabilito che per la formazione residenziale classica (eventi RES) è obbligatoria la presenza documentata ad almeno il 90% della durata dell’evento, a differenza di quanto fissato precedentemente ovvero la presenza documentata del 100% della durata dell’evento. Questa constatazione sul valore della presenza ad eventi residenziali indica una maggiore elasticità, tenendo conto, infatti, che possono essere accettabili alcuni momenti di assenza agli eventi. Viene inoltre stabilito il limite massimo di crediti che può rilasciare un evento, ovvero 50 crediti ECM. Giustamente, se da un lato si lascia ad ogni professionista la possibilità di acquisire crediti all’interno del triennio senza vincoli di tempo specifici, è corretto dare un limite al numero

Il bonus è quantificato nella misura di 30 crediti formativi, di cui 10 assegnati nel triennio 2017-2019 ed ulteriori 20 nel triennio successivo rispetto a quello in cui si è costruito il dossier. Se il dossier viene costruito il secondo anno del triennio, il professionista ha diritto ad un bonus di15 crediti per il triennio successivo. Se il dossier viene fatto l’ultimo anno del triennio si avrà diritto ad un bonus di 10 crediti formativi per il successivo triennio. I crediti ECM acquisiti fuori dal Dossier formativo individuale, concorrono comunque al soddisfacimento dell’obbligo formativo individuale. Si ricorda che per la visualizzazione dei propri corsi e crediti ECM è necessaria la registrazione sul sito Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie) – www.cogeaps.it. In tema di Dossier è importante sottolineare che (in parte grazie all’azione svolta dal Dott. Stefano Almini, nostro rappresentante delle libere professioni e dell’area odontoiatrica, nominato dalla CAO all’interno della Commissione Nazionale ECM) il Dossier Formativo non è obbligatorio per il triennio in corso, come non lo era nel precedente. Questa possibilità di sperimentare nella pratica la fattibilità del Dossier, permetterà di procedere ad eventuali progettualità senza avere l’assillo dell’obbligo. La vera opportunità potrà infatti essere costituita dal Dossier Formativo di Gruppo.

di crediti ottenibili da un singolo evento. Aprile 2017 | Notiziario | 51


o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s

AUTORIZZAZIONI SANITARIE: LETTERA APERTA AD EMILIANO I dubbi e le osservazioni del consigliere e segretario dell’Ordine di Bari, Gianvito Chiarello, sul testo che disciplinerà le attività sanitarie in Puglia e che sarà presto oggetto di discussione in Consiglio regionale. Al presidente della Regione Puglia chiede che i professionisti possano essere ricevuti per esprimere la loro opinione.

di Gianvito Chiarello

Gianvito Chiarello Odontoiatra - Segretario OMCeO Bari gchiarello@libero.it

52 | Notiziario | Aprile 2017

C

aro Presidente Emiliano,

L’approvazione in Commissione del disegno

ho letto, su Press Puglia, un comuni-

di legge sull’autorizzazione alla realizzazione

cato stampa che annuncia un grande

e all’esercizio, all’accreditamento istituzionale

evento: la Terza Commissione ha approntato

e accordi contrattuali delle strutture sanitarie

il testo sulle autorizzazioni sanitarie che a bre-

e sociosanitarie pubbliche e private è definita

ve sarà discusso e approvato in Consiglio Re-

«un passo importante, un provvedimento che

gionale. Nulla è trapelato finora, i Consiglieri

rappresenterà una vera rivoluzione nel cam-

hanno bocche cucite. I nostri vertici sindacali

po dell’accreditamento delle strutture socio

hanno inondato di mail tutto il Consiglio, ma

sanitarie».

nessuna risposta è stata ottenuta.

Eppure, la terza Commissione non ha ritenuto

La Consulta Regionale della Sanità, che espri-

utile sentire il parere della Consulta della Sa-

me i rappresentanti della professione, for-

nità su decisioni che ci riguardano molto da

temente voluta e pubblicizzata da te e dal

vicino. In merito agli studi odontoiatrici, Aio

nostro Presidente di Ordine Filippo Anelli,

e Andi (le maggiori rappresentanze sindacali)

ha avuto una gestazione molto travagliata, in

non sono state interpellate.

considerazione del ruolo delicato e strategico

L’Odontoiatria è una branca che difficilmente

che avrebbero avuto i loro componenti nel

può essere gestita dal Welfare, per motivi di

confrontarsi con le nuove proposte di legge

cassa e soprattutto per motivi di organizza-

in Sanità della Puglia.

zione. La rete dei nostri studi professionali in


s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t o i at r i a s pa z i o o d o n t

Puglia garantisce servizio adeguato e libera

Terza Commissione, prima che il testo sbar-

scelta da parte del paziente, oltre a dar lavoro

chi in aula. Ti chiediamo semplicemente di

a 10mila professionisti del settore e ad assicu-

esporre le nostre ragioni. Non siamo all’altez-

rare introiti alle casse erariali.

za dei tassisti, loro sì che ci sanno fare: met-

Siamo tutti in apprensione. Se la vostra “ri-

tono a ferro e fuoco le città e poi vanno a

voluzione” stringerà le maglie sui requisiti

trattare con il Ministro che si rimangia le libe-

autorizzativi,

rendendo

irrimediabilmente

inadeguati i nostri studi (ho sentito parlare di antisismicità, pensa come sia possibile rispettarla a Bari vecchia), consegnerai l’Odontoiatria pugliese alle società di capitali, capaci di innalzare grandi studi a norma, in poco tempo. Grandi studi o ambulatori: io, che mi

ralizzazioni delle loro licenze. Non abbiamo il piglio e forse neanche la volontà di compiere siffatte azioni di forza. Per questo motivo abbiamo già subito Bersani che, abolendo i tariffari e liberalizzando la pubblicità, ha declassato le nostre prestazioni professionali a

sforzo di studiare, non sono ancora riuscito a

livello di merce. Ci rimangono solo i nostri

capire la differenza. Ricorda noi professionisti

studi. Dacci l’opportunità di mantenerli.

abbiamo due grandi obiettivi: l’etica professionale e la salute del paziente; per le società,

Buon lavoro,

invece, l’obiettivo è solo il profitto economico. Ti chiediamo solo di essere ricevuti dalla

Gianvito Chiarello Aprile 2017 | Notiziario | 53


F U O R I DALL’ ORDINARIO

EMERGENZA MALTEMpO. UNA ESPERIEnZA “INDIMENTICABILE” Storie di ordinario impegno in condizioni straordinarie come la situazione meteo che ha colpito la nostra regione a inizio d’anno.

di FILOMENA PARISI

Filomena Parisi filo.parisi@alice.it

54 | Notiziario | Aprile 2017

S

ono un Medico di Medicina Generale,

me invernali, il giorno precedente al turno,

diplomata a Dicembre 2016, residen-

dopo aver sentito le previsioni meteo, mon-

te nella città di Gravina in Puglia (pro-

tai le catene da neve.

vincia di Bari). Tra le poche attività che pote-

Il mattino del mio giorno lavorativo, partii

vo svolgere a inizio gennaio 2017, c’erano i

con notevole anticipo, per giungere in sede

turni di reperibilità per il servizio di Continu-

in orario, per le 8.00. Malgrado tali accor-

ità Assistenziale. Ovviamente, in qualità di

gimenti, non riuscii a percorrere molti chi-

reperibili, per alcuni distretti, si lavora mag-

lometri (non più di due dal perimetro citta-

giormente durante le festività (e tra queste

dino), perché si scatenò la bufera di neve,

bisogna annoverare quelle natalizie).

preannunciata dal bollettino meteo dei

Il distretto in cui svolgevo la mia attività

giorni precedenti.

di Continuità Assistenziale in qualità di re-

In più, la mia macchina si bloccò e non riu-

peribile, era il numero 1 della provincia di

scii più a spostarla, al punto che fui costretta

Taranto, che comprende le città di Castel-

a chiamare mio marito affinché mi venisse a

laneta-Castellaneta

prendere.

Marina-Ginosa-Ginosa

Marina-Laterza-Palagianello.

Per evitare di lasciare il turno scoperto, chia-

Mi era stato ceduto un turno diurno superfe-

mai in sede ed avvertii il titolare in turno del-

stivo, da parte di un titolare di CA, nella città

la mia disavventura. Il mio collega fu costret-

di Castellaneta, il 6 Gennaio. Anche se sulla

to a svolgere ulteriori 12 ore di turno, oltre a

mia macchina erano già montate le gom-

quelle che aveva già eseguito.


Il risultato della traversia? Una macchina in panne e l’impossibilità di svolgere l’altro turno di reperibilità nel servizio di Continuità Assistenziale a cui ero stata assegnata (precisamente il turno notturno del 7 Gennaio, sempre nella città di Castellaneta), sia per l’impossibilità di muovermi con un mio automezzo, sia per le limitazioni di circolazione sulle arterie viarie che avrei percorso per raggiungere la sede suddetta (SS 99 e SS 7 ter,

ALLARME RACCOLTA SANGUE L’emergenza maltempo di inizio gennaio in Puglia ha creato problemi anche nella raccolta sangue, tanto da spingere il Crat - Coordinamento regionale per le

il cui provvedimento era stato adottato dal

attività trasfusionali a lanciare l’allarme. Tutta colpa

Prefetto di Matera con prot. n. 387/12A.10/

del grande gelo e della neve che ha totalmente bloccato

Area I^/f.95/17 del 05.01.2017).

la raccolta di sangue all’interno e all’esterno dei centri

Resoconto personale: 2 turni non svolti,

trasfusionali regionali. Il problema in Puglia è stato

danni alla mia auto, sveglia mattutina impre-

causato soprattutto dalle nevicate, che hanno portato

vista in un giorno di festa, per mio marito… non male, vero?

alla cancellazione di decine di eventi di raccolta sangue. Aprile 2017 | Notiziario | 55


56 | Notiziario | Aprile 2017


Estratto del Num. 3/2016

SCUOLA DI RICERCA CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE

LA MEDICINA GENERALE IN RICERCA: “CI RACCONTIAMO” Informazione, formazione, pillole, news, aggiornamento a cura di MARIA ZAMPARELLA

S

iamo alla III Edizione del nostro “Gior-

raggiungere, poiché nello svolgere la sua

nale di Ricerca in MG” dove non solo

professione, il MMG, deve fronteggiare alcu-

ci raccontiamo ma,

proponiamo, ri-

ne rilevanti difficoltà, fra le quali le mutazioni

portiamo, intervistiamo, ascoltiamo e … vo-

del quadro demografico, la necessità di un

gliamo migliorarci e crescere per formare al meglio i futuri MMG ma, soprattutto, dando risposte ai cittadini sui bisogni di salute,

aggiornamento sempre più rapido legato al progresso delle conoscenze tecnico- scientifiche e alla di-

fornendo salute. Tanto

sponibilità di un numero

per garantire in Primary

crescente di farmaci in-

Care un’assistenza sani-

novativi, il sempre mag-

taria di primo livello di

giore carico di lavoro

qualità, una continuità

amministrativo/burocra-

di assistenza ospedaleterritorio e la prevenzione delle malattie. Le riflessioni sulle prime due Edizioni, portano a considerare il risultato del proficuo lavoro fatto dal gruppo di ricerca ma, anche la testardaggine di continuare a “fare”, a “disseminare” e

tico, che tende pericolosamente a sottrarre tempo alla cura del paziente. Sono queste solo alcune delle criticità che hanno almeno parzialmente limitato quella che già da anni il WONCA ha dichiarato essere la sfida per

“contagiare” sempre più medici, operatori

il futuro dei Medici di Famiglia. “La ricerca

sanitari e chiunque si occupi di SANITA’ per

soddisfa i bisogni professionali ed in tal

ottimizzare la “NOSTRA SALUTE”. Voglio

senso la ricerca può fornire motivazioni.

ricordare: “che tali obiettivi sono difficili da

La ricerca è Formazione”.

Aprile 2017 | Notiziario | 57


B ENESSERE E STILI DI V I TA

n master ”Stili di vita e prevenzione”, è stato inseri-

U

fini di avere e/o cam-

to nel programma del CFSMG (corso di formazione

biare il proprio stile

specifica in medicina generale) presso l’Ordine dei Me-

di vita è l’obiettivo

dici di della provincia di Bari. L’obiettivo dell’iniziativa, in

didattico del corso

linea con la mission del MMG, è quello di formare e ren-

master

dere i futuri medici di Famiglia, esperti nell’elaborazione

del CFSMG ai fini,

di modelli sociosanitari di salute sul territorio. In seguito

anche, di insegnare a strutturare un ambulatorio dedi-

ai grandi cambiamenti della società avvenuti negli ultimi

cato sugli stili di vita. Tanto, in linea con la situazione

anni, abbiamo scelto di inserire nel percorso formati-

mondiale, per la prevalenza dell’obesità, aumentata si-

vo per la medicina generale, un progetto che ha come

gnificativamente nelle ultime decadi, anche in Italia, rag-

base il passaggio da una medicina d’attesa a una medi-

giungendo valori allarmanti, fino ad essere considerata

cina d’iniziativa, che sappia prendersi cura della persona

un importante problema di salute pubblica, con implica-

“sana”. La medicina di iniziativa, in termini di risparmio

zioni negative sia sulle condizioni di salute del singolo

può dare molto di più di quanto non si ottenga con di-

e della collettività, che sull’impegno di risorse del SSN.

spositivi e tecnologia. Considerato che l’età media della

Poiché le evidenze scientifiche indicano che anche mo-

nell’ambito

derate perdite di peso producono importanti ricadute

Il mmg del futuro come guida negli stili di vita

positive sulle condizioni di salute del paziente, è altamente auspicabile una maggiore presa in carico del problema (in prevenzione e gestione del sovrappeso obesità) da parte dei MMG. Semplici atti, inseriti nelle usuali modalità di lavoro del MMG e la scelta di interventi più adeguati al singolo, sono più che sufficienti ad affrontare e gestire con il paziente il problema del sovrappeso e obesità.L’approccio al paziente in sovrappeso od obeso richiede, per ottenere migliori risultati e mantenerli nel tempo, fondamentalmente la modifica dei propri stili di vita. Pertanto il Medico dovrà imparare a gestire ed a proporre al paziente diversi approcci, preferibilmente

PIETRO SCALERA

MARIA ZAMPARELLA

integrati, quali: uno dietetico, uno basato sull’esercizio fisico, uno farmacologico, uno cognitivo-comportamentale. La gestione delle cronicità in un ambulatorio di MG,

popolazione aumenta, con la conseguente dilatazione

tramite uno Stile di Vita adeguato, può fornire risposte

della spesa sanitaria che nessuna società può permet-

in prevenzione primaria, secondaria e terziaria è quin-

tersi, è necessario un intelligente piano di prevenzione,

di, di fondamentale importanza. In medicina si è assi-

specie primaria, mediante la promozione di una cultura

stito, negli ultimi trenta anni, ad un notevole sviluppo

della salute e dei corretti Stili di Vita, supportata da fonti

sia tecnologico nel settore diagnostico- terapeutico (ri-

qualificate e autorevoli, il MMG, con modelli possibi-

sonanze, TAC, strumenti endoscopici e chirurgici…) che

li per tutti i cittadini”. La proposta formativa ha come

farmacologico (farmaci a volte molto costosi) e anche,

obiettivo principale quello di fornire al futuro medico

la domanda di salute, spesso inappropriata, è cresciuta

del territorio (Medico di Medicina generale e Medico

di pari passo, pertanto la MG nelle cure primarie, deve

di continuità assistenziale) le competenze necessarie

dare della risposte appropriate in termini di prevenzio-

alla prevenzione primaria e secondaria di molte patolo-

ne e di gestione della salute del cittadino prendendosi

gie notevolmente influenzate dagli stili di vita. Pertanto

cura della persona, anche sana, migliorando la relazione

saper educare, comunicare, relazionare con i pazienti ai

medico-paziente.

58 | Notiziario | Aprile 2017


Una fi nestra sui nostri l av o r i

I

n letteratura sono descritti come fattori di rischio per

ricostruzione della dura madre con fascia lata.

i tumori maligni del naso e dei seni paranasali (TuNS)

Il controllo post-intervento con TAC encefalo e PET Total

solo le patogie croniche rino-sinusali (RR tra il 2-7%-qua-

body è stato negativo per cui il paziente veniva avvia-

li: sinusite cronica, polipi nasali , ipertrofia dei turbinati

to a trattamento radio e chemioterapico specifico della

e rinite allergica) e l’ esposizione a polveri (soprattutto

durata di circa due mesi, manifestando, nel corso del

di legno e cuoio -46% m. 20.1% f.- fumo di tabacco) e

trattamento oncologico, numerosi effetti collaterali quali

dato che trattasi di malattia rara, seconda solo al me-

dermatite attinica, edema del volto, cefalea persistente

sotelioma pleurico con una prevalenza dell’1% circa di tutte le neoplasie maligne, scopo dello studio è sta-to quello, tramite la descrizione di un caso clinico di adenocarcinoma naso-sinusale in MRGE , di sensibilizzare e promuovere uno studio epidemiologico e clinico volto a verificare la frequenza di associazione tra queste due patologie e a trarre eventuali nessi di causalità, anche tenendo in considerazione il ruolo che una terapia farmacologica cronica e adeguata ed un idoneo stile di vita hanno sull’incidenza di complicanze della MRGE. Il caso clinico: soggetto (anni 39), di sesso maschile, non allergico, affetto da oltre 10 anni da MRGE + ernia iatale e rino-sinusite cronica e che ha sviluppato una neoplasia naso-sinusale. L’anamnesi professionale ed extra-professionale è negativa per esposizione a polveri e a fumo di tabacco attivo o passivo, mentre va segnalata una familiarità positiva

e congiuntivite. Attualmente, a distanza di circa cinque mesi dal primo intervento, il paziente presenta un discreto stato di salute generale, un quadro biochimico nella norma ed è in trattamento continuativo efficace con PPI ad alto dosaggio. In conclusione, gli ottimi risultati ottenuti in questo pa-

TUMORI NASO-SINUSALI E MALATTIA DA REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO

per MRGE , ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa e neoplasia prostatica. Sottoposto più volte ad EGDS con

di MARIA ZAMPARELLA

ripetuta diagnosi di “Esofagite da reflusso ed Ernia iatale”, ha presentato alla prima EGDS (circa 10 aa fa) anche una gastrite Hp positiva , poi eradicata. In terapia farmacologica ciclica con vari PPI anche ad alto dosaggio, antiacidi e procinetici e con terapia antibiotica, topica ed antistaminica prescritta al bisogno, per sinusite cronica recidivante, il paziente riferisce oltre ai sintomi classici da MRGE anche sintomi atipici quali tosse notturna e raucedine. Si precisa, inoltre, che il paziente ha effettuato una pH-impedenziometria durante terapia con PPI registrando uno scarso controllo della secrezione acida

ziente, attualmente in follow up negativo, derivano dall’aver seguito il percorso raccomandato dalle linee guida: diagnosi certa (clinica, strumentale e istologica), terapia chirurgica per via endoscopica e successiva radio + chemioterapia. Si ritiene che l’avvio di uno studio epidemiologico e clinico osservazio-

da parte della terapia stessa. In seguito a diagnosi certa

nale nei TuNS possa mettere in evidenza l’eventuale

(clinica + es. TAC/ RMN+ istologia) di TuNS, viene sot-

ruolo etiologico della MRGE non ben controllata dalla

toposto a resezione di neoformazione naso–sinusale, ri-

terapia per dosaggio non idoneo per scarsa complian-

sultata essere un adenocarcinoma naso-sinusale di tipo

ce del paziente. Una raccolta di dati, sarà utile alla mi-

intestinale (C.D. 8144/3). Essendo il primo intervento

gliore definizione del ruolo che la MRGE ha nella rino-

risultato incompleto, il paziente veniva rioperato dopo

sinusite cronica e quindi indiretta-mente, come fattore

due settimane con craniectomia per via endoscopica e

di rischio predisponente la neoplasia naso-sinusale.

Aprile 2017 | Notiziario | 59


ONCOLOG IA

N

el 2013 distesa su una poltrona, mentre facevo l’infusione di chemioterapici, ascoltavo i racconti delle signore distese nelle altre poltrone, in chemioterapia perché operate per Tumore Ovarico, tutte raccontavano la storia della malattia che iniziava con gli stessi sinto-

internet etc.. Ho ascoltato, gli stessi racconti, durante

ONCOLOGIA …RICERCA, MALATTIA, PAZIENTE, ASSOCIAZIONI, VOLONTARIATO

giorno, qualche volta mi chiedevo perché aumentasse

di ADELE LEONE

il mio ricovero in Ospedale, dove ero stata sottoposta all’intervento per l’asportazione del tumore. Quando ho scoperto di avere un tumore ovarico, non avevo alcuna attenzione al mio stato di salu-te, lavoravo 10/12 ore al il mio peso e spes-so presentavo difficoltà a respirare. Molto grave la mia “disattenzione”, sono un medico e non ho ascoltato i segnali che il corpo mi in-viava. Da paziente mi sono chiesta se c’era un’associazione che si occupasse di questa malattia e delle donne affette. Ho chiesto informazioni al prof. Cormio, che ci seguiva nel percorso di terapia e che aveva operato molte delle signore che facevano la chemio con me, mi ha indicato una associazione di Milano: ACTO ONLUS. Ho chiesto

mi: addome gonfio, globoso, difficoltà a digerire, senso di peso. Dopo qualche giorno si erano recate dal medico curante che aveva detto di stare attente all’alimentazione e che, per il persistere dei sintomi, prescriveva una Ecografia dell’Addome. L’Eco non chiariva di cosa si trattava, salvo presenza di ascite. In seguito aumentando i problemi fisici, si recavano da vari specialisti e finalmente erano visitate da un ginecologo che diagnosticava una probabile neoformazione e chiedeva di eseguire una TAC addome in toto con m.d.c. Con la diagnosi, probabile, si doveva iniziare a valutare dove fare l’intervento e quindi la solita ricerca: consigli dal ginecologo che aveva fatto la diagnosi e da altri,

alle mie amiche di poltrona se erano interessate a creare una associazione che potesse informare su questo terribile male e dare un aiuto alla ricerca. Tutte erano entusiaste di questa idea così come i loro familiari. L’8 marzo del 2014 abbiamo creato “ACTO BARI” che si propone di: Informare e sensibilizzare donne e medici sulle problematiche del Tumore Ovarico e fornire alle donne le informazioni necessarie per massimizzare l’efficacia delle prime fasi di cura, del monitoraggio ai fini di sviluppare una “best practice”; Identificare e promuovere la diffusione di programmi di screening dedicati; Promuovere iniziative volte a reperire risorse per finanziare la ricerca e la sperimentazione di nuove cure.

“Non tutti possiamo fare grandi cose ma possiamo fare piccole cose con grande amore” Madre Teresa di Calcutta

di SARA LANOTTE

È

con grande amore che i pazienti oncologici dell’Oncologia Medica Universitaria del Policlinico di Bari hanno coinvolto parenti, amici, medici, operatori sanitari per dare vita a Pandora. Pandora ovvero Associazione ONLUS per l’Oncologia che ha come mission principale di affiancare il paziente oncologico, a partire dalla consapevolezza di malattia fino alla definizione del suo percorso terapeutico. L’impegno di Pandora ha diverse

60 | Notiziario | Aprile 2017

finalità: Informare i pazienti oncologici sui percorsi clinici e sui diritti dell’ammalato correlati alla propria malattia; Supportare i pazienti ed i familiari sul piano psico-oncologico con iniziative per l’assistenza domiciliare; Facilitare i contatti tra il MMG e le figure professionali coinvolte nella gestione del paziente; Sostenere i giovani oncologi impegnati nella ricerca scientifica per la cura del cancro; Divulgare le informazioni scientifiche mediante


corsi di formazione, convegni e manifestazioni culturali

tro sono stati assegnati a oncologhe specializzatesi con il

in collaborazione con Enti pubblici, Università, altre as-

Chiarissimo Professore Franco Silvestris. Le due vincitrici

sociazioni italiane ed estere; Comunicare mediante cam-

continueranno le ricerche in altre Università italiana ed

pagne di sensibilizzazione alla prevenzione del cancro.

estera così come purtroppo tanti altri ricercatori, per-

L’European Society of Clinical Oncology premia (Premio

tanto è lodevole la mission di Pandora, onlus per l’on-

ESMO) ogni anno, le 4 migliori ricerche oncologiche di

cologia. Come medici di medicina generale siamo stati

oncologi under 40 di tutto il mondo. Negli ultimi tre anni

ufficialmente invitati da Pandora a collaborare, perché

il Premio è stato vinto da oncologi della Scuola di Bari e

sconfiggere il cancro è una lotta che va condotta insie-

il 9 ottobre 2016 a Copenaghen ben due premi su quat-

me: “Oncologi e MMG”.

OB I ETTI VI

I

l 23 ottobre 2016 al Teatro Petruzzelli di Bari abbiamo avuto il piacere di ricevere un mito della Medicina: il dottor “Patch” Hunter Doherty Adams. Diventato famoso in seguito al film che porta il suo nome interpretato dal celebre Robin Williams nel 1998, il suo modo di essere medico è diventato di ispirazione per il mondo intero. La clown terapia da lui inventata si è diffusa globalmente e così ogni tipo di medicina complementare da lui sempre praticate (musico terapia, pet terapia, ecc…). «Ho sempre pensato che fosse strano e triste il fatto che le persone non abbiano alcun problema a comportarsi in modo rabbioso e burbero, ma che siano imbarazzate dal dover mostrare sentimenti positivi. Sappiamo tutti quanti quanto sia importante l’amore, eppure, con quale frequenza viene provato o manifestato veramente? I mali che affliggono la maggior parte dei malati, come la sofferenza, la noia e la paura, non possono essere curati con una pillola». Egli, medico di famiglia, ha rivoluzionato il rapporto tra medico e paziente, mettendo al centro la persona e privilegiando la relazione empatica ed il potere della comunicazione e delle “grandi narrazioni” rispetto al tecnicismo arido e superspecialistico. Fondò insieme ad altri colleghi entusiasti e volontari un nuovo modello di ospedale, la cui realizzazione risultò essere più una “comune”. I dottori e le loro famiglie vi-

vevano sotto lo stesso tetto assieme ai numerosi pazienti, anche psichiatrici, senza ricevere alcun compenso né avere a che fare con assicurazioni mediche e quant’altro. Puntava sulla terapia del sorriso ma anche sull’aumento dell’autostima, della comunicazione e del movimento. E nonostante per 12 anni non abbiano ricevuto alcuna donazione, hanno mandato avanti il loro progetto. Oggi, la clown terapia, è sostenuta da sempre più numerosi studi scientifici, in alcuni stati come l’Argentina, ci sono figure dedicate alla cura spirituale della persona ed al loro benessere e divertimento, assunte nei repar-

Incontro con Patch Adams: molto piu’ di un qualunque medico di Tiziano Perrone ti di oncologia pediatrica. Il sogno di Patch Adams di costruire un ospedale in cui regnava la felicità secondo il suo modello, ha permesso di raccogliere fondi per costruire cliniche gratuite in tutto il mondo e diffondere il suo messaggio. Il suo insegnamento ispira i corsi di formazione in medicina generale come quello di Bari che comprende nel programma un master dedicato ai corretti stili di vita, un master di etica ed anche uno sul trattamento di cure palliative. Aver avuto la possibilità di ascoltarlo, stringergli la mano e scambiarci due parole, è stato per me un grande onore: nonostante egli sia un grande, è una persona talmente empatica che parlandoci sembra di conoscersi da sempre. Il suo esempio di virtù medica, la sua visione della medicina e l’amore verso i pazienti, dovrebbero esseri diffusi nel “mondo”.

Aprile 2017 | Notiziario | 61


salute e ambiente

l’importanza di un lavoro condiviso con la Pubblica AmministRazione All’Omceo di Bari, il corso: “Salute e Ambiente. Il ruolo del medico a sostegno delle scelte strategiche degli amministratori locali”, in collaborazione con Isde, Università di Bari e la rete “Città Sane” OMS.

di ANGELA LOMORO

62 | Notiziario | Aprile 2017

S

alute, medicina e ambiente: la qualità

ai tavoli del corso si sono alternati rappresen-

della vita dei cittadini ruota intorno a

tanti di Citta Sane OMS, Universita, ISDE, fun-

questi tre fattori. Temi importanti e

zionari ASL, giudici, amministratori pubblici. Il

molto attuali, ai quali l’Ordine dei Medici di

ruolo dei medici è molto importante nella vita

Bari ha voluto dedicare un ciclo di incontri:

quotidiana delle città ed è anzi imposto dal

un vero e proprio corso di formazione, rea-

Codice Deontologico, come ricorda Filippo

lizzato con la collaborazione dell’Universi-

Anelli, presidente dell’Omceo: “Come me-

tà degli Studi di Bari, di Isde (Associazione

dici possiamo svolgere un ruolo importante

Italiana Medici per l’Ambiente) e della rete

nel supportare le pubbliche amministrazioni

“Città Sane OMS”. L’obiettivo è costruire un

a promuovere politiche che, attraverso l’am-

dialogo tra i medici che operano sul territorio

biente, tutelino la salute dei cittadini”. La rete

e le amministrazioni locali, per promuovere

dei fiduciari si inserisce infatti nel movimento

la salute dei cittadini a partire dalla qualità

Città Sane dell’Organizzazione Mondiale del-

dell’ambiente in cui vivono. L’OMCeO Bari

la Sanità (OMS) che punta ad aiutare le città

è convinto che le gravi ed importanti proble-

a perseguire concretamente la salute a tutto

matiche ambientali possono essere affronta-

campo, il benessere del singolo come benes-

te e risolte solo con la sinergica attività e la

sere della comunità e il ruolo delle città come

collaborazione di tutti gli attori; ecco perchè

promotrici di salute.


Con questa iniziativa, l’Ordine di Bari firma un positivo primato. «Il Consiglio Direttivo dell’OMCeO di Bari ha firmato, primo in Italia, un Protocollo d’Intesa con la Rete regionale di Città Sane, che intende stimolare l’im-

MEDICI E AMMINISTRATORI, INSIEME PER LA SALUTE E L’AMBIENTE

pegno dei Comuni italiani nelle politiche di promozione della salute a livello locale», spie-

Il corso “Salute e Ambiente. Il ruolo del medico a sostegno delle scelte

ga Michele Bozzi, consigliere dell’Ordine e

strategiche degli amministratori locali” si è tenuto nell’arco di tre

responsabile scientifico del corso. «Con que-

incontri dal 4 febbraio al 18 marzo 2017. Nato per la “formazione” dei 20

sto momento di formazione, vogliamo fornire ai fiduciari dell’OMCeO di Bari e ai medici del

Fiduciari Comunali attualmente in carica, ha visto l’iscrizione di 145 tra

territorio dell’area metropolitana conoscenze

medici di medicina generale, del territorio e ospedalieri. Ha inoltre visto

e strumenti per interagire con i sindaci». I tre

la partecipazione di diversi sindaci, tra cui quelli di Acquaviva, Bitetto,

incontri, che si sono svolti nei giorni 8 e 25

Bitonto, Capurso, Gioa del Colle, Palo del Colle, Toritto, Ruvo, Corato,

febbraio e 18 marzo, nell’auditorium Bono-

Sannicandro e dell’Assessore all’ Ambiente di Adelfia e di Bari.

mo dell’Ordine di Bari, hanno conosciuto un grande successo di pubblico, confermando l’interesse dei medici. Meno scontata

Aprile 2017 | Notiziario | 63


Promozione della salute, ambiente e salute globale

Codice Deontologico, art.5 «Il medico, nel considerare l’ambiente di vita e di lavoro e i livelli di istruzione e di equità sociale quali determinanti fondamentali della salute individuale e collettiva, collabora all’attuazione di idonee politiche educative, di prevenzione e di contrasto alle disuguaglianze alla salute e promuove l’adozione di stili di vita salubri, informando sui principali fattori di rischio. Il medico, sulla base delle conoscenze disponibili, si adopera per una pertinente comunicazione sull’esposizione e sulla vulnerabilità a fattori di rischio ambientale e favorisce un utilizzo appropriato delle risorse naturali, per un ecosistema equilibrato e vivibile anche dalle future generazioni». I fiduciari comunali sono medici volontari, interlocutori privilegiati delle Amministrazioni pubbliche sulle scelte che riguardano ambiente e salute dei cittadini.

64 | Notiziario | Aprile 2017

la grande partecipazione di amministrazioni

matiche vissute ogni giorno, con particolare

comunali e sindaci in prima persona.

attenzione alle situazioni locali. L’affluenza è

Indicatori della salute urbana, il ruolo dell’am-

stata numerosa in tutti gli incontri, a confer-

ministrazione nelle problematiche ambientali,

ma e testimonianza dell’importanza di queste

la funzione di advocacy del medico, il ruolo

problematiche, considerate attuali e d’impat-

di sorveglianza e protezione ambientale della

to nella vita quotidiana di una città. La con-

ASL, le ricadute ambientali e sanitarie della

sapevolezza intorno a questi temi ha riguar-

produzione di energia, la gestione sostenibile

dato non solo la classe medica, ma anche gli

dei rifiuti, i reati ambientali nell’area metro-

esponenti della Pubblica Amministrazione e i

politana di Bari, i pesticidi e gli interferenti

rappresentanti delle Istituzioni. Erano, infatti,

endocrini, l’inquinamento indoor e outdoor

presenti numerosi sindaci, assessori e funzio-

dei campi elettromagnetici: queste le tema-

nari di diversi comuni dell’area metropolitana

tiche affrontate, che hanno dato la possibi-

di Bari (tra gli altri, Acquaviva, Bitetto, Biton-

lità ai Sindaci intervenuti di confrontarsi con

to, Capurso, Gioa del Colle, Palo del Colle,

i medici e gli esperti e di esporre le proble-

Toritto, Ruvo, Corato, Sannicandro, Adelfia


«Il cosmo penetra nell’uomo con l’aria, le bevande e con i cibi; sostanze che diventano parte integrante dell’organismo; gli umori di cui questo si compone sono trasformazioni dei cibi e delle bevande ingerite». IPPOCRATE

e Bari.). «In doppia veste di medico e di sin-

promossa dall’OMCeO va assolutamente

daco, ritengo che sia molto importante pre-

perseguita, prestando molta attenzione non

servare la salubrità dell’ambiente e la salute

solo all’inquinamento derivante dai rifiuti, ma

dei cittadini. Per questo motivo, il nostro co-

anche a quello elettromagnetico», commenta

mune fa parte della rete “Città sane”. Sentia-

Giambattista Fasano, sindaco di Toritto.

mo molto il problema della tutela ambienta-

Un prossimo passo potrebbe essere l’istitu-

le: per difenderlo, conduciamo una serie di

zione di un tavolo di dibattito e di lavoro tra

piccole battaglie (per esempio riguardo un

OMCeO, medici ambientali dell’Isde, Uni-

impianto di compostaggio, presente sul no-

versità degli Studi di Bari e sindaci dell’area

stro territorio), cercando di dialogare sempre

metropolitana di Bari, per la progettazione

con la Regione. Una iniziativa, come quella

condivisa di politiche per l’ambiente. Aprile 2017 | Notiziario | 65


cer v elli in f uga

ALLERGIA ALL’ ACARO DELLA POLVERE: ECCO LE ORIGINI MOLECOLARI La scoperta è il risultato di uno studio congiunto tra vari ricercatori internazionali, di cui fa parte anche una giovane barese

a cura della Redazione

66 | Notiziario | Aprile 2017

C’

è anche la trentenne pugliese

lattie, che sono spesso causate o addirittura

Daniela Posa tra i ricercatori che

aggravate dall’allergia all’acaro della polve-

hanno scoperto quali molecole

re. In particolare, i ricercatori sono partiti

della polvere vengono intercettate dal si-

dall’osservazione di dati e campioni di san-

stema immune dei bambini, per poi provo-

gue relativi a 722 bambini tedeschi nati nel

care rinite allergica ed asma.

1990 e monitorati per 20 anni nell’ambito

Lo studio è stato condotto dal gruppo di

del Multicenter Allergy Study (MAS). Mole-

Allergia molecolare della Charité Medical

cole purificate o ingegnerizzate dell’acaro

University di Berlino (guidato dall’italiano

“Dermatophagoides Pteronyssinus” sono

Paolo Maria Matrica rdi) e dalla Medical

state studiate per mezzo di nanotecnologie

University di Vienna, con il supporto di ri-

e microarray, con lo scopo di individuare le

cercatori di statistica di Roma. L’obiettivo

origini e l’evoluzione della risposta anticor-

di questo importante lavoro è individuare

pale IgE durante le prime due decadi di vita

sempre più precocemente i bambini che

dei bambini. Tre molecole contenute nelle

sono a rischio di allergie alla polvere di casa

polveri casalinghe (Der p 1, Der p 2 e Der p

e che, di conseguenza, potrebbero svilup-

23) appaiono spesso nel sangue dei bambi-

pare rinite allergica e asma. Grazie a que-

ni precocemente, e cioè prima della com-

sta ricerca, pubblicata sul Journal of Allergy

parsa di sintomi e disturbi. In alcuni di que-

and Clinical Immunology, sarà possibile re-

sti bambini, tale manifestazione dà l’avvio

alizzare terapie innovative e precise, preve-

a una serie di eventi successivi che coinvol-

nendo in maniera efficace queste due ma-

gono altre molecole degli acari, attraverso


UN TEAM INTERNAZIONALE Lo studio è stato condotto dal gruppo di allergia molecolare della charité medical university di berlino (guidato dal professor paolo maria matricardi) e dalla medical university di vienna (rudolf valenta), con il supporto di ricercatori di statistica di roma. Tra gli scienziati, molti italiani: la pugliese Daniela Posa, in foto (prima firmataria), poi Serena Perna e la biostatistica Valentina Panetta.

un fenomeno chiamato “molecular sprea-

altre molecole potrebbero essere usate per

ding” (“diffusione molecolare”). «L’allergia

la prevenzione delle malattie durante l’in-

all’acaro si sviluppa nell’infanzia come una

fanzia e per la produzione di prodotti mole-

valanga: inizia presto con una o poche mo-

colari per immunoterapia adatti alle neces-

lecole e poi aumenta», spiega la dottores-

sità di ogni singolo paziente (pediatrico o

sa Daniela Posa. «Maggiore è la diffusione

adulto). L’allergia alla polvere causa o con-

della sensibilizzazione molecolare, maggio-

tribuisce all’insorgenza della rinite cronica e

re è il rischio di sviluppare asma». I bambini

dell’asma in centinaia di milioni di bambini

che producono IgE nei confronti di molte

e adulti in tutto il mondo. Questa malattia

molecole (sensibilizzazione polimolecolare)

allergica, che inizia durante l’infanzia, può

hanno un rischio più alto di sviluppare rinite

essere controllata tramite l’immunoterapia,

allergica ed asma. Una comparsa più pre-

ma non può essere curata; di conseguenza

coce della sensibilizzazione, una maggiore

la prevenzione primaria e secondaria rap-

esposizione agli allergeni dell’acaro della

presentano una priorità di ricerca globale.

polvere, e l’avere uno o entrambi i genitori

Questo studio è allora importantissimo

affetti da rinite allergica aumenta il rischio

perché, come spiega il professor Matricar-

di sensibilizzazione polimolecolare. Inoltre,

di, «apre nuove prospettive per l’uso delle

bambini sani in età-pre scolare, che mostra-

molecole allergeniche dell’acaro per la pre-

no IgE nei confronti di Der p 1 o Der p 23,

dizione, la prevenzione e la terapia della ri-

sviluppano più frequentemente l’asma nel

nite allergica e dell’asma causati o scatenati

periodo scolare. Ciò implica che queste ed

dall’acaro della polvere». Aprile 2017 | Notiziario | 67


N O N SOL O MEDIC O

IL SABATO MULTIDISCIPLINARE DELL’OMCeO DI BARI Umorismo, musica, narrativa, teatro: ecco le altre dimensioni della professione medica

di ANTONIO MARTIRADONNA

Antonio Martiradonna Direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo di Bari anmartir@tin.it

68 | Notiziario | Aprile 2017

C

hi l’ha detto che i medici sanno cu-

strato i legami scientificamente dimostrati fra

rare i pazienti, solo con le terapie

ilarità, ottimismo e benessere psicofisico. La

scientifiche? Sono molte e diverse

prova di questa correlazione è stata facilmen-

le dimensioni della professione medica. Per

te fornita dalla visione dei migliori sketch del

valorizzarle, l’Ordine di Bari ha promosso un

“Grande Totò”: 45 minuti di indimenticabili

ciclo di incontri dal titolo “Non solo medico”.

scenette di Totò, Peppino De Filippo, Mario

Il cartellone comprende 12 appuntamenti che

Castellani, Nino Taranto e tanti altri. Le im-

si terranno, tra febbraio e giugno, nell’audito-

magini sono state inframmezzate dall’ascolto

rium dell’Ordine, con la collaborazione di me-

delle poesie recitate da Totò e delle melodie

dici ed esperti in manifestazioni pluridiscipli-

napoletane più famose, da “Io te vurria vasà”

nari di scienza medica e arte varia. L’obiettivo

a “Malafemmena”, cantate dalla dottoressa

è quello di diffondere un’idea più umanistica

Rosa Maria Daniele, accompagnata al piano-

della medicina, intendendola come “arte” e

forte dal dottor Antonio Martiradonna. Ispira-

non soltanto come “scienza”. Il ciclo ha de-

to alla narrazione e all’importanza del raccon-

buttato all’insegna del buon umore. Il primo

to è stato il secondo incontro, in programma

incontro di sabato 11 febbraio, infatti, è stato

sabato 25 febbraio, dal titolo: “Medicina Nar-

dedicato al rapporto tra “Umorismo e salute”.

rativa – omaggio a Sherazade”. Il dottor Edo-

Ne ha parlato il professor Loizzi, che ha illu-

ardo Altomare, medico, scrittore e giornalista,


IL PROGRAMMA COMPLETO Sabato 11 febbraio Pasquale Loizzi Umorismo e salute: omaggio a Totò Sabato 25 febbraio Edoardo Altomare Il medico scrittore Sabato 11 marzo Franco Polemio ed Ettore Samele Il medico che viaggia Sabato 25 marzo Rosa Maria Daniele Approccio al bambino oncoematologico

Sabato 6 maggio Adriana De Serio La musicoterapia Sabato 20 maggio Paolo Livrea Il medico che dipinge Sabato 27 maggio Concerto del Conservatorio Musicale di Bari Sabato 3 giugno Luisa Maria Pacieri e Rosa Maria Daniele La magia del tango

Sabato 1 aprile Antonello Taranto Le ludopatie

Sabato 10 giugno Domenico Amoruso, Emilia Aprile, Dante Dell’Anna e Walter Guerriero La teatroterapia

Sabato 22 aprile Lucio Miolla e Gianvito Chiarello Il medico musicista

Sabato 17 giugno Gianvito Chiarello e Roberta Genoviva La magia del jazz

ha spiegato, attraverso esempio scientifici e

mente interessante per i medici di famiglia e i

letterari, l’importanza del racconto nel rap-

medici di base, l’incontro del 25 marzo: “Ap-

porto medico-paziente, per il raggiungimento

proccio al bambino oncoematologico” con la

dell’obiettivo diagnostico e terapeutico. Per

dottoressa Rosa Maria Daniele, pediatra ed

tanti pazienti e operatori della salute, narrare

oncologa. L’obiettivo è riuscire a concordare

la propria storia e il proprio vissuto patologico,

un miglior percorso diagnostico e terapeu-

significa insieme riportare in auge l’arte antica

tico per queste patologie, per fare in modo

dell’ascolto. Il cartellone continua con un in-

che i piccoli pazienti affrontino questi difficili

contro dedicato ai “medici viaggiatori” (saba-

momenti esistenziali con l’energia reattiva del

to 11 marzo). Attraverso l’esperienza persona-

canto e della poesia. La “sceneggiata” di al-

le di Franco Polemio ed Ettore Samele, medici

cuni casi clinici servirà a illustrare al meglio la

e viaggiatori appunto, i partecipanti viaggia-

drammaticità della “Ludopatia”, tema dell’in-

no alla scoperta di luoghi insoliti (tra gli altri

contro del primo aprile, con il dottor Anto-

Etiopia, Iran, Norvegia, Islanda, Giappone).

nello Taranto, psichiatra del Dipartimento di

L’attenzione è rivolta, naturalmente, al tipo

Salute Mentale della ASL Bari. Appuntamento

di organizzazione sanitaria presente in que-

tutto dedicato alla musica, il 22 aprile, con Lu-

sti Paesi. Temi diversi, ma tutti molto utili alla

cio Miolla e Gianvito Chiarello, rispettivamen-

formazione umana e professionale. Particolar-

te ortopedico e odontoiatra, ma anche

L’obiettivo è diffondere un’idea più umanistica della medicina, intendendola come “arte” e non soltanto come “scienza”.

Aprile 2017 | Notiziario | 69


La medicina è una scienza, ma è anche un’arte. E solo l’arte può favorire lo sviluppo di offerte terapeutiche sempre più ampie.

cantautore e compositore, che presenteranno

del corpo e dell’anima, sublimando contem-

le proprie produzioni musicali. Il filone musi-

poraneamente l’impaccio fisico e la sofferenza

cale continuerà nell’incontro successivo, con

esistenziale. Immancabile, in questo variegato

Adriana De Serio, docente del Conservatorio

scenario artistico, il ruolo del teatro. Sabato

Musicale di Bari, nonché apprezzata fautrice e

10 giugno, i dottori Domenico Amoruso, Emi-

divulgatrice di “Musicoterapia”, prezioso sup-

lia Aprile, Dante Dell’Anna e Walter Guerriero

porto terapeutico, ben noto sin nell’antichità. La professoressa tornerà anche, in un secondo incontro, accompagnata da alcuni giovani allievi del Conservatorio musicale di Bari. Di arti figurative, in particolare di pittura, si parlerà il 20 maggio con Paolo Livrea, neurologo e pittore, che illustrerà le conquiste della Neuroestetica e le sorprendenti corrispondenze tra le immagini e la risposta neurologica, in termini di status psicofisico. Un altro approc-

70 | Notiziario | Aprile 2017

spiegheranno i vantaggi e i benefici catartici derivanti dalla “Teatroterapia”. Lo psicodramma, per esempio, aiuta ad esprimere ed esternare tante problematiche interiori e latenti. Il ciclo primaverile di “Non solo medico” terminerà il 17 giugno, a suon di jazz. Gianvito Chiarello e la collega odontoiatra Roberta Genoviva proporranno uno momento musicale, presentato anche allo spettacolo nazionale

cio terapeutico, acustico e dinamico, è quello

dei medici artisti, svoltosi nel Salone Marghe-

della “Tangoterapia”, di cui si parlerà il 3 giu-

rita di Roma lo scorso ottobre. La convinzione

gno, insieme alle dottoresse Marilisa Pacieri

alla base di questa iniziativa è che la medicina

e Rosa Maria Daniele. La magia del tango,

è una scienza, ma è anche un’arte. E solo l’arte

unendo le movenze del ballo alle suggestioni

può favorire lo sviluppo di offerte terapeuti-

ritmico-melodiche, può alleviare le patologie

che sempre più ampie.


Non solo medico

a cura di GIANVITO CHIARELLO

Ho sposato la medicina, ma il giornalismo è la mia amante

Inaugura in questo numero, con l’intervista di Gianvito Chiarello a Nicola Simonetti, medico e giornalista, la rubrica “Non solo medico” in cui medici che sono al tempo stesso pittori, scrittori, artisti o si dedicano ad altre attività professionali si raccontano.

NICOLA SIMONETTI Medico e giornalista specializzato in temi legati alla medicina, Nicola Simonetti ha pubblicato nel 2016 con Adda Edi-

crede così prezioso da custodirlo tra

Questo ti soddisfa?

gli ozi ed agi di una Reggia”.

M’illumina, mi acquieta. Ma la voglia

Una considerazione, questa, che,

di farlo, continuare, aumentare, ac-

solo grazie ai buoni uffici di mio Pa-

celerare, studiare, aggiornarmi sono

dre, passò incensurata a patto che le

più forti e ripagano più di ogni altra

copie del giornale fossero distrutte.

cosa.

Ma continuammo a scrivere e pub-

Più medico o più giornalista?

blicare qualche altro numero.Dopo,

Moglie ed amante convivono mi

fidanzatomi con la Medicina, rari

soddisfano e cerco di essergli fede-

articoletti qua e là. Dopo la laurea,

le. Ad ambedue, con entusiasmo.

a distanza di 4-5 anni, la grande opportunità di scrivere qualcosa per

Un consiglio ai giovani medici?

“La Gazzetta del Mezzogiorno”, of-

Fiducia nello studio, nella vita, nel-

fertami dal direttore Oronzo Valenti-

la professione. E’ più dura, per loro,

ni e dall’amico Bepi Gorjux.

rispetto a quanto abbiamo dovuto

Da piccoli contributi, ad una inten-

superare noi. Le difficoltà, per loro,

sa collaborazione il passo è stato

sono maggiori ma ho constato che

breve. Sono venuti, in seguito, altre

essi hanno più capacità e sono più

collaborazioni con giornali e riviste

temprati alla lotta ed alla competi-

nazionali ed internazionali. Ma l’a-

zione. Forse gli manca - e non ne

che un’amante, il giornalismo, una

mante non ha mai soppiantato la

hanno tutti i torti - l’entusiasmo.

passione sorta sui banchi del liceo e

Moglie.

Questo sia la marcia in più da recu-

tore “A B C beninvecchiamo così. Dizionario anti-age” e “Lo specchio della mente. Il problema mente-corpo e i neuroni specchio” per Diogene Multimedia.

Medico e giornalista, perché? Ho sposato la medicina e non me ne sono pentito ma mi son fatto an-

perare. Spero che la situazione poli-

sopita dall’amore per lo stetoscopio

Perché scrivi per i giornali?

tico-amministrativa e congiuturale li

Per una istintiva vocazione di comu-

aiuti. Vinceranno sicuramente. I miei

Il tuo primo articolo?

nicare, di coinvolgere altri, far sape-

voti più sinceri ed affettuosi perché

Su un giornaletto che, con alcuni

re, aiutare, anzitutto me, e chi legge

si affermino tutti ed ognuno, questi

amici del ginnasio, avevamo fonda-

a familiarizzare con le conoscenze

nostri giovani fratelli. A loro, auguro

to a Bari: l’articolo riportava un col-

mediche e scientifiche più attuali e

un ottimo futuro. Lo meritano. L’Or-

loquio ipotetico con il Duca d’Aosta

sicuramente valide, usufruirne.

dine di Bari si segnala per le iniziati-

morto, in prigionia, in Kenia nel qua-

Connaturato l’impegno per cam-

ve a loro favore e per l’impegno che

le, tra l’altro, rimarcavo la generosità

pagne di

prevenzione, di politica

profonde per favorirne il cammino

di chi “non ha indugiato ad offrire il

sanitaria, di etica medica e civica.

più spedito. Insieme e con questo

proprio sangue reale per difendere

Un’aspirazione che spero di tradurre

“tigre ordinistico nel motore” si vin-

la Patria a differenza di chi, invece, lo

nella realtà.

ce. Coraggio, colleghi.

ed il malato.

Aprile 2017 | Notiziario | 71


MEDICINA IN TV

THE KNICK: CHIRURGIA E INTEGRAZIONE NELLA NEW YORK DI INIZIO 900 Chirurgia, sesso e droga, nella splendida cornice di una New York inizio Novecento. Il tutto interpretato da un notevole cast di attori. Sono gli ingredienti della serie HBO The Knick. di Angela Lomoro

La serie targata HBO s’ispira al Dr. William Stewart Halsted pioniere della medicina al Johns Hopkins Hospital ma dipendente da coca e morfina.

72 | Notiziario | Aprile 2017

M

ettete un notevole cast, tra cui

aver salvato sua sorella da una grave anemia,

spicca il nome di Clive Owen, e

trasfondendole direttamente il proprio san-

poi temi come la chirurgia, il sesso

gue con una siringa. Questo episodio risa-

e la droga; ora aggiungete la cornice di una

le al 1881, cioè prima che Karl Landsteiner

splendida New York a inizio ‘900, un’atmosfe-

definisse i gruppi sanguigni. Nei corridoi del

ra un po’ dark e immagini decisamente crude

Knickerbocker Hospital, Thackery si divide

e dettagliate. Il risultato finale è “The Knick”:

tra operazioni chirurgiche condotte in manie-

molto più che un semplice hospital drama.

ra innovativa (rispetto alle metodologie del

Creata da Jack Amiel e Michael Begler e di-

tempo in cui vive), cercando nella cocaina

retta dal premio Oscar Steven Soderbergh, la

una consolazione agli inevitabili fallimenti e

serie ha debuttato in tv nel 2014, riscuoten-

un aiuto alla sua concentrazione. Nessuno

do subito un grande successo e calando lo

scalpore, se si considera che all’epoca in cui

spettatore negli abiti, nelle abitudini e nella

è ambientata la serie, l’uso della cocaina era

società newyorkese del primo Novecento.

contemplato e ammesso nelle terapie curati-

Protagonista è il dottor John Thackery (Cli-

ve. Ben più accattivante è l’altra dipenden-

ve Owen) che, dopo l’improvviso suicidio

za raccontata in “The Knick”: quella dell’in-

del suo mentore J.M. Christiansen, assume

fermiera Lucy Elkins, interpretata da Eve

la guida del reparto di chirurgia del Knicker-

Hewson. La donna, infatti, sembra nutrire

bocker Hospital, noto come “The Knick”. Il

un certo attaccamento nei confronti di Tha-

suo personaggio è ispirato a una figura reale,

ckery: lo assiste, gli sta vicino, lo frequenta

quella del chirurgo americano William Ste-

e non riesce a farne a meno. “The Knick” è

wart Halsted, famoso - tra le altre cose - per

un ospedale in cui nulla avviene per caso: le


PERSONAGGI ISPIRATI A MEDICI ESISTITI, STRUMENTI CHIRURGICI ORIGINALI E SANGUE A SECCHIATE. COSI’ LA SERIE DIVENTA VERA

vicende si susseguono e si intersecano con un ritmo incalzante e lasciano alla medicina il suo posto centrale. La fotografia, eccezionale e ben strutturata, riesce a portare in tv anche i più piccoli dettagli delle operazioni chirurgiche. Senza correre il rischio di fare “spoiler”, c’è un altro aspetto davvero interessante di

Il personaggio di Dr. Algernon Edwards è basato su Louis T. Wright (1891-1952), brillante chirurgo afroamericano che fu attivo nella prima metà del 20° secolo.

questa serie tv. Un dettaglio non trascurabile, soprattutto nella nostra epoca storica. A un certo punto, nel reparto di chirurgia, inizia a lavorare un medico afro-americano, il dottor Algernon Edwards (interpretato da André Holland). Fortemente voluto da Cornelia Robertson (la figlia di uno del principale finanziatore dell’ospedale), Algeron si armerà spesso di bisturi (per cucire le ferite dei pazienti) e di molta pazienza (per combattere i pregiudizi razziali). Mentre il pubblico spera e attende l’uscita di una terza serie, gli appassionati di period drama consigliano “The Knick” come

Gli strumenti chirurgici usati sul set sono originali d’epoca. Inoltre la produzione si è avvalsa della consulenza del Dr. Burns, esperto di storia della chirurgia e titolare di un vasto archivio di fotografie mediche d’epoca. Per rendere credibile lo scenario ospedaliero che ai tempi pareva più un mattatoio, lo specialista storico esigeva più sangue e grumi sul set.

una delle serie migliori del 2014. Aprile 2017 | Notiziario | 73


A RT E & MEDIC INA

Farò del tuo corpo un’opera d’arte Dalle figure simboliche del Medioevo alle dettagliate raffigurazioni anatomiche dell’età Rinascimentale. Breve carrellata della rappresentazione del corpo umano nell’arte, tra danze macabre e tabulae anatomiche.

di GIUSEPPE ACETO

“P

erché non parli ?”… Avremmo

esempio, il corpo del David, fino a dargli una

voluto chiedergli, prendendo a

maturità “gigantesca” senza cadere in spro-

prestito lo stesso interrogativo

porzioni urtanti, bensì portentosamente armo-

che, pare, abbia pronunciato al termine di

niose. Come si sviluppò questa preparazione

uno dei suoi capolavori più celebri, il Mosè. Saremmo stati davvero curiosi di sapere come avrebbe replicato alle critiche che gli sono state rivolte da alcuni chirurghi-plastici Giuseppe Aceto Pediatra in pensione (ospedaliero del Pediatrico Giovanni xxiii) peppinoaceto@libero.it

statunitensi, i quali, senza tanti complimenti, gli hanno dato dell’incompetente in tema di anatomia femminile. Sissignori, sto parlando di uno dei massimi esponenti del nostro Rinascimento, Michelangelo Buonarroti. Le osservazioni dei chirurghi statunitensi mi sembrano un “tantino” azzardate, dato che Michelangelo, insieme ad altri illustri artisti del suo tempo, fu invece un fine conoscitore dell’anatomia umana. Questa conoscenza – come riportato dal suo contemporaneo Giorgio Vasari – gli derivava dalle numerose dissezioni di cadaveri compiute, tant’è che basilari sono considerate le sue tavole anatomiche. Fu proprio lo studio dell’anatomia che gli permise – osservano alcuni illustri critici d’arte – di “ringrandire”, per

74 | Notiziario | Aprile 2017

degli artisti in materia anatomica? Con la sola eccezione della Civiltà Ellenica, la rappresentazione del corpo, dalla preistoria al Medioevo, ha sempre obbedito a criteri simbolici più


Arte e anatomia nel Rinascimento

G

randi protagonisti del nuovo rapporto tra artisti e studi anatomici nel Rinascimento, insieme a Michelangelo, furono Raffaello (la cui cultura medica traspare evidente nel disegno della “Deposizione”, dove per trovare un corretto atteggiamento della Madonna schizzò lo scheletro con una sensibilità quasi macabra), Mantegna, Verrocchio, Davide Signorelli, Alberto Durer. Quest’ultimo - a differenza di Leonardo che s’interessò e praticò la cosiddetta anatomia degli organi interni era più incline all’anatomia “esterna”, curando con grande sapienza le proporzioni anatomiche della figura umana, tenendo conto persino delle magrezze e obesità. Che l’interesse dei medici e scienziati venisse molto spesso sollecitato dalla ricerca degli artisti viene confermato anche da Tiziano, al quale fu attribuito il merito di aver illustrato il Tabulae anatomicae di Andrea Vasalio, ritenuto il padre dell’anatomia sperimentale moderna. Queste Tabulae si rivelarono un vero capolavoro d’arte, oltre che di anatomia, costituendo una fonte di ispirazione per altri artisti del suo tempo.

che realistici, anche per il procedere lento ed

chirurgia moderna - “affonda-

incerto degli studi medici. Le illustrazioni ana-

rono” personalmente i loro bisturi

tomiche erano rozze e schematiche, talvolta

nel corpo dei cadaveri, dissezionando

esitanti, per esempio in raffigurazioni di gusto

ogni sorta di organo e arricchendo così

macabro come “Il Trionfo della Morte”.

le loro conoscenze, per poi trasferirle sulle

Soltanto nel XIII e XIV secolo, con il rifiorire

loro tele e nei loro disegni.

della medicina - ne danno conferma il sorgere di alcune prestigiose Università di Bologna e Padova - riapparve con maggiore entusiasmo l’interesse degli artisti per la resa naturalistica del corpo umano. Questo diverso desiderio di conoscenza trovò il suo felice approdo nel Rinascimento, epoca in cui – nonostante l’insistente teorizzazione sulle proporzioni geome-

Tuttavia, nelle epoche che seguirono al Rinascimento, la feconda collaborazione tra artisti e medici anatomisti tese ad affievolirsi. Ci fu un ulteriore tentativo di ripresa, sia pure saltuario, da parte dei pittori e scultori realistici dell’Ottocento, ma ormai l’interesse anatomico degli stessi era quasi al tramonto

triche – gli artisti “lavorarono” fianco a fianco

e lo studio del nudo e della struttura del cor-

degli scienziati. Il fatto veramente nuovo fu

po umano continuò solo ad essere praticato

che gli artisti – primo fra tutti Leonardo da

nelle Accademie ed Istituti artistici. La loro

Vinci che per l’audacia delle sue indagini e la

sopravvivenza in un’epoca come la nostra,

ricchezza delle sue scoperte può essere consi-

dominata da tendenze artistiche non figu-

derato uno dei più importanti precursori della

rative, appare alquanto anacronistica.


76 | Notiziario | Aprile 2017


arte e medicina “Il malato immaginario” Honoré Daumier

(Marsiglia, 1808 - Valmondois 1879) Olio su tavola Museum of Art, Filadelfia L’opera di Daumier si ispira a un passo dell’omonima commedia di Molière scritta nel 1673, che narra di Argante il ‘malato immaginario’ del titolo, e del suo presunto malessere. Mentre c’è chi cerca di aprire gli occhi al protagonista e convincerlo che non ha nessuna malattia, c’è anche chi ne approfitta e cerca di truffarlo e derubarlo delle sue ricchezze.

Aprile 2017 | Notiziario | 77


notizie dal m

ndo

Le Monde 22 febbraio 2017 NEL 2030 SI ALLUNGA LA SPERANZA DI VITA La prestigiosa rivista medica “The Lancet” ha pubblicato uno studio condotto dall’Imperial College di Londra, secondo cui nel 2030 la speranza di vita si allungherà in maniera notevole. Gli studiosi di Londra hanno stilato una classifica dei Paesi che saranno più longevi, sulla base di alcuni requisiti fondamentali: il grado di istruzione, un discreto livello di sanità pubblica, una buona alimentazione e uno stile di vita sano e non sedentario. In particolare, il primato spetterebbe alle donne sudcoreane: le nate nel 2030 potranno vivere fino ai 90 anni, contro gli 84 delle nate nel 2010. Dopo la Corea del Sud, svetta in prima posizione la Francia, mentre l’Italia occupa il decimo posto della classifica fem-

minile. Analizzando l’esempio delle

aggiunge che i neonati preferiscono

donne sud-coreane, la cui prospetti-

sentire la stessa lingua che udivano

va di vita è cresciuta di 6 anni in due

mentre erano nel grembo delle loro

decenni, è possibile affermare che

mamme. E’ opinione diffusa che, al

la prospettiva di vita continuerà ad

momento della nascita, i bambini

aumentare.

riconoscano i suoni che hanno sentito più spesso, specialmente la voce

78 | Notiziario | Aprile 2017

New York Times 21 febbraio 2017 COSI’ IMPARIAMO LA LINGUA NEL GREMBO MATERNO

materna. Nuove ricerche riguardano

L’apprendimento della lingua inizia

da quello che hanno ascoltato nel

nel grembo materno. Ne è convinta

grembo materno, influenza il modo

Anna Cutler, psicolinguista della

in cui percepiranno i suoni durante la

Western Sidney University, la quale

crescita. La conferma arriva dall’ana-

i bambini adottati e aggiungono dettagli interessanti sul loro apprendimento linguistico. Ciò che sentono i bambini adottati subito dopo la nascita, cioè qualcosa di diverso


lisi che i ricercatori hanno condotto su un campione di bambini tedeschi (adottati e non). I bambini coreani, adottati subito dopo la nascita da famiglie tedesche, hanno appreso più facilmente la lingua coreana, rispetto a bambini tedeschi della stessa età.

El Pais 22 febbraio 2017 IMMUNOTERAPIA CONTRO IL TUMORE ALLA VESCICA L’immunoterapia è un metodo di cura che non agisce direttamente sulla malattia o sulle sue cause, ma attiva e potenzia il Sistema Immunitario, inducendolo a reagire e a eliminare gli elementi estranei. Quando la chemioterapia non risponde o non funzione (come si spera), entra in campo l’immunoterapia. E’ quanto afferma uno studio condotto dal Dana Farber Cancer Institute of Boston e pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine. La ricerca sperimentale mostra che la somministrazione di un farmaco immunoterapico (come il Pembrolizumab) per i pazienti con tumore metastatico della vescica aumenta la sopravvivenza globale di 10 mesi,

contro i 7 della chemioterapia. I risultati dello studio hanno rivelato che la somministrazione di immunoterapia, migliora la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti e, inoltre, gli effetti collaterali sono ridotti.

TIME 22 febbraio 2017 VIRUS ZIKA: LA LEZIONE ARRIVA DAL PASSATO L’immunoterapia è un metodo di cura che non agisce direttamente sulla malattia o sulle sue cause, ma attiva e potenzia il Sistema Immunitario, inducendolo a reagire e a eliminare gli elementi estranei. Quando la chemioterapia non risponde o

non funzione (come si spera), entra in campo l’immunoterapia. E’ quanto afferma uno studio condotto dal Dana Farber Cancer Institute of Boston e pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine. La ricerca sperimentale mostra che la somministrazione di un farmaco immunoterapico (come il Pembrolizumab) per i pazienti con tumore metastatico della vescica aumenta la sopravvivenza globale di 10 mesi, contro i 7 della chemioterapia. I risultati dello studio hanno rivelato che la somministrazione di immunoterapia, migliora la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti e, inoltre, gli effetti collaterali sono ridotti.

Aprile 2017 | Notiziario | 79


notizie dall’ aifa a cura di Giancarlo Tricarico

Chiarimenti in merito all’abolizione della Nota 40 Il provvedimento è stato pubblicato in GU n. 250 del 25 Ottobre 2016 AIFA: In merito all’abolizione della Nota 40, l’Agenzia Italiana del Farmaco precisa che, con suddetto provvedimento (pubblicato in GU n. 250 del 25 Ottobre 2016), sono abolite le restrizioni alla rimborsabilità dei farmaci precedentemente inclusi in Nota che sono pertanto prescrivibili a carico del S.S.N. per tutte le indicazioni autorizzate. Relativamente alle condizioni e modalità di impiego, in particolare in riferimento all’applicazione del PHT-Prontuario della distribuzione diretta, rimangono invariate le modalità (continuità terapeutica ospedale-territorio con diagnosi e piano terapeutico) già adottate dalle Regioni e dalle Province

80 | Notiziario | Aprile 2017

Autonome di Trento e Bolzano. Il testo della nota abolita: Nota AIFA n. 40 La nota AIFA n. 40 regolamenta la prescrizione degli analoghi della somatostatina(octreotide e lanreotide). Essa è a carico del SSN, su diagnosi e piano terapeutico di strutture specialistiche secondo modalità adottate dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, ed è limitata alle seguenti condizioni: • acromegalia • sindrome associata a tumori neuroendocrini

Sospette reazioni avverse ai medicinali. Possibile segnalarle online su Vigifarmaco.it Le sospette reazioni avverse da medicinali vanno segnalate entro 2 giorni, 36 ore in caso di ADR da vaccini o farmaci biologici L’Agenzia Italiana del Farmaco informa gli operatori sanitari che è stata aggiornata

la pagina del portale che descrive le modalità di segnalazione delle sospette reazioni avverse ai medicinali con il link per effettuare una segnalazione direttamente online sul sito www.vigifarmaco.it. AIFA ricorda che la normativa europea sulla farmacovigilanza richiede a tutti gli operatori sanitari e ai cittadini di segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa (grave e non grave, nota e non nota). Il Decreto del Ministero della Salute 30 aprile 2015 ha ribadito l’obbligo di segnalare tempestivamente le sospette reazioni avverse da farmaci e da vaccini e ha definito dei limiti di tempo entro cui gli operatori sanitari sono tenuti ad effettuare la segnalazione alla Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) dell’AIFA. Le sospette reazioni avverse da medicinali vanno segnalate entro 2 giorni da quando il medico o l’operatore sanitario ne viene a conoscenza. L’obbligo di segnalazione scende a 36 ore in caso di ADR da medicinali di origine biologica (inclusi i vaccini). È possibile effettuare una segnalazione spontanea di sospetta reazione avversa se-

condo una delle seguenti modalità: • direttamente online sul sito www.vigifarmaco.it seguendo la procedura guidata; • compilando la scheda (elettronica o cartacea) da inviare al Responsabile di farmacovigilanza della propria struttura di appartenenza oppure al Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) del medicinale che si sospetta abbia causato la reazione avversa. Sarà cura di quest’ultimo inoltrarla al Responsabile di farmacovigilanza della struttura di appartenenza del segnalatore.

Comunicazione EMA su antibiotici fluorochinoloni e chinoloni Monitorati possibili gravi effetti indesiderati che interessano principalmente i muscoli, le articolazioni e il sistema nervoso Comunicazione EMA su antibiotici fluorochinoloni e chinoloni (10/02/2017) Sicurezza L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha avviato una revisione sugli antibiotici fluorochinoloni e chinoloni per via sistemica e inalatoria al fine di valutare la persistenza di gravi effetti


indesiderati che interessano principalmente i muscoli, le articolazioni e il sistema nervoso. Questi effetti indesiderati sono di particolare importanza quando i farmaci sono utilizzati per le infezioni meno gravi. Il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC), valuterà tutti i dati disponibili e determinerà se vi è la necessità di introdurre nuove misure per ridurre al minimo questi rischi o modificare l’utilizzo di questi farmaci.

Comunicazione EMA sugli Inibitori SGLT2 Ai pazienti che assumono

questi medicinali si ricorda di effettuare un regolare controllo dei piedi, segnalando ogni anomalia AIFA: L’Agenzia europea dei medicinali (EMA) sta informando sul potenziale aumento del rischio di amputazione degli arti inferiori (che riguarda soprattutto le dita del piede) in pazienti che assumono gli inibitori SGLT2 canagliflozin, dapagliflozin e empagliflozin, utilizzati per il diabete di tipo 2. Ai pazienti che assumono questi medicinali si ricorda di effettuare un regolare controllo dei piedi, e di seguire i consigli del

proprio medico sulla cura preventiva di routine del piede. I pazienti devono anche informare il medico se notano eventuali ferite o scolorimento, o se i piedi sono molli o doloranti.

EMA avvia nuova revisione su medicinali contenenti valproato Rischio sviluppo malformazioni fetali nelle gestanti in trattamento L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha iniziato una revisione relativa all’uso dei medicinali contenenti valproato nel trattamento di donne e ragazze in età fertile o in gravidanza. La precedente revisione dell’EMA nel 2014 ha portato a introdurre alcune misure volte a rafforzare le avvertenze e le limitazioni all’utilizzo dei farmaci a base di valproato in donne e ragazze, a causa del rischio di malformazioni e di problemi legati allo sviluppo nei bambini che sono esposti al valproato durante la gestazione. Sebbene talvolta non ci siano alternative all’uso di

valproato, queste misure sono finalizzate a garantire che i pazienti siano consapevoli dei rischi legati all’assunzione di valproato e che lo assumano solo quando è strettamente necessario. La revisione del 2014 ha inoltre raccomandato di effettuare studi a livello europeo per misurare l’efficacia delle misure proposte. Alcuni Stati membri dell’UE hanno successivamente effettuato ulteriori valutazioni relative all’impatto delle misure a livello nazionale e hanno sollevato dubbi sull’efficacia delle stesse nell’aumentare la consapevolezza dei pazienti e ridurre l’utilizzo del valproato al solo uso appropriato nelle sue varie indicazioni. L’Agenzia Regolatoria Francese (ANSM) ha pertanto chiesto all’EMA di riesaminare l’efficacia di queste misure e valutare se ulteriori azioni a livello UE siano ritenute necessarie per ridurre al minimo i rischi nelle donne in età fertile o in gravidanza. Il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) esaminerà le prove disponibili e si consulterà con i soggetti interessati.

Giancarlo Tricarico

Medico di Medicina Generale giantric@gmail.com

Aprile 2017 | Notiziario | 81


, novita legislative e previdenziali

Obbligo di registrazione online dei Piani Terapeutici in Edotto

La nota regionale 517 del 1 febbraio 2017 stabilisce che il 90% delle prescrizioni farmaceutiche in ambito ospedaliero e specialistico ambulatoriale e dei piani terapeutici debba essere redatto in modalità informatizzata, in modo da garantire Io stesso livello puntuale di controllo esercitato dalle Aziende sui medici di medicina generale e sui pediatri di libera scelta. Qualora i medici o i farmacisti rilevino carenze nei piani terapeutici implementati o limitazioni di prescrivibilità possono inviare adeguata segnalazione a mezzo email (hd.edottoaps@exprivia.it) al Centro Servizi regionale Edotto in modo che la stessa sia prontamente analizzata anche con il supporto del Servizio Politiche del Farmaco. Nel caso in cui l’assistito si presenti presso la farmacia distrettuale e/o ospedaliera con un piano terapeutico e/o una prescrizione ospedaliera non redatta con le funzionalità online del sistema Edotto, ma esclusivamente in modalità cartacea, il farmacista, fermo restando l’obbligo della erogazione del farmaco, deve provvedere alla immediata segnalazione del nominativo del medico alla direzione medica di presidio o al direttore del distretto sociosanitario per le successive verifiche del caso. Si evidenzia che dal 01/03/2017 sarà reso disponibile un apposito report in Edotto che consentirà di verificare per ogni struttura presso la quale operano i prescrittori la percentuale di prescrizioni effettuate online e la percentuale delle prescrizioni cartacee registrate in modalità off-line.

Appropriatezza prescrittiva sui farmaci Ipolipemizzanti Statine ed Ezetimibe La Giunta regionale con provvedimento n. 2034 del 13.12.2016, pubblicato sul BURP n. 5 Supplemento del 12.01.2017, ha disposto una serie di iniziative finalizzate a ricondurre l’andamento prescrittivo regionale alla media nazionale, prevedendo che il contenimento della spesa convenzionata relativa alla categoria degli ipolipemizzanti sia pari ad

82 | Notiziario | Aprile 2017

almeno l’80% del gap riscontrato tra Regione Puglia e media nazionale (dati OSMED). Con il precitato provvedimento n. 2034/2016 è stato disposto di controllare mediante la compilazione di una scheda di monitoraggio implementata nel sistema informativo regionale Edotto le prescrizioni relative ai principi attivi ad alto costo ed a maggior incidenza sulla spesa farmaceutica regionale, quali Rosuvastatina ed Ezetimibe in mono terapia/associazione precostituita o estemporanea con Simvasatina. A far data dal 1 aprile 2017 tutte le prescrizioni di Rosuvastatina ed Ezetimibe in mono terapia/associazione precostituita o estemporanea con Simvasatina devono essere effettuate dal medico specialista sulla base della scheda utilizzando il sistema informativo regionale Edotto, rilasciando una copia cartacea al paziente. Il Medico di Medicina Generale Specialista del SSN, in caso di paziente già in trattamento deve apporre il codice CT sulla ricetta. Se conferma la prescrizione NON deve compilare la scheda di monitoraggio. In caso di nuova prescrizione decisa dal MMG deve apporre il codice NV sulla ricetta. In caso di nuova prescrizione proposta dallo specialista, se condivide la prescrizione, deve apporre il codice SC sulla ricetta. I codici CT/NV/SC hanno il seguente significato: CT: continuità terapeutica (paziente già in trattamento) NV: paziente “naive” ovvero non trattato in precedenza con rosuvastatina o con ezetimibe (in monoterapia o in associazione precostituita) SC: prescrizione effettuata sulla base della scheda di monitoraggio formulata dallo specialista.

Appropriatezza prescrittiva dei farmaci Antibiotici La Giunta Regionale con delibera 14 febbraio 2017, n. 177 – BUR 25 del 24/02/2017 ha fatto proprie le raccomandazioni AIFA sugli Antibiotici riportate sul Rapporto OSMED 2015, ratificandole quale linea di indirizzo regionale volta ad individuare dei macro indicatori finalizzati ad evidenziare ed evitare un uso scorretto degli antibiotici nella popolazione adulta in carico alla medicina generale.


a cura di: Giancarlo Tricarico

Medico di Medicina Generale giantric@gmail.com

Raccomanda che l’utilizzo sul territorio di antibiotici ad ampio spettro in età pediatrica sia considerato quale seconda scelta terapeutica, fermo restando la valutazione clinica del caso specifico, in considerazione del conseguente rischio di favorire la comparsa di ceppi batterici resistenti nonché della maggiore incidenza sulla spesa farmaceutica regionale; ha inoltre deliberato di adottare un adeguato sistema di monitoraggio che, relativamente alle categorie Antibiotiche a maggior impatto sulla spesa farmaceutica convenzionata regionale, preveda: - la restituzione dei dati ai medici prescrittori con i confronti con le medie di distretto sociosanitario, ASL, Regione ed Italia al fine di promuovere, in linea con le direttive dell’AIFA, il confronto tra colleghi ed attività di self audit; - la possibilità dell’inserimento nelle prescrizioni farmaceutiche dematerializzate di apposite codifiche alfanumeriche nel campo disposizioni regionali.

limitazioni previste dalle Note AIFA 1 e 48 e ad una maggiore aderenza alle linee di indirizzo regionali sui farmaci IPP, approvate dalla Regione Puglia con D.G.R. 2835 del 30/12/2014, nonché alle raccomandazioni del NICE per la gestione della Malattia da Reflusso Gastroesofageo (MRGE), che suggeriscono la continua rivalutazione del paziente al fine di riconsiderare la necessità di proseguire il trattamento farmacologico. La Giunta ha adottato un adeguato sistema di monitoraggio sui farmaci IPP che prevede in ambito ospedaliero, la verifica, da parte delle Direzioni sanitarie e mediche di presidio, con particolare riferimento alle terapie farmacologiche prescritte in maniera informatizzata sul sistema informativo Edotto per il Primo Ciclo terapeutico da erogare in Distribuzione Diretta a seguito di Dimissione da Ricovero/Visita Specialistica Ambulatoriale. In ambito territoriale, la restituzione dei dati ai MMG con i confronti con le medie di distretto sociosanitario, ASL, Regione ed Italia al fine di promuovere, in linea

Appropriatezza prescrittiva dei farmaci Inibitori della Pompa Protonica (IPP).

con le direttive dell’AIFA, il confronto tra colleghi ed attività di self audit.

Con il DGR 50/2017 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 31 del 13-3-2017 la Giunta ha dato atto dei dati di spesa e consumi sui farmaci IPP rilevati dal Servizio Politiche del Farmaco regionale mediante il Sistema informativo Tessera Sanitaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che per il 2016 evidenziano importanti disallineamenti per la Regione Puglia rispetto alla media nazionale. A livello regionale l’elevata spesa e l’elevato consumo registrati per i farmaci IPP sono riferibili, per oltre il 56%, a prescrizioni che non rispettano i criteri imposti dalle Note Limitative AIFA. Per questo richiama i medici prescrittori al rispetto delle

Aprile 2017 | Notiziario | 83


BANDI formazione BANDI NAZIONALI AZIENDA SANITARIA LOCALE CN1 - CUNEO Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di un dirigente medico - disciplina di Psichiatria. Il testo integrale del bando e’ pubblicato sul sito www.aslcn1.it - sezione Concorsi e avvisi. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’ASL CN1 S.C. servizio personale - ufficio concorsi - tel. 0171/450771. Scadenza: 20 aprile 2017

AZIENDA SANITARIA LOCALE «VC» DI VERCELLI Concorsi pubblici, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di posti di dirigente medico - discipline diverse. Presso l’Azienda sanitaria locale «VC» - Regione Piemonte sono indetti concorsi pubblici, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato dei seguenti posti: - un posto di dirigente medico - Medicina trasfusionale; - un posto di dirigente medico - Ortopedia e traumatologia; - un posto di dirigente medico - Psichiatria; - un posto di dirigente medico - Radiodiagnostica. Il testo integrale dei bandi con l’indicazione dei requisiti e delle modalita’ di partecipazione sono stati pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 8 del 23 febbraio 2017 e saranno pubblicato nel sito: www.aslvc. piemonte.it Per ulteriori informazioni rivolgersi alla struttura complessa sviluppo organizzativo e gestione delle risorse umane Ufficio concorsi dell’A.S.L. «VC» - Corso Mario Abbiate, n. 21 - 13100 Vercelli, tel. 0161-593819/593753. Scadenza: 20 aprile 2017

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO «P. GIACCONE» DI PALERMO Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la formazione di una graduatoria riguardante l’attribuzione d’incarichi per eventuali supplenze, sostituzioni o assegnazioni temporanee di personale dirigente medico, nella disciplina di Oncologia medica, da assumere con contratto a tempo pieno

84 | Notiziario | Aprile 2017

e opportunità e determinato in ragione della durata prevista per il rimpiazzo o per l’avvicendamento del personale medico nella stessa disciplina in servizio presso l’A.O.U.P., momentaneamente assente. Per informazioni consultare l’Ufficio concorsi dell’azienda tel. 091-6555580-83 tutti i giorni, dal lunedi’ al venerdi’, dalle ore 9,00 alle ore 13,00. Scadenza: 20 aprile 2017

AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 7 PEDEMONTANA L’Azienda Ulss n. 7 Pedemontana ha disposto la pubblicazione di avviso pubblico per titoli e colloquio (deliberazione del 09.02.2017 n. 106) per l’assunzione a tempo determinato di n. 1 Dirigente Medico area medica e delle specialità mediche disciplina di geriatria da assegnare alle strutture intermedie territoriali. Copia dell’avviso ed eventuali informazioni possono essere richieste al Servizio per il Personale Ufficio Concorsi dell’Azienda U.L.S.S. n. 7 Pedemontana (tel. 0424604616) oppure consultare i siti aziendali www.aulss7veneto. net e www.aslbassano.it. IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SERVIZIO PER IL PERSONALE (dott.ssa Chiara Prevedello) Scadenza: 5 maggio 2017

OSPEDALE GENERALE DI ZONA MORIGGIA-PELASCINI GRAVEDONA ED UNITI Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di tre posti di medico dirigente - disciplina di Ostetricia e ginecologia - profilo professionale medico - ruolo sanitario. La domanda di ammissione e le documentazioni ad essa allegate, redatta in carta libera, deve pervenire all’Ufficio personale dell’Ospedale «Moriggia-Pelascini» di Gravedona ed Uniti entro e non oltre le ore 16,00 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Il testo integrale del bando, con l’indicazione dei requisiti e delle modalita’ di partecipazione al concorso, e’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie avvisi e concorsi n. 10 dell’8 marzo 2017. Per eventuali chiarimenti o informazioni gli aspiranti potranno rivolgersi all’ufficio personale dell’Ospedale «Moriggia-Pelascini» di Gravedona ed Uniti via Pelascini n. 3 22015 Gravedona ed Uniti (telefono 0344 - 92111) dalle ore


cerca / trova Ti piacerebbe condividere il tuo studio con altri colleghi? Vorresti vendere attrezzature che non usi più? Cerchi un partner per il tuo progetto o la tua attività? Cerca/Trova è la rubrica del nuovo Notiziario OMCeO rivolta a tutti coloro che hanno bisogno di uno spazio dove poter pubblicare un annuncio professionale. Inviate i vostri annunci e le vostre inserzioni a notiziario@omceo.bari.it inserendo come oggetto della mail “Notiziario - Rubrica Cerca/Trova”

9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00, sabato e festivi esclusi. Scadenza: 8 maggio 2017

AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 4 VENETO ORIENTALE L’Azienda Ulss n. 7 Pedemontana ha disposto la pubblicazione di avviso pubblico per titoli e colloquio (deliberazione del 09.02.2017 n. 106) per l’assunzione a tempo determinato di n. 1 Dirigente Medico area medica e delle specialità mediche disciplina di geriatria da assegnare alle strutture intermedie territoriali. Copia dell’avviso ed eventuali informazioni possono essere richieste al Servizio per il Personale Ufficio Concorsi dell’Azienda U.L.S.S. n. 7 Pedemontana (tel. 0424604616) oppure consultare i siti aziendali www.aulss7veneto. net e www.aslbassano.it. IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SERVIZIO PER IL PERSONALE (dott.ssa Chiara Prevedello) Scadenza: 5 maggio 2017

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presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Per informazioni rivolgersi all’U.O.C. Risorse umane e formazione dell’Azienda Ulss n. 5 - Tel. 0445/423044-45. Scadenza: 13 luglio 2017

AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO SANITARIA N. 5 OVEST VICENTINO - ARZIGNANO Rettifica e riapertura dei termini di scadenza del bando di concorso pubblico per dirigente medico disciplina di otorinolaringoiatria. Si informa che con deliberazione n. 343 del 14 maggio 2015 e’ stata rettificata la lettera a) dei requisiti generali di ammissione del bando di concorso pubblico in oggetto, pubblicato integralmente nel Bur del Veneto n. 22 del 6 marzo 2015 e per estratto nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 24 marzo 2015. Si comunica pertanto che il nuovo termine per la presentazione delle domande scade il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del

Aprile 2017 | Notiziario | 85


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