E D I T O R I A L E
VERSO GLI STATI GENERALI DELLA PROFESSIONE MEDICA di Fi l i ppo Ane l l i , Pr e s i den te d ell’OMC eO d ella P rovin cia d i Bari
Il
24 marzo scorso, su mia proposta, il
il punto di arrivo di un processo capace di
Consiglio Nazionale della FNOMCeO
avviare un confronto ampio che coinvolga il
ha deciso di convocare nel 2019 gli Sta-
mondo accademico, gli enti di ricerca, le altre
ti Generali della Professione Medica. Come
professioni sanitarie, i dirigenti delle pubbli-
anticipato in quell’occasione, l’intenzione è
che amministrazioni, l’universo dell’associa-
di lavorare tutti insieme per provare a con-
zionismo. Il dibattito deve partire dalla base,
dividere una proposta operativa che ricostru-
dall’interno di ogni Ordine provinciale, dove
isca le condizioni per l’esercizio della pratica
deve germogliare un nuovo modo di essere
professionale, secondo i dettami della nostra
medico: un medico aperto verso le istanze di
deontologia. Sostanzialmente, l’obiettivo è
salute della società moderna in cui opera, ma
sfidare tutti i portatori di interesse al cambia-
orgoglioso della propria specificità, del pro-
mento, attraverso un grande evento politico
prio essere professionista e non impresa.
in cui i medici, con il contributo di tutte le
La nostra è una nobile professione, che pre-
componenti della società, decidano il futuro
suppone una totale dedizione al proprio la-
della professione. Per organizzare gli Stati
voro con la relativa assunzione di responsa-
Generali abbiamo però la necessità di pre-
bilità. Una professione capace di coniugare
disporre una piattaforma di base e costruire,
sapere scientifico e approccio umanistico e
tappa dopo tappa, la nostra proposta. Per
che invece qualcuno vorrebbe ridurre a me-
questo come FNOMCeO abbiamo istitui-
stiere o a mera operatività tecnica. Nono-
to una commissione che ne curi i contenuti
stante la spinta alla specializzazione dei sape-
e che coordini il percorso di avvicinamento
ri che caratterizza la nostra epoca, grazie alla
all’evento, stimolando il dibattito pubblico
sua specificità la medicina ha continuato ad
sui temi che sono al centro della cosiddetta
offrire un apporto essenziale allo sviluppo so-
“questione medica” e che investono il modo
ciale e culturale del nostro paese, interagen-
stesso in cui la nostra società concepisce
do con tutti gli altri settori della conoscenza
la medicina e il ruolo del medico. Gli Stati
scientifica ed umanistica. I medici hanno con-
Generali avranno successo solo se saranno
tribuito e continuano a contribuire in
Settembre 2018 | Notiziario | 3
Nell’Antichità la medicina era considerata un’arte meccanica, meno nobile delle arti liberali. Bisogna aspettare il Rinascimento perché acquisisca prestigio come branca del sapere. Ma la nostra invece è una professione liberale, proprio perché scelta liberamente e perché portata avanti da uomini liberi e indipendenti.
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modo determinante al progresso scientifico,
bilità, delle sue inclinazioni, del suo modo
culturale e democratico della nostra socie-
di essere senza distinzione di sesso, razza,
tà. Un contributo che viene garantito grazie
credo religioso o censo. Un altro elemento
all’autonomia e all’indipendenza dal potere
che distingue le professioni è il percorso di
costituito di cui la medicina, come altre pro-
formazione: le specifiche competenze pro-
fessioni, può godere e solo grazie al quale
fessionali del medico sono frutto di un lungo
può tutelare diritti fondamentali dei cittadini
percorso di studi, accompagnato dall’impe-
riconosciuti dalla Carta Costituzionale. Cosa
gno costante all’aggiornamento che carat-
distingue allora l’attività professionale - e la
terizza l’intera sua vita professionale. In terza
nostra in particolare - da un’impresa? Innan-
battuta la professione si distingue per la re-
zitutto, la vocazione: alla radice dell’essere
sponsabilità: il professionista è responsabile
medico c’è sempre la libera scelta della pro-
dei servizi offerti e prestati ai cittadini. Una
fessione. Nell’Antichità la medicina era consi-
responsabilità che ha una duplice valenza:
derata un’arte meccanica, meno nobile delle
quella nei confronti del cittadino verso cui
arti liberali. Bisogna aspettare il Rinascimento
è stata effettuata la prestazione e nei con-
perché acquisisca prestigio come branca del
fronti della società in ragione della qualità
sapere. Ma la nostra invece è una professione
della prestazione erogata nell’ambito di un
liberale, proprio perché scelta liberamente e
sistema di servizi organizzati ed accessibili a
perché portata avanti da uomini liberi e in-
tutti. Servizi che hanno una valenza pubblica
dipendenti. Una professione, quella medica,
in quanto organizzati nell’interesse dei citta-
che ha avuto sempre il merito di intervenire
dini. Quindi la professione si distingue anche
sull’uomo nella sua interezza, rispettandone
per il ruolo pubblico: al medico viene impli-
la dignità e tenendo conto delle sue sensi-
citamente riconosciuto dalla Costituzione un
ruolo di tutela di un diritto universale, quello
all’amministrazione, la democrazia viene ne-
alla salute dell’individuo e della collettività.
gata perché viene a mancare quella legit-
Ha quindi una funzione pubblica e sociale,
timazione che guida e indirizza la gestione
garantita dalla sua libertà e autonomia, che
della cosa pubblica. Allo stesso modo se
lo porta ad agire nell’interesse esclusivo del
si priva il medico dell’autonomia, si priva il
cittadino, garantendone servizi essenziali,
sistema della libertà democratica contro il
secondo i principi di dignità, uguaglianza ed
regime degli statalismi, capaci di ridurre ser-
equità, in un sistema che consente a tutti i
vizi e diritti a meri atti burocratici finalizzati
cittadini di usufruire dei servizi a costi conte-
a rispondere non ai bisogni dei cittadini ma
nuti. Infine, la professione si distingue per il
agli interessi di uno Stato come entità supe-
contributo alla stabilità del sistema democra-
riore all’individuo. Lo Stato deve riconoscere
tico: la capacità di garantire grazie alla pro-
all’autonomia dei professionisti una funzione
pria autonomia quei servizi definiti essenziali
democratica ineludibile per consentire l’ero-
per la nostra società conferisce ai professio-
gazione di quei servizi fondamentali che solo
nisti, corpi intermedi della nostra organizza-
i professionisti, gli specialisti del sapere, pos-
zione sociale, un ruolo politico in virtù delle
sono garantire nel rispetto della libertà del
proprie capacità organizzative e gestionali
cittadino. Solo attraverso il recupero della
capaci di soddisfare i bisogni della società.
libertà, dell’autonomia, dell’indipendenza e
Il medico diventa protagonista, autonomo e
della dignità che in questi ultimi anni la no-
responsabile, di un servizio pubblico capace
stra professione ha perso potremo efficace-
di interloquire con la pubblica amministra-
mente contrastare due fenomeni di grande
zione nell’attuazione di principi costituzio-
attualità come le fake news in Sanità e la
nalmente previsti. La minaccia all’autonomia
violenza contro gli operatori sanitari. Si tratta
del professionista è una minaccia alla demo-
infatti di due fenomeni ap-
crazia e la standardizzazione delle procedure professionali, gli algoritmi, i protocolli
professionali
parentemente lontani, che hanno però le me-
statalizzati sono le modalità per attuarla. Se la politica si riduce
Settembre 2018 | Notiziario | 5
da carichi burocratici che ci impediscono di fare il nostro lavoro, costretti a svolgerlo in desime r a d i c i culturali, quelle di un
mondo in cui il sapere è
illusoriamente alla portata di tutti, in cui un
Quei medici che vengono lasciati soli in sedi fatiscenti sono il simbolo di una condizione generale che accomuna tutta la nostra categoria. Quei medici della notte siamo noi.
accesso a Google vale più di 10 anni di studio e in cui il medico non è più punto di riferimento in materia di salute, ma un tecnico o un burocrate passacarte su cui scaricare le frustrazioni per i malfunzionamenti del servizio sanitario. Non è un caso che medici e insegnanti siano accomunati nel triste primato delle aggressioni: all’interno di due sistemi in profonda crisi come la scuola e la sanità sono due professioni svilite che diventano facile capro espiatorio di cittadini arrabbiati. La FNOMCeO si sta impegnando in prima linea in quella che, al di là delle cause orga-
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strutture spesso indecorose, mal organizzate e con croniche carenze di personale. Ecco, finché continuerà questa situazione continueremo ad essere soli, ad essere esposti alle aggressioni. Sul fronte delle aggressioni, come FNOMCeO abbiamo chiesto al Ministro di chiudere le sedi non adeguate e abbiamo istituito un Tavolo permanente con i sindacati, per condividere proposte operative concrete da portare all’attenzione della politica. Tra le idee avanzate, la revisione delle raccomandazioni ministeriali sulla sicurezza degli operatori sanitari, che risalgono ormai al 2007 e che non sono mai state pienamente applicate, l’emanazione di disposizioni sulle buone pratiche per i Direttori Generali delle aziende e degli enti del servizio Sanitario Nazionale, l’istituzione di una Commissione parlamentare sulla violenza contro gli operatori sanitari, da cui scaturisca una proposta
nizzative e strutturali contingenti, è una bat-
di Legge per equiparare il reato, in tutti i
taglia culturale. Dobbiamo pretendere che
casi, a quello di violenza a pubblico ufficiale,
vengano messe in sicurezza tutte le sedi di
rendendolo sempre perseguibile d’ufficio e
continuità assistenziale, a tutela dei medici e
non su querela di parte. Infine, una comuni-
degli stessi cittadini. Dobbiamo esigere che
cazione efficace verso la popolazione, tra-
vengano rispettate le normative sulla sicu-
mite spot della Pubblicità Progresso, per far
rezza. Ma quei medici che vengono lasciati
comprendere che ‘chi aggredisce un medico
soli in sedi fatiscenti sono il simbolo di una
aggredisce se stesso’. Sono inoltre partico-
condizione generale che accomuna tutta la
larmente soddisfatto del fatto che l’appello
nostra categoria. Quei medici della notte
lanciato dalla FNOMCeO sia stato accolto
siamo noi. E finché continueremo ad esse-
anche a livello locale e siano molti gli Ordini
re sviliti, colpiti nella nostra dignità, vessati
che si sono attivati con iniziative di vario ge-
nere per contrastare il fenomeno della vio-
delle soluzioni, non possiamo nasconderci
lenza o per sensibilizzare l’opinione pubblica.
le difficoltà. Parlare di cambiamento a parole
Sono convinto che il motore del cambiamen-
è facile, ma ripensare una professione come
to debbano essere i territori e che gli Ordini
la nostra non è una passeggiata e meno che
provinciali debbano governarlo. Sul fronte
mai possiamo cavarcela con una operazione
delle fake news, conoscete sicuramente tutti
di semplice restyling. Dietro all’espressione
la campagna di comunicazione shock “Una
“questione medica” si nasconde la realtà di
bufala vi seppellirà” che FNOMCeO ha lan-
una crisi profonda della professione, ma an-
ciato e che ha conquistato l’attenzione della
che una grande occasione di crescita, rispet-
stampa e dell’opinione pubblica. Una cam-
to alla quale noi per primi siamo chiamati a
pagna che è stata condivisa da molti Ordini
trovare soluzioni.
provinciali e che intende ridare centralità e
Le difficoltà sono accresciute dal fatto che
prestigio al ruolo del medico, a cui rivolgersi
non è logicamente possibile dissociare le vi-
per qualsiasi dubbio o chiarimento, affidan-
cende della professione da quelle che riguar-
dosi non ai ciarlatani e al passaparola in rete,
dano la medicina e perfino dal suo modo di
ma ai professionisti della salute e alla scienza
essere. I problemi dei medici sono anche
per avere risposte sui bisogni di salute. Ac-
quelli della medicina e della sanità. Sappia-
canto alla campagna prosegue l’attività del
mo che non è possibile riformare la sanità
portale “Dottoremaèveroche” che proprio
senza parimenti ripensare la medicina e di
in rete intende offrire ai cittadini informazio-
conseguenza il medico. Oggi non cambia la
ni in materia di salute affidabili, ribadendo
sanità se non cambia il modo di fare la me-
quindi di nuovo il ruolo della professione e
dicina. Oggi non cambia il modo di essere
dei suoi rappresentanti come referente privi-
del medico se il nuovo modo di essere non è
legiato. Tornando alla “questione medica”,
prefigurato nella formazione del medico, nel-
rispetto alla quale gli Stati Generali dovreb-
la concezione della medicina, nella deonto-
bero indicare la via di uscita e individuare le
logia della professione, nella organizzazione
controparti con le quali cercare e concordare
dei servizi. È poco credibile tentare di
IL DIBATTITO DEVE PARTIRE DALLA BASE, DALL’INTERNO DI OGNI ORDINE PROVINCIALE, DOVE DEVE GERMOGLIARE UN NUOVO MODO DI ESSERE MEDICO: UN MEDICO APERTO VERSO LE ISTANZE DI SALUTE DELLA SOCIETÀ MODERNA IN CUI OPERA, MA ORGOGLIOSO DELLA PROPRIA SPECIFICITÀ, DEL PROPRIO ESSERE PROFESSIONISTA E NON IMPRESA. I MEDICI HANNO CONTRIBUITO E CONTINUANO A CONTRIBUIRE IN MODO DETERMINANTE AL PROGRESSO SCIENTIFICO, CULTURALE E DEMOCRATICO DELLA NOSTRA SOCIETÀ.
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Dovrà sempre guidarci in questo percorso il principio irrinunciabile che la tutela della salute non è un qualunque bene di consumo, ma un diritto fondamentale dell’individuo e un bene comune della collettività.
8 | Notiziario | Settembre 2018
risolvere la nostra crisi lasciando la struttura
che per certi versi non ha precedenti. Oggi
della medicina, i suoi modelli, i suoi parame-
chi ci deve riconoscere nel ruolo che ci spetta
tri tradizionali, per quelli che sono.
sono davvero in tanti a partire dai cittadini,
C’è un punto tuttavia che vorrei sottolineare
per continuare con le altre professioni, con
e che riguarda come intendere la crisi della
chi gestisce il sistema, con chi decide a livello
professione. Vi sono due modi possibili:
politico le regole del sistema, con chi ci for-
• O intendiamo la crisi in chiave negativa,
ma nelle università. Per tutte queste ragioni
come un problema da risolvere, per cui si
personalmente propendo per interpretare la
tratta di rivendicare autonomia, decisionalità,
nostra crisi professionale come un’occasione
retribuzioni, rispetto sociale, quindi di ripren-
e un’opportunità, anche se so bene che è la
derci un ruolo perduto.
strada più difficile e faticosa.Guardare alla
• Oppure intendiamo la crisi come un ele-
crisi come ad un’opportunità giustifica l’or-
mento positivo, una possibilità di crescita,
ganizzazione degli Stati Generali come mo-
per cui si tratta di tirare fuori un progetto di
mento che serve a produrre cambiamento.
medico e di medicina all’altezza dei tempi e
Trasformiamola in una occasione per la pro-
adeguato alla risoluzione della crisi.
fessione per riposizionarsi, con i suoi valori,
D’impulso tenderemmo a preferire la prima
in una società in continuo cambiamento, rin-
soluzione perché così ci sembrerà di ripristi-
novandosi.
nare lo status del passato. Ma ho paura che
Sono sei le macro-aree problematiche decise
questa strada sia poco efficace. La ricostru-
dalla commissione da cui partire per avviare il
zione del ruolo del medico oggi è una im-
dibattito sul nostro ruolo professionale.
presa molto complessa che chiama in causa,
1. I cambiamenti e le crisi
come ho affermato in precedenza, il coinvol-
2. Il medico e la società
gimento attivo dell’intera società, della poli-
3. Il medico e l’economia
tica, delle istituzioni in un rapporto dialettico
4. Il medico e la scienza. Clinica e cultura
5. Il medico e il lavoro
Scienza e coscienza implicavano
6. La medicina, il medico
un medico che decideva nella più
e il futuro. Una nuova defi-
ampia autonomia cosa andava fat-
nizione di medicina
to. Oggi non è più così. Sono tanti
Il primo punto - quello de-
che mettono bocca su cosa deve
dicato ai cambiamenti - ha
fare il medico e come lo deve fare.
a che fare con questioni
Primo fra tutti il cittadino. Oggi la
sovrastrutturali, con la me-
medicina non è più confinata alla
dicina amministrata, cioè il tentativo di su-
sfera tecnico-scientifica ma investe aspetti
perare il medico ippocratico e sostituirlo con
sociali, politici, culturali. Il passaggio irre-
un medico burocratizzato, proceduralizzato,
versibile che è avvenuto in questi anni dalla
un esecutore di procedure. Ma ha a che fare
malattia al malato ci deve quindi indurre a
anche con questioni strutturali, dalle quali
ripensare il medico e la medicina dentro una
dipendono la maggior parte dei nostri pro-
relazione non solo individuale ma anche di
blemi di legittimazione sociale, compresi
tipo sociale.
i fenomeni del contenzioso legale e della
Oggi anche dal punto di vista deontologico
crescente sfiducia nei confronti della nostra
bisogna ridefinire il medico nella logica di
professione da molti considerata poco ade-
questa complessità. Sul terzo punto, i rap-
guata alle complessità di un cittadino che da
porti con l’economia, è inutile girare intorno
paziente è diventato una persona che riven-
al problema. La natura della spesa sanitaria
dica i suoi diritti. Penso che il nostro dibattito
è di tipo incrementale: più andremo avanti e
e quindi gli Stati Generali debbano riuscire a
più i sistemi di tutela pubblica costeranno di
collegare le questioni sovrastrutturali a quel-
più, creando problemi con la spesa pubblica.
le strutturali e produrre proposte di adegua-
Con la scusa della sostenibilità ci hanno con-
mento senza per questo mettere in liquida-
dizionato nel nostro essere medico e limitato
zione nulla.
la nostra autonomia decisionale, alterando la
La storia della medicina è fatta di continui
nostra stessa natura ippocratica.
ripensamenti di ruolo per adattare l’essere
Con la scusa della sostenibilità in tanti so-
medico alle aspettative della società. Sul se-
gnano di ridurci a dei burattini nelle mani di
condo punto (il medico e la società) i processi
amministratori sparagnini.
sociali che ci coinvolgono sono sotto i nostri
Faccio mio uno slogan secondo me molto
occhi. In sostanza è accaduto che in ragione
significativo: la sostenibilità non contro il
di molti fattori politici, culturali, sociali quello
medico ma attraverso il medico! Nel senso
che era un gioco ad un solo giocatore oggi è
di affidare al medico anche la responsabilità
diventato un gioco a più giocatori.
dell’impiego qualificato delle risorse.
DEFINIRE UNA MEDICINA E UN MEDICO POST MODERNO SIGNIFICA RIPENSARE QUELLO CHE C’ERA PRIMA PRENDENDOCI LA RESPONSABILITÀ DI DISTINGUERE QUELLO CHE NELLA TRADIZIONE VA AMMESSO AL FUTURO E QUELLO CHE INVECE VA ABBANDONATO PERCHÉ NON PIÙ ADEGUATO.
Settembre 2018 | Notiziario | 9
OGGI LA SCIENZA È CHIAMATA AD AGGIORNARSI ANCHE PROFONDAMENTE NEI CONFRONTI DI CRESCENTI COMPLESSITÀ. LA VISIONE DELLA MEDICINA È SEMPRE PIÙ UNA VISIONE ECO-BIO-SOCIALE IN CUI NELLA CAUSALITÀ DELLE MALATTIE SI CONSIDERANO I FATTORI DI RISCHIO BIOLOGICO, GLI STILI DI VITA INDIVIDUALI, L’AMBIENTE, I FATTORI SOCIOECONOMICI E PSICOSOCIALI CHE AGISCONO NON IN MANIERA LINEARE
10 | Notiziario | Settembre 2018
È finito il tempo dell’aziendalizzazione ove la
a credere che nella scala dei valori la deon-
compatibilità del bilancio e quindi gli obietti-
tologia venga prima dell’economia, ma che
vi economici diventavano la prima, e spesso
niente esclude che la deontologia debba ga-
l’unica, finalità del sistema sanitario nazionale.
rantire una economicità compatibile con la
È possibile una nuova idea di gestione del-
gestione clinica dei problemi. Il quarto punto,
la sanità ove gli obiettivi di salute siano resi
quello che riguarda il nostro rapporto con la
possibili dalla disponibilità delle risorse, co-
scienza e la cultura, sembrerebbe il più sem-
niugando così il nostro essere medico, con la
plice e scontato, invece appare probabilmen-
complessità dell’approccio ippocratico, con
te quello più ostico e rispetto al quale siamo
il raggiungimento di quegli obiettivi di salu-
oggettivamente più impreparati. Interi settori
te che per noi sono la vera ricchezza sociale
della società hanno una idea di malattia, di
e che fanno del nostro sistema la più grande
malato, di salute, spesso diversa dalla nostra,
opera pubblica della storia. Per raggiungere
cioè da quella scientificamente accreditata.
questo risultato dobbiamo rivedere il nostro
La questione dei vaccini è paradigmatica.
ruolo nel sistema e introdurre meccanismi che
Spesso le evidenze scientifiche non sono l’u-
consentano ai medici e agli altri operatori sa-
nico strumento per affrontare la complessità
nitari di gestire le risorse, modulando il loro
del malato o comprendere la sua singolarità.
impegno in ragione degli obiettivi di salute
Il giudizio di qualità di una prestazione, oltre
prefissati.
a basarsi sulle caratteristiche scientifiche e
Questo significa riconoscere alla professio-
tecnologiche, include anche elementi “sog-
ne maggiore autonomia non solo clinica, ma
gettivi”, a cominciare dalle percezioni positi-
anche organizzativa e gestionale. Continuo
ve sperimentate dal paziente che accede ai
servizi sanitari. Il passaggio malattia/malato
non cambia il lavoro, e se il lavoro non cam-
segna una crescita di complessità rispetto
bia anche la sanità non cambia nonostante
alla quale l’università non ci ha preparati.
le sue numerose riforme. Per questo il lavoro
Oggi la scienza è chiamata ad aggiornarsi
diventa uno snodo cruciale.
anche profondamente nei confronti di cre-
Ripensare il lavoro significa tante cose, tutte
scenti complessità. La visione della medicina
difficili, perché vanno a collidere con i tan-
è sempre più una visione eco-bio-sociale in
ti interessi che insistono nella sanità. Signi-
cui nella causalità delle malattie si conside-
fica ripensare il ruolo giuridico del medico
rano i fattori di rischio biologico, gli stili di
e tentare una ridefinizione che vada oltre il
vita individuali, l’ambiente, i fattori socioe-
sistema duale del medico dipendente e del
conomici e psicosociali che agiscono non
medico convenzionato. Significa ripensare il
in maniera lineare. Mi pare di capire che la
ruolo delle organizzazioni del lavoro. Signifi-
discussione sulla matrice positivista della me-
ca ripensare i modi di agire e di fare. Significa
dicina non porti ad un abbandono del posi-
ripensare i rapporti tra professione e retribu-
tivismo ma ad una sua evoluzione tenendo
zione.
conto della complessità dei rapporti e di una
Sull’ultimo punto, il sesto, “la medicina, il
sua ricontestualizzazione che conduca a solu-
medico e il futuro. Una nuova definizione
zioni fortemente pragmatiche. Nonostante il
di medicina”, mi limito a constatare che le
mutato rapporto, il medico è l’unico e indi-
definizioni sinora utilizzate anche nei vocabo-
spensabile mediatore tra i bisogni di salute
lari della lingua italiana sono, in ragione dei
del paziente e l’accesso ai servizi di diagnosi
cambiamenti che noi abbiamo in mente di
e cura, perché in un contesto così complesso
avviare, sicuramente arretrate. In futuro per-
il ragionamento clinico non può appiattirsi
sonalmente vedo un grande sforzo da parte
sull’applicazione di una linea guida quasi fos-
nostra di ridefinire, come ha scritto qualcuno,
se un algoritmo implementato da un compu-
le definizioni. Quelle principali che ci riguar-
ter. Il quinto punto, il lavoro è una questione
dano sono diverse: la medicina, il medico, il
centrale. Non si cambia niente in sanità se
malato, la malattia, la salute, la cura, Settembre 2018 | Notiziario | 11
za di Trento dimostra che questo dibattito è fecondo, specie se “sollecitato” da un grande provocatore come il prof Cavicchi. Trento ha accettato di confrontarsi con le sue tesi, con le sue idee di riforma, mettendo in piedi un gruppo di lavoro di straordinaria levatura, con lo scopo di ridefinire la deontologia. Il presupposto di partenza era semplice: se esiste una questione medica e se il medico sta perdendo la sua identità ippocratica, la strada maestra per la risoluzione della questione medica e per ricostruire l’identità è senz’altro la *Il testo è la trascrizione integrale della relazione che il Presidente Fnomceo Filippo Anelli ha tenuto a Roma il 6 luglio scorso in occasione del Consiglio nazionale Fnomceo
ecc. Oggi tutte queste nozioni sono tutt’altro
deontologia. Noi come FNOMCeO abbiamo
che scontate. Prima di chiudere vorrei recupe-
sostenuto questo lavoro di ricerca perché ci
rare una riflessione sulla post modernità come
sembrava davvero congeniale ai nostri Stati
fase in cui una società ripensa se stessa senza
Generali. Troverete il risultato nel testo pub-
distruggere quella che c’era prima.
blicato dall’Ordine dei Medici di Trento. Ter-
Definire una medicina e un medico post mo-
mino rivolgendo a tutti voi l’invito a sostenere
derno significa ripensare quello che c’era
con iniziative locali la discussione che si por-
prima prendendoci la responsabilità di distin-
terà agli Stati Generali. Una discussione che
guere quello che nella tradizione va ammesso
vede i Presidenti e i Consigli Direttivi degli
al futuro e quello che invece va abbandona-
Ordini protagonisti del cambiamento.
to perché non più adeguato. Quando penso
Presto renderemo disponibile materiali, con-
agli Stati Generali penso ad un bilancio sulle
tributi che saranno utili a “provocare” la di-
nostre esperienze, sui nostri problemi ma an-
scussione. Ogni Ordine provinciale organizze-
che sulle nostre possibilità. Se vogliamo sal-
rà, nei modi che riterrà opportuno, gli incontri
vare il medico ippocratico dobbiamo avere
coinvolgendo i colleghi e la società civile.
il coraggio intellettuale di distinguere quello
Ci aspettiamo, come risultato di questi eventi
che va da quello che non va. Se
e su ogni tema proposto un contributo con-
ammettiamo al futuro ciò che
creto che possa in qualche modo essere la
non va, abbiamo perso la no-
base per elaborare quel documento finale,
stra battaglia e la professione
che sarà presentato durante gli Stati Generali.
diventerà quella che noi non
Da quell’evento dovrà uscire un documento
vogliamo e che al malato e a
storico, la Magna Carta della professione,
questa società non serve. Infine,
scritta in maniera collaborativa dai medici
permettetemi
insieme a tutta la società civile, come rifon-
di ringraziare Mar-
dazione della medicina e della professione
co Ioppi ed il suo
medica nei loro fondamenti identitari. Dovrà
gruppo
il
sempre guidarci in questo percorso il princi-
gran lavoro svol-
pio irrinunciabile che la tutela della salute non
to dal suo Ordine
è un qualunque bene di consumo, ma un di-
su una nuova idea di
ritto fondamentale dell’individuo e un bene
per
deontologia. L’esperien12 | Notiziario | Settembre 2018
comune della collettività.*
PROFESSIONE
BENVENUTI NEL 2018, QUANDO LA SANITÀ PUBBLICA GALLEGGIA IN UN MARE DI PROBLEMI I giovani medici vanno all’estero, la sicurezza sul lavoro non è garantita e la professione vive un momento di grande difficoltà. La politica che dovrebbe agire, appare miope. Nonostante tutte le criticità, i professionisti continuano faticosamente a svolgere il loro sacro compito. di FRANCO LAVALLE
Franco Lavalle Vice-Presidente OMCeO di Bari lavalle54@gmail.com
D
ove sta andando la sanità pugliese? Forse da nessuna parte. Le criticità che emergono ogni giorno sono così tante che noi, poveri medici, ci interroghiamo quotidianamente se i nostri sforzi per
far funzionare il sistema portino realmente a una reale capitalizzazione in termini di benefici sul sistema stesso. È vero che recentemente l’indagine del Sant’Anna di Pisa ci ha gratificato come Regione, ponendoci tra quelle più efficienti, ma una cosa è l’individuazione di alcuni parametri in miglioramento, una cosa è l’analisi del benessere dell’apparato. Le criticità, per noi, sono rimaste tutte e immutate. Nulla è cambiato dall’inizio dell’anno, momento che già scontava una situazione altrettanto difficile nell’anno precedente in relazioni a problematiche irrisolte. La Settembre 2018 | Notiziario | 13
14 | Notiziario | Settembre 2018
violenza continua a manifestarsi in maniera
soccorsi, invece, sebbene allertati immedia-
immotivata nei confronti di medici e perso-
tamente, sono giunti a tempo ormai scaduto
nale sanitario. Sembra che sia diventata or-
dimostrando ancora una volta che solo una
mai una moda. Una maniera per dimostrare
presenza fisica di supporto sul posto può
che la spavalderia, l’arroganza, l’ineducazio-
evitare il peggio. Abbiamo anche suggerito
ne vincono sulle regole a cui invece deve
la presenza di associazioni di volontariato
attenersi scrupolosamente un medico per
che possono farsi carico di ciò con un basso
non incorrere in sanzioni. Il mondo si è or-
contributo economico. Sorvoliamo poi sugli
mai abbrutito. Non c’è più rispetto dei ruoli
altri episodi e constatiamo come quelli mi-
e delle persone. In sanità, nella scuola, da
nori (aggressioni verbali, minacce, danni ad
sempre pilastri di ogni società civile. È di
auto, etc.) ormai non scalfiscono più né l’o-
qualche giorno fa l’aggressione ad un me-
pinione pubblica né, tantomeno, l’interesse
dico ospedaliero barese colpito con un pu-
del decisore politico. Non vediamo alcun
gno in faccia da un losco figuro il quale si è
miglioramento in proposito, nonostante in-
poi raccomandato con il povero malcapitato
contri, manifestazioni, sollecitazioni scritte.
di evitare di sporgere denuncia, minaccian-
Non abbiamo osservato né la chiusura delle
do altrimenti danni molto più gravi alla sua
guardie mediche insicure, né una maggiore
persona. Sempre nello stesso periodo, una
tutela dei medici ospedalieri e del personale
collega di una guardia medica della
tutto. Ormai, ogni santo giorno, la speranza
provincia di Bari ha visto brandire un
è quella che non ci scappi il morto.
coltello da un malato psichiatrico che,
Vogliamo, poi, parlare delle tante agognate
per fortuna, non ha commesso gesti in-
assunzioni, necessarie per dare un po’ di os-
sani grazie al sangue freddo della collega
sigeno a reparti agonizzanti dove un perso-
ed alla sua esperienza in comunicazione. I
nale medico stanco ed invecchiato fa i salti
mortali, tutti i giorni, per mantenere standard
di poter andare in pensione? Questa cosa
qualitativi più che sufficienti e tali da garan-
succedeva mai in passato? È un fenomeno
tire la dovuta assistenza alle persone? Cosa
che si è sviluppato in questi ultimi anni grazie
portiamo a casa da questo nostro impegno?
ai tagli lineari in Sanità, ad un contratto non
Il riscontro amaro che in alcune UU.OO., gra-
rinnovato da oltre otto anni, ad una scarsa
zie ad una politica di prevaricazione rispetto
o nulla meritocrazia, alla litigiosità dell’uten-
all’utenza, il medico ha perso la propria au-
za, agli atteggiamenti arroganti e vessatori
torevolezza ed è spesso trattato dai pazien-
di alcune amministrazioni; tutti fattori che
ti quasi come un domestico. E tutto con la
demotivano sempre più chi vuole attivarsi
scarsa sensibilità di chi dirige la “baracca” e
per far bene il proprio lavoro. La professione
che manda sotto commissione di disciplina
più bella del mondo è attualmente svolta da
un medico solo per lo scritto, comunque da
professionisti sempre più demotivati e sem-
provare, di un degente “incazzato” con tutto
pre più alla mercé di persone che non dimo-
il sistema. Un medico attualmente non solo è
strano neanche un briciolo di gratitudine per
sommerso dal lavoro clinico, ma deve svol-
l’abnegazione del lavoro medico. E, ancora,
gere un lavoro su pratiche amministrative via
vogliamo parlare delle “liste di attesa”? Di
via crescenti, che lo inducono ad un continuo
una proposta di legge regionale che blocca
riorganizzare il proprio lavoro, in costanza di
l’Alpi in presenza delle liste come se la colpa
organici sempre più ridotti e con tempi lavo-
di tutto ciò fosse del medico e non, piutto-
rativi allungati e non remunerati. Tutto questo
sto, del mancato sviluppo della medicina del
malessere porta davvero a decisioni dettate
territorio, dell’assenza di un piano concreto
dalla sfiducia e dall’incertezza del domani.
per la presa in carico delle cronicità, dell’im-
Qualcuno si interroga del perché i medici,
poverimento delle piante organiche mediche
specie negli ospedali, aspettano con ansia
e degli altri professionisti che non con-
La professione più bella del mondo è attualmente svolta da professionisti sempre più demotivati e sempre più alla mercé di persone che non dimostrato neanche un briciolo di gratitudine per l’abnegazione del lavoro medico.
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REGALIAMO PROFESSIONISTI FORMATI AL COSTO DI 150MILA EURO PRO CAPITE. LE NAZIONI ATTENTE ACQUISISCONO A COSTO ZERO I NOSTRI GIOVANI MEDICI. TUTTO QUESTO, MENTRE CHI RESTA IN ITALIA DEVE BARCAMENARSI TRA BORSE DI STUDIO, AVVISI PUBBLICI, MANCATE STABILIZZAZIONI.
sentono di tenere aperti un numero sufficien-
tà libero professionale esterna. Credo che la
te di ambulatori per la carenza degli operato-
Regione stia facendosi un bellissimo autogoal
ri? La virtuosa Regione Toscana ha preso atto
o, come dicono molti, un “gollonzo”. Questa
delle liste di attesa e, in proprio, assumendo-
scarsa attenzione al medico da parte della po-
sene i costi ha deciso di acquistare prestazioni
litica è solo la conseguenza di una mancata
aggiuntive per assolvere alla funzione di ridur-
sensibilità nella salvaguardia del bene comu-
re questo fenomeno. In Puglia cosa si fa? Si
ne. Penalizzando i medici si penalizza il Welfa-
colpevolizza il medico stoppandolo nella sua attività libero professionale o, ulteriore proposta, facendogli pagare i costi delle eventuali prestazioni aggiuntive come se, per organizzare un sistema di prestazioni extra deve essere lo stesso medico che deve finanziarlo. Cioè la vittima finanzia a proprie spese, o almeno in parte, quel sistema fallace del quale è solo vittima. Ma si può? Tuttavia, nell’uno o nell’altro caso, una politica miope non ha previsto che il medico che svolge un volume di visite importanti aspetterà novembre per passare in
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re, il Sistema sanitario nazionale e regionale, si penalizza la gente. I giovani medici vanno all’estero. Regaliamo professionisti formati al costo di 150mila euro pro capite. Le nazioni attente acquisiscono a costo zero i nostri giovani medici offrendogli danaro e comfort alberghiero ed invogliandoli a rimanere sempre da loro. Tutto questo, mentre chi resta in Italia deve barcamenarsi tra borse di studio, avvisi pubblici, mancate stabilizzazioni. Aver studiato tanto per sopravvivere fa veramente
extramoenia. Il professionista che svolge poca
mettere in dubbio le proprie scelte. Cari gio-
attività non ne svolgerà più. Tutto questo con
vani è un momento difficile dove economia e
buona pace dei pazienti che mentre allo stato
finanza la fanno da padrone e, sembra, che la
attuale possono contare su un professionista
sanità pubblica sia diventata solo una spesa e
di chiara fama che può visitarlo anche con la
non una risorsa. Ora alla Salute abbiamo un
prescrizione mutualistica, con il suo passaggio
nuovo ministro. È un medico. Cambierà qual-
in extramoenia potrà solo richiederlo in attivi-
cosa? Staremo a vedere.
LA MEDICINA com’era...
ANDREAS VAN WESEL: IL FIAMMINGO CHE FONDÒ LA MODERNA ANATOMIA
Nato a Bruxelles il 31 dicembre 1514 da una famiglia con lunga tradizione medica già nota presso la corte dell’imperatore Carlo V, in Italia, Andreas van Wesel è più noto come Andrea Vesalio. Studiò filosofia e filologia, imparò latino, greco ed ebraico. Iniziò nel 1530 a studiare medicina presso l’università di Parigi. Nel tempo in cui fu allievo a Parigi, ebbe modo di notare ed esprimere la sua insoddisfazione sul modo in cui avveniva la dissezione del corpo durante la lezione. A quel tempo a Parigi, gli allievi restavano seduti su panche rialzate rispetto al tavolo settorio su cui un assistente tagliava i corpi mentre docenti anatomisti leggevano libri e spiegavano a voce alta. Van Wesel era dell’idea che il corpo umano andasse studiato da vicino, con precisione, dunque iniziò a procurarsi corpi di persone, spesso bambini, che dopo la morte non potevano essere sepolti, finendo in fosse comuni. Sarà però a Padova che van Wesel inizierà la sua carriera. La sua prima lezione pubblica fu un successo, tanto che il Senato di Venezia decise di assegnare al giovane medico la cattedra di anatomia e chirurgia. Durante le lezioni utilizzava schemi e tavole per accompagnare ogni spiegazione; il De humani corporis fabrica fu la sua più famosa opera, in cui arrivò a mettere in dubbio le teorie di Galeno sino ad allora mai criticate. Nonostante molte furono le voci a sostegno, altrettante furono le critiche. In particolare, i suoi oppositori mal giudicavano la pratica diretta della dissezione dei corpi umani, ritenendola blasfema. Molti furono i tentativi di screditarlo agli occhi dell’imperatore Carlo V, che dovette chiedere il parere dei teologi dell’Università di Salamanca sulla tollerabilità delle dissezioni: questi diedero il loro assenso, ritenendo che esse fossero utili e lecite. Continuò a insegnare e a lavorare alla corte anche dopo che l’imperatore ebbe abdicato. Decise di partire per la Terra Santa per motivazioni mai chiarite, ma si ammalò e non fece mai più ritorno in patria.
ANNA MORANDI: L’ELEGANZA TRA LE SCULTURE ANATOMICHE
Anna Morandi, scultrice e anatomista di fama internazionale nacque a Bologna nel 1714. Scoprì ben presto la sua vena artistica, studiò disegno e scultura presso pittori come Francesco Monti e Giuseppe Pedretti. In questo ambito conobbe e sposò nel 1740 Giovanni Manzolini, che aveva iniziato a lavorare alla bottega di Ercole Lelli, artista dal ruolo centrale nella città di Bologna in quegli anni. Insieme avevano creato una scuola di modelli ceroplastici per l’anatomia. In questo periodo Manzolini crea statue e ceramiche di parti o corpi umani. Ben presto Anna inizia ad affiancarlo nella dissezione dei cadaveri e nella scultura delle cere, tanto che il marito decide di interrompere il sodalizio con Lelli e continua a lavorare insieme alla moglie. Gli anni di lavoro accanto al marito e la sua innata capacità artistica le permettono di diventare un’esperta di riproduzioni in cera di parti anatomiche umane, sino a quel momento poco e mal conosciute. In particolare si dedica allo studio del funzionamento degli organi di senso e di quelli riproduttivi maschili. Per lungo tempo Anna Morandi fu considerata ‘braccio destro’ del marito ed è ancora poco chiaro quante delle opere imputate a lui siano state poi realmente frutto del suo lavoro o di quello della moglie. Alla morte del marito per tubercolosi nel 1755 Anna Morandi continua a lavorare e a mostrare il suo talento. Ormai conosciuta ovunque per la sua abilità, viene nominata per diventare modellatrice di cere presso la cattedra di anatomia dell’Università di Bologna. La fama sua e delle sue cere anatomiche si sparge in tutta Europa: la Morandi fu chiamata da tutta Europa, a Londra dalla Royal Society, alla corte di Caterina II di Russia ma rifiutò sempre, nonostante le altissime offerte economiche. Morì nel 1774 nella sua Bologna e fu sepolta con funerali solenni nella chiesa di San Procolo. Alcune sue bellissime opere sono visibili a Palazzo Poggi, in particolare i manufatti dove ‘spiegava’ con le sue cere il funzionamento degli organi di senso. A lei venne poi attribuita la scoperta secondo cui il muscolo obliquo inferiore dell’occhio non si arresta all’apofisi nasale, come si riteneva all’epoca, ma termina invece nel sacco lacrimale.
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STORIA DI COPERTINA
GUERRA IN CORSIA Sono purtroppo sempre in crescita i dati delle aggressioni ai medici come dimostrano i dati Anaao - Assomed: più del 65% dei medici ospedalieri ha subito un’aggressione; percentuale che sale all’80% tra i medici del territorio. Di fronte a questi dati, mentre gli Ordini provinciali mettono in campo diverse iniziative di sensibilizzazione e contrasto, la Fnomceo punta a interventi strutturali, partendo dal decoro degli ambienti, come deterrente alla violenza, e a un cambiamento culturale che ridisegni la figura del medico e del suo rapporto con il paziente. L’Omceo di Bari ha chiesto alla Regione Puglia la chiusura immediata delle sedi di guardia medica che non garantiscano condizioni di sicurezza, mentre in Parlamento approda una proposta di legge che equipara l’aggressione al medico alla violenza ai danni di un pubblico ufficiale, prevedendo pertanto pene più severe.
NOTIZIARIO | Numero 2/2018 Rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Registrata al Tribunale di Bari n. 50 del 7/8/1976 Anno 2018 - Num. 2 Direttore Responsabile Filippo Anelli Direzione Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari 70126 Bari - Via Capruzzi, 184 Tel. 080-5566855 - 080-5575512 080-5426521 - 080-5560212 Fax 080-5427063 info@omceo.bari.it - www.omceo.bari.it Responsabile di Redazione Filippo Anelli Comitato di Redazione Filippo Anelli, Franco Lavalle, Alessandro Nisio, Nicola Achille, Giuseppe D’Auria Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Anelli Filippo, Presidente
18 | Notiziario | Settembre 2018
Lavalle Franco, Vice-Presidente D’auria Giuseppe, Segretario Achille Nicola, Tesoriere Amendola Antonio, Consigliere De Fazio Michele, Consigliere Bufano Gaetano, Consigliere Scalera Pietro, Consigliere Russo Roberto, Consigliere Liguori Patrizia, Consigliere Ciracì Giuseppe, Consigliere Iannuzziello Donato Rosario, Consigliere Grasso Giuseppina, Consigliere Schavone Salvatore, Consigliere Stellacci Giandomenico, Consigliere Ladisa Roberta, Consigliere Collegio dei Revisori dei Conti Di Bari Sebastiano, Presidente Guerra Rocco, Revisore Maurogiovanni Giovanni, Revisore Monteduro Mariantonietta, Rev.supplente Commissione Odontoiatri Nisio Alessandro, Presidente Achille Nicola, Componente Cirulli Nunzio, Componente Guerra Belinda, Componente Nuzzolese Emilio, Componente
Redazione e pubblicità Kibrit & Calce Progetto grafico ed editoriale Kibrit & Calce Stampa Sedit Srl Spedizione in abbonamento postale 10.000 copie inviate Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Contributi fotografici Rocco De Benedictis, Banca Immagine Hanno collaborato: Filippo Anelli, Franco Lavalle, Maurizio Benato, Roberta Franceschetti, Mariantonietta Monteduro, Caterina Rotunno, Giuseppe D’Auria, Ombretta Silecchia, Alessandro Nisio, Nunzio Cirulli, Nicola Achille, Nicola Esposito, Emilio Nuzzolese, Pietro Schino, Angela Lomoro, Giancarlo Tricarico
Le Province autonome di Trento e Bolzano, seguite da Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto sono le Regioni italiane dove il Servizio sanitario regionale registra le migliori performance. Sicilia, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria sono nell’area “critica”. In coda la Sardegna. E’ quanto emerge dal rapporto “Una misura di Performance dei Servizi Sanitari Regionali” del Centro Studi Crea Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata, presentato a luglio. Resta un forte gap Nord-Sud.
IN EVIDENZA
52. Guardia: un medico a cui chiedere tutto di Roberta Franceschetti
SOMMARIO EDITORIALE 3. Verso gli Stati Generali della Professione medica di Filippo Anelli PROFESSIONE 13. Benvenuti nel 2018, quando la sanità Pubblica galleggia In un mare di problemi di Franco Lavalle 17. LA MEDICINA COM’ERA 20. ULTIME DALL’OMCeO 24. AMARCORD di Matteo Gelardi 28. PROFESSIONE MEDICINA di Maurizio Benato 30. NOTIZIE DALLA FNOMCeO 32. NOTIZIE IN PILLOLE DOSSIER VIOLENZA 33. Stop alle aggressioni a cura della Redazione
36. Violenza contro gli operatori sanitari: un questionario per misurarla di Mariantonietta Monteduro 38. Sicurezza: l’Ordine chiede l’immediata chiusura delle sedi non idonee a cura della Redazione 40. Medici della notte: su Facebook il gruppo che combatte le aggressioni contro i camici bianchi di Caterina Rotunno 45. Scene di ordinaria follia: i numeri nel sondaggio Anaao-Assomed di Giuseppe D’Auria 48. Racconti di paura e abbandono, dal“Libro bianco della Continuità assistenziale” di Ombretta Silecchia
54 54. Le donne vittime di stalking e stereotipi di Roberta Franceschetti SPAZIO ODONTOIATRIA 58. No a violenze, fakenews e prestanomismo. La nuova battaglia dell’odontoiatria di Alessandro Nisio 60. Assistente di studio odontoiatrico: terminato l’iter per il recepimento del profilo professionale di Nunzio Cirulli 62. Odontoiatria legale: si lavora per un albo separato di periti e consulenti tecnici di Nicola Achille 64. A Molfetta l’odontoiatra ha tariffe agevolate per chi è in difficoltà economica di Nicola Esposito
48
66. Minori maltratti e vittime di violenza: anche l’odontoiatria può fare la sua parte di Emilio Nuzzolese
68. Notizie dal territorio / Agenda Corsi ETICA & DEONTOLOGIA 69. La Scuola di Etica Pubblica guarda alla salute e alle sue sfida di Franco Lavalle FORMAZIONE 69. Formazione ECM e rivalidazione delle competenze di Franco Lavalle FAKE NEWS 74. Una bufala ci seppellirà? a cura della Redazione FAKE NEWS 80. Il ruolo dei medici nella battaglia contro il fenomeno delle bufale a cura della Redazione FOTORACCONTO 82. Cosa non vorresti mai dimenticare di Pietro Schino MEDICINA IN TV 90. The “Good Doctor”: il medical drama porta in tv l’autismo, contro i pregiudizi di Angela Lomoro 92. ARTE & MEDICINA 94. NOTIZIE DAL MONDO 97. NOTIZIE DALL’AIFA a cura di Giancarlo Tricarico 98. THERE’S AN APP FOR THAT!
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U LT I M E D A L L’ O M C e O EMERGENZA: INUTILE CREARE UN’ALTRA STRUTTURA
La creazione di un’agenzia regionale dedicata all’emergenza, con 4mila dipendenti e il relativo personale amministrativo, rischia di appesantire la Sanità pugliese, che invece ha bisogno di strutture snelle e flessibili. La nascita di pesanti strutture di staff potrebbero far crescere i costi proprio in un momento in cui la Sanità pugliese ha bisogno di risorse. Il modello pugliese attuale dei Sistemi 118 provinciali si è dimostrato efficiente ed efficace, sia dal punto di vista clinico che organizzativo, anche a confronto con le altre realtà nazionali: secondo i dati forniti dalle società scientifiche di settore, il tempo medio di arrivo sulla scena per codici rossi e gialli, in area urbana ed extraurbana, è di 16 minuti e 8 secondi, tra i più veloci in Italia; oltre l’80% dei pazienti in codice rosso viene assistito da equipaggi sanitari aventi a bordo medico ed infermiere, ossia in grado di effettuare diagnosi e terapia potenzialmente salvavita, dato di assoluto rilievo qualitativo a livello nazionale ed internazionale; proprio grazie all’elevato indice di medicalizzazione e di infermierizzazione degli equipaggi di soccorso, il 30% di tutti i pazienti viene visitato, trattato e lasciato a domicilio, evitando accessi inappropriati al Pronto Soccorso. Con l’agenzia regionale la governance del sistema dell’emergenza passerebbe nuovamente alla politica, implementando quindi un modello di sanità in cui per l’ennesima volta si marginalizzano medici e operatori sanitari, proprio chi può applicare un governo sanitario del sistema e con
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le proprie competenze e la propria esperienza può garantire al meglio la salute dei cittadini. “Nella nostra regione il sistema del 118 funziona.” - commenta Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari, in risposta ad alcune dichiarazioni dei vertici della Sanità regionale - “Definire il 118 pugliese ‘delirante’ è mortificante nei confronti dei colleghi medici che quotidianamente mettono a rischio la propria incolumità su strada per salvare vite umane. A loro va la mia solidarietà e il mio ringraziamento, come Presidente dell’Ordine dei medici, per l’impegno che profondono nel proprio lavoro. Invito il Presidente
Emiliano, come Assessore alla Salute, a fare altrettanto, perché mai come in questo momento i medici che si trovano in prima linea hanno bisogno di sostegno”.
CPT: POTENZIARE L’ASSISTENZA PRIMARIA ABBASSA LA MORTALITÀ “Mi auguro che l’ottima notizia dell’apertura del CPT di Casamassima sia l’avvio da parte della Regione di un potenziamento della rete di assistenza primaria” - ha commentato così il 4 luglio scorso Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei Medici di Bari, l’apertura della nuova Casa della
Salute di Casamassima - “Secondo il British Medical Journal il rapporto continuativo con il proprio medico è capace di incidere positivamente sul tasso di mortalità. Si investono milioni di euro in farmaci per ridurre di qualche punto la mortalità. Investire nei professionisti è sicuramente efficace e migliora il gradimento dei cittadini. La presenza dei medici di medicina generale h12 nei CPT del territorio va in questa direzione e permette di migliorare l’offerta per il cittadino perché rinforza il rapporto medico paziente”. Secondo il Rapporto MEV sono quasi 90 mila i decessi all’anno dovuti alla mancanza di prevenzione primaria, quella, cioè, basata su interventi mirati a evitare a monte l’insorgenza di una malattia, per esempio a partire dall’adozione di corretti stili di vita. Inoltre, i dati diffusi dal MEV sottolineano come l’assistenza sanitaria primaria abbia un ruolo chiave nella riduzione delle disuguaglianze di salute tra nord e sud del paese e nella promozione e la tutela della salute degli individui. “L’assistenza primaria rappresenta il cardine di un’organizzazione che intende garantire elevati livelli di equità” - aggiunge Anelli “consente, infatti, a tutti i cittadini di accedere gratuitamente ai programmi di prevenzione primaria e relativi all’adozione di corretti stili di vita. Il medico di famiglia deve tornare ad essere referente primario per il cittadino. In questo quadro, la carenza di medici di medicina generale – di cui si prevede una drammatica riduzione nel prossimo futuro – rappresenta la maggiore fonte di preoccupazione per un ulteriore accrescimento delle disuguaglianze nel nostro Paese e per rispondere adeguatamente ai bisogni di salute dei cittadini”. Il Rapporto CREA reso noto ieri fotografa infatti un perdurante e forte gap Nord-Sud a livello di Sanità tra le diverse regioni italiane. Nelle performance sanitarie la Puglia rimane nell’area “critica” insieme a
Sicilia, Molise, Basilicata, Campania e Calabria.
ADELFIA: ENNESIMO EPISODIO DI VIOLENZA
Ennesima violenza il 24 giugno in una sede di continuità assistenziale. È avvenuta presso la Guardia Medica di Adelfia (Bari) dove un paziente psichiatrico si è presentato in ambulatorio brandendo un coltello e dando in escandescenze. La sede non ha vie di fuga ed era stata già segnalata come non sicura a dicembre 2017. In questa contesto drammatico, c’è però un ulteriore aspetto allarmante. Il medico era riuscito ad attivare il pulsante collegato alla vigilanza - uno dei sistemi che dovrebbero tutelare la sicurezza del personale nei presidi di continuità assistenziale - che è
arrivata sul posto ben 30 minuti dopo la chiamata, quando ormai la crisi si era risolta. L’episodio presenta inquietanti punti di contatto con quello che portò alla morte la psichiatra Paola Labriola: un medico di guardia da solo, una sede già denunciata come insicura, un paziente che riesce ad entrare in ambulatorio con un’arma da taglio. In questo caso, fortunatamente, non si è arrivati al dramma perché il paziente ha rivolto l’arma contro se stesso e perché la dottoressa è riuscita a tranquillizzarlo, limitando le ferite che si è auto inflitto. Ma quanto accaduto ad Adelfia ribadisce, se mai ce ne fosse stato bisogno, che le sedi di continuità assistenziale della provincia di Bari sono insicure sia per i medici che per i cittadini. Questa volta la vittima è stato infatti un paziente. Il fatto che le lesioni siano state auto inflitte e che la dottoressa se la sia cavata con uno shock non rendono l’episodio meno grave. Di fronte al ripetersi di aggressioni e alla situazione di totale abbandono di alcuni presidi, l’Ordine dei medici aveva chiesto la chiusura delle sedi di guardia medica non a norma. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. “Dopo il caso di Adelfia, chiediamo alle autorità competenti di individuare eventuali responsabilità di questo ennesimo episodio di violenza. Lo facciamo in quanto enti sussidiari
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dello Stato cui la legge affida la tutela della professione e quella della salute pubblica.” - dice Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari - “Chiediamo inoltre al Prefetto di convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza per effettuare una verifica dei sistemi di sicurezza e dei modelli organizzativi della continuità assistenziale. Oggi per un puro caso fortuito quanto accaduto ad Adelfia non è sfociato in una tragedia. I vertici regionali devono rendersi conto che non c’è più tempo da perdere e che bisogna adottare soluzioni per evitare che i medici si trovino di guardia da soli in sedi non messe in sicurezza. I medici della notte non possono sfidare la sorte ogni volta che vanno al lavoro”.
LISTE DI ATTESA: LA SOLUZIONE NEL MODELLO CARE PUGLIA 3.0
Il problema delle liste di attesa ha un’origine di sistema, legata all’invecchiamento della popolazione e alla maggiore incidenza delle malattie croniche, che non può essere risolta con soluzioni rabberciate. Occorre un ripensamento complessivo del sistema sanitario dal punto di vista organizzativo e di approccio al paziente che riesca da un lato a prevenire l’incidenza delle malattie, dall’altra a garantire a tutti la presa in carico e l’accesso ai percorsi terapeutici. A queste esigenze risponde il progetto Care Puglia 3.0, un modello assistenziale di gestione dei percorsi diagnostici e di presa in carico di persone con patologie croniche nell’ambito delle cure primarie, basato sulla centralità del paziente, secondo il Chronic Care Model. Sta infatti nella cronicità il nodo da sciogliere per risolvere non solo le liste di attesa ma anche una serie di problematiche che affliggono il sistema: appropriatezza, sicurezza, prevenzione e sostenibilità. Il modello prevede una cooperazione tra distretti e medicina generale e tra aziende ospedaliere e MMG, che permetterebbe continuità nell’azione di cura delle malattie croniche attraverso la programmazione del
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percorso e la presa in carico “proattiva”, nonché il superamento della frammentarietà dell’azione di cura, con ricadute positive sull’appropriatezza, sulla prevenzione, sui risultati in termini di salute e quindi sui costi complessivi. Consentirebbe inoltre di avere anche i medici di guardia e del 118 in un’unica struttura, i CPT – Centri Polifunzionali Territoriali, in un contesto quindi di maggiore sicurezza per cittadini e operatori. Ora che il modello Care Puglia 3.0
è stato messo a punto, è giunto il momento per il governo regionale di passare all’azione e di mettere in pratica scelte che per la salute dei cittadini pugliesi non sono più dilazionabili. “Apprezzo il lavoro portato avanti nell’ultimo anno dal Commissario dell’Ares Giovanni Gorgoni, sulla scorta delle precedenti sperimentazioni Care Puglia, soprattutto per il tentativo di interpretare il Chronic Care Model privilegiando l’assistenza pubblica rispetto al modello lombardo, marcato da un orientamento al privato convenzionato.
E’ giunto il momento di implementare il progetto Care Puglia 3.0 - propone Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari - “Il modello pugliese è la via per il superamento delle liste di attesa e per una riorganizzazione del sistema sanitario capace di rispondere meglio da un lato ai nuovi bisogni di salute dei cittadini, dall’altro al diritto dei medici di lavorare in sicurezza e in condizioni dignitose.”
SANITA’ SENZA MEDICI: LA CORTE CERTIFICA CHE LA SALUTE VIENE PRIMA DELLE FINANZE
L’Ordine dei medici di Bari ha espresso “amara soddisfazione” per le sentenze del Tar di Bari (566, 569, 571, 572 del 2018, Seconda Sezione, presidente Adamo) dell’aprile scorso che hanno bocciato le dotazioni organiche delle Asl approvate dalla giunta Vendola tra 2011 e 2012, e nei fatti tuttora vigenti, perché non garantiscono la presenza del numero minimo di medici necessari a coprire i Livelli essenziali di assistenza. In particolare, condivide il principio della sentenza secondo cui il vincolo finanziario «resta un mezzo, non certo il fine delle scelte politicoamministrative della Regione in materia sanitaria». Ancora durante l’ultimo Consiglio nazionale, la Fnomceo ha ribadito che la tutela del diritto alla salute dei cittadini si garantisce se il sistema sanitario persegue obiettivi di salute e non
obiettivi di bilancio, come purtroppo è accaduto negli ultimi anni a causa di un modello aziendalista di gestione della Sanità. Con i risultati che tutti conosciamo: sempre meno medici, sempre più anziani, sempre più ‘sfruttati’. Sino ad arrivare, a breve, al collasso del sistema, che non sarà più in grado di garantire ai cittadini un’assistenza di qualità. “Sembra ormai che siano rimasti solo i giudici, i medici e i cittadini a credere che il fine ultimo della Sanità sia la salute dei cittadini e che i vincoli di bilancio siano solo un mezzo e non certo un fine del sistema.” commenta Filippo Anelli, Presidente Fnomceo e Omceo Bari - “Mi ricordo di altri momenti della nostra storia in cui la magistratura ha dovuto svolgere funzioni di supplenza rispetto alla politica. Quando questo accade, è sempre un brutto segnale: è il segnale di un sistema che non solo non funziona, ma che nemmeno è capace di riformarsi”. “La sentenza non fa altro che certificare una verità che è sotto gli occhi di tutti – continua Anelli -: a livello nazionale c’è una drammatica carenza di personale medico che non riesce più a garantire la salute ai cittadini. E allora si può pensare di spostare il personale da una struttura ad un’altra, ma i numeri sono sempre quelli, indipendentemente dal modello di Sanità che si scelga di attuare. A meno che il modello cui punta la Regione Puglia,
insieme a molte altre Regioni, sia una Sanità senza medici”. “Di fronte a questo scenario – aggiunge - perdura il conflitto tra Stato e Regioni sulle priorità sulle quali investire i fondi vincolati agli obiettivi di piano: il Governo vorrebbe che i 40 milioni di euro disponibili fossero destinati all’aumento delle borse di studio per la formazione dei medici, per supplire alle carenze di medici di medicina generale, ma anche di specialisti che si prospettano nei prossimi anni. Le Regioni vorrebbero invece dirottare i fondi verso altre priorità e chiedono allo Stato di stanziare dotazioni finanziarie aggiuntive per le borse di studio. E chi fa le spese di questo braccio di ferro? I medici e i cittadini”. Per questo, la Fnomceo ha deciso di lanciare una campagna di comunicazione sui social per sensi-
bilizzare l’opinione pubblica e sollecitare l’azione del Governo rispetto al problema della carenza di medici. “Centenari” - questo il titolo della campagna - ritrae due medici molto anziani accompagnati dall’headline “Sanità Pubblica senza medici entro 10 anni. I medici vanno in pensione senza essere sostituiti. Chiediamo al Governo di agire subito”.
IN RICORDO DI RINO CUZZOLA
L’Ordine dei medici di Bari ha espresso il proprio sostegno alla manifestazione “Donare è vita” organizzato a maggio dall’Aido e dal Centro regionale trapianti Puglia, anche per ricordare Rino Cuzzola, medico nefrologo, coordinatore trapianti della Asl Bari, scomparso prematuramente l’anno scorso. “Rino Cuzzola ha dedicato con abnegazione la propria vita a diffondere la cultura della donazione e favorire i trapianti d’organo” - ha dichiarato Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari - “La sua testimonianza professionale e di vita deve spronare tutti i giovani colleghi ad affrontare la medicina tenendo sempre presenti i profondi valori umanistici che ispirano il nostro lavoro.” L’Ordine ricorda l’impegno del collega anche sul fronte della formazione dei futuri medici. Cuzzola è stato infatti docente all’interno della Scuola di Medicina Generale di Bari, un ambito su cui l’Ordine di Bari è impegnato da diversi anni e che rappresenta una buona prassi a livello nazionale.
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Amarcord
“L’
idea della fotografia, mi è venuta un giorno per caso” - racconta Matteo Gelardi, che il 24 maggio scorso è riuscito a raccogliere un folto gruppo di medici nella vecchia aula di Anatomia del Policlinico, per una foto-ricordo - “Passavo davanti all’aula e ci sono
entrato. Era vuota, ma mi ha portato alla mente diversi ricordi, per cui ho pensato di scattarmi una foto e l’ho condivisa in una chat dei medici del Policlinico”. “Per noi studenti di medicina quell’aula tutta in legno era il Parlamento della Scienza. Erano gli anni Settanta, l’esame di Anatomia umana normale era lo scoglio per tutti gli studenti del Biennio di Medicina” - continua Gelardi - “Non esisteva il numero chiuso e la selezione vera avveniva attraverso quell’esame. Erano i tempi in cui all’Università di Bari approdavano grandi nomi da tutta l’Italia. Alla cattedra di anatomia c’era un professore come Rodolfo Amprino, che era stato nel team di Dulbecco e della Montalcini.” Grazie al passaparola sono stati una novantina i medici - di diverse strutture ospedaliere della città o del territorio - che hanno risposto all’appello lanciato dal dottor Gelardi e
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Foto di Sergio Nuzzo Facoltà di Medicina e Chirurgia - Aula di Anatomia Umana Normale - Università degli Studi di Bari
si sono presentati nell’aula di Anatomia, ora dedicata proprio al professor Amprino, indossando il camice per la foto ricordo. Alcuni di loro sono rientrati nell’Aula di Anatomia dopo 45 anni. Matteo Gelardi, Otorinolaringoiatra e Citologo nasale è nato a Bari nell’ottobre del 1957. Da numerosi anni svolge ricerche scientifiche in campo rino-allergologico. Attualmente ricopre l’incarico di Dirigente di I Livello, Responsabile del Centro di Rinologia, presso la Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Bari. Divulgatore scientifico e leader del gruppo musicale “Il Complesso di Golgi” composto da medici, è l’ideatore e regista di “Art&Science”, spettacolo scientificoculturale che dal 2014 va in scena nei più prestigiosi teatri italiani, format risultato vincitore del “Wiki Science Competition 2017”, assegnato dalla “Scuola Normale Superiore” di Pisa. Settembre 2018 | Notiziario | 25
Medicina
PROFESSIONE
LA MEDICINA IERI, OGGI E DOMANI: CENTOCINQUANTA ANNI DI TRASFORMAZIONI LA PROFESSIONE MEDICA HA CONOSCIUTO UNA GRANDE TRASFORMAZIONE, ATTRAVERSO DATE, EVENTI E TRE FASI STORICHE MOLTO IMPORTANTI.
U
na professione liberale è costituita da un
duata e correlata alla difficoltà dei compiti. La
gruppo di persone che, monopolizzando
figura del medico, pur essendo una presenza
l’esercizio di un’attività concernente beni sociali
stabile sin dagli albori in tutte le culture, in
ed economici, assume con questa prerogativa
quanto responsabile della conservazione della
alcuni obblighi, vedendo nel contempo ricono-
salute e della vita , si è definitivamente laicizzata
sciuta una particolare posizione sociale. Anco-
e ha man mano consolidato il suo status sociale
ra, si fonda su un campo definito di conoscenze
solo a partire dal XIX secolo. L’Ottocento è il se-
formali che costituiscono una disciplina specifi-
colo formidabile di questa professionalizzazio-
ca appresa in scuole dedicate. Parafrasando il
ne. Nella seconda metà di questo secolo, gra-
sociologo Max Weber, le caratteristiche della
zie ad una crescita straordinaria quantitativa e
professione sono pertanto il curriculum formati-
qualitativa delle conoscenze scientifiche, si con-
vo, la formazione permanente del professioni-
solida infatti una evoluzione complessa
sta, l’adesione a un corpus di regole deontolo-
delle forme di divisione del lavoro
giche
interne,
il
privilegio
cioè
riconoscimento sociale, l’autorità sul cliente e sulla società, la r e s p o n - sabilità gra-
il
sanitario in cui possiamo distinguere in tre grandi fasi. In una prima fase, all’incirca fino alla prima guerra mondiale, la professione medica sbaraglia la concorrenza
dei
“ciarlatani” e ac-
26 | Notiziario | Settembre 2018
a cura di MAURIZIO BENATO Componente Centro studi FNOMCeO benatodr.maurizio@virgilio.it
quisisce il controllo della produzione delle atti-
scientifiche è stata soltanto una pre-condizione
vità di cura, provvedendo a fissare i confini nei
che, unita ad una strategia professionale vin-
confronti di due sole professioni “concorrenti”,
cente di controllo di tutto il processo produtti-
entrambe provenienti dal passato: i farmacisti,
vo, ha permesso ai medici di decidere se, quan-
ai quali viene riservata la produzione e la distri-
do, come e a chi delegare alcune fasi o alcuni
buzione dei farmaci, e le levatrici,
compiti del ciclo produttivo sanita-
nei confronti delle quali il confine
LA LEGGE “CRISPI -
rio. Con una unica professione al
viene fissato, formalmente, in base
PAGLIANI”, 1888, “LEGGE
vertice che i sociologi definiscono
alla distinzione tra parto “fisiologico” e parto “patologico”. In questa
PER LA TUTELA DELLA IGIENE
stato di “dominanza medica“ e le altre professioni in posizione di for-
prima fase si può già cogliere quel-
E DELLA SANITÀ PUBBLICA”
la che è una delle caratteristiche ti-
ISTITUÌ LE FONDAMENTA
piche delle professioni: l’attività di
DEL SISTEMA SANITARIO
fasi della diagnosi e della scelta
fissazione dei confini, ossia l’indivi-
PUBBLICO E INTRODUSSE
della terapia. Ne sortisce che an-
duazione di una propria “giurisdizione” sulla quale rivendicare il monopolio delle competenze. È in
LA FIGURA DELL’UFFICIALE SANITARIO.
questo periodo storico che la leg-
te subordinazione , i medici concentrano il proprio monopolio sulle
che per il riconoscimento della efficacia delle cure mediche da parte della società, si impone il modello, per così dire, “tradizionale” della
ge Crispi - Pagliani del 1888 riserva
LA LEGGE 455 DEL 1910,
figura del medico in grado di eser-
l’esercizio dell’attività di cura ai lau-
ISTITUISCE L’ORDINE DEI
citare un potere manifesto sul pa-
reati della Facoltà di Medicina e Chirurgia, processo di riconoscimento che sarà completato nel
MEDICI E FISSA LE NORME PER GLI ORDINI DEI SANITARI.
1910 con la Legge istitutiva degli
ziente, modello privo di giustificazioni
e
di
sensi
di
colpa.
Sintetizzando il predominio della professione si struttura e si diversi-
ordini professionali che istituzionalizza la pro-
fica in tre ben distinti ambiti: una supremazia di
fessione medica. È opinione diffusa che la cre-
tipo scientifico, attuata attraverso la difesa del
scita delle conoscenze scientifiche sia stato l’u-
potere di indicare le competenze e le sfere di
nico motore di questo processo, ma se andiamo
azione della medicina ed anche delle altre pro-
a esaminare da vicino come si sia formata la
fessioni sanitarie; una dominanza di tipo gerar-
giurisdizione della nostra occupazione, emerge
chico consolidata dalla impostazione piramida-
con chiarezza che la crescita delle conoscenze
le della suddivisione del lavoro
per la
Settembre 2018 | Notiziario | 27
necessita intrinseca all’esercizio della medicina
liberali in alternativa al massimalismo socialista
clinica; ma soprattutto un’egemonia di tipo fun-
che proclamava la necessità di “proletarizzarli”,
zionale, basata sulla responsabilità esclusiva del
i medici italiani cercano una protezione politica
medico nella decisione della diagnosi e della
che sarà da subito accordata. Mussolini, in un
conseguente cura da adottare. Questo potere
famoso discorso in Campidoglio, esalta l ’impor-
di dominanza influenza i rapporti non solo con il
tanza insostituibile dei medici per sostenere la politica igienico-sanitaria del Fascismo na-
La storia professionale oggi registra una sudditanza (stewardship) che influenza non solo i rapporti con il paziente, ma anche i rapporti con le amministrazioni e le forze politiche. I sistemi sanitari (in Italia 21), fino a qualche decennio fa dominati dalla logica professionale, sono oggi investiti dalla diffusione di due logiche nuove ed estranee: la logica manageriale, che introduce nei meccanismi decisionali, ai vari livelli, criteri di efficienza economica e la logica consumerista, che tende a rafforzare il potere decisionale del paziente/cliente/consumatore.
scente
sfruttando il
prestigio di cui i sanitari godono presso la popolazione. Tra gli anni ‘20 e ‘60 del Novecento (seconda fase)
la professione
provvede a controllapaziente, ma è la norma anche nei rapporti con
re gli sviluppi del settore sanitario, in particolare
le amministrazioni e le forze politiche; i medici
lo sviluppo del mercato (le mutue di derivazione
forti della loro posizione si arrogano tutte le de-
del ventennio) e della divisione del lavoro sani-
cisioni su quanto fosse necessario ottenere in
tario raggiungendo il culmine della parabola
campo farmacologico, tecnologico ed organiz-
occupazionale. Il periodo successivo (terza fase),
zativo per poter svolgere al meglio la loro pro-
oggi agli epiloghi, è caratterizzato da una serie
fessione. La professione medica può così creare
di importanti trasformazioni nei rapporti di forza
un mercato consistente dei servizi professionali
tra i vari attori della filiera della cura e la società
mantenendone l’assoluto controllo. Nello stesso
in generale, per cui si assiste ad un declino
tempo si sperimenta un processo di mobilità
sempre più veloce di immagine e ad un profon-
sociale ascendente attraverso il quale il medico
do malessere della professione medica. Una
può collocarsi in una posizione di privilegio nella
vera e propria questione medica si sta oggi im-
stratificazione sociale. Con la fine della Grande
ponendo all’opinione pubblica. Citando sem-
Guerra si conclude questo processo straordina-
pre Max Weber, letto in chiave marxiana, quan-
rio . Nel 1921 i medici italiani ammontano a
do una categoria occupazionale è privata del
29.327; ogni 100mila abitanti si contano 82 me-
controllo su determinate prerogative relative
dici, compresi i dentisti. Quando il Fascismo si
alla organizzazione, al contenuto e ai fondamen-
consolida come “una forza regolatrice e mode-
ti della propria attività lavorativa, il processo at-
ratrice del movimento politico sociale del Pae-
tuato è definito burocratizzazione, che in que-
se”, in difesa del ceto medio e delle professioni
sto specifico caso è lo stadio finale verso cui i
28 | Notiziario | Settembre 2018
Medicina
PROFESSIONE
medici si stanno movendo. Le conseguenze di questo processo di burocratizzazione sono del tutto evidenti: l’unicità della persona e ogni elemento di personalizzazione è rimosso nella relazione medico paziente a favore di una
ed
oggettivazione del paziente per consentire una
estra-
standardizzazione delle procedure e di conse-
nee: la logi-
guenza un aumento della produttività (medici-
ca manageriale,
na amministrata); la burocratizzazione dei servizi
che introduce nei mec-
sanitari esercita una pressione crescente a favo-
canismi decisionali, ai vari li-
re della produttività del medico che viene misu-
velli, criteri di efficienza economica
rato in maniera spuria come numero di pazienti
e la logica consumerista, che tende a rafforzare
che il singolo medico è in grado di processare
il potere decisionale del paziente/cliente/con-
in un dato periodo di tempo. Inoltre, la medici-
sumatore. Ad essere scalfito, dunque, non è il
na acquisisce solo efficienza a scapito dell’ef-
potere della professione medica che ripetiamo
ficacia , un rendimento di tipo produttivo che
è solo un ricordo del passato, ma il concetto
consente di realizzare un profitto per l’organiz-
stesso tradizionale di autonomia del
zazione sanitaria. La dequalificazione di una
pre abituato ad auto-regolarsi e ad auto-valu-
parte del lavoro del medico assegnato a costi
tarsi attraverso i codici deontologici e il control-
minori a professioni sanitarie (task shifting ) un
lo dei pari, dove i valori della professione
tempo chiamate ancillari in quanto subordinate
rischiano di essere vanificati da un vero e pro-
al medico e oggi in grado di rivendicare una
prio attacco alla logica professionale .
da sem-
propria specifica autonomia. Infine, la crescente impossibilità di svolgere la professione in forma singola a causa di una mole di lavoro burocratico
incombente, dei costi delle nuove
tecnologie sanitarie e dei rischi di malpractice. La storia professionale oggi registra una sudditanza (stewardship ) che influenza non solo i rapporti con il paziente, ma anche i rapporti con le amministrazioni e le forze politiche. I sistemi sanitari (in Italia 21), fino a qualche decennio fa dominati dalla logica professionale, sono oggi investiti dalla diffusione di due logiche nuove
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Notizie dalla FNOMCeO CABINA DI REGIA PER L’ODONTOIATRIA
Sinergia, concordia, condivisione: queste le parole d’ordine dell’incontro che il 12 luglio scorso, a Roma presso la sede della Fnomceo, ha visto l’insediamento della Cabina di Regia dell’Odontoiatria. Per la prima volta nella storia si sono infatti riuniti la Commissione Albo Odontoiatri nazionale al gran completo, i coordinatori delle quattro Aree Tematiche dell’Odontoiatria (‘Cultura’, ‘Politica’, ‘Relazioni esterne’ e ‘Deontologia, Comunicazione, organizzazione’), e gli interi Consigli direttivi di Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) ed Aio (Associazione italiana odontoiatri), le due principali sigle sindacali della professione. In rappresentanza dell’Enpam, la cassa di previdenza, era presente il vicepresidente vicario Giampiero Malagnino. “L’incontro si è svolto in clima di cordialità e di fattiva collaborazione – afferma Raffaele Iandolo, presidente della Commissione Albo Odontoiatri nazionale – e ha delineato le linee programmatiche della Professione per i prossimi anni, ciascuno nell’ambito del proprio ruolo e delle proprie prerogative”. Molti e importanti, infatti, i punti all’Ordine del giorno: dalla politica estera alla pubblicità sanitaria, dall’elaborazione di progetti di legge alla direzione sanitaria degli ambulatori, dall’esercizio in forma societaria alle problematiche fiscali, sino ad arrivare al profilo e formazione della nuova figura dell’Aso, l’assistente alla poltrona odontoiatrica.
ANCHE I COMUNI VERSO GLI STATI GENERALI DELLA PROFESSIONE MEDICA
I Comuni sono le istituzioni più prossime ai cittadini, quelle che la stessa Costituzione riconosce come le più idonee a interpretarne le necessità e le esigenze, a comprenderne le istanze sociali e a definire le risposte più adeguate. I medici, e in generale i professionisti della sanità, sono il terminale del Servizio sanitario nazionale. Sono gli attori che, nella relazione
30 | Notiziario | Settembre 2018
di cura, si fanno interpreti e portatori delle istanze di salute. Da qui il ruolo politico e sociale di collanti della democrazia”. Così il presidente Fnomceo, Filippo Anelli, ha affermato al termine dell’incontro, avvenuto a il 9 luglio a Bari, con Antonio Decaro, sindaco della città e presidente di Anci, l’as-
sociazione dei Comuni italiani. “I medici hanno contribuito e continuano a contribuire in modo determinante al progresso scientifico, culturale e democratico della nostra società – ha continuato Anelli -. Un contributo che viene garantito grazie all’autonomia e all’indipendenza dal potere costituito di cui la medicina, come altre professioni, può godere e solo grazie al quale può tutelare diritti fondamentali dei cittadini riconosciuti dalla Carta Costituzionale. Al medico viene implicitamente riconosciuto dalla Costituzione un ruolo di tutela di un diritto universale, quello alla salute dell’individuo e della collettività. La professione si distingue per il contributo alla stabilità del sistema democratico: la capacità di garantire grazie alla propria autonomia quei servizi definiti essenziali per la nostra società conferisce ai professionisti, corpi intermedi della nostra organizzazione sociale, un ruolo politico in virtù delle proprie capacità organizzative e gestionali capaci di soddisfare i bisogni della società. Il medico diventa protagonista, autonomo e responsabile, di un servizio pubblico capace di interloquire con la pubblica amministrazione nell’attuazione di principi costituzionalmente previsti”. Per avviare e proseguire questo dialogo, anche Anci entra, insieme a Fnomceo, nel percorso
a cura di UFFICIO STAMPA FNOMCEO
che condurrà agli Stati Generali: Antonio Decaro ha accettato l’invito a partecipare all’evento che, a novembre, celebrerà i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale e agli incontri preparatori degli Stati Generali veri e propri. Tra i punti da perseguire in maniera sinergica, il contrasto alla violenza dilagante verso gli operatori della Sanità, la sicurezza delle strutture sanitarie, l’abbattimento delle disuguaglianze tra Nord e Sud, tra Centro e Periferia. In veste di Sindaco di Bari, Decaro si è impegnato a mettere a disposizione le Sale del Comune in occasione della Giornata contro la violenza, dedicata a Paola Labriola, che si svolgerà il 13 settembre e alla quale quest’anno è stata invitata il Ministro della Salute Giulia Grillo.
INPS, LA FNOMCEO SCRIVE AI MINISTRI: “STABILIZZARE I MEDICI FISCALI E I MEDICI CONVENZIONATI ESTERNI
Stipulare in tempi brevi l’Accordo Collettivo nazionale per disciplinare il rapporto di lavoro tra l’INPS e i medici fiscali, e stabilizzare i medici convenzionati esterni che collaborano con l’Istituto, svolgendo tutti gli adempimenti medico legali in ambito assistenziale e previdenziale di competenza dei Centri medico legali. Sono i due appelli che la Fnomceo ha presentato con una lettera al Vicepresidente del Consiglio e Ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio, al Ministro della Salute Giulia Grillo e a quello della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno. La questione dei medici fiscali è aperta da tempo. Dal 1° settembre 2017 ha preso il via il Polo unico per le Visite Mediche di Controllo, che attribuisce all’INPS la competenza esclusiva ad effettuare visite fiscali, sia su richiesta dei datori di lavoro (pubblici e privati), sia d’ufficio. Questa innovazione avrebbe dovuto portare con sé, secondo quanto previsto anche dall’atto d’indirizzo del 2 agosto 2017, una completa rimodulazione della disciplina che regolamenta il rapporto tra l’Inps e i medici fiscali, tramite la stipula, che ad oggi non è avvenuta, di un Accordo Collettivo nazionale. Si perpetra così la situazione ingiusta che vede i 1200 medici fiscali Inps, dopo oltre 25 anni di attività, ancora privi di una stabilità d’incarico e di quelle tutele presenti in tutte le convenzioni del Servizio sanitario nazionale. Da qui la richiesta della Fnomceo: “La FNOMCeO rileva – si
legge nella lettera - che appare urgente la completa rimodulazione della vigente disciplina che regolamenta il rapporto dei medici fiscali, attraverso la ridefinizione, secondo criteri che ne garantiscano la stabilità, della natura giuridica del rapporto di collaborazione in essere dei medici iscritti nelle liste speciali costituite dall’INPS e specificatamente l’instaurazione di un rapporto di lavoro di tipo convenzionale con stabilità di incarico tra INPS ed i medici iscritti nelle liste speciali e con tutele pari a quelle presenti in tutte le convenzioni del SSN”. Ancora più drammatica è la situazione dei Medici Convenzionati esterni, che collaborano cioè con l’Inps, nel contesto dei Centri medico legali, svolgendo una delicata funzione di accertamento del welfare sociale. A loro sono deputate tutte le delicate funzioni istituzionali medico legali INPS, come ad esempio gli accertamenti e la validazione dei verbali delle commissioni Asl per le pensioni di invalidità e il contenzioso giudiziario in ambito sanitario. Un esercito di circa 900 medici, assunti da circa dieci anni, con contratti libero professionali, nell’ambito di rapporti di sostanziale collaborazione coordinata e continuativa con evidenti profili di subordinazione, per un plafond di 25 ore settimanali, con stipendi modesti (circa 17 euro all’ora netti) e con strettissimi vincoli di incompatibilità e di esclusiva. Non hanno ferie, malattia, maternità, nessuna garanzia per il futuro. Ma, analogamente ai medici della dipendenza, lavorano nei locali e nelle strutture dell’ente, sono sottoposti a marcatempo e a turni di servizio predefinito.
Settembre 2018 | Notiziario | 31
NOTIZIE IN PILL LE
TROVATA CURA PER TRE MALATTIE AUTOINFIAMMATORIE Un nuovo farmaco efficace per 3 malattie autoinfiammatorie, un gruppo di malattie rare recentemente scoperte e caratterizzate da episodi ricorrenti di febbre e di infiammazione è stato individuato. La sua efficacia è stata valutata all’interno di una sperimentazione clinica a livello mondiale coordinata dai medici della Reumatologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista
interleuchina 1 è stato avviato il trial per la sperimentazione sulle malattie. Con un anticorpo specifico, che agisce bloccando l’attività biologica dell’interleuchina 1, i risultati sono stati efficaci sulle tre malattie. Nel dettaglio con FMF sono passati da una media di 20/25 episodi febbrili all’anno a 1 e mezzo, quelli con MKD da 15 a 1, i pazienti con TRAPS da 10 a 1.
carico del laringe. E’ possibile utilizzarlo anche nella chirurgia nasale, linguale e faringea ad esempio in caso di ostruzioni nasali, broncopatia e sleep-apnea.
VACCINI NEI BAMBINI: IL SISTEMA IMMUNITARIO NON SUBISCE DANNI La somministrazione di vaccini mul-
LASER DI ULTIMA GENERAZIONE PER L’OSPEDALE DELLA MURGIA Con l’acquisto da parte di ASL Bari di un laser di ultima generazione, è stato possibile iniziare ad eseguire interventi di massima precisione su orecchio, naso, laringe e lingua. Questo permette di effettuare interventi chirurgici sempre meno invasivi e con risultati eccezionali; con il LaserCO2, e il Laser a diodi, si può intervenire con grande precisione su alcune patologie dell’orecchio e asportare in sicurezza neoplasie a
tipli nei primi 23 mesi del bambino può indebolire il sistema immunitario e, dunque, aumentare il rischio di malattie infettive non coperte dalle vaccinazioni? Falso! La risposta arriva da uno studio statunitense condotto dal network Vaccine Safety Datalink. I ricercatori hanno esaminato 500mila bambini, identifican-
scientifica The New England Journal of Medicine. Le malattie sono la febbre mediterranea familiare (FMF) più diffusa e conosciuta nella zona del
done 50mila ricoverati per malattie
Mediterraneo, il deficit di mevalona-
infettive non coperte dalle vaccina-
to chinasi (MKD) e la sindrome pe-
zioni (in particolare respiratorie e ga-
riodica associata al recettore 1 del
strointestinali) e dimostrando che il
fattore di necrosi tumorale (TRAPS).
rischio di ammalarsi nei primi anni di
Dopo la scoperta del ruolo centrale
vita è identico tra bambini vaccinati
della molecola dell’infiammazione
e non vaccinati.
32 | Notiziario | Settembre 2018
DOSSIER VIOLENZA
STOP ALLE AGGRESSIONI S
ono purtroppo sempre in crescita i dati delle aggressioni ai medici: alcune indagini, ancora in corso, messe in atto dall’Anaao - Assomed (Associazione medici
e dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale) e dalle Sigle sindacali della Medicina del Territorio (Fimmg, Smi e Snami), hanno dimostrato che più del 65% dei medici ospedalieri ha subito un’aggressione, fisica (33%) o verbale; percentuale che sale all’80% tra i medici del territorio, in particolare le guardie mediche. Di fronte a questi dati, mentre gli Ordini provinciali mettono in campo diverse iniziative di sensibilizzazione e contrasto, la Fnomceo punta a interventi strutturali, partendo dal decoro degli ambienti, come deterrente alla violenza, e a un cambiamento culturale che ridisegni la figura del medico e del suo rapporto con il paziente. Federsanità ANCI somministrerà a tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere associate un questionario che intende monitorare, a dieci anni dall’emanazione, l’attuazione della raccomandazione del Ministero della Salute n° 8 del novembre 2007, sulla prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Ma anche raccogliere e condividere tutti quegli accorgimenti innovativi adottati che possano costituire preziosi suggerimenti per altre Aziende sanitarie al fine di creare un Vademecum agile ed efficace per le direzioni strategiche. Intanto, l’Omceo di Bari ha chiesto alla Regione Puglia la chiusura immediata delle sedi di guardia medica che non garantiscano condizioni di sicurezza, mentre in Parlamento approda una proposta di legge che equipara l’aggressione al medico alla violenza ai danni di un pubblico ufficiale, prevedendo pertanto pene più severe. Settembre 2018 | Notiziario | 33
UN QUESTIONARIO ANONIMO PER MONITORARE IL FENOMENO Un questionario somministrato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri a tutti i medici italiani, siano essi medici di famiglia, ospedalieri, specialisti ambulatoriali, della continuità assistenziale, per monitorare e avere una visione di insieme del fenomeno della violenza. Ad annunciarne la messa on line è stato a luglio il presidente della stessa Fnomceo Filippo Anelli, intervenendo, presso la sala Stampa della Camera dei Deputati, a conclusione della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge che vede come prima firmataria l’on Michela Rostan – oltre alle sottoscrizioni dei parlamentari Federico Conte, Giuseppina Occhionero, Rossella Muroni, Paolo Siani, Federico Fornaro e Roberto Speranza – e che mira a equiparare i professionisti sanitari, nell’esercizio delle loro funzioni, sempre a pubblici ufficiali. L’obiettivo del provvedimento è quello di rendere il reato di aggressione procedibile in ogni caso d’ufficio e non, come è oggi in molte situazioni, su querela di parte.
SICUREZZA: LE INIZIATIVE A LIVELLO LOCALE
co”, che presto verrà esteso su scala nazionale, prevede che gli
una commissione paritetica che vede impegnati professionisti della sicurezza
alpini scortino le
del lavoro, della
guardie mediche
prevenzione,
per non lasciarle
dell’Azienda sa-
mai sole.
nitaria e dell’Ordine.
L’Ordine ha deliberato a maggio di dotare i medici di continuità assistenziale di localizzatore satellitare e tasto SOS collegato al 118.
PALERMO
alpino per ami-
Si è insediata
MACERATA
Il progetto “Un
SIENA
PORDENONE
In attesa di provvedimenti strutturali, sono molte le iniziative che a livello locale cercano di fronteggiare il problema della violenza o di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito.
L’Ordine dei medici e l’associazione onlus Fiori d’Acciaio hanno siglato un protocollo d’intesa per realizzare iniziative di contrasto a tutte le violenze subite da medici e professionisti della sanità negli ospedali e nei luoghi emergenziali.
34 | Notiziario | Settembre 2018
LE PROPOSTE PER FERMARE LA VIOLENZA
La FNOMCeO e i sindacati medici hanno portato all’attenzione dell’Osservatorio sulla sicurezza istituito presso il Ministero della Salute una serie di proposte sul tema della violenza contro gli operatori sanitari:
• L’emanazione di disposizioni sulle buone pratiche per i Direttori Generali delle aziende e degli enti del servizio Sanitario Nazionale: non lasciare i medici da soli nei presidi di Guardia medica, prevedere accompagnatori nelle visite a domicilio, formare gli operatori a prevedere e disinnescare un’escalation di violenza.
• La revisione delle raccomandazioni ministeriali sulla sicurezza degli operatori sanitari, che risalgono ormai al 2007 e che non sono mai state pienamente applicate. • Lo sfruttamento delle previsioni legislative della Legge Gelli sul risk management per fare in modo che raccomandazioni e disposizioni siano uniformemente applicate. • L’istituzione di una Commissione parlamentare sulla violenza contro gli operatori sanitari, da cui scaturisca una proposta di Legge per equiparare il reato, in tutti i casi, a quello di violenza a pubblico ufficiale, rendendolo sempre perseguibile d’ufficio e non su querela di parte. • Una comunicazione efficace verso la popolazione, tramite spot della Pubblicità Progresso, per far comprendere che ‘chi aggredisce un medico aggredisce se stesso’.
A LEZIONE DI SICUREZZA, CONTRO LE AGGRESSIONI
agli episodi di violenza ai danni dei colleghi in
dei medici a organizzare un corso Ecm per prevenire
L’Ordine, il primo a istituire un Osservatorio sulla Sicurezza, ha richiesto alla
aggressioni e
Regione Puglia
violenze sul
di chiudere tutte
Veneto, ha orga-
posto di lavoro,
le sedi che non
nizzato un corso
dopo che
rispettino le nor-
di krav maga
zl’Agenas ha in-
mative in mate-
– un sistema di
serito l’argomen-
ria di sicurezza.
combattimento
to tra le temati-
ravvicinato e
che di interesse
autodifesa di ori-
nazionale.
servizio in varie province del
gine israeliana.
SAN DONÀ DI PIAVE
mi, in risposta
È il primo Ordine
BARI
Il sindacato Sna-
UDINE
BELLUNO
La gestione delle situazioni che generano violenza nei confronti degli operatori sanitari è stata inclusa tra le tematiche di interesse nazionale del sistema Ecm. Si potranno organizzare corsi accreditati sulla gestione del rischio, a tutti i livelli, dall’epidemiologia del fenomeno, alla prevenzione del rischio secondo i sistemi di risk management, alle tecniche psicologiche per disinnescare l’aggressività e mettersi in salvo.
Alla USL 4 di San Donà di Piave a maggio si è avviata una sperimentazione che prevede che medici e infermieri portino al collo un fischietto, utile a scoraggiare eventuali pazienti aggressivi.
Settembre 2018 | Notiziario | 35
DOSSIER VIOLENZA
VIOLENZA CONTRO GLI OPERATORI SANITARI: UN QUESTIONARIO PER MISURARLA Fnomceo vuole schedare e calcolare le aggressioni subite da medici e infermieri attraverso un questionario, elaborato con Alberto Firenze, Presidente dell’Associazione scientifica Hospital & Clinical Risk Managers. Sarà inviato per email e gli interessati potranno compilarlo in forma anonima. di MARIANTONIETTA MONTEDURO
Mariantonietta Monteduro Dirigente Medico radiologo presso la U.O. di Radiodiagnostica Universitaria del Policlinico di Bari ma.monteduro@gmail.com
36 | Notiziario | Settembre 2018
G
li operatori sanitari sono tra le cate-
sanitari sono considerati eventi sentinella per
gorie più esposte al fenomeno ag-
situazioni a rischio e richiedono l’adozione di
gressioni sui luoghi di lavoro, vengo-
opportune misure di prevenzione e protezio-
no in contatto giornalmente con persone che
ne dei lavoratori, previste dalla raccomanda-
vivono forte stress e tensione a causa della
zione n. 8 del 2007 del Ministero della Salute.
malattia propria o di un familiare.
In Italia, come previsto dall’art. 28 del D.Lgs
In particolare sono a rischio coloro che lavo-
81/08, ciascuna struttura sanitaria dovrebbe
rano presso servizi di emergenza-urgenza,
elaborare ed implementare un programma
le strutture psichiatriche ospedaliere e terri-
di prevenzione della violenza con particolare
toriali, i servizi di geriatria e di continuità as-
riguardo all’analisi dei luoghi di lavoro per in-
sistenziale. La violenza subita può avere ri-
dividuare i fattori di rischio, all’attuazione di
percussioni sul benessere fisico e psicologico
soluzioni di tipo logistico-organizzative o tec-
degli operatori sanitari stessi e influire negati-
nologiche e l’addestramento e la formazione
vamente sulle loro prestazioni e dunque sulla
del personale. Per poter mettere in atto que-
qualità dell’assistenza. La violenza subita può
ste azioni occorre avere un quadro epidemio-
essere di tipo fisico, definita dall’OMS come
logico preciso del fenomeno violenza, in con-
uso intenzionale della forza fisica o del potere,
tinua crescita. A tal fine lo strumento utilizzato
con conseguenti lesioni, morte, danni psico-
sarà un Questionario, analogo a quello realiz-
logici e di tipo psicologico ove si fa general-
zato dal WHO, il “Workplace Violence in the
mente rifermento all’abuso verbale, al bulli-
health sector country case studies research
smo, alle molestie sessuali ed a quelle razziali.
instruments survey questionnaire” (WVHS).
Gli atti di violenza a danno degli operatori
La versione italiana del questionario è stata
L’OMS ha calcolato che circa il 50% del personale sanitario in un anno ha subito almeno un attacco fisico o verbale. Solo il 20-30% di questi episodi viene denunciato. La mancata denuncia è dovuta all’assenza di successivi adeguati provvedimenti ed in parte alla paura di perdere il posto di lavoro.
affrontano anche
temi
riservati e delicati, quali validata (La Torre et al.,
“le molestie sessuali”. Il questionario, elaborato insieme al Presidente dell’Associazione scientifi-
Clin Ter 2017) e ha lo scopo di identificare
ca Hospital & Clinical Risk Managers, Alberto
e valutare l’incidenza dei livelli di violenza
Firenze, sarà anonimo e potrà essere compi-
tra il personale sanitario, sulla base delle re-
lato online; verrà inviato tramite mail a tutti gli
lazioni intersoggettive e delle vessazioni in-
iscritti dei vari Ordini dei Medici e agli iscritti
dividuali, oltre a stimare, attraverso quesiti
degli Ordini delle altre professioni sanitarie
mirati espressamente ad opinioni personali, la costrittività dei modelli organizzativi. Il Questionario ha principalmente tre propositi: identificazione dei livelli di violenza, i fattori esacerbanti e adozioni di strategie di contenimento basate su opinioni personali degli esa-
che ne condividano l’utilità. L’iniziativa, avviata a luglio, è stata condivisa dal Tavolo Permanente tra Fnomceo e i Sindacati medici. Le azioni di miglioramento nella comunicazione e nel coinvolgimento dei processi decisionali
minandi. La modalità di somministrazione del
degli operatori sanitari da parte della leader-
questionario utilizzata è l’autocompilazione
ship potrebbero essere un buon inizio per
digitalizzata, con lo scopo di coinvolgere l’in-
l’attuazione di iniziative mirate alla prevenzio-
tervistato in un rapporto meno confidenziale
ne del fenomeno violenza e al miglioramen-
e più discrezionale, poiché i quesiti proposti
to della sicurezza nei luoghi di lavoro. Settembre 2018 | Notiziario | 37
DOSSIER VIOLENZA
SICUREZZA: L’ORDINE CHIEDE L’IMMEDIATA CHIUSURA DELLE SEDI NON IDONEE Di fronte al moltiplicarsi degli episodi di violenza ai danni degli operatori sanitari e al perdurare di diffuse condizioni di insicurezza nei luoghi di lavoro, l’Ordine chiede la chiusura immediata delle sedi di continuità assistenziale non idonee e la riorganizzazione del servizio.
di REDAZIONE
38 | Notiziario | Settembre 2018
I
mmediata chiusura delle sedi di guardia
sicurezza. Il 10 novembre scorso l’intero mon-
medica e di continuità assistenziale che ri-
do sanitario, guidato dagli Ordini e dai sinda-
sultino non idonee a tutelare la sicurezza di
cati, era sceso in piazza a Bari per protestare
medici e cittadini. È la richiesta formalizzata
contro le inaccettabili condizioni di rischio in
il 21 maggio scorso dal Consiglio Direttivo
cui i medici sono costretti a svolgere il proprio
dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odon-
servizio.
toiatri di Bari, in seguito al susseguirsi di ag-
Su proposta del Presidente Anelli si è costi-
gressioni ai danni degli operatori sanitari e
tuito a livello nazionale l’Osservatorio perma-
alle dichiarazioni dei direttori generali delle
nente per la garanzia della sicurezza e per la
ASL di Bari e Taranto sulla mancata adozione
prevenzione degli episodi di violenza, la cui
delle idonee misure di sicurezza nelle sedi di
costituzione è stata annunciata dal Ministro
continuità assistenziale. È dal 2013, dalla tra-
Lorenzin proprio a Bari lo scorso febbraio.
gica uccisione di Paola Labriola, che l’Ordine
Eppure, nulla finora è cambiato nelle sedi in
denuncia le diffuse condizioni di insicurezza
cui operano quotidianamente i medici. “È
in cui i medici sono costretti ad operare. A
inaccettabile che strutture pubbliche da anni
settembre dello scorso anno i Presidenti de-
non ottemperino gli obblighi di legge per
gli Ordini pugliesi avevano incontrato il Presi-
garantire la sicurezza di cittadini e operatori -
dente Emiliano per discutere di possibili so-
dichiara Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine
luzioni alle drammatiche condizioni di scarsa
di Bari - “Le Asl si giustificano dicendo di non
LA MAPPA DELLE AGGRESSIONI
La mappa visualizza l’interminabile serie di aggressioni avvenute ai danni dei medici dal 1984 al settembre 2017 nelle diverse regioni italiane. Gli episodi sono stati censiti dalla Fimmg e pubblicate nel Dossier Violenza “Storie di ordinaria follia” a cura dell’esecutivo nazionale Fimmg - Settore Continuità Assistenziale. La mappa evidenzia una particolare incidenza degli episodi di violenza al Sud. Nella pubblicazione avere i soldi ed espongono quotidianamente i colleghi al rischio di aggressioni. Ma possia-
si legge: “La storia del Servizio di Continuità Assistenziale è drammaticamente costellata da un numero impressionante di atti violenti, tra
mo mai accampare motivazioni economico-fi-
cui 3 omicidi, commessi da utenti nei confronti dei medici cui si erano
nanziarie quando si parla di sicurezza? Quan-
rivolti per ricevere assistenza. Il continuo ripetersi di aggressioni e
to vale la vita di un essere umano?”. A questo proposito, a seguito delle dichia-
violenze di ogni genere contro i medici di Continuità Assistenziale ha
razione del Dg dell’Asl Bari alla trasmissione
determinato la necessità di studiare in maniera sistematica il problema
“Non è l’Arena”, l’Ordine ha inviato una lettera al Direttore Generale della Asl, Vito Mo-
della sicurezza nell’obiettivo di individuare soluzioni utili a garantire
natanaro e ha chiesto al comandante dei Nas
la sicurezza degli operatori. Le ricerche condotte su questo argomen-
di poter accedere al verbale delle ispezioni
to dimostrano che le condizioni di rischio non sono tanto determinate
svolte presso le sedi Asl. È improrogabile che sia garantita la massima
dalla gestione di pazienti in stato di alterazione quanto da atti volontari
sicurezza ai cittadini ed ai medici con l’imme-
perpetrati da persone “normali” che, grazie alla mancata conoscenza
diata chiusura delle sedi non idonee e la rior-
da parte del medico di Continuità Assistenziale dei loro dati personali,
ganizzazione del servizio stesso con modalità che non espongano i colleghi a condizioni di
si sentono protette dall’anonimato.”
rischio, senza alcun pregiudizio economico e occupazionale per il personale medico. Settembre 2018 | Notiziario | 39
DOSSIER VIOLENZA
#IOSTOCONIMED MEDICI DELLA NOTTE: SU FACEBOOK IL GRUPPO CHE COMBATTE LE AGGRESSIONI CONTRO I CAMICI BIANCHI
Prima una chat su whatsapp, poi il tam tam sui social. I professionisti della Continuità assistenziale richiamano l’attenzione dei media sulle condizioni di pericolo cui sono sottoposti durante le ore di lavoro. La campagna ha un simbolo, un gufo per gli uomini e una civetta per le donne, e un hashtag #iostocoimedicidellanotte. Solidarietà ai colleghi da diversi Ordini.
di CATERINA ROTUNNO Medico di Medicina Generale, Servizio di Continuità Assistenziale chiccarotunno@gmail.com
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Il
gruppo Facebook “Medici della notte”
da soli, vegliano di notte sulla salute dei citta-
nasce all’indomani della manifestazione
dini. Il gufo, nelle fiabe e nei cartoni animati,
contro la violenza e per l’autonomia dei
di cui mi fregio di essere cultrice ed esperta,
medici, tenutasi a Bari il 10 novembre 2017, e
rappresenta il dottore; inoltre, nell’accezio-
come fratello della chat whats app “Donne di
ne popolare, è considerato un portafortuna.
continuità assistenziale”. Nasce dall’esigen-
Proprio alla fortuna si affidano i medici della
za di fare rete e confrontarsi tra medici del-
notte per rientrare incolumi a casa dopo un
la notte, in particolare i medici di continuità
turno di lavoro. Infatti, il tema che sta più a
assistenziale. Iniziato come una realtà locale,
cuore ai medici della notte, oltre alla mancan-
in pochi giorni e a macchia d’olio ha raccolto
za di tutele contrattuali (non è prevista malat-
adesioni in tutta Italia.
tia, ferie e gravidanza), è proprio quello della
Il simbolo è un gufo/civetta dottore, lo stesso
sicurezza.
che ho fatto orgogliosamente sfilare durante
Dalle testimonianze dei colleghi è emerso che
il corteo della manifestazione. Come questo
da nord a sud, tranne per rarissime eccezioni,
vigile e solitario animale della notte, anche
le sedi e la tipologia stessa del lavoro non ci
i medici della notte nella maggior parte dei
fa sentire tutelati mentre svolgiamo il nostro
casi svolgono la loro attività in completa so-
servizio pubblico e prestiamo la nostra opera
litudine, costretti a guardarsi anche le spalle
in luoghi al limite del decoro umano.Ci fregia-
DICIDELLANOTTE
mo, da 40 anni, di essere sistema sanitario nazionale (SSN), ma questo servizio è organizzato in modo del tutto differente anche nelle modalità di accesso ed erogazione, da regione a regione, addirittura da provincia a provincia. Si passa da città come Bari, dove in molte sedi non vi è neanche l’identificativo di chiamata e il medico è completamente solo, sia in ambulatorio che al domicilio del paziente dove si reca col proprio mezzo, a città come Milano ove esiste il filtro di un doppio centralino ed il medico è sempre in compagnia di volontari che lo scortano anche con un mezzo pubblico in casa del paziente. Nonostante tali paradigmatici esempi, emerge nel gruppo che non si tratta solo di una dicotomia nord/sud, come dimostra il fatto che anche in molte province lombarde la situazione non è idilliaca. Tutte queste criticità sono emerse dal confronto nel gruppo dato che svolgendo perlopiù il nostro lavoro in solitudine, non avevamo grandi occasioni di confronto. La presenza in rete ha Settembre 2018 | Notiziario | 41
#IOSTOCONIMED
IN QUESTI ANNI LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE HA FATTO DA PONTE, DA COLLANTE E HA TAMPONATO TUTTE LE FALLE DEL SISTEMA, CONFIGURANDOSI COME L’ULTIMO BALUARDO DEL PEREGRINARE DEI PAZIENTI, A VOLTE COMPRENSIBILMENTE IRRITATI PERCHÉ I LORO PROBLEMI NON ERANO STATI RISOLTI ALTROVE.
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acceso dei riflet-
in rete foto di medici e cittadini
tori su noi medici
accompagnate da
della notte e sulle
gufi/civette e dall’hashtag #io-
nostre condizioni
immagini di
stocoimedicidellanotte. La nostra
lavorative. In qualità di amministratrice del
esposizione mediatica ha permesso in primo
gruppo sono stata contattata da varie testate
luogo di far conoscere ai cittadini, nostri uten-
giornalistiche e tv locali e nazionali per rac-
ti, le condizioni in cui siamo costretti a lavora-
contare e condividere le esperienze che noi
re, l’essere due facce di una stessa medaglia,
medici viviamo e le criticità che affrontiamo.
uno stesso disagio, vittime di un sistema che
A questo si aggiungano l’escalation di episo-
non permette a noi operatori di lavorare in
di di aggressione e violenza contro i medici,
serenità e a loro cittadini di fruire di un buon
ampiamente documentata dalla presenza
servizio.
continua di notizie sui media, e le vicende
Rendere consapevoli i cittadini del fatto che
in cui io stessa sono stata coinvolta (il riferi-
non esista solo la malasanità, ma un eserci-
mento è alla storia dello stalker seriale del-
to di professionisti che opera alacremente in
le dottoresse di continuità assistenziale del-
condizioni critiche, a rischio della propria inco-
la provincia di Bari). Inoltre, ha contribuito
lumità e ai limiti della dignità umana, per offri-
alla nostra visibilità la mia iniziativa social di
re un servizio pubblico. Ultimamente osservo
sensibilizzazione con cui sono state diffuse
uno sguardo più comprensivo e ascolto paro-
DICIDELLANOTTE le di conforto da parte degli utenti della guar-
Fnomceo e dell’Omceo di Bari, dott. Filippo
dia. I riflettori accesi ci hanno permesso anche
Anelli. Ancora fallace è, invece, l’intervento di
di essere più visibili nell’ambito della nostra
Regioni e Aziende Sanitarie, nonostante siano
stessa categoria: molti presidenti degli Ordini
gli enti preposti alla tutela del nostro lavoro.
dei medici si sono pubblicamente esposti in
Confido nel fatto che i nostri gufetti porteran-
nostra difesa, tra questi, il nostro presidente,
no fortuna.
dottor Anelli, il dottor Nume dell’Omceo di
Con l’attenzione mediatica rispetto alle ina-
Taranto, il dottor Scotti, dell’Omceo Napoli,
dempienze dei dirigenti sanitari e delle Re-
il dottor Leoni, dell’Omceo Venezia. Anche i
gioni, piccoli segnali iniziano a vedersi. Porto
colleghi ospedalieri, territoriali e del pronto
l’esempio emblematico della mia ASL.
soccorso, che condividono con noi le stesse
Dopo cinque anni dalla loro installazione,
criticità hanno iniziato a comprendere il nostro
all’indomani dell’omicidio della collega psi-
precipuo ruolo. Sinora la continuità assisten-
chiatra Labriola, son stati resi attivi i sistemi di
ziale è stata vista come una sorta di “Cene-
telesoccorso nelle sedi di continuità assisten-
rentola” della medicina; gli stessi professioni-
ziale ed hanno iniziato a girare figure di inge-
COME IL GUFO, VIGILE E SOLITARIO ANIMALE DELLA NOTTE, ANCHE I MEDICI DELLA NOTTE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI SVOLGONO LA LORO ATTIVITÀ IN COMPLETA SOLITUDINE, COSTRETTI A GUARDARSI ANCHE LE SPALLE DA SOLI, VEGLIANO DI NOTTE SULLA SALUTE DEI CITTADINI.
sti del settore le attribuiscono un mero ruolo
gneri per verificare le condizioni delle sedi. È
marginale, confinato solo al disbrigo di prati-
un granellino di senape, ma mi auguro che sia
che burocratiche, ad esempio la trascrizione di
l’inizio di una rivoluzione e soprattutto di una
prescrizioni che tra l’altro non rientra proprio
rivalutazione del nostro ruolo professionale.
nei nostri ruoli, come da ACN.
L’auspicio è che ci venga restituita quella di-
In questi anni, invece, la continuità assisten-
gnità professionale che meritiamo; da parte
ziale ha fatto da ponte, da collante e ha tam-
nostra bisogna fare in modo che i riflettori non
ponato tutte le falle del sistema, configuran-
si spengano, e dobbiamo essere noi medici
dosi come l’ultimo baluardo del peregrinare
della notte per primi a volerlo, a non accon-
dei pazienti, a volte comprensibilmente irritati
tentarci, a portare fieri il nostro camice, forti
perché i loro problemi non erano stati risolti
ed orgogliosi di quei “grazie dottore, per for-
altrove. Anche dal punto di vista del Ministero
tuna ci siete voi!” che ci vengono sussurrati di
della Salute sta prendendo piede una nuova
notte dai pazienti.
consapevolezza, grazie alla nascita dell’Osser-
Noi gufetti e civette dobbiamo continuare a
vatorio Nazionale della Violenza contro i me-
vegliare e a svolazzare silenziosamente, ma
dici, fortemente voluto dal presidente della
efficacemente come abbiamo sempre fatto. Settembre 2018 | Notiziario | 43
44 | Notiziario | Settembre 2018
DOSSIER VIOLENZA
SCENE DI ORDINARIA FOLLIA: I NUMERI NEL SONDAGGIO ANAAO-ASSOMED L’Associazione Medici e Dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale ha intervistato i medici di tutte le specialità per quantificare il fenomeno delle aggressioni contro il personale sanitario. Donne particolarmente sensibili e picchi al Sud e nelle isole. di GIUSEPPE D’AURIA
S
ulla scorta di numerose segnalazioni di episodi di violenza di varia natura, denunciati da medici operanti in diverse strutture di differenti regioni, l’Anaao-Assomed
(Associazione Medici e Dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale) ha condotto da Aprile a Maggio 2018 un sondaggio relativo a situazioni realmente vissute o direttamente conosciute dagli intervistati. Il campione preso in considerazione è costituito da medici di tutte le specialità iscritti all’associazione. L’analisi è stata condotta su 1280 soggetti con un tasso di risposte crescente all’aumentare all’età, il 6,67% di età compresa tra 25 e 35 anni, il 21,63% tra 35 e 45 anni, il 27,83% tra i 35 e i 55 anni e il 43,88% tra i 55 e i 65 anni. Le don-
Settembre 2018 | Notiziario | 45
LE CAUSE DELLE AGGRESSIONI PER I MEDICI COINVOLTI NELL’INDAGINE
37,2%
23,4%
FATTORI SOCIO-CULTURALI
DEFINANZIAMENTO DEL SSN
20%
8,5%
CARENZE ORGANIZZATIVE
CARENZE COMUNICAZIONE
Il sondaggio che l’Anaao Assomed ha condotto da aprile a maggio 2018 su un campione di medici di tutte le specialità iscritti all’Associazione, è un vero e proprio bollettino di guerra che mostra un quadro estremamente preoccupante. Smarrimento, rabbia, frustrazione e spesso solitudine sono i sentimenti più diffusi in chi è vittima di violenza fisica o verbale sul posto di lavoro, senza trovare risposte adeguate nelle Direzioni aziendali.
65% AGGRESSIONI FISICHE
HA RISPOSTO DI ESSERE STATO VITTIMA DI AGGRESSIONI
66,19% 33,81%
AGGRESSIONI VERBALI AGGRESSIONI FISICHE
PSICHIATRIA 34,12%
DIREZIONE SANITARIA 2,48%
PS /118 20,26%
PEDIATRIA 2,48%
MEDIC INTERNA 7,46%
PNEUMOLOGIA 2,13%
CHIRURGIA GENERALE 4,26%
MALATTIE INFETTIVE 2,13 %
GINECOLOGIA 2,84%
ANESTESIA E RIANIMAZIONE 1,77%
MED.LEGALE 2,84%
46 | Notiziario | Settembre 2018
{
(Dati Anaao Assomed 2018)
GIUSEPPE D’AURIA Segretario OMCeO Bari dauriagiuseppe55@gmail.com
ne hanno mostrato maggiore partecipazione
del SSN per il 23,4%; carenze organiche per
dimostrano maggiore sensibilità al problema:
il 20%; carenze di comunicazione per l’8,5%.
53,95%.
I risultati di questa indagine generano mol-
Il 65% circa dei partecipanti alla survey ha ri-
teplici riflessioni. Esiste sicuramente un vuoto
sposto di essere stato vittima di aggressioni,
normativo in quanto la Legge sulla sicurezza
di questi il 66,19% riferisce aggressioni verba-
nei luoghi di lavoro, la n. 81 del 2008 non pre-
li mentre il 33,81 aggressioni fisiche.
vede esplicitamente i termini di “aggressione
Una ulteriore analisi regionale evidenzia che
e violenza” ai danni degli operatori sanitari,
la percentuale di aggressioni sia fisiche che
pertanto il dato delle Aziende Sanitarie che
verbali aumenta fino a coinvolgere il 72,1%
valutano il rischio di aggressione nel Docu-
degli intervistati, nel Sud e nelle Isole.
mento di Valutazione del Rischio (DVR) an-
Dato ancora più allarmante per i medici che
drebbe aggiornato al passo con una realtà
lavorano in Pronto Soccorso e 118 dove le
lavorativa che assume connotati sempre più
stesse percentuali salgono all’80,2%.
preoccupanti. I Direttori Generali sono i primi
Rispetto alle aggressioni fisiche, particolar-
che debbono farsi garanti della sicurezza dei
mente colpiti sono i medici dei reparti di Psi-
loro dipendenti, in primis applicando norma-
chiatria/Sert (il 34,12% di tutte le aggressioni
tive e raccomandazioni già esistenti (vedi rac-
fisiche) e i medici di Pronto Soccorso/118 ( il
comandazione n. 8 del 2007), adoperandosi
20,26% di tutte le aggressioni fisiche). Il 23,35
oltre che con l’implementazione dei sistemi
% degli intervistati ha risposto di essere a co-
di vigilanza, anche con l’adozione di misure
noscenza di casi di aggressione da cui è sca-
idonee ad arginare il sovraffollamento che ri-
turita invalidità permanente o decesso.
sulta sicuramente correlato ad un incremento
Il 70% del campione riferisce di essere stato
degli episodi di violenza; il tema del sovraf-
testimone di aggressioni verso il personale
follamento, inoltre, è strettamente legato al
sanitario, il che fa supporre che il fenomeno
Pronto Soccorso e al taglio dei posti letto.
sia di fatto sottostimato rispetto a quanto
In definitiva è necessaria maggiore consape-
emerso a domanda diretta nel sondaggio.
volezza del rischio da parte del management
Le cause delle aggressioni per i medici coin-
aziendale che spesso lo sottostima o, peggio,
volti nell’indagine sono da riferire a fattori
lo ignora volutamente per non impegnare ri-
socioculturali per il 37,2%; definanziamento
sorse.
Una ulteriore analisi regionale evidenzia che la percentuale di aggressioni sia fisiche che verbali aumenta fino a coinvolgere il 72,1% degli intervistati, nel Sud e nelle Isole.
Settembre 2018 | Notiziario | 47
DOSSIER VIOLENZA
RACCONTI DI PAURA E ABBANDONO, DAL“LIBRO BIANCO DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE”
Dal 2017 il volume raccoglie le esperienze di chi lavora a contatto con aggressioni fisiche e stalking, tra paura e senso di abbandono. Il documento, che riporta un vero e proprio “bollettino di guerra”, è stato inviato alle istituzioni, al Prefetto e ai Procuratori generali della Repubblica. Al momento, però, le risposte appaiono inadatte o insufficienti. 48 | Notiziario | Settembre 2018
E
ra l’8 marzo 2017 quando il Presiden-
Si trattava semplicemente degli ultimi epi-
te Filippo Anelli, nell’imminenza di un
sodi in ordine cronologico del “bollettino di
incontro con i vertici regionali sul tema
guerra” della Continuità assistenziale puglie-
della sicurezza degli operatori sanitari, mi
se, la cui storia era già costellata di un nume-
suggerì l’idea di raccogliere le testimonian-
ro drammaticamente alto di atti di violenza,
ze dei colleghi della Continuità assistenziale.
tra cui il tragico omicidio della dottoressa
Erano trascorsi solo due giorni dalla conferenza stampa indetta dalla Fede-
Maria Monteduro avvenuto il 25 aprile 1999 a Gagliano del Capo (LE). Gli episodi denunciati, o di cui comunque si era
di OMBRETTA SILECCHIA
avuta notizia, erano solo la punta dell’icerr a -
berg del fenomeno, come confermato dalle
z i o n e
numerose testimonianze di chi, dopo la mia
Regionale
vicenda, mi aveva espresso solidarietà e vi-
degli Ordini dei Medici
cinanza. Dopo l’invito del Presidente Filippo
delle Province Pugliesi per discu-
Anelli, in meno di due settimane, grazie al
tere della drammatica situazione legata
passaparola in diverse chat e gruppi social
all’alto rischio di aggressione sui luoghi di
di medici di Continuità assistenziale, ricevetti
lavoro. La settimana precedente, durante
decine e decine di racconti. Storie di violen-
lo svolgimento di un turno presso la sede
ze fisiche e verbali, minacce, molestie. «La
di Statte (TA), avevo subito una minaccia a
violenza anche solo psicologica, quel sentirsi
mano armata da parte di un pregiudicato
abusati anche se non in maniera esplicita è
agli arresti domiciliari, che già mi aveva fatto
una macchia che non riesci a pulire, è una
oggetto di stalking, e che, da anni abitual-
sensazione che ti porta ad essere sulle spi-
mente, si rivolgeva al servizio per la prescri-
ne ogni qual volta tu debba aprire la porta
zione di analgesici di cui abusava. Solo un
dell’ambulatorio ad un uomo estraneo, sola,
mese prima, ad Ascoli Satriano (FG) un altro
di notte», scriveva F. C. a proposito del suo
collega era stato vittima di una brutale ag-
incontro con colui che si scoprirà poi essere
gressione fisica durante il servizio.
il molestatore seriale delle guardie me-
Medico di medicina generale - Continuità Assistenziale ombrettasilecchia@gmail.com
Settembre 2018 | Notiziario | 49
«La violenza anche solo psicologica, quel sentirsi abusati anche se non in maniera esplicita è una macchia che non riesci a pulire, è una sensazione che ti porta ad essere sulle spine ogni qual volta tu debba aprire la porta dell’ambulatorio ad un uomo estraneo, sola, di notte. (F.C.) «Ero arrivata all’esasperazione, tanto da portarmi sempre dietro un bisturi che non so neanche io come avrei utilizzato». (G.R.)
«Per un anno ho avuto problemi con un tossicodipendente che sistematicamente richiedeva siringhe e con un paziente psichiatrico che più volte si è presentato in ambulatorio o mi ha contattato al telefono, riferendo anche strane voglie sessuali». (F. D. M.)
Il “Libro Bianco della Continuità assistenziale” raccoglie le testimonianze dei medici che lavorano nella Continuità assistenziale, da soli, di notte e in sedi isolate e non protette. Le varie esperienze raccolte e raccontate nel Libro riferiscono un quadro di terrore, angoscia e senso di abbandono. Il “Libro bianco” è stato inviato dagli Ordini ai Prefetti, ai Procuratori Generali della Repubblica, ai Direttori delle ASL e al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
«Rispondo al telefono: “Dottoressa il bambino sta malissimo, ha 2 anni, ha la febbre altissima, e respira male. Venga subito.Via...n 105”. Io questa via la conosco, ma non ricordo un civico così alto. Salgo in macchina, ecco qua il 99 è l’ultimo civico di questa via, lo dicevo io, ma è tutto buio, tutto spento. Parcheggio qui di fronte. Sento dei passi indistinti. Sbuca un ragazzino, in un lampo mi ha strappato la borsa, sono a terra, che dolore. Resta solo un gran dolore, un omero fratturato, ma fa più male dentro.» (Anonimo)
50 | Notiziario | Settembre 2018
«Verso le 20 si è presentata in ambulatorio una persona che mi ha rivolto queste testuali parole: “Dottore stavo a casa e volevo uccidere mia madre, ora che sono qui voglio uccidere pure te!”. Questo paziente mi ha messo in un angolo, pronto a scaricare la sua violenza nei miei confronti con un pugno». (P. Z.)
diche della provincia di Bari. Storie di solitudine e di paura, mai raccontate per timore di ritorsioni o semplicemente per rassegnazione. Testimonianze drammati-
zia-
che delle condizioni difficili in cui da sempre
le al
si era costretti a lavorare, in completa solitu-
Dottor
dine, in sedi spesso isolate e prive dei requi-
Giancarlo Ru-
siti minimi di sicurezza. «Ero arrivata all’esa-
scitti. Il documento
sperazione, tanto da portarmi sempre dietro
di denuncia fu poi in-
un bisturi che non so neanche io come avrei
viato anche ai Prefetti, ai Pro-
utilizzato», raccontava G.R. della sua espe-
curatori Generali della Repubblica, ai
rienza ad Orta Nova (FG). Da questo quadro
Direttori Generali delle ASL e al Presidente
di terrore, angoscia e senso d’abbandono
Michele Emiliano, affinché tutte le istituzio-
emergeva come i soggetti più
ni responsabili, a diverso titolo,
a rischio fossero le donne.
della nostra sicurezza po-
Alcune erano costrette a farsi accompagnare al lavoro da un familiare, un amico o a pagare di tasca propria qualcuno che le proteggesse. Altre avevano addirittura abbandonato il lavoro in Continuità assistenziale perché
troppo
rischioso,
come P.C. che commentava: «questa non è vita». Il 22 marzo 2017, durante
tessero, attraverso questi
Arriva un vero e proprio “bollettino di guerra” dalla Continuità assistenziale pugliese, la cui storia è già costellata di un numero drammaticamente alto di atti di violenza, tra cui il tragico omicidio della dottoressa Maria Monteduro avvenuto il 25 aprile 1999 a Gagliano del Capo (LE).
racconti, aprire gli occhi sulla drammatica realtà lavorativa dei medici di Continuità assistenziale. Eravamo solo all’inizio della nostra battaglia. È trascorso più di un anno e solo adesso da parte delle Aziende Sanitarie giungono le prime risposte, parziali se non addirittura inadeguate. Nel frattempo
l’incontro con i rappresen-
ci sono stati altri episodi di
tanti della Regione Puglia
violenza ai danni di noi me-
sul tema della sicurezza de-
dici della Continuità assi-
gli operatori sanitari, i Presidenti degli Ordini
stenziale: sino a quando saremo lasciati soli,
dei Medici delle Province Pugliesi consegna-
il Libro Bianco continuerà inesorabilmente
rono il Libro Bianco della Continuità assisten-
ad arricchirsi di nuove pagine. Settembre 2018 | Notiziario | 51
DOSSIER VIOLENZA
GUARDIA: UN MEDICO A CUI CHIEDERE TUTTO Aggressioni alle guardie mediche: un problema di strutture, ma anche culturale. Il servizio di continuità assistenziale si è evoluto. Ma gli utenti non sono stati adeguatamente informati. Ce lo racconta Pietro Drago di Fimmg CA di ROBERTA FRANCESCHETTI
P
er comprendere meglio dove affondi le
dico curante o pediatra di libera scelta. Pur-
radici l’incremento degli episodi di vio-
troppo, non c’è stata da parte della Regione
lenza ai danni degli operatori sanitari,
una adeguata informazione agli utenti circa
soprattutto all’interno dei presidi di guardia
l’evoluzione del servizio.
medica, abbiamo chiesto a Pie-
Le persone continuano a pensare
tro Drago, Segretario provinciale
che la guardia medica non abbia
Fimmg Continuità Assistenziale
orari, che ci sia accesso libero,
Bari, di darci un quadro della si-
che debba intervenire subito, e
tuazione attuale in Puglia.
che debba intervenire anche sulle
Dott. Drago, quali sono le cause
emergenze.
della crescita della violenza con-
E quando le loro richieste non ri-
tro i medici? E’ un problema di
cevono la risposta attesa minac-
organizzazione o anche culturale? È sicuramente anche un problema culturale, legato alla scarsa conoscenza del servizio. La vecchia
ciano di chiamare i Carabinieri o PIETRO DRAGO Segretario provinciale Fimmg Continuità Assistenziale
guardia medica si è evoluta in due
52 | Notiziario | Settembre 2018
peggio. Qual è la situazione attuale delle sedi di guardia medica in Puglia? Buona parte delle sedi di continui-
direzioni: l’emergenza-urgenza che viene ge-
tà assistenziale sono in strutture isolate e pri-
stita dal 118 e la continuità assistenziale (quel-
ve dei presidi di sicurezza. Nella ASL Bari non
la che ancora viene chiamata guardia medica)
c’è una sola sede che sia a norma.
che si deve svolgere entro il turno del medico
Nel 2009 come Fimmg ci siamo attivati per
di CA e che non gestisce le emergenze ma i
censire lo stato delle sedi di continuità assi-
casi non differibili, da espletare entro il turno
stenziale, insieme ad ASL Bari, in base a una
di lavoro, per i quali non si può aspettare fino
serie di parametri: dotazione farmacologica,
all’apertura dell’ambulatorio del proprio me-
condizioni igienico-sanitarie, condizioni strut-
REGIONE PUGLIA: I NUMERI DELLA CA Servizio di attesa operante ogni notte e durante tutto il weekend ed i giorni festivi: • 1100 medici di Continuità Assistenziale • 5 milioni accessi al servizio dal 2007 al 2013 • più di 700.000 accessi all’anno Il tasso Nazionale di ricoveri ospedalieri prescritti dalla Continuità Assistenziale è del 3%. Il tasso Pugliese di ricoveri ospedalieri prescritti dalla Continuità Assistenziale è del 1,8%.
STRUTTURE, CONDIZIONI IGIENICHE, SICUREZZA: IL 67% DELLE SEDI DI CA NON RAGGIUNGE I REQUISITI MINIMI
L’attività di Guardia Medica in Puglia si esplica in 1.797.701 ore totali, 220 ricoveri prescritti ogni 100.000 abitanti.
A dicembre 2017, 48 sedi di continuità assistenziale nella ASL Bari sono state monitorate da Fimmg in base alla condizione dei locali, sicurezza, condizioni igienico strutturali, risk management. Nessuna sede è a norma. Il 67% non raggiunge un punteggio minimo di accettabilità.
18.328 visite effettuate ogni 100.000 abitanti. Nei periodi stagionali di epidemia le prestazioni richieste al sistema aumentano per il servizio di Continuità Assistenziale del 100%.
Le maglie nere: Bitetto 9,5/41 punti Altamura 9,5/41 punti Triggiano 10/41 punti Bari Carbonara 10/41 punti
(Fonte: Ministero della Salute)
Dati Fimmg Bari: Analisi sulle condizioni strutturali, igienico-sanitarie e di sicurezza delle sedi di continuità assistenziale della ASL Bari
turali. È emerso che non esisteva una sola
consegnato alla dirigenza della ASL e stiamo
sede a norma. Da allora, i lavori di messa a
ancora attendendo una risposta.
norma sono stati fatto solo a macchia di leo-
In molte sedi della ASL Bari è stata predispo-
pardo, per cui nel dicembre 2017 Fimmg ha portato avanti un nuovo monitoraggio. Anche in questo caso non abbiamo trovato
sto il pulsante di telesoccorso. E’ efficace? Quando è stato attivato dai colleghi non si
sedi a norma. Non solo. Il 67% delle 48 sedi
è dimostrato efficace: in un caso la vigilanza
non raggiunge il punteggio minimo di suffi-
è arrivata a un’ora dalla chiamata; in un altro
cienza. Il risultato di questa indagine è stato
addirittura dopo un’ora e mezza. Settembre 2018 | Notiziario | 53
DOSSIER VIOLENZA
LE DONNE VITTIME DI STALKING E STEREOTIPI La discriminazione di genere esiste anche in corsia, dove le professioniste subiscono non solo aggressioni fisiche e verbali, ma anche pregiudizi. È quanto racconta Caterina Ermio, presidente dell’Associazione Italiana Donne Medico.
54 | Notiziario | Settembre 2018
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DONNE MEDICO L’Associazione Italiana Donne Medico (A.I.D.M.) è un’associazione apartitica e aconfessionale e senza fini di lucro. Fondata il 14 ottobre 1921 a Salsomaggiore Terme e riconosciuta nel 1922 a Ginevra, dal Bureau Internazionale, è membro della “Medical Women’s International Association” (M.W.I.A.) e adotta come emblema la figura di Igèa, figlia di Esculapio e Dea della Salute, che tiene nella mano una coppa nella quale si abbevera il serpente, con il motto “Matris animo curant”. Scopo dell’Associazione è valorizzare il lavoro della donna medico in campo sanitario, promuovere la collaborazione tra le donne medico, collaborare con le altre associazioni sia italiane che internazionali per lo studio delle problematiche sanitarie e sociosanitarie che coinvolgono la collettività, e in particolare le donne, promuovere la formazione scientifico-culturale in campo sanitario collaborando con organismi ed istituzioni pubbliche, elaborare trial di studio e linee guida. Con questa mission l’attenzione dell’AIDM si è rivolta negli ultimi anni ai temi del bilanciamento tra attività lavorativa e famiglia, alle difficoltà di carriera, alla violenza sulle donne e i minori, all’avvento di nuove tecnologie e stili di vita, all’emergere o riemergere di patologie con largo impatto sulla popolazione. L’Associazione conta, attualmente, circa 2500 socie distribuite nelle 60 sezioni diffuse su tutto il territorio nazionale.
Le aggressioni ai danni degli operatori sani-
L’Associazione Italiana Donne Medico conta
di ROBERTA
tari hanno purtroppo raggiunto rilevanza tale
60 sedi sparse nel territorio nazionale con
FRANCESCHETTI
da conquistare l’attenzione dei media. Come
circa 2500 dottoresse che, per la loro specia-
presidente dell’Associazione Italiana Don-
lizzazione e multidisciplinarietà, mi consento-
ne Medico lei ha un punto di osservazione
no di avere quello che lei definisce punto di
privilegiato sull’impatto di questo fenomeno
osservazione privilegiato sul problema e sui
sulle sue colleghe. È una violenza che non fa
rischi di aggressioni, violenze o molestie sul
distinzione di genere o c’è una “dimensione
luogo di lavoro, che non definirei di genere
femminile” del fenomeno?
per non correre il rischio di inquadrare un re-
Il grido di denuncia all´indomani dell’ennesi-
ato in maniera esclusivamente unidirezionale,
mo caso di violenza in guardia medica è giun-
perché così non è, ma che è certamente dif-
to all’attenzione mediatica, facendo ripartire
ferente sul “piano di attacco”, nonché nella
il dibattito nelle sedi politiche e informando,
conseguenza sull’impatto emotivo e profes-
in certo qual modo, l’opinione pubblica di
sionale.
quanto sempre più spesso accade nei presi-
Oltre ai problemi organizzativi e struttura-
di sanitari, laddove le condizioni di sicurezza
li, crede che esista un problema culturale
sono ridotte al minimo e quando le statistiche
nell’aggressione di molti medici e in partico-
ci parlano di 1200 atti di aggressione ai dan-
lare di molte dottoresse?
ni dei lavoratori della sanità, pari al 30% dei
La donna viene attaccata con più facilità e
4mila casi totali di violenza e di questi, con
frequenza e questo è un dato e non solo nei
una media di tre episodi di violenza al giorno
presidi sanitari. Se volessimo anche qui fare
(dati Inail 2018). E nel 70% dei casi le vittime
una riflessione e tracciare una differenza, po-
delle aggressioni sono donne, soprattutto
tremmo coglierla nelle dinamiche di aggres-
guardie mediche.
sioni delle quali si è vittime. I medici Settembre 2018 | Notiziario | 55
I vertici rimangono ancora declinati al maschile, nonostante le donne medico siano numericamente maggiori.
subiscono di più gli attacchi in corsia o nei
sicurezza i medici, soprattutto nelle sedi di
pronto soccorso, laddove comunque esiste
guardia medica e durante le visite a domici-
un presidio strutturato e dove l’aggressività
lio?
sfocia per insoddisfazione delle prestazioni
Come dicevo, è necessario quantomeno l’af-
sanitarie o per la mancanza di risposte imme-
fiancamento di personale paramedico, sia
diate (spesso impossibili o dettate da tempi
in sede che nelle visite a domicilio. È altresì
di attesa lunghi, e qui apriremmo un altro
necessario ripensare, in maniera concertata e
file!); le donne medico sono vittime due volte perché troppo spesso non si tiene conto che i presidi di guardia medica sono troppo isolati e non adeguatamente sicuri e perché ricorre ancora, come dicevo inizialmente, una visione stereotipata di fragilità e - ahinoi- di inferiorità. In alcune ASL, a seguito di episodi sentinella di violenza, si è deciso di affiancare alle dottoresse di turno in guardia medica un operatore del 118 di sesso maschile. Crede che sia una buona soluzione? È necessaria almeno un’altra presenza, que-
56 | Notiziario | Settembre 2018
istituzionalmente condivisa, soluzioni strutturali. Presidi meno isolati e laddove questo sia reso difficile da condizioni territoriali a rischio, valutare l’opportunità di assicurare il pronto intervento creando un presidio minimo affiancato dalle forze dell’ordine. La medicina è sempre più al femminile. Negli under 50 il numero di donne medico ha superato quello dei colleghi maschi. Crede che se ai vertici delle ASL ci fossero state delle donne, i casi di violenza sarebbero stati gestiti diversamente?
sto è certo, ma potrebbe non bastare. Inoltre,
I vertici rimangono ancora declinati al maschi-
a prescindere dal fatto che ad affiancare la
le, nonostante le donne medico siano nume-
dottoressa o il dottore di turno sia un opera-
ricamente maggiori. Questo mette in primo
tore o un’operatrice, credo si debba prende-
piano l’incidenza della visione, del punto di
re in considerazione l’urgenza di misure che
vista sia organizzativo che in termini di espe-
rendano gli ambienti di lavoro sicuri.
rienza e sensibilità, e qui mi tocca dirlo, dove
Cosa pensa che si debba fare per mettere in
il genere fa la differenza.
SPAZIO ODONTOIATRIA a cura della CAO Bari
Settembre 2018 | Notiziario | 57
O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S
NO A VIOLENZE, FAKENEWS
E PRESTANOMISMO: LA NUOVA BATTAGLIA DELL’ODONTOIATRIA Tra i principali obiettivi per il futuro: rilanciare la professione, smascherare le disuguaglianze nella sanità pubblica, tutelando la salute dei pazienti e promuovendo le iniziative di prevenzione.
L’
Odontoiatria cambia faccia e punta a rendere il ruolo del medico odontoiatra responsabile e solidale: a fianco dei medici contro le fake news con la campa-
gna cartellonistica nazionale, per sensibilizzare la cittadinanza a diffidare delle promesse miracolistiche di falsi e seducenti medici e odontoiatri, nell’istituire apposite commissioni sui maltrattamento dei minori, nel realizzare protocolli di solida-
di ALESSANDRO NISIO
rietà per l’assistenza odontoiatrica nelle fasce d’età vulnerabili
Presidente CAO - OMCEO bari alessandro.nisio@studionisio.it
e che non riescono ad accedere alle prestazioni soprattutto per limitata disponibilità economica. Questi sono alcuni dei temi che abbiamo scelto di affrontare nella nostra Rubrica, nonché questioni centrali per la Commissione Albo Odontoiatri, che continua il suo lavoro contro l’abusivismo e nel controllo delle forme di prestanomismo che
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S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T
“
LA FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA TRA CSM-CNF E FNOMCEO RICONOSCE, PER LA PRIMA VOLTA, UN APPOSITO ALBO DEI PERITI IN ODONTOIATRIA PRESSO I TRIBUNALI.
ancora sono presenti nel nostro territorio. In
odontoiatrico e dei consigli per affrontare il
queste pagine racconteremo del risultato ot-
mondo del lavoro.
tenuto nel mondo dell’Odontoiatria forense
Ma il nostro vero obiettivo per il futuro è ri-
(pur non esistendo ancora una specialità uni-
lanciare la nostra professione e tutelare la
versitaria) con la firma del protocollo d’intesa tra CSM-CNF e FNOMCeO, che vede per la prima volta riconosciuto un apposito Albo dei Periti in Odontoiatria presso i Tribunali. Vogliamo, inoltre, raccontare la prima edizione dell’accoglienza ai giovani neo-iscritti
salute orale della popolazione, puntando sulla prevenzione sia delle malattie del cavo orale che di quelle correlate, come i disturbi cardio-vascolari, il diabete, le patologie gravidiche e neurologiche; insomma rilanciando
all’Albo degli Odontoiatri di Bari.
il ruolo primario dell’Odontoiatria all’interno
Una occasione che abbiamo voluto celebrare
della Medicina Generale e nel Sistema Sani-
nel mese di luglio, con un evento in cui abbia-
tario Nazionale, che quest’anno festeggia i
mo parlato delle norme per aprire uno studio
suoi 40 anni. Settembre 2018 | Notiziario | 59
O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S
ASSISTENTE DI STUDIO ODONTOIATRICO: TERMINATO L’ITER PER IL RECEPIMENTO DEL PROFILO PROFESSIONALE L’accordo Conferenza Stato - Regioni del 23 novembre 2017 ha determinato un passo avanti per l’applicazione regionale dell’Assistente di Studio odontiatrico
C
on la firma del Presidente del Consiglio a Marzo 2018 e la seguente pubblicazione del 6 Aprile 2018, si è completato l’iter per il recepimento del profilo profes-
sionale dell’assistente di studio odontoiatrico (accordo Conferenza Stato - Regioni del 23 novembre 2017). Viene individuato l’operatore di interesse sanitario di cui all’art. 1 comma 2 della legge n. 43/2006 denominato “Assi-
di NUNZIO CIRULLI
stente di studio Odontoiatrico” (ASO), ma l’applicazione della
Componente CAO OMCEO bari dottore@studiocirulli.it
Legge nazionale diventerà un obbligo quando le singole Regioni avranno recepito quanto definito dalla Conferenza Stato - Regioni. Infatti i titoli ritenuti validi ai fini formativi sono e saranno esclusivamente quelli riconosciuti e validati dalle Regioni; quelli privi di tali requisiti potranno essere presi in considerazione ai fini della valutazione delle competenze acquisite dal lavoratore. Le Regioni, nel rispetto delle disposizioni dell’accordo, stanno procedendo alla stesura delle Linee guida per l’attuazione dei percorsi formativi. In data 14 Giugno 2018 si è svolta la pri-
60 | Notiziario | Settembre 2018
“
S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I ATVIENE R IINDIVIDUATO A S PA Z I O O D O N T L’OPERATORE DI INTERESSE SANITARIO DI CUI ALL’ART. 1 COMMA 2 DELLA LEGGE N. 43/2006 DENOMINATO “ASSISTENTE DI STUDIO ODONTOIATRICO” (ASO), MA L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE NAZIONALE DIVENTERÀ UN OBBLIGO QUANDO LE SINGOLE REGIONI AVRANNO RECEPITO QUANTO DEFINITO DALLA CONFERENZA STATO REGIONI. INFATTI I TITOLI RITENUTI VALIDI AI FINI FORMATIVI SONO E SARANNO ESCLUSIVAMENTE QUELLI RICONOSCIUTI E VALIDATI DALLE REGIONI.
ma riunione regionale su invito del Dirigente
della professione odontoiatrica o favoreggia-
Regionale della Sezione Formazione Profes-
mento della stessa da parte dell’odontoiatra).
sionale. Al gruppo di lavoro sono stati invitati
Si auspica una rapida ed esauriente risposta
i rappresentanti delle Università, delle Asso-
da parte del Ministero di modo che possa es-
ciazioni dei datori di lavoro della Provincia di
sere recepito da parte della Regione Puglia.
Bari, delle Associazioni dei lavoratori e l’Or-
È stato proposto che il Tutor del Corso do-
dine dei Medici della Provincia di Bari. Si è
vrà essere un odontoiatra o una assistente
fatto presente che, con una interrogazione al
dentale e non un odontotecnico, come pro-
Ministero della Salute, il Presidente Nazionale
posto dalla Regione. In data 16 Giugno 2018
delle Commissioni Albo Odontoiatri ha chie-
si è riunito il Coordinamento regionale delle
sto chiarimenti riguardo al Comma 2 dell’Art.
Commissioni Albo Odontoiatri pugliesi che
1 che prevede “assoluto divieto all’assistente
ha auspicato che per l’esame finale del corso
di studio odontoiatrico di intervenire diretta-
formativo sia presente un odontoiatra desi-
mente sul paziente anche in presenza dell’o-
gnato dalla CAO competente per territorio,
dontoiatra o dei professionisti sanitari del set-
a garanzia dei datori di lavoro e dei lavoratori
tore”, evidenziando un limite pratico che non
e svolgendo così un ruolo di garanzia anche
si concilia con la nostra quotidianità, favoren-
sui progetti di formazione per il profilo ASO
do interpretazioni ambigue (esercizio abusivo
in futuro. Settembre 2018 | Notiziario | 61
O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S
ODONTOIATRIA LEGALE: SI LAVORA PER UN
ALBO SEPARATO
DI PERITI E CONSULENTI TECNICI
Il Consiglio Superiore della Magistratura, il Consiglio Nazionale Forense e la Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri hanno firmato un protocollo d’intesa, grazie al quale i giudici potranno fare affidamento su CTU competenti per la professione odontoiatrica.
G
rande soddisfazione per la firma del protocollo d’intesa tra Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio Nazionale Forense e Federazione Nazionale
dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che ha l’obiettivo di stabilire i nuovi criteri e le procedure per la formazione degli albi dei periti e dei consulenti tecnici di ufficio (CTU). Per la prima volta saranno create due sezioni, una riguardante la professione medico-odontoiantrica con le proprie specializzazioni e una per la professione medico-odontoiatra con le relative specializzazioni. Finalmente si è compresa l’importanza di avere un albo separato per le problematiche odontoiatriche
di NICOLA ACHILLE Componente CAO OMCEO Bari nachille@libero.it
affidato a specialisti del settore che hanno competenze in ambito giuridico. Tutto ciò consentirà ai giudici di avere a disposizione dei CTU competenti per la professione odontoiatrica, ovviamente a beneficio sia del paziente che del dentista. Il protocollo d’intesa ha l’obiettivo di riformare i criteri e le modalità con cui si realizzeranno i nuovi albi, ai quali potranno
62 | Notiziario | Settembre 2018
S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T
“ iscriversi medici e odontoiatri con competen-
l’attività praticata anche in campo chirurgico
ze altamente specialistiche.
• l’iscrizione a società scientifiche
I periti e i CTU dovranno avere una “speciale
• le competenze nella conciliazione
competenza” che non si esaurisce nel mero
Sarà ovviamente necessaria una revisione pe-
possesso del titolo di specializzazione, ma
riodica triennale degli albi, con possibilità di
deve prevedere una conoscenza tecnica e
modifiche annuali da parte di ogni iscritto per
pratica della disciplina, che sia evidente nel
un aggiornamento dei propri titoli.
curriculum formativo e scientifico e nell’espe-
È doveroso ringraziare per l’impegno profuso
rienza professionale.
e la professionalità dimostrata il presidente
Ogni iscritto avrà un suo fascicolo dove sono
della FNOMCeO, Filippo Anelli, il presidente
indicati:
CAO nazionale Raffaele Iandolo, il consigliere
• la professione svolta (titolo e abilitazione)
CAO nazionale, Diego Paschina, odontologo
• le specializzazioni
forense, i quali hanno dato un contributo
• i corsi di perfezionamento, master
fondamentale per la realizzazione di questo
• i corsi ECM
protocollo d’intesa con il CSM e il consiglio
• le docenze con attività di ricerca e pubbli-
forense, avendo sempre come obiettivo la
cazioni
tutela della salute del cittadino prima ancora
• le strutture dove si è prestato servizio con
dell’interesse dei propri iscritti.
GRAZIE AL PROTOCOLLO D’INTESA TRA CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE E FEDERAZIONE NAZIONALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI, I GIUDICI AVRANNO A DISPOSIZIONE DEI CTU COMPETENTI PER LA PROFESSIONE ODONTOIATRICA, OVVIAMENTE A BENEFICIO SIA DEL PAZIENTE CHE DEL DENTISTA.
Settembre 2018 | Notiziario | 63
O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S
A MOLFETTA L’ODONTOIATRA HA TARIFFE AGEVOLATE PER CHI È IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA L’Ordine dei Medici di Bari e i servizi sociali del Comune di Molfetta hanno siglato un accordo per favorire l’accesso di minori e adulti in fragilità economica alle cure odontoiatriche.
Il
Comune di Molfetta e l’OMCeO della Provincia di Bari il 18 maggio 2018 hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per promuovere l’intervento di sostegno per minori e
adulti in situazione di difficoltà e fragilità economica, assistiti a
di NICOLA ESPOSITO Past-President CAO OMCeO Bari nimigiro@tin.it
diverso titolo dal Comune di Molfetta, tramite i propri servizi sociali, per la fruizione di cure odontoiatriche. Per la prima volta in Italia, un’istituzione pubblica si attiva nel reclutamento di dentisti della provincia di Bari, affinché effettuino prestazioni odontoiatriche a tariffe concordate. L’Ordine dei Medici di Bari e la Commissione Albo Odontoiatri hanno accolto favorevolmente la proposta del 17 marzo 2017 con cui il Commissario Straordinario del Comune di Molfetta richiedeva al Presidente dell’Ordine dei Medici Chirur-
64 | Notiziario | Settembre 2018
S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T
“
IN PUGLIA SOLO IL 10% DEI MINORI PRESI IN CARICO DAI SERVIZI SOCIALI PER MALTRATTAMENTO ACCEDE A PRESTAZIONI DI CARATTERE SANITARIO, DA CUI L’ELEVATO RISCHIO DI “TRASCURATEZZA DENTALE”.
ghi ed Odontoiatri della Provincia di Bari di
farà scegliere al cittadino, beneficiario del
valutare la proposta del Comune di Molfetta
servizio, l’odontoiatra che quindi eseguirà la
per la disciplina dell’accesso alle cure odon-
visita. Inoltre sarà disposto un piano di cure
toiatriche di persone in stato di fragilità socia-
che verrà inviato ai referenti dell’assessorato
le; la Commissione, in particolare, si è subito
che daranno l’autorizzazione ad effettuare,
attivata perché l’iniziativa avesse luogo.
solo ove previste, le seguenti prestazioni:
Il protocollo d’intesa prevede che gli iscrit-
visita odontoiatrica, ablazione del tartaro e
ti all’albo degli odontoiatri dell’Omceo di
insegnamento igiene orale, sigillatura molari
Bari ricevano da parte dell’Ordine di Bari la
e premolari, estrazione dei denti parodontal-
richiesta di adesione al progetto e l’accetta-
mente compromessi, protesi parziale in resi-
zione delle tariffe concordate; l’elenco degli
na con ganci a filo, protesi totale in resina,
aderenti sarà a disposizione dell’assessorato
otturazioni per lesioni cariose e cure canalari
ai Servizi Sociali del Comune di Molfetta che
di mono e pluriradicolari. Settembre 2018 | Notiziario | 65
O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S
MINORI MALTRATTATI E VITTIME DI VIOLENZA: ANCHE
L’ODONTOIATRIA PUÒ FARE LA SUA PARTE
Il numero dei bambini e degli adolescenti presi in carico dai servizi sociali è molto alto. Collaborando con i pediatri, gli odontoiatri hanno un ruolo fondamentale per il riconoscimento di violenze e per la tutela dei più piccoli.
I minori presi in carico dai servizi sociali dei Comuni pugliesi rappresentano il 4,7% del totale dei minori (in età compresa tra 0-17 anni) residenti in Puglia. Su 24.085 minori presi in carico, sono 5.676 i minori in carico per maltrattamento con un’incidenza pari al 23,6%. I dati epidemiologici, rilevano che la metà dei bambini e adolescenti maltrattati sono vittime di forme di trascuratezza materiale, affettiva o inadeguatezza delle cure. Inoltre, le lesioni riscontrabili alla testa e al collo nei casi di maltrattamento fisi-
di EMILIO NUZZOLESE
co sono in media il 50-70%, ecco perché gli odontoiatri rap-
Componente CAO OMCEO Bari emilionu@tin.it
presentano una risorsa anche nel contrasto al maltrattamento dei minori. Nell’ottica di perseguire questo ruolo “sociale” dell’Odontoiatria, a tutela dei minori, è molto proficuo il coinvolgimento dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri che il 28 luglio 2017 ha costituito il Gruppo di Lavoro plu-
66 | Notiziario | Settembre 2018
DIRITTI S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O NLATCONVENZIONE O I DELL’INFANZIA AT R I A SUI S PA ZIO ODONT
La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child) è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, è composta da 54 articoli e da tre protocolli opzionali. I quattro principi fondamentali cui si ispira sono: a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/ adolescente o dei genitori. b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità. c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati. d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni. L’Italia ha ratificato la Convenzione con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.
rispecialistico di odontoiatri e pediatri chia-
interventi assistenziali mirati nell’ambito della
mato “Linee Guida al Maltrattamento ed alla
“trascuratezza dentale”. In Puglia solo il 10%
Trascuratezza dei Minori”.
dei minori presi in carico dai servizi sociali per
L’elevato numero di studi odontoiatrici e di
maltrattamento accede a prestazioni di carat-
pazienti minorenni visitati da noi odontoiatri
tere sanitario, da cui l’elevato rischio di “tra-
pone, infatti, la nostra figura medica in una
scuratezza dentale”. L’attuale presa in carico
posizione di possibile intercettazione e ri-
di bambine, bambini e di adolescenti vittime
conoscimento, con l’obbligo di contrastare
di maltrattamento richiederà una progressi-
tutte le fake news sul fenomeno. Per rag-
va integrazione e raccordo degli odontoiatri
giungere questo obiettivo è fondamentale
con i diversi attori - operatori sociali, sanitari,
aumentare la consapevolezza e l’attenzione
educatori, forze dell’ordine e magistratura -
verso questo fenomeno anche attraverso
attraverso iniziative di sensibilizzazione coniu-
nuove e innovative sinergie tra pediatri e
gate con strumenti operativi di rilevamento,
odontoiatri. Attualmente una delle criticità da
mappatura e odontoiatria di comunità, nella
superare è proprio l’integrazione del ruolo in-
prospettiva di una più ampia protezione e tu-
tercettivo degli odontoiatri, anche attraverso
tela dei minori. Settembre 2018 | Notiziario | 67
ACCOGLIENZA AI NEOISCRITTI IN ODONTOIATRIA di Belinda Guerra
Con grande entusiasmo dei componenti CAO dell’Ordine dei Medici di Bari si è svolta la giornata dedicata all’accoglienza dei neo iscritti all’Albo degli Odontoiatri degli ultimi 2 anni. Tale evento rientra nei progetti proposti dal Presidente Alessandro Nisio ed è stato accolto favorevolmente dagli altri componenti CAO , i quali si sono adoperati , con notevoli competenze,
DATA 14-15 sett 22-set 28-29 sett 29-set 29-set 06-ott 06-ott 12-13 ott 13-ott 13-ott 20-ott 20-ott 20-ott 27-ott 10-nov 10-nov 10-nov 10-nov 16-nov 17-nov 24-nov 24-nov 30 nov-1 dic 01-dic 01-dic 15-dic 15-dic
DISCIPLINA
nella preparazione e nella esposizione di interessantissime relazioni , davvero utili per coloro che si affacciano nel mondo del lavoro odontoiatrico. I temi trattati vertevano su argomenti fondamentali: Il dottor Alessandro Nisio ha parlato in maniera esaustiva degli aspetti del codice deontologico, il dottor Nicola Achille ha relazionato sulle regole della pubblicità sanitaria, il dottor Nunzio Cirulli sull’elenco di tutti i requisiti di uno studio odontoiatrico,
la dottoressa Belinda Guerra sulla corretta comunicazione medicopaziente e il dottor Emilio Nuzzolese sugli aspetti medico-legali in campo odontoiatrico. Il riscontro della platea, seppur esigua a causa del periodo estivo, è stato eccellente e grande l’attenzione. Al termine dei lavori, un
AgendaCORSI RELATORE
ORGANIZZAZIONE
SEDE
Matera SIOCMF Convegno Reg.SIOCMF VARI Hotel Majesty AIO Bari-BAT Protesi Stefano Granata Università di Bari Aula Magna Congresso SIOCMF-ANTECH VARI Victoria Park An.in Ord. Implantoprotesi Giuseppe Traverso Sede ANDI Andi Bari-Bat Endodonzia:IV ENDODAY VARI Hotel Majesty AIO Bari-BAT Ortodonzia Guido Ranieri Sede ANDI Andi Bari-Bat Implantologia M. Billi Nicolaus AIO Bari X Simposio AIO VARI Sede ANDI Andi Bari-Bat Odontoiatria legale Mirenghi-Esposito Victoria Park An.in Ord. Implantologia Alessandro Leonida Victoria Park An.in Ord. Radioprotezione Sede ANDI Endodonzia:scuola Federiciana Galentino-Lepidi-Morgese Andi Bari-Bat Hotel Majesty AIO Bari-BAT Implantologia Alfonso Coscarella OmceoBAT Conservativa Camillo D’Arcangelo SIMEO Congresso SIMEO/AIO/POIESIS VARI Palace Hotel Andi Bari-Bat Patologia Orale/Prevenzione VARI Victoria Park An.in Ord. Protesi Vincenzo Picciariello Sede ANDI Andi Bari-Bat Radiologia R. Stefanelli Andi Bari-Bat Endodonzia (Dentsply) Vari Hotel Majesty AIO Bari-BAT La sedazione in Odontoiatria VARI Sede ANDI Andi Bari-Bat Chirurgia:Scuola Federiciana VARI SUSO CONGRESSO REGIONALE SUSO VARI Nicolaus Andi Bari-Bat XXIV DENTALEVANTE VARI Ordine dei Medici An.in Ord. Convegno NEXT Vari Implantologia Università di Bari Aula Magna Ziv Mazor Conversano Endodonzia RADIOENDO Vari Sede ANDI Chirurgia:Scuola Federiciana Andi Bari-Bat VARI
Congressi regionali 68 | Notiziario | Settembre 2018
ricco ed elegante buffet preparato nella sala consiliare, ha permesso di creare un atmosfera gradevole per stabilire positivi rapporti umani con i neolaureati per poi congedarli con la promessa di essere un loro punto di riferimento per qualsiasi dubbio. L’evento verrà rinnovato periodicamente.
TIPOLOGIA
INFORMAZIONI
CREDITI
Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico Teorico
www.fasiweb.com www.aiobari.it www.fasiweb.com info@andiamoinordine.it www.andi.it www.aiobari.it www.andi.it www.aiobari.it www.andi.it info@andiamoinordine.it info@andiamoinordine.it www.andi.it www.aiobari.it www.andi.it www.andi.it info@andiamoinordine.it www.andi.it www.andi.it www.aiobari.it www.andi.it
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www.andi.it info@andiamoinordine.it www.andi.it
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ETICA E DEONTOLOGIA
LA SCUOLA DI ETICA PUBBLICA GUARDA ALLA SALUTE E ALLE SUE SFIDE L’iniziativa dell’Omceo di Bari giunge al sesto anno e tocca, per questa edizione, alcuni temi centrali e attuali, tra cui medicina di genere e potenziativa, diritto della cura del malato e del sano, partendo da una domanda fondamentale: ”Curare i malati o potenziare i sani?”
Q
uest’anno si è concluso il sesto
va);
anno della Scuola di Etica pubblica
3. La cura del sano come sfida etica. A cura di
dell’Omceo di Bari, tenutosi presso
Roberto Massaro (Bari);
la sede dell’Ordine. L’edizione 2017 - 2018
4. La persona tra potenzialità e realtà: sogni o
della Scuola Etica ha ospitato molti colleghi,
progetti? Annalisa Caputo (Bari);
toccando questioni centrali e attuali e spa-
5. Tavola Rotonda su medicina e progettuali-
ziando in vari ambiti.
tà oggi. A cura di Rocco D’Ambrosio (Roma),
Il tema portante è stato: “Curare i malati o
Giancarlo Ruscitti (Bari), Loreto Gesualdo
potenziare i sani? Le sfide alla salute oggi.”
(Bari), Silvestro Scotti (Napoli), Costantino
Per rispondere alla domanda che ha dato il
Troise (Genova);
titolo all’edizione ed esplorare le sfide che la
6. Il diritto tra cura del malato e cura del sano.
salute incontra al giorno d’oggi, sono stati or-
A cura di Vincenzo Antonelli (Roma).
ganizzati sei incontri, dedicati ciascuno a un
Come evento conclusivo, è stato organizzato
aspetto specifico.
un Convegno Nazionale che si è svolto il 16
1. Curare i malati o potenziare i sani? Una
giugno, dal titolo “Curare i malati o potenzia-
scelta etica? A cura di Ivan Cavicchi (Roma);
re i sani? Le sfide alla salute oggi ponendo
2. La medicina potenziativa: il futuro della
attenzione al Genere”. Un’occasione impor-
medicina? A cura di Maurizio Benato (Pado-
tante per evidenziare che tra medicina poten-
di FRANCO LAVALLE
Franco Lavalle Vice-Presidente OMCeO di Bari lavalle54@gmail.com
Settembre 2018 | Notiziario | 69
Convegno Nazionale ECM
CURARE I MALATI O POTENZIARE I SANI? LE SFIDE ALLA SALUTE OGGI, PONENDO ATTENZIONE AL GENERE
Bari, 16 giugno 2018 Auditorium “Bonomo” OMCeO Responsabile scientifico: F. Lavalle Moderatori: F. Anelli, F. Lavalle 09.00 Introduzione: La Medicina di Genere per l’OMCeO Bari 09.20 Azioni della FNOMCeO per una nuova cultura sulla Medicina di Genere e nel contrasto alla violenza di genere in ambito sanitario 09.40 La Medicina di Genere nei programmi del Ministero della Salute. Ruolo dell’I.S.S. 10.00 L’attenzione al Genere nella sanità della Regione Puglia 10.20 Pari opportunità e Medicina di Genere: affinità e differenze 10.40 Discussant 10.50 Discussione SEGRETERIA ORGANIZZATIVA E PROVIDER:
Via C. Rosalba, 41/a BARI tel. 0805093954 - fax 080 5093974 info@eventiagora.it - www.eventiagora.it
F. Lavalle F. Anelli W. Malorni A. Caroli G. De Silvio E. Ortona
11.20 È possibile attuare le medicina potenziativa in Medicina di Genere? Importanza del Genere nel determinismo di una diversa incidenza delle patologie in: - Pneumologia - Neurologia - Ortopedia - Endocrinologia - Cure primarie 13.00 Discussione 13.20 Conclusioni 13.30 Compilazione dei questionari di gradimento e di verifica dell’apprendimento
A.M. Moretti M. Trojano B. Moretti A. Ciampolillo M. Zamparella
SEDE
ECM
ISCRIZIONE
OMCeO - Auditorium Bonomo Via Giuseppe Capruzzi, 184 BARI
Sono stati riconosciuti n. 5 crediti formativi e la partecipazione è limitata a n. 100 partecipanti. L’evento è stato accreditato per le tutte le figure professionali. Alla fine dei lavori, sarà consegnato un attestato di partecipazione, mentre il certificato riportante i crediti ECM, sarà inviato successivamente. I relatori hanno diritto a n. 1 credito per ogni mezz’ora di docenza.
L’iscrizione all’evento è gratuita e dà diritto: alla partecipazione ai lavori scientifici, al materiale congressuale, al coffee break ed all’attestato di partecipazione. Per effettuare la domanda di iscrizione è necessario inviare una mail ad AGORÀ (info@eventiagora.it), oppure registrarsi sul sito OMCeO (http://albi.omceo.bari.it/apex/f?p=305:1:::::P1_CORSO:30), entro il 6 giugno 2018.
70 | Notiziario | Settembre 2018
ziativa e medicina di genere esiste un connu-
fattori quali genere, ambiente, stili di vita e
bio molto forte e interessante da esplorare.
condizioni socio-economiche esercitano sulla
In un periodo storico nel quale la medicina di
salute dell’individuo.
genere è ancora sconosciuta ai più, parlarne
Tali fattori oggi, oltre ad essere considerati
a questi livelli ha significato un notevole arric-
dei significativi determinanti di salute, sono
chimento del bagaglio culturale di quanti si
in grado di condizionare i percorsi diagnostici
sono già avvicinati a questo cambio di cultura
ed intervenire sugli outcome delle terapie.
inerente il sapere medico.
Attualmente, sia a livello nazionale che inter-
Parlare poi degli effetti differenti che la me-
nazionale, a fronte di evidenze consolidate di
dicina potenziativa esercita sull’uomo e sulla
differenze di genere in medicina, non si rileva
donna nella prevenzione di alcune manifesta-
una opportuna attenzione al problema nella
zioni patologiche ha portato a evidenze sor-
pratica clinica e nei corsi di formazione sani-
prendenti, anche perché non risulta in lettera-
taria. L’Ordine dei Medici, nella sua sussidia-
tura alcuna pubblicazione nella quale è stata
rietà, ha l’obbligo morale di garantire ai citta-
esplorata la medicina di genere secondo tali
dini un medico formato e preparato in modo
parametri. È noto a tutti l’impatto che alcuni
innovativo. Il convegno ha visto la presenza di
eccellenze nel settore della Medicina di Ge-
di A. M. Moretti. Di Pari Opportunità versus
nere. Partendo dall’impegno dell’Omceo Bari
Medicina di Genere ha parlato G. De Silvio,
in tale ambito (relatore F. Lavalle), si è esa-
mentre E. Ortona ha parlato dell’impegno
minato il ruolo della Fnomceo nel facilitare
attuale dell’ISS. Si è poi passati alla parte pre-
la diffusione di tale cultura nel medico, sen-
valentemente clinica, durante la quale sono
za perdere di vista il contrasto alla violenza di genere in Sanità (relatore F. Anelli). Inoltre, sono stati esposti i programmi del Ministero della Salute in proposito ed il ruolo dell’ISS, nell’intervento del relatore W. Malorni.
state esaminate le patologie in alcune specialistiche secondo quanto è stato già riportato all’inizio. Sono intervenuti con relazioni molto dettagliate: A.M. Moretti per la pneumolo-
La discussione ha poi riguardato anche il ruo-
gia; M. Trojano per la neurologia; B. Moretti
lo della Regione Puglia, discusso dalla relatri-
per l’Ortopedia; A. Ciampolillo per l’Endocri-
ce A. Caroli. La Puglia è stata la prima regione
nologia; M. Zamparella per le cure primarie.
italiana a porre l’attenzione oltre 10 anni fa
L’appuntamento per tutti è ora al settimo
alla Medicina di Genere, grazie all’impegno
anno.
ATTUALMENTE, SIA A LIVELLO NAZIONALE CHE INTERNAZIONALE, A FRONTE DI EVIDENZE CONSOLIDATE DI DIFFERENZE DI GENERE IN MEDICINA, NON SI RILEVA UNA OPPORTUNA ATTENZIONE AL PROBLEMA NELLA PRATICA CLINICA E NEI CORSI DI FORMAZIONE SANITARIA.
un “mi piace” non mi basta.
#epolisbarinonsolocarta
Settembre 2018 | Notiziario | 71
FORMAZIONE
FORMAZIONE ECM E RIVALIDAZIONE DELLE COMPETENZE A Bari il 14 e il 15 settembre, presso l’Auditorium “Bonomo” dell’OMCeO, tornano per il quarto anno consecutivo le Giornate di approfondimento sulla formazione del medico.
di FRANCO LAVALLE
A
nche quest’anno Bari si conferma la
Medicina.
capitale italiana per quanto riguar-
Quindi si esamineranno le ricadute della for-
da la Formazione del Medico post-
mazione medica sul sistema lavoro in Sanità e
laurea.
l’importanza di una adeguata formazione alla
Eminenti colleghi si confronteranno sul tema
luce della Legge Gelli/Bianco.
della Formazione con lo scopo di individuare il modo più appropriato per apportare una continua evoluzione del sistema valutativo Franco Lavalle Vice-Presidente OMCeO di Bari lavalle54@gmail.com
professionale. All’uopo, verranno esposte le novità predisposte dalla Commissione ECM e l’operato dell’Osservatorio Nazionale ECM per la crescita della Qualità nella Formazione. Verrà esposto l’importante ruolo del Co.Ge.A.P.S.
72 | Notiziario | Settembre 2018
Due tavole rotonde di particolare interesse e con importanti Relatori concluderanno l’evento scientifico. Come ogni anno, molti saranno i Presidenti di Ordini e Colleghi, provenienti da ogni dove, che parteciperanno all’evento perché, l’innovazione nella formazione, come quella presente nel convegno di Bari, rappresenta-
Verrà proposto un Sistema di validazione del-
no un utile bagaglio culturale nella vita pro-
le competenze mediche predisposto dal la-
fessionale di tutti.
voro congiunto di Centro Studi e Area della
Bari apre le sue porte a quanti ritengono che
Formazione della Fnomceo.
l’attenzione alla Formazione Medica postlau-
Si parlerà di Laurea Abilitante e di proposte
rea sia un valore di crescita professionale e
per innovare la formazione dello studente in
del nostro Sistema Sanitario Nazionale.
Presidente: Filippo Anelli - Responsabile Scientifico: Franco Lavalle
P
R
O
G
R
A
M
14 SETTEMBRE
15 SETTEMBRE
14.00 - Registrazione Partecipanti 14.30 - Presentazione del Convegno Saluti Istituzionali
SESSIONE MATTUTINA
SESSIONE POMERIDIANA Moderatori: Franco Lavalle - Rossana Ugenti 15.00 - La Commissione ECM un sistema in continua evoluzione - Marco Maccari 15.30 - L’Osservatorio ECM per il controllo della Qualità della Formazione - Corrado Ruozi 16.00 - Il Cogeaps è soltanto un banca dati? Sergio Bovenga 16.30 - La Laurea Abilitante - Antonio Moschetta 17.00 - Discussione 17.15 - Pausa 17.30 - Proposte per innovare la formazione dello studente in medicina Silvio Brusaferro 18.00 - Rivalidazione delle competenze del medico. La proposta della Fnomceo - Franco Lavalle 18.30 - Ricadute sul sistema salute di un medico rivalidato - Rossana Ugenti 19.00 - Aggiornamento scientifico e responsabilità professionale del medico alla luce della legge Gelli/Bianco - Guido Carpani 19.30 - Discussione
M
A
8.30/11.00 - Tavola Rotonda Lo sviluppo a livello regionale ed aziendale della formazione continua nel settore salute alla luce del nuovo Accordo Stato-Regioni del 2 febbraio 2017 Moderatori: Filippo Anelli, Marco Maccari Intervengono: Giovanni Leoni, Antonio Magi, Cosimo Nume, Carlo Palermo, Federica Pediconi, Felice Ungaro 11.00 - Discussione 11.15 - Premiazione migliore tesi Corso Medicina Generale - Anno 2018 - Pietro Scalera 11.30 - Tavola Rotonda È possibile la modifica dell’attuale modello di formazione professionale anche alla luce della proposta Fnomceo per rivalidare le competenze del medico? Moderatori: Franco Lavalle, Roberto Monaco Intervengono: Silvio Brusaferro, Guido Carpani, Alessandro Nisio, Giancarlo Ruscitti, Roberto Stella, Rossana Ugenti 13.30 - Discussione 13.45 - Questionari ECM Chiusura Lavori
20.00 - Chiusura giornata
Evento n. 2603 - 237288 Crediti ECM: 10 Segreteria Scientifica
Provider ECM
Dr. Franco Lavalle Vicepresidente OMCeO Bari E-mail: lavalle54@gmail.com
FNOMCeO - Federazione Nazionale
Segreteria Organizzativa
degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
Settembre 2018 | Notiziario | 73
FA K E N E W S
UNA BUFALA CI SEPPELLIRÀ? Fnomceo lancia una campagna shock sulle false notizie in materia di salute. Oltre 30 gli Ordini provinciali che hanno già aderito. Mentre i dati raccontano di un paese che sempre più spesso si informa su patologie e terapie in rete.
74 | Notiziario | Settembre 2018
TUTTI GLI ORDINI CHE HANNO ADERITO ALLA CAMPAGNA PROMOSSA DA FNOMCEO: 1. Ancona 2. Arezzo 3. Avellino 4. Bari 5. Benevento 6. Bologna 7. Bolzano 8. Cagliari 9. Caserta 10. Cosenza 11. Cremona 12. Foggia 13. Forlì Cesena 14. Genova 15. Lecco 16. Lucca
N
on mi hanno vaccinato per paura
già più di trenta gli Ordini che hanno aderito.
dell’autismo”, “Avevo acquistato sul
La campagna - presentata il 10 maggio a
web un farmaco miracoloso”, “Ho
Roma - intende sensibilizzare l’opinione pub-
curato il cancro con il bicarbonato di sodio”.
blica e combattere il fenomeno della diffusio-
Sono alcuni degli epitaffi che, sovrastati da
ne delle fake news sulla salute tramite la rete.
una croce, campeggiano su altrettante lapidi
Un fenomeno preoccupante e in crescita, che
nella campagna shock ‘Una bufala ci seppel-
mette a repentaglio la salute dei cittadini.
lirà?’ lanciata dalla Fnomceo per combattere
“Una Spoon River delle occasioni perse in
le bufale in tema di salute, soprattutto quelle
tema di salute, una campagna che in modo
che si diffondono tramite la rete.
secco ed efficace, potremmo dire ‘lapidario’,
“Diffidate delle bufale sul web. Chiedete
mette in guardia dai pericoli delle false cure
sempre al medico” è l’invito che campeggia
pubblicizzate in maniera allettante anche sul
sui poster 6 metri x3 e sugli annunci stampa
web – commenta il responsabile dell’Area
che la Federazione Nazionale degli Ordini dei
Strategica della Comunicazione Fnomceo,
Medici ha ideato e messo a disposizione degli
Cosimo Nume.
Ordini provinciali per la pianificazione in affis-
Secondo la Ricerca Censis Assosalute 2017
sione sul territorio e sulla stampa locale. Sono
sono infatti 15 milioni gli italiani che, in
17. Milano 18. Napoli 19. Novara 20. Palermo 21. Pavia 22. Ragusa 23. Ravenna 24. Roma 25. Rovigo 26. Salerno 27. Savona 28. Siena 29. Torino 30. Trieste 31. Venezia
Settembre 2018 | Notiziario | 75
I QUATTRO SOGGETTI DEI MANIFESTI 6X3 DELLA CAMPAGNA “UNA BUFALA CI SEPPELLIRÀ?” DEDICATA ALLE FAKE NEWS E LANCIATA DA FNOMCEO A MAGGIO.
76 | Notiziario | Settembre 2018
Una Spoon River delle occasioni perse in tema di salute, una campagna che in modo secco ed efficace, potremmo dire ‘lapidario’, mette in guardia dai pericoli delle false cure”
MIMMO NUME
Abbiamo scelto una campagna shock perché vogliamo far comprendere i pericoli spesso sottovalutati cui il cittadino va incontro nel momento in cui si affida a fonti non autorevoli per decidere della propria salute.”
FILIPPO ANELLI Alcune immagini della conferenza stampa di presentazione della campagna “Una bufala ci seppellirà?” che si è tenuta a Roma il 10 maggio scorso. Erano presenti, tra gli altri, il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli, il Responsabile dell’Area Comunicazione Fnomceo Mimmo Nume, il Direttore Generale del Censis Massimiliano Valeri.
caso di piccoli disturbi, cercano informazioni
di salute: il medico di medicina generale è
sul web. Un atteggiamento pericoloso che è
la fonte nel 53,5% dei casi, il farmacista nel
sempre più diffuso tra i giovani: il 36,9% dei
32,2%. Seguono a breve distanza i canali web
millennials usa autonomamente il web per
(28,4%).
trovare informazioni su come curare i piccoli
I dati rilevano un bisogno reale: il 69% de-
disturbi. Nel nostro paese ammontano a 8,8
gli italiani vorrebbe trovare sui siti web e sui
milioni ogni anno le vittime di fake news in
social network informazioni certificate sulle
materia di salute, mentre sono 3,5 milioni
piccole patologie e sui farmaci. Anche per
i genitori che si sono imbattuti in indicazio-
questo motivo da tre mesi è attivo il porta-
ni mediche sbagliate in rete. Anche perché
le Fnomceo Dottoremeveroche, che intende
le fonti di informazione sul web non sempre
essere un punto di riferimento per i cittadini,
sono autorevoli: nel 17% dei casi si tratta di
offrendo informazioni certificate da un ampio
siti web generici sulla salute, nel 2,4% di so-
comitato scientifico e smontando così le fake
cial network e solo nel 6% si tratta di siti isti-
news che girano in rete.
tuzionali.
La campagna appena lanciata dalla Fnomceo
I canali web pesano sempre di più come pun-
si inserisce in questo ambito di attività, pun-
to di riferimento per l’informazione in materia
tando a ridare un ruolo centrale al me-
Settembre 2018 | Notiziario | 77
L’ECO SUI SOCIAL La campagna dedicata alle fake news, focalizzata su alcuni temi sensibili come i vaccini, ha avuto una grande eco mediatica ed è stata ampiamente ripresa anche sui social network.
78 | Notiziario | Settembre 2018
dico nella relazione con il paziente in tema di
medico e sulla sua autorevolezza. L’accesso
salute. A causa dei tagli alla Sanità, il rapporto
sempre più facile all’informazione ha creato
di fiducia medico paziente si è infatti venuto
l’illusione di un sapere alla portata di tutti e
ad incrinare negli ultimi anni, perché il pro-
ha indotto un pregiudizio verso le professioni
fessionista è sempre più visto come chi nega
intellettuali, che vengono sempre più perce-
la prestazione piuttosto che come un alleato
pite come superflue: a cosa serve un medico
nella relazione di cura. “Abbiamo scelto una
se posso trovare la terapia per una patologia
campagna shock perché vogliamo far comprendere i pericoli spesso sottovalutati cui il cittadino va incontro nel momento in cui si affida a fonti non autorevoli per decidere della propria salute. Gli Ordini dei medici sono garanti della Salute pubblica come bene per tutta la società ed hanno quindi il dovere di intervenire per informare e sensibilizzare i cittadini rispetto ad atteggiamenti che ne minano il benessere. - spiega Filippo Anelli, Presidente Fnomceo - Il medico deve tornare
digitandone il nome su Google? Questo lascia spazio ad atteggiamenti scettici nei confronti della scienza e delle terapie convenzionali e apre il campo a una medicina fai da te quando non a imbonitori e truffatori. “Le crescenti aggressioni ai danni dei medici sono una delle ultime conseguenze di questa complessa somma di fattori: medici visti come meri erogatori di servizi in una sanità-azienda, facile accesso all’informazione
al centro della relazione che il paziente ha con
e scetticismo nei confronti del sapere cer-
la propria salute. Occorre ricostruire quel rap-
tificato dagli esperti, svalutazione del ruolo
porto di fiducia medico-paziente che è stato
sociale e dell’autorevolezza delle professioni
fortemente indebolito dall’aziendalizzazione
intellettuali.” - sottolinea Anelli - “Serve una
della Sanità”. Le conseguenze di questa cri-
sterzata decisa per riportare il diritto alla salu-
si hanno radici anche in un profondo muta-
te dei cittadini nelle mani di chi può tutelarlo
mento culturale, che si riflette sulla figura del
al meglio, nelle mani dei medici”. Settembre 2018 | Notiziario | 79
FA K E N E W S
IL RUOLO DEI MEDICI NELLA BATTAGLIA CONTRO IL FENOMENO DELLE “BUFALE” I social network e il Web in genere contribuiscono a diffondere notizie false, inventate o incomplete, a forte discapito della salute dei cittadini. Come possono reagire, allora, i professionisti della sanità? L’intervista a Mimmo Nume, responsabile della comunicazione di Fnomceo.
di REDAZIONE
80 | Notiziario | Settembre 2018
Presidente, quanto è grave il fenomeno delle
estrema fragilità.»
fake news in sanità e quali sono i pericoli?
In che misura le fake news hanno contribuito
«Gravissimo, da vero e proprio allarme so-
ad indebolire il rapporto di fiducia medico-
ciale. Il web, e i social network in particola-
paziente?
re, sono uno strumento di comunicazione
«Credo che sul rapporto fiduciario, più del
partecipativa insostituibile, ma nascondono
web, abbiano influito l’eccessivo carico
purtroppo non poche insidie. Tra queste, il
burocratico e la fatiscenza delle strutture sa-
propagarsi di notizie del tutto inventate, o ri-
nitarie. Il rapporto fra il paziente e il “suo”
portate in modo assolutamente equivoco in
medico, sia pure giustamente ridisegnato alla
tema di salute. Questo genere di notizie può
luce della evoluzione dei costumi e dei ruoli
avere una pericolosità sociale altissima. Basti
che ogni epoca porta con sé, tiene, e tiene
pensare alle “campagne” contro le vaccina-
bene. Ai miei colleghi suggerirei di non deri-
zioni, che si basano su presupposti del tutto
dere o respingere con fastidio le osservazioni
inventati come la correlazione con l’autismo
dei pazienti ricavate dalle loro peregrinazioni
o la presenza di sostanze tossiche nei vaccini;
su Internet, perché anche quelle fanno par-
o, ancora, alle decine di cure “miracolose”
te della loro “narrazione” della malattia o
proposte per il cancro (molto spesso per fini
del proprio disagio, e dunque a buon diritto
di lucro) che speculano indegnamente sulla
possono essere assunte nella anamnesi, che
sofferenza di tante persone in condizioni di
come ogni buon clinico sa è momento fonda-
mentale del percorso diagnostico.»
sfuggendo alle trappole del web, e dunque a
In che modo e con quali strumenti la
ricostruire quel rapporto di fiducia a cui prima
FNOMCeO sta reagendo a questo fenome-
accennavamo, che è presupposto fondamen-
no?
tale di ogni percorso di cura.
«Da alcuni mesi è on-line il sito www.dottore-
Sul web sono state pubblicate alcune imma-
maeveroche.it, dove sono riportate domande
gini molto forti per contrastare le informa-
frequenti e risposte autorevoli, e soprattutto
zioni sanitarie infondate: diverse lapidi e su
documentate orientate a confutare e smonta-
ciascuna inciso il pensiero di chi aveva credu-
re analiticamente le più comuni “bufale” che
to ad una delle tante “bufale”. Era proprio
circolano sul web. Stiamo costruendo con l’a-
necessario questo “pugno nello stomaco”?
iuto di un gruppo di esperti e di comunicatori
«Sì, ci rendiamo conto che quelle immagini
un vero e proprio “deposito” di notizie vere e
sono un vero proprio pugno nello stomaco.
comportamenti virtuosi, da cui attingere per
Ma abbiamo ritenuto che, in un momento
rispondere ai propri dubbi in tema di salu-
in cui chi diffonde fake news si mostra par-
te. Ma la vera “mission” del sito è nel titolo:
ticolarmente aggressivo, fosse necessario un
“Dottore, ma è vero che?”. Questa domanda
messaggio forte e chiaramente leggibile. In
vuole essere proprio un invito per il cittadi-
fondo, è meglio guardare in foto una lapide,
no a cercare le risposte ai propri problemi di
che finirci sotto per aver creduto alle scioc-
salute nel confronto con il proprio “dottore”,
chezze di qualche irresponsabile.»
Ai miei colleghi suggerirei di non deridere o respingere con fastidio le osservazioni dei pazienti ricavate dalle loro peregrinazioni su Internet, perché anche quelle fanno parte della loro “narrazione” della malattia o del loro disagio,
Settembre 2018 | Notiziario | 81
FOTORACCONTO
COSA NON VORRESTI MAI DIMENTICARE Difficoltà di diagnosi precoce, mancanza di un reale interesse da parte delle Istituzioni, mancanza di una terapia medica risolutiva: sono le criticità che dal 2002 affronta l’Associazione Alzheimer Bari, portando avanti un approccio multidisciplinare all’avanguardia per sostenere i pazienti e le loro famiglie. di PIETRO SCHINO Presidente Associazione Alzheimer Bari presid.alzheimerbari@libero.it
N
el 1905 Alois Alzheimer ed il nostro Gaetano Perusini descrissero un caso di una malattia degenerativa che prese poi il nome appunto di Malattia di Alzheimer, ben inconsa-
pevoli che a 100 anni dalla loro scoperta questa patologia doveva essere definita “ una delle epidemie del XXI secolo” con un nuovo caso diagnosticato ogni 4 secondi. I numeri pertanto sono drammatici nella loro enormità: 126 milioni nel mondo, 1milione e 250 in Italia, oltre 70.000 nella nostra Puglia ed oltre 8.000 nell’area metropolitana di Bari. La Associazione Alzheimer Bari Onlus, fondata nel febbraio del 2002, svolge la sua mission sul territorio della provincia di Bari , della BAT e sul Tarantino, con una rete di Sportelli sul territorio,
82 | Notiziario | Settembre 2018
LE UNICHE TERAPIE VALIDE DIVENTANO LE TERAPIE NON FARMACOLOGICHE CHE HANNO LO SCOPO DI RALLENTARE LA PROGRESSIONE DELLA PATOLOGIA E DI RIDURRE IN PARTE I DISTURBI COMPORTAMENTALI, SPESSO CAUSA DELLE ISTITUZIONALIZZAZIONE DEI PAZIENTI CON ALZHEIMER.
Settembre 2018 | Notiziario | 83
centri di Ascolto e con la sede operativa“ Casa
dell’offerta dei servizi con l’assistenza erogata in
Alzheimer Don Tonino Bello “ a Bari in via Papa
favore dei familiari dei pazienti, anch’essi distin-
Benedetto XIII n° 21.
tamente seguiti da neuropsicologi ed educatori
Nella sede operativa dell’Associazione dispone
84 | Notiziario | Settembre 2018
durante le sedute dedicate ai propri cari.
di molti ambienti da adibire allo scopo funzio-
Negli anni le proposte assistenziali e terapeuti-
nale che si è prefissato e che a tutt’oggi rappre-
che non farmacologiche si sono ampliante ed
senta una assoluta novità nel variegato palco-
offrono un ampio ventaglio di opportunità per
scenico offerto da altre realtà, tutte comunque
il paziente e la sua famiglia ( i cui componenti
attinenti alla patologia in questione, un nutrito,
sono chiaramente i principali care-givers ).
qualificato e preparatissimo gruppo di neurop-
Il Servizio di Neuropsicologia per la Diagnosi
sicologi ed educatori svolge una serie di attivi-
e la Cura dei Deficit Cognitivi offre un servizio
tà tra esse interconnesse e plasmabili, in grado
integrato che, da un iniziale colloquio conosciti-
di offrire un sostegno di prim’ordine agli ospiti
vo ed una valutazione psicodiagnostica rivolti a
affetti da un deterioramento cognitivo di entità
pazienti con deficit cognitivi, giunge ad un inter-
lieve o lieve-moderata.
vento mirato di riabilitazione cognitiva, le tappe
A questo si aggiunge un’implementazione
del percorso psico-diagnostico sono:
• Colloquio psicologico-clinico con il paziente
• Follow-up: controllo a medio o lungo termine
ed il caregiver: è il momento conoscitivo iniziale
in base al deficit specifico riscontrato.
per entrare in relazione con il paziente ed il suo
Il servizio vuole essere un accompagnamento ed
caregiver e per raccogliere le necessarie infor-
una risposta alle esigenze che emergono lungo
mazioni.
le diverse fasi delle malattie. Per questi motivi
• Valutazione psicodiagnostica: prevede la som-
propone una serie di prestazioni integrate, di ini-
ministrazione di test neuropsicologici specifici
ziative e di strumenti che tengano conto anche
per lesione in età adulta e batterie di test per
degli aspetti emotivi che la malattia comporta,
la valutazione dei deficit cognitivi del bambino.
soprattutto per la famiglia. Vengono pertanto
• Colloquio di restituzione: è il momento conclu-
forniti ai familiari modelli efficaci affinché la Per-
sivo in cui si restituisce al paziente la diagnosi.
sona, con particolari problematiche cognitive,
• Riabilitazione cognitiva: riguarda lo studio delle
possa raggiungere una qualità di vita adeguata
possibilità riorganizzative del cervello che abbia
alle proprie esigenze e possa seguire un percor-
subito lesioni; scopo della riabilitazione è quello
so di stimolazione – riabilitazione durante le at-
di recuperare o stimolare abilità di base per mi-
tività della vita quotidiana. Inoltre viene sommi-
gliorare l’adattamento funzionale del paziente.
nistrato il supporto necessario alla famiglia
Settembre 2018 | Notiziario | 85
86 | Notiziario | Settembre 2018
per affrontare e fronteggiare al meglio le complesse
Le
occasioni legate alla gestione della situazione.
divise a seconda
Nella programmazione delle attività, quelle assi-
del grado di de-
stenziali assumono un ruolo estremamente impor-
terioramento
tante poiché esse sono concepite come veri e pro-
paziente e sono
pri momenti terapeutici, tese a stimolare l’esercizio
realizzate sia indi-
delle autonomie; occasioni in cui l’anziano, con l’a-
vidualmente
iuto sapiente dell’operatore, realizza il “prendersi
in gruppo (le pri-
cura di se stesso”, recuperando frammenti di stima
me cinque per pa-
di sé.
zienti di grado lie-
ELENCO DELLE ATTIVITÀ:
ve mentre tutte le
• ROT FORMALE ED INFORMALE
altre per pazienti
• MEMORY TRAINING
di grado modera-
• TERAPIA DI REMINISCENZA
to-grave). Il programma delle
• STIMOLAZIONE MEMORIA PROCEDURALE
attività è concepito non come un modo per tenere
• TERAPIA DI RIMOTIVAZIONE • TERAPIA OCCUPAZIONALE • TERAPIA DI VALIDAZIONE • RIATTIVAZIONE MOTORIA • TERAPIA CONVERSAZIONALE • ORTICOLTURA • MUSICOTERAPIA • ASCOLTO MUSICALE E BALLO. • PET THERAPY • STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA • ATTIVITÀ SPIRITUALE • DOLL THERAPY • TERAPIA DEL VIAGGIO • COGS CLUB MODALITÀ DI APPLICAZIONE Le attività vengono erogate osservando compiutamente il METODO GENTLECARE; pertanto hanno la caratteristica di essere: Brevi. Durare non più di 15-20 minuti Compiute. Giungere a compimento, poiché ciò
attività
sono
del
che
L’ASSOCIAZIONE ALZHEIMER BARI ONLUS, FONDATA NEL 2002, SVOLGE LA SUA MISSION SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI BARI, DELLA BAT E SUL TARANTINO, CON SEDE OPERATIVA “CASA ALZHEIMER DON TONINO BELLO” A BARI IN VIA PAPA BENEDETTO XIII N° 21.
impegnato l’anziano, ma come l’essenza della vita stessa dell’anziano, ben sapendo che le attività hanno maggiore efficacia se sono parti integranti di un regime di vita normale. L’obiettivo è la creazione di una protesi individuale che tenga conto del più alto livello di motivazione in cui il soggetto si assesta e che si adatti esattamente al tipo ed al grado di disabilità presenti. La persona non deve venire né “sottaiutata” (non si soddisferebbero così i suoi bisogni), né “sovraiutata” (la persona perderebbe abilità in misura dell’eccessivo aiuto ricevuto). Sin dal 2010 l’Associazione ha sviluppato una tipologia di intervento riabilitativo che deve configurarsi come un approccio multidimensionale che coinvolge più figure professionali, indirizzato a migliorare la qualità di vita dell’anziano affetto da demenza. L’obiettivo consiste nel rallentamento della progressione della malattia e nel contenimento dei diversi disturbi, per tale motivo si è creato l’Amaryllis cafè ( Caffè Alzheimer ) , con incontri che si tengono tre volte la settimana della durata di circa 120 minuti
aiuta a coglierne il significato
ciascuno, che costituisce uno spazio/tempo dedica-
Divertenti. Stimolare possibilmente interesse ed
to alle persone affette da deterioramento cognitivo
allegria
ed ai loro familiari; tale inscindibile connubio nasce
Familiari. Basarsi su precedenti abilità o capacità
dalla volontà di aprire e mantenere in essere una
del paziente
comunicazione con queste persone, al di fuori di
Non stressanti. Consentire alla persona di svolger-
qualsivoglia contesto sanitario e/o istituzionale, af-
le con successo
finché possa favorirsi la loro socializzazione col resti-
Personali. Richiamare qualcosa che il paziente rico-
tuirgli la propria identità ed il loro senso di autoeffi-
nosce o identifica
cacia. Gli ospiti, in diverse stanze, svolgono attività
Realistiche. Avere un senso percepibile
cognitive ovvero manuali, artistiche e laboratoriali;
Semplici. Attuare azioni singole e non sequenza.
questa diversa opportunità offre il vantaggio di po-
Non devono richiedere apprendimento
ter soddisfare al meglio le specifiche necessità dei
Utili. Percepire l’utilità di ciò che si fa per dare valo-
soggetti interessati nonché le loro attitudini.
re al proprio operato
Dal 2015 viene praticata la Stimolazione Ma-
Settembre 2018 | Notiziario | 87
NEL 1905 ALOIS ALZHEIMER ED IL NOSTRO GAETANO PERUSINI DESCRISSERO UN CASO DI UNA MALATTIA DEGENERATIVA CHE PRESE POI IL NOME APPUNTO DI MALATTIA DI ALZHEIMER INCONSAPEVOLI CHE A 100 ANNI DALLA LORO SCOPERTA QUESTA PATOLOGIA DOVEVA ESSERE DEFINITA “ UNA DELLE EPIDEMIE DEL XXI SECOLO” CON UN NUOVO CASO DIAGNOSTICATO OGNI 4 SECONDI
che potrà aiutarlo a recuperare ricordi ed esperienze della propria storia a lui cari. Il viaggio, quindi, diventa un momento di riappropriazione del passato e del presente. Questa terapia rientra tra gli interventi appunto non farmacologici che, insieme a tutte le altre, si prefiggono il benessere degli ospiti andando a stimolare ricordi, attenuando i disturbi del comportamento (ansia, agitazione, aggressività, affaccendamento, wandering, irritabilità) che gne-
tica Transcranica con la quale per mezzo di uno strumento chiamato “stimolatore”, si fornisce energia elettrica ad un manipolo (detto “ansa” o “coil”) che genera un campo magnetico per un breve periodo di tempo prestabilito. Ormai numerosissimi studi hanno dimostrato che trattamenti effettuati con stimolazioni magnetiche transcraniche ripetitive, sono risultate efficaci in varie patologie quali : depressione, esiti di ictus cerebrali, malattia di Parkinson, disturbi ossessivi compulsivi ed anche Malattia di Alzheimer. Sempre nel 2015, avendo visto come anche i pazienti più compromessi
recuperavano, anche se
per pochi momenti, una certa abilità motoria e di linguaggio quando ascoltavano preghiere o cerimonie religiose abbiamo realizzato a Casa Alzheimer una stanza adibita a piccola chiesa con tanto di banchi, piccolo altare, via crucis ed immagini sacre che stimolano i pazienti a ripetere gesti e parole di quando andavano in Chiesa. Motivo di grande orgoglio di Casa Alzheimer Don Tonino Bello è stata la realizzazione nel 2017 del Treno della Memoria e Terapia del Viaggio. In una
accompagnano i disturbi cognitivi nella malattia di Alzheimer, dando nel contempo sensazioni piacevoli e gratificanti. In alcuni casi può anche favorire il dialogo e la relazione fra persone; in questo percorso la persona deve essere accompagnata. La Terapia del Viaggio, dunque, si inserisce a pieno titolo tra le novità del panorama di attività a sostegno dei pazienti e, per la prima volta nel centro / sud d’Italia, viene erogata nella nostra sede. Altra terapia non farmacologica recentissima ed innovativa è la Terapia della Bambola ( Doll Therapy ) terapia ideata e strutturata dal dr.Ivo Cilesi. La doll è il bambino da accudire, da guardare, da curare, da accarezzare, da stringere e baciare, da dondolare e cullare: stimolando emozioni arcaiche si riducono i disturbi comportamentali, facilita il rilassamento e diminuisce gli stati di agitazione. Infine ultimo ed importante fiore all’occhiello della Associazione (2018) è la creazione del il primo, ed unico, “COGS Club” presente in tutto il territorio del Centro / Sud Italia. Esso si configura come assoluta avanguardia nella erogazione di terapie non farmacologiche. In esso viene rappresentata una
stanza della struttura è stato riprodotto uno spac-
forma multidisciplinare di terapia che integra omo-
cato di una odierna stazione ferroviaria; durante
geneamente Stimolazione Cognitiva (CST), Terapia
l’attività terapeutica vengono riprodotti i suoni ed
Occupazionale, Attività Motoria, Reminiscenza e
i rumori reali che si percepiscono nel corso di un
Socializzazione da erogarsi a soggetti con demenza
viaggio. Gli ospiti vengono invitati a compiere tutti
lieve o lieve-moderata, mirando a rendere maggior-
gli atti che attengono ad un viaggio a cominciare
mente efficienti “gli ingranaggi senili ed arruggini-
dall’acquisto e dalla timbratura del biglietto per poi
ti” del cervello.
accomodarsi nei posti assegnati all’interno dello
Questo progetto, ormai pienamente avviato, vuole
scompartimento in attesa della partenza vera e pro-
insomma sviluppare una nuova tipologia di servizio,
pria del il viaggio-terapia.
cosiddetta “a bassa soglia”, che possa intercettare
In precedenza, in seguito all’acquisizione di speci-
quelle situazioni, ormai diffusissime ed in crescita,
fiche informazioni biografiche e di vita vissuta da
che rappresentano una prima soluzione alle incom-
parte del paziente, l’equipe multidisciplinare pre-
benti necessità di accudire il proprio caro che impat-
posta avrà strutturato un itinerario personalizzato
ta con la demenza e sostenere i suoi caregivers.
88 | Notiziario | Settembre 2018
MEDICINA IN TV
THE “GOOD DOCTOR”: IL MEDICAL DRAMA PORTA IN TV L’AUTISMO, CONTRO I PREGIUDIZI Grande successo e boom di ascolti per la serie, in onda su Rai 1. Al grande pubblico piace molto la storia del giovane medico, affetto dalla sindrome del Savant, che cura malati in modo geniale e combatte lo scetticismo.
di ANGELA LOMORO
90 | Notiziario | Settembre 2018
I
n corsia per curare i malati e combattere i
genio. Nonostante i ritardi cognitivi, infatti,
pregiudizi. È la missione di Shaun Murphy,
il dottor Murphy ha un talento straordinario
il protagonista di “The Good Doctor”, il
nel settore della medicina; appartiene, cioè,
medical drama remake dell’omonima serie
a quella categoria di persone affette dalla
sudcoreana del 2013, trasmesso in estate
sindrome dell’idiot savant (l’idiota sapiente,
dalla Rai.
nella traduzione dal francese). Tra le sue doti
Murphy (interpretato dall’attore Freddie Hi-
ci sono una memoria fotografica infallibile
ghmore) è un giovane chirurgo proveniente
e delle competenze di gran lunga superio-
da una cittadina nel Wyoming, Casper, dove
ri a quelle degli altri colleghi. Oltre questi
ha vissuto un’infanzia travagliata. È un medi-
“doni”, Murphy è mosso dal grande sogno
co davvero particolare: affetto da autismo,
di aiutare le persone, di curarle per impedire
si dedica ai malati con passione e professio-
che soffrano e muoiano. Tragica sorte tocca-
nalità, mettendo al servizio delle cure e del-
ta, invece, a suo fratello.
le diagnosi il suo personale ed eccezionale
“The Good Doctor”, che già in America nel
LA SINDROME DEL SAVANT La sindrome del Savant (dal francese “idiot savant”, idiota sapiente) è una condizione molto rara che coinvolge persone affette da ritardi mentali e cognitivi, autismo e schizofrenia, ma capaci di abilità eccezionali in alcuni singoli settori, spesso associati alla musica, alle arti o ai numeri. L’espressione fu introdotta nel 1887 dal medico londinese John Langdon Down per riferirsi ai bambini deboli di mente che presentavano “facoltà” speciali e a volte eccezionali. Fra queste vi erano straordinarie capacità di calcolo e disegno, attitudini meccaniche e soprattutto memoria e abilità di suonare e comporre musica. Non è la prima volta che questa sindrome appare in tv. Ne è affetto anche il protagonista del film “Rain Man”, Raymond Babbitt, per la cui interpretazione Dustin Hoffman vinse l’Oscar.
2017 aveva incassato un buon successo, ha letteralmente conquistato il pubblico italiano, registrando numeri davvero positivi per casa Rai. La prima puntata è stata vista da oltre 5 milioni di spettatori, nonostante la messa in onda nel periodo estivo. Certo, che il pubblico italiano amasse i medical drama, si sapeva. Basti ricordare il successo di serie come Dr. House o Grey’s Anatomy. Ma “The Good Doctor” ha qualcosa in più: qualcosa che va oltre la medicina, il rapporto con i pazienti, le relazioni personali dei medici che si intrecciano con le vite private. In “The Good Doctor” c’è un medico geniale che deve sempre combattere con i pregiudizi e con lo scetticismo che colleghi più anziani ed esperti di lui gli riservano, a causa della sua malattia. Ad aiutare Shaun Murphy interviene un altro medico: il dottor Aaron Glassman (interpretato da Richard Schiff), il primario del reparto in cui lavora il giovane chirurgo Shaun. Glassman lo esalta e lo incoraggia a non fermarsi mai davanti alle prime
DA BAMBINO SOGNATORE A MEDICO GENIALE Il protagonista di “The Good Doctor”, il dottor Shaun Murphy, è interpretato dall’attore britannico Freddie Highmore. Classe 1992, Highmore è diventato noto al grande pubblico, per aver ricoperto, nel 2005, il ruolo di Charlie, il bambino sensibile e generoso che vincerà la possibilità di visitare la fabbrica misteriosa di Willy Wonka, nella fortunatissima pellicola “La fabbrica di cioccolato”. Per la sua interpretazione in “The Good Doctor”, Highmore è stato candidato a un Golden Globe.
difficoltà. Nell’unità di chirurgia pediatrica di un prestigioso ospedale di San Jose, il dottor Murphy, genio sensibile ma introverso, tocca insieme i suoi pazienti e le corde emotive dei telespettatori. Settembre 2018 | Notiziario | 91
92 | Notiziario | Settembre 2018
ARTE e medicina SARAH MALONEY Brain, 1999
35.6 x 35.6 x 152.4 cm, cotone, armatura di acciaio, Beaverbrook Art Gallery Sarah Maloney è un’artista canadese contemporanea, che lavora ricreando parti del corpo umano usando varie tecniche tessili: dall’uncinetto al ricamo, dal lavoro a maglia al quilt. Ogni punto compone la complessità di un oggetto, così come ogni cellula fa parte di un insieme più grande, formando un organo. Le opere della Maloney rimandano inoltre al ruolo di accudimento cui tradizionalmente sono state relegate le donne all’interno della famiglia.
Settembre 2018 | Notiziario | 93
NOTIZIE DAL M SCIENCE DAILY 24 APRILE 2018 I BENEFICI DEL CIOCCOLATO FONDENTE Due nuovi studi mostrano come il consumo di cioccolato fondente possa ridurre stress e infiammazioni, aumentare la memoria, migliorare le difese del corpo e l’umore. Gli studi presentati all’annuale Experimental Biology 2018 di San Diego mostrano come il consumo di questo alimento con alta concentrazione di cacao (minimo 70% cacao, 30% zucchero di canna bio) ha effetti rinvigorenti e riduce il livello di stress, rende più percettivi e attivi e migliora le percezioni sensoriali. Il cioccolato è una delle maggiori fonti di flavonoidi, ma questa è la prima volta che gli effetti delle sostanze vengono studiati su soggetti umani per vedere come questi possano realmente essere
d’aiuto alla salute cardiovascolare, endocrina e cognitiva.
LE MONDE 24 MAGGIO 2018 STATI UNITI: LE DONNE PIÙ DEGLI UOMINI SVILUPPANO CANCRO AI POLMONI Lo studio pubblicato il 23 maggio 2018 sul New England Journal of Medicine, si è interessato in particolare all’incidenza tra cancro ai polmoni e tabacco. L’analisi è stata affrontata su tutte le diagnosi di cancro effettuate dal 1995 sul totale della popolazione e i dati relativi al numero di fumatori dal 1970. Il numero complessivo di diagnosi di tumore ai polmoni negli ultimi anni si è abbassato in particolare per gli uomini, nonostante i dati statunitensi rivelino che il numero di fumatori uomini è superiore a quello femminile. Gli studiosi hanno fatto varie ipotesi: si ritiene che tra le cause di questa disparità ci potrebbe essere la diminuzione dell’esposizione degli uomini a sostanze come l’amianto, in passato presente in quasi ogni luogo di lavoro. Un’altra ipotesi mai confermata scientificamente ritiene che, con esposizioni nocive identiche, le donne siano più soggette a sviluppare un cancro. Per i ricercatori è invece certo che il tabagismo passivo sia nocivo in egual misura, e quindi altamente sconsigliato, per gli uomini e per le donne.
94 | Notiziario | Settembre 2018
NDO LE MONDE 21 MAGGIO 2018 FRANCIA: IMPIANTATE CON SUCCESSO TRACHEE ARTIFICIALI Successo nel trapianto dell’organo artificiale su dodici pazienti che riportavano gravi lesioni tumorali. Presentata il 20 maggio al congresso dell’American Thoracic Society di San Diego (USA) questa avanzata tecnica di impianto ha permesso di guarire pazienti con una tracheoto-
mia. «Gli organi artificiali possono davvero rivoluzionare la medicina», ha detto il professor Emmanuel Martinod, dell’ospedale di Parigi, Avicenne. Si è scelto di trasformare l’ingegneria tessutale delle aorte in trachee; queste aorte erano state prelevate da donatori deceduti, quindi criogenizzate e conservate a temperature di – 80 °C. Il tessuto è stato trapiantato con un ‘tutore’ vascolare, al posto della trachea
precedentemente rimossa. C’è stata rigenerazione dell’epitelio, sino ad assumere le funzioni respiratorie di una trachea.
SCIENCE DIRECT 5 GIUGNO 2018 INTEGRATORI E MULTIVITAMINICI: NESSUN BENEFICIO Uno studio dell’Università di Toronto e del St. Michael’s Hospital, pubblicato dal Journal of the American College of Cardiology, ha svelato che non ci sarebbe alcun effetto benefico nell’uso di integratori e multivitaminici. La ricerca, condotta su 179 casi, ha rilevato che gli effetti positivi descritti sulle etichette sono quasi del tutto assenti. Figura come eccezione l’acido folico che sarebbe d’aiuto, specie con la vitamina B, per diminuire i rischi di ictus e disturbi cardiovascolari. Tra le più negative invece troviamo niacina e antiossidanti vari, che sembra possano avere piccoli ma significativi effetti, in particolare aumentando paradossalmente la mortalità.
THE NY TIMES 7 GIUGNO 2018 USA: BAMBINI PREMATURI, UN NUOVO TEST IN PROVA Sviluppato negli Stati Uniti un test del sangue poco costoso per predire la data del parto e identificare rischi di nascite premature. La ricerca è portata avanti da Stephen Quake dell’Università di Stanford su un piccolo gruppo di donne. Il test nota i cambiamenti nella circolazione di RNA nel sangue
della donna, riuscendo a definire con precisione le settimane della nascita. In più è meno costoso dei metodi attualmente usati. Utilizzando un’analisi dell’RNA di otto donne che avevano partorito prematuramente, i ricercatori hanno definito correttamente sei delle loro gravidanze come premature. Le nascite premature sono ancora oggi la causa maggiore di bambini nati morti negli U.S.A. Nel mondo, in media 15 milioni di bambini l’anno nascono prematuramente.
Settembre 2018 | Notiziario | 95
REUTERS HEALTH MELANOMA E IMMUNOTERAPIA: IDENTIFICATI BIOMARKER L’espressione delle proteine di classe I e II del complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) potrebbe aiutare a predire la risposta del pazienti all’immunoterapia nel trattamento del melanoma. A evidenziarlo è una ricerca pubblicata da Science Translation Medicine e guidata da Scott Rodig, del Brigham and Women’s Hospital di Boston. I ricercatori americani hanno esaminato l’espressione delle proteine MHC in campioni bioptici prelevati prima dell’inizio del trattamento in pazienti arruolati in trial clinici. Dai risultati è emerso prima di tutto che una perdita parziale o completa delle proteine di classe I MHC, osservata nel 43% dei pazienti non trattati, sarebbe stata associata a progressione della malattia e a resistenza a ipilimumab in monoterapia e ipilimumab somministrato prima di nivolumab, ma non ai due farmaci somministrati insieme.Al contrario, la carenza di proteine di classe I del complesso MHC non sarebbe associata a resistenza a nivolumab, un meccanismo che, a detta
96 | Notiziario | Settembre 2018
degli autori, sarebbe dovuto al fatto che l’inibizione di PD-1 è associata a una pre-esistente attivazione immunitaria mediata dall’interferone gamma.
REUTERS HEALTH SONO 325 MILIONI I CASI DI EPATITE B E C AL MONDO Nel mondo sono 325 milioni le persone con Epatite B e C per 1,3 milioni di morti l’anno. Meno del 20% delle persone colpite ha accesso ai test diagnostici e ai trattamenti. Se non si aumenterà l’accesso a test e cure, sarà difficile eradicare la malattia. A dirlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in occasione del World Hepatitis Day del 28 luglio. Nel 2016 la World Health Assembly ha accolto l’obiettivo di eliminazione proposto dall’Oms, definito come una riduzione del 90% dell’incidenza nel mondo e del 65% della mortalità entro il 2030. “La bassa copertura di test e trattamenti – afferma il
direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom – è il gap più importante che bisogna colmare per raggiungere gli obiettivi di eliminazione”.
LA REPUBBLICA IN LABORATORIO IL PRIMO MINI CERVELLO Un team di ricercatori della Case Western Reserve University (USA) ha riprodotto in laboratorio il primo mini cervello umano completo: è un organoide, ossia un organo in miniatura, e contiene tutti i tipi di cellule che appartengono alla sua parte più evoluta, la corteccia. Il mini cervello è ora un vero e proprio laboratorio naturale, che consentirà di studiare il comportamento del più complesso dei nostri organi.
N O T I Z I E D A L L’ A I FA a cura di GIANCARLO TRICARICO
COMUNICAZIONE EMA SUI MEDICINALI A BASE DI LISATI BATTERICI Avviata una revisione in base ad una richiesta AIFA sulla reale efficacia di questi prodotti. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha avviato una revisione sui medicinali a base di lisati batterici, su richiesta dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) a seguito della pubblicazione di recenti studi che hanno sollevato dubbi sull’efficacia dei lisati batterici nella riduzione del numero e della gravità delle infezioni respiratorie negli adulti e nei bambini che soffrono di infezioni ripetute. Inoltre, in casi molto rari, è noto che questi medicinali causano gravi effetti collaterali legati al sistema immunitario (le difese naturali del corpo). L’ EMA revisionerà ora tutte le informazioni disponibili e raccomanderà se mantenere, variare o sospendere l’autorizzazione al commercio di questi medicinali in tutta l’UE. In allegato la comunicazione EMA http://www.aifa.gov.it/sites/default/
files/Comunicazione_EMA_Bacterial_lysates_IT.pdf
AIFA: NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE SU AZITROMICINA Aumento tasso di recidive ematologiche nei soggetti sottoposti a trapianto di cellule staminali Nuove e importanti informazioni riguardo l’aumento del tasso di recidive delle neoplasie ematopoietiche e della mortalità nei pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) che assumono azitromicina. Sintesi: Lo studio clinico ALLOZITHRO, che ha esaminato l’azitromicina a lungo termine per prevenire la sindrome da bronchiolite obliterante in pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche allogeniche (HSCT) per neoplasia ematologica è stato interrotto prematuramente in seguito all’aumento del rischio di
recidive nei pazienti trattati con azitromicina rispetto al gruppo trattato con placebo. Sebbene non sia chiaro in che modo l’azitromicina possa aver contribuito all’aumento del tasso osservato di recidive ematologiche, nello studio si conclude che l’esposizione ad azitromicina a lungo termine in seguito a HSCT potrebbe comportare rischi che superano i benefici previsti. L’azitromicina non è autorizzata per la profilassi della sindrome da bronchiolite obliterante (BOS) in pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche.
GIANCARLO TRICARICO
Medico Chirurgo, Specialista in Reumatologia ed Ematologia Generale giantric@gmail.com
Settembre 2018 | Notiziario | 97
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